# File Name: Holy-Bible---Italian---Italian-Giovanni-Diodati-Bible---Standard-Edition.noia # File Size: 4819949 # File Date: 03/27/2024 23:04:37 # File Purpose: Supporting resource for the Aionian Bible project # File Location: https://resources.AionianBible.org # File Copyright: Creative Commons Attribution No Derivative Works 4.0, 2018-2024 # File Generator: ABCMS (alpha) # File Accuracy: Contact publisher with corrections to file format or content # Publisher Name: Nainoia Inc # Publisher Contact: https://www.AionianBible.org/Publisher # Publisher Mission: https://www.AionianBible.org/Preface # Publisher Website: https://NAINOIA-INC.signedon.net # Publisher Facebook: https://www.Facebook.com/AionianBible # Bible Name: Diodati Italiano Bibbia # Bible Name English: Diodati Italian Bible 1649 # Bible Language: Italiano # Bible Language English: Italian # Bible Copyright Format: CC Attribution NoDerivatives 4.0, 2018-2024 # Bible Copyright Text: Public Domain # Bible Source: Giovanni Diodati # Bible Source Version: 2/21/2024 # Bible Source Link: https://ebible.org/details.php?id=ita1885 # Bible Source Year: 1641, 1821 # Bible Format: Standard formatting without annotation # INDEX BOOK CHAPTER VERSE TEXT # # BOOK 001 GEN Genesis Genesi 001 GEN 001 001 NEL principio Iddio creò il cielo e la terra. 001 GEN 001 002 E la terra era una cosa deserta e vacua; e tenebre [erano] sopra la faccia dell'abisso. E lo Spirito di Dio si moveva sopra la faccia delle acque. 001 GEN 001 003 E Iddio disse: Sia la luce. E la luce fu. 001 GEN 001 004 E Iddio vide che la luce [era] buona. E Iddio separò la luce dalle tenebre. 001 GEN 001 005 E Iddio nominò la luce Giorno, e le tenebre Notte. Così fu sera, e [poi] fu mattina, [che fu] il primo giorno. 001 GEN 001 006 Poi Iddio disse: Siavi una distesa tra le acque, la quale separi le acque dalle acque. 001 GEN 001 007 E Iddio fece quella distesa: e separò le acque che [son] disotto alla distesa, da quelle che [son] disopra d'essa. E così fu. 001 GEN 001 008 E Iddio nominò la distesa Cielo. Così fu sera, e [poi] fu mattina, [che fu] il secondo giorno. 001 GEN 001 009 Poi Iddio disse: Sieno tutte le acque, [che son] sotto al cielo, raccolte in un luogo, ed apparisca l'asciutto. E così fu. 001 GEN 001 010 E Iddio nominò l'asciutto Terra, e la raccolta delle acque Mari. E Iddio vide che [ciò era] buono. 001 GEN 001 011 Poi Iddio disse: Produca la terra erba minuta, erbe che facciano seme, ed alberi fruttiferi che portino frutto, secondo le loro specie; il cui seme [sia] in esso, sopra la terra. E così fu. 001 GEN 001 012 La terra adunque produsse erba minuta, erbe che fanno seme, secondo le loro specie, ed alberi che portano frutto, il cui seme [è] in esso, secondo le loro specie. E Iddio vide che [ciò era] buono. 001 GEN 001 013 Così fu sera, e [poi] fu mattina, [che fu] il terzo giorno. 001 GEN 001 014 Poi Iddio disse: Sienvi de' luminari nella distesa del cielo, per far distinzione tra il giorno e la notte: e quelli sieno per segni, e per [distinguer] le stagioni e i giorni e gli anni. 001 GEN 001 015 E sieno per luminari nella distesa del cielo, per recar la luce in su la terra. E così fu. 001 GEN 001 016 Iddio adunque fece i due gran luminari (il maggiore per avere il reggimento del giorno, e il minore per avere il reggimento della notte), e le stelle. 001 GEN 001 017 E Iddio li mise nella distesa del cielo, per recar la luce sopra la terra, 001 GEN 001 018 e per avere il reggimento del giorno e della notte, e per separar la luce dalle tenebre. E Iddio vide che [ciò era] buono. 001 GEN 001 019 Così fu sera, e [poi] fu mattina, [che fu] il quarto giorno. 001 GEN 001 020 Poi Iddio disse: Producano le acque copiosamente rettili, [che sieno] animali viventi; e volino gli uccelli sopra la terra, e per la distesa del cielo. 001 GEN 001 021 Iddio adunque creò le grandi balene, ed ogni animal vivente che va serpendo; i quali animali le acque produssero copiosamente, secondo le loro specie; ed ogni [sorta di] uccelli che [hanno] ale, secondo le loro specie. E Iddio vide che [ciò era] buono. 001 GEN 001 022 E Iddio li benedisse, dicendo: Figliate, moltiplicate, ed empiete le acque ne' mari; moltiplichino parimente gli uccelli sulla terra. 001 GEN 001 023 Così fu sera, e [poi] fu mattina, [che fu] il quinto giorno. 001 GEN 001 024 Poi Iddio disse: Produca la terra animali viventi, secondo le loro specie; bestie domestiche, rettili e fiere della terra, secondo le loro specie. E così fu. 001 GEN 001 025 Iddio adunque fece le fiere della terra, secondo le loro specie; e gli animali domestici, secondo le loro specie; ed ogni [sorta di] rettili della terra, secondo le loro specie. E Iddio vide che [ciò era] buono. 001 GEN 001 026 Poi Iddio disse: Facciamo l'uomo alla nostra immagine, secondo la nostra somiglianza; ed abbia la signoria sopra i pesci del mare, e sopra gli uccelli del cielo, e sopra le bestie, e sopra tutta la terra, e sopra ogni rettile che serpe sopra la terra. 001 GEN 001 027 Iddio adunque creò l'uomo alla sua immagine; egli lo creò all'immagine di Dio; egli li creò maschio e femmina. 001 GEN 001 028 E Iddio li benedisse, e disse loro: Fruttate e moltiplicate, ed empiete la terra, e rendetevela soggetta, e signoreggiate sopra i pesci del mare, e sopra gli uccelli del cielo, e sopra ogni bestia che cammina sopra la terra. 001 GEN 001 029 Oltre a ciò, Iddio disse: Ecco, io vi do tutte l'erbe che producono seme, che son sopra tutta la terra; e tutti gli alberi fruttiferi che fanno seme. [Queste cose] vi saranno per cibo. 001 GEN 001 030 Ma a tutte le bestie della terra, ed a tutti gli uccelli del cielo, ed a tutti gli animali che serpono sopra la terra, ne' quali è anima vivente, [io do] ogni erba verde per mangiarla. E così fu. 001 GEN 001 031 E Iddio vide tutto quello ch'egli avea fatto; ed ecco, [era] molto buono. Così fu sera, e [poi] fu mattina, [che fu] il sesto giorno. 001 GEN 002 001 Così furono compiuti i cieli e la terra, e tutto l'esercito di quelli. 001 GEN 002 002 Ora, avendo Iddio compiuta nel settimo giorno l'opera sua, la quale egli avea fatta, si riposò nel settimo giorno da ogni sua opera, che egli avea fatta. 001 GEN 002 003 E Iddio benedisse il settimo giorno, e lo santificò; perciocchè in esso egli s'era riposato da ogni sua opera ch'egli avea creata, per far[la]. 001 GEN 002 004 TALI [furono] le origini del cielo e della terra, quando quelle cose furono create, nel giorno che il Signore Iddio fece la terra e il cielo; 001 GEN 002 005 e ogni albero ed arboscello della campagna, avanti che [ne] fosse [alcuno] in su la terra; ed ogni erba della campagna, avanti che [ne] fosse germogliata [alcuna]; perciocchè il Signore Iddio non avea [ancora] fatto piovere in su la terra, e non [v'era] alcun uomo per lavorar la terra. 001 GEN 002 006 Or un vapore saliva dalla terra, che adacquava tutta la faccia della terra. 001 GEN 002 007 E il Signore Iddio formò l'uomo [del] la polvere della terra, e gli alitò nelle nari un fiato vitale; e l'uomo fu fatto anima vivente. 001 GEN 002 008 Or il Signore Iddio piantò un giardino in Eden, dall'Oriente, e pose quivi l'uomo ch'egli avea formato. 001 GEN 002 009 E il Signore Iddio fece germogliar dalla terra ogni [sorta] d'alberi piacevoli a riguardare, e buoni a mangiare; e l'albero della vita, in mezzo del giardino; e l'albero della conoscenza del bene e del male. 001 GEN 002 010 Ed un fiume usciva di Eden, per adacquare il giardino; e di là si spartiva in quattro capi. 001 GEN 002 011 Il nome del primo [è] Pison; questo [è] quello che circonda tutto il paese di Havila, ove [è] dell'oro. 001 GEN 002 012 E l'oro di quel paese [è] buono; quivi [ancora si trovano] le perle e la pietra onichina. 001 GEN 002 013 E il nome del secondo fiume [è] Ghihon; questo [è] quello che circonda tutto il paese di Cus. 001 GEN 002 014 E il nome del terzo fiume [è] Hiddechel; questo [è] quello che corre di rincontro all'Assiria. E il quarto fiume è l'Eufrate. 001 GEN 002 015 Il Signore Iddio adunque prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, per lavorarlo, e per guardarlo. 001 GEN 002 016 E il Signore Iddio comandò all'uomo, dicendo: Mangia pur d'ogni albero del giardino. 001 GEN 002 017 Ma non mangiar dell'albero della conoscenza del bene e del male; perciocchè, nel giorno che tu ne mangerai per certo tu morrai. 001 GEN 002 018 Il Signore Iddio disse ancora: E' non [è] bene che l'uomo sia solo; io gli farò un aiuto convenevole a lui. 001 GEN 002 019 Or il Signore Iddio, avendo formate della terra tutte le bestie della campagna, e tutti gli uccelli del cielo, li menò ad Adamo, acciocchè vedesse qual nome porrebbe a ciascuno di essi; e che qualunque nome Adamo ponesse a ciascuno animale, esso fosse il suo nome. 001 GEN 002 020 E Adamo pose nome ad ogni animal domestico, ed agli uccelli del cielo, e ad ogni fiera della campagna; ma non si trovava per Adamo aiuto convenevole a lui. 001 GEN 002 021 E il Signore Iddio fece cadere un profondo sonno sopra Adamo, onde egli si addormentò; e [Iddio] prese una delle coste di esso, e saldò la carne nel luogo di quella. 001 GEN 002 022 E il Signore Iddio fabbricò una donna della costa che egli avea tolta ad Adamo, e la menò ad Adamo. 001 GEN 002 023 E Adamo disse: A questa volta pure [ecco] osso delle mie ossa, e carne della mia carne; costei sarà chiamata femmina d'uomo, conciossiachè costei sia stata tolta dall'uomo. 001 GEN 002 024 Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre, e si atterrà alla sua moglie, ed essi diverranno una stessa carne. 001 GEN 002 025 Or amendue, Adamo e la sua moglie, erano ignudi, e non se ne vergognavano. 001 GEN 003 001 OR il serpente era astuto più che qualunque [altra] bestia della campagna, che il Signore Iddio avesse fatta. Ed esso disse alla donna: Ha pure Iddio detto: Non mangiate [del frutto] di tutti gli alberi del giardino? 001 GEN 003 002 E la donna disse al serpente: Noi possiamo mangiare del frutto degli alberi del giardino. 001 GEN 003 003 Ma del frutto dell'albero, ch'[è] in mezzo del giardino, Iddio ha detto: Non ne mangiate, e nol toccate, chè non muoiate. 001 GEN 003 004 E il serpente disse alla donna: Voi non morreste punto. 001 GEN 003 005 Ma Iddio sa che, nel giorno che voi ne mangereste, i vostri occhi si aprirebbero; onde sareste come dii, avendo conoscenza del bene e del male. 001 GEN 003 006 La donna adunque, veggendo che il frutto dell'albero [era] buono a mangiare, e ch'[era] dilettevole a vedere e che l'albero [era] desiderabile per avere intelletto, prese del frutto, e ne mangiò, e ne diede ancora al suo marito, [acciocchè ne mangiasse] seco. Ed egli ne mangiò. 001 GEN 003 007 Allora gli occhi di amendue loro si apersero, e conobbero ch'erano ignudi; onde cucirono insieme delle foglie di fico, e se ne fecero delle coperte da cignersi attorno. 001 GEN 003 008 Poi, all'aura del dì, udirono la voce del Signore Iddio che camminava per lo giardino. E Adamo, con la sua moglie, si nascose dal cospetto del Signore Iddio, per mezzo gli alberi del giardino. 001 GEN 003 009 E il Signore Iddio chiamò Adamo, e gli disse: Ove sei? 001 GEN 003 010 Ed egli disse: Io intesi la tua voce per lo giardino, e temetti, perciocchè io era ignudo; e mi nascosi. 001 GEN 003 011 E [Iddio] disse: Chi ti ha mostrato che tu [fossi] ignudo? Hai tu mangiato [del frutto] dell'albero, del quale io ti avea vietato di mangiare? 001 GEN 003 012 E Adamo disse: La donna, che tu hai posta meco, è quella che mi ha dato [del frutto] dell'albero, ed io ne ho mangiato. 001 GEN 003 013 E il Signore Iddio disse alla donna: Che cosa [è] questo [che] tu hai fatto? E la donna rispose: Il serpente mi ha sedotta, ed io ho mangiato [di quel frutto]. 001 GEN 003 014 Allora il Signore Iddio disse al serpente: Perciocchè tu hai fatto questo, [sii] maledetto sopra ogni [altro] animale, e sopra ogni [altra] bestia della campagna; tu camminerai in sul tuo ventre, e mangerai la polvere tutti i giorni della tua vita. 001 GEN 003 015 Ed io metterò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di essa; essa [progenie] ti triterà il capo e tu le ferirai il calcagno. 001 GEN 003 016 [Poi] disse alla donna: Io accrescerò grandemente i dolori del tuo parto e della tua gravidanza; tu partorirai figliuoli con dolori, e i tuoi desiderii [dipenderanno] dal tuo marito, ed egli signoreggerà sopra te. 001 GEN 003 017 E ad Adamo disse: Perciocchè tu hai atteso alla voce della tua moglie, ed hai mangiato [del frutto] dell'albero, del quale io ti avea data questo comandamento: Non mangiarne: la terra [sarà] maledetta per cagion tua; tu mangerai [del frutto] di essa con affanno, tutti i giorni della tua vita. 001 GEN 003 018 Ed ella ti produrrà spine e triboli; e tu mangerai l'erba de' campi. 001 GEN 003 019 Tu mangerai il pane col sudor del tuo volto, fin che tu ritorni in terra; conciossiachè tu ne sii stato tolto; perciocchè tu [sei] polvere, tu ritornerai altresì in polvere. 001 GEN 003 020 E Adamo pose nome Eva alla sua moglie; perciocchè ella è stata madre di tutti i viventi. 001 GEN 003 021 E il Signore Iddio fece delle toniche di pelle ad Adamo ed alla sua moglie; e li vestì. 001 GEN 003 022 Poi il Signore Iddio disse: Ecco, l'uomo è divenuto come uno di noi, avendo conoscenza del bene e del male; ora adunque [e' si convien provvedere] che talora egli non istenda la mano, e non prenda ancora [del frutto] dell'albero della vita, e ne mangi, e viva in perpetuo. 001 GEN 003 023 Perciò il Signore Iddio mandò l'uomo fuor del giardino di Eden, per lavorar la terra, dalla quale era stato tolto. 001 GEN 003 024 Così egli cacciò l'uomo, e pose dei Cherubini davanti al giardino di Eden, con una spada fiammeggiante che si vibrava in giro, per guardar la via dell'albero della vita. 001 GEN 004 001 OR Adamo conobbe la sua moglie, ed ella concepette, e partorì Caino, e disse: Io ho acquistato un uomo col Signore. 001 GEN 004 002 Poi partorì ancora Abele, fratello di esso. Ed Abele fu pastore di pecore, e Caino fu lavorator della terra. 001 GEN 004 003 Or avvenne, in capo di alquanto tempo, che Caino offerse al Signore offerta de' frutti della terra. 001 GEN 004 004 Ed Abele offerse anch'esso de' primogeniti delle sue pecore, e del grasso di esse. E il Signore riguardò ad Abele ed alla sua offerta. 001 GEN 004 005 Ma non riguardò a Caino, nè alla sua offerta; onde Caino si sdegnò grandemente, e il suo volto fu abbattuto. 001 GEN 004 006 E il Signore disse a Caino: Perchè sei tu sdegnato? e perchè è il tuo volto abbattuto? 001 GEN 004 007 Se tu fai bene, non vi [sarà egli] esaltazione? ma [altresì], se tu fai male, il peccato giace alla porta. Ora i desiderii di esso [dipendono] da te, e tu hai la signoria sopra lui. 001 GEN 004 008 E Caino disse ad Abele suo fratello: [Andiamo ai campi]. Ed avvenne che essendo essi ai campi, Caino si levò contro ad Abele suo fratello, e l'uccise. 001 GEN 004 009 E il Signore disse a Caino: Ov'[è] Abele tuo fratello? Ed egli disse: Io non so; [sono] io guardiano del mio fratello? 001 GEN 004 010 E il [Signore gli] disse: Che hai fatto? [ecco] la voce del sangue del tuo fratello grida a me dalla terra. 001 GEN 004 011 Ora dunque tu [sei] maledetto, e [sarai cacciato] dalla terra, che ha aperta la sua bocca per ricevere il sangue del tuo fratello dalla tua mano. 001 GEN 004 012 Quando tu lavorerai la terra, ella non continuerà più di renderti la sua virtù; e tu sarai vagabondo ed errante sulla terra. 001 GEN 004 013 E Caino disse al Signore: La mia iniquità [è] più grande che io non posso portare. 001 GEN 004 014 Ecco, tu mi hai oggi cacciato d'in su la faccia della terra, ed io sarò nascosto dal tuo cospetto, e sarò vagabondo ed errante sulla terra; ed avverrà che chiunque mi troverà mi ucciderà. 001 GEN 004 015 E il Signore gli disse: Perciò, chiunque ucciderà Caino sarà punito a sette doppi [più che Caino]. E il Signore pose un segnale in Caino, acciocchè alcuno, trovandolo, non lo uccidesse. 001 GEN 004 016 E Caino si partì dal cospetto del Signore, e dimorò nel paese di Nod, dalla parte orientale di Eden. 001 GEN 004 017 E Caino conobbe la sua moglie, ed ella concepette, e partorì Enoch. Poi egli si mise ad edificare una città, e la nominò del nome del suo figliuolo Enoch. 001 GEN 004 018 E ad Enoch nacque Irad; ed Irad generò Mehujael; e Mehujael generò Metusael; e Metusael generò Lamec. 001 GEN 004 019 E Lamec si prese due mogli; il nome dell'una delle quai [era] Ada, e il nome dell'altra Silla. 001 GEN 004 020 E Ada partorì Iabal. Esso fu padre di coloro che dimorano in tende, e son mandriani. 001 GEN 004 021 E il nome del suo fratello fu Iubal. Esso fu padre di tutti coloro che maneggiano la cetera e l'organo. 001 GEN 004 022 E Silla partorì anch'ella Tubal-cain, il quale ha ammaestrato ogni fabbro di rame e di ferro; e la sorella di Tubal-cain fu Naama. 001 GEN 004 023 E Lamec disse ad Ada e Silla sue mogli: Ascoltate la mia voce, mogli di Lamec; Porgete l'orecchio al mio parlare. Certo io ho ucciso un uomo, dando[gli] una ferita; Ed un giovane, dando[gli] una percossa. 001 GEN 004 024 Se Caino è vendicato a sette doppi, Lamec [lo sarà] a settanta volte sette doppi. 001 GEN 004 025 E Adamo conobbe ancora la sua moglie; ed ella partorì un figliuolo, e gli pose nome Set; perciocchè, [disse ella], Iddio mi ha riposta un'altra progenie in luogo di Abele, che Caino ha ucciso. 001 GEN 004 026 Ed a Set ancora nacque un figliuolo; ed egli gli pose nome Enos. Allora si cominciò a nominare [una parte degli uomini] del Nome del Signore. 001 GEN 005 001 QUESTA è la descrizione delle generazioni di Adamo. Nel giorno che Iddio creò l'uomo, egli lo fece alla sua somiglianza. 001 GEN 005 002 Egli li creò maschio e femmina, e li benedisse, e pose loro nome UOMO, nel giorno che furono creati. 001 GEN 005 003 Ora Adamo, essendo vivuto centotrent'anni, generò [un figliuolo] alla sua somiglianza, secondo la sua immagine; e gli pose nome Set. 001 GEN 005 004 E il tempo che visse Adamo, dopo ch'ebbe generato Set, fu ottocent'anni; e generò figliuoli e figliuole. 001 GEN 005 005 Così tutto il tempo che visse Adamo fu novecentrent'anni; poi morì. 001 GEN 005 006 E Set, essendo vivuto centocinque anni, generò Enos. 001 GEN 005 007 E Set, dopo che ebbe generato Enos, visse ottocensette anni, e generò figliuoli e figliuole. 001 GEN 005 008 Così tutto il tempo che visse Set fu novecendodici anni; poi morì. 001 GEN 005 009 Ed Enos, essendo vivuto novant'anni, generò Chenan. 001 GEN 005 010 Ed Enos, dopo ch'ebbe generato Chenan, visse ottocenquindici anni, e generò figliuoli e figliuole. 001 GEN 005 011 Così tutto il tempo che visse Enos fu novecencinque anni; poi morì. 001 GEN 005 012 E Chenan, essendo vivuto settant'anni, generò Mahalaleel. 001 GEN 005 013 E Chenan, dopo ch'ebbe generato Mahalaleel, visse ottocenquarant'anni, e generò figliuoli e figliuole. 001 GEN 005 014 Così tutto il tempo che Chenan visse fu novecendieci anni; poi morì. 001 GEN 005 015 E Mahalaleel, essendo vivuto sessantacinque anni, generò Iared. 001 GEN 005 016 E Mahalaleel, dopo ch'ebbe generato Iared, visse ottocentrent'anni, e generò figliuoli e figliuole. 001 GEN 005 017 Così tutto il tempo che Mahalaleel visse fu ottocennovantacinque anni; poi morì. 001 GEN 005 018 E Iared, essendo vivuto censessantadue anni, generò Enoc. 001 GEN 005 019 E Iared, dopo ch'ebbe generato Enoc, visse ottocent'anni, e generò figliuoli e figliuole. 001 GEN 005 020 Così tutto il tempo che Iared visse fu novecensessantadue anni; poi morì. 001 GEN 005 021 Ed Enoc essendo vivuto sessantacinque anni, generò Metusela. 001 GEN 005 022 Ed Enoc, dopo ch'ebbe generato Metusela, camminò con Dio per lo spazio di trecent'anni e generò figliuoli e figliuole. 001 GEN 005 023 Così, tutto il tempo che Enoc visse fu trecensessantacinque anni. 001 GEN 005 024 E dopo che Enoc fu camminato con Dio, non [si vide] più; perciocchè Iddio lo prese. 001 GEN 005 025 E Metusela, essendo vivuto centottantasette anni, generò Lamec. 001 GEN 005 026 E Metusela, dopo ch'ebbe generato Lamec, visse settecentottantadue anni, e generò figliuoli e figliuole. 001 GEN 005 027 Così, tutto il tempo che Metusela visse fu novecensessantanove anni; poi morì. 001 GEN 005 028 E Lamec, essendo vivuto centottantadue anni, generò un figliuolo. 001 GEN 005 029 E gli pose nome Noè, dicendo: Costui ci consolerà della nostra opera, e della fatica delle nostre mani, [la quale portiamo] per cagion della terra che il Signore ha maladetta. 001 GEN 005 030 E Lamec, dopo ch'ebbe generato Noè, visse cinquecennovantacinque anni, e generò figliuoli e figliuole. 001 GEN 005 031 Così tutto il tempo che Lamec visse fu settecensettantasette anni; poi morì. 001 GEN 005 032 E Noè, essendo di età di cinquecent'anni, generò Sem, Cam e Iafet. 001 GEN 006 001 OR avvenne che, quando gli uomini cominciarono a moltiplicar sopra la terra, e che furono loro nate delle figliuole, 001 GEN 006 002 i figliuoli di Dio, veggendo che le figliuole degli uomini erano belle, si presero per mogli quelle che si scelsero d'infra tutte. 001 GEN 006 003 E il Signore disse: Lo Spirito mio non contenderà in perpetuo con gli uomini; perciocchè anche non sono altro che carne; e il termine loro sarà centovent'anni. 001 GEN 006 004 In quel tempo i giganti erano in su la terra, e [furono] anche dappoi, quando i figliuoli di Dio entrarono dalle figliuole degli uomini, ed esse partorirono loro [de' figliuoli]. Costoro [son] quegli uomini possenti, i quali già anticamente [erano] uomini famosi. 001 GEN 006 005 E il Signore, veggendo che la malvagità degli uomini era grande in terra; e che tutte le immaginazioni de' pensieri del cuor loro non [erano] altro che male in ogni tempo, 001 GEN 006 006 ei si pentì d'aver fatto l'uomo in su la terra, e se ne addolorò nel cuor suo. 001 GEN 006 007 E il Signore disse: Io sterminerò d'in su la terra gli uomini che io ho creati; [io sterminerò ogni cosa], dagli uomini fino agli animali, ai rettili ed agli uccelli del cielo; perciocchè io mi pento di averli fatti. 001 GEN 006 008 Ma Noè trovò grazia appo il Signore. 001 GEN 006 009 Queste [son] le generazioni di Noè. Noè fu uomo giusto, intiero nelle sue età, e camminò con Dio. 001 GEN 006 010 E generò tre figliuoli: Sem, Cam e Iafet. 001 GEN 006 011 Ora, la terra si era corrotta nel cospetto di Dio, ed era piena di violenza. 001 GEN 006 012 E Iddio riguardò la terra, ed ecco era corrotta; poichè ogni carne aveva corrotta la sua via in su la terra. 001 GEN 006 013 E Iddio disse a Noè: Appo me la fine di ogni carne è giunta; perciocchè la terra è ripiena di violenza per cagion di costoro; ed ecco io li farò perire, insieme con la terra. 001 GEN 006 014 Fatti un'Arca di legno di Gofer; falla a stanze, ed impeciala, di fuori e di dentro, con pece. 001 GEN 006 015 E questa [è la forma] della qual tu la farai: la lunghezza di essa sia di trecento cubiti, e la larghezza di cinquanta cubiti, e l'altezza di trenta cubiti. 001 GEN 006 016 E da' lume all'Arca; e fa' il comignolo di essa disopra di un cubito; e metti la porta dell'Arca al lato di essa; falla [a tre palchi, ] basso, secondo e terzo. 001 GEN 006 017 Ed ecco io farò venir sopra la terra il diluvio delle acque, per far perir di sotto al cielo ogni carne in cui [è] alito di vita; tutto ciò ch'[è] in terra morrà. 001 GEN 006 018 Ma io fermerò il mio patto teco; e tu entrerai nell'Arca, tu, ed i tuoi figliuoli, e la tua moglie, e le mogli de' tuoi figliuoli teco. 001 GEN 006 019 E di ogni [creatura] vivente, di ogni carne, fanne entrar dentro l'Arca due per ciascuna, [che] saranno maschio e femmina, per conservarli in vita teco. 001 GEN 006 020 Degli uccelli, secondo le loro specie; delle bestie, secondo le loro specie; [e] di tutti i rettili, secondo le loro specie; due per ciascuna verranno a te, per esser conservati in vita. 001 GEN 006 021 E tu, prenditi di ogni cibo che si mangia, ed accoglilo appresso a te; acciocchè sia a te ed a quegli [animali] per cibo. 001 GEN 006 022 E Noè fece [così]; egli fece secondo tutto ciò che Iddio gli avea comandato. 001 GEN 007 001 Poi il Signore disse a Noè: Entra tu, e tutta la tua famiglia dentro l'Arca; perciocchè in questa età io ti ho veduto giusto davanti a me. 001 GEN 007 002 Di ciascuna [specie] di animali mondi, prendine sette paia, maschio e femmina; e degli animali immondi, un paio, un maschio e la sua femmina. 001 GEN 007 003 Degli uccelli del cielo, prendine parimente [di ciascuna specie] sette paia, maschio e femmina; per conservar[ne] in vita la generazione sopra la terra. 001 GEN 007 004 Perciocchè fra qui e sette dì, io farò piovere in su la terra per lo spazio di quaranta giorni e di quaranta notti, e sterminerò d'in su la terra ogni cosa sussistente che io ho fatta. 001 GEN 007 005 E Noè fece secondo tutto ciò che il Signore gli avea comandato. 001 GEN 007 006 Or Noè [era] di età di seicent'anni, quando il diluvio fu, [e] le acque [vennero] sopra la terra. 001 GEN 007 007 E Noè, insieme co' suoi figliuoli, e con la sua moglie, e con le mogli de' suoi figliuoli, entrò nell'Arca d'innanzi alle acque del diluvio. 001 GEN 007 008 Degli animali mondi, e degli animali immondi, e degli uccelli, e di tutto ciò che serpe in su la terra, 001 GEN 007 009 ne vennero delle paia, maschio e femmina, a Noè, dentro l'Arca; come Iddio avea comandato a Noè. 001 GEN 007 010 Ed avvenne, al [termine] de' sette giorni, che le acque del diluvio vennero sopra la terra. 001 GEN 007 011 L'anno seicentesimo della vita di Noè, nel secondo mese, nel decimosettimo giorno del mese, in quel giorno tutte le fonti del grande abisso scoppiarono, e le cateratte del cielo furono aperte. 001 GEN 007 012 E la pioggia fu in su la terra, per lo spazio di quaranta giorni e di quaranta notti. 001 GEN 007 013 In quel giorno stesso Noè entrò nell'Arca, insieme con Sem, Cam e Iafet, suoi figliuoli, e con la sua moglie, e con le tre mogli de' suoi figliuoli. 001 GEN 007 014 Essi [vi entrarono], ed anche fiere de ogni specie, ed animali domestici di ogni specie, e rettili che serpono sopra la terra di ogni specie, ed uccelli di ogni specie, ed uccelletti di ogni [sorta] di qualunque ala. 001 GEN 007 015 In somma, di ogni carne, in cui è alito di vita, ne venne un paio a Noè dentro l'Arca. 001 GEN 007 016 E [gli animali] che vennero [erano] maschio e femmina, come Iddio avea comandato a Noè. Poi il Signore serrò [l'Arca] sopra esso. 001 GEN 007 017 E il diluvio venne sopra la terra, per lo spazio di quaranta giorni; e le acque crebbero, e sollevarono l'Arca, ed ella fu alzata d'in su la terra. 001 GEN 007 018 E le acque si rinforzarono, e crebbero grandemente sopra la terra; e l'Arca notava sopra le acque. 001 GEN 007 019 E le acque si rinforzarono grandissimamente sopra la terra; e tutti gli alti monti, che [son] sotto tutti i cieli, furono coperti. 001 GEN 007 020 Le acque avanzarono essi monti, dell'altezza di quindici cubiti. Così i monti furono coperti. 001 GEN 007 021 Ed ogni carne che si muove sopra la terra, degli uccelli, degli animali domestici, delle fiere e di tutti i rettili che serpono sopra la terra, morì, insieme con tutti gli uomini. 001 GEN 007 022 Tutto ciò che ha fiato d'alito di vita nelle sue nari, d'infra tutto ciò ch'[era] nell'asciutto, morì. 001 GEN 007 023 E fu sterminata ogni cosa sussistente, che [era] sopra la faccia della terra, dagli uommi fino alle bestie, e i rettili, e gli uccelli del cielo; furono, dico, sterminati d'in su la terra; e Noè solo scampò, con quelli [ch'erano] con lui nell'Arca. 001 GEN 007 024 E le acque furono alte sopra la terra, per lo spazio di cencinquanta giorni. 001 GEN 008 001 OR Iddio si ricordò di Noè, e di tutte le fiere, e di tutti gli animali domestici ch'[erano] con lui nell'Arca; e fece passare un vento in su la terra; e le acque si posarono. 001 GEN 008 002 Ed essendo state le fonti dell'abisso e le cateratte del cielo serrate, e rattenuta la pioggia del cielo, 001 GEN 008 003 le acque andarono del continuo ritirandosi d'in su la terra. Al termine adunque di cencinquanta giorni cominciarono a scemare. 001 GEN 008 004 E, nel decimosettimo giorno del settimo mese, l'Arca si fermò sopra le montagne di Ararat. 001 GEN 008 005 E le acque andarono scemando fino al decimo mese. Nel primo giorno del decimo mese, le sommità de' monti apparvero. 001 GEN 008 006 E, in capo di quaranta giorni, Noè aperse la finestra dell'Arca, ch'egli avea fatta. 001 GEN 008 007 E mandò fuori il corvo, il quale usciva del continuo fuori, e tornava, fin che le acque furono asciutte d'in su la terra. 001 GEN 008 008 Poi mandò d'appresso a sè la colomba, per veder se le acque erano scemate d'in su la faccia della terra. 001 GEN 008 009 Ma la colomba, non trovando ove posar la pianta del piè, se ne ritornò a lui dentro l'Arca; perciocchè [v'erano ancora] delle acque sopra la faccia di tutta la terra. Ed egli, stesa la mano, la prese, e l'accolse a sè, dentro l'Arca. 001 GEN 008 010 Ed egli aspettò sette altri giorni, e di nuovo mandò la colomba fuor dell'Arca. 001 GEN 008 011 Ed in sul tempo del vespro, la colomba ritornò a lui; ed ecco, [avea] nel becco una fronde spiccata di un ulivo; onde Noè conobbe che le acque erano scemate d'in su la terra. 001 GEN 008 012 Ed egli aspettò sette altri giorni, e mandò fuori la colomba, ed essa non ritornò più a lui. 001 GEN 008 013 E, nell'anno seicentunesimo [di Noè], nel primo [giorno] del primo mese, le acque furono asciutte d'in su la terra. E Noè, levato il coperto dell'Arca, vide che la faccia della terra era asciutta. 001 GEN 008 014 E, nel ventisettesimo giorno del secondo mese, la terra era tutta asciutta. 001 GEN 008 015 E Iddio parlò a Noè, dicendo: 001 GEN 008 016 Esci fuor dell'Arca, tu, e la tua moglie, ed i tuoi figliuoli, e le mogli de' tuoi figliuoli teco. 001 GEN 008 017 Fa uscir fuori teco tutti gli animali che [son] teco, di qualunque carne, degli uccelli, delle bestie, e di tutti i rettili che serpono sopra la terra; e [lascia] che scorrano per la terra, e figlino, e moltiplichino in su la terra. 001 GEN 008 018 E Noè uscì fuori, co' suoi figliuoli, e con la sua moglie, e con le mogli de' suoi figliuoli. 001 GEN 008 019 Tutte le bestie [ancora], e tutti i rettili, e tutti gli uccelli, e tutti gli animali che si muovono sopra la terra, secondo le lor generazioni, uscirono fuor dell'Arca. 001 GEN 008 020 E Noè edificò un altare al Signore; e prese d'ogni [specie di] animali mondi, e [d'ogni specie] di uccelli mondi, ed offerse olocausti sopra l'altare. 001 GEN 008 021 E il Signore odorò un [odor] soave; e disse nel cuor suo: Io non maledirò più la terra per l'uomo; conciossiachè l'immaginazione del cuor dell'uomo [sia] malvagia fin dalla sua fanciullezza; e non percoterò più ogni cosa vivente, come ho fatto. 001 GEN 008 022 Da ora innanzi, quanto durerà la terra, sementa e ricolta, freddo e caldo, state e verno, giorno e notte giammai non cesseranno. 001 GEN 009 001 E IDDIO benedisse Noè, e i suoi figliuoli; e disse loro; Fruttate, e moltiplicate, e riempiete la terra. 001 GEN 009 002 E la paura e lo spavento di voi sia sopra tutte le bestie della terra, e sopra tutti gli uccelli del cielo; [essi] vi son dati nelle mani, insieme con tutto ciò che serpe sopra la terra, e tutti i pesci del mare. 001 GEN 009 003 Ogni cosa che si muove, ed ha vita, vi sarà per cibo; io ve le do tutte, come l'erbe verdi. 001 GEN 009 004 Ma pur non mangiate la carne con l'anima sua, [ch'è] il suo sangue. 001 GEN 009 005 E certamente io ridomanderò [conto del] vostro sangue, per le vostre persone; io ne ridomanderò [conto] ad ogni bestia, ed agli uomini; io ridomanderò [conto] della vita dell'uomo a qualunque suo fratello. 001 GEN 009 006 Il sangue di colui che spanderà il sangue dell'uomo sarà sparso dall'uomo; perciocchè Iddio ha fatto l'uomo alla sua immagine. 001 GEN 009 007 Voi dunque fruttate e moltiplicate; generate copiosamente sulla terra, e crescete in essa. 001 GEN 009 008 Poi Iddio parlò a Noè, ed a' suoi figliuoli con lui, dicendo: 001 GEN 009 009 E quant'è a me, ecco, io fermo il mio patto con voi, e con la vostra progenie dopo voi; 001 GEN 009 010 e con ogni animal vivente ch'[è] con voi, così degli uccelli, come degli animali domestici, e di tutte le fiere della terra, con voi; così con quelle che sono uscite fuor dell'Arca, come con ogni [altra] bestia della terra. 001 GEN 009 011 Io fermo il mio patto con voi, che ogni carne non sarà più distrutta per le acque del diluvio, e che non vi sarà più diluvio, per guastar la terra. 001 GEN 009 012 Oltre a ciò, Iddio disse: Questo [sarà] il segno del patto che io fo fra me e voi e tutti gli animali viventi, che [son] con voi, in perpetuo per ogni generazione. 001 GEN 009 013 Io ho messo il mio Arco nella nuvola; ed esso sarà per segno del patto fra me e la terra. 001 GEN 009 014 Ed avverrà che, quando io avrò coperta la terra di nuvole, l'Arco apparirà nella nuvola. 001 GEN 009 015 Ed io mi ricorderò del mio patto, ch'[è] fra me e voi, ed ogni animal vivente, di qualunque carne; e le acque non faranno più diluvio, per distruggere ogni carne. 001 GEN 009 016 L'Arco adunque sarà nella nuvola, ed io lo riguarderò, per ricordarmi del patto perpetuo, fra Dio ed ogni animal vivente, di qualunque carne ch'[è] sopra la terra. 001 GEN 009 017 Così Iddio disse a Noè: Questo [è] il segno del patto, che io ho fermato fra me ed ogni carne ch'[è] sopra la terra. 001 GEN 009 018 OR i figliuoli di Noè, che uscirono fuor dell'Arca, furono Sem, Cam e Iafet. 001 GEN 009 019 E Cam fu padre di Canaan. Questi tre [furono] figliuoli di Noè; e da essi, sparsi per tutta la terra, ella è stata popolata. 001 GEN 009 020 E Noè cominciò [ad esser] lavorator della terra e piantò la vigna. 001 GEN 009 021 E bevve del vino, e s'inebbriò, e si scoperse in mezzo del suo tabernacolo. 001 GEN 009 022 E Cam, padre di Canaan, vide le vergogne di suo padre, e [lo] rapportò fuori a' suoi due fratelli. 001 GEN 009 023 Ma Sem e Iafet presero un mantello, e se lo misero amendue in su le spalle; e, camminando a ritroso, copersero le vergogne del padre loro; e le faccie loro [erano volte] indietro, tal che non videro le vergogne del padre loro. 001 GEN 009 024 E, quando Noè si fu svegliato dal suo vino, seppe ciò che gli avea fatto il suo figliuol minore. 001 GEN 009 025 E disse: Maledetto [sia] Canaan; sia servo de' servi de' suoi fratelli. 001 GEN 009 026 Ma disse: Benedetto [sia] il Signore Iddio di Sem, e sia Canaan lor servo. 001 GEN 009 027 Iddio allarghi Iafet, ed abiti egli ne' tabernacoli di Sem; e sia Canaan lor servo. 001 GEN 009 028 E Noè visse dopo il diluvio trecencinquant'anni. 001 GEN 009 029 E tutto il tempo che Noè visse fu novecencinquent'anni; poi morì. 001 GEN 010 001 OR queste [sono] le generazioni dei figliuoli di Noè: Sem, Cam e Iafet; e ad essi nacquero figliuoli dopo il diluvio. 001 GEN 010 002 I figliuoli di Iafet [furono] Gomer, e Magog, e Madai, e Iavan, e Tubal, e Mesec, e Tiras. 001 GEN 010 003 E i figliuoli di Gomer [furono] Aschenaz, e Rifat, e Togarma. 001 GEN 010 004 E i figliuoli di Iavan [furono] Elisa e Tarsis, Chittim e Dodanim. 001 GEN 010 005 Da costoro, per le lor famiglie, nelle lor nazioni, è venuto lo spartimento dell'Isole delle genti, nei loro paesi, secondo la lingua di ciascun di essi. 001 GEN 010 006 E i figliuoli di Cam [furono] Cus, Misraim, e Put, e Canaan. 001 GEN 010 007 E i figliuoli di Cus [furono] Seba, ed Havila, e Sabta, e Rama, e Sabteca; ed i figliuoli di Rama [furono] Seba e Dedan. 001 GEN 010 008 E Cus generò Nimrod. Esso cominciò ad esser possente sulla terra. 001 GEN 010 009 Egli fu un potente cacciatore nel cospetto del Signore; perciò si dice: Come Nimrod, potente cacciatore nel cospetto del Signore. 001 GEN 010 010 E il principio del suo regno fu Babilonia, ed Erec, ed Accad, e Calne, nel paese di Sinear. 001 GEN 010 011 Di quel paese uscì Assur, ed edificò Ninive, e la città di Rehobot, a Cala; 001 GEN 010 012 e, fra Ninive e Cala, Resen, la gran città. 001 GEN 010 013 E Misraim generò Ludim, ed Anamim, e Lehabim, e Naftuhim, 001 GEN 010 014 e Patrusim, e Casluhim (onde sono usciti i Filistei), e Caftorim. 001 GEN 010 015 E Canaan generò Sidon suo primogenito, ed Het; 001 GEN 010 016 e il Gebuseo, e l'Amorreo, e il Ghirgaseo; 001 GEN 010 017 e l'Hivveo, e l'Archeo, e il Sineo; 001 GEN 010 018 e l'Arvadeo, e il Semareo, e l'Hamateo. E poi le famiglie de' Cananei si sparsero. 001 GEN 010 019 Ed i confini de' Cananei furono da Sidon, traendo verso Gherar, fino a Gaza; [e] traendo verso Sodoma, e Gomorra, ed Adma, e Seboim, fino a Lesa. 001 GEN 010 020 Questi [sono] i figliuoli di Cam, secondo le lor famiglie e lingue, ne' lor paesi e nazioni. 001 GEN 010 021 A Sem ancora, padre di tutti i figliuoli di Eber, e fratel maggiore di Iafet, nacquero [figliuoli]. 001 GEN 010 022 I figliuoli di Sem [furono] Elam, ed Assur, ed Arfacsad, e Lud, ed Aram. 001 GEN 010 023 E i figliuoli di Aram [furono] Us, Hul, Gheter, e Mas. 001 GEN 010 024 Ed Arfacsad generò Sela, e Sela generò Eber. 001 GEN 010 025 E ad Eber nacquero due figliuoli, il nome dell'uno [fu] Peleg, perciocchè al suo tempo la terra fu divisa; e il nome dell'[altro] suo fratello [fu] Ioctan. 001 GEN 010 026 E Ioctan generò Almodad, e Selef, ed Asarmavet, e Iera; 001 GEN 010 027 e Hadoram, ed Huzal, e Dicla; 001 GEN 010 028 ed Obal, ed Abimael, e Seba; 001 GEN 010 029 ed Ofir, ed Havila, e Iobab. Tutti costoro [furono] figliuoli di Ioctan. 001 GEN 010 030 E le loro abitazioni furono da Mesa, traendo verso Sefar, fino al monte Orientale. 001 GEN 010 031 Costoro [furono] i figliuoli di Sem, secondo le lor famiglie [e] lingue, ne' lor paesi, per le lor nazioni. 001 GEN 010 032 Queste [son] le famiglie de' figliuoli di Noè secondo le loro generazioni, nelle lor nazioni; e da costoro sono [discese] le genti divise per la terra, dopo il diluvio. 001 GEN 011 001 OR tutta la terra era d'una favella e di un linguaggio. 001 GEN 011 002 Ed avvenne che, partendosi gli uomini di Oriente, trovarono una pianura nel paese di Sinear, e quivi si posarono. 001 GEN 011 003 E dissero l'uno all'altro: Or su, facciamo de' mattoni, e cociamoli col fuoco. I mattoni adunque furono loro in vece di pietre, e il bitume in vece di malta. 001 GEN 011 004 Poi dissero: Or su, edifichiamoci una città, ed una torre, la cui sommità [giunga] fino al cielo, ed acquistiamoci fama; che talora noi non siamo dispersi sopra la faccia di tutta la terra. 001 GEN 011 005 E il Signore discese, per veder la città e la torre che i figliuoli degli uomini edificavano. 001 GEN 011 006 E il Signore disse: Ecco un medesimo popolo, ed [essi] tutti hanno un medesimo linguaggio, e questo [è] il cominciamento del lor lavoro, ed ora tutto ciò che hanno disegnato di fare, non sarà loro divietato. 001 GEN 011 007 Or su, scendiamo e confondiamo ivi la lor favella; acciocchè l'uno non intenda la favella dell'altro. 001 GEN 011 008 E il Signore li disperse di là sopra la faccia di tutta la terra; ed essi cessarono di edificar la città. 001 GEN 011 009 Perciò essa fu nominata Babilonia; perciocchè il Signore confuse quivi la favella di tutta la terra, e disperse coloro di là sopra la faccia di tutta la terra. 001 GEN 011 010 QUESTE [sono] le generazioni di Sem: Sem, essendo d'età di cent'anni, generò Arfacsad, due anni dopo il diluvio. 001 GEN 011 011 E Sem, dopo ch'ebbe generato Arfacsad, visse cinquecent'anni, e generò figliuoli e figliuole. 001 GEN 011 012 Ed Arfacsad, essendo vivuto trentacinque anni, generò Sela. 001 GEN 011 013 Ed Arfacsad, dopo ch'egli ebbe generato Sela, visse quattrocentotre anni, e generò figliuoli e figliuole. 001 GEN 011 014 E Sela, essendo vivuto trent'anni, generò Eber. 001 GEN 011 015 E Sela, dopo ch'ebbe generato Eber, visse quattrocentotre anni, e generò figliuoli e figliuole. 001 GEN 011 016 Ed Eber, essendo vivuto trentaquattr'anni, generò Peleg. 001 GEN 011 017 Ed Eber, dopo ch'ebbe generato Peleg, visse quattrocentrent'anni, e generò figliuoli e figliuole. 001 GEN 011 018 E Peleg, essendo vivuto trent'anni, generò Reu. 001 GEN 011 019 E Peleg, dopo ch'ebbe generato Reu, visse dugennove anni, e generò figliuoli e figliuole. 001 GEN 011 020 E Reu, essendo vivuto trentadue anni, generò Serug. 001 GEN 011 021 E Reu, dopo che ebbe generato Serug, visse dugensette anni, e generò figliuoli e figliuole. 001 GEN 011 022 E Serug, essendo vivuto trent'anni, generò Nahor. 001 GEN 011 023 E Serug, dopo che ebbe generato Nahor, visse dugent'anni, e generò figliuoli e figliuole. 001 GEN 011 024 E Nahor, essendo vivuto ventinove anni, generò Tare. 001 GEN 011 025 E Nahor, dopo ch'ebbe generato Tare, visse cendiciannove anni, e generò figliuoli e figliuole. 001 GEN 011 026 E Tare, essendo vivuto settant'anni, generò Abramo, Nahor, e Haran. 001 GEN 011 027 E queste [sono] le generazioni di Tare: Tare generò Abramo, Nahor e Haran; e Haran generò Lot. 001 GEN 011 028 Or Haran morì in presenza di Tare suo padre, nel suo natio paese, in Ur de' Caldei. 001 GEN 011 029 Ed Abramo e Nahor si presero delle mogli; il nome della moglie di Abramo [era] Sarai; e il nome della moglie di Nahor, Milca, [la quale era] figliuola di Haran, padre di Milca e d'Isca. 001 GEN 011 030 Or Sarai era sterile, [e] non avea figliuoli. 001 GEN 011 031 E Tare prese Abramo suo figliuolo, e Lot figliuol del suo figliuolo, [cioè] di Haran, e Sarai sua nuora, moglie di Abramo suo figliuolo; ed essi uscirono con loro fuori d'Ur de' Caldei, per andar nel paese di Canaan; e, giunti fino in Charan, dimorarono quivi. 001 GEN 011 032 E il tempo della vita di Tare fu dugentocinque anni; poi morì in Charan. 001 GEN 012 001 OR il Signore avea detto ad Abramo: Vattene fuor del tuo paese, e del tuo parentado, e della casa di tuo padre, nel paese che io ti mostrerò. 001 GEN 012 002 Ed io ti farò divenire una gran gente, e ti benedirò, e magnificherò il tuo nome; e tu sarai benedizione. 001 GEN 012 003 Ed io benedirò coloro che ti benediranno, e maledirò coloro che ti malediranno; e tutte le nazioni della terra saranno benedette in te. 001 GEN 012 004 Ed Abramo se ne andò, come il Signore gli avea detto; e Lot andò con lui. Or Abramo [era] d'età di settantacinque anni quando partì di Charan. 001 GEN 012 005 Abramo adunque prese Sarai sua moglie, e Lot figliuol del suo fratello, e tutte le lor facoltà che aveano acquistate, e parimente le persone che aveano acquistate in Charan; e si partirono, per andar nel paese di Canaan. E pervennero al paese di Canaan. 001 GEN 012 006 Ed Abramo passò per lo paese, fino al luogo di Sichem, fino alla pianura di More. Ed in quel tempo i Cananei [erano] nel paese. 001 GEN 012 007 E il Signore apparve ad Abramo, e [gli] disse: Io darò questo paese alla tua progenie. Ed Abramo edificò quivi un altare al Signore che gli era apparito. 001 GEN 012 008 Poi egli si tramutò di là verso il monte, dalla parte orientale di Betel; e tese i suoi padiglioni, avendo dal lato occidentale Betel, e dall'orientale Ai; ed edificò quivi un altare al Signore, ed invocò il Nome del Signore. 001 GEN 012 009 Poi Abramo si partì, camminando e traendo verso il Mezzodì. 001 GEN 012 010 OR sopravvenne una fame nel paese; ed Abramo scese in Egitto, per dimorarvi, perciocchè la fame [era] grave nel paese. 001 GEN 012 011 E, come egli fu presso ad entrare in Egitto, disse a Sarai sua moglie: Ecco, ora io so che tu [sei] donna di bell'aspetto. 001 GEN 012 012 Laonde avverrà che, quando gli Egizj ti vedranno, diranno: Costei [è] moglie di costui; e mi uccideranno, e a te scamperanno la vita. 001 GEN 012 013 Deh! di' [che] tu [sei] mia sorella; acciocchè per cagion di te mi sia fatto del bene, e per amor tuo la vita mi sia conservata. 001 GEN 012 014 Avvenne adunque che, come Abramo fu venuto in Egitto, gli Egizj riguardarono quella donna, perchè ella era molto bella. 001 GEN 012 015 Ed i principi di Faraone, vedutala, la commendarono a Faraone; onde quella donna fu presa [e menata] in casa di Faraone. 001 GEN 012 016 Ed egli fece del bene ad Abramo, per amor di lei; ed egli n'ebbe pecore, e buoi, ed asini, e servi, e serve, ed asine, e cammelli. 001 GEN 012 017 Ma il Signore percosse Faraone e la sua casa di gran piaghe, per cagion di Sarai, moglie di Abramo. 001 GEN 012 018 E Faraone chiamò Abramo, e gli disse: Che cosa [è] questo che tu mi hai fatto? perchè non mi hai tu dichiarato ch'ella [era] tua moglie? 001 GEN 012 019 Perchè dicesti: Ell'è mia sorella? onde io me l'avea presa per moglie; ora dunque, eccoti la tua moglie, prendila, e vattene. 001 GEN 012 020 E Faraone diede commissione di lui a [certi] uomini; ed essi accommiatarono lui e la sua moglie e tutto quello ch'[era] suo. 001 GEN 013 001 Abramo adunque salì di Egitto, con la sua moglie, e con tutto ciò ch'[era] suo, e con Lot, [traendo] verso il Mezzodì. 001 GEN 013 002 (Or Abramo [era] grandemente possente in bestiame, in argento ed in oro). 001 GEN 013 003 Ed egli, seguendo il suo viaggio, andò dal Mezzodì fino a Betel, fino al luogo dove prima erano stati i suoi padiglioni, fra Betel ed Ai, 001 GEN 013 004 nel luogo ove era l'altare che egli aveva prima fatto quivi; ed Abramo invocò quivi il nome del Signore. 001 GEN 013 005 OR Lot ancora, che andava con Abramo, avea pecore, e buoi, e padiglioni. 001 GEN 013 006 E il paese non li poteva portare, abitando amendue insieme; perciocchè le lor facoltà erano grandi, e non potevano dimorare insieme. 001 GEN 013 007 E nacque contesa fra i pastori del bestiame di Abramo, ed i pastori del bestiame di Lot. (Or i Cananei ed i Ferezei abitavano allora nel paese.) 001 GEN 013 008 Ed Abramo disse a Lot: Deh! non siavi contesa fra me e te, nè fra i miei pastori ed i tuoi; conciossiachè noi [siamo] fratelli. 001 GEN 013 009 Tutto il paese non [è] egli davanti a te? deh! separati d'appresso a me; se [tu vai] a sinistra, io andrò a destra; e se [tu vai] a destra, io andrò a sinistra. 001 GEN 013 010 E Lot, alzati gli occhi, riguardò tutta la pianura del Giordano, ch'era tutta adacquata; avanti che il Signore avesse distrutto Sodoma e Gomorra, [quella era] come il giardino del Signore, come il paese di Egitto, fino a Soar. 001 GEN 013 011 E Lot elesse per sè tutta la pianura del Giordano; ed egli si partì, traendo verso l'Oriente; e così si separarono l'uno dall'altro. 001 GEN 013 012 Abramo dimorò nel paese di Canaan, e Lot dimorò nelle terre della pianura, e andò tendendo i suoi padiglioni fin [che venne] a Sodoma. 001 GEN 013 013 Ora gli uomini di Sodoma [erano] grandemente scellerati e peccatori contro al Signore. 001 GEN 013 014 E il Signore disse ad Abramo, dopo che Lot si fu separato d'appresso a lui: Alza ora gli occhi tuoi, e riguarda, dal luogo ove tu [sei], verso il Settentrione, verso il Mezzodì, verso l'Oriente, e verso l'Occidente. 001 GEN 013 015 Perciocchè io darò a te ed alla tua progenie, in perpetuo, il paese che tu vedi. 001 GEN 013 016 E farò che la tua progenie sarà come la polvere della terra; che se alcuno può annoverar la polvere della terra, anche potrassi annoverar la tua progenie. 001 GEN 013 017 Levati, va' attorno per lo paese, per largo e per lungo; perciocchè io tel darò. 001 GEN 013 018 Abramo adunque andò tendendo i suoi padiglioni; e, giunto alle pianure di Mamre, che [sono] in Hebron, dimorò quivi, e vi edificò un altare al Signore. 001 GEN 014 001 OR avvenne al tempo di Amrafel re di Sinear, d'Arioc re di Ellasar, di Chedor-laomer re di Elam, e di Tideal re de' Goi, 001 GEN 014 002 ch'essi fecero guerra contro a Bera re di Sodoma, e contro a Birsa re di Gomorra, [e contro a] Sineab re di Adma, e [contro] a Semeeber re di Seboim, e [contro al] re di Bela, [ch]'è Soar. 001 GEN 014 003 Tutti costoro, fatta lega insieme, si adunarono nella Valle di Siddim, [ch]'è il mar salato. 001 GEN 014 004 Essi erano stati soggetti a Chedor-laomer, lo spazio di dodici anni, ed al decimoterzo si erano ribellati. 001 GEN 014 005 E nell'anno decimoquarto, Chedor-laomer e i re ch'[erano] con lui erano venuti, ed aveano percossi i Rafei in Asterot-carnaim, e gli Zuzei in Ham, e gli Emei nella pianura di Chiriataim, 001 GEN 014 006 e gli Horei nelle lor montagne di Seir, fino alla pianura di Paran, ch'[è] presso al deserto. 001 GEN 014 007 Poi, rivoltisi, erano venuti in Enmispat, [ch]'è Cades; ed aveano percosso tutto il territorio degli Amalechiti, ed anche gli Amorrei che dimoravano in Hasason-tamar. 001 GEN 014 008 E il re di Sodoma, e il re di Gomorra, e il re di Adma, e il re di Seboim, e il re di Bela, [ch]'è Soar, uscirono, ed ordinarono la battaglia nella Valle di Siddim, contro a questi: 001 GEN 014 009 contro a Chedor-laomer re di Elam, e Tideal re de' Goi, ed Amrafel re di Sinear, ed Arioc re di Ellasar; quattro re contro a cinque. 001 GEN 014 010 Or la valle di Siddim [era] piena di pozzi di bitume; e i re di Sodoma e di Gomorra si misero in fuga, e cascarono dentro [que' pozzi]; e coloro che scamparono fuggirono verso il monte. 001 GEN 014 011 E [quei re] presero tutte le ricchezze di Sodoma e di Gomorra, e tutta la lor vittuaglia; poi se ne andarono. 001 GEN 014 012 Presero ancora Lot figliuol del fratello di Abramo, il quale abitava in Sodoma, e la roba di esso; poi se ne andarono. 001 GEN 014 013 Ed alcuno ch'era scampato venne e rapportò la [cosa] ad Abramo Ebreo, il qual dimorava nelle pianure di Mamre Amorreo, fratello di Escol, e fratello di Aner, i quali [erano] collegati con Abramo. 001 GEN 014 014 Ed Abramo, com'ebbe inteso che il suo fratello era menato prigione, armò trecendiciotto de' suoi allievi nati in casa sua, e perseguì [coloro] fino in Dan. 001 GEN 014 015 Ed egli, co' suoi servitori, li assalì di notte da diverse bande, e li sconfisse, e li perseguì fino in Hoba, ch'[è] dal [lato] sinistro di Damasco. 001 GEN 014 016 E ricoverò tutta la roba; riscosse ancora Lot suo fratello, e la sua roba, ed anche le donne, e il popolo. 001 GEN 014 017 E di poi, come egli se ne ritornava dalla sconfitta di Chedor-laomer e de' re [ch'erano] con lui, il re di Sodoma gli uscì incontro nella Valle della pianura, [ch]'è la Valle del re. 001 GEN 014 018 E Melchisedec, re di Salem, arrecò pane e vino; or egli [era] sacerdote dell'Iddio altissimo. 001 GEN 014 019 E lo benedisse, dicendo: Benedetto [sia] Abramo, appo l'Iddio altissimo, possessor del cielo e della terra. 001 GEN 014 020 E benedetto [sia] l'altissimo Iddio, che ti ha dati i tuoi nemici nelle mani. Ed [Abramo] gli diede la decima di ogni cosa. 001 GEN 014 021 E il re di Sodoma disse ad Abramo: Dammi le persone, e prendi per te la roba. 001 GEN 014 022 Ma Abramo rispose al re di Sodoma: Io ho alzata la mano al Signore Iddio altissimo, possessor del cielo e della terra; 001 GEN 014 023 se, di tutto ciò ch'[è] tuo, io prendo pure un filo, od una correggia di scarpa; che talora tu non dica: Io ho arricchito Abramo; 001 GEN 014 024 salvo sol quello che questi fanti hanno mangiato, e la parte degli uomini che sono andati meco, [cioè: ] Aner, Escol e Mamre; essi prenderanno la lor parte. 001 GEN 015 001 DOPO queste cose, la parola del Signore fu [indirizzata] ad Abramo in visione, dicendo: Non temere, o Abramo, io ti [sono] scudo; il tuo premio [è] molto grande. 001 GEN 015 002 Ed Abramo disse: O Signore Iddio, che mi daresti? conciossiachè io viva senza figliuoli, e colui che ha il governo della mia casa [è] questo Eliezer Damasceno. 001 GEN 015 003 Abramo disse ancora: Ecco, tu non mi hai data progenie; ed ecco, un [servo] nato in casa mia sarà mio erede. 001 GEN 015 004 Ed in quello stante, la parola del Signore gli fu [indirizzata], dicendo: Costui non sarà tuo erede; anzi colui che uscirà delle tue viscere sarà tuo erede. 001 GEN 015 005 Poi lo menò fuori, e gli disse: Riguarda ora verso il cielo, ed annovera le stelle, se [pur] tu le puoi annoverare. Poi gli disse: Così sarà la tua progenie. 001 GEN 015 006 Ed esso credette al Signore; e il Signore gl'imputò ciò a giustizia. 001 GEN 015 007 E gli disse: Io [sono] il Signore che ti ho fatto uscire di Ur de' Caldei, per darti questo paese, acciocchè tu lo possegga. 001 GEN 015 008 Ed [Abramo] rispose: Signore Iddio, a che conoscerò io che io lo possederò? 001 GEN 015 009 E [il Signore] gli disse: Pigliami una giovenca di tre anni, ed una capra di tre anni, ed un montone di tre anni, ed una tortora ed un pippione. 001 GEN 015 010 Ed egli prese tutte quelle cose, e le partì per lo mezzo, e pose ciascuna metà dirimpetto all'altra; ma non partì gli uccelli. 001 GEN 015 011 Or certi uccelli discesero sopra quei corpi morti, ed Abramo, sbuffando, li cacciò. 001 GEN 015 012 Ed in sul tramontar del sole, un profondo sonno cadde sopra Abramo; ed ecco, uno spavento [ed] una grande oscurità cadde sopra lui. 001 GEN 015 013 E [il Signore] disse ad Abramo: Sappi pure che la tua progenie dimorerà come straniera in un paese che non sarà suo, e servirà [alla gente di quel paese], la quale l'affliggerà; [e ciò sarà] per lo spazio di quattrocent'anni. 001 GEN 015 014 Ma altresì io farò giudicio della gente alla quale avrà servito; poi essi se ne usciranno con gran ricchezze. 001 GEN 015 015 E tu te ne andrai a' tuoi padri in pace, [e] sarai seppellito in buona vecchiezza. 001 GEN 015 016 E [nel]la quarta generazione, essi ritorneranno qua; perciocchè fino ad ora l'iniquità degli Amorrei non è compiuta. 001 GEN 015 017 Ora, come il sole si fu coricato, venne una caligine; ed ecco, un forno fumante, ed un torchio acceso, il qual passò per mezzo quelle parti [di quegli animali]. 001 GEN 015 018 In quel giorno il Signore fece patto con Abramo, dicendo: Io ho dato alla tua progenie questo paese, dal fiume di Egitto fino al fiume grande, [ch'] è il fiume Eufrate; 001 GEN 015 019 [il paese de' ]Chenei, e de' Chenizzei, e de' Cadmonei; 001 GEN 015 020 e degl'Hittei, e de' Ferezei, e de' Rafei; 001 GEN 015 021 e degli Amorrei, e de' Cananei, e de' Ghirgasei, e de' Gebusei. 001 GEN 016 001 OR Sarai, moglie di Abramo, non gli partoriva [figliuoli]; 001 GEN 016 002 ed avendo una serva egizia, nominata Agar, disse ad Abramo: Ecco, ora il Signore mi ha fatta sterile, tal che non posso far figliuoli; deh! entra dalla mia serva; forse avrò progenie da lei. Ed Abramo acconsentì alla voce di Sarai. 001 GEN 016 003 Sarai adunque, moglie di Abramo, prese Agar egizia, sua serva, dopo che Abramo fu abitato nel paese di Canaan lo spazio di dieci anni, e la diede ad Abramo suo marito, da [essergli] per moglie. 001 GEN 016 004 Ed egli entrò da lei, ed ella concepette; e, veggendo che avea conceputo, sprezzò la sua padrona. 001 GEN 016 005 E Sarai disse ad Abramo: L'ingiuria ch'è fatta a me è sopra te; io ti ho data la mia serva in seno; ed ella, veggendo che ha conceputo, mi sprezza; il Signore giudichi fra me e te. 001 GEN 016 006 Ed Abramo rispose a Sarai: Ecco, la tua serva [è] in mano tua; falle come ti piacerà. [Sarai] adunque l'afflisse; laonde ella se ne fuggì dal suo cospetto. 001 GEN 016 007 E l'Angelo del Signore la trovò presso di una fonte d'acqua, nel deserto, presso della fonte [ch'è] in su la via di Sur. 001 GEN 016 008 E le disse: Agar, serva di Sarai, onde vieni? ed ove vai? Ed ella rispose: Io me ne fuggo dal cospetto di Sarai, mia padrona. 001 GEN 016 009 E l'Angelo del Signore le disse: Ritornatene alla tua padrona, ed umiliati sotto la sua mano. 001 GEN 016 010 L'Angelo del Signore le disse ancora: Io moltiplicherò grandemente la tua progenie; e non si potrà annoverare, per la moltitudine. 001 GEN 016 011 L'Angelo del Signore le disse oltre a ciò: Ecco, tu sei gravida, e partorirai un figliuolo, al quale poni nome Ismaele; perciocchè il Signore ha udita la tua afflizione. 001 GEN 016 012 Ed esso sarà un uomo [simigliante ad un] asino salvatico; la man sua [sarà] contro a tutti, e la man di tutti contro a lui; ed egli abiterà dirimpetto a tutti i suoi fratelli. 001 GEN 016 013 Allora [Agar] chiamò il nome del Signore che parlava con lei: Tu [sei] l'Iddio della veduta; perciocchè disse: Ho io pur qui ancora veduto, dopo la mia visione? 001 GEN 016 014 Perciò quel pozzo è stato nominato: Il pozzo del Vivente che mi vede; ecco, egli [è] fra Cades e Bered. 001 GEN 016 015 Ed Agar partorì un figliuolo ad Abramo; ed Abramo nominò il suo figliuolo, che Agar avea partorito, Ismaele. 001 GEN 016 016 Ed Abramo [era] di età d'ottantasei anni, quando Agar gli partorì Ismaele. 001 GEN 017 001 POI, quando Abramo fu d'età di novantanove anni, il Signore gli apparve, e gli disse: Io [son] l'Iddio Onnipotente; cammina davanti a me, e sii intiero. 001 GEN 017 002 Ed io stabilirò il mio patto fra me e te; e ti accrescerò grandissimamente. 001 GEN 017 003 Allora Abramo cadde sopra la sua faccia, e Iddio parlò con lui, dicendo: 001 GEN 017 004 [Quant'è] a me, ecco, [io fo] il mio patto teco: Tu diventerai padre d'una moltitudine di nazioni. 001 GEN 017 005 E tu non sarai più nominato Abramo; anzi il tuo nome sarà Abrahamo; perciocchè io ti ho costituito padre d'una moltitudine di nazioni. 001 GEN 017 006 E ti farò moltiplicare grandissimamente, e ti farò divenir nazioni; e re usciranno di te 001 GEN 017 007 Ed io fermerò il mio patto fra me e te, ed i tuoi discendenti dopo te, per le lor generazioni, per patto perpetuo; per esser l'Iddio tuo, e della tua progenie dopo te. 001 GEN 017 008 E darò a te, ed a' tuoi discendenti dopo te, il paese dove tu abiti come forestiere, tutto il paese di Canaan, in possessione perpetua; e sarò loro Dio. 001 GEN 017 009 Iddio disse ancora ad Abrahamo: Tu altresì, ed i tuoi discendenti dopo te, per le lor generazioni, osservate il mio patto. 001 GEN 017 010 Questo [è] il mio patto, [che io fo] fra me e voi, e la tua progenie dopo te, il quale voi avete ad osservare: Ogni maschio d'infra voi sia circonciso. 001 GEN 017 011 E voi circonciderete la carne del vostro prepuzio, e [ciò] sarà per segno del patto fra me a voi. 001 GEN 017 012 Ed ogni maschio d'infra voi sarà circonciso nell'età di otto giorni per le vostre generazioni; così [il servo] che sarà nato in casa, come colui che sarà stato comperato con danari d'infra qualunque [popolo] straniero, che non sarà della tua progenie. 001 GEN 017 013 Circoncidasi del tutto, così colui che sarà nato in casa tua, come colui che tu avrai comperato co' tuoi danari; e sia il mio patto nella vostra carne, per patto perpetuo. 001 GEN 017 014 E quant'è al maschio incirconciso, la carne del cui prepuzio non sarà stata circoncisa, sia una tal persona ricisa dai suoi popoli; ella ha violato il mio patto. 001 GEN 017 015 Oltre a ciò Iddio disse ad Abraham: Quant'è a Sarai, non chiamar più la tua moglie Sarai; perciocchè il suo nome ha ad esser Sara. 001 GEN 017 016 Ed io la benedirò, ed anche ti darò d'essa un figliuolo; io la benedirò, ed ella diventerà nazioni; e d'essa usciranno re di popoli. 001 GEN 017 017 Ed Abrahamo cadde sopra la sua faccia, e rise, e disse nel cuor suo: Nascerà egli pure [un figliuolo] ad un uomo di cent'anni? e Sara, ch'è d'età di novent'anni partorirà ella pure? 001 GEN 017 018 Ed Abrahamo disse a Dio: Viva pure Ismaele nel tuo cospetto. 001 GEN 017 019 E Iddio disse: Anzi Sara tua moglie ti partorirà un figliuolo, e tu gli porrai nome Isacco; ed io fermerò il mio patto con lui, per patto perpetuo per la sua progenie dopo lui. 001 GEN 017 020 E quant'è ad Ismaele ancora, io ti ho esaudito; ecco, io l'ho benedetto, e lo farò moltiplicare e crescer grandissimamente; egli genererà dodici principi, ed io lo farò divenire una gran nazione. 001 GEN 017 021 Ma io fermerò il mio patto con Isacco, il qual Sara ti partorirà l'anno vegnente, in quest'istessa stagione. 001 GEN 017 022 E, quando Iddio ebbe finito di parlare con Abrahamo, egli se ne salì d'appresso a lui. 001 GEN 017 023 Ed Abrahamo prese Ismaele suo figliuolo, e tutti coloro che gli erano nati in casa, e tutti coloro ch'egli avea comperati co' suoi danari, tutti i maschi dei suoi famigliari; e circoncise il prepuzio della lor carne, in quell'istesso giorno, come Iddio gliene avea parlato. 001 GEN 017 024 Or Abrahamo [era] d'età di novantanove anni, quando egli circoncise la carne del suo prepuzio. 001 GEN 017 025 Ed Ismaele suo figliuolo [era] d'età di tredici anni, quando gli fu circoncisa la carne del suo prepuzio. 001 GEN 017 026 In quell'istesso giorno fu circonciso Abraham, ed Ismaele suo figliuolo. 001 GEN 017 027 Furono parimente circoncisi con lui tutti gli uomini della sua casa, così quelli ch'erano nati in casa, come quelli ch'erano stati comperati con danari d'infra gli stranieri. 001 GEN 018 001 POI il Signore gli apparve nelle pianure di Mamre, essendo egli a sedere all'entrata del padiglione, in sul caldo del giorno. 001 GEN 018 002 Ed [egli], alzati gli occhi, riguardò, ed ecco, tre uomini si presentarono a lui; e [come egli li ebbe] veduti, corse loro incontro dall'entrata del padiglione, e s'inchinò verso terra. E disse: 001 GEN 018 003 Deh! Signore mio, se io ho trovato grazia appo te, non passare, ti prego, oltre [la stanza del] tuo servitore. 001 GEN 018 004 Deh! prendasi un poco d'acqua, e lavatevi i piedi, e vi posate sotto quest'albero. 001 GEN 018 005 Ed io arrecherò una fetta di pane, e voi vi conforterete il cuore; poi procederete [al vostro cammino]; conciossiachè per questo siate passati dal vostro servitore. Ed essi dissero: Fa' così come tu hai detto. 001 GEN 018 006 Abrahamo adunque se ne andò in fretta nel padiglione a Sara, e [le] disse: Prendi prestamente tre misure di fior di farina, ed intridila, e fanne delle schiacciate. 001 GEN 018 007 Abrahamo corse ancora all'armento, e ne prese un vitello tenero e buono, e lo diede al servitore, il qual si affrettò d'apparecchiarlo. 001 GEN 018 008 Poi prese del burro e del latte, e quel vitello che [il servitore] avea apparecchiato, e pose [queste cose] davanti a loro: ed egli si stette presso di loro sotto quell'albero; ed essi mangiarono. 001 GEN 018 009 E gli dissero: Ov'[è] Sara tua moglie? Ed egli rispose: Eccola nel padiglione. 001 GEN 018 010 Ed egli gli disse: Io del tutto ritornerò a te, l'anno vegnente, in quest'istessa stagione; ed ecco, Sara tua moglie avrà un figliuolo. Or Sara ascoltava all'uscio del padiglione, dietro al quale essa [era]. 001 GEN 018 011 Or Abrahamo e Sara [erano] vecchi [ed] attempati; [ed] era cessato a Sara ciò che sogliono aver le donne. 001 GEN 018 012 E Sara rise tra sè stessa, dicendo: Avrei io diletto, dopo essere invecchiata? ed [oltre a ciò], il mio signore[è] vecchio. 001 GEN 018 013 E il Signore disse ad Abrahamo: Perchè ha riso Sara, dicendo: Partorirei io pur certamente, essendo già vecchia? 001 GEN 018 014 Evvi cosa alcuna difficile al Signore? io ritornerò a te al termine posto, l'anno vegnente, in quest'istessa stagione, e Sara avrà un figliuolo. 001 GEN 018 015 E Sara negò [d'aver riso], dicendo: Io non ho riso; perciocchè ebbe paura. Ma egli le disse: Non [dir così], perciocchè tu hai riso. 001 GEN 018 016 POI quegli uomini si levarono di là, e si dirizzarono verso Sodoma; ed Abrahamo andava con loro, per accommiatarli. 001 GEN 018 017 E il Signore disse: Celerò io ad Abrahamo [ciò] ch'io son per fare? 001 GEN 018 018 Conciossiachè Abrahamo abbia pure a diventare una grande e possente nazione; ed in lui saranno benedette tutte le nazioni della terra. 001 GEN 018 019 Perciocchè io l'ho conosciuto, [io glielo paleserò], acciocchè ordini a' suoi figliuoli ed alla sua casa, dopo sè, che osservino la via del Signore, per far giustizia e giudicio; acciocchè il Signore faccia avvenire ad Abrahamo quello che gli ha promesso. 001 GEN 018 020 Il Signore adunque disse: Certo il grido di Sodoma e di Gomorra è grande, e il lor peccato è molto grave. 001 GEN 018 021 Ora io scenderò, e vedrò se son venuti allo stremo, come il grido n'è pervenuto a me; e se no, io lo saprò. 001 GEN 018 022 Quegli uomini adunque, partitisi di là, s'inviarono verso Sodoma; ed Abrahamo stette ancora davanti al Signore. 001 GEN 018 023 Ed Abrahamo si accostò, e disse: Faresti tu pur perire il giusto con l'empio? 001 GEN 018 024 Forse vi son cinquanta uomini giusti dentro a quella città; [li] faresti tu eziandìo perire? anzi non perdoneresti tu a quel luogo per amor di cinquanta uomini giusti, che vi [fosser] dentro? 001 GEN 018 025 Sia lungi da te il fare una cotal cosa, di far morire il giusto con l'empio, e che il giusto sia al par con l'empio. Sia ciò lungi da te; il Giudice di tutta la terra non farebbe egli diritta giustizia? 001 GEN 018 026 E il Signore disse: Se io trovo dentro alla città di Sodoma cinquanta uomini giusti, io perdonerò a tutto il luogo per amor di essi. 001 GEN 018 027 Ed Abrahamo rispose, e disse: Ecco, ora io ho pure impreso di parlare al Signore, benchè io sia polvere e cenere. 001 GEN 018 028 Forse ne mancheranno cinque di quei cinquanta uomini giusti; distruggeresti tu tutta la città per cinque [persone?] E [il Signore] disse: Se io ve ne trovo quarantacinque, io non la distruggerò. 001 GEN 018 029 Ed [Abrahamo] continuò a parlargli, dicendo: Forse vi se ne troveranno quaranta. E [il Signore] disse: Per amor di que' quaranta, io nol farò. 001 GEN 018 030 Ed [Abrahamo] disse: Deh! non adirisi il Signore, ed io parlerò: Forse vi se ne troveranno trenta. E [il Signore] disse: Io nol farò, se ve ne trove trenta. 001 GEN 018 031 Ed [Abrahamo] disse: Ecco, ora io ho impreso di parlare al Signore: Forse vi se ne troveranno venti. E [il Signore] disse: Per amor di que' venti, io non la distruggerò. 001 GEN 018 032 Ed [Abrahamo] disse: Deh! non adirisi il Signore, ed io parlerò sol questa volta: Forse vi se ne troveranno dieci. E [il Signore] disse: Per amor di que' dieci, io non la distruggerò. 001 GEN 018 033 E quando il Signore ebbe finito di parlare ad Abrahamo, egli se ne andò; ed Abrahamo se ne ritornò al suo luogo. 001 GEN 019 001 OR que' due Angeli giunsero in Sodoma, in su la sera; e Lot sedeva alla porta di Sodoma; e come egli [li] vide, si levò per andar loro incontro, e s'inchinò verso terra. 001 GEN 019 002 E disse: Or su, signori miei, io vi prego, riducetevi in casa del vostro servitore, e statevi questa notte ad albergo, e vi lavate i piedi: poi domattina voi vi leverete, e ve ne andrete al vostro cammino. Ed essi dissero: No; anzi noi staremo questa notte in su la piazza. 001 GEN 019 003 Ma egli fece loro gran forza, tanto che essi si ridussero appo lui, ed entrarono in casa sua. Ed egli fece loro un convito, e cosse de' pani azzimi, ed essi mangiarono. 001 GEN 019 004 Avanti che si fossero posti a giacere, gli uomini della città di Sodoma intorniarono la casa, giovani e vecchi, tutto il popolo, [fin] dalle estremità [della città]. 001 GEN 019 005 E chiamarono Lot, e gli dissero: Ove [son] quegli uomini che son venuti a te questa notte? menaceli fuori, acciocchè noi li conosciamo. 001 GEN 019 006 E Lot uscì fuori a loro, in su la porta, e si serrò l'uscio dietro. 001 GEN 019 007 E disse: Deh! fratelli miei, non fate male. 001 GEN 019 008 Ecco, ora io ho due figliuole che non hanno conosciuto uomo; deh! [lasciate] che io ve le meni fuori, e fate loro come vi piacerà; solo non fate nulla a questi uomini; perciocchè per questo son venuti all'ombra del mio coperto. 001 GEN 019 009 Ma essi gli dissero: Fatti in là. Poi dissero: Quest'uno è venuto [qua] per dimorar[vi] come straniere, e pur fa il giudice! Ora noi faremo peggio a te che a loro. Fecero adunque gran forza a quell'uomo Lot, e si accostarono per romper l'uscio. 001 GEN 019 010 E quegli uomini stesero le mani, e ritrassero Lot a loro, dentro alla casa; poi serrarono l'uscio. 001 GEN 019 011 E percossero d'abbarbaglio gli uomini ch'erano alla porta della casa, dal minore al maggiore; onde essi si stancarono, per trovar la porta. 001 GEN 019 012 E quegli uomini dissero a Lot: Chi de' tuoi [è] ancora qui? fa' uscir di questo luogo generi, figliuoli e figliuole, e chiunque [è] de' tuoi in questa città. 001 GEN 019 013 Perciocchè noi di presente distruggeremo questo luogo; perchè il grido loro è grande nel cospetto del Signore; e il Signore ci ha mandati per distruggerlo. 001 GEN 019 014 Lot adunque uscì fuori, e parlò a' suoi generi, che doveano prender le sue figliole, e disse [loro: ] Levatevi, uscite di questo luogo; perciocchè il Signore di presente distruggerà questa città. Ma parve loro ch'egli si facesse beffe. 001 GEN 019 015 E, come l'alba cominciò ad apparire, gli Angeli sollecitarono Lot, dicendo: Levati, prendi la tua moglie, e le tue due figliuole che [qui] si ritrovano; che talora tu non perisca nell'iniquità della città. 001 GEN 019 016 Ed egli s'indugiava; ma quegli uomini presero lui, la sua moglie e le sue due figliuole, per la mano (perciocchè il Signore voleva risparmiarlo), e lo fecero uscire, e lo misero fuor della città. 001 GEN 019 017 E quando li ebber fatti uscir fuori, [il Signore] disse: Scampa sopra l'anima tua; non riguardare indietro, e non fermarti in tutta la pianura; scampa verso il monte, che talora tu non perisca. 001 GEN 019 018 E Lot disse loro: Deh! no, Signore. 001 GEN 019 019 Ecco, ora il tuo servitore ha trovato grazia appo te, e tu hai usata gran benignità in ciò che hai fatto verso me, conservando in vita la mia persona; ma io non potrò scampar verso il monte, che il male non mi giunga, onde io morrò. 001 GEN 019 020 Deh! ecco, questa città [è] vicina, per rifuggirmici, ed [è] poca cosa; deh! [lascia] che io mi salvi là (non è ella poca cosa?), e la mia persona resterà in vita. 001 GEN 019 021 Ed egli gli disse: Ecco, io ti ho esaudito eziandio in questa cosa, per non sovvertir quella città, della quale tu hai parlato. 001 GEN 019 022 Affrettati, scampa là; perciocchè io non potrò far nulla fin che tu non vi sii arrivato. Perciò quella città è stata nominata Soar. 001 GEN 019 023 Il sole si levava in su la terra, quando Lot arrivò a Soar. 001 GEN 019 024 E il Signore fece piover dal cielo sopra Sodoma e sopra Gomorra, solfo e fuoco, dal Signore. 001 GEN 019 025 E sovvertì quelle città e tutta la pianura, e tutti gli abitanti di esse città, e le piante della terra. 001 GEN 019 026 Or la moglie di Lot riguardò di dietro a lui, e divenne una statua di sale. 001 GEN 019 027 Ed Abrahamo levatosi la mattina a buon'ora, [andò] al luogo ove si era fermato davanti al Signore. 001 GEN 019 028 E, riguardando verso Sodoma e Gomorra e verso tutto il paese della pianura, vide che dalla terra saliva un fumo simile ad un fumo di fornace. 001 GEN 019 029 Così avvenne che, quando Iddio distrusse le città della pianura, egli si ricordò di Abrahamo, e mandò Lot fuori di mezzo la sovversione, mentre egli sovvertiva le città nelle quali Lot era dimorato. 001 GEN 019 030 POI Lot salì di Soar, e dimorò sul monte, insieme con le sue due figliuole (perciocchè egli temeva di dimorare in Soar), e dimorò in una spelonca, egli e le sue due figliuole. 001 GEN 019 031 E la maggiore disse alla minore: Nostro padre [è] vecchio, e non vi [è] più uomo alcuno sulla terra ch'entri da noi, secondo l'usanza di tutta la terra. 001 GEN 019 032 Vieni, diam da bere del vino a nostro padre, e giaciamoci con lui; e così di nostro padre conserveremo in vita alcuna progenie. 001 GEN 019 033 Quell'istessa notte adunque diedero a ber del vino al loro padre; e la maggiore venne, e si giacque con suo padre, il quale non si avvide nè quando ella si pose a giacere, nè quando si levò. 001 GEN 019 034 E il giorno seguente, la maggiore disse alla minore: Ecco, la notte passata io son giaciuta con mio padre; diamogli a ber del vino ancora questa notte; poi va', e giaciti con lui; così di nostro padre conserveremo in vita alcuna progenie. 001 GEN 019 035 Quella notte adunque diedero ancora a ber del vino al padre loro, e la minore si levò, e si giacque con lui; ed egli non si avvide nè quando ella si pose a giacere, nè quando si levò. 001 GEN 019 036 E le due figliuole di Lot concepettero di lor padre. 001 GEN 019 037 E la maggiore partorì un figliuolo, al quale pose nome Moab. Esso [è] il padre de' Moabiti, [che son] fino ad oggi. 001 GEN 019 038 E la minore partorì anch'essa un figliuolo, al quale pose nome Ben-ammi. Esso [è] il padre degli Ammoniti, [che son] fino ad oggi. 001 GEN 020 001 ED Abrahamo se ne andò di là verso il paese del Mezzodì, e dimorò fra Cades e Sur; ed abitò come forestiere in Gherar. 001 GEN 020 002 Ed Abrahamo disse della sua moglie Sara: Ell'[è] mia sorella. Ed Abimelecco, re di Gherar, mandò a torla. 001 GEN 020 003 Ma Iddio venne ad Abimelecco in sogno di notte, e gli disse: Ecco, tu [sei] morto, per cagion della donna che tu hai tolta, essendo ella maritata ad un marito. 001 GEN 020 004 (Or Abimelecco non se l'era accostato.) Ed egli disse: Signore, uccideresti tu tutta una nazione, [ed] anche giusta? 001 GEN 020 005 Non mi ha egli detto: Ell'[è] mia sorella? ed essa ancora ha detto: Egli [è] mio fratello; io ho fatto questo con integrità del mio cuore, e con innocenza delle mie mani. 001 GEN 020 006 E Iddio gli disse in sogno: Anch'io so che tu hai fatto questo con integrità del tuo cuore; onde io ancora ti ho impedito di peccar contro a me; perciò non ti ho permesso di toccarla. 001 GEN 020 007 Ora dunque restituisci la moglie a quest'uomo; perciocchè egli [è] profeta; ed egli pregherà per te, e tu viverai; ma, se tu non la restituisci, sappi che per certo morrai, tu e tutti i tuoi. 001 GEN 020 008 Ed Abimelecco, levatosi la mattina, chiamò tutti i suoi servitori, e raccontò in lor presenza tutte queste cose; e quegli uomini temettero grandemente. 001 GEN 020 009 Ed Abimelecco chiamò Abrahamo, e gli disse: Che cosa ci hai tu fatto? e di che ti ho io offeso, che tu abbi fatto venir sopra me, e sopra il mio regno, un gran peccato? Tu hai fatto inverso me cose che non si convengono fare. 001 GEN 020 010 Abimelecco disse ancora ad Abrahamo: A che hai tu riguardato, facendo questo? 001 GEN 020 011 Ed Abrahamo disse: [Io l'ho fatto], perciocchè io diceva: E' non vi è pure alcun timor di Dio in questo luogo; e mi uccideranno per cagion della mia moglie. 001 GEN 020 012 E pure anche certo ella [è] mia sorella, figliuola di mio padre, ma non già figliuola di mia madre; ed è divenuta mia moglie. 001 GEN 020 013 Or facendomi Iddio andar qua e là, fuor della casa di mio padre, io le ho detto: Questo [è] il favor che tu mi farai: dovunque noi giungeremo, di' di me: Egli è mio fratello. 001 GEN 020 014 Ed Abimelecco prese pecore, buoi, servi e serve, e [le] diede ad Abrahamo, e gli restituì Sara sua moglie. 001 GEN 020 015 Ed Abimelecco disse: Ecco, il mio paese [è] davanti a te, dimora dovunque ti piacerà. 001 GEN 020 016 Ed a Sara disse: Ecco, io ho donati mille [sicli] d'argento al tuo fratello; ecco, egli ti [è] coperta d'occhi appo tutti coloro che [son] teco. E con tutto [ciò], ella fu ripresa. 001 GEN 020 017 Ed Abrahamo fece orazione a Dio; e Iddio guarì Abimelecco, e la sua moglie, e le sue serve; e poterono partorire. 001 GEN 020 018 Perciocchè il Signore avea del tutto serrata ogni matrice alla casa di Abimelecco, per cagion di Sara moglie di Abrahamo. 001 GEN 021 001 E IL Signore visitò Sara, come avea detto. E il Signore fece a Sara come ne avea parlato. 001 GEN 021 002 Ella adunque concepette, e partorì un figliuolo ad Abrahamo, nella vecchiezza di esso, al termine che Iddio gli aveva detto. 001 GEN 021 003 Ed Abrahamo pose nome Isacco al suo figliuolo che gli era nato, il qual Sara gli avea partorito. 001 GEN 021 004 Ed Abrahamo circoncise Isacco suo figliuolo, nell'età di otto giorni, come Iddio gli avea comandato. 001 GEN 021 005 Or Abrahamo [era] d'età di cent'anni, quando Isacco suo figliuolo gli nacque. 001 GEN 021 006 E Sara disse: Iddio mi ha fatto di che ridere; chiunque l'intenderà riderà meco. 001 GEN 021 007 Disse ancora: Chi avrebbe detto ad Abrahamo che Sara allatterebbe figliuoli? conciossiachè io [gli] abbia partorito un figliuolo nella sua vecchiezza. 001 GEN 021 008 Poi, essendo il fanciullo cresciuto, fu spoppato; e nel giorno che Isacco fu spoppato, Abrahamo fece un gran convito. 001 GEN 021 009 E Sara vide che il figliuolo di Agar Egizia, il quale ella avea partorito ad Abrahamo, si faceva beffe. 001 GEN 021 010 Onde ella disse ad Abrahamo: Caccia via questa serva e il suo figliuolo; perciocchè il figliuol di questa serva non ha da essere erede col mio figliuolo Isacco. 001 GEN 021 011 E ciò dispiacque grandemente ad Abrahamo, per amor del suo figliuolo. 001 GEN 021 012 Ma Iddio gli disse: Non aver dispiacere per lo fanciullo, nè per la tua serva; acconsenti a Sara in tutto quello ch'ella ti dirà; perciocchè in Isacco ti sarà nominata progenie. 001 GEN 021 013 Ma pure io farò che anche il figliuolo di questa serva diventerà una nazione; perciocchè egli [è] tua progenie. 001 GEN 021 014 Abrahamo adunque, levatosi la mattina a buon'ora, prese del pane, ed un bariletto d'acqua, e diede [ciò] ad Agar, metendo[glielo] in ispalla; [le diede] ancora il fanciullo, e la mandò via. Ed ella si partì, e andò errando per lo deserto di Beerseba. 001 GEN 021 015 Ed essendo l'acqua del bariletto venuta meno, ella gittò il fanciullo sotto un arboscello. 001 GEN 021 016 Ed ella se ne andò, e si pose a sedere dirimpetto, di lungi intorno ad una tratta d'arco; perciocchè ella diceva: Ch'io non vegga morire il fanciullo; e sedendo così dirimpetto, alzò la voce e pianse. 001 GEN 021 017 E Iddio udì la voce del fanciullo, e l'Angelo di Dio chiamò Agar dal cielo, e le disse: Che hai, Agar? non temere; perciocchè Iddio ha udita la voce del fanciullo, là dove egli è. 001 GEN 021 018 Levati, togli il fanciullo, e fortificati ad averne cura; perciocchè io lo farò divenire una gran nazione. 001 GEN 021 019 E Iddio le aperse gli occhi, ed ella vide un pozzo d'acqua, ed andò, ed empiè il bariletto d'acqua, e diè bere al fanciullo. 001 GEN 021 020 E Iddio fu con quel fanciullo, ed egli divenne grande, e dimorò nel deserto, e fu tirator d'arco. 001 GEN 021 021 Ed egli dimorò nel deserto di Paran; e sua madre gli prese una moglie del paese di Egitto. 001 GEN 021 022 OR avvenne in quel tempo che Abimelecco con Picol, capo del suo esercito, parlò ad Abrahamo, dicendo: Iddio [è] teco in tutto ciò che tu fai. 001 GEN 021 023 Ora dunque giurami qui per [lo Nome di] Dio, se tu menti a me, od al mio figliuolo, od al mio nipote; che tu userai la medesima benignità inverso me, ed inverso il paese dove tu sei dimorato come forestiere, la quale io ho usata inverso te. 001 GEN 021 024 Ed Abrahamo disse: [Sì], io il giurerò. 001 GEN 021 025 Ma Abrahamo si querelò ad Abimelecco, per cagion di un pozzo d'acqua, che i servitori di Abimelecco aveano occupato per forza. 001 GEN 021 026 Ed Abimelecco disse: Io non so chi abbia fatto questo; nè anche tu me l'hai fatto assapere, ed io non [ne] ho inteso [nulla], se non oggi. 001 GEN 021 027 Ed Abrahamo prese pecore e buoi, e [li] diede ad Abimelecco, e fecero amendue lega insieme. 001 GEN 021 028 Poi Abrahamo mise da parte sette agnelle della greggia. 001 GEN 021 029 Ed Abimelecco disse ad Abrahamo: Che [voglion dire] qui queste sette agnelle che tu hai poste da parte? 001 GEN 021 030 Ed egli disse: Che tu prenderai queste sette agnelle dalla mia mano; acciocchè [questo] sia per testimonianza che io ho cavato questo pozzo. 001 GEN 021 031 Perciò egli chiamò quel luogo Beerseba; perchè amendue vi giurarono. 001 GEN 021 032 Fecero adunque lega [insieme] in Beerseba. Poi Abimelecco con Picol, capo del suo esercito, si levò, ed essi se ne ritornarono nel paese de' Filistei. 001 GEN 021 033 Ed [Abrahamo] piantò un bosco in Beerseba, e quivi invocò il Nome del Signore Iddio eterno. 001 GEN 021 034 Ed Abrahamo dimorò come forestiere nel paese de' Filistei molti giorni. 001 GEN 022 001 DOPO queste cose, avvenne che Iddio provò Abrahamo, e gli disse: Abrahamo. Ed egli disse: Eccomi. 001 GEN 022 002 E [Iddio] gli disse: Prendi ora il tuo figliuolo, il tuo unico, il qual tu ami, [cioè], Isacco; e vattene nella contrada di Moria, ed offeriscilo quivi in olocausto, sopra l'uno di que' monti, il quale io ti dirò. 001 GEN 022 003 Abrahamo adunque, levatosi la mattina a buon'ora, mise il basto al suo asino, e prese due suoi servitori seco, ed Isacco, suo figliuolo; e schiappate delle legne per l'olocausto, si levò, e se ne andò al luogo il quale Iddio gli avea detto. 001 GEN 022 004 Al terzo giorno, Abrahamo alzò gli occhi, e vide quel luogo di lontano. 001 GEN 022 005 E disse a' suoi servitori: Restate qui con l'asino; ed io e il fanciullo andremo fin colà, ed adoreremo; poi ritorneremo a voi. 001 GEN 022 006 Ed Abrahamo prese le legne per l'olocausto, e le mise addosso ad Isacco, suo figliuolo; e prese in mano il fuoco e il coltello; e se ne andarono amendue insieme. 001 GEN 022 007 Ed Isacco disse ad Abrahamo suo padre: Padre mio. Ed egli rispose: Eccomi, figliuol mio. Ed [Isacco] disse: Ecco il fuoco e le legne; ma dove [è] l'agnello per l'olocausto? 001 GEN 022 008 Ed Abrahamo disse: Figliuol mio, Iddio si provvederà d'agnello per l'olocausto. Ed essi se ne andarono amendue insieme. 001 GEN 022 009 E giunsero al luogo il quale Iddio avea detto ad Abrahamo; ed egli edificò quivi un altare, ed ordinò le legne; e legò Isacco suo figliuolo, e lo mise su l'altare disopra alle legne. 001 GEN 022 010 Ed Abrahamo stese la mano, e prese il coltello per iscannare il suo figliuolo. 001 GEN 022 011 Ma l'Angelo del Signore gli gridò dal cielo, e disse: Abrahamo, Abrahamo. Ed [egli] disse: Eccomi. 001 GEN 022 012 E [l'Angelo gli] disse: Non metter la mano addosso al fanciullo, e non fargli nulla; perciocchè ora conosco che tu temi Iddio, poichè tu non mi hai dinegato il tuo figliuolo, il tuo unico. 001 GEN 022 013 Ed Abrahamo alzò gli occhi, e riguardò; ed ecco un montone dietro a lui, rattenuto per le corna ad un cespuglio. Ed Abrahamo andò, e prese quel montone, e l'offerse in olocausto, in luogo del suo figliuolo. 001 GEN 022 014 Ed Abrahamo nominò quel luogo: Il Signor provvederà. Che è quel che oggi si dice: Nel monte del Signore sarà provveduto. 001 GEN 022 015 E l'Angelo del Signore gridò ad Abrahamo dal cielo, la secondo volta. 001 GEN 022 016 E disse: Io giuro per me stesso, dice il Signore, che, poichè tu hai fatto questo e non mi hai dinegato il tuo figliuolo, il tuo unico; 001 GEN 022 017 io del tutto ti benedirò, e farò moltiplicar grandemente la tua progenie, [tal che sarà] come le stelle del cielo, e come la rena che [è] in sul lido del mare; e la tua progenie possederà la porta de' suoi nemici. 001 GEN 022 018 E tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua progenie; perciocchè tu hai ubbidito alla mia voce. 001 GEN 022 019 Poi Abrahamo se ne ritornò a' suoi servitori. E si levarono, e se ne andarono insieme in Beerseba, ove Abrahamo dimorava. 001 GEN 022 020 E DOPO queste cose, fu rapportato ad Abrahamo: Ecco, Milca ha anch'essa partoriti figliuoli a Nahor, tuo fratello. 001 GEN 022 021 [Questi furono: ] Us primogenito di esso, e Buz suo fratello, e Chemuel padre di Aram, 001 GEN 022 022 e Chesed, ed Hazo, e Pildas, ed Idlaf, e Betuel. (Or Betuel generò Rebecca.) 001 GEN 022 023 Milca partorì questi otto a Nahor fratello di Abrahamo. 001 GEN 022 024 E la concubina di esso, il cui nome [era] Reuma, partorì anch'essa Tebach, e Gaham, e Tahas, e Maaca. 001 GEN 023 001 OR la vita di Sara fu di cenventisett'anni. [Questi furono] gli anni della vita di Sara. 001 GEN 023 002 E Sara morì in Chiriat-Arba, [ch'è] Hebron, nel paese di Canaan, ed Abrahamo entrò, per far duolo di Sara, e per piangerla. 001 GEN 023 003 Poi Abrahamo si levò d'appresso al suo morto, e parlò a' figliuoli di Het, dicendo: 001 GEN 023 004 Io [sono] straniere ed avveniticcio appresso di voi; datemi la possessione di una sepoltura appo voi; acciocchè io seppellisca il mio morto, e mel [levi] d'innanzi. 001 GEN 023 005 E i figliuoli di Het risposero ad Abrahamo, dicendogli: 001 GEN 023 006 Signor mio, ascoltaci: Tu [sei] per mezzo noi un principe divino; seppellisci il tuo morto nella più scelta delle nostre sepolture; niuno di noi ti rifiuterà la sua sepoltura, che tu non [vi] seppellisca il tuo morto. 001 GEN 023 007 Ed Abrahamo si levò, e s'inchinò al popolo del paese, a' figliuoli di Het; e parlò con loro, dicendo: 001 GEN 023 008 Se voi avete nell'animo che io seppellisca il mio morto, [e mel levi] d'innanzi, ascoltatemi: Intercedete per me appo Efron, figliuolo di Sohar; 001 GEN 023 009 che mi dia la spelonca di Macpela, che [è] sua, la quale [è] nell'estremità del suo campo; che me la dia per lo suo prezzo intiero, per possession di sepoltura fra voi. 001 GEN 023 010 Or Efron sedeva per mezzo i figliuoli di Het. Ed Efron Hitteo rispose ad Abrahamo, in presenza de' figliuoli di Het, di tutti coloro ch'entravano nella porta della sua città, dicendo: 001 GEN 023 011 No, signor mio; ascoltami: Io ti dono il campo; ti dono ancora la spelonca ch'[è] in esso; io te ne fo un dono, in presenza de' figliuoli del mio popolo; seppellisci[vi] il tuo morto. 001 GEN 023 012 Ed Abrahamo s'inchinò al popolo del paese; 001 GEN 023 013 e parlò ad Efron, in presenza del popolo del paese, dicendo: Anzi se [così] ti [piace], ascoltami, ti prego: Io darò i danari del campo; prendili da me, ed io vi seppellirò il mio morto. 001 GEN 023 014 Ed Efron rispose ad Abrahamo, dicendogli: 001 GEN 023 015 Signor mio, ascoltami: Fra me e te che cosa [è] una terra di quattrocento sicli d'argento? seppellisci[vi] pure il tuo morto. 001 GEN 023 016 Ed Abrahamo acconsentì ad Efron, e gli pagò i danari ch'egli gli avea detto, in presenza de' figliuoli di Het; [cioè] quattrocento sicli d'argento, correnti fra' mercatanti. 001 GEN 023 017 Così l'acquisto del campo di Efron, il quale [è] in Macpela, ch'[è] dirimpetto a Mamre, insieme con la spelonca che [è] in esso, e con tutti gli alberi ch'[erano] in esso campo, in tutti i suoi confini attorno attorno, 001 GEN 023 018 fu fermato ad Abrahamo, in presenza de' figliuoli di Het, fra tutti coloro ch'entravano nella porta della città di esso. 001 GEN 023 019 E dopo ciò, Abrahamo seppellì Sara, sua moglie, nella spelonca del campo di Macpela, ch'[è] dirimpetto a Mamre, ch'[è] Hebron, nel paese di Canaan. 001 GEN 023 020 Così l'acquisto di quel campo, e della spelonca ch'[è] in esso, fu fermato ad Abrahamo, per possession di sepoltura, dai figliuoli di Het. 001 GEN 024 001 OR Abrahamo, essendo vecchio ed attempato, ed avendolo il Signore benedetto in ogni cosa, 001 GEN 024 002 disse ad un suo servitore, [ch'era] il [più] vecchio di casa sua, il quale avea il governo di tutte le cose sue: Deh! metti la tua mano sotto la mia coscia; 001 GEN 024 003 ed io ti farò giurar per lo Signore Iddio del cielo, ed Iddio della terra, che tu non prenderai al mio figliuolo moglie delle figliuole de' Cananei, fra' quali io dimoro. 001 GEN 024 004 Ma che tu andrai al mio paese, ed al mio parentado, e [di esso] prenderai moglie al mio figliuolo Isacco. 001 GEN 024 005 E quel servitore gli disse: Forse non aggradirà a quella donna di venir dietro a me in questo paese; mi converrà egli del tutto rimenare il tuo figliuolo nel paese onde tu sei uscito? 001 GEN 024 006 Ed Abrahamo gli disse: Guardati che tu non rimeni là il mio figliuolo. 001 GEN 024 007 Il Signore Iddio del cielo, il qual mi ha preso di casa di mio padre, e del mio natio paese, e mi ha parlato, e mi ha giurato, dicendo: Io darò alla tua progenie questo paese; esso manderà l'Angelo suo davanti a te, e tu prenderai di là moglie al mio figliuolo. 001 GEN 024 008 E se non aggrada alla donna di venir dietro a te, tu sarai sciolto di questo giuramento che io ti fo fare; sol non rimenar là il mio figliuolo. 001 GEN 024 009 E il servitore pose la sua mano sotto la coscia di Abrahamo, suo signore, e gli giurò intorno a quest'affare. 001 GEN 024 010 E il servitore prese dieci cammelli, di quei del suo signore, e si partì, [portando] seco di ogni [sorta di] beni del suo signore; e, messosi in viaggio, andò in Mesopotamia, alla città di Nahor. 001 GEN 024 011 E, fatti posare in su le ginocchia i cammelli fuor della città, presso ad un pozzo d'acqua, in su la sera, al tempo ch'escono fuori quelle che vanno ad attigner [l'acqua], disse: 001 GEN 024 012 O Signore Iddio di Abrahamo mio signore, dammi, ti prego, ch'io scontri oggi buono incontro; ed usa benignità inverso Abrahamo mio signore. 001 GEN 024 013 Ecco, io mi fermerò presso alla fonte d'acqua, e le figliuole della gente della città usciranno per attigner dell'acqua. 001 GEN 024 014 Avvenga adunque, che la fanciulla, la quale, dicendole io: Deh! abbassa la tua secchia, acciocchè io bea; mi dirà: Bevi, ed anche darò a bere a' tuoi cammelli; essa [sia] quella che tu hai preparata ad Isacco, tuo servitore; ed in ciò conoscerò che tu avrai usata benignità verso il mio signore. 001 GEN 024 015 Ed avvenne che, avanti ch'egli avesse finito di parlare, ecco Rebecca, figliuola di Betuel, figliuol di Milca, moglie di Nahor, fratello di Abrahamo, usciva fuori, avendo la sua secchia in su la spalla. 001 GEN 024 016 E la fanciulla [era] di molto bello aspetto, vergine, ed uomo alcuno non l'avea conosciuta. Ed ella scese alla fonte, ed empiè la sua secchia, e se ne ritornava. 001 GEN 024 017 E quel servitore le corse incontro, e [le] disse: Deh! dammi a bere un poco d'acqua della tua secchia. 001 GEN 024 018 Ed ella disse: Bevi, signor mio. E prestamente, calatasi la secchia in mano, gli diè da bere. 001 GEN 024 019 E, dopo avergli dato da bere a sufficienza, disse: Io ne attignerò eziandio per li tuoi cammelli, finchè abbiano bevuto a sufficienza. 001 GEN 024 020 E prestamente votò la sua secchia nell'abbeveratoio, e corse di nuovo al pozzo per attignere; e attinse per tutti i cammelli di esso. 001 GEN 024 021 E quell'uomo stupiva di lei, stando tacito a considerare se il Signore avea fatto prosperare il suo viaggio, o no. 001 GEN 024 022 E quando i cammelli ebber finito di bere, quell'uomo prese un monile d'oro, di peso d'un mezzo [siclo, e gliel mise disopra al naso]; e un par di maniglie d'oro di peso di dieci [sicli, e gliele mise] in su le mani. 001 GEN 024 023 E le disse: Di chi [sei] tu figliuola? deh! dichiaramelo. Evvi [in] casa di tuo padre luogo per albergarci? 001 GEN 024 024 Ed ella rispose: Io [son] figliuola di Betuel, figliuolo di Milca; il quale ella partorì a Nahor. 001 GEN 024 025 Gli disse ancora: [E' vi è] strame e pastura assai appo noi, ed anche luogo da albergar[vi]. 001 GEN 024 026 E quell'uomo s'inchinò, e adorò il Signore. 001 GEN 024 027 E disse: Benedetto [sia] il Signore Iddio di Abrahamo mio signore, il qual non ha dismessa la sua benignità e lealtà inverso il mio signore; e quant'è a me, il Signore mi ha condotto per la [diritta] via in casa de' fratelli del mio signore. 001 GEN 024 028 E la fanciulla corse, e rapportò quelle cose in casa di sua madre. 001 GEN 024 029 Or Rebecca avea un fratello, il cui nome [era] Labano; costui corse fuori a quell'uomo, alla fonte. 001 GEN 024 030 Come adunque egli ebbe veduto quel monile, e quelle maniglie nelle mani della sua sorella; e come ebbe intese le parole di Rebecca sua sorella, che dicea: Quell'uomo mi ha così parlato; egli se ne venne a quell'uomo; ed ecco, egli se ne stava presso de' cammelli, appresso alla fonte. 001 GEN 024 031 Ed egli [gli] disse: Entra, benedetto dal Signore; perchè te ne stai fuori? io ho pure apparecchiata la casa, e il luogo per i cammelli. 001 GEN 024 032 E quell'uomo entrò dentro la casa, e [Labano] scaricò i cammelli, e diede loro dello strame e della pastura; [parimente recò] dell'acqua per lavare i piedi a quell'uomo, ed a quelli che [erano] con lui. 001 GEN 024 033 Poi gli fu posto avanti da mangiare; ma egli disse: Io non mangerò, finchè io non abbia detto ciò che ho da dire. Ed esso [gli] disse: Parla. 001 GEN 024 034 Ed egli disse: Io son servitore di Abrahamo. 001 GEN 024 035 Ora, il Signore ha grandemente benedetto il mio signore, ed egli è divenuto grande; e il Signore gli ha dato pecore, e buoi, ed oro, ed argento, e servi, e serve, e cammelli, ed asini. 001 GEN 024 036 E Sara, moglie del mio signore, dopo esser divenuta vecchia gli ha partorito un figliuolo, al quale egli ha dato tutto ciò ch'egli ha. 001 GEN 024 037 E il mio signore mi ha fatto giurare, dicendo: Non prender moglie al mio figliuolo delle figliuole de' Cananei, nel cui paese io dimoro. 001 GEN 024 038 Anzi, va' alla casa di mio padre, ed alla mia nazione, e prendi moglie al mio figliuolo. 001 GEN 024 039 Ed io ho detto al mio signore: Forse quella donna non vorrà venirmi dietro. 001 GEN 024 040 Ed egli mi ha detto: Il Signore, nel cui cospetto io son camminato, manderà il suo Angelo teco, e prospererà il tuo viaggio, e tu prenderai moglie al mio figliuolo, della mia nazione, e della casa di mio padre. 001 GEN 024 041 Allora sarai sciolto del giuramento che io ti fo fare; quando sarai andato alla mia nazione, se essi non te l'avranno voluta dare, allora sarai sciolto del giuramento che io ti fo fare. 001 GEN 024 042 Essendo adunque oggi giunto alla fonte, io dissi: Signore Iddio di Abrahamo mio signore, se pur ti piace prosperare il viaggio che io ho impreso; 001 GEN 024 043 ecco, io mi fermerò presso a questa fontana di acqua; avvenga adunque, che la vergine che uscirà per attignere, la quale, dicendole io: Deh! dammi da bere un poco d'acqua della tua secchia; 001 GEN 024 044 mi dirà: Bevi pure; ed anche attignerò per i tuoi cammelli; essa [sia] la moglie che il Signore ha preparata al figliuolo del mio signore. 001 GEN 024 045 Avanti che io avessi finito di parlare fra me stesso, ecco, Rebecca uscì fuori, avendo la sua secchia in su la spalla; e scese alla fontana, ed attinse. Ed io le dissi: Deh! dammi da bere. 001 GEN 024 046 Ed ella, calatasi prestamente la sua secchia d'addosso, [mi] disse: Bevi; ed anche darò da bere a' tuoi cammelli. Ed io bevvi, ed ella diede ancora da bere a' cammelli. 001 GEN 024 047 Ed io la domandai, e le dissi: Di chi [sei] tu figliuola? Ed ella mi disse: Io [son] figliuola di Betuel, figliuolo di Nahor, il quale Milca gli partorì. Allora io le posi quel monile disopra al naso, e quelle maniglie in su le mani. 001 GEN 024 048 E m'inchinai, e adorai il Signore, e benedissi il Signore Iddio d'Abrahamo mio signore, il quale mi avea, per la vera via, condotto a prendere al figliuolo del mio signore la figliuola del fratello di esso. 001 GEN 024 049 Ora dunque, se voi volete usar benignità e lealtà verso il mio signore, significatemelo; se no, fatemelo assapere, ed io mi rivolgerò a destra o a sinistra. 001 GEN 024 050 E Labano e Betuel risposero, e dissero: Questa cosa è proceduta dal Signore; noi non possiamo dirti nè mal nè bene. 001 GEN 024 051 Ecco Rebecca al tuo comando; prendi[la], e vattene; e sia moglie del figliuol del tuo signore, siccome il Signore [ne] ha parlato. 001 GEN 024 052 E quando il servitore di Abrahamo ebbe udite le lor parole, s'inchinò a terra, e adorò il Signore. 001 GEN 024 053 Poi quel servitore trasse fuori vasellamenti d'argento e d'oro, e vestimenti; e li diede a Rebecca; ed al fratello, ed alla madre di essa donò cose preziose. 001 GEN 024 054 E poi mangiarono e bevvero, egli, e gli uomini ch'[erano] con lui, ed albergarono quivi quella notte; e la mattina [seguente], essendosi levati, egli disse: Rimandatemi al mio signore. 001 GEN 024 055 E il fratello e la madre di Rebecca dissero: Rimanga la fanciulla con noi [alcuni] giorni, almeno dieci; poi tu te ne andrai. 001 GEN 024 056 Ed egli disse loro: Non mi ritardate, poichè il Signore ha fatto prosperare il mio viaggio: datemi commiato, acciocchè io me ne vada al mio signore. 001 GEN 024 057 Ed essi dissero: Chiamiamo la fanciulla, e domandiamone lei stessa. 001 GEN 024 058 Chiamarono adunque Rebecca, e le dissero: Vuoi tu andar con quest'uomo? Ed ella rispose: [Sì], io [vi] andrò. 001 GEN 024 059 Così mandarono Rebecca, lor sorella, e la sua balia, col servitore di Abrahamo, e con la sua gente. 001 GEN 024 060 E benedissero Rebecca, e le dissero: Tu [sei] nostra sorella: moltiplica in mille migliaia; e possegga la tua progenie la porta de' suoi nemici. 001 GEN 024 061 E Rebecca si levò, insieme con le sue serventi, e montarono sopra i cammelli, e andarono dietro a quell'uomo. E quel servitore prese Rebecca, e se ne andò. 001 GEN 024 062 Or Isacco se ne ritornava di verso il Pozzo del Vivente che mi vede; perciocchè egli abitava nella contrada del mezzodì. 001 GEN 024 063 Ed era uscito fuori per fare orazione alla campagna, in sul far della sera. E, alzati gli occhi, riguardò, ed ecco de' cammelli che venivano. 001 GEN 024 064 Rebecca alzò anch'essa gli occhi, e vide Isacco, e si gittò giù d'in sul cammello. 001 GEN 024 065 (Perciocchè avendo detto a quel servitore: Chi [è] quell'uomo che ci cammina incontro nel campo? egli le avea detto: Egli [è] il mio signore). E prese un velo, e se [ne] coprì. 001 GEN 024 066 E il servitore raccontò ad Isacco tutte le cose ch'egli avea fatte. 001 GEN 024 067 E Isacco menò Rebecca nel padiglione di Sara, sua madre; e la prese, ed ella divenne sua moglie, ed egli l'amò. E Isacco si consolò dopo [la morte di] sua madre. 001 GEN 025 001 ED Abrahamo prese un'altra moglie, il cui nome era Chetura. 001 GEN 025 002 Ed ella gli partorì Zimran, e Iocsan, e Medan, e Madian, e Isbac, e Sua. 001 GEN 025 003 E Iocsan generò Seba e Dedan. Ed i figliuoli di Dedan furono Assurim, e Letusim, e Leummim. 001 GEN 025 004 Ed i figliuoli di Madian [furono] Efa, ed Efer ed Hanoc, ed Abida, ed Eldaa. Tutti questi [furono] figliuoli di Chetura. 001 GEN 025 005 Ed Abrahamo donò tutto il suo avere ad Isacco. 001 GEN 025 006 Ed a' figliuoli delle sue concubine diede doni; e mentre era in vita, li mandò via d'appresso al suo figliuolo Isacco, verso il Levante, nel paese Orientale. 001 GEN 025 007 Or il tempo della vita di Abrahamo [fu] di centosettantacinque anni. 001 GEN 025 008 Poi trapassò, e morì in buona vecchiezza, attempato, e sazio [di vita]: e fu raccolto a' suoi popoli. 001 GEN 025 009 E Isacco ed Ismaele, suoi figliuoli, lo seppellirono nella spelonca di Macpela nel campo di Efron, figliuoli di Sohar Hitteo, ch'[è] dirimpetto a Mamre; 001 GEN 025 010 [ch'è] il campo che Abrahamo avea comperato da' figliuoli di Het; quivi fu seppellito Abrahamo, e Sara, sua moglie. 001 GEN 025 011 Ora, dopo che Abrahamo fu morto, Iddio benedisse Isacco, suo figliuolo; e Isacco abitò presso del Pozzo del Vivente che mi vede. 001 GEN 025 012 OR queste [sono] le generazioni d'Ismaele, figliuolo di Abrahamo, il quale Agar Egizia, serva di Sara, avea partorito ad Abrahamo. 001 GEN 025 013 E questi [sono] i nomi de' figliuoli d'Ismaele secondo i lor nomi nelle lor generazioni: Il primogenito d'Ismaele [fu] Nebaiot; poi [v'era] Chedar, ed Adbeel, e Mibsam; 001 GEN 025 014 e Misma, e Duma, e Massa; 001 GEN 025 015 ed Hadar, e Tema, e Ietur, e Nafis, e Chedma. 001 GEN 025 016 Questi furono i figliuoli d'Ismaele, e questi [sono] i lor nomi, nelle lor villate, e nelle lor castella; [e furono] dodici principi fra' lor popoli. 001 GEN 025 017 E gli anni della vita d'Ismaele [furono] centrentasette; poi trapassò, e morì, e fu raccolto a' suoi popoli. 001 GEN 025 018 Ed i suoi figliuoli abitarono da Havila fin a Sur, ch'[è] dirimpetto all'Egitto, traendo verso l'Assiria. [Il paese di esso] gli scadde dirimpetto a tutti i suoi fratelli. 001 GEN 025 019 E QUESTE [sono] le generazioni d'Isacco, figliuolo di Abrahamo: 001 GEN 025 020 Abrahamo generò Isacco. Ed Isacco era d'età di quarant'anni, quando prese per moglie Rebecca, figliuola di Betuel, Sirio, da Paddanaram, e sorella di Labano, Sirio. 001 GEN 025 021 E Isacco fece orazione al Signore per la sua moglie; perciocchè ella [era] sterile: e il Signore l'esaudì; e Rebecca sua moglie concepette. 001 GEN 025 022 Ed i figliuoli si urtavano l'un l'altro nel suo seno. Ed ella disse: Se così [è], perchè [sono] io in vita? E andò a domandar[ne] il Signore. 001 GEN 025 023 E il Signore le disse: Due nazioni [sono] nel tuo seno; e due popoli diversi usciranno delle tue interiora; e l'un popolo sarà più possente dell'altro, e il maggiore servirà al minore. 001 GEN 025 024 E quando fu compiuto il termine di essa da partorire, ecco, due gemelli [erano] nel suo seno. 001 GEN 025 025 E il primo uscì fuori, ed [era] rosso, tutto [peloso] come un mantel velluto; e gli fu posto nome Esaù. 001 GEN 025 026 Appresso uscì il suo fratello, il quale con la mano teneva il calcagno di Esaù; e gli fu posto nome Giacobbe. Or Isacco [era] d'età di settant'anni, quando ella li partorì. 001 GEN 025 027 ED i fanciulli crebbero; ed Esaù [fu] uomo intendente della caccia, uomo di campagna; ma Giacobbe [fu] uomo semplice, che se ne stava ne' padiglioni. 001 GEN 025 028 E Isacco amava Esaù; perciocchè le selvaggine [erano] di suo gusto; e Rebecca amava Giacobbe. 001 GEN 025 029 Ora, concendo Giacobbe una minestra, Esaù giunse da' campi, ed era stanco. 001 GEN 025 030 Ed Esaù disse a Giacobbe: Deh! dammi a mangiare un po' di cotesta [minestra] rossa; perciocchè io [sono] stanco; perciò egli fu nominato Edom. 001 GEN 025 031 E Giacobbe [gli] disse: Vendimi oggi la tua primogenitura. 001 GEN 025 032 Ed Esaù disse: Ecco, io me ne vo alla morte, che mi [gioverà] la primogenitura? 001 GEN 025 033 E Giacobbe disse: Giurami oggi [che tu me la vendi]. Ed Esaù gliel giurò; e vendette la sua primogenitura a Giacobbe. 001 GEN 025 034 E Giacobbe diede ad Esaù del pane, ed una minestra di lenticchie. Ed egli mangiò e bevve; poi si levò e se ne andò. Così Esaù sprezzò la primogenitura. 001 GEN 026 001 OR vi fu fame nel paese, oltre alla prima fame ch'era stata al tempo di Abrahamo. E Isacco se ne andò ad Abimelecco, re de' Filistei, in Gherar. 001 GEN 026 002 E il Signore gli apparve, e [gli] disse: Non iscendere in Egitto; dimora nel paese che io ti dirò. 001 GEN 026 003 Dimora in questo paese, ed io sarò teco, e ti benedirò; perciocchè io darò a te, ed alla tua progenie, tutti questi paesi; ed atterrò ciò che io ho giurato ad Abrahamo tuo padre. 001 GEN 026 004 E moltiplicherò la tua progenie, [talchè sarà] come le stelle del cielo; e darò alla tua progenie tutti questi paesi; e tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua progenie. 001 GEN 026 005 Perciocchè Abrahamo ubbidì alla mia voce ed osservò ciò che io gli avea imposto di osservare, i miei comandamenti, i miei statuti, e le mie leggi. 001 GEN 026 006 E Isacco adunque dimorò in Gherar. 001 GEN 026 007 E le genti del luogo lo domandarono della sua moglie. Ed egli disse: Ella [è] mia sorella; perciocchè egli temeva di dire: Ella [è] mia moglie; che talora le genti del luogo non l'uccidessero per cagion di Rebecca; perciocchè ella [era] di bell'aspetto. 001 GEN 026 008 Or avvenne che, dopo ch'egli fu dimorato quivi alquanti giorni, Abimelecco, re de' Filistei, riguardando per la finestra, vide Isacco, che scherzava con Rebecca, sua moglie. 001 GEN 026 009 E Abimelecco chiamò Isacco, e [gli] disse: Ecco, costei [è] pur tua moglie; come adunque hai tu detto: Ell'[è] mia sorella? E Isacco gli disse: Perciocchè io diceva: [E' mi convien guardare] che io non muoia per cagion d'essa. 001 GEN 026 010 E Abimelecco [gli] disse: Che cosa [è] questo che tu ci hai fatto? per poco alcuno del popolo si sarebbe giaciuto con la tua moglie, e così tu ci avresti fatto venire addosso una [gran] colpa. 001 GEN 026 011 E Abimelecco fece un comandamento a tutto il popolo, dicendo: Chiunque toccherà quest'uomo, o la sua moglie, del tutto sarà fatto morire. 001 GEN 026 012 E Isacco seminò in quel paese; e quell'anno trovò cento [per uno]. E il Signore lo benedisse. 001 GEN 026 013 E quell'uomo divenne grande, e andò del continuo crescendo, finchè fu sommamente accresciuto. 001 GEN 026 014 Ed avea gregge di minuto bestiame, ed armenti di grosso, e molta famiglia; e perciò i Filistei lo invidiavano. 001 GEN 026 015 Laonde turarono, ed empierono di terra tutti i pozzi che i servitori di suo padre aveano cavati al tempo di Abrahamo. 001 GEN 026 016 E Abimelecco disse ad Isacco: Partiti da noi; perciocchè tu sei divenuto molto più possente di noi. 001 GEN 026 017 Isacco adunque si partì di là, e tese i padiglioni nella Valle di Gherar, e dimorò quivi. 001 GEN 026 018 E Isacco cavò di nuovo i pozzi d'acqua, che erano stati cavati al tempo di Abrahamo, suo padre, i quali i Filistei aveano turati dopo la morte di Abrahamo; e pose loro gli stessi nomi che suo padre avea lor posti. 001 GEN 026 019 E i servitori d'Isacco cavarono in quella valle, e trovarono quivi un pozzo d'acqua viva. 001 GEN 026 020 Ma i pastori di Gherar contesero co' pastori d'Isacco, dicendo: Quest'acqua [è] nostra. Ed esso nominò quel pozzo Esec; perciocchè essi ne aveano mossa briga con lui. 001 GEN 026 021 Poi cavarono un altro pozzo, e per quello ancora contesero; laonde Isacco nominò quel pozzo Sitna. 001 GEN 026 022 Allora egli si tramutò di là, e cavò un altro pozzo, per lo quale non contesero; ed egli nominò quel pozzo Rehobot; e disse: Ora ci ha pure il Signore allargati, essendo noi moltiplicati in questo paese. 001 GEN 026 023 Poi di là salì in Beerseba. 001 GEN 026 024 E il Signore gli apparve in quella stessa notte, e [gli] disse: Io [son] l'Iddio di Abrahamo, tuo padre; non temere; perciocchè io [son] teco, e ti benedirò, e moltiplicherò la tua progenie, per amor di Abrahamo mio servitore. 001 GEN 026 025 Ed egli edificò quivi un altare, ed invocò il Nome del Signore, e tese quivi i suoi padiglioni; e i suoi servitori cavarono quivi un pozzo. 001 GEN 026 026 E Abimelecco andò a lui da Gherar, insieme con Ahuzat suo famigliare, e con Picol capo del suo esercito. 001 GEN 026 027 E Isacco disse loro: Perchè siete voi venuti a me, poichè mi odiate, e mi avete mandato via d'appresso a voi? 001 GEN 026 028 Ed essi dissero: Noi abbiamo chiaramente veduto che il Signore [è] teco; laonde abbiamo detto: Siavi ora giuramento fra noi; fra noi e te, e facciamo lega teco: 001 GEN 026 029 Se giammai tu ci fai alcun male; come ancora noi non ti abbiamo toccato; e non ti abbiam fatto se non bene, e ti abbiamo rimandato in pace; tu che ora [sei] benedetto dal Signore. 001 GEN 026 030 Ed egli fece loro un convito; ed essi mangiarono e bevvero. 001 GEN 026 031 E, levatisi la mattina [seguente] a buon'ora, giurarono l'uno all'altro. Poi Isacco li accommiatò; ed essi si partirono da lui amichevolmente. 001 GEN 026 032 In quell'istesso giorno, i servitori d'Isacco vennero, e gli fecero rapporto di un pozzo che aveano cavato; e gli dissero: Noi abbiam trovato dell'acqua. 001 GEN 026 033 Ed egli pose nome a quel pozzo Siba; perciò quella città è stata nominata Beerseba fino ad oggi. 001 GEN 026 034 Or Esaù, essendo d'età di quarant'anni, prese per moglie Iudit, figliuola di Beeri Hitteo; e Basmat, figliuola di Elon Hitteo. 001 GEN 026 035 Ed esse furono cagione di amaritudine d'animo a Isacco ed a Rebecca. 001 GEN 027 001 OR avvenne che, essendo già invecchiato Isacco, ed essendo gli occhi suoi scurati, sì che non vedeva, chiamò Esaù suo figliuol maggiore, e gli disse: Figliuol mio. Ed egli gli disse: Eccomi. 001 GEN 027 002 E [Isacco] disse: Ecco, ora io sono invecchiato, e non so il giorno della mia morte. 001 GEN 027 003 Deh! prendi ora i tuoi arnesi, il tuo turcasso e il tuo arco; e vattene fuori a' campi, e prendimi qualche cacciagione. 001 GEN 027 004 Ed apparecchiami alcune vivande saporite, quali io le amo, e portamele, che io [ne] mangi; acciocchè l'anima mia ti benedica avanti che io muoia. 001 GEN 027 005 Or Rebecca stava ad ascoltare, mentre Isacco parlava ad Esaù, suo figliuolo. Esaù adunque andò a' campi per prender qualche cacciagione, e portarla [a suo padre]. 001 GEN 027 006 E Rebecca parlò a Giacobbe suo figliuolo, e gli disse: Ecco, io ho udito che tuo padre parlava ad Esaù, tuo fratello, dicendo: 001 GEN 027 007 Portami della cacciagione, ed apparecchiami alcun mangiare saporito, acciocchè io ne mangi; ed io ti benedirò nel cospetto del Signore, avanti che io muoia. 001 GEN 027 008 Ora dunque, figliuol mio, attendi alla mia voce, in ciò che io ti comando. 001 GEN 027 009 Vattene ora alla greggia, ed arrecami di là due buoni capretti, ed io ne apparecchierò delle vivande saporite a tuo padre, quali egli [le] ama. 001 GEN 027 010 E tu le porterai a tuo padre, acciocchè ne mangi, e ti benedica, avanti ch'egli muoia. 001 GEN 027 011 E Giacobbe disse a Rebecca sua madre: Ecco, Esaù mio fratello [è] uomo peloso, ed io [son] uomo senza peli. 001 GEN 027 012 Per avventura mio padre mi tasterà, e sarò da lui reputato un ingannatore; e così mi farò venire addosso maledizione, e non benedizione. 001 GEN 027 013 Ma sua madre gli disse: Figliuol mio, la tua maledizione [sia] sopra me; attendi [pure] alla mia voce, e va' ed arrecami [que' capretti]. 001 GEN 027 014 Egli adunque andò, e prese [que' capretti], e [li] arrecò a sua madre; e sua madre ne apparecchiò delle vivande saporite, quali il padre di esso [le] amava. 001 GEN 027 015 Poi Rebecca prese i più bei vestimenti di Esaù suo figliuol maggiore, ch'ella [avea] appresso di sè in casa, e [ne] vestì Giacobbe suo figliuol minore. 001 GEN 027 016 E con le pelli de' capretti coperse le mani di esso, e il collo ch'era senza peli. 001 GEN 027 017 E diede in mano a Giacobbe suo figliuolo, quelle vivande saporite, e quel pane che avea apparecchiato. 001 GEN 027 018 Ed egli venne a suo padre, e gli disse: Padre mio. Ed egli disse: Eccomi: chi [sei], figliuol mio? 001 GEN 027 019 E Giacobbe disse a suo padre: Io [sono] Esaù, tuo primogenito; io ho fatto come tu mi dicesti. Deh! levati, assettati, e mangia della mia cacciagione, acciocchè l'anima tua mi benedica. 001 GEN 027 020 E Isacco disse al suo figliuolo: Come ne hai tu così presto trovato, figliuol mio? Ed egli rispose: Perciocchè il Signore Iddio tuo me [ne] ha fatto scontrare. 001 GEN 027 021 E Isacco disse a Giacobbe: Deh! appressati, figliuol mio, che io ti tasti, [per saper] se tu [sei] pure il mio figliuolo Esaù, o no. 001 GEN 027 022 Giacobbe adunque si appressò ad Isacco suo padre; e come egli l'ebbe tastato, disse: Cotesta voce [è] la voce di Giacobbe, ma queste mani [son] le mani di Esaù. 001 GEN 027 023 E nol riconobbe; perciocchè le sue mani erano pelose, come le mani di Esaù, suo fratello; e lo benedisse. 001 GEN 027 024 E disse: [Sei] tu pur desso, figliuol mio Esaù? Ed egli disse: [Sì], io [son desso]. 001 GEN 027 025 Ed egli disse: Recami della cacciagione del mio figliuolo, acciocchè io ne mangi, e che l'anima mia ti benedica. E Giacobbe gliela recò, e [Isacco] mangiò. [Giacobbe] ancora gli recò del vino, ed egli bevve. 001 GEN 027 026 Poi Isacco suo padre gli disse: Deh! appressati e baciami, figliuol mio. 001 GEN 027 027 Ed egli si appressò, e lo baciò. E [Isacco] odorò l'odor dei vestimenti di esso, e lo benedisse; e disse: Ecco l'odor del mio figliuolo, simile all'odor di un campo che il Signore ha benedetto. 001 GEN 027 028 Iddio adunque ti dia della rugiada del cielo, E delle grassezze della terra, Ed abbondanza di frumento e di mosto. 001 GEN 027 029 Servanti i popoli, Ed inchininsi a te le nazioni; Sii pardrone de' tuoi fratelli, Ed inchininsi a te i figliuoli di tua madre; [Sieno] maledetti coloro che ti malediranno, E benedetti coloro che ti benediranno. 001 GEN 027 030 E come Isacco ebbe finito di benedir Giacobbe, ed essendo appena Giacobbe uscito d'appresso ad Isacco suo padre, Esaù suo fratello giunse dalla sua caccia. 001 GEN 027 031 E apparecchiò anch'egli delle vivande saporite, e [le] recò a suo padre, e gli disse: Levisi mio padre, e mangi della cacciagion del suo figliuolo; acciocchè l'anima tua mi benedica. 001 GEN 027 032 E Isacco suo padre gli disse: Chi [sei] tu? Ed egli disse: Io [sono] Esaù tuo figliuolo primogenito. 001 GEN 027 033 E Isacco sbigottì di un grandissimo sbigottimento, e disse: Or chi [è] colui che prese della cacciagione e me [la] recò; talchè, avanti che tu fossi venuto, io mangiai di tutto [ciò ch'egli mi presentò], e lo benedissi? [ed] anche sarà benedetto. 001 GEN 027 034 Quando Esaù ebbe intese le parole di suo padre, fece un grande ed amarissimo gridare: poi disse a suo padre: Benedici me ancora, padre mio. 001 GEN 027 035 Ed egli [gli] disse: Il tuo fratello è venuto con inganno, ed ha tolta la tua benedizione. 001 GEN 027 036 Ed [Esaù] disse: Non fu egli pur nominato Giacobbe? egli mi ha frodato già due volte; egli mi tolse già la mia primogenitura; ed ecco, ora mi ha tolta la mia benedizione. Poi disse [a suo padre: ] Non mi hai tu riserbata alcuna benedizione? 001 GEN 027 037 E Isacco rispose, e disse ad Esaù: Ecco, io l'ho costituito tuo padrone, e gli ho dati tutti i suoi fratelli per servi; e l'ho fornito di frumento e di mosto; ora dunque, che ti farei io, figliuol mio? 001 GEN 027 038 Ed Esaù disse a suo padre: Hai tu una [sola] benedizione, padre mio? benedici ancora me, padre mio. E alzò la voce, e pianse. 001 GEN 027 039 E Isacco suo padre rispose, a gli disse: Ecco, la tua stanza sarà in luoghi grassi di terreno, E per la rugiada del cielo disopra. 001 GEN 027 040 E tu viverai con la tua spada, E servirai al tuo fratello; Ma egli avverrà che, dopo che tu avrai gemuto, Tu spezzerai il suo giogo d'in sul tuo collo. 001 GEN 027 041 Ed Esaù prese ad odiar Giacobbe, per cagion della benedizione, con la quale suo padre l'avea benedetto; e disse nel suo cuore: I giorni del duolo di mio padre si avvicinano; allora io ucciderò Giacobbe mio fratello. 001 GEN 027 042 E le parole di Esaù, suo figliuol maggiore, furono rapportate a Rebecca; ed ella mandò a chiamar Giacobbe, suo figliuol minore, e gli disse: Ecco, Esaù tuo fratello si consola intorno a te, ch'egli ti ucciderà. 001 GEN 027 043 Ora dunque, figliuol mio, attendi alla mia voce; levati, fuggitene in Charan, a Labano, mio fratello. 001 GEN 027 044 E dimora con lui alquanto tempo, finchè l'ira del tuo fratello sia racquetata; 001 GEN 027 045 finchè il cruccio del tuo fratello sia racquetato inverso te, e ch'egli abbia dimenticato ciò che tu gli hai fatto; e [allora] io manderò a farti tornar di là; perchè sarei io orbata di amendue voi in uno stesso giorno? 001 GEN 027 046 E Rebecca disse ad Isacco: La vita mi è noiosa per cagion di [queste] Hittee; se Giacobbe prende moglie delle figliuole degli Hittei, quali [son] queste [che son] delle donne di questo paese, che mi giova il vivere? 001 GEN 028 001 ISACCO adunque chiamò Giacobbe, e lo benedisse, e gli comandò, e gli disse: Non prender moglie delle figliuole di Canaan. 001 GEN 028 002 Levati, vattene in Paddan-aram, alla casa di Betuel, padre di tua madre, e prenditi di là moglie, delle figliuole di Labano, fratello di tua madre. 001 GEN 028 003 E l'Iddio Onnipotente ti benedica, e ti faccia fruttare, e crescere; talchè tu diventi una raunanza di popoli. 001 GEN 028 004 E ti dia la benedizione di Abrahamo; a te, ed alla tua progenie teco; acciocchè tu possegga il paese dove sei andato peregrinando, il quale Iddio donò ad Abrahamo. 001 GEN 028 005 Isacco adunque ne mandò Giacobbe; ed egli si ne andò in Paddan-aram, a Labano, figliuolo di Betuel, Sirio, fratello di Rebecca, madre di Giacobbe e di Esaù. 001 GEN 028 006 Ed Esaù vide che Isacco avea benedetto Giacobbe, e l'avea mandato in Paddan-aram, acciocchè di là si prendesse moglie; e che, benedicendolo, gli avea vietato e detto: Non prender moglie delle figliuole di Canaan; 001 GEN 028 007 e che Giacobbe avea ubbidito a suo padre ed a sua madre, e se n'era andato in Paddan-aram. 001 GEN 028 008 Esaù vedeva, oltre a ciò, che le figliuole di Canaan dispiacevano ad Isacco suo padre. 001 GEN 028 009 Ed egli andò ad Ismaele, e prese per moglie Mahalat, figliuola d'Ismaele, figliuolo di Abrahamo, sorella di Nebaiot; oltre alle sue [altre] mogli. 001 GEN 028 010 OR Giacobbe partì di Beerseba, ed andando in Charan, 001 GEN 028 011 capitò in un [certo] luogo, e vi stette la notte; perciocchè il sole era [già] tramontato, e prese delle pietre del luogo, e le pose [per] suo capezzale; e giacque in quel luogo. 001 GEN 028 012 E sognò; ed ecco una scala rizzata in terra, la cui cima giungeva al cielo; ed ecco gli angeli di Dio salivano e scendevano per essa. 001 GEN 028 013 Ed ecco, il Signore stava al disopra di essa. Ed egli disse: Io [sono] il Signore Iddio di Abrahamo tuo padre, e l'Iddio d'Isacco; io darò a te, ed alla tua progenie, il paese sopra il quale tu giaci. 001 GEN 028 014 E la tua progenie sarà come la polvere della terra; e tu ti spanderai verso occidente, e verso oriente, e verso settentrione, e verso mezzodì; e tutte le nazioni della terra saranno benedette in te, e nella tua progenie. 001 GEN 028 015 Ed ecco, io [son] teco, e ti guarderò dovunque tu andrai, e ti ricondurrò in questo paese; perciocchè io non ti abbandonerò, finchè io abbia fatto ciò che ti ho detto. 001 GEN 028 016 E quando Giacobbe si fu risvegliato dal suo sonno, disse: Per certo il Signore è in questo luogo, ed io nol sapeva. 001 GEN 028 017 E temette, e disse: Quanto [è] spaventevole questo luogo! questo luogo non [è altro] che la casa di Dio, e questa [è] la porta del cielo. 001 GEN 028 018 E Giacobbe si levò la mattina a buon'ora, e prese la pietra, la quale avea posta [per] suo capezzale, e ne fece un piliere, e versò dell'olio sopra la sommità di essa. 001 GEN 028 019 E pose nome a quel luogo Betel; conciossiachè prima il nome di quella città fosse Luz. 001 GEN 028 020 E Giacobbe fece un voto, dicendo: Se Iddio [è] meco, e mi guarda in questo viaggio che io fo, e mi dà del pane da mangiare, e de' vestimenti da vestirmi; 001 GEN 028 021 e se io ritorno sano e salvo a casa di mio padre, il Signore sarà il mio Dio. 001 GEN 028 022 E questa pietra, della quale ho fatto un piliere, sarà una casa di Dio, e del tutto io ti darò la decima di tutto quel che tu mi avrai donato. 001 GEN 029 001 POI Giacobbe si mise in cammino, e andò nel paese degli Orientali. 001 GEN 029 002 E riguardò, ed ecco un pozzo in un campo, e quivi [erano] tre gregge di pecore, che giacevano appresso di quello; perciocchè di quel pozzo si abbeveravano le gregge; ed una gran pietra [era] sopra la bocca del pozzo. 001 GEN 029 003 E quivi si raunavano tutte le gregge, e [i pastori] rotolavano quella pietra d'in su la bocca del pozzo, e abbeveravano le pecore; e poi tornavano la pietra al suo luogo, in su la bocca del pozzo. 001 GEN 029 004 E Giacobbe disse loro: Fratelli miei, onde [siete] voi? Ed essi risposero: Noi [siamo] di Charan. 001 GEN 029 005 Ed egli disse loro: Conoscete voi Labano, figliuolo di Nahor? Ed essi dissero: [Sì], noi [lo] conosciamo. 001 GEN 029 006 Ed egli disse loro: Sta egli bene? Ed essi dissero: [Sì], egli sta bene; ed ecco Rachele, sua figliuola, che viene con le pecore. 001 GEN 029 007 Ed egli disse loro: Ecco, il giorno è ancora alto; non è tempo di raccogliere il bestiame; abbeverate queste pecore, ed andate, e pasturate[le]. 001 GEN 029 008 Ma essi dissero: Noi non possiamo, finchè tutte le gregge non sieno adunate, e che si rotoli la pietra d'in su la bocca del pozzo; allora abbevereremo le pecore. 001 GEN 029 009 Mentre egli parlava ancora con loro, Rachele sopraggiunse, con le pecore di suo padre; perciocchè ella [era] guardiana di pecore. 001 GEN 029 010 E, quando Giacobbe ebbe veduta Rachele, figliuola di Labano, fratello di sua madre, con le pecore di Labano, fratello di sua madre, egli si fece innanzi, e rotolò quella pietra d'in su la bocca del pozzo, e abbeverò le pecore di Labano, fratello di sua madre. 001 GEN 029 011 E Giacobbe baciò Rachele, e alzò la sua voce, e pianse. 001 GEN 029 012 E Giacobbe dichiarò a Rachele come egli [era] fratello di suo padre; e come egli [era] figliuolo di Rebecca. Ed ella corse, e [lo] rapportò a suo padre. 001 GEN 029 013 E, come Labano ebbe udite le novelle di Giacobbe, figliuolo della sua sorella, gli corse incontro, e l'abbracciò, e lo baciò, e lo menò in casa sua. E [Giacobbe] raccontò a Labano tutte queste cose. 001 GEN 029 014 E Labano gli disse: Veramente tu [sei] mie ossa e mia carne. Ed egli dimorò con lui un mese intiero. 001 GEN 029 015 E Labano gli disse: Perchè tu [sei] mio fratello, mi serviresti tu gratuitamente? dichiarami qual [deve essere] il tuo premio. 001 GEN 029 016 Or Labano avea due figliuole: la maggiore si chiamava Lea, e la minore Rachele. 001 GEN 029 017 E Lea avea gli occhi teneri; ma Rachele era formosa, e di bello aspetto. 001 GEN 029 018 E Giacobbe amava Rachele; e disse [a Labano: ] Io ti servirò sett'anni per Rachele, tua figliuola minore. 001 GEN 029 019 E Labano disse: Meglio [è] che io la dia a te, che ad un altro uomo; stattene pur meco. 001 GEN 029 020 E Giacobbe servì per Rachele [lo spazio] di sette anni; e quelli gli parvero pochi giorni, per l'amore ch'egli le portava. 001 GEN 029 021 E Giacobbe disse a Labano: Dammi la mia moglie; perciocchè il mio termine è compiuto; [e lascia] che io entri da lei. 001 GEN 029 022 E Labano adunò tutte le genti del luogo, e fece un convito. 001 GEN 029 023 Ma la sera prese Lea, sua figliuola, e la menò a Giacobbe; il quale entrò da lei. 001 GEN 029 024 E Labano diede Zilpa, sua serva, a Lea, sua figliuola, [per] serva. 001 GEN 029 025 Poi, venuta la mattina, ecco, colei [era] Lea. E [Giacobbe] disse a Labano: Che cosa [è] ciò [che] tu mi hai fatto? non ho io servito appo te per Rachele? perchè dunque mi hai ingannato? 001 GEN 029 026 E Labano [gli] disse: E' non si suol far così appo noi, di dar la minore avanti la maggiore. 001 GEN 029 027 Fornisci pure la settimana di questa; e poi ti daremo ancora quest'altra, per lo servigio che tu farai in casa mia altri sett'anni. 001 GEN 029 028 Giacobbe adunque fece così; e fornì la settimana di quella; poi Labano gli diede ancora per moglie Rachele, sua figliluola. 001 GEN 029 029 E Labano diede Bilha, sua serva, a Rachele, sua figliola, per serva. 001 GEN 029 030 E [Giacobbe] entrò eziandio da Rachele, ed anche amò Rachele più che Lea, e servì ancora sett'altri anni appo Labano. 001 GEN 029 031 E il Signore, veggendo che Lea [era] odiata, aperse la sua matrice; ma Rachele [era] sterile. 001 GEN 029 032 E Lea concepette, e partorì un figliuolo, al quale ella pose nome Ruben; perciocchè disse: Il Signore ha pur riguardato alla mia afflizione; ora mi amerà pure il mio marito. 001 GEN 029 033 Poi concepette di nuovo, e partorì un figliuolo, e disse: Il Signore ha pure inteso che io [era] odiata, e però mi ha dato ancora questo figliuolo; perciò gli pose nome Simeone. 001 GEN 029 034 Ed ella concepette ancora, e partorì un figliuolo, e disse: Questa volta pure il mio marito starà congiunto meco; perciocchè io gli ho partoriti tre figliuoli; perciò fu posto nome a quel figliuolo Levi. 001 GEN 029 035 Ed ella concepette ancora, e partorì un figliuolo, e disse: Questa volta io celebrerò il Signore; perciò pose nome a quel figliuolo Giuda; poi restò di partorire. 001 GEN 030 001 E Rachele, veggendo che non faceva figliuoli a Giacobbe, portò invidia alla sua sorella; e disse a Giacobbe: Dammi de' figliuoli; altrimenti io son morta. 001 GEN 030 002 E Giacobbe s'accesse in ira contro a Rachele, e disse: [Sono] io in luogo di Dio, il qual t'ha dinegato il frutto del ventre? 001 GEN 030 003 Ed ella disse: Ecco Bilha, mia serva; entra da lei ed ella partorirà sopra le mie ginocchia, ed io ancora avrò progenie da lei. 001 GEN 030 004 Ed ella diede a Giacobbe Bilha, sua serva, per moglie, ed egli entrò da lei. 001 GEN 030 005 E Bilha concepette, e partorì un figliuolo a Giacobbe. 001 GEN 030 006 E Rachele disse: Iddio mi ha fatto ragione, ed ha eziandio ascoltata la mia voce, e mi ha dato un figliuolo; perciò ella gli pose nome Dan. 001 GEN 030 007 E Bilha, serva di Rachele, concepette ancora, e partorì un secondo figliuolo a Giacobbe. 001 GEN 030 008 E Rachele disse: Io ho lottate le lotte di Dio con la mia sorella; [ed] anche ho vinto; perciò pose nome a quel [figliuolo] Neftali. 001 GEN 030 009 E Lea, veggendo ch'era restata di partorire, prese Zilpa, sua serva, e la diede a Giacobbe per moglie. 001 GEN 030 010 E Zilpa, serva di Lea, partorì un figliuolo a Giacobbe. 001 GEN 030 011 E Lea disse: Buona ventura è giunta; e pose nome a quel figliuolo Gad. 001 GEN 030 012 Poi Zilpa, serva di Lea, partori un secondo figliuolo a Giacobbe. 001 GEN 030 013 E Lea disse: [Quest'è] per farmi beata; conciossiachè le donne mi chiameranno beata; perciò ella pose nome a quel [figliuolo] Aser. 001 GEN 030 014 Or Ruben andò [fuori] al tempo della ricolta de' grani, e trovò delle mandragole per i campi, e le portò a Lea, sua madre. E Rachele disse a Lea: Deh! dammi delle mandragole del tuo figliuolo. 001 GEN 030 015 Ed ella le disse: [È egli] poco che tu [mi] abbi tolto il mio marito, che tu [mi] vuoi ancora togliere le mandragole del mio figliuolo? E Rachele disse: Or su, giacciasi egli questa notte teco per le mandragole del tuo figliuolo. 001 GEN 030 016 E come Giacobbe se ne veniva in su la sera da' campi, Lea gli uscì incontro, e [gli] disse: Entra da me; perciocchè io ti ho tolto a prezzo per le mandragole del mio figliuolo. Egli adunque si giacque con lei quella notte. 001 GEN 030 017 E Iddio esaudì Lea, talchè ella concepette, e partorì il quinto figliuolo a Giacobbe. 001 GEN 030 018 Ed ella disse: Iddio [mi] ha dato il mio premio, di ciò che io diedi la mia serva al mio marito; e pose nome a quel [figliuolo] Issacar. 001 GEN 030 019 E Lea concepette ancora, e partorì il sesto figliuolo a Giacobbe. 001 GEN 030 020 E Lea disse: Iddio mi ha dotata d'una buona dote; questa volta il mio marito abiterà meco, poichè io gli ho partoriti sei figliuoli; e pose nome a quel [figliuolo] Zabulon. 001 GEN 030 021 Poi partorì una figliuola, e le pose nome Dina. 001 GEN 030 022 E Iddio si ricordò di Rachele, e l'esaudì, e le aperse la matrice. 001 GEN 030 023 Ed ella concepette, e partorì un figliuolo; e disse: Iddio ha tolto via il mio obbrobrio. 001 GEN 030 024 E pose nome a quel [figliuolo] Giuseppe, dicendo: Il Signore mi aggiunga un altro figliuolo. 001 GEN 030 025 E, dopo che Rachele ebbe partorito Giuseppe, Giacobbe disse a Labano: Dammi licenza, acciocchè io me ne vada al mio luogo, ed al mio paese. 001 GEN 030 026 [Dammi] le mie mogli, per le quali io ti ho servito, ed i miei figliuoli; acciocchè io me ne vada; perciocchè tu sai il servigio che io t'ho renduto. 001 GEN 030 027 E Labano gli disse: Deh! se pure ho trovato grazia appo te: Io ho veduto che il Signore mi ha benedetto per cagion tua. 001 GEN 030 028 Poi disse: Significami appunto qual salario mi ti converrà dare, ed io te [lo] darò. 001 GEN 030 029 Ed egli gli disse: Tu sai come io ti ho servito, e quale è divenuto il tuo bestiame meco. 001 GEN 030 030 Perciocchè poco [era] quello che tu avevi, avanti che io venissi; ma ora egli è cresciuto sommamente; e il Signore ti ha benedetto per lo mio governo; ed ora quando [mi] adopererò io ancora per la mia famiglia? 001 GEN 030 031 Ed egli disse: Che ti darò io? E Giacobbe disse: Non darmi nulla; se tu mi fai questo, io tornerò a pasturare, [ed] a guardar le tue pecore. 001 GEN 030 032 Io passerò oggi per mezzo tutte le tue gregge, levandone, d'infra le pecore, ogni agnello macchiato e vaiolato; e ogni agnello di color fosco; e, d'infra le capre, le vaiolate e le macchiate; e [tal] sarà [da ora innanzi] il mio salario. 001 GEN 030 033 Così da questo dì innanzi, quando tu mi contenderai il mio salario, la mia giustizia risponderà per me nel tuo cospetto; tutto ciò che non sarà macchiato o vaiolato fra le capre, e di color fosco fra le pecore, [e sarà trovato] appo me, sarà furto. 001 GEN 030 034 E Labano disse: Ecco, sia come tu hai detto. 001 GEN 030 035 Ed in quel dì mise da parte i becchi, e i montoni macchiati e vaiolati; e tutte le capre macchiate e vaiolate; e tutte quelle in cui [era] alcuna [macchia] bianca; e, d'infra le pecore, tutte quelle [ch'erano] di color fosco; e le mise tra le mani de' suoi figliuoli. 001 GEN 030 036 E frappose il cammino di tre giornate fra sè e Giacobbe. E Giacobbe pasturava il rimanente delle gregge di Labano. 001 GEN 030 037 E Giacobbe prese delle verghe verdi di pioppo, di nocciuolo, e di castagno; e vi fece delle scorzature bianche, scoprendo il bianco ch' [era] nelle verghe. 001 GEN 030 038 Poi piantò le verghe ch'egli avea scorzate, dinanzi alle gregge, ne' canali dell'acqua, [e] negli abbeveratoi, ove le pecore venivano a bere; e [le pecore] entravano in calore quando venivano a bere. 001 GEN 030 039 Le pecore adunque e le capre entravano in calore, [vedendo] quelle verghe; onde figliavano [parti] vergati, macchiati, e viaolati. 001 GEN 030 040 Poi, come Giacobbe avea spartiti gli agnelli, faceva volger gli occhi alle pecore delle gregge di Labano, verso le vaiolate, [e verso] tutte quelle [ch'erano] di color fosco; e metteva le sue gregge da parte, e non le metteva di rincontro alle pecore di Labano. 001 GEN 030 041 E ogni [volta] che le pecore primaiuole entravano in calore, Giacobbe metteva quelle verghe ne' canali, alla vista delle pecore e delle capre; acciocchè entrassero in calore, [alla vista di] quelle verghe. 001 GEN 030 042 Ma, quando le pecore erano serotine, egli non ve le poneva; e così le pecore serotine [erano] di Labano, e le primaiuole di Giacobbe. 001 GEN 030 043 E quell'uomo crebbe sommamente in facoltà, ed ebbe molte gregge, e servi, e serve, e cammelli, ed asini. 001 GEN 031 001 OR egli udì le parole de' figliuoli di Labano, che dicevano: Giacobbe ha tolto a nostro padre tutto il suo avere; e di quello ch' [era] di nostra padre, egli ha acquistata tutta questa dovizia. 001 GEN 031 002 Giacobbe ancora vide che la faccia di Labano non [era] verso lui qual [soleva esser] per addietro. 001 GEN 031 003 E il Signore disse a Giacobbe: Ritornatene al paese de' tuoi, ed al tuo luogo natio, ed io sarò teco. 001 GEN 031 004 E Giacobbe mandò a chiamar Rachele e Lea, a' campi, presso della sua greggia. 001 GEN 031 005 E disse loro: Io veggo che la faccia di vostro padre non [è] inverso me qual [soleva esser] per addietro; e pur l'Iddio di mio padre è stato meco. 001 GEN 031 006 E voi sapete che ho servito a vostro padre di tutto il mio potere. 001 GEN 031 007 Ma egli mi ha ingannato, e m'ha cambiato il mio salario dieci volte; ma Iddio non gli ha permesso di farmi alcun danno. 001 GEN 031 008 Se egli diceva così: Le macchiate saranno il tuo salario, tutta la greggia figliava [parti] macchiati; e se diceva così: Le vergate saranno il tuo salario, tutta la greggia figliava [parti] vergati. 001 GEN 031 009 E Iddio ha tolto il bestiame a vostro padre, e me lo ha dato. 001 GEN 031 010 Ed avvenne [una volta], al tempo che le pecore entrano in calore, che io alzai gli occhi, e vidi in sogno che i becchi ed i montoni che ammontavano le pecore e le capre, [erano] vergati, macchiati e grandinati. 001 GEN 031 011 E l'angelo di Dio mi disse in sogno: Giacobbe. Ed io dissi: Eccomi. 001 GEN 031 012 Ed egli disse: Alza ora gli occhi, e vedi tutti i becchi e i montoni, che ammontano le capre e le pecore, [come son tutti] vergati, macchiati, e grandinati; perciocchè io ho veduto tutto quello che Labano ti fa. 001 GEN 031 013 Io [son] l'Iddio di Betel, dove tu ugnesti [quel] piliere, e dove tu mi facesti [quel] voto; ora levati, e partiti di questo paese, e ritornatene nel tuo natio paese. 001 GEN 031 014 E Rachele e Lea risposero, e dissero: Abbiamo noi più alcuna parte od eredità in casa di nostro padre? 001 GEN 031 015 Non fummo noi da lui reputate straniere, quando egli ci vendette? ed oltre a ciò egli ha tutti mangiati i nostri danari. 001 GEN 031 016 Conciossiachè tutte queste facoltà che Iddio ha tolte a nostro padre, già fosser nostre e de' nostri figliuoli; ora dunque fa' [pur] tutto quello che Iddio ti ha detto. 001 GEN 031 017 E Giacobbe si levò, e mise i suoi figliuoli e le sue mogli in su de' cammelli. 001 GEN 031 018 E ne menò tutto il suo bestiame, e tutte le sue facoltà ch'egli avea acquistate; il bestiame ch'egli avea acquistato in Paddan-aram per venirsene nel paese di Canaan, ad Isacco suo padre. 001 GEN 031 019 Or Labano se n'era andato a tondere le sue pecore; e Rachele rubò gl'idoli di suo padre. 001 GEN 031 020 E Giacobbe si partì furtivamente da Labano, Sirio; perciocchè egli non gliel dichiarò; conciossiachè egli se ne fuggisse. 001 GEN 031 021 Egli adunque se ne fuggì, con tutto quello ch'egli avea; e si levò, e passò il Fiume, e si dirizzò [verso il] monte di Galaad. 001 GEN 031 022 E il terzo giorno [appresso] fu rapportato a Labano, che Giacobbe se n'era fuggito. 001 GEN 031 023 Allora egli prese seco i suoi fratelli, e lo perseguì per sette giornate di cammino; e lo raggiunse al monte di Galaad. 001 GEN 031 024 Ma Iddio venne a Labano, Sirio, in sogno di notte, e gli disse: Guardati che tu non venga a parole con Giacobbe, nè in bene, nè in male. 001 GEN 031 025 Labano adunque raggiunse Giacobbe. E Giacobbe avea tesi i suoi padiglioni in sul monte; e Labano, co' suoi fratelli, tese parimente i suoi nel monte di Galaad. 001 GEN 031 026 E Labano disse a Giacobbe: Che hai tu fatto, partendoti da me furtivamente, e menandone le mie figliuole come prigioni di guerra? 001 GEN 031 027 Perchè ti sei fuggito celatamente, e ti sei furtivamente partito da me, e non me l'hai fatto assapere? ed io ti avrei accommiatato con allegrezza e con canti, con tamburi e con cetere. 001 GEN 031 028 E non mi hai pur permesso di baciare i miei figliuoli e le mie figliuole; ora tu hai stoltamente fatto. 001 GEN 031 029 E' sarebbe in mio potere di farvi del male; ma l'Iddio del padre vostro mi parlò la notte passata, dicendo: Guardati che tu non venga a parole con Giacobbe, nè in bene, nè in male. 001 GEN 031 030 Ora dunque, siitene pure andato, poichè del tutto bramavi la casa di tuo padre; [ma], perchè hai tu rubati i miei dii? 001 GEN 031 031 E Giacobbe rispose, e disse a Labano: [Io me ne son così andato], perchè io avea paura; perciocchè io diceva [che mi conveniva guardar] che talora tu non rapissi le tue figliuole d'appresso a me. 001 GEN 031 032 Colui, appo il quale tu avrai trovati i tuoi dii, non sia lasciato vivere; riconosci, in presenza de' nostri fratelli, se vi è nulla [del tuo] appo me, e prendite[lo]. Or Giacobbe non sapeva che Rachele avesse rubati quegl'iddii. 001 GEN 031 033 Labano adunque entrò nel padiglione di Giacobbe, e nel padiglione di Lea, e nel padiglione delle due serve, e non [li] trovò; ed uscito del padiglione di Lea, entrò nel padiglione di Rachele. 001 GEN 031 034 Ma Rachele avea presi quegl'idoli, e li avea messi dentro l'arnese d'un cammello, e s'era posta a sedere sopra essi; e Labano frugò tutto il padiglione, e non [li] trovò. 001 GEN 031 035 Ed ella disse a suo padre: Non prenda il mio signore sdegno, ch'io non posso levarmi su davanti a te; perciocchè io ho quello che sogliono aver le donne. Egli adunque investigò, ma non trovò quegl'idoli. 001 GEN 031 036 E Giacobbe si adirò, e contese con Labano, e gli parlò, e gli disse: Qual misfatto, o qual peccato ho io commesso, che tu mi abbi così ardentemente perseguito? 001 GEN 031 037 Poichè tu hai frugate tutte le mie masserizie, che hai tu trovato di tutte le masserizie di casa tua? metti[lo] qui davanti a' tuoi e miei fratelli, acciocchè giudichino chi di noi due ha ragione. 001 GEN 031 038 Già [son] vent'anni [ch'io sono stato] teco; le tue pecore e le tue capre non hanno disperduto, ed io non ho mangiati i montoni della tua greggia. 001 GEN 031 039 Io non ti ho portato ciò ch'era lacerato; io l'ho pagato; tu me lo hai ridomandato: [come ancora] se alcuna cosa era stata rubata di giorno o di notte. 001 GEN 031 040 Io mi son portato in maniera che il caldo mi consumava di giorno, e di notte il gelo, e il sonno mi fuggiva dagli occhi. 001 GEN 031 041 Già [son] vent'anni [ch' io sono] in casa tua, io ti ho servito quattordici anni per le tue due figliuole, e sei anni per le tue pecore; e tu mi hai mutato il mio salario dicei volte. 001 GEN 031 042 Se l'Iddio di mio padre, l'Iddio di Abrahamo, e il terrore d'Isacco, non fosse stato meco, certo tu mi avresti ora rimandato voto. Iddio ha veduta la mia afflizione, e la fatica delle mie mani: e [però] la notte passata ne ha data la sentenza. 001 GEN 031 043 Labano rispose a Giacobbe, e gli disse: Queste figliuole [son] mie figliuole, e questi figliuoli [son] miei figliuoli, e queste pecore [son] mie pecore, e tutto quello che tu vedi [è] mio; e che farei io oggi a queste mie figliuole, ovvero a' lor figliuoli che esse hanno partoriti? 001 GEN 031 044 Ora dunque, vieni, facciam patto insieme, tu ed io; e sia [ciò] per testimonianza fra me e te. 001 GEN 031 045 E Giacobbe prese una pietra, e la rizzò [per] un piliere. 001 GEN 031 046 E Giacobbe disse a' suoi fratelli: Raccogliete delle pietre. Ed essi presero delle pietre, e [ne] fecero un mucchio, e mangiarono quivi. 001 GEN 031 047 E Labano chiamò quel mucchio Iegar-sahaduta; e Giacobbe gli pose nome Galed. 001 GEN 031 048 E Labano disse: Questo mucchio [è] oggi testimonio fra me e te; perciò fu nominato Galed: 001 GEN 031 049 ed [anche] Mispa; perciocchè [Labano] disse: Il Signore riguardi fra te e me, quando non ci potremo vedere l'un l'altro. 001 GEN 031 050 Se tu affliggi le mie figliuole, ovvero, se tu prendi altre mogli oltre alle mie figliuole, non un uomo [è testimonio] fra noi; vedi: Iddio [è] testimonio fra me e te. 001 GEN 031 051 Labano, oltre a ciò, disse a Giacobbe: Ecco questo mucchio che io ho ammonticchiato, ed ecco questo piliere fra me e te. 001 GEN 031 052 Questo mucchio [sarà] testimonio, e questo piliere ancora [sarà] testimonio, che nè io non passerò questo mucchio [per andare] a te, nè tu non passerai questo mucchio e questo piliere, [per venire] a me, per male. 001 GEN 031 053 L'Iddio di Abrahamo, e l'Iddio di Nahor, l'Iddio del padre loro, sieno giudici fra noi. Ma Giacobbe giurò per lo terrore d'Isacco, suo padre. 001 GEN 031 054 E Giacobbe sacrificò un sacrificio in su quel monte, e chiamò i suoi fratelli a mangiar del pane. Essi adunque mangiarono del pane, e dimorarono quella notte in su quel monte. 001 GEN 031 055 E la mattina, Labano si levò a buon'ora, e baciò le sue figliuole, e i suoi figliuoli, e li benedisse. Poi se ne andò, e ritornò al suo luogo. 001 GEN 032 001 E GIACOBBE andò al suo cammino; ed egli scontrò degli Angeli di Dio. 001 GEN 032 002 E come Giacobbe li vide, disse: Quest'[è] un campo di Dio: perciò pose nome a quel luogo Mahanaim. 001 GEN 032 003 E Giacobbe mandò davanti a sè dei messi ad Esaù, suo fratello, nel paese di Seir, territorio di Edom. 001 GEN 032 004 E diede loro quest'ordine: Dite così ad Esaù, mio signore: Così ha detto il tuo servitore Giacobbe: Io sono stato forestiere appo Labano, e [vi] son dimorato infino ad ora. 001 GEN 032 005 Ed ho buoi, ed asini, e pecore, e servi, e serve; e mando significando[lo] al mio signore, per ritrovar grazia appo te. 001 GEN 032 006 E i messi se ne ritornarono a Giacobbe, e gli dissero: Noi siamo andati ad Esaù, tuo fratello; ed egli altresì ti viene incontro, [menando] seco quattrocent'uomini. 001 GEN 032 007 E Giacobbe temette grandemente, e fu angosciato; e spartì la gente ch'[era] seco, e le gregge, e gli armenti, e i cammelli in due schiere. 001 GEN 032 008 E disse: Se Esaù viene ad una delle schiere, e la percuote, l'altra scamperà. 001 GEN 032 009 Poi Giacobbe disse: O Dio di Abrahamo, mio padre, e Dio [parimente] d'Isacco, mio padre; o Signore, che mi dicesti: Ritorna al tuo paese, ed al tuo luogo natio, ed io ti farò del bene, 001 GEN 032 010 io son piccolo appo tutte le benignità, e tutta la lealtà che tu hai usata inverso il tuo servitore; perciocchè io passai questo Giordano col mio bastone [solo], ed ora son divenuto due schiere. 001 GEN 032 011 Liberami, ti prego, dalle mani del mio fratello, dalle mani di Esaù; perciocchè io temo di lui, che talora egli non venga, e mi percuota, madre e figliuoli insieme. 001 GEN 032 012 E pur tu hai detto: Per certo io ti farò del bene, e farò che la tua progenie sarà come la rena del mare, la qual non si può annoverare per la [sua] moltitudine. 001 GEN 032 013 Ed egli dimorò quivi quella notte; e prese di ciò che gli venne in mano [per farne] un presente ad Esaù, suo fratello; 001 GEN 032 014 [cioè] dugento capre, e venti becchi; dugento pecore, e venti montoni; 001 GEN 032 015 trenta cammelle allattanti, insieme co' lor figli; quaranta vacche, e dieci giovenchi; venti asine, e dieci puledri d'asini. 001 GEN 032 016 E diede ciascuna greggia da parte in mano ai suoi servitori; e disse loro: Passate davanti a me, e fate che vi sia alquanto spazio fra una greggia e l'altra. 001 GEN 032 017 E diede quest'ordine al primo: Quando Esaù, mio fratello, ti scontrerà, e ti domanderà: Di cui [sei] tu? e dove vai? e di cui [son] questi [animali che vanno] davanti a te? 001 GEN 032 018 di': Io [son] del tuo servitore Giacobbe; quest'[è] un presente mandato al mio signore Esaù; ed ecco, egli stesso [viene] dietro a noi. 001 GEN 032 019 E diede [lo stesso] ordine al secondo, ed al terzo, ed a tutti que' servitori che andavano dietro a quelle gregge; dicendo: Parlate ad Esaù in questa maniera, quando voi lo troverete. 001 GEN 032 020 E dite[gli] ancora: Ecco il tuo servitore Giacobbe dietro a noi. Perciocchè egli diceva: Io lo placherò col presente che va davanti a me; e poi potrò veder la sua faccia; forse mi farà egli buona accoglienza. 001 GEN 032 021 Quel presente adunque passò davanti a lui; ed egli dimorò quella notte nel campo. 001 GEN 032 022 Ed egli si levò di notte, e prese le sue due mogli, e le sue due serve, e i suoi undici figliuoli; e passò il guado di Iabboc. 001 GEN 032 023 E, dopo che li ebbe presi, ed ebbe loro fatto passare il torrente, fece passare tutto il [rimanente delle] cose sue. 001 GEN 032 024 E Giacobbe restò solo; ed un uomo lottò con lui fino all'apparir dell'alba. 001 GEN 032 025 Ed esso, veggendo che non lo potea vincere, gli toccò la giuntura della coscia; e la giuntura della coscia di Giacobbe fu smossa, mentre [quell'uomo] lottava con lui. 001 GEN 032 026 E [quell'uomo] gli disse: Lasciami andare; perciocchè già spunta l'alba. E [Giacobbe gli] disse: Io non ti lascerò andare, che tu non mi abbi benedetto. 001 GEN 032 027 E quell'uomo gli disse: Quale [è] il tuo nome? 001 GEN 032 028 Ed egli disse: Giacobbe. E [quell'uomo gli] disse: Tu non sarai più chiamato Giacobbe, anzi Israele; conciossiachè tu sii stato prode e valente con Dio e con gli uomini, ed abbi vinto. 001 GEN 032 029 E Giacobbe [lo] domandò, e gli disse: Deh! dichiarami il tuo nome. Ed egli disse: Perchè domandi del mio nome? 001 GEN 032 030 E quivi lo benedisse. E Giacobbe pose nome a quel luogo Peniel; perciocchè [disse: ] Io ho veduto Iddio a faccia a faccia; e pur la vita mi è stata salvata. 001 GEN 032 031 E il sole gli si levò come fu passato Peniel; ed egli zoppicava della coscia. 001 GEN 032 032 Perciò i figliuoli d'Israele non mangiano fino ad oggi del muscolo della commessura dell'anca ch'[è] sopra la giuntura della coscia; perciocchè [quell'uomo] toccò la giuntura della coscia di Giacobbe, al muscolo della commessura dell'anca. 001 GEN 033 001 POI Giacobbe alzò gli occi, e riguardò; ed ecco Esaù veniva, [menando] seco quattrocent'uomini. Ed egli spartì i fanciulli [in tre schiere], sotto Lea, sotto Rachele, e sotto le due serve. 001 GEN 033 002 E mise le serve e i lor figliuoli davanti; e Lea e i suoi figliuoli appresso; e Rachele e Giuseppe gli ultimi. 001 GEN 033 003 Ed egli passò davanti a loro, e s'inchinò sette volte a terra, finchè fu presso al suo fratello. 001 GEN 033 004 Ed Esaù gli corse incontro, e l'abbracciò, e gli si gittò al collo, e lo baciò; ed [amendue] piansero. 001 GEN 033 005 Ed [Esaù] alzò gli occhi, e vide quelle donne e que' fanciulli, e disse: Che ti [son] costoro? E Giacobbe disse: [Sono] i fanciulli che Iddio ha donati al tuo servitore. 001 GEN 033 006 E le serve si accostarono, coi loro figliuoli, e s'inchinarono. 001 GEN 033 007 Poi Lea si accostò, co' suoi figliuoli, e s'inchinarono. Poi si accostò Giuseppe e Rachele, e si inchinarono. 001 GEN 033 008 Ed [Esaù] disse [a Giacobbe: ] Che vuoi far di tutta quell'oste che io ho scontrata? Ed egli disse: [Io l'ho mandata] per trovar grazia appo il mio signore. 001 GEN 033 009 Ed Esaù disse: Io ne ho assai, fratel mio; tienti per te ciò ch' [è] tuo. 001 GEN 033 010 Ma Giacobbe disse: Deh! no; se ora io ho trovato grazia appo te, prendi dalla mia mano il mio presente; conciossiachè per ciò io abbia veduta la tua faccia, [il che mi è stato] come se avessi veduta la faccia di Dio; e tu mi hai gradito. 001 GEN 033 011 Deh! prendi il mio presente che ti è stato condotto; perciocchè Iddio mi è stato liberal donatore, ed io ho di tutto. E gli fece forza, sì ch'egli lo prese. 001 GEN 033 012 Poi [Esaù] disse: Partiamoci, ed andiamocene; ed io ti accompagnerò. 001 GEN 033 013 Ma [Giacobbe] gli disse: Ben riconosce il mio signore che questi fanciulli [son] teneri; ed io ho le mie pecore e le mie vacche pregne; e se sono spinte innanzi pure un giorno, tutta la greggia morrà. 001 GEN 033 014 Deh! passi il mio signore davanti al suo servitore, ed io mi condurrò pian piano, al passo di questo bestiame ch'[è] davanti a me, e di questi fanciulli, finchè io arrivi al mio signore in Seir. 001 GEN 033 015 Ed Esaù disse: Deh! lascia che io faccia restar teco della gente ch'[è] meco. Ma [Giacobbe] disse: Perchè questo? [lascia che] io ottenga [questa] grazia dal mio signore. 001 GEN 033 016 Esaù adunque in quel dì se ne ritornò verso Seir, per lo suo cammino. 001 GEN 033 017 E Giacobbe partì, e venne in Succot, e si edificò una casa, e fece delle capanne per lo suo bestiame; perciò pose nome a quel luogo Succot. 001 GEN 033 018 Poi Giacobbe arrivò sano e salvo nella città di Sichem, nel paese di Canaan, tornando di Paddan-aram; e tese i suoi padiglioni davanti alla città. 001 GEN 033 019 E comperò da' figliuoli d'Hemor, padre di Sichem, per cento pezze di moneta, la parte del campo, ove avea tesi i suoi padiglioni. 001 GEN 033 020 E rizzò un altare, e lo nominò Iddio, l'Iddio d'Israele. 001 GEN 034 001 OR Dina, figliuola di Lea, la quale ella avea partorita a Giacobbe, uscì fuori, per veder le donne del paese. 001 GEN 034 002 E Sichem, figliuolo d'Hemor, Hivveo, principe del paese, vedutala, la rapì, e si giacque con lei, e la sforzò. 001 GEN 034 003 E l'animo suo si apprese a Dina, figliuola di Giacobbe; ed amò quella giovane, e la racconsolò. 001 GEN 034 004 Poi disse ad Hemor, suo padre: Prendimi questa giovane per moglie. 001 GEN 034 005 E Giacobbe intese che [Sichem] avea contaminata Dina, sua figliuola; ed essendo i suoi figliuoli a' campi col suo bestiame, Giacobbe si tacque finchè fosser venuti. 001 GEN 034 006 Ed Hemor, padre di Sichem, venne a Giacobbe, per parlar[ne] con lui. 001 GEN 034 007 E quando i figliuoli di Giacobbe ebbero inteso [il fatto], se ne vennero da' campi; e quegli uomini furono addolorati, e gravemente adirati, che [colui] avesse commessa villania in Israele, giacendosi con la figliuola di Giacobbe; il che non si conveniva fare. 001 GEN 034 008 Ed Hemor parlò con loro, dicendo: Sichem, mio figliuolo, ha posto il suo amore alla figliuola [di casa] vostra; deh! dategliela per moglie. 001 GEN 034 009 Ed imparentatevi con noi; dateci le vostre figliuole, e prendetevi le nostre. 001 GEN 034 010 Ed abitate con noi; e il paese sarà a vostro comando; dimorate[vi], e trafficatevi, ed acquistate delle possessioni in esso. 001 GEN 034 011 Sichem ancora disse al padre ed a' fratelli di essa: [Lasciate] che io trovi grazia appo voi; ed io darò ciò che mi direte. 001 GEN 034 012 Imponetemi pur gran dote e presenti, ed io li darò, secondo che mi direte; e datemi la fanciulla per moglie. 001 GEN 034 013 E i figliuoli di Giacobbe risposero a Sichem, e ad Hemor suo padre, con inganno, e [lo] trattennero con parole; perciocchè egli avea contaminata Dina, lor sorella. 001 GEN 034 014 E disser loro: Noi non possiam far questa cosa, di dar la nostra sorella ad un uomo incirconciso; perciocchè il prepuzio ci [è] cosa vituperosa. 001 GEN 034 015 Ma pur vi compiaceremo con questo, che voi siate come noi, circoncidendosi ogni maschio d'infra voi. 001 GEN 034 016 Allora noi vi daremo le nostre figliuole, e ci prenderemo le vostre, ed abiteremo con voi, e diventeremo uno stesso popolo. 001 GEN 034 017 Ma se voi non ci acconsentite di circoncide[rvi], noi prenderemo la nostra fanciulla, e ce ne andremo. 001 GEN 034 018 E le lor parole piacquero ad Hemor, ed a Sichem figliuolo d'Hemor. 001 GEN 034 019 E quel giovane non indugiò il far questa cosa; perciocchè egli portava affezione alla figliuola di Giacobbe; ed egli era il più onorato di tutta la casa di suo padre. 001 GEN 034 020 Ed Hemor, e Sichem suo figliuolo, vennero alla porta della città, e parlarono agli uomini della lor città, dicendo: 001 GEN 034 021 Questi uomini vivono pacificamente con noi, e dimoreranno nel paese, e vi trafficheranno; ed ecco il paese [è] ampio [assai] per loro; [e] noi ci prenderemo le lor figliuole per mogli, e daremo loro le nostre. 001 GEN 034 022 Ma pure a questi patti ci compiaceranno di abitar con noi, per diventare uno stesso popolo, che ogni maschio d'infra noi sia circonciso, siccome essi [son] circoncisi. 001 GEN 034 023 Il lor bestiame, e le lor facoltà, e tutte le lor bestie non [saranno] elle nostre? compiacciamo pur loro, ed essi abiteranno con noi. 001 GEN 034 024 E tutti quelli che uscivano per la porta della lor città, acconsentirono loro; e ogni maschio d'infra tutti quelli che uscivano per la porta della lor città, fu circonciso. 001 GEN 034 025 E al terzo giorno, mentre essi erano in dolore, due figliuoli di Giacobbe, Simeone e Levi fratelli di Dina, presa ciascuno la sua spada, assalirono a man salva la città, ed uccisero tutti i maschi. 001 GEN 034 026 Uccisero ancora Hemor e Sichem suo figliuolo, [mettendoli] a fil di spada; e presero Dina della casa di Sichem, e se ne uscirono. 001 GEN 034 027 Dopo che coloro furono uccisi, sopraggiunsero i figliuoli di Giacobbe, e predarono la città; perciocchè la lor sorella era stata contaminata. 001 GEN 034 028 E presero le lor gregge, e i loro armenti, e i loro asini, e ciò ch'[era] nella città e per li campi. 001 GEN 034 029 Così predarono tutte le facoltà de' Sichemiti, e tutto ciò ch' [era] nelle case, e menarono prigioni i lor piccoli figliuoli e le lor mogli. 001 GEN 034 030 E Giacobbe disse a Simeone ed a Levi: Voi mi avete messo in [gran] turbamento, rendendomi abbominevole agli abitanti di questo paese, a' Cananei, ed a' Ferezei; laonde, [avendo] io poca gente, essi si rauneranno contro a me, e mi percoteranno; e sarò distrutto io e la mia famiglia. 001 GEN 034 031 Ed essi dissero: Avrebbe egli fatto della nostra sorella come d'una meretrice? 001 GEN 035 001 E IDDIO disse a Giacobbe: Levati, vattene in Betel, e dimora quivi, e fa' un altare all'Iddio che ti apparve quando tu fuggivi per tema di Esaù, tuo fratello. 001 GEN 035 002 E Giacobbe disse alla sua famiglia, ed a tutti coloro ch'[erano] con lui: Togliete via gl'iddii stranieri che [son] fra voi, e purificatevi, e cambiatevi i vestimenti. 001 GEN 035 003 E noi ci leveremo, ed andremo in Betel; ed io farò quivi un altare all'Iddio che mi ha risposto al giorno della mia angoscia, ed è stato meco per lo viaggio che io ho fatto. 001 GEN 035 004 Ed essi diedero a Giacobbe tutti gl'iddii degli stranieri, ch' [erano] nelle lor mani, e i monili che [aveano] agli orecchi; e Giacobbe il nascose sotto la quercia, ch'[è] vicina a Sichem. 001 GEN 035 005 Poi si partirono. E il terror di Dio fu sopra le città ch' [erano] d'intorno a loro; laonde non perseguirono i figliuoli di Giacobbe. 001 GEN 035 006 E Giacobbe, con tutta la gente ch'[era] con lui, giunse a Luz, ch'[è] nel paese di Canaan, la quale [è] Betel. 001 GEN 035 007 Ed edificò quivi un altare, e nominò quel luogo: L'Iddio di Betel; perciocchè quivi gli apparve Iddio, quando egli si fuggiva per tema del suo fratello. 001 GEN 035 008 E Debora, balia di Rebecca, morì, e fu seppellita al disotto di Betel, sotto una quercia, la quale [Giacobbe] nominò: Quercia di pianto. 001 GEN 035 009 E Iddio apparve ancora a Giacobbe, quando egli veniva di Paddan-aram, e lo benedisse. 001 GEN 035 010 E Iddio gli disse: Il tuo nome [è] Giacobbe: tu non sarai più nominato Giacobbe, anzi il tuo nome [sarà] Israele; e gli pose nome Israele. 001 GEN 035 011 Oltre a ciò Iddio gli disse: Io [son] l'Iddio Onnipotente; cresci e moltiplica; una nazione, anzi una raunanza di nazioni, verrà da te, e re usciranno da' tuoi lombi. 001 GEN 035 012 Ed io donerò a te, ed alla tua progenie dopo te, il paese che io diedi ad Abrahamo e ad Isacco. 001 GEN 035 013 Poi Iddio risalì d'appresso a lui, nel luogo stesso dove egli avea parlato con lui. 001 GEN 035 014 E Giacobbe rizzò un piliere di pietra nel luogo ove [Iddio] avea parlato con lui; e versò sopra esso una offerta da spandere, e vi sparse su dell'olio. 001 GEN 035 015 Giacobbe adunque pose nome Betel a quel luogo, dove Iddio avea parlato con lui. 001 GEN 035 016 Poi [Giacobbe, co' suoi], partì di Betel; e, restandovi ancora alquanto spazio di paese per arrivare in Efrata, Rachele partorì, ed ebbe un duro parto. 001 GEN 035 017 E, mentre penava a partorire, la levatrice le disse: Non temere; perciocchè eccoti ancora un figliuolo. 001 GEN 035 018 E, come l'anima sua si partiva (perciocchè ella morì), ella pose nome a quel figliuolo: Ben-oni; ma suo padre lo nominò Beniamino. 001 GEN 035 019 E Rachele morì, e fu seppellita nella via d'Efrata, ch'[è] Bet-lehem. 001 GEN 035 020 E Giacobbe rizzò una pila sopra la sepoltura di essa. Quest' [è] la pila della sepoltura di Rachele, [che dura] infino al dì d'oggi. 001 GEN 035 021 E Israele si partì, e tese i suoi padiglioni di là da Migdal-eder. 001 GEN 035 022 Ed avvenne, mentre Israele abitava in quel paese, che Ruben andò, e si giacque con Bilha, concubina di suo padre; e Israele lo intese. Or i figliuoli di Giacobbe furono dodici. 001 GEN 035 023 I figliuoli di Lea [furono] Ruben, primogenito di Giacobbe, e Simeone e Levi, e Giuda, ed Issacar, e Zabulon. 001 GEN 035 024 E i figliuoli di Rachele [furono] Giuseppe e Beniamino. 001 GEN 035 025 E i figliuoli di Bilha, serva di Rachele, [furono] Dan e Neftali. 001 GEN 035 026 E i figliuoli di Zilpa, serva di Lea, [furono] Gad ed Aser. Questi [sono] i figliuoli di Giacobbe, i quali gli nacquero in Paddan-aram. 001 GEN 035 027 E Giacobbe arrivò ad Isacco, suo padre, [in] Mamre, [nel]la città di Arba, ch'[è] Hebron, ove Abrahamo ed Isacco erano dimorati. 001 GEN 035 028 Or il tempo [della vita] d'Isacco fu di centottant'anni. 001 GEN 035 029 Poi Isacco trapassò, e morì, e fu raccolto a' suoi popoli, vecchio e sazio di giorni. Ed Esaù e Giacobbe, suoi figliuoli, lo seppellirono. 001 GEN 036 001 OR queste [sono] le generazioni di Esaù, che [è] Edom. 001 GEN 036 002 Esaù prese le sue mogli d'infra le figliuole de' Cananei; Ada, figliuola di Elon Hitteo; ed Oholibama, figliuola di Ana, e figliuola di Sibon Hivveo; 001 GEN 036 003 e Basemat, figliuola d'Ismaele, sorella di Nebaiot. 001 GEN 036 004 E Ada partorì ad Esaù Elifaz; e Basemat partorì Reuel. 001 GEN 036 005 Ed Oholibama partorì Ieus, e Ialam, e Cora. Questi [sono] i figliuoli di Esaù, che gli nacquero nel paese di Canaan. 001 GEN 036 006 Ed Esaù prese le sue mogli, ed i suoi figliuoli, e le sue figliuole, e tutte le persone di casa sua, e le sue gregge, e tutte le sue bestie, e tutte le sue facoltà, che egli avea acquistate nel paese di Canaan; ed andò nel paese, lungi da Giacobbe, suo fratello. 001 GEN 036 007 Perciocchè le lor facoltà erano troppo grandi, per poter dimorare insieme; e il paese, nel quale abitavano come forestieri, non li poteva comportare per cagion de' lor bestiami. 001 GEN 036 008 Ed Esaù abitò nella montagna di Seir. Esaù [è] Edom. 001 GEN 036 009 E queste [sono] le generazioni di Esaù, padre degl'Idumei, nella montagna di Seir. 001 GEN 036 010 Questi [sono] i nomi de' figliuoli di Esaù: Elifaz, figliuolo di Ada, moglie di Esaù; e Reuel, figliuolo di Basemat, moglie di Esaù. 001 GEN 036 011 E i figliuoli di Elifaz furono Teman, Omar, Sefo, Gatam, e Chenaz. 001 GEN 036 012 E Timna fu concubina d'Elifaz, figliuolo di Esaù, e gli partorì Amalec. Questi [furono] i figliuoli di Ada moglie di Esaù. 001 GEN 036 013 E questi [furono] i figliuoli di Reuel: Nahat, e Zera, e Samma, e Mizza. Questi furono i figliuoli di Basemat, moglie di Esaù. 001 GEN 036 014 E questi furono i figliuoli d'Oholibama figliuola di Ana, figliuola di Sibon, moglie di Esaù. Ella partorì ad Esaù Ieus, Ialam e Cora. 001 GEN 036 015 Questi [sono] i duchi de' figliuoli di Esaù: de' figliuoli di Elifaz, primogenito di Esaù, il duca Teman, il duca Omar, il duca Sefo, il duca Chenaz; 001 GEN 036 016 il duca Cora, il duca Gatam, il duca Amalec. Questi [furono] i duchi [della linea] di Elifaz, nel paese degl'Idumei. Essi [furono] dei figliuoli di Ada. 001 GEN 036 017 E questi [furono i duchi de'] figliuoli di Reuel, figliuolo di Esaù: il duca Nahat, il duca Zera, il duca Samma, il duca Mizza. Questi [furono] i duchi [della linea] di Reuel, nel paese degl'Idumei. Questi [furono] de' figliuoli di Basemat, moglie di Esaù. 001 GEN 036 018 E questi [furono] de' figliuoli di Oholibama, moglie di Esaù: il duca Ieus, il duca Ialam, il duca Cora. Questi [furono] i duchi de' figliuoli di Oholibama, figliuola di Ana, moglie di Esaù. 001 GEN 036 019 Questi [furono] i figliuoli di Esaù, che [è] Edom; e questi [furono] i duchi [d'infra] loro. 001 GEN 036 020 Questi [furono] i figliuoli di Seir Horeo, i quali abitavano in quel paese [cioè: ] Lotan, e Sobal, e Sibon, ed Ana; e Dison, ed Eser, e Disan. 001 GEN 036 021 Questi [furono] i duchi degli Horei, figliuoli di Seir, nel paese degl'Idumei. 001 GEN 036 022 E i figliuoli di Lotan furono Hori, ed Hemam; e la sorella di Lotan [fu] Timna. 001 GEN 036 023 E questi [furono] i figliuoli di Sobal, [cioè: ] Alvan, e Manahat, ed Ebal, e Sefo, ed Onam. 001 GEN 036 024 E questi [furono] i figliuoli di Sibon: Aia, ed Ana. [Questo] Ana [fu] colui che trovò le acque calde nel deserto, mentre pasturava gli asini di Sibon, suo padre. 001 GEN 036 025 E questi [furono] i figliuoli di Ana: Dison, ed Oholibama, figliuola di Ana. 001 GEN 036 026 E questi [furono] i figliuoli di Dison: Hemdan, ed Esban, ed Itran, e Cheran. 001 GEN 036 027 Questi [furono] i figliuoli di Eser, [cioè: ] Bilhan, e Zaavan, ed Aran. 001 GEN 036 028 Questi [furono] i figliuoli di Dison, [cioè: ] Us, ed Aran. 001 GEN 036 029 Questi [furono] i duchi degli Horei: il duca Lotan, il duca Sobal, il duca Sibon, il duca Ana; 001 GEN 036 030 il duca Dison, il duca Eser, il duca Disan. Questi [furono] i duchi degli Horei, secondo [il numero de'] lor duchi nel paese di Seir. 001 GEN 036 031 E questi [furono] i re, che regnarono nel paese d'Idumea, avanti che re [alcuno] regnasse sopra i figliuoli d'Israele. 001 GEN 036 032 Bela, figliuolo di Beor, regnò in Idumea; e il nome della sua città [era] Dinhaba. 001 GEN 036 033 E, morto Bela, Iobab, figliuolo di Zera, da Bosra, regnò in luogo suo. 001 GEN 036 034 E, morto Iobab, Husam, del paese de' Temaniti, regnò in luogo suo. 001 GEN 036 035 E, morto Husam, Hadad, figliuolo di Bedad, il qual percosse i Madianiti nel territorio di Moab, regnò in luogo suo; e il nome della sua città [era] Avit. 001 GEN 036 036 E, morto Hadad, Samla, da Masreca, regnò in luogo suo. 001 GEN 036 037 E, morto Samla, Saul, da Rehobot del Fiume, regnò in luogo suo. 001 GEN 036 038 E, morto Saul, Baal-hanan, figliuolo di Acbor, regnò in luogo suo. 001 GEN 036 039 E, morto Baal-hanan, figliuolo di Acbor, Hadar regnò in luogo suo; il nome della cui città [era] Pau e il nome della sua moglie [era] Mehetabeel, figliuola di Matred, figliuola di Mezahab. 001 GEN 036 040 E questi [sono] i nomi de' duchi di Esaù, per le lor famiglie, secondo i lor luoghi, [nominati] de' loro nomi: il duca Timna, il duca Alva, il duca Ietet; 001 GEN 036 041 il duca Oholibama, il duca Ela, il duca Pinon; 001 GEN 036 042 il duca Chenaz, il duca Teman, il duca Mibsar; 001 GEN 036 043 il duca Magdiel, e il duca Iram. Questi [furono] i duchi degl'Idumei, [spartiti] secondo le loro abitazioni, nel paese della lor possessione. Così Esaù [fu] padre degl'Idumei. 001 GEN 037 001 OR Giacobbe abitò nel paese dove suo padre era andato peregrinando, nel paese di Canaan. 001 GEN 037 002 E le generazioni di Giacobbe [furono] quelle. Giuseppe, essendo giovane, d'età di diciassette anni, pasturava le gregge, coi suoi fratelli, co' figliuoli di Bilha, e coi figliluoli di Zilpa, mogli di suo padre. Ed egli rapportava al padre loro la mala fama che andava attorno di loro. 001 GEN 037 003 Or Israele amava Giuseppe più che tutti gli altri suoi figliuoli; perciocchè gli era nato nella sua vecchiezza, e gli fece una giubba vergata. 001 GEN 037 004 E i suoi fratelli, veggendo che il padre loro l'amava più che tutti i suoi fratelli, l'odiavano, e non potevano parlar con lui in pace. 001 GEN 037 005 E Giuseppe sognò un sogno, ed egli lo [raccontò] a' suoi fratelli; ed essi l'odiarono vie maggiormente. 001 GEN 037 006 Egli adunque disse loro: Deh! udite questo sogno che io ho sognato. 001 GEN 037 007 Ecco, noi legavamo i covoni in mezzo di un campo; ed ecco, il mio covone si levò su, ed anche si tenne ritto; ed ecco, i vostri covoni furon d'intorno al mio covone, e gli s'inchinarono. 001 GEN 037 008 E i suoi fratelli gli dissero: Regneresti tu pur sopra noi? signoreggeresti tu pur sopra noi? Essi adunque l'odiarono vie maggiormente per i suoi sogni, e per le sue parole. 001 GEN 037 009 Ed egli sognò ancora un altro sogno, e lo raccontò a' suoi fratelli, dicendo: Ecco, io ho sognato ancora un sogno: ed ecco, il sole, e la luna, ed undici stelle, mi s'inchinavano. 001 GEN 037 010 Ed egli lo raccontò a suo padre, e a' suoi fratelli. E suo padre lo sgridò, e gli disse: Quale [è] questo sogno che tu hai sognato? avremo noi, io, e tua madre, e i tuoi fratelli, pure a venire ad inchinarci a te a terra? 001 GEN 037 011 E i suoi fratelli gli portavano invidia; ma suo padre riserbava [appo sè] queste parole. 001 GEN 037 012 Or i suoi fratelli andarono a pasturar le gregge del padre loro in Sichem. 001 GEN 037 013 Ed Israele disse a Giuseppe: I tuoi fratelli non pasturano essi in Sichem? Vieni, ed io ti manderò a loro. Ed egli disse: Eccomi. 001 GEN 037 014 Ed esso gli disse: Or va', e vedi se i tuoi fratelli, e le gregge, stanno bene, e rapportamelo. Così lo mandò dalla valle di Hebron; ed egli venne in Sichem. 001 GEN 037 015 Ed un uomo lo trovò ch'egli andava errando per li campi; e quell'uomo lo domandò, e gli disse: Che cerchi? 001 GEN 037 016 Ed egli disse: Io cerco i miei fratelli; deh! insegnami dove essi pasturano. 001 GEN 037 017 E quell'uomo [gli] disse: Essi son partiti di qui; perciocchè io li udii che dicevano: Andamocene in Dotain. Giuseppe adunque andò dietro a' suoi fratelli, e li trovò in Dotain. 001 GEN 037 018 Ed essi lo videro da lungi; ed avanti che si appressasse a loro, macchinarono contro a lui, per ucciderlo. 001 GEN 037 019 E dissero l'uno all'altro: Ecco cotesto sognatore viene. 001 GEN 037 020 Ora dunque venite, ed uccidiamolo; e poi gittiamolo in una di queste fosse; e noi diremo che una mala bestia l'ha divorato; e vedremo che diverranno i suoi sogni. 001 GEN 037 021 Ma Ruben, udendo questo, lo riscosse dalle lor mani, e disse: Non percotiamolo a morte. 001 GEN 037 022 Ruben ancora disse loro: Non ispandete il sangue; gittatelo in quella fossa ch'[è] nel deserto, ma non gli mettete la mano addosso; per riscuoterlo dalle lor mani [e] per rimenarlo a suo padre. 001 GEN 037 023 E, quando Giuseppe fu venuto a' suoi fratelli, essi lo spogliarono della sua giubba, di quella giubba vergata ch'egli [avea] indosso. 001 GEN 037 024 Poi lo presero, e lo gittarono in quella fossa: or la fossa [era] vota, [e] non [vi era] acqua alcuna dentro. 001 GEN 037 025 Poi si assettarono per prender cibo, ed alzarono gli occhi, e videro una carovana d'Ismaeliti che veniva di Galaad, i cui cammelli erano carichi di cose preziose, di balsamo e di mirra; ed essi andavano per portar [quelle cose] in Egitto. 001 GEN 037 026 E Giuda disse a' suoi fratelli: Che guadagno faremo, quando avremo ucciso il nostro fratello, ed avremo occultato il suo sangue? 001 GEN 037 027 Venite, vendiamolo a costesti Ismaeliti, e non mettiamogli la mano addosso; perciocchè egli [è] nostro fratello, nostra carne. E i suoi fratelli [gli] acconsentirono. 001 GEN 037 028 E come que' mercatanti Madianiti passavano, essi trassero e fecero salir Giuseppe fuor di quella fossa, e per venti [sicli] d'argento lo vendettero a quegl'Ismaeliti; ed essi lo menarono in Egitto. 001 GEN 037 029 Or Ruben tornò alla fossa, ed ecco, Giuseppe non v'[era] più; ed egli stracciò i suoi vestimenti. 001 GEN 037 030 E tornò a' suoi fratelli, e disse: Il fanciullo non si trova; ed io, dove andrò io? 001 GEN 037 031 Ed essi presero la giubba di Giuseppe; e scannarono un becco, e tinsero quella col sangue. 001 GEN 037 032 E mandarono a portar quella giubba vergata al padre loro, ed a dirgli: Noi abbiam trovata questa [giubba: ] riconosci ora se [è] la giubba del tuo figliuolo, o no. 001 GEN 037 033 Ed egli la riconobbe, e disse: [Questa è] la giubba del mio figliuolo; una mala bestia l'ha divorato; Giuseppe per certo [è] stato lacerato. 001 GEN 037 034 E Giacobbe stracciò i suoi vestimenti, e si mise un sacco sopra i lombi, e fece cordoglio del suo figliuolo per molti giorni. 001 GEN 037 035 E tutti i suoi figliuoli, e tutte le sue figliuole, si levarono per consolarlo; ma egli rifiutò di esser consolato, e disse: Certo io scenderò con cordoglio al mio figliuolo nel sepolcro. E suo padre lo pianse. 001 GEN 037 036 E que' Madianiti, [menato Giuseppe] in Egitto, lo vendettero a Potifarre, Eunuco di Faraone, Capitan delle guardie. 001 GEN 038 001 OR avvenne in quel tempo, che Giuda discese d'appresso a' suoi fratelli, e si ridusse ad albergare in casa di un uomo Adullamita, il cui nome [era] Hira. 001 GEN 038 002 E Giuda vide quivi una figliuola di un uomo Cananeo, il nome del quale [era] Sua; ed egli la prese [per moglie], ed entrò da lei. 001 GEN 038 003 Ed ella concepette e partorì un figliuolo, al quale [Giuda] pose nome Er. 001 GEN 038 004 Poi ella concepette ancora, e partorì un figliuolo, e gli pose nome Onan. 001 GEN 038 005 Ed ella partorì ancora un figliuolo, e gli pose nome Sela; or [Giuda era] in Chezib, quando ella lo partorì. 001 GEN 038 006 E Giuda prese una moglie ad Er, suo primogenito, il cui nome [era] Tamar. 001 GEN 038 007 Ma Er, primogenito di Giuda, dispiacque al Signore, e il Signore lo fece morire. 001 GEN 038 008 E Giuda disse ad Onon: Entra dalla moglie del tuo fratello, e sposala per ragion di consanguinità, e suscita progenie al tuo fratello. 001 GEN 038 009 Ma Onan, sapendo che quella progenie non sarebbe sua, quando entrava dalla moglie del suo fratelo, si corrompeva in terra, per non dar progenie al suo fratello. 001 GEN 038 010 E ciò ch'egli faceva dispiacque al Signore; ed egli fece morire ancora lui. 001 GEN 038 011 E Giuda disse a Tamar, sua nuora: Stattene vedova in casa di tuo padre, finchè Sela, mio figliuolo, sia divenuto grande; perciocchè egli diceva: [E' si convien provvedere] che costui ancora non muoia, come i suoi fratelli. Tamar adunque se ne andò, e dimorò in casa di suo padre. 001 GEN 038 012 E, dopo molti giorni, morì la figliuola di Sua, moglie di Giuda; e, dopo che Giuda si fu consolato, salì in Timna, con Hira Adullamita, suo famigliare amico, a' tonditori delle sue pecore. 001 GEN 038 013 Ed e' fu rapportato a Tamar, e detto: Ecco, il tuo suocero sale in Timna, per tonder le sue pecore. 001 GEN 038 014 Allora ella si levò d'addosso gli abiti suoi vedovili, e si coperse di un velo, e se ne turò il viso, e si pose a sedere alla porta di Enaim, ch'[è] in sulla strada, [traendo] verso Timna; perciocchè vedeva che Sela era divenuto grande, e pure ella non gli era data per moglie. 001 GEN 038 015 E Giuda la vide, e stimò lei essere una meretrice; conciossiachè ella avesse coperto il viso. 001 GEN 038 016 E, stornatosi verso lei in su la via, le disse: Deh! permetti che io entri da te (perciocchè egli non sapeva ch'ella [fosse] sua nuora). Ed ella gli disse: Che mi darai, perchè tu entri da me? 001 GEN 038 017 Ed egli [le] disse: Io ti manderò un capretto della greggia. Ed ella disse: Mi darai tu un pegno, finchè tu me l'abbi mandato? 001 GEN 038 018 Ed egli disse: Qual pegno ti darò io? Ed ella disse: Il tuo suggello, e la tua benda, e il tuo bastone che tu hai in mano. Ed egli le diede [quelle cose], ed entrò da lei, ed ella concepette di lui. 001 GEN 038 019 Poi si levò, e se ne andò, e si levò d'addosso il suo velo, e si rivestì i suoi abiti vedovili. 001 GEN 038 020 E Giuda mandò il capretto per le mani di quell'Adullamita, suo famigliare amico, per ritrarre il pegno da quella donna; ma egli non la trovò. 001 GEN 038 021 E [ne] domandò gli uomini del luogo dove era stata, dicendo: Dove [è] quella meretrice [ch'era] alla porta di Enaim in sulla strada? Ed essi risposero: Qui non è stata alcuna meretrice. 001 GEN 038 022 Ed egli se ne ritornò a Giuda, e gli disse: Io non ho trovata colei; ed anche gli uomini di quel luogo [mi] hanno detto: Qui non è stata alcuna meretrice. 001 GEN 038 023 E Giuda disse: Tengasi [pure il pegno], che talora noi non siamo in isprezzo: ecco, io le ho mandato questo capretto; ma tu non l'hai trovata. 001 GEN 038 024 Or intorno a tre mesi [appresso], fu rapportato, e detto a Guida: Tamar, tua nuora, ha fornicato, ed anche ecco, è gravida di fornicazione. E Giuda disse: Menatela fuori, e sia arsa. 001 GEN 038 025 Come era menata fuori, mandò a dire al suo suocero: Io son gravida di coliu al quale [appartengono] queste cose. Gli mandò ancora a dire: Riconosci ora di cui [è] questo suggello, e queste bende, e questo bastone. 001 GEN 038 026 E Giuda riconobbe [quelle cose], e disse: Ell'è più giusta di me; conciossiachè ella [abbia fatto questo], perciocchè io non l'ho data [per moglie] a Sela, mio figliuolo. Ed egli non la conobbe più da indi innanzi. 001 GEN 038 027 Or avvenne che al tempo ch'ella dovea partorire, ecco, [avea] due gemelli in corpo. 001 GEN 038 028 E, mentre partoriva, [l'uno] porse la mano; e la levatrice la prese, e vi legò dello scarlatto sopra, dicendo: Costui è uscito il primo. 001 GEN 038 029 Ma avvenne ch'egli ritrasse la mano; ed ecco, il suo fratello uscì fuori; e la levatrice disse: Qual rottura hai tu fatta? la rottura [sia] sopra te; e gli fu posto nome Fares. 001 GEN 038 030 Poi uscì il suo fratello che avea lo scarlatto sopra la mano; e gli fu posto nome Zara. 001 GEN 039 001 ORA, essendo stato Giuseppe menato in Egitto, Potifarre, Eunuco di Faraone, Capitan delle guardie, uomo Egizio, lo comperò da quegl'Ismaeliti, che l'aveano menato. 001 GEN 039 002 E il Signore fu con Giuseppe; e fu uomo che andava prosperando; e stette in casa del suo signore Egizio. 001 GEN 039 003 E il suo signore vide che il Signore [era] con lui, e che il Signore gli prosperava nelle mani tutto ciò ch'egli faceva. 001 GEN 039 004 Laonde Giuseppe venne in grazia di esso, e gli serviva; ed egli lo costituì sopra tutta la sua casa, e gli diede in mano tuto ciò ch'egli avea. 001 GEN 039 005 E da che quell'Egizio l'ebbe costituito sopra la sua casa, e sopra tutto ciò ch'egli avea, il Signore benedisse la casa di esso, per amor di Giuseppe; e la benedizione del Signore fu sopra tutto ciò ch'egli avea in casa, e ne' campi. 001 GEN 039 006 Ed egli rimise nelle mani di Giuseppe tutto ciò ch'egli [avea], e non tenea ragion con lui di cosa alcuna, salvo del suo mangiare. Or Giuseppe [era] formoso, e di bell'aspetto. 001 GEN 039 007 Ed avvenne, dopo queste cose, che la moglie del signore di Giuseppe gli pose l'occhio addosso, e gli disse: Giaciti meco. 001 GEN 039 008 Ma egli [il] ricusò, e disse alla moglie del suo signore: Ecco, il mio signore non tiene ragione meco [di cosa alcuna] che [sia] in casa, e mi ha dato in mano tutto ciò ch'egli ha. 001 GEN 039 009 Egli [stesso] non è più grande di me in questa casa, e non mi ha divietato null'altro che te; perciocchè tu [sei] sua moglie; come dunque farei questo gran male, e peccherei contro a Dio? 001 GEN 039 010 E, benchè ella gli[ene] parlasse ogni giorno, non però le acconsentì di giacerlesi allato, per esser con lei. 001 GEN 039 011 Or avvenne un giorno, che, essendo egli entrato in casa per far sue faccende, e non [essendovi] alcuno della gente di casa ivi in casa; 001 GEN 039 012 ella, presolo per lo vestimento, gli disse: Giaciti meco. Ma egli, lasciatole il suo vestimento in mano, se ne fuggì, e se ne uscì fuori. 001 GEN 039 013 E, quando ella vide ch'egli le avea lasciato il suo vestimento in mano, e che se ne era fuggito fuori; 001 GEN 039 014 chiamò la gente di casa sua, e disse loro: Vedete, egli ci ha menato in casa un uomo Ebreo per ischernirci; esso venne a me per giacersi meco; ma io gridai ad alta voce. 001 GEN 039 015 E come egli udì che io avea alzata la voce, e gridava, lasciò il suo vestimento appresso a me, e se ne fuggì, e se ne uscì fuori. 001 GEN 039 016 Ed ella ripose il vestimento di Giuseppe appo sè, finchè il signore di esso fosse tornato in casa sua. 001 GEN 039 017 Poi gli parlò in questa maniera: Quel servo Ebreo che tu ci menasti venne a me per ischernirmi. 001 GEN 039 018 Ma, come io ebbi alzata la voce, ed ebbi gridato, egli lasciò il suo vestimento appresso a me, e se ne fuggì fuori. 001 GEN 039 019 E quando il signore di Giuseppe ebbe intese le parole che sua moglie gli diceva, cioè: Il tuo servo mi ha fatte cotali cose, si accese nell'ira. 001 GEN 039 020 E il signore di Giuseppe lo prese, e lo mise nel Torrione, [ch'era] il luogo dove i prigioni del re [erano] incarcerati; ed egli fu ivi nel Torrione. 001 GEN 039 021 E il Signore fu con Giuseppe, e spiegò la [sua] benignità inverso lui, e lo rendette grazioso al carceriere. 001 GEN 039 022 E il carceriere diede in mano a Giuseppe tutti i prigioni ch' [erano] nel Torrione; ed egli faceva tutto ciò che vi si avea a fare. 001 GEN 039 023 Il carceriere non riguardava a cosa alcuna ch'egli [avesse] nelle mani; perciocchè il Signore [era] con lui; e il Signore prosperava tutto quello ch'egli faceva. 001 GEN 040 001 OR, dopo queste cose, avvenne che il coppiere del re di Egitto, e il panatiere, peccarono contro al re di Egitto, lor signore. 001 GEN 040 002 E Faraone si crucciò gravemente contro a que' suoi due Eunuchi, [cioè: ] contro al coppier maggiore, e contro al panattier maggiore. 001 GEN 040 003 E li fece mettere in prigione in casa del Capitan delle guardie, nel Torrione, [nello stesso] luogo ove Giuseppe [era] incarcerato. 001 GEN 040 004 E il Capitan delle guardie commise a Giuseppe d'esser con loro; ed egli li serviva. Ed essi furono un anno in prigione. 001 GEN 040 005 Ed amendue, il coppiere ed il panattiere del re di Egitto, ch' [erano] incarcerati nel Torrione, sognarono ciascuno un sogno in una [stessa] notte, conveniente alla interpretazione che ne fu data a ciascun [d'essi]. 001 GEN 040 006 E Giuseppe, venuto la mattina a loro, li riguardò; ed ecco, [erano] conturbati. 001 GEN 040 007 Ed egli domandò quegli Eunuchi di Faraone, ch'[erano] seco in prigione, [in] casa del suo signore, dicendo: Perchè [sono] oggi le vostre facce meste? 001 GEN 040 008 Ed essi gli dissero: Noi abbiam sognato [ciascuno] un sogno, e non [vi è] alcuno che [ce] lo interpreti. E Giuseppe disse loro: Le interpretazioni non [appartengono] esse a Dio? deh! raccontateme[li]. 001 GEN 040 009 E il coppier maggiore raccontò a Giuseppe il suo sogno, e gli disse: [E' mi pareva] nel mio [sogno] di veder davanti a me una vite. 001 GEN 040 010 E in quella vite [erano] tre tralci; e parve ch'ella germogliasse, [poi] che fiorisse, ed in fine [che] i suoi grappoli maturassero le uve. 001 GEN 040 011 Ed io [avea] la coppa di Faraone in mano; e prendeva quelle uve, e le spremeva nella coppa di Faraone, e dava la coppa in mano a Faraone. 001 GEN 040 012 E Giuseppe gli disse: Quest'[è] l'interpretazione di cotesto sogno: I tre tralci son tre giorni. 001 GEN 040 013 Fra qui e tre giorni, Faraone, rivedendo la sua famiglia, ti rassegnerà, e ti rimetterà nel tuo stato; e tu porgerai in mano a Faraone la sua coppa, secondo il [tuo] primiero ufficio, quando eri suo coppiere. 001 GEN 040 014 Ma abbi appo te memoria di me, quando avrai del bene; ed usa, ti prego, benignità inverso me, e fa' menzion di me a Faraone, e fa' che io esca fuor di questa casa. 001 GEN 040 015 Perciocchè in verità io sono stato rubato dal paese degli Ebrei; ed anche qui non ho fatto nulla, perchè io dovessi esser messo in questa fossa. 001 GEN 040 016 E il panattier maggiore, veggendo che [Giuseppe] avea interpretato [il sogno di colui in] bene, disse a Giuseppe: A me ancora pareva nel mio sogno di aver tre panieri bianchi in su la testa. 001 GEN 040 017 E nel più alto paniere [vi erano] di tutte le vivande di Faraone, di lavoro di fornaio; e gli uccelli le mangiavano di dentro quel paniere d'in sul mio capo. 001 GEN 040 018 E Giuseppe rispose, e disse: Questa [è] l'interpretazione di cotesto [sogno: ] I tre panieri son tre giorni. 001 GEN 040 019 Fra qui e tre giorni, Faraone, rivedendo la sua famiglia, ti casserà e ti torrà il tuo ufficio, e ti farà appiccare ad un legno, e gli uccelli ti mangeranno la carne d'addosso. 001 GEN 040 020 Ed egli avvenne il terzo giorno [appresso, ch'era] il giorno della natività di Faraone, ch'egli fece un convito a tutti i suoi servitori; e trovò fra' suoi servitori rassegnati, il coppier maggiore, e il panattier maggiore. 001 GEN 040 021 Ed egli rimise il coppier maggiore nel suo [ufficio di] coppiere; ed egli porse la coppa in mano a Faraone. 001 GEN 040 022 Ma fece appiccare il panattier maggiore, secondo l'interpretazione che Giuseppe avea lor data. 001 GEN 040 023 E il coppier maggiore non si ricordò di Giuseppe; anzi lo dimenticò. 001 GEN 041 001 ED avvenne, in capo di due anni intieri, che Faraone sognò, e gli pareva di essere presso al fiume. 001 GEN 041 002 Ed ecco, dal fiume salivano sette vacche di bella apparenza, e grasse, e carnose, e pasturavano nella giuncaia. 001 GEN 041 003 Poi ecco, dal fiume salivano sette altre vacche di brutta apparenza, e magre, e scarne; e si fermarono presso a quelle [altre] in su la riva del fiume. 001 GEN 041 004 E le vacche di brutta apparenza, e magre, e scarne, mangiarono le sette vacche di bella apparenza, e grasse. E Faraone si risvegliò. 001 GEN 041 005 Poi, raddormentatosi, sognò di nuovo: ed ecco, sette spighe prospere, e belle, salivano da un gambo. 001 GEN 041 006 Poi ecco, sette altre spighe minute, ed arse dal vento orientale, germogliavano dopo quelle. 001 GEN 041 007 E le spighe minute tranghiottirono le sette spighe prospere e piene. E Faraone si risvegliò; ed ecco un sogno. 001 GEN 041 008 E venuta la mattina, lo spirito suo fu conturbato; e mandò a chiamar tutti i Magi ed i Savi d'Egitto, e racontò loro i suoi sogni; ma non [vi fu] alcuno che li potesse interpretare a Faraone. 001 GEN 041 009 Allora il coppier maggiore parlò a Faraone, dicendo: Io mi rammemoro oggi i miei falli. 001 GEN 041 010 Faraone si crucciò [già] gravemente contro a' suoi servitori, e mise me e il panattier maggiore in prigione, in casa del Capitan delle guardie. 001 GEN 041 011 E sognammo egli ed io, in una [stessa] notte ciascuno un sogno; noi sognammo ciascuno il suo sogno, conveniente all'interpretazione che ne fu data. 001 GEN 041 012 Or quivi con noi [era] un giovane Ebreo, servitor del Capitan delle guardie, al quale noi raccontammo i nostri sogni, ed egli ce l'interpretò, dando la interpretazione a ciascuno secondo il suo sogno. 001 GEN 041 013 Ed avvenne che, secondo l'interpretazione ch'egli ci avea data, [Faraone] mi rimise nel mio stato, e fece appiccar quell'[altro]. 001 GEN 041 014 Allora Faraone mandò a chiamar Giuseppe, il quale prestamente fu tratto fuor della fossa; ed egli [si] tondè, e si cambiò i vestimenti, e venne a Faraone. 001 GEN 041 015 E Faraone disse a Giuseppe: Io ho sognato un sogno, e non [vi è] niuno che l'interpreti; or io ho udito dir di te, che tu intendi i sogni, per interpretarli. 001 GEN 041 016 E Giuseppe rispose a Faraone, dicendo: [V'è altri] che me; Iddio risponderà [ciò che sarà per] la prosperità di Faraone. 001 GEN 041 017 E Faraone disse a Giuseppe: E' mi pareva nel mio sogno che io stava presso alla riva del fiume. 001 GEN 041 018 Ed ecco, dal fiume salivano sette vacche, grasse, e carnose, e di bella apparenza, e pasturavano nella giuncaia. 001 GEN 041 019 Poi ecco, sette altre vacche salivano dietro a quelle, magre, e di bruttissima apparenza, e scarne; io non ne vidi [mai] di così misere in tutto il paese di Egitto. 001 GEN 041 020 E le vacche magre, e misere, mangiarono le sette prime vacche grasse. 001 GEN 041 021 E quelle entrarono loro in corpo; ma pur non se ne riconobbe nulla; conciossiachè fossero di così brutto aspetto, come prima. Ed io mi risvegliai. 001 GEN 041 022 E' mi [parve] ancora, sognando, veder sette spighe piene e belle, che salivano da un gambo. 001 GEN 041 023 Poi ecco, sette altre spighe aride, minute, arse dal vento orientale, germogliarono dopo quelle. 001 GEN 041 024 E le spighe minute tranghiottirono le sette spighe belle. Or io ho detti [questi sogni] a' Magi; ma non [vi è stato] alcuno che me [li] abbia saputi dichiarare. 001 GEN 041 025 Allora Giuseppe disse a Faraone: Ciò che ha sognato Faraone [è] una [stessa] cosa. Iddio ha significato a Faraone ciò ch'egli è per fare. 001 GEN 041 026 Le sette vacche belle son sette anni; e le sette spighe belle sono [altresì] sette anni; l'uno e l'altro sogno [sono] una [stessa] cosa. 001 GEN 041 027 Parimente, le sette vacche magre e brutte, che salivano dopo quelle, son sette anni; e le sette spighe vote, arse dal vento orientale, saranno sette anni di fame. 001 GEN 041 028 Questo è quello che io ho detto a Faraone: [Che] Iddio ha mostrato a Faraone ciò ch'egli è per fare. 001 GEN 041 029 Ecco, vengono sette anni di grande abbondanza in tutto il paese di Egitto. 001 GEN 041 030 Poi, dopo quelli, verranno sette anni di fame; e tutta quella abbondanza sarà dimenticata nel paese di Egitto; e la fame consumerà il paese. 001 GEN 041 031 E quell'abbondanza non si conoscerà nel paese, per cagion di quella fame [che verrà] appresso; perciocchè ella [sarà] molto aspra. 001 GEN 041 032 E quant'è a ciò che il sogno è stato reiterato per due volte a Faraone, [ciò è avvenuto], perchè la cosa [è] determinata da Dio; e Iddio l'eseguirà tosto. 001 GEN 041 033 Ora dunque provvegga[si] Faraone di un uomo intendente e savio, il quale egli costituisca sopra il paese di Egitto. 001 GEN 041 034 Faraone faccia [questo: ] Ordini de' commissari nel paese; e facciasi dare il quinto [della rendita] del paese di Egitto, ne' sette anni dell'abbondanza. 001 GEN 041 035 E adunino [essi] tutta la vittuaglia di questi sette buoni anni che vengono, e ammassino il grano sotto la mano di Faraone, per vittuaglia nella città; e [lo] conservino. 001 GEN 041 036 E quella vittuaglia sarà per provvisione del paese, ne' sette anni della fame che saranno nel paese di Egitto; e il paese non sarà distrutto per la fame. 001 GEN 041 037 E la cosa piacque a Faraone e a tutti i suoi servitori. 001 GEN 041 038 E Faraone disse a' suoi servitori: Potremmo noi trovare alcuno pari a costui, [ch'è] uomo in cui [è] lo Spirito di Dio? 001 GEN 041 039 E Faraone disse a Giuseppe: Poichè Iddio ti ha manifestato tutto questo, e' non [vi è alcuno] intendente, nè savio, come [sei] tu. 001 GEN 041 040 Tu sarai sopra la mia casa, e tutto il mio popolo ti bacerà in bocca; io non sarò più grande di te, salvo che nel trono. 001 GEN 041 041 Oltre a ciò, Faraone disse a Giuseppe: Vedi, io ti costituisco sopra tutto il paese di Egitto. 001 GEN 041 042 E Faraone si trasse il suo anello di mano, e lo mise in mano a Giuseppe, e lo fece vestir di vestimenti di bisso, e gli mise una collana d'oro al collo. 001 GEN 041 043 E lo fece salir sopra il carro della seconda [persona del] suo [regno]; e si gridava davanti a lui: Ognuno s'inginocchi; e ch'egli lo costituiva sopra tutto il paese di Egitto. 001 GEN 041 044 Faraone disse ancora a Giuseppe: Io [son] Faraone; niuno leverà il piè, nè la mano, in tutto il paese di Egitto, senza te. 001 GEN 041 045 E Faraone pose nome a Giuseppe Safenatpaanea; e gli diede per moglie Asenat, figliuola di Potifera, Governatore di On. E Giuseppe andò attorno per lo paese di Egitto. 001 GEN 041 046 (Or Giuseppe [era] d'età di trent'anni, quando egli si presentò davanti a Faraone, re di Egitto.) Giuseppe adunque si partì dal cospetto di Faraone, e passò per tutto il paese di Egitto. 001 GEN 041 047 E la terra produsse a menate, ne' sette anni dell'abbondanza. 001 GEN 041 048 E [Giuseppe] adunò tutta la vittuaglia di quei sette anni, che furono nel paese di Egitto, e la ripose nelle città; egli ripose in ciascuna tutta la vittuaglia del contado circonvicino. 001 GEN 041 049 Giuseppe adunque ammassò grano in grandissima quantità, come la rena del mare; tanto che si rimase di annoverar[lo]; perciocchè era innumerabile. 001 GEN 041 050 Ora, avanti che venisse [il primo] anno della fame, nacquero a Giuseppe due figliuoli; i quali Asenat, figliuola di Potifera, Governatore di On, gli partorì. 001 GEN 041 051 E Giuseppe pose nome al primogenito Manasse; perciocchè, [disse egli], Iddio mi ha fatto dimenticare ogni affanno, e tutta la casa di mio padre. 001 GEN 041 052 E pose nome al secondo, Efraim; perciocchè, [disse egli], Iddio mi ha fatto fruttare nel paese della mia afflizione. 001 GEN 041 053 Poi, finiti i sette anni dell'abbondanza che fu nel paese di Egitto; 001 GEN 041 054 cominciarono a venire i sette anni della fame, siccome Giuseppe avea detto; e vi fu fame per tutti i paesi; ma per tutto Egitto vi era del pane. 001 GEN 041 055 Alla fine tutto il paese di Egitto fu [anch'esso] affamato, e il popolo gridò a Faraone per del pane. E Faraone disse a tutti gli Egizj: Andate a Giuseppe, [e] fate ciò ch'egli vi dirà. 001 GEN 041 056 Ed essendo la fame per tutto il paese, Giuseppe aperse tutti i granai, e [ne] vendè agli Egizj. E la fame si aggravò nel paese di Egitto. 001 GEN 041 057 [Da] ogni paese eziandio si veniva in Egitto a Giuseppe, per comperar [del grano]; perciocchè la fame si era aggravata per tutta la terra. 001 GEN 042 001 E GIACOBBE, veggendo che vi era del grano da vendere in Egitto, disse a' suoi figliuoli: Perchè state a riguardarvi l'un l'altro? 001 GEN 042 002 Poi disse: Ecco, io ho udito che in Egitto v'è del grano da vendere; scendete là, e compratacene di là; e noi viveremo, e non morremo. 001 GEN 042 003 E dieci de' fratelli di Giuseppe scesero in Egitto, per comperar del grano di là. 001 GEN 042 004 Ma Giacobbe non mandò Beniamino, fratello di Giuseppe, co' suoi fratelli; perciocchè diceva: [E' si convien guardare] che talora alcuna mortale sciagura non gl'intervenga. 001 GEN 042 005 I figliuoli d'Israele adunque giunsero [in Egitto], per comperar del grano, per mezzo [altri] che [vi] andavano; perciocchè la fame era nel paese di Canaan. 001 GEN 042 006 Or Giuseppe, ch'[era] rettor del paese, vendeva il grano a ciascun popolo della terra. I fratelli di Giuseppe adunque, essendo giunti, s'inchinarono a lui, con la faccia verso terra. 001 GEN 042 007 E, come Giuseppe ebbe veduti i suoi fratelli, li riconobbe; ma pur s'infinse strano inverso loro, e parlò loro aspramente, e disse loro: Onde venite voi? Ed essi dissero: Dal paese di Canaan, per comperar della vittuaglia. 001 GEN 042 008 Giuseppe adunque riconobbe i suoi fratelli, ma essi non riconobber lui. 001 GEN 042 009 E Giuseppe si ricordò de' sogni che egli avea sognati di loro, e disse loro: Voi [siete] spie; voi siete venuti per vedere i luoghi sforniti del paese. 001 GEN 042 010 Ma essi dissero: No, signor mio, anzi i tuoi servitori son venuti per comperar della vittuaglia. 001 GEN 042 011 Noi [siamo] tutti figliuoli di uno [stesso] uomo; noi [siamo uomini] leali; i tuoi servitori non furono [giammai] spie. 001 GEN 042 012 Ed egli disse loro: No; anzi voi siete venuti per veder i luoghi sforniti del paese. 001 GEN 042 013 Ed essi dissero: Noi, tuoi servitori, [eravamo] dodici fratelli, figliuoli di uno [stesso] uomo, nel paese di Canaan; ed ecco, il minore [è] oggi con nostro padre, e uno non [è più]. 001 GEN 042 014 E Giuseppe disse loro: Quest'[è pur] quello che io vi ho detto, che voi [siete] spie. 001 GEN 042 015 E' si farà prova di voi in questo: [Come] vive Faraone, voi non partirete di qui, prima che il vostro fratel minore sia venuto qua. 001 GEN 042 016 Mandate un di voi a prendere il vostro fratello; e voi restate [qui] incarcerati, e si farà prova delle vostre parole, [se vi è] in voi verità; se no, [come] vive Faraone, voi [siete] spie. 001 GEN 042 017 E li serrò in prigione, per tre dì. 001 GEN 042 018 E al terzo giorno, Giuseppe disse loro: Fate questo, e voi viverete; io temo Iddio. 001 GEN 042 019 Se voi [siete uomini] leali uno di voi fratelli rimanga incarcerato nella prigione dove siete stati posti, e voi [altri] andate, portatene del grano, secondo la necessità delle vostre case. 001 GEN 042 020 E menatemi il vostro fratel minore, e così le vostre parole saranno verificate, e voi non morrete. Ed essi fecero così. 001 GEN 042 021 E dicevano l'uno all'altro: Certamente noi [siamo] colpevoli intorno al nostro fratello; perciocchè noi vedemmo l'angoscia dell'anima sua, quando egli ci supplicava, e non l'esaudimmo; perciò è avvenuta questa angoscia a noi. 001 GEN 042 022 E Ruben rispose loro, dicendo: Non vi diceva io: Non peccate contro al fanciullo? ma voi non mi voleste ascoltare; perciò altresì, ecco, è domandata ragion del suo sangue. 001 GEN 042 023 Or essi non sapevano che Giuseppe [li] intendesse; perciocchè fra loro [vi era] un interprete. 001 GEN 042 024 E [Giuseppe] si rivoltò indietro da loro, e pianse. Poi ritornò a loro, e parlò loro, e prese d'infra loro Simeone, il quale egli fece incarcerare in lor presenza. 001 GEN 042 025 Poi Giuseppe comandò che si empiessero di grano le lor sacca, e che si rimettessero i danari di ciascun d'essi nel suo sacco, e che si desse loro provvisione per lo viaggio. E così fu lor fatto. 001 GEN 042 026 Ed essi, caricato sopra i loro asini il grano che aveano comperato, si partirono di là. 001 GEN 042 027 E l'uno [di essi], aperto il suo sacco, per dar della pastura al suo asino nell'albergo, vide i suoi danari [ch'erano] alla bocca del suo sacco. 001 GEN 042 028 E disse a' suoi fratelli: I miei danari [mi] sono stati restituiti; e anche ecco[li] nel mio sacco. E il cuore isvenne loro, e si spaventarono, [dicendo] l'uno all'altro: Che cosa [è] questo [che] Iddio ci ha fatto? 001 GEN 042 029 Poi, venuti a Giacobbe, lor padre, nel paese di Canaan, gli raccontarono tutte le cose ch'erano loro intervenute, dicendo: 001 GEN 042 030 Quell'uomo, [che è] rettor del paese, ci ha parlato aspramente, e ci ha trattati da spie del paese. 001 GEN 042 031 E noi gli abbiam detto: Noi [siamo uomini] leali; noi non fummo [giammai] spie. 001 GEN 042 032 Noi [eravamo] dodici fratelli, figliuoli di nostro padre, e l'uno non [è più]; e il minore [è] oggi con nostro padre, nel paese di Canaan. 001 GEN 042 033 E quell'uomo, rettor del paese, ci ha detto: Per questo conoscerò che voi [siete uomini] leali: lasciate un di voi fratelli appo me, e prendete quanto vi fa bisogno per la necessità delle vostre casa, e andate. 001 GEN 042 034 E menatemi il vostro fratel minore; ed io conoscerò che voi non [siete] spie, anzi uomini leali; [ed] io vi renderò il vostro fratello, e voi potrete andare attorno trafficando per lo paese. 001 GEN 042 035 Ora, come essi votavano le lor sacca, ecco, il sacchetto de' denari di ciascuno [era] nel suo sacco; ed essi, e il padre loro, videro i sacchetti de' lor danari, e temettero. 001 GEN 042 036 E Giacobbe, lor padre, disse loro: Voi mi avete orbato di figliuoli; Giuseppe non [è più], Simeone non [è più], e [ancora] volete tor[mi] Beniamino; tutte queste cose son contro a me. 001 GEN 042 037 E Ruben disse a suo padre: Fa' morire i miei due figliuoli, se io non te lo riconduco; rimettilo nelle mie mani, ed io te lo ricondurrò. 001 GEN 042 038 Ma [Giacobbe] disse: Il mio figliuolo non iscenderà con voi; perciocche il suo fratello è morto, ed egli è rimasto solo; e, se gli avvenisse alcuna mortale sciagura per lo viaggio che farete, voi fareste scender la mia canutezza con cordoglio nel sepolcro. 001 GEN 043 001 OR la fame [era] grave nel paese. 001 GEN 043 002 E, dopo ch'essi ebber finito di mangiare il grano che aveano portato di Egitto, il padre loro disse loro: Tornate a comperarci un poco di vittuaglia. 001 GEN 043 003 E Giuda gli disse: Quell'uomo ci ha espressamente protestato, e detto: Voi non vedrete la mia faccia, che il vostro fratello non [sia] con voi. 001 GEN 043 004 Se tu mandi il nostro fratello con noi, noi scenderemo, e ti compreremo della vittuaglia. 001 GEN 043 005 Ma, se pur tu non [vel] mandi, noi non iscenderemo; perciocchè quell'uomo ci ha detto: Voi non vedrete la mia faccia, che il vostro fratello non [sia] con voi. 001 GEN 043 006 E Israele disse: Perchè mi avete voi fatto questa offesa, di dichiarare a quell'uomo che avevate ancora un fratello? 001 GEN 043 007 Ed essi dissero: Quell'uomo ci domandò partitamente di noi, e del nostro parentado, dicendo: Il padre vostro vive egli ancora? avete voi [alcun altro] fratello? E noi gliene demmo contezza, secondo quelle parole; potevamo noi in alcun modo sapere ch'egli direbbe: Fate venire il vostro fratello? 001 GEN 043 008 E Giuda disse a Israele, suo padre: Lascia venire il giovane meco, e noi ci leveremo, e andremo, e viveremo, e non morremo, e noi, e tu, e le nostre famiglie. 001 GEN 043 009 Io te lo sicuro; ridomandalo dalla mia mano; se io non tel riconduco, e non tel rappresento, io sarò colpevole inverso te in perpetuo. 001 GEN 043 010 Che se non ci fossimo indugiati, certo ora saremmo già ritornati due volte. 001 GEN 043 011 E Israele, lor padre, disse loro: Se pur qui così [bisogna fare], fate questo: Prendete delle più isquisite cose di questo paese nelle vostre sacca, e portatene un presente a quell'uomo; un poco di balsamo, e un poco di mele, e degli aromati, e della mirra, e de' pinocchi, e delle mandorle. 001 GEN 043 012 E pigliate in mano danari al doppio; riportate eziandio i danari che vi furono rimessi alla bocca de' vostri sacchi; forse fu errore. 001 GEN 043 013 E prendete il vostro fratello, e levatevi [e] ritornate a quell'uomo. 001 GEN 043 014 E facciavi l'Iddio Onnipotente trovar pietà appo quell'uomo, sì ch'egli vi rilasci il vostro altro fratello, e Beniamino; e se pure io sarò orbato di figliuoli, sialo. 001 GEN 043 015 Quegli uomini adunque presero quel presente; presero eziandio danari al doppio, e Beniamino; e, levatisi, scesero in Egitto, e si presentarono davanti a Giuseppe. 001 GEN 043 016 E Giuseppe, veggendo Beniamino con loro, disse al suo mastro di casa: Mena questi uomini dentro alla casa, e ammazza delle carni e apparecchia[le]; perciocchè questi uomini mangeranno meco a meriggio. 001 GEN 043 017 E colui fece come Giuseppe avea detto, e menò quegli uomini dentro alla casa di Giuseppe. 001 GEN 043 018 E quegli uomini temettero, perciocchè erano menati dentro alla casa di Giuseppe, e dissero: Noi siamo menati [qua entro] per que' danari che ci furono tornati ne' nostri sacchi la prima volta; acciocchè egli si rivolti addosso a noi, e si avventi contro a noi, e ci prenda per servi, insieme co' nostri asini. 001 GEN 043 019 E accostatisi al mastro di casa di Giuseppe, gli parlarono in su l'entrata della casa. 001 GEN 043 020 E dissero: Ahi, signor mio! certo da principio noi scendemmo per comperar della vittuaglia. 001 GEN 043 021 Or avvenne, come fummo giunti all'albergo, che, aprendo i nostri sacchi, ecco, i danari di ciascun di noi [erano] alla bocca del suo sacco; i nostri danari [vi erano] appunto secondo il lor peso; e noi li abbiamo riportati con noi. 001 GEN 043 022 Abbiamo, oltre a ciò, portati nelle nostre mani altri danari per comperar della vittuaglia; noi non sappiamo chi mettesse i nostri danari ne' nostri sacchi. 001 GEN 043 023 Ed egli disse [loro: ] Datevi pace; non temiate; l'Iddio vostro, e l'Iddio del padre vostro, ha messo un tesoro ne' vostri sacchi; i vostri danari mi vennero in mano. 001 GEN 043 024 Poi trasse lor fuori Simeone. E, menatili dentro alla casa di Giuseppe, fece portar dell'acqua, ed essi si lavarono i piedi; ed egli diede della pastura ai loro asini. 001 GEN 043 025 E aspettando che Giuseppe venisse a meriggio, essi apparecchiarono quel presente; perciocchè aveano inteso che resterebbero quivi a mangiare. 001 GEN 043 026 E quando Giuseppe fu venuto in casa, essi gli porsero quel presente che aveano in mano, dentro alla casa; e gli s'inchinarono fino in terra. 001 GEN 043 027 E egli li domandò del [lor] bene stare, e disse: Il padre vostro, quel vecchio di cui [mi] parlaste, sta egli bene? vive egli ancora? 001 GEN 043 028 Ed essi dissero: Nostro padre, tuo servitore, sta bene; egli vive ancora. E s'inchinarono, e [gli] fecero riverenza. 001 GEN 043 029 E [Giuseppe] alzò gli occhi, e vide Beniamino, suo fratello, figliuol di sua madre, e disse: È costui il vostro fratel minore, del qual [mi] parlaste? Poi disse: Iddio ti sia favorevole, figliuol mio. 001 GEN 043 030 E Giuseppe si ritrasse prestamente; perciocchè le sue viscere si riscaldavano inverso il suo fratello; e cercando [luogo] per piangere, se n'entrò nella cameretta, e quivi pianse. 001 GEN 043 031 Poi, lavatosi il viso, uscì fuori, e si fece forza, e disse: Recate le vivande. 001 GEN 043 032 Furono adunque recate [le vivande] a lui da parte, a loro da parte, e agli Egizj che mangiavano con lui da parte; conciossiachè gli Egizj non possano mangiare con gli Ebrei; perciocchè ciò [è] cosa abbominevole agli Egizj. 001 GEN 043 033 Essi adunque si posero a sedere nel suo cospetto, il primogenito, secondo [l'ordine] suo di primogenito; e il minore, secondo [l'ordine della] sua età minore; e quegli uomini, maravigliandosi, [si riguardavano] l'un l'altro. 001 GEN 043 034 Ed egli prese de' messi delle vivande d'appresso a sè, e le mandò loro; e la parte di Beniamino fu cinque volte maggiore di quella di qualunque altro di loro. Ed essi bevvero, e goderono con lui. 001 GEN 044 001 E [GIUSEPPE] comandò, e disse al suo mastro di casa: Empi le sacca di questi uomini di vittuaglia, quanto essi ne potranno portare; e rimetti i danari di ciascuno di essi alla bocca del suo sacco. 001 GEN 044 002 Metti eziandio la mia coppa, quella coppa di argento, alla bocca del sacco del minore, insieme co' danari del suo grano. Ed egli fece come Giuseppe gli avea detto. 001 GEN 044 003 In su lo schiarir della mattina, quegli uomini furono accommiatati co' loro asini. 001 GEN 044 004 Essendo usciti fuor della città, [e] non essendo ancora lungi, Giuseppe disse al suo mastro di casa: Levati, persegui quegli uomini; e, quando tu li avrai aggiunti, di' loro: Perchè avete voi renduto mal per bene? 001 GEN 044 005 Non [è] quella [la coppa], nella quale il mio signore suol bere, per la quale egli suole indovinare? voi avete malvagiamente operato [in ciò] che avete fatto. 001 GEN 044 006 Egli adunque li raggiunse, e disse loro quelle parole. 001 GEN 044 007 Ed essi gli dissero: Perchè dice il mio signore cotali parole? tolga Iddio che i tuoi servitori facciano una cotal cosa. 001 GEN 044 008 Ecco, noi ti riportammo dal paese di Canaan i danari che avevamo trovati alle bocche delle nostre sacca; come dunque avremmo noi rubato della casa del tuo signore oro od argento? 001 GEN 044 009 Muoia colui de' tuoi servitori, appo il quale [quella coppa] sarà trovata; e oltre a ciò noi saremo servi al mio signore. 001 GEN 044 010 Ed egli disse: Quantunque ora [fosse] ragionevole [di far] secondo le vostre parole, [pur nondimeno] colui [solo] appo il quale ella sarà trovata, mi sarà servo, e voi altri sarete sciolti. 001 GEN 044 011 E ciascun d'essi mise giù il suo sacco in terra, e l'aperse. 001 GEN 044 012 E [il maestro di casa li] frugò [tutti], cominciando dal [sacco del] maggiore, e finendo a [quel del] minore; e la coppa fu ritrovata nel sacco di Beniamino. 001 GEN 044 013 Allora essi stracciarono i lor vestimenti; e, caricato ciascuno il suo asino, tornarono nella città. 001 GEN 044 014 E Giuda, co' suoi fratelli, entrò nella casa di Giuseppe, il quale [era] ancora quivi; ed essi si gittarono in terra davanti a lui. 001 GEN 044 015 E Giuseppe disse loro: Quale [è] questo atto che voi avete fatto? non sapete voi che un par mio per certo indovina? 001 GEN 044 016 E Giuda disse: Che diremo al mio signore? quali parole useremo? e come ci giustificheremo noi? Iddio ha ritrovata l'iniquità de' tuoi servitori; ecco, noi [siamo] servi al mio signore, così noi [altri], come colui appo il quale è stata ritrovata la coppa. 001 GEN 044 017 Ma [Giuseppe] disse: Tolga Iddio che io faccia questo; colui, appo il quale è stata trovata la coppa, mi sia servo, e voi [altri] ritornatevene in pace a vostro padre. 001 GEN 044 018 E Giuda gli si accostò, e disse: Ahi! signor mio: deh! [lascia] che il tuo servitore dica una parola al mio signore, e non accendasi la tua ira contro al tuo servitore; conciossiachè tu sii appunto come Faraone. 001 GEN 044 019 Il mio signore domandò i suoi servitori, dicendo: Avete voi padre o fratello? 001 GEN 044 020 Enoi: dicemmo al mio signore: Noi abbiamo un padre vecchio, e un giovane piccol fratello, nato [a nostro padre] nella [sua] vecchiezza, e il suo fratello è morto; talchè egli è rimasto solo di sua madre, e suo padre l'ama. 001 GEN 044 021 Allora tu dicesti a' tuoi servitori: Menatemelo, ed io porrò l'occhio mio sopra lui. 001 GEN 044 022 E noi dicemmo al mio signore: Il fanciullo non può lasciar suo padre; perciocchè s'egli lo lasciasse, suo padre morrebbe. 001 GEN 044 023 E tu dicesti a' tuoi servitori: Se il vostro fratel minore non iscende con voi, voi non vedrete più la mia faccia. 001 GEN 044 024 Come dunque fummo ritornati a mio padre, tuo servitore, gli rapportammo le parole del mio signore. 001 GEN 044 025 Dipoi nostro padre disse: Tornate a comperarci un poco di vittuaglia. 001 GEN 044 026 E noi dicemmo: Noi non possiamo scender [là; ma], se il nostro fratello minore è con noi, noi vi scenderemo; perciocchè noi non possiam veder la faccia di quell'uomo, se il nostro fratel minore non [è] con noi. 001 GEN 044 027 E mio padre, tuo servitore, ci disse: Voi sapete che mia moglie mi partorì due [figliuoli]. 001 GEN 044 028 L'uno de' quali, essendosi dipartito d'appresso a me, io ho detto: Certo egli del tutto è stato lacerato; ed io non l'ho veduto fino ad ora. 001 GEN 044 029 E se voi togliete ancora questo d'appresso a me, e gli avviene alcuna mortal sciagura, voi farete scender la mia canutezza con afflizione nel sepolcro. 001 GEN 044 030 Ora dunque se, quando io giungerò a mio padre, tuo servitore, il fanciullo, alla cui anima la sua è legata, non è con noi; 001 GEN 044 031 egli avverrà che, come vedrà che il fanciullo non [vi sarà], egli si morrà; e [così] i tuoi servitori avranno fatto scender la canutezza di nostro padre, tuo servitore, con cordoglio, nel sepolcro. 001 GEN 044 032 [Ora], perciocchè il tuo servitore ha assicurato di questo fanciullo a mio padre, [menandonelo] d'appresso a lui, dicendo: Se io non te lo riconduco, io sarò colpevole inverso mio padre in perpetuo; 001 GEN 044 033 deh! [lascia] ora che il tuo servitore rimanga servo al mio signore, in luogo del fanciullo, e che il fanciullo se ne ritorni co' suoi fratelli. 001 GEN 044 034 Perciocchè, come ritornerei io a mio padre, non [essendo] il fanciullo meco? [Io non potrei farlo], che talora io non vedessi l'afflizione che ne avverrebbe a mio padre. 001 GEN 045 001 ALLORA Giuseppe, non potendo più farsi forza in presenza di tutti i circostanti, gridò: Facciasi uscire ognuno fuori d'appresso a me. E niuno restò con lui, quando egli si diede a conoscere a' suoi fratelli. 001 GEN 045 002 Ed egli diede un grido con pianto, e gli Egizj lo intesero; [que' del]la casa di Faraone lo intesero anch'essi. 001 GEN 045 003 E Giuseppe disse a' suoi fratelli: Io [son] Giuseppe; mio padre vive egli ancora? Ma i suoi fratelli non gli potevano rispondere; perciocchè erano tutti sbigottiti della sua presenza. 001 GEN 045 004 E Giuseppe disse a' suoi fratelli: Deh! appressatevi a me. Ed essi si appressarono [a lui]. Ed egli disse: Io [son] Giuseppe, vostro fratello, il qual voi vendeste [per esser menato] in Egitto. 001 GEN 045 005 Ma ora non vi contristate, e non vi rincresca di avermi venduto [per esser menato] qua; conciossiachè Iddio mi abbia mandato davanti a voi per [vostra] conservazione. 001 GEN 045 006 Perciocchè quest'[è] l'anno secondo della fame dentro del paese; e [ve ne saranno] ancora cinque, ne' quali non [vi sarà] nè aratura, nè mietitura. 001 GEN 045 007 Ma Iddio mi ha mandato davanti a voi, per far che abbiate alcun rimanente nella terra, e per conservarvelo in vita, per un grande scampo. 001 GEN 045 008 Ora dunque, non voi mi avete mandato qua, anzi Iddio; ed egli mi ha costituito per padre a Faraone, e per padrone sopra tutta la sua casa, e rettore in tutto il paese di Egitto. 001 GEN 045 009 Ritornatevene prestamente a mio padre, e ditegli: Così dice il tuo figliuolo Giuseppe: Iddio mi ha costituito rettor di tutto l'Egitto; scendi a me, non restare. 001 GEN 045 010 E tu dimorerai nella contrada di Gosen, e sarai presso di me, tu, e i tuoi figliuolo, e i figliuoli de'tuoi figliuoli e le tue gregge, e i tuoi armenti, e tutto ciò ch'è tuo. 001 GEN 045 011 E io ti sostenterò quivi, perciocchè [vi saranno] ancora cinque anni di fame; accioccè talora tu non sofferi necessità, tu, e la tua famiglia, e tutto ciò ch'[è] tuo. 001 GEN 045 012 Ed ecco, gli occhi vostri veggono, gli occhi del mio fratello Beniamino [anch'essi veggono], che la mia bocca [è] quella che vi parla. 001 GEN 045 013 Rapportate adunque a mio pardre tutta la gloria, nella quale io sono in Egitto, e tutto ciò che voi avete veduto; e fate prestamente venir qua mio padre. 001 GEN 045 014 Poi, gittatosi al collo di Beniamino, suo fratello, pianse; Beniamino altresì pianse sopra il collo di esso. 001 GEN 045 015 Baciò ancora tutti i suoi fratelli, e pianse sopra loro. E, dopo questo, i suoi fratelli parlarono con lui. 001 GEN 045 016 E il grido [ne] fu udito nella casa di Faraone, e fu detto: I fratelli di Giuseppe son venuti. E [la cosa] piacque a Faraone ed a' suoi servitori. 001 GEN 045 017 E Faraone disse a Giuseppe: Di' a' tuoi fratelli: Fate questo: caricate le vostre bestie, e andatevene; e, quando sarete giunti nel paese di Canaan, 001 GEN 045 018 prendete vostro padre, e le vostre famiglie, e venite a me; ed io vi darò il meglio del paese di Egitto, e voi mangerete il grasso del paese. 001 GEN 045 019 E a te, [Giuseppe], è ordinato questo: fate ciò: prendete de' carri del paese di Egitto, per le vostre famiglie, e per le vostre mogli; e levate vostro padre, e venitevene. 001 GEN 045 020 E non vi rincresca [di lasciar] le vostre masserizie; perciocchè il meglio di tutto il paese di Egitto sarà vostro. 001 GEN 045 021 E i figliuoli d'Israele fecero così; e Giuseppe diede loro de' carri secondo il comandamento di Faraone; diede loro ancora provvisione per lo viaggio. 001 GEN 045 022 Diede [eziandio] a ciascun d'essi tutti delle mute di vestimenti; e a Beniamino diede trecento [sicli] di argento, e cinque mute di vestimenti. 001 GEN 045 023 E a suo padre mandò questo: dieci asini carichi delle migliori cose di Egitto; e dieci asine cariche di grano, e di pane, e di vittuaglia, per suo padre, per lo viaggio. 001 GEN 045 024 E diede commiato a' suoi fratelli, ed essi se ne andarono. Ed egli disse loro: Non vi crucciate per cammino. 001 GEN 045 025 Ed essi se ne ritornarono di Egitto; e vennero nel paese di Canaan, a Giacobbe, lor padre. 001 GEN 045 026 E gli rapportarono [la cosa], dicendo: Giuseppe vive ancora; e anche è rettore in tutto il paese di Egitto. E il cuore gli venne meno; perciocchè non credeva loro. 001 GEN 045 027 Ma essi gli dissero tutte le parole che Giuseppe avea lor dette; ed egli vide i carri, che Giuseppe avea mandati per levarlo; allora lo spirito si ravvivò a Giacobbe, lor padre. 001 GEN 045 028 E Israele disse: Basta, il mio figliuolo Giuseppe vive ancora; io andrò, e lo vedrò, avanti che io muoia. 001 GEN 046 001 ISRAELE adunque si partì, con tutto ciò ch'egli avea. E, giunto in Beerseba, sacrificò sacrificii all'Iddio d'Isacco suo padre. 001 GEN 046 002 E Iddio parlò a Israele in visioni di notte, e disse: Giacobbe, Giacobbe. Ed egli disse: Eccomi. 001 GEN 046 003 E [Iddio] disse: Io [sono] Iddio, l'Iddio di tuo padre; non temer di andare in Egitto; perciocchè io ti farò divenir quivi una gran nazione. 001 GEN 046 004 Io scenderò teco in Egitto; e altresì te ne ricondurrò fuori; e Giuseppe metterà la sua mano sopra gli occhi tuoi. 001 GEN 046 005 E Giacobbe partì di Beerseba; e i figliuoli d'Israele fecero salire Giacobbe, loro padre, e i lor piccoli figliuoli, e le lor mogli, sopra i carri, che Faraone avea mandati per levar Giacobbe. 001 GEN 046 006 Presero ancora i lor bestiami, e le facoltà che aveano acquistate nel paese di Canaan; e vennero in Egitto, Giacobbe e tutta la sua progenie. 001 GEN 046 007 Egli menò seco in Egitto i suoi figliuoli, e i figliuoli de' suoi figliuoli; le sue figliuole, e le figliuole de' suoi figliuoli, e tutta la sua progenie. 001 GEN 046 008 E questi [sono] i nomi de' figliuoli d'Israele, che vennero in Egitto: Giacobbe, [vi venne], co' suoi figliuoli; il primogenito di Giacobbe [fu] Ruben. 001 GEN 046 009 E i figliuoli di Ruben [furono] Henoc, e Pallu, e Hesron, e Carmi. 001 GEN 046 010 E i figliuoli di Simeone[furono] Iemuel, e Iamin, e Ohad, e Iachin, e Sohar, e Saul, figliuolo di una Cananea. 001 GEN 046 011 E i figliuoli di Levi[furono] Gherson, e Chehat, e Merari. 001 GEN 046 012 E i figliuoli di Giuda[furono] Er, e Onan, e Sela, e Fares, e Zara; or Er, e Onan morirono nel paese di Canaan. E i figliuoli di Fares furono Hesron, e Hamul. 001 GEN 046 013 E i figliuoli d'Issacar[furono] Tola, e Puva, e Iob, e Simron. 001 GEN 046 014 E i figliuoli di Zabulon [furono] Sered, ed Elon, e Ialeel. 001 GEN 046 015 Questi [sono] i figliuoli di Lea, i quali ella partorì a Giacobbe in Paddan-aram, oltre a Dina, figliuola di esso: tutte le persone de' suoi figliuoli, con le sue figliuole, [erano] trentatre. 001 GEN 046 016 E i figliuoli di Gad[furono] Siflon, e Hagghi, e Suni, ed Esbon, ed Eri, e Arodi, e Areeli. 001 GEN 046 017 E i figliuoli di Aser[furono] Imna, e Isua, e Isui, e Beria, e Sera, lor sorella. E i figliuoli di Beria [furono] Heber, e Malchiel. 001 GEN 046 018 Questi [sono] i figliuoli di Zilpa, la quale Labano diede a Lea, sua figliuola; ed ella partorì costoro a Giacobbe, [che furono] sedici persone. 001 GEN 046 019 I figliuoli di Rachele, moglie di Giacobbe, [furono] Giuseppe, e Beniamino. 001 GEN 046 020 E a Giuseppe, nel paese di Egitto, nacquero Manasse ed Efraim, i quali Asenat, figliuola di Potifera, Governatore di On, gli partorì. 001 GEN 046 021 E i figliuoli di Beniamino [furono] Bela, e Becher, e Asbel, e Ghera, e Naaman, ed Ehi, e Ros, e Muppim, e Huppim, e Ard. 001 GEN 046 022 Questi [sono] i figliuoli di Rachele, i quali nacquero a Giacobbe: in tutto quattordici persone. 001 GEN 046 023 E il figliuolo di Dan[fu] Husim. 001 GEN 046 024 E i figliuoli di Neftali [furono] Iaseel, e Guni, e Ieser, e Sillem. 001 GEN 046 025 Questi [sono] i figliuoli di Bilha, la quale Labano diede a Rachele, sua figliuola: ed ella partorì costoro a Giacobbe; in tutto sette persone. 001 GEN 046 026 Tutte le persone che vennero in Egitto, [appartenenti] a Giacobbe, procedute dalla sua anca, oltre alle mogli de' figliuoli di Giacobbe, [furono] in tutto sessantasei. 001 GEN 046 027 E i figliuoli di Giuseppe, che gli nacquero in Egitto, [furono] due persone; [talchè] tutte le persone della famiglia di Giacobbe, che vennero in Egitto, [furono] settanta. 001 GEN 046 028 Or [Giacobbe] mandò davanti a sè Giuda a Giuseppe, per avvisar[lo che] gli venisse incontro in Gosen. Ed essi giunsero alla contrada di Gosen. 001 GEN 046 029 E Giuseppe fece mettere i cavalli al suo carro, e andò incontro a Israele, suo padre, in Gosen, e gli si fece vedere, e gli si gittò al collo, e pianse sopra il suo collo, per lungo spazio. 001 GEN 046 030 E Israele disse a Giuseppe: Muoia io pure questa volta, poichè ho veduta la tua faccia; conciossiachè tu vivi ancora. 001 GEN 046 031 Poi Giuseppe disse a' suoi fratelli, e alla famiglia di suo padre: Io andrò, e farò assapere [la vostra venuta] a Faraone, e gli dirò: I miei fratelli, e la famiglia di mio padre, i quali [erano] nel paese di Canaan, son venuti a me. 001 GEN 046 032 E questi uomini [son] pastori di gregge; conciossiachè sieno [sempre] stati gente di bestiame; e hanno menate le lor gregge, e i loro armenti, e tutto ciò che hanno. 001 GEN 046 033 Ora, s'egli avviene che Faraone vi chiami, e vi dica: Qual'è il vostro mestiere? dite: 001 GEN 046 034 I tuoi servitori, dalla nostra giovanezza infino ad ora, sono [sempre] stati gente di bestiame, così noi, come i nostri padri; acciocchè dimoriate nella contrada di Gosen: (perciocchè ogni pastor di greggia [è] in abbominio agli Egizj). 001 GEN 047 001 GIUSEPPE adunque venne, e rapportò e disse a Faraone: Mio padre, e i miei fratelli, con le lor gregge, e co' loro armenti, e con tutto ciò che hanno, son venuti dal paese di Canaan; ed ecco, [sono] nella contrada di Gosen. 001 GEN 047 002 Prese eziandio una parte de' suoi fratelli, [cioè] cinque, e li presentò davanti a Faraone. 001 GEN 047 003 E Faraone disse a' fratelli di Giuseppe: Qual'[è] il vostro mestiere? Ed essi dissero a Faraone: I tuoi servitori [son] pastori di gregge, come [anche furono] i nostri padri. 001 GEN 047 004 Poi dissero a Faraone: Noi siam venuti per dimorare in questo paese; perciocchè non [vi è] pastura per le gregge de' tuoi servitori nel paese di Canaan, conciossiachè la fame vi [sia] grave; deh! permetti ora che i tuoi servitori dimorino nella contrada di Gosen. 001 GEN 047 005 E Faraone disse a Giuseppe: [Poichè] tuo padre, e i tuoi fratelli, son venuti a te; 001 GEN 047 006 il paese di Egitto [è] al tuo comando; fa' abitar tuo padre, e i tuoi fratelli, nel meglio del paese; dimorino pur nella contrada di Gosen, e se tu conosci che fra loro vi sieno degli uomini di valore, costituiscili governatori del mio bestiame. 001 GEN 047 007 Poi Giuseppe menò Giacobbe, suo padre, a Faraone, e gliel presentò. E Giacobbe benedisse Faraone. 001 GEN 047 008 E Faraone disse a Giacobbe: Quanti anni hai? 001 GEN 047 009 E Giacobbe rispose a Faraone: Il tempo degli anni de' miei pellegrinaggi[è] centrent'anni; il tempo degli anni della mia vita è stato corto, e malvagio, e non è giunto al tempo degli anni della vita de' miei padri, ne' quali andarono peregrinando. 001 GEN 047 010 Poi Giacobbe, salutato Faraone, se ne uscì fuori dal suo cospetto. 001 GEN 047 011 E Giuseppe diede a suo padre, e ai suoi fratelli, stanza e possessione nel paese di Egitto, nel meglio del paese, nella contrada di Rameses, come Faraone avea comandato. 001 GEN 047 012 E Giuseppe sostentò suo padre, e i suoi fratelli, e tutta la casa di suo padre, [provvedendo loro] di pane, secondo le bocche delle [lor] famiglie. 001 GEN 047 013 OR in tutta la terra non [vi era] pane; perciocchè la fame [era] gravissima; e il paese di Egitto, e di Canaan, si veniva meno per la fame. 001 GEN 047 014 E Giuseppe raccolse tutti i danari che si ritrovarono nel paese di Egitto, e nel paese di Canaan, per lo grano che [la gente di] que' [paesi] comperava; e Giuseppe portò que' danari in casa di Faraone. 001 GEN 047 015 E, quando i danari furono mancati nel paese di Egitto, e nel paese di Canaan, tutti gli Egizj vennero a Giuseppe, dicendo: Dacci del pane, perchè morremmo noi davanti agli occhi tuoi per mancamento di danari? 001 GEN 047 016 E Giuseppe disse: Date[mi] il vostro bestiame, ed io vi darò [del pane] per lo vostro bestiame, se pure i danari son mancati. 001 GEN 047 017 Ed essi menarono il lor bestiame a Giuseppe; e Giuseppe diede loro del pane per cavalli, e per gregge di pecore, e per armenti di buoi, e per asini. Così li sostentò di pane quell'anno per tutto il lor bestiame. 001 GEN 047 018 E, passato quell'anno, ritornarono l'anno seguente a lui, e gli dissero: Noi non possiamo celare [il nostro bisogno] al mio signore; ma i danari son mancati, e i [nostri] bestiami son [pervenuti] al mio signore; e' non [ci] resta nulla che il mio signore possa pigliare, salvo i nostri corpi, e le nostre terre. 001 GEN 047 019 Perchè periremmo, e noi, e le nostre terre, davanti agli occhi tuoi? compera noi, e le nostre terre, per del pane; e noi, e le nostre terre, saremo servi a Faraone; e dacci della semenza, acciocchè viviamo, e non muoiamo, e che la terra non sia desolata. 001 GEN 047 020 Giuseppe adunque acquistò a Faraone tutte le terre di Egitto; perciocchè gli Egizj venderono ciascun la sua possessione; conciossiachè la fame si fosse aggravata sopra loro; e così le terre furono acquistate a Faraone. 001 GEN 047 021 E [Giuseppe] trasportò il popolo nelle città, da un capo de' confini di Egitto infino all'altro. 001 GEN 047 022 Sol non acquistò le terre de' sacerdoti; perciocchè [vi era una] provvisione [assegnata] da Faraone a' sacerdoti; onde essi mangiarono la provvisione che Faraone dava loro, e perciò non venderono le lor terre. 001 GEN 047 023 E Giuseppe disse al popolo: Ecco io ho oggi acquistati a Faraone e voi e le vostre terre; eccovi della semenza: seminate la terra. 001 GEN 047 024 E al [tempo del]la ricolta, voi darete il quinto [di essa] a Faraone, e le altre quattro parti saranno vostre, per la sementa de' campi, e per lo mangiar di voi, e di coloro che [son] nelle vostre case, e per lo mangiar delle vostre famiglie. 001 GEN 047 025 Ed essi dissero: Tu ci hai scampata la vita; troviamo pur grazia appo il mio signore, e siamo servi a Faraone. 001 GEN 047 026 E Giuseppe, per istatuto [che dura] infino ad oggi, fece una imposta sopra le terre di Egitto, del quinto [della rendita], per Faraone; sol le terre de' sacerdoti non furono di Faraone. 001 GEN 047 027 Così gl'Israeliti abitarono nel paese di Egitto, nella contrada di Gosen, e ne furono fatti possessori, e moltiplicarono, e crebbero grandemente. 001 GEN 047 028 E Giacobbe visse nel paese di Egitto diciassette anni; e gli anni della vita di Giacobbe furono cenquarantasette. 001 GEN 047 029 Or avvicinandosi il tempo della morte di Israele, egli chiamò il suo figliuolo Giuseppe, e gli disse: Deh! se io ho trovato grazia appo te, metti ora la tua mano sotto la mia coscia, [promettendomi] che tu userai inverso me benignità e lealtà; deh! non seppellirmi in Egitto. 001 GEN 047 030 Anzi, quando io giacerò co' miei padri, portami fuor di Egitto, e seppelliscimi nella lor sepoltura. E [Giuseppe] disse: Io farò secondo la tua parola. 001 GEN 047 031 E [Israele] disse: Giurame[lo]. Ed egli gliel giurò. E Israele, inchinatosi verso il capo del letto, adorò. 001 GEN 048 001 ORA, dopo queste cose, fu detto a Giuseppe: Ecco, tuo padre è infermo. Allora egli prese seco i suoi due figliuoli, Manasse ed Efraim. 001 GEN 048 002 Ed egli fu rapportato, e detto a Giacobbe: Ecco, Giuseppe, tuo figliuolo, viene a te. E Israele, isforzatosi, si mise a sedere in sul letto. 001 GEN 048 003 E Giacobbe disse a Giuseppe: L'Iddio Onnipotente mi apparve in Luz, nel paese di Canaan, e mi benedisse. 001 GEN 048 004 E mi disse: Ecco, io ti farò moltiplicare, e ti accrescerò, e ti farò divenir raunanza di popoli; e darò questo paese alla tua progenie dopo te, [per] possession perpetua. 001 GEN 048 005 Ora dunque, i tuoi due figliuoli, che ti son nati nel paese di Egitto, prima che io venissi a te in Egitto, son miei; Efraim e Manasse saranno miei, come Ruben e Simeone. 001 GEN 048 006 Ma i figliuoli che tu genererai dopo loro, saranno tuoi; nella loro eredità saranno nominati del nome de' lor fratelli. 001 GEN 048 007 Or, quant'è a me, quando io veniva di Paddan, Rachele morì appresso di me nel paese di Canaan, per cammino, alquanto spazio lungi di Efrata; e io la seppellii quivi nel cammino di Efrata, ch' [è] Betlehem. 001 GEN 048 008 E Israele, veduti i figluoli di Giuseppe, disse: Chi [son] costoro? 001 GEN 048 009 E Giuseppe disse a suo padre: Sono i miei figliuoli, i quali Iddio mi ha dati qui. E [Giacobbe] disse: Deh! falli appressare a me, ed io li benedirò. 001 GEN 048 010 (Or gli occhi d'Israele erano gravi per la vecchiezza, [talchè egli] non potea vedere.) E [Giuseppe] glieli fece appressare. 001 GEN 048 011 Ed egli li baciò, e li abbracciò. E Israele disse a Giuseppe: Io non pensava di veder [mai più] la tua faccia; ed ecco, Iddio mi ha fatto vedere eziandio della tua progenie. 001 GEN 048 012 Poi Giuseppe, fattili levar d'appresso alle ginocchia di esso, s'inchinò con la faccia in terra. 001 GEN 048 013 E li prese amendue, [e pose] Efraim alla sua destra, dalla sinistra d'Israele; e Manasse alla sua sinistra, dalla destra d'Israele; e [così] glieli fece appressare. 001 GEN 048 014 E Israele porse la sua [man] destra, e la pose sopra il capo di Efraim, ch'era il minore, e pose la sinistra sopra il capo di Manasse; e, benchè Manasse [fosse] il primogenito, nondimeno avvedutamente pose così le mani. 001 GEN 048 015 E benedisse Giuseppe, e disse: Iddio, nel cui cospetto i miei padri, Abrahamo ed Isacco, son camminati; Iddio, che mi ha pasciuto da che io sono [al mondo] infino a questo giorno; 001 GEN 048 016 l'Angelo, che mi ha riscosso d'ogni male, benedica questi fanciulli, e sieno nominati del mio nome, e del nome de' miei padri, Abrahamo ed Isacco; e moltiplichino copiosamente sulla terra. 001 GEN 048 017 Ora, veggendo Giuseppe che suo padre avea posta la sua man destra sopra il capo di Efraim, ciò gli dispiacque, e prese la mano di suo padre, per rimoverla d'in sul capo di Efraim, [e per metterla] in sul capo di Manasse. 001 GEN 048 018 E Giuseppe disse a suo padre: Non così, padre mio; conciossiachè questo [sia] il primogenito, metti la tua [man] destra sopra il suo capo. 001 GEN 048 019 Ma suo padre ricusò [di farlo], e disse: Io [il] so, figliuol mio, io [il] so; ancora esso diventerà un popolo, e ancora esso sarà grande; ma pure il suo fratel minore sarà più grande di lui, e la progenie di esso sarà una piena di genti. 001 GEN 048 020 Così in quel giorno li benedisse, dicendo: Israele benedirà [altrui, prendendone l'esempio] in te; dicendo: Iddio ti faccia esser simile ad Efraim ed a Manasse. E [Israele] antepose Efraim a Manasse. 001 GEN 048 021 Poi Israele disse a Giuseppe: Ecco, io muoio, e Iddio sarà con voi, e vi ricondurrà al paese de' vostri padri. 001 GEN 048 022 Ed io ti dono una parte sopra i tuoi fratelli, la quale io ho conquistata dalle mani degli Amorrei con la mia spada e col mio arco. 001 GEN 049 001 POI Giacobbe chiamò i suoi figliuoli, e disse: Adunatevi, ed io vi dichiarerò chò che vi avverrà nel tempo a venire. 001 GEN 049 002 Adunatevi e ascoltate, figliuoli di Giacobbe! Prestate udienza a Israele, vostro padre. 001 GEN 049 003 RUBEN, tu [sei] il mio primogenito, La mia possa, e il principio delle mie forze, Eccellente in dignità, ed eccellente in forza. 001 GEN 049 004 [Tutto ciò] è scolato come acqua; non aver la maggioranza! Perciocchè tu salisti in sul letto di tuo padre; Allora che tu contaminasti il mio letto, [tutto ciò] sparì. 001 GEN 049 005 SIMEONE e LEVI [son] fratelli; Le loro spade [sono] arme di violenza. 001 GEN 049 006 Non entri l'anima mia nel lor consiglio segreto; Non uniscasi la gloria mia alla lor raunanza; Perciocchè nella loro ira hanno uccisi uomini, E hanno a lor voglia spianato il muro. 001 GEN 049 007 Maledetta [sia] l'ira loro, perciocchè è [stata] violenta; E il furor loro, perciocchè è stato aspro; Io li dividerò per Giacobbe, E li spargerò per Israele. 001 GEN 049 008 GIUDA, te celebreranno i tuoi fratelli; La tua mano [sarà] sopra il collo de' tuoi nemici; I figliuoli di tuo padre s'inchineranno a te; 001 GEN 049 009 Giuda [è] un leoncello; Figliuol mio, tu sei ritornato dalla preda; [Quando] egli si sarà chinato, e si sarà posto a giacere come un leone, Anzi come un gran leone, chi lo desterà? 001 GEN 049 010 Lo Scettro non sarà rimosso da Giuda, Nè il Legislatore d'infra i piedi di esso, Finchè non sia venuto colui al quale quello appartiene; E inverso lui [sarà] l'ubbidienza de' popoli. 001 GEN 049 011 Egli lega il suo asinello alla vite, E al tralcio della vite nobile il figlio della sua asina; Egli lava il suo vestimento nel vino, E i suoi panni nel liquor delle uve. 001 GEN 049 012 Egli ha gli occhi rosseggianti per lo vino, E i denti bianchi per lo latte. 001 GEN 049 013 ZABULON abiterà nel porto de' mari Egli [sarà] al porto delle navi; E il suo confine [sarà] fino a Sidon. 001 GEN 049 014 ISSACAR [è] un asino ossuto, Che giace fra due sbarre. 001 GEN 049 015 E avendo egli veduto che il riposo [è] cosa buona, E che il paese [è] ameno, Chinerà la spalla per portar [la soma], E diverrà tributario. 001 GEN 049 016 DAN giudicherà il suo popolo, Come una delle tribù d'Israele. 001 GEN 049 017 Dan sarà una serpe in su la strada, Un colubro in sul sentiero, Il qual morde i pasturali del cavallo, Onde colui che lo cavalca cade indietro. 001 GEN 049 018 O Signore, io ho aspettata la tua salute. 001 GEN 049 019 [Quant'è a] GAD, schiere lo scorreranno; Ma egli in iscambio scorrerà altri. 001 GEN 049 020 Dal [paese di] ASER [procederà] la grascia della sua vittuaglia, Ed esso produrrà delizie reali. 001 GEN 049 021 NEFTALI [è] una cerva sciolta; Egli proferisce belle parole. 001 GEN 049 022 GIUSEPPE [è] un ramo di una vite fruttifera, Un ramo di una vite fruttifera appresso ad una fonte, I cui rampolli si distendono lungo il muro. 001 GEN 049 023 E benchè egli sia stato amaramente afflitto, E che degli arcieri l'abbiano saettato e nimicato; 001 GEN 049 024 Pur è dimorato l'arco suo nella [sua] forza; E le sue braccia [e] le sue mani si son rinforzate, Per l'aiuto del Possente di Giacobbe: Quindi [egli è stato] il pastore, la pietra d'Israele, 001 GEN 049 025 [Ciò è proceduto] dall'Iddio di tuo padre, il quale ancora ti aiuterà; E dall'Onnipotente, il quale ancora ti benedirà Delle benedizioni del cielo di sopra, Delle benedizioni dell'abisso che giace disotto, Delle benedizioni delle mammelle e della matrice. 001 GEN 049 026 Le benedizioni di tuo padre Hanno avanzate le benedizioni de' miei genitori, [E son giunte] fino al sommo de' colli eterni. Esse saranno sopra il capo di Giuseppe, E sopra la sommità del capo di lui, Ch'è stato messo da parte d'infra i suoi fratelli. 001 GEN 049 027 BENIAMINO [è] un lupo rapace; La mattina egli divorerà la preda, E in su la sera partirà le spoglie. 001 GEN 049 028 Tutti costoro [sono i capi del]le dodici tribù d'Israele; e questo [è] quello che il padre loro disse loro, quando il benedisse, benedicendo ciascuno di essi secondo la sua propria benedizione. 001 GEN 049 029 Poi comandò, e disse loro: [Tosto] sarò raccolto al mio popolo; seppellitemi coi miei padri, nella spelonca ch'[è] nel campo di Efron Hitteo; 001 GEN 049 030 nella spelonca, ch'[è] nel campo di Macpela, il quale [è] dirincontro a Mamre, nel paese di Cannan; la quale [spelonca] Abrahamo comperò da Efron Hitteo, insieme col campo, per possession di sepoltura. 001 GEN 049 031 Quivi fu seppellito Abrahamo e Sara, sua moglie; quivi fu seppellito Isacco e Rebecca, sua moglie; quivi ancora ho seppellita Lea. 001 GEN 049 032 L'acquisto di quel campo, e della spelonca ch'[è] in esso, fu fatto da' figliuoli di Het. 001 GEN 049 033 E, dopo che Giacobbe ebbe finito di dar questi comandamenti a' suoi figliuoli, ritrasse i piedi dentro al letto, e trapassò, e fu raccolto a' suoi popoli. 001 GEN 050 001 E GIUSEPPE, gittatosi sopra la faccia di suo padre, pianse sopra lui, e lo baciò. 001 GEN 050 002 Poi comandò a' suoi servitori medici, che imbalsamassero suo padre. E i medici imbalsamarono Israele. 001 GEN 050 003 E quaranta giorni intieri furono posti [ad imbalsamarlo]; perciocchè tanto tempo appunto si metteva [ad imbalsamar] coloro che s'imbalsamavano; e gli Egizj lo piansero per settanta giorni. 001 GEN 050 004 E, dopo che furono passati i giorni del pianto [che si fece] per lui, Giuseppe parlò alla famiglia di Faraone, dicendo: Deh! se io ho trovata grazia appo voi, parlate, vi prego, a Faraone, e ditegli: 001 GEN 050 005 Che mio padre mi ha fatto giurare, dicendo: Ecco, io mi muoio; seppelliscimi nella mia sepoltura, la quale io mi ho cavata nel paese di Canaan. Deh! [lascia] ora dunque che io vada a seppellire mio padre; poi ritornerò. 001 GEN 050 006 E Faraone disse: Va', seppellisci tuo padre, come egli ti ha fatto giurare. 001 GEN 050 007 Giuseppe adunque salì, per seppellir suo padre; e con lui andarono tutti gli anziani della casa di Faraone, servitori di esso, e tutti gli anziani del paese di Egitto; 001 GEN 050 008 e tutta la famiglia di Giuseppe, e i suoi fratelli, e la famiglia di suo padre; sol lasciarono nella contrada di Gosen le lor famiglie, e le lor gregge, e i loro armenti. 001 GEN 050 009 Con lui andarono eziandio carri e cavalieri; talchè lo stuolo fu grandissimo. 001 GEN 050 010 E, come furono giunti all'aia di Atad, che [era] di là dal Giordano, fecero quivi un grande e molto grave lamento. E [Giuseppe] fece cordoglio di suo padre per sette giorni. 001 GEN 050 011 Or i Cananei, abitanti di quel paese, veggendo il cordoglio [che si faceva] nell'aia di Atad, dissero: Quest'[è] un duolo grave agli Egizj: perciò fu posto nome a quell'aia, Abel-Misraim, ch'[è] di là dal Giordano. 001 GEN 050 012 E i figliuoli di Giacobbe gli fecero come egli avea lor comandato. 001 GEN 050 013 E lo portarono nel paese di Canaan, e lo seppellirono nella spelonca del campo di Macpela, dirimpetto a Mamre, la quale Abrahamo avea comperata, insieme col campo, da Efron Hitteo, per possession di sepoltura. 001 GEN 050 014 E Giuseppe, dopo ch'ebbe seppellito suo padre, se ne ritornò in Egitto, co' suoi fratelli, e con tutti coloro che erano andati con lui, per seppellir suo padre. 001 GEN 050 015 Or i fratelli di Giuseppe, veggendo che il padre loro era morto, dissero: Forse Giuseppe ci porterà odio, e nimistà, e non mancherà di renderci tutto il male che gli abbiam fatto. 001 GEN 050 016 Laonde commisero [ad alcuni di andare] a Giuseppe, per dir[gli]; Tuo padre, avanti che morisse, ordinò, e disse: 001 GEN 050 017 Dite così a Giuseppe: Perdona, ti prego, ora a' tuoi fratelli il lor misfatto, e il lor peccato; conciossiachè essi ti abbiano fatto del male. Deh! perdona dunque ora a' servitori dell'Iddio di tuo padre il lor misfatto. E Giuseppe pianse, quando [coloro] gli parlarono. 001 GEN 050 018 I suoi fratelli andarono eziandio [a lui]; e, gittatisi [in terra] davanti a lui, gli dissero: Eccociti per servi. 001 GEN 050 019 Ma Giuseppe disse loro: Non temiate; perciocchè, [sono] io in luogo di Dio? 001 GEN 050 020 Voi certo avevate pensato del male contro a me; [ma] Iddio ha pensato [di convertir] quel [male] in bene, per far ciò che oggi [appare], per conservare in vita una gran gente. 001 GEN 050 021 Ora dunque, non temiate; io sostenterò voi, e le vostre famiglie. Così li consolò, e li riconfortò. 001 GEN 050 022 E Giuseppe dimorò in Egitto, con la famiglia di suo padre, e visse centodieci anni. 001 GEN 050 023 E vide ad Efraim figliuoli della terza [generazione]; i figliuoli di Machir, figliuolo di Manasse, nacquero anch'essi, [e furono allevati] sopra le ginocchia di Giuseppe. 001 GEN 050 024 E Giuseppe disse a' suoi fratelli: Tosto morrò, e Iddio per certo vi visiterà, e vi farà salire fuor di questo paese, nel paese il quale egli giurò ad Abrahamo, a Isacco, e a Giacobbe. 001 GEN 050 025 E Giuseppe fece giurare i figliuoli d'Israele, dicendo: Iddio per certo vi visiterà; allora trasportate di qui le mie ossa. 001 GEN 050 026 Poi Giuseppe morì, essendo di età di centodieci anni; e fu imbalsamato, e posto in un cataletto in Egitto. # # BOOK 002 EXO Exodus Esodo 002 EXO 001 001 OR questi [sono] i nomi de' figliuoli d'Israele, che vennero in Egitto: essi [vi] vennero con Giacobbe, ciascuno con la sua famiglia. 002 EXO 001 002 Ruben, Simeone, Levi, e Giuda; 002 EXO 001 003 Issacar, Zabulon, e Beniamino; 002 EXO 001 004 Dan, Neftali, Gad, e Aser. 002 EXO 001 005 E tutte le persone, uscite dell'anca di Giacobbe, erano settanta. Or Giuseppe era [già] in Egitto. 002 EXO 001 006 E Giuseppe morì, e tutti i suoi fratelli, e tutta quella generazione. 002 EXO 001 007 E i figliuoli d'Israele fruttarono e moltiplicarono copiosamente, e crebbero, e divennero grandemente possenti, talchè il paese fu ripieno di essi. 002 EXO 001 008 Or sorse un nuovo re sopra l'Egitto, il qual non avea conosciuto Giuseppe. 002 EXO 001 009 [Costui] disse al suo popolo: Ecco, il popolo de' figliuoli d'Israele [è] più grande [e] più possente di noi. 002 EXO 001 010 Ora procediamo saggiamente intorno ad esso; che talora non moltiplichi; onde, se alcuna guerra avvenisse, egli non si congiunga anche esso co' nostri nemici, e non guerreggi contro a noi, o se ne vada via dal paese. 002 EXO 001 011 Furono adunque costituiti sopra il popolo d'Israele commissari d'angherie, per affliggerlo con le lor gravezze. E il [popolo] edificò a Faraone delle città da magazzini, [cioè], Pitom e Raamses. 002 EXO 001 012 Ma quanto [più] l'affliggevano, tanto [più] cresceva, e tanto [più] moltiplicava fuor di modo; onde [gli Egizj] portavano gran noia de' figliuoli d'Israele. 002 EXO 001 013 E gli Egizj facevano servire i figliuoli d'Israele con asprezza. 002 EXO 001 014 E li facevano vivere in amaritudine, con dura servitù, [adoperandoli] intorno all'argilla, e a' mattoni, e ad ogni servigio de' campi; tutta la servitù, nella quale li adoperavano, [era] con asprezza. 002 EXO 001 015 Il re di Egitto disse ancora alle levatrici delle donne Ebree, il nome dell'una delle quali [era] Sifra, e quel dell'altra Pua: 002 EXO 001 016 Quando voi ricoglierete i parti delle [donne] Ebree, e [le] vedrete in su la seggiola, se il parto [è] un figliuol [maschio], uccidetelo; ma se [è] una figliuola [femmina], lasciatela vivere. 002 EXO 001 017 Ma quelle levatrici temettero Iddio, e non fecero secondo che il re di Egitto avea loro detto; anzi lasciarono vivere i fanciulli. 002 EXO 001 018 E il re di Egitto chiamò le levatrici, e disse loro: Perchè avete voi fatto questo, di lasciar vivere i fanciulli? 002 EXO 001 019 E le levatrici dissero a Faraone: Le donne Ebree non [sono] come l'Egizie, perciocchè sono vigorose; avanti che la levatrice sia venuta a loro, hanno partorito. 002 EXO 001 020 E Iddio fece del bene a quelle levatrici; e il popolo crebbe, e divenne grandemente possente. 002 EXO 001 021 E perchè quelle levatrici temettero Iddio, egli edificò loro delle case. 002 EXO 001 022 Allora Faraone comandò a tutto il suo popolo, dicendo: Gittate nel fiume ogni figliuol [maschio] che nascerà, e lasciate vivere tutte le figliuole [femmine]. 002 EXO 002 001 OR un uomo della famiglia di Levi andò, e prese [per moglie] una figliuola di Levi. 002 EXO 002 002 E quella donna concepette, e partorì un figliuolo; e, veggendolo bello, lo tenne nascosto [lo spazio di] tre mesi. 002 EXO 002 003 Ma non potendo più tenerlo nascosto, ella prese una cestella [fatta] di giunchi, e la impiastrò di bitume e di pece; e, postovi dentro il fanciullo, la mise nella giuncaia, in su la riva del fiume. 002 EXO 002 004 E la sorella del fanciullo se ne stava da lungi, per saper ciò che gli avverrebbe. 002 EXO 002 005 Or la figliuola di Faraone discese per bagnarsi nel fiume; e le sue donzelle passeggiavano su la riva del fiume; ed ella vide quella cestella per mezzo la giuncaia, e mandò una sua servente, e la fece torre. 002 EXO 002 006 E aperta[la] vide quel bambino; ed ecco, il fanciullo piangeva; ed ella ne ebbe compassione, e disse: Questo [fanciullo è] de' figliuoli degli Ebrei. 002 EXO 002 007 E la sorella di esso disse alla figliuola di Faraone: Andrò io a chiamarti una balia d'infra le [donne] Ebree, che ti allatti questo fanciullo? 002 EXO 002 008 E la figliuola di Faraone le disse: Va'. E la fanciulla andò, e chiamò la madre del fanciullo. 002 EXO 002 009 E la figliuola di Faraone disse: Portane questo fanciullo, e allattamelo, ed io [ti] darò il tuo salario. E quella donna prese il fanciullo, e lo allattò. 002 EXO 002 010 E quando il fanciullo fu grande, ella lo menò alla figliuola di Faraone, ed esso le fu in luogo di figliuolo, ed ella gli pose nome Mosè; perciocchè, [disse ella], io lo ho tratto fuor delle acque. 002 EXO 002 011 Or in quel tempo, essendo Mosè [già] divenuto grande, avvenne ch'egli uscì fuori a' suoi fratelli, e vide le lor gravezze; e vide un Egizio che percuoteva un uomo Ebreo de' suoi fratelli. 002 EXO 002 012 E avendo riguardato qua e là, e veduto, che non [v'era] nissuno, percosse quell'Egizio, e lo nascose nel sabbione. 002 EXO 002 013 E il giorno seguente egli uscì ancora fuori; ed ecco, due uomini Ebrei contendevano [insieme]. Ed egli disse a colui che avea il torto: Perchè percuoti il tuo prossimo? 002 EXO 002 014 E colui gli rispose: Chi ti ha costituito principe e giudice sopra noi? pensi tu di uccider me, come uccidesti quell'Egizio? E Mosè temette, e disse: Per certo la cosa si è saputa. 002 EXO 002 015 E Faraone udì questa cosa, e cercò Mosè per ucciderlo; ma Mosè se ne fuggì dal cospetto di Faraone, e si fermò nel paese di Madian, ove si pose a sedere presso ad un pozzo. 002 EXO 002 016 Or il sacerdote di Madian avea sette figliuole; le quali vennero, e attinsero [dell'acqua], ed empierono gli abbeveratoi, per abbeverar le gregge del lor padre. 002 EXO 002 017 E i pastori sopraggiunsero, e scacciarono le [gregge]; ma Mosè si levò, e soccorse quelle [fanciulle], e abbeverò le lor gregge. 002 EXO 002 018 Ed elleno se ne vennero a Reuel, lor padre; ed egli disse [loro: ] Perchè siete voi oggi così presto ritornate? 002 EXO 002 019 Ed elleno risposero: Un uomo Egizio ci ha riscosse dalle mani de' pastori, e anche ci ha attinto [dell'acqua] abbondantemente, ed ha abbeverate le gregge. 002 EXO 002 020 Ed egli disse alla sue figliuole: E dov'[è] egli? perchè avete lasciato [là] quell'uomo? chiamatelo, che prenda cibo. 002 EXO 002 021 E Mosè acconsentì di dimorar con quell'uomo: ed egli diede a Mosè Sippora, sua figliuola. 002 EXO 002 022 Ed ella partorì un figliuolo, ed egli gli pose nome Ghersom; perciocchè disse: Io sono stato forestiere in paese strano. 002 EXO 002 023 Or avvenne che in quel [mezzo] tempo, [che fu] lungo, il re di Egitto morì; e i figliuoli d'Israele sospirarono per la servitù, e gridarono; e le lor grida, [che gittarono] per la servitù, salirono a Dio. 002 EXO 002 024 E Iddio intese i loro stridi, e si ricordò del suo patto con Abrahamo, con Isacco, e con Giacobbe. 002 EXO 002 025 E Iddio riguardò a' figliuoli d'Israele, e [ne] prese conoscenza. 002 EXO 003 001 OR Mosè pasturava la greggia di Ietro, sacerdote di Madian, suo suocero; e guidando la greggia dietro al deserto, pervenne alla montagna di Dio, ad Horeb. 002 EXO 003 002 E l'Angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco, di mezzo un pruno. Ed egli riguardò, ed ecco, il pruno ardea in fuoco, e pure il pruno non si consumava. 002 EXO 003 003 E Mosè disse: Or andrò là, e vedrò questa gran visione, per qual cagione il pruno non si bruci. 002 EXO 003 004 E il Signore vide ch'[egli] era andato là fuor di via, per veder [quella visione]. E Iddio lo chiamò di mezzo il pruno, e disse: Mosè, Mosè. Ed egli rispose: Eccomi. 002 EXO 003 005 E [Iddio gli] disse: Non appressarti in qua; tratti le scarpe da' piedi, perciocchè il luogo, sopra il quale tu stai, è terra santa. 002 EXO 003 006 Poi disse: Io [son] l'Iddio di tuo padre, l'Iddio di Abrahamo, l'Iddio d'Isacco, e l'Iddio di Giacobbe. E Mosè si nascose la faccia; perciocchè egli temeva di riguardar verso Iddio. 002 EXO 003 007 E il Signore disse: Ben ho veduta l'afflizion del mio popolo, ch' [è] in Egitto, ed ho udite le lor grida, per cagion dei loro esattori; perciocchè io ho presa conoscenza delle sue doglie. 002 EXO 003 008 E sono sceso per riscuoterlo dalle mani degli Egizj, e per farlo salir da quel paese in un paese buono e largo; in un paese stillante latte e miele; nel luogo de' Cananei, deg'Hittei, degli Amorrei, dei Ferezei, degl'Hivvei, e de' Gebusei. 002 EXO 003 009 Ora dunque, ecco, le grida de' figliuoli d'Israele son pervenute a me, ed anche ho veduta l'oppressione, con la quale gli Egizj li oppressano. 002 EXO 003 010 Perciò, vieni ora, ed io ti manderò a Faraone, e tu trarrai fuor di Egitto il mio popolo, i figliuoli d'Israele. 002 EXO 003 011 E Mosè disse a Dio: Chi [sono] io, che io vada a Faraone, e tragga fuor di Egitto i figliuoli d'Israele? 002 EXO 003 012 E [Iddio gli] disse! [Va' pure]; perciocchè io sarò teco; e questo ti [sarà per] segno che io ti ho mandato. Quando tu avrai tratto fuor di Egitto il popolo, voi servirete a Dio sopra questo monte. 002 EXO 003 013 E Mosè disse a Dio: Ecco, [quando] io sarò venuto a' figliuoli d'Israele, e avrò lor detto: L'Iddio de' vostri padri mi ha mandato a voi, se essi mi dicono: Qual'[è] il suo nome? che dirò io loro? 002 EXO 003 014 E Iddio disse a Mosè: IO SON COLUI CHE SONO; poi disse: Così dirai ai figliuoli d'Israele: [Colui che si chiama] IO SONO, m'ha mandato a voi. 002 EXO 003 015 Iddio disse ancora a Mosè: Così dirai a' figliuoli d'Israele: Il Signore Iddio de' padri vostri, l'Iddio di Abrahamo, e l'Iddio d'Isacco, e l'Iddio di Giacobbe, mi ha mandato a voi; questo [è] il mio Nome in eterno e questa [è] la mia ricordanza per ogni età. 002 EXO 003 016 Va', e raduna gli Anziani d'Israele, e di' loro: Il Signore Iddio de' vostri padri, l'Iddio di Abrahamo, d'Isacco, e di Giacobbe, mi è apparito, dicendo: Certamente io vi ho visitati, e [ho veduto] ciò che vi si fa in Egitto. 002 EXO 003 017 E ho detto: Io vi trarrò fuor dell'afflizione di Egitto, [e vi condurrò] nel paese de' Cananei, degl'Hittei, degli Amorrei, de' Ferezei, degl'Hivvei, e de' Gebusei; in un paese stillante latte e miele. 002 EXO 003 018 Ed essì ubbidiranno alla tua voce; e tu, con gli Anziani d'Israele, entrerai dal re di Egitto, e voi gli direte: Il Signore Iddio degli Ebrei ci ha incontrati; deh! [lascia] dunque ora che andiamo tre giornate di cammino nel deserto, e che sacrifichiamo al Signore Iddio nostro. 002 EXO 003 019 Or io so che il re di Egitto non vi concederà l'andare, se non [isforzato] con potente mano. 002 EXO 003 020 Ed io stenderò la mia mano, e percuoterò l'Egitto con tutte le mie maravigliose opere, che io farò in mezzo di esso. Dopo ciò egli vi lascerà andare. 002 EXO 003 021 E allora metterò in grazia questo popolo inverso gli Egizj; e avverrà che, quando voi ve ne andrete, non ve ne andrete vuoti. 002 EXO 003 022 Anzi, ciascuna donna chiederà alla sua vicina, e alla sua albergatrice, vasellamenti di argento, e vasellamenti di oro, e vestimenti; e voi metterete quelli addosso a' vostri figliuoli, e alle vostre figliuole; e [così] spoglierete gli Egizj. 002 EXO 004 001 E Mosè rispose, e disse: Ma ecco, essi non mi crederanno, e non ubbidiranno alla mia voce; perciocchè diranno: Il Signore non ti è apparito. 002 EXO 004 002 E il Signore gli disse: Che cosa [è] questa [che] tu [hai] in mano? Ed egli rispose: Una bacchetta. 002 EXO 004 003 E il Signore [gli] disse: Gittala in terra. Ed egli la gittò in terra; ed ella divenne un serpente; e Mosè fuggì d'innanzi a quello. 002 EXO 004 004 Ma il Signore disse a Mosè: Stendi la tua mano, e prendilo per la coda. Ed egli stese la mano, e lo prese; ed esso divenne bacchetta nella sua mano. 002 EXO 004 005 [Così farai, disse Iddio], acciocchè credano che il Signore Iddio de' lor padri, l'Iddio di Abrahamo, l'Iddio d'Isacco e l'Iddio di Giacobbe, ti è apparito. 002 EXO 004 006 Il Signore gli disse ancora: Mettiti ora la mano in seno. Ed egli si mise la mano in seno; poi, trattala fuori, ecco, la sua mano [era] lebbrosa, [bianca] come neve. 002 EXO 004 007 Poi [gli] disse: Rimettiti la mano in seno. Ed egli si rimise la mano in seno; poi, trattasela fuor del seno, ecco, era tornata come [l'altra] sua carne. 002 EXO 004 008 Se dunque, [disse il Signore], non ti credono, e non ubbidiscono alla [tua] voce al primo segno, ubbidiranno alla [tua] voce, al secondo segno. 002 EXO 004 009 E se egli avviene che non pure a questi due segni credano, e non ubbidiscano alla tua voce; allora prendi dell'acqua del fiume, e spandi[la] in su l'asciutto; e l'acqua che tu avrai presa dal fiume diventerà sangue in su l'asciutto. 002 EXO 004 010 E Mosè disse al Signore: Ahi! Signore, io non [son mai] per addietro [stato] uomo ben parlante, non pur da che tu parlasti al tuo servitore; conciossiachè io [sia] tardo di bocca e di lingua. 002 EXO 004 011 E il Signore gli disse: Chi ha posta la bocca all'uomo? ovvero, chi fa il mutolo, o il sordo, o colui che ha gli occhi, e gli orecchi aperti, o il cieco? non [son desso] io, il Signore? 002 EXO 004 012 Ora dunque va', ed io sarò con la tua bocca, e t'insegnerò ciò che avrai a dire. 002 EXO 004 013 E [Mosè] disse: Ahi! Signore; deh! manda [a far questo] per colui [il qual] tu hai a mandare. 002 EXO 004 014 Allora l'ira del Signore si accese contro a Mosè; ed egli gli disse: Non so io che Aaronne, tuo fratello, Levita, è [uomo] ben parlante? e anche, ecco, egli se n'esce fuori a incontrarti; e, veggendoti, si rallegrerà nel suo cuore. 002 EXO 004 015 Parlagli adunque, e mettigli in bocca queste parole, ed io sarò con la tua bocca, e con la sua, e v'insegnerò [ciò] che avrete a fare. 002 EXO 004 016 Ed egli parlerà per te al popolo; e così egli ti sarà in luogo di bocca, e tu gli sarai in luogo di Dio. 002 EXO 004 017 Or prendi questa bacchetta in mano, acciocchè con essa tu faccia que' segni. 002 EXO 004 018 MOSÈ adunque andò; e, ritornato a Ietro, suo suocero, gli disse: Deh! [lascia] che io me ne vada, e ritorni a' miei fratelli che [sono] in Egitto e vegga se sono ancora vivi. E Ietro gli disse: Vattene in pace. 002 EXO 004 019 Il Signore disse ancora a Mosè nel [paese di] Madian: Va', ritornatene in Egitto; perciocchè tutti coloro che cercavano l'anima tua son morti. 002 EXO 004 020 Mosè adunque prese la sua moglie e i suoi figliuoli; e, postili sopra degli asini, se ne ritornava in Egitto. Mosè prese ancora la bacchetta di Dio nella sua mano. 002 EXO 004 021 E il Signore disse a Mosè: Poichè tu te ne vai per ritornare in Egitto, vedi, fa' davanti a Faraone tutti i miracoli che io ti ho posti in mano; ma io gl'indurerò il cuore, talchè egli non lascerà andare il popolo. 002 EXO 004 022 E tu dirai a Faraone: Così dice il Signore: Israele [è] mio figliuolo, il mio primogenito. 002 EXO 004 023 Or io ti ho detto: Lascia andare il mio figliuolo, acciocchè mi serva; e tu hai ricusato di lasciarlo andare; ecco, io uccido il tuo figliuolo, il tuo primogenito. 002 EXO 004 024 Ora, [essendo Mosè] per cammino, in un albergo, il Signore l'incontrò, e cercava di farlo morire. 002 EXO 004 025 E Sippora prese una selce tagliente, e tagliò il prepuzio del suo figliuolo, e lo gittò a' piedi di Mosè, e disse: Certo tu mi [sei] uno sposo di sangue. 002 EXO 004 026 E [il Signore] lo lasciò. Allora ella disse: Sposo di sangue, per le circoncisioni. 002 EXO 004 027 E il Signore disse ad Aaronne: Va' incontro a Mosè verso il deserto. Ed egli andò, e lo scontrò, al Monte di Dio, e lo baciò. 002 EXO 004 028 E Mosè dichiarò ad Aaronne tutte le parole del Signore, [per] le quali lo mandava, e tutti i segni che gli avea comandato [di fare]. 002 EXO 004 029 Mosè adunque, ed Aaronne, andarono, e adunarono tutti gli Anziani de' figliuoli d'Israele. 002 EXO 004 030 E Aaronne annunziò [loro] tutte le parole che il Signore avea dette a Mosè, e fece que' segni nel cospetto del popolo. 002 EXO 004 031 E il popolo credette, e intese che il Signore visitava i figliuoli d'Israele; e ch'egli avea veduta la loro afflizione. Ed essi s'inchinarono, e adorarono. 002 EXO 005 001 POI Mosè ed Aaronne vennero a Faraone, e gli dissero: Così ha detto il Signore Iddio d'Israele: Lascia andare il mio popolo, acciocchè mi celebri una festa nel deserto. 002 EXO 005 002 Ma Faraone disse: Chi [è] il Signore, che io ubbidisca alla sua voce, per lasciare andare Israele? Io non conosco il Signore, e anche non lascerò andare Israele. 002 EXO 005 003 Ed essi dissero: L'Iddio degli Ebrei ci ha scontrati; deh! [lascia] che noi andiamo tre giornate di cammino nel deserto, e che sacrifichiamo al Signore Iddio nostro; che talora egli non si avventi sopra noi con pestilenza, o con la spada. 002 EXO 005 004 E il re di Egitto disse loro: O Mosè ed Aaronne, perchè distraete il popolo dalle sue opere? andate a' vostri incarichi. 002 EXO 005 005 Faraone disse ancora: Ecco, ora il popolo del paese [è] in gran numero; e voi lo fate restare da' suoi incarichi. 002 EXO 005 006 E quell'istesso giorno Faraone comandò a' commissari [costituiti] sopra il popolo, e a' rettori d'esso, e disse: 002 EXO 005 007 Non continuate più a dar della paglia a questo popolo, per fare i mattoni, come [avete fatto] per addietro; vadano essi [medesimi], e raccolgansi della paglia. 002 EXO 005 008 E pure imponete loro la [medesima] somma di mattoni che facevano per addietro; non diminuitene [nulla]; perciocchè essi [sono] oziosi, e però gridano, dicendo: Andiamo, sacrifichiamo all'Iddio nostro. 002 EXO 005 009 Sia il lavoro aggravato sopra questi uomini; e lavorino intorno ad esso, e non attendano a parole di menzogna. 002 EXO 005 010 I commissari adunque del popolo, e i rettori di esso, uscirono fuori, e dissero al popolo: Così ha detto Faraone: Io non vi darò più paglia. 002 EXO 005 011 Andate voi [medesimi], e prendetevi della paglia dovunque ne troverete; perciocchè nulla sarà diminuito del vostro lavoro. 002 EXO 005 012 E il popolo si sparse per tutto il paese di Egitto, per raccoglier della stoppia in [luogo] di paglia. 002 EXO 005 013 E i commissari sollecitavano, dicendo: Fornite le vostre opere, giorno per giorno, come quando avevate della paglia. 002 EXO 005 014 E i rettori dei figliuoli d'Israele, i quali i commissari di Faraone aveano costituiti sopra loro, furono battuti; e fu [lor] detto: Perchè non avete voi fornito ieri ed oggi la somma de' mattoni che vi è imposta, come per addietro? 002 EXO 005 015 E i rettori de' figliuoli d'Israele vennero, e gridarano a Faraone, dicendo: Perchè fai così a' tuoi servitori? 002 EXO 005 016 E' non si dà paglia a' tuoi servitori, e pur ci dicono: Fate de' mattoni; ed ora i tuoi servitori [son] battuti; e il tuo popolo commette fallo. 002 EXO 005 017 Ed egli disse: Voi [siete] oziosi, [voi siete] oziosi; perciò dite: Andiamo, sacrifichiamo al Signore. 002 EXO 005 018 Ora dunque andate, lavorate; e' non vi si darà paglia, e pur renderete la somma de' mattoni. 002 EXO 005 019 E i rettori de' figliuoli d'Israele, veggendoli a mal [partito], essendo lor detto: Non diminuite nulla de' mattoni impostivi giorno per giorno, 002 EXO 005 020 quando uscirono d'appresso a Faraone, scontrarono Mosè ed Aaronne, che si presentarono davanti a loro. 002 EXO 005 021 Ed essi dissero loro: Il Signore riguardi a voi, e faccia[ne] giudicio; conciossiachè voi abbiate renduto puzzolente l'odor nostro appo Faraone, e appo i suoi servitori, dando loro in mano la spada per ucciderci. 002 EXO 005 022 E MOSÈ ritornò al Signore, e disse: Signore, perchè hai fatto [questo] male a questo popolo? perchè mi hai mandato? 002 EXO 005 023 Conciossiachè dacchè io son venuto a Faraone, per parlargli in nome tuo, egli abbia trattato male questo popolo; e tu non hai punto liberato il tuo popolo. 002 EXO 006 001 Ed il Signore disse a Mosè: Ora vedrai [quel] ch'io farò a Faraone; perciocchè, [sforzato] con potente mano, li lascerà andare; anzi, [sforzato] con potente mano, li caccerà dal suo paese. 002 EXO 006 002 Oltre a ciò, Iddio parlò a Mosè, e gli disse: 002 EXO 006 003 Io [sono] il Signore. E apparvi ad Abrahamo, ad Isacco, ed a Giacobbe, sotto il [nome di: ] Dio Onnipotente; ma non fui conosciuto da loro sotto il mio nome di: Colui che è. 002 EXO 006 004 E, come io fermai il mio patto con loro, di dar loro il paese di Canaan, il paese de' lor pellegrinaggi, nel quale dimorarono come forestieri; 002 EXO 006 005 così ancora ho uditi gli stridi de' figliuoli d'Israele, i quali gli Egizj tengono in servitù; e mi son ricordato del mio patto. 002 EXO 006 006 Perciò, di' ai figliuoli d'Israele: Io [sono] il Signore; e vi trarrò di sotto alle gravezze degli Egizj, e vi libererò dalla servitù loro, e vi riscuoterò con braccio steso, e con grandi giudicii. 002 EXO 006 007 E vi prenderò per mio popolo, e sarò vostro Dio; e voi conoscerete ch'io [sono] il Signore Iddio vostro, che vi traggo di sotto alle gravezze degli Egizj. 002 EXO 006 008 E vi condurrò nel paese, del quale io ho alzata la mano che io lo darei ad Abrahamo, ad Isacco, ed a Giacobbe; e vel darò [per] possessione ereditaria. Io [sono] il Signore. 002 EXO 006 009 E Mosè parlò in quella stessa maniera a' figliuoli d'Israele; ma essi non porsero orecchio a Mosè, per l'angoscia dello spirito [loro], e per la dura servitù. 002 EXO 006 010 E il Signore parlò a Mosè, dicendo: 002 EXO 006 011 Va', parla a Faraone, re di Egitto, che lasci andare i figliuoli d'Israele dal suo paese. 002 EXO 006 012 E Mosè parlò nel cospetto del Signore, dicendo: Ecco, i figliuoli di Israele non mi hanno porto orecchio; e come mi porgerebbe orecchio Faraone, [essendo] io incirconciso di labbra? 002 EXO 006 013 Ma il Signore parlò a Mosè e ad Aaronne, e comandò loro [di andare] ai figliuoli d'Israele, e a Faraone, re di Egitto, per trar fuor del paese di Egitto i figliuoli d'Israele. 002 EXO 006 014 QUESTI [sono] i capi delle famiglie paterne di essi: I figliuoli di Ruben, primogenito di Israele, [furono] Henoc, e Pallu, e Hesron, e Carmi. Queste [son] le famiglie de' Rubeniti. 002 EXO 006 015 E i figliuoli di Simeone [furono] Iemuel, e Iamin, e Ohad, e Iachin, e Sohar, e Saul, figliuolo d'una Cananea. Queste [son] le famiglie de' Simeoniti. 002 EXO 006 016 E questi [sono] i nomi de' figliuoli di Levi, secondo le lor generazioni: Gherson, e Chehat, e Merari. E gli anni della vita di Levi [furono] centrentasette. 002 EXO 006 017 I figliuoli di Gherson [furono: ] Libni, e Simi, divisi per le lor generazioni. 002 EXO 006 018 E i figliuoli di Chehat [furono: ] Amram, e Ishar, e Hebron, e Uzziel. E gli anni della vita di Chehat [furono] centrentatre. 002 EXO 006 019 E i figliuoli di Merari [furono] Mahali, e Musi. Queste [son] le famiglie dei Leviti, [divise] per le lor linee. 002 EXO 006 020 Or Amram prese Iochebed, sua zia, per moglie; ed essa gli partorì Aaronne e Mosè. E gli anni della vita di Amram [furono] centrentasette. 002 EXO 006 021 E i figliuoli di Ishar [furono: ] Core, e Nefeg, e Zicri. 002 EXO 006 022 E i figliuoli di Uzziel [furono: ] Misael, ed Elsafan, e Zicri. 002 EXO 006 023 E Aaronne si prese per moglie Eliseba, figliuola di Amminadab, sorella di Nahasson; ed [essa] gli partorì Nadab, e Abihu, ed Eleazar, e Itamar. 002 EXO 006 024 E i figliuoli di Core [furono: ] Assir, ed Elcana, e Abiasaf. Queste [son] le famiglie de' Coriti. 002 EXO 006 025 Ed Eleazar, figliuolo di Aaronne si prese per moglie [una] delle figliuole di Putiel; ed essa gli partorì Finees. Questi [sono] i capi delle [famiglie] paterne de' Leviti per le loro schiatte. 002 EXO 006 026 Quest'[è] quell'Aaronne, e quel Mosè, a' quali il Signore disse: Traete fuor del paese di Egitto i figliuoli d'Israele, per le loro schiere. 002 EXO 006 027 Essi, [cioè] Mosè ed Aaronne, [furon quelli] che parlarono a Faraone, re di Egitto, per trar fuor di Egitto i figliuoli d'Israele. 002 EXO 006 028 OR nel giorno che il Signore parlò a Mosè, nel paese di Egitto, 002 EXO 006 029 il Signore gli disse: Io [sono] il Signore; di' a Faraone, re di Egitto, tutto ciò che io ti dico. 002 EXO 006 030 E Mosè disse nel cospetto del Signore: Ecco, io [sono] incirconciso di labbra; come dunque Faraone mi porgerebbe egli orecchio? 002 EXO 007 001 E il Signore disse a Mosè: Vedi, io ti ho costituito [per essere in luogo di] Dio a Faraone; ed Aaronne, tuo fratello, sarà tuo profeta. 002 EXO 007 002 Tu dirai tutte le cose che io ti avrò comandate; e parli Aaronne, tuo fratello, a Faraone, acciocchè lasci andar dal suo paese i figliuoli d'Israele. 002 EXO 007 003 Ma io indurerò il cuor di Faraone; e moltiplicherò i miei segni ed i miei prodigi nel paese di Egitto. 002 EXO 007 004 E pur ancora Faraone non vi porgerà orecchio; ma io metterò la mia mano in sul paese di Egitto e trarrò fuor del paese di Egitto le mie schiere, il mio popolo, i figliuoli d'Israele, con grandi giudicii. 002 EXO 007 005 E gli Egizj conosceranno che io [sono] il Signore, quando avrò stesa la mia mano in su l'Egitto, e avrò tratti fuori d'infra loro i figliuoli d'Israele. 002 EXO 007 006 E Mosè ed Aaronne fecero così; essi fecero intieramente come il Signore avea lor comandato. 002 EXO 007 007 Ora, Mosè [era] d'età di ottant'anni, e Aaronne di ottantatrè anni, quando parlarono a Faraone. 002 EXO 007 008 E il Signore parlò a Mose e ad Aaronne, dicendo: 002 EXO 007 009 Quando Faraone parlerà a voi, e vi dirà: Fate un prodigio; tu [Mosè], di' ad Aaronne: Prendi la tua bacchetta, e gittala davanti a Faraone; ed ella diverrà un serpente. 002 EXO 007 010 Mosè adunque ed Aaronne vennero a Faraone, e fecero come il Signore avea comandato. Ed Aaronne gittò la sua bacchetta davanti a Faraone, e davanti ai suoi servitori; ed ella divenne un serpente. 002 EXO 007 011 Allora Faraone chiamò eziandio i savi e gl'incantatori. E i Magi di Egitto fecero anch'essi il simigliante co' loro incantesimi. 002 EXO 007 012 E ciascun d'essi gittò la sua bacchetta, ed esse divennero serpenti; ma la bacchetta di Aaronne tranghiottì le lor bacchette. 002 EXO 007 013 E il cuore di Faraone s'indurò, e non porse orecchio a Mosè e ad Aaronne; secondo che il Signore [ne] avea parlato. 002 EXO 007 014 E IL Signore disse a Mosè: Il cuor di Faraone è aggravato; egli ricusa di lasciare andare il popolo. 002 EXO 007 015 Va' questa mattina a Faraone; ecco egli uscirà fuori verso l'acqua, e presentati innanzi a lui in su la riva del fiume, e prendi in mano la bacchetta ch'è stata cangiata in serpente. 002 EXO 007 016 E digli: Il Signore Iddio degli Ebrei mi avea mandato a te, dicendo: Lascia andare il mio popolo, acciocchè mi serva nel deserto; ed ecco, fino a qui tu non hai ubbidito. 002 EXO 007 017 Così ha detto il Signore: Da questo conoscerai che io [sono] il Signore: ecco, io darò una percossa con la bacchetta che io ho in mano, in su le acque che [son] nel fiume, ed esse saranno cangiate in sangue. 002 EXO 007 018 E il pesce che [è] nel fiume morrà, e il fiume putirà; e gli Egizj si stancheranno per bere dell'acqua del fiume. 002 EXO 007 019 E il Signore disse a Mosè: Di' ad Aaronne: Prendi la tua bacchetta, e stendi la tua mano sopra le acque degli Egizj, sopra i lor fiumi, sopra i lor rivi, sopra i loro stagni, e sopra ogni raccolta delle loro acque; ed esse diverranno sangue; e vi sarà sangue per tutto il paese di Egitto, eziandio ne' [vasi di] legno e [di] pietra. 002 EXO 007 020 E Mosè ed Aaronne fecero come il Signore avea comandato; e [Aaronne] alzò la bacchetta, e ne percosse le acque ch'[erano] nel fiume, nel cospetto di Faraone, e nel cospetto dei suoi servitori; e tutte le acque, ch'[erano] nel fiume, furono cangiate in sangue. 002 EXO 007 021 E il pesce, ch'[era] nel fiume, morì, e il fiume putì, talchè gli Egizj non potevano ber delle acque del fiume: e vi fu sangue per tutto il paese di Egitto. 002 EXO 007 022 E i magi di Egitto fecero il simigliante co' loro incantesimi; e il cuor di Faraone s'indurò, e non porse orecchio a Mosè e ad Aaronne, come il Signore [ne] avea parlato. 002 EXO 007 023 E Faraone, rivoltosi indietro, se ne venne in casa sua; e non pure a questo pose mente. 002 EXO 007 024 E tutti gli Egizj, cavando intorno al fiume, [cercavano] acqua da bere; conciossiachè non potessero ber delle acque del fiume. 002 EXO 007 025 E sette giorni intieri passarono, dopo che il Signore ebbe percosso il fiume. 002 EXO 008 001 POI il Signore disse a Mosè: Vattene a Faraone, e digli: Così ha detto il Signore: Lascia andare il mio popolo, acciocchè egli mi serva. 002 EXO 008 002 E se tu ricusi di lasciar[lo] andare, ecco, io percuoterò con rane tutto il tuo paese. 002 EXO 008 003 E il fiume produrrà copiosamente rane; le quali saliranno fuori, ed entreranno in casa tua, e nella camera dove tu giaci, e in sul tuo letto, e nelle case dei tuoi servitori, e fra il tuo popolo, e nei tuoi forni, e nelle tue madie. 002 EXO 008 004 E le rane saliranno contro a te, e contro al tuo popolo, e contro a tutti i tuoi servitori. 002 EXO 008 005 Poi il Signore disse a Mosè: Di' ad Aaronne: Stendi la tua mano con la tua bacchetta sopra i fiumi, sopra i rivi, e sopra gli stagni, e fanne salir le rane in sul paese di Egitto. 002 EXO 008 006 E Aaronne stese la sua mano sopra le acque di Egitto, e le rane salirono, e copersero il paese di Egitto. 002 EXO 008 007 E i Magi di Egitto fecero il simigliante co' loro incantesimi; e fecero salir rane in sul paese di Egitto. 002 EXO 008 008 E Faraone chiamò Mosè ed Aaronne, e disse [loro: ] Pregate il Signore che rimuova da me, e dal mio popolo, queste rane; ed io lascerò andare il popolo, acciocchè sacrifichi al Signore. 002 EXO 008 009 E Mosè disse a Faraone: Gloriati pur sopra me; per quando pregherò io [il Signore] per te, e per i tuoi servitori, e per il tuo popolo, ch'egli stermini le rane d'appresso a te, e dalle tue case, [e che] rimangano solo nel fiume? 002 EXO 008 010 Ed egli disse: Per domani. E [Mosè] disse: [Sarà fatto] secondo la tua parola; acciocchè tu sappi che non [vi è] alcuno pari all'Iddio nostro. 002 EXO 008 011 E le rane si partiranno da te, e dalle tue case, e da' tuoi servitori, e dal tuo popolo; e rimarranno solo nel fiume. 002 EXO 008 012 E Mosè ed Aaronne uscirono d'appresso a Faraone. E Mosè gridò al Signore intorno al fatto delle rane, ch'egli avea mandate contro a Faraone. 002 EXO 008 013 E il Signore fece secondo la parola di Mosè; e le rane morirono; e le case, e i cortili, e i campi ne furono liberati. 002 EXO 008 014 E [gli Egizj] le raccolsero per mucchi, e la terra [ne] putì. 002 EXO 008 015 Ma Faraone, veggendo che vi era dell'alleggerimento, aggravò il suo cuore, e non porse orecchio a Mosè e ad Aaronne, come il Signore [ne] avea parlato. 002 EXO 008 016 E IL Signore disse a Mosè: Di' ad Aaronne: Stendi la tua bacchetta, e percuoti la polvere della terra, ed ella diverrà mosconi in tutto il paese di Egitto. 002 EXO 008 017 Ed [essi] fecero così; e Aaronne stese la sua mano con la sua bacchetta, e percosse la polvere della terra; e una moltitudine di mosconi venne in su gli uomini, e in su gli animali; tutta la polvere della terra divenne mosconi in tutto il paese di Egitto. 002 EXO 008 018 E i Magi si adoperarono anch'essi simigliantemente co' loro incantesimi, per produrre mosconi; ma non poterono. E quella moltitudine di mosconi fu sopra gli uomini, e sopra gli animali. 002 EXO 008 019 E i Magi dissero a Faraone: Questo [è] il dito di Dio. Ma il cuor di Faraone s'indurò, e non porse loro orecchio; come il Signore [ne] avea parlato. 002 EXO 008 020 POI il Signore disse a Mosè: Levati da mattina, e presentati davanti a Faraone; ecco, egli uscirà fuori verso l'acqua; e digli: Così ha detto il Signore: 002 EXO 008 021 Lascia andare il mio popolo, acciocchè mi serva. Perciocchè, se tu non lasci andare il mio popolo, ecco, io manderò sopra te, sopra i tuoi servitori, sopra il tuo popolo, e sopra le tue case, una mischia d'insetti; e le case degli Egizj, e la terra sopra la quale [abitano], saranno ripiene di quella mischia. 002 EXO 008 022 Ma in quel giorno io lascerò da parte la contrada di Gosen, nella quale sta il mio popolo; talchè non vi sarà alcuna mischia; acciocchè tu conosca che io [sono] il Signore in mezzo della terra. 002 EXO 008 023 Ed io metterò una salvaguardia tra il mio popolo e il tuo popolo; domani avverrà questo segno. 002 EXO 008 024 E il Signore fece così; e venne una gran mischia d'insetti nella casa di Faraone, e nelle case de' suoi servitori; e la terra fu guasta da questa mischia d'insetti per tutto il paese di Egitto. 002 EXO 008 025 E Faraone chiamò Mosè ed Aaronne, e disse: Andate, sacrificate al vostro Dio nel paese. 002 EXO 008 026 Ma Mosè disse: E' non [è] convenevole di far così; conciossiachè noi abbiamo a sacrificare al Signore Iddio nostro cose, che gli Egizj abbominano [di sacrificare]; ecco, [se] noi sacrificassimo davanti agli occhi degli Egizj ciò ch'essi abbominano [di sacrificare], non ci lapiderebbero essi? 002 EXO 008 027 [Lascia che] andiamo tre giornate di cammino nel deserto, e noi sacrificheremo al Signore Iddio nostro, secondo ch'egli ci dirà. 002 EXO 008 028 E Faraone disse: Io vi lascerò andare, acciocchè sacrifichiate al Signore Iddio vostro nel deserto; sol che non andiate più lungi; pregate per me. 002 EXO 008 029 E Mosè disse: Ecco, io esco di presente d'appresso a te, e pregherò il Signore, e la mischia degl'insetti si partirà domani da Faraone, da' suoi servitori, e dal suo popolo; ma non continui Faraone a farsi beffe, per non lasciare andare il popolo, per sacrificare al Signore. 002 EXO 008 030 E Mosè uscì fuori d'appresso a Faraone, e pregò il Signore. 002 EXO 008 031 E il Signore fece secondo la parola di Mosè; e rimosse quella mischia d'insetti da Faraone, da' suoi servitori, e dal suo popolo; non ve ne restò pur uno. 002 EXO 008 032 Ma Faraone ancora questa volta aggravò il suo cuore, e non lasciò andare il popolo. 002 EXO 009 001 E IL Signore disse a Mosè: Entra da Faraone, e digli: Così ha detto il Signore Iddio degli Ebrei: Lascia andare il mio popolo, acciocchè mi serva. 002 EXO 009 002 Perciocchè se tu ricusi di lasciar[lo] andare, e se tu lo ritieni ancora; 002 EXO 009 003 ecco, la mano del Signore sarà sopra il tuo bestiame ch'[è] per li campi, sopra i cavalli, sopra gli asini, sopra i cammelli, sopra i buoi, e sopra le pecore, con una grandissima mortalità. 002 EXO 009 004 E il Signore metterà separazione fra il bestiame degl'Israeliti, e il bestiame degli Egizj; e nulla, di tutto [quel che appartiene] a' figliuoli d'Israele, morrà. 002 EXO 009 005 E il Signore pose un termine, dicendo: Domani il Signore farà questa cosa nel paese. 002 EXO 009 006 E il giorno seguente il Signore fece quello; e ogni bestiame degli Egizj morì, ma del bestiame de' figliuoli d'Israele non ne morì alcuna [bestia]. 002 EXO 009 007 E Faraone mandò [a vedere]; ed ecco, del bestiame degl'Israeliti non era morta pure una [bestia]. Ma pure il cuor di Faraone si aggravò e non lasciò andare il popolo. 002 EXO 009 008 E IL Signore disse a Mosè e ad Aaronne: Prendetevi delle menate di faville di fornace, e spargale Mosè verso il cielo, davanti agli occhi di Faraone. 002 EXO 009 009 E quelle diverranno polvere, [che si spargerà] sopra tutto il paese di Egitto; onde, sopra gli uomini, e sopra gli animali nasceranno ulcere, dalle quali germoglieranno bolle in tutto il paese di Egitto. 002 EXO 009 010 Essi adunque presero delle faville di fornace; e, presentatisi davanti a Faraone, Mosè sparse quelle verso il cielo; e da esse nacquero, negli uomini e negli animali, ulcere [dalle quali germogliavano] bolle. 002 EXO 009 011 E i Magi non poterono stare in piè davanti a Mosè, per cagion di quell'ulcere; perciocchè quell'ulcere erano sopra i Magi, come sopra tutti gli Egizj. 002 EXO 009 012 E il Signore indurò il cuor di Faraone; ed egli non porse orecchio a Mosè e ad Aaronne, come il Signore [ne] avea parlato a Mosè. 002 EXO 009 013 POI il Signore disse a Mosè: Levati da mattina, e presentati a Faraone, e digli: Così ha detto il Signore Iddio degli Ebrei: Lascia andare il mio popolo, acciocchè mi serva. 002 EXO 009 014 Perciocchè questa volta io manderò tutte le mie piaghe nel tuo cuore, e sopra i tuoi servitori, e sopra il tuo popolo; acciocchè tu conosca che non [vi è] alcuno pari a me in tutta la terra. 002 EXO 009 015 Conciossiachè, se io avessi stesa la mano, potrei aver percosso te e il tuo popolo, con la mortalità; e tu saresti stato sterminato d'in su la terra. 002 EXO 009 016 Ma pur perciò ti ho costituito, acciocchè in te si vegga la mia potenza, e che il mio Nome sia predicato per tutta la terra. 002 EXO 009 017 Ancora t'innalzi contro al mio popolo, per non lasciarlo andare? 002 EXO 009 018 Ecco, domani, intorno a quest'ora, io farò piovere una gravissima gragnuola, la cui simile non fu giammai in Egitto, dal giorno che fu fondato, fino ad ora. 002 EXO 009 019 Ora dunque, manda a fare accogliere tutto il tuo bestiame, e tutto ciò [ch'è] del tuo per li campi; la gragnuola caderà sopra tutti gli uomini, e sopra gli animali che si traveranno per li campi e non saranno accolti in casa; e morranno. 002 EXO 009 020 D'infra i servitori di Faraone, chi temette la parola del Signore fece rifuggire i suoi servitori, e il suo bestiame, nelle case. 002 EXO 009 021 Ma chi non pose mente alla parola del Signore lasciò i suoi servitori, e il suo bestiame, per li campi. 002 EXO 009 022 E il Signore disse a Mosè: Stendi la tua mano verso il cielo, a caderà gragnuola in tutto il paese di Egitto, sopra gli uomini, e sopra gli animali, e sopra tutta l'erba de' campi, nel paese di Egitto. 002 EXO 009 023 E Mosè stese la sua bacchetta verso il cielo; e il Signore fece tonare, e [cader] gragnuola; e il fuoco si avventava verso la terra; e il Signore fece piover gragnuola sopra il paese di Egitto. 002 EXO 009 024 E vi fu gragnuola e fuoco avviluppato per mezzo essa gragnuola, [la quale era] molto fiera, la cui pari non fu giammai in tutto il paese degli Egizj, da che essi son divenuti nazione. 002 EXO 009 025 E la gragnuola percosse, in tutto il paese di Egitto, tutto quello ch'[era] per li campi, così uomini come animali; percosse ancora tutta l'erba de' campi, e spezzò tutti gli alberi de' campi. 002 EXO 009 026 Sol nella contrada di Gosen, dove [erano] i figliuoli d'Isaele, non vi fu gragnuola. 002 EXO 009 027 E Faraone mandò a chiamar Mosè ed Aaronne, e disse loro: Questa volta io ho peccato; il Signore [è] il giusto; ma io e il mio popolo [siamo] i colpevoli. 002 EXO 009 028 Pregate il Signore, acciocchè basti, e che non vi sieno più tuoni di Dio, nè gragnuola; ed io vi lascerò andare, e non resterete più. 002 EXO 009 029 E Mosè gli disse: Come io sarò uscito fuor della città, io spanderò le palme delle mani verso il Signore; [e] i tuoni cesseranno, e la gragnuola non sarà più; acciocchè tu conosca che la terra e del Signore. 002 EXO 009 030 Ma io so che nè tu, nè i tuoi servitori, non avrete ancora timore del Signore Iddio. 002 EXO 009 031 Or il lino e l'orzo furono percossi; perciocchè l'orzo [era] già in ispiga, mezzo maturo, e il lino in gambo. 002 EXO 009 032 Ma il grano e la spelta non furono percossi; perciocchè [erano più] serotini. 002 EXO 009 033 Mosè adunque uscì fuor della città, d'appresso a Faraone, e sparse le palme delle sue mani verso il Signore; e cessarono i tuoni e la gragnuola; e la pioggia non fu più versata sopra la terra. 002 EXO 009 034 E Faraone, veggendo ch'era cessata la pioggia, la gragnuola, ed i tuoni, continuò a peccare, e aggravò il cuor suo, egli, e i suoi servitori. 002 EXO 009 035 E il cuor di Faraone s'indurò, ed egli non lasciò andare i figliuoli d'Israele; come il Signore [ne] avea parlato per Mosè. 002 EXO 010 001 E IL Signore disse a Mosè: Entra da Faraone; perciocchè io ho aggravato il suo cuore, e il cuore dei suoi servitori, acciocchè io ponga questi miei segni in mezzo del suo paese; 002 EXO 010 002 e acciocchè tu racconti al tuo figliuolo, e al figliuolo del tuo figliuolo, ciò che io avrò operato in Egitto, e i segni che avrò fatti fra loro; e che voi conosciate che io [sono] il Signore. 002 EXO 010 003 Mosè adunque ed Aaronne entrarono da Faraone, e gli dissero: Così ha detto il Signore Iddio degli Ebrei: Fino a quando ricuserai d'umiliarti davanti alla mia faccia? lascia andare il mio popolo, acciocchè mi serva. 002 EXO 010 004 Perciocchè, se tu ricusi di lasciarlo andare, ecco, io fo venir domane delle locuste nelle tue contrade. 002 EXO 010 005 Ed esse copriranno la faccia della terra, talchè la terra non si potrà vedere; e mangeranno il rimanente ch'è scampato, quel che vi è restato dalla gragnuola; mangeranno ancora ogni albero che vi germoglia fuori ne' campi. 002 EXO 010 006 Ed empieranno le tue case, e le case di tutti i tuoi servitori, e le case di tutti gli Egizj; il che nè i tuoi padri nè i padri de' tuoi padri, [giammai] non videro, dal giorno che furono in su la terra, infino ad oggi. [Detto questo], egli si rivoltò indietro, e uscì d'appresso a Faraone. 002 EXO 010 007 E i servitori di Faraone gli dissero: Fino a quando ci sarà costui per laccio? lascia andar questi uomini acciocchè servano al Signore Iddio loro; non sai tu ancora che l'Egitto è perito? 002 EXO 010 008 Allora Mosè ed Aaronne furono fatti tornare a Faraone; ed egli disse loro: Andate, servite al Signore Iddio vostro; [ma] chi e chi [son] coloro che andranno? 002 EXO 010 009 E Mosè disse: Noi andremo co' nostri fanciulli, e co' nostri vecchi; noi andremo co' nostri figliuoli, e con le nostre figliuole; con le nostre gregge, e co' nostri armenti; perciocchè abbiamo [a celebrare] una festa al Signore. 002 EXO 010 010 Ed egli disse loro: Così sia il Signore con voi, come io vi lascerò andare con le vostre famiglie; guardate, perciocchè il male [vi] soprastà davanti agli occhi. 002 EXO 010 011 E' non [sarà] così; andate ora voi uomini, e servite al Signore; poichè questo [è quel che] voi cercate. E Faraone li cacciò dal suo cospetto. 002 EXO 010 012 E il Signore disse a Mosè: Stendi la tua mano sopra il paese di Egitto, per [far venir] le locuste; ed esse saliranno sopra il paese di Egitto, e mangeranno tutta l'erba della terra; tutto quel che la gragnuola ha lasciato di resto. 002 EXO 010 013 E Mosè stese la sua bacchetta sopra il paese di Egitto; e il Signore fece venire un vento orientale in sul paese tutto quel giorno, e tutta quella notte; e, come fu mattina, il vento orientale avea portate le locuste. 002 EXO 010 014 E le locuste salirono sopra tutto il paese di Egitto, e si posarono per tutte le contrade di Egitto, in grandissima moltitudine; avanti quelle non ne furono, e dopo quelle non ne saranno [giammai] di tali. 002 EXO 010 015 Ed esse copersero la faccia di tutto il paese, talchè il paese [ne] fu scurato, e mangiarono tutta l'erba del paese, e tutti i frutti degli alberi, i quali la gragnuola avea lasciati di resto; e non rimase alcun verdume negli alberi, nè nell'erbe dei campi per tutto il paese di Egitto. 002 EXO 010 016 Allora Faraone fece prestamente chiamar Mosè ed Aaronne, e disse [loro: ] Io ho peccato contro al Signore Iddio vostro, e contro a voi. 002 EXO 010 017 Ma ora perdonami, ti prego, il mio peccato, sol questa volta; e pregate il Signore Iddio vostro, che rimuova d'addosso a me sol questa morte. 002 EXO 010 018 E [Mosè] uscì d'appresso a Faraone, e pregò il Signore. 002 EXO 010 019 E il Signore voltò il vento in un fortissimo vento occidentale, il qual portò via le locuste, e le affondò nel mar rosso; e' non vi restò una sola locusta in tutti i confini di Egitto. 002 EXO 010 020 Ma il Signore indurò il cuor di Faraone; ed egli non lasciò andare i figliuoli d'Israele. 002 EXO 010 021 E IL Signore disse a Mosè: Stendi la tua mano verso il cielo, e verranno tenebre sopra il paese di Egitto, tali che si potranno tastar [con le mani]. 002 EXO 010 022 E Mosè stese la sua mano verso il cielo, e vennero tenebre caliginose in tutto il paese di Egitto, [per lo spazio di] tre giorni. 002 EXO 010 023 L'uno non vedeva l'altro; e niuno si levò dal suo luogo, [per lo spazio di] tre giorni; ma tutti i figliuoli d'Israele ebbero luce nelle loro stanze. 002 EXO 010 024 E Faraone chiamò Mosè, e disse: Andate, servite al Signore; sol le vostre gregge e i vostri armenti saranno fatti restare; le vostre famiglie eziandio andranno con voi. 002 EXO 010 025 E Mosè disse: Tu ci concederai pure ancora di prender sacrificii ed olocausti, per offerire al Signore Iddio nostro. 002 EXO 010 026 Anche il nostro bestiame verrà con noi, senza che ne rimanga pure un'unghia; perciocchè di esso noi abbiamo a prendere da servire al Signore Iddio nostro; e noi non sappiamo [con] che abbiamo a servire al Signore, finchè siamo arrivati là. 002 EXO 010 027 Ma il Signore indurò il cuor di Faraone, ed egli non volle lasciarli andare. 002 EXO 010 028 E Faraone disse a Mosè: Vattene d'appresso a me; guardati che tu non vegga mai più la mia faccia; perciocchè nel giorno che tu vedrai la mai faccia, tu morrai. 002 EXO 010 029 E Mosè disse: Tu hai parlato bene: io non vedrò più la tua faccia. 002 EXO 011 001 E IL Signore disse a Mosè: Io farò venire ancora una piaga sopra Faraone, e sopra l'Egitto; e poi egli vi lascerà andar di qui; quando egli vi lascerà andare, egli del tutto vi scaccerà tutti quanti di qui. 002 EXO 011 002 Parla ora al popolo, [e digli] che ciascuno uomo chiegga al suo amico, e ciascuna donna alla sua amica, vasellamenti di argento, e vasellamenti d'oro. 002 EXO 011 003 E il Signore rendette grazioso il popolo agli Egizj; e anche quell'uomo Mosè era molto grande nel paese di Egitto, appo i servitori di Faraone, ed appo il popolo. 002 EXO 011 004 E Mosè disse: Così ha detto il Signore: In su la mezza notte io uscirò fuori, [e passerò] per mezzo l'Egitto. 002 EXO 011 005 E ogni primogenito morrà nel paese di Egitto, dal primogenito di Faraone che siede sopra il suo trono, fino al primogenito della serva che [è] dietro alle macine; e anche ogni primogenito degli animali. 002 EXO 011 006 E vi sarà un gran grido per tutto il paese di Egitto, il cui pari non fu, nè sarà giammai più. 002 EXO 011 007 Ma appresso tutti i figliuoli d'Israele, così fra gli uomini, come fra gli animali, non pure un cane moverà la lingua; acciocchè voi sappiate che il Signore avrà messa separazione fra gli Egizj e gl'Israeliti. 002 EXO 011 008 Allora tutti questi tuoi servitori scenderanno a me, e s'inchineranno davanti a me, dicendo: Partiti, tu, e il popolo che [è] al tuo seguito; e, dopo quello, io me ne partirò. E Mosè se ne uscì d'appresso a Faraone, acceso d'ira. 002 EXO 011 009 Or il Signore aveva detto a Mosè: Faraone non vi porgerà orecchio; acciocchè io moltiplichi i miei prodigi nel paese di Egitto. 002 EXO 011 010 E Mosè ed Aaronne fecero tutti questi prodigi nel cospetto di Faraone, ma il Signore indurò il cuor di Faraone, ed egli non lasciò andare i figliuoli d'Israele fuori del suo paese. 002 EXO 012 001 OR il Signore parlò a Mosè e ad Aaronne nel paese di Egitto, dicendo: 002 EXO 012 002 Questo mese vi [sarà] il principio de' mesi; egli vi [sarà] il primo dei mesi dell'anno. 002 EXO 012 003 Parlate a tutta la raunanza d'Israele, dicendo; Nel decimo [giorno] di questo mese, ciascuna casa di padre di famiglia prenda un agnello o un capretto; uno per casa. 002 EXO 012 004 Ma se la famiglia è minore che non conviene [per mangiar] quell'agnello o capretto, prendalo [il padre della famiglia] in compagnia del suo vicino, il più prossimo di casa sua, con un certo numero di persone, [il quale] voi conterete, facendo ragione su l'agnello o il capretto, secondo che ciascuno può mangiare. 002 EXO 012 005 Prendete quell'agnello o quel capretto, senza difetto, maschio, di un anno, d'infra le pecore, o d'infra le capre. 002 EXO 012 006 E tenetelo in guardia fino al quartodecimo giorno di questo mese; e allora tutta la raunanza della comunanza d'Israele lo scanni fra i due vespri. 002 EXO 012 007 E prendasene del sangue, e mettasene sopra i due stipiti, e sopra il limitar di sopra [della porta], nelle case nelle quali si mangerà. 002 EXO 012 008 E mangisene quella stessa notte la carne arrostita al fuoco, con [pani] azzimi, e lattughe salvatiche. 002 EXO 012 009 Non mangiate [nulla] di esso crudo, o pur lesso nell'acqua; ma arrostito al fuoco, capo, gambe e interiora. 002 EXO 012 010 E non ne lasciate nulla di resto fino alla mattina; e ciò che sarà restato fino alla mattina, bruciatelo col fuoco. 002 EXO 012 011 Or mangiatelo in questa maniera: abbiate i lombi cinti, e i vostri calzamenti ne' piedi, e il vostro bastone in mano, e mangiatelo in fretta. Esso [è] il Passaggio del Signore. 002 EXO 012 012 E quella notte io passerò per lo paese di Egitto, e percuoterò ogni primogenito nel paese di Egitto, così d'uomini come di animali; e farò ancora giudicii sopra tutti gl'iddii di Egitto. Io [sono] il Signore. 002 EXO 012 013 E quel sangue vi sarà per un segnale, nelle case nelle quali [sarete]; e quando io vedrò quel sangue, passerò oltre senza toccarvi; e non vi sarà fra voi alcuna piaga a distruzione, mentre io percuoterò il paese di Egitto. 002 EXO 012 014 E quel giorno vi sarà per una ricordanza, e voi lo celebrerete per festa solenne, al Signore; voi lo celebrerete per festa solenne, [per] istatuto perpetuo, per le vostre età. 002 EXO 012 015 Voi mangerete per sette giorni [pani] azzimi; anzi fin dal primo giorno farete che non vi sia alcun lievito nelle vostre case; perciocchè, se alcuno mangia cosa alcuna lievitata dal primo giorno fino al settimo, quella persona sarà ricisa d'Israele. 002 EXO 012 016 E nel primo giorno voi avrete santa raunanza; siavi parimente santa raunanza nel settimo giorno; non facciasi alcun'opera in que' giorni; solo vi si apparecchi quel che ciascuna persona deve mangiare e non altro. 002 EXO 012 017 Osservate adunque [l'osservanza de' pani] azzimi; perciocchè in quel giorno stesso io avrò tratte le vostre schiere fuor del paese di Egitto; perciò osservate quel giorno per le vostre età, [per] istatuto perpetuo. 002 EXO 012 018 Mangiate [pani] azzimi, dal quartodecimo [giorno] del primo mese al vespro, fino al ventunesimo giorno di esso mese al vespro. 002 EXO 012 019 Non trovisi alcun lievito nelle vostre case per sette giorni; perciocchè, se alcuno mangia cosa alcuna lievitata, quella persona sarà ricisa dalla raunanza d'Israele; forestiere, o natio del paese, ch'egli si sia. 002 EXO 012 020 Non mangiate nulla di lievitato; mangiate [pani] azzimi in tutte le vostre stanze. 002 EXO 012 021 Mosè adunque chiamò tutti gli Anziani d'Israele, e disse loro: Traete fuori, e prendetevi un agnello, o un capretto, per [ciascuna del]le vostre famiglie, e scannate la Pasqua. 002 EXO 012 022 Pigliate eziandio un mazzuol d'isopo, e intignetelo nel sangue che [sarà] nel bacino; e spruzzate di quel sangue che [sarà] nel bacino il limitar disopra, e i due stipiti [delle porte]; e non esca alcun di voi fuor dell'uscio della sua casa fino alla mattina. 002 EXO 012 023 E [quando] il Signore passerà per percuoter gli Egizj, egli vedrà il sangue sopra il limitare, e sopra i due stipiti; e trapasserà oltre alla porta, e non permetterà al distruttore di entrar nelle vostre case per percuotere. 002 EXO 012 024 Voi dunque osservate questa cosa, come uno statuto [imposto] a te e a' tuoi figliuoli, in perpetuo. 002 EXO 012 025 E quando voi sarete entrati nel paese che il Signore vi darà, come egli [ne] ha parlato, osservate questo servigio. 002 EXO 012 026 E quando i vostri figliuoli vi diranno: Che [vuol dire] questo servigio [che] voi [fate]? dite: 002 EXO 012 027 Quest'[è] il sacrificio della Pasqua del Signore, il quale trapassò oltre alle case de' figliuoli d'Israele in Egitto, quando egli percosse gli Egizj, e salvò le nostre case. 002 EXO 012 028 E il popolo s'inchinò e adorò. E i figliuoli d'Israele andarono, e fecero interamente come il Signore avea comandato a Mosè e ad Aaronne. 002 EXO 012 029 E ALLA mezza notte il Signore percosse tutti i primogeniti nel paese di Egitto, dal primogenito di Faraone, che sedeva sopra il suo trono, fino al primogenito del prigione che [era] nella carcere; ed anche tutti i primogeniti degli animali. 002 EXO 012 030 E Faraone si levò di notte, egli, e tutti i suoi servitori, e tutti gli Egizj; e vi fu un gran grido in Egitto; perciocchè non [vi era] alcuna casa ove non [fosse] un morto. 002 EXO 012 031 E [Faraone] chiamò Mosè ed Aaronne, di notte, e disse: Levatevi, partitevi di mezzo il mio popolo, voi, e i figliuoli d'Israele; e andate, servite al Signore, secondo che avete detto. 002 EXO 012 032 Pigliate le vostre gregge e i vostri armenti, come avete detto; e andatevene, ed anche beneditemi. 002 EXO 012 033 E gli Egizj sollecitavano instantemente il popolo, affrettandosi di mandarlo via dal paese; perciocchè dicevano: Noi [siam] tutti morti. 002 EXO 012 034 E il popolo tolse la sua pasta, avanti che fosse lievitata, [avendo] le sue madie involte ne' suoi vestimenti, in su le spalle. 002 EXO 012 035 Or i figliuoli d'Israele aveano fatto secondo la parola di Mosè: e aveano chiesto agli Egizj vasellamenti di argento, e vasellamenti d'oro, e vestimenti. 002 EXO 012 036 E il Signore avea reso grazioso il popolo agli Egizj, onde essi [gli] aveano prestate [quelle cose]. Così, spogliarono gli Egizj. 002 EXO 012 037 E i figliuoli d'Israele si partirono di Rameses, [e pervennero] a Succot, [essendo] intorno a seicentomila uomini a piè, oltre alle famiglie. 002 EXO 012 038 Una gran turba ancora [di gente] mescolata salì con loro; e grandissimo [numero di] bestiame, minuto e grosso. 002 EXO 012 039 Ed essi cossero la pasta che aveano portata fuor di Egitto, in focacce azzime; conciossiachè non fosse lievitata; perciocchè, essendo scacciati dagli Egizj, non si erano potuti indugiare, ed anche non si aveano apparecchiata alcuna vivanda. 002 EXO 012 040 Or la dimora che i figliuoli d'Israele fecero in Egitto [fu] di quattrocentrent'anni. 002 EXO 012 041 E al termine di quattrocentrent'anni, lo stesso giorno [che quelli finivano], avvenne che tutte le schiere del Signore uscirono fuor del paese di Egitto. 002 EXO 012 042 Quest'[è] la notte dell'osservanze, [consecrata] al Signore, quando egli trasse fuor del paese di Egitto i figliuoli d'Israele; quest'[è] la notte consecrata al Signore, [che si deve celebrare con] ogni osservanza da tutti i figliuoli d'Israele, per le loro età. 002 EXO 012 043 E IL Signore disse a Mosè e ad Aaronne: Quest'[è] lo statuto della Pasqua. Niun forestiere ne mangi. 002 EXO 012 044 Ma qualunque servo di chi che sia comperato con danari, dopo che tu l'avrai circonciso, ne mangerà. 002 EXO 012 045 L'avveniticcio e il mercenario non ne mangino. 002 EXO 012 046 Mangisi in una [stessa] casa; non portar fuor di casa della carne di essa, e non ne rompete alcun osso. 002 EXO 012 047 Facciala tutta la raunanza d'Israele. 002 EXO 012 048 E quando un forestiere dimorerà teco, e vorrà far la Pasqua del Signore, circoncidasi prima ogni maschio di [casa] sua; e allora accostisi per farla, e sia come colui ch'è natio del paese; ma niuno incirconciso ne mangi. 002 EXO 012 049 Siavi una [stessa] legge per colui ch'è natio del paese, e per lo forestiere che dimora per mezzo di voi. 002 EXO 012 050 E tutti i figliuoli d'Israele fecero interamente come il Signore avea comandato a Mosè e ad Aaronne. 002 EXO 012 051 E in quello stesso giorno avvenne che il Signore trasse fuor del paese di Egitto i figliuoli d'Israele, per le loro schiere. 002 EXO 013 001 E IL Signore parlò a Mosè, dicendo: Consacrami ogni primogenito, 002 EXO 013 002 tutto quello che apre la matrice fra i figliuoli d'Israele, così degli uomini come degli animali; esso [è] mio. 002 EXO 013 003 E Mosè disse al popolo: Ricordatevi di questo giorno, nel quale siete usciti di Egitto, della casa di servitù; conciossiachè il Signore ve ne abbia tratti fuori con potente mano; perciò non mangisi alcuna cosa lievitata. 002 EXO 013 004 Oggi voi uscite fuori nel mese di Abib. 002 EXO 013 005 Quando adunque il Signore ti avrà introdotto, nel paese de' Cananei, degl'Hittei, degli Amorrei, degl'Hivvei, e de' Gebusei, ch'egli giurò a' tuoi padri di darti, [ch'è] un paese stillante latte e miele, osserva questo servigio in questo mese. 002 EXO 013 006 Mangia per sette giorni [pani] azzimi; e nel settimo giorno [siavi] festa solenne al Signore. 002 EXO 013 007 Manginsi [pani] azzimi per sette giorni, e non veggasi appo te cosa lievitata, nè lievito, in tutti i tuoi confini. 002 EXO 013 008 E in quel giorno dichiara [questa cosa] a' tuoi figliuoli, dicendo: [Questo si fa] per cagion di quello che mi fece il Signore, quando io uscii di Egitto. 002 EXO 013 009 E [ciò] ti sia per segnale sopra la tua mano, e per ricordanza fra' tuoi occhi; acciocchè la Legge del Signore sia nella tua bocca; conciossiachè egli ti abbia tratto fuori di Egitto con potente mano. 002 EXO 013 010 E osserva questo statuto d'anno in anno, nella sua stagione. 002 EXO 013 011 E quando il Signore ti avrà introdotto nel paese de' Cananei, come egli ha giurato a te e a' tuoi padri, e te l'avrà dato; 002 EXO 013 012 rassegna al Signore tutto ciò che apre la matrice: parimente, d'ogni primo portato del tuo bestiame, i maschi [apparterranno] al Signore. 002 EXO 013 013 Ma riscatta ogni primo portato dell'asino, con un agnello, o con un capretto; e se tu non lo riscatti, fiaccagli il collo: riscatta eziandio ogni primogenito dell'uomo d'infra i tuoi figliuoli. 002 EXO 013 014 E quando per innanzi il tuo figliuolo ti domanderà: [Che vuol dir] questo? digli: Il Signore ci trasse fuori di Egitto, della casa di servitù, con potenza di mano. 002 EXO 013 015 E avvenne che, mostrandosi Faraone duro a lasciarci andare, il Signore uccise tutti i primogeniti nel paese di Egitto, da' primogeniti degli uomini, fino a' primogeniti delle bestie; perciò io sacrifico al Signore i maschi d'ogni primo portato, e riscatto ogni primogenito de' miei figliuoli. 002 EXO 013 016 Ciò adunque [ti] sarà per segnale sopra la tua mano, e per frontali fra' tuoi occhi, che il Signore ci ha tratti fuori di Egitto con potenza di mano. 002 EXO 013 017 OR, quando Faraone ebbe lasciato andare il popolo, Iddio, non condusse quello per la via del paese de' Filistei; benchè quella [fosse] la [più] corta; perciocchè Iddio disse: Che talora il popolo non si penta, quando vedrà la guerra, e non se ne ritorni in Egitto. 002 EXO 013 018 Ma Iddio fece fare un giro al popolo, traendo al deserto, [verso] il mar rosso. E i figliuoli d'Israele salirono del paese di Egitto in oardinanza. 002 EXO 013 019 E Mosè prese seco l'ossa di Giuseppe; perciocchè egli avea espressamente fatto giurare i figliuoli d'Israele, dicendo: Iddio per certo vi visiterà; allora trasportate di qui le mie ossa con voi. 002 EXO 013 020 E [gl'Israeliti], partitisi di Succot, si accamparono in Etam all'estremità del deserto. 002 EXO 013 021 E il Signore camminava davanti a loro; di giorno, in una colonna di nuvola, per guidarli per lo cammino; e di notte, in una colonna di fuoco, per illuminarli; acciocchè camminassero giorno e notte. 002 EXO 013 022 Egli non rimosse dal cospetto del popolo la colonna della nuvola di giorno, nè la colonna del fuoco di notte. 002 EXO 014 001 E il Signore parlò a Mosè, dicendo: 002 EXO 014 002 Di' a' figliuoli d'Israele, che si rivolgano, e si accampino dinanzi alla foce d'Hirot, fra Migdol e il mare, dirincontro a Baal-sefon; ponete campo presso al mare, dirimpetto a quel [luogo]. 002 EXO 014 003 E Faraone dirà de' figliuoli d'Israele: Sono intrigati nel paese; il deserto ha lor serrato [il passo]. 002 EXO 014 004 Ed io indurerò il cuor di Faraone, talchè egli li perseguiterà, ed io sarò glorificato in Faraone e in tutto il suo esercito; e gli Egizj conosceranno ch'io [sono] il Signore. Ed essi fecero così. 002 EXO 014 005 Or fu rapportato al re di Egitto, che il popolo se ne fuggiva; e il cuore di Faraone e de' suoi servitori si mutò inverso il popolo, e dissero: Che cosa [è] questo [che] noi abbiam fatto, di aver lasciato andar gl'Israeliti, per non servirci [più]? 002 EXO 014 006 E [Faraone] fece mettere i cavalli al suo carro, e prese la sua gente seco. 002 EXO 014 007 E prese seicento carri scelti, e tutti i carri dell'Egitto, sopra tutti i quali [vi erano] de' capitani. 002 EXO 014 008 E il Signore indurò il cuor di Faraone, re di Egitto; ed egli perseguì i figliuoli di Israele, i quali se ne uscivano a mano alzata. 002 EXO 014 009 Gli Egizj adunque li perseguirono; e tutti i cavalli, e i carri di Faraone, e i suoi cavalieri, e il suo esercito, li raggiunsero, mentre erano accampati presso al mare, in su la foce d'Hirot, dirimpetto a Baal-sefon. 002 EXO 014 010 E [quando] Faraone fu vicino, i figliuoli d'Israele alzarono gli occhi; ed ecco, gli Egizj venivano dietro a loro; onde temettero grandemente, e gridarono al Signore. 002 EXO 014 011 E dissero a Mosè: Ci hai tu menati a morire nel deserto, perchè mancassero sepolture in Egitto? che cosa è questo [che] tu ci hai fatto, di averci fatti uscir di Egitto? 002 EXO 014 012 Non [è] egli ciò che noi ti dicevamo in Egitto, dicendo: Lasciaci stare, che serviamo agli Egizj? perciocchè meglio [era] per noi di servire agli Egizj, che di morir nel deserto. 002 EXO 014 013 E Mosè disse al popolo: Non temete; fermatevi, e state a vedere la liberazione del Signore, la quale oggi egli vi farà; perciocchè voi non vedrete mai più in eterno quegli Egizj che avete oggi veduti. 002 EXO 014 014 Il Signore combatterà per voi, e voi ve ne starete queti. 002 EXO 014 015 E il Signore disse a Mosè: Perchè gridi a me? di' a' figliuoli d'Israele che camminino. 002 EXO 014 016 E tu, alza la tua bacchetta, e stendi la tua mano sopra il mare, e fendilo; ed entrino i figliuoli di Israele dentro al mare per l'asciutto. 002 EXO 014 017 E quant'è a me, ecco, io induro il cuor degli Egizj, ed essi entreranno dietro a loro; ed io sarò glorificato in Faraone, e in tutto il suo esercito, e ne' suoi carri, e nella sua cavalleria. 002 EXO 014 018 E gli Egizj sapranno che io [sono] il Signore, quando io mi sarò glorificato in Faraone, e ne' suoi carri, e nella sua cavalleria. 002 EXO 014 019 Allora l'Angelo di Dio che andava davanti al campo degl'Israeliti, si partì, e andò dietro a loro; parimente la colonna della nuvola si partì d'innanzi a loro, e si fermò dietro a loro. 002 EXO 014 020 E venne fra il campo degli Egizj e il campo degl'Israeliti; e [agli uni] era nuvola e oscurità; e [agli altri] illuminava la notte; e l'un [campo] non si appressò all'altro in tutta quella notte. 002 EXO 014 021 E Mosè stese la sua mano sopra il mare; e il Signore fece con un potente vento orientale ritrarre il mare tutta quella notte; e ridusse il mare in asciutto, e l'acque furono spartite. 002 EXO 014 022 E i figliuoli d'Israele entrarono in mezzo al mare per l'asciutto; e l'acque [erano] loro [a guisa di] muro, a destra e a sinistra. 002 EXO 014 023 E gli Egizj [li] perseguirono; e tutti i cavalli di Faraone, e i suoi carri, e i suoi cavalieri, entrarono dietro a loro in mezzo al mare. 002 EXO 014 024 E avvenne, alla vigilia della mattina, che il Signore, dalla colonna del fuoco e della nuvola, riguardò verso il campo degli Egizj, e lo mise in rotta. 002 EXO 014 025 E, levate le ruote de' lor carri, li conduceva pesantemente. E gli Egizj dissero: Fuggiamo d'innanzi agl'Israeliti; perciocchè il Signore combatte per loro contr'agli Egizj. 002 EXO 014 026 Allora il Signore disse a Mosè: Stendi la tua mano in sul mare, e l'acque ritorneranno sopra gli Egizj, e sopra i lor carri, e sopra i lor cavalieri. 002 EXO 014 027 Mosè adunque stese la sua mano in sul mare; e, in sul far della mattina, il mare ritornò al suo corso violento; e gli Egizj gli fuggivano incontro; ma il Signore li traboccò in mezzo al mare. 002 EXO 014 028 E l'acque ritornarono, e coprirono i carri e i cavalieri di tutto l'esercito di Faraone, i quali erano entrati dentro al mare dietro agl'Israeliti; e' non iscampò di loro neppur uno. 002 EXO 014 029 Ma i figliuoli d'Israele camminarono per l'asciutto in mezzo al mare, e l'acque [erano] loro [a guisa di] muro a destra e a sinistra. 002 EXO 014 030 Così in quel giorno il Signore salvò gl'Israeliti dalle mani degli Egizj; e gli Israeliti videro gli Egizj morti in sul lito del mare. 002 EXO 014 031 E Israele vide la gran mano che il Signore avea adoperata contro agli Egizj, e temette il Signore, e credette al Signore e a Mosè suo servitore. 002 EXO 015 001 ALLORA Mosè, co' figliuoli d'Israele, cantò questo cantico al Signore, e dissero così: Io canterò al Signore, perciocchè egli si è sommamente magnificato; Egli ha traboccato in mare il cavallo, e colui che lo cavalcava. 002 EXO 015 002 Il Signore [è] la mia forza e il mio cantico, E mi è stato in salvezza; Quest'[è] il mio Dio, io lo glorificherò; L'Iddio del padre mio, io l'esalterò. 002 EXO 015 003 Il Signore [è] un gran guerriero; Il suo Nome [è], il Signore. 002 EXO 015 004 Egli ha traboccati in mare i carri di Faraone, e il suo esercito; E la scelta de' suoi capitani è stata sommersa nel mar rosso. 002 EXO 015 005 Gli abissi li hanno coperti; Essi sono andati a fondo, come una pietra. 002 EXO 015 006 La tua destra, o Signore, è stata magnificata in forza; La tua destra, o Signore, ha rotto il nemico. 002 EXO 015 007 E con la tua magnifica grandezza, Tu hai distrutti coloro che s'innalzavano contro a te; Tu hai mandata l'ira tua, [Che] li ha consumati come stoppia. 002 EXO 015 008 E, col soffiar delle tue nari, l'acque sono state accumulate; Le correnti si son fermate come un mucchio; Gli abissi si sono assodati nel cuor del mare. 002 EXO 015 009 Il nemico dicea: Io [li] perseguirò, io [li] raggiungerò, Io partirò le spoglie, l'anima mia si sazierà di essi; Io sguainerò la mia spada, la mia mano li sterminerà. 002 EXO 015 010 [Ma] tu hai soffiato col tuo vento, e il mare li ha coperti; Essi sono stati affondati come piombo in acque grosse. 002 EXO 015 011 Chi [è] pari a te fra gl'iddii, o Signore? Chi [è] pari a te, magnifico in santità, Reverendo in laudi, facitor di miracoli? 002 EXO 015 012 Tu hai distesa la tua destra, [E] la terra li ha tranghiottiti. 002 EXO 015 013 Tu hai condotto, per la tua benignità, Il popolo che tu hai riscattato; Tu l'hai guidato per la tua forza Verso l'abitacolo della tua santità. 002 EXO 015 014 I popoli l'hanno inteso, ed hanno tremato; Dolore ha colti gli abitanti della Palestina. 002 EXO 015 015 Allora sono stati smarriti i principi di Edom; Tremore ha occupati i possenti di Moab; Tutti gli abitanti di Canaan si sono strutti. 002 EXO 015 016 Spavento e terrore caggia loro addosso; Sieno stupefatti per la grandezza del tuo braccio, come una pietra; Finchè sia passato il tuo popolo, o Signore; Finchè sia passato il popolo che tu hai acquistato. 002 EXO 015 017 Tu l'introdurrai, e lo pianterai nel Monte della tua eredità; [Nel] luogo [che] tu hai preparato per tua stanza, o Signore; [Nel] Santuario, o Signore, che le tue mani hanno stabilito. 002 EXO 015 018 Il Signore regnerà in sempiterno. 002 EXO 015 019 [Questo disse Mosè]; perciocchè i cavalli di Faraone, co' suoi carri, e co' suoi cavalieri, erano entrati nel mare, e il Signore avea fatte ritornar sopra loro le acque del mare; ma i figliuoli d'Israele erano camminati per mezzo il mare per l'asciutto. 002 EXO 015 020 E Maria profetessa, sorella di Aaronne, prese in mano un tamburo; e tutte le donne uscirono dietro a lei, con tamburi, e con danze. 002 EXO 015 021 E Maria rispondeva [a Mosè e] agli [altri uomini, dicendo: ] Cantate al Signore; perciocchè egli si è sommamente magnificato; Egli ha traboccato in mare il cavallo e colui che lo cavalcava. 002 EXO 015 022 POI Mosè fece partir gl'Israeliti dal mar rosso; ed essi procedettero innanzi verso il deserto di Sur; e camminarono tre giornate nel deserto senza trovar acqua. 002 EXO 015 023 Poi arrivarono a Mara; e non potevano ber dell'acque di Mara; perciocchè erano amare; perciò a quel [luogo] fu posto nome Mara. 002 EXO 015 024 E il popolo mormorò contro a Mosè, dicendo; Che berremo? 002 EXO 015 025 Ed egli gridò al Signore; e il Signore gli mostrò un legno, il quale egli gittò nell'acque, e l'acque divennero dolci. Quivi ordinò il Signore al popolo statuti e leggi; e quivi ancora lo provò. 002 EXO 015 026 E disse: Se del tutto tu ubbidisci alla voce del Signore Iddio tuo, e fai ciò che gli piace, e porgi gli orecchi a' suoi comandamenti, e osservi tutti i suoi statuti; io non ti metterò addosso niuna delle infermità, le quali io ho messe sopra l'Egitto; perciocchè io [sono] il Signore che ti guarisco [d'ogni male] 002 EXO 015 027 Poi vennero in Elim, e quivi [erano] dodici fontane d'acqua, e settanta palme; e si accamparono quivi presso all'acque. 002 EXO 016 001 POI tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele si partì di Elim, e venne nel deserto di Sin, ch'[è] fra Elim e Sinai, nel quintodecimo giorno del mese secondo, da che furono usciti di Egitto. 002 EXO 016 002 E tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele mormorò contro a Mosè, e contro ad Aaronne, nel deserto. 002 EXO 016 003 E i figliuoli d'Israele dissero loro: Oh! fossimo pur morti per la mano del Signore, nel paese di Egitto, quando sedevamo presso alle pignatte delle carni, quando mangiavamo del pane a sazietà; conciossiachè voi ci abbiate tratti in questo deserto, per far morir di fame tutta questa raunanza. 002 EXO 016 004 E il Signore disse a Mosè: Ecco, io vi farò piovere del pane dal cielo; e il popolo uscirà, e ne raccoglierà di dì in dì quanto gliene bisognerà per giorno; acciocchè io lo provi, s'egli camminerà nella mia Legge, o no. 002 EXO 016 005 Ma [ogni] sesto giorno apparecchino essi ciò che avranno a portare [in tavola]; e [ciò] sia il doppio di quello che coglieranno per ciascun giorno. 002 EXO 016 006 E Mosè ed Aaronne dissero a tutti i figliuoli d'Israele: Questa sera voi conoscerete che il Signore vi ha tratti fuori del paese di Egitto. 002 EXO 016 007 E domattina voi vedrete la gloria del Signore; conciossiachè egli abbia uditi i vostri mormorii contro al Signore; ma, quant'è a noi, che [siamo] noi, che voi mormoriate contro a noi? 002 EXO 016 008 Mosè, oltre a ciò, disse: [Ciò avverrà], dandovi il Signore questa sera della carne a mangiare, e domattina del pane a sazietà; perchè il Signore ha intesi i vostri mormorii, co' quali avete mormorato contro a lui; ma, quant'è a noi, che [siamo] noi? i vostri mormorii non [s'indirizzano] contro a noi, anzi contro al Signore. 002 EXO 016 009 Poi Mosè disse ad Aaronne: Di' a tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele: Appressatevi davanti al Signore; perciocchè egli ha intesi i vostri mormorii. 002 EXO 016 010 E, come Aaronne parlava a tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele, essi voltarono la faccia verso il deserto; ed ecco, la gloria del Signore apparve nella nuvola. 002 EXO 016 011 E il Signore parlò a Mosè, dicendo: 002 EXO 016 012 Io ho intesi i mormorii dei figliuoli d'Israele; parla loro, dicendo: Fra i due vespri voi mangerete della carne, e domattina sarete saziati di pane; e conoscerete ch'io [sono] il Signore Iddio vostro. 002 EXO 016 013 E avvenne su la sera che delle quaglie salirono, e coprirono il campo; e la mattina vi fu un suolo di rugiada intorno al campo. 002 EXO 016 014 E [quando] quel suolo di rugiada fu sparito, ecco, sopra la faccia del deserto [vi era] una cosa minuta, tonda, sottile come brina, in su la terra. 002 EXO 016 015 E quando i figliuoli d'Israele [la] videro, dissero l'uno all'altro: [Questo] è del Man; perciocchè non sapevano che cosa fosse. E Mosè disse loro: Quest'[è] il pane che il Signore vi dà per mangiare. 002 EXO 016 016 Quest'[è] quello che il Signore ha comandato: Raccoglietene ciascuno a ragion del suo mangiare, un omer per testa, secondo il numero delle vostre persone; prendane ciascuno per [quelli] che [son] nel suo padiglione. 002 EXO 016 017 E i figliuoli d'Israele fecero così; e ne raccolsero, chi assai, e chi poco. 002 EXO 016 018 E lo misurarono con l'omer; e chi ne avea raccolto assai non n'ebbe di soverchio; e chi ne avea raccolto poco non n'ebbe di manco; ciascuno ne raccoglieva quanto gliene bisognava per lo suo mangiare. 002 EXO 016 019 E Mosè disse loro: Niuno ne lasci di resto fino alla mattina. 002 EXO 016 020 Ma alcuni non ubbidirono a Mosè, e ne lasciarono di resto fino alla mattina, e quello inverminò, e putì; laonde Mosè si adirò contro a loro. 002 EXO 016 021 Così lo raccoglievano ogni mattina, ciascuno a ragion del suo mangiare; [e quando] il sole si riscaldava, quello si struggeva. 002 EXO 016 022 E nel sesto giorno raccolsero di quel pane il doppio, [cioè: ] due omer per uno. E tutti i principali della raunanza vennero, e rapportarono [la cosa] a Mosè. 002 EXO 016 023 Ed egli disse loro: Quest'[è] quel che il Signore ha detto: Domani è il Sabato, il riposo sacro al Signore; cuocete [oggi] quel che avete a cuocere al forno od al fuoco; e riponetevi tutto quello che soprabbonderà, per serbarlo fino a domani. 002 EXO 016 024 Essi adunque riposero quello fino alla mattina, come Mosè avea comandato; e non putì, e non vi fu [alcun] vermine. 002 EXO 016 025 E Mosè disse: Mangiatelo oggi; perciocchè oggi [è] Sabato al Signore; oggi voi non ne troverete per li campi. 002 EXO 016 026 Raccoglietene per sei giorni; ma nel settimo giorno [è] Sabato; in quel [dì] non ne sarà. 002 EXO 016 027 Ora, nel settimo giorno avvenne che [alcuni] del popolo uscirono per raccoglier[ne], ma non [ne] trovarono. 002 EXO 016 028 E il Signore disse a Mosè: Fino a quando ricuserete di osservare i miei comandamenti, e le mie leggi? 002 EXO 016 029 Vedete che il Signore vi ha ordinato il Sabato; perciò egli vi dà nel sesto giorno del pane per due giorni; stiasene ciascun di voi in casa, non esca alcuno del suo luogo al settimo giorno. 002 EXO 016 030 Il popolo adunque si riposò nel settimo giorno. 002 EXO 016 031 E la casa d'Israele chiamò quel [pane] manna; ed esso [era] simile a seme di coriandolo, [ed era] bianco, e il suo sapore [era] come di frittelle [fatte] col miele. 002 EXO 016 032 Mosè, oltre a ciò, disse: Quest'[è] quello che il Signore ha comandato: Empi un omer di manna, acciocchè sia serbata per le vostre età, e che esse veggano il pane, del quale io vi ho cibati nel deserto, dopo avervi tratti fuor del paese di Egitto. 002 EXO 016 033 Mosè adunque disse ad Aaronne: Piglia un vaso, e mettivi dentro un pieno omer di manna, e riponilo davanti al Signore, acciocchè [quella] sia serbata per le vostre età. 002 EXO 016 034 Come il Signore avea comandato a Mosè, Aaronne ripose quella [manna] davanti alla Testimonianza, per esser serbata. 002 EXO 016 035 E i figliuoli d'Israele mangiarono la manna [lo spazio di] quarant'anni, finchè furono arrivati in paese abitato; mangiarono la manna, finchè furono arrivati a' confini del paese di Canaan. 002 EXO 016 036 Or un omer è la decima parte di un efa. 002 EXO 017 001 POI tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele si partì dal deserto di Sin, movendosi da un luogo all'altro, secondo il comandamento del Signore: e si accampò in Refidim. Or non [vi era] acqua per lo bere del popolo. 002 EXO 017 002 E il popolo contese con Mosè, e disse: Dateci dell'acqua da bere. E Mosè disse loro: Perchè contendete voi meco? e perchè tentate il Signore? 002 EXO 017 003 Avendo adunque il popolo quivi sete di acqua, mormorò contro a Mosè, e disse: Perchè ci hai fatti salire fuor di Egitto, per far morir di sete, noi, i nostri figliuoli, e i nostri bestiami? 002 EXO 017 004 E Mosè gridò al Signore, dicendo: Che farò io a questo popolo? tantosto mi lapideranno. 002 EXO 017 005 E il Signore disse a Mosè: Passa davanti al popolo, e prendi teco degli Anziani d'Israele; piglia eziandio in mano la bacchetta con la quale tu percuotesti il fiume, e va'. 002 EXO 017 006 Ecco, io starò ivi davanti a te sopra la roccia in Horeb; e tu percuoterai la roccia, e d'essa uscirà acqua, e il popolo berrà. E Mosè fece così alla vista degli Anziani d'Israele. 002 EXO 017 007 E pose nome a quel luogo Massa, e Meriba, per la contesa de' figliuoli d'Israele; e perchè essi aveano tentato il Signore, dicendo: Il Signore è egli nel mezzo di noi, o no? 002 EXO 017 008 ALLORA gli Amalechiti vennero per combattere contro agl'Israeliti, in Refidim. 002 EXO 017 009 E Mosè, disse a Giosuè: Sceglici degli uomini, ed esci fuori, [e] combatti contro agli Amalechiti; domani io mi fermerò in su la sommità del colle, avendo la bacchetta di Dio in mano. 002 EXO 017 010 E Giosuè fece come Mosè gli avea comandato, combattendo contro agli Amalechiti. E Mosè, Aaronne, e Hur, salirono in su la sommità del colle. 002 EXO 017 011 Or avvenne, che quando Mosè alzava la sua mano, gl'Israeliti vincevano; ma, quando egli la posava, gli Amalechiti vincevano. 002 EXO 017 012 Or essendo le mani di Mosè pesanti, Aaronne, ed Hur, presero una pietra, e la misero sotto lui, ed egli vi si pose sopra a sedere; ed Aaronne, e Hur, gli sostenevano le mani, l'un di qua, [e] l'altro di là; e così le sue mani furono ferme fino al tramontar del sole. 002 EXO 017 013 E Giosuè ruppe gli Amalechiti, e la lor gente, e li mise a fil di spada. 002 EXO 017 014 E il Signore disse a Mosè: Scrivi questa cosa per ricordanza, nel libro; e metti nell'orecchie di Giosuè che io del tutto spegnerò la memoria di Amalec di sotto al cielo. 002 EXO 017 015 E Mosè edificò un altare, al quale pose nome: Il Signore [è] la mia bandiera. 002 EXO 017 016 E disse: Certo, [e' v'è] una mano in sul trono del Signore, che il Signore avrà per ogni età guerra con Amalec. 002 EXO 018 001 OR Ietro, sacerdote di Madian, suocero di Mosè, intese tutto quel che Iddio avea fatto a Mosè, e ad Israele, suo popolo; come il Signore avea tratto Israele fuor di Egitto. 002 EXO 018 002 E Ietro prese Sippora, moglie di Mosè, dopo ch'egli l'ebbe rimandata; 002 EXO 018 003 e i due figliuoli di essa; il nome dell'uno de' quali [era] Ghersom; perciocchè [Mosè], avea detto: Io sono stato forestiere in paese strano. 002 EXO 018 004 E il nome dell'altro [era] Eliezer; perciocchè egli [avea detto: ] L'Iddio di mio padre mi [è stato] in aiuto, e mi ha scampato dalla spada di Faraone. 002 EXO 018 005 Ietro adunque, suocero di Mosè, venne a Mosè, co' figliuoli di esso, e con la sua moglie, nel deserto, ove egli era accampato al Monte di Dio. 002 EXO 018 006 E mandò a dire a Mosè: Io Ietro, tuo suocero, vengo a te, con la tua moglie, e co' suoi due figliuoli. 002 EXO 018 007 E Mosè uscì incontro al suo suocero; e [gli] s'inchinò, e lo baciò; e si domandarono l'un l'altro del lor bene stare; poi entrarono nel padiglione. 002 EXO 018 008 E Mosè raccontò al suo suocero tutto ciò che il Signore avea fatto a Faraone, ed agli Egizj, per amor d'Israele; [e] tutti i travagli ch'erano loro sopraggiunti per cammino, de' quali il Signore li avea liberati. 002 EXO 018 009 E Ietro si rallegrò di tutto il bene che il Signore avea fatto a Israele, avendolo riscosso dalla man degli Egizj. 002 EXO 018 010 E Ietro disse: Benedetto [sia] il Signore, il qual vi ha liberati dalla mano degli Egizj, e dalla mano di Faraone; il quale ha riscosso questo popolo di sotto alla man degli Egizj. 002 EXO 018 011 Ora conosco che il Signore [è] più grande di tutti gl'iddii; conciossiachè [questo sia loro avvenuto], perciocchè erano superbamente proceduti contro a loro. 002 EXO 018 012 Poi Ietro, suocero di Mosè, prese un olocausto, e de' sacrificii [da offerire] a Dio; e Aaronne, e tutti gli Anziani d'Israele, vennero a mangiar col suocero di Mosè, davanti al Signore. 002 EXO 018 013 E il giorno seguente, avvenne che, sedendo Mosè, per render ragion al popolo, e stando il popolo in piè davanti a Mosè, dalla mattina fino alla sera; 002 EXO 018 014 il suocero di Mosè vide tutto quel che egli faceva al popolo, e disse: Che cosa [è] questo che tu fai inverso questo popolo? perchè siedi tu solo, e tutto il popolo ti sta in piè davanti, dalla mattina fino alla sera? 002 EXO 018 015 E Mosè rispose al suo suocero: Io [il fo], perchè questo popolo viene a me per domandare Iddio. 002 EXO 018 016 Quando essi hanno qualche affare, vengono a me, ed io giudico fra l'uno e l'altro, e dichiaro [loro] gli statuti di Dio, e le sue leggi. 002 EXO 018 017 Ma il suocero di Mosè, gli disse: Ciò che tu fai non istà bene. 002 EXO 018 018 Per certo tu verrai meno, e tu, e questo popolo ch'[è] teco; perciocchè cotesto affare [è] troppo grave per te; tu non puoi far ciò tutto solo. 002 EXO 018 019 Attendi ora alla mia voce, io ti consiglierò, e Iddio sarà teco: Sii tu per lo popolo davanti a Dio, e rapporta a Dio gli affari. 002 EXO 018 020 E ammaestra il popolo intorno agli statuti, e alle leggi; e dichiaragli la via per la quale ha da camminare, e l'opere che ha da fare. 002 EXO 018 021 E tu scegli d'infra tutto il popolo degli uomini di valore, che temano Iddio; uomini leali che abbiano in odio l'avarizia; e costituiscili sopra il popolo capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine, e capi di diecine. 002 EXO 018 022 E rendano essi ragione al popolo in ogni tempo; e rapportino a te ogni grande affare; ma giudichino ogni piccolo affare. Così ti sgraverai [del carico] che hai addosso, ed essi [lo] porteranno teco. Se tu fai questa cosa, 002 EXO 018 023 e [se] Iddio te [la] comanda, tu potrai durare; e anche tutto questo popolo perverrà in pace al suo luogo. 002 EXO 018 024 E Mosè acconsentì al dire del suo suocero, e fece tutto ciò ch'egli avea detto. 002 EXO 018 025 E Mosè scelse di tutto Israele degli uomini di valore, e li costituì capi sopra il popolo; capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine, e capi di diecine. 002 EXO 018 026 E quelli doveano render ragione al popolo in ogni tempo; essi rapportavano a Mosè gli affari difficili, e giudicavano ogni piccolo affare. 002 EXO 018 027 Poi Mosè accommiatò il suo suocero, ed egli se ne andò nel suo paese. 002 EXO 019 001 NEL primo giorno del terzo mese, da che i figliuoli d'Israele furono usciti del paese di Egitto, in quell'istesso giorno arrivarono nel deserto di Sinai. 002 EXO 019 002 Essendo adunque partiti di Refidim, arrivarono nel deserto di Sinai, e si accamparono nel deserto. Ed essendo Israele accampato quivi dirimpetto al monte, 002 EXO 019 003 Mosè salì a Dio; e il Signore gli gridò dal monte, dicendo: Di' così alla casa di Giacobbe, e dichiara [questo] a' figliuoli d'Israele. 002 EXO 019 004 Voi avete veduto ciò che ho fatto agli Egizj, e come vi ho portati [come] sopra ale di aquile, e vi ho menati a me. 002 EXO 019 005 Ora dunque, se voi del tutto ubbidite alla mia voce, e osservate il mio patto, voi mi sarete un tesoro riposto d'infra tutti i popoli; conciossiachè tutta la terra [sia] mia. 002 EXO 019 006 E mi sarete un Reame sacerdotale, e una gente santa. Queste [son] le parole che tu dirai a' figliuoli di Israele. 002 EXO 019 007 Mosè adunque venne, e chiamò gli Anziani del popolo, e propose loro tutte queste parole, che il Signore gli avea comandate. 002 EXO 019 008 E tutto il popolo rispose ad una, e disse: Noi faremo tutto quello che il Signore ha detto. E Mosè rapportò al Signore le parole del popolo. 002 EXO 019 009 E il Signore disse a Mosè: Ecco, io verrò a te in una folta nuvola, acciocchè il popolo oda quando io parlerò teco, ed anche ti creda in perpetuo. Ora, dopo che Mosè ebbe rapportate le parole del popolo al Signore, il Signore gli disse: 002 EXO 019 010 Vattene al popolo, e santificalo oggi e domani, e [fa'] che lavino i lor vestimenti. 002 EXO 019 011 E che sieno presti per lo terzo giorno; perciocchè al terzo giorno il Signore scenderà in sul monte di Sinai, nel cospetto di tutto il popolo. 002 EXO 019 012 E [tu] poni de' termini al popolo attorno attorno, dicendo: Guardatevi di salire al monte, o di toccar pur l'estremità di esso: chiunque toccherà il monte del tutto sarà fatto morire. 002 EXO 019 013 Niuna mano tocchi un tale; anzi del tutto sia lapidato o saettato; o bestia, od uomo [che egli si sia], non viva; quando il corno sonerà alla distesa, allora salgano essi verso il monte. 002 EXO 019 014 E Mosè scese dal monte al popolo, e santificò il popolo, ed essi lavarono i lor vestimenti. 002 EXO 019 015 Ed egli disse al popolo: Siate presti per lo terzo giorno; non vi accostate a donna. 002 EXO 019 016 E al terzo giorno, come fu mattina, si fecero tuoni e folgori; e [vi era] una folta nuvola in sul monte, insieme con un suon di tromba molto forte; e tutto il popolo ch'[era] nel campo tremava. 002 EXO 019 017 E Mosè fece uscire il popolo fuor del campo, incontro a Dio; e si fermarono appiè del monte. 002 EXO 019 018 Or il monte di Sinai fumava tutto; perciocchè il Signore era sceso sopra esso in fuoco; e il fumo ne saliva a guisa di fumo di fornace; e tutto il monte tremava forte. 002 EXO 019 019 E il suon della tromba si andava vie più rinforzando grandemente; e Mosè parlava, e Iddio gli rispondeva per un tuono. 002 EXO 019 020 Il Signore adunque scese in sul monte di Sinai, sulla sommità del monte, e chiamò Mosè alla sommità del monte. E Mosè [vi] salì. 002 EXO 019 021 E il Signore disse a Mosè: Scendi, protesta al popolo, che talora egli non rompa [i termini], e non [si appressi] al Signore per riguardare; onde molti di essi caggiano morti. 002 EXO 019 022 I sacerdoti eziandio, che si appressano al Signore, si santifichino; che talora il Signore non si avventi sopra loro. 002 EXO 019 023 E Mosè disse al Signore: Il popolo non può salire al monte Sinai; conciossiachè tu ci abbi protestato, dicendo: Poni de' termini a questo monte, e santificalo. 002 EXO 019 024 E il Signore disse a Mosè: Va', scendi; poi monta tu, ed Aaronne teco; ma i sacerdoti, e il popolo non rompano [i termini], per salire al Signore, che talora egli non si avventi sopra loro. 002 EXO 019 025 E Mosè discese al popolo, e gliel disse. 002 EXO 020 001 ALLORA Iddio pronunziò tutte queste parole, dicendo: 002 EXO 020 002 Io [sono] il Signore Iddio tuo, che ti ho tratto fuor del paese di Egitto, della casa di servitù. 002 EXO 020 003 Non avere altri dii nel mio cospetto. 002 EXO 020 004 Non farti scultura alcuna, nè immagine alcuna[di cosa] che [sia] in cielo di sopra, nè [di cosa] che [sia] in terra di sotto, nè [di cosa] che [sia] nell'acque di sotto alla terra. 002 EXO 020 005 Non adorar quelle cose, e non servir loro; perciocchè io, il Signore Iddio tuo, [son] Dio geloso, che visito l'iniquità de' padri sopra i figliuoli fino alla terza e alla quarta [generazione] di coloro che m'odiano. 002 EXO 020 006 Ed uso benignità in mille [generazioni] verso coloro che mi amano, e osservano i miei comandamenti. 002 EXO 020 007 Non usare il Nome del Signore Iddio tuo in vano; perciocchè il Signore non terrà innocente chi avrà usato il suo Nome in vano. 002 EXO 020 008 Ricordati del giorno del riposo, per santificarlo. 002 EXO 020 009 Lavora sei giorni, e fa' in essi ogni opera tua. 002 EXO 020 010 Ma il settimo giorno [è] il riposo al Signore Iddio tuo; non fare in esso lavoro alcuno, nè tu, nè il tuo figliuolo, nè la tua figliuola, nè il tuo servo, nè la tua serva, nè il tuo bestiame, nè il tuo forestiere ch'[è] dentro alle tue porte. 002 EXO 020 011 Perciocchè in sei giorni il Signore fece il cielo e la terra, e il mare, e tutto ciò ch'[è] in essi, e si riposò al settimo giorno; perciò, il Signore ha benedetto il giorno del riposo e l'ha santificato. 002 EXO 020 012 Onora tuo padre e tua madre; acciocchè i tuoi giorni sieno prolungati sopra la terra, la quale il Signore Iddio tuo ti dà. 002 EXO 020 013 Non uccidere. 002 EXO 020 014 Non commettere adulterio. 002 EXO 020 015 Non furare. 002 EXO 020 016 Non dir falsa testimonianza contro al tuo prossimo. 002 EXO 020 017 Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupir la moglie del tuo prossimo; nè il suo servo, nè la sua serva, nè il suo bue, nè il suo asino, nè cosa alcuna che [sia] del tuo prossimo. 002 EXO 020 018 Or tutto il popolo vedeva i tuoni, e i lampi, e il suon della tromba, e il monte fumante; e veggendo [queste cose], tremava, e se ne stava lungi; 002 EXO 020 019 e disse a Mosè: Parla tu con noi, e noi ascolteremo; e non parli Iddio con noi, chè talora noi non muoiamo. 002 EXO 020 020 E Mosè disse al popolo: Non temiate; perciocchè Iddio è venuto per provarvi, e affinchè il suo timore sia davanti agli occhi vostri, acciocchè non pecchiate. 002 EXO 020 021 Il popolo adunque si fermò da lungi; e Mosè si accostò alla caligine; nella quale Iddio [era]. 002 EXO 020 022 E il Signore disse a Mosè: Di' così a' figliuoli d'Israele: Voi avete veduto che io ho parlato a voi dal cielo. 002 EXO 020 023 Non fate [alcun dio] meco; non vi fate dii di argento, nè dii d'oro. 002 EXO 020 024 Fammi un altar di terra, e sacrifica sopra esso i tuoi olocausti, e i tuoi sacrificii da render grazie, le tue pecore, e i tuoi buoi; in qualunque luogo io farò ricordare il mio Nome, io verrò a te, e ti benedirò. 002 EXO 020 025 E se pur tu mi fai un altar di pietre, non fabbricarlo di pietre conce a scarpello; quando tu vi avrai fatto passar lo scarpello sopra, tu l'avrai contaminate. 002 EXO 020 026 E non salir per gradi al mio altare; acciocchè non si scuopra la tua nudità sopra esso. 002 EXO 021 001 OR queste [sono] le leggi giudiciali, le quali tu proporrai loro: 002 EXO 021 002 Quando tu avrai comperato un servo Ebreo, servati egli sei anni; ma al settimo anno vadasene franco, senza pagar nulla. 002 EXO 021 003 Se egli è venuto [sol] col suo corpo, vadasene col suo corpo; se egli avea moglie, vadasene la sua moglie con lui. 002 EXO 021 004 Se il suo signore gli ha data moglie, la quale gli abbia partoriti figliuoli o figliuole; quella moglie, e i figliuoli di essa, sieno del signore; e vadasene egli col suo corpo. 002 EXO 021 005 Ma se pure il servo dice: Io amo il mio signore, la mia moglie, e i miei figliuoli; io non me ne voglio andar franco; 002 EXO 021 006 faccialo il suo signore comparire davanti a' giudici; poi faccialo appressare all'uscio, o allo stipite [della porta], e forigli l'orecchio con una lesina; e servagli colui in perpetuo. 002 EXO 021 007 E quando alcuno avrà venduta la sua figliuola per serva, non esca ella [di casa], come i servi ne escono. 002 EXO 021 008 Se ella dispiace al suo signore, a cui [il padre] l'avrà sposata, facciala quello franca; non abbia podestà di venderla a un popolo straniero, dopo averle rotta la fede. 002 EXO 021 009 E se egli la fa sposare al suo figliuolo, facciale secondo la ragion delle fanciulle. 002 EXO 021 010 Se egli gliene prende un'altra, non tolgale il nutrimento, nè il vestire, nè la coabitazione. 002 EXO 021 011 E se egli non le fa queste tre [cose], vadasene ella gratuitamente, [senza pagar] danari alcuni. 002 EXO 021 012 Chi avrà percosso un uomo, sì che egli [ne] muoia, del tutto sia fatto morire. 002 EXO 021 013 Ma, quant'è a colui che non l'avrà appostato, anzi Iddio glielo avrà fatto scontrar nelle mani, io ti costituirò un luogo, al quale colui rifugga. 002 EXO 021 014 Ma, quando alcuno per temerità avrà macchinato contro al suo prossimo, per ucciderlo con inganno, trallo fuori, [eziandio] d'appresso al mio altare, perchè muoia. 002 EXO 021 015 Chi avrà battuto suo padre, o sua madre, del tutto sia fatto morire. 002 EXO 021 016 Parimente, chi avrà rubata una persona, o sia che l'abbia venduta, o che gli sia trovata in mano, del tutto sia fatto morire. 002 EXO 021 017 Ed anche, chi avrà maledetto suo padre, o sua madre, del tutto sia fatto morire. 002 EXO 021 018 E quando alcuni contenderanno insieme, e l'uno avrà percosso l'altro con pietra, o col pugno, onde egli non muoia, ma giaccia in letto; 002 EXO 021 019 se egli si rileva, e cammina fuori in sul suo bastone, colui che l'avrà percosso sia assolto; sol gli paghi ciò ch'egli è stato a bada, e lo faccia medicare fino a compiuta guarigione. 002 EXO 021 020 E quando alcuno avrà percosso il suo servo, o la sua serva, con un bastone, sì che gli muoia sotto la mano, facciasene del tutto punizione. 002 EXO 021 021 Ma se pur campa un giorno, o due, non facciasene punizione; perciocchè [è] suo danaro. 002 EXO 021 022 E quando alcuni, contendendo insieme, avranno percossa una donna gravida, sì che il parto n'esca fuori, ma pur non vi sarà caso di morte; sia colui che l'avrà percossa condannato ad ammenda, secondo che il marito della donna gl'imporrà; e paghi[la] per [autorità de'] giudici. 002 EXO 021 023 Ma, se vi è caso di morte, metti vita per vita; 002 EXO 021 024 occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piè per piè; 002 EXO 021 025 arsura per arsura, ferita per ferita, lividore per lividore. 002 EXO 021 026 E quando alcuno avrà percosso l'occhio del suo servo, o l'occhio della sua serva, e l'avrà guasto; lascilo andar franco per lo suo occhio. 002 EXO 021 027 Parimente, se ha fatto cadere un dente al suo servo o alla sua serva, lascilo andar franco per lo suo dente. 002 EXO 021 028 E quando un bue avrà cozzato un uomo o una donna, sì che ne muoia, del tutto sia quel bue lapidato, e non mangisene la carne; e il padrone del bue [sia] assolto. 002 EXO 021 029 Ma se il bue per addietro è stato uso di cozzare, e ciò è stato protestato al padron di esso, ed egli non l'ha guardato, e il bue ha ucciso un uomo o una donna, sia il bue lapidato, e anche facciasi morire il padron di esso. 002 EXO 021 030 Se gli è imposto alcun prezzo di riscatto, paghi il riscatto della sua vita, interamente come gli sarà imposto. 002 EXO 021 031 Se il bue cozza un figliuolo o una figliuola, facciaglisi secondo questa legge. 002 EXO 021 032 Se il bue cozza un servo o una serva, paghi [il padron del bue] trenta sicli di argento al padrone di esso, e sia lapidato il bue. 002 EXO 021 033 E, se alcuno scuopre una fossa; ovvero, avendo cavata una fossa, non la ricuopre, e vi cade dentro bue od asino; 002 EXO 021 034 ristorine il danno il padron della fossa, pagandone i danari al padron del bue o dell'asino; e il morto sia suo. 002 EXO 021 035 E se il bue d'alcuno urta il bue del prossimo di esso, dì che muoia, vendano essi il bue vivo, e partiscanne i danari per metà; partiscano eziandio il morto. 002 EXO 021 036 [Ma], se è notorio che quel bue per addietro fosse uso di cozzare, e il padrone di esso non l'ha guardato, restituisca egli del tutto bue per bue; ma il morto sia suo. 002 EXO 022 001 QUANDO alcuno avrà rubato un bue, o una pecora, o una capra, e l'avrà ammazzata o venduta; paghi cinque buoi per quel bue, e quattro pecore, o capre, per quella pecora, o capra. 002 EXO 022 002 Se il ladro, colto [di notte] nello sconficcare è percosso, e muore, non vi è omicidio. 002 EXO 022 003 Se il sole è levato quando sarà colto, [vi è] omicidio. [Il ladro] soddisfaccia del tutto; e se non ha [da soddisfare], sia venduto per lo suo furto. 002 EXO 022 004 Se pure il furto gli è trovato in mano, vivo; o bue, o asino, o pecora che sia, restituisca[lo] al doppio. 002 EXO 022 005 Se alcuno fa pascolare un campo, o una vigna; e se manda nel campo altrui il suo bestiame, il quale vi pasturi dentro, soddisfaccia il danno col meglio del suo campo, e col meglio della sua vigna. 002 EXO 022 006 Quando un fuoco uscirà fuori, e incontrerà delle spine, onde sia consumato grano in bica, o biade, o campo, del tutto soddisfaccia il danno colui che avrà acceso il fuoco. 002 EXO 022 007 Quando alcuno avrà dato al suo prossimo danari, o vasellamenti, a guardare, [e quelli] saranno rubati dalla casa di colui, se il ladro è trovato, restituisca[li] al doppio. 002 EXO 022 008 Se il ladro non si trova, facciasi comparire il padron della casa davanti a' rettori, [per giurare] s'egli non ha punto messa la mano sopra la roba del suo prossimo. 002 EXO 022 009 In ogni causa di misfatto intorno a bue, asino, pecora, capra, vestimento, o a qualunque [altra] cosa perduta, della quale [uno] dica: Questa [è] dessa; venga la causa d'amendue [le parti] davanti a' rettori; e colui che i rettori avranno condannato, paghi il doppio al suo prossimo. 002 EXO 022 010 Quando alcuno avrà dato al suo prossimo, asino, o bue, o pecora, o qualunque [altra] bestia, a guardare, ed ella muore, o le si fiacca [alcun membro], o è rapita, senza che alcuno l'abbia veduto, 002 EXO 022 011 il giuramento del Signore intervenga fra le due [parti, per saper] se [colui] non ha punto messa la mano sopra il bene del suo prossimo; e accetti il padron della bestia [quel giuramento], e non sia l'altro obbligato a pagamento. 002 EXO 022 012 Ma se pur [quella bestia] gli è stata rubata d'appresso, facciane soddisfazione al padron di essa. 002 EXO 022 013 Se pur quella bestia è stata lacerata [dalle fiere], portila [per] testimonianza, e non sia obbligato a pagar la [bestia]. 002 EXO 022 014 E quando alcuno avrà presa in prestanza [una bestia] dal suo prossimo, e le si fiaccherà [alcun membro], o morrà, e il padrone di essa non [sarà] presente, del tutto [colui] paghila. 002 EXO 022 015 [Ma] se il padrone [è stato] presente, non sia [colui] obbligato a pagar[la]; se la bestia è stata tolta a vettura, ell'è venuta per lo prezzo della sua vettura. 002 EXO 022 016 E quando alcuno avrà sedotta una vergine, la qual non sia sposata, e sarà giaciuto con lei, del tutto dotila, [e prendalasi] per moglie. 002 EXO 022 017 Se pure il padre di essa del tutto ricusa di dargliela, paghi danari, secondo la dote delle vergini. 002 EXO 022 018 Non lasciar vivere la [donna] maliosa. 002 EXO 022 019 Chiunque si congiungerà con una bestia, del tutto sia fatto morire. 002 EXO 022 020 Chi sacrificherà ad [altri] dii, fuor che al Signore solo, sia sterminato come anatema. 002 EXO 022 021 Non far violenza al forestiere, e non opprimerlo; conciossiachè voi siate stati forestieri nel paese di Egitto. 002 EXO 022 022 Non affliggete alcuna vedova nè orfano. 002 EXO 022 023 Guardati d'affliggerlo in alcuna maniera, perciocchè, se egli grida a me, io del tutto esaudirò il suo grido. 002 EXO 022 024 E l'ira mia si accenderà, ed io vi ucciderò con la spada: e le vostre mogli saranno vedove, e i vostri figliuoli orfani. 002 EXO 022 025 Quando tu presterai danari al mio popolo, al povero [ch'è] appresso a te, non procedere inverso lui a guisa di usuraio: non imponetegli usura. 002 EXO 022 026 Se pur tu togli in pegno il vestimento del tuo prossimo, rendiglielo infra il tramontar del sole. 002 EXO 022 027 Perciocchè quello solo [è] la sua copritura, ed [è] il suo vestire [per coprir] la sua pelle; in che giacerebbe egli? se dunque egli avviene che egli gridi a me, io l'esaudirò; perciocchè io [son] pietoso. 002 EXO 022 028 Non dir male de' rettori; e non maledir [colui ch'è] principe nel tuo popolo. 002 EXO 022 029 Non indugiare [il pagar le primizie del]la tua vendemmia, nè del gocciolar de' tuoi olii; dammi il primogenito dei tuoi figliuoli. 002 EXO 022 030 Fa' il simigliante del tuo bue, e della tua pecora, e capra; stia [il primo portato di esse] sette giorni appresso la madre sua, e all'ottavo giorno dammelo. 002 EXO 022 031 E siatemi uomini santi; e non mangiate carne lacerata [dalle fiere] per li campi; gittatela a' cani. 002 EXO 023 001 NON levare un falso grido; non metter mano con l'empio per esser testimonio falso. 002 EXO 023 002 Non andar dietro a' grandi per far male; e non dar sentenza in una lite, inchinando a favorire i grandi, per far torto. 002 EXO 023 003 Non avere altresì rispetto al povero nella sua lite. 002 EXO 023 004 Se tu incontri il bue del tuo nemico, o l'asino suo smarrito, del tutto riconduciglielo. 002 EXO 023 005 Se tu vedi l'asino di colui che ti odia giacer sotto il suo carico, mentre tu ti rimani di aiutarlo a farglielo andare oltre, del tutto fa' con lui sì che possa andare oltre. 002 EXO 023 006 Non far torto al tuo bisognoso nella sua lite. 002 EXO 023 007 Allontanati dal parlar falso; e non far morir l'innocente nè il giusto; perciocchè io non assolverò l'empio. 002 EXO 023 008 E non prender presenti; perciocchè il presente accieca coloro che hanno chiara vista, e sovverte le parole de' giusti. 002 EXO 023 009 E non oppressare il forestiere; perciocchè voi sapete [in quale stato è] l'anima del forestiere, essendo stati forestieri nel paese di Egitto. 002 EXO 023 010 Semina la tua terra sei anni, e ricogli il frutto di essa. 002 EXO 023 011 Ma [ogni] settimo [anno] lasciala vacare, e in abbandono, e mangino i bisognosi del tuo popolo il frutto di essa; e ciò che rimarrà loro, manginlo le bestie della campagna; fa' il simigliante alla tua vigna ed a' tuoi ulivi. 002 EXO 023 012 Sei giorni fa' le tue faccende; ma al settimo giorno riposati; acciocchè il tuo bue, e il tuo asino, abbiano requie; e il figliuolo della tua serva, e il forestiere possano respirare. 002 EXO 023 013 E prendete guardia a tutto quello che io vi ho detto; e non ricordate il nome degl'iddii stranieri; non odasi quello nella tua bocca. 002 EXO 023 014 Celebrami tre feste solenni per anno. 002 EXO 023 015 Osserva la festa degli azzimi; mangia [pani] azzimi per sette giorni, come io ti ho comandato, nel tempo ordinato del mese di Abib; conciossiachè in quel mese tu sii uscito fuori di Egitto; e non comparisca alcuno davanti alla mia faccia vuoto. 002 EXO 023 016 Parimente [osserva] la festa della mietitura, delle primizie de' tuoi frutti, di ciò che tu avrai seminato nel tuo campo; e la festa della ricolta, all'uscita dell'anno, quando tu avrai ricolti i tuoi frutti d'in sui campi. 002 EXO 023 017 Tre volte l'anno comparisca ogni maschio tuo davanti alla faccia del Signore, [ch'è] l'Eterno. 002 EXO 023 018 Non sacrificare il sangue del mio sacrificio con pan lievitato; e non sia guardato il grasso [dell'agnello del]la mia solennità la notte fino alla mattina. 002 EXO 023 019 Porta nella Casa del Signore Iddio tuo le primizie de' primi frutti della tua terra. Non cuocere il capretto nel latte di sua madre. 002 EXO 023 020 ECCO, io mando un Angelo davanti a te, per guardarti per lo cammino, e per condurti al luogo che io ho preparato. 002 EXO 023 021 Guardati, per la sua presenza, e ubbidisci alla sua voce, e non irritarlo; perciocchè egli non vi perdonerà i vostri misfatti; conciossiachè il mio Nome [sia] in lui. 002 EXO 023 022 Ma se pure tu ubbidisci alla sua voce, e fai tutto quello che io [ti] dirò, io sarò nemico de' tuoi nemici, e avversario dei tuoi avversari. 002 EXO 023 023 Perciocchè l'Angelo mio andrà davanti a te, e t'introdurrà nel [paese deg]li Amorrei, degl'Hittei, dei Ferezei, de' Cananei, degl'Hivvei, a dei Gebusei; ed io distruggerò que' [popoli]. 002 EXO 023 024 Non adorar gl'iddii loro, e non servir loro; e non far secondo l'opere di quei [popoli]; anzi distruggi quelli affatto, e del tutto spezza le loro statue. 002 EXO 023 025 E servite al Signore Iddio vostro, ed egli benedirà il tuo pane, e la tua acqua; ed io torrò via [ogni] infermità dal mezzo di te. 002 EXO 023 026 E' non vi sarà nel tuo paese femmina che sperda, nè sterile; io compierò il numero de' tuoi giorni. 002 EXO 023 027 Io manderò davanti a te il mio spavento, e metterò in rotta ogni popolo, nel cui [paese] tu entrerai, e farò che tutti i tuoi nemici volteran le spalle dinanzi a te. 002 EXO 023 028 Manderò eziandio davanti a te de' calabroni, i quali scacceranno gl'Hivvei, i Cananei, e gl'Hittei dal tuo cospetto. 002 EXO 023 029 Io non li scaccerò dal tuo cospetto in un anno; che talora il paese non divenga deserto, e che le fiere della campagna non moltiplichino contro a te. 002 EXO 023 030 Io li scaccerò dal tuo cospetto a poco a poco, finchè tu sii cresciuto, e abbi presa la possessione del paese. 002 EXO 023 031 E io porrò i tuoi confini dal mar rosso fino al mar de' Filistei; e dal deserto fino al Fiume; perciocchè io darò nelle vostre mani gli abitanti del paese, e tu li scaccerai dinanzi a te. 002 EXO 023 032 Non far lega alcuna con loro, nè co' loro iddii. 002 EXO 023 033 Non abitino essi nel tuo paese, chè talora non ti facciano peccare contro a me; conciossiachè tu serviresti agl'iddii loro; perciocchè [quello] ti sarebbe in laccio. 002 EXO 024 001 POI disse a Mosè: Sali al Signore, tu, ed Aaronne, e Nadab, e Abihu, e settanta degli Anziani d'Israele, e adorate da lungi. 002 EXO 024 002 Poi accostisi Mosè solo al Signore, e quegli [altri] non [vi] si accostino; e non salga il popolo con lui. 002 EXO 024 003 E Mosè venne, e raccontò al popolo tutte le parole del Signore, e tutte quelle leggi. E tutto il popolo rispose ad una voce, e disse: Noi faremo tutte le cose che il Signore ha dette. 002 EXO 024 004 Poi Mosè scrisse tutte le parole del Signore; e, levatosi la mattina, edificò sotto a quel monte un altare, e rizzò dodici pilieri, per le dodici tribù d'Israele. 002 EXO 024 005 E mandò i ministri de' figliuoli d'Israele a offerire olocausti, e sacrificare al Signore giovenchi, per sacrificii da render grazie. 002 EXO 024 006 E Mosè prese la metà del sangue, e lo mise in bacini; e ne sparse [l'altra] metà sopra l'altare. 002 EXO 024 007 Poi prese il Libro del Patto, e [lo] lesse in presenza del popolo. E esso disse: Noi faremo tutto quello che il Signore ha detto, e ubbidiremo. 002 EXO 024 008 Allora Mosè prese quel sangue, e lo sparse sopra il popolo, e disse: Ecco il sangue del patto che il Signore ha fatto con voi, sopra tutte quelle parole. 002 EXO 024 009 Poi Mosè, ed Aaronne, e Nadab, e Abihu, e settanta degli Anziani d'Israele, salirono. 002 EXO 024 010 E videro l'Iddio d'Israele; e sotto i piedi di esso [vi era] come un lavorio di lastre di zaffiro, risomigliante il cielo stesso in chiarezza. 002 EXO 024 011 Ed egli non avventò la sua mano sopra gli Eletti d'infra i figliuoli d'Israele; anzi videro Iddio, e mangiarono e bevvero. 002 EXO 024 012 E il Signore disse a Mosè: Sali a me in sul monte, e fermati quivi; ed io ti darò delle tavole di pietra, [cioè: ] la Legge, e i comandamenti che io ho scritti, per insegnarli a' figliuoli d'Israele. 002 EXO 024 013 Mosè adunque, con Giosuè, suo ministro, si levò; e Mosè salì al monte di Dio. 002 EXO 024 014 E disse agli Anziani d'Israele: Rimanete qui, aspettandoci, finchè noi ritorniamo a voi; ecco, Aaronne ed Hur [sono] con voi; chiunque avrà qualche affare, vada a loro. 002 EXO 024 015 Mosè adunque salì al monte, e la nuvola coperse il monte. 002 EXO 024 016 E la gloria del Signore si posò in sul monte di Sinai, e la nuvola lo coperse [per lo spazio di] sei giorni; e al settimo giorno [il Signore] chiamò Mosè del mezzo della nuvola. 002 EXO 024 017 E l'aspetto della gloria del Signore [era] simile a un fuoco consumante, in su la sommità del monte, alla vista de' figliuoli d'Israele. 002 EXO 024 018 E Mosè entrò nel mezzo della nuvola, e salì al monte, e dimorò in sul monte quaranta giorni e quaranta notti. 002 EXO 025 001 E IL Signore parlò a Mosè, dicendo: Di' a' figliuoli d'Israele, che prendano [da far]mi un'offerta; 002 EXO 025 002 prendete quella mia offerta da ogni uomo il cui cuore lo moverà volontariamente. 002 EXO 025 003 E quest'[è] l'offerta che voi prenderete da loro: oro, e argento, e rame; 002 EXO 025 004 e violato, e porpora, e scarlatto, e fin lino, e [pel di] capra; 002 EXO 025 005 e pelli di montoni tinte in rosso, e pelli di tassi, e legno di Sittim; 002 EXO 025 006 olio per la lumiera, aromati per l'olio dell'Unzione, e per lo profumo degli aromati; 002 EXO 025 007 pietre onichine, e pietre da incastonare, per l'Efod, e per lo Pettorale. 002 EXO 025 008 E faccianmi essi un Santuario, ed io abiterò nel mezzo di loro. 002 EXO 025 009 Fatelo interamente secondo il modello del Tabernacolo, e il modello di tutti i suoi arredi, che io ti mostro. 002 EXO 025 010 Facciano adunque un'Arca di legno di Sittim, la cui lunghezza [sia] di due cubiti e mezzo, e la larghezza di un cubito e mezzo, e l'altezza di un cubito e mezzo. 002 EXO 025 011 E coprila d'oro puro di dentro e di fuori; e fa' sopra essa una corona d'oro attorno. 002 EXO 025 012 E fondile quattro anelli d'oro, e metti [quegli anelli] a' quattro cantoni di essa, due da uno de' lati [dell'Arca], e due dall'altro. 002 EXO 025 013 Fai ancora delle stanghe di legno di Sittim, e coprile d'oro. 002 EXO 025 014 E metti quelle stanghe dentro agli anelli da' lati dell'Arca, per portarla con esse. 002 EXO 025 015 Dimorino le stanghe negli anelli dell'Arca [e] non ne sieno rimosse. 002 EXO 025 016 Poi metti nell'Arca la Testimonianza che io ti darò. 002 EXO 025 017 Fa' eziandio [all'Arca] un Coperchio d'oro puro, la cui lunghezza [sia] di due cubiti e mezzo, e la larghezza di un cubito e mezzo. 002 EXO 025 018 E fa' due Cherubini d'oro; falli di lavoro tirato al martello, a' due capi del Coperchio. 002 EXO 025 019 Fai adunque un Cherubino da [un] de' capi di qua, e un altro dall'altro di là; fate questi Cherubini tirati dal Coperchio stesso, sopra i due capi d'esso. 002 EXO 025 020 E spandano i Cherubini l'ale in su, facendo con le loro ale una coverta al disopra del Coperchio, e abbiano le lor facce volte l'un verso l'altro; sieno le facce de' Cherubini volte verso il Coperchio. 002 EXO 025 021 E metti il Coperchio in su l'Arca disopra, e nell'Arca metti la Testimonianza che io ti darò. 002 EXO 025 022 Ed io mi troverò quivi presente teco, e parlerò teco d'in sul Coperchio, di mezzo i due Cherubini che [saranno] sopra l'Arca della Testimonianza; e ti dirò tutte le cose che ti comanderò [di proporre] a' figliuoli di Israele. 002 EXO 025 023 Fa' ancora una Tavola di legno di Sittim, la cui lunghezza [sia] di due cubiti, e la larghezza di un cubito e l'altezza di un cubito e mezzo. 002 EXO 025 024 E coprila d'oro puro, e falle una corona d'oro attorno. 002 EXO 025 025 Falle eziandio attorno una chiusura di un palmo, d'oro puro, e a quella sua chiusura fa' una corona d'oro attorno attorno. 002 EXO 025 026 Falle, oltre a ciò, quattro anelli d'oro, e metti quegli anelli a' quattro canti, che [saranno] ai quattro piedi di essa. 002 EXO 025 027 Sieno gli anelli dirincontro alla chiusura, per farvi passar dentro le stanghe, per portar la Tavola. 002 EXO 025 028 E fa' le stanghe di legno di Sittim, e coprile d'oro, e con esse portisi la Tavola. 002 EXO 025 029 Fa' eziandio i suoi piattelli, le sue scodelle, i suoi nappi, e i suoi bacini, co' quali si faranno gli spargimenti; fa'quelle cose d'oro puro. 002 EXO 025 030 E metti sopra la Tavola il pane del cospetto, [il quale sia] del continuo nel mio cospetto. 002 EXO 025 031 Fa' ancora un Candelliere d'oro puro; facciasi di lavoro tirato al martello, così il suo gambo, come i suoi rami; sieno i vasi d'esso, i suoi pomi, e le sue bocce, di un pezzo col Candelliere. 002 EXO 025 032 E [sienvi] sei rami procedenti da' lati di esso; tre de' rami del Candelliere dall'uno de' lati di esso, e tre dall'altro. 002 EXO 025 033 In uno di essi rami [sieno] tre vasi in forma di mandorla; e un pomo, e una boccia [a ciascun vaso]; e parimente nell'altro ramo, tre vasi in forma di mandorla; e un pomo e una boccia [a ciascun vaso; e così conseguentemente] ne' sei rami del Candelliere. 002 EXO 025 034 E nel [gambo del] Candelliere [sieno] quattro vasi in forma di mandorla, co' suoi pomi, e con le sue bocce. 002 EXO 025 035 E ne' sei rami procedenti dal Candelliere, [siavi] un pomo sotto i due [primi] rami di un pezzo col Candelliere; e un pomo sotto i due [altri] rami, d'un pezzo [altresì] col Candelliere; e un pomo sotto i due [ultimi] rami, di un pezzo [altresì] col Candelliere. 002 EXO 025 036 Sieno i pomi, e i rami loro di un pezzo col Candelliere; [sia] tutto il Candelliere di un pezzo, d'oro puro, tirato al martello. 002 EXO 025 037 Fa' ancora le sette lampane di esso, e accendansi, e porgano lume verso la parte anteriore del Candelliere. 002 EXO 025 038 E [sieno] gli smoccolatoi, e i catinelli di esso d'oro puro. 002 EXO 025 039 Impiega intorno ad esso, e intorno a tutti questi strumenti, un talento d'oro. 002 EXO 025 040 E vedi di far tutte queste cose, secondo il modello che ti è mostrato in sul monte. 002 EXO 026 001 FA' ancora il Padiglione, di dieci teli di fin lino ritorto, di violato, di porpora, e di scarlatto; e fa' que' [teli lavorati a] cherubini di lavoro di disegno. 002 EXO 026 002 [Sia] la lunghezza d'un telo di ventotto cubiti, e la larghezza di quattro cubiti; [sieno] tutti que' teli di una stessa misura. 002 EXO 026 003 Sieno cinque teli accoppiati l'uno con l'altro, e cinque [altri] teli [parimente] accoppiati l'uno con l'altro. 002 EXO 026 004 E fa' de' lacciuoli di violato all'orlo dell'uno de' teli, [che sarà] all'estremità dell'uno degli accoppiamenti; fa' il simigliante ancora nell'orlo del telo estremo nel secondo accoppiamento. 002 EXO 026 005 Fa' cinquanta lacciuoli nell'uno di que' teli, e parimente cinquanta lacciuoli all'estremità del telo che [sarà] al secondo accoppiamento; sieno i lacciuoli dirincontro l'uno all'altro. 002 EXO 026 006 Fa' ancora cinquanta graffi d'oro, e accoppia que' teli, l'uno con l'altro con que' graffi; e così sia il Padiglione [giunto in] uno. 002 EXO 026 007 Fa', oltre a ciò, sopra il Padiglione una Tenda a teli di pel di capra; fai undici di que' teli. 002 EXO 026 008 [Sia] la lunghezza di un telo di trenta cubiti, e la larghezza di quattro cubiti; [sieno] gli undici teli di una stessa misura. 002 EXO 026 009 E accoppia cinque di que' teli da parte, e sei da parte; e raddoppia il sesto telo in su la parte anteriore del Tabernacolo. 002 EXO 026 010 E fa' cinquanta lacciuoli all'orlo dell'un de' teli, [che sarà] l'estremo del primo accoppiamento; e parimente cinquanta lacciuoli all'orlo del telo estremo del secondo accoppiamento. 002 EXO 026 011 Fa' ancora cinquanta graffi di rame, e metti i graffi dentro i lacciuoli; e assembra insieme la Tenda, acciocchè sia giunta in uno. 002 EXO 026 012 E quel soverchio che avanzerà ne' teli della Tenda, [cioè: ] quel mezzo telo che sarà di soverchio, soprabbondi nella parte di dietro del Tabernacolo. 002 EXO 026 013 E il cubito di qua, e il cubito di là, [che sarà] di soverchio nella lunghezza de' teli della Tenda, soprabbondi ne' lati del Tabernacolo, di qua e di là, per coprirlo. 002 EXO 026 014 Fa' ancora alla Tenda una coverta di pelli di montone, tinte in rosso; e un'[altra] coverta di pelli di tasso, disopra. 002 EXO 026 015 Fa', oltre a ciò, delle assi per lo Tabernacolo; falle di legno di Sittim, [per metterle] ritte. 002 EXO 026 016 [Sia] la lunghezza di ciascuna asse di dieci cubiti, e la larghezza di un cubito e mezzo. 002 EXO 026 017 Abbia ciascuna asse due cardini da incastrare un [pezzo] nell'altro; fa' così a tutte le assi del Tabernacolo. 002 EXO 026 018 Fa' adunque le assi per lo Tabernacolo; venti assi dal lato Australe, verso il Mezzodì. 002 EXO 026 019 E fa' quaranta piedistalli di argento [per metter] sotto quelle venti assi; due piedistalli sotto ciascuna asse, per li suoi due cardini. 002 EXO 026 020 E venti assi per l'altro lato del Tabernacolo, verso Aquilone; 002 EXO 026 021 co' lor quaranta piedistalli di argento, due piedistalli sotto ciascuna asse. 002 EXO 026 022 E per lo fondo del Tabernacolo, verso Occidente, fa' sei assi. 002 EXO 026 023 Fa' ancora due assi per li cantoni del Tabernacolo, nel fondo. 002 EXO 026 024 E sieno quelle a due facce fin da basso; e tutte sieno ben commesse insieme al capo [di queste assi] con un anello; sieno quelle due [assi, che saranno] per li due cantoni, fatte di una medesima maniera. 002 EXO 026 025 Sienvi adunque otto assi, co' lor piedistalli di argento, in numero di sedici piedistalli; due piedistalli sotto ciascuna asse. 002 EXO 026 026 Fai ancora cinque sbarre di legno di Sittim, per le assi dell'uno de' lati del Tabernacolo. 002 EXO 026 027 Parimente cinque sbarre per le assi dell'altro lato del Tabernacolo; e cinque sbarre per le assi del lato del fondo del Tabernacolo, verso Occidente. 002 EXO 026 028 E la sbarra di mezzo [sia] nel mezzo delle assi, e traversi da un capo all'altro. 002 EXO 026 029 E copri d'oro le assi, e fa' d'oro i loro anelli, da mettervi dentro le sbarre; copri ancora d'oro le sbarre. 002 EXO 026 030 Poi rizza il Tabernacolo secondo il modello di esso, che ti è stato mostrato nel monte. 002 EXO 026 031 Fa' ancora una Cortina di violato, e di porpora, e di scarlatto, e di fin lino ritorto; facciasi di lavoro di disegno a Cherubini. 002 EXO 026 032 E appendila a quattro colonne [di legno] di Sittim, coperte d'oro, co' lor capitelli d'oro; [e quelle sieno poste] sopra quattro piedistalli di argento. 002 EXO 026 033 E metti la Cortina sotto i graffi; e porta là, dentro della Cortina, l'Arca della Testimonianza; e facciavi quella Cortina separazione fra il [luogo] Santo e il Santissimo. 002 EXO 026 034 E metti il Coperchio sopra l'Arca della Testimonianza, nel luogo Santissimo. 002 EXO 026 035 E metti la Tavola di fuori della Cortina, dal lato Settentrionale; e il Candelliere, dirimpetto alla Tavola, dal lato Australe del Tabernacolo. 002 EXO 026 036 Fa' eziandio, per l'entrata del Tabernacolo, un tappeto di violato, e di porpora, e di scarlatto, e di fin lino ritorto, di lavoro di ricamatore. 002 EXO 026 037 E fai cinque colonne [di legno] di Sittim, per [appendervi] quel tappeto, e copri [le colonne] d'oro, [e sieno] i lor capitelli d'oro; e fondi loro cinque piedistalli di rame. 002 EXO 027 001 FA', oltre a ciò, un Altare di legno di Sittim, la [cui] lunghezza [sia] di cinque cubiti, e la larghezza di cinque cubiti; [talchè sia] quadrato; e l'altezza di tre cubiti. 002 EXO 027 002 E fagli delle corna a' quattro canti, le quali sieno dell'Altare stesso; e coprilo di rame. 002 EXO 027 003 Fagli eziandio de' calderoni per raccoglier le sue ceneri, e delle palette, e de' bacini, e delle forcelle, e delle cazze; fa' tutti gli stumenti d'esso di rame. 002 EXO 027 004 Fagli ancora una grata di rame, di lavor reticolato; e fa' disopra di quella grata quattro anelli di rame, sopra le quattro estremità di essa. 002 EXO 027 005 E mettila disotto al procinto dell'Altare a basso; e sia quella rete fino a mezzo l'Altare. 002 EXO 027 006 Fa' ancora delle stanghe per l'Altare, di legno di Sittim, e coprile di rame. 002 EXO 027 007 E mettansi quelle stanghe di esso agli anelli; e sieno le stanghe a' due lati dell'Altare, quando si avrà da portare. 002 EXO 027 008 Fallo di tavole, vuoto; facciasi come ti è stato mostrato in sul monte. 002 EXO 027 009 Fa' ancora il Cortile del Tabernacolo; dal lato Australe verso il Mezzodì [abbia] il Cortile cento cubiti di lunghezza di cortine di fin lino ritorto; [abbiane tanto] da un lato; 002 EXO 027 010 con le sue venti colonne, e i lor venti piedistalli di rame; [e sieno] i capitelli, e i fili delle colonne di argento. 002 EXO 027 011 Così ancora dal lato Settentrionale per lungo, abbia la lunghezza di cento [cubiti] di cortine; con lor venti colonne, e i lor venti piedistalli di rame; [e sieno] i capitelli, e i fili delle colonne di argento. 002 EXO 027 012 E per largo, dal lato Occidentale, [abbia] il Cortile cinquanta cubiti di cortine colle lor dieci colonne, e dieci piedistalli. 002 EXO 027 013 E per largo dal lato Orientale, verso il Levante, [abbia] il Cortile [parimente] cinquanta cubiti [di cortine]; 002 EXO 027 014 cioè all'un de' canti quindici cubiti di cortine, [colle] lor tre colonne, e tre piedistalli; 002 EXO 027 015 e dall'altro canto, parimente quindici [cubiti] di cortine, [colle] lor tre colonne, e tre piedistalli. 002 EXO 027 016 E all'entrata del Cortile [siavi] un tappeto di venti cubiti, di violato, e di porpora, e di scarlatto, e di fin lino ritorto, di lavoro di ricamatore, colle lor quattro colonne, e quattro piedistalli. 002 EXO 027 017 [Abbiano] tutte le colonne del Cortile d'intorno de' fili di argento; [e sieno] i lor capitelli di argento, e i lor piedistalli di rame. 002 EXO 027 018 [Sia] la lunghezza del Cortile di cento cubiti, e la larghezza, da un lato e dall'altro, di cinquanta cubiti, e l'altezza di cinque cubiti; [sieno le cortine] di fin lino ritorto, e i piedistalli delle colonne di rame. 002 EXO 027 019 [Sieno] di rame tutti gli arredi del Tabernacolo, per qualunque suo servigio, come ancora tutti i suoi piuoli, e tutti i piuoli del Cortile. 002 EXO 027 020 Comanda ancora a' figliuoli d'Israele che ti portino dell'olio di uliva puro, vergine, per la lumiera, per accendere del continuo le lampane. 002 EXO 027 021 Mettanle in ordine Aaronne ed i suoi figliuoli, [per ardere] dalla sera fino alla mattina, davanti al Signore, nel Tabernacolo della convenenza, di fuori della cortina che [ha da essere] davanti alla Testimonianza. [Sia questo] uno statuto perpetuo, [da osservarsi] da' figliuoli d'Israele per le loro età. 002 EXO 028 001 E TU, fa' accostare a te, d'infra i figliuoli d'Israele, Aaronne tuo fratello, e i suoi figliuoli con lui, per esercitarmi il sacerdozio; Aaronne, [dico], e Nadab, e Abihu, ed Eleazaro, e Itamar, figliuoli di Aaronne. 002 EXO 028 002 E fa' ad Aaronne, tuo fratello, de' vestimenti sacri, a gloria ed ornamento. 002 EXO 028 003 E parla a tutti gli uomini industriosi, i quali io ho ripieni di spirito d'industria, che facciano i vestimenti di Aaronne, per consacrarlo, acciocchè mi eserciti il sacerdozio. 002 EXO 028 004 E questi [sono] i vestimenti che hanno da fare; il Pettorale, e l'Efod, e il Manto, e la Tonica trapunta; la Benda, e la Cintura. Facciano adunque i vestimenti sacri ad Aaronne, tuo fratello, e a' suoi figliuoli, per esercitarmi il sacerdozio. 002 EXO 028 005 E prendano di quell'oro, di [quel] violato, porpora, scarlatto, e fin lino; 002 EXO 028 006 e facciano l'Efod, d'oro, di violato, di porpora, di scarlatto, e di fin lino ritorto, di lavoro di disegno. 002 EXO 028 007 Sienvi due omerali che si accoppino insieme da' due capi di esso; e [così] sia [l'Efod] accoppiato. 002 EXO 028 008 E sia il disegno del fregio che [sarà] sopra l'Efod, col quale egli si cingerà, del medesimo lavoro, tirato dall'Efod istesso, d'oro, di violato, di porpora, di scarlatto, e di fin lino ritorto. 002 EXO 028 009 Piglia ancora due pietre onichine, e scolpisci sopra esse i nomi de' figliuoli d'Israele; 002 EXO 028 010 sei de' nomi loro sopra una pietra, e gli altri sei nomi sopra l'altra pietra, secondo le lor nascite. 002 EXO 028 011 Scolpisci sopra quelle due pietre i nomi de' figliuoli d'Israele, a lavoro di scultor di pietre, come s'intagliano i suggelli; falle intorniate di castoni d'oro. 002 EXO 028 012 E metti quelle due pietre sopra gli omerali dell'Efod, [acciochè sieno] pietre di ricordanza per i figliuoli d'Israele; porti Aaronne i nomi loro davanti al Signore, sopra le sue due spalle, per memoria. 002 EXO 028 013 E fai de' castoni d'oro. 002 EXO 028 014 E due catenelle di oro puro; falle a capi, di lavoro intorcicchiato; e attacca quelle catenelle intorcicchiate a' castoni. 002 EXO 028 015 Fa', oltre a ciò, il Pettorale del giudicio, di lavoro di disegno; fallo del lavoro dell'Efod, d'oro, e di violato, e di porpora, e di scarlatto, e di fin lino ritorto. 002 EXO 028 016 Sia quadrato, [e] doppio; e abbia in lunghezza una spanna, e una spanna in larghezza. 002 EXO 028 017 E incastra in esso delle pietre [preziose] in castoni, in quattro ordini; nel primo [siavi] un sardonio, un topazio, e uno smeraldo. 002 EXO 028 018 E nel secondo, un carbonchio, uno zaffiro, e un diamante. 002 EXO 028 019 E nel terzo, un ligurio, un'agata, e un'amatista. 002 EXO 028 020 E nel quarto un grisolito, una pietra onichina, e un diaspro. Sieno [quelle pietre] incastrate nei lor castoni d'oro. 002 EXO 028 021 E sieno quelle pietre in numero di dodici, secondo i nomi de' figliuoli d'Israele; [abbia] ciascuna il suo nome [intagliato a lavoro] d'intagli di suggello; [e] sieno per le dodici tribù. 002 EXO 028 022 Fa' eziandio al Pettorale delle catenelle a capi, di lavoro intorcicchiato, d'oro puro. 002 EXO 028 023 Fa' ancora al Pettorale due anelli d'oro, e metti que' due anelli a due de' capi del Pettorale. 002 EXO 028 024 E metti quelle due catenelle d'oro intorcicchiate a que' due anelli, a' capi del Pettorale. 002 EXO 028 025 E attacca i due capi di quelle due catenelle intorcicchiate a que' due castoni, e metti [il Pettorale, e le sue catenelle], sopra i due omerali dell'Efod, in su la parte anteriore di esso. 002 EXO 028 026 Fa' ancora due anelli d'oro, e mettili agli [altri] due capi del Pettorale, all'orlo di esso che [sarà] allato all'Efod, in dentro. 002 EXO 028 027 Fa' parimente due anelli d'oro, e mettili a' due omerali dell'Efod, al disotto, nella parte anteriore di esso, allato alla giuntura di esso, disopra al fregio lavorato dell'Efod. 002 EXO 028 028 E giungasi il Pettorale serrato da' suoi anelli agli anelli dell'Efod, con una bendella di violato, acciocchè stia disopra al fregio lavorato dell'Efod, e non sia il Pettorale rimosso d'in su l'Efod. 002 EXO 028 029 E porti Aaronne i nomi de' figliuoli d'Israele nel Pettorale del giudicio, in sul suo cuore, quando egli entrerà nel Santuario, per ricordanza, nel cospetto del Signore, del continuo. 002 EXO 028 030 E metti Urim e Tummim nel Pettorale del giudicio; sieno in sul cuore di Aaronne, quando egli entrerà nel cospetto del Signore; e porti Aaronne il Giudicio de' figliuoli d'Israele sopra il suo cuore, del continuo. 002 EXO 028 031 Fa' ancora il Manto dell'Efod, tutto di violato. 002 EXO 028 032 E siavi nel mezzo di esso una scollatura [da passarvi dentro il] capo; abbia quella sua scollatura un orlo d'intorno, di lavoro tessuto; a guisa di scollatura di corazza, [acciocchè] non si schianti. 002 EXO 028 033 E fa' alle fimbrie di esso [Manto], attorno attorno, delle melagrane di violato, di porpora, e di scarlatto; e de' sonagli d'oro per mezzo quelle d'ogni intorno. 002 EXO 028 034 Un sonaglio di oro, poi una melagrana; un sonaglio di oro, poi una melagrana, alle fimbrie del Manto d'ogn'intorno. 002 EXO 028 035 Ed abbia Aaronne [quel Manto] addosso quando farà il servigio divino; e odasi il suono di esso quando egli entrerà nel luogo Santo, nel cospetto del Signore, e quando ne uscirà, acciocchè non muoia. 002 EXO 028 036 Fa' ancora una lama d'oro puro, e scolpisci sopra essa, a lavoro d'intagli di suggello: LA SANTITÀ DEL SIGNORE. 002 EXO 028 037 E metti quella [piastra] in sur una bendella di violato, sicchè sia sopra la Benda, in su la parte anteriore di essa. 002 EXO 028 038 E sia in su la fronte di Aaronne: acciocchè Aaronne porti l'iniquità delle sante offerte, le quali i figliuoli d'Israele avranno consacrate in tutte le offerte ch'essi consacrano; e sia in su la fronte di esso del continuo, per renderli grati nel cospetto del Signore. 002 EXO 028 039 Fa' ancora la Tonica di fin lino, trapunta; fa' parimente la Benda di fin lino; e fa' la Cintura di lavoro di ricamatore. 002 EXO 028 040 Fa' ancora a' figliuoli di Aaronne, delle toniche, e delle cinture, e delle mitrie, a gloria ed ornamento. 002 EXO 028 041 E vesti di questi [vestimenti] Aaronne, tuo fratello, e i suoi figliuoli; e ungili, e consacrali, e santificali, acciocchè mi esercitino il sacerdozio. 002 EXO 028 042 Fa' loro ancora delle mutande line, per coprir la carne delle vergogne; giungano [quelle] mutande dai lombi fino [al disotto] delle cosce. 002 EXO 028 043 E abbianle Aaronne ed i suoi figliuoli addosso, quando entreranno nel Tabernacolo della convenenza; ovvero, quando si accosteranno all'Altare, per fare il servigio nel [luogo] Santo; acciocchè non portino pena d'iniquità, e non muoiano. [Questo è] uno statuto perpetuo per lui, e per la sua progenie dopo lui. 002 EXO 029 001 E QUESTO [è] quello che tu farai loro per consacrarli, acciocchè mi esercitino il sacerdozio. Prendi un giovenco, e due montoni, senza difetto; 002 EXO 029 002 e de' pani azzimi, e delle focacce azzime, intrise con olio; e delle schiacciate azzime, unte con olio; fai quelle cose di fior di farina di frumento. 002 EXO 029 003 E mettile in un paniere, e presentale in esso paniere, col giovenco, e co' due montoni. 002 EXO 029 004 E fa' accostare Aaronne e i suoi figliuoli, all'entrata del Tabernacolo della convenenza; e lavali con acqua. 002 EXO 029 005 Poi prendi que' vestimenti, e fa' vestire ad Aaronne la Tonica, e il Manto dell'Efod, e l'Efod, e il Pettorale; e cingilo al fregio lavorato dell'Efod. 002 EXO 029 006 Poi mettigli in sul capo la Benda, e sopra la Benda metti il sacro Diadema. 002 EXO 029 007 E piglia dell'olio dell'Unzione, e spandiglielo in sul capo, e ungilo. 002 EXO 029 008 Poi fa' accostare i suoi figliuoli, e fa' lor vestire le toniche. 002 EXO 029 009 E cingi Aaronne e i suoi figliuoli con le cinture; e allaccia loro le mitrie; e sia loro il sacerdozio per istatuto perpetuo. Così consacra Aaronne e i suoi figliuoli. 002 EXO 029 010 Poi fa' accostar quel giovenco davanti al Tabernacolo della convenenza, e posino Aaronne e i suoi figliuoli le mani sopra il capo del giovenco. 002 EXO 029 011 Poi scanna il giovenco davanti al Signore, all'entrata del Tabernacolo della convenenza. 002 EXO 029 012 E piglia del sangue del giovenco, e col dito mettine sopra le corna dell'Altare, poi spandi tutto il sangue appiè dell'Altare. 002 EXO 029 013 Prendi ancora tutto i grasso che copre l'interiora, e la rete [ch'è] sopra il fegato, e i due arnioni, col grasso ch'[è] sopra essi; e, bruciando [quelle cose], fanne profumo sopra l'Altare. 002 EXO 029 014 Ma brucia col fuoco, fuor del campo, la carne, la pelle, e lo sterco del giovenco; egli [è] sacrificio per lo peccato. 002 EXO 029 015 Poi piglia uno de' montoni; e posino Aaronne e i suoi figliuoli le mani sopra il capo del montone. 002 EXO 029 016 Poi scanna il montone, e prendine il sangue, e spargilo sopra l'Altare, attorno attorno. 002 EXO 029 017 Poi taglia il montone a pezzi, e lava le sue interiora, e i suoi piedi, e mettili sopra i pezzi, e sopra il capo di esso. 002 EXO 029 018 E, bruciando il montone tutto intiero, fanne profumo sopra l'Altare; egli [è] un olocausto al Signore, egli [è] un odor soave, un'offerta fatta col fuoco al Signore. 002 EXO 029 019 Poi prendi l'altro montone; e posino Aaronne e i suoi figliuoli le mani sopra il capo del montone. 002 EXO 029 020 Poi scanna il montone, e piglia del suo sangue, e mettilo in sul tenerume dell'orecchia destra di Aaronne e de' suoi figliuoli, e in sul dito grosso della lor man destra, e in sul dito grosso del loro piè destro; poi spargi il sangue sopra l'Altare, attorno attorno. 002 EXO 029 021 Prendi, oltre a ciò, del sangue che [sarà] sopra l'Altare, e dell'olio dell'Unzione, e spruzzane Aaronne e i suoi vestimenti; e parimente i suoi figliuoli e i lor vestmenti. Così sarà consacrato egli e i suoi vestimenti; e parimente i suoi figliuoli e i lor vestimenti, con lui. 002 EXO 029 022 Poi piglia del montone il grasso, e la coda, e il grasso che copre l'interiora, e la rete del fegato, e i due arnioni, e il grasso ch' [è] sopra essi, e la spalla destra; perciocchè egli [è] il montone delle consacrazioni. 002 EXO 029 023 [Prendi] ancora dal paniere degli azzimi, che [sarà] davanti al Signore, una fetta di pane, e una focaccia [intrisa nell'] olio, e una schiacciata. 002 EXO 029 024 E metti tutte coteste cose sopra le palme delle mani di Aaronne, e sopra le palme delle mani de' suoi figliuoli, e falle dimenare come [offerta] dimenata davanti al Signore. 002 EXO 029 025 Poi prendi quelle cose dalle lor mani; e, bruciandole sopra l'Altare, fanne profumo sopra l'olocausto, per odor soave davanti al Signore. Quest'[è] un'offerta fatta col fuoco al Signore. 002 EXO 029 026 Prendi ancora il petto del montone delle consacrazioni, che [è] per Aaronne, e fallo dimenare davanti al Signore per [offerta] dimenata. E [quello] sia per tua parte. 002 EXO 029 027 Così santifica il petto di offerta dimenata, e la spalla di offerta elevata, che sarà stata dimenata ed elevata, del montone delle consacrazioni [e] di ciò [che è stato offerto] per Aaronne, e per li suoi figliuoli. 002 EXO 029 028 E [quello], per istatuto perpetuo, appartenga ad Aaronne e a' suoi figliuoli, [e prendasi] da' figliuoli d'Israele; conciossiachè [sia] un'offerta elevata; or le offerte elevate si prenderanno dai figliuoli d'Israele de' lor sacrificii da render grazie; le loro offerte elevate [apparterranno] al Signore. 002 EXO 029 029 E i vestimenti sacri, che [sono] per Aaronne, saranno per li suoi figliuoli dopo lui, per essere unti, e consacrati, in essi. 002 EXO 029 030 Vestali per sette giorni il Sacerdote [che sarà] in luogo di esso, d'infra i suoi figliuoli; il quale entrerà nel Tabernacolo della convenenza, per fare il servigio nel luogo Santo. 002 EXO 029 031 Poi prendi il montone delle consacrazioni, e cuoci la sua carne in luogo santo. 002 EXO 029 032 E mangino Aaronne e i suoi figliuoli, all'entrata del Tabernacolo della convenenza, la carne del montone, e il pane che [sarà] in quel paniere. 002 EXO 029 033 Mangino, dico, quelle cose, con le quali sarà stato fatto il purgamento del peccato, per consacrarli [e] per santificarli; e non mangine alcuno straniere; conciossiachè [sieno] cosa santa. 002 EXO 029 034 E se pur vi rimarrà della carne delle consacrazioni, e di quel pane, fino alla mattina, brucia col fuoco quello che ne sarà rimasto, e non si mangi; perciocchè [è] cosa santa. 002 EXO 029 035 Fa' adunque ad Aaronne e a' suoi figliuoli, interamente com'io ti ho comandato; consacrali per lo spazio di sette giorni. 002 EXO 029 036 E sacrifica un giovenco per lo peccato, per giorno, per li purgamenti del peccato; e fa' sacrificio per lo peccato per l'Altare, quando tu farai il purgamento per esso; e ungilo, per consacrarlo. 002 EXO 029 037 Fa' il purgamento per l'altare, per sette giorni; e [così] consacralo, e sia l'Altare una cosa santissima; tutto quello che toccherà l'Altare sia sacro. 002 EXO 029 038 OR questo [è] quello che tu sacrificherai sopra l'Altare, [cioè: ] due agnelli di un anno, per giorno, del continuo. 002 EXO 029 039 Sacrificane uno la mattina, e l'altro fra i due vespri. 002 EXO 029 040 Con la decima parte [di un'efa] di fior di farina, stemperata con la quarta parte di un hin d'olio vergine, e un'offerta da spandere, di una quarta parte di un hin di vino, per l'uno degli agnelli. 002 EXO 029 041 E sacrifica l'altro agnello fra i due vespri, facendo con esso la medesima offerta e spargimento, come con quel della mattina; per soave odore, [per] offerta fatta per fuoco al Signore. 002 EXO 029 042 [Sia] questo un olocausto continuo, per le vostre generazioni, e facciasi all'entrata del Tabernacolo della convenenza, davanti al Signore, dove io mi ritroverò con voi, per parlar quivi a te. 002 EXO 029 043 Io adunque mi ritroverò quivi co' figliuoli d'Israele, e [Israele] sarà santificato per la mia gloria. 002 EXO 029 044 Io santificherò ancora il Tabernacolo della convenenza, e l'Altare; santificherò parimente Aaronne e i suoi figliuoli, acciocchè mi esercitino il sacerdozio. 002 EXO 029 045 E abiterò nel mezzo de' figliuoli d'Israele, e sarò loro Dio. 002 EXO 029 046 E dessi conosceranno ch'io [sono] il Signore Iddio loro, che li ho tratti fuor del paese di Egitto, per abitar nel mezzo di loro. Io [sono] il Signore Iddio loro. 002 EXO 030 001 FA' ancora un Altare da fare i profumi; fallo di legno di Sittim. 002 EXO 030 002 [Sia] quadro, di lunghezza d'un cubito, e di larghezza d'un cubito; e [sia] la sua altezza di due cubiti; [sieno] le sue corna [tirate] di esso. 002 EXO 030 003 E coprilo d'oro puro, il suo coperchio, i suoi lati d'intorno, e le sue corna; e fagli una corona d'oro attorno attorno. 002 EXO 030 004 Fagli ancora due anelli d'oro disotto a quella sua corona, a' due suoi cantoni; falli da due dei suoi lati; e sieno per mettervi dentro le stanghe, per portar l'Altare con esse. 002 EXO 030 005 E fa' le stanghe di legno di Sittim, e coprile d'oro. 002 EXO 030 006 E metti quell'Altare davanti alla Cortina, che [sarà] dirimpetto all'Arca della Testimonianza, davanti al Coperchio che [sarà] sopra la Testimonianza, dove io mi ritroverò teco. 002 EXO 030 007 E faccia Aaronne profumo di aromati sopra esso; faccia quel profumo ogni mattina, quando egli avrà acconce le lampane. 002 EXO 030 008 E faccia Aaronne quel medesimo profumo, quando avrà accese le lampane fra i due vespri. [Sia questo] un profumo continuo davanti al Signore, per le vostre età. 002 EXO 030 009 Non offerite sopra esso alcun profumo strano, nè olocausto, nè offerta; e non ispandete alcuno spargimento sopra esso. 002 EXO 030 010 E faccia Aaronne, una volta l'anno, purgamento de' peccati sopra le corna di esso; faccia quel purgamento una volta l'anno, per le vostre età, sopra esso, col sangue del [sacrificio] de' purgamenti, fatto per lo peccato. [Questo] Altare [sia] una cosa santissima al Signore. 002 EXO 030 011 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 002 EXO 030 012 Quando tu farai la rassegna de' figliuoli d'Israele, di coloro d'infra essi che devono essere annoverati, dia ciascuno al Signore il riscatto dell'anima sua, quando saranno annoverati; acciocchè non venga sopra essi alcuna piaga, mentre saranno annoverati. 002 EXO 030 013 Essi daranno questo: chiunque passa fra gli annoverati, [darà] un mezzo siclo, a siclo di Santuario, il quale [è] di venti oboli, per offerta al Signore. 002 EXO 030 014 Chiunque passa fra gli annoverati, di età da vent'anni in su, darà [quell'] offerta al Signore. 002 EXO 030 015 Il ricco non darà più, nè il povero meno di un mezzo siclo, in questa offerta al Signore, per lo riscatto delle anime vostre. 002 EXO 030 016 E piglia que' danari de' riscatti dai figliuoli d'Israele, e impiegali nell'opera del Tabernacolo della convenenza, e sieno per ricordanza per li figliuoli d'Israele, nel cospetto del Signore, per fare il riscatto delle anime vostre. 002 EXO 030 017 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 002 EXO 030 018 Fa', oltre a ciò, una Conca di rame, col suo piè di rame, per lavare; e ponila fra il Tabernacolo della convenenza e l'Altare; e mettivi dentro dell'acqua. 002 EXO 030 019 E lavinsene Aaronne e i suoi figliuoli le mani ed i piedi. 002 EXO 030 020 Quando entreranno nel Tabernacolo della convenenza, ovvero quando si accosteranno all'Altare, per fare il servigio divino per far bruciare alcuna offerta fatta col fuoco al Signore, lavinsi con acqua, acciocchè non muoiano. 002 EXO 030 021 E lavinsi le mani ed i piedi, acciocchè non muoiano. Sia loro questo uno statuto perpetuo; ad Aaronne, [dico], e a' suoi figliuoli, per le loro età. 002 EXO 030 022 Il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 002 EXO 030 023 Prenditi degli aromati eccellenti, della mirra schietta [il peso di] cinquecento [sicli], del cinamomo odoroso la metà, [cioè] dugencinquanta, e della canna odorosa parimente dugencinquanta; 002 EXO 030 024 e della cassia cinquecento [sicli], a siclo di Santurario; e un hin d'olio di uliva. 002 EXO 030 025 E fanne l'olio per la sacra Unzione, un unguento composto per arte d'unguentaro. [Questo] sia l'olio della sacra Unzione. 002 EXO 030 026 Ungi con esso il Tabernacolo della convenenza, e l'Arca della Testimonianza; 002 EXO 030 027 e la Tavola, e tutti i suoi strumenti; ed il Candelliere, e tutti i suoi strumenti; e l'Altar de' profumi; 002 EXO 030 028 e l'Altar degli olocausti, e tutti i suoi strumenti; e la Conca, e il suo piè. 002 EXO 030 029 Così consacrerai quelle cose, e saranno cose santissime; tutto quello che le toccherà sia sacro. 002 EXO 030 030 Ungi parimente Aaronne e i suoi figliuoli, e consacrali acciocchè mi esercitino il sacerdozio. 002 EXO 030 031 E parla a' figliuoli d'Israele, dicendo: Quest'[olio] mi sarà un olio di sacra unzione, per le vostre età. 002 EXO 030 032 Non ungasene la carne di alcun uomo, e non ne fate alcun simigliante, secondo la sua composizione; egli [è] cosa santa; siavi cosa santa. 002 EXO 030 033 Chi ne comporrà del simigliante, ovvero chi ne metterà sopra alcuna persona strana, sia riciso da' suoi popoli. 002 EXO 030 034 Il Signore disse oltre a ciò a Mosè: Prenditi degli aromati, storace liquida, unghia odorosa, e galbano, e incenso puro; ciascuno [aromato] a parte a peso uguale. 002 EXO 030 035 E fanne un profumo una composizione aromatica fatta per arte di profumiere, confettata, pura e santa. 002 EXO 030 036 E di essa stritolane [alquanto] minuto minuto, e mettilo davanti alla Testimonianza, nel Tabernacolo della convenenza, dove io mi troverò teco. Siavi questo [profumo] una cosa santissima. 002 EXO 030 037 E non fatevi alcun profumo di composizione simigliante a quello che tu avrai fatto. Siati esso una cosa sacra al Signore. 002 EXO 030 038 Chi ne farà del simigliante, per odorarlo, sia riciso da' suoi popoli. 002 EXO 031 001 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: Vedi, io ho chiamato per nome Besaleel, 002 EXO 031 002 figliuol di Uri, figliuol di Hur, della tribù di Giuda. 002 EXO 031 003 E l'ho ripieno dello spirito di Dio, in industria, e in ingegno, e in sapere, e in ogni artificio; 002 EXO 031 004 per far disegni da lavorare in oro, e in argento, e in rame; 002 EXO 031 005 e in arte di pietre da legare, e in arte di lavorar di legno, in qualunque lavorio. 002 EXO 031 006 Ed ecco, io gli ho aggiunto Oholiab, figliuol di Ahisamac, della tribù di Dan. Io ho oltre a ciò messa industria nell'animo d'ogni uomo industrioso, acciocchè facciano tutte le cose che io ti ho comandate. 002 EXO 031 007 Il Tabernacolo della convenenza, e l'Arca per la Testimonianza, e il Coperchio che [ha da esser] sopra essa, e tutti gli arredi del Tabernacolo. 002 EXO 031 008 E la Tavola, e i suoi strumenti; e il Candelliere puro, e tutti i suoi strumenti; e l'Altar de' profumi. 002 EXO 031 009 E l'Altar degli olocausti, e tutti i suoi strumenti; e la Conca, e il suo piede. 002 EXO 031 010 E i vestimenti del servigio divino, e i vestimenti sacri del Sacerdote Aaronne, e i vestimenti dei suoi figliuoli, per esercitare il sacerdozio. 002 EXO 031 011 E l'olio dell'Unzione, e il profumo degli aromati per lo Santuario. Facciano interamente com'io ti ho comandato. 002 EXO 031 012 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 002 EXO 031 013 E tu, parla a' figliuoli di Israele, dicendo: Tuttavia osservate i miei Sabati; perciocchè il Sabato [è] un segnale fra me e voi, per le vostre età; acciocchè voi conosciate ch'io [sono] il Signore che vi santifico. 002 EXO 031 014 Osservate adunque il Sabato; perciocchè egli vi [è] un [giorno] santo; chiunque lo profanerà del tutto sia fatto morire; perciocchè qualunque persona farà in esso alcun lavoro, sarà ricisa d'infra i suoi popoli. 002 EXO 031 015 Lavorisi sei giorni, ma al settimo giorno [è] il Sabato del riposo, [giorno] sacro al Signore; chiunque farà lavoro alcuno nel giorno del Sabato, del tutto sia fatto morire. 002 EXO 031 016 Osservino adunque i figliuoli d'Israele il Sabato, per celebrarlo per le loro età, [per] patto perpetuo. 002 EXO 031 017 Esso [è] un segnale perpetuo fra me e i figliuoli d'Israele; conciossiachè il Signore abbia in sei giorni fatto il cielo e la terra; e nel settimo giorno cessò, e si riposò. 002 EXO 031 018 E dopo che [il Signore] ebbe finito di parlar con Mosè in sul monte di Sinai, egli gli diede le due Tavole della Testimonianza, tavole di pietra, scritte col dito di Dio. 002 EXO 032 001 OR il popolo, veggendo che Mosè tardava a scender dal monte, si adunò appresso ad Aaronne, e gli disse: Levati, facci degl'iddii che vadano davanti a noi; perciocchè, quant'è a quell'uomo Mosè, che ci ha condotti fuor del paese di Egitto, noi non sappiamo che ne sia stato. 002 EXO 032 002 Ed Aaronne disse loro: Spiccate i pendenti d'oro che sono alle orecchie delle vostre mogli, de' vostri figliuoli, e delle vostre figliuole; e portateme[li]. 002 EXO 032 003 E tutto il popolo si spiccò i pendenti d'oro che avea agli orecchi; e [li] portò ad Aaronne. 002 EXO 032 004 Ed egli li prese dalle lor mani; e, dopo aver fatto il modello con lo scarpello, ne fece un vitello di getto. E [gl'Israeliti] dissero: O Israele, questi [sono] i tuoi dii, che ti hanno tratto fuor del paese di Egitto. 002 EXO 032 005 Ed Aaronne, veggendo [questo], edificò un altare davanti ad esso; e fece fare una grida, dicendo: Domani [sarà] festa solenne al Signore. 002 EXO 032 006 E la mattina seguente, [i figliuoli di Israele] si levarono a buon'ora, e sacrificarono olocausti, e offersero sacrificii da render grazie; e il popolo si assettò per mangiare e per bere; poi si levò per sollazzare. 002 EXO 032 007 E il Signore disse a Mosè: Va', scendi giù; perciocchè il tuo popolo, che tu hai tratto fuor del paese di Egitto, si è corrotto. 002 EXO 032 008 Essi si son tosto stornati dalla via che io avea lor comandata; essi si hanno fatto un vitello di getto, e l'hanno adorato, e gli hanno sacrificato, e hanno detto: Questi, o Israele, [sono] i tuoi dii, che ti hanno tratto fuor del paese di Egitto. 002 EXO 032 009 Il Signore disse ancora a Mosè: Io ho riguardato questo popolo, ed ecco, egli [è] un popolo di collo duro. 002 EXO 032 010 Ora dunque, lasciami fare, e l'ira mia si accenderà contro a loro, e io li consumerò; e io ti farò diventare una gran nazione. 002 EXO 032 011 Ma Mosè supplicò al Signore Iddio suo, e disse: Perchè si accenderebbe, o Signore, l'ira tua contro al tuo popolo, che tu hai tratto fuor del paese di Egitto, con gran forza e con possente mano? 002 EXO 032 012 Perchè direbbero gli Egizj: Egli li ha tratti fuori per male, per farli morir su per que' monti, e per consumarli d'in su la terra? Racqueta il tuo cruccio acceso, e pentiti di questo male inverso il tuo popolo. 002 EXO 032 013 Ricordati di Abrahamo, d'Isacco e d'Israele, tuoi servitori, ai quali tu giurasti per te stesso; ed a' quali dicesti: Io moltiplicherò la vostra progenie, come le stelle del cielo; e darò alla vostra progenie tutto questo paese, del quale io ho parlato, acciocchè lo possegga in perpetuo. 002 EXO 032 014 E il Signore si pentì del male che avea detto di fare al suo popolo. 002 EXO 032 015 E Mosè, rivoltosi, scese dal monte, avendo in mano le due Tavole della Testimonianza, tavole scritte da' due lati, di qua e di là. 002 EXO 032 016 E le Tavole erano lavoro di Dio, e la scrittura era scrittura di Dio, intagliata sopra le Tavole. 002 EXO 032 017 Or Giosuè udì il romor del popolo, mentre gridava, e disse a Mosè: E' [vi è] un grido di battaglia nel campo. 002 EXO 032 018 E [Mosè] disse: [Questo] non [è] punto grido di vittoriosi; nè grido di vinti; io odo un suono di canto. 002 EXO 032 019 E, come [egli] fu vicino al campo, vide quel vitello e le danze. E l'ira sua si accese, ed egli gittò le Tavole dalle sue mani, e le spezzò appiè del monte. 002 EXO 032 020 Poi prese il vitello, che [i figliuoli d'Israele] aveano fatto, e lo bruciò col fuoco, e lo tritò, finchè fu ridotto in polvere; e sparse quella polvere sopra dell'acqua, e fece bere [quell'acqua] a' figliuoli d'Israele. 002 EXO 032 021 E Mosè disse ad Aaronne: Che ti ha fatto questo popolo, che tu gli hai tratto addosso un gran peccato? 002 EXO 032 022 Ed Aaronne disse: Non accendasi l'ira del mio signore; tu conosci questo popolo, come egli [è dato] al male. 002 EXO 032 023 Essi mi dissero: Facci degl'iddii che vadano davanti a noi; perciocchè, quant'è e quell'uomo Mosè, che ci ha tratti fuor del paese di Egitto, noi non sappiamo che ne sia stato. 002 EXO 032 024 E io dissi loro: Chi ha dell'oro? spiccatevelo [d'addosso]. Ed essi mi diedero quell'oro, e io lo misi nel fuoco, e [n'è] uscito questo vitello. 002 EXO 032 025 E Mosè, veggendo che il popolo era spogliato (conciossiachè Aaronne lo avesse spogliato, per [essere] in vituperio appo i suoi assalitori), 002 EXO 032 026 si fermò alla porta del campo, e disse: Chi [è qui] per lo Signore? [venga] a me. E tutti i figliuoli di Levi si adunarono appresso a lui. 002 EXO 032 027 Ed egli disse loro: Così ha detto il Signore Iddio d'Israele: Ciascun di voi metta la sua spada al fianco; [e] passate, e ripassate per lo campo, da una porta all'altra, e uccidete ciascuno il suo fratello, il suo amico, e il suo prossimo parente. 002 EXO 032 028 E i figliuoli di Levi fecero secondo la parola di Mosè; e in quel giorno caddero morti del popolo intorno a tremila uomini. 002 EXO 032 029 Or Mosè avea lor detto: Consacratevi oggi al Signore; anzi ciascuno [si consacri] nel suo proprio figliuolo, e nel suo fratello; e [ciò] affin di attrarre oggi benedizione sopra voi. E IL giorno seguente, Mosè disse al popolo: Voi avete commesso un gran peccato; 002 EXO 032 030 ma ora io salirò al Signore: forse farò io che vi sia perdonato il vostro peccato. 002 EXO 032 031 Mosè dunque ritornò al Signore, e disse: Deh! [Signore]; questo popolo ha commesso un gran peccato, facendosi degl'iddii d'oro. 002 EXO 032 032 Ma ora, rimetti loro il lor peccato; se no, cancellami ora dal tuo Libro che tu hai scritto. 002 EXO 032 033 E il Signore disse a Mosè: Io cancellerò dal mio Libro colui che avrà peccato contro a me. 002 EXO 032 034 Or va' al presente, conduci il popolo al luogo del quale ti ho parlato; ecco, un mio Angelo andrà davanti a te; e al giorno della mia visitazione, io li punirò del lor peccato. 002 EXO 032 035 E il Signore percosse il popolo, perciocchè avea fatto il vitello, che Aaronne avea fabbricato. 002 EXO 033 001 Il Signore adunque disse a Mosè: Va', sali di qui, col popolo che tu hai tratto fuor del paese di Egitto, verso il paese del quale io ho giurato ad Abrahamo, a Isacco, e a Giacobbe, dicendo: Io lo darò alla tua progenie. 002 EXO 033 002 Ed io manderò davanti a te un Angelo, e caccerò i Cananei, gli Amorrei, gl'Hittei, i Ferezei, gl'Hivvei, e i Gebusei. 002 EXO 033 003 [Ed esso ti condurrà] in un paese stillante latte e miele; perciocchè io non salirò nel mezzo di te; conciossiachè tu [sii] un popolo di collo duro; che talora io non ti consumi per lo cammino. 002 EXO 033 004 E il popolo, avendo udita questa dolorosa parola, ne fece cordoglio; e niuno si mise addosso i suoi ornamenti. 002 EXO 033 005 Perciocchè il Signore avea detto a Mosè: Di' a' figliuoli d'Israele: Voi [siete] un popolo di collo duro; in un momento, se salgo nel mezzo di te, io ti avrò consumato; ora dunque, levati d'addosso i tuoi ornamenti, e io saprò quello che avrò da farti. 002 EXO 033 006 E i figliuoli d'Israele si trassero i loro ornamenti, dalla montagna di Horeb. 002 EXO 033 007 E Mosè prese il Padiglione, e se lo tese fuor del campo, lungi da esso; e lo nominò: Il Tabernacolo della convenenza; e, chiunque cercava il Signore, usciva fuori al Tabernacolo della convenenza, ch'[era] fuor del campo. 002 EXO 033 008 Ora, quando Mosè uscì verso il Padiglione, tutto il popolo si levò, e ciascuno si fermò all'entrata del suo padiglione, e riguardò dietro a Mosè, finchè fosse entrato nel Padiglione. 002 EXO 033 009 E avvenne, come Mosè entrava nel Tabernacolo, la colonna della nuvola si abbassò, e si fermò all'entrata del Tabernacolo, e [il Signore] parlò con Mosè. 002 EXO 033 010 E tutto il popolo, veggendo la colonna della nuvola fermarsi all'entrata del Tabernacolo, si levò, e adorò, ciascuno all'entrata del suo padiglione. 002 EXO 033 011 Ora, il Signore parlava a Mosè a faccia a faccia, come un uomo parla al suo compagno. Poi [Mosè] tornò nel campo; ma Giosuè, figliuol di Nun, ministro di Mosè, uomo giovane, non si partì di dentro al Tabernacolo. 002 EXO 033 012 E Mosè disse al Signore: Vedi, tu mi dici: Mena fuori questo popolo; e tu non mi hai fatto conoscere chi tu manderai meco; e pur tu mi hai detto: Io ti ho conosciuto per nome, e anche tu hai trovata grazia davanti agli occhi miei. 002 EXO 033 013 Ora dunque, se pure ho trovata grazia davanti agli occhi tuoi, fammi, ti prego, conoscere la tua via, e fa' ch'io ti conosca; acciocchè io trovi grazia davanti agli occhi tuoi; e riguarda che questa nazione [è] tuo popolo. 002 EXO 033 014 E [il Signore] disse: La mia faccia andrà, e io ti darò riposo. 002 EXO 033 015 [Mosè] adunque avendo detto al Signore: Se la tua faccia non va con noi, non farci partir di qui; 002 EXO 033 016 e a che si conoscerà egli ora che io e il tuo popolo abbiamo trovata grazia davanti agli occhi tuoi? non [sarà] egli quando tu andrai con noi? onde io e il tuo popolo saremo renduti ammirabili sopra qualunque popolo che [sia] sopra la terra. 002 EXO 033 017 Il Signore gli disse: Io farò ancora questo che tu dici; conciossiachè tu abbi trovata grazia davanti agli occhi miei, e che io t'abbia conosciuto per nome. 002 EXO 033 018 E [Mosè] disse al Signore: Deh! fammi veder la tua gloria. 002 EXO 033 019 E [il Signore gli] disse: Io farò passare davanti a te tutta la mia bellezza, e griderò il Nome del Signore davanti a te; e farò grazia a chi vorrò far grazia, e avrò pietà di chi vorrò aver pietà. 002 EXO 033 020 Ma [gli] disse: Tu non puoi veder la mia faccia; perciocchè l'uomo non mi può vedere, e vivere. 002 EXO 033 021 Poi [gli] disse: Ecco un luogo appresso di me; fermati adunque sopra quel sasso. 002 EXO 033 022 E quando la mia gloria passerà, io ti metterò nella buca del sasso, e ti coprirò con la mia mano, finchè io sia passato. 002 EXO 033 023 Poi rimoverò la mia mano, e tu mi vedrai di dietro; ma la mia faccia non si può vedere. 002 EXO 034 001 E IL Signore disse a Mosè: Tagliati due tavole di pietra, simili alle primiere; e io scriverò in su quelle tavole la parole ch'erano in su le primiere che tu spezzasti. 002 EXO 034 002 E sii presto domattina, e sali la mattina in sul monte di Sinai, e presentati quivi davanti a me, in su la sommità del monte. 002 EXO 034 003 E non salga teco alcuno, nè anche si vegga alcuno in tutto il monte, nè anche pasturi alcun bestiame, minuto o grosso, dirincontro a questo monte. 002 EXO 034 004 Mosè adunque tagliò due tavole di pietra, simili alle primiere; e si levò la mattina seguente a buon'ora, e salì in sul monte di Sinai; come il Signore gli avea comandato; e prese in mano quelle due tavole di pietra. 002 EXO 034 005 E il Signore scese nella nuvola, e si fermò quivi con lui, e gridò: Il Nome del Signore. 002 EXO 034 006 Il Signore adunque passò davanti a lui, e gridò: Il Signore, il Signore, l'Iddio pietoso e misericordioso, lento all'ira, e grande in benignità e verità; 002 EXO 034 007 che osserva la benignità in mille [generazioni]; che perdona l'iniquità, il misfatto, e il peccato: il quale altresì non assolve punto [il colpevole]; [anzi] fa punizione della iniquità de' padri sopra i figliuoli, e sopra i figliuoli de' figliuoli, fino alla terza e alla quarta [generazione]. 002 EXO 034 008 E Mosè subito s'inchinò a terra, e adorò. 002 EXO 034 009 E disse: Deh! Signore; se io ho trovata grazia davanti agli occhi tuoi, venga ora il Signore nel mezzo di noi; [questo popolo è] veramente un popolo di collo duro; ma tu, perdonaci le nostre iniquità e il nostro peccato, e possedici. 002 EXO 034 010 E [il Signore] disse: Ecco, io fo patto nel cospetto di tutto il tuo popolo; io farò maraviglie, quali non furono mai create in tutta la terra, nè fra alcuna nazione; e tutto il popolo, nel mezzo del quale tu [sei], vedrà l'opera del Signore; conciossiachè [quello] che io farò teco [sia] cosa tremenda. 002 EXO 034 011 Osserva quello che oggi ti comando. Ecco, io scaccerò d'innanzi a te gli Amorrei, e i Cananei, e gl'Hittei e i Ferezei, e gli Hivvei, e i Gebusei. 002 EXO 034 012 Guardati che tu non faccia lega con gli abitanti del paese, nel qual tu entrerai; che talora essi non ti sieno in laccio nel mezzo di te. 002 EXO 034 013 Anzi disfate i loro altari, e spezzate le loro statue, e tagliate i lor boschi. 002 EXO 034 014 Perciocchè tu non hai da adorare altro dio; conciossiachè il nome del Signore [sia: ] Il Geloso; egli [è] un Dio geloso. 002 EXO 034 015 [Guardati] dunque che tu non faccia lega con gli abitanti di quel paese; che talora, quando essi fornicheranno dietro a' lor dii, e sacrificheranno loro, non ti chiamino, e tu non mangi de' lor sacrificii. 002 EXO 034 016 E non prenda delle lor figliuole per li tuoi figliuoli; e ch'esse, fornicando dietro a' lor dii, non facciano parimente fornicare i tuoi figliuoli dietro agl'iddii loro. 002 EXO 034 017 Non farti alcun dio di getto. 002 EXO 034 018 Osserva la festa solenne degli Azzimi; mangia azzimi sette giorni, come io ti ho comandato, nel tempo ordinato del mese di Abib; conciossiachè nel mese di Abib tu sii uscito di Egitto. 002 EXO 034 019 Tutto quello che apre la matrice [è] mio; e di tutto il tuo bestiame sarà fatta offerta per ricordanza, [cioè: ] dei primi parti del tuo minuto e del tuo grosso bestiame. 002 EXO 034 020 Ma riscatta con un agnello, o con un capretto, il primogenito dell'asino; e se pur tu non lo riscatti, fiaccagli il collo; riscatta ogni primogenito d'infra i tuoi figliuoli; e non comparisca alcuno davanti a me vuoto. 002 EXO 034 021 Lavora sei giorni, e riposati al settimo giorno; riposati [eziandio] nel tempo dell'arare e del mietere. 002 EXO 034 022 Celebra ancora la festa solenne delle Settimane, [ch'è la festa] delle primizie della mietitura del grano; e parimente la festa solenne della ricolta [de' frutti], all'uscita dell'anno. 002 EXO 034 023 Tre volte l'anno comparisca ogni maschio tuo davanti alla faccia del Signore, dell'Eterno Signore Iddio d'Israele. 002 EXO 034 024 Perciocchè io scaccerò le genti d'innanzi a te, e allargherò i tuoi confini; e quando tu salirai per comparir davanti alla faccia del Signore Iddio tuo, tre volte l'anno, niuno sarà mosso da cupidità [per assalire] il tuo paese. 002 EXO 034 025 Scannando il mio sacrificio, non [ispandere] il sangue di esso con [pan] lievitato; e non sia il sacrificio della festa della Pasqua guardato la notte infino alla mattina. 002 EXO 034 026 Porta nella Casa del Signore Iddio tuo le primizie de' primi frutti della tua terra. Non cuocere il capretto nel latte di sua madre. 002 EXO 034 027 Poi il Signore disse a Mosè: Scrivi queste parole, perciocchè su queste parole io ho fatto patto teco e con Israele. 002 EXO 034 028 E [Mosè] stette quivi col Signore quaranta giorni e quaranta notti; senza mangiar pane, nè bere acqua; e il [Signore] scrisse sopra quelle tavole le parole del patto, le dieci parole. 002 EXO 034 029 Ora, quando Mosè scese dal monte di Sinai, avendo le due Tavole della Testimonianza in mano, mentre scendeva dal monte, egli non sapeva che la pelle del suo viso era divenuta risplendente, mentre egli parlava col Signore. 002 EXO 034 030 Ed Aaronne e tutti i figliuoli d'Israele riguardarono Mosè; ed ecco, la pelle del suo viso risplendeva; onde temettero di accostarsi a lui. 002 EXO 034 031 Ma Mosè il chiamò; ed Aaronne e tutti i principali ritornarono a lui alla raunanza; e Mosè parlò loro. 002 EXO 034 032 E, dopo questo, tutti i figliuoli d'Israele si accostarono, ed egli comandò loro tutte le cose che il Signore gli avea dette nel monte di Sinai. 002 EXO 034 033 E quando ebbe finito di parlar con loro, egli si mise un velo in sul viso. 002 EXO 034 034 E quando Mosè veniva davanti alla faccia del Signore, per parlar con lui, si toglieva il velo, finchè uscisse fuori; poi, come era uscito, diceva a' figliuoli d'Israele ciò che gli era comandato. 002 EXO 034 035 E i figliuoli d'Israele, riguardando la faccia di Mosè, vedevano che la pelle del suo viso risplendeva. Poi egli si rimetteva il velo in sul viso, finchè entrasse a parlar col Signore. 002 EXO 035 001 MOSÈ adunque adunò tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele, e disse loro: Queste [son] le cose che il Signore ha comandate che si facciano: 002 EXO 035 002 Lavorisi sei giorni, e al settimo giorno siavi [giorno] santo, il Riposo del Sabato [consacrato] al Signore; chiunque farà in esso opera alcuna sia fatto morire. 002 EXO 035 003 Non accendete fuoco in alcuna delle vostre stanze nel giorno del Sabato. 002 EXO 035 004 Poi Mosè disse a tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele: Questo [è] quello che il Signore ha comandato. 002 EXO 035 005 Pigliate di [quello che avete] appo voi [da fare] un'offerta al Signore; chiunque [sarà] d'animo volenteroso, porti [quell'] offerta al Signore; oro, e argento, e rame, 002 EXO 035 006 e violato, e porpora, e scarlatto, e fin lino, e pel di capra, 002 EXO 035 007 e pelli di montone tinte in rosso, e pelli di tasso, e legno di Sittim, 002 EXO 035 008 e olio per la lumiera, e aromati per l'olio dell'Unzione, e per lo profumo degli aromati, 002 EXO 035 009 e pietre onichine, e pietre da legare, per l'Efod, e per lo Pettorale. 002 EXO 035 010 E tutti gli uomini industriosi [che son] fra voi vengano, e facciano tutto quello che il Signore ha comandato: 002 EXO 035 011 il Tabernacolo, la sua tenda, la sua coverta, i suoi graffi, le sue assi, le sue sbarre, le sue colonne, e i suoi piedistalli; 002 EXO 035 012 l'Arca, e le sue stanghe; il Coperchio, e la Cortina da tender [davanti]; 002 EXO 035 013 la Tavola, e le sue stanghe, e tutti i suoi strumenti; e il Pane del cospetto; 002 EXO 035 014 e il Candelliere della lumiera, e i suoi strumenti, e le sue lampane, e l'olio per la lumiera; 002 EXO 035 015 e l'Altar de' profumi, e le sue stanghe; l'olio dell'Unzione, e il profumo degli aromati, e il Tappeto dell'entrata, per l'entrata del Tabernacolo; 002 EXO 035 016 l'Altar degli olocausti, e la sua grata di rame, e le sue sbarre, e tutti i suoi strumenti; la Conca, e il suo piede; 002 EXO 035 017 le cortine del Cortile, le sue colonne e i suoi piedistalli; e il Tappeto dell'entrata del Cortile; 002 EXO 035 018 i piuoli del Tabernacolo, e i piuoli del Cortile, e le lor corde; 002 EXO 035 019 i vestimenti del servigio, da fare il servigio nel Luogo santo; i vestimenti sacri del Sacerdote Aaronne, e i vestimenti de' suoi figliuoli, per esercitare il sacerdozio. 002 EXO 035 020 Allora tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele si partì dal cospetto di Mosè. 002 EXO 035 021 E tutti coloro, il cui cuore li sospinse, e il cui spirito li mosse volenterosamente, vennero, e portarono l'offerta del Signore, per l'opera del Tabernacolo della convenenza, e per ogni servigio di esso, e per li vestimenti sacri. 002 EXO 035 022 E tutte le persone di cuor volenteroso vennero, uomini e donne; e portarono fibbie, e monili, e anella, e fermagli; ogni [sorte] di arredi d'oro; oltre a tutti coloro che offersero al Signore offerta d'oro. 002 EXO 035 023 E ogni uomo, appo cui si trovò violato, o porpora, o scarlatto, o fin lino, o pel di capra, o pelli di montone tinte in rosso, e pelli di tasso, [ne] portò. 002 EXO 035 024 Chiunque potè offerire offerta d'argento, e di rame, ne portò per l'offerta del Signore; parimente ciascuno, appo cui si trovò legno di Sittim, per qualunque opera del lavorio, [ne] portò. 002 EXO 035 025 E tutte le donne industriose filarono con le lor mani, e portarono il filato del violato, e della porpora, e dello scarlatto, e del fin lino. 002 EXO 035 026 Tutte le donne ancora, il cui cuore le sospinse ad adoperarsi con industria, filarono il pel di capra. 002 EXO 035 027 E i principali [del popolo] portarono pietre onichine, e pietre da legare, per l'Efod, e per lo Pettorale; 002 EXO 035 028 e aromati, e olio, per la lumiera, e per l'olio dell'Unzione, e per lo profumo degli aromati. 002 EXO 035 029 Così tutti coloro d'infra i figliuoli d'Israele, così uomini come donne, il cui cuore li mosse volenterosamente a portar [ciò che faceva bisogno] per tutto il lavorio, che il Signore avea comandato per Mosè che si facesse, portarono offerte volontarie al Signore. 002 EXO 035 030 E MOSÈ disse a' figliuoli d'Israele: Vedete, il Signore ha chiamato per nome Besaleel, figliuol di Uri, figliuol di Hur, della tribù di Giuda. 002 EXO 035 031 E l'ha empiuto dello Spirito di Dio, in industria, in ingegno, in sapere, e in ogni artificio; 002 EXO 035 032 eziandio per far disegni da lavorare in oro, e in argento, e in rame, 002 EXO 035 033 e in arte di pietre da legare, e in arte di lavorar di legno, per far qualunque lavorio ingegnoso. 002 EXO 035 034 E anche ha messo nell'animo suo [il sapere] ammaestrare [altrui]; e con lui Oholiab, figliuol di Ahisamac, della tribù di Dan. 002 EXO 035 035 Egli li ha empiuti d'industria, da far qualunque lavorio di fabbro, e di disegnatore, e di ricamatore in violato, in porpora, in iscarlatto, e in fin lino; e di tessitore; e di artefice in qualunque lavorio e disegno. 002 EXO 036 001 Besaleel adunque, e Oholiab, e ogni uomo industrioso, in cui il Signore ha posto industria ed ingegno, da saper lavorare, facciano tutto il lavorio dell'opera del Santuario, secondo tutto quello che il Signore ha comandato. 002 EXO 036 002 E Mosè chiamò Besaleel, e Oholiab, e ogni uomo industrioso, nel cui animo il Signore avea posta industria; ogni uomo il cui cuore lo sospinse a profferirsi a quell'opera, per farla. 002 EXO 036 003 Ed essi tolsero d'innanzi a Mosè tutta quella offerta, che i figliuoli d'Israele aveano portata, acciocchè se ne facesse l'opera del lavoro del Santuario. Ma i figliuoli d'Israele portando loro ancora ogni mattina alcuna offerta volontaria; 002 EXO 036 004 tutti que' maestri artefici, che facevano tutto il lavorio del Santuario, lasciato ciascuno il suo lavorio che facevano, vennero, e dissero a Mosè: 002 EXO 036 005 Il popolo porta troppo, vie più che non bisogna per lo lavoro dell'opera, che il Signore ha comandato che si faccia. 002 EXO 036 006 Laonde Mosè comandò che si facesse andare una grida per lo campo, dicendo: Non faccia più nè uomo nè donna offerta di alcuna roba per lo Santuario. Così si divietò che il popolo non portasse [altro]. 002 EXO 036 007 Perciocchè coloro aveano, in quelle robe [che si erano già portate], quanto bastava loro per far tutto quel lavorio, e anche ne avanzava. 002 EXO 036 008 COSÌ tutti i maestri artefici, d'infra coloro che facevano il lavorio, fecero il Padiglione di dieci [teli] di fin lino ritorto, e di violato, e di porpora, e di scarlatto; essi fecero [que' teli] lavorati a Cherubini, di lavoro di disegno. 002 EXO 036 009 La lunghezza di un telo [era] di ventotto cubiti, e la larghezza di quattro cubiti: tutti que' teli [erano] di una stessa misura. 002 EXO 036 010 E accoppiarono cinque teli l'uno con l'altro; parimente accoppiarono cinque [altri] teli l'uno con l'altro. 002 EXO 036 011 E fecero de' lacciuoli di violato all'orlo dell'un de' teli, all'estremità dell'uno degli accoppiamenti; fecero ancora il simigliante nell'orlo dell'estremo telo nel secondo accoppiamento. 002 EXO 036 012 Fecero cinquanta lacciuoli all'uno di que' teli; e [fecero] parimente cinquanta lacciuoli all'estremità del telo che [era] al secondo accoppiamento; que' lacciuoli [erano] l'uno dirincontro all'altro. 002 EXO 036 013 Fecero ancora cinquanta graffi d'oro, e accoppiarono i teli l'uno con l'altro con quei graffi; e così il Padiglione fu [giunto in] uno. 002 EXO 036 014 Fecero, oltre a ciò, de'teli di pel di capra, per Tenda sopra il Padiglione. 002 EXO 036 015 Fecero undici di que' teli. La lunghezza d'uno di essi [era] di trenta cubiti, e la larghezza di quattro cubiti; quegli undici teli [erano] di una stessa misura. 002 EXO 036 016 E accoppiarono cinque teli da parte, e sei teli da parte. 002 EXO 036 017 E fecero cinquanta lacciuoli all'orlo del telo estremo dell'uno degli accoppiamenti; e altri cinquanta lacciuoli all'orlo del medesimo telo del secondo accoppiamento. 002 EXO 036 018 Fecero, oltre a ciò, cinquanta graffi di rame, per giugnere insieme la Tenda, acciocchè fosse [giunta in] uno. 002 EXO 036 019 Fecero ancora alla Tenda una coverta di pelli di montone, tinte in rosso; e un'[altra] coverta di pelli di tasso, di sopra. 002 EXO 036 020 Poi fecero per lo Tabernacolo le assi di legno di Sittim, [da esser] ritte. 002 EXO 036 021 La lunghezza di ciascun'asse [era] di dieci cubiti, e la larghezza di un cubito e mezzo. 002 EXO 036 022 E in ciascun'asse [v'erano] due cardini da incastrar l'un [pezzo] con l'altro; così fecero a tutte le assi del Tabernacolo. 002 EXO 036 023 Fecero adunque le assi per lo Tabernacolo; venti assi pel lato Australe, verso il Mezzodì; 002 EXO 036 024 e quaranta piedistalli di argento, [per metter] sotto quelle venti assi; due piedistalli sotto ciascun'asse, per li suoi due cardini. 002 EXO 036 025 E per l'altro lato del Tabernacolo, verso l'Aquilone, venti assi; 002 EXO 036 026 co' lor quaranta piedistalli di argento, due piedistalli sotto ciascun'asse. 002 EXO 036 027 E per lo fondo del Tabernacolo, verso l'Occidente, fecero sei assi. 002 EXO 036 028 Fecero ancora due assi per li cantoni del Tabernacolo, nel fondo di esso. 002 EXO 036 029 E quelle erano a due facce fin da basso; e tutte erano ben commesse insieme al capo di ciascuna [di queste assi], con un anello; fecero queste due [assi ch'erano] per li due cantoni, di una medesima maniera. 002 EXO 036 030 V'erano adunque otto assi, insieme co' lor sedici piedistalli di argento; due piedistalli sotto ciascun'asse. 002 EXO 036 031 Fecero, oltre a ciò, cinque sbarre di legno di Sittim, per le assi dell'uno de' lati del Tabernacolo. 002 EXO 036 032 Parimente cinque sbarre per le assi dell'altro lato del Tabernacolo; e cinque sbarre per le assi del fondo del Tabernacolo, verso l'Occidente. 002 EXO 036 033 E fecero la sbarra di mezzo, per traversar per lo mezzo delle assi, da un capo all'altro. 002 EXO 036 034 E copersero d'oro le assi, e fecero d'oro i loro anelli, per mettervi dentro le sbarre; copersero anche d'oro le sbarre. 002 EXO 036 035 Fecero ancora la Cortina di violato, e di porpora, e di scarlatto, e di fin lino ritorto, di lavoro di disegno: la fecero di lavoro di disegno a Cherubini. 002 EXO 036 036 E fecero per essa quattro colonne [di legno] di Sittim e le copersero d'oro; e i lor capitelli [erano] d'oro; e fonderono per quelle [colonne] quattro piedistalli di argento. 002 EXO 036 037 Fecero eziandio per l'entrata del Tabernacolo un Tappeto di violato, e di porpora, e di scarlatto, e di fin lino ritorto, di lavoro di ricamatore; con le lor cinque colonne, 002 EXO 036 038 e i lor capitelli; e copersero d'oro i capitelli, e i fili di esse; e [fecero] loro cinque piedistalli di rame. 002 EXO 037 001 BESALEEL fece ancora l'Arca, di legno di Sittim; la sua lunghezza [era] di due cubiti e mezzo, e la larghezza di un cubito e mezzo, e l'altezza di un cubito e mezzo. 002 EXO 037 002 E la coperse d'oro puro, di dentro e di fuori, e le fece una corona d'oro attorno. 002 EXO 037 003 E le fondè quattro anelli d'oro, [e mise] quegli [anelli] a' quattro piedi di essa, due dall'uno de' lati di essa, e due dall'altro. 002 EXO 037 004 Fece ancora delle stanghe di legno di Sittim, e le coperse d'oro. 002 EXO 037 005 E mise quelle stanghe dentro agli anelli, da' lati dell'Arca, per portarla. 002 EXO 037 006 Fece ancora il Coperchio d'oro puro; e la sua lunghezza [era] di due cubiti e mezzo, e la larghezza di un cubito e mezzo. 002 EXO 037 007 Fece, oltre a ciò, due Cherubini d'oro; li fece di lavoro tirato al martello, da' due capi del Coperchio; 002 EXO 037 008 un Cherubino nell'uno de' capi di qua, e un altro nell'altro di là; fece que' Cherubini tirati dal Coperchio stesso, da' due capi di esso. 002 EXO 037 009 E i Cherubini spandevano l'ale in su, facendo coverta sopra il Coperchio con le loro ale; e aveano le lor facce [volte] l'uno verso l'altro; le facce de' Cherubini [erano] verso il Coperchio. 002 EXO 037 010 Fece ancora la Tavola, di legno di Sittim; la sua lunghezza [era] di due cubiti, e la larghezza di un cubito, e l'altezza di un cubito e mezzo. 002 EXO 037 011 E la coperse d'oro puro, e le fece una corona d'oro attorno. 002 EXO 037 012 Le fece eziandio attorno una chiusura di larghezza di un palmo, e a quella sua chiusura fece una corona d'oro attorno. 002 EXO 037 013 E fondè a quella Tavola quattro anelli d'oro, e mise quegli anelli a' quattro canti, ch'[erano] a' quattro piedi di essa Tavola. 002 EXO 037 014 Quegli anelli erano dirincontro a quella chiusura, per mettervi dentro le stanghe, da portar la Tavola. 002 EXO 037 015 Fece, oltre a ciò, le stanghe di legno di Sittim, e le coperse d'oro. 002 EXO 037 016 Fece ancora d'oro puro i vasellamenti [che s'aveano a mettere] sopra la Tavola, le sue scodelle, e le sue coppe, e i suoi bacini, e i suoi nappi, co' quali si doveano far gli spargimenti. 002 EXO 037 017 Fece eziandio il Candelliere, d'oro puro; egli lo fece di lavoro tirato al martello; così il suo gambo, come i suoi rami, i suoi vasi, i suoi pomi, e le sue bocce, [erano] di un pezzo. 002 EXO 037 018 E [v'erano] sei rami procedenti da' lati di esso; tre rami dall'uno de' lati di esso, e tre dall'altro. 002 EXO 037 019 Nell'uno di essi rami [v'erano] tre vasi in forma di mandorla, un pomo, e una boccia, a ciascun vaso; parimente tre vasi in forma di mandorla, un pomo, e una boccia a ciascun vaso, nell'altro ramo; e così in [tutti] i sei rami procedenti dal Candelliere. 002 EXO 037 020 E nel [gambo del] Candelliere [v'erano] quattro vasi in forma di mandorla, co' suoi pomi, e con le sue bocce. 002 EXO 037 021 E ne' sei rami procedenti dal Candelliere, [v'era] un pomo sotto i due primi rami, d'un pezzo col Candelliere; e un pomo sotto i due [altri] rami, d'un pezzo col Candelliere; e un pomo sotto i due [altri] rami, d'un pezzo col Candelliere. 002 EXO 037 022 I pomi de' rami e i rami loro erano d'un pezzo col Candelliere; tutto il Candelliere [era] d'un pezzo d'oro puro tirato al martello. 002 EXO 037 023 Fece ancora le sette lampane d'esso, i suoi smoccolatoi, e i suoi catinelli, d'oro puro. 002 EXO 037 024 Egli impiegò intorno al Candelliere, e a tutti i suoi strumenti, un talento d'oro. 002 EXO 037 025 Poi fece l'Altar de' profumi, di legno di Sittim; la sua lunghezza [era] di un cubito, e la larghezza di un cubito, [sì ch'era] quadrato; e la sua altezza [era] di due cubiti; e le sue corna [erano] tirate d'esso. 002 EXO 037 026 E lo coperse d'oro puro, il suo coperchio, i suoi lati d'intorno, e le sue corna: gli fece eziandio una corona d'oro attorno. 002 EXO 037 027 Gli fece ancora due anelli d'oro, disotto a quella sua corona, a' due suoi cantoni, da due de' suoi lati, [i quali erano] per mettervi dentro le stanghe, per portar quell'Altare con esse. 002 EXO 037 028 E fece quelle stanghe di legno di Sittim, e le coperse d'oro. 002 EXO 037 029 Poi fece l'olio sacro dell'Unzione, e il profumo degli aromati, puro, di lavoro di profumiere. 002 EXO 038 001 POI fece l'Altar degli olocausti, di legno di Sittim; la sua lunghezza [era] di cinque cubiti, e la larghezza di cinque cubiti, [tal ch'era] quadrato, e l'altezza di tre cubiti. 002 EXO 038 002 E gli fece delle corna a' suoi quattro canti, le quali [erano] tirate dall'Altare; e lo coperse di rame. 002 EXO 038 003 Fece eziandio tutti gli strumenti dell'Altare, i calderoni, e le palette, e i bacini, e le forcelle, e le cazze; egli fece tutti gli strumenti dell'Altare di rame. 002 EXO 038 004 Fece ancora all'Altare una grata di rame, di lavor reticolato, disotto al procinto dell'Altare, a basso, [ed era] fino a mezzo l'Altare. 002 EXO 038 005 E fondè quattro anelli, i quali egli mise a' quattro canti della grata di rame, per mettervi dentro le stanghe. 002 EXO 038 006 Fece, oltre a ciò, le stanghe di legno di Sittim, e le coperse di rame. 002 EXO 038 007 E mise quelle stanghe dentro agli anelli, a' lati dell'Altare, per portarlo con esse; egli fece [l'Altare] di tavole, vuoto. 002 EXO 038 008 Fece ancora di rame la Conca, e il suo piè di rame, degli specchi delle donne, che a certi tempi ordinati venivano a servire nell'entrata del Tabernacolo della convenenza. 002 EXO 038 009 Fece, oltre a ciò, il Cortile; dal lato Australe verso il Mezzodì [v'erano] cento cubiti di cortine di fin lino ritorto, per lo Cortile, 002 EXO 038 010 con le lor venti colonne, e i lor venti piedistalli, di rame; [ma] i capitelli delle colonne, e i lor fili, [erano] di argento. 002 EXO 038 011 Così ancora dal lato Settentrionale [v'erano] cento cubiti [di cortine, con] le lor venti colonne, e i lor venti piedistalli, di rame; [ma] i capitelli delle colonne, e i lor fili, [erano] d'argento. 002 EXO 038 012 E dal lato Occidentale, [v'erano] cinquanta cubiti di cortine, [con] le lor dieci colonne, e i lor dieci piedistalli; e i capitelli delle colonne, e i lor fili, [erano] di argento. 002 EXO 038 013 E dal lato Orientale, verso il Levante, [v'erano] cinquanta cubiti [di cortine]. 002 EXO 038 014 [Cioè], all'un de' canti [vi erano] quindici cubiti di cortine, [con] le lor tre colonne, e i lor tre piedistalli; 002 EXO 038 015 e all'altro canto, [cioè] così di qua, come di là dell'entrata del Cortile, quindici cubiti di cortine, [con] le lor tre colonne, e i lor tre piedistalli. 002 EXO 038 016 Tutte le cortine del Cortile d'intorno [erano] di fin lino ritorto. 002 EXO 038 017 E i piedistalli e le colonne [erano] di rame; [ma] i capitelli delle colonne, e i lor fili [erano] di argento; tutte le colonne del Cortile aveano i capitelli coperti di argento; ma i lor fili [erano] di argento. 002 EXO 038 018 [Fece] ancora all'entrata del Cortile un tappeto di lavoro di ricamatore, di violato, e di porpora, e di scarlatto, e di fin lino ritorto, di venti cubiti di lunghezza, e di cinque cubiti d'altezza, nella larghezza corrispondente alle cortine del Cortile; 002 EXO 038 019 con le lor quattro colonne, e i lor quattro piedistalli, di rame; [ma] i lor capitelli [erano] di argento; esse aveano i lor capitelli coperti [di argento], ma i lor fili [erano] di argento. 002 EXO 038 020 E [fece] tutti i piuoli del Tabernacolo, e del Cortile d'intorno, di rame. 002 EXO 038 021 QUESTE [son] le somme [dell'oro, dell'argento, e del rame], impiegato intorno al Tabernacolo della Testimonianza, le quali furono fatte d'ordine di Mosè, per opera de' Leviti, sotto la condotta d'Itamar, figliuol del Sacerdote Aaronne. 002 EXO 038 022 Delle quali Besaleel, figliuol di Uri, figliuol di Hur, della tribù di Giuda, fece tutte quelle cose che il Signore avea comandate a Mosè; 002 EXO 038 023 insieme con Oholiab, figliuol di Ahisamac, della tribù di Dan, [e altri] fabbri, e disegnatori, e ricamatori in violato, e in porpora, e in iscarlatto, e in fin lino. 002 EXO 038 024 Tutto l'oro che fu impiegato nell'opera, in tutto il lavorio del Santuario: l'oro di quell'offerta [fu] ventinove talenti, e settecentrenta sicli, a siclo di Santuario. 002 EXO 038 025 E l'argento degli annoverati d'infra la raunanza [fu] cento talenti, e mille settecensettantacinque sicli, a siclo di Santuario; 002 EXO 038 026 [prendendo] un didramma per testa, ch'è la metà d'un siclo, a siclo di Santuario, da chiunque passava fra gli annoverati, dall'età di vent'anni in su, [i quali furono] seicentotremila cinquecentocinquanta. 002 EXO 038 027 Di questo argento cento talenti furono per fondere i piedistalli del Santuario, e i piedistalli della Cortina; cento talenti per cento piedistalli, un talento per piedistallo. 002 EXO 038 028 E con que' mille settecensettantacinque [sicli], egli fece i capitelli alle colonne, e coperse i lor capitelli; e fece lor de' fili. 002 EXO 038 029 E il rame dell'offerta [fu] settanta talenti, e duemila quattrocento sicli. 002 EXO 038 030 E d'esso fece i piedistalli dell'entrata del Tabernacolo della convenenza, e l'Altar di rame, e la sua grata di rame; e tutti gli strumenti dell'Altare; 002 EXO 038 031 e i piedistalli del Cortile, d'intorno, e i piedistalli dell'entrata del Cortile, e tutti i piuoli del Tabernacolo, e tutti i piuoli del Cortile d'intorno. 002 EXO 039 001 POI del violato, e della porpora e dello scarlatto, coloro fecero i vestimenti del servigio, per fare il ministerio nel Santuario; e anche fecero i vestimenti sacri per Aaronne; come il Signore avea comandato a Mosè. 002 EXO 039 002 Fecero adunque l'Efod d'oro, di violato, e di porpora, e di scarlatto, e di fin lino ritorto. 002 EXO 039 003 E assottigliarono delle piastre d'oro e le tagliarono per fila, per metterle in opera per mezzo il violato, e per mezzo la porpora, e per mezzo lo scarlatto, e per mezzo il fin lino, in lavoro di disegno. 002 EXO 039 004 E fecero a quello degli omerali che si accoppiavano [insieme; e così l'Efod] era accoppiato dai suoi due capi. 002 EXO 039 005 E il disegno del fregio ch'[era] sopra l'Efod, [era tirato] dell'Efod istesso, e del medisimo lavoro, d'oro, e di violato, e di porpora, e di scarlatto, e di fin lino ritorto; come il Signore avea comandato a Mosè. 002 EXO 039 006 Lavorarono ancora le pietre onichine, intorniate di castoni d'oro, nelle quali erano scolpiti i nomi de' figliuoli d'Israele, a lavoro d'intagli di suggello. 002 EXO 039 007 E le misero sopra gli omerali dell'Efod, [per esser] pietre di ricordanza per li figliuoli d'Israele; come il Signore avea comandato a Mosè. 002 EXO 039 008 Fecero, oltre a ciò, il Pettorale, di lavoro di disegno, e dell'istesso lavoro dell'Efod, d'oro, di violato, e di porpora, e di scarlatto, e di fin lino ritorto. 002 EXO 039 009 Il Pettorale era quadrato ed essi lo fecero doppio; la sua lunghezza [era] d'una spanna, e la sua larghezza d'una spanna; [ed era] doppio. 002 EXO 039 010 E incastrarono in esso quattro ordini di pietre; [nel primo v'era] un sardonio, un topazio, e uno smeraldo. 002 EXO 039 011 E nel second'ordine [v'era] un carbonchio, uno zaffiro, e un diamante. 002 EXO 039 012 E nel terz'ordine [v'era] un ligurio, un'agata, ed un'amatista. 002 EXO 039 013 E nel quart'ordine [v'era] un grisolito, una pietra onichina, e un diaspro. Queste [pietre erano] legate in oro, ciascuna nel suo castone. 002 EXO 039 014 E quelle pietre erano in numero di dodici, secondo i nomi dei figliuoli d'Israele; in ciascuna [d'esse era scolpito, a lavoro] d'intagli di suggello, il suo nome, per le dodici tribù. 002 EXO 039 015 Fecero ancora al Pettorale le catenelle, d'oro puro, a capi, di lavoro intorcicchiato. 002 EXO 039 016 Fecero, oltre a ciò, due castoni d'oro, e due fibbie d'oro; misero eziandio due anelli a due capi del Pettorale. 002 EXO 039 017 Poi attaccarono quelle due catenelle d'oro intorcicchiate a que' due anelli, a' capi del Pettorale. 002 EXO 039 018 E i due capi dell'[altre] due [catenelle] intorcicchiate li attaccarono a que' due castoni, i quali essi misero sopra gli omerali dell'Efod, in su la parte anteriore di esso. 002 EXO 039 019 Fecero ancora due anelli d'oro, i quali misero agli [altri] due capi del Pettorale, all'orlo di esso, ch'[era] allato all'Efod, in dentro. 002 EXO 039 020 Fecero, oltre a ciò, due anelli d'oro, e li misero ai due omerali dell'Efod, disotto, nella parte anteriore di esso, allato alla giuntura d'esso, disopra al fregio lavorato dell'Efod. 002 EXO 039 021 E serrarono il Pettorale da' suoi anelli agli anelli dell'Efod, con una bendella di violato; in modo ch'egli era disopra del fregio lavorato dell'Efod, e non poteva esser tolto d'in su l'Efod; come il Signore avea comandato a Mosè. 002 EXO 039 022 Fecero ancora il Manto dell'Efod, di lavoro tessuto, tutto di violato. 002 EXO 039 023 E nel mezzo di quel Manto [v'era] una scollatura, simile a una scollatura di corazza, avendo un orlo attorno, [acciocchè] non si schiantasse. 002 EXO 039 024 E alle fimbrie di esso Manto d'intorno, fecero delle melagrane di violato, e di porpora, e di scarlatto, a fila ritorte. 002 EXO 039 025 Fecero ancora de' sonagli d'oro puro, e misero que' sonagli per mezzo quelle melagrane, alle fimbrie del Manto d'intorno, [mescolandoli] con le melagrane. 002 EXO 039 026 [E mettendo] un sonaglio, poi una melagrana; un sonaglio, poi una melagrana, alle fimbrie del Manto d'ogni intorno, per fare il ministerio; come il Signore avea comandato a Mosè. 002 EXO 039 027 Fecero ancora le toniche di fin lino, di lavoro tessuto, per Aaronne, e per li suoi figliuoli. 002 EXO 039 028 [Fecero] parimente la Benda di fin lino, e gli ornamenti delle mitrie, altresì di fin lino; e le mutande line, di fin lino ritorto. 002 EXO 039 029 [Fecero] ancora la Cintura, di fin lino ritorto, e di violato, e di porpora, e di scarlatto, di lavoro di ricamatore; come il Signore avea comandato a Mosè. 002 EXO 039 030 Fecero ancora la lama della sacra corona, d'oro puro; e scrissero sopra essa, in iscrittura d'intagli di suggello: LA SANTITÀ DEL SIGNORE. 002 EXO 039 031 E misero a quella una bendella di violato, per metterla in su la Benda, disopra; come il Signore avea comandato a Mosè. 002 EXO 039 032 Così fu finito tutto il lavorio del Padiglione, [e] del Tabernacolo della convenenza; e i figliuoli d'Israele fecero interamente secondo che il Signore avea comandato a Mosè. 002 EXO 039 033 POI portarono a Mosè la Tenda, il Tabernacolo, e tutti i suoi arredi, i suoi graffi, le sue assi, le sue sbarre, le sue colonne, e i suoi piedistalli; 002 EXO 039 034 e la coverta delle pelli di montone tinte in rosso, e la coverta delle pelli di tasso, e la Cortina da tendere davanti al Luogo santissimo; 002 EXO 039 035 l'Arca della Testimonianza, e le sue stanghe; e il Coperchio; 002 EXO 039 036 la Tavola, e tutti i suoi strumenti; e il pane del cospetto; 002 EXO 039 037 il Candelliere puro, e le sue lampane da tenere in ordine [del continuo]; e tutti i suoi strumenti, e l'olio per la lumiera; 002 EXO 039 038 e l'Altare d'oro, e l'olio dell'Unzione, e il profumo degli aromati, e il Tappeto dell'entrata del Tabernacolo; 002 EXO 039 039 l'Altar di rame, e la sua grata di rame, le sue sbarre, e tutti i suoi strumenti; la Conca, e il suo piede; 002 EXO 039 040 le cortine del Cortile, le sue colonne, e i suoi piedistalli; e il Tappeto per l'entrata del Cortile; le funi di esso [Cortile], e i suoi piuoli, e tutti gli arredi dell'opera della Tenda del Tabernacolo della convenenza; 002 EXO 039 041 i vestimenti del servigio, per fare il ministerio nel Santuario; i vestimenti sacri per il Sacerdote Aaronne, e i vestimenti de' suoi figliuoli, per esercitare il sacerdozio. 002 EXO 039 042 I figliuoli d'Israele fecero tutto il lavorio, interamente secondo che il Signore avea comandato a Mosè. 002 EXO 039 043 E Mosè vide tutta l'opera; ed ecco, essi l'aveano fatta come il Signore avea comandato. E Mosè li benedisse. 002 EXO 040 001 E IL Signore parlò a Mosè, dicendo: 002 EXO 040 002 Nel primo giorno del primo mese rizza la Tenda del Tabernacolo della convenenza. 002 EXO 040 003 E mettivi dentro l'Arca della Testimonianza, e tendi la Cortina davanti all'Arca. 002 EXO 040 004 Poi portavi [dentro] la Tavola, e ordina ciò che deve essere ordinato in quella; portavi parimente il Candelliere, e accendi le sue lampane. 002 EXO 040 005 E metti l'Altare d'oro per li profumi davanti all'Arca della Testimonianza; metti eziandio il Tappeto all'entrata del Tabernacolo. 002 EXO 040 006 E metti l'Altare degli olocausti davanti all'entrata della Tenda del Tabernacolo della convenenza. 002 EXO 040 007 E metti la Conca fra il Tabernacolo della convenenza, e l'Altare; e mettivi dentro dell'acqua. 002 EXO 040 008 Disponi ancora il Cortile d'intorno, e metti il Tappeto all'entrata del Cortile. 002 EXO 040 009 Poi piglia l'olio dell'Unzione, e ungine il Tabernacolo, e tutto quello chi vi [sarà] dentro; e consacralo, con tutti i suoi arredi; e sarà cosa santa. 002 EXO 040 010 Ungi parimente l'Altar degli olocausti, e tutti i suoi strumenti, e consacra l'Altare; e sarà cosa santissima. 002 EXO 040 011 Ungi ancora la Conca, e il suo piè, e consacrala. 002 EXO 040 012 Poi fa' accostare Aaronne e i suoi figliuoli, all'entrata del Tabernacolo della convenenza; e lavali con acqua. 002 EXO 040 013 E fai vestire ad Aaronne i vestimenti sacri, e ungilo, e consacralo; e così amministrimi egli il sacerdozio. 002 EXO 040 014 Fa' eziandio accostare i suoi figliuoli, e fa' lor vestir le toniche. 002 EXO 040 015 E ungili, come tu avrai unto il padre loro; e così amministrinmi il sacerdozio; e la loro Unzione sarà loro per sacerdozio perpetuo, per le lor generazioni. 002 EXO 040 016 E Mosè fece interamente come il Signore gli avea comandato. 002 EXO 040 017 E nell'anno secondo, nel primo [giorno] del primo mese, fu rizzato il Tabernacolo. 002 EXO 040 018 Mosè adunque rizzò il Tabernacolo; e, posati i suoi piedistalli, dispose le sue assi, e vi mise le sbarre, e rizzò le sue colonne. 002 EXO 040 019 E stese la Tenda sopra il Tabernacolo, e pose la coverta della Tenda sopra essa al disopra; come il Signore gli avea comandato. 002 EXO 040 020 Poi prese la Testimonianza, e la pose dentro all'Arca; e mise le stanghe all'Arca; e posò il Coperchio in su l'Arca, disopra. 002 EXO 040 021 E portò l'Arca dentro al Tabernacolo, e mise la Cortina che s'avea da tender davanti, e [la] tese davanti all'Arca della Testimonianza; come il Signore gli avea comandato. 002 EXO 040 022 Poi mise la Tavola nel Tabernacolo della convenenza, dal lato settentrionale del Tabernacolo, difuori della Cortina; 002 EXO 040 023 e mise per ordine sopra essa i pani che si aveano da tenere in ordine davanti al Signore; come il Signore gli avea comandato. 002 EXO 040 024 Poi mise il Candelliere nel Tabernacolo della convenenza, dirimpetto alla Tavola, dal lato australe del Tabernacolo; 002 EXO 040 025 e accese le lampane davanti al Signore; come il Signore gli avea comandato. 002 EXO 040 026 Poi mise l'Altar d'oro nel Tabernacolo della convenenza, davanti alla Cortina; 002 EXO 040 027 e bruciò sopra esso il profumo degli aromati; come il Signore gli avea comandato. 002 EXO 040 028 Poi mise il Tappeto all'entrata del Tabernacolo. 002 EXO 040 029 E pose l'Altar degli olocausti all'entrata della Tenda del Tabernacolo della convenenza; e offerse sopra esso l'olocausto, e l'offerta; come il Signore gli avea comandato. 002 EXO 040 030 E pose la Conca fra il Tabernacolo della convenenza, e l'Altare; e vi mise dentro dell'acqua, da lavare. 002 EXO 040 031 E Mosè, ed Aaronne, e i suoi figliuoli, se ne lavarono le mani ed i piedi. 002 EXO 040 032 Quando entravano nel Tabernacolo della convenenza, e quando si accostavano all'Altare, si lavavano; come il Signore avea comandato a Mosè. 002 EXO 040 033 Poi rizzò il Cortile d'intorno al Tabernacolo, e all'Altare; e mise il Tappeto all'entrata del Cortile. Così Mosì fornì l'opera. 002 EXO 040 034 E la nuvola coperse il Tabernacolo della convenenza, e la gloria del Signore empiè il Tabernacolo. 002 EXO 040 035 E Mosè non potè entrare nel Tabernacolo della convenenza; conciossiachè la nuvola si fosse posata sopra esso, e la gloria del Signore empiesse il Tabernacolo. 002 EXO 040 036 Or, quando la nuvola s'alzava d'in sul Tabernacolo, i figliuoli d'Israele si partivano; [ciò avvenne] in tutte le lor mosse. 002 EXO 040 037 E, quando la nuvola non si alzava, non si partivano, fino al giorno ch'ella s'alzava. 002 EXO 040 038 Perciocchè la nuvola del Signore [era] di giorno sopra il Tabernacolo, e un fuoco [v'era] di notte, alla vista di tutta la casa d'Israele, in tutti i lor viaggi. # # BOOK 003 LEV Leviticus Levitico 003 LEV 001 001 OR il Signore chiamò Mosè, e parlò a lui dal Tabernacolo della convenenza, dicendo: 003 LEV 001 002 Parla a' figliuoli d'Israele, e di' loro: Quando alcun di voi offerirà un'offerta al Signore, [se quella è] di animali, offerite le vostre offerte di buoi, o di pecore, o di capre. 003 LEV 001 003 Se la sua offerta [è] olocausto di buoi, offerisca [quell'animale] maschio, senza difetto; offeriscalo all'entrata del Tabernacolo della convenenza; acciocchè quello sia gradito per lui davanti al Signore. 003 LEV 001 004 E posi la mano in su la testa dell'olocausto; ed esso sarà gradito, per far purgamento del peccato per lui. 003 LEV 001 005 Poi quel bue sarà scannato davanti al Signore; e i figliuoli di Aaronne, sacerdoti, [ne] offeriranno il sangue, e lo spanderanno in su l'Altare ch'[è all'] entrata del Tabernacolo della convenenza, attorno attorno. 003 LEV 001 006 Poi l'olocausto sarà scorticato, e tagliato a pezzi. 003 LEV 001 007 E i figliuoli del Sacerdote Aaronne metteranno il fuoco sopra l'Altare, e ordineranno le legne in sul fuoco. 003 LEV 001 008 E poi i figliuoli di Aaronne, sacerdoti, ordineranno que' pezzi, il capo, e la corata, sopra le legne, che [saranno] in sul fuoco, il qual [sarà] sopra l'Altare. 003 LEV 001 009 Ma si laveranno l'interiora, e le gambe di quel [bue]. E il sacerdote farà ardere tutte queste cose sopra l'Altare, [in] olocausto, [in] offerta soave fatta per fuoco, di soave odore al Signore. 003 LEV 001 010 E se l'offerta di esso per l'olocausto [è] del minuto bestiame, di pecore, o di capre, offerisca quell'[animale] maschio, senza difetto. 003 LEV 001 011 E scannisi dal lato settentrionale dell'Altare, davanti al Signore; e spandanne e figliuoli d'Aaronne, sacerdoti, il sangue sopra l'Altare, attorno attorno. 003 LEV 001 012 Poi taglisi a pezzi, i quali, insieme con la testa, e la corata, il sacerdote metterà per ordine sopra le legne che [saranno] in sul fuoco, il qual [sarà] sopra l'Altare. 003 LEV 001 013 Ma lavinsi le interiora, e le gambe, con acqua; e il sacerdote offerirà tutte queste cose, e le farà ardere sopra l'Altare. Quest' [è] un olocausto un'offerta fatta per fuoco, di soave odore al Signore. 003 LEV 001 014 E se la sua offerta al Signore [è] olocausto di uccelli, offerisca la sua offerta di tortole, ovvero di pippioni. 003 LEV 001 015 E offerisca il sacerdote quell'[olocausto] sopra l'Altare; e, torcendogli il collo, gli spicchi il capo, e faccialo ardere sopra l'Altare; e spremasene il sangue all'un dei lati dell'Altare. 003 LEV 001 016 Poi tolgasene il gozzo, e la piuma, e gittinsi quelle cose allato all'Altare, verso Oriente nel luogo delle ceneri. 003 LEV 001 017 Poi fenda il sacerdote [l'uccello] per le sue ale, senza partirlo in due; e faccialo ardere sopra l'Altare, sopra le legne che [saranno] in sul fuoco. Quest'[è] un olocausto, un'offerta fatta per fuoco, di soave odore al Signore. 003 LEV 002 001 E QUANDO alcuna persona offerirà offerta di panatica, sia la sua offerta fior di farina; e spanda sopra essa dell'olio, e mettavi sopra dell'incenso. 003 LEV 002 002 E portila a' figliuoli di Aaronne, sacerdoti; e prenda il sacerdote una piena menata del fior di farina, e dell'olio di essa, insieme con tutto il suo incenso; e faccia bruciar quelle cose, [che son] la ricordanza di quell'[offerta], in su l'Altare. Questa [è] un'offerta fatta per fuoco, di soave odore al Signore. 003 LEV 002 003 E sia il rimanente di quell'offerta, di Aaronne e de' suoi figliuoli; [è] cosa santissima, d'infra le offerte che si ardono al Signore. 003 LEV 002 004 E quando tu offerirai, per offerta di panatica, alcuna cosa cotta al forno, [offerisci] focacce azzime di fior di farina, intrise con olio; o schiacciate azzime, unte con olio. 003 LEV 002 005 E se la tua offerta [è] di cose di panatica, [cotte] in su la teglia, sia di fior di farina, intrisa con olio, senza lievito. 003 LEV 002 006 Spartiscila in pezzi, e spandi sopra essa dell'olio. Ella [è] offerta di panatica. 003 LEV 002 007 E se la tua offerta [è] di cose di panatica [cotte nella] padella, facciasi di fior di farina, con olio. 003 LEV 002 008 E porta al Signore quell'offerta che sarà fatta di quelle cose; e presentala al sacerdote, ed egli rechila in su l'Altare. 003 LEV 002 009 E levine il sacerdote la ricordanza di essa, e facciala bruciare in su l'Altare, in offerta fatta per fuoco, di soave odore al Signore. 003 LEV 002 010 E [sia] il rimanente dell'offerta di Aaronne e de' suoi figliuoli; [è] cosa santissima, d'infra le offerte che si ardono al Signore. 003 LEV 002 011 Niuna offerta di panatica, che voi offerirete al Signore, non facciasi con lievito; perciocchè voi non dovete fare ardere alcun lievito, nè alcun miele, in offerta fatta per fuoco al Signore. 003 LEV 002 012 Ben potrete offerir quelle cose per offerta di primizie al Signore; [ma] non sieno poste in su l'Altare, per odor soave. 003 LEV 002 013 E sala ogni tua offerta di panatica con sale; e non lasciar venir meno il sale del patto del Signore d'in su le tue offerte; offerisci del sale sopra ogni tua offerta. 003 LEV 002 014 E se tu offerisci al Signore offerta di primizie di panatica, offerisci spighe fresche arrostite al fuoco; granelli sfregolati di fior di frumento, [per] offerta delle tue primizie. 003 LEV 002 015 E spandi sopra essa dell'olio e dell'incenso; ella [è] offerta di panatica. 003 LEV 002 016 E faccia il sacerdote bruciar la ricordanza di essa, insieme con tutto il suo incenso, in offerta fatta per fuoco al Signore. 003 LEV 003 001 E SE l'offerta di alcuno [è] sacrificio da render grazie, s'egli l'offerisce del grosso bestiame, maschio o femmina [che quella bestia sia], offeriscala senza difetto, nel cospetto del Signore. 003 LEV 003 002 E posi la mano in sul capo della sua offerta; e scannisi quella all'entrata del Tabernacolo della convenenza; e spandanne i figliuoli di Aaronne, sacerdoti, il sangue in su l'Altare, attorno attorno. 003 LEV 003 003 Poi offerisca [il sacerdote], del sacrificio da render grazie, ciò che si ha da ardere al Signore, [cioè: ] il grasso che copre l'interiora, e tutto il grasso che [è] sopra l'interiora; 003 LEV 003 004 e i due arnioni, e il grasso che [è] sopra essi, e quello che [è] sopra i fianchi; e levi la rete che [è] sopra il fegato, insieme con gli arnioni. 003 LEV 003 005 E i figliuoli di Aaronne faccianla bruciare in su l'Altare, sopra l'olocausto che [sarà] sopra le legne, le quali [saranno] in sul fuoco; in offerta fatta per fuoco, di soave odore al Signore. 003 LEV 003 006 E se l'offerta di alcuno, per sacrificio da render grazie al Signore, è del minuto bestiame, maschio o femmina, offeriscala senza difetto. 003 LEV 003 007 S'egli offerisce per sua offerta una pecora, offeriscala nel cospetto del Signore. 003 LEV 003 008 E posi la mano in sul capo della sua offerta; e scannisi quella all'entrata del Tabernacolo della convenenza; e spandanne i figliuoli di Aaronne il sangue in su l'Altare, attorno attorno. 003 LEV 003 009 E offerisca [il sacerdote] di quel sacrificio da render grazie, ciò che si ha da ardere al Signore, [cioè: ] il grasso, e la coda intiera, la quale spicchisi appresso della schiena; e il grasso che copre l'interiora, e tutto il grasso che [è] sopra l'interiora; 003 LEV 003 010 e i due arnioni, e il grasso che [è] sopra essi, che [è] sopra i fianchi; e levi la rete che [è] sopra il fegato, insieme con gli arnioni. 003 LEV 003 011 E faccia il sacerdote bruciar quel grasso in su l'Altare, in cibo di offerta fatta per fuoco al Signore. 003 LEV 003 012 E se l'offerta di alcuno è capra, offeriscala nel cospetto del Signore. 003 LEV 003 013 E posi la mano sopra il capo di essa, e scannisi davanti al Tabernacolo della convenenza; e spandanne i figliuoli di Aaronne il sangue in su l'Altare, attorno attorno. 003 LEV 003 014 Poi offeriscane [il sacerdote] l'offerta che deve esser fatta per fuoco al Signore, [cioè: ] il grasso che copre l'interiora, e tutto il grasso che [è] sopra l'interiora; 003 LEV 003 015 e i due arnioni, insieme col grasso che [è] sopra essi, che è sopra i fianchi; e levi la rete che è sopra il fegato, insieme con gli arnioni. 003 LEV 003 016 E faccia il sacerdote bruciar queste cose in su l'Altare, in cibo di offerta fatta per fuoco, di soave odore. Ogni grasso [appartiene] al Signore. 003 LEV 003 017 Questo [sia] uno statuto perpetuo, per le vostre generazioni, in tutte le vostre abitazioni. Non mangiate alcun sangue, nè alcun grasso. 003 LEV 004 001 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: Parla a' figliuoli d'Israele, dicendo: 003 LEV 004 002 Quando alcuna persona avrà peccato per errore, e avrà fatta alcuna di tutte quelle cose che il Signore ha vietate di fare; 003 LEV 004 003 se il Sacerdote unto è quel che avrà peccato, onde il popolo sia renduto colpevole, offerisca al Signore per lo peccato suo, il quale egli avrà commesso, un giovenco senza difetto [per sacrificio] per lo peccato. 003 LEV 004 004 E adduca quel giovenco all'entrata del Tabernacolo della convenenza, davanti al Signore; e posi la mano in sul capo di esso, e scannisi nel cospetto del Signore. 003 LEV 004 005 Poi prenda il Sacerdote unto, del sangue del giovenco, e portilo dentro al Tabernacolo della convenenza. 003 LEV 004 006 E intinga il Sacerdote il dito in quel sangue sette volte nel cospetto del Signore, davanti alla Cortina del Santuario. 003 LEV 004 007 E metta il Sacerdote di quel sangue in su le corna dell'Altar de' profumi degli aromati, che [è] nel Tabernacolo della convenenza, nel cospetto del Signore; e spanda tutto il [rimanente del] sangue del giovenco appiè dell'Altar degli olocausti, che [è] all'entrata del Tabernacolo della convenenza. 003 LEV 004 008 E levi dal giovenco del [sacrificio per lo] peccato tutto il grasso di esso; il grasso che copre l'interiora, e tutto il grasso che [è] sopra l'interiora; 003 LEV 004 009 e i due arnioni, e il grasso che [è] sopra essi, che [è] sopra i fianchi; levi parimente con gli arnioni la rete [che è] sopra il fegato; 003 LEV 004 010 come queste cose si levano dal bue del sacrificio da render grazie; e facciale il Sacerdote bruciare sopra l'Altar degli olocausti. 003 LEV 004 011 Ma, quant'è alla pelle del giovenco, e tutta la sua carne, insieme col capo, e con le gambe, e le sue interiora, e il suo sterco, 003 LEV 004 012 e tutto il giovenco, portilo fuor del campo, in luogo mondo, dove si versano le ceneri; e brucilo col fuoco sopra delle legne; brucisi là dove si versano le ceneri. 003 LEV 004 013 E se tutta la raunanza d'Israele ha peccato per errore, senza ch'ella se ne sia avveduta; e ha fatta alcuna di tutte quelle cose che il Signore ha vietate di fare; onde sia caduta in colpa; 003 LEV 004 014 quando il peccato, ch'ella avrà commesso, sarà venuto a notizia, offerisca la raunanza un giovenco, per [sacrificio per lo] peccato, ed adducalo davanti al Tabernacolo della convenenza. 003 LEV 004 015 E posino gli Anziani della raunanza le lor mani in sul capo di quel giovenco, nel cospetto del Signore; e scannisi quel giovenco davanti al Signore. 003 LEV 004 016 E porti il Sacerdote unto, del sangue del giovenco, dentro al Tabernacolo della convenenza. 003 LEV 004 017 E intinga il Sacerdote il dito in quel sangue, e spargane sette volte nel cospetto del Signore, davanti alla Cortina. 003 LEV 004 018 E metta di esso sangue sopra le corna dell'Altare, che [è] nel Tabernacolo della convenenza, davanti al Signore; e spanda tutto il [rimanente del] sangue, appiè dell'Altar degli olocausti, che [è] all'entrata del Tabernacolo della convenenza. 003 LEV 004 019 E levi da quel giovenco tutto il grasso, e faccialo bruciar sopra l'Altare. 003 LEV 004 020 E faccia di questo giovenco come ha fatto dell'[altro] giovenco offerto per lo [suo] peccato. E così farà il purgamento del peccato della raunanza, e le sarà perdonato. 003 LEV 004 021 Poi porti il giovenco fuor del campo, e brucilo, come ha bruciato il primo giovenco. Esso [è sacrificio per lo] peccato della raunanza. 003 LEV 004 022 Se alcuno de' principali ha peccato, e ha, per errore, fatta alcuna di tutte quelle cose, che il Signore Iddio suo ha vietate di fare, onde sia caduto in colpa; 003 LEV 004 023 quando il suo peccato, ch'egli avrà commesso, gli sarà fatto conoscere, adduca, per la sua offerta, un becco, un maschio d'infra le capre, senza difetto. 003 LEV 004 024 E posi la mano sopra il capo di quel becco; e scannisi quello nel luogo dove si scannano gli olocausti, davanti al Signore. Esso [è sacrificio per lo] peccato. 003 LEV 004 025 E prenda il sacerdote del sangue di questo [sacrificio per lo] peccato, col dito, e mettalo sopra le corna dell'Altare degli olocausti; e spanda il [rimanente del] sangue di esso appiè dell'Altare degli olocausti. 003 LEV 004 026 E faccia bruciar tutto il grasso di quel becco sopra l'Altare, come il grasso del sacrificio da render grazie. E così il sacerdote farà il purgamento del peccato di esso, e gli sarà perdonato. 003 LEV 004 027 E se alcuno del comun popolo ha peccato per errore, e ha fatta alcuna delle cose che il Signore ha vietate di fare, onde sia caduto in colpa; 003 LEV 004 028 quando il suo peccato, ch'egli avrà commesso, gli sarà fatto conoscere, adduca, per la sua offerta, una femmina d'infra le capre, senza difetto, [per sacrificio] per lo suo peccato, che egli ha commesso. 003 LEV 004 029 E posi la mano in sul capo di quel [sacrificio per lo] peccato; e scannisi quello nel luogo degli olocausti. 003 LEV 004 030 Poi prenda il sacerdote del sangue di esso col dito, e mettalo in su le corna dell'Altare degli olocausti, e spanda tutto il [rimanente del] sangue di esso appiè dell'Altare. 003 LEV 004 031 E levine tutto il grasso, come si leva il grasso del sacrificio da render grazie; e faccia il sacerdote bruciar quel grasso sopra l'Altare, in odor soave al Signore. E così il sacerdote farà il purgamento del peccato di esso, e gli sarà perdonato. 003 LEV 004 032 E se pur colui adduce una pecora per sua offerta, [per sacrificio] per lo peccato, adducala femmina, senza difetto. 003 LEV 004 033 E posi la mano in sul capo del [sacrificio per lo] peccato; e scannisi quel [sacrificio per lo] peccato, nel luogo dove si scannano gli olocausti dell'Altare. 003 LEV 004 034 E levine tutto il grasso, 003 LEV 004 035 Poi prenda il sacerdote del sangue di quel [sacrificio per lo] peccato, col dito, e mettalo sopra le corna dell'Altare degli olocausti, e spanda tutto il [rimanente del] sangue di esso appiè come si leva il grasso della pecora del sacrificio da render grazie; e faccia il sacerdote bruciar quei [grassi] in su l'Altare, sopra le offerte che si fanno per fuoco al Signore. E così il sacerdote farà il purgamento del peccato di esso, il quale egli avrà commesso, e gli sarà perdonato. 003 LEV 005 001 E QUANDO alcuno avrà peccato, perciocchè avrà udita la voce di una dinunziazione con giuramento di alcuna cosa, onde egli sia testimonio (o che l'abbia veduta, o che l'abbia [altramente] saputa), e non l'avrà dichiarata; egli porterà la sua iniquità. 003 LEV 005 002 Parimente, quando alcuno avrà toccata alcuna cosa immonda, carogna di fiera immonda, o carogna di animal domestico immondo, o carogna di rettile immondo; avvenga ch'egli l'abbia fatto per ignoranza, pure è immondo, e colpevole. 003 LEV 005 003 Così, quando egli avrà toccata alcuna immondizia dell'uomo, secondo ogni sua immondizia, per la quale egli è contaminato, benchè egli non l'abbia fatto saputamente, se viene a saperlo, egli è colpevole. 003 LEV 005 004 Similmente, quando alcuno avrà giurato, profferendo leggermente con le sue labbra di voler male o ben fare, secondo tutte le cose che gli uomini sogliono profferir leggermente con giuramento; ed egli non ne ha [più] conoscenza; se viene a saperlo, egli è colpevole in una di queste maniere. 003 LEV 005 005 Quando adunque alcuno sarà colpevole in una di queste maniere, faccia la confession del peccato ch'egli avrà commesso. 003 LEV 005 006 E adduca al Signore [il sacrificio per] la sua colpa, per lo peccato ch'egli avrà commesso, [cioè: ] una femmina del minuto bestiame, o pecora, o capra, per lo peccato. E faccia il sacerdote il purgamento del peccato di esso. 003 LEV 005 007 E se pur la possibilità di colui non potrà fornire una pecora, o una capra, adduca al Signore, [per sacrificio per] la sua colpa, in ciò che avrà peccato, due tortole, o due pippioni; l'uno [per sacrificio] per lo peccato, e l'altro per olocausto. 003 LEV 005 008 E portili al sacerdote; ed esso offerisca imprima quello che [sarà] per lo peccato, e torcendogli il collo, gli spicchi il capo appresso al collo, senza però spartirlo in due. 003 LEV 005 009 Poi sparga del [sangue del sacrificio per lo] peccato sopra una delle pareti dell'Altare, e spremasi il rimanente del sangue appiè dell'Altare. Esso [è sacrificio per lo] peccato. 003 LEV 005 010 E dell'altro facciane olocausto, secondo ch'è ordinato. E così il sacerdote farà il purgamento del peccato che colui avrà commesso, e gli sarà perdonato. 003 LEV 005 011 E se colui non può fornire pur due tortole, o due pippioni, porti [per] sua offerta, per ciò ch'egli avrà peccato, la decima parte d'un efa di fior di farina, [per offerta] per lo peccato; non mettavi sopra nè olio, nè incenso; perciocchè è [un'offerta per lo] peccato. 003 LEV 005 012 Porti adunque quella [farina] al sacerdote, e prendane il sacerdote una menata piena per la ricordanza di quella; e facciala bruciar sopra l'Altare, in su l'offerte fatte per fuoco al Signore. Ella [è un'offerta] per lo peccato. 003 LEV 005 013 E così il sacerdote farà il purgamento per esso del peccato che egli avrà commesso in una di quelle maniere, e gli sarà perdonato. E sia [il rimanente di quella farina] del sacerdote, come l'offerta di panatica. 003 LEV 005 014 Il Signore parlò, oltre a ciò, a Mosè, dicendo: 003 LEV 005 015 Quando alcuno avrà misfatto, e peccato per errore, [prendendo] delle cose consacrate al Signore, adduca al Signore, [per sacrificio per] la sua colpa, un montone senza difetto, del prezzo di tanti sicli d'argento, a siclo di Santuario, che tu l'avrai tassato per la colpa. 003 LEV 005 016 E restituisca ciò in che egli avrà peccato, [prendendo] delle cose consacrate, e sopraggiungavi il quinto, e dialo al sacerdote; e faccia il sacerdote, con quel montone del [sacrificio per] la colpa, il purgamento del peccato di esso; e gli sarà perdonato. 003 LEV 005 017 [In somma], quando una persona avrà peccato, e avrà fatta alcuna di tutte quelle cose che il Signore ha vietate di fare, benchè egli non l'abbia fatto saputamente, pure è colpevole; e deve portar la sua iniquità. 003 LEV 005 018 Adduca adunque al sacerdote un montone del prezzo che tu l'avrai tassato per la colpa; e faccia il sacerdote il purgamento dell'errore ch'egli avrà commesso per ignoranza; e gli sarà perdonato. 003 LEV 005 019 Ciò [è] colpa; egli del tutto si è renduto colpevole inverso il Signore. 003 LEV 006 001 Il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 003 LEV 006 002 Quando alcuno avrà peccato, e commesso misfatto contro al Signore, avendo mentito al suo prossimo intorno a deposito, o a roba rimessagli nelle mani, o a cosa rapita; ovvero, avendo fatta fraude al suo prossimo; 003 LEV 006 003 ovvero anche, avendo trovata alcuna cosa perduta, e avendo mentito intorno ad essa, e giurato falsamente; e in qualunque [altra] cosa, di tutte quelle, le quali l'uomo suol fare, peccando in esse; 003 LEV 006 004 quando adunque alcuno avrà peccato, e sarà caduto in colpa, restituisca la cosa ch'egli avrà rapita o fraudata; o il deposito che gli sarà stato dato in guardia, o la cosa perduta che egli avrà trovata. 003 LEV 006 005 Ovvero qualunque [altra] cosa, della quale egli abbia giurato falsamente; restituiscane il capitale, e sopraggiungavi il quinto; [e] dialo a colui al quale appartiene, nel giorno stesso [del sacrificio per] la sua colpa. 003 LEV 006 006 E adduca al Signore, [per sacrificio per] la sua colpa, un montone senza difetto, del prezzo che tu l'avrai tassato per la colpa; e menilo al sacerdote. 003 LEV 006 007 E faccia il sacerdote il purgamento per esso, nel cospetto del Signore, e gli sarà perdonato; qualunque cosa egli abbia fatta di tutte quelle, le quali si soglion fare, onde l'uomo cade in colpa. 003 LEV 006 008 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 003 LEV 006 009 Comanda ad Aaronne e ai suoi figliuoli, dicendo: Quest'è la legge dell'olocausto: [Stia] esso olocausto sopra il fuoco acceso che [sarà] sopra l'Altare, tutta la notte, fino alla mattina; e arda il fuoco dell'Altare sopra esso [del continuo]. 003 LEV 006 010 E vestasi il sacerdote il suo vestimento di lino, e vesta la sua carne delle mutande line; e levi le ceneri, nelle quali il fuoco avrà ridotto l'olocausto, consumandolo sopra l'Altare; e mettale allato all'Altare. 003 LEV 006 011 Poi spogli i suoi vestimenti, e vestane degli altri, e porti la cenere fuor del campo in luogo mondo. 003 LEV 006 012 E sia il fuoco [che sarà] sopra l'Altare, tenuto [del continuo acceso] in esso; non lascisi [giammai] spegnere; e accenda il sacerdote ogni mattina delle legne sopra esso, e dispongavi gli olocausti sopra, e bruci sopra esso i grassi de' sacrificii da render grazie. 003 LEV 006 013 Arda il fuoco del continuo sopra l'Altare; non lascisi [giammai] spegnere. 003 LEV 006 014 Ora, quest'[è] la legge dell'offerta di panatica. Offeriscala [uno de'] figliuoli di Aaronne, nel cospetto del Signore, davanti all'Altare. 003 LEV 006 015 E levine una menata del fior di farina, e dell'olio di essa offerta, insieme con tutto, l'incenso che [sarà] sopra l'offerta, e faccia bruciar sopra l'Altare la ricordanza di essa, in odor soave, al Signore. 003 LEV 006 016 E mangino Aaronne e i suoi figliuoli il rimanente di essa; mangisi in azzimi, in luogo sacro, nel Cortile del Tabernacolo della convenenza. 003 LEV 006 017 Non cuocasi con lievito; io l'ho data loro per lor parte dell'offerte che mi son fatte per fuoco. E cosa santissima, come il [sacrificio per lo] peccato, e [per] la colpa. 003 LEV 006 018 Ogni maschio, d'infra i figliuoli di Aaronne, può mangiare quello, [per] istatuto perpetuo, per le vostre età, dell'offerte che si fanno per fuoco al Signore. Chiunque toccherà quelle cose sia santo. 003 LEV 006 019 Il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 003 LEV 006 020 Quest'[è] l'offerta, che Aaronne e i suoi figliuoli hanno sempre da offerire al Signore, nel giorno che [alcun di loro] sarà unto, [cioè: ] un'offerta di panatica d'un decimo d'un efa di fior di farina, per offerta perpetua; la metà la mattina, e [l'altra] metà la sera. 003 LEV 006 021 Apparecchisi con olio in su la teglia; portala [così] cotta in su la teglia; e offerisci, per soave odore al Signore, quella offerta cotta in pezzi. 003 LEV 006 022 E faccia il Sacerdote, che sarà unto in luogo di Aaronne, d'infra i suoi figliuoli, quella offerta per istatuto perpetuo; brucisi tutta intera al Signore. 003 LEV 006 023 E, [generalmente], ogni offerta di panatica del Sacerdote brucisi interamente; non mangisene [nulla]. 003 LEV 006 024 Il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 003 LEV 006 025 Parla ad Aaronne e a' suoi figliuoli, dicendo: Quest'[è] la legge del [sacrificio per lo] peccato: Scannisi il [sacrificio per lo] peccato davanti al Signore, nell'istesso luogo dove si scannano gli olocausti; [è] cosa santissima. 003 LEV 006 026 Mangilo il sacerdote che farà quel sacrificio per lo peccato; mangisi in luogo santo, nel Cortile del Tabernacolo della convenenza. 003 LEV 006 027 Chiunque toccherà la carne di esso sia santo; e se sprizza del sangue di esso sopra alcun vestimento, lavisi quello sopra che sarà sprizzato, in luogo santo. 003 LEV 006 028 E spezzisi il vaso di terra, nel quel sarà stato cotto; che se pure è stato cotto in un vaso di rame, strebbisi quello, e sciacquisi con acqua. 003 LEV 006 029 Ogni maschio d'infra i sacerdoti ne potrà mangiare; [è] cosa santissima. 003 LEV 006 030 Ma non mangisi di alcun [sacrificio per lo] peccato, del cui sangue si deve portar nel Tabernacolo della convenenza, per far purgamento di peccato, nel Santuario; brucisi col fuoco. 003 LEV 007 001 Or quest'[è] la legge del [sacrificio per] la colpa; [è] cosa santissima: 003 LEV 007 002 Scannisi [il sacrificio per] la colpa nello stesso luogo dove si scannano gli olocausti; e spargasene il sangue sopra l'Altare, attorno attorno. 003 LEV 007 003 E offeriscasene tutto il grasso, la coda, e il grasso che copre l'interiora; 003 LEV 007 004 e i due arnioni, e il grasso che [è] sopra essi, che [è] sopra i fianchi; e levisi la rete [che è] in sul fegato, insieme co' due arnioni. 003 LEV 007 005 E faccia il sacerdote bruciar quelle cose sopra l'Altare, per offerta fatta per fuoco al Signore; è [sacrificio per la] colpa. 003 LEV 007 006 Ogni maschio d'intra i sacerdoti ne potrà mangiare; mangisi in luogo santo: [è] cosa santissima. 003 LEV 007 007 [Facciasi al sacrificio per] la colpa, come [al sacrificio per] lo peccato; [siavi] una stessa legge per l'uno e per l'altro; [sia] quel [sacrificio] del sacerdote, il qual con esso avrà fatto il purgamento del peccato. 003 LEV 007 008 Parimente abbia per sè il sacerdote, che avrà offerto l'olocausto di alcuno, la pelle dell'olocausto ch'egli avrà offerto. 003 LEV 007 009 Così ancora ogni offerta di panatica che si cuocerà al forno, o si apparecchierà nella padella, o in su la teglia sia del sacerdote che l'offerirà. 003 LEV 007 010 Ma ogni offerta di panatica, intrisa con olio, o asciutta, sia di tutti i figliuoli di Aaronne indifferentemente. 003 LEV 007 011 E quest'[è] la legge del sacrificio da render grazie, che si offerirà al Signore. 003 LEV 007 012 Se [alcuno] l'offerisce per [sacrificio di] laude, offerisca, oltre ad esso sacrificio di laude, delle focacce azzime, intrise con olio, e delle schiacciate azzime, unte con olio; e del fior di farina, cotta in su la teglia, in focacce intrise con olio. 003 LEV 007 013 Offerisca [ancora] per sua offerta, oltre a quelle focacce, del pan lievitato, insieme col suo sacrificio di laude, da render grazie. 003 LEV 007 014 E di quel [pane lievitato], presentine uno di tutta l'offerta, in offerta elevata al Signore; ed esso sia del sacerdote che avrà sparso il sangue del sacrificio da render grazie. 003 LEV 007 015 E mangisi la carne del suo sacrificio di laude da render grazie, nel giorno stesso ch'egli avrà fatta la sua offerta; non lascisene [nulla] di avanzo fino alla mattina. 003 LEV 007 016 E se il sacrificio ch'egli offerirà [è] votato, o volontario, mangisi nel giorno stesso ch'egli l'avrà offerto; e se ne rimane alcuna cosa, mangisi il giorno seguente. 003 LEV 007 017 E brucisi col fuoco quello che sarà rimasto della carne di esso sacrificio [fino] al terzo giorno. 003 LEV 007 018 E se pure al terzo giorno si mangia della carne del sacrificio di colui da render grazie, colui che l'avrà offerto non sarà gradito; quello non gli sarà imputato; sarà fracidume; e la persona che ne avrà mangiato porterà la sua iniquità. 003 LEV 007 019 E di questa carne ciò che avrà toccata qualunque cosa immonda, non mangisi; brucisi col fuoco; quant'è a questa carne, mangine chiunque è mondo. 003 LEV 007 020 Ma la persona che avrà mangiata della carne del sacrificio da render grazie, [offerto] al Signore, avendo la sua immondizia addosso, sia ricisa da' suoi popoli. 003 LEV 007 021 Parimente la persona, la quale, avendo toccata qualunque cosa immonda, [come] immondizia d'uomo, o alcun animale immondo, o alcun rettile immondo, mangerà della carne del sacrificio da render grazie, [offerta] al Signore, sia ricisa da' suoi popoli. 003 LEV 007 022 Il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: Parla a' figliuoli d'Israele, dicendo: 003 LEV 007 023 Non mangiate alcun grasso, nè di bue, nè di pecora, nè di capra. 003 LEV 007 024 Ben potrassi adoperare in qualunque [altro] uso il grasso di una bestia morta da sè, o il grasso di una bestia lacerata [dalle fiere]; ma non mangiatelo per niuna maniera. 003 LEV 007 025 Perciocchè, se alcuno mangia del grasso di alcun animale, del quale si offerisce sacrificio fatto per fuoco al Signore, la persona che ne mangerà sarà ricisa da' suoi popoli. 003 LEV 007 026 Parimente, non mangiate, in niuna delle vostre abitazioni, alcun sangue, nè di uccelli, nè di bestie. 003 LEV 007 027 Qualunque persona avrà mangiato alcun sangue, sia ricisa da' suoi popoli. 003 LEV 007 028 Il Signore parlò, oltre a ciò, a Mosè, dicendo: 003 LEV 007 029 Parla a' figliuoli d'Israele, dicendo: Se alcuno offerisce al Signore un suo sacrificio da render grazie, porti egli stesso al Signore la sua offerta del sacrificio da render grazie. 003 LEV 007 030 Portino le sue mani stesse quelle cose che si hanno da ardere al Signore; porti il grasso, insieme col petto; il petto, per esser dimenato per offerta dimenata, nel cospetto del Signore. 003 LEV 007 031 E faccia il sacerdote bruciare il grasso sopra l'Altare; e il petto sia di Aaronne e de' suoi figliuoli. 003 LEV 007 032 Date ancora al sacerdote, per offerta elevata, la spalla destra de' vostri sacrificii da render grazie. 003 LEV 007 033 Sia quella spalla destra di colui de' figliuoli di Aaronne che avrà offerto il sangue, e il grasso de' sacrificii da render grazie, per [sua] parte. 003 LEV 007 034 Perciocchè io ho preso dai figliuoli d'Israele il petto dell'offerta dimenata, e la spalla dell'offerta elevata, de' lor sacrificii da render grazie; e ho date al Sacerdote Aaronne, e a' suoi figliuoli, per istatuto perpetuo, quelle cose che [si devono prendere] da' figliuoli d'Israele. 003 LEV 007 035 Quest'[è il diritto dell'] Unzione di Aaronne, e dell'Unzione dei figliuoli suoi, [che si deve torre] dell'offerte fatte per fuoco al Signore, [il quale è stato loro assegnato] nel giorno che il Signore li ha fatti accostare, per esercitargli il sacerdozio. 003 LEV 007 036 Il quale il Signore ha comandato che sia loro dato da' figliuoli d'Israele, nel giorno che li ha unti, per istatuto perpetuo, per le lor generazioni. 003 LEV 007 037 Quest'[è] la legge dell'olocausto, dell'offerta di panatica, e del [sacrificio per lo] peccato, e del [sacrificio per] la colpa, e [del sacrificio] delle consacrazioni, e del sacrificio da render grazie; 003 LEV 007 038 la quale il Signore diede a Mosè, in sul monte di Sinai, nel giorno ch'egli comandò nel deserto di Sinai, a' figliuoli d'Israele, d'offerir le loro offerte al Signore. 003 LEV 008 001 IL Signore parlò, oltre a ciò, a Mosè, dicendo: 003 LEV 008 002 Prendi Aaronne, e i suoi figliuoli con lui; e i vestimenti, e l'olio dell'Unzione, e il giovenco per lo [sacrificio per lo] peccato, e i due montoni, e il paniere degli azzimi. 003 LEV 008 003 E aduna tutta la raunanza, all'entrata del Tabernacolo della convenenza. 003 LEV 008 004 E Mosè fece come il Signore gli avea comandato; e la raunanza fu adunata all'entrata del Tabernacolo della convenza. 003 LEV 008 005 E Mosè disse alla raunanza: Quest'[è] quello che il Signore ha comandato che si faccia. 003 LEV 008 006 E Mosè fece accostare Aaronne e i suoi figliuoli, e li lavò con acqua. 003 LEV 008 007 Poi mise indosso ad Aaronne la Tonica, e lo cinse con la Cintura; poi lo vestì del Manto, e gli mise l'Efod addosso, e lo cinse col fregio lavorato dell'Efod; e così con quello gli serrò le vesti addosso. 003 LEV 008 008 Poi mise sopra lui il Pettorale, nel quale pose Urim e Tummim. 003 LEV 008 009 Poi gli mise in capo la Benda; sopra la quale, in su la parte anteriore di essa, mise la lama d'oro, il Diadema di santità; come il Signore avea comandato a Mosè. 003 LEV 008 010 Poi Mosè prese l'olio dell'Unzione, e unse il Tabernacolo, e tutte le cose che [erano] in esso; e le consacrò. 003 LEV 008 011 E ne spruzzò l'Altare per sette volte, e unse l'Altare, e tutti i suoi strumenti; e la Conca, e il suo piede; per consacrar quelle cose. 003 LEV 008 012 Poi versò dell'olio dell'Unzione in sul capo di Aaronne; e l'unse, per consacrarlo. 003 LEV 008 013 Poi Mosè fece accostare i figliuoli di Aaronne e li vestì delle toniche, e li cinse con le cinture, e allacciò loro le mitrie; come il Signore gli avea comandato. 003 LEV 008 014 Appresso fece accostare il giovenco del [sacrificio per lo] peccato; e Aaronne e i suoi figliuoli posarono le mani in sul capo del giovenco del [sacrificio per lo] peccato. 003 LEV 008 015 Poi Mosè lo scannò, e ne prese del sangue, e lo mise col dito in su le corna dell'Altare, attorno attorno, e purgò l'Altare; e versò il [rimanente del] sangue appiè dell'Altare; e così consacrò [l'Altare], per far purgamento del peccato sopra esso. 003 LEV 008 016 Appresso prese tutto il grasso ch'[era] sopra l'interiora, e la rete del fegato, e i due arnioni, col grasso loro; e Mosè fece bruciar [quelle cose] sopra l'Altare. 003 LEV 008 017 Ma bruciò col fuoco fuor del campo il giovenco, e la sua pelle, e la sua carne, e il suo sterco; come il Signore gli avea comandato. 003 LEV 008 018 Poi fece appressare il montone dell'olocausto; e Aaronne e i suoi figliuoli posarono le mani in sul capo del montone. 003 LEV 008 019 E Mosè lo scannò, e ne sparse il sangue sopra l'Altare, attorno attorno. 003 LEV 008 020 Poi tagliò il montone a pezzi; e fece bruciare il capo, e i pezzi, e la corata. 003 LEV 008 021 E lavò con acqua l'interiora, e le gambe; e così fece bruciar tutto quel montone sopra l'Altare; [come] olocausto di soave odore, e offerta fatta per fuoco al Signore; come il Signore gli avea comandato. 003 LEV 008 022 Poi fece appressare il secondo montone, il montone delle consacrazioni; e Aaronne e i suoi figliuoli posarono le mani in sul capo di esso. 003 LEV 008 023 E Mosè lo scannò, e ne prese del sangue, e lo mise in sul tenerume dell'orecchia destra di Aaronne, e sopra il dito grosso della man destra di esso, e sopra il dito grosso del suo piè destro. 003 LEV 008 024 Poi fece appressare i figliuoli di Aaronne, e pose di quel sangue in sul tenerume della loro orecchia destra, e sopra il dito grosso della lor mano destra, e sopra il dito grosso del lor piè destro; e sparse il [rimanente di quel] sangue in su l'Altare, attorno attorno. 003 LEV 008 025 Poi prese il grasso, e la coda, e tutto il grasso ch'[era] sopra l'interiora, e la rete del fegato, e i due arnioni, col grasso loro, e la spalla destra. 003 LEV 008 026 E del paniere degli azzimi, ch'[era] davanti al Signore, prese una focaccia azzima, e una focaccia di pane fatta con olio, e una schiacciata; e pose quelle sopra que' grassi, e sopra la spalla destra. 003 LEV 008 027 Poi mise tutte quelle cose in su le palme delle mani di Aaronne, e in su le palme delle mani de' suoi figliuoli; e le fece dimenare per offerta dimenata, nel cospetto del Signore. 003 LEV 008 028 Poi Mosè prese quelle cose d'in su le lor mani, e le fece bruciare sopra l'Altare, sopra l'olocausto; come offerte di consacrazioni, di odor soave, offerta fatta per fuoco al Signore. 003 LEV 008 029 Poi Mosè prese il petto [di quel montone], e lo dimenò per offerta dimenata, nel cospetto del Signore; e Mosè ebbe quello per la sua parte del montone delle consacrazioni; come il Signore gli avea comandato. 003 LEV 008 030 Oltre a ciò, Mosè prese dell'olio dell'Unzione, e del sangue ch'[era] sopra l'Altare, e ne spruzzò Aaronne e i suoi vestimenti; e i figliuoli di esso, e i lor vestimenti; e così consacrò Aaronne e i suoi vestimenti; e i suoi figliuoli, e i vestimenti de' suoi figliuoli. 003 LEV 008 031 E Mosè disse ad Aaronne e a' suoi figliuoli: Fate cuocere cotesta carne all'entrata del Tabernacolo della convenenza, e quivi mangiatela; insieme col pane ch'[è] nel paniere [dell'offerta] delle consacrazioni; come mi [è] stato comandato, dicendo: Mangino Aaronne e i suoi figliuoli quelle cose. 003 LEV 008 032 E bruciate col fuoco ciò che rimarrà della carne e del pane. 003 LEV 008 033 E non vi dipartite dall'entrata del Tabernacolo della convenenza, per sette giorni; finchè non sieno compiuti i giorni delle vostre consacrazioni; conciossiachè abbiate ad esser consacrati nel vostro ufficio [per lo spazio di] sette giorni. 003 LEV 008 034 Come si è oggi fatto, così avea il Signore comandato che si facesse, per far purgamento de' vostri peccati. 003 LEV 008 035 Dimorate adunque all'entrata del Tabernacolo della convenenza per sette giorni, dì e notte; e osservate ciò che il Signore ha comandato che si osservi; acciocchè non muoiate: perciocchè così mi è stato comandato. 003 LEV 008 036 E Aaronne e i suoi figliuoli fecero tutte le cose che il Signore avea comandate per Mosè. 003 LEV 009 001 E L'OTTAVO giorno appresso, Mosè chiamò Aaronne e i suoi figliuoli, e gli Anziani d'Israele. 003 LEV 009 002 E disse ad Aaronne: Prenditi un vitello per [sacrificio per lo] peccato, e un montone per olocausto; [amendue] senza difetto; e presentali davanti al Signore. 003 LEV 009 003 E parla a' figliuoli d'Israele, dicendo; Prendete un becco [per sacrificio] per lo peccato, e un vitello, e un agnello, [amendue] di un anno, senza difetto, per olocausto; 003 LEV 009 004 e un bue, e un montone, per sacrificio da render grazie, per sacrificar[li] davanti al Signore; e una offerta di panatica intrisa con olio; perchè oggi il Signore vi apparirà. 003 LEV 009 005 Essi adunque presero le cose che Mosè avea comandate, [e le addussero] davanti al Tabernacolo della convenenza; e tutta la raunanza si accostò, e stette in piè davanti al Signore. 003 LEV 009 006 E Mosè disse: Fate questo che il Signore ha comandato; e la gloria del Signore v'apparirà. 003 LEV 009 007 E Mosè disse ad Aaronne: Accostati all'Altare, e fa' il tuo [sacrificio per lo] peccato, e il tuo olocausto; e fa' il purgamento de' tuoi peccati, e di que' del popolo; offerisci eziandio l'offerta del popolo, e fa' il purgamento de lor peccati; come il Signore ha comandato. 003 LEV 009 008 Aaronne adunque si accostò all'Altare, e scannò il vitello del [sacrificio per lo] peccato ch'[era] per lui. 003 LEV 009 009 E i suoi figliuoli gli porsero il sangue; ed egli intinse il dito nel sangue, e lo mise in su le corna dell'Altare; e sparse il [rimanente del] sangue appiè dell'Altare. 003 LEV 009 010 E fece bruciare il grasso, e gli arnioni, e la rete del fegato, del [sacrificio per lo] peccato, sopra l'Altare; come il Signore avea comandato a Mosè. 003 LEV 009 011 Ma bruciò col fuoco la carne, e la pelle, fuor del campo. 003 LEV 009 012 Poi scannò l'olocausto, e i suoi figliuoli gliene porsero il sangue, ed egli lo sparse in su l'Altare, attorno attorno. 003 LEV 009 013 Gli porsero eziandio l'olocausto [tagliato] a pezzi, insieme col capo; ed egli lo fece bruciar sopra l'Altare. 003 LEV 009 014 E lavò l'interiora, e le gambe; e le bruciò sopra l'olocausto, sopra l'Altare. 003 LEV 009 015 Poi offerse l'offerta del popolo; e prese il becco [del sacrificio] del popolo per lo peccato, e l'offerse per sacrificio per lo peccato, come il [vitello] precedente. 003 LEV 009 016 Poi offerse l'olocausto; e ne fece come era ordinato. 003 LEV 009 017 Poi offerse l'offerta di panatica; e n'empiè la palma della sua mano, e la fece bruciar sopra l'Altare; oltre all'olocausto della mattina. 003 LEV 009 018 Appresso scannò il bue, e il montone del sacrificio del popolo da render grazie; e i suoi figliuoli gliene porsero il sangue, ed egli lo sparse in su l'Altare, attorno attorno. 003 LEV 009 019 [Gli porsero] eziandio i grassi del bue; e del montone la coda, e [il grasso] che copre [l'interiora], e gli arnioni, e la rete del fegato. 003 LEV 009 020 E posero i grassi in su i petti; ed [Aaronne] fece bruciar que' grassi sopra l'Altare. 003 LEV 009 021 E dimenò, [per] offerta dimenata, que' petti, e quella spalla destra davanti al Signore, come Mosè avea comandato. 003 LEV 009 022 Poi Aaronne alzò le mani verso il popolo, e lo benedisse; e, dopo che ebbe fatto il [sacrificio per lo] peccato, l'olocausto, e i sacrificii da render grazie, scese giù. 003 LEV 009 023 Or Mosè ed Aaronne erano entrati nel Tabernacolo della convenenza; poi, essendone usciti, aveano benedetto il popolo; e la gloria del Signore era apparita a tutto il popolo. 003 LEV 009 024 E un fuoco era uscito dal cospetto del Signore, e avea consumato l'olocausto, ed i grassi, sopra l'Altare. E tutto il popolo lo vide, e diede grida di allegrezza, e si gittò in terra sopra la sua faccia. 003 LEV 010 001 OR Nadab ed Abihu, figliuoli di Aaronne, presero ciascuno il suo turibolo, e vi posero dentro del fuoco, e vi misero su dell'incenso; e presentarono davanti al Signore del fuoco strano; il che egli non avea lor comandato. 003 LEV 010 002 E un fuoco uscì dal cospetto del Signore, il quale li divampò; ed essi morirono davanti al Signore. 003 LEV 010 003 E Mosè disse ad Aaronne: Quest'[è] pur quello che il Signore ha pronunziato, dicendo: Io sarò santificato ne' miei [più] prossimi; e sarò glorificato in presenza di tutto il popolo. E Aaronne tacque. 003 LEV 010 004 E Mosè chiamò Misael ed Elsafan, figliuoli di Uzziel, zio di Aaronne, e disse loro: Accostatevi; portatene i vostri fratelli d'innanzi al Santuario fuor del campo. 003 LEV 010 005 Ed essi si accostarono, e li portarono via con le lor toniche, fuor del campo; come Mosè avea detto. 003 LEV 010 006 E Mosè disse ad Aaronne, e a Eleazar, e a Itamar, suoi figliuoli: Non andate a capo scoperto, e non vi sdrucite i vestimenti; acciocchè non muoiate, e ch'egli non si adiri contro a tutta la raunanza; ma piangano i vostri fratelli, tutta la casa d'Israele, l'arsione che il Signore ha fatta. 003 LEV 010 007 E non vi dipartite dall'entrata del Tabernacolo della convenenza, che talora non muoiate; perciocchè l'olio dell'Unzione del Signore [è] sopra voi. Ed essi fecero secondo la parola di Mosè. 003 LEV 010 008 E IL Signore parlò ad Aaronne, dicendo: 003 LEV 010 009 Non ber vino, nè cervogia, nè tu, nè i tuoi figliuoli, quando avrete ad entrar nel Tabernacolo della convenenza; acciocchè non muoiate. [Sia questo] uno statuto perpetuo per le vostre generazioni. 003 LEV 010 010 E [ciò] per poter discernere tra la cosa santa e la profana; e tra la cosa immonda e la monda; 003 LEV 010 011 e per insegnare a' figliuoli d'Israele tutti gli statuti che il Signore ha loro dati per Mosè. 003 LEV 010 012 Poi Mosè parlò ad Aaronne, e a Eleazar, e a Itamar, suoi figliuoli, ch'erano rimasti, [dicendo: ] Pigliate l'offerta di panatica ch'è rimasta dell'offerte fatte per fuoco al Signore, e mangiatela [in pani] azzimi appresso all'Altare; conciossiachè sia cosa santissima. 003 LEV 010 013 Mangiatela adunque in luogo santo; perciocchè [è] la parte ordinata per te, e per i tuoi figliuoli, delle offerte che si fanno per fuoco al Signore; perciocchè così mi è stato comandato. 003 LEV 010 014 Mangiate ancora il petto dell'offerta dimenata, e la spalla dell'offerta elevata, in luogo mondo, tu, e i tuoi figliuoli, e le tue figliuole, teco; perciocchè quelle sono state date a te, ed ai tuoi figliuoli, per parte [vostra] de' sacrificii da render grazie de' figliuoli d'Israele. 003 LEV 010 015 Portino essi la spalla dell'offerta elevata, e il petto dell'offerta dimenata, insieme co' grassi che si hanno da ardere, acciocchè [quelle cose] sieno dimenate davanti al Signore, per offerta dimenata; e sieno di te, e de' tuoi figliuoli teco, per istatuto perpetuo; come il Signore ha comandato. 003 LEV 010 016 Or Mosè cercò, e ricercò il becco del [sacrificio per lo] peccato; ed ecco, egli era stato bruciato; laonde si adirò gravemente contro ad Eleazar, e contro ad Itamar, figliuoli di Aaronne, ch'erano rimasti, dicendo: 003 LEV 010 017 Perchè non avete voi mangiato il [sacrificio per lo] peccato nel luogo santo? conciossiachè [sia] cosa santissima, e [che] il Signore ve l'abbia dato per portar l'iniquità della raunanza, per far purgamento de' peccati di essa, nel cospetto del Signore. 003 LEV 010 018 Ecco, il sangue di esso non è stato portato dentro al Santuario; [per l'innanzi] adunque del tutto mangiatelo nel [luogo] santo, come io ho comandato. 003 LEV 010 019 E Aaronne disse a Mosè: Ecco, essi hanno oggi offerto il loro [sacrificio per lo] peccato, e il loro olocausto, davanti al Signore; e cotali cose mi sono avvenute; se dunque io avessi oggi mangiato del [sacrificio per lo] peccato, sarebbe ciò piaciuto al Signore? 003 LEV 010 020 E, quando Mosè ebbe udito [questo], fu contento. 003 LEV 011 001 POI il Signore parlò a Mosè e ad Aaronne, dicendo loro: 003 LEV 011 002 Parlate a' figliuoli d'Israele, dicendo: Questi [son] gli animali, de' quali voi potrete mangiare, d'infra tutte le bestie che [son] sopra la terra. 003 LEV 011 003 D'infra le bestie [a quattro piedi], voi potrete mangiar di tutte quelle bestie che hanno il piè forcuto, e l'unghia spartita in due, [e] che ruminano. 003 LEV 011 004 Ma, fra quelle che hanno il piè forcuto, o che ruminano, non mangiate di queste: del cammello; conciossiachè egli rumini, ma non abbia il piè forcuto; siavi immondo; 003 LEV 011 005 nè del coniglio; conciossiachè egli rumini, ma non abbia il piè forcuto; siavi immondo; 003 LEV 011 006 nè della lepre; conciossiachè ella rumini, ma non abbia il piè forcuto; siavi immonda; 003 LEV 011 007 nè del porco; conciossiachè egli abbia il piè forcuto, e spartito in due, ma non rumini; siavi immondo. 003 LEV 011 008 Non mangiate della carne loro, e non toccate le lor carogne; sienvi immonde. 003 LEV 011 009 Voi potrete mangiar di queste specie d'infra tutti gli animali acquatici, [cioè: ] di tutti quelli che hanno pennette, e scaglie, nell'acque, così ne' mari, come nei fiumi. 003 LEV 011 010 Ma siavi in abbominazione tutto ciò che non ha pennette, nè scaglie, così ne' mari, come ne' fiumi, fra tutti i rettili acquatici, e fra tutti gli animali che [vivono] nelle acque. 003 LEV 011 011 Sienvi adunque in abbominazione; non mangiate della carne loro, e abbiate in abbominio le lor carogne. 003 LEV 011 012 In somma, siavi cosa abbominevole ogni [animale] che nell'acque non ha pennette, nè scaglie. 003 LEV 011 013 E fra gli uccelli abbiate questi in abbominio; non manginsi; son cosa abbominevole: l'aquila, il girifalco, l'aquila marina; 003 LEV 011 014 ogni specie di nibbio e di avvoltoio; 003 LEV 011 015 ogni specie di corvo; 003 LEV 011 016 l'ulula, la civetta, la folica, e ogni specie di sparviere; 003 LEV 011 017 il gufo, lo smergo, e l'alocco; il cigno, il pellicano, la pica; 003 LEV 011 018 la cicogna, e ogni specie di aghirone; 003 LEV 011 019 l'upupa, e il vipistrello. 003 LEV 011 020 Siavi [parimente] in abbominio ogni rettile che vola, e cammina a quattro [piedi]. 003 LEV 011 021 Ma pur d'infra tutti i rettili che volano, e camminano a quattro [piedi], voi potrete mangiar di quelli che hanno garetti disopra a' piedi, per saltar con essi in su la terra. 003 LEV 011 022 Di tali potrete mangiar di questi; d'ogni specie di arbe, di ogni specie di soleam, d'ogni specie di argol, e d'ogni specie di agab. 003 LEV 011 023 Ma siavi in abbominio ogni [altro] rettile che vola, ed ha quattro piedi. 003 LEV 011 024 E per queste [bestie] voi vi renderete immondi; chiunque toccherà il corpo morto loro, sarà immondo infino alla sera. 003 LEV 011 025 E chiunque avrà portato del lor corpo morto lavi i suoi vestimenti, e sia immondo infino alla sera. 003 LEV 011 026 Di tutte le bestie domestiche sienvi immonde tutte quelle che hanno l'unghia fessa, ma non spartita in due, e che non ruminano; chiunque avrà toccati tali [animali], sia immondo. 003 LEV 011 027 E di tutte le bestie che camminano a quattro [piedi] sienvi immonde tutte quelle che camminano sopra le lor branche; chiunque avrà toccato il corpo morto di tali [bestie], sia immondo infino alla sera. 003 LEV 011 028 E chi avrà portato il lor corpo morto lavi i suoi vestimenti, e sia immondo infino alla sera; quelle [bestie] vi [sono] immonde. 003 LEV 011 029 E de' rettili che van serpendo sopra la terra, sienvi immondi questi, [cioè: ] ogni specie di donnola, e di topo, e di testuggine; 003 LEV 011 030 e il toporagno, e il cameleone, e la lucertola, e la tarantola, e la talpa. 003 LEV 011 031 Fra tutti i rettili, sienvi questi immondi; chiunque li avrà toccati, essendo morti, sia immondo infino alla sera. 003 LEV 011 032 E qualunque cosa, sopra la quale sarà caduto alcuno di que' [rettili], essendo morto, sia immonda; qualunque vasello di legno, o vestimento, o pelle, o sacco, o qualunque [altro] strumento, col quale si fa alcun servigio; e però sia posto nell'acqua, e sia immondo infino alla sera; poi sia mondo. 003 LEV 011 033 E se [alcun] di quei [rettili] sarà caduto dentro alcun testo, tutto quello che vi [sarà] dentro sia immondo, e spezzate il testo. 003 LEV 011 034 Qualunque vivanda si mangia, sopra la quale si mette dell'acqua, sia immonda; e qualunque bevanda si beve, in qualche vaso [ella si sia], sia immonda. 003 LEV 011 035 E ogni cosa, sopra la quale caderà del corpo morto loro, sia immonda; il forno, o il testo da cuocere, sia disfatto; essi [sono] immondi; [però] teneteli per immondi. 003 LEV 011 036 Ma pur la fonte, o il pozzo d'acqua raccolta, sia monda; ma chi avrà tocco il corpo morto loro, sia immondo. 003 LEV 011 037 Ma, se cade del corpo morto loro sopra qualunque semenza che si semina, [sia] quella [semenza] monda. 003 LEV 011 038 Ma, se è stata messa dell'acqua sopra la semenza, e vi cade sopra del corpo morto loro, [sia]vi quella [semenza] immonda. 003 LEV 011 039 E, quando alcuna di quelle bestie che vi son per cibo sarà morta [da sè], chi avrà tocco il corpo morto di essa, sia immondo infino alla sera. 003 LEV 011 040 E chi avrà mangiata della carne morta di essa lavi i suoi vestimenti, e sia immondo infino alla sera; parimente, chi avrà portato il corpo morto di essa lavi i suoi vestimenti, e sia immondo infino alla sera. 003 LEV 011 041 Ogni rettile che serpe sopra la terra sia immondo; non mangisi. 003 LEV 011 042 D'infra tutti i rettili che serpono sopra la terra non mangiate niuno di quelli che camminano in sul petto, o sia che camminino a quattro [piedi], o che abbiano più piedi; perciocchè son cosa abbominevole. 003 LEV 011 043 Non rendete abbominevoli le vostre persone per niun rettile che serpe; e non vi contaminate con essi, onde siate immondi per essi. 003 LEV 011 044 Perciocchè io [sono] il Signore Iddio vostro; santificatevi adunque, e siate santi; conciossiachè io [sia] santo; e non contaminate le vostre persone con alcun rettile che serpe sopra la terra. 003 LEV 011 045 Perciocchè io [sono] il Signore, che vi ho tratti fuor del paese di Egitto, acciocchè io vi sia Dio; siate adunque santi; imperocchè io [son] santo. 003 LEV 011 046 Quest'[è] la legge intorno alle bestie, e agli uccelli, e ad ogni animal vivente che guizza nelle acque, e ad ogni animale che serpe sopra la terra; 003 LEV 011 047 per discernere fra l'immondo e il mondo; e fra gli animali che si posson mangiare, e quelli che non si devono mangiare. 003 LEV 012 001 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: Parla a' figliuoli d'Israele, dicendo: 003 LEV 012 002 Quando una donna avrà fatto un figliuolo, e avrà partorito un maschio, sia immonda sette giorni; sia immonda come al tempo che è separata per la sua immondizia. 003 LEV 012 003 E, nell'ottavo giorno, circoncidasi la carne del prepuzio del fanciullo. 003 LEV 012 004 Poi stia [quella donna] trentatrè giorni a purificarsi del sangue; non tocchi alcuna cosa sacra, e non venga al Santuario, finchè non sieno compiuti i giorni della sua purificazione. 003 LEV 012 005 Ma, se partorisce una femmina, sia immonda [lo spazio di] due settimane, come al tempo ch'ella è separata per la sua immondizia, poi stia sessantasei giorni a purificarsi del sangue. 003 LEV 012 006 E, quando saranno compiuti i giorni della sua purificazione, per figliuolo, o per figliuola, porti al sacerdote, all'entrata del Tabernacolo della convenenza, un agnello d'un anno, per olocausto; e un pippione, o una tortola, per [sacrificio per lo] peccato. 003 LEV 012 007 E offerisca [il sacerdote] quelle cose davanti al Signore, e faccia il purgamento del peccato di essa; ed ella sarà purificata del suo flusso di sangue. Questa è la legge della donna che partorisce maschio o femmina. 003 LEV 012 008 E se pur non avrà il modo di fornire un agnello, pigli due tortole, o due pippioni, l'uno per olocausto, l'altro per [sacrificio per lo] peccato; e faccia il sacerdote il purgamento del peccato di essa; ed ella sarà purificata. 003 LEV 013 001 IL Signore parlò ancora a Mosè e ad Aaronne, dicendo: 003 LEV 013 002 Quando nella pelle della carne di alcuno vi sarà tumore, o rogna, o bolla, o tacca tralucente; e [ciò] diventerà nella pelle della sua carne come piaga di lebbra; sia colui condotto al Sacerdote Aaronne, ovvero ad uno de' suoi figliuoli sacerdoti. 003 LEV 013 003 E riguardi il sacerdote la piaga nella pelle della carne [di esso]; e se il pelo della piaga ha mutato [colore, ed è divenuto] bianco, e la piaga apparisce più profonda della pelle della carne di esso, è piaga di lebbra; perciò, dopo che il sacerdote l'avrà riguardato, dichiarilo immondo. 003 LEV 013 004 Ma, se è una tacca tralucente, e bianca, nella pelle della carne di esso, senza apparir più profonda della pelle, e senza che il suo pelo abbia mutato [colore, nè] sia [divenuto] bianco; rinchiuda il sacerdote [colui che avrà] quella piaga, per sette giorni. 003 LEV 013 005 E se, al settimo giorno, al sacerdote, riguardandolo, parrà che la piaga si sia arrestata, [e] non si sia allargata nella pelle, rinchiudalo di nuovo per sette giorni. 003 LEV 013 006 Che se, al settimo giorno, il sacerdote, riguardandolo di nuovo, vede che la piaga si sia ristretta, e non si sia allargata nella pelle, dichiarilo netto; è rogna; e lavi colui i suoi vestimenti; e sarà netto. 003 LEV 013 007 Ma, se pur quella rogna si è allargata nella pelle, dopo che colui si sarà fatto riguardare al sacerdote, per esser dichiarato netto; e sarà stato riguardato la seconda volta dal sacerdote; 003 LEV 013 008 e, riguardandolo il sacerdote, ecco, la rogna si è allargata nella pelle; dichiari il sacerdote colui immondo; è lebbra. 003 LEV 013 009 Quando vi sarà in alcuno piaga di lebbra, sia condotto al sacerdote. 003 LEV 013 010 E se, riguardando[lo] il sacerdote, ecco vi è alcun tumore bianco nella pelle, e il pelo di essa ha mutato [colore, ed è divenuto] bianco, e [vi è] qualche rimanente di carne viva nel tumore; 003 LEV 013 011 è lebbra invecchiata nella pelle della carne di colui; perciò, dichiarilo il sacerdote immondo; non rinchiudalo; conciossiachè egli [sia] immondo. 003 LEV 013 012 Ma, se la lebbra germoglia largamente nella pelle, e copre tutta la pelle di [colui che avrà] la piaga, dal capo ai piedi, dovunque il sacerdote potrà vedere con gli occhi; 003 LEV 013 013 allora, se, riguardandolo il sacerdote, ecco, la lebbra ha coperta tutta la pelle di esso, dichiarilo netto; la piaga è tutta divenuta bianca; egli [è] netto. 003 LEV 013 014 Ma, al giorno che apparirà in lui alcuna carne viva, sia immondo. 003 LEV 013 015 E il sacerdote, avendo veduta la carne viva, dichiarilo immondo; la carne viva è immonda; è lebbra. 003 LEV 013 016 Che se la carne viva si muta di nuovo, [e diviene] bianca, venga colui al sacerdote. 003 LEV 013 017 E se, riguardandolo il sacerdote, ecco, la piaga ha mutato [colore, ed è divenuta] bianca, dichiari netto [colui che avrà] la piaga; egli [è] netto. 003 LEV 013 018 Quando vi sarà stato nella pelle della carne [di alcuno] ulcera, la qual sia guarita; 003 LEV 013 019 e poi, nel luogo dell'ulcera nascerà tumor bianco, o tacca tralucente, bianca, rosseggiante; sia mostrato al sacerdote. 003 LEV 013 020 E se, riguardando[lo] il sacerdote, ecco, quella apparisce più bassa che la pelle, e il pelo di essa ha mutato [colore, ed è divenuto] bianco; dichiari colui immondo; è piaga di lebbra, la quale è germogliata nell'ulcera. 003 LEV 013 021 Ma se, riguardandolo il sacerdote, ecco, non vi è alcun pelo bianco, ed ella non è più bassa che la pelle, ed ella s'è ristretta; rinchiudalo il sacerdote per sette giorni. 003 LEV 013 022 Ma, se pur quella si è allargata nella pelle, dichiarilo il sacerdote immondo; è piaga [di lebbra]. 003 LEV 013 023 Ma, se la tacca tralucente si è arrestata nel suo luogo, [e] non si è allargata; è la crosta dell'ulcera; perciò, dichiarilo il sacerdote netto. 003 LEV 013 024 Parimente, quando nella pelle della carne di alcuno vi sarà arsura di fuoco, e in quella parte guarita dell'arsura vi sarà tacca tralucente, bianca, rosseggiante, o [sol] bianca; 003 LEV 013 025 e, riguardandola il sacerdote, ecco, il pelo nella tacca ha mutato [colore, ed è divenuto] bianco, ed essa apparisce più profonda che la pelle; è lebbra ch'è germogliata nell'arsura; perciò, dichiari il sacerdote colui immondo; è piaga di lebbra. 003 LEV 013 026 Ma se, riguardandola il sacerdote, ecco, non vi è alcun pelo bianco nella tacca, ed ella non è punto più bassa che la pelle, e si è ristretta; rinchiuda il sacerdote colui per sette giorni. 003 LEV 013 027 Ma se pure, riguardando il sacerdote [quella tacca] al settimo giorno, ella si è allargata nella pelle; dichiari il sacerdote colui immondo; è piaga di lebbra. 003 LEV 013 028 Ma, se la tacca si è arrestata nel suo luogo, [e] non si è allargata nella pelle, anzi si è ristretta; è una sobbollitura di arsura; perciò, dichiarilo il sacerdote netto; conciossiachè sia crosta di arsura. 003 LEV 013 029 E se un uomo, o una donna, ha alcuna piaga, nel capo, o nella barba; 003 LEV 013 030 e, riguardando il sacerdote la piaga, ecco, ella apparisce più profonda che la pelle; e vi è in essa alcun pelo giallo sottile; dichiari il sacerdote colui immondo; è tigna, è lebbra di capo, o di barba. 003 LEV 013 031 Ma se, riguardando il sacerdote quella piaga della tigna, ecco, ella non apparisce più profonda che la pelle, ma non vi è alcun pelo bruno; rinchiuda il sacerdote [colui che avrà] la piaga della tigna, per sette giorni. 003 LEV 013 032 E se, riguardando il sacerdote quella piaga al settimo giorno, ecco la tigna non si è allargata, e non vi è nato alcun pelo giallo, e la tigna non apparisce più profonda che la pelle; 003 LEV 013 033 radasi colui, ma non rada la tigna; poi rinchiudalo il sacerdote di nuovo per sette giorni. 003 LEV 013 034 E se, riguardando il sacerdote la tigna al settimo giorno, ecco, la tigna non si è allargata nella pelle, e non apparisce punto più profonda della pelle; dichiari il sacerdote colui netto; e lavi egli i suoi vestimenti, e sarà netto. 003 LEV 013 035 Ma se pure, dopo che sarà stato dichiarato netto, la tigna si allarga nella [sua] pelle; 003 LEV 013 036 e, riguardandolo il sacerdote, ecco, la tigna si è allargata nella pelle: non cerchi il sacerdote del pelo giallo; colui è immondo. 003 LEV 013 037 Ma, se gli pare che la tigna si sia arrestata, e il pelo bruno vi è nato, la tigna è guarita; colui [è] netto; dichiarilo adunque il sacerdote netto. 003 LEV 013 038 E se un uomo, o una donna, ha alcune tacche tralucenti, bianche, nella pelle della sua carne; 003 LEV 013 039 e, riguardandolo il sacerdote, ecco, nella pelle della lor carne [vi sono] delle tacche bianche, tralucenti, raggrinzate; son broffole, [che son] germogliate nella pelle; quella persona [è] netta. 003 LEV 013 040 E se il capo di alcuno è tutto senza peli, egli è calvo; è netto. 003 LEV 013 041 E s'egli ha la testa pelata dalla parte della faccia, egli [è] calvo dalla fronte; [è] netto. 003 LEV 013 042 Ma, se nel capo tutto senza peli, o calvo dalla fronte, v'è piaga bianca rosseggiante, è lebbra, che germoglia nel capo tutto senza peli, o calvo dalla fronte. 003 LEV 013 043 Se adunque, riguardandolo il sacerdote, ecco un tumore di piaga bianca rosseggiante nel capo, tutto senza peli, o calvo dalla fronte, simile in vista alla lebbra della pelle della carne; 003 LEV 013 044 colui [è] lebbroso; egli [è] immondo; del tutto dichiarilo il sacerdote immondo; egli ha la sua piaga nel capo. 003 LEV 013 045 Or abbia il lebbroso, in cui [sarà] piaga [di lebbra], i vestimenti sdruciti, e il capo scoperto, e velisi il labbro disopra; e vada gridando: L'immondo! l'immondo! 003 LEV 013 046 Sia immondo tutto il tempo che quella piaga [sarà] in lui; egli è immondo; dimori in disparte, [sia] la sua stanza fuor del campo. 003 LEV 013 047 E se vi è piaga di lebbra in alcun vestimento di lana o di lino; 003 LEV 013 048 ovvero in istame, o in trama di lino, o di lana, o in pelle; ovvero in qualunque lavorio di pelle; 003 LEV 013 049 ed essa piaga è verdeggiante, o rosseggiante, nel vestimento, o nella pelle, o nello stame, o nella trama, o in qualunque cosa [fatta] di pelle; è piaga di lebbra; sia adunque mostrata al sacerdote. 003 LEV 013 050 E il sacerdote, dopo averla riguardata, rinchiuda [quello in che sarà] la piaga, per sette giorni. 003 LEV 013 051 E se, al settimo giorno, egli vede che la piaga si sia allargata nel vestimento, o nello stame, o nella trama, o nella pelle, in qualunque lavorio s'adoperi pelle; quella piaga [è] lebbra rodente; quella [cosa è] immonda. 003 LEV 013 052 Perciò, faccia bruciar quel vestimento, o quello stame, o quella trama, di lana, o di lino, ovvero qualunque cosa fatta di pelle nella quale sia quella piaga; conciossiachè sia lebbra rodente; brucisi col fuoco. 003 LEV 013 053 Ma se, riguardandola il sacerdote, ecco, la piaga non si è allargata nel vestimento, nello stame, nella trama, ovvero in qualunque cosa fatta di pelle; 003 LEV 013 054 comandi che si lavi ciò in che [sarà] la piaga; e rinchiudalo il sacerdote per sette altri giorni. 003 LEV 013 055 Ma se, dopo che [ciò in che sarà] la piaga sarà stato lavato; e, riguardandolo il sacerdote, ecco, la piaga non ha mutato colore, benchè non si sia allargata; quella cosa è immonda; brucisi col fuoco; è una rosura che fa cava, o nel diritto, o nel rovescio di quella cosa. 003 LEV 013 056 Ma se, riguardandola il sacerdote, ecco, la piaga si è arrestata, dopo essere stata lavata, stracci [quella parte, dove sarà] la piaga, dal vestimento, o dalla pelle, o dallo stame, o dalla trama. 003 LEV 013 057 E se apparisce ancora nel vestimento, o nello stame, o nella trama, ovvero in qualunque cosa fatta di pelle; [è lebbra] germogliante; bruciate col fuoco ciò in che [sarà] la piaga. 003 LEV 013 058 Ma il vestimento, o lo stame, o la trama, o qualunque cosa fatta di pelle, dalla quale, dopo che tu l'avrai lavata, la piaga sarà dipartita, lavisi di nuovo; e sarà netta. 003 LEV 013 059 Quest'[è] la legge della piaga della lebbra nel vestimento di lana, o di lino, o nello stame, o nella trama, o in qualunque cosa fatta di pelle; per dichiararla o netta, o immonda. 003 LEV 014 001 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 003 LEV 014 002 Quest'è la legge intorno al lebbroso, nel giorno della sua purificazione: Sia menato al sacerdote. 003 LEV 014 003 Ed esca il sacerdote fuor del campo; e se, avendo riguardato [colui], ecco, la piaga della lebbra è guarita nel lebbroso; 003 LEV 014 004 comandi che si prendano, per colui che si purificherà, due uccelletti vivi, mondi, e del legno di cedro, e dello scarlatto, e dell'isopo. 003 LEV 014 005 Poi comandi il sacerdote, che si scanni l'uno degli uccelletti, [versandone il sangue] dentro un testo, sopra dell'acqua viva. 003 LEV 014 006 [Ed egli stesso] prenda l'uccelletto vivo, e il legno di cedro, e lo scarlatto, e l'isopo; e intinga quelle cose, insieme con l'uccelletto vivo, nel sangue dell'uccelletto scannato sopra l'acqua viva. 003 LEV 014 007 E spruzzine sette volte colui che si purifica della lebbra; e, dopo averlo così purificato, lascine andar libero l'uccelletto vivo, su per li campi. 003 LEV 014 008 E colui che si purifica lavi i suoi vestimenti, e radasi tutti i peli, e lavisi con acqua; e sarà netto; poi potrà entrar nel campo; ma dimori sette giorni fuor del suo padiglione. 003 LEV 014 009 E al settimo giorno radasi tutti i peli, il capo, e la barba, e le ciglia degli occhi; in somma, radasi tutti i peli, e lavi i suoi vestimenti; lavisi parimente con acqua le carni; e sarà netto. 003 LEV 014 010 E l'ottavo giorno [appresso], prenda due agnelli senza difetto, e un'agnella d'un anno, senza difetto, e tre decimi di fior di farina stemperata con olio, per offerta di panatica, e un log d'olio. 003 LEV 014 011 E presenti il sacerdote, che farà la purificazione, colui che si purificherà, insieme con quelle cose, davanti al Signore, all'entrata del Tabernacolo della convenenza. 003 LEV 014 012 Poi prenda il sacerdote l'uno degli agnelli, e offeriscalo per la colpa; insieme col log dell'olio; e dimeni quelle cose per offerta davanti al Signore. 003 LEV 014 013 Poi scanni l'agnello nel luogo dove si scannano i [sacrificii per lo] peccato, e gli olocausti, in luogo santo; perciocchè, come il [sacrificio per lo] peccato appartiene al sacerdote, così ancora [gli appartiene il sacrificio per] la colpa; è cosa santissima. 003 LEV 014 014 E prenda il sacerdote del sangue del [sacrificio per la] colpa, e metta[lo] in sul tenerume dell'orecchia destra di colui che si purificherà, e in sul dito grosso della sua man destra, e in sul dito grosso del suo piè destro. 003 LEV 014 015 Poi prenda il sacerdote dell'olio di quel log, e versine sopra la palma della sua man sinistra. 003 LEV 014 016 E intinga il dito della sua [man] destra, in quell'olio che [sarà] sopra la palma della sua man sinistra; e col dito spruzzi di quell'olio sette volte nel cospetto del Signore. 003 LEV 014 017 E del rimanente dell'olio, ch'egli avrà in su la palma della mano, mettane in sul tenerume dell'orechhia destra di colui che si purificherà; e in sul dito grosso della sua man destra e in sul dito grosso del suo piè destro, sopra il sangue del [sacrificio per] la colpa. 003 LEV 014 018 E metta il sacerdote il rimasto dell'olio, ch'egli avrà in mano, in sul capo di colui che si purificherà. E così faccia il sacerdote il purgamento per lui, davanti al Signore. 003 LEV 014 019 Poi offerisca il sacerdote il [sacrificio per lo] peccato; e faccia il purgamento per colui che si purificherà della sua immondizia; e poi appresso scanni l'olocausto. 003 LEV 014 020 E offerisca l'olocausto, insieme con l'offerta di panatica, sopra l'Altare. Così faccia il sacerdote purgamento per colui, ed egli sarà netto. 003 LEV 014 021 Ma, se colui [è] povero, e non può fornire [quelle cose], prenda un agnello [per sacrificio per] la colpa, [per essere offerto] in offerta dimenata, per far purgamento per lui; e un decimo di fior di farina intrisa con olio, per offerta di panatica, e un log d'olio; 003 LEV 014 022 e due tortole, o due pippioni, secondo ch'egli potrà fornire; de' quali l'uno sarà per [sacrificio per lo] peccato, e l'altro per olocausto. 003 LEV 014 023 E porti quelle cose al sacerdote, all'entrata del Tabernacolo della convenenza, davanti al Signore, l'ottavo giorno appresso la sua purificazione. 003 LEV 014 024 E prenda il sacerdote l'agnello [per sacrificio per] la colpa, e il log d'olio; e dimenti quelle cose davanti al Signore, [in] offerta dimenata. 003 LEV 014 025 Poi scanni l'agnello del [sacrificio per] la colpa, e prenda del sangue di esso, e metta[lo] in sul tenerume dell'orecchia destra di colui che si purificherà, e in sul dito grosso della sua man destra, e in sul dito grosso del suo piè destro. 003 LEV 014 026 Poi versi di quell'olio in su la palma della sua man sinistra. 003 LEV 014 027 E col dito della sua [man] destra spruzzi il sacerdote di quell'olio, che egli avrà nella sua man sinistra, sette volte davanti al Signore. 003 LEV 014 028 Poi metta di quell'olio, ch'egli avrà sopra la palma della sua mano, in sul tenerume dell'orecchia destra di colui che si purificherà, e in sul dito grosso della sua man destra, e in sul dito grosso del suo piè destro, sopra il luogo [dove sarà stato posto] il sangue del [sacrificio per] la colpa. 003 LEV 014 029 Poi metta il sacerdote il rimanente di quell'olio, ch'egli avrà sopra la palma della sua mano, in sul capo di colui che si purificherà, per far purgamento per lui nel cospetto del Signore. 003 LEV 014 030 Poi sacrifichi l'una di quelle tortole, o l'uno di que' pippioni, secondo che colui avrà potuto fornire. 003 LEV 014 031 Di quello ch'egli avrà potuto fornire, [o tortole o pippioni, siane] uno per [sacrificio per lo] peccato, e l'altro per olocausto, insieme con l'offerta di panatica. E così il sacerdote faccia il purgamento davanti al Signore per colui che si purificherà. 003 LEV 014 032 Quest'[è] la legge intorno a colui, in cui sar[à] stata piaga di lebbra, il quale non potrà fornire [le cose suddette] per la sua purificazione. 003 LEV 014 033 IL Signore parlò, oltre a ciò, a Mosè e ad Aaronne, dicendo: 003 LEV 014 034 Quando voi sarete entrati nel paese di Canaan, il quale io vi do per possessione, se io mando piaga di lebbra in alcuna casa del paese della vostra possessione; 003 LEV 014 035 venga colui di cui sarà la casa, e significhilo al sacerdote, dicendo: Egli appare come una piaga di lebbra nella mia casa. 003 LEV 014 036 Allora comandi il sacerdote che si sgomberi la casa, avanti ch'egli vi entri per riguardar la piaga, acciocchè non sia immondo tutto ciò che [sarà] in quella casa; dopo questo, entrivi il sacerdote, per riguardar la casa. 003 LEV 014 037 E se, avendo riguardata la piaga, vedrà che vi sia piaga nelle pareti della casa, fossatelle verdeggianti, o rosseggianti, che appariscano più basse della parete; 003 LEV 014 038 escasene il sacerdote fuor della casa, all'uscio di essa, e serri la casa per sette giorni. 003 LEV 014 039 E il settimo giorno appresso, tornivi il sacerdote; e se, riguardandola, ecco, la piaga si è allargata per le pareti della casa; 003 LEV 014 040 comandi che si cavino le pietre, nelle quali [sarà] la piaga, e che si gittino fuor della città in luogo immondo. 003 LEV 014 041 E faccia rader lo smalto della casa di dentro d'ogni intorno, e versisi la polvere dello smalto che si sarà raso, fuor della città, in luogo immondo. 003 LEV 014 042 Poi prendansi dell'altre pietre, e ficchinsi in luogo di quelle; prendasi ancora dell'altro smalto, e smaltisene la casa. 003 LEV 014 043 Ma, se la piaga torna a germogliar nella casa, dopo che ne saranno state cavate le pietre, e dopo che la casa sarà stata rasa, e [di nuovo] smaltata; 003 LEV 014 044 e il sacerdote, entrandovi, e riguardando, ecco, la piaga si è allargata nella casa; è lebbra rodente nella casa; la casa è immonda. 003 LEV 014 045 Perciò disfacciasi quella casa, le sue pietre, e il suo legname, e tutto lo smalto di essa; e portinsi quelle cose fuor della città, in luogo immondo. 003 LEV 014 046 E chi sarà entrato in quella casa, in tutti i giorni ch'ella sarà serrata, sia immondo infino alla sera. 003 LEV 014 047 E chi sarà giaciuto in quelle casa, lavi i suoi vestimenti; parimente, chi avrà mangiato in essa, lavi i suoi vestimenti. 003 LEV 014 048 Ma se pure, essendovi entrato il sacerdote, e avendo riguardato, ecco, la piaga non si è allargata nella casa, dopo che è stata smaltata; dichiari quella casa netta; conciossiachè la piaga sia guarita. 003 LEV 014 049 Poi prenda, per purificar la casa, due uccelletti, e del legno di cedro, e dello scarlatto, e dell'isopo. 003 LEV 014 050 E scanni l'uno degli uccelletti; [versandone il sangue] dentro un testo, sopra dell'acqua viva. 003 LEV 014 051 Poi prenda il legno di cedro e l'isopo, e lo scarlatto, e l'uccelletto vivo, e intinga quelle cose nel sangue dell'uccelletto scannato, e nell'acqua viva; e spruzzi la casa sette volte. 003 LEV 014 052 E così purifichi la casa col sangue dell'uccelletto, e con l'acqua viva, e con l'uccelletto vivo, e col legno di cedro, e con l'isopo, e con lo scarlatto; 003 LEV 014 053 poi lascine andar libero l'uccelletto vivo, fuor della città, su per li campi; e così faccia il purgamento per la casa; ed ella sarà netta. 003 LEV 014 054 Quest'[è] la legge intorno a qualunque piaga di lebbra, o tigna; 003 LEV 014 055 e intorno alla lebbra di vestimento o di casa; 003 LEV 014 056 e intorno a tumore, o bolla, o tacca tralucente; 003 LEV 014 057 per insegnare in qual giorno alcuna cosa è immonda, [e in quale è] netta. Quest'è la legge intorno alla lebbra. 003 LEV 015 001 IL Signore parlò ancora a Mosè e ad Aaronne, dicendo: 003 LEV 015 002 Parlate ai figliuoli d'Israele, e dite loro: Quando ad alcuno colerà la carne, egli è immondo per la sua colagione. 003 LEV 015 003 E questa sarà la sua immondizia, per la sua colagione; o sia che la sua carne coli a guisa di bava, o che la sua carne rattenga la sua colagione; ciò [è] la sua immondizia. 003 LEV 015 004 Sia immondo ogni letto, sopra il quale sarà giaciuto colui che avrà la colagione; sieno parimente immonde tutte le masserizie, sopra le quali egli sarà seduto. 003 LEV 015 005 E colui che avrà tocco il letto di esso, lavi i suoi vestimenti, e sè stesso, con acqua; e sia immondo infino alla sera. 003 LEV 015 006 Parimente, chi sarà seduto sopra alcuna delle masserizie, sopra la quale sia seduto colui che avrà la colagione, lavi i suoi vestimenti, e sè stesso, con acqua; e sia immondo infino alla sera. 003 LEV 015 007 Simigliantemente, chi avrà tocca la carne di colui che avrà la colagione, lavi i suoi vestimenti, e sè stesso, con acqua; e sia immondo infino alla sera. 003 LEV 015 008 E se colui che avrà la colagione sputa sopra alcuna persona netta, lavi [quella persona] i suoi vestimenti, e sè stessa, con acqua; e sia immonda infino alla sera. 003 LEV 015 009 Sia parimente immonda ogni sella, sopra la quale colui che avrà la colagione sarà cavalcato. 003 LEV 015 010 E chiunque avrà tocca cosa alcuna che sia stata sotto di lui, sia immondo infino alla sera; e chi porterà cotali cose, lavi i suoi vestimenti, e sè stesso, con acqua; e sia immondo infino alla sera. 003 LEV 015 011 E chiunque sarà stato tocco da colui che avrà la colagione, senza ch'egli abbia [prima] tuffate le mani nell'acqua; lavi i suoi vestimenti, e sè stesso, con acqua; e sia immondo infino alla sera. 003 LEV 015 012 E sia spezzato il testo, il quale colui che avrà la colagione avrà tocco; e ogni vasello di legno sia tuffato nell'acqua. 003 LEV 015 013 E quando colui che avrà la colagione si purificherà della sua colagione contisi sette giorni per la sua purificazione, e lavi i suoi vestimenti; lavisi parimente le carni con acqua viva; e sarà netto. 003 LEV 015 014 E l'ottavo giorno, prendasi due tortole, o due pippioni, e venga davanti al Signore, all'entrata del Tabernacolo della convenenza; e rechi quelli al sacerdote. 003 LEV 015 015 E offeriscali il sacerdote, l'uno [in sacrificio per lo] peccato, e l'altro in olocausto; e così faccia il sacerdote, davanti al Signore, il purgamento per lui della sua colagione. 003 LEV 015 016 E quando di alcuno sarà uscito seme genitale, lavisi egli con acqua tutte le carni; e sia immondo infino alla sera. 003 LEV 015 017 Sia eziandio lavata con acqua ogni vesta, e ogni pelle, sopra la quale sarà seme genitale; e sia immonda infino alla sera. 003 LEV 015 018 E se un uomo, che abbia la colagione, giace carnalmente con una donna; lavinsi amendue con acqua, e sieno immondi infino alla sera. 003 LEV 015 019 E quando la donna avrà il suo flusso, quando le colerà sangue dalla sua carne, dimori separata sette giorni; e chiunque la toccherà sia immondo infino alla sera. 003 LEV 015 020 E ogni cosa, sopra la quale ella si sarà giaciuta, mentre sarà separata, sia immonda; sia parimente immonda ogni cosa, sopra la quale si sarà seduta. 003 LEV 015 021 E chiunque avrà toccato il letto di essa, lavi i suoi vestimenti, e sè stesso, con acqua; e sia immondo infino alla sera. 003 LEV 015 022 Parimente, chiunque avrà tocca alcuna delle masserizie, sopra la quale ella si sarà seduta, lavi i suoi vestimenti, e sè stesso, con acqua; e sia immondo infino alla sera. 003 LEV 015 023 Anzi, se alcuna cosa [è] sopra il letto o sopra alcun arnese, sopra il quale ella sia seduta, quando alcuno toccherà quella cosa, sia immondo infino alla sera. 003 LEV 015 024 E se pure alcuno giace con lei talchè abbia addosso della di lei immondizia, sia immondo sette giorni; e sia immondo ogni letto, sopra il quale egli sarà giaciuto. 003 LEV 015 025 Parimente, quando la donna avrà il flusso del sangue più dì, fuor del tempo de' suoi corsi; ovvero, quando avrà esso flusso oltre al tempo di essi; sia immonda tutto il tempo del flusso della sua immondizia, come al tempo de' suoi corsi. 003 LEV 015 026 Siale ogni letto, sopra il quale sarà giaciuta in tutto il tempo del suo flusso, come il letto, sopra il quale giacerà avendo i suoi corsi; sieno parimente tutte le masserizie, sopra le quali ella si sederà, immonde, per l'immondizia de' suoi corsi. 003 LEV 015 027 E chiunque avrà tocche quelle cose sia immondo; e lavi i suoi vestimenti, e sè stesso, con acqua; e sia immondo infino alla sera. 003 LEV 015 028 E, quando sarà netta del suo flusso, contisi sette giorni; e poi sarà netta. 003 LEV 015 029 E l'ottavo giorno prendasi due tortole, o due pippioni; e portili al sacerdote, all'entrata del Tabernacolo della convenenza. 003 LEV 015 030 E offeriscane il sacerdote uno [in sacrificio per lo] peccato, e l'altro in olocausto; e così faccia il sacerdote il purgamento per lei del flusso della sua immondizia, nel cospetto del Signore. 003 LEV 015 031 Così fate che i figliuoli d'Israele si guardino della loro immondizia; acciocchè non muoiano per la loro immondizia, contaminando il mio Tabernacolo, ch'[è] nel mezzo di loro. 003 LEV 015 032 Quest'[è] la legge intorno a colui del quale esce seme genitale, onde è renduto immondo; 003 LEV 015 033 e intorno alla donna che ha l'infermità della sua immondizia; e intorno a chiunque ha flusso, maschio, o femmina; e intorno all'uomo che sarà giaciuto con donna immonda. 003 LEV 016 001 E IL Signore parlò a Mosè, dopo che i due figliuoli di Aaronne furon morti, quando, essendosi appressati davanti al Signore, morirono. 003 LEV 016 002 Il Signore adunque disse a Mosè: Parla ad Aaronne, tuo fratello, che non entri in ogni tempo nel Santuario, dentro della Cortina, davanti al Coperchio, ch'[è] in su l'Arca, acciocchè non muoia; conciossiachè io apparisca nella nuvola, in sul Coperchio. 003 LEV 016 003 Entri Aaronne nel Santuario con questo, [cioè: con] un giovenco per [sacrificio per lo] peccato, e un montone per olocausto; 003 LEV 016 004 vestasi la sacra Tonica di lino; e abbia in su la sua carne le mutande line; e sia cinto con la Cintura di lino; e ravvolgasi [intorno al capo] la Benda di lino; quelli [sono] i sacri vestimenti; vestali dunque, dopo essersi lavate le carni con acqua. 003 LEV 016 005 E prenda dalla raunanza de' figliuoli d'Israele, due becchi [per sacrificio] per lo peccato, e un montone per olocausto. 003 LEV 016 006 E offerisca Aaronne il giovenco del [sacrificio per lo] peccato, ch'[è] per lui; e faccia purgamento per sè, e per la sua casa. 003 LEV 016 007 Appresso, prenda due becchi, e presentili nel cospetto del Signore, all'entrata del Tabernacolo della convenenza. 003 LEV 016 008 E tragga Aaronne le sorti sopra que' due becchi; una sorte per lo Signore, e un'altra per Azazel. 003 LEV 016 009 E offerisca Aaronne il becco, sopra il quale sarà caduta la sorte per lo Signore; e sacrifichilo per lo peccato. 003 LEV 016 010 Ma il becco, sopra il quale sarà caduta la sorte per Azazel, sia presentato vivo davanti al Signore, per far purgamento con esso, per mandarlo nel deserto, come per Azazel. 003 LEV 016 011 Offerisca adunque Aaronne il giovenco del [sacrificio per lo] peccato ch'[è] per lui, e faccia purgamento per sè, e per la sua casa. E dopo ch'egli avrà scannato il giovenco del suo [sacrificio per lo] peccato, ch'[è] per lui; 003 LEV 016 012 prenda pieno il turibolo di brace accese d'in su l'Altare, d'innanzi al Signore; e due menate piene del profumo degli aromati polverizzato; e rechilo dentro della Cortina. 003 LEV 016 013 E metta il profumo sopra il fuoco, davanti al Signore; e copra il vapore del profumo il Coperchio, ch'[è] sopra la Testimonianza; che talora egli non muoia. 003 LEV 016 014 Poi prenda del sangue del giovenco, e spruzzine col dito la parte anteriore del Coperchio, verso oriente; spruzzi parimente col dito di quel sangue, sette volte davanti al Coperchio. 003 LEV 016 015 Scanni ancora il becco del [sacrificio per lo] peccato, ch' [è] per lo popolo, e portine il sangue dentro della Cortina; e faccia del sangue di esso come avrà fatto del sangue del giovenco; e spruzzine sopra il Coperchio, e davanti al Coperchio. 003 LEV 016 016 E così purifichi il Santuario, [purificandolo] dell'immondizie dei figliuoli d'Israele, e de' loro misfatti, secondo tutti i lor peccati; faccia ancora il simigliante al Tabernacolo della convenenza, il quale è stanziato appresso loro, per le loro immondizie. 003 LEV 016 017 E non siavi alcun uomo nel Tabernacolo della convenenza, quando esso entrerà nel Santuario, per farvi purgamento, finchè non sia uscito. E, dopo ch'egli avrà fatto il purgamento per sè, per la sua casa, e per tutta la raunanza d'Israele; 003 LEV 016 018 esca verso l'Altare, ch'[è] davanti al Signore, e faccia purgamento per esso; e prenda del sangue del giovenco, e del sangue del becco, e mettalo in su le corna dell'Altare, attorno attorno. 003 LEV 016 019 E col dito spruzzi di quel sangue sette volte sopra l'Altare; e [così] purifichilo, e santifichilo, dell'immondizie de' figliuoli d'Israele. 003 LEV 016 020 E, dopo ch'egli avrà compiuto di fare il purgamento del Santuario, e del Tabernacolo della convenenza, e dell'Altare, offerisca il becco vivo. 003 LEV 016 021 E posi Aaronne le sue due mani sopra il capo del becco vivo, e faccia sopra esso confessione di tutte le iniquità de' figliuoli d'Israele, e di tutti i misfatti loro, secondo tutti i lor peccati; e metta quelli sopra il capo di quel becco, e mandine[lo] nel deserto per mano di un uomo apposta. 003 LEV 016 022 E quel becco porterà sopra sè tutte le loro iniquità, in terra solitaria; e lascilo [colui] andar per lo deserto. 003 LEV 016 023 Appresso entri Aaronne nel Tabernacolo della convenenza, e spoglisi i vestimenti lini, i quali egli si avea vestiti entrando nel Santuario; e ripongali quivi. 003 LEV 016 024 Poi lavisi le carni con acqua, in luogo santo, e rivesta i suoi vestimenti; poi esca e sacrifichi il suo olocausto, e l'olocausto del popolo; e faccia purgamento per sè, e per lo popolo. 003 LEV 016 025 E bruci il grasso del [sacrificio per lo] peccato sopra l'Altare. 003 LEV 016 026 E lavi colui che avrà menato via il becco per Azazel i suoi vestimenti, e le sue carni, con acqua; poi ritorni nel campo. 003 LEV 016 027 Ma portisi fuor del campo il giovenco del [sacrificio per lo] peccato, e il becco [del sacrificio per lo] peccato, il cui sangue sarà stato portato dentro al Santuario, per farvi purgamento; e brucisi la lor pelle, e la lor carne, e il loro sterco, col fuoco. 003 LEV 016 028 E lavi colui che li avrà bruciati i suoi vestimenti, e le sue carni, con acqua; e poi vengasene nel campo. 003 LEV 016 029 E siavi [questo] per istatuto perpetuo. Nel settimo mese, nel decimo [giorno] del mese, affliggete l'anime vostre; e non fate lavoro alcuno, nè colui ch'[è] natio del paese, nè il forestiere che dimora fra voi. 003 LEV 016 030 Perciocchè in quel dì si farà purgamento per voi, per purificarvi; voi sarete purificati di tutti i vostri peccati nel cospetto del Signore. 003 LEV 016 031 Siavi [quel giorno] riposo di Sabato; e affliggete [in esso] l'anime vostre, per istatuto perpetuo. 003 LEV 016 032 E il Sacerdote, che sarà stato unto, e consacrato, per esercitare il sacerdozio, in luogo di suo padre, faccia il purgamento, essendo vestito de' vestimenti lini, de' vestimenti sacri. 003 LEV 016 033 E faccia il purgamento per lo santo Santuario, e per lo Tabernacolo della convenenza, e per l'Altare; faccia parimente il purgamento per li sacerdoti, e per tutto il popolo della raunanza. 003 LEV 016 034 E siavi questo per istatuto perpetuo, per far purgamento per i figliuoli d'Israele, di tutti i lor peccati, una volta l'anno. E si fece come il Signore avea comandato a Mosè. 003 LEV 017 001 IL Signore parlò, oltre a ciò, a Mosè, dicendo: 003 LEV 017 002 Parla ad Aaronne e a' suoi figliuoli, e a tutti i figliuoli d'Israele, e di' loro: Quest'[è] quello che il Signore ha comandato, dicendo: 003 LEV 017 003 Se alcuno della casa d'Israele scanna bue, o agnello, o capra, dentro del campo; o anche se lo scanna fuor del campo, 003 LEV 017 004 e non l'adduce all'entrata del Tabernacolo della convenenza, per offerir[ne] l'offerta al Signore, davanti al Tabernacolo del Signore; [ciò] sia imputato a colui in [ispargimento di] sangue; egli ha sparso sangue, e [però] sia riciso d'infra il suo popolo. 003 LEV 017 005 Acciocchè i figliuoli d'Israele adducano i lor sacrificii, i quali essi sacrificano per li campi, e li presentino al Signore all'entrata del Tabernacolo della convenenza, [dandoli] al sacerdote; e li sacrifichino al Signore, per sacrificii da render grazie; 003 LEV 017 006 e acciocchè il sacerdote spanda il sangue di essi sacrificii sopra l'Altare del Signore, all'entrata del Tabernacolo della convenenza; e faccia bruciare il grasso in soave odore al Signore; 003 LEV 017 007 e non sacrifichino più i lor sacrificii a' demoni, dietro ai quali sogliono andar fornicando. Questo sia loro uno statuto perpetuo per le lor generazioni. 003 LEV 017 008 Di' loro ancora: Se alcuno della casa d'Israele, o de' forestieri che dimoreranno fra voi, offerisce olocausto, o sacrificio; 003 LEV 017 009 e non l'adduce all'entrata del Tabernacolo della convenenza, per sacrificarlo al Signore; sia quell'uomo riciso da' suoi popoli. 003 LEV 017 010 E SE alcuno della casa d'Israele, o de' forestieri che dimoreranno fra loro, mangia alcun sangue, io metterò la mia faccia contro a quella persona che avrà mangiato il sangue; e la sterminerò d'infra il suo popolo. 003 LEV 017 011 Perciocchè la vita della carne è nel sangue; e però vi ho ordinato che sia posto sopra l'Altare, per far purgamento per l'anime vostre; conciossiachè il sangue [sia] quello [con che] si fa il purgamento per la persona. 003 LEV 017 012 Perciò ho detto a' figliuoli di Israele: Niuno di voi mangi sangue; il forestiere stesso, che dimora fra voi, non mangi sangue. 003 LEV 017 013 E anche, se alcuno dei figliuoli d'Israele, o de' forestieri che dimoreranno fra loro, prende a caccia alcuna fiera, o uccello, che si può mangiare, spandane il sangue, e copralo di polvere. 003 LEV 017 014 Perciocchè [esso è] la vita di ogni carne; il sangue le è in luogo di anima; e però ho detto a' figliuoli d'Israele: Non mangiate sangue di alcuna carne; perciocchè il sangue è la vita di ogni carne; chiunque ne mangerà sia sterminato. 003 LEV 017 015 E qualunque persona avrà mangiata carne di bestia morta da sè, o lacerata [dalle fiere], natio, o forestiere, ch'egli sia, lavi i suoi vestimenti, e sè stesso, con acqua; e sia immondo infino alla sera: poi sia netto. 003 LEV 017 016 E, se non lava [i suoi vestimenti], e le sue carni, egli porterà la sua iniquità. 003 LEV 018 001 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: Parla a' figliuoli d'Israele, e di' loro: 003 LEV 018 002 Io sono il Signore Iddio vostro. 003 LEV 018 003 Non fate secondo l'opere del paese di Egitto, nel quale siete dimorati; non fate altresì secondo l'opere del paese di Canaan, dove io vi conduco; e non procedete secondo i lor costumi. 003 LEV 018 004 Mettete in opera le mie leggi, e osservate i miei statuti, per camminare in essi. 003 LEV 018 005 Io [sono] il Signore Iddio vostro. Osservate, dico, i miei statuti, e le mie leggi; le quali chiunque metterà in opera viverà per esse. Io [sono] il Signore. 003 LEV 018 006 Niuno si accosti ad alcuna sua carnal parente, per iscoprire le [sue] vergogne. Io [sono] il Signore. 003 LEV 018 007 Non iscoprir le vergogne di tuo padre, nè le vergogne di tua madre: ell'[è] tua madre; non iscoprir le sue vergogne. 003 LEV 018 008 Non iscoprir le vergogne della moglie di tuo padre; esse [son] le vergogne di tuo padre. 003 LEV 018 009 Non iscoprir le vergogne di tua sorella, figliuola di tuo padre, o figliuola di tua madre, generata in casa, o generata fuori. 003 LEV 018 010 Non iscoprir le vergogne della figliuola del tuo figliuolo, o della figliuola della tua figliuola; conciossiachè esse [sieno] le tue vergogne proprie. 003 LEV 018 011 Non iscoprir le vergogne della figliuola della moglie di tuo padre, generata da tuo padre. Ell'[è] tua sorella. 003 LEV 018 012 Non iscoprir le vergogne della sorella di tuo padre. Ell'[è] la carne di tuo padre. 003 LEV 018 013 Non iscoprir le vergogne della sorella di tua madre; perciocchè ell'[è] la carne di tua madre. 003 LEV 018 014 Non iscoprir le vergogne del fratello di tuo padre; non accostarti alla sua moglie; ell'[è] tua zia. 003 LEV 018 015 Non iscoprir le vergogne della tua nuora; ell'[è] moglie del tuo figliuolo; non iscoprir le sue vergogne. 003 LEV 018 016 Non iscoprir le vergogne della moglie del tuo fratello; esse [son] le vergogne del tuo fratello. 003 LEV 018 017 Non iscoprir le vergogne di una donna, e della sua figliuola [insieme]; non prender la figliuola del suo figliuolo, nè la figliuola della sua figliuola, per iscoprir le lor vergogne; esse [sono] una medesima carne; ciò [è] una scelleratezza. 003 LEV 018 018 Non prendere eziandio una donna, insieme con la sua sorella; per esser la [sua] rivale, scoprendo le vergogne della sua sorella, insieme con lei, in vita sua. 003 LEV 018 019 E non accostarti a donna, mentre è appartata per la sua immondizia, per iscoprir le sue vergogne. 003 LEV 018 020 E non giacer carnalmente con la moglie del tuo prossimo, contaminandoti con essa. 003 LEV 018 021 E non dar della tua progenie, per farla passar [per lo fuoco] a Molec; e non profanare il nome dell'Iddio tuo. Io [sono] il Signore. 003 LEV 018 022 Non giacer carnalmente con maschio; ciò [è] cosa abbominevole. 003 LEV 018 023 Parimente, non congiungerti carnalmente con alcuna bestia, per contaminarti con essa; e non presentisi la donna ad alcuna bestia, per farsi coprire; ciò [è] confusione. 003 LEV 018 024 Non vi contaminate in alcuna di queste cose; conciossiachè le genti, che io scaccio dal vostro cospetto, si sieno contaminate in tutte queste cose. 003 LEV 018 025 E il paese è stato contaminato; onde io visito sopra esso la sua iniquità, e il paese vomita fuori i suoi abitatori. 003 LEV 018 026 Ma voi, osservate i miei statuti, e le mie leggi; e non fate alcuna di queste cose abbominevoli, nè il natio del paese, nè il forestiere che dimora fra voi; 003 LEV 018 027 (conciossiachè gli uomini di quel paese, che [sono stati] innanzi a voi, abbiano fatte tutte queste cose abbominevoli; laonde il paese è stato contaminato; ) 003 LEV 018 028 acciocchè il paese non vi vomiti fuori, se voi lo contaminerete; come avrà vomitata fuori la gente ch'[era] innanzi a voi. 003 LEV 018 029 Perciocchè, se alcuno fa alcuna di queste cose abbominevoli, le persone che avranno [ciò] fatto saranno sterminate d'infra il lor popolo. 003 LEV 018 030 Osservate adunque ciò che io comando che si osservi, per non operare [secondo alcuno] di que' costumi abbominevoli, che sono stati usati innanzi a voi; e non vi contaminate in essi. Io [sono] il Signore Iddio vostro. 003 LEV 019 001 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 003 LEV 019 002 Parla a tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele, e di' loro: Siate santi; perciocchè io, il Signore Iddio vostro, [son] santo. 003 LEV 019 003 Porti ciascuno riverenza a sua madre, e a suo padre; e osservate i miei Sabati. Io [sono] il Signore Iddio vostro. 003 LEV 019 004 Non vi rivolgete agl'idoli, e non vi fate dii di getto. Io [sono] il Signore Iddio vostro. 003 LEV 019 005 E quando voi sacrificherete al Signore sacrificio da render grazie, sacrificatelo in maniera ch'egli sia gradito per voi. 003 LEV 019 006 Mangisi il giorno stesso che voi l'avrete sacrificato, e il giorno seguente; ma ciò che ne sarà avanzato fino al terzo giorno sia bruciato col fuoco. 003 LEV 019 007 E se pur se ne mangerà il terzo giorno, sarà fracidume; non sarà gradito. 003 LEV 019 008 E chiunque ne avrà mangiato porterà la sua iniquità; perciocchè egli avrà profanata una cosa sacra al Signore; e però sia quella persona ricisa da' suoi popoli. 003 LEV 019 009 E quando voi mieterete la ricolta della vostra terra, non mietere affatto il canto del campo; e non ispigolar le spighe tralasciate dalla tua ricolta. 003 LEV 019 010 E non racimolar la tua vigna, nè raccoglierne i granelli; lasciali a' poveri, e ai forestieri. Io [sono] il Signore Iddio vostro. 003 LEV 019 011 Niuno di voi rubi, nè menta, nè frodi il suo prossimo. 003 LEV 019 012 E non giurate falsamente per lo mio Nome, sì che tu profani il Nome dell'Iddio tuo. Io [sono] il Signore. 003 LEV 019 013 Non oppressare il tuo prossimo, e non rapir[gli il suo]; il pagamento [del]l'opera del tuo mercenario non dimori appresso di te la notte, infino alla mattina. 003 LEV 019 014 Non maledire il sordo, e non porre intoppo davanti al cieco; ma temi l'Iddio tuo. Io [sono] il Signore. 003 LEV 019 015 Non fate iniquità in giudicio; non aver riguardo alla qualità del povero; e non portare onore alla qualità del grande; rendi giusto giudicio al tuo prossimo. 003 LEV 019 016 Non andare sparlando [d'altrui] fra i tuoi popoli; e non levarti contro al sangue del tuo prossimo. Io [sono] il Signore. 003 LEV 019 017 Non odiare il tuo fratello nel tuo cuore; riprendi pure il tuo prossimo, e non caricarti di peccato per lui. 003 LEV 019 018 Non far vendetta, e non serbare [odio] a quei del tuo popolo; anzi ama il tuo prossimo come te stesso. Io [sono] il Signore. 003 LEV 019 019 Osservate i miei statuti: Non far coprire la tua bestia da altra di diversa specie; non seminare il tuo campo di diverse specie [di semenze]; e non portare addosso veste contesta di diverse materie. 003 LEV 019 020 Se alcuno giace carnalmente con donna, la quale essendo serva, sia stata sposata ad un uomo, senza essere stata riscattata, nè essere stata messa in libertà, sieno [amendue] castigati di scopatura; non sieno fatti morire; perciocchè colei non è stata messa in libertà. 003 LEV 019 021 E adduca [colui] al Signore, all'entrata del Tabernacolo della convenenza, un montone [per sacrificio] per la sua colpa. 003 LEV 019 022 E faccia il sacerdote, col montone del [sacrificio per] la colpa, purgamento davanti al Signore, per lui, del peccato ch'egli ha commesso; e il peccato ch'egli ha commesso gli sia perdonato. 003 LEV 019 023 Ora, quando voi sarete entrati nel paese, e avrete piantato qualche albero fruttifero, toglietegli il prepuzio, [cioè] il suo frutto; tenete [quell'albero] per incirconciso [per] tre anni; non mangisene [del frutto]. 003 LEV 019 024 E l'anno quarto sia tutto il frutto suo cosa sacra al Signore, [da rendergli] lode. 003 LEV 019 025 Ma l'anno quinto mangiate del suo frutto, cogliendo la sua rendita per voi. Io [sono] il Signore Iddio vostro. 003 LEV 019 026 Non mangiate nulla col sangue; non usate augurii, nè pronostichi. 003 LEV 019 027 Non vi tagliate a tondo i [capelli da'] lati del capo; e non vi guastate i canti della barba. 003 LEV 019 028 Parimente non vi fate alcuna tagliatura nelle carni per un morto, e non vi fate bollatura alcuna addosso. Io [sono] il Signore. 003 LEV 019 029 Non contaminar la tua figliuola, recandola a fornicare; e il paese non fornichi, e non si empia di scelleratezze. 003 LEV 019 030 Osservate i miei Sabati; e riverite il mio Santuario. Io [sono] il Signore. 003 LEV 019 031 Non vi rivolgete agli spiriti di Pitone, e agl'indovini; e non li domandate, per contaminarvi con essi. Io [sono] il Signore Iddio vostro. 003 LEV 019 032 Levati su davanti al canuto, e onora l'aspetto del vecchio; e temi dell'Iddio tuo. Io [sono] il Signore. 003 LEV 019 033 E quando alcun forestiere dimorerà con voi nel vostro paese, non gli fate alcun torto. 003 LEV 019 034 Siavi il forestiere, che dimorerà con voi, come uno di voi [che sia] natio del paese; amalo come te stesso; conciossiachè voi siate stati forestieri nel paese di Egitto. Io [sono] il Signore Iddio vostro. 003 LEV 019 035 Non fate alcuna iniquità in giudicio, nè in misura di spazio, nè in peso, nè in misura di contenenza. 003 LEV 019 036 Abbiate bilance giuste, pesi giusti, efa giusto, e hin giusto. Io [sono] il Signore Iddio vostro, che vi ho tratti fuor del paese di Egitto. 003 LEV 019 037 Osservate adunque tutti i miei statuti e tutte le mie leggi, e mettetele in opera. Io [sono] il Signore. 003 LEV 020 001 IL Signore parlò, oltre a ciò, a Mosè dicendo: Di' ancora a' figliuoli d'Israele: 003 LEV 020 002 Chiunque de' figliuoli d'Israele, o de' forestieri che dimorano in Israele, avrà dato della sua progenie a Molec, del tutto sia fatto morire; lapidilo il popolo del paese. 003 LEV 020 003 E io ancora metterò la mia faccia contro a quell'uomo, e lo sterminerò d'infra il suo popolo; perciocchè egli avrà dato della sua progenie a Molec, per contaminare il mio Santuario, e per profanare il mio Nome santo. 003 LEV 020 004 Che se pure il popolo del paese del tutto chiude gli occhi, per non vedere quell'uomo, quando avrà dato della sua progenie a Molec, per non farlo morire; 003 LEV 020 005 io metterò la mia faccia contro a quell'uomo, e contro alla sua famiglia; e sterminerò d'infra il lor popolo lui, e tutti coloro che lo seguiranno, in fornicare dietro a Molec. 003 LEV 020 006 E se alcuna persona si rivolge agli spiriti di Pitone, o agl'indovini, per fornicar dietro a loro, io metterò la mia faccia contro a quella persona, e la sterminerò d'infra il suo popolo. 003 LEV 020 007 Voi dunque santificatevi, e siate santi; perciocchè io [sono] il Signore Iddio vostro. 003 LEV 020 008 E osservate i miei statuti, e metteteli in opera. Io [sono] il Signore che vi santifico. 003 LEV 020 009 Se alcuno maledice suo padre, o sua madre, del tutto sia fatto morire; egli ha maledetto suo padre, o sua madre; [sia] il suo sangue sopra lui. 003 LEV 020 010 E se alcuno commette adulterio con la moglie di un altro, con la moglie del suo prossimo; facciansi morire l'adultero e l'adultera. 003 LEV 020 011 E se alcuno giace con la moglie di suo padre, egli ha scoperte le vergogne di suo padre; del tutto facciansi morire amendue; [sia] il lor sangue sopra loro. 003 LEV 020 012 E se alcuno giace con la sua nuora, del tutto facciansi morire amendue; essi hanno fatta confusione; [sia] il lor sangue sopra loro. 003 LEV 020 013 E se alcuno giace carnalmente con maschio, amendue hanno fatta una cosa abbominevole; del tutto facciansi morire; [sia] il lor sangue sopra loro. 003 LEV 020 014 E se alcuno prende una donna, e la madre di essa [insieme], ciò [è] scelleratezza; brucinsi col fuoco, e lui e loro; acciocchè non vi sia alcuna scelleratezza nel mezzo di voi. 003 LEV 020 015 E se alcuno si congiunge carnalmente con una bestia, del tutto sia fatto morire; uccidete ancora la bestia. 003 LEV 020 016 Parimente, se alcuna donna si accosta ad alcuna bestia, per farsi coprire, uccidi la donna, e la bestia; del tutto facciansi morire; [sia] il lor sangue sopra loro. 003 LEV 020 017 E se alcuno prende la sua sorella, figliuola di suo padre, o figliuola di sua madre, e vede le sue vergogne, ed essa vede le vergogne di lui, ciò [è] cosa vituperosa; sieno adunque amendue sterminati alla vista de' figliuoli del lor popolo; colui ha scoperte le vergogne della sua sorella; porti la sua iniquità. 003 LEV 020 018 E se alcuno giace con donna che è nella sua immondizia, e scopre le sue vergogne, egli ha scoperto il flusso di quella donna, ed essa ha scoperto il flusso del suo sangue; perciò sieno amendue sterminati del mezzo del lor popolo. 003 LEV 020 019 E non iscoprir le vergogne della sorella di tua madre, o della sorella di tuo padre; perciocchè [se alcuno] scopre la carne loro, [amendue] porteranno la loro iniquità. 003 LEV 020 020 E se alcuno giace con la sua zia, egli ha scoperte le vergogne del suo zio; [amendue] porteranno il lor peccato; sieno fatti morire, e non abbiano figliuoli. 003 LEV 020 021 Parimente, se alcuno prende la moglie del suo fratello, ciò [è] cosa brutta; colui ha scoperte le vergogne del suo fratello; sieno senza figliuoli. 003 LEV 020 022 Osservate tutti i miei statuti, e tutte le mie leggi, e metteteli in opera; acciocchè il paese, dove io vi conduco per abitarvi, non vi vomiti fuori. 003 LEV 020 023 E non procedete secondo i costumi della nazione che io scaccio dal vostro cospetto; perciocchè essi hanno fatte tutte queste cose; onde io li ho avuti in abbominio. 003 LEV 020 024 E io vi ho detto: Voi possederete la terra loro, e io ve la darò per possederla; terra stillante latte e miele. Io [sono] il Signore Iddio vostro, che vi ho separati dagli [altri] popoli. 003 LEV 020 025 E però mettete differenza fra la bestia monda e l'immonda, e fra l'uccello mondo e l'immondo; e non rendete le vostre persone abbominevoli per quelle bestie, o per quegli uccelli, o per alcun rettile che serpe sopra la terra, i quali io vi ho separati per averli per immondi. 003 LEV 020 026 E siatemi santi; perciocchè io, il Signore, [son] santo; e vi ho separati dagli [altri] popoli, acciocchè siate miei. 003 LEV 020 027 Se alcuno, uomo o donna, ha lo spirito di Pitone, o è indovino, del tutto sia fatto morire; sia lapidato; [sia] il sangue di tali persone sopra loro. 003 LEV 021 001 IL Signore disse, oltre a ciò, a Mosè: Parla a' sacerdoti, figliuoli di Aaronne, e di' loro: Non contaminisi [alcun sacerdote] fra' suoi popoli, per un morto, 003 LEV 021 002 se non è per alcun suo prossimo carnal parente; per sua madre, per suo padre, per suo figliuolo, per sua figliuola, e per suo fratello; 003 LEV 021 003 o per una sua sorella germana, [che sia] vergine, e che non abbia avuto marito; per una tale potrà contaminarsi. 003 LEV 021 004 Non contaminisi fra' suoi popoli, [come] marito, in maniera che si renda immondo. 003 LEV 021 005 Non dipelinsi il capo, e non radansi i canti della barba, e non facciansi tagliature nelle carni. 003 LEV 021 006 Sieno santi all'Iddio loro, e non profanino il Nome dell'Iddio loro; conciossiachè essi offeriscano i sacrificii che si fanno per fuoco al Signore, le vivande dell'Iddio loro; perciò sieno santi. 003 LEV 021 007 Non prendano donna meretrice, nè viziata, nè donna ripudiata dal suo marito; perciocchè son santi all'Iddio loro. 003 LEV 021 008 Santificali adunque; conciossiachè essi offeriscano le vivande dell'Iddio tuo; sienti santi; perciocchè io, il Signore che vi santifico, [son] santo. 003 LEV 021 009 E se la figliuola di un sacerdote si contamina, fornicando, ella contamina suo padre; sia arsa col fuoco. 003 LEV 021 010 Ma il Sacerdote, il sommo fra' suoi fratelli, sopra il cui capo sarà stato sparso l'olio dell'Unzione, e il quale sarà stato consacrato per vestire i vestimenti sacri, non iscoprasi il capo, e non isdruciscasi i vestimenti. 003 LEV 021 011 E non entri in [luogo dove sia] alcun corpo morto; non contaminisi, non pur per suo padre, nè per sua madre. 003 LEV 021 012 E non esca fuori del Santuario, e non contamini il Santuario dell'Iddio suo; perciocchè il Diadema dell'olio dell'Unzione dell'Iddio suo è sopra lui. Io [sono] il Signore. 003 LEV 021 013 E prendasi moglie che sia ancora vergine. 003 LEV 021 014 Non prenda queste: nè vedova, nè ripudiata, nè viziata, nè meretrice; anzi, prenda per moglie una vergine dei suoi popoli. 003 LEV 021 015 E non contamini la sua progenie ne' suoi popoli; perciocchè io [sono] il Signore, che lo santifico. 003 LEV 021 016 Il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 003 LEV 021 017 Parla ad Aaronne, e digli: Se alcuno della tua progenie, per le loro età, ha in sè alcun difetto, non s'appressi per offerir le vivande dell'Iddio suo. 003 LEV 021 018 Perciocchè niun uomo, in cui [sia] difetto, [vi] si deve appressare; nè il cieco, nè lo zoppo, nè colui che ha il naso schiacciato, o smisurato. 003 LEV 021 019 Nè colui che ha rottura nel piè, o rottura nella mano. 003 LEV 021 020 Nè il gobbo, nè colui che ha panno o albugine nell'occhio, nè colui che ha scabbia, o volatica; nè l'ernioso. 003 LEV 021 021 Niun uomo adunque, della progenie del Sacerdote Aaronne, in cui [sia] alcun difetto, s'appressi per offerire i sacrificii fatti per fuoco al Signore; [vi è] difetto in lui; perciò, non si appressi per offerir le vivande dell'Iddio suo. 003 LEV 021 022 Ben potrà egli mangiar delle vivande dell'Iddio suo, così delle santissime, come delle sante. 003 LEV 021 023 Ma non venga alla Cortina, e non si appressi all'Altare; perciocchè [vi è] in lui difetto; e non contamini i miei luoghi santi; perciocchè io [sono] il Signore che li santificio. 003 LEV 021 024 E Mosè disse queste cose ad Aaronne e a' suoi figliuoli, e a tutti i figliuoli d'Israele. 003 LEV 022 001 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 003 LEV 022 002 Di' ad Aaronne e a' suoi figliuoli, che si astengano dalle cose sacre de' figliuoli d'Israele, e non profanino il mio Nome [nelle cose] che mi consacrano. Io [sono] il Signore. 003 LEV 022 003 Di' loro: Se alcuno, di tutta la vostra progenie, nelle vostre generazioni, si appressa alla cose sacre, che i figliuoli di Israele avranno consacrate al Signore, avendo addosso la sua immondizia; quella persona sia ricisa dal mio cospetto. Io [sono] il Signore. 003 LEV 022 004 Niuno, della progenie di Aaronne, che sia lebbroso, o che abbia la colagione, non mangi delle cose sacre, finchè non sia netto. Parimente, se alcuno ha toccata qualunque persona immonda per un morto, o se d'alcuno è uscito seme genitale; 003 LEV 022 005 o se alcuno ha tocco qual si voglia rettile, per lo quale sia renduto immondo; o alcun uomo, per lo quale sia renduto immondo, secondo qualunque sua immondizia; 003 LEV 022 006 la persona che l'avrà tocco sia immonda infino alla sera, e non mangi delle cose sacre, che [prima] ella non abbia lavate le sue carni con acqua. 003 LEV 022 007 E, ciò fatto, dopo che il sole sarà tramontato, sarà netta; e poi potrà mangiar delle cose sacre; perciocchè sono suo cibo. 003 LEV 022 008 Non mangi [il sacerdote] alcuna carne di bestia morta da sè, o lacerata [dalle fiere], per rendersi immondo. Io [sono] il Signore. 003 LEV 022 009 Osservino adunque ciò che io ho comandato che si osservi, e non si carichino di peccato, e non muoiano per esso, se profanano questa [mia ordinazione]. Io [sono] il Signore che li santifico. 003 LEV 022 010 E niuno strano non mangi delle cose sacre; il forestiere del sacerdote, nè il suo mercenario, non mangino delle cose sacre. 003 LEV 022 011 Ma, quando il sacerdote avrà comperata una persona co' suoi danari, essa ne potrà mangiare; parimente il [servo] natogli in casa; costoro potranno mangiare del cibo di esso. 003 LEV 022 012 E la figliuola del sacerdote, se è [maritata] a uno strano, non mangi dell'offerta delle cose sacre. 003 LEV 022 013 Ma, se la figliuola del sacerdote è vedova, o ripudiata, senza aver figliuoli, e torna a stare in casa di suo padre, come nella sua fanciullezza; ella potrà mangiar delle vivande di suo padre; ma niuno straniere ne mangi. 003 LEV 022 014 E se pure alcuno mangia alcuna cosa sacra per errore, sopraggiungavi il quinto, e dialo al sacerdote, insieme con la cosa sacra. 003 LEV 022 015 Non profanino adunque le cose sacre de' figliuoli d'Israele, le quali essi avranno offerte al Signore. 003 LEV 022 016 E non si carichino d'iniquità di colpa, mangiando le cose da essi consacrate; perciocchè io [sono] il Signore che li santifico. 003 LEV 022 017 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 003 LEV 022 018 Parla ad Aaronne e a' suoi figliuoli, e a tutti i figliuoli d'Israele; e di' loro: Quando alcuno della casa d'Israele, ovvero de' forestieri [che sono] in Israele, offerirà la sua offerta, secondo tutti i lor voti, e le loro offerte volontarie, che offeriranno al Signore per olocausto; 003 LEV 022 019 acciocchè sia gradita per voi, [sia] un maschio senza difetto, d'infra i buoi, o d'infra le pecore, o d'infra le capre. 003 LEV 022 020 Non offerite nulla che abbia difetto; perciocchè non sarebbe gradito per voi. 003 LEV 022 021 Parimente, quando alcuno offerirà al Signore sacrificio da render grazie, o per singolar voto, o per [offerta] volontaria, sia quello di buoi, o di pecore, o di capre, senza difetto; acciocchè sia gradito; non siavi alcun difetto. 003 LEV 022 022 Non offerite al Signore [bestia] alcuna cieca, nè che abbia alcun membro fiaccato, nè monca, nè porrosa, nè rognosa, nè scabbiosa; e non presentatene alcuna tale in su l'Altare al Signore, per offerta che si fa per fuoco. 003 LEV 022 023 Ben potrai, per [offerta] volontaria, offerir bue, o pecora, o capra, che abbia alcun membro di manco, o di soverchio; ma per voto non sarebbe gradita. 003 LEV 022 024 Non offerite al Signore alcun [animale] che abbia [i granelli] schiacciati, o infranti, o strappati, o ricisi; e non ne fate di tali nel vostro paese. 003 LEV 022 025 Nè prendetene alcuni di man degli stranieri, per offerirne cibo al Signore; perciocchè il lor vizio [è] in essi; [v'] è in essi difetto; non sarebbero graditi per voi. 003 LEV 022 026 Il Signore parlò ancora a Mosè dicendo: 003 LEV 022 027 Quando sarà nato un vitello, o un agnello, o un capretto, stia sette giorni sotto la madre; poi dall'ottavo giorno innanzi, sarà gradito per offerta da ardere al Signore. 003 LEV 022 028 E non iscannate in uno stesso giorno la vacca, o la pecora, o la capra, col suo figlio. 003 LEV 022 029 E quando voi sacrificherete al Signore sacrificio di laude, sacrificate[lo] in maniera ch'egli sia gradito per voi. 003 LEV 022 030 Mangisi nell'istesso giorno; non ne lasciate [nulla] di avanzo fino alla mattina seguente. Io [sono] il Signore. 003 LEV 022 031 E osservate i miei comandamenti, e metteteli in opera. Io [sono] il Signore. 003 LEV 022 032 E non profanate il mio santo Nome; onde io mi santifichi me stesso nel mezzo de' figliuoli d'Israele. Io [sono] il Signore che vi santifico; 003 LEV 022 033 che vi ho tratti fuor del paese di Egitto, per essere vostro Dio. Io [sono] il Signore. 003 LEV 023 001 IL Signore parlò, oltre a ciò, a Mosè, dicendo: 003 LEV 023 002 Parla a' figliuoli di Israele, e di' loro: Quant'è alle feste solenni del Signore, le quali voi bandirete per sante raunanze, queste son le mie feste solenni. 003 LEV 023 003 Lavorisi sei giorni; ma, al settimo giorno, [siavi] riposo di Sabato, santa raunanza; non fate [in esso] lavoro alcuno; quel [giorno è] il Sabato del Signore, in tutte le vostre abitazioni. 003 LEV 023 004 Queste [sono] le feste solenni del Signore, sante raunanze, le quali voi bandirete nelle loro stagioni: 003 LEV 023 005 Nel primo mese, nel quartodecimo [giorno] del mese, fra i due vespri, [è] la Pasqua del Signore. 003 LEV 023 006 E nel quintodecimo giorno dell'istesso mese, [è] la festa degli azzimi, [consacrata] al Signore; mangiate per sette giorni [pani] azzimi. 003 LEV 023 007 Siavi santa raunanza nel primo giorno, e non fate [in esso] alcuna opera servile. 003 LEV 023 008 E offerite offerte da ardere al Signore per sette giorni; e nel settimo giorno [siavi] santa raunanza; non fate [in esso] opera alcuna servile. 003 LEV 023 009 Il Signore parlò, oltre a ciò, a Mosè, dicendo: 003 LEV 023 010 Parla a' figliuoli d'Israele, e di' loro: Quando voi sarete entrati nel paese, il quale io vi do, e ne mieterete la ricolta; portate al sacerdote una menata delle primizie della vostra ricolta. 003 LEV 023 011 E dimeni [il sacerdote] quella menata, davanti al Signore, in favor vostro; offeriscala il sacerdote il giorno appresso quel Sabato. 003 LEV 023 012 E nel giorno che voi offerirete quella menata, sacrificate un agnello di un anno, senza difetto, in olocausto al Signore. 003 LEV 023 013 E [sia] la sua offerta di panatica di due decimi di fior di farina, stemperata con olio, [per] offerta da ardere al Signore, in odor soave; e la sua offerta da spandere [sia] della quarta parte di un hin di vino. 003 LEV 023 014 E non mangiate pane, nè grano arrostito, nè spighe fresche, fino a questo stesso giorno; finchè non abbiate portata l'offerta del vostro Iddio. [Quest'è] uno statuto perpetuo per le vostre generazioni, in tutte le vostre abitazioni. 003 LEV 023 015 E, dal giorno appresso quel Sabato, dal giorno che voi avrete portata la menata dell'offerta dimenata, contatevi sette settimane compiute. 003 LEV 023 016 Contatevi cinquanta giorni, fino al giorno appresso la settima settimana; e [allora] offerite una nuova offerta di panatica al Signore. 003 LEV 023 017 Portate dalle vostre stanze, per primizie, al Signore, due pani per offerta dimenata, i quali sieno di due decimi di fior di farina, cotti con lievito. 003 LEV 023 018 E con que' pani offerite sette agnelli di un anno, senza difetto; e un giovenco, e due montoni; e sieno per olocausto al Signore, insieme con le loro offerte di panatica, e da spandere; [per] sacrificii da ardere, di soave odore al Signore. 003 LEV 023 019 Oltre a ciò, offerite un becco [per sacrificio] per lo peccato; e due agnelli di un anno per sacrificio da render grazie. 003 LEV 023 020 E offeriscali il sacerdote in offerta dimenata, davanti al Signore, insieme co' pani delle primizie, e co' due agnelli; sieno [quelle cose] sacre al Signore, per lo sacerdote. 003 LEV 023 021 E in quell'istesso giorno bandite [la festa]; esso vi sia [giorno di] santa raunanza; non fate [in esso] alcuna opera servile. [Quest'è] uno statuto perpetuo in tutte le vostre abitazioni, per le vostre generazioni. 003 LEV 023 022 E, quando voi mieterete la ricolta della vostra terra, non mietere affatto i canti del tuo campo, e non ispigolar le spighe della tua ricolta; lasciale al povero e al forestiere. Io [sono] il Signore Iddio vostro. 003 LEV 023 023 Il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 003 LEV 023 024 Parla a' figliuoli d'Israele, dicendo: Nel settimo mese, nel primo [giorno] del mese, celebrate un Sabato una ricordanza con suon di tromba, una santa raunanza. 003 LEV 023 025 Non fate [in quel dì] alcuna opera servile; e offerite al Signore offerte da ardere. 003 LEV 023 026 Il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 003 LEV 023 027 Ma nel decimo [giorno] di questo settimo mese, [ch'è] il giorno de' purgamenti, celebrate una santa raunanza; e affliggete le vostre anime, e offerite offerte da ardere al Signore. 003 LEV 023 028 E non fate in quel giorno lavoro alcuno; conciossiachè sia il giorno de' purgamenti, per far purgamento per voi, davanti al Signore Iddio vostro. 003 LEV 023 029 Perciocchè, ogni persona che non sarà stata afflitta in quel giorno, sarà ricisa da' suoi popoli. 003 LEV 023 030 E se alcuna persona fa in quel giorno alcun lavoro, io la farò perire d'infra il suo popolo. 003 LEV 023 031 Non fate [in quel giorno] lavoro alcuno. [Quest'è] uno statuto perpetuo, per le vostre generazioni, in tutte le vostre abitazioni. 003 LEV 023 032 [Siavi] quel [giorno] riposo di Sabato; e affliggete le vostre persone; [cominciando] al nono [dì] del mese, in sul vespro; celebrate il vostro Sabato da un vespro all'altro. 003 LEV 023 033 Il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 003 LEV 023 034 Parla a' figliuoli d'Israele, dicendo: In questo stesso settimo mese, nel quintodecimo giorno del mese, [celebrisi] al Signore la festa solenne de' Tabernacoli, per sette giorni. 003 LEV 023 035 Nel primo giorno [siavi] santa raunanza; non fate [in esso] alcuna opera servile. 003 LEV 023 036 Offerite per sette giorni offerte da ardere al Signore; [e] nell'ottavo giorno siavi santa raunanza, e offerite offerte da ardere al Signore; quel [giorno è giorno di] solenne raunanza; non fate [in esso] opera alcuna servile. 003 LEV 023 037 Queste [sono] le feste solenni del Signore, le quali voi bandirete, [acciocchè sieno] sante raunanze, per offerire al Signore offerte da ardere, olocausti, offerte di panatica, sacrificii, ed offerte da spandere; in ciascun giorno ciò che conviene; 003 LEV 023 038 oltre a' Sabati del Signore, e oltre a' vostri doni, e oltre a tutti i vostri voti, e oltre a tutte le vostre offerte volontarie, che voi presenterete al Signore. 003 LEV 023 039 Or nel quintodecimo giorno del settimo mese, quando avrete ricolta la rendita della terra, celebrate la festa solenne del Signore per sette giorni; nel primo giorno [siavi] Sabato, e nell'ottavo giorno [parimente siavi] Sabato. 003 LEV 023 040 E nel primo giorno prendetevi del frutto di cedro, de' rami di palme, delle frasche di mortella, e de' salci di riviera; e rallegratevi nel cospetto del Signore Iddio vostro per sette giorni. 003 LEV 023 041 E celebrate quella festa al Signore per sette giorni, ogni anno. [Quest'è] uno statuto perpetuo per le vostre generazioni; celebratela al settimo mese. 003 LEV 023 042 Dimorate in tabernacoli per sette giorni; dimori ognuno, che è natio d'Israele, in tabernacoli. 003 LEV 023 043 Acciocchè le vostre generazioni sappiano che io ho fatto dimorare i figliuoli d'Israele in tabernacoli, quando io li ho tratti fuor del paese di Egitto. Io [sono] il Signore Iddio vostro. 003 LEV 023 044 Così Mosè ordinò a' figliuoli d'Israele le feste solenni del Signore. 003 LEV 024 001 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 003 LEV 024 002 Comanda a' figliuoli d'Israele che ti rechino dell'olio di uliva, puro, vergine, per la lumiera, per tener del continuo le lampane accese. 003 LEV 024 003 Mettale in ordine Aaronne nel Tabernacolo della convenenza, di fuori della Cortina della Testimonianza, dalla sera infino alla mattina, del continuo, davanti al Signore. [Quest'è] uno statuto perpetuo per le vostre generazioni. 003 LEV 024 004 Metta del continuo in ordine le lampane in sul Candelliere puro, davanti al Signore. 003 LEV 024 005 Piglia, oltre a ciò, del fior di farina, e fanne dodici focacce, e cuocile; sia ciascuna focaccia di due decimi [d'efa]. 003 LEV 024 006 E mettile in due ordini, sei per ordine, sopra la Tavola pura, davanti al Signore. 003 LEV 024 007 E metti dell'incenso puro sopra ciascun ordine; e sia [quell'incenso] per ricordanza di que' pani, [per] offerta che si fa per fuoco al Signore. 003 LEV 024 008 Mettansi per ordine, ogni giorno di Sabato, del continuo, nel cospetto del Signore, quelle focacce [tolte] da' figliuoli d'Israele, per patto perpetuo. 003 LEV 024 009 E sieno quelle per Aaronne e per i suoi figliuoli; ed essi le mangino in luogo santo; conciossiachè sieno cosa santissima, a lui [appartenente] dell'offerte che si hanno da ardere al Signore, per istatuto perpetuo. 003 LEV 024 010 OR un uomo, figliuolo di una donna Israelita, ma di padre Egizio, che [stava] per mezzo i figliuoli d'Israele, uscì fuori; ed egli e un Israelita contesero insieme nel campo. 003 LEV 024 011 E il figliuolo della donna Israelita bestemmiò il Nome, e [lo] maledisse; laonde fu condotto a Mosè; (or il nome di sua madre [era] Selomit, figliuola di Dibri, della tribù di Dan; ) 003 LEV 024 012 e fu messo in prigione, finchè [Mosè] avesse dichiarato [ciò che se ne avesse a fare], per comandamento del Signore. 003 LEV 024 013 E il Signore parlò a Mosè, dicendo: 003 LEV 024 014 Mena quel bestemmiatore fuor del campo; e posino tutti coloro che l'hanno udito le lor mani sopra il capo di esso, e lapidilo tutta la raunanza. 003 LEV 024 015 E parla a' figliuoli d'Israele, dicendo: Chiunque avrà maledetto il suo Dio, porti il suo peccato. 003 LEV 024 016 E chi avrà bestemmiato il Nome del Signore, del tutto sia fatto morire; in ogni modo lapidilo tutta la raunanza; sia fatto morire così lo straniere, come colui ch'[è] natio del paese, quando avrà bestemmiato il Nome. 003 LEV 024 017 Parimente, chi avrà percossa a morte alcuna persona, del tutto sia fatto morire. 003 LEV 024 018 E chi avrà percossa alcuna bestia a morte, paghila; animale per animale. 003 LEV 024 019 E quando alcuno avrà fatta alcuna lesione corporale al suo prossimo, facciaglisi il simigliante di ciò ch'egli avrà fatto. 003 LEV 024 020 Rottura per rottura, occhio per occhio, dente per dente; facciaglisi tal lesione corporale, quale egli avrà fatta ad altrui. 003 LEV 024 021 Chi avrà percossa [a morte] una bestia, paghila; ma chi avrà percosso un uomo [a morte], sia fatto morire. 003 LEV 024 022 Abbiate una stessa ragione; sia il forestiere, come colui ch'è natio del paese; perciocchè io [sono] il Signore Iddio vostro. 003 LEV 024 023 E Mosè parlò a' figliuoli d'Israele; ed essi trassero quel bestemmiatore fuor del campo, e lo lapidarono con pietre. E i figliuoli d'Israele fecero come il Signore avea comandato a Mosè. 003 LEV 025 001 IL Signore parlò ancora a Mosè nel monte di Sinai, dicendo: 003 LEV 025 002 Parla a' figliuoli d'Israele, e di' loro: Quando voi sarete entrati nel paese che io vi do, abbia la terra i suoi riposi, per maniera di Sabato al Signore. 003 LEV 025 003 Semina il tuo campo sei anni [continui], e pota la tua vigna [altresì] sei anni [continui], e ricogli la sua rendita. 003 LEV 025 004 Ma l'anno settimo siavi riposo di Sabato per la terra; [siavi] Sabato al Signore; non seminare [in esso] il tuo campo, e non potar la tua vigna. 003 LEV 025 005 Non mietere ciò che sarà nato da sè stesso da' granelli caduti nella tua ricolta; e non vendemmiar le uve della vigna che tu non avrai potata; sia [quell'anno] anno di riposo per la terra. 003 LEV 025 006 E [ciò che sarà prodotto nell'anno del Sabato] della terra sarà per mangiarlo, a te, e al tuo servo, e alla tua serva, e al tuo mercenario, e al tuo avveniticcio, i quali dimoreranno appresso di te, e alle tue bestie domestiche, 003 LEV 025 007 e alle fiere che [saranno] nel tuo paese; sia tutta la rendita di quell'anno per mangiare. 003 LEV 025 008 Contati eziandio sette settimane di anni, sette volte sette anni; in maniera che il tempo delle sette settimane di anni ti sia [lo spazio di] quarantanove anni. 003 LEV 025 009 E nel settimo mese, nel decimo [giorno] del mese, fa' passare un suon di tromba; fate passar la tromba per tutto il vostro paese, nel giorno de' purgamenti. 003 LEV 025 010 E santificate l'anno cinquantesimo, e bandite franchigia nel paese, a tutti suoi abitanti; siavi quello il Giubileo; e [allora] ritorni ciascun di voi nella sua possessione, e alla sua famiglia. 003 LEV 025 011 Quest'[è] il Giubileo; celebratelo ogni cinquantesimo anno; non seminate in esso, e non ricogliete ciò che in quell'anno sarà nato da sè stesso, e non vendemmiate [le vigne] che non saranno state potate. 003 LEV 025 012 Perciocchè quello [è] il Giubileo; [sia]vi sacro; mangiate ciò che il campo produrrà [tolto] dal campo stesso. 003 LEV 025 013 In quest'anno del Giubileo, ritorni ciascun di voi nella sua possessione. 003 LEV 025 014 E quando tu farai qualche vendita al tuo prossimo, ovvero qualche compera, niun di voi rapisca il bene del suo fratello. 003 LEV 025 015 Compera dal tuo prossimo a ragione degli anni [scorsi] dopo il Giubileo; ed egli facciati la vendita a ragione degli anni della rendita. 003 LEV 025 016 Secondo che vi saranno più o meno anni, accresci o scema il prezzo di ciò che tu compererai da lui; conciossiachè egli ti venda un certo numero di rendite. 003 LEV 025 017 E niun di voi rapisca il ben del suo prossimo; anzi abbi timore dell'Iddio tuo; perciocchè io [sono] il Signore Iddio vostro. 003 LEV 025 018 Ed eseguite i miei statuti, e osservate le mie leggi, e mettetele in opera; e voi abiterete nel paese in sicurtà. 003 LEV 025 019 E la terra produrrà i suoi frutti, e voi ne mangerete a sazietà, e abiterete in essa in sicurtà. 003 LEV 025 020 Che se pur dite: Che mangeremo l'anno settimo, se non seminiamo, e non ricogliamo le nostre rendite? 003 LEV 025 021 Io comanderò alla mia benedizione che venga sopra voi l'anno sesto, e quell'anno produrrà frutto per tre anni. 003 LEV 025 022 E nell'anno ottavo voi seminerete, e mangerete del vecchio di quella ricolta, fino all'anno nono; voi mangerete del vecchio, finchè venga la ricolta di quell'[anno]. 003 LEV 025 023 OR non vendansi le terre assolutamente; conciossiachè la terra [sia] mia; perciocchè voi [siete] forestieri, e fittaiuoli appresso di me. 003 LEV 025 024 Perciò, date luogo di riscatto [delle terre] in tutto il paese della vostra possessione. 003 LEV 025 025 Quando il tuo fratello sarà impoverito, e avrà venduto della sua possessione; se il suo prossimo parente, il qual per consanguinità avrà la ragion del riscatto, si presenta, egli potrà riscattar ciò che il suo fratello avrà venduto. 003 LEV 025 026 Ma, se alcuno, non avendo parente che per consanguinità abbia la ragion del riscatto, ricovera da sè stesso il modo, e trova quanto gli fa bisogno per lo suo riscatto; 003 LEV 025 027 allora conti le annate dopo la sua vendita, e restituisca il soprappiù a colui a chi avrà fatta la vendita, e rientri nella sua possessione. 003 LEV 025 028 Ma, s'egli non trova quanto gli fa bisogno per fargli il suo pagamento, resti quello ch'egli avrà venduto in man di colui che l'avrà comperato, fino all'anno del Giubileo; e nel Giubileo escane [il comperatore], e rientri [colui] nella sua possessione. 003 LEV 025 029 E quando alcuno avrà venduta una casa da abitare, in città murata, siavi podestà di riscatto fino all'anno compiuto dopo la sua vendita; sia il termine del suo riscatto un anno intiero. 003 LEV 025 030 Ma se non è ricomperata infra il compiersi di un anno intiero, quella casa che [è] in città murata resterà assolutamente in proprio a colui che l'avrà comperata, [e a' suoi] d'età in età; egli non sarà obbligato di uscirne nel Giubileo. 003 LEV 025 031 Ma le case delle ville, non intorniate di mura, sieno reputate come possessioni di terra; siavi ragion di riscatto per esse, ed escane [il comperatore] nel Giubileo. 003 LEV 025 032 Ma, quant'è alle città de' Leviti, abbiano i Leviti in perpetuo ragion di ricompera in su le case delle città della lor possessione. 003 LEV 025 033 E colui de' Leviti, che ricompererà [alcuna casa], esca fuori della casa venduta, e della città della possession [del venditore], nel Giubileo; perciocchè le case delle città de' Leviti sono la lor possessione nel mezzo de' figliuoli d'Israele. 003 LEV 025 034 Ma non vendansi i campi de' contorni delle lor città; perciocchè [sono] loro una possessione perpetua. 003 LEV 025 035 E quando il tuo fratello sarà impoverito, e le sue facoltà saranno scadute appresso di te, porgigli la mano, forestiere o avveniticcio che egli si sia; acciocchè possa vivere appresso di te. 003 LEV 025 036 Non prender da lui usura nè profitto; e abbi timore dell'Iddio tuo, e [fa'] che il tuo fratello possa vivere appresso di te. 003 LEV 025 037 Non dargli i tuoi danari ad usura, nè la tua vittuaglia a profitto. 003 LEV 025 038 Io [sono] il Signore Iddio vostro, che vi ho tratti fuor del paese di Egitto, per darvi il paese di Canaan, per essere vostro Iddio. 003 LEV 025 039 E quando il tuo fratello sarà impoverito appresso di te, e si sarà venduto a te, non adoperarlo in servitù da schiavo. 003 LEV 025 040 Stia appresso di te a guisa di mercenario [o] di avveniticcio; serva appresso di te fino all'anno del Giubileo. 003 LEV 025 041 E allora egli si partirà d'appresso a te, insieme co' suoi figliuoli, e se ne ritornerà alla sua famiglia; e rientrerà nella possessione de' suoi padri. 003 LEV 025 042 Perciocchè essi [sono] miei servitori, avendoli io tratti fuor del paese di Egitto; e però non sieno venduti nella maniera degli schiavi. 003 LEV 025 043 Non signoreggiarlo con asprezza; anzi abbi timore dell'Iddio tuo. 003 LEV 025 044 Ma, quant'è al tuo servo, e alla tua serva, che hanno ad esser tuoi [in proprio], compera servi e serve d'infra le genti che saranno intorno a te. 003 LEV 025 045 Anche ne potrete comperar de' figliuoli degli avveniticci che dimoreranno con voi; e delle lor famiglie che [saranno] appresso di voi, le quali essi avranno generate nel vostro paese; e quelli saranno vostri in proprio. 003 LEV 025 046 E tali potrete possedere, [e lasciare] a' vostri figliuoli dopo voi in proprietà ereditaria; e anche servirvi di loro in perpetuo; ma, quant'è a' vostri fratelli, figliuoli d'Israele, niuno [di voi] signoreggi il suo fratello con asprezza. 003 LEV 025 047 E se il forestiere, o l'avveniticcio [che sarà] appresso di te, acquista delle facoltà, e il tuo fratello impoverisce appresso a lui, e si vende al forestiere, o all'avveniticcio [che sarà] appresso di te, o a [qualcuno di] stirpe di nazione straniera; 003 LEV 025 048 abbia egli podestà di riscatto, dopo essersi venduto; riscattilo alcuno de' suoi fratelli. 003 LEV 025 049 Riscattilo il suo zio, o il figliuol del suo zio, o alcun [altro] suo carnal parente, della sua famiglia; ovvero, riscattisi egli stesso, se ne trova il modo. 003 LEV 025 050 E faccia ragione col suo comperatore, dall'anno che gli si sarà venduto fino all'anno del Giubileo, e vadano i danari della sua vendita per lo numero degli anni ch'egli avrà servito; stia con lui come a giornate di mercenario. 003 LEV 025 051 Se [vi sono] ancora molti anni [fino al Giubileo], restituisca a ragione di essi, de' danari della sua compera, per suo riscatto. 003 LEV 025 052 E se vi restano pochi anni fino all'anno del Giubileo, faccia ragione con lui; [e] restituisca il prezzo del suo riscatto, secondo il numero degli anni che gli [restano da servire]. 003 LEV 025 053 Stia con lui a guisa di mercenario annuale; non signoreggilo con asprezza nel tuo cospetto. 003 LEV 025 054 E se pur non è riscattato in [alcuna di] queste [maniere], egli se ne uscirà l'anno del Giubileo, insieme coi suoi figliuoli. 003 LEV 025 055 Conciossiachè i figliuoli d'Israele mi [sieno] servi; sono miei servi, avendoli io tratti fuor del paese di Egitto. Io [sono] il Signore Iddio vostro. 003 LEV 026 001 NON vi fate idoli, e non vi rizzate scultura, nè statua, e non mettete alcuna pietra effigiata nel vostro paese, per adorarla; perciocchè io [sono] il Signore Iddio vostro. 003 LEV 026 002 Osservate i miei Sabati; e riverite il mio Santuario. Io [sono] il Signore. 003 LEV 026 003 Se voi camminate ne' miei statuti, e osservate i miei comandamenti, e li mettete in opera; 003 LEV 026 004 io [vi] darò le vostre pioggie nelle loro stagioni, e la terra produrrà la sua rendita, e gli alberi della campagna produrranno i lor frutti. 003 LEV 026 005 E la trebbiatura vi giungerà infino alla vendemmia, e la vendemmia giungerà infino alla sementa; e voi mangerete il vostro pane a sazietà, e abiterete nel vostro paese in sicurtà. 003 LEV 026 006 E io farò che vi sarà pace nel paese, e voi vi coricherete, e non vi sarà chi [vi] spaventi; e farò venir meno le bestie nocive nel paese, e la spada non passerà per lo vostro paese. 003 LEV 026 007 E voi perseguirete i vostri nemici, ed essi caderanno per la spada davanti a voi. 003 LEV 026 008 E cinque di voi ne perseguiranno cento, e cento ne perseguiranno diecimila; e i vostri nemici caderanno per la spada davanti a voi. 003 LEV 026 009 E io mi volgerò verso voi, e vi farò crescere e moltiplicare; e stabilirò il mio patto con voi. 003 LEV 026 010 E voi mangerete del vecchio, serbato per molto tempo; e trarrete fuori il vecchio, per [dar luogo] al nuovo. 003 LEV 026 011 E io farò che il mio Tabernacolo starà nel mezzo di voi; e l'anima mia non vi sdegnerà. 003 LEV 026 012 E camminerò nel mezzo di voi, e vi sarò Dio, e voi mi sarete popolo. 003 LEV 026 013 Io [sono] il Signore Iddio vostro, che vi ho tratti fuor del paese degli Egizj, acciocchè non foste loro servi; e ho spezzate le sbarre del vostro giogo, e vi ho fatti camminare a capo erto. 003 LEV 026 014 Ma, se voi non mi ubbidite, e non mettete in opera tutti questi comandamenti; 003 LEV 026 015 e se sprezzate i miei statuti, e se l'anima vostra sdegna le mie leggi, per non eseguire tutti i miei comandamenti, per annullare il mio patto; 003 LEV 026 016 io altresì vi farò queste cose: io manderò contr'a voi lo spavento, la tisichezza, e l'arsura, che [vi] consumeranno gli occhi, e [vi] tormenteranno l'anima; e voi seminerete indarno la vostra semenza; perciocchè i vostri nemici la mangeranno. 003 LEV 026 017 E io metterò la mia faccia contro a voi, e sarete sconfitti da' vostri nemici, e quelli che vi odieranno, vi signoreggeranno; e voi fuggirete, senza che alcuno vi persegua. 003 LEV 026 018 E se pur anche, dopo queste cose, voi non mi ubbidite, io continuerò a castigarvi per i vostri peccati sette volte più. 003 LEV 026 019 E romperò l'alterezza della vostra forza; e farò che il vostro cielo sarà come di ferro, e la vostra terra come di rame. 003 LEV 026 020 E la vostra forza si consumerà indarno; e la vostra terra non darà la sua rendita, nè gli alberi della campagna i lor frutti. 003 LEV 026 021 E se voi procedete meco con contrasto, e non volete ubbidirmi, io vi aggiugnerò sette [cotanti] di piaghe, secondo i vostri peccati. 003 LEV 026 022 E manderò contro a voi le fiere della campagna, le quali vi orberanno di figliuoli, e diserteranno il vostro bestiame, e vi dipopoleranno, e le vostre strade saranno deserte. 003 LEV 026 023 E se [pur anche] per queste cose voi non vi ammendate inverso me, anzi procedete meco con contrasto; 003 LEV 026 024 io altresì procederò con voi con contrasto e vi percoterò anch'io sette [volte più], per i vostri peccati. 003 LEV 026 025 E farò venir contro a voi la spada, che farà la vendetta del patto; e voi vi ricovererete nelle vostre città; ma io manderò nel mezzo di voi la pestilenza, e sarete dati nelle mani dei nemici. 003 LEV 026 026 Quando io vi avrò rotto il sostentamento del pane, dieci donne coceranno il vostro pane in uno [stesso] forno, e vi renderanno il vostro pane a peso; e voi mangerete, e non vi sazierete. 003 LEV 026 027 E se per questo [ancora] non mi ubbidite, anzi procedete meco con contrasto; 003 LEV 026 028 io ancora procederò con voi con ira e con contrasto; e io ancora vi castigherò sette [volte più], per i vostri peccati. 003 LEV 026 029 E mangerete la carne de' vostri figliuoli, e la carne delle vostre figliuole. 003 LEV 026 030 E io disfarò i vostri alti luoghi, e distruggerò i vostri idoli, e metterò i vostri corpi morti sopra le carogne dei vostri idoli; e l'anima mia vi avrà in abbominio. 003 LEV 026 031 E ridurrò le vostre città in desolazione, e diserterò i vostri santuari, e non odorerò i vostri odori soavi. 003 LEV 026 032 E io stesso desolerò il paese; e i vostri nemici, che abiteranno in esso, ne saranno stupefatti. 003 LEV 026 033 E, quant'è a voi, io vi disperderò fra le genti, e vi sarò dietro a spada tratta; e il vostro paese sarà deserto, e le vostre città desolate. 003 LEV 026 034 Allora la terra si compiacerà ne' suoi Sabati, tutto il tempo ch'ella resterà deserta, e che voi sarete nel paese dei vostri nemici; allora la terra si riposerà, e si compiacerà ne' suoi Sabati. 003 LEV 026 035 Ella si riposerà tutto il tempo ch'ella starà deserta di ciò che non si sarà riposata ne' vostri Sabati, mentre voi sarete dimorati in essa. 003 LEV 026 036 E, quant'è a quelli che di voi saranno rimasti, io manderò loro un avvilimento di cuore ne' paesi de' lor nemici; talchè eziandio il rumor d'una fronde agitata li perseguiterà, e fuggiranno, come d'innanzi alla spada; e caderanno, senza che alcuno [li] persegua. 003 LEV 026 037 E traboccheranno l'uno sopra l'altro, come [se fuggissero] davanti alla spada, senza però che alcuno [li] perseguiti; e voi non potrete durar davanti a' vostri nemici. 003 LEV 026 038 E perirete fra le genti, e il paese de' vostri nemici vi consumerà. 003 LEV 026 039 Ma, se pur que' di voi che saranno rimasti si struggono nel paese de' lor nemici, per le loro iniquità, e insieme per quelle de' lor padri; 003 LEV 026 040 e confessano la loro iniquità, e l'iniquità de' lor padri, ne' lor misfatti che avranno commessi contro a me; ed anche in ciò che saranno proceduti meco con contrasto; 003 LEV 026 041 [onde] io ancora sarò proceduto con loro con contrasto; e li avrò condotti nel paese de' lor nemici; se allora il lor cuore incirconciso si umilia, e se di buon grado riconoscono la loro iniquità; 003 LEV 026 042 io ancora mi ricorderò del mio patto[con] Giacobbe, e anche del mio patto [con] Isacco, e anche del mio patto [con] Abrahamo; mi ricorderò eziandio del paese. 003 LEV 026 043 Appresso adunque che la terra sarà stata disabitata di essi, e si sarà compiaciuta ne' suoi Sabati, mentre sarà stata desolata, essendone essi fuori; ed essi di buon grado avranno riconosciuta la loro iniquità, perciocchè avranno sprezzate le mie leggi, e l'anima loro avrà sdegnati i miei statuti; 003 LEV 026 044 e che nondimeno, mentre saranno stati nel paese de'lor nemici, io non li avrò riprovati, e non li avrò avuti in abbominio, per ridurli al niente, annullando il mio patto con loro; perciocchè io [sono] il Signore Iddio loro; 003 LEV 026 045 io mi ricorderò in favor loro del patto degli antichi [loro], i quali io trassi fuor del paese di Egitto, nel cospetto delle genti, per essere loro Dio. Io [sono] il Signore. 003 LEV 026 046 Questi sono gli statuti, e le ordinazioni, e le leggi, le quali il Signore stabilì fra sè, e i figliuoli d'Israele, nel monte di Sinai, per mano di Mosè. 003 LEV 027 001 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 003 LEV 027 002 Parla a' figliuoli d'Israele, e di' loro: Quando alcuno avrà fatto qualche singolar voto; quando egli avrà fatto voto di persone al Signore, sotto la tua estimazione; 003 LEV 027 003 l'estimazione che tu farai, d'un maschio di età di venti anni fino a sessant'anni, sia a cinquanta sicli d'argento, a siclo di Santuario. 003 LEV 027 004 E d'una femmina, sia la tua estimazione a trenta sicli. 003 LEV 027 005 E se [è una persona] di età da cinque anni a venti, sia la tua estimazione a venti sicli per lo maschio, e a dieci sicli per la femmina. 003 LEV 027 006 E se [è una persona] di età da un mese a cinque anni, sia la tua estimazione a cinque sicli d'argento per lo maschio, e a tre sicli d'argento per la femmina. 003 LEV 027 007 E se [è una persona] di età da sessant'anni in su, sia la tua estimazione a quindici sicli per lo maschio, e a dieci sicli per la femmina. 003 LEV 027 008 E se colui [che avrà fatto il voto] sarà così povero, che non possa pagar la tua estimazione, presenti la [persona votata] davanti al Sacerdote, il qual ne faccia l'estimazione; facciala secondo la possibilità di colui che avrà fatto il voto. 003 LEV 027 009 E se [il voto è di] bestia della quale si offerisce offerta al Signore, tutto ciò che egli avrà di quella specie donato al Signore sia sacro. 003 LEV 027 010 Non cambila, e non permutila, buona per cattiva, nè cattiva per buono; e se pur permuta quella bestia con un'altra, così la bestia votata, come la bestia messa in iscambio suo, saranno sacre. 003 LEV 027 011 E se [il voto] è di qualunque bestia immonda, della quale non si offerisce offerta al Signore, presenti quella bestia davanti al Sacerdote. 003 LEV 027 012 E facciane il Sacerdote l'estimazione secondo che sarà buona o cattiva; facciasene secondo l'estimazione, che tu, o Sacerdote, ne avrai fatta. 003 LEV 027 013 E se pure egli vuol riscattarla, sopraggiunga il quinto [del prezzo di essa], oltre alla tua estimazione. 003 LEV 027 014 E quando alcuno avrà consacrata la casa sua, [per esser] cosa sacra al Signore, apprezzila il Sacerdote, secondo che sarà buona o cattiva; resti fermo [il suo prezzo], quale il Sacerdote le avrà posto. 003 LEV 027 015 E se pur colui che avrà consacrata la sua casa la vuol riscattare, sopraggiunga alla tua estimazione il quinto del prezzo di essa, e sia sua. 003 LEV 027 016 E se alcuno consacra al Signore dei campi della sua eredità, sia la tua estimazione a ragione della sementa di esso; la sementa d'un omer d'orzo [sia estimata] a cinquanta sicli di argento. 003 LEV 027 017 Se egli consacra il suo campo fin dall'anno del Giubileo, stia fermo [il prezzo di esso], come tu l'avrai tassato. 003 LEV 027 018 Ma, se egli lo consacra dopo il Giubileo, faccia il Sacerdote ragion de' danari [col comperatore] secondo gli anni che resteranno fino all'anno del Giubileo, e [secondo il numero di essi] diffalchisi della tua estimazione. 003 LEV 027 019 E se colui che ha consacrato il campo, pur vuol riscattarlo, sopraggiunga alla tua estimazione il quinto dei danari di essa, e resti [il campo] suo. 003 LEV 027 020 Ma, se egli non riscatta il campo, e il campo è venduto ad un altro, non possa più riscattarlo. 003 LEV 027 021 E quando [il comperatore] ne uscirà al Giubileo, sia cosa sacra al Signore, come campo d'interdetto; appartenga esso in proprio al Sacerdote. 003 LEV 027 022 E se alcuno ha consacrato al Signore un campo da sè comperato, il qual non sia de' campi della sua eredità; 003 LEV 027 023 faccia il Sacerdote ragione [col comperatore] della somma della tua estimazione, [secondo il tempo che vi sarà] fino all'anno del Giubileo; e dia colui in quello stesso giorno il prezzo da te posto; [è] cosa sacra al Signore. 003 LEV 027 024 Nell'anno del Giubileo ritorni il campo a colui da chi esso l'avrà comperato, a colui di cui [sarà] la proprietà del terreno. 003 LEV 027 025 Or sia ogni tua estimazione a siclo di Santuario; sia il siclo di venti oboli. 003 LEV 027 026 Ma niuno consacri alcun primogenito di bestie, delle quali s'offeriscono i primogeniti al Signore; o vitello, o agnello, o capretto ch'egli sia, [già appartiene] al Signore. 003 LEV 027 027 Ma, se [è] degli animali immondi, riscattilo secondo la tua estimazione, e sopraggiungavi il quinto di essa; e se pur non è riscattato, vendasi secondo il prezzo da te posto. 003 LEV 027 028 Ma niuna cosa consacrata per interdetto, che l'uomo abbia consacrata al Signore per interdetto, di tutto ciò ch'[è] suo, così degli uomini, come del bestiame, e de' campi della sua eredità, non si potrà vendere nè riscattare; ogni interdetto è cosa santissima, [appartenente] al Signore. 003 LEV 027 029 Niuno interdetto, consacrato d'infra gli uomini, si possa riscattare; del tutto sia fatto morire. 003 LEV 027 030 Tutte le decime eziandio della terra [così] delle semenze della terra, [come] dei frutti degli alberi, [appartengono] al Signore; [son] cosa sacra al Signore. 003 LEV 027 031 E se pure alcuno vuol riscattar delle sue decime, sopraggiunga il quinto al prezzo di esse. 003 LEV 027 032 Parimente sia cosa sacra al Signore ogni decima di buoi, e di pecore, e di capre; ogni decimo [animale] di tutti quelli che passano sotto la verga. 003 LEV 027 033 Non discernasi tra buono e cattivo; e non permutisi [l'un con l'altro]; e se pure [alcuno] permuta [l'un con l'altro], quel decimo, e quell'altro messo in suo scambio, saranno cosa sacra; non si potranno riscattare. 003 LEV 027 034 Questi [sono] i comandamenti che il Signore diede a Mosè, nel monte di Sinai, [per proporli] a' figliuoli d'Israele. # # BOOK 004 NUM Numbers Numeri 004 NUM 001 001 IL Signore parlò ancora a Mosè, nel deserto di Sinai, nel Tabernacolo della convenenza, nel primo giorno del secondo mese, nell'anno secondo da che [i figliuoli d'Israele] furono usciti fuor del paese di Egitto, dicendo: 004 NUM 001 002 Levate la somma di tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele, secondo le lor nazioni, [e] le famiglie de' padri loro, contando per nome, a testa a testa, ogni maschio, 004 NUM 001 003 di età da vent'anni in su, tutti coloro che possono andare alla guerra in Israele; annoverateli, tu, ed Aaronne, per le loro schiere. 004 NUM 001 004 E siavi con voi un uomo di ciascuna tribù, che sia capo della sua casa paterna. 004 NUM 001 005 E questi [sono] i nomi di coloro che saranno presenti con voi: Di Ruben, Elisur, figliuolo di Sedeur; 004 NUM 001 006 Di Simeone, Selumiel, figliuolo di Surisaddai; 004 NUM 001 007 Di Giuda, Naasson, figliuolo di Amminadab; 004 NUM 001 008 D'Issacar, Natanael, figliuolo di Suar; 004 NUM 001 009 Di Zabulon, Eliab, figliuolo di Helon; 004 NUM 001 010 De' figliuoli di Giuseppe: di Efraim, Elisama, figliuoli di Ammiud; di Manasse, Gamliel, figliuolo di Pedasur; 004 NUM 001 011 Di Beniamino, Abidan, figliuolo di Ghidoni; 004 NUM 001 012 Di Dan, Ahiezer, figliuolo di Ammisaddai; 004 NUM 001 013 Di Aser, Paghiel, figliuolo di Ocran; 004 NUM 001 014 Di Gad, Eliasaf, figliuolo di Deuel; 004 NUM 001 015 Di Neftali, Ahira, figliuolo di Enan. 004 NUM 001 016 Costoro [erano] quelli che si chiamavano alla raunanza, principali delle tribù loro paterne, e capi delle migliaia d'Israele. 004 NUM 001 017 Mosè adunque ed Aaronne presero seco questi uomini, ch'erano stati nominati per li nomi [loro]. 004 NUM 001 018 E, a' calendi del secondo mese, adunarono tutta la raunanza; e le generazioni [de' figliuoli d'Israele] furono descritte per le lor nazioni, e per le famiglie loro paterne, contandoli per nome dall'età di vent'anni in su, a testa a testa. 004 NUM 001 019 Come il Signore avea comandato a Mosè, egli li annoverò nel deserto di Sinai. 004 NUM 001 020 E delle generazioni de' figliuoli di Ruben, primogenito d'Israele, per le lor nazioni, e famiglie paterne, contati per nome, a testa a testa, d'infra tutti i maschi, dall'età di vent'anni in su, tutti quelli che potevano andare alla guerra; 004 NUM 001 021 gli annoverati della tribù di Ruben [furono] quarantaseimila cinquecento. 004 NUM 001 022 Delle generazioni de' figliuoli di Simeone, per le lor nazioni, e famiglie paterne, contati per nome, a testa a testa, d'infra tutti i maschi, dall'età di vent'anni in su, tutti quelli che potevano andare alla guerra; 004 NUM 001 023 gli annoverati della tribù di Simeone [furono] cinquantanovemila trecento. 004 NUM 001 024 Delle generazioni de' figliuoli di Gad, per le lor nazioni, e famiglie paterne, contati per nome tutti quelli che potevano andare alla guerra, dall'età di vent'anni in su; 004 NUM 001 025 gli annoverati della tribù di Gad [furono] quarantacinquemila seicencinquanta. 004 NUM 001 026 Delle generazioni de' figliuoli di Giuda, per le lor nazioni, e famiglie paterne, contati per nome tutti quelli che potevano andare alla guerra, dall'età di vent'anni in su; 004 NUM 001 027 gli annoverati della tribù di Giuda [furono] settantaquattromila seicento. 004 NUM 001 028 Delle generazioni de' figliuoli d'Issacar, per le lor nazioni, e famiglie paterne, contati per nome tutti quelli che potevano andare alla guerra, dall'età di vent'anni in su; 004 NUM 001 029 gli annoverati della tribù d'Issacar [furono] cinquantaquattromila quattrocento. 004 NUM 001 030 Delle generazioni de' figliuoli di Zabulon, per le lor nazioni, e famiglie paterne, contati per nome tutti quelli che potevano andare alla guerra, dall'età di vent'anni in su; 004 NUM 001 031 gli annoverati della tribù di Zabulon [furono] cinquantasettemila quattrocento. 004 NUM 001 032 De' figliuoli di Giuseppe; delle generazioni de' figliuoli di Efraim, per le lor nazioni, e famiglie paterne, contati per nome tutti quelli che potevano andare alla guerra, dall'età di vent'anni in su; 004 NUM 001 033 gli annoverati della tribù di Efraim [furono] quarantamila cinquecento. 004 NUM 001 034 Delle generazioni de' figliuoli di Manasse, per le lor nazioni, e famiglie paterne, contati per nome tutti quelli che potevano andare alla guerra, dall'età di vent'anni in su; 004 NUM 001 035 gli annoverati della tribù di Manasse [furono] trentaduemila dugento. 004 NUM 001 036 Delle generazioni de' figliuoli di Beniaminio, per le lor nazioni, e famiglie paterne, contati per nome tutti quelli che potevano andare alla guerra, dall'età di vent'anni in su; 004 NUM 001 037 gli annoverati della tribù di Beniamino [furono] trentacinquemila quattrocento. 004 NUM 001 038 Delle generazioni de' figliuoli di Dan, per le lor nazioni, e famiglie paterne, contati per nome tutti quelli che potevano andare alla guerra, dall'età di vent'anni in su; 004 NUM 001 039 gli annoverati della tribù di Dan [furono] sessantaduemila settecento. 004 NUM 001 040 Delle generazioni de' figliuoli di Aser, per le lor nazioni, e famiglie paterne; contati per nome tutti quelli che potevano andare alla guerra, dall'età di vent'anni in su; 004 NUM 001 041 gli annoverati della tribù di Aser [furono] quarantunmila cinquecento. 004 NUM 001 042 Delle generazioni de' figliuoli di Neftali, per le lor nazioni, e famiglie paterne, contati per nome tutti quelli che potevano andare alla guerra, dall'età di vent'anni in su; 004 NUM 001 043 gli annoverati della tribù di Neftali [furono] cinquantatremila quattrocento. 004 NUM 001 044 Questi [furono] gli annoverati, i quali Mosè ed Aaronne annoverarono, insieme co' principali d'Israele, [ch'] erano dodici uomini, uno per familglia paterna. 004 NUM 001 045 Così, tutti gli annoverati d'infra i figliuoli d'Israele, per le lor famiglie paterne, dall'età di vent'anni in su, che potevano andare alla guerra, 004 NUM 001 046 furono seicentotremila cinquecencinquanta. 004 NUM 001 047 Ma i Leviti non furono annoverati fra loro secondo la lor tribù paterna; 004 NUM 001 048 perciocchè il Signore avea detto a Mosè: 004 NUM 001 049 Sol non annoverar la tribù di Levi, e non levarne la somma per mezzo i figliuoli d'Iraele. 004 NUM 001 050 Ma ordina i Leviti sopra il Tabernacolo della Testimonianza, e sopra tutti i suoi arredi; e sopra tutte le cose ad esso [appartenenti]; e portino essi il Tabernacolo e tutti i suoi arredi; e facciano i servigi di esso, e accampinvisi attorno. 004 NUM 001 051 E quando il Tabernacolo si dipartirà, mettanlo giù i Leviti; quando altresì si accamperà, rizzinlo i Leviti; e se alcuno straniere vi si appressa, sia fatto morire. 004 NUM 001 052 Or accampinsi i figliuoli d'Israele, ciascuno nel suo quartiere, e ciascuno presso alla sua bandiera, per le loro schiere. 004 NUM 001 053 Ma accampinsi i Leviti intorno al Tabernacolo della Testimonianza; acciocchè non vi sia ira contro alla raunanza de' figliuoli d'Israele; e facciano i Leviti la funzione del Tabernacolo della Testimonianza. 004 NUM 001 054 E i figliuoli d'Israele fecero interamente come il Signore avea comandato. 004 NUM 002 001 POI il Signore parlò a Mosè e ad Aaronne, dicendo: 004 NUM 002 002 Accampinsi i figliuoli d'Israele, ciascuno presso alla sua bandiera, [distinti] per le insegne delle lor famiglie paterne; accampinsi dirincontro al Tabernacolo della convenenza d'ogn'intorno. 004 NUM 002 003 E quelli che si accamperanno dalla parte anteriore, verso il Levante, [sieno que' della] bandiera del campo di Giuda [distinti] per le loro schiere; e [sia] il lor capo Naasson, figliuolo di Amminadab. 004 NUM 002 004 La cui schiera, e gli annoverati, [son] settantaquattromila seicento. 004 NUM 002 005 E quelli che si accamperanno presso a lui, [sieno] la tribù d'Issacar e [sia] capo de' figliuoli d'Issacar Natanael, figliuolo di Suar. 004 NUM 002 006 La cui schiera, e gli annoverati, [son] cinquantaquattromila quattrocento. 004 NUM 002 007 E la tribù di Zabulon; e [sia] capo de' figliuoli di Zabulon Eliab, figliuolo di Helon. 004 NUM 002 008 La cui schiera, e gli annoverati, [son] cinquantasettemila quattrocento. 004 NUM 002 009 Tutti gli annoverati del campo in Giuda [son] centottantaseimila quattrocento, [distinti] per le loro schiere. [Questi] si moveranno i primi. 004 NUM 002 010 [Sia] la bandiera del campo di Ruben, [distinta] per le sue schiere, verso il Mezzodì; e [sia] capo de' figliuoli di Ruben Elisur, figliuolo di Sedeur. 004 NUM 002 011 La cui schiera, e gli annoverati, [son] quarantaseimila cinquecento. 004 NUM 002 012 E quelli che si accamperanno presso a lui [sieno] la tribù di Simeone; e [sia] capo de' figliuoli di Simeone Selumiel, figliuolo di Surisaddai. 004 NUM 002 013 La cui schiera, e gli annoverati, [son] cinquantanovemila trecento. 004 NUM 002 014 E la tribù di Gad; e [sia] capo de' figliuoli di Gad Eliasaf, figliuolo di Reuel. 004 NUM 002 015 La cui schiera, e gli annoverati, [son] quarantacinquemila seicencinquanta. 004 NUM 002 016 Tutti gli annoverati del campo di Ruben [son] cencinquantunmila quattrocencinquanta, [distinti] per le loro schiere. [Questi] movansi i secondi. 004 NUM 002 017 Poi movasi il Tabernacolo della convenenza, essendo l'oste de' Leviti nel mezzo degli [altri] campi; come sono accampati, così movansi, ciascuno nel suo ordine, secondo le lor bandiere. 004 NUM 002 018 [Sia] la bandiera del campo di Efraim, [distinta] per le sue schiere, verso il Ponente; e [sia] capo de' figliuoli di Efraim Elisama, figliuolo di Ammiud. 004 NUM 002 019 La cui schiera, e gli annoverati, [son] quarantamila cinquecento. 004 NUM 002 020 E presso a lui [si accampi] la tribù di Manasse; e [sia] capo de' figliuoli di Manasse Gamliel, figliuolo di Pedasur. 004 NUM 002 021 La cui schiera, e gli annoverati, [son] trentaduemila dugento. 004 NUM 002 022 E la tribù di Beniamino; e [sia] capo de' figliuoli di Beniamino Abidan, figliuolo di Ghidoni. 004 NUM 002 023 La cui schiera, e gli annoverati, [son] trentacinquemila quattrocento. 004 NUM 002 024 Tutti gli annoverati del campo di Efraim [son] centottomila cento, [distinti] per le loro schiere. [Questi] movansi i terzi. 004 NUM 002 025 [Sia] la bandiera del campo di Dan, [distinta] per le sue schiere, verso il Settentrione; e [sia] capo de' figliuoli di Dan Ahiezer, figliuolo di Ammisaddai. 004 NUM 002 026 La cui schiera, e gli annoverati, [son] sessantaduemila settecento. 004 NUM 002 027 E quelli che si accamperanno presso a lui [sieno] la tribù di Aser, e [sia] capo de' figliuoli di Aser Paghiel, figliuolo di Ocran. 004 NUM 002 028 La cui schiera, e gli annoverati, [son] quarantunmila cinquecento. 004 NUM 002 029 E la tribù di Neftali; e [sia] capo de' figliuoli di Neftali Ahira, figliuolo di Enan. 004 NUM 002 030 La cui schiera, e gli annoverati, [son] cinquantatremila quattrocento. 004 NUM 002 031 Tutti gli annoverati del campo di Dan, [son] cencinquantasettemila seicento. [Questi] si movano gli ultimi, [distinti] per le lor bandiere. 004 NUM 002 032 Questi [sono] gli annoverati d'infra i figliuoli d'Israele, per le lor famiglie paterne. Tutti gli annoverati de' campi, per le loro schiere, [furono] seicentotremila cinquecencinquanta. 004 NUM 002 033 Ma i Leviti non furono annoverati per mezzo i figliuoli d'Israele; secondo che il Signore avea comandato a Mosè. 004 NUM 002 034 E i figliuoli d'Israele fecero interamente come il Signore avea comandato a Mosè; così si accampavano [distinti] per le lor bandiere, e così si movevano, ciascuno secondo la sua nazione, e secondo la sua famiglia paterna. 004 NUM 003 001 OR queste [sono] le generazioni di Aaronne e di Mosè, al tempo che il Signore parlò con Mosè, nel monte di Sinai. 004 NUM 003 002 E questi [sono] i nomi de' figliuoli d'Aaronne: Nadab il primogenito, e Abihu, Eleazaro e Itamar. 004 NUM 003 003 Questi [sono] i nomi de' figliuoli d'Aaronne, sacerdoti, i quali furono unti e consacrati, per esercitare il sacerdozio. 004 NUM 003 004 Or Nadab ed Abihu morirono davanti al Signore, quando offersero fuoco strano nel cospetto del Signore, nel deserto di Sinai; e non ebbero figliuoli; ed Eleazaro e Itamar esercitarono il sacerdozio nella presenza d'Aaronne, lor padre. 004 NUM 003 005 E il Signore parlò a Mosè, dicendo: 004 NUM 003 006 Fa' appressar la tribù di Levi, e falla comparir davanti al Sacerdote Aaronne, acciocchè gli ministrino. 004 NUM 003 007 E facciano la fazione di esso, e la fazione di tutta la raunanza, davanti al Tabernacolo della convenenza, facendo i servigi del Tabernacolo. 004 NUM 003 008 E abbiano in guardia tutti gli arredi del Tabernacolo della convenenza; [e in somma] facciano la fazione de' figliuoli d'Israele, facendo i servigi del Tabernacolo. 004 NUM 003 009 Così da' i Leviti ad Aaronne, e a' suoi figliuoli; essi gli sono dati in dono d'infra i figliuoli d'Israele. 004 NUM 003 010 E costituisci Aaronne e i suoi figliuoli, a far la fazione del lor sacerdozio; e se alcuno straniere vi si appressa, sia fatto morire. 004 NUM 003 011 Oltre a ciò, il Signore parlò a Mosè dicendo: 004 NUM 003 012 Ecco, io ho presi i Leviti d'infra i figliuoli d'Israele in luogo di tutti i primogeniti che aprono la matrice fra i figliuoli d'Israele; perciò i Leviti saranno miei. 004 NUM 003 013 Conciossiachè ogni primogenito [sia] mio; nel giorno che io percossi tutti i primogeniti nel paese di Egitto, io mi consacrai tutti i primogeniti d'Israele, così degli uomini, come degli animali; essi hanno ad esser miei. Io [sono] il Signore. 004 NUM 003 014 Il Signore parlò ancora a Mosè, nel deserto di Sinai, dicendo: 004 NUM 003 015 Annovera i figliuoli di Levi, per le lor famiglie paterne, e per le lor nazioni, annovera ogni maschio d'infra loro, dall'età d'un mese in su. 004 NUM 003 016 E Mosè li annoverò secondo il comandamento del Signore, come gli era stato imposto. 004 NUM 003 017 Or questi furono i figliuoli di Levi, secondo i lor nomi; Gherson, e Chehat, e Merari. 004 NUM 003 018 E questi [sono] i nomi de' figliuoli di Gherson, [distini] per le lor nazioni; Libni e Simei. 004 NUM 003 019 E i figliuoli di Chehat, [distinti] per le lor nazioni, [furono] Amram, e Ishar, e Hebron, e Uzziel. 004 NUM 003 020 E i figliuoli di Merari, [distinti] per le lor nazioni, [furono] Mahali e Musi. Queste sono le nazioni de' Leviti, [distinte] per le lor famiglie paterne. 004 NUM 003 021 Di Gherson [fu] la nazione de' Libniti, e la nazione de' Simeiti. Queste furono le nazioni de' Ghersoniti. 004 NUM 003 022 De' quali gli annoverati, contati tutti i maschi dall'età d'un mese in su, [furono] settemila cinquecento. 004 NUM 003 023 Le nazioni de' Ghersoniti [furono] dietro al Tabernacolo, verso il Ponente. 004 NUM 003 024 E il capo della famiglia paterna de' Ghersoniti [fu] Eliasaf, figliuolo di Lael. 004 NUM 003 025 E la fazione de' figliuoli di Gherson, nel Tabernacolo della convenenza, [era] il Tabernacolo e la Tenda, la Coverta di essa, e il Tappeto dell'entrata del Tabernacolo della convenenza; 004 NUM 003 026 e le cortine del Cortile, insieme col Tappeto dell'entrata del Cortile, d'intorno al Padiglione e all'Altare, e le sue corde, per tutti i suoi servigi. 004 NUM 003 027 E di Chehat [fu] la nazione degli Amramiti, e la nazione degl'Ishariti, e la nazione degli Hebroniti, e la nazione degli Uzzieliti. Queste sono le nazioni de' Chehatiti. 004 NUM 003 028 I quali, contati tutti i maschi, dall'età d'un mese in su, [furono] ottomila seicento, che facevano la fazione del Santuario. 004 NUM 003 029 Le nazioni de' figliuoli di Chehat doveano accamparsi allato al Tabernacolo verso il Mezzodì. 004 NUM 003 030 E il capo delle famiglie paterne delle nazioni de' Chehatiti [fu] Elisafan, figliuolo d'Uzziel. 004 NUM 003 031 E la lor fazione [era] l'Arca e la Tavola, e il Candelliere, e gli Altari, e i vasellamenti del Santuario, co' quali si faceva il ministerio, e la Cortina, e tutti i suoi servigi. 004 NUM 003 032 Ed Eleazaro, figliuolo del Sacerdote Aaronne, [era] Capo de' capi de' Leviti; [essendo] Sopraintendente di coloro che facevano la fazione del Santuario. 004 NUM 003 033 Di Merari [fu] la nazione de' Mahaliti, e la nazione de' Musiti. Queste sono le nazioni de' Merariti. 004 NUM 003 034 De' quali gli annoverati, contati tutti i maschi dall'età d'un mese in su, [furono] seimila dugento. 004 NUM 003 035 E il capo delle famiglie paterne delle nazioni de' Merariti [fu] Suriel, figliuolo di Abihail. Essi doveano accamparsi allato al Tabernacolo, verso il Settentrione. 004 NUM 003 036 E il carico della fazione de' figliuoli di Merari [era] le assi, e le sbarre, e le colonne, e i piedistalli del Tabernacolo, e tutti i suoi [tali] arredi, e tutti [tali] suoi servigi; 004 NUM 003 037 e le colonne del Cortile d'intorno, e i lor piedistalli, e i lor piuoli, e le lor corde. 004 NUM 003 038 E quelli che doveano accamparsi davanti alla Tenda, verso il Levante, dalla parte anteriore del Tabernacolo della convenenza, verso l'Oriente, [erano] Mosè e Aaronne, e i suoi figliuoli; i quali facevano la fazione del Santuario, in vece ed a nome de' figliuoli d'Israele; in maniera, che se alcuno straniere vi si appressava, dovea esser fatto morire. 004 NUM 003 039 Tutti gli annoverati d'infra i Leviti, i quali Mosè ed Aaronne, per comandamento del Signore, annoverarono per le lor nazioni, [cioè: ] tutti i maschi, dall'età d'un mese in su, [furono] ventiduemila. 004 NUM 003 040 POI il Signore disse a Mosè: Annovera tutti i primogeniti maschi d'infra i figliuoli d'Israele, dall'età d'un mese in su; e leva la somma de' loro nomi. 004 NUM 003 041 E prendi per me, io [sono] il Signore, i Leviti, in luogo di tutti i primogeniti d'infra i figliuoli d'Israele; prendi parimente il bestiame de' Leviti, in luogo di tutti i primogeniti del bestiame dei figliuoli d'Israele. 004 NUM 003 042 E Mosè annoverò tutti i primogeniti d'infra i figliuoli d'Israele, come il Signore gli avea comandato. 004 NUM 003 043 E tutti i primogeniti maschi, secondo che furono annoverati, contati per nome, dall'età di un mese in su, furono ventiduemila dugensettantatrè. 004 NUM 003 044 Il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 004 NUM 003 045 Prendi i Leviti in luogo di tutti i primogeniti d'infra i figliuoli d'Israele; e il bestiame de' Leviti in luogo del bestiame di essi; e sieno i Leviti miei. Io [sono] il Signore. 004 NUM 003 046 E [per] lo riscatto di que' dugensettantatrè, de' primogeniti dei figliuoli d'Israele, che son di avanzo sopra [il numero de'] Leviti; 004 NUM 003 047 prendi cinque sicli per testa, a siclo di Santuario, che è di venti oboli. 004 NUM 003 048 E da' ad Aaronne, e a' suoi figliuoli, i danari del riscatto di coloro che son di avanzo fra' primogeniti. 004 NUM 003 049 Mosè adunque prese i danari del riscatto, da coloro ch'erano stati d'avanzo de' riscattati per i Leviti. 004 NUM 003 050 Egli prese que' danari da' primogeniti de' figliuoli d'Israele, [che furono] milletrecensessantacinque sicli, a siclo di Santuario. 004 NUM 003 051 E Mosè diede i danari del riscatto ad Aaronne, e a' suoi figliuoli, secondo il comandamento del Signore, come il Signore gli avea imposto. 004 NUM 004 001 IL Signore parlò ancora a Mosè e ad Aaronne, dicendo: 004 NUM 004 002 Levate la somma de' figliuoli di Chehat, d'infra i figliuoli di Levi, per le lor nazioni [e] famiglie paterne; 004 NUM 004 003 dall'età di trent'anni in su, fino a cinquanta; [cioè: ] tutti quelli che possono entrare in ufficio, per fare l'opera nel Tabernacolo della convenenza. 004 NUM 004 004 Questo [è] il servizio de' figliuoli di Chehat, nel Tabernacolo della convenenza, nelle cose santissime. 004 NUM 004 005 Quando il campo si moverà, vengano Aaronne ed i suoi figliuoli, e pongan giù la Cortina che si tende [davanti all'Arca], e copre l'Arca della Testimonianza. 004 NUM 004 006 Poi mettanvi sopra una coverta di pelli di tasso, e stendano disopra un drappo tutto di violato; e mettano le stanghe all'Arca. 004 NUM 004 007 Poi stendano sopra la Tavola di presenza un drappo di violato; e mettano sopra essa i piattelli, e le scodelle, e le coppe, e i nappi da fare gli spargimenti; sia parimente sopra essa il pane continuo. 004 NUM 004 008 E stendano sopra quelle cose un drappo di scarlatto, e coprano quello con una coverta di pelli di tasso; poi mettano le stanghe alla Tavola. 004 NUM 004 009 Poi prendano un drappo di violato, e copranne il Candelliere della lumiera, e le sue lampane, e i suoi smoccalatoi, e i suoi catinelli, e tutti i vaselli dell'olio di esso, co' quali si fanno i suoi servigi. 004 NUM 004 010 Poi mettano il Candelliere, con tutti i suoi strumenti, in una coverta di pelli di tasso; e mettanlo sopra un par di stanghe. 004 NUM 004 011 Poi stendano un drappo di violato sopra l'Altare d'oro; e copranlo con una coverta di pelli di tasso; poi mettano le stanghe all'Altare. 004 NUM 004 012 Poi prendano tutti gli arredi del servigio, co' quali si fa il servigio nel Santuario, e mettanli dentro un drappo di violato, e copranli con una coverta di pelli di tasso; e mettanli sopra un par di stanghe. 004 NUM 004 013 Poi tolgano le ceneri dall'Altare, e stendano sopra esso un drappo di scarlatto. 004 NUM 004 014 E mettano sopra esso tutti i suoi strumenti, co' quali si fa il servigio sopra esso, le cazze, le forcelle, le palette, i bacini, [e] tutti gli [altri] strumenti dell'Altare; e stendanvi sopra una coverta di pelli di tasso; poi mettano le stanghe all'Altare. 004 NUM 004 015 E, dopo che Aaronne e i suoi figliuoli avranno finito di coprire il Santuario, e tutti gli arredi di esso, quando il campo si moverà; vengano i figliuoli di Chehat, per portar [quelle cose]; e non tocchino il Santuario, che non muoiano. Queste [son] le cose che i figliuoli di Chehat devono portare, del Tabernacolo della convenenza. 004 NUM 004 016 E abbia Eleazaro, figliuolo del Sacerdote Aaronne, il carico dell'olio della lumiera, e del profumo aromatico, e dell'offerta continua, e dell'olio dell'Unzione; oltre alla sopraintendenza sopra tutto il Tabernacolo, e tutto ciò ch'[è] in esso, per lo Santuario, e per li suoi arredi. 004 NUM 004 017 Poi il Signore parlò a Mosè e ad Aaronne, dicendo: 004 NUM 004 018 Non fate sì che la tribù delle famiglie de' Chehatiti sia sterminata d'infra i Leviti. 004 NUM 004 019 Anzi fate loro questo, acciocchè vivano, e non muoiano, quando si accosteranno alle cose santissime: Vengano Aaronne e i suoi figliuoli, e disponganli ciascuno al suo servigio, e a ciò ch'egli ha da portare. 004 NUM 004 020 Ma non vengano per riguardare, quando si copriranno le cose sante, che non muoiano. 004 NUM 004 021 Il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 004 NUM 004 022 Leva parimente la somma dei figliuoli di Gherson, per le lor famiglie paterne e nazioni. 004 NUM 004 023 Annoverali, dall'età di trent'anni in su, fino a cinquanta, [cioè: ] tutti quelli che possono entrare in esercizio di ufficio, per servire nel Tabernacolo della convenenza. 004 NUM 004 024 Questo [è] il servigio delle famiglie dei Ghersoniti, in ministrare e in portare: 004 NUM 004 025 Portino i teli della Tenda, e il Tabernacolo della convenenza; la sua Coverta, e la Coverta [di pelli] di tasso che [è] disopra, e il Tappeto dell'entrata del Tabernacolo della convenenza; 004 NUM 004 026 e le cortine del Cortile, e il Tappeto dell'entrata della porta del Cortile, il quale [è] intorno al Tabernacolo e all'Altare; e le corde di quelle, e tutti gli arredi per lor servigio. E servano essi in tutto ciò che si deve fare intorno a quelle cose. 004 NUM 004 027 Tutto il servigio de' figliuoli di Gherson, in tutto ciò che devono portare, e in tutti i servigi che devono fare, sia secondo l'ordine di Aaronne e de' suoi figliuoli; e voi darete loro il carico di tutto ciò che dovranno portare. 004 NUM 004 028 Questo [è] il servigio delle famiglie de' figliuoli di Gherson, nel Tabernacolo della convenenza; e la fazion loro [sarà] sotto la sopraintendenza d'Itamar, figliuolo del Sacerdote Aaronne. 004 NUM 004 029 Annovera [eziandio] i figliuoli di Merari, per le lor nazioni [e] famiglie paterne. 004 NUM 004 030 Annoverali, dall'età di trenta anni in su, fino a cinquanta, [cioè: ] tutti quelli che possono entrare nel servigio del Tabernacolo della convenenza. 004 NUM 004 031 E questo [sia] ciò che devono portare per lor fazione, insieme con tutto il servigio che dovranno fare nel Tabernacolo della convenenza, [cioè: ] le assi del Tabernacolo, e le sue sbarre e le sue colonne, e i suoi piedistalli. 004 NUM 004 032 E le colonne del Cortile d'intorno, e i lor piedistalli, e i lor piuoli, e le lor corde, insieme con tutti i loro arredi, per tutti i lor servigi; e consegnate loro per nome gli arredi che dovranno portare per lor fazione. 004 NUM 004 033 Questo [è] il servigio delle famiglie de' figliuoli di Merari; oltre a tutto il servigio che hanno da fare nel Tabernacolo della convenenza, sotto la sopraintendenza di Itamar, figliuolo del Sacerdote Aaronne. 004 NUM 004 034 Mosè adunque, ed Aaronne, e i principali della raunanza, annoverarono i figliuoli di Chehat, per le lor nazioni [e] famiglie paterne; 004 NUM 004 035 dall'età di trent'anni in su, fino a cinquanta, [cioè: ] tutti quelli che potevano entrare in ufficio, per servire nel Tabernacolo della convenenza. 004 NUM 004 036 E gli annoverati d'infra loro, [distinti] per le lor nazioni, furono duemila settecencinquanta. 004 NUM 004 037 Questi [sono] gli annoverati delle nazioni de' Chehatiti; [che erano] tutti quelli che servivano nel Tabernacolo della convenenza, i quali Mosè ed Aaronne annoverarono, per comandamento del Signore, [dato] per man di Mosè. 004 NUM 004 038 E gli annoverati d'infra i figliuoli di Gherson, [distinti] per le lor nazioni e famiglie paterne; 004 NUM 004 039 dall'età di trent'anni in su, fino a cinquanta; [ch'erano] tutti quelli che potevano entrare in ufficio, per servire nel Tabernacolo della convenenza; 004 NUM 004 040 gli annoverati, [dico], d'infra loro, [distinti] per le lor nazioni e famiglie paterne, furono duemila seicentrenta. 004 NUM 004 041 Questi [sono] gli annoverati delle nazioni de' figliuoli di Gherson; [ch'erano] tutti quelli che servivano nel Tabernacolo della convenenza; i quali Mosè ed Aaronne annoverarono, per comandamento del Signore. 004 NUM 004 042 E gli annoverati delle nazioni de' figliuoli di Merari, [distinti] per le lor nazioni [e] famiglie paterne; 004 NUM 004 043 dall'età di trent'anni in su, fino a cinquanta, [cioè: ] tutti quelli che potevano entrare in ufficio, per servire nel Tabernacolo della convenenza; 004 NUM 004 044 gli annoverati, [dico], d'infra loro, [distinti] per le lor nazioni, furono tremila dugento. 004 NUM 004 045 Questi [sono] gli annoverati delle nazioni de' figliuoli di Merari; i quali Mosè ed Aaronne annoverarono, per comandamento del Signore, [dato] per man di Mosè. 004 NUM 004 046 Tutti gli annoverati i quali Mosè, ed Aaronne, e i principali d'Israele, annoverarono, d'infra i Leviti, [distinti] per le lor nazioni e famiglie paterne; 004 NUM 004 047 dall'età di trent'anni in su, fino a cinquanta, [cioè: ] tutti quelli che potevano entrare in servigio, così per servire, come per portare, nel Tabernacolo della convenenza; 004 NUM 004 048 gli annoverati, [dico], d'infra loro, furono ottomila cinquecentottanta. 004 NUM 004 049 Essi gli annoverarono per comandamento del Signore, [dato] per man di Mosè, ciascuno secondo che dovea servire o portare; e gli annoverati da loro [furono quelli] che il Signore avea comandati a Mosè. 004 NUM 005 001 POI il Signore parlò a Mosè, dicendo: 004 NUM 005 002 Comanda a' figliuoli d'Israele che mandino fuor del campo ogni lebbroso, e ogni uomo che ha la colagione, e ogni [uomo] immondo per un morto. 004 NUM 005 003 Mandateli fuori, così maschi, come femmine; mandateli fuor del campo; acciocchè non contaminino il campo loro, nel mezzo del quale io abito. 004 NUM 005 004 E i figliuoli d'Israele fecero così, e mandarono coloro fuor del campo. Come il Signore avea detto a Mosè, così fecero i figliuoli d'Israele. 004 NUM 005 005 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 004 NUM 005 006 Parla a' figliuoli d'Israele, [e di' loro: ] Quando un uomo o una donna avrà fatto alcuno de' peccati degli uomini, commettendo misfatto contro al Signore; quella cotal persona è colpevole. 004 NUM 005 007 Se confessa il suo peccato che avrà commesso, restituisca il capitale di ciò intorno a che avrà misfatto; e vi sopraggiunga il quinto, e dialo a colui contro a cui avrà misfatto. 004 NUM 005 008 E se colui non ha alcun prossimo parente, che abbia ragione di ricoverar ciò che fu suo, per restituirgli ciò in che il misfatto sarà stato commesso; venendosi ciò a restituire, appartenga al Signore, [cioè] al sacerdote, oltre al montone de' purgamenti, col quale [il sacerdote] farà purgamento per lui. 004 NUM 005 009 Parimente sia del sacerdote ogni offerta elevata di tutte le cose consacrate da' figliuoli d'Israele, le quali essi gli presenteranno. 004 NUM 005 010 E le cose consacrate da chi che sia sieno del sacerdote; sia suo ciò che qualunque persona gli avrà dato. 004 NUM 005 011 OLTRE a ciò, il Signore parlò a Mosè, dicendo: 004 NUM 005 012 Parla a' figliuoli d'Israele, e di' loro: Quando la moglie di alcun si sarà sviata, e avrà commesso misfatto contro a lui; 004 NUM 005 013 e alcuno sarà giaciuto carnalmente con lei, di nascosto dal marito; ed ella si sarà celatamente contaminata, senza che vi [sia] alcun testimonio contro a lei nè che sia stata colta [in sul fatto]; 004 NUM 005 014 se lo spirito della gelosia entra nel marito, sì ch'egli sia geloso della sua moglie, essendosi ella contaminata; ovvero anche, se lo spirito della gelosia entra in lui, sì che sia geloso della sua moglie, non essendosi ella contaminata; 004 NUM 005 015 meni quell'uomo la sua moglie al sacerdote, e presenti per lei l'offerta di essa, [che sarà] la decima parte di un efa di farina d'orzo; non ispandavi sopra olio, e non mettavi sopra incenso; perciocchè è offerta di gelosie, oblazione di rammemorazione, che riduce a memoria iniquità. 004 NUM 005 016 E faccia il sacerdote appressar quella donna, e facciala stare in piè nel cospetto del Signore. 004 NUM 005 017 Poi prenda il sacerdote dell'acqua santa in un vasello di terra; prenda eziandio della polvere che sarà sopra il suolo del Tabernacolo, e mettala in quell'acqua. 004 NUM 005 018 E facendo star quella donna in piè davanti al Signore, scoprale il sacerdote la testa, e mettale in su le palme delle mani l'offerta della rammemorazione, [che] è l'offerta delle gelosie; e abbia il Sacerdote in mano quell'acqua amara che reca maledizione. 004 NUM 005 019 E faccia il sacerdote giurar quella donna, e dicale: Se niun uomo è giaciuto teco, e se tu non ti sei sviata per contaminazione, [ricevendo un altro] in luogo del tuo marito; quest'acqua amara, che reca maledizione, non facciati alcun danno. 004 NUM 005 020 Ma se tu ti sei sviata, [ricevendo un altro] in luogo del tuo marito, e ti sei contaminata, e altri che il tuo marito è giaciuto teco carnalmente; 004 NUM 005 021 (allora faccia il sacerdote giurar la donna, con giuramento di esecrazione, e dicale): Il Signore ti metta in maledizione ed esecrazione, nel mezzo del tuo popolo, facendoti cader la coscia, e gonfiare il ventre. 004 NUM 005 022 Ed entriti nell'interiora quest'acqua che reca maledizione, per farti gonfiare il ventre, e cader la coscia. E la donna dica: Amen, Amen. 004 NUM 005 023 Poi scriva il sacerdote queste maledizioni in un cartello, e [le] cancelli con quell'acqua amara. 004 NUM 005 024 E dia a bere alla donna quell'acqua amara, che reca maledizione, sì che quell'acqua che reca maledizione entri in lei, per [acqua] amara. 004 NUM 005 025 Or prenda il sacerdote di man di quella donna l'offerta delle gelosie; e dimenila davanti al Signore; e poi offeriscala sopra l'Altare. 004 NUM 005 026 Prenda eziandio una menata di quell'offerta, per la sua ricordanza, e brucila sopra l'Altare; e poi dia a bere quell'acqua alla donna. 004 NUM 005 027 E quando egli gliela avrà data a bere, avverrà che, se ella si è contaminata, e ha commesso misfatto contro al suo marito, quando l'acqua che reca maledizione sarà entrata in lei, per [acqua] amara, il ventre le gonfierà, e la coscia le caderà; e quella donna sarà in esecrazione in mezzo del suo popolo. 004 NUM 005 028 Ma, se quella donna non si è contaminata, anzi è pura, ella non avrà male alcuno, e potrà portar figliuoli. 004 NUM 005 029 Questa [è] la legge delle gelosie, quando la moglie di alcuno si sarà sviata, [ricevendo un altro] in luogo del suo marito, e si sarà contaminata. 004 NUM 005 030 Ovvero, quando lo spirito della gelosia sarà entrato nel marito, ed egli sarà geloso della sua moglie; facciala comparire davanti al Signore, e facciale il Sacerdote tutto [quello ch'è ordinato per] questa legge. 004 NUM 005 031 E sia il marito esente di colpa, ma porti la donna la sua iniquità. 004 NUM 006 001 IL Signore parlò, altre a ciò, a Mosè, dicendo: 004 NUM 006 002 Parla a' figliuoli d'Israele, e di' loro: Quando alcuno, uomo o donna, avrà fatto singolar voto di Nazireo, per farsi Nazireo al Signore; astengasi da vino e da cervogia; 004 NUM 006 003 non beva alcun aceto, nè di vino, nè di cervogia; nè alcun liquor d'uva; e non mangi alcuna uva, nè fresca nè secca. 004 NUM 006 004 Tutto il tempo del suo Nazireato non mangi cosa niuna prodotta da vite che fa vino; non pure acini nè fiocini. 004 NUM 006 005 Tutto il tempo del voto del suo Nazireato non passi il rasoio sopra il suo capo; sia santo, finchè sia compiuto il tempo per lo quale egli si è votato Nazireo al Signore; lasciando crescer la chioma de' capelli del suo capo. 004 NUM 006 006 Non vada, in tutto il tempo per lo quale, egli si sarà votato Nazireo al Signore, in [alcun luogo ove sia] un morto. 004 NUM 006 007 Non contaminisi per suo padre, nè per sua madre, nè per suo fratello, nè per sua sorella, quando alcuno di loro sarà morto; perciocchè il Nazireato dell'Iddio suo [è] sopra il suo capo. 004 NUM 006 008 [Sia] santo al Signore, tutto il tempo del suo Nazireato. 004 NUM 006 009 E se alcuno muore appresso di lui di subito improvviso, egli ha contaminato il capo del suo Nazireato; perciò radasi il capo al giorno della sua purificazione; radaselo al settimo giorno. 004 NUM 006 010 E nell'ottavo giorno porti al sacerdote alla entrata del Tabernacolo della convenenza, due tortole o due pippioni. 004 NUM 006 011 E sacrifichine il sacerdote uno per lo peccato, e uno per olocausto; e faccia purgamento per lui, di ciò ch'egli avrà peccato intorno al morto; e in quel giorno stesso santifichi il suo capo; 004 NUM 006 012 e consacri al Signore i giorni del suo Nazireato; e adduca un agnello di un anno per la colpa; e sieno i giorni precedenti tenuti per nulla; conciossiachè il suo Nazireato sia stato contaminato. 004 NUM 006 013 Or questa è la legge intorno al Nazireo: Nel giorno che il tempo del suo Nazireato sarà compiuto, portilo all'entrata del Tabernacolo della convenenza. 004 NUM 006 014 E offerisca la sua offerta al Signore; [cioè: ] un agnello di un anno, senza difetto, per olocausto; e un'agnella di un anno, senza difetto, per lo peccato; e un montone senza difetto, per [sacrificio] da render grazie; 004 NUM 006 015 e un paniere di focacce di fior di farina, azzime, intrise con olio, e di schiacciate azzime, unte con olio; insieme con l'offerte di panatica, e da spandere di que' [sacrificii]. 004 NUM 006 016 E offerisca il sacerdote [quelle cose] nel cospetto del Signore; e sacrifichi il [sacrificio per lo] peccato, e l'olocausto di esso. 004 NUM 006 017 Poi offerisca quel montone al Signore, per sacrificio da render grazie, insieme con quel paniere di azzimi; offerisca ancora il sacerdote l'offerta di panatica, e l'offerta da spandere di esso. 004 NUM 006 018 E facciasi il Nazireo radere il capo del suo Nazireato all'entrata del Tabernacolo della convenenza; e prenda i capelli del suo Nazireato, e mettali in sul fuoco, che [sarà] sotto il sacrificio da render grazie. 004 NUM 006 019 Poi prenda il sacerdote una spalla di quel montone cotta; e una focaccia azzima di quel paniere, e una schiacciata azzima; e mettale in su le palme delle mani del Nazireo, dopo ch'egli avrà fatto radere il suo Nazireato. 004 NUM 006 020 E dimeni il sacerdote quelle cose [per] offerta dimenata davanti al Signore; sono cosa sacra, [appartenente] al sacerdote, siccome ancora il petto dell'offerta dimenata, e la spalla dell'offerta elevata. Dopo questo, il Nazireo potrà ber vino. 004 NUM 006 021 Questa [è] la legge del Nazireo che avrà votata la sua offerta al Signore per lo suo Nazireato; oltre a quello ch'egli potrà fornir di più secondo la sua facoltà; faccia secondo il voto ch'egli avrà fatto, oltre alla legge del suo Nazireato. 004 NUM 006 022 Il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 004 NUM 006 023 Parla ad Aaronne e a' suoi figliuoli, dicendo: Benedite i figliuoli di Israele in questa maniera, dicendo loro: 004 NUM 006 024 Il Signore ti benedica e ti guardi. 004 NUM 006 025 Il Signore faccia risplendere le sua faccia verso te, e ti sia propizio. 004 NUM 006 026 Alzi il Signore la sua faccia verso te, e ti stabilisca la pace. 004 NUM 006 027 E mettano il mio Nome sopra i figliuoli d'Israele; e io il benedirò. 004 NUM 007 001 OR nel giorno che Mosè ebbe finito di rizzare il Tabernacolo, e l'ebbe unto e consacrato, con tutti i suoi arredi: e l'Altare, con tutti i suoi strumenti; 004 NUM 007 002 i principali d'Israele, capi delle case loro paterne, i quali [erano] i principali delle tribù, ed erano stati sopra le rassegne [del popolo], fecero un'offerta. 004 NUM 007 003 E l'addussero davanti al Signore, [cioè: ] sei carri coperti e dodici buoi; un carro per due di que' principali, e un bue per uno; e offersero quelli davanti al Tabernacolo. 004 NUM 007 004 E il Signore parlò a Mosè, dicendo: 004 NUM 007 005 Prendi[li] da loro, e sieno impiegati nei servigi del Tabernacolo della convenenza, e dalli a' Leviti; [acciocchè se ne servano], ciascuno secondo il suo servigio. 004 NUM 007 006 Mosè adunque prese que' carri e quei buoi, e li diede a' Leviti. 004 NUM 007 007 A' figliuoli di Gherson diede due di que' carri, e quattro di que' buoi, [per servirsene] secondo il lor servigio. 004 NUM 007 008 E a' figliuoli di Merari diede i quattro [altri] carri, e gli [altri] otto buoi, [per servirsene] secondo il lor servigio; sotto la sopraintendenza d'Itamar, figliuolo del Sacerdote Aaronne. 004 NUM 007 009 Ma a' figliuoli di Chehat non ne diede; perciocchè il servigio del Santuario era loro imposto; essi aveano da portare in su le spalle. 004 NUM 007 010 Oltre a ciò, que' principali fecero una offerta per la dedicazione dell'Altare, nel giorno ch'egli fu unto; e l'offersero davanti all'Altare. 004 NUM 007 011 E il Signore disse a Mosè: Di questi capi uno per giorno offerisca la sua offerta, per la Dedicazione dell'Altare. 004 NUM 007 012 E colui che offerse la sua offerta il primo giorno, fu Naasson, figliuolo di Amminadab, della tribù di Giuda. 004 NUM 007 013 E la sua offerta [fu] un piattel d'argento, di peso di centrenta [sicli]; un nappo di argento, di settanta sicli, a siclo di Santuario; amendue pieni di fior di farina, stemperata con olio, per offerta di panatica; 004 NUM 007 014 un turibolo d'oro, di dieci [sicli], pien di profumo; 004 NUM 007 015 un giovenco, un montone, un agnello di un anno, per olocausto; 004 NUM 007 016 un becco, per [sacrificio per lo] peccato: 004 NUM 007 017 e, per sacrificio da render grazie, un par di buoi, cinque montoni, cinque becchi, e cinque agnelli di un anno. Questa [fu] l'offerta di Naasson, figliuolo di Amminadab. 004 NUM 007 018 Il secondo giorno, Natanael, figliuolo di Suar, capo d'Issacar, offerse la sua offerta; 004 NUM 007 019 che fu: un piattel d'argento, di peso di centrenta [sicli]; un nappo di argento, di settanta sicli, a siclo di Santuario; amendue pieni di fior di farina, stemperata con olio, per offerta di panatica; 004 NUM 007 020 un turibolo d'oro, di dieci [sicli], pien di profumo; 004 NUM 007 021 un giovenco, un montone, un agnello di un anno, per olocausto; 004 NUM 007 022 un becco, per [sacrificio per lo] peccato: 004 NUM 007 023 e, per sacrificio da render grazie, un par di buoi, cinque montoni, cinque becchi, e cinque agnelli di un anno. Questa [fu] l'offerta di Natanael, figliuolo di Suar. 004 NUM 007 024 Il terzo giorno, Eliab, figliuolo di Helon, capo de' figliuoli di Zabulon, offerse la sua offerta; 004 NUM 007 025 che fu: un piattel di argento, di peso di centrenta [sicli]; un nappo di argento, di settanta sicli, a siclo di Santuario; amendue pieni di fior di farina, stemperata con olio, per offerta di panatica; 004 NUM 007 026 un turibolo d'oro, di dieci [sicli], pien di profumo; 004 NUM 007 027 un giovenco, un montone, un agnello di un anno, per olocausto; 004 NUM 007 028 un becco, per [sacrificio per lo] peccato: 004 NUM 007 029 e, per sacrificio da render grazie, un par di buoi, cinque montoni, cinque becchi, e cinque agnelli di un anno. Questa [fu] l'offerta di Eliab, figliuolo di Helon. 004 NUM 007 030 Il quarto giorno, Elisur, figliuolo di Sedeur, capo de' figliuoli di Ruben, offerse la sua offerta; 004 NUM 007 031 che fu: un piattel di argento, di peso di centrenta [sicli]; un nappo di argento, di settanta sicli, a siclo di Santuario; amendue pieni di fior di farina, stemperata con olio, per offerta di panatica; 004 NUM 007 032 un turibolo d'oro, di dieci [sicli], pien di profumo; 004 NUM 007 033 un giovenco, un montone, un agnello di un anno, per olocausto; 004 NUM 007 034 un becco, per [sacrificio per lo] peccato: 004 NUM 007 035 e, per sacrificio da render grazie, un par di buoi, cinque montoni, cinque becchi, e cinque agnelli di un anno. Questa [fu] l'offerta di Elisur, figliuolo di Sedeur. 004 NUM 007 036 Il quinto giorno, Selumiel, figliuolo di Surisaddai, capo de' figliuoli di Simeone, offerse la sua offerta; 004 NUM 007 037 che fu: un piattel di argento, di peso di centrenta [sicli]; un nappo di argento, di settanta sicli, a siclo di Santuario; amendue pieni di fior di farina, stemperata con olio, per offerta di panatica; 004 NUM 007 038 un turibolo d'oro, di dieci [sicli], pien di profumo; 004 NUM 007 039 un giovenco, un montone, un agnello di un anno, per olocausto; 004 NUM 007 040 un becco, per [sacrificio per lo] peccato: 004 NUM 007 041 e, per sacrificio da render grazie, un par di buoi, cinque montoni, cinque becchi, e cinque agnelli di un anno. Questa [fu] l'offerta di Selumiel, figliuolo di Surisaddai. 004 NUM 007 042 Il sesto giorno, Eliasaf, figliuolo di Deuel, capo de' figliuoli di Gad, offerse la sua offerta; 004 NUM 007 043 che fu: un piattel di argento, di peso di centrenta [sicli]; un nappo di argento, di settanta sicli, a siclo di Santuario; amendue pieni di fior di farina, stemperata con olio, per offerta di panatica; 004 NUM 007 044 un turibolo d'oro di dieci [sicli], pien di profumo; 004 NUM 007 045 un giovenco, un montone, un agnello di un anno, per olocausto; 004 NUM 007 046 un becco, per [sacrificio per lo] peccato: 004 NUM 007 047 e, per sacrificio da render grazie, un par di buoi, cinque montoni, cinque becchi, e cinque agnelli di un anno. Questa [fu] l'offerta di Eliasaf, figliuolo di Deuel. 004 NUM 007 048 Il settimo giorno, Elisama, figliuolo di Ammiud, capo de' figliuoli di Efraim, offerse la sua offerta; 004 NUM 007 049 che fu: un piattel di argento, di peso di centrenta [sicli]; un nappo di argento, di settanta sicli, a siclo di Santuario; amendue pieni di fior di farina, stemperata con olio, per offerta di panatica; 004 NUM 007 050 un turibolo d'oro, di dieci [sicli], pien di profumo; 004 NUM 007 051 un giovenco, un montone, un agnello di un anno, per olocausto; 004 NUM 007 052 un becco, [per sacrificio per lo] peccato: 004 NUM 007 053 e, per sacrificio da render grazie, un par di buoi, cinque montoni, cinque becchi, e cinque agnelli di un anno. Questa [fu] l'offerta di Elisama, figliuolo di Ammiud. 004 NUM 007 054 L'ottovo giorno, Gamliel, figliuolo di Pedasur, capo de'figliuoli di Manasse, offerse la sua offerta; 004 NUM 007 055 che fu: un piattel di argento, di peso di centrenta [sicli]; un nappo di argento, di settanta sicli, a siclo di Santuario; amendue pieni di fior di farina, stemperata con olio, per offerta di panatica; 004 NUM 007 056 un turibolo d'oro, di dieci [sicli], pien di profumo; 004 NUM 007 057 un giovenco, un montone, un agnello di un anno, per olocausto; 004 NUM 007 058 un becco, per [sacrificio per lo] peccato: 004 NUM 007 059 e, per sacrificio da render grazie, un par di buoi, cinque montoni, cinque becchi, e cinque agnelli di un anno. Questa [fu] l'offerta di Gamliel, figliuolo di Pedasur. 004 NUM 007 060 Il nono giorno, Abidan, figliuolo di Ghidoni, capo de' figliuoli di Beniamino, offerse la sua offerta; 004 NUM 007 061 che fu: un piattel di argento, di peso di centrenta [sicli]; un nappo di argento, di settanta sicli, a siclo di Santuario; amendue pieni di fior di farina, stemperata con olio, per offerta di panatica; 004 NUM 007 062 un turibolo d'oro, di dieci [sicli], pien di profumo; 004 NUM 007 063 un giovenco, un montone, un agnello di un anno, per olocausto; 004 NUM 007 064 un becco, per [sacrificio per lo] peccato: 004 NUM 007 065 e, per sacrificio da render grazie, un par di buoi, cinque montoni, cinque becchi, e cinque agnelli di un anno. Questa [fu] l'offerta di Abidan, figliuolo di Ghidoni. 004 NUM 007 066 Il decimo giorno, Ahiezer, figliuolo di Ammisaddai, capo de' figliuoli di Dan, offerse la sua offerta; 004 NUM 007 067 che fu: un piattel di argento, di peso di centrenta [sicli]; un nappo di argento, di settanta sicli, a siclo di Santuario; amendue pieni di fior di farina, stemperata con olio, per offerta di panatica; 004 NUM 007 068 un turibolo d'oro, di dieci [sicli], pien di profumo; 004 NUM 007 069 un giovenco, un montone, un agnello di un anno, per olocausto; 004 NUM 007 070 un becco, per [sacrificio per lo] peccato: 004 NUM 007 071 e, per sacrificio da render grazie, un par di buoi, cinque montoni, cinque becchi, e cinque agnelli di un anno. Questa [fu] l'offerta di Ahiezer, figliuolo di Ammisaddai. 004 NUM 007 072 L'undecimo giorno, Paghiel, figliuolo di Ocran, capo de' figliuoli di Aser, offerse la sua offerta; 004 NUM 007 073 che fu: un piattel di argento, di peso di centrenta [sicli]; un nappo di argento, di settanta sicli, a siclo di Santuario; amendue pieni di fior di farina, stemperata con olio, per offerta di panatica; 004 NUM 007 074 un turibolo d'oro, di dieci [sicli], pien di profumo; 004 NUM 007 075 un giovenco, un montone, un agnello di un anno, per olocausto; 004 NUM 007 076 un becco, per [sacrificio per lo] peccato: 004 NUM 007 077 e, per sacrificio da render grazie, un par di buoi, cinque montoni, cinque becchi, e cinque agnelli di un anno. Questa [fu] l'offerta di Paghiel, figliuolo di Ocran. 004 NUM 007 078 Il duodecimo giorno, Ahira, figliuolo di Enan, capo de' figliuoli di Neftali, offerse la sua offerta; 004 NUM 007 079 che fu: un piattel di argento, di peso di centrenta [sicli]; un nappo di argento, di settanta sicli, a siclo di Santuario; amendue pieni di fior di farina, stemperata con olio, per offerta di panatica; 004 NUM 007 080 un turibolo d'oro, di dieci [sicli], pien di profumo; 004 NUM 007 081 un giovenco, un montone, un agnello di un anno, per olocausto; 004 NUM 007 082 un becco, per [sacrificio per lo] peccato; 004 NUM 007 083 e, per sacrificio da render grazie, un par di buoi, cinque montoni, cinque becchi, e cinque agnelli di un anno. Questa [fu] l'offerta di Ahira, figliuolo di Enan. 004 NUM 007 084 Questa [fu l'offerta del]la Dedicazione dell'Altare, nel giorno ch'esso fu unto, [fatta] da' Capi d'Israele, [cioè: ] dodici piattelli di argento, dodici nappi di argento, dodici turiboli d'oro. 004 NUM 007 085 Ciascun piattello di argento [era] di peso di centrenta [sicli], e ciascun nappo di settanta; tutto l'argento di que' vasellamenti [era] di duemila quattrocento sicli, a siclo di Santuario. 004 NUM 007 086 Ciascuno di que' dodici turiboli d'oro, pieni di profumo, [era] di dieci [sicli], a siclo di Santuario; tutto l'oro di que' turiboli [era] cenventi [sicli]. 004 NUM 007 087 Tutti i buoi per olocausto [erano] dodici giovenchi; con dodici montoni, [e] dodici agnelli di un anno, e le loro offerte di panatica; [vi erano] anche dodici becchi, per [sacrificio per lo] peccato. 004 NUM 007 088 E tutti i buoi del sacrificio da render grazie [erano] ventiquattro giovenchi; con sessanta montoni, sessanta becchi, e sessanta agnelli di un anno. Questa [fu l'offerta del]la Dedicazione dell'Altare, dopo che fu unto. 004 NUM 007 089 Or [da indi innanzi], quando Mosè entrava nel Tabernacolo della convenenza, per parlar col Signore, egli udiva la voce che parlava a lui, d'in sul Coperchio ch'[era] sopra l'Arca della Testimonianza, di mezzo de' due Cherubini; ed egli parlava a lui. 004 NUM 008 001 IL Signore parlò ancora a Mosè dicendo: 004 NUM 008 002 Parla ad Aaronne, e digli: Quando tu accenderai le lampane, porgano le sette lampane il lume verso la parte anteriore del Candelliere. 004 NUM 008 003 E Aaronne fece così; e accese le lampane [per maniera che porgevano il lume] verso la parte anteriore del Candelliere, come il Signore avea comandato a Mosè. 004 NUM 008 004 Or tale [era] il lavoro del Candelliere: egli [era tutto] d'oro tirato al martello, così il suo gambo, come le sue bocce. Mosè l'avea fatto secondo la forma che il Signore gli avea mostrata. 004 NUM 008 005 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 004 NUM 008 006 Prendi i Leviti d'infra i figliuoli d'Israele, e purificali. 004 NUM 008 007 E fa' loro così per purificarli: spruzzali d'acqua di purgamento; e facciano passare il rasoio sopra tutta la lor carne, e lavino i lor vestimenti, e purifichinsi. 004 NUM 008 008 Poi prendano un giovenco con la sua offerta di panatica, [che sia] fior di farina, stemperata con olio; e tu piglia un altro giovenco per [sacrificio per lo] peccato. 004 NUM 008 009 E fa' appressare i Leviti davanti al Tabernacolo della convenenza, e aduna tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele. 004 NUM 008 010 E quando tu avrai fatti appessare i Leviti davanti al Signore, posino i figliuoli d'Israele le lor mani sopra i Leviti. 004 NUM 008 011 E presenti Aaronne i Leviti davanti al Signore, per offerta dimenata da parte de' figliuoli d'Israele; e sieno per esercitare il ministerio del Signore. 004 NUM 008 012 Poi posino i Leviti le lor mani sopra la testa di que' giovenchi; e [tu] sacrificane l'uno per [sacrificio per lo] peccato, e l'altro per olocausto, al Signore, per far purgamento per i Leviti. 004 NUM 008 013 E fa' stare in piè i Leviti davanti ad Aaronne, e davanti a' suoi figliuoli, e offeriscili per offerta al Signore. 004 NUM 008 014 E separa i Leviti d'infra i figliuoli d'Israele, e sieno i Leviti miei. 004 NUM 008 015 E, dopo questo, vengano i Leviti, per esercitare il ministerio nel Tabernacolo della convenenza. Così li purificherai, e li offerirai per offerta. 004 NUM 008 016 Conciossiachè del tutto mi sieno appropriati d'infra i figliuoli d'Israele; io me li ho presi in luogo di tutti quelli che aprono la matrice, d'ogni primogenito di ciascuno de' figliuoli d'Israele. 004 NUM 008 017 Perciocchè ogni primogenito de' figliuoli d'Israele, così degli uomini, come delle bestie, [è] mio; io me li consacrai nel giorno che io percossi tutti i primogeniti nel paese di Egitto. 004 NUM 008 018 E ho presi i Leviti in luogo di tutti i primogeniti de' figliuoli d'Israele. 004 NUM 008 019 E ho dati in dono ad Aaronne e ai suoi figliuoli i Leviti, d'infra i figliuoli d'Israele, per fare il ministerio de'figliuoli d'Israele, nel Tabernacolo della convenenza, e per fare il purgamento de' figliuoli d'Israele; acciocchè non vi sia piaga fra' figliuoli d'Israele, se talora si accostassero al Santuario. 004 NUM 008 020 E Mosè, ed Aaronne, e tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele, fecero a' Leviti interamente come il Signore avea comandato a Mosè, intorno a loro. 004 NUM 008 021 E i Leviti si purificarono, e lavarono i lor vestimenti. E Aaronne li presentò per offerta davanti al Signore, e fece purgamento per loro, per purificarli. 004 NUM 008 022 E, dopo questo, i Leviti vennero per esercitare il lor ministerio nel Tabernacolo della convenenza, davanti ad Aaronne, e a' suoi figliuoli. E si fece inverso i Leviti, come il Signore avea comandato a Mosè, intorno a loro. 004 NUM 008 023 Il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 004 NUM 008 024 Questo [è quello] che [appartiene al carico de'] Leviti: [I Leviti], dall'età di venticinque anni in su, entrino in ufficio nel ministerio del Tabernacolo della convenenza. 004 NUM 008 025 Ma, da cinquant'anni in su, ritraggansi dall'esercizio dell'ufficio, e non servano più. 004 NUM 008 026 Ben potrà [un tale] servire a' suoi fratelli nel Tabernacolo della convenenza, a far la lor fazione, ma non faccia più il servigio. Fa' così a' Leviti nelle loro fazioni. 004 NUM 009 001 IL Signore parlò ancora a Mosè, nel deserto di Sinai, nel primo mese dell'anno secondo dacchè i figliuoli d'Israele furono usciti del paese di Egitto, dicendo: 004 NUM 009 002 Facciano i figliuoli d'Israele la Pasqua, nella sua stagione. 004 NUM 009 003 Fatela nella sua stagione, nel quartodecimo giorno di questo mese, fra' due vespri; fatela secondo tutti i suoi statuti, e secondo tutti i suoi ordini. 004 NUM 009 004 E Mosè parlò a' figliuoli d'Israele, acciocchè facessero la Pasqua. 004 NUM 009 005 Ed essi fecero la Pasqua nel quartodecimo giorno del primo mese, fra' due vespri, nel deserto di Sinai. I figliuoli d'Israele fecero interamente come il Signore avea comandato a Mosè. 004 NUM 009 006 Or vi furono alcuni uomini, i quali, essendo immondi per una persona morta, non poterono far la Pasqua in quel giorno; laonde si presentarono davanti a Mosè e davanti ad Aaronne, in quel giorno stesso. 004 NUM 009 007 E dissero loro: Noi [siamo] immondi per una persona morta; perchè saremmo noi divietati di offerir l'offerta al Signore nella sua stagione, fra' figliuoli d'Israele? 004 NUM 009 008 E Mosè disse loro: Statevene; e io udirò cio che il Signore comanderà intorno a voi. 004 NUM 009 009 E il Signore parlò a Mosè, dicendo: 004 NUM 009 010 Parla a' figliuoli d'Israele, dicendo: Quando alcun di voi, o delle vostre generazioni, sarà immondo per una persona morta, ovvero [sarà] in viaggio lontano, non lasci però di far la Pasqua al Signore. 004 NUM 009 011 Faccianla nel quartodecimo giorno del secondo mese, fra' due vespri; manginla con azzimi e con lattughe salvatiche. 004 NUM 009 012 Non lascinne nulla di resto fino alla mattina; e non ne rompano osso alcuno; faccianla secondo tutti gli statuti della Pasqua. 004 NUM 009 013 Ma, se alcuno è netto, e non è in viaggio, e pur si rimane di far la Pasqua; sia una tal persona ricisa da' suoi popoli; porti quell'uomo il suo peccato; perciocchè non ha offerta nella sua stagione l'offerta del Signore. 004 NUM 009 014 E quando alcuno straniere, dimorando con voi, farà la Pasqua del Signore, facciala secondo gli statuti e gli ordini di essa; siavi un medesimo statuto fra voi; così per lo forestiere, come per colui che è natio del paese. 004 NUM 009 015 OR nel giorno che il Tabernacolo fu rizzato, la nuvola coperse il Tabernacolo, di sopra il Padiglione della Testimonianza; e in su la sera era sopra il Tabernacolo in apparenza di fuoco, fino alla mattina. 004 NUM 009 016 Così era del continuo; la nuvola lo copriva [di giorno]; e di notte [vi era] un'apparenza di fuoco. 004 NUM 009 017 E, secondo che la nuvola si alzava d'in sul Tabernacolo, i figliuoli d'Israele camminavano appresso; e dove la nuvola stanziava, quivi si accampavano i figliuoli d'Israele. 004 NUM 009 018 Al comandamento del Signore i figliuoli d'Israele si movevano, e [altresì] al comandamento del Signore si accampavano; [e] stavano accampati tutto il tempo che la nuvola stanziava sopra il Tabernacolo. 004 NUM 009 019 E quando la nuvola continuava a star per molti giorni in sul Tabernacolo, allora i figliuoli d'Israele attendevano alle fazioni del servigio del Signore, e non si partivano. 004 NUM 009 020 O fosse che la nuvola stesse pochi dì in sul Tabernacolo, al comandamento del Signore si accampavano, e [altresì] al comandamento del Signore si movevano. 004 NUM 009 021 O fosse che la nuvola [vi] stesse dalla sera fino alla mattina, e poi si alzasse in su la mattina, essi si movevano; o fosse che, statavi un giorno ed una notte, poi si alzasse, essi [parimente] si movevano. 004 NUM 009 022 Per quanto tempo la nuvola continuava a stanziare in sul Tabernacolo, o fossero due dì, o un mese, o un anno, tanto se ne stavano i figliuoli d'Israele accampati, e non si movevano; poi, quando la nuvola si alzava, si movevano. 004 NUM 009 023 Al comandamento del Signore si accampavano, e al comandamento del Signore si movevano; e al comandamento del Signore, [dato] per Mosè, attendevano alle fazioni del servigio del Signore. 004 NUM 010 001 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 004 NUM 010 002 Fatti due trombe d'argento, di lavoro tirato al martello, e servitene per adunar la raunanza, e per far movere i campi. 004 NUM 010 003 E quando si sonerà con amendue, adunisi tutta la raunanza appresso di te, all'entrata del Tabernacolo della convenenza. 004 NUM 010 004 E quando si sonerà con una [solamente], aduninsi appresso di te i principali, i capi delle migliaia d'Israele. 004 NUM 010 005 E quando voi sonerete con suono squillante, movansi i campi posti verso il levante. 004 NUM 010 006 E quando voi sonerete con suono squillante la seconda volta, movansi i campi posti verso il mezzodì. Suonisi con suono squillante ogni volta che [i campi] dovranno moversi. 004 NUM 010 007 Ma quando voi adunerete la raunanza, sonate, ma non con suono squillante. 004 NUM 010 008 E suonino i figliuoli di Aaronne, sacerdoti, con quelle trombe; e usatele per istatuto perpetuo, per le vostre generazioni. 004 NUM 010 009 E quando nel vostro paese voi entrerete in battaglia contro al nemico che vi assalirà, allora sonate con le trombe, con suono squillante, ed e' sovverrà di voi al Signore Iddio vostro; e sarete salvati da' vostri nemici. 004 NUM 010 010 Parimente a' giorni delle vostre allegrezze, e nelle vostre feste solenni, e nelle vostre calendi, sonate con le trombe, offerendo i vostri olocausti, e i vostri sacrificii da render grazie; ed esse vi saranno per ricordanza nel cospetto dell'Iddio vostro. Io [sono] il Signore Iddio vostro. 004 NUM 010 011 OR nell'anno secondo, nel secondo mese, nel ventesimo [giorno] del mese, avvenne che la nuvola si alzò d'in sul Tabernacolo della Testimonianza. 004 NUM 010 012 E i figliuoli d'Israele si mossero, secondo [l'ordine del]le lor mosse, dal deserto di Sinai; e la nuvola stanziò nel deserto di Paran. 004 NUM 010 013 Così si mossero la prima volta, secondo che il Signore avea comandato per Mosè. 004 NUM 010 014 E la bandiera del campo de' figliuoli di Giuda si mosse la primiera, [distinta] per le sue schiere; [essendo] Naasson figliuolo di Amminadab, capo dell'esercito de' figliuoli di Giuda; 004 NUM 010 015 e Natanael, figliuolo di Suar, capo dell'esercito della tribù de' figliuoli d'Issacar; 004 NUM 010 016 ed Eliab, figliuolo di Helon, capo dell'esercito della tribù de' figliuoli di Zabulon. 004 NUM 010 017 E, dopo che il Tabernacolo fu posto giù, i figliuoli di Gherson, e i figliuoli di Merari, si mossero, portando il Tabernacolo. 004 NUM 010 018 Appresso si mosse la bandiera del campo di Ruben, [distinta] per le sue schiere; [essendo] Elisur, figliuolo di Sedeur, capo dell'esercito di Ruben; 004 NUM 010 019 e Selumiel, figliuolo di Surisaddai, capo dell'esercito della tribù de' figliuoli di Simeone; 004 NUM 010 020 ed Eliasaf, figliuolo di Deuel, capo dell'esercito della tribù de' figliuoli di Gad. 004 NUM 010 021 Poi si mossero i Chehatiti, che portavano il Santuario; e mentre essi arrivavano, gli [altri] rizzavano il Tabernacolo. 004 NUM 010 022 Appresso si mosse la bandiera del campo de' figliuoli di Efraim, [distinta] per le sue schiere; [essendo] Elisama, figliuolo di Ammiud, capo dell'esercito de' figliuoli di Efraim; 004 NUM 010 023 e Gamliel, figliuolo di Pedasur, capo dell'esercito della tribù de' figliuoli di Manasse; 004 NUM 010 024 e Abidan, figliuolo di Ghidoni, capo dell'esercito della tribù de' figliuoli di Beniamino. 004 NUM 010 025 Appresso si mosse la bandiera del campo de' figliuoli di Dan, [distinta] per le sue schiere; facendo retroguardia a tutti i campi; [essendo] Ahiezer, figliuolo di Ammisaddai, capo dell'esercito di Dan; 004 NUM 010 026 e Paghiel, figliuolo di Ocran, capo dell'esercito della tribù de' figliuoli di Aser; 004 NUM 010 027 e Ahira, figliuolo di Enan, capo dell'esercito della tribù de' figliuoli di Neftali. 004 NUM 010 028 Queste [erano] le mosse de' figliuoli di Israele, [distinti] per le loro schiere, quando si movevano. 004 NUM 010 029 Or Mosè disse a Hobab, figliuolo di Reuel, Madianita, suo suocero: Noi ci partiamo [per andare] al luogo del quale il Signore ha detto: Io vel darò; vieni con noi, e noi ti faremo del bene; conciossiachè il Signore abbia promesso del bene a Israele. 004 NUM 010 030 Ed egli gli disse: Io non vi andrò; anzi me ne andrò al mio paese, e al mio parentado. 004 NUM 010 031 Ma [Mosè gli] disse: Deh! non lasciarci; perciocchè, conoscendo tu i luoghi dove noi abbiamo da accamparci nel deserto, tu ci servirai di occhi. 004 NUM 010 032 E se tu vieni con noi, quando sarà avvenuto quel bene che il Signore ci vuol fare, noi ti faremo del bene. 004 NUM 010 033 Così si partirono dal Monte del Signore; [e fecero] il cammino di tre giornate, andando l'Arca del Patto del Signore davanti a loro tre giornate, per investigar loro un luogo di riposo. 004 NUM 010 034 E quando si movevano dal luogo ove erano stati accampati, la nuvola del Signore [era] sopra loro, di giorno. 004 NUM 010 035 E, quando l'Arca si moveva, Mosè diceva: Levati su, o Signore, e sieno dispersi i tuoi nemici; e quelli che ti odiano fuggiranno per la tua presenza. 004 NUM 010 036 E, quando ella si posava, diceva: O Signore, riconduci le diecine delle migliaia delle schiere d'Israele. 004 NUM 011 001 OR il popolo mostrò di lamentarsi agli orecchi del Signore, come per disagio sofferto. E il Signore l'udì, e l'ira sua si accese, e il fuoco del Signore si apprese fra esso, e consumò una della estremità del campo. 004 NUM 011 002 E il popolo sclamò a Mosè. E Mosè pregò il Signore, e il fuoco fu ammorzato. 004 NUM 011 003 E fu posto nome a quel luogo Tabera; perciocchè il fuoco del Signore si apprese quivi in essi. 004 NUM 011 004 OR la turba della gente accogliticcia ch'[era] fra il popolo, si mosse a concupiscenza; e i figliuoli d'Israele anch'essi tornarono a piagnere, e dissero: Chi ci darà a mangiar della carne? 004 NUM 011 005 E' ci ricorda nel pesce che noi mangiavamo in Egitto per nulla, de' cocomeri, de' poponi, de' porri, delle cipolle, e degli agli. 004 NUM 011 006 Laddove ora l'anima nostra [è] arida; e non [abbiam] nulla; [noi] non [possiamo volger] gli occhi sopra altro che sopra la Manna. 004 NUM 011 007 (Or la Manna era simile al seme di coriandolo; e il suo colore simile al color delle perle. 004 NUM 011 008 E il popolo si spandeva, e la raccoglieva; poi la macinava con le macine, o la pestava nel mortaio; e la coceva in pentole, o ne facea delle focaccie; e il sapore di essa era come il sapor di pastello oliato. 004 NUM 011 009 E, quando cadeva la rugiada in sul campo di notte, sopra essa cadea ancora la Manna). 004 NUM 011 010 E Mosè intese che il popolo piagneva per le sue famiglie, ciascuno all'entrata del suo padiglione. E l'ira del Signore si accese gravemente. Ciò dispiacque eziandio a Mosè. 004 NUM 011 011 Ed egli disse al Signore: Perchè hai tu fatto questo male al tuo servitore? e perchè non ho io trovata grazia appo te, che tu mi abbi posto addosso il carico di tutto questo popolo? 004 NUM 011 012 Ho io conceputo tutto questo popolo? l'ho io generato, perchè tu mi dica che io lo porti in seno, come il balio porta il fanciullo che poppa, nel paese che tu hai giurato a' padri loro? 004 NUM 011 013 Onde avrei io della carne, per darne a tutto questo popolo? conciossiachè egli mi pianga appresso, dicendo: Dacci a mangiar della carne. 004 NUM 011 014 Io solo non posso regger tutto questo popolo; perciocchè [è] troppo grave [peso] per me. 004 NUM 011 015 E se pur tu mi vuoi fare in cotesta maniera, uccidimi ti prego, se ho trovata grazia appo te; e non fare che io vegga il mio male. 004 NUM 011 016 E il Signore disse a Mosè: Adunami settant'uomini degli Anziani d'Israele, i quali tu conosci, essendo essi Anziani del popolo, e suoi rettori; e menali al Tabernacolo della convenenza; e compariscano quivi teco. 004 NUM 011 017 E io scenderò, e parlerò quivi teco, e metterò da parte dello Spirito che [è] sopra te, e lo metterò sopra loro; ed essi porteranno teco il carico del popolo, e tu non [lo] porterai solo. 004 NUM 011 018 Or di' al popolo: Santificatevi per domani, e voi mangerete della carne; conciossiachè voi abbiate pianto agli orecchi del Signore, dicendo: Chi ci darà a mangiar della carne? certo noi stavamo bene in Egitto. Il Signore adunque vi darà della carne, e voi ne mangerete. 004 NUM 011 019 Voi non ne mangerete [sol] un giorno, nè due, nè cinque, nè dieci, nè venti; 004 NUM 011 020 [ma] fino a un mese intiero, finchè vi esca per le nari, e che l'abbiate in abbominio; poichè voi avete sprezzato il Signore che [è] nel mezzo di voi, e avete pianto davanti a lui, dicendo: Perchè siamo usciti di Egitto? 004 NUM 011 021 E Mosè disse: Questo popolo, fra il quale io [sono], è di seicentomila uomini a piè; e tu hai detto: Io darò loro della carne, ed essi ne mangeranno un mese intiero. 004 NUM 011 022 Scanneransi loro pecore e buoi, tantochè ne abbiano a sufficienza? rauneransi loro tutti i pesci del mare, tantochè ne abbiano quanto basti loro? 004 NUM 011 023 E il Signore disse a Mosè: È forse la mano del Signore raccorciata? ora vedrai se la mia parola ti avverrà o no. 004 NUM 011 024 E Mosè se ne uscì fuori, e rapportò al popolo le parole del Signore; e adunò settant'uomini degli Anziani del popolo, i quali fece stare in piè intorno al Tabernacolo. 004 NUM 011 025 E il Signore scese nella nuvola, e parlò a lui, e mise da parte dello Spirito, ch'[era] sopra lui, e lo mise sopra que' settant'uomini Anziani; e avvenne che, quando lo Spirito si fu posato sopra loro, profetizzarono, e da indi innanzi non restarono. 004 NUM 011 026 Or due [di quegli] uomini erano rimasti nel campo; e il nome dell'uno [era] Eldad, e il nome dell'altro Medad; e lo Spirito si posò sopra loro. Or essi [erano d'infra quelli ch'] erano stati rassegnati; ma non erano usciti, per andare al Tabernacolo. E profetizzarono dentro al campo. 004 NUM 011 027 E un giovane corse, e rapportò la cosa a Mosè, dicendo: Eldad, e Medad, profetizzano dentro al campo. 004 NUM 011 028 Allora Giosuè, figliuolo di Nun, che avea servito a Mosè fin dalla sua giovanezza, fece motto a Mosè, e gli disse: Signore mio Mosè, divietali. 004 NUM 011 029 Ma Mosè gli disse: Sei tu geloso per me? anzi, fosse pur tutto il popolo del Signore profeta: e avesse pure il Signore messo il suo Spirito sopra loro. Poi Mosè si ricolse nel campo insieme con gli Anziani d'Israele. 004 NUM 011 030 Mosè si ricolse nel campo insieme con gli Anziani d'Israele. 004 NUM 011 031 E un vento si levò, [mosso] dal Signore, e trasportò delle quaglie di verso il mare, e le gittò in sul campo, d'intorno a una giornata di cammino di qua, e una giornata di cammino di là, intorno al campo; e n'era [l'altezza] presso che [di] due cubiti in su la faccia della terra. 004 NUM 011 032 E il popolo si levò, e tutto quel giorno, e tutta quella notte, e tutto il dì seguente, raccolse delle quaglie; chi ne raccolse il meno, [ne raccolse] dieci omer; poi se le distesero al largo intorno al campo. 004 NUM 011 033 Essi aveano ancora la carne fra' denti, e non era ancora mancata, quando l'ira del Signore si accese contro al popolo; e il Signore percosse il popolo d'una piaga grandissima. 004 NUM 011 034 E fu posto nome a quel luogo: Chibrot-taava; perciocchè quivi furono seppelliti que' del popolo che si erano mossi a concupiscenza. 004 NUM 011 035 Da Chibrot-taava il popolo partì, [traendo] in Haserot, e si fermò in Haserot. 004 NUM 012 001 OR Maria ed Aaronne parlarono contro a Mosè, per cagion della moglie Cusita ch'egli avea presa; perciocchè egli avea presa una moglie Cusita. 004 NUM 012 002 E dissero: Ha veramente il Signore parlato sol per Mosè? non ha egli eziandio parlato per noi? E il Signore udì [queste parole]. 004 NUM 012 003 (Or quell'uomo Mosè [era] molto mansueto, più che [altro] uomo che [fosse] in su la terra.) 004 NUM 012 004 E il Signore disse in quello stante a Mosè, e ad Aaronne, e a Maria: Uscite tutti e tre, e venite al Tabernacolo della convenenza. Ed essi uscirono tutti e tre. 004 NUM 012 005 E il Signore scese nella colonna della nuvola, e si fermò all'entrata del Tabernacolo; e chiamò Aaronne e Maria. E amendue andarono là. 004 NUM 012 006 E [il Signore] disse: Ascoltate ora le mie parole: Se v'è fra voi alcun profeta, io, il Signore, mi do a conoscere a lui in visione, [o] parlo a lui in sogno. 004 NUM 012 007 [Ma] non [fo] così [inverso] il mio servitore Mosè, il quale [è] fedele in tutta la mia casa. 004 NUM 012 008 Io parlo a bocca a bocca con lui, e a veduta, e non con maniere oscure; ed egli vede la sembianza del Signore; perchè dunque non avete voi temuto di parlar contro al mio servitore, contro a Mosè? 004 NUM 012 009 E l'ira del Signore si accese contro a loro, ed egli se ne andò. 004 NUM 012 010 E la nuvola si partì d'in sul Tabernacolo; ed ecco, Maria [era] lebbrosa, [bianca] come neve; e Aaronne riguardò Maria; ed ecco, era lebbrosa. 004 NUM 012 011 E Aaronne disse a Mosè: Ahi! Signore mio; deh! non metterci peccato addosso; conciossiachè noi abbiamo follemente fatto, e abbiamo peccato. 004 NUM 012 012 Deh! non sia ella come un [parto] morto, la cui carne, quando egli esce del seno di sua madre, è già mezza consumata. 004 NUM 012 013 E Mosè gridò al Signore, dicendo: Deh! sanala ora, o Dio. 004 NUM 012 014 E il Signore disse a Mosè: Se suo padre le avesse sputato nel viso, non sarebb'ella tutta vergognosa per sette giorni? Sia rinchiusa fuor del campo sette giorni; poi sia raccolta. 004 NUM 012 015 Maria adunque fu rinchiusa fuor del campo sette giorni; e il popolo non si mosse, finchè Maria non fu raccolta. 004 NUM 012 016 POI il popolo si partì di Haserot, e si accampò nel deserto di Paran. 004 NUM 013 001 E il Signore parlò a Mosè, dicendo: 004 NUM 013 002 Manda degli uomini, che spiino il paese di Canaan, il quale io dono a' figliuoli d'Israele; mandate un uomo per tribù de' lor padri; tutti capi de' figliuoli d'Israele. 004 NUM 013 003 Mosè adunque mandò quegli uomini dal deserto di Paran, secondo il comandamento del Signore; [e] tutti erano capi de' figliuoli d'Israele. 004 NUM 013 004 E questi [sono] i nomi loro: Sammua, figliuolo di Zaccui, della tribù di Ruben; 004 NUM 013 005 Safat, figliuolo di Hori, della tribù di Simeone; 004 NUM 013 006 Caleb, figliuolo di Gefunne, della tribù di Giuda; 004 NUM 013 007 Igheal, figliuolo di Giuseppe, della tribù d'Issacar; 004 NUM 013 008 Hosea, figliuolo di Nun, della tribù di Efraim; 004 NUM 013 009 Palti, figliuolo di Rafu, della tribù di Beniamino; 004 NUM 013 010 Gaddiel, figliuolo di Sodi, della tribù di Zabulon; 004 NUM 013 011 Gaddi, figliuolo di Susi, dell'[altra] tribù di Giuseppe, [cioè], della tribù di Manasse; 004 NUM 013 012 Ammiel, figliuolo di Ghemalli, della tribù di Dan; 004 NUM 013 013 Setur, figliuolo di Micael, della tribù di Aser; 004 NUM 013 014 Nabi, figliuolo di Vofsi, della tribù di Neftali; 004 NUM 013 015 Gheuel, figliuolo di Machi, della tribù di Gad. 004 NUM 013 016 Questi [sono] i nomi degli uomini, che Mosè mandò per ispiare il paese (or Mosè avea posto nome Giosuè, a Hosea, figliuolo di Nun). 004 NUM 013 017 Mosè adunque li mandò a spiare il paese di Canaan, e disse loro: Andate di qua, dal Mezzodi, poi salite al monte. 004 NUM 013 018 E vedete qual sia quel paese, e qual sia il popolo che abita in esso, se egli [è] forte o debole; se egli [è] in piccolo, o in gran numero. 004 NUM 013 019 E qual [sia] la terra nella quale egli abita, se ella [è] buona o cattiva; e quali [sieno] le città nelle quali egli abita, [se abita] in luoghi steccati, o in murati. 004 NUM 013 020 E qual [sia] il terreno, se [è] grasso o magro; e se vi son alberi, o no; e portatevi valentemente, e recate de' frutti del paese. Or allora [era] il tempo dell'uve primaticce. 004 NUM 013 021 Essi adunque andarono, e spiarono il paese, dal deserto di Sin fino a Rehob, all'entrata d'Hamat. 004 NUM 013 022 Poi salirono verso il mezzodì, e vennero fino in Hebron, dove [erano] Ahiman, Sesai e Talmai, nati da Anac. Or Hebron era stata edificata sette anni innanzi a Soan di Egitto. 004 NUM 013 023 E, giunti fino al torrente di Escol, tagliarono di là un tralcio con un grappolo d'uva, e lo portarono con una stanga a due; insieme con delle melagrane e dei fichi. 004 NUM 013 024 [E], per cagione di quel grappolo d'uva che i figliuoli d'Israele ne tagliarono, fu posto nome a quel luogo, Nahal-escol. 004 NUM 013 025 E, in capo di quaranta giorni, tornarono da spiare il paese. 004 NUM 013 026 E andarono a Mosè e ad Aaronne, e a tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele, nel deserto di Paran, di Cades; ove essendo giunti, rapportarono l'affare a loro, e a tutta la raunanza, e mostrarono loro que' frutti del paese. 004 NUM 013 027 E raccontarono [il lor viaggio] a Mosè, e dissero: Noi arrivammo nel paese nel quale tu ci mandasti; e certo [è un paese] che stilla latte e miele; ed ecco de' suoi frutti. 004 NUM 013 028 Sol [vi è questo], che il popolo che abita in esso, [è] potente, e le città [son] molto forti e grandi; e anche vi abbiamo veduti i figliuoli di Anac. 004 NUM 013 029 Gli Amalechiti abitano nella contrada Meridionale; gl'Hittei, i Gebusei, e gli Amorrei abitano nel monte; e i Cananei abitano presso al mare, e lungo il Giordano. 004 NUM 013 030 E Caleb racquetò il popolo inverso Mosè, e disse: Andiamo pure in quel paese, e conquistiamolo; perciocchè di certo noi lo soggiogheremo. 004 NUM 013 031 Ma quegli uomini ch'erano andati con lui dissero: Egli non è in poter nostro di salir contro a quel popolo; conciossiachè egli [sia] troppo potente per noi. 004 NUM 013 032 E infamarono il paese che aveano spiato appresso i figliuoli d'Israele, dicendo: Il paese per lo quale siam passati, per ispiarlo, è un paese che divora i suoi abitanti; e tutto il popolo che noi abbiamo veduto in esso, [sono] uomini alti e grandi. 004 NUM 013 033 Noi vi abbiamo eziandio veduti de' giganti, i figliuoli di Anac, [della schiatta] de' giganti; [appetto a' quali] ci pareva di esser locuste; e tali eziandio parevamo loro. 004 NUM 014 001 ALLORA tutta la raunanza alzò la voce, e diede di gran grida, e il popolo pianse quella notte. 004 NUM 014 002 E tutti i figliuoli d'Israele mormorarono contro a Mosè, e contro ad Aaronne; e tutta la raunanza disse loro: Fossimo pur morti nel paese di Egitto, o fossimo pur morti in questo deserto. 004 NUM 014 003 E perchè ci mena il Signore in quel paese, acciocchè siamo morti per la spada, e sieno le nostre mogli, e le nostre famiglie, in preda? non [sarebb'] egli meglio per noi di ritornarcene in Egitto? 004 NUM 014 004 E dissero l'uno all'altro: Costituiamo[ci] un capo, e ritorniamocene in Egitto. 004 NUM 014 005 Allora Mosè ed Aaronne si gittarono a terra sopra le lor facce, davanti a tutta la raunanza della comunanza de' figliuoli d'Israele. 004 NUM 014 006 E Giosuè, figliuolo di Nun, e Caleb, figliuolo di Gefunne, [ch'erano stati] di quelli che aveano spiato il paese, si stracciarono i vestimenti; 004 NUM 014 007 e dissero a tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele: Il paese, per lo quale siamo passati, per ispiarlo, [è] un buonissimo paese. 004 NUM 014 008 Se il Signore ci è favorevole, egli c'introdurrà in quel paese, e cel darà; [che è] un paese stillante latte e miele. 004 NUM 014 009 Sol non ribellatevi contro al Signore, e non abbiate paura del popolo di quel paese; conciossiachè essi [sieno] nostro pane; la loro ombra s'è dipartita d'in su loro; e il Signore [è] con noi; non abbiatene paura. 004 NUM 014 010 Allora tutta la raunanza disse di lapidarli; ma la gloria del Signore apparve a tutti i figliuoli d'Israele, nel Tabernacolo della convenenza. 004 NUM 014 011 E il Signore disse a Mosè: Infino a quando mi dispetterà questo popolo? e infino a quando non crederanno essi in me, per tutti i miracoli che io ho fatti nel mezzo di lui? 004 NUM 014 012 Io lo percoterò di mortalità, e lo disperderò; e io ti farò divenire una nazione più grande, e più potente di lui. 004 NUM 014 013 E Mosè disse al Signore: Ma gli Egizj l'udiranno; conciossiachè tu abbi tratto fuori questo popolo del mezzo di loro, con la tua forza. 004 NUM 014 014 E diranno agli abitanti di questo paese, [i quali] hanno inteso che tu, Signore, [sei] nel mezzo di questo popolo, e che tu apparisci loro a vista d'occhio, e che la tua nuvola si ferma sopra loro, e che tu cammini davanti a loro in colonna di nuvola di giorno, e in colonna di fuoco di notte; 004 NUM 014 015 se, [dico], tu fai morir questo popolo, come un solo uomo le genti che avranno intesa la tua fama, diranno: 004 NUM 014 016 Perciocchè il Signore non ha potuto fare entrar cotesto popolo nel paese ch'egli avea lor giurato, egli li ha ammazzati nel deserto. 004 NUM 014 017 Ora dunque, sia, ti prego, la potenza del Signore magnificata, [e fa'] secondo che tu hai parlato, dicendo: 004 NUM 014 018 Il Signore [è] lento all'ira, e grande in benignità; egli perdona l'iniquità e il misfatto; ma altresì non assolve punto [il colpevole; anzi] fa punizione dell'iniquità de' padri sopra i figliuoli, infino alla terza e alla quarta [generazione]. 004 NUM 014 019 Deh! perdona a questo popolo la sua iniquità, secondo la grandezza della tua benignità, e come tu gli hai perdonato dall'Egitto infin a qui. 004 NUM 014 020 E il Signore disse: io [gli] ho perdonato, secondo la tua parola. 004 NUM 014 021 Ma pure, [come] io vivo, e [come] tutta la terra è ripiena della mia gloria; 004 NUM 014 022 niuno di quegli uomini che hanno veduta la mia gloria, e i miei miracoli che io ho fatti in Egitto, e nel deserto, e pur m'hanno tentato già dieci volte, e non hanno ubbidito alla mia voce; 004 NUM 014 023 non vedrà il paese, il quale ho giurato a' lor padri; niuno di quelli che m'hanno dispettato non lo vedrà. 004 NUM 014 024 Ma, quant'è a Caleb, mio servitore, perchè in lui è stato un altro spirito, e m'ha seguitato appieno, io l'introdurrò nel paese nel quale egli è andato, e la sua progenie lo possederà. 004 NUM 014 025 Or gli Amalechiti e i Cananei abitano nella Valle, e [però] domani voltate faccia, e camminate verso il deserto, traendo verso il mar rosso. 004 NUM 014 026 Il Signore parlò ancora a Mosè e ad Aaronne, dicendo: 004 NUM 014 027 Infino a quando [sofferirò] io questa malvagia raunanza, che mormora contro a me? io ho uditi i mormorii de' figliuoli d'Israele, co' quali mormorano contro a me. 004 NUM 014 028 Di' loro: [Come] io vivo, dice il Signore, io vi farò come voi avete parlato a' miei orecchi. 004 NUM 014 029 I vostri corpi caderanno morti in questo deserto; e quant'è a tutti gli annoverati d'infra voi, seconda tutto il vostro numero, dall'età di vent'anni in su, che avete mormorato contro a me; 004 NUM 014 030 se voi entrate nel paese del quale io alzai la mano che io vi ci stanzierei; salvo Caleb, figliuolo di Gefunne; e Giosuè, figliuolo di Nun. 004 NUM 014 031 Ma io ci farò entrare i vostri piccoli fanciulli, de' quali voi avete detto che sarebbero in preda; ed essi conosceranno [che cosa è] il paese, il quale voi avete sdegnato. 004 NUM 014 032 Ma di voi i corpi caderanno morti in questo deserto. 004 NUM 014 033 E i vostri figliuoli andranno pasturando nel deserto, [per] quarant'anni, e porteranno [la pena del]le vostre fornicazioni, finchè i vostri corpi morti sieno consumati nel deserto. 004 NUM 014 034 Voi porterete [la pena del]le vostre iniquità per quarant'anni, secondo il numero de' quaranta giorni che siete stati in ispiare il paese, un anno per un giorno; e voi conoscerete come io rompo [le] mie [promesse]. 004 NUM 014 035 Io il Signore ho parlato. Se io non fo questo a tutta questa malvagia raunanza, che si è convenuta contro a me; essi verranno meno in questo deserto, e vi morranno. 004 NUM 014 036 E quegli uomini che Mosè avea mandati per ispiare il paese, i quali, essendo tornati, aveano fatta mormorar tutta la raunanza contro a lui, infamando quel paese; 004 NUM 014 037 quegli uomini, [dico], che aveano sparso un cattivo grido di quel paese, morirono di piaga, davanti al Signore. 004 NUM 014 038 Ma Giosuè, figliuolo di Nun, [e] Caleb, figliuolo di Gefunne, restarono in vita, d'infra quelli ch'erano andati per ispiare il paese. 004 NUM 014 039 Or Mosè riferì quelle parole a tutti i figliuoli d'Israele; e il popolo ne fece un gran cordoglio. 004 NUM 014 040 E la mattina seguente si levarono, e salirono alla sommità del monte, dicendo: Eccoci; noi saliremo al luogo che il Signore ha detto; perciocchè noi abbiamo peccato. 004 NUM 014 041 Ma Mosè disse: Perchè trapassate il comandamento del Signore? ciò non prospererà. 004 NUM 014 042 Non salite; conciossiachè il Signore non [sia] nel mezzo di voi; che talora, se vi affrontate co' vostri nemici, non siate sconfitti. 004 NUM 014 043 Perchè colà davanti a voi [son] gli Amalechiti, e i Cananei, e voi sarete morti per la spada; perciocchè voi vi siete rivolti di dietro al Signore; ed egli non sarà con voi. 004 NUM 014 044 Nondimeno essi si attentarono temerariamente di salire alla sommità del monte; ma l'Arca del Patto del Signore, e Mosè non si mossero di mezzo al campo. 004 NUM 014 045 E gli Amalechiti, e i Cananei, che abitavano in quel monte, scesero giù, e li percossero, e li ruppero, [perseguendoli] fino in Horma. 004 NUM 015 001 POI il Signore parlò a Mosè, dicendo: 004 NUM 015 002 Parla a' figliuoli d'Israele, e di' loro: Quando voi sarete entrati nel paese, dove avete ad abitare, il quale io vi do; 004 NUM 015 003 e farete alcun sacrificio da ardere al Signore, [come] olocausto, o [altro] sacrificio, per singolar voto, o per ispontanea volontà, o nelle vostre feste solenni, per offerir soave odore, del grosso o del minuto bestiame, al Signore; 004 NUM 015 004 offerisca colui che farà la sua offerta al Signore, un'offerta di panatica della decima parte [d'un efa] di fior di farina, stemperata con la quarta parte d'un hin d'olio; 004 NUM 015 005 e la quarta parte di un hin di vino, per offerta da spandere. Questo offerirai per ciascuno olocausto, o [altro] sacrificio [che sia] d'un agnello. 004 NUM 015 006 E se fai offerta di panatica per un montone, offeriscila di due decimi di fior di farina, stemperata col terzo d'un hin d'olio. 004 NUM 015 007 E per offerta da spandere, offerisci il terzo d'un hin di vino, [in] odor soave al Signore. 004 NUM 015 008 E se tu offerisci al Signore un giovenco per olocausto, o per [altro] sacrificio, per singolar voto, o per sacrificio da render grazie; 004 NUM 015 009 offerisci, insieme col giovenco, un'offerta di panatica, di tre decimi di fior di farina, stemperata con la metà d'un hin d'olio. 004 NUM 015 010 E, per offerta da spandere, offerisci la metà d'un hin di vino; [il tutto in] offerta da ardere, di soave odore al Signore. 004 NUM 015 011 Facciasi così per ciascun bue, per ciascun montone, e per ciascuna minuta bestia, pecora o capra. 004 NUM 015 012 Fate così per ciascuna [di quelle bestie], secondo il numero che ne sacrificherete. 004 NUM 015 013 Chiunque è natio del paese offerisca queste cose in questa maniera, per presentare offerta da ardere, di soave odore, al Signore. 004 NUM 015 014 E quando alcuno straniere che dimorerà appresso di voi, o qualunque [altro sarà] fra voi, per le vostre generazioni, farà offerta da ardere, di soave odore al Signore, faccia così come farete voi. 004 NUM 015 015 Siavi un medesimo statuto per voi, e per lo forestiere che dimora [con voi] che siete della raunanza. [Sia questo uno] statuto perpetuo per le vostre generazioni. Davanti al Signore il forestiere sarà come voi. 004 NUM 015 016 Una medisima legge, e una medesima ragione sarà per voi, e per lo straniere che dimora con voi. 004 NUM 015 017 Il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 004 NUM 015 018 Parla a' figliuoli d'Israele, e di' loro: Quando voi sarete entrati nel paese, dove io vi conduco; 004 NUM 015 019 quando voi mangerete del pane del paese, offeritene un'offerta al Signore. 004 NUM 015 020 Offerite una focaccia per offerta, delle primizie delle vostre paste; offeritela nella medesima maniera, come l'offerta dell'aia. 004 NUM 015 021 Date al Signore, per le vostre generazioni, un'offerta delle primizie delle vostre paste. 004 NUM 015 022 Ora, quando voi avrete fallito per errore, e non avrete eseguiti tutti questi comandamenti che il Signore ha dati a Mosè; 004 NUM 015 023 tutto quello che il Signore vi ha comandato per Mosè, fin dal dì che egli vi ha dati comandamenti per le vostre generazioni; 004 NUM 015 024 se l'errore è stato commesso per inavvertenza della raunanza, offerisca tutta la raunanza per olocausto, in soave odore al Signore, un giovenco, con la sua offerta di panatica e da spandere, secondo l'ordinazione; e un becco per [sacrificio per lo] peccato. 004 NUM 015 025 E faccia il sacerdote il purgamento per tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele, e sarà loro perdonato; perciocchè è errore, ed essi hanno addotta davanti al Signore la loro offerta da ardere al Signore, e il [sacrificio per lo] peccato, per l'error loro. 004 NUM 015 026 Così sarà perdonato a tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele, e parimente a' forestieri che dimoreranno fra loro; perciocchè tutto il popolo ha [parte] in quell'errore. 004 NUM 015 027 Ma, se una sola persona ha peccato per errore, offerisca una capra di un anno, per lo peccato. 004 NUM 015 028 E faccia il sacerdote il purgamento per quella persona che avrà peccato per errore, peccando per errore nel cospetto del Signore; e quando il sacerdote avrà fatto purgamento per essa, le sarà perdonato. 004 NUM 015 029 Siavi una medesima legge per chiunque avrà fatta [alcuna cosa] per errore, [così se sarà] de' figliuoli d'Israele, natio del paese, come [se sarà] forestiere, che dimori fra loro. 004 NUM 015 030 Ma la persona, così il natio del paese, come il forestiere, che farà [alcun atto] a mano alzata, oltraggia il Signore; e però sia una cotal persona ricisa d'infra il suo popolo. 004 NUM 015 031 Conciossiachè abbia sprezzata la parola del Signore, e abbia rotto il suo comandamento, del tutto sia quella persona ricisa; sia la sua iniquità sopra essa. 004 NUM 015 032 ORA, essendo i figliuoli d'Israele nel deserto, trovarono un uomo che ricoglieva delle legne in giorno di Sabato. 004 NUM 015 033 E, coloro che lo trovarono cogliendo delle legne, lo menarono a Mosè, e ad Aaronne, e a tutta la raunanza. 004 NUM 015 034 E lo misero in prigione; perciocchè non era stato dichiarato ciò che se gli avesse a fare. 004 NUM 015 035 E il Signore disse a Mosè: Del tutto sia quell'uomo fatto morire; lapidilo tutta la raunanza fuor del campo. 004 NUM 015 036 E tutta la raunanza lo menò fuor del campo, e lo lapidò, sicchè egli morì; come il Signore avea comandato a Mosè. 004 NUM 015 037 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 004 NUM 015 038 Parla a' figliuoli d'Israele, e di' loro, che si facciano delle fimbrie ai lembi delle lor veste, per le lor generazioni; e mettano sopra quelle fimbrie de' [lor] lembi un cordone di violato. 004 NUM 015 039 E abbiate [quel cordone] in su le fimbrie, acciocchè, quando lo riguarderete, voi vi ricordiate di tutti i comandamenti del Signore, e li mettiate in opera, e non andiate guatando dietro al vostro cuore, e agli occhi vostri, dietro a' quali solete andar fornicando. 004 NUM 015 040 Acciocchè vi ricordiate di mettere in opera tutti i miei comandamenti, e siate santi all'Iddio vostro. 004 NUM 015 041 Io [sono] il Signore Iddio vostro, che vi ho tratti fuor del paese di Egitto, per esservi Dio. Io [sono] il Signore Iddio vostro. 004 NUM 016 001 OR Core, figliuolo d'Ishar, figliuolo di Chehat, figliuolo di Levi; e Datan e Abiram, figliuoli di Eliab; e On, figliuolo di Pelet, avendo presi [degli altri seco]; 004 NUM 016 002 si levarono in presenza di Mosè, con dugencinquant'uomini de' figliuoli d'Israele, [ch'erano] de' principali della raunanza, che si solevano chiamare alla raunata del popolo, uomini di nome. 004 NUM 016 003 E, adunatisi contro a Mosè, e contro ad Aaronne, disser loro: Bastivi; perciocchè tutta la raunanza [è] santa, e il Signore [è] nel mezzo di loro; perchè dunque v'innalzate sopra la raunanza del Signore? 004 NUM 016 004 Quando Mosè ebbe ciò inteso, egli si gittò a terra sopra la sua faccia. 004 NUM 016 005 E parlò a Core, e a tutto il suo seguito, dicendo: Domattina farà il Signore conoscere chi [è] suo, e chi [è] santo, e lo farà accostare a sè; egli farà accostare a sè chi egli avrà eletto. 004 NUM 016 006 Fate questo: Tu, Core, e tutti [voi che siete del] suo seguito, prendete de' turiboli. 004 NUM 016 007 E domani mettete in essi del fuoco, e ponetevi su del profumo nel cospetto del Signore; e colui che il Signore avrà eletto sarà il Santo. Bastivi, figliuoli di Levi. 004 NUM 016 008 Mosè, oltre a ciò, disse a Core: Deh! ascoltate, figliuoli di Levi. 004 NUM 016 009 [È egli] troppo poco per voi, che l'Iddio d'Israele v'abbia appartati della raunanza d'Israele, per farvi accostare a sè, per fare il servigio del Tabernacolo del Signore, e per presentarvi davanti alla raunanza, per [fare] il suo ministerio? 004 NUM 016 010 E ch'egli abbia in effetto fatto accostar te, e tutti i tuoi fratelli, figliuoli di Levi, teco; che voi procacciate ancora il sacerdozio? 004 NUM 016 011 Perciò, tu, e tutto il tuo seguito, [siete quelli] che si son convenuti contro al Signore; e che cosa è Aaronne, che voi mormorate contro a lui? 004 NUM 016 012 Mosè mandò ancora a chiamar Datan e Abiram, figliuoli di Eliab; ma essi dissero: Noi non [ci] andremo. 004 NUM 016 013 [È egli] poca cosa che tu ci abbi tratti fuor di un paese stillante latte e miele, per farci morir nel deserto, che tu vogli eziandio assolutamente fare il principe sopra noi? 004 NUM 016 014 Ma, [lasciamo] che tu non ci abbi condotti in un paese stillante latte e miele, avessici data [almeno] qualche possessione di campi o di vigne! Pensi tu di abbacinar gli occhi di questi uomini? Noi non [ci] andremo. 004 NUM 016 015 Allora Mosè si adirò forte, e disse al Signore: Non riguardare alla loro offerta; io non ho preso nulla di quel d'alcun di loro, non pure un asino; e non ho offeso alcun di loro. 004 NUM 016 016 Poi Mosè disse a Core: Comparite domani, tu, e tutti quelli del tuo seguito, davanti al Signore; Aaronne [vi comparirà] anch'esso. 004 NUM 016 017 E prenda ciascun di voi il suo turibolo, e mettavi del profumo, e rechi ciascuno il suo turibolo, davanti al Signore, [che saranno] dugencinquanta turiboli. Tu ancora, ed Aaronne, [abbiate] ciascuno il suo turibolo. 004 NUM 016 018 Essi adunque presero ciascuno il suo turibolo, e postovi del fuoco, vi misero del profumo; e si fermarono all'entrata del Tabernacolo della convenenza. Il simigliante fecero ancora Mosè ed Aaronne. 004 NUM 016 019 E Core adunò tutta la raunanza contro a loro, all'entrata del Tabernacolo della convenenza; e la gloria del Signore apparve a tutta la raunanza. 004 NUM 016 020 E il Signore parlò a Mosè e ad Aaronne, dicendo: 004 NUM 016 021 Separatevi di mezzo di questa raunanza, e in un momento io li consumerò. 004 NUM 016 022 Ma essi, gittatisi in terra sopra la faccia, dissero: O Dio, Dio degli spiriti d'ogni carne, quest'uomo solo avendo peccato, ti adireresti tu contro a tutta la raunanza? 004 NUM 016 023 E il Signore parlò a Mosè, dicendo: 004 NUM 016 024 Parla alla raunanza, dicendo: Ritraetevi d'intorno a' padiglioni di Core, di Datan, e di Abiram. 004 NUM 016 025 E Mosè si levò, e andò a Datan, e ad Abiram; e gli Anziani d'Israele andarono dietro a lui. 004 NUM 016 026 Ed egli parlò alla raunanza, dicendo: Deh! dipartitevi d'appresso a' padiglioni di cotesti malvagi uomini, e non toccate cosa alcuna loro; che talora non periate per tutti i lor peccati. 004 NUM 016 027 Ed essi si dipartirono d'appresso a' padiglioni di Core, di Datan, e di Abiram, d'ogni intorno. Or Datan e Abiram uscirono fuori, e si fermarono all'entrata de' lor padiglioni, con le lor mogli, i lor figliuoli, e le lor famiglie. 004 NUM 016 028 E Mosè disse: Da questo conoscerete che il Signore mi ha mandato, per far tutte queste opere; conciossiachè io non [l'abbia fatte] di mio senno. 004 NUM 016 029 Se costoro muoiono nella maniera di tutti gli uomini, e son puniti come tutti gli [altri] uomini, il Signore non mi ha mandato. 004 NUM 016 030 Ma, se il Signore crea una cosa nuova, tal che la terra apra la sua bocca, e li tranghiottisca, insieme con tutto quello che [appartiene] loro, sì che scendano vivi nell'inferno, voi conoscerete che questi uomini hanno dispettato il Signore. 004 NUM 016 031 Ed egli avvenne che, come egli ebbe finito di proferire tutte queste parole, la terra ch'[era] sotto coloro si fendè, 004 NUM 016 032 e aperse la sua bocca, e li tranghiottì, insieme con le lor case; e parimente tutte le persone [appartenenti] a Core, e tutta la roba. 004 NUM 016 033 E scesero vivi nell'inferno, insieme con tutto quello che [apparteneva] loro; e la terra li coperse, ed essi perirono d'infra la raunanza. 004 NUM 016 034 E tutti gl'Israeliti ch'[erano] intorno a loro fuggirono al grido loro; perciocchè dicevano: Che la terra non ci tranghiottisca. 004 NUM 016 035 Oltre a ciò, un fuoco uscì d'appresso al Signore, il qual consumò que' dugencinquant'uomini, che offerivano il profumo. 004 NUM 016 036 Appresso, il Signore parlò a Mosè, dicendo: 004 NUM 016 037 Di' a Eleazaro, figliuolo del Sacerdote Aaronne, che raccolga i turiboli di mezzo dell'arsione, spargendone via il fuoco; perciocchè sono sacri. 004 NUM 016 038 E dei turiboli di costoro che han peccato contro alle lor proprie anime, facciansene delle piastre distese, da coprir l'Altare; perciocchè essi li hanno presentati davanti al Signore, e sono sacri; e sieno per segnale a' figliuoli d'Israele. 004 NUM 016 039 E il sacerdote Eleazaro prese que' turiboli di rame, i quali coloro ch'erano stati arsi aveano presentati; e furono distesi in piastre, per coprir l'Altare, 004 NUM 016 040 [per] ricordanza a' figliuoli d'Israele; acciocchè alcun uomo straniere, che non [è] della progenie d'Aaronne, non si accosti per far profumo davanti al Signore; e non sia come Core, e come que' del suo seguito; siccome il Signore avea comandato a Eleazaro, per Mosè. 004 NUM 016 041 E il giorno seguente tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele mormorò contro a Mosè, e contro ad Aaronne, dicendo: Voi avete fatto morire il popolo del Signore. 004 NUM 016 042 E avvenne che, come la raunanza si adunava contro a Mosè, e contro ad Aaronne, [i figliuoli d'Israele] riguardarono verso il Tabernacolo della convenenza; ed ecco, la nuvola lo coperse, e la gloria del Signore apparve. 004 NUM 016 043 E Mosè ed Aaronne vennero davanti al Tabernacolo della convenenza. 004 NUM 016 044 E il Signore parlò a Mosè, dicendo: 004 NUM 016 045 Levatevi di mezzo di questa raunanza, e io la consumerò in un momento. Ma essi si gittarono a terra sopra le lor facce. 004 NUM 016 046 E Mosè disse ad Aaronne: Prendi il turibolo, e mettivi del fuoco d'in su l'Altare, e ponvi del profumo, e va' prestamente alla raunanza, e fa' purgamento per loro; perciocchè una grave ira è proceduta d'innanzi al Signore; la piaga è [già] cominciata. 004 NUM 016 047 E Aaronne prese [il turibolo], come Mosè avea detto, e corse in mezzo della raunanza; ed ecco, la piaga era [già] cominciata fra il popolo; ed egli mise il profumo [in sul turibolo], e fece purgamento per lo popolo. 004 NUM 016 048 E si fermò fra i vivi e i morti; e la piaga fu arrestata. 004 NUM 016 049 E i morti per quella piaga furono quattordicimila settecento persone; oltre a quelli ch'erano morti per lo fatto di Core. 004 NUM 016 050 E la piaga essendo arrestata, Aaronne se ne ritornò a Mosè, all'entrata del Tabernacolo della convenenza. 004 NUM 017 001 POI il Signore parlò a Mosè, dicendo: 004 NUM 017 002 Parla a' figliuoli d'Israele, e prendi da loro una verga per ciascuna nazione paterna; dodici verghe, da tutti i capi delle lor nazioni paterne; [e] scrivi il nome di ciascum [d'essi] sopra la sua verga. 004 NUM 017 003 E scrivi il nome di Aaronne sopra la verga di Levi; perciocchè [v'ha da essere] una verga per ciascun capo di nazione paterna. 004 NUM 017 004 Poi riponi quelle [verghe] nel Tabernacolo della convenenza, davanti alla Testimonianza, dove io mi ritrovo con voi. 004 NUM 017 005 E avverrà che la verga di colui che io avrò eletto germoglierà; e così acqueterò d'attorno a me i mormorii de' figliuoli d'Israele, co' quali mormorano contro a voi. 004 NUM 017 006 Mosè adunque parlò a' figliuoli d'Israele; e tutti i lor capi gli diedero una verga per ciascun capo delle lor nazioni paterne, [che furono] dodici verghe; e la verga d'Aaronne [era] per mezzo le lor verghe. 004 NUM 017 007 E Mosè ripose quelle verghe davanti al Signore, nel Tabernacolo della Testimonianza. 004 NUM 017 008 E il giorno seguente, essendo Mosè entrato nel Tabernacolo della Testimonianza, ecco, la verga d'Aaronne, [ch'era] per la nazione di Levi, era germogliata; e avea messe gemme, e prodotti fiori, e maturate delle mandorle. 004 NUM 017 009 E Mosè trasse fuori tutte quelle verghe d'innanzi al Signore, [e le recò] a tutti i figliuoli d'Israele; i quali [le] videro, e ciascuno prese la sua verga. 004 NUM 017 010 E il Signore disse a Mosè: Riporta la verga d'Aaronne davanti alla Testimonianza; acciocchè sia guardata per segnale a' ribelli; e così fa' restar d'attorno a me i lor mormorii; che talora non muoiano. 004 NUM 017 011 E Mosè fece così; come il Signore gli avea comandato, così fece. 004 NUM 017 012 E i figliuoli d'Israele dissero a Mosè: Ecco, noi siam morti, noi siam perduti, noi tutti siam perduti. 004 NUM 017 013 Chiunque si accosta al Tabernacolo del Signore muore; morremo noi tutti quanti? 004 NUM 018 001 E IL Signore disse ad Aaronne: Tu, e i tuoi figliuoli, e la casa di tuo padre teco, porterete l'iniquità [che si commetterà] intorno al Santuario; e, parimente, tu, e i tuoi figliuoli, porterete l'iniquità [che si commetterà] nel vostro sacerdozio. 004 NUM 018 002 Or fa' eziandio accostar teco i tuoi fratelli, la tribù di Levi, [che è] la tribù tua paterna, e sienti aggiunti, e ti ministrino; ma tu, e i tuoi figliuoli teco, [state] davanti al Tabernacolo della Testimonianza. 004 NUM 018 003 E facciano essi la fazione che tu ordinerai loro, e la fazione di tutto il Tabernacolo; ma non appressinsi agli arredi del Santuario, nè all'Altare; che talora non muoiano essi, e voi ancora. 004 NUM 018 004 Sienti adunque aggiunti, e facciano la fazione del Tabernacolo della convenenza, in ogni suo servigio; niuno straniere non si accosti a voi. 004 NUM 018 005 E voi fate la fazione del Santuario e dell'Altare, acciocchè non vi sia più ira contro a' figliuoli d'Israele. 004 NUM 018 006 E, quant'è a me, ecco, io ho presi i vostri fratelli, i Leviti, d'infra i figliuoli d'Israele; [essi] vi son dati in dono da parte del Signore, per fare i servigi del Tabernacolo della convenenza. 004 NUM 018 007 Ma tu, e i tuoi figliuoli teco, fate l'ufficio del vostro sacerdozio, in tutte le cose [che si devono far] nell'Altare, e dentro della Cortina, e fate il servigio; io vi dono il vostro sacerdozio [per] ministerio dato in dono in proprio; e [però] facciasi morir lo straniere che vi si accosterà. 004 NUM 018 008 Il Signore parlò ancora ad Aaronne, [dicendo: ] Ecco, io t'ho donate le mie offerte elevate, [per una] ordinazione da osservarsi; di tutte le cose consacrate da' figliuoli d'Israele, io dono quelle a te, e a' tuoi figliuoli, per istatuto perpetuo, in virtù dell'Unzione. 004 NUM 018 009 Questo sarà tuo delle cose santissime, [rimaste] del fuoco; tutte le loro offerte delle loro oblazioni di panatica, e di tutti i lor [sacrificii per lo] peccato, e di tutti lor [sacrificii per la] colpa, che mi presenteranno per soddisfazione, [che son] cose santissime, saranno tue, e de' tuoi figliuoli. 004 NUM 018 010 Mangiale in luogo santissimo; mangine ogni maschio; sienti cosa santa. 004 NUM 018 011 Questo ancora [sia] tuo, [cioè]: [l'offerte] elevate di tutte le cose che i figliuoli d'Israele avranno presentate in dono, e di tutte le loro offerte dimenate; io dono quelle a te, e a' tuoi figliuoli, e alle tue figliuole, teco, per istatuto perpetuo; mangine chiunque [sarà] netto in casa tua. 004 NUM 018 012 Io ti dono [parimente] tutto il fior dell'olio, tutto il fior del mosto, e del frumento, delle lor primizie, che presenteranno al Signore. 004 NUM 018 013 Sieno tuoi i primi frutti di tutto ciò che [nascerà] nella lor terra, i quali essi presenteranno al Signore; mangine chiunque [sarà] netto in casa tua. 004 NUM 018 014 Sia tua ogni cosa interdetta in Israele. 004 NUM 018 015 Sia tuo tutto ciò che apre la matrice, d'ogni carne che si offerisce al Signore, così degli uomini come delle bestie; ma del tutto fa' che si riscatti il primogenito dell'uomo; fa' parimente che si riscatti il primogenito della bestia immonda. 004 NUM 018 016 E fa' riscattare [i primogeniti degli uomini] che conviene riscattare, dall'età d'un mese, secondo la tua estimazione, [che sarà] di cinque sicli d'argento, a siclo di Santuario, [che] è di vent'oboli; 004 NUM 018 017 ma non lasciar riscattare il primogenito della vacca, nè il primogenito della pecora, nè il primogenito della capra; sono cosa sacra; spandi il sangue loro sopra l'Altare; e brucia il lor grasso, [per] offerta da ardere, in soave odore al Signore. 004 NUM 018 018 E sia la lor carne tua, come il petto dell'offerta dimenata, e come la spalla destra. 004 NUM 018 019 Io dono a te e a' tuoi figliuoli, e alle tue figliuole, teco, per istatuto perpetuo, tutte le offerte elevate delle cose consacrate, che i figliuoli d'Israele offeriranno al Signore. [Questa] è una convenzione di sale; perpetua davanti al Signore, per te, e per la tua progenie teco. 004 NUM 018 020 Il Signore disse ancora ad Aaronne: Tu non avrai alcuna eredità nella terra loro, e non avrai parte fra loro. Io [son] la tua parte, e la tua eredità fra' figliuoli d'Israele. 004 NUM 018 021 E a' figliuoli di Levi: Ecco, io dono tutte le decime in Israele, per eredità, per ricompensa del lor servigio che fanno intorno al Tabernacolo della convenenza. 004 NUM 018 022 E non accostinsi più i figliuoli d'Israele al Tabernacolo della convenenza; acciocchè non portino peccato, e non muoiano. 004 NUM 018 023 Ma facciano i Leviti il servigio del Tabernacolo della convenenza; ed essi porteranno la loro iniquità ([questo è] uno statuto perpetuo per le vostre generazioni); ed essi non possederanno alcuna possessione fra' figliuoli d'Israele; 004 NUM 018 024 conciossiachè io abbia data a' Leviti in eredità le decime, delle quali i figliuoli d'Israele offeriranno offerta al Signore. Perciò ho detto di loro, che non posseggano alcuna eredità fra' figliuoli d'Israele. 004 NUM 018 025 E il Signore parlò, oltre a ciò, a Mosè, dicendo: 004 NUM 018 026 Parla ancora a' Leviti, e di' loro: Quando voi avrete ricevute da' figliuoli d'Israele le decime che io vi dono [a prender] da loro, per vostra eredità, offeritene ancora voi un' offerta al Signore, le decime delle decime. 004 NUM 018 027 E la vostra offerta vi sarà imputata, come grano [tolto] dall'aia, e mosto del tino. 004 NUM 018 028 Così ancora voi offerirete offerta al Signore di tutte le vostre decime che riceverete da' figliuoli d'Israele; e ne darete l'offerta del Signore al Sacerdote Aaronne. 004 NUM 018 029 Offerite, di tutte le cose che vi saranno donate, l'offerta del Signore tutta intera; [offerite] di tutto il meglio di quelle cose la parte che n'ha da essere consacrata. 004 NUM 018 030 Di' loro ancora: Quando avrete offerto il meglio di quelle cose, egli sarà imputato a' Leviti, come rendita d'aia, e rendita di tino. 004 NUM 018 031 Poi potrete mangiar quelle cose in qualunque luogo, e voi, e le vostre famiglie; perciocchè [son] vostra mercede, in ricompensa del vostro servigio intorno al Tabernacolo della convenenza. 004 NUM 018 032 E quando avrete offerto il meglio di quelle cose, voi non porterete peccato per quelle, e non profanerete le cose consacrate dai figliuoli d'Israele, e non morrete. 004 NUM 019 001 IL Signore parlò ancora a Mosè e ad Aaronne, dicendo: Questo [è] uno statuto e legge che il Signore ha data, dicendo: 004 NUM 019 002 Di' a' figliuoli d'Israele che ti adducano una giovenca rossa intiera, senza difetto, la quale non abbia ancora portato giogo. 004 NUM 019 003 E datela al Sacerdote Eleazaro, ed esso la meni fuor del campo, e la faccia scannare in sua presenza. 004 NUM 019 004 E prenda il Sacerdote Eleazaro del sangue di essa col suo dito, e spruzzine verso la parte anteriore del Tabernacolo della convenenza sette volte. 004 NUM 019 005 Poi brucisi quella giovenca davanti agli occhi di esso; brucisi la sua pelle, la sua carne, il suo sangue, insieme col suo sterco. 004 NUM 019 006 Poi prenda il Sacerdote del legno di cedro, dell'isopo, e dello scarlatto; le gitti [quelle cose] in mezzo del fuoco, nel quale si brucerà la giovenca. 004 NUM 019 007 Appresso lavisi il Sacerdote i vestimenti, e le carni, con acqua; e poi rientri nel campo, e sia immondo infino alla sera. 004 NUM 019 008 Parimente colui che avrà bruciata la giovenca lavisi i vestimenti, e le carni, con acqua; e sia immondo infino alla sera. 004 NUM 019 009 E raccolga un uomo netto la cenere della giovenca, e riponga[la] fuor del campo, in un luogo netto; e sia [quella cenere] guardata per la raunanza de' figliuoli d'Israele, per [farne] l'acqua di purificazione; [quell'è] un sacrificio per lo peccato. 004 NUM 019 010 E lavisi colui che avrà raccolta la cenere della giovenca i vestimenti, e sia immondo infino alla sera. E sia [questo] uno statuto perpetuo a' figliuoli d'Israele, e al forestiere che dimorerà fra loro. 004 NUM 019 011 Chi avrà tocco il corpo morto di qualunque persona, sia immondo per sette giorni. 004 NUM 019 012 Purifichisi al terzo giorno con quell'[acqua], e al settimo giorno sarà netto; ma s'egli non sarà purificato al terzo giorno, nè anche sarà netto al settimo. 004 NUM 019 013 Chiunque avrà tocco il corpo morto d'una persona che sia morta, e non si sarà purificato; egli ha contaminato il Tabernacolo del Signore; perciò sia quella persona ricisa d'Israele; conciossiachè l'acqua di purificazione non sia stata sparsa sopra lui, egli sarà immondo; la sua immondizia [rimarrà] da indi innanzi in lui. 004 NUM 019 014 Questa [è] la legge, quando un uomo sarà morto in un padiglione: chiunque entrerà nel padiglione, o vi [sarà] dentro, sia immondo per sette giorni. 004 NUM 019 015 Parimente sia immondo ogni vasello aperto, sopra il quale non vi sarà coperchio ben commesso. 004 NUM 019 016 E chiunque per li campi avrà tocco alcuno ucciso con la spada, o un [uomo] morto [da sè], o alcun osso d'uomo, o alcuna sepoltura, sia immondo per sette giorni. 004 NUM 019 017 E per l'immondo prendasi della cenere del fuoco di quel sacrificio per lo peccato, e mettavisi su dell'acqua viva in un vaso. 004 NUM 019 018 Poi pigli un uomo che sia netto, dell'isopo, e intingalo in quell'acqua, e spruzzine quel padiglione, e tutti que' vaselli, e tutte le persone che vi saranno dentro; [spruzzine] parimente colui che avrà tocco l'osso, o l'uomo ucciso, o [l'uomo] morto [da sè], o la sepoltura. 004 NUM 019 019 Quell'uomo netto adunque spruzzi l'immondo, al terzo e al settimo giorno; e, avendolo purificato al settimo giorno, lavi colui i suoi vestimenti, e sè stesso, con acqua; e sarà netto la sera. 004 NUM 019 020 Ma, se alcuno, essendo immondo, non si purifica, sia quella persona ricisa di mezzo la raunanza; conciossiachè abbia contaminato il Santuario del Signore; l'acqua di purificazione non è stata sparsa sopra lui; egli [è] immondo. 004 NUM 019 021 E [questo] sia loro uno statuto perpetuo; e colui che avrà spruzzata l'acqua di purificazione lavisi i vestimenti; e chi avrà toccata l'acqua di purificazione sia immondo infino alla sera. 004 NUM 019 022 Sia ancora immondo tutto quello che l'immondo avrà tocco; e la persona che avrà tocco lui sia immonda infino alla sera. 004 NUM 020 001 ORA, essendo tutta la raunanza dei figliuoli d'Israele giunta al deserto di Sin, nel primo mese, il popolo si fermò in Cades; e quivi morì, e fu seppellita Maria. 004 NUM 020 002 Ora, non v'era acqua per la raunanza; laonde si adunarono contro a Mosè e contro ad Aaronne. 004 NUM 020 003 E il popolo contese con Mosè e disse: Ah! fossimo pur morti, quando morirono i nostri fratelli davanti al Signore! 004 NUM 020 004 E perchè avete voi menata la raunanza del Signore in questo deserto, acciocchè noi e il nostro bestiame vi muoiamo? 004 NUM 020 005 E perchè ci avete tratti fuor di Egitto, per menarci in questo cattivo luogo, [che] non [è] luogo di sementa, nè di fichi, nè di vigne, nè di melagrane, e non [vi è] pure acqua da bere? 004 NUM 020 006 Allora Mosè ed Aaronne se ne vennero d'appresso alla raunanza, all'entrata del Tabernacolo della convenenza, e si gittarono in terra sopra le lor facce; e la gloria del Signore apparve loro. 004 NUM 020 007 E il Signore parlò a Mosè, dicendo: 004 NUM 020 008 Piglia la verga; e tu ed Aaronne, tuo fratello, adunate la raunanza, e parlate a quel sasso, in presenza loro; ed esso darà la sua acqua, e tu farai loro uscir dell'acqua del sasso, e darai da bere alla raunanza e al lor bestiame. 004 NUM 020 009 Mosè adunque prese la verga d'innanzi al Signore, come egli gli avea comandato. 004 NUM 020 010 E Mosè ed Aaronne adunarono la raunanza davanti a quel sasso, e dissero loro: Ascoltate ora, o ribelli; vi faremo noi uscir dell'acqua di questo sasso? 004 NUM 020 011 E Mosè, alzata la mano, percosse il sasso con la sua verga due volte, e ne uscì molt'acqua; e la raunanza e il suo bestiame [ne] bevve. 004 NUM 020 012 Poi il Signore disse a Mosè e ad Aaronne: Perciocchè voi non mi avete creduto, per santificarmi in presenza dei figliuoli d'Israele; perciò voi non introdurrete questa raunanza nel paese che io ho lor donato. 004 NUM 020 013 Quest'[è] l'acqua della contesa, della quale i figliuoli d'Israele contesero col Signore; ed egli fu santificato fra loro. 004 NUM 020 014 POI Mosè mandò di Cades ambasciadori al re di Edom, [a dirgli]: Così dice Israele, tuo fratello: Tu sai tutti i travagli che ci sono avvenuti. 004 NUM 020 015 Come i nostri padri scesero in Egitto, e [come] noi siamo dimorati in Egitto lungo tempo, e [come] gli Egizj hanno trattato male noi e i nostri padri. 004 NUM 020 016 Onde avendo noi gridato al Signore, egli ha uditi i nostri gridi, e ha mandato l'Angelo, e ci ha tratti fuor del paese di Egitto. Or eccoci in Cades, città [che è allo] stremo de' tuoi confini. 004 NUM 020 017 Deh! [lascia] che passiamo per lo tuo paese; noi non passeremo per campi, nè per vigne, e non berremo alcun'acqua di pozzo; cammineremo per la strada reale, e non ci rivolgeremo nè a destra nè a sinistra, finchè abbiamo passati i tuoi confini. 004 NUM 020 018 Ma l'Idumeo mandò loro a dire: Non passate per lo mio paese, ch'io non esca incontro a voi a mano armata. 004 NUM 020 019 E i figliuoli d'Israele gli risposero: Noi cammineremo per la strada pubblica; e, se noi e il nostro bestiame beviamo della tua acqua, noi te ne pagheremo il prezzo; sol una cosa [ti chieggiamo], che possiamo passare col nostro seguito. 004 NUM 020 020 Ma egli disse: Voi non passerete. E l'Idumeo uscì incontro a loro, con molta gente, e con potente mano. 004 NUM 020 021 L'Idumeo adunque ricusò di dare a Israele il passo per li suoi confini; laonde Israele si rivolse dal suo paese. 004 NUM 020 022 E TUTTA la raunanza de' figliuoli d'Israele, partitasi di Cades, pervenne al monte di Hor. 004 NUM 020 023 E il Signore parlò a Mosè e ad Aaronne, al monte di Hor, presso a' confini del paese di Edom, dicendo: 004 NUM 020 024 Aaronne sarà raccolto a' suoi popoli; perciocchè egli non entrerà nel paese che io ho donato a' figliuoli d'Israele; conciossiachè voi siate stati ribelli al mio comandamento all'acqua della contesa. 004 NUM 020 025 Prendi Aaronne ed Eleazaro suo figliuolo; e falli salire in sul monte di Hor. 004 NUM 020 026 E spoglia Aaronne dei suoi vestimenti, e vestine Eleazaro, suo figliuolo; ed Aaronne sarà quivi raccolto, e morrà. 004 NUM 020 027 E Mosè fece come il Signore gli avea comandato; ed essi salirono in sul monte di Hor, alla vista di tutta la raunanza. 004 NUM 020 028 E Mosè spogliò Aaronne dei suoi vestimenti, e li fece vestire a Eleazaro, figliuolo di esso; ed Aaronne morì quivi in su la sommità del monte. Poi Mosè ed Eleazaro scesero giù dal monte. 004 NUM 020 029 E avendo tutta la raunanza veduto che Aaronne era trapassato, tutte le famiglie d'Israele lo piansero per trenta giorni. 004 NUM 021 001 OR avendo il Cananeo, re di Arad, che abitava verso il Mezzodì, inteso che Israele se ne veniva per lo cammino delle spie, combattè contro a Israele, e ne menò alcuni prigioni. 004 NUM 021 002 Allora Israele votò un voto al Signore, e disse: Se pur tu mi dài questo popolo nelle mani, io distruggerò le lor città nella maniera dell'interdetto. 004 NUM 021 003 E il Signore esaudì la voce d'Israele, e [gli] diede [nelle mani] que' Cananei; ed egli distrusse loro, e le lor città, nella maniera dell'interdetto; perciò pose nome a quel luogo Horma. 004 NUM 021 004 Poi [gl'Israeliti] si partirono dal monte di Hor, traendo verso il mar rosso, per circuire il paese di Edom; e l'animo venne meno al popolo per lo cammino. 004 NUM 021 005 E il popolo parlò contro a Dio, e contro a Mosè, [dicendo: ] Perchè ci avete voi tratti fuor di Egitto, acciocchè muoiamo in questo deserto? conciossiachè non [vi sia] nè pane alcuno, nè acqua; e l'anima nostra è tutta svogliata di questo pane tanto leggiero. 004 NUM 021 006 Allora il Signore mandò contro al popolo de' serpenti ardenti, i quali mordevano il popolo; onde molta gente d'Israele morì. 004 NUM 021 007 E il popolo venne a Mosè, e disse: Noi abbiamo peccato; conciossiachè abbiamo parlato contro al Signore, e contro a te; prega il Signore che rimova d'addosso a noi i serpenti. E Mosè pregò per lo popolo. 004 NUM 021 008 E il Signore disse a Mosè: Fatti un [serpente] ardente, e mettilo sopra un'antenna; e avverrà che chiunque sarà morso, riguardando quello, scamperà. 004 NUM 021 009 E Mosè fece un serpente di rame, e lo mise sopra una antenna; e avveniva che, se un serpente avea morso alcuno, ed egli riguardava al serpente di rame, egli scampava. 004 NUM 021 010 POI i figliuoli d'Israele si mossero, e si accamparono in Obot. 004 NUM 021 011 E, partitisi di Obot, si accamparono a' Poggi di Abarim, nel deserto ch'[è] dirimpetto [al paese di] Moab, dal sol levante. 004 NUM 021 012 Poi si mossero di là, e si accamparono nella valle di Zered. 004 NUM 021 013 Poi si partirono di là, e si accamparono lungo il fiume di Arnon, che [è] nel deserto; il quale si sporge innanzi dai confini degli Amorrei; perciocchè Arnon [è] il confine di Moab, fra Moab e gli Amorrei. 004 NUM 021 014 (Perciò è detto nel Libro delle battaglie del Signore, Vaheb in Suf, e i fiumi di Arnon, 004 NUM 021 015 e il letto del fiume, che si volge là dove siede Ar, e tocca i confini di Moab.) 004 NUM 021 016 E di là [giunsero] in Beer (Quest'[è] il pozzo del quale il Signore disse a Mosè: Aduna il popolo, e io darò loro dell'acqua. 004 NUM 021 017 Allora Israele cantò questo cantico: Sali, o pozzo; cantategli: 004 NUM 021 018 Pozzo, che i principali hanno cavato; Che i nobili d'infra il popolo hanno tagliato [nel sasso], Col Legislatore, avendo [in mano] i lor bastoni.) Poi, dal deserto [giunsero] in Mattana. 004 NUM 021 019 E da Mattana in Nahaliel, e da Nahaliel in Bamot. 004 NUM 021 020 E da Bamot nella valle che [è] nel territorio di Moab, in capo di Pisga, e riguarda verso il deserto. 004 NUM 021 021 Allora Israele mandò ambasciadori a Sihon, re degli Amorrei, a dirgli: 004 NUM 021 022 [Lascia] ch'io passi per lo tuo paese; noi non ci rivolgeremo nè in campi, nè in vigne, e non berremo alcun'acqua di pozzo; noi cammineremo per la strada reale, finchè siamo passati i tuoi confini. 004 NUM 021 023 Ma Sihon non concedette a Israele di passar per li suoi confini; anzi adunò tutta la sua gente, e uscì fuori incontro a Israle, nel deserto; e venne in Iaas, e combattè con Israele. 004 NUM 021 024 E Israele lo sconfisse, [e lo mise] a fil di spada, e conquistò il suo paese, [ch'era] da Arnon fino a Iabboc, fino [al paese de'] figliuoli di Ammon; perciocchè la frontiera de' figliuoli di Ammon [era] forte. 004 NUM 021 025 E Israele prese tutte le città ch'erano in quel paese, e abitò in tutte le città degli Amorrei, [cioè] in Hesbon, e in tutte le terre del suo territorio. 004 NUM 021 026 Perciocchè Hesbon era la città di Sihon, re degli Amorrei, il quale era stato il primo che avea guerreggiato contro al re di Moab, e gli avea tolto tutto il suo paese, fino all'Arnon. 004 NUM 021 027 Perciò dicono i poeti: Venite in Hesbon; Sia riedificata e ristorata la città di Sihon. 004 NUM 021 028 Perciocchè un fuoco uscì [già] di Hesbon, [E] una fiamma della città di Sihon, [E] consumò Ar di Moab, Gli abitanti di Bamot-Arnon. 004 NUM 021 029 Guai a te, Moab! O popolo di Chemos, tu sei perito; Esso ha dati i suoi figliuoli ch'erano scampati, E le sue figliuole, in cattività A Sihon, re degli Amorrei. 004 NUM 021 030 Ma noi li abbiamo sconfitti. Hesbon è perito fino a Dibon; E noi li abbiamo distrutti fino a Nofa, Che [arriva] fino a Medeba. 004 NUM 021 031 E Israele abitò nel paese degli Amorrei. 004 NUM 021 032 Poi Mosè mandò a spiare Iazer: e [gli Israeliti] presero le terre del suo territorio; e [ne] cacciarono gli Amorrei che vi [erano]. 004 NUM 021 033 Poi, voltatisi, salirono per lo cammino di Basan; e Og, re di Basan, uscì incontro a loro, con tutta la sua gente, in battaglia, in Edrei. 004 NUM 021 034 E il Signore disse a Mosè: Non temerlo; perciocchè io ti ho dato nelle mani lui, e tutta la sua gente, e il suo paese; e fagli come tu hai fatto a Sihon, re degli Amorrei, che abitava in Hesbon. 004 NUM 021 035 [Gl'Israeliti] adunque percossero lui, e i suoi figliuoli, e tutto il suo popolo; talchè non ne lasciarono alcuno in vita; e conquistarono il suo paese. 004 NUM 022 001 POI i figliuoli d'Israele si mossero, e si accamparono nelle campagne di Moab, di là dal Giordano di Gerico. 004 NUM 022 002 Or avendo Balac, figliuolo di Sippor, veduto tutto ciò che Israele avea fatto agli Amorrei; 004 NUM 022 003 i Moabiti ebbero grande spavento del popolo; perciocchè [era] in gran numero; talchè i Moabiti erano in angoscia per tema dei figliuoli d'Israele. 004 NUM 022 004 Perciò i Moabiti dissero agli Anziani di Madian: Questa gente roderà ora tutto ciò ch'è d'intorno a noi, come il bue rode l'erba verde della campagna. Or Balac, figliuolo di Sippor, [era] re di Moab, in quel tempo. 004 NUM 022 005 Ed egli mandò ambasciadori a Balaam, figliuolo di Beor, in Petor, [città posta] in sul Fiume, [ch'era] la patria d'esso, per chiamarlo, dicendo: Ecco, un popolo è uscito di Egitto; ecco, egli copre la faccia della terra, ed è stanziato dirimpetto a me; 004 NUM 022 006 ora dunque vieni, ti prego, [e] maledicimi questo popolo; perciocchè egli [è] troppo potente per me; forse potrò fare in maniera che noi lo sconfiggeremo, e che io lo scaccerò dal paese; perciocchè io so che chi tu benedici [è] benedetto, e maledetto chi tu maledici. 004 NUM 022 007 E gli Anziani di Moab, e gli Anziani di Madian, andarono, avendo in mano gl'indovinamenti. E, giunti a Balaam, gli rapportarono le parole di Balac. 004 NUM 022 008 Ed egli disse loro: State qui questa notte; e poi io vi renderò risposta, secondo che il Signore avrà parlato. E i principali di Moab dimorarono con Balaam. 004 NUM 022 009 E Iddio venne a Balaam, e [gli] disse: Chi [son] cotesti uomini [che sono] appresso di te? 004 NUM 022 010 E Balaam disse a Dio: Balac, figliuolo di Sippor, re di Moab, ha mandato a [dir]mi: 004 NUM 022 011 Ecco un popolo, ch'è uscito di Egitto, e ha coperta la faccia della terra; or vieni, e maledicimelo; forse potrò combattere con lui, e lo scaccerò. 004 NUM 022 012 E Iddio disse a Balaam: Non andar con loro; non maledire quel popolo; conciossiachè egli [sia] benedetto. 004 NUM 022 013 E la mattina [seguente], Balaam si levò, e disse a que' principi di Balac: Andatevene al vostro paese; perciocchè il Signore ha rifiutato di concedermi ch'io vada con voi. 004 NUM 022 014 E i principi di Moab si levarono, e vennero a Balac, e gli dissero: Balaam ha ricusato di venir con noi. 004 NUM 022 015 E Balac vi mandò di nuovo [altri] principi, in maggior numero, e più onorati che que' [primi]. 004 NUM 022 016 Ed essi vennero a Balaam, e gli dissero: Così dice Balac, figliuolo di Sippor: Deh! non ritenerti di venire a me; 004 NUM 022 017 perciocchè io del tutto ti farò grande onore, e farò tutto quello che tu mi dirai; deh! vieni pure, e maledicimi questo popolo. 004 NUM 022 018 E Balaam rispose, e disse a' servitori di Balac: Avvegnachè Balac mi desse la sua casa piena d'argento e d'oro, io non potrei trapassare il comandamento del Signore Iddio mio, per far [cosa alcuna] piccola o grande. 004 NUM 022 019 Tuttavia statevene, vi prego, qui ancora voi questa notte, e io saprò ciò che il Signore seguiterà a dirmi. 004 NUM 022 020 E Iddio venne di notte a Balaam, e gli disse: Cotesti uomini sono eglino venuti per chiamarti? levati, vai con loro; tuttavolta, fa' quello che io ti dirò. 004 NUM 022 021 Balaam adunque si levò la mattina, e sellò la sua asina, e andò co' principi di Moab. 004 NUM 022 022 E l'ira di Dio si accese, perciocchè egli andava; e l'Angelo del Signore si presentò in su la strada, per contrariarlo. Or egli cavalcava la sua asina, e avea seco due suoi fanti. 004 NUM 022 023 E l'asina vide l'Angelo del Signore che stava in su la strada, con la sua spada nuda in mano; e l'asina si rivolse dalla strada, e andava per li campi. E Balaam percosse l'asina, per farla ritornar nella strada. 004 NUM 022 024 E l'Angelo del Signore si fermò in un sentier di vigne, [dove era] una chiusura di muro secco di qua e di là. 004 NUM 022 025 E l'asina, vedendo l'Angelo del Signore, si strinse contro al muro, e stringeva il piè di Balaam al muro; laonde egli da capo la percosse. 004 NUM 022 026 E l'Angelo del Signore passò di nuovo oltre, e si fermò in un luogo stretto, ove non [v'era] spazio da volgersi nè a destra nè a sinistra. 004 NUM 022 027 E l'asina, avendo veduto l'Angelo del Signore, si coricò sotto Balaam; laonde l'ira di Balaam si accese, e percosse l'asina col bastone. 004 NUM 022 028 Allora il Signore aperse la bocca all'asina; ed ella disse a Balaam: Che t'ho io fatto, che tu mi hai percossa già tre volte? 004 NUM 022 029 E Balaam disse all'asina: [Io t'ho percossa], perchè tu m'hai beffato; avessi pure in mano una spada, che ora ti ucciderei. 004 NUM 022 030 E l'asina disse a Balaam: Non [sono] io la tua asina, che sempre hai cavalcata per addietro, fino a questo giorno? sono io mai stata usata di farti così? Ed egli disse: No. 004 NUM 022 031 Allora il Signore aperse gli occhi a Balaam; ed egli vide l'Angelo del Signore, che stava in su la strada, avendo in mano la sua spada nuda. E [Balaam] si chinò, e si prostese in terra sopra la sua faccia. 004 NUM 022 032 E l'Angelo del Signore gli disse: Perchè hai percossa la tua asina già tre volte? Ecco, io sono uscito fuori per contrastarti; perciocchè questo viaggio non è dirittamente ordinato nel mio cospetto. 004 NUM 022 033 Ma l'asina mi ha veduto; e, veggendomi, si è rivolta già tre volte; forse si è ella rivolta per tema di me; perciocchè già avrei ucciso te, e lei avrei lasciata vivere. 004 NUM 022 034 E Balaam disse all'Angelo del Signore: Io ho peccato; perciocchè io non sapeva che tu mi stessi contra in questo viaggio; ma ora, se esso ti dispiace, io me ne ritornerò. 004 NUM 022 035 E l'Angelo del Signore disse a Balaam: Va' pure con cotesti uomini; ma di' sol ciò ch'io ti dirò. E Balaam andò co' principi di Balac. 004 NUM 022 036 E Balac, udito che Balaam veniva, andò ad incontrarlo in una città di Moab, che [è] in sul confine di Arnon, il quale [è] all'estremità della frontiera [del paese]. 004 NUM 022 037 E Balac disse a Balaam: Non ti avea io mandato instantemente a chiamare? perchè non venivi tu a me? non potrei io pur farti onore? 004 NUM 022 038 E Balaam rispose a Balac: Ecco, io son venuto a te; ora potrei io in alcuna maniera dir cosa alcuna? Ciò che il Signore mi avrà messo in bocca, quello dirò. 004 NUM 022 039 E Balaam andò con Balac, e vennero in Chiriat-husot. 004 NUM 022 040 E Balac sacrificò buoi, e pecore, e ne mandò a Balaam, e a' principi ch'[erano] con lui. 004 NUM 022 041 E la mattina [seguente], Balac prese Balaam, e lo menò sopra gli alti luoghi di Baal; e di là gli mostrò una estremità del popolo. 004 NUM 023 001 E Balaam disse a Balac: Edificami qui sette altari, e apparecchiami qui sette giovenchi, e sette montoni. 004 NUM 023 002 E Balac fece come Balaam avea detto; e Balac e Balaam offersero un giovenco e un montone, sopra ciascuno altare. 004 NUM 023 003 E Balaam disse a Balac: Fermati presso al tuo olocausto, e io andrò; forse mi si farà il Signore incontro, e ciò ch'egli mi avrà fatto vedere, io tel rapporterò. Ed egli se ne andò sopra un'alta cima di un monte. 004 NUM 023 004 E Iddio si fece incontro a Balaam; e Balaam gli disse: Io ho ordinati sette altari, e ho offerto un giovenco e un montone, sopra ciascuno altare. 004 NUM 023 005 Allora il Signore mise la parola in bocca a Balaam, e [gli] disse: Ritorna a Balac, e parla così. 004 NUM 023 006 Egli adunque ritornò a Balac; ed ecco, egli si stava presso al suo olocausto, insieme con tutti i principi di Moab. 004 NUM 023 007 Allora egli prese a proferire la sua sentenza, e disse: Balac, re di Moab, mi ha fatto condurre di Siria, Dalle montagne d'Oriente, [Dicendo: ] Vieni, maledicimi Giacobbe; Vieni pure, scongiura Israele. 004 NUM 023 008 Come lo maledirò io? Iddio non l'ha maledetto; Come lo scongiurerò io? il Signore non l'ha scongiurato. 004 NUM 023 009 Quando io lo riguardo dalla sommità delle rupi, E lo miro d'in su i colli, Ecco un popolo che abiterà da parte, E non si acconterà fra l'[altre] nazioni. 004 NUM 023 010 Chi annovererà Giacobbe, [che è come] la polvere? E chi farà il conto [pur] della quarta parte d'Israele? Muoia la mia persona della morte degli uomini diritti, E sia il mio fine simile al suo. 004 NUM 023 011 Allora Balac disse a Balaam: Che mi hai tu fatto? io ti avea fatto venir per maledire i miei nemici; ed ecco, tu [li] hai pur benedetti. 004 NUM 023 012 Ed egli rispose, e disse: Non prenderei io guardia di dir ciò che il Signore mi ha messo in bocca? 004 NUM 023 013 E Balac gli disse: Deh! vieni meco in un altro luogo, onde tu lo vedrai; tu ne puoi [di qui] veder solamente una estremità, tu non lo puoi veder tutto; e maledicimelo di là. 004 NUM 023 014 E lo condusse al campo di Sofim, nella cima di Pisga; ed edificò sette altari, e offerse un giovenco e un montone, sopra ciascuno altare. 004 NUM 023 015 E [Balaam] disse a Balac: Fermati qui presso al tuo olocausto, e io me ne andrò colà allo scontro. 004 NUM 023 016 E il Signore si fece incontro a Balaam, e gli mise la parola in bocca; e [gli] disse: Ritorna a Balac, e parla così. 004 NUM 023 017 Ed egli se ne venne a Balac; ed egli se ne stava presso al suo olocausto, e con lui [erano] i principi di Moab. E Balac gli disse: Che ha detto il Signore? 004 NUM 023 018 Ed egli prese a proferir la sua sentenza, e disse: Levati, Balac, e ascolta! Porgimi gli orecchi, figliuolo di Sippor. 004 NUM 023 019 Iddio non [è] un uomo, ch'egli menta; Nè un figliuol d'uomo, ch'egli si penta. Avrà egli detta [una cosa], e non la farà? Avrà egli parlato, e non atterrà la [sua parola] 004 NUM 023 020 Ecco, io ho ricevuta [commissione] di benedire; E poi ch'egli ha benedetto, io non posso impedir la [sua benedizione]. 004 NUM 023 021 Egli non iscorge iniquità in Giacobbe, E non vede perversità in Israele. Il Signore Iddio suo è con lui, E fra esso [v'è] un grido di trionfo reale. 004 NUM 023 022 Iddio, che li ha tratti fuori di Egitto, [È] loro a guisa di forze di liocorno. 004 NUM 023 023 Perciocchè non [v'è] incantamento in Giacobbe, Nè indovinamento in Israele; [Infra un anno], intorno a questo tempo, e' si dirà di Giacobbe e d'Israele: Quali cose ha fatte Iddio! 004 NUM 023 024 Ecco un popolo [che] si leverà come un gran leone, E si ergerà come un leone; Egli non si coricherà, finchè non abbia divorata la preda, E bevuto il sangue degli uccisi. 004 NUM 023 025 Allora Balac disse a Balaam: Non maledirlo, ma pure anche non benedirlo. 004 NUM 023 026 E Balaam rispose, e disse a Balac: Non ti diss'io, ch'io farei tutto ciò che il Signore direbbe? 004 NUM 023 027 E Balac disse a Balaam: Deh! vieni, io ti menerò in un altro luogo; forse piacerà a Dio che di là tu mel maledica. 004 NUM 023 028 Balac adunque menò Balaam in cima di Peor, che riguarda verso il deserto. 004 NUM 023 029 E Balaam disse a Balac: Edificami qui sette altari, e apparecchiami qui sette giovenchi, e sette montoni. 004 NUM 023 030 E Balac fece come Balaam avea detto; e offerse un giovenco e un montone, sopra ciascuno altare. 004 NUM 024 001 Or Balaam, veggendo che piaceva al Signore di benedire Israele, non andò più, come l'altre volte, a incontrare augurii; e dirizzò la faccia verso il deserto. 004 NUM 024 002 E, alzati gli occhi, vide Israele, stanziato a tribù a tribù. Allora lo Spirito di Dio fu sopra lui. 004 NUM 024 003 Ed egli prese a proferir la sua sentenza, e disse: [Così] dice Balaam, figliuolo di Beor, [Così] dice l'uomo che ha l'occhio aperto: 004 NUM 024 004 [Così] dice colui che ode le parole di Dio, Che vede la visione dell'Onnipotente, che cade [a terra], E a cui gli occhi sono aperti. 004 NUM 024 005 Quanto son belli i tuoi padiglioni, o Giacobbe! E i tuoi tabernacoli, o Israele! 004 NUM 024 006 Essi son distesi a guisa di valli; [Sono] come orti presso a un fiume, Come santali [che] il Signore ha piantati, Come cedri presso all'acque. 004 NUM 024 007 Egli verserà dell'acqua delle sue secchie, E il suo seme [sarà] fra acque copiose, E il suo re sarà innalzato sopra Agag, E il suo regno sarà esaltato. 004 NUM 024 008 Iddio, che l'ha tratto fuor di Egitto, Gli [sarà] a guisa di forze di liocorno; Egli consumerà le genti che gli saranno nemiche, E triterà loro le ossa, e [le] trafiggerà con le sue saette. 004 NUM 024 009 [Quando] egli si sarà chinato, e si sarà posto a giacere come un leone, E come un gran leone, chi lo desterà? Coloro che ti benedicono saranno benedetti, E coloro che ti maledicono saranno maledetti. 004 NUM 024 010 Allora l'ira di Balac si accese contro a Balaam; e, battendosi a palme, gli disse: Io t'ho chiamato per maledire i miei nemici; ed ecco, tu li hai pur benedetti già tre volte. 004 NUM 024 011 Ora dunque, fuggitene al tuo luogo; io avea detto che ti farei grande onore; ma ecco, il Signore ti ha divietato d'essere onorato. 004 NUM 024 012 E Balaam rispose a Balac: E io non aveva io detto a' tuoi ambasciadori che tu mi mandasti: 004 NUM 024 013 Avvegnachè Balac mi desse piena la sua casa d'argento, e d'oro, io non potrei trapassare il comandamento del Signore, per far [cosa alcuna], buona o malvagia, di mio senno; ciò che il Signore mi avrà detto, quello dirò? 004 NUM 024 014 Ora dunque, io me ne vo al mio popolo; vieni, io ti consiglierò; [e ti dirò] ciò che questo popolo farà al tuo popolo negli ultimi tempi. 004 NUM 024 015 Allora egli prese a proferir la sua sentenza, e disse: [Così] dice Balaam, figliuolo di Beor; [Così] dice l'uomo che ha l'occhio aperto: 004 NUM 024 016 [Così] dice colui che ode le parole di Dio; E che intende la scienza dell'Altissimo; Che vede la visione dell'Onnipotente, Che cade [a terra], e a cui gli occhi sono aperti: 004 NUM 024 017 Io lo veggo, ma non al presente; Io lo scorgo, ma non di presso. Una stella procederà da Giacobbe, E uno scettro surgerà d'Israele, Il quale trafiggerà i principi di Moab, E distruggerà tutti i figliuoli del fondamento. 004 NUM 024 018 Ed Edom sarà il conquisto, Seir sarà il conquisto de' suoi nemici; E Israele farà prodezze. 004 NUM 024 019 E [uno disceso] di Giacobbe, signoreggerà E distruggerà chi sarà scampato della città. 004 NUM 024 020 Poi Balaam riguardò Amalec, e prese a proferir la sua sentenza, e disse: Amalec [è] una primizia di Gentili, E il suo rimanente [sarà ridotto] a perdizione. 004 NUM 024 021 Poi riguardò il Cheneo, e prese a proferir la sua sentenza, e disse: La tua stanza [è] forte, E tu hai posto il tuo nido nella rupe. 004 NUM 024 022 Ma pur Cain sarà disertato, Infino a tanto che Assur ti meni in cattività. 004 NUM 024 023 Poi prese di nuovo a proferir la sua sentenza, e disse: Guai a chi viverà dopo che Iddio avrà innalzato colui! 004 NUM 024 024 Poi appresso [verranno] navi dalla costa di Chittim, E affliggeranno Assur, e oppresseranno Eber; Ed essi ancora saranno ridotti a perdizione. 004 NUM 024 025 Poi Balaam si levò, e se ne andò, e ritornò al suo luogo; e Balac altresì andò a suo cammino. 004 NUM 025 001 OR Israele, stanziato in Sittim, cominciò a fornicar con le figliuole di Moab. 004 NUM 025 002 Ed esse invitarono il popolo a' sacrificii de' loro iddii, e il popolo [ne] mangiò, e adorò gl'iddii d'esse. 004 NUM 025 003 E Israele si congiunse con Baal-peor; laonde l'ira del Signore si accese contro a Israele. 004 NUM 025 004 E il Signore disse a Mosè: Prendi tutti i Capi del popolo, e appiccali al Signore, davanti al sole; e l'ira accesa del Signore si rivolgerà d'Israele. 004 NUM 025 005 Mosè disse ancora a' Giudici d'Israele: Uccida ciascun [di voi] quelli de' suoi, che si son congiunti con Baal-peor. 004 NUM 025 006 Or in quel mezzo tempo un uomo d'Israele venne, e menò a' suoi fratelli una donna Madianita, davanti agli occhi di Mosè, e davanti agli occhi di tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele, i quali piangevano all'entrata del Tabernacolo della convenenza. 004 NUM 025 007 E Finees, figliuolo d'Eleazaro, figliuolo del Sacerdote Aaronne, avendo ciò veduto, si levò d'infra la raunanza, e prese in mano una lancia. 004 NUM 025 008 Ed entrò dietro a quell'uomo Israelita, dentro al lupanare, e li trafisse amendue, l'uomo Israelita, e la donna, per lo ventre d'essa. E la piaga fu arrestata d'in su i figliuoli d'Israele. 004 NUM 025 009 E i morti di quella piaga furono ventiquattromila. 004 NUM 025 010 E il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 004 NUM 025 011 Finees, figliuolo d'Eleazaro, figliuolo del Sacerdote Aaronne, ha acquetata l'ira mia d'in su i figliuoli d'Israele; perchè è stato mosso del mio zelo nel mezzo di loro; laonde io non ho consumati i figliuoli d'Israele nella mia gelosia. 004 NUM 025 012 Perciò di[gli] ch'io gli do il mio patto di pace. 004 NUM 025 013 E il patto del Sacerdozio perpetuo sarà suo, e della sua progenie dopo lui; perciocchè egli è stato mosso di zelo per l'Iddio suo, e ha fatto purgamento per li figliuoli d'Israele. 004 NUM 025 014 Or il nome dell'uomo Israelita ucciso, il quale era stato ucciso con la donna Madianita, [era] Zimri, figliuolo di Salu, Capo d'una famiglia paterna de' Simeoniti. 004 NUM 025 015 E il nome della donna Madianita uccisa [era] Cozbi, figliuola di Sur, Capo di nazioni, e di famiglia paterna in Madian. 004 NUM 025 016 Poi il Signore parlò a Mosè, dicendo: 004 NUM 025 017 Fate guerra a' Madianiti, e percoteteli; 004 NUM 025 018 conciossiachè essi abbiano fatta guerra a voi, co' loro inganni, che v'hanno fatti nel fatto di Peor, e nel fatto di Cozbi, figliuola d'un de' Capi di Madian, lor sorella, ch'è stata uccisa al giorno della piaga [avvenuta] per cagione di Peor. 004 NUM 026 001 ORA, dopo quella piaga, il Signore disse a Mosè e ad Eleazaro, figliuolo d'Aaronne, Sacerdote: 004 NUM 026 002 Levate la somma di tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele, [annoverando] dall'età di vent'anni in su, per le nazioni loro paterne, tutti quelli che possono andare alla guerra in Israele. 004 NUM 026 003 Mosè adunque, e il Sacerdote Eleazaro, parlarono loro nelle campagne di Moab, presso al Giordano di Gerico, [dicendo]: 004 NUM 026 004 [Annoverate il popolo], dall'età di vent'anni in su; come il Signore avea comandato a Mosè, e ai figliuoli d'Israele, ch'erano usciti del paese di Egitto. 004 NUM 026 005 Il primogenito d'Israele [fu] Ruben. I figliuoli di Ruben [furono], di Hanoc, la nazione degli Hanochiti; di Pallu, la nazione de' Palluiti; 004 NUM 026 006 di Hesron, la nazione degli Hesroniti; di Carmi, la nazione dei Carmiti. 004 NUM 026 007 Queste [sono] le nazioni de' Rubeniti, e gli annoverati fra loro furono quarantatremila settecentrenta. 004 NUM 026 008 Di Pallu [fu] figliuolo Eliab. 004 NUM 026 009 E i figliuoli di Eliab [furono] Nemuel, Datan e Abiram. Questo [è quel] Datan e quell'Abiram, d'infra quelli che si chiamavano alla raunata del popolo, i quali si sollevarono contro a Mosè e contro ad Aaronne, quando Core fece la sua massa, ed essi si sollevarono contro al Signore. 004 NUM 026 010 E la terra aperse la sua bocca, e li tranghiottì; insieme con Core, [che morì] quando morì quella raunata, quando il fuoco consumò i dugencinquant'uomini, i quali furono per segno. 004 NUM 026 011 Or i figliuoli di Core non morirono. 004 NUM 026 012 I figliuoli di Simeone, distinti per le lor nazioni, [furono], di Nemuel, la nazione de' Nemueliti; di Giamin, la nazione de' Giaminiti; di Giachin, la nazione de' Giachiniti; 004 NUM 026 013 di Zera, la nazione de' Zeraiti; e di Saul, la nazione de' Sauliti. 004 NUM 026 014 Queste [sono] le nazioni de' Simeoniti, [de' quali gli annoverati furono] ventiduemila dugento. 004 NUM 026 015 I figliuoli di Gad, [distinti] per le lor nazioni, [furono], di Sefon, la nazione dei Sefoniti; d'Hagghi, la nazione degli Hagghiti; di Suni, la nazione de' Suniti; 004 NUM 026 016 d'Ozni, la nazione degli Ozniti; di Eri, la nazione degli Eriti; di Arod, la nazione degli Aroditi; 004 NUM 026 017 e di Areel, la nazione degli Areeliti. 004 NUM 026 018 Queste [sono] le nazioni de' figliuoli di Gad, secondo i loro annoverati, [che furono] quarantamila cinquecento. 004 NUM 026 019 I figliuoli di Giuda [furono] Er e Onan. Ora Er e Onan morirono nel paese di Canaan. 004 NUM 026 020 E i figliuoli di Giuda, [distinti] per le lor nazioni, furono, di Sela, la nazione de' Selaniti; di Fares, la nazione de' Farsiti; di Zara, la nazione degli Zariti. 004 NUM 026 021 E i figliuoli di Fares [furono], di Hesron, la nazione degli Hesroniti; e di Hamul, la nazione degli Hamuliti. 004 NUM 026 022 Queste [sono] le nazioni di Giuda, secondo i loro annoverati, [che furono] settantaseimila cinquecento. 004 NUM 026 023 I figliuoli d'Issacar, [distinti] per le lor nazioni, [furono], di Tola, la nazione dei Tolaiti; di Puva, la nazione de' Puviti; 004 NUM 026 024 di Giasub, la nazione de' Giasubiti; e di Simron, la nazione de' Simroniti. 004 NUM 026 025 Queste [sono] le nazioni d'Issacar, sedondo i loro annoverati, [che furono] sessantaquattromila trecento. 004 NUM 026 026 I figliuoli di Zabulon, [distinti] per le lor nazioni, [furono], di Sered, la nazione de' Sarditi; di Elon, la nazione degli Eloniti; e di Gialeel, la nazione de' Gialeeliti. 004 NUM 026 027 Queste [sono] le nazioni degli Zabuloniti, secondo i loro annoverati, [che furono] sessantamila cinquecento. 004 NUM 026 028 I figliuoli di Giuseppe, [distinti] per le lor nazioni, [furono] Manasse ed Efraim. 004 NUM 026 029 I figliuoli di Manasse [furono], di Machir, la nazione de' Machariti. E Machir generò Galaad, [e] di Galaad [discese] la nazione de' Galaaditi. 004 NUM 026 030 Questi [sono] i figliuoli di Galaad: di Iezer, la nazione degl'Iezeriti; di Helec, la nazione degli Helchiti; 004 NUM 026 031 di Asriel, la nazione degli Asrieliti; di Sechem, la nazione de' Sechemiti; 004 NUM 026 032 di Semida, la nazione de' Semidaiti; e di Hefer, la nazione degli Heferiti. 004 NUM 026 033 Or Selofad, figliuolo di Hefer, non ebbe figliuoli [maschi], ma [sol] figliuole, i cui nomi [erano] Mala, Noa, Hogla, Milca, e Tirsa. 004 NUM 026 034 Queste [sono] le nazioni di Manasse, delle quali gli annoverati [furono] cinquantaduemila settecento. 004 NUM 026 035 Questi [sono] i figliuoli di Efraim, [distinti] per le lor nazioni: di Sutela, la nazione de' Sutelaiti; di Becher, la nazione de' Bacriti; di Tahan, la nazione de' Tahaniti. 004 NUM 026 036 E questi [sono] i figliuoli di Sutela: di Eran, la nazione degli Eraniti. 004 NUM 026 037 Queste [sono] le nazioni de' figliuoli d'Efraim, secondo i loro annoverati, [che furono] trentaduemila cinquecento. Questi [sono] i figliuoli di Giuseppe, [distinti] per le lor nazioni. 004 NUM 026 038 I figliuoli di Beniamino, [distinti] per le lor nazioni, [furono], di Bela, la nazione de' Belaiti; di Asbel, la nazione degli Asbeliti; di Ahiram, la nazione degli Ahiramiti; 004 NUM 026 039 di Sefusam, la nazione dei Sefusamiti; e di Huppam, la nazione degli Huppamiti. 004 NUM 026 040 E i figliuoli di Bela furono Ard e Naaman; [di Ard discese] la nazione degli Arditi; di Naaman, la nazione de' Naamiti. 004 NUM 026 041 Questi [sono] i figliuoli di Beniamino, [distinti] per le lor nazioni, de' quali gli annoverati [furono] quarantacinquemila seicento. 004 NUM 026 042 Questi [sono] i figliuoli di Dan, [distinti] per le lor famiglie: di Suham, [discese] la nazione de' Suhamiti. Questa [è] la nazione de' Daniti, [distinta] per le lor famiglie. 004 NUM 026 043 Tutte le famiglie de' Suhamiti, secondo i loro annoverati, [furono] sessantaquattromila quattrocento. 004 NUM 026 044 I figliuoli di Aser, [distinti] per le lor nazioni, [furono], d'Imna, la nazione degli Imnaiti; d'Isui, la nazione degl'Isuiti; e di Beria, la nazione de' Beriiti. 004 NUM 026 045 [E] de' figliuoli di Beria, di Heber, la nazione degli Hebriti; di Malchiel, la nazione de' Malchieliti. 004 NUM 026 046 E il nome della figliuola di Aser [fu] Sera. 004 NUM 026 047 Queste [sono] le nazioni de' figliuoli di Aser, secondo i loro annoverati, [che furono] cinquantatremila quattrocento. 004 NUM 026 048 I figliuoli di Neftali, [distinti] per le lor nazioni, [furono], di Giaseel, la nazione de' Giaseeliti; di Guni, la nazione de' Guniti; 004 NUM 026 049 di Geser, la nazione de' Geseriti; e di Sillem, la nazione de' Sillemiti. 004 NUM 026 050 Queste [sono] le nazioni di Neftali, [distinte] per le lor famiglie; e gli annoverati d'infra loro [furono] quarantacinquemila quattrocento. 004 NUM 026 051 Questi [sono] gli annoverati de' figliuoli d'Israele, [in numero di] seicentunmila settecentrenta. 004 NUM 026 052 E il Signore parlò a Mosè, dicendo: 004 NUM 026 053 Sia il paese spartito tra costoro per eredità, secondo il numero delle persone. 004 NUM 026 054 Da' maggiore eredità a chi è in maggior numero, e minore a chi è in minor numero; diasi a ciascuno eredità a ragione de' suoi annoverati. 004 NUM 026 055 Ma pure spartiscasi il paese a sorte; [e] abbiano eredità secondo i nomi delle loro tribù paterne. 004 NUM 026 056 Spartiscasi l'eredità di ciascuna [tribù], grande o piccola, a sorte. 004 NUM 026 057 E questi [sono] gli annoverati d'infra i Leviti, [distinti] per le lor nazioni: di Gherson [discese] la nazione de' Ghersoniti; di Chehat, la nazione de' Chehatiti; di Merari, la nazione de' Merariti. 004 NUM 026 058 Queste [sono] le nazioni de' Leviti: la nazione de' Libniti, la nazione degli Hebroniti, la nazione de' Mahaliti, la nazione dei Musiti, e la nazione de' Coriti. Or Chehat generò Amram. 004 NUM 026 059 E il nome della moglie di Amram [fu] Iochebed, [che fu] figliuola di Levi, la qual gli nacque in Egitto; ed essa partorì ad Amram Aaronne, Mosè, e Maria, lor sorella. 004 NUM 026 060 E ad Aaronne nacquero Nadab, e Abihu, ed Eleazaro, e Itamar. 004 NUM 026 061 Or Nadab e Abihu morirono quando presentarono fuoco strano davanti al Signore. 004 NUM 026 062 E gli annoverati d'infra i Leviti furono ventitremila, tutti maschi, dall'età d'un mese in su; conciossiachè non fossero annoverati fra' figliuoli d'Israele; perciocchè non era lor data eredità fra' figliuoli d'Israele. 004 NUM 026 063 Questi [sono] quelli che furono annoverati da Mosè, e dal Sacerdote Eleazaro, i quali annoverarono i figliuoli d'Israele nelle campagne di Moab, presso al Giordano di Gerico. 004 NUM 026 064 E fra costoro non vi fu alcuno di quelli ch'erano stati annoverati da Mosè, e dal Sacerdote Aaronne, i quali annoverarono i figliuoli d'Israele nel deserto di Sinai. 004 NUM 026 065 Conciossiachè il Signore avesse detto di quelli: Del tutto morranno nel deserto. Onde non ne rimase alcuno, salvo Caleb, figliuolo di Gefunne; e Giosuè, figliuolo di Nun. 004 NUM 027 001 OR le figliuole di Selofad, figliuolo di Hefer, figliuolo di Galaad, figliuolo di Machir, figliuolo di Manasse, si accostarono alle nazioni di Manasse, figliuolo di Giuseppe; e i nomi loro [erano] Mala, Noa, Hogla, Milca, e Tirsa. 004 NUM 027 002 E si presentarono davanti a Mosè, e davanti al Sacerdote Eleazaro, e davanti a' Capi, e [davanti a] tutta la raunanza, all'entrata del Tabernacolo della convenenza, dicendo: 004 NUM 027 003 Nostro padre è morto nel deserto; egli però non fu fra la raunata di coloro che s'adunarono contro al Signore alla raunata di Core; anzi è morto per suo peccato, e non ha lasciati figliuoli [maschi]. 004 NUM 027 004 Perchè verrebbe meno il nome di nostro padre di mezzo della sua nazione, per non avere egli alcun figliuolo maschio? Dacci possessione tra i fratelli di nostro padre. 004 NUM 027 005 E Mosè rapportò la causa loro davanti al Signore. 004 NUM 027 006 E il Signore rispose a Mosè, dicendo: 004 NUM 027 007 Le figliuole di Selofad parlano dirittamente; del tutto da' loro possession d'eredità tra i fratelli del padre loro; e trasporta in loro la possessione del padre loro. 004 NUM 027 008 E parla a' figliuoli d'Israele, dicendo: Quando alcuno sarà morto senza figliuol [maschio], trasportate l'eredità di esso nella sua figliuola. 004 NUM 027 009 E s'egli non ha figliuola, date la sua eredità a' suoi fratelli. 004 NUM 027 010 E se non ha fratelli, date la sua eredità a' fratelli di suo padre. 004 NUM 027 011 E se non vi sono fratelli di suo padre, date la sua eredità al suo prossimo carnal parente, [che sia] della sua famiglia; ed egli la possegga. E [ciò] sia uno statuto di ragione a' figliuoli d'Israele; come il Signore ha comandato a Mosè. 004 NUM 027 012 POI il Signore disse a Mosè: Sali in su questo monte di Abarim, e riguarda il paese ch'io ho donato a' figliuoli d'Israele. 004 NUM 027 013 E dopo che tu l'avrai veduto, anche tu sarai raccolto a' tuoi popoli, come è stato raccolto Aaronne, tuo fratello. 004 NUM 027 014 Perciocchè voi contravveniste al comandamento ch'io vi diedi nel deserto di Sin, alla contesa della raunanza, che voi non mi santificaste in quell'acqua, nel cospetto del popolo. Quella è l'acqua della contesa di Cades, nel deserto di Sin. 004 NUM 027 015 E Mosè parlò al Signore, dicendo: 004 NUM 027 016 Costituisca il Signore Iddio degli spiriti d'ogni carne, sopra questa raunanza, un uomo, 004 NUM 027 017 che vada e che venga davanti a loro, il quale li conduca e riconduca; acciocchè la raunanza del Signore non sia a guisa di pecore senza pastore. 004 NUM 027 018 E il Signore disse a Mosè: Prenditi Giosuè, figliuolo di Nun, [che è] uomo in cui [è] lo Spirito, e posa la tua mano sopra lui. 004 NUM 027 019 E fallo comparir davanti al Sacerdote Eleazaro, e davanti a tutta la raunanza; e dagli i tuoi ordini in presenza loro. 004 NUM 027 020 E metti della tua maestà sopra lui; acciocchè tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele [gli] ubbidisca. 004 NUM 027 021 E presentisi egli davanti al Sacerdote Eleazaro, e l'addimandi per lo giudicio di Urim, nel cospetto del Signore; vadano e vengano, egli, e tutti i figliuoli d'Israele con lui, e tutta la raunanza, secondo ch'esso dirà. 004 NUM 027 022 E Mosè fece come il Signore gli avea comandato; e prese Giosuè, e lo fece comparir davanti al Sacerdote Eleazaro, e davanti a tutta la raunanza. 004 NUM 027 023 E posò le sue mani sopra lui, e gli diede i suoi ordini, come il Signore avea comandato per Mosè. 004 NUM 028 001 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 004 NUM 028 002 Comanda a' figliuoli d'Israele, e di' loro: Prendete guardia alle mie offerte, [che son] mio cibo; a' miei sacrificii da ardere, in odor soave a me, per offerirmeli a' lor tempi. 004 NUM 028 003 E di' loro: Quest'[è] il sacrificio da ardere, che voi avete a offerire al Signore per ciascun giorno, in olocausto continuo, [cioè]: due agnelli di un anno, senza difetto. 004 NUM 028 004 Sacrifica l'uno di quegli agnelli la mattina, e l'altro fra' due vespri. 004 NUM 028 005 E la decima parte di un efa di fior di farina, stemperata con la quarta parte di un hin d'olio vergine, per offerta di panatica. 004 NUM 028 006 [Quest'è] l'olocausto continuo, che è stato offerto nel monte di Sinai, in odor soave, per sacrificio da ardere al Signore. 004 NUM 028 007 E [sia] l'offerta da spandere d'esso, la quarta parte di un hin, per ciascun agnello; spandi al Signore l'offerta da spandere, d'ottimo vino, nel luogo santo. 004 NUM 028 008 Poi fra' due vespri sacrifica l'altro agnello; fagli la medesima offerta di panatica, e da spandere, quale è quella della mattina; [per] sacrificio da ardere, d'odor soave al Signore. 004 NUM 028 009 E NEL giorno del Sabato offerite due agnelli di un anno, senza difetto; e due decimi di fior di farina, stemperata con olio, [per] offerta di panatica, insieme con le loro offerte da spandere. 004 NUM 028 010 [Quest'è] l'olocausto del Sabato, per ciascun Sabato, oltre all'olocausto continuo, e la sua offerta da spandere. 004 NUM 028 011 E ne' principii de' vostri mesi, offerite [per] olocausto al Signore, due giovenchi, e un montone, [e] sette agnelli di un anno, senza difetto; 004 NUM 028 012 e tre decimi di fior di farina, stemperata con olio, [per] offerta di panatica, per ciascun giovenco; e due decimi di fior di farina, stemperata con olio, [per] offerta di panatica, per lo montone; 004 NUM 028 013 e un decimo di fior di farina stemperata con olio, [per] offerta di panatica, per ciascun agnello; [per] olocausto, [in] odor soave, [per] sacrificio da ardere al Signore. 004 NUM 028 014 E le loro offerte da spandere sieno la metà di un hin di vino, per [ciascun] giovenco; il terzo di un hin, per lo montone; e il quarto di un hin, per [ciascun] agnello. Quest'[è] l'olocausto delle calendi, per ogni mese dell'anno. 004 NUM 028 015 Sacrifichisi ancora al Signore un becco, per [sacrificio per lo] peccato, oltre all'olocausto continuo, e la sua offerta da spandere. 004 NUM 028 016 OLTRE a ciò, nel primo mese, nel quartodecimo giorno del mese, [è] la Pasqua del Signore. 004 NUM 028 017 E nel quintodecimo giorno del medesimo mese, [è] festa solenne; manginsi [pani] azzimi per sette giorni. 004 NUM 028 018 Nel primo giorno [siavi] santa raunanza; non fate [in esso] alcuna opera servile. 004 NUM 028 019 E offerite [per] sacrificio da ardere, in olocausto, al Signore, due giovenchi, e un montone, e sette agnelli di un anno, [che] sieno senza difetto; 004 NUM 028 020 insieme con la loro offerta di panatica di fior di farina, stemperata con olio; offeritene tre decimi per giovenco, e due decimi per lo montone. 004 NUM 028 021 Offerisci[ne ancora] un decimo per ciascun di que' sette agnelli. 004 NUM 028 022 [Offerite], oltre a ciò, un becco, per [sacrificio per lo] peccato, per far purgamento per voi. 004 NUM 028 023 Offerite queste cose, oltre all'olocausto della mattina, che [è] per olocausto continuo. 004 NUM 028 024 Offerite cotali cose ciascun di que' sette giorni, [per] cibo, [per] sacrificio da ardere, di soave odore al Signore; offeriscasi [quello], oltre all'olocausto continuo, e la sua offerta da spandere. 004 NUM 028 025 E al settimo giorno siavi santa raunanza; non fate [in esso] alcuna opera servile. 004 NUM 028 026 Oltre a ciò, al giorno de' primi frutti, quando voi offerirete nuova offerta di panatica al Signore, al [termine del]le vostre settimane, siavi santa raunanza; e non fate [in quel giorno] alcuna opera servile. 004 NUM 028 027 E offerite [per] olocausto, in soave odore al Signore, due giovenchi, un montone, [e] sette agnelli di un anno; 004 NUM 028 028 insieme con la loro offerta di panatica di fior di farina, stemperata con olio, di tre decimi per giovenco, e di due decimi per lo montone, 004 NUM 028 029 [e] di un decimo per ciascuno di que' sette agnelli. 004 NUM 028 030 [Offerite eziandio] un becco, per far purgamento per voi. 004 NUM 028 031 Offerite, oltre all'olocausto continuo, e la sua offerta di panatica, [quegli animali], con le loro offerte da spandere; e sieno quelli senza difetto. 004 NUM 029 001 E nel settimo mese, alle calendi, siavi santa raunanza; non fate [in quel giorno] opera alcuna servile; siavi giorno di suon di tromba. 004 NUM 029 002 E offerite [in esso per] olocausto, in soave odore al Signore, un giovenco, un montone, [e] sette agnelli di un anno, senza difetto; 004 NUM 029 003 insieme con la loro offerta di panatica, di fior di farina, stemperata con olio, di tre decimi per lo giovenco, e di due decimi per lo montone, 004 NUM 029 004 e di un decimo per ciascuno di que' sette agnelli; 004 NUM 029 005 e un becco, per [sacrificio per lo] peccato, per far purgamento per voi; 004 NUM 029 006 oltre all'olocausto delle calendi, e la sua offerta di panatica; e [oltre] all'olocausto continuo, e la sua offerta di panatica, e le loro offerte da spandere, secondo i loro ordini, in soave odore, in sacrificio da ardere al Signore. 004 NUM 029 007 Parimente, al decimo [giorno] di questo settimo mese, siavi santa raunanza; e affliggete l'anime vostre, e non fate alcun lavoro. 004 NUM 029 008 E offerite al Signore [per] olocausto, [in] soave odore, un giovenco, un montone, [e] sette agnelli di un anno, [che] sieno senza difetto; 004 NUM 029 009 insieme con la loro offerta di panatica, di fior di farina, stemperata con olio, di tre decimi per lo giovenco, di due decimi per lo montone, 004 NUM 029 010 e di un decimo per ciascuno di que' sette agnelli; 004 NUM 029 011 [e] un becco, per [sacrificio per] lo peccato, oltre al [sacrificio] de' purgamenti per lo peccato; e [oltre] all'olocausto continuo, e la sua offerta di panatica, e le loro offerte da spandere. 004 NUM 029 012 Parimente, al quintodecimo giorno del settimo mese siavi santa raunanza; non fate [in esso] opera alcuna servile; e celebrate la festa solenne al Signore, per sette giorni. 004 NUM 029 013 E offerite [per] olocausto, [per] sacrificio da ardere [in] soave odore al Signore, tredici giovenchi, due montoni, [e] quattordici agnelli di un anno, [che] sieno senza difetto; 004 NUM 029 014 insieme con la loro offerta di panatica, di fior di farina, stemperata con olio di tre decimi per ciascuno di que' tredici giovenchi, di due decimi per ciascuno di que' due montoni, 004 NUM 029 015 e di un decimo per ciascuno di que' quattordici agnelli; 004 NUM 029 016 e un becco, [per sacrificio per lo] peccato, oltre all'olocausto continuo, [e] la sua offerta di panatica, e da spandere. 004 NUM 029 017 E, nel secondo giorno, [offerite] dodici giovenchi, due montoni, [e] quattordici agnelli di un anno, senza difetto; 004 NUM 029 018 insieme con le loro offerte di panatica, e da spandere, per li giovenchi, per li montoni, e per gli agnelli, secondo il lor numero, siccome è ordinato; 004 NUM 029 019 e un becco, [per sacrificio per lo] peccato, oltre all'olocausto continuo, e la sua offerta di panatica, e le loro offerte da spandere. 004 NUM 029 020 E nel terzo giorno, [offerite] undici giovenchi, due montoni, [e] quattordici agnelli di un anno, senza difetto; 004 NUM 029 021 insieme con le loro offerte di panatica, e da spandere, per li giovenchi, per li montoni, e per gli agnelli, secondo il lor numero, siccome è ordinato; 004 NUM 029 022 e un becco, [per sacrificio per lo] peccato, oltre all'olocausto continuo, e la sua offerta di panatica, e da spandere. 004 NUM 029 023 E nel quarto giorno, [offerite] dieci giovenchi, due montoni, [e] quattordici agnelli di un anno, senza difetto; 004 NUM 029 024 [insieme con] le loro offerte di panatica, e da spandere, per li giovenchi, per li montoni, e per gli agnelli, secondo il lor numero, siccome è ordinato; 004 NUM 029 025 e un becco, [per sacrificio per lo] peccato, oltre all'olocausto continuo, [e] la sua offerta di panatica, e da spandere. 004 NUM 029 026 E nel quinto giorno, [offerite] nove giovenchi, due montoni, [e] quattordici agnelli di un anno, senza difetto; 004 NUM 029 027 insieme con le loro offerte di panatica, e da spandere, per li giovenchi, per li montoni, e per gli agnelli, secondo il lor numero, siccome è ordinato; 004 NUM 029 028 e un becco, [per sacrificio per lo] peccato, oltre all'olocausto continuo, e la sua offerta di panatica, e da spandere. 004 NUM 029 029 E nel sesto giorno, [offerite] otto giovenchi, due montoni, [e] quattordici agnelli di un anno, senza difetto; 004 NUM 029 030 insieme con le loro offerte di panatica, e da spandere, per li giovenchi, per li montoni, e per gli agnelli, secondo il lor numero, siccome è ordinato; 004 NUM 029 031 e un becco, [per sacrificio per lo] peccato, oltre all'olocausto continuo, [e] la sua offerta di panatica, e da spandere. 004 NUM 029 032 E nel settimo giorno, [offerite] sette giovenchi, due montoni, [e] quattordici agnelli di un anno, senza difetto; 004 NUM 029 033 insieme con le loro offerte di panatica, e da spandere, per li giovenchi, per li montoni, e per gli agnelli, secondo il lor numero, siccome è ordinato; 004 NUM 029 034 e un becco, [per sacrificio per lo] peccato, oltre all'olocausto continuo, [e] la sua offerta di panatica e da spandere. 004 NUM 029 035 Nell'ottavo giorno, siavi solenne raunanza; non fate [in esso] opera alcuna servile; 004 NUM 029 036 e offerite [per] olocausto, [per] sacrificio da ardere, [in] soave odore al Signore, un giovenco, un montone, sette agnelli di un anno, senza difetto; 004 NUM 029 037 [insieme con] le loro offerte di panatica, e da spandere, per lo giovenco, per lo montone, e per gli agnelli, secondo il lor numero, siccome è ordinato; 004 NUM 029 038 e un becco, [per sacrificio per lo] peccato, oltre all'olocausto continuo, e la sua offerta di panatica, e da spandere. 004 NUM 029 039 Offerite queste cose al Signore nelle vostre solennità, oltre a' vostri voti, e le vostre offerte volontarie, de' vostri olocausti, delle vostre offerte di panatica, delle vostre offerte da spandere, e dei vostri sacrificii da render grazie. 004 NUM 029 040 E Mosè parlò a' figliuoli d'Israele, secondo tutto ciò che il Signore gli avea comandato. 004 NUM 030 001 POI Mosè parlò a' Capi delle tribù de' figliuoli d'Israele, dicendo: Questo [è] quello che il Signore ha comandato: 004 NUM 030 002 Quando alcuno avrà votato un voto al Signore, ovvero avrà giurata alcuna cosa, obbligandosi per obbligazione sopra l'anima sua, non violi la sua parola; faccia interamente secondo ciò che gli sarà uscito di bocca. 004 NUM 030 003 E quando una femmina avrà votato un voto al Signore, e si sarà obbligata per obbligazione in casa di suo padre, essendo ancor fanciulla; 004 NUM 030 004 se suo padre ha inteso il suo voto, e la sua obbligazione, con la quale ella si è obbligata sopra l'anima sua, e non ne le fa motto; tutti i voti di essa saranno fermi, e ogni obbligazione, con la quale ella si sarà obbligata sopra l'anima sua, sarà ferma. 004 NUM 030 005 Ma, se suo padre, nel giorno ch'egli avrà intesi tutti i suoi voti, e le sue obbligazioni, con le quali ella si sarà obbligata sopra l'anima sua, la disdice; que' voti non saranno fermi, e il Signore le perdonerà; conciossiachè suo padre l'abbia disdetta. 004 NUM 030 006 E se pure è maritata, avendo ancora sopra sè i suoi voti, o [la promessa] fatta con le sue labbra, con la quale si sarà obbligata sopra l'anima sua; 004 NUM 030 007 e il suo marito l'intende, e nel giorno stesso che l'avrà inteso, non ne le fa motto; i voti di essa, e le sue obbligazioni, con le quali si sarà obbligata sopra l'anima sua, saranno ferme. 004 NUM 030 008 Ma, se nel giorno stesso che il suo marito l'avrà inteso, egli la disdice, egli annulla il suo voto ch'ella avea sopra sè, e [la promessa] fatta con le sue labbra, con la quale ella si era obbligata sopra l'anima sua; e il Signore le perdonerà. 004 NUM 030 009 Ma, quant'è al voto della vedova, o della ripudiata, tutto ciò a che si sarà obbligata sopra l'anima sua, sarà fermo contro a lei. 004 NUM 030 010 E se la donna fa voto, ovvero si obbliga per obbligazione sopra l'anima sua, con giuramento, [essendo] in casa del suo marito; 004 NUM 030 011 e il suo marito l'intende, e non ne le fa motto, e non la disdice, sieno fermi tutti i suoi voti; sia parimente ferma ogni obbligazione, con la quale ella si sarà obbligata sopra l'anima sua. 004 NUM 030 012 Ma se, nel giorno stesso che il suo marito li avrà intesi, egli del tutto li annulla; cosa alcuna che le sia uscita di bocca, o voto, od obbligazione sopra l'anima sua, non sarà ferma; il suo marito ha annullate quelle cose, e il Signore le perdonerà. 004 NUM 030 013 Il marito di essa ratificherà, o annullerà qualunque voto e qualunque giuramento, col quale ella si sarà obbligata di affliggere l'anima sua. 004 NUM 030 014 E se pure il suo marito non ne le fa motto d'un giorno all'altro, egli ha ratificati tutti i voti di essa, o qualunque obbligazione ch'ella avea sopra sè; egli li ha ratificati; perciocchè egli non ne le ha fatto motto nel giorno stesso che [li] ha intesi. 004 NUM 030 015 Ma se, appresso averli intesi, del tutto li annulla, egli porterà l'iniquità di essa. 004 NUM 030 016 Questi [sono] gli statuti, i quali il Signore comandò a Mosè [che si osservassero] tra marito e moglie, e tra padre e figliuola, [mentre ella] è ancor fanciulla in casa di suo padre. 004 NUM 031 001 POI il Signore parlò a Mosè, dicendo: 004 NUM 031 002 Fa' la vendetta de' figliuoli d'Israele sopra i Madianiti; e poi tu sarai raccolto a' tuoi popoli. 004 NUM 031 003 E Mosè parlò al popolo, dicendo: Mettasi in ordine [un certo numero] di voi, [per andare] alla guerra, e vadano contro a Madian, per far la vendetta del Signore sopra Madian. 004 NUM 031 004 Mandate a questa guerra mille [uomini] per ciascuna di tutte le tribù d'Israele. 004 NUM 031 005 Così furono dati mille [uomini] per ciascuna tribù, d'infra le migliaia d'Israele, [che furono in tutto] dodicimila [uomini] in ordine per la guerra. 004 NUM 031 006 E Mosè mandò alla guerra que' mille [uomini] di ciascuna tribù, e con loro Finees, figliuolo del Sacerdote Eleazaro, il quale avea in mano gli arredi del Santuario, e le trombe da sonare. 004 NUM 031 007 Ed essi fecero guerra contro a Madian, siccome il Signore avea comandato a Mosè, e uccisero tutti i maschi. 004 NUM 031 008 Uccisero ancora fra' loro uccisi i re di Madian, Evi, e Rechem, e Sur, e Hur, e Reba, i cinque re di Madian; uccisero eziando con la spada Balaam, figliuolo di Beor. 004 NUM 031 009 E i figliuoli d'Israele ne menarono prigioni le donne di Madian, e i lor piccoli fanciulli; e predarono tutto il lor grosso e minuto bestiame, e tutte le lor facoltà. 004 NUM 031 010 E bruciarono col fuoco tutte le lor città, nelle loro stanze; e tutte le lor castella. 004 NUM 031 011 E presero tutte le spoglie e tutta la preda, così degli uomini, come degli animali. 004 NUM 031 012 E addussero a Mosè e al Sacerdote Eleazaro, e alla raunanza de' figliuoli d'Israele, i prigioni e la preda, e le spoglie, nel campo, nelle campagne di Moab, che [sono] lungo il Giordano di Gerico. 004 NUM 031 013 E Mosè, e il Sacerdote Eleazaro e tutti i Capi della raunanza, uscirono loro incontro fuor del campo. 004 NUM 031 014 E Mosè si adirò gravemente contro a' condottieri dell'esercito, Capi di migliaia, e Capi di centinaia, che ritornavano da quella guerra. 004 NUM 031 015 E Mosè disse loro: Avete voi scampata la vita a tutte le femmine? 004 NUM 031 016 Ecco, esse furono quelle che, secondo la parola di Balaam, servirono a porgere a' figliuoli d'Israele [cagione di] misfatto contro al Signore, nel fatto di Peor; onde fu quella piaga nella raunanza del Signore. 004 NUM 031 017 Ora dunque uccidete tutti i maschi d'infra i piccoli fanciulli; uccidete parimente ogni femmina che ha conosciuto carnalmente uomo. 004 NUM 031 018 E serbatevi in vita tutte le femmine che son di piccola età, le quali non hanno conosciuto carnalmente uomo. 004 NUM 031 019 E voi, campeggiate per sette giorni fuor del campo. Ogni persona, così d'infra voi, come d'infra i vostri prigioni, che avrà ucciso alcuno, e avrà tocco alcuno ucciso, purifichisi al terzo, e al settimo giorno. 004 NUM 031 020 Purificate parimente ogni vestimento, e ogni arnese fatto di pelle, e ogni lavorio fatto di [pel] di capra, e ogni vasello di legno. 004 NUM 031 021 E il Sacerdote Eleazaro disse alla gente di guerra, ch'era andata a quella guerra: Questo [è] lo statuto di legge che il Signore ha comandato a Mosè. 004 NUM 031 022 Ma fate passar per lo fuoco l'oro, l'argento, il rame, il ferro, lo stagno, e il piombo, 004 NUM 031 023 e in somma tutto ciò che può portare il fuoco; e così sarà netto; ma pure ancora sia purificato con l'acqua di purificazione; e tutto ciò che non può portare il fuoco, fatelo passar per l'acqua. 004 NUM 031 024 E lavate i vostri vestimenti al settimo giorno, e sarete netti, e poi potrete entrar nel campo. 004 NUM 031 025 Il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 004 NUM 031 026 Tu, e il Sacerdote Eleazaro, e i Capi delle nazioni paterne della raunanza, levate la somma delle persone che sono state menate prigioni, e del bestiame ch'è stato predato; 004 NUM 031 027 e partisci la preda per la metà, fra la gente di guerra ch'è andata a questa guerra, e tutta la raunanza. 004 NUM 031 028 E leva, della gente di guerra, ch'è andata a questa guerra, un tributo per lo Signore, una testa di cinquecento, degli uomini, de' buoi, degli asini, e delle pecore. 004 NUM 031 029 Prendete [quel] tributo della metà che appartiene loro; e dallo al Sacerdote Eleazaro [per] un'offerta al Signore. 004 NUM 031 030 E, della metà appartenente ai figliuoli d'Israele, prendi uno, tratto di cinquanta, degli uomini, de' buoi, degli asini, delle pecore, e [in somma] di tutto il bestiame; e da' quelli a' Leviti che fanno la fazione del Tabernacolo del Signore. 004 NUM 031 031 E Mosè e il Sacerdote Eleazaro fecero come il Signore avea comandato a Mosè. 004 NUM 031 032 Or la preda, [cioè] il rimasto della preda, che la gente ch'era andata a quella guerra avea fatta, [fu di] seicensettantacinquemila pecore, 004 NUM 031 033 e [di] settantaduemila buoi, 004 NUM 031 034 e [di] settantunmila asini. 004 NUM 031 035 E quanto all'anime umane, le femmine che non aveano carnalmente conosciuto uomo, [furono] in tutto trentaduemila anime. 004 NUM 031 036 E la metà, [cioè] la parte di coloro ch'erano andati a quella guerra, fu [di] trecentrentasettemila cinquecento pecore, 004 NUM 031 037 delle quali il tributo per lo Signore fu [di] seicensettantacinque [pecore]; 004 NUM 031 038 e [di] trentaseimila buoi, de' quali il tributo per lo Signore [fu di] settantadue [buoi]; 004 NUM 031 039 e [di] trentamila cinquecent'asini, de' quali il tributo per lo Signore [fu di] sessantun [asini]; 004 NUM 031 040 e [di] sedicimila anime umane; delle quali il tributo per lo Signore [fu di] trentadue anime. 004 NUM 031 041 E Mosè diede il tributo, levato per offerta al Signore, al Sacerdote Eleazaro, come il Signore gli avea comandato. 004 NUM 031 042 E della metà appartenente a' figliuoli d'Israele, secondo che Mosè avea partito per metà, [fra loro, e] quelli ch'erano andati a quella guerra; 004 NUM 031 043 (or la metà appartenente alla raunanza fu [di] trecentrentasettemila cinquecento pecore, 004 NUM 031 044 e [di] trentaseimila buoi, 004 NUM 031 045 e [di] trentamila cinquecent'asini, 004 NUM 031 046 e [di] sedicimila anime umane); 004 NUM 031 047 di questa metà, appartenente a' figliuoli d'Israele, Mosè prese uno, tratto di cinquanta, così degli uomini, come degli animali; e diede quelli a' Leviti che fanno la fazione del Tabernacolo del Signore; come il Signore avea comandato a Mosè. 004 NUM 031 048 E i condottieri delle migliaia di quell'esercito, Capi di migliaia, e Capi di centinaia, si accostarono a Mosè; 004 NUM 031 049 e gli dissero: I tuoi servitori hanno fatta la rassegna della gente di guerra ch'[era] sotto la nostra condotta, e non ne manca pure uno. 004 NUM 031 050 Perciò noi offeriamo [per] offerta al Signore, ciascuno ciò che gli è caduto in mano, di vasellamenti d'oro, di cerchielli da gamba, di maniglie, d'anella, e di fermagli, per pagare il riscatto delle nostre persone, davanti al Signore. 004 NUM 031 051 E Mosè e il Sacerdote Eleazaro presero da loro tutto quell'oro, tutto lavorato in vasellamenti, e monili. 004 NUM 031 052 E tutto l'oro dell'offerta, che fu offerto al Signore da' Capi delle migliaia, e da' Capi delle centinaia, fu [di peso di] sedicimila settecencinquanta sicli. 004 NUM 031 053 [Ma] la gente di guerra guardò per sè ciò che ciascuno avea predato. 004 NUM 031 054 E Mosè e il Sacerdote Eleazaro presero quell'oro da' Capi delle migliaia, e delle centinaia, e lo portarono nel Tabernacolo della convenenza, [per] ricordanza per li figliuoli d'Israele, nel cospetto del Signore. 004 NUM 032 001 OR i figliuoli di Ruben, e i figliuoli di Gad, aveano del bestiame in grandissimo numero: laonde, veggendo che il paese di Iazer, e il paese di Galaad, [era] luogo da bestiame; 004 NUM 032 002 vennero, e parlarono a Mosè, e al Sacerdote Eleazaro, e a' Capi della raunanza, dicendo: 004 NUM 032 003 Atarot, e Dibon, e Iazer, e Nimra, e Hesbon, ed Eleale, e Sebam, e Nebo, e Beon, 004 NUM 032 004 [che è il] paese che il Signore ha percosso davanti alla raunanza d'Israele, è un paese da bestiame, e i tuoi servitori hanno del bestiame. 004 NUM 032 005 Poi dissero: Se abbiamo trovata grazia appo te, sia dato questo paese a possedere ai tuoi servitori, [e] non farci passare il Giordano. 004 NUM 032 006 Ma Mosè rispose a' figliuoli di Gad, e a' figliuoli di Ruben: Andrebbero i vostri fratelli alla guerra, e voi ve ne stareste qui? 004 NUM 032 007 E perchè rendete voi fiacco il cuor de' figliuoli d'Israele, per non passare al paese, che il Signore ha loro donato? 004 NUM 032 008 Così fecero i vostri padri, quando io li mandai da Cades-barnea, per vedere il paese. 004 NUM 032 009 Perciocchè essi salirono fino alla Valle di Escol, e, dopo ch'ebbero veduto il paese, renderono fiacco il cuor de' figliuoli d'Israele, per non entrar nel paese che il Signore avea loro donato. 004 NUM 032 010 Laonde, l'ira del Signore si accesse in quel giorno, ed egli giurò, dicendo: 004 NUM 032 011 Se gli uomini, che sono usciti fuor di Egitto, dall'età di vent'anni in su, veggono mai la terra, della quale io ho giurato ad Abrahamo, a Isacco e a Giacobbe; conciossiachè non mi abbiano seguitato appieno; 004 NUM 032 012 salvo Caleb, figliuolo di Gefunne, Chenizzeo, e Giosuè, figliuolo di Nun; perciocchè essi hanno seguitato il Signore appieno. 004 NUM 032 013 E l'ira del Signore si accese contro a Israele; ed egli li ha fatti andar vagando per lo deserto, [lo spazio di] quarant'anni, finchè sia stata consumata tutta quella generazione, che avea fatto quel male nel cospetto del Signore. 004 NUM 032 014 Ed ecco, voi siete sorti in luogo de' vostri padri, schiatta d'uomini peccatori, per accrescere ancora l'ira del Signore contro a Israele. 004 NUM 032 015 Perciocchè, se voi vi stornate di dietro a lui, egli seguiterà a lasciarlo nel deserto; e [così] farete perir tutto questo popolo. 004 NUM 032 016 Ma essi si accostarono a lui, e dissero: Noi edificheremo qui delle mandre per lo nostro bestiame, e delle città per le nostre famiglie. 004 NUM 032 017 Ma noi ci metteremo in ordine, pronti per andar davanti a' figliuoli d'Israele, infino a tanto che li abbiamo condotti al luogo loro; e [in questo mezzo] le nostre famiglie dimoreranno nelle città forti, per tema degli abitanti del paese. 004 NUM 032 018 Noi non ritorneremo alle case nostre, finchè ciascuno de' figliuoli d'Israele non sia entrato nella sua eredità. 004 NUM 032 019 Perciocchè, quant'è a noi, noi non possederemo [nulla] con loro di là dal Giordano; essendoci la nostra eredità scaduta di qua dal Giordano, verso oriente. 004 NUM 032 020 E Mosè disse loro: Se voi fate questa cosa, [e] siete in ordine per [andare al]la guerra, davanti al Signore; 004 NUM 032 021 e qualunque di voi è atto alla guerra, passa il Giordano davanti al Signore, finchè egli abbia cacciati i suoi nemici dal suo cospetto; 004 NUM 032 022 dopo che il paese sarà stato soggiogato al Signore, voi potrete ritornarvene, e sarete fuor di colpa appo il Signore, e appo Israele; e questo paese sarà vostro, per possederlo nel cospetto del Signore. 004 NUM 032 023 Ma, se non fate così, ecco, voi avrete peccato contro al Signore; e sappiate che il vostro peccato vi ritroverà. 004 NUM 032 024 Edificatevi delle città per le vostre famiglie, e delle mandre per le vostre gregge, e fate ciò che vi è uscito della bocca. 004 NUM 032 025 E i figliuoli di Gad, e i figliuoli di Ruben, risposero a Mosè, dicendo: I tuoi servitori faranno come il mio signore comanda. 004 NUM 032 026 I nostri piccoli fanciulli, le nostre mogli, le nostre gregge, e tutto il nostro bestiame dimoreranno colà nelle città di Galaad. 004 NUM 032 027 Ma quant'è a' tuoi servitori chiunque sarà atto alla guerra passerà alla guerra, davanti al Signore, come dice il mio signore. 004 NUM 032 028 E Mosè diede ordine intorno a loro al Sacerdote Eleazaro, e a Giosuè, figliuolo di Nun, e a' Capi delle [nazioni] paterne delle tribù de' figliuoli d'Israele; 004 NUM 032 029 e disse loro: Se tutti coloro d'infra i figliuoli di Gad, e i figliuoli di Ruben, che sono atti alla guerra, passano con voi il Giordano davanti al Signore, quando il paese vi sarà soggiogato, date loro a possedere il paese di Galaad. 004 NUM 032 030 Ma, se non passano con voi in arme, abbiano la lor possessione fra voi nel paese di Canaan. 004 NUM 032 031 E i figliuoli di Gad, e i figliuoli di Ruben, risposero, dicendo: Noi faremo interamente come il Signore ha detto ai tuoi servitori. 004 NUM 032 032 Noi passeremo in arme nel paese di Canaan, davanti al Signore; sol restici la possessione della nostra eredità di qua dal Giordano. 004 NUM 032 033 Mosè adunque diede loro, a' figliuoli di Gad, a' figliuoli di Ruben, e alla metà della tribù di Manasse, figliuolo di Giuseppe, il regno di Sihon, re degli Amorrei, e il regno di Og, re di Basan, il paese [diviso] per le sue città, co' lor confini, le città del paese d'ogni intorno. 004 NUM 032 034 E i figliuoli di Gad riedificarono Dibon, e Atarot, e Aroer; 004 NUM 032 035 e Atrotsofan, e Iazer, e Iogbeha; 004 NUM 032 036 e Betnimra, e Bet-haran, città forti, e fecero ancora delle mandre per le gregge. 004 NUM 032 037 E i figliuoli di Ruben riedificarono Hesbon, ed Eleale, e Chiriataim; 004 NUM 032 038 e Nebo, e Baal-meon, mutati i nomi, e Sibma; e posero [altri] nomi alle città che riedificarono. 004 NUM 032 039 E i figliuoli di Machir, figliuolo di Manasse, andarono in Galaad, e lo presero, e cacciarono gli Amorrei che vi [erano]. 004 NUM 032 040 Mosè adunque diede Galaad a Machir, figliuolo di Manasse; ed egli abitò quivi. 004 NUM 032 041 Iair anch'egli, figliuolo di Manasse, andò, e prese le villate di quelli, e pose loro nome: Le villate di Iair. 004 NUM 032 042 Noba parimente andò, e prese Chenat, e le terre del suo territorio; e chiamò quella Noba, del suo nome. 004 NUM 033 001 QUESTE [son] le mosse de' figliuoli d'Israele, che uscirono fuor del paese di Egitto, [distinti] per le loro schiere, sotto la condotta di Mosè e d'Aaronne; 004 NUM 033 002 (Or Mosè scrisse le lor partite secondo ch'essi si mossero per lo comandamento del Signore); queste, [dico, son] le lor mosse, secondo le lor partite: 004 NUM 033 003 Essi adunque si partirono di Rameses, nel primo mese, nel quintodecimo giorno del primo mese; i figliuoli d'Israele si partirono il giorno appresso la Pasqua, a mano alzata, alla vista di tutti gli Egizj, 004 NUM 033 004 mentre gli Egizj seppellivano quelli che il Signore avea percossi fra loro, [che erano] tutti i primogeniti. Or il Signore avea fatti giudicii sopra i lor dii. 004 NUM 033 005 I figliuoli d'Israele adunque, partitisi di Rameses, si accamparono in Succot. 004 NUM 033 006 E, partitisi di Succot, si accamparono in Etam, ch'[è] nell'estremità del deserto. 004 NUM 033 007 E, partitisi di Etam, si rivolsero verso la foce di Hirot, ch' [è] dirincontro a Baal-sefon, e si accamparono dinanzi a Migdol. 004 NUM 033 008 Poi, partitisi d'innanzi a Hirot, passarono per mezzo il mare, [traendo] verso il deserto; e, andati tre giornate di cammino per lo deserto di Etam, si accamparono in Mara. 004 NUM 033 009 E, partitisi di Mara, giunsero in Elim, ove [erano] dodici fonti d'acqua, e settanta palme; e si accamparono quivi. 004 NUM 033 010 E, partitisi di Elim, si accamparono presso al mar rosso. 004 NUM 033 011 E, partitisi dal mar rosso, si accamparono nel deserto di Sin. 004 NUM 033 012 E, partitisi dal deserto di Sin, si accamparono in Dofca. 004 NUM 033 013 E, partitisi di Dofca, si accamparono in Alus. 004 NUM 033 014 E, partitisi di Alus, si accamparono in Refidim, ove non era acqua da bere per lo popolo. 004 NUM 033 015 E, partitisi di Refidim, si accamparono nel deserto di Sinai. 004 NUM 033 016 E, partitisi dal deserto di Sinai, si accamparono in Chibrot-taava. 004 NUM 033 017 E, partitisi di Chibrot-taava, si accamparono in Haserot. 004 NUM 033 018 E, partitisi di Haserot, si accamparono in Ritma. 004 NUM 033 019 E, partitisi di Ritma, si accamparono in Rimmon-peres. 004 NUM 033 020 E, partitisi di Rimmon-peres, si accamparono in Libna. 004 NUM 033 021 E, partitisi di Libna, si accamparono in Rissa. 004 NUM 033 022 E, partitisi di Rissa, si accamparono in Chehelata. 004 NUM 033 023 E, partitisi di Chehelata, si accamparono nel monte di Sefer. 004 NUM 033 024 E, partitisi dal monte di Sefer, si accamparono in Harada. 004 NUM 033 025 E, partitisi di Harada, si accamparono in Machelot. 004 NUM 033 026 E, partitisi di Machelot, si accamparono in Tahat. 004 NUM 033 027 E, partitisi di Tahat, si accamparono in Tera. 004 NUM 033 028 E, partitisi di Tera, si accamparono in Mitca. 004 NUM 033 029 E, partitisi di Mitca, si accamparono in Hasmona. 004 NUM 033 030 E, partitisi di Hasmona, si accamparono in Moserot. 004 NUM 033 031 E, partitisi di Moserot, si accamparono in Bene-Iaacan. 004 NUM 033 032 E, partitisi di Bene-Iaacan, si accamparono in Hor-ghidgad. 004 NUM 033 033 E, partitisi di Hor-ghidgad, si accamparono in Iotbata. 004 NUM 033 034 E, partitisi di Iotbata, si accamparono in Abrona. 004 NUM 033 035 E, partitisi d'Abrona, si accamparono in Esion-gaber. 004 NUM 033 036 E, partitisi d'Esion-gaber, si accamparono nel deserto di Sin, [ch'è] Cades. 004 NUM 033 037 E, partitisi di Cades, si accamparono nel monte di Hor, nell'estremità del paese di Edom. 004 NUM 033 038 E il sacerdote Aaronne salì in sul monte di Hor, per comandamento del Signore, e morì quivi nell'anno quarantesimo da che i figliuoli d'Israele furono usciti fuor del paese di Egitto, nel quinto mese, alle calendi. 004 NUM 033 039 Or Aaronne [era] d'età di cenventitrè anni, quando egli morì nel monte di Hor. 004 NUM 033 040 Allora il Cananeo, re di Arad, che abitava verso il mezzodì, nel paese di Canaan, intese la venuta de' figliuoli di Israele. 004 NUM 033 041 Poi, partitisi dal monte di Hor, si accamparono in Salmona. 004 NUM 033 042 E, partitisi di Salmona, si accamparono in Funon. 004 NUM 033 043 E, partitisi di Funon, si accamparono in Obot. 004 NUM 033 044 E, partitisi di Obot, si accamparono a' poggi di Abarim, a' confini di Moab. 004 NUM 033 045 E, partitisi da' Poggi, si accamparono in Dibon-Gad. 004 NUM 033 046 E, partitisi di Dibon-Gad, si accamparono in Almon, verso Diblataim. 004 NUM 033 047 E, partitisi d'Almon, verso Diblataim, si accamparono nei monti di Abarim, dirimpetto a Nebo. 004 NUM 033 048 E, partitisi da' monti di Abarim, si accamparono nelle campagne di Moab, presso al Giordano di Gerico. 004 NUM 033 049 E si accamparono presso al Giordano, da Betiesimot fino ad Abel-Sittim, nelle campagne di Moab. 004 NUM 033 050 E il Signore parlò a Mosè nelle campagne di Moab, presso al Giordano di Gerico, dicendo: 004 NUM 033 051 Parla a' figliuoli d'Israele, e di' loro: Quando sarete passati il Giordano, [e sarete entrati] nel paese di Canaan, 004 NUM 033 052 cacciate d'innanzi a voi tutti gli abitanti del paese, e disfate tutte le loro immagini, e tutte le loro statue di getto, e distruggete tutti i loro alti luoghi. 004 NUM 033 053 E mettetevi in possession del paese, e abitate in esso; conciossiachè io vi abbia donato il paese, per possederlo. 004 NUM 033 054 E spartite la possessione del paese a sorte, secondo le vostre nazioni; a quelle che sono in maggior numero date maggior possessione, e minore a quelle che sono in minor numero; in qualunque luogo la sorte d'alcuna gli sarà scaduta quello sia suo; spartitevi la possessione del paese per le vostre tribù paterne. 004 NUM 033 055 E se voi non iscacciate d'innanzi a voi gli abitanti del paese, que' di loro che avrete lasciati di resto vi saranno stecchi agli occhi, e spine a' fianchi, e vi nimicheranno nel paese nel quale abiterete. 004 NUM 033 056 E avverrà ch'io farò a voi, come io avea proposto di fare a loro. 004 NUM 034 001 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 004 NUM 034 002 Comanda a' figliuoli d'Israele, e di' loro: Conciossiachè voi siate [ora] per entrar nel paese di Canaan, quest'[è] il paese che vi scaderà per eredità, [cioè] il paese di Canaan, secondo i suoi confini. 004 NUM 034 003 E siavi il lato meridionale dal deserto di Sin alle frontiere di Edom; e l'estremità del mar salato sia il vostro confine dal mezzodi verso oriente. 004 NUM 034 004 E giri questo confine dal mezzodì verso la salita di Acrabbim, e passi a Sin, e arrivino le sue estremità a Cades-barnea, dal mezzodì; e proceda in Hasa-raddar, e passi in Asmon; 004 NUM 034 005 poi volti questo confine da Asmon verso il Torrente di Egitto, e arrivino le sue estremità al mare. 004 NUM 034 006 E per confine occidentale siavi il mar grande, e i confini. Questo siavi il confine occidentale. 004 NUM 034 007 E questo siavi il confine settentrionale: Dal mar grande segnatevi il monte di Hor; 004 NUM 034 008 dal monte di Hor, segnatevi per confine là dove si entra in Hamat; e arrivino le estremità di questo confine a Sedad; 004 NUM 034 009 e proceda fino a Zifron, e arrivino le sue estremità in Hasar-enan. Questo sia il vostro confine settentrionale. 004 NUM 034 010 Poi segnatevi, per confine orientale, da Hasar-enan a Sefam. 004 NUM 034 011 E scenda questo confine da Sefam in Ribla, dirincontro alla Fonte; poi scenda, e tocchi il lato del mare di Chinneret, verso oriente. 004 NUM 034 012 Poi scenda al Giordano, e arrivino le sue estremità al mar salato. Questo sia il vostro paese, [limitato] per li suoi confini d'ogn'intorno. 004 NUM 034 013 E Mosè comandò, e disse a' figliuoli di Israele: Quest'[è] il paese, del quale voi partirete la possessione a sorte; il quale il Signore ha comandato che si dia a nove tribù e mezza; 004 NUM 034 014 conciossiachè la tribù de' Rubeniti, secondo le lor nazioni paterne, e la tribù de' Gaditi, secondo le lor nazioni paterne, e la metà della tribù di Manasse, abbiano ricevuta la loro eredità. 004 NUM 034 015 Queste due tribù e mezza hanno ricevuta la loro eredità di qua dal Giordano di Gerico, verso oriente. 004 NUM 034 016 Il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 004 NUM 034 017 Questi [sono] i nomi degli uomini che vi partiranno l'eredità del paese: Eleazaro Sacerdote, e Giosuè, figliuolo di Nun. 004 NUM 034 018 Prendete ancora di ciascuna tribù uno de' Capi, per far la partizione del paese. 004 NUM 034 019 E questi [sono] i nomi degli uomini: Della tribù di Giuda, Caleb, figliuolo di Gefunne; 004 NUM 034 020 Della tribù de' figliuoli di Simeone, Samuele, figliuolo di Ammihud; 004 NUM 034 021 Della tribù di Beniamino, Elidad, figliuolo di Chislon; 004 NUM 034 022 Della tribù de' figliuoli di Dan, il Capo, Bucchi, figliuolo di Iogli; 004 NUM 034 023 De' figliuoli di Giuseppe, della tribù de' figliuoli di Manasse, il Capo, Hanniel, figliuolo di Efod; 004 NUM 034 024 E della tribù de' figliuoli di Efraim, il Capo, Chemuel, figliuolo di Siftan; 004 NUM 034 025 E della tribù de' figliuoli di Zabulon, il Capo, Elisafan, figliuolo di Parnac; 004 NUM 034 026 E della tribù de' figliuoli d'Issacar, il Capo, Patiel, figliuolo di Azan; 004 NUM 034 027 E della tribù de' figliuoli di Aser, il Capo, Ahihud, figliuolo di Selomi; 004 NUM 034 028 E della tribù de' figliuoli di Neftali, il Capo, Pedahel, figliuolo di Ammihud. 004 NUM 034 029 Questi [son] quelli, a' quali il Signore comandò di far la partizone dell'eredità a' figliuoli d'Israele, nel paese di Canaan. 004 NUM 035 001 IL Signore parlò ancora a Mosè, nelle campagne di Moab, presso al Giordano di Gerico, dicendo: 004 NUM 035 002 Comanda a' figliuoli d'Israele che dieno, della possessione della loro eredità, ai Leviti, delle città da abitare, e anche i contorni di esse città. 004 NUM 035 003 Abbiano adunque le città per abitar[vi]; e sieno i contorni di esse per li lor bestiami, per le lor facoltà, e per tutte le lor bestie. 004 NUM 035 004 E [sieno] i contorni delle città, che voi darete a' Leviti, ciascuno di mille cubiti d'ogn'intorno, dalle mura della città in fuori. 004 NUM 035 005 Misurate adunque fuor della città duemila cubiti, per lo lato orientale, e duemila cubiti, per lo lato meridionale, e duemila cubiti, per lo lato occidentale, e duemila cubiti, per lo lato settentrionale, e [sia] la città nel mezzo. Questo sia loro [lo spazio] de' contorni di quelle città. 004 NUM 035 006 E quant'è alle città, che voi darete a' Leviti, [sienvi imprima] le sei città di rifugio, le quali voi costituirete, acciocchè chi avrà ucciso alcuno vi si rifugga; e a quelle sopraggiugnetene quarantadue [altre]. 004 NUM 035 007 Tutte le città, che voi darete a' Leviti, [sieno] quarantotto città, insieme co' lor contorni. 004 NUM 035 008 E di queste città, che voi darete [a' Leviti], dell'eredità dei figliuoli d'Israele, datene più, della [tribù] che sarà più grande; e meno, di quella che sarà più piccola. Ciascuna [tribù] dia delle sue città a' Leviti, a ragion della sua eredità ch'ella possederà. 004 NUM 035 009 Poi il Signore parlò a Mosè, dicendo: 004 NUM 035 010 Parla a' figliuoli d'Israele, e di' loro: Quando voi sarete passati il Giordano, [e sarete entrati] nel paese di Canaan, 004 NUM 035 011 assegnate fra voi delle città di rifugio, nelle quali l'ucciditore, che avrà percossa a morte alcuna persona disavvedutamente, si rifugga. 004 NUM 035 012 E quelle città vi saranno per rifugio d'innanzi a colui che ha la ragione di vendicare il sangue; acciocchè l'ucciditore non muoia, finchè non sia comparito in giudicio davanti alla raunanza. 004 NUM 035 013 Di quelle città adunque, che voi darete [a' Leviti], sienvene sei di rifugio. 004 NUM 035 014 Assegnate tre di quelle città di qua dal Giordano; e tre altre, nel paese di Canaan, [per] esser città di rifugio. 004 NUM 035 015 Sieno queste sei città per rifugio, a' figliuoli d'Israele, a' forestieri, e agli avveniticci [che saranno] fra loro; acciocchè vi si rifugga chiunque avrà percossa a morte alcuna persona disavvedutamente. 004 NUM 035 016 Ora, se alcuno percuote un altro con alcuno strumento di ferro, colui [è] micidiale; del tutto facciasi morire quel micidiale. 004 NUM 035 017 Parimente, se lo percuote con una pietra da mano della qual possa morire, ed esso muore, egli [è] micidiale; del tutto facciasi morire quel micidiale. 004 NUM 035 018 Simigliantemente, se lo percuote con uno strumento di legno da mano, del quale egli possa morire, ed esso muore, egli [è] micidiale; del tutto facciasi morire quel micidiale. 004 NUM 035 019 Colui che ha la ragione di vendicare il sangue faccia morire quel micidiale; quando lo scontrerà egli stesso lo potrà uccidere. 004 NUM 035 020 Così ancora se lo spinge per odio, o gli gitta contro [alcuna cosa] apposta, onde sia morto; 004 NUM 035 021 ovvero per nimicizia lo percuote con la mano, ed esso muore, del tutto sia il percotitore fatto morire; egli [è] micidiale; colui che ha la ragione di vendicare il sangue potrà uccidere quel micidiale, quando lo scontrerà. 004 NUM 035 022 Ma, s'egli lo spinge, o gli gitta contro impensatamente, senza nimicizia, qualche strumento, ma non apposta; 004 NUM 035 023 ovvero, senza averlo veduto, gli fa cadere addosso alcuna pietra, della quale egli possa morire, ed esso muore, senza che gli fosse nimico, o procacciasse il suo male; 004 NUM 035 024 allora giudichi la raunanza fra il percotitore, e colui che ha la ragion di vendicare il sangue, secondo queste leggi; 004 NUM 035 025 e riscuota l'ucciditore dalle mani di colui che ha la ragione di vendicare il sangue, e faccialo ritornare alla città del suo rifugio, ove si era rifuggito; e dimori egli quivi, fino alla morte del sommo Sacerdote, il qual sarà stato unto con l'olio santo. 004 NUM 035 026 Ma, se pur l'ucciditore esce fuor de' confini della città del suo rifugio, ove egli si sarà rifuggito; 004 NUM 035 027 e colui che ha la ragione di vendicare il sangue, trovandolo fuor de' confini della città del suo rifugio, l'uccide; egli non è colpevole d'omicidio. 004 NUM 035 028 Perciocchè colui ha da star nella città del suo rifugio, fino alla morte del sommo Sacerdote; e dopo la morte del sommo Sacerdote, l'ucciditore potrà ritornare alla terra della sua possessione. 004 NUM 035 029 Sienvi adunque queste cose per istatuto di legge, per le vostre generazioni, in tutte le vostre stanze. 004 NUM 035 030 Quando alcuno avrà percossa a morte una persona, sia quel micidiale ucciso, in sul dire di [più] testimoni; ma non possa un solo testimonio render testimonianza contro a una persona a morte. 004 NUM 035 031 E non prendete prezzo di riscatto per la vita dell'ucciditore, il quale [è] colpevole, e degno di morte; anzi del tutto sia fatto morire. 004 NUM 035 032 Parimente non prendete alcun prezzo, per [lasciar] rifuggire [alcuno] alla città del suo rifugio; [nè] per ritornare a dimorar nel paese avanti la morte del Sacerdote. 004 NUM 035 033 E non profanate il paese, nel quale voi [abiterete]; conciossiachè il sangue profani il paese; e il paese non può esser purgato del sangue, che sarà stato sparso in esso, se non col sangue di chi l'avrà sparso. 004 NUM 035 034 Non profanate adunque il paese, nel quale voi dimorerete, in mezzo del quale io abiterò; perciocchè io [sono] il Signore, che abito per mezzo i figliuoli d'Israele. 004 NUM 036 001 OR i Capi delle famiglie paterne della nazione de' figliuoli di Galaad, figliuolo di Machir, figliuol di Manasse, delle nazioni de' figliuoli di Giuseppe, si fecero innanzi, e parlarono in presenza di Mosè, e de' principali [ch'erano] Capi delle famiglie paterne de' figliuoli d'Israele, 004 NUM 036 002 e dissero: Il Signore ha comandato al mio signore di dare il paese in eredità a' figliuoli d'Israele, a sorte; e [oltr'a ciò], al mio signore è stato comandato dal Signore di dar l'eredità di Selofad, nostro fratello, alle sue figliuole. 004 NUM 036 003 Ora, se elleno si maritano ad alcuno dell'[altre] tribù de' figliuoli d'Israele, la loro eredità sarà ricisa dall'eredità de' nostri padri, e sarà aggiunta all'eredità della tribù [di quelli] a' quali si mariteranno; e così sarà diminuito della sorte della nostra eredità. 004 NUM 036 004 E anche, quando i figliuoli d'Israele avranno il Giubileo, l'eredità di esse sarà aggiunta all'eredità della tribù [di quelli] a' quali si mariteranno; e così la loro eredità sarà ricisa dall'eredità della tribù de' nostri padri. 004 NUM 036 005 E Mosè diede comandamento a' figliuoli d'Israele, secondo la parola del Signore, dicendo: La tribù de' figliuoli di Giuseppe parla dirittamente. 004 NUM 036 006 Quest'[è] quello che il Signore ha comandato intorno alle figliuole di Selofad, dicendo: Maritinsi a chi aggraderà loro; ma pur maritinsi in alcuna delle nazioni della tribù del padre loro. 004 NUM 036 007 E non sia trasportata tra' figliuoli d'Israele, alcuna eredità di tribù in tribù; anzi attengasi ciascuno de' figliuoli d'Israele all'eredità della tribù de' suoi padri. 004 NUM 036 008 E maritisi ogni fanciulla, che sarà erede, fra le tribù de' figliuoli d'Israele, a uno della nazione della tribù di suo padre; acciocchè i figliuoli d'Israele posseggano ciascuno l'eredità de' suoi padri. 004 NUM 036 009 E non si trasportino le eredità da una tribù all'altra, anzi ciascuna tribù de' figliuoli d'Israele s'attenga alla sua eredità. 004 NUM 036 010 Come il Signore avea comandato a Mosè, così fecero le figliuole di Selofad. 004 NUM 036 011 E Mala, e Tirsa, ed Hogla, e Milca, e Noa, figliuole di Selofad, si maritarono co' figliuoli de' loro zii. 004 NUM 036 012 [Così] furono maritate [a mariti ch'erano] delle nazioni de' figliuoli di Manasse, figliuolo di Giuseppe; e la loro eredità restò nella tribù della nazione del padre loro. 004 NUM 036 013 Questi [sono] i comandamenti e le leggi, le quali il Signore diede a' figliuoli d'Israele, per man di Mosè, nelle campagne di Moab, presso al Giordano di Gerico. # # BOOK 005 DEU Deuteronomy Deuteronomio 005 DEU 001 001 QUESTE [son] le parole, le quali Mosè pronunziò a tutto Israele, di qua dal Giordano, nel deserto, nella campagna, dirincontro a Suf, fra Paran, e Tofel, e Laban, e Haserot, e Dizahab. 005 DEU 001 002 ([Vi sono] undici giornate da Horeb, per la via del monte di Seir, fino a Cades-barnea). 005 DEU 001 003 Or l'anno quarantesimo, alle calendi dell'undecimo mese, Mosè parlò a' figliuoli d'Israele, secondo tutto ciò che il Signore gli aveva comandato [di dir] loro, 005 DEU 001 004 dopo ch'ebbe sconfitto Sihon, re degli Amorrei, il quale abitava in Hesbon, e. Og, re di Basan, che abitava in Astarot, [e] in Edrei. 005 DEU 001 005 Di qua dal Giordano, nel paese di Moab, Mosè imprese a dichiarar questa Legge dicendo: 005 DEU 001 006 Il Signore Iddio nostro parlò a noi in Horeb, dicendo: Voi siete assai dimorati in questo monte. 005 DEU 001 007 Mettetevi in cammino, partitevi di qui, ed entrate ne' monti degli Amorrei, e in tutte le lor vicinanze, nella campagna, nel monte, nella pianura, nella parte meridionale, e nella costa del mare, nel paese de' Cananei, e nel Libano, fino al gran Fiume, [ch'è] il fiume Eufrate. 005 DEU 001 008 Ecco, io ho posto il paese in vostro potere: entrate, e possedete il paese, il quale il Signore giurò a' vostri padri, ad Abrahamo, a Isacco, e a Giacobbe, ch'egli lo darebbe loro, e alla lor progenie dopo loro. 005 DEU 001 009 E in quel tempo io vi parlai, dicendo: Io non posso reggervi solo. 005 DEU 001 010 Il Signore Iddio vostro vi ha moltiplicati, ed ecco, oggi voi [siete] come le stelle del cielo, in moltitudine. 005 DEU 001 011 Il Signore Iddio de' vostri padri vi accresca pure mille volte più, e benedicavi, siccome egli vi ha parlato. 005 DEU 001 012 Come potrei io portar solo la fatica, e il carico di voi, e le vostre liti? 005 DEU 001 013 Datemi d'infra le vostre tribù degli uomini savi, e intendenti, e ben riconosciuti, e io ve li costituirò per Capi. 005 DEU 001 014 E voi mi rispondeste, e diceste: Egli [è] bene di far ciò che tu dici. 005 DEU 001 015 Allora io presi de' principali delle vostre tribù, uomini savi, e ben riconosciuti, e li costituii Capi sopra voi, Capi di migliaia, Capi di centinaia, Capi di cinquantine, Capi di decine, e Ufficiali per le vostre tribù. 005 DEU 001 016 E in quel tempo comandai, e dissi a' vostri giudici: Date udienza a' vostri fratelli [negli affari che avranno] insieme, e giudicate giustamente fra l'uno uomo e l'altro; fratello, o straniere ch'egli gli sia. 005 DEU 001 017 Non riguardate alla qualità della persona nel giudicio; ascoltate così il piccolo, come il grande; non temete di alcun uomo; conciossiachè il giudicio appartenga a Dio; e rapportate a me le cose che saranno troppo difficili per voi, ed io le udirò. 005 DEU 001 018 In quel tempo ancora vi comandai tutte le cose che dovete fare. 005 DEU 001 019 Poi noi ci partimmo di Horeb, e camminammo per tutto quel grande e spaventevole deserto, il qual voi avete veduto, traendo al monte degli Amorrei, come il Signore Iddio nostro ci avea comandato: e arrivammo fino a Cades-barnea. 005 DEU 001 020 Allora io vi dissi: Voi siete arrivati al monte degli Amorrei, il quale il Signore Iddio nostro ci dona. 005 DEU 001 021 Vedi, il Signore Iddio tuo ha posto il paese in tuo potere; sali, possedi[lo], come il Signore Iddio de' tuoi padri ti ha detto; non temere, e non ispaventarti. 005 DEU 001 022 E voi vi accostaste tutti a me, e diceste: [Lascia che] mandiamo davanti a noi degli uomini, che c'investighino il paese, e ci rapportino alcuna cosa del cammino per lo quale abbiamo da salire, e delle città alle quali abbiamo da venire. 005 DEU 001 023 E la cosa mi aggradì; e io presi dodici uomini di voi, uno per tribù; 005 DEU 001 024 ed essi si misero in cammino; e, saliti al monte, pervennero fino alla valle di Escol, e spiarono il paese. 005 DEU 001 025 E presero in mano del frutto di esso, e cel portarono, e fecero la [lor] relazione, e dissero: Il paese che il Signore Iddio nostro ci dona [è] buono. 005 DEU 001 026 Ma voi non voleste salire, e foste ribelli al comandamento del Signore Iddio vostro. 005 DEU 001 027 E mormoraste nelle vostre tende, e diceste: Perciocchè il Signore ci odia, egli ci ha fatti uscir fuor del paese di Egitto, per darci nelle mani degli Amorrei, per distruggerci. 005 DEU 001 028 Dove montiamo noi? i nostri fratelli ci hanno fatto struggere il cuore, dicendo: [Quella] gente [è] più grande, e di più alta statura di noi; le città [vi sono] grandi e forti, e [arrivano] fino al cielo; e anche vi abbiamo veduti i figliuoli degli Anachiti. 005 DEU 001 029 E io vi dissi: Non vi sgomentate, e non abbiate paura di loro. 005 DEU 001 030 Il Signore Iddio vostro, che cammina davanti a voi, esso combatterà per voi, secondo tutto ciò ch'egli ha fatto inverso voi, davanti agli occhi vostri in Egitto; 005 DEU 001 031 e nel deserto, dove tu hai veduto come il Signore Iddio vostro ti ha portato, come un uomo porterebbe il suo figliuolo, per tutto il cammino che avete fatto, finchè siate arrivati in questo luogo. 005 DEU 001 032 Ma per [tutto] ciò voi non credeste al Signore Iddio vostro, 005 DEU 001 033 il quale andava davanti a voi per lo cammino, per investigarvi luogo da accamparvi, in fuoco di notte per illuminarvi nel cammino, per lo quale avevate da camminare, e di giorno nella nuvola. 005 DEU 001 034 E il Signore udì la voce delle vostre parole, e si adirò gravemente, e giurò, dicendo: 005 DEU 001 035 Se alcuno di questi uomini, questa malvagia generazione, vedrà quel buon paese che ho giurato di dare a' vostri padri, 005 DEU 001 036 salvo Caleb, figliuolo di Gefunne; egli lo vedrà, e a lui, e a' suoi figliuoli, darò il paese, nel quale è camminato; perciocchè egli ha compiutamente seguitato il Signore. 005 DEU 001 037 Eziandio contr'a me si adirò il Signore per cagion vostra, dicendo: Nè anche tu vi entrerai. 005 DEU 001 038 Giosuè, figliuolo di Nun, che ti serve, esso vi entrerà; confortalo; perciocchè esso metterà Israele in possessione di quel paese. 005 DEU 001 039 E i vostri piccoli figliuoli, de' quali avete detto che sarebbero in preda, e i vostri figliuoli, i quali oggi non conoscono nè il bene nè il male, essi vi entreranno, e a loro lo darò, ed essi lo possederanno. 005 DEU 001 040 Ma voi rivolgetevi indietro, e camminate verso il deserto, traendo verso il mar rosso. 005 DEU 001 041 Allora voi rispondeste, e mi diceste: Noi abbiamo peccato contro al Signore: noi saliremo, e combatteremo, secondo tutto ciò che il Signore Iddio nostro ci avea comandato. E avendo ciascun di voi prese le sue armi, voi imprendeste di salire al monte. 005 DEU 001 042 E il Signore mi disse: Di' loro: Non salite, e non combattete; perciocchè io non [sono] nel mezzo di voi; acciocchè non siate sconfitti davanti a' vostri nemici. 005 DEU 001 043 E io vel dissi; ma voi non ubbidiste; anzi foste ribelli al comandamento del Signore, e temerariamente imprendeste di salire in sul monte. 005 DEU 001 044 Allora gli Amorrei, che abitavano in quel monte, uscirono fuori incontro a voi, e vi perseguirono, come sogliono far le api, e vi ruppero, [perseguendovi] fino in Horma. 005 DEU 001 045 E voi, essendo ritornati, piagneste davanti al Signore; ma il Signore non ascoltò la vostra voce, e non vi porse gli orecchi. 005 DEU 001 046 E voi steste in Cades molti giorni, quanti vi eravate [già] stati. 005 DEU 002 001 Poi noi ci rivolgemmo indietro, e andammo verso il deserto, traendo al mar rosso, come il Signore mi avea detto; e circuimmo il monte di Seir, per un lungo tempo. 005 DEU 002 002 Poi il Signore mi disse: Voi avete assai circuito questo monte; 005 DEU 002 003 rivolgetevi verso il Settentrione. 005 DEU 002 004 E comanda al popolo, e digli: Voi siete ora per passar per li confini de' figliuoli di Esaù, vostri fratelli, i quali dimorano in Seir; ed essi avranno paura di voi; ma però prendetevi gran guardia. 005 DEU 002 005 Non movete lor guerra; perciocchè io non vi darò [nulla] del lor paese, non pure un piè di terra; perciocchè io ho dato il monte di Seir per eredità a Esaù. 005 DEU 002 006 Comperate da loro con danari la vittuaglia che mangerete; comperate eziandio da loro con danari l'acqua che berrete. 005 DEU 002 007 Conciossiachè il Signore Iddio tuo ti abbia benedetto in tutta l'opera delle tue mani; egli ha avuta cura di te, mentre sei camminato per questo gran deserto; il Signore Iddio tuo [è stato] teco questi quarant'anni, [e] tu non hai avuto mancamento di nulla. 005 DEU 002 008 Così noi passammo oltre, lasciati i figliuoli di Esaù, nostri fratelli, i quali abitano nel monte di Seir, fin dalla via della pianura, da Elat, e da Esion-gaber, e ci rivolgemmo, e passammo oltre, traendo verso il deserto di Moab. 005 DEU 002 009 E il Signore mi disse: Non nimicare i Moabiti, e non mover loro guerra; perciocchè io non ti darò [nulla] del lor paese a possedere; conciossiachè io abbia dato Ar per eredità a' figliuoli di Lot. 005 DEU 002 010 (Già abitavano quel [paese] gli Emei, gente grande, possente, e d'alta statura, come gli Anachiti. 005 DEU 002 011 Ed erano anch'essi riputati giganti, come gli Anachiti; e i Moabiti li chiamavano Emei. 005 DEU 002 012 E in Seir già abitavano gli Horei; ma i figliuoli di Esaù li cacciarono, e li distrussero d'innanzi a loro, e abitarono in luogo loro; come ha fatto Israele nel paese della sua eredità, che il Signore gli ha dato). 005 DEU 002 013 Ora levatevi, passate il torrente di Zered. E noi passammo il torrente di Zered. 005 DEU 002 014 Or il tempo, nel quale noi siamo camminati da Cades-barnea, finchè siamo passati il torrente di Zered, [è stato] trentotto anni; finchè sia stata consumata, d'infra il campo, tutta quella generazione, [cioè] gli uomini di guerra; come il Signore avea loro giurato. 005 DEU 002 015 La mano del Signore è stata altresì contro a loro, per distruggerli d'infra il campo, finchè sieno stati consumati. 005 DEU 002 016 E, dopo che tutti quegli uomini di guerra d'infra il popolo furono finiti di morire, 005 DEU 002 017 il Signore mi parlò, dicendo: 005 DEU 002 018 Oggi tu sei per passare i confini di Moab, [cioè] Ar; 005 DEU 002 019 e tu ti appresserai dirincontro a' figliuoli di Ammon; non usar contr'a loro alcuna ostilità, e non mover loro guerra; perciocchè io non ti darò [nulla] del lor paese a possedere; conciossiachè io l'abbia dato a' figliuoli di Lot, per eredità. 005 DEU 002 020 (Quel [paese] fu anch'esso [già] riputato paese di giganti; già vi abitavano i giganti; e gli Ammoniti li chiamavano Zamzummei; 005 DEU 002 021 gente grande, e possente, e d'alta statura, come gli Anachiti; e il Signore li distrusse d'innanzi agli Ammoniti, onde essi li cacciarono, e abitarono nel luogo loro; 005 DEU 002 022 come egli avea fatto a' figliuoli di Esaù, che abitano in Seir, d'innanzi ai quali distrusse gli Horei; onde essi li cacciarono, e sono abitati nel luogo loro sino a questo giorno. 005 DEU 002 023 I Caftorei anch'essi, usciti di Caftor, distrussero gli Avvei, che dimoravano in Haserim, fino a Gaza, e abitarono nel luogo loro). 005 DEU 002 024 Levatevi, dipartitevi, e passate il torrente di Arnon; vedi, io ti do nelle mani Sihon, re di Hesbon, Amorreo, e il suo paese; comincia a prender possessione, e movigli guerra. 005 DEU 002 025 Oggi comincerò a mettere spavento e paura di te sopra i popoli, sotto tutto il cielo, talchè udendo il grido di te, tremeranno, e saranno in angoscia per tema di te. 005 DEU 002 026 Allora io mandai ambasciadori dal deserto di Chedemot, a Sihon, re di Hesbon, per portargli parole di pace, dicendo: 005 DEU 002 027 [Lascia] che io passi per lo tuo paese; io camminerò per la strada maestra, senza rivolgermi nè a destra nè a sinistra. 005 DEU 002 028 Tu mi venderai la vittuaglia ch'io mangerò a prezzo, e a prezzo altresì mi darai l'acqua ch'io berrò; concedimi solo di passare col mio seguito; 005 DEU 002 029 come mi han fatto i figliuoli di Esaù, che abitano in Seir; e i Moabiti, che abitano in Ar; finchè io sia passato il Giordano, [per entrar] nel paese che il Signore Iddio nostro ci dà. 005 DEU 002 030 Ma Sihon, re di Hesbon, non volle lasciarci passar per lo suo paese; perciocchè il Signore Iddio tuo gli avea indurato lo spirito, e ostinato il cuore, per dartelo nelle mani, come oggi [appare]. 005 DEU 002 031 E il Signore mi disse: Vedi, io ho cominciato a darti in tuo potere Sihon, e il suo paese; comincia a prender possessione, conquistando il suo paese. 005 DEU 002 032 Sihon adunque uscì, con tutta la sua gente, in battaglia contro a noi, in Iaas. 005 DEU 002 033 E il Signore Iddio nostro lo mise in nostro potere, e noi percotemmo lui, e i suoi figliuoli, e tutta la sua gente. 005 DEU 002 034 E in quel tempo noi prendemmo tutte le sue città, e distruggemmo alla maniera dell'interdetto, in tutte le città, gli uomini, le donne, e i piccoli fanciulli; noi non vi lasciammo alcuno in vita. 005 DEU 002 035 Sol predammo per noi il bestiame, e le spoglie delle città che avevamo prese. 005 DEU 002 036 Da Aroer, che [è] in su la riva del torrente di Arnon, e la città che [è] nel torrente, fino a Galaad, e' non vi fu città alcuna così forte, che noi non l'occupassimo; il Signore Iddio nostro le mise tutte in nostro potere. 005 DEU 002 037 Sol tu non ti appressasti al paese de' figliuoli di Ammon; [cioè] a parte alcuna delle contrade [che son] lungo il torrente di Iabboc, [nè] alle città del monte, [nè] ad alcuno [di quei luoghi] che il Signore Iddio nostro avea vietati. 005 DEU 003 001 Poi noi ci mettemmo in cammino, e salimmo traendo verso Basan; e Og, re di Basan, con tutta la sua gente, uscì in battaglia contro a noi, in Edrei. 005 DEU 003 002 E il Signore mi disse: Non temerlo; perciocchè io ti do nelle mani lui, e tutta la sua gente, e il suo paese: e fagli come tu facesti a Sihon, re degli Amorrei, che abitava in Hesbon. 005 DEU 003 003 E il Signore Iddio nostro ci diede nelle mani eziandio Og, re di Basan, e tutta la sua gente; e noi lo percotemmo, per maniera che non gli lasciammo alcuno in vita. 005 DEU 003 004 E in quel tempo pigliammo tutte le sue città; e non vi fu città alcuna che noi non prendessimo loro; [noi prendemmo] sessanta città, tutta la contrada di Argob, [ch'era] il regno di Og, in Basan. 005 DEU 003 005 Tutte quelle città [erano] fortificate con alte mura, con porte e sbarre; oltre alle terre non murate, [ch'erano] in grandissimo numero. 005 DEU 003 006 E noi le distruggemmo al modo dell'interdetto, come avevamo fatto a Sihon, re di Hesbon; distruggendo al modo dell'interdetto, in tutte le città, gli uomini, le donne, e i fanciulli. 005 DEU 003 007 Ma predammo per noi tutto il bestiame, e le spoglie delle città. 005 DEU 003 008 Così pigliammo in quel tempo a' due re degli Amorrei, ch'[erano] di qua dal Giordano, questo paese, dal torrente di Arnon, fino al monte di Hermon; 005 DEU 003 009 (i Sidonii chiamano Hermon Sirion, ma gli Amorrei lo chiamano Senir) 005 DEU 003 010 tutte le città della pianura, e tutto Galaad, e tutto Basan, fino a Salca, ed Edrei, le città del regno di Og, in Basan. 005 DEU 003 011 Conciossiachè Og, re di Basan, fosse rimasto solo delle reliquie de' giganti; ecco, la sua lettiera, [che è] una lettiera di ferro, non [è] ella in Rabbat de' figliuoli di Ammon? la cui lunghezza [è] di nove cubiti, e la larghezza di quattro cubiti, a cubito d'uomo. 005 DEU 003 012 E in quel tempo noi prendemmo possessione di questo paese; io diedi a' Gaditi, e a' Rubeniti, [ciò che è] da Aroer, che [è] in sul torrente di Arnon, e la metà del monte di Galaad, e le sue città. 005 DEU 003 013 Diedi ancora alla metà della tribù di Manasse il rimanente di Galaad, e tutto Basan, [ch'era] il regno di Og. Tutta la contrada di Argob, per tutto Basan, si chiamava il paese de' giganti. 005 DEU 003 014 Iair, figliuolo di Manasse, prese tutta la contrada di Argob, fino a' confini de' Ghesuriti e de' Maacatiti; e chiamò que' [luoghi] del suo nome: Basan delle villate di Iair; [il quale nome dura] infino a questo giorno. 005 DEU 003 015 E a Machir diedi Galaad. 005 DEU 003 016 Ma a' Rubeniti e a' Gaditi diedi da Galaad fino al torrente di Arnon, nel mezzo del torrente, e i confini; e fino al torrente di Iabboc, confine de' figliuoli di Ammon; 005 DEU 003 017 e la campagna, e il Giordano, e i confini, da Chinneret, fino al mare della pianura, [che è] il mar salato, sotto Asdot-Pisga, verso Oriente. 005 DEU 003 018 E in quel tempo io vi comandai, e dissi: Il Signore Iddio vostro vi ha dato questo paese, per possederlo; tutti gli uomini di valore [d'infra voi] passino in arme, davanti a' figliuoli d'Israele, vostri fratelli. 005 DEU 003 019 Sol restino nelle vostre città, ch'io vi ho date, le vostre mogli, e i vostri piccoli figliuoli, e il vostro bestiame, del quale io so che avete assai; 005 DEU 003 020 finchè il Signore abbia dato riposo a' vostri fratelli, siccome [ha dato] a voi, e che abbian presa anch'essi possessione del paese che il Signore Iddio vostro dà loro, di là dal Giordano; poi ve ne ritornerete, ciascuno alla sua possessione, la quale io vi ho data. 005 DEU 003 021 In quel tempo ancora io comandai, e dissi a Giosuè: I tuoi occhi hanno veduto tutto ciò che il Signore Iddio vostro ha fatto a questi due re; così farà il Signore a tutti i regni, dove tu passerai. 005 DEU 003 022 Non temete di loro; perciocchè il Signore Iddio vostro [è] quel che combatte per voi. 005 DEU 003 023 In quel tempo ancora io supplicai al Signore, dicendo: 005 DEU 003 024 Signore Iddio, tu hai cominciato a mostrare al tuo servitore la tua grandezza, e la tua potente mano; perciocchè, chi [è] quel Dio nel cielo, o nella terra, che possa fare secondo le tue opere, e secondo le tue potenze? 005 DEU 003 025 Deh! [permetti] ch'io passi, e vegga quel buon paese, che [è] di là dal Giordano, que' buoni monti, e il Libano. 005 DEU 003 026 Ma il Signore si era gravemente adirato contro a me, per cagion vostra, e però non mi esaudì. E il Signore mi disse: Bastiti; non parlarmi più di questa cosa. 005 DEU 003 027 Sali in su la sommità di Pisga, e alza gli occhi verso Occidente, verso Settentrione, verso Mezzodì, e verso Oriente, e riguarda [quel paese] con gli occhi tuoi; perciocchè tu non passerai questo Giordano. 005 DEU 003 028 E da' i tuoi ordini a Giosuè, e confortalo, e inanimalo; conciossiachè esso abbia da passar davanti a questo popolo, e da metterlo in possessione del paese che tu vedrai. 005 DEU 003 029 E noi ci fermammo in questa valle, dirimpetto a Bet-peor. 005 DEU 004 001 ORA dunque, Israele, attendi agli statuti e alle leggi le quali io t'insegno, acciocchè tu [le] metta in opera, affinchè voi viviate, ed entriate nel paese, che il Signore Iddio de' vostri padri vi dà, e lo possediate. 005 DEU 004 002 Non aggiungete [nulla] a ciò ch'io vi comando, e non ne diminuite [nulla], affine di osservare i comandamenti del Signore Iddio vostro, i quali io vi do. 005 DEU 004 003 Gli occhi vostri hanno veduto ciò che il Signore fece per cagione di Baal-peor; come il Signore Iddio tuo distrusse d'infra te chiunque era andato dietro a Baal-peor. 005 DEU 004 004 Ma voi, che vi siete attenuti al Signore Iddio vostro, siete oggi tutti in vita. 005 DEU 004 005 Ecco, io vi ho insegnati statuti e leggi, siccome il Signore Iddio mio mi ha comandato; acciocchè facciate così nel paese, nel quale voi entrate, per possederlo. 005 DEU 004 006 Osservate[li] adunque, e mettete[li] in opera; conciossiachè questa sia la vostra sapienza e il vostro senno, nel cospetto de' popoli, i quali, udendo tutti questi statuti, diranno: Questa gran nazione sola [è] un popolo savio e intendente. 005 DEU 004 007 Imperocchè quale [è] la gran nazione, alla quale Iddio [sia] prossimo, come a [noi è] il Signore Iddio nostro, ogni volta che noi l'invochiamo? 005 DEU 004 008 E quale è la gran nazione, che abbia statuti e leggi giuste, siccome [è] tutta questa Legge, la quale oggi io vi propongo? 005 DEU 004 009 Sol prenditi guardia, e guarda diligentemente l'anima tua, che tu non dimentichi le cose che gli occhi tuoi hanno vedute; e che giammai, tutti i giorni della tua vita, non si dipartano dal tuo cuore; anzi falle assapere a' tuoi figliuoli, e a' figliuoli de' figliuoli; 005 DEU 004 010 [le cose che tu vedesti] in [quel] giorno che tu comparisti davanti al Signore Iddio tuo, in Horeb, dopo che il Signore mi ebbe detto: Adunami il popolo, e io farò loro intendere le mie parole, acciocchè le imparino, per temermi tutto il tempo che viveranno in su la terra; e [le] insegnino a' lor figliuoli. 005 DEU 004 011 E voi vi appressaste, e vi fermaste sotto il monte, il quale ardeva in fuoco, fino a mezzo il cielo, [con] oscurità, nuvola e caligine. 005 DEU 004 012 E il Signore parlò a voi di mezzo al fuoco; voi udiste la voce delle parole, ma dalla voce in fuori, non vedeste alcuna simiglianza. 005 DEU 004 013 Ed egli vi dichiarò il suo patto, ch'egli vi comandò di mettere in opera; le dieci parole ch'egli scrisse in su due Tavole di pietra. 005 DEU 004 014 E a me comandò il Signore in quel tempo che io v'insegnassi statuti e leggi, acciocchè voi le metteste in opera nel paese, al quale voi passate per possederlo. 005 DEU 004 015 Guardatevi adunque diligentemente, sopra l'anime vostre; conciossiachè voi non vedeste alcuna simiglianza nel giorno che il Signore vi parlò in Horeb di mezzo al fuoco; 005 DEU 004 016 che talora voi non vi corrompiate, e non vi facciate alcuna scultura, nè simiglianza d'alcuna immagine, [nè] ritratto di maschio o di femmina; 005 DEU 004 017 [nè] ritratto d'alcun animale che [sia] in su la terra; [nè] ritratto d'alcun uccello che abbia ale, e voli per lo cielo; 005 DEU 004 018 [nè] ritratto d'alcuna [bestia] che serpa in su la terra; [nè] ritratto d'alcun pesce che [sia] nell'acque, sotto la terra; 005 DEU 004 019 e che talora, alzando gli occhi al cielo, e veggendo il sole, e la luna, e le stelle, tutto l'esercito del cielo, tu non sii sospinto ad adorar quelle cose e a servir loro; conciossiachè il Signore Iddio tuo abbia fatto parte di quelle a tutti i popoli sotto tutto il cielo. 005 DEU 004 020 Ma il Signore ha presi voi; e trattivi fuor della fornace di ferro, di Egitto, acciocchè gli siate un popolo ereditario, come oggi [appare]. 005 DEU 004 021 Or il Signore si adirò gravemente contro a me per cagion vostra, e giurò che io non passerei il Giordano, e che io non entrerei nel buon paese che il Signore Iddio tuo ti dà per eredità. 005 DEU 004 022 Conciossiachè io abbia da morire in questo paese, e non abbia da passare il Giordano; ma voi lo passerete, e possederete quel buon paese. 005 DEU 004 023 Guardatevi che talora non dimentichiate il patto del Signore Iddio vostro, il quale egli ha fatto con voi, e non vi facciate [alcuna] scultura [nè] simiglianza di cosa alcuna; il che il Signore Iddio vostro vi ha vietato. 005 DEU 004 024 Perciocchè il Signore Iddio tuo è un fuoco consumante, un Dio geloso. 005 DEU 004 025 Quando avrete generati figliuoli e figliuoli di figliuoli, e sarete invecchiati nel paese, se voi vi corrompete, e fate scultura, [o] simigianza di cosa alcuna, e ciò che dispiace al Signore Iddio vostro, per irritarlo; 005 DEU 004 026 io prendo oggi in testimonio contro a voi il cielo e la terra, che tosto perirete del tutto d'in sul paese, al quale, passato il Giordano, andate per possederlo; voi non prolungherete i vostri giorni sopra esso, anzi del tutto sarete distrutti. 005 DEU 004 027 E il Signore vi dispergerà fra' popoli, e resterete in piccol numero fra le nazioni, dove il Signore vi avrà condotti. 005 DEU 004 028 E quivi servirete a dii [che saranno] opera di mano d'uomini, di legno, o di pietra, i quali non veggono, e non odono, e non mangiano, e non odorano. 005 DEU 004 029 Ma pure, se di là voi ricercherete il Signore Iddio vostro, voi [lo] troverete, quando l'avrete cercato con tutto il cuor vostro, e con tutta l'anima vostra. 005 DEU 004 030 Quando tu sarai in angoscia, e tutte queste cose ti saranno avvenute, se negli ultimi tempi tu ti converti al Signore Iddio tuo, e ubbidisci alla sua voce; 005 DEU 004 031 perciocchè il Signore Iddio tuo [è] un Dio pietoso; egli non ti abbandonerà, e non ti distruggerà, e non dimenticherà il patto [fatto] co' tuoi padri il quale egli ha lor giurato. 005 DEU 004 032 Perciocchè, domanda pure ora dei tempi antichi, che sono stati avanti che tu fossi, dal dì che Iddio creò l'uomo in su la terra, se mai da uno estremo del cielo, infino all'altro, è stato fatto, o si è udito nulla di simile a questa gran cosa; 005 DEU 004 033 se mai alcun popolo ha udita la voce di Dio parlante di mezzo al fuoco, come l'hai udita tu, ed è restato in vita. 005 DEU 004 034 Ovvero, se Iddio ha mai fatta una tal prova, di venire a prendersi una nazione d'infra un'altra, con prove, con miracoli, e con prodigi, e con battaglie, e con potente mano, e con braccio disteso, e con grandi spaventi, secondo tutto ciò che il Signore Iddio vostro vi ha fatto in Egitto, davanti agli occhi vostri. 005 DEU 004 035 A te sono state fatte veder [queste cose], acciocchè tu conosca che il Signore è l'Iddio, [e che] non [ve n'è] alcun altro fuor che lui. 005 DEU 004 036 Egli ti ha fatto udir la sua voce dal cielo, per ammaestrarti; e in terra ti ha fatto vedere il suo gran fuoco, e tu hai udite le sue parole di mezzo al fuoco. 005 DEU 004 037 E per ciò ch'egli ha amati i tuoi padri, egli ha eletta la lor progenie dopo loro, e ti ha tratto fuor di Egitto, con la sua faccia, [e] con la sua gran forza; 005 DEU 004 038 per cacciar d'innanzi a te genti più grandi, e più potenti di te, per farti entrar nel lor paese, e per dartelo in eredità, come oggi [appare]. 005 DEU 004 039 Conosci adunque oggi, e riduciti al cuore, che il Signore [è] Iddio, in cielo disopra, e in terra disotto, [e che] non [ve n'è] alcun altro. 005 DEU 004 040 Osserva adunque i suoi statuti e i suoi comandamenti che oggi ti do, acciocchè sia bene a te, e a' tuoi figliuoli dopo te; e acciocchè tu sempremai prolunghi i [tuoi] giorni in su la terra che il Signore Iddio tuo ti dà. 005 DEU 004 041 ALLORA Mosè mise da parte di qua dal Giordano, verso il sol levante, tre città, 005 DEU 004 042 acciocchè vi si rifuggisse l'ucciditore che avesse ucciso il suo prossimo disavvedutamente, non avendolo per addietro odiato; e ch'essendosi rifuggito in una di quelle città, avesse la vita salva. 005 DEU 004 043 [Quelle furono] Beser, nel deserto, nella contrada della pianura, [del paese] de' Rubeniti; e Ramot in Galaad, di [quel] de' Gaditi; e Golan in Basan, di [quel] de' Manassiti. 005 DEU 004 044 OR quest'[è] la legge, la qual Mosè propose a' figliuoli d'Israele. 005 DEU 004 045 Queste [son] le testimonianze, e gli statuti, e le leggi, le quali Mosè pronunziò a' figliuoli d'Israele, dopo che furono usciti d'Egitto. 005 DEU 004 046 Di qua dal Giordano, nella valle, dirincontro a Bet-peor, nel paese di Sihon, re degli Amorrei, che abitava in Hesbon; il qual Mosè, e i figliuoli d'Israele, aveano percosso, dopo che furono usciti d'Egitto; 005 DEU 004 047 e il cui paese conquistarono, insieme col paese di Og, re di Basan; due re degli Amorrei, i quali [erano] di qua dal Giordano, [verso] il Sol levante; 005 DEU 004 048 da Aroer, che [è] in su la riva del torrente di Arnon, e fino al monte di Sion, [che] è Hermon, 005 DEU 004 049 e tutta la pianura di qua dal Giordano, verso oriente; e fino al mar della pianura, sotto Asdot-Pisga. 005 DEU 005 001 E Mosè chiamò tutto Israele, e disse loro: Ascolta, Israele, gli statuti e le leggi le quali io pronunzio ogg[i] a' vostri orecchi; imparatele adunque, e osservatele, per metterle in opera. 005 DEU 005 002 Il Signore Iddio nostro fece patto con noi in Horeb. 005 DEU 005 003 Il Signore non fece questo patto co' nostri padri, anzi con noi, che siamo oggi qui [e siamo] tutti in vita. 005 DEU 005 004 Il Signore parlò con voi a faccia a faccia, sul monte, di mezzo al fuoco, 005 DEU 005 005 (stando io in quel tempo fra il Signore e voi, per rapportarvi la parola del Signore; conciossiachè voi temeste per quel fuoco, e non saliste in sul monte), dicendo: 005 DEU 005 006 Io [sono] il Signore Iddio tuo, che ti ho tratto fuor del paese di Egitto, della casa di servitù. 005 DEU 005 007 Non avere altri dii nel mio cospetto. 005 DEU 005 008 Non farti scultura alcuna, [nè] immagine alcuna [di cosa] che [sia] in cielo disopra, nè [di cosa] che [sia] in terra disotto, nè [di cosa] che [sia] nell'acque disotto alla terra. 005 DEU 005 009 Non adorar quelle cose, e non servir loro; perciocchè io, il Signore Iddio tuo, [sono] un Dio geloso, che fo punizione dell'iniquità de' padri sopra i figliuoli, fino alla terza e alla quarta [generazione], inverso quelli che m'odiano; 005 DEU 005 010 e uso benignità in mille [generazioni] verso quelli che m'amano, e osservano i miei comandamenti. 005 DEU 005 011 Non usare il Nome del Signore Iddio tuo in vano; perciocchè il Signore non terrà per innocente chi avrà usato il suo Nome in vano. 005 DEU 005 012 Osserva il giorno del riposo, per santificarlo, siccome il Signore Iddio tuo ti ha comandato. 005 DEU 005 013 Lavora sei giorni, e fai ogni opera tua. 005 DEU 005 014 Ma il settimo giorno [è] il [giorno del] riposo al Signore Iddio tuo; non fare [in esso] lavoro alcuno, nè tu, nè il tuo figliuolo, nè la tua figliuola, nè il tuo servo, nè la tua serva, nè il tuo bue, nè il tuo asino, nè alcuna tua bestia, nè il tuo forestiere, che [è] dentro alle tue porte; acciocchè il tuo servo, e la tua serva, si riposino, come tu. 005 DEU 005 015 E ricordati che tu sei stato servo nel paese di Egitto, e che il Signore Iddio tuo ti ha tratto fuor di là con potente mano, e con braccio disteso; perciò il Signore Iddio tuo ti comanda che tu osservi il giorno del riposo. 005 DEU 005 016 Onora tuo padre e tua madre, come il Signore Iddio tuo ti ha comandato; acciocchè i tuoi giorni sieno prolungati; e acciocchè ti sia bene in su la terra che il Signore Iddio tuo ti dà. 005 DEU 005 017 Non uccidere. 005 DEU 005 018 Non commettere adulterio. 005 DEU 005 019 Non furare. 005 DEU 005 020 Non dir falsa testimonianza contro al tuo prossimo. 005 DEU 005 021 Non concupir la moglie del tuo prossimo; parimente non appetir la casa del tuo prossimo; nè il suo campo, nè il suo servo, nè la sua serva, nè il suo bue, nè il suo asino, nè cosa alcuna che [sia] del tuo prossimo. 005 DEU 005 022 Queste parole pronunziò il Signore a tutta la vostra raunanza, sul monte, di mezzo al fuoco, alla nuvola, e alla caligine, ad alta voce; e non le disse altro; e scrisse quelle sopra due Tavole di pietra, le quali egli mi diede. 005 DEU 005 023 Ora, dopo che aveste udita quella voce di mezzo all'oscurità, ardendo il monte in fuoco, voi foste a me, [cioè] tutti i Capi delle vostre tribù, e i vostri Anziani; e diceste: 005 DEU 005 024 Ecco, il Signore Iddio nostro ci ha fatta veder la sua gloria, e la sua grandezza, e noi abbiamo udita la sua voce di mezzo al fuoco; oggi abbiamo veduto che, parlando Iddio con l'uomo, esso è rimasto in vita. 005 DEU 005 025 Ora dunque, perchè morremmo noi? perciocchè questo gran fuoco ci consumerà; se noi seguitiamo a udire ancora la voce del Signore Iddio nostro, noi morremo. 005 DEU 005 026 Imperocchè, quale [è] la carne, qual ch'ella sia, che, avendo udita la voce del vivente Iddio, parlante di mezzo al fuoco, come [abbiamo udito] noi, sia restata in vita? 005 DEU 005 027 Accostati tu, e ascolta tutto ciò che il Signore Iddio nostro dirà; e tu ci rapporterai tutto ciò che il Signore Iddio nostro ti avrà detto, e noi l'ascolteremo, e lo faremo. 005 DEU 005 028 E il Signore udì la voce delle vostre parole, mentre parlavate meco. E il Signore mi disse: Io ho udita la voce delle parole di questo popolo, ch'egli ti ha dette; essi hanno ben parlato in tutto ciò che hanno detto. 005 DEU 005 029 Oh! avessero pur sempre un tal animo per temermi, e per osservar tutti i miei comandamenti, acciocchè fosse bene a loro, e a' lor figliuoli, in perpetuo! 005 DEU 005 030 Va', di' loro: Ritornate alle vostre tende. 005 DEU 005 031 Ma tu, resta qui meco, ed io ti dirò tutti i comandamenti, e gli statuti, e le leggi, che tu devi loro insegnare, e ch'essi debbono mettere in opera, nel paese che io do loro, per possederlo. 005 DEU 005 032 Prendete adunque guardia di far secondo che il Signore Iddio vostro vi ha comandato; non ve [ne] rivolgete nè a destra nè a sinistra. 005 DEU 005 033 Camminate per tutta la via che il Signore Iddio vostro vi ha comandata, acciocchè viviate, e vi [sia] bene, e prolunghiate i [vostri] giorni, nel paese che voi possederete. 005 DEU 006 001 OR questi [sono] i comandamenti, gli statuti e le leggi, che il Signore Iddio vostro [mi] ha comandato di insegnarvi, acciocchè le mettiate in opera, nel paese al quale voi passate per possederlo; 005 DEU 006 002 acciocchè tu tema il Signore Iddio tuo, osservando tutti i suoi statuti e comandamenti, i quali io ti do; tu, e il tuo figliuolo, e il figliuolo del tuo figliuolo, tutto il tempo della tua vita; e acciocchè i tuoi giorni sieno prolungati. 005 DEU 006 003 Ascolta adunque o Israele, e osserva di metter[li] in opera, acciocchè ti sia bene, e acciocchè siate grandemente moltiplicati, nel paese stillante latte e miele, come il Signore Iddio dei tuoi padri ti ha detto. 005 DEU 006 004 Ascolta, Israele: Il Signore Iddio nostro [è] l'unico Signore; 005 DEU 006 005 Ama dunque il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, e con tutto il tuo maggior potere. 005 DEU 006 006 E dimorino queste parole, le quali oggi ti comando, nel tuo cuore; 005 DEU 006 007 e inculcale a' tuoi figliuoli, e ragionane quando tu sarai a sedere in casa tua, e quando tu camminerai per via, e quando tu giacerai, e quando tu ti leverai. 005 DEU 006 008 E legale per segnale, in su la tua mano, e sieno per frontali fra' tuoi occhi. 005 DEU 006 009 Scrivile ancora sopra gli stipiti della tua casa, e sopra le tue porte. 005 DEU 006 010 E quando il Signore Iddio tuo ti avrà introdotto nel paese, del quale egli ha giurato a' tuoi padri, ad Abrahamo, a Isacco, e a Giacobbe, ch'egli te lo darebbe, nelle città grandi e belle, le quali tu non hai edificate; 005 DEU 006 011 e nelle case piene d'ogni bene, le quali tu non hai empiute; e a' pozzi cavati, che tu non hai cavati; [e] alle vigne, e agli uliveti, che tu non hai piantati; e tu avrai mangiato, e sarai sazio; 005 DEU 006 012 guardati che talora tu non dimentichi il Signore, che ti ha tratto fuor del paese di Egitto, della casa di servitù. 005 DEU 006 013 Temi il Signore Iddio tuo, e a lui servi, 005 DEU 006 014 e giura per lo suo Nome. Non andate dietro agl'iddii stranieri, d'infra gl'iddii de' popoli [che saranno] d'intorno a voi; 005 DEU 006 015 perciocchè il Signore Iddio tuo [è] un Dio geloso nel mezzo di te; che talora l'ira del Signore Iddio tuo non si accenda contro a te, e ch'egli non ti distrugga d'in su la terra. 005 DEU 006 016 Non tentate il Signore Iddio vostro, come voi lo tentaste in Massa. 005 DEU 006 017 Del tutto osservate i comandamenti del Signore Iddio vostro, e le sue testimonianze, e i suoi statuti ch'egli vi ha dati. 005 DEU 006 018 E fa' ciò che è diritto e buono negli occhi del Signore; acciocchè ti sia bene, e che tu entri nel buon paese, il quale il Signore ha giurato a' tuoi padri; e che tu lo possegga. 005 DEU 006 019 Acciocchè egli cacci d'innanzi a te tutti i tuoi nemici; come il Signore ne ha parlato. 005 DEU 006 020 Quando il tuo figliuolo per l'innanzi ti domanderà, dicendo: Che [voglion dire] queste testimonianze, e questi statuti, e queste leggi, che il Signore Iddio nostro vi ha date? 005 DEU 006 021 Di' al tuo figliuolo: Noi eravamo servi di Faraone in Egitto; e il Signore ci trasse fuor di Egitto con potente mano. 005 DEU 006 022 E il Signore fece miracoli, e prodigi grandi e dannosi sopra gli Egizj, e sopra Faraone, e sopra tutta la sua casa, davanti agli occhi nostri. 005 DEU 006 023 E ci trasse fuor di là, per condurci nel paese il quale egli avea giurato a' nostri padri, e per darcelo. 005 DEU 006 024 E il Signore ci comandò di mettere in opera tutti questi statuti, per temere il Signore Iddio nostro, acciocchè ci [sia] bene in perpetuo, [e] siamo conservati in vita, come [siamo] oggi. 005 DEU 006 025 E [ciò] ci sarà giustizia, quando noi osserveremo di mettere in opera tutti questi comandamenti, nel cospetto del Signore Iddio nostro, siccome egli ci ha comandato. 005 DEU 007 001 QUANDO il Signore Iddio tuo ti avrà introdotto nel paese, al quale tu vai per possederlo, e avrà stirpate d'innanzi a te molte nazioni, gli Hittei, e i Ghirgasei, e gli Amorrei, e i Cananei, e i Ferezei, e gli Hivvei, e i Gebusei, sette nazioni maggiori e più potenti di te; 005 DEU 007 002 e il Signore le avrà messe in tuo potere, e tu le avrai sconfitte; del tutto distruggile al modo dell'interdetto; non far patto con loro, e non far loro grazia. 005 DEU 007 003 E non imparentarti con loro; non dar le tue figliuole a' lor figliuoli, e non prender le lor figliuole per li tuoi figliuoli. 005 DEU 007 004 Perciocchè rivolgerebbero i tuoi figliuoli di dietro a me; onde essi servirebbero a dii stranieri; e l'ira del Signore si accenderebbe contro a voi, ed egli vi distruggerebbe subitamente. 005 DEU 007 005 Anzi fate loro così: Disfate i loro altari, e spezzate le loro statue, e tagliate i lor boschi, e bruciate col fuoco le loro sculture. 005 DEU 007 006 Perciocchè tu [sei] un popol santo al Signore Iddio tuo; il Signore Iddio tuo ti ha scelto, acciocchè tu gli sii un popolo peculiare d'infra tutti i popoli che [son] sopra la faccia della terra. 005 DEU 007 007 Il Signore non vi ha posta affezione, e non vi ha eletti, perchè foste più grandi che tutti gli [altri] popoli; conciossiachè [eravate] in minor numero [che alcun] di tutti gli [altri] popoli. 005 DEU 007 008 Anzi, perchè il Signore vi ha amati, e perchè egli attiene il giuramento fatto a' vostri padri, egli vi ha tratti fuori con potente mano, e vi ha riscossi della casa di servitù, della man di Faraone, re di Egitto. 005 DEU 007 009 Conosci adunque che il Signore Iddio tuo [è] Iddio, l'Iddio verace che osserva il patto e la benignità in mille generazioni, inverso quelli che l'amano, e osservano i suoi comandamenti; 005 DEU 007 010 e che fa la retribuzione in faccia a quelli che l'odiano, per distruggerli; egli non [la] prolunga a quelli che l'odiano, anzi [la] rende loro in faccia. 005 DEU 007 011 Osserva adunque i comandamenti, e gli statuti, e le leggi, le quali oggi ti do, acciocchè tu le metta in opera. 005 DEU 007 012 E avverrà, perciocchè voi avrete udite queste leggi, e le avrete osservate, e messe in opera, che il Signore Iddio vostro vi osserverà il patto e la benignità ch'egli ha giurata a' vostri padri. 005 DEU 007 013 Ed egli ti amerà, e ti benedirà, e ti accrescerà, e benedirà il frutto del tuo seno, e il frutto della tua terra; il tuo frumento, e il tuo mosto, e il tuo olio; i parti delle tue vacche, e le gregge delle tue pecore; nel paese del quale egli giurò a' tuoi padri, ch'egli te lo darebbe. 005 DEU 007 014 Tu sarai benedetto sopra tutti i popoli; ei non vi sarà nel mezzo di te, e del tuo bestiame, nè maschio, nè femmina sterile. 005 DEU 007 015 E il Signore rimoverà da te ogni malattia; e non ti metterà addosso alcuna di quelle malvage infermità di Egitto, delle quali tu hai avuto conoscenza; anzi le metterà addosso a tutti i tuoi nemici. 005 DEU 007 016 Distruggi adunque tutti i popoli che il Signore Iddio tuo ti dà; l'occhio tuo non li risparmi, e non servire agl'iddii loro; perciocchè ciò ti [sarebbe] un laccio. 005 DEU 007 017 Se pur tu dici nel tuo cuore: Queste nazioni [sono] più grandi di me, come le potrò io scacciare? 005 DEU 007 018 Non temer di loro; ricordati pur delle cose che il Signore Iddio tuo ha fatte a Faraone, e a tutti gli Egizj; 005 DEU 007 019 delle gran prove che gli occhi tuoi hanno vedute, e de' miracoli, e de' prodigi, e della potente mano, e del braccio steso, col quale il Signore Iddio tuo ti ha tratto fuori; e così farà il Signore Iddio tuo a tutti i popoli, dei quali tu temi. 005 DEU 007 020 Il Signore Iddio tuo manderà eziandio de' calabroni contro a loro, finchè quelli che saran rimasti, e quelli che si saran nascosti dal tuo cospetto, sieno periti. 005 DEU 007 021 Non isgomentarti per cagion di loro; conciossiachè il Signore Iddio tuo, Dio grande e tremendo, [sia] nel mezzo di te. 005 DEU 007 022 Or il Signore Iddio tuo stirperà quelle nazioni d'innanzi a te, a poco a poco; tu non le potrai distruggere subitamente; che talora le fiere della campagna non moltiplichino contro a te. 005 DEU 007 023 E il Signore Iddio tuo le metterà in tuo potere, e le romperà d'una gran rotta, finchè sieno distrutte. 005 DEU 007 024 E ti darà i re loro nelle mani, e tu farai perire il lor nome di sotto al cielo; niuno potrà starti a fronte, finchè tu le abbia distrutte. 005 DEU 007 025 Brucia col fuoco le sculture de' loro dii; non appetir l'argento, nè l'oro [che sarà] sopra esse, e [non] prender[lo] per te; che talora tu non ne sii allacciato; perciocchè è cosa abbominevole al Signore Iddio tuo. 005 DEU 007 026 E non recare in casa tua cosa abbominevole, onde tu sii interdetto, come [è] quella cosa; abbilo del tutto in detestazione, e abbominalo; conciossiachè sia interdetto. 005 DEU 008 001 PRENDETE guardia di mettere in opera tutti i comandamenti che oggi vi do, acciocchè viviate, e cresciate, ed entriate nel paese che il Signore Iddio vostro ha giurato a' vostri padri, e lo possediate. 005 DEU 008 002 E ricordati di tutto il cammino, per lo quale il Signore Iddio tuo ti ha condotto questi quarant'anni per lo deserto, per affliggerti, [e] per isperimentarti, per conoscer [ciò] che [è] nel cuor tuo; se tu osserverai i suoi comandamenti o no. 005 DEU 008 003 Egli adunque ti ha afflitto, e ti ha fatto aver fame; poi ti ha pasciuto di Manna, della quale nè tu nè i tuoi padri avevate avuta conoscenza; per insegnarti che l'uomo non vive di pan solo, ma d'ogni parola procedente dalla bocca del Signore. 005 DEU 008 004 Il tuo vestimento non ti si è logorato addosso; e il tuo piè non si è calterito in questi quarant'anni. 005 DEU 008 005 Conosci adunque nel tuo cuore, che il Signore Iddio tuo ti corregge, come un uomo corregge il suo figliuolo. 005 DEU 008 006 E osserva i comandamenti del Signore Iddio tuo, per camminar nelle sue vie, e per temerlo. 005 DEU 008 007 Perciocchè il Signore Iddio tuo ti fa entrare in un buon paese, paese di rivi d'acque, di fonti e di gorghi, che sorgono nelle valli e ne' monti; 005 DEU 008 008 paese di frumento, e di orzo, e di vigne, e di fichi, e di melagrani; paese d'ulivi da olio, e di miele; 005 DEU 008 009 paese nel quale tu non mangerai il pane scarsamente, nel quale non ti mancherà nulla; paese, le cui pietre [sono] ferro, e da' cui monti tu caverai il rame. 005 DEU 008 010 E quando tu avrai mangiato, e sarai sazio, benedici il Signore Iddio tuo nel buon paese, ch'egli ti avrà dato. 005 DEU 008 011 Guardati, che talora tu non dimentichi il Signore Iddio tuo, per non osservare i suoi comandamenti, e le sue leggi, e i suoi statuti, i quali oggi ti do. 005 DEU 008 012 Che talora, dopo che tu avrai mangiato, e sarai sazio, e avrai edificate delle belle case, e vi abiterai dentro; 005 DEU 008 013 e il tuo grosso e minuto bestiame sarà moltiplicato; e l'argento e l'oro ti sarà aumentato, e ti sarà accresciuta ogni cosa tua; 005 DEU 008 014 il tuo cuore [non] s'innalzi e tu non dimentichi il Signore Iddio tuo, il qual ti ha tratto fuor del paese di Egitto, della casa di servitù; 005 DEU 008 015 il qual ti ha condotto per questo grande e terribile deserto, [paese] di serpi, di serpenti ardenti, e scorpioni; paese arido, senz'acqua; il quale ti ha fatto uscire acqua della rupe del macigno; 005 DEU 008 016 il qual ti ha pasciuto nel deserto di Manna, della quale i tuoi padri non aveano avuta conoscenza; per affliggerti, e per provarti, per farti del bene al fine; 005 DEU 008 017 e [non] dica nel cuor tuo: La mia possanza, e la forza della mia mano mi ha acquistate queste ricchezze. 005 DEU 008 018 Anzi ricordati del Signore Iddio tuo; ch'egli [è] quel che ti dà la forza, per portarti valorosamente; per confermare il suo patto ch'egli ha giurato a' tuoi padri, come oggi [appare]. 005 DEU 008 019 Ma, se pur tu dimentichi il Signore Iddio tuo, e vai dietro ad altri dii, e servi loro, e li adori; io vi protesto oggi che del tutto voi perirete. 005 DEU 008 020 Come saran perite le nazioni che il Signore fa perire d'innanzi a voi, così perirete; perciocchè non avrete ubbidito alla voce del Signore Iddio vostro. 005 DEU 009 001 ASCOLTA, Israele: oggi tu passi il Giordano, per andare a possedere [un paese di] genti più grandi e più potenti di te; città grandi e forti, [che arrivano fino] al cielo, 005 DEU 009 002 di una gente grande, e d'alta statura, de' figliuoli degli Anachiti, de' quali tu hai conoscenza, e de' quali tu hai udito [dire]: Chi potrà stare a fronte a' figliuoli di Anac? 005 DEU 009 003 Sappi adunque oggi che il Signore Iddio tuo, che passa davanti a te, è un fuoco consumante; esso li distruggerà, ed esso li abbatterà davanti a te; tu li scaccerai, e li distruggerai subitamente, come il Signore ti ha parlato. 005 DEU 009 004 Non dir nel cuor tuo, quando il Signore li avrà scacciati d'innanzi a te: Il Signore mi ha condotto in questo paese, per possederlo, per la mia giustizia; essendo che il Signore scaccia d'innanzi a te queste genti per la lor malvagità. 005 DEU 009 005 Tu non entri a possedere il lor paese per la tua giustizia, nè per la dirittura del cuor tuo; conciossiachè il Signore Iddio tuo scacci quelle genti d'innanzi a te, per la lor malvagità, e per attener la parola ch'egli ha giurata a' tuoi padri, ad Abrahamo, a Isacco, e a Giacobbe. 005 DEU 009 006 Sappi adunque che il Signore Iddio tuo non ti dà a posseder questo buon paese, per la tua giustizia; conciossiachè tu [sii] un popolo di collo duro. 005 DEU 009 007 Ricordati, non dimenticarti come tu hai fatto gravemente adirare il Signore Iddio tuo nel deserto; dal giorno che tu uscisti del paese di Egitto, finchè siete arrivati in questo luogo, voi siete stati ribelli contro al Signore. 005 DEU 009 008 Eziandio in Horeb faceste gravemente adirare il Signore; talchè il Signore si crucciò contro a voi, per distruggervi; quando io salii in su la montagna, 005 DEU 009 009 per ricever le Tavole di pietra, le Tavole del Patto che il Signore avea fatto con voi; e dimorai in su la montagna quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiar pane, nè bere acqua; 005 DEU 009 010 e il Signore mi diede le due Tavole di pietra, scritte col dito di Dio, sopra le quali [era scritto], conforme a tutte le parole che il Signore vi avea dette, [parlando] con voi nella montagna, di mezzo al fuoco, al giorno della raunanza. 005 DEU 009 011 Avvenne adunque in capo di quaranta giorni, e di quaranta notti, che il Signore mi diede le due Tavole di pietra, le Tavole del Patto; 005 DEU 009 012 e il Signore mi disse: Levati, scendi prestamente di qui; perciocchè il tuo popolo che tu hai tratto fuor di Egitto, si è corrotto; tosto si sono eglino rivolti dalla via che io avea lor comandata: si sono fatti una statua di getto. 005 DEU 009 013 Il Signore mi disse ancora: Io ho riguardato questo popolo; ed ecco, egli [è] un popolo di collo duro. 005 DEU 009 014 Lasciami fare, e io li distruggerò, e cancellerò il lor nome di sotto al cielo: e ti farò divenire una nazione più potente, e più grande di lui. 005 DEU 009 015 E io mi mossi, e discesi giù dal monte, il quale ardeva in fuoco, avendo nelle mie due mani le due Tavole del Patto. 005 DEU 009 016 E io riguardai; ed ecco, voi avevate peccato contro al Signore Iddio vostro; voi vi eravate fatti un vitello di getto; tosto vi eravate stornati dalla via che il Signore vi avea comandata. 005 DEU 009 017 E io presi quelle due Tavole, e le gittai giù d'in su le mie due mani, e le spezzai in vostra presenza. 005 DEU 009 018 Poi mi gittai in terra davanti al Signore, come prima, per quaranta giorni e per quaranta notti, senza mangiar pane, nè bere acqua, per tutto il vostro peccato che avevate commesso, facendo ciò che dispiace al Signore, per irritarlo. 005 DEU 009 019 Conciossiachè io avessi paura, per cagion dell'ira e del cruccio, del quale il Signore era gravemente adirato contro a voi, per distruggervi. E il Signore mi esaudì ancora quella volta. 005 DEU 009 020 Il Signore si crucciò ancora gravemente contro ad Aaronne, per distruggerlo; ma in quel tempo io pregai eziandio per Aaronne. 005 DEU 009 021 Poi presi il vostro peccato che avevate fatto, [cioè] il vitello, e lo bruciai col fuoco, e lo tritai, macinandolo ben bene, finchè fu ridotto in polvere; e ne gittai la polvere nel rivo che scendea giù dal monte. 005 DEU 009 022 (Voi faceste eziandio gravemente adirare il Signore in Tabera, e in Massa, e in Chibrot-taava; 005 DEU 009 023 parimente, quando il Signore vi mandò da Cades-barnea, dicendo: Salite, possedete il paese che io vi ho dato; voi foste ribelli al comandamento del Signore Iddio vostro, e non gli credeste, e non ubbidiste alla sua voce. 005 DEU 009 024 Dal giorno che io vi ho conosciuti, voi siete stati ribelli contro al Signore). 005 DEU 009 025 Io mi gittai adunque in terra davanti al Signore, per que' quaranta giorni, e quelle quaranta notti, che io stetti [così] prostrato; perciocchè il Signore avea detto di distruggervi. 005 DEU 009 026 E pregai il Signore, e dissi: Signore Iddio, non distruggere il tuo popolo e la tua eredità, che tu hai riscossa con la tua grandezza, la quale tu hai tratta fuor di Egitto con man forte. 005 DEU 009 027 Ricordati de' tuoi servitori, d'Abrahamo, d'Isacco, e di Giacobbe; non aver riguardo alla durezza di questo popolo, nè alla sua malvagità, nè al suo peccato; 005 DEU 009 028 che talora [que' del] paese, onde tu ci hai tratti fuori, non dicano: Il Signore li ha tratti fuori per farli morire nel deserto, perchè non poteva condurli nel paese ch'egli avea lor promesso, e perchè li odiava. 005 DEU 009 029 E pure essi [sono] tuo popolo e tua eredità, la qual tu hai tratta fuori con la tua gran forza, e col tuo braccio steso. 005 DEU 010 001 IN quel tempo il Signore mi disse: Tagliati due Tavole di pietra, simili alle primiere; poi sali a me in sul monte; fatti ancora un'Arca di legno. 005 DEU 010 002 E io scriverò in su quelle Tavole le parole ch'erano in su le primiere che tu spezzasti; e tu le metterai dentro a quell'Arca. 005 DEU 010 003 E io feci un'Arca di legno di Sittim, e tagliai due Tavole di pietra, simili alle primiere; poi salii in sul monte, avendo quelle due Tavole in mano. 005 DEU 010 004 Ed egli scrisse in su quelle Tavole, conforme alla prima scrittura, le dieci parole, che il Signore vi avea pronunziate nel monte, di mezzo al fuoco, al giorno della raunanza. E il Signore me le diede. 005 DEU 010 005 Allora io mi rivolsi indietro, e discesi giù dal monte, e posi quelle Tavole nell'Arca che io avea fatta, e son restate quivi; come il Signore mi avea comandato. 005 DEU 010 006 (Or i figliuoli d'Israele partirono di Beerot-bene-iaacan, per andare a Mosera; quivi morì Aaronne, e quivi fu seppellito; ed Eleazaro, suo figliuolo, fu sacerdote in luogo suo. 005 DEU 010 007 Di là partirono, [per andare] a Gudgod; e di Gudgod, [per andare] a Iotbat, [ch'è] un paese di rivi d'acque. 005 DEU 010 008 In quel tempo il Signore appartò la tribù di Levi, per portar l'Arca del Patto del Signore, per comparir davanti al Signore per ministrargli, e per benedir nel suo Nome, [come fa] infino al dì d'oggi. 005 DEU 010 009 Perciò Levi non ha parte, nè possessione co' suoi fratelli; il Signore è la sua possessione, siccome il Signore Iddio tuo gliene ha parlato). 005 DEU 010 010 Or essendo io dimorato in sul monte tanto tempo quanto la prima volta, cioè quaranta giorni e quaranta notti, il Signore esaudì la mia voce ancora quella volta, [e] non ti volle distruggere. 005 DEU 010 011 E il Signore mi disse: Levati, va' per camminar davanti al popolo; ed entrino nel paese, del quale ho giurato a' lor padri che io lo darei loro; e possegganlo. 005 DEU 010 012 Ora dunque, o Israele, che chiede il Signore Iddio tuo da te, se non che tu tema il Signore Iddio tuo, per camminare in tutte le sue vie, e per amarlo, e per servire al Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l'anima tua? 005 DEU 010 013 [E] per osservare i comandamenti del Signore, e i suoi statuti, i quali oggi ti do; acciocchè ti [sia] bene? 005 DEU 010 014 Ecco, i cieli e i cieli de' cieli [sono] del Signore, [e] la terra, e tutto quello ch'[è] in essa. 005 DEU 010 015 [E pure] il Signore ha posto affezione solo a' tuoi padri, per amarli; e ha eletta, d'infra tutti i popoli, la lor progenie dopo loro, [cioè] voi, 005 DEU 010 016 come oggi [appare]. Circoncidete adunque il prepuzio del vostro cuore, e non indurate più il vostro collo. 005 DEU 010 017 Perciocchè il Signore Iddio vostro è l'Iddio degl'iddii, e il Signore de' signori; l'Iddio grande, il potente, e il tremendo; il qual non riguarda alla qualità della persona, e non piglia presenti; 005 DEU 010 018 il quale fa ragione all'orfano e alla vedova; e ama il forestiere, per dargli del pane e de' vestimenti. 005 DEU 010 019 Voi dunque altresì amate i forestieri; conciossiachè siate stati forestieri nel paese di Egitto. 005 DEU 010 020 Temi il Signore Iddio tuo, servigli, e attienti a lui, e giura per lo suo Nome. 005 DEU 010 021 Egli [è] la tua laude, e il tuo Dio, il quale ha operate inverso te queste grandi e tremende cose, che gli occhi tuoi hanno vedute. 005 DEU 010 022 I tuoi padri discesero in Egitto in numero di settanta persone; e ora il Signore Iddio tuo ti ha fatto diventare come le stelle del cielo, in moltitudine. 005 DEU 011 001 AMA adunque il Signore Iddio tuo, e osserva del continuo ciò ch'egli ha comandato che si osservi, e i suoi statuti, e le sue leggi, e i suoi comandamenti. 005 DEU 011 002 E riconoscete oggi (conciossiachè [queste cose] non [sieno state operate] inverso i vostri figliuoli, i quali non l'hanno conosciute nè vedute) i gastighi del Signore Iddio vostro, la sua grandezza, la sua potente mano, e il suo braccio steso; e i suoi segni, 005 DEU 011 003 e le sue opere ch'egli ha fatte in mezzo dell'Egitto, sopra Faraone, re di Egitto, e sopra tutto il suo paese; 005 DEU 011 004 e ciò ch'egli ha fatto all'esercito dell'Egitto, a' suoi cavalli e a' suoi carri; come egli fece traboccar l'acque del mar rosso sopra loro quando essi vi perseguivano; e come egli li fece perire fino al dì d'oggi; 005 DEU 011 005 e ciò ch'egli ha fatto a voi stessi nel deserto, finchè siate pervenuti a questo luogo; 005 DEU 011 006 e ciò ch'egli ha fatto a Datan e ad Abiram, figliuoli d'Eliab, figliuoli di Ruben; come la terra aperse la sua bocca e li tranghiottì, insieme con le lor case e le lor tende, e tutte le anime viventi ch'aveano a lor seguito, in mezzo di tutto Israele. 005 DEU 011 007 Conciossiachè gli occhi vostri abbiano vedute tutte le grandi opere del Signore le quali egli ha fatte. 005 DEU 011 008 E osservate tutti i comandamenti i quali oggi vi do; acciocchè siate fortificati ed entriate in possessione del paese al quale voi passate per possederlo; 005 DEU 011 009 e acciocchè prolunghiate i [vostri] giorni sopra la terra, la quale il Signore giurò a' vostri padri di darla loro e alla lor progenie; terra stillante latte e miele. 005 DEU 011 010 Perciocchè il paese, nel qual tu entri per possederlo, non [è] come il paese di Egitto, onde voi siete usciti: dove, avendo seminata la tua semenza, tu l'adacquavi col piè come un orto da erbe. 005 DEU 011 011 Ma il paese, al quale voi passate per possederlo, [è] un paese di monti e di valli, inaffiato d'acqua secondo che piove dal cielo; 005 DEU 011 012 un paese, del quale il Signore Iddio tuo ha cura; sopra il quale gli occhi del Signore Iddio tuo [sono] del continuo, dal principio dell'anno infino al fine. 005 DEU 011 013 E avverrà, se voi del tutto ubbidite a' miei comandamenti, i quali oggi vi do, amando il Signore Iddio vostro e servendogli con tutto il vostro cuore e con tutta l'anima vostra; 005 DEU 011 014 che io darò al vostro paese la sua pioggia al suo tempo, la pioggia della prima e dell'ultima stagione; e voi ricoglierete il vostro frumento, il vostro mosto e il vostro olio. 005 DEU 011 015 Farò ancor nascere dell'erba nei vostri campi per lo vostro bestiame; e voi mangerete, e sarete saziati. 005 DEU 011 016 Guardatevi che talora il vostro cuore non sia sedotto, sì che vi rivoltiate a servire a dii stranieri, e ad adorarli; 005 DEU 011 017 e che l'ira del Signore non si accenda contro a voi; e ch'egli non serri il cielo, sì che non vi sia pioggia, e che la terra non porti la sua rendita, e che voi non periate subitamente d'in sul buon paese che il Signore vi dà. 005 DEU 011 018 Anzi mettetevi queste mie parole nel cuore e nell'animo, e legatevele per segnale in su le mani, e sienvi per frontali fra gli occhi. 005 DEU 011 019 E insegnatele a' vostri figliuoli, ragionandone quando sedete nelle vostre case, e quando camminate per via, e quando giacete, e quando vi levate. 005 DEU 011 020 Scrivetele ancora sopra gli stipiti delle vostre case, e sopra le vostre porte; 005 DEU 011 021 acciocchè i vostri giorni, e i giorni de' vostri figliuoli, sieno moltiplicati sopra la terra, la quale il Signore giurò a' vostri padri di dar loro, come i giorni del cielo sopra la terra. 005 DEU 011 022 Perciocchè, se voi del tutto osservate tutti questi comandamenti, i quali io vi do, per metterli in opera, per amare il Signore Iddio vostro, per camminare in tutte le sue vie, e per attenervi a lui; 005 DEU 011 023 il Signore scaccerà tutte quelle genti dal vostro cospetto; e voi possederete [il paese di] nazioni più grandi, e più potenti di voi. 005 DEU 011 024 Ogni luogo che la pianta del vostro piè calcherà sarà vostro; i vostri confini saranno dal deserto fino al Libano; [e] dal Fiume, dal fiume Eufrate, fino al mare occidentale. 005 DEU 011 025 Niuno vi potrà stare a fronte; il Signore Iddio vostro metterà spavento, e tema di voi per tutto il paese, sopra il quale voi camminerete, siccome egli ve ne ha parlato. 005 DEU 011 026 Ecco, io metto oggi davanti a voi benedizione e maledizione; 005 DEU 011 027 benedizione, se voi ubbidite a' comandamenti del Signore Iddio vostro, i quali oggi vi do; 005 DEU 011 028 e maledizione, se non ubbidite a' comandamenti del Signore Iddio vostro, e [se] vi rivoltate dalla via che oggi vi comando, per andar dietro a dii stranieri, i quali voi non avete conosciuti. 005 DEU 011 029 Ora, quando il Signore Iddio tuo ti avrà introdotto nel paese nel quale tu entri per possederlo, pronunzia la benedizione sopra il monte di Gherizim, e la maledizione sopra il monte di Ebal. 005 DEU 011 030 Non [sono] essi di là dal Giordano, lungo la strada verso il Ponente, nel paese dei Cananei che abitano nella pianura, dirincontro a Ghilgal, presso alle pianure di More? 005 DEU 011 031 Conciossiachè [adunque] voi passiate il Giordano, per entrare a possedere il paese che il Signore Iddio vostro vi dona, e che voi lo possederete, e in esso abiterete; 005 DEU 011 032 prendete guardia di mettere in opera tutti gli statuti e le leggi che oggi vi propongo. 005 DEU 012 001 QUESTI [sono] gli statuti e le leggi, i quali voi osserverete, per metterli in opera, nel paese che il Signore Iddio de' vostri padri vi dà, per possederlo, tutto il tempo che voi viverete in su la terra. 005 DEU 012 002 Del tutto distruggete tutti i luoghi, ne' quali quelle nazioni, [il] cui [paese] voi possederete, hanno servito agl'iddii loro, sopra gli alti monti, e sopra i colli, e sotto qualunque albero verdeggiante; 005 DEU 012 003 e disfate i loro altari, e spezzate le loro statue, e bruciate col fuoco i lor boschi, e tagliate a pezzi le sculture de' lor dii; e sterminate il lor nome da quel luogo. 005 DEU 012 004 Non fate così inverso il Signore Iddio vostro. 005 DEU 012 005 Anzi ricercatelo nel luogo che il Signore Iddio vostro avrà scelto d'infra tutte le vostre tribù, per sua abitazione, per mettervi il suo Nome; e là andate. 005 DEU 012 006 E adducete là i vostri olocausti, e i vostri sacrificii, e le vostre decime, e l'offerte delle vostre mani, e i vostri voti, e le vostre offerte volontarie, e i primogeniti del vostro grosso e minuto bestiame. 005 DEU 012 007 E mangiate quivi davanti al Signore Iddio vostro, e rallegratevi voi e le vostre famiglie, di tutto ciò a che avrete messa la mano, in che il Signore Iddio vostro vi avrà benedetti. 005 DEU 012 008 Non fate secondo tutto ciò che facciamo qui oggi, [facendo] ciascuno tutto quello che gli pare e piace. 005 DEU 012 009 Perciocchè infino ad ora voi non siete pervenuti al riposo, e all'eredità che il Signore Iddio vostro vi dà. 005 DEU 012 010 Ma, quando voi sarete passati il Giordano, e abiterete nel paese il quale il Signore Iddio vostro vi dà a possedere, e avrete requie da tutti i vostri nemici d'ogn'intorno, e abiterete in sicurtà; 005 DEU 012 011 allora adducete al luogo, il quale il Signore Iddio vostro avrà eletto, per istanziarvi il suo Nome, tutte le cose che io vi comando: i vostri olocausti, e i vostri sacrificii; le vostre decime, e l'offerte delle vostre mani, e tutta la scelta de' vostri voti che avrete fatti al Signore. 005 DEU 012 012 E rallegratevi davanti al Signore Iddio vostro, voi, e i vostri figliuoli, e le vostre figliuole, e i vostri servi, e le vostre serve, e il Levita che [sarà] dentro alle vostre porte; conciossiachè egli non abbia nè parte, nè possessione fra voi. 005 DEU 012 013 Guardati d'offerire i tuoi olocausti in qualunque luogo tu vedrai; 005 DEU 012 014 anzi offerisci i tuoi olocausti nel luogo che il Signore avrà eletto in una delle tue tribù; e quivi fa' tutto quel che io ti comando. 005 DEU 012 015 Pur potrai scannare e mangiar carni ad ogni tua voglia, dentro a tutte le tue porte, secondo la benedizione che il Signore Iddio tuo ti avrà mandata: il mondo e l'immondo ne potranno mangiare, come di cavriuolo o di cervo. 005 DEU 012 016 Sol non mangiate il sangue; spandetelo in terra, come acqua. 005 DEU 012 017 Tu non potrai mangiare dentro alle tue porte le decime del tuo frumento nè del tuo mosto, nè del tuo olio, nè i primogeniti del tuo grosso e minuto bestiame, nè alcun voto che tu avrai fatto, nè le tue offerte volontarie, nè l'offerte della tua mano. 005 DEU 012 018 Ma mangia quelle cose davanti al Signore Iddio tuo, nel luogo che il Signore Iddio tuo avrà scelto, tu, e il tuo figliuolo, e la tua figliuola, e il tuo servo, e la tua serva, e il Levita che [sarà] dentro alle tue porte; e rallegrati davanti al Signore Iddio tuo d'ogni cosa alla quale avrai messa la mano. 005 DEU 012 019 Guardati che tu non abbandoni il Levita tutto il tempo che sarai in su la tua terra. 005 DEU 012 020 Quando il Signore Iddio tuo avrà ampliati i tuoi confini, siccome egli te ne ha parlato; se tu dici: Io voglio mangiar delle carne, perchè avrai voglia di mangiarne; mangiane pure a ogni tua voglia. 005 DEU 012 021 Perciocchè il luogo che il Signore Iddio tuo avrà scelto per mettervi il suo Nome, sarà lontano da te, ammazza pur del tuo grosso e minuto bestiame, che il Signore ti avrà dato, siccome io ti ho comandato, e mangiane dentro alle tue porte a ogni tua voglia. 005 DEU 012 022 Ma mangiane, come si mangia del cavriuolo e del cervo; mangine l'immondo e il mondo indifferentemente. 005 DEU 012 023 Solo osserva fermamente di non mangiare il sangue; perciocchè il sangue è l'anima; or non mangiar l'anima con la carne. 005 DEU 012 024 Non mangiarlo; spandilo in terra come acqua. 005 DEU 012 025 Non mangiarlo; acciocchè sia bene a te e a' tuoi figliuoli dopo te, quando avrai fatto ciò che piace al Signore. 005 DEU 012 026 Ma, quant'è alle tue cose consacrate, che saranno tue, e a' tuoi voti; prendili, e vientene al luogo che il Signore avrà scelto. 005 DEU 012 027 Or offerisci i tuoi olocausti tutti intieri, carne e sangue, sopra l'Altare del Signore Iddio tuo; ma quant'è a' tuoi [altri] sacrificii, spandasene il sangue sopra l'Altare del Signore Iddio tuo, e mangiane la carne. 005 DEU 012 028 Osserva, e ascolta tutte queste parole che io ti comando, acciocchè sia bene a te e a' tuoi figliuoli dopo te, in perpetuo, quando tu avrai fatto ciò ch'è buono e diritto appo il Signore Iddio tuo. 005 DEU 012 029 Quando il Signore Iddio tuo avrà sterminate d'innanzi a te le genti, nel cui paese tu entri per possederlo; e tu lo possederai e vi abiterai; 005 DEU 012 030 guardati che talora, dopo ch'esse saranno state distrutte d'innanzi a te, tu non ti allacci a seguitarle; e che tu non ricerchi dei loro dii, dicendo: Come servivano queste nazioni a' loro dii, acchiocchè anch'io faccia così? 005 DEU 012 031 Non far così inverso il Signore Iddio tuo; perciocchè [quelle nazioni] hanno fatto inverso i lor dii tutto ciò ch'è abbominevole al Signore, [e] ciò ch'egli odia; conciossiachè abbiano eziandio bruciati col fuoco i lor figliuoli e le lor figliuole agl'iddii loro. 005 DEU 012 032 Prendete guardia di far tutto ciò che io vi comando; non sopraggiugnetevi nulla e non diminuitene nulla. 005 DEU 013 001 QUANDO sorgerà in mezzo di te un profeta, o un sognator di sogni, il quale ti darà alcun miracolo o prodigio 005 DEU 013 002 (e quel miracolo o prodigio che egli ti avrà detto, avverrà), dicendo: Andiamo dietro a dii stranieri, i quali tu non hai conosciuti, e serviamo loro; 005 DEU 013 003 non attendere alle parole di quel profeta, nè a quel sognator di sogni; perciocchè il Signore Iddio vostro vi prova, per conoscere se amate il Signore Iddio vostro con tutto il vostro cuore, e con tutta l'anima vostra. 005 DEU 013 004 Andate dietro al Signore Iddio vostro, e lui temete, e osservate i suoi comandamenti, e ubbidite alla sua voce, e a lui servite e a lui v'attenete. 005 DEU 013 005 E facciasi morir quel profeta, o quel sognator di sogni; conciossiachè egli abbia parlato di rivolta contro al Signore Iddio vostro, che vi ha tratti fuor del paese di Egitto, e vi ha riscossi della casa di servitù; per sospignervi fuor della via, nella quale il Signore Iddio vostro vi ha comandato che camminiate; e così togli via il male del mezzo di te. 005 DEU 013 006 Quando il tuo fratello, figliuolo di tua madre, o il tuo figliuolo, o la tua figliuola, o la moglie del tuo seno, o il tuo famigliare amico, che [è] come l'anima tua, t'inciterà di segreto, dicendo: Andiamo, e serviamo ad altri dii, i quali non avete conosciuti, nè tu, nè i tuoi padri; 005 DEU 013 007 d'infra gl'iddii de' popoli che [saranno] d'intorno a voi, vicino o lontano da te, da un estremo della terra, fino all'[altro] estremo; 005 DEU 013 008 non compiacergli, e non ascoltarlo; l'occhio tuo eziandio non gli perdoni, e non risparmiarlo, e non celarlo. 005 DEU 013 009 Anzi del tutto uccidilo; sia la tua mano la prima sopra lui, per farlo morire, e poi la mano di tutto il popolo. 005 DEU 013 010 E lapidalo con pietre, sì che muoia; perciocchè egli ha cercato di sospignerti d'appresso al Signore Iddio tuo, che ti ha tratto fuor del paese di Egitto, della casa di servitù. 005 DEU 013 011 Acciocchè tutto Israele oda, e tema; e niuno per l'innanzi faccia più in mezzo di te una tal mala cosa. 005 DEU 013 012 Quando tu udirai che si dirà d'una delle tue città, che il Signore Iddio tuo ti dà, per abitarvi; 005 DEU 013 013 che alcuni uomini scellerati sono usciti del mezzo di te, e hanno incitati gli abitanti della lor città, dicendo: Andiamo, e serviamo ad altri dii, i quali voi non avete conosciuti 005 DEU 013 014 informati, investiga, e domandane ben bene; e se tu trovi che la cosa sia vera e certa, e che questa cosa abbominevole sia stata fatta nel mezzo di te; 005 DEU 013 015 del tutto percuoti gli abitanti di quella città, [e mettili] a fil di spada; distruggila al modo dell'interdetto, insieme con tutti quelli che [vi saranno] dentro, e il suo bestiame, [mettendoli] a fil di spada. 005 DEU 013 016 E raccogli le spoglie della città nel mezzo della sua piazza, e brucia interamente col fuoco la città, e tutte le sue spoglie, al Signore Iddio tuo; e sia [quella città] in perpetuo un mucchio [di ruine, e] non sia mai più riedificata. 005 DEU 013 017 E nulla dell'interdetto ti si attacchi alle mani; acciocchè il Signore si stolga dall'ardor della sua ira, e ti faccia misericordia, e abbia pietà di te, e ti accresca, come egli giurò a' tuoi padri; 005 DEU 013 018 quando tu ubbidirai alla voce del Signore Iddio tuo, per osservar tutti i suoi comandamenti, i quali io oggi ti do, per fare cio ch'è diritto appo il Signore Iddio tuo. 005 DEU 014 001 VOI [siete] figliuoli del Signore Iddio vostro; non vi fate tagliature [addosso], e non vi dipelate fra gli occhi, per alcun morto. 005 DEU 014 002 Conciossachè tu [sii] un popolo santo al Signore Iddio tuo; e il Signore ti ha eletto d'infra tutti i popoli che [son] sopra la terra, per essergli un popolo peculiare. 005 DEU 014 003 Non mangiar cosa alcuna abbominevole. 005 DEU 014 004 Queste [son] le bestie, delle quali voi potrete mangiare: il bue, la pecora, la capra, 005 DEU 014 005 il cervo, il cavriuolo, la gran capra, la rupicapra, il daino, il bufalo, e la camozza. 005 DEU 014 006 In somma, voi potrete mangiar d'ogni bestia che ha il piè forcuto, e l'unghia spartita in due, e che rumina. 005 DEU 014 007 Ma fra quelle che ruminano, o hanno il piè forcuto, e l'unghia spartita, non mangiate del cammello, nè della lepre, nè del coniglio; conciossiachè ruminino, ma non abbiano l'unghia spartita; sienvi immondi; 005 DEU 014 008 nè del porco; conciossiachè egli abbia l'unghia spartita, ma non rumini; siavi immondo. Non mangiate della carne di questi [animali], e non toccate i lor corpi morti. 005 DEU 014 009 Di tutti [gli animali] che [son] nell'acque, voi potrete mangiar di queste specie, cioè: di tutte quelle che hanno pennette e scaglie; 005 DEU 014 010 ma non mangiate di alcuna che non ha pennette e scaglie; sienvi immondi. 005 DEU 014 011 Voi potrete mangiar d'ogni uccello mondo. 005 DEU 014 012 E questi [son quelli] de' quali non dovete mangiare, [cioè]: l'aquila, e il girifalco, e l'aquila marina, 005 DEU 014 013 ogni specie di falcone, e di nibbio, e d'avoltoio, 005 DEU 014 014 e ogni specie di corvo, 005 DEU 014 015 e l'ulula, e la civetta, e la folica, e ogni specie di sparviere, 005 DEU 014 016 e il gufo, e l'ibis, e il cigno, 005 DEU 014 017 e il pellicano, e la pica, e lo smergo, 005 DEU 014 018 e la cicogna, e ogni specie d'aghirone, e l'upupa, e il vipistrello. 005 DEU 014 019 Siavi parimente immondo ogni rettile volatile; non mangisene. 005 DEU 014 020 Voi potrete mangiar d'ogni volatile mondo. 005 DEU 014 021 Non mangiate d'alcuna carne morta da sè; dalla a mangiare al forestiere che [sarà] dentro alle tue porte, o vendila ad alcuno straniere; perciocchè tu [sei] un popol santo al Signore Iddio tuo. Non cuocere il capretto nel latte di sua madre. 005 DEU 014 022 DEL tutto leva la decima di tutta la rendita della tua sementa, prodotta dal campo [tuo], ogni anno. 005 DEU 014 023 E mangia davanti al Signore Iddio tuo, nel luogo ch'egli avrà scelto per istanziarvi il suo Nome, le decime del tuo frumento, del tuo mosto, e del tuo olio, e i primi parti del tuo grosso e minuto bestiame; acciocchè tu impari a temere il Signore Iddio tuo del continuo. 005 DEU 014 024 E se il cammino ti è troppo grande, sì che tu non possa portar quelle [decime], per esser quel luogo, che il Signore Iddio tuo avrà scelto per mettervi il suo Nome, troppo lontano da te; perciocchè il Signore ti avrà benedetto; 005 DEU 014 025 fanne danari, e metti quegli in borsa, e [prendili] in mano, e va' al luogo che il Signore tuo avrà scelto; 005 DEU 014 026 e impiega que' danari in tutto quello che l'anima tua desidererà, in buoi, in pecore, in vino, e in cervogia, e [in somma] in qualunque cosa l'anima tua richiederà; e mangia quivi davanti al Signore Iddio tuo, e rallegrati tu e la tua famiglia. 005 DEU 014 027 E non abbandonare il Levita che [sarà] dentro alle tue porte; conciossiachè egli non abbia nè parte nè eredità teco. 005 DEU 014 028 In capo d'[ogni] terzo anno, leva tutte le decime della tua entrata di quell'anno, e riponle dentro alle tue porte. 005 DEU 014 029 E venga il Levita (conciossiachè egli non abbia nè parte nè eredità teco), e il forestiere, e l'orfano e la vedova, che [saranno] dentro alle tue porte, e mangino, e sieno saziati; acciocchè il Signore Iddio tuo ti benedica in ogni opera delle tue mani che tu farai. 005 DEU 015 001 IN capo d'[ogni] settimo anno, celebra [l'anno del]la remissione. 005 DEU 015 002 E questa [sia] l'ordinazione della remissione: Rimetta ogni creditore ciò ch'egli avrà dato in presto al suo prossimo; non riscuota[lo] dal suo prossimo, e dal suo fratello; conciossiachè la remissione del Signore sia stata bandita. 005 DEU 015 003 Tu potrai riscuotere [i tuoi crediti] dallo straniere; ma rimetti al tuo fratello ciò ch'egli avrà del tuo. 005 DEU 015 004 Come che sia, non siavi alcun bisognoso fra te; perciocchè il Signore ti benedirà largamente, nel paese che il Signore Iddio tuo ti dà, in eredità, per possederlo. 005 DEU 015 005 Purchè del tutto tu ubbidisca alla voce del Signore Iddio tuo, per osservar di mettere in opera tutti questi comandamenti che io ti do oggi. 005 DEU 015 006 Quando il Signore Iddio tuo ti avrà benedetto, siccome egli ti ha promesso, tu presterai a molte genti, e tu non prenderai [nulla] in prestanza; e signoreggerai sopra grandi nazioni, ed esse non signoreggeranno sopra te. 005 DEU 015 007 QUANDO vi sarà nel mezzo di te alcuno de' tuoi fratelli, che sia bisognoso in alcuna delle terre dove tu abiterai, nel tuo paese che il Signore Iddio tuo ti dà; non indurare il cuor tuo, e non serrar la mano inverso il tuo fratello bisognoso; 005 DEU 015 008 anzi del tutto aprigli la mano, e del tutto prestagli quanto gli fia di bisogno per la necessità nella quale si troverà. 005 DEU 015 009 Guardati, che talora non vi sia nel tuo cuore alcun pensiero scellerato, per dire: L'anno settimo, l'anno della remissione è vicino; e che l'occhio tuo non sia maligno inverso il tuo fratello bisognoso, sì che tu non gli dia [nulla]; ed egli gridi contro a te al Signore, e vi sia in te peccato. 005 DEU 015 010 Del tutto dagli [ciò che gli fia di bisogno]; e non ti dolga il cuore quando tu gliel darai; perciocchè per cagion di questo il Signore Iddio tuo ti benedirà in ogni opera tua, e in ogni cosa alla quale tu metterai la mano. 005 DEU 015 011 Perciocchè i bisognosi non verranno giammai meno nel paese; perciò io ti comando che tu apra largamente la mano al tuo fratello, al tuo povero, e al tuo bisognoso [che sarà] nel tuo paese. 005 DEU 015 012 Quando alcuno de' tuoi fratelli, Ebreo o Ebrea, si sarà venduto a te, servati sei anni, e al settimo anno mandalo in libertà d'appresso a te. 005 DEU 015 013 E quando tu lo rimanderai in libertà d'appresso a te, non rimandarlo vuoto. 005 DEU 015 014 Del tutto donagli alcun fornimento della tua greggia, e della tua aia, e del tuo torcolo; dagli di ciò in che il Signore Iddio tuo ti avrà benedetto. 005 DEU 015 015 E ricordati che tu sei stato servo nel paese di Egitto, e che il Signore Iddio tuo te n'ha riscosso; perciò io ti comando oggi questo. 005 DEU 015 016 Ma se pure egli ti dice: Io non voglio uscir d'appresso a te; perciocchè egli amerà te e la tua casa, perchè egli starà bene teco; 005 DEU 015 017 allora prendi una lesina, e foragli l'orecchia contro all'uscio; ed egli ti sarà servo in perpetuo. Fa' eziandio così alla tua serva. 005 DEU 015 018 Non ti sia grave il rimandarlo in libertà d'appresso a te; conciossiachè egli t'abbia servito sei anni, [che] è il doppio dell'allogazione d'un mercenario; e il Signore Iddio tuo ti benedirà in tutto ciò che tu farai. 005 DEU 015 019 CONSACRA al Signore Iddio tuo ogni primogenito maschio che ti nascerà del tuo grosso o minuto bestiame; non lavorar [la terra] col primogenito della tua vacca, e non tosare il primogenito della tua pecora. 005 DEU 015 020 Mangialo, tu, e la tua famiglia, davanti al Signore Iddio tuo, ogni anno, nel luogo che il Signore avrà scelto. 005 DEU 015 021 E se v'è in esso alcun difetto, [come s'egli è] zoppo, o cieco, o ha alcun cattivo difetto, non sacrificarlo al Signore Iddio tuo. 005 DEU 015 022 Mangialo dentro alle tue porte; [mangine] indifferentemente l'immondo e il mondo, come d'un cavriuolo, o d'un cervo. 005 DEU 015 023 Sol non mangiarne il sangue; spandilo in terra come acqua. 005 DEU 016 001 OSSERVA il mese di Abib, e celebra [in esso] la Pasqua al Signore Iddio tuo; perciocchè il Signore Iddio tuo ti trasse fuor di Egitto, di notte, nel mese di Abib. 005 DEU 016 002 E sacrifica, nella Pasqua del Signore Iddio tuo, pecore e buoi, nel luogo che il Signore avrà scelto per istanziarvi il suo Nome. 005 DEU 016 003 Non mangiar con essa pane lievitato; mangia per sette giorni con essa [pani] azzimi, pane di afflizione; perciocchè tu uscisti in fretta del paese di Egitto; acciocchè tu ti ricordi del giorno che uscisti del paese di Egitto, tutto il tempo della vita tua. 005 DEU 016 004 E per sette giorni non veggasi alcun lievito appo te, in tutti i tuoi confini; e della carne che tu avrai ammazzata la sera, nel primo giorno, non restine nulla la notte fino alla mattina. 005 DEU 016 005 Tu non potrai sacrificar la Pasqua in qualunque tua città, la quale il Signore Iddio tuo ti dà; 005 DEU 016 006 ma sacrificala nel luogo, che il Signore Iddio tuo avrà scelto per istanziarvi il suo Nome, in su la sera, come il sole tramonterà, nel medesimo tempo che tu uscisti di Egitto. 005 DEU 016 007 E cuoci[la], e mangiala nel luogo che il Signore Iddio tuo avrà scelto; poi la mattina [seguente] tu te ne potrai ritornare, e andare alle tue stanze. 005 DEU 016 008 Mangia [pani] azzimi sei giorni; e al settimo giorno [siavi] solenne raunanza al Signore Iddio tuo; non fare [in esso] lavoro alcuno. 005 DEU 016 009 Contati sette settimane; da che si sarà cominciato [a metter] la falce nelle biade, comincia a contar [queste] sette settimane. 005 DEU 016 010 E celebra la festa delle Settimane al Signore Iddio tuo, [offerendo] offerte volontarie di tua mano a sufficienza, le quali tu darai secondo che il Signore Iddio tuo ti avrà benedetto. 005 DEU 016 011 E rallegrati davanti al Signore Iddio tuo, tu, e il tuo figliuolo, e la tua figliuola, e il tuo servo, e la tua serva, e il Levita che [sarà] dentro alle tue porte, e il forestiere, e l'orfano, e la vedova, che [saranno] nel mezzo di te, nel luogo il quale il Signore Iddio tuo avrà scelto per istanziarvi il suo Nome. 005 DEU 016 012 E ricordati che tu sei stato servo in Egitto, e osserva questi statuti, e mettili in opera. 005 DEU 016 013 Celebra la festa de' Tabernacoli per sette giorni, quando tu avrai ricolti [i frutti] della tua aia e del tuo tino; 005 DEU 016 014 e rallegrati nella tua festa, tu, e il tuo figliuolo, e la tua figliuola, e il tuo servo, e la tua serva, e il Levita, e il forestiere, e l'orfano, e la vedova, che [saranno] dentro alle tue porte. 005 DEU 016 015 Celebra la festa al Signore Iddio tuo, per sette giorni, nel luogo che il Signore avrà scelto; quando il Signore Iddio tuo ti avrà benedetto in tutta la tua rendita, e in tutta l'opera delle tue mani; e del tutto sii lieto. 005 DEU 016 016 Tre volte l'anno comparisca ogni maschio tuo davanti al Signore Iddio tuo, nel luogo ch'egli avrà scelto, [cioè]: nella festa de' [Pani] azzimi, nella festa delle Settimane, e nella festa de' Tabernacoli; e niuno comparisca vuoto davanti al Signore. 005 DEU 016 017 [Offerisca] ciascuno secondo che potrà donare, secondo la benedizione che il Signore Iddio tuo ti avrà mandata. 005 DEU 016 018 COSTITUISCITI de' Giudici e degli Ufficiali, in tutte le tue città le quali il Signore Iddio tuo ti dà, per le tribù; e giudichino essi il popolo con giusto giudicio. 005 DEU 016 019 Non pervertir la ragione; non aver riguardo alla persona, e non prender presenti; perciocchè il presente accieca gli occhi de' savi, e sovverte le parole de' giusti. 005 DEU 016 020 Del tutto va' dietro alla giustizia, acciocchè tu viva, e possegga il paese che il Signore Iddio tuo ti dà. 005 DEU 016 021 Non piantarti alcun bosco, di veruno albero presso all'Altar del Signore Iddio tuo, che tu ti avrai fatto. 005 DEU 016 022 E non rizzarti alcuna statua; il che il Signore Iddio tuo odia. 005 DEU 017 001 Non sacrificare al Signore Iddio tuo bue, pecora, o capra, che abbia difetto, o alcun male; perciocchè è cosa abbominevole al Signore Iddio tuo. 005 DEU 017 002 Quando si troverà nel mezzo di te, in una delle tue città le quali il Signore Iddio tuo ti dà, uomo, o donna, che faccia ciò che dispiace al Signore Iddio tuo, trasgredendo il suo patto, 005 DEU 017 003 e che vada, e serva ad altri dii, e li adori; sia pure il sole, o la luna, o cosa alcuna di tutto l'esercito del cielo, il che io non ho comandato; 005 DEU 017 004 e [ciò] ti sarà rapportato, e tu l'avrai inteso, informatene diligentemente; e se [tu trovi] che ciò sia vero e certo, che questa cosa abbominevole sia stata commesso in Israele; 005 DEU 017 005 trai fuori alle tue porte quell'uomo o quella donna che avrà commesso quell'atto malvagio, e lapidalo con pietre, sì che muoia. 005 DEU 017 006 Facciasi morir colui che deve morire in sul dire di due o di tre testimoni; non facciasi morire in sul dire d'un [sol] testimonio. 005 DEU 017 007 Sia la mano de' testimoni la prima sopra lui, per farlo morire, e poi la mano di tutto il popolo; e così togli via il male del mezzo di te. 005 DEU 017 008 Quando alcuna causa ti sarà troppo difficile, per [dar] giudicio fra omicidio ed omicidio, fra lite e lite, fra piaga e piaga, o altre cause di liti nelle tue porte; allora levati, e sali al luogo che il Signore Iddio tuo avrà scelto. 005 DEU 017 009 E vientene a' sacerdoti della nazione di Levi, e al Giudice che sarà in que' tempi, e informati [da loro]; ed essi ti dichiareranno la sentenza che si deve dare. 005 DEU 017 010 E fa' secondo ciò ch'essi t'avranno dichiarato, dal luogo che il Signore avrà scelto; e osserva di fare interamente come ti avranno insegnato. 005 DEU 017 011 Fa' secondo la Legge ch'essi ti avranno insegnata, e secondo la ragione che ti avranno detta; non istornarti di ciò che ti avranno detto, nè a destra nè a sinistra. 005 DEU 017 012 E se alcuno procede superbamente, per non ubbidire al Sacerdote, che sarà in ufficio per ministrare in quel luogo al Signore Iddio tuo, e al Giudice, muoia quell'uomo; e togli via il male d'Israele; 005 DEU 017 013 acciocchè tutto il popolo oda, e tema, e non proceda superbamente da indi innanzi. 005 DEU 017 014 Quando tu sarai entrato nel paese che il Signore Iddio tuo ti dà, e lo possederai, e vi abiterai dentro; se tu vieni a dire: Io voglio costituire un re sopra me, come [hanno] tutte le genti che [son] d'intorno a me; 005 DEU 017 015 del tutto costituisci per re sopra te colui che il Signore Iddio tuo avrà eletto; costituisci per re sopra te uno d'infra i tuoi fratelli; tu non potrai costituir sopra te un uomo straniere, che non sia tuo fratello. 005 DEU 017 016 Ma pur non moltiplichisi egli i cavalli; e non faccia ritornare il popolo in Egitto, per aver moltitudine di cavalli; conciossiachè il Signore vi abbia detto: Non tornate mai più per questa via. 005 DEU 017 017 Parimente, non moltiplichisi le mogli, acciocchè il suo cuore non si svii; nè anche moltiplichisi grandemente l'argento e l'oro. 005 DEU 017 018 E, come prima egli sederà sopra il suo trono reale, scrivasi una copia di questa Legge in un libro, d'in su l'esemplare de' sacerdoti Leviti; 005 DEU 017 019 e abbialo appresso di sè, e leggavi dentro tutti i giorni della vita sua; acciocchè impari a temere il Signore Iddio suo, per osservar tutte le parole di questa Legge, e questi statuti, per metterli in opera. 005 DEU 017 020 Acciocchè il cuor suo non s'innalzi sopra i suoi fratelli, e ch'egli non si svii dal comandamento, nè a destra nè a sinistra; affin di prolungare i [suoi] giorni nel suo regno, egli, e i suoi figliuoli, nel mezzo d'Israele. 005 DEU 018 001 NON abbiano i sacerdoti Leviti, anzi tutta la tribù di Levi, nè parte, nè eredità con Israele; vivano dell'offerte che si fanno per fuoco al Signore, e della sua eredità. 005 DEU 018 002 Non abbiano, dico, alcuna eredità fra' lor fratelli; il Signore è la loro eredità, siccome egli ne ha parlato loro. 005 DEU 018 003 E questo sarà il diritto de' sacerdoti, [il qual prenderanno] dal popolo, da quelli che sacrificheranno alcun sacrificio, sia bue, sia pecora, o capra; dieno essi al Sacerdote la spalla, le mascelle e il ventre. 005 DEU 018 004 Dagli le primizie del tuo frumento, del tuo mosto, del tuo olio, e le primizie del vello delle tue pecore. 005 DEU 018 005 Conciossiachè il Signore Iddio tuo l'abbia scelto d'infra tutte le tue tribù, acciocchè si presenti per fare il servigio nel Nome del Signore, egli, e i suoi figliuoli, in perpetuo. 005 DEU 018 006 E quando alcun Levita, [partendo] d'alcuna delle tue terre, di qualunque luogo d'Israele, dove egli dimorerà, verrà, a ogni sua voglia, al luogo che il Signore avrà scelto; 005 DEU 018 007 faccia il servigio nel Nome del Signore Iddio suo, come tutti gli altri suoi fratelli Leviti, che stanno quivi davanti al Signore. 005 DEU 018 008 Mangino la lor parte gli uni come gli altri, per le [lor nazioni] paterne; oltre a quello ch'egli potrà aver venduto. 005 DEU 018 009 QUANDO tu sarai entrato nel paese che il Signore Iddio tuo ti dà, non apprendere a fare secondo le abbominazioni di quelle genti. 005 DEU 018 010 Non trovisi fra te chi faccia passare il suo figliuolo o la sua figliuola per lo fuoco; nè indovino, nè pronosticatore, nè augure, nè malioso; 005 DEU 018 011 nè incantatore, nè chi domandi lo spirito di Pitone, nè mago, nè negromante. 005 DEU 018 012 Perciocchè chiunque fa queste cose [è in] abbominio al Signore; e, per cagione di queste abbominazioni, il Signore Iddio tuo scaccia quelle [genti] d'innanzi a te. 005 DEU 018 013 Sii intiero inverso il Signore Iddio tuo. 005 DEU 018 014 Perciocchè queste genti, [il] cui [paese] tu vai a possedere, hanno atteso a' pronosticatori e agl'indovini; ma, quant'è a te, il Signore Iddio tuo non ti ha date tali cose. 005 DEU 018 015 IL Signore Iddio tuo ti susciterà un Profeta come me, del mezzo di te, de' tuoi fratelli; 005 DEU 018 016 esso ascoltate; secondo tutto ciò che tu richiedesti dal Signore Iddio tuo in Horeb, nel giorno della raunanza, dicendo: Ch'io non oda più la voce del Signore Iddio mio, e non vegga più questo gran fuoco, che io non muoia. 005 DEU 018 017 Onde il Signore mi disse: Bene hanno parlato in ciò che hanno detto. 005 DEU 018 018 Io susciterò loro un Profeta come te, del mezzo de' lor fratelli, e metterò le mie parole nella sua bocca, ed egli dirà loro tutto quello ch'io gli avrò comandato. 005 DEU 018 019 E avverrà che, se alcuno non ascolta le mie parole ch'egli dirà a mio Nome, io gliene ridomanderò conto. 005 DEU 018 020 Ma altresì, se alcuno presuntuosamente imprende di dire a mio Nome cosa alcuna, ch'io non gli abbia comandata di dire, ovvero parla a nome di dii stranieri, sia fatto morire. 005 DEU 018 021 E se tu dici nel cuor tuo: Come conosceremo la parola che il Signore non avrà detta? 005 DEU 018 022 Quando il profeta avrà detta alcuna cosa a Nome del Signore, e quella cosa non sarà, e non avverrà; quella cosa sarà quella che il Signore non avrà detta; quel profeta l'avrà pronunziata per presunzione; non temer di lui. 005 DEU 019 001 QUANDO il Signore Iddio tuo avrà distrutte le nazioni, il cui paese egli ti dà, e tu possederai [il] lor [paese], e abiterai nelle lor città, e nelle lor case; 005 DEU 019 002 mettiti da parte tre città nel mezzo del tuo paese che il Signore Iddio tuo ti dà per possederlo. 005 DEU 019 003 Dirizzati il cammino, e partisci in tre le contrade del tuo paese, che il Signore Iddio tuo ti avrà dato a possedere; e sieno [quelle città] acciocchè chiunque avrà ucciso [un altro] vi si rifugga. 005 DEU 019 004 E quest'[è] il caso dell'ucciditore che vi si potrà rifuggire e salvar la vita sua: quando egli avrà ucciso il suo prossimo disavvedutamente, non avendolo odiato per addietro; 005 DEU 019 005 come se, essendo andato al bosco col suo prossimo, per tagliar delle legne, egli avventa la mano con la scure per tagliar delle legne, e il ferro si spicca dal manico, e incontra il suo prossimo, sì ch'egli muoia; rifuggasi colui in una di queste città, per salvar la vita sua; 005 DEU 019 006 che talora colui che avrà la ragione di vendicare il sangue non persegua quell'ucciditore, avendo il cuore infocato, e non lo giunga, in caso che il cammino fosse troppo lungo, e non lo percuota a morte; benchè in lui non [vi sia] giusta cagione d'esser condannato a morte, non avendo per addietro odiato [il suo prossimo]. 005 DEU 019 007 Perciò, io ti comando che tu ti metta da parte tre città. 005 DEU 019 008 E se il Signore Iddio tuo allarga i tuoi confini, come egli giurò a' tuoi padri, e ti dà tutto il paese ch'egli disse di dare a' tuoi padri; 005 DEU 019 009 perciocchè tu avrai osservati tutti questi comandamenti, i quali oggi ti do, per metterli in opera, amando il Signore Iddio tuo, e camminando nelle sue vie del continuo; sopraggiugniti a queste tre città tre altre; 005 DEU 019 010 acciocchè non si spanda il sangue dell'innocente in mezzo del tuo paese che il Signore Iddio tuo ti dà in eredità; a che tu non sii colpevole di omicidio. 005 DEU 019 011 Ma, quando un uomo, odiando il suo prossimo, l'avrà insidiato, e l'avrà assalito, e percosso a morte, sì che muoia; e poi si sarà rifuggito in una di quelle città; 005 DEU 019 012 mandino gli Anziani della sua città a trarlo di là, e dienlo in man di colui che avrà la ragione di vendicare il sangue, e muoia. 005 DEU 019 013 L'occhio tuo non lo risparmi; e togli via d'Israele la colpa del sangue innocente; ed e' ti sarà bene. 005 DEU 019 014 NON rimovere i termini del tuo prossimo, i quali gli antichi hanno posti, nell'eredità che tu possederai nel paese che il Signore Iddio tuo ti dà a possedere. 005 DEU 019 015 Non presentisi un testimonio [solo] contro ad alcuno, per [testimoniar di] alcuna iniquità o peccato ch'egli abbia commesso; sia il fatto verificato per lo dire di due o di tre testimoni. 005 DEU 019 016 Quando un testimonio si leverà contro ad alcuno, per testimoniar contr'a lui d'apostasia, 005 DEU 019 017 presentinsi que' due uomini, tra cui [sarà] quella lite, davanti al Signore, nel cospetto de' Sacerdoti e de' Giudici che saranno in quel tempo. 005 DEU 019 018 E se i Giudici, dopo diligente inchiesta, trovano che quel testimonio [sia] falso testimonio, [e] che abbia testimoniato il falso contro al suo fratello, 005 DEU 019 019 fategli come egli avea deliberato di fare al suo fratello; e togli via il male del mezzo di te. 005 DEU 019 020 Acciocchè gli altri, udendo [questo], temano; e che da indi innanzi non si faccia più una tal mala cosa in mezzo di te. 005 DEU 019 021 L'occhio tuo non lo risparmi; vita per vita, occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piè per piè. 005 DEU 020 001 QUANDO tu uscirai in guerra contro a' tuoi nemici, e vedrai cavalli e carri, [e] gente in maggior numero di te, non temer però di loro; conciossiachè il Signore Iddio tuo, che t'ha tratto fuor del paese di Egitto, [sia] teco. 005 DEU 020 002 E quando vi appresserete per dar la battaglia, facciasi il Sacerdote innanzi, e parli al popolo, 005 DEU 020 003 e dicagli: Ascolta, Israele: Voi [siete] oggi vicini a venire a battaglia co' vostri nemici; il cuor vostro non s'invilisca; non temiate, e non vi smarrite, nè vi spaventate per tema di loro; 005 DEU 020 004 perciocchè il Signore Iddio vostro [è] quel che cammina con voi, per combatter per voi contro a' vostri nemici, per salvarvi. 005 DEU 020 005 Parlino eziandio gli Ufficiali al popolo, dicendo: Chi [è] colui che abbia edificata una casa nuova, e non l'abbia ancora dedicata? vada, e ritorni a casa sua, che talora egli non muoia nella battaglia, e un altro dedichi la sua casa. 005 DEU 020 006 E chi [è] colui che abbia piantata una vigna, e non l'abbia ancora cominciata a godere in uso comune? vada, e ritorni a casa sua, che talora egli non muoia nella battaglia, e un altro cominci a goderla. 005 DEU 020 007 E chi [è] colui che abbia sposata una moglie, e non l'abbia ancora menata? vada, e ritorni a casa sua, che talora egli non muoia nella battaglia, e un altro la meni. 005 DEU 020 008 Gli Ufficiali parlino ancora al popolo, e dicano: Chi [è] timido, e di poco cuore? vada e ritorni a casa sua, acciocchè i suoi fratelli non s'inviliscano di cuore come esso. 005 DEU 020 009 E, dopo che gli Ufficiali avranno finito di parlare al popolo, ordinino i Capi delle schiere in capo del popolo. 005 DEU 020 010 Quando tu ti accosterai a una città per combatterla, chiamala prima a pace. 005 DEU 020 011 E se ti dà risposta di pace, e ti apre [le porte], tutto il popolo che in essa si troverà, siati tributario e soggetto. 005 DEU 020 012 Ma, s'ella non fa pace teco, anzi guerreggia contro a te, assediala; 005 DEU 020 013 e il Signore Iddio tuo te la darà nelle mani; allora metti a fil di spada tutti i maschi. 005 DEU 020 014 Predati sol le femmine, e i piccoli fanciulli, e il bestiame, e tutto quello che sarà nella città, tutte le spoglie di essa; e mangia della preda de' tuoi nemici che il Signore Iddio tuo ti avrà data. 005 DEU 020 015 Fai così a tutte le città che [saranno] molto lontane da te, che non [saranno] delle città di queste genti. 005 DEU 020 016 Ma delle città di questi popoli, le quali il Signore Iddio tuo ti dà per eredità, non iscampar la vita ad alcun'anima vivente; 005 DEU 020 017 anzi del tutto distruggi que' [popoli] al modo dell'interdetto; gli Hittei, e gli Amorrei, e i Cananei, e i Ferizzei, e gli Hivvei, e i Gebusei; come il Signore Iddio tuo ti ha comandato; 005 DEU 020 018 acciocchè non v'insegnino a far secondo tutte le loro abbominazioni che hanno usate inverso i loro iddii; e che voi non pecchiate contro al Signore Iddio vostro. 005 DEU 020 019 Quando tu terrai l'assedio a una città lungo tempo, combattendola per pigliarla, non guastar gli alberi di essa, avventando la scure contro a essi; perciocchè d'essi potrai mangiare, e però non tagliarli; perciocchè è forse l'albero della campagna un uomo, per entrar dentro alla fortezza, [fuggendo] d'innanzi a te? 005 DEU 020 020 Sol potrai guastare, e tagliar gli alberi che tu conoscerai non essere alberi da mangiare; e ne potrai fabbricar ciò che sarà necessario all'assedio della città che guerreggerà contro a te, fin ch'ella caggia. 005 DEU 021 001 QUANDO si troverà in su la terra che il Signore Iddio tuo ti dà a possedere, un uomo ucciso che giacerà su la campagna, [senza che] si sappia chi l'abbia ucciso, 005 DEU 021 002 escano fuori i tuoi Anziani e i tuoi Giudici, e misurino [lo spazio che vi sarà] fino alle città che [saranno] d'intorno a colui. 005 DEU 021 003 Poi prendano gli Anziani della città più vicina dell'ucciso una giovenca, con la quale non si sia lavorata [la terra], che non abbia tirato al giogo. 005 DEU 021 004 E menino gli Anziani di quella città quella giovenca in una valle deserta, nella quale non si lavori nè semini; e taglino quivi il collo alla giovenca nella valle. 005 DEU 021 005 Vengano ancora i sacerdoti, i figliuoli di Levi; conciossiachè il Signore Iddio tuo li abbia eletti per fare il suo servigio, e per benedire nel Nome del Signore; e, secondo la lor parola, ha da esser giudicata qualunque lite, e qualunque piaga. 005 DEU 021 006 E lavinsi tutti gli Anziani di quella città, più vicini dell'ucciso, le mani sopra quella giovenca, alla quale sarà stato tagliato il collo nella valle; 005 DEU 021 007 e protestino, e dicano: Le nostre mani non hanno sparso questo sangue; gli occhi nostri eziandio non l'hanno veduto [spandere]. 005 DEU 021 008 O Signore, sii propizio inverso il tuo popolo Israele, il quale tu hai riscattato, e non permettere [che vi sia], in mezzo del tuo popolo Israele, [colpa di] sangue innocente [sparso]. Così sarà purgato quel sangue, quant'è a loro. 005 DEU 021 009 E tu avrai tolta via del mezzo di te [la colpa del] sangue innocente, quando avrai fatto ciò che piace al Signore. 005 DEU 021 010 QUANDO sarai uscito in guerra contro a' tuoi nemici, e il Signore Iddio tuo te li avrà dati nelle mani, e ne avrai menati de' prigioni; 005 DEU 021 011 e vedrai fra i prigioni una donna di bella forma, e le porrai amore, e te la vorrai prender per moglie; 005 DEU 021 012 menala dentro alla tua casa, e radasi ella il capo, e taglisi le unghie; 005 DEU 021 013 e levisi d'addosso gli abiti nei quali fu presa, e dimori in casa tua, e pianga suo padre e sua madre un mese intiero; poi potrai entrar da lei, e giacer con lei; ed ella ti sarà moglie. 005 DEU 021 014 E se avviene ch'ella non ti aggradi [più], rimandala a sua volontà; e non venderla per danari in modo alcuno; non farne traffico; conciossiachè tu l'abbi sverginata. 005 DEU 021 015 QUANDO un uomo avrà due mogli, [delle quali] l'una [sia] amata, e l'altra odiata; e l'amata e l'odiata gli avranno partoriti figliuoli, e il primogenito sarà dell'odiata; 005 DEU 021 016 nel giorno ch'egli spartirà l'eredità de' suoi beni a' suoi figliuoli, egli non potrà far primogenito il figliuol dell'amata, anteponendolo al figliuol dell'odiata, [che sarà] il primogenito. 005 DEU 021 017 Anzi riconoscerà il primogenito, figliuol dell'odiata, per dargli la parte di due, in tutto ciò che si troverà avere; conciossiachè egli [sia] il principio della sua forza; a lui [appartiene] la ragione della primogenitura. 005 DEU 021 018 QUANDO alcuno avrà un figliuol ritroso e ribelle, il qual non ubbidisca alla voce di suo padre, nè alla voce di sua madre; e, benchè essi l'abbiano castigato, non però ubbidisca loro; 005 DEU 021 019 prendanlo suo padre e sua madre, e meninlo fuori agli Anziani della sua città, e alla porta del suo luogo; 005 DEU 021 020 e dicano agli Anziani della sua città: Questo nostro figliuolo [è] ritroso e ribelle; egli non vuole ubbidire alla nostra voce; [egli è] goloso ed ubbriaco. 005 DEU 021 021 E lapidinlo con pietre tutte le genti della sua città, sì che muoia; e [così] togli il male del mezzo di te; acciocchè tutto Israele oda, e tema. 005 DEU 021 022 E QUANDO alcuno sarà reo di alcun fallo capitale, e tu l'avrai appiccato al legno; 005 DEU 021 023 non dimori il suo corpo morto in sul legno, la notte fino alla mattina; anzi del tutto seppelliscilo in quell'istesso giorno; perciocchè l'appiccato [è in] esecrazione a Dio; e non contaminare il paese che il Signore Iddio tuo ti dà a possedere. 005 DEU 022 001 SE tu vedi smarriti il bue o la pecora del tuo fratello, non ritrarti indietro da essi; del tutto riconducili al tuo fratello. 005 DEU 022 002 E se il tuo fratello non ti [è] vicino, o se tu non lo conosci, raccogli quelli dentro alla tua casa, e dimorino appresso di te, finchè il tuo fratello ne domandi; e allora rendiglieli. 005 DEU 022 003 E il simigliante del suo asino, e del suo vestimento, e di ogni cosa che il tuo fratello avrà perduta, e che tu avrai trovata; tu non potrai ritrartene indietro. 005 DEU 022 004 Se tu vedi l'asino del tuo fratello, o il suo bue, caduto nella strada, non ritrartene indietro; del tutto adoperati con lui a rilevar[lo]. 005 DEU 022 005 LA donna non porti indosso abito d'uomo; l'uomo altresì non vesta roba di donna; perciocchè chiunque fa cotali cose [è in] abbominio al Signore Iddio tuo. 005 DEU 022 006 Quando tu scontrerai davanti a te nella via, sopra qualche albero, o sopra la terra, un nido di uccelli, co' piccoli uccellini, o con le uova dentro; e insieme la madre che covi i piccoli uccellini o le uova; non prender la madre co' figli; 005 DEU 022 007 del tutto lasciane andar la madre, e prenditi i figli; acciocchè ti sia bene, e che tu prolunghi i [tuoi] giorni. 005 DEU 022 008 Quando tu edificherai una casa nuova, fa' una sponda al tuo tetto; e non metter sangue sopra la tua casa, in caso che alcuno ne cadesse a basso. 005 DEU 022 009 Non piantar la tua vigna di diverse specie; acciocchè non sien contaminate la vendemmia, le viti che tu avrai piantate, e la rendita della vigna. 005 DEU 022 010 Non arar con un bue, e con un asino insieme. 005 DEU 022 011 Non vestirti vestimento mescolato, tessuto di lana e di lino insieme. 005 DEU 022 012 Fatti delle fimbrie a' quattro capi del tuo manto, col qual tu ti ammanti. 005 DEU 022 013 QUANDO alcuno avrà presa una moglie, e sarà entrato da lei, e poi prenderà ad odiarla; 005 DEU 022 014 e le apporrà cose che daranno cagione che se ne sparli, e metterà fuori mala fama contro a lei, e dirà: Io avea presa questa moglie; ma, essendolemi accostato, non l'ho trovata vergine; 005 DEU 022 015 allora prendano il padre e la madre della giovane [il segnal del]la virginità di essa, e lo producano davanti agli Anziani della città nella porta; 005 DEU 022 016 e dica il padre della giovane agli Anziani: Io avea data la mia figliuola per moglie a quest'uomo, ed egli ha preso ad odiarla; 005 DEU 022 017 ed ecco, egli le ha apposte cose che dànno cagione che se ne sparli, dicendo: Io non ho trovata vergine la tua figliuola; e pure, ecco [il segnal del]la virginità della mia figliuola. E stendano quel panno davanti agli Anziani della città. 005 DEU 022 018 Allora prendano gli Anziani di quella città quell'uomo, e lo castighino con battitura; 005 DEU 022 019 e condanninlo in cento [sicli] di argento d'ammenda, i quali daranno al padre della giovane; perciocchè egli ha messa fuori una mala fama contro ad una vergine d'Israele; e siagli [colei] moglie, [e] non possa egli giammai in vita sua mandarla via. 005 DEU 022 020 Ma se la cosa è vera, [che] quella giovane non sia stata trovata vergine; 005 DEU 022 021 tragganla fuori alla porta della casa di suo padre, e lapidinla le genti della sua città con pietre, sì che muoia; perciocchè ha commesso un atto infame in Israele, fornicando in casa di suo padre. E [così] togli via il male del mezzo di te. 005 DEU 022 022 QUANDO un uomo sarà trovato giacendo con una donna maritata, muoiano amendue; l'uomo che sarà giaciuto con la donna, e la donna. E [così] togli via il male d'Israele. 005 DEU 022 023 Quando una fanciulla vergine sarà sposata a un uomo, e un [altro] trovandola dentro alla città, sarà giaciuto con lei; 005 DEU 022 024 menateli amendue fuori alla porta di quella città, e lapidateli con pietre, sì che muoiano; la fanciulla, perchè non avrà gridato, [essendo] nella città, e l'uomo, perchè avrà violata la pudicizia della moglie del suo prossimo. E [così] togli via il male del mezzo di te. 005 DEU 022 025 Ma, se l'uomo trova su per li campi una fanciulla sposa, e la prende a forza, e giace con lei; muoia sol l'uomo che sarà giaciuto con lei. 005 DEU 022 026 Ma non far nulla alla fanciulla; ella non vi ha colpa degna di morte; perciocchè questo fatto [è] tale, come se alcuno si levasse contro al suo prossimo, e l'uccidesse. 005 DEU 022 027 Perciocchè avendo egli trovata quella fanciulla sposa su per li campi, benchè ella abbia gridato, niuno l'ha salvata. 005 DEU 022 028 Quando alcuno troverà una fanciulla vergine, che non [sia] sposa, e la prenderà, e giacerà con lei, e saranno trovati; 005 DEU 022 029 dia l'uomo che sarà giaciuto con la fanciulla cinquanta [sicli] d'argento al padre di essa, e siagli [colei] moglie, perciocchè egli l'ha sverginata; non possala rimandar giammai in tempo di vita sua. 005 DEU 022 030 Non prenda alcuno la moglie di suo padre, e non iscopra il lembo di suo padre. 005 DEU 023 001 NON entri nella raunanza del Signore alcuno che abbia i testicoli infranti o tagliati. 005 DEU 023 002 Niuno nato di pubblica meretrice entri nella raunanza del Signore; niuno de' suoi fino alla decima generazione, entri nella raunanza del Signore. 005 DEU 023 003 L'Ammonita, nè il Moabita, non entri nella raunanza del Signore; niuno dei lor discendenti in perpetuo, fino alla decima generazione, entri nella raunanza del Signore. 005 DEU 023 004 Perciocchè non vennero incontro a voi con pane e con acqua, nel cammino, quando usciste di Egitto; e perchè essi condussero per prezzo contro a voi Balaam, figliuolo di Beor, di Petor di Mesopotamia, per maledirvi. 005 DEU 023 005 Ma il Signore Iddio tuo non volle ascoltar Balaam; anzi il Signore Iddio tuo ti rivolse la maledizione in benedizione; perciocchè il Signore Iddio tuo ti ama. 005 DEU 023 006 Non procacciar giammai, in tempo di vita tua, la pace o il bene loro. 005 DEU 023 007 Non abbominar l'Idumeo; conciossiachè egli [sia] tuo fratello; non abbominar l'Egizio; conciossiachè tu sii stato forestiere nel suo paese. 005 DEU 023 008 La terza generazione de' figliuoli che nasceranno loro potrà entrar nella raunanza del Signore. 005 DEU 023 009 QUANDO tu uscirai in guerra contro a' tuoi nemici, guardati d'ogni mala cosa. 005 DEU 023 010 Se nel mezzo di te vi è alcuno che sia immondo per alcun accidente notturno, esca fuor del campo, [e] non entri dentro al campo; 005 DEU 023 011 e in sul far della sera lavisi con acqua; e poi, come il sole sarà tramontato, egli potrà rientrar dentro al campo. 005 DEU 023 012 Abbi parimente un luogo fuor del campo, al quale tu esca [per li tuoi bisogni]. 005 DEU 023 013 E abbi fra i tuoi arredi un piuolo, col quale, quando ti assetterai fuori, tu faccia un buco in terra, e poi ricopri il tuo scremento. 005 DEU 023 014 Conciossiachè il Signore Iddio tuo cammini nel mezzo del tuo campo, per salvarti, e per mettere in tuo potere i tuoi nemici; perciò sia il tuo campo santo; e [fa'] ch'egli non vegga alcuna bruttura in te, onde egli si rivolga indietro da te. 005 DEU 023 015 NON dare il servo che sarà scampato a te d'appresso al suo signore, in man del suo signore. 005 DEU 023 016 Dimori appresso di te, nel mezzo di te, nel luogo ch'egli avrà scelto, in qualunque delle tue città gli aggraderà; non fargli violenza. 005 DEU 023 017 Non siavi alcuna meretrice d'infra le figliuole d'Israele; parimente non siavi alcun cinedo d'infra i figliuoli d'Israele. 005 DEU 023 018 Non recar dentro alla Casa del Signore Iddio tuo, per alcun voto, il guadagno della meretrice, nè il prezzo del cane; perciocchè amendue [son] cosa abbominevole al Signore Iddio tuo. 005 DEU 023 019 Non prestare ad usura al tuo fratello, nè danari, nè vittuaglia, nè cosa alcuna che si presta ad usura. 005 DEU 023 020 Presta ad usura allo straniere, ma non al tuo fratello; acciocchè il Signore Iddio tuo ti benedica in tutto ciò a che metterai la mano, nel paese nel quale tu entri per possederlo. 005 DEU 023 021 Quando tu avrai votato un voto al Signore Iddio tuo, non indugiar d'adempierlo; perciocchè il Signore Iddio tuo per certo te ne ridomanderebbe [conto], e vi sarebbe peccato in te. 005 DEU 023 022 E se pur tu ti astieni di far voto, non vi sarà peccato in te. 005 DEU 023 023 Osserva, e fa' ciò che ti sarà uscito delle labbra, secondo che volontariamente tu avrai votato al Signore Iddio tuo, come avrai pronunziato con la tua bocca. 005 DEU 023 024 Quando tu entrerai nella vigna del tuo prossimo, potrai a tua voglia mangiarne dell'uve a sazietà; ma non riporne nel tuo vasello. 005 DEU 023 025 Quando tu entrerai per mezzo le biade del tuo prossimo, potrai svellerne delle spighe con la mano; ma non metter la falce nelle biade del tuo prossimo. 005 DEU 024 001 QUANDO alcuno avrà presa moglie, e sarà abitato con lei; se poi ella non gli aggrada, perchè egli avrà trovata in lei alcuna cosa brutta; scrivale il libello del ripudio, e diaglielo in mano; e così mandila fuor di casa sua. 005 DEU 024 002 E s'ella, essendo uscita di casa di colui, e andatasene, si marita ad un altro uomo; 005 DEU 024 003 e quest'ultimo marito prende ad odiarla, e le scrive il libello del ripudio, e glielo dà in mano, e la manda fuor di casa sua; ovvero, quest'ultimo marito, che se l'avea presa per moglie, muore; 005 DEU 024 004 non possa il suo primiero marito, il qual l'avea mandata via, tornare a prenderla per essergli moglie, dopo che avrà fatto ch'ella si sia contaminata; perchè ciò [è] cosa abbominevole nel cospetto del Signore; e non far sì che il paese che il Signore Iddio tuo ti dà in eredità, sia reo di peccato. 005 DEU 024 005 Quando alcuno avrà presa novella[mente] moglie, non vada alla guerra, e non siagli imposto affare alcuno; stia esente in casa sua un anno, e sollazzi la sua moglie ch'egli avrà presa. 005 DEU 024 006 NON prenda [alcuno] in pegno macine, non pur la mola disopra; perciocchè egli prenderebbe in pegno la vita [del suo prossimo]. 005 DEU 024 007 Quando si troverà alcuno che abbia rubato un uomo d'infra i suoi fratelli, figliuoli d'Israele, e ne abbia fatto traffico, e l'abbia venduto, muoia quel ladro; e togli il mal del mezzo di te. 005 DEU 024 008 Prendi guardia alla piaga della lebbra, per osservar diligentemente di far secondo tutto ciò che i sacerdoti Leviti vi avranno insegnato; prendete guardia di fare come io ho loro comandato. 005 DEU 024 009 Ricordati di ciò che il Signore Iddio tuo fece a Maria, nel cammino, dopo che foste usciti di Egitto. 005 DEU 024 010 Quando tu farai alcun presto al tuo prossimo, non entrare in casa sua, per prender pegno da lui. 005 DEU 024 011 Stattene fuori, e portiti colui, al qual tu farai il presto, il pegno fuori. 005 DEU 024 012 E s'egli [è] povero uomo, non ti porre a giacere, avendo ancora il suo pegno. 005 DEU 024 013 Del tutto rendigli il pegno, al tramontar del sole; acciocchè egli possa giacer ne' suoi panni, e ti benedica; e [ciò] ti sarà giustizia nel cospetto del Signore Iddio tuo. 005 DEU 024 014 Non fraudare il mercenario povero e bisognoso, [chi ch'egli si sia] de' tuoi fratelli, o de' forestieri che [saranno] nel tuo paese, dentro alle tue porte. 005 DEU 024 015 Dagli il suo premio al suo giorno, e non tramonti il sole avanti che tu gliel'abbia dato; conciossiachè egli [sia] povero, e che l'anima sua s'erga a quello; acciocchè egli non gridi contro a te al Signore, e non vi sia in te peccato. 005 DEU 024 016 Non facciansi morire i padri per li figliuoli, nè i figliuoli per li padri; facciasi morir ciascuno per lo suo [proprio] peccato. 005 DEU 024 017 NON pervertire la ragione del forestiere, [nè] dell'orfano; e non prender in pegno i panni della vedova. 005 DEU 024 018 E ricordati che tu sei stato servo in Egitto, e che il Signore Iddio tuo te ne ha riscosso; perciò io ti comando che tu faccia questo. 005 DEU 024 019 Quando tu avrai mietuta la tua ricolta nel tuo campo, e avrai dimenticata alcuna menata nel campo, non tornare indietro per prenderla; sia per lo forestiere, per l'orfano, e per la vedova; acciocchè il Signore Iddio tuo ti benedica in tutta l'opera delle tue mani. 005 DEU 024 020 Quando tu avrai scossi i tuoi ulivi, non ricercare a ramo a ramo [ciò che vi sarà rimasto] dietro a te; sia per lo forestiere, per l'orfano, e per la vedova. 005 DEU 024 021 Quando tu avrai vendemmiata la tua vigna, non raspollare i grappoli [rimasti] dietro a te; sieno per lo forestiere, per l'orfano, e per la vedova. 005 DEU 024 022 E ricordati che tu sei stato servo nel paese di Egitto; per ciò io ti comando che tu faccia questo. 005 DEU 025 001 QUANDO vi sarà lite fra alcuni, ed essi verranno in giudicio, giudichinli [i Giudici], e giustifichino il giusto, e condannino il reo. 005 DEU 025 002 E se il reo ha meritato d'esser battuto, faccialo il giudice gittare in terra, e battere in sua presenza, secondo il merito del suo misfatto, a [certo] numero [di battiture]. 005 DEU 025 003 Facciagli dare quaranta battiture, e non più; che talora, se continuasse a fargli dare una gran battitura oltre a questo numero, il tuo fratello non fosse avvilito nel tuo cospetto. 005 DEU 025 004 Non metter la museruola in bocca al bue, mentre trebbia. 005 DEU 025 005 QUANDO alcuni fratelli dimoreranno insieme, e un d'essi morrà senza figliuoli, non maritisi la moglie del morto fuori ad un uomo strano; il suo cognato venga da lei, e prendasela per moglie, e sposila per ragion di cognato. 005 DEU 025 006 E il primogenito ch'ella partorirà, nasca a nome del fratello morto del marito; acciocchè il suo nome non sia spento in Israele. 005 DEU 025 007 E se non aggrada a quell'uomo di prender la sua cognata, vada la sua cognata alla porta, agli Anziani, e dica: Il mio cognato ricusa di suscitar nome al suo fratello in Israele; egli non vuole sposarmi per ragion di cognato. 005 DEU 025 008 Allora gli Anziani della sua città lo chiamino, e parlino a lui; e s'egli, presentatosi, dice: E' non mi aggrada di prenderla; 005 DEU 025 009 accostiglisi la sua cognata, nel cospetto degli Anziani, e traggagli del piè il suo calzamento, e sputigli nel viso. Poi protesti, e dica: Così sarà fatto all'uomo che non edificherà la casa del suo fratello. 005 DEU 025 010 E gli sarà posto nome in Israele: La casa dello scalzato. 005 DEU 025 011 Quando alcuni contenderanno insieme l'un contro all'altro, e la moglie dell'uno si accosterà per liberare il suo marito dalla man di colui che lo percuote, e stenderà la mano, e lo prenderà per le sue vergogne, mozzale la mano; 005 DEU 025 012 l'occhio tuo non [le] perdoni. 005 DEU 025 013 NON aver nel tuo sacchetto peso e peso; grande e piccolo. 005 DEU 025 014 Non avere in casa efa ed efa; grande e piccolo. 005 DEU 025 015 Abbi peso intiero e giusto; e parimente efa intiero e giusto; acciocchè i tuoi giorni sieno prolungati sopra la terra che il Signore Iddio tuo ti dà. 005 DEU 025 016 Perciocchè chiunque fa cotali cose, chiunque fa iniquità, [è in] abbominio al Signore Iddio tuo. 005 DEU 025 017 RICORDATI di ciò che ti fece Amalec nel cammino, dopo che voi foste usciti di Egitto; 005 DEU 025 018 come egli ti venne ad incontrare nel cammino, e alla coda percosse tutte le persone deboli [che] venivano dietro a te, essendo tu stanco e affaticato; e non temette Iddio. 005 DEU 025 019 Perciò, quando il Signore Iddio tuo ti avrà data requie da tutti i tuoi nemici d'ogn'intorno, nel paese che il Signore Iddio tuo ti dà [in] eredità per possederlo; spegni la memoria di Amalec disotto al cielo; non dimenticarlo. 005 DEU 026 001 ORA, quando tu sarai entrato nel paese che il Signore Iddio tuo ti dà in eredità, e lo possederai, e vi abiterai; 005 DEU 026 002 prendi delle primizie di tutti i frutti della terra, che tu fai nascer dalla terra che il Signore Iddio tuo di dà; e mettile in un paniere, e va' al luogo che il Signore Iddio tuo avrà scelto per istanziar quivi il suo Nome. 005 DEU 026 003 E vieni al Sacerdote che sarà in que' giorni, e digli: Io fo oggi pubblica riconoscenza al Signore Iddio tuo di ciò che io sono entrato nel paese, del quale il Signore avea giurato a' nostri padri ch'egli ce lo darebbe. 005 DEU 026 004 Poi prenda il sacerdote dalla tua mano quel paniere, e ripongalo davanti all'altare del Signore Iddio tuo. 005 DEU 026 005 Appresso prendi a dire davanti al Signore Iddio tuo: Il padre mio [era] un misero Siro, e discese in Egitto con poca gente, e dimorò quivi come straniere, e quivi divenne una nazione grande, e potente, e numerosa. 005 DEU 026 006 E gli Egizj ci trattarono male, e ci afflissero e c'imposero una dura servitù. 005 DEU 026 007 E noi gridammo al Signore Iddio de' nostri padri; e il Signore esaudì la vostra voce, e riguardò alla nostra afflizione, e al nostro travaglio, e alla nostra oppressione; 005 DEU 026 008 e ci trasse fuor di Egitto con potente mano, e con braccio steso, e con grande spavento, e con miracoli, e con prodigi; 005 DEU 026 009 e ci ha condotti in questo luogo, e ci ha dato questo paese, paese stillante latte e miele. 005 DEU 026 010 Ora dunque, ecco, io ho recate le primizie de' frutti della terra, che tu, Signore, m'hai data. E posa quel [paniere] davanti al Signore Iddio tuo, e adora davanti al Signore Iddio tuo; 005 DEU 026 011 e rallegrati di tutto il bene, che il Signore Iddio tuo avrà dato a te, e alla tua casa, tu, e il Levita, e il forestiere che [sarà] nel mezzo di te. 005 DEU 026 012 Quando tu avrai finito di levar tutte le decime della tua entrata, nel terzo anno, [che è] l'anno delle decime, e le avrai date al Levita, al forestiere, all'orfano, ed alla vedova, ed essi le avranno mangiate dentro alle tue porte, e si saranno saziati; 005 DEU 026 013 allora di' nel cospetto del Signore Iddio tuo: Io ho tolto di casa [mia] ciò ch'è sacro, e anche l'ho dato al Levita, e al forestiere, e all'orfano, e alla vedova, interamente secondo il tuo comandamento che tu mi hai fatto; io non ho trapassati i tuoi comandamenti, e non [li] ho dimenticati. 005 DEU 026 014 Io non ne ho mangiato nel mio cordoglio, e non ne ho tolto [nulla, per impiegarlo] in [uso] immondo, e non ne ho dato [nulla] per alcun morto; io ho ubbidito alla voce del Signore Iddio mio; io ho fatto interamente come tu m'hai comandato. 005 DEU 026 015 Riguarda dall'abitacolo della tua santità, dal cielo, e benedici il tuo popolo Israele, e la terra che tu ci hai data, come tu giurasti a' nostri padri, terra stillante latte e miele. 005 DEU 026 016 Oggi ti comanda il Signore Iddio tuo di mettere in opera questi statuti e queste leggi; osservale adunque, e mettile in opera, con tutto il cuor tuo, e con tutta l'anima tua. 005 DEU 026 017 Oggi hai stipulato col Signore, ch'egli ti sarebbe Dio, e che tu cammineresti nelle sue vie, e osserveresti i suoi statuti, e i suoi comandamenti, e le sue leggi, e ubbidiresti alla sua voce. 005 DEU 026 018 E il Signore altresì ha stipulato con te, che tu gli saresti un popolo peculiare, come egli te ne ha parlato, e che tu osserveresti tutti i suoi comandamenti; 005 DEU 026 019 e ch'egli ti farebbe eccelso sopra tutte le nazioni ch'egli ha create, [e ti metterebbe] in laude, in fama, ed in gloria; e che tu saresti un popolo santo al Signore Iddio tuo; come egli ne ha parlato. 005 DEU 027 001 OR Mosè, con gli Anziani d'Israele, comandò e disse al popolo: Osservate tutti i comandamenti i quali oggi vi do. 005 DEU 027 002 E nel giorno che sarete passati il Giordano, [per entrar] nel paese che il Signore Iddio vostro vi dà, rizzati delle grandi pietre, e smaltale con calcina. 005 DEU 027 003 E scrivi sopra esse tutte le parole di questa Legge, dopo che tu sarai passato, per entrar nel paese che il Signore Iddio tuo ti dà, paese stillante latte e miele; siccome il Signore Iddio de' tuoi padri te ne ha parlato. 005 DEU 027 004 Quando adunque sarete passati il Giordano, rizzatevi queste pietre, le quali oggi vi comando, nel monte di Ebal; e smaltatele con calcina. 005 DEU 027 005 Edifica ancora quivi un altare al Signore Iddio tuo, un altar di pietre; non far passare ferro sopra esse. 005 DEU 027 006 Edifica l'altare del Signore Iddio tuo di pietre intiere; e offerisci sopra esso olocausti al Signore Iddio tuo. 005 DEU 027 007 Sacrifica ancora quivi sacrificii da render grazie; e mangia, e rallegrati davanti al Signore Iddio tuo. 005 DEU 027 008 E scrivi sopra quelle pietre tutte le parole di questa Legge chiaramente e bene. 005 DEU 027 009 Mosè ancora, co' sacerdoti Leviti, parlò a tutto Israele, dicendo: Attendi, e ascolta, Israele: Oggi tu sei divenuto popolo del Signore Iddio tuo. 005 DEU 027 010 Ubbidisci adunque alla voce del Signore Iddio tuo, e metti in opera i suoi comandamenti, e i suoi statuti, i quali oggi ti do. 005 DEU 027 011 Mosè ancora in quello stesso giorno comandò, e disse al popolo: 005 DEU 027 012 Gli uni [d'infra voi] stieno sopra il monte di Gherizim, per benedire il popolo quando sarete passati il Giordano; [cioè, le tribù di] Simeone, [di] Levi, [di] Giuda, [d]'Issacar, [di] Giuseppe, e [di] Beniamino; 005 DEU 027 013 e gli altri stieno sopra il monte di Ebal, per [pronunziar] la maledizione; [cioè, le tribù di] Ruben, [di] Gad, [di] Aser, [di] Zabulon, [di] Dan, e [di] Neftali. 005 DEU 027 014 E parlino i Leviti, e dicano ad alta voce a tutti gl'Israeliti: 005 DEU 027 015 Maledetto [sia] l'uomo che avrà fatta scultura, o statua di getto, [che è] cosa abbominevole al Signore, opera di man di artefice, e l'avrà riposta in luogo occulto. — E risponda tutto il popolo, e dica: Amen. 005 DEU 027 016 Maledetto [sia] chi sprezza suo padre o sua madre. — E dica tutto il popolo: Amen. 005 DEU 027 017 Maledetto [sia] chi muove i termini del suo prossimo. — E tutto il popolo dica: Amen. 005 DEU 027 018 Maledetto [sia] chi trasvia il cieco. — E tutto il popolo dica: Amen. 005 DEU 027 019 Maledetto [sia] chi pervertisce la ragione del forestiere, dell'orfano, e della vedova. — E tutto il popolo dica: Amen. 005 DEU 027 020 Maledetto [sia] chi giace con la moglie di suo padre; perciocchè egli scopre il lembo di suo padre. — E tutto il popolo dica: Amen. 005 DEU 027 021 Maledetto [sia] chi si congiugne con alcuna bestia. — E tutto il popolo dica: Amen. 005 DEU 027 022 Maledetto [sia] chi giace con la sua sorella, figliuola di suo padre, o figliuola di sua madre. — E tutto il popolo dica: Amen. 005 DEU 027 023 Maledetto [sia] chi giace con la sua suocera. — E tutto il popolo dica: Amen. 005 DEU 027 024 Maledetto [sia] chi uccide il suo prossimo in occulto. — E tutto il popolo dica: Amen. 005 DEU 027 025 Maledetto [sia] chi prende presente, per far morir l'innocente. — E tutto il popolo dica: Amen. 005 DEU 027 026 Maledetto [sia] chi non avrà attenute le parole di questa Legge, per metterle in opera. — E tutto il popolo dica: Amen. 005 DEU 028 001 ORA egli avverrà, se pur tu ubbidisci alla voce del Signore Iddio tuo, per osservar di mettere in opera tutti i suoi comandamenti, i quali oggi ti do, che il Signore ti farà eccelso sopra tutte le nazioni della terra. 005 DEU 028 002 E tutte queste benedizioni verranno sopra te e ti giugneranno; perciocchè tu avrai ubbidito alla voce del Signore Iddio tuo. 005 DEU 028 003 Tu [sarai] benedetto nella città; tu [sarai] ancora benedetto ne' campi. 005 DEU 028 004 Il frutto del tuo seno [sarà] benedetto, e il frutto della tua terra, e il frutto del tuo bestiame; i parti delle tue vacche e le gregge delle tue pecore. 005 DEU 028 005 Il tuo paniere [sarà] benedetto, e la tua madia. 005 DEU 028 006 Tu [sarai] benedetto nel tuo entrare, e benedetto nel tuo uscire. 005 DEU 028 007 Il Signore metterà i tuoi nemici che si saran levati contro a te, in rotta e sconfitta davanti a te; per una via usciranno contro a te, e per sette vie fuggiranno d'innanzi a te. 005 DEU 028 008 Il Signore ordinerà alla benedizione ch'ella [sia] teco, ne' tuoi granai, e in tutto ciò a che metterai la mano; e ti benedirà nella terra che il Signore Iddio tuo ti dà. 005 DEU 028 009 Il Signore ti stabilirà per [esser]gli un popol santo, come egli ti ha giurato; quando tu osserverai i comandamenti del Signore Iddio tuo, e camminerai nelle sue vie. 005 DEU 028 010 E tutti i popoli della terra vedranno che voi portate il Nome del Signore; e temeranno di te. 005 DEU 028 011 E il Signore Iddio tuo ti farà abbondare in beni, nel frutto del tuo seno, nel frutto del tuo bestiame, e nel frutto della tua terra, nel paese del quale egli giurò a' tuoi padri, ch'egli te lo darebbe. 005 DEU 028 012 Il Signore ti aprirà il suo buon tesoro, il cielo, per dare alla tua terra la sua pioggia al suo tempo, e per benedir tutta l'opera delle tue mani; e tu presterai a molte genti, e non prenderai nulla in presto. 005 DEU 028 013 Il Signore ti metterà in capo, e non in coda; e non sarai giammai se non al disopra, e non al disotto; quando tu ubbidirai a' comandamenti del Signore Iddio tuo, i quali oggi ti do, per osservar[li], e per metter[li] in opera; 005 DEU 028 014 e non ti rivolgerai nè a destra nè a sinistra, d'alcuna delle cose che io ti comando oggi, per andar dietro ad altri dii, per servirli. 005 DEU 028 015 Ma, se tu non ubbidisci alla voce del Signore Iddio tuo, per osservar di mettere in opera tutti i suoi comandamenti, e i suoi statuti, i quali oggi ti do; egli avverrà che tutte queste maledizioni verranno sopra te, e ti giungeranno. 005 DEU 028 016 Tu [sarai] maledetto nella città, [sarai] ancora maledetto ne' campi. 005 DEU 028 017 Il tuo paniere [sarà] maledetto, e la tua madia. 005 DEU 028 018 Il frutto del tuo seno [sarà] maledetto, e il frutto della tua terra; i parti delle tue vacche, e le gregge delle tue pecore. 005 DEU 028 019 Tu [sarai] maledetto nel tuo entrare, e maledetto nel tuo uscire. 005 DEU 028 020 Il Signore manderà contro a te la maledizione, la dissipazione, e la perdizione, in ogni cosa alla quale tu metterai la mano, [e] la qual tu farai; finchè tu sii distrutto, e perito subitamente, per la malvagità dei tuoi fatti; perciocchè tu mi avrai abbandonato. 005 DEU 028 021 Il Signore farà che la mortalità s'attaccherà a te, finchè ti abbia consumato d'in su la terra, nella qual tu entri per possederla. 005 DEU 028 022 Il Signore ti percoterà di tisichezza, e d'arsura, e di febbre, e d'infiammazione; d'aridità, e di nebbia, e di rubiggine; che ti perseguiranno, finchè tu sii perito. 005 DEU 028 023 E il tuo cielo, che [sarà] sopra il tuo capo, sarà di rame; e la terra, che [sarà] sotto di te, [sarà] di ferro. 005 DEU 028 024 Il Signore manderà alla tua terra, in luogo di pioggia, polvere e cenere, [la quale] caderà sopra te dal cielo, finchè tu sii sterminato. 005 DEU 028 025 Il Signore ti metterà in rotta e sconfitta davanti a' tuoi nemici; per una via tu uscirai contro a loro, e per sette vie fuggirai d'innanzi a loro; e sarai agitato per tutti i regni della terra. 005 DEU 028 026 E i tuoi corpi morti saranno per pasto a ogni uccello del cielo, e alle bestie della campagna, senza che alcuno le spaventi. 005 DEU 028 027 Il Signore ti percoterà dell'ulcere di Egitto, di morici, e di scabbia, e di pizzicore, onde tu non potrai guarire. 005 DEU 028 028 Il Signore ti percoterà di smania, e di cecità, e di sbigottimento di cuore. 005 DEU 028 029 E andrai a tastone nel mezzodì, come il cieco va a tastone nell'oscurità, e non prospererai nelle tue vie; e del continuo non sarai se non oppressato e rubato; e non vi [sarà] alcuno che [ti] salvi. 005 DEU 028 030 Tu sposerai moglie, e un altro si giacerà con lei; tu edificherai case, ma non vi abiterai dentro; tu pianterai vigne, e non ne coglierai il frutto per uso tuo comune. 005 DEU 028 031 Il tuo bue [sarà] ammazzato nel tuo cospetto, e tu non ne mangerai; il tuo asino sarà rapito d'innanzi a te, e non ti sarà renduto; le tue pecore [saranno] date a' tuoi nemici, e non vi [sarà] alcuno che te [le] riscuota. 005 DEU 028 032 I tuoi figliuoli e le tue figliuole saranno date ad un popolo straniere; e gli occhi tuoi [lo] vedranno, e verranno meno del continuo dietro a loro, e non avrai alcuna forza nelle mani. 005 DEU 028 033 Un popolo che tu non avrai conosciuto mangerà il frutto della tua terra, e tutta la tua fatica; e del continuo non sarai se non oppressato e conquassato. 005 DEU 028 034 E tu diventerai forsennato per le cose che vedrai con gli occhi. 005 DEU 028 035 Il Signore ti percoterà d'ulcera maligna in su le ginocchia, e in su le coscie, onde tu non potrai guarire; [anzi] dalla pianta del piè fino alla sommità della testa. 005 DEU 028 036 Il Signore farà camminar te e il tuo re che tu avrai costituito sopra te, ad una nazione, le qual nè tu nè i tuoi padri non avrete conosciuta; e quivi servirai a dii stranieri, al legno ed alla pietra. 005 DEU 028 037 E sarai in istupore, in proverbio, e in favola fra tutti i popoli, dove il Signore ti avrà condotto. 005 DEU 028 038 Tu recherai sementa assai al campo, e raccoglierai poco; perciocchè le locuste la consumeranno. 005 DEU 028 039 Tu pianterai vigne, e [le] lavorerai, e non [ne] berrai il vino, anzi non pure ne coglierai il frutto; perciocchè i vermini lo mangeranno. 005 DEU 028 040 Tu avrai degli ulivi in tutte le tue contrade, ma tu non ti ungerai d'olio; perciocchè i tuoi ulivi perderanno il lor frutto. 005 DEU 028 041 Tu genererai figliuoli e figliuole, ma non saranno tuoi; perciocchè andranno in cattività. 005 DEU 028 042 I grilli diserteranno tutti i tuoi alberi, e il frutto della tua terra. 005 DEU 028 043 Il forestiere che [sarà] nel mezzo di te sarà innalzato ben alto sopra te, e tu sarai abbassato ben basso. 005 DEU 028 044 Egli presterà a te, e tu non presterai a lui; egli sarà in capo, e tu in coda. 005 DEU 028 045 E tutte queste maledizioni verranno sopra te e ti perseguiranno, e ti giungeranno, finchè tu sii distrutto; perciocchè tu non avrai ubbidito alla voce del Signore Iddio tuo, per osservare i suoi comandamenti, e i suoi statuti, ch'egli ti ha dati. 005 DEU 028 046 E saranno in te, e nella tua progenie in perpetuo, per segno e per prodigio. 005 DEU 028 047 Perciocchè tu non avrai servito al Signore Iddio tuo allegramente, e di buon cuore, per l'abbondanza di ogni cosa. 005 DEU 028 048 E servirai a' tuoi nemici, che il Signore avrà mandati contro a te, con fame, e con sete, e con nudità, e con mancamento d'ogni cosa; ed essi metteranno un giogo di ferro sopra il tuo collo, finchè t'abbiano distrutto. 005 DEU 028 049 Il Signore farà muovere una gente contro a te di lontano, dall'estremità della terra, a guisa che vola l'aquila; una gente, della quale tu non intenderai il linguaggio; 005 DEU 028 050 una gente sfacciata, la qual non avrà riguardo alla persona del vecchio, e non avrà mercè del fanciullo; 005 DEU 028 051 e mangerà il frutto del tuo bestiame, e il frutto della tua terra, finchè tu sii distrutto; e non ti lascerà di resto nè frumento, nè mosto, nè olio, nè figli delle tue vacche, nè gregge delle tue pecore; finchè t'abbia fatto perire. 005 DEU 028 052 E ti assedierà in tutte le tue città, finchè le tue alte e forti mura, nelle quali tu ti sarai fidato in tutto il tuo paese, caggiano a terra; anzi ti assedierà dentro a tutte le tue porte, in tutto il tuo paese che il Signore Iddio tuo ti avrà dato. 005 DEU 028 053 E tu mangerai il frutto del tuo seno, la carne de' tuoi figliuoli, e delle tue figliuole, che il Signore Iddio tuo ti avrà date, nell'assedio, e nella distretta, della quale i tuoi nemici ti stringeranno. 005 DEU 028 054 L'occhio del più morbido e delicato uomo fra voi sarà maligno inverso il suo fratello, e inverso la moglie del suo seno, e inverso il rimanente de' suoi figliuoli ch'egli avrà riserbati; 005 DEU 028 055 per non dare ad alcun di loro [nulla] della carne degli [altri] suoi figliuoli, la quale egli mangerà; perciocchè non gli [sarà] rimasto nulla nell'assedio, e nella distretta, della quale i tuoi nemici ti stringeranno dentro a tutte le tue porte. 005 DEU 028 056 L'occhio della più morbida e delicata [donna] fra voi, la quale non si sarebbe pure attentata di posar la pianta del piede in terra, per delicatezza e morbidezza, sarà maligno inverso il marito del suo seno, e inverso il suo figliuolo, e inverso la sua figliuola; 005 DEU 028 057 e [ciò], per la secondina che le uscirà d'infra le gambe, e per li suoi figliuoli che partorirà; perciocchè ella li mangerà di nascosto per mancamento d'ogni cosa, nell'assedio e nella distretta, della quale il tuo nemico ti stringerà dentro alle tue porte. 005 DEU 028 058 Se tu non osservi di mettere in opera tutte le parole di questa Legge, che sono scritte in questo Libro, per temer questo Nome glorioso e tremendo, il Signore Iddio tuo, 005 DEU 028 059 il Signore percoterà te e la tua progenie di battiture strane, grandi e durabili; e di malattie malvage e durabili. 005 DEU 028 060 E farà ritornar sopra te tutti i languori di Egitto, de' quali tu hai avuta paura; ed essi si attaccheranno a te. 005 DEU 028 061 Il Signore ti farà eziandio venire addosso ogni [altra] infermità e piaga, che non è scritta nel Libro di questa Legge; finchè tu sii distrutto. 005 DEU 028 062 E voi resterete poca gente, là dove [per addietro] sarete stati come le stelle del cielo, in moltitudine; perciocchè tu non avrai ubbidito alla voce del Signore Iddio tuo. 005 DEU 028 063 E avverrà che, siccome il Signore si sarà rallegrato in voi, facendovi del bene, e moltiplicandovi; così si rallegrerà in voi, facendovi perire, e distruggendovi; e sarete divelti d'in su la terra, nella quale tu entri per possederla. 005 DEU 028 064 E il Signore ti dispergerà fra tutti i popoli, da uno estremo della terra all'altro estremo; e quivi servirai ad altri dii, i quali nè tu, nè i tuoi padri, non avete conosciuti; al legno ed alla pietra. 005 DEU 028 065 Ancora fra quelle genti non avrai alcuna requie, e la pianta del tuo piè non avrà alcun riposo; e il Signore vi darà quivi un cuor tremante, e consumamento d'occhi, e doglia d'animo. 005 DEU 028 066 E la tua vita ti starà dirimpetto in pendente; e sarai in ispavento notte e giorno; e non sarai sicuro della tua vita. 005 DEU 028 067 La mattina tu dirai: Oh! fosse pur sera! e la sera dirai: Oh! fosse pur mattina! per lo spavento del tuo cuore, del quale sarai spaventato, e per le cose che vedrai con gli occhi. 005 DEU 028 068 E il Signore ti farà ritornare in Egitto, per navi, per far viaggio [nel paese], del quale io ti ho detto: Mai più non lo vedrai. E quivi voi vi venderete a' vostri nemici per servi e per serve, e non [vi sarà] chi [vi] comperi. 005 DEU 029 001 QUESTE [son] le parole del patto, che il Signore comandò a Mosè di fare co' figliuoli d'Israele nel paese di Moab; oltre al patto ch'egli avea fatto con loro in Horeb. 005 DEU 029 002 Mosè adunque chiamò tutto Israele, e disse loro: Voi avete veduto tutto quello che il Signore ha fatto davanti agli occhi vostri, nel paese di Egitto, a Faraone, e a tutti i suoi servitori, e a tutto il suo paese; 005 DEU 029 003 le prove grandi che gli occhi tuoi hanno vedute, que' miracoli e gran prodigi. 005 DEU 029 004 Or il Signore, infino a questo giorno, non vi ha dato cuor da conoscere, nè occhi da vedere, nè orecchi da intendere. 005 DEU 029 005 E io v'ho condotti quarant'anni per lo deserto; i vostri vestimenti non vi si son logorati addosso, e il vostro calzamento non s'è logorato ne' vostri piedi. 005 DEU 029 006 Voi non avete mangiato pane, nè bevuto vino, nè cervogia; acciocchè conosceste ch'io [sono] il Signore Iddio vostro. 005 DEU 029 007 Alla fine voi siete giunti in questo luogo; e Sihon, re di Hesbon, e Og, re di Basan, sono usciti incontro a noi in battaglia, e noi li abbiamo sconfitti; 005 DEU 029 008 e abbiam preso il lor paese, e l'abbiam dato in eredità a' Rubeniti, e a' Gaditi, e alla mezza tribù di Manasse. 005 DEU 029 009 Osservate adunque le parole di questo patto, e mettetele in opera; acciocchè facciate prosperar tutto ciò che farete. 005 DEU 029 010 Oggi voi comparite tutti davanti al Signore Iddio vostro, i vostri Capi, le vostre tribù, i vostri Anziani, e i vostri Ufficiali, e tutti gli uomini d'Israele; 005 DEU 029 011 i vostri piccoli fanciulli, le vostre mogli, e il tuo forestiere che [è] nel mezzo del tuo campo, fino a colui che ti taglia le legne, e colui che ti attigne l'acqua; 005 DEU 029 012 per entrar nel patto del Signore Iddio tuo, e nel suo giuramento, il quale il Signore Iddio tuo fa oggi teco; 005 DEU 029 013 per istabilirti oggi per suo popolo, e acciocchè egli ti sia Dio, com'egli te n'ha parlato, e com'egli giurò a' tuoi padri, ad Abrahamo, a Isacco, e a Giacobbe. 005 DEU 029 014 Or io non fo questo patto, e questo giuramento, con voi soli; 005 DEU 029 015 anzi, tanto con chi è qui con noi, [e] comparisce oggi davanti al Signore Iddio nostro, quanto con chi non [è] oggi qui con noi; 005 DEU 029 016 perciocchè voi sapete come siamo dimorati nel paese di Egitto, e come siamo passati per mezzo le nazioni, per le quali siete passati. 005 DEU 029 017 E avete vedute le loro abbominazioni, e i loro idoli di legno, di pietra, d'argento, e d'oro, che [sono] appresso di loro. 005 DEU 029 018 [Guardatevi], che non sia fra voi uomo, o donna, o famiglia, o tribù, il cui cuore si rivolga oggi indietro dal Signore Iddio nostro, per andare a servire agl'iddii di quelle nazioni; che non vi sia fra voi radice alcuna che produca tosco ed assenzio; 005 DEU 029 019 e che non avvenga che, avendo alcuno udite le parole di questo giuramento, si benedica nel cuor suo, dicendo: Io avrò pace, benchè io cammini secondo la pravità del mio cuore; per aggiungere ebbrezza alla sete. 005 DEU 029 020 Il Signore non vorrà perdonargli; anzi allora, l'ira del Signore e la sua gelosia fumeranno contro a quell'uomo; e tutte l'esecrazioni scritte in questo Libro si poseranno sopra lui; e il Signore cancellerà il suo nome disotto al cielo. 005 DEU 029 021 E il Signore lo separerà d'infra tutte le tribù d'Israele, a male; secondo tutte l'esecrazioni del patto scritto in questo Libro della Legge. 005 DEU 029 022 Onde la generazione futura, i vostri figliuoli che sorgeranno dopo voi, e il forestiere che verrà di paese lontano diranno, quando vedranno le piaghe di questo paese, e le sue infermità, delle quali il Signore l'avrà afflitto; 005 DEU 029 023 [e] che tutta la terra di esso [sarà] solfo, salsuggine ed arsura; e che non sarà seminata, e che non produrrà [nulla], e che non vi crescerà alcuna erba: qual [fu] la sovversione di Sodoma, di Gomorra, di Adma e di Seboim; le quali il Signore sovvertì nella sua ira, e nel suo cruccio; 005 DEU 029 024 anzi pur tutte le nazioni diranno: Perchè ha fatto il Signore così a questo paese? quale [è] l'ardor di questa grand'ira? 005 DEU 029 025 E si dirà: Perciocchè hanno abbandonato il patto del Signore Iddio de' lor padri il quale egli avea fatto con loro, quando li ebbe tratti fuor del paese di Egitto; 005 DEU 029 026 e sono andati, e hanno servito ad altri dii, e li hanno adorati; dii, i quali essi non aveano conosciuti; e i quali [il Signore] non avea lor dati per parte. 005 DEU 029 027 Laonde l'ira del Signore si è accesa contro a questo paese, per far venir sopra esso tutte le maledizioni scritte in questo Libro; 005 DEU 029 028 e il Signore li ha stirpati d'in su la lor terra, con ira, con cruccio e con grande indegnazione; e li ha cacciati in un altro paese come oggi [appare]. 005 DEU 029 029 Le cose occulte [sono] per lo Signore Iddio nostro; ma le rivelate [sono] per noi, e per li nostri figliuoli, in perpetuo; acciocchè mettiamo in opera tutte le parole di questa Legge. 005 DEU 030 001 OR avverrà che, dopo che tutte queste cose, la benedizione e la maledizione, le quali io ho poste davanti a te, saranno venute sopra te; e tu te [le] ridurrai a mente fra tutte le genti dove il Signore Iddio ti avrà sospinto; 005 DEU 030 002 e ti convertirai al Signore Iddio tuo, e ubbidirai alla sua voce, tu, e i tuoi figliuoli, con tutto il tuo cuore, e con tutta l'anima tua, interamente come io ti comando oggi; 005 DEU 030 003 il Signore Iddio tuo altresì ti ricondurrà di cattività, e avrà pietà di te, e tornerà a raccoglierti d'infra tutti i popoli, fra' quali il Signore Iddio tuo ti avrà disperso. 005 DEU 030 004 Avvegnachè tu fossi stato sospinto all'estremità del cielo, pure il Signore Iddio tuo ti raccoglierà di là, e ti prenderà di là. 005 DEU 030 005 E il Signore Iddio tuo ti condurrà nel paese, che i tuoi padri avranno posseduto, e tu lo possederai; ed egli ti farà del bene, e ti accrescerà più che i tuoi padri. 005 DEU 030 006 E il Signore Iddio tuo circonciderà il tuo cuore, e il cuore della tua progenie; acciocchè tu ami il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l'anima tua, affinchè tu viva. 005 DEU 030 007 E il Signore Iddio tuo metterà tutte queste esecrazioni sopra i tuoi nemici, e sopra quelli che ti odieranno, i quali ti avranno perseguitato. 005 DEU 030 008 Così, quando tu ti sarai convertito, e ubbidirai alla voce del Signore, e metterai in opera tutti i suoi comandamenti, i quali oggi ti do, 005 DEU 030 009 il Signore Iddio tuo ti farà abbondare [in beni], in ogni opera delle tue mani, nel frutto del tuo seno, e nel frutto del tuo bestiame, e nel frutto della tua terra; perciocchè il Signore tornerà a rallegrarsi in te a bene, come si rallegrò ne' tuoi padri. 005 DEU 030 010 Perciocchè tu ubbidirai alla voce del Signore Iddio tuo, per osservare i suoi comandamenti, e i suoi statuti, scritti in questo Libro della Legge; dopo che tu ti sarai convertito al Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l'anima tua. 005 DEU 030 011 Conciossiachè questo comandamento, ch'io ti do oggi, non sia tanto alto che tu nol possa comprendere; e anche non è lontano. 005 DEU 030 012 Egli non [è] nel cielo, perchè tu dica: Chi salirà per noi al cielo, e ce lo recherà, e ce lo farà intendere, acciocchè lo mettiamo in opera? 005 DEU 030 013 Parimente non è oltre mare, perchè tu dica: Chi passerà oltre mare per noi, e ce lo recherà, e ce lo farà intendere, acciocchè lo mettiamo in opera? 005 DEU 030 014 Anzi questa parola [è] molto vicina a te; [ella è] nella tua bocca e nel tuo cuore, per metterla in opera. 005 DEU 030 015 Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene; e la morte e il male. 005 DEU 030 016 Conciossiachè io ti comandi oggi di amare il Signore Iddio tuo, di camminar nelle sue vie, e di osservare i suoi comandamenti, e i suoi statuti, e le sue leggi; acciocchè tu viva, e cresca; e che il Signore Iddio tuo ti benedica, nel paese dove tu entri per possederlo. 005 DEU 030 017 Ma, se il cuor tuo si rivolge indietro, e se tu non ubbidisci, anzi sei sospinto ad adorare altri dii, e servir loro, 005 DEU 030 018 io vi annunzio oggi che del tutto perirete, e che non prolungherete i [vostri] giorni sopra la terra, per entrar nella quale, e per possederla, voi passate il Giordano. 005 DEU 030 019 Io prendo oggi in testimonio contr'a voi il cielo e la terra, ch'io ho posta davanti a voi la vita e la morte; la benedizione e la maledizione; eleggete adunque la vita, acciocchè tu viva, tu, e la tua progenie; 005 DEU 030 020 amando il Signore Iddio tuo, ubbidendo alla sua voce, e attenendovi a lui (conciossiachè egli [sia] la tua vita, e la lunghezza de' tuoi giorni); per abitare in su la terra, della quale il Signore Iddio vostro giurò a' tuoi padri, ad Abrahamo, ad Isacco, e a Giacobbe, ch'egli la darebbe loro. 005 DEU 031 001 POI Mosè andò, e tenne questi ragionamenti a tutto Israele, e disse loro: 005 DEU 031 002 Io [sono] oggi d'età di centovent'anni; io non posso più andare e venire; oltre a ciò, il Signore mi ha detto: Tu non passerai questo Giordano. 005 DEU 031 003 Il Signore Iddio tuo sarà quel che passerà davanti a te; esso distruggerà d'innanzi a te queste nazioni, e tu possederai il lor [paese]; Giosuè [sarà quel che] passerà davanti a voi, come il Signore ne ha parlato. 005 DEU 031 004 E il Signore farà a quelle, come ha fatto a Sihon, e ad Og, re degli Amorrei, e al lor paese, i quali egli ha distrutti. 005 DEU 031 005 E il Signore le metterà in vostro potere, e voi farete loro interamente secondo il comandamento che io v'ho dato. 005 DEU 031 006 Siate valenti, e fortificatevi; non temete, e non vi spaventate di loro; perciocchè il Signore Iddio vostro [è] quel che cammina teco; egli non ti lascerà, e non ti abbandonerà. 005 DEU 031 007 Poi Mosè chiamò Giosuè, e gli disse in presenza di tutto Israele: Sii valente, e fortificati; perciocchè tu sei quel che entrerai con questo popolo nel paese, del quale il Signore giurò a' lor padri ch'egli lo darebbe loro; e tu lo metterai in possessione di esso. 005 DEU 031 008 E il Signore [è] quel che cammina davanti a te; egli sarà teco, egli non ti lascerà, e non ti abbandonerà; non temere, e non ispaventarti. 005 DEU 031 009 POI Mosè scrisse questa legge, e la diede a' sacerdoti, figliuoli di Levi, i quali portano l'Arca del Patto del Signore; e a tutti gli Anziani d'Israele. 005 DEU 031 010 E Mosè comandò, e disse loro: In capo d'ogni settimo anno, nel termine dell'anno della remissione, nella festa de' Tabernacoli; 005 DEU 031 011 quando tutto Israele sarà venuto per comparir davanti alla faccia del Signore Iddio vostro, nel luogo ch'egli avrà scelto, leggi questa Legge davanti a tutto Israele, sì ch'egli l'oda; 005 DEU 031 012 avendo raunato il popolo, gli uomini, e le donne, e i piccoli fanciulli, e il tuo forestiere che [sarà] dentro alle tue porte; acciocchè odano, e imparino, e temano il Signore Iddio vostro, e osservino di mettere in opera tutte le parole di questa Legge; 005 DEU 031 013 e che i lor figliuoli, i quali non hanno [ancora] alcuna conoscenza, odano, e imparino a temere il Signore Iddio vostro, tutto il tempo che voi viverete in su la terra, nella quale, passato il Giordano, voi entrate per possederla. 005 DEU 031 014 E IL Signore disse a Mosè: Ecco, il tempo della tua morte è vicino; chiama Giosuè, e presentatevi nel Tabernacolo della convenenza; ed io gli comanderò [ciò ch'egli ha da fare]. Mosè adunque e Giosuè andarono, e si presentarono nel Tabernacolo della convenenza. 005 DEU 031 015 E il Signore apparve nel Tabernacolo, nella colonna della nuvola; e la colonna della nuvola si fermò in su l'entrata del Tabernacolo. 005 DEU 031 016 E il Signore disse a Mosè: Ecco tu sei per giacer in breve co' tuoi padri; e questo popolo si leverà, e fornicherà dietro agl'iddii stranieri del paese, nel quale egli entra; e mi abbandonerà, e romperà il mio patto che io ho fatto con lui. 005 DEU 031 017 E in quel giorno l'ira mia si accenderà contro a lui, e io l'abbandonerò, e nasconderò da lui la mia faccia, e sarà consumato; e gran mali ed angosce gli avverranno; e in quel giorno egli dirà: Questi mali non mi sono eglino avvenuti perchè il Signore non [è] nel mezzo di me? 005 DEU 031 018 E io nasconderò del tutto la mia faccia in quel giorno, per tutto il male ch'egli avrà fatto; perciocchè si sarà rivolto ad altri dii. 005 DEU 031 019 Ora dunque, scrivetevi questo Cantico, ed insegnatelo a' figliuoli d'Israele, mettendolo loro in bocca; acciocchè questo Cantico mi sia per testimonio contro a' figliuoli d'Israele. 005 DEU 031 020 Perciocchè io l'introdurrò nella terra, la quale io giurai a' suoi padri, [terra] stillante latte e miele; ed egli mangerà, e sarà saziato, e ingrassato; ed egli si rivolgerà ad altri dii, e servirà loro, e mi dispetterà, e romperà il mio patto. 005 DEU 031 021 Onde, quando gran mali ed angosce gli saranno avvenute, questo Cantico testimonierà contro a lui in faccia; perciocchè non sarà dimenticato per non esser più nella bocca della sua progenie; conciossiachè io conosca la sua natura, ciò ch'egli fa oggi, innanzi ch'io l'abbia introdotto nel paese, ch'io ho giurato. 005 DEU 031 022 Mosè adunque scrisse questo Cantico in quel giorno, e l'insegnò a' figliuoli d'Israele. 005 DEU 031 023 Poi [il Signore] diede comandamenti a Giosuè, figliuolo di Nun, e [gli] disse: Sii valente, e fortificati; perciocchè tu sei quel che introdurrai i figliuoli d'Israele nel paese che io ho loro giurato; e io sarò teco. 005 DEU 031 024 E, dopo che Mosè ebbe finito di scrivere compiutamente le parole di questa Legge in un libro, 005 DEU 031 025 comandò a' Leviti, che aveano da portar l'Arca del Patto del Signore, e disse [loro: ] 005 DEU 031 026 Prendete questo Libro della Legge, e mettetelo allato all'Arca del Patto del Signore Iddio vostro; e sia quivi per testimonio contro a te. 005 DEU 031 027 Perciocchè io conosco la tua ribellione, e il tuo collo duro; ecco oggi, essendo io ancora in vita appresso di voi, voi siete stati ribelli contro al Signore; e quanto più [lo sarete] dopo la mia morte? 005 DEU 031 028 Raunate appresso di me tutti gli Anziani delle vostre tribù, e i vostri Ufficiali, e io pronunzierò, in lor presenza, queste parole, e prenderò in testimonio contro a loro il cielo e la terra. 005 DEU 031 029 Perciocchè io so che, dopo la mia morte, per certo voi vi corromperete, e vi rivolgerete dalla via ch'io v'ho comandata; onde male vi avverrà nel tempo a venire; perciocchè avrete fatto ciò che dispiace al Signore, dispettandolo con l'opera delle vostre mani. 005 DEU 031 030 Mosè adunque pronunziò da un capo all'altro le parole di questo Cantico, nella presenza di tutta la raunanza di Israele. 005 DEU 032 001 CIELI, porgete gli orecchi, ed io parlerò; Ed ascolti la terra le parole della mia bocca. 005 DEU 032 002 La mia dottrina stillerà come pioggia, E il mio ragionamento colerà come rugiada; Come pioggia minuta in su l'erbetta, E come pioggia a grosse gocciole in su l'erbe; 005 DEU 032 003 Perciocchè io celebrerò il Nome del Signore. Magnificate l'Iddio nostro. 005 DEU 032 004 L'opera della Rocca[è] compiuta; Conciossiachè tutte le sue vie [sieno] dirittura; Iddio [è] verità, senza alcuna iniquità; Egli [è] giusto e diritto. 005 DEU 032 005 Esso si è corrotto inverso lui; Il lor vizio non [è] di figliuoli suoi; [Egli] è una generazione perversa e storta. 005 DEU 032 006 Popolo stolto, e non savio, è questa la retribuzione che voi fate al Signore? Non [è] egli tuo padre, che t'ha acquistato? [Non è egli] quel che ti ha fatto, e ti ha stabilito? 005 DEU 032 007 Ricordati de' giorni antichi; Considera gli anni dell'età addietro; Domandane tuo padre, ed egli te lo dichiarerà; I tuoi vecchi, ed essi te lo diranno. 005 DEU 032 008 Quando l'Altissimo spartiva l'eredità alle nazioni, Quando egli divideva i figliuoli di Adamo, Egli costituì i confini de' popoli, Secondo il numero de' figliuoli d'Israele. 005 DEU 032 009 Perciocchè la parte del Signore [è] il suo popolo; Giacobbe [è] la sorte della sua eredità. 005 DEU 032 010 Egli lo trovò in una terra di deserto, E in un luogo desolato d'urli di solitudine; Egli l'ha menato attorno, egli l'ha ammaestrato, Egli l'ha conservato come la pupilla dell'occhio suo. 005 DEU 032 011 Come l'aquila fa muovere la sua nidata, Si dimena sopra i suoi figli, Spande le sue ale, li prende, [E] li porta sopra le sue penne; 005 DEU 032 012 Il Signore solo l'ha condotto, E con lui non [è stato] alcun dio strano. 005 DEU 032 013 Egli l'ha fatto passare a cavallo sopra gli alti luoghi della terra, Onde egli ha mangiati i frutti de' campi; E gli ha ancora dato a suggere il miele dalla rupe, E l'olio dal macigno; 005 DEU 032 014 Il burro delle vacche, e il latte delle pecore, Col grasso degli agnelli, e de' montoni di Basan, e de' becchi; Insieme con la grascia del fior di frumento; E tu hai bevuto il vin puro, il sugo dell'uve. 005 DEU 032 015 Ma Iesurun si è ingrassato, e ha ricalcitrato; Tu ti sei ingrassato, ingrossato, e coperto [di grasso]; Ed egli ha abbandonato Iddio che l'ha fatto, E ha villaneggiata la Rocca della sua salute. 005 DEU 032 016 Essi l'hanno mosso a gelosia con [iddii] strani, E l'hanno irritato con abbominazioni. 005 DEU 032 017 Hanno sacrificato a' demonii, [e] non [a] Dio; A dii, i quali essi non aveano conosciuti, [Dii] nuovi, venuti di prossimo, De' quali i vostri padri non aveano avuta paura. 005 DEU 032 018 Tu hai dimenticata la Rocca [che] t'ha generato, E hai posto in obblio Iddio che t'ha formato. 005 DEU 032 019 E il Signore l'ha veduto, ed è stato sdegnato, Per lo dispetto fattogli da suoi figliuoli e dalle sue figliuole. 005 DEU 032 020 E ha detto: Io nasconderò da loro la mia faccia, Io vedrò qual [sarà] il lor fine; Conciossiachè [sieno] una generazione perversissima, Figliuoli ne' quali non [v'è] alcuna lealtà. 005 DEU 032 021 Essi m'hanno mosso a gelosia per [cose] che non [sono] Dio, E m'hanno provocato a sdegno per le lor vanità; Io altresì li muoverò a gelosia per [un popolo che] non [è] popolo, E li provocherò a sdegno per una gente stolta. 005 DEU 032 022 Perciocchè un fuoco s'è acceso nella mia ira. Ed ha arso fino al luogo più basso sotterra, Ed ha consumata la terra e il suo frutto, Ed ha divampati i fondamenti delle montagne. 005 DEU 032 023 Io accumulerò sopra loro mali sopra mali, E impiegherò contro a loro tutte le mie saette. 005 DEU 032 024 [Saranno] arsi di fame, e divorati da carboncelli, E da pestilenza amarissima; E io manderò contro a loro i denti delle fiere, Insieme col veleno de' rettili della polvere. 005 DEU 032 025 La spada dipopolerà di fuori E dentro delle camerette lo spavento; Giovani e fanciulle, Bambini di poppa e uomini canuti. 005 DEU 032 026 Io avrei detto: Io li dispergerò per tutti i canti [del mondo], e farò venir meno la memoria di loro fra gli uomini; 005 DEU 032 027 Se non ch'io temeva del dispetto del nemico; Che talora i loro avversari non insuperbissero; Che talora non dicessero: La nostra mano è stata alta, E il Signore non ha operato tutto questo. 005 DEU 032 028 Conciossiachè essi [sieno] una gente perduta di consigli, E non [vi sia] alcun senno in loro. 005 DEU 032 029 Oh fossero pur savi, [e] intendessero queste cose, [E] considerassero il lor fine! 005 DEU 032 030 Come ne perseguirebbe uno mille, E ne metterebbero due in fuga diecimila, Se non fosse che la lor Rocca li ha venduti, E il Signore li ha messi nelle mani [de' lor nemici?] 005 DEU 032 031 Conciossiachè la lor rocca non [sia] come la nostra Rocca, E i nostri nemici [ne sieno] giudici. 005 DEU 032 032 Perciocchè la lor vigna [è stata tolta] dalla vigna di Sodoma, E da' campi di Gomorra; Le loro uve [sono] uve di tosco, Hanno i grappi amari. 005 DEU 032 033 Il lor vino [è] veleno di dragoni, Crudel veleno d'aspidi. 005 DEU 032 034 Questo non [è] egli riposto appo me, [E] suggellato ne' miei tesori? 005 DEU 032 035 A me appartiene [di far] la vendetta, e la retribuzione, Nel giorno che il piè loro vacillerà; Perciocchè il giorno della lor calamità è vicino, E le cose che son loro apparecchiate si affrettano. 005 DEU 032 036 Quando il Signore avrà fatto giudicio del suo popolo, Egli si pentirà per l'amor de'suoi servitori, Quando egli vedrà che [ogni] forza sarà venuta meno, E [che] non [vi sarà] nè serrato, nè lasciato. 005 DEU 032 037 E dirà: Ove [sono] i lor dii? La Rocca, nella quale si confidavano? 005 DEU 032 038 Il grasso de' sacrificii de' quali essi mangiavano, E il vino delle cui offerte da spandere essi beveano; Levinsi eglino, e soccorranvi, E sienvi [per] ricetto. 005 DEU 032 039 Vedete ora, che io, io [son] desso, E [che] non [v'è] alcun Dio meco; Io fo morire, e rimetto in vita; Io ferisco, e guarisco; E non [v'è] niuno che possa liberar dalla mia mano. 005 DEU 032 040 Perciocchè io levo la mano al cielo, E dico: [Come] io vivo in eterno; 005 DEU 032 041 Se io aguzzo la mia folgorante spada, E prendo in mano il giudicio, Io farò la vendetta sopra i miei nemici, E farò la retribuzione a quelli che m'odiano. 005 DEU 032 042 Io inebbrierò le mie saette di sangue, E la mia spada divorerà la carne; [Io le inebbrierò] del sangue degli uccisi e de' prigioni, [Cominciando] dal capo; [con] vendette da nemico. 005 DEU 032 043 Sclamate d'allegrezza, o nazioni, o suo popolo; Perciocchè egli farà la vendetta del sangue de' suoi servitori, E farà retribuzion di vendetta a' suoi avversari, E sarà propizio alla sua terra, al suo popolo. 005 DEU 032 044 Mosè adunque, con Hosea, figliuolo di Nun, venne, e pronunziò tutte le parole di questo Cantico, agli orecchi del popolo. 005 DEU 032 045 E, dopo che Mosè ebbe finito di pronunziar tutte queste parole a tutto Israele, egli disse loro: 005 DEU 032 046 Mettete il cuor vostro a tutte le parole, le quali oggi io vi protesto, acciocchè insegniate a' vostri figliuoli di prender guardia di mettere in opera tutte le parole di questa Legge. 005 DEU 032 047 Conciossiachè non [sia] una parola vana, della quale non abbiate a curarvi; anzi è la vita vostra; e per essa prolungherete i [vostri] giorni sopra la terra, alla quale, passato il Giordano, andate per possederla. 005 DEU 032 048 E in quell'istesso giorno il Signore parlò a Mosè, dicendo: 005 DEU 032 049 Sali sopra questo monte di Abarim, al monte di Nebo, che [è] nel paese di Moab, dirincontro a Gerico, e riguarda il paese di Canaan, il quale io do a possedere a' figliuoli d'Israele; 005 DEU 032 050 e muori sopra il monte al qual tu sali, e sii raccolto a' tuoi popoli; come Aaronne, tuo fratello, è morto sul monte di Hor, ed è stato raccolto a' suoi popoli. 005 DEU 032 051 (Perciocchè voi commetteste misfatto contro a me, nel mezzo de' figliuoli d'Israele, alle acque della contesa di Cades, nel deserto di Sin; perchè voi non mi santificaste nel mezzo de' figliuoli d'Israele). 005 DEU 032 052 Conciossiachè tu vedrai solamente davanti a te il paese; ma tu non entrerai nel paese ch'io do a' figliuoli d'Israele. 005 DEU 033 001 OR quest'[è] la benedizione con la quale Mosè, uomo di Dio, benedisse i figliuoli d'Israele, avanti la sua morte. 005 DEU 033 002 Disse adunque: Il Signore venne di Sinai, E apparve loro di Seir; Egli risplendè dal monte di Paran, E venne dalle decine delle migliaia de' santi, [Avendo] dalla sua destra il fuoco della Legge, [per darla] loro. 005 DEU 033 003 Benchè tu ami i popoli, Tutti i santi di esso [son] nella tua mano; Ed essi stanno fra i tuoi piedi, [Affin di] ricevere delle tue parole. 005 DEU 033 004 Mosè ci ha data la Legge, [Che è] una eredità alla raunanza di Giacobbe. 005 DEU 033 005 Ed egli è stato Re in Iesurun, Quando si raunavano i Capi del popolo, Insieme con le tribù d'Israele. 005 DEU 033 006 Viva RUBEN, e non muoia; Ma sieno i suoi uomini pochi. 005 DEU 033 007 E quest'[è la benedizion] di GIUDA. [Mosè] adunque disse: Ascolta, o Signore, la voce di Giuda, E riconducilo al suo popolo; Bastingli le sue mani, E siigli in aiuto, [per liberarlo] da' suoi nemici. 005 DEU 033 008 Poi disse di LEVI: I tuoi Tummim e Urim[sieno] al tuo uomo pietoso, Il qual tu provasti in Massa, E col quale tu contendesti alle acque di Meriba; 005 DEU 033 009 Il quale dice di suo padre e di sua madre: Io non l'ho veduto; E il quale non ha riconosciuti i suoi fratelli, E non ha conosciuti i suoi figliuoli; Perciocchè essi hanno osservate le tue parole, E guardato il tuo patto. 005 DEU 033 010 Essi insegneranno le tue ordinazioni a Giacobbe, E la tua Legge ad Israele; Essi presenteranno il profumo alle tue nari, E i sacrificii da ardere interamente, sopra il tuo Altare. 005 DEU 033 011 O Signore, benedici il suo esercito, E gradisci l'opera delle sue mani; Trafiggi le reni a coloro che si solleveranno contro a lui, E a coloro che l'odieranno, sì che non possano risorgere. 005 DEU 033 012 Di BENIAMINO disse: L'amato del Signore abiti in sicurtà con lui; Egli del continuo gli farà riparo, Ed esso abiterà fra le sue spalle. 005 DEU 033 013 Poi disse di GIUSEPPE: Il suo paese sia benedetto dal Signore, Delle delizie del cielo, della rugiada, e dell'abisso che giace a basso, 005 DEU 033 014 E delle delizie che il sole fa produrre, E parimente delle delizie che le lune fanno nascere. 005 DEU 033 015 E del meglio de' monti antichi, E delle cose preziose de' colli eterni. 005 DEU 033 016 E delle delizie della terra, e di tutto ciò ch'ella contiene, E del favor di colui che stava nel pruno; Venga quello sopra il capo di Giuseppe, E sopra la sommità del capo Di colui ch'è stato messo da parte d'infra i suoi fratelli. 005 DEU 033 017 Egli ha una bravura, come il primogenito di un toro; E le sue corna [son come] corna di liocorno; Con quello egli cozzerà i popoli tutti quanti, [Fino al]le stremità della terra. E queste [son] le decine delle migliaia d'Efraim, E queste [son] le migliaia di Manasse. 005 DEU 033 018 Poi disse di ZABULON: Rallegrati, Zabulon, nella tua uscita; E [tu], ISSACAR, ne' tuoi tabernacoli. 005 DEU 033 019 Essi chiameranno i popoli al Monte, E quivi sacrificheranno sacrificii di giustizia; Perciocchè suggeranno la dovizia del mare, E i tesori nascosti della rena. 005 DEU 033 020 Poi disse di GAD: Benedetto [sia] colui che allarga Gad; Egli se ne sta come un fiero leone, E lacera braccio e testa. 005 DEU 033 021 Egli l'ha provveduto delle primizie [del paese], Perciocchè ivi [era] riposta la parte del Legislatore; Ed egli è venuto co' capi del popolo; Egli ha eseguita la giustizia del Signore, E i suoi giudicii, con Israele. 005 DEU 033 022 Poi disse di DAN: Dan [è come] un leoncello [Che] salta di Basan. 005 DEU 033 023 Poi disse di NEFTALI: Neftali [è] sazio di benevolenza, E ripieno della benedizione del Signore; Tu avrai possessione dall'Occidente, e dal Mezzodì. 005 DEU 033 024 Poi disse di ASER: Aser [sarà] benedetto in figliuoli; Egli sarà l'aggradevole fra i suoi fratelli, E tufferà il suo piè nell'olio. 005 DEU 033 025 I tuoi calzari [saranno] ferro e rame; E la tua forza [durerà] quanto i tuoi giorni. 005 DEU 033 026 O Iesurun, ei non [v'è] niuno pari a Dio, Ch'è portato, come sopra un carro, Sopra i cieli in tuo aiuto, E nella sua altezza sopra le nuvole, 005 DEU 033 027 [Che son] l'abitacolo dell'eterno Dio, E di sotto [son] le braccia eterne. Egli ha scacciato d'innanzi a te il nemico; E ha detto: Distruggi. 005 DEU 033 028 Laonde Israele abiterà da parte in sicurtà; L'occhio di Giacobbe [sarà] verso un paese di frumento e di mosto; I suoi cieli eziandio stilleranno la rugiada. 005 DEU 033 029 Beato te, Israele. Quale è il popolo pari a te, Salvato dal Signore, [Ch'è] lo scudo della tua salvezza, E la spada della tua altezza? Laonde i tuoi nemici s'infingeranno inverso te, E tu calcherai i loro alti luoghi. 005 DEU 034 001 POI Mosè salì dalle campagne di Moab, al monte di Nebo, alla sommità di Pisga, che [è] dirincontro a Gerico. E il Signore gli fece vedere tutto il paese, Galaad, fino a Dan; 005 DEU 034 002 e tutto Neftali, e il paese di Efraim, e di Manasse, e tutto il paese di Giuda, fino al mare Occidentale; 005 DEU 034 003 e la contrada Meridionale, e la pianura, [e] la valle di Gerico, città delle palme, fino a Soar. 005 DEU 034 004 E il Signore gli disse: Quest' è il paese del quale io giurai ad Abrahamo, a Isacco, e a Giacobbe, dicendo: Io lo darò alla tua progenie; io te l'ho fatto veder con gli occhi, ma tu non vi entrerai. 005 DEU 034 005 E Mosè, servitor del Signore, morì quivi, nel paese di Moab, secondo che il Signore avea detto. 005 DEU 034 006 E [il Signore] lo seppellì nella valle, nel paese di Moab, dirimpetto a Bet-peor; e niuno, infino a questo giorno, ha saputo ove fosse la sua sepoltura. 005 DEU 034 007 Or Mosè [era] d'età di centovent'anni quando morì; la vista non gli era scemata, e il suo vigore non era fuggito. 005 DEU 034 008 E i figliuoli d'Israele lo piansero nelle campagne di Moab, per trenta giorni; e così si compierono i giorni del pianto del cordoglio di Mosè. 005 DEU 034 009 E Giosuè, figliuolo di Nun, fu ripieno dello Spirito di sapienza; perciocchè Mosè avea posate le sue mani sopra lui; e i figliuoli d'Israele gli ubbidirono, e fecero come il Signore avea comandato a Mosè. 005 DEU 034 010 Or non è mai più sorto alcun profeta in Israele, simile a Mosè, il quale il Signore ha conosciuto a faccia a faccia, 005 DEU 034 011 in tutti i miracoli e prodigi, i quali il Signore lo mandò a fare nel paese d'Egitto, contro a Faraone, e contro a tutti i suoi servitori, e contro a tutto il suo paese, e in tutta quella potente mano, 005 DEU 034 012 e in tutte quelle gran cose tremende, che Mosè fece davanti agli occhi di tutto Israele. # # BOOK 006 JOS Joshua Giosué 006 JOS 001 001 OR avvenne dopo la morte di Mosè, servitor del Signore, che il Signore parlò a Giosuè, figliuolo di Nun, ministro di Mosè, dicendo: 006 JOS 001 002 Mosè, mio servitore, è morto; ora dunque, levati, passa questo Giordano, tu, e tutto questo popolo, [per entrar] nel paese che io do loro, [cioè] a' figli d'Israele. 006 JOS 001 003 Io vi ho dato ogni luogo, il quale la pianta del vostro piè calcherà, come io ne ho parlato a Mosè. 006 JOS 001 004 I vostri confini saranno dal deserto [fino] a quel Libano; e dal gran fiume, il fiume Eufrate, tutto il paese degli Hittei, infino al mar grande, dal Ponente. 006 JOS 001 005 Niuno potrà starti a fronte tutti i giorni della tua vita; come io sono stato con Mosè, così sarò teco; io non ti lascerò, e non ti abbandonerò. 006 JOS 001 006 Sii valente, e fortificati: perciocchè tu metterai questo popolo in possessione del paese, del quale io ho giurato a' lor padri che [lo] darei loro. 006 JOS 001 007 Sol sii valente, e fortificati grandemente, per prender guardia di far secondo tutta la Legge, la quale Mosè, mio servitore, ti ha data; non rivolgertene nè a destra nè a sinistra, acciocchè tu prosperi dovunque tu andrai. 006 JOS 001 008 Questo Libro della Legge non si diparta giammai dalla tua bocca; anzi medita in esso giorno e notte; acciocchè tu prenda guardia di far secondo tutto ciò che in esso è scritto; perciocchè allora renderai felici le tue vie, e allora prospererai. 006 JOS 001 009 Non te l'ho io comandato? sii pur valente, e fortificati; e non isgomentarti, e non ispaventarti; perciocchè il Signore Iddio tuo [sarà] teco dovunque tu andrai. 006 JOS 001 010 Allora Giosuè comandò agli Ufficiali del popolo, dicendo: 006 JOS 001 011 Passate per mezzo il campo, e comandate al popolo, dicendo: Apparecchiatevi della vittuaglia; perciocchè di qui a tre giorni voi avete a passar questo Giordano, per andare a possedere il paese che il Signore Iddio vostro vi dà, acciocchè lo possediate. 006 JOS 001 012 Giosuè parlò eziandio a' Rubeniti, e ai Gaditi, e alla mezza tribù di Manasse, dicendo: 006 JOS 001 013 Ricordatevi di ciò che Mosè, servitor di Dio, vi ha comandato, dicendo: Il Signore Iddio vostro vi ha messi in riposo, e vi ha dato questo paese. 006 JOS 001 014 Le vostre mogli, i vostri piccoli fanciulli e il vostro bestiame, dimorino nel paese, il quale Mosè vi ha dato di qua dal Giordano; ma voi, quanti [siete] valenti e forti, passate in armi davanti a' vostri fratelli, e date loro aiuto; 006 JOS 001 015 finchè il Signore abbia posti in riposo i vostri fratelli, come voi; e che posseggano anch'essi il paese, il quale il Signore Iddio vostro dà loro; e poi voi ritornerete al paese della vostra possessione, il quale Mosè, servitor del Signore, vi ha dato di qua dal Giordano, dal sol levante, e lo possederete. 006 JOS 001 016 Ed essi risposero a Giosuè, dicendo: Noi faremo tutto quel che tu ci hai comandato, e andremo dovunque tu ci manderai. 006 JOS 001 017 Noi ti ubbidiremo interamente come abbiamo ubbidito a Mosè; sia pure il Signore Iddio tuo teco, come è stato con Mosè. 006 JOS 001 018 Chiunque sarà ribello a' tuoi comandamenti, e non ubbidirà alle tue parole, in qualunque cosa tu gli comanderai, sarà fatto morire; sii pur valente, e fortificati. 006 JOS 002 001 OR Giosuè, figliuolo di Nun, avea mandati segretamente da Sittim due uomini, per ispiare [il paese]; dicendo [loro: ] Andate, vedete il paese, e Gerico. Essi adunque andarono, ed entrarono in casa d'una meretrice, il cui nome [era] Rahab, e quivi si posarono. 006 JOS 002 002 E [ciò] fu rapportato al re di Gerico, e [gli] fu detto: Ecco, certi uomini sono entrati là entro questa notte, [mandati] da' figliuoli d'Israele, per ispiare il paese. 006 JOS 002 003 E il re di Gerico mandò a dire a Rahab: Fa' uscir fuori quegli uomini che son venuti a te, e sono entrati in casa tua; perciocchè essi son venuti per ispiar tutto il paese. 006 JOS 002 004 Ma la donna avea presi que' due uomini, e li avea nascosti. Ed ella disse: [Egli è] vero; quegli uomini erano venuti in casa mia; e io non sapeva onde si fossero. 006 JOS 002 005 Ma in sul serrar delle porte, nel farsi oscuro, quegli uomini sono usciti fuori; io non so dove sieno andati; perseguiteli prestamente, perciocchè voi li raggiungerete. 006 JOS 002 006 Or essa li avea fatti salir sul tetto, e li avea nascosti sotto del lino non ancora gramolato, il quale ella avea disteso sopra il tetto. 006 JOS 002 007 E alcuni uomini li perseguirono per la via del Giordano, infino a' passi; e tosto che furono usciti quelli che li perseguivano, la porta fu serrata. 006 JOS 002 008 Ora, avanti che quegli [uomini] si mettessero a giacere, ella salì a loro in sul tetto. 006 JOS 002 009 E disse loro: Io so che il Signore vi ha dato il paese, e che lo spavento di voi è caduto sopra noi, e che tutti gli abitanti del paese son divenuti tutti fiacchi, per tema di voi. 006 JOS 002 010 Perciocchè noi abbiamo udito come il Signore seccò le acque del mar rosso d'innanzi a voi, quando voi usciste di Egitto; [abbiamo] ancora [udito] ciò che avete fatto a' due re degli Amorrei, ch' [erano] di là dal Giordano, a Sihon, e ad Og; i quali voi avete distrutti al modo dell'interdetto. 006 JOS 002 011 E, avendolo udito, il cuor nostro si è strutto, e l'animo non è più restato fermo in alcuno per tema di voi; conciossiachè il vostro Dio sia Iddio in cielo disopra, e in su la terra disotto. 006 JOS 002 012 Ora dunque, giuratemi, vi prego, per lo Signore, e datemene un segno verace, che poichè io ho usata benignità inverso voi, voi altresì userete benignità inverso la casa di mio padre; 006 JOS 002 013 e che salverete la vita a mio padre, e a mia madre, e ai miei fratelli, e alle mie sorelle, e a tutti i loro; e che salverete da morte le nostre persone. 006 JOS 002 014 E quegli uomini le dissero: Se voi non palesate questo nostro affare, [noi esporremo] a morte le nostre persone per voi; e quando il Signore ci avrà dato il paese, noi useremo benignità e lealtà inverso te. 006 JOS 002 015 Allora ella li calò giù dalla finestra con una fune (perciocchè la sua casa [atteneva] al muro [della città], ed ella dimorava in sul muro); 006 JOS 002 016 e disse loro: Andate verso il monte, che talora quelli che [vi] perseguono non vi scontrino; e quivi state nascosti tre giorni, finchè sieno ritornati quelli che [vi] perseguono; e poi andrete a vostro cammino. 006 JOS 002 017 E quegli uomini le dissero; Noi [saremo] sciolti da questo tuo giuramento, che tu ci hai fatto fare, [in questa maniera]. 006 JOS 002 018 Ecco, quando noi entreremo nel paese, tu legherai questa cordella di filo di scarlatto alla finestra, per la quale tu ci avrai calati giù, e accoglierai appo te in questa casa tuo padre, e tua madre, e i tuoi fratelli, e tutta la famiglia di tuo padre. 006 JOS 002 019 E se alcuno esce fuor dell'uscio di casa tua, il suo sangue [sarà] sopra il suo capo, e noi non vi avremo colpa; ma il sangue di chiunque sarà teco in casa [sarà] sopra il nostro capo, se alcuno gli metterà la mano addosso. 006 JOS 002 020 Se altresì tu palesi questo nostro affare, noi saremo sciolti dal tuo giuramento che tu ci hai fatto fare. 006 JOS 002 021 Ed ella disse: Egli [è] ragionevole [di fare] come voi avete detto. Poi li accommiatò, ed essi se ne andarono. Ed ella legò la cordella dello scarlatto alla finestra. 006 JOS 002 022 E coloro se ne adarono, e, giunti al monte, dimorarono quivi tre giorni; finchè fossero ritornati coloro che [li] perseguivano; i quali avendoli cercati per tutto il cammino, non li trovarono. 006 JOS 002 023 E que' due uomini se ne ritornarono; e scesi giù dal monte, passarono [il Giordano], e vennero a Giosuè, figliuolo di Nun, e gli raccontarono tutte le cose ch'erano loro avvenute. 006 JOS 002 024 E dissero a Giosuè: Certo, il Signore ci ha dato nelle mani tutto quel paese; e anche tutti gli abitanti del paese son divenuti fiacchi per tema di noi. 006 JOS 003 001 E GIOSUÈ si levò la mattina a buon'ora; ed egli e tutti i figliuoli di Israele, partirono di Sittim, e arrivarono infino al Giordano, e quivi si posarono la notte, avanti che passassero. 006 JOS 003 002 E in capo di tre giorni, gli Ufficiali passarono per mezzo il campo; 006 JOS 003 003 e comandarono al popolo, dicendo: Come prima vedrete [partir] l'Arca del Patto del Signore Iddio vostro, e i sacerdoti Leviti che la portano, partitevi ancora voi da' vostri alloggiamenti, e andate dietro a lei. 006 JOS 003 004 Pur siavi distanza tra voi ed essa dello spazio d'intorno a duemila cubiti; non accostatevi ad essa, acciocchè voi conosciate la via per la quale avete a camminare; perciocchè per addietro voi non siete passati per questa via. 006 JOS 003 005 E Giosuè disse al popolo: Santificatevi: perciocchè domani il Signore farà maraviglie nel mezzo di voi. 006 JOS 003 006 Poi Giosuè parlò a' sacerdoti, dicendo: Caricatevi [in su le spalle] l'Arca del Patto, e passate dinanzi al popolo. Essi adunque si caricarono [in sul le spalle] l'Arca del Patto, e camminarono dinanzi al popolo. 006 JOS 003 007 Ora il Signore avea detto a Giosuè: Oggi comincerò a magnificarti nel cospetto di tutto Israele; acciocchè sappiano che, come io sono stato con Mosè, sarò teco. 006 JOS 003 008 Tu adunque comanda a' sacerdoti che portano l'Arca del Patto, dicendo: Quando voi sarete giunti alla riva dell'acque del Giordano, fermatevi nel Giordano. 006 JOS 003 009 E Giosuè disse a' figliuoli d'Israele: Accostatevi qua e ascoltate le parole del Signore Iddio vostro. 006 JOS 003 010 Poi Giosuè disse: Da questo conoscerete che l'Iddio vivente [è] nel mezzo di voi, e ch'egli del tutto caccerà d'innanzi a voi i Cananei, e gli Hittei, e gli Hivvei, e i Ferizzei, e i Ghirgasei, e gli Amorrei, e i Gebusei. 006 JOS 003 011 Ecco, l'Arca del Patto del Signore di tutta la terra passerà ora davanti a voi per lo Giordano. 006 JOS 003 012 Ora dunque, prendetevi dodici uomini delle tribù d'Israele, un uomo per tribù. 006 JOS 003 013 Ed egli avverrà che, come le piante de' piedi de' sacerdoti che portano l'Arca dell'Eterno Signore di tutta la terra, si poseranno nell'acque del Giordano, le acque del Giordano verranno meno; [e] le acque che scendono di sopra si fermeranno in un mucchio. 006 JOS 003 014 E quando il popolo fu partito dalle sue tende per passare il Giordano, i sacerdoti che portavano l'Arca del Patto [camminando] davanti al popolo, 006 JOS 003 015 come quelli che portavano l'Arca furono giunti al Giordano, e i sacerdoti che portavano l'Arca ebber tuffati i piedi nella riva dell'acque (or il Giordano [è] pieno fin sopra tutte le sue rive il tempo della mietitura); 006 JOS 003 016 le acque che scendevano di sopra si fermarono, [e] si alzarono in un mucchio, molto lungi, dalla città di Adam, che è allato a Sartan; e quelle che correvano disotto verso il mare della campagna, che è il mar salso, vennero meno, e si scolarono; e il popolo passò dirimpetto a Gerico. 006 JOS 003 017 E i sacerdoti che portavano l'Arca del Patto del Signore si fermarono ritti nell'asciutto, in mezzo al Giordano, mentre tutto Israele passava per l'asciutto, finchè tutta la gente ebbe finito di passare il Giordano. 006 JOS 004 001 OR, quando tutta la gente ebbe finito di passare il Giordano (perciocchè il Signore avea detto a Giosuè: 006 JOS 004 002 Pigliatevi docici uomini del popolo, un uomo di ciascuna tribù; 006 JOS 004 003 e comandate loro, dicendo: Toglietevi di qui, di mezzo del Giordano, dal luogo dove i piedi de' sacerdoti stanno fermi, dodici pietre, e portatele di là dal [Giordano] con voi, e posatele nell'alloggiamento, nel quale voi alloggerete questa notte); 006 JOS 004 004 Giosuè chiamò i dodici uomini, i quali egli avea ordinati d'infra i figliuoli d'Israele, un uomo di ciascuna tribù, 006 JOS 004 005 e disse loro: Passate dinanzi all'Arca del Signore Iddio vostro, in mezzo al Giordano, e levisi ciascun di voi in ispalla una pietra, secondo il numero delle tribù de' figliuoli d'Israele. 006 JOS 004 006 Acciocchè questo sia un segnale nel mezzo di voi. Quando i vostri figliuoli vi domanderanno nel tempo a venire, dicendo: Che [voglion dire] queste pietre che avete qui? 006 JOS 004 007 Voi direte loro: Come l'acque del Giordano vennero meno d'innanzi all'Arca del Patto del Signore, quando ella passò il Giordano; e che queste pietre sono state [poste] per ricordanza a' figliuoli d'Israele, in perpetuo. 006 JOS 004 008 E i figliuoli d'Israele fecero come Giosuè avea comandato; e tolsero, secondo che il Signore avea detto a Giosùe, dodici pietre di mezzo al Giordano, secondo il numero delle tribù de' figliuoli d'Israele; e le portarono di là [dal Giordano] con loro, all'alloggiamento, e quivi le posarono. 006 JOS 004 009 Giosuè ancora rizzò dodici pietre in mezzo al Giordano, nel luogo stesso dove i piedi de' sacerdoti che portavano l'Arca del Patto s'erano fermati; le quali son [restate] quivi infino a questo giorno. 006 JOS 004 010 I sacerdoti adunque che portavano l'Arca stettero ritti in mezzo al Giordano, finchè tutte le cose che il Signore avea comandate a Giosuè di dire al popolo furono finite, secondo tutto ciò che Mosè avea comandato a Giosuè; e il popolo si affrettò di passare. 006 JOS 004 011 E, quando tutto il popolo ebbe finito di passare, l'Arca del Signore passò anche essa, e i sacerdoti si misero dinanzi al popolo. 006 JOS 004 012 Or i figliuoli di Ruben, e i figliuoli di Gad, e la metà della tribù di Manasse, passarono in armi dinanzi a' figliuoli d'Israele, secondo che Mosè avea loro detto. 006 JOS 004 013 Essi passarono, nelle campagne di Gerico, davanti al Signore, alla guerra, in numero d'intorno a quarantamila combattenti. 006 JOS 004 014 In quel giorno il Signore magnificò Giosuè davanti agli occhi di tutto Israele; ed essi lo temettero, come aveano temuto Mosè, tutti i giorni della sua vita. 006 JOS 004 015 Or il Signore avea parlato a Giosuè, dicendo: 006 JOS 004 016 Comanda a' sacerdoti che portano l'Arca della Testimonianza, che salgano fuor del Giordano. 006 JOS 004 017 E Giosuè comandò, e disse a' sacerdoti: Salite fuor del Giordano. 006 JOS 004 018 E avvenne, che quando i sacerdoti che portavano l'Arca del Patto del Signore furono saliti di mezzo al Giordano, [come prima] le piante de' lor piedi [ne] furono spiccate, [e poste] in su l'asciutto, le acque del Giordano ritornarono al luogo loro, e corsero come per addietro, sopra tutte le rive di esso. 006 JOS 004 019 Così il popolo salì fuor del Giordano, nel decimo [giorno] del primo mese, e si accampò in Ghilgal, dal lato orientale di Gerico. 006 JOS 004 020 E Giosuè rizzò in Ghilgal quelle dodici pietre, che aveano tolte dal Giordano. 006 JOS 004 021 E disse a' figliuoli d'Israele in questa maniera: Quando i vostri figliuoli nel tempo a venire domanderanno i lor padri, dicendo: Che [voglion dire] queste pietre? 006 JOS 004 022 Voi [il] farete assapere a' vostri figliuoli, dicendo: Israele passò questo Giordano per l'asciutto. 006 JOS 004 023 Conciossiachè il Signore Iddio vostro abbia seccate le acque del Giordano davanti a voi, finchè voi siate passati; siccome il Signore Iddio vostro fece al mar rosso, il quale egli seccò davanti a noi, finchè fossimo passati; 006 JOS 004 024 acciocchè tutti i popoli della terra sappiano che la mano del Signore è potente; affinchè voi temiate del continuo il Signore Iddio vostro. 006 JOS 005 001 Ora, come tutti re degli Amorrei che [erano] di qua dal Giordano, verso Ponente, e tutti i re de' Cananei, ch'[erano] presso al mare, udirono che il Signore avea seccate le acque del Giordano davanti a' figliuoli d'Israele, finchè fossero passati; il cuor loro divenne tutto fiacco, e non restò loro più alcun animo, per tema de' figliuoli d'Israele. 006 JOS 005 002 IN quel tempo il Signore disse a Giosuè: Fatti de' coltelli taglienti, e torna di nuovo a circoncidere i figliuoli d'Israele. 006 JOS 005 003 Giosuè adunque si fece dei coltelli taglienti, e circoncise i figliuoli d'Israele al colle de' prepuzi. 006 JOS 005 004 Or questa [fu] la cagione per la quale Giosuè [li] circoncise: tutti i maschi del popolo, ch'era uscito di Egitto, [cioè], tutti gli uomini di guerra, erano morti nel deserto per lo cammino, dopo essere usciti di Egitto. 006 JOS 005 005 E, benchè tutto il popolo che uscì [d'Egitto] fosse circonciso, non però aveano circonciso tutto il popolo ch'era nato nel deserto per lo cammino, dopo che furono usciti d'Egitto. 006 JOS 005 006 Perciocchè, dopo che i figliuoli d'Israele furono camminati quarant'anni per lo deserto, finchè fosse consumata la gente degli uomini di guerra ch'erano usciti di Egitto, i quali non aveano ubbidito alla voce del Signore, onde il Signore avea lor giurato, che non farebbe lor vedere il paese, del quale avea giurato a' lor padri, che ce lo darebbe; paese stillante latte e miele; 006 JOS 005 007 [il Signore] fece sorgere, in luogo loro, i lor figliuoli, [e] quelli circoncise Giosuè; perciocchè erano incirconcisi, conciossiachè non fossero stati circoncisi per lo cammino. 006 JOS 005 008 E, dopo che si fu finito di circoncidere tutta la gente, dimorarono fermi nel campo, finchè fossero guariti. 006 JOS 005 009 E il Signore disse a Giosuè: Oggi io vi ho tolto d'addosso il vituperio di Egitto. Ed egli pose nome a quel luogo, Ghilgal, [il quale dura] fino a questo giorno. 006 JOS 005 010 E i figliuoli d'Israele, accampati in Ghilgal, celebrarono la Pasqua nel quartodecimo giorno di quel mese, in su la sera nelle campagne di Gerico. 006 JOS 005 011 E il giorno seguente la Pasqua, in quello stesso giorno, mangiarono del grano del paese, [in] pani azzimi, e del [grano] arrostito. 006 JOS 005 012 E il giorno appresso ch'ebber mangiato del grano del paese, la manna cessò; e i figliuoli d'Israele non ebbero più manna; anzi quell'anno mangiarono del frutto della terra di Canaan. 006 JOS 005 013 Or avvenne che, mentre Giosuè era presso a Gerico, egli alzò gli occhi, e riguardò, ed ecco, un uomo stava ritto davanti a lui, il quale avea la sua spada tratta in mano. E Giosuè andò a lui, e gli disse: [Sei] tu de' nostri, ovvero dei nostri nemici? 006 JOS 005 014 Ed egli disse: No; anzi io [sono] il Capo dell'esercito del Signore; pur ora son venuto. E Giosuè cadde sopra la sua faccia in terra, e adorò; e gli disse: Che vuol dire il mio Signore al suo servitore? 006 JOS 005 015 E il Capo dell'esercito del Signore disse a Giosuè: Tratti le scarpe da' piedi; perciocchè il luogo, sopra il quale tu stai, è santo. E Giosuè fece così. 006 JOS 006 001 OR Gerico era serrata ed abbarrata, per tema de' figliuoli d'Israele; niuno [ne] usciva, e niuno [vi] entrava. 006 JOS 006 002 E il Signore disse a Giosuè: Vedi, io ti do nelle mani Gerico, e il suo re, e la sua gente di valore. 006 JOS 006 003 Voi dunque, quanti [siete] uomini di guerra, circuite la città, aggirandola una volta. 006 JOS 006 004 Fa' così per sei giorni. E sette sacerdoti portino davanti all'Arca sette trombe da sonar suono d'allegrezza; e al settimo giorno circuite la città sette volte, e suonino i sacerdoti con le trombe. 006 JOS 006 005 E quando soneranno alla distesa col corno da sonar suono d'allegrezza, e voi udirete il suon delle trombe, sclami tutto il popolo con gran grida; e le mura della città caderanno sotto di sè, e il popolo [vi] salirà [dentro], ciascuno dirincontro a sè. 006 JOS 006 006 Allora Giosuè, figliuolo di Nun, chiamò i sacerdoti, e disse loro: Portate l'Arca del Patto [sopra le vostre spalle]; e sette sacerdoti portino davanti all'Arca del Signore sette trombe da sonar suono d'allegrezza. 006 JOS 006 007 Disse ancora al popolo: Passate, e circuite la città; e passi la gente di guerra davanti all'Arca del Signore. 006 JOS 006 008 E quando Giosuè ebbe detto [questo] al popolo, i sette sacerdoti, portando sette trombe da sonar suono d'allegrezza davanti al Signore, passarono oltre, e sonarono con le trombe; e l'Arca del Patto del Signore andava dietro a loro. 006 JOS 006 009 E la gente di guerra camminava dinanzi a' sacerdoti che sonavano con le trombe; ma la retroguardia camminava dietro all'Arca; camminando si sonava con le trombe. 006 JOS 006 010 Or Giosuè avea comandato al popolo, dicendo; Non isclamate, e non fate udir la vostra voce, e non esca dalla vostra bocca parola alcuna, fino al giorno che io vi dirò: Sclamate; allora sclamate. 006 JOS 006 011 Così [Giosuè] fece circuir la città all'Arca del Signore, aggirandola una volta; poi [il popolo] se ne venne nel campo, e alloggiò nel campo. 006 JOS 006 012 Poi Giosuè si levò la mattina, e i sacerdoti si caricarono l'Arca del Signore [in su le spalle]. 006 JOS 006 013 E sette sacerdoti, portando sette trombe da sonar suono di allegrezza dinanzi all'Arca del Signore, camminavano, e camminando sonavano con le trombe; e la gente di guerra andava dinanzi a loro; e la retroguardia camminava dietro all'Arca del Signore; camminando si sonava con le trombe. 006 JOS 006 014 E circuirono una volta la città nel secondo giorno, e poi ritornarono nel campo. Così fecero per sei giorni. 006 JOS 006 015 E al settimo giorno, levatisi la mattina allo spuntar dell'alba, circuirono la città nella medesima maniera sette volte; sol quel giorno circuirono la città sette volte. 006 JOS 006 016 E la settima volta, come i sacerdoti sonavano con le trombe, Giosuè disse al popolo: Sclamate; perciocchè il Signore vi ha data la città. 006 JOS 006 017 E la città sarà un interdetto [consacrato] al Signore, insieme con tutto ciò che [vi è] dentro; sol la meretrice Rahab sarà lasciata in vita, con tutti quelli che [saranno] in casa con lei; perciocchè ella nascose i messi i quali noi mandammo. 006 JOS 006 018 Or guardatevi sol dell'interdetto, che talora voi non vi rendiate colpevoli intorno all'interdetto, prendendo alcuna cosa d'esso, e non mettiate il campo di Israele nell'interdetto, e nol turbiate. 006 JOS 006 019 Ma tutto l'argento, e l'oro, e i vasellamenti di rame e di ferro, saranno consacrati al Signore; essi entreranno nel tesoro del Signore. 006 JOS 006 020 Il popolo adunque sclamò, e [i sacerdoti] sonarono con le trombe; e avvenne che, quando il popolo ebbe udito il suon delle trombe, ed ebbe sclamato con gran grida, le mura [di Gerico] caddero sotto di sè; e il popolo salì dentro alla città, ciascuno dirincontro a sè, e presero la città. 006 JOS 006 021 E distrussero al modo dell'interdetto tutto quello ch'[era] dentro della città, uomini e donne, fanciulli e vecchi; fino a' buoi, alle pecore, ed agli asini; [mettendoli] a fil di spada. 006 JOS 006 022 E Giosuè disse a' due uomini che aveano spiato il paese: Andate in casa di quella donna meretrice, e fatene uscire lei, e tutto ciò che le [appartiene], come voi le giuraste. 006 JOS 006 023 E que' giovani che aveano spiato [il paese] entrarono [in quella casa], e [ne] fecero uscir fuori Rahab, e suo padre, e sua madre, e i suoi fratelli, e tutto ciò che le [apparteneva]; fecero eziandio uscir fuori tutte le famiglie dei suoi, e le misero fuor del campo d'Israele. 006 JOS 006 024 E [i figliuoli d'Israele] bruciarono col fuoco la città, e tutto ciò che [v'era] dentro; sol posero l'argento, e l'oro, e i vasellamenti di rame e di ferro, nel tesoro della Casa del Signore. 006 JOS 006 025 E Giosuè salvò la vita a Rahab meretrice, e alla famiglia di suo padre, e a tutti i suoi; ed essa è dimorata per mezzo Israele fino a questo giorno; perciocchè avea nascosti i messi che Giosuè avea mandati per ispiar Gerico. 006 JOS 006 026 E Giosuè in quel tempo fece fare un giuramento, dicendo: Maledetto [sia], nel cospetto del Signore, l'uomo il quale imprenderà di riedificar questa città di Gerico; egli la fonderà sopra il suo figliuol maggiore, e poserà le porte d'essa sopra il suo figliuol minore. 006 JOS 006 027 E il Signore fu con Giosuè, e la fama di esso andò per tutta la terra. 006 JOS 007 001 MA i figliuoli d'Israele commisero misfatto intorno all'interdetto; perciocchè Acan, figliuolo di Carmi, figliuolo di Zabdi, figliuolo di Zera, della tribù di Giuda, prese dell'interdetto; laonde l'ira del Signore si accese contro a' figliuoli d'Israele. 006 JOS 007 002 E Giosuè mandò degli uomini da Gerico in Ai, che [è] vicino di Bet-aven, dal lato Orientale di Betel, e disse loro: Salite e spiate il paese. Ed essi salirono, e spiarono Ai. 006 JOS 007 003 Poi tornarono a Giosuè, e gli dissero: Tutto il popolo non salga; salgano [solo] intorno a due o tremila uomini, e percoteranno Ai; non istancar tutto il popolo, [facendolo andar] là; perciocchè [in Ai] son poca [gente]. 006 JOS 007 004 Così salirono là intorno a tremila uomini del popolo, i quali fuggirono davanti alla gente d'Ai. 006 JOS 007 005 E la gente d'Ai ne percosse intorno a trentasei uomini, e li perseguirono d'appresso alla porta fino in Sebarim, e li percossero nella scesa; laonde il cuor del popolo si strusse, e divenne [come] acqua. 006 JOS 007 006 E Giosuè si stracciò i vestimenti, e cadde in su la sua faccia in terra davanti all'Arca del Signore, [e stette così] infino alla sera, egli, e gli Anziani d'Israele; e si gittarono della polvere in sul capo. 006 JOS 007 007 E Giosuè disse: Ahi! Signore Iddio, perchè hai pur fatto passare il Giordano a questo popolo, per darci nelle mani degli Amorrei, acciocchè ci distruggano? oh! ci fossimo noi pur contentati di star di là dal Giordano! 006 JOS 007 008 Ahi! Signore, che dirò io, poichè Israele ha voltate le spalle davanti a' suoi nemici? 006 JOS 007 009 I Cananei, e tutti gli abitanti del paese, [l]'udiranno, e si rauneranno d'ogn'intorno contro a noi, e distruggeranno il nostro nome d'in su la terra: e che farai tu del tuo gran Nome? 006 JOS 007 010 E il Signore rispose a Giosuè: Levati: perchè sei tu così prostrato sopra la tua faccia? 006 JOS 007 011 Israele ha peccato, e anche hanno trasgredito il mio patto, che io avea loro comandato, e anche hanno preso dell'interdetto, e anche hanno rubato, e anche hanno mentito, e anche [l]'hanno posto fra i loro arnesi. 006 JOS 007 012 Perciò i figliuoli d'Israele non potranno stare a fronte a' lor nemici, e volteranno le spalle davanti a loro; perchè son divenuti interdetto. Io non sarò più con voi, se non distruggete d'infra voi l'interdetto. 006 JOS 007 013 Levati, santifica il popolo, e di[gli: ] Santificatevi per domani; perciocchè così ha detto il Signore Iddio d'Israele: O Israele, ei [v'è] fra te dell'interdetto; tu non potrai stare a fronte a' tuoi nemici, finchè non abbiate tolto l'interdetto del mezzo di voi. 006 JOS 007 014 Poi domattina vi accosterete, a tribù a tribù; e la tribù che il Signore avrà presa si accosterà a nazione a nazione; e la nazione che il Signore avrà presa si accosterà a famiglia a famiglia; e la famiglia che il Signore avrà presa si accosterà a uomo a uomo. 006 JOS 007 015 E colui che sarà colto nell'interdetto sarà arso col fuoco, egli, e tutto ciò che [è] suo; perciocchè egli ha trasgredito il patto del Signore, e ha commessa scelleratezza in Israele. 006 JOS 007 016 Giosuè adunque si levò la mattina a buon'ora, e fece accostare Israele a tribù a tribù; e la tribù di Giuda fu presa. 006 JOS 007 017 E, fatta accostar la tribù di Giuda, [il Signore] prese la nazione degli Zariti; poi, fatta accostar la nazione degli Zariti, a uomo a uomo, Zabdi fu preso. 006 JOS 007 018 Poi, fatta accostar la famiglia di esso, a uomo a uomo, fu preso Acan, figliuolo di Carmi, figliuolo di Zabdi, figliuolo di Zera, della tribù di Giuda. 006 JOS 007 019 E Giosuè disse ad Acan: Deh! figliuol mio, da' gloria al Signore Iddio d'Israele, e fagli confessione, e dichiarami ora ciò che tu hai fatto; non celarmelo. 006 JOS 007 020 E Acan rispose a Giosuè, e [gli] disse: Certo, io ho peccato contro al Signore Iddio d'Israele, e ho fatto così e così. 006 JOS 007 021 Avendo veduta fra le spoglie una bella mantellina Babilonica, e dugento sicli d'argento, e un regol d'oro di peso di cinquanta sicli, io m'invaghii di queste cose, e le presi; ed ecco, [sono] nascoste in terra in mezzo del mio padiglione, e l'argento [è] sotto la [mantellina]. 006 JOS 007 022 Allora Giosuè mandò de' messi, i quali corsero a quel padiglione; ed ecco, [la mantellina era] nascosta nel padiglione, e sotto essa [era] l'argento. 006 JOS 007 023 Essi adunque presero quelle cose di mezzo del padiglione, e le portarono a Giosuè, e a tutti i figliuoli d'Israele, e le gettarono davanti al Signore. 006 JOS 007 024 E Giosuè, e tutto Israele con lui, presero Acan, figliuolo di Zera, e l'argento, e la mantellina, e il regol d'oro, e i figliuoli e le figliuole di esso, e i suoi buoi, e i suoi asini, e le sue pecore, e il suo padiglione, e tutto ciò ch'[era] suo, e li menarono nella valle di Acor. 006 JOS 007 025 E Giosuè disse [ad Acan: ] Perchè ci hai tu conturbati? il Signore ti conturbi in questo giorno. E tutto Israele lo lapidò con pietre; e, dopo aver lapidati gli [altri] con pietre, li bruciarono [tutti] col fuoco. 006 JOS 007 026 Poi alzarono sopra lui un gran monte di pietre, [il qual dura] infino a questo giorno. E il Signore s'acquetò della sua ardente ira: per ciò quel luogo è stato nominato: Valle di Acor, fino al dì d'oggi. 006 JOS 008 001 POI il Signore disse a Giosuè: Non temere, e non ispaventarti; prendi teco tutta la gente di guerra, e levati, e sali contro ad Ai; vedi, io ti ho dato nelle mani il re d'Ai, e il suo popolo, e la sua città, e il suo paese. 006 JOS 008 002 Or fa' ad Ai, e al suo re, come tu hai fatto a Gerico, e al suo re; sol voi prenderete per voi le spoglie, e il bestiame di essa; metti degli agguati alla città, dalla parte di dietro di essa. 006 JOS 008 003 Giosuè adunque, e tutta la gente di guerra, si levò per salire contro ad Ai; e Giosuè scelse trentamila uomini, valenti e prodi, e li mandò [innanzi] di notte. 006 JOS 008 004 E comandò loro, dicendo: Vedete, state agli agguati contro alla città, dalla parte di dietro della città; non vi allontanate molto dalla città, e siate tutti presti. 006 JOS 008 005 Ed io, e tutto il popolo che [resta] meco, ci appresseremo alla città, e quando essi usciranno contro a noi, come la prima volta, noi fuggiremo davanti a loro 006 JOS 008 006 (ed essi usciranno dietro a noi), finchè noi li abbiamo tratti fuor della città; perciocchè diranno: Essi fuggono davanti a noi, come la prima volta; e noi fuggiremo davanti a loro. 006 JOS 008 007 Allora levatevi dagli agguati, e occupate la città; perciocchè il Signore Iddio vostro ve la darà nelle mani. 006 JOS 008 008 E quando voi avrete presa la città, mettetevi il fuoco; fate secondo la parola del Signore; vedete, io [ve l]'ho comandato. 006 JOS 008 009 Così Giosuè li mandò; ed essi andarono agli agguati, e si fermarono fra Betel ed Ai, dal ponente d'Ai; e Giosuè dimorò quella notte per mezzo il popolo. 006 JOS 008 010 E la mattina levatosi a buon'ora, fece la rassegna del popolo; ed egli con gli Anziani d'Israele salì davanti al popolo, verso Ai. 006 JOS 008 011 E tutta la gente di guerra ch'[era] con lui, salì, e si accostò, e giunse dirimpetto alla città, e pose campo dalla parte settentrionale d'Ai; e la valle [era] tra lui ed Ai. 006 JOS 008 012 Prese ancora intorno a cinquemila uomini, i quali egli pose in agguati tra Betel ed Ai, dal Ponente della città. 006 JOS 008 013 E, dopo che tutto il popolo fu disposto, [cioè] tutto il campo, ch'[era] dal Settentrione della città, e il suo agguato, ch' [era] dal Ponente di essa, Giosuè camminò quella notte per lo mezzo della valle. 006 JOS 008 014 E quando il re d'Ai ebbe [ciò] veduto, la gente della città si affrettò, e si levò a buon'ora. E il re, e tutto il suo popolo uscì alla campagna a punto preso ad incontrare Israele, per [dargli] battaglia; or egli non sapeva che vi erano degli agguati dietro alla città contro a lui. 006 JOS 008 015 Allora Giosuè, e tutto Israele, fecero vista d'essere sconfitti da loro, e fuggirono, traendo al deserto. 006 JOS 008 016 E tutto il popolo ch'[era] in Ai, fu adunato a grido, per perseguitarli. Così perseguitarono Giosuè, e furono tratti fuor della città. 006 JOS 008 017 E non restò [alcun] uomo dentro ad Ai, nè dentro a Betel, che non uscisse dietro ad Israele; e lasciarono la città aperta, e perseguitarono Israele. 006 JOS 008 018 Allora il Signore disse a Giosuè: Leva lo stendardo che tu hai in mano, verso Ai; perciocchè io te la darò nelle mani. E Giosuè levò verso la città lo stendardo ch'egli avea in mano. 006 JOS 008 019 E tosto, come egli ebbe stesa la mano, gli agguati si levarono dal lor luogo, e corsero, ed entrarono nella città, e la presero, e si affrettarono a mettervi il fuoco. 006 JOS 008 020 E gli uomini d'Ai, rivoltisi indietro, riguardarono; ed ecco, il fumo della città saliva al cielo, e non ebbero spazio per fuggir nè qua nè là; e il popolo che fuggiva verso il deserto si rivoltò contro a quelli che [lo] perseguitavano. 006 JOS 008 021 Giosuè adunque, e tutto Israele, veggendo che gli agguati aveano presa la città, e che il fumo di essa saliva, voltarono faccia, e percossero la gente d'Ai. 006 JOS 008 022 Quegli [altri] eziandio uscirono fuor della città incontro a loro; e così furono [rinchiusi] in mezzo d'Israele, [essendo] gli uni di qua, e gli altri di là; ed essi li sconfissero in modo, che non ne lasciarono alcuno di resto in vita. 006 JOS 008 023 Presero ancora il re di Ai vivo, e lo menarono a Giosuè. 006 JOS 008 024 E, dopo ch'Israele ebbe finito di uccidere tutti gli abitanti d'Ai nella campagna, nel deserto, dove li aveano perseguitati; e che tutti interamente furono abbattuti a fil di spada, tutto Israele se ne ritornò verso Ai, e la mise a fil di spada. 006 JOS 008 025 E tutti quelli che caddero [morti] in quel giorno, così uomini come donne, furono dodicimila [persone ch'erano] tutta la gente d'Ai. 006 JOS 008 026 E Giosuè non ritrasse la sua mano, la quale egli avea stesa con lo stendardo, finchè non ebbe distrutti nel modo dell'interdetto tutti gli abitanti d'Ai. 006 JOS 008 027 Gl'Israeliti predarono sol per loro il bestiame, e le spoglie di quella città, secondo ciò che il Signore avea comandato a Giosuè. 006 JOS 008 028 E Giosuè bruciò Ai, e la ridusse in un monte di ruine in perpetuo, [come è] infino al dì d'oggi. 006 JOS 008 029 Appiccò ancora ad un legno il re d'Ai, [il qual vi rimase] fino alla sera; ma in sul tramontar del sole, Giosuè comandò che il corpo morto di esso fosse messo giù dal legno; e fu gittato all'entrata della porta della città, e sopra esso fu alzato un gran monte di pietre, [il qual dura] fino a questo giorno. 006 JOS 008 030 ALLORA Giosuè edificò un altare al Signore Iddio d'Israele, nel monte di Ebal, 006 JOS 008 031 secondo che Mosè, servitor del Signore, avea comandato a' figliuoli d'Israele, come [è] scritto nel Libro della Legge di Mosè; un altare di pietre intiere, sopra le quali non avea fatto passar ferro; e [i figliuoli d'Israele] offersero sopra esso olocausti al Signore, e sacrificarono sacrificii da render grazie. 006 JOS 008 032 Scrisse ancora quivi, sopra delle pietre un transunto della Legge di Mosè; la quale egli avea scritta, per esser posta davanti a' figliuoli d'Israele. 006 JOS 008 033 E tutto Israele, e i suoi Anziani, e i suoi Ufficiali, Prefetti, e i suoi Giudici, stavano in piè di qua e di là dall'Arca, dirimpetto a' sacerdoti Leviti, che portavano l'Arca del patto del Signore; [tutti dico], così forestieri, come natii [d'Israele]; l'una metà [stava] dirimpetto al monte di Gherizim, e l'altra metà dirimpetto al monte di Ebal; come Mosè, servitor del Signore, avea comandato, per benedire il popolo d'Israele la prima volta. 006 JOS 008 034 E, dopo questo, egli lesse tutte le parole della Legge, le benedizioni e le maledizioni, secondo tutto ciò ch'è scritto nel Libro della Legge. 006 JOS 008 035 Ei non vi fu parola alcuna, di tutto ciò che Mosè avea comandato, che Giosuè non leggesse davanti a tutta la raunanza d'Israele, eziandio delle donne, e de' piccoli fanciulli, e de' forestieri che andavano fra loro. 006 JOS 009 001 ORA, come tutti i re ch'[erano] di qua dal Giordano, nel monte, e nella pianura, e lungo tutto il lito del mar grande, fin dirimpetto al Libano, l'Hitteo, l'Amorreo, il Cananeo, il Ferizzeo, l'Hivveo, e il Gebuseo, ebbero intese queste cose, 006 JOS 009 002 si adunarono tutti insieme per guerreggiar con Giosuè, e con Israele, di pari consentimento. 006 JOS 009 003 Ma gli abitanti di Gabaon, avendo udito ciò che Giosuè avea fatto a Gerico e ad Ai, 006 JOS 009 004 si adoperarono anch'essi, [ma] con inganno; perciocchè andarono, e fecero provvisione di vittuaglia, e presero de' sacchi logori, sopra i loro asini, e degli otri di vino logori, [ch'erano stati] schiantati e [poi] ricuciti; 006 JOS 009 005 e de' calzamenti logori, e risarciti ne' piedi; e dei vestimenti logori indosso; e tutto il pane della lor provvisione era secco e mucido. 006 JOS 009 006 E andarono a Giosuè, nel campo, in Ghilgal, e dissero a lui e a' principali d'Israele: Noi siamo venuti di lontano paese; ora dunque fate patto con noi. 006 JOS 009 007 E i principali d'Israele dissero a quegli Hivvei: Forse voi abitate nel mezzo di noi; come dunque faremo noi lega con voi? 006 JOS 009 008 Ma essi dissero a Giosuè: Noi [siamo] tuoi servitori. E Giosuè disse loro: Chi [siete] voi, e donde venite? 006 JOS 009 009 Ed essi gli dissero: I tuoi servitori son venuti di molto lontan paese, alla fama del Signore Iddio tuo; perciocchè noi abbiamo udita la sua fama, e tutto ciò ch'egli ha fatto in Egitto, 006 JOS 009 010 e tutto ciò ch'egli ha fatto a' due re degli Amorrei, ch' [erano] di là dal Giordano; a Sihon, re di Hesbon, e ad Og, re di Basan, che [dimorava] in Astarot. 006 JOS 009 011 E i nostri Anziani, e tutti gli abitanti del nostro paese, ci hanno detto: Prendete in mano della provvisione per lo viaggio, e andate incontro a coloro, e dite loro: Noi [siamo] vostri servitori; fate dunque patto con noi. 006 JOS 009 012 Quest'[è] il nostro pane; noi lo prendemmo caldo dalle case nostre per nostra provvisione, nel giorno che partimmo per venire a voi; ma ora, ecco egli è secco, ed è diventato mucido; 006 JOS 009 013 e questi [sono] gli otri del vino, i quali noi empiemmo tutti nuovi; ed ecco, sono schiantati; e questi nostri vestimenti, e i nostri calzamenti, si son logorati per lo molto lungo viaggio. 006 JOS 009 014 E que' personaggi presero della lor provvisione, e non domandarono la bocca del Signore. 006 JOS 009 015 E Giosuè fece pace con loro, e patteggiò con loro, che li lascerebbe vivere; e i principali della raunanza [lo] giurarono loro. 006 JOS 009 016 Ma tre giorni appresso ch'ebbero fatto patto con loro, intesero ch'[erano] lor vicini, e che abitavano nel mezzo di loro. 006 JOS 009 017 Perciocchè al terzo giorno, i figliuoli d'Israele si mossero, e vennero alle lor città, ch'[erano] Gabaon, e Chefira, e Beerot, e Chiriat-iearim. 006 JOS 009 018 E i figliuoli d'Israele non li percossero; perciocchè i principali della raunanza aveano giurato loro per lo Signore Iddio d'Israele. E tutta la raunanza mormorò contro a' principali 006 JOS 009 019 E tutti i principali dissero a tutta la raunanza: Noi abbiamo loro giurato per lo Signore Iddio d'Israele; perciò ora non li possiam toccare. 006 JOS 009 020 Facciamo loro questo, e lasciamoli vivere; acciocchè non vi sia indegnazione contro a noi, per cagione del giuramento che abbiamo loro fatto. 006 JOS 009 021 Così i principali dissero loro, che si lascerebbero vivere; ma furono ordinati tagliatori di legne, e attignitori d'acqua, per tutta la raunanza; come i principali dissero loro. 006 JOS 009 022 Giosuè adunque li chiamò, e parlò loro, dicendo: Perchè ci avete voi ingannati, dicendo: Noi [siamo d'un paese] molto lontan da voi; e pur voi abitate nel mezzo di noi? 006 JOS 009 023 Ora dunque voi [siete] maledetti, e giammai non sarà che non vi sieno d'infra voi de' servi, e de' tagliatori di legne, e degli attignitori di acqua, per la Casa dell'Iddio mio. 006 JOS 009 024 Ed essi risposero a Giosuè, e dissero: [Noi l'abbiam fatto], perciocchè era stato rapportato per cosa certa a' tuoi servitori ciò che il Signore Iddio tuo avea comandato a Mosè, suo servitore, di darvi tutto il paese, e di distruggere d'innanzi a voi tutti gli abitanti del paese; laonde noi, temendo grandemente di voi per le nostre persone, abbiamo fatto questa cosa; 006 JOS 009 025 e ora eccoci nelle tue mani; fa' inverso noi come ti parrà buono e diritto di farci. 006 JOS 009 026 Egli adunque fece loro così; e li scampò dalle mani de' figliuoli d'Israele, sì che non li ammazzarono. 006 JOS 009 027 E in quel giorno Giosuè li ordinò tagliatori di legne, e attignitori d'acqua, per la raunanza, e per l'Altare del Signore, in qualunque luogo egli eleggerebbe; [il che dura] fino al dì d'oggi. 006 JOS 010 001 ORA, quando Adonisedec, re di Gerusalemme, ebbe udito che Giosuè avea presa Ai, e l'avea distrutta al modo dell'interdetto; e che Giosuè avea fatto ad Ai e al suo re, come avea fatto a Gerico ed al suo re; e che gli abitanti di Gabaon, aveano fatto pace con gl'Israeliti, e ch'erano nel mezzo di loro; 006 JOS 010 002 [egli e il suo popolo], temettero grandemente; perciocchè Gabaon [era] città grande, come una delle città reali, ed [era] più grande che Ai, e tutti i suoi abitanti [erano] uomini di valore. 006 JOS 010 003 Perciò Adonisedec, re di Gerusalemme, mandò a dire a Hoham, re di Hebron; ed a Piream, re di Iarmut; ed a Iafia, re di Lachis; e a Debir, re di Eglon: 006 JOS 010 004 Salite a me, e soccorretemi, e noi percoteremo Gabaon; perciocchè ha fatto pace con Giosuè, e co' figliuoli d'Israele. 006 JOS 010 005 E i cinque re degli Amorrei, il re di Gerusalemme, il re di Hebron, il re di Iarmut, il re di Lachis, il re di Eglon, si adunarono, con tutti i loro eserciti, e si posero a campo contro a Gabaon, e combatterono contro ad essa. 006 JOS 010 006 E i Gabaoniti mandarono a dire a Giosuè, nel campo, in Ghilgal: Non sieno le tue mani rimesse a porgere aiuto a' tuoi servitori; sali a noi prestamente, e salvaci, e soccorrici; perciocchè tutti i re degli Amorrei, che abitano nel monte, si sono adunati contro a noi. 006 JOS 010 007 E Giosuè salì di Ghilgal, insieme con tutta la gente di guerra e tutti gli uomini di valore. 006 JOS 010 008 E il Signore disse a Giosuè: Non temer di loro; perciocchè io te li ho dati nelle mani; niuno di loro potrà starti a fronte. 006 JOS 010 009 E Giosuè venne a loro subito improvviso, essendo camminato tutta la notte da Ghilgal. 006 JOS 010 010 E il Signore il mise in rotta davanti a Israele, il qual li sconfisse con grande sconfitta, presso a Gabaon; e li perseguitò per la via della salita di Bet-horon, e li percosse fino ad Azeca, ed a Maccheda. 006 JOS 010 011 E mentre essi fuggivano d'innanzi a Israele, [ed] erano nella scesa di Bet-horon, il Signore gittò sopra loro dal cielo delle pietre grosse, infino ad Azeca; onde essi morirono. Più [furono quelli] che furono morti dalle pietre della gragnuola, che [quelli] che i figliuoli d'Israele uccisero con la spada. 006 JOS 010 012 Allora Giosuè parlò al Signore nel giorno che il Signore diede gli Amorrei in man de' figliuoli d'Israele, e disse in presenza d'Israele: Sole, fermati in Gabaon: e [tu], luna, nella valle d'Aialon. 006 JOS 010 013 E il sole si fermò e la luna si arrestò, finchè il popolo si fu vendicato de' suoi nemici. Questo non [è] egli scritto nel Libro del Diritto? Il sole adunque si arrestò in mezzo del cielo, e non si affrettò a tramontare, per lo spazio d'intorno ad un giorno intiero. 006 JOS 010 014 E giammai, nè avanti nè poi, non è stato giorno simile a quello, avendo il Signore esaudita la voce d'un uomo; perciocchè il Signore combatteva per Israele. 006 JOS 010 015 Poi Giosuè, insieme con tutto Israele, ritornò al campo, in Ghilgal. 006 JOS 010 016 Or, que' cinque re erano fuggiti, e si erano nascosti nella spelonca, [ch'è] in Maccheda. 006 JOS 010 017 Ed essendo stato rapportato a Giosuè: I cinque re si son trovati nascosti nella spelonca [ch'è] in Maccheda, egli disse: 006 JOS 010 018 Rotolate delle grosse pietre alla bocca della spelonca, e ordinate presso di essa degli uomini per guardarli. 006 JOS 010 019 Ma voi non restate; perseguitate i vostri nemici, e uccidete quelli che restano dietro; non lasciate ch'entrino nelle lor città; perciocchè il Signore Iddio vostro ve li ha dati nelle mani. 006 JOS 010 020 E, dopo che Giosuè, e i figliuoli d'Israele, ebbero finito di sconfiggerli d'una molto grande sconfitta, finchè furono del tutto distrutti, e che quelli di loro che scamparono si furono salvati, entrando nelle città forti, 006 JOS 010 021 tutto il popolo ritornò a Giosuè nel campo, in Maccheda, in pace; niuno mosse pur la lingua contro ad alcuno de' figliuoli d'Israele. 006 JOS 010 022 Allora Giosuè disse: Aprite la bocca della spelonca, e traete fuori di essa quei cinque re, e menateli a me. 006 JOS 010 023 E così fu fatto. E que' cinque re furono tratti fuori della spelonca, e menati a Giosuè, [cioè: ] il re di Gerusalemme, il re di Hebron, il re di Iarmut, il re di Lachis, e il re di Eglon. 006 JOS 010 024 E, dopo che quei re furono tratti fuori, e menati a Giosuè, Giosuè chiamò tutti gli uomini d'Israele, e disse a' capitani della gente di guerra ch'erano andati con lui: Accostatevi, mettete i piedi sul collo di questi re. Ed essi si accostarono, e misero i piedi sul collo loro. 006 JOS 010 025 E [Giosuè] disse loro: Non temete, e non vi spaventate; siate valenti, e fortificatevi; perciocchè così farà il Signore a tutti i vostri nemici contro ai quali voi combattete. 006 JOS 010 026 Poi Giosuè percosse quei [re], e li fece morire, e li appiccò a cinque forche, alle quali stettero appiccati infino alla sera. 006 JOS 010 027 E in sul tramontar del sole, per comandamento di Giosuè furon messi giù dalle forche, e gittati nella spelonca, nella quale si erano nascosti; e furon poste delle pietre grandi alla bocca della spelonca, [le quali vi son restate] infino a questo giorno. 006 JOS 010 028 Giosuè prese ancora Maccheda in quel dì, e la percosse, [mettendola] a fil di spada; e distrusse nel modo dell'interdetto il re di essa insieme con gli [abitanti], e ogni anima ch'[era] dentro; egli non ne lasciò alcuno in vita; e fece al re di Maccheda, come avea fatto al re di Gerico. 006 JOS 010 029 Poi Giosuè, con tutto Israele, passò di Maccheda in Libna, e la combattè. 006 JOS 010 030 E il Signore la diede anch'essa, insieme col suo re, nelle mani d'Israele; ed egli la mise a fil di spada, con tutte le anime ch'[erano] dentro; egli non ne lasciò alcuno in vita; e fece al re di essa, come avea fatto al re di Gerico. 006 JOS 010 031 Poi Giosuè, con tutto Israele, passò di Libna in Lachis, e si accampò davanti, e la combattè. 006 JOS 010 032 E il Signore diede Lachis nelle mani d'Israele, ed egli la prese al secondo giorno, e la mise a fil di spada, con tutte le anime ch' [erano] dentro, interamente come avea fatto a Libna. 006 JOS 010 033 Allora Horam, re di Ghezer, salì per soccorrer Lachis; ma Giosuè percosse lui e il suo popolo, fino a non lasciargli alcuno in vita. 006 JOS 010 034 Poi Giosuè, con tutto Israele, passò di Lachis in Eglon, e si accampò davanti, e la comabattè. 006 JOS 010 035 E la prese in quell'istesso giorno, e la mise a fil di spada; e distrusse in quel dì al modo dell'interdetto tutte le anime ch' [erano] dentro, interamente come avea fatto a Lachis. 006 JOS 010 036 Poi Giosuè, con tutto Israele, salì di Eglon in Hebron, e la combattè. 006 JOS 010 037 E la prese e la mise a fil di spada, insieme col suo re, e con tutte le sue città, e con tutte le anime ch'[erano] dentro; egli non ne lasciò alcuno in vita, interamente come avea fatto ad Eglon; e la distrusse al modo dell'interdetto, con tutte le anime ch'[erano] dentro. 006 JOS 010 038 Poi Giosuè, con tutto Israele, si rivolse verso Debir, e la combattè. 006 JOS 010 039 E la prese, insieme col suo re, e con tutte le sue città; e le mise a fil di spada; e distrusse al modo dell'interdetto tutte le anime ch'[erano] dentro; egli non ne lasciò alcuno in vita; egli fece a Debir, e al suo re, come avea fatto a Hebron, e come avea fatto a Libna, e al suo re. 006 JOS 010 040 Giosuè dunque percosse tutto quel paese, la contrada del monte, e del Mezzodì, e della pianura, e delle pendici dei monti, insieme con tutti i re loro; egli non ne lasciò alcuno in vita; anzi distrusse al modo dell'interdetto ogni anima, come il Signore Iddio d'Israele avea comandato. 006 JOS 010 041 Così Giosuè li percosse da Cades-barnea fino a Gaza; e tutto il paese di Gosen, fino a Gabaon. 006 JOS 010 042 E Giosuè prese tutti quei re, e il lor paese ad una volta; perciocchè il Signore Iddio d'Israele combatteva per Israele. 006 JOS 010 043 Poi Giosuè, con tutto Israele, ritornò al campo, in Ghilgal. 006 JOS 011 001 OR come Iabin, re di Hasor, ebbe intese [queste cose], mandò a Iobab, re di Madon, e al re di Simron, e al re di Acsaf; 006 JOS 011 002 e ai re ch'[erano] dal Settentrione, nel monte, e nella campagna, dal Mezzodì di Chinneret, e nella pianura, e nelle contrade di Dor, dall'Occidente; 006 JOS 011 003 [al] Cananeo, dall'Oriente, e dall'Occidente, e [all]'Amorreo, e [all]'Hitteo, e [al] Ferizzeo, e [al] Gebuseo, [ch'era] nel monte, e [all]'Hivveo, [ch'era] sotto Hermon, nel paese di Mispa. 006 JOS 011 004 Ed essi uscirono fuori, con tutti i loro eserciti, [ch'erano] una gran gente, come la rena ch'[è] in su la riva del mare, in moltitudine, e [con] cavalli e carri, in grandissimo numero. 006 JOS 011 005 E tutti questi re, convenutisi insieme, vennero, e si accamparono insieme presso alle acque di Merom, per combattere contro ad Israele. 006 JOS 011 006 E il Signore disse a Giosuè: Non temer di loro; perciocchè domani intorno a questo tempo io farò che tutti saranno uccisi nel cospetto d'Israele; taglia i garetti a' lor cavalli, e abbrucia col fuoco i lor carri. 006 JOS 011 007 Giosuè adunque, con tutta la gente di guerra, venne di subito improvviso contro a loro alle acque di Merom, e li assaltò. 006 JOS 011 008 E il Signore li diede nelle mani d'Israele; ed essi li percossero, e li perseguitarono fino a Sidon la gran [città], e alle Acque calde, e fino alla valle di Mispa, verso Oriente; e li percossero in modo che non ne lasciarono alcuno in vita. 006 JOS 011 009 E Giosuè fece loro come il Signore gli avea detto; egli tagliò i garetti a' lor cavalli, e bruciò i lor carri col fuoco. 006 JOS 011 010 In quel tempo ancora Giosuè, ritornandosene, prese Hasor, e percosse il re di essa con la spada; perciocchè Hasor era stata per addietro il capo di tutti que' regni. 006 JOS 011 011 Mise eziandio ogni anima ch'[era] dentro a fil di spada, distruggendole al modo dell'interdetto; non vi restò alcun'anima; e [Giosuè] bruciò Hasor col fuoco. 006 JOS 011 012 Giosuè prese parimente tutte le città di quei re, e tutti i re di esse; e li mise a fil di spada, e li distrusse al modo dell'interdetto; come Mosè, servitor del Signore, avea comandato. 006 JOS 011 013 Solo Israele non bruciò alcuna delle città ch'erano rimaste in piè, fuor che Hasor sola, [la quale] Giosuè bruciò. 006 JOS 011 014 E i figliuoli d'Israele predarono per loro tutte le spoglie di quelle città, e il bestiame; ma misero a fil di spada tutti gli uomini, finchè li ebbero sterminati; non lasciarono alcun'anima in vita. 006 JOS 011 015 Come il Signore avea comandato a Mosè, suo servitore, così comandò Mosè a Giosuè, e così fece Giosuè; egli non tralasciò cosa alcuna di tutto ciò che il Signore avea comandato a Mosè. 006 JOS 011 016 Giosuè adunque prese tutto quel paese, il monte, e tutta la contrada meridionale, e tutto il paese di Gosen, e la pianura, e la campagna, e il monte d'Israele, e la sua pianura; dal monte Halac, 006 JOS 011 017 che sale [verso] Seir, infino a Baal-gad, nella valle del Libano, sotto il monte di Hermon; prese ancora tutti i re di quel [paese], e li percosse e li fece morire. 006 JOS 011 018 Giosuè fece guerra con tutti quei re per un lungo tempo. 006 JOS 011 019 Ei non vi fu città alcuna che facesse pace co' figliuoli d'Israele, fuor che gli Hivvei, abitanti di Gabaon: essi presero tutte [l'altre] per forza d'arme. 006 JOS 011 020 Perciocchè dal Signore procedeva che coloro induravano il cuor loro, per venire a battaglia con Israele; acciocchè egli li distruggesse al modo dell'interdetto, e non vi fosse grazia alcuna per loro, anzi fossero sterminati; come il Signore avea comandato a Mosè. 006 JOS 011 021 Giosuè ancora, in quel tempo, venne, e distrusse gli Anachiti del monte di Hebron, di Debir, di Anab, e di tutto il monte di Giuda, e di tutto il monte d'Israele. Giosuè li distrusse al modo dell'interdetto, insieme con le lor città. 006 JOS 011 022 Non restarono alcuni Anachiti nel paese de' figliuoli d'Israele; sol ne restarono in Gaza, in Gat, e in Asdod. 006 JOS 011 023 Giosuè adunque prese tutto il paese, interamente come il Signore avea detto a Mosè, e lo diede in eredità a Israele, secondo i loro spartimenti, a tribù a tribù. E il paese ebbe riposo della guerra. 006 JOS 012 001 OR questi [sono] i re del paese, i quali i figliuoli d'Israele percossero, e il cui paese possedettero di là dal Giordano, dal sol levante, dal torrente di Arnon fino al monte di Hermon, e tutta la campagna verso Oriente. 006 JOS 012 002 [Cioè: ] Sihon, re degli Amorrei, che abitava in Hesbon, il qual signoreggiava da Aroer, che [è] in su la riva del torrente di Arnon, e [nella città] che [è] in mezzo del torrente, e nella metà di Galaad, fino al torrente di Iabboc, [che è] il confine de' figliuoli di Ammon; 006 JOS 012 003 e nella campagna, fino al mare di Chinneret, verso Oriente; e infino al mar della campagna, [che è] il mar salso, [altresì] verso Oriente, traendo verso Bet-iesimot; e dal lato meridionale, [fin] sotto le pendici di Pisga; 006 JOS 012 004 E il paese d'Og, re di Basan, [che era] del rimanente de' Rafei, il quale abitava in Astarot, [e] in Edrei, 006 JOS 012 005 e signoreggiava nel monte di Hermon, e in Salca, e in tutto Basan, fino a' confini de' Ghesuriti, e de' Maacatiti, e nella metà di Galaad, [che era] il confine di Sihon, re di Hesbon. 006 JOS 012 006 Mosè, servitor del Signore, e i figliuoli d'Israele, percossero questi [re]; e Mosè, servitor del Signore, diede [il paese loro] a possedere a' Rubeniti, ed a' Gaditi, e alla metà della tribù di Manasse. 006 JOS 012 007 E questi [sono] i re del paese, i quali Giosuè, e i figliuoli d'Israele percossero di qua dal Giordano, verso Occidente, da Baal-gad, nella valle del Libano, infino al monte Halac, che sale verso Seir; il qual [paese] Giosuè diede a possedere alle tribù d'Israele, secondo i loro spartimenti; 006 JOS 012 008 [cioè, il paese] del monte, e della pianura, e della campagna, e delle pendici de' monti, e del deserto, e della parte meridionale; [il paese] degli Hittei, degli Amorrei, de' Cananei, de' Ferizzei, degli Hivvei, e de' Gebusei. 006 JOS 012 009 Un re di Gerico; un re d'Ai, la quale è allato di Betel; 006 JOS 012 010 un re di Gerusalemme; un re di Hebron; 006 JOS 012 011 un re di Iarmut; un re di Lachis; 006 JOS 012 012 un re d'Eglon; un re di Ghezer; 006 JOS 012 013 un re di Debir; un re di Gheder; 006 JOS 012 014 un re di Horma; un re di Arad; 006 JOS 012 015 un re di Libna; un re di Adullam; 006 JOS 012 016 un re di Maccheda; un re di Betel; 006 JOS 012 017 un re di Tappua; un re di Hefer; 006 JOS 012 018 un re di Afec; un re di Lassaron; 006 JOS 012 019 un re di Madon; un re di Hasor; 006 JOS 012 020 un re di Simron-meron; un re di Acsaf; 006 JOS 012 021 un re di Taanac; un re di Meghiddo; 006 JOS 012 022 un re di Chedes; un re di Iocneam, presso di Carmel; 006 JOS 012 023 un re di Dor, nella contrada di Dor; un re di Goim, presso di Ghilgal; 006 JOS 012 024 un re di Tirsa. In tutto trentun re. 006 JOS 013 001 ORA, quando Giosuè fu diventato vecchio [ed] attempato, il Signore disse: Tu sei diventato vecchio [ed] attempato, e vi resta ancora molto gran paese a conquistare. 006 JOS 013 002 Quest'[è] il paese che resta: tutte le contrade de' Filistei, e tutto il [paese] de' Ghesuriti; 006 JOS 013 003 da Sihor, che [è] a fronte all'Egitto, fino a' confini di Ecron, verso Settentrione, [il paese] è riputato de' Cananei; [cioè: ] i cinque principati de' Filistei, quel di Gaza, quel di Asdod, quel di Ascalon, quel di Gat, e quel di Ecron, e gli Avvei; 006 JOS 013 004 dal Mezzodì, tutto il paese de' Cananei, e Meara, che [è] de' Sidonii, fino ad Afec, fino a' confini degli Amorrei; 006 JOS 013 005 e il paese de' Ghiblei, e tutto il Libano, dal Sol levante, da Baal-gad, [che è] sotto il monte di Hermon, fino all'entrata di Hamat; 006 JOS 013 006 tutti gli abitanti del monte, dal Libano fino alle Acque calde; [e] tutti i Sidonii. Io li caccerò dal cospetto dei figliuoli d'Israele; spartisci pur questo [paese] a sorte ad Israele per eredità, come io t'ho comandato. 006 JOS 013 007 Ora dunque spartisci questo paese a nove tribù, e alla metà della tribù di Manasse, in eredità. 006 JOS 013 008 I Rubeniti, e i Gaditi, con [l'altra metà del]la [tribù di Manasse], hanno ricevuta la loro eredità, la quale Mosè ha data loro, di là dal Giordano, verso Oriente; secondo che Mosè, servitor del Signore, l'ha data loro; 006 JOS 013 009 da Aroer, che [è] in sulla riva del torrente di Arnon, e la città che [è] in mezzo del torrente, e tutta la pianura di Medeba, fino a Dibon; 006 JOS 013 010 e tutte le città di Sihon, re degli Amorrei, il qual regnò in Hesbon, fino a' confini dei figliuoli di Ammon; 006 JOS 013 011 e Galaad, e le contrade de' Ghesuriti, e de' Maacatiti, e tutto il monte di Hermon, e tutto Basan, fino a Salca; 006 JOS 013 012 tutto il regno d'Og in Basan, il qual regnò in Astarot, e in Edrei, ed era restato del rimanente dei Rafei; Mosè percosse questi [re], e li scacciò. 006 JOS 013 013 (Or i figliuoli d'Israele non cacciarono i Ghesuriti, nè i Maacatiti; anzi i Ghesuriti ed i Maacatiti son dimorati per mezzo Israele fino al dì d'oggi.) 006 JOS 013 014 Solo alla tribù di Levi [Mosè] non diede alcuna eredità; i sacrificii da ardere del Signore Iddio d'Israele son la sua eredità, come egli ne ha parlato. 006 JOS 013 015 Mosè adunque diede eredità alla tribù de' figliuoli di Ruben, secondo le lor nazioni. 006 JOS 013 016 E i lor confini furono da Aroer, che [è] in su la riva del torrente di Arnon, e la città che [è] in mezzo del torrente, e tutta la pianura fino a Medeba; 006 JOS 013 017 Hesbon, e tutte le sue città che [son] nella pianura; Dibon, e Bamot-baal, e Bet-baal-meon; 006 JOS 013 018 e Iasa, e Chedemot, e Mefaat; 006 JOS 013 019 e Chiriataim, e Sibma, e Seret-sahar, nel monte della valle; 006 JOS 013 020 e Bet-peor, e Asdot-pisga, e Bet-iesimot; 006 JOS 013 021 e tutte le città della pianura, e tutto il regno di Sihon, re degli Amorrei, che avea regnato in Hesbon, il qual Mosè percosse, insieme co' principi di Madian, Evi, e Rechem, e Sur, e Hur, e Reba, [ch'erano] principi [vassalli] di Sihon, e abitavano nel paese. 006 JOS 013 022 I figliuoli d'Israele uccisero ancora con la spada Balaam, figliuolo di Beor, indovino, insieme con gli [altri] uccisi d'infra i Madianiti. 006 JOS 013 023 E i confini de' figliuoli di Ruben furono il Giordano e i confini. Questa [fu] l'eredità de' figliuoli di Ruben, secondo le lor nazioni, [cioè: ] quelle città e le lor villate. 006 JOS 013 024 Mosè diede ancora [eredità] alla tribù di Gad, a' figliuoli di Gad, secondo le lor nazioni. 006 JOS 013 025 E la lor contrada fu Iaser, e tutte le città di Galaad, e la metà del paese de' figliuoli di Ammon, fino ad Aroer, che [è] a fronte a Rabba; 006 JOS 013 026 e da Hesbon fino a Ramatmispe, e Betonim; e da Mahanaim fino a' confini di Debir; 006 JOS 013 027 e nella valle, Bet-haram, e Bet-nimra, e Succot, e Safon, il rimanente del regno di Sihon, re di Hesbon; lungo il Giordano e i confini, infino all'estremità del mare di Chinneret, di là dal Giordano, verso Oriente. 006 JOS 013 028 Questa [fu] l'eredità dei figliuoli di Gad, secondo le lor nazioni, [cioè: ] quelle città e le lor villate. 006 JOS 013 029 Mosè diede ancora [eredità] alla metà della tribù di Manasse: quella fu per la metà della tribù de' figliuoli di Manasse, secondo le lor nazioni. 006 JOS 013 030 La lor contrada fu da Mahanaim, tutto Basan, tutto il regno d'Og, re di Basan, e tutte le villate di Iair, che [sono] in Basan, [che sono] sessanta terre; 006 JOS 013 031 e la metà di Galaad, e Astarot, ed Edrei, città del regno d'Og, in Basan. [Tutto ciò] fu [dato] a' figliuoli di Machir, figliuolo di Manasse, [cioè: ] alla metà de' figliuoli di Machir, secondo le lor nazioni. 006 JOS 013 032 Queste [son le contrade] che Mosè diede per eredità, nelle campagne di Moab, di là dal Giordano di Gerico, verso Oriente. 006 JOS 013 033 Ma egli non diede alcuna eredità ai figliuoli di Levi; il Signore Iddio d'Israele è la loro eredità, come egli [ne] ha lor parlato. 006 JOS 014 001 OR queste [son le terre] che i figliuoli d'Israele ebbero per eredità nel paese di Canaan, le quali il Sacerdote Eleazaro, e Giosuè, figliuolo di Nun, e i Capi delle [nazioni] paterne delle tribù de' figliuoli d'Israele, diedero loro a possedere. 006 JOS 014 002 La loro eredità [scadde] loro a sorte, come il Signore avea comandato per Mosè, [cioè: ] a nove tribù, e ad una mezza tribù. 006 JOS 014 003 Perciocchè Mosè avea data a due tribù, e ad una mezza tribù, eredità di là dal Giordano; e non avea data alcuna eredità a Levi per mezzo essi. 006 JOS 014 004 Ma i figliuoli di Giuseppe facevano due tribù, Manasse ed Efraim; e non fu data a' Leviti alcuna parte nel paese, se non delle città per abitare, insieme co' lor contorni, per i lor bestiami, e per gli [altri] lor beni. 006 JOS 014 005 Come il Signore avea comandato a Mosè, così fecero i figliuoli d'Israele, e spartirono il paese. 006 JOS 014 006 Ora, i figliuoli di Giuda vennero a Giosuè in Ghilgal; e Caleb, figliuolo di Gefunne, Chenizzeo, gli disse: Tu sai ciò che il Signore disse a Mosè, uomo di Dio, intorno a me, e intorno a te, in Cades-barnea. 006 JOS 014 007 Io [era] d'età di quarant'anni, quando Mosè, servitor del Signore, mi mandò da Cades-barnea, per ispiare il paese; ed io gli rapportai la cosa, come io [l'avea] nell'animo. 006 JOS 014 008 Ora i miei fratelli, ch'erano andati meco, facevano venir meno il cuore al popolo; ma io seguitai appieno il Signore Iddio mio. 006 JOS 014 009 Laonde Mosè in quel giorno giurò, dicendo: Se la terra, sopra la quale il tuo piede è camminato, non è tua, e dei tuoi figliuoli, per eredità in perpetuo; perciocchè tu hai appieno seguitato il Signore Iddio mio. 006 JOS 014 010 E ora, ecco, il Signore mi ha conservato in vita, come egli [ne] avea parlato. Già [son] quarantacinque anni, da che il Signore disse quello a Mosè, quando Israele andò nel deserto; e ora, ecco, io [sono] oggi d'età d'ottantacinque anni. 006 JOS 014 011 Io [sono] infino ad oggi ancora forte, come io [era] al giorno che Mosè mi mandò; le mie forze, per la guerra, e per andare e per venire, [sono] oggi le medesime ch'[erano] allora. 006 JOS 014 012 Ora dunque dammi questo monte, del quale il Signore parlò in quel giorno; perciocchè tu udisti in quel giorno che gli Anachiti [sono] là, e che vi [sono] delle città grandi e forti; forse il Signore [sarà] meco, e io li scaccerò, come il Signore [ne] ha parlato. 006 JOS 014 013 E Giosuè benedisse Caleb, figliuolo di Gefunne, e gli diede Hebron per eredità. 006 JOS 014 014 Perciò Caleb, figliuolo di Gefunne, Chenizzeo, ha avuto Hebron per eredità, fino al dì d'oggi; perchè egli avea appieno seguitato il Signore Iddio d'Israele. 006 JOS 014 015 Ora il nome di Hebron [era stato] per addietro Chiriat-Arba; [il quale Arba era stato] un grand'uomo fra gli Anachiti. E il paese ebbe riposo della guerra. 006 JOS 015 001 OR [questa] fu la sorte della tribù de' figliuoli di Giuda, per le lor nazioni: L'estremità [del lor paese] verso il Mezzodì fu il deserto di Sin, a' confini di Edom, verso il Mezzodì. 006 JOS 015 002 Così ebbero per confine dal Mezzodì, l'estremità del mar salso, dalla punta che riguarda verso il Mezzodì. 006 JOS 015 003 E [questo confine] procedeva verso il Mezzodì, alla salita di Acrabbim, e passava fino a Sin; e dal Mezzodì saliva a Cades-barnea, e passava in Hesron; e [di là] saliva in Adar, e poi si volgeva verso Carcaa; 006 JOS 015 004 poi passava verso Asmon, e si stendeva fino al Torrente di Egitto, e questo confine faceva capo al mare. Questo sarà, [disse Giosuè], il vostro confine meridionale. 006 JOS 015 005 E il confine orientale [fu] il mar salso, fino all'estremità del Giordano. E il confine dal lato settentrionale [fu] dalla punta di quel mare, [la quale è] all'estremità del Giordano. 006 JOS 015 006 E questo confine saliva in Bet-hogla, e passava dal lato settentrionale di Bet-araba, e [di là] saliva al Sasso di Bohan Rubenita; 006 JOS 015 007 poi saliva in Debir, dalla valle di Acor; e dal Settentrione riguardava verso Ghilgal, che [è] dirimpetto alla salita di Adummim, che [è] dal lato meridionale del torrente; poi questo confine passava alle acque di En-semes, e faceva capo ad En-roghel. 006 JOS 015 008 Poi questo confine saliva alla valle de' figliuoli di Hinnom, allato [alla città] de' Gebusei, dal Mezzodì, [la quale] è Gerusalemme; e [di là] saliva alla sommità del monte, che [è] dirimpetto alla valle di Hinnom, verso l'Occidente, il quale [è] all'estremità della valle de' Rafei, verso il Settentrione. 006 JOS 015 009 Poi questo confine girava dalla sommità di quel monte, verso la fonte delle acque di Neftoa, e procedeva verso le città del monte di Efron; poi girava verso Baala, [che] è Chiriat-iearim. 006 JOS 015 010 Poi questo confine si volgeva da Baala verso Occidente, al monte di Seir, e passava fino allato al monte di Iearim dal Settentrione, [nel luogo detto] Chesalon; poi scendeva in Bet-semes, e passava in Timna. 006 JOS 015 011 Poi questo confine procedeva al canto di Ecron, verso il Settentrione, e girava verso Siccheron, e passava al monte Baala, e si stendeva fino a Iabneel, e faceva capo al mare. 006 JOS 015 012 E il confine dall'Occidente [era] il mar grande, e i confini. Questi [furono] i confini de' figliuoli di Giuda d'ogni intorno, secondo le lor nazioni. 006 JOS 015 013 Or [Giosuè] avea data a Caleb, figliuolo di Gefunne, una porzione nel mezzo dei figliuoli di Giuda, secondo il comandamento fattogli dal Signore, [cioè: ] Chiriat-Arba, [il quale Arba fu] padre di Anac; essa [è] Hebron. 006 JOS 015 014 E Caleb scacciò di là i tre figliuoli di Anac, Sesai, ed Ahiman, e Talmai, nati di Anac. 006 JOS 015 015 E di là egli salì agli abitanti di Debir, il cui nome per addietro [era stato] Chiriat-sefer. 006 JOS 015 016 E Caleb disse: Chi percoterà Chiriat-sefer, e la prenderà, io gli darò Asca, mia figliuola, per moglie. 006 JOS 015 017 E Otniel, figliuolo di Chenaz, fratello di Caleb, la prese; e Caleb gli diede Acsa, sua figliuola, per moglie. 006 JOS 015 018 E quando ella venne [a marito], indusse Otniel a domandare un campo a suo padre; poi ella si gittò giù d'in su l'asino; e Caleb le disse: Che hai? 006 JOS 015 019 Ed ella disse: Fammi un dono; conciossiachè tu m'abbi data una terra asciutta, dammi anche delle fonti d'acque. Ed egli le donò delle fonti ch'erano disopra, e delle fonti ch'erano disotto. 006 JOS 015 020 Quest'[è] l'eredità della tribù de' figliuoli di Giuda, secondo le lor nazioni. 006 JOS 015 021 Nell'estremità [della contrada] della tribù de' figliuoli di Giuda, a' confini di Edom, verso il Mezzodì, v'erano queste città: Cabseel, ed Eder, e Iagur; 006 JOS 015 022 e China, e Dimona, e Adada; 006 JOS 015 023 e Chedes, e Hasor, e Itnan; 006 JOS 015 024 e Zif, e Telem, e Bealot; 006 JOS 015 025 e Hasor-hadatta e Cheriot (Hesron è Hasor); 006 JOS 015 026 e Amam e Sema, e Molada; 006 JOS 015 027 e Hasar-gadda, e Hesmon, e Betpelet; 006 JOS 015 028 e Hasar-sual, e Beerseba, e Biziotia; e Baala, e Iim, ed Esem; 006 JOS 015 029 ed Eltolad, e Chesil, e Horma; 006 JOS 015 030 e Siclag, e Madmanna, 006 JOS 015 031 e Sansanna; 006 JOS 015 032 e Labaot, e Silhim, e Ain, e Rimmon; in tutto ventinove città, con le lor villate. 006 JOS 015 033 Nella pianura [v'erano queste città: ] Estaol, e Sorea, e Asna; 006 JOS 015 034 e Zanoa, ed En-gannim, e Tappua, ed Enam; 006 JOS 015 035 e Iarmut, e Adullam, e Soco, e Azeca; 006 JOS 015 036 e Saaraim, e Aditaim, e Ghedera, e Ghederotaim; quattordici città, con le lor villate. 006 JOS 015 037 [Poi] Senan, e Hadasa, e Migdal-Gad; 006 JOS 015 038 e Dilan, e Mispe, e Iocteel; 006 JOS 015 039 e Lachis, e Boscat, ed Eglon; 006 JOS 015 040 e Cabbon, e Lamas, e Chitlis; 006 JOS 015 041 e Ghederot, e Bet-Dagon, e Naama, e Maccheda; sedici città con le lor villate. 006 JOS 015 042 [Poi] Libna, ed Eter, e Asan; 006 JOS 015 043 e Ifta, e Asna, e Nesib; 006 JOS 015 044 e Cheila, e Aczib, e Maresa; nove città, con le lor villate; 006 JOS 015 045 [poi] Ecron, e le terre del suo territorio, e le sue villate; 006 JOS 015 046 da Ecron, e verso il mare, tutte [le città] che [sono] presso di Asdod, con le lor villate. 006 JOS 015 047 [Poi] Asdod, e le terre del suo territorio, e le sue villate; Gaza, e le terre del suo territorio, e le sue villate, infino al Torrente di Egitto, e al mar grande, e i confini. 006 JOS 015 048 E nel monte [v'erano queste città: ] Samir, e Iattir, e Soco; 006 JOS 015 049 e Danna, e Chiriat-sanna, [che] è Debir; 006 JOS 015 050 e Anab, ed Estemo, e Anim; 006 JOS 015 051 e Gosen, e Holon, e Ghilo; undici città, con le lor villate. 006 JOS 015 052 [Poi] Arab, e Duma, ed Esan; 006 JOS 015 053 e Ianum, e Bet-tappua, e Afeca; 006 JOS 015 054 e Humta, e Chiriat-Arba, [che] è Hebron, e Sior; nove città, con le lor villate. 006 JOS 015 055 [Poi] Maon, e Carmel, e Zif, e Iuta; 006 JOS 015 056 e Izreel, e Iocdeam, e Zanoa; 006 JOS 015 057 e Cain, e Ghibea, e Timna; dieci città, con le lor villate; 006 JOS 015 058 [poi] Halhul, e Bet-sur, e Ghedor; 006 JOS 015 059 e Maarat, e Bet-anot, ed Eltecon; sei città, con le lor villate. 006 JOS 015 060 [Poi] Chiriat-baal, [che] è Chiriat-iearim, e Rabba; due città, con le lor villate. 006 JOS 015 061 Nel deserto [v'erano queste città: ] Bet-araba, e Middin, e Secaca; 006 JOS 015 062 e Nibsan, e la Città del sale, ed Enghedi; sei città, con le lor villate. 006 JOS 015 063 Or i figliuoli di Giuda non poterono scacciare i Gebusei che abitavano in Gerusalemme; perciò i Gebusei son dimorati in Gerusalemme co' figliuoli di Giuda, infino a questo giorno. 006 JOS 016 001 POI fu tratta la sorte per li figliuoli di Giuseppe, [e la lor parte scadde loro] dal Giordano di Gerico, presso delle acque di Gerico, verso il Levante, [traendo] verso il deserto che sale da Gerico per li monti di Betel. 006 JOS 016 002 E [questo confine] si stendeva da Betel verso Luz; poi passava lungo i confini degli Archei, fino ad Atarot; 006 JOS 016 003 poi scendeva verso Occidente, a' confini de' Giafletei, fino a' confini di Bet-horon disotto, e fino a Ghezer; e faceva capo al mare. 006 JOS 016 004 Così i figliuoli di Giuseppe, Manasse, ed Efraim, ebbero la loro eredità. 006 JOS 016 005 Or il confine de' figliuoli di Efraim, [distinti] per le lor nazioni; il confine, [dico], della loro eredità, dall'Oriente, fu Atrot-addar, fino a Bet-horon disopra. 006 JOS 016 006 E questo confine si stendeva dal Settentrione verso l'Occidente, fino a Micmetat; e dall'Oriente si volgeva verso Taanat-Silo, e da quel luogo passava dall'Oriente fino a Ianoa. 006 JOS 016 007 Poi scendeva da Ianoa in Atarot, e Naarat, e s'incontrava in Gerico, e faceva capo al Giordano. 006 JOS 016 008 Questo confine andava da Tappua verso Occidente, fino alla valle delle canne, e faceva capo al mare. Questa [fu] l'eredità della tribù de' figliuoli di Efraim, secondo le lor nazioni. 006 JOS 016 009 Oltre alle città che furon messe da parte per li figliuoli di Efraim per mezzo l'eredità de' figliuoli di Manasse; tutte queste città, [dico], con le lor villate. 006 JOS 016 010 Or essi non iscacciarono i Cananei che abitavano in Ghezer: laonde que' Cananei son dimorati per mezzo Efraim infino a questo giorno, e sono stati fatti tributari. 006 JOS 017 001 E LA sorte che [scadde] alla tribù di Manasse (quantunque egli fosse il primogenito di Giuseppe), [fu questa: Alla nazione di] Machir, primogenito di Manasse, padre di Galaad, perchè [erano] uomini di guerra, scadde Galaad, e Basan. 006 JOS 017 002 Poi scadde [la sorte] agli altri figliuoli di Manasse, secondo le lor nazioni, [cioè: ] a' figliuoli di Abiezer, e a' figliuoli di Helec, e a' figliuoli di Asriel, e a' figliuoli di Sechem, e a' figliuoli di Hefer, e a' figliuoli di Semida. Questi [furono] i figliuoli maschi di Manasse, figliuoli di Giuseppe, [distinti] per le lor nazioni. 006 JOS 017 003 Or Selofad, figliuolo di Hefer, figliuolo di Galaad, figliuolo di Machir, figliuolo di Manasse, non ebbe figliuoli, ma [sol] figliuole; delle quali i nomi [sono] Mahala, Noa, Hogla, Milca e Tirsa. 006 JOS 017 004 Ed esse si presentarono davanti al Sacerdote Eleazaro, e davanti a Giosuè, figliuolo di Nun, e davanti a' principali, dicendo: Il Signore comandò a Mosè di darci eredità per mezzo i nostri fratelli. [Giosuè] adunque diede loro eredità per mezzo i fratelli di lor padre, secondo il comandamento del Signore. 006 JOS 017 005 Scaddero adunque dieci parti a Manasse, oltre al paese di Galaad e di Basan, ch'[è] di là dal Giordano; 006 JOS 017 006 perciocchè [quelle] figliuole di Manasse ebbero eredità per mezzo i figliuoli di esso; e il paese di Galaad fu per lo rimanente de' figliuoli di Manasse. 006 JOS 017 007 E il confine di Manasse, [dal lato] di Aser, fu Micmetat, che [è] dirimpetto a Sichem; poi questo confine andava a man destra verso gli abitanti di Entappua. 006 JOS 017 008 Il paese di Tappua fu di Manasse; ma Tappua, [che è] a' confini di Manasse, [fu] de' figliuoli di Efraim. 006 JOS 017 009 Poi quel confine scendeva alla Valle delle canne; le città dal lato meridionale di detta valle [furono] di Efraim, per mezzo le città di Manasse; ma il confine di Manasse [fu] dal Settentrione di essa valle, e faceva capo al mare. 006 JOS 017 010 [Quello ch'era] verso il Mezzodì [fu] di Efraim, e [quello ch'era] verso il Settentrione [fu] di Manasse; e il mare era il lor confine; e dal Settentrione confinavano con Ascer, e dall'Oriente con Issacar. 006 JOS 017 011 E Manasse ebbe in quel d'Issacar, e in quel di Aser, Bet-sean, e le terre del suo territorio; e Ibleam, e le terre del suo territorio; e gli abitanti di Dor, e le terre del suo territorio; e gli abitanti di Endor, e le terre del suo territorio; e gli abitanti di Taanac, e le terre del suo territorio; e gli abitanti di Meghiddo, e le terre del suo territorio; [che sono] tre contrade. 006 JOS 017 012 Or i figliuoli di Manasse non poterono scacciar [gli abitanti] di quelle città; anzi i Cananei si misero in cuore di abitare in quel paese. 006 JOS 017 013 Ma, dopo che i figliuoli d'Israele si furono rinforzati, fecero tributari i Cananei; ma pur non li scacciarono. 006 JOS 017 014 Or i figliuoli di Giuseppe parlarono a Giosuè, dicendo: Perchè mi hai tu data per eredità una [sola] sorte, ed una [sola] parte, poichè io [sono] un gran popolo, secondo che il Signore mi ha benedetto infino ad ora? 006 JOS 017 015 E Giosuè disse loro: Se tu [sei] un gran popolo, sali al bosco, e sboscati [delle terre] nel paese de' Ferizzei, e dei Rafei, poichè il monte di Efraim [è] troppo stretto per te. 006 JOS 017 016 E i figliuoli di Giuseppe dissero: Quel monte non ci basta; e in tutte [le città de'] Cananei, che stanno nel paese della pianura, vi sono de' carri di ferro; quelli che [stanno] in Bet-sean, e nelle terre del suo territorio, e quelli che [stanno] nelle valle d'Izreel [ne hanno anch'essi]. 006 JOS 017 017 Ma Giosuè parlò alla casa di Giuseppe, ad Efraim, ed a Manasse, dicendo: Tu [sei] un gran popolo, ed hai gran forze; tu non avrai una sola porzione. 006 JOS 017 018 Perciocchè il monte sarà tuo, e se [quello è] un bosco, sboscalo, e sarà tuo, quanto egli si stenderà; perciocchè tu ne scaccerai i Cananei, benchè abbiano dei carri di ferro, e sieno potenti. 006 JOS 018 001 POI tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele si adunò in Silo, e quivi posarono il Tabernacolo della convenenza. Or bene aveano soggiogato il paese; 006 JOS 018 002 ma restavano ancora fra i figliuoli d'Israele sette tribù, alle quali non era stata assegnata la parte della loro eredità. 006 JOS 018 003 Laonde Giosuè disse a' figliuoli d'Israele: Infino a quando starete voi a bada, senza entrare a possedere il paese, il quale il Signore Iddio de' padri vostri vi ha dato? 006 JOS 018 004 Ordinatevi tre uomini per tribù, ed io li manderò, acciocchè si levino, e vadano attorno per lo paese, e lo descrivano, secondo l'eredità che hanno da avere; e poi ritorneranno a me. 006 JOS 018 005 E partiranno [il paese] in sette parti: Giuda rimarrà ne' suoi confini dal Mezzodì, e la casa di Giuseppe rimarrà ne' suoi confini dal Settentrione. 006 JOS 018 006 Voi dunque fate una descrizione del paese, [spartendolo in] sette parti, e portatemela qua, e io vi trarrò qui le sorti, nel cospetto del Signore Iddio nostro. 006 JOS 018 007 Perciocchè i Leviti non hanno [da aver] parte alcuna per mezzo voi, conciossiachè il sacerdozio del Signore [sia] la loro eredità; e Gad, e Ruben, e la metà della tribù di Manasse, hanno già ricevuta la loro eredità di là dal Giordano, verso Oriente, la quale Mosè, servitor del Signore, ha data loro. 006 JOS 018 008 Quegli uomini adunque si levarono, e andarono; e Giosuè comandò a quelli che andavano a descrivere il paese, dicendo: Andate, e camminate attorno per lo paese, e fatene la descrizione; e poi ritornate a me, e io vi trarrò qui le sorti davanti al Signore, in Silo. 006 JOS 018 009 E quegli uomini andarono, e traversarono il paese, e lo descrissero a città a città in un libro, [facendone] sette parti; poi ritornarono a Giosuè nel campo in Silo. 006 JOS 018 010 E Giosuè trasse loro le sorti, in Silo, davanti al Signore, e quivi spartì il paese a' figliuoli d'Israele, assegnando a ciascuna [tribù] la sua parte. 006 JOS 018 011 E LA sorte della tribù de' figliuoli di Beniamino, secondo le lor nazioni, fu tratta fuori; e i confini della lor sorte scaddero fra i figliuoli di Giuda e i figliuoli di Giuseppe. 006 JOS 018 012 E dal lato settentrionale, il lor confine fu dal Giordano; e quel confine saliva allato a Gerico, dal Settentrione; poi saliva per lo monte, verso l'Occidente, e faceva capo a Bet-aven, verso il deserto. 006 JOS 018 013 E di là passava verso Luz, allato a Luz ([che è] Betel), verso il Mezzodì; poi scendeva in Atrot-addar, presso al monte, che [è] dal lato meridionale di Bet-horon disotto. 006 JOS 018 014 Poi questo confine girava, e si rivolgeva al canto occidentale, verso il Mezzodì, dal monte che [è] dirimpetto a Bet-horon, dal Mezzodì, e faceva capo a Chiriat-Baal, [che] è Chiriat-iearim, città de' figliuoli di Giuda. Questo [era] il canto occidentale. 006 JOS 018 015 E il lato meridionale [era dall'] estremità di Chiriat-iearim; e questo confine si stendeva verso l'Occidente, fino alla fonte delle acque di Neftoa. 006 JOS 018 016 Poi scendeva all'estremità del monte che [è] a fronte alla valle de' figliuoli di Hinnom, che [è] nella valle de' Rafei verso il Settentrione; poi scendeva per la valle di Hinnom fino allato alla città de' Gebusei verso il Mezzodì, e [di là] scendeva in En-roghel. 006 JOS 018 017 E dal Settentrione girava, e si stendeva fino ad En-semes; e di là a Ghelilot, che [è] a fronte alla salita di Adummim; poi scendeva al Sasso di Bohan Rubenita. 006 JOS 018 018 Poi passava al lato [che è] dirimpetto alla campagna verso il Settentrione, e scendeva alla campagna. 006 JOS 018 019 Poi questo confine passava allato a Bet-hogla, verso il Settentrione, e faceva capo alla punta del mar salso, [la quale è] verso il Settentrione, all'estremità del Giordano, verso il Mezzodì. Questo [fu] il confine meridionale. 006 JOS 018 020 E il Giordano faceva confine a Beniamino dal lato orientale. Questa [fu] l'eredità de' figliuoli di Beniamino, per li suoi confini d'ogn'intorno, secondo le lor nazioni. 006 JOS 018 021 E [queste] città furono [date] alla tribù de' figliuoli di Beniamino, secondo le lor nazioni: Gerico, e Bet-Hogla, e la valle di Chesis; 006 JOS 018 022 e Bet-araba, e Semaraim, e Betel; 006 JOS 018 023 e Avvim, e Para, ed Ofra; 006 JOS 018 024 e Chefar-ammonai, ed Ofni, e Gheba; dodici città, con le lor villate; 006 JOS 018 025 [poi] Ghibon, e Rama, e Beerot; 006 JOS 018 026 e Mispe, e Chefira, e Mosa; 006 JOS 018 027 e Rechem, e Irpeel, e Tareala; 006 JOS 018 028 e Sela, ed Elef, e [la città dei] Gebusei, [che] è Gerusalemme, e Ghibeat, [e] Chiriat; quattordici città, con le lor villate. Questa [fu] l'eredità de' figliuoli di Beniamino, secondo le lor nazioni. 006 JOS 019 001 POI la seconda sorte fu tratta per Simeone, per la tribù de' figliuoli di Simeone, secondo le lor nazioni; e la loro eredità fu per mezzo l'eredità dei figliuoli di Giuda. 006 JOS 019 002 Ed ebbero nella loro eredità Beer-seba, e Seba e Molada; e Hasar-sual, 006 JOS 019 003 e Bala, ed Esem; ed Eltolad, e Betul, 006 JOS 019 004 e Horma; e Siclag, 006 JOS 019 005 e Bet-marcabot, e Hasar-susa; 006 JOS 019 006 e Bet-lebaot, e Saruhem; tredici città, con le lor villate; 006 JOS 019 007 [poi] Ain, e Rimmon, ed Eter, e Asan; quattro città, con le lor villate; 006 JOS 019 008 e tutte le villate ch'[erano] d'intorno a queste città, fino a Baalat-beer, [che è] Rama meridionale. Questa [fu] l'eredità della tribù de' figliuoli di Simeone, secondo le lor nazioni. 006 JOS 019 009 L'eredità de' figliuoli di Simeone [fu tolta] della parte de' figliuoli di Giuda; perciocchè la parte de' figliuoli di Giuda era troppo grande per loro; perciò i figliuoli di Simeone ebbero la loro eredità per mezzo l'eredità di essi. 006 JOS 019 010 POI la terza sorte fu tratta per li figliuoli di Zabulon, secondo le lor nazioni; e il confine della loro eredità fu infino a Sarid. 006 JOS 019 011 E il lor confine saliva verso il mare, fino a Mareala; e si scontrava in Dabbeset, e giungeva al torrente, che [è] dirincontro a Iocneam. 006 JOS 019 012 E da Sarid si volgeva verso il Levante, a' confini di Chislot-tabor; e si stendeva verso Dabrat, e saliva in Iafia; 006 JOS 019 013 e di là passava verso il Levante in Ghitta-hefer, [e] Itta-casin; poi, girando verso Nea, si stendeva fino a Rimmon; 006 JOS 019 014 poi quel confine si volgeva dal Settentrione verso Hannaton, e faceva capo alla valle d'Iftael; 006 JOS 019 015 e [comprendeva] Cattat, e Nahalal, e Simron, e Ideala, e Betlehem; dodici città, con le lor villate. 006 JOS 019 016 Questa [fu] l'eredità de' figliuoli di Zabulon, secondo le lor nazioni, [cioè: ] queste città, con le lor villate. 006 JOS 019 017 LA quarta sorte fu tratta per Issacar, per li figliuoli d'Issacar, secondo le lor nazioni. 006 JOS 019 018 E della lor contrada [fu] Izreel, e Chesullot, e Sunem; 006 JOS 019 019 e Hafaraim, e Sion, e Anaharat; 006 JOS 019 020 e Rabbit, e Chision, ed Ebes; 006 JOS 019 021 e Remet, ed Ed-gannim, ed En-hadda, e Bet-passes. 006 JOS 019 022 E il lor confine si scontrava in Tabor, e in Sahasim, e in Bet-semes; e faceva capo al Giordano: [e v'erano] sedici città, con le lor villate. 006 JOS 019 023 Questa [fu] l'eredità della tribù de' figliuoli d'Issacar, secondo le lor nazioni, [cioè: ] queste città, con le lor villate. 006 JOS 019 024 POI la quinta sorte fu tratta per la tribù de' figliuoli di Aser, secondo le lor nazioni. 006 JOS 019 025 E della lor contrada fu Helcat, e Hali, e Beten, 006 JOS 019 026 e Acsaf; e Alammelec, e Amead, e Miseal; e il [lor confine] si scontrava in Carmel, verso il mare e in Sihor-libnat. 006 JOS 019 027 Poi ritornava verso il Levante in Bet-dagon, e si scontrava in Zabulon, e nella valle d'Iftael, verso il Settentrione, e [in] Bet-emec, e [in] Neiel, e faceva capo a Cabul, dalla [man] sinistra; 006 JOS 019 028 e [comprendeva] Ebron, e Rehob, e Hammon, e Cana, fino a Sidon, la gran [città]. 006 JOS 019 029 Poi questo confine si volgeva verso Rama infino a Tiro, città forte; e di là si rivolgeva verso Hosa, e faceva capo al mare, dalla costa di Aczib; 006 JOS 019 030 e [comprendeva] Umma, e Afec, e Rehob; ventidue città, con le lor villate. 006 JOS 019 031 Questa [fu] l'eredità della tribù de' figliuoli di Aser, secondo le lor nazioni, [cioè: ] queste città con le lor villate. 006 JOS 019 032 LA sesta sorte fu tratta per li figliuoli di Neftali, secondo le lor nazioni. 006 JOS 019 033 E il lor confine fu da Helef, [e] da Allon fino in Saanannim; e [da] Adaminecheb, e Iabneel, fino a Laccum; e faceva capo al Giordano. 006 JOS 019 034 E questo confine si volgeva dall'Occidente verso Asnot-tabor, e di là procedeva fino a Huccoc; e dal Mezzodì si scontrava in Zabulon, e dall'Occidente in Aser; e da Giuda il Giordano [era] dal Levante. 006 JOS 019 035 E le città forti [erano] Siddim, e Ser, e Hammat, e Raccat, e Chinneret; e Adama, e Rama, e Hasor; 006 JOS 019 036 e Chedes, ed Edrei, 006 JOS 019 037 ed En-hasor; e Ireon, e Migda-el, 006 JOS 019 038 e Horem, e Bet-anat, e Bet-semes; diciannove città, con le lor villate. 006 JOS 019 039 Questa [fu] l'eredità della tribù de' figliuoli di Neftali, secondo le lor nazioni, [cioè: ] queste città, con le lor villate. 006 JOS 019 040 LA settima sorte fu tratta per la tribù de' figliuoli di Dan, secondo le lor nazioni. 006 JOS 019 041 E della contrada della loro eredità fu Sorea, ed Estaol, e Irsemes; 006 JOS 019 042 e Saalabbim, e Aialon, e Itla; ed Elon, 006 JOS 019 043 e Timnata, ed Ecron; 006 JOS 019 044 ed Elteche, e Ghibbeton, e Baalat; 006 JOS 019 045 e Iud, e Bene-berac, e Gat-rimmon; 006 JOS 019 046 e Meiarcon, e Raccon, con la contrada [che è] dirimpetto a Iafo. 006 JOS 019 047 Ora, a' figliuoli di Dan scaddero i confini troppo piccoli per loro; e però salirono, e combatterono Lesem, e la presero, e la misero a fil di spada, e la possedettero, e abitarono in essa, e le posero nome Dan, del nome di Dan, lor padre. 006 JOS 019 048 Questa [fu] l'eredità della tribù de' figliuoli di Dan, secondo le lor nazioni, [cioè: ] queste città, con le lor villate. 006 JOS 019 049 ORA, dopo che i figliuoli d'Israele ebber finito di prender la possessione del paese, secondo i suoi confini, diedero eredità a Giosuè, figliuolo di Nun, per mezzo loro. 006 JOS 019 050 Secondo il comandamento del Signore, gli diedero la città ch'egli chiese, [cioè: ] Timnat-sera, nel monte di Efraim; ed egli riedificò la città, e abitò in essa. 006 JOS 019 051 Queste [sono] le eredità, le quali il Sacerdote Eleazaro, e Giosuè, figliuolo di Nun, e i capi delle [nazioni] paterne delle tribù de' figliuoli d'Israele, spartirono a sorte, in Silo, davanti al Signore, all'entrata del Tabernacolo della convenenza; e [così] finirono di spartire il paese. 006 JOS 020 001 POI il Signore parlò a Giosuè, dicendo: Parla a' figliuoli d'Israele, dicendo: 006 JOS 020 002 Costituitevi le città del rifugio, delle quali io vi parlai per Mosè; 006 JOS 020 003 acciocchè l'ucciditore, che avrà uccisa una persona per errore, disavvedutamente, si rifugga là; ed esse vi saranno per rifugio da colui che ha la ragione di vendicare il sangue. 006 JOS 020 004 [Un tale] adunque si rifuggirà in una di quelle città; e, fermatosi all'entrata della porta della città, dirà agli Anziani della città le sue ragioni; ed essi l'accoglieranno a loro dentro alla città, e gli daranno luogo, ed egli abiterà con loro. 006 JOS 020 005 E quando colui che ha la ragione di vendicare il sangue lo perseguiterà, essi non gliel daranno nelle mani; perciocchè egli ha ucciso il suo prossimo disavvedutamente, non avendolo per addietro odiato. 006 JOS 020 006 Ed egli starà in quella città, finchè, alla morte del sommo Sacerdote che sarà a que' dì, egli comparisca in giudicio davanti alla raunanza; allora l'ucciditore se ne ritornerà, e verrà alla sua città, e alla sua casa; alla città, onde egli sarà fuggito. 006 JOS 020 007 [I figliuoli d'Israele] adunque consacrarono Chedes in Galilea, nel monte di Neftali; e Sichem nel monte di Efraim; e Chiriat-arba, [che] è Hebron, nel monte di Giuda. 006 JOS 020 008 E di là dal Giordano di Gerico, verso Oriente, costituirono Beser, nel deserto, nella pianura, [d'infra le terre] della tribù di Ruben; e Ramot in Galaad, [d'infra le terre] della tribù di Gad; e Golan in Basan, [d'infra le terre] della tribù di Manasse. 006 JOS 020 009 Queste furono le città assegnate per tutti i figliuoli di Israele, e per li forestieri che dimorano fra loro; acciocchè chiunque avesse uccisa una persona per errore si rifuggisse là, e non morisse per man di colui che ha la ragione di vendicare il sangue; finchè fosse comparito davanti alla raunanza. 006 JOS 021 001 OR i Capi delle [nazioni] paterne dei Leviti vennero al Sacerdote Eleazaro, e a Giosuè, figliuolo di Nun, e ai Capi delle [nazioni] paterne delle tribù de' figliuoli d'Israele; 006 JOS 021 002 e parlarono loro, in Silo, nel paese di Canaan, dicendo: Il Signore comandò per Mosè, che ci fossero date delle città da abitare, insieme co' lor contorni per lo nostro bestiame. 006 JOS 021 003 E i figliuoli d'Israele diedero della loro eredità a' Leviti, secondo il comandamento del Signore, queste città co' lor contorni. 006 JOS 021 004 E la sorte essendo tratta per le nazioni de' Chehatiti, scaddero a sorte a' figliuoli del Sacerdote Aaronne, d'infra i Leviti, tredici città della tribù di Giuda, e della tribù di Simeone, e della tribù di Beniamino. 006 JOS 021 005 E al rimanente de' figliuoli di Chehat, [scaddero] a sorte dieci città delle nazioni della tribù di Efraim, e della tribù di Dan, e della mezza tribù di Manasse. 006 JOS 021 006 E a' figliuoli di Gherson [scaddero] a sorte tredici città delle nazioni della tribù d'Issacar, e della tribù di Aser, e della tribù di Neftali, e della mezza tribù di Manasse, in Basan. 006 JOS 021 007 Ai figliuoli di Merari, secondo le lor nazioni, [scaddero] dodici città, della tribù di Ruben, e della tribù di Gad, e della tribù di Zabulon. 006 JOS 021 008 I figliuoli d'Israele adunque diedero queste città, co' lor contorni, a' Leviti a sorte; come il Signore avea comandato per Mosè. 006 JOS 021 009 Diedero, dico, della tribù de' figliuoli di Giuda, e della tribù de' figliuoli di Simeone, queste città, che saranno nominate per nome; 006 JOS 021 010 le quali i figliuoli di Aaronne, d'infra le nazioni de' Chehatiti, d'infra i figliuoli di Levi, ebbero; perciocchè la prima sorte fu per loro. 006 JOS 021 011 Diedero adunque loro la città di Arba, padre di Anac, [che] è Hebron, nel monte di Giuda, co' suoi contorni. 006 JOS 021 012 Ma diedero il territorio della città, e le sue villate, a Caleb, figliuolo di Gefunne, per sua possessione. 006 JOS 021 013 Così diedero a' figliuoli del Sacerdote Aaronne la città del rifugio dell'ucciditore, [cioè] Hebron e i suoi contorni; e Lebna, e i suoi contorni; 006 JOS 021 014 e Iattir e i suoi contorni; ed Estemoa e i suoi contorni; 006 JOS 021 015 e Holon e i suoi contorni; e Debir e i suoi contorni; 006 JOS 021 016 e Ain e i suoi contorni; e Iutta e i suoi contorni; e Bet-semes e i suoi contorni; nove città di queste due tribù. 006 JOS 021 017 E della tribù di Beniamino, Ghibon e i suoi contorni; Gheba e i suoi contorni; 006 JOS 021 018 Anatot e i suoi contorni; e Almon e i suoi contorni; quattro città. 006 JOS 021 019 Tutte le città de' figliuoli di Aaronne, sacerdoti, [furono] tredici città co' lor contorni. 006 JOS 021 020 Poi le nazioni de' figliuoli di Chehat, Leviti, [cioè], il rimanente de' figliuoli di Chehat, ebbero le città della lor sorte della tribù di Efraim. 006 JOS 021 021 E furono loro date, la città del rifugio dell'ucciditore, [cioè: ] Sichem e i suoi contorni, nel monte di Efraim; e Ghezer e i suoi contorni; e Chibsaim e i suoi contorni; 006 JOS 021 022 e Bet-horon e i suoi contorni; quattro città; 006 JOS 021 023 e della tribù di Dan, Elteche e i suoi contorni; Ghibbeton e i suoi contorni; 006 JOS 021 024 Aialon, e i suoi contorni; Gat-rimmon e i suoi contorni; quattro città. 006 JOS 021 025 E della mezza tribù di Manasse, Taanac e i suoi contorni; e Gat-rimmon e i suoi contorni; due città. 006 JOS 021 026 Tutte le città del rimanente delle nazioni de' figliuoli di Chehat [furono] dieci, co' lor contorni. 006 JOS 021 027 Poi a' figliuoli di Gherson, [ch'erano] delle nazioni de' Leviti, [furono date] della mezza tribù di Manasse, la città del rifugio dell'ucciditore, [cioè: ] Golan in Basan e i suoi contorni; e Beestera e i suoi contorni; due città. 006 JOS 021 028 E della tribù d'Issacar, Chision e i suoi contorni; Dabrat e i suoi contorni; 006 JOS 021 029 Iarmut e i suoi contorni; ed En-gannim e i suoi contorni; quattro città. 006 JOS 021 030 E della tribù di Aser, Miseal e i suoi contorni; Abdon e i suoi contorni; 006 JOS 021 031 Helcat e i suoi contorni; e Rehob e i suoi contorni; quattro città. 006 JOS 021 032 E della tribù di Neftali, la città del rifugio dell'ucciditore, [cioè: ] Chedes in Galilea e i suoi contorni; Hammot-dor e i suoi contorni; e Cartan e i suoi contorni; tre città. 006 JOS 021 033 Tutte le città dei Ghersoniti, secondo le lor nazioni, [furono] tredici, co' lor contorni. 006 JOS 021 034 Poi alle nazioni de' figliuoli di Merari, [ch'erano] il rimanente de' Leviti, [furono date] della tribù di Zabulon, Iocneam e i suoi contorni; Carta e i suoi contorni; 006 JOS 021 035 Dimna e i suoi contorni; Nahalal e i suoi contorni; quattro città. 006 JOS 021 036 E della tribù di Ruben, Beser e i suoi contorni; e Iasa e i suoi contorni; 006 JOS 021 037 Chedemot e i suoi contorni; e Mefaat e i suoi contorni; quattro città. 006 JOS 021 038 E della tribù di Gad, la città del rifugio dell'ucciditore, [cioè: ] Ramot in Galaad e i suoi contorni; e Mahanaim e i suoi contorni; 006 JOS 021 039 Hesbon e i suoi contorni; Iazer e i suoi contorni; in tutto quattro città. 006 JOS 021 040 Tutte quelle città [furono date] a' figliuoli di Merari, secondo le lor nazioni, [ch'erano] il rimanente delle nazioni, de' Leviti; e la lor sorte fu di dodici città. 006 JOS 021 041 Tutte le città de' Leviti, per mezzo la possessione de' figliuoli d'Israele, [furono] quarantotto, co' lor contorni. 006 JOS 021 042 Ciascuna di queste città avea i suoi contorni; e così [fu osservato] in tutte quelle città. 006 JOS 021 043 Il Signore adunque diede ad Israele tutto il paese ch'egli aveva giurato ai padri loro di dar loro; e i [figliuoli d'Israele] ne presero la possessione, e abitarono in esso. 006 JOS 021 044 E il Signore diede loro riposo d'ogn'intorno, interamente come avea giurato a' lor padri; e niuno, d'infra tutti i lor nemici, potè stare a fronte a loro: il Signore diede loro nelle mani tutti i lor nemici. 006 JOS 021 045 Ei non cadde a terra pure una parola di tutto il bene che il Signore avea detto alla casa d'Israele; ogni cosa avvenne. 006 JOS 022 001 ALLORA Giosuè chiamò i Rubeniti, e i Gaditi, e la mezza tribù di Manasse, e disse loro: 006 JOS 022 002 Voi avete osservato tutto ciò che Mosè, servitor del Signore, vi avea comandato; e avete ubbidito alla mia voce, in tutto quello che io vi ho comandato; 006 JOS 022 003 voi non avete abbandonati i vostri fratelli in questo lungo tempo, infino ad oggi; e avete osservato ciò che il Signore Iddio vostro vi avea comandato d'osservare. 006 JOS 022 004 Or dunque, poichè il Signore Iddio vostro ha dato riposo a' vostri fratelli, come egli avea loro detto, ritornatevene, e andate alla vostre stanze nel paese della vostra possessione, la qual Mosè, servitor del Signore, vi diede di là dal Giordano. 006 JOS 022 005 Sol prendete diligentemente guardia di mettere in opera i comandamenti e la Legge che Mosè, servitor del Signore, vi ha data, per amare il Signore Iddio vostro, e camminare in tutte le sue vie, e osservare i suoi comandamenti, e attenervi a lui, e servirgli con tutto il cuor vostro, e con tutta l'anima vostra. 006 JOS 022 006 Poi Giosuè li benedisse, e li accommiatò. Ed essi se ne andarono alle loro stanze. 006 JOS 022 007 (Or Mosè avea data [eredità] alla metà della tribù di Manasse, in Basan; e Giosuè diede [eredità] all'[altra] metà co' lor fratelli, di qua dal Giordano, verso Occidente.) Giosuè, oltre a ciò, rimandandoli alle loro stanze, e benedicendoli, disse loro: 006 JOS 022 008 Poichè voi ritornate alle vostre stanze con gran ricchezze, e con moltissimo bestiame, e con grandissima quantità d'argento, e d'oro, e di rame, e di ferro, e di vestimenti; spartite le spoglie de' vostri nemici co' vostri fratelli. 006 JOS 022 009 I figliuoli di Ruben adunque, e i figliuoli di Gad, e la mezza tribù di Manasse, partitisi d'appresso a' figliuoli d'Israele, di Silo, che [è] nel paese di Canaan, se ne ritornarono, per andare al paese di Galaad, nel paese della loro eredità, del quale erano stati messi in possessione, secondo che il Signore avea comandato per Mosè. 006 JOS 022 010 E, arrivati agli argini del Giordano, che [sono] nel paese di Canaan, i figliuoli di Ruben, e i figliuoli di Gad, e la mezza tribù di Manasse, edificarono quivi un altare, presso al Giordano; un altare grande e ragguardevole. 006 JOS 022 011 E i figliuoli d'Israele udirono dire: Ecco, i figliuoli di Ruben, e i figliuoli di Gad, e la mezza tribù di Manasse, hanno edificato un altare dirincontro al paese di Canaan, presso agli argini del Giordano, dal lato de' figliuoli d'Israele. 006 JOS 022 012 E [ciò] udito, tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele si adunò in Silo, per salire a far loro guerra. 006 JOS 022 013 Ma prima i figliuoli d'Israele mandarono a' figliuoli di Ruben, e a' figliuoli di Gad, e alla mezza tribù di Manasse, nel paese di Galaad, Finees, figliuolo del Sacerdote Eleazaro; 006 JOS 022 014 e, con lui, dieci uomini principali, uno per ciascuna casa paterna di tutte le tribù d'Israele; e ciascun di loro era Capo della sua casa paterna fra le migliaia d'Israele. 006 JOS 022 015 [Costoro] adunque vennero a' figliuoli di Ruben, e a' figliuoli di Gad, e alla mezza tribù di Manasse, nel paese di Galaad, e parlarono con loro, dicendo: 006 JOS 022 016 Così ha detto tutta la raunanza del Signore: Qual misfatto [è] questo, che voi avete commesso contro all'Iddio d'Israele, rivoltandovi oggi indietro dal Signore, edificandovi un altare, per ribellarvi oggi contro al Signore? 006 JOS 022 017 L'iniquità di Peor, della quale infino ad oggi non siamo purgati, e [per la quale] fu quella piaga sopra la raunanza del Signore, ci [pare] ella poca cosa, 006 JOS 022 018 che voi oggi vi rivoltiate indietro dal Signore? onde avverrà che, ribellandovi oggi contro al Signore, domani egli si adirerà contro a tutta la raunanza d'Israele. 006 JOS 022 019 Che se pure il paese della vostra possessione [è] immondo, passate al paese della possessione del Signore, nel quale il Tabernacolo del Signore è stanziato; e abbiate possessione fra noi, e non vi ribellate contro al Signore, e non vi rivoltate da noi, edificandovi un altare, oltre all'Altare del Signore Iddio nostro. 006 JOS 022 020 Acan, figliuolo di Zera, non commise egli misfatto intorno all'interdetto; onde vi fu indegnazione contro a tutta la raunanza d'Israele? e quell'uomo non morì solo per la sua iniquità. 006 JOS 022 021 Ma i figliuoli di Ruben, e i figliuoli di Gad, e la mezza tribù di Manasse, risposero, e dissero a' Capi delle migliaia d'Israele: 006 JOS 022 022 Il Signore Iddio degl'iddii, il Signore Iddio degl'iddii, esso [il] sa; Israele anch'esso [il] saprà. [O Signore] se [abbiam fatto questo] per ribellione, e per [commetter] misfatto contro a te, non salvarci in questo giorno. 006 JOS 022 023 [Se], edificandoci un altare l'[abbiam fatto] per rivoltarci indietro dal Signore; ovvero per offerir sopra esso olocausto od offerta; ovvero, per far sopra esso sacrificio da render grazie; il Signore istesso [ne] domandi [conto]. 006 JOS 022 024 E se non l'abbiam fatto per tema di questo, cioè che per l'innanzi i vostri figliuoli potrebbero dire a' nostri figliuoli: Che avete voi a fare col Signore Iddio d'Israele? 006 JOS 022 025 Poichè il Signore ha posto un confine tra voi e noi, o figliuoli di Ruben, e figliuoli di Gad, [cioè] il Giordano; voi non avete parte alcuna nel Signore; laonde i vostri figliuoli farebbero che i nostri figliuoli resterebbero di temere il Signore. 006 JOS 022 026 Perciò abbiamo detto: Provvediamo ora a noi, edificando questo altare, non per olocausto, nè per sacrificio; 006 JOS 022 027 anzi, [acciocchè] sia un testimonio fra noi e voi, e fra le nostre generazioni dopo noi, che noi possiamo fare il servigio del Signore nel suo cospetto, ne' nostri olocausti, ne' nostri sacrificii, e nelle nostre offerte da render grazie; e che i vostri figliuoli per l'innanzi non dicano a' nostri figliuoli: Voi non avete alcuna parte nel Signore. 006 JOS 022 028 Abbiamo adunque detto: Quando per innanzi diranno [così] a noi, e alle nostre generazioni, noi diremo [loro: ] Vedete la somiglianza dell'Altare del Signore, che i padri nostri hanno fatta, non per olocausto, nè per sacrificio; anzi [acciocchè] sia testimonio fra noi e voi. 006 JOS 022 029 Tolga Iddio da noi che noi ci ribelliamo contro al Signore, e che oggi ci rivoltiamo indietro dal Signore, per edificare un altare per olocausto, per offerta, o per [altro] sacrificio, oltre all'Altare del Signore Iddio nostro, che [è] davanti al suo Tabernacolo. 006 JOS 022 030 Quando il Sacerdote Finees, e i principali della raunanza, e i Capi delle migliaia d'Israele, ch'[erano] con lui, ebbero intese le parole che i figliuoli di Ruben, e i figliuoli di Gad, e i figliuoli di Manasse dissero, la cosa piacque loro. 006 JOS 022 031 E Finees, figliuolo del Sacerdote Eleazaro, disse a' figliuoli di Ruben, e a' figliuoli di Gad, e a' figliuoli di Manasse: Oggi conosciamo che il Signore [è] nel mezzo di noi, poichè voi non avete commesso questo misfatto contro al Signore; a tal'ora avete scampati i figliuoli d'Israele dalla man del Signore. 006 JOS 022 032 E Finees, figliuolo del Sacerdote Eleazaro, e que' principali, se ne ritornarono d'appresso a' figliuoli di Ruben, e d'appresso a' figliuoli di Gad, dal paese di Galaad, nel paese di Canaan, a' figliuoli d'Israele, e rapportarono loro la cosa. 006 JOS 022 033 E la cosa piacque a' figliuoli d'Israele; ed essi benedissero Iddio, e non parlarono [più] di salire a far guerra a' figliuoli di Ruben e di Gad, per guastare il paese nel quale essi abitavano. 006 JOS 022 034 E i figliuoli di Ruben, e i figliuoli di Gad, posero nome a quell'altare: Ed; perciocchè [dissero: ] Esso [è] testimonio fra noi, che il Signore [è] l'Iddio. 006 JOS 023 001 ORA, lungo tempo appresso che il Signore ebbe dato riposo a Israele da tutti i suoi nemici d'ogn'intorno, Giosuè, essendo vecchio [ed] attempato, 006 JOS 023 002 chiamò tutto Israele, gli Anziani, e i Capi, e i Giudici, e gli Ufficiali di esso, e disse loro: Io sono omai vecchio [ed] attempato; 006 JOS 023 003 e voi avete veduto tutto ciò che il Signore Iddio vostro ha fatto a tutte queste genti per cagion vostra; conciossiachè il Signore Iddio vostro [sia] quel che ha combattuto per voi. 006 JOS 023 004 Ecco, io vi ho spartito a sorte, per eredità, secondo le vostre tribù, [il paese di] queste genti che restano, insieme col [paese di] tutte quelle che io ho sterminate, [cioè] dal Giordano, [infino] al mar grande, verso il Ponente. 006 JOS 023 005 E il Signore Iddio vostro disperderà quelle dal vostro cospetto, e le scaccerà d'innanzi a voi; e voi possederete il lor paese, come il Signore Iddio vostro ve ne ha parlato. 006 JOS 023 006 Perciò, fortificatevi vie più, per osservare, e per fare tutto quello che è scritto nel Libro della Legge di Mosè; acciocchè non ve ne rivolgiate nè a destra nè a sinistra; 006 JOS 023 007 [e] non entriate da queste genti che restano appresso di voi, e non ricordiate il nome de' loro dii, e non li usiate in giuramenti, e non serviate loro, e non li adoriate. 006 JOS 023 008 Anzi vi atteniate al Signore Iddio vostro, come avete fatto infino ad oggi. 006 JOS 023 009 Onde il Signore ha cacciate dal cospetto vostro delle nazioni grandi e potenti; e niuno è potuto starvi a fronte fino ad oggi. 006 JOS 023 010 Un solo uomo d'infra voi ne perseguiterà mille; perciocchè il Signore Iddio vostro [è] quel che combatte per voi; come egli ve ne ha parlato. 006 JOS 023 011 Prendetevi adunque diligentemente guardia, sopra le anime vostre, di amare il Signore Iddio vostro. 006 JOS 023 012 Perciocchè, se pur voi vi rivoltate, e vi congiungete col rimanente di queste genti, che son rimaste appresso di voi, e v'imparentate con loro, ed entrate da loro, ed esse entrano da voi, 006 JOS 023 013 sappiate di certo che il Signore Iddio vostro non continuerà di scacciar queste genti d'innanzi a voi; anzi esse vi saranno per laccio, ed intoppo, e flagello a' fianchi, e spine agli occhi, finchè periate d'in su questa buona terra, che il Signore Iddio vostro vi ha data. 006 JOS 023 014 Or ecco, io me ne vo oggi per la via di tutta la terra; riconoscete adunque con tutto il cuor vostro, e con tutta l'anima vostra, che non pure una di tutte le buone parole che il Signore Iddio vostro vi avea dette, è caduta [in terra]; ogni cosa vi è avvenuta; non ne è caduta [in terra] una sola parola. 006 JOS 023 015 Ma egli avverrà che, come ogni buona parola che il Signore Iddio vostro vi avea detta, vi è avvenuta, così il Signore farà venir sopra voi ogni malvagia parola, finchè vi abbia sterminati d'in su questa buona terra, la quale il Signore Iddio vostro vi ha data; 006 JOS 023 016 se voi trasgredite il patto del Signore Iddio vostro, il quale egli vi ha comandato, e andate a servire ad altri dii, e li adorate. E l'ira del Signore si accenderà contro a voi, e perirete subitamente d'in su questa buona terra, la quale egli vi ha data. 006 JOS 024 001 GIOSUÈ adunò ancora tutte le tribù d'Israele in Sichem, e chiamò gli Anziani d'Israele, e i Capi, e i Giudici, e gli Ufficiali di esso; ed essi si presentarono davanti a Dio. 006 JOS 024 002 E Giosuè disse a tutto il popolo: Così ha detto il Signore Iddio d'Israele: I vostri padri, [qual fu] Tare, padre di Abrahamo, e padre di Nahor, abitarono già anticamente di là dal Fiume, e servirono ad altri dii. 006 JOS 024 003 Ma io presi vostro padre Abrahamo di là dal Fiume, e lo condussi per tutto il paese di Canaan, e accrebbi la sua progenie, e gli diedi Isacco. 006 JOS 024 004 E diedi ad Isacco Giacobbe ed Esaù; e diedi ad Esaù il monte di Seir, per possederlo; ma Giacobbe e i suoi figliuoli discesero in Egitto. 006 JOS 024 005 Poi mandai, Mosè ed Aaronne, e percossi l'Egitto, secondo [le opere] che io feci nel mezzo di esso; poi ve [ne] trassi fuori. 006 JOS 024 006 E, dopo che io ebbi tratti fuor di Egitto i padri vostri, voi arrivaste al mare; e gli Egizj perseguitarono i padri vostri con carri, e con cavalleria, fino al mar rosso. 006 JOS 024 007 Ed essi gridarono al Signore, ed egli pose una caligine fra voi e gli Egizj; poi fece venire il mare addosso a loro, il qual li coperse; e gli occhi vostri videro ciò che io feci contro agli Egizj. Poi voi dimoraste nel deserto un lungo spazio di tempo. 006 JOS 024 008 E dipoi io vi condussi nel paese degli Amorrei, che abitavano di là dal Giordano; ed essi vi fecero guerra; ma io ve li diedi nelle mani, e voi prendeste possessione del lor paese, e io li distrussi d'innanzi a voi. 006 JOS 024 009 Balac eziandio, figliuolo di Sippor, re di Moab, si mosse, e fece guerra a Israele, e mandò a chiamar Balaam, figliuolo di Beor, per maledirvi; 006 JOS 024 010 ma io non volli ascoltar Balaam; anzi egli vi benedisse espressamente, e io vi liberai dalla mano di esso. 006 JOS 024 011 Poi voi passaste il Giordano, e arrivaste a Gerico; e gli abitanti di Gerico, e gli Amorrei, e i Ferizzei, e i Cananei, e gli Hittei, e i Ghirgasei, e gli Hivvei, e i Gebusei, guerreggiarono contro a voi; ma io ve li diedi nelle mani. 006 JOS 024 012 E mandai davanti a voi de' calabroni, i quali scacciarono coloro d'innanzi a voi, [come] i due re degli Amorrei; [ciò non avvenne] per la tua spada, nè per lo tuo arco. 006 JOS 024 013 E io vi ho dato il paese, intorno al quale non vi siete affaticati; e delle città, le quali non avete edificate, e voi abitate in esse; voi mangiate delle vigne e degli ulivi che non avete piantati. 006 JOS 024 014 Ora dunque temete il Signore, e servitegli con integrità e con verità; e togliete via gl'iddii, a' quali i padri vostri servirono di là dal Fiume e in Egitto; e servite al Signore. 006 JOS 024 015 E se pur non vi aggrada di servire al Signore, sceglietevi oggi a cui volete servire; o agl'iddii, a' quali i padri vostri, che [furono] di là dal Fiume, servirono, ovvero agl'iddii degli Amorrei, nel cui paese abitate; ma io e la casa mia serviremo al Signore. 006 JOS 024 016 Allora il popolo rispose, e disse: Tolga Iddio da noi che noi abbandoniamo il Signore, per servire ad altri dii; 006 JOS 024 017 perciocchè il Signore Iddio nostro è quel che ha tratti noi e i padri nostri fuor del paese di Egitto, della casa di servitù; il quale ancora ha fatti questi gran miracoli nel nostro cospetto, e ci ha guardati per tutto il cammino, per lo quale siamo camminati; e per mezzo tutti i popoli, fra i quali siamo passati. 006 JOS 024 018 Il Signore ha eziandio scacciati d'innanzi a noi tutti questi popoli, e gli Amorrei che abitavano nel paese. Ancora noi serviremo al Signore; perciocchè egli [è] il nostro Dio. 006 JOS 024 019 E Giosuè disse al popolo: Voi non potrete servire al Signore; perciocchè egli è un Dio santo, un Dio geloso; egli non comporterà i vostri misfatti ed i vostri peccati. 006 JOS 024 020 Perciocchè voi abbandonerete il Signore, e servirete ad altri dii; laonde egli si rivolgerà, e vi farà del male e vi consumerà, dopo avervi fatto del bene. 006 JOS 024 021 Ma il popolo disse a Giosuè: No; anzi noi serviremo al Signore. 006 JOS 024 022 E Giosuè disse al popolo: Voi [siete] testimoni contro a voi stessi, che voi vi avete scelto il Signore, per servirgli. Ed essi dissero: [Sì, noi ne siamo] testimoni. 006 JOS 024 023 Ora dunque, [soggiunse Giosuè], togliete via gl'iddii degli stranieri che [son] nel mezzo di voi, e inchinate il cuor vostro al Signore Iddio d'Israele. 006 JOS 024 024 E il popolo disse a Giosuè: Noi serviremo al Signore Iddio nostro, e ubbidiremo alla sua voce. 006 JOS 024 025 Così Giosuè fece in quel giorno patto col popolo, e gli ordinò statuti e leggi in Sichem. 006 JOS 024 026 Poi Giosuè scrisse queste parole nel Libro della Legge di Dio; e prese una gran pietra, e la rizzò quivi sotto la quercia, ch'[era] nel Santuario del Signore. 006 JOS 024 027 E Giosuè disse a tutto il popolo: Ecco, questa pietra sarà per testimonianza fra noi; perciocchè ella ha udite tutte le parole che il Signore ci ha dette; laonde sarà per testimonianza contro a voi, se talora voi rinnegate il vostro Dio. 006 JOS 024 028 Poi Giosuè rimandò il popolo ciascuno alla sua eredità. 006 JOS 024 029 E AVVENNE dopo queste cose, che Giosuè, figliuolo di Nun, servitor del Signore, morì d'età di cendieci anni. 006 JOS 024 030 E fu seppellito nella contrada della sua eredità, in Timnat-sera, che [è] nel monte di Efraim, dal Settentrione del monte di Gaas. 006 JOS 024 031 E Israele servì al Signore tutto il tempo di Giosuè, e tutto il tempo degli Anziani, i quali sopravvissero a Giosuè, e i quali aveano avuta conoscenza di tutte le opere del Signore, ch'egli avea fatte inverso Israele. 006 JOS 024 032 I figliuoli d'Israele seppellirono ancora le ossa di Giuseppe, le quali aveano portate fuor di Egitto, in Sichem, nella possessione del campo che Giacobbe avea comperata da' figliuoli di Hemor, padre di Sichem, per cento pezzi d'argento; e i figliuoli di Giuseppe l'ebbero nella loro eredità. 006 JOS 024 033 Poi morì ancora Eleazaro, figliuolo di Aaronne, e fu seppellito nel colle di Finees, suo figliuolo; il qual [luogo] gli era stato dato nel monte di Efraim. # # BOOK 007 JDG Judges Giudici 007 JDG 001 001 ORA, dopo la morte di Giosuè, i figliuoli d'Israele domandarono il Signore, dicendo: Chi di noi salirà il primo contro a' Cananei, per far loro guerra? 007 JDG 001 002 E il Signore disse: Salga Giuda; ecco, io gli ho dato il paese nelle mani. 007 JDG 001 003 E Giuda disse a Simeone, suo fratello: Sali meco alla mia parte; e noi guerreggeremo contro a' Cananei; poi, ancora io andrò alla tua parte. E Simeone andò con lui. 007 JDG 001 004 Giuda adunque salì; e il Signore diede loro nelle mani i Cananei ed i Ferizzei; ed essi li percossero in Bezec, [in numero di] diecimila. 007 JDG 001 005 E trovarono Adonibezec in Bezec, e combatterono contro a lui, e percossero i Cananei ed i Ferizzei. 007 JDG 001 006 E Adonibezec fuggì; ma essi lo perseguitarono, e, presolo, gli tagliarono i diti grossi delle mani e de' piedi. 007 JDG 001 007 E Adonibezec disse: Settanta re, che aveano i diti grossi delle mani e de' piedi tagliati, se ne stavano già sotto la mia tavola, a ricoglier [ciò che ne cadea]; come io ho fatto, così mi ha Iddio renduto. Ed essi lo menarono in Gerusalemme, e quivi morì. 007 JDG 001 008 Ora i figliuoli di Giuda aveano combattuta Gerusalemme, e l'aveano presa, e messa a fil di spada; e aveano messa la città a fuoco e fiamma. 007 JDG 001 009 E poi erano scesi per guerreggiar contro a' Cananei, che abitavano il monte, e nella parte meridionale, e nella pianura. 007 JDG 001 010 Giuda ancora era andato contro a' Cananei che abitavano in Hebron, il cui nome per addietro [era stato] Chiriat-Arba, e avea percosso Sesai, Ahiman e Talmai. 007 JDG 001 011 E di là era andato contro agli abitanti di Debir, il cui nome per addietro [era stato] Chiriat-sefer. 007 JDG 001 012 E Caleb avea detto: Chi percoterà Chiriat-sefer, e la piglierà, io gli darò Acsa, mia figliuola, per moglie. 007 JDG 001 013 E Otniel, figliuolo di Chenaz, fratel minore di Caleb, l'avea presa; ed egli gli diede Acsa, sua figliuola, per moglie. 007 JDG 001 014 E quando ella venne [a marito], ella l'indusse a domandare un campo a suo padre. Poi ella si gittò giù dall'asino. E Caleb le disse: Che hai? 007 JDG 001 015 Ed ella gli disse: Fammi un dono; poichè tu m'hai data una terra asciutta, dammi ancora delle fonti d'acque. E Caleb le donò delle fonti [ch'erano] disopra, e disotto [di quella terra]. 007 JDG 001 016 Ora i figliuoli del Cheneo, suocero di Mosè, erano anch'essi saliti co' figliuoli di Giuda, dalla città delle palme, al deserto di Giuda, che [è] dal Mezzodì di Arad. Essi adunque andarono, e dimorarono col popolo. 007 JDG 001 017 Poi Giuda andò con Simeone, suo fratello, e percosse i Cananei che abitavano in Sefat, e distrussero quella [città] al modo dell'interdetto; onde le fu posto nome Horma. 007 JDG 001 018 Giuda prese anche Gaza e i suoi confini; Ascalon e i suoi confini; ed Ecron e i suoi confini. 007 JDG 001 019 E il Signore fu con Giuda; ed essi scacciarono [gli abitanti del] monte; ma non poterono scacciar gli abitanti della valle; perchè aveano de' carri di ferro. 007 JDG 001 020 E diedero Hebron a Caleb, secondo che Mosè avea detto; ed egli ne scacciò i tre figliuoli di Anac. 007 JDG 001 021 Ora i figliuoli di Beniamino non iscacciarono i Gebusei che abitavano in Gerusalemme; anzi i Gebusei son dimorati in Gerusalemme, co' figliuoli di Beniamino, infino a questo giorno. 007 JDG 001 022 La casa di Giuseppe salì anch'essa contro a Betel; e il Signore [fu] con loro. 007 JDG 001 023 E fecero spiare Betel, il cui nome anticamente [era] Luz. 007 JDG 001 024 E quelli ch'erano all'agguato videro un uomo che usciva della città; e gli dissero: Deh! mostraci da qual parte si può entrar nella città, e noi useremo benignità inverso te. 007 JDG 001 025 Egli adunque mostrò loro la parte per la quale potevano entrar nella città; ed essi la misero a fil di spada; ma lasciarono andar quell'uomo con tutta la sua famiglia. 007 JDG 001 026 Ed egli se ne andò nel paese degli Hittei, ed edificò una città, e le pose nome Luz; il qual nome le dura infino al dì d'oggi. 007 JDG 001 027 Manasse anch'esso non iscacciò [gli abitanti di] Bet-sean, nè delle terre del suo territorio; nè di Taanac, nè delle terre del suo territorio; nè gli abitanti di Dor, nè delle terre del suo territorio; nè gli abitanti d'Ibleam, nè delle terre del suo territorio; nè gli abitanti di Meghiddo, nè delle terre del suo territorio. E i Cananei si misero in cuore di abitare in quel paese. 007 JDG 001 028 Ben avvenne che, dopo che Israele si fu rinforzato, egli fece tributari i Cananei; ma non li scacciò. 007 JDG 001 029 Efraim anch'esso non iscacciò i Cananei che abitavano in Ghezer; anzi i Cananei abitarono per mezzo esso in Ghezer. 007 JDG 001 030 Zabulon non iscacciò gli abitanti di Chitron, nè gli abitanti di Nahalol; anzi i Cananei abitarono per mezzo esso, e furono fatti tributari. 007 JDG 001 031 Aser non iscacciò gli abitanti di Acco, nè gli abitanti di Sidon, nè di Alab, nè di Aczib, nè di Helba, nè di Afic, nè di Rehob. 007 JDG 001 032 Anzi Aser abitò per mezzo i Cananei che abitavano nel paese; perciocchè egli non li scacciò. 007 JDG 001 033 Neftali non iscacciò gli abitanti di Bet-semes, nè gli abitanti di Bet-anat; anzi abitò per mezzo i Cananei che abitavano nel paese; e gli abitanti di Bet-semes, e di Bet-anat, furono loro tributari. 007 JDG 001 034 E gli Amorrei tennero i figliuoli di Dan ristretti nel monte; perciocchè non li lasciavano scender nella valle. 007 JDG 001 035 E gli Amorrei si misero in cuore di abitare in Harheres, in Aialon, ed in Saalbim; ma, essendo la potenza di Giuseppe accresciuta, furono fatti tributari. 007 JDG 001 036 E i confini degli Amorrei [erano] dalla salita di Acrabbim, dalla Rocca in su. 007 JDG 002 001 ORA l'Angelo del Signore salì di Ghilgal in Bochim, e disse: Io vi ho fatti salir fuori di Egitto, e vi ho condotti nel paese, il quale io avea giurato a' vostri padri; e ho detto; Io non annullerò giammai in eterno il mio patto con voi. 007 JDG 002 002 Ma voi altresì non patteggiate con gli abitanti di questo paese; disfate i loro altari; ma voi non avete ubbidito alla mia voce; che cosa [è] questa [che] voi avete fatta? 007 JDG 002 003 Perciò io altresì ho detto: Io non li scaccerò d'innanzi a voi; anzi vi saranno a' fianchi, e i lor dii vi saranno per laccio. 007 JDG 002 004 E mentre l'Angelo del Signore diceva queste parole a tutti i figliuoli d'Israele, il popolo alzò la voce, e pianse. 007 JDG 002 005 Onde posero nome a quel luogo Bochim; e quivi sacrificarono al Signore. 007 JDG 002 006 OR Giosuè rimandò il popolo; e i figliuoli d'Israele se ne andarono ciascuno alla sua eredità, per possedere il paese. 007 JDG 002 007 E il popolo servì al Signore tutto il tempo di Giosuè, e tutto il tempo degli Anziani che sopravvissero a Giosuè, i quali aveano vedute tutte le grandi opere del Signore, le quali egli avea fatte inverso Israele. 007 JDG 002 008 Poi Giosuè, figliuolo di Nun, servitor del Signore, morì d'età di cendieci anni; 007 JDG 002 009 e fu seppellito ne' confini della sua eredità in Timnat-heres, nel monte d'Efraim, dal Settentrione del monte di Gaas. 007 JDG 002 010 E tutta quella generazione ancora fu raccolta a' suoi padri; poi, surse dopo loro un'altra generazione, la quale non avea conosciuto il Signore, nè le opere ch'egli avea fatte inverso Israele. 007 JDG 002 011 E i figliuoli d'Israele fecero ciò che dispiace al Signore, e servirono a' Baali. 007 JDG 002 012 E abbandonarono il Signore Iddio de' lor padri, il quale li avea tratti fuor del paese di Egitto, e andarono dietro ad altri dii, d'infra gl'iddii de' popoli ch'[erano] d'intorno a loro; e li adorarono, e irritarono il Signore. 007 JDG 002 013 E abbandonarono il Signore, e servirono a Baal e ad Astarot. 007 JDG 002 014 Laonde l'ira del Signore si accese contro ad Israele, ed egli li diede nelle mani di predatori, i quali li predarono; e li vendè nelle mani de' lor nemici d'ogni intorno, talchè non poterono più stare a fronte a' lor nemici. 007 JDG 002 015 Dovunque uscivano, la mano del Signore era contro a loro in male, come il Signore avea loro detto e giurato; onde furono grandemente distretti. 007 JDG 002 016 Or il Signore suscitava de' Giudici, i quali li liberavano dalla mano di quelli che li predavano. 007 JDG 002 017 Ma non pure a' lor Giudici ubbidivano; anzi andavano fornicando dietro ad altri dii, e li adoravano; subito si rivolgevano dalla via, per la quale erano camminati i lor padri, ubbidendo a' comandamenti del Signore; essi non facevano già così. 007 JDG 002 018 E pure, quando il Signore suscitava loro de' Giudici, il Signore era col Giudice, e li liberava dalla mano de'lor nemici, tutto il tempo del Giudice; perciocchè il Signore si pentiva, per li loro sospiri, [che gittavano] per cagion di coloro che li oppressavano, e tenevano in distretta. 007 JDG 002 019 Ma, quando il Giudice era morto, tornavano a corrompersi più che i lor padri, andando dietro ad altri dii, per servirli, e per adorarli; non tralasciavano nulla delle loro opere, nè della lor via indurata. 007 JDG 002 020 Laonde l'ira del Signore si accese contro a Israele; ed egli disse: Perciocchè questa gente ha trasgredito il mio patto, il quale io avea ordinato a' lor padri, e non hanno ubbidito alla mia voce; 007 JDG 002 021 io altresì non continuerò di scacciar d'innanzi a loro alcuna delle genti, le quali Giosuè lasciò quando egli morì. 007 JDG 002 022 [Il che fu], per provar per esse Israele se osserverebbero la via del Signore, per camminare in essa, come l'osservarono i padri loro, o no. 007 JDG 002 023 Il Signore adunque lasciò quelle genti, senza scacciarle così subito; e non le diede nelle mani di Giosuè. 007 JDG 003 001 Ora queste [son] le genti, che il Signore lasciò per provar con esse Israele, [cioè] tutti quelli che non aveano avuta conoscenza di tutte le guerra di Canaan; 007 JDG 003 002 acciocchè almeno le generazioni de' figliuoli d'Israele sapessero [che cosa è] la guerra, essendo ammaestrati; quegli almeno che prima non ne aveano conoscenza: 007 JDG 003 003 I cinque principati de' Filistei, e tutti i Cananei, i Sidonii, e gli Hivvei che abitavano il monte Libano, dal monte Baal-hermon fino all'entrata di Hamat. 007 JDG 003 004 [Quelli] adunque furono per provar con essi Israele; per saper se ubbidirebbero a' comandamenti del Signore, i quali egli avea dati a' lor padri, per Mosè. 007 JDG 003 005 COSÌ i figliuoli d'Israele abitarono per mezzo i Cananei, e gli Hittei, e gli Amorrei, e i Ferizzei, e gli Hivvei, e i Gebusei. 007 JDG 003 006 E presero le lor figliuole per mogli, e diedero le lor figliuole a' figliuoli di quelli, e servirono agl'iddii loro. 007 JDG 003 007 Così i figliuoli d'Israele fecero ciò che dispiace al Signore, e dimenticarono il Signore Iddio loro, e servirono a' Baali, e a' boschi. 007 JDG 003 008 Laonde l'ira del Signore si accese contro ad Israele, ed egli li vendè nelle mani di Cusan-risataim, re di Mesopotamia; e i figliuoli d'Israele servirono a Cusan-risataim ott'anni. 007 JDG 003 009 Poi i figliuoli d'Israele gridarono al Signore, ed egli suscitò loro un liberatore che li liberò, [cioè: ] Otniel, figliuolo di Chenaz, fratel minore di Caleb. 007 JDG 003 010 E lo Spirito del Signore fu sopra lui, ed egli giudicò Israele, e uscì fuori in battaglia; e il Signore gli diede in mano Cusan-risataim, re di Mesopotamia; e la sua mano si rinforzò contro a Cusan-risataim. 007 JDG 003 011 E il paese ebbe requie [lo spazio di] quarant'anni. Poi Otniel, figliuolo di Chenaz, morì. 007 JDG 003 012 E I figliuoli d'Israele continuarono a fare ciò che dispiace al Signore; laonde il Signore fortificò Eglon, re di Moab, contro ad Israele; perciocchè aveano fatto ciò che dispiace al Signore. 007 JDG 003 013 Ed egli adunò appresso di sè i figliuoli di Ammon, e gli Amalechiti, e andò, e percosse Israele; ed essi occuparono la città delle palme. 007 JDG 003 014 E i figliuoli d'Israele servirono diciotto anni ad Eglon, re di Moab. 007 JDG 003 015 Poi i figliuoli d'Israele gridarono al Signore, ed egli suscitò loro un liberatore, [cioè: ] Ehud, figliuolo di Ghera, Beniaminita, il quale era mancino. Or i figliuoli d'Israele mandarono per lui un presente ad Eglon, re di Moab. 007 JDG 003 016 Ed Ehud si fece un pugnale a due tagli, lungo un cubito; e se lo cinse sotto i vestimenti, in su la coscia destra. 007 JDG 003 017 E presentò il presente ad Eglon, re di Moab, il quale [era] uomo molto grasso. 007 JDG 003 018 Ed avendo compiuto di presentare il presente, accommiatò la gente che avea portato il presente. 007 JDG 003 019 Ma egli se ne ritornò al re, dalle statue di pietra, che [son] presso di Ghilgal; e [gli] disse: Io ho alcuna cosa segreta a [dirti]. Ed egli gli disse: Taci. Allora tutti quelli che gli stavano d'intorno uscirono fuori d'appresso a lui. 007 JDG 003 020 Ed Ehud si accostò a lui, che sedeva tutto solo nella sua sala dell'estate; e disse: Io ho da dirti alcuna cosa da parte di Dio. Ed egli si levò d'in sul seggio reale. 007 JDG 003 021 Ed Ehud, dato della man sinistra al pugnale, lo prese d'in su la coscia destra, e gliel ficcò nel ventre. 007 JDG 003 022 E quello entrò dietro alla lama infino all'elsa, e il grasso serrò la lama d'intorno, sì ch'egli non potè trargli il pugnale dal ventre; e lo sterco uscì fuori. 007 JDG 003 023 Ed Ehud uscì verso il portico, e chiuse le porte della sala dietro a sè, e serrò quella con la chiave. 007 JDG 003 024 E, dopo ch'egli fu uscito, i servitori di Eglon vennero, e videro che le porte della sala [erano] serrate con la chiave; e dissero: Per certo egli fa i suoi bisogni naturali nella cameretta [della sala] dell'estate. 007 JDG 003 025 E tanto aspettarono che ne furono confusi; ed ecco, egli non apriva le porte della sala; laonde presero la chiave, e l'apersero; ed ecco, il lor signore giaceva in terra morto. 007 JDG 003 026 Ma Ehud scampò, mentre essi indugiavano, e passò le statue di pietra, e si salvò in Seira. 007 JDG 003 027 E, come egli fu giunto, sonò con la tromba nel monte di Efraim; e i figliuoli d'Israele scesero con lui dal monte, ed egli [andava] davanti a loro. 007 JDG 003 028 Ed egli disse loro: Seguitatemi; perciocchè il Signore vi ha dati nelle mani i Moabiti, vostri nemici. Così scesero giù dietro a lui, e occuparono a' Moabiti i passi del Giordano, e non ne lasciarono passare alcuno. 007 JDG 003 029 E in quel tempo percossero i Moabiti [in numero d]'intorno a diecimila uomini, tutti grassi e possenti; e non ne scampò neppur uno. 007 JDG 003 030 Così in quel giorno Moab fu abbattuto sotto la mano d'Israele; e il paese ebbe riposo ottant'anni. 007 JDG 003 031 E, dopo Ehud, fu Samgar, figliuolo di Anat, il quale percosse i Filistei [in numero di] seicento, con un pungolo da buoi. Ed egli ancora liberò Israele. 007 JDG 004 001 ORA, dopo che fu morto Ehud, i figliuoli d'Israele seguitarono a far ciò che dispiace al Signore. 007 JDG 004 002 Laonde il Signore li vendè nelle mani di Iabin, re di Canaan, che regnava in Hasor; il Capo del cui esercito [era] Sisera; ed egli abitava in Haroset de' Gentili. 007 JDG 004 003 E i figliuoli d'Israele gridarono al Signore; perciocchè [Iabin] avea novecento carri di ferro; e avea già vent'anni oppressato Israele con violenza. 007 JDG 004 004 Or in quel tempo Debora, donna profetessa, moglie di Lappidot, giudicava Israele. 007 JDG 004 005 Ed essa dimorava sotto la Palma di Debora, fra Rama e Betel, nel monte di Efraim; e i figliuoli d'Israele salivano a lei a giudicio. 007 JDG 004 006 Or essa mandò a chiamare, da Chedes di Neftali, Barac, figliuolo di Abinoam; e gli disse: Non [t]'ha il Signore Iddio d'Israele comandato: Va', fa' massa di gente nel monte di Tabor, e prendi teco diecimila uomini de' figliuoli di Neftali, e de' figliuoli di Zabulon? 007 JDG 004 007 E io accoglierò contro a te, al torrente di Chison, Sisera, Capo dell'esercito di Iabin insieme co' suoi carri, e con la massa della sua gente; e io te lo darò nelle mani. 007 JDG 004 008 E Barac le disse: Se tu vai meco, io andrò; ma, se tu non vai meco, io non andrò. 007 JDG 004 009 Ed ella disse: Del tutto io andrò teco; ma pur tu non avrai onore nell'impresa che tu fai, quando il Signore avrà venduto Sisera nelle mani di una donna. E Debora si mosse e andò con Barac in Chedes. 007 JDG 004 010 E Barac adunò a grida Zabulon, e Neftali, in Chedes; e salì, e [menò] seco diecimila uomini. E Debora salì con lui. 007 JDG 004 011 (Or Heber Cheneo, partitosi da' Chenei, [ch'erano] de' discendenti di Hobab, suocero di Mosè, avea tesi i suoi padiglioni fino al querceto di Saanaim, ch'[è] vicin di Chedes.) 007 JDG 004 012 Allora fu rapportato a Sisera, che Barac, figliuolo di Abinoam, era salito al monte di Tabor. 007 JDG 004 013 Ed egli adunò tutti i suoi carri, [ch'erano in numero di] novecento carri di ferro, e tutta la gente che [era] seco, da Haroset de' Gentili fino al torrente di Chison. 007 JDG 004 014 E Debora disse a Barac: Moviti; perciocchè questo [è] il giorno, nel quale il Signore ha messo Sisera nelle tue mani; il Signore non è egli uscito davanti a te? Allora Barac scese giù dal monte di Tabor, avendo dietro a sè diecimila uomini. 007 JDG 004 015 E il Signore mise in rotta Sisera, e tutti i carri, e tutto il campo, [mettendolo] a fil di spada, davanti a Barac. E Sisera scese giù dal carro, e se ne fuggì a piè. 007 JDG 004 016 E Barac perseguitò i carri, e il campo, fino in Haroset de' Gentili; e tutto il campo di Sisera fu messo a fil di spada, [e] non ne scampò pur un uomo. 007 JDG 004 017 E Sisera se ne fuggì a piè verso il padiglione di Iael, moglie di Heber Cheneo; perciocchè [v'era] pace fra Iabin, re di Hasor, e la casa di Heber Cheneo. 007 JDG 004 018 E Iael uscì fuori incontro a Sisera; e gli disse: Riduciti, signor mio, riduciti appresso di me; non temere. Egli adunque si ridusse appresso di lei nel padiglione; ed ella lo coprì con una schiavina. 007 JDG 004 019 Ed egli le disse: Deh! dammi a bere un poco d'acqua; perciocchè io ho sete. Ed ella, aperto un baril di latte, gli diè a bere, poi lo ricoperse. 007 JDG 004 020 Ed egli le disse: Stattene all'entrata del padiglione; e se alcuno viene, e ti domanda: Evvi alcuno qua entro? di' di no. 007 JDG 004 021 Ma Iael, moglie di Heber, prese un piuolo del padiglione; e, messosi un martello in mano, venne a Sisera pianamente, e gli cacciò il piuolo nella tempia, sì ch'esso si ficcò in terra. Or [Sisera] era profondamente addormentato e stanco. E [così] egli morì. 007 JDG 004 022 Ed ecco Barac, che perseguitava Sisera; e Iael gli uscì incontro e gli disse: Vieni, e io ti mostrerò l'uomo che tu cerchi. Ed egli entrò da lei; ed ecco, Sisera giaceva morto col piuolo nella tempia. 007 JDG 004 023 Così Iddio abbattè in quel giorno Iabin, re di Canaan, davanti a' figliuoli di Israele. 007 JDG 004 024 E la mano de' figliuoli d'Israele si andò del continuo aggravando sopra Iabin, re di Canaan, finchè l'ebbero distrutto. 007 JDG 005 001 ORA in quel giorno, Debora, con Barac, figliuolo di Abinoam, cantò [questo] Cantico, dicendo: 007 JDG 005 002 Benedite il Signore: Perciocchè egli ha fatte le vendette in Israele; Perciocchè il popolo [vi] s'è portato volenterosamente. 007 JDG 005 003 Ascoltate, o re; e [voi] principi, porgete le orecchie; Io, io canterò al Signore; Io salmeggerò al Signore Iddio d'Israele. 007 JDG 005 004 O Signore, quando tu uscisti di Seir, Quando tu camminasti fuor del territorio di Edom, La terra tremò, i cieli eziandio gocciolarono, E le nuvole eziandio stillarono acqua. 007 JDG 005 005 I monti colarono, per la presenza del Signore; Questo Sinai [anch'esso], per la presenza del Signore Iddio d'Israele. 007 JDG 005 006 Al tempo di Samgar, figliuolo di Anat; Al tempo di Iael, le strade maestre erano cessate, E i viandanti andavano per sentieri torti. 007 JDG 005 007 Le villate in Israele erano venute meno; Erano venute meno, finch'io Debora sursi; Finch'io sursi, [per esser] madre in Israele. 007 JDG 005 008 [Quando Israele] ha scelti nuovi dii, Allora la guerra è stata alle porte; Si vedeva egli alcuno scudo, o lancia, Fra quarantamila [uomini] in Israele? 007 JDG 005 009 Il cuor mio [è] inverso i rettori d'Israele, Che si son portati francamente fra il popolo. Benedite il Signore. 007 JDG 005 010 Voi, che cavalcate asine bianche, Che sedete in sul luogo del giudicio; E voi, viandanti, ragionate [di questo]. 007 JDG 005 011 Essendo lo strepito degli arcieri venuto meno, Per mezzo i luoghi ove si attigne [l'acqua], Narrinsi quivi le giustizie del Signore; Le [sue] giustizie [eseguite] per le sue villate in Israele. A tal'ora il popolo del Signore è sceso alle porte. 007 JDG 005 012 Destati, destati, Debora; Destati, destati, di' un Cantico. Levati, Barac; e tu, figliuolo di Abinoam, Mena in cattività i tuoi prigioni. 007 JDG 005 013 A tal'ora [il Signore] ha fatto signoreggiare colui ch'era scampato; [Egli ha fatto signoreggiare] il popolo sopra i magnifici; Egli mi ha fatta signoreggiare sopra i possenti. 007 JDG 005 014 Da Efraim, [da coloro] la cui radice [è] in Amalec, [I quali] sono dietro a te, o Beniamino, co' tuoi popoli; [E] da Machir, e da Zabulon, son discesi i rettori, Conducendo [le loro schiere] con bacchette da scriba. 007 JDG 005 015 I principali d'Issacar [sono stati] anch'essi con Debora, Insieme [col popolo d'] Issacar. Così Barac è stato mandato nella valle, Con la gente ch'egli conduceva. Fra le fiumane di Ruben [Vi sono stati] grandi [uomini] in risoluzione di cuore. 007 JDG 005 016 Perchè sei tu dimorato fra le sbarre delle stalle, Per udire il belar delle gregge? Fra le fiumane di Ruben, [Vi sono stati] grandi [uomini] in deliberazioni di cuore. 007 JDG 005 017 Galaad è dimorato di là dal Giordano; E perchè è Dan dimorato presso alle navi? [Ed] è Aser restato presso al lito del mare, E si è rattenuto ne' suoi porti? 007 JDG 005 018 Zabulon [è] un popolo che ha esposta la sua vita alla morte; Così ancora [ha fatto] Neftali, In alta campagna. 007 JDG 005 019 I re son venuti, hanno combattuto; A tal'ora i re di Canaan hanno combattuto In Taanac, presso all'acque di Meghiddo; Non hanno fatto alcun guadagno d'argento. 007 JDG 005 020 Ei s'è combattuto dal cielo; Le stelle hanno combattuto contro a Sisera da' lor cerchi. 007 JDG 005 021 Il torrente di Chison li ha strascinati via; Il torrente di Chedumim, il torrente di Chison; Anima mia, tu hai calpestata la forza. 007 JDG 005 022 Allora i cavalli si tritarono l'unghie, Per lo gran calpestio, calpestio de' lor destrieri. 007 JDG 005 023 Maledite Meroz, ha detto l'Angelo del Signore; Maledite pur gli abitanti di essa; Perciocchè non son venuti al soccorso del Signore, co' prodi. 007 JDG 005 024 Sia benedetta, sopra [tutte] le donne, Iael, Moglie di Heber Cheneo; Sia benedetta sopra tutte le donne che stanno in padiglioni. 007 JDG 005 025 Egli chiese dell'acqua, [ed ella gli] diè del latte; Ella [gli] porse del fior di latte nella coppa de' magnifici. 007 JDG 005 026 Ella diè della man sinistra al piuolo, E della destra al martello de' lavoranti, E colpì sopra Sisera, e gli passò il capo; Ella gli trafisse, e gli conficcò la tempia. 007 JDG 005 027 Egli si chinò fra i piedi di essa, Cadde, giacque in terra; Si chinò fra i piedi di essa, cadde; Dove si chinò, quivi cadde deserto. 007 JDG 005 028 La madre di Sisera riguardava per la finestra; E, [mirando] per li cancelli, si lagnava, dicendo: Perchè indugia a venire il suo carro? Perchè si muovono lentamente i suoi carri? 007 JDG 005 029 Le più savie delle sue dame le rispondevano, Ed ella ancora rispondeva a sè stessa: 007 JDG 005 030 Non hanno essi trovata la preda? non la spartiscono essi? Una fanciulla, due fanciulle per uomo; Le spoglie [delle robe] di color variato [son] per Sisera; Le spoglie [delle robe] di color variato ricamate; Egli ha fatta preda [di robe] di color variato, ricamate da amendue i lati, Da passarvi il collo. 007 JDG 005 031 Così periscano, o Signore, tutti i tuoi nemici; E quelli che amano il Signore [Sieno] come quando il sole esce fuori nella sua forza. Poi il paese ebbe riposo quarant'anni. 007 JDG 006 001 ORA i figliuoli d'Israele fecero ciò che dispiace al Signore: e il Signore li diede nelle mani de' Madianiti per sette anni. 007 JDG 006 002 E la mano de' Madianiti si rinforzò contro ad Israele; laonde i figliuoli d'Israele si fecero quelle grotte che [son] ne' monti; e delle spelonche e delle rocche, per tema de' Madianiti. 007 JDG 006 003 E, quando Israele avea seminato, i Madianiti, e gli Amalechiti, e gli Orientali, salivano contro a lui. 007 JDG 006 004 E, fatto campo sopra gl'Israeliti, guastavano i frutti della terra fino a Gaza; e non lasciavano in Israele nè vittuaglia, nè pecore, nè buoi, nè asini. 007 JDG 006 005 Perciocchè salivano con le lor gregge, e co' lor padiglioni, e venivano come locuste in moltitudine; ed [erano] innumerabili, essi e i lor cammelli; e venivano nel paese per guastarlo. 007 JDG 006 006 Israele adunque impoverì grandemente, per cagion de' Madianiti; laonde i figliuoli d'Israele gridarono al Signore. 007 JDG 006 007 E avvenne che, quando i figliuoli di Israele ebbero gridato al Signore, per cagion de' Madianiti, 007 JDG 006 008 il Signore mandò loro un uomo profeta, il qual disse loro: Così ha detto il Signore Iddio d'Israele: Io vi ho fatti salire fuor di Egitto, e vi ho tratti fuor della casa di servitù; 007 JDG 006 009 e vi ho riscossi dalla mano degli Egizj, e dalla mano di tutti coloro che vi oppressavano; e li ho scacciati d'innanzi a voi, e vi ho dato il lor paese. 007 JDG 006 010 Or io vi avea detto: Io [sono] il Signore Iddio vostro; non temiate gl'iddii degli Amorrei, nel cui paese voi abitate; ma voi non avete ubbidito alla mia voce. 007 JDG 006 011 Poi l'Angelo del Signore venne, e si pose a sedere sotto la quercia ch'[è] in Ofra, il qual [luogo era] di Ioas Abiezerita. E Gedeone, figliuolo di esso, batteva il grano nel torchio, per salvarlo d'innanzi a' Madianiti. 007 JDG 006 012 E l'Angelo del Signore gli apparve, e gli disse: Il Signore [sia] teco, valent'uomo. 007 JDG 006 013 E Gedeone gli disse: Ahi! Signor mio; [come è possibile] che il Signore sia con noi? perchè dunque ci sarebbero avvenute tutte queste cose? E dove [son] tutte le sue maraviglie, le quali i nostri padri ci hanno raccontate, dicendo: Il Signore non ci ha egli tratti fuor di Egitto? ma ora il Signore ci ha abbandonati, e ci ha dati nelle mani de' Madianiti. 007 JDG 006 014 E il Signore riguardò verso lui, e gli disse: Vai con cotesta tua forza, e tu salverai Israele dalla mano de' Madianiti: non t'ho io mandato? 007 JDG 006 015 Ma egli gli disse: Ahi! Signor mio; con che salverei io Israele? ecco, il mio migliaio [è] il più misero di Manasse, ed io [sono] il minimo della casa di mio padre. 007 JDG 006 016 E il Signore gli disse: Perciocchè io sarò teco, e tu percoterai i Madianiti, come [se fossero] un uomo [solo]. 007 JDG 006 017 E [Gedeone] gli disse: Deh! se io ho trovata grazia appo te, dammi un segno che tu [sei desso], tu che parli meco. 007 JDG 006 018 Deh! non moverti di qui, finch'io venga a te, e ti rechi il mio presente, e te lo metta davanti. Ed egli [gli] disse: Io rimarrò [qui], finchè tu ritorni. 007 JDG 006 019 Gedeone adunque entrò [in casa], e apparecchiò un capretto, e [fece] de' [pani] azzimi d'un efa di farina; [poi] mise la carne in un canestro, e il brodo in una pentola, e gliel recò sotto la quercia, e [gliel] presentò. 007 JDG 006 020 E l'Angelo del Signore gli disse: Piglia questa carne, e questi [pani] azzimi, e posali in su quel sasso, e spandi il brodo. 007 JDG 006 021 Ed egli fece così. Allora l'Angelo del Signore distese il bastone ch'egli avea in mano, e toccò con la cima di esso la carne e i [pani] azzimi; ed ei salì del fuoco dal sasso, che consumò la carne e i [pani] azzimi. E l'Angelo del Signore se ne andò via dal cospetto di esso. 007 JDG 006 022 E Gedeone, avendo veduto ch'egli [era] l'Angelo del Signore, disse: Oimè! Signore Iddio; [è egli] per questo, ch'io ho veduto l'Angelo del Signore, a faccia a faccia? 007 JDG 006 023 Ma il Signore gli disse: Abbi pace; non temere, tu non morrai. 007 JDG 006 024 E Gedeone edificò un altare al Signore, e lo nominò: La pace [è] del Signore; il qual resta fino ad oggi in Ofra degli Abiezeriti. 007 JDG 006 025 E in quella stessa notte il Signore gli disse: Prendi il giovenco di tuo padre, e il secondo bue di sette anni; e disfai l'altare di Baal, che [è] di tuo padre, e taglia il bosco che gli [è] appresso. 007 JDG 006 026 Ed edifica un altare al Signore Iddio tuo in su la cima di questa rocca, nell'[istesso luogo ove tu avevi posto] l'apparecchio [di quelle vivande]; poi prendi quel secondo bue, e offerisci[lo in] olocausto con le legne del bosco che tu avrai tagliato. 007 JDG 006 027 Gedeone adunque prese seco dieci uomini, d'infra i suoi servitori, e fece così, come il Signore gli avea detto; e, temendo di far[lo] di giorno, per cagion della casa di suo padre, e degli uomini della città, lo fece di notte. 007 JDG 006 028 Ed essendosi gli uomini della città levati la mattina, ecco, l'altare di Baal era stato disfatto, e il bosco che gli [era] appresso era stato tagliato, e quel secondo bue era stato offerto sopra l'altare ch'era stato edificato. 007 JDG 006 029 Ed essi dissero l'uno all'altro: Chi ha fatto questo? E avendone domandato, e ricercato, fu detto: Gedeone, figliuol di Ioas, ha fatto questo. 007 JDG 006 030 E gli uomini della città dissero a Ioas: Mena fuori il tuo figliuolo, e sia fatto morire; conciossiachè egli abbia disfatto l'altare di Baal, ed abbia tagliato il bosco che gli [era] appresso. 007 JDG 006 031 Ma Ioas disse a tutti i circostanti: Volete voi difender la causa di Baal? lo volete voi salvare? chi difenderà la sua causa sarà fatto morire, mentre [è ancor] mattina. Se egli è dio, contenda con Gedeone, poich'egli ha disfatto il suo altare. 007 JDG 006 032 E in quel giorno [Ioas] pose nome Ierubbaal a Gedeone, dicendo: Contenda Baal con lui, poich'egli ha disfatto il suo altare. 007 JDG 006 033 Or tutti i Madianiti, e gli Amalechiti, e gli Orientali, adunatisi insieme, passarono [il Giordano], e si accamparono nella valle d'Izreel. 007 JDG 006 034 E lo Spirito del Signore investì Gedeone, ed egli sonò con la tromba; e gli Abiezeriti furono adunati a grida, per seguitarlo. 007 JDG 006 035 Egli mandò ancora de' messi per tutto Manasse; ed esso ancora fu adunato a grida per seguitarlo: mandò anche de' messi in Aser, e in Zabulon, e in Neftali; ed essi salirono ad incontrar quegli [altri]. 007 JDG 006 036 E Gedeone disse a Dio: Se pur tu vuoi salvar Israele per la mia mano, come tu hai detto, 007 JDG 006 037 ecco, io porrò in su l'aia un vello di lana; se la rugiada è in sul vello solo, e tutta la terra è asciutta, io conoscerò che tu salverai Israele per la mia mano, come tu hai detto. 007 JDG 006 038 Ed egli avvenne così. Ed egli si levò la mattina seguente, e stringendo il vello, spremè della rugiada una piena coppa d'acqua. 007 JDG 006 039 E Gedeone disse a Dio: L'ira tua non si accenda contro a me, ed io parlerò [ancora] sol questa volta; deh! [permetti] ch'io faccia [ancora] questa sola volta prova col vello; deh! sia il vello solo asciutto, e sia la rugiada sopra tutta la terra. 007 JDG 006 040 E Iddio fece così in quella notte; e il vello solo fu asciutto, e la rugiada fu sopra tutta la terra. 007 JDG 007 001 IERUBBAAL adunque [che] è Gedeone, levatosi la mattina, con tutta la gente ch'[era] con lui, si accampò con essa presso alla fonte di Harod; e il campo de Madianiti gli era dal Settentrione, verso il colle di More, nella valle. 007 JDG 007 002 E il Signore disse a Gedeone: La gente ch'[è] teco [è] troppa, perchè io dia loro Madian nelle mani; che talora Israele non si glorii sopra me, dicendo: La mia mano mi ha salvato. 007 JDG 007 003 Ora dunque fai una grida, che il popolo oda, dicendo: Chi è pauroso e timido, se ne ritorni prestamente indietro dal monte di Galaad. E se ne ritornarono indietro ventiduemila [uomini] del popolo; e ne rimasero diecimila. 007 JDG 007 004 E il Signore disse a Gedeone: La gente [è] ancora troppa; falli scendere all'acqua, e quivi io te li discernerò; e colui del quale io ti dirò: Costui andrà teco, vada teco; e colui del quale io ti dirò: Costui non andrà teco, non vada teco. 007 JDG 007 005 [Gedeone] adunque fece scender la gente all'acqua; e il Signore gli disse: Metti da parte chiunque lambirà l'acqua con la lingua, come lambisce il cane; e altresì chiunque s'inchinerà sopra le ginocchia, per bere. 007 JDG 007 006 E il numero di coloro che, [recatasi l'acqua] con la mano alla bocca, la lambirono, fu di trecento uomini; e tutto il rimanente della gente s'inchinò sopra le ginocchia per ber dell'acqua. 007 JDG 007 007 E il Signore disse a Gedeone: Per questi trecent'uomini, che hanno lambita [l'acqua], io vi salverò, e ti darò i Madianiti nelle mani; ma vadasene tutta [l'altra] gente, ciascuno al luogo suo. 007 JDG 007 008 E quella gente prese della vittuaglia in mano, e le sue trombe. [Gedeone] adunque rimandò a casa tutti gli [altri] Israeliti, ciascuno alle sue stanze, e ritenne seco que' trecent'uomini. Or il campo de' Madianiti era disotto di lui nella valle. 007 JDG 007 009 E in quella notte il Signore gli disse: Levati, scendi nel campo; perciocchè io te l'ho dato nelle mani. 007 JDG 007 010 E se pur tu temi di scendervi, scendi [prima] tu, con Fura, tuo servitore, verso il campo. 007 JDG 007 011 E tu udirai ciò che [vi] si dirà; e poi le tue mani saranno rinforzate, e tu scenderai nel campo. Egli adunque, con Fura, suo servitore, scese all'estremità della gente ch'era in armi nel campo. 007 JDG 007 012 E i Madianiti, e gli Amalechiti, e tutti gli Orientali, giacevano nella valle, come locuste in moltitudine; e i lor cammelli [erano] innumerevoli, [ed erano] in moltitudine come la rena ch'[è] in sul lito del mare. 007 JDG 007 013 Giuntovi adunque Gedeone, ecco, uno raccontava un sogno al suo compagno, e gli diceva: Ecco, io ho sognato un sogno. E' mi parea che una focaccia d'orzo si rotolava verso il campo de' Madianiti, e giungeva infino a' padiglioni, e li percoteva, ed essi cadevano; e li riversava sottosopra, e i padiglioni cadevano. 007 JDG 007 014 E il suo compagno rispose, e disse: Questo non [è] altro, se non la spada di Gedeone, figliuolo di Ioas, uomo Israelita; Iddio gli ha dati i Madianiti, e tutto il campo, nelle mani. 007 JDG 007 015 E, quando Gedeone ebbe udito raccontare il sogno, ed [ebbe intesa] la sua interpretazione, adorò. Poi, ritornato al campo d'Israele, disse: Levatevi; perciocchè il Signore vi ha dato il campo de' Madianiti nelle mani. 007 JDG 007 016 Poi spartì quei trecent'uomini in tre schiere, e diede a tutti delle trombe in mano, e de' testi voti, e delle fiaccole dentro ai testi. 007 JDG 007 017 E disse loro: Riguardate [ciò che] da me [sarà fatto], e fate così voi. Quando adunque io sarò giunto all'estremità del campo, fate così come farò io. 007 JDG 007 018 E quando io, con tutti quelli che [sono] meco, sonerò con la tromba, sonate ancora voi con le trombe, intorno a tutto il campo, e dite: Al Signore, ed a Gedeone. 007 JDG 007 019 Gedeone adunque, e i cent'uomini che [erano] con lui, vennero all'estremità del campo, al principio della veglia della mezzanotte, come prima furono poste le guardie, e sonarono con le trombe, e spezzarono i testi che aveano nelle mani. 007 JDG 007 020 Allora le tre schiere sonarono con le trombe, e spezzarono i testi, e tenevano con la man sinistra le fiaccole, e con la destra le trombe per sonare, e gridavano; La spada del Signore, e di Gedeone. 007 JDG 007 021 E ciascuno di essi stette fermo nel suo luogo, intorno al campo; e tutto il campo discorreva [qua e là], sclamando, e fuggendo. 007 JDG 007 022 Ora, mentre que' trecent'uomini sonavano con le trombe, il Signore voltò la spada di ciascuno contro al suo compagno, e [ciò] per tutto il campo. E il campo fuggì fino a Bet-sitta, verso Serera, infino alla ripa d'Abel-mehola, presso a Tabbat. 007 JDG 007 023 E gl'Israeliti furono raunati a grida, di Neftali, e di Aser, e di tutto Manasse, e perseguitarono i Madianiti. 007 JDG 007 024 E Gedeone mandò de' messi per tutto il monte d'Efraim, a dire: Scendete giù ad incontrare i Madianiti, e prendete loro [i passi del]le acque fino a Bet-bara, lungo il Giordano. Tutti gli Efraimiti adunque, adunatisi a grida, presero [i passi del]le acque fino a Bet-bara, lungo il Giordano. 007 JDG 007 025 E presero due Capi dei Madianiti, Oreb e Zeeb; e ammazzarono Oreb nel [luogo detto: ] Il sasso d'Oreb; e Zeeb, nel [luogo detto: ] Il torcolo di Zeeb; e, dopo aver perseguitati i Madianiti, portarono le teste di que' Capi a Gedeone, di qua dal Giordano. 007 JDG 008 001 E GLI uomini di Efraim gli dissero: Che cosa è questo che tu ci hai fatto, di non averci chiamati, quando tu sei andato a combattere contro a Madian? E contesero aspramente con lui. 007 JDG 008 002 Ma egli disse loro: Che ho io ora fatto al par di voi? il raspollar d'Efraim non vale egli meglio che la vendemmia d'Abiezer? 007 JDG 008 003 Iddio vi ha dati i Capi de' Madianiti, Oreb, e Zeeb, nelle mani; e che ho io potuto fare al par di voi? Allora, dopo ch'ebbe loro così parlato, il lor cruccio contro a lui si acquetò. 007 JDG 008 004 Or Gedeone arrivò al Giordano, e, passandolo con que' trecent'uomini ch'[erano] con lui, [i quali] stanchi [come erano], pur perseguitavano [i Madianiti], 007 JDG 008 005 disse a que' di Succot: Deh! date alcuni pezzi di pane alla gente che [è] al mio seguito; perciocchè [sono] stanchi, e io perseguito Zeba, e Salmunna, re di Madian. 007 JDG 008 006 Ma i principali di Succot risposero: Hai tu già in mano le palme di Zeba e di Salmunna, che noi diamo del pane al tuo esercito? 007 JDG 008 007 E Gedeone rispose: Perciò, quando il Signore mi avrà dato nelle mani Zeba e Salmunna, io vi sminuzzerò le carni con delle spine del deserto, e con triboli. 007 JDG 008 008 Poi di là egli salì in Penuel, e parlò a que' di Penuel nella medesima maniera; ed essi gli risposero come que' di Succot aveano risposto. 007 JDG 008 009 Ed egli disse parimente a que' di Penuel: Quando io ritornerò in pace, io disfarò questa torre. 007 JDG 008 010 Or Zeba e Salmunna, [erano] in Carcor, co' lor campi d'intorno a quindicimila [uomini, ch'erano] tutti quelli ch'erano rimasti di tutto il campo degli Orientali; e i morti [erano] cenventimila uomini, che potevano trar la spada. 007 JDG 008 011 E Gedeone salì traendo [al paese di] coloro che abitano in padiglioni, dal lato orientale di Noba, e di Iogbea; e percosse il campo, il qual se ne stava in sicurtà. 007 JDG 008 012 E Zeba, e Salmunna, fuggirono; ma egli li perseguitò, e prese i due re di Madian, Zeba, e Salmunna, e mise in rotta tutto il campo. 007 JDG 008 013 Poi Gedeone, figliuolo di Ioas, se ne ritornò dalla battaglia, dalla salita di Heres. 007 JDG 008 014 E prese un fanciullo della gente di Succot, e lo domandò; ed egli gli descrisse i principali e gli Anziani di Succot, [ch'erano] settantasette uomini. 007 JDG 008 015 Poi [Gedeone] venne agli uomini di Succot, e disse: Ecco Zeba, e Salmunna, de' quali per ischerno voi mi diceste: Hai tu già nelle mani le palme di Zeba, e di Salmunna, che noi diamo del pane alla tua gente stanca? 007 JDG 008 016 Ed egli prese gli Anziani della città, e delle spine del deserto, e de' triboli, e con essi castigò quegli uomini di Succot. 007 JDG 008 017 Disfece ancora la torre di Penuel, e uccise gli uomini della città. 007 JDG 008 018 Poi disse a Zeba, ed a Salmunna: Come [erano] quegli uomini che voi uccideste in Tabor? Ed essi risposero: Come tu appunto; ciascuno [di essi] pareva nel sembiante un figliuolo di re. 007 JDG 008 019 Ed egli disse loro: Essi [erano] miei fratelli, figliuoli di mia madre; [come] il Signore vive, se voi aveste loro salvata la vita, io non vi ucciderei. 007 JDG 008 020 Poi disse a Ieter, suo primogenito: Levati, uccidili. Ma il fanciullo non trasse fuori la sua spada; perciocchè avea paura; conciossiachè egli [fosse] ancor giovanetto. 007 JDG 008 021 E Zeba, e Salmunna, dissero: Levati su tu, e avventati sopra noi; perciocchè quale [è] l'uomo [tale è] la sua forza. Gedeone adunque si levò, e uccise Zeba, e Salmunna, e prese le borchie che i lor cammelli aveano al collo. 007 JDG 008 022 E gl'Israeliti dissero a Gedeone: Signoreggia sopra noi, tu, e il tuo figliuolo, e il figliuolo del tuo figliuolo; conciossiachè tu ci abbi salvati dalla mano de' Madianiti. 007 JDG 008 023 Ma Gedeone disse loro: Nè io, nè il mio figliuolo, signoreggeremo sopra voi; il Signore signoreggerà sopra voi. 007 JDG 008 024 Poi Gedeone disse loro: Io vi farò una richiesta, che ciascun di voi mi dia il monile ch'egli ha predato; perciocchè coloro aveano de' monili d'oro, perchè erano Ismaeliti. 007 JDG 008 025 Ed essi dissero: Noi del tutto [te li] daremo. Steso adunque un ammanto, ciascuno vi gittò il monile ch'egli aveva predato. 007 JDG 008 026 E il peso dei monili d'oro, che [Gedeone] avea chiesti, fu di mille settecento [sicli] d'oro; oltre alle borchie, e alle collane, e a' vestimenti di porpora, che i re di Madian aveano indosso; e oltre a' collari che i cammelli loro aveano al collo. 007 JDG 008 027 E Gedeone fece di quell'[oro] un Efod, e lo pose in Ofra, sua città; e tutto Israele fornicò quivi dietro ad esso; e [ciò] fu in laccio a Gedeone e alla sua casa. 007 JDG 008 028 Così Madian fu depresso davanti a' figliuoli d'Israle, e non alzò più il capo; e il paese ebbe riposo per quarant'anni, a' dì di Gedeone. 007 JDG 008 029 E Ierubbaal, figliuolo di Ioas, se ne andò, e dimorò in casa sua. 007 JDG 008 030 Or Gedeone ebbe settanta figliuoli, ch'[erano] usciti della sua anca; conciossiachè egli avesse molte mogli. 007 JDG 008 031 E la sua concubina, ch'[era] in Sichem, gli partorì anch'essa un figliuolo, al quale egli pose nome Abimelec. 007 JDG 008 032 Poi Gedeone, figliolo di Ioas, morì in buona vecchiezza, e fu seppellito nella sepoltura di Ioas, suo padre, in Ofra degli Abiezeriti. 007 JDG 008 033 E, dopo che Gedeone fu morto, i figliuoli d'Israele tornarono a fornicare dietro a' Baali, e si costituirono Baal-berit per dio. 007 JDG 008 034 E non si ricordarono del Signore Iddio loro, il quale li avea riscossi dalle mani di tutti i lor nemici d'ogn'intorno; 007 JDG 008 035 e non usarono benignità inverso la casa di Ierubbaal, [cioè], di Gedeone, secondo tutto il bene ch'egli avea operato inverso Israele. 007 JDG 009 001 OR Abimelec, figliuolo di Ierubbaal, andò in Sichem a' fratelli di sua madre, e parlò loro, e a tutta la famiglia della casa del padre di sua madre, dicendo: 007 JDG 009 002 Deh! parlate a tutti i Sichemiti, e dite loro: Qual cosa è migliore per voi, che settant'uomini, [cioè] tutti i figliuoli di Ierubbaal, signoreggino sopra voi, ovvero, che un uomo solo signoreggi sopra voi? ricordatevi ancora che io [sono] vostre ossa, e vostra carne. 007 JDG 009 003 E i fratelli di sua madre parlarono di lui a tutti i Sichemiti, e dissero loro tutte quelle parole; e il cuor loro s'inchinò a seguitare Abimelec; perchè dissero: Egli [è] nostro fratello. 007 JDG 009 004 E gli diedero settanta [sicli] d'argento, [tolti] dal tempio di Baal-berit, co' quali Abimelec soldò degli uomini da nulla, e vagabondi, i quali lo seguitarono. 007 JDG 009 005 Ed egli venne in casa di suo padre, in Ofra, e uccise in su una stessa pietra i suoi fratelli, figliuoli di Ierubbaal, [ch'erano] settant'uomini; ma Giotam, figliuol minore di Ierubbaal, scampò; perchè s'era nascosto. 007 JDG 009 006 Poi tutti i Sichemiti, e tutta la casa di Millo, si adunarono insieme, e andarono, e costituirono re Abimelec, presso alla quercia dove era rizzato [il piliere] in Sichem. 007 JDG 009 007 E [ciò] essendo rapportato a Giotam, egli andò, e si fermò in su la sommità del monte di Gherizim; e alzò la voce, e gridò, e disse loro: Ascoltatemi, Sichemiti, e [così] vi ascolti Iddio. 007 JDG 009 008 Gli alberi andarono [già] per ungere un re [che regnasse] sopra loro; e dissero all'ulivo: Regna sopra noi. 007 JDG 009 009 Ma l'ulivo disse loro: Resterei io [di produrre] il mio olio, il quale Iddio [e] gli uomini onorano in me, per andar vagando per gli [altri] alberi? 007 JDG 009 010 Poi gli alberi dissero al fico: Vieni tu, regna sopra noi. 007 JDG 009 011 Ma il fico disse loro: Resterei io [di produrre] la mia dolcezza, e il mio buon frutto, per andar vagando per gli [altri] alberi? 007 JDG 009 012 E gli alberi dissero alla vite: Vieni tu, regna sopra noi. 007 JDG 009 013 Ma la vite disse loro: Resterei io [di produrre] il mio mosto, che rallegra Iddio e gli uomini, per andar vagando per gli [altri] alberi? 007 JDG 009 014 Allora tutti gli alberi dissero al pruno: Vieni tu, regna sopra noi. 007 JDG 009 015 E il pruno disse agli alberi: Se ciò che voi fate, ungendomi per re sopra voi, è con verità, venite, riparatevi sotto alla mia ombra; se no, esca il fuoco dal pruno, e consumi i cedri del Libano. 007 JDG 009 016 Ora altresì, se voi siete proceduti con verità e con integrità, costituendo Abimelec re; e se avete operato bene inverso Ierubbaal, e inverso la sua casa; e se voi gli avete renduta la retribuzione delle sue opere 007 JDG 009 017 (conciossiachè mio padre abbia guerreggiato per voi, e abbia cacciato dietro alle spalle ogni riguardo alla sua vita, e vi abbia riscossi dalla mano de' Madianiti. 007 JDG 009 018 Ma oggi voi vi siete sollevati contro alla casa di mio padre, e avete uccisi sopra una medesima pietra i suoi figliuoli, [in numero di] settant'uomini, e avete costituito re sopra i Sichemiti Abimelec, figliuolo della sua serva, perciocchè egli è vostro fratello); 007 JDG 009 019 se, [dico], siete oggi proceduti con verità e con integrità, verso Ierubbaal e verso la sua casa, godete d'Abimelec, e Abimelec goda di voi; 007 JDG 009 020 se no, esca il fuoco d'Abimelec, e consumi i Sichemiti e la casa di Millo; esca parimente il fuoco de' Sichemiti e della casa di Millo, e consumi Abimelec. 007 JDG 009 021 Poi Giotam scampò e se ne fuggì d'innanzi ad Abimelec suo fratello, e andò in Beer, e quivi dimorò. 007 JDG 009 022 E Abimelec signoreggiò sopra Israele tre anni. 007 JDG 009 023 E Iddio mandò uno spirito maligno fra Abimelec e i Sichemiti; e i Sichemiti ruppero la fede ad Abimelec; 007 JDG 009 024 acciocchè la violenza fatta a' settanta figliuoli di Ierubbaal, e il sangue loro, venisse ad esser messo addosso ad Abimelec lor fratello, il quale li avea uccisi; e addosso a' Sichemiti, i quali aveano tenuta mano con lui a uccidere i suoi fratelli. 007 JDG 009 025 I Sichemiti adunque gli posero agguati in su le sommità de' monti, i quali rubavano in su la strada chiunque passava appresso di loro. [E ciò] fu rapportato ad Abimelec. 007 JDG 009 026 Poi Gaal, figliuolo di Ebed, e i suoi fratelli, vennero, e passarono in Sichem; e i Sichemiti presero confidenza in lui. 007 JDG 009 027 E, usciti alla campagna, vendemmiarono le lor vigne, e calcarono [le uve], e cantarono delle canzoni. Poi entrarono nel tempio dell'iddio loro, e mangiarono, e bevvero, e maledissero Abimelec. 007 JDG 009 028 E Gaal, figliuolo di Ebed, disse: Chi [è] Abimelec, e quale [è] Sichem, che noi serviamo ad Abimelec? non [è egli] figliuolo di Ierubbaal? e Zebul non [è] egli suo commissario? Servite a' discendenti di Hemor, padre di Sichem. E perchè serviremo noi a costui? 007 JDG 009 029 Oh! fossemi pur data questa gente sotto la mia condotta, io caccerei Abimelec. Poi disse ad Abimelec: Accresci pure il tuo esercito, e vien fuori. 007 JDG 009 030 E Zebul, capitano della città, avendo udite le parole di Gaal, figliuolo di Ebed, si accese nell'ira. 007 JDG 009 031 E cautamente mandò messi ad Abimelec, a dirgli: Ecco, Gaal, figliuolo di Ebed, e i suoi fratelli, son venuti in Sichem; ed ecco, stringono la città contro a te. 007 JDG 009 032 Ora, dunque, levati di notte, con la gente ch'[è] teco, e poni agguati nella campagna; 007 JDG 009 033 e domattina a buon'ora, in sul levar del sole, levati, e fa' una correria sopra la città; ed ecco, egli e la gente ch'[è] con lui, uscirà incontro a te, e tu gli farai secondo che ti occorrerà. 007 JDG 009 034 Abimelec adunque si levò di notte, con tutta la gente ch'[era] con lui, e stettero agli agguati contro a Sichem, in quattro schiere. 007 JDG 009 035 Or Gaal, figliuolo di Ebed, uscì fuori, e si fermò in su l'entrata della porta della città; e Abimelec si levò dagli agguati, con la gente ch'[era] con lui. 007 JDG 009 036 E Gaal, veduta quella gente, disse a Zebul: Ecco della gente, che scende dalle sommità de' monti. E Zebul gli disse: Tu vedi l'ombra de' monti, e ti pare che sieno uomini. 007 JDG 009 037 E Gaal parlò di nuovo, e disse: Ecco della gente che scende dal bellico del paese, ed una schiera che viene dalla via del querceto degl'indovini. 007 JDG 009 038 E Zebul gli disse: Dove [è] ora la tua bocca, con la quale tu dicevi: Chi [è] Abimelec, che noi gli serviamo? Non [è] egli questo popolo quello che tu sprezzavi? Deh! esci ora fuori, e combatti con lui. 007 JDG 009 039 Allora Gaal uscì fuori davanti a' Sichemiti, e combattè con Abimelec. 007 JDG 009 040 Ma Abimelec gli diè la caccia, ed egli fuggì d'innanzi a lui, e molti caddero uccisi infino all'entrata della porta. 007 JDG 009 041 E Abimelec si fermò in Aruma; e Zebul cacciò di Sichem Gaal, e i suoi fratelli; talchè non poterono più stare in Sichem. 007 JDG 009 042 E il giorno seguente, il popolo [di Sichem] uscì fuori a' campi; e ciò fu rapportato ad Abimelec. 007 JDG 009 043 Ed egli prese la [sua] gente, e la spartì in tre schiere, e si pose in agguato su per li campi; e, veggendo che il popolo usciva della città, si levò contro ad esso, e lo percosse. 007 JDG 009 044 Ed Abimelec, con la schiera ch'egli avea seco, corse verso la città, e si fermò all'entrata della porta della città; e le [altre] due schiere corsero sopra tutti quelli ch'[erano] per li campi, e li percossero. 007 JDG 009 045 Ed Abimelec combattè contro alla città tutto quel giorno, e la prese, e uccise il popolo ch'[era] in essa; poi spianò la città, e vi seminò del sale. 007 JDG 009 046 E tutti gli abitanti della torre di Sichem, udito [ciò], si ridussero nella fortezza del tempio d'El-berit. 007 JDG 009 047 E fu rapportato ad Abimelec, che tutti gli abitanti della torre di Sichem si erano adunati [là]. 007 JDG 009 048 Laonde Abimelec salì in sul monte di Salmon, con tutta la gente ch'[era] con lui; e prese delle scuri in mano, e tagliò un ramo d'albero; e, toltolo, sel recò in ispalla; poi disse alla gente ch' [era] con lui: Quello che mi avete veduto fare, fatelo prestamente, come [ho fatto] io. 007 JDG 009 049 Tutta la gente adunque tagliò anch'essa de' rami, ciascuno il suo; poi, andati dietro ad Abimelec, posero [quelli] intorno alla fortezza, e arsero la fortezza sopra coloro [che v'erano dentro]; e tutti gli abitanti morirono anch'essi, [in numero] d'intorno a mille persone, tra uomini e donne. 007 JDG 009 050 Poi Abimelec andò a Tebes, e vi pose campo, e la prese. 007 JDG 009 051 Ora, nel mezzo della città v'era una torre forte, nella quale tutti gli uomini e le donne, e tutti gli abitanti della città, si rifuggirono; e, serratisi dentro, salirono in sul tetto della torre. 007 JDG 009 052 Ed Abimelec, venuto fino alla torre, la combattè, e si accostò infino alla porta della torre, per bruciarla col fuoco. 007 JDG 009 053 Ma una donna gittò giù un pezzo di macina in sul capo di Abimelec, e gli spezzò il teschio. 007 JDG 009 054 Laonde egli prestamente chiamò il fante che portava le sue armi, e gli disse: Tira fuori la tua spada, e uccidimi, che talora non si dica di me: Una donna l'ha ammazzato. Il suo fante adunque lo trafisse, ed egli morì. 007 JDG 009 055 E quando gl'Israeliti ebber veduto che Abimelec era morto, se ne andarono ciascuno al suo luogo. 007 JDG 009 056 Così Iddio fece la retribuzione ad Abimelec, del male ch'egli avea commesso contro a suo padre, uccidendo i suoi settanta fratelli. 007 JDG 009 057 Iddio fece ancora ritornare in sul capo degli uomini di Sichem tutto il male che aveano commesso; e avvenne loro la maledizione di Giotam, figliuolo di Ierubbaal. 007 JDG 010 001 ORA, dopo Abimelec, surse, per liberare Israele, Tola, figliuolo di Pua, figliuolo di Dodo, uomo d'Issacar, il quale dimorava in Samir, nel monte di Efraim. 007 JDG 010 002 Ed egli giudicò Israele ventitrè anni; poi morì, e fu seppellito in Samir. 007 JDG 010 003 E, dopo lui, surse Iair, Galaadita, il quale giudicò Israele ventidue anni. 007 JDG 010 004 Ed esso ebbe trenta figliuoli, i quali cavalcavano trent'asinelli, e aveano trenta città, che si chiamano fino ad oggi le Villate di Iair, 007 JDG 010 005 le quali [sono] nel paese di Galaad. Poi Iair morì, e fu seppellito in Camon. 007 JDG 010 006 E I figliuoli d'Israele continuarono a far ciò che dispiace al Signore, e servirono a' Baali, e ad Astarot, e agli iddii di Siria, e agl'iddii di Sidon, e agl'iddii di Moab, e agl'iddii de' figliuoli di Ammon, e agl'iddii de' Filistei; e abbandonarono il Signore, e non gli servivano [più]. 007 JDG 010 007 Laonde l'ira del Signore si accese contro ad Israele; ed egli lo vendè nelle mani de' Filistei, e nelle mani dei figliuoli di Ammon. 007 JDG 010 008 E in quell'anno, [ch'era] il diciottesimo, quelli afflissero ed oppressarono i figliuoli d'Israele, [cioè] tutti i figliuoli d'Israele ch'[erano] di là dal Giordano, nel paese degli Amorrei, ch' [è] in Galaad. 007 JDG 010 009 E i figliuoli di Ammon passarono il Giordano, per combattere eziandio contro a Giuda, e contro a Beniamino, e contro alla casa di Efraim; onde Israele fu grandemente distretto. 007 JDG 010 010 Allora i figliuoli d'Israele gridarono al Signore, dicendo: Noi abbiamo peccato contro a te; conciossiachè abbiamo abbandonato il nostro Dio, e abbiamo servito a' Baali. 007 JDG 010 011 E il Signore disse a' figliuoli d'Israele: Quando voi avete gridato a me, non vi ho io salvati dalle mani degli Egizi, e degli Amorrei, e de' figliuoli di Ammon, e de' Filistei, 007 JDG 010 012 e de' Sidonii, e degli Amalechiti, e dei Maoniti, i quali vi oppressavano? 007 JDG 010 013 Ma voi mi avete abbandonato, ed avete servito ad altri dii; perciò, io non vi libererò più. 007 JDG 010 014 Andate, e gridate agl'iddii che avete scelti; salvinvi essi al tempo della vostra angoscia. 007 JDG 010 015 Ma i figliuoli d'Israele dissero al Signore: Noi abbiamo peccato; facci tu tutto quello che ti piacerà; sol ti preghiamo che tu ci liberi oggi. 007 JDG 010 016 Allora tolsero gl'iddii degli stranieri del mezzo di loro, e servirono al Signore; ed egli si accorò l'animo per lo travaglio d'Israele. 007 JDG 010 017 Or i figliuoli di Ammon si adunarono a grida, e si accamparono in Galaad. I figliuoli d'Israele si adunarono anch'essi, e si accamparono in Mispa. 007 JDG 010 018 E il popolo, [cioè] i principali di Galaad, dissero gli uni agli altri: Chi sarà l'uomo che comincerà a combattere contro a' figliuoli di Ammon? esso sarà capo a tutti gli abitanti di Galaad. 007 JDG 011 001 OR Iefte Galaadita era un valente uomo, ed era figliuolo d'una meretrice; e Galaad l'avea generato. 007 JDG 011 002 E la moglie di Galaad gli avea partoriti de' figliuoli; e quando i figliuoli della moglie furono grandi, cacciarono Iefte, e gli dissero: Tu non avrai eredità nella casa di nostro padre; perciocchè tu [sei] figliuolo d'una donna straniera. 007 JDG 011 003 E Iefte se ne fuggì d'innanzi a' suoi fratelli, e dimorò nel paese di Tob; e presso a lui si adunarono degli uomini da nulla, e uscivano fuori con lui. 007 JDG 011 004 E, dopo alquanto tempo, avvenne che i figliuoli di Ammon fecero guerra ad Israele. 007 JDG 011 005 E, mentre i figliuoli di Ammon facevano guerra ad Israele, gli Anziani di Galaad andarono a prender Iefte nel paese di Tob. 007 JDG 011 006 E dissero a Iefte: Vieni, e sii nostro capitano; acciocchè noi combattiamo contro a' figliuoli di Ammon. 007 JDG 011 007 Ma Iefte disse agli Anziani di Galaad: Non mi avete voi odiato, e cacciato della casa di mio padre? perchè dunque venite a me, ora che voi siete distretti? 007 JDG 011 008 E gli Anziani di Galaad dissero a Iefte: Perciò siamo noi ora ritornati a te, acciocchè tu venga con noi, e combatta contro a' figliuoli di Ammon; e che tu sii capo di tutti gli abitanti di Galaad. 007 JDG 011 009 E Iefte disse agli Anziani di Galaad: Se voi mi riconducete per combattere contro a' figliuoli di Ammon, e il Signore li mette in mio potere, sarò io vostro capo? 007 JDG 011 010 E gli Anziani di Galaad dissero a Iefte: Il Signore attenda [a quello che diciamo] fra noi, se non facciamo secondo che tu hai detto. 007 JDG 011 011 Iefte adunque andò con gli Anziani di Galaad; e il popolo lo costituì capo e condottiere sopra sè; e Iefte pronunziò davanti al Signore, in Mispa, tutte le parole ch'egli avea [prima] dette. 007 JDG 011 012 Poi Iefte mandò ambasciadori al re de' figliuoli di Ammon, a dir[gli: ] Che [v'è] egli fra me e te, che tu sei venuto contro a me, per far guerra nel mio paese? 007 JDG 011 013 E il re de' figliuoli di Ammon disse agli ambasciadori di Iefte: [Io son venuto], perciocchè, quando Israele salì fuor di Egitto, prese il mio paese, dall'Arnon fino a Iabboc, e infino al Giordano; ora dunque rendimi quelle [contrade] amichevolmente. 007 JDG 011 014 E Iefte mandò di nuovo ambasciadori al re de' figliuoli di Ammon, 007 JDG 011 015 a dirgli: Così dice Iefte: Israele non prese il paese di Moab, nè il paese de' figliuoli di Ammon. 007 JDG 011 016 Anzi, dopo che Israele fu salito fuor di Egitto, e fu camminato per lo deserto fino al mar rosso, e fu giunto a Cades, 007 JDG 011 017 mandò ambasciadori al re di Edom, a dir[gli] Deh! [lascia] che io passi per lo tuo paese; ma il re di Edom nol consentì; mandò eziandio al re di Moab, e anch'egli non volle. Laonde, dopo che Israele fu dimorato in Cades, 007 JDG 011 018 camminò per lo deserto, e circuì il paese di Edom, e il paese di Moab, e giunse al lato orientale del paese di Moab, e si accampò di là dall'Arnon, e non entrò dentro a' confini di Moab, consiossiachè l'Arnon [sia] il confine di Moab. 007 JDG 011 019 E Israele mandò ambasciadori a Sihon, re degli Amorrei, re di Hesbon, e dirgli: Deh! [lascia] che noi passiamo per lo tuo paese, finchè [siamo giunti] al nostro luogo. 007 JDG 011 020 Ma Sihon non si fidò d'Israele, ch'egli passasse per li suoi confini; anzi adunò tutta la sua gente, e con essa si accampò in Iaas, e combattè con Israele. 007 JDG 011 021 E il Signore Iddio d'Israele diede Sihon, e tutta la sua gente, nelle mani degl'Israeliti, i quali li percossero, e conquistarono tutto il paese degli Amorrei, che abitavano in quel paese. 007 JDG 011 022 Conquistarono eziandio tutti i confini degli Amorrei, dall'Arnon fino a Iabboc, e dal deserto fino al Giordano. 007 JDG 011 023 Ora dunque, avendo il Signore Iddio d'Israele cacciati gli Amorrei d'innanzi ad Israele, suo popolo, possederesti tu il lor paese? 007 JDG 011 024 Non possederesti tu ciò che Chemos, tuo dio, ti avrebbe dato a possedere? noi altresì possederemo [il paese di] tutti quelli che il Signore Iddio nostro avrà cacciati d'innanzi a noi. 007 JDG 011 025 Ed ora vali tu in alcun modo meglio che Balac, figliuolo di Sippor, re di Moab? contese egli con Israele, o fecegli guerra? 007 JDG 011 026 Essendo Israele dimorato in Hesbon, e nelle terre del suo territorio, e in Aroer, e nelle terre del suo territorio, e in tutte le città che [sono] lungo l'Arnon, lo spazio di trecent'anni, perchè non le avete voi riscosse in quel tempo? 007 JDG 011 027 E anche io non t'ho offeso; e tu procedi malvagiamente inverso me, guerreggiando contro a me. Il Signore, [che è] il Giudice, giudichi oggi fra i figliuoli d'Israele e i figliuoli di Ammon. 007 JDG 011 028 Ma il re de' figliuoli di Ammon non attese alle parole, che Iefte gli avea mandato a dire. 007 JDG 011 029 E lo Spirito del Signore fu sopra Iefte, ed egli traversò Galaad e Manasse, e passò in Mispe di Galaad, e di Mispe di Galaad passò a' figliuoli di Ammon. 007 JDG 011 030 E Iefte votò un voto al Signore, e disse: Se pur tu mi dài i figliuoli di Ammon nelle mani; 007 JDG 011 031 quando io ritornerò in pace da' figliuoli di Ammon, ciò che uscirà dell'uscio di casa mia sarà del Signore, e io l'offerirò in olocausto. 007 JDG 011 032 Iefte adunque passò a' figliuoli di Ammon, per combatter con loro; e il Signore li diede nelle mani di esso. 007 JDG 011 033 Ed egli li percosse d'una grandissima sconfitta, da Aroer fino a Minnit, venti città; e fino alla pianura delle vigne. E così i figliuoli di Ammon furono abbassati dinanzi ai figliuoli d'Israele. 007 JDG 011 034 Ora, [come] Iefte ritornava a casa sua in Mispe, ecco, la sua figliuola gli uscì incontro con tamburi, e con flauti; or ella era unica e sola, ed egli non avea altri [proceduto] da lui, nè figliuolo, nè figliuola. 007 JDG 011 035 E, come egli la vide, stracciò i suoi vestimenti, e disse: Ahi! figliuola mia; tu mi hai affatto abbattuto, e sei di quelli che mi conturbano; conciossiachè io abbia aperta la mia bocca al Signore, e non possa ritrarmene. 007 JDG 011 036 Ed ella gli disse: Padre mio, se pur tu hai aperta la bocca al Signore, fammi come t'è uscito di bocca; poichè il Signore ha fatte le tue vendette sopra i figliuoli di Ammon, tuoi nemici. 007 JDG 011 037 Poi disse a suo padre: Facciamisi questo: Lasciami per due mesi, acciocchè io vada su e giù per li monti, e pianga la mia verginità, con le mie compagne. 007 JDG 011 038 Ed egli [le] disse: Va'. Così la lasciò andare per due mesi. Ed ella andò con le sue compagne, e pianse la sua verginità su per li monti. 007 JDG 011 039 E, al termine di due mesi, ella ritornò a suo padre, ed egli le fece secondo il voto ch'egli avea votato. Or ella non avea conosciuto uomo. E di qui nacque l'usanza in Israele, 007 JDG 011 040 che le figliuole d'Israele andavano ogni anno a far lamento della figliuola di Iefte Galaadita, quattro giorni dell'anno. 007 JDG 012 001 OR gli Efraimiti, adunatisi a grida, passarono verso il Settentrione, e dissero a Iefte: Perchè sei tu passato per combattere contro a' figliuoli di Ammon, e non ci hai chiamati per andar teco? noi bruceremo col fuoco la tua casa, e te insieme. 007 JDG 012 002 E Iefte disse loro: Il mio popolo ed io abbiamo avuta gran contesa co' figliuoli di Ammon; ed io v'ho chiamati, ma voi non mi avete liberato dalle lor mani. 007 JDG 012 003 Laonde, veggendo che voi non [mi] liberavate, io ho messa la mia vita nella palma della mia mano, e son passato agli Ammoniti; e il Signore me li ha dati nelle mani; perchè dunque siete voi oggi saliti a me, per farmi guerra? 007 JDG 012 004 E Iefte adunò tutti i Galaaditi, e combattè contro ad Efraim; e i Galaaditi percossero Efraim; perciocchè dicevano: Voi [siete] degli scampati di Efraim; Galaad [è] in mezzo di Efraim e di Manasse. 007 JDG 012 005 E i Galaaditi occuparono i passi del Giordano a que' di Efraim; e quando alcuno di que' di Efraim che scampavano diceva: [Lascia] ch'io passi, i Galaaditi gli dicevano: [Sei] tu di Efraim? E s'egli diceva: 007 JDG 012 006 No, [i Galaaditi] gli dicevano: Deh! di' Scibbolet; ma egli diceva: Sibbolet; e non accertava a profferir dirittamente. Ed essi lo prendevano, e lo scannavano a' passi del Giordano. Così in quel tempo caddero [morti] di Efraim quarantaduemila [uomini]. 007 JDG 012 007 E Iefte Galaadita giudicò Israele sei anni; poi morì, e fu seppellito nella città di Galaad. 007 JDG 012 008 E, DOPO lui, Ibsan, da Bet-lehem, giudicò Israele. 007 JDG 012 009 Ed ebbe trenta figliuoli, e mandò fuori trenta figliuole [a marito], a menò trenta fanciulle di fuori a' suoi figliuoli [per mogli]; e giudicò Israele sett'anni. 007 JDG 012 010 Poi Ibsan morì, e fu seppellito in Bet-lehem. 007 JDG 012 011 E, dopo lui, Elon Zabulonita fu Giudice d'Israele; e giudicò Israele dieci anni. 007 JDG 012 012 Poi Elon Zabulonita morì, e fu seppellito in Aialon, nel paese di Zabulon. 007 JDG 012 013 E, dopo lui, Abdon, figliuolo di Hillel, Piratonita, giudicò Israele. 007 JDG 012 014 Ed ebbe quaranta figliuoli, e trenta figliuoli di figliuoli, i quali cavalcavano settant'asinelli; e giudicò Israele ott'anni. 007 JDG 012 015 Poi Abdon, figliuolo di Hillel, Piratonita, morì, e fu seppellito in Piraton, nel paese di Efraim, nel monte degli Amalechiti. 007 JDG 013 001 POI i figliuoli d'Israele seguitarono a far ciò che dispiace al Signore; laonde il Signore li diede nelle mani de' Filistei per quarant'anni. 007 JDG 013 002 Or v'era un uomo da Sorea, della nazione di Dan, chiamato Manoa, la cui moglie [era] sterile, e non avea [mai] partorito. 007 JDG 013 003 E l'Angelo del Signore apparve a questa donna, e le disse: Ecco, ora tu [sei] sterile, e non hai mai partorito; ma tu concepirai, e partorirai un figliuolo. 007 JDG 013 004 Ora dunque, guardati pur di non ber vino, nè cervogia, e di non mangiar cosa alcuna immonda. 007 JDG 013 005 Perciocchè, ecco, tu concepirai, e partorirai un figliuolo, sopra il cui capo non salirà giammai rasoio; perciocchè il fanciullo sarà dal ventre [della madre] Nazireo a Dio; ed egli comincerà a salvare Israele dalle mani de' Filistei. 007 JDG 013 006 E la donna se ne venne al suo marito, e gli disse: Un uomo di Dio è venuto a me, col sembiante simile a quel di un Angelo di Dio, molto tremendo; e io non gli ho domandato onde egli si [fosse], ed egli altresì non mi ha dichiarato il suo nome. 007 JDG 013 007 Ma egli mi ha detto: Ecco, tu concepirai, e partorirai un figliuolo; ora dunque non ber vino, nè cervogia, e non mangiar cosa alcuna immonda; perciocchè il fanciullo sarà Nazireo a Dio, dal ventre [della madre], fino al giorno della sua morte. 007 JDG 013 008 Allora Manoa supplicò al Signore, e disse: Ahi! Signore, deh! venga ancora una volta a noi l'uomo di Dio che tu mandasti, e insegnici ciò che abbiamo da fare al fanciullo che ha da nascere. 007 JDG 013 009 E Iddio esaudì la voce di Manoa; e l'Angelo di Dio venne un'altra volta alla donna, mentre ella sedeva in un campo. Or Manoa, suo marito, non [era] con lei. 007 JDG 013 010 Essa adunque corse prestamente a rapportarlo al suo marito, e gli disse: Ecco, quell'uomo, che venne quel giorno a me, mi è apparito. 007 JDG 013 011 E Manoa si levò, e andò dietro alla sua moglie, e venne a quell'uomo, e gli disse: [Sei] tu quell'uomo che hai parlato a questa donna? Ed egli rispose: Io [son desso]. 007 JDG 013 012 E Manoa disse: Avvengano pure ora le cose che tu hai dette; qual modo s'ha egli da tenere inverso il fanciullo? e che si deve fare intorno a lui? 007 JDG 013 013 E l'Angelo del Signore disse a Manoa: Guardisi la donna da tutte le cose che io le ho dette. 007 JDG 013 014 Non mangi di cosa alcuna prodotta dalla vite, e non beva nè vino, nè cervogia, e non mangi cosa alcuna immonda; osservi tutto quello che io le ho comandato. 007 JDG 013 015 E Manoa disse all'Angelo del Signore: Deh! [lascia] che noi ti riteniamo; e noi apparecchieremo un capretto [da porti] innanzi. 007 JDG 013 016 E l'Angelo del Signore disse a Manoa: Avvegnachè tu mi ritenga, non però mangerò del tuo cibo; e, se pur tu fai un olocausto, offeriscilo al Signore. Perciocchè Manoa non sapeva ch'egli [fosse] l'Angelo del Signore. 007 JDG 013 017 Poi Manoa disse all'Angelo del Signore: Quale [è] il tuo nome? acciocchè, quando le cose che tu hai dette saranno avvenute, noi ti onoriamo. 007 JDG 013 018 E l'Angelo del Signore gli disse: Perchè domandi del mio nome? conciossiachè egli [sia] incomprensibile. 007 JDG 013 019 E Manoa prese il capretto e l'offerta, e l'offerse al Signore sopra il sasso. E [l'Angelo del Signore] fece una cosa maravigliosa alla vista di Manoa e della sua moglie; 007 JDG 013 020 che fu che, come la fiamma saliva d'in su l'altare al cielo, l'Angelo del Signore salì con la fiamma dell'altare. E Manoa e la sua moglie, veduto ciò, caddero in terra in su le lor facce. 007 JDG 013 021 E l'Angelo del Signore non apparve più a Manoa, nè alla sua moglie. Allora Manoa conobbe ch'egli [era] l'Angelo del Signore. 007 JDG 013 022 E Manoa disse alla sua moglie: Per certo noi morremo; perciocchè abbiamo veduto Iddio. 007 JDG 013 023 Ma la sua moglie gli disse: Se fosse piaciuto al Signore di farci morire, egli non avrebbe accettato l'olocausto, nè l'offerta dalla nostra mano, e non ci avrebbe fatte veder tutte queste cose; e in un tal tempo egli non ci avrebbe fatte intender cotali cose. 007 JDG 013 024 Poi quella donna partorì un figliuolo, ed essa gli pose nome Sansone. E il fanciullo crebbe, e il Signore lo benedisse. 007 JDG 013 025 E lo Spirito del Signore cominciò a sospingerlo in Mahane-Dan, fra Sorea ed Estaol. 007 JDG 014 001 OR Sansone discese in Timnat, e vide quivi una donna delle figliuole de' Filistei. 007 JDG 014 002 E, ritornato [a casa], dichiarò [il fatto] a suo padre e a sua madre, dicendo: Io ho veduta in Timnat una donna delle figliuole de' Filistei; ora dunque, prendetemela per moglie. 007 JDG 014 003 E suo padre e sua madre gli dissero: Non [v'è] egli alcuna donna fra le figliuole de' tuoi fratelli, o fra tutto il nostro popolo, che tu vada a prendere una moglie d'infra i Filistei incirconcisi? Ma Sansone disse a suo padre: Prendimi costei; perciocchè ella piace a' miei occhi. 007 JDG 014 004 Or suo padre e sua madre non sapevano che questa cosa [procedesse] dal Signore; perciocchè egli cercava che i Filistei gli dessero cagione. Or in quel tempo i Filistei signoreggiavano sopra Israele. 007 JDG 014 005 Sansone adunque, con suo padre e con sua madre, discese in Timnat; e, come furono giunti alle vigne di Timnat, ecco, un leoncello [veniva] ruggendo incontro a lui. 007 JDG 014 006 E lo Spirito del Signore si avventò sopra Sansone, ed egli lacerò quel [leoncello], come se avesse lacerato un capretto, senza aver cosa alcuna in mano; e non dichiarò a suo padre, nè a sua madre, ciò ch'egli avea fatto. 007 JDG 014 007 Poi discese, e parlò alla donna, ed ella piacque agli occhi di Sansone. 007 JDG 014 008 E alquanti giorni appresso, tornando per menarla, si torse [dalla via], per vedere la carogna del leone; ed ecco, dentro della carogna del leone v'era uno sciame d'api, e del miele. 007 JDG 014 009 Ed egli ne prese nelle palme delle mani, e ne andava mangiando; e andò a suo padre e a sua madre, e ne diede loro, ed essi ne mangiarono; ma non dichiarò loro che avesse tolto il miele dalla carogna del leone. 007 JDG 014 010 Suo padre adunque discese alla donna; e Sansone fece quivi un convito; perciocchè così solevano fare i giovani. 007 JDG 014 011 E, come [i Filistei] l'ebbero veduto, presero trenta compagni per esser con lui. 007 JDG 014 012 E Sansone disse loro: Io vi proporrò ora un enimma; e se pur voi me lo dichiarate infra i sette giorni del convito, e lo rinvenite, io vi darò trenta panni lini, e trenta mute di vesti; 007 JDG 014 013 ma, se voi non potete dichiararmelo, mi darete trenta panni lini, e trenta mute di vesti. Ed essi gli dissero: Proponi pure il tuo enimma, che noi l'udiamo. 007 JDG 014 014 Ed egli disse loro: Da colui che divorava è uscito del cibo, e dal forte è uscita della dolcezza. E per [lo spazio di] tre giorni essi non poterono dichiarar l'enimma. 007 JDG 014 015 E, al settimo giorno, dopo ch'ebbero detto alla moglie di Sansone: Induci il tuo marito a dichiararci l'enimma, che talora noi non bruciamo col fuoco te, e la casa di tuo padre; che? ci avete voi chiamati per avere il nostro? 007 JDG 014 016 e che la moglie di Sansone gli ebbe pianto appresso, e dettogli: Tu mi hai pure in odio, e non mi ami; non hai tu proposto un enimma a' figliuoli del mio popolo? e tu non me l'hai dichiarato; e ch'egli le ebbe detto: Ecco, io non l'ho dichiarato nè a mio padre, nè a mia madre, e lo dichiarerei a te? 007 JDG 014 017 e ch'ella gli ebbe pianto appresso per lo spazio de' sette giorni, che fu loro fatto il convito; al settimo giorno egli glielo dichiarò, perchè lo premeva; ed ella dichiarò l'enimma ai figliuoli del suo popolo. 007 JDG 014 018 Laonde gli uomini della città dissero a Sansone al settimo giorno, avanti che il sole tramontasse: Che cosa [è] più dolce che il miele? e chi [è] più forte che il leone? Ed egli disse loro: Se voi non aveste arato con la mia giovenca, non avreste rinvenuto il mio enimma. 007 JDG 014 019 E lo Spirito del Signore si avventò sopra lui, ed egli discese in Ascalon, e uccise trenta nomini di quella gente, e prese le loro spoglie, e diede quelle mute di vesti a quelli che aveano dichiarato l'enimma. Ed egli si accese nell'ira, e se ne ritornò alla casa di suo padre. 007 JDG 014 020 E la moglie di Sansone fu [data] al compagno di esso, il quale era il suo intimo amico. 007 JDG 015 001 ORA, dopo [alquanti] giorni, al tempo della ricolta delle biade, Sansone andò a visitare la sua moglie, portandole un capretto, e disse: Io voglio entrar dalla mia moglie, in camera sua; ma il padre di essa non gli permise di entrarvi. 007 JDG 015 002 E gli disse: Io stimava sicuramente che del tutto tu l'odiavi; e però la diedi al tuo compagno; la sorella sua minore non [è] ella più bella di lei? deh! prendila in luogo di essa. 007 JDG 015 003 E Sansone disse loro: Ora non avrò colpa de' Filistei, quando io farò loro del male. 007 JDG 015 004 Sansone adunque andò, e prese trecento volpi; prese ancora delle fiaccole; e, volte le code [delle volpi] l'una contro all'altra, mise una fiaccola nel mezzo fra due code. 007 JDG 015 005 Poi accese le fiaccole, e cacciò [le volpi] nelle biade de' Filistei, ed arse le biade ch'erano in bica, e quelle ch'erano ancora in piè, e le vigne, e gli ulivi. 007 JDG 015 006 E i Filistei dissero: Chi ha fatto questo? E fu detto: Sansone, genero di quel Timneo; perciocchè egli ha presa la sua moglie, e l'ha data al suo compagno. E i Filistei andarono, ed arsero col fuoco lei, e suo padre. 007 JDG 015 007 E Sansone disse loro: Fate voi a questo modo? se io non mi vendico di voi; poi resterò. 007 JDG 015 008 Ed egli li percosse con grande sconfitta, [percotendoli] con la coscia in su i fianchi. Poi discese, e si fermò nella caverna della rupe di Etam. 007 JDG 015 009 E i Filistei salirono, e si accamparono in Giuda, e si sparsero in Lehi. 007 JDG 015 010 E gli uomini di Giuda dissero: Perchè siete voi saliti contro a noi? Ed essi dissero: Noi siamo saliti per far prigione Sansone; acciocchè facciamo a lui, come egli ha fatto a noi. 007 JDG 015 011 E tremila uomini di Giuda discesero nella caverna della rupe di Etam, e dissero a Sansone: Non sai tu che i Filistei signoreggiano sopra noi? Che cosa [è] dunque questo [che] tu ci hai fatto? Ed egli disse loro: Come hanno fatto a me, così ho fatto a loro. 007 JDG 015 012 Ed essi gli dissero: Noi siamo discesi per farti prigione, per darti nelle mani dei Filistei. E Sansone disse loro: Giuratemi che voi non vi avventerete sopra me. 007 JDG 015 013 Ed essi gli dissero: No; ma ben ti legheremo, e ti daremo nelle mani de' Filistei; ma non ti faremo già morire. Così lo legarono con due funi nuove, e lo menarono via dalla rupe. 007 JDG 015 014 Quando egli fu giunto a Lehi, i Filistei gli vennero incontro, con grida d'allegrezza; ma lo Spirito del Signore si avventò sopra lui; e le funi ch'egli avea in su le braccia, diventarono come lino che si arde al fuoco, e i suoi legami si sciolsero d'in su le sue mani. 007 JDG 015 015 E, trovata una mascella d'asino non ancora secca, vi diè della mano; e, presala, ammazzò con essa mille uomini. 007 JDG 015 016 Poi Sansone disse: Con una mascella d'asino, un mucchio, due mucchi! Con una mascella d'asino, ho uccisi mille uomini! 007 JDG 015 017 E, quando ebbe finito di parlare, gittò via di sua mano la mascella; e pose nome a quel luogo Ramat-lehi. 007 JDG 015 018 Poi ebbe gran sete; e gridò al Signore, e disse: Tu hai messa questa gran vittoria in mano al tuo servo; ed ora ho io a morir di sete, e a cader nelle mani degl'incirconcisi? 007 JDG 015 019 Allora Iddio fendè un sasso concavo ch'[era] in Lehi; e d'esso uscì dell'acqua, onde Sansone bevve, ed egli tornò in vita; perciò pose nome a quel luogo En-haccore; la qual [fonte è] in Lehi, fino a questo giorno. 007 JDG 015 020 Ed egli giudicò Israele al tempo dei Filistei vent'anni. 007 JDG 016 001 OR Sansone andò in Gaza, e vide quivi una meretrice, ed entrò da lei. 007 JDG 016 002 [E] fu detto a que' di Gaza: Sansone è venuto qua. Ed essi l'intorniarono, e gli posero insidie tutta quella notte, [stando] alla porta della città, e stettero cheti tutta quella notte, dicendo: [Aspettiamo] fino allo schiarir della mattina; allora l'uccideremo. 007 JDG 016 003 Ma Sansone, giaciuto fino a mezza notte, in su la mezza notte si levò, e diè di piglio alle reggi delle porte della città, e alla due imposte, e le levò via, insieme con la sbarra; e, recatelesi in ispalla, le portò in su la sommità del monte, ch'[è] dirimpetto ad Hebron. 007 JDG 016 004 Egli avvenne poi, ch'egli amò una donna, della valle di Sorec, il cui nome [era] Delila. 007 JDG 016 005 E i principi de' Filistei salirono a lei, e le dissero: Lusingalo, e vedi in che [consiste quella] sua gran forza, e come noi potremmo superarlo, acciocchè lo leghiamo, per domarlo; e ciascun di noi ti donerà mille e cento [sicli] d'argento. 007 JDG 016 006 Delila adunque disse a Sansone: Deh! dichiarami in che [consiste] la tua gran forza, e come tu potresti esser legato, per esser domato. 007 JDG 016 007 E Sansone le disse: Se io fossi legato di sette ritorte fresche, che non fossero ancora secche, io diventerei fiacco, e sarei come un [altr]'uomo. 007 JDG 016 008 E i principi de' Filistei le portarono sette ritorte fresche, che non erano ancora secche; ed ella lo legò con esse. 007 JDG 016 009 Or ella avea posto un agguato nella sua camera. Ed ella gli disse: O Sansone, i Filistei ti [sono] addosso. Ed egli ruppe le ritorte, come si rompe un fil di stoppa, quando sente il fuoco. E non fu conosciuto [in che consistesse] la sua forza. 007 JDG 016 010 E Delila disse a Sansone: Ecco, tu mi hai beffata, e mi hai dette delle bugie; ora dunque, dichiarami, ti prego, con che tu potresti esser legato. 007 JDG 016 011 Ed egli le disse: Se io fossi legato ben bene con grosse corde nuove, le quali non fossero ancora state adoperate, io diventerei fiacco, e sarei come un [altr]'uomo. 007 JDG 016 012 E Delila prese delle grosse corde nuove, e lo legò; poi gli disse: O Sansone, i Filistei ti [sono] addosso. Or l'agguato era posto nella camera. Ed egli ruppe quelle corde d'in su le sue braccia, come refe. 007 JDG 016 013 Poi Delila gli disse: Tu mi hai beffata fino ad ora, e mi hai dette delle bugie; dichiarami con che tu potresti esser legato. Ed egli le disse: Se tu tessessi le sette ciocche del mio capo ad un subbio. 007 JDG 016 014 Ed ella conficcò [il subbio] con la caviglia, e gli disse: O Sansone, i Filistei ti [sono] addosso. Ed egli, svegliatosi dal suo sonno, se ne andò con la caviglia del telaro, e col subbio. 007 JDG 016 015 Ed ella gli disse: Come dici: Io t'amo; e pure il tuo cuore non [è] meco? Già tre volte tu mi hai beffata, e non mi hai dichiarato in che [consiste] la tua gran forza. 007 JDG 016 016 Or avvenne che, premendolo essa ogni giorno con le sue parole, e molestandolo, sì ch'egli si ne accorava l'animo fino alla morte, 007 JDG 016 017 egli le dichiarò tutto il suo cuore, e le disse: Rasoio non salì [mai] in sul mio capo; perciocchè io [son] Nazireo a Dio dal seno di mia madre; se io fossi raso, la mia forza si partirebbe da me, e diventerei fiacco, e sarei come qualunque [altr]'uomo. 007 JDG 016 018 Delila adunque, veduto ch'egli le avea dichiarato tutto il cuor suo, mandò a chiamare i principi de' Filistei, dicendo: Venite questa volta; perciocchè egli mi ha dichiarato tutto il cuor suo. E i principi de' Filistei salirono a lei, recando in mano i danari. 007 JDG 016 019 Ed ella addormentò Sansone sopra le sue ginocchia; poi, chiamato un uomo, gli fece radere le sette ciocche del capo; e così fu la prima a domarlo, e la sua forza si partì da lui. 007 JDG 016 020 Allora ella gli disse: O Sansone, i Filistei ti [sono] addosso. Ed egli, risvegliatosi dal suo sonno, disse: Io uscirò come l'altre volte, e mi riscoterò; ma egli non sapeva che il Signore si era partito da lui. 007 JDG 016 021 E i Filistei lo presero, e gli abbacinarono gli occhi, e lo menarono in Gaza, e lo legarono con due catene di rame. Ed egli se ne stava macinando nella prigione. 007 JDG 016 022 Or i capelli del capo ricominciandogli a crescere, come [erano] quando fu raso, 007 JDG 016 023 i principi de' Filistei si adunarono per fare un gran sacrificio a Dagon, loro dio, e per rallegrarsi; e dissero: Il nostro dio ci ha dato nelle mani Sansone, nostro nemico. 007 JDG 016 024 Il popolo anch'esso, avendolo veduto, avea lodato il suo dio; perciocchè dicevano: Il nostro dio ci ha dato nelle mani il nostro nemico, e il distruggitore del nostro paese, il quale ha uccisi tanti di noi. 007 JDG 016 025 E, quando ebbero il cuore allegro, dissero: Chiamate Sansone, acciocchè ci faccia ridere. Sansone adunque fu chiamato dalla prigione, e giocava in presenza loro. Ed essi lo fecero stare in piè fra le colonne. 007 JDG 016 026 E Sansone disse al fanciullo che lo teneva per la mano: Lasciami, e fammi toccar le colonne, sopra le quali la casa è posta; acciocchè io mi appoggi ad esse. 007 JDG 016 027 Or la casa [era] piena d'uomini e di donne; e tutti i principi de' Filistei [erano] quivi; e in sul tetto [v'erano] intorno a tremila [persone], uomini e donne, che stavano a veder Sansone, che giocava. 007 JDG 016 028 Allora Sansone invocò il Signore, e disse: Signore Iddio, ricordati, ti prego, di me, e fortificami pur questa volta, o Dio; acciocchè ad un tratto io mi vendichi de' Filistei, per li miei due occhi. 007 JDG 016 029 Poi, abbracciate le due colonne di mezzo, sopra le quali la casa era posta, [pontò], attenendosi ad esse, [avendo] l'una alla man destra, e l'altra alla sinistra. 007 JDG 016 030 E disse: Muoia io pur co' Filistei. E, inchinatosi di forza, la casa cadde addosso a' principi, e addosso a tutto il popolo che [v'era] dentro. E più furono quelli che [Sansone] fece morire alla sua morte, che quelli ch'egli avea fatti morire in vita sua. 007 JDG 016 031 Poi i suoi fratelli, e tutta la casa di suo padre, vennero, e lo portarono via; e salirono, e lo seppellirono fra Sorea ed Estaol, nella sepoltura di Manoa, suo padre. Or egli giudicò Israele venti anni. 007 JDG 017 001 OR v'era un uomo della montagna di Efraim, il cui nome [era] Mica. 007 JDG 017 002 Ed esso disse a sua madre: I mille e cento [sicli] d'argento che ti erano stati tolti, per li quali tu scongiurasti con maledizioni, [le quali] eziandio tu proferisti in mia presenza; ecco, [sono] appresso di me; io li avea presi. E sua madre gli disse: Benedetto [sia] il mio figliuolo appo il Signore. 007 JDG 017 003 E, quando egli rendè i mille e cento [sicli] d'argento a sua madre, ella disse: Io avea del tutto consacrato questo argento al Signore, dispodestandomene per lo mio figliuolo, per farne una scultura, e una statua di getto; ora dunque io te lo renderò. 007 JDG 017 004 Esso adunque rendè quell'argento a sua madre; ed ella ne prese dugento [sicli], e li diede all'orafo; ed egli ne fece una scultura, e una statua di getto, che furono in casa di Mica. 007 JDG 017 005 Quest'uomo Mica ebbe dunque un tempio, e fece un Efod, e degl'idoli; e consacrò uno de' suoi figliuoli, il qual gli fu per sacerdote. 007 JDG 017 006 In quel tempo non [v'era] alcun re in Israele; ciascuno faceva ciò che gli parea bene. 007 JDG 017 007 Or un certo giovane di Bet-lehem di Giuda, [che è] della nazione di Giuda, il quale [era] Levita, ed era dimorato quivi, 007 JDG 017 008 partitosi di quella città, [cioè], di Bet-lehem di Giuda, per dimorare ovunque troverebbe luogo, e procedendo a suo cammino, giunse al monte di Efraim, alla casa di Mica. 007 JDG 017 009 E Mica gli disse: Onde vieni? E il Levita gli disse: Io [son] di Bet-lehem di Giuda, e vo a dimorare ovunque troverò luogo. 007 JDG 017 010 E Mica gli disse: Dimora meco, e siimi per padre, e per sacerdote; e io ti darò dieci [sicli] d'argento l'anno, e il [tuo] vestire ordinario, e il tuo nudrimento. E il Levita vi andò. 007 JDG 017 011 Così quel giovane Levita si convenne di dimorar con quell'uomo, il qual lo tenne come l'uno de' suoi figliuoli. 007 JDG 017 012 E Mica consacrò quel Levita; e il giovane gli fu per sacerdote, e stette in casa di Mica. 007 JDG 017 013 E Mica disse: Ora conosco che il Signore mi farà del bene, poichè io ho un Levita per sacerdote. 007 JDG 018 001 IN quel tempo non [v'era] re alcuno in Israele; e in que' dì la tribù di Dan si cercava eredità, da abitare; perciocchè fino a quel dì non le era scaduta sorte fra le tribù d'Israele in eredità. 007 JDG 018 002 Laonde i figliuoli di Dan mandarono cinque uomini della lor nazione, [presi] qua e là d'infra loro, uomini di valore, da Sorea e da Estaol, a spiare un certo paese, e ad investigarlo; e dissero loro: Andate, investigate quel paese. Essi adunque, giunti al monte di Efraim, alla casa di Mica, albergarono quivi. 007 JDG 018 003 Come furono presso alla casa di Mica, riconobbero la voce del giovane Levita; e, ridottisi là, gli dissero: Chi ti ha condotto qua? e che fai qui? e che hai da far qui? 007 JDG 018 004 Ed egli disse loro: Mica mi ha fatte tali e tali cose, e mi ha condotto per prezzo per essergli sacerdote. 007 JDG 018 005 Ed essi gli dissero: Deh! domanda Iddio, acciocchè sappiamo se il viaggio che facciamo sarà prospero. 007 JDG 018 006 E il sacerdote disse loro: Andate in pace; il viaggio che voi fate [è] davanti al Signore. 007 JDG 018 007 Que' cinque uomini adunque andarono; e, giunti in Lais, videro il popolo che [era] in quella [città], la quale era situata in luogo sicuro, stare in riposo e in sicurtà, nella maniera de' Sidonii; non essendovi alcuno nel paese, che desse loro molestia in cosa alcuna; [ed] erano padroni del [loro] stato, e lontani da' Sidonii, e non aveano da far nulla con alcuno. 007 JDG 018 008 Poi, essendo ritornati a' lor fratelli, in Sorea ed in Estaol, i lor fratelli dissero loro: Che [dite] voi? 007 JDG 018 009 Ed essi dissero; Or su, saliamo contro a quella gente: perciocchè noi abbiamo veduto il paese, ed ecco, egli [è] grandemente buono: e voi ve ne state a bada? non siate pigri a mettervi in cammino, per andare a prender possessione di quel paese. 007 JDG 018 010 Quando voi giungerete là (consciossiachè Iddio ve l'abbia dato nelle mani), verrete ad un popolo che se ne sta sicuro, e il paese [è] largo; [è] un luogo, nel quale non [v'è] mancamento di cosa alcuna che [sia] in su la terra. 007 JDG 018 011 Allora seicent'uomini della nazione de' Daniti si partirono di là, [cioè], di Sorea e di Estaol, in armi. 007 JDG 018 012 E salirono, e si accamparono in Chiriat-iearim, in Giuda; perciò quel luogo è stato chiamato Mahane-Dan, fino a questo giorno; ed ecco, egli [è] dietro a Chiriat-iearim. 007 JDG 018 013 E di là passarono al monte di Efraim, e giunsero alla casa di Mica. 007 JDG 018 014 Allora, i cinque uomini ch'erano andati a spiare il paese di Lais, fecero motto a' lor fratelli, e dissero loro: Sapete voi che in queste case vi è un Efod, e delle immagini, e una scultura, e una statua di getto? Ora dunque, considerate ciò che avete a fare. 007 JDG 018 015 Ed essi si ridussero là, e vennero alla casa del giovane Levita, nella casa di Mica, e gli domandarono del suo bene stare. 007 JDG 018 016 Or i seicent'uomini de' figliuoli di Dan armati si fermarono all'entrata della porta. 007 JDG 018 017 Ma que' cinque uomini, ch'erano andati per ispiar il paese, salirono, ed entrarono là entro, [e] presero la scultura, e l'Efod, e le immagini, e la statua di getto, mentre il sacerdote era arrestato all'entrata della porta, co' seicent'uomini armati. 007 JDG 018 018 Essi adunque, essendo entrati in casa di Mica, e avendo presa la scultura, e l'Efod e le immagini, e la statua di getto, il sacerdote disse loro: Che fate voi? 007 JDG 018 019 Ed essi gli dissero: Taci; mettiti la mano in su la bocca, e vieni con noi, e siici per padre, e per sacerdote; quale [è] meglio per te, esser sacerdote a una casa d'un uomo, ovvero esser sacerdote a una tribù, e ad una nazione in Israele? 007 JDG 018 020 E il sacerdote se ne rallegrò nel suo cuore, e prese l'Efod, e le immagini, e la scultura, e se ne andò fra quella gente. 007 JDG 018 021 Poi [i Daniti] si rimisero al lor cammino, avendo posto innanzi a loro i piccoli fanciulli, ed il bestiame, e le robe. 007 JDG 018 022 Ed essendo già lungi della casa di Mica, gli uomini ch'[erano] nelle case vicine alla casa di Mica, si adunarono a grida, e seguitarono di presso i figliuoli di Dan. 007 JDG 018 023 E gridarono a' figliuoli di Dan. Ed essi, voltando la faccia, dissero a Mica: Che cosa hai, che tu hai adunata la tua gente? 007 JDG 018 024 Ed egli disse: Voi avete presi i miei dii, che io avea fatti, e il sacerdote, e ve ne siete andati via. Che mi resta egli più? E come dunque mi dite voi: Che hai? 007 JDG 018 025 Ma i figliuoli di Dan gli dissero: Non far che s'intenda la tua voce appresso di noi; che talora alcuni uomini d'animo iracondo non si avventino sopra voi; e che tu, e que' di casa tua, perdiate la vita. 007 JDG 018 026 I figliuoli di Dan adunque seguitarono il lor cammino; e Mica, veggendo ch'erano più forti di lui, rivoltosi indietro, se ne ritornò a casa sua. 007 JDG 018 027 Ed essi, preso quello che Mica avea fatto, e il sacerdote ch'egli avea, giunsero a Lais, ad un popolo che se ne stava in quiete e in sicurtà; e percossero la gente a fil di spada, e arsero la città col fuoco. 007 JDG 018 028 E non vi fu alcuno che [la] riscotesse; perciocchè era lungi di Sidon, e [gli abitanti] non aveano da far nulla con niuno; e [la città] era nella valle che [è] nel [paese di] Bet-rehob. Poi riedificarono la città, e abitarono in essa. 007 JDG 018 029 E le posero nome Dan, del nome di Dan, lor padre, il qual fu figliuolo d'Israele; in luogo che il nome di quella città prima [era] Lais. 007 JDG 018 030 E i figliuoli di Dan si rizzarono la scultura; e Gionatan, figliuolo di Ghersom, figliuolo di Manasse, e i suoi figliuoli dopo di lui, furono sacerdoti della tribù di Dan, infino al giorno che [gli abitanti del] paese furono menati in cattività. 007 JDG 018 031 Si rizzarono adunque quella scultura di Mica, ch'egli avea fatta; [ed ella vi fu] tutto il tempo che la Casa di Dio fu in Silo. 007 JDG 019 001 OR in quel tempo, non [essendovi] alcun re in Israele, avvenne che un uomo Levita, dimorando nel fondo del monte di Efraim, si prese una donna concubina di Bet-lehem di Giuda. 007 JDG 019 002 E questa sua concubina fornicò in casa sua, e si partì da lui, e se ne andò a casa di suo padre, in Bet-lehem di Giuda, ove stette lo spazio di quattro mesi. 007 JDG 019 003 Poi il suo marito si levò, e le andò dietro, per piegare il cuor suo con dolci parole, e per ricondurla; e avea seco il suo servitore, e un paio d'asini. Ed ella lo menò in casa di suo padre; e il padre della giovane, come l'ebbe veduto, gli si fece lietamente incontro. 007 JDG 019 004 E il suo suocero, padre della giovane, lo ritenne; ed egli dimorò con lui tre giorni; e mangiarono, e bevvero, e albergarono quivi. 007 JDG 019 005 E, al quarto giorno, si levarono la mattina; [e il Levita] si mise in ordine per andarsene; ma il padre della giovane disse al suo genero: Confortati il cuore con un boccon di pane, e poi voi ve ne andrete. 007 JDG 019 006 Così si posero amendue a sedere, e mangiarono, e bevvero insieme; e il padre della giovane disse a quell'uomo: Deh! piacciati star [qui] questa notte, e il cuor tuo si rallegri. 007 JDG 019 007 Ma quell'uomo si levò per andarsene; ma pure il suo suocero gli fece forza, talchè egli se ne ritornò, e stette quivi quella notte. 007 JDG 019 008 E al quinto giorno, egli si levò la mattina per andarsene; e il padre della giovane gli dise: Deh! confortati il cuore. E, postisi amendue a mangiare insieme, indugiarono finchè il giorno fu calato. 007 JDG 019 009 Allora quell'uomo si levò, per andarsene con la sua concubina, e col suo servitore. Ma il suo suocero, padre della giovane, gli disse: Ecco ora, il giorno vien mancando e fassi sera; deh! state [qui] questa notte: ecco, il giorno cade; deh! sta' qui questa notte, e rallegrisi il cuor tuo; e domattina voi vi leverete per [andare] a vostro cammino, e tu te ne andrai a casa tua. 007 JDG 019 010 Ma quell'uomo non volle star quivi la notte; anzi si levò, e se ne andò; e giunse fin dirincontro a Iebus, [che] è Gerusalemme, co' suoi due asini carichi, e con la sua concubina. 007 JDG 019 011 Come furono presso a Iebus, il giorno era molto calato; laonde il servitore disse al suo padrone: Deh! vieni, riduciamoci in questa città de' Gebusei, e alberghiamo in essa. 007 JDG 019 012 Ma il suo padrone gli disse: Noi non ci ridurremo in alcuna città di stranieri, che non sia de' figliuoli d'Israele; anzi passeremo fino a Ghibea. 007 JDG 019 013 Poi disse al suo servitore: Cammina, e arriviamo ad uno di que' luoghi, e alberghiamo in Ghibea, o in Rama. 007 JDG 019 014 Essi adunque passarono oltre, e camminarono; e il sole tramontò loro presso a Ghibea, la quale [è] di Beniamino. 007 JDG 019 015 Ed essi si rivolsero là, per andare ad albergare in Ghibea. Ed essendo [quel Levita] entrato [nella città], si fermò in su la piazza; e non vi fu alcuno che li accogliesse in casa per passar la notte. 007 JDG 019 016 Ma ecco, un uomo vecchio, che veniva in su la sera dal suo lavoro da' campi, il quale [era] della montagna di Efraim, e dimorava in Ghibea; gli abitanti del qual luogo [erano] Beniaminiti. 007 JDG 019 017 Ed esso, alzati gli occhi, vide quel viandante nella piazza della città; e gli disse: Ove vai? ed onde vieni? 007 JDG 019 018 Ed egli gli disse: Noi passiamo da Bet-lehem di Giuda, [per andare] al fondo della montagna di Efraim; io [sono] di là, ed era andato fino a Bet-lehem di Giuda; e [ora] me ne vo alla Casa del Signore; e non [vi è] alcuno che mi accolga in casa. 007 JDG 019 019 E pure abbiamo della paglia, e della pastura, per li nostri asini; e anche del pane e del vino, per me, e per la tua servente, e per lo famiglio [che è] co' tuoi servitori; [noi] non [abbiamo] mancamento di nulla. 007 JDG 019 020 E quell'uomo vecchio [gli] disse: Datti pace; [lascia] pur la cura a me d'ogni tuo bisogno; sol non istar la notte in su la piazza. 007 JDG 019 021 Ed egli lo menò in casa sua, e diè della pastura agli asini; ed essi si lavarono i piedi, e mangiarono e bevvero. 007 JDG 019 022 Mentre stavano allegramente, ecco, gli uomini di quella città, uomini scellerati, furono attorno alla casa, picchiando all'uscio; e dissero a quell'uomo vecchio, padron della casa: Mena fuori quell'uomo ch'è venuto in casa tua, acciocchè noi lo conosciamo. 007 JDG 019 023 Ma quell'uomo, padron della casa, uscì fuori a loro, e disse loro: No, fratelli miei; deh! non fate [questo] male; poichè quest'uomo è venuto in casa mia, non fate questa villania. 007 JDG 019 024 Ecco, la mia figliuola, [ch'è] vergine, e la concubina di esso; deh! [lasciate] che io ve le meni fuori, e usate con esse, e fate loro ciò che vi piacerà; ma non fate questa villania a quest'uomo. 007 JDG 019 025 Ma quegli uomini non vollero ascoltarlo; laonde quell'uomo prese la sua concubina, e la menò loro nella strada; ed essi la conobbero, e la straziarono tutta quella notte infino alla mattina; poi, all'apparir dell'alba, la rimandarono. 007 JDG 019 026 E quella donna se ne venne, in sul far del dì, e cascò alla porta della casa di quell'uomo, nella quale il suo signore [era]; e stette quivi finchè fosse dì chiaro. 007 JDG 019 027 E il suo signore si levò la mattina, e aprì l'uscio della casa, e usciva fuori per andarsene a suo cammino; ed ecco, quella donna, sua concubina, giaceva alla porta della casa, con le mani in su la soglia. 007 JDG 019 028 Ed egli le disse: Levati, e andiamocene. Ma non [v'era] chi rispondesse. Allora egli la caricò sopra un asino, e si levò, e se ne andò al suo luogo. 007 JDG 019 029 E, come fu giunto a casa sua, tolse un coltello, e prese la sua concubina, e la tagliò, per le sue ossa, in dodici pezzi, e la mandò per tutte le contrade d'Israele. 007 JDG 019 030 E chiunque vide [ciò], disse: Tal cosa non è giammai stata fatta, nè veduta, dal dì che i figliuoli d'Israele salirono fuor del paese di Egitto, fino a questo giorno; prendete il fatto a cuore, tenetene consiglio e parlamento. 007 JDG 020 001 ALLORA tutti i figliuoli d'Israele uscirono fuori, e la raunanza si adunò, come [se non fosse stata che] un uomo [solo], da Dan fino a Beerseba, e [dal] paese di Galaad appresso al Signore, in Mispa. 007 JDG 020 002 E i capi di tutto il popolo, di tutte le tribù d'Israele, comparvero nella raunanza del popolo di Dio, [in numero di] quattrocentomila uomini a piè, che potevano trar la spada. 007 JDG 020 003 E i figliuoli di Beniamino udirono che i figliuoli di Israele erano saliti in Mispa. E i figliuoli d'Israele dissero: Dicasi come questo male è stato commesso. 007 JDG 020 004 E quell'uomo Levita, marito della donna ch'era stata ammazzata, rispose, e disse: Io giunsi in Ghibea, che [è] di Beniamino, con la mia concubina, per albergarvi la notte. 007 JDG 020 005 E gli abitanti di Ghibea si levarono, e intorniarono la casa di notte contro a me, avendo intenzione d'ammazzarmi; poi straziarono la mia concubina, tanto ch'ella [ne] morì. 007 JDG 020 006 Ed io presi la mia concubina, e la tagliai a pezzi, e la mandai per tutte le contrade dell'eredità d'Israele; conciossiachè [quella gente] abbia commessa una scelleratezza, e una villania in Israele. 007 JDG 020 007 Eccovi tutti, figliuoli d'Israele; mettete qui il fatto in deliberazione, e tenetene consiglio. 007 JDG 020 008 E tutto il popolo si levò, come [se non fosse stato che] un uomo [solo], dicendo: Noi non ce ne andremo ciascuno alla sua stanza, nè ci ritrarremo ciascuno in casa sua. 007 JDG 020 009 Ma ora, ecco quel che faremo a Ghibea: noi [trarremo] la sorte contro ad essa. 007 JDG 020 010 E prenderemo di cent'uomini d'ogni tribù d'Israele dieci, e di mille cento, e di diecimila mille; per far provvisione di vittuaglia per lo popolo, acciocchè vada, e faccia a Ghibea di Beniamino, secondo tutta la villania che ha commessa in Israele. 007 JDG 020 011 Così tutti gli uomini d'Israele furono adunati contro a quella città, congiunti come [se non fossero stati] che un uomo [solo]. 007 JDG 020 012 E le tribù d'Israele mandarono degli uomini per tutte le comunità di Beniamino, a dire: Che male è questo ch'è stato commesso fra voi? 007 JDG 020 013 Ora dunque, dateci quegli uomini scellerati che [sono] in Ghibea, e noi li faremo morire, e torremo via il male d'Israele. Ma i figliuoli di Beniamino non vollero attendere alla voce de' figliuoli d'Israele, lor fratelli. 007 JDG 020 014 Anzi i figliuoli di Beniamino si adunarono dall'[altre] città, in Ghibea, per uscire in battaglia contro a' figliuoli d'Israele. 007 JDG 020 015 E in quel dì furono annoverati i figliuoli di Beniamino dell' [altre] città, [in numero di] ventiseimila uomini, che potevano trar la spada; senza gli abitanti di Ghibea, che furono annoverati, [in numero di] settecent'uomini scelti. 007 JDG 020 016 Di tutta questa gente, [v'erano] settecento uomini scelti ch'erano mancini; tutti costoro tiravano pietre con la frombola ad un capello, senza fallire. 007 JDG 020 017 E que' d'Israele furono annoverati senza Beniamino, [in numero di] quattrocentomila uomini, che potevano trar la spada; tutti costoro [erano] uomini di guerra. 007 JDG 020 018 Poi i figliuoli d'Israele si levarono, e salirono alla Casa di Dio, e domandarono Iddio, e dissero: Chi di noi salirà il primo in battaglia contro a' figliuoli di Beniamino? E il Signore disse: Giuda [sia] il primo. 007 JDG 020 019 I figliuoli d'Israele adunque si levarono la mattina, e posero campo sopra Ghibea. 007 JDG 020 020 E gl'Israeliti uscirono in battaglia contro a que' di Beniamino; e ordinarono la battaglia contro a loro presso a Ghibea. 007 JDG 020 021 Allora i figliuoli di Beniamino uscirono di Ghibea, e in quel dì tagliarono a pezzi, e [misero] per terra ventiduemila uomini degl'Israeliti. 007 JDG 020 022 Ma pure il popolo, [cioè], que' d'Israele, prese animo, e ordinò di nuovo la battaglia nel luogo dove l'avea ordinata il primo giorno. 007 JDG 020 023 Perciocchè i figliuoli d'Israele erano saliti, e aveano pianto davanti al Signore infino alla sera, e aveano domandato il Signore, dicendo: Debbo io di nuovo venire a battaglia co' figliuoli di Beniamino, mio fratello? E il Signore avea risposto: Salite contro a loro. 007 JDG 020 024 I figliuoli d'Israele adunque vennero a battaglia contro a' figliuoli di Beniamino, il secondo giorno. 007 JDG 020 025 E [que' di] Beniamino uscirono loro incontro di Ghibea, il secondo giorno; e tagliarono a pezzi, e [misero] per terra ancora diciottomila uomini, i quali tutti potevano trar la spada. 007 JDG 020 026 Allora tutti i figliuoli d'Israele, e tutto il popolo, salirono, e vennero alla Casa del Signore, e piansero, e stettero quivi davanti al Signore, e digiunarono quel dì fino alla sera; e offersero olocausti e sacrificii da render grazie, davanti al Signore. 007 JDG 020 027 E i figliuoli d'Israele domandarono il Signore (or in que' dì l'Arca del patto di Dio [era] quivi; 007 JDG 020 028 e Finees, figliuolo d'Eleazaro, figliuolo di Aaronne, in que' dì si presentava davanti al Signore), dicendo: Uscirò io ancora di nuovo in battaglia contro a' figliuoli di Beniamino, mio fratello; o me ne rimarrò io? E il Signore disse: Salite; perciocchè domani io ve li darò nelle mani. 007 JDG 020 029 E Israele pose degli agguati a Ghibea d'ogni intorno. 007 JDG 020 030 E i figliuoli d'Israele nel terzo giorno salirono contro a' figliuoli di Beniamino, e ordinarono [la battaglia] presso a Ghibea, come le altre volte. 007 JDG 020 031 E i figliuoli di Beniamino uscirono incontro al popolo, e furono tratti fuor della città; e cominciarono, come l'altre volte, a uccidere alcuni del popolo, in su le strade, delle quali l'una sale in Betel, e l'altra sale in Ghibea, nella campagna; [che furono] intorno a trent'uomini d'Israele. 007 JDG 020 032 E i figliuoli di Beniamino dissero: Essi sono sconfitti davanti a noi, come per addietro. Ma i figliuoli d'Israele dicevano: Fuggiamo, e tiriamoli fuori della citta alle grandi strade. 007 JDG 020 033 Tutti gl'Israeliti adunque si levarono dal luogo loro, e ordinarono [la battaglia] in Baal-tamar; e gli agguati d'Israele uscirono del luogo loro, dalla costa di Ghibea. 007 JDG 020 034 E, nel maggior calore della battaglia, diecimila uomini, scelti di tutto Israele, vennero a dirittura contro a Ghibea; e que' [della città] non si avvidero che quel male veniva loro addosso. 007 JDG 020 035 E il Signore sconfisse Beniamino davanti ad Israele; e in quel giorno i figliuoli d'Israele tagliarono a pezzi venticinquemila e cent'uomini di Beniamino, i quali tutti potevano trar la spada. 007 JDG 020 036 E i figliuoli di Beniamino videro ch'erano sconfitti. Gl'Israeliti adunque diedero luogo a que' di Beniamino; perciocchè si confidavano in su gli agguati che aveano posti contro a Ghibea. 007 JDG 020 037 E gli agguati corsero prestamente sopra Ghibea; ed essendo tratti [là], percossero la città, [mettendola] a fil di spada. 007 JDG 020 038 Ora, fra la gente d'Israele e gli agguati, v'era un punto preso, [cioè: ] quando accenderebbero un gran fuoco, con fumo. 007 JDG 020 039 Così, dopo che la gente d'Israele ebbe voltate le spalle nella battaglia e che que' di Beniamino ebbero cominciato a uccidere della gente d'Israele intorno a trent'uomini (perciocchè dicevano: Per certo essi [son] del tutto sconfitti davanti a noi, come nella precedente battaglia); 007 JDG 020 040 quando l'incendio cominciò a salir dalla città, [in] una colonna di fumo, que' di Beniamino si rivoltarono, ed ecco, l'incendio della città saliva al cielo. 007 JDG 020 041 E gl'Israeliti voltarono faccia; e i Beniaminiti furono spaventati; perchè vedevano che il male era loro sopraggiunto. 007 JDG 020 042 E voltarono le spalle davanti agl'Israeliti, [traendo] verso la via dal deserto; ma la battaglia li perseguiva da presso; e anche quelli che [uscivano] della città li ammazzavano, avendoli rinchiusi nel mezzo di loro. 007 JDG 020 043 [Gl'Israeliti adunque] intorniarono i Beniaminiti, e li perseguitarono, [e] li calpestarono a [loro] agio, fin dirincontro a Ghibea, dal sol levante. 007 JDG 020 044 E caddero [morti] de'Beniaminiti diciottomila uomini, tutti uomini di valore. 007 JDG 020 045 Or [i Beniaminiti], voltate le spalle, fuggirono verso il deserto, alla rupe di Rimmon; ma [gl'Israeliti] ne raspollarono per le grandi strade cinquemila uomini; poi, perseguitandoli da presso fino a Ghideom, ne percossero ancora duemila. 007 JDG 020 046 Così tutti quelli che in quel giorno caddero [morti] de' Beniaminiti, furono venticinquemila uomini, che potevano trar la spada, tutti uomini di valore. 007 JDG 020 047 E seicent'uomini voltarono le spalle, e se ne fuggirono verso il deserto, alla rupe di Rimmon, ove stettero quattro mesi. 007 JDG 020 048 Poi gl'Israeliti ritornarono a' figliuoli di Beniamino, e li percossero, e li misero a fil di spada, così le persone ch'erano nella città, come le bestie, e tutto ciò che si ritrovò; misero eziandio a fuoco e fiamma tutte le città che si ritrovarono. 007 JDG 021 001 OR gl'Israeliti aveano giurato in Mispa, dicendo: Niuno di noi darà la sua figliuola per moglie ad alcun Beniaminita. 007 JDG 021 002 Poi il popolo venne alla Casa di Dio, e stette quivi fino alla sera davanti a Dio; e alzò la voce, e pianse d'un gran pianto, e disse: 007 JDG 021 003 Perchè, Signore Iddio d'Israele, è questo avvenuto in Israele, che oggi una tribù d'Israele sia venuta meno? 007 JDG 021 004 E il giorno seguente, il popolo si levò la mattina, ed edificò quivi un altare, e offerse olocausti, e sacrificii da render grazie. 007 JDG 021 005 Poi i figliuoli d'Israele dissero: Chi, d'infra tutte le tribù d'Israele, non è salito alla raunanza appresso al Signore? conciossiachè un giuramento grande fosse stato fatto contro a chi non salirebbe in Mispa appresso al Signore, dicendo: Egli del tutto sarà fatto morire. 007 JDG 021 006 I figliuoli d'Israele adunque, pentendosi di [quello che aveano fatto a]'Beniaminiti, lor fratelli, dissero: Oggi [è] stata ricisa una tribù d'Israele. 007 JDG 021 007 Che faremo noi inverso quelli che son rimasti, per delle donne? poichè noi abbiamo giurato per lo Signore, che noi non daremo loro delle nostre figliuole per mogli. 007 JDG 021 008 Poi dissero: Chi [è quell]'unica [comunità], d'infra le tribù d'Israele, che non è salita in Mispa appresso al Signore? Ed ecco, niuno di Iabes di Galaad era venuto nel campo alla raunanza. 007 JDG 021 009 E fattasi la rassegna del popolo, ecco, quivi non [v'era] alcuno degli abitanti di Iabes di Galaad; 007 JDG 021 010 perciò la raunanza vi mandò dodicimila uomini, de' più valenti, e diede loro ordine, dicendo: Andate, e percotete gli abitanti di Iabes di Galaad a fil di spada, con le donne, e co' piccoli fanciulli. 007 JDG 021 011 Or ecco ciò che voi farete: Distruggete al modo dell'interdetto ogni maschio, ed ogni donna che ha conosciuto carnalmente uomo. 007 JDG 021 012 Ed essi trovarono quattrocento fanciulle vergini d'infra gli abitanti di Iabes di Galaad, le quali non aveano conosciuto carnalmente uomo; ed essi le menarono al campo, in Silo, ch'[è] nel paese di Canaan. 007 JDG 021 013 Allora tutta la raunanza mandò a parlare a' figliuoli di Beniamino, ch'[erano] nella rupe di Rimmon, e bandirono loro la pace. 007 JDG 021 014 Ed allora i figliuoli di Beniamino ritornarono, e [i figliuoli d'Israele] diedero loro le donne che aveano lasciate in vita d'infra le donne di Iabes di Galaad; ma non ve ne fu abbastanza per loro. 007 JDG 021 015 E il popolo si pentì di [quello che avea fatto a] Beniamino; perciocchè il Signore avea fatta una rottura nelle tribù d'Israele. 007 JDG 021 016 Laonde gli Anziani della raunanza dissero: Che faremo noi a quelli che restano, per delle donne? poichè le donne sono state distrutte d'infra i Beniaminiti? 007 JDG 021 017 Poi dissero: Quelli che sono scampati possederanno ciò ch'era di Beniamino, e non sarà spenta una tribù d'Israele. 007 JDG 021 018 Or noi non possiam dar loro mogli delle nostre figliuole; conciossiachè i figliuoli d'Israele abbiano giurato, dicendo: Maledetto [sia] chi darà moglie a' Beniaminiti. 007 JDG 021 019 Perciò dissero: Ecco, la solennità annuale del Signore [si celebra] in Silo, [nel luogo] che è dal Settentrione della Casa di Dio, e dal sol levante della grande strada, che sale dalla Casa di Dio in Sichem, e dal Mezzodì di Lebona. 007 JDG 021 020 E diedero ordine a' figliuoli di Beniamino, dicendo: Andate, e ponetevi in agguato nelle vigne. 007 JDG 021 021 E riguardate; ed ecco, quando le fanciulle di Silo usciranno per far balli, allora uscite delle vigne, e rapitevene ciascuno una per sua moglie, e andatevene al paese di Beniamino. 007 JDG 021 022 E, quando i lor padri, ovvero i lor fratelli, verranno a noi per litigar[ne], noi diremo loro: Datele a noi di grazia; perciocchè in quella guerra non abbiamo presa per ciascun [di loro] la sua donna; conciossiachè voi non le abbiate loro date, onde ora siate colpevoli. 007 JDG 021 023 I figliuoli di Beniamino adunque fecero così, e tolsero delle mogli secondo il numero loro, d'infra quelle che ballavano, le quali essi rapirono; poi se ne andarono, e ritornarono alla loro eredità; e riedificarono le città e abitarono in esse. 007 JDG 021 024 E in quel medesimo tempo i figliuoli d'Israele se ne andarono di là ciascuno alla sua tribù, e alla sua nazione, e si ridussero di là ciascuno alla sua eredità. 007 JDG 021 025 In quel tempo non [v'era] alcun re in Israele; ciascuno faceva ciò che gli piaceva. # # BOOK 008 RUT Ruth Rut 008 RUT 001 001 OR al tempo che i Giudici giudicavano, fu una fame nel paese. E un uomo di Bet-lehem di Giuda andò a dimorare nelle contrade di Moab, con la sua moglie, e con due suoi figliuoli. 008 RUT 001 002 E il nome di quell'uomo [era] Elimelec, e il nome della sua moglie Naomi, e i nomi de' suoi due figliuoli Malon e Chilion; [ed erano] Efratei, da Bet-lehem di Giuda. Vennero adunque nelle contrade di Moab, e stettero quivi. 008 RUT 001 003 Or Elimelec, marito di Naomi, morì, ed essa rimase co' suoi due figliuoli. 008 RUT 001 004 Ed essi si presero delle mogli Moabite; il nome dell'una [era] Orpa, e il nome dell'altra Rut; e dimorarono quivi intorno a dieci anni. 008 RUT 001 005 Poi amendue, Malon e Chilion, morirono anch'essi; e quella donna rimase [priva] de' suoi due figliuoli, e del suo marito. 008 RUT 001 006 Allora ella si levò, con le sue nuore, e se ne ritornò dalle contrade di Moab; perciocchè udì, nelle contrade di Moab, che il Signore avea visitato il suo popolo, dandogli del pane. 008 RUT 001 007 Ella adunque si partì dal luogo ove era stata, con le sue due nuore; ed erano in cammino, per ritornarsene al paese di Giuda. 008 RUT 001 008 E Naomi disse alle sue due nuore: Andate, ritornatevene ciascuna alla casa di sua madre; il Signore usi inverso voi benignità, come voi l'avete usata inverso quelli che son morti, e inverso me. 008 RUT 001 009 Il Signore conceda a ciascuna di voi di trovar riposo nella casa del suo marito. E le baciò. Ed esse, alzata la voce, piansero. 008 RUT 001 010 E le dissero: Anzi noi ritorneremo teco al tuo popolo. 008 RUT 001 011 Ma Naomi disse: Figliuole mie, ritornatevene; perchè verreste voi meco? ho io ancora de' figliuoli in seno, che vi possano esser mariti? 008 RUT 001 012 Ritornate, figliuole mie, andate; perciocchè io son troppo vecchia, per rimaritarmi; e, benchè io dicessi d'averne speranza, e anche questa notte fossi maritata, e anche partorissi figliuoli, 008 RUT 001 013 aspettereste voi per ciò finchè fossero diventati grandi? stareste voi per ciò a bada senza maritarvi? No, figliuole mie; benchè ciò mi [sia] cosa molto più amara che a voi; perciocchè la mano del Signore è stata stesa contro a me. 008 RUT 001 014 Allora esse alzarono la voce, e piansero di nuovo. E Orpa baciò la sua suocera; ma Rut restò appresso di lei. 008 RUT 001 015 E [Naomi le] disse: Ecco, la tua cognata se n'è ritornata al suo popolo, e a' suoi dii; ritornatene dietro alla tua cognata. 008 RUT 001 016 Ma Rut rispose: Non pregarmi che io ti lasci, e me ne ritorni indietro da te: perciocchè dove tu andrai, andrò anch'io, e dove tu albergherai, albergherò anch'io; il tuo popolo [è] il mio popolo, e il tuo Dio [è] il mio Dio. 008 RUT 001 017 Dove tu morrai, morrò anch'io, e quivi sarò seppellita. Così mi faccia il Signore, e così mi aggiunga, se altro che la morte fa la separazione fra me a te. 008 RUT 001 018 [Naomi] adunque, veggendo ch'ella era ferma d'andar seco, restò di parlargliene 008 RUT 001 019 Così camminarono amendue, finchè giunsero in Bet-lehem. E, quando vi furono giunte, tutta la città si commosse per cagion loro; e [le donne] dicevano: [E] questa Naomi? 008 RUT 001 020 Ma ella disse loro: Non mi chiamate Naomi, anzi chiamatemi Mara; perciocchè l'Onnipotente mi ha fatto avere di grandi amaritudini. 008 RUT 001 021 Io me ne andai piena, e il Signore mi ha fatta ritornar vuota. Perchè mi chiamereste Naomi, poichè il Signore ha testimoniato contro a me, e l'Onnipotente mi ha afflitta? 008 RUT 001 022 Naomi adunque se ne ritornò, con Rut Moabita, sua nuora, rivenendo dalle contrade di Moab. Ed esse arrivarono in Bet-lehem, in sul principio della ricolta degli orzi. 008 RUT 002 001 OR Naomi avea quivi un parente del suo marito Elimelec, uomo possente in facoltà, della nazione di Elimelec; il cui nome [era] Booz. 008 RUT 002 002 E Rut Moabita disse a Naomi: Deh! [lascia] che io vada a' campi, ed io spigolerò dietro a colui, appo il quale avrò trovata grazia. Ed ella le disse: Va', figliuola mia. 008 RUT 002 003 [Rut] adunque andò, ed entrò in un campo, e spigolò dietro ai mietitori; e per caso si abbattè nella possessione d'un campo di Booz, il quale [era] della nazione di Elimelec. 008 RUT 002 004 Or ecco, Booz venne di Bet-lehem, e disse a' mietitori: Il Signore [sia] con voi. Ed essi gli dissero: Il Signore ti benedica. 008 RUT 002 005 Poi Booz disse al suo servitore ordinato sopra i mietitori: Di cui [è] questa giovane? 008 RUT 002 006 E il servitore ordinato sopra i mietitori rispose e disse: Costei [è] una giovane Moabita, la quale è tornata con Naomi dalle contrade di Moab. 008 RUT 002 007 Ed ella [ci] ha detto: Deh! [lasciate] che io spigoli, e raccolga delle spighe fra le mannelle, dietro a' mietitori. E, dopo ch'ella è entrata [nel campo], è stata in piè dalla mattina infino ad ora; pur ora è stata un poco in casa. 008 RUT 002 008 Allora Booz disse a Rut: Intendi, figliuola mia; non andare a spigolare in altro campo, e anche non partirti di qui; anzi stattene qui presso alle mie fanciulle. 008 RUT 002 009 Abbi gli occhi al campo che si mieterà, e va' dietro ad esse; non ho io comandato a' servitori che non ti tocchino? e, se avrai sete, vattene a' vasi, e bevi di ciò che i servitori avranno attinto. 008 RUT 002 010 Allora [Rut] si gittò in su la sua faccia, e s'inchinò a terra, e disse a Booz: Perchè ho io trovato grazia appo te, che tu mi riconosca, essendo io forestiera? 008 RUT 002 011 E Booz rispose, e [le] disse: Tutto ciò che tu hai fatto inverso la tua suocera, dopo la morte del tuo marito, mi è stato molto ben rapportato; come tu hai lasciato tuo padre, e tua madre, e il tuo natio paese, e sei venuta ad un popolo, il qual per addietro tu non avevi conosciuto. 008 RUT 002 012 Il Signore ti faccia la retribuzione delle tue opere, e siati il premio renduto appieno dal Signore Iddio d'Israele, sotto alle cui ale tu ti sei venuta a ricoverare. 008 RUT 002 013 Ed [ella] disse: Signor mio, trovi io pur grazia appo te; perciocchè tu mi hai consolata, e hai usate benigne parole inverso la tua servente; benchè io non sia pari ad una delle tue serventi. 008 RUT 002 014 Poi, nell'ora del mangiare, Booz le disse: Accostati qua, e mangia del pane, e intigni il tuo boccone nell'aceto. Ella dunque si pose a sedere allato a' mietitori; e [Booz] le diè del grano arrostito, ed ella mangiò, e fu saziata, e ne serbò di resto. 008 RUT 002 015 Poi si levò per ispigolare. E Booz diede ordine a' suoi servitori, dicendo: [Lasciate] ch'ella spigoli eziandio fra le mannelle, e non le fate vergogna. 008 RUT 002 016 Lasciatele pure eziandio alquanto de' covoni; e permettete che lo colga, e non la sgridate. 008 RUT 002 017 Ella adunque spigolò nel campo fino alla sera, e battè ciò che avea ricolto, e v'ebbe intorno ad un efa di orzo. 008 RUT 002 018 Ed ella sel caricò addosso, e venne nella città. E la sua suocera vide ciò ch'ella avea ricolto. Rut, oltre a ciò, trasse fuori ciò che avea serbato di resto, dopo che fu sazia, e gliel diede. 008 RUT 002 019 E la sua suocera le disse: Dove hai oggi spigolato? a dove hai lavorato? benedetto sia colui che t'ha riconosciuta. Ed ella dichiarò alla sua suocera appo cui ella avea lavorato, e disse: Il nome di colui appo il quale oggi ho lavorato, [è] Booz. 008 RUT 002 020 E Naomi disse alla sua nuora: Benedetto [sia] egli appresso al Signore; conciossiachè egli non abbia dismessa inverso i viventi la sua benignità, ch'egli avea usata inverso i morti. Poi Naomi le disse: Costui [è] nostro prossimo parente; ed [è] di quelli che hanno per consanguinità la ragion del riscatto delle nostre eredità. 008 RUT 002 021 Rut Moabita, oltre a ciò, [le] disse: Egli mi ha eziandio detto: Stattene presso a' miei servitori, finchè abbiano finita tutta la mia mietitura. 008 RUT 002 022 E Naomi disse a Rut, sua nuora: [Egli è] bene, figliuola mia, che tu vada con le fanciulle di esso, e che altri non ti scontri in altro campo. 008 RUT 002 023 Ella dunque se ne stette presso alle fanciulle di Booz, per ispigolare, finchè la ricolta degli orzi e de' frumenti fu finita. Poi dimorò con la sua suocera. 008 RUT 003 001 E NAOMI, sua suocera, disse: Figliuola mia, non ti procaccerei io riposo, acciocchè ti sia bene? 008 RUT 003 002 Ora dunque, Booz, con le cui fanciulle tu sei stata, non [è] egli nostro parente? ecco, egli sventolerà questa notte gli orzi nell'aia. 008 RUT 003 003 Lavati adunque, e ugniti, e mettiti indosso le tue veste, e scendi all'aia; non far che tu sii scorta da quell'uomo, finchè egli abbia finito di mangiare e di bere. 008 RUT 003 004 E, quando egli si sarà posto a giacere, sappi il luogo ove egli giacerà, ed entravi, e scoprilo da' piedi, e ponti [quivi] a giacere; ed egli ti dichiarerà ciò che tu avrai da fare. 008 RUT 003 005 E [Rut] le disse: Io farò tutto quello che tu mi dici. 008 RUT 003 006 Ella adunque scese all'aia, a fece secondo tutto ciò che la suocera le avea ordinato. 008 RUT 003 007 E Booz mangiò, e bevve, ed ebbe il cuore allegro; e poi se ne venne a giacere da un capo della bica. E [Rut] venne pianamente, e lo scoperse da' piedi, e vi si pose a giacere. 008 RUT 003 008 E in su la mezza notte quell'uomo si spaventò, e si riscosse tutto; ed ecco, una donna gli era coricata a' piedi. 008 RUT 003 009 Ed egli le disse: Chi sei? Ed ella disse: Io [sono] Rut, tua servente; stendi il lembo della tua veste sopra la tua servente; perciocchè tu [sei] quel che per consanguinità hai la ragione del riscatto [sopra me]. 008 RUT 003 010 Ed egli [le] disse: Benedetta [sii] tu appo il Signore, figliuola mia; questa tua ultima benignità, la quale tu hai usata, è migliore della primiera, non essendo andata dietro a' giovani, poveri o ricchi. 008 RUT 003 011 Ora dunque, figliuola mia, non temere; io ti farò tutto ciò che tu mi dici; perciocchè tutta la porta del mio popolo sa che tu [sei] donna di valore. 008 RUT 003 012 Ma pure, benchè [sia] vero che io abbia la ragione della consanguinità, nondimeno ve n'è ancora [un altro] che l'ha, [il quale è] più prossimo di me. 008 RUT 003 013 Stattene [qui] questa notte: e domattina, se [colui] vorrà usar la sua ragione di consanguinità inverso te, bene, faccialo; ma, se non gli piacerà usarla, io userò la mia ragione di consanguinità inverso te: [sì, come] il Signore è vivente; giaci fino alla mattina. 008 RUT 003 014 Ella adunque giacque a' piedi di esso fino alla mattina; poi si levò innanzi che uomo si potesse riconoscere l'un l'altro. E [Booz] disse: Non sappiasi che donna alcuna sia entrata nell'aia. 008 RUT 003 015 Poi disse [a Rut: ] Porgi il panno lino che tu hai addosso, e tienilo. Ed ella lo tenne, ed egli misurò sei [misure] d'orzo, e gliele pose addosso; e poi se ne venne nella città. 008 RUT 003 016 E [Rut] venne alla sua suocera. Ed ella le disse: Chi sei, figliuola mia? E [Rut] le dichiarò tutto ciò che quell'uomo le avea fatto. 008 RUT 003 017 [Le] disse ancora: Egli mi ha date queste sei [misure] d'orzo; perciocchè egli mi ha detto: Non tornar vuota alla tua suocera. 008 RUT 003 018 E [Naomi le] disse: Rimantene, figliuola mia, finchè tu sappia come la cosa riuscirà; perciocchè quell'uomo non resterà ch'egli non abbia oggi compiuto quest'affare. 008 RUT 004 001 BOOZ adunque salì alla porta, e vi si pose a sedere. Ed ecco, colui che avea la ragione della consanguinità, del quale Booz avea parlato, passò. E [Booz gli] disse: O tu, tale, vieni qua, e poniti qui a sedere. Ed egli andò, e si pose a sedere. 008 RUT 004 002 E [Booz] prese dieci uomini degli Anziani della città, e disse loro: Sedete qui; ed essi si misero a sedere. 008 RUT 004 003 Poi [Booz] disse a colui che avea la ragion della consanguinità: Naomi, ch'è ritornata dalle contrade di Moab, ha venduta la possessione del campo, ch'era di Elimelec, nostro fratello; 008 RUT 004 004 laonde io ho detto di fartene motto, e di dirti che tu l'acquisti in presenza di costoro che seggono [qui], e in presenza degli Anziani del mio popolo; se tu [la] vuoi riscuotere, per ragione di consanguinità, fallo; ma, se tu non [la] vuoi riscuotere, dichiaramelo, acciocchè io il sappia; perciocchè non [v'è] alcun altro per riscuoterla, se non tu, ed io dopo te. Allora colui disse: Io la riscuoterò. 008 RUT 004 005 E Booz [gli] disse: Nel giorno che tu acquisterai il campo della mano di Naomi, tu l'acquisterai ancora da Rut Moabita, moglie del morto, per suscitare il nome del morto sopra la sua eredità. 008 RUT 004 006 Ma, colui che avea la ragione della consanguinità, disse: Io non posso usare la ragione della consanguinità per me; che talora io non dissipi la mia eredità; usa tu la mia ragione della consanguinità, per riscuoterla; perciocchè io non posso farlo. 008 RUT 004 007 Or ab antico v'era questa [usanza], che, in caso di riscatto per ragione di consanguinità, e di trasportamento di ragione, per fermar tutto l'affare, l'uomo si traeva la scarpa, e la dava al suo prossimo; e ciò serviva di testimonianza in Israele. 008 RUT 004 008 Così, dopo che colui che avea la ragione della consanguinità ebbe detto a Booz: Acquistati tu [quel campo], egli si trasse la scarpa. 008 RUT 004 009 E Booz disse agli Anziani, e a tutto il popolo: Voi [siete] oggi testimoni che io ho acquistato dalla mano di Naomi tutto ciò ch'[era] di Elimelec, e tutto ciò ch'[era] di Chilion e di Malon; 008 RUT 004 010 e che ancora mi ho acquistata per moglie Rut Moabita, moglie di Malon, per suscitare il nome del morto sopra la sua eredità; acciocchè il nome del morto non sia spento d'infra i suoi fratelli, e dalla porta del suo luogo. Voi [ne siete] oggi testimoni. 008 RUT 004 011 E tutto il popolo ch'[era] nella porta, e gli Anziani, dissero: [Sì, noi ne siamo] testimoni. Il Signore faccia che la moglie, ch'entra in casa tua, sia come Rachele e come Lea, le quali edificarono amendue la casa d'Israele; fatti pur possente in Efrata, e fa' che il [tuo] nome sia celebrato in Bet-lehem. 008 RUT 004 012 E della progenie, che il Signore ti darà di cotesta giovane, sia la casa tua come la casa di Fares, il quale Tamar partorì a Giuda. 008 RUT 004 013 Booz adunque prese Rut, ed ella gli fu moglie: ed egli entrò da lei, e il Signore le fece grazia d'ingravidare; e partorì un figliuolo. 008 RUT 004 014 E le donne dissero a Naomi: Benedetto [sia] il Signore, il quale non ha permesso che oggi ti sia mancato uno che avesse la ragione della consanguinità; il cui nome sia celebrato in Israele. 008 RUT 004 015 E siati esso per ristorarti l'anima, e per sostentar la tua vecchiezza; conciossiachè la tua nuora, la qual ti ama, e ti val meglio che sette figliuoli, abbia partorito questo [fanciullo]. 008 RUT 004 016 E Naomi prese il fanciullo, e se lo recò al seno, e gli fu in luogo di balia. 008 RUT 004 017 E le vicine gli posero nome, quando fu detto: Un figliuolo è nato a Naomi; e lo chiamarono Obed. Esso [fu] padre d'Isai, padre di Davide. 008 RUT 004 018 Or queste [sono] le generazioni di Fares: Fares generò Hesron; 008 RUT 004 019 ed Hesron generò Ram; e Ram generò Amminadab; 008 RUT 004 020 e Amminadab generò Naasson; e Naasson generò Salmon; 008 RUT 004 021 e Salmon generò Booz; e Booz generò Obed; 008 RUT 004 022 e Obed generò Isai; ed Isai generò Davide. # # BOOK 009 1SA 1 Samuel 1 Samuele 009 1SA 001 001 OR v'era un uomo di Ramataim-Somfi, del monte di Efraim, il cui nome [era] Elcana, figliuolo di Ieroham, figliuolo di Elihu, figliuolo di Tohu, figliuolo di Suf, Efrateo. 009 1SA 001 002 Ed esso avea due mogli: il nome dell'una [era] Anna, e il nome dell'altra Peninna; e Peninna avea figliuoli, ma Anna non ne avea. 009 1SA 001 003 Or quell'uomo saliva dalla sua città di anno in anno, per adorare, e per sacrificare al Signore degli eserciti, in Silo; ove [erano] i due figliuoli di Eli, Hofni e Finees, sacerdoti del Signore. 009 1SA 001 004 Ed avvenne un giorno che Elcana, avendo sacrificato, diede delle porzioni a Peninna, sua moglie, ed a tutti i figliuoli e figliuole di essa; 009 1SA 001 005 ma ad Anna ne diede una doppia; perciocchè egli amava Anna, benchè il Signore le avesse serrata la matrice. 009 1SA 001 006 E la sua avversaria non restava di provocarla a cruccio, per farla turbare; perciocchè il Signore le avea serrata la matrice. 009 1SA 001 007 [Elcana] adunque, facendo così ogni anno, [una volta], da che Anna fu salita alla Casa del Signore, [quell'altra] la provocò a sdegno a questo modo; onde ella piangeva, e non mangiava. 009 1SA 001 008 Ed Elcana, suo marito, le disse: Anna, perchè piangi, e perchè non mangi, e perchè stai di mal'animo? non ti valgo io meglio che dieci figliuoli? 009 1SA 001 009 Ed Anna, dopo che si fu mangiato, e bevuto in Silo, si levò (or il Sacerdote Eli sedeva sopra la seggia, presso ad uno degli stipiti [della porta] del Tempio del Signore); 009 1SA 001 010 ed essendo in amaritudine d'animo, pregò il Signore, e piangea dirottamente. 009 1SA 001 011 Poi votò un voto, dicendo: O Signore degli eserciti, se pur tu riguardi all'afflizione della tua servente, e ti ricordi di me, e non dimentichi la tua servente, e doni alla tua servente progenie di figliuol maschio, io lo donerò al Signore, per tutto il tempo della sua vita; e rasoio non gli salirà giammai in sul capo. 009 1SA 001 012 Ora, mentre ella moltiplicava in orazioni davanti al Signore, Eli pose mente alla bocca di essa. 009 1SA 001 013 E Anna parlava entro a sè stessa, e le si movevano sol le labbra, e non si udiva la sua voce; onde Eli reputò che fosse ebbra; 009 1SA 001 014 e le disse: Infino a quando farai l'ebbra? cacciati il tuo vino d'addosso. 009 1SA 001 015 Ma Anna rispose, e disse: No, signor mio; io [sono] una donna tribolata nello spirito, e non ho bevuto nè vino, nè cervogia; anzi spando l'anima mia davanti al Signore. 009 1SA 001 016 Non agguagliar la tua servente alle ree femmine; perciocchè per la gravezza del mio lamento, e del mio rammarico, io ho parlato infino ad ora. 009 1SA 001 017 Ed Eli rispose, e disse: Vattene in pace; l'Iddio d'Israele ti conceda la richiesta che tu gli hai fatta. 009 1SA 001 018 Ed ella [gli] disse: Trovi la tua servente grazia appo te. Poi quella donna se ne andò al suo cammino, e mangiò; e la sua faccia non fu più quale [era prima]. 009 1SA 001 019 Poi [Elcana, e i suoi], si levarono la mattina, e adorarono davanti al Signore; e se ne ritornarono, e vennero in casa loro, in Rama. Ed Elcana conobbe Anna sua moglie, e il Signore si ricordò di lei. 009 1SA 001 020 E al termine del tempo, dopo che Anna ebbe conceputo, ella partorì un figliuolo, e gli pose nome Samuele; perciocchè [disse ella], io l'ho chiesto al Signore. 009 1SA 001 021 E quell'uomo Elcana salì con tutta la sua famiglia, per sacrificare al Signore il sacrificio annuale, e il suo voto. 009 1SA 001 022 Ma Anna non vi salì; perciocchè disse al suo marito: [Io non vi salirò], finchè il fanciullo non sia spoppato; allora io lo condurrò, acciocchè sia presentato davanti al Signore, e che dimori quivi in perpetuo. 009 1SA 001 023 Ed Elcana, suo marito, le disse: Fa' quello che ti par meglio; rimantene finchè tu l'abbi spoppato; adempia pure il Signore la sua parola. Così quella donna se ne rimase, e allattò il suo figliuolo, finchè l'ebbe spoppato. 009 1SA 001 024 E, quando l'ebbe spoppato, ella lo menò seco, con tre giovenchi, e un efa di farina, e un barile di vino; e lo menò nella Casa del Signore, in Silo; e il fanciullo [era ancora] molto piccolo. 009 1SA 001 025 Ed [Elcana ed Anna] scannarono un giovenco, e menarono il fanciullo ad Eli. 009 1SA 001 026 Ed [Anna gli] disse: Ahi! signor mio; come l'anima tua vive, signor mio, io [son] quella donna che stava qui appresso di te, per fare orazione al Signore. 009 1SA 001 027 Io pregai per [aver] questo fanciullo; e il Signore mi ha conceduta la richiesta che io gli feci. 009 1SA 001 028 Onde io altresì l'ho prestato al Signore; egli sarà prestato al Signore tutti i giorni ch'egli sarà [in vita]. Ed essi adorarono quivi il Signore. 009 1SA 002 001 ALLORA Anna orò, e disse: Il cuor mio giubila nel Signore; Il mio corno è innalzato per lo Signore; La mia bocca è allargata contro a' miei nemici; Perciocchè, o Signore, io mi son rallegrata nella tua salute. 009 1SA 002 002 Ei non [v'è] alcun Santo, come il Signore; Perciocchè non [v'è] alcun altro, fuor che te; E non [v'è] alcuna Rocca tale, come [è] il nostro Dio. 009 1SA 002 003 Non moltiplicate in parole altiere; Non escavi dalla bocca un [parlar] aspro; Perciocchè il Signore [è] l'Iddio d'ogni scienza; Ed a lui [s'appartiene] il pesar le imprese. 009 1SA 002 004 L'arco de' possenti è stato rotto, E quelli che vacillavano sono stati cinti di forza. 009 1SA 002 005 Quelli ch'erano satolli si son messi a servire a prezzo per del pane; E quelli ch'erano affamati nol sono più; La sterile eziandio ha partoriti sette [figiuoli]; E quella che avea molti figliuoli è divenuta fiacca. 009 1SA 002 006 Il Signore fa morire, e fa vivere; Egli fa scendere al sepolcro, e ne trae fuori. 009 1SA 002 007 Il Signore fa impoverire, ed arricchisce; Egli abbassa, ed altresì innalza. 009 1SA 002 008 Egli rileva il misero dalla polvere, Ed innalza il bisognoso dallo sterco, Per far[lo] sedere co' nobili; E fa loro eredare un seggio di gloria; Imperocchè le colonne dalla terra [sono] del Signore, Ed egli ha posto il mondo sopra esse. 009 1SA 002 009 Egli guarderà i piedi de' suoi santi; E gli empi periranno nelle tenebre; Perciocchè l'uomo non vincerà con le sue forze. 009 1SA 002 010 Quelli che contendono col Signore saranno tritati; Egli tonerà dal cielo sopra loro; Il Signore giudicherà le estremità della terra; E donerà forza al suo Re, E innalzerà il corno del suo Unto. 009 1SA 002 011 Poi Elcana se ne andò a casa sua in Rama; e il fanciullo serviva al Signore, davanti al Sacerdote Eli. 009 1SA 002 012 OR i figliuoli d'Eli [erano] uomini scellerati; essi non conoscevano il Signore. 009 1SA 002 013 E l'usanza di que' sacerdoti inverso il popolo [era] tale: [Quando] qualunque persona faceva qualche sacrificio, il servitore del sacerdote veniva, mentre si coceva la carne, avendo una forcella a tre denti in mano. 009 1SA 002 014 E, fittala nella caldaia, o nel paiuolo, o nella pentola, o nella pignatta, tutto ciò che la forcella traeva fuori, il sacerdote lo prendeva per sè. Così facevano a tutti gl'Israeliti che venivano là in Silo. 009 1SA 002 015 Ed anche, avanti che si fosse arso il grasso, il servitore del sacerdote veniva, e diceva a colui che faceva il sacrificio: Dammi della carne, per arrostirla per il sacerdote; perciocchè egli non prenderà da te carne cotta, ma cruda. 009 1SA 002 016 E se pur quell'uomo gli diceva: Ardasi ora di presente il grasso, poi prendine a tua voglia; egli gli diceva: Anzi pure ora tu [ne] darai; altrimenti, io ne prenderò a forza. 009 1SA 002 017 E il peccato di que' giovani era molto grande nel cospetto del Signore; perciocchè gli uomini sprezzavano le offerte del Signore. 009 1SA 002 018 Or Samuele, essendo piccol fanciullo, serviva davanti al Signore, cinto d'un Efod di lino. 009 1SA 002 019 E sua madre gli fece una tonicella, e gliela portò; [e il simigliante faceva] ogni anno, quando ella saliva, col suo marito, per sacrificare il sacrificio annuale. 009 1SA 002 020 Or Eli benedisse Elcana, e la sua moglie, e disse: Il Signore ti dia progenie di questa donna, in luogo del presto ch'ella ha fatto al Signore. Ed essi se ne andarono al luogo loro. 009 1SA 002 021 E invero il Signore visitò Anna; ed ella concepette, e partorì tre figliuoli, e due figliuole. E il fanciullo Samuele crebbe presso il Signore. 009 1SA 002 022 Or Eli, [essendo] già molto vecchio, udì tutto ciò che i suoi figliuoli facevano a tutto Israele; e come giacevano con le donne, che a certi tempi venivano a servire all'entrata del Tabernacolo della convenenza. 009 1SA 002 023 Ed egli disse loro: Perchè fate voi cotali cose? perciocchè io intendo i vostri malvagi fatti; queste cose [mi sono riferite] da tutto il popolo. 009 1SA 002 024 Non [fate così], figliuoli miei; perciocchè la fama, che mi perviene agli orecchi [di voi], non è buona; voi inducete a trasgressione il popolo del Signore. 009 1SA 002 025 Se un uomo pecca contro ad un altro uomo, Iddio lo giudica; e se un uomo pecca contro al Signore, chi pregherà per lui? Ma essi non attesero alla voce del padre loro; perciocchè il Signore voleva farli morire. 009 1SA 002 026 Intanto il fanciullo Samuele andava crescendo, e diventando grazioso al Signore ed agli uomini. 009 1SA 002 027 OR un uomo di Dio venne ad Eli, e gli disse: Così ha detto il Signore: Non mi manifestai io pure alla casa di tuo padre, mentre erano in Egitto, [mandandoli] alla casa di Faraone? 009 1SA 002 028 Io mi elessi eziandio tuo padre, d'infra tutte le tribù d'Israele, per sacerdote, per offerir [sacrificii] sopra il mio altare, [e] per arder profumi, [e] per portar l'Efod davanti a me; e diedi alla casa di tuo padre tutte le offerte da ardere de' figliuoli d'Israele. 009 1SA 002 029 Perchè avete voi dato del calcio a' miei sacrificii, e alle mie offerte, che io ho comandato [che si offeriscano] nel [mio] Tabernacolo? e [perchè] hai tu portato maggiore onore a' tuoi figliuoli che a me, per ingrassarvi del meglio delle offerte d'Israele, mio popolo? 009 1SA 002 030 Perciò, il Signore Iddio d'Israele dice così: Io del tutto avea detto che la tua casa, e la casa di tuo padre, andrebbero e verrebbero davanti a me in perpetuo; ma ora il Signore dice: Ciò sia lungi da me; perciocchè io onorerò quelli che mi onorano, e quelli che mi sprezzano saranno avviliti. 009 1SA 002 031 Ecco, i giorni vengono, che io riciderò il braccio a te, e alla casa di tuo padre, e farò che non vi sarà alcuno in casa tua che diventi vecchio. 009 1SA 002 032 E tu vedrai l'afflizione del Tabernacolo, in luogo di tutto il bene che [Iddio] avea fatto a Israele; e non vi sarà giammai alcuno in casa tua che diventi vecchio. 009 1SA 002 033 E colui de' tuoi, [il quale] io non avrò sterminato d'appresso al mio Altare, [sarà] per consumarti gli occhi, e accorarti l'anima; e chiunque sarà nato e cresciuto in casa tua morrà in fior d'età. 009 1SA 002 034 E questo, che avverrà a' tuoi due figliuoli, Hofni e Finees, [che] morranno amendue in uno stesso giorno, ti [sarà] per segno. 009 1SA 002 035 Ed io mi susciterò un sacerdote leale; esso opererà secondo il mio cuore, e secondo l'anima mia; ed io gli edificherò una casa stabile, ed egli andrà e verrà davanti al mio Unto del continuo. 009 1SA 002 036 E chiunque rimarrà di casa tua andrà ad inchinarsi a lui per un danaio d'argento, e per una fetta di pane; e dirà: Deh! mettimi a fare alcuno dei servigi del sacerdozio, [perchè io abbia] da mangiare un boccon di pane. 009 1SA 003 001 OR il giovane fanciullo Samuele serviva al Signore, nella presenza di Eli. E in quel tempo la parola di Dio era rara, [e] non appariva alcuna visione. 009 1SA 003 002 Ed avvenne in quel giorno, che Eli, la cui vista cominciava a scemare, [talchè] egli non poteva [più] vedere, giacendo nel suo luogo; 009 1SA 003 003 Samuele, giacendo anch'esso nel Tempio del Signore, ove [era] l'Arca di Dio, avanti che fossero spente le lampane di Dio; 009 1SA 003 004 il Signore chiamò Samuele. Ed egli rispose: Eccomi. 009 1SA 003 005 E corse ad Eli, e gli disse: Eccomi; perciocchè tu m'hai chiamato. Ma [Eli gli] disse: Io non t'ho chiamato; ritornatene a giacere. Ed egli se ne andò a giacere. 009 1SA 003 006 E il Signore chiamò di nuovo Samuele. E Samuele si levò, e andò ad Eli, e [gli] disse: Eccomi; perciocchè tu m'hai chiamato. Ma [Eli gli] disse: Io non t'ho chiamato, figliuol mio; ritornatene a giacere. 009 1SA 003 007 Or Samuele non conosceva ancora il Signore, e la parola del Signore non gli era ancora stata rivelata. 009 1SA 003 008 E il Signore chiamò di nuovo Samuele per la terza volta. Ed egli si levò, e andò ad Eli, e [gli] disse: Eccomi; perciocchè tu m'hai chiamato. Allora Eli si avvide che il Signore chiamava il fanciullo. 009 1SA 003 009 Ed Eli disse a Samuele: Vattene a giacere; e, se egli ti chiama, di': Parla, Signore; perciocchè il tuo servitore ascolta. Samuele adunque se ne andò a giacere nel suo luogo. 009 1SA 003 010 E il Signore venne, e si presentò [a lui], e [lo] chiamò, come le altre volte: Samuele, Samuele. E Samuele disse: Parla; perciocchè il tuo servitore ascolta. 009 1SA 003 011 E il Signore disse a Samuele: Ecco, io fo una cosa in Israele, la quale chiunque udirà avrà amendue l'orecchie intronate. 009 1SA 003 012 In quel dì io metterò ad effetto contro ad Eli, da capo a fine, tutto ciò che io ho detto contro alla sua casa. 009 1SA 003 013 Io gli avea dinunziato ch'io punirei la sua casa in perpetuo, per cagion dell'iniquità, con la quale egli ha saputo che i suoi figliuoli si rendevano maledetti, ed egli non li ha repressi. 009 1SA 003 014 Perciò adunque, io ho giurato alla casa di Eli: Se mai in perpetuo l'iniquità della casa di Eli è purgata con sacrificio, nè con offerta. 009 1SA 003 015 Or Samuele stette coricato fino alla mattina; poi aperse le porte della Casa del Signore. Ed egli temeva di dichiarar la visione ad Eli. 009 1SA 003 016 Ma Eli lo chiamò, e [gli] disse: Samuele, figliuol mio. 009 1SA 003 017 Ed egli disse: Eccomi. Ed [Eli gli] disse: Quale è la parola ch'egli ti ha detta? deh! non celarmela; così ti faccia Iddio, e così ti aggiunga, se tu mi celi cosa alcuna di tutto ciò ch'egli ti ha detto. 009 1SA 003 018 Samuele adunque gli raccontò tutte quelle parole, e non gli celò [nulla]. Ed [Eli] disse: Egli è il Signore; faccia quello che gli parrà bene. 009 1SA 003 019 Or Samuele crebbe, e il Signore fu con lui; ed esso non lasciò cadere in terra alcuna di tutte le sue parole. 009 1SA 003 020 E tutto Israele, da Dan fino a Beerseba, conobbe che Samuele era ben certificato profeta del Signore. 009 1SA 003 021 E il Signore continuò d'apparire in Silo; perciocchè il Signore si manifestava a Samuele per la parola del Signore. E la parola di Samuele fu [indirizzata] a tutto Israele. 009 1SA 004 001 OR Israele uscì in battaglia incontro a' Filistei, e si accampò presso ad Eben-ezer; e i Filistei si accamparono in Afec. 009 1SA 004 002 E i Filistei ordinarono [la battaglia] incontro ad Israele. E, datasi la battaglia, Israele fu sconfitto davanti a' Filistei; ed essi ne percossero intorno a quattromila uomini in battaglia ordinata, nella campagna. 009 1SA 004 003 Ed essendo il popolo venuto nel campo, gli Anziani d'Israele dissero: Perchè ci ha il Signore oggi sconfitti davanti a' Filistei? facciamoci portar da Silo l'Arca del Patto del Signore, e venga egli nel mezzo di noi, e salvici, dalla mano de' nostri nemici. 009 1SA 004 004 Il popolo adunque mandò in Silo, e di là fu portata l'Arca del Patto del Signore degli eserciti, che siede sopra i Cherubini; e quivi, con l'Arca del Patto di Dio, [erano] i due figliuoli di Eli, Hofni e Finees. 009 1SA 004 005 E, come l'Arca del Patto del Signore arrivò nel campo, tutto Israele sclamò d'allegrezza con gran grida, talchè la terra ne rimbombò. 009 1SA 004 006 E i Filistei, udita la voce delle grida, dissero: Che [vuol dire] la voce di queste gran grida nel campo degli Ebrei? Poi seppero che l'Arca del Signore era venuta nel campo. 009 1SA 004 007 E i Filistei ebbero paura; perciocchè dicevano: Iddio è venuto nel campo. E dissero: Guai a noi! perciocchè tal cosa non è stata per addietro. 009 1SA 004 008 Guai a noi! chi ci scamperà dalla mano di questo possente dio? questo è l'Iddio che percosse gli Egizj d'una sconfitta intiera nel deserto. 009 1SA 004 009 O Filistei, rinforzatevi, e portatevi da [valenti] uomini; che talora non serviate agli Ebrei, come essi hanno servito a voi; portatevi adunque da [valenti] uomini, e combattete. 009 1SA 004 010 I Filistei adunque combatterono, e gl'Israeliti furono sconfitti, e fuggirono ciascuno alle sue stanze; e la sconfitta fu molto grande, talchè caddero [morti] degl'Israeliti trentamila [uomini] a piè. 009 1SA 004 011 E l'Arca di Dio fu presa e i due figliuoli di Eli, Hofni e Finees, furono morti. 009 1SA 004 012 E un uomo di Beniamino se ne corse dal campo, e giunse in Silo quello stesso giorno, co' vestimenti stracciati, e con della terra in sul capo. 009 1SA 004 013 E, come egli giunse, ecco, Eli sedeva in sul seggio, allato alla strada, e stava a riguardare; perciocchè il cuor gli tremava per cagion dell'Arca di Dio. Quell'uomo adunque entrò nella città, portando le novelle, e tutta la città fece un gran grido. 009 1SA 004 014 Ed Eli, udendo il romor delle grida disse: Che [vuol dire] il romore di questo tumulto? E quell'uomo andò prestamente ad Eli, e gli raccontò [la cosa]. 009 1SA 004 015 Or Eli [era] d'età di novantotto anni, e la vista gli era venuta meno, talchè egli non poteva vedere. 009 1SA 004 016 Quell'uomo adunque gli disse: Io [son] colui che vengo dal campo, e oggi me ne son fuggito dalla battaglia. Ed [Eli gli] disse: Figliuol mio, come è andato il fatto? 009 1SA 004 017 E colui che portava le novelle rispose e disse: Israele è fuggito d'innanzi a' Filistei; ed anche è stata fatta una grande sconfitta del popolo; i tuoi due figliuoli, Hofni e Finees, eziandio son morti, e l'Arca di Dio è stata presa. 009 1SA 004 018 E, quando egli mentovò l'Arca di Dio, Eli cadde d'in sul seggio a rovescio allato alla porta, e si ruppe la nuca, e morì; perciocchè egli [era] vecchio e grave. Or egli avea giudicato Israele quarant'anni. 009 1SA 004 019 E la sua nuora, moglie di Finees, [essendo] gravida, presta a partorire, udì il grido che l'Arca di Dio era presa, e che il suo suocero, e il suo marito erano morti; onde ella si accosciò, e partorì; perciocchè i dolori le sopraggiunsero ad un tratto. 009 1SA 004 020 E, in quel punto ch'ella moriva, [le donne] che le stavano d'intorno, le dissero: Non temere; perciocchè tu hai partorito un figliuolo; ma ella non rispose, e non vi mise il cuore. 009 1SA 004 021 Pur nondimeno pose nome al fanciullo, Icabod, dicendo: La gloria è stata trasportata d'Israele; perciocchè l'Arca di Dio era stata presa, e per cagione del suo suocero e del suo marito. 009 1SA 004 022 Disse adunque: La gloria è stata trasportata d'Israele; perciocchè l'Arca di Dio è stata presa. 009 1SA 005 001 OR i Filistei, avendo presa l'Arca di Dio, la condussero da Eben-ezer in Asdod. 009 1SA 005 002 Presero adunque l'Arca di Dio, e la condussero dentro alla casa di Dagon, e la posarono presso a Dagon. 009 1SA 005 003 E il giorno seguente, essendosi que' di Asdod levati la mattina, ecco, Dagon giaceva boccone in terra, davanti all'Arca del Signore. Ed essi presero Dagon, e lo riposero nel suo luogo. 009 1SA 005 004 E la mattina del giorno seguente essendosi levati, ecco Dagon giaceva boccone in terra, davanti all'Arca del Signore; e la testa di Dagon, e amendue le palme delle sue mani erano mozze in su la soglia; e [l'imbusto] solo [di] Dagon era rimasto presso a quella. 009 1SA 005 005 Perciò i sacerdoti di Dagon, nè alcun di quelli ch'entrano nella casa di esso, non calcano la soglia di Dagon, in Asdod, infino a questo giorno. 009 1SA 005 006 Poi la mano del Signore si aggravò sopra quei di Asdod, ed egli li disertò, e li percosse di morici in Asdod, e ne' confini di essa. 009 1SA 005 007 E quelli di Asdod, veggendo che così [andava la cosa], dissero: L'Arca dell'Iddio d'Israele non dimorerà appresso di noi; perciocchè la sua mano è aspra sopra noi, e sopra Dagon, nostro dio. 009 1SA 005 008 Perciò, mandarono ad adunare tutti i principi de' Filistei appresso a loro, e dissero: Che faremo noi dell'Arca dell'Iddio d'Israele? Ed essi dissero: Trasportisi l'Arca dell'Iddio d'Israele in Gat. Così l'Arca dell'Iddio d'Israele fu trasportata [in Gat]. 009 1SA 005 009 Ma, poichè fu trasportata [in Gat], la mano del Signore fu sopra la città, con gran turbamento; ed egli percosse gli uomini della città, dal maggiore al minore; e vennero loro delle morici nascoste. 009 1SA 005 010 Perciò mandarono l'Arca di Dio in Ecron; e, come l'Arca di Dio giunse in Ecron, quei di Ecron sclamarono, dicendo: Hanno trasportata l'Arca dell'Iddio d'Israele a me, per far morir me, e il mio popolo. 009 1SA 005 011 E per questa cagione mandarono a raunare tutti i principi de' Filistei, e dissero [loro: ] Rimandate l'Arca dell'Iddio d'Israele, e ritorni al suo luogo, e non faccia morir me, e il mio popolo; perciocchè v'era uno spavento di morte per tutta la città; e la mano del Signore era molto aggravata in quel luogo. 009 1SA 005 012 E gli uomini che non morivano erano percossi di morici; e il grido della città salì infino al cielo. 009 1SA 006 001 ESSENDO adunque l'Arca del Signore stata sette mesi nel territorio de' Filistei, 009 1SA 006 002 i Filistei chiamarono i sacerdoti e gl'indovini, dicendo: Che faremo noi dell'Arca del Signore? Dichiarateci in qual maniera noi la dobbiamo rimandare al suo luogo. 009 1SA 006 003 Ed essi dissero: Se voi rimandate l'Arca dell'Iddio d'Israele, non rimandatela a vuoto; anzi del tutto pagategli un'[offerta per la] colpa; allora voi sarete guariti, e voi saprete per qual cagione la sua mano non si sarà rimossa da voi. 009 1SA 006 004 Ed essi dissero: Quale [offerta per la] colpa gli pagheremo noi? E quelli dissero: Cinque morici d'oro, e cinque topi d'oro, secondo il numero de' principati de' Filistei; perciocchè una stessa piaga [è stata] sopra tutti i Filistei, e sopra i vostri principi. 009 1SA 006 005 Fate adunque delle forme delle vostre morici e delle forme de' vostri topi, che guastano il paese; e date gloria all'Iddio d'Israele; forse allevierà egli la sua mano d'in su voi, e d'in su i vostri dii, e d'in sul vostro paese. 009 1SA 006 006 E perchè indurereste voi il cuor vostro, come gli Egizj e Faraone indurarono il cuor loro? dopo ch'egli li ebbe scherniti, non rimandarono essi gl'[Israeliti], ed essi se ne andarono? 009 1SA 006 007 Ora dunque, fate un carro nuovo, e prendetelo; prendetevi eziandio due vacche lattanti, sopra cui giammai non sia stato posto giogo; poi legate queste vacche al carro, e rimenate i lor figli a casa, indietro da esse; 009 1SA 006 008 e prendete l'Arca del Signore, e ponetela sopra il carro; e mettete allato ad essa in una cassetta que' lavori d'oro, che voi gli pagherete [per offerta per la] colpa; e rimandatela, e vadasene. 009 1SA 006 009 E state a guardare; se ella sale verso Bet-semes, traendo alle contrade di esso, egli ci avrà fatto questo gran male; se no, noi sapremo che la sua mano non ci ha toccati, [anzi] che è stato un caso [che] ci è avvenuto. 009 1SA 006 010 Quegli uomini adunque fecero così, e presero due vacche lattanti, e le legarono al carro, e rinchiusero i lor figli in casa. 009 1SA 006 011 Poi posero l'Arca del Signore sopra il carro, con la cassetta, e co' topi d'oro, e con le forme delle lor morici. 009 1SA 006 012 E le vacche si dirizzarono alla via che trae verso Bet-semes, seguitando una medesima strada, e andavano mugghiando; e non si rivolsero nè a destra nè a sinistra; e i principi de' Filistei andarono loro dietro fino a' confini di Bet-semes. 009 1SA 006 013 Or [que' di] Bet-semes segavano la ricolta de' grani nella valle; e, alzati gli occhi, videro l'Arca, e si rallegrarono di veder[la]. 009 1SA 006 014 E il carro, giunto al campo di Giosuè da Bet-semes, si fermò quivi. Or quivi [era] una gran pietra; e coloro spezzarono il legname del carro, e offersero le vacche in olocausto al Signore. 009 1SA 006 015 Or i Leviti aveano posta giù l'Arca del Signore, e la cassetta ch'[era] appresso, nella quale [erano] que' lavori d'oro, e l'aveano messa sopra quella gran pietra; e in quel giorno que' di Bet-semes offersero olocausti, e sacrificarono sacrificii al Signore. 009 1SA 006 016 E i cinque principati dei Filistei, avendo [ciò] veduto, se ne ritornarono quell'istesso giorno in Ecron. 009 1SA 006 017 Or questo [è il numero del]le morici d'oro, le quali i Filistei pagarono al Signore [per offerta per la] colpa; per Asdod una, per Gaza una, per Ascalon una, per Gat una, per Ecron una. 009 1SA 006 018 E i topi d'oro [furono secondo il] numero di tutte le città de' Filistei, [divise] in cinque principati, così città murate, come villate senza mura, fino ad Abel la gran [pietra], sopra la quale posarono l'Arca del Signore, [la quale è] infino ad oggi nel campo di Giosuè da Bet-semes. 009 1SA 006 019 Or il Signore percosse [alquanti] di que' di Bet-semes, perchè aveano riguardato dentro all'Arca del Signore; percosse ancora del popolo cinquantamila e settanta uomini. E il popolo fece cordoglio, perciocchè il Signore l'avea percosso di una gran piaga. 009 1SA 006 020 E que' di Bet-semes dissero: Chi potrà durare davanti al Signore, a questo Iddio Santo? e a cui salirà egli d'appresso a noi? 009 1SA 006 021 Mandarono adunque de' messi agli abitanti di Chiriat-iearim, a dire: I Filistei hanno ricondotta l'Arca del Signore; scendete, e menatela da voi. 009 1SA 007 001 E que' di Chiriat-iearim vennero, e ne menarono l'Arca del Signore, e la condussero nella casa di Abinadab, sul colle; e consacrarono Eleazaro, figliuolo di esso, per guardar l'Arca del Signore. 009 1SA 007 002 OR lungo tempo appresso che l'Arca fu posata in Chiriat-iearim, che furono vent'anni, tutta la casa d'Israele si lamentò, [gridando] dietro al Signore. 009 1SA 007 003 E Samuele parlò a tutta la casa d'Israele, dicendo: Se pur voi vi convertite con tutto il vostro cuore al Signore, togliete del mezzo di voi gl'iddii degli stranieri, ed Astarot; ed addirizzate il cuor vostro al Signore, e servite a lui solo, ed egli vi riscoterà dalla mano de' Filistei. 009 1SA 007 004 I figliuoli d'Israele adunque tolsero via i Baali e Astarot; e servirono al solo Signore. 009 1SA 007 005 Poi Samuele disse: Adunate tutto Israele in Mispa, ed io supplicherò al Signore per voi. 009 1SA 007 006 Essi adunque si adunarono in Mispa, ed attinsero dell'acqua, e la sparsero davanti al Signore, e digiunarono quel giorno; e quivi dissero; Noi abbiamo peccato contro al Signore. E Samuele giudicò i figliuoli d'Israele in Mispa. 009 1SA 007 007 Ora, quando i Filistei ebbero inteso che i figliuoli d'Israele s'erano adunati in Mispa, i principati de' Filistei salirono contro ad Israele. Il che come i figliuoli d'Israele ebbero udito, temettero dei Filistei; 009 1SA 007 008 e dissero a Samuele: Non restar di gridar per noi al Signore Iddio nostro, acciocchè egli ci salvi dalla mano de' Filistei. 009 1SA 007 009 E Samuele prese un agnel di latte, e l'offerse tutto intiero in olocausto al Signore. E Samuele gridò al Signore per Israele; e il Signore l'esaudì. 009 1SA 007 010 Ora, mentre Samuele offeriva quell'olocausto, i Filistei si accostarono in battaglia contro ad Israele; ma il Signore in quel giorno tonò sopra i Filistei con gran tuono, e li mise in rotta; e furono sconfitti davanti ad Israele. 009 1SA 007 011 E gli Israeliti uscirono di Mispa, e perseguitarono i Filistei, e li percossero fin disotto a Bet-car. 009 1SA 007 012 Allora Samuele prese una pietra, e la pose fra Mispa e la punta della rupe; e pose nome a quella [pietra] Eben-ezer; e disse: Il Signore ci ha soccorsi fino a questo luogo. 009 1SA 007 013 E i Filistei furono abbassati, e non continuarono più d'entrar ne' confini d'Israele. E la mano del Signore fu contro a' Filistei tutto il tempo di Samuele. 009 1SA 007 014 E le città, che i Filistei aveano prese ad Israele, ritornarono ad Israele; Israele riscosse dalle mani dei Filistei [quelle città] da Ecron fino a Gat, insieme co' lor confini. E vi fu pace tra gl'Israeliti e gli Amorrei. 009 1SA 007 015 E Samuele giudicò Israele tutto il tempo della vita sua. 009 1SA 007 016 Ed egli andava d'anno in anno attorno in Betel, e in Ghilgal, e in Mispa, e giudicava Israele in tutti que' luoghi. 009 1SA 007 017 Ma il suo ridotto [era] in Rama; perciocchè quivi [era] la sua casa, e quivi giudicava Israele; quivi ancora edificò un altare al Signore. 009 1SA 008 001 ORA, quando Samuele fu divenuto vecchio, costituì i suoi figliuoli Giudici ad Israele. 009 1SA 008 002 E il nome del suo figliuolo primogenito era Ioel, e il nome del suo secondo [era] Abia; i quali tenevano ragione in Beerseba. 009 1SA 008 003 Ma i suoi figliuoli non camminarono nelle vie di esso, anzi si rivolsero dietro all'avarizia, e prendevano presenti, e pervertivano la ragione. 009 1SA 008 004 Laonde tutti gli Anziani d'Israele si adunarono insieme, e vennero a Samuele in Rama, e gli dissero: 009 1SA 008 005 Ecco, tu sei divenuto vecchio, e i tuoi figliuoli non camminano nelle tue vie; ora [dunque] costituisci sopra noi un re che ci giudichi, come [hanno] tutte le [altre] nazioni. 009 1SA 008 006 E la cosa dispiacque a Samuele, quando dissero: Dacci un re che ci giudichi. Ed egli fece orazione al Signore. 009 1SA 008 007 E il Signore disse a Samuele: Acconsenti alla voce del popolo, in tutto ciò ch'egli ti dirà; perciocchè essi non hanno sdegnato te, anzi hanno sdegnato me, acciocchè io non regni sopra loro. 009 1SA 008 008 Secondo tutte le opere che hanno fatte dal dì che io li trassi fuori di Egitto, fino ad oggi, per le quali mi hanno abbandonato, e hanno servito ad altri dii; così fanno ancora a te. 009 1SA 008 009 Ora dunque acconsenti alla voce loro; ma tuttavia del tutto protesta, e dichiara loro la ragione del re, che regnerà sopra loro. 009 1SA 008 010 E Samuele rapportò tutte le parole del Signore al popolo, che gli chiedeva un re. 009 1SA 008 011 E disse: Questa sarà la ragione del re che regnerà sopra voi: Egli piglierà i vostri figliuoli, e li metterà sopra i suoi carri, e fra i suoi cavalieri, ed essi correranno davanti al suo carro. 009 1SA 008 012 [Li prenderà eziandio] per constituirseli capitani di migliaia, e capitani di cinquantine; e per arare i suoi campi, e per far la sua ricolta, e per fabbricar le sue armi, e gli arnesi de' suoi carri. 009 1SA 008 013 Egli prenderà eziandio le vostre figliuole per profumiere, e cuoche, e panattiere. 009 1SA 008 014 Piglierà ancora i vostri campi, e le vostre vigne, e i vostri migliori uliveti, e [li] donerà a' suoi servitori. 009 1SA 008 015 Egli torrà eziandio le decime delle vostre semente, e delle vostre vigne, e le donerà a' suoi ufficiali, e a' suoi servitori. 009 1SA 008 016 Piglierà eziandio i vostri servi, e le vostre serve, e il fior de' vostri giovani, e i vostri asini, e li adopererà al suo lavoro. 009 1SA 008 017 Egli prenderà la decima delle vostre gregge; e voi gli sarete servi. 009 1SA 008 018 E in quel giorno voi griderete per cagione del vostro re, che vi avrete eletto; ma il Signore allora non vi esaudirà. 009 1SA 008 019 Ma il popolo ricusò di ascoltar le parole di Samuele, e disse: No; anzi vi sarà un re sopra noi. 009 1SA 008 020 E noi ancora saremo come tutte le [altre] genti; e il nostro re ci giudicherà, e uscirà davanti a noi, e condurrà le nostre guerre. 009 1SA 008 021 Samuele adunque, avendo udite tutte le parole del popolo, le rapportò agli orecchi del Signore. 009 1SA 008 022 E il Signore disse a Samuele: Acconsenti alla voce loro, e costituisci loro un re. E Samuele disse agl'Israeliti: Andatevene ciascuno alla sua città. 009 1SA 009 001 OR v'era un uomo di Beniamino, prode e valoroso, il cui nome [era] Chis, figliuolo di Abiel, figliuolo di Seror, figliuolo di Becorat, figliuolo di Afia, figliuolo di un uomo Beniaminita. 009 1SA 009 002 Ed esso avea un figliuolo, il cui nome [era] Saulle, giovane e bello; e non [v'era] alcuno fra i figliuoli d'Israele più bello di lui; egli [era] più alto che niuno del popolo dalle spalle in su. 009 1SA 009 003 Or le asine di Chis, padre di Saulle, si smarrirono. E Chis disse a Saulle, suo figliuolo: Deh! piglia teco uno de' servitori, e levati, e va' a cercar le asine. 009 1SA 009 004 Egli adunque passò nel monte di Efraim, e poi nella contrada di Salisa; ma essi non [le] trovarono; poi passarono nella contrada di Saalim, ma non [v'erano]; passarono eziandio nel paese de' Beniaminiti, ma non le trovarono. 009 1SA 009 005 Quando furono giunti alla contrada di Suf, Saulle disse al suo servitore, ch'egli [avea] seco: Or su ritorniamcene; che talora mio padre, lasciata [la cura del]le asine, non sia in sollecitudine di noi. 009 1SA 009 006 Ma egli gli disse: Ecco ora, un uomo di Dio [è] in questa città, il quale [è] uomo onorato; tutto quello ch'egli dice avviene senza fallo; ora andiamvi; forse egli ci farà chiari di ciò perchè ci siam messi in cammino. 009 1SA 009 007 E Saulle disse al suo servitore: Ma ecco, se noi vi andiamo, che porteremo a quell'uomo? conciossiachè la vittuaglia ci sia venuta meno nelle tasche, e non abbiamo alcun presente da portare all'uomo di Dio; [che abbiamo] appresso di noi? 009 1SA 009 008 E il servitore rispose di nuovo a Saulle, e disse: Ecco, io mi trovo in mano un quarto d'un siclo d'argento; io lo darò all'uomo di Dio, ed egli ci farà chiari di ciò perchè ci siam messi in cammino. 009 1SA 009 009 (Anticamente in Israele, quando alcuno andava per domandare Iddio, diceva così: Or andiamo fino al Veggente; perciocchè in quel tempo [quel che si chiama] oggi profeta, si chiamava il Veggente.) 009 1SA 009 010 E Saulle disse al suo servitore: Ben dici; or andiamo. Essi adunque andarono alla città, nella quale [era] l'uomo di Dio. 009 1SA 009 011 Mentre essi salivano per la salita della città, trovarono delle fanciulle che uscivano per attigner dell'acqua, e dissero loro: Il Veggente è egli quivi? 009 1SA 009 012 E quelle risposero loro, e dissero: [Egli v'] è: eccolo davanti a te, affrettati pure; perciocchè egli è oggi venuto nella città, perchè il popolo [fa] oggi un sacrificio nell'alto luogo. 009 1SA 009 013 Quando voi giungerete nella città, voi lo troverete di certo, avanti ch'egli salga all'alto luogo a mangiare; perciocchè il popolo non mangerà, ch'egli non sia venuto; conciossiachè egli abbia da benedire il convito; poi appresso gli invitati mangeranno. Ora dunque salite; perciocchè appunto ora lo troverete. 009 1SA 009 014 Essi adunque salirono alla città; e, come furono giunti nel mezzo della città, ecco, Samuele usciva loro incontro, per salire all'alto luogo. 009 1SA 009 015 Or il Signore, un giorno innanzi che Saulle venisse, avea rivelato e detto a Samuele: 009 1SA 009 016 Domani, a quest'ora, io ti manderò un uomo del paese di Beniamino, il quale tu ungerai per conduttore sopra il mio popolo Israele; ed egli salverà il mio popolo dalla mano de' Filistei; perciocchè io ho riguardato al mio popolo; conciossiachè il suo grido sia pervenuto a me. 009 1SA 009 017 E, quando Samuele ebbe veduto Saulle, il Signore gli disse: Ecco quell'uomo, del quale io t'ho parlato; costui signoreggerà sopra il mio popolo. 009 1SA 009 018 E Saulle, accostatosi a Samuele dentro della porta, gli disse: Deh! mostrami ove [è] la casa del Veggente. 009 1SA 009 019 E Samuele rispose a Saulle, e disse: Io [sono] il Veggente; sali davanti a me all'alto luogo, e voi mangerete oggi meco; poi domattina io vi accommiaterò, ed io ti dichiarerò tutto quello che tu hai nel cuore. 009 1SA 009 020 E intorno alle asine, che ti si smarrirono, oggi ha tre dì, non istarne in pensiero; perciocchè si son trovate. Ma inverso cui [è] tutto il desiderio d'Israele? non è egli inverso te, e inverso tutta la casa di tuo padre? 009 1SA 009 021 E Saulle rispose, e disse: Non [sono] io di Beniamino, [ch'è una] delle più piccole tribù d'Israele? e la mia nazione [non è ella] la più piccola di tutte le nazioni della tribù di Beniamino? perchè dunque mi tieni cotali ragionamenti? 009 1SA 009 022 E Samuele prese Saulle, e il suo servitore, e li menò dentro alla sala, e diede loro luogo in capo [di tavola] fra gl'invitati, ch' [erano] intorno a trenta persone. 009 1SA 009 023 E Samuele disse al cuoco: Reca qua quella parte, la quale io ti diedi, della quale io ti dissi: Riponila appresso di te. 009 1SA 009 024 Ora il cuoco avea levata una coscia, e ciò [ch'è] sopra. E [Samuele] la pose davanti a Saulle, e disse: Ecco quello ch'era stato riserbato; mettilo davanti a te, e mangia; perciocchè t'era stato serbato per questo tempo, quando io dissi: Io ho invitato il popolo. Così Saulle in quel dì mangiò con Samuele. 009 1SA 009 025 Poi, essendo scesi dall'alto luogo nella città, [Samuele] parlò con Saulle sopra il tetto. 009 1SA 009 026 E la mattina [seguente] si levarono a buon'ora, e all'apparir dell'alba Samuele chiamò Saulle, [ch'era salito] in sul tetto, dicendo: Levati, ed io ti accommiaterò. E Saulle si levò; e amendue, egli e Samuele, uscirono fuori. 009 1SA 009 027 Come essi scendevano verso l'estremità della città, Samuele disse a Saulle: Di' al servitore che passi oltre davanti a noi (ed egli passò oltre); ma tu fermati ora, acciocchè io ti faccia intendere la parola di Dio. 009 1SA 010 001 Or Samuele avea preso un piccol vaso d'olio, e lo versò in sul capo di esso, e lo baciò, e disse: Non [è egli vero] che il Signore ti ha unto per conduttore sopra la sua eredità? 009 1SA 010 002 Quando oggi tu sarai partito d'appresso a me, tu troverai due uomini presso alla sepoltura di Rachele, a' confini di Beniamino, in Selsa, i quali ti diranno: Le asine che tu eri andato a cercare, si son trovate; ed ecco, tuo padre ha lasciata la cura delle asine, e sta in pensiero di voi, dicendo: Che farò io intorno al mio figliuolo? 009 1SA 010 003 E, quando di là tu sarai passato più innanzi, e sarai giunto al querceto di Tabor, tu scontrerai tre uomini che salgono a Dio, alla Casa di Dio, che porteranno, l'uno tre capretti, l'altro tre schiacciate di pane, e il terzo un baril di vino. 009 1SA 010 004 Ed essi ti domanderanno del tuo bene stare, e ti daranno due pani, [i quali] tu prenderai di man loro. 009 1SA 010 005 Poi tu verrai al colle di Dio, ov'[è] la guernigione de' Filistei; e avverrà che, come tu entrerai nella città, tu scontrerai una schiera di profeti, che scenderanno giù dall'alto luogo, i quali avranno davanti a sè de' salteri, de' tamburi, de' flauti e delle cetere; e profetizzeranno. 009 1SA 010 006 Allora lo Spirito di Dio si avventerà sopra te, e tu profetizzerai con loro, e sarai mutato in un altro uomo. 009 1SA 010 007 E quando questi segni ti saranno avvenuti, fa' quello che ti occorrerà; perciocchè Iddio [è] teco. 009 1SA 010 008 Poi tu scenderai incontro a me in Ghilgal; ed ecco, io verrò a te per offerire olocausti, [e] per sacrificar sacrificii da render grazie; aspetta sette giorni, finchè io venga a te, ed io ti dichiarerò ciò che tu avrai a fare. 009 1SA 010 009 Ora, come egli ebbe voltate le spalle, per andarsene d'appresso a Samuele, Iddio gli mutò il cuore in un altro, e tutti que' segni avvennero quello stesso giorno. 009 1SA 010 010 E, quando essi furono arrivati là al colle, ecco, una schiera di profeti gli veniva incontro; e lo Spirito di Dio si avventò sopra lui, ed egli profetizzò per mezzo loro. 009 1SA 010 011 Ed avvenne che, quando tutti quelli che l'aveano conosciuto per addietro, ebber veduto ch'egli profetizzava co' profeti, la gente disse l'una all'altro: Che cosa [è] questo [ch'] è avvenuto al figliuolo di Chis? Saulle è egli anch'esso fra i profeti? 009 1SA 010 012 Ed un uomo di quel luogo rispose, e disse: E chi [è] il padre loro? Perciò, [questo] passò in proverbio: Saulle [è] egli anch'esso fra i profeti? 009 1SA 010 013 Poi, avendo finito di profetizzare, arrivò all'alto luogo. 009 1SA 010 014 E lo zio di Saulle disse a lui, e al suo servitore: Ove eravate voi andati? Ed egli disse: A cercar le asine; ma, veggendo che non [le trovavamo], ce ne venimmo a Samuele. 009 1SA 010 015 E lo zio di Saulle [gli] disse: Deh! dichiarami ciò che vi ha detto Samuele. 009 1SA 010 016 E Saulle disso al suo zio: Egli ci ha significato per certo che le asine erano ritrovate. Ma non gli dichiarò ciò che Samuele gli avea detto intorno al regno. 009 1SA 010 017 Poi Samuele adunò il popolo a grida, appresso al Signore, in Mispa. 009 1SA 010 018 E disse a' figliuoli d'Israele: Così ha detto il Signore Iddio d'Israele: Io ho tratto Israele fuori di Egitto, e vi ho riscossi dalla man degli Egizj, e dalla mano di tutti i regni che vi oppressavano. 009 1SA 010 019 Ma oggi voi avete sdegnato l'Iddio vostro, il qual vi ha salvati di tutti i vostri mali e distrette; e gli avete detto: Che che sia, costituisci un re sopra noi. Ora, dunque, comparite nel cospetto del Signore, per le vostre tribù e migliaia. 009 1SA 010 020 E Samuele fece accostar tutte le tribù d'Israele, e la tribù di Beniamino fu presa. 009 1SA 010 021 Poi fece accostar la tribù di Beniamino a nazione a nazione, e la nazione de' Matriti fu presa; poi fu preso Saulle, figliuolo di Chis; ed egli fu cercato, ma non si trovò. 009 1SA 010 022 E [gl'Israeliti] domandarono di nuovo il Signore, dicendo: È quell'uomo già venuto qua? E il Signore disse: Ecco, egli è nascosto fra la salmeria. 009 1SA 010 023 Ed essi corsero, e lo presero di là; ed egli comparve in mezzo del popolo; ed era dalle spalle in su più alto che niuno del popolo. 009 1SA 010 024 E Samuele disse a tutto il popolo: Vedete voi colui che il Signore ha eletto? come non [vi è] alcuno pari a lui fra tutto il popolo? E tutto il popolo sclamò d'allegrezza, e disse: Viva il Re. 009 1SA 010 025 E Samuele pronunziò al popolo la ragione del regno, e la scrisse in un libro, [il quale] egli ripose davanti al Signore. Poi Samuele rimandò tutto il popolo, ciascuno a casa sua. 009 1SA 010 026 Saulle se ne andò anch'esso a casa sua in Ghibea; e la gente di guerra, a cui il Signore toccò il cuore, andò con lui. 009 1SA 010 027 Ma certi uomini scellerati dissero: Come ci salverebbe costui? E lo sprezzarono, e non gli portarono alcun presente. Ma egli fece vista di non udire. 009 1SA 011 001 OR Nahas Ammonita salì, e pose campo sopra Iabes di Galaad; e tutti que' di Iabes di Galaad dissero a Nahas: Fa' patti con noi, e noi ti serviremo. 009 1SA 011 002 E Nahas Ammonita disse loro: Io farò patti con voi, con questo che io vi cavi a tutti l'occhio destro, e metta questo vituperio sopra tutto Israele. 009 1SA 011 003 E gli Anziani di Iabes gli dissero: Concedici tregua di sette giorni, acciocchè noi mandiamo messi per tutte le contrade d'Israele; e se niuno ci libera, noi usciremo fuori a te. 009 1SA 011 004 I messi adunque vennero in Ghibea di Saulle, e dissero quelle parole in presenza del popolo. E tutto il popolo alzò la voce e pianse. 009 1SA 011 005 Or ecco, Saulle se ne veniva da' campi, dietro a' suoi buoi, e disse: Che ha il popolo, ch'egli piange? E le parole di que' di Iabes gli furono raccontate. 009 1SA 011 006 E lo Spirito del Signore si avventò sopra Saulle, quando egli udì quelle parole, ed egli si accese nell'ira grandemente. 009 1SA 011 007 E prese un paio di buoi, e li tagliò in pezzi, i quali egli mandò per tutte le contrade d'Israle, per certi messi, dicendo: Chiunque non uscirà dietro a Saulle, e dietro a Samuele, il simigliante si farà a' suoi buoi. E lo spavento del Signore cadde sopra il popolo; e tutti uscirono fuori, come se non fossero stati che un uomo. 009 1SA 011 008 E [Saulle] fece la rassegna di loro in Bezec; e si trovarono trecentomila [uomini] de' figliuoli d'Israele, e trentamila di que' di Giuda. 009 1SA 011 009 Poi dissero a' messi ch'erano venuti: Dite così a que' di Iabes di Galaad: Domani, come il sole si riscalderà, voi sarete liberati. I messi adunque se ne ritornarono, e rapportarono [la cosa] a que' di Iabes, i quali se ne rallegrarono. 009 1SA 011 010 E que' di Iabes dissero [agli Ammoniti: ] Domani noi usciremo fuori a voi, e voi ci farete interamente come e' vi parrà. 009 1SA 011 011 E il giorno seguente Saulle dispose il popolo in tre schiere; e quelle entrarono dentro al campo in su la veglia della mattina, e percossero gli Ammoniti, finchè il dì fu riscaldato. E avvenne che coloro che scamparono furono dispersi qua e là, e non ne rimase di loro due insieme. 009 1SA 011 012 E il popolo disse a Samuele: Chi [son] coloro che hanno detto: Saulle regnerà egli sopra noi? dateci quegli uomini, e noi li faremo morire. 009 1SA 011 013 Ma Saulle disse: Ei non si farà morire alcuno in questo giorno; perciocchè oggi il Signore ha fatta liberazione in Israele. 009 1SA 011 014 E Samuele disse al popolo: Venite, andiamo in Ghilgal, e quivi rinnoviamo il reame. 009 1SA 011 015 E tutto il popolo andò in Ghilgal, e quivi costituirono re Saulle, davanti al Signore, in Ghilgal; quivi ancora, nel cospetto del Signore, sacrificarono sacrificii da render grazie. E Saulle, e tutti gli uomini d'Israele, si rallegrarono quivi grandemente. 009 1SA 012 001 ALLORA Samuele disse a tutto Israele: Ecco, io ho acconsentito alla vostra voce, in tutto ciò che voi mi avete detto; e ho costituito un re sopra voi. 009 1SA 012 002 E ora ecco, esso re cammina davanti a voi, ed io son diventato vecchio e canuto; ecco, ancora i miei figliuoli son con voi. Or io son camminato davanti a voi, dalla mia giovanezza fino a questo giorno. 009 1SA 012 003 Eccomi; testificate contro a me, in presenza del Signore, e in presenza del suo Unto; di cui ho io preso il bue? di cui ho io preso l'asino? e chi ho io oppressato? a cui ho io fatto storsione? dalle cui mani ho io preso alcun prezzo di riscatto per nasconder gli occhi miei da lui? Ed io ve ne farò restituzione. 009 1SA 012 004 Ma essi dissero: Tu non ci hai oppressati, e non ci hai fatta storsione alcuna, e non hai preso nulla dalle mani d'alcuno. 009 1SA 012 005 Ed egli disse loro: Il Signore [è] testimonio contro a voi, il suo Unto [è] anche esso oggi testimonio, che voi non avete trovato nulla nelle mie mani. E [il popolo] disse: [Sì, egli n'è] testimonio. 009 1SA 012 006 Allora Samuele disse al popolo: Il Signore [è] quello che ordinò Mosè ed Aaronne, e che trasse i padri vostri fuor del paese di Egitto. 009 1SA 012 007 Ma ora comparite [qua], ed io contenderò in giudicio con voi, nel cospetto del Signore, intorno a tutte le opere giuste che il Signore ha fatte inverso voi, e inverso i vostri padri. 009 1SA 012 008 Dopo che Giacobbe fu venuto in Egitto, i padri vostri gridarono al Signore; e il Signore mandò Mosè ed Aaronne, i quali trassero i padri vostri fuor di Egitto, e li fecero abitare in questo luogo. 009 1SA 012 009 Ma essi, dimenticando il Signore Iddio loro, egli li vendè in mano di Sisera, capitano dell'esercito d'Hasor, e in mano de' Filistei, e in mano del re di Moab, i quali guerreggiarono contro a loro. 009 1SA 012 010 Allora gridarono al Signore, e dissero: Noi abbiam peccato; conciossiachè abbiamo abbandonato il Signore, e abbiam servito a' Baali e ad Astarot; ma ora riscuotici di mano de' nostri nemici, e noi ti serviremo. 009 1SA 012 011 E il Signore mandò Ierubbaal, e Bedan, e Iefte, e Samuele, e vi liberò di mano de' vostri nemici di ogn'intorno, e voi abitaste in sicurtà. 009 1SA 012 012 Or voi, avendo veduto che Nahas, re dei figliuoli di Ammon, veniva contro a voi, mi avete detto: No; anzi un re regnerà sopra noi; benchè il Signore Iddio vostro [fosse] vostro re. 009 1SA 012 013 Ora dunque, ecco il re che voi avete scelto, il quale avete chiesto; ed ecco, il Signore ha costituito un re sopra voi. 009 1SA 012 014 Se voi temete il Signore e gli servite, e ubbidite alla sua voce, e non siete ribelli alla bocca del Signore; e voi, e il vostro re, che regna sopra voi, sarete dietro al Signore Iddio vostro. 009 1SA 012 015 Ma, se voi non ubbidite alla voce del Signore, e siete ribelli alla sua bocca, la mano del Signore sarà contro a voi, come [è stata] contro a' vostri padri. 009 1SA 012 016 Fermatevi pure al presente ancora, e vedete questa gran cosa che il Signore farà davanti agli occhi vostri. 009 1SA 012 017 Non [è] egli oggi la ricolta de' grani? io griderò al Signore, ed egli farà tonare e piovere; acciocchè sappiate, e veggiate che il male, il qual voi avete commesso davanti al Signore, chiedendovi un re, è grande. 009 1SA 012 018 Samuele adunque gridò al Signore; e il Signore fece tonare e piovere in quel giorno; laonde tutto il popolo temette grandemente il Signore e Samuele. 009 1SA 012 019 E tutto il popolo disse a Samuele: Prega il Signore Iddio tuo per li tuoi servitori, che noi non muoiamo; perciocchè noi abbiamo sopraggiunto a tutti i nostri peccati [questo] male, d'averci chiesto un re. 009 1SA 012 020 E Samuele disse al popolo: Non temiate; voi avete commesso tutto questo male; ma pur non vi rivolgete indietro dal Signore, anzi servite al Signore con tutto il cuor vostro. 009 1SA 012 021 Non vi rivolgete pure indietro; perciocchè voi [andreste] dietro a cose vane, le quali non possono giovare, nè liberare; perciocchè son cose vane. 009 1SA 012 022 Imperocchè il Signore, per amor del suo gran Nome, non abbandonerà il suo popolo; conciossiachè sia piaciuto al Signore farvi suo popolo. 009 1SA 012 023 Tolga anche da me Iddio, che io pecchi contro al Signore, e che io resti di pregar per voi; anzi, io vi ammaestrerò nella buona e diritta via. 009 1SA 012 024 Sol temete il Signore, e servitegli in verità, con tutto il cuor vostro; perciocchè, guardate le gran cose ch'egli ha operate inverso voi. 009 1SA 012 025 Ma, se pur voi vi portate malvagiamente, e voi e il vostro re perirete. 009 1SA 013 001 SAULLE avea regnato un anno, [quando queste cose avvennero]; e poi, dopo aver regnato due anni sopra Israele, 009 1SA 013 002 scelse tremila uomini d'Israele; de' quali duemila stettero con lui in Micmas, e nel monte di Betel, e mille con Gionatan, in Ghibea di Beniamino; e rimandò il rimanente del popolo, ciascuno alle sue stanze. 009 1SA 013 003 E Gionatan percosse la guernigione de' Filistei ch'[era] nel colle; e i Filistei l'intesero. E Saulle fece sonar la tromba per tutto il paese, dicendo: Odano gli Ebrei. 009 1SA 013 004 E tutto Israele udì dire: Saulle ha percossa la guernigione de' Filistei, ed anche Israele è diventato abbominevole fra i Filistei. E il popolo fu adunato a grida in Ghilgal, per seguitare Saulle. 009 1SA 013 005 I Filistei si adunarono anch'essi per guerreggiare contro ad Israele, [avendo] trentamila carri, e seimila cavalieri, e della gente in moltitudine, come la rena che [è] in sul lito del mare. E salirono, e si accamparono in Micmas, verso l'Oriente di Bet-aven. 009 1SA 013 006 Ora gl'Israeliti, veggendosi distretti, perciocchè il popolo era oppressato, si nascosero nelle spelonche, e per li greppi de' monti, e nelle rupi, e nelle rocche, e nelle grotte. 009 1SA 013 007 E gli [altri] Ebrei passarono di là dal Giordano al paese di Gad e di Galaad. E Saulle non si moveva di Ghilgal, e tutto il popolo che lo seguitava era impaurito. 009 1SA 013 008 Ed egli aspettò sette giorni, secondo il termine [posto] da Samuele; e Samuele non veniva in Ghilgal; laonde il popolo si dispergeva d'appresso a Saulle. 009 1SA 013 009 Allora Saulle disse: Adducetemi l'olocausto, e i sacrificii da render grazie. Ed egli offerse l'olocausto. 009 1SA 013 010 E, come egli forniva d'offerir l'olocausto, ecco, Samuele arrivò; e Saulle gli uscì incontro, per salutarlo. 009 1SA 013 011 Ma Samuele [gli] disse: Che hai fatto? E Saulle [gli] rispose: Perciocchè io vedeva che il popolo si dispergeva d'appresso a me, e che tu non venivi al termine posto de' giorni, e che i Filistei erano adunati in Micmas, io dissi: 009 1SA 013 012 I Filistei verranno ora contro a me in Ghilgal, ed io non ho supplicato al Signore; laonde, dopo essermi rattenuto quant'ho potuto, io ho offerto l'olocausto. 009 1SA 013 013 Allora Samuele disse a Saulle: Tu hai follemente fatto, non avendo osservato il comandamento del Signore Iddio tuo, il quale egli ti avea dato; perciocchè il Signore avrebbe ora stabilito il tuo regno sopra Israele, in perpetuo. 009 1SA 013 014 Ma ora il tuo regno non sarà stabile; il Signore s'è cercato un uomo secondo il cuor suo, il quale egli ha ordinato per conduttore sopra il suo popolo; poichè tu non hai osservato quello che il Signore ti avea comandato. 009 1SA 013 015 Poi Samuele si levò, e salì da Ghilgal in Ghibea di Beniamino. E Saulle fece la rassegna della gente che si ritrovava con lui, [ch'era] d'intorno a seicent'uomini. 009 1SA 013 016 Or Saulle, e Gionatan suo figliuolo, e il popolo che si ritrovava con loro, se ne stavano in Ghibea di Beniamino; e i Filistei erano accampati in Micmas. 009 1SA 013 017 E del campo de' Filistei uscì della gente in tre schiere, da fare il guasto; l'una delle quali si voltò al cammino di Ofra, [traendo] verso il paese di Saulle; 009 1SA 013 018 l'altra si voltò alla via di Bet-horon; e la terza si voltò alla via del confine del paese che riguarda su la valle di Seboim, verso il deserto. 009 1SA 013 019 (Or non si trovava alcun fabbro in tutto il paese d'Israele; perciocchè i Filistei aveano detto: [Provvediamo] che gli Ebrei non facciano spade nè lance. 009 1SA 013 020 E tutto Israele scendeva a' Filistei, per aguzzare, chi il suo vomero, chi la sua zappa, chi la sua scure, chi la sua vanga. 009 1SA 013 021 E si servivano di lime per le vanghe, e per le zappe, e per li tridenti, e per le scuri, e per acconciare fino ad un pungolo. 009 1SA 013 022 Laonde, al giorno della battaglia, avvenne che non si trovò nè spada, nè lancia, nelle mani d'alcuno del popolo[ch'era] con Saulle e con Gionatan; sol se ne trovò a Saulle, e a Gionatan, suo figliuolo.) 009 1SA 013 023 Poi la guernigione de' Filistei uscì fuori verso il passo di Micmas. 009 1SA 014 001 OR avvenne un dì che Gionatan, figliuolo di Saulle, disse al fante che portava le sue armi: Vieni, passiamo alla guernigione de' Filistei, ch'[è] di là. E non lo fece assapere a suo padre. 009 1SA 014 002 E Saulle se ne stava all'estremità del colle, sotto un melagrano ch'[era] in Migron; e la gente ch'[era] con lui [era] d'intorno a seicent'uomini. 009 1SA 014 003 Ed Ahia, figliuolo di Ahitub, fratello d'Icabod, figliuolo di Finees, figliuolo d'Eli, Sacerdote del Signore, in Silo, portava l'Efod. E il popolo non sapeva che Gionatan fosse andato [là]. 009 1SA 014 004 Ora, fra i passi, per li quali Gionatan cercava di passare alla guernigione de' Filistei, [v'era] una punta di rupe di qua, e un'altra di là; l'una si chiamava Boses, e l'altra Sene. 009 1SA 014 005 L'una di queste punte [era] posta dal lato settentrionale, dirincontro a Micmas; e l'altra dal lato meridionale, dirincontro a Ghibea. 009 1SA 014 006 E Gionatan disse al fante che portava le sue armi: Vieni, passiamo alla guernigione di questi incirconcisi; forse il Signore opererà per noi; perciocchè niente può impedire il Signore di salvare, o con [gente] assai, o con poca. 009 1SA 014 007 E colui che portava le sue armi gli rispose: Fa' tutto quello che tu hai nell'animo; vacci pure; eccomi teco a tua volontà. 009 1SA 014 008 E Gionatan disse: Ecco, noi passiamo a quella gente; se, quando noi ci mostreremo loro, ci dicono così: 009 1SA 014 009 Aspettate, finchè siamo giunti a voi, noi staremo fermi, e non saliremo a loro; 009 1SA 014 010 ma, se [ci] dicono così: Salite a noi, noi [vi] saliremo; perciocchè il Signore ce li avrà dati nelle mani. E ciò ce ne [sarà] il segno. 009 1SA 014 011 Così amendue si mostrarono alla guernigione de' Filistei; e i Filistei dissero: Ecco, gli Ebrei escono fuor delle grotte, nelle quali si erano nascosti. 009 1SA 014 012 E la gente della guernigione parlò a Gionatan, e a colui che portava le sue armi, e disse loro: Salite a noi, e noi vi faremo assapere qualche cosa. E Gionatan disse a colui che portava le sue armi: Sali dietro a me; perciocchè il Signore li ha dati nelle mani d'Israele. 009 1SA 014 013 Gionatan adunque salì, [aggrappandosi] con le mani e co' piedi; e dietro a lui colui che portava le sue armi. E [i Filistei] caddero davanti a Gionatan, e colui che portava le sue armi non faceva altro che ammazzarli dietro a lui. 009 1SA 014 014 E [questa] fu la prima sconfitta, nella quale Gionatan, e colui che portava le sue armi, percossero intorno a venti uomini, nello [spazio] d'intorno alla metà d'una bifolca di campo. 009 1SA 014 015 E vi fu spavento nell'oste, e nella campagna, e fra tutta la gente; la guernigione anch'essa, e quelli che facevano il guasto furono spaventati, e il paese fu commosso; e [questo] fu come uno spavento [mandato] da Dio. 009 1SA 014 016 E le guardie di Saulle che stavano alla veletta in Ghibea di Beniamino, riguardarono; ed ecco, la moltitudine era in rotta, e fuggiva a calca. 009 1SA 014 017 E Saulle disse al popolo ch'[era] con lui: Deh! fate la rassegna, e vedete chi è partito d'appresso a noi. E, fatta la rassegna ecco, Gionatan, e colui che portava le sue armi, non [v'erano]. 009 1SA 014 018 E Saulle disse ad Ahia: Accosta l'Arca di Dio; perciocchè l'Arca di Dio era in quel giorno co' figliuoli d'Israele. 009 1SA 014 019 Ma, mentre Saulle parlava ancora al Sacerdote, il tumulto ch' [era] nel campo de' Filistei andava crescendo; laonde Saulle disse al Sacerdote: Ritira la tua mano. 009 1SA 014 020 E Saulle, e tutto il popolo ch'[era] con lui, adunato a grida, vennero fino al [luogo del]la battaglia; ed ecco, la spada di ciascuno era [volta] contro al suo compagno, con grandissimo fracasso. 009 1SA 014 021 Ora i Filistei aveano degli Ebrei con loro, come per addietro, i quali erano saliti, con loro alla guerra, [dal paese] d'intorno. Costoro si giunsero anch'essi con gl'Israeliti, ch'[erano] con Saulle e con Gionatan. 009 1SA 014 022 Tutti gl'Israeliti eziandio che s'erano nascosti nel monte di Efraim, avendo udito che i Filistei fuggivano, li perseguitarono di presso, combattendo. 009 1SA 014 023 E in quel giorno il Signore salvò Israele: e la battaglia passò oltre a Bet-aven. 009 1SA 014 024 Ora in quel giorno gl'Israeliti furono straccati; perciocchè Saulle fece fare al popolo un giuramento con esecrazione, dicendo: Maledetto [sia] colui che mangerà cibo alcuno infino alla sera, finchè io mi sia vendicato de' miei nemici. Perciò niuno del popolo assaggiò alcun cibo. 009 1SA 014 025 Or tutto il [popolo del] paese venne in una selva, dove era del miele in su la campagna. 009 1SA 014 026 E, come fu entrato nella selva, ecco del miele che colava; ma non vi fu alcuno che si recasse la mano alla bocca; perciocchè il popolo temeva del giuramento. 009 1SA 014 027 Ma Gionatan non avea udito quando suo padre avea fatto giurare il popolo; laonde stese la bacchetta ch'egli avea in mano, e ne intinse la cima in un favo di miele, e si recò la mano alla bocca; e i suoi occhi furono rischiarati. 009 1SA 014 028 E uno del popolo [gli] fece motto, e disse: Tuo padre ha fatto espressamente giurare il popolo, dicendo: Maledetto [sia] colui che mangerà oggi alcun cibo; perciò il popolo è stanco. 009 1SA 014 029 E Gionatan disse: Mio padre ha turbato il paese; deh! vedete come gli occhi miei sono rischiarati, perchè io ho assaggiato un poco di questo miele. 009 1SA 014 030 E quanto maggiore sarebbe stata la rotta de' Filistei, se il popolo avesse mangiato a piena voglia della preda de' suoi nemici ch'egli ha trovata? perciocchè ora quella non è stata grande. 009 1SA 014 031 Il popolo adunque, avendo in quel giorno percossi i Filistei da Micmas fino in Aialon, fu grandemente stanco. 009 1SA 014 032 Onde, voltosi alla preda, prese pecore, e buoi, e vitelli, e [li] scannò in terra; e il popolo mangiava [le carni] col sangue. 009 1SA 014 033 E [ciò] fu rapportato a Saulle, e gli fu detto: Ecco, il popolo pecca contro al Signore, mangiando [le carni] col sangue. Ed egli disse: Voi avete misfatto; rotolate ora qua appresso di me una gran pietra. 009 1SA 014 034 Poi Saulle disse: Andate qua e là fra il popolo, e dite loro che ciascuno meni qua appresso di me il suo bue, e la sua pecora; e qui li scannerete, e mangerete, e non peccherete contro al Signore, mangiandoli col sangue. E ciascuno del popolo menò quella notte il suo bue con la mano, e [lo] scannò quivi. 009 1SA 014 035 E Saulle edificò un altare al Signore. Questo fu il primo altare che Saulle edificò al Signore. 009 1SA 014 036 Poi Saulle disse: Scendiamo dietro ai Filistei di notte, e saccheggiamoli fino allo schiarir della mattina, e non ne lasciamo scampare alcuno. E [il popolo] disse: Fa' tutto ciò che ti piace. Ma il Sacerdote disse: Accostiamoci qua a Dio. 009 1SA 014 037 Saulle adunque domandò Iddio, [dicendo: ] Scenderò io dietro a' Filistei? li darai tu nelle mani d'Israele? Ma [il Signore] non gli diede alcuna risposta in quel dì. 009 1SA 014 038 Laonde Saulle disse: Accostatevi qua tutte le comunità del popolo; e sappiate, e vediate in che si è oggi commesso questo peccato. 009 1SA 014 039 Perciocchè, [come] il Signore che salva Israele vive, avvegnachè [quel peccato] si trovi in Gionatan, mio figliuolo, egli del tutto ne morrà. E niuno di tutto il popolo gli rispose. 009 1SA 014 040 Poi disse a tutto Israele: Voi, state da un lato, ed io e Gionatan, mio figliuolo, staremo dall'altro. E il popolo disse a Saulle: Fa' ciò che ti piace. 009 1SA 014 041 E Saulle disse al Signore Iddio d'Israele: Mostra chi è innocente. E Gionatan e Saulle furono presi; e il popolo scampò. 009 1SA 014 042 Poi Saulle disse: Traete [la sorte] fra me a Gionatan, mio figliuolo. E Gionatan fu preso. 009 1SA 014 043 Allora Saulle disse a Gionatan: Dichiarami ciò che tu hai fatto. E Gionatan gliel dichiarò, e disse: Io di vero ho assaggiato con la cima della bacchetta ch'io avea nella mano, un poco di miele; eccomi, ho io da morire? 009 1SA 014 044 E Saulle disse: Così [mi] faccia Iddio, e così [mi] aggiunga, Gionatan, se tu del tutto non muori. 009 1SA 014 045 Ma il popolo disse a Saulle: Gionatan, che ha fatta questa gran liberazione in Israele, morrebbe egli? tolga Iddio che ciò avvenga. [Come] il Signore vive, non gli caderà [pur] un capello di testa in terra; perciocchè egli ha operato oggi con [l'aiuto di] Dio. Il popolo adunque riscosse Gionatan, sì che non morì. 009 1SA 014 046 Poi Saulle se ne tornò dalla caccia dei Filistei; e i Filistei se ne andarono al luogo loro. 009 1SA 014 047 COSÌ Saulle, avendo preso il regno sopra Israele, guerreggiò contro a tutti i suoi nemici d'ogn'intorno; contro a Moab, e contro a' figliuoli di Ammon, e contro ad Edom, e contro ai re di Soba, e contro a' Filistei; dovunque egli si volgeva, vinceva. 009 1SA 014 048 Fece ancora un esercito, e percosse Amalec, e riscosse Israele dalla mano di quelli che lo predavano. 009 1SA 014 049 Ora i figliuoli di Saulle erano Gionatan, ed Isui, e Malchi-sua; e delle sue due figliuole, la primogenita avea nome Merab, e la minore Mical. 009 1SA 014 050 E il nome della moglie di Saulle [era] Ahinoam, figliuola di Ahimaas; e il nome del capo del suo esercito [era] Abner, figliuolo di Ner, zio di Saulle. 009 1SA 014 051 E Chis, padre di Saulle, e Ner, padre di Abner, [erano] figliuoli di Abiel. 009 1SA 014 052 E tutto il tempo di Saulle vi fu aspra guerra contro a' Filistei; e Saulle accoglieva appresso di sè qualunque uomo prode, e qualunque persona di valore egli vedeva. 009 1SA 015 001 OR Samuele disse a Saulle: Il Signore mi ha mandato per ungerti per re sopra il suo popolo, sopra Israele; ora dunque ascolta la voce delle parole del Signore. 009 1SA 015 002 Così dice il Signore degli eserciti: Io mi son rammemorato ciò che Amalec fece ad Israele, come egli se gli oppose tra via, quando egli salì fuor di Egitto. 009 1SA 015 003 Ora va', e percuoti Amalec, e distruggete al modo dell'interdetto tutto ciò che [è] suo; e non risparmiarlo; anzi fa' morire uomini e donne, fanciulli e bambini di poppa, buoi e pecore, cammelli ed asini. 009 1SA 015 004 Saulle adunque raunò il popolo, e ne fece la rassegna in Telaim, [in numero di] dugentomila uomini a piè, e di diecimila di Giuda. 009 1SA 015 005 E Saulle venne fino alla città di Amalec, e pose agguati nella valle. 009 1SA 015 006 E Saulle disse a' Chenei: Andate, partitevi, scendete del mezzo degli Amalechiti; che talora io non vi distrugga con loro; avendo pur voi usata benignità inverso tutti i figliuoli d'Israele, quando salirono fuor di Egitto. I Chenei adunque si partirono di mezzo gli Amalechiti. 009 1SA 015 007 E Saulle percosse gli Amalechiti da Havila fino a Sur, che [è] a fronte all'Egitto. 009 1SA 015 008 E prese vivo Agag, re degli Amalechiti; ma distrusse tutto il popolo al modo dell'interdetto, [mettendolo] a fil di spada. 009 1SA 015 009 E Saulle, e il popolo, risparmiarono Agag, e il meglio delle pecore, e i buoi appaiati, e i montoni, e tutto [ciò ch'era] buono; e non vollero distruggere queste cose; ben distrussero ogni cosa vile e cattiva. 009 1SA 015 010 Allora la parola del Signore fu [indirizzata] a Samuele, dicendo: 009 1SA 015 011 Io mi pento d'aver costituito re Saulle; perciocchè egli si è rivolto indietro da me, e non ha messe ad esecuzione le mie parole. E Samuele ne fu molto cruccioso, e gridò al Signore tutta quella notte. 009 1SA 015 012 Poi Samuele si levò la mattina, per andare incontro a Saulle. Ed egli fu rapportato e detto a Samuele: Saulle è venuto in Carmel; ed ecco, egli si ha rizzato un trofeo; poi se n'è ritornato, ed è passato oltre, ed è disceso in Ghilgal. 009 1SA 015 013 Samuele adunque venne a Saulle. E Saulle disse a Samuele: [Sii] tu benedetto appo il Signore; io ho messa ad esecuzione la parola del Signore. 009 1SA 015 014 E Samuele disse: Che belar di pecore dunque [è] questo [che] mi [viene] agli orecchi? e [che] mugghiar di buoi [è questo] che io odo? 009 1SA 015 015 E Saulle disse: Queste [bestie] sono state menate [dal paese] degli Amalechiti; perciocchè il popolo ha risparmiato il meglio delle pecore e de' buoi, per farne sacrificio al Signore Iddio tuo; ma abbiamo distrutto il rimanente al modo dell'interdetto. 009 1SA 015 016 E Samuele disse a Saulle: Permetti che io ti dichiari ciò che il Signore mi ha detto questa notte. Ed egli gli disse: Parla pure. 009 1SA 015 017 E Samuele disse: Non [è egli così], che, quando tu ti sei reputato piccolo, tu [sei stato costituito] capo delle tribù d'Israele, e il Signore ti ha unto per re sopra Israele? 009 1SA 015 018 Ora il Signore ti avea mandato a questa impresa, e ti avea detto: Va', distruggi que' peccatori, gli Amalechiti, e fa' loro guerra finchè sieno consumati. 009 1SA 015 019 Perchè dunque non hai tu ubbidito alla voce del Signore? anzi ti sei rivolto alla preda, ed hai fatto ciò che dispiace al Signore? 009 1SA 015 020 E Saulle disse a Samuele: Io ho pure ubbidito alla voce del Signore, e sono andato all'impresa, alla quale il Signore mi ha mandato, e ne ho menato Agag, re di Amalec, ed ho distrutti gli Amalechiti al modo dell'interdetto. 009 1SA 015 021 Ma il popolo ha preso, d'infra la preda, buoi e pecore, il meglio dell'interdetto, per farne sacrificio al Signore Iddio tuo, in Ghilgal. 009 1SA 015 022 E Samuele disse: Il Signore ha egli a grado gli olocausti e i sacrificii, come che si ubbidisca alla sua voce? Ecco, ubbidire val meglio che sacrificio; [e] prestare attenzione [val meglio] che grasso di montoni. 009 1SA 015 023 Perciocchè la ribellione [è pari al] peccato dell'indovinare; e il trasgredire [è pari al peccato che si commette intorno agl'] idoli ed alle immagini. Perciocchè tu hai sdegnata la parola del Signore, egli altresì ha sdegnato te, acciocchè tu non [sii più] re. 009 1SA 015 024 Allora Saulle disse a Samuele: Io ho peccato; conciossiachè io abbia trasgredito il comandamento del Signore, e le tue parole; perciocchè io temeva del popolo, onde io acconsentii a ciò ch'egli disse. 009 1SA 015 025 Ma ora, perdonami, ti prego, il mio peccato, e ritorna meco; ed io adorerò il Signore. 009 1SA 015 026 E Samuele disse a Saulle: Io non ritornerò teco; perciocchè tu hai sdegnata la parola del Signore, e il Signore altresì ha sdegnato te, acciocchè tu non sii [più] re sopra Israele. 009 1SA 015 027 E come Samuele si fu voltato per andarsene, [Saulle] prese il lembo del manto di esso, il quale si stracciò. 009 1SA 015 028 E Samuele gli disse: Il Signore ha oggi stracciato d'addosso a te il regno d'Israele, e l'ha dato ad un tuo prossimo, ch'[è] miglior di te. 009 1SA 015 029 Ed anche [egli, che è] la Vittoria d'Israele, non mentirà, e non si pentirà; perciocchè egli non [è] un uomo, per pentirsi. 009 1SA 015 030 E [Saulle] disse: Io ho peccato: deh! onorami ora in presenza degli Anziani del mio popolo, ed in presenza d'Israele, e ritorna meco, ed io adorerò il Signore Iddio tuo. 009 1SA 015 031 Samuele adunque se ne ritornò dietro a Saulle; e Saulle adorò il Signore. 009 1SA 015 032 Poi Samuele disse: Menatemi qua Agag, re di Amalec; ed Agag se ne andò a lui con dilicatezze. Ed Agag diceva: Certo l'amaritudine della morte è passata. 009 1SA 015 033 Ma Samuele [gli] disse: Siccome la tua spada ha orbate le donne [di figliuoli], così sarà tua madre orbata [di figliuoli] fra le donne. E Samuele fece squartare Agag nel cospetto del Signore, in Ghilgal. 009 1SA 015 034 Poi Samuele se ne andò in Rama. E Saulle salì a casa sua in Ghibea di Saulle. 009 1SA 015 035 E Samuele non vide più Saulle, fino al giorno della sua morte; benchè Samuele facesse cordoglio di Saulle; ma il Signore s'era pentito d'aver costituito Saulle re sopra Israele. 009 1SA 016 001 E IL Signore disse a Samuele: Infino a quando farai tu cordoglio di Saulle? conciossiachè io l'abbia sdegnato, acciocchè non regni più sopra Israele. Empi il tuo corno d'olio, e va'; io ti manderò ad Isai Betlehemita; perciocchè io mi sono provveduto di un re d'infra i suoi figliuoli. 009 1SA 016 002 E Samuele disse: Come [v'] andrò io? se Saulle l'intende, egli mi ucciderà. Ma il Signore gli disse: Prendi teco una giovenca e di': Io son venuto per far sacrificio al Signore. 009 1SA 016 003 Ed invita Isai al [convito del] sacrificio; ed io ti farò assapere ciò che tu avrai a fare, e tu mi ungerai colui ch'io ti dirò. 009 1SA 016 004 Samuele adunque fece quello che il Signore [gli] avea detto, e venne in Bet-lehem. E gli Anziani della città furono spaventati al suo incontro, e dissero: La tua venuta [è ella] per bene? 009 1SA 016 005 Ed egli disse: [Sì, ella è] per bene. Io son venuto per sacrificare al Signore: santificatevi, e venite meco al sacrificio. Fece ancora santificare Isai, e i suoi figliuoli, e li invitò al [convito del] sacrificio. 009 1SA 016 006 Ora, come essi entravano, egli vide Eliab, e disse: Certo, l'Unto del Signore [è] davanti a lui. 009 1SA 016 007 Ma il Signore disse a Samuele: Non riguardare al suo aspetto, nè all'altezza della sua statura; perciocchè io l'ho lasciato indietro; conciossiachè [il Signore] non [riguardi a ciò] a che l'uomo riguarda; perchè l'uomo riguarda [a ciò che è] davanti agli occhi, ma il Signore riguarda al cuore. 009 1SA 016 008 Poi Isai chiamò Abinadab, e lo fece passare davanti a Samuele. Ma egli disse: Nè anche costui ha eletto il Signore. 009 1SA 016 009 Poi Isai fece passare Samma; ma [Samuele] disse: Nè anche costui ha eletto il Signore. 009 1SA 016 010 Ed Isai fece passare i suoi sette figliuoli davanti a Samuele. Ma Samuele disse ad Isai: Il Signore non ha eletti costoro. 009 1SA 016 011 E Samuele disse ad Isai: I giovani sono eglino tutti [passati]? Ed Isai disse: Ei vi resta ancora il più piccolo, ma ecco, egli pastura la greggia. E Samuele disse ad Isai: Manda per lui; perciocchè noi non ci metteremo a tavola, ch'egli non sia venuto qua. 009 1SA 016 012 Egli adunque mandò, e lo fece venire (or egli [era] biondo, di bello sguardo, e di formoso aspetto). E il Signore disse [a Samuele: ] Levati, ungilo; perciocchè costui [è] desso. 009 1SA 016 013 Samuele adunque prese il corno dell'olio, e l'unse in mezzo de' suoi fratelli; e lo Spirito del Signore da quel dì innanzi si avventò sopra Davide. Poi Samuele si levò, e se ne andò in Rama. 009 1SA 016 014 E LO Spirito del Signore si partì da Saulle; e lo spirito malvagio, [mandato] da Dio, lo turbava. 009 1SA 016 015 Laonde i servitori di Saulle gli dissero: Ecco, ora lo spirito malvagio di Dio ti turba. 009 1SA 016 016 Deh! dica il nostro signore a' suoi servitori [che stanno] davanti a lui, che cerchino un uomo che sappia sonare con la cetera; e quando lo spirito malvagio di Dio sarà sopra te, egli sonerà con le sue mani, e tu ne sarai sollevato. 009 1SA 016 017 E Saulle disse a' suoi servitori: Deh! provvedetemi di un uomo che suoni bene, e menatemelo. 009 1SA 016 018 Ed uno de' servitori rispose, e disse: Ecco, io ho veduto un figliuolo di Isai Betlehemita, il quale sa sonare, ed [è] uomo prode e valente, e guerriero, ed avveduto nel parlare, ed [è] un bell'uomo, e il Signore [è] con lui. 009 1SA 016 019 Saulle adunque mandò de' messi ad Isai a dirgli: Mandami Davide, tuo figliuolo, che [è] appresso alla greggia. 009 1SA 016 020 Ed Isai prese un asino [carico] di pane, e di un barile di vino, e d'un capretto; e lo mandò a Saulle, per Davide suo figliuolo. 009 1SA 016 021 E Davide venne a Saulle, e stette davanti a lui. E [Saulle] l'amò forte, e [Davide] fu suo scudiere. 009 1SA 016 022 E Saulle mandò a dire ad Isai: Deh! [lascia] che Davide stia davanti a me; perciocchè egli mi è in grazia. 009 1SA 016 023 Ora, quando lo spirito malvagio, [mandato] da Dio, era sopra Saulle, Davide pigliava la cetera, e ne sonava con la mano; e Saulle n'era sollevato, e ne stava meglio, e lo spirito malvagio si partiva da lui. 009 1SA 017 001 OR i Filistei adunarono i lor campi in battaglia; e, fatta lor massa in Soco, che [è] di Giuda, si accamparono fra Soco ed Azeca, all'estremità di Dammin. 009 1SA 017 002 E Saulle e gl'Israeliti si adunarono anch'essi, e si accamparono nella valle di Ela, ed ordinarono la battaglia contro ai Filistei. 009 1SA 017 003 Ora, mentre i Filistei se ne stavano nell'un de' monti di qua, e gl'Israeliti nell'[altro] monte di là, la valle in mezzo fra loro, 009 1SA 017 004 uscì del campo de' Filistei un uomo, che si presentò nel mezzo [fra i due campi], il cui nome [era] Goliat, da Gat; alto di sei cubiti, e d'una spanna. 009 1SA 017 005 E avea in testa un elmo di rame, ed era armato d'una corazza di rame a scaglie, il cui peso [era] di cinquemila sicli. 009 1SA 017 006 Avea eziandio delle gambiere di rame in su le gambe, ed uno scudo di rame in mezzo delle spalle. 009 1SA 017 007 E l'asta della sua lancia [era] come un subbio di tessitore, e il ferro di essa [era] di seicento sicli; e colui che portava il [suo] scudo gli andava davanti. 009 1SA 017 008 Costui adunque si fermò, e gridò alle schiere ordinate d'Israele, e disse loro: Perchè verreste voi in battaglia ordinata? Non [sono] io il Filisteo, e voi servitori di Saulle? scegliete un uomo d'infra voi, il quale scenda a me. 009 1SA 017 009 Se egli, combattendo meco, mi vince e mi percuote, noi vi saremo servi; ma, se io lo vinco e lo percuoto, voi ci sarete servi, e ci servirete. 009 1SA 017 010 E quel Filisteo diceva: Io ho oggi schernite le schiere d'Israele, [dicendo]: Datemi un uomo, e noi combatteremo insieme. 009 1SA 017 011 Ma Saulle e tutti gli Israeliti, avendo udite queste parole del Filisteo, furono spaventati, ed ebbero gran paura. 009 1SA 017 012 Or Davide, figliuolo di quell'uomo Efrateo, da Bet-lehem di Giuda, il cui nome [era] Isai (costui avea otto figliuoli, ed al tempo di Saulle [era] già vecchio, e passava fra gli uomini onorati; 009 1SA 017 013 e i tre figliuoli maggiori d'Isai erano andati dietro a Saulle alla guerra; e i nomi dei tre figliuoli di esso ch'erano andati alla guerra, [erano] Eliab, il primogenito, e Abinadab, il secondo, e Samma, il terzo; e Davide era il minore; 009 1SA 017 014 e i tre maggiori seguitavano Saulle); 009 1SA 017 015 Davide, [dico], di tempo in tempo tornava d'appresso a Saulle, per pasturar la greggia di suo padre, in Bet-lehem. 009 1SA 017 016 E quel Filisteo si faceva avanti mattina e sera; e si presentò così quaranta giorni. 009 1SA 017 017 Ed Isai disse a Davide, suo figliuolo: Or prendi questo efa di grano arrostito, e questi dieci pani, e portali a' tuoi fratelli; e recali loro prontamente nel campo. 009 1SA 017 018 Porta eziandio al capitano del [lor] migliaio questi dieci caci di latte; e visita i tuoi fratelli, [per sapere] se stanno bene, e prendi da loro qualche contrassegno. 009 1SA 017 019 Or Saulle, ed essi, e tutti gl'Israeliti [erano] nella valle di Ela, in battaglia contro a' Filistei. 009 1SA 017 020 Davide adunque si levò la mattina, e lasciò la greggia, alla cura del guardiano, e tolse [quelle cose], e andò, come Isai gli avea comandato; e giunse al procinto del campo; e l'esercito usciva fuori in ordinanza, e si sonava alla battaglia. 009 1SA 017 021 E gl'Israeliti ed i Filistei ordinarono la battaglia gli uni incontro agli altri. 009 1SA 017 022 E Davide, rimessi i vaselli in mano del guardiano della salmeria, corse al luogo dove la battaglia era ordinata; e, giuntovi, domandò i suoi fratelli se stavano bene. 009 1SA 017 023 Ora, mentre egli parlava con loro, ecco, quell'uomo che si presentava all'abbattimento, il cui nome [era] Goliat il Filisteo, da Gat, si mosse d'infra le schiere de' Filistei, e proferì le medesime parole; e Davide l'udì. 009 1SA 017 024 E tutti gl'Israeliti, quando vedevano quell'uomo, se ne fuggivano dal suo cospetto, ed aveano gran paura. 009 1SA 017 025 E gl'Israeliti dicevano: Avete voi veduto quell'uomo che si fa avanti? certo, egli si fa avanti per far vituperio ad Israele; perciò, se alcuno lo percuote, il re lo farà grandemente ricco, e gli darà la sua figliuola, e farà franca la casa di suo padre in Israele. 009 1SA 017 026 E Davide disse agli uomini che erano quivi presenti con lui: Che si farà egli a quell'uomo che avrà percosso questo Filisteo, ed avrà tolto questo vituperio d'addosso ad Israele? perciocchè, chi [è] questo Filisteo incirconciso ch'egli schernisca le schiere dell'Iddio vivente? 009 1SA 017 027 E la gente gli disse quelle stesse cose, dicendo: Così si farà a quell'uomo che l'avrà percosso. 009 1SA 017 028 Ed Eliab, fratel maggiore di Davide, udì ch'egli parlava a quegli uomini; laonde egli si accese nell'ira contro ad esso, e disse: Perchè sei tu venuto qua? ed a cui hai tu lasciate quelle poche pecore nel deserto? io conosco il tuo orgoglio, e la malvagità del tuo cuore; perciocchè tu sei venuto per veder la battaglia. 009 1SA 017 029 Ma Davide disse: Che cosa ho io ora fatto? queste non [sono] elleno parole? 009 1SA 017 030 E, rivoltosi d'appresso a colui ad un altro, egli gli tenne i medesimi ragionamenti. E la gente gli fece la medesima risposta che [gli era stata fatta] prima. 009 1SA 017 031 E le parole che Davide avea dette, furono udite, e furono rapportate in presenza di Saulle. Ed egli lo fece venire. 009 1SA 017 032 E Davide disse a Saulle: Non caggia il cuore a niuno per cagion di colui; il tuo servitore andrà, e combatterà contro a questo Filisteo. 009 1SA 017 033 E Saulle disse a Davide: Tu non potresti andare contro a questo Filisteo, per combattere contro a lui; perciocchè tu [sei] un fanciullo, ed egli [è] uomo di guerra fin dalla sua gioventù. 009 1SA 017 034 E Davide disse a Saulle: Il tuo servitore pasturava la greggia di suo padre; ed un leone, ed [un'altra volta] un orso venne, e se ne portava via una pecora della greggia. 009 1SA 017 035 Ed io uscii dietro a lui, e lo percossi, e riscossi [la pecora] dalla sua gola; ed essendosi esso levato contro a me, io l'afferrai per la barbozza, e lo percossi, e l'ammazzai. 009 1SA 017 036 Il tuo servitore adunque ha percosso un leone ed un orso; e questo Filisteo incirconciso sarà come uno di essi; perciocchè egli ha schernite le schiere ordinate dell'Iddio vivente. 009 1SA 017 037 Davide disse ancora: Il Signore che mi ha riscosso dalla branca del leone, e dalla zampa dell'orso, esso mi riscoterà dalla mano di questo Filisteo. E Saulle disse a Davide: Va', e il Signore sia teco. 009 1SA 017 038 E Saulle fece armar Davide delle sue armi, e gli mise un elmo di rame in testa, e lo fece armar d'una corazza. 009 1SA 017 039 Poi Davide cinse la spada di esso sopra le sue armi, e volle camminare con quelle; perciocchè non avea mai provato. E Davide disse a Saulle: Io non posso camminar con queste [armi]; perciocchè io non ho mai provato. E Davide se le tolse d'addosso. 009 1SA 017 040 E prese il suo bastone in mano, e si scelse dal torrente cinque pietre pulite, e le pose nel suo arnese da pastore, e nella tasca, avendo la sua frombola in mano. E [così] si accostò al Filisteo. 009 1SA 017 041 Il Filisteo si mosse anch'esso, e venne accostandosi a Davide; e colui che portava il suo scudo [andava] davanti a lui. 009 1SA 017 042 E quando il Filisteo ebbe riguardato, ed ebbe veduto Davide, lo sprezzò; perciocchè egli era giovanetto, e biondo, e di bello sguardo. 009 1SA 017 043 E il Filisteo disse a Davide: [Sono] io un cane, che tu vieni contro a me con bastoni? E il Filisteo maledisse Davide per li suoi dii. 009 1SA 017 044 Il Filisteo, oltre a ciò, disse a Davide: Vieni pure a me, ed io darò la tua carne agli uccelli del cielo, e alle bestie della campagna. 009 1SA 017 045 Ma Davide disse al Filisteo: Tu vieni contro a me con ispada, e con lancia, e con iscudo; ma io vengo contro a te nel Nome del Signore degli eserciti, dell'Iddio delle schiere ordinate di Israele, il quale tu hai oltraggiato. 009 1SA 017 046 Oggi il Signore ti darà nella mia mano, ed io ti percoterò, e ti spiccherò il capo; e darò pur oggi i corpi morti del campo de' Filistei agli uccelli del cielo, ed alle fiere della terra; e tutta la terra conoscerà che Israele ha un Dio. 009 1SA 017 047 E tutta questa moltitudine conoscerà che il Signore non salva con ispada, nè con lancia; conciossiachè la battaglia [sia] del Signore, il quale vi darà nelle nostre mani. 009 1SA 017 048 Ora, dopo che il Filisteo si fu mosso, egli veniva accostandosi incontro a Davide. E Davide corse prestamente anch'esso al luogo dell'abbattimento incontro al Filisteo. 009 1SA 017 049 E Davide mise la mano a quel [suo] arnese, e ne prese una pietra, e, trattala con la frombola, percosse il Filisteo nella fronte; e la pietra gli si ficcò nella fronte, ed egli cadde boccone a terra. 009 1SA 017 050 Così Davide, con la frombola e con la pietra, vinse il Filisteo; poi lo percosse, e l'uccise. Or Davide, non avendo spada alcuna in mano, 009 1SA 017 051 corse, e, fermatosi sopra il Filisteo, prese la spada di esso, e, trattala fuor del fodero, l'ammazzò, e con essa gli spiccò la testa. Ed i Filistei, veduto che il lor valente campione era morto, si misero in fuga. 009 1SA 017 052 E que' d'Israele e di Giuda si mossero, e con gran grida perseguitarono i Filistei fin nella valle, e fino alle porte di Ecron. Ed i Filistei caddero uccisi per la via di Saaraim, fino a Gat, e fino ad Ecron. 009 1SA 017 053 Poi i figliuoli d'Israele se ne ritornarono dalla caccia de' Filistei, e predarono il lor campo. 009 1SA 017 054 E Davide prese il capo del Filisteo, e lo portò in Gerusalemme, e pose l'armi di esso nel suo Tabernacolo. 009 1SA 017 055 Ora, quando Saulle vide che Davide usciva incontro al Filisteo, disse ad Abner, Capo dell'esercito: Abner, di cui [è] figliuolo questo giovanetto? E Abner rispose: [Come] vive l'anima tua, o re, io nol so. 009 1SA 017 056 E il re disse: Domanda di cui [è] figliuolo questo giovane. 009 1SA 017 057 E, quando Davide fu ritornato da percuotere il Filisteo, Abner lo prese, e lo menò in presenza di Saulle, avendo egli la testa del Filisteo in mano. 009 1SA 017 058 E Saulle gli disse: Di chi [sei] tu figliuolo, o giovanetto? E Davide disse: [Io son] figliuolo d'Isai Betlehemita, tuo servitore. 009 1SA 018 001 ORA, come egli ebbe finito di parlare a Saulle, l'anima di Gionatan fu legata all'anima di esso, sì che Gionatan l'amò come l'anima sua. 009 1SA 018 002 Ed in quel giorno, Saulle lo prese [appresso di sè], e non gli permise [più] di ritornare a casa di suo padre. 009 1SA 018 003 E Gionatan fece lega con Davide; perciocchè egli l'amava come l'anima sua. 009 1SA 018 004 E Gionatan si spogliò l'ammanto ch'egli avea indosso, e lo diede a Davide, co' suoi vestimenti, fino alla sua spada, ed al suo arco, ed alla sua cintura. 009 1SA 018 005 E Davide usciva fuori; dovunque Saulle lo mandava, egli prosperava; laonde Saulle lo costituì sopra [un certo numero di] gente di guerra; ed egli fu grazioso a tutto il popolo, ed anche a' servitori di Saulle. 009 1SA 018 006 Or avvenne che, come essi venivano, ritornando Davide da pecuotere il Filisteo, le donne uscirono fuori di tutte le città d'Israele, cantando, e [menando] danze incontro al re Saulle con tamburi, con allegrezza, e con canti di trionfo. 009 1SA 018 007 E le donne che giocavano, cantavano a vicenda, e dicevano: Saulle ne ha percossi i suoi mille, E Davide i suoi diecimila. 009 1SA 018 008 Laonde Saulle si adirò gravemente, e questa cosa gli dispiacque, e disse: Esse ne hanno dati a Davide diecimila, e a me ne hanno [sol] dati mille; certo non gli [manca] altro che il reame. 009 1SA 018 009 E da quel dì innanzi Saulle riguardava Davide di mal occhio. 009 1SA 018 010 Ora il giorno seguente avvenne che lo spirito malvagio [mandato] da Dio si avventò sopra Saulle, onde egli facea atti da uomo forsennato in mezzo la casa; e Davide sonava con le sue mani come per addietro, e Saulle avea una lancia in mano. 009 1SA 018 011 E Saulle lanciò la lancia, e disse: Io conficcherò Davide nella parete. Ma Davide si stornò d'innanzi a lui due volte. 009 1SA 018 012 E Saulle temette per cagion di Davide; perciocchè il Signore era con lui, e si era partito da Saulle. 009 1SA 018 013 Laonde Saulle lo rimosse d'appresso a sè, e lo costituì capitano di mille [uomini]; ed egli andava e veniva davanti al popolo. 009 1SA 018 014 Or Davide prosperava in tutte le sue imprese, e il Signore [era] con lui. 009 1SA 018 015 E Saulle, veggendo ch'egli prosperava grandemente, ebbe paura di lui. 009 1SA 018 016 Ma tutto Israele e Giuda amava Davide; perciocchè egli andava e veniva davanti a loro. 009 1SA 018 017 E SAULLE disse a Davide: Ecco Merab, mia figliuola maggiore; io te la darò per moglie; siimi pur valoroso, e conduci le guerre del Signore. (Or Saulle diceva: Non sia la mia mano sopra lui: ma sia la mano de' Filistei sopra lui). 009 1SA 018 018 E Davide disse a Saulle: Chi [son] io, e quale [è] la mia vita, [e quale è] la nazione di mio padre in Israele, che io sia genero del re? 009 1SA 018 019 Or avvenne che al tempo che Merab, figliuola di Saulle, si dovea dare a Davide, fu data per moglie ad Adriel Meholatita. 009 1SA 018 020 Ma Mical, figliuola di Saulle, amava Davide; il che fu rapportato a Saulle, e la cosa gli piacque. 009 1SA 018 021 E Saulle disse: Io gliela darò, acciocchè gli sia per laccio, e che la mano de' Filistei sia sopra lui. Saulle adunque disse a Davide: Tu sarai oggi mio genero per amendue. 009 1SA 018 022 E Saulle comandò a' suoi servitori di parlare in segreto a Davide, e dirgli: Ecco, il re ti gradisce, e tutti i suoi servitori ti amano; ora adunque sii genero del re. 009 1SA 018 023 I servitori di Saulle adunque ridissero queste parole a Davide. Ma Davide disse: Parvi egli cosa leggiera d'esser genero del re, [essendo] io uomo povero e vile? 009 1SA 018 024 Ed i servitori di Saulle gliel rapportarono, dicendo: Davide ha dette tali cose. 009 1SA 018 025 E Saulle disse: Dite così a Davide: Il re non vuol dote, ma cento prepuzii de' Filistei, acciocchè sia fatta vendetta de' suoi nemici. Or Saulle pensava di far cader Davide nelle mani de' Filistei. 009 1SA 018 026 I suoi servitori adunque rapportarono queste parole a Davide; e la cosa piacque a Davide, per esser genero del re. Ora, avanti che i giorni fossero compiuti, 009 1SA 018 027 Davide si levò, ed andò con la sua gente, e percosse dugent'uomini de' Filistei e portò i lor prepuzii, onde il numero compiuto fu consegnato al re, acciocchè egli potesse esser genero del re. E Saulle gli diede Mical, sua figliuola, per moglie. 009 1SA 018 028 E Saulle vide e conobbe che il Signore [era] con Davide; e Mical, figliuola di esso, l'amava. 009 1SA 018 029 Laonde Saulle continuò di temere di Davide vie maggiormente; e fu sempre suo nemico. 009 1SA 018 030 Or i capitani de' Filistei uscirono fuori [in guerra]; e dacchè furono usciti, Davide prosperò più che tutti gli [altri] servitori di Saulle; onde il suo nome fu in grande stima. 009 1SA 019 001 E SAULLE parlò a Gionatan, suo figliuolo, ed a tutti i suoi servitori, di far morir Davide. Ma Gionatan, figliuolo di Saulle, voleva gran bene a Davide; 009 1SA 019 002 laonde Gionatan dichiarò [la cosa] a Davide, dicendo: Saulle, mio padre, cerca di farti morire; ora dunque guardati, ti prego, domattina, e tienti in alcun luogo occulto, e nasconditi. 009 1SA 019 003 Ed io, stando allato a mio padre, uscirò fuori al campo ove tu sarai, e parlerò di te a mio padre; e se io scorgo alcuna cosa, io te la farò sapere. 009 1SA 019 004 Gionatan adunque parlò a Saulle, suo padre, di Davide, in bene; e gli disse: Il re non voglia già peccare contro al suo servitore, contro a Davide; perciocchè egli non ha peccato contro a te; ed anche perchè i suoi fatti ti [sono stati] grandemente utili; 009 1SA 019 005 ed egli ha messa la vita sua a rischio, e ha percosso il Filisteo, e il Signore ha operata [per lui] una gran liberazione a tutto Israele; tu l'hai veduto, e te ne sei rallegrato; perchè dunque peccheresti contro al sangue innocente, facendo morir Davide senza ragione? 009 1SA 019 006 E Saulle attese alle parole di Gionatan, e giurò: [Come] il Signore vive, egli non sarà fatto morire. 009 1SA 019 007 Allora Gionatan chiamò Davide, e gli riferì tutte queste parole. Poi Gionatan menò Davide a Saulle, ed egli stette al suo servigio, come per addietro. 009 1SA 019 008 Or vi fu di nuovo guerra; e Davide uscì, e combattè contro a' Filistei, e li percosse d'una grande sconfitta, ed essi fuggirono d'innanzi a lui. 009 1SA 019 009 POI lo spirito malvagio, [mandato] dal Signore, fu sopra Saulle; ed egli sedeva in casa sua, avendo una lancia in mano; e Davide sonava con la mano. 009 1SA 019 010 E Saulle cercava di conficcar Davide nella parete con la lancia; ma Davide sfuggì d'innanzi a Saulle, e la lancia diè nella parete. E Davide se ne fuggì, e scampò quella notte. 009 1SA 019 011 E Saulle mandò de' messi alla casa di Davide, per guardarlo, e per farlo morire la mattina; ma Mical, moglie di Davide, gliel dichiarò, dicendo: Se tu non iscampi la vita tua questa notte, domani tu sarai fatto morire. 009 1SA 019 012 E Mical calò giù Davide per una finestra; ed egli se ne andò, e se ne fuggì, e scampò. 009 1SA 019 013 Poi Mical prese una statua, e la pose nel letto, e le mise in capo un cappuccio di pel di capra, e la coperse con una coverta. 009 1SA 019 014 E Saulle mandò de' messi per pigliar Davide. Ed ella disse: Egli [è] malato. 009 1SA 019 015 E Saulle rimandò i messi per invitar Davide, dicendo: Portatemelo nel letto, acciocchè io lo faccia morire. 009 1SA 019 016 Ed i messi vennero; ed ecco, una statua [era] nel letto, sopra il cui capo [v'era] un cappuccio di pel di capra. 009 1SA 019 017 E Saulle disse a Mical: Perchè mi hai tu così ingannato, ed hai lasciato andare il mio nemico, sì ch'egli è scampato? E Mical disse a Saulle: Egli mi disse: Lasciami andare; perchè t'ucciderei io? 009 1SA 019 018 Davide adunque se ne fuggì, e scampò, e venne a Samuele in Rama, e gli raccontò ciò che Saulle gli avea fatto. Poi, egli e Samuele andarono, e stettero in Naiot. 009 1SA 019 019 E ciò fu rapportato a Saulle, e [gli] fu detto: Ecco, Davide [è] in Naiot, [ch'è] in Rama. 009 1SA 019 020 E Saulle mandò de' messi per pigliar Davide, i quali videro una raunanza di profeti che profetizzavano, e Samuele era [quivi] presente, [e] presiedeva. E lo Spirito di Dio fu sopra i messi di Saulle, e profetizzarono anch'essi. 009 1SA 019 021 E ciò essendo rapportato a Saulle, egli vi mandò altri messi; ma profetizzarono anch'essi. E Saulle continuò a mandarvi de' messi per la terza volta; ma profetizzarono anch'essi. 009 1SA 019 022 Laonde egli stesso andò in Rama; e, giunto alla gran grotta, ch' [è] in Secu, domandò, e disse: Ove [è] Samuele, e Davide? E gli fu detto: Ecco, [sono] in Naiot, [ch'è] in Rama. 009 1SA 019 023 Egli adunque andò là in Naiot, [ch'è] in Rama; e lo Spirito di Dio fu eziandio sopra lui; talchè, camminando, andava profetizzando, finchè fu arrivato in Naiot, [ch'è] in Rama. 009 1SA 019 024 E spogliò anch'egli i suoi vestimenti, e profetizzò anch'egli nella presenza di Samuele, e giacque in terra [così] spogliato tutto quel giorno, e tutta quella notte. Perciò si disse: [È] Saulle anch'egli fra i profeti? 009 1SA 020 001 POI Davide se ne fuggì di Naiot, [ch'è] in Rama, e venne a Gionatan, e gli disse in faccia: Che ho io fatto? quale [è] la mia iniquità, e quale [è] il mio peccato inverso tuo padre, ch'egli cerca [di tormi] la vita? 009 1SA 020 002 E [Gionatan] gli disse: Tolga ciò Iddio; tu non morrai; ecco, mio padre non suol far cosa alcuna, nè piccola nè grande, ch'egli non me ne faccia motto. E perchè mi avrebbe mio padre celato questa cosa? questo non [è]. 009 1SA 020 003 Ma Davide replicò, giurando, e disse: Tuo padre sa molto bene che io sono in grazia tua; e perciò egli avrà detto: Gionatan non sappia nulla di questo, che talora egli non se ne conturbi. Ma pure, [come] vive il Signore, e [come] l'anima tua vive, non [v'è] se non un passo fra me e la morte. 009 1SA 020 004 E Gionatan disse a Davide: Che desidera l'anima tua, ed io tel farò? 009 1SA 020 005 E Davide disse a Gionatan: Ecco, domani [è] la nuova luna, [nel qual giorno] io soglio seder col re a mangiare; lasciami dunque andare, ed io mi nasconderò per la campagna fino alla sera del terzo [giorno]. 009 1SA 020 006 Se pur tuo padre domanda di me, di': Davide mi ha istantemente richiesto di poter andar correndo in Bet-lehem, sua città; perciocchè tutta la [sua] nazione fa quivi un sacrificio solenne. 009 1SA 020 007 Se egli allora dice così: Bene sta; e' va bene per lo tuo servitore; ma, se pur si adira, sappi che il male è determinato da parte sua. 009 1SA 020 008 Usa adunque benignità inverso il tuo servitore, poichè tu hai fatto entrare il tuo servitore teco in una lega [giurata per lo Nome] del Signore; e se pur vi è iniquità in me, fammi morir tu; e perchè mi meneresti a tuo padre? 009 1SA 020 009 E Gionatan [gli] disse: Tolga ciò Iddio da te; perciocchè, se io so che il male sia determinato da parte di mio padre, per fartelo venire addosso, non te lo farò io sapere? 009 1SA 020 010 E Davide disse a Gionatan: Chi me lo rapporterà, se pur tuo padre ti fa qualche aspra risposta? 009 1SA 020 011 E Gionatan disse a Davide: Vieni, usciamo fuori alla campagna. E uscirono amendue fuori alla campagna. 009 1SA 020 012 Allora Gionatan disse a Davide: O Signore Iddio d'Israele, quando domani, o posdomani, intorno a quest'ora, io avrò tentato mio padre, ed ecco, [egli sarà di] buon [animo] inverso Davide, se allora, [o Davide], io non mando a fartelo sapere, 009 1SA 020 013 così faccia il Signore a Gionatan, e così gli aggiunga. Ma, se piace a mio padre farti male, io te lo farò sapere, e ti lascerò andare, e tu te ne andrai in pace; e sia il Signore teco, come egli è stato con mio padre. 009 1SA 020 014 E se pure io sono ancora in vita, non userai tu inverso me la benignità del Signore, sì che io non muoia? 009 1SA 020 015 E non farai tu che la tua benignità non venga giammai in perpetuo meno inverso la casa mia, nè anche quando il Signore distruggerà ciascuno de' nemici di Davide d'in su la terra? 009 1SA 020 016 Gionatan adunque fece lega con la casa di Davide; ma il Signore domandò conto a' nemici di Davide. 009 1SA 020 017 Gionatan ancora scongiurò Davide per l'amore che gli portava; perciocchè egli l'amava come l'anima sua. 009 1SA 020 018 Poi Gionatan gli disse: Domani [è] nuova luna; e tu sarai domandato; perciocchè il tuo seggio sarà vuoto. 009 1SA 020 019 Or aspetta fino al terzo giorno; poi scendi prestamente, e vieni al luogo, nel quale tu ti nascondesti in quel dì d'opera; e dimora presso alla pietra che mostra il cammino. 009 1SA 020 020 Ed io tirerò tre saette allato [ad essa], come se io le tirassi ad un bersaglio. 009 1SA 020 021 Ed ecco, io manderò il [mio] garzone, [dicendogli]: Va', trova le saette. Allora, se dico al garzone: Ecco, le saette [son] di qua da te; prendile, e vientene; perciocchè i fatti tuoi staranno bene, e non vi [sarà] nulla; [sì, come] vive il Signore. 009 1SA 020 022 Ma, se io dico al garzone: Ecco, le saette [son] di là da te; vattene, perciocchè il Signore ti manda via. 009 1SA 020 023 Ora, intorno al ragionamento che abbiamo tenuto insieme, tu ed io, ecco, il Signore ne [è testimonio] fra me e te, in perpetuo. 009 1SA 020 024 Davide adunque si nascose nel campo; e, venuto il giorno della nuova luna, il re si pose a sedere a tavola per mangiare. 009 1SA 020 025 Il re adunque si pose a sedere in su la sua sedia, come l'altre volte, [cioè]: in su la sedia d'appresso alla parete; e Gionatan si levò, ed Abner si pose a sedere allato a Saulle, e il luogo di Davide era vuoto. 009 1SA 020 026 E Saulle non disse nulla in quel giorno; perciocchè diceva fra sè stesso: Questo [è] qualche accidente, onde egli non [è] netto; di certo egli non [è] netto. 009 1SA 020 027 Ora il giorno appresso la nuova luna, [ch'era] il secondo, il luogo di Davide era [ancora] vuoto; e Saulle disse a Gionatan, suo figliuolo: Perchè non è venuto il figliuolo d'Isai a mangiare, nè ieri, nè oggi? 009 1SA 020 028 E Gionatan rispose a Saulle: Davide mi ha istantemente richiesto [che io lo lasciassi andare] fino in Bet-lehem. 009 1SA 020 029 E mi ha detto: Deh! lasciami andare; perciocchè noi facciamo un sacrificio della [nostra] nazione nella città; e il mio fratello istesso mi ha comandato [che io ci andassi]; ora dunque, se io sono in grazia tua, [lascia], ti prego, che io fugga, e visiti i miei fratelli; perciò egli non è venuto alla tavola del re. 009 1SA 020 030 Allora l'ira di Saulle si accese contro a Gionatan; ed egli gli disse: O figliuolo di [madre] perversa e ribelle, non so bene io che tu tieni la parte del figliuol d'Isai, a tua vergogna, ed a vergogna della tua vituperosa madre? 009 1SA 020 031 Perciocchè tutto il tempo che il figliuolo d'Isai viverà in su la terra, non sarai stabilito, nè tu, nè il tuo reame. Ora dunque, manda [per esso], e fammelo venire; perciocchè convien ch'egli muoia. 009 1SA 020 032 E Gionatan rispose a Saulle, suo padre, e gli disse: Perchè sarebbe egli fatto morire? che ha egli fatto? 009 1SA 020 033 E Saulle lanciò la [sua] lancia contro a lui, per ferirlo. Allora Gionatan conobbe ch'era cosa determinata da suo padre di far morire Davide. 009 1SA 020 034 Ed egli si levò da tavola acceso nell'ira; e quel secondo giorno della nuova luna non mangiò cibo alcuno; perciocchè egli era addolorato per cagion di Davide, [e] perchè suo padre gli avea fatto vituperio. 009 1SA 020 035 La mattina seguente adunque Gionatan uscì fuori alla campagna, al tempo [ch'egli avea assegnato] a Davide, avendo seco un piccolo garzone. 009 1SA 020 036 Ed egli disse al suo garzone: Corri, trova ora le saette che io trarrò. E il garzone corse, e [Gionatan] tirò le saette, per passar di là da esso. 009 1SA 020 037 E, come il garzone fu giunto al segno, al quale Gionatan avea tratte le saette, Gionatan gridò dietro a lui, e disse: Le saette non sono elleno di là da te? 009 1SA 020 038 E Gionatan gridava dietro al garzone: Va' prestamente, affrettati, non restare. E il garzone di Gionatan raccolse le saette, e se ne venne al suo padrone. 009 1SA 020 039 Così il garzone non seppe nulla [del fatto]. Davide solo e Gionatan lo sapevano. 009 1SA 020 040 E Gionatan diede i suoi arnesi a quel suo garzone, e gli disse: Vattene, porta[li] nella città. 009 1SA 020 041 Come il garzone se ne fu andato, Davide si levò dal lato del Mezzodì; e, gittatosi a terra in su la sua faccia, s'inchinò per tre volte; poi essi si baciarono l'un l'altro, e piansero l'un con l'altro; e Davide fece un grandissimo pianto. 009 1SA 020 042 Poi Gionatan disse a Davide: Vattene in pace; conciossiachè abbiamo giurato amendue l'uno all'altro, nel Nome del Signore, dicendo: Il Signore sia [testimonio] fra me e te, e fra la mia progenie e la tua, in perpetuo. [Davide] adunque si levò su, e se ne andò. E Gionatan se ne ritornò nella città. 009 1SA 021 001 OR Davide venne in Nob, al Sacerdote Ahimelec; ed Ahimelec fu spaventato del suo incontro, e gli disse: Perchè [sei] tu solo, e non [v'è] alcuno teco? 009 1SA 021 002 E Davide disse al Sacerdote Ahimelec: Il re m'ha comandato qualche cosa, e m'ha detto: Niuno sappia nulla di ciò perchè io ti mando, e di ciò che t'ho ordinato. E, quant'è a' [miei] fanti, io li ho assegnati a trovarsi in un certo luogo. 009 1SA 021 003 Ora dunque, che hai a mano? dammi cinque pani, o ciò che tu potrai. 009 1SA 021 004 E il Sacerdote rispose a Davide, e disse: Io non ho a mano alcun pan comune, ma bene ho del pane sacro; i fanti si sono eglino almen guardati da donne? 009 1SA 021 005 E Davide rispose al Sacerdote, e gli disse: Anzi le donne sono state appartate da noi dall'altro ieri che io partii; e gli arnesi de' fanti già erano santi; benchè il [nostro] viaggio [sia per affare che] non [è] sacro; quanto più adunque sarà oggi [quel pane] tenuto santamente fra i [nostri] arnesi? 009 1SA 021 006 Il Sacerdote adunque gli diè del [pane] sacro; perciocchè quivi non era [altro] pane che i pani di presenza, ch'erano stati levati d'innanzi al Signore, per mettervi de' pani caldi, il giorno stesso che quelli si erano levati. 009 1SA 021 007 Or in quel dì un uomo de' servitori di Saulle, il cui nome [era] Doeg, Idumeo, il principale de' mandriani di Saulle, era quivi rattenuto davanti al Signore. 009 1SA 021 008 E Davide disse ad Ahimelec: Non hai tu qui a mano alcuna lancia o spada? perciocchè io non ho presa meco nè la mia spada, nè le mie armi; perchè l'affare del re premeva. 009 1SA 021 009 E il Sacerdote rispose: [Io ho] la spada di Goliat Filisteo, il qual tu percotesti nella valle di Ela; ecco, ella è involta in un drappo dietro all'Efod; se tu te la vuoi pigliare, pigliala; perciocchè qui non [ve n'è] alcuna altra, se non quella. E Davide disse: Non [ve n'è] alcuna pari; dammela. 009 1SA 021 010 Allora Davide si levò, e in quel giorno se ne fuggì d'innanzi a Saulle, e venne ad Achis, re di Gat. 009 1SA 021 011 E i servitori di Achis gli dissero: Non [è] costui Davide, re del paese? Non è egli costui, del quale si cantava nelle danze, dicendo: Saulle ne ha percossi i suoi mille, E Davide i suoi diecimila? 009 1SA 021 012 E Davide si mise queste parole nel cuore, e temette grandemente di Achis, re di Gat. 009 1SA 021 013 Ed egli si contraffece in lor presenza, e s'infinse pazzo fra le lor mani; e segnava gli usci della porta, e si scombavava la barba. 009 1SA 021 014 Ed Achis disse a' suoi servitori: Ecco, voi vedete un uomo insensato; perchè me l'avete voi menato? 009 1SA 021 015 Mi mancano forse insensati, che voi mi avete menato costui, per far l'insensato appresso di me? entrerebbe costui in casa mia? 009 1SA 022 001 Or Davide si partì di là, e si salvò nella spelonca di Adullam; il che come i suoi fratelli, e tutta la famiglia di suo padre, ebbero inteso, discesero a lui. 009 1SA 022 002 E tutte le persone ch'erano in distretta, ed indebitate, e ch'erano in amaritudine d'animo, si adunarono appresso di lui, ed egli fu lor capitano; e si trovarono con lui intorno a quattrocent'uomini. 009 1SA 022 003 E di là Davide andò in Mispa di Moab; e disse al re di Moab: Deh! [lascia] che mio padre, e mia madre, vadano e vengano fra voi, finchè io sappia ciò che Iddio farà di me. 009 1SA 022 004 Egli adunque li menò davanti al re di Moab; ed essi dimorarono con lui tutto il tempo che Davide fu in quella fortezza. 009 1SA 022 005 Or il profeta Gad disse a Davide: Non dimorare in questa fortezza; vattene, ed entra nel paese di Giuda. Davide adunque si partì [di là], e se ne venne nella selva di Heret. 009 1SA 022 006 E SAULLE intese che Davide, con la sua gente, era stato riconosciuto. Or Saulle sedeva in Ghibea, sotto al bosco di diletto, [ch'è] in Rama, avendo la sua lancia in mano, e tutti i suoi servitori gli stavano d'intorno. 009 1SA 022 007 E Saulle disse a' suoi servitori che gli stavano d'intorno: Deh! ascoltate, uomini Beniaminiti: Il figliuolo d'Isai vi darà egli pure a tutti de' campi e delle vigne? vi costituirà egli tutti capitani di migliaia, e capitani di centinaia? 009 1SA 022 008 Conciossiachè vi siate tutti congiurati contro a me, e non [vi sia] alcuno che mi abbia fatto motto come il mio figliuolo ha fatto lega col figliuolo d'Isai; e non [vi sia] alcun di voi a cui dolga di me, e che mi scopra [cosa alcuna]; perciocchè il mio figliuolo ha fatto levare contro a me il mio servitore, acciocchè egli m'insidii, come [egli fa] oggi. 009 1SA 022 009 Allora Doeg Idumeo, il quale era costituito sopra i servitori di Saulle, rispose, e disse: Io vidi il figliuolo d'Isai ch'era venuto in Nob, ad Ahimelec, figliuolo di Ahitub; 009 1SA 022 010 il quale domandò il Signore per lui, e gli diè della vittuaglia, e anche gli diede la spada di Goliat Filisteo. 009 1SA 022 011 Allora il re mandò a chiamare Ahimelec, figliuolo di Ahitub, sacerdote, e tutta la famiglia del padre di esso, [cioè: ] i sacerdoti ch'[erano] in Nob. 009 1SA 022 012 Ed essi tutti vennero al re. E Saulle disse: Ascolta ora, figliuolo di Ahitub. Ed [Ahimelec] rispose: Eccomi, signor mio. 009 1SA 022 013 E Saulle disse: Perchè vi siete congiurati contro a me, tu e il figliuolo d'Isai? conciossiachè tu gli abbi dato del pane ed una spada, ed abbia domandato Iddio per lui, acciocchè egli si levi contro a me, per pormi insidie, come [egli fa] oggi. 009 1SA 022 014 Ed Ahimelec rispose al re, e disse: E chi [è], fra tutti i tuoi servitori, pari a Davide, leale, e genero del re, e che va e viene secondo che tu gli comandi, ed [è] onorato in casa tua? 009 1SA 022 015 Ho io cominciato oggi a domandare Iddio per lui? tolga ciò Iddio da me; non apponga il re cosa alcuna al suo servitore, [nè] a tutta la famiglia di mio padre; perciocchè il tuo servitore non sa cosa alcuna, nè piccola nè grande, di tutto questo. 009 1SA 022 016 E il re disse: Per certo tu morrai, Ahimelec, insieme con tutta la famiglia di tuo padre. 009 1SA 022 017 E il re disse a' sergenti che gli stavano d'intorno: Volgetevi, ed uccidete i sacerdoti del Signore; perciocchè anch'essi tengono mano con Davide; ed avendo saputo ch'egli fuggiva, non me l'hanno fatto sapere. Ma i servitori del re non vollero metter le mani ad avventarsi sopra i sacerdoti del Signore. 009 1SA 022 018 E il re disse a Doeg: Volgiti tu, ed avventati sopra questi sacerdoti. E Doeg Idumeo, rivoltosi, si avventò sopra i sacerdoti, ed uccise in quel dì ottantacinque uomini che portavano l'Efod di lino. 009 1SA 022 019 Poi [Saulle] percosse Nob, città de' sacerdoti, [mettendo] a fil di spada uomini e donne, fanciulli e bambini di poppa; [mise] eziandio a fil di spada buoi, asini e pecore. 009 1SA 022 020 Ma pure uno de' figliuoli di Ahimelec, figliuolo di Ahitub, il cui nome [era] Ebiatar, scampò, e se ne fuggì dietro a Davide. 009 1SA 022 021 Ed Ebiatar rapportò a Davide come Saulle avea uccisi i sacerdoti del Signore. 009 1SA 022 022 E Davide disse ad Ebiatar: Io pensai bene in quel dì, che, [essendo] quivi Doeg Idumeo, egli per certo rapporterebbe [il fatto] a Saulle; io sono stato cagione della morte di tutti quelli della famiglia di tuo padre. 009 1SA 022 023 Dimora meco, non temere; chi cercherà di tormi la vita, cercherà ancora di torla a te: perciocchè tu sarai [in buona] guardia appresso di me. 009 1SA 023 001 OR egli fu rapportano e detto a Davide: Ecco, i Filistei fanno guerra a Cheila e rubano le aie. 009 1SA 023 002 E Davide domandò il Signore, dicendo: Andrò io, e percoterò que' Filistei? E il Signore disse a Davide: Va', e tu percoterai i Filistei, e libererai Cheila. 009 1SA 023 003 E la gente di Davide gli disse: Ecco, noi, [essendo] qui in Guida, abbiamo paura; quanto più, se andiamo in Cheila, ove sono le schiere de' Filistei? 009 1SA 023 004 E Davide domandò di nuovo il Signore. E il Signore gli rispose, e disse: Levati, scendi in Cheila; perciocchè io darò i Filistei in man tua. 009 1SA 023 005 Davide adunque andò, con la sua gente, in Cheila, e combattè contro a' Filistei, e ne menò il lor bestiame, e li percosse d'una grande sconfitta; e liberò gli abitanti di Cheila. 009 1SA 023 006 (Or avvenne, quando Ebiatar, figliuolo di Ahimelec, fuggì a Davide in Cheila, che l'Efod gli cadde nelle mani.) 009 1SA 023 007 E fu rapportato a Saulle, che Davide era venuto in Cheila. E Saulle disse: Iddio me lo ha dato nelle mani; conciossiachè egli si sia venuto a rinchiudere in una città che ha porte e sbarre. 009 1SA 023 008 Saulle adunque con bando pubblico adunò tutto il popolo, per [andare al]la guerra, e per iscendere in Cheila, [ed] assediar Davide e la sua gente. 009 1SA 023 009 Ma Davide, avendo saputo che Saulle gli macchinava questo male, disse al sacerdote Ebiatar: Accosta l'Efod. 009 1SA 023 010 Poi Davide disse: O Signore Iddio d'Israele, il tuo servitore ha inteso per certo che Saulle cerca di venire in Cheila, per guastar la città per cagion mia. 009 1SA 023 011 Que' di Cheila mi daranno essi nelle sue mani? Saulle scenderà egli, come il tuo servitore ha inteso? Deh! Signore Iddio d'Israele, dichiaralo al tuo servitore. E il Signore rispose: Egli scenderà. 009 1SA 023 012 Davide disse ancora: Quei di Cheila daranno essi me, e la mia gente, nelle mani di Saulle? E il Signore rispose: [Sì], essi [ti ci] daranno. 009 1SA 023 013 Davide adunque, e la sua gente, [ch'era] d'intorno a seicent'uomini, si levarono, e uscirono di Cheila, e andarono qua e là dovunque si abbattevano d'andare. E fu rapportato a Saulle che Davide era scampato di Cheila; laonde egli restò d'uscir fuori. 009 1SA 023 014 E Davide stette nel deserto, in luoghi forti; poi dimorò in un monte nel deserto di Zif. E Saulle lo cercava tutto dì, ma Iddio non glielo diede nelle mani. 009 1SA 023 015 E Davide stava a mirare, quando Saulle usciva per cercar la sua vita. 009 1SA 023 016 Ora, mentre Davide [era] nel deserto di Zif, nelle selva, Gionatan, figliuolo di Saulle, si levò e andò a Davide nella selva, e lo confortò in Dio; 009 1SA 023 017 e gli disse: Non temere; perchè la mano di Saulle, mio padre, non ti giungerà; e tu regnerai sopra Israele, ed io sarò il secondo dopo te; e anche Saulle, mio padre, sa [che] così [avverrà]. 009 1SA 023 018 Fecero adunque amendue lega insieme davanti al Signore; e Davide dimorò nella selva, e Gionatan se ne andò a casa sua. 009 1SA 023 019 Or gli Zifei salirono a Saulle in Ghibea, dicendo: Davide non si nasconde egli appresso di noi nelle fortezze [che son] nella selva, nel colle di Hachila ch'[è] dal lato meridionale del deserto? 009 1SA 023 020 Ora dunque, o re, vieni pure ad ogni tua volontà; ed a noi [starà] di metterlo nelle mani del re. 009 1SA 023 021 E Saulle disse loro: Benedetti [siate] voi appo il Signore, conciossiachè abbiate avuta compassione di me. 009 1SA 023 022 Deh! andate, accertatevi ancora, e sappiate, e vedete il luogo dove egli si sarà fermato, e chi ce l'ha veduto; perciocchè mi è stato detto ch'egli usa astuzia in ogni cosa. 009 1SA 023 023 Vedete adunque, e sappiate [in qual luogo egli è], fra tutti i nascondimenti dove egli si suol nascondere; poi tornate a me, [sapendo la cosa] di certo, ed io andrò con voi; e se pure egli è nel paese, io lo ricercherò per tutte le migliaia di Giuda. 009 1SA 023 024 Essi adunque si levarono, e andarono in Zif, davanti a Saulle; ma Davide [era] con la sua gente, nel deserto di Maon, nella pianura [ch'è] dalla parte meridionale del deserto. 009 1SA 023 025 E Saulle, con la sua gente, andò per cercarlo. Ma, la cosa essendo stata rapportata a Davide, egli scese dalla rocca, e dimorò ancora nel deserto di Maon. E Saulle, avendolo inteso, perseguitò Davide nel deserto di Maon. 009 1SA 023 026 E Saulle camminava da uno de' lati del monte di qua; e Davide e la sua gente dall'altro de' lati di là. E Davide si affrettava a camminare, [per salvarsi] d'innanzi a Saulle; ma Saulle e la sua gente intorniavano Davide per pigliarli. 009 1SA 023 027 Allora un messo venne a Saulle, a dirgli: Affrettati, e vieni; perciocchè i Filistei sono scorsi dentro al paese. 009 1SA 023 028 Laonde Saulle se ne ritornò indietro da perseguitar Davide, e andò incontro ai Filistei; perciò a quel luogo fu posto nome: Il sasso delle separazioni. 009 1SA 023 029 POI Davide salì di là, e dimorò nelle fortezze di En-ghedi. 009 1SA 024 001 E, come Saulle fu ritornato di dietro a' Filistei, gli fu rapportato e detto: Ecco, Davide [è] nel deserto di En-ghedi. 009 1SA 024 002 Allora Saulle prese tremila uomini scelti d'infra tutto Israele, e andò per cercar Davide e la sua gente, su per le rupi delle camozze. 009 1SA 024 003 E, giunto alle mandre delle pecore, in su la via ov'[è] una spelonca, Saulle entrò per fare i suoi bisogni naturali; e Davide e la sua gente erano assettati nel fondo della spelonca. 009 1SA 024 004 E la gente di Davide gli disse: Ecco il giorno che il Signore ti ha detto: Ecco io ti do il tuo nemico nelle mani, e tu gli farai come ti piacerà. Allora Davide si levò, e pianamente tagliò il lembo dell'ammanto di Saulle. 009 1SA 024 005 E, dopo questo, il cuore battè a Davide, perchè egli avea tagliato il lembo [dell'ammanto] di Saulle. 009 1SA 024 006 E disse alla sua gente: Tolga il Signore da me che io faccia questo al mio signore, all'Unto del Signore, che io gli metta la mano addosso; conciossiachè egli [sia] l'Unto del Signore. 009 1SA 024 007 E Davide, con parole, stolse [da ciò] la sua gente, e non le permise di levarsi contro a Saulle. E Saulle, levatosi dalla spelonca, se ne andava a [suo] cammino. 009 1SA 024 008 E Davide si levò, e uscì fuori della spelonca, e gridò dietro a Saulle, dicendo: O re, mio signore. E Saulle riguardò dietro a sè. E Davide s'inchinò con la faccia verso terra, e si prostese. 009 1SA 024 009 E Davide disse a Saulle: Perchè attendi alle parole delle genti che dicono: Ecco, Davide procaccia il tuo male? 009 1SA 024 010 Ecco, pur oggi, gli occhi tuoi veggono che il Signore ti avea oggi dato in mano mia, nella spelonca, ed [alcuno] parlò di ucciderti; ma [la mia mano] ti ha risparmiato; ed io ho detto: Io non metterò la mano addosso al mio signore; perciocchè egli [è] l'Unto del Signore. 009 1SA 024 011 Ora, padre mio, vedi, vedi pure il lembo del tuo ammanto [che io ho] in mano mia; e poichè, quando io tagliai il lembo del tuo ammanto, non ti uccisi, sappi e vedi che nella mia mano non [vi è] male, nè misfatto alcuno, e che io non ho peccato contro a te; e pur tu vai a caccia della vita mia, per tormela. 009 1SA 024 012 Il Signore giudichi fra me e te, e il Signore mi vendichi di te; ma io non metterò la mia mano sopra te. 009 1SA 024 013 Come dice il proverbio degli antichi: L'empietà proceda dagli empi; ma io non metterò la mia mano sopra te. 009 1SA 024 014 Dietro a cui è uscito il re di Israele? chi vai tu perseguitando? un can morto, una pulce. 009 1SA 024 015 Il Signore adunque sia giudice, e giudichi fra me e te, e vegga e mantenga la mia causa, e mi faccia ragione, [riscotendomi] dalla tua mano. 009 1SA 024 016 E, quando Davide ebbe fornito di dire queste parole a Saulle, Saulle disse: [È] questa la tua voce, Davide, figliuol mio? E alzò la voce, e pianse. 009 1SA 024 017 E disse a Davide: Tu [sei] più giusto di me; perciocchè tu mi hai renduto bene [per male]; là dove io ti ho renduto male [per bene]. 009 1SA 024 018 E tu mi hai oggi fatto conoscere come tu sei [sempre] proceduto bene inverso me; conciossiachè il Signore mi avesse messo nelle tue mani; e pur tu non mi hai ucciso. 009 1SA 024 019 E, se alcuno trovasse il suo nemico, lo lascerebbe egli andare benignamente? Il Signore adunque ti renda del bene in iscambio di ciò che tu mi hai oggi fatto. 009 1SA 024 020 Ed ora, ecco, io so che per certo tu regnerai, e che il regno di Israele sarà fermo nelle tue mani. 009 1SA 024 021 Ora dunque giurami per lo Signore, che tu non distruggerai la mia progenie dopo me, e che tu non isterminerai il mio nome dalla famiglia di mio padre. 009 1SA 024 022 E Davide giurò a Saulle. Poi Saulle se ne andò a casa sua. E Davide e la sua gente salirono alla fortezza. 009 1SA 025 001 POI morì Samuele, e tutti gl'Israeliti si adunarono, e ne fecero cordoglio, e lo seppellirono nella sua casa in Rama. E Davide si levò, e andò nel deserto di Paran. 009 1SA 025 002 Or [v'era] un uomo in Maon, le cui facoltà [erano] in Carmel, [ed era] uomo molto possente, ed avea tremila pecore, e mille capre; ed era in Carmel tosando le sue pecore. 009 1SA 025 003 E il nome di quell'uomo [era] Nabel, e il nome della sua moglie Abigail, la quale [era] donna di buon senno e bella; ma quell'uomo [era] aspro e di male affare, ed [era] del legnaggio di Caleb. 009 1SA 025 004 Or Davide intese nel deserto che Nabal tosava le sue pecore. 009 1SA 025 005 E mandò dieci fanti, e disse loro: Salite in Carmel, ed andate a Nabal, e salutatelo a nome mio. 009 1SA 025 006 E dite: [Possa tu fare] il medesimo l'anno vegnente, in questa stessa stagione, essendo tu, e la casa tua, e tutto il tuo, in prospero stato. 009 1SA 025 007 Ora io ho inteso che tu hai i tonditori; or i tuoi pastori sono stati con noi, e noi non abbiamo fatto loro alcuno oltraggio, e non si è trovato mancar loro nulla, tutto il tempo che sono stati in Carmel. 009 1SA 025 008 Domandane i tuoi servitori, ed essi te lo diranno. Trovino adunque questi giovani grazia appo te; conciossiachè noi siamo venuti in un buon giorno; deh! da' a' tuoi servitori, ed a Davide, tuo figliuolo, ciò che ti verrà a mano. 009 1SA 025 009 E i servitori di Davide vennero, e parlarono a Nabal, a nome di Davide, secondo tutte quelle parole; poi si tacquero. 009 1SA 025 010 Ma Nabal rispose a' servitori di Davide, e disse: Chi [è] Davide? e chi [è] il figliuolo d'Isai? oggi molti sono i servi che si dipartono da' lor signori. 009 1SA 025 011 Prenderei io il mio pane, e la mia acqua, e le carni che ho ammazzate per li miei tonditori, e le darei ad uomini, de' quali io non so onde si sieno? 009 1SA 025 012 Ed i fanti di Davide si rivolsero al lor cammino, e ritornarono, e vennero, e rapportarono a Davide tutte quelle parole. 009 1SA 025 013 Allora Davide disse alla sua gente: Cingasi ognun di voi la sua spada. Davide si cinse anch'egli la sua; e salirono dietro a Davide intorno a quattrocent'uomini; e dugento ne restarono presso agli arnesi. 009 1SA 025 014 Or uno de' servitori rapportò [la cosa] ad Abigail, moglie di Nabal, dicendo: Ecco, Davide ha mandati de' messi dal deserto, per salutare il nostro padrone; ed egli li ha scacciati. 009 1SA 025 015 E pur quella gente ci [è stata] grandemente buona, e non abbiamo ricevuto alcuno oltraggio, e non ci siamo trovati mancar nulla, in tutto il tempo che siamo andati attorno con loro, mentre eravamo per la campagna. 009 1SA 025 016 Essi sono stati un muro d'intorno a noi, di notte e di giorno, tutto il tempo che siamo stati con loro, pasturando le gregge. 009 1SA 025 017 Or dunque sappi, e vedi ciò che tu hai a fare; perciocchè il male è determinato contro al nostro padrone, e contro a tutta la sua casa; ed egli [è] uomo di tanto male affare, che non se gli può parlare. 009 1SA 025 018 Allora Abigail prese prestamente dugento pani, e due barili di vino, e cinque castroni apparecchiati, e cinque moggi di grano arrostito, e cento mazzuoli d'uva secca, e dugento fiscelle di fichi secchi, e mise [tutto ciò] sopra degli asini. 009 1SA 025 019 Poi disse a' suoi servitori: Passate davanti a me; ecco, io vengo dietro a voi; e non lo fece sapere a Nabal, suo marito. 009 1SA 025 020 Ora, cavalcando un asino, e scendendo per lo coperto del monte, ecco Davide e la sua gente che le venivano incontro; ed ella si abbattè in loro. 009 1SA 025 021 (Or Davide avea detto: Certo indarno ho io guardato tutto ciò che costui avea nel deserto, talchè non gli è mancato nulla di tutto il suo; ed egli mi ha renduto male per bene. 009 1SA 025 022 Così faccia Iddio a' nemici di Davide, e così aggiunga, se, fra qui e domattina, allo schiarir del dì, io lascio in vita di tutto ciò che gli [appartiene], anche solo un bambino.) 009 1SA 025 023 E, quando Abigail ebbe veduto Davide, smontò prestamente dall'asino, e si gittò boccone in terra davanti a Davide, e si prostese. 009 1SA 025 024 E, gittataglisi a' piedi, disse: Signor mio, [sia] questa iniquità sopra me; deh! [lascia] pur che la tua servente parli in tua presenza, e ascolta le parole della tua servente. 009 1SA 025 025 Deh! non ponga il mio signore mente a quest'uomo tristo, a Nabal; perciocchè egli [è] tale, quale [è] il suo nome; il nome suo [è] Nabal, e follia [è] appo lui; or io, tua servente, non vidi i fanti del mio signore, i quali tu mandasti. 009 1SA 025 026 Or dunque, signore mio, come il Signore vive, e l'anima tua vive, il Signore ti ha divietato di venire a [spargimento di] sangue, e di farti ragione con le tue mani. Or dunque, sieno i tuoi nemici, e quelli che procacciano male al mio signore, simili a Nabal. 009 1SA 025 027 E ora, ecco questo presente, il quale la tua servente ha portato al mio signore, acciocchè sia dato a' fanti che sono al seguito del mio signore. 009 1SA 025 028 Deh! perdona alla tua servente il suo misfatto; conciossiachè il Signore per certo farà una casa stabile al mio signore; perciocchè il mio signore guerreggia le guerre del Signore, e giammai a' tuoi dì non è stata trovata malvagità alcuna in te. 009 1SA 025 029 E, benchè gli uomini si sieno mossi per perseguitarti, e per cercar la vita tua, pur la vita del mio signore sarà legata nel fascetto della vita appo il Signore Iddio tuo; ma egli caccerà fuori l'anima de' tuoi nemici, [come] di mezzo del cavo d'una frombola. 009 1SA 025 030 Ed avverrà che, quando il Signore avrà fatto al mio signore secondo tutto ciò ch'egli ti ha promesso di bene, e ti avrà ordinato conduttore sopra Israele, 009 1SA 025 031 allora il mio signore non avrà questo intoppo, nè questo sturbo d'animo, di avere sparso il sangue senza cagione, e di aversi fatto ragione da sè stesso; e quando il Signore avrà fatto del bene al mio signore, tu ti ricorderai della tua servente. 009 1SA 025 032 E Davide disse ad Abigail: Benedetto [sia] il Signore Iddio d'Israele, il quale oggi ti ha mandata ad incontrarmi. 009 1SA 025 033 Benedetto [sia] il tuo senno, e benedetta [sii] tu, che mi hai oggi impedito di venire [a spargimento di] sangue, e di farmi ragione con le mie mani. 009 1SA 025 034 Certo, [come] il Signore Iddio d'Israele, che mi ha impedito di farti alcun male, vive, se tu non ti fossi affrettata a venirmi incontro, non sarebbe restato in vita a Nabal, fra qui e domattina, allo schiarir del dì, pure un piccolo fanciullo. 009 1SA 025 035 E Davide prese dalla mano di essa ciò che gli avea portato, e le disse: Vattene in pace a casa tua; vedi, io ho esaudita la tua voce, ed ho avuto rispetto a te. 009 1SA 025 036 Ed Abigail venne a Nabal; ed ecco, egli faceva un convito in casa sua, simile ad un convito reale: ed avea il cuore allegro, ed era ebbro fuor di modo; laonde ella non gli dichiarò cosa alcuna, nè piccola nè grande, fino alla mattina allo schiarir del dì. 009 1SA 025 037 Ma, la mattina seguente, quando Nabal fu disebbriato, la sua moglie gli raccontò tutte queste cose; e il cuore gli si tramortì in corpo, ed egli diventò come una pietra. 009 1SA 025 038 Ed intorno a dieci giorni [appresso], il Signore percosse Nabal, ed egli morì. 009 1SA 025 039 E, quando Davide ebbe udito che Nabal era morto, disse: Benedetto [sia] il Signore, il quale mi ha fatto ragione del vituperio [fattomi] da Nabal, ed ha rattenuto il suo servitore da [far] male; ed ha fatta ritornare in sul capo di Nabal la sua malvagità. Poi Davide mandò a parlare ad Abigail, per prendersela per moglie. 009 1SA 025 040 Ed i servitori di Davide vennero ad Abigail, in Carmel, e le parlarono, e le dissero: Davide ci ha mandati a te, per prenderti per sua moglie. 009 1SA 025 041 Allora ella si levò, e s'inchinò con la faccia verso terra, e disse: Eccoti la tua servente per serva, da lavare i piedi de' servitori del mio signore. 009 1SA 025 042 Poi Abigail si levò prestamente, e montò sopra un asino, avendo al suo seguito cinque sue serventi; e andò dietro a' servitori di Davide, e gli fu moglie. 009 1SA 025 043 Davide prese ancora Ahinoam, da Izreel; e tutte due gli furono mogli. 009 1SA 025 044 E Saulle diede Mical, sua figliuola, moglie di Davide, a Palti, figliuolo di Lais, ch'[era] da Gallim. 009 1SA 026 001 OR gli Zifei vennero a Saulle, in Ghibea, dicendo: Davide non si tiene egli nascosto nel colle di Hachila, a fronte al deserto? 009 1SA 026 002 E Saulle si levò su, e scese nel deserto di Zif, avendo seco tremila uomini scelti d'Israele, per cercar Davide nel deserto di Zif. 009 1SA 026 003 E Saulle si accampò nel colle di Hachila, ch'[è] a fronte al deserto, in su la via. E Davide, dimorando nel deserto, si avvide che Saulle veniva nel deserto per perseguitarlo; 009 1SA 026 004 e mandò delle spie, e seppe per certo che Saulle era venuto. 009 1SA 026 005 Allora Davide si levò, e venne al luogo dove Saulle era accampato, e vide il luogo dove giaceva Saulle, ed Abner, figliuolo di Ner, capo dell'esercito di esso. Or Saulle giaceva dentro al recinto, e il popolo era accampato d'intorno a lui. 009 1SA 026 006 E Davide fece motto ad Abimelec Hitteo, e ad Abisai, figliuolo di Seruia, fratello di Ioab, dicendo: Chi scenderà meco a Saulle, nel campo? 009 1SA 026 007 E Abisai disse: Io scenderò teco. Davide adunque, ed Abisai, vennero di notte al popolo. Ed ecco, Saulle giaceva dormendo dentro al recinto, e la sua lancia [era] fitta in terra presso a lui dal capo; ed Abner e il popolo giacevano d'intorno a lui. 009 1SA 026 008 Allora Abisai disse a Davide: Oggi ti ha Iddio messo il tuo nemico nelle mani; ora dunque [lascia], ti prego, che io lo conficchi in terra con la lancia d'un sol colpo, e non raddoppierò il colpo. 009 1SA 026 009 Ma Davide disse ad Abisai: Non ammazzarlo; perciocchè, chi sarà innocente, avendo messa la mano addosso all'Unto del Signore? 009 1SA 026 010 Davide disse ancora: [Come] il Signore vive, [io nol farò]; anzi, o il Signore lo percoterà; ovvero, il suo giorno verrà, e morrà; ovvero, scenderà in battaglia, e perirà. 009 1SA 026 011 Tolga il Signore da me che io metta la mano addosso all'Unto del Signore; ma ora prendi, ti prego, questa lancia ch'[è] presso a lui dal capo, e il vaso dell'acqua, e andiamocene. 009 1SA 026 012 Davide adunque prese la lancia, e il vaso dell'acqua, [che era] presso a Saulle dal capo di esso; poi se ne andarono [amendue]; e niuno [il] vide, e niuno [lo] scorse, e niuno si risvegliò; perciocchè tutti dormivano; perchè era loro caduto addosso un profondo sonno [mandato] dal Signore. 009 1SA 026 013 E Davide passò all'altro lato, e si fermò in su la sommità del monte da lungi, [talchè vi era] un grande spazio fra lui e il campo di Saulle. 009 1SA 026 014 E gridò al popolo e ad Abner, figliuolo di Ner, dicendo: Non rispondi, Abner? E Abner rispose, e disse: Chi [sei] tu, [che] gridi al re? 009 1SA 026 015 E Davide disse ad Abner: Non [sei] tu un valent'uomo? e chi [è] pari a te in Israele? perchè dunque non hai tu guardato il re, tuo signore? perciocchè alcuno del popolo è venuto per ammazzare il re, tuo signore. 009 1SA 026 016 Questo che tu hai fatto non istà bene; [come] il Signore vive, voi siete degni di morte; conciossiachè voi non abbiate fatta buona guardia al vostro signore, all'Unto del Signore. Vedi pure ora, dove [è] la lancia del re, e il vaso dell'acqua ch'[era] presso a lui dal capo? 009 1SA 026 017 E Saulle riconobbe la voce di Davide, e disse: [È] questa la tua voce, figliuol mio Davide? E Davide rispose: [Sì], o re, mio signore, [è] la mia voce. 009 1SA 026 018 Poi disse: Perchè perseguita il mio signore il suo servitore? perciocchè, che ho io fatto? e qual male [vi è egli] nella mia mano? 009 1SA 026 019 Ora dunque, ascolti pure il re, mio signore, le parole del suo servitore. Se pure il Signore è quello che t'incita contro a me, siagli la tua offerta accettevole; ma, se sono gli uomini, [sieno] essi maledetti davanti al Signore; conciossiachè essi mi abbiano oggi scacciato, acciocchè io non mi tenga congiunto con l'eredità del Signore, dicendo: Va', servi ad altri dii. 009 1SA 026 020 Ma ora non caggia il mio sangue in terra senza che il Signore vegga; conciossiachè il re d'Israele sia uscito per cercare una pulce, come se perseguitasse una pernice su per li monti. 009 1SA 026 021 Allora Saulle disse: Io ho peccato; ritornatene, figliuol mio Davide; perciocchè io non ti farò più male alcuno, poichè l'anima mia ti è oggi stata preziosa; ecco, io ho follemente fatto, ed ho molto gravemente errato. 009 1SA 026 022 E Davide rispose, e disse: Ecco la lancia del re; passi qua uno de' fanti, e piglila. 009 1SA 026 023 E renda il Signore a ciascuno secondo la sua giustizia e la sua lealtà; conciossiachè il Signore ti avesse oggi messo nelle mie mani, e pure io non ho voluto metter la mano sopra l'Unto del Signore. 009 1SA 026 024 Or ecco, siccome la vita tua è stata oggi in grande stima appo me, così sarà la vita mia in grande stima appo il Signore, ed egli mi riscoterà d'ogni tribolazione. 009 1SA 026 025 E Saulle disse a Davide: Benedetto [sii] tu, figliuol mio Davide: per certo tu verrai a capo de' fatti tuoi, ed anche vincerai. Poi Davide se ne andò a suo cammino, e Saulle ritornò al suo luogo. 009 1SA 027 001 OR Davide disse fra sè stesso: Ecco, un giorno io perirò per le mani di Saulle; non [vi è] nulla di meglio per me, se non che io scampi affatto nel paese de' Filistei; talchè Saulle, se pur continua a cercarmi per tutte le contrade d'Israele, perda ogni speranza di me; così scamperò dalla sua mano. 009 1SA 027 002 Davide adunque si levò, e passò, con seicent'uomini ch'egli avea seco, ad Achis, figliuolo di Maoc, re di Gat. 009 1SA 027 003 E Davide dimorò con Achis in Gat, insieme con la sua gente, ciascuno con la sua famiglia. Davide [vi era] con le sue due mogli Ahinoam Izreelita, e Abigail, [ch'era stata] moglie di Nabal da Carmel. 009 1SA 027 004 Or egli fu rapportato a Saulle che Davide era fuggito in Gat; laonde egli non continuò più a cercarlo. 009 1SA 027 005 E Davide disse ad Achis: Deh! se io sono in grazia tua, siami data stanza in una delle città della campagna, acciocchè io vi dimori; e perchè dimorerebbe il tuo servitore teco nella città reale? 009 1SA 027 006 Ed Achis gli diede in quel dì Siclag; perciò Siclag è restata ai re di Giuda infino a questo giorno. 009 1SA 027 007 Or lo spazio del tempo che Davide dimorò nelle contrade de' Filistei, fu un anno e quattro mesi. 009 1SA 027 008 E Davide saliva con la sua gente, e faceva delle correrie nel paese de' Ghesurei, e de' Ghirzei, e degli Amalechiti; perciocchè quelle [nazioni] abitavano nel lor paese, da Sur fino al paese di Egitto. 009 1SA 027 009 E Davide percoteva il paese, e non lasciava in vita nè uomo, nè donna; e pigliava pecore, e buoi, ed asini, e cammelli e vestimenti; poi se ne ritornava, e veniva ad Achis. 009 1SA 027 010 E Achis diceva: Dove siete oggi scorsi? E Davide diceva: Sopra la contrada meridionale di Giuda, sopra la contrada meridionale de' Ierameeliti, e sopra la contrada meridionale de' Chenei. 009 1SA 027 011 Ma Davide non lasciava in vita nè uomo, nè donna, per menarli in Gat; perciocchè diceva: [Ei si convien provvedere] che non facciano alcun rapporto contro a noi, dicendo: Così ha fatto Davide. E tal fu il suo costume tutto il tempo ch'egli dimorò nelle contrade de' Filistei. 009 1SA 027 012 Ed Achis credeva a Davide, e diceva: Egli si è renduto del tutto abbominevole ad Israele, suo popolo; per ciò, egli mi sarà servitore in perpetuo. 009 1SA 028 001 OR avvenne in que' dì che i Filistei adunarono i lor campi in una massa di esercito per guerreggiare contro ad Israele. Ed Achis disse a Davide: Sappi pure che tu e la tua gente uscirete meco alla guerra. 009 1SA 028 002 E Davide disse ad Achis: Tu conoscerai adunque ciò che il tuo servitore farà. Ed Achis disse a Davide: Ed io adunque ti costituirò guardia della mia persona in perpetuo. 009 1SA 028 003 Or Samuele era morto, e tutti gl'Israeliti ne aveano fatto cordoglio, e l'aveano seppellito in Rama, nella sua città. Or Saulle avea tolti via dal paese quelli che aveano lo spirito di Pitone e gl'indovini. 009 1SA 028 004 Essendosi adunque i Filistei adunati, vennero, e si accamparono in Sunem; Saulle adunò anch'egli tutto Israele, e si accamparono in Ghilboa. 009 1SA 028 005 E Saulle, veduto il campo de' Filistei, ebbe paura, e il cuor suo fu grandemente spaventato. 009 1SA 028 006 E Saulle domandò il Signore. Ma il Signore non gli rispose, nè per sogni, nè per Urim, nè per profeti. 009 1SA 028 007 Laonde Saulle disse a' suoi servitori: Cercatemi una donna che abbia uno spirito di Pitone acciocchè io vada da lei, e la domandi. Ed i suoi servitori gli dissero: Ecco, in En-dor [vi è] una donna che ha uno spirito di Pitone. 009 1SA 028 008 E Saulle mutò abito, e si travestì, e se ne andò con due uomini seco. E, giunti a quella donna di notte, [Saulle le] disse: Deh! indovinami per lo spirito di Pitone, e fammi salir fuori colui che io ti dirò. 009 1SA 028 009 E quella donna gli disse: Ecco, tu sai ciò che Saulle ha fatto, come egli ha sterminati dal paese quelli che aveano lo spirito di Pitone, e gl'indovini; perchè dunque ti metti a tendere un laccio alla mia vita, per farmi morire? 009 1SA 028 010 Ma Saulle le giurò per lo Signore, dicendo: [Come] il Signore vive, niente ti avverrà in pena di questo fatto. 009 1SA 028 011 La donna adunque [gli] disse: Chi ti farò io salir fuori? E [Saulle] disse: Fammi salir fuori Samuele. 009 1SA 028 012 E, quando la donna ebbe veduto Samuele, sclamò con gran voce, e disse a Saulle: Perchè mi hai ingannata? conciossiachè tu [sii] Saulle. 009 1SA 028 013 Ma il re le disse: Non temere; ma pure che hai tu veduto? E la donna disse a Saulle: Io ho veduto un Angelo che sale fuor della terra. 009 1SA 028 014 Ed egli disse: Qual'[è] la sua forma? Ed ella disse: Ei sale fuori un uomo vecchio, il quale è avvolto di un mantello. E Saulle riconobbe ch'era Samuele; e s'inchinò con la faccia in terra, e gli fece riverenza. 009 1SA 028 015 E Samuele disse a Saulle: Perchè mi hai tu inquietato, facendomi salir fuori? E Saulle disse: Io son grandemente distretto; perciocchè i Filistei guerreggiano contro a me, e Iddio si è partito da me, e non mi risponde più, nè per profeti, nè per sogni; perciò ti ho chiamato, acciocchè tu mi dichiari ciò che ho da fare. 009 1SA 028 016 E Samuele disse: E perchè domandi me, poichè il Signore si è partito da te, e ti è diventato nemico? 009 1SA 028 017 Or il Signore ha fatto come egli ne avea parlato per me; ed ha stracciato il regno d'infra le tue mani, e l'ha dato a Davide, tuo famigliare. 009 1SA 028 018 Perciocchè tu non ubbidisti alla voce del Signore, e non mettesti ad esecuzione l'ira sua accesa contro ad Amalec; perciò il Signore ti ha oggi fatto questo. 009 1SA 028 019 E il Signore darà eziandio Israele nelle mani de' Filistei; e domani, tu, e i tuoi figliuoli, [sarete] meco; il Signore darà eziandio il campo d'Israele nelle mani de' Filistei. 009 1SA 028 020 Allora Saulle cadde subitamente di tutta la sua lunghezza a terra, ed ebbe gran paura per le parole di Samuele; ed oltre a ciò, non [vi era] in lui alcuna forza; perciocchè non avea mangiato alcun cibo in tutto quel giorno, nè in tutta quella notte. 009 1SA 028 021 E quella donna venne a Saulle, e veggendo ch'egli era forte turbato, gli disse: Ecco, la tua servente ha acconsentito alla tua voce, ed io ho messa la vita mia a rischio, e ho ubbidito alle parole che tu mi hai dette. 009 1SA 028 022 Ora dunque, ascolta, ti prego, altresì ciò che ti dirà la tua servente; e [lascia] che io ti metta una fetta di pane davanti, e mangia, e tu avrai un poco di forza, quando tu ti rimetterai in cammino. 009 1SA 028 023 Ed egli [lo] rifiutò, e disse: Io non mangerò. Ma i suoi servitori, e anche quella donna, lo strinsero; talchè egli acconsentì al dir loro; e, levatosi da terra, si pose a sedere sopra un letto. 009 1SA 028 024 Or quella donna avea un vitello stiato in casa, il quale ella prestamente ammazzò; prese eziandio della farina, e l'intrise, e ne cosse de' [pani] azzimi; 009 1SA 028 025 e recò [quelle cose] davanti a Saulle, e davanti a' suoi servitori. Ed essi mangiarono; poi si levarono, e andarono via quella stessa notte. 009 1SA 029 001 OR i Filistei adunarono tutti i lor campi in Afec; e gl'Israeliti erano accampati presso alla fonte ch'[è] in Izreel. 009 1SA 029 002 E i principati de' Filistei passarono a cento a cento, e a mille a mille; e Davide, con la sua gente, passò nella retroguardia con Achis. 009 1SA 029 003 E i capitani de' Filistei dissero: Che [fanno qui] questi Ebrei? Ed Achis disse a' capitani de' Filistei: Non [è] costui Davide, servitore di Saulle re d'Israele, il quale è stato meco già un anno e più; ed in cui non ho trovato nulla, dal giorno ch'egli si è rivoltato [da parte mia] fino ad oggi? 009 1SA 029 004 Ma i capitani de' Filistei si adirarono contro a lui, e gli dissero: Rimanda quest'uomo, e ritorni al luogo suo, ove tu l'hai costituito, e non iscenda con noi alla battaglia; che talora non si rivolti contro a noi nella battaglia; perciocchè, con che potrebbe costui racquistarsi la grazia del suo signore? non [sarebbe egli] con le teste di questi uomini? 009 1SA 029 005 Non [è] costui quel Davide, del quale si cantava nelle danze, dicendo: Saulle ne ha percossi i suoi mille, E Davide i suoi diecimila? 009 1SA 029 006 Allora Achis chiamò Davide, e gli disse: [Come] il Signore vive, tu [sei uomo] diritto, e il tuo andare e venire meco nel campo mi è piaciuto; perciocchè io non ho trovato in te alcun male, dal dì che tu venisti a me fino ad oggi; ma tu non piaci a' principi. 009 1SA 029 007 Ora dunque, ritornatene, e vattene in pace, e non fare una cosa che dispiacerebbe a' principi de' Filistei. 009 1SA 029 008 E Davide disse ad Achis: Ma pure che ho fatto? e che hai trovato nel tuo servitore, dal dì che io sono stato al tuo servigio infino ad oggi, che io non debba andare a combattere contro a' nemici del re, mio signore? 009 1SA 029 009 Ed Achis rispose, e disse a Davide: Io [il] so; conciossiachè tu mi piaccia, come un angelo di Dio; ma i capitani de' Filistei hanno detto: Non salga costui con noi alla battaglia. 009 1SA 029 010 Ora dunque, levati domattina a buon'ora, insieme co' servitori del tuo signore che son venuti teco; ed in su lo schiarir del dì, levatevi, e andatevene. 009 1SA 029 011 Davide adunque si levò la mattina seguente a buon'ora, insieme con la sua gente, per andarsene, e per ritornar nel paese de' Filistei. E i Filistei salirono in Izreel. 009 1SA 030 001 ORA, tre giorni appresso, Davide essendo ritornato in Siclag con la sua gente, [trovò che] gli Amalechiti erano scorsi verso il Mezzodì, e in Siclag, e che aveano percossa Siclag, e l'aveano arsa col fuoco; 009 1SA 030 002 ed aveano menate prigioni le donne che vi [erano] dentro, [e tutte le persone] dal maggiore al minore; [ma] non aveano ucciso alcuno, anzi [li] aveano menati [tutti] via, e se ne erano andati a lor cammino. 009 1SA 030 003 Come dunque Davide, con la sua gente, fu venuto nella città, ecco, essa era arsa col fuoco; e le lor mogli, e i lor figliuoli, e le lor figliuole, erano state menate prigioni. 009 1SA 030 004 Laonde Davide, e la gente ch'[era] con lui, alzò la voce, e pianse, finchè non ebbero [più] potere di piangere. 009 1SA 030 005 Le due mogli di Davide, Ahinoam Izreelita, e Abigail [ch'era stata] moglie di Nabal da Carmel, erano anch'esse state menate prigioni. 009 1SA 030 006 E Davide era grandemente distretto; perciocchè il popolo parlava di lapidarlo; perchè tutto il popolo era in amaritudine d'animo, ciascuno per li suoi figliuoli e per le sue figliuole; ma Davide si fortificò nel Signore Iddio suo; 009 1SA 030 007 e disse al sacerdote Ebiatar, figliuolo di Ahimelec: Deh! accostami l'Efod. Ed Ebiatar accostò l'Efod a Davide. 009 1SA 030 008 E Davide domandò il Signore, dicendo: Perseguiterò io quegli scherani? li raggiungerò io? E [il Signore] gli disse: Perseguitali pure; perciocchè per certo tu [li] raggiungerai, e riscoterai [ogni cosa]. 009 1SA 030 009 Davide adunque andò co' seicent'uomini ch'egli avea seco; e, quando furono giunti al torrente di Besor, una parte di essi restò [quivi]. 009 1SA 030 010 E Davide, con quattrocent'uomini, perseguitò [coloro]; e dugento ne restarono, i quali erano tanto stanchi, che non poterono passare il torrente di Besor. 009 1SA 030 011 Or essi trovarono un uomo Egizio per la campagna, e lo menarono a Davide, e gli diedero del pane, ed egli mangiò; poi gli diedero a ber dell'acqua. 009 1SA 030 012 Gli diedero ancora un pezzo d'una massa di fichi secchi, e due grappoli d'uva secca; ed egli mangiò, e lo spirito gli rivenne; perciocchè egli non avea mangiato pane, nè bevuta acqua, da tre giorni, e da tre notti. 009 1SA 030 013 E Davide gli disse: Di cui [sei] tu? e d'onde [sei] tu? Ed egli disse: Io [sono] un garzone Egizio, servo di un Amalechita; e il mio padrone mi ha lasciato, perciocchè io infermai oggi ha tre [giorni]. 009 1SA 030 014 Noi siamo scorsi nella contrada meridionale de' Cheretei, e nel [paese] di Giuda, e nella contrada meridionale di Caleb, e abbiamo arsa Siclag col fuoco. 009 1SA 030 015 E Davide gli disse: Mi condurresti tu a quegli scherani? Ed egli gli disse: Giurami per Iddio che tu non mi farai morire, e che tu non mi darai in mano del mio padrone, ed io ti condurrò a quegli scherani. 009 1SA 030 016 Colui adunque ve lo condusse; ed ecco, essi [erano] sparsi senza guardia su per tutta quella contrada, mangiando e bevendo, e facendo festa di tutta la gran preda che aveano portata dal paese de' Filistei, e dal paese di Giuda. 009 1SA 030 017 E Davide li percosse dal vespro infino alla sera del giorno seguente; e non ne scampò alcuno, se non quattrocento giovani, i quali montarono sopra de' cammelli, e fuggirono. 009 1SA 030 018 E Davide riscosse tutto quello che gli Amalechiti aveano preso; riscosse eziandio le sue due mogli. 009 1SA 030 019 E non mancò loro alcuno, nè piccolo, nè grande, nè figliuolo, nè figliuola, nè robe, nè cosa veruna che avessero loro presa. Davide ricoverò tutto. 009 1SA 030 020 Davide prese eziandio tutto il bestiame, piccolo e grosso, [il qual] fu condotto davanti a quelle gregge. E si diceva: Questa è la preda di Davide. 009 1SA 030 021 Poi Davide venne a que' dugent'uomini, ch'erano stati tanto stanchi, che non erano potuti andar dietro a lui; onde egli li avea fatti rimanere al torrente di Besor; ed essi uscirono incontro a Davide, e incontro alla gente che [era] con lui. E Davide, accostatosi a quella gente, li salutò. 009 1SA 030 022 Ma tutti gli uomini malvagi e scellerati, d'infra coloro ch'erano andati con Davide, si mossero a dire: Poichè essi non son venuti con noi, noi non daremo loro nulla della preda che abbiamo riscossa, se non a ciascuno la sua moglie, e i suoi figliuoli; e se li menino via, e vadano. 009 1SA 030 023 Ma Davide disse: Non fate così, fratelli miei, di ciò che il Signore ci ha dato; avendoci egli guardati, e avendoci dati nelle mani quegli scherani ch'eran venuti contro a noi. 009 1SA 030 024 E chi vi acconsentirebbe in questo affare? perciocchè la parte di chi dimora appresso alla salmeria dev'essere uguale a quella di chi scende alla battaglia; essi debbono partir fra loro. 009 1SA 030 025 E [questo] è stato [osservato] da quel dì innanzi; e [Davide] lo stabilì per istatuto e legge in Israele, [che dura] infino ad oggi. 009 1SA 030 026 Poi Davide, essendo tornato in Siclag, mandò di quella preda agli Anziani di Giuda, suoi amici, dicendo: Eccovi un presente della preda de' nemici del Signore. 009 1SA 030 027 [Egli ne mandò] a quelli ch'[erano] in Betel, ed a quelli che'[erano] in Ramot meridionale, e a quelli che [erano] in Iatir, 009 1SA 030 028 ed a quelli ch'[erano] in Aroer, ed a quelli ch'[erano] in Sifmot, ed a quelli ch'[erano] in Estemoa, 009 1SA 030 029 ed a quelli ch'[erano] in Racal, ed a quelli ch'[erano] nelle città de' Ierameeliti, e a quelli ch'[erano] nelle città de' Chenei, 009 1SA 030 030 ed a quelli ch'[erano] in Horma, e a quelli ch'[erano] in Corasan, ed a quelli ch'[erano] in Atac, 009 1SA 030 031 ed a quelli ch'[erano] in Hebron, e in tutti gli [altri] luoghi, ne' quali Davide era andato e venuto con la sua gente. 009 1SA 031 001 ORA i Filistei combatterono contro ad Israele; e gl'Israeliti fuggirono d'innanzi a' Filistei, e caddero morti nel monte di Ghilboa. 009 1SA 031 002 Ed i Filistei perseguitarono di presso Saulle e i suoi figliuoli; e percossero Gionatan, e Abinadab, e Malchi-sua, figliuoli di Saulle. 009 1SA 031 003 E lo sforzo della battaglia si voltò contro a Saulle, e gli arcieri saettando lo scontrarono; ed egli ebbe gran paura di quegli arcieri. 009 1SA 031 004 Allora Saulle disse a colui che portava le sue armi: Tira fuori la tua spada, e trafiggimi con essa chè talora questi incirconcisi non vengano, e mi trafiggano, e mi scherniscano. Ma colui che portava le sue armi non volle [farlo]; perciocchè egli temeva forte. Laonde Saulle prese la spada, e si lasciò cader sopra essa. 009 1SA 031 005 E colui che portava le armi di Saulle, veduto ch'egli era morto, si lasciò cadere anch'egli sopra la sua spada, e morì con lui. 009 1SA 031 006 Così in quel dì morirono tutti insieme, Saulle, e i suoi tre figliuoli, e colui che portava le sue armi, e tutti i suoi uomini. 009 1SA 031 007 E gl'Israeliti che [stavano] intorno a quella valle, e lungo il Giordano, veduto che que' d'Israele erano fuggiti e che Saulle ed i suoi figliuoli erano morti, abbandonarono le città, e se ne fuggirono; ed i Filistei vennero, e dimorarono in esse. 009 1SA 031 008 Or il giorno appresso i Filistei vennero per ispogliar gli uccisi; e trovarono Saulle e i suoi tre figliuoli che giacevano in sul monte di Ghilboa. 009 1SA 031 009 E tagliarono la testa di Saulle, e lo spogliarono delle sue armi, e mandarono nel paese de' Filistei d'ogn'intorno a portarne le novelle, nè tempii de' loro idoli, e al popolo; 009 1SA 031 010 e posero le armi di esso nel tempio di Astarot, e appiccarono il suo corpo alle mura di Bet-san. 009 1SA 031 011 Ora, avendo gli abitanti di Iabes di Galaad inteso quello che i Filistei aveano fatto a Saulle; 009 1SA 031 012 tutti gli uomini di valore [d'infra loro] si levarono, e camminarono tutta la notte, e tolsero via dalle mura di Bet-san il corpo di Saulle, e i corpi de' suoi figliuoli; e se ne vennero in Iabes, e quivi gli arsero. 009 1SA 031 013 Poi presero le loro ossa, e le sotterrarono sotto il bosco [ch'è] in Iabes; e digiunarono sette giorni. # # BOOK 010 2SA 2 Samuel 2 Samuele 010 2SA 001 001 ORA, dopo la morte di Saulle, Davide, essendo ritornato dalla sconfitta degli Amalechiti, dimorò in Siclag due giorni. 010 2SA 001 002 Ed al terzo giorno, ecco, un uomo venne dal campo, d'appresso a Saulle, avendo i vestimenti stracciati, e della terra sopra la testa; e, come egli giunse a Davide, si gittò in terra, e gli fece riverenza. 010 2SA 001 003 E Davide gli disse: Onde vieni? Ed egli gli disse: Io sono scampato dal campo d'Israele. 010 2SA 001 004 E Davide gli disse: Come è andato il fatto? deh! raccontamelo. Ed egli disse: Il popolo è fuggito dalla battaglia, ed anche molti del popolo son caduti, e morti. Saulle anch'egli, e Gionatan, suo figliuolo, son morti. 010 2SA 001 005 E Davide disse al giovane che gli raccontava [queste cose: ] Come sai tu che Saulle, e Gionatan, suo figliuolo, sieno morti? 010 2SA 001 006 E il giovane che gli raccontava [queste cose], gli disse: Io mi scontrai a caso nel monte di Ghilboa; ed ecco, Saulle era chinato sopra la sua lancia, e già i carri e la gente a cavallo lo stringevano di presso. 010 2SA 001 007 Allora egli, voltosi indietro, mi vide, e mi chiamò. Ed io gli dissi: Eccomi. 010 2SA 001 008 E egli mi disse: Chi [sei] tu? Ed io gli disse: Io [sono] Amalechita. 010 2SA 001 009 Ed egli mi disse: Mettimi, ti prego, il piede addosso, e fammi morire; perciocchè questa armatura di maglia mi ha rattenuto; e tutta la mia vita [è] ancora in me. 010 2SA 001 010 Io adunque gli misi il piede addosso, e lo feci morire; perciocchè io sapeva ch'egli non potea vivere, dopo essersi lasciato cadere [sopra la sua lancia]; poi presi la benda reale ch'egli avea sopra la testa, e la maniglia ch'egli avea al braccio, e le ho recate qua al mio signore. 010 2SA 001 011 Allora Davide prese i suoi vestimenti, e li stracciò. Il simigliante [fecero] ancora tutti gli uomini ch'[erano] con lui; 010 2SA 001 012 e fecero cordoglio, e piansero, e digiunarono infino alla sera, per cagion di Saulle, e di Gionatan, suo figliuolo, e del popolo del Signore, e della casa d'Israele; perciocchè erano caduti per la spada. 010 2SA 001 013 Poi Davide disse al giovane che gli avea portate le novelle: Onde sei? Ed egli gli disse: Io [son] figliuolo d'un uomo forestiere Amalechita. 010 2SA 001 014 E Davide gli disse: Come non hai temuto di metter la mano ad ammazzar l'Unto del Signore? E Davide chiamò uno de' fanti, e [gli] disse: 010 2SA 001 015 Vien qua, avventati sopra lui. E [colui] lo percosse, ed egli morì. 010 2SA 001 016 E Davide gli disse: [Sia] il tuo sangue sopra il tuo capo; perciocchè la tua bocca stessa ha testimoniato contro a te, dicendo: Io ho fatto morir l'Unto del Signore. 010 2SA 001 017 ALLORA Davide fece questo lamento sopra Saulle, e sopra Gionatan, suo figliuolo; 010 2SA 001 018 e [lo] pronunziò, per ammaestrare i figliuoli di Giuda a [tirar] l'arco (ecco, [esso è] scritto nel Libro del Diritto): 010 2SA 001 019 O gentil [paese] d'Israele, Sopra i tuoi alti luoghi [giacciono] gli uccisi; Come son caduti gli uomini valorosi! 010 2SA 001 020 Nol rapportate in Gat, E non ne recate le novelle nelle piazze di Ascalon; Che talora le figliuole de' Filistei non se ne rallegrino; Che talora le figliuole degl'incirconcisi non ne facciano festa. 010 2SA 001 021 O monti di Ghilboa, Sopra voi [non sia giammai] nè rugiada, nè pioggia, Nè campi da [portare] offerte; Perciocchè quivi è stato gittato via lo scudo de' prodi, Lo scudo di Saulle, come [se egli] non [fosse stato] unto con olio. 010 2SA 001 022 L'arco di Gionatan non si rivolgea indietro, [Che non avesse sparso] il sangue degli uccisi, [E trafitto] il grasso de' prodi, E la spada di Saulle non se ne ritornava a vuoto. 010 2SA 001 023 Saulle e Gionatan, amabili e piacevoli in vita loro, Eziandio nella morte loro non sono stati separati. Erano più veloci che aquile. Più forti che leoni. 010 2SA 001 024 Figliuole d'Israele, piangete per cagion di Saulle, Il qual faceva ch'eravate vestite di scarlatto in delizie; Il qual faceva che mettevate de' fregi d'oro in su le vostre robe. 010 2SA 001 025 Come son caduti i prodi in mezzo della battaglia! [E come è stato] ucciso Gionatan sopra i tuoi alti luoghi, [O paese d'Israele!] 010 2SA 001 026 Gionatan, fratello mio, io son distretto per cagion di te; Tu mi eri molto piacevole; L'amor tuo mi era più singolare che l'amore che si porta alle donne. 010 2SA 001 027 Come son caduti i prodi, E son periti gli arnesi da guerra! 010 2SA 002 001 ORA, dopo questo, Davide domandò il Signore, dicendo: Salirò io in alcuna delle città di Giuda? E il Signore gli disse: Sali. E Davide disse: Dove salirò io? E [il Signore] disse: In Hebron. 010 2SA 002 002 Davide adunque salì là, con le sue due mogli, Ahinoam Izreelita, ed Abigail [ch'era stata] moglie di Nabal da Carmel. 010 2SA 002 003 Davide vi menò eziandio la gente ch'[era] con lui, ciascuno con la sua famiglia; e dimorarono nella città di Hebron. 010 2SA 002 004 E que' di Giuda vennero, e unsero quivi Davide per re sopra la casa di Giuda. Or fu rapportato e detto a Davide: Que' di Iabes di Galaad [son] quelli che hanno seppellito Saulle. 010 2SA 002 005 E Davide mandò de' messi a que' di Iabes di Galaad, e fece loro dire: Benedetti [siate] voi appo il Signore; perciocchè avete usata questa benignità inverso il vostro signore Saulle, d'averlo seppellito. 010 2SA 002 006 Ora dunque il Signore usi inverso voi benignità e verità; io ancora vi renderò questo bene, che voi avete fatto in questo affare. 010 2SA 002 007 Perciò sieno ora le vostre mani rinforzate, e portatevi da valenti uomini; perciocchè Saulle, vostro signore, è morto; ma la casa di Giuda mi ha unto per re sopra loro. 010 2SA 002 008 Or Abner, figliuolo di Ner, capo dell'esercito di Saulle, prese Isboset, figliuolo di Saulle, e lo fece passare in Mahanaim. 010 2SA 002 009 E lo costituì re sopra Galaad, e sopra gli Asurei, e sopra Izreel, e sopra Efraim, e sopra Beniamino, e sopra tutto Israele. 010 2SA 002 010 Isboset, figliuolo di Saulle, [era] d'età di quarant'anni, quando cominciò a regnare sopra Israele, e regnò due anni. Ma la casa di Giuda seguitava Davide. 010 2SA 002 011 E lo spazio del tempo che Davide fu re in Hebron, sopra la casa di Giuda, fu di sett'anni, e di sei mesi. 010 2SA 002 012 OR Abner, figliuol di Ner, uscì, con la gente d'Isboset, figliuolo di Saulle, di Mahanaim, [e venne] in Gabaon. 010 2SA 002 013 Ioab, figliuolo di Seruia, uscì anch'esso con la gente di Davide; e si scontrarono insieme presso allo stagno di Gabaon; e gli uni si fermarono presso allo stagno di qua, e gli altri presso allo stagno di là. 010 2SA 002 014 Allora Abner disse a Ioab: Deh! levinsi alcuni fanti, ed armeggino in nostra presenza. E Ioab disse: Levinsi pure. 010 2SA 002 015 Quegli adunque si levarono, e passarono in numero [uguale]; dodici dalla parte di Beniamino, e d'Isboset, figliuolo di Saulle, e dodici della gente di Davide. 010 2SA 002 016 E ciascun di loro prese il suo compagno per la testa, e gli [ficcò] la spada nel fianco; e tutti insieme caddero morti. Per ciò fu quel luogo chiamato. Helcat-hassurim, ch'[è] in Gabaon. 010 2SA 002 017 Poi in quel dì vi fu una molto aspra battaglia; ed Abner, con la gente d'Israele fu sconfitto dalla gente di Davide. 010 2SA 002 018 Or quivi erano i tre figliuoli di Seruia, Ioab, ed Abisai ed Asael; ed Asael era leggier di gambe, come un cavriuolo ch'[è] per la campagna. 010 2SA 002 019 Ed Asael si mise a perseguitare Abner, e non si torceva di dietro a lui, nè a destra nè a sinistra. 010 2SA 002 020 Ed Abner rivoltosi indietro, [gli] disse: [Sei] tu Asael? Ed egli gli disse: Io [son desso]. 010 2SA 002 021 Ed Abner gli disse: Torciti a destra od a sinistra, e pigliati uno di questi fanti, e prenditi le sue spoglie. Ma Asael non volle torcersi di dietro a lui. 010 2SA 002 022 Ed Abner gli disse di nuovo: Torciti di dietro a me; perchè ti percoterei io, [e ti farei cader morto] a terra? e come alzerei io poi il viso davanti a Ioab, tuo fratello? 010 2SA 002 023 Ma egli non volle torcersi; laonde Abner lo ferì nella quinta [costa], con la punta di dietro della lancia, talchè la lancia gli usciva per dietro; ed egli cadde quivi, e morì in quello stesso luogo; e chiunque veniva a quel luogo, dove Asael giaceva morto, si fermava. 010 2SA 002 024 Ma Ioab ed Abisai perseguitarono Abner; e il sole tramontò, quando giunsero al colle di Amma, il quale [è] dirincontro a Ghia, in su la via del deserto di Gabaon. 010 2SA 002 025 Ed i figliuoli di Beniamino si ricolsero dietro ad Abner; e, schieratisi insieme, si fermarono in su la sommità di un colle. 010 2SA 002 026 Ed Abner gridò a Ioab, e disse: La spada divorerà ella in perpetuo? non sai tu che vi sarà dell'amaritudine alla fine? infino a quando non comanderai tu alla gente che se ne ritorni dalla caccia dei suoi fratelli? 010 2SA 002 027 E Ioab disse: [Come] Iddio vive, se tu non avessi parlato, fin dalla mattina la gente se ne sarebbe ritratta, ciascuno indietro dal suo fratello. 010 2SA 002 028 Ioab adunque fece sonar con la tromba; e tutto il popolo si fermò, e non perseguitò più gl'Israeliti, e non continuò più a combattere. 010 2SA 002 029 Ed Abner e la sua gente camminarono tutta quella notte per la campagna; e passarono il Giordano, e traversarono tutta [la contrada di] Bitron, ed arrivarono in Mahanaim. 010 2SA 002 030 Ioab se ne ritornò anch'egli di dietro ad Abner; e, adunato tutto il popolo, si trovò che della gente di Davide ne mancavano diciannove, ed Asael. 010 2SA 002 031 Ma la gente di Davide avea percossi di que' di Beniamino, e della gente di Abner, trecensessant'uomini, [i quali] erano morti. 010 2SA 002 032 Poi tolsero Asael, e lo seppellirono nella sepoltura di suo padre, la quale [era] in Bet-lehem. E Ioab e la sua gente camminarono tutta quella notte, e giunsero in Hebron in su lo schiarir del giorno. 010 2SA 003 001 Or la guerra fu lunga fra la casa di Saulle e la casa di Davide. Ma Davide si andava fortificando, e la casa di Saulle si andava indebolendo. 010 2SA 003 002 ED a Davide nacquero figliuoli in Hebron; e il suo primogenito [fu] Ammon, di Ahinoam Izreelita; 010 2SA 003 003 e il suo secondo [fu] Chileab, di Abigail [che era stata] moglie di Nabal da Carmel; e il terzo [fu] Absalom, figliuolo di Maaca, figliuola di Talmai, re di Ghesur; 010 2SA 003 004 e il quarto [fu] Adonia, figliuolo di Hagghit; e il quinto [fu] Sefatia, figliuolo di Abital. 010 2SA 003 005 E il sesto [fu] Itream, figliuolo di Egla, donna di Davide. Questi nacquero a Davide in Hebron. 010 2SA 003 006 ORA, mentre durò la guerra fra la casa di Saulle e la casa di Davide, Abner si fece potente nella casa di Saulle. 010 2SA 003 007 Or Saulle avea avuta una concubina, il cui nome [era] Rispa, figliuola di Aia. E Isboset disse ad Abner: Perchè sei tu entrato dalla concubina di mio padre? 010 2SA 003 008 Ed Abner si adirò forte per le parole d'Isboset, e disse: [Son] io la testa di un cane, io che uso oggi benignità inverso la casa di Saulle, tuo padre, [ed] inverso i suoi fratelli ed amici, contro a Giuda, e non ti ho dato nelle mani di Davide, che tu mi ricerchi oggi per questa donna, [come per un] misfatto? 010 2SA 003 009 Così faccia Iddio ad Abner, e così gli aggiunga, se io non fo a Davide, secondo che il Signore gli ha giurato, 010 2SA 003 010 trasportando il reame fuor della casa di Saulle, e fermando il trono di Davide sopra Israele, e sopra Giuda, da Dan fino in Beerseba. 010 2SA 003 011 Ed [Isboset] non potè più risponder nulla ad Abner, per la tema ch'egli avea di lui. 010 2SA 003 012 Ed Abner mandò in quello stante dei messi a Davide, a dirgli: A cui [appartiene] il paese? [Ed anche] per dirgli: Patteggia meco, ed ecco, io mi giugnerò teco, per rivolgere a te tutto Israele. 010 2SA 003 013 E [Davide] disse: Bene [sta]; io patteggerò teco; sol ti chieggio una cosa, cioè, che tu non mi venga davanti, che prima tu non mi rimeni Mical, figliuola di Saulle, quando tu verrai per presentarti a me. 010 2SA 003 014 Davide ancora mandò ambasciadori a Isboset, figliuolo di Saulle, a dirgli: Dammi Mical, mia moglie, la quale io mi sposai per cento prepuzii de' Filistei. 010 2SA 003 015 Ed Isboset mandò a torla d'appresso a Paltiel, figliuolo di Lais, suo marito. 010 2SA 003 016 E il marito di essa andò con lei, seguitandola e piangendo fino a Bahurim. Poi Abner gli disse: Va', ritornatene. Ed egli se ne ritornò. 010 2SA 003 017 Or Abner tenne ragionamento con gli Anziani d'Israele, dicendo: Per addietro voi avete procacciato [che] Davide [fosse] re sopra voi; 010 2SA 003 018 ora dunque, fate, perciocchè il Signore ha parlato intorno a Davide, dicendo: Per la mano di Davide, mio servitore, io salverò il mio popolo Israele dalla mano de' Filistei, e dalla mano di tutti i loro nemici. 010 2SA 003 019 Abner parlò eziandio co' Beniaminiti. Poi andò ancora in Hebron, per fare intendere a Davide tutto ciò che parea buono ad Israele, ed a tutta la casa di Beniamino. 010 2SA 003 020 Abner adunque venne a Davide in Hebron, avendo seco vent'uomini. E Davide fece un convito ad Abner, e agli uomini che [erano] con lui. 010 2SA 003 021 Poi Abner disse a Davide: Io mi leverò, ed andrò, e raunerò tutto Israele appresso al re, mio signore, acciocchè patteggino teco, e che tu regni interamente a tua volontà. E Davide diede commiato ad Abner; ed egli se ne andò in pace. 010 2SA 003 022 Or ecco, la gente di Davide e Ioab tornavano d'una correria, e portavano con loro una gran preda. Ed Abner non [era più] con Davide in Hebron; perciocchè egli gli avea dato commiato, ed egli se n'era andato in pace. 010 2SA 003 023 E quando Ioab fu ritornato, con tutto l'esercito ch'[era] con lui, [alcuni] rapportarono a Ioab [il fatto], dicendo: Abner, figliuolo di Ner, è venuto al re, ed egli gli ha dato commiato, 010 2SA 003 024 ed egli se n'è andato in pace. E Ioab venne al re, e disse: Che hai fatto? ecco, Abner era venuto a te; e perchè l'hai lasciato andare, sì ch'egli se n'è andato liberamente? 010 2SA 003 025 Conosci tu bene Abner, figliuolo di Ner? Certo, egli è venuto per ingannarti, e per conoscere i tuoi andamenti, e per saper tutto quello che tu fai. 010 2SA 003 026 E Ioab uscì d'appresso a Davide, e mandò messi dietro ad Abner, i quali lo ricondussero dalla fossa di Sira, senza che Davide ne sapesse [nulla]. 010 2SA 003 027 E come Abner fu ritornato in Hebron, Ioab lo tirò da parte dentro della porta, per parlargli in segreto; e quivi lo ferì nella quinta [costa], ed egli morì, per cagion del sangue di Asael, fratello di Ioab. 010 2SA 003 028 E Davide, avendo dipoi udita [la cosa], disse: Io e il mio regno [siamo] innocenti appo il Signore, in perpetuo, del sangue di Abner, figliuolo di Ner. 010 2SA 003 029 Dimori quello sopra il capo di Ioab, e sopra tutta la casa di suo padre; e non avvenga giammai che nella casa di Ioab manchi uomo che abbia la colagione, o che sia lebbroso, o che si appoggi al bastone, o che muoia di spada, o che abbia mancamento di pane. 010 2SA 003 030 Così Ioab, e Abisai, suo fratello, uccisero Abner; perciocchè egli avea ammazzato Asael, lor fratello, presso a Gabaon, in battaglia. 010 2SA 003 031 E Davide disse a Ioab, e a tutto il popolo ch'[era] seco: Stracciatevi i vestimenti, e cignetevi di sacchi, e fate duolo, [andando] davanti ad Abner. E il re Davide andava dietro alla bara. 010 2SA 003 032 Ed Abner fu seppellito in Hebron. E il re alzò la voce, e pianse presso alla sepoltura di Abner; tutto il popolo ancora pianse. 010 2SA 003 033 E il re fece un lamento sopra Abner, e disse: Abner deve egli esser morto, come muore un uomo da nulla? 010 2SA 003 034 Le tue mani non erano legate, e i tuoi piedi non erano stati messi ne' ceppi; Tu sei morto come altri muore per mano d'uomini scellerati. 010 2SA 003 035 E tutto il popolo da capo fece duolo sopra Abner. Poi tutto il popolo venne per far prender cibo a Davide, mentre [era] ancora giorno. Ma Davide giurò, e disse: Così mi faccia Iddio, e così aggiunga, se io assaggio pane, o cosa altra veruna, avanti che il sole sia tramontato. 010 2SA 003 036 E tutto il popolo riconobbe [la verità del fatto], e [la cosa] gli piacque: tutto quello che il re fece aggradì al popolo. 010 2SA 003 037 E tutto il popolo e tutto Israele, conobbe in quel dì che non era proceduto dal re il far morire Abner, figliuolo di Ner. 010 2SA 003 038 E il re disse a' suoi servitori: Non riconoscete voi che un capitano, eziandio grande, è oggi morto in Israele? 010 2SA 003 039 Ma oggi, benchè io [sia] unto re, pur non sono ancora bene stabilito; e questi uomini, figliuoli di Seruia, [son] troppo violenti per me. Faccia il Signore la retribuzione a colui che ha fatto il male, secondo la sua malvagità. 010 2SA 004 001 QUANDO il figliuolo di Saulle ebbe inteso che Abner era morto in Hebron, le mani gli diventarono fiacche, e tutto Israele fu conturbato. 010 2SA 004 002 Or il figliuolo di Saulle avea due capitani di schiere; il nome dell'uno [era] Baana, e il nome dell'altro Recab; [ed erano] figliuoli di Rimmon Beerotita, dei figliuoli di Beniamino; perciocchè anche Beerot è reputata di Beniamino. 010 2SA 004 003 Ma i Beerotiti se n'erano fuggiti in Ghittaim, ove son dimorati come avveniticci infino a questo giorno. 010 2SA 004 004 (Or Gionatan, figliuolo di Saulle, avea un figliuolo, storpiato dei piedi. [Costui] essendo d'età di cinque anni, quando la novella di Saulle e di Gionatan venne da Izreel, la sua balia lo tolse, e se ne fuggì; ed avvenne che, come ella si affrettava a fuggire, egli cadde, e diventò zoppo; e il suo nome [era] Mefiboset.) 010 2SA 004 005 Recab adunque e Baana, figliuoli di Rimmon Beerotita, andarono ed entrarono, in sul caldo del dì, nella casa d'Isboset. Or egli era a giacere, riposandosi di meriggio. 010 2SA 004 006 E Recab, e Baana, suo fratello, entrarono fin nel mezzo della casa, [come] per prender del frumento; e lo percossero nella quinta [costa; poi] scamparono. 010 2SA 004 007 Essendo adunque entrati in casa [d'Isboset], mentre egli giaceva in sul suo letto, nella camera dove egli soleva giacere, lo percossero, e l'uccisero, e gli spiccarono la testa; e la presero, e camminarono per la via della campagna tutta quella notte. 010 2SA 004 008 E recarono la testa d'Isboset a Davide, in Hebron, e dissero al re: Ecco la testa d'Isboset, figliuolo di Saulle, tuo nemico, il qual cercava di torti la vita. Or il Signore ha oggi conceduta al re, mio signore, intiera vendetta di Saulle e della sua progenie. 010 2SA 004 009 Ma Davide rispose a Recab, ed a Baana, suo fratello, figliuoli di Rimmon Beerotita, e disse loro: [Come] vive il Signore, il quale ha riscossa l'anima mia d'ogni tribolazione, 010 2SA 004 010 colui che mi rapportò, e disse: Ecco, Saulle è morto, benchè paresse portar buone novelle, fu da me preso, e fatto morire in Siclag; il che [io feci] per dargli la mancia per le sue buone novelle. 010 2SA 004 011 Quanto più [debbo io far morire] degli uomini scellerati, [i quali] hanno ucciso un uomo innocente in casa sua, in sul suo letto? ora dunque non vi ridomanderei io ragione del suo sangue, e non vi distruggerei io d'in su la terra? 010 2SA 004 012 Davide adunque comandò a' fanti che li uccidessero; il che fecero; e poi mozzarono loro le mani ed i piedi, e li appiccarono presso allo stagno in Hebron. Poi presero la testa d'Isboset, e la seppellirono nella sepoltura di Abner, in Hebron. 010 2SA 005 001 ALLORA tutte le tribù d'Israele vennero a Davide in Hebron, e [gli] dissero così: Ecco, noi siamo tue ossa e tua carne. 010 2SA 005 002 Ed anche per addietro, mentre Saulle era re sopra noi, tu eri quel che conducevi Israele fuori e dentro. E il Signore ti ha detto: Tu pascerai il mio popolo Israele, e sarai il conduttore sopra Israele. 010 2SA 005 003 Così tutti gli Anziani d'Israele vennero al re, in Hebron; e il re Davide patteggiò con loro in Hebron, in presenza del Signore. Ed essi unsero Davide per re sopra Israele. 010 2SA 005 004 Davide [era] d'età di trent'anni, quando cominciò a regnare, [e] regnò quarant'anni. 010 2SA 005 005 In Hebron regnò sopra Giuda sette anni e sei mesi; ed in Gerusalemme regnò trentatrè anni sopra tutto Israele e Giuda. 010 2SA 005 006 Ora il re andò, con la sua gente, in Gerusalemme, contro ai Gebusei che abitavano nel paese; ed essi dissero a Davide: Tu non entrerai qua entro, che tu non [ne] abbia cacciati i ciechi e gli zoppi; volendo dire: Davide non entrerà [mai] qua entro. 010 2SA 005 007 Ma Davide prese la fortezza di Sion, che [è] la città di Davide. 010 2SA 005 008 E Davide disse in quel dì: Chiunque percoterà i Gebusei, e perverrà fino al canale, ed a que' ciechi e zoppi, i quali l'anima di Davide odia, [sarà capitan]o: perciò si dice: Nè cieco nè zoppo non entrerà in questa casa. 010 2SA 005 009 E Davide abitò in quella fortezza, e le pose nome: La Città di Davide. E Davide edificò d'intorno dal terrapieno in dentro. 010 2SA 005 010 E Davide andava del continuo crescendo, e il Signore Iddio degli eserciti [era] con lui. 010 2SA 005 011 Ed Hiram, re di Tiro, mandò a Davide ambasciadori, e legname di cedri, e legnaiuoli, e scarpellini, i quali edificarono una casa a Davide. 010 2SA 005 012 E Davide conobbe che il Signore l'aveva stabilito re sopra Israele, e ch'egli avea innalzato il suo regno, per amor del suo popolo Israele. 010 2SA 005 013 E Davide prese ancora delle concubine, e delle mogli di Gerusalemme, dopo ch'egli fu venuto di Hebron; e nacquero ancora a Davide [altri] figliuoli e figliuole. 010 2SA 005 014 E questi [sono] i nomi di quelli che gli nacquero in Gerusalemme: Sammua, e Sobab, e Natan, e Salomone; 010 2SA 005 015 e Ibhar, ed Elisua, e Nefeg, e Iafia; 010 2SA 005 016 ed Elisama, ed Eliada, ed Elifelet. 010 2SA 005 017 Ora, quando i Filistei ebbero inteso che Davide era stato unto per re sopra Israele, salirono tutti per cercarlo. E Davide, avendolo udito, discese alla fortezza. 010 2SA 005 018 Ed i Filistei vennero, e si sparsero nella valle de' Rafei. 010 2SA 005 019 Allora Davide domandò il Signore, dicendo: Salirò io contro a' Filistei? me li darai tu nelle mani? E il Signore disse a Davide: Sali; perciocchè io del tutto ti darò i Filistei nelle mani. 010 2SA 005 020 Davide adunque venne in Baal-perasim, e quivi li percosse; poi disse: Il Signore ha rotti i miei nemici davanti a me a giusa d'un trabocco d'acque; perciò pose nome a quel luogo Baal-perasim. 010 2SA 005 021 Ed [i Filistei] lasciarono quivi i loro idoli, i quali Davide e la sua gente tolsero via. 010 2SA 005 022 Poi i Filistei salirono di nuovo, e si sparsero nella valle de' Rafei. 010 2SA 005 023 E Davide domandò il Signore, il quale [gli] disse: Non salire; gira dietro a loro, e vienli ad incontrare dirincontro a' gelsi. 010 2SA 005 024 E quando tu udirai un romor di calpestio sopra le cime de' gelsi, allora moviti; perciocchè allora il Signore sarà uscito davanti a te, per percuotere il campo de' Filistei. 010 2SA 005 025 Davide adunque fece così, come il Signore gli avea comandato; e percosse i Filistei, da Gheba fino in Ghezer. 010 2SA 006 001 OR Davide adunò di nuovo tutti gli [uomini] scelti d'Israele [in numero di] trentamila. 010 2SA 006 002 E Davide, con tutto quel popolo ch'[era] con lui, si mosse di Baale-Giuda, e andò per trasportar di là l'Arca di Dio, la quale si chiama del Nome del Signore degli eserciti, che siede sopra i Cherubini. 010 2SA 006 003 E posero l'Arca di Dio sopra un carro nuovo, e la menarono via dalla casa di Abinadab, ch'[era] in sul colle; ed Uzza, ed Ahio, figliuoli di Abinadab, giudavano il carro nuovo. 010 2SA 006 004 Così menarono via l'Arca di Dio dalla casa di Abinadab, ch' [era] in sul colle, accompagnandola; e Ahio andava davanti all'Arca. 010 2SA 006 005 E Davide e tutta la casa d'Israele facevano festa davanti al Signore, sonando d'ogni [sorta di strumenti fatti di] legno d'abete, con cetere, e con salteri, e con tamburi, e con sistri, e con cembali. 010 2SA 006 006 Ora, quando furono giunti infino all'aia di Nacon, Uzza stese [la mano] verso l'Arca di Dio, e la ritenne; perciocchè i buoi l'aveano smossa. 010 2SA 006 007 E l'ira del Signore si accese contro ad Uzza; e Iddio lo percosse quivi per la sua temerità; ed egli morì quivi presso all'Arca di Dio. 010 2SA 006 008 E Davide si attristò, per ciò che il Signore avea fatto rottura in Uzza; e chiamò quel luogo Peres-Uzza, [il qual nome dura] infino a questo giorno. 010 2SA 006 009 E Davide ebbe in quel dì paura del Signore, e disse: Come entrerebbe l'Arca del Signore appresso di me? 010 2SA 006 010 E Davide non volle condurre l'Arca del Signore appresso di sè, nella Città di Davide; ma la fece ridurre dentro alla casa di Obed-Edom Ghitteo. 010 2SA 006 011 E l'Arca del Signore dimorò tre mesi nella casa di Obed-Edom Ghitteo; e il Signore benedisse Obed-Edom, e tutta la sua casa. 010 2SA 006 012 E fu rapportato e detto al re Davide: Il Signore ha benedetta la casa di Obed-Edom, e tutto quello ch'[è] suo, per cagione dell'Arca di Dio. Laonde Davide andò, e fece portare l'Arca di Dio dalla casa di Obed-Edom nella città di Davide, con allegrezza. 010 2SA 006 013 E, quando quelli che portavano l'Arca del Signore erano camminati sei passi, [Davide] sacrificava un bue e un [montone] grasso. 010 2SA 006 014 E Davide saltava di tutta forza davanti al Signore, essendo cinto d'un Efod di lino. 010 2SA 006 015 Così Davide e tutta la casa d'Israele conducevano l'Arca del Signore, con grida di allegrezza, e con suono di trombe. 010 2SA 006 016 Or avvenne che, come l'Arca del Signore entrava nella città di Davide, Mical, figliuola di Saulle, riguardò dalla finestra, e vide il re Davide che saltava di forza in presenza del Signore; e lo sprezzò nel cuor suo. 010 2SA 006 017 Condussero adunque l'Arca del Signore, e la posero nel suo luogo, in mezzo d'un padiglione che Davide le avea teso. E Davide offerse olocausti e sacrificii da render grazie, in presenza del Signore. 010 2SA 006 018 E, quando Davide ebbe finito di offerire olocausti e sacrificii da render grazie, benedisse il popolo nel Nome del Signore degli eserciti. 010 2SA 006 019 E spartì a tutto il popolo, a tutta la moltitudine d'Israele, così agli uomini come alle donne, una focaccia di pane, ed un pezzo di carne, ed un fiasco [di vino] per uno. Poi tutto il popolo se ne andò, ciascuno a casa sua. 010 2SA 006 020 Davide ancora se ne ritornò per benedir la sua casa. E Mical, figliuola di Saulle, gli uscì incontro, e disse: Quant'è egli stato oggi onorevole al re d'Israele d'essersi oggi scoperto davanti agli occhi delle serventi de' suoi servitori, non altrimenti che si scoprirebbe un uomo da nulla! 010 2SA 006 021 E Davide disse a Mical: [Sì], nel cospetto del Signore, il quale ha eletto me, anzi che tuo padre, e che [alcuno] di tutta la sua famiglia, per costituirmi conduttore sopra il suo popolo, sopra Israele; per ciò farò festa nel cospetto del Signore. 010 2SA 006 022 E mi avvilirò per ciò ancora più di questo, e mi terrò più basso; e pur sarò onorato appo quelle serventi, delle quali tu hai parlato. 010 2SA 006 023 E Mical, figliuola di Saulle, non ebbe figliuoli, fino al giorno della sua morte. 010 2SA 007 001 OR avvenne che, abitando il re in casa sua, dopo che il Signore gli ebbe dato riposo da tutti i suoi nemici d'ogn'intorno, 010 2SA 007 002 egli disse al profeta Natan: Deh! vedi, io abito in una casa di cedri, e l'Arca di Dio abita in mezzo d'un padiglione. 010 2SA 007 003 E Natan disse al re: Va', fa' tutto quello che tu hai nel cuore; perciocchè il Signore [è] teco. 010 2SA 007 004 Ma quella stessa notte la parola del Signore fu [indirizzata] a Natan, dicendo: 010 2SA 007 005 Va', e di' al mio servitore Davide: Così ha detto il Signore: Mi edificheresti tu una casa per mia stanza? 010 2SA 007 006 Conciossiachè io non sia abitato in casa, dal dì che io trassi fuori di Egitto i figliuoli d'Israele, infino a questo giorno; anzi son camminato qua e là in un padiglione ed in un tabernacolo. 010 2SA 007 007 Dovunque io son camminato con tutti i figliuoli d'Israele, ho io mai in alcuna maniera parlato di questo ad alcuna delle tribù d'Israele, alla quale io avessi comandato di pascere il mio popolo Israele, dicendo: Perchè non mi avete voi edificata una casa di cedri? 010 2SA 007 008 Ora dunque, così dirai al mio servitore Davide: Così ha detto il Signore degli eserciti: Io ti ho preso dalla mandra, di dietro alle pecore, acciocchè tu sii conduttore sopra il mio popolo Israele. 010 2SA 007 009 E sono stato teco dovunque tu sei camminato, ed ho distrutti tutti i tuoi nemici d'innanzi a te, e ti ho acquistato un nome grande, al pari del nome de' [più] grandi che [sieno] in terra. 010 2SA 007 010 Ed oltre a ciò, costituirò un luogo al mio popolo Israele, e lo pianterò, ed egli abiterà in casa sua, e non sarà più agitato, e gl'iniqui non l'affliggeranno più come prima; 010 2SA 007 011 eziandio dal dì che io ordinai de' Giudici sopra il mio popolo Israele; ed io ti darò riposo da tutti i tuoi nemici. Il Signore ti dichiara ancora ch'egli ti farà una casa. 010 2SA 007 012 Quando i tuoi giorni saranno compiuti, e tu giacerai co' tuoi padri, io susciterò [uno del]la tua progenie dopo te, il quale sarà uscito delle tue interiora, e stabilirò il suo regno. 010 2SA 007 013 Egli edificherà una casa al mio Nome, e io farò che il trono del suo regno sarà fermo in perpetuo. 010 2SA 007 014 Io gli sarò per padre, ed egli mi sarà per figliuolo; e, se pur commette iniquità, io lo castigherò con verga d'uomo, e con battiture di figliuoli d'uomini. 010 2SA 007 015 Ma la mia benignità non si dipartirà da lui, come io l'ho fatta dipartire da Saulle, il quale io ho rimosso d'innanzi a te. 010 2SA 007 016 E la tua casa e il tuo regno saranno in perpetuo stabili nel tuo cospetto; il tuo trono sarà fermo in eterno. 010 2SA 007 017 Natan parlò a Davide secondo tutte queste parole, e secondo tutta questa visione. 010 2SA 007 018 Allora il re Davide venne, e si fermò davanti al Signore, e disse: Chi [sono] io, Signore Iddio, e quale [è] la casa mia, che tu mi abbia fatto pervenire infino a questo [grado] 010 2SA 007 019 E pure anche, o Signore Iddio, ciò ti è paruto poco; onde hai parlato della casa del tuo servitore per un lungo tempo a venire. E pure, o Signore Iddio, [è] questo una legge d'uomini? 010 2SA 007 020 E che saprebbe Davide dirti di più? ma, Signore Iddio, tu conosci il tuo servitore. 010 2SA 007 021 Per amor della tua parola, e secondo il tuo cuore, tu hai operata tutta questa gran cosa, facendo assapere [questo] al tuo servitore. 010 2SA 007 022 Perciò, Signore Iddio, tu sei magnificato; imperocchè non [vi è] niuno pari a te, e non [vi è] alcun Dio fuor che te, secondo tutte le cose che noi abbiamo udite con le nostre orecchie. 010 2SA 007 023 E quale [è] l'unica gente in terra pari al tuo popolo Israele? per lo quale Iddio è andato per riscattarselo per suo popolo, e per acquistarsi un nome, e per operare inverso voi, [o Israele], queste cose grandi, ed effetti tremendi, [o Dio], verso il tuo paese, per amor del tuo popolo, il qual tu ti hai riscosso di Egitto, [dalle] genti, e [da]'loro dii. 010 2SA 007 024 E ti hai stabilito il tuo popolo Israele per tuo popolo in perpetuo; e tu, Signore, sei stato loro Dio. 010 2SA 007 025 Ora dunque, Signore Iddio, attieni in perpetuo la parola che tu hai detta intorno al tuo servitore e alla sua casa, ed opera come tu hai parlato. 010 2SA 007 026 E sia il tuo Nome magnificato in eterno; e dicasi: Il Signore degli eserciti [è] Dio sopra Israele; e sia la casa del tuo servitore Davide ferma davanti a te. 010 2SA 007 027 Perciocchè tu, Signore degli eserciti, Dio d'Israele, hai rivelato e detto al tuo servitore: Io ti edificherò una casa; e però il tuo servitore ha trovato il suo cuore, per farti questa orazione. 010 2SA 007 028 Ora dunque, Signore Iddio, tu sei Iddio; e le tue parole, con le quali tu hai promesso al tuo servitore questo bene, saranno verità. 010 2SA 007 029 Ed ora, piacciati benedir la casa del tuo servitore, acciocchè ella duri davanti a te in perpetuo; conciossiachè tu, Signore Iddio, abbi parlato. Sia dunque la casa del tuo servitore benedetta della tua benedizione in perpetuo. 010 2SA 008 001 ORA, dopo queste cose, Davide percosse i Filistei, e li abbassò; e prese Metegamma di mano de' Filistei. 010 2SA 008 002 Percosse ancora i Moabiti, e fattili giacere in terra, li misurò con una funicella; e ne misurò due parti per farli morire, e una parte intiera per salvar loro la vita. Ed i Moabiti furono renduti soggetti a Davide, e tributari. 010 2SA 008 003 Davide, oltre a ciò, percosse Hadadezer, figliuolo di Rehob, re di Soba, andando per ridurre [il paese] sotto alla sua mano fino al fiume Eufrate. 010 2SA 008 004 E Davide gli prese mille settecent'uomini a cavallo, e ventimila uomini a piè. E Davide tagliò i garetti a' [cavalli di] tutti i carri; ma ne riserbò [i cavalli di] cento carri. 010 2SA 008 005 Ora i Siri di Damasco erano venuti per soccerrere Hadadezer, re di Soba. E Davide percosse di essi ventiduemila uomini. 010 2SA 008 006 Poi pose guernigioni nella Siria di Damasco; e i Siri furono renduti soggetti a Davide, e tributari. E il Signore salvava Davide, dovunque egli andava. 010 2SA 008 007 E Davide prese gli scudi d'oro ch'erano de' servitori di Hadadezer, e li portò in Gerusalemme. 010 2SA 008 008 Il re Davide prese ancora grandissima quantità di rame da Beta, e da Berotai, città di Hadadezer. 010 2SA 008 009 Or Toi, re di Hamat, avendo udito che Davide avea sconfitto tutto l'esercito di Hadadezer, 010 2SA 008 010 mandò al re Davide Ioram, suo figliuolo, per salutarlo, e per benedirlo, di ciò ch'egli avea guerreggiato contro a Hadadezer, e l'avea sconfitto; imperocchè Hadadezer avea guerra aperta con Toi. E [Ioram] portò seco vasellamenti d'argento, e vasellamenti di oro e vasellamenti di rame. 010 2SA 008 011 E il re Davide consacrò eziandio quelli al Signore, insieme con l'argento, e con l'oro, che egli avea consacrato [della preda] di tutte le nazioni ch'egli avea soggiogate; 010 2SA 008 012 dei Siri, e de' Moabiti, e de' figliuoli di Ammon, e de' Filistei, e degli Amalechiti; e della preda di Hadadezer, figliuolo di Rehob, re di Soba. 010 2SA 008 013 Davide ancora acquistò fama di ciò che, ritornando dalla rotta de' Siri, [sconfisse] diciottomila [uomini] nella Valle del sale. 010 2SA 008 014 E pose guernigioni in Idumea; egli ne pose per tutta l'Idumea; e tutti gl'Idumei furono renduti soggetti a Davide; e il Signore salvava Davide, dovunque egli andava. 010 2SA 008 015 Così Davide regnò sopra tutto Israele, facendo ragione e giustizia a tutto il suo popolo. 010 2SA 008 016 E Ioab, figliuolo di Seruia, [era] sopra l'esercito; e Iosafat, figliuolo di Ahilud, [era] Cancelliere; 010 2SA 008 017 e Sadoc, figliuolo di Ahitub, ed Ahimelec, figliuolo di Ebiatar, [erano] Sacerdoti; e Seraia [era] Segretario; 010 2SA 008 018 e Benaia, figliuolo di Ioiada, [era capo] dei Cheretei, e de' Peletei; ed i figliuoli di Davide erano principi. 010 2SA 009 001 E DAVIDE disse: Evvi più alcuno che sia rimasto della casa di Saulle, acciocchè io usi benignità inverso lui per amor di Gionatan? 010 2SA 009 002 Ora, nella casa di Saulle [vi era] un servitore, il cui nome [era] Siba, il qual fu chiamato a Davide. E il re gli disse: [Sei] tu Siba? Ed egli disse: Tuo servitore. 010 2SA 009 003 E il re disse: Non [vi è] egli più alcuno della casa di Saulle, ed io userò inverso lui la benignità di Dio? E Siba disse al re: [Vi è] ancora un figliuolo di Gionatan, [ch'è] storpiato de' piedi. 010 2SA 009 004 E il re gli disse: Dove [è] egli? E Siba disse al re: Ecco, egli [è] in casa di Machir, figliuolo di Ammiel, in Lo-debar. 010 2SA 009 005 E il re Davide mandò a prenderlo dalla casa di Machir, figliuolo di Ammiel, da Lo-debar. 010 2SA 009 006 E quando Mefiboset, figliuolo di Saulle, fu venuto a Davide, si gittò in terra sopra la sua faccia, e si prosternò. E Davide disse: Mefiboset. Ed egli disse: Ecco il tuo servitore. 010 2SA 009 007 E Davide gli disse: Non temere; perciocchè io del tutto userò inverso te benignità, per amor di Gionatan, tuo padre, e ti restituirò tutte le possessioni di Saulle, tuo padre; e, quant'è a te, tu mangerai del continuo alla mia tavola. 010 2SA 009 008 E [Mefiboset] s'inchinò, e disse: Che cosa [è] il tuo servitore, che tu abbia riguardato ad un can morto, qual [sono] io? 010 2SA 009 009 Poi il re chiamò Siba, servitore di Saulle, e gli disse: Io ho donato al figliuolo del tuo signore tutto quello che apparteneva a Saulle, ed a tutta la sua casa. 010 2SA 009 010 Tu adunque, co' tuoi figliuoli e servitori, lavoragli la terra, e ricogline [la rendita]; acciocchè il figliuolo del tuo signore abbia di che sostentarsi; ma, quant'è a Mefiboset, figliuolo del tuo signore, egli mangerà del continuo alla mia tavola. Or Siba avea quindici figliuoli e venti servitori. 010 2SA 009 011 E Siba disse al re: Il tuo servitore farà secondo tutto quello che il re, mio signore, ha comandato al suo servitore. Ma, quant'è a Mefiboset, [disse il re], egli mangerà alla mia tavola, come uno de' figliuoli del re. 010 2SA 009 012 Or Mefiboset avea un figliuolo piccolo, il cui nome [era] Mica; e tutti quelli che stavano in casa di Siba [erano] servitori di Mefiboset. 010 2SA 009 013 E Mefiboset dimorava in Gerusalemme; perciocchè egli mangiava del continuo alla tavola del re; ed era zoppo de' due piedi. 010 2SA 010 001 ORA, dopo queste cose, avvenne che il re de' figliuoli di Ammon morì; ed Hanun, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 010 2SA 010 002 E Davide disse: Io userò benignità inverso Hanun, figliuolo di Nahas come suo padre usò benignità inverso me. E Davide mandò a consolarlo di suo padre, per li suoi servitori. Ma, quando i servitori di Davide furono giunti nel paese de' figliuoli di Ammon, 010 2SA 010 003 i principali de' figliuoli di Ammon dissero ad Hanun, lor signore: Parti che ciò, che Davide ti ha mandati de' consolatori, sia per onorar tuo padre? non ti ha egli mandati i suoi servitori, per investigar la città, e per ispiarla, e per sovvertirla? 010 2SA 010 004 Hanun adunque prese i servitori di Davide, e fece lor radere mezza la barba, e tagliare i vestimenti per lo mezzo fino alle natiche; poi li rimandò. 010 2SA 010 005 Ed [essi] fecero assaper la cosa al re Davide; ed egli mandò loro incontro; perciocchè quegli uomini erano grandemente confusi. E il re fece lor dire: Dimorate in Gerico, finchè la barba vi sia ricresciuta; poi ve ne ritornerete. 010 2SA 010 006 Or i figliuoli di Ammon, veggendo che si erano renduti abbominevoli a Davide, mandarono ad assoldare ventimila uomini a piè, de' Siri di Bet-rehob, e dei Siri di Soba; e mille uomini del re di Maaca, e dodicimila di que' di Tob. 010 2SA 010 007 E Davide, avendo ciò inteso, mandò [contro a loro] Ioab, con tutto l'esercito della gente di valore. 010 2SA 010 008 E gli Ammoniti uscirono [in campagna], e ordinarono la battaglia in su l'entrata della porta [della città], ed i Siri di Soba e di Rehob, e la gente di Tob e di Maaca, [stavano] da parte nella campagna. 010 2SA 010 009 E Ioab, veggendo che la battaglia era volta contro a lui, davanti e dietro, fece una cernita d'infra tutti gli uomini scelti d'Israele, ed ordinò quelli contro a' Siri. 010 2SA 010 010 E diede a condurre il rimanente della gente ad Abisai, suo fratello, e l'ordinò contro a' figliuoli di Ammon; e disse [ad Abisai: ] 010 2SA 010 011 Se i Siri mi superano, soccorrimi; se i figliuoli di Ammon altresì ti superano, io ti soccerrerò. 010 2SA 010 012 Fortificati, e portiamoci valorosamente per lo popolo nostro, e per le città del nostro Dio. E faccia il Signore ciò che gli parrà bene. 010 2SA 010 013 Allora Ioab, con la gente ch'egli avea seco, venne a battaglia contro a Siri; ed essi fuggirono d'innanzi a lui. 010 2SA 010 014 E gli Ammoniti, veggendo che i Siri erano fuggiti, fuggirono anch'essi d'innanzi ad Abisai, ed entrarono dentro alla città. E Ioab se ne ritornò indietro da' figliuoli di Ammon, e venne in Gerusalemme. 010 2SA 010 015 E i Siri, veggendo ch'erano stati sconfitti da Israele, si adunarono insieme. 010 2SA 010 016 E Hadarezer mandò a far venire i Siri di là dal fiume; ed essi vennero in Helam; e Sobac, capo dell'esercito di Hadarezer, li conduceva. 010 2SA 010 017 Ed essendo [ciò] rapportato a Davide, egli adunò tutto Israele, e passò il Giordano, e venne in Helam. E i Siri ordinarono [la battaglia] contro a Davide, e combatterono con lui. 010 2SA 010 018 Ma i Siri fuggirono d'innanzi a Israele; e Davide uccise de' Siri [la gente di] settecento carri, e quarantamila uomini a cavallo; percosse eziandio Sobac, capo del loro esercito; ed egli morì quivi. 010 2SA 010 019 E tutti i re, vassalli di Hadarezer, veggendo ch'erano stati sconfitti da Israele, fecero pace con Israele, e furono loro soggetti. Ed i Siri temettero di più soccorrere i figliuoli di Ammon. 010 2SA 011 001 OR l'anno seguente, nel tempo che i re sogliono uscire [alla guerra], Davide mandò Ioab, con la sua gente, e tutto Israele; ed essi diedero il guasto a' figliuoli di Ammon, e posero l'assedio a Rabba; ma Davide dimorò in Gerusalemme. 010 2SA 011 002 Ed avvenne una sera, che Davide, levatosi d'in sul suo letto, e passeggiando sopra il tetto della casa reale, vide d'in sul tetto una donna che si lavava, la quale [era] bellissima d'aspetto. 010 2SA 011 003 Ed egli mandò a domandar di quella donna; e gli fu detto: Non [è] costei Batseba, figliuola di Eliam, moglie di Uria Hitteo? 010 2SA 011 004 E Davide mandò de' messi a torla. Ed ella venne a lui, ed egli si giacque con lei. Or ella si purificava della sua immondizia; poi ella ritornò a casa sua. 010 2SA 011 005 E quella donna ingravidò; e mandò a farlo assapere a Davide, dicendo: Io [son] gravida. 010 2SA 011 006 E Davide mandò [a dire] a Ioab: Mandami Uria Hitteo. E Ioab mandò Uria a Davide. 010 2SA 011 007 E, quando Uria fu venuto a lui, Davide gli domandò del bene stare di Ioab, e del bene stare del popolo; e se la guerra andava bene. 010 2SA 011 008 Poi Davide disse ad Uria: Scendi a casa tua, e lavati i piedi. Uria adunque uscì fuor della casa reale, e gli fu portato dietro un messo [di vivande] del re. 010 2SA 011 009 Ma Uria giacque alla porta della casa del re, con tutti i servitori del suo signore, e non iscese a casa sua. 010 2SA 011 010 E fu rapportato a Davide, che Uria non era sceso a casa sua. E Davide disse ad Uria: Non vieni tu di viaggio? perchè dunque non sei sceso a casa tua? 010 2SA 011 011 Ed Uria disse a Davide: L'Arca, ed Israele, e Giuda, sono alloggiati in tende; e Ioab, mio signore, e i servitori del mio signore, sono accampati in su la campagna; ed io entrerei in casa mia, per mangiare e per bere, e per giacer con la mia moglie! [Come] tu vivi, e [come] l'anima tua vive, io non farò questa cosa. 010 2SA 011 012 E Davide disse ad Uria: Stattene qui ancora oggi, e domani io ti accommiaterò. Uria adunque dimorò in Gerusalemme quel giorno, e il giorno seguente. 010 2SA 011 013 E Davide l'invitò; ed egli mangiò e bevve in presenza di esso, ed egli l'inebbriò; ma pure in su la sera egli uscì fuori per giacer nel suo letto, co' servitori del suo signore, e non iscese a casa sua. 010 2SA 011 014 E la mattina seguente, Davide scrisse una lettera a Ioab, e gliela mandò per Uria. 010 2SA 011 015 E nella lettera scrisse in questa maniera: Ponete Uria dirincontro alla più aspra battaglia; poi ritraetevi indietro da lui, acciocchè egli sia percosso, e muoia. 010 2SA 011 016 Ioab adunque, tenendo l'assedio alla città, pose Uria in un luogo dove sapeva che [vi erano] uomini di valore. 010 2SA 011 017 E la gente della città uscì, e combattè contro a Ioab; ed [alcuni] del popolo, de' servitori di Davide, caddero [morti]; Uria Hitteo morì anch'esso. 010 2SA 011 018 Allora Ioab mandò a fare assapere a Davide tutto ciò ch'era seguito in quella battaglia. 010 2SA 011 019 E diede quest'ordine al messo: Quando tu avrai finito di raccontare al re tutto ciò ch'è seguito in questa battaglia, 010 2SA 011 020 se il re monta in ira, e ti dice: Perchè vi siete accostati alla città per combattere? non sapete voi come si suol tirare d'in su le mura? 010 2SA 011 021 Chi percosse Abimelec, figliuolo di Ierubbeset? non fu egli una donna, che gli gittò addosso un pezzo di macina d'in sul muro, onde egli morì a Tebes? perchè vi siete accostati al muro? Allora digli: Uria Hitteo, tuo servitore, è morto anch'esso. 010 2SA 011 022 Il messo adunque andò; e, giunto, raccontò a Davide tutto ciò per che Ioab l'avea mandato. 010 2SA 011 023 E disse a Davide: Essi aveano fatto uno sforzo contro a noi, ed erano usciti fuori a noi alla campagna, e noi li avevamo respinti infino all'entrata della porta. 010 2SA 011 024 Allora gli arcieri saettarono contro a' tuoi servitori d'in sul muro; e [alcuni] de' servitori del re son morti; Uria Hitteo, tuo servitore, è morto anch'esso. 010 2SA 011 025 E Davide disse al messo: Di' così a Ioab: Non dolgati di questo; perciocchè la spada consuma così l'uno come l'altro; rinforza la battaglia contro alla città, e distruggila; e [tu] confortalo. 010 2SA 011 026 E la moglie d'Uria udì che Uria, suo marito, era morto, e fece cordoglio del suo marito. 010 2SA 011 027 E passato il duolo, Davide mandò [per lei], e se l'accolse in casa, ed ella gli fu moglie, e gli partorì un figliuolo. Ma questa cosa che Davide avea fatta, dispiacque al Signore. 010 2SA 012 001 E IL Signore mandò Natan a Davide. Ed egli entrò da lui, e gli disse: Vi erano due uomini in una città, l'uno ricco, e l'altro povero. 010 2SA 012 002 Il ricco avea del minuto e del grosso bestiame, in gran quantità; 010 2SA 012 003 ma il povero non avea se non una [sola] piccola agnella, la quale egli avea comperata, e l'avea nudrita, ed ella era cresciuta con lui e coi suoi figliuoli, mangiando de' bocconi di esso, e bevendo nella sua coppa, e giacendogli in seno; e gli era a guisa di figliuola. 010 2SA 012 004 Ora, essendo venuto a quell'uomo ricco un viandante [in casa], egli risparmiò il suo grosso e minuto bestiame, e non ne prese per apparecchiarlo al viandante che gli era venuto [in casa]; ma prese l'agnella di quel povero uomo, e l'apparecchiò a colui che gli era venuto in casa. 010 2SA 012 005 Allora Davide si accese grandemente nell'ira contro a quell'uomo, e disse a Natan: [Come] vive il Signore, colui che ha fatto questo ha meritata la morte; 010 2SA 012 006 ed oltre a ciò, conviene che per quella agnella ne paghi quattro; per ammenda di ciò ch'egli ha commesso questo fatto, e ch'egli non ha risparmiata quell'agnella. 010 2SA 012 007 Allora Natan disse a Davide: Tu [sei] quell'uomo. Così ha detto il Signore Iddio d'Israele: Io ti ho unto per re sopra Israele, ed io ti ho riscosso dalle mani di Saulle. 010 2SA 012 008 E ti ho data la casa del tuo signore; [ti ho] anche [date] le donne del tuo signore in seno, e ti ho dato la casa d'Israele e di Giuda; e se pure anche [questo era] poco, io ti avrei aggiunte tali e tali cose. 010 2SA 012 009 Perchè hai sprezzata la parola del Signore, per far ciò che gli dispiace? tu hai fatto morire con la spada Uria Hitteo, e ti hai presa per moglie la sua moglie, e hai ucciso lui con la spada de' figliuoli di Ammon. 010 2SA 012 010 Ora dunque, la spada non si dipartirà giammai in perpetuo dalla tua casa; perciocchè tu mi hai sprezzato, e ti hai presa per moglie la moglie di Uria Hitteo. 010 2SA 012 011 Così ha detto il Signore: Ecco, io farò sorgere contro a te un male dalla tua casa [stessa], e torrò le tue mogli davanti agli occhi tuoi, e le darò ad un tuo prossimo, il qual giacerà con loro al cospetto di questo sole. 010 2SA 012 012 Perciocchè tu l'hai fatto in occulto, io farò questo davanti a tutto Israele, e davanti al sole. 010 2SA 012 013 Allora Davide disse a Natan: Io ho peccato contro al Signore. E Natan disse a Davide: Il Signore altresì ha fatto passare il tuo peccato; tu non morrai. 010 2SA 012 014 Ma pure, perciocchè con questo tu hai del tutto data cagione a' nemici del Signore di bestemmiarlo, il figliuolo che ti è nato per certo morrà. 010 2SA 012 015 E Natan andò a casa sua. E il Signore percosse il fanciullo che la moglie di Uria avea partorito a Davide; ed egli infermò, fuor di speranza di guarigione. 010 2SA 012 016 E Davide fece richiesta a Dio per lo fanciullo, e digiunò, e venne, e passò la notte giacendo in terra. 010 2SA 012 017 E gli Anziani di casa sua gli fecero istanza, per farlo levar di terra; ma egli non volle, e non prese cibo con loro. 010 2SA 012 018 Ed avvenne al settimo giorno che il fanciullo morì. Ed i servitori di Davide temevano di fargli assapere che il fanciullo era morto; perciocchè dicevano: Ecco, mentre il fanciullo era ancora in vita, noi gli parlammo, ed egli non porse orecchie al nostro dire; come dunque gli diremo noi: Il fanciullo è morto? onde egli si affliggerà. 010 2SA 012 019 E Davide, veggendo che i suoi servitori bisbigliavano, si avvide che il fanciullo era morto; onde disse a' suoi servitori: Il fanciullo [è] egli morto? Ed essi [gli] dissero: [Sì, egli è] morto. 010 2SA 012 020 Allora Davide si levò di terra, e si lavò, e s'unse, e mutò i suoi vestimenti, ed entrò nella Casa del Signore, e adorò; poi venne in casa sua, e chiese che gli fosse messa [la tavola con] le vivande, e mangiò. 010 2SA 012 021 E i suoi servitori gli dissero: Che cosa [è] questo che tu hai fatto? tu hai digiunato, e pianto per lo fanciullo, mentre era ancora in vita; e quando egli è stato morto, tu ti sei levato, ed hai mangiato. 010 2SA 012 022 Ed egli disse: Io ho digiunato e pianto, mentre il fanciullo era ancora in vita; perciocchè io diceva: Chi sa? [forse] il Signore mi farà grazia che il fanciullo viverà. 010 2SA 012 023 Ma ora ch'egli è morto, perchè digiunerei io? potrei io farlo ancora tornare? io me ne vo a lui, ma egli non ritornerà a me. 010 2SA 012 024 Poi Davide consolò Bat-seba, sua moglie; ed entrò da lei, e giacque con lei; ed ella partorì un figliuolo, al quale egli pose nome Salomone; e il Signore l'amò. 010 2SA 012 025 Ed egli mandò il profeta Natan, che gli pose nome Iedidia, per cagione del Signore. 010 2SA 012 026 Or Ioab, avendo combattuta Rabba dei figliuoli di Ammon, e presa la città reale, 010 2SA 012 027 mandò de' messi a Davide, a dirgli: Io ho combattuta Rabba, e anche ho presa la città delle acque. 010 2SA 012 028 Ora dunque aduna il rimanente del popolo, e metti campo contro alla città, e prendila; che talora, se io la prendessi, ella non fosse chiamata del mio nome. 010 2SA 012 029 Davide adunque adunò tutto il popolo, ed andò a Rabba, e la combattè, e la prese. 010 2SA 012 030 E prese la corona di Melcam d'in sul capo di esso; ed ella pesava un talento d'oro, e [vi erano] delle pietre preziose; e fu posta in sul capo di Davide. Egli trasse eziandio le spoglie della città, [che furono] in grandissima quantità. 010 2SA 012 031 Egli trasse parimente fuori il popolo ch'[era] in essa, e lo pose sotto delle seghe, e sotto delle trebbie di ferro, e sotto delle scuri di ferro, e lo fece passare per fornaci da mattoni; e così fece a tutte le città de' figliuoli di Ammon. Poi Davide, con tutto il popolo, se ne ritornò in Gerusalemme. 010 2SA 013 001 ORA, dopo queste cose, avvenne che, avendo Absalom, figliuolo di Davide, una sorella molto bella, il cui nome [era] Tamar, Amnon figliuolo di Davide, se ne innamorò. 010 2SA 013 002 Ed Amnon era in grande ansietà, fino ad infermare, per amor di Tamar, sua sorella; perciocchè ella [era] vergine, e gli parea troppo difficil cosa di farle nulla. 010 2SA 013 003 Or Amnon avea un famigliare amico, il cui nome [era] Ionadab, figliuolo di Sima, fratello di Davide; e Ionadab [era] uomo molto accorto. 010 2SA 013 004 Ed esso gli disse: Perchè vai tu così dimagrando ogni mattina, o figliuol del re? non me lo dichiarerai tu? Ed Amnon gli disse: Io amo Tamar, sorella di Absalom, mio fratello. 010 2SA 013 005 E Ionadab gli disse: Mettiti in letto, e fatti infermo: e, quando tuo padre verrà a visitarti, digli: Deh! venga Tamar, mia sorella, e mi dia da mangiare alcuna vivanda, apparecchiandomela in mia presenza; acciocchè, veduta[gliela apparecchiare], io la mangi di sua mano. 010 2SA 013 006 Amnon adunque si mise in letto, e si fece infermo; e il re venne a visitarlo. E Amnon gli disse: Deh! venga Tamar, mia sorella, e facciami un par di frittelle in mia presenza, ed io [le] mangerò di sua mano. 010 2SA 013 007 E Davide mandò a dire a Tamar in casa: Or va' in casa del tuo fratello Amnon, e apparecchiagli qualche vivanda. 010 2SA 013 008 Tamar adunque andò in casa di Amnon, suo fratello, il quale giaceva [in letto]; ed ella prese della farina stemperata, e l'intrise, e ne fece delle frittelle in presenza di esso, e le cosse. 010 2SA 013 009 Poi prese la padella, e [le] versò davanti a lui; ma egli rifiutò di mangiare, e disse: Fate uscir tutti d'appresso a me. E tutti uscirono d'appresso a lui. 010 2SA 013 010 Allora Amnon disse a Tamar: Recami questa vivanda nella cameretta, ed io prenderò cibo di tua mano. Tamar adunque prese le frittelle che avea fatte, e [le] recò ad Amnon suo fratello, nella cameretta, 010 2SA 013 011 e gliele porse, acciocchè mangiasse. Ma egli la prese, e le disse: Vieni, giaci meco, sorella mia. 010 2SA 013 012 Ed ella gli disse: No, fratello mio, non violarmi; perciocchè non si deve far così in Israele: non far questa scelleratezza. 010 2SA 013 013 Ed io, dove caccerei il mio vituperio? e tu saresti reputato uno de' più scellerati [uomini che sieno] in Israele; ma ora parlane, ti prego, al re; perciocchè egli non mi ti rifiuterà. 010 2SA 013 014 Ma egli non volle ascoltar la sua voce; anzi le fece forza, e la violò, e giacque con lei. 010 2SA 013 015 E poi Amnon l'odiò d'un odio molto grande; perciocchè l'odio che le portava [era] maggiore che l'amore che le avea portato. Ed egli le disse: Levati, vattene via. 010 2SA 013 016 Ma ella gli disse: Ei non [vi è già] cagione di così cacciarmi, [che è] un male maggiore di quell'altro che tu mi hai fatto. Ma egli non volle ascoltarla. 010 2SA 013 017 Anzi chiamò un suo fante che lo serviva, e gli disse: Mandisi ora costei fuori d'appresso a me, e serra l'uscio dietro a lei. 010 2SA 013 018 Or ella avea indosso una giubba ricamata; perciocchè le figliuole del re, vergini, erano vestite di tali ammanti. Il famiglio di Amnon adunque la mise fuori, e serrò l'uscio dietro a lei. 010 2SA 013 019 E Tamar prese della cenere, e [se la mise] su la testa, e stracciò la giubba ricamata ch'ella avea indosso, e si pose le mani in sul capo, e andava gridando. 010 2SA 013 020 Ed Absalom, suo fratello, le disse: Il tuo fratello Amnon è egli stato teco? taci pur ora, sorella mia; egli è tuo fratello, non ti accorare per questa cosa. Tamar adunque dimorò in casa del suo fratello Absalom tutta sconsolata. 010 2SA 013 021 Ora il re Davide intese tutte queste cose, e ne fu grandemente adirato. 010 2SA 013 022 Ed Absalom non parlava con Amnon nè in male, nè in bene; perciocchè egli odiava Amnon, perchè avea violata Tamar, sua sorella. 010 2SA 013 023 Or avvenne, in capo di due anni, che avendo Absalom i tonditori in Baal-hasor, che [è] presso di Efraim, egli invitò tutti i figliuoli del re. 010 2SA 013 024 E venne anche al re, e [gli] disse: Ecco, ora il tuo servitore ha i tonditori; deh! venga il re, ed i suoi servitori, col tuo servitore. 010 2SA 013 025 Ma il re disse ad Absalom: No, figliuol mio; deh! non andiamoci tutti, chè non ti siamo di gravezza. E, benchè gliene facesse istanza, non però volle andarvi; ma lo benedisse. 010 2SA 013 026 E Absalom disse: Se [tu] non [vieni], venga, ti prego, Amnon, mio fratello, con noi. E il re gli disse: Perchè andrebbe egli teco? 010 2SA 013 027 Ma Absalom gli fece tanta istanza, che egli mandò con lui Amnon, e tutti i figliuoli del re. 010 2SA 013 028 E Absalom diede ordine a' suoi servitori, dicendo: Deh! guardate quando il cuore di Amnon sarà allegro di vino, e che io vi dirò: Percotetelo; allora ammazzatelo, e non temiate; non sono io quello che ve l'ho comandato? confortatevi, e portatevi da valent'uomini. 010 2SA 013 029 E i servitori di Absalom fecero ad Amnon come Absalom avea comandato. E tutti i figliuoli del re si levarono, e montarono ciascuno sopra il suo mulo, e fuggirono. 010 2SA 013 030 Ora, mentre [erano ancora] per cammino, il grido venne a Davide, che Absalom avea percossi tutti i figliuoli del re, e che niuno di loro era scampato. 010 2SA 013 031 Allora il re si levò, e stracciò i suoi vestimenti, e si coricò in terra; e tutti i suoi servitori [gli] stavano [davanti] co' vestimenti stracciati. 010 2SA 013 032 Ma Ionadab, figliuolo di Sima, fratello di Davide, parlò [a Davide], e disse: Il mio signore non dica: Tutti i giovani, figliuoli del re, sono stati uccisi; perciocchè Amnon solo è morto! imperocchè, per lo comandamento di Absalom, è stato [eseguito questo], ch'egli avea proposto fin dal giorno che Amnon violò Tamar, sua sorella. 010 2SA 013 033 Or dunque il re, mio signore, non si metta in cuore [questa] cosa di dire che tutti i figliuoli del re sieno morti; perciocchè Amnon solo è morto. 010 2SA 013 034 Or Absalom se ne fuggì. E il fante che stava alla veletta alzò gli occhi, e riguardò; ed ecco, un gran popolo veniva dalla via di dietro, allato al monte. 010 2SA 013 035 E Ionadab disse al re: Ecco, i figliuoli del re vengono; la cosa sta come il tuo servitore ha detto. 010 2SA 013 036 E come egli ebbe finito di parlare, ecco, i figliuoli del re arrivarono, ed alzarono la lor voce, e piansero. Il re anch'esso, e tutti i suoi servitori, piansero di un grandissimo pianto. 010 2SA 013 037 Or Absalom fuggì, e andò a Talmai, figliuolo di Ammihud, re di Ghesur. E [Davide] ogni giorno facea cordoglio del suo figliuolo. 010 2SA 013 038 E dopo che Absalom se ne fuggì, e fu andato in Ghesur, e fu quivi dimorato tre anni, 010 2SA 013 039 il re Davide si struggeva di andare ad Absalom; perciocchè egli era racconsolato intorno ad Amnon, che era morto. 010 2SA 014 001 OR Ioab, figliuolo di Seruia, conoscendo che il cuor del re [era] inverso Absalom, mandò in Tecoa, 010 2SA 014 002 e ne fece venire una donna accorta, alla quale disse: Deh! infigniti di far duolo, e vestiti di vestimenti da cordoglio, e non ungerti di olio; anzi sii a guisa di una donna, che già da molti giorni faccia cordoglio di un morto; 010 2SA 014 003 ed entra dal re, e digli tali e tali cose. E Ioab le mise le parole in bocca. 010 2SA 014 004 Quella donna Tecoita adunque andò a parlare al re, e si gittò in terra sopra la sua faccia, e si prosternò, e disse: Salvami, o re. 010 2SA 014 005 E il re le disse: Che hai? Ed ella disse: Certo io [sono] una donna vedova, e il mio marito è morto. 010 2SA 014 006 Ora la tua servente avea due figliuoli, i quali vennero a contesa fuori a' campi; e, non essendovi fra loro chi li spartisse, l'uno percosse l'altro, e l'uccise. 010 2SA 014 007 Ed ecco, tutto il parentado si è levato contro alla tua servente, dicendo: Dacci colui che ha percosso il suo fratello, acciocchè lo facciamo morire, per la vita del suo fratello ch'egli ha ucciso, e [lo] sterminiamo; benchè egli sia l'erede; e così spegneranno il carbone acceso che mi è rimasto, senza lasciare al mio marito alcun nome, nè alcun rimanente sopra la faccia della terra. 010 2SA 014 008 E il re disse alla donna: Vattene a casa tua, ed io darò ordine intorno al fatto tuo. 010 2SA 014 009 E la donna Tecoita disse al re: O re, mio signore, l'iniquità [sia] sopra me, e sopra la casa di mio padre; e [sia] innocente il re e il suo trono. 010 2SA 014 010 E il re [le] disse: Se alcuno parla contro a te, fallo venire a me, ed egli non ti toccherà più. 010 2SA 014 011 Ed ella disse: Deh! mentovi il re il Signore Iddio suo, che tu non lascerai che il vendicatore del sangue passi misura per uccidere; e che non istermineranno il mio figliuolo. Ed egli [le] disse: [Come] vive il Signore, non caderà pure un capello del tuo figliuolo a terra. 010 2SA 014 012 E la donna disse: Deh! [lascia] che la tua servente dica una parola al re, mio signore. Ed egli [le] disse: Parla. 010 2SA 014 013 E la donna disse: Perchè dunque hai tu pensato una cosa simile a questa contro al popolo di Dio? e il re parlando in questa maniera, [è] in certo modo colpevole, non facendo tornar colui ch'egli ha cacciato. 010 2SA 014 014 Perciocchè noi per certo morremo, e [saremo] simili ad acqua sparsa in terra, la qual non si può raccogliere; e Iddio non ha riguardo ad alcuna persona; pensi adunque [il re] alcun modo, che colui ch'è cacciato non rimanga scacciato da lui. 010 2SA 014 015 Ed ora ciò che io son venuta per parlare di questa cosa al re, mio signore, [è stato] perchè il popolo mi ha fatto paura; onde la tua servente ha detto: Ora io parlerò col re; forse il re farà ciò che la sua servente gli dirà. 010 2SA 014 016 Se il re acconsente di liberar la sua servente dalla mano di colui che vuole sterminar me, e insieme il mio figliuolo, dall'eredità del Signore; la tua servente ha anche detto: 010 2SA 014 017 Or sarà la parola del re, mio signore, a tranquillità; perciocchè il re, mio signore, [è] come un angelo di Dio, per udire il bene e il male; e il Signore Iddio tuo sarà teco. 010 2SA 014 018 E il re rispose, e disse alla donna: Deh! non celarmi ciò che io ti domanderò. E la donna disse: Parli pure il re, mio signore. 010 2SA 014 019 E il re disse: Non ha Ioab tenuto mano a farti far tutto questo? E la donna rispose, e disse: [Come] l'anima tua vive, o re, mio signore, ei non si può sfuggire nè a destra, nè a sinistra, di cosa alcuna che il re, mio signore, ha detta; perciocchè Ioab, tuo servitore, [è] quel [che] mi ha ordinato [questo]; ed egli stesso ha poste in bocca alla tua servente tutte queste parole. 010 2SA 014 020 Ioab, tuo servitore, ha fatto questo per trasformare il negozio; ma il mio signore [è] savio come un angelo di Dio, per conoscer tutto quello che [si fa] in terra. 010 2SA 014 021 Allora il re disse a Ioab: Ecco, ora tu hai condotto questo affare; va' dunque, e fa' ritornare il giovane Absalom. 010 2SA 014 022 E Ioab si gittò in terra sopra la sua faccia, e si prosternò, e benedisse il re, e disse: Oggi conosce il tuo servitore che io ho trovata grazia appo te, o re, mio signore; poichè il re ha fatto ciò che il suo servitore gli ha detto. 010 2SA 014 023 Ioab adunque si levò, e andò in Ghesur, e [ne] menò Absalom in Gerusalemme. 010 2SA 014 024 E il re disse: Riducasi a casa sua, e non vegga la mia faccia. Absalom adunque si ridusse a casa sua, e non vide la faccia del re. 010 2SA 014 025 Ora in tutto Israele non vi era uomo alcuno che fosse pari ad Absalom in eccellente bellezza; non vi era in lui alcun difetto, dalla pianta del piè fino alla sommità del capo. 010 2SA 014 026 E, quando egli si facea tondere il capo, il che facea ogni anno, perciocchè gli pesava troppo, egli pesava le chiome del suo capo, [ed erano di peso di] dugento sicli a peso del re. 010 2SA 014 027 E nacquero ad Absalom tre figliuoli, e una figliuola, il cui nome [era] Tamar; e fu una bella donna. 010 2SA 014 028 Ed Absalom dimorò in Gerusalemme due anni, senza vedere la faccia del re. 010 2SA 014 029 Ed Absalom mandò per Ioab, per mandarlo al re. Ma egli non volle venire a lui. Ed [Absalom] mandò per lui ancora la seconda volta; ma egli non volle venire. 010 2SA 014 030 Ed [Absalom] disse a' suoi servitori: Ecco il campo di Ioab, [ch'è] presso del mio, dove egli ha dell'orzo; andate, e mettetevi il fuoco. E i servitori di Absalom misero il fuoco in quel campo. 010 2SA 014 031 E Ioab si levò, e venne ad Absalom in casa, e gli disse: Perchè hanno i tuoi servitori messo il fuoco nel mio campo? 010 2SA 014 032 Ed Absalom disse a Ioab: Ecco, io ti avea mandato a dire: Vieni qua, ed io ti manderò al re, a dirgli: Perchè sono io venuto di Ghesur? meglio [sarebbe] per me che io vi [fossi] ancora; ora dunque fa' che io vegga la faccia del re; e se in me vi è alcuna iniquità, facciami morire. 010 2SA 014 033 Ioab adunque venne al re, e gli rapportò [la cosa]. E [il re] chiamò Absalom; ed egli venne a lui, e si prosternò in terra davanti a lui sopra la sua faccia. E il re baciò Absalom. 010 2SA 015 001 ORA, dopo queste cose, avvenne che Absalom si fornì di carri e di cavalli; e cinquant'uomini correvano davanti a lui. 010 2SA 015 002 Ed egli si levava la mattina, e si fermava allato alla via della porta; e se vi era alcuno che avesse qualche piato, per [lo quale gli convenisse] venire al re per giudicio, Absalom lo chiamava, e gli diceva: Di qual città [sei] tu? E colui gli rispondeva: Il tuo servitore [è] di tale e tale tribù d'Israele. 010 2SA 015 003 Ed Absalom gli diceva: Vedi, le tue ragioni [son] buone e diritte; ma tu non hai alcuno che ti ascolti da parte del re. 010 2SA 015 004 E Absalom diceva: Oh! fossi io pur costituito giudice nel paese; acciocchè chiunque avrebbe alcun piato, o affare di giudicio, venisse a me! io gli farei ragione. 010 2SA 015 005 E, se alcuno gli si accostava per prosternarsi davanti a lui, egli stendeva la mano, e lo prendeva, e lo baciava. 010 2SA 015 006 E così faceva Absalom a tutti quelli d'Israele che venivano al re per giudicio; e furava il cuore di que' d'Israele. 010 2SA 015 007 Or avvenne, in capo di quarant'anni, che Absalom disse al re: Deh! [lascia] che io vada in Hebron, per adempiere un mio voto che io ho fatto al Signore. 010 2SA 015 008 Perciocchè, mentre io dimorava in Ghesur, in Siria, il tuo servitore fece un voto, dicendo: Se pure il Signore mi riconduce in Gerusalemme, io sacrificherò al Signore. 010 2SA 015 009 E il re gli disse: Va' in pace. Egli adunque si levò, e andò in Hebron. 010 2SA 015 010 Or Absalom avea mandate per tutte le tribù d'Israele delle persone che dessero [loro] la posta, dicendo: Quando voi udirete il suon della tromba, dite: Absalom è fatto re in Hebron. 010 2SA 015 011 E con Absalom andarono dugent'uomini di Gerusalemme, ch'erano stati convitati; e vi andarono nella loro semplicità, non sapendo nulla. 010 2SA 015 012 Ed Absalom, quando fu per sacrificare i sacrificii, mandò per Ahitofel Ghilonita, consigliere di Davide, [che venisse] da Ghilo, sua città; e la conguira divenne potente, e il popolo andava crescendo di numero appresso di Absalom. 010 2SA 015 013 Ora un messo venne a Davide, dicendo: Il cuor degl'Israeliti è dietro ad Absalom. 010 2SA 015 014 Allora Davide disse a tutti i suoi servitori ch'[erano] con lui in Gerusalemme: Levatevi, fuggiamocene; perciocchè noi non potremo scampare d'innanzi ad Absalom; affrettatevi a camminare; chè talora egli di subito non ci raggiunga, e non trabocchi la ruina addosso a noi; e non percuota la città, [mettendola] a fil di spada. 010 2SA 015 015 Ed i servitori del re gli dissero: Ecco i tuoi servitori, [per fare] interamente secondo che al re, mio signore, parrà bene. 010 2SA 015 016 Il re adunque uscì fuori, e tutta la sua casa lo seguitò. E il re lasciò dieci donne concubine a guardia della casa. 010 2SA 015 017 E quando il re fu uscito, con tutto il popolo [che] lo seguitava, si fermarono in una casa remota. 010 2SA 015 018 E tutti i suoi servitori, con tutti i Cheretei, e tutti i Peletei, camminavano allato a lui; e tutti i Ghittei, [ch'erano] seicent'uomini, venuti di Gat al suo seguito, passavano davanti al re. 010 2SA 015 019 E il re disse a Ittai Ghitteo: Perchè andresti ancora tu con noi? ritornatene, e dimora col re; perciocchè tu [sei] forestiere, e sei per andartene [presto] al tuo luogo. 010 2SA 015 020 Pur ieri ci venisti; e ti farei io andar vagando qua e là con noi? ma, quant'è a me, io vo dove potrò; ritornatene, e rimena i tuoi fratelli; benignità e verità [dimorino] teco. 010 2SA 015 021 Ma Ittai rispose al re, e disse: [Come] vive il Signore, e [come] vive il re, mio signore, dovunque il re, mio signore, sarà, così per morire, come per vivere, il tuo servitore vi sarà ancora. 010 2SA 015 022 Davide adunque disse ad Ittai: Va', passa oltre. Così Ittai Ghitteo passò oltre con tutta la sua gente, e tutti i fanciulli ch'egli avea seco. 010 2SA 015 023 E tutto il [popolo del] paese piangeva [con] gran grida, mentre tutta quella gente passava. E il re passò il torrente di Chidron; e tutta la gente passò, traendo verso il deserto. 010 2SA 015 024 Or ecco, [quivi era] ancora Sadoc, con tutti i Leviti, portando d'Arca del Patto di Dio; ed essi posarono l'Arca di Dio, mentre Ebiatar saliva, finchè tutto il popolo ebbe finito di uscire della città. 010 2SA 015 025 Ma il re disse a Sadoc: Riporta l'Arca di Dio nella città; se io trovo grazia appo il Signore, egli mi ricondurrà, e me la farà vedere, insieme col suo abitacolo; 010 2SA 015 026 ma, se pure egli dice così: Io non ti gradisco; eccomi, facciami egli come gli piacerà. 010 2SA 015 027 Il re disse ancora al sacerdote Sadoc: [Non sei] tu il veggente? ritornatene in pace nella città, [tu, ed Ebiatar], insieme co' vostri due figliuoli: Ahimaas, tuo figliuolo, e Gionatan, figliuolo di Ebiatar. 010 2SA 015 028 Vedete, io mi andrò trattenendo nelle campagne del deserto, finchè mi venga rapportata alcuna novella da parte vostra. 010 2SA 015 029 Sadoc adunque, ed Ebiatar, riportarono l'Arca di Dio in Gerusalemme, e dimorarono quivi. 010 2SA 015 030 E Davide saliva per la salita degli Ulivi, piangendo, ed avendo il capo coperto, e camminava scalzo. E tutta la gente ch'egli avea seco avea il capo coperto, e saliva piangendo. 010 2SA 015 031 E fu rapportato e detto a Davide: Ahitofel [è] fra quelli che si son congiurati con Absalom. E Davide disse: Signore, rendi, ti prego, pazzo il consiglio di Ahitofel. 010 2SA 015 032 Or avvenne che, come Davide fu giunto alla cima [del monte], dove egli voleva adorare Iddio, ecco, Husai Archita gli venne incontro, avendo la vesta stracciata, e della terra in su la testa. 010 2SA 015 033 E Davide gli disse: Se tu passi oltre meco, tu mi sarai di gravezza; 010 2SA 015 034 ma, se tu te ne ritorni nella città, e dici ad Absalom: Io sarò tuo servitore, o re; ab antico io [sono stato] servitore di tuo padre, ed ora sarò il tuo; tu mi romperai il consiglio di Ahitofel. 010 2SA 015 035 E non avrai tu quivi teco i sacerdoti Sadoc ed Ebiatar, a' quali farai assapere tutto quello che tu intenderai dalla casa del re? 010 2SA 015 036 Ecco, là [son] con loro i due lor figlioli, Ahimaas, [figliuolo] di Sadoc, e Gionatan, [figliuolo] di Ebiatar; per essi [mandate]mi [a dire] tutto quello che avrete udito. 010 2SA 015 037 Così Husai, famigliare amico di Davide, venne nella città, allora appunto che Absalom entrava in Gerusalemme. 010 2SA 016 001 Ora, quando Davide fu passato un poco di là dalla cima [del monte], ecco, Siba, servitore di Mefiboset, gli [venne] incontro con un paio d'asini carichi, sopra i quali [erano] dugento pani, e cento mazzuoli d'uve secche, e cento di [frutti dalla] state, ed un baril di vino. 010 2SA 016 002 E il re disse a Siba: Che vuoi far di coteste cose? E Siba disse: Gli asini [son] per la famiglia del re, per cavalcarli; e il pane, e i [frutti dalla] state, [son] per li fanti, perchè mangino; e il vino [è] per quelli che saranno stanchi nel deserto, perchè bevano. 010 2SA 016 003 E il re disse: E dove [è] il figliuolo del tuo signore? E Siba disse al re: Ecco, egli è dimorato in Gerusalemme; perciocchè egli ha detto: Oggi la casa d'Israele mi restituirà il reame di mio padre. 010 2SA 016 004 E il re disse a Siba: Ecco, tutto quello ch'[era] di Mefiboset [è] tuo. E Siba disse: Io mi t'inchino, o re, mio signore; trovi io pur grazia appo te. 010 2SA 016 005 Ora, essendo il re Davide giunto a Bahurim, ecco, un uomo della famiglia di Saulle, il cui nome [era] Simi, figliuolo di Ghera, uscì di là, e andava maledicendo Davide. 010 2SA 016 006 E tirava delle pietre contro al re Davide, e contro a tutti i suoi servitori; benchè egli avesse a destra ed a sinistra tutta la gente, e tutti gli uomini di valore. 010 2SA 016 007 E Simi diceva così, maledicendolo: Esci, esci pur fuori, uomo di sangue, ed uomo scellerato; 010 2SA 016 008 il Signore ti ha fatto ritornare addosso tutto il sangue della casa di Saulle, in luogo del quale tu hai regnato; e il Signore ha dato il regno in mano ad Absalom, tuo figliuolo; ed eccoti nel tuo male; perciocchè tu sei un uomo di sangue. 010 2SA 016 009 E Abisai, figliuolo di Seruia, disse al re: Perchè maledice questo can morto il re, mio signore? deh! [lascia] che io vada, e gli tolga il capo. 010 2SA 016 010 Ma il re rispose: Che ho io da far con voi, figliuoli di Seruia? Maledica pure; e, se il Signore gli ha detto: Maledici Davide, chi dirà: Perchè hai tu fatto così? 010 2SA 016 011 Davide, oltre a ciò, disse ad Abisai, e a tutti i suoi servitori: Ecco, il mio figliuolo, ch'è uscito delle mie interiora, cerca [di tor]mi la vita; quanto più ora [lo può fare] un Beniaminita? lasciatelo, ch'egli maledica pure; perciocchè il Signore glielo ha detto. 010 2SA 016 012 Forse il Signore riguarderà alla mia afflizione, e mi renderà del bene, in luogo della maledizione, della quale costui oggi mi maledice. 010 2SA 016 013 Davide adunque, con la sua gente, camminava per la via, e Simi andava allato al monte, dirimpetto a lui, maledicendo del continuo, e tirandogli pietre, e levando la polvere. 010 2SA 016 014 Ora il re, e tutta la gente ch'[era] con lui, giunsero [là] tutti stanchi; e quivi presero lena. 010 2SA 016 015 ED Absalom, con tutto il popolo, i principali d'Israele, entrò in Gerusalemme; ed Ahitofel con lui. 010 2SA 016 016 E quando Husai Archita, famigliare amico di Davide, fu venuto ad Absalom, gli disse: Viva il re, viva il re. 010 2SA 016 017 Ed Absalom disse ad Husai: [È] questa la tua benignità inverso il tuo famigliare amico? perchè non sei andato con lui? 010 2SA 016 018 Ed Husai disse ad Absalom: No; anzi io sarò di colui, il quale il Signore, e questo popolo, e tutti i principali d'Israele, hanno eletto; e dimorerò con lui. 010 2SA 016 019 E secondamente, a cui servirò io? non servirò io al figliuolo di esso? Come io sono stato al servigio di tuo padre, così anche sarò al tuo. 010 2SA 016 020 Allora Absalom disse ad Ahitofel: Consigliate ciò che abbiamo a fare. 010 2SA 016 021 Ed Ahitofel disse ad Absalom: Entra dalle concubine di tuo padre, le quali egli ha lasciate a guardia della casa; acciocchè tutto Israele intenda che tu ti sei renduto abbominevole a tuo padre; e così le mani di tutti coloro che [sono] teco saranno rinforzate. 010 2SA 016 022 E fu teso ad Absalom un padiglione in sul tetto; ed Absalom entrò dalle concubine di suo padre, davanti agli occhi di tutto Israele. 010 2SA 016 023 E in que' giorni il consiglio che Ahitofel dava [era stimato] come se si fosse domandato l'oracolo di Dio; di tanta stima [era] ogni consiglio di Ahitofel, così appresso Davide, come appresso Absalom. 010 2SA 017 001 Poi Ahitofel disse ad Absalom: Deh! [lascia] che io scelga dodicimila uomini; ed io mi leverò, e perseguirò Davide questa notte; 010 2SA 017 002 e lo sopraggiungerò, mentre egli [è] stanco, ed ha le mani fiacche; ed io gli darò lo spavento, e tutta la gente ch'[è] con lui se ne fuggirà; e io percoterò il re solo; 010 2SA 017 003 e ridurrò tutto il popolo a te; l'uomo che tu cerchi vale quanto il rivoltar di tutti; tutto il [rimanente del] popolo non farà più guerra. 010 2SA 017 004 E questo parere piacque ad Absalom, ed a tutti gli Anziani d'Israele. 010 2SA 017 005 Ma pur Absalom disse: Deh! chiama ancora Husai Archita, ed intendiamo ciò ch'egli ancora avrà in bocca. 010 2SA 017 006 Husai adunque venne ad Absalom; ed Absalom gli disse: Ahitofel ha parlato in questa sentenza; faremo noi ciò ch'egli ha detto, o no? parla tu. 010 2SA 017 007 Ed Husai disse ad Absalom: Il consiglio che Ahitofel ha dato questa volta non [è] buono. 010 2SA 017 008 Poi disse: Tu conosci tuo padre, e gli uomini ch'egli ha seco, che sono uomini di valore, e che hanno gli animi inaspriti come un'orsa che abbia perduti i suoi orsacchi in su la campagna; oltre a ciò, tuo padre [è] uomo di guerra, e non istarà la notte col popolo. 010 2SA 017 009 Ecco, egli è ora nascosto in una di quelle grotte, o in uno di que' luoghi; ed avverrà che, se alcuni di coloro caggiono al primo [incontro], chiunque l'udirà dirà: La gente che seguitava Absalom è stata sconfitta. 010 2SA 017 010 Laonde eziandio i più valorosi, che hanno il cuore simile ad un cuor di leone, del tutto si avviliranno; perciocchè tutto Israele sa che tuo padre [è] uomo prode, e che quelli che [son] con lui [son] valorosi. 010 2SA 017 011 Ma io consiglio che del tutto si aduni appresso di te tutto Israele, da Dan fino in Beerseba, in gran numero, come la rena ch'[è] in sul lido del mare; e che tu vada in persona alla battaglia. 010 2SA 017 012 E allora noi andremo contro a lui in qualunque luogo egli si troverà, e ci accamperemo intorno a lui, a guisa che cade la rugiada in su la terra; e non pur uno di tutti gli uomini che [son] con lui gli resterà. 010 2SA 017 013 E se pure egli si riduce in alcuna città, tutto Israele vi porterà delle funi, e noi la strascineremo fino al torrente, finchè non vi si trovi pure una petruzza. 010 2SA 017 014 Ed Absalom, e tutti i principali d'Israele dissero: Il consiglio di Husai Archita [è] migliore che il consiglio di Ahitofel. Ora il Signore aveva [così] ordinato, per rompere il consiglio di Ahitofel, ch'era migliore; acciocchè il Signore facesse venire il male sopra Absalom. 010 2SA 017 015 Allora Husai disse a Sadoc, e ad Ebiatar, sacerdoti: Ahitofel ha dato tale e tal consiglio ad Absalom, e agli Anziani d'Israele; ed io l'ho dato tale e tale. 010 2SA 017 016 Ora dunque, mandate prestamente a farlo intendere a Davide, e a dirgli: Non istar questa notte nelle campagne del deserto; ed anche del tutto passa il [Giordano]; che talora il re non sia sopraffatto, con tutta la gente ch'[è] con lui. 010 2SA 017 017 Or Gionatan ed Ahimaas se ne stavano presso alla fonte di Roghel; e, perciocchè non potevano mostrarsi, [nè] entrar nella città, una servente andò, e rapportò loro [la cosa]; ed essi andarono, e la fecero assapere al re Davide. 010 2SA 017 018 Ed un garzone li vide, e lo rapportò ad Absalom. Ma amendue camminarono prestamente, e vennero in Bahurim, in casa d'un uomo che avea un pozzo nel suo cortile, e vi si calarono dentro. 010 2SA 017 019 E la donna [di casa] prese una coverta, e la distese sopra la bocca del pozzo, e vi sparse su del grano infranto; e niuno seppe il fatto. 010 2SA 017 020 Ed i servitori di Absalom vennero a quella donna in casa, e [le] dissero: Dove [è] Ahimaas e Gionatan? Ed ella disse loro: Hanno passato il guado dell'acqua. Ed essi [li] cercarono; ma, non trovando[li], se ne ritornarono in Gerusalemme. 010 2SA 017 021 E, dopo che se ne furono andati, quelli salirono fuor del pozzo, e andarono, e rapportarono la cosa a Davide; e gli dissero: Levatevi, e passate prestamente l'acqua; perciocchè Ahitofel ha dato tal consiglio contro a voi. 010 2SA 017 022 Davide adunque si levò, con tutta la gente ch'[era] con lui, e passò il Giordano; avanti lo schiarir del dì, tutti, fino ad uno, aveano passato il Giordano. 010 2SA 017 023 Or Ahitofel, veduto che non si era fatto ciò ch'egli avea consigliato, sellò il suo asino, e si levò, e andò a casa sua nella sua città, e diede ordine alla sua casa; e poi si strangolò, e morì, e fu seppellito nella sepoltura di suo padre. 010 2SA 017 024 E DAVIDE venne in Mahanaim. Poi Absalom passò il Giordano, insieme con tutta la gente d'Israele. 010 2SA 017 025 Ed Absalom costituì Amasa sopra l'esercito, in luogo di Ioab. Or Amasa [era] figliuolo d'un uomo Israelita, chiamato Itra, il quale era entrato da Abigail, figliuola di Nahas, sorella di Seruia, madre di Ioab. 010 2SA 017 026 Ed Israele, con Absalom, si accampò nel paese di Galaad. 010 2SA 017 027 Ora, quando Davide fu giunto in Mahanaim, Sobi, figliuolo di Nahas, da Rabba de' figliuoli di Ammon, e Machir, figliuolo di Ammiel, da Lodebar, e Barzillai Galaadita, da Roghelim, 010 2SA 017 028 portarono a Davide, ed alla gente ch'[era] con lui, letti, e bacini, e vasellame di terra; e da mangiare, frumento, ed orzo, e farina, e grano arrostito, e fave, e lenti, ed anche delle arrostite; 010 2SA 017 029 e miele, e butirro, e pecore, e caci di vacca; perciocchè dissero: Questa gente ha patito fame, e stanchezza, e sete, nel deserto. 010 2SA 018 001 Or Davide fece la rassegna della gente ch'[era] con lui, e costituì sopra loro de' capitani di migliaia, e dei capitani di centinaia. 010 2SA 018 002 E Davide mandò il popolo, il terzo sotto la condotta di Ioab, l'altro terzo sotto la condotta di Abisai, figliuolo di Seruia, fratello di Ioab, e l'altro terzo, sotto la condotta d'Ittai Ghitteo. Poi il re disse al popolo: Anch'io del tutto uscirò con voi. 010 2SA 018 003 Ma il popolo rispose: Tu non uscirai; perciocchè, se pur noi fuggiamo, essi non ne terran conto; ed avvegnachè morisse la metà di noi, che siamo pur ora intorno a diecimila, non ne terrebbero conto; ora dunque meglio [è] che tu ci dia soccorso dalla città. 010 2SA 018 004 E il re disse loro: Io farò ciò che vi par bene. Così il re si fermò allato alla porta, mentre tutto il popolo usciva, a centinaia ed a migliaia. 010 2SA 018 005 E il re comandò, e disse a Ioab, e ad Abisai, e ad Ittai: [Trattate]mi dolcemente il giovane Absalom. E tutto il popolo udì, quando il re diede questo comandamento a tutti i capitani intorno ad Absalom. 010 2SA 018 006 Il popolo adunque uscì fuori in campagna incontro ad Israele; e la battaglia si diede nella selva di Efraim. 010 2SA 018 007 E quivi fu sconfitto il popolo d'Israele dalla gente di Davide; e in quel dì la sconfitta fu grande in quel luogo, [cioè], di ventimila uomini. 010 2SA 018 008 E la battaglia si sparse quivi per tutto il paese; e la selva consumò in quel giorno del popolo assai più che la spada non ne avea consumato. 010 2SA 018 009 Ed Absalom s'incontrò nella gente di Davide. Or egli cavalcava un mulo, e il mulo entrò sotto il folto di una gran quercia, e il capo di Absalom si appese alla quercia, ed egli restò sospeso fra cielo e terra; e il mulo, ch'egli avea sotto di sè, passò oltre. 010 2SA 018 010 Ed un uomo [lo] vide, e [lo] rapportò a Ioab, e disse: Ecco, io ho veduto Absalom appeso ad una quercia. 010 2SA 018 011 E Ioab disse a colui che gli rapportava [questo: ] Ecco, poichè tu l'hai veduto, perchè non l'hai percosso, [e messo] per terra in quel luogo stesso? e a me [sarebbe stato] il darti dieci [sicli] d'argento e una cintura. Ma quell'uomo disse a Ioab: 010 2SA 018 012 Quantunque io avessi nelle palme delle mani mille [sicli] d'argento contanti, non però metterei la mano addosso al figliuolo del re: perciocchè il re ha dato comandamento, udenti noi, a te, e ad Abisai, e ad Ittai, dicendo: Guardate che alcun [di voi non metta la mano] sopra il giovane Absalom. 010 2SA 018 013 E se io avessi fatta questa fraude contro alla mia vita, poichè cosa niuna è occulta al re, tu te ne staresti lontan [da me]. 010 2SA 018 014 E Ioab rispose: Io non me ne starò così a bada in presenza tua. E prese tre dardi in mano, e li ficcò nel petto di Absalom, ch'era ancora vivo in mezzo della quercia. 010 2SA 018 015 Poi dieci fanti, scudieri di Ioab, circondarono Absalom, e lo percossero, e l'ammazzarono. 010 2SA 018 016 Allora Ioab sonò con la tromba, e il popolo se ne ritornò dalla caccia d'Israele; perciocchè Ioab rattenne il popolo. 010 2SA 018 017 Poi presero Absalom, e lo gittarono nella selva, dentro una gran fossa; e alzarono sopra quella un grandissimo mucchio di pietre; e tutto Israele fuggì, ciascuno alle sue stanze. 010 2SA 018 018 Or Absalom, mentre era in vita, avea preso il piliere ch'[è] nella Valle del re, e se l'avea rizzato; perciocchè diceva: Io non ho figliuoli, per conservar la memoria del mio nome; e chiamò quel piliere del suo nome. Laonde infino a questo giorno è stato chiamato: Il piliere di Absalom. 010 2SA 018 019 ED Ahimaas, figliuolo di Sadoc, disse: Deh! ch'io corra, e porti al re queste buone novelle, che il Signore gli ha fatto ragione, [liberandolo] dalla mano de' suoi nemici. 010 2SA 018 020 Ma Ioab gli disse: Tu non [saresti] oggi portatore di buone novelle; un altro giorno porterai le novelle; ma oggi tu non porteresti buone novelle; perciocchè il figliuolo del re è morto. 010 2SA 018 021 E Ioab disse ad un Etiopo: Va', rapporta al re ciò che tu hai veduto. E l'Etiopo s'inchinò a Ioab, e poi si mise a correre. 010 2SA 018 022 E Ahimaas, figliuolo di Sadoc, disse di nuovo a Ioab: Checchè sia, [lascia], ti prego, che ancora io corra dietro all'Etiopo. E Ioab [gli] disse: Perchè vuoi così correre, figliuol mio, poichè non ti si presenta alcuna buona novella [a portare?] 010 2SA 018 023 [Ed egli disse: ] Checchè sia, io correrò. E [Ioab] gli disse: Corri. Ahimaas adunque si mise a correre per la via della pianura, ed avanzò l'Etiopo. 010 2SA 018 024 Or Davide sedeva fra le due porte; e la guardia ch'era alla veletta salì in sul tetto della porta, in sul muro, ed alzò gli occhi, e riguardò; ed ecco un uomo che correva tutto solo. 010 2SA 018 025 E la guardia gridò, e [lo] fece assapere al re. E il re disse: Se egli [è] solo, egli porta novelle. E colui si andava del continuo accostando. 010 2SA 018 026 Poi la guardia vide un altro uomo che correva; e gridò al portinaio, e disse: Ecco un [altro] uomo che corre tutto solo. E il re disse: Anche costui porta novelle. 010 2SA 018 027 E la guardia disse: Il correr del primo mi pare il correre di Ahimaas, figliuolo di Sadoc. E il re disse: Costui [è] uomo da bene; egli deve venire per alcuna buona novella. 010 2SA 018 028 Allora Ahimaas gridò, e disse al re: Bene stii. E, dopo essersi inchinato in terra davanti al re sopra la sua faccia, disse: Benedetto [sia] il Signore Iddio tuo, il quale [ti] ha dati nelle mani quegli uomini che aveano levate le mani loro contro al re, mio signore. 010 2SA 018 029 E il re disse: Il giovane Absalom [è egli] sano e salvo? Ed Ahimaas disse: Io vidi una gran calca, quando Ioab mandò il fante del re, e [me], tuo servitore; ma io non ho saputo che cosa [si fosse]. 010 2SA 018 030 E il re [gli] disse: Va' da canto, e fermati là. Egli adunque andò da canto, e si fermò. 010 2SA 018 031 Ed ecco, l'Etiopo giunse, e disse: Il re, mio signore, riceva queste buone novelle, che il Signore ti ha oggi fatto ragione, [liberandoti] delle mani di tutti coloro che si erano levati contro a te. 010 2SA 018 032 E il re disse all'Etiopo: Il giovane Absalom è egli sano e salvo? E l'Etiopo rispose: Sieno i nemici del re, mio signore, e tutti quelli che si levano contro a te per male, come il giovane. 010 2SA 018 033 Allora il re si conturbò, e salì nella sala della porta, e pianse; e, mentre andava, diceva così: Figliuol mio Absalom! figliuol mio, figliuol mio Absalom! oh! fossi io pur morto in luogo tuo, figliuol mio Absalom, figliuol mio! 010 2SA 019 001 E fu rapportato a Ioab: Ecco, il re piange, e fa cordoglio di Absalom. 010 2SA 019 002 E la vittoria tornò in quel dì a tutto il popolo in duolo; perciocchè il popolo udì dire in quel dì: Il re è addolorato del suo figliuolo. 010 2SA 019 003 E il popolo in quel dì entrò furtivamente nella città, come furtivamente entrerebbe gente che si vergognasse per esser fuggita nella battaglia. 010 2SA 019 004 E il re si coprì la faccia, e gridava con gran voce: Figliuol mio Absalom, figliuol mio Absalom, figliuol mio! 010 2SA 019 005 Ma Ioab entrò dal re in casa, e disse: Tu hai oggi svergognato il volto a tutta la tua gente, che ha oggi salvata la vita a te, ed ai tuoi figliuoli, ed alle tue figliuole, ed alle tue mogli, ed alle tue concubine; 010 2SA 019 006 amando quelli che ti odiano, e odiando quelli che ti amano; perciocchè tu hai oggi dichiarato che capitani e soldati non ti [son] nulla; perchè io conosco oggi che, se Absalom [fosse] in vita, e noi tutti [fossimo] oggi morti, [la cosa] allora ti piacerebbe. 010 2SA 019 007 Or dunque levati, esci fuori, e parla alla tua gente graziosamente; perciocchè io giuro per lo Signore, che se tu non esci fuori, non pure un uomo dimorerà teco questa notte; e ciò ti [sarà] un male peggiore che ogni [altro] male che ti sia avvenuto dalla tua giovanezza infino ad ora. 010 2SA 019 008 Allora il re si levò, e si pose a sedere nella porta. E fu rapportato, e detto a tutto il popolo: Ecco, il re siede nella porta. E tutto il popolo venne davanti al re. ORA, essendosene gl'Israeliti fuggiti ciascuno alle sue stanze, 010 2SA 019 009 tutto il popolo contendeva fra sè stesso in tutte le tribù d'Israele, dicendo: Il re ci ha riscossi dalle mani de'nostri nemici: egli ancora ci ha salvati dalle mani de' Filistei; e ora egli è fuggito dal paese per cagione di Absalom. 010 2SA 019 010 Ed Absalom, il qual noi avevamo unto sopra noi, è morto nella battaglia. Ora dunque, perchè non dite voi nulla di far ritornare il re? 010 2SA 019 011 E il re Davide mandò a dire a' sacerdoti Sadoc ed Ebiatar: Parlate agli Anziani di Giuda, dicendo: Perchè sareste voi gli ultimi a ricondurre il re in casa sua? (or i ragionamenti di tutto Israele erano pervenuti al re in casa sua.) 010 2SA 019 012 Voi [siete] miei fratelli, mie ossa, e mia carne; perchè dunque sareste gli ultimi a ricondurre il re? 010 2SA 019 013 Dite ancora ad Amasa: Non [sei] tu mie ossa, e mia carne? Così mi faccia Iddio, e così aggiunga, se tu non sei capo dell'esercito davanti a me in perpetuo, in luogo di Ioab. 010 2SA 019 014 Così egli piegò il cuore di tutti gli uomini di Giuda, come di un uomo solo; laonde essi mandarono [a dire] al re: Ritornatene con tutta la tua gente. 010 2SA 019 015 E il re se ritornò, ed arrivò al Giordano. Or [que' di] Giuda erano venuti in Ghilgal, per andare incontro al re, per fargli passare il Giordano. 010 2SA 019 016 E Simi, figliuolo di Ghera, Beniaminita, ch'[era] da Bahurim, si affrettò, e scese con que' di Giuda incontro al re Davide, 010 2SA 019 017 avendo seco mille uomini di Beniamino; e Siba, famiglio della casa di Saulle, con quindici suoi figliuoli, e venti suoi servitori; e passarono il Giordano davanti al re. 010 2SA 019 018 Poi la barca passò, per tragittare la famiglia del re, e per far ciò che piacerebbe al re. E, come il re era per passare il Giordano, Simi, figliuolo di Ghera, gli si gittò ai piedi; 010 2SA 019 019 e disse al re: Il mio signore non m'imputi a colpa, e non ridurti a memoria il misfatto che il tuo servitore commise al giorno che il re, mio signore, uscì fuor di Gerusalemme, per recarselo a cuore. 010 2SA 019 020 Perciocchè il tuo servitore conosce che io ho peccato; ed ecco, oggi son venuto il primo, avanti ogni [altro] della casa di Giuseppe, per iscendere incontro al re, mio signore. 010 2SA 019 021 Ma Abisai, figliuolo di Seruia, si mosse a dire: Non si farebbe egli morir Simi, perciò ch'egli ha maledetto l'Unto del Signore? 010 2SA 019 022 E Davide disse: Che ho io da far con voi, figliuoli di Seruia, che oggi mi siate in luogo di Satana? Farebbesi oggi morire alcuno in Israele? perciocchè non conosco io che oggi [son] re sopra Israele? 010 2SA 019 023 E il re disse a Simi: Tu non morrai. E il re gliel giurò. 010 2SA 019 024 Poi scese ancora incontro al re Mefiboset, figliuolo di Saulle; il quale non si avea acconci i piedi, nè la barba, nè lavati i vestimenti, dal dì che il re se n'era andato, fino al giorno ch'egli tornò in pace. 010 2SA 019 025 E quando egli venne in Gerusalemme incontro al re, il re gli disse: Perchè non venisti meco, Mefiboset? 010 2SA 019 026 Ed egli disse: O re, mio signore, il mio servitore m'ingannò; perciocchè il tuo servitore avea detto: Io mi farò sellar l'asino, e monterò su, ed andrò col re; conciossiachè il tuo servitore [sia] zoppo. 010 2SA 019 027 Ed egli ha calunniato il tuo servitore appo il re, mio signore; ma pure il re, mio signore, [è] come un angelo di Dio; fa' dunque ciò che ti piacerà. 010 2SA 019 028 Conciossiachè tutta la casa di mio padre non sia se non d'uomini che hanno meritata la morte appo il re, mio signore; e pur tu avevi posto il tuo servitore fra quelli che mangiano alla tua tavola. E qual diritto ho io ancora, e [che ho io] da gridare più al re? 010 2SA 019 029 E il re gli disse: Perchè conteresti più le tue ragioni? Io ho detto: Tu, e Siba, partite le possessioni. 010 2SA 019 030 E Mefiboset disse al re: Anzi prenda egli pure il tutto, poichè il re, mio signore, è venuto in pace in casa sua. 010 2SA 019 031 Or Barzillai Galaadita era disceso da Roghelim, e passò il Giordano col re, per accompagnarlo fin di là dal Giordano. 010 2SA 019 032 E Barzillai [era] molto vecchio, d'età di ottant'anni; ed egli avea nudrito il re, mentre era dimorato in Mahanaim; perciocchè egli [era] uomo di grandissime facoltà. 010 2SA 019 033 E il re disse a Barzillai: Tu, vientene meco, ed io ti nudrirò appresso di me in Gerusalemme. 010 2SA 019 034 Ma Barzillai disse al re: Di che età sono io, per salir col re in Gerusalemme? 010 2SA 019 035 Io [sono] omai d'età di ottant'anni; potrei io discernere fra il buono e il cattivo? potrebbe il tuo servitore gustar ciò che mangerebbe o berrebbe? potrei io ancora udir la voce de' cantatori e delle cantatrici? e perchè sarebbe il tuo servitore più in gravezza al re, mio signore? 010 2SA 019 036 Il tuo servitore passerà un poco di là dal Giordano col re; e perchè mi farebbe il re una cotal ricompensa? 010 2SA 019 037 Deh! [lascia] che il tuo servitore se ne ritorni, e che io muoia nella mia città, presso alla sepoltura di mio padre e di mia madre; ma ecco Chimham, tuo servitore; passi egli col re, mio signore, e fagli ciò che ti piacerà. 010 2SA 019 038 E il re disse: Vengasene Chimham meco, e io gli farò ciò che ti piacerà; ed a te ancora farò tutto ciò che tu chiederai da me. 010 2SA 019 039 E quando tutto il popolo ebbe passato il Giordano, e che il re ancora fu passato, il re baciò Barzillai, e lo benedisse. Ed egli se ne ritornò al suo luogo. 010 2SA 019 040 E il re passò in Ghilgal, e Chimham passò con lui. E tutto il popolo di Giuda, e anche parte del popolo d'Israele, ricondussero il re. 010 2SA 019 041 Or ecco, tutti gli [altri] Israeliti vennero al re, e gli dissero: Perchè ti hanno i nostri fratelli, gli uomini di Giuda, furtivamente menato via, ed hanno fatto passare il Giordano al re, ed alla sua famiglia, ed a tutta la sua gente con lui? 010 2SA 019 042 E tutti gli uomini di Giuda risposero agli uomini d'Israele: Perciocchè [il] re [è] nostro prossimo; e perchè vi adirate voi per questo? abbiamo noi mangiato cosa alcuna del re? ovvero, ci ha egli fatto alcun dono? 010 2SA 019 043 E gli uomini d'Israele risposero agli uomini di Giuda, e dissero: Noi abbiamo dieci parti nel re, ed anche inverso Davide noi siamo da più di voi; perchè dunque ci avete voi sprezzati? E non abbiamo noi i primieri parlato fra noi di far ritornare il nostro re? Ma il parlar degli uomini di Giuda fu più aspro che il parlar degli uomini d'Israele. 010 2SA 020 001 Or quivi si trovò a caso un uomo scellerato, il cui nome [era] Seba, figliuolo di Bicri, Beniaminita, il qual sonò con la tromba, e disse: Noi non abbiamo parte alcuna in Davide, nè ragione d'eredità nel figliuolo d'Isai. O Israele, [vadasene] ciascuno alle sue stanze. 010 2SA 020 002 E tutti gli uomini d'Israele si dipartirono d'appresso Davide, e andarono dietro a Seba, figliuolo di Bicri; ma que' di Giuda si attennero al re loro, [accompagnandolo] dal Giordano fino in Gerusalemme. 010 2SA 020 003 Ora, quando il re Davide fu arrivato in casa sua, in Gerusalemme, prese le dieci donne concubine, ch'egli avea lasciate a guardia della casa, e le mise in una casa in custodia; e le nudriva, ma non entrava da loro; e furono [così] rinchiuse fino al dì della lor morte, in perpetuo vedovatico. 010 2SA 020 004 Poi il re disse ad Amasa: Adunami la gente di Giuda infra tre giorni, e tu ritrovati qui presente. 010 2SA 020 005 Amasa dunque andò per adunare que' di Giuda; ma tardò oltre al termine che [il re] gli avea posto. 010 2SA 020 006 Laonde Davide disse ad Abisai: Ora Seba, figliuolo di Bicri, ci farà peggio che Absalom; prendi tu la gente del tuo signore, e perseguita [Seba]; che talora egli non si trovi alcune città forti, e scampi dagli occhi nostri. 010 2SA 020 007 Così uscirono fuori dietro a lui la gente di Ioab, ed i Cheretei, ed i Peletei, e tutti gli uomini di valore; ed uscirono di Gerusalemme, per perseguitar Seba, figliuolo di Bicri. 010 2SA 020 008 [E come furono] presso alla gran pietra ch'[è] in Gabaon, Amasa venne loro incontro. Or Ioab avea cinto il manto onde era vestito; e sopra esso la cintura della spada ch'era attaccata, pendendo sopra i suoi lombi nel fodero. Ed egli si fece avanti, e quella cadde. 010 2SA 020 009 E Ioab disse ad Amasa: Stai tu bene, fratel mio? Poi con la man destra prese Amasa per la barba, per baciarlo. 010 2SA 020 010 E Amasa non si prendeva guardia della spada che Ioab avea in mano. Ed egli lo percosse nella quinta costa, e sparse l'interiora di esso in terra, d'un sol colpo, senza raddoppiarlo. Così egli morì. Poi Ioab, ed Abisai suo fratello, perseguitarono Seba, figliuolo di Bicri. 010 2SA 020 011 Ed uno de' fanti di Ioab si fermò presso ad Amasa, e disse: Chi vuol bene a Ioab, e chi [è] per Davide, [vada] dietro a Ioab. 010 2SA 020 012 E Amasa si voltolava nel sangue in mezzo della strada. E quell'uomo, veggendo che tutto il popolo si fermava, strascinò Amasa fuor della strada, in un campo, e gli gittò una vesta addosso, poichè vide che tutti quelli che venivano a lui si arrestavano. 010 2SA 020 013 Quando egli fu levato via, ciascuno passò dietro a Ioab, per perseguitar Seba, figliuolo di Bicri. 010 2SA 020 014 Ed esso, passato per tutte le tribù d'Israele, [venne] in Abel, ed in Bet-maaca, con tutti i Beriti, i quali si erano adunati, e l'aveano eziandio seguitato. 010 2SA 020 015 E tutta la gente ch'[era] con Ioab, venne e l'assediò in Abel di Bet-maaca; e fecero un argine contro alla città, il quale essendo condotto fino all'antimuro, essi tagliavano il muro, per farlo cadere. 010 2SA 020 016 Allora una donna savia gridò dalla città: Udite, udite; deh! dite a Ioab: Accostati qua, ed io parlerò teco. 010 2SA 020 017 E, quando egli si fu accostato a lei, la donna gli disse: [Sei] tu Ioab? Ed egli disse: [Sì], io [son desso]. Ed ella gli disse: Ascolta le parole della tua servente. Ed egli disse: Io ascolto. 010 2SA 020 018 Ed ella disse così: Anticamente si soleva dire: Vadasi pure a domandar [consiglio] in Abel; e [come Abel aveva consigliato], così si mandava ad esecuzione. 010 2SA 020 019 Io [sono] una delle più pacifiche [e] leali [città] d'Israele; tu cerchi di far perire una città, anzi una madre in Israele. Perchè disperderesti l'eredità del Sigore? 010 2SA 020 020 E Ioab rispose, e disse: Tolga Iddio, tolga Iddio da me, che io disperda, e guasti. 010 2SA 020 021 La cosa non [istà] così; ma un uomo del monte di Efraim, il cui nome [è] Seba, figliuolo di Bicri, ha levata la mano contro al re Davide. Date[mi] lui solo, ed io mi partirò dalla città. E la donna disse a Ioab: Ecco, il suo capo ti sarà gittato d'in sul muro. 010 2SA 020 022 Quella donna adunque se ne venne a tutto il popolo con la sua saviezza. Ed essi tagliarono la testa a Seba, figliuolo di Bicri, e [la] gittarono a Ioab. Allora egli fece sonar la tromba, e ognuno si sparse d'appresso alla città, [e si ridusse] alle sue stanze. E Ioab se ne ritornò in Gerusalemme al re. 010 2SA 020 023 E Ioab [restò] sopra tutto l'esercito di Israele; e Benaia, figliuolo di Ioiada, [era] sopra i Cheretei, ed i Peletei; 010 2SA 020 024 ed Adoram [era] sopra i tributi; e Iosafat, figliuolo di Ahilud, [era] Cancelliere; 010 2SA 020 025 e Seia [era] Segretario; e Sadoc ed Ebiatar [erano] Sacerdoti; 010 2SA 020 026 [vi era] eziandio Ira Iairita, ch'era Governatore per Davide. 010 2SA 021 001 ORA al tempo di Davide vi fu una fame tre anni continui. E Davide domandò la faccia del Signore. E il Signore disse: [Questo è avvenuto] per cagion di Saulle, e di quella casa di sangue; perciocchè egli fece morire i Gabaoniti. 010 2SA 021 002 Allora il re chiamò i Gabaoniti, e disse loro (ora i Gabaoniti non erano de' figliuoli d'Israele, anzi del rimanente degli Amorrei; ed i figliuoli d'Israele aveano loro giurato; ma Saulle, per una certa gelosia ch'egli avea per li figliuoli d'Israele e di Giuda, cercò di farli morire); 010 2SA 021 003 Davide, dico, disse a' Gabaoniti: Che vi farò io, e con che purgherò io [il torto che vi è stato fatto], acciocchè voi benediciate l'eredità del Signore? 010 2SA 021 004 Ed i Gabaoniti gli dissero: Noi non abbiam da fare con Saulle, nè con la sua casa, per argento, nè per oro; nè anche abbiam da fare di far morire alcuno in Israele. E [il re] disse [loro: ] Che chiedete voi che io vi faccia? 010 2SA 021 005 Ed essi dissero al re: Sienci dati sette uomini de' figliuoli di colui che ci ha distrutti, ed ha macchinato contro a noi; [talchè] siamo stati sterminati, sì che non siam potuti durare in alcuna contrada d'Israele; 010 2SA 021 006 e noi li appiccheremo al Signore in Ghibea di Saulle, eletto del Signore. E il re disse loro: Io [ve li] darò. 010 2SA 021 007 E il re risparmiò Mefiboset, figliuolo di Gionatan, figliuolo di Saulle, per cagion del giuramento [fatto nel Nome] del Signore ch' [era stato] fra loro; fra Davide, e Gionatan, figliuolo di Saulle. 010 2SA 021 008 Ma il re prese i due figliuoli di Rispa, figliuola di Aia, i quali ella avea partoriti a Saulle, [cioè] Armoni e Mefiboset; e i cinque figliuoli di Mical, figliuola di Saulle, i quali ella avea partoriti ad Adriel, figliuolo di Barzillai, Meholatita; 010 2SA 021 009 e li diede nelle mani de' Gabaoniti; ed essi li appiccarono in quel monte, davanti al Signore; e tutti e sette morirono insieme. Or furono fatti morire ai primi giorni della mietitura, in sul principio della ricolta degli orzi. 010 2SA 021 010 E Rispa, figliuola di Aia, prese un panno grosso, e se lo stese sopra una pietra, [dimorando quivi], dal principio della ricolta, finchè stillò dell'acqua dal cielo sopra essi; e non permetteva che alcuno uccello del cielo si posasse sopra loro di giorno, nè alcuna fiera della campagna di notte. 010 2SA 021 011 E fu rapportato a Davide ciò che Rispa, figliuola di Aia, concubina di Saulle, avea fatto. 010 2SA 021 012 E Davide andò, e tolse le ossa di Saulle, e le ossa di Gionatan, suo figliuolo, d'appo quei di Iabes di Galaad, le quali essi aveano furtivamente tolte dalla piazza di Betsan, ove i Filistei li aveano appiccati, al giorno che i Filistei percossero Saulle in Ghilboa. 010 2SA 021 013 E avendo fatte trasportar di là le ossa di Saulle, e le ossa di Gionatan, suo figliuolo; e le ossa di coloro ch'erano stati appiccati essendo eziandio state raccolte; 010 2SA 021 014 furono sotterrate con le ossa di Saulle, e di Gionatan, suo figliuolo, nel paese di Beniamino, in Sela, nella sepoltura di Chis, padre di Saulle; e fu fatto tutto ciò che il re avea comandato. E, dopo questo, Iddio fu placato inverso il paese. 010 2SA 021 015 ORA, mentre i Filistei aveano ancora guerra con Israele, Davide, con la sua gente, andò e combattè contro a' Filistei. Ed essendo Davide stanco, 010 2SA 021 016 Isbibenob, ch'[era] de' discendenti di Rafa (il ferro della cui lancia era di peso di trecento sicli, [ed era] di rame, ed egli avea cinta una [spada] nuova), propose di percuotere Davide. 010 2SA 021 017 Ma Abisai, figliuolo di Seruia, lo soccorse, e percosse il Filisteo, e l'uccise. Allora la gente di Davide giurò, dicendo: Tu non uscirai più con noi in battaglia, che talora tu non ispenga la lampana d'Israele. 010 2SA 021 018 Ora, dopo questo, vi fu ancora guerra contro a' Filistei, in Gob; ed allora Sibbecai Hussatita percosse Saf, ch'[era] dei discendenti di Rafa. 010 2SA 021 019 Vi fu ancora un'[altra] guerra contro a' Filistei, in Gob; ed Elhanan, figliuolo di Iaare-oreghim, Bet-lehemita, percosse Goliat Ghitteo; l'asta della cui lancia [era] come un subbio di tessitore. 010 2SA 021 020 Vi fu ancora un'[altra] guerra in Gat; e [quivi] si trovò un uomo di grande statura, che avea sei dita in ciascuna mano, e in ciascun piede, ventiquattro in tutto; ed [era] anche esso della progenie di Rafa. 010 2SA 021 021 Ed egli schernì Israele; ma Gionatan, figliuolo di Sima, fratello di Davide, lo percosse. 010 2SA 021 022 Questi quattro nacquero in Gat, della schiatta di Rafa; e furono morti per mano di Davide, e per mano de' suoi servitori. 010 2SA 022 001 E DAVIDE proferì al Signore le parole di questo cantico, al giorno che il Signore l'ebbe riscosso dalla mano di tutti i suoi nemici, e dalla mano di Saulle; 010 2SA 022 002 e disse: Il Signore [è] la mia rocca, e la mia fortezza, e il mio liberatore; 010 2SA 022 003 [Egli è] l'Iddio della mia rupe, io spererò in lui; [Egli è] il mio scudo, e il corno della mia salute; Il mio alto ricetto, il mio rifugio; Il mio Salvatore, che mi salva di violenza. 010 2SA 022 004 Io invocai il Signore, al quale appartiene ogni lode, E fui salvato da' miei nemici. 010 2SA 022 005 Perciocchè onde di morte mi aveano intorniato, Torrenti di scellerati mi aveano spaventato. 010 2SA 022 006 Legami di sepolcro, mi aveano circondato, Lacci di morte mi aveano incontrato. 010 2SA 022 007 Mentre io era distretto, io invocai il Signore, E gridai all'Iddio mio; Ed egli udì la mia voce dal suo Tempio, E il mio grido pervenne a' suoi orecchi. 010 2SA 022 008 Allora la terra fu smossa, e tremò; I fondamenti de' cieli furono crollati e scossi; Perciocchè egli era acceso nell'ira. 010 2SA 022 009 Fumo gli saliva per le nari, E fuoco consumante per la bocca; Da lui procedevano brace accese. 010 2SA 022 010 Ed egli abbassò i cieli, e discese, Avendo una caligine sotto a' suoi piedi. 010 2SA 022 011 E cavalcava sopra Cherubini, e volava, Ed appariva sopra le ale del vento. 010 2SA 022 012 Ed avea poste d'intorno a sè, [per] tabernacoli, tenebre, Viluppi d'acque, e nubi dell'aria, 010 2SA 022 013 Dallo splendore [che scoppiava] davanti a lui, Procedevano brace accese. 010 2SA 022 014 Il Signore tonò dal cielo, E l'Altissimo mandò fuori la sua voce; 010 2SA 022 015 Ed avventò saette, e disperse coloro; Folgore, e li mise in rotta. 010 2SA 022 016 E, per lo sgridare del Signore, E per lo soffiar dell'alito delle sue nari, I canali del mare furon veduti, I fondamenti del mondo furono scoperti. 010 2SA 022 017 Egli da alto distese [la mano], Mi prese, mi trasse fuori di grandi acque. 010 2SA 022 018 Egli mi riscosse dal mio potente nemico, Da quelli che mi odiavano; perciocchè erano più forti di me. 010 2SA 022 019 Essi mi erano venuti incontro al giorno della mia calamità; Ma il Signore fu il mio sostegno. 010 2SA 022 020 E mi trasse fuori in luogo largo; Egli mi liberò; perciocchè egli mi gradisce. 010 2SA 022 021 Il Signore mi ha fatta la retribuzione secondo la mia giustizia; Egli mi ha renduto secondo la purità delle mie mani. 010 2SA 022 022 Perciocchè io ho osservate le vie del Signore, E non mi sono empiamente rivolto dall'Iddio mio. 010 2SA 022 023 Perciocchè [io ho tenute] davanti agli occhi tutte le sue leggi, E non mi son rivolto da' suoi statuti. 010 2SA 022 024 E sono stato intiero inverso lui, E mi son guardato dalla mia iniquità. 010 2SA 022 025 E il Signore mi ha fatta la retribuzione secondo la mia giustizia, Secondo la purità che io ho guardata davanti agli occhi suoi. 010 2SA 022 026 Tu ti mostri pietoso inverso il pio, Intiero inverso l'uomo intiero. 010 2SA 022 027 Puro inverso il puro, E ritroso inverso il perverso; 010 2SA 022 028 E salvi la gente afflitta, E bassi gli occhi in su gli altieri. 010 2SA 022 029 Perciocchè tu [sei] la mia lampana, o Signore; E il Signore allumina le mie tenebre. 010 2SA 022 030 Perciocchè per te io rompo tutta una schiera; Per l'Iddio mio io salgo sopra il muro. 010 2SA 022 031 La via di Dio [è] intiera; La parola del Signore [è] purgata col fuoco; Egli [è] scudo a tutti coloro che sperano in lui. 010 2SA 022 032 Perciocchè, chi [è] Dio, fuor che il Signore? E chi [è] Rocca, fuor che l'Iddio nostro? 010 2SA 022 033 Iddio [è] la mia forza; [e il mio] valore; Ed ha renduta spedita e appianata la mia via. 010 2SA 022 034 Egli rende i miei piedi simili a quelli delle cerve, E mi fa star ritto in su i miei alti luoghi. 010 2SA 022 035 Egli ammaestra le mie mani alla battaglia, E con le mie braccia un arco di rame è spezzato. 010 2SA 022 036 Tu mi hai ancora dato lo scudo della tua salvezza, E la tua benignità mi ha accresciuto. 010 2SA 022 037 Tu hai allargati i miei passi sotto me, E le mie calcagna non son vacillate. 010 2SA 022 038 Io ho perseguiti i miei nemici, e li ho sterminati; E non me ne son tornato [indietro], finchè non li avessi distrutti. 010 2SA 022 039 Io li ho distrutti, e li ho trafitti, e non son potuti risorgere; E mi son caduti sotto a' piedi. 010 2SA 022 040 E tu mi hai cinto di prodezza per la guerra; Tu hai abbassati sotto me quelli che si levavano contro a me. 010 2SA 022 041 Ed hai fatte voltar le spalle a' miei nemici, Ed a coloro che mi odiavano, davanti a me; Ed io li ho sterminati. 010 2SA 022 042 Essi riguardavano [in qua ed in là], ma non [vi fu] chi [li] salvasse; [Riguardarono] al Signore, ma egli non rispose loro. 010 2SA 022 043 Ed io li ho stritolati minuto come polvere della terra; Io li ho calpestati, schiacciati, come il fango delle strade. 010 2SA 022 044 Tu mi hai ancora scampato dalle brighe del mio popolo; Tu mi hai guardato per [esser] capo di genti; Il popolo [che] io non conosceva, mi è divenuto servo. 010 2SA 022 045 Gli stranieri si sono infinti inverso me; Al solo udire degli orecchi, si son renduti ubbidienti a me. 010 2SA 022 046 Gli stranieri son divenuti fiacchi, Ed hanno tremato di paura fin dentro i lor ricetti chiusi. 010 2SA 022 047 Viva il Signore, e benedetta [sia] la mia Rocca; E sia esaltato Iddio, [ch'è] la Rocca della mia salvezza. 010 2SA 022 048 Iddio [è quel] che mi dà [modo di far] le mie vendette, E che abbassa i popoli sotto me. 010 2SA 022 049 Ed [è] quel che mi trae fuori da' miei nemici; Tu mi levi ad alto d'infra coloro che mi assaltano, E mi riscuoti dagli uomini violenti. 010 2SA 022 050 Perciò, o Signore, io ti celebrerò fra le nazioni, E salmeggerò al tuo Nome; 010 2SA 022 051 Il quale rende magnifiche le vittorie del suo re, Ed usa benignità inverso Davide, suo Unto, E inverso la sua progenie, in sempiterno. 010 2SA 023 001 ORA queste [son] le ultime parole di Davide: Davide, figliuolo d'Isai, dice; Anzi l'uomo [che è] stato costituito in alta dignità, L'Unto dell'Iddio di Giacobbe, E il componitore delle soavi canzoni d'Israele, dice: 010 2SA 023 002 Lo Spirito del Signore ha parlato per me, E la sua parola [è stata] sopra la mia lingua. 010 2SA 023 003 L'Iddio d'Israele ha detto; La Rocca d'Israele mi ha parlato, [dicendo]; Chi signoreggia sopra gli uomini, [sia] giusto, Signoreggiando [nel] timor di Dio. 010 2SA 023 004 Ed [egli sarà] come la luce della mattina, quando il sole si leva; Di una mattina senza nuvole; [Come] l'erba [che nasce] dalla terra per lo sole, [e] per la pioggia. 010 2SA 023 005 Benchè la mia casa non [sarà] così appo Iddio; Perciocchè egli ha fatto meco un patto eterno Perfettamente bene ordinato ed osservato; Conciossiachè tutta la mia salute, e tutto il [mio] piacere [sia], Ch'egli non [lo] farà rigermogliare. 010 2SA 023 006 Ma gli uomini scellerati tutti quanti [saranno] gittati via, Come spine che non si prendono con la mano; 010 2SA 023 007 Anzi, chi vuol maneggiarle impugna del ferro, od un'asta di lancia; Ovvero, son del tutto bruciate col fuoco in su la pianta. 010 2SA 023 008 QUESTI [sono] i nomi degli [uomini] prodi di Davide: Colui che sedeva nel seggio, il Tacmonita, [era] il principale de' colonnelli. Esso [era] Adino Eznita, [il quale] in una volta [andò] sopra ottocent'uomini, e li sconfisse. 010 2SA 023 009 E, dopo lui, [era] Eleazaro, figliuolo di Dodo, figliuolo di Ahohi. Costui [era] fra i tre prodi [ch'erano] con Davide, allora che sfidarono i Filistei, che si erano quivi adunati in battaglia, e che gl'Israeliti si ritrassero. 010 2SA 023 010 Costui si levò, e percosse i Filistei, finchè la sua mano fu stanca, e restò attaccata alla spada. E il Signore diede una gran vittoria in quel dì; e il popolo ritornò dietro a Eleazaro, solo per ispogliare. 010 2SA 023 011 E, dopo lui, Samma, figliuolo di Aghe, Hararita. Essendosi i Filistei adunati in una stuolo, [in un luogo] dove era un campo pieno di lenti, ed essendosi il popolo messo in fuga d'innanzi a' Filistei, 010 2SA 023 012 costui si presentò in mezzo del campo, e lo riscosse, e percosse i Filistei. E il Signore diede una gran vittoria. 010 2SA 023 013 Ora [questi] tre capi de' colonnelli vennero a Davide, al tempo della ricolta, nella spelonca di Adullam. Ed allora lo stuolo de' Filistei era accampato nella valle de' Rafei. 010 2SA 023 014 E Davide [era] allora nella fortezza; ed in quel tempo i Filistei aveano guernigione in Bet-lehem. 010 2SA 023 015 E Davide fu mosso di desiderio, e disse: Chi mi darà da bere dell'acqua della cisterna di Bet-lehem, ch'[è] alla porta? 010 2SA 023 016 E [que]'tre prodi penetrarono nel campo de'Filistei, e attinsero dell'acqua dalla cisterna di Bet-lehem, ch'[è] alla porta; e la portarono, e la presentarono a Davide; ma egli non volle berne, anzi la sparse al Signore, 010 2SA 023 017 e disse: Togli da me, Signore, che io faccia questo; [berrei] io il sangue di questi uomini che sono andati [là] al rischio della lor vita? E non volle ber quell'[acqua]. Queste cose fecero [que]'tre prodi. 010 2SA 023 018 Abisai anch'esso, fratello di Ioab, figliuolo di Seruia, era capo fra [altri] tre. Costui eziandio vibrò la sua lancia contro a trecent' [uomini], e li uccise; onde egli acquistò fama fra que' tre; 010 2SA 023 019 fra i quali certo egli fu il più illustre, e fu lor capo; ma non pervenne a quegli [altri] tre. 010 2SA 023 020 Poi [vi era] Benaia, figliuolo di Ioiada, figliuol d'un uomo valoroso; [il qual Benaia] fece di gran prodezze, [ed era] da Cabseel. Costui percosse i due Ariel di Moab; discese ancora, e percosse un leone in mezzo di una fossa, al tempo della neve. 010 2SA 023 021 Egli percosse ancora un uomo Egizio, [ch'era] ragguardevole, ed avea in mano una lancia; ma [Benaia] discese contro a lui con un bastone, e gli strappò la lancia di mano, e l'uccise con la sua [propria] lancia. 010 2SA 023 022 Queste cose fece Banaia, figliuolo di Ioiada, e fu famoso fra quei tre prodi. 010 2SA 023 023 Egli fu illustre sopra i trenta; ma pure non pervenne a que' tre. E Davide lo costituì sopra [la gente ch'egli avea del continuo] a suo comando. 010 2SA 023 024 [Poi vi era] Asael, fratello di Ioab, [ch'era] sopra questi trenta, [cioè: ] Elhanaan, figliuolo di Dodo, da Bet-lehem; 010 2SA 023 025 Samma Harodita, Elica Harodita; 010 2SA 023 026 Heles Paltita; Ira, figliuolo d'Icches, Tecoita; 010 2SA 023 027 Abiezer Anatotita, Mebunnai Husatita; 010 2SA 023 028 Salmon Ahohita, Maharai Netofatita; 010 2SA 023 029 Heleb, figliuolo di Baana, Netofatita; Ittai, figliuolo di Ribai, da Ghibea de' figliuoli di Beniamino; 010 2SA 023 030 Benaia Piratonita, Hiddai dalle valli di Gaas; 010 2SA 023 031 Abi-albon Arbatita, Azmavet Barhumita; 010 2SA 023 032 Elihaba Saalbonita, Gionatan de' figliuoli di Iasen; 010 2SA 023 033 Samma Hararita; Ahiam figliuolo di Sarar, Ararita; 010 2SA 023 034 Elifelet, figliuolo di Ahasbai, figliuolo di un Maacatita; Eliam, figliuolo di Ahitofel, Ghilonita; 010 2SA 023 035 Hesrai Carmelita, Parai Arbita; 010 2SA 023 036 Igheal, figliuolo di Natan, da Soba; Bani Gadita; 010 2SA 023 037 Selec Ammonita; Naarai Beerotita, il quale portava le armi di Ioab, figliuolo di Seruia; 010 2SA 023 038 Ira Itrita, Gareb Itrita; 010 2SA 023 039 Uria Hitteo; in tutto trentasette. 010 2SA 024 001 OR l'ira del Signore si accese di nuovo contro ad Israele; ed egli incitò Davide contro ad essi, dicendo: Va', annovera Israele e Giuda. 010 2SA 024 002 E il re disse a Ioab, capo dell'esercito ch'[era] appresso di lui: Or va' attorno per tutte le tribù d'Israele, da Dan fino in Beerseba, e annoverate il popolo, acciocchè io ne sappia il numero. 010 2SA 024 003 E Ioab disse al re: Il Signore Iddio tuo accresca il popolo per cento cotanti, e faccia che gli occhi del re, mio signore, il veggano. E perchè vuole questa cosa il re, mio signore? 010 2SA 024 004 Ma la parola del re prevalse a Ioab, ed a' capi dell'esercito. Laonde Ioab, ed i capi dell'esercito [ch'erano] davanti al re, si partirono per annoverare il popolo d'Israele. 010 2SA 024 005 E passarono il Giordano, e si accamparono in Aroer, a man destra della città che [è] in mezzo del torrente di Gad, ed appresso di Iazer. 010 2SA 024 006 Poi vennero in Galaad, e nel paese delle contrade basse, [cioè] in Hodsi; poi vennero in Dan-Iaan, e ne' contorni di Sidon. 010 2SA 024 007 Poi vennero alla fortezza di Tiro, e in tutte le città degli Hivvei e de' Cananei; poi [di là] procedettero verso la parte meridionale di Giuda, in Beerseba. 010 2SA 024 008 Così circuirono tutto il paese, e ritornarono in Gerusalemme in capo di nove mesi e venti giorni. 010 2SA 024 009 E Ioab diede al re il numero della descrizione del popolo; e d'Israele vi erano ottocentomila uomini valenti che potevano tirar la spada; e di que' di Giuda cinquecentomila. 010 2SA 024 010 E Davide fu tocco nel cuore, dopo che egli ebbe annoverato il popolo. E Davide disse al Signore: Io ho gravemente peccato in ciò che io ho fatto; ma ora, Signore, rimovi, ti prego, l'iniquità del tuo servitore; perciocchè io ho fatta una gran follia. 010 2SA 024 011 Ed essendosi Davide levato la mattina, il Signore parlò al profeta Gad, Veggente di Davide, dicendo: 010 2SA 024 012 Va', e di' a Davide: Così ha detto il Signore: Io ti propongo tre cose; eleggitene una, ed io te la farò. 010 2SA 024 013 Gad adunque venne a Davide, e gli rapportò [la cosa], e gli disse: [Qual cosa vuoi] tu che ti avvenga? o sett'anni di fame nel tuo paese; o che tu fugga per tre mesi davanti a' tuoi nemici, e ch'essi ti perseguitino; o che per tre giorni vi sia pestilenza nel tuo paese? Ora considera, e vedi ciò che io ho da rispondere a colui che mi ha mandato. 010 2SA 024 014 Allora Davide disse a Gad: Io son grandemente distretto: deh! caggiamo nelle mani del Signore; perciocchè le sue compassioni [son] grandi; e ch'io non caggia nelle mani degli uomini. 010 2SA 024 015 Il Signore adunque mandò una pestilenza in Israele, da quella mattina fino al termine posto; e morirono settantamila uomini del popolo, da Dan fino in Beerseba. 010 2SA 024 016 E l'Angelo stese la sua mano sopra Gerusalemme, per farvi il guasto; ma il Signore si pentì di quel male, e disse all'Angelo che faceva il guasto fra il popolo: Basta, rallenta ora la tua mano. Or l'Angelo del Signore era presso dell'aia di Arauna Gebuseo. 010 2SA 024 017 E Davide, avendo veduto l'Angelo che percoteva il popolo, disse al Signore: Ecco, io ho peccato, io ho operato iniquamente; ma queste pecore che hanno fatto? Deh! sia la tua mano sopra me, e sopra la casa di mio padre. 010 2SA 024 018 E Gad venne in quel dì a Davide, e gli disse: Sali, rizza un altare al Signore nell'aia di Arauna Gebuseo. 010 2SA 024 019 E Davide salì, secondo la parola di Gad, come il Signore avea comandato. 010 2SA 024 020 E Arauna riguardò, e vide il re e i suoi servitori che venivano a lui. Ed Arauna uscì fuori, e s'inchinò al re con la faccia verso terra. 010 2SA 024 021 Poi disse: Perchè è venuto il re, mio signore, al suo servitore? E Davide disse: Per comperar de te quest'aia, per edificarvi un altare al Signore; acciocchè questa piaga sia arrestata d'in sul popolo. 010 2SA 024 022 E Arauna disse a Davide: Il re, mio signore, prenda, ed offerisca ciò che gli piacerà; ecco questi buoi per l'olocausto; e queste trebbie e questi arnesi da buoi per legne. 010 2SA 024 023 Il re Arauna donò tutte queste cose al re, e gli disse: Il Signore Iddio tuo ti gradisca. 010 2SA 024 024 Ma il re disse ad Arauna: No; anzi del tutto compererò [queste cose] da te per prezzo, e non offerirò al Signore Iddio mio olocausti che io abbia avuti in dono. Davide adunque comperò l'aia e i buoi per cinquanta sicli d'argento. 010 2SA 024 025 E Davide edificò quivi un altare al Signore, e offerì olocausti e sacrificii da render grazie. E il Signore fu placato inverso il paese, e la piaga fu arrestata d'in su Israele. # # BOOK 011 1KI 1 Kings 1 Re 011 1KI 001 001 ORA il re Davide divenne vecchio [e] molto attempato; e benchè lo coprissero di panni, non però si riscaldava. 011 1KI 001 002 Laonde i suoi servitori gli dissero: Cerchisi al re, nostro signore, una fanciulla vergine, la quale stia davanti al re, e lo governi, e ti giaccia in seno; acciocchè il re, mio signore, si riscaldi. 011 1KI 001 003 Cercarono adunque, per tutte le contrade d'Israele, una bella fanciulla; e trovarono Abisag Sunamita, e la condussero al re. 011 1KI 001 004 E la fanciulla [era] bellissima, e governava il re, e lo serviva; ma il re non la conobbe. 011 1KI 001 005 Allora Adonia, figliuolo di Hagghit, s'innalzò, dicendo: Io regnerò; e si fornì di carri e di cavalieri; e cinquant'uomini correvano davanti a lui. 011 1KI 001 006 (Or suo padre non volle contristarlo in vita sua, dicendo: Perchè hai fatta cotesta cosa? Ed oltre a ciò, egli [era] bellissimo, e [sua madre] l'avea partorito dopo Absalom.) 011 1KI 001 007 Poi tenne ragionamento con Ioab, figliuolo di Seruia, e col sacerdote Ebiatar; ed essi gli porsero aiuto, e lo seguitarono. 011 1KI 001 008 Ma il sacerdote Sadoc, e Benaia, figliuolo di Ioiada, e il profeta Natan, e Simi, e Rei, e gli uomini prodi che Davide avea, non furono della parte di Adonia. 011 1KI 001 009 Or Adonia ammazzò pecore e buoi, ed animali grassi, presso alla pietra di Zohelet, ch'[è] vicin della fonte di Roghel; e invitò tutti i suoi fratelli, figliuoli del re, e tutti gli uomini di Giuda ch'erano al servigio del re; 011 1KI 001 010 ma non invitò il profeta Natan, nè Benaia, nè gli uomini prodi, nè Salomone, suo fratello. 011 1KI 001 011 E Natan disse a Batseba, madre di Salomone: Non hai tu udito che Adonia, figliuolo di Hagghit, [è] stato fatto re, senza che Davide, nostro signore, ne sappia nulla? 011 1KI 001 012 Ora dunque vieni, e [permetti], ti prego, che io ti dia un consiglio, acciocchè tu scampi la vita tua, e la vita di Salomone, tuo figliuolo. 011 1KI 001 013 Va', ed entra dal re Davide, e digli: Non hai tu, o re, mio signore, giurato alla tua servente, dicendo: Certo, Salomone, tuo figliuolo, regnerà dopo me, e sederà in sul mio trono? perchè dunque è stato fatto re Adonia? 011 1KI 001 014 Ecco, mentre tu [sarai] ancora quivi, parlando col re, io entrerò dopo te, e supplirò le tue parole. 011 1KI 001 015 Batseba dunque entrò dal re dentro alla camera. Ora il re [era] molto vecchio, ed Abisag Sunamita lo serviva. 011 1KI 001 016 E Batseba s'inchinò, e fece riverenza al re. E il re [le] disse: Che hai? 011 1KI 001 017 Ed ella gli disse: Signor mio, tu hai giurato alla tua servente per lo Signore Iddio tuo: Certo, Salomone, tuo figliuolo, regnerà dopo me, e sederà in sul mio trono. 011 1KI 001 018 E pure ecco ora, Adonia è stato fatto re, senza che ora tu, o re, mio signore, ne abbi saputo nulla. 011 1KI 001 019 Ed ha ammazzati buoi, ed animali grassi, e pecore, in gran numero; ed ha invitati tutti i figliuoli del re, e il sacerdote Ebiatar, e Ioab, capo dell'esercito; ma non ha chiamato il tuo servitore Salomone. 011 1KI 001 020 Ora gli occhi di tutto Israele [son volti] verso te, o re, mio signore; acciocchè tu dichiari loro chi ha da sedere in sul trono del re, mio signore, dopo lui. 011 1KI 001 021 Altrimenti avverrà che, quando il re, mio signore, giacerà co' suoi padri, io e il mio figliuolo Salomone saremo [riputati] colpevoli. 011 1KI 001 022 Or, mentre ella parlava ancora col re, ecco, il profeta Natan sopraggiunse. 011 1KI 001 023 E [ciò] fu rapportato al re, dicendo: Ecco il profeta Natan. Ed egli venne alla presenza del re, e gli s'inchinò, con la faccia verso terra. 011 1KI 001 024 E Natan disse al re: O re, mio signore, hai tu detto: Adonia regnerà dopo me, ed egli sarà quel che sederà sopra il mio trono? 011 1KI 001 025 Conciossiachè oggi egli sia sceso, ed abbia ammazzati buoi, ed animali grassi, e pecore in gran numero; ed abbia invitati tutti i figliuoli del re, ed i capi dell'esercito, e il sacerdote Ebiatar; ed ecco, mangiano e bevono davanti a lui, ed hanno detto: Viva il re Adonia. 011 1KI 001 026 Ma egli non ha chiamato me, tuo servitore, nè il sacerdote Sadoc, nè Benaia, figliuolo di Ioiada, nè Salomone, tuo servitore. 011 1KI 001 027 Questa cosa è ella stata fatta da parte del re, mio signore, senza che tu abbi dichiarato al tuo servitore chi ha da sedere sopra il trono del re, mio signore, dopo lui? 011 1KI 001 028 E il re Davide rispose, e disse: Chiamatemi Batseba. Ed ella venne davanti al re, e stette in piè in sua presenza. 011 1KI 001 029 E il re giurò, e disse: [Come] il Signore, che ha riscossa l'anima mia d'ogni tribolazione, vive, 011 1KI 001 030 io ti farò oggi, come io ti ho giurato per lo Signore Iddio di Israele, dicendo: Salomone, tuo figliuolo, regnerà dopo me; ed egli sederà in sul mio trono, in luogo mio. 011 1KI 001 031 E Batseba s'inchinò con la faccia verso terra, e fece riverenza al re, e disse: Possa il re Davide, mio signore, vivere in perpetuo. 011 1KI 001 032 Poi il re Davide disse: Chiamatemi il sacerdote Sadoc, e il profeta Natan, e Benaia, figliuolo di Ioiada. Ed essi vennero in presenza del re. 011 1KI 001 033 E il re disse loro: Prendete con voi i servitori del vostro signore, e fate montar Salomone, mio figliuolo sopra la mia mula, e menatelo sopra Ghihon. 011 1KI 001 034 E il sacerdote Sadoc e il profeta Natan unganlo quivi per re sopra Israele. Poi sonate con la tromba, e dite: Viva il re Salomone. 011 1KI 001 035 Poi ritornatevene dietro a lui, ed egli verrà, e sederà sopra il mio trono, e regnerà in luogo mio; perciocchè io l'ho ordinato per esser conduttore sopra Israele e sopra Giuda. 011 1KI 001 036 E Benaia, figliuolo di Ioiada, rispose al re, e disse: Amen, così dica il Signore Iddio del re, mio signore. 011 1KI 001 037 Siccome il Signore è stato col re, mio signore, così sia con Salomone; e magnifichi il suo trono, anche sopra il trono del re Davide, mio signore. 011 1KI 001 038 Il sacerdote Sadoc adunque, e il profeta Natan e Benaia, figliuolo di Ioiada, e i Cheretei, e i Peletei, scesero, e fecero montare Salomone sopra la mula del re Davide, e lo condussero sopra Ghihon. 011 1KI 001 039 E il sacerdote Sadoc prese il corno dell'olio del Tabernacolo, ed unse Salomone. Poi si sonò con la tromba, e tutto il popolo disse: Viva il re Salomone. 011 1KI 001 040 E tutto il popolo ritornò dietro a lui, sonando flauti, e rallegrandosi di una grande allegrezza, talchè la terra si schiantava per le lor grida. 011 1KI 001 041 Or Adonia, e tutti gl'invitati ch'[erano] con lui, come finivano di mangiare, udirono [questo romore]. Ioab ancora udì il suon della tromba, e disse: Che vuol dire questo grido della città, che è [così] commossa? 011 1KI 001 042 Mentre egli parlava ancora, ecco, Gionatan, figliuolo del sacerdote Ebiatar, giunse. Ed Adonia [gli] disse: Vien pure; perciocchè tu sei un valent'uomo, e devi recar buone novelle. 011 1KI 001 043 Ma Gionatan rispose, e disse ad Adonia: Per certo il re Davide, nostro signore, ha costituito re Salomone. 011 1KI 001 044 E il re ha mandato con lui il sacerdote Sadoc, e il profeta Natan, e Benaia, figliuolo di Ioiada, e i Cheretei, e i Peletei; ed essi l'hanno fatto montare sopra la mula del re. 011 1KI 001 045 E il sacerdote Sadoc e il profeta Natan l'hanno unto per re in Ghihon; e di là se ne son tornati con allegrezza; e la città se n'è commossa. Quest'[è] il romore che voi avete udito. 011 1KI 001 046 Ed anche Salomone si è posto a sedere sopra il trono reale. 011 1KI 001 047 Ed anche i servitori del re son venuti per benedire il re Davide, nostro signore, dicendo: Iddio renda il nome di Salomone vie più eccellente che il tuo nome, e magnifichi il suo trono vie più che il tuo. E il re ha adorato in sul letto; 011 1KI 001 048 ed anche ha detto così: Benedetto [sia] il Signore Iddio d'Israele, il quale ha oggi stabilito uno che segga sopra il mio trono, davanti agli occhi miei. 011 1KI 001 049 Allora tutti gl'invitati da Adonia sbigottirono, e si levarono, e andarono, ciascuno a suo cammino. 011 1KI 001 050 Ed Adonia, temendo di Salomone, si levò, e andò, e impugnò le corna dell'Altare. 011 1KI 001 051 E [ciò] fu rapportato a Salomone, dicendo: Ecco, Adonia teme del re Salomone; ed ecco, egli ha impugnate le corna dell'Altare, dicendo: Giurimi oggi il re Salomone, ch'egli non farà morire il suo servitore con la spada. 011 1KI 001 052 E Salomone disse: Se egli si porta da uomo virtuoso, ei non caderà pur uno de' suoi capelli a terra; ma, se si trova in lui del male, morrà. 011 1KI 001 053 E il re Salomone mandò a ritrarlo d'appresso all'Altare. Ed egli venne, e s'inchinò al re Salomone. E Salomone gli disse: Vattene a casa tua. 011 1KI 002 001 ORA, avvicinandosi il tempo della morte di Davide, egli comandò al suo figliuolo Salomone, e [gli] disse: 011 1KI 002 002 Io me ne vo per la via di tutta la terra; fortificati, e portati da uomo; 011 1KI 002 003 e osserva ciò che il Signore Iddio tuo ti ha comandato di osservare; camminando nelle sue vie, ed osservando i suoi statuti, e i suoi comandamenti, e le sue leggi, e le sue testimonianze, siccome [è] scritto nella Legge di Mosè; acciocchè tu prosperi in tutto quello che tu farai, e in tutto ciò a che tu ti volterai; 011 1KI 002 004 affinchè il Signore adempia ciò ch'egli mi ha promesso, dicendo: Se i tuoi figliuoli prendono guardia alla via loro, per camminar con lealtà nel mio cospetto, con tutto il cuor loro, e con tutta l'anima loro; non ti verrà giammai meno uomo [che segga] sopra il trono d'Israele. 011 1KI 002 005 Oltre a ciò, tu sai quello che mi ha fatto Ioab, figliuolo di Seruia; ciò che egli ha fatto a' due capi degli eserciti d'Israele, ad Abner, figliuolo di Ner, e ad Amasa, figliuolo di Ieter, i quali egli ha uccisi, spandendo in pace il sangue che si spande in guerra, e mettendo il sangue, che si spande in guerra, nella sua cintura ch'egli avea sopra le reni, e nelle sue scarpe ch'egli avea ne' piedi. 011 1KI 002 006 Fanne adunque secondo la tua sapienza, e non lasciare scendere la sua canutezza in pace nel sepolcro. 011 1KI 002 007 Ma usa benignità inverso i figliuoli di Barzillai Galaadita, e sieno fra quelli che mangeranno alla tua tavola; perciocchè così vennero a me, quando io fuggiva d'innanzi ad Absalom, tuo fratello. 011 1KI 002 008 Ecco, oltre a ciò, appo te [è] Simi, figliuolo di Ghera, Beniaminita, da Bahurim, il qual mi maledisse d'una maledizione atroce nel giorno che io andava in Mahanaim. Ma egli mi scese incontro verso il Giordano, ed io gli giurai per lo Signore, che io non lo farei morire con la spada. 011 1KI 002 009 Ma ora non lasciarlo impunito; perciocchè tu [sei] uomo savio; considera dunque ciò che tu gli avrai da fare, e fa' scendere la sua canutezza nel sepolcro per morte sanguinosa. 011 1KI 002 010 Davide poi giacque co' suoi padri, e fu seppellito nella Città di Davide. 011 1KI 002 011 E il tempo che Davide regnò sopra Israele, [fu] di quarant'anni; egli regnò sette anni in Hebron, e in Gerusalemme regnò trentatrè anni. 011 1KI 002 012 E Salomone sedette sopra il trono di Davide, suo padre; e il suo reame fu grandemente stabilito. 011 1KI 002 013 OR Adonia, figliuolo di Hagghit, venne a Batseba, madre di Salomone. Ed ella disse: La tua venuta [è] ella pacifica? Ed egli disse: [Sì, è] pacifica. 011 1KI 002 014 Poi disse: Io ho da [dir]ti una parola. 011 1KI 002 015 Ed ella disse: Parla. Ed egli disse: Tu sai che il regno mi apparteneva, e tutti gl'Israeliti aveano affissate le facce loro sopra me, [sperando] che io regnerei; ma il reame è stato trasportato, ed è [scaduto] al mio fratello; perciocchè esso è stato fatto suo dal Signore. 011 1KI 002 016 Ma ora io ti chieggio sol una cosa, non disdirmela. Ed ella gli disse: Parla pure. 011 1KI 002 017 Ed egli [le] disse: Deh! di' al re Salomone, (perciocchè egli non te lo disdirà, ) ch'egli mi dia Abisag Sunamita per moglie. 011 1KI 002 018 E Batseba disse: Bene [sta], io parlerò per te al re. 011 1KI 002 019 Batseba dunque venne al re Salomone, per parlargli per Adonia. E il re si levò a incontrarla, e le s'inchinò. Poi si pose a sedere sopra il suo trono, e fece mettere un seggio per sua madre; ed ella si pose a sedere alla man destra di esso. 011 1KI 002 020 Ed ella disse: Io ho da farti una piccola richiesta, non disdirmela. E il re le disse: Falla pure, madre mia; perciocchè io non te la disdirò. 011 1KI 002 021 Ed ella disse: Diasi Abisag Sunamita al tuo fratello Adonia per moglie. 011 1KI 002 022 E il re Salomone rispose, e disse a sua madre: E perchè chiedi tu Abisag Sunamita per Adonia? Chiedi pure anche il reame per lui, poichè egli [è] mio fratello maggiore; per lui, per lo sacerdote Ebiatar, e per Ioab, figliuolo di Seruia. 011 1KI 002 023 Ed il re Salomone giurò per lo Signore, dicendo: Così mi faccia Iddio, e così aggiunga, se Adonia non ha parlato di questa cosa contro alla vita sua. 011 1KI 002 024 Ed ora [come] vive il Signore, il qual mi ha stabilito, e mi ha fatto sedere sopra il trono di Davide, mio padre; e mi ha fatta una casa, come egli ne avea parlato; Adonia sarà oggi fatto morire. 011 1KI 002 025 E il re Salomone mandò [a farne l'esecuzione] per le mani di Benaia, figliuolo di Ioiada, il quale si avventò sopra lui; ed egli morì. 011 1KI 002 026 Poi il re disse al sacerdote Ebiatar: Vattene in Anatot, alla tua possessione; perciocchè tu hai meritata la morte; ma pure oggi non ti farò morire; perchè tu hai portata l'Arca del Signore Iddio davanti a Davide, mio padre, e perchè tu sei stato afflitto in tutto ciò in che mio padre è stato afflitto. 011 1KI 002 027 Così Salomone depose Ebiatar, per non esser più sacerdote al Signore; per adempiere la parola del Signore, la quale egli avea detta contro alla casa di Eli, in Silo. 011 1KI 002 028 Ora il grido ne venne fino a Ioab; perciocchè Ioab si era rivolto dietro ad Adonia, benchè non si fosse rivolto dietro ad Absalom. Ed egli si rifuggì nel Tabernacolo del Signore, e impugnò le corna dell'Altare. 011 1KI 002 029 E fu rapportato al re Salomone che Ioab si era rifuggito al Tabernacolo del Signore, e ch'egli [era] appresso dell'Altare. E Salomone mandò Benaia, figliuolo di Ioaida, dicendo: Va', avventati sopra lui. 011 1KI 002 030 E Benaia entrò nel Tabernacolo del Signore, e disse a Ioab: Così ha detto il re: Esci fuori. Ma egli rispose: No; anzi morrò quì. E Benaia rapportò la cosa al re, dicendo: Così ha detto Ioab, e così mi ha risposto. 011 1KI 002 031 E il re gli disse: Fa' come egli ha detto, ed avventati sopra lui; e poi sotterralo; e togli d'addosso a me, e d'addosso alla casa di mio padre, il sangue che Ioab ha sparso senza cagione. 011 1KI 002 032 E il Signore farà ritornare sopra il suo capo il sangue ch'egli ha sparso; perciocchè egli si è avventato sopra due uomini più giusti e migliori di lui, e li ha uccisi con la spada, senza che Davide, mio padre, ne sapesse nulla, [cioè]: Abner, figliuolo di Ner, capo dell'esercito d'Israele, ed Amasa, figliuolo di Ieter, capo dell'esercito di Giuda. 011 1KI 002 033 Ritorni adunque il sangue di coloro in sul capo di Ioab, e in sul capo della sua progenie in perpetuo; ma siavi pace, da parte del Signore, a Davide, ed alla sua progenie, ed alla sua casa, ed al suo trono, in perpetuo. 011 1KI 002 034 Così Benaia, figliuolo di Ioiada, salì, e si avventò sopra lui, e lo fece morire. Poi fu seppellito nella sua casa nel deserto. 011 1KI 002 035 Ed il re costituì Benaia, figliuolo di Ioiada, sopra l'esercito, in luogo di esso. Il re ordinò eziandio il sacerdote Sadoc, in luogo di Ebiatar. 011 1KI 002 036 Poi il re mandò a chiamare Simi, e gli disse: Edificati una casa in Gerusalemme, e dimoravi, e non uscirne nè qua, nè là. 011 1KI 002 037 Perciocchè al giorno che tu ne sarai uscito, e sarai passato il torrente di Chidron, sappi pur che del tutto tu morrai; il tuo sangue sarà sopra la tua testa. 011 1KI 002 038 E Simi disse al re: La parola [è] buona; il tuo servitore farà come il re, mio signore, ha detto. E Simi stette in Gerusalemme un lungo spazio di tempo. 011 1KI 002 039 Ed in capo di tre anni, avvenne che due servi di Simi se ne fuggirono ad Achis, figliuolo di Maaca, re di Gat. E ciò fu rapportato a Simi, e gli fu detto: Ecco, i tuoi servi [sono] in Gat. 011 1KI 002 040 E Simi si levò, e sellò il suo asino, e andò in Gat, ad Achis, per cercare i suoi servi; e andò, e ricondusse i suoi servi da Gat. 011 1KI 002 041 E fu rapportato a Salomone che Simi era andato da Gerusalemme in Gat, ed era ritornato. 011 1KI 002 042 E il re mandò a chiamar Simi, e gli disse: Non ti avea io fatto giurare per lo Signore, e non ti avea io protestato, dicendo: Al giorno che tu uscirai, e andrai o qua o là, sappi pur che del tutto tu morrai? E tu mi dicesti: La parola [che] io ho udita [è] buona. 011 1KI 002 043 Perchè dunque non hai osservato il giuramento del Signore, e il comandamento che io ti avea fatto? 011 1KI 002 044 Il re, oltre a ciò, disse a Simi: Tu sai tutto il male che tu hai fatto a Davide, mio padre, del quale il tuo cuore è consapevole; e per ciò il Signore ha fatto ritornare in sul tuo capo il male che tu hai fatto. 011 1KI 002 045 Ma il re Salomone [sarà] benedetto, e il trono di Davide sarà stabile davanti al Signore in perpetuo. 011 1KI 002 046 E, per comandamento del re, Benaia, figliuolo di Ioiada, uscì, e si avventò sopra lui, ed egli morì. Ed il reame fu stabilito nelle mani di Salomone. 011 1KI 003 001 OR Salomone s'imparentò con Faraone, re di Egitto; e prese la figliuola di Faraone, e la menò nella Città di Davide, finchè avesse compiuto di edificare la sua casa, e la Casa del Signore, e le mura di Gerusalemme d'ogn'intorno. 011 1KI 003 002 Solo il popolo sacrificava sopra gli alti luoghi; perciocchè fino a que' dì non era stata edificata Casa al Nome del Signore. 011 1KI 003 003 Ma pur Salomone amò il Signore, camminando negli statuti di Davide, suo padre; solo sacrificava, e faceva profumi sopra gli alti luoghi. 011 1KI 003 004 IL re andò eziandio in Gabaon, per sacrificar quivi; perciocchè quello [era] il grande alto luogo. Salomone offerse mille olocausti sopra quell'Altare. 011 1KI 003 005 E il Signore apparve a Salomone, in Gabaon, di notte, in sogno. E Iddio [gli] disse: Chiedi ciò [che tu vuoi] che io ti dia. 011 1KI 003 006 E Salomone disse: Tu hai usata gran benignità inverso Davide, mio padre, tuo servitore, siccome egli è camminato davanti a te in lealtà, ed in giustizia, e in dirittura di cuore verso te; e tu gli hai ancora riserbata questa gran benignità, che tu gli hai dato un figliuolo che siede sopra il suo trono, come oggi [appare]. 011 1KI 003 007 Ora dunque, Signore Iddio mio, tu hai costituito re me, tuo servitore, in luogo di Davide, mio padre; ed io [sono] un piccol fanciullo, e non so nè uscire nè entrare. 011 1KI 003 008 E il tuo servitore [è] in mezzo del tuo popolo che tu hai eletto, [ch'è] un popolo grande, il quale, per la moltitudine, non si può contare, nè annoverare. 011 1KI 003 009 Da' dunque al tuo servitore un cuore intendente, per giudicare il tuo popolo, per discernere tra il bene ed il male; perciocchè, chi potrebbe giudicare questo tuo popolo ch'è in [così] gran numero? 011 1KI 003 010 E questo piacque al Signore, che Salomone avesse chiesta una tal cosa. 011 1KI 003 011 E Iddio gli disse: Perciocchè tu hai chiesta questa cosa, e non hai chiesta lunga vita, nè ricchezze, nè la vita de' tuoi nemici; anzi hai chiesto di avere intelletto per essere intendente a giudicare; ecco, io fo secondo la tua parola; 011 1KI 003 012 ecco, io ti do un cuor savio ed intendente; talchè nè davanti a te è stato, nè dopo te sorgerà alcuno pari a te. 011 1KI 003 013 Ed oltre a ciò, io ti do quello che tu non mi hai chiesto, ricchezze e gloria; talchè fra i re non ne fu [mai] alcun tale, qual tu sarai tutto il tempo della tua vita. 011 1KI 003 014 E se tu cammini nelle mie vie, per osservare i miei statuti ed i miei comandamenti, come è camminato Davide, tuo padre, io prolungherò il tempo della tua vita. 011 1KI 003 015 E Salomone si svegliò, ed ecco un sogno. Poi se ne venne in Gerusalemme, e si presentò davanti all'Arca del Patto del Signore, ed offerse olocausti, e sacrificò sacrificii da render grazie; fece eziandio un convito a tutti i suoi servitori. 011 1KI 003 016 Allora due donne meretrici vennero al re, e si presentarono davanti a lui. 011 1KI 003 017 E l'una di loro disse: Ahi, signor mio! Io, e questa donna, dimoriamo in una stessa casa; or io partorii, [stando] con lei in quella casa. 011 1KI 003 018 E il terzo giorno appresso che io ebbi partorito, questa donna partorì anch'essa; e noi [stavamo] insieme, e non [vi era] alcun forestiere con noi in casa; non [vi era] altri che noi due in casa. 011 1KI 003 019 Ora, la notte passata, il figliuolo di questa donna è morto; perciocchè ella gli era giaciuta addosso. 011 1KI 003 020 Ed ella s'è levata in mezzo alla notte, ed ha preso il mio figliuolo d'appresso a me, mentre la tua servente dormiva, e se l'ha posto a giacere in seno, e mi ha posto a giacere in seno il suo figliuolo morto. 011 1KI 003 021 Ora io, levatami la mattina per allattare il mio figliuolo, ho trovato ch'era morto; ma, avendolo la mattina considerato, ecco, egli non era il mio figliuolo che io avea partorito. 011 1KI 003 022 E l'altra donna disse: No; anzi il vivo [è] il mio figliuolo, e il morto [è] il tuo. E quell'[altra] diceva: No; anzi il morto [è] il tuo figliuolo, e il vivo è il mio figliuolo. Così parlavano in presenza del re. 011 1KI 003 023 E il re disse: Costei dice: Questo [che è] vivo [è] il mio figliuolo, e il morto [è] il tuo; e colei dice: No; anzi il morto [è] il tuo figliuolo, e il vivo [è] il mio. 011 1KI 003 024 Allora il re disse: Recatemi una spada. E fu portata una spada davanti al re. 011 1KI 003 025 Poi il re disse: Spartite il fanciullo vivo in due: e datene la metà all'una, e la metà all'altra. 011 1KI 003 026 Ma la donna di cui [era] il fanciullo vivo, disse al re (perciocchè le viscere le si commossero inverso il suo figliuolo): Ahi! signor mio; datele il fanciullo vivo, e nol fate punto morire. Ma l'altra disse: Non sia nè a te, nè a me, spartasi. 011 1KI 003 027 Allora il re diede la sentenza, e disse: Date a costei il fanciullo vivo, e nol fate punto morire; essa [è] la madre sua. 011 1KI 003 028 E tutti gl'Israeliti, udito il giudicio che il re avea dato, temettero il re; perciocchè videro che [vi era] in lui una sapienza di Dio, per giudicare. 011 1KI 004 001 IL re Salomone adunque fu re sopra tutto Israele. 011 1KI 004 002 E questi [erano] i principali signori della sua corte: Azaria, figliuolo di Sadoc, [era] Governatore; 011 1KI 004 003 Elihoref ed Ahia, figliuoli di Sisa, [erano] Segretari; Iosafat, figliuolo di Ahilud, [era] Cancelliere; 011 1KI 004 004 Benaia, figliuolo di Ioiada, [era] Capo dell'esercito; e Sadoc ed Ebiatar [erano] Sacerdoti; 011 1KI 004 005 ed Azaria, figliuolo di Natan, [era] sopra i commissari; e Zabud, figliuolo di Natan, [era] principale Ufficiale, famigliare del re; 011 1KI 004 006 ed Ahizar [era] il gran Maestro di casa; e Adoniram, figliuolo di Abda, [era] sopra i tributi. 011 1KI 004 007 Or Salomone avea dodici commissari sopra tutto Israele, i quali provvedevano di vittuaglia il re e la sua casa; ciascuno di essi avea la cura di provvedere di vittuaglia un mese dell'anno. 011 1KI 004 008 E questi [erano] i nomi loro: Il figliuolo di Ur [era commissario] nel monte di Efraim. 011 1KI 004 009 Il figliuolo di Decher, in Macas, ed in Saalbim, ed in Bet-semes, ed in Elon, [ed] in Bet-hanan. 011 1KI 004 010 Il figliuolo di Hesed, in Arubbot; del suo ripartimento [era] Soco, e tutto il paese di Hefer. 011 1KI 004 011 Il figliuolo di Abinadab, in tutta la contrada di Dor; costui ebbe per moglie Tafat, figliuola di Salomone. 011 1KI 004 012 Baana, figliuolo di Ahilud, in Taanac, ed in Meghiddo, ed in tutta [la contrada di] Bet-sean, che [è] presso di Sartan, disotto ad Izreel, da Bet-sean fino ad Abel-mehola, fin di là da Iocmeam. 011 1KI 004 013 Il figliuolo di Gheber, in Ramot di Galaad; del suo ripartimento [erano] le villate di Iair, figliuol di Manasse, che [sono] in Galaad; ed anche la contrada di Argob che [è] in Basan; sessanta gran città murate, con isbarre di rame. 011 1KI 004 014 Ahinadab, figliuolo d'Iddo, in Mahanaim. 011 1KI 004 015 Ahimaas, in Neftali; ancora costui prese una figliuola di Salomone, [cioè: ] Basmat, per moglie. 011 1KI 004 016 Baana, figliuolo di Husai, in Aser, ed in Alot. 011 1KI 004 017 Iosafat, figliuolo di Parua, in Issacar. 011 1KI 004 018 Simi, figliuolo di Ela, in Beniamino. 011 1KI 004 019 Gheber, figliuolo di Uri, nel paese di Galaad, [che fu] il paese di Sihon, re degli Amorrei, e di Og, re di Basan; [ed era] solo commissario in quel paese. 011 1KI 004 020 Giuda ed Israele [erano] in gran numero; [erano] come la rena ch'[è] in sul [lito del] mare, in moltitudine; mangiavano, e beveano, e si rallegravano. 011 1KI 004 021 E Salomone signoreggiava sopra tutti i regni di qua dal Fiume, infino al paese de' Filistei, ed infino a' confini di Egitto; essi portavano presenti a Salomone, e furono suoi soggetti tutto il tempo della vita sua. 011 1KI 004 022 Ora la provvisione della vittuaglia di Salomone, per ciascun giorno, era di trenta cori di fior di farina, e di sessanta cori d' [altra] farina; 011 1KI 004 023 di dieci buoi grassi, e di venti buoi di pasco, e di cento montoni, oltre a' cervi, e cavriuoli, e daini, e pollame di stia. 011 1KI 004 024 Perciocchè egli signoreggiava in tutto [il paese] di qua del Fiume, da Tifsa fino in Gaza, sopra tutti i re [ch'erano] di qua dal Fiume; ed avea pace d'intorno a sè da ogni lato. 011 1KI 004 025 E Giuda ed Israele dimoravano in sicurtà, ciascuno sotto alla sua vite, e sotto al suo fico, da Dan fino in Beerseba, tutto il tempo di Salomone. 011 1KI 004 026 Salomone avea ancora quarantamila luoghi da cavalli per li suoi carri, e [per] dodicimila cavalieri. 011 1KI 004 027 E que' commissari, un mese dell'anno per uno, provvedevano di vittuaglia il re Salomone, e tutti quelli che si accostavano alla sua tavola; non lasciavano mancar cosa alcuna. 011 1KI 004 028 Facevano eziandio venir l'orzo e la paglia, per i cavalli e per i muli, nel luogo dove erano; ciascuno secondo la sua commissione. 011 1KI 004 029 E IDDIO diede sapienza a Salomone, e grandissimo senno, ed un animo capace di tante cose, quant'[è] la rena ch'[è] in sul lito del mare. 011 1KI 004 030 E la sapienza di Salomone fu maggiore che la sapienza di tutti gli Orientali, e che tutta la sapienza degli Egizi; 011 1KI 004 031 talchè egli era più savio che alcun [altro] uomo; più ch'Etan Ezrahita, e che Heman, e che Calcol e che Darda, figliuoli di Mahol; e la sua fama andò per tutte le nazioni d'ogn'intorno. 011 1KI 004 032 Ed egli pronunziò tremila sentenze; ed i suoi cantici furono in numero di mille e cinque. 011 1KI 004 033 Parlò eziandio degli alberi, dal cedro ch'[è] nel Libano, fino all'isopo che nasce nella parete; parlò anche delle bestie, e degli uccelli, e de' rettili, e de' pesci. 011 1KI 004 034 E da tutti i popoli, da parte di tutti i re della terra, che aveano udito [parlare] della sapienza di Salomone, si veniva per udire la sua sapienza. 011 1KI 005 001 OR Hiram, re di Tiro, avendo udito che Salomone era stato unto re, in luogo di suo padre, gli mandò i suoi servitori; perciocchè Hiram era sempre stato amico di Davide. 011 1KI 005 002 E Salomone mandò a dire ad Hiram: 011 1KI 005 003 Tu sai che Davide, mio padre, non ha potuto edificare una Casa al Nome del Sigore Iddio suo, per le guerre, con le quali [i suoi nemici] lo tennero intorniato, finchè il Signore li ebbe posti sotto la pianta de' suoi piedi. 011 1KI 005 004 Ma ora il Signore Iddio mio mi ha dato riposo d'ogn'intorno; io non ho avversario alcuno, nè sinistro accidente. 011 1KI 005 005 Perciò, ecco, io delibero di edificare una casa al Nome del Signore Iddio mio, siccome il Signore ne avea parlato a Davide, mio padre, dicendo: Il tuo figliuolo, il quale io metterò sopra il tuo trono, in luogo tuo, sarà quello che edificherà una Casa al mio Nome. 011 1KI 005 006 Ora dunque comanda che mi si taglino de' cedri del Libano; e i miei servitori saranno co' tuoi servitori; ed io ti darò il pagamento de' tuoi servitori, secondo tutto ciò che tu dirai; perciocchè tu sai che fra noi non vi è alcuno che sappia tagliare il legname, come i Sidonii. 011 1KI 005 007 E quando Hiram ebbe udite le parole di Salomone, egli si rallegrò grandemente, e disse: Benedetto [sia] oggi il Signore, che ha dato a Davide un figliuolo savio, [per successore] sopra cotesto gran popolo. 011 1KI 005 008 Ed Hiram mandò a dire a Salomone: Io ho inteso ciò che tu mi hai mandato; io farò tutto ciò che tu desideri intorno al legname di cedro, ed al legname di abete. 011 1KI 005 009 I miei servitori [lo] condurranno dal Libano infino al mare; ed io lo farò metter per foderi nel mare, fino al luogo che tu mi manderai, e quivi il farò sciogliere, e tu li piglierai; e dal canto tuo tu mi contenterai con dar[mi] della vittuaglia per la mia casa. 011 1KI 005 010 Hiram adunque dava a Salomone del legname di cedro, e del legname di abete, ad ogni sua volontà. 011 1KI 005 011 E Salomone dava ad Hiram ventimila cori di grano, per lo mangiare di casa sua, e venti cori d'olio vergine; tanto ne dava Salomone ad Hiram ogni anno. 011 1KI 005 012 Il Signore adunque avendo data sapienza a Salomone, come gliene avea parlato; ed essendovi pace fra Hiram e Salomone, e avendo amendue fatta lega insieme; 011 1KI 005 013 il re Salomone levò gente da tutto Israele; e la levata fu di trentamila uomini. 011 1KI 005 014 Ed egli ne mandava nel Libano diecimila per mese, a muta; un mese erano nel Libano, e due mesi in casa; e Adoniram [era] sopra quella levata. 011 1KI 005 015 Oltre a ciò, Salomone avea settantamila [uomini] da portar pesi; ed ottantamila che tagliavano pietre nel monte; 011 1KI 005 016 oltre a' capi, e i commissari di Salomone, i quali [erano] sopra l'opera, [in numero di] tremila trecento, che, comandavano al popolo che lavorava all'opera. 011 1KI 005 017 E per comandamento del re, si addussero pietre grandi, pietre fine, per fondar la Casa, e pietre pulite. 011 1KI 005 018 Così i muratori di Salomone, e i muratori di Hiram, ed i Ghiblei, tagliarono, ed apparecchiarono il legname e le pietre, per edificar la Casa. 011 1KI 006 001 ORA, quattrocentottant'anni da che i figliuoli d'Israele furono usciti del paese di Egitto, l'anno quarto del regno di Salomone sopra Israele, nel mese di Ziv, [che] è il secondo mese, egli cominciò ad edificar la Casa al Signore. 011 1KI 006 002 E la Casa che il re Salomone edificò al Signore, avea sessanta cubiti di lunghezza, e venti di larghezza, e trenta di altezza. 011 1KI 006 003 E [vi] era un portico davanti alla parte della Casa, [che si chiamava] il Tempio, il quale avea venti cubiti di lunghezza, al pari della larghezza della Casa; [e] dieci cubiti di larghezza in fronte della Casa. 011 1KI 006 004 Fece eziandio alla Casa delle finestre reticolate. 011 1KI 006 005 Edificò ancora de' palchi di camere, attenenti al muro della Casa d'ogn'intorno; d'intorno alle mura della Casa, così del [luogo detto il] Tempio, come del[l'altro detto] l'Oracolo; avendovi fatto d'ogn'intorno de' contrafforti. 011 1KI 006 006 La larghezza del palco da basso [era] di cinque cubiti, e la larghezza di quel di mezzo di sei, e la larghezza del terzo di sette; perciocchè egli fece delle ritratte alla Casa, di fuori; acciocchè que' palchi non entrassero dentro alle mura della Casa. 011 1KI 006 007 Ora, quando la Casa fu edificata, ella fu fabbricata di pietre ch'erano state condotte acconce in perfezione come aveano da essere; talchè nè martello, nè scure, nè alcun [altro] strumento di ferro, non fu sentito nella Casa, mentre si edificava. 011 1KI 006 008 La porta de' contrafforti, [ch'erano] in mezzo [fra que' palchi, era] al lato destro della Casa; e per iscale a lumaca si saliva al palco di mezzo, e di quello al terzo. 011 1KI 006 009 Egli adunque edificò la Casa, e la compiè; e la coperse di soffitti, e di riquadrature di cedro. 011 1KI 006 010 E fabbricò quei palchi di camere d'intorno a tutta la Casa, dell'altezza di cinque cubiti ciascuno; intavolò eziandio la Casa di legno di cedro. 011 1KI 006 011 E la parola del Signore fu [indirizzata] a Salomone, dicendo: 011 1KI 006 012 Quant'è a questa Casa che tu edifichi, se tu cammini ne' miei statuti, e metti in opera le mie leggi, ed osservi tutti i miei comandamenti, per camminare in essi; io atterrò fermamente inverso te la mia parola, che io ho detta a Davide, tuo padre; 011 1KI 006 013 ed abiterò in mezzo de' figliuoli d'Israele, e non abbandonerò il mio popolo Israele. 011 1KI 006 014 Salomone adunque edificò la Casa, e la compiè. 011 1KI 006 015 Or egli intavolò le mura della Casa di dentro d'assi di cedro; egli coperse il di dentro di legno, dal suolo della Casa fino al sommo delle pareti, e al coperto; e coperse il suolo della Casa d'assi di abete. 011 1KI 006 016 Egli intavolò eziandio d'assi di cedro venti cubiti verso il fondo della Casa, dal suolo fino al sommo delle pareti; e fabbricò quello spazio indentro per l'Oracolo, pel Luogo santissimo. 011 1KI 006 017 E la Casa, [cioè] il Tempio anteriore, era di quaranta cubiti. 011 1KI 006 018 E il legno di cedro, [ch'era] dentro la Casa, [era] intagliato di coloquintide, e di fiori aperti; ogni cosa [era di] cedro, non si vedeva alcuna pietra. 011 1KI 006 019 Dispose eziandio l'Oracolo, dentro della Casa, del fondo, per mettervi l'Arca del Patto del Sigore. 011 1KI 006 020 E le facciate dell'Oracolo [erano di] venti cubiti di lunghezza, e di venti di larghezza, e di venti di altezza, ed egli lo coperse d'oro finissimo; e coperse di cedro l'Altare. 011 1KI 006 021 E Salomone coperse la casa di dentro, d'oro finissimo, e fece davanti all'Oracolo delle serrature d'oro; e coperse quello d'oro. 011 1KI 006 022 Così coperse d'oro interamente tutta la Casa. Coperse eziandio d'oro tutto l'Altare ch'[era] presso all'Oracolo. 011 1KI 006 023 E fece due Cherubini di legno di ulivo, dentro all'Oracolo, de' quali ciascuno [era] alto dieci cubiti. 011 1KI 006 024 E l'una delle ale dell'uno de' Cherubini [era lunga] cinque cubiti, e l'altra altrettanto; dall'estremità [d'una] delle ale di esso, fino all'estremità dell'altra, [vi erano] dieci cubiti. 011 1KI 006 025 L' altro Cherubino [era] parimente di dieci cubiti; amendue i Cherubini [erano] di una stessa misura e scultura. 011 1KI 006 026 L'altezza d'uno de' Cherubini [era] di dieci cubiti, e parimente l'altezza dell'altro. 011 1KI 006 027 Ed egli mise i Cherubini nel mezzo della parte interiore della Casa; e quelli spandevano le [loro] ale di Cherubini; talchè l'ala dell'uno toccava l'una delle pareti, e l'ala dell'altro l'altra; e le loro ale, [ch'erano] verso il mezzo della Casa, si toccavano l'una l'altra. 011 1KI 006 028 E coperse d'oro i Cherubini. 011 1KI 006 029 E fece intagliare attorno attorno, in tutte le pareti della Casa, delle figure di rilievo, di Cherubini, e di palme, e di fiori aperti, di dentro, e di fuori. 011 1KI 006 030 Coperse eziandio d'oro il suolo della Casa, di dentro e di fuori. 011 1KI 006 031 Ed all'entrata dell'Oracolo fece delle reggi di legno di ulivo; il limitare e gli stipiti [erano] di una quinta parte. 011 1KI 006 032 E sopra quelle due reggi di legno di ulivo, fece intagliare delle figure di Cherubini, e di palme, e di fiori aperti, e [li] coperse d'oro; e distese l'oro sopra i Cherubini, e sopra le palme. 011 1KI 006 033 Fece ancora all'entrata del Tempio degli stipiti di legno di ulivo, d'una quarta parte; 011 1KI 006 034 e due reggi di legno di abete, ciascuna delle quali si ripiegava in due. 011 1KI 006 035 E [vi] fece intagliare de' Cherubini, e delle palme, e de' fiori aperti, e li coperse d'oro apposto sottilmente sopra gl'intagli. 011 1KI 006 036 Edificò eziandio il cortile di dentro, a tre ordini di pietre pulite, ed un ordine di travatura di cedro. 011 1KI 006 037 L'anno quarto, nel mese di Ziv, furono posti i fondamenti della Casa del Signore; 011 1KI 006 038 e l'anno undecimo, nel mese di Bul, [che] è l'ottavo mese, la Casa fu compiuta, secondo tutto il suo disegno ed i suoi ordini. Così [Salomone] mise sett'anni ad edificarla. 011 1KI 007 001 POI Salomone, nello spazio di tredici anni, edificò la sua casa, e la compiè interamente. 011 1KI 007 002 Edificò ancora la casa del Bosco del Libano, di lunghezza di cento cubiti, e di larghezza di cinquanta, e d'altezza di trenta; [ed era posta] sopra quattro ordini di colonne di cedro, sopra le quali [vi era] una travatura di cedro. 011 1KI 007 003 E la casa [era] coperta di cedro di sopra, [cioè] sopra i palchi, ch'erano posti sopra quarantacinque colonne, a quindici per ordine. 011 1KI 007 004 E [vi erano] tre ordini di finestre, il cui aspetto rispondeva l'uno all'altro triplicatamente. 011 1KI 007 005 E tutti i vani e gli stipiti [erano] di figura quadra; e l'uno aspetto [era] dirincontro all'altro triplicatamente. 011 1KI 007 006 Fece eziandio il portico a quelle colonne, di lunghezza di cinquanta cubiti, e di larghezza di trenta; e questo portico [era] davanti a quelle; talchè in fronte di esse [vi erano] colonne e travatura. 011 1KI 007 007 Fece ancora il portico del trono, sopra il quale egli teneva ragione, [nominato: ] Il Portico del giudicio; ed esso fu coperto di cedro, dal suolo fino al solaio. 011 1KI 007 008 E nella sua casa, dove egli dimorava, [vi era] un altro cortile, dentro del portico, di simil lavoro a questo. Salomone fece ancora una casa per la figliuola di Faraone, la quale egli avea presa [per moglie], somigliante a quel portico. 011 1KI 007 009 Tutte queste fabbriche, di dentro e di fuori, dal fondamento fino agli sporti delle cornici, e di fuori fino al cortil grande, [erano di] pietre fine, segate con la sega, della medesima misura che le pietre pulite. 011 1KI 007 010 Il fondamento ancora [era di] pietre fine, di pietre grandi, di pietre di dieci e di otto cubiti. 011 1KI 007 011 Parimente al disopra [vi erano] delle pietre fine, della medesima misura delle pietre pulite; ed [una fabbrica di legname] di cedro. 011 1KI 007 012 Similmente il cortile grande d'ogn'intorno era a tre solai di pietre pulite, ed un solaio di travi di cedro; come il cortile di dentro della Casa del Signore, e il portico della Casa. 011 1KI 007 013 ORA il re Salomone mandò a prender di Tiro Hiram, 011 1KI 007 014 figliuolo di una donna vedova, della tribù di Neftali; ma suo padre [era] un Tirio, fabbro di rame, e compiuto in industria, ed intendimento, e scienza, da far qualunque lavorio di rame. Ed egli venne al re Salomone, e fece tutto il suo lavorio. 011 1KI 007 015 E gettò le due colonne di rame, delle quali ciascuna avea di altezza diciotto cubiti; ed un filo di dodici cubiti circondava l'una e l'altra. 011 1KI 007 016 Fece eziandio due capitelli di rame di getto, per porre in cima delle colonne: de' quali ciascuno avea cinque cubiti di altezza. 011 1KI 007 017 I capitelli, ch'[erano] in cima delle colonne, aveano certe reti di lavoro intralciato di cordoni fatti in forma di catene; [erano] a sette a sette in ciascun capitello. 011 1KI 007 018 Ed avendo fatte le colonne, fece ancora due ordini [di melegrane] d'intorno, presso a ciascuna di quelle reti, per coprire di melegrane i capitelli ch'[erano] in cima [delle colonne]. 011 1KI 007 019 Ed i capitelli ch'[erano] in cima delle colonne nel portico, [erano fatti] in forma di gigli, di quattro cubiti. 011 1KI 007 020 E [vi erano] delle corone su le due colonne, al disopra, presso al ventre che [era] all'orlo dell'intralciatura; e [vi erano] dugento melegrane a [più] ordini d'ogn'intorno, su la seconda corona. 011 1KI 007 021 [Salomone] rizzò le colonne nel portico del Tempio; una a [man] destra, e le pose nome Iachin; e l'altra a [man] sinistra, e le pose nome Boaz. 011 1KI 007 022 E mise il lavoro [fatto in forma di] giglio in cima delle colonne. E così fu compiuto il lavoro delle colonne. 011 1KI 007 023 Poi fece il mare di getto, [che avea] dieci cubiti da una parte dell'orlo all'altra [opposta, ed era] tondo d'ogn'intorno; ed [era] alto cinque cubiti, ed un filo di trenta cubiti lo circondava d'ogn'intorno. 011 1KI 007 024 E disotto all'orlo di esso, d'intorno, [vi erano] delle figure di rilievo che l'intorniavano, dieci per cubito, circondando il mare attorno attorno. [Vi erano] due ordini di queste figure di rilievo gettate insieme col mare. 011 1KI 007 025 Esso era posto sopra dodici buoi, [de' quali] tre erano volti verso il Settentrione, e tre verso l'Occidente, e tre verso il Mezzodì, e tre verso l'Oriente; e il mare [era] al disopra di essi; e tutte le parti di dietro di que' buoi [erano volte] indentro. 011 1KI 007 026 E la spessazza d'esso [era di] un palmo, e il suo orlo [era fatto] a guisa dell'orlo di una coppa, a fior di giglio; ed esso conteneva duemila bati. 011 1KI 007 027 Oltre a ciò, fece dieci basamenti di rame, de' quali ciascuno [avea] quattro cubiti di lunghezza, e quattro di larghezza, e tre di altezza. 011 1KI 007 028 E tale [era] il lavoro de' basamenti: vi erano delle aiuole in mezzo di certi orli, fatti a guisa di cornici incastrate; 011 1KI 007 029 e sopra quelle aiuole, ch'[erano] in mezzo di quegli orli, [vi erano] de' leoni, de' buoi, e de' Cherubini; e su quegli orli, disopra, [vi era] il piè [della conca]; e disotto ai leoni ed a' buoi [vi erano] de' fregi di basso rilievo. 011 1KI 007 030 E ciascun basamento avea quattro ruote di rame, e le tavole di rame; e ne' suoi quattro cantoni vi erano delle spalle; queste spalle [erano] gettate all'orlo di ciascuno [de' lati] dei fregi, [per esser] sotto la conca. 011 1KI 007 031 E la bocca del piè [era] indentro della corona, e rilevata disopra d'un cubito; e [questa] sua bocca [era] rotonda, a foggia d'un piè [di vaso; ed era] di un cubito e mezzo; e sopra [questa] sua bocca [vi erano] eziandio degl'intagli, co'lor compartimenti, quadri, e non rotondi. 011 1KI 007 032 Ora le quattro ruote [eran] disotto a quelle aiuole; e i perni delle ruote attenevano al basamento; e l'altezza di ciascuna ruota [era di] un cubito e mezzo. 011 1KI 007 033 E le ruote erano fatte a guisa della ruota di un carro; i lor perni, e i lor mozzi, e i lor cerchi, e i lor razzuoli, tutto ciò [era] di getto. 011 1KI 007 034 E quant'è alle quattro spalle [ch'erano] a' quattro cantoni di ciascun basamento, [erano] di un medesimo pezzo col basamento. 011 1KI 007 035 Ed in cima di ciascun basamento [vi era] un mezzo cubito di altezza, tondo d'intorno; ed in cima del basamento [vi erano] i suoi spazii ed aiuole, di uno stesso pezzo col basamento. 011 1KI 007 036 Ed [Hiram] intagliò sopra le tavole di quegli spazii del basamento, e sopra le sue aiuole, de' Cherubini, de' leoni, e delle palme, secondo il vuoto di ciascuna [di esse]; e d'intorno [vi erano] de' fregi. 011 1KI 007 037 In questa maniera fece i dieci basamenti, i quali tutti erano gettati in un medesimo modo, e di una medesima misura, e di una medesima intagliatura. 011 1KI 007 038 Poi fece le dieci conche di rame, delle quali ciascuna conteneva quaranta bati, [ed era] di quattro cubiti; ciascuna conca [era posta] sopra uno de' dieci basamenti. 011 1KI 007 039 E [Salomone] pose cinque di quei basamenti dal lato destro della Casa, e cinque dal lato sinistro; e pose il mare al lato destro della Casa, verso Oriente, dalla parte meridionale. 011 1KI 007 040 Ed Hiram fece le conche, e le pale, ed i bacini; e compiè di fare tutto il lavoro che faceva al re Salomone, per la Casa del Signore: 011 1KI 007 041 le due colonne, e i due vasi de' capitelli, ch'[erano] in cima delle colonne, e le due reti, per coprire i due vasi de' capitelli, ch' [erano] in cima delle colonne; 011 1KI 007 042 e le quattrocento melegrane, per le due reti, a due ordini di melegrane, per ciascuna rete, per coprire i due vasi de' capitelli ch' [erano] sopra le colonne; 011 1KI 007 043 e i dieci basamenti, e le dieci conche [per metter] sopra i basamenti; 011 1KI 007 044 e il mare, [ch'era] unico, e i dodici buoi [ch'erano] sotto il mare; 011 1KI 007 045 e le caldaie, e le pale, e i bacini. Or tutti questi arredi, i quali Hiram fece al re Salomone, per la Casa del Signore, [erano] di rame pulito. 011 1KI 007 046 Il re li fece gettare nella pianura del Giordano, in terra argillosa, fra Succot e Sartan. 011 1KI 007 047 E Salomone si rimase [di pesar] tutti questi arredi, per la grandissima moltitudine; il peso del rame non fu ricercato. 011 1KI 007 048 Salomone fece ancora d'oro tutti questi [altri] arredi, ch' [erano] per la Casa del Signore. [Egli fece] d'oro l'Altare, e le Tavole, sopra le quali [si mettevano] i pani del cospetto. 011 1KI 007 049 [Fece] ancora d'oro fine i Candellieri, [de' quali] cinque [erano] a [man] destra, e cinque a sinistra, davanti all'Oracolo; [fece] parimente d'oro le bocce, e le lampane, e gli smoccolatoi; 011 1KI 007 050 [fece] anche d'oro fino i nappi, e le forcelle, ed i bacini, e le coppe, ed i turiboli; i perni eziandio degli usci della Casa di dentro, [cioè] del Luogo santissimo, e degli usci [dell'altra parte] della Casa, [cioè] del Tempio, [erano] d'oro. 011 1KI 007 051 Così fu compiuto tutto il lavorio, che il re Salomone faceva fare per la Casa del Signore. Poi Salomone [vi] fece portar dentro le cose che Davide, suo padre, avea consacrate: l'argento, e l'oro, ed i vasellamenti; [e le] pose ne' tesori della Casa del Signore. 011 1KI 008 001 ALLORA il re Salomone adunò appresso di sè, in Gerusalemme, gli Anziani d'Israele, e tutti i capi delle tribù, i principali delle nazioni paterne de' figliuoli d'Israele, per trasportar l'Arca del Patto del Signore, dalla Città di Davide, la quale [è] Sion. 011 1KI 008 002 Si raunarono ancora appresso del re Salomone tutti gli uomini d'Israele, nel mese di Etanim, che [è] il settimo mese, nella festa. 011 1KI 008 003 E tutti gli Anziani d'Israele essendo arrivati, i sacerdoti levarono l'Arca[in su le spalle]. 011 1KI 008 004 E trasportarono l'Arca del Signore, e il Tabernacolo della convenenza, e tutti i vasellamenti sacri ch'[erano] nel Tabernacolo. I Sacerdoti e i Leviti li trasportarono. 011 1KI 008 005 E il re Salomone, e tutta la raunanza d'Israele che si era adunata appresso di lui, [camminavano] con lui davanti all'Arca, sacrificando pecore e buoi, in tanto numero che non si potevano nè contare, 011 1KI 008 006 nè annoverare. Ed i sacerdoti portarono l'Arca del Patto del Signore dentro al suo luogo, nell'Oracolo della Casa, nel Luogo santissimo, sotto alle ale de' Cherubini; 011 1KI 008 007 perciocchè i Cherubini spandevano le ale sopra il luogo dell'Arca, e coprivano l'Arca, e le sue stanghe, disopra. 011 1KI 008 008 E tirarono infuori le stanghe, per tutta la lor lunghezza; ed i capi di esse si vedevano dal [Luogo] santo, in su la parte anteriore dell'Oracolo, e non si videro più di fuori; anzi son restate quivi fino a questo giorno. 011 1KI 008 009 Dentro dell'Arca non [vi era] null'altro, che le due Tavole di pietra, che Mosè vi avea riposte in Horeb, quando il Signore fece patto co' figliuoli d'Israele, dopo che furono usciti del paese di Egitto. 011 1KI 008 010 Or avvenne che, dopo che i sacerdoti furono usciti fuori del [Luogo] santo, una nuvola riempiè la Casa del Signore. 011 1KI 008 011 Ed i sacerdoti non potevano stare in piè per fare il servigio, per cagione della nuvola; perciocchè la gloria del Signore avea ripiena la Casa del Signore. 011 1KI 008 012 ALLORA Salomone disse: Il Signore ha detto ch'egli abiterebbe nella caligine. 011 1KI 008 013 Io ti ho pure edificata, [o Signore], una Casa per tuo abitacolo, una stanza per tua dimora in perpetuo. 011 1KI 008 014 Poi il re voltò la faccia, e benedisse tutta la raunanza d'Israele (or tutta la raunanza d'Israele stava [quivi] in piè), 011 1KI 008 015 e disse: Benedetto [sia] il Signore Iddio d'Israele, il quale con la sua bocca parlò a Davide, mio padre, ed ha con la sua mano adempiuto [ciò ch'egli avea detto]. 011 1KI 008 016 Cioè: Dal giorno che io trassi fuor di Egitto il mio popolo Israele, io non ho scelta alcuna città d'infra tutte le tribù d'Israele, per edificar[vi] una Casa, nella quale il mio Nome dimorasse; ma io ho scelto Davide, per istabilirlo sopra il mio popolo Israele. 011 1KI 008 017 Or Davide mio padre ebbe in cuore di edificare una Casa al Signore Iddio d'Israele. 011 1KI 008 018 Ma il Signore disse a Davide, mio padre: Quant'è a quello che tu hai avuto in cuore di edificare una Casa al mio Nome, bene hai fatto di averlo avuto in cuore; 011 1KI 008 019 nondimeno tu non edificherai essa Casa; anzi il tuo figliuolo, che uscirà dei tuoi lombi, sarà quello che edificherà questa Casa al mio Nome. 011 1KI 008 020 Il Signore adunque ha messa ad effetto la parola ch'egli avea detta; ed io son surto in luogo di Davide, mio padre, e son seduto sopra il trono d'Israele, siccome il Signore ne avea parlato, ed ho edificata questa Casa al Nome del Signore Iddio d'Israele. 011 1KI 008 021 E quivi ho costituito un luogo per l'Arca, nella quale [è] il Patto del Signore, ch'egli fece co' nostri padri, quando li trasse fuor del paese di Egitto. 011 1KI 008 022 Poi Salomone si presentò davanti all'Altare del Signore, in presenza di tutta la raunanza d'Israele, ed aperse le palme delle sue mani verso il cielo, 011 1KI 008 023 e disse: O Signore Iddio d'Israele, ei non [vi è], nè disopra ne' cieli, nè disotto sopra la terra, alcun dio pari a te, che attieni il patto e la benignità inverso i tuoi servitori, che camminano davanti a te con tutto il cuor loro; 011 1KI 008 024 che hai attenuto al tuo servitore Davide, mio padre, ciò che tu gli avevi detto; e ciò che tu gli avevi detto con la tua bocca, tu l'hai adempiuto con la tua mano, come oggi [appare]. 011 1KI 008 025 Ora dunque, Signore Iddio di Israele, osserva al tuo servitore Davide, mio padre, ciò che tu gli hai detto; cioè: Ei non ti verrà [giammai] meno, dal mio cospetto, uomo che segga in sul trono d'Israele; purchè i tuoi figliuoli prendano guardia alla via loro, per camminare davanti a me, come tu sei camminato. 011 1KI 008 026 Ora dunque, o Dio d'Israele, sia, ti prego, verificata la tua parola, che tu hai detta al tuo servitore Davide, mio padre. 011 1KI 008 027 Ma pure veramente abiterà Iddio in su la terra? Ecco, i cieli, ed i cieli de' cieli non ti possono capire; quanto meno questa Casa la quale io ho edificata? 011 1KI 008 028 Tuttavolta, o Signore Iddio mio, riguarda all'orazione del tuo servitore, ed alla sua supplicazione, per ascoltare il grido, e l'orazione la quale il tuo servitore fa oggi nel tuo cospetto; 011 1KI 008 029 acciocchè gli occhi tuoi sieno aperti, notte e giorno verso questa Casa; verso il luogo del qual tu hai detto: Il mio Nome sarà quivi; per ascoltar l'orazione che il tuo servitore farà, [volgendosi] verso questo luogo. 011 1KI 008 030 Esaudisci adunque la suplicazione del tuo servitore, e del tuo popolo Israele, quando [ti] faranno orazione, [volgendosi] verso questo luogo; ascoltali dal luogo della tua stanza ne' cieli; ed ascoltando[li], perdona [loro]. 011 1KI 008 031 Quando alcuno avrà peccato contro al suo prossimo, ed esso avrà da lui richiesto il giuramento, per farlo giurare; ed il giuramento sarà venuto davanti al tuo Altare, in questa Casa, porgi le orecchie dal cielo, 011 1KI 008 032 ed opera, e giudica i tuoi servitori, condannando il colpevole, per fargli ritornare in su la testa ciò che egli avrà fatto; ed assolvendo il giusto, per rendergli secondo la sua giustizia. 011 1KI 008 033 Quando il tuo popolo Israele sarà stato sconfitto dal nemico, perchè avrà peccato contro a te; se poi si converte a te, e dà gloria al tuo Nome, e ti fa orazione e supplicazione, in questa Casa, 011 1KI 008 034 esaudisci[lo] dal cielo, e perdona al tuo popolo Israele il suo peccato, e riconducilo al paese che tu desti a' suoi padri. 011 1KI 008 035 Quando il cielo sarà serrato, e non pioverà, perchè [i figliuoli d'Israele] avranno peccato contro a te; se essi fanno orazione, [volgendosi] verso questo luogo, e dànno gloria al tuo Nome, e si convertono da' lor peccati, perciocchè tu li avrai afflitti, 011 1KI 008 036 esaudisci[li] dal cielo, e perdona a' tuoi servitori, ed al tuo popolo Israele, il lor peccato, dopo che tu avrai loro mostrato il buon cammino, per lo quale hanno da camminare; e manda la pioggia in su la terra, la quale tu hai data per eredità al tuo popolo. 011 1KI 008 037 Quando vi sarà nel paese fame, [o] pestilenza, [od] arsura, [o] rubigine, [o] locuste, [o] bruchi; [ovvero], quando i nemici strigneranno il [tuo popolo], nel paese della sua stanza; [ovvero, quando vi sarà] qualunque piaga, [e] qualunque infermità, 011 1KI 008 038 esaudisci ogni orazione, ed ogni supplicazione, che farà qualunque persona, o tutto il tuo popolo Israele, quando ciascuno di loro avrà conosciuta la piaga del suo cuore, ed avrà aperte le palme delle sue mani verso questa Casa. 011 1KI 008 039 [Esaudiscila] dal cielo, stanza della tua abitazione, e perdona, ed opera, e rendi a ciascuno secondo ogni sua via, come tu avrai conosciuto il suo cuore; perciocchè tu solo conosci il cuore di tutti i figliuoli degli uomini; 011 1KI 008 040 acciocchè essi ti temano tutto il tempo che viveranno in su la terra che tu hai data a' padri nostri. 011 1KI 008 041 Esaudisci eziandio il forestiere che non sarà del tuo popolo Israele, e sarà venuto di lontan paese, per cagione del tuo Nome. 011 1KI 008 042 Perciocchè udiranno [parlare] del tuo gran Nome, e della tua possente mano, e del tuo braccio steso. Quando adunque un tale sarà venuto, ed avrà fatta orazione in questa Casa, 011 1KI 008 043 [esaudiscila] dal cielo, stanza della tua abitazione, e fa' secondo tutto quello per che quel forestiere ti avrà invocato; acciocchè tutti i popoli della terra conoscano il tuo Nome, per temerti, come il tuo popolo Israele; e per conoscere che questa Casa che io ho edificata, si chiama del tuo Nome. 011 1KI 008 044 Quando il tuo popolo sarà uscito in guerra contro a' suoi nemici, per la via per la quale tu lo avrai mandato, e ti avrà fatta, o Signore, orazione [volgendosi] verso la città che tu hai eletta, e verso la Casa che io ho edificata al tuo Nome, 011 1KI 008 045 esaudisci dal cielo la sua orazione, e la sua supplicazione, e fagli ragione. 011 1KI 008 046 Quando avranno peccato contro a te (perciocchè non [vi è] uomo alcuno che non pecchi), e tu ti sarai adirato contro a loro, e li avrai messi in potere dei [lor] nemici, e quelli che li avranno presi li avranno menati in cattività, in paese nemico, o lontano, o vicino; 011 1KI 008 047 se nel paese, nel quale saranno stati menati in cattività, si ravveggono, e si convertono, e ti supplicano, nel paese di coloro che li avranno menati in cattività, dicendo: Noi abbiamo peccato, e commessa iniquità, noi siamo colpevoli; 011 1KI 008 048 se si convertono a te con tutto il cuor loro, e con tutta l'anima loro, nel paese dei loro nemici, che li avranno menati in cattività; e ti fanno orazione, [volgendosi] verso il paese loro, che tu hai dato a' lor padri, [e verso] la città che tu hai eletta, e [verso] la Casa che io ho edificata al tuo Nome, 011 1KI 008 049 esaudisci dal cielo, stanza della tua abitazione, la loro orazione, e la lor supplicazione, e fa' lor ragione. 011 1KI 008 050 E perdona al tuo popolo che avrà peccato contro a te; [e rimetti] loro tutti i lor misfatti, che avranno commessi contro a te; e rendi loro misericordiosi quelli che li avranno menati in cattività, acciocchè abbiano pietà di loro; 011 1KI 008 051 perciocchè essi [sono] tua gente, e tua eredità, che tu hai tratta fuor di Egitto, di mezzo della fornace di ferro. 011 1KI 008 052 Sieno gli occhi tuoi aperti alla supplicazione del tuo servitore, ed alla supplicazione del tuo popolo Israele, per esaudirli in tutto ciò per che t'invocheranno. 011 1KI 008 053 Perciocchè tu li hai messi da parte, per tua eredità, d'infra tutti i popoli della terra, siccome tu ne parlasti per lo tuo servitore Mosè, quando tu traesti fuor di Egitto i padri nostri, o Signore Iddio. 011 1KI 008 054 Ora, quando Salomone ebbe finito di far tutta questa orazione, e supplicazione al Signore, egli si levò su d'innanzi all'Altare del Signore, dove era stato inginocchione, con le palme delle mani aperte verso il cielo. 011 1KI 008 055 E rizzatosi in piè, benedisse tutta la raunanza d'Israele, ad alta voce, dicendo: 011 1KI 008 056 Benedetto [sia] il Signore, il quale ha dato riposo al suo popolo Israele, interamente secondo ch'egli ne avea parlato; e' non è caduto a terra nulla di tutte le buone parole ch'egli avea pronunziate per Mosè, suo servitore. 011 1KI 008 057 Il Signore Iddio nostro sia con noi, come è stato co' padri nostri; [il Signore] non ci abbandoni, e non ci lasci; 011 1KI 008 058 per piegare il cuor nostro inverso lui, acciocchè camminiamo in tutte le sue vie, ed osserviamo i suoi comandamenti, ed i suoi statuti, e le sue leggi, ch'egli ha ordinate ai nostri padri. 011 1KI 008 059 E queste mie parole, con le quali io ho fatta supplicazione nel cospetto del Signore, stieno presso del Signore Iddio nostro, giorno e notte; acciocchè egli mantenga la ragione del suo servitore, e del suo popolo Israele, secondo che occorrerà giorno per giorno; 011 1KI 008 060 affinchè tutti i popoli della terra conoscano che il Signore [è] Dio, [e che] non [ve n'è] alcun altro. 011 1KI 008 061 Sia dunque il cuor vostro intiero inverso il Signore Iddio nostro, per camminar ne' suoi statuti, e per osservare i suoi comandamenti, come [fate] oggi. 011 1KI 008 062 Poi il re, e tutto Israele con lui, sacrificarono sacrificii davanti al Signore. 011 1KI 008 063 E Salomone sacrificò, per sacrificio da render grazie, il quale egli fece al Signore, ventiduemila buoi, e cenventimila pecore. Così il re e tutti i figliuoli d'Israele dedicarono la Casa del Signore. 011 1KI 008 064 In quel giorno il re dedicò il mezzo del Cortile, ch'[era] davanti alla Casa del Signore; perciocchè sacrificò quivi olocausti ed offerte, e il grasso de' sacrificii da render grazie; perchè l'Altare di rame ch'[era] davanti al Signore, [era] troppo piccolo, per capirvi gli olocausti, e le offerte, e il grasso de' sacrificii da render grazie. 011 1KI 008 065 Ed in quel tempo Salomone celebrò la solennità, insieme con tutto Israele, [ch'era] una gran raunanza, [raccolta] dall'entrata di Hamat fino al Torrente di Egitto, davanti al Signore Iddio nostro; [e quella solennità durò] sette giorni, e poi ancora sette [altri], che furono quattordici giorni. 011 1KI 008 066 L'ottavo giorno egli licenziò il popolo; ed essi benedissero il re, e se ne andarono alle loro stanze, allegri e lieti di cuore, per cagione di tutti i beni che il Signore avea fatti a Davide, suo servitore, e ad Israele, suo popolo. 011 1KI 009 001 ORA, dopo che Salomone ebbe finito di edificar la Casa del Signore, e la casa reale, e tutto ciò ch'egli ebbe desiderio e volontà di fare, 011 1KI 009 002 il Signore, gli apparve la seconda volta, come gli era apparito in Gabaon; 011 1KI 009 003 e gli disse: Io ho esaudita la tua orazione e la tua supplicazione, che tu hai fatta davanti a me; io ho santificata questa Casa, la quale tu hai edificata per mettervi il mio Nome in perpetuo; e gli occhi miei, e il cuor mio saranno del continuo là. 011 1KI 009 004 E quant'è a te, se tu cammini nel mio cospetto, come è camminato Davide, tuo padre, in integrità di cuore, ed in dirittura, per far secondo tutto quello che io ti ho comandato; [e se] tu osservi i miei statuti e le mie leggi; 011 1KI 009 005 io altresì stabilirò il trono del tuo reame sopra Israele, in perpetuo, come io promisi a Davide, tuo padre, dicendo: Giammai non ti verrà meno uomo [che segga] in sul trono d'Israele. 011 1KI 009 006 [Ma], se pur voi ed i vostri figliuoli vi rivolgete indietro da me, e non osservate i miei comandamenti e i miei statuti, i quali io vi ho proposti; anzi andate, e servite ad altri dii, e li adorate; 011 1KI 009 007 io distruggerò Israele d'in su la terra che io gli ho data, e gitterò via dal mio cospetto la Casa, la quale io ho santificata al mio Nome; ed Israele sarà in proverbio ed in favola fra tutti i popoli. 011 1KI 009 008 E quant'è a questa Casa, [che] sarà stata eccelsa, chiunque passerà presso di essa stupirà, e sufolerà; e si dirà: Perchè ha fatto il Signore in questo modo a questo paese ed a questa Casa? 011 1KI 009 009 E si risponderà: Perciocchè hanno abbandonato il Signore Iddio loro, il qual trasse i lor padri fuor del paese di Egitto; e si sono appresi ad altri dii, e li hanno adorati, e hanno loro servito; perciò il Signore ha fatto venire sopra loro tutto questo male. 011 1KI 009 010 ORA in capo de' venti anni, ne' quali Salomone edificò le due case, la Casa del Signore, e la casa reale, 011 1KI 009 011 Hiram, re di Tiro, avendo fatto presente a Salomone di legname di cedro, e d'abete, e d'oro, ad ogni suo piacere, il re Salomone allora gli diede venti città nel paese di Galilea. 011 1KI 009 012 Ed Hiram uscì di Tiro, per veder le città che Salomone gli avea date; ma non gli piacquero. 011 1KI 009 013 E disse: Che città [son] queste che tu mi hai date, fratel mio? E le chiamò: Il paese di Cabul. [E questo nome è restato loro] fino a questo giorno. 011 1KI 009 014 Or Hiram avea mandato al re centoventi talenti d'oro. 011 1KI 009 015 Or questa [fu] la maniera che il re Salomone osservò nella levata[della gente], ch'egli fece per edificar la Casa del Signore, e la casa sua, e Millo, e le mura di Gerusalemme, ed Hasor, e Meghiddo, e Ghezer 011 1KI 009 016 (Faraone, re di Egitto, era salito, ed avea preso Ghezer, e l'avea arsa col fuoco, ed avea uccisi i Cananei che abitavano nella città; poi l'avea data per un presente alla sua figliuola, moglie di Salomone; 011 1KI 009 017 onde Salomone riedificò Ghezer), e Bethoron disotto, 011 1KI 009 018 e Baalat, e Tadmor, nel deserto del paese, 011 1KI 009 019 e tutte le città da magazzini di Salomone, e le città dove erano i carri, e dove stava la gente a cavallo; in somma, tutto quello che Salomone ebbe desiderio di edificare in Gerusalemme, e nel Libano, ed in tutto il paese della sua signoria. 011 1KI 009 020 Egli levò, per esser tributario a fazioni personali, tutto il popolo rimasto degli Amorrei, degli Hittei, dei Ferizzei, degli Hivvei, e dei Gebusei, i quali non erano de' figliuoli d'Israele; 011 1KI 009 021 [cioè] i lor figliuoli rimasti dopo loro nel paese, i quali i figliuoli d'Israele non aveano potuti distruggere; ed è durato infino a questo giorno. 011 1KI 009 022 Ma Salomone non fece servo alcuno de' figliuoli d'Israele; anzi essi [erano] uomini di guerra, e suoi ministri, e suoi colonnelli, e suoi capitani, e capi de' suoi carri, e della sua cavalleria. 011 1KI 009 023 Questo fu [il numero de]'capi de' commissari, che [furono costituiti] sopra l'opera di Salomone, [cioè]: cinquecencinquanta, i quali comandavano alla gente che lavorava all'opera. 011 1KI 009 024 Ora la figliuola di Faraone non salì dalla città di Davide nella sua casa, che [Salomone] le avea edificata, se non allora ch'egli ebbe edificato Millo. 011 1KI 009 025 E, dopo ch'egli ebbe finito di edificare la Casa, egli offeriva tre volte l'anno olocausti, e sacrificii da render grazie, sopra l'Altare ch'egli avea edificato al Signore; e faceva profumi in su quello ch'[era] nel cospetto del Signore. 011 1KI 009 026 Il re Salomone fece ancora un navilio in Esion-gheber, ch'[è] presso di Elot, in sul lito del mar rosso, nel paese degl'Idumei. 011 1KI 009 027 Ed Hiram mandò in quel navilio, co' servitori di Salomone, i suoi servitori marinari, intendenti dell'arte marinaresca. 011 1KI 009 028 Ed essi, arrivati in Ofir, tolsero di là quattrocenventi talenti d'oro, i quali condussero al re Salomone. 011 1KI 010 001 ORA la regina di Seba, avendo intesa la fama di Salomone nel Nome del Signore, venne per far prova di lui con enimmi. 011 1KI 010 002 Ed entrò in Gerusalemme con un grandissimo seguito [e con] cammelli carichi di aromati, e con grandissima quantità d'oro, e di pietre preziose; e venne a Salomone, e parlò con lui di tutto ciò ch'ella avea nel cuore. 011 1KI 010 003 E Salomone le dichiarò tutto quello ch'ella propose; ei non vi fu cosa alcuna occulta al re, ch'egli non le dichiarasse. 011 1KI 010 004 Laonde le regina di Seba, veggendo tutta la sapienza di Salomone, e la casa ch'egli avea edificata; 011 1KI 010 005 e le vivande della sua tavola, e le stanze de' suoi servitori, e l'ordine del servire de' suoi ministri, e i lor vestimenti, e i suoi coppieri, e gli olocausti ch'egli offeriva nella Casa del Signore, svenne tutta. 011 1KI 010 006 E disse al re: Ciò che io avea inteso nel mio paese de' fatti tuoi, e della tua sapienza, era ben la verità. 011 1KI 010 007 Ma io non credeva quello che se ne diceva, finchè io non son venuta, e che gli occhi miei non l'hanno veduto; ora ecco, non me n'era stata rapportata la metà; tu sopravanzi in sapienza ed in eccellenza la fama che io ne avea intesa. 011 1KI 010 008 Beati gli uomini tuoi; beati questi tuoi servitori, che stanno del continuo davanti a te, che odono la tua sapienza. 011 1KI 010 009 Sia benedetto il Signore Iddio tuo, il quale ti ha gradito, per metterti sopra il trono d'Israele, per l'amor che il Signore porta in eterno ad Israele; e ti ha costituito re, per far ragione e giustizia. 011 1KI 010 010 Poi ella donò al re centoventi talenti d'oro, e gran quantità d'aromati, e di pietre preziose. [Mai] più non vennero cotali aromati, in gran quantità, come la regina di Seba ne donò al re Salomone. 011 1KI 010 011 (Il navilio di Hiram, che portava d'Ofir dell'oro, portò anche d'Ofir del legno d'Almugghim, in gran quantità, e delle pietre preziose; 011 1KI 010 012 ed il re fece di quel legno d'Almugghim delle sponde alla Casa del Signore, ed alla casa reale, e delle cetere, e de' salteri per li cantori; tal legno d'Almugghim non era mai più venuto, e mai più, fino a quel giorno, non era stato veduto.) 011 1KI 010 013 Il re Salomone altresì donò alla regina di Seba tutto ciò ch'ella ebbe a grado, e che gli chiese; oltre a quello che le donò secondo il poter del re. Poi ella si rimise in cammino; e, co' suoi servitori, se ne andò al suo paese. 011 1KI 010 014 ORA il peso dell'oro, che veniva ogni anno a Salomone, [era] di seicensessantasei talenti d'oro; 011 1KI 010 015 oltre a quello [che traeva] da' gabellieri, e dal traffico de' mercatanti di spezierie, e da tutti i re dell'Arabia, e da' principali signori del paese. 011 1KI 010 016 Onde il re Salomone fece fare dugento pavesi d'oro battuto, in ciascuno [de' quali] impiegò siecento [sicli] d'oro; 011 1KI 010 017 e trecento scudi d'oro battuto, in ciascuno [de' quali] impiegò tre mine d'oro. E il re li mise nella casa del bosco del Libano. 011 1KI 010 018 Il re fece, oltre a ciò, un gran trono d'avorio, il quale egli coperse d'oro fino. 011 1KI 010 019 Quel trono avea sei gradi, e la parte disopra di esso [era] rotonda di dietro, e nel luogo del seggio [v'erano] degli appoggiatoi, di qua e di là, e due leoni erano posti presso di quegli appoggiatoi. 011 1KI 010 020 V'erano eziandio dodici leoni, posti quivi sopra i sei gradi, di qua e di là. Niun tale [trono] fu giammai fatto in alcun regno. 011 1KI 010 021 E tutti i vasellamenti della credenza del re Salomone [erano] d'oro; parimente tutti i vasellamenti della casa del Bosco del Libano [erano] d'oro fino; nulla [era] d'argento; [l'argento] non era in alcuna stima al tempo di Salomone. 011 1KI 010 022 Perciocchè il re avea il navilio di Tarsis nel mare, insieme col navilio di Hiram. Il navilio di Tarsis veniva di tre in tre anni una volta, portando oro ed argento, avorio, e scimmie, e pappagalli. 011 1KI 010 023 Così il re Salomone fu, in ricchezze ed in sapienza, il più grande di tutti i re della terra. 011 1KI 010 024 E tutta la terra ricercava di veder Salomone, per intender la sua sapienza, la quale Iddio gli avea messa nel cuore. 011 1KI 010 025 E ciascuno gli portava anno per anno il suo presente, vasellamenti d'oro, e vasellamenti d'argento, e vestimenti, ed arme, ed aromati, e cavalli, e muli. 011 1KI 010 026 E Salomone adunò carri e cavalieri; ed ebbe mille quattrocento carri, e dodicimila cavalieri, i quali egli stanziò per le città ordinate per li carri, ed appresso di sè in Gerusalemme. 011 1KI 010 027 Ed il re fece che l'argento era in Gerusalemme in quantità come le pietre; ed i cedri come i sicomori che [son] per la campagna. 011 1KI 010 028 Ora, quant'è alla tratta de' cavalli, e del filo che Salomone avea di Egitto, i fattori del re prendevano il filo a [certo] prezzo. 011 1KI 010 029 E due coppie di cavalli erano comperate e tratte fuor di Egitto per seicento [sicli] d'argento, e ciascun cavallo per cencinquanta. Così, per le mani di que' [fattori], se ne traeva fuori per tutti i re degli Hittei, e per i re della Siria. 011 1KI 011 001 ORA il re Salomone amò, oltre alla figliuola di Faraone, molte donne straniere, Moabite, Ammonite, Idumee, Sidonie, Hittee, 011 1KI 011 002 delle nazioni delle quali il Signore avea detto a' figliuoli di Israele: Non entrate da esse, ed esse non entrino da voi; per certo esse faranno rivolgere il cuor vostro dietro ai loro dii; a quelle si congiunse Salomone per amore. 011 1KI 011 003 Ed ebbe settecento donne principesse, e trecento concubine; e le sue donne sviarono il suo cuore. 011 1KI 011 004 Al tempo della sua vecchiezza avvenne che le sue donne sviarono il suo cuore dietro ad altri dii; ed il suo cuore non fu intiero inverso il Signore Iddio suo, come [era stato] il cuor di Davide, suo padre. 011 1KI 011 005 E Salomone andò dietro ad Astoret, dio de' Sidonii; e dietro a Milcom, abbominazione degli Ammoniti. 011 1KI 011 006 Così Salomone fece ciò che dispiace al Signore; e non seguitò il Signore appieno, come [avea fatto] Davide, suo padre. 011 1KI 011 007 Allora Salomone edificò un alto luogo a Chemos, abbominazione di Moab, nel monte ch'[è] dirimpetto a Gerusalemme; ed a Molec, abbominazione de' figliuoli di Ammon. 011 1KI 011 008 Il simigliante fece per tutte le sue donne straniere, le quali facevano profumi, e sacrificavano agl'iddii loro. 011 1KI 011 009 Perciò il Signore si adirò contro a Salomone, perchè il suo cuore s'era sviato dal Signore Iddio d'Israele, che gli era apparito due volte. 011 1KI 011 010 E gli avea fatto comandamento intorno a questo, ch'egli non andasse dietro ad altri dii; ma egli non osservò ciò che il Signore avea comandato. 011 1KI 011 011 E il Signore disse a Salomone: Perciocchè questo è stato in te, e tu non hai osservato il mio patto, ed i miei statuti, i quali io ti avea imposti; io del tutto straccerò il reame d'addosso a te, e lo darò al tuo servitore. 011 1KI 011 012 Ma pure, per amor di Davide, tuo padre, io non farò questo a' tuoi dì; io lo straccerò d'infra le mani del tuo figliuolo. 011 1KI 011 013 Nondimeno, io non istraccerò tutto il reame; io ne darò una tribù al tuo figliuolo, per amor di Davide, mio servitore; e per amor di Gerusalemme, che io ho eletta. 011 1KI 011 014 IL Signore adunque fece sorgere un avversario a Salomone, [cioè] Hadad Idumeo, [ch'era] del sangue reale di Edom. 011 1KI 011 015 Perciocchè avvenne, quando Davide era in Idumea, allora che Ioab, Capo dell'esercito, salì per far sotterrar gli uccisi, e percosse tutti i maschi d'Idumea 011 1KI 011 016 (perciocchè Ioab, con tutto Israele, dimorò quivi sei mesi, finchè ebbe distrutti tutti i maschi d'Idumea), 011 1KI 011 017 che Hadad se ne fuggì, con alcuni uomini Idumei, de' servitori di suo padre, per ridursi in Egitto. (Or Hadad [era] giovanetto.) 011 1KI 011 018 Costoro adunque si partirono di Madian, e vennero in Paran, e presero con loro degli uomini di Paran, e vennero in Egitto a Faraone, re di Egitto, il quale diede ad Hadad una casa, e gli assegnò il suo vitto, ed anche gli diede una terra. 011 1KI 011 019 Ed Hadad venne molto in grazia di Faraone; ed esso gli diede per moglie la sorella della sua moglie, la sorella della regina Tafnes. 011 1KI 011 020 E la sorella di Tafnes gli partorì Ghenubat, suo figliuolo, il quale Tafnes allevò nella casa di Faraone; e Ghenubat fu nella casa di Faraone per mezzo i figliuoli di esso. 011 1KI 011 021 Ora, quando Hadad ebbe inteso in Egitto, che Davide giaceva co' suoi padri, e che Ioab, capo dell'esercito, era morto, disse a Faraone: Dammi licenza che io me ne vada al mio paese. 011 1KI 011 022 E Faraone gli disse: Ma che ti manca appresso di me, che ecco tu cerchi di andartene al tuo paese? Ed gli disse: Nulla; ma pur dammi licenza. 011 1KI 011 023 Iddio fece ancora sorgere un [altro] avversario a Salomone, [cioè]: Rezon, figliuolo d'Eliada, il quale se n'era fuggito d'appresso Hadadezer, re di Soba, suo signore. 011 1KI 011 024 Or egli adunò appresso di sè della gente, e fu capo di scherani, quando Davide uccideva quella gente. Poi [egli ed i suoi] andarono in Damasco, e dimorarono quivi, e regnarono in Damasco. 011 1KI 011 025 E [Rezon] fu avversario ad Israele tutto il tempo di Salomone, oltre al male che [fece] Hadad; ed infestò Israele, e regnò sopra la Siria. 011 1KI 011 026 GEROBOAMO ancora, figliuolo di Nebat Efrateo, da Sereda, servo di Salomone, il nome della cui madre [era] Serua, donna vedova, si levò contro al re. 011 1KI 011 027 E questa [fu] la cagione, per la quale si levò contro al re: Salomone edificava Millo, [e] chiudeva la rottura della Città di Davide, suo padre. 011 1KI 011 028 Or quell'uomo Geroboamo [era] valente e prode; e Salomone, veggendo il giovane che lavorava, l'ordinò sopra [quelli del]la casa di Giuseppe, che portavano pesi. 011 1KI 011 029 Ora, essendo in quel tempo Geroboamo uscito fuor di Gerusalemme, il profeta Ahia Silonita lo trovò per la via, vestito d'una vesta nuova; ed [erano] amendue soli in su la campagna. 011 1KI 011 030 Ed Ahia prese la vesta nuova ch'egli avea indosso, e la stracciò in dodici pezzi. 011 1KI 011 031 E disse a Geroboamo: Prenditene dieci pezzi; perciocchè il Signore Iddio d'Israele ha detto così: Ecco, io straccio il reame d'infra le mani di Salomone, e te ne darò dieci tribù. 011 1KI 011 032 Ed a lui ne resterà una tribù, per amor di Davide, suo padre, e per amor di Gerusalemme, [che è] la città ch'io ho eletta d'infra tutte le tribù d'Israele. 011 1KI 011 033 Perciocchè essi mi hanno abbandonato, ed hanno adorato Astoret, dio de' Sidonii, [e] Chemos, dio de' Moabiti, e Milcom, dio de' figliuoli di Ammon; e non son camminati nelle mie vie, per far ciò che mi piace, [e per mettere in opera] i miei statuti, e le mie leggi, come [fece] Davide, padre di Salomone. 011 1KI 011 034 Ma pure io non torrò dalle mani di lui nulla di tutto il reame; anzi lo manterrò principe tutto il tempo della vita sua, per amor di Davide, mio servitore, che io ho eletto, il quale ha osservati i miei comandamenti ed i miei statuti. 011 1KI 011 035 Ma io torrò il reame di mano al suo figliuolo, e ne darò a te dieci tribù; 011 1KI 011 036 ed al suo figliuolo ne darò una tribù; acciocchè vi resti del continuo una lampana a Davide, mio servitore, davanti a me, in Gerusalemme, [che è] la città, la quale io ho eletta per mettervi il mio Nome. 011 1KI 011 037 Io adunque ti prenderò, e tu regnerai interamente secondo il desiderio dell'anima tua, e sarai re sopra Israele. 011 1KI 011 038 Ed avverrà che, se tu ubbidisci a tutto quello che io ti comanderò, e cammini nelle mie vie, e fai ciò che mi piace, osservando i miei statuti ed i miei comandamenti, come ha fatto Davide, mio servitore, io sarò teco, e ti edificherò una casa stabile, come io l'avea edificata a Davide, e ti darò Israele. 011 1KI 011 039 Ed io affliggerò la progenie di Davide per questo, ma non già in perpetuo. 011 1KI 011 040 Perciò Salomone cercò di far morire Geroboamo; ma egli si levò, e se ne fuggì in Egitto, a Sisac, re di Egitto, e dimorò in Egitto fino alla morte di Salomone. 011 1KI 011 041 ORA, quant'è al rimanente dei fatti di Salomone, ed a quello ch'egli fece, ed alla sua sapienza; queste cose non [sono] esse scritte nel Libro dei fatti di Salomone? 011 1KI 011 042 Ora il tempo che Salomone regnò in Gerusalemme sopra tutto Israele, [fu] di quarant'anni. 011 1KI 011 043 Poi Salomone giacque co' suoi padri, e fu seppellito nella Città di Davide, suo padre; e Roboamo, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 011 1KI 012 001 E ROBOAMO andò in Sichem; perciocchè tutto Israele era venuto in Sichem, per costituirlo re. 011 1KI 012 002 Ora, quando Geroboamo, figliuolo di Nebat, ch'[era] ancora in Egitto, ove era fuggito d'innanzi al re Salomone, ebbe [ciò] inteso, egli dimorò ancora in Egitto; 011 1KI 012 003 ma [gl'Israeliti] lo mandarono a chiamare. E Geroboamo, e tutta la raunanza d'Israele, vennero, e parlarono a Roboamo, dicendo: 011 1KI 012 004 Tuo padre ci ha posto addosso un grave giogo; ma tu alleviaci ora dalla dura servitù di tuo padre, e dal suo grave giogo, il quale egli ci ha posto addosso, e noi ti saremo soggetti. 011 1KI 012 005 Ed egli disse loro: Andatevene fin di qui a tre giorni; poi ritornate a me. E il popolo se ne andò. 011 1KI 012 006 E il re Roboamo si consigliò co' vecchi ch'erano stati ministri del re Salomone, suo padre, mentre era in vita; dicendo: Come consigliate che si risponda a questo popolo? 011 1KI 012 007 Ed essi gli risposero, dicendo: Se oggi tu ti sottometti a questo popolo, e te gli rendi soggetto, e gli dài buona risposta, e buone parole, egli ti sarà soggetto in perpetuo. 011 1KI 012 008 Ma egli lasciò il consiglio che i vecchi gli aveano dato, e si consigliò co' giovani, ch'erano stati allevati con lui, ed erano suoi ministri. 011 1KI 012 009 E disse loro: Che consigliate voi che rispondiamo a questo popolo, che mi ha parlato, dicendo: Alleviaci dal giogo, il qual tuo padre ha posto sopra noi? 011 1KI 012 010 E i giovani, ch'erano stati allevati con lui, gli risposero, e dissero: Di' così a questo popolo che t'ha parlato, dicendo: Tuo padre ci ha posto addosso un grave giogo, ma tu alleviacene, e rispondi loro così: Il mio piccol dito [è] più grosso che i lombi di mio padre. 011 1KI 012 011 Ora dunque mio padre vi ha caricato addosso un grave giogo, ma io lo farò vie più grave; mio padre vi ha castigati con isferze, ma io vi castigherò con flagelli pungenti. 011 1KI 012 012 Ora, tre giorni appresso, Geroboamo, con tutto il popolo, venne a Roboamo, secondo che il re avea comandato, dicendo: Ritornate a me di qui a tre dì. 011 1KI 012 013 E il re rispose aspramente al popolo, e lasciò il consiglio che i vecchi gli aveano dato. 011 1KI 012 014 E parlò al popolo secondo il consiglio de' giovani, dicendo: Mio padre vi ha posto addosso un grave giogo, ma io lo farò vie più grave; mio padre vi ha castigati con isferze, ma io vi castigherò con flagelli pungenti. 011 1KI 012 015 Il re adunque non prestò le orecchie al popolo; perciocchè [questo] era una occasione [procedente] dal Signore, per adempier la sua parola, la quale egli avea pronunziata, per Ahia Silonita, a Geroboamo, figliuolo di Nebat. 011 1KI 012 016 E tutto il popolo d'Israele, veduto che il re non gli avea prestato orecchio, rispose al re, e disse: Qual parte abbiamo noi in Davide? noi non abbiamo alcuna ragione di eredità nel figliuolo d'Isai; o Israele, [vattene] alle tue stanze; provvedi ora, Davide, a casa tua. Ed Israele se ne andò alle sue stanze. 011 1KI 012 017 Ma, quant'è a' figliuoli d'Israele, che dimoravano nelle città di Giuda, Roboamo regnò sopra loro. 011 1KI 012 018 E il re Roboamo mandò a tutti gl'Israeliti Adoram, ch'[era] sopra i tributi; ma essi lo lapidarono, ed egli morì. E il re Roboamo salì prestamente sopra un carro, per fuggirsene in Gerusalemme. 011 1KI 012 019 Così gl'Israeliti si ribellarono dalla casa di Davide, [e son restati così], fino a questo giorno. 011 1KI 012 020 E, quando tutto Israele ebbe inteso che Geroboamo era ritornato, lo mandarono a chiamare nella raunanza, e lo costituirono re sopra tutto Israele; niuna tribù seguitò la casa di Davide, fuorchè la tribù di Giuda sola. 011 1KI 012 021 E Roboamo, giunto in Gerusalemme, raunò tutta la casa di Giuda, e la tribù di Beniamino, [in numero di] centottantamila uomini scelti, atti alla guerra, per guerreggiar con la casa d'Israele, affine di ridurre il regno sotto l'ubbidienza di Roboamo, figliuolo di Salomone. 011 1KI 012 022 Ma la parola di Dio fu [indirizzata] a Semaia, uomo di Dio, dicendo: 011 1KI 012 023 Di' a Roboamo, figliuolo di Salomone, re di Giuda, ed a tutta la casa di Giuda, e di Beniamino, ed al rimanente del popolo: 011 1KI 012 024 Così ha detto il Signore: Non salite, e non combattete co' figliuoli d'Israele, vostri fratelli; ritornatevene ciascuno a casa sua; perciocchè questa cosa è proceduta da me. Ed essi ubbidirono alla parola del Signore, e si volsero indietro, e se ne andarono, secondo il comandamento del Signore. 011 1KI 012 025 OR Geroboamo edificò Sichem, nel monte di Efraim, e vi dimorò; poi uscì di là, ed edificò Penuel. 011 1KI 012 026 E Geroboamo disse tra sè stesso: Ora ben potrebbe ritornare il regno alla casa di Davide. 011 1KI 012 027 Se questo popolo sale, per far sacrificii nella Casa del Signore, in Gerusalemme, il cuor suo si rivolgerà a Roboamo, re di Giuda, suo signore, e mi uccideranno, e ritorneranno a Roboamo, re di Giuda. 011 1KI 012 028 Laonde il re prese consiglio di far due vitelli d'oro; poi disse al popolo: Voi non avete più bisogno di salire in Gerusalemme; ecco, o Israele, i tuoi dii, che ti hanno tratto fuor del paese di Egitto. 011 1KI 012 029 E ne mise uno in Betel, e l'altro in Dan. 011 1KI 012 030 E ciò fu cagione di peccato; e il popolo andava fino in Dan davanti all'uno [di essi]. 011 1KI 012 031 Fece eziandio delle case d'alti luoghi, e creò de' sacerdoti, [presi] di qua e di là d'infra il popolo, i quali non erano de' figliuoli di Levi. 011 1KI 012 032 Geroboamo ancora ordinò una festa solenne, al quintodecimo giorno dell'ottavo mese, simile alla festa chi [si celebrava] in Giuda; ed offeriva [offerte] sopra un altare. Così fece in Betel, sacrificando a' vitelli ch'egli avea fatti; e costituì in Betel i sacerdoti degli alti luoghi ch'egli avea creati. 011 1KI 012 033 Ora al quintodecimo giorno dell'ottavo mese, del qual mese egli era stato l'inventore di suo senno, egli offerse [offerte] sopra l'altare ch'egli avea fatto in Betel, e celebrò la festa solenne de' figliuoli d'Israele; ed offerse [offerte] sopra l'altare, facendovi profumi. 011 1KI 013 001 ED ecco, un uomo di Dio venne di Giuda in Betel, con la parola del Signore, come Geroboamo stava in piè presso all'altare, per farvi profumi. 011 1KI 013 002 E gridò contro all'altare, per la parola del Signore, e disse: Altare, altare, così ha detto il Signore: Ecco, egli nascerà un figliuolo alla casa di Davide, il cui nome [sarà] Giosia, il qual sacrificherà sopra te i sacerdoti degli alti luoghi, che fanno profumi sopra te; e si arderanno sopra te ossami d'uomini. 011 1KI 013 003 E quello stesso giorno diede un segno, dicendo: Questo [è] il segno, che il Signore ha parlato: Ecco, l'altare di presente si schianterà, e la cenere che [è] sopra esso sarà sparsa. 011 1KI 013 004 E quando il re Geroboamo ebbe udita la parola dell'uomo di Dio, la quale egli avea ad alta voce pronunziata contro all'altare di Betel, distese la sua mano disopra all'altare dicendo: Prendetelo. Ma la mano, ch'egli avea distesa contro al profeta, gli si seccò, ed egli non potè ritrarla a sè. 011 1KI 013 005 L'altare eziandio si schiantò, e la cenere fu sparsa d'in su l'altare, secondo il segno che l'uomo di Dio avea dato per la parola del Signore. 011 1KI 013 006 E il re fece motto all'uomo di Dio, e gli disse: Deh! supplica al Signore Iddio tuo, e fa' orazione per me, che la mia mano mi sia restituita. E l'uomo di Dio supplicò al Signore, e la mano del re gli fu restituita, e divenne come prima. 011 1KI 013 007 E il re disse all'uomo di Dio: Vientene meco in casa, e ristorati con cibo, ed io ti donerò un presente. 011 1KI 013 008 Ma l'uomo di Dio disse al re: Avvegnachè tu mi dessi la metà della tua casa, io non andrei teco, e non mangerei pane, nè berrei acqua in questo luogo; 011 1KI 013 009 perciocchè così mi è stato comandato per la parola del Signore, dicendo: Non mangiar pane, e non bere acqua [in quel luogo]; e non ritornartene per la medesima via, per la quale tu sarai andato. 011 1KI 013 010 Così egli se ne andò per un'altra via, e non se ne ritornò per la medesima via, per la quale era venuto in Betel. 011 1KI 013 011 ORA in Betel abitava un profeta vecchio, il cui figliuolo venne, [e] gli raccontò tutte le opere che l'uomo di Dio avea in quel dì fatte in Betel, e le parole ch'egli avea dette al re; [i figliuoli di esso] le raccontarono al lor padre. 011 1KI 013 012 Ed egli disse loro: Per qual via se n'è egli andato? E i suoi figliuoli videro la via, per la quale se n'era andato l'uomo di Dio, ch'era venuto di Giuda. 011 1KI 013 013 Ed egli disse a' suoi figliuoli: Sellatemi l'asino. Ed essi gli sellarono l'asino; ed egli vi montò su; 011 1KI 013 014 e andò dietro all'uomo di Dio, e lo trovò a sedere sotto una quercia, e gli disse: [Sei] tu l'uomo di Dio che sei venuto di Giuda? Ed egli disse: Sì, lo sono. 011 1KI 013 015 Ed egli gli disse: Vientene meco in casa [mia] e prendi cibo. 011 1KI 013 016 Ma egli disse: Io non posso ritornare indietro, nè venir teco; e non mangerò pane, nè berrò acqua teco, in questo luogo. 011 1KI 013 017 Perciocchè così mi è stato detto per la parola del Signore: Non mangiar pane, nè bere acqua, in quel luogo; e quando tu te ne andrai, non ritornar per la via, per la quale tu sarai andato. 011 1KI 013 018 E colui gli disse: Anch'io [son] profeta, come tu; ed un Angelo mi ha parlato per la parola del Signore, dicendo: Rimenalo teco in casa tua, acciocchè mangi del pane, e beva dell'acqua. Ma egli gli mentiva. 011 1KI 013 019 Egli adunque se ne ritornò con lui, e mangiò del pane in casa sua, e bevve dell'acqua. 011 1KI 013 020 Ora, mentre sedevano a tavola, la parola del Signore fu [indirizzata] al profeta che l'avea fatto ritornare; 011 1KI 013 021 ed egli gridò all'uomo di Dio ch'era venuto di Giuda, dicendo: Così ha detto il Signore: Perciocchè tu sei stato ribello alla parola del Signore, e non hai osservato il comandamento che il Signore Iddio tuo ti avea fatto; 011 1KI 013 022 anzi sei ritornato, ed hai mangiato del pane, e bevuto dell'acqua, nel luogo del quale egli ti avea detto: Non mangiarvi pane, nè bervi acqua; il tuo corpo non entrerà nella sepoltura de' tuoi padri. 011 1KI 013 023 E dopo che il profeta ch'egli avea fatto ritornare, ebbe mangiato del pane, ed ebbe bevuto, egli gli fece sellar l'asino. 011 1KI 013 024 Ed egli se ne andò, ed un leone lo scontrò per la strada, e l'uccise; e il suo corpo morto giaceva in su la strada, e l'asino se ne stava in piè presso di quel corpo morto, e il leone parimente. 011 1KI 013 025 Or ecco, certi passanti videro quel corpo morto, che giaceva in su la via, e il leone che gli stava appresso, e vennero, e rapportarono [la cosa] nella città, nella quale il vecchio profeta abitava. 011 1KI 013 026 E come il profeta, che l'avea fatto ritornar dal [suo] cammino, ebbe [ciò] udito, disse: Egli [è] l'uomo di Dio, il quale è stato ribello alla parola del Signore; perciò, il Signore l'ha dato al leone, che l'ha lacerato ed ucciso, secondo la parola del Signore ch'egli gli avea detta. 011 1KI 013 027 Poi parlò a' suoi figliuoli, dicendo: Sellatemi l'asino. Ed essi gliel sellarono. 011 1KI 013 028 Ed egli andò, e trovò il corpo morto di colui che giaceva in su la via, e l'asino, e il leone, che stavano in piè presso del corpo morto; il leone non avea divorato il corpo, nè lacerato l'asino. 011 1KI 013 029 E il profeta levò il corpo dell'uomo di Dio, e lo pose in su l'asino, e lo riportò indietro. E quel profeta vecchio se ne venne nella sua città, per far[ne] cordoglio, e per seppellirlo. 011 1KI 013 030 E pose il corpo di esso nella sua sepoltura; ed [egli e i suoi figliuoli] fecero cordoglio di lui, [dicendo]: Ahi! fratel mio. 011 1KI 013 031 E dopo che l'ebbe seppellito, disse a' suoi figliuoli: Quando io sarò morto, seppellitemi nel sepolcro, nel quale l'uomo di Dio è seppellito; mettete le mie ossa presso delle sue ossa. 011 1KI 013 032 Perchè ciò ch'egli ha gridato, per la parola del Signore, contro all'altare ch'[è] in Betel, e contr'a tutte le case degli alti luoghi che [son] nelle città di Samaria, avverrà per certo. 011 1KI 013 033 Dopo questo fatto, Geroboamo non si rivolse però dalla sua cattiva via; anzi di nuovo fece de' sacerdoti degli alti luoghi, [presi] di qua e di là d'infra il popolo; chi voleva si consacrava, ed era dei sacerdoti degli alti luoghi. 011 1KI 013 034 E [Geroboamo] fu, in questo, [cagion di] peccato alla sua casa, fin per essere spenta, e distrutta d'in su la terra. 011 1KI 014 001 IN quel tempo Abia, figliuolo di Geroboamo, infermò. 011 1KI 014 002 E Geroboamo disse alla sua moglie: Deh! levati, e travestiti, in modo che non si conosca che tu [sei] moglie di Geroboamo, e vattene in Silo; ecco, quivi [è] il profeta Ahia, il qual mi predisse [che io sarei] re sopra questo popolo. 011 1KI 014 003 E prendi in mano dieci pani, e de' boccellati, ed un fiasco di miele, e vattene a lui; egli ti dichiarerà ciò che avverrà al fanciullo. 011 1KI 014 004 E la moglie di Geroboamo fece così; e si levò, e andò in Silo, ed entrò in casa d'Ahia. Or Ahia non poteva [più] vedere; perciocchè la vista gli era venuta meno per la vecchiezza. 011 1KI 014 005 E il Signore disse ad Ahia: Ecco, la moglie di Geroboamo viene per domandarti del suo figliuolo; perciocchè egli [è] infermo; parlale in tale e tale maniera. Ora, quando ella entrerà, ella fingerà d'essere un'altra. 011 1KI 014 006 Come dunque Ahia udì il suon de' piedi di essa, ch'entrava per la porta, disse: Entra pure, moglie di Geroboamo; perchè fingi d'essere un'altra? io son pur mandato a te [per portarti] un duro [messaggio]. 011 1KI 014 007 Va', di' a Geroboamo: Così ha detto il Signore Iddio d'Israele: Perciocchè, avendoti io innalzato d'infra il popolo, e costituito conduttore sopra il mio popolo Israele; 011 1KI 014 008 ed avendo lacerato il regno [d'infra le mani] della casa di Davide, ed avendolo dato a te; tu non sei stato come il mio servitore Davide, il quale osservò i miei comandamenti, e camminò dietro a me con tutto il suo cuore, per far sol ciò che mi piace; 011 1KI 014 009 ed hai fatto peggio che tutti coloro che sono stati davanti a te, e sei andato, e ti sei fatti degli altri dii, e delle statue di getto, per dispettarmi; ed hai gittato me dietro alle spalle; 011 1KI 014 010 per questo, ecco, io fo venire un male sopra la casa di Geroboamo, e distruggerò a Geroboamo [fino] al piccolo fanciullo, chi è serrato e chi è lasciato in Israele; e andrò dietro alla casa di Geroboamo, per ispazzarla via, come si spazza lo sterco; finchè sia tutta consumata. 011 1KI 014 011 Colui che sarà morto a Geroboamo dentro alla città, i cani lo mangeranno; e colui che sarà morto per la campagna, gli uccelli del cielo lo mangeranno; perciocchè il Signore ha parlato. 011 1KI 014 012 Or tu, levati, vattene a casa tua; in quello stante che i tuoi piedi entreranno nella città, il fanciullo morrà. 011 1KI 014 013 E tutto Israele farà cordoglio di lui, e lo seppellirà; perciocchè costui solo, d'infra [quelli che appartengono a] Geroboamo, entrerà nel sepolcro; conciossiachè in lui [solo], della casa di Geroboamo, sia stato trovato alcun bene appo il Signore Iddio d'Israele. 011 1KI 014 014 E il Signore si costituirà un re sopra Israele, il qual distruggerà la casa di Geroboamo in quel dì. E che? anzi pure or ora. 011 1KI 014 015 E il Signore percoterà Israele, [sì che sarà] come la canna che è dimenata nell'acqua; e divellerà Israele d'in su questa buona terra ch'egli ha data a' lor padri, e li dispergerà di là dal Fiume; perciocchè hanno fatti i lor boschi, dispettando il Signore. 011 1KI 014 016 E darà Israele [in man de' suoi nemici], per cagion de' peccati di Geroboamo, i quali egli ha commessi, ed ha fatti commettere a Israele. 011 1KI 014 017 E la moglie di Geroboamo si levò, e se ne andò, e venne in Tirsa; e nell'istante ch'ella mise il piè in su la soglia della casa, il fanciullo morì. 011 1KI 014 018 E fu seppellito, e tutto Israele ne fece duolo, secondo la parola del Signore, ch'egli avea pronunziata per lo profeta Ahia suo servitore. 011 1KI 014 019 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Gerobaomo, le guerre ch'egli fece, e come regnò; ecco, queste cose [sono] scritte nel Libro delle Croniche dei re d'Israele. 011 1KI 014 020 E il tempo che Geroboamo regnò, [fu] di ventidue anni; poi giacque co' suoi padri; e Nadab, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 011 1KI 014 021 OR Roboamo, figliuolo di Salomone, regnava in Giuda; egli era di età di quarantun anno, quando cominciò a regnare, e regnò diciassette anni in Gerusalemme, città, la quale il Signore avea eletta d'infra tutte le tribù d'Israele, per mettervi il suo nome. E il nome di sua madre [era] Naama Ammonita. 011 1KI 014 022 E Giuda fece anch'egli ciò che dispiace al Signore, e lo provocò a gelosia, più che non aveano fatto i suoi padri, con tutti i lor peccati, che aveano commessi. 011 1KI 014 023 E si edificarono anch'essi degli alti luoghi, e [si fecero] delle statue, e de' boschi, sopra ogni alto colle, e sotto ogni albero verdeggiante. 011 1KI 014 024 V'erano eziandio de' cinedi nel paese. Essi fecero secondo tutti i fatti abbominevoli delle genti, le quali il Signore avea scacciate d'innanzi a' figliuoli d'Israele. 011 1KI 014 025 Ed avvenne, l'anno quinto del re Roboamo, che Sisac, re di Egitto, salì contro a Gerusalemme; 011 1KI 014 026 e prese i tesori della Casa del Signore, ed i tesori della casa reale; prese ogni cosa; prese ancora tutti gli scudi d'oro che Salomone avea fatti. 011 1KI 014 027 E il re Roboamo fece, in luogo di quelli, degli scudi di rame, e li rimise nelle mani de' capitani de' sergenti, che facevano la guardia alla porta della casa reale. 011 1KI 014 028 E quando il re entrava nella Casa del Signore, i sergenti li portavano; e poi li riportavano nella loggia de' sergenti. 011 1KI 014 029 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Roboamo, e tutto ciò ch'egli fece; queste cose non [sono] esse scritte nel Libro delle Croniche dei re di Giuda? 011 1KI 014 030 Ora vi fu del continuo guerra fra Roboamo e Geroboamo. 011 1KI 014 031 E Roboamo giacque co' suoi padri, e fu seppellito con essi nella Città di Davide. E il nome di sua madre [era] Naama Ammonita. Ed Abiam, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 011 1KI 015 001 OR l'anno diciottesimo del re Geroboamo, figliuolo di Nebat, Abiam cominciò a regnare sopra Giuda. 011 1KI 015 002 Egli regnò tre anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre [era] Maaca, figliuola di Abisalom. 011 1KI 015 003 Ed egli camminò in tutti i peccati di suo padre, ch'egli avea commessi davanti a lui; e il cuor suo non fu intiero inverso il Signore Iddio suo, come [era stato] il cuore di Davide, suo padre. 011 1KI 015 004 Ma pure, per amor di Davide, il Signore Iddio suo gli diede una lampana in Gerusalemme, facendo sorgere il suo figliuolo dopo lui, e facendo sussistere Gerusalemme. 011 1KI 015 005 Perciocchè Davide avea fatto ciò che piace al Signore, e non si era, in tutto il tempo della vita sua, rivolto da qualunque cosa egli gli avea comandata, salvo nel fatto d'Uria Hitteo. 011 1KI 015 006 Ora, [come] v'era stata guerra fra Roboamo e Geroboamo, tutto il tempo della vita di esso, 011 1KI 015 007 così vi fu guerra fra Abiam e Geroboamo. Quant'è al rimanente de' fatti di Abiam, e tutto ciò ch'egli fece; queste cose non [sono] elleno scritte nel Libro delle Croniche dei re di Giuda? 011 1KI 015 008 Ed Abiam giacque co' suoi padri, e fu seppellito nella Città di Davide; ed Asa, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 011 1KI 015 009 OR Asa cominciò a regnare sopra Giuda l'anno ventesimo di Geroboamo, re d'Israele. 011 1KI 015 010 E regnò in Gerusalemme quarantun anno. E il nome di sua madre [era] Maaca, figliuola di Abisalom. 011 1KI 015 011 Ed Asa fece ciò che piace al Signore, come Davide, suo padre; 011 1KI 015 012 e tolse via i cinedi dal paese; rimosse eziandio tutti gl'idoli, che i suoi padri aveano fatti; 011 1KI 015 013 rimosse ancora dal governo Maaca, sua madre; perciocchè ella avea fatto un idolo per un bosco. Ed Asa spezzò l'idolo di essa, e l'arse presso al torrente di Chidron. 011 1KI 015 014 Tuttavolta gli alti luoghi non furono tolti via; ma pure il cuor d'Asa fu intiero inverso il Signore, tutto il tempo della vita sua. 011 1KI 015 015 Ed egli portò nella Casa del Signore le cose che suo padre avea consacrate, e quelle ancora ch'egli stesso avea consacrate: argento, ed oro, e vasellamenti. 011 1KI 015 016 Ora vi fu guerra fra Asa e Baasa, re d'Israele, tutto il tempo della vita loro. 011 1KI 015 017 E Baasa, re d'Israele, salì contro a Giuda, ed edificò Rama, per non lasciare uscire, nè entrare alcuno ad Asa, re di Giuda. 011 1KI 015 018 Laonde Asa prese tutto l'argento, e l'oro, ch'era rimasto nel tesori della Casa del Signore; [prese] eziandio i tesori della casa del re, e li diede in mano a' suoi servitori, e li mandò a Ben-hadad, figliuolo di Tabrimmon, figliuolo di Hesion, re di Siria, il quale abitava in Damasco, dicendo: 011 1KI 015 019 [Siavi] lega fra me e te, [come è stata] fra mio padre e tuo padre; ecco, io ti mando un presente d'argento e d'oro; va', rompi la lega che tu hai con Baasa, re d'Israele, acciocchè egli si ritragga da me. 011 1KI 015 020 E Ben-hadad prestò le orecchie al re Asa, e mandò i capitani de' suoi eserciti contro alle città d'Israele, e percosse Ion, e Dan, ed Abel-bet-maaca, e tutto Chinnerot, insieme con tutto il paese di Neftali. 011 1KI 015 021 E, quando Baasa ebbe [ciò] inteso, restò di edificare Rama, e dimorò in Tirsa. 011 1KI 015 022 Allora il re Asa, con bando pubblico, adunò tutto Giuda, senza eccettuarne alcuno; ed essi portarono via le pietre, e il legname di Rama, la quale Baasa edificava; e con quelle cose il re Asa edificò Ghibea di Beniamino, e Mispa. 011 1KI 015 023 Ora, quant'è al rimanente di tutti i fatti d'Asa, e tutte le sue prodezze, e tutto ciò ch'egli fece, e le città ch'egli edificò; queste cose non [son] esse scritte nel Libro delle Croniche dei re di Giuda? Sol [avenne che] nel tempo della sua vecchiezza egli infermò de' piedi. 011 1KI 015 024 Ed Asa giacque co' suoi padri, e fu seppellito con essi nella Città di Davide, suo padre; e Giosafat, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 011 1KI 015 025 OR Nadab, figliuolo di Geroboamo, cominciò a regnare sopra Israele l'anno secondo d'Asa, re di Giuda, e regnò sopra Israele due anni. 011 1KI 015 026 E fece ciò che dispiace al Signore, e camminò nella via di suo padre, e nel suo peccato, col quale egli avea fatto peccare Israele. 011 1KI 015 027 E Baasa, figliuolo di Ahia, della casa d'Issacar, congiurò contro a lui, e lo percosse presso a Ghibbeton de' Filistei, mentre Nadab, e tutti gl'Israeliti, assediavano Ghibbeton. 011 1KI 015 028 Baasa adunque l'uccise l'anno terzo d'Asa, re di Giuda, e regnò in luogo suo. 011 1KI 015 029 E, quando egli fu re, percosse tutta la casa di Geroboamo; egli non lasciò in vita alcuna anima vivente [della casa] di Geroboamo, finchè l'ebbe distrutta, secondo la parola del Signore, ch'egli avea pronunziata per Ahia Silonita, suo servitore; 011 1KI 015 030 per li peccati di Geroboamo, ch'egli avea commessi, e avea fatti commettere ad Israele, [e] per lo dispetto onde egli avea dispettato il Signore Iddio di Israele. 011 1KI 015 031 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Nadab, e tutto ciò ch'egli fece; queste cose non [son] esse scritte nel Libro delle Croniche dei re d'Israele? 011 1KI 015 032 Or vi fu guerra fra Asa e Baasa re d'Israele, tutto il tempo della vita loro. 011 1KI 015 033 L'anno terzo d'Asa, re di Giuda, Baasa, figliuolo d'Ahia, cominciò a regnare sopra tutto Israele, in Tirsa; [e regnò] ventiquattro anni. 011 1KI 015 034 E fece ciò che dispiace al Signore, e camminò nella via di Geroboamo, e nel peccato di esso, col quale egli avea fatto peccare Israele. 011 1KI 016 001 Allora la parola del Signore fu [indirizzata] a Iehu, figliuolo di Hanani, contro a Baasa, dicendo: 011 1KI 016 002 Perciocchè avendoti io innalzato dalla polvere, ed avendoti posto per conduttore sopra il mio popolo Israele, pur sei camminato nella via di Geroboamo, e hai fatto peccare il mio popolo Israele, per dispettarmi co' lor peccati; 011 1KI 016 003 ecco io sarò dietro a Baasa, e dietro alla sua casa, per torla via; e farò che la tua casa sarà come la casa di Geroboamo, figliuolo di Nebat. 011 1KI 016 004 Colui che sarà morto a Baasa nella città, i cani [lo] mangeranno; e colui che gli sarà morto per i campi, gli uccelli del cielo [lo] mangeranno. 011 1KI 016 005 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Baasa, e ciò ch'egli fece, e le sue prodezze; queste cose non [son] esse scritte nel Libro delle Croniche dei re d'Israele? 011 1KI 016 006 E Baasa giacque co' suoi padri, e fu seppellito in Tirsa; ed Ela, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 011 1KI 016 007 Ora il Signore avea parlato per lo profeta Iehu, figliuolo di Hanani, contro a Baasa, e contro alla sua casa, così per cagione di tutto il male ch'egli avea commesso davanti al Signore, dispettandolo con le opere delle sue mani; [dinunziandogli] ch'ella sarebbe come la casa di Geroboamo; come anche perciocchè egli l'avea percossa. 011 1KI 016 008 L'ANNO ventesimosesto d'Asa, re di Giuda, Ela, figliuolo di Baasa, cominciò a regnare sopra Israele, [e regnò] in Tirsa due anni. 011 1KI 016 009 E Zimri, suo servitore, capitano della metà de' [suoi] carri, congiurò contro a lui. Or egli [era] in Tirsa, bevendo, ed ebbro, in casa di Arsa, [suo] mastro di casa in Tirsa. 011 1KI 016 010 E Zimri venne, e lo percosse, e l'uccise l'anno ventesimosettimo d'Asa, re di Giuda, e regnò in luogo suo. 011 1KI 016 011 E quando egli fu re, come prima fu assiso sopra il trono di Ela, egli percosse tutta la casa di Baasa; egli non gli lasciò in vita pur un bambino, nè parenti, nè amici. 011 1KI 016 012 Così Zimri distrusse tutta la casa di Baasa, secondo la parola del Signore, ch'egli avea pronunziata contro a Baasa, per Iehu profeta; 011 1KI 016 013 per tutti i peccati di Baasa, e di Ela, suo figliuolo, i quali aveano commessi, ed aveano fatti commettere ad Israele, dispettando il Signore Iddio d'Israele con gl'idoli loro. 011 1KI 016 014 Or, quant'è al rimanente de' fatti d'Ela, e tutto ciò ch'egli fece; queste cose non [son] esse scritte nel Libro delle Croniche dei re d'Israele? 011 1KI 016 015 L'anno ventesimosettimo d'Asa, re di Giuda, Zimri cominciò a regnare, [e regnò] sette giorni in Tirsa. Or il popolo era a campo contro a Ghibbeton de' Filistei. 011 1KI 016 016 Ed avendo udito che Zimri avea fatta una congiura, e che avea eziandio percosso il re, tutti gl'Israeliti, quel giorno istesso, costituirono re sopra Israele Omri, capo dell'esercito, nel campo. 011 1KI 016 017 Ed Omri salì, insieme con tutto Israele, da Ghibbeton, ed assediarono Tirsa. 011 1KI 016 018 E come Zimri vide che la città era presa, entrò nel palazzo della casa reale, ed arse col fuoco la casa reale sopra sè, e così morì; 011 1KI 016 019 per i suoi peccati ch'egli avea commessi, facendo ciò che dispiace al Signore, camminando nella via di Geroboamo, e nel peccato di esso, il quale egli avea commesso, facendo peccare Israele. 011 1KI 016 020 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Zimri, e la congiura ch'egli fece; queste cose non [son] esse scritte nel Libro delle Croniche dei re d'Israele? 011 1KI 016 021 Allora il popolo d'Israele fu diviso in due [parti]; l'una seguitava Tibni, figliuolo di Ghinat, per farlo re; e l'altra seguitava Omri. 011 1KI 016 022 Ma il popolo, che seguitava Omri, fu più forte che quello che seguitava Tibni, figliuolo di Ghinat; e Tibni morì, ed Omri regnò. 011 1KI 016 023 L'anno trentuno d'Asa, re di Giuda, Omri cominciò a regnare sopra Israele, [e regnò] dodici anni; in Tirsa regnò sei anni. 011 1KI 016 024 E comperò il monte di Samaria da Semer, per due talenti di argento, ed edificò [una città in] quel monte; e chiamò quella città, ch'egli edificò: Samaria, del nome di Semer, [ch'era stato] signore di quel monte. 011 1KI 016 025 Ed Omri fece ciò che dispiace al Signore, e fece peggio che tutti quelli ch'[erano stati] davanti a lui; 011 1KI 016 026 e camminò in tutte le vie di Geroboamo, figliuolo di Nebat, e nel peccato di esso, col quale egli avea fatto peccare Israele, dispettando il Signore Iddio d'Israele co' loro idoli. 011 1KI 016 027 Ora, quant'è al rimanente de' fatti d'Omri, e le prodezze ch'egli fece; queste cose non [sono] esse scritte nel Libro delle Croniche dei re d'Israele? 011 1KI 016 028 Ed Omri giacque co' suoi padri, e fu seppellito in Samaria; ed Achab, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 011 1KI 016 029 ED Achab, figliuolo d'Omri, cominciò a regnare sopra Israele l'anno trentesimottavo d'Asa, re di Giuda; e regnò in Samaria sopra Israele ventidue anni. 011 1KI 016 030 Ed Achab, figliuolo d'Omri, fece ciò che dispiace al Signore, più che tutti quelli ch'[erano stati] davanti a lui. 011 1KI 016 031 Ed avvenne che, come se fosse stata leggier cosa di camminare ne' peccati di Geroboamo, figliuolo di Nebat, egli prese per moglie Izebel, figliuola d'Et-baal, re de' Sidonii; e andò, e servì a Baal, e l'adorò; 011 1KI 016 032 e rizzò un altare a Baal, nella casa di Baal, la quale egli avea edificata in Samaria. 011 1KI 016 033 Achab fece ancora un bosco. Ed Achab fece vie peggio che tutti i re d'Israele, ch'erano stati davanti a lui, per dispettare il Signore Iddio d'Israele. 011 1KI 016 034 Nel suo tempo, Hiel, da Betel, riedificò Gerico, e la fondò sopra Abiram, suo primogenito; e posò le porte di essa sopra Segub, suo figliuol minore; secondo la parola del Signore, la quale egli avea pronunziata per Giosuè, figliuolo di Nun. 011 1KI 017 001 ALLORA Elia Tisbita, [ch'era] di quelli della nuova popolazione di Galaad, disse ad Achab: [Come] il Signore Iddio d'Israele, al quale io ministro, vive, non vi sarà nè rugiada, nè pioggia, questi anni, se non alla mia parola. 011 1KI 017 002 Poi la parola del Signore gli fu [indirizzata], dicendo: 011 1KI 017 003 Partiti di qui, e volgiti verso l'Oriente, e nasconditi presso al torrente Cherit, ch'[è] dirincontro al Giordano. 011 1KI 017 004 E tu berrai del torrente, ed io ho comandato a' corvi che ti nudriscano quivi. 011 1KI 017 005 Egli adunque se ne andò, e fece secondo la parola del Signore, e andò, e dimorò presso al torrente Cherit, ch'[è] dirincontro al Giordano. 011 1KI 017 006 E i corvi gli portavano del pane e della carne, mattina e sera; ed egli bevea del torrente. 011 1KI 017 007 Ora, in capo all'anno, il torrente si seccò; perciocchè non v'era stata alcuna pioggia nel paese. 011 1KI 017 008 Allora la parola del Signore gli fu [indirizzata], dicendo: 011 1KI 017 009 Levati, vattene in Sarepta, [città] de' Sidonii, e dimora quivi; ecco, io ho comandato quivi ad una donna vedova che ti nudrisca. 011 1KI 017 010 Egli adunque si levò, e andò in Sarepta; e, [come] giunse alla porta della città, ecco, quivi [era] una donna vedova, che raccoglieva delle legne; ed egli la chiamò, e [le] disse: Deh! recami un poco d'acqua in un vaso, acciocchè io beva. 011 1KI 017 011 E [come] ella andava per recargliela, egli la richiamò, e le disse: Deh! recami [ancora] una fetta di pane. 011 1KI 017 012 Ma ella disse: [Come] il Signore Iddio tuo vive, io non ho pure una focaccia; [io non ho] altro che una menata di farina in un vaso, ed un poco di olio in un orciuolo; ed ecco, io raccolgo due stecchi, poi me ne andrò, e l'apparecchierò, per me e per lo mio figliuolo, e la mangeremo, e poi morremo. 011 1KI 017 013 Ed Elia le disse: Non temere; va', fa' come tu hai detto; ma pur fammene prima una piccola focaccia, e recamela qua fuori; poi ne farai [del pane] per te e per lo tuo figliuolo. 011 1KI 017 014 Perciocchè il Signore Iddio d'Israele ha detto così: Il vaso della farina, nè l'orciuol dell'olio non mancherà, fino al giorno che il Signore manderà della pioggia sopra la terra. 011 1KI 017 015 Ella dunque andò, e fece come Elia [le] avea detto; ed ella, ed egli, e la casa di essa, ne mangiarono un anno intiero. 011 1KI 017 016 Il vaso della farina, nè l'orciuol dell'olio non mancarono, secondo la parola del Signore, ch'egli avea detta per Elia. 011 1KI 017 017 Or avvenne, dopo queste cose, che il figliuolo di quella donna, padrona della casa, infermò; e la sua infermità fu molto grave, talchè egli spirò. 011 1KI 017 018 Allora ella disse ad Elia: Che ho io a far teco, uomo di Dio? sei tu venuto a me, per far che la mia iniquità sia ricordata, e per far morire il mio figliuolo? 011 1KI 017 019 Ma egli le disse: Dammi il tuo figliuolo. Ed egli lo prese dal seno di quella donna, e lo portò nella camera nella quale egli stava, e lo coricò sopra il suo letto; 011 1KI 017 020 e gridò al Signore, e disse: Signore Iddio mio, hai tu pure anche afflitta questa vedova, appo la quale io albergo, facendole morire il suo figliuolo? 011 1KI 017 021 Poi egli si distese, per tutta la sua lunghezza, sopra il fanciullo per tre volte, e gridò al Signore, e disse: Signore Iddio mio, torni, ti prego, l'anima di questo fanciullo in lui. 011 1KI 017 022 E il Signore esaudì la voce d'Elia, e l'anima del fanciullo ritornò in lui, ed egli rivisse. 011 1KI 017 023 Ed Elia prese il fanciullo, e lo portò giù dalla camera in casa, e lo diede a sua madre, e [le] disse: Vedi, il tuo figliuolo è vivo. 011 1KI 017 024 Allora la donna disse ad Elia: Ora conosco che tu [sei] uomo di Dio, e [che] la parola del Signore, [ch'è] nella tua bocca, [è] verità. 011 1KI 018 001 E MOLTO tempo appresso, la parola del Signore fu [indirizzata] ad Elia, nell'anno terzo, dicendo: Va', mostrati ad Achab, ed io manderò della pioggia sopra il paese. 011 1KI 018 002 Elia dunque andò per mostrarsi ad Achab. 011 1KI 018 003 Or la fame [era] grave in Samaria. Ed Achab chiamò Abdia, ch' [era suo] mastro di casa (or Abdia temeva grandemente il Signore; 011 1KI 018 004 e quando Izebel distruggeva i profeti del Signore, Abdia prese cento profeti, e li nascose, cinquanta in una spelonca, e cinquanta in un'altra, e li nudrì di pane e d'acqua); 011 1KI 018 005 ed Achab disse ad Abdia: Va' per lo paese, a tutte le fonti dell'acque, ed a tutti i torrenti; forse troveremo dell'erba, e conserveremo in vita i cavalli ed i muli; e non lasceremo che [il paese] divenga deserto di bestie. 011 1KI 018 006 Spartirono adunque fra loro il paese, per andare attorno per esso; Achab andò per un cammino da parte, e Abdia per un altro cammino da parte. 011 1KI 018 007 E mentre Abdia era per cammino, ecco, Elia [gli venne] incontro. E [Abdia], riconosciutolo, si gittò in terra sopra la sua faccia, e disse: [Sei] tu desso, Elia, mio signore? 011 1KI 018 008 Ed egli gli rispose: Sì, sono. Va', di' al tuo signore: Ecco Elia. 011 1KI 018 009 Ma egli disse: Qual peccato ho io commesso, che tu voglia dare il tuo servitore nelle mani di Achab, per farmi morire? 011 1KI 018 010 [Come] il Signore Iddio tuo vive, non v'è nazione, nè regno, dove il mio signore non abbia mandato a cercarti; ma è stato detto che [tu] non [v'eri]; anzi ha scongiurato il regno e la nazione, [per sapere] se niuno ti avea trovato. 011 1KI 018 011 E ora tu dici: Va', di' al tuo signore: Ecco Elia. 011 1KI 018 012 Ed avverrà che, [quando] io sarò partito d'appresso a te, lo Spirito del Signore ti trasporterà in qualche luogo che io non saprò, e quando io sarò venuto ad Achab, per rapportargli [questo], egli, non trovandoti, mi ucciderà; e pure il tuo servitore teme il Signore dalla sua giovanezza. 011 1KI 018 013 Non è egli stato dichiarato al mio signore ciò che io feci, quando Izebel uccideva i profeti del Signore? come io ne nascosi cento, cinquanta in una spelonca, e cinquanta in un'altra, e li nudrii di pane e d'acqua? 011 1KI 018 014 E ora tu dici: Va', di' al tuo signore: Ecco Elia; onde egli mi ucciderà. 011 1KI 018 015 Ma Elia disse: [Come] il Signore degli eserciti, al quale io ministro, vive, oggi io mi mostrerò ad Achab. 011 1KI 018 016 Abdia adunque andò ad incontrare Achab, e gli rapportò [la cosa]. Ed Achab andò ad incontrare Elia. 011 1KI 018 017 E come Achab ebbe veduto Elia, gli disse: [Sei] tu [qui], tu, che conturbi Israele? 011 1KI 018 018 Ma egli disse: Io non ho conturbato Israele; anzi tu, e la casa di tuo padre, [l'avete conturbato], avendo voi lasciati i comandamenti del Signore, ed essendo tu andato dietro a' Baali. 011 1KI 018 019 Ma ora, manda a far adunare appresso di me, in sul monte Carmel, tutto Israele, insieme co' quattrocencinquanta profeti di Baal, e i quattrocento profeti del bosco, che mangiano alla tavola d'Izebel. 011 1KI 018 020 E Achab mandò a tutti i figliuoli d'Israele, e adunò que' profeti in sul monte Carmel. 011 1KI 018 021 Allora Elia si accostò a tutto il popolo, e disse: Infino a quando zoppicherete de' due lati? Se il Signore [è Dio], seguitatelo; se [altresì] Baal [è Dio], seguitate lui. Ma il popolo non gli rispose nulla. 011 1KI 018 022 Ed Elia disse al popolo: Io son restato solo profeta del Signore, ed i profeti di Baal [sono] quattrocencinquant'uomini. 011 1KI 018 023 Or sienci dati due giovenchi, ed eleggansene essi uno, e taglinlo a pezzi, e ponganlo sopra delle legne, senza metter[vi] fuoco; io altresì appresterò l'altro giovenco, e lo porrò sopra delle legne, e non [vi] metterò fuoco. 011 1KI 018 024 Poi invocate il nome de' vostri dii; ed io invocherò il Nome del Signore. E quel dio che risponderà per fuoco, sia Iddio. E tutto il popolo rispose, e disse: Ben dici. 011 1KI 018 025 Ed Elia disse a' profeti di Baal: Sceglietevi uno de' giovenchi, e apprestate[lo] i primi; perciocchè voi [siete] in maggior numero; e invocate il nome de' vostri dii, ma non vi mettete fuoco. 011 1KI 018 026 Essi adunque presero il giovenco ch'egli diede loro, e [l]'apprestarono; poi invocarono il nome di Baal, dalla mattina infino a mezzodì, dicendo: O Baal, rispondici. Ma non [v'era] nè voce, nè chi rispondesse; ed essi saltavano intorno all'altare che aveano fatto. 011 1KI 018 027 E in sul mezzodì Elia li beffava, e diceva: Gridate con gran voce, poichè egli [è] dio; perciocchè egli è in alcun ragionamento, o in procaccio di qualche cosa, o in viaggio; forse [anche] dorme, e si risveglierà. 011 1KI 018 028 Essi adunque gridavano con gran voce, e si facevano delle talgliature, secondo il lor costume, con coltelli, e con lancette, fino a spandersi il sangue addosso. 011 1KI 018 029 E quando il mezzodì fu passato, ed essi ebbero profetizzato fino [all'ora] che si offerisce l'offerta, non [essendovi] nè voce, nè chi rispondesse, nè chi attendesse [a ciò che facevano], 011 1KI 018 030 Elia disse a tutto il popolo: Accostatevi a me. E tutto il popolo si accostò a lui. Ed egli racconciò l'altare del Signore ch'era stato disfatto. 011 1KI 018 031 Poi Elia prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù dei figliuoli di Giacobbe, al quale il Signore avea detto: Il tuo nome sarà Israele. 011 1KI 018 032 E di quelle pietre edificò un altare al Nome del Signore, e fece d'intorno all'altare un condotto della capacità d'intorno a due staia di semenza. 011 1KI 018 033 Poi ordinò le legne, e tagliò il giovenco a pezzi, e lo mise sopra le legne. 011 1KI 018 034 E disse: empiete quattro vasi d'acqua, e spandetela sopra l'olocausto, e sopra le legne. Poi disse: Fatelo la seconda volta. Ed essi lo fecero la seconda volta. Poi disse: Fatelo la terza volta. Ed essi lo fecero la terza volta; 011 1KI 018 035 talchè l'acqua andava intorno all'altare, ed anche empiè il condotto. 011 1KI 018 036 E in [su l'ora] che si offerisce l'offerta, il profeta Elia si accostò, e disse: Signore Iddio d'Abrahamo, d'Isacco, e d'Israele, conoscasi oggi che tu [sei] Dio in Israele, e che io [son] tuo servitore, e che per la tua parola io ho fatte tutte queste cose. 011 1KI 018 037 Rispondimi, Signore, rispondimi; acciocchè questo popolo conosca che tu, Signore, [sei] l'Iddio, e che tu hai rivolto il cuor loro indietro. 011 1KI 018 038 Allora cadde fuoco del Signore, e consumò l'olocausto, e le legne, e le pietre, e la polvere, e lambì l'acqua che [era] nel condotto. 011 1KI 018 039 E tutto il popolo, avendo [ciò] veduto, cadde sopra la sua faccia, e disse: Il Signore è l'Iddio, il Signore è l'Iddio. 011 1KI 018 040 Ed Elia disse loro: Prendete i profeti di Baal, non iscampine alcuno. Ed essi li presero. Ed Elia li fece scendere al torrente Chison, e quivi li scannò. 011 1KI 018 041 Allora Elia disse ad Achab: Sali, mangia, e bevi; perciocchè, [ecco] il suon d'un romor di pioggia. Ed Achab salì per mangiare e per bere. 011 1KI 018 042 Ed Elia salì in su la sommità di Carmel; ed inchinatosi a terra, mise la faccia fra le ginocchia; 011 1KI 018 043 e disse al suo servitore: Deh! sali, [e] riguarda verso il mare. Ed egli salì, e riguardò, e disse: Ei non [vi è] nulla. Ed [Elia] disse: Ritornavi fino a sette volte. 011 1KI 018 044 Ed alla settima volta il servitore disse: Ecco, una piccola nuvola, come la palma della mano d'un uomo, sale dal mare. Ed [Elia] disse: Va', di' ad Achab: Metti i cavalli [al carro], e scendi, chè la pioggia non ti arresti. 011 1KI 018 045 Ed a poco a poco il cielo si oscurò di nuvoli e di vento, e vi fu una gran pioggia. E Achab montò sopra il suo carro, e se ne andò in Izreel. 011 1KI 018 046 E la mano del Signore fu sopra Elia; ed egli si cinse i lombi, e corse davanti ad Achab, fino all'entrata d'Izreel. 011 1KI 019 001 OR Achab raccontò ad Izebel tutto quello ch'Elia avea fatto, e tutto il modo ch'egli avea tenuto in uccidere col coltello tutti que' profeti. 011 1KI 019 002 Ed Izebel mandò un messo ad Elia, a dirgli: Così mi facciano gl'iddii, e così aggiungano, se domani a quest'ora io non fo alla tua persona, come tu hai fatto alla persona dell'uno di essi. 011 1KI 019 003 Ed [Elia], veggendo [questo], si levò, e se ne andò per [iscampar] la vita sua; e venne in Beerseba, [città] di Giuda, e lasciò quivi il suo servitore. 011 1KI 019 004 Ma egli camminò dentro al deserto una giornata di cammino; e venuto ad un ginepro, vi si posò sotto, e chiedeva fra sè stesso di morire, e disse: Basta, Signore, prendi pur ora l'anima mia; perciocchè io non valgo meglio che i miei padri. 011 1KI 019 005 Ed egli si coricò, e si addormentò sotto il ginepro. Ed ecco, un Angelo lo toccò, e gli disse: Levati, mangia. 011 1KI 019 006 Ed egli riguardò; ed ecco, dal capo avea una focaccia [cotta] su le brace, ed una guastada d'acqua. Ed egli mangiò, e bevve; poi tornò a coricarsi. 011 1KI 019 007 E l'Angelo del Signore tornò, e lo toccò la seconda volta, e disse: Levati, mangia; perciocchè questo cammino [è] troppo grande per te. 011 1KI 019 008 Egli adunque si levò, e mangiò, e bevve; e poi per la forza di quel cibo, camminò quaranta giorni e quaranta notti, fino in Horeb, monte di Dio, 011 1KI 019 009 E quivi entrò in una spelonca, e vi passò la notte. Ed ecco la parola del Signore gli fu [indirizzata]; ed egli gli disse: Che hai tu a far qui, Elia? 011 1KI 019 010 Ed egli disse: Io sono stato commosso a gran gelosia per lo Signore Iddio degli eserciti; perciocchè i figliuoli d'Israele hanno abbandonato il tuo patto, han disfatti i tuoi altari, ed hanno uccisi con la spada i tuoi profeti; ed io son restato solo, e pure anche cercano di tormi la vita. 011 1KI 019 011 Allora [il Signore gli] disse: Esci fuori, e fermati in sul monte, davanti al Signore. Ed ecco, il Signore passò, e davanti a lui [veniva] un grande ed impetuoso vento, che schiantava i monti, e spezzava le pietre; [ma] il Signore non [era] nel vento. E dopo il vento, [veniva] un tremuoto; [ma] il Signore non [era] nel tremuoto. 011 1KI 019 012 E dopo il tremuoto, [veniva] un fuoco; [ma] il Signore non [era] nel fuoco. E dopo il fuoco, [veniva] un suono sommesso [e] sottile. 011 1KI 019 013 E come Elia l'ebbe udito, s'involse la faccia nel suo mantello, ed uscì fuori, e si fermò all'entrata della spelonca; ed ecco, una voce gli [venne], che [gli] disse: Che hai tu a far qui, Elia? 011 1KI 019 014 Ed egli disse: Io sono stato commosso a gran gelosia per lo Signore Iddio degli eserciti; perciocchè i figliuoli d'Israele hanno abbandonato il tuo patto, han disfatti i tuoi altari, ed hanno uccisi con la spada i tuoi profeti; ed io sono restato solo, e pure anche cercano di tormi la vita. 011 1KI 019 015 Ma il Signore gli disse: Va', ritornatene verso il deserto di Damasco, per lo cammino per lo quale sei venuto; e quando tu sarai giunto là, ungi Hazael per re sopra la Siria. 011 1KI 019 016 Ungi eziandio, per re sopra Israele, Iehu, figliuolo di Nimsi; ungi ancora per profeta, in luogo tuo, Eliseo, figliuolo di Safat, da Abel-Mehola. 011 1KI 019 017 Ed egli avverrà che, chiunque sarà scampato dalla spada di Hazael, Iehu l'ucciderà; e chiunque sarà scampato dalla spada di Iehu, Eliseo l'ucciderà. 011 1KI 019 018 Or io ho riserbati in Israele settemila [uomini, che son] tutti quelli le cui ginocchia non si sono inchinate a Baal, e la cui bocca non l'ha baciato. 011 1KI 019 019 Ed [Elia] si partì di là, e trovò Eliseo, figliuolo di Safat, il quale arava, avendo davanti a sè dodici paia [di buoi]; ed egli [era] col duodecimo. Ed Elia andò da lui, e gli gittò addosso il suo mantello. 011 1KI 019 020 Ed [Eliseo] lasciò i buoi, e corse dietro ad Elia, e disse: Deh! lascia che io baci mio padre e mia madre, e poi ti seguiterò. Ed Elia gli disse: Va', e ritorna; perciocchè, che ti ho io fatto? 011 1KI 019 021 Ed egli, lasciatolo, se ne ritornò in casa, e prese un paio di buoi, e li ammazzò; e con gli arnesi de' buoi ne cosse la carne, e la diede al popolo, ed essi mangiarono. Poi si levò, e andò dietro ad Elia, e gli fu ministro. 011 1KI 020 001 OR Ben-hadad, re di Siria, adunò tutto il suo esercito; ed avea seco trentadue re, e cavalli, e carri; poi salì, pose l'assedio a Samaria, e la combattè. 011 1KI 020 002 E mandò messi ad Achab, re d'Israele, nella città, a dirgli: 011 1KI 020 003 Così dice Ben-hadad: Il tuo argento ed il tuo oro è mio; mie sono ancora le tue mogli ed i tuoi bei figliuoli. 011 1KI 020 004 E il re d'Israele rispose, e disse: [Egli è] come tu dici, o re, mio signore; io [son] tuo, insieme, con tutto quello ch'[è] mio. 011 1KI 020 005 Ed i messi ritornarono, e dissero: Così ha detto Ben-hadad: Anzi io ti avea mandato a dire: Dammi il tuo argento, e il tuo oro, e le tue mogli, ed i tuoi figliuoli; 011 1KI 020 006 altrimenti, domani a quest'ora io ti manderò i miei servitori, che ricercheranno la tua casa, e le case de' tuoi servitori, e metteranno nelle mani loro tutto quello che ti è il più caro, e lo porteranno via. 011 1KI 020 007 Allora il re d'Israele chiamò tutti gli Anziani del paese, e disse: Deh! considerate, e vedete come costui cerca il male; perciocchè egli ha mandato a me per [aver] le mie mogli, e i miei figliuoli, e l'argento mio, e l'oro mio; ed io non gli ho rifiutato [nulla]. 011 1KI 020 008 E tutti gli Anziani e tutto il popolo gli dissero: Non ascoltarlo, e non compiacergli. 011 1KI 020 009 Egli adunque disse a' messi di Ben-hadad: Dite al re, mio signore: Io farò tutto quello che tu mandasti [a dire] la prima volta al tuo servitore; ma questo, io nol posso fare. Ed i messi andarono, e portarono quella risposta a Ben-hadad. 011 1KI 020 010 E Ben-hadad mandò a dire ad Achab: Così mi facciano gl'iddii, e così aggiungano, se la polvere di Samaria basterà, acciocchè ciascuno della gente, che [è] al mio seguito, ne abbia pieni i pugni. 011 1KI 020 011 E il re d'Israele rispose, e disse: Ditegli: Non gloriisi colui che si allaccia [l'armi] come colui che le dislaccia. 011 1KI 020 012 E quando [Ben-hadad] ebbe intesa quella risposta, bevendo, insieme con quei re, nelle tende, disse a' suoi servitori: Mettete[vi in ordine]. Ed essi [si] misero [in ordine] contro alla città. 011 1KI 020 013 Allora un profeta si accostò ad Achab, re d'Israele, e disse: Così ha detto il Signore: Hai tu veduta tutta questa gran moltitudine? ecco, oggi io la do nelle tue mani; e tu conoscerai che io [sono] il Signore. 011 1KI 020 014 Ed Achab disse: Per cui? Ed esso disse: Così ha detto il Signore: Per li fanti de' governatori delle provincie. E Achab disse: Chi attaccherà la zuffa? Ed esso disse: Tu. 011 1KI 020 015 Allora egli fece la rassegna de' fanti de' governatori delle provincie, e se ne trovò dugentrentadue. E dopo loro, fece la rassegna di tutta la gente di tutti i figliuoli d'Israele, [e se ne trovò] settemila. 011 1KI 020 016 Ed essi uscirono in sul mezzodì. Or Bed-hadad beveva, ed era ebbro nelle tende, insieme co' trentadue re ch'erano venuti a suo soccorso. 011 1KI 020 017 E i fanti dei governatori delle provincie uscirono i primi; e Ben-hadad mandò alcuni, [per vedere che cosa ciò fosse], ed essi gliel rapportarono, dicendo: Alcuni uomini sono usciti di Samaria. 011 1KI 020 018 Ed egli disse: O per pace o per guerra che sieno usciti, pigliateli vivi. 011 1KI 020 019 Coloro adunque, [cioè] i fanti de governatori delle provincie, uscirono della città; poi [uscì] l'esercito che [veniva] dietro a loro. 011 1KI 020 020 E ciascuno [di essi] percosse il suo uomo; ed i Siri fuggirono, e gl'Israeliti li perseguitarono; e Ben-hadad, re di Siria, scampò sopra un cavallo, con alcuni cavalieri. 011 1KI 020 021 E il re d'Israele uscì fuori, e percosse i cavalli ed i carri, e fece una grande sconfitta dei Siri. 011 1KI 020 022 Allora quel profeta venne al re d'Israele, e gli disse: Va', rinforzati, e considera, e vedi ciò che tu avrai da fare; perciocchè di qui ad un anno il re di Siria salirà [di nuovo] contro a te. 011 1KI 020 023 Ed i servitori del re di Siria gli dissero: Gl'iddii degl'Israeliti [son] dii delle montagne, e però ci hanno vinti; ma combattiamo contro a loro nella pianura, e [tu vedrai] se noi non li vinciamo. 011 1KI 020 024 Ma fa' questo: leva ciascuno di quei re dal suo carico, e metti in luogo loro dei capitani; 011 1KI 020 025 poi leva un esercito pari all'esercito che ti è stato sconfitto, ed altrettanti cavalli e carri; e noi combatteremo contro a loro nella pianura; e [tu vedrai] se noi non li vinciamo. Ed egli acconsentì al lor dire, e fece così. 011 1KI 020 026 E l'anno seguente, Ben-hadad fece la rassegna de' Siri, e salì in Afec, per guerreggiare contro ad Israele. 011 1KI 020 027 I figliuoli d'Israele fecero parimente la lor rassegna; e provvedutisi di vittuaglia, andarono incontro a' Siri, e si accamparono dirimpetto a loro, e parevano due piccole gregge di capre; ma i Siri empievano la terra. 011 1KI 020 028 Allora l'uomo di Dio si accostò al re d'Israele, e gli disse: Così ha detto il Signore: Perciocchè i Siri hanno detto: Il Signore [è] Dio de' monti, e non è Dio delle valli, io ti darò nelle mani tutta questa gran moltitudine, e voi conoscerete che io [sono] il Signore. 011 1KI 020 029 E stettero accampati gli uni dirincontro agli altri per sette giorni; ed al settimo giorno si diede la battaglia; ed i figliuoli d'Israele percossero in un giorno centomila uomini a piè de' Siri. 011 1KI 020 030 E il rimanente fuggì in Afec, dentro alla città, ove il muro cadde sopra ventisettemila uomini ch'erano rimasti. Ben-hadad fuggì anch'esso; e giunto nella città, passava di camera in camera. 011 1KI 020 031 Ed i suoi servitori gli dissero: Ecco ora, noi abbiamo udito dire che i re della casa d'Israele son re benigni; ora dunque [lascia che] noi ci mettiamo de' sacchi sopra i lombi, e delle corde al collo, ed usciamo al re d'Israele; forse ti scamperà egli la vita. 011 1KI 020 032 Essi adunque si cinsero de' sacchi in su i lombi, e [si misero] delle corde al collo, e vennero al re di Israele, e dissero: Il tuo servitore Ben-hadad dice [così]; Deh! che io viva. Ed egli disse: [È] egli ancora vivo? egli [è] mio fratello. 011 1KI 020 033 E quegli uomini presero di ciò buon augurio; e prestamente gli trassero di bocca ciò [che si poteva sperar] da lui; e gli dissero: [È] Ben-hadad tuo fratello? Ed egli disse: Andate, e menatelo [qua]. Ben-hadad adunque venne fuori ad Achab; ed egli lo fece salire sopra il suo carro. 011 1KI 020 034 E [Ben-hadad] gli disse: Io [ti] restituirò le città che mio padre tolse a tuo padre; e tu ti [costituirai] delle piazze in Damasco, come mio padre se ne avea costituite in Samaria. Ed io, [disse Achab], ti lascerò andare con questi patti. Così patteggiò con lui, e lo lasciò andare. 011 1KI 020 035 Allora un uomo d'infra i figliuoli dei profeti, disse al suo compagno per parola del Signore: Deh! percuotimi. 011 1KI 020 036 Ma colui ricusò di percuoterlo. Ed egli disse: Perciocchè tu non hai ubbidito alla voce del Signore, ecco, quando tu te ne andrai d'appresso a me, un leone ti ucciderà. E quando egli si fu partito d'appresso a lui, un leone lo scontrò, e l'uccise. 011 1KI 020 037 Poi egli scontrò un altr'uomo, e gli disse: Deh! percuotimi; e colui lo percosse, e lo ferì. 011 1KI 020 038 E il profeta andò, e si presentò al re in su la via, essendosi travestito, con una benda in su gli occhi. 011 1KI 020 039 E [come] il re passava, egli gridò al re, e disse: Il tuo servitore era passato in mezzo alla battaglia; ed ecco, un uomo venne, e mi menò un uomo, e [mi] disse: Guarda quest'uomo; se pure egli viene a mancare, la tua persona sarà per la sua, ovvero tu pagherai un talento d'argento. 011 1KI 020 040 Ora, come il tuo servitore faceva [certe sue faccende] qua e là, colui non si [trovò] più. E il re d'Israele gli disse: Tale è la tua sentenza; tu stesso ne hai fatta la decisione. 011 1KI 020 041 Allora egli prestamente si levò la benda d'in su gli occhi; e il re d'Israele lo riconobbe, ch'egli [era uno] de' profeti. 011 1KI 020 042 Ed egli disse al re: Così ha detto il Signore: Perciocchè tu hai lasciato andarne dalle [tue] mani l'uomo che io avea messo all'interdetto, la tua persona sarà per la sua, e il tuo popolo per lo suo. 011 1KI 020 043 E il re d'Israele se ne andò in casa sua, conturbato e sdegnato, e venne in Samaria. 011 1KI 021 001 ORA, dopo queste cose, avvenne che, avendo Nabot Izreelita una vigna, la quale [era] in Izreel, presso del palazzo di Achab, re di Samaria, Achab parlò a Nabot, dicendo: 011 1KI 021 002 Dammi la tua vigna, acciocchè io ne faccia un orto da erbe; perciocchè ell'[è] vicina allato alla mia casa; ed io te ne darò in iscambio una migliore; [ovvero], se ti aggrada, io ti darò danari per lo prezzo di essa. 011 1KI 021 003 Ma Nabot rispose ad Achab: Tolga il Signore da me che io ti dia l'eredità de' miei padri. 011 1KI 021 004 Ed Achab se ne venne in casa sua, conturbato e sdegnato, per la parola che Nabot Izreelita gli avea detta, cioè: Io non ti darò l'eredità dei miei padri; e si coricò sopra il suo letto, e rivoltò la faccia indietro, e non prese cibo. 011 1KI 021 005 Allora Izebel, sua moglie, venne a lui, e gli disse: Che cosa [è] questo, che tu sei [così] conturbato nello spirito, e non prendi cibo? 011 1KI 021 006 Ed egli le disse: Perchè io avea parlato a Nabot Izreelita, e gli avea detto: Dammi la tua vigna per danari; ovvero, se così ti aggrada, io te ne darò un'altra in iscambio. Ma egli ha detto: Io non ti darò la mia vigna. 011 1KI 021 007 Ed Izebel, sua moglie, gli disse: Eserciteresti tu ora il regno sopra Israele? levati, prendi cibo, e sia il cuor tuo lieto; io ti farò avere la vigna di Nabot Izreelita. 011 1KI 021 008 Ed ella scrisse lettere a nome di Achab, e le suggellò col suggello di esso, e le mandò agli Anziani e a' principali della città di Nabot, che abitavano con lui. 011 1KI 021 009 E scrisse in quelle lettere in questa maniera: Bandite il digiuno, e fate stare Nabot in capo del popolo; 011 1KI 021 010 e fate comparire contro a lui due uomini scellerati, i quali testimonino contro a lui, dicendo: Tu hai bestemmiato Iddio ed il re. Poi menatelo fuori, e lapidatelo, sì che muoia. 011 1KI 021 011 E la gente della città di Nabot, gli Anziani, e i principali che abitavano nella città di esso, fecero come Izebel avea lor mandato, secondo ch'[era] scritto nelle lettere che avea lor mandate. 011 1KI 021 012 E bandirono il digiuno, e fecero star Nabot in capo del popolo. 011 1KI 021 013 Poi vennero que' due uomini scellerati, e si presentarono contro a Nabot, e testimoniarono contro a lui, davanti al popolo, dicendo: Nabot ha bestemmiato Iddio ed il re. Laonde coloro lo menarono fuori della città, e lo lapidarono, sì ch'egli morì. 011 1KI 021 014 Poi mandarono a dire ad Izebel: Nabot è stato lapidato, ed è morto. 011 1KI 021 015 E quando Izebel ebbe inteso che Nabot era stato lapidato, e ch'era morto, disse ad Achab: Levati, prendi la possessione della vigna di Nabot Izreelita, la quale egli avea ricusato di darti per danari; perciocchè Nabot non vive [più], ma è morto. 011 1KI 021 016 E quando Achab, ebbe udito che Nabot era morto, si levò per iscendere alla vigna di Nabot Izreelita, per prenderne la possessione. 011 1KI 021 017 Allora la parola del Signore fu [indirizzata] ad Elia Tisbita, dicendo: 011 1KI 021 018 Levati, scendi incontro ad Achab, re d'Israele, il quale [risiede] in Samaria; ecco, [egli è] nella vigna di Nabot, dove egli è sceso, per prenderne la possessione. 011 1KI 021 019 E parla a lui, dicendo: Così ha detto il Signore: Avresti tu ucciso, e anche possederesti? Poi digli: Come i cani hanno leccato il sangue di Nabot, leccheranno altresì il tuo. 011 1KI 021 020 Ed Achab disse ad Elia: Mi hai tu trovato, nemico mio? Ed egli gli disse: [Si], io ti ho trovato; perciocchè tu ti sei venduto a far ciò che dispiace al Signore. 011 1KI 021 021 Ecco, [dice il Signore], io ti fo venire del male addosso, e torrò via [chi verrà] dietro a te, e sterminerò ad Achab [fino al] piccolo bambino, [ch è] serrato, e [chi è] abbandonato in Israele; 011 1KI 021 022 e ridurrò la tua casa come la casa di Geroboamo, figliuolo di Nebat; e come la casa di Baasa, figliuolo di Ahia; perciocchè tu mi hai provocato ad ira, ed hai fatto peccare Israele. 011 1KI 021 023 Il Signore parlò eziandio contro ad Izebel, dicendo: I cani mangeranno Izebel all'antimuro d'Izreel. 011 1KI 021 024 Colui [della casa] di Achab, che morrà dentro alla città, i cani lo mangeranno; e colui che morrà per li campi, gli uccelli lo mangeranno. 011 1KI 021 025 (E veramente non vi era stato [ancora] alcuno simile ad Achab, il quale si era venduto a far ciò che dispiace al Signore; perciocchè Izebel, sua moglie, l'incitava. 011 1KI 021 026 Laonde egli fece cose molto abbominevoli, andando dietro agl'idoli, interamente come aveano fatto gli Amorrei, i quali il Signore avea scacciati d'innanzi a' figliuoli d'Israele.) 011 1KI 021 027 E quando Achab ebbe udite quelle parole, stracciò i suoi vestimenti, e si mise un sacco sopra le carni e digiunò, e giacque in sacco, e camminava a passo lento. 011 1KI 021 028 E la parola del Signore fu [indirizzata] ad Elia Tisbita, dicendo: 011 1KI 021 029 Hai tu veduto come Achab si è umiliato davanti a me? Perciocchè egli si è umiliato davanti a me, io non farò venir quel male a' suoi dì; io lo farò venir sopra la casa sua, a' dì del suo figliuolo. 011 1KI 022 001 ORA i Siri e gl'Israeliti stettero tre anni senza guerra fra loro. 011 1KI 022 002 Ma l'anno terzo, essendo Giosafat, re di Giuda, sceso al re d'Israele, 011 1KI 022 003 il re d'Israele disse a' suoi servitori: Non sapete voi che Ramot di Galaad [è] nostra? e pur noi non parliamo di ripigliarla dalle mani del re di Siria. 011 1KI 022 004 Poi disse a Giosafat: Andrai tu meco alla guerra contro a Ramot di Galaad? E Giosafat disse al re d'Israele: [Fa' conto di] me come di te, e della mia gente come della tua, e de' miei cavalli come de' tuoi. 011 1KI 022 005 Ma Giosafat disse al re d'Israele: Deh! domanda oggi la parola del Signore. 011 1KI 022 006 E il re d'Israele adunò i profeti, [in numero d]'intorno a quattrocent'uomini, e disse loro: Andrò io alla guerra contro a Ramot di Galaad; ovvero, me ne rimarrò io? Ed essi dissero: Vacci; e il Signore [la] darà nelle mani del re. 011 1KI 022 007 Ma Giosafat disse: [Evvi] qui più niun profeta del Signore, il quale noi domandiamo? 011 1KI 022 008 E il re d'Israele disse a Giosafat: [Vi è bene] ancora un uomo, per lo quale noi potremmo domandare il Signore; ma io l'odio; perciocchè egli non mi profetizza giammai del bene, anzi del male; [egli è] Mica, figliuolo di Imla. E Giosafat disse: Il re non dica così. 011 1KI 022 009 Allora il re d'Israele chiamò un eunuco, e gli disse: Fa' prestamente venir Mica, figliuolo d'Imla. 011 1KI 022 010 Ora il re d'Israele, e Giosafat, re di Giuda, sedevano ciascuno sopra il suo seggio, vestiti d'abiti [reali], nell'aia [che è] all'entrata della porta di Samaria, e tutti i profeti profetizzavano in presenza loro. 011 1KI 022 011 Or Sedechia, figliuolo di Chenaana, si avea fatte delle corna di ferro, e disse: Così ha detto il Signore: Con queste [corna] tu cozzerai i Siri, finchè tu li abbia consumati. 011 1KI 022 012 E tutti i profeti profetizzavano in quella medesima maniera, dicendo: Sali contro a Ramot di Galaad, e tu prospererai, e il Signore [la] darà in mano del re. 011 1KI 022 013 Ora il messo ch'era andato a chiamar Mica, gli parlò, dicendo: Ecco ora, i profeti tutti ad una voce predicono del bene al re; deh! sia il tuo parlare conforme al parlare dell'uno di essi, e predici[gli] del bene. 011 1KI 022 014 Ma Mica disse: [Come] il Signore vive, io dirò ciò che il Signore mi avrà detto. 011 1KI 022 015 Egli adunque venne al re. E il re gli disse: Mica, andremo noi alla guerra contro a Ramot di Galaad; ovvero, ce ne rimarremo noi? Ed egli gli disse: Va' pure, e tu prospererai, e il Signore [la] darà in mano del re. 011 1KI 022 016 E il re gli disse: Fino a quante volte ti scongiurerò io che tu non mi dica altro che la verità, a nome del Signore? 011 1KI 022 017 Allora egli [gli] disse: Io vedeva tutto Israele sparso su per i monti, come pecore che non hanno pastore; e il Signore diceva: Costoro son senza signore; ritornisene ciascuno a casa sua in pace. 011 1KI 022 018 Allora il re d'Israele disse a Giosafat: Non ti diss'io, ch'egli non mi profetizzerebbe alcun bene, anzi del male? 011 1KI 022 019 E [Mica gli] disse: Perciò, ascolta la parola del Signore: Io vedeva il Signore assiso sopra il suo trono, e tutto l'esercito del cielo ch'era presente davanti a lui, a destra ed a sinistra. 011 1KI 022 020 E il Signore disse: Chi indurrà Achab, acciocchè salga contro a Ramot di Galaad, e vi muoia? E l'uno diceva una cosa, e l'altro un'altra. 011 1KI 022 021 Allora uscì fuori uno spirito, il quale si presentò davanti al Signore, e disse: Io l'indurrò. E il Signore gli disse: Come? 011 1KI 022 022 Ed egli disse: Io uscirò fuori, e sarò spirito di menzogna nella bocca di tutti i suoi profeti. E [il Signore gli] disse: [Sì], tu l'indurrai, e anche ne verrai a capo; esci fuori, e fa' così. 011 1KI 022 023 Ora dunque, ecco, il Signore ha messo uno spirito di menzogna nella bocca di tutti questi tuoi profeti, e il Signore ha pronunziato del male contro a te. 011 1KI 022 024 Allora Sedechia, figliuolo di Chenaana, si accostò, e percosse Mica in su la guancia, e disse: Onde si è partito lo Spirito del Signore da me, per parlar teco? 011 1KI 022 025 E Mica disse: Ecco, tu [il] vedrai al giorno che tu entrerai di camera in camera per appiattarti. 011 1KI 022 026 E il re d'Israele disse [ad uno]: Prendi Mica, e menalo ad Amon, capitano della città, ed a Gioas, figliuolo del re. 011 1KI 022 027 E di' loro: Così ha detto il re: Mettete costui in prigione, e cibatelo di pane e d'acqua strettamente, finchè io ritorni in pace. 011 1KI 022 028 E Mica disse: Se pur tu ritorni in pace, il Signore non avrà parlato per me. Poi disse: Voi, popoli tutti, ascoltate. 011 1KI 022 029 Il re d'Israele adunque salì con Giosafat, re di Giuda, contro a Ramot di Galaad. 011 1KI 022 030 E il re d'Israele disse a Giosafat: Io mi travestirò, e [così] entrerò nella battaglia; ma tu, vestiti delle tue vesti. Il re d'Israele adunque si travestì, e [così] entrò nella battaglia. 011 1KI 022 031 Ora il re di Siria avea comandato ai suoi capitani de' carri, [ch'erano] trentadue: Non combattete contro a piccoli, nè contro a grandi, ma contro al re d'Israele solo. 011 1KI 022 032 Perciò, quando i capitani de' carri ebbero veduto Giosafat, dissero: Certo, egli [è] il re d'Israele; e si voltarono a lui, per combatter [contro a lui]; ma Giosafat gridò. 011 1KI 022 033 E quando i capitani de' carri ebber veduto ch'egli non [era] il re d'Israele, si rivolsero indietro da lui. 011 1KI 022 034 Allora qualcuno tirò con l'arco a caso, e ferì il re d'Israele fra le falde e la corazza; laonde egli disse al suo carrettiere: Volta la mano, e menami fuor del campo; perciocchè io son ferito. 011 1KI 022 035 Ma la battaglia si rinforzò in quel dì; onde il re fu rattenuto nel carro contro a' Siri, e morì in su la sera; e il sangue della piaga colò nel cavo del carro. 011 1KI 022 036 E come il sole tramontava, passò un bando per il campo, dicendo: [Riducasi] ciascuno alla sua città, ed al suo paese. 011 1KI 022 037 E il re morì, e fu portato in Samaria, e quivi fu seppellito. 011 1KI 022 038 E il carro fu tuffato nel vivaio di Samaria; le arme vi furono eziandio lavate; ed i cani leccarono il sangue di Achab, secondo la parola del Signore ch'egli avea pronunziata. 011 1KI 022 039 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Achab, e tutto quello ch'egli fece, e la casa d'avorio ch'egli edificò, e tutte le città ch'egli edificò; queste cose non [sono] esse scritte nel Libro delle Croniche dei re d'Israele? 011 1KI 022 040 Così Achab giacque co' suoi padri; ed Achazia, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 011 1KI 022 041 OR Giosafat, figliuolo di Asa, avea cominciato a regnare sopra Giuda l'anno quarto di Achab, re d'Israele. 011 1KI 022 042 E Giosafat [era] d'età di trentacinque anni, quando cominciò a regnare, e regnò venticinque anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre [era] Azuba, figliuola di Silai. 011 1KI 022 043 Ed egli camminò per tutte le vie di Asa, suo padre, [e] non se ne rivolse, facendo ciò che piace al Signore. Nondimeno gli alti luoghi non furono tolti via; il popolo sacrificava ancora e faceva profumi negli alti luoghi. 011 1KI 022 044 Oltre a ciò, Giosafat fece pace col re d'Israele. 011 1KI 022 045 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Giosafat, e le prodezze ch'egli fece, e le guerre ch'egli ebbe; queste cose non [son] elleno scritte nel Libro delle Croniche dei re di Giuda? 011 1KI 022 046 Egli tolse ancora via dal paese il rimanente de' cinedi, ch'erano rimasti al tempo di Asa, suo padre. 011 1KI 022 047 Or in quel tempo non [vi era] re in Edom; il Governatore [era in luogo del] re. 011 1KI 022 048 Giosafat fece un navilio di Tarsis, per andare in Ofir, per dell'oro; ma non andò; perciocchè le navi si ruppero in Esion-gheber. 011 1KI 022 049 Allora Achazia, figliuolo di Achab, disse a Giosafat: Vadano i miei servitori co' tuoi, sopra il navilio; ma Giosafat non volle. 011 1KI 022 050 E Giosafat giacque co' suoi padri, e fu seppellito co' suoi padri nella Città di Davide, suo padre; e Gioram, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 011 1KI 022 051 Achazia, figliuolo di Achab, cominciò a regnare sopra Israele, in Samaria, l'anno decimosettimo di Giosafat, re di Giuda; e regnò due anni sopra Israele. 011 1KI 022 052 E fece quello che dispiace al Signore, e camminò per la via di suo padre e di sua madre; e per la via di Geroboamo, figliuolo di Nebat, il quale avea fatto peccare Israele. 011 1KI 022 053 E servì a Baal, e l'adorò, e dispettò il Signore Iddio d'Israele, interamente come avea fatto suo padre. # # BOOK 012 2KI 2 Kings 2 Re 012 2KI 001 001 ORA, dopo la morte di Achab, Moab si ribellò da Israele. 012 2KI 001 002 Ed Achazia cadde giù per un cancello, [ch'era] nella sua sala in Samaria, onde gli infermò; e mandò de' messi, e disse loro: Andate, domandate Baal-zebub, dio di Ecron, se io guarirò di questa infermità. 012 2KI 001 003 Ma l'Angelo del Signore parlò ad Elia Tisbita, [dicendo]: Levati, sali incontro a' messi del re di Samaria, e di' loro: Andate voi per domandar Baal-zebub, dio di Ecron, perchè non [vi sia] alcun Dio in Israele? 012 2KI 001 004 Perciò adunque il Signore ha detto così: Tu non iscenderai dal letto, sopra il quale tu sei salito; anzi, per certo tu morrai. [Ciò detto], Elia se ne andò. 012 2KI 001 005 E i messi ritornarono ad Achazia. Ed egli disse loro: Perchè siete ritornati? 012 2KI 001 006 Ed essi gli dissero: Un uomo ci [è] venuto incontro, il quale ci ha detto: Andate, ritornate al re che vi ha mandati, e ditegli: Così ha detto il Signore: Mandi tu a domandar Baal-zebub, dio di Ecron, perchè non [vi sia] Dio alcuno in Israele? perciò, tu non iscenderai dal letto, sopra il quale tu sei salito; anzi, per certo tu morrai. 012 2KI 001 007 Ed egli disse loro: Quale [è] il portamento di colui che vi è venuto incontro, e vi ha dette coteste parole? 012 2KI 001 008 Ed essi gli dissero: Egli [è] un uomo velloso, ch'è cinto di una cintura di cuoio sopra i lombi. Allora egli disse: Egli [è] Elia Tisbita. 012 2KI 001 009 E mandò a lui un capitano di cinquant'[uomini], con la sua cinquantina. Ed ecco, egli sedeva in su la sommità del monte. E quello gli disse: Uomo di Dio, il re ha detto che tu scenda. 012 2KI 001 010 Ed Elia rispose, e disse al capitano de' cinquant'[uomini]: Se pure io [sono] uomo di Dio, caggia fuoco dal cielo, e consumi te, e la tua cinquantina. E cadde fuoco dal cielo, e consumò lui, e la sua cinquantina. 012 2KI 001 011 Ed [Achazia] mandò di nuovo un altro capitano di cinquant' [uomini], con la sua cinquantina. Ed egli parlò [ad Elia], e gli disse: Uomo di Dio, così ha detto il re: Scendi prestamente. 012 2KI 001 012 Ed Elia rispose, e disse loro: Se pure io [sono] uomo di Dio, caggia fuoco dal cielo, e consumi te, e la tua cinquantina. E il fuoco di Dio cadde dal cielo, e consumò lui, e la sua cinquantina. 012 2KI 001 013 Ed [Achazia] mandò di nuovo un terzo capitano di cinquant' [uomini], con la sua cinquantina. Ed egli salì [ad Elia], e venne, e s'inginocchiò davanti a lui, e lo supplicò, e gli disse: Uomo di Dio, sia, ti prego, la vita mia, e la vita di questi cinquanta tuoi servitori, preziosa davanti agli occhi tuoi. 012 2KI 001 014 Ecco, il fuoco è caduto dal cielo, ed ha consumati i due primi capitani di cinquant'[uomini], con le lor cinquantine; ma ora sia la vita mia preziosa davanti agli occhi tuoi. 012 2KI 001 015 E l'Angelo del Signore disse ad Elia: Scendi con lui, non temer di lui. Egli adunque si levò, e scese con lui, [e andò] al re. 012 2KI 001 016 Ed egli gli disse: Così ha detto il Signore: Perciocchè tu hai mandati messi, per domandar Baal-zebub, dio di Ecron, come se non vi [fosse] alcun Dio in Israele, per domandar la sua parola, ecco, tu non iscenderai dal letto, sopra il quale tu sei salito; anzi, per certo tu morrai. 012 2KI 001 017 Ed egli morì, secondo la parola del Signore, che Elia avea pronunziata; e Gioram regnò in luogo suo, l'anno secondo di Gioram, figliuolo di Giosafat, re di Giuda; perciocchè [Achazia] non avea figliuoli. 012 2KI 001 018 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Achazia; queste cose non [sono] esse scritte nel Libro delle Croniche dei re d'Israele? 012 2KI 002 001 ORA, in sul tempo che il Signore voleva levare Elia in cielo in un turbo, Elia si partì di Ghilgal con Eliseo. 012 2KI 002 002 Ed Elia disse ad Eliseo: Deh! rimani qui; perciocchè il Signore mi manda fino in Betel. Ma Eliseo rispose: [Come] il Signore vive, e [come] l'anima tua vive, io non ti lascerò. Così scesero in Betel. 012 2KI 002 003 E i figliuoli de' profeti ch'[erano] in Betel, vennero ad Eliseo, e gli dissero: Sai tu che il Signore toglie oggi il tuo signore d'appresso a te? Ed egli disse: Anch'io [lo] so; tacete. 012 2KI 002 004 Ed Elia gli disse: Eliseo, deh! rimani qui; perciocchè il Signore mi manda in Gerico. Ma egli disse: [Come] il Signore vive, e [come] l'anima tua vive, io non ti lascerò. Così se ne vennero in Gerico. 012 2KI 002 005 E i figliuoli de' profeti ch'[erano] in Gerico, si accostarono ad Eliseo, e gli dissero: Sai tu che il Signore toglie oggi il tuo signore d'appresso a te? Ed egli disse: Anch'io [lo] so; tacete. 012 2KI 002 006 Ed Elia gli disse: Deh! rimani qui; perciocchè il Signore mi manda verso il Giordano. Ma egli disse: [Come] il Signore vive, e [come] l'anima tua vive, io non ti lascerò. Così se ne andarono amendue [insieme]. 012 2KI 002 007 E cinquant'uomini, d'infra i figliuoli de' profeti, andarono, e si fermarono dirimpetto [a loro], da lungi; ed amendue si fermarono al Giordano. 012 2KI 002 008 Allora Elia prese il suo mantello, e lo piegò, e percosse le acque, ed esse si partirono in qua e in là; ed amendue passarono per l'asciutto. 012 2KI 002 009 E, quando furono passati, Elia disse ad Eliseo: Domanda ciò che tu vuoi che io ti faccia, avanti che io sia tolto d'appresso a te. Ed Eliseo disse: Deh! siami [data] la parte di due del tuo spirito. 012 2KI 002 010 Ed Elia gli disse: Tu hai domandato una cosa difficile; se tu mi vedi, quando io sarò tolto d'appresso a te, ti sarà fatto così; ma se tu non [mi vedi], non [ti] sarà fatto. 012 2KI 002 011 Or avvenne che, mentre essi camminavano, e parlavano [insieme], ecco un carro di fuoco, e de' cavalli di fuoco, che li partirono l'uno dall'altro. Ed Elia salì al cielo in un turbo. 012 2KI 002 012 Ed Eliseo [lo] vide, e gridò: Padre mio, padre mio, carro d'Israele, e la sua cavalleria. Poi non lo vide più; e prese i suoi vestimenti, e li stracciò in due pezzi. 012 2KI 002 013 APPRESSO levò il mantello d'Elia, che gli era caduto d'addosso, e tornò, e si fermò in su la ripa del Giordano. 012 2KI 002 014 E prese il mantello d'Elia, che gli era caduto d'addosso, e [ne] percosse le acque, e disse: Ove [è] il Signore Iddio d'Elia? Ed avendo anch'egli percosse le acque, esse si partirono in qua ed in là; ed Eliseo passò. 012 2KI 002 015 Quando i figliuoli de' profeti che [dimoravano] in Gerico, l'ebbero veduto, [venendo] incontro a loro, dissero: Lo spirito di Elia si è posato sopra Eliseo. E gli vennero incontro, e s'inchinarono a terra davanti a lui. 012 2KI 002 016 E gli dissero: Ecco ora, [vi sono] appresso i tuoi servitori cinquanta valenti uomini; deh! [lascia] che vadano, e cerchino il tuo signore; che talora lo Spirito del Signore non l'abbia rapito, e gittato sopra alcuno di que' monti, ovvero in alcuna di quelle valli. Ma egli disse: Non [vi] mandate. 012 2KI 002 017 Ma essi gli fecero forza, tanto ch'egli se ne vergognò e disse: Mandate. Coloro adunque mandarono cinquant'uomini, i quali [lo] cercarono tre giorni, e non lo trovarono. 012 2KI 002 018 Poi tornarono a lui in Gerico, ove egli dimorava. Ed egli disse loro: Non vi avea io detto: Non andate? 012 2KI 002 019 Or la gente della città disse ad Eliseo: Ecco ora, la stanza di questa città [è] buona, come il mio signore vede; ma le acque [sono] cattive, onde il paese è dipopolato. 012 2KI 002 020 Allora egli disse: Recatemi una scodella nuova, e mettetevi dentro del sale. Ed essi gliela recarono. 012 2KI 002 021 Ed egli uscì fuori alla scaturigine dell'acqua, e vi gittò dentro quel sale, e disse: Così ha detto il Signore: Io rendo queste acque sane; di qui non procederà più nè morte, nè disperdimento. 012 2KI 002 022 E quelle acque furono rendute sane fino a questo giorno, secondo la parola d'Eliseo, che egli avea pronunziata. 012 2KI 002 023 Poi di là egli salì in Betel; e, come egli saliva per la via, certi piccoli fanciulli usciron fuori della città, e lo beffavano, e gli dicevano: Sali, calvo; sali, calvo. 012 2KI 002 024 Ed egli, rivoltosi indietro, li vide, e li maledisse nel Nome del Signore. E due orse uscirono del bosco, e lacerarono quarantadue di que' fanciulli. 012 2KI 002 025 Di là egli andò nel monte Carmel, e di là ritornò in Samaria. 012 2KI 003 001 OR l'anno diciottesimo di Giosafat, re di Giuda, Gioram, figliuolo di Achab, cominciò a regnare sopra Israele in Samaria; e regnò dodici anni. 012 2KI 003 002 E fece ciò che dispiace al Signore; non però come suo padre, e come sua madre; perciocchè tolse via la statua di Baal, che suo padre avea fatta. 012 2KI 003 003 Ma egli si attenne a' peccati di Geroboamo, figliuolo di Nebat, per i quali egli avea fatto peccare Israele; egli non se ne rivolse. 012 2KI 003 004 Or Mesa, re di Moab, nudriva molto minuto bestiame; e pagava [per tributo] al re d'Israele centomila agnelli, e centomila montoni con la lana. 012 2KI 003 005 Ma quando Achab fu morto, il re di Moab si ribellò contro al re d'Israele. 012 2KI 003 006 Laonde il re Gioram uscì in quel dì fuor di Samaria, e fece la rassegna di tutto Israele. 012 2KI 003 007 E, partendo, mandò a dire a Giosafat, re di Giuda: Il re di Moab si è ribellato contro a me; verrai tu meco alla guerra contro a Moab? Ed egli disse: Sì, io vi salirò: [fa' conto] di me come di te, della mia gente come della tua, e de' miei cavalli come dei tuoi. 012 2KI 003 008 Poi disse: Per qual via saliremo? E [Gioram] disse: Per la via del deserto di Edom. 012 2KI 003 009 Il re d'Israele adunque, e il re di Giuda, e il re di Edom, si partirono; e fatto il circuito di sette giornate di cammino, non vi era acqua per lo campo, nè per le bestie di servigio, che menavano con loro. 012 2KI 003 010 E il re d'Israele disse: Oimè! certamente il Signore ha chiamati insieme questi tre re, per darli in mano di Moab. 012 2KI 003 011 E Giosafat disse: Non [evvi] qui alcun profeta del Signore, acciocchè per lui domandiamo il Signore; Ed uno dei servitori del re d'Israele rispose, e disse: Eliseo, figliuolo di Safat, che versava l'acqua sopra le mani d'Elia, [è] qui. 012 2KI 003 012 E Giosafat disse: La parola del Signore è con lui. Il re d'Israele adunque, e Giosafat, e il re di Edom, andarono a lui. 012 2KI 003 013 Ma Eliseo disse al re d'Israele: Che ho io a far teco? vattene a' profeti di tuo padre, ed a' profeti di tua madre. E il re d'Israele gli disse: No; perciocchè il Signore ha chiamati insieme questi tre re, per darli in mano di Moab. 012 2KI 003 014 Ed Eliseo disse: [Come] il Signore degli eserciti, al quale io ministro, vive, se io non avessi rispetto a Giosafat, re di Giuda, io non ti riguarderei pure, e non ti vorrei vedere. 012 2KI 003 015 Ora, fatemi venire un sonatore. E come il sonatore sonava, la mano del Signore fu sopra Eliseo; ed egli disse: 012 2KI 003 016 Così ha detto il Signore: Facciansi in questa valle molte fosse. 012 2KI 003 017 Perciocchè così ha detto il Signore: Voi non sentirete vento, e non vedrete pioggia, e pur questa valle si empierà d'acqua, della quale berrete, e voi, e le vostre gregge, e le vostre bestie di servigio. 012 2KI 003 018 E ciò è ancora leggier cosa agli occhi del Signore; perciocchè egli vi darà eziandio Moab nelle mani. 012 2KI 003 019 E voi disfarete tutte le città murate, e tutte le città principali, ed abbatterete ogni buon albero, e turerete ogni fontana d'acqua, e desolerete con pietre ogni buon campo. 012 2KI 003 020 E la mattina [seguente], nell'ora che si offerisce l'offerta, avvenne che, ecco delle acque che venivano di verso Edom; e la terra fu ripiena d'acque. 012 2KI 003 021 Or tutti i Moabiti, avendo inteso che quei re erano saliti per far loro guerra, si erano adunati a grida, da chiunque si cominciava a cingere [la spada] in su; e si erano fermati in su le frontiere. 012 2KI 003 022 E quella mattina si levarono, come il sole dava già sopra quelle acque; e videro davanti a loro da lontano quelle acque rosse come sangue; 012 2KI 003 023 e dissero: Questo [è] sangue; per certo quei re si son distrutti, e l'uno ha percosso l'altro. Or dunque, Moabiti, alla preda. 012 2KI 003 024 Così vennero verso il campo d'Israele; ma gl'Israeliti si levarono, e percossero i Moabiti, ed essi fuggirono d'innanzi a loro; [e gl'Israeliti] entrarono nel paese de' Moabiti, sempre percotendoli. 012 2KI 003 025 E disfecero le città; e ciascuno gittò la sua pietra ne' migliori campi, e [così] li empierono [di pietre]; e turarono ogni fontana d'acqua, e abbatterono ogni buon albero; tanto che in Chir-hareset lasciarono sol le pietre; ma i frombolatori [la] circondarono, e la percotevano. 012 2KI 003 026 E il re di Moab, veggendo che la battaglia lo sopraffaceva, prese seco settecent'uomini con la spada tratta in mano, per ispuntare della parte del re di Edom; ma non poterono. 012 2KI 003 027 Allora egli prese il suo figliuolo primogenito, che dovea regnare in luogo suo, e l'offerse in olocausto in sul muro, e vi fu grande indegnazione contro agl'Israeliti. E [gli altri] si partirono da lui, e ritornarono al paese. 012 2KI 004 001 ORA una donna, delle mogli de' figliuoli de' profeti, gridò ad Eliseo, dicendo: Il mio marito, tuo servitore, è morto; e tu sai che il tuo servitore temeva il Signore; ora il suo creditore è venuto per prendersi i miei due figliuoli per servi. 012 2KI 004 002 Ed Eliseo le disse: Che ti farò io? Dichiarami ciò che tu hai in casa. Ed ella disse: La tua servente non ha nulla in casa, se non un piccolo vaso d'olio. 012 2KI 004 003 Allora egli [le] disse: Va', chiediti di fuori, da tutti i tuoi vicini, dei vasi vuoti: non chiederne pochi. 012 2KI 004 004 Poi vieni, e serra l'uscio dietro a te, e dietro a' tuoi figliuoli; e versa [di quell'olio] in tutti que' vasi, e fa' levar via quelli che saran pieni. 012 2KI 004 005 Ella dunque si partì da lui, e serrò l'uscio dietro a sè, e dietro a' suoi figliuoli; ed essi le recavano [i vasi], ed ella versava. 012 2KI 004 006 E quando i vasi furono pieni, ella disse ad uno de' suoi figliuoli: Recami ancora un vaso. Ma egli disse: Non [ve n'è] più alcuno. 012 2KI 004 007 Allora l'olio si fermò. Ed ella venne, e dichiarò [la cosa] all'uomo di Dio. Ed egli [le] disse: Va', vendi l'olio, e paga il tuo debito; e tu e i tuoi figliuoli vivete del rimanente. 012 2KI 004 008 Avvenne poi un giorno, ch'Eliseo passò per Sunem, e quivi era una possente donna, la quale lo ritenne con grande instanza a prender cibo; ed ogni volta ch'egli passava [per Sunem], egli si riduceva là a prender cibo. 012 2KI 004 009 E [quella donna] disse al suo marito: Ecco, ora io conosco che costui che passa tuttodì da noi, è un santo uomo di Dio. 012 2KI 004 010 Deh! facciamogli una piccola camera a pareti, e mettiamovici un letto, una tavola, una sedia, ed un candelliere; acciocchè, quando egli verrà a noi, si riduca là. 012 2KI 004 011 Così un giorno, essendo venuto là, egli si ridusse nella camera, e vi giacque; 012 2KI 004 012 e disse a Ghehazi, suo servitore: Chiama cotesta Sunamita. Ed egli la chiamò. Ed ella si presentò davanti a lui. 012 2KI 004 013 Ed egli disse a Ghehazi: Or dille: Tu hai presa per noi tutta questa sollecitudine; che si avrebbe egli a fare per te? Hai tu da parlare al re, o al capo dell'esercito? Ma ella disse: Io abito per mezzo il mio popolo. 012 2KI 004 014 Ed [Eliseo] disse [a Ghehazi: ] Che si avrebbe egli a fare per lei? Ed egli disse: [Io nol so]; ma ella non ha alcun figliuolo, e il suo marito è vecchio. 012 2KI 004 015 Ed egli [gli] disse: Chiamala. Ed egli la chiamò; ed ella si presentò all'uscio. 012 2KI 004 016 Ed egli le disse: L'anno vegnente, in questa stessa stagione, tu abbraccerai un figliuolo. Ed ella disse: Non [mentire], signor mio, uomo di Dio; non mentire alla tua servente. 012 2KI 004 017 Quella donna adunque concepette, e partorì un figliuolo, l'anno seguente, in quella stessa stagione, come Eliseo le avea detto. 012 2KI 004 018 Ed essendo il fanciullo divenuto grande, avvenne un giorno che egli uscì fuori a suo padre, appresso dei mietitori. 012 2KI 004 019 E disse a suo padre: Oimè! il capo, oimè! il capo. E [il padre] disse al servitore: Portalo a sua madre. 012 2KI 004 020 Ed egli lo portò, e lo recò a sua madre. Ed essendo dimorato sopra le ginocchia di essa fino a mezzodì, morì. 012 2KI 004 021 Allora ella salì, e lo coricò sopra il letto dell'uomo di Dio; poi chiuse l'uscio sopra lui, e se ne uscì fuori; 012 2KI 004 022 e mandò a dire al suo marito: Deh! mandami uno dei servitori, ed una delle asine, acciocchè io corra fino all'uomo di Dio; poi ritornerò. 012 2KI 004 023 Ed [egli le] disse: Perchè vai oggi a lui? Egli non è dì di calendi, nè sabato. Ed ella disse: [Datti] pace. 012 2KI 004 024 Ed ella fece sellar l'asina, e disse al suo servitore: Guidala, e va' via; non rattenermi di cavalcare, se non che io te lo dica. 012 2KI 004 025 Ed ella andò; e venne all'uomo di Dio, nel monte Carmel. E quando l'uomo di Dio l'ebbe veduta dinanzi a sè, disse a Ghehazi, suo servitore: Ecco quella Sunamita. 012 2KI 004 026 Deh! corrile ora incontro, e dille: Stai tu bene? il tuo marito sta egli bene? il fanciullo sta egli bene? Ed ella disse: Bene. 012 2KI 004 027 Ma quando fu giunta all'uomo di Dio, al monte, gli prese i piedi. E Ghehazi si appressò, per respingerla indietro. Ma l'uomo di Dio [gli] disse: Lasciala; perciocchè l'anima sua [è] in amaritudine, e il Signore me ne ha celata [la cagione], e non me l'ha dichiarata. 012 2KI 004 028 Ed ella disse: Avea io chiesto un figliuolo al mio signore? non [ti] dissi io: Non ingannarmi? 012 2KI 004 029 Allora [Eliseo] disse a Ghehazi: Cingiti i lombi, e prendi il mio bastone in mano, e vattene; se tu trovi chi che sia, non salutarlo; e se egli ti saluta, non rispondergli; e metti il mio bastone in sul viso del fanciullo. 012 2KI 004 030 Ma la madre del fanciullo disse: [Come] il Signore vive, e [come] l'anima tua vive, io non ti lascerò. Egli adunque si levò, e andò dietro a lei. 012 2KI 004 031 Or Ghehazi era passato davanti a loro, ed avea posto il bastone in sul viso del fanciullo; ma non [vi fu] nè voce, nè sentimento. Ed egli ritornò incontro ad Eliseo, e gli dichiarò [la cosa], e gli disse: Il fanciullo non si è risvegliato. 012 2KI 004 032 Eliseo adunque entrò nella casa; ed ecco, il fanciullo era morto, coricato in sul letto di esso. 012 2KI 004 033 Ed egli entrò [nella camera], e serrò l'uscio sopra sè, e sopra il fanciullo, e fece orazione al Signore. 012 2KI 004 034 Poi salì [in sul letto], e si coricò sopra il fanciullo, e pose la bocca in su la bocca di esso, e gli occhi in su gli occhi di esso, e le palme delle mani in su le palme delle mani di esso, e si distese di tutta la sua lunghezza sopra lui; e la carne del fanciullo fu riscaldata. 012 2KI 004 035 Poi, andava di nuovo or qua or là per la casa, e poi risaliva, e si distendeva sopra il fanciullo; alla fine il fanciullo starnutì fino a sette volte, ed aperse gli occhi. 012 2KI 004 036 Allora [Eliseo] chiamò Ghehazi, e [gli] disse: Chiama cotesta Sunamita. Ed egli la chiamò; ed ella venne a lui. Ed egli le disse: Prendi il tuo figliuolo. 012 2KI 004 037 Ed ella venne, e si gittò a' piedi di Eliseo, e s'inchinò verso terra; poi prese il suo figliuolo, e se ne uscì fuori. 012 2KI 004 038 Ed Eliseo se ne ritornò in Ghilgal. Or [vi era] fame nel paese; ed i figliuoli dei profeti sedevano davanti a lui; ed egli disse al suo servitore: Metti la gran caldaia [al fuoco], e cuoci della minestra ai figliuoli de' profeti. 012 2KI 004 039 E uno [di essi] uscì fuori a' campi, per cogliere delle erbe; e, trovata una vite salvatica, ne colse delle zucche salvatiche piena la sua vesta; poi venne, e le minuzzò dentro alla caldaia dove era la minestra; perciocchè essi non sapevano [che cosa fosse]. 012 2KI 004 040 Poi fu versato di quella minestra ad alcuni, per mangiarne; ed avvenne che, come ne ebbero mangiato, sclamarono, e dissero: La morte [è] nella caldaia, o uomo di Dio; e non ne poterono [più] mangiare. 012 2KI 004 041 Ma egli disse: Recatemi ora della farina. Ed egli la gittò nella caldaia; poi disse: Versa di quella minestra alla gente, acciocchè mangi. E non vi era [più] male alcuno nella caldaia. 012 2KI 004 042 Allora venne un uomo da Baalsalisa, il quale portava all'uomo di Dio del pane di primizie, [cioè: ] venti pani d'orzo, e del grano novello in ispiga. Ed [Eliseo] disse al suo servitore: Da' [questo] a questa gente, che mangi. 012 2KI 004 043 Ed egli rispose: Come metterei io questo davanti a cent'uomini? Ma egli disse: Dallo a questa gente, che mangi; perciocchè, così ha detto il Signore: Ella mangerà, ed anche ne lascerà di resto. 012 2KI 004 044 Egli adunque mise [quello] davanti a coloro, ed essi ne mangiarono, ed anche ne lasciarono di resto, secondo la parola del Signore. 012 2KI 005 001 OR Naaman, capo dell'esercito del re di Siria, era uomo grande appo il suo signore, e molto onorato; perciocchè per lui il Signore avea date delle vittorie a' Siri; ma quest'uomo, possente e prode, era lebbroso. 012 2KI 005 002 Or alcune schiere de' Siri uscirono per fare una correria, e menarono prigione dal paese d'Israele una piccola fanciulla; ed ella, essendo al servigio della moglie di Naaman, 012 2KI 005 003 disse alla sua signora: Piacesse a Dio che il mio signore [fosse] appresso del profeta, ch'[è] in Samaria; egli l'avrebbe tosto liberato dalla sua lebbra. 012 2KI 005 004 E [Naaman] venne al suo signore, e gli dichiarò [la cosa], dicendo: Quella fanciulla, ch'[è] del paese d'Israele, ha parlato così e così. 012 2KI 005 005 E il re di Siria [gli] disse: Or su, vacci; ed io [ne] manderò lettere al re d'Israele. Egli adunque andò, e prese in mano dieci talenti d'argento, e seimila [sicli] d'oro, e dieci mute di vestimenti. 012 2KI 005 006 E portò le lettere al re d'Israele, il cui tenore era questo: Ora, come queste lettere saranno pervenute a te, sappi che io ti ho mandato Naaman, mio servitore, acciocchè tu lo liberi dalla sua lebbra. 012 2KI 005 007 E quando il re d'Israele ebbe lette le lettere, stracciò i suoi vestimenti, e disse: [Sono] io Dio, da far morire, e da tornare in vita, che costui mi manda che io liberi un uomo dalla sua lebbra? ma del certo sappiate ora, e vedete ch'egli cerca occasione contro a me. 012 2KI 005 008 Ma come Eliseo, uomo di Dio, ebbe inteso che il re d'Israele avea stracciati i suoi vestimenti, gli mandò a dire: Perchè hai stracciati i tuoi vestimenti? venga pur [Naaman] a me, e conoscerà che vi è un profeta in Israele. 012 2KI 005 009 Naaman adunque venne, co' suoi cavalli, e col suo carro, e si fermò alla porta della casa di Eliseo. 012 2KI 005 010 Ed Eliseo mandò a dirgli per un messo: Va', lavati sette volte nel Giordano, e la carne ti ritornerà sana e netta. 012 2KI 005 011 Ma Naaman si adirò, e se ne andò, e disse: Ecco, io diceva fra me stesso: Egli del tutto uscirà fuori, e si fermerà, ed invocherà il Nome del Signore Iddio suo, e menerà la mano sopra il luogo, e libererà il lebbroso. 012 2KI 005 012 Abana e Parpar, fiumi di Damasco, non vagliono essi meglio che tutte le acque d'Israele? non mi potrei io lavare in essi, ed esser nettato? Egli adunque si rivolse indietro, e se ne andava via tutto cruccioso. 012 2KI 005 013 Ma i suoi servitori si accostarono, e gli fecero motto, e dissero: Padre mio, [se] il profeta ti avesse detta qualche gran cosa, non l'avresti tu fatta; quanto più [devi tu far ciò] ch'egli ti ha detto: Lavati, e sarai netto? 012 2KI 005 014 Egli adunque scese, e si tuffò sette volte nel Giordano, secondo la parola dell'uomo di Dio; e la carne gli ritornò simile alla carne di un piccol fanciullo, e fu netto. 012 2KI 005 015 Allora egli ritornò all'uomo di Dio, con tutto il suo seguito, e venne, e si presentò davanti a lui, e disse: Ecco, ora io conosco che non [vi è] alcun Dio in tutta la terra, se non in Israele; ora dunque, ti prego, prendi un presente dal tuo servitore. 012 2KI 005 016 Ma [Eliseo] disse: [Come] il Signore, al quale io servo, vive, io nol prenderò. E benchè [Naaman] gli facesse forza di prenderlo, pure lo ricusò. 012 2KI 005 017 E Naaman disse: Or non potrebbesi egli dare al tuo servitore il carico di due muli di terra? conciossiachè il tuo servitore non sia più per fare olocausto, nè sacrificio, ad altri dii, ma solo al Signore. 012 2KI 005 018 Il Signore voglia perdonar questa cosa al tuo servitore, se io m'inchino nel tempio di Rimmon, quando il mio signore entrerà in esso per adorare, e si appoggerà sopra la mia mano; il Signore perdoni al tuo servitore questa cosa, se io m'inchino nel tempio di Rimmon. 012 2KI 005 019 Ed Eliseo gli disse: Vattene in pace. Ed egli si partì da lui. Ed era già camminato un miglio di paese. 012 2KI 005 020 E Ghehazi, servitore di Eliseo, uomo di Dio, disse: Ecco, il mio signore si è astenuto di prendere di mano di questo Naaman Siro ciò ch'egli avea portato; [come] vive il Signore, io gli correrò dietro, e prenderò da lui qualche cosa. 012 2KI 005 021 Ghehazi dunque corse dietro a Naaman; e come Naaman vide ch'egli gli correva dietro, si gittò giù dal carro incontro a lui, e disse: Va ogni cosa bene? 012 2KI 005 022 Ed egli disse: Bene. Il mio signore mi ha mandato a dirti: Ecco, pure ora son venuti a me dal monte di Efraim due giovani, de' figliuoli de' profeti; deh! da' loro un talento d'argento, e due mute di vestimenti. 012 2KI 005 023 E Naaman disse: Prendi pur due talenti; e gliene fece forza; e fece legare due talenti di argento in due sacchetti, [e piegar] due mute di vestimenti; e diede [queste cose] a due suoi servitori, che le portassero davanti a lui. 012 2KI 005 024 E quando egli fu giunto alla rocca, tolse [quelle cose] di man di coloro, e le ripose in una casa; poi rimandò quegli uomini, ed essi se ne andarono. 012 2KI 005 025 Ed egli venne, e si presentò al suo signore. Ed Eliseo gli disse: Onde vieni, Ghehazi? Ed egli rispose: Il tuo servitore non è andato nè qua nè là. 012 2KI 005 026 Ma egli gli disse: Il cuor mio non era egli andato [là], quando quell'uomo ti si voltò incontro d'in sul suo carro? È [egli] tempo di prender danari, e vestimenti, e ulivi, e vigne, e pecore, e buoi, e servi, e serve? 012 2KI 005 027 Perciò, la lebbra di Naaman si attaccherà a te, e alla tua progenie, in perpetuo. Ed egli se ne uscì dalla presenza di esso, tutto lebbroso, [bianco] come neve. 012 2KI 006 001 OR i figliuoli de' profeti dissero ad Eliseo: Ecco ora, il luogo dove noi sediamo davanti a te è troppo stretto per noi; 012 2KI 006 002 deh! [lascia] che andiamo fino al Giordano, e di là prenderemo ciascuno un pezzo di legname, e ci faremo là un luogo da abitarvi. Ed egli disse [loro: ] Andate. 012 2KI 006 003 E uno [di essi] disse: Deh! piacciati venire co' tuoi servitori. Ed egli disse: Io andrò. 012 2KI 006 004 Egli adunque andò con loro; e giunti al Giordano, si misero a tagliar le legna. 012 2KI 006 005 E avvenne che uno [di essi], abbattendo un pezzo di legname, il ferro [della sua scure] cadde nell'acqua; onde egli gridò e disse: Ahi! signor mio; anche l'avea io in prestanza. 012 2KI 006 006 E l'uomo di Dio disse: Ove è caduto? Ed egli gli mostrò il luogo. Allora egli tagliò un legno, e lo gittò là, e fece notare il ferro disopra; e disse [a colui: ] Toglilo. 012 2KI 006 007 Ed egli distese la mano, e lo prese. 012 2KI 006 008 Or il re di Siria faceva guerra contro ad Israele, e si consigliava co' suoi servitori, dicendo: Io porrò campo in tale ed in tal luogo. 012 2KI 006 009 E l'uomo di Dio mandava a dire al re d'Israele: Guardati che tu non passi per quel luogo; perciocchè i Siri vi sono in agguato. 012 2KI 006 010 E il re d'Israele mandava a quel luogo che gli avea detto l'uomo di Dio, e del quale egli l'avea avvisato, e si guardava [di passar per] là; [e questo avvenne] più d'una, e di due volte. 012 2KI 006 011 E il cuore del re di Siria si conturbò per questo; e chiamò i suoi servitori, e disse loro: Non mi dichiarerete voi chi de' nostri [manda] al re d'Israele? 012 2KI 006 012 Ma uno de' suoi servitori [gli] disse: Non [ve n'è alcuno], o re, mio signore; ma il profeta Eliseo, che [è] in Israele, dichiara al re d'Israele le parole stesse che tu dici nella camera nella quale tu giaci. 012 2KI 006 013 Ed egli disse: Andate, e vedete ove egli [è], ed io manderò a pigliarlo. E gli fu rapportato, e detto: Eccolo in Dotan. 012 2KI 006 014 Ed egli vi mandò cavalli, e carri, e un grosso stuolo, il quale giunse [là] di notte, e intorniò la città. 012 2KI 006 015 Or la mattina, a buon'ora, il servitore dell'uomo di Dio si levò, ed uscì fuori, e vide lo stuolo che intorniava la città, e i cavalli, e i carri. E quel servitore disse all'uomo di Dio: Ahi! signore mio, come faremo? 012 2KI 006 016 Ma egli disse: Non temere; perciocchè più [sono] quelli che [son] con noi, che quelli che [son] con loro. 012 2KI 006 017 Ed Eliseo orò, e disse: Deh! Signore, apri gli occhi di costui, acciocchè vegga. E il Signore aperse gli occhi del servitore, ed egli vide; ed ecco, il monte era pieno di cavalli, e di carri di fuoco, intorno ad Eliseo. 012 2KI 006 018 Poi [i Siri] scesero verso Eliseo. Ed egli fece orazione al Signore, e disse: Deh! percuoti questa gente d'abbarbaglio. Ed egli li percosse d'abbarbaglio, secondo la parola di Eliseo. 012 2KI 006 019 Ed Eliseo disse loro: Questa non [è] la via, e questa non [è] la città; venite dietro a me, ed io vi condurrò all'uomo il qual voi cercate. Ed egli li menò in Samaria. 012 2KI 006 020 E come furono entrati in Samaria, Eliseo disse: O Signore, apri gli occhi di costoro, acciocchè veggano. E il Signore aperse loro gli occhi, e videro ch'erano in mezzo di Samaria. 012 2KI 006 021 E il re d'Israele, come li ebbe veduti, disse a Eliseo: Percoterò io, percoterò io, padre mio? 012 2KI 006 022 Ma egli disse: Non percuoterli; percuoti tu coloro che tu hai presi prigioni, con la tua spada, e col tuo arco? Metti loro davanti del pane e dell'acqua, acciocchè mangino e bevano, e poi se ne vadano al lor signore. 012 2KI 006 023 E [il re] fece loro un grande apparecchio di vivande; ed essi mangiarono e bevvero; poi li licenziò, ed essi se ne andarono al lor signore. Da quel dì innanzi i Siri non vennero più a schiere, per far correrie nel paese d'Israele. 012 2KI 006 024 OR avvenne, dopo queste cose, che Ben-hadad, re di Siria, adunò tutto il suo esercito, e salì, e pose l'assedio a Samaria. 012 2KI 006 025 E vi fu gran fame in Samaria; ed ecco, [i Siri] la tenevano distretta, intanto che la testa di un asino valse ottanta [sicli] d'argento, e la quarta parte di un cabo di sterco di colombi cinque [sicli] d'argento. 012 2KI 006 026 Or avvenne che, passando il re d'Israele su le mura, una donna gli gridò, dicendo: O re, mio signore, salvami. 012 2KI 006 027 Ed egli disse: Il Signore non ti salva; onde ti darei io salvezza? dall'aia, o dal torcolo? 012 2KI 006 028 Ma pure il re le disse: Che hai? Ed ella disse: Questa donna mi avea detto: Da' qua il tuo figliuolo, e mangiamolo oggi, e domani mangeremo il mio. 012 2KI 006 029 Così abbiamo cotto il mio figliuolo, e l'abbiam mangiato; ma il giorno appresso, quando io le ho detto: Da' qua il tuo figliuolo, e mangiamolo, ella l'ha nascosto. 012 2KI 006 030 Quando il re ebbe intese le parole di quella donna, stracciò i suoi vestimenti. Or egli passava su le mura, e il popolo riguardò, ed ecco, [il re] avea un cilicio di dentro sopra la carne. 012 2KI 006 031 E [il re] disse: Così mi faccia Iddio, e così aggiunga, se la testa di Eliseo, figliuolo di Safat, resta oggi sopra lui. 012 2KI 006 032 Or Eliseo sedeva in casa sua, e gli Anziani sedevano appresso a lui; e [il re vi] mandò un uomo de' suoi; [ma] avanti che il messo fosse venuto a lui, Eliseo disse agli Anziani: Non vedete voi che il figliuolo di quel micidiale ha mandato per tormi la testa? vedete, dopo che il messo sarà venuto, serrate l'uscio; ed impedite, serrando l'uscio di forza, che egli non entri; il suono de' piedi del suo signore non [viene] egli dietro a lui? 012 2KI 006 033 Mentre egli parlava ancora con loro, ecco, il messo scendeva a lui, e disse: Ecco, questo male procede dal Signore, che debbo io più sperare nel Signore? 012 2KI 007 001 Allora Eliseo disse: Ascoltate la parola del Signore: Così ha detto il Signore: Domani a quest'ora lo staio del fior di farina [si avrà] per un siclo, e le due staia dell'orzo [altresì] per un siclo, alla porta di Samaria. 012 2KI 007 002 Ma il capitano, sopra la cui mano il re si appoggiava, rispose all'uomo di Dio, e disse: Ecco, [avvegnachè] il Signore facesse delle cateratte nel cielo, questo però potrebbe egli avvenire? Ed [Eliseo gli] disse: Ecco, tu [il] vedrai con gli occhi, ma non ne mangerai. 012 2KI 007 003 Or all'entrata della porta vi erano quattro uomini lebbrosi; ed essi dissero l'uno all'altro: Perchè ce ne stiamo qui finchè siamo morti? 012 2KI 007 004 Se diciamo di entrare nella città, la fame [vi è], e noi vi morremo; se stiamo qui, morremo altresì; ora dunque venite, e andiamoci ad arrendere al campo de' Siri; se ci lasciano in vita, viveremo; e se pur ci fanno morire, morremo. 012 2KI 007 005 Così si levarono al vespro, per entrare nel campo de' Siri; e venuti fino allo stremo del campo, ecco, non [vi era] alcuno. 012 2KI 007 006 Perciocchè il Signore avea fatto risonar nel campo de' Siri un romore di carri, e di cavalli, e di un grande esercito; laonde aveano detto l'uno all'altro: Ecco, il re d'Israele ha soldati contro a noi i re degli Hittei, e i re degli Egizj, per venire incontro a noi. 012 2KI 007 007 E si erano levati, ed erano fuggiti in sul vespro, e aveano lasciati i lor padiglioni, e i lor cavalli, e i loro asini, [e] il campo, nello stato ch'egli [era]; ed erano fuggiti [chi qua chi là], secondo il volere di ciascuno. 012 2KI 007 008 Que' lebbrosi adunque, venuti fino allo stremo del campo, entrarono in una tenda, e mangiarono, e bevvero, e tolsero di là argento, ed oro, e vestimenti, e andarono, e nascosero [quelle cose]; poi tornarono, ed entrarono in un'altra tenda, e tolsero ancora di là [di quelle stesse cose], e andarono, e [le] nascosero. 012 2KI 007 009 Ma poi dissero l'uno all'altro: Noi non facciamo bene; questo giorno è un giorno di buone novelle, e noi tacciamo! Se aspettiamo fino allo schiarir del dì, noi riceveremo la pena del [nostro] fallo; ora dunque venite, e andiamo a rapportar la cosa alla casa del re. 012 2KI 007 010 Così vennero, e gridarono alle guardie della porta della città, e fecero loro assapere [la cosa], dicendo: Noi siamo entrati nel campo dei Siri, ed ecco, non [vi è] alcuno, nè voce alcuna d'uomo; ma sol [vi sono] i cavalli, e gli asini legati, e i padiglioni, come erano [prima]. 012 2KI 007 011 Allora le guardie della porta gridarono, e fecero assapere [la cosa] nella casa del re. 012 2KI 007 012 E il re si levò di notte, e disse a' suoi servitori: Ora io vi dichiarerò quello che i Siri ci hanno fatto; hanno saputo che noi [siamo] affamati, e per ciò sono usciti del campo, per nascondersi per la campagna, dicendo: Quando saranno usciti della città, noi li prenderemo vivi, ed entreremo nella città. 012 2KI 007 013 Ma uno de' servitori del re rispose, e disse: Deh! prendansi cinque di que' cavalli che son rimasti nella città (ecco, sono come tutta la moltitudine d'Israele ch'è rimasta in esso; come tutta la moltitudine d'Israele ch'è perita); e mandiamo a vedere [che cosa è]. 012 2KI 007 014 Presero adunque due coppie di cavalli; e il re mandò [degli uomini] sopra quelli, dietro al campo de' Siri, dicendo: Andate, e vedete. 012 2KI 007 015 E coloro andarono dietro a' Siri, fino al Giordano; ed ecco, tutta la via [era] piena di vestimenti e d'arnesi, che i Siri aveano gittati via, affrettandosi [di fuggire]. E que' messi ritornarono, e rapportarono il fatto al re. 012 2KI 007 016 Allora il popolo uscì, e predò il campo de' Siri; e lo staio del fior di farina si ebbe per un siclo, e le due staia dell'orzo [altresì] per un siclo, secondo la parola del Signore. 012 2KI 007 017 E il re costituì alla guardia della porta il capitano, sopra la cui mano egli si appoggiava; e il popolo lo calpestò nella porta, onde egli morì, secondo che l'uomo di Dio avea detto, quando parlò al re, allora ch'egli scese a lui. 012 2KI 007 018 Perciocchè, quando l'uomo di Dio parlò al re, dicendo: Domani, a quest'ora, lo staio del fior di farina si avrà alla porta di Samaria per un siclo, e le due staia dell'orzo [altresì] per un siclo, 012 2KI 007 019 quel capitano avea risposto all'uomo di Dio, ed avea detto: Ecco, avvegnachè il Signore facesse delle cateratte nel cielo, questo potrebbe egli però avvenire? Ed egli [gli] avea detto: Ecco, tu [il] vedrai con gli occhi tuoi, ma tu non ne mangerai. 012 2KI 007 020 E così gli avvenne; perciocchè il popolo lo calpestò nella porta, ed egli morì. 012 2KI 008 001 ORA Eliseo parlò a quella donna, il cui figliuolo egli avea tornato in vita, dicendo: Levati, vattene con la tua famiglia, e dimora ove tu potrai; perciocchè il Signore ha chiamata la fame, ed ella è già venuta nel paese per sette anni. 012 2KI 008 002 Quella donna dunque si levò, e fece come l'uomo di Dio le avea detto, e se ne andò con la sua famiglia, e dimorò nel paese de' Filistei sette anni. 012 2KI 008 003 Ed in capo di sette anni, quella donna ritornò dal paese de' Filistei; poi uscì, per richiamarsi al re della sua casa, e delle sue possessioni. 012 2KI 008 004 Or il re parlava con Ghehazi, servitor dell'uomo di Dio, dicendo: Deh! raccontami tutte le gran cose ch'Eliseo ha fatte. 012 2KI 008 005 E mentre egli raccontava al re come egli avea tornato in vita un morto, ecco, la donna, il cui figliuolo [Eliseo] avea tornato in vita, venne a richiamarsi al re della sua casa, e delle sue possessioni. E Ghehazi disse: O re, mio signore, costei [è] quella donna, e costui [è] il suo figliuolo, il quale Eliseo ha tornato in vita. 012 2KI 008 006 E il re ne domandò la donna, ed ella gli raccontò [il fatto]. E il re le diede un eunuco, al quale disse: Fa' restituire a costei tutto quello che le [appartiene], e tutti i frutti delle sue possessioni, dal dì ch'ella lasciò il paese, infino ad ora. 012 2KI 008 007 ORA Eliseo venne in Damasco. E Ben-hadad, re di Siria, era infermo, e gli fu rapportato che l'uomo di Dio era venuto là. 012 2KI 008 008 E il re disse ad Hazael: Prendi in mano un presente, e vattene a trovar l'uomo di Dio, e domanda per lui il Signore, se io guarirò di questa infermità. 012 2KI 008 009 Hazael adunque andò a trovarlo; e prese un presente in mano, e il carico di quaranta cammelli di tutte le cose le più squisite di Damasco; e venne, e si presentò davanti a lui, e disse: Ben-hadad, re di Siria, tuo figliuolo, mi ha mandato a te, per dirti: Guarirò io di quest'infermità? 012 2KI 008 010 Ed Eliseo gli disse: Va', digli: Veramente tu guarirai; ma pure il Signore mi ha fatto vedere che per certo egli morrà. 012 2KI 008 011 Poi l'uomo di Dio fermò il viso, e l'affissò [sopra Hazael], tanto ch'egli n'ebbe vergogna; poi pianse. 012 2KI 008 012 Ed Hazael disse: Perchè piange il mio signore? Ed egli disse: Perciocchè io so il male che tu farai a' figliuoli d'Israele; tu metterai a fuoco e fiamma le lor fortezze, ed ucciderai con la spada i lor giovani, e sbatterai i lor fanciulli, e fenderai le lor donne gravide. 012 2KI 008 013 Ed Hazael disse: Ma che cosa [è] pure il tuo servitore, [che non è altro che] un cane, per fare queste gran cose? Ed Eliseo disse: Il Signore mi ha fatto vedere che tu [sarai] re sopra la Siria. 012 2KI 008 014 Ed [Hazael] si partì d'appresso Eliseo, e venne al suo signore. Ed esso gli disse: Che ti ha detto Eliseo? Ed egli disse: Egli mi ha detto che per certo tu guarirai. 012 2KI 008 015 E il giorno appresso, [Hazael] prese una coverta da letto, e tuffata[la] nell'acqua, [la] distese sopra la faccia di Ben-hadad, onde egli morì; ed Hazael regnò in luogo suo. 012 2KI 008 016 ORA, l'anno quinto di Gioram, figliuolo di Achab, re d'Israele, [essendo] Giosafat [ancora] re di Giuda, Gioram, figliuolo di Giosafat, re di Giuda, cominciò a regnare sopra Giuda. 012 2KI 008 017 Egli [era] d'età di trentadue anni, quando cominciò a regnare; e regnò ott'anni in Gerusalemme. 012 2KI 008 018 E camminò per la via dei re d'Israele, come la casa di Achab avea fatto; perciocchè egli avea la figliuola di Achab per moglie; e fece ciò che dispiace al Signore. 012 2KI 008 019 Ma pure, per amor di Davide, suo servitore, il Signore non volle distruggere Giuda, secondo ch'egli avea detto a Davide, che sempre gli darebbe una lampana [accesa] d'infra i suoi figliuoli. 012 2KI 008 020 A' dì di esso, gl'Idumei si ribellarono dall'ubbidienza di Giuda, e costituirono un re sopra loro. 012 2KI 008 021 Perciò Gioram passò in Seir, con tutti i carri; e avvenne una notte, ch'egli si levò, e percosse gl'Idumei che l'aveano intorniato, e i capitani de' carri. E il popolo fuggì alle sue stanze. 012 2KI 008 022 E nondimeno gl'Idumei son perseverati nella lor ribellione dall'ubbidienza di Giuda, fino a questo giorno. In quello stesso tempo Libna ancora si ribellò. 012 2KI 008 023 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Gioram, e tutto quello ch'egli fece; queste cose non [sono] esse scritte nel libro delle Croniche dei re di Giuda? 012 2KI 008 024 E Gioram giacque co' suoi padri, e fu seppellito co' suoi padri nella Città di Davide. E Achazia, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 012 2KI 008 025 L'anno duodecimo di Gioram, figliuolo di Achab, re d'Israele, Achazia, figliuolo di Gioram, re di Giuda, cominciò a regnare. 012 2KI 008 026 Achazia [era] d'età di ventidue anni, quando cominciò a regnare; e regnò un anno in Gerusalemme. E il nome di sua madre [era] Atalia, figliuola di Omri, re d'Israele. 012 2KI 008 027 Ed egli camminò per la via della casa di Achab, e fece quello che dispiace al Signore, come la casa di Achab; perciocchè egli [era] genero della casa di Achab. 012 2KI 008 028 Ed egli andò con Gioram, figliuolo di Achab, alla guerra contro ad Hazael, re di Siria, in Ramot di Galaad; ed i Siri ferirono Gioram. 012 2KI 008 029 E il re Gioram se ne ritornò, per farsi medicare in Izreel delle ferite che i Siri gli aveano date in Rama, quando egli combattè contro ad Hazael, re di Siria. Ed Achazia, figliuolo di Gioram, re di Giuda, scese per visitar Gioram, figliuolo di Achab, in Izreel; perciocchè egli era infermo. 012 2KI 009 001 ALLORA il profeta Eliseo chiamò uno de' figliuoli de' profeti, e gli disse: Cingiti i lombi, e prendi quest'orciuolo d'olio in mano, e vattene in Ramot di Galaad; 012 2KI 009 002 e quando tu sarai giunto là, riguarda ove sarà Iehu, figliuolo di Giosafat, figliuolo di Nimsi; e va' [a lui], e fallo levar su d'infra i suoi fratelli, e menalo in una camera segreta. 012 2KI 009 003 Poi prendi l'orciuolo dell'olio, e spandiglielo sopra il capo, e digli: Così ha detto il Signore: Io ti ho unto per re sopra Israele. Poi apri l'uscio, e fuggitene senza indugio. 012 2KI 009 004 Quel giovane adunque, servitor del profeta, andò in Ramot di Galaad. 012 2KI 009 005 E [come] egli [vi] fu giunto, ecco, i capitani dell'esercito sedevano insieme. Ed egli disse: Io ho alcuna cosa a dirti, o capitano. E Iehu gli disse: A cui di tutti non [parli tu]? Ed egli disse: E te, o capitano. 012 2KI 009 006 Allora [Iehu] si levò, ed entrò dentro alla casa; e [quel giovane] gli versò l'olio in sul capo, e gli disse: Così ha detto il Signore Iddio d'Israele: Io ti ho unto per re sopra il popolo del Signore, sopra Israele. 012 2KI 009 007 E tu percoterai la casa di Achab, tuo signore; ed io farò sopra Izebel la vendetta del sangue de' profeti, miei servitori, e del sangue di tutti i servitori del Signore. 012 2KI 009 008 E tutta la casa di Achab perirà, ed io distruggerò chiunque appartiene ad Achab, [fino] al piccolo fanciullo, e chiunque è serrato, e chiunque è abbandonato in Israele. 012 2KI 009 009 E ridurrò la casa di Achab come la casa di Geroboamo, figliuolo di Nebat; e come la casa di Baasa, figliuolo di Ahia. 012 2KI 009 010 E quant'è ad Izebel, i cani la mangeranno nel campo d'Izreel, e non [vi sarà] alcuno che [la] seppellisca. Poi egli aperse l'uscio, e se ne fuggì. 012 2KI 009 011 E Iehu uscì fuori a' servitori del suo signore; ed [uno di essi] gli disse: Va ogni cosa bene? perchè è venuto a te quell'insensato? Ed egli disse loro: Voi conoscete l'uomo, e quali [sieno] i suoi ragionamenti. 012 2KI 009 012 Ma essi dissero: [Tu dici] il falso; deh! dichiaraci [quello ch'egli ti ha detto]. Ed egli disse: Egli mi ha dette tali e tali cose, cioè: Così ha detto il Signore: Io ti ho unto per re sopra Israele. 012 2KI 009 013 Allora ciascuno di essi tolse prestamente il suo mantello, e gliel pose sotto, in cima de' gradi. Poi sonarono con la tromba, e dissero: Iehu è fatto re. 012 2KI 009 014 E Iehu, figliuolo di Giosafat, figliuolo di Nimsi, fece una congiura contro a Gioram. (Ora Gioram, dopo essere stato a guardare Ramot di Galaad, con tutto Israele, contro ad Hazael, re di Siria, 012 2KI 009 015 se n'era ritornato, per farsi medicare in Izreel delle ferite che i Siri gli aveano date, quando egli combattè contro ad Hazael, re di Siria.) E Iehu disse: Se tale [è] l'animo vostro, non esca e non iscampi alcuno della città, per andare a portarne le novelle in Izreel. 012 2KI 009 016 Poi Iehu montò a cavallo, e andò in Izreel; perciocchè Gioram giaceva quivi; ed Achazia, re di Giuda, [vi] era sceso per visitare Gioram. 012 2KI 009 017 Or la guardia che stava alla veletta sopra la torre in Izreel, veggendo lo stuolo di Iehu che veniva, disse: Io veggo uno stuolo di gente. E Gioram disse: Piglia un uomo a cavallo, e mandalo loro incontro, per domandar se le cose vanno bene. 012 2KI 009 018 E l'uomo a cavallo andò incontro a Iehu, e disse: Così ha detto il re: Le cose vanno elleno bene? E Iehu disse: Che hai tu da far [di saper] se le cose van bene? passa dietro a me. E la guardia rapportò [la cosa], dicendo: Il messo è pervenuto infino a loro, ma non ritorna. 012 2KI 009 019 Allora [il re] mandò un altro uomo a cavallo, il quale, pervenuto a loro, disse: Così ha detto il re: Le cose vanno elleno bene? E Iehu disse: Che hai tu da far [di saper] se le cose vanno bene? passa dietro a me. 012 2KI 009 020 E la guardia rapportò [la cosa], dicendo: Egli è pervenuto infino a loro, ma non ritorna; e l'andare pare l'andare di Iehu, figliuolo di Nimsi; perciocchè egli cammina con furia. 012 2KI 009 021 Allora Gioram, re d'Israele, disse: Metti i cavalli al carro. Ed i cavalli furono messi al suo carro. A Gioram, re di Israele, ed Achazia, re di Giuda, uscirono ciascuno sopra il suo carro, incontro a Iehu; e lo trovarono nella possessione di Nabot Izreelita. 012 2KI 009 022 E come Gioram ebbe veduto Iehu, disse: Le cose vanno elleno bene, Iehu? Ed egli disse: Come [possono andar] bene, mentre [durano] le fornicazioni d'Izebel, tua madre, e le sue tante incantagioni? 012 2KI 009 023 Allora Gioram voltò mano, e si mise a fuggire, e disse ad Achazia: O Achazia, [vi è] del tradimento. 012 2KI 009 024 E Iehu impugnò l'arco a piena mano, e ferì Gioram fra le spalle, e la saetta gli passò il cuore; onde gli cadde sopra le ginocchia nel suo carro. 012 2KI 009 025 E [Iehu] disse a Bidcar, suo capitano: Piglia[lo], e gittalo nella possessione del campo di Nabot Izreelita; perciocchè tu dei ricordarti come io, e tu, [cavalcando] a paro a paro con la gente a cavallo, [che andava] dietro ad Achab, suo padre, il Signore pronunziò contro a lui questo carico: 012 2KI 009 026 Se ier sera io non vidi il sangue di Nabot, e il sangue de' suoi figliuoli; e se non ne fo la punizione in questo stesso campo, dice il Signore. Ora dunque, togli[lo, e] gittalo in cotesto campo, secondo la parola del Signore. 012 2KI 009 027 Or Achazia, re di Giuda, vedute [queste cose], fuggì verso la casa dell'orto. Ma Iehu lo seguitò, e disse: Percotete ancora lui sopra il carro. Ed essi lo percossero alla salita di Gur, [ch'è] presso d'Ibleam; poi egli fuggì in Meghiddo, e morì quivi. 012 2KI 009 028 Ed i suoi servitori lo condussero sopra un carro in Gerusalemme, e lo seppellirono nella sua sepoltura, co' suoi padri, nella Città di Davide. 012 2KI 009 029 Or Achazia avea cominciato a regnare sopra Giuda l'anno undecimo di Gioram figliuolo di Achab. 012 2KI 009 030 Poi Iehu venne in Izreel; ed Izebel, avendolo inteso, si lisciò il viso, e si adornò il capo, e stava a riguardar per la finestra. 012 2KI 009 031 E come Iehu entrava nella porta, ella gli disse: O Zimri, ucciditor del tuo signore, le cose vanno elleno bene? 012 2KI 009 032 Ed egli alzò il viso verso la finestra, e disse: Chi [è quivi] di mia parte? chi? Allora due o tre eunuchi riguardarono verso lui. 012 2KI 009 033 Ed egli disse [loro]: Gittatela a basso. Ed essi la gittarono a basso; e sprizzò del suo sangue contro al muro, e contro a' cavalli; e [Iehu] la calpestò. 012 2KI 009 034 Poi entrò, e mangiò, e bevve; e disse: Deh! andate a veder quella maledetta, e sotterratela; perciocchè ell'[è] figliuola di re. 012 2KI 009 035 Essi adunque andarono per sotterrarla; ma non vi trovarono altro che il teschio, e i piedi, e le palme delle mani. 012 2KI 009 036 E ritornarono, e lo rapportarono a Iehu. Ed egli disse: Questa [è] la parola, che il Signore avea pronunziata per Elia Tisbita, suo servitore, dicendo: I cani mangeranno la carne di Izebel nel campo d'Izreel. 012 2KI 009 037 E il corpo morto d'Izebel sarà come sterco in su la campagna, nel campo d'Izreel; talchè non si potrà dire: Questo [è] Izebel. 012 2KI 010 001 OR [vi erano] in Samaria settanta figliuoli di Achab. E Iehu scrisse una lettera, e [la] mandò in Samaria, agli Anziani principali d'Izreel, ed a' balii de' figliuoli di Achab, di tal tenore: 012 2KI 010 002 Ora, come prima questa lettera sarà pervenuta a voi, che avete in man vostra i figliuoli del vostro signore, e i suoi carri, e cavalli, e città forte, ed armi, 012 2KI 010 003 considerate, d'infra i figliuoli del vostro signore, quello che più vi aggraderà, e mettetelo sopra il trono di suo padre, e guerreggiate per la casa del vostro signore. 012 2KI 010 004 Ma essi ebbero grandissima paura, e dissero: Ecco, due re non hanno potuto contrastargli, e come potremo contrastargli noi? 012 2KI 010 005 Laonde il mastro del palazzo, e il governatore della città, e gli Anziani, e i balii, mandarono a dire a Iehu: Noi [siamo] tuoi servitori, e faremo tutto quello che tu ci dirai; noi non faremo re alcuno; fa' tu ciò che ti piace. 012 2KI 010 006 Ed egli scrisse loro la seconda volta lettere di tal tenore: Se voi [siete de]'miei, e volete ubbidire a' miei comandamenti, togliete le teste a' figliuoli del vostro signore, e venite domani a quest'ora a me, in Izreel. (Or i figliuoli del re [erano] settanta, ed [erano] appresso i principali della città, che li allevavano.) 012 2KI 010 007 E quando vennero loro quelle lettere, presero i figliuoli del re, [ch'erano] settant'uomini, e li ammazzarono; e, poste le lor teste in ceste, le mandarono a Iehu, in Izreel. 012 2KI 010 008 Ed un messo venne, che gli rapportò il fatto, dicendo: Coloro hanno portate le teste de' figliuoli del re. Ed egli disse: Mettetele in due mucchi all'entrata della porta, infino a domattina. 012 2KI 010 009 E la mattina [seguente], essendo uscito fuori, egli si fermò, e disse a tutto il popolo: Voi [siete] giusti; ecco, io ho congiurato contro al mio signore, e l'ho ucciso; ma chi ha uccisi tutti costoro? 012 2KI 010 010 Or sappiate che nulla della parola del Signore, che egli ha pronunziata contro alla casa di Achab, è caduto a terra; e ch'egli ha fatto ciò che egli avea parlato per Elia, suo servitore. 012 2KI 010 011 Iehu percosse ancora tutti quelli ch'erano rimasti della casa di Achab, in Izreel, e tutti i suoi grandi, e i suoi amici, e i suoi principali ufficiali, fino a non lasciarne alcuno di resto. 012 2KI 010 012 Poi si levò, e si partì, e andò in Samaria. E per cammino, [essendo presso] ad una mandria di pastori, trovò i fratelli di Achazia, 012 2KI 010 013 re di Giuda, e disse: Chi [siete] voi? Ed essi dissero: Noi [siamo] i fratelli di Achazia, re di Giuda; e siamo discesi per salutare i figliuoli del re, ed i figliuoli della regina. 012 2KI 010 014 Allora [Iehu] disse [a' suoi]: Pigliateli vivi. Ed essi li presero vivi e li ammazzarono presso alla cisterna della mandria. [Ed erano] quarantadue uomini; e [Iehu] non ne lasciò scampare alcuno. 012 2KI 010 015 Poi partitosi di là, trovò Ionadab, figliuolo di Recab, [che] gli [veniva] incontro. Ed egli lo salutò, e gli disse: È il cuor tuo diritto, come il cuor mio è diritto inverso il tuo? E Ionadab rispose: Sì, lo è. [Se così è, disse Iehu], dammi la mano. Ed egli gli diede la mano. E [Iehu] lo fece salire appresso di sè sopra il carro. 012 2KI 010 016 Poi gli disse: Vieni meco, e tu vedrai il mio zelo per lo Signore. Egli adunque fu fatto salire in sul carro di esso. 012 2KI 010 017 E [quando Iehu] fu giunto in Samaria, percosse tutti quelli ch'erano rimasti in Samaria [della casa] di Achab, finchè l'ebbe distrutta; secondo la parola del Signore ch'egli avea detta ad Elia. 012 2KI 010 018 Poi Iehu adunò tutto il popolo, e disse loro: Achab ha poco servito a Baal; Iehu gli servirà molto [più]. 012 2KI 010 019 Ora dunque, chiamate a me tutti i profeti di Baal, tutti i suoi ministri, e tutti suoi sacerdoti; non manchine pur uno; perciocchè io ho [da fare] un gran sacrificio a Baal; chiunque vi mancherà non viverà. Or Iehu facea [questo] con astuzia, per distruggere i ministri di Baal. 012 2KI 010 020 E Iehu disse: Santificate una festa solenne a Baal. Ed essi la bandirono. 012 2KI 010 021 E Iehu mandò per tutto Israele, che tutti i ministri di Baal venissero. Ed essi vennero tutti, e non ne restò pur uno che non venisse. Poi entrarono nel tempio di Baal; e quello fu ripieno da un capo all'altro. 012 2KI 010 022 Allora [Iehu] disse al sagrestano: Trai fuori vesti per tutti i ministri di Baal. Ed egli trasse loro fuori le vesti. 012 2KI 010 023 E Iehu, e Ionadab, figliuolo di Recab, entrarono dentro al tempio di Baal. E [Iehu] disse a' ministri di Baal: Ricercate bene, e guardate che talora non vi sia qui fra voi [alcuno] dei servitori del Signore, ma solo i ministri di Baal. 012 2KI 010 024 Essi adunque entrarono per far sacrificii e olocausti. Or Iehu avea posti ottant'uomini di fuori; a' quali disse: Se alcun di costoro, che io vi metto nelle mani, scampa, la vita di colui [che l'avrà lasciato scampare, sarà] per la vita di esso. 012 2KI 010 025 E quando quelli ebber finito di far l'olocausto, Iehu disse a' sergenti, ed a' capitani: Entrate, percoteteli, non iscampine pur uno. Essi adunque li percossero a fil di spada; e li gittarono via, e andarono nella città del tempio di Baal. 012 2KI 010 026 E trassero fuori le statue del tempio di Baal, e le bruciarono; 012 2KI 010 027 e ruppero la statua di Baal, e disfecero il tempio di esso e lo ridussero in laterine[e così è restato] fino al dì d'oggi. 012 2KI 010 028 COSÌ Iehu sterminò Baal da Israele. 012 2KI 010 029 Ma pure Iehu non si rivolse da' peccati di Geroboamo, figliuolo di Nebat, co' quali egli avea fatto peccare Israele, [cioè], da' vitelli d'oro, ch'[erano] in Betel, e in Dan. 012 2KI 010 030 E il Signore disse a Iehu: Perciocchè tu hai bene eseguito ciò che mi piaceva, ed hai fatto alla casa di Achab, secondo tutto quello che io avea nel cuore, i tuoi figliuoli sederanno sopra il trono d'Israele fino alla quarta generazione. 012 2KI 010 031 Ma Iehu non osservò di camminare con tutto il suo cuore nella Legge del Signore Iddio d'Israele; egli non si rivolse da' peccati di Geroboamo, co' quali egli avea fatto peccare Israele. 012 2KI 010 032 In quel tempo il Signore cominciò a mozzar [parte] d'Israele. Ed Hazael percosse gl'Israeliti in tutte le lor frontiere; 012 2KI 010 033 verso il Giordano, dall'Oriente, tutto il paese di Galaad, e quel de' Gaditi, e de' Rubeniti, e de' Manassiti; da Aroer, che [è] sul torrente di Arnon, e Galaad, e Basan. 012 2KI 010 034 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Iehu, e tutto quello ch'egli fece, e tutte le sue prodezze; queste cose non [sono] esse scritte nel libro delle Croniche dei re d'Israele? 012 2KI 010 035 E Iehu giacque coi suoi padri, e fu seppellito in Samaria; e Ioachaz, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 012 2KI 010 036 E il tempo che Iehu regnò sopra Israele in Samaria, [fu] di ventotto anni. 012 2KI 011 001 OR Atalia, madre di Achazia, veggendo che il suo figliuolo era morto, si levò, e distrusse tutta la progenie reale. 012 2KI 011 002 Ma Ioseba, figliuola del re Gioram, sorella di Achazia, prese Gioas, figliuolo di Achazia, e lo tolse furtivamente d'infra i figliuoli del re che si uccidevano, [e lo mise], con la sua balia, in una delle camere de' letti; e così fu nascosto d'innanzi ad Atalia, e non fu ucciso. 012 2KI 011 003 E stette così nascosto con quella, lo spazio di sei anni, nella Casa del Signore; ed in quel mezzo tempo Atalia regnava sopra il paese. 012 2KI 011 004 Ma l'anno settimo, Gioiada mandò a chiamare de' capi di centinaia per [esser] capitani e sergenti; e li fece venire a sè nella Casa del Signore, e fece lega con loro, e fece lor giurare nella Casa del Signore; poi mostrò loro il figliuolo del re. 012 2KI 011 005 E diede loro ordine, dicendo: Quest'[è] quello che voi farete: La terza parte di voi, [cioè] quelli ch'entrano in settimana, faccia ancora la guardia alla casa del re; 012 2KI 011 006 e [faccia] un'[altra] terza parte [la guardia] alla porta di Sur; ed un'[altra] terza parte alla porta di dietro ai sergenti. Così, voi [i primi] farete la guardia al corpo del Tempio; 012 2KI 011 007 e [le altre] due parti di voi, [cioè] tutti quelli che escono di settimana, faranno eziandio la guardia alla Casa del Signore per il re. 012 2KI 011 008 E voi circonderete il re d'ogn'intorno, avendo ciascuno le sue armi in mano; e chiunque entrerà dentro agli ordini, sia fatto morire. Siate eziandio col re, quando egli uscirà, e quando egli entrerà. 012 2KI 011 009 E que' capi delle centinaia fecero interamente come il sacerdote Gioiada avea comandato; e ciascun di essi prese i suoi uomini, [cioè], quelli ch'entravano in settimana, e quelli che ne uscivano, e vennero al sacerdote Gioiada. 012 2KI 011 010 E il sacerdote diede a que' capi delle centinaia le lance e gli scudi ch'[erano stati] del re Davide, [ed erano] nella Casa del Signore. 012 2KI 011 011 Ed i sergenti stettero in piè, ciascuno con le sue armi in mano, dal lato destro della Casa fino al sinistro, presso dell'Altare, e della Casa, d'intorno al re. 012 2KI 011 012 Allora [Gioiada] menò fuori il figliuolo del re, e pose sopra lui la benda reale, e gli ornamenti; ed essi lo fecero re, e l'unsero; e tutti, battendo palma a palma, dicevano: Viva il re. 012 2KI 011 013 Or Atalia udì il romore de' sergenti [e] del popolo, e se ne venne al popolo, nella Casa del Signore. 012 2KI 011 014 E riguardò; ed ecco il re, che stava in piè sopra la pila, secondo il costume, e i capitani e i trombettieri [erano] presso del re, e tutto il popolo del paese [era] allegro, e sonava con le trombe. Allora Atalia si stracciò le vesti, e gridò: Congiura, congiura. 012 2KI 011 015 E il sacerdote Gioiada comandò a que' capi delle centinaia, che aveano la condotta di quell'esercito, e disse loro: Menatela fuor degli ordini; e chiunque la seguiterà sia ucciso con la spada. Perciocchè il sacerdote avea detto: Non facciasi morire nella Casa del Signore. 012 2KI 011 016 Essi adunque le fecero largo; e come ella se ne ritornava per la via dell'entrata dei cavalli verso la casa del re, fu quivi uccisa. 012 2KI 011 017 E Gioiada trattò patto fra il Signore e il re, e il popolo, ch'essi sarebbero popolo del Signore; parimente fra il re e il popolo. 012 2KI 011 018 E tutto il popolo del paese entrò nel tempio di Baal, e lo disfece, insieme con gli altari di esso, e spezzò interamente le sue immagini, ed uccise Mattan, sacerdote di Baal, davanti a quegli altari. Poi il sacerdote dispose gli uffici nella Casa del Signore. 012 2KI 011 019 E prese i capi delle centinaia, e i capitani, e i sergenti, e tutto il popolo del paese, e condussero il re a basso, fuor della Casa del Signore; e vennero nella casa del re, per la via della porta de' sergenti. E [il re] sedette sopra il trono reale. 012 2KI 011 020 E tutto il popolo del paese si rallegrò, e la città fu in quiete, dopo che Atalia fu stata uccisa con la spada, nella casa del re. 012 2KI 011 021 Gioas [era] d'età di sett'anni, quando cominciò a regnare. 012 2KI 012 001 L'ANNO settimo di Iehu, Gioas cominciò a regnare, e regnò quarant'anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre [era] Sibia, da Beerseba. 012 2KI 012 002 E Gioas fece quello che piace al Signore, tutto il tempo che il sacerdote Gioiada l'ammaestrò. 012 2KI 012 003 Nondimeno gli alti luoghi non furono tolti; il popolo sacrificava ancora, e faceva profumi negli altri luoghi. 012 2KI 012 004 E Gioas disse a' sacerdoti: Prendano i sacerdoti tutti i danari consecrati che son portati nella Casa del Signore, i danari di chiunque passa [fra gli annoverati], i danari per le persone, secondo l'estimazione di ciascuno; [prendano eziandio], ciascuno dal suo conoscente, tutti i danari che viene in cuore a ciascuno di portar nella Casa del Signore. 012 2KI 012 005 E ne ristorino le rotture della Casa del Signore, dovunque se ne troverà alcuna. 012 2KI 012 006 Ma nell'anno ventesimoterzo del re Gioas, i sacerdoti non aveano [ancora] ristorate le rotture della Casa [del Signore]. 012 2KI 012 007 Laonde il re Gioas chiamò il sacerdote Gioiada, e gli [altri] sacerdoti, e disse loro: Perchè non ristorate voi le rotture della Casa? Ora dunque non prendete più danari da' vostri conoscenti; anzi, lasciateli per [ristorare] le rotture della Casa. 012 2KI 012 008 Ed i sacerdoti acconsentirono di non prender [più] danari dal popolo, ed altresì di non avere a ristorare le rotture della Casa. 012 2KI 012 009 E il sacerdote Gioiada prese una cassa, e nel coperchio di essa fece un buco; e la mise presso all'Altare dal lato destro, quando si entra nella Casa del Signore; ed i sacerdoti che stavano alla guardia della soglia della Casa vi mettevano dentro tutti i danari ch'erano portati nella Casa del Signore. 012 2KI 012 010 E quando vedevano che [vi erano] danari assai nella cassa, lo scrivano del re, e il sommo sacerdote, venivano, e dopo aver contati i danari che si trovavano nella Casa del Signore, il legavano [in sacchetti]. 012 2KI 012 011 Poi davano que' danari contati in mano a coloro che aveano la cura del lavoro, ch'erano costituiti sopra la Casa del Signore; ed essi li spendevano in legnaiuoli e fabbricatori, che lavoravano nella Casa del Signore; 012 2KI 012 012 ed in muratori, ed in iscarpellini; e per comperar legnami, e pietre tagliate, per ristorar le rotture della Casa del Signore, ed in tutto ciò che occorreva per ristorar la Casa. 012 2KI 012 013 Altro non si faceva di que' danari ch'erano portati nella Casa del Signore, nè vasellamenti d'argento, per la Casa del Signore, nè forcelle, nè bacini, nè trombe, nè alcun altro strumento d'oro o di argento. 012 2KI 012 014 Anzi erano dati a coloro che aveano la cura dell'opera, i quali con essi ristoravano la Casa del Signore. 012 2KI 012 015 E non si faceva render contro a quegli uomini, nelle cui mani si davano que' danari, per darli a quelli che lavoravano all'opera; perciocchè essi [lo] facevano lealmente. 012 2KI 012 016 I danari per la colpa, e i danari per lo peccato, non erano portati dentro alla Casa del Signore; quegli erano per li sacerdoti. 012 2KI 012 017 Allora Hazael, re di Siria, salì, e guerreggiò contro a Gat, e la prese; poi voltò la faccia, per salire contro a Gerusalemme. 012 2KI 012 018 Ma Gioas, re di Giuda, prese tutte le cose consacrate, che Giosafat, Gioram, ed Achazia, suoi padri, re di Giuda, aveano consacrate, e anche quelle che egli stesso avea consacrate, e tutto l'oro che si trovò ne' tesori della Casa del Signore, e della casa del re; e mandò [tutto ciò] ad Hazael, re di Siria; ed egli si dipartì da Gerusalemme. 012 2KI 012 019 Ora, quant'[è] al rimanente de' fatti di Gioas, e tutto ciò ch'egli fece; queste cose non [sono] esse scritte nel libro delle Croniche dei re di Giuda? 012 2KI 012 020 Ora i suoi servitori si levarono, e fecero una congiura, e percossero Gioas nella casa di Millo, nella scesa di Silla. 012 2KI 012 021 Iozacar, figliuolo di Simat, e Iozabad, figliuolo di Somer, suoi servitori, lo percossero; ed egli morì, e fu seppellito, co' suoi padri, nella Città di Davide. Ed Amasia, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 012 2KI 013 001 L'ANNO ventesimoterzo di Gioas, figliuolo di Achazia, re di Giuda, Gioachaz, figliuolo di Iehu, cominciò a regnare sopra Israele, in Samaria; [e regnò] diciassette anni. 012 2KI 013 002 E fece quello che dispiace al Signore, e seguitò i peccati di Geroboamo, figliuolo di Nebat, co' quali egli avea fatto peccare Israele; egli non se ne rivolse. 012 2KI 013 003 Laonde l'ira del Signore si accese contro ad Israele; ed egli li diede nelle mani di Hazael, re di Siria, e nelle mani di Ben-hadad, figliuolo di Hazael, tutto quel tempo. 012 2KI 013 004 Ma Gioachaz pregò il Signore; e il Signore l'esaudì; perciocchè egli vide l'oppressione d'Israele; conciossiachè il re di Siria li oppressasse. 012 2KI 013 005 Il Signore adunque diede un liberatore ad Israele; ed essi uscirono di sotto alla mano de' Siri; ed i figliuoli d'Israele abitarono nelle loro stanze, come per addietro. 012 2KI 013 006 (Ma pur non si rivolsero dai peccati della casa di Geroboamo, coi quali egli avea fatto peccare Israele; Israele camminava in essi; il bosco eziandio rimase in piè in Samaria.) 012 2KI 013 007 Dopo che [il Signore] non ebbe lasciata di resto a Gioachaz [altra] gente, che cinquanta cavalieri, e dieci carri, e diecimila pedoni; conciossiachè il re di Siria avesse distrutti gl'Israeliti, e tritandoli, li avesse ridotti ad essere come polvere. 012 2KI 013 008 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Gioachaz, e tutto quello ch'egli fece, e la sua prodezza; queste cose non [son] esse scritte nel libro delle Croniche dei re d'Israele? 012 2KI 013 009 E Gioachaz giacque coi suoi padri, e fu seppellito in Samaria; e Gioas, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 012 2KI 013 010 L'anno trentesimosettimo di Gioas, re di Giuda, Gioas, figliuolo di Gioachaz, cominciò a regnare sopra Israele, in Samaria; [e regnò] sedici anni. 012 2KI 013 011 E fece quello che dispiace al Signore; egli non si rivolse da alcuno de' peccati di Geroboamo, figliuolo di Nebat, coi quali egli avea fatto peccare Israele; egli camminò in essi. 012 2KI 013 012 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Gioas, e tutto quello ch'egli fece, e la sua prodezza, con la quale egli combattè contro ad Amasia, re di Giuda; queste cose non [son] esse scritte nel libro delle Croniche dei re d'Israele? 012 2KI 013 013 E Gioas giacque co' suoi padri, e Geroboamo sedette sopra il suo trono; e Gioas fu seppellito in Samaria coi re d'Israele. 012 2KI 013 014 OR Eliseo infermò d'una sua infermità, della quale eziandio egli morì. E Gioas, re d'Israele, scese, e pianse sopra la faccia di esso, e disse: Padre mio, padre mio, carro d'Israele, e sua cavalleria. 012 2KI 013 015 Ed Eliseo gli disse: Porta[mi] un arco e delle saette. E [Gioas] gli portò un arco e delle saette. 012 2KI 013 016 Ed [Eliseo] gli disse: Impugna l'arco con la mano. Ed egli impugnò l'arco; ed Eliseo mise le mani sopra le mani del re, e disse: 012 2KI 013 017 Apri la finestra verso Oriente. E quando egli l'ebbe aperta, Eliseo gli disse: Tira. Ed egli tirò. Ed [Eliseo] disse: [Questa è] la saetta della vittoria del Signore; la saetta della vittoria contro a' Siri; e tu percoterai i Siri in Afec, fino ad una intiera sconfitta. 012 2KI 013 018 Poi disse: Prendi le saette. E quando le ebbe prese, egli disse al re d'Israele: Percuoti contro alla terra. Ed egli percosse tre volte; poi si arrestò. 012 2KI 013 019 E l'uomo di Dio si adirò gravemente contro a lui, e gli disse: Ei si conveniva percuotere cinque o sei volte; allora tu avresti percossi i Siri fino ad una intiera distruzione; ma ora, tu non percoterai i Siri se non tre volte. 012 2KI 013 020 Ora Eliseo morì, e fu seppellito. Ed in su la fine dell'anno certe schiere di Moabiti fecero una correria nel paese. 012 2KI 013 021 Ed avvenne che, come certi seppellivano un uomo, ecco, videro quelle schiere; e gittarono colui nella sepoltura di Eliseo; e colui andò a toccar l'ossa di Eliseo, e tornò in vita, e si rizzò in piè. 012 2KI 013 022 Avendo adunque Hazael, re di Siria, oppressati gl'Israeliti tutto il tempo di Gioachaz, 012 2KI 013 023 il Signore fece loro grazia, ed ebbe pietà di loro, e si rivolse verso loro, per amor del suo patto con Abrahamo, Isacco e Giacobbe; e non volle distruggerli, e non li scacciò dal suo cospetto fino a questo tempo. 012 2KI 013 024 Ed Hazael, re di Siria, morì; e Ben-hadad, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 012 2KI 013 025 E Gioas, figliuolo di Gioachaz, riprese di mano di Ben-hadad, figliuolo di Hazael, le città che [Hazael] avea prese a Gioachaz, suo padre, in guerra. Gioas lo percosse tre volte, e ricoverò le città d'Israele. 012 2KI 014 001 L'ANNO secondo di Gioas, figliuolo di Gioachaz, re d'Israele, Amasia, figliuolo di Gioas, re di Giuda, cominciò a regnare. 012 2KI 014 002 Egli era d'età di venticinque anni, quando cominciò a regnare, a regnò ventinove anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre [era] Gioaddan, da Gerusalemme. 012 2KI 014 003 Egli fece ciò che piace al Signore; non però come Davide, suo padre; egli fece interamente come avea fatto Gioas, suo padre. 012 2KI 014 004 Sol gli alti luoghi non furono tolti; il popolo sacrificava ancora, e faceva profumi in su gli alti luoghi. 012 2KI 014 005 Ora, come il regno fu stabilito nelle sue mani, egli percosse i suoi servitori, che aveano ucciso il re suo padre. 012 2KI 014 006 Ma non fece morire i figliuoli loro, secondo ch'è scritto nel libro della Legge di Mosè, nella quale il Signore ha comandato che non si facciano morire i padri per li figliuoli, nè i figliuoli per li padri; anzi, che ciascuno sia fatto morire per lo suo proprio peccato. 012 2KI 014 007 Egli percosse gl'Idumei nella valle del sale, [in numero di] dodicimila uomini; e prese Sela per forza d'arme, e le pose nome Iocteel, [il qual le dura] infino ad oggi. 012 2KI 014 008 Allora Amasia mandò messi a Gioas, figliuolo di Gioachaz, figliuolo di Iehu, re d'Israele, a dirgli: Vieni, veggiamoci in faccia l'un l'altro. 012 2KI 014 009 Ma Gioas, re d'Israele, mandò a dire ad Amasia, re di Giuda: Uno spino ch'[era] nel Libano, mandò [già] a dire al cedro del Libano: Da' la tua figliuola per moglie al mio figliuolo; ma le fiere del Libano, passando, calpestarono quello spino. 012 2KI 014 010 Tu hai gravemente percossi gl'Idumei, e perciò il tuo cuore ti fa innalzare; godi della [tua] gloria, e stattene in casa tua; perchè ti rimescoleresti in un male, per lo quale tu, e Giuda teco, cadereste? 012 2KI 014 011 Ma Amasia non [gli] diè d'orecchio. Gioas adunque, re d'Israele, salì contro ad Amasia, re di Giuda; ed essi si videro l'un l'altro in faccia in Bet-semes, [città] di Giuda. 012 2KI 014 012 E Giuda fu sconfitto da Israele; e ciascuno se ne fuggì alle sue stanze. 012 2KI 014 013 E Gioas, re d'Israele, prese in Bet-semes Amasia, re di Giuda, figliuolo di Gioas, figliuolo di Achazia; poi venne in Gerusalemme, e fece una rottura nel muro di Gerusalemme, dalla porta di Efraim, infino alla porta del Cantone, [lo spazio di] quattrocento cubiti. 012 2KI 014 014 E prese tutto l'oro e l'argento, e tutti i vasellamenti che si trovarono nella Casa del Signore, e nei tesori della casa del re; [prese] eziandio stadichi; poi se ne ritornò in Samaria. 012 2KI 014 015 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Gioas, e la sua prodezza, e come egli combattè con Amasia, re di Giuda; queste cose non [sono] esse scritte nel libro delle Croniche dei re d'Israele? 012 2KI 014 016 E Gioas giacque co' suoi padri, e fu seppellito in Samaria, coi re d'Israele, e Geroboamo, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 012 2KI 014 017 Ed Amasia, figliuolo di Gioas, re di Giuda, visse [ancora] quindici anni, dopo la morte di Gioas, figliuolo di Gioachaz, re d'Israele. 012 2KI 014 018 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Amasia; queste cose non [sono] esse scritte nel libro delle Croniche dei re di Giuda? 012 2KI 014 019 Or alcuni fecero una congiura contro a lui, in Gerusalemme; ed egli fuggì in Lachis; ma essi gli mandarono dietro in Lachis, e l'uccisero quivi. 012 2KI 014 020 E [di là fu] portato sopra cavalli, e fu seppellito in Gerusalemme, co' suoi padri, nella Città di Davide. 012 2KI 014 021 E tutto il popolo di Giuda prese Azaria, il quale [era] d'età di sedici anni, e lo costituirono re, in luogo di Amasia, suo padre. 012 2KI 014 022 Egli edificò Elat, avendola racquistata a Giuda, dopo che il re fu giaciuto co' suoi padri. 012 2KI 014 023 L'anno quintodecimo di Amasia, figliuolo di Gioas, re di Giuda, Geroboamo, figliuolo di Gioas, re d'Israele, cominciò a regnare in Samaria; [e regnò] quarantun anno. 012 2KI 014 024 E fece quello che dispiace al Signore; egli non si rivolse da alcuno de' peccati di Geroboamo, figliuolo di Nebat, coi quali egli avea fatto peccare Israele. 012 2KI 014 025 Costui ristabilì i confini d'Israele dall'entrata di Hamat, fino al mare della campagna; secondo la parola del Signore Iddio d'Israele, ch'egli avea pronunziata per lo profeta Giona, suo servitore, figliuolo di Amittai, il quale [era] da Gat-hefer. 012 2KI 014 026 Perciocchè il Signore vide l'afflizione d'Israele ch'[era] molto aspra, e che non [vi era più] nè serrato nè abbandonato, nè chi soccorresse Israele. 012 2KI 014 027 E il Signore non avea [ancora] parlato di cancellare il nome d'Israele disotto al cielo; e però egli li salvò per man di Geroboamo, figliuolo di Gioas. 012 2KI 014 028 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Geroboamo, e tutto quello ch'egli fece, e la sua prodezza, con la quale guerreggiò, e con la quale racquistò ad Israele Damasco ed Hamat, [ch'erano state] di Giuda; queste cose non [sono] esse scritte nel libro delle Croniche dei re d'Israele? 012 2KI 014 029 E Geroboamo giacque co' suoi padri, [cioè] coi re d'Israele; e Zaccaria, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 012 2KI 015 001 L'ANNO ventesimosettimo di Geroboamo, re d'Israele, Azaria, figliuolo di Amasia, re di Giuda, cominciò a regnare. 012 2KI 015 002 Egli era d'età di sedici anni, quando cominciò a regnare; e regnò in Gerusalemme cinquantadue anni. E il nome di sua madre [era] Iecolia, da Gerusalemme. 012 2KI 015 003 Ed egli fece ciò che piace al Signore, interamente come avea fatto Amasia, suo padre. 012 2KI 015 004 Sol gli alti luoghi non furono tolti via; il popolo sacrificava ancora, e faceva profumi, sopra gli alti luoghi. 012 2KI 015 005 Or il Signore percosse il re, ed egli fu lebbroso infin al giorno della sua morte, e dimorò in una casa in disparte; e Iotam, figliuolo del re, [era] mastro del palazzo, e rendeva ragione al popolo del paese. 012 2KI 015 006 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Azaria, e tutto quello ch'egli fece; queste cose non [sono] esse scritte nel libro delle Croniche dei re di Giuda? 012 2KI 015 007 Ed Azaria giacque co' suoi padri, e fu seppellito, co' suoi padri, nella Città di Davide; e Iotam, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 012 2KI 015 008 L'ANNO trentottesimo di Azaria, re di Giuda, Zaccaria, figliuolo di Geroboamo, cominciò a regnare sopra Israele, in Samaria, [e regnò] sei mesi. 012 2KI 015 009 E fece quello che dispiace al Signore, come aveano fatto i suoi padri; egli non si rivolse da' peccati di Geroboamo, figliuolo di Nebat, co' quali egli avea fatto peccare Israele. 012 2KI 015 010 Or Sallum, figliuolo di Iabes, congiurò contro a lui, e lo percosse in presenza del popolo, e l'ammazzò, e regnò in luogo suo. 012 2KI 015 011 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Zaccaria; ecco, queste cose [sono] scritte nel libro delle Croniche dei re d'Israele. 012 2KI 015 012 Questo [fu l'adempimento del]la parola del Signore, ch'egli avea detta a Iehu: I tuoi discendenti sederanno sopra il trono d'Israele, fino alla quarta generazione. E così avvenne. 012 2KI 015 013 Sallum, figliuolo di Iabes, cominciò a regnare l'anno trentanovesimo di Uzzia, re di Giuda. E quando ebbe regnato un mese intiero in Samaria, 012 2KI 015 014 Menahem, figliuolo di Gadi, da Tirsa, salì, ed entrò in Samaria, e percosse Sallum, figliuolo di Iabes, in Samaria, e l'uccise, e regnò in luogo suo. 012 2KI 015 015 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Sallum, e la congiura ch'egli fece; ecco, queste cose [sono] scritte nel libro delle Croniche dei re d'Israele. 012 2KI 015 016 Allora Menahem percosse [la città di] Tifsa, e tutti quelli ch'[erano] dentro, ed i suoi confini, da Tirsa; egli la percosse perchè non [gli] avea aperte [le porte, e] fendè tutte le donne gravide di essa. 012 2KI 015 017 L'anno trentanovesimo di Azaria, re di Giuda, Menahem, figliuolo di Gadi, cominciò a regnare sopra Israele, [e regnò] dieci anni in Samaria. 012 2KI 015 018 E fece quello che dispiace al Signore; tutto il tempo della vita sua, egli non si rivolse da' peccati di Geroboamo, figliuolo di Nebat, co' quali egli avea fatto peccare Israele. 012 2KI 015 019 [Allora] Pul, re degli Assiri, venne contro al paese; e Menahem gli diede mille talenti d'argento, acciocchè gli porgesse aiuto, per fermare il regno nelle sue mani. 012 2KI 015 020 E Menahem levò que' danari sopra Israele, sopra tutti coloro ch'erano possenti in facoltà, per darli al re degli Assiri; cinquanta sicli d'argento per testa. Così il re degli Assiri se ne ritornò, e non si fermò quivi nel paese. 012 2KI 015 021 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Menahem, e tutto quello ch'egli fece; queste cose non [sono] esse scritte nel libro delle Croniche dei re d'Israele? 012 2KI 015 022 E Menahem giacque co' suoi padri; e Pecachia, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 012 2KI 015 023 L'anno cinquantesimo di Azaria, re di Giuda, Pecachia, figliuolo di Menahem, cominciò a regnare sopra Israele in Samaria, [e regnò] due anni. 012 2KI 015 024 E fece quello che dispiace al Signore; egli non si rivolse da' peccati di Geroboamo, figliuolo di Nebat, co' quali egli avea fatto peccare Israele. 012 2KI 015 025 E Peca, figliuolo di Remalia, suo capitano, congiurò contro a lui; ed accompagnato da Argob, e da Arie, lo percosse in Samaria, nel palazzo della stanza reale, avendo Peca seco cinquant'uomini Galaaditi. Così l'uccise, e regnò in luogo suo. 012 2KI 015 026 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Pecachia, e tutto quello ch'egli fece; ecco, queste cose [sono] scritte nel libro delle Croniche dei re d'Israele. 012 2KI 015 027 L'anno cinquantesimosecondo di Azaria, re di Giuda, Peca, figliuolo di Remalia, cominciò a regnare sopra Israele in Samaria, [e regnò] vent'anni. 012 2KI 015 028 E fece quello che dispiace al Signore; egli non si rivolse da' peccati di Geroboamo, figliuolo di Nebat, co' quali egli avea fatto peccare Israele. 012 2KI 015 029 A' dì di Peca, re d'Israele, venne Tiglat-pileser, re degli Assiri, e prese Ion, ed Abel-met-maaca, e Ianoa, e Chedes, ed Hasor, e Galaad, e la Galilea, tutto il paese di Neftali; e menò il popolo in cattività in Assiria. 012 2KI 015 030 Or Osea, figliuolo di Ela, fece congiura contro a Peca, figliuolo di Remalia, e lo percosse, e l'uccise, e regnò in luogo suo, l'anno ventesimo di Iotam, figliuolo di Uzzia. 012 2KI 015 031 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Peca, e tutto quello ch'egli fece; ecco, queste cose [sono] scritte nel libro delle Croniche dei re d'Israele. 012 2KI 015 032 L'ANNO secondo di Peca, figliuolo di Remalia, re d'Israele, Iotam, figliuolo di Uzzia, re di Giuda, cominciò a regnare. 012 2KI 015 033 Egli era d'età di venticinque anni, quando cominciò a regnare; e regnò sedici anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre era Ierusa, figliuola di Sadoc. 012 2KI 015 034 Ed egli fece quello che piace al Signore, interamente come avea fatto Uzzia, suo padre. 012 2KI 015 035 Sol gli alti luoghi non furono tolti via; il popolo sacrificava ancora e faceva profumi, sopra gli alti luoghi. Esso edificò la porta alta della Casa del Signore. 012 2KI 015 036 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Iotam, e tutto quello ch'egli fece; queste cose non [sono] esse scritte nel libro delle Croniche dei re di Giuda? 012 2KI 015 037 In quel tempo il Signore cominciò a mandar contro a Giuda, Resin, re di Siria, e Peca, figliuolo di Remalia. 012 2KI 015 038 E Iotam, giacque co' suoi padri, e fu seppellito co' suoi padri, nella Città di Davide, suo padre. Ed Achaz, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 012 2KI 016 001 L'ANNO diciassettesimo di Peca, figliuolo di Remalia, Achaz, figliuolo di Iotam, re di Giuda, cominciò a regnare. 012 2KI 016 002 Achaz [era] d'età di vent'anni, quando cominciò a regnare; e regnò sedici anni in Gerusalemme; e non fece quello che piace al Signore Iddio suo, come [avea fatto] Davide, suo padre. 012 2KI 016 003 Ma camminò per la via dei re d'Israele, e fece anche passare il suo figliuolo per lo fuoco, secondo le abbominazioni delle genti, le quali il Signore avea scacciate d'innanzi a' figliuoli d'Israele. 012 2KI 016 004 E sacrificava, e faceva profumi negli alti luoghi, e sopra i colli, e sotto ogni albero verdeggiante. 012 2KI 016 005 Allora Resin, re di Siria, e Peca, figliuolo di Remalia, re d'Israele, salirono in armi contro a Gerusalemme, ed assediarono Achaz; ma non poterono espugnar la [città]. 012 2KI 016 006 In quel tempo, Resin, re di Siria, racquistò Elat a' Siri, e cacciò i Giudei fuor di Elat; così gli Idumei rientrarono in Elat, e vi sono abitati infino ad oggi. 012 2KI 016 007 E Achaz mandò ambasciadori a Tiglat-pileser, re degli Assiri, a dirgli: Io [son] tuo servitore, e tuo figliuolo; vieni, e salvami dalle mani del re di Siria, e dalle mani del re d'Israele, i quali si son levati contro a me. 012 2KI 016 008 E Achaz prese l'argento e l'oro che si trovò nella Casa del Signore, e ne' tesori della casa reale, e lo mandò in dono al re degli Assiri. 012 2KI 016 009 E il re degli Assiri gli acconsentì, e salì contro a Damasco, e la prese, e ne menò il popolo in cattività in Chir, e fece morire Resin. 012 2KI 016 010 E il re Achaz andò incontro a Tiglat-pileser, re degli Assiri, in Damasco; e veduto l'altare ch'[era] in Damasco, il re Achaz mandò al sacerdote Uria il ritratto di quell'altare, e la figura di tutto il suo lavorio. 012 2KI 016 011 E il sacerdote Uria edificò un altare: egli lo fece interamente secondo quello che il re Achaz [gli] avea mandato di Damasco; finchè il re Achaz fu tornato di Damasco. 012 2KI 016 012 E quando il re fu venuto di Damasco, ed ebbe veduto l'altare, si accostò ad esso, e offerse sopra esso [sacrificii]. 012 2KI 016 013 Ed arse il suo olocausto, e la sua offerta, e fece la sua offerta da spandere, e sparse il sangue de' suoi sacrificii da render grazie, sopra quell'altare. 012 2KI 016 014 E fece levar via l'Altar di rame, ch'[era] davanti al Signore, d'innanzi alla Casa, acciocchè non [fosse] fra il [suo] altare, e la Casa del Signore; e lo mise allato a quell'[altro] altare, verso il Settentrione. 012 2KI 016 015 E il re Achaz comandò al sacerdote Uria, dicendo: Ardi sopra l'altar grande l'olocausto della mattina, e l'offerta della sera, e l'olocausto del re, e la sua offerta; e gli olocausti di tutto il popolo del paese, con le loro offerte di panatica, e da spandere; e spandi sopra esso tutto il sangue degli olocausti, e tutto il sangue de' sacrificii; ma quant'è all'Altar di rame, a me starà il ricercarlo. 012 2KI 016 016 E il sacerdote Uria fece interamente secondo che il re Achaz gli avea comandato. 012 2KI 016 017 Il re Achaz, oltre a ciò, tagliò a pezzi i basamenti fatti a quadri, e levò le conche d'in su que' basamenti; mise anche giù il mare d'in su i buoi di rame, che [erano] sotto di esso, e lo posò sopra il pavimento di pietra. 012 2KI 016 018 Rimosse eziandio dalla Casa del Signore la Coperta del sabato, ch'era stata edificata nella Casa; e tolse l'entrata di fuori del re, per cagione del re degli Assiri. 012 2KI 016 019 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Achaz; queste cose non [sono] esse scritte nel libro delle Croniche dei re di Giuda? 012 2KI 016 020 Ed Achaz giacque co' suoi padri, e fu seppellito co' suoi padri, nella Città di Davide. Ed Ezechia, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 012 2KI 017 001 L'ANNO duodecimo di Achaz, re di Giuda, Osea, figluolo di Ela, cominciò a regnare sopra Israele, in Samaria; [e regnò] nove anni. 012 2KI 017 002 E fece quello che dispiace al Signore; non però come gli [altri] re d'Israele, che erano stati davanti a lui. 012 2KI 017 003 Salmaneser, re degli Assiri, salì contro a lui; ed Osea gli fu fatto soggetto, e gli pagava tributo. 012 2KI 017 004 Ma il re degli Assiri scoperse una congiura in Osea; perciocchè egli avea mandati ambasciadori a So, re d'Egitto, e non avea pagato il tributo annuale al re degli Assiri; laonde il re degli Assiri lo serrò, e lo mise ne' ceppi in carcere. 012 2KI 017 005 E il re degli Assiri salì per tutto il paese, e venne in Samaria, e vi tenne l'assedio tre anni. 012 2KI 017 006 L'anno nono di Osea, il re degli Assiri prese Samaria, e menò gl'Israeliti in cattività in Assiria; e li fece abitare in Hala, ed in Habor, [presso al] fiume Gozan, e nelle città di Media. 012 2KI 017 007 Or [questo] avvenne, perciocchè i figliuoli d'Israele aveano peccato contro al Signore Iddio loro, il quale li avea tratti fuor del paese di Egitto, di sotto alla mano di Faraone, re di Egitto; ed aveano riveriti altri dii; 012 2KI 017 008 ed erano camminati negli statuti delle genti, le quali il Signore avea scacciate d'innanzi a loro, e [negli statuti] che i re d'Israele aveano fatti; 012 2KI 017 009 ed aveano copertamente fatte cose che non [erano] diritte inverso il Signore Iddio loro, e si aveano edificati degli alti luoghi in tutte le lor città, dalle torri delle guardie, fino alle città forti; 012 2KI 017 010 e si aveano rizzate statue, e boschi, sopra ogni alto colle, e sotto ogni albero verdeggiante. 012 2KI 017 011 E quivi aveano fatti profumi in ogni alto luogo, come le genti che il Signore avea trasportate via d'innanzi a loro; ed aveano fatte cose malvage, per dispettare il Signore; 012 2KI 017 012 ed aveano servito agl'idoli, de' quali il Signore avea lor detto: Non fate ciò. 012 2KI 017 013 E benchè il Signore avesse protestato ad Israele, ed a Giuda, per tutti i suoi profeti, [e per] tutti i veggenti, dicendo: Convertitevi dalle vostre vie malvage, ed osservate i miei comandamenti ed i miei statuti, seguendo tutta la Legge, la quale io ho comandata a' padri vostri, e la quale io vi ho comandata per li profeti, miei servitori; 012 2KI 017 014 non però aveano ubbidito; anzi aveano indurato il lor collo, come i padri loro, che non aveano creduto al Signore Iddio loro; 012 2KI 017 015 ed aveano sprezzati i suoi statuti, e il suo patto, il quale egli avea contratto coi lor padri; e le protestazioni ch'egli avea fatte a loro stessi; ed erano camminati dietro alla vanità, onde si erano invaniti; e dietro alle genti ch'[erano] d'intorno a loro, delle quali il Signore avea lor comandato, che non facessero come esse; 012 2KI 017 016 ed aveano lasciati tutti i comandamenti del Signore Iddio loro, e si aveano fatti due vitelli di getto, e de' boschi; ed aveano adorato tutto l'esercito del cielo, ed aveano servito a Baal; 012 2KI 017 017 ed aveano fatti passare i lor figliuoli, e le lor figliuole, per lo fuoco; ed aveano atteso a indovinamenti, e ad augurii; e si erano venduti a far ciò che dispiace al Signore, per dispettarlo. 012 2KI 017 018 Perciò, il Signore si adirò grandemente contro ad Israele, e li rimosse dal suo cospetto, [e] non [vi] restò, se non la tribù di Giuda sola. 012 2KI 017 019 [Ma] anche Giuda non osservò i comandamenti del Signore Iddio suo; anzi camminò negli statuti di que' d'Israele, ch'essi aveano fatti. 012 2KI 017 020 Perciò, il Signore sdegnò tutta la progenie d'Israele, e li afflisse, e li diede in mano di predatori, finchè li ebbe cacciati via dal suo cospetto. 012 2KI 017 021 Perciocchè, dopo ch'egli ebbe stracciato Israele d'addosso alla casa di Davide, e ch'essi ebbero costituito re Geroboamo, figliuolo di Nebat, Geroboamo sviò Israele di dietro al Signore, e gli fece commettere un gran peccato. 012 2KI 017 022 Ed i figliuoli d'Israele camminarono in tutti i peccati che Geroboamo avea commessi, e non se ne rivolsero; 012 2KI 017 023 intanto che il Signore tolse via Israele dal suo cospetto, siccome ne avea parlato per tutti i profeti, suoi servitori; ed Israele fu menato in cattività d'in su la sua terra in Assiria, [ove è stato] infino ad oggi. 012 2KI 017 024 E IL re degli Assiri fece venir [genti] di Babilonia, e di Cuta, e di Avva, e di Hamat, e di Sefarvaim; e [le] fece abitare nelle città di Samaria, in luogo de' figliuoli d'Israele. Ed esse possedettero Samaria, ed abitarono nelle città di essa. 012 2KI 017 025 Or da prima che cominciarono ad abitar quivi, [quelle genti] non riverivano il Signore; laonde il Signore mandò contro a loro de' leoni, i quali uccidevano [molti] di loro. 012 2KI 017 026 Ed egli fu detto al re degli Assiri: Le genti che tu hai tramutate, e fatte abitare nelle città di Samaria, non sanno le leggi dell'Iddio del paese; laonde egli ha mandato contro a loro de' leoni che le uccidono; perciocchè non sanno le leggi dell'Iddio del paese. 012 2KI 017 027 Allora il re degli Assiri comandò, e disse: Fatevi andare uno dei sacerdoti che ne avete menati in cattività; a vadasi, ed abitisi là, e quel sacerdote insegni a quelli che vi andranno le leggi dell'Iddio del paese. 012 2KI 017 028 Così uno dei sacerdoti, ch'erano stati menati in cattività di Samaria, venne, ed abitò in Betel, ed insegnò a coloro in qual maniera doveano riverire il Signore. 012 2KI 017 029 Nondimeno ciascuna di quelle genti si faceva i suoi dii, e li misero nelle case degli alti luoghi, che i Samaritani aveano fatti; ciascuna nazione [li mise] nelle sue città, dove abitava. 012 2KI 017 030 Ed i Babiloni fecero Succot-benot, e i Cutei Nergal, e gli Hamatei Asima; 012 2KI 017 031 e gli Avvei fecero Nibhaz e Tartac; ed i Sefarvei bruciavano i lor figliuoli col fuoco ad Adrammelec e ad Anammelec, dii di Sefarvaim. 012 2KI 017 032 E anche riverivano il Signore; e si fecero de' sacerdoti degli alti luoghi, [presi] di qua e di là d'infra loro, i quali facevano [i] lor [sacrificii] nelle case degli alti luoghi. 012 2KI 017 033 Essi riverivano il Signore, e insieme servivano a' lor dii, secondo la maniera delle genti, d'infra le quali erano stati trasportati [là]. 012 2KI 017 034 Infino a questo giorno essi fanno secondo i [lor] costumi antichi; essi non riveriscono il Signore, e non fanno nè secondo i loro statuti e costumi, nè secondo la legge e i comandamenti che il Signore ha dati a' figliuoli di Giacobbe, al quale pose nome Israele; 012 2KI 017 035 co' quali il Signore avea fatto patto, e a' quali avea comandato, e detto: Non riverite altri dii e non li adorate, e non servite, nè sacrificate loro; 012 2KI 017 036 anzi riverite il Signore, il quale vi ha tratti fuor del paese di Egitto, con gran forza, e con braccio steso; esso adorate, ed a lui sacrificate. 012 2KI 017 037 Ed osservate di mettere sempre in opera gli statuti, e gli ordinamenti, e la Legge, e i comandamenti, ch'egli vi ha scritti; e non riverite altri dii. 012 2KI 017 038 E non dimenticate il patto che io ho fatto con voi; e non riverite altri dii. 012 2KI 017 039 Ma riverite il Signore Iddio vostro; ed egli vi libererà da tutti i vostri nemici. 012 2KI 017 040 Ma essi non ubbidirono; anzi fecero secondo il loro costume antico. 012 2KI 017 041 Così quelle genti riverivano il Signore, e insieme servivano alle loro sculture. I lor figliuoli anch'essi, e i figliuoli de' lor figliuoli fanno, infino ad oggi, come fecero i lor padri. 012 2KI 018 001 OR l'anno terzo di Osea, figliuolo di Ela, re d'Israele, Ezechia, figliuolo di Achaz, re di Giuda, cominciò a regnare. 012 2KI 018 002 Egli era d'età di venticinque anni, quando cominciò a regnare; e regnò ventinove anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre [era] Abi, figliuola di Zaccaria. 012 2KI 018 003 Egli fece quello che piace al Signore, interamente come avea fatto Davide, suo padre. 012 2KI 018 004 Egli tolse via gli alti luoghi, e spezzò le statue, e tagliò i boschi, e stritolò il serpente di rame che Mosè avea fatto; perciocchè infino a quel tempo i figliuoli d'Israele gli facevano profumi; e lo chiamò Nehustan. 012 2KI 018 005 Egli mise la sua confidenza nel Signore Iddio d'Israele; e giammai, nè davanti nè dopo lui, non vi è stato alcuno pari a lui, fra tutti i re di Giuda. 012 2KI 018 006 E si attenne al Signore, [e] non si rivolse indietro da lui; anzi osservò i comandamenti ch'egli avea dati a Mosè. 012 2KI 018 007 Laonde il Signore fu con lui; dovunque egli andava, prosperava. Ed egli si ribellò dal re degli Assiri, e non gli fu [più] soggetto. 012 2KI 018 008 Egli percosse i Filistei fino in Gaza, e i confini di essa, dalle torri delle guardie, fino alle città forti. 012 2KI 018 009 OR avvenne l'anno quarto del re Ezechia, [ch'era] il settimo di Osea, figliuolo di Ela, re d'Israele, che Salmaneser, re degli Assiri, salì contro a Samaria, e l'assediò. 012 2KI 018 010 Ed in capo di tre anni fu presa; l'anno sesto d'Ezechia, [ch]'era il nono di Osea, re d'Israele, Samaria fu presa. 012 2KI 018 011 E il re degli Assiri menò gl'Israeliti in cattività in Assiria, e li fece condurre in Hala, ed in Habor, [presso] al fiume Gozan, e nelle città di Media; 012 2KI 018 012 perciocchè non aveano ubbidito alla voce del Signore Iddio loro, ed aveano trasgredito il suo patto; tutto quello che Mosè, servitor di Dio, avea comandato, essi non aveano ubbidito, e non l'aveano messo in opera. 012 2KI 018 013 Poi l'anno quartodecimo del re Ezechia, Sennacherib, re degli Assiri, salì contro a tutte le città forti di Giuda, e le prese. 012 2KI 018 014 Ed Ezechia, re di Giuda, mandò a dire al re degli Assiri, in Lachis: Io ho fallito; partiti da me, ed io pagherò quello che tu m'imporrai. E il re degli Assiri impose ad Ezechia, re di Giuda, trecento talenti d'argento, e trenta talenti d'oro. 012 2KI 018 015 Ed Ezechia diede tutto l'argento, che si trovò nella Casa del Signore, e ne' tesori della casa reale. 012 2KI 018 016 In quel tempo Ezechia spiccò dalle reggi del Tempio del Signore e dagli stipiti, [le piastre d'oro], con le quali egli stesso li avea coperti, e le diede al re degli Assiri. 012 2KI 018 017 Poi il re degli Assiri mandò al re Ezechia, da Lachis in Gerusalemme, Tartan, e Rab-saris, e Rab-sache, con un grande stuolo. Ed essi salirono, e vennero in Gerusalemme. Ed essendo arrivati, si fermarono presso dell'acquidotto dello stagno disopra, ch'[è] nella strada del campo del purgator di panni; 012 2KI 018 018 e gridarono al re. Allora Eliachim, figliuolo di Hilchia, mastro del palazzo, e Sebna, segretario, e Ioa, figliuolo di Asaf, cancelliere, uscirono a loro. 012 2KI 018 019 E Rab-sache disse loro: Dite pur ora ad Ezechia: Così ha detto il gran re, il re degli Assiri: Quale [è] questa confidenza che tu hai avuta? 012 2KI 018 020 Tu dici, ma [non sono] che parole di labbra, [che tu hai] consiglio e forza per la guerra. Ora dunque, in cui ti sei tu confidato, che tu ti sei ribellato contro a me? 012 2KI 018 021 Ecco, ora tu ti sei confidato in quel sostegno di canna rotta, nell'Egitto, sopra il quale se alcuno si appoggia, esso gli entra nella mano, e la fora; tale [è] Faraone, re di Egitto, a tutti quelli che si confidano in lui. 012 2KI 018 022 E se voi mi dite: Noi ci confidiamo nel Signore Iddio nostro, non [è] egli [quello], i cui alti luoghi ed altari Ezechia ha tolti via; e ha detto a Giuda ed a Gerusalemme: Voi adorerete [solo] dinanzi a questo Altare in Gerusalemme? 012 2KI 018 023 Deh! scommetti ora col mio signore, re degli Assiri; e io ti darò duemila cavalli, se tu puoi dare [altrettanti uomini] che li cavalchino. 012 2KI 018 024 E come faresti tu voltar faccia all'uno de' capitani d'infra i minimi servitori del mio signore? ma tu ti sei confidato nell'Egitto per de' carri, e della gente a cavallo. 012 2KI 018 025 Ora, sono io forse salito contro questo luogo, per guastarlo, senza il Signore? Il Signore mi ha detto: Sali contro a quel paese, e guastalo. 012 2KI 018 026 Allora Eliachim, figliuolo di Hilchia, e Sebna, e Ioa, dissero a Rabsache: Deh! parla a' tuoi servitori in lingua siriaca, perciocchè noi l'intendiamo; e non parlar con noi in lingua giudaica, udente il popolo ch'[è] sopra le mura. 012 2KI 018 027 Ma Rab-sache rispose loro: Il mio signore mi ha egli mandato a dir queste parole al tuo signore, o a te? non [mi ha egli mandato] a quelli che stanno su le mura, per [protestar loro] che farà loro mangiare il loro sterco, e bere la loro urina insieme con voi? 012 2KI 018 028 Poi Rab-sache si rizzò in piè e gridò ad alta voce in lingua giudaica, e parlò, e disse: Ascoltate la parola del gran re, re degli Assiri: 012 2KI 018 029 Così ha detto il re: Ezechia non v'inganni; perciocchè egli non potrà liberarvi dalla mia mano. 012 2KI 018 030 E non vi faccia Ezechia confidar nel Signore, dicendo: Il Signore per certo ci libererà, e questa città non sarà data nelle mani del re degli Assiri. 012 2KI 018 031 Non ascoltate Ezechia; perciocchè il re degli Assiri ha detto così: Fate pace meco, ed uscite a me; e ciascun di voi mangi della sua vite, e del suo fico, e beva dell'acqua della sua cisterna; 012 2KI 018 032 finchè io venga, e vi meni in un paese simile al vostro; paese di frumento e di mosto; paese di pane e di vigne; paese d'ulivi da olio, e di miele; e voi viverete, e non morrete: e non ascoltate Ezechia; perciocchè egli v'inganna, dicendo: Il Signore ci libererà. 012 2KI 018 033 Ha pure alcuno degl'iddii delle genti liberato il suo paese dalle mani del re degli Assiri? 012 2KI 018 034 Dove [sono] gl'iddii di Hamat e di Arpad? dove gl'iddii di Sefarvaim, di Hena, e d'Ivva? hanno pure essi liberata Samaria dalla mia mano? 012 2KI 018 035 Quali [son quegli dii], d'infra tutti gl'iddii di que' paesi, che abbiano liberato il lor paese dalla mia mano; che il Signore abbia da liberar Gerusalemme dalla mia mano? 012 2KI 018 036 E il popolo tacque, e non gli rispose nulla; perciocchè tale [era] il comandamento del re: Non gli rispondete nulla. 012 2KI 018 037 Ed Eliachim, figliuolo di Hilchia, mastro del palazzo, e Sebna, segretario, e Ioa, figliuolo di Asaf, cancelliere, vennero al re Ezechia co' vestimenti stracciati, e gli rapportarono le parole di Rab-sache. 012 2KI 019 001 E QUANDO il re Ezechia ebbe intese [queste cose], stracciò i suoi vestimenti, e si coprì di un sacco, ed entrò nella Casa del Signore. 012 2KI 019 002 E mandò Eliachim, mastro del palazzo, e Sebna, segretario, e i più vecchi de' sacerdoti, coperti di sacchi, al profeta Isaia, figliuolo di Amos. 012 2KI 019 003 Ed essi gli dissero: Così ha detto Ezechia: Questo [è] un giorno d'angoscia, e di rimprovero, e di bestemmia; perciocchè i figliuoli son venuti fino all'apritura della matrice, ma non [vi è] forza da partorire. 012 2KI 019 004 Forse che il Signore Iddio tuo avrà intese tutte le parole di Rab-sache, il quale il re degli Assiri, suo signore, ha mandato, per oltraggiar l'Iddio vivente, e per fargli rimprovero, con le parole che il Signore Iddio tuo ha udite; perciò mettiti a fare orazione per lo rimanente che si ritrova. 012 2KI 019 005 I servitori adunque del re Ezechia vennero ad Isaia. 012 2KI 019 006 Ed Isaia disse loro: Dite così al vostro signore: Così ha detto il Signore: Non temere per le parole che tu hai udite, con le quali i servitori del re degli Assiri mi hanno oltraggiato. 012 2KI 019 007 Ecco, io di presente metterò un [tale] spirito in lui, che, intendendo un certo grido, egli ritornerà al suo paese, ed io lo farò cadere per la spada nel suo paese. 012 2KI 019 008 Or Rab-sache, essendosene ritornato, e andato a trovare il re degli Assiri, che combatteva Libna (perciocchè egli avea inteso ch'egli si era partito di Lachis), 012 2KI 019 009 esso ebbe novelle di Tirhaca, re di Etiopia, che dicevano: Ecco, egli è uscito per darti battaglia. Ed avendo ciò udito, mandò di nuovo messi ad Ezechia, dicendo: 012 2KI 019 010 Dite così ad Ezechia, re di Giuda: Il tuo Dio nel qual tu ti confidi, non t'inganni, dicendo: Gerusalemme non sarà data in mano del re degli Assiri. 012 2KI 019 011 Ecco, tu hai inteso quello che i re degli Assiri hanno fatto a tutti i paesi, distruggendoli; e tu scamperesti? 012 2KI 019 012 Gl'iddii delle genti, che i miei padri distrussero, di Gozan, e di Haran, e di Resef, e de' figliuoli di Eden, che [sono] in Telasar, le hanno essi liberate? 012 2KI 019 013 Dov'[è] il re di Hamat, e il re di Arpad, e il re della città di Sefarvaim, di Hena e d'Ivva? 012 2KI 019 014 Quando Ezechia ebbe ricevute quelle lettere, per mano di que' messi, e le ebbe lette, egli salì alla Casa del Signore, e le spiegò nel cospetto del Signore; 012 2KI 019 015 e fece orazione davanti al Signore, e disse: O Signore Iddio d'Israele, che siedi sopra i Cherubini, tu solo sei l'Iddio di tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra. 012 2KI 019 016 O Signore, inchina il tuo orecchio, e odi; o Signore, apri gli occhi tuoi e vedi; ed ascolta le parole di Sennacherib, il quale ha mandato questo, per oltraggiare l'Iddio vivente. 012 2KI 019 017 [Egli è] vero, Signore, che i re degli Assiri hanno distrutte quelle genti ed i lor paesi; 012 2KI 019 018 ed hanno gittati nel fuoco gl'iddii loro; perciocchè essi non [erano] dii, ma opera di mani d'uomini, pietra e legno; perciò li hanno distrutti. 012 2KI 019 019 Ma ora, o Signore Iddio nostro, liberaci, ti prego, dalla sua mano, acciocchè tutti i regni della terra conoscano che tu solo Signore, [sei] Dio. 012 2KI 019 020 Allora Isaia, figliuolo di Amos, mandò a dire ad Ezechia: Così ha detto il Signore Iddio d'Israele: Io ho esaudita la tua orazione intorno a Sennacherib, re degli Assiri. 012 2KI 019 021 Questa [è] la parola che il Signore ha pronunziata contro a lui: La vergine, figliuola di Sion, ti ha sprezzato, e ti ha beffato; e la figliuola di Gerusalemme ha scossa la testa dietro a te. 012 2KI 019 022 Chi hai tu schernito ed oltraggiato? e contro a cui hai tu alzata la voce, e levati in alto gli occhi tuoi? contro al Santo d'Israele. 012 2KI 019 023 Tu hai, per li tuoi messi, schernito il Signore; e hai detto: Con la moltitudine de' miei carri, io son salito in cima de' monti, fino al sommo del Libano; io taglierò i suoi più alti cedri, ed i suoi scelti abeti, e perverrò fino alla stanza che [è] nella sommità di esso, al bosco del suo Carmelo. 012 2KI 019 024 Io ho cavati [pozzi], ed ho bevute acque strane, ed ho asciutti con le piante de' miei piedi tutti i rivi de' luoghi assediati. 012 2KI 019 025 Non hai tu inteso che già da lungo tempo io ho fatto questo, e l'ho formato ab antico? [ed] ora l'ho fatto venire, ed è stato per desolare, [e per ridurre] in mucchi di ruine le città forti. 012 2KI 019 026 E gli abitanti di esse, scemi di forza, sono stati spaventati e confusi; sono stati [come] l'erba de' campi, e [come] la verzura dell'erbetta, [e come] l'erba de' tetti, e [le biade] riarse dal vento, avanti che sieno salite in ispiga. 012 2KI 019 027 Ma io conosco il tuo stare, e il tuo uscire, e il tuo entrare, e il tuo furore contro a me. 012 2KI 019 028 Perciocchè tu sei infuriato contro a me, e il tuo strepito è salito a miei orecchi; perciò io ti metterò il mio raffio nelle nari, e il mio freno nelle mascelle, e ti farò ritornare indietro per la via stessa per la quale sei venuto. 012 2KI 019 029 E questo, [o Ezechia], ti [sarà] per segno: Quest'anno si mangerà quello che sarà nato de' granelli caduti [nella ricolta precedente]; e l'anno seguente [altresì si mangerà] quello che sarà nato da sè stesso; ma l'anno terzo voi seminerete, e ricoglierete; e pianterete vigne, e mangerete del frutto. 012 2KI 019 030 E quello che sarà restato della casa di Giuda, e sarà scampato, continuerà a far radici disotto, ed a portar frutto disopra. 012 2KI 019 031 Perciocchè di Gerusalemme uscirà un rimanente, e del monte di Sion un residuo. La gelosia del Signore degli eserciti farà questo. 012 2KI 019 032 Perciò il Signore ha detto così intorno al re degli Assiri: Egli non entrerà in questa città, e non vi tirerà dentro alcuna saetta, e non verrà all'assalto contro ad essa con iscudi, e non farà alcun argine contro ad essa. 012 2KI 019 033 Egli se ne ritornerà per la medesima via, per la quale è venuto, e non entrerà in questa città, dice il Signore. 012 2KI 019 034 Ed io sarò protettore di questa città, per salvarla; per amor di me stesso, e di Davide, mio servitore. 012 2KI 019 035 Or quella stessa notte avvenne che un Angelo del Signore uscì, e percosse centottantacinquemila [uomini], nel campo degli Assiri; e quando si furono levati la mattina, ecco, non [si vedeva] altro che corpi morti. 012 2KI 019 036 E Sennacherib, re degli Assiri, si partì di là, e se ne andò, e ritornò in Ninive, e vi dimorò. 012 2KI 019 037 Ed avvenne che, mentre egli adorava nella casa di Nisroc, suo dio, Adrammelec, e Sareser, suoi figliuoli, lo percossero con la spada; e poi scamparono nel paese di Ararat. Ed Esar-haddon, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 012 2KI 020 001 IN que' dì Ezechia infermò mortalmente. E il profeta Isaia, figliuolo di Amos, venne a lui, e gli disse: Così ha detto il Signore: Disponi della tua casa; perciocchè tu [sei] morto, e non viverai [più]. 012 2KI 020 002 Allora [Ezechia] voltò la faccia verso la parete, e fece orazione al Signore, dicendo: 012 2KI 020 003 Deh! Signore, ricordati ora che io son camminato nel cospetto tuo in verità, e di cuore intiero; ed ho fatto quello che ti [è] a grado. Ed Ezechia pianse d'un gran pianto. 012 2KI 020 004 Ora avvenne che, non essendo ancora Isaia uscito del cortile di mezzo, la parola del Signore gli fu [indirizzata], dicendo: 012 2KI 020 005 Ritornatene, e di' ad Ezechia, conduttor del mio popolo: Così ha detto il Signore Iddio di Davide, tuo padre: Io ho udita la tua orazione, io ho vedute le tue lagrime; ecco, io ti guarisco; di qui a tre giorni tu salirai alla Casa del Signore. 012 2KI 020 006 E aggiugnerò quindici anni al tempo della tua vita, libererò te, e questa città, dalla mano del re degli Assiri, e sarò protettor di questa città, per amor di me stesso, e di Davide, mio servitore. 012 2KI 020 007 Poi Isaia disse: Prendete una massa di fichi secchi. Ed essi [la] presero, e [la] misero sopra l'ulcera. Ed egli guarì. 012 2KI 020 008 Ora Ezechia avea detto ad Isaia: Qual segno [mi dai] che il Signore mi guarirà, e che io salirò di qui a tre giorni alla Casa del Signore? 012 2KI 020 009 E Isaia avea detto: Questo [sarà] il segno che tu avrai da parte del Signore, ch'egli adempierà la parola ch'egli ha pronunziata. [Vuoi tu che] l'ombra vada innanzi dieci gradi, ovvero che ritorni dieci gradi indietro? 012 2KI 020 010 Ed Ezechia disse: Egli [è] leggier cosa che l'ombra dichini per dieci gradi; [questo] no; anzi ritorni l'ombra dieci gradi indietro. 012 2KI 020 011 Allora il profeta Isaia gridò al Signore. E [il Signore] fece ritornar l'ombra indietro per li gradi, per li quali già era discesa nell'orologio di Achaz, [cioè], per dieci gradi. 012 2KI 020 012 IN quel tempo Berodac-baladan, figliuolo di Baladan, re di Babilonia, mandò lettere e presenti ad Ezechia; perciocchè egli avea inteso ch'egli era stato infermo. 012 2KI 020 013 Ed Ezechia diede orecchio a quegli ambasciadori, e mostrò loro tutta la casa delle sue cose preziose, l'argento e l'oro, e gli aromati, e gli olii odoriferi preziosi, e la casa de' suoi vasellamenti, masserizie, e tutto quello che si ritrovava ne' suoi tesori. Non vi fu cosa alcuna in casa, nè in tutto il dominio di Ezechia, ch'egli non mostrasse loro. 012 2KI 020 014 E il profeta Isaia venne al re Ezechia, e gli disse: Che hanno detto quegli uomini? ed onde son venuti a te? Ed Ezechia disse: Son venuti di lontan paese, di Babilonia. 012 2KI 020 015 E [Isaia] disse: Che hanno veduto in casa tua? Ed Ezechia disse: Hanno veduto tutto quello ch'[è] in casa mia; non vi è cosa alcuna ne' miei tesori, che io non abbia loro mostrata. 012 2KI 020 016 Ed Isaia disse ad Ezechia: Ascolta la parola del Signore: 012 2KI 020 017 Ecco, i giorni vengono che tutto quello ch'[è] in casa tua, e quello che i tuoi padri hanno raunato in tesoro, fino a questo giorno, sarà portato in Babilonia; non ne sarà lasciato di resto cosa veruna, dice il Signore. 012 2KI 020 018 Ed anche si prenderanno de' tuoi figliuoli, usciti di te, i quali tu avrai generati, per essere eunuchi nel palazzo del re di Babilonia. 012 2KI 020 019 Ed Ezechia disse ad Isaia: La parola del Signore, che tu hai pronunziata, [è] buona. Poi disse: Non vi sarà egli pur pace e sicurtà a' miei dì? 012 2KI 020 020 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Ezechia, e tutta la sua prodezza, e come egli fece lo stagno, e l'acquidotto, e fece venir l'acqua nella città; queste cose non [sono esse] scritte nel libro delle Croniche dei re di Giuda? 012 2KI 020 021 Ed Ezechia giacque co' suoi padri; e Manasse, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 012 2KI 021 001 MANASSE [era] d'età di dodici anni, quando cominciò a regnare; e regnò cinquantacinque anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre [era] Hefsiba. 012 2KI 021 002 Ed egli fece ciò che dispiace al Signore, secondo le abbominazioni delle genti, che il Signore avea scacciate d'innanzi a' figliuoli d'Israele. 012 2KI 021 003 Ed edificò di nuovo gli alti luoghi, ch'Ezechia, suo padre, avea disfatti; e rizzò altari a Baal, e fece un bosco, come avea fatto Achab, re d'Israele; e adorò tutto l'esercito del cielo, e gli servì. 012 2KI 021 004 Edificò eziandio degli altari nella Casa del Signore, della quale il Signore avea detto: Io metterò il mio Nome in Gerusalemme; 012 2KI 021 005 ed edificò quegli altari a tutto l'esercito del cielo, ne' due cortili della Casa del Signore. 012 2KI 021 006 E fece passare il suo figliuolo per lo fuoco, ed attese a pronostichi e ad augurii; e ordinò uno spirito di Pitone, e degl'indovini. Egli fece fino allo stremo ciò che dispiace al Signore, per dispettar[lo]. 012 2KI 021 007 Mise ancora la statua del bosco, ch'egli avea fatta, nella Casa della quale il Signore avea detto a Davide, ed a Salomone, suo figliuolo: Io metterò il mio Nome in perpetuo in questa Casa, ed in Gerusalemme, che io ho eletta d'infra tutte le tribù d'Israele. 012 2KI 021 008 E non continuerò più a far vagare il piè [de' figliuoli] d'Israele fuor di questo paese, che io ho dato a' lor padri; pur solamente che osservino di fare secondo tutto quello che io ho lor comandato; e secondo tutta la Legge, che il mio servitore Mosè ha loro data. 012 2KI 021 009 Ma essi non ubbidirono; anzi Manasse li fece deviare, per far peggio che le genti che il Signore avea distrutte d'innanzi a' figliuoli d'Israele. 012 2KI 021 010 E il Signore parlò per li profeti, suoi servitori, dicendo: 012 2KI 021 011 Perciocchè Manasse, re di Giuda, ha commesse queste abbominazioni, facendo peggio che quanto fecer mai gli Amorrei, che [furono] dinanzi a lui; ed ha fatto eziandio peccar Giuda co' suoi idoli; 012 2KI 021 012 perciò così ha detto il Signore Iddio d'Israele: Ecco, io fo venire un male sopra Gerusalemme, e sopra Giuda, tale che chiunque l'udirà avrà amendue le orecchie intronate. 012 2KI 021 013 E stenderò sopra Gerusalemme il regolo di Samaria, e la livella della casa di Achab; e fregherò Gerusalemme, come si frega una scodella, la quale, dopo che è fregata, altri la rivolta sotto sopra. 012 2KI 021 014 E abbandonerò il rimanente della mia eredità, e li darò nelle mani de' lor nemici; e saranno in preda ed in rapina a tutti i lor nemici. 012 2KI 021 015 Perciocchè hanno fatto ciò che mi dispiace, e mi hanno dispettato, dal giorno che i padri loro uscirono fuor di Egitto fino al dì d'oggi. 012 2KI 021 016 Manasse, oltre a ciò, sparse molto sangue innocente, talchè n'empiè Gerusalemme, da un capo all'altro; oltre al peccato suo, col quale egli fece peccar Giuda, facendo ciò che dispiace al Signore. 012 2KI 021 017 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Manasse, e tutto quello ch'egli fece, e il suo peccato ch'egli commise; queste cose non [sono] esse scritte nel libro delle Croniche dei re di Giuda? 012 2KI 021 018 E Manasse giacque co' suoi padri, e fu seppellito nell'orto della sua casa, nell'orto di Uzza. Ed Amon, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 012 2KI 021 019 AMON [era] d'età di ventidue anni quando cominciò a regnare; e regnò due anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre [era] Mesullemet, figliuola di Harus, da Iotba. 012 2KI 021 020 Ed egli fece ciò che dispiace al Signore, come avea fatto Manasse, suo padre; 012 2KI 021 021 e camminò per tutta la via nella quale era camminato suo padre; e servì agl'idoli, a' quali avea servito suo padre, e li adorò; 012 2KI 021 022 e lasciò il Signore, l'Iddio de' suoi padri, e non camminò per la via del Signore. 012 2KI 021 023 Ora i servitori del re Amon fecero una congiura contro a lui, e l'uccisero in casa sua. 012 2KI 021 024 E il popolo del paese percosse tutti quelli che aveano fatta la congiura contro al re Amon; e costituì re Giosia, suo figliuolo, in luogo suo. 012 2KI 021 025 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Amon; queste cose non [sono] esse scritte nel libro delle Croniche dei re di Giuda? 012 2KI 021 026 E [il popolo] lo seppellì nella sua sepoltura, nell'orto di Uzza. E Giosia, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 012 2KI 022 001 GIOSIA [era] d'età di ott'anni, quando cominciò a regnare; e regnò trentun anno in Gerusalemme. E il nome di sua madre [era] Iedida, figliuola di Adaia, da Boscat. 012 2KI 022 002 Ed egli fece quello che piace al Signore, e camminò in tutte le vie di Davide, suo padre; e non se ne stornò nè a destra, nè a sinistra. 012 2KI 022 003 Or l'anno diciottesimo del re Giosia, avvenne che il re mandò il segretario Safan, figliuolo di Asalia, figliuolo di Mesullam, nella Casa del Signore, dicendo: 012 2KI 022 004 Sali ad Hilchia, sommo sacerdote, e [digli] che raccolga la somma dei danari che son portati nella Casa del Signore, i quali, coloro che stanno alla guardia della soglia [della Casa], hanno raccolti dal popolo; 012 2KI 022 005 e sieno dati in mano a coloro che hanno la cura dell'opera, e son costituiti sopra la Casa del Signore; ed essi li dieno a coloro che lavorano all'opera che si ha da far nella Casa del Signore, per ristorar le sue rotture, 012 2KI 022 006 a' legnaiuoli, ed a' fabbricatori, e a' muratori; e ne comperino legnami e pietre tagliate, per ristorar la Casa. 012 2KI 022 007 Tuttavolta non si faceva loro render conto de' danari che si davano loro nelle mani; perciocchè essi procedevano lealmente. 012 2KI 022 008 Ora il sommo sacerdote Hilchia disse al segretario Safan: Io ho trovato il libro della Legge nella Casa del Signore. Ed Hilchia diede il libro a Safan, il qual lo lesse. 012 2KI 022 009 E il segretario Safan venne al re, e gli rapportò la cosa, e disse: I tuoi servitori hanno raccolti i danari che si ritrovano nella Casa, e li hanno dati in mano a coloro che hanno la cura dell'opera, e son costituiti sopra la Casa del Signore. 012 2KI 022 010 Il segretario Safan rapportò eziandio al re, che il sacerdote Hilchia gli avea dato un libro. Ed egli lo lesse in presenza del re. 012 2KI 022 011 E quando il re ebbe udite le parole del libro della Legge, stracciò i suoi vestimenti. 012 2KI 022 012 Poi comandò al sacerdote Hilchia, e ad Ahicam, figliuolo di Safan, e ad Acbor, figliuolo di Micaia, ed al segretario Safan, e ad Asaia, servitor del re, dicendo: 012 2KI 022 013 Andate, domandate il Signore per me, e per lo popolo, e per tutto Giuda, intorno alle parole di questo libro ch'è stato trovato; perciocchè grande [è] l'ira del Signore, ch'è accesa contro a noi; perciocchè i nostri padri non hanno ubbidito alle parole di questo libro, per far tutto ciò che ci è prescritto. 012 2KI 022 014 E il sacerdote Hilchia, ed Ahicam, ed Acbor, e Safan, ed Asaia, andarono alla profetessa Hulda, moglie di Sallum, figliuolo di Ticva, figliuolo di Harhas, guardiano delle vesti, la quale abitava in Gerusalemme, nel secondo [ricinto della città], e parlarono con lei. 012 2KI 022 015 Ed ella disse loro: Così ha detto il Signore Iddio d'Israele: Dite all'uomo che vi ha mandati a me: 012 2KI 022 016 Così ha detto il Signore: Ecco io fo venir del male sopra questo luogo, e sopra i suoi abitatori: tutte le parole del libro che il re di Giuda ha lette. 012 2KI 022 017 Perciocchè essi mi hanno abbandonato, ed hanno fatto profumi ad altri dii, per provocarmi con tutte le opere delle lor mani; laonde la mia ira si è accesa contro a questo luogo, e non si spegnerà. 012 2KI 022 018 Ma dite così al re di Giuda, che vi ha mandati per domandare il Signore: Così ha detto il Signore Iddio di Israele: Quant'è alle parole che tu hai udite; 012 2KI 022 019 perciocchè il tuo cuore si è ammollito, e tu ti sei umiliato per timor del Signore, quando tu hai inteso ciò che io ho pronunziato contro a questo luogo, e contro a' suoi abitatori, che sarebbero in desolazione ed in maledizione, ed hai stracciati i tuoi vestimenti, ed hai pianto nel mio cospetto; io altresì [ti] ho esaudito, dice il Signore. 012 2KI 022 020 Perciò, ecco, io ti ricoglierò co' tuoi padri, e tu sarai raccolto nelle tue sepolture in pace; e gli occhi tuoi non vedranno tutto il male che io fo venire sopra questo luogo. Ed essi rapportarono la cosa al re. 012 2KI 023 001 Allora il re mandò a raunare appresso di sè tutti gli Anziani di Giuda e di Gerusalemme. 012 2KI 023 002 E il re salì nella Casa del Signore, con tutti gli uomini principali di Giuda, e tutti gli abitanti di Gerusalemme, ed i sacerdoti, ed i profeti, e tutto il popolo, dal minore al maggiore; ed egli lesse, in lor presenza, tutte le parole del libro del Patto, il quale era stato trovato nella Casa del Signore. 012 2KI 023 003 E il re stette in piè sopra la pila, e fece patto davanti al Signore, [promettendo] di camminare dietro al Signore, e di osservare i suoi comandamenti, e le sue testimonianze, ed i suoi statuti, con tutto il cuore, e con tutta l'anima, per mettere ad effetto le parole del Patto scritte in quel libro. E tutto il popolo se ne stette a quel Patto. 012 2KI 023 004 E il re comandò al sommo Sacerdote Hilchia, ed a' sacerdoti del secondo ordine, ed a' guardiani della soglia, che portassero fuor del Tempio del Signore tutti gli arredi ch'erano stati fatti per Baal, e per lo bosco, e per tutto l'esercito del cielo. Ed egli li bruciò fuor di Gerusalemme, nelle campagne di Chidron, e portò la polvere di essi in Betel; 012 2KI 023 005 e sterminò i Camari, i quali i re di Giuda aveano ordinati, e i quali aveano fatti profumi negli alti luoghi, nelle città di Giuda, e ne' contorni di Gerusalemme; sterminò eziandio quelli che facevano profumi a Baal, al sole, alla luna, ed ai pianeti, ed a tutto l'esercito del cielo. 012 2KI 023 006 Fece ancora portar via il bosco fuor della Casa del Signore, alla valle di Chidron, fuor di Gerusalemme, e l'arse in essa, e [lo] ridusse in polvere, la quale egli gittò sopra le sepolture de' figliuoli del popolo. 012 2KI 023 007 Poi disfece le case de' cinedi, che [erano] nella Casa del Signore, nelle quali le donne tessevano delle cortine per lo bosco. 012 2KI 023 008 Oltre a ciò, fece venir tutti i sacerdoti dalle città di Giuda, e contaminò gli alti luoghi, ne' quali que' sacerdoti aveano fatti profumi, da Gheba fino in Beerseba; e disfece gli alti luoghi delle porte, [e quello ancora] ch'[era] all'entrata della porta di Giosuè, capitano della città, ch'[era] a [man] sinistra della porta della città. 012 2KI 023 009 Or quei sacerdoti degli alti luoghi non salivano più all'Altare del Signore, in Gerusalemme; ma pur mangiavano de' [pani] azzimi, per mezzo i lor fratelli. 012 2KI 023 010 Contaminò eziandio Tofet, ch'[era] nella valle de' figliuoli di Hinnom; acciocchè niuno vi facesse più passare il suo figliuolo, o la sua figliuola, per lo fuoco, a Molec. 012 2KI 023 011 Tolse ancora via i cavalli, che i re di Giuda aveano rizzati al sole, dall'entrata della Casa del Signore, fino alla stanza di Netanmelec, eunuco, la quale [era] in Parvarim; e bruciò col fuoco i carri del sole. 012 2KI 023 012 Il re disfece ancora gli altari ch'[erano] sopra il tetto della sala di Achaz, i quali i re di Giuda aveano fatti; [disfece] parimente gli altari che Manasse avea fatti ne' due Cortili della Casa del Signore, e [toltili] di là, li stritolò, e ne gittò la polvere nel torrente di Chidron. 012 2KI 023 013 Oltre a ciò, il re contaminò gli alti luoghi, ch'[erano] dirimpetto a Gerusalemme, da [man] destra del monte della corruzione, i quali Salomone re d'Israele avea edificati ad Astoret, abbominazione de' Sidonii; ed a Chemos, abbominazione de' Moabiti; ed a Milcom, abbominazione de' figliuoli di Ammon; 012 2KI 023 014 e spezzò le statue, e tagliò i boschi, ed empiè d'ossa d'uomini i luoghi dove quegli erano. 012 2KI 023 015 [Disfece] eziandio l'altare ch'[era] in Betel, [e] l'alto luogo ch'avea fatto Geroboamo, figliuolo di Nebat, col quale egli avea fatto peccare Israele; egli disfece e l'altare, e l'alto luogo, e lo ridusse in polvere: ed arse il bosco. 012 2KI 023 016 Or Giosia, rivoltosi, vide le sepolture ch'[erano] quivi nel monte; e mandò a torre le ossa di quelle sepolture, e le arse sopra quell'altare, e lo contaminò; secondo la parola del Signore, la quale l'uomo di Dio avea predicata, quando egli annunziò queste cose. 012 2KI 023 017 E il re disse: Quale [è] quel monumento che io veggo? E la gente della città gli disse: [È] la sepoltura dell'uomo di Dio, che venne di Giuda, ed annunziò queste cose che tu hai fatte, contro all'altare di Betel. 012 2KI 023 018 Ed egli disse: Lasciatela stare, niuno muova le ossa di esso. Così furono conservate le ossa di esso, insieme con le ossa del profeta, ch'era venuto di Samaria. 012 2KI 023 019 Giosia tolse eziandio via tutte le case degli alti luoghi, ch' [erano] nelle città di Samaria, le quali i re d'Israele aveano fatte per dispettare [il Signore]; e fece loro interamente come avea fatto in Betel. 012 2KI 023 020 E sacrificò sopra gli altari tutti i sacerdoti degli alti luoghi; ch'[erano] quivi; ed arse ossa d'uomini sopra quelli. Poi se ne ritornò in Gerusalemme. 012 2KI 023 021 Allora il re comandò a tutto il popolo, dicendo: Fate la Pasqua al Signore Iddio vostro, secondo ch'è scritto in questo libro del Patto. 012 2KI 023 022 Perciocchè dal tempo de' Giudici che aveano giudicato Israele, nè in tutto il tempo dei re d'Israele e di Giuda, non era stata celebrata tal Pasqua, 012 2KI 023 023 qual fu quella che fu celebrata al Signore in Gerusalemme, l'anno diciottesimo del re Giosia. 012 2KI 023 024 Giosia tolse eziandio via quelli che aveano lo spirito di Pitone, e gl'indovini, e le statue, e gl'idoli, e tutte le abbominazioni che si vedevano nel paese di Giuda, ed in Gerusalemme; per mettere ad effetto le parole della Legge, scritte nel libro che il sacerdote Hilchia avea trovato nella Casa del Signore. 012 2KI 023 025 E davanti a lui non vi era stato re alcuno pari a lui, che si fosse convertito al Signore con tutto il suo cuore, e con tutta l'anima sua, e con tutto il suo maggior potere, secondo tutta la Legge di Mosè; e dopo lui non n'è surto alcuno pari. 012 2KI 023 026 Ma pure il Signore non si stolse dall'ardore della sua grande ira; perciocchè l'ira sua era accesa contro a Giuda, per tutti i dispetti che Manasse gli avea fatti. 012 2KI 023 027 Laonde il Signore avea detto: Io torrò via dal mio cospetto anche Giuda, come ho tolto Israele; e rigetterò questa città di Gerusalemme che io avea eletta, e questa Casa della quale io avea detto: Il mio Nome sarà quivi. 012 2KI 023 028 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Giosia, e tutto quello ch'egli fece; queste cose non [sono] esse scritte nel libro delle Croniche dei re di Giuda? 012 2KI 023 029 A' suoi dì, Faraone Neco, re di Egitto, salì contro al re degli Assiri, verso il fiume Eufrate; e il re Giosia andò incontro a lui; e Faraone l'uccise in Meghiddo, come l'ebbe veduto. 012 2KI 023 030 Ed i suoi servitori lo misero morto sopra un carro, e lo condussero da Meghiddo in Gerusalemme, e lo seppellirono nel suo sepolcro. E il popolo del paese prese Gioachaz, figliuolo di Giosia, e l'unse, e lo costituì re, in luogo di suo padre. 012 2KI 023 031 GIOACHAZ [era] d'età di ventitre anni, quando cominciò a regnare; e regnò tre mesi in Gerusalemme. E il nome di sua madre [era] Hamutal, figliuola di Geremia da Libna. 012 2KI 023 032 Ed egli fece ciò che dispiace al Signore, interamente come aveano fatto i suoi padri. 012 2KI 023 033 E Faraone Neco l'incarcerò in Ribla, nel paese di Hamat, acciocchè non regnasse più in Gerusalemme; ed impose al paese un'ammenda di cento talenti d'argento, e d'un talento d'oro. 012 2KI 023 034 Poi Faraone Neco costituì re Eliachim, figliuolo di Giosia, in luogo di Giosia, suo padre; e gli mutò il nome [in] Gioiachim; e prese Gioachaz, e se ne venne in Egitto, dove [Gioachaz] morì. 012 2KI 023 035 Or Gioiachim diede quell'argento e quell'oro a Faraone; ma egli tassò il paese, per pagar que' danari, secondo il comandamento di Faraone; egli trasse quell'argento, e quell'oro, da ciascuno del popolo del paese, secondo ch'egli era tassato, per darlo a Faraone Neco. 012 2KI 023 036 Gioiachim [era] d'età vi venticinque anni, quando cominciò a regnare; e regnò undici anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre [era] Zebudda, figliuola di Pedaia, da Ruma. 012 2KI 023 037 Ed egli fece ciò che dispiace al Signore, interamente come aveano fatto i suoi padri. 012 2KI 024 001 A' dì di esso, Nebucadnesar, re di Babilonia, salì, e Gioiachim gli fu soggetto lo spazio di tre anni; poi si rivoltò, e si ribellò da lui. 012 2KI 024 002 E il Signore mandò contro a lui delle schiere di Caldei, e delle schiere di Siri, e delle schiere di Moabiti, e delle schiere di Ammoniti, che fecero delle correrie. Ed egli le mandò contro a Giuda, per guastarlo, secondo la parola del Signore, ch'egli avea pronunziata per li profeti, suoi servitori. 012 2KI 024 003 Certo, [questo] avvenne a Giuda, secondo la parola del Signore, per tor[lo] via dal suo cospetto, per cagion de' peccati di Manasse, secondo tutto ciò ch'egli avea fatto; 012 2KI 024 004 ed anche [per] lo sangue innocente ch'egli avea sparso, avendo empiuta Gerusalemme di sangue innocente; laonde il Signore non volle dare alcun perdono. 012 2KI 024 005 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Gioiachim, e tutto quello ch'egli fece; queste cose non [son] esse scritte nel libro delle Croniche dei re di Giuda? 012 2KI 024 006 E Gioiachim, giacque co' suoi padri; e Gioiachin, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 012 2KI 024 007 Ora il re di Egitto non continuò più di uscire del suo paese; perciocchè il re di Babilonia avea preso tutto quello ch'era stato del re di Egitto, dal fiume di Egitto, fino al fiume Eufrate. 012 2KI 024 008 Gioiachin [era] d'età di diciotto anni, quando cominciò a regnare; e regnò in Gerusalemme tre mesi. E il nome di sua madre [era] Nehusta, figliuola di Elnatan, da Gerusalemme. 012 2KI 024 009 Ed egli fece ciò che dispiace al Signore, interamente come avea fatto suo padre. 012 2KI 024 010 IN quel tempo i servitori del re di Babilonia salirono contro a Gerusalemme, e l'assedio fu posto alla città. 012 2KI 024 011 E Nebucadnesar, re di Babilonia, venne [in persona] contro alla città, mentre i suoi servitori l' assediavano. 012 2KI 024 012 E Gioiachin, re di Giuda, uscì al re di Babilonia, con sua madre, e i suoi servitori, e i suoi capitani, e i suoi principi, e i suoi eunuchi. E il re di Babilonia lo fece prigione, l'anno ottavo del suo regno. 012 2KI 024 013 E trasse di Gerusalemme tutti i tesori della Casa del Signore, e i tesori della casa del re, e spezzò tutti i vasellamenti d'oro, che Salomone re d'Israele, avea fatti nel Tempio del Signore; come il Signore ne avea parlato. 012 2KI 024 014 E menò in cattività tutta Gerusalemme, e tutti i principi, e tutti gli uomini di valore, [in numero di] diecimila prigioni, insieme con tutti i legnaiuoli e ferraiuoli; non vi rimase se non il popolo povero del paese. 012 2KI 024 015 Così ne menò in cattività in Babilonia Gioiachin, e la madre del re, e le mogli del re, e i suoi eunuchi, e tutti i più possenti del paese; 012 2KI 024 016 insieme con tutti gli uomini di valore, [ch'erano in numero di] settemila; ed i legnaiuoli e ferraiuoli, [ch'erano] mille; tutti uomini valenti, e guerrieri; e il re di Babilonia li menò in cattività in Babilonia. 012 2KI 024 017 E IL re di Babilonia costituì re, in luogo di Gioiachin, Mattania, zio di esso, e gli mutò il nome in Sedechia. 012 2KI 024 018 Sedechia [era] d'età di ventun anno, quando cominciò a regnare; e regnò in Gerusalemme undici anni. E il nome di sua madre [era] Hamutal, figliuola di Geremia, da Libna. 012 2KI 024 019 Ed egli fece quello che dispiace al Signore, interamente come avea fatto Gioiachim; 012 2KI 024 020 perciocchè l'ira del Signore venne fino all'estremo contro a Gerusalemme, e contro a Giuda, finchè egli li ebbe scacciati dal suo cospetto. E Sedechia si ribellò dal re di Babilonia. 012 2KI 025 001 Laonde l'anno nono del suo regno, nel decimo [giorno] del decimo mese, Nebucadnesar, re di Babilonia, venne contro a Gerusalemme, con tutto il suo esercito, e pose campo contro ad essa; e fabbricarono delle bastie contro ad essa d'ogn'intorno. 012 2KI 025 002 E la città fu assediata fino all'anno undecimo del re Sedechia. 012 2KI 025 003 Il nono [giorno] del [quarto] mese, essendo la fame grande nella città, talchè non vi era pane per lo popolo del paese; 012 2KI 025 004 ed essendo stata la città sforzata, tutta la gente di guerra [se ne fuggì] di notte, per la via della porta fra le due mura, che [riguardava] verso l'orto del re, essendo i Caldei sopra la città d'ogn'intorno; [e il re] se ne andò traendo verso il deserto. 012 2KI 025 005 E l'esercito de' Caldei lo perseguitò, e l'aggiunse nelle campagne di Gerico; e tutto il suo esercito si disperse d'appresso a lui. 012 2KI 025 006 E [i Caldei] presero il re: e lo menarono al re di Babilonia, in Ribla; e [quivi] fu sentenziato. 012 2KI 025 007 E i suoi figliuoli furono scannati in sua presenza; e [il re di Babilonia] fece abbacinar gli occhi a Sedechia, e lo fece legare di due catene di rame, e fu menato in Babilonia. 012 2KI 025 008 Poi, al settimo [giorno] del quinto mese dell'anno decimonono di Nebucadnesar, re di Babilonia, Nebuzaradan, capitan della quardia, servitore del re di Babilonia, entrò in Gerusalemme. 012 2KI 025 009 Ed arse la Casa del Signore, e la casa del re, e tutte le [altre] case di Gerusalemme; in somma, egli arse col fuoco tutte le case grandi. 012 2KI 025 010 E tutto l'esercito de' Caldei, ch'[era col] capitano della guardia, disfece le mura di Gerusalemme d'ogn'intorno. 012 2KI 025 011 Nebuzaradan, capitano della guardia, menò in cattività il rimanente del popolo ch'era restato nella città, insieme con quelli ch'erano andati ad arrendersi al re di Babilonia, e il rimanente del popolazzo. 012 2KI 025 012 Ma pure il capitano della guardia lasciò alcuni de' più miseri del paese, per vignaiuoli e lavoratori. 012 2KI 025 013 E i Caldei misero in pezzi le colonne di rame, ch'[erano] nella Casa del Signore, e i basamenti, e il mar di rame, ch'[era] nella Casa del Signore, e ne portarono il rame in Babilonia. 012 2KI 025 014 Portarono eziandio via le caldaie, e le palette, e le forcelle, e le cazzuole, e tutti gli strumenti di rame, co' quali si faceva il servigio. 012 2KI 025 015 Il capitano della guardia portò eziandio via i turiboli, i bacini; quel ch'[era] d'oro a parte, e quel ch'[era] d'argento a parte. 012 2KI 025 016 Quant'è alle due colonne, al mare, ed a' basamenti, le quali cose Salomone avea fatte per la Casa del Signore, il peso del rame di tutti que' lavori era senza fine. 012 2KI 025 017 Una colonna [era] alta diciotto cubiti, e sopra essa [vi era] un capitello di rame, alto tre cubiti; e sopra il capitello d'ogn'intorno [vi era] una rete, e delle melegrane; tutto [era] di rame; le medesime cose [erano] ancora nell'altra colonna, insieme con la [sua] rete. 012 2KI 025 018 Il capitano della guardia prese ancora Seraia, primo sacerdote, e Sofonia, secondo sacerdote, e i tre guardiani della soglia. 012 2KI 025 019 Prese eziandio, [e menò via] dalla città un eunuco, ch'era commissario della gente di guerra, e cinque uomini de' famigliari del re, che furono ritrovati nella città, e il principale scrivano di guerra, che faceva le rassegne degli eserciti del popolo del paese, e sessant'uomini principali del popolo del paese, che furono ritrovati nella città. 012 2KI 025 020 Nebuzaradan adunque, capitano della guardia, li prese, e li condusse al re di Babilonia, in Ribla. 012 2KI 025 021 E il re di Babilonia li percosse, e li fece morire, in Ribla, nel paese di Hamat. Così Giuda fu menato via dal suo paese in cattività. 012 2KI 025 022 E quant'è al popolo che restò nel paese di Giuda, il quale Nebucadnesar, re di Babilonia, [vi] lasciò, egli costituì sopra loro Ghedalia, figliuolo di Ahicam, figliuolo di Safan. 012 2KI 025 023 E quando tutti i capitani della gente di guerra: Ismaele, figliuolo di Netania, e Iohanan, figliuolo di Carea, e Seraia, figliuolo di Tanhumet Netofatita, e Iaazania, figliuolo d'un Maacatita, e la [lor] gente, ebbero inteso che il re di Babilonia avea costituito governatore Ghedalia, vennero a lui in Mispa, con la lor gente. 012 2KI 025 024 E Ghedalia giurò a loro, e alla lor gente, e disse loro: Non temiate d'[esser] soggetti a' Caldei; dimorate nel paese, e servite al re di Babilonia, e starete bene. 012 2KI 025 025 Ma avvenne che al settimo mese, Ismaele, figliuolo di Netania, figliuolo di Elisama, del sangue reale, venne, avendo dieci uomini seco, e percossero Ghedalia, ed egli morì. [Percossero] eziandio i Giudei, ed i Caldei, ch'[erano] con lui in Mispa. 012 2KI 025 026 E tutto il popolo, dal minore al maggiore, e i capitani della gente di guerra, si levarono, e se ne vennero in Egitto; perciocchè temevano de' Caldei. 012 2KI 025 027 Or l'anno trentasettesimo della cattività di Gioiachin, re di Giuda, nel ventisettesimo [giorno] del duodecimo mese, Evilmerodac, re di Babilonia, l'anno stesso ch'egli cominciò a regnare, facendo la rassegna della sua casa, vi mise Gioiachin, re di Giuda, e lo trasse di prigione; 012 2KI 025 028 e parlò con lui benignamente, ed innalzò il seggio di esso sopra il seggio degli [altri] re, ch'[erano] con lui in Babilonia. 012 2KI 025 029 Ed egli mutò il suoi vestimenti di prigione, ed egli mangiò del continuo in presenza del re, tutto il tempo della vita sua. 012 2KI 025 030 E del continuo gli era dato, giorno per giorno, il suo piatto da parte del re, tutto il tempo della vita sua. # # BOOK 013 1CH 1 Chronicles 1 Cronache 013 1CH 001 001 ADAMO, Set, Enos; 013 1CH 001 002 Chenan, Mahaleel, Iered; 013 1CH 001 003 Henoc, Metusela, Lemec; 013 1CH 001 004 Noè, Sem, Cam, e Iafet. 013 1CH 001 005 I figliuoli di Iafet[furono] Gomer, e Magog, e Madai, e Iavan, e Tubal, e Mesec, e Tiras. 013 1CH 001 006 Ed i figliuoli di Gomer [furono] Aschenaz, e Rifat, e Togarma. 013 1CH 001 007 Ed i figliuoli di Iavan [furono] Elisa e Tarsis, Chittim e Dodanim. 013 1CH 001 008 Ed i figliuoli di Cam[furono] Cus, e Misraim, e Put, e Canaan. 013 1CH 001 009 Ed i figliuoli di Cus [furono] Seba, ed Havila, e Sabta, e Raema, e Sabteca. Ed i figliuoli di Raema [furono] Seba e Dedan. 013 1CH 001 010 Or Cus generò Nimrod. Esso fu il primo che si fece potente nella terra. 013 1CH 001 011 E Misraim generò i Ludei, e gli Anamei, e i Lehabei, ed i Naftuhei; 013 1CH 001 012 ed i Patrusei, ed i Casluhei (da' quali sono usciti i Filistei), ed i Caftorei. 013 1CH 001 013 E Canaan generò Sidon, suo primogenito, ed Het, 013 1CH 001 014 ed i Gebusei, e gli Amorrei, ed i Ghirgasei, 013 1CH 001 015 e gli Hivvei, e gli Archei, ed i Sinei, 013 1CH 001 016 e gli Arvadei, e i Semarei, e gli Hamatei. 013 1CH 001 017 I figliuoli di Sem[furono] Elam, ed Assur, ed Arfacsad, e Lud, ed Aram, ed Us, ed Hul, e Gheter, e Mesec. 013 1CH 001 018 Ed Arfacsad generò Sela, e Sela generò Eber. 013 1CH 001 019 E ad Eber nacquero due figliuoli; il nome dell'uno [fu] Peleg; perciocchè al suo tempo la terra fu divisa; e il nome del suo fratello [fu] Ioctan. 013 1CH 001 020 E Ioctan generò Almodad e Selef, ed Asarmavet, e Iera, 013 1CH 001 021 ed Hadoram, ed Uzal, e Dicla, 013 1CH 001 022 ed Ebal, ed Abimael, e Seba, ed Ofir, ed Havila, e Iobab. 013 1CH 001 023 Tutti costoro [furono] figliuoli di Ioctan. 013 1CH 001 024 SEM, Arfacsad, Sela, 013 1CH 001 025 Eber, Peleg, Reu, Serug, 013 1CH 001 026 Nahor, Tare, 013 1CH 001 027 Abramo, [che] è Abrahamo. 013 1CH 001 028 I figliuoli di Abrahamo [furono] Isacco, ed Ismaele. 013 1CH 001 029 Queste [sono] le lor generazioni. Il primogenito d'Israele [fu] Nebaiot; poi [ebbe] Chedar, ed Adbeel, e Mibsam, 013 1CH 001 030 e Misma, e Duma, e Massa, ed Hadad, e Tema, 013 1CH 001 031 Ietur, e Nafis, e Chedma. Questi furono i figliuoli d'Ismaele. 013 1CH 001 032 Ora, quant'è a' figliuoli di Chetura, concubina di Abrahamo, essa partorì Zimran, e Iocsan, e Medan, e Madian, ed Isbac, e Sua. Ed i figliuoli di Iocsan [furono] Seba, e Dadan. 013 1CH 001 033 Ed i figliuoli di Madian [furono] Efa, ed Efer, ed Hanoc, ed Abida, ed Eldaa. Tutti questi [furono] figliuoli di Chetura. 013 1CH 001 034 Ora Abrahamo generò Isacco. Ed i figliuoli d'Isacco [furono] Esaù ed Israele. 013 1CH 001 035 I figliuoli di Esaù[furono] Elifaz, e Reuel, e Ieus, e Ialem, e Cora. 013 1CH 001 036 I figliuoli di Elifaz [furono] Teman, ed Omar, e Sefi, e Gatem, e Chenaz, e Timna, ed Amalec. 013 1CH 001 037 I figliuoli di Reuel [furono] Nahat, Zera, Samma, e Mizza. 013 1CH 001 038 Ed i figliuoli di Seir[furono] Lotan, e Sobal, e Sibon, ed Ana, e Dison, ed Eser, e Disan. 013 1CH 001 039 Ed i figliuoli di Lotan [furono] Hori, ed Homam; e la sorella di Lotan [fu] Timna. 013 1CH 001 040 I figliuoli di Sobal [furono] Alian, e Manahat, ed Ebal, e Sefi, ed Onam. Ed i figliuoli di Sibon [furono] Aia, ed Ana. 013 1CH 001 041 Il figliuolo di Ana [fu] Dison. Ed i figliuoli di Dison [furono] Hamran, ed Esban, ed Itran, e Cheran. 013 1CH 001 042 I figliuoli di Eser [furono] Bilham, e Zaavan, [e] Iaacan. I figliuoli di Disan [furono] Us, ed Aran. 013 1CH 001 043 Or questi [furono] i re, che regnarono nel paese di Edom, avanti che regnasse [alcun] re sopra i figliuoli d'Israele: Bela, figliuolo di Beor; e il nome della sua città [era] Dinhaba. 013 1CH 001 044 Poi, morto Bela, Iobab, figliuolo di Zera, da Bosra, regnò in luogo suo. 013 1CH 001 045 E, morto Iobab, Husam, del paese de' Temaniti, regnò in luogo suo. 013 1CH 001 046 E, morto Husam, Hadad, figliuolo di Bedad, il quale percosse i Madianiti nel territorio di Moab, regnò in luogo suo; e il nome della sua città [era] Avit. 013 1CH 001 047 Poi, morto Hadad, Samla, da Masreca, regnò in luogo suo. 013 1CH 001 048 E, morto Samla, Saul, da Rehobot del Fiume, regnò in luogo suo. 013 1CH 001 049 E, morto Saul, Baal-hanan, figliuolo di Acbor, regnò in luogo suo. 013 1CH 001 050 E, morto Baal-hanan, Hadad regnò in luogo suo; e il nome della sua città [era] Pai; e il nome della sua moglie [era] Mehetabeel, figliuola di Matred, figliuola di Mezahab. 013 1CH 001 051 Poi, morto Hadad, vi furono de' duchi in Edom; il duca Timna, il duca Alia, il duca Ietet, 013 1CH 001 052 il duca Oholibama, il duca Ela, il duca Pinon, 013 1CH 001 053 il duca Chenaz, il duca Teman, il duca Mibsar, 013 1CH 001 054 il duca Magdiel, il duca Iram. Questi [furono] i duchi di Edom. 013 1CH 002 001 QUESTI [furono] i figliuoli d'Israele: Ruben, Simeone, Levi e Giuda; Issacar e Zabulon; 013 1CH 002 002 Dan, Giuseppe e Beniamino; Neftali, Gad ed Aser. 013 1CH 002 003 I figliuoli di Giuda [furono] Er, ed Onan, e Sela. [Questi] tre gli nacquero dalla figliuola di Sua, Cananea. Or Er, primogenito di Giuda, dispiacque al Signore, ed egli lo fece morire. 013 1CH 002 004 E Tamar, sua nuora, gli partorì Fares e Zara. Tutti i figliuoli di Giuda [furono] cinque. 013 1CH 002 005 I figliuoli di Fares[furono] Hesron ed Hamul. 013 1CH 002 006 Ed i figliuoli di Zara [furono] Zimri, ed Etan, ed Heman, e Calcol, e Dara. In tutto cinque. 013 1CH 002 007 E il figliuolo di Carmi [fu] Acar, quel che conturbò Israele, che commise misfatto intorno all'interdetto. 013 1CH 002 008 E il figliuolo di Etan [fu] Azaria. 013 1CH 002 009 Ed i figliuoli che nacquero ad Hesron [furono] Ierameel, e Ram, e Chelubai. 013 1CH 002 010 E Ram generò Amminadab, ed Amminadab generò Nahasson, capo de' figliuoli di Giuda. 013 1CH 002 011 E Nahasson generò Salma, e Salma generò Booz, 013 1CH 002 012 e Booz generò Obed, ed Obed generò Isai. 013 1CH 002 013 Ed Isai generò Eliab, suo primogenito, ed Abinadab il secondo, e Sima il terzo, 013 1CH 002 014 Natanael il quarto, Raddai il quinto, 013 1CH 002 015 Osem il sesto, Davide il settimo; 013 1CH 002 016 e le lor sorelle, Seruia ed Abigail. E i figliuoli di Seruia[furono] tre: Abisai, Ioab, e Asael. 013 1CH 002 017 Ed Abigail partorì Amasa, il cui padre [fu] Ieter Ismaelita. 013 1CH 002 018 Or Caleb, figliuolo di Hesron, generò [figliuoli] con Azuba, sua moglie, e con Ieriot; e questi [furono] i figliuoli di quella: Ieser, e Sobab, ed Ardon. 013 1CH 002 019 E, morta Azuba, Caleb prese Efrat, la quale gli partorì Hur. 013 1CH 002 020 Ed Hur generò Uri, ed Uri generò Besaleel. 013 1CH 002 021 Poi Hesron entrò da una figliuola di Machir, padre di Galaad, e la prese, [essendo] egli già d'età di sessant'anni; ed essa gli partorì Segub. 013 1CH 002 022 E Segub generò Iair, il quale ebbe ventitre terre nel paese di Galaad; 013 1CH 002 023 e prese a' Ghesurei, ed a' Siri, le villate di Iair, [e] Chenat, con le terre del suo territorio, [che sono] sessanta terre. Esse [furono] dei figliuoli di Machir, padre di Galaad. 013 1CH 002 024 E dopo che fu morto Hesron, in Caleb di Efrata, Abia, moglie di Hesron, gli partorì Ashur, padre di Tecoa. 013 1CH 002 025 E i figliuoli di Ierameel, primogenito di Hesron, furono Ram, il primogenito; poi Buna, ed Oren, ed Osem, ed Ahia. 013 1CH 002 026 Or Ierameel ebbe un'altra moglie, il cui nome [era] Atara, [che] fu madre di Onam. 013 1CH 002 027 E i figliuoli di Ram, primogenito di Ierameel, furono Maas, e Iamin, ed Echer. 013 1CH 002 028 E i figliuoli di Onam furono Sammai, e Iada. E i figliuoli di Sammai [furono] Nadab ed Abisur. 013 1CH 002 029 E il nome della moglie di Abisur [fu] Abihail, la quale gli partorì Aban e Molid. 013 1CH 002 030 E i figliuoli di Nadab [furono] Seled ed Appaim. E Seled morì senza figliuoli. 013 1CH 002 031 E il figliuolo di Appaim [fu] Isi; e il figliuolo d'Isi [fu] Sesan; e la figliuola di Sesan [fu] Alai. 013 1CH 002 032 E i figliuoli di Iada, fratello di Sammai, [furono] Ieter e Gionatan; e Ieter morì senza figliuoli. 013 1CH 002 033 E i figliuoli di Gionatan [furono] Pelet e Zaza. Questi furono i figliuoli di Ierameel. 013 1CH 002 034 Or Sesan non ebbe figliuoli [maschi], ma una figliuola; ed avendo un servo Egizio, il cui nome [era] Iarha, 013 1CH 002 035 gli diede la sua figliuola per moglie, la quale gli partorì Attai. 013 1CH 002 036 Ed Attai generò Natan, e Natan generò Zabad, 013 1CH 002 037 e Zabad generò Eflal, ed Eflal generò Obed. 013 1CH 002 038 Ed Obed generò Iehu, e Iehu generò Azaria, 013 1CH 002 039 ed Azaria generò Heles, ed Heles generò Elasa, 013 1CH 002 040 ed Elasa generò Sismai, e Sismai generò Sallum, 013 1CH 002 041 e Sallum generò Iecamia, e Iecamia generò Elisama. 013 1CH 002 042 E i figliuoli di Caleb, fratello di Ierameel, [furono] Mesa, suo primogenito, [che] fu padre di Zif; poi i figliuoli di Maresa, padre di Hebron. 013 1CH 002 043 E i figliuoli di Hebron [furono] Cora, e Tappua, e Rechem, e Sema. 013 1CH 002 044 E Sema generò Raham, padre di Iorcheam; e Rechem generò Sammai. E il figliuolo di Sammai [fu] Maon; 013 1CH 002 045 e Maon [fu] padre di Bet-sur. 013 1CH 002 046 Ed Efa, concubina di Caleb, partorì Haran, e Mosa, e Gazez. Ed Haran generò Gazez. 013 1CH 002 047 E i figliuoli di Iodai [furono] Reghem, e Iotam, e Ghesan, e Pelet, ed Efo, e Saaf. 013 1CH 002 048 [E] Maaca, concubina di Caleb, partorì Sebet e Tirhana. 013 1CH 002 049 Ella partorì eziandio Saaf, padre di Madman; e Seva, padre di Macbena, e padre di Ghiba; e la figliuola di Caleb [fu] Acsa. 013 1CH 002 050 Questi furono i figliuoli di Caleb, figliuolo di Hur, primogenito di Efrat, [cioè: ] Sobal, padre di Chiriat-iearim; 013 1CH 002 051 Salma, padre di Bet-lehem; Haref, padre di Bet-gader. 013 1CH 002 052 E Sobal, padre di Chiriat-iearim, ebbe de' figliuoli, [cioè], Roe, [padre] della metà di Menuhot. 013 1CH 002 053 E le famiglie di Chiriat-iearim [furono] gl'Ittei, e i Putei, e i Sumatei, e i Misraei; di questi sono usciti i Soreatei e gli Estaolei. 013 1CH 002 054 I figliuoli di Salma [furono quei di] Bet-lehem, e i Netofatiti; [quei di] Atrot, di Bet-Ioab, e della metà di Menuhot, ed i Sorei. 013 1CH 002 055 E le famiglie degli Scribi, che abitavano in Iabes, [furono] i Tiratei, i Simatei, i Sucatei. Questi [sono] i Chenei, ch'erano usciti di Hamat, padre della casa di Recab. 013 1CH 003 001 OR questi furono i figliuoli di Davide, che gli nacquero in Hebron: il primogenito [fu] Amnon, d'Ahinoam Izreelita; il secondo, Daniele, di Abigail Carmelita; 013 1CH 003 002 il terzo, Absalom, figliuolo di Maaca, figliuola di Talmai, re di Ghesur; il quarto, Adonia figliuolo di Hagghit; il quinto, Sefatia, di Abital; 013 1CH 003 003 il sesto, Itream, di Egla, sua moglie. 013 1CH 003 004 [Questi] sei gli nacquero in Hebron, ove regnò sett'anni e sei mesi; poi regnò trentatre anni in Gerusalemme. 013 1CH 003 005 E questi gli nacquero in Gerusalemme: Sima, e Sobab, e Natan, e Salomone, quattro di Batsua, figliuola di Ammiel; 013 1CH 003 006 ed Ibhar, ed Elisama, 013 1CH 003 007 ed Elifelet, e Noga, e Nefeg, e Iafia, 013 1CH 003 008 ed Elisama, ed Eliada, ed Elifelet; nove [in tutto]. 013 1CH 003 009 Tutti [questi furono] figliuoli di Davide, oltre a' figliuoli delle concubine; e Tamar, lor sorella. 013 1CH 003 010 E il figliuolo di Salomone [fu] Roboamo, di cui [fu] figliuolo Abia, di cui [fu] figliuolo Asa, di cui [fu] figliuolo Giosafat, 013 1CH 003 011 di cui [fu] figliuolo Gioram, di cui [fu] figliuolo Achazia, di cui [fu] figliuolo Gioas, 013 1CH 003 012 di cui [fu] figliuolo Amasia, di cui [fu] figliuolo Azaria, di cui [fu] figliuolo Giotam, 013 1CH 003 013 di cui [fu] figliuolo Achaz, di cui [fu] figliuolo Ezechia, di cui [fu] figliuolo Manasse, 013 1CH 003 014 di cui [fu] figliuolo Amon, di cui [fu] figliuolo Giosia. 013 1CH 003 015 E i figliuoli di Giosia [furono] Giohanan il primogenito, Gioiachim il secondo, Sedechia il terzo, Sallum il quarto. 013 1CH 003 016 E il figliuolo di Gioiachim [fu] Geconia, di cui [fu] figliuolo Sedechia. 013 1CH 003 017 E il figliuolo di Geconia prigione [fu] Sealtiel; 013 1CH 003 018 [di cui furono figliuoli] Malchiram, e Pedaia, e Seneassar, e Iecamia, ed Hosama, e Nedabia. 013 1CH 003 019 Ed i figliuoli di Pedaia [furono] Zerubbabel e Simi; ed i figliuoli di Zerubbabel [furono] Mesullam, ed Hanania; e Selomit, lor sorella. 013 1CH 003 020 Ed [i figliuoli di Mesullam furono] Hasuba, Ohel, e Berechia, ed Hasadia, e Iusab-hesed; cinque [in tutto]. 013 1CH 003 021 Ed i figliuoli di Hanania [furono] Pelatia ed Isaia; i figliuoli di Refaia, i figliuoli di Arnan, i figliuoli di Obadia, e i figliuoli di Secania. 013 1CH 003 022 E Semaia [fu] figliuolo di Secania; ed i figliuoli di Semaia [furono] Hattus, e Igheal, e Baria, e Nearia, e Sefat; sei [in tutto]. 013 1CH 003 023 Ed i figliuoli di Nearia [furono] Elioenai, ed Ezechia, ed Azricam; tre [in tutto]. 013 1CH 003 024 Ed i figliuoli di Elioenai [furono] Hodaiva, ed Eliasib, e Pelaia, ed Accub, e Iohanan, e Delaia, ed Anani; sette [in tutto]. 013 1CH 004 001 I FIGLIUOLI di Giuda[furono] Fares, [ed] Hesron, e Carmi, ed Hur, e Sobal. 013 1CH 004 002 E Reaia, figliuolo di Sobal, generò Iahat; e Iahat generò Ahumai e Lahad. Queste [son] le famiglie de'Soratei. 013 1CH 004 003 E questi [furono figliuoli] del padre di Etam, [cioè: ] Izreel, ed Isma, ed Idbas: e il nome della lor sorella [era] Haslelponi. 013 1CH 004 004 E Penuel [fu] padre di Ghedor, ed Ezer padre di Husa. Questi [furono] i figliuoli di Hur, promigenito di Efrat, padre di Bet-lehem. 013 1CH 004 005 Ed Ashur, padre di Tecoa, ebbe due mogli: Helea e Naara. 013 1CH 004 006 E Naara gli partorì Ahuzzam, e Hefer, e Temeni, ed Ahastari. Questi [furono] figliuoli di Naara. 013 1CH 004 007 Ed i figliuoli di Helea [furono] Seret, Iesohar, Etnan, 013 1CH 004 008 e Cos, [il quale] generò Anub, e Sobeba, e le famiglie di Aharhel, figliuolo di Harum. 013 1CH 004 009 E Iabes fu il più onorato de' suoi fratelli; or sua madre gli pose nome Iabes, perciocchè disse: Io l'ho partorito con dolore. 013 1CH 004 010 Or Iabes invocò l'Iddio d'Israele, dicendo: Oh! se pur mi benedicessi, ed allargassi i miei confini, e fosse la tua mano meco, e facessi che io non fossi afflitto d'alcun male! E Iddio fece avvenire ciò ch'egli avea chiesto. 013 1CH 004 011 E Chelub, fratello di Suha, generò Mehir, [che fu] padre di Eston. 013 1CH 004 012 Ed Eston generò la famiglia di Rafa, e Pasea, e Tehinna, padre della città di Nahas. Questi [furono] la gente di Reca. 013 1CH 004 013 Ed i figliuoli di Chenaz [furono] Otniel e Seraia. Ed i figliuoli di Otniel [furono] Hatat, 013 1CH 004 014 e Meonotai, [il quale] generò Ofra; e Semia generò Ioab, padre di [coloro che abitarono] nella valle, [detta] dei fabbri; perciocchè essi erano fabbri. 013 1CH 004 015 Ed i figliuoli di Caleb, figliuolo di Gefunne, [furono] Iru, Ela, e Naam. E il figliuolo di Ela [fu] Chenaz. 013 1CH 004 016 Ed i figliuoli di Iehalleleel [furono] Zif, e Zifa, Tiria, ed Asareel. 013 1CH 004 017 Ed i figliuoli di Esdra [furono] Ieter, e Mered, ed Efer, e Ialon; e [la moglie di Mered] partorì Miriam, e Sammai, ed Isba, padre di Estemoa. 013 1CH 004 018 E l'[altra] sua moglie Giudea partorì Iered, padre di Ghedor; ed Heber, padre di Soco; e Iecutiel, padre di Zanoa. Ma quegli [altri precedenti] furono figliuoli di Bitia, figliuola di Faraone, la quale Mered avea presa [per moglie]. 013 1CH 004 019 E [questi ultimi furono] figliuoli della moglie Giudea, [la quale era] sorella di Naham, padre de' Garmei, abitanti in Cheila; e de' Maacatiti, abitanti in Estemoa. 013 1CH 004 020 E i figliuoli di Simone [furono] Amnon e Rinna; Ben-hanan e Tilon. Ed i figliuoli d'Isi [furono] Zobet e Ben-zohet. 013 1CH 004 021 I figliuoli di Sela, figliuolo di Giuda, [furono] Er, padre di Lecha; e Lada, padre di Maresa; e le famiglie della casa di Asbea, la quale esercitava l'arte del bisso; 013 1CH 004 022 e Iochim, e que' di Cozeba, e Ioas, e Saraf, i quali signoreggiarono sopra Moab; e Iasubi-lehem. Ma queste cose [sono] antiche. 013 1CH 004 023 Essi [furono] vasellai; ed uomini che stavano ne'giardini e ne' parchi; [e] dimorarono quivi appresso del re per fare il suo lavoro. 013 1CH 004 024 I FIGLIUOLI di Simeone[furono] Nemuel, e Iamin, Iarib, Zera [e] Saulle; 013 1CH 004 025 di cui [fu] figliuolo Sallum di cui [fu] figliuolo Mibsam, di cui [fu] figliuolo Misma. 013 1CH 004 026 E il figliuolo di Misma [fu] Hamuel, di cui [fu] figliuolo Zaccur, di cui [fu] figliuolo Simi. 013 1CH 004 027 E Simi ebbe sedici figliuoli e sei figliuole; ma i suoi fratelli non ebbero molti figliuoli; talchè tutta la lor nazione non moltiplicò al pari de' figliuoli di Giuda. 013 1CH 004 028 Ed abitarono in Beerseba, ed in Molada, ed in Hasar-sual, 013 1CH 004 029 ed in Bilha, ed in Esem, ed in Tolad, 013 1CH 004 030 ed in Betuel, ed in Horma, ed in Siclag, ed in Bet-marcabot, 013 1CH 004 031 ed in Hasar-susim, ed in Bet-birei ed in Saaraim. Queste [furono] le lor città mentre regnò Davide. 013 1CH 004 032 E le lor castella [furono] Etam, ed Ain; Rimmon, e Tochen, ed Asan, cinque terre; 013 1CH 004 033 insieme con tutte le loro villate, ch'[erano] intorno a quelle città, fino a Baal. Queste [furono] le loro stanze, come essi le spartirono fra loro per le lor nazioni. 013 1CH 004 034 Or Mesobab, e Iamlec, e Iosa, figliuolo di Amasia; 013 1CH 004 035 e Ioel, e Iehu, figliuolo di Iosibia, figliuolo di Seraia, figliuolo di Asiel; 013 1CH 004 036 ed Elioenai, e Iaacoba, e Iesohaia, ed Asaia, ed Adiel, e Iesimiel, e Benaia; 013 1CH 004 037 e Ziza, figliuolo di Sifi, figliuolo di Allon, figliuolo di Iedaia, figliuolo di Simri, figliuolo di Semaia; 013 1CH 004 038 costoro [furono] quelli ch'[erano] famosi, capi nelle lor famiglie; e le case loro paterne crebbero in grandissimo numero. 013 1CH 004 039 Laonde andarono dall'entrata di Ghedor, fino alla parte orientale della valle, per cercar paschi per i lor bestiami. 013 1CH 004 040 E trovarono de' paschi grassi e buoni, ed un paese largo, quieto e felice; perciocchè quelli che vi abitavano prima [eran de' discendenti] di Cam. 013 1CH 004 041 Costoro adunque, che sono stati descritti per i nomi loro, vennero al tempo di Ezechia, re di Giuda, e percossero le tende di coloro, e gli abitacoli che vi furono ritrovati; e li distrussero a modo dell'interdetto; e [così son restati] fino a questo giorno, ed abitarono in luogo loro; perciocchè quivi [erano] paschi per le lor gregge. 013 1CH 004 042 Oltre a ciò, cinquecent'uomini d'infra loro, de' figliuoli di Simeone, avendo per lor capi Pelatia, e Nearia, e Refaia, ed Uzziel, figliuoli d'Isi, andarono al monte di Seir. 013 1CH 004 043 E percossero il rimanente degli scampati d'infra gli Amalechiti; e sono abitati quivi infino a questo giorno. 013 1CH 005 001 OR [questi furono] i figliuoli di Ruben, primogenito d'Israele (perciocchè egli [era] il primogenito; ma dopo ch'ebbe contaminato il letto di suo padre, la sua primogenitura fu data a' figliuoli di Giuseppe, figliuolo d'Israele; non però per tenere il luogo della primogenitura nella genealogia. 013 1CH 005 002 Perciocchè Giuda ebbe la maggioranza sopra i suoi fratelli; e di lui [sono] usciti i conduttori; ma [il diritto del]la primogenitura [fu dato] a Giuseppe). 013 1CH 005 003 I figliuoli, [dico], di Ruben, primogenito d'Israele, [furono] Hanoc, e Pallu, Hesron, e Carmi. 013 1CH 005 004 Il figliuolo di Ioel [fu] Semaia, di cui [fu] figliuolo Gog, di cui [fu] figliuolo Simi, 013 1CH 005 005 di cui [fu] figliuolo Mica, di cui [fu] figliuolo Reaia, di cui [fu] figliuolo Baal, 013 1CH 005 006 di cui [fu] figliuolo Beera, il quale Tilgat-pilneser, re degli Assiri, meno in cattività. Esso [fu] capo principale de' Rubeniti. 013 1CH 005 007 E de' suoi fratelli, per le lor famiglie, quando la lor genealogia fu composta per le lor generazioni, i capi [furono] Ieiel, e Zaccaria, e Bela, 013 1CH 005 008 figliuolo di Azaz, figliuolo di Sema, figliuolo di Ioel. Esso abitò in Aroer, fino a Nebo, ed a Baal-meon. 013 1CH 005 009 Dipoi egli abitò verso il Levante, dal fiume Eufrate, fino all'entrata del deserto; perciocchè i lor bestiami erano moltiplicati nel paese di Galaad. 013 1CH 005 010 Laonde, al tempo di Saulle, fecero guerra contro agli Hagareni, i quali caddero uccisi per le lor mani; ed essi abitarono nelle loro stanze, lungo tutta la parte orientale di Galaad. 013 1CH 005 011 E I figliuoli di Gad abitarono dirimpetto a loro, nel paese di Basan, fino a Salca. 013 1CH 005 012 Ioel [fu] il capo principale in Basan, e Safan, il secondo; poi Ianai, poi Safat. 013 1CH 005 013 E i lor fratelli, secondo le famiglie loro paterne, [furono] Micael, e Mesullam, e Seba, e Iorai, e Iacan, e Zia, ed Eber; sette [in tutto]. 013 1CH 005 014 Questi [erano] figliuoli di Abihail, figliuolo di Huri, figliuolo di Iaroa, figliuolo di Galaad, figliuolo di Micael, figliuolo di Iesisai, figliuolo di Iado, figliuolo di Buz. 013 1CH 005 015 Ahi, figliuolo di Abdiel, figliuolo di Guni, [fu] il capo principale delle famiglie loro paterne. 013 1CH 005 016 Ed essi abitarono in Galaad, ed in Basan, e nelle terre del suo territorio, ed in tutto il contado di Saron, fino alle sue uscite. 013 1CH 005 017 La genealogia di tutti costoro fu composta per le lor generazioni al tempo di Giotam, re di Giuda, ed al tempo di Geroboamo, re d'Israele. 013 1CH 005 018 I figliuoli di Ruben, e i Gaditi, e la mezza tribù di Manasse, [in numero di] quarantaquattromila settecensessanta d'infra gli uomini prodi, che portavano scudo e spada, e tiravano l'arco, ed erano ammaestrati alla guerra, per uscir fuori in battaglia, 013 1CH 005 019 fecero guerra agli Hagareni, ed a Ietur, ed a Nafis, ed a Nodab. 013 1CH 005 020 Ed ebbero soccorso contro a loro; talchè gli Hagareni, e tutti quelli che [erano] con loro furono dati nelle lor mani; perciocchè essi gridarono a Dio nella battaglia, ed egli li esaudì; perciocchè si erano confidati in lui. 013 1CH 005 021 E presero i lor bestiami, [in numero di] cinquantamila cammelli, e dugencinquantamila pecore, duemila asini, e centomila anime umane. 013 1CH 005 022 Perciocchè molti erano caduti uccisi; perchè quella battaglia [era] da Dio; ed essi abitarono in luogo loro fino al tempo della cattività. 013 1CH 005 023 I FIGLIUOLI della mezza tribù di Manasse abitarono anch'essi in quel paese; e moltiplicarono da Basan fino a Baal-hermon, ed a Senir, ed alla montagna di Hermon. 013 1CH 005 024 E questi [furono] i capi delle lor famiglie paterne: Efer, ed Isi, ed Eliel, ed Azriel, e Geremia, ed Hodavia, e Iadiel, uomini di valore, e famosi, capi delle lor famiglie paterne. 013 1CH 005 025 Ma essi commisero misfatto contro all'Iddio de' lor padri, e fornicarono dietro agl'iddii de' popoli del paese, i quali il Signore avea distrutti d'innanzi a loro. 013 1CH 005 026 Laonde l'Iddio d'Israele eccitò lo spirito di Pul, re degli Assiri; e lo spirito di Tilgat-pilneser, re degli Assiri, i quali ne menarono in cattività i Rubeniti, e i Gaditi, e la mezza tribù di Manasse; e li condussero in Hala, ed in Habor, ed in Hara, e [presso al] fiume Gozan, [dove son] restati fino al dì d'oggi. 013 1CH 006 001 I FIGLIUOLI di Levi[furono] Ghersom, Chehat, e Merari. 013 1CH 006 002 Ed i figliuoli di Chehat [furono] Amram, ed Ishar, ed Hebron, ed Uzziel. 013 1CH 006 003 Ed i figliuoli di Amram [furono] Aaronne, e Mosè, e Maria. E i figliuoli di Aaronne [furono] Nadab, ed Abihu, ed Eleazaro, ed Itamar. 013 1CH 006 004 Eleazaro generò Finees, e Finees generò Abisua, 013 1CH 006 005 ed Abisua generò Bucchi, e Bucchi generò Uzzi, 013 1CH 006 006 ed Uzzi generò Zerahia, e Zerahia generò Meraiot, 013 1CH 006 007 e Meraiot generò Amaria, e Amaria generò Ahitub, 013 1CH 006 008 ed Ahitub generò Sadoc, e Sadoc generò Ahimaas, 013 1CH 006 009 ed Ahimaas generò Azaria, ed Azaria generò Giohanan, 013 1CH 006 010 e Giohanan generò Azaria ([che] fu quello che fece ufficio di sacerdote nella casa che Salomone avea edificata in Gerusalemme), 013 1CH 006 011 ed Azaria generò Amaria, ed Amaria generò Ahitub, 013 1CH 006 012 ed Ahitub generò Sadoc, e Sadoc generò Sallum, 013 1CH 006 013 e Sallum generò Hilchia, ed Hilchia generò Azaria, 013 1CH 006 014 ed Azaria generò Seraia, e Seraia generò Iosadac, 013 1CH 006 015 e Iosadac andò [in cattività], quando il Signore fece menare in cattività Giuda e Gerusalemme, per Nebucadnesar. 013 1CH 006 016 I figliuoli di Levi [adunque furono] Ghersom, Chehat, e Merari. 013 1CH 006 017 Or questi [sono] i nomi de'figliuoli di Ghersom: Libni, e Simi. 013 1CH 006 018 Ed i figliuoli di Chehat [furono] Amram, ed Ishar, Hebron, ed Uzziel. 013 1CH 006 019 I figliuoli di Merari [furono] Mahali e Musi. E queste [son] le famiglie dei Leviti, secondo i lor padri. 013 1CH 006 020 I [figliuoli] di Ghersom: d'esso [fu] figliuolo Libni, di cui [fu] figliuolo Iahat, di cui [fu] figliuolo Zimma, 013 1CH 006 021 di cui [fu] figliuolo Ioa, di cui fu figliuolo Iddo, di cui fu figliuolo Zera, di cui [fu] figliuolo Ieotrai. 013 1CH 006 022 I figliuoli di Chehat: d'esso [fu] figliuolo Amminadab, di cui [fu] figliuolo Core, di cui [fu] figliuolo Assir, 013 1CH 006 023 di cui [fu] figliuolo Elcana, di cui [fu] figliuolo Ebiasaf di cui [fu] figliuolo Assir, 013 1CH 006 024 di cui [fu] figliuolo Tahat, di cui [fu] figliuolo Uriel, di cui [fu] figliuolo Uzzia, di cui [fu] figliuolo Saulle. 013 1CH 006 025 E i figliuoli di Elcana [furono] Amasei, ed Ahimot, [ed] Elcana. 013 1CH 006 026 I figliuoli di Elcana: d'esso [fu] figliuolo Sofai, di cui [fu] figliuolo Nahat, 013 1CH 006 027 di cui [fu] figliuolo Eliab, di cui [fu] figliuolo Ieroham, di cui [fu] figliuolo Elcana. 013 1CH 006 028 Ed i figliuoli di Samuele [furono] Vasni il primogenito, ed Abia. 013 1CH 006 029 Di Merari [fu] figliuolo Mahali, di cui [fu] figliuolo Libni, di cui [fu] figliuolo Simi, di cui [fu] figliuolo Uzza, 013 1CH 006 030 di cui [fu] figliuolo Sima, di cui [fu] figliuolo Hagghia, di cui [fu] figliuolo Asaia. 013 1CH 006 031 Or costoro [son] quelli che Davide costituì sopra l'ufficio del canto della Casa del Signore, dopo che l'Arca fu posata in luogo fermo. 013 1CH 006 032 Ed essi esercitarono il lor ministerio nel canto, davanti al padiglione del Tabernacolo della convenenza, finchè Salomone ebbe edificata la Casa del Signore in Gerusalemme; ed essi attendevano al loro ufficio, secondo ch'era loro ordinato. 013 1CH 006 033 Questi, [dico, son] quelli che ministravano [in ciò] co' lor figliuoli. D'infra i figliuoli dei Chehatiti, Heman cantore, figliuolo di Ioel, figliuolo di Samuele, 013 1CH 006 034 figliuolo di Elcana, figliuolo di Ieroham, figliuolo di Eliel, figliuolo di Toa, 013 1CH 006 035 figliuolo di Suf, figliuolo di Elcana, figliuolo di Mahat, 013 1CH 006 036 figliuolo di Amasai, figliuolo di Elcana, figliuolo di Ioel, figliuolo di Azaria, figliuolo di Sefania, 013 1CH 006 037 figliuolo di Tahat, figliuolo di Assir, figliuolo di Ebiasaf, figliuolo di Core, figliuolo d'Ishar, 013 1CH 006 038 figliuolo di Chehat, figliuolo di Levi, figliuolo d'Israele. 013 1CH 006 039 Poi [vi era] Asaf, fratello di esso [Heman], il quale stava alla sua destra. [Or] Asaf [era] figliuolo di Berechia, figliuolo di Sima, 013 1CH 006 040 figliuolo di Micael, figliuolo di Baaseia, figliuolo di Malchia, 013 1CH 006 041 figliuolo di Etni, figliuolo di Zera, figliuolo di Adaia, 013 1CH 006 042 figliuolo di Etan, figliuolo di Zimma, figliuolo di Simi, 013 1CH 006 043 figliuolo di Iahat, figliuolo di Ghersom, figliuolo di Levi. 013 1CH 006 044 E i figliuoli di Merari, lor fratelli, [stavano] a [man] sinistra, [cioè: ] Etan, figliuolo di Chisi, figliuolo di Abdi, figliuolo di Malluc, 013 1CH 006 045 figliuolo di Hasabia, figliuolo di Amasia, figliuolo d'Hilchia, 013 1CH 006 046 figliuolo di Amsi, figliuolo di Bani, figliuolo di Semer, 013 1CH 006 047 figliuolo di Mahali, figliuolo di Musi, figliuolo di Merari, figliuolo di Levi. 013 1CH 006 048 E gli [altri] Leviti, lor fratelli, furono ordinati per [fare] tutto il servigio del Tabernacolo della Casa di Dio. 013 1CH 006 049 Ma Aaronne ed i suoi figliuoli ardevano [i sacrificii e le offerte] sopra l'Altare degli olocausti e sopra l'Altare de' profumi, secondo tutto ciò che si conveniva fare nel Luogo santissimo, e per far purgamento per Israele, secondo tutto ciò che Mosè, servitor di Dio, avea comandato. 013 1CH 006 050 E questi [furono] i figliuoli d'Aaronne: d'esso [fu] figliuolo Eleazaro, di cui [fu] figliuolo Finees, di cui [fu] figliuolo Abisua, 013 1CH 006 051 di cui [fu] figliuolo Bucchi, di cui [fu] figliuolo Uzzi, di cui [fu] figliuolo Zerahia, 013 1CH 006 052 di cui [fu] figliuolo Meraiot, di cui [fu] figliuolo Amaria, di cui [fu] figliuolo Ahitub, 013 1CH 006 053 di cui [fu] figliuolo Sadoc, di cui [fu] figliuolo Ahimaas. 013 1CH 006 054 E queste [furono] le loro abitazioni, secondo le lor magioni, nelle lor contrade. 013 1CH 006 055 Alla nazione de' Chehatiti, d'infra i figliuoli d'Aaronne, fu dato (perciocchè [questa] sorte fu per loro) Hebron, nel paese di Giuda, insieme col suo contado d'intorno; 013 1CH 006 056 ma il territorio, e le villate della città, furono date a Caleb, figliuolo di Gefunne. 013 1CH 006 057 Furono adunque date a' figliuoli d'Aaronne [queste] città di Giuda, [cioè: ] Hebron, [città del] rifugio; e Libna, col suo contado; e Iattir, ed Estemoa, co' lor contadi; 013 1CH 006 058 ed Hilen, col suo contado; e Debir, col suo contado; 013 1CH 006 059 ed Asan, col suo contado; e Betsemes, col suo contado. 013 1CH 006 060 E della tribù di Beniamino: Gheba, col suo contado; ed Allemet, col suo contado; ed Anatot, col suo contado. Tutte le lor città [furono] tredici, [spartite] per le lor nazioni. 013 1CH 006 061 Ed al rimanente de' figliuoli di Chehat [furono date], a sorte, dieci città delle nazioni di due tribù, e di una mezza tribù, [cioè], della metà di Manasse. 013 1CH 006 062 Ed a' figliuoli di Ghersom, [spartiti] per le lor nazioni, [furono date] tredici città, della tribù d'Issacar, e della tribù di Aser, e della tribù di Neftali, e della tribù di Manasse, in Basan. 013 1CH 006 063 A' figliuoli di Merari, [spartiti] per le lor nazioni, [furono date], a sorte, dodici città, della tribù di Ruben, e della tribù di Gad, e della tribù di Zabulon. 013 1CH 006 064 Così i figliuoli d'Israele diedero a' Leviti quelle città, co' lor contadi. 013 1CH 006 065 E diedero a sorte quelle città che sono state nominate per i nomi [loro], della tribù dei figliuoli di Giuda, e della tribù dei figliuoli di Simeone, e della tribù dei figliuoli di Beniamino. 013 1CH 006 066 E quant'è alle [altre] nazioni de' figliuoli di Chehat, le città della lor contrada furono della tribù di Efraim. 013 1CH 006 067 E fu loro dato, nel monte di Efraim, Sichem, [ch'era] delle città del rifugio, col suo contado; e Ghezer, col suo contado; 013 1CH 006 068 e Iocmeam, col suo contado; e Bet-horon, col suo contado; 013 1CH 006 069 ed Aialon, col suo contado; e Gat-rimmon, col suo contado. 013 1CH 006 070 E della mezza tribù di Manasse: Aner, col suo contado; e Bilam, col suo contado. [Queste città furono date] alle nazioni del rimanente de' figliuoli di Chehat. 013 1CH 006 071 A' figliuoli di Ghersom [fu dato] delle nazioni della mezza tribù di Manasse: Golan in Basan, col suo contado; ed Astarot, col suo contado. 013 1CH 006 072 E della tribù d'Issacar: Chedes, col suo contado; e Dobrat, col suo contado; 013 1CH 006 073 e Ramot, col suo contado; ed Anem, col suo contado. 013 1CH 006 074 E della tribù di Aser: Masal, col suo contado; ed Abdon, col suo contado; 013 1CH 006 075 ed Huccoc, col suo contado; e Rehob, col suo contado. 013 1CH 006 076 E della tribù di Neftali: Chedes in Galilea, col suo contado; ed Hammon, col suo contado; e Chiriataim, col suo contado. 013 1CH 006 077 Al rimanente de' figliuoli di Merari [fu dato] della tribù di Zabulon: Rimmono, col suo contado; [e] Tabor, col suo contado. 013 1CH 006 078 E, di là dal Giordano di Gerico, dall'Oriente del Giordano, [fu lor dato] della tribù di Ruben: Beser nel deserto, col suo contado; e Iasa, col suo contado; 013 1CH 006 079 e Chedemot, col suo contado; e Mefaat, col suo contado. 013 1CH 006 080 E della tribù di Gad: Ramot in Galaad, col suo contado; e Mahanaim, col suo contado; 013 1CH 006 081 ed Hesbon, col suo contado; e Iazer, col suo contado. 013 1CH 007 001 ED I figliuoli d'Issacar[furono] quattro; Tola e Pua, Iasub e Simron. 013 1CH 007 002 Ed i figliuoli di Tola [furono] Uzzi, e Refaia, e Ieriel, e Iamai, ed Ibsam, e Samuele, capi delle lor nazioni paterne [discese] di Tola; [ed erano] uomini di valore nelle lor generazioni. Il numero loro, al tempo di Davide, fu di ventiduemila seicento. 013 1CH 007 003 E il figliuolo di Uzzi fu Izrahia; ed i figliuoli d'Izrahia [furono] Micael, ed Obadia, e Ioel, ed Isia; in tutto cinque capi. 013 1CH 007 004 Ed [aveano] con loro, per le lor generazioni, e per le famiglie loro paterne, delle schiere di gente, [in numero di] trentaseimila [uomini]; perciocchè essi aveano molte mogli, e molti figliuoli. 013 1CH 007 005 Ed i lor fratelli, di tutte le [altre] nazioni d'Issacar, uomini di gran valore, annoverati tutti insieme, secondo le lor generazioni, [furono] ottantasettemila. 013 1CH 007 006 I [FIGLIUOLI di] Beniamino[furono] Bela, e Becher, e Iediael; tre [in tutto]. 013 1CH 007 007 Ed i figliuoli di Bela [furono] Esbon, ed Uzzi, ed Uzziel, e Ierimot, ed Iri; cinque capi di famiglie paterne, uomini di gran valore. E [quando] furono annoverati secondo le lor generazioni, [il numero loro fu di] ventiduemila trentaquattro. 013 1CH 007 008 Ed i figliuoli di Becher [furono] Zemira, e Ioas, ed Eliezer, ed Elioenai, ed Omri, e Ieremot, ed Abia, ed Anatot, ed Alemet. Tutti questi [furono] figliuoli di Becher. 013 1CH 007 009 Ed essendo annoverati per le lor generazioni, nazioni, e capi delle famiglie paterne, [il numero] loro [fu di] ventimila dugent'uomini di valore. 013 1CH 007 010 E di Iedial [fu] figliuolo Bilhan. Ed i figliuoli di Bilhan [furono] Ieus, e Beniamino, ed Ehud, e Chenaana, e Zetan, e Tarsis, ed Ahisahar. 013 1CH 007 011 Tutti questi [furono] figliuoli di Iediael, [che furono] per capi di [famiglie] paterne, [uomini] di gran valore, [in numero di] diciassettemila dugent'[uomini], che potevano andare alla guerra. 013 1CH 007 012 E Suppim, ed Huppim, [furono] figliuoli d'Ir; ed Husim [fu] figliuolo di Aher. 013 1CH 007 013 I figliuoli di Neftali[furono] Iaoel, e Guni, e Ieser, e Sallum; discendenti di Bilha. 013 1CH 007 014 DI MANASSE [fu] figliuolo Asriel, il quale [la moglie di Galaad] partorì (la concubina Sira di Manasse avea partorito Machir, padre di Galaad. 013 1CH 007 015 E Machir prese per moglie la sorella di Huppim, e di Suppim, il cui nome [era] Maaca); il nome dell'altro fu Selofad; Selofad ebbe [solo] figliuole femmine. 013 1CH 007 016 E Maaca, moglie di Machir, partorì un figliuolo, al quale ella pose nome Peres; poi [un altro] suo fratello, [al quale pose] nome Seres, i cui figliuoli [furono] Ulam e Rechem. 013 1CH 007 017 E di Ulam [fu] figliuolo Bedan. Questi [furono] i figliuoli di Galaad figliuolo di Machir, figliuolo di Manasse. 013 1CH 007 018 E Molechet, sua sorella, partorì Ishod, ed Abiezer, e Mala. 013 1CH 007 019 Ed i figliuoli di Semida furono Ahian, e Sechem, e Lichi, ed Aniam. 013 1CH 007 020 E D'EFRAIM[fu] figliuolo Sutela, di cui [fu] figliuolo Bered, di cui [fu] figliuolo Tahad, di cui [fu] figliuolo Elada, di cui [fu] figliuolo Tahat, 013 1CH 007 021 di cui [fu] figliuolo Zabad, di cui [furono] figliuoli Sutela, ed Ezer, ed Elad. Ma que' di Gat, natii del paese, li uccisero; perciocchè erano scesi per predare i lor bestiami. 013 1CH 007 022 Ed Efraim, lor padre, ne fece cordoglio molti giorni; ed i suoi fratelli vennero a consolarlo. 013 1CH 007 023 Poi egli entrò dalla sua moglie, la quale concepette, e partorì un figliuolo; ed egli chiamò il nome di esso Beria; perciocchè [egli era nato] nell'afflizione [ch]'era avvenuta alla sua casa. 013 1CH 007 024 E la sua figliuola [fu] Seera, la quale edificò Bet-horon disopra, e Bet-horon disotto, e Uzzen-Seera. 013 1CH 007 025 E d'esso [Beria fu] figliuolo Refa, di cui [furono] figliuoli Resef e Tela, di cui [fu] figliuolo Tahan, 013 1CH 007 026 di cui [fu] figliuolo Ladan, di cui [fu] figliuolo Ammihud, di cui [fu] figliuolo Elisama, 013 1CH 007 027 di cui [fu] figliuolo Non, di cui [fu] figliuolo Giosuè. 013 1CH 007 028 E la lor possessione, e le loro abitazioni [furono] Betel, e le terre del suo territorio; e dall'Oriente: Naaran; e dall'Occidente: Ghezer, e le terre del suo territorio; e Sichem, e le terre del suo territorio; ed Aza, e le terre del suo territorio. 013 1CH 007 029 E nella contrada de' figliuoli di Manasse: Betsean, e le terre del suo territorio; Tanac, e le terre del suo territorio; Meghiddo, e le terre del suo territorio; Dor, e le terre del suo territorio. In questi [luoghi] abitarono i figliuoli di Giuseppe, figliuolo d'Israele. 013 1CH 007 030 I FIGLIUOLI di Aser [furono] Imna, ed Isua, ed Isui, e Beria, e Sera, lor sorella. 013 1CH 007 031 Ed i figliuoli di Beria [furono] Heber, e Malchiel, che [fu] padre di Birzavit. 013 1CH 007 032 Ed Heber generò Iaflet, e Somer, ed Hotam; e Sua, lor sorella. 013 1CH 007 033 Ed i figliuoli di Iaflet [furono] Pasac, e Bimhal, ed Asvat. Questi [furono] i figliuoli di Iaflet. 013 1CH 007 034 Ed i figliuoli di Semer [furono] Ahi, e Rohega, e Iehubba, ed Aram. 013 1CH 007 035 Ed i figliuoli di Helem, fratello di esso, [furono] Sofa, ed Imna, e Seles, ed Amal. 013 1CH 007 036 I figliuoli di Sofa [furono] Sua, ed Harnefer, e Sual, e Beri, ed Imra, 013 1CH 007 037 e Beser, ed Hod, e Samma, e Silsa, ed Itran, e Beera. 013 1CH 007 038 Ed i figliuoli di Ieter [furono] Gefunne, e Pispa, ed Ara. 013 1CH 007 039 Ed i figliuoli di Ulla [furono] Ara, ed Hanniel, e Risia. 013 1CH 007 040 Tutti costoro [furono] figliuoli di Aser, capi di famiglie paterne, [uomini] scelti, e di gran valore, capi de' principali. Ed essendo annoverati per le lor generazioni, il numero loro, per andare alla guerra, [fu di] ventiseimila uomini. 013 1CH 008 001 OR BENIAMINO generò Bela, suo [figliuolo] primogenito; ed Asbel, il secondo; ed Ara, il terzo; 013 1CH 008 002 e Noha, il quarto; e Rafa, il quinto. 013 1CH 008 003 Ed i figliuoli di Bela furono Addar, e Ghera, ed Abihud, 013 1CH 008 004 ed Abisua, e Naman, ed Ahoa, 013 1CH 008 005 e Ghera, e Sefufim, ed Huram. 013 1CH 008 006 Or questi furono i figliuoli di Ehud (i quali [erano] capi di [famiglie] paterne degli abitanti di Gheba, i quali furono tramutati in Manahat): 013 1CH 008 007 Naaman, ed Ahia, e Ghera, [il qual fu] colui che li tramutò. Egli generò eziandio Uzza ed Ahihud. 013 1CH 008 008 Or Saharaim, dopo ch'esso ebbe rimandati coloro, generò [de' figliuoli] nel territorio di Moab ([or] Husim, e Baara, [erano] sue mogli); 013 1CH 008 009 generò ancora di Hoses sua moglie: Iobab, e Sibia, e Mesa, e Malcam, 013 1CH 008 010 e Ieus, e Sochia, e Mirma. Questi [furono] i suoi figliuoli, capi di [famiglie] paterne. 013 1CH 008 011 E generò di Husim: Abitub, ed Elpaal. 013 1CH 008 012 Ed i figliuoli di Elpaal [furono] Eber, e Misam, e Semed il quale edificò Ono, e Lod, e le terre del suo territorio; 013 1CH 008 013 e Beria, e Sema, i quali [furono] capi di [famiglie] paterne degli abitanti di Aialon; essi misero in fuga gli abitanti di Gat. 013 1CH 008 014 Ed Ahio, e Sasac, e Ieremot, e Zebadia, 013 1CH 008 015 ed Arad, ed Eder, 013 1CH 008 016 e Micael, ed Ispa, e Ioha, [furono] figliuoli di Beria. 013 1CH 008 017 E Zebadia, e Mesullam, e Hizchi, ed Heber, 013 1CH 008 018 ed Ismerai, ed Izlia, e Iobab, [furono] figliuoli di Elpaal. 013 1CH 008 019 E Iachim, e Zicri, e Zabdi, 013 1CH 008 020 ed Elienai, e Silletai, ed Eliel, 013 1CH 008 021 ed Adaia, e Beraia, e Simrat, [furono] figliuoli di Simi. 013 1CH 008 022 Ed Ispan, ed Eber, ed Eliel, 013 1CH 008 023 ed Abdon, e Zicri, ed Hanan, 013 1CH 008 024 ed Hanania, ed Elam, ed Antotia, 013 1CH 008 025 e Ifdeia, e Peniel, [furono] figliuoli di Sasac. 013 1CH 008 026 E Samserai, e Seharia, ed Atalia, 013 1CH 008 027 e Iaaresia, ed Elia, e Zicri, [furono] figliuoli di Ieroham. 013 1CH 008 028 Questi [furono] i capi principali delle famiglie paterne, secondo le lor generazioni; e questi abitarono in Gerusalemme. 013 1CH 008 029 Ed in Gabaon abitò il padre di Gabaon; il nome della cui moglie [era] Maaca. 013 1CH 008 030 E il suo figliuolo primogenito [fu] Abdon; poi [ebbe] Sur, e Chis, e Baal, e Nadab, e Ghedor, ed Ahio, e Zecher, 013 1CH 008 031 e Miclot, [il quale] generò Simea. 013 1CH 008 032 Anche costoro abitarono dirimpetto a' lor fratelli in Gerusalemme, insieme co' lor fratelli. 013 1CH 008 033 Or Ner generò Chis, e Chis generò Saulle, e Saulle generò Gionatan, e Malchi-sua, ed Abinadab, ed Esbaal. 013 1CH 008 034 E il figliuolo di Gionatan [fu] Merib-baal; e Merib-baal generò Mica. 013 1CH 008 035 Ed i figliuoli di Mica [furono] Piton, e Melec, e Taarea, ed Achaz. 013 1CH 008 036 Ed Achaz generò Ioadda, e Ioadda generò Alemet, ed Azmavet, e Zimri; e Zimri generò Mosa. 013 1CH 008 037 E Mosa generò Bina, di cui [fu] figliuolo Rafa, di cui [fu] figliuolo Elasa, di cui [fu] figliuolo Asel. 013 1CH 008 038 Ed Asel ebbe sei figliuoli, i cui nomi [son] questi: Azricam, e Bocru, ed Ismael, e Searia, ed Obadia, ed Hanan. Tutti questi [furono] figliuoli di Asel. 013 1CH 008 039 E i figliuoli di Esec, fratello di esso, [furono] Ulam, suo primogenito; Ieus, il secondo; ed Elifelet, il terzo. 013 1CH 008 040 Ed i figliuoli di Ulam furono uomini prodi e valenti, i quali tiravano d'arco; ed ebbero molti figliuoli, e nipoti, [fino a] cencinquanta. Tutti questi [furono] de' figliuoli di Beniamino. 013 1CH 009 001 COSÌ tutti gl'Israeliti furono annoverati per le lor generazioni; ed ecco, sono descritti nel libro dei re d'Israele. Ora, dopo che que' di Giuda furono stati menati in cattività in Babilonia, per li lor misfatti; 013 1CH 009 002 e che i primieri abitatori, ch'[erano] altre volte dimorati nelle lor possessioni, furono ritornati nelle lor città: Israeliti, sacerdoti, Leviti, e Netinei; 013 1CH 009 003 in Gerusalemme abitarono dei figliuoli di Giuda, e de' figliuoli di Beniamino, e de' figliuoli di Efraim e di Manasse: 013 1CH 009 004 Utai, figliuolo di Ammihud, figliuolo di Omri, figliuolo d'Imri, figliuolo di Bani, de' figliuoli di Fares, figliuolo di Giuda. 013 1CH 009 005 E de' Siloniti: Asaia il primogenito, ed i suoi figliuoli. 013 1CH 009 006 E de' figliuoli di Zara: Ieuel, ed i suoi fratelli [in numero di] seicennovanta. 013 1CH 009 007 E de' figliuoli di Beniamino: Sallu, figliuolo di Mesullam, figliuolo di Hodavia, figliuolo di Hassenua; 013 1CH 009 008 ed Ibnea, figliuolo di Ieroham, ed Ela, figliuolo di Uzzi, figliuolo di Micri; e Mesullam, figliuolo di Sefatia, figliuolo di Reuel, figliuolo d'Ibnia; 013 1CH 009 009 ed i lor fratelli, [spartiti] per le lor generazioni, [in numero di] novecencinquantasei; tutti coloro [furono] capi di [famiglie] paterne della casa de' lor padri. 013 1CH 009 010 E de' sacerdoti: Iedaia, e Ioiarib, e Iachin; 013 1CH 009 011 ed Azaria, figliuolo d'Hilchia, figliuolo di Mesullam, figliuolo di Sadoc, figliuolo di Meraiot, figliuolo di Ahitub, conduttore della Casa di Dio. 013 1CH 009 012 Ed Adaia, figliuolo di Ieroham, figliuolo di Pashur, figliuolo di Malchia; e Masai, figliuolo di Adiel, figliuolo di Iazera, figliuolo di Mesullam, figliuolo di Messillemit, figliuolo d'Immer; 013 1CH 009 013 co' lor fratelli, capi delle lor famiglie paterne, [in numero di] millesettecensessanta, [uomini] prodi e valenti, [per] l'opera del servigio della Casa di Dio. 013 1CH 009 014 E de' Leviti: Semaia, figliuolo di Hassub, figliuolo di Azricam, figliuolo di Hasabia, de' figliuoli di Merari. 013 1CH 009 015 E Bacbaccar, ed Heres, e Galal, e Mattania, figliuolo di Mica, figliuolo di Zicri, figliuolo di Asaf; 013 1CH 009 016 ed Obaidia, figliuolo di Semaia, figliuolo di Galal, figliuolo di Iedutun; e Berechia, figliuolo di Asa, figliuolo di Elcana, il quale abitò nelle villate de' Netofatiti. 013 1CH 009 017 E de' portinai: Sallum, ed Accub, e Talmon, ed Ahiman, co' lor fratelli, [dei quali fu] capo Sallum; 013 1CH 009 018 e [lo è] infino ad ora, ed [ha la guardia] della porta del re, verso Oriente; costoro [furono] portinai, fra le schiere de' figliuoli di Levi; 013 1CH 009 019 come Sallum, figliuolo di Core, figliuolo di Ebiasaf, figliuolo di Core, ed i suoi fratelli Coriti, della casa paterna di esso, nell'opera del ministerio [erano stati] guardiani della soglia del Tabernacolo; come i lor padri nel campo del Signore, [erano stati] guardiani dell'entrata; 013 1CH 009 020 e Finees, figliuolo di Eleazaro, col quale il Signore [era], anticamente era stato conduttore sopra loro; 013 1CH 009 021 [e come] Zaccaria, figliuolo di Meselemia, [era stato] portinaio dell'entrata del Tabernacolo della convenenza. 013 1CH 009 022 Tutti questi [sono] quelli che [furono] scelti per portinai nelle soglie, [in numero di] dugento dodici. Essi furono annoverati per le lor generazioni nelle lor villate. ([Or] Davide, e il veggente Samuele, li aveano stabiliti nell'ufficio loro.) 013 1CH 009 023 Ed essi, e i lor figliuoli, [erano costituiti] sopra le porte della Casa del Signore, della Casa del Tabernacolo, per [far] la guardia a vicenda. 013 1CH 009 024 I portinai erano disposti per li quattro venti: dall'Oriente, dall'Occidente, dal Settentrione, e dal Mezzodì. 013 1CH 009 025 E i lor fratelli, [ch'erano] nelle lor villate, [aveano] da venire a [dimorar] con essi per sette giorni, di tempo in tempo. 013 1CH 009 026 Perciocchè quei quattro maggiori portinai Leviti [erano] del continuo in ufficio, ed aveano la cura delle camere, e tesori della Casa di Dio. 013 1CH 009 027 E giacevano la notte intorno alla Casa di Dio; perciocchè la guardia ne era loro imposta, ed aveano il carico di aprirla ogni mattina. 013 1CH 009 028 Ed [alcuni] di loro aveano la cura dei vasellamenti del servigio; perciocchè si portavano dentro a conto, e si traevano [altresì] fuori a conto. 013 1CH 009 029 Ed [altri] di loro erano costituiti sopra le [altre] masserizie, e sopra tutti gli arredi sacri, e sopra il fior della farina, e sopra il vino, e sopra l' olio, e sopra l'incenso, e sopra gli aromati. 013 1CH 009 030 Ma quelli che componevano il profumo degli aromati, [erano] de' figliuoli de' sacerdoti. 013 1CH 009 031 E d'infra i Leviti, Mattitia, primogenito di Sallum, Corita, avea il carico di ciò che si coceva in su la tegghia. 013 1CH 009 032 E d'infra i lor fratelli, figliuoli de' Chehatiti, alcuni aveano la cura de' pani disposti per ordine, per apparecchiarli ogni sabato. 013 1CH 009 033 Altri eziandio [erano] cantori, capi di [famiglie] paterne de' Leviti, [i quali stavano] nelle camere, esenti [d'altra cura]; perciocchè l'ufficio loro richiedeva che fossero giorno e notte in opera. 013 1CH 009 034 Questi [furono] i capi delle [famiglie] paterne dei Leviti, capi delle lor generazioni. Essi abitarono in Gerusalemme. 013 1CH 009 035 Or in Gabaon abitò Ieiel, padre di Gabaon; ed il nome della sua moglie [era] Maaca. 013 1CH 009 036 E il suo figliuolo primogenito [fu] Abdon; poi [ebbe] Sur, e Chis, 013 1CH 009 037 e Baal, e Ner, e Nadab, e Ghedor, ed Ahio, e Zaccaria, e Miclot. 013 1CH 009 038 E Miclot generò Simeam; ed essi abitarono dirimpetto ai lor fratelli in Gerusalemme, co' lor fratelli. 013 1CH 009 039 E Ner generò Chis, e Chis generò Saulle, e Saulle generò Gionatan, e Malchi-sua, ed Abinadab, ed Esbaal. 013 1CH 009 040 E il figliuolo di Gionatan [fu] Merib-baal; e Merib-baal generò Mica. 013 1CH 009 041 Ed i figliuoli di Mica [furono] Piton, e Melec, e Tarea, ed Achaz, 013 1CH 009 042 [il quale] generò Iara. E Iara generò Alemet, ed Azmavet, e Zimri; e Zimri generò Mosa. 013 1CH 009 043 E Mosa generò Bina, di cui [fu] figliuolo Refaia, di cui [fu] figliuolo Elasa, di cui [fu] figliuolo Asel. 013 1CH 009 044 Ed Asel ebbe sei figliuoli, i cui nomi [sono: ] Azricam, e Bocru, ed Ismaele, e Searia, ed Obadia, ed Hanan. Questi [furono] i figliuoli di Asel. 013 1CH 010 001 OR i Filistei combatterono contro ad Israele; e gl'Israeliti fuggirono d'innanzi a' Filistei, e caddero morti nel monte di Ghilboa. 013 1CH 010 002 Ed i Filistei perseguitarono di presso Saulle, e i suoi figliuoli; e percossero Gionatan, ed Abinadab, e Malchi-sua, figliuoli di Saulle. 013 1CH 010 003 E lo sforzo della battaglia si voltò contro a Saulle, e gli arcieri lo scontrarono; ed egli ebbe gran paura degli arcieri. 013 1CH 010 004 Allora Saulle disse al suo scudiere: Tira fuori la tua spada, e trafiggimi con essa, che talora questi incirconcisi non vengano, e mi scherniscano. Ma il suo scudiere non volle [farlo], perciocchè egli temeva forte. Laonde Saulle prese la spada, e si lasciò cadere sopra essa. 013 1CH 010 005 E lo scudiere di Saulle, veggendo ch'egli era morto, si lasciò cadere anch'egli sopra la [sua] spada, e morì. 013 1CH 010 006 Così morì Saulle ed i suoi tre figliuoli, e tutta [la gente di] casa sua. 013 1CH 010 007 E tutti gl'Israeliti, che [stavano] nella valle, veggendo che [gl'Israeliti] erano fuggiti, e che Saulle ed i suoi figliuoli erano morti, abbandonarono le lor città, e se ne fuggirono; ed i Filistei vennero, ed abitarono in esse. 013 1CH 010 008 Or il giorno appresso, i Filistei vennero per ispogliar gli uccisi, e trovarono Saulle ed i suoi figliuoli che giacevano sopra il monte di Ghilboa. 013 1CH 010 009 Ed essi lo spogliarono, e gli tolsero la testa e le armi; e mandarono nel paese de' Filistei d'ogn'intorno a portarne le novelle nei [tempii de]'loro idoli, ed al popolo; 013 1CH 010 010 e posero le armi di Saulle nel tempio de' loro dii; ed appiccarono il suo teschio nel tempio di Dagon. 013 1CH 010 011 Or tutti [que' di] Iabes di Galaad, avendo inteso tutto quello che i Filistei aveano fatto a Saulle, 013 1CH 010 012 tutti gli uomini di valore [d'infra loro] si levarono, e tolsero via il corpo di Saulle, ed i corpi de' suoi figliuoli, e li portarono in Iabes, e seppellirono le loro ossa sotto la quercia in Iabes, e digiunarono sette giorni. 013 1CH 010 013 Così morì Saulle per lo suo misfatto ch'egli avea commesso contro al Signore, non avendo osservata la parola del Signore; e anche, perchè avea ricercato lo spirito di Pitone, per domandarlo; 013 1CH 010 014 e non avea domandato il Signore; perciò egli lo fece morire, e trasportò il reame a Davide, figliuolo d'Isai. 013 1CH 011 001 E TUTTO Israele si adunò appresso di Davide in Hebron, dicendo: Ecco, noi [siamo] tue ossa, e tua carne. 013 1CH 011 002 Ed anche per addietro, eziandio mentre Saulle era re, tu [eri] quel che conducevi Israele fuori e dentro; e il Signore Iddio tuo ti ha detto: Tu pascerai il mio popolo Israele, e sarai il conduttore del mio popolo Israele. 013 1CH 011 003 Essendo adunque venuti tutti gli Anziani d'Israele al re in Hebron, Davide patteggiò quivi con loro, in presenza del Signore; ed essi unsero Davide per re sopra Israele, secondo la parola del Signore [pronunziata] per Samuele. 013 1CH 011 004 Poi Davide andò con tutto Israele in Gerusalemme, che [è] Gebus; e quivi [erano] i Gebusei, che abitavano in quel paese. 013 1CH 011 005 E gli abitanti di Gebus dissero a Davide: Tu non entrerai qua entro. Ma Davide prese la fortezza di Sion, che [è] la Città di Davide. 013 1CH 011 006 Or Davide avea detto: Chiunque percoterà il primo i Gebusei sarà Capo e Capitano. E Ioab, figliuolo di Seruia, salì il primo; onde fu fatto Capo. 013 1CH 011 007 E Davide abitò in quella fortezza; e perciò ella fu chiamata: La Città di Davide. 013 1CH 011 008 Ed egli edificò la città d'ogn'intorno, dal terrapieno fino a tutto il ricinto; e Ioab rifece il rimanente della città. 013 1CH 011 009 E Davide andava del continuo crescendo, e il Signore degli eserciti [era] con lui. 013 1CH 011 010 OR questi [sono] i principali de' prodi di Davide, i quali si portarono valorosamente appresso di lui nel suo regno, con tutto Israele, per farlo re, secondo che il Signore avea promesso ad Israele. 013 1CH 011 011 E questo [è] il numero de' prodi di Davide: Iasobam, figliuolo di Hacmoni, Capo de' colonnelli; costui mosse la sua lancia contro a trecent'[uomini], e li uccise a una volta. 013 1CH 011 012 E dopo lui, [era] Eleazaro, figliuolo di Dodo, Ahoheo, [il quale] era di que' tre prodi. 013 1CH 011 013 Costui si trovò con Davide in Pasdammim, quando i Filistei si erano quivi adunati in battaglia. Or quivi era un campo pieno d'orzo; ed essendo il popolo fuggito d'innanzi a' Filistei, 013 1CH 011 014 essi si presentarono [alla battaglia] in mezzo del campo, e lo riscossero, e percossero i Filistei; e il Signore diede una gran vittoria. 013 1CH 011 015 Oltre a ciò, questi tre, [ch'erano] capi sopra i trenta, andarono alla rocca, a Davide, nella spelonca di Adullam, essendo il campo de' Filistei posto nella valle de' Rafei. 013 1CH 011 016 E Davide [era] allora nella fortezza, ed i Filistei in quel tempo aveano guernigione in Bet-lehem. 013 1CH 011 017 E Davide fu mosso da desiderio, e disse: Chi mi darà a bere dell'acqua della cisterna di Bet-lehem, ch'[è] alla porta? 013 1CH 011 018 E que' tre penetrarono nel campo de' Filistei, ed attinsero dell'acqua della cisterna di Bet-lehem, ch'[è] alla porta; e la portarono, e la presentarono a Davide; ma egli non ne volle bere, anzi la sparse al Signore, e disse: 013 1CH 011 019 Tolga ciò l'Iddio mio da me, che io faccia questo; berrei io il sangue di questi uomini che [sono andati là] al rischio della lor vita? conciossiachè abbiano recata quest'[acqua] al rischio della lor vita; e non ne volle bere. Queste cose fecero que' tre uomini prodi. 013 1CH 011 020 Abisai anch'esso, fratello di Ioab, [era] il principale fra [altri] tre. Esso ancora mosse la sua lancia contro a trecent' [uomini], e li uccise, e fu famoso fra que' tre. 013 1CH 011 021 Fra que' tre egli era più illustre che i due [altri], e fu lor capo; ma pur non arrivò a quegli [altri] tre. 013 1CH 011 022 [Poi vi era] Benaia, figliuolo di Gioiada, figliuolo d'un uomo valoroso; e [Benaia] avea fatte di gran prodezze, [ed era] da Cabseel. Egli percosse i due Ariel di Moab; scese ancora, e percosse un leone in mezzo d'una fossa, al tempo della neve. 013 1CH 011 023 Egli percosse ancora un uomo Egizio, [il quale era] uomo di grande statura, [cioè], di cinque cubiti. Or quell'Egizio avea in mano una lancia simile ad un subbio di tessitore; ma [Benaia] scese contro a lui con un bastone, e gli strappò la lancia di mano, e l'uccise con la sua propria lancia. 013 1CH 011 024 Queste cose fece Benaia, figliuolo di Gioiada, e fu famoso fra i tre prodi. 013 1CH 011 025 Ecco, egli era elevato in dignità sopra i trenta; ma pur non arrivò a quegli [altri] tre. E Davide lo costituì sopra la gente ch'egli avea del continuo a suo comando. 013 1CH 011 026 Poi [vi erano] gli [altri] prodi degli eserciti, [cioè: ] Asael, fratello di Ioab; Elhanan, figliuolo di Dodo, da Bet-lehem; 013 1CH 011 027 Sammot Harodita; Heles Pelonita; 013 1CH 011 028 Ira, figliuolo d'Iches Tecoita; Abiezer Anatotita; 013 1CH 011 029 Sibbecai Husatita; 013 1CH 011 030 Ilai Ahohita; Maharai Netofatita; Heled, figliuolo di Baana, Netofatita; 013 1CH 011 031 Itai, figliuolo di Ribai, da Ghibea de' figliuoli di Beniamino; Benaia Piratonita; 013 1CH 011 032 Hurai, delle valli di Gaas; Abiel Arbatita; 013 1CH 011 033 Azmavet Baharumita; Eliaba Saalbonita; 013 1CH 011 034 il Ghizonita, de' figliuoli di Hazem; Gionatan, figliuolo di Saghe, Hararita; 013 1CH 011 035 Ahiam, figliuolo di Sacar, Hararita; Elifal, figliuolo di Ur; 013 1CH 011 036 Hefer Mecheratita; Ahia Pelonita; 013 1CH 011 037 Hesro Carmelita; Naarai, figliuolo di Ezbai; 013 1CH 011 038 Ioel, fratello di Natan; Mibar, figliuolo di Hagri; 013 1CH 011 039 Selec Ammonita; Naarai Berotita, scudiere di Ioab, figliuolo di Seruia; 013 1CH 011 040 Ira Itrita; Gareb Itrita; 013 1CH 011 041 Uria Hitteo; Zabad, figliuolo di Alai; 013 1CH 011 042 Adina, figliuolo di Siza, Rubenita, [ch'era] capo de' Rubeniti; e [ne avea] trent'[altri] seco; 013 1CH 011 043 Hanan, figliuolo di Maaca; Giosafat Mitnita; 013 1CH 011 044 Uzzia Asteratita; Sama, e Ieiel, figliuoli di Hotam, Aroerita; 013 1CH 011 045 Iediael, figliuolo di Simri, e Ioha, suo fratello, Tisita; 013 1CH 011 046 Eliel Hammahavim; e Ieribai, e Iosavia, figliuoli di Elnaam; Itma Moabita; 013 1CH 011 047 Eliel, ed Obed, e Iaasiel da Mesobaia. 013 1CH 012 001 OR questi [furono] quelli che vennero a Davide in Siclag, mentre era ancora rattenuto [là], per tema di Saulle, figliuolo di Chis; i quali [erano] fra gli uomini prodi, buoni combattenti, 013 1CH 012 002 armati di archi, tiratori di pietre [con la frombola], e di saette con l'arco, così della man sinistra, come della destra. De' fratelli di Saulle, di Beniamino: 013 1CH 012 003 Ahiezer, capo, e Ioas, figliuoli di Semaa, da Ghibea; e Ieziel, e Pelet, figliuoli di Azmavet; e Beraca, e Iehu Anatotita; 013 1CH 012 004 ed Ismaia Gabaonita, il più valoroso dei trenta, sopra i quali egli avea il reggimento; e Geremia, e Iahaziel, e Iohanan, e Iozabad Ghederatita; 013 1CH 012 005 Elusai, e Ierimot, e Bealia, e Semaria, e Sefatia Harufita; 013 1CH 012 006 Elcana, ed Issia, e Azareel, ed Ioezer, e Iasobam, Coriti; 013 1CH 012 007 e Ioela, e Zebadia, figliuoli di Ieroham, da Ghedor. 013 1CH 012 008 [Alcuni] eziandio de' Gaditi si appartarono per ridursi appresso a Davide, nella fortezza nel deserto, uomini prodi nelle armi, [e] guerrieri, armati di rotelle e di scudi; e parevano leoni in faccia, e cavriuoli in su i monti, in velocità. 013 1CH 012 009 Ezer [era] il primo, Obadia il secondo, Eliab il terzo, 013 1CH 012 010 Mismanna il quarto, Geremia il quinto, 013 1CH 012 011 Attai il sesto, Eliel il settimo, 013 1CH 012 012 Iohanan l'ottavo, Elzabad il nono, 013 1CH 012 013 Geremia il decimo, Macbannai l'undecimo. 013 1CH 012 014 Costoro, d'infra i figliuoli di Gad, [furono] capitani dell'esercito; il minimo comandava a cent'[uomini], il maggiore a mille. 013 1CH 012 015 Questi [furono] quelli che passarono il Giordano al primo mese, quando è pieno fin sopra tutte le sue rive; e cacciarono tutti [quelli che stavano nel]le valli, verso Oriente, e verso Occidente. 013 1CH 012 016 Vennero ancora de' figliuoli di Beniamino, e di Giuda, a Davide, nella fortezza. 013 1CH 012 017 E Davide uscì loro incontro, e parlò loro, e disse: Se voi siete venuti a me da buoni amici, per soccorrermi, l'animo mio sarà inverso voi, per esser in buona unione insieme; ma [se siete venuti] per tradirmi a' miei nemici, quantunque non [vi sia] alcuna violenza nelle mie mani, l'Iddio de' nostri padri [lo] vegga, e [ne] faccia la punizione. 013 1CH 012 018 Allora lo Spirito investì Amasai, capo di que' capitani; ed [egli disse]: [Noi siamo] tuoi, o Davide, e [staremo] teco, o figliuolo d'Isai. Pace, pace a te, e pace a quelli che ti soccorrono; conciossiachè l'Iddio tuo ti soccorra. E Davide li accolse, e li costituì fra i capitani delle [sue] schiere. 013 1CH 012 019 Alcuni ancora di Manasse andarono ad arrendersi a Davide, quando egli venne co' Filistei, per combattere contro a Saulle. Ma [Davide] non diede loro alcun soccorso; perciocchè i principi dei Filistei, per [comun] consiglio, lo rimandarono, dicendo: Egli si rivolterà a Saulle, suo signore, al [rischio del]le nostre teste. 013 1CH 012 020 Quando egli [di là] andò in Siclag, Adna, e Iozabad, e Iediael, e Micael, e Iozabad, ed Elihu, e Silletai, d'infra i Manassiti, capi di migliaia di Manasse, andarono ad arrendersi a lui. 013 1CH 012 021 Ed essi diedero soccorso a Davide contro alle schiere che aveano fatta quella correria; perciocchè [erano] tutti uomini valenti, onde furono fatti capitani nell'esercito. 013 1CH 012 022 Perciocchè di giorno in giorno venivano [genti] a Davide, per soccorrerlo, fino a [fare] un campo grande, come un campo di Dio. 013 1CH 012 023 OR queste [son] le somme delle schiere di quelli che vennero a Davide in Hebron, in armi per la guerra, per trasportare in lui il reame di Saulle, secondo la parola del Signore: 013 1CH 012 024 De' figliuoli di Giuda, che portavano scudo e lancia, [vennero] seimila ottocento in armi per la guerra. 013 1CH 012 025 De' figliuoli di Simeone, valenti e prodi per la guerra, [vennero] settemila cento. 013 1CH 012 026 De' figliuoli di Levi, quattromila seicento; 013 1CH 012 027 insieme con Gioiada, conduttore [de' discendenti] d'Aaronne, ed avea seco tremila settecent'[uomini]; 013 1CH 012 028 e Sadoc, giovane prode e valoroso, con ventidue de' principali delle casa di suo padre. 013 1CH 012 029 E de' figliuoli di Beniamino, fratelli di Saulle, [sol] tremila; perciocchè la maggior parte di essi fino allora tenea la parte della casa di Saulle. 013 1CH 012 030 E de' figliuoli di Efraim, ventimila ottocent'[uomini] valorosi, e famosi nelle lor famiglie paterne. 013 1CH 012 031 E della mezza tribù di Manasse, diciottomila, i quali furono nominatamente deputati per venire a costituir Davide re. 013 1CH 012 032 E de' figliuoli d'Issacar, [vennero uomini] intendenti nella conoscenza dei tempi, per saper ciò che Israele avea da fare; i lor capi [erano] dugento, e tutti i lor fratelli si reggevano per loro avviso. 013 1CH 012 033 Di Zabulon [vennero], di cuor sincero, cinquantamila [uomini] guerrieri, in ordine per la guerra, armati di tutte armi, ed ammaestrati a mettersi in ordinanza. 013 1CH 012 034 E di Neftali, mille capitani, avendo seco trentasettemila [uomini], con scudo e lancia. 013 1CH 012 035 E de' Daniti, ventottomila [seicento] in ordine per la guerra. 013 1CH 012 036 E di Aser, quarantamila [uomini] guerrieri, [ammaestrati] ad ordinarsi in battaglia. 013 1CH 012 037 E di [quelli] di là dal Giordano, de' Rubeniti, de' Gaditi, e della mezza tribù di Manasse, cenventimila uomini [armati] di tutte armi da combattere. 013 1CH 012 038 Tutti questi uomini di guerra vennero in ordinanza, di cuore intiero in Hebron, per costituir Davide re sopra tutto Israele. Tutto il rimanente d'Israele ancora [era] d'uno stesso animo per far Davide re. 013 1CH 012 039 E [quella gente] stette quivi tre giorni con Davide, mangiando e bevendo; perciocchè i lor fratelli aveano loro provveduto. 013 1CH 012 040 Ed anche i lor prossimi parenti, fin da Issacar, e Zabulon, e Neftali, portavano sopra asini, e sopra cammelli, [e menavano] con muli, e con buoi, pane, [ed altra] vittuaglia di farina, fichi secchi, ed uve secche, e vino, ed olio; e [menavano] eziandio buoi, e pecore, in gran quantità; perciocchè [vi era] allegrezza in Israele. 013 1CH 013 001 POI Davide si consigliò con tutti i conduttori, capi delle migliaia, e delle centinaia. 013 1CH 013 002 E disse a tutta la raunanza d'Israele: Se vi par bene, e [se ciò procede] dal Signore Iddio nostro, mandiamo in qua ed in là agli altri nostri fratelli, [che sono] per tutte le contrade d'Israele, appo i quali [sono] i sacerdoti e i Leviti, nelle terre, i cui contadi sono loro assegnati, a dir loro che si raunino appresso a noi. 013 1CH 013 003 E riduciamo appresso di noi l'Arca dell'Iddio nostro; perciocchè noi non l'abbiamo ricercata al tempo di Saulle. 013 1CH 013 004 E tutta la raunanza disse che si facesse così; perciocchè la cosa piacque a tutto il popolo. 013 1CH 013 005 Davide adunque adunò tutto Israele, da Sihor di Egitto, fino all'entrata di Hamat, per condurre l'Arca di Dio da Chiriat-iearim. 013 1CH 013 006 E Davide salì con tutto Israele, verso Baala, in Chiriat-iearim, [terra] di Giuda, per trasportar di là l'Arca del Signore Iddio, che siede sopra i Cherubini, del cui nome [ella] è nominata. 013 1CH 013 007 E l'Arca di Dio fu posta sopra un carro nuovo[per condurla via] dalla casa di Abinadab. Ed Uzza, ed Ahio guidavano il carro. 013 1CH 013 008 E Davide, e tutto Israele, festeggiavano a tutto potere davanti a Dio, con canti, e con cetere, e con salteri, e con tamburi, e con cembali, e con trombe. 013 1CH 013 009 Ora, quando furono giunti infino all'aia di Chidon, Uzza stese la mano per rattener l'Arca; perciocchè i buoi l'aveano smossa. 013 1CH 013 010 E l'ira del Signore si accese contro ad Uzza, ed egli lo percosse, perchè avea stesa la mano sopra l'Arca; ed egli morì quivi davanti a Dio. 013 1CH 013 011 E Davide si attristò che il Signore avesse fatta rottura in Uzza; perciò chiamò quel luogo Peres-Uzza; [il quale nome dura] infino ad oggi. 013 1CH 013 012 E Davide ebbe in quel dì paura di Dio, e disse: Come condurrei io appresso di me l'Arca di Dio? 013 1CH 013 013 E Davide non ritrasse l'Arca appresso di sè, nella Città di Davide; ma la fece ridurre dentro alla casa di Obed-Edom Ghitteo. 013 1CH 013 014 E l'Arca di Dio dimorò in casa di Obed-Edom, con la famiglia di esso, lo spazio di tre mesi. E il Signore benedisse la casa di Obed-Edom, e tutto ciò ch'[era] suo. 013 1CH 014 001 OR Hiram, re di Tiro, mandò a Davide ambasciadori, e legname di cedro, e muratori, e legnaiuoli, per edificargli una casa. 013 1CH 014 002 E Davide riconobbe che il Signore l'avea stabilito re sopra Israele; perciocchè il suo regno era grandemente innalzato, per amor d'Israele, suo popolo. 013 1CH 014 003 E Davide prese ancora delle mogli in Gerusalemme, e generò ancora figliuoli e figliuole. 013 1CH 014 004 E questi [sono] i nomi de' [figliuoli] che gli nacquero in Gerusalemme: Sammua, e Sobab, e Natan, e Salomone, 013 1CH 014 005 ed Ibhar, ed Elisua, ed Elpelet, 013 1CH 014 006 e Noga, e Nefeg, e Iafia, 013 1CH 014 007 ed Elisama, e Beelsada, ed Elifelet. 013 1CH 014 008 Ora, [quando] i Filistei ebbero inteso che Davide era stato unto re sopra tutto Israele, salirono tutti, per cercar Davide. E Davide, avendo [ciò] inteso, uscì loro incontro. 013 1CH 014 009 Ed i Filistei vennero, e si sparsero per la valle de' Rafei. 013 1CH 014 010 Allora Davide domandò Iddio, dicendo: Salirò io contro a' Filistei? e me li darai tu nelle mani? E il Signore gli disse: Sali, ed io te li darò nelle mani. 013 1CH 014 011 Essi adunque salirono in Baal-perasim, e Davide li percosse quivi, e disse: Iddio ha rotti per mia mano i miei nemici; a guisa d'una inondazione d'acqua; perciò quel luogo fu chiamato Baal-perasim. 013 1CH 014 012 Ed [i Filistei] lasciarono quivi i lor dii; e per comandamento di Davide, furono bruciati col fuoco. 013 1CH 014 013 Or i Filistei si sparsero un'altra volta per quella valle. 013 1CH 014 014 E Davide domandò di nuovo Iddio. E Iddio gli disse: Non salir dietro a loro; rivolgiti d'incontro a loro, e va' sopra loro dirincontro a' gelsi. 013 1CH 014 015 E quando tu udirai un calpestio sopra le cime de' gelsi, allora esci fuori in battaglia; perciocchè Iddio sarà uscito davanti a te, per percuotere il campo dei Filistei. 013 1CH 014 016 E Davide fece come Iddio gli avea comandato; e il campo de' Filstei fu percosso da Gabaon fino a Ghezer. 013 1CH 014 017 E la fama di Davide si sparse per tutti i paesi; e il Signore mise spavento di lui in tutte le genti. 013 1CH 015 001 OR Davide si fece delle case nella Città di Davide; ed apparecchiò un luogo per l'Arca di Dio, e le tese un padiglione. 013 1CH 015 002 Allora Davide disse: Ei non istà ad [altri] che a' Leviti di portar l'Arca di Dio; perciocchè il Signore li ha eletti per portar l'Arca di Dio, e per ministrargli in perpetuo. 013 1CH 015 003 E Davide adunò tutto Israele in Gerusalemme, per trasportar l'Arca del Signore al suo luogo, ch'egli le avea apparecchiato. 013 1CH 015 004 Davide adunò eziandio i figliuoli d'Aaronne, e i Leviti. 013 1CH 015 005 De' figliuoli di Chehat, Uriel [era] il principale, ed [avea seco] centoventi dei suoi fratelli. 013 1CH 015 006 De' figliuoli di Merari, Asaia [era] il principale, ed [avea seco] dugentoventi de' suoi fratelli. 013 1CH 015 007 De' figliuoli di Gherson, Ioel [era] il principale, ed [avea seco] centotrenta de' suoi fratelli. 013 1CH 015 008 De' figliuoli di Elisafan, Semaia [era] il principale, ed [avea seco] dugento de' suoi fratelli. 013 1CH 015 009 De' figliuoli di Hebron, Eliel [era] il principale, ed [avea seco] ottanta de' suoi fratelli. 013 1CH 015 010 De' figliuoli di Uzziel, Amminadab [era] il principale, ed [avea seco] cento dodici de' suoi fratelli. 013 1CH 015 011 E Davide chiamò Sadoc ed Ebiatar, sacerdoti, e i Leviti Uriel, Asaia, e Ioel, Semaia, Eliel, ed Amminadab. 013 1CH 015 012 E disse loro: Voi [siete] i capi delle [famiglie] paterne de' Leviti; santificate voi, ed i vostri fratelli; acciocchè trasportiate l'Arca del Signore Iddio d'Israele al [luogo che] io le ho apparecchiato. 013 1CH 015 013 Perciocchè voi non [ci foste] la prima volta, il Signore Iddio nostro fece una rottura fra noi; perciocchè noi non l'avevamo ricercato secondo che si conveniva. 013 1CH 015 014 I sacerdoti adunque, e i Leviti, si santificarono, per trasportar l'Arca del Signore Iddio d'Israele. 013 1CH 015 015 E i figliuoli dei Leviti portarono l'Arca di Dio in su le loro spalle, con le stanghe che aveano addosso, come Mosè avea comandato, secondo la parola del Signore. 013 1CH 015 016 E Davide disse a' principali d'infra i Leviti che facessero esser [quivi] presenti i lor fratelli cantori, con istrumenti musicali, salteri, e cetere, e cembali, sonando, [ed] alzando la voce, con allegrezza. 013 1CH 015 017 E i Leviti fecero esser [quivi] presenti Heman, figliuolo di Ioel; e d'infra i fratelli di esso, Asaf, figliuolo di Berechia; e d'infra i figliuoli di Merari, lor fratelli, Etan, figliuolo di Cusaia; 013 1CH 015 018 e, con loro, i lor fratelli del secondo ordine: Zaccaria, e Ben, e Iaaziel, e Semiramot, e Iehiel, ed Unni, ed Eliab, e Benaia, e Maaseia, e Mattitia, ed Elifelehu, e Micneia, ed Obed-Edom, e Ieiel, portinai. 013 1CH 015 019 Or questi cantori: Heman, Asaf, ed Etan, sonavano con cembali di rame; 013 1CH 015 020 e Zaccaria, e Iaaziel, e Semiramot, e Iehiel, ed Unni, ed Eliab, Maaseia, e Benaia, sonavano con salteri sopra Alamot. 013 1CH 015 021 E Mattitia, ed Elifelehu, e Micneia, ed Obed-Edom, e Ieiel, ed Azaria, sonavano con le cetere sopra Seminit, per li canti di vittoria. 013 1CH 015 022 E Chenania, principale fra i Leviti, intonava; egli presideva all'intonare, perciocchè egli [era uomo] intendente. 013 1CH 015 023 E Berechia, ed Elcana, [erano] portinai dell'Arca. 013 1CH 015 024 E Sebania, e Giosafat, e Natanael, ed Amasai, e Zaccaria, e Benaia, ed Eliezer, sacerdoti, sonavano con le trombe davanti all'Arca di Dio; ed Obed-Edom, e Iehia, [erano] portinai dell'Arca. 013 1CH 015 025 Così Davide, e gli Anziani d'Israele, ed i capi delle migliaia, camminavano trasportando l'Arca del Patto del Signore dalla casa di Obed-Edom, con allegrezza. 013 1CH 015 026 E quando Iddio dava alleggiamento a' Leviti che portavano l'Arca del Patto del Signore, si sacrificavano sette giovenchi, e sette montoni. 013 1CH 015 027 E Davide [era] ammantato d'un ammanto di bisso; e parimente tutti i Leviti che portavano l'Arca, ed i cantori, e Chenania, capo de' cantori nell'intonare; e Davide avea indosso un Efod di lino. 013 1CH 015 028 Così tutto Israele conduceva l'Arca del Patto del Signore, con grida d'allegrezza, con suon di corni, e con trombe, e con cembali, sonando con salteri, e con cetere. 013 1CH 015 029 Ora, quando l'Arca del Patto del Signore giunse alla Città di Davide, Mical, figliuola di Saulle, riguardò dalla finestra, e vide il re Davide, che saltava, e festeggiava. Ed ella lo sprezzò nel suo cuore. 013 1CH 016 001 Così portarono l'Arca di Dio, e la posarono in mezzo del padiglione che Davide le avea teso; poi offersero olocausti, e sacrificii da render grazie, davanti a Dio. 013 1CH 016 002 E quando Davide ebbe finito di offerir gli olocausti, e i sacrificii da render grazie, benedisse il popolo nel Nome del Signore. 013 1CH 016 003 E spartì a tutti gl'Israeliti, così agli uomini, come alle donne, una focaccia di pane, ed un pezzo di carne, ed un fiasco [di vino] per uno. 013 1CH 016 004 Ed ordinò d'infra i Leviti, [alcuni] ministri per rammemorare, e per celebrare, e per lodare il Signore Iddio d'Israele, davanti all'Arca del Signore; 013 1CH 016 005 Asaf [era] il capo, e Zaccaria il secondo dopo lui; [poi erano] Ieiel, e Semiramot, e Iehiel, e Mattitia, ed Eliab, e Benaia, ed Obed-Edom. Or Ieiel sonava con salteri e con cetere; ed Asaf con cembali. 013 1CH 016 006 E Benaia, e Iahaziel, sacerdoti, [sonavano] del continuo con trombe, davanti all'Arca del Patto di Dio. 013 1CH 016 007 ALLORA, in quello stesso giorno, Davide diede primieramente[questo salmo] in mano ad Asaf, ed a' suoi fratelli, per celebrare il Signore: 013 1CH 016 008 Celebrate il Signore, predicate il suo Nome, E fate chiari e conti i suoi fatti fra i popoli. 013 1CH 016 009 Cantate a lui, salmeggiategli, Ragionate di tutte le sue maraviglie. 013 1CH 016 010 Gloriatevi nel Nome della sua santità; Rallegrisi il cuor di coloro che cercano il Signore. 013 1CH 016 011 Cercate il Signore, e la sua forza; Ricercate del continuo la sua faccia. 013 1CH 016 012 Ricordate le sue maraviglie ch'egli ha fatte; I suoi miracoli, e i giudicii della sua bocca; 013 1CH 016 013 O progenie d'Israele, suo servitore; Figliuoli di Giacobbe, suoi eletti. 013 1CH 016 014 Egli [è] il Signore Iddio nostro; I suoi giudicii [sono] per tutta la terra. 013 1CH 016 015 Ricordatevi in perpetuo del suo patto, [E] in mille generazioni della parola [ch]'egli ha comandata; 013 1CH 016 016 [Del suo patto], ch'egli fece con Abrahamo, E del suo giuramento [ch'egli diede] ad Isacco. 013 1CH 016 017 Il quale egli confermò a Giacobbe, per istatuto; E ad Israele, [per] patto eterno; 013 1CH 016 018 Dicendo: Io ti darò il paese di Canaan, [Per] sorte della vostra eredità; 013 1CH 016 019 Quantunque voi siate in piccol numero, Ben poca gente, e forestieri in esso. 013 1CH 016 020 E [mentre] essi andavano qua e là da una gente ad un'[altra], E da un regno ad un altro popolo; 013 1CH 016 021 Non permise che alcuno li oppressasse, Anzi castigò dei re per amor loro, 013 1CH 016 022 [Dicendo]: Non toccate i miei Unti, E non fate male a' miei profeti. 013 1CH 016 023 Cantate al Signore, [o abitanti di] tutta la terra, Predicate tuttodì la sua salute. 013 1CH 016 024 Raccontate la sua gloria fra le genti, Le sue maraviglie fra tutti i popoli. 013 1CH 016 025 Perciocchè il Signore [è] grande, e degno di gran laude; Ed è tremendo sopra tutti gl'iddii. 013 1CH 016 026 Perciocchè tutti gl'iddii de' popoli [sono] idoli; Ma il Signore ha fatti i cieli. 013 1CH 016 027 Maestà e magnificenza [sono] davanti a lui; Forza e letizia [sono] nel luogo dove egli abita. 013 1CH 016 028 O [voi], nazioni de' popoli, rendete al Signore, Rendete al Signore gloria e potenza; 013 1CH 016 029 Rendete al Signore la gloria [dovuta] al suo Nome; Recate offerte, e venite davanti a lui; Adorate il Signore nel magnifico santuario. 013 1CH 016 030 Tremate, [o abitanti di] tutta la terra, per la sua presenza; Certo il mondo sarà stabilito, senza potere esser [più] smosso. 013 1CH 016 031 Rallegrinsi i cieli, e festeggi la terra, E dicasi fra le genti: Il Signore regna. 013 1CH 016 032 Risuoni il mare, e quello che in esso si contiene; Festeggino le campagne, e tutto quello ch'[è] in esse. 013 1CH 016 033 Allora gli alberi delle selve sclameranno di allegrezza, Per la presenza del Signore; Perciocchè egli viene per giudicar la terra. 013 1CH 016 034 Celebrate il Signore; perciocchè [egli è] buono; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 013 1CH 016 035 E dite: Salvaci, o Dio della nostra salute, Raccoglici, e riscuotici dalle nazioni; Acciocchè celebriamo il Nome della tua santità, [E] ci gloriamo nella tua laude. 013 1CH 016 036 Benedetto [sia] il Signore Iddio d'Israele da un secolo all'altro. E tutto il popolo disse: Amen; e lodò il Signore. 013 1CH 016 037 DAVIDE adunque lasciò quivi, davanti all'Arca del Patto del Signore, Asaf e i suoi fratelli, per ministrar del continuo davanti all'Arca, giorno per giorno del continuo. 013 1CH 016 038 [Lasciò] ancora Obed-Edom, figliuolo di Iedutun, ed Hosa, co' lor fratelli, [in numero di] sessantotto. 013 1CH 016 039 [Lasciò] eziandio il sacerdote Sadoc, co' sacerdoti suoi fratelli, davanti al Tabernacolo del Signore, nell'alto luogo ch' [era] in Gabaon; 013 1CH 016 040 per offerir del continuo, sera e mattina, olocausti al Signore sopra l'Altare degli olocausti; e per [far] tutto quello che è scritto nella Legge del Signore, la quale egli ha data ad Israele. 013 1CH 016 041 E con loro, [erano] Heman, e Iedutun, e gli altri ch'erano stati eletti, e nominatamente ordinati per celebrare il Signore perciocchè la sua benignità [è] in eterno; 013 1CH 016 042 [erano, dico], con loro Heman, e Iedutun, [con] trombe, e [con] cembali, per li sonatori, e [con altri] strumenti della musica di Dio. E i figliuoli di Iedutun aveano la cura della porta. 013 1CH 016 043 Poi tutto il popolo se ne andò, ciascuno a casa sua. E Davide se ne ritornò per benedire la casa sua. 013 1CH 017 001 OR Davide, abitando in casa sua, disse al profeta Natan: Ecco, io abito in una casa di cedro, e l'Arca del Patto del Signore [è] sotto un padiglione. 013 1CH 017 002 E Natan disse a Davide: Fa' tutto quello che tu hai in cuore; perciocchè Iddio [è] teco. 013 1CH 017 003 Ma quella stessa notte la parola del Signore fu [indirizzata] a Natan, dicendo: 013 1CH 017 004 Va', e di' al mio servitore Davide: Così ha detto il Signore: Tu non [sarai] quello che mi edificherai la Casa, per abitar[vi dentro]. 013 1CH 017 005 Conciossiachè io non sia abitato in casa alcuna, dal dì ch'io trassi Israele [fuor di Egitto], fino a questo giorno; anzi sono stato di tabernacolo in tabernacolo, e di padiglione [in padiglione]. 013 1CH 017 006 Dovunque io son camminato con tutto Israele, ho io mai parlato ad alcuno de' Giudici d'Israele, al quale io abbia comandato di pascere il mio popolo, dicendo: Perchè non mi avete voi edificata una Casa di cedro? 013 1CH 017 007 Ora dunque, così dirai al mio servitore Davide: Così ha detto il Signor degli eserciti: Io ti ho preso dalla mandria, di dietro alla greggia, acciocchè tu sii conduttore del mio popolo Israele; 013 1CH 017 008 e sono stato teco dovunque tu sei camminato, ed ho distrutti tutti i tuoi nemici d'innanzi a te; e t'ho acquistato un nome pari al nome de' più grandi che [sieno] in terra. 013 1CH 017 009 Ed anche costituirò un luogo al mio popolo Israele, e lo pianterò, ed egli abiterà in casa sua, e non sarà più agitato, e gl'iniqui non continueranno più a consumarlo, come da prima; 013 1CH 017 010 eziandio dal tempo che io ordinai de' Giudici sopra il mio popolo Israele; ed io abbasserò tutti i tuoi nemici. Oltre a ciò, io ti dichiaro che il Signore ti edificherà una casa. 013 1CH 017 011 E quando i tuoi giorni saranno compiuti, per andartene co' tuoi padri, io farò sorgere [uno del]la tua progenie dopo te, il qual sarà de' tuoi figliuoli; e stabilirò il suo regno. 013 1CH 017 012 Esso mi edificherà una Casa, ed io renderò fermo il suo trono in eterno. 013 1CH 017 013 Io gli sarò padre, ed egli mi sarà figliuolo; ed io non ritrarrò la mia benignità da lui, come l'ho ritratta da colui ch'è stato davanti a te. 013 1CH 017 014 Ed io lo stabilirò nella mia Casa, e nel mio Regno, in perpetuo; ed il suo trono sarà fermo in eterno. 013 1CH 017 015 Natan parlò a Davide secondo tutte queste parole, e secondo tutta questa visione. 013 1CH 017 016 Allora il re Davide venne, si pose a sedere davanti al Signore, e disse: Chi [sono] io, Signore Iddio? e quale [è] la casa mia, che tu mi abbi fatto pervenire fino a questo? 013 1CH 017 017 E pure [anche], o Dio, ciò ti è paruto poco; ed hai parlato della casa del tuo servitore per un lungo tempo a venire; e mi hai provveduto di questo grado, come per un ordine [di successione] umana, o Signore Iddio. 013 1CH 017 018 Che saprebbe Davide [dir]ti di più, intorno all'onore [che tu fai] al tuo servitore? ma tu conosci il tuo servitore. 013 1CH 017 019 Signore, per amor del tuo servitore, e secondo il tuo cuore, tu hai fatto tutto questo grande affare, facendo assapere [al tuo servitore] queste gran cose. 013 1CH 017 020 Signore, ei non [vi è alcuno] pari a te, e non [vi è] Dio fuor che te, secondo tutto ciò che abbiamo udito con le nostre orecchie. 013 1CH 017 021 E quale [è] l'unica gente in terra pari al tuo popolo Israele? per lo quale Iddio è andato, per riscattarselo per suo popolo; per acquistarti, [o Dio], fama di cose grandi e tremende, scacciando le nazioni d'innanzi al tuo popolo, che tu hai riscosso di Egitto. 013 1CH 017 022 E ti hai costituito il popolo Israele per popolo in perpetuo; e tu, Signore, ti sei fatto lor Dio. 013 1CH 017 023 Ora dunque, o Signore, sia la parola, che tu hai promessa al tuo servitore, ed alla sua casa, ferma in perpetuo; ed opera come tu hai parlato. 013 1CH 017 024 Sia quella ferma, acciocchè sia magnificato il tuo Nome in eterno; e si dica: Il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele, [è] Dio ad Israele; e [sia] la casa di Davide, tuo servitore, stabile davanti a te. 013 1CH 017 025 Imperocchè, tu, Dio mio, hai rivelato al tuo servitore che tu gli edificherai una casa; per ciò, il tuo servitore si è disposto a fare orazione nel tuo cospetto. 013 1CH 017 026 Ora dunque, Signore, tu sei Dio, ed hai promesso questo bene al tuo servitore. 013 1CH 017 027 Ora dunque, [poichè] ti è piaciuto di benedir la casa del tuo servitore, acciocchè sia davanti a te in perpetuo; poichè, [dico], tu Signore, l'hai benedetta, sia ella benedetta in eterno. 013 1CH 018 001 ORA, dopo queste cose, Davide percosse i Filistei, e li abbassò; e prese a' Filistei Gat, e le terre del suo territorio. 013 1CH 018 002 Egli percosse ancora i Moabiti; onde i Moabiti furono soggetti di Davide, pagando tributo. 013 1CH 018 003 Davide, oltre a ciò, percosse Hadarezer, re di Soba, verso Hamat, mentre egli andava per istabilire il suo dominio sul fiume Eufrate. 013 1CH 018 004 E Davide gli prese mille carri, e settemila cavalieri, e ventimila pedoni, e tagliò i garetti a' [cavalli di] tutti i carri, salvo di cento ch'egli riserbò. 013 1CH 018 005 Or i Siri di Damasco erano venuti al soccorso di Hadarezer, re di Soba; e Davide percosse di que' Siri ventiduemila uomini. 013 1CH 018 006 Poi Davide pose [guernigioni] nella Siria Damascena; ed i Siri divennero soggetti di Davide, pagando tributo. E il Signore salvava Davide dovunque egli andava. 013 1CH 018 007 E Davide prese gli scudi d'oro, che i servitori di Hadarezer portavano; e li portò in Gerusalemme. 013 1CH 018 008 Davide prese ancora una grandissima quantità di rame da Tibhat, e da Cun, città di Hadarezer; onde Salomone fece il mar di rame, e le colonne, e i vasellamenti di rame. 013 1CH 018 009 Or Tou, re di Hamat, avendo inteso che Davide avea sconfitto tutto l'esercito di Hadarezer, re di Soba, 013 1CH 018 010 mandò il suo figliuolo Hadoram al re Davide, per salutarlo, e per benedirlo di ciò che egli avea combattuto contro ad Hadarezer, e l'avea sconfitto; perciocchè Hadarezer avea fatta guerra aperta a Tou. [Gli mandò] ancora ogni [sorte di] vasellamenti d'oro, e d'argento, e di rame. 013 1CH 018 011 Il re Davide consacrò ancora al Signore [que' vasellamenti], insieme con l'argento, e con l'oro, ch'egli avea portato da tutte le genti, da Edom, e da' Moabiti, e dai figliuoli di Ammon, e da' Filistei, e da Amalec. 013 1CH 018 012 Oltre a ciò, Abisai, figliuolo di Seruia, sconfisse gl'Idumei nella valle del sale, [in numero di] diciottomila. 013 1CH 018 013 E mise guernigioni in Idumea; e tutti gl'Idumei divennero soggetti di Davide. E il Signore salvava Davide dovunque egli andava. 013 1CH 018 014 Così Davide regnò sopra tutto Israele, facendo ragione e giustizia a tutto il suo popolo. 013 1CH 018 015 E Ioab, figliuolo di Seruia, [era] Capo dell'esercito; e Giosafat, figliuolo di Ahilud, [era] Cancelliere; 013 1CH 018 016 e Sadoc, figliuolo di Ahitub, ed Abimelec, figliuolo di Ebiatar, [erano] Sacerdoti; e Sausa [era] Segretario; 013 1CH 018 017 e Benaia, figliuolo di Gioiada, [era] sopra i Cheretei, ed i Peletei; ed i figliuoli di Davide [erano] i primi appresso del re. 013 1CH 019 001 ORA, dopo queste cose, avvenne che Nahas, re de' figliuoli di Ammon, morì; e il suo figliuolo regnò in luogo suo. 013 1CH 019 002 E Davide disse: Io userò benignità inverso Hanum, figliuolo di Nahas; perciocchè suo padre usò benignità inverso me. E Davide mandò ambasciatori, per consolarlo di suo padre. Ma, quando i servitori di Davide furono giunti nel paese de' figliuoli di Ammon, ad Hanun, per consolarlo, 013 1CH 019 003 i principali de' figliuoli di Ammon dissero ad Hanun: Al tuo parere è egli per onorar tuo padre, che Davide ti ha mandati dei consolatori? non sono i suoi servitori venuti a te, per investigare, e per sovvertire, e per ispiare il paese? 013 1CH 019 004 Per ciò Hanun prese i servitori di Davide, e li fece radere, e tagliar loro i vestimenti a mezzo, fino alle natiche; e [così] li rimandò. 013 1CH 019 005 Ed essi se ne andarono, e fecero saper la cosa a Davide per uomini a posta. Ed egli mandò loro incontro; perciocchè quegli uomini erano grandemente confusi. E il re fece [lor] dire: Dimorate in Gerico, finchè la barba vi sia ricresciuta; poi ve ne ritornerete. 013 1CH 019 006 Ora, i figliuoli di Ammon, veggendo che si erano renduti abbominevoli a Davide, Hanun, ed i figliuoli di Ammon, mandarono mille talenti d'argento per soldar carri e cavalieri di Mesopotamia, e della Siria di Maaca, e di Soba. 013 1CH 019 007 E soldarono trentaduemila carri, e il re di Maaca, con la sua gente; i quali vennero, e si accamparono davanti a Medeba. I figliuoli di Ammon si adunarono anch'essi dalle lor città, e vennero alla guerra. 013 1CH 019 008 E Davide, avendo [ciò] inteso, mandò Ioab, con tutto l'esercito della gente di valore. 013 1CH 019 009 E i figliuoli di Ammon uscirono, e ordinarono la battaglia in su l'entrata della porta; e i re ch'erano venuti, [erano] da parte nella campagna. 013 1CH 019 010 E Ioab, veggendo che la battaglia era volta contro a lui, davanti e dietro, fece una scelta di tutti gli uomini scelti d'Israele, e [li] ordinò incontro a' Siri. 013 1CH 019 011 E diede a condurre il rimanente della gente ad Abisai, suo fratello, e [li] ordinò in battaglia incontro a' figliuoli di Ammon; 013 1CH 019 012 e disse [ad Abisai: ] Se i Siri mi superano, soccorrimi; se altresì i figliuoli di Ammon ti superano, io ti soccorrerò. 013 1CH 019 013 Fortificati, e portiamoci valorosamente per lo nostro popolo, e per le città del nostro Dio; e faccia il Signore ciò che gli parrà bene. 013 1CH 019 014 Allora Ioab, con la gente ch'egli avea seco, venne a battaglia contro a' Siri; ed essi fuggirono d'innanzi a lui. 013 1CH 019 015 Ed i figliuoli d'Ammon, veggendo che i Siri erano fuggiti, fuggirono anch'essi d'innanzi ad Abisai fratello di Ioab, ed entrarono nella città. E Ioab se ne ritornò in Gerusalemme. 013 1CH 019 016 E i Siri, veggendo ch'erano stati sconfitti da Israele, mandarono messi, e fecero venire i Siri ch'[erano] di là dal Fiume; e Sofac, capo dell'esercito di Hadarezer, li conduceva. 013 1CH 019 017 Ed essendo [ciò] stato rapportato a Davide, egli adunò tutto Israele, e passò il Giordano, e venne a loro, e ordinò la battaglia contro a loro. E ciò fatto, i Siri combatterono con lui. 013 1CH 019 018 Ma i Siri fuggirono d'innanzi ad Israele; e Davide uccise [la gente di] settemila carri de' Siri, e quarantamila pedoni; ed ammazzò Sofac, capo dell'esercito. 013 1CH 019 019 Ed i soggetti di Hadarezer, veggendo ch'erano stati sconfitti da Israele, fecero pace con Davide, e gli furono soggetti. Ed i Siri non vollero più soccorrere i figliuoli di Ammon. 013 1CH 020 001 Or avvenne che, in capo dell'anno, al tempo che i re sogliono uscire [alla guerra], Ioab condusse fuori l'esercito, e guastò il paese de' figliuoli di Ammon; poi venne, e pose l'assedio a Rabba; ma Davide dimorò in Gerusalemme; e Ioab percosse Rabba, e la disfece. 013 1CH 020 002 E Davide prese la corona di Malcam d'in su la testa di esso, e trovò che pesava un talento d'oro, e [vi erano] delle pietre preziose; e fu [posta] sopra il capo di Davide. Egli ne portò eziandio le spoglie della città, ch'[erano] in grandissima quantità. 013 1CH 020 003 E trasse fuori il popolo, e lo mise in pezzi con seghe, e con trebbie di ferro, e con mannaie. E così fece Davide a tutte le città de' figliuoli di Ammon. Poi se ne ritornò, con tutto il popolo, in Gerusalemme. 013 1CH 020 004 DOPO queste cose, avvenne che si mosse guerra contro a' Filistei, in Ghezer. Allora Sibbecai Hussatita percosse Sippai, [ch'era] della progenie di Rafa; ed [i Filistei] furono abbassati. 013 1CH 020 005 Vi fu ancora un'[altra] guerra contro a' Filistei, nella quale Elhanan, figliuolo di Iair, percosse Lachmi, fratello di Goliat, Ghitteo, l'asta della cui lancia [era] come un subbio di tessitore. 013 1CH 020 006 Vi fu ancora un'[altra] guerra in Gat, dove si trovò un uomo di [grande] statura, il quale aveva sei dita [in ciascuna mano, ed in ciascun piè]; [sì ch'erano in tutto] ventiquattro; ed [era] anch'egli della progenie di Rafa. 013 1CH 020 007 Ed egli schernì Israele; ma Gionatan, figliuolo di Sima, fratello di Davide, lo percosse. 013 1CH 020 008 Questi nacquero in Gat, della schiatta di Rafa, e furono morti per mano di Davide, e per mano de' suoi servitori. 013 1CH 021 001 OR Satana si levò contro ad Israele, ed incitò Davide ad annoverare Israele. 013 1CH 021 002 E Davide disse a Ioab, ed a' capi del popolo: Andate, annoverate Israele da Beerseba, fino in Dan; e rapportatemene il numero, acciocchè io lo sappia. 013 1CH 021 003 E Ioab disse: Il Signore accresca il suo popolo per cento cotanti; non [sono] essi tutti, o re, mio signore, servitori del mio signore? perchè cerca il mio signore questa cosa? perchè sarebbe questo [imputato] a colpa ad Israele? 013 1CH 021 004 Ma la parola del re prevalse a Ioab. Ioab adunque si partì, e andò attorno per tutto Israele; poi tornò in Gerusalemme. 013 1CH 021 005 E diede a Davide la somma del popolo annoverato; e di tutto Israele vi erano undici volte centomila uomini che potevano trar la spada; e di Giuda, quattrocensettantamila uomini, che potevano trar la spada. 013 1CH 021 006 Or egli non annoverò Levi, nè Beniamino, fra gli altri; perciocchè il comandamento del re gli era abbominevole. 013 1CH 021 007 Or questa cosa dispiacque a Dio; laonde egli percosse Israele. 013 1CH 021 008 E Davide disse a Dio: Io ho gravemente peccato d'aver fatta questa cosa; ma ora fa', ti prego, passar via l'iniquità del tuo servitore; perciocchè io ho fatta una gran follia. 013 1CH 021 009 E il Signore parlò a Gad, veggente di Davide, dicendo: 013 1CH 021 010 Va', e parla a Davide, dicendo: Così ha detto il Signore: Io ti propongo tre cose; eleggitene una, ed io te [la] farò. 013 1CH 021 011 Gad adunque venne a Davide, e gli disse: Così ha detto il Signore: Prenditi: 013 1CH 021 012 o la fame per tre anni; o di non poter durare davanti a' tuoi nemici per tre mesi, e che la spada de' tuoi nemici ti aggiunga; ovvero che la spada del Signore, e la pestilenza sia per tre giorni nel paese; e che l'Angelo del Signore faccia il guasto per tutte le contrade d'Israele. Ora dunque, vedi ciò che io ho da rispondere a Colui che mi ha mandato. 013 1CH 021 013 E Davide rispose a Gad: Io son grandemente distretto: deh! che io caggia nelle mani del Signore; conciossiachè grandissime [sieno] le sue compassioni; e ch'io non caggia nelle mani degli uomini. 013 1CH 021 014 Il Signore adunque mandò una pestilenza in Israele, e morirono settantamila uomini d'Israele. 013 1CH 021 015 Or Iddio mandò l'Angelo in Gerusalemme, per farvi il guasto; ma, come egli era per fare il guasto, il Signore riguardò, e si pentì del male, e disse all'Angelo che distruggeva: Basta; ritrai ora la tua mano. Or l'Angelo del Signore stava in piè presso dell'aia di Ornan Gebuseo. 013 1CH 021 016 E Davide alzò gli occhi, e vide l'Angelo del Signore che stava in piè fra terra e cielo, avendo in mano la spada tratta, vibrata contro a Gerusalemme. E Davide, e tutti gli Anziani, coperti di sacchi, caddero sopra le lor facce. 013 1CH 021 017 E Davide disse a Dio: Non [sono] io quello che ho comandato che si annoverasse il popolo? Io dunque [son] quello che ho peccato, ed ho del tutto mal fatto; ma queste pecore che cosa hanno fatto? deh! Signore Iddio mio, sia la tua mano contro a me, e contro alla casa di mio padre; e non [sia] contro al tuo popolo, per [percuoterlo] di piaga. 013 1CH 021 018 Allora l'Angelo del Signore disse a Gad, che dicesse a Davide di salire all'aia di Ornan Gebuseo, per rizzar [quivi] un altare al Signore. 013 1CH 021 019 E Davide salì [là], secondo la parola di Gad, ch'egli avea detta a Nome del Signore. 013 1CH 021 020 Or Ornan, trebbiando del grano, si era rivolto, ed avea veduto l'Angelo; e si era nascosto, co' suoi quattro figliuoli. 013 1CH 021 021 E quando Davide fu giunto ad Ornan, Ornan riguardò; ed avendo veduto Davide, uscì fuor dell'aia, e s'inchinò a Davide con la faccia verso terra. 013 1CH 021 022 E Davide disse ad Ornan: Dammi il luogo di quest'aia; acciocchè io vi edifichi un altare al Signore; dammelo per lo [suo] giusto prezzo; acciocchè questa piaga sia arrestata d'in sul popolo. 013 1CH 021 023 Ed Ornan disse a Davide: Prendite[lo], e faccia il re, mio signore, ciò che gli piace; vedi, io [ti] dono questi buoi per olocausti, e queste trebbie per legne, e questo grano per offerta; io [ti] dono il tutto. 013 1CH 021 024 Ma il re Davide disse ad Ornan: No; anzi io del tutto comprerò [queste cose] per giusto prezzo; perciocchè io non voglio presentare al Signore ciò che [è] tuo, nè offerire olocausto che io abbia avuto in dono. 013 1CH 021 025 Davide adunque diede ad Ornan per quel luogo il peso di seicento sicli d'oro. 013 1CH 021 026 E Davide edificò quivi un altare al Signore, ed offerse olocausti, e sacrificii da render grazie, ed invocò il Signore, il quale gli rispose dal cielo col fuoco [ch'egli mandò] in su l'altar dell'olocausto. 013 1CH 021 027 E per comandamento del Signore, l'Angelo rimise la sua spada nel fodero. 013 1CH 021 028 In quel tempo, Davide veggendo che il Signore gli avea risposto nell'aia di Ornan Gebuseo, vi sacrificò. 013 1CH 021 029 Or il Tabernacolo del Signore che Mosè avea fatto nel deserto, e l'Altare degli olocausti, [era] in quel tempo nell'alto luogo in Gabaon. 013 1CH 021 030 E Davide non potè andare davanti a quello, per ricercare Iddio; perciocchè egli era spaventato per la spada dell'Angelo del Signore. 013 1CH 022 001 E DAVIDE disse: Questa è la Casa del Signore Iddio; e questo [è il luogo del]l'Altare per gli olocausti ad Israele. 013 1CH 022 002 Poi comandò che si adunassero i forestieri ch'[erano] nel paese di Israele; ed ordinò gli scarpellini, per tagliar le pietre che si aveano da tagliare, per edificar la Casa di Dio. 013 1CH 022 003 Davide apparecchiò ancora del ferro in gran quantità, per li chiodi, per gli usci delle porte, e per le spranghe, ed i perni; e del rame, in tanta quantità, che il peso ne era senza fine; 013 1CH 022 004 e legname di cedro senza numero; perciocchè i Sidonii e i Tirii conducevano legname di cedro in gran quantità a Davide. 013 1CH 022 005 E Davide diceva: Salomone, mio figliuolo, [è] fanciullo, e tenero; e la Casa che si deve edificare al Signore, ha da essere sommamente magnifica in fama ed in gloria appo tutti i paesi; ora dunque io gliene farò gli apparecchi. Così Davide, davanti alla sua morte, apparecchiò le [materie] in gran quantità. 013 1CH 022 006 E chiamò Salomone, suo figliuolo, e gli comandò di edificare una Casa al Signore Iddio d'Israele; 013 1CH 022 007 e gli disse: Figliuol mio, io avea avuto in cuore di edificare una Casa al Nome del Signore Iddio mio; 013 1CH 022 008 ma la parola del Signore mi è sopraggiunta, dicendo: Tu hai sparso molto sangue, ed hai fatte di gran guerre; tu non edificherai la Casa al mio Nome; perciocchè tu hai sparso sangue assai in terra nel mio cospetto. 013 1CH 022 009 [Ma] ecco, ei ti nascerà un figliuolo, il quale sarà uomo di pace; ed io gli darò riposo da tutti i suoi nemici d'ogn'intorno; perciocchè, [come] il suo nome sarà Salomone, così al suo tempo io darò pace e quiete ad Israele. 013 1CH 022 010 Esso edificherà una Casa al mio Nome; ed egli mi sarà figliuolo, ed io gli sarò padre; ed io stabilirò il trono del suo regno sopra Israele in perpetuo. 013 1CH 022 011 Ora, figliuol mio, sia il Signore teco, e prospera, ed edifica la Casa del Signore Iddio tuo, come egli ti ha promesso. 013 1CH 022 012 Sol diati il Signore senno e prudenza, quando egli ti costituirà sopra Israele; e [ciò], per osservar la Legge del Signore Iddio tuo. 013 1CH 022 013 Allora tu prospererai, se tu osservi di mettere ad effetto gli statuti e le leggi, che il Signore ha comandato a Mosè [di dare] ad Israele. Fortificati, e prendi animo; non temere, e non isgomentarti. 013 1CH 022 014 Or ecco, io, nella mia povertà, ho apparecchiati per la Casa del Signore centomila talenti d'oro, e millemila talenti d'argento; quant'è al rame ed al ferro, il peso [n'è] senza fine; perciocchè ve n'è in gran quantità; ho eziandio apparecchiato legname e pietre; e tu ve ne potrai aggiugnere ancora più. 013 1CH 022 015 Tu hai eziandio appresso di te molti lavoranti, scarpellini, ed artefici di pietre, e di legname, ed ogni [sorte d'uomini] intendenti in ogni lavorio. 013 1CH 022 016 L'oro, l'argento, il rame, e il ferro [è] innumerabile. Or mettiti all'opera, e il Signore sarà teco. 013 1CH 022 017 Davide comandò ancora a tutti i capi d'Israele che porgessero aiuto a Salomone, suo figliuolo. 013 1CH 022 018 [E disse loro]: Il Signore Iddio vostro non [è] egli con voi, e non vi ha egli dato riposo d'ogn'intorno? conciossiachè egli mi abbia dati nelle mani gli abitanti del paese; e il paese è stato soggiogato al Signore, ed al suo popolo. 013 1CH 022 019 Ora [dunque] recate i cuori, e gli animi vostri, a ricercare il Signore Iddio vostro; e mettetevi ad edificare il Santuario del Signore Iddio, per portar l'Arca del Patto del Signore, e i sacri arredi di Dio, dentro alla Casa che si deve edificare al Nome del Signore. 013 1CH 023 001 DAVIDE adunque, [essendo] vecchio, e sazio di giorni, costituì Salomone, suo figliuolo, re sopra Israele. 013 1CH 023 002 E adunò tutti i capi d'Israele, e i sacerdoti, e i Leviti. 013 1CH 023 003 E i Leviti furono annoverati dall'età di trent'anni in su. E il numero di essi, annoverati gli uomini a testa a testa, fu di trentottomila. 013 1CH 023 004 D'infra essi ventiquattromila [doveano] vacare all'opera della Casa del Signore; e seimila doveano esser giudici ed ufficiali; 013 1CH 023 005 e quattromila, portinai; ed [altri] quattromila [doveano] lodare il Signore con gli strumenti che io ho fatti, [disse Davide], per lodar[lo]. 013 1CH 023 006 E Davide li distribuì in ispartimenti, secondo i figliuoli di Levi: Gherson, Chehat, e Merari. 013 1CH 023 007 De' Ghersoniti [furono] Ladan e Simi. 013 1CH 023 008 I figliuoli di Ladan [furono] tre: Iehiel il primo, poi Zetam, poi Ioel. 013 1CH 023 009 I figliuoli di Simi [furono] tre: Selomit, ed Haziel, ed Haran. Questi [furono] i capi delle [famiglie] paterne de' Ladaniti. 013 1CH 023 010 E i figliuoli di Simi [furono] Iahat, e Zina, e Ieus, e Beria. Questi [furono] i figliuoli di Simi, [in numero di] quattro. 013 1CH 023 011 E Iahat era il primo, e Zina il secondo; ma Ieus, e Beria, perchè non moltiplicarono in figliuoli, furono messi in una medesima descrizione, come una medesima casa paterna. 013 1CH 023 012 I figliuoli di Chehat [furono] quattro: Amram, Ishar, Hebron, ed Uzziel. 013 1CH 023 013 I figliuoli di Amram [furono] Aaronne e Mosè. Ed Aaronne fu messo da parte, insieme co' suoi figliuoli, in perpetuo, per santificar le cose santissime, per far profumi davanti al Signore, per ministrargli, e per benedire al nome di esso, in perpetuo. 013 1CH 023 014 E quant'è a Mosè, uomo di Dio, i suoi figliuoli furono nominati della tribù di Levi. 013 1CH 023 015 I figliuoli di Mosè [furono] Ghersom ed Eliezer. 013 1CH 023 016 [De]'figliuoli di Ghersom, Sebuel [fu] il capo. 013 1CH 023 017 E [de]'figliuoli di Eliezer, Rehabia fu il capo; ed Eliezer non ebbe altri figliuoli; ma i figliuoli di Rehabia moltiplicarono sommamente. 013 1CH 023 018 [De]'figliuoli d'Ishar, Selomit [fu] il capo. 013 1CH 023 019 I figliuoli di Hebron[furono] Ieria il primo, Amaria il secondo, Iahaziel il terzo, e Iecamam il quarto. 013 1CH 023 020 I figliuoli di Uzziel [furono] Mica il primo, ed Isia il secondo. 013 1CH 023 021 I figliuoli di Merari[furono] Mahali, e Musi. I figliuoli di Mahali [furono] Eleazaro, e Chis. 013 1CH 023 022 Ed Eleazaro morì, e non ebbe figliuoli, ma [sol] figliuole; ed i figliuoli di Chis, lor fratelli, le presero [per mogli]. 013 1CH 023 023 I figliuoli di Musi [furono] tre, Mahali, ed Eder, e Ieremot. 013 1CH 023 024 Questi [furono] i figliuoli di Levi, secondo le lor famiglie paterne, capi di [esse] nelle lor descrizioni; essendo annoverati per nome, a testa a testa, quelli che facevano l'opera del servigio della Casa del Signore, dall'età di vent'anni in su. 013 1CH 023 025 (Perciocchè Davide disse: Il Signore Iddio d'Israele ha dato riposo al suo popolo, ed ha presa la sua abitazione in Gerusalemme in perpetuo; 013 1CH 023 026 ed anche i Leviti non avranno [più] da portare il Tabernacolo, e tutti i suoi arredi per lo suo servigio.) 013 1CH 023 027 Conciossiachè negli ultimi registri di Davide, le descrizioni de' figliuoli di Levi fossero fatte dall'età di vent'anni in su; 013 1CH 023 028 perciocchè il loro ufficio [era di stare] appresso dei discendenti d'Aaronne, per lo servigio della Casa del Signore, ne' cortili, e nelle camere; e nel tener nette tutte le cose sacre, e per [ogni altra] opera del servigio della Casa di Dio; 013 1CH 023 029 e per li pani, che doveano esser posti per ordine, e per lo fior della farina per le offerte, e per le schiacciate azzime, e per le cose [che doveano cuocersi] nella padella, ed in su la tegghia; e per ogni [sorte di] misure; 013 1CH 023 030 e per presentarsi ogni mattina, per celebrare, e lodare il Signore; e così ogni sera; 013 1CH 023 031 ed ogni volta che si aveano da offerire olocausti al Signore, ne' sabati, nelle calendi, nelle feste solenni; in [certo] numero, secondo ch'era ordinato del continuo, davanti al Signore; 013 1CH 023 032 e per osservar ciò che si dovea fare nel Tabernacolo della convenenza, e nel santuario, e per lo servigio de' figliuoli di Aaronne, lor fratelli, per lo ministerio della Casa del Signore. 013 1CH 024 001 OR quant'è a' figliuoli d'Aaronne, i loro spartimenti [furono questi]: I figliuoli d'Aaronne [furono] Nadab, ed Abihu, Eleazaro, ed Itamar. 013 1CH 024 002 Ed essendo Nadab ed Abihu morti senza figliuoli davanti al padre loro, Eleazaro ed Itamar esercitaroro il sacerdozio. 013 1CH 024 003 Or Davide li distribuì secondo gli ordini loro nel lor ministerio, [essendo] Sadoc de' figliuoli di Eleazaro, ed Ahimelec de' figliuoli d'Itamar. 013 1CH 024 004 Ed i figliuoli di Eleazaro si trovarono in più gran numero di capi d'uomini, che i figliuoli di Itamar, quando gli spartimenti furono fatti. De' figliuoli di Eleazaro [vi erano] sedici capi di famiglie paterne, e de' figliuoli d'Itamar otto. 013 1CH 024 005 E gli spartimenti furono fatti a sorte, gli uni per mezzo gli altri; perciocchè anche i capi del santuario, e [della Casa] di Dio, erano de' figliuoli di Eleazaro, e de' figliuoli d'Itamar. 013 1CH 024 006 E Semaia, figliuolo di Natanael, Scriba, [della tribù] di Levi, li descrisse davanti al re, e davanti a' capi [del popolo], ed al sacerdote Sadoc, e ad Ahimelec, figliuolo di Ebiatar, ed a' capi delle [famiglie] paterne de' sacerdoti, e de' Leviti; una casa paterna si prendeva [de' discendenti] di Eleazaro, ed un'[altra congiuntamente di que]'d'Itamar. 013 1CH 024 007 La prima sorte adunque scadde a Ioiarib, la seconda a Iedaia, 013 1CH 024 008 la terza ad Harim, la quarta a Seorim, 013 1CH 024 009 la quinta a Malchia, 013 1CH 024 010 la sesta a Miamin, la settima a Cos, l'ottava ad Abia, 013 1CH 024 011 la nona a Iesua, la decima a Secania, 013 1CH 024 012 l'undecima ad Eliasib, la duodecima a Iachim, 013 1CH 024 013 la tredicesima ad Huppa, la quartadecima a Iesebeab, 013 1CH 024 014 la quintadecima a Bilga, la sestadecima ad Immer, 013 1CH 024 015 la diciassettesima ad Hezir, la diciottesima a Pisses, 013 1CH 024 016 la diciannovesima a Petahia, la ventesima ad Ezechiele, 013 1CH 024 017 la ventunesima a Iachin, la ventiduesima a Gamul, 013 1CH 024 018 la ventesimaterza a Delaia, la ventiquattresima a Maazia. 013 1CH 024 019 Questi [furono] i loro ordini nel lor ministerio, [secondo i quali aveano] da venir nella Casa del Signore, secondo che era loro ordinato, sotto la condotta di Aaronne, lor padre; come il Signore Iddio d'Israele gli avea comandato. 013 1CH 024 020 E QUANT'è al rimanente de' figliuoli di Levi, de' figliuoli di Amram, [vi fu] Subael; e de' figliuoli di Subael, Iedeia. 013 1CH 024 021 Quant'è a' figliuoli di Rehabia, Isia [fu] il capo. 013 1CH 024 022 Degl'Ishariti, Selomot; de' figliuoli di Selomot, Iahat. 013 1CH 024 023 [De' figliuoli di Hebron, Ieria era il primo], Amaria il secondo, Iahaziel il terzo, Iecamam il quarto. 013 1CH 024 024 De' figliuoli di Uzziel [fu capo] Mica; de' figliuoli di Mica, Samir. 013 1CH 024 025 Il fratello di Mica [fu] Isia; de' figliuoli d'Isia, Zaccaria [fu il capo]. 013 1CH 024 026 I figliuoli di Merari[furono] Mehali, e Musi; e de' figliuoli di Iaazia, Beno [fu il capo]. 013 1CH 024 027 I figliuoli di Merari, per Iaazia, [furono] Beno, e Soham, e Zaccur, ed Ibri. 013 1CH 024 028 Di Mahali [il capo fu] Eleazaro, il quale non ebbe figliuoli. 013 1CH 024 029 Quant'è a Chis, [il capo de]'suoi figliuoli [fu] Ierameel. 013 1CH 024 030 E de' figliuoli di Musi [furono i capi] Mahali, ed Eder, e Ierimot. Questi [furono] i figliuoli de' Leviti, secondo le lor case paterne. 013 1CH 024 031 E tirarono anch'essi le sorti, al pari de' figliuoli d'Aaronne, lor fratelli, in presenza del re Davide, e di Sadoc, e d'Ahimelec, e de' capi delle [famiglie] paterne de' sacerdoti, e de' Leviti; le principali delle [case] paterne [essendo] pareggiate ad [altre più] piccole de' lor fratelli. 013 1CH 025 001 POI Davide ed i capi dell'esercito fecero, fra i figliuoli di Asaf, e di Heman, e di Iedutun, gli spartimenti del servigio di quelli che aveano da profetizzar con cetere, con salteri, e con cembali; e la lor descrizione fu fatta d'uomini [abili] all'opera del lor ministerio. 013 1CH 025 002 I figliuoli di Asaf [furono] Zaccur, e Iosef, e Netania, ed Asareela, figliuoli di Asaf, il qual profetizzava sotto il re. 013 1CH 025 003 I figliuoli di Iedutun [furono] Ghedalia, e Seri, ed Isaia, ed Hasabia, e Mattitia, [e Simi], sei [in tutto], con cetere, sotto la condotta di Iedutun, lor padre, che profetizzava in celebrare e lodare il Signore. 013 1CH 025 004 I figliuoli di Heman [furono] Bucchia, Mattania, Uzziel, Sebuel, e Ierimot, Hanania, Hanani, Eliata, Ghiddalti, Romamtiezer, Iosbecasa, Malloti, Hotir, e Mahaziot. 013 1CH 025 005 Tutti questi [furono] figliuoli di Heman, veggente del re, nelle parole di Dio, [pertinenti] ad innalzare il corno. E Iddio avea dati ad Heman quattordici figliuoli, e tre figliuole. 013 1CH 025 006 Tutti costoro, sotto la condotta dei lor padri, [vacavano] alla musica della Casa del Signore, con cembali, salteri, e cetere, per lo ministerio della Casa di Dio; ed Asaf, Iedutun, ed Heman, [erano] sotto la condotta del re. 013 1CH 025 007 E il numero loro, co' lor fratelli, ammaestrati nella musica del Signore, era di dugentottantotto, tutti mastri cantori. 013 1CH 025 008 E si tirarono le sorti delle mute del servigio, i piccoli al par de' grandi, i mastri al par de' discepoli. 013 1CH 025 009 E la prima sorte scadde per Asaf, a Iosef; la seconda a Ghedalia, [il quale], coi suoi fratelli, e figliuoli, [faceva il numero di] dodici; 013 1CH 025 010 la terza a Zaccur, [il quale], co' suoi figliuoli, e fratelli, [faceva il numero di] dodici; 013 1CH 025 011 la quarta ad Isri, [il quale], co' suoi figliuoli, e fratelli, [faceva il numero di] dodici; 013 1CH 025 012 la quinta a Netania, [il quale], co' suoi figliuoli, e fratelli, [faceva il numero di] dodici; 013 1CH 025 013 la sesta a Bucchia, [il quale], co' suoi figliuoli, e fratelli, [faceva il numero di] dodici; 013 1CH 025 014 la settima a Iesareela, [il quale], co' suoi figliuoli, e fratelli, [faceva il numero di] dodici; 013 1CH 025 015 l'ottava ad Isaia, [il quale], coi suoi figliuoli, e fratelli, [faceva il numero di] dodici; 013 1CH 025 016 la nona a Mattania, [il quale], co' suoi figliuoli, e fratelli, [faceva il numero di] dodici; 013 1CH 025 017 la decima a Simi, [il quale], co' suoi figliuoli, e fratelli, [faceva il numero di] dodici; 013 1CH 025 018 l'undecima ad Azareel, [il quale], co' suoi figliuoli, e fratelli, [faceva il numero di] dodici; 013 1CH 025 019 la duodecima ad Hasabia, [il quale], co' suoi figliuoli, e fratelli, [faceva il numero di] dodici; 013 1CH 025 020 la tredecima a Subael, [il quale], co' suoi figliuoli, e fratelli, [faceva il numero di] dodici; 013 1CH 025 021 la quartadecima a Mattitia, [il quale], co' suoi figliuoli, e fratelli, [faceva il numero di] dodici; 013 1CH 025 022 la quintadecima a Ieremot, [il quale], co' suoi figliuoli, e fratelli, [faceva il numero di] dodici; 013 1CH 025 023 la sestadecima ad Hanania, [il quale], co' suoi figliuoli, e fratelli, [faceva il numero di] dodici; 013 1CH 025 024 la diciassettesima a Iosbecasa, [il quale], co' suoi figliuoli, e fratelli, [faceva il numero di] dodici; 013 1CH 025 025 la diciottesima ad Hanani, [il quale], co' suoi figliuoli, e fratelli, [faceva il numero di] dodici; 013 1CH 025 026 la diciannovesima a Malloti, [il quale], co' suoi figliuoli, e fratelli, [faceva il numero di] dodici; 013 1CH 025 027 la ventesima ad Eliata, [il quale], co' suoi figliuoli, e fratelli, [faceva il numero di] dodici; 013 1CH 025 028 la ventunesima ad Hotir, [il quale], co' suoi figliuoli, e fratelli, [faceva il numero di] dodici; 013 1CH 025 029 la ventiduesima a Ghiddalti, [il quale], co' suoi figliuoli, e fratelli, [faceva il numero di] dodici; 013 1CH 025 030 la ventesimaterza a Mahaziot, [il quale], co' suoi figliuoli, e fratelli, [faceva il numero di] dodici; 013 1CH 025 031 la ventiquattresima a Romamtiezer, [il quale], co' suoi figliuoli, e fratelli, [faceva il numero di] dodici; 013 1CH 026 001 QUANT'è agli spartimenti de' portinai, d'infra i Coriti [vi fu] Meselemia, figliuolo di Asaf. 013 1CH 026 002 E Meselemia ebbe [questi] figliuoli: Zaccaria il primogenito, Iediael il secondo, Zebadia il terzo, Iatniel il quarto, 013 1CH 026 003 Elam il quinto, Iohanan il sesto, Elioenai il settimo. 013 1CH 026 004 Ed Obed-Edom ebbe [questi] figliuoli: Semaia il primogenito, Iozabed il secondo, Ioa il terzo, Sacar il quarto, Natanael il quinto, 013 1CH 026 005 Ammiel il sesto, Issacar il settimo, Peulletai l'ottavo; perciocchè Iddio l'avea benedetto. 013 1CH 026 006 A Semaia ancora, figliuolo di esso, nacquero figliuoli, i quali signoreggiarono sopra la casa del padre loro; perciocchè erano uomini di valore. 013 1CH 026 007 I figliuoli di Semaia [furono] Otni, e Refael, ed Obed, ed Elzabad, suoi fratelli, uomini di valore; ed Elihu, e Semachia. 013 1CH 026 008 Tutti costoro [furono] de' figliuoli di Obed-Edom, coi lor figluioli, e i lor fratelli, uomini di valore, e forti per lo [servigio, in numero di] sessantadue, [usciti] di Obed-Edom. 013 1CH 026 009 E i figliuoli, ed i fratelli di Meselemia [furono] diciotto, uomini di valore. 013 1CH 026 010 E i figliuoli di Hosa, de' figliuoli di Merari, [furono] Simri, il capo (perciocchè, [benchè] egli non fosse il primogenito, pur suo padre lo costituì capo); 013 1CH 026 011 Hilchia il secondo, Tebalia il terzo, Zaccaria il quarto. Tutti i figliuoli, e i fratelli di Hosa [furono] tredici. 013 1CH 026 012 Fra costoro [si fecero] gli spartimenti de' portinai, per teste d'uomini, a mute di servigio, al pari de' lor fratelli, per servir nella Casa del Signore. 013 1CH 026 013 E trassero le sorti, così per li piccoli, come per li grandi, secondo le lor case paterne, per ciascuna porta. 013 1CH 026 014 E la sorte [per la porta] orientale scadde a Selemia. E poi, tratte di nuovo le sorti, la sorte scadde a Zaccaria, savio consigliere, figliuolo di esso, [per la porta] settentrionale. 013 1CH 026 015 Ad Obed-Edom [scadde la sorte per la porta] meridionale; ed a' suoi figliuoli [scadde] il luogo delle collette. 013 1CH 026 016 A Suppim, e ad Hosa, [scadde la sorte] verso Occidente, insieme con la porta di Sallechet, nella strada della salita. Le mute [erano] uguali l'una all'altra. 013 1CH 026 017 Verso Oriente [vi erano] sei Leviti; [e] verso Aquilone quattro per giorno; e verso il Mezzodì quattro per giorno; e ne' luoghi delle collette due per uno. 013 1CH 026 018 Dal lato di Parbar, verso Occidente, [ve n'erano] quattro in su la strada, [e] due in Parbar. 013 1CH 026 019 Questi [furono] gli spartimenti de' portinai fra i figliuoli di Core, ed i figliuoli di Merari. 013 1CH 026 020 E QUANT'è agli [altri] Leviti, Ahia [era] sopra i tesori della Casa di Dio, e sopra i tesori delle cose consacrate. 013 1CH 026 021 [Quant'è a]'figliuoli di Ladan, [cioè], a' figliuoli de' Ghersoniti, [discesi] di Ladan, [vi furono questi] capi delle [famiglie] paterne di Ladan Ghersonita, [cioè: ] Iehieli; 013 1CH 026 022 ed i figliuoli di Iehieli; [e] Zetam, e Ioel, suo fratello, [i quali] ebbero il carico de' tesori della Casa del Signore. 013 1CH 026 023 Quant'[è] agli Amramiti, Ishariti, Hebroniti, ed Uzzieliti. 013 1CH 026 024 Sebuel, figliuolo di Ghersom, figliuolo di Mosè, [era] soprantendente sopra i tesori. 013 1CH 026 025 E quant'è a' suoi fratelli, dal lato di Eliezer, di cui [fu] figliuolo Rehabia, di cui [fu] figliuolo Isaia, di cui [fu] figliuolo Gioram, di cui [fu] figliuolo Zicri, di cui [fu] figliuolo Selomit; 013 1CH 026 026 questo Selomit, e i suoi fratelli, [erano] sopra tutti i tesori delle cose sacre, che il re Davide, e i capi delle [famiglie] paterne, d'infra i capi delle migliaia, e delle centinaia, e i capitani dell'esercito, aveano consacrate, 013 1CH 026 027 avendole consacrate delle guerre, e delle spoglie, per riparar la Casa del Signore; 013 1CH 026 028 insieme con tutto quello che il veggente Samuele, e Saulle, figliuolo di Chis, ed Abner, figliuolo di Ner, e Ioab, figliuolo di Seruia, aveano consacrato. Se alcuno consacrava [alcuna cosa, quello era messo] sotto le mani di Selomit, e de' suoi fratelli. 013 1CH 026 029 QUANT'è agli Ishariti, Chenania e i suoi figliuoli aveano il carico dell'opera di fuori, sopra Israele, come ufficiali, e giudici. 013 1CH 026 030 Quant'è agli Hebroniti, Hasabia, e i suoi fratelli uomini di valore, [in numero di] mille settecento, aveano il carico del reggimento d'Israele di qua dal Giordano, verso Occidente, in ogni opera del Signore, e nel servigio del re. 013 1CH 026 031 Quant'è agli [altri] Hebroniti, Ieria [fu] il capo delle lor generazioni, [divise] per famiglie paterne. L'anno quarantesimo del regno di Davide furono ricercati, e si trovarono fra essi in Iazer di Galaad degli uomini prodi e valorosi. 013 1CH 026 032 Poi [v'erano] i fratelli di esso, uomini di valore, capi di [famiglie] paterne, [in numero di] duemila settecento. E il re Davide li costituì sopra i Rubeniti, e sopra i Gaditi, e sopra la mezza tribù di Manasse, in ogni affare di Dio e del re. 013 1CH 027 001 ORA quant'è a' figliuoli d'Israele, secondo le lor descrizioni [per] capi di [famiglie] paterne, e capitani di migliaia, e di centinaia, ed i loro ufficiali, ogni spartimento di coloro che servivano al re (secondo tutto l'ordine degli spartimenti, [de' quali] ciascuno entrava ed usciva di mese in mese, per tutti i mesi dell'anno) [era] di ventiquattromila [uomini]. 013 1CH 027 002 Iasobam, figliuolo di Zabdiel, [era] sopra il primo spartimento, per lo primo mese; e nel suo spartimento [v'erano] ventiquattromila [uomini]. 013 1CH 027 003 [Egli era] il capo sopra tutti i capitani del [primo] mese; ed [era] de' figliuoli di Fares. 013 1CH 027 004 E sopra lo spartimento del secondo mese [era] Dodai Ahoheo; e nel suo spartimento, nel quale [v'erano] ventiquattromila [uomini], Miclot [era] il conduttore. 013 1CH 027 005 Il capo del terzo esercito, per lo terzo mese, [era] Benaia, figliuolo di Gioiada, principale ufficiale; [ed egli era] capitano in capo; e nel suo spartimento [vi erano] ventiquattromila [uomini]. 013 1CH 027 006 Questo Benaia [era uomo] prode fra i trenta, [ed era] sopra i trenta; ed Ammizzabad, suo figliuolo, [era] sopra lo spartimento di esso. 013 1CH 027 007 Il quarto, per lo quarto mese, [era] Asael, fratello di Ioab; e, dopo lui, Zebadia, suo figliuolo; e nel suo spartimento [v'erano] ventiquattromila [uomini]. 013 1CH 027 008 Il quinto capo, per lo quinto mese, [era] Samhut Israhita; e nel suo spartimento [v'erano] ventiquattromila [uomini]. 013 1CH 027 009 Il sesto, per lo sesto mese, [era] Ira, figliuolo d'Icches Tecoita; e nel suo spartimento [v'erano] ventiquattromila [uomini]. 013 1CH 027 010 Il settimo, per lo settimo mese, [era] Heles Pelonita, de'figliuoli di Efraim; e nel suo spartimento [v'erano] ventiquattromila [uomini]. 013 1CH 027 011 L'ottavo, per l'ottavo mese, [era] Sibbecai Husatita, [della nazione] de' Zarhiti; e nel suo spartimento [v'erano] ventiquattromila [uomini]. 013 1CH 027 012 Il nono, per lo nono mese, [era] Abiezer Anatotita, de' figliuoli di Beniamino; e nel suo spartimento [v'erano] ventiquattromila [uomini]. 013 1CH 027 013 Il decimo, per lo decimo mese, [era] Maharai Netofatita, [della nazione] dei Zarhiti; e nel suo spartimento [vi erano] ventiquattromila [uomini]. 013 1CH 027 014 L'undecimo, per l'undecimo mese, [era] Benaia Piratonita, de' figliuoli di Efraim; e nel suo spartimento [v'erano] ventiquattromila [uomini]. 013 1CH 027 015 Il duodecimo, per lo duodecimo mese, [era] Heldai Netofatita, [della progenie] di Otniel; e nel suo spartimento [v'erano] ventiquattromila [uomini]. 013 1CH 027 016 OLTRE a ciò, [vi erano de' conduttori] sopra le tribù d'Israele; Eliezer, figliuolo di Zicri, [era] conduttore dei Rubeniti; Sefatia, figliuolo di Maaca, dei Simeoniti; 013 1CH 027 017 Hasabia, figliuolo di Chemuel, de' Leviti; Sadoc, degli Aaroniti; 013 1CH 027 018 Elihu, de' fratelli di Davide, di que' di Giuda; Omri, figliuolo di Micael, degl'Issacariti; 013 1CH 027 019 Ismaia, figliuolo di Obadia, de' Zabuloniti; Ierimot, figliuolo di Azriel, de' Neftaliti; 013 1CH 027 020 Hosea, figliuolo di Azazia, de' figliuoli di Efraim; Ioel, figliuolo di Pedaia, della mezza tribù di Manasse; 013 1CH 027 021 Iddo, figliuolo di Zaccaria, dell'[altra] mezza tribù di Manasse, in Galaad; Iaaziel, figliuolo di Abner, dei Beniaminiti; 013 1CH 027 022 Azareel, figliuolo di Ieroham, de' Daniti. Questi [furono] i capi principali delle tribù d'Israele. 013 1CH 027 023 E Davide non levò il numero di essi dall'età di vent'anni in giù; perciocchè il Signore avea detto d'accrescere Israele come le stelle del cielo. 013 1CH 027 024 Ioab, figliuolo di Seruia, avea ben cominciato ad annoverare [così il popolo], ma non finì; e per questo vi fu indegnazione contro ad Israele; laonde quella descrizione non fu messa fra le descrizioni [poste] ne' registri del re Davide. 013 1CH 027 025 ED Azmavet, figliuolo di Adiel, [era] sopra i tesori del re; e Gionatan, figliuolo di Uzzia, [era] sopra i tesori della campagna, nelle città, nelle villate, e nelle castella; 013 1CH 027 026 ed Ezri, figliuolo di Chelub, [era] sopra quelli che lavoravano nella campagna nel lavoro della terra; 013 1CH 027 027 e Simi Ramatita [era] sopra le vigne; e Zabdi Sifmita [era] sopra i cellieri ch'[erano] nei vignai, [e] sopra le conserve del vino; 013 1CH 027 028 e Baal-hanan Ghederita, [era] sopra gli ulivi, e sopra i fichi, ch'[erano] nella campagna; e Gioas [era] sopra i cellieri dell'olio; 013 1CH 027 029 e Sitrai Saronita [era] sopra gli armenti [che pascevano] in Saron; e Safat, figliuolo di Adlai, [era] sopra gli armenti [che pascevano] nelle valli; 013 1CH 027 030 ed Obil Ismaelita [era] sopra i cammelli; e Iedeia Merenotita [era] sopra le asine. 013 1CH 027 031 E Iaziz Hagareno [era] sopra le gregge del minuto bestiame. Tutti costoro aveano il governo delle facoltà del re Davide. 013 1CH 027 032 E Gionatan, zio di Davide, uomo intendente e letterato, [era] consigliere; e Iehiel, figliuolo di Hacmoni, [era] co' figliuoli del re; 013 1CH 027 033 ed Ahitofel [era] consigliere del re; ed Husai Archita [era] famigliare del re; 013 1CH 027 034 e dopo Ahitofel, [fu] Gioiada, figliuolo di Benaia, ed Ebiatar; e Ioab [era] capo dell'esercito del re. 013 1CH 028 001 OR Davide adunò in Gerusalemme tutti i capi d'Israele, i capi delle tribù, ed i capitani degli spartimenti che servivano al re, ed anche i capi delle migliaia, e delle centinaia, e quelli che aveano il governo di tutte le facoltà, e del bestiame del re; ed i suoi figliuoli, e gli uomini della sua corte, e gli [uomini] prodi, ed ogni uomo di valore. 013 1CH 028 002 E il re Davide si levò in piè, e disse: Ascoltatemi, fratelli miei, e popol mio; io avea in cuore di edificare una Casa di riposo all'Arca del Patto del Signore; ed allo scannello de' piedi del nostro Dio; ed avea fatto l'apparecchio per edificar[la]. 013 1CH 028 003 Ma Iddio mi ha detto: Tu non edificherai la Casa al mio Nome; perciocchè tu [sei] uomo di guerra, ed hai sparso molto sangue. 013 1CH 028 004 Ora, [come] il Signore Iddio d'Israele mi ha eletto d'infra tutta la casa di mio padre, per esser re sopra Israele, in perpetuo (conciossiachè egli abbia eletto Giuda per conduttore, e la casa di mio padre, d'infra la casa di Giuda, ed abbia gradito me, d'infra i figliuoli di mio padre, per costituir[mi] re sopra tutto Israele); 013 1CH 028 005 così d'infra tutti i miei figliuoli (avendomene il Signore dati molti), egli ha eletto Salomone, mio figliuolo, per sedere sopra il trono del regno del Signore, sopra Israele. 013 1CH 028 006 E mi ha detto: Il tuo figliuolo Salomone edificherà la mia Casa, ed i miei cortili; perciocchè io me l'ho eletto per figliuolo, e io gli sarò padre. 013 1CH 028 007 E stabilirò il suo regno in perpetuo; purchè egli perseveri fermamente in mettere in opera i miei comandamenti, e le mie leggi, come al dì d'oggi. 013 1CH 028 008 Ora dunque, davanti agli occhi di tutto Israele, della raunanza del Signore, ed agli orecchi dell'Iddio nostro, [io vi protesto] che osserviate, e ricerchiate tutti i comandamenti del Signore Iddio vostro; acciocchè possediate questo buon paese, e lo lasciate in eredità a' vostri figliuoli, dopo voi, in perpetuo. 013 1CH 028 009 E tu, Salomone, figliuol mio, riconosci l'Iddio di tuo padre, e servigli di cuore intiero, e d'animo volenteroso; perciocchè il Signore ricerca tutti i cuori, e conosce tutte le immaginazioni de' pensieri; se tu lo cerchi, tu lo troverai; ma, se tu l'abbandoni, egli ti rigetterà in perpetuo. 013 1CH 028 010 Vedi ora che il Signore ti ha eletto per edificare una Casa per Santuario; fortificati, e mettiti all'opera. 013 1CH 028 011 Allora Davide diede a Salomone, suo figliuolo, il modello del portico, e delle sue case, e delle sue celle, e delle sue sale, e delle sue camere di dentro e del luogo del propiziatorio; 013 1CH 028 012 ed [in somma], il modello di tutto quello ch'egli avea disegno per lo Spirito [di fare] ne' cortili della Casa del Signore, ed in tutte le camere d'intorno, per li tesori della Casa di Dio, e per li tesori delle cose consacrate; 013 1CH 028 013 e per gli spartimenti de' sacerdoti, e de' Leviti; e per ogni uso del servigio della Casa del Signore; e per tutti gli arredi del servigio della Casa del Signore. 013 1CH 028 014 [Gli diede ancora] dell'oro, secondo il peso di tutti gli arredi di ciascun servigio, [che doveano esser] d'oro; e [dell'argento], secondo il peso di tutti gli arredi di ciascun servigio, [che doveano esser] d'argento. 013 1CH 028 015 E il peso [che conveniva] per li candellieri d'oro, e per le lor lampane d'oro, secondo il peso di ciascun candelliere, e delle sue lampane; e [il peso che conveniva per li] candellieri d'argento, secondo il peso di ciascun candelliere, e delle sue lampane, secondo il servigio di ciascun candelliere; 013 1CH 028 016 e il peso dell'oro [che conveniva] per ciascuna delle tavole [de' pani], che doveano [del continuo] esser disposti per ordine; e il peso dell'argento [che conveniva] per le tavole d'argento; 013 1CH 028 017 e dell'oro puro, per le forcelle, e per li bacini, e per li nappi; [e parimente dell'oro] a [certo] peso, per le coppe d'oro, secondo il peso di ciascuna di esse; e [dell'argento] a [certo] peso per le coppe d'argento, secondo il peso di ciascuna di esse. 013 1CH 028 018 [Gli diede] ancora dell'oro affinato a [certo] peso per l'Altar de' profumi; e per la figura del carro, [e] de' Cherubini, che aveano da spander [le ale], e coprir l'Arca del patto del Signore disopra. 013 1CH 028 019 Il Signore, [disse Davide], mi ha dichiarato, per iscritto di sua mano, che mi è [stato recato], tutte queste cose, tutti i lavori di questo modello. 013 1CH 028 020 Poi disse a Salomone, suo figliuolo: Prendi animo, e fortificati, e mettiti all'opera; non temere, e non isgomentarti; perciocchè il Signore Iddio, l'Iddio mio, [sarà] teco; egli non ti lascerà, e non ti abbandonerà finchè tu abbia compiuta tutta l'opera del servigio della Casa del Signore. 013 1CH 028 021 Ed ecco gli spartimenti de' sacerdoti, e de' Leviti, per tutto il servigio della Casa di Dio; ed essi saranno teco in tutta l'opera; oltre a tutti quelli che volontariamente s'impiegheranno, secondo la [loro] industria, in ogni sorte di servigio; insieme co' capi, e tutto il popolo, ad ogni tuo comando. 013 1CH 029 001 POI il re Davide disse a tutta la raunanza: Iddio ha eletto un solo, Salomone, mio figliuolo, [il quale è ancora] giovane e tenero; e pur quest'opera [è] grande; perciocchè questo palazzo non [è] per un uomo, anzi per lo Signore Iddio. 013 1CH 029 002 Quant'è a me, io ho fatto, secondo ogni mia possibilità, apparecchio per la Casa dell'Iddio mio: d'oro, per [le cose che hanno ad esser d'oro]; d'argento, per [le cose che hanno ad esser] d'argento; di rame, per [le cose che hanno ad esser di] rame; di ferro, per [le cose che hanno ad esser di] ferro; e di legname, per [le cose che hanno ad esser di] legno; di pietre onichine, e [di pietre] da incastonare, e di [pietre] variate, e di pietre preziose d'ogni maniera, e di pietre di marmo in gran quantità. 013 1CH 029 003 Ed anche per l'affezione che io ho alla Casa dell'Iddio mio, del mio tesoro riposto d'oro e d'argento, io dono per la Casa dell'Iddio mio, di soprappiù, oltre a tutto ciò che io ho apparecchiato per la Casa del Santuario: 013 1CH 029 004 tremila talenti d'oro, d'oro di Ofir, e settemila talenti d'argento affinato, per coprir le pareti delle case; 013 1CH 029 005 [per far] d'oro, [ciò che deve esser] d'oro, e d'argento [ciò che deve esser] d'argento, e per ogni lavoro [che si deve fare] dagli artefici. Ora chi [è] colui che volontariamente si disponga a fare oggi offerta al Signore? 013 1CH 029 006 Allora i capi principali delle [famiglie] paterne, ed i capi delle tribù d'Israele, ed i capi delle migliaia, e delle centinaia, insieme con quelli che aveano il governo degli affari del re, offerso volontariamente; 013 1CH 029 007 e diedero, per lo servigio della Casa di Dio, cinquemila talenti, e diecimila dramme d'oro, e diecimila talenti d'argento, e diciottomila talenti di rame, e centomila talenti di ferro. 013 1CH 029 008 E chiunque ritrovò appresso di sè delle pietre, le mise del tesoro della Casa del Signore, in mano di Iehiel Ghersonita. 013 1CH 029 009 E il popolo si rallegrò di ciò che coloro offerivano volontariamente; perciocchè d'un cuore intiero facevano le loro offerte volontarie al Signore. Il re Davide se ne rallegrò anch'egli grandemente. 013 1CH 029 010 POI Davide benedisse il Signore in presenza di tutta la raunanza, e disse: Benedetto [sii] tu, o Signore Iddio d'Israele, nostro padre, da un secolo all'altro. 013 1CH 029 011 A te, Signore, [appartiene] la grandezza, e la potenza, e la gloria, e l'eternità, e la maestà; perciocchè tutto quello [ch'è] in cielo, ed in terra, [è tuo]; tuo, Signore, [è] il regno; e [tu sei] quel che t'innalzi in capo sopra ogni cosa. 013 1CH 029 012 Le ricchezze ancora, e la gloria, [vengono] da te, e tu signoreggi sopra ogni cosa; e in man tua [è] forza e potenza; in man tua ancora [è] d'ingrandire, e di fortificar chi che sia. 013 1CH 029 013 Ora dunque, o Dio nostro, noi ti celebriamo, e lodiamo il tuo Nome glorioso. 013 1CH 029 014 Perciocchè chi [son] io, e chi [è] il mio popolo, che noi abbiamo il potere di offerirti volontariamente cotanto? ma il tutto [viene] da te, ed avendolo ricevuto di man tua, noi te lo rendiamo. 013 1CH 029 015 Perciocchè noi [siamo] forestieri e avveniticci nel tuo cospetto, come [furono] tutti i nostri padri; i nostri giorni [sono] sopra la terra come un'ombra, e non [vi è] speranza alcuna. 013 1CH 029 016 Signore Iddio nostro, tutta questa abbondanza, che noi abbiamo apparecchiata per edificarti una Casa al tuo Nome santo, [viene] dalla tua mano, e il tutto [appartiene] a te. 013 1CH 029 017 Ed io, o Dio mio, conoscendo che tu provi i cuori, e gradisci la dirittura, ho, nella dirittura del mio cuore, volontariamente offerte tutte queste cose; ed oltre a ciò, ho veduto ora con allegrezza il tuo popolo, che si ritrova, farti la sua offerta volontariamente. 013 1CH 029 018 O Signore Iddio d'Abrahamo, d'Isacco, e d'Israele, nostri padri, mantieni questo in perpetuo nell'immaginazione de' pensieri del cuor del tuo popolo, e addirizza il cuor loro a te. 013 1CH 029 019 Ed a Salomone, mio figliuolo, da' un cuore intiero, per osservare i tuoi comandamenti, le tue testimonianze, ed i tuoi statuti, e per mettere il tutto in opera, e per edificare il palazzo, del quale io ho fatto l'apparecchio. 013 1CH 029 020 Poi Davide disse a tutta la raunanza: Or benedite il Signore Iddio vostro. E tutta la raunanza benedisse il Signore Iddio de' suoi padri, e s'inchinò, e adorò il Signore, e fece riverenza al re. 013 1CH 029 021 E il giorno seguente sacrificò sacrificii al Signore, e gli offerse olocausti: mille giovenchi, mille montoni, mille agnelli, insieme con le loro offerte da spandere; e de' sacrificii in gran numero per tutto Israele. 013 1CH 029 022 E mangiarono, e bevvero in quel dì, nel cospetto del Signore, con grande allegrezza; e di nuovo costituirono re Salomone, figliuolo di Davide, e l'unsero al Signore per conduttore, e Sadoc per sacerdote. 013 1CH 029 023 E Salomone sedette sopra il trono del Signore, per [esser] re, in luogo di Davide, suo padre, e prosperò, e tutto Israele gli ubbidì. 013 1CH 029 024 E tutti i capi, e gli [uomini] prodi, ed anche tutti i figliuoli del re Davide, posero la mano sotto al re Salomone. 013 1CH 029 025 E il Signore ingrandì sommamente Salomone, nel cospetto di tutto Israele, e mise in lui una maestà reale la cui pari non era stata in alcun re [che avesse regnato] davanti a lui sopra Israele. 013 1CH 029 026 Così Davide figliuolo d'Isai, regnò sopra tutto Israele; 013 1CH 029 027 e il tempo ch'egli regnò sopra Israele [fu] di quarant'anni. In Hebron egli regnò sett'anni, e in Gerusalemme trentatrè [anni]; 013 1CH 029 028 poi morì in buona vecchiezza, sazio di giorni, di ricchezze, e di gloria; e Salomone, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 013 1CH 029 029 Ora, quant'è a' fatti del re Davide, primi ed ultimi; ecco, sono scritti nel libro di Samuele veggente, e nel libro del profeta Natan, e nel libro di Gad veggente; 013 1CH 029 030 insieme con tutto il suo regno, e la sua prodezza, ed i tempi che passarono sopra lui, e sopra Israele, e sopra tutti i regni di que' paesi. # # BOOK 014 2CH 2 Chronicles 2 Cronache 014 2CH 001 001 OR Salomone, figliuolo di Davide, si fortificò nel suo reame; e il Signore Iddio suo [fu] con lui, e l'ingrandì sommamente. 014 2CH 001 002 E Salomone parlò a tutto Israele, ai capi delle migliaia, e delle centinaia, ed ai giudici, ed a tutti i principali di tutto Israele, capi di famiglie paterne. 014 2CH 001 003 Ed egli, con tutta questa raunanza, andò all'alto luogo ch' [era] in Gabaon; perciocchè quivi era il Tabernacolo della convenenza di Dio, il qual Mosè, servitor del Signore, avea fatto nel deserto. 014 2CH 001 004 Ma Davide avea trasportata l'Arca di Dio, da Chiriat-iearim, nel [luogo] ch'egli le avea apparecchiato; perciocchè egli le avea teso un Tabernacolo in Gerusalemme. 014 2CH 001 005 L'altar di rame, che Besaleel, figliuolo di Uri, figliuolo di Hur, avea fatto, [era] eziandio quivi [in Gabaon], davanti al Tabernacolo del Signore. E Salomone, e la raunanza, lo ricercò. 014 2CH 001 006 E Salomone offerse quivi, davanti al Signore, sopra l'altar di rame, ch'[era] nel Tabernacolo della convenenza, mille olocausti. 014 2CH 001 007 In quella notte Iddio apparve a Salomone, e gli disse: Chiedi ciò [che tu vuoi] che io ti dia. 014 2CH 001 008 E Salomone disse a Dio: Tu hai usata gran benignità inverso Davide, mio padre, avendomi costituito re in luogo suo. 014 2CH 001 009 Ora, o Signore Iddio, sia verificata la tua parola, che tu hai detta a Davide, mio padre; perciocchè tu mi hai costituito re sopra un popolo, che è in gran numero come la polvere della terra. 014 2CH 001 010 Dammi ora sapienza, e scienza, per andare e venir davanti a questo popolo; perciocchè, chi potrebbe giudicare questo tuo gran popolo? 014 2CH 001 011 E Iddio disse a Salomone: Perciocchè tu hai avuto questo in cuore, e non hai chieste ricchezze, nè facoltà, nè gloria, nè la vita de' tuoi nemici; nè anche hai chiesta lunga vita; anzi hai chiesta sapienza, e scienza, per poter giudicare il mio popolo, sopra il quale io ti ho costituito re, 014 2CH 001 012 sapienza e scienza ti è data; ed anche ti donerò ricchezze, e facoltà, e gloria, la cui pari i re che [sono stati] davanti a te non hanno avuta, e non avranno [quelli che saranno] dopo te. 014 2CH 001 013 Poi Salomone se ne venne in Gerusalemme, dall'alto luogo ch' [era] in Gabaon, d'innanzi al Tabernacolo della convenenza; e regnò sopra Israele. 014 2CH 001 014 E SALOMONE adunò carri e cavalieri; ed ebbe mille quattrocento carri, e dodicimila cavalieri, i quali egli stanziò per le città dove teneva i carri, ed appresso del re in Gerusalemme. 014 2CH 001 015 E il re fece che l'argento e l'oro erano in Gerusalemme in copia come le pietre; ed i cedri come i sicomori, che [son] per la campagna. 014 2CH 001 016 Ora, quant'è alla tratta dei cavalli, e del filo, che Salomone avea di Egitto, i fattori del re prendevano il filo a [certo] prezzo; 014 2CH 001 017 e comperavano, e traevano fuor di Egitto due coppie di cavalli, per seicento [sicli] d'argento; e ciascun cavallo, per cencinquanta. E così per le mani di que' [fattori] se ne traeva fuori, per tutti i re degli Hittei, e per i re della Siria. 014 2CH 002 001 OR Salomone, avendo deliberato di edificare una Casa al Nome del Signore, e la sua casa reale, 014 2CH 002 002 annoverò settantamila uomini da portar pesi, e ottantamila da tagliar pietre nel monte, e tremila siecento commissari sopra essi. 014 2CH 002 003 Poi mandò a dire ad Huram, re di Tiro: [Fa' inverso me] come tu facesti inverso Davide, mio padre, al quale tu mandasti cedri, per edificarsi una casa per abitarvi. 014 2CH 002 004 Ecco, io edifico una Casa al nome del Signore Iddio mio, per consacrargliela, per far profumi di aromati davanti a lui, e per [presentargli i pani che hanno da esser] del continuo disposti per ordine, e per offerirgli olocausti della mattina e della sera, e de' sabati, e delle calendi, e delle feste solenni del Signore Iddio nostro, [come] ciò è imposto in perpetuo ad Israele. 014 2CH 002 005 Or la Casa, ch'io edifico [è] grande; perciocchè l'Iddio nostro [è] grande più che tutti gl'Iddii. 014 2CH 002 006 E chi avrebbe il potere di edificargli una Casa? conciossiachè i cieli, e i cieli de' cieli, non lo possano comprendere? e chi [son] io, che io gli edifichi una Casa, se non [che sia] per far profumi davanti a lui? 014 2CH 002 007 Ora dunque, mandami un uomo intendente in lavorare in oro, e in argento, e in rame, e in ferro, e in porpora, e in iscarlatto, e in violato; e che sappia lavorar d'intagli; [acciocchè sia] con gli uomini industriosi che io ho appresso di me in Giuda, ed in Gerusalemme, i quali Davide, mio padre, avea ordinati. 014 2CH 002 008 Mandami ancora dal Libano del legname di cedro, di abete, e di algummim, perciocchè io so che i tuoi servitori sanno tagliar il legname del Libano; ed ecco, i miei servitori [saranno] co' tuoi; 014 2CH 002 009 acciocchè mi apparecchino legname in gran quantità; perciocchè la Casa, che io son per edificare, [ha da esser] maravigliosamente grande. 014 2CH 002 010 Ed ecco, io darò a' tuoi servitori, che taglieranno le legne, ventimila cori di grano battuto, e ventimila cori d'orzo, e ventimila bati di vino, e ventimila bati d'olio. 014 2CH 002 011 Ed Huram, re di Tiro, rispose per lettere a Salomone, e gli mandò [a dire: ] Perciocchè il Signore ama il suo popolo, egli ti ha costituito re sopra lui. 014 2CH 002 012 Huram gli [mandò] ancora a dire: Benedetto [sia] il Signore Iddio d'Israele, il quale ha fatto il cielo e la terra, perchè ha dato al re Davide un figliuolo savio, prudente, e intendente, che ha da edificare una Casa al Signore, ed una casa reale per sè. 014 2CH 002 013 Ora dunque, io ti mando un uomo industrioso e intendente, [il quale è stato] di Huram, mio padre; 014 2CH 002 014 [il quale è] figliuolo d'una donna delle figliuole di Dan, ma suo padre [era] Tirio; che sa lavorare in oro ed in argento, in rame, in ferro, in pietre, ed in legname, ed in porpora, in violato, in bisso, ed in iscarlatto; e fare qualunque sorte d'intaglio, e di disegno di qualunque cosa gli sia proposta; [acciocchè sia] co' tuoi maestri, e con quei di Davide, tuo padre, mio signore. 014 2CH 002 015 Ora dunque, mandi il mio signore a' suoi servitori il grano, e l'orzo, e l'olio, e il vino, ch'egli ha detto. 014 2CH 002 016 E noi taglieremo dal Libano del legname quanto avrai bisogno, e te lo condurremo per foderi in sul mare, fino a Iafo; e [di là] tu lo farai trasportare in Gerusalemme. 014 2CH 002 017 E Salomone fece la rassegna di tutti gli uomini forestieri ch' [erano] nel paese d'Israele, dopo la descrizione che Davide, suo padre, ne avea fatta; e se ne trovò cencinquantatremila seicento; 014 2CH 002 018 dei quali egli ordinò settantamila da portar pesi, ed ottantamila da tagliar [pietre] nel monte; e tremila seicento [per esser] commissari da far sollecitamente lavorar la gente. 014 2CH 003 001 E SALOMONE cominciò ad edificar la Casa del Signore in Gerusalemme, nel monte Moria, ch'era stato mostrato a Davide, suo padre, nel luogo che Davide avea apparecchiato, [cioè], nell'aia di Ornan Gebuseo. 014 2CH 003 002 Ed egli cominciò ad edificare nel secondo [giorno] del secondo mese, l'anno quarto del suo regno. 014 2CH 003 003 Or queste [sono le misure del]la pianta [del disegno] di Salomone, per edificar la Casa di Dio; la lunghezza [era] di sessanta cubiti di prima misura; e la larghezza di venti. 014 2CH 003 004 E il Portico, ch'[era] in capo [del]la lunghezza della Casa, in fronte della larghezza di essa, [era] di venti cubiti; e l'altezza [era] di centoventi cubiti; e [Salomone] lo coperse di dentro d'oro puro. 014 2CH 003 005 E coperse la Casa grande di legno di abete; e disopra la coperse d'oro puro, e fece fare sopra essa delle palme, e delle intralciature. 014 2CH 003 006 Coperse anche la Casa di pietre preziose per ornamento; e quell'oro [era] oro di Parvaim. 014 2CH 003 007 Così coperse d'oro la Casa, le travi, gli stipiti, e le pareti, e gli usci di essa; e fece intagliar de' Cherubini sopra le pareti. 014 2CH 003 008 Fece eziandio il luogo Santissimo, la cui lunghezza [era] di venti cubiti, al pari della larghezza della Casa; e la larghezza di venti cubiti; e lo coperse d'oro fino, [che ascendeva] fino [alla somma di] seicento talenti. 014 2CH 003 009 E il peso de' chiodi [ascendeva] a cinquanta sicli d'oro. Coperse eziandio d'oro le sale. 014 2CH 003 010 Fece ancora nel luogo Santissimo due Cherubini di lavoro di statuario, e furono coperti d'oro. 014 2CH 003 011 E le ale de' Cherubini aveano venti cubiti di lunghezza; una delle ale [avea] cinque cubiti [di lunghezza], e toccava la parete della Casa; e l'altra [avea parimente] cinque cubiti, e toccava l'ala dell'altro Cherubino. 014 2CH 003 012 Così anche una delle ale dell'[altro] Cherubino [avea] cinque cubiti, e toccava la parete della Casa; e l'altra [avea parimente] cinque cubiti, e giungeva all'ala dell'altro Cherubino. 014 2CH 003 013 Le ale di questi Cherubini si spandevano [per] venti cubiti; ed essi erano in piè, e le facce loro [erano volte] verso il di dentro dalla Casa. 014 2CH 003 014 Fece ancora la Cortina di violato, e di porpora, e di scarlatto, e di bisso; e fece far sopra essa de' Cherubini. 014 2CH 003 015 E, [per metter] davanti alla Casa, fece due colonne, [che aveano di] lunghezza trentacinque cubiti; e i capitelli ch'[erano] in cima di ciascuna di esse, [erano] di cinque cubiti. 014 2CH 003 016 Ora, [come] egli avea fatte delle intralciature nell'oracolo, [così] ancora ne mise in cima delle colonne. Fece anche cento melegrane, le quali mise fra quelle intralciature. 014 2CH 003 017 E rizzò le colonne davanti al Tempio, una a [man] destra, e l'altra a sinistra; e pose nome a [quella ch'era a man] destra: Iachin, ed a [quella ch'era a] sinistra: Boaz. 014 2CH 004 001 FECE ancora un Altare di rame, di lunghezza di venti cubiti, e di larghezza di venti cubiti, e d'altezza di dieci cubiti. 014 2CH 004 002 Fece ancora il Mar di getto, [che avea] dieci cubiti da una parte dell'orlo all'altra; ed [era] tondo d'ogn'intorno, ed [era] alto cinque cubiti; ed un filo di trenta cubiti lo circondava d'ogn'intorno. 014 2CH 004 003 E disotto di quell'[orlo vi erano] delle figure di buoi d'ogn'intorno, che circondavano il Mare d'ogn'intorno, dieci per ciascun cubito; [vi erano] due ordini [di figure] di questi buoi, gettati insieme col Mare. 014 2CH 004 004 [Esso] era posto sopra dodici buoi, de' quali tre erano volti verso Settentrione, tre verso Occidente, tre verso Mezzodì, e tre verso Oriente; ed il Mare [era] disopra essi; e tutte le parti di dietro di que' [buoi erano volte] indentro. 014 2CH 004 005 E la spessezza di esso [era] di un palmo, e l'orlo suo era fatto a guisa dell'orlo di una tazza, a fior di giglio; ed essendo pieno, conteneva tremila bati. 014 2CH 004 006 Fece ancora dieci Conche, e ne pose cinque a [man] destra, e cinque a sinistra, per servirsene a lavare; vi si lavava ciò che si apparecchiava per gli olocausti; ma il Mare era per i sacerdoti, per lavarsi. 014 2CH 004 007 Fece eziandio dieci Candellieri d'oro, secondo l'ordine loro, e li pose nel Tempio, cinque a [man] destra, e cinque a sinistra. 014 2CH 004 008 Fece anche dieci Tavole, le quali pose nel Tempio, cinque a [man] destra, e cinque a sinistra; fece ancora cento bacini d'oro. 014 2CH 004 009 Fece ancora il Cortile de' sacerdoti, ed il Cortile grande, e gli usci de' Cortili, i quali coperse di rame. 014 2CH 004 010 E pose il Mare dal lato destro, verso Oriente, dalla parte meridionale. 014 2CH 004 011 Ed Huram fece le caldaie, le palette, ed i bacini; e compiè di fare il lavorio che facea al re Salomone per la Casa di Dio: 014 2CH 004 012 le due colonne, e i due vasi de' capitelli, in cima delle colonne; e le due reti, da coprire i due vasi de' capitelli ch'[erano] in cima delle colonne; 014 2CH 004 013 e le quattrocento melegrane per le due reti, a due ordini di melegrane per ciascuna rete, da coprire i due vasi de' capitelli, ch' [erano] in cima delle colonne. 014 2CH 004 014 Fece ancora i basamenti, e le conche [per mettere] sopra i basamenti; 014 2CH 004 015 il Mare, [ch'era] unico; e i dodici buoi, [ch'erano] sotto esso. 014 2CH 004 016 Ed Huram, suo padre, fece al re Salomone, per la Casa del Signore, le caldaie, e le palette, e le forcelle, e tutte le [altre] masserizie [pertinenti] a quelle, di rame pulito. 014 2CH 004 017 Il re fece gittar queste cose nella pianura del Giordano, in terra argillosa, fra Succot e Sereda. 014 2CH 004 018 E Salomone fece tutti questi arredi in grandissimo numero; conciossiachè non si potesse rinvenire il peso del rame. 014 2CH 004 019 Così Salomone fece tutti gli arredi [pertinenti] alla Casa di Dio; e [fece] d'oro fino l'Altar d'oro, e le Tavole, sopra le quali [si ponevano] i pani di presenza; 014 2CH 004 020 ed i Candellieri, con le lor lampane, per restare accese davanti all'Oracolo, secondo ch'era ordinato. 014 2CH 004 021 [Fece] ancora le bocce, e le lampane, e gli smoccolatoi, d'oro, [ch]'era oro finissimo. 014 2CH 004 022 [Fece] ancora i rampini, e i bacini, e le coppe, e i turiboli, d'oro fino. E quant'è alle porte della Casa, gli usci di dentro, per [entrar nel] luogo Santissimo, e gli usci della Casa, per [entrar nel] Tempio, [erano] d'oro. 014 2CH 005 001 Ora, quando tutto il lavoro, che Salomone faceva fare per la Casa del Signore, fu compiuto, Salomone portò le cose consacrate da Davide, suo padre, e l'argento, e l'oro, e tutti i vasellamenti, ne' tesori della Casa di Dio. 014 2CH 005 002 ALLORA Salomone adunò in Gerusalemme gli Anziani d'Israele, e tutti i capi delle tribù, i principali delle [famiglie] paterne de' figliuoli d'Israele, per trasportar l'Arca del Patto del Signore dalla città di Davide, [che] è Sion. 014 2CH 005 003 E tutti gli uomini principali d'Israele furono adunati appresso del re, alla festa solenne, [che] è al settimo mese. 014 2CH 005 004 Quando dunque tutti gli Anziani d'Israele furono venuti, i Leviti levarono l'Arca [in su le loro spalle]; 014 2CH 005 005 e trasportarono l'Arca, e il Tabernacolo della convenenza, e tutti i sacri arredi ch'[erano] nel Tabernacolo. I sacerdoti e i Leviti trasportarono queste cose. 014 2CH 005 006 Or il re Salomone, e tutta la raunanza degl'Israeliti, che si erano adunati appresso di lui, [stavano] davanti all'Arca, sacrificando pecore e buoi, in tanto numero, che non si potevano nè contare, nè annoverare. 014 2CH 005 007 Ed i sacerdoti portarono l'Arca del Patto del Signore nel suo luogo, nell'Oracolo della Casa, nel luogo Santissimo, sotto alle ale de' Cherubini. 014 2CH 005 008 E i Cherubini spandevano le ale sopra il luogo dell'Arca, e coprivano l'Arca, e le sue stanghe, disopra. 014 2CH 005 009 Ed essi tirarono fuori le stanghe per tutta la lor lunghezza; talchè i capi di esse si vedevano fuor dell'Arca, nella parte d'innanzi dell'Oracolo; e non si videro più fuori; e sono restate quivi infino a questo giorno. 014 2CH 005 010 Dentro all'Arca non [vi era] nulla, se non le due tavole che Mosè [vi] avea messe in Horeb, quando il Signore fece patto co' figliuoli d'Israele, dopo che furono usciti di Egitto. 014 2CH 005 011 Or avvenne che, come i sacerdoti uscivano del luogo Santo (conciossiachè tutti i sacerdoti che si ritrovarono si fossero santificati, senza osservare gli spartimenti; 014 2CH 005 012 ed i Leviti cantori d'infra tutte le lor compagnie, di Asaf, di Heman, e di Iedutun, e i lor fratelli, e i lor figliuoli, vestiti di bisso, con cembali, e con salteri, e con cetere, stessero in piè, dal lato orientale dell'Altare; e con loro da centoventi sacerdoti, che sonavano con le trombe), 014 2CH 005 013 avvenne, [dico], che, come quelli che sonavano con le trombe, e quelli che cantavano, facevano unitamente risonare un medesimo concento, lodando e celebrando il Signore; ed alzavano la voce con le trombe, co' cembali, e con gli [altri] strumenti musicali, e con lodi al Signore, [dicendo: ] Ch'egli [è] buono, [e] che la sua benignità [è] in eterno; la Casa del Signore fu ripiena della nuvola della Casa del Signore; 014 2CH 005 014 talchè i sacerdoti non potevano stare in piè per fare il servigio, per cagione della nuvola; perciocchè la gloria del Signore avea riempiuta la Casa di Dio. 014 2CH 006 001 ALLORA Salomone disse: Il Signore ha detto ch'egli abiterebbe nella caligine. 014 2CH 006 002 Dunque io ti ho edificata una Casa per abitacolo, ed una stanza per tua abitazione in perpetuo. 014 2CH 006 003 Poi il re voltò la faccia, e benedisse tutta la raunanza d'Israele, ch'era in piè; 014 2CH 006 004 e disse: Benedetto [sia] il Signore Iddio d'Israele, il quale con la sua bocca parlò a Davide, mio padre, e con le sue mani ha adempiuto [ciò ch'egli avea pronunziato], dicendo: 014 2CH 006 005 Dal giorno che io trassi il mio popolo fuor del paese di Egitto, io non ho scelta alcuna città d'infra tutte le tribù d'Israele, per edificarvi una Casa, nella quale il mio Nome dimorasse; e non ho eletto uomo alcuno per esser conduttore sopra il mio popolo Israele; 014 2CH 006 006 ma io ho scelta Gerusalemme, acciocchè il mio Nome dimori quivi; ed ho eletto Davide, acciocchè egli governi il mio popolo Israele. 014 2CH 006 007 E Davide, mio padre, ebbe in cuore di edificare una Casa al nome del Signore Iddio d'Israele. 014 2CH 006 008 Ma il Signore disse a Davide, mio padre: Quant'è a quello che tu hai avuto in cuore, di edificare una Casa al mio Nome, bene hai fatto di averlo avuto in cuore; 014 2CH 006 009 nondimeno, tu non edificherai essa Casa; anzi il tuo figliuolo che uscirà de' tuoi lombi, sarà quel ch'edificherà la Casa al mio Nome. 014 2CH 006 010 Il Signore adunque ha attenuta la sua parola ch'egli avea pronunziata; ed io sono sorto in luogo di Davide, mio padre, e son seduto sopra il trono d'Israele, come il Signore [ne] avea parlato; ed ho edificata questa Casa al Nome del Signore Iddio d'Israele; 014 2CH 006 011 ed ho posta in essa l'Arca nella quale [è] il Patto del Signore, che egli ha fatto co' figliuoli d'Israele. 014 2CH 006 012 Poi [Salomone] si presentò davanti all'Altare del Signore, in presenza di tutta la raunanza d'Israele, e spiegò le palme delle sue mani. 014 2CH 006 013 Perciocchè Salomone avea fatto un pergamo di rame, lungo cinque cubiti, e largo cinque cubiti, e alto tre cubiti; e l'avea posto in mezzo del Cortile. Egli adunque si presentò sopra esso, e si mise inginocchione in presenza di tutta la raunanza d'Israele, e spiegò le palme delle sue mani verso il cielo, 014 2CH 006 014 e disse: O Signore Iddio d'Israele, non [vi è] alcun dio pari a te, nè in cielo, nè in terra, che osservi il patto e la benignità inverso i tuoi servitori, che camminano davanti a te con tutto il cuor loro; 014 2CH 006 015 che hai attenuto a Davide, mio padre, tuo servitore, ciò che tu gli avevi detto; e [ciò che] tu avevi pronunziato con la tua bocca, tu l'hai adempiuto con la tua mano, come oggi [appare]. 014 2CH 006 016 Ora dunque, o Signore Iddio d'Israele, osserva al tuo servitore Davide, mio padre, ciò che tu gli hai promesso, dicendo: Ei non ti verrà [giammai] meno, nel mio cospetto, uomo che segga sopra il trono d'Israele; purchè i tuoi figliuoli prendano guardia alla via loro, per camminar nella mia Legge, come tu sei camminato nel mio cospetto. 014 2CH 006 017 Ora dunque, o Signore Iddio d'Israele, sia verificata la tua parola che tu hai pronunziata a Davide, tuo servitore. 014 2CH 006 018 Ma pur veramente abiterà Iddio con gli uomini in su la terra? ecco, i cieli, ed i cieli de' cieli, non ti possono comprendere; quanto meno questa Casa, la quale io ho edificata? 014 2CH 006 019 Ma pure, o Signore Iddio mio, riguarda alla preghiera, ed alla supplicazione del tuo servitore, per ascoltare il grido, e l'orazione la quale il tuo servitore fa nel tuo cospetto; 014 2CH 006 020 acciocchè gli occhi tuoi sieno aperti giorno e notte verso questa Casa; verso il luogo nel quale tu hai detto di mettere il tuo Nome; per esaudir l'orazione che il tuo servitore farà, [volgendosi] verso questo luogo. 014 2CH 006 021 Esaudisci adunque le supplicazioni del tuo servitore, e del tuo popolo Israele, quando [ti] faranno orazione, [volgendosi] verso questo luogo; esaudiscili, dal luogo della tua stanza, dal cielo; ed avendoli esauditi, perdona [loro]. 014 2CH 006 022 Quando alcuno avrà peccato contro al suo prossimo, ed esso avrà da lui chiesto il giuramento, per farlo giurare; e il giuramento sarà venuto davanti al tuo Altare in questa Casa, 014 2CH 006 023 porgi le orecchie dal cielo, ed opera, e giudica i tuoi servitori, per far la retribuzione al colpevole, [e] fargli ritornare in su la testa ciò ch'egli avrà fatto; e per assolvere il giusto, e rendergli secondo la sua giustizia. 014 2CH 006 024 E quando il tuo popolo Israele sarà stato sconfitto dal nemico, perchè esso avrà peccato contro a te; se poi egli si converte, e dà gloria al tuo Nome, e ti fa orazione e supplicazione in questa Casa, 014 2CH 006 025 porgi le orecchie dal cielo, e perdona al tuo popolo Israele il suo peccato, e riconducilo al paese che tu desti a lui ed a' suoi padri. 014 2CH 006 026 Quando il cielo sarà serrato, e non vi sarà pioggia, perchè avranno peccato contro a te; se ti fanno orazione [volgendosi] verso questo luogo, e dànno gloria al tuo Nome, [e] si convertono dai lor peccati, dopo che tu li avrai afflitti, 014 2CH 006 027 porgi le orecchie dal cielo, e perdona a' tuoi servitori, ed al tuo popolo Israele, il lor peccato, dopo che tu avrai loro insegnato il buon cammino, per lo quale hanno da camminare; e manda la pioggia in su la tua terra che tu hai data al tuo popolo per eredità. 014 2CH 006 028 Quando vi sarà nel paese fame, o pestilenza, od arsura, o rubigine, o locuste, o bruchi; [ovvero], quando i nemici [del tuo popolo] lo stringeranno nel paese della sua stanza; [ovvero quando vi sarà] qualunque piaga, e qualunque infermità; 014 2CH 006 029 ascolta ogni orazione, ed ogni supplicazione di qualunque uomo, ovvero di tutto il tuo popolo Israele, quando ciascuno avrà conosciuta la sua piaga, e la sua doglia, ed avrà spiegate le palme delle sue mani verso questa Casa, 014 2CH 006 030 [ascolta] dal cielo, stanza della tua abitazione, e perdona, e rendi a ciascuno secondo ogni sua via, secondo che tu avrai conosciuto il suo cuore (perciocchè tu solo conosci il cuore de' figliuoli degli uomini); 014 2CH 006 031 acciocchè essi ti temano, per camminar nelle tue vie, tutto il tempo che viveranno in su la terra, che tu hai data ai nostri padri. 014 2CH 006 032 Ascolta eziandio il forestiere che non sarà del tuo popolo Israele, e sarà venuto di lontan paese, per cagione del tuo gran Nome, e della tua man possente, e del tuo braccio steso; quando sarà venuto, ed avrà fatta orazione, [volgendosi] verso questa Casa; 014 2CH 006 033 [ascoltalo] dal cielo, dalla stanza della tua abitazione, e fa' secondo tutto quello di che quel forestiere ti avrà invocato; acciocchè tutti i popoli della terra conoscano il tuo Nome, per temerti come il tuo popolo Israele, e per conoscere che questa Casa che io ho edificata, si chiama del tuo Nome. 014 2CH 006 034 Quando il tuo popolo sarà uscito in guerra contro a' suoi nemici, per la via per la quale tu l'avrai mandato, e ti avrà fatta orazione, [volgendosi] verso questa città che tu hai eletta, e verso questa Casa che io ho edificata al tuo Nome, 014 2CH 006 035 esaudisci dal cielo la sua orazione, e la sua supplicazione, e difendi la lor ragione. 014 2CH 006 036 Quando avranno peccato contro a te (conciossiachè non [vi sia] niun uomo che non pecchi), e tu ti sarai adirato contro a loro, e li avrai messi in poter del nemico; e quelli che li avranno presi, li avranno menati in cattività, in alcun paese, lontano o vicino, 014 2CH 006 037 se nel paese nel quale saranno stati menati in cattività, si ravveggono, e si convertono, e ti supplicano nel paese della lor cattività, dicendo: Noi abbiamo peccato, noi abbiamo operato iniquamente, e siamo colpevoli; 014 2CH 006 038 se si convertono a te con tutto il cuor loro, e con tutta l'anima loro, nel paese della lor cattività, dove saranno stati menati prigioni; e fanno orazione, [volgendosi] verso il lor paese, che tu hai dato a' lor padri, e verso questa città, che tu hai eletta, e verso questa Casa, che io ho edificata al tuo Nome; 014 2CH 006 039 esaudisci dal cielo, dalla stanza della tua abitazione, la loro orazione, e le lor supplicazioni, e difendi la lor ragione, e perdona al tuo popolo che avrà peccato contro a te. 014 2CH 006 040 Ora, o Dio mio, sieno, ti prego, gli occhi tuoi aperti, e le tue orecchie attente all'orazione [fatta] in questo luogo. 014 2CH 006 041 Ed ora, o Signore Iddio, levati [per entrar] nel tuo riposo, tu, e l'Arca della tua forza; o Signore Iddio, sieno i tuoi sacerdoti vestiti di vestimenti di salvezza, e rallegrinsi i tuoi santi del bene. 014 2CH 006 042 O Signore Iddio, non negare al tuo unto la sua richiesta; ricordati delle benignità [promesse] a Davide, tuo servitore. 014 2CH 007 001 ORA, quando Salomone ebbe finito di far la [sua] orazione, il fuoco scese dal cielo, e consumò l'olocausto, e gli [altri] sacrificii; e la gloria del Signore riempiè la Casa. 014 2CH 007 002 E i sacerdoti non potevano entrar dentro alla Casa del Signore; perciocchè la gloria del Signore avea riempiuta la Casa del Signore. 014 2CH 007 003 E tutti i figliuoli d'Israele, avendo veduto scendere il fuoco, e [veggendo] la gloria del Signore sopra la Casa, si prostesero con la faccia verso terra, sopra il pavimento, e adorarono, e si misero a celebrare il Signore, [dicendo: ] Ch'egli [è] buono, e che la sua benignità [è] in eterno. 014 2CH 007 004 E il re e tutto il popolo sacrificarono sacrificii nel cospetto del Signore. 014 2CH 007 005 E il re Salomone fece un sacrificio di ventiduemila buoi, e di cenventimila pecore. E [così] il re e tutto il popolo dedicarono la Casa di Dio. 014 2CH 007 006 E i sacerdoti stavano [quivi] facendo i loro ufficii; come anche i Leviti con gli strumenti musicali del Signore, i quali il re Davide avea fatti per celebrare il Signore, [dicendo: ] Che la sua benignità [è] in eterno; avendo i salmi di Davide in mano; i sacerdoti ancora sonavano con le trombe dirimpetto a loro; e tutto Israele stava in piè. 014 2CH 007 007 E Salomone consacrò il mezzo del Cortile, ch'[era] davanti alla Casa del Signore; perciocchè offerse quivi gli olocausti, e i grassi de' sacrificii da render grazie; perciocchè nell'Altar di rame, che Salomone avea fatto, non potevano capir gli olocausti, e le offerte, ed i grassi. 014 2CH 007 008 E in quel tempo Salomone celebrò la festa solenne per sette giorni, insieme con tutto Israele, [ch'era] una grandissima raunanza, [raccolta] dall'entrar di Hamat fino al torrente di Egitto. 014 2CH 007 009 E l'ottavo giorno appresso, celebrarono la solenne raunanza; perciocchè per sette giorni aveano celebrata la dedicazione dell'Altare, e per sette [altri] giorni [celebrarono] la festa solenne. 014 2CH 007 010 E nel ventesimoterzo giorno del settimo mese, [Salomone] rimandò alle sue stanze il popolo allegro e lieto di cuore, per lo bene che il Signore avea fatto a Davide ed a Salomone, ed al suo popolo Israele. 014 2CH 007 011 ORA, [dopo che] Salomone ebbe finita la Casa del Signore, e la casa reale, ed ebbe avuta prospera riuscita di tutto ciò che gli venne in cuore di far nella Casa del Signore, e nella sua casa, 014 2CH 007 012 il Signore gli apparve di notte, e gli disse: Io ho esaudita la tua orazione, e mi ho eletto questo luogo per Casa di sacrificio. 014 2CH 007 013 Se io serro il cielo, talchè non vi sia pioggia; ovvero, se comando alle locuste di mangiar la terra; ovvero, se mando la pestilenza fra il mio popolo; 014 2CH 007 014 e il mio popolo, il quale è chiamato del mio Nome, si umilia, e [mi] fa orazione, e ricerca la mia faccia, e si converte dalle sue vie malvage; io [l]'esaudirò dal cielo, e gli perdonerò i suoi peccati, e risanerò il suo paese. 014 2CH 007 015 Ora saranno gli occhi miei aperti, e le mie orecchie attente alle orazioni [fatte] in questo luogo. 014 2CH 007 016 Ed ora io ho eletta e santificata questa Casa, acciocchè il mio Nome sia quivi in perpetuo; e gli occhi miei ed il mio cuore saranno del continuo là. 014 2CH 007 017 E quant'è a te, se tu cammini nel mio cospetto, come è camminato Davide, tuo padre, per far tutto quello che io ti ho comandato, ed osservi i miei statuti e le mie leggi, 014 2CH 007 018 io altresì stabilirò il trono del tuo reame, come io ho patteggiato con Davide, tuo padre, dicendo: Non ti verrà [giammai] meno uomo che signoreggi sopra Israele. 014 2CH 007 019 Ma, se voi vi rivolgete indietro, ed abbandonate i miei statuti, ed i miei comandamenti, i quali io vi ho proposti, e andate a servire ad altri dii, e li adorate; 014 2CH 007 020 io vi divellerò d'in su la mia terra che io vi ho data, e rigetterò dal mio cospetto questa Casa che io ho consacrata al mio Nome, e la metterò in proverbio ed in favola fra tutti i popoli. 014 2CH 007 021 E questa Casa che sarà stata eccelsa, sarà in istupore a tutti coloro che passeranno appresso di essa; ed essi diranno: Perchè ha fatto il Signore così a questo paese ed a questa Casa? 014 2CH 007 022 E si dirà: Perciocchè hanno abbandonato il Signore Iddio de' lor padri, il quale li trasse fuor del paese di Egitto, e si sono attenuti ad altri dii, e li hanno adorati, ed hanno lor servito: per ciò egli ha fatto venire sopra loro tutto questo male. 014 2CH 008 001 ORA in capo de' vent'anni, ne' quali Salomone avea edificata la Casa del Signore e la sua, 014 2CH 008 002 Salomone riedificò le città che Huram gli avea date, e vi fece abitare de' figliuoli d'Israele. 014 2CH 008 003 Poi Salomone andò in Hamat di Soba, e l'occupò. 014 2CH 008 004 Ed edificò Tadmor nel deserto, insieme con tutte le città da magazzini, le quali egli edificò in Hamat. 014 2CH 008 005 Riedificò anche Bet-horon disopra, e Bet-horon disotto, città forti di mura, di porte, e di sbarre. 014 2CH 008 006 [Riedificò] ancora Baalat, e tutte le città de' suoi magazzini, e tutte le città dove erano i carri, e quelle dove stavano le genti a cavallo; ed [in somma], tutto ciò ch'egli ebbe desiderio di edificare in Gerusalemme, e nel Libano, ed in tutto il paese della sua signoria. 014 2CH 008 007 E Salomone fece tributario tutto il popolo ch'era rimasto degli Hittei, e degli Amorrei, e de' Ferizzei, e degli Hivvei, e de' Gebusei, i quali non erano d'Israele; 014 2CH 008 008 [cioè], de' figliuoli di coloro che erano rimasti dopo loro nel paese, i quali i figliuoli d'Israele non aveano distrutti; [e son] rimasti [tributari] infino a questo giorno. 014 2CH 008 009 Ma d'infra i figliuoli d'Israele, i quali Salomone non fece servi, per lavorare a' suoi lavori (perciocchè essi [erano] uomini di guerra, e colonnelli de' suoi capitani, e capi de' suoi carri, e della sua cavalleria); 014 2CH 008 010 costoro [furono] capi de' commissari del re Salomone, [cioè: ] dugencinquanta, i quali aveano il reggimento di quella gente. 014 2CH 008 011 Or Salomone fece salire la figliuola di Faraone dalla città di Davide, nella casa ch'egli le avea edificata; perciocchè disse: La mia moglie non abiterà nella casa di Davide, re d'Israele; perciocchè [i luoghi], ne' quali l'Arca del Signore è entrata, son santi. 014 2CH 008 012 Allora Salomone offerse olocausti al Signore, sopra l'Altar del Signore, il quale egli avea edificato davanti al portico. 014 2CH 008 013 Egli [offeriva] eziandio di giorno in giorno ciò che si conveniva offerire secondo il comandamento di Mosè, nei sabati, e nelle calendi, e nelle feste solenni, tre volte l'anno; nella festa degli azzimi, e nella festa delle settimane, e nella festa de' tabernacoli. 014 2CH 008 014 E costituì, secondo l'ordine di Davide, suo padre, i sacerdoti nel lor ministerio, secondo i loro spartimenti; ed i Leviti ne' loro uffici, per lodare [il Signore], e per ministrar davanti a' sacerdoti, secondo che si conveniva [fare] per ciascun giorno; e i portinai, secondo i loro spartimenti per ciascuna porta; perciocchè tale [era stato] il comandamento di Davide, uomo di Dio. 014 2CH 008 015 Ei non si deviò punto dal comandamento del re, intorno a' sacerdoti, ed a' Leviti, nè intorno ad alcun'[altra] cosa, nè intorno a' tesori. 014 2CH 008 016 Ora l'apparecchio di tutta l'opera di Salomone era già fatto, dal giorno che la Casa del Signore fu fondata, finchè fu compiuta. [E quando] la Casa del Signore fu finita, 014 2CH 008 017 allora Salomone andò in Esion-gheber, ed in Elot, in sul lito del mare, nel paese di Edom. 014 2CH 008 018 E Huram gli mandò, per i suoi servitori, [materie da far] navi, e marinari intendenti; i quali andarono, co' servitori di Salomone, in Ofir, e tolsero di là trecencinquanta talenti d'oro, e li condussero al re Salomone. 014 2CH 009 001 OR la regina di Seba, avendo intesa la fama di Salomone, venne in Gerusalemme, con grandissimo seguito, e con cammelli che portavano aromati, e gran quantità d'oro e di pietre preziose, per far prova di Salomone con enimmi; e venne a Salomone, e parlò con lui di tutto quello che avea nel cuore. 014 2CH 009 002 E Salomone le dichiarò tutte le cose ch'ella propose; e non vi fu cosa alcuna occulta a Salomone, ch'egli non le dichiarasse. 014 2CH 009 003 Laonde la regina di Seba, veggendo la sapienza di Salomone, e la casa che egli avea edificata, 014 2CH 009 004 e le vivande della sua tavola, e le stanze de' suoi servitori, e l'ordine del servigio de' suoi ministri, e i lor vestimenti, e i suoi coppieri, e i lor vestimenti; e ciò ch'egli offeriva nella Casa del Signore, svenne tutta. 014 2CH 009 005 E disse al re: Ciò che io avea inteso nel mio paese de' fatti tuoi e della tua sapienza, [era] ben la verità; 014 2CH 009 006 ma io non credeva ciò che se ne diceva, finchè non son venuta, e che gli occhi miei non l'hanno veduto. Or ecco, non mi era stata rapportata la metà della grandezza della tua sapienza; tu sopravanzi la fama che io ne avea intesa. 014 2CH 009 007 Beati gli uomini tuoi e beati questi tuoi servitori che stanno del continuo davanti alla tua faccia, e odono la tua sapienza. 014 2CH 009 008 Benedetto sia il Signore Iddio tuo, il quale ti ha gradito, per metterti sopra il suo trono, per [esser] re [nel Nome] del Signore; per l'amore che l'Iddio tuo [porta] ad Israele, per istabilirlo in perpetuo, egli ti ha costituito re sopra esso, per far ragione e giustizia. 014 2CH 009 009 Ed ella diede al re centoventi talenti d'oro, e grandissima quantità di aromati e di pietre preziose; e mai più non [si videro] tali aromati, quali la regina di Seba donò al re Salomone. 014 2CH 009 010 (Oltre a ciò, i servitori di Huram, e i servitori di Salomone che aveano portato di Ofir dell'oro, portarono anche del legno di Algummim, e delle pietre preziose. 014 2CH 009 011 E il re adoperò quel legno di Algummim negli anditi [che conducevano] alla Casa del Signore, ed alla casa reale; e [in far] cetere e salteri per li cantori. Cotal [legno] non era mai per addietro stato veduto nel paese di Giuda.) 014 2CH 009 012 Il re Salomone altresì diede alla regina di Seba tutto ciò ch'ella ebbe a grado, [e] che gli chiese, fuor delle cose ch'ella gli avea portate. Poi ella si rimise in cammino, e co' suoi servitori se ne andò al suo paese. 014 2CH 009 013 ORA il peso dell'oro che veniva a Salomone ogni anno, era di seicensessantasei talenti d'oro, 014 2CH 009 014 oltre a quello [che traeva] da' gabellieri, e ciò che [gli] portavano i mercatanti. Tutti i re dell'Arabia, ed i signori del paese, portavano anch'essi oro ed argento a Salomone. 014 2CH 009 015 E il re Salomone fece [fare] dugento pavesi d'oro battuto, in ciascuno [dei quali] impiegò seicento [sicli] d'oro battuto; 014 2CH 009 016 e trecento scudi d'oro battuto, in ciascuno [de' quali] impiegò trecento [sicli] d'oro. E li mise nella casa del bosco del Libano. 014 2CH 009 017 Il re fece, oltre a ciò, un gran trono d'avorio, il quale egli coperse d'oro puro. 014 2CH 009 018 E quel trono avea sei gradi, ed uno scannello, attaccati con oro al trono; e nel luogo del seggio [vi erano] degli appoggiatoi di qua e di là; e due leoni erano posti presso di quegli appoggiatoi. 014 2CH 009 019 Vi erano eziandio dodici leoni, posti quivi sopra i sei gradi, di qua e di là. Niuno tale fu [mai] fatto in alcun regno. 014 2CH 009 020 E tutti i vasellamenti della credenza del re Salomone [erano] d'oro; parimente tutti i vasellamenti della casa del bosco del Libano [erano] d'oro fino; nulla [era] d'argento; [l'argento] non era in alcuna stima al tempo di Salomone. 014 2CH 009 021 Perciocchè il re avea delle navi, che facevano viaggi in Tarsis, co' servitori di Huram; in tre anni una volta quelle navi di Tarsis venivano; portando oro ed argento, ed avorio, e scimmie, e pappagalli. 014 2CH 009 022 Così il re Salomone fu, in ricchezze ed in sapienza, il più grande d'ogni [altro] re della terra. 014 2CH 009 023 E tutti i re della terra cercavano di veder Salomone, per intender la sapienza di esso, la quale Iddio gli avea messa nel cuore. 014 2CH 009 024 E ciascun d'essi gli portava anno per anno il suo presente, vasellamenti d'argento, e vasellamenti d'oro, e vestimenti, armature, ed aromati, cavalli, e muli. 014 2CH 009 025 Salomone avea eziandio quattromila stalle da [tener] cavalli e carri; e dodicimila cavalieri, i quali egli stanziò per le città ordinate per li carri, ed appresso di sè, in Gerusalemme. 014 2CH 009 026 Ed egli signoreggiava sopra tutti i re, dal Fiume fino al paese de' Filistei, e fino al confine di Egitto. 014 2CH 009 027 E il re fece che l'argento era in moltitudine in Gerusalemme come le pietre, e i cedri come i sicomori che [son] per la campagna. 014 2CH 009 028 E si traevano di Egitto, e d'ogni [altro] paese, cavalli per Salomone. 014 2CH 009 029 QUANT 'è al rimanente de' fatti di Salomone, primi ed ultimi; queste cose non [sono] esse scritte nel libro del profeta Natan, e nella profezia di Ahia Silonita, e nella visione del veggente Iddo intorno a Geroboamo, figliuolo di Nebat? 014 2CH 009 030 Or Salomone regnò in Gerusalemme sopra tutto Israele quarant'anni. 014 2CH 009 031 Poi giacque co' suoi padri, e fu seppellito nella Città di Davide, suo padre; e Roboamo, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 014 2CH 010 001 E ROBOAMO andò in Sichem; perciocchè tutto Israele era ventuo in Sichem, per istabilirlo re. 014 2CH 010 002 E quando Geroboamo, figliuolo di Nebat, ch'[era] in Egitto, ove era fuggito d'innanzi al re Salomone, ebbe [ciò] inteso, egli se ne ritornò di Egitto; 014 2CH 010 003 perciocchè [gl'Israeliti] l'aveano mandato a chiamare. Geroboamo adunque, e tutto Israele, vennero, e parlarono a Roboamo, dicendo: 014 2CH 010 004 Tuo padre ci ha posto addosso un grave giogo; ma tu, alleviaci ora dalla dura servitù di tuo padre, e dal suo grave giogo, il quale egli ci ha posto addosso, e noi ti saremo soggetti. 014 2CH 010 005 Ed egli disse loro: Di qui a tre giorni ritornate a me. E il popolo se ne andò. 014 2CH 010 006 E il re Roboamo si consigliò co' vecchi, ch'erano stati ministri di Salomone, suo padre, mentre era in vita, dicendo: Come consigliate voi che si risponda a questo popolo? 014 2CH 010 007 Ed essi gli risposero, dicendo: Se tu ti mostri benigno inverso questo popolo, e gli compiaci, e gli dài buone parole, essi ti saranno soggetti in perpetuo. 014 2CH 010 008 Ma egli, lasciato il consiglio che i vecchi gli aveano dato, si consigliò co' giovani ch'erano stati allevati con lui, ed erano suoi ministri ordinari; 014 2CH 010 009 e disse loro: Che consigliate voi che rispondiamo a questo popolo, il qual m'ha parlato, dicendo: Alleviaci dal giogo che tuo padre ha posto sopra noi? 014 2CH 010 010 Ed i giovani ch'erano stati allevati con lui, gli risposero, dicendo: Di' così a questo popolo che t'ha parlato, dicendo: Tuo padre ci ha posto addosso un grave giogo; ma tu, alleviacene; di' loro così: Il mio piccol [dito è] più grosso che i lombi di mio padre. 014 2CH 010 011 Ora dunque, mio padre vi ha caricato addosso un grave giogo, ma io lo farò vie più grave; mio padre vi ha gastigati con isferze, ma io [vi gastigherò] con flagelli pungenti. 014 2CH 010 012 E il terzo giorno appresso, Geroboamo e tutto il popolo, vennero a Roboamo, secondo che il re avea parlato, dicendo; Ritornate a me di qui a tre giorni. 014 2CH 010 013 E il re Roboamo rispose loro aspramente, e lasciò il consiglio de' vecchi. 014 2CH 010 014 E parlò loro secondo il consiglio de' giovani, dicendo: Mio padre vi ha posto addosso un grave giogo, ma io lo farò vie più grave; mio padre vi ha castigati con isferze, ma io [vi castigherò] con flagelli pungenti. 014 2CH 010 015 Il re adunque non acconsentì al popolo; perciocchè questo era cagionato dal Signore Iddio, per adempier la sua parola, la quale egli avea pronunziata, per Ahia Silonita, a Geroboamo, figliuolo di Nebat. 014 2CH 010 016 E quando tutto il popolo d'Israele ebbe veduto che il re non avea loro acconsentito, rispose al re, dicendo: Qual parte abbiamo noi in Davide? [noi] non [abbiamo] alcuna ragione di eredità nel figliuolo d'Isai; o Israele, [vadasene] ciascuno alle sue stanze; o Davide, provvedi ora alla tua casa. Così tutto Israele se ne andò alle sue stanze. 014 2CH 010 017 Ma quant'è a' figliuoli d'Israele che abitavano nelle città di Giuda, Roboamo regnò sopra loro. 014 2CH 010 018 E il re Roboamo mandò a' figliuoli d'Israele Hadoram, ch'[era] sopra i tributi; ma essi lo lapidarono, onde egli morì. Allora il re Roboamo salì prestamente sopra un carro, e se ne fuggì in Gerusalemme. 014 2CH 010 019 Così Israele si ribellò dalla casa di Davide, ed [è rimasto così] fino a questo giorno. 014 2CH 011 001 Roboamo adunque essendo giunto in Gerusalemme, raunò la casa di Giuda e di Beniamino [in numero di] centottantamila uomini di guerra scelti, per combattere contro ad Israele, per ridurre il regno sotto [l'ubbidienza di] Roboamo. 014 2CH 011 002 Ma la parola del Signore fu [indirizzata] a Semaia, uomo di Dio, dicendo: 014 2CH 011 003 Di' a Roboamo, figliuolo di Salomone, re di Giuda, ed a tutti gl'Israeliti, [che sono] in Giuda ed in Beniamino: 014 2CH 011 004 Così ha detto il Signore: Non salite, e non combattete contro a' vostri fratelli; ritornatevene ciascuno a casa sua; perciocchè questa cosa è proceduta da me. Ed essi ubbidirono alle parole del Signore, e se ne ritornarono, senza andare contro a Geroboamo. 014 2CH 011 005 E ROBOAMO abitò in Gerusalemme, ed edificò delle città in Giuda per fortezze. 014 2CH 011 006 Ed edificò Bet-lehem, ed Etam, e Tecoa, 014 2CH 011 007 e Bet-sur, e Soco, ed Adullam, 014 2CH 011 008 e Gat, e Maresa, e Zif, 014 2CH 011 009 ed Adoraim, e Lachis, ed Azeca, 014 2CH 011 010 e Sora, ed Aialon, ed Hebron, [ch'erano] città forti in Giuda ed in Beniamino. 014 2CH 011 011 Così fortificò queste fortezze, e vi mise de' capitani, e de' magazzini di vittuaglia, e d'olio e di vino. 014 2CH 011 012 E in ciascuna città [mise] degli scudi e delle lance; e le fortificò grandemente. Così Giuda e Beniamino furono a lui. 014 2CH 011 013 Or i sacerdoti ed i Leviti ch'[erano] in tutto [il paese d]'Israele si ridussero appresso di lui da tutte le lor contrade. 014 2CH 011 014 Perciocchè i Leviti lasciarono i lor contadi, e le lor possessioni, ed andarono in Giuda ed in Gerusalemme; perciocchè Geroboamo ed i suoi figliuoli li scacciarono, acciocchè non esercitassero più il sacerdozio al Signore. 014 2CH 011 015 E [Geroboamo] si costituì de' sacerdoti per gli alti luoghi, e per li demoni, e per li vitelli ch'egli fece. 014 2CH 011 016 E, dopo que' Leviti, quelli d'infra tutte le tribù d'Israele che disposero l'animo loro a cercare il Signore Iddio d'Israele, vennero in Gerusalemme, per sacrificare al Signore Iddio de' lor padri; 014 2CH 011 017 e fortificarono il regno di Giuda, e rinforzarono Roboamo, figliuolo di Salomone, per lo spazio di tre anni; perciocchè camminarono nella via di Davide e di Salomone, lo spazio di tre anni. 014 2CH 011 018 Or Roboamo si prese per moglie Mahalat, figliuola di Ierimot, figliuolo di Davide, [ed] Abihail, figliuola di Eliab, figliuolo d'Isai; 014 2CH 011 019 la quale gli partorì [questi] figliuoli, [cioè: ] Ieus, e Semaria, e Zaham. 014 2CH 011 020 E, dopo lei, prese Maaca, figliuola di Absalom, la quale gli partorì Abia, ed Attai, e Ziza, e Selomit. 014 2CH 011 021 E Roboamo amò Maaca, figliuola di Absalom, sopra tutte le sue [altre] mogli e concubine; conciossiachè egli avesse prese diciotto mogli, e sessanta concubine; onde generò ventotto figliuoli, e sessanta figliuole. 014 2CH 011 022 E Roboamo costituì Abia, figliuolo di Maaca, per capo [della sua casa], per principe sopra i suoi fratelli; perciocchè [intendeva] di farlo re. 014 2CH 011 023 E prudentemente si avvisò di dispergere tutti i suoi figliuoli per tutte le contrade di Giuda e di Beniamino, per tutte le città forti; ed assegnò loro da vivere abbondantemente, e procacciò [loro] molte mogli. 014 2CH 012 001 ORA quando il regno di Roboamo fu stabilito e fortificato, egli, insieme con tutto Israele, lasciò la Legge del Signore. 014 2CH 012 002 Laonde l'anno quinto del re Roboamo, Sisac, re di Egitto, salì contro a Gerusalemme (perciocchè essi aveano misfatto contro al Signore), 014 2CH 012 003 con mille dugento carri, e con sessantamila cavalieri, e popolo senza fine, ch'era venuto con lui di Egitto, Libii, Succhei, ed Etiopi; 014 2CH 012 004 e prese le città forti di Giuda, e venne fino in Gerusalemme. 014 2CH 012 005 Allora il profeta Semaia venne a Roboamo, ed a' capi di Giuda, i quali si erano raccolti in Gerusalemme, d'innanzi a Sisac, e disse loro: Così ha detto il Signore: Voi mi avete abbandonato, ed io altresì vi ho abbandonati in mano di Sisac. 014 2CH 012 006 Ed i capi d'Israele, e il re, si umiliarono, e dissero: Il Signore [è] giusto. 014 2CH 012 007 E il Signore vide che si erano umiliati. E la parola del Signore fu [indirizzata] a Semaia, dicendo: Essi si sono umiliati; io non li distruggerò, ma fra poco darò loro salvezza; e l'ira mia non si verserà sopra Gerusalemme per mano di Sisac. 014 2CH 012 008 Nondimeno essi gli saranno servi; e conosceranno [la differenza che vi è] tra il servirmi, e il servire a' regni della terra. 014 2CH 012 009 Sisac adunque, re di Egitto, salì contro a Gerusalemme, e prese i tesori della Casa del Signore, ed i tesori della casa del re; egli prese ogni cosa; prese ancora gli scudi d'oro che Salomone avea fatti. 014 2CH 012 010 E il re Roboamo fece degli scudi di rame, in luogo di quelli, e li rimise in man de' capitani de' sergenti, che facevano la guardia alla porta della casa reale. 014 2CH 012 011 E quando il re entrava nella Casa del Signore, i sergenti venivano, e li levavano; e poi li riportavano nella loggia de' sergenti. 014 2CH 012 012 Così, perchè egli si umiliò, l'ira del Signore si stolse da lui, ed egli non [volle] fare una intiera distruzione; ed anche certo in Giuda vi erano di buone cose. 014 2CH 012 013 Il re Roboamo adunque si fortificò in Gerusalemme, e regnò; perciocchè egli era d'età di quarantun'anno, quando cominciò a regnare, e regnò diciassette anni in Gerusalemme, città la quale il Signore avea eletta d'infra tutte le tribù d'Israele, per mettervi il suo Nome. E il nome di sua madre [era] Naama Ammonita. 014 2CH 012 014 Ed egli fece ciò che è male; perciocchè non dispose l'animo suo a ricercare il Signore. 014 2CH 012 015 Ora, quant'è a' fatti di Roboamo, primi ed ultimi, non [sono] essi scritti nel libro del profeta Semaia, e fra le genealogie d'Iddo veggente? come ancora le guerre [che furono] del continuo fra Roboamo e Geroboamo? 014 2CH 012 016 E Roboamo giacque co' suoi padri, e fu seppellito nella Città di Davide; ed Abia, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 014 2CH 013 001 L'ANNO diciottesimo del re Geroboamo, Abia cominciò a regnare sopra Giuda. 014 2CH 013 002 Egli regnò tre anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre [era] Micaia, figliuola di Uriel, da Ghibea. Or vi fu guerra fra Abia e Geroboamo. 014 2CH 013 003 Ed Abia venne a battaglia con un esercito di quattrocentomila combattenti, tutti uomini scelti. E Geroboamo ordinò la battaglia contro a lui con ottocentomila combattenti, tutti uomini scelti. 014 2CH 013 004 Ed Abia si levò in piè disopra al monte di Semaraim, che [è] nelle montagne di Efraim, e disse: O Geroboamo, e tutto Israle, ascoltatemi: 014 2CH 013 005 Non dovete voi sapere che il Signore Iddio d'Israele ha dato a Davide il regno sopra Israele, in perpetuo? a lui, [dico], ed a' suoi figliuoli, [per] patto inviolabile? 014 2CH 013 006 Ma Geroboamo, figliuolo di Nebat, servo di Salomone, figliuolo di Davide, si è levato, e si è ribellato contro al suo signore. 014 2CH 013 007 E certi uomini da nulla [e] scellerati, si sono adunati appresso di lui, e si sono fortificati contro a Roboamo, figliuolo di Salomone, il quale essendo giovane, e di cuor molle, non ha contrastato loro valorosamente. 014 2CH 013 008 Ed ora voi pensate di resistere ostinatamente al regno del Signore, [che è] fra le mani de' figliuoli di Davide; perciocchè voi siete una gran moltitudine, ed [avete] con voi i vitelli d'oro che Geroboamo vi ha fatti per dii. 014 2CH 013 009 Non avete voi scacciati i sacerdoti del Signore, i figliuoli d'Aaronne, ed i Leviti? e non vi avete voi fatti de' sacerdoti nella maniera de' popoli de' paesi? chiunque si è presentato per consacrarsi con un giovenco, e con sette montoni? e così è divenuto sacerdote di quelli che non [son] dii. 014 2CH 013 010 Ma quant'è a noi, il Signore [è] l'Iddio nostro, e noi non l'abbiamo abbandonato; ed i sacerdoti, che ministrano al Signore, [sono] figliuoli d'Aaronne; ed i Leviti sono impiegati a questa opera; 014 2CH 013 011 ed ogni mattina, ed ogni sera ardono gli olocausti al Signore, co' profumi degli aromati; ed [ordinano] i pani che si devono ordinare sopra la tavola pura; ed ogni sera accendono il candelliere d'oro con le sue lampane; perciocchè noi osserviamo ciò che il Signore ha ordinato; ma voi avete abbandonato il Signore. 014 2CH 013 012 Ed ecco, Iddio [è] con noi in capo, insieme co' suoi sacerdoti, e con le trombe di suono squillante, per sonar con esse contro a voi. Figliuoli d'Israele, non combattete contro al Signore Iddio de' padri vostri; perciocchè voi non prosperete. 014 2CH 013 013 In quel mezzo Geroboamo fece volgere un agguato, perchè venisse sopra [que' di Giuda] di dietro; talchè Giuda avea [gl'Israeliti] in fronte, e l'agguato alle spalle. 014 2CH 013 014 E [que' di] Giuda si rivoltarono, e videro ch'erano assaliti da fronte e dalle spalle; laonde gridarono al Signore, e i sacerdoti sonarono con le trombe. 014 2CH 013 015 La gente di Giuda ancora gittò grida; e, come gittavano quelle grida, Iddio sconfisse Geroboamo e tutto Israele davanti ad Abia ed a Giuda. 014 2CH 013 016 Ed i figliuoli d'Israele fuggirono d'innanzi a Giuda; e Iddio li diede loro nelle mani. 014 2CH 013 017 Ed Abia ed il suo popolo li percossero d'una grande sconfitta; e caddero uccisi cinquecentomila uomini scelti d'Israele. 014 2CH 013 018 Così i figliuoli d'Israele furono in quel tempo abbassati, ed i figliuoli di Giuda si rinforzarono; perciocchè si erano appoggiati sopra il Signore Iddio de' padri loro. 014 2CH 013 019 Ed Abia perseguitò Geroboamo, e gli prese [alcune] città: Betel, e le terre del suo territorio; Iesana, e le terre del suo territorio; ed Efraim, e le terre del suo territorio. 014 2CH 013 020 E Geroboamo non ebbe più potere alcuno al tempo di Abia; e il Signore lo percosse, ed egli morì. 014 2CH 013 021 Ed Abia si fortificò, e prese quattordici mogli, e generò ventidue figliuoli, e sedici figliuole. 014 2CH 013 022 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Abia, e de' suoi portamenti, e de' suoi fatti; [queste cose sono] scritte nelle memorie del profeta Iddio. 014 2CH 014 001 ED Abia giacque co' suoi padri, e fu seppellito nella Città di Davide; ed Asa, suo figliuolo, regnò in luogo suo. Al suo tempo il paese ebbe riposo [lo spazio di] dieci anni. 014 2CH 014 002 Ed Asa fece ciò che piace ed è grato al Signore Iddio suo. 014 2CH 014 003 E tolse via gli altari, e gli alti luoghi degli stranieri, e spezzò le statue, e tagliò i boschi; 014 2CH 014 004 e comandò a Giuda di ricercare il Signore Iddio dei suoi padri, e di mettere ad effetto la sua Legge ed i suoi comandamenti. 014 2CH 014 005 Tolse eziandio via, da tutte le città di Giuda, gli alti luoghi ed i simulacri; e il regno ebbe riposo mentre egli visse. 014 2CH 014 006 Ed egli edificò delle città di fortezza in Giuda; perciocchè il paese era in riposo; e in quel tempo non [vi fu] alcuna guerra contro a lui; perciocchè il Signore gli avea dato riposo. 014 2CH 014 007 Laonde egli disse a Giuda: Edifichiamo queste città, ed intorniamole di mura, e di torri, e di porte, e di sbarre, mentre siamo padroni del paese; perciocchè noi abbiamo ricercato il Signore Iddio nostro; ed avendolo ricercato, egli ci ha dato riposo d'ogn'intorno. Così [le] edificarono, e prosperarono. 014 2CH 014 008 Or Asa avea un esercito di trecentomila [uomini] di Giuda, che portavano scudo e lancia; e di dugentotrentamila di Beniamino, che portavano scudo e tiravano con l'arco; tutti uomini di valore. 014 2CH 014 009 E Zera Etiopo uscì, contro a loro con un esercito di mille migliaia [d'uomini], e di trecento carri; e venne fino in Maresa. 014 2CH 014 010 Ed Asa uscì incontro a lui; ed essi ordinarono la battaglia nella valle di Sefata, presso di Maresa. 014 2CH 014 011 Allora Asa gridò al Signore Iddio suo, e disse: O Signore, appo te non [vi è alcuna differenza] di aiutare, così chi non ha forze alcune, come chi ne ha di grandi; soccorrici, o Signore Iddio nostro; perciocchè noi ci siamo appoggiati sopra te, e nel tuo Nome siamo venuti contro a questa moltitudine; tu [sei] il Signore Iddio nostro; non [lasciare] che l'uomo prevalga contro a te. 014 2CH 014 012 Ed il Signore sconfisse gli Etiopi davanti ad Asa, e davanti a Giuda; e gli Etiopi fuggirono. 014 2CH 014 013 Ed Asa, e la gente ch'[era] con lui, li perseguitarono fino in Gherar; e morirono tanti Etiopi ch'essi non si poterono più ristorare; perciocchè furono rotti dal Signore, e dal suo esercito; e ne furono portate spoglie in grandissima quantità. 014 2CH 014 014 Percossero anche tutte le città [ch'erano] d'intorno a Gherar; perciocchè lo spavento del Signore era sopra loro; e predarono tutte quelle città; perciocchè vi era dentro una grande preda. 014 2CH 014 015 Percossero ancora le tende delle mandre, e ne menarono pecore, e cammelli, in gran numero. Poi se ne tornarono in Gerusalemme. 014 2CH 015 001 ALLORA lo Spirito di Dio fu sopra Azaria, figliuolo di Oded; 014 2CH 015 002 ed egli uscì incontro ad Asa, e gli disse: Ascoltatemi, Asa, e tutto Giuda, e Beniamino; il Signore [è stato] con voi, mentre voi siete stati con lui; e se voi, lo ricercate, voi lo troverete; ma, se voi l'abbandonate, egli vi abbandonerà. 014 2CH 015 003 Or Israele [è stato] un lungo tempo senza il vero Dio, e senza sacerdote che insegnasse, e senza Legge. 014 2CH 015 004 Ma [quando], essendo distretto, egli si [è] convertito al Signore Iddio d'Israele, e l'ha ricercato, egli l'ha trovato. 014 2CH 015 005 Or in que' tempi non [vi era] pace alcuna per coloro che andavano e che venivano; perciocchè turbamenti [erano] fra tutti gli abitanti dei paesi. 014 2CH 015 006 Ed una nazione era conquisa dall'[altra] nazione, ed una città dall'[altra] città; perciocchè Iddio li dibatteva con ogni [sorte di] tribolazioni. 014 2CH 015 007 Ma voi, confortatevi, e le vostre mani non diventino rimesse; perciocchè vi è premio per l'opera vostra. 014 2CH 015 008 E, quando Asa ebbe udite queste parole, e la profezia del profeta Oded, egli si fortificò, e tolse via le abbominazioni da tutto il paese di Giuda, e di Beniamino, e dalle città ch'egli avea prese del monte di Efraim; e rinnovò l'Altar del Signore, ch'[era] davanti al portico del Signore. 014 2CH 015 009 Poi raunò tutto Giuda, e Beniamino, e que' di Efraim, e di Manasse, e di Simeone, che dimoravano con loro; perciocchè molti si erano rivolti da parte sua, veggendo che il Signore Iddio suo [era] con lui. 014 2CH 015 010 Essi adunque si raunarono in Gerusalemme, nel terzo mese dell'anno quintodecimo del regno di Asa. 014 2CH 015 011 Ed in quel dì sacrificarono al Signore, della preda [che] aveano menata, settecento buoi, e settemila pecore. 014 2CH 015 012 E convennero in questo patto di ricercare il Signore Iddio de' lor padri, con tutto il cuor loro, e con tutta l'anima loro; 014 2CH 015 013 e che chiunque non ricercherebbe il Signore Iddio d'Israele, fosse fatto morire, piccolo o grande che egli fosse, uomo o donna; 014 2CH 015 014 e giurarono al Signore con gran voce e grida di allegrezza, con trombe e corni. 014 2CH 015 015 E tutto Giuda si rallegrò di quel giuramento; perciocchè giurarono con tutto il cuor loro, e cercarono il Signore con tutta la loro affezione, e lo trovarono; e il Signore diede loro riposo d'ogn'intorno. 014 2CH 015 016 Il re Asa rimosse ancora Maaca, sua madre, dal governo; perciocchè ella avea fatto un idolo per un bosco; ed Asa spezzò l'idolo di essa, e [lo] tritò, e [l]'arse nella valle di Chidron. 014 2CH 015 017 Tuttavolta gli alti luoghi non furono tolti via d'Israele; ma pure il cuor di Asa fu intiero tutto il tempo della sua vita. 014 2CH 015 018 Ed egli portò nella Casa di Dio le cose che suo padre avea consacrate, e quelle ancora ch'egli stesso avea consacrate; argento, ed oro, e vasellamenti. 014 2CH 015 019 E non vi fu guerra alcuna fino all'anno trentacinquesimo del regno di Asa. 014 2CH 016 001 L'ANNO trentesimosesto del regno di Asa, Baasa, re d'Israele, salì contro a Giuda, ed edificò Rama, per non lasciar nè uscire nè entrare alcuno ad Asa, re di Giuda. 014 2CH 016 002 Laonde Asa trasse fuori argento, ed oro, da' tesori dalla Casa del Signore, e della casa reale, e [lo] mandò a Benhadad, re di Siria, il quale abitava in Damasco, dicendo: 014 2CH 016 003 [Siavi] lega fra me e te [come è stata] fra tuo padre e mio padre; ecco, io ti mando oro ed argento; va', rompi la lega che tu hai con Baasa, re d'Israele, acciocchè egli si ritragga da me. 014 2CH 016 004 E Benhadad acconsentì al re Asa, e mandò i capitani de' suoi eserciti contro alle città d'Israele; ed essi percossero Ion, e Dan, ed Abel-maim, e tutte le città da magazzini di Neftali. 014 2CH 016 005 E quando Baasa ebbe [ciò] inteso, restò d'edificar Rama, e fece cessare il suo lavoro. 014 2CH 016 006 Allora il re Asa prese tutto [il popolo di] Giuda; ed essi portarono via le pietre e il legname di Rama, la quale Baasa edificava; ed egli ne edificò Ghibea e Mispa. 014 2CH 016 007 Ed in quel tempo il veggente Hanani venne ad Asa, re di Giuda, e gli disse: Perciocchè tu ti sei appoggiato sopra il re di Siria, e non ti sei appoggiato sopra il Signore Iddio tuo, per ciò l'esercito del re di Siria ti è scampato dalle mani. 014 2CH 016 008 Gli Etiopi ed i Libii non erano essi un grande esercito, con grandissimo numero di carri e di cavalieri? e pure, perchè tu ti appoggiasti sopra il Signore, egli te li diede nelle mani. 014 2CH 016 009 Conciossiachè gli occhi del Signore corrano per tutta la terra, per mostrarsi potente in favor di coloro che hanno il cuore intiero inverso lui; tu hai follemente fatto in questa cosa; perciocchè da ora innanzi tu avrai [sempre] guerre. 014 2CH 016 010 Ed Asa s'indegnò contro al veggente, e lo fece incarcerare; perciocchè [era] in gran cruccio contro a lui per ciò. Asa ancora oppressò in quel tempo [alcuni] del popolo. 014 2CH 016 011 Or ecco, i fatti di Asa, primi ed ultimi, sono scritti nel libro dei re di Giuda e d'Israele. 014 2CH 016 012 Ed Asa, l'anno trentanovesimo del suo regno, infermò de' piedi, e la sua infermità [fu] strema, e pure ancora nella sua infermità egli non ricercò il Signore, anzi i medici. 014 2CH 016 013 Ed Asa giacque co' suoi padri, e morì l'anno quarantunesimo del suo regno; 014 2CH 016 014 e fu seppellito nella sua sepoltura, la quale egli si avea cavata nella Città di Davide; e fu posto in un cataletto che egli avea empiuto d'aromati, e d'odori composti per arte di profumiere; e gliene fu arsa una grandissima quantità. 014 2CH 017 001 E GIOSAFAT, figliuolo di Asa, regnò in luogo suo, e si fortificò contro ad Israele. 014 2CH 017 002 E pose delle schiere di gente di guerra per tutte le città forti di Giuda, e mise guernigioni nel paese di Giuda, e nelle città di Efraim, le quali Asa, suo padre, avea prese. 014 2CH 017 003 E il Signore fu con Giosafat; perciocchè egli camminò nelle primiere vie di Davide, suo padre, e non ricercò i Baali. 014 2CH 017 004 Anzi ricercò l'Iddio di suo padre, e camminò ne' suoi comandamenti, e non fece come Israele. 014 2CH 017 005 Laonde il Signore stabilì il reame nelle mani di esso; e tutto Giuda gli portava presenti talchè egli ebbe gran ricchezze e gloria. 014 2CH 017 006 Ed egli elevò il cuor suo nelle vie del Signore; tolse ancora via di Giuda gli alti luoghi ed i boschi. 014 2CH 017 007 E l'anno terzo del suo regno egli mandò d'infra i suoi principali ufficiali, Benhail, ed Obadia, e Zaccaria, e Natanaele, e Micaia; 014 2CH 017 008 e con loro, questi Leviti: Semaia, e Netania, e Zebadia, e Asael, e Semiramot, e Gionatan, ed Adonia, e Tobia, e Tob-Adonia; e con loro, Elisama, e Gioram, sacerdoti, per ammaestrare [il popolo] nelle città di Giuda. 014 2CH 017 009 Ed essi, [avendo] seco il libro della Legge del Signore, andarono ammaestrando [il popolo di] Giuda; e circuirono tutte le città di Giuda, ammaestrando il popolo. 014 2CH 017 010 E lo spavento del Signore fu sopra tutti i regni de' paesi ch' [erano] d'intorno a Giuda; onde non fecero guerra a Giosafat. 014 2CH 017 011 Da' Filistei ancora gli erano portati presenti e tributo di argento; gli Arabi gli adducevano eziandio del minuto bestiame, [cioè: ] settemila settecento montoni, e settemila settecento becchi. 014 2CH 017 012 E Giosafat andò crescendo sommamente; ed edificò in Giuda castella, e città da magazzini. 014 2CH 017 013 Ed ebbe di gran beni nelle città di Giuda; e degli uomini di guerra prodi e valenti, in Gerusalemme. 014 2CH 017 014 E questa [è] la descrizione di essi, secondo le lor case paterne: Di Giuda, i capi delle migliaia [furono] il capitano Adna, il quale avea sotto di sè trecentomila [uomini] prodi e valenti; 014 2CH 017 015 e dopo lui, il capitano Iohanan, il quale avea sotto di sè dugentottantamila [uomini]; 014 2CH 017 016 e dopo lui Amasia, figliuolo di Zicri, il quale si era volontariamente consacrato al Signore, ed avea sotto di sè dugentomila [uomini] prodi e valenti. 014 2CH 017 017 E di Beniamino, Eliada, [uomo] prode e valente, il quale avea sotto di sè dugentomila [uomini], armati d'archi e di scudi; 014 2CH 017 018 e dopo lui, Iozabad, il quale [avea] sotto di sè centottantamila [uomini] in ordine per la guerra. 014 2CH 017 019 Questi [erano] coloro che servivano al re; oltre a quelli ch'egli avea posti nelle fortezze per tutto [il paese di] Giuda. 014 2CH 018 001 ORA Giosafat, avendo di gran ricchezze e gloria, s'imparentò con Achab, 014 2CH 018 002 e in capo di [alquanti] anni egli andò ad Achab in Samaria. Ed Achab fece ammazzar pecore e buoi, in grandissimo numero, per lui, e per la gente ch'[era] con lui; e l'indusse ad andar contro a Ramot di Galaad. 014 2CH 018 003 Ed Achab, re d'Israele, disse a Giosafat, re di Giuda: Andrai tu meco [contro a] Ramot di Galaad? Ed egli gli disse: [Fa' conto di] me come di te, e della mia gente come della tua; [noi saremo] teco in questa guerra. 014 2CH 018 004 Poi Giosafat disse al re d'Israele: Deh! domanda oggi la parola del Signore. 014 2CH 018 005 E il re d'Israele adunò i profeti, [in numero di] quattrocent'uomini, e disse loro: Andremo noi alla guerra contro a Ramot di Galaad, o me ne rimarrò io? Ed essi dissero: Va'; perciocchè Iddio [la] darà nelle mani del re. 014 2CH 018 006 Ma Giosafat disse: Non [evvi] qui più alcun profeta del Signore, il quale domandiamo? 014 2CH 018 007 E il re d'Israele disse a Giosafat: [Ei vi è bene] ancora un uomo, per lo quale potremmo domandare il Signore; ma io l'odio; perciocchè egli non mi profetizza giammai in bene, ma sempre in male; egli [è] Mica, figliuolo d'Imla. E Giosafat disse: Il re non dica così. 014 2CH 018 008 Allora il re d'Israele chiamò un eunuco, e gli disse: Fa' prestamente venir Mica, figliuolo di Imla. 014 2CH 018 009 Or il re d'Israele, e Giosafat, re di Giuda, sedevano ciascuno sopra il suo seggio, vestiti di vestimenti [reali], nell'aia [ch'è] all'entrata della porta di Samaria; e tutti i profeti profetizzavano in presenza loro. 014 2CH 018 010 E Sedechia, figliuolo di Chenaana, si avea fatte delle corna di ferro, e disse: Così ha detto il Signore: Con queste [corna] tu cozzerai i Sirii, finchè tu li abbi distrutti. 014 2CH 018 011 E tutti quei profeti profetizzavano in quella stessa maniera, dicendo: Sali [contro a] Ramot di Galaad, e tu prospererai; e il Signore [la] darà nelle mani del re. 014 2CH 018 012 Or il messo ch'era andato a chiamar Mica, gli parlò, dicendo: Ecco, le parole de' profeti, [come] d'una medesima bocca, [predicono] del bene al re; deh! sia dunque il tuo parlare conforme al [parlare] dell'uno di essi, predici[gli] del bene. 014 2CH 018 013 Ma Mica disse: [Come] il Signore vive, io dirò ciò che l'Iddio mio [mi] avrà detto. 014 2CH 018 014 Egli adunque venne al re. E il re gli disse: Mica, andremo noi alla guerra contro a Ramot di Galaad, o me ne rimarrò io? Ed egli gli disse: Andate pure, e voi prospererete, ed essi vi saranno dati nelle mani. 014 2CH 018 015 E il re gli disse: Fino a quante volte ti scongiurerò io, che tu non mi dica altro che la verità nel Nome del Signore? 014 2CH 018 016 Allora egli disse: Io vedeva tutto Israele sparso su per li monti, come pecore che non hanno pastore. E il Signore diceva: Costoro [son] senza signore; ritornisene ciascuno a casa sua in pace. 014 2CH 018 017 E il re d'Israele disse a Giosafat: Non ti dissi io ch'egli non mi profetizzerebbe bene alcuno, anzi del male? 014 2CH 018 018 E [Mica] disse: Perciò, ascoltate la parola del Signore: Io vedeva il Signore assiso sopra il suo trono, e tutto l'esercito del cielo, che gli stava appresso a destra ed a sinistra. 014 2CH 018 019 E il Signore diceva: Chi indurrà Achab, re d'Israele, acciocchè salga contro a Ramot di Galaad, e vi muoia? Poi [Mica] disse: L'uno diceva in una maniera, e l'altro in un'altra. 014 2CH 018 020 Allora uno spirito uscì fuori, e si presentò davanti al Signore, e disse: Io ce l'indurrò. E il Signore gli disse: Come? 014 2CH 018 021 Ed egli disse: Io uscirò fuori, e sarò spirito di menzogna nella bocca di tutti i suoi profeti. E [il Signore] disse: [Sì], tu [l]'indurrai, ed anche ne verrai a capo; esci pur fuori, e fa' così. 014 2CH 018 022 Ora dunque, ecco, il Signore ha messo uno spirito di menzogna nella bocca di questi tuoi profeti; ma il Signore ha pronunziato del male contro a te. 014 2CH 018 023 Allora Sedechia, figliuolo di Chenaana, si fece avanti, e percosse Mica in su la guancia, e disse: Per qual via si [è] partito lo Spirito del Signore da me, per parlar teco? 014 2CH 018 024 E Mica disse: Ecco, tu [il] vedrai al giorno che tu te n'entrerai di camera in camera, per appiattarti. 014 2CH 018 025 E il re d'Israele disse: Pigliate Mica, e menatelo ad Amon, capitano della città, ed a Gioas, figliuolo del re. 014 2CH 018 026 E dite [loro: ] Così ha detto il re: Mettete costui in prigione, e cibatelo di pane e d'acqua, strettamente, finchè io ritorni in pace. 014 2CH 018 027 E Mica disse: Se pur tu ritorni in pace, il Signore non avrà parlato per me. Poi disse: Voi popoli tutti, ascoltate. 014 2CH 018 028 Il re d'Israele adunque, e Giosafat, re di Giuda, salirono contro a Ramot di Galaad. 014 2CH 018 029 E il re d'Israele disse a Giosafat: Io mi travestirò, e [così] entrerò nella battaglia; ma tu, vestiti delle tue vesti. Il re d'Israele adunque si travestì, e [così] entrarono nella battaglia. 014 2CH 018 030 Or il re di Siria avea comandato ai capitani de' suoi carri, che non combattessero contro a piccolo, nè contro a grande; me contro al re d'Israele solo. 014 2CH 018 031 Perciò, quando i capitani de' carri ebber veduto Giosafat, dissero: Egli [è] il re d'Israele; e si voltarono a lui, per combattere [contro a lui]; ma Giosafat gridò, e il Signore l'aiutò, e Iddio indusse coloro [a ritrarsi] da lui. 014 2CH 018 032 Quando dunque i capitani de' carri ebber veduto ch'egli non era il re d'Israele, si rivolsero indietro da lui. 014 2CH 018 033 Allora qualcuno tirò con l'arco a caso, e ferì il re d'Israele fra le falde e la corazza; laonde egli disse al [suo] carrettiere: Volta la mano, e menami fuor del campo; perciocchè io son ferito. 014 2CH 018 034 Ma la battaglia si rinforzò in quel dì, onde il re d'Israele si rattenne nel carro incontro a' Siri, fino alla sera; e nell'ora del tramontar del sole morì. 014 2CH 019 001 E GIOSAFAT, re di Giuda, ritornò sano e salvo a casa sua in Gerusalemme. 014 2CH 019 002 Allora il veggente Iehu, figliuolo di Hanani, gli uscì incontro, e gli disse: Si conviene egli dar soccorso ad un empio? Ti si conviene egli amar quelli che odiano il Signore? Perciò dunque [vi è] ira contro a te da parte del Signore. 014 2CH 019 003 Ma pure in te si son trovate di buone cose; conciossiachè tu abbi tolti via dal paese i boschi, ed abbi disposto il cuor tuo a ricercare Iddio. 014 2CH 019 004 E GIOSAFAT, essendo dimorato [alquanto tempo] in Gerusalemme, andò di nuovo attorno fra il popolo, da Beerseba fino al monte di Efraim, e li ridusse al Signore Iddio de' lor padri. 014 2CH 019 005 E costituì de' giudici nel paese, per tutte le città forti di Giuda, di città in città. 014 2CH 019 006 E disse a' giudici: Riguardate ciò che voi fate; perciocchè voi non tenete la ragione per un uomo, ma per lo Signore, [il quale è] con voi negli affari della giustizia. 014 2CH 019 007 Ora dunque, sia lo spavento del Signore sopra voi; prendete guardia [al dover vostro], e mettete[lo] ed effetto; perciocchè appo il Signore Iddio nostro non [vi è] alcuna iniquità, nè riguardo alla qualità delle persone, nè prendimento di presenti. 014 2CH 019 008 Oltre a ciò, Giosafat costituì anche in Gerusalemme [alcuni d]'infra i Leviti, e d'infra i sacerdoti, e d'infra i capi delle famiglie paterne d'Israele, per [tener] la ragione del Signore, e per [giudicar] le liti; e si ricorreva in Gerusalemme. 014 2CH 019 009 E comandò loro che così facessero nel timor del Signore, con lealtà, e di cuore intiero. 014 2CH 019 010 Ed in ogni lite, che sarà portata davanti a voi da' vostri fratelli, che abitano nelle lor città, [per giudicar] fra omicidio ed omicidio, fra legge e comandamento, e fra statuti e ordinazioni, chiariteli; acciocchè non si rendano colpevoli appo il Signore, onde vi sia ira contro a voi, e contro a' vostri fratelli; fate così, acciocchè non vi rendiate colpevoli. 014 2CH 019 011 Or ecco il sommo sacerdote Amaria [sarà] presidente fra voi in ogni affare del Signore; e Zebadia, figliuolo d'Ismaele, conduttore della Casa di Giuda, in ogni affare del re. Voi [avete] ancora a vostro comando gli ufficiali Leviti; prendete animo, e adoperatevi, e il Signore sarà co' buoni. 014 2CH 020 001 ORA, dopo queste cose, avvenne che figliuoli di Moab, e i figliuoli di Ammon, e con loro [altri] d'infra gli Ammoniti, vennero per far guerra contro a Giosafat. 014 2CH 020 002 E vennero [de' messi], che rapportarono [la cosa] a Giosafat, dicendo: Una gran moltitudine di gente di di là dal mare, [e] di Siria, viene contro a te; ed ecco, essi [sono] in Hasason-tamar, [che è] Enghedi. 014 2CH 020 003 Allora Giosafat ebbe paura, e si dispose a ricercare il Signore, e fece bandire il digiuno a tutto Giuda. 014 2CH 020 004 E que' di Giuda si raunarono per ricercare [aiuto] dal Signore; [molti] eziandio da tutte le città di Giuda vennero per ricercare il Signore. 014 2CH 020 005 E Giosafat, stando in piè nella raunanza di Giuda e di Gerusalemme, si presentò nella Casa del Signore, davanti al cortile nuovo, e disse: 014 2CH 020 006 O Signore Iddio de' nostri padri, non sei tu Dio nei cieli, e non signoreggi tu sopra tutti i regni delle nazioni? [e non hai] tu nella tua mano forza, e potenza, talchè niuno ti può contrastare? 014 2CH 020 007 Non hai tu, o Dio nostro, scacciati gli abitanti di questo paese d'innanzi al tuo popolo Israele? e non hai tu dato esso [paese] in perpetuo alla progenie d'Abrahamo, il quale ti amò? 014 2CH 020 008 Laonde essi vi sono abitati, e ti hanno in esso edificato un Santuario per lo tuo Nome, dicendo: 014 2CH 020 009 Quando ci sopraggiugnerà alcun male, spada di punizione, o pestilenza, o fame, e noi ci presenteremo davanti a questa Casa, e davanti al tuo cospetto (consiossiachè il tuo Nome [sia] in questa Casa), e grideremo a te per la nostra tribolazione; esaudiscine, e salva[ci]. 014 2CH 020 010 Or al presente, ecco, i figliuoli di Ammon e di Moab, e [que' del] monte di Seir, nel cui [paese] tu non permettesti ad Israele di entrare, quando veniva fuor del paese di Egitto; anzi se ne rivolse indietro, e non li distrusse; 014 2CH 020 011 ecco essi ce [ne] fanno la retribuzione, venendo per iscacciarci dalla tua eredità, la quale tu ci hai data a possedere. 014 2CH 020 012 O Dio nostro, non farai tu giudicio di loro? conciossiachè non [vi sia] forza alcuna in noi, per contrastare a questa gran moltitudine che viene contro a noi; e noi non sappiamo ciò che dobbiam fare; ma gli occhi nostri [son volti] a te. 014 2CH 020 013 E tutti que' di Giuda stavano diritti davanti al Signore, insieme co' lor piccoli fanciulli, con le lor mogli, e co' lor figliuoli. 014 2CH 020 014 Allora lo Spirito del Signore fu sopra Iahaziel, figliuolo di Zaccaria, figliuolo di Benaia, figliuolo di Ieiel, figliuolo di Mattania Levita, d'infra i figliuoli di Asaf, nel mezzo della raunanza, 014 2CH 020 015 ed egli disse: Voi tutti [uomini di] Giuda, ed abitanti di Gerusalemme, e [tu] re Giosafat, attendete: Così vi dice il Signore: Voi, non temiate, e non vi spaventate, per questa gran moltitudine; perciocchè questa guerra non [appartiene] a voi, anzi a Dio. 014 2CH 020 016 Domani andate contro a loro; ecco, essi montano per la salita di Sis, e voi li troverete all'estremità del torrente, dirincontro al deserto di Ieruel. 014 2CH 020 017 Voi non avrete a combattere in questo [fatto]; presentatevi pure, e state fermi; e voi vedrete [ciò] che il Signore farà inverso voi per vostra salvazione; o Giuda, e Gerusalemme, non temiate, e non vi spaventate; domani uscite incontro a loro, e il Signore [sarà] con voi. 014 2CH 020 018 Allora Giosafat s'inchinò con la faccia verso terra; e tutto Giuda, e gli abitanti di Gerusalemme, si gittarono giù davanti al Signore, per adorarlo. 014 2CH 020 019 Ed i Leviti, d'infra i Chehatiti, e i Coriti, si levarono per lodare il Signore Iddio d'Israele ad altissima voce. 014 2CH 020 020 E la mattina [seguente, il popolo] si levò a buon'ora, ed uscì fuori verso il deserto di Tecoa; e, mentre usciva, Giosafat si fermò, e disse: Ascoltatemi, o Giuda, e voi abitanti di Gerusalemme; credete al Signore Iddio vostro, e voi sarete assicurati; credete a' profeti di esso, e voi prospererete. 014 2CH 020 021 E, tenuto consiglio col popolo, costituì de' cantori [che cantassero] al Signore, e lodassero la santa [sua] Maestà; [e] camminando dinanzi alla gente di guerra, dicessero: Celebrate il Signore; perciocchè la sua benignità è in eterno. 014 2CH 020 022 E nel medesimo tempo ch'essi cominciarono il canto di trionfo, e le laudi, il Signore pose agguati fra i figliuoli di Ammon, e i Moabiti, e que' del monte di Seir, i quali venivano contro a Giuda, ed essi si percossero gli uni gli altri. 014 2CH 020 023 Ed i figliuoli di Ammon, e i Moabiti, si presentarono in battaglia contro agli abitanti del monte di Seir, per distrugger[li], e per disperder[li]; e quando ebbero finito con gli abitanti di Seir, si aiutarono gli uni gli altri a disfarsi. 014 2CH 020 024 Ora, quando [que' di] Giuda furono giunti fino a Mispa, [che riguarda] verso il deserto, si voltarono verso quella moltitudine; ed ecco, [tutti erano] corpi morti, che giacevano per terra, e non n'era scampato alcuno. 014 2CH 020 025 Allora Giosafat, e la sua gente, vennero per predar le loro spoglie; e fra i lor corpi morti trovarono molte ricchezze, e cari arredi; e ne predarono [tante], che non bastavano a portar[le]; e stettero tre giorni a predar le spoglie; perciocchè erano in gran quantità. 014 2CH 020 026 Poi, al quarto giorno, si adunarono nella Valle, [detta] di Benedizione; perciocchè quivi benedissero il Signore; per questa cagione quel luogo è stato chiamato Valle di Benedizione infino a questo giorno. 014 2CH 020 027 E tutta la gente di Giuda, e di Gerusalemme, e Giosafat in capo di essi, si rimisero in cammino, per ritornarsene in Gerusalemme, con allegrezza; perciocchè il Signore avea loro data allegrezza de' lor nemici. 014 2CH 020 028 E, [giunti] in Gerusalemme, entrarono con salteri, e con cetere, e con trombe, nella Casa del Signore. 014 2CH 020 029 E lo spavento di Dio fu sopra tutti i regni di que' paesi, quando intesero che il Signore avea combattuto contro a' nemici d'Israele. 014 2CH 020 030 E il regno di Giosafat ebbe quiete; e l'Iddio suo gli diè riposo d'ogn'intorno. 014 2CH 020 031 Così Giosafat regnò sopra Giuda. Egli [era] di età di trentacinque anni, quando cominciò a regnare, e regnò venticinque anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre [era] Azuba, figliuola di Silhi. 014 2CH 020 032 Ed egli camminò nella via di Asa, suo padre, e non se ne rivolse, facendo ciò che piace al Signore. 014 2CH 020 033 Nondimeno gli alti luoghi non furono tolti via; non avendo il popolo ancora addirizzato il cuore suo all'Iddio de' suoi padri. 014 2CH 020 034 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Giosafat, primi ed ultimi, ecco, sono scritti nel libro di Iehu, figliuolo di Hanani, il quale è stato inserito nel libro dei re d'Israele. 014 2CH 020 035 Ora, dopo quelle cose, Giosafat, re di Giuda, fece compagnia con Achazia, re d'Israele, le cui opere erano empie. 014 2CH 020 036 E lo prese in sua compagnia, per far navi, per far viaggi in Tarsis; e fecero le navi in Esion-gheber. 014 2CH 020 037 Allora Eliezer, figliuolo di Dodava, da Maresa, profetizzò contro a Giosafat, dicendo: Conciossiachè tu abbi fatta compagnia con Achazia, il Signore ha dissipate le tue opere. E le navi furono rotte, e non poterono fare il viaggio in Tarsis. 014 2CH 021 001 POI Giosafat giacque co' suoi padri, e con essi fu seppellito nella Città di Davide; e Gioram, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 014 2CH 021 002 Or esso avea de' fratelli, figliuoli di Giosafat, [cioè: ] Azaria, e Iehiel, e Zaccaria, ed Azaria, e Micael, e Sefatia. Tutti costoro [erano] figliuoli di Giosafat, re di Israele. 014 2CH 021 003 E il padre loro avea loro fatti gran doni d'argento, e d'oro, e di robe preziose, con alcune città forti nel [paese] di Giuda; ma avea dato il regno a Gioram; perciocchè egli [era] il primogenito. 014 2CH 021 004 E Gioram, essendo salito al regno di suo padre, si fortificò, ed uccise con la spada tutti i suoi fratelli, ed anche [alcuni] de' capi d'Israele. 014 2CH 021 005 Gioram [era] d'età di trentadue anni, quando cominciò a regnare; e regnò otto anni in Gerusalemme. 014 2CH 021 006 E camminò per la via dei re d'Israele, come faceva la casa di Achab; perciocchè egli avea per moglie la figliuola di Achab. Così fece quello che dispiace al Signore. 014 2CH 021 007 Nondimeno il Signore non volle distruggere la casa di Davide, per amor del patto ch'egli avea fatto con Davide; e secondo ch'egli avea detto, che darebbe a lui ed a' suoi figliuoli, in perpetuo, una lampana [accesa]. 014 2CH 021 008 Al tempo di esso, gl'Idumei si ribellarono dall'ubbidienza di Giuda, e costituirono sopra loro un re. 014 2CH 021 009 Perciò Gioram passò [in Idumea], co' suoi capitani, e con tutti i suoi carri; ed avvenne che, essendosi egli mosso di notte, percosse gl'Idumei che l'aveano intorniato, ed i capitani de' carri. 014 2CH 021 010 Nondimeno gl'Idumei sono perseverati nella lor ribellione dall'ubbidienza di Giuda infino a questo giorno. In quell'istesso tempo Libna si ribellò dall'ubbidienza di Gioram; perciocchè egli avea abbandonato il Signore Iddio de' suoi padri. 014 2CH 021 011 Egli fece ancora degli alti luoghi nei monti di Giuda, e fece fornicar gli abitanti di Gerusalemme, e diede lo spianto a Giuda. 014 2CH 021 012 Allora gli venne uno scritto da parte del profeta Elia, di questo tenore: Così ha detto il Signore Iddio di Davide, tuo padre: Perciocchè tu non sei camminato per le vie di Giosafat, tuo padre, nè per le vie di Asa, re di Giuda; 014 2CH 021 013 anzi sei camminato per la via dei re di Israele, ed hai fatto fornicar Giuda, e gli abitanti di Gerusalemme, come la casa di Achab ha fatto fornicare [Israele]; ed oltre a ciò, hai uccisi i tuoi fratelli, la famiglia di tuo padre, [i quali erano] migliori di te; 014 2CH 021 014 ecco, il Signore percoterà di una gran piaga il tuo popolo, e i tuoi figliuoli, e le tue mogli, e tutti i tuoi beni. 014 2CH 021 015 E [percoterà] la tua persona di grandi infermità, d'infermità d'interiora, talchè le tue interiora usciranno fuori per l'infermità [che durerà] un anno dopo l'altro. 014 2CH 021 016 Il Signore adunque eccitò contro a Gioram lo spirito de' Filistei, e degli Arabi, che [son] presso agli Etiopi. 014 2CH 021 017 Ed essi salirono contro a Guida, ed essendo entrati dentro a forza, predarono tutte le ricchezze che furono ritrovate nella casa del re; ed anche ne menarono prigioni i suoi figliuoli, e le sue mogli, talchè non gli restò alcun figliuolo, se non Gioachaz, il più piccolo de' suoi figliuoli. 014 2CH 021 018 E dopo tutte queste cose, il Signore lo percosse d'una infermità incurabile nelle interiora. 014 2CH 021 019 Ed avvenne che, [passato] un anno dopo l'altro, al tempo che il termine de' due anni spirava, le interiora gli uscirono fuori, insieme con l'infermità; ed egli morì in gravi dolori; e il suo popolo non arse per lui alcuni [aromati], come avea fatto per li suoi padri. 014 2CH 021 020 Egli era d'età di trentadue [anni], quando cominciò a regnare, e regnò otto anni in Gerusalemme, e se ne andò senza esser desiderato; e fu seppellito nella Città di Davide, ma non già nelle sepolture dei re. 014 2CH 022 001 E GLI abitanti di Gerusalemme costituirono re, in luogo suo, Achazia, suo figliuolo minore; perciocchè quelle schiere ch'erano venute in armi con gli Arabi, aveano uccisi tutti i maggiori. Così regnò Achazia, figliuolo di Gioram, re di Giuda. 014 2CH 022 002 Achazia [era] d'età di quarantadue anni, quando cominciò a regnare, e regnò un anno in Gerusalemme. E il nome di sua madre [era] Atalia, figliuola di Omri. 014 2CH 022 003 Anch'egli camminò nelle vie della casa di Achab; perciocchè sua madre gli era consigliera a far male. 014 2CH 022 004 Egli adunque fece ciò che dispiace al Signore, come la casa di Achab; perciocchè, dopo la morte di suo padre, essi furono suoi consiglieri a sua perdizione. 014 2CH 022 005 Ed anche, seguitando il lor consiglio, andò con Gioram, figliuolo di Achab, re d'Israele, alla guerra contro ad Hazael, re di Siria, in Ramot di Galaad. E i Siri ferirono Gioram. 014 2CH 022 006 Ed egli se ne ritornò, per farsi medicare in Izreel; perciocchè [egli avea] delle ferite ch'egli avea ricevute in Rama, mentre egli combatteva con Hazael, re di Siria. Ed Azaria, figliuolo di Gioram re di Giuda, andò a visitare Gioram, figliuolo di Achab, in Izreel; perciocchè egli [era] infermo. 014 2CH 022 007 E [ciò] che egli venne a Gioram, procedette da Dio per la ruina di Achazia; perciocchè, essendo venuto, egli uscì con Gioram contro a Iehu, figliuolo di Nimsi, il quale il Signore avea unto per distruggere la casa di Achab. 014 2CH 022 008 E quando Iehu faceva la punizione della casa di Achab, trovò i principali di Giuda, e i figliuoli de' fratelli di Achazia, i quali servivano ad Achazia, e li uccise. 014 2CH 022 009 E cercò Achazia, ed egli fu preso, essendo nascosto in Samaria, e fu menato a Iehu, ed ucciso; e poi fu seppellito; perciocchè fu detto: Egli [è] il figliuolo di Giosafat, il quale ricercò il Signore con tutto il suo cuore. E non [vi fu alcuno] della casa di Achazia che avesse il potere di farsi re. 014 2CH 022 010 ED Atalia, madre di Achazia, avendo veduto che il suo figliuolo era morto, si levò, e distrusse tutta la progenie reale della casa di Giuda. 014 2CH 022 011 Ma Iosabat, figliuola del re [Gioram], prese Gioas, figliuolo di Achazia, e lo tolse furtivamente d'infra i figliuoli del re che si uccidevano; e lo mise, con la sua balia, nella camera de' letti. Così Iosabat, figliuola del re Gioram, moglie del sacerdote Gioiada, lo nascose d'innanzi ad Atalia; perciocchè era sorella di Achazia; talchè [Atalia] non lo fece morire. 014 2CH 022 012 Ed egli stette con loro nascosto nella Casa di Dio [lo spazio di] sei anni; ed in quel mezzo tempo Atalia regnava sopra il paese. 014 2CH 023 001 Ma l'anno settimo, Gioiada si fortificò, e prese seco questi capi di centinaia, coi quali egli fece lega, [cioè: ] Azaria, figliuolo di Ieroham; ed Ismaele, figliuolo di Iohanan; ed Azaria, figluolo di Obed; e Maaseia, figliuolo di Adaia; ed Elisafat, figliuolo di Zicri. 014 2CH 023 002 Ed essi andarono attorno per [lo paese di] Giuda, ed adunarono, da tutte le città di Giuda, i Leviti e i capi delle [famiglie] paterne d'Israele; e vennero in Gerusalemme. 014 2CH 023 003 E tutta quella raunanza fece lega col re, nella Casa di Dio. E [Gioiada] disse loro: Ecco, il figliuol del re regnerà, come il Signore ha promesso a' figliuoli di Davide. 014 2CH 023 004 Questo [è] quello che voi farete: La terza parte di voi, [cioè] quelli ch'entrano in settimana, così sacerdoti come Leviti, [sieno] per portinai alle soglie delle porte; 014 2CH 023 005 e l'[altra] terza parte alla casa del re; e l'altra terza parte alla porta del fondamento; e tutto il popolo [sia] ne' cortili della Casa del Signore. 014 2CH 023 006 E niuno entri nella Casa del Signore, se non i sacerdoti, ed i ministri d'infra i Leviti; essi entrino, perciocchè sono santificati; ma tutto il popolo osservi ciò che il Signore ha comandato che si osservi. 014 2CH 023 007 Ed i Leviti circondino il re d'ogn'intorno, avendo ciascuno le sue arme in mano; e sia fatto morire chiunque entrerà nella Casa; e siate col re, quando egli entrerà, e quando uscirà fuori. 014 2CH 023 008 I Leviti adunque, e tutto Giuda, fecero interamente secondo che il sacerdote Gioiada avea comandato, e presero ciascuno la sua gente, [cioè], quelli ch'entravano in settimana e quelli che ne uscivano; perciocchè il sacerdote Gioiada non licenziò gli spartimenti. 014 2CH 023 009 E il sacerdote Gioiada diede a' capi di centinaia le lance e gli scudi, e i pavesi, ch'[erano stati] del re Davide, [ed erano] nella Casa di Dio. 014 2CH 023 010 E fece star tutta quella gente, ciascuno con la sua arme in mano, dal lato destro della Casa fino al sinistro, presso dell'Altare, e della Casa, d'intorno al re. 014 2CH 023 011 Allora il figliuolo del re fu menato fuori, e fu posta sopra lui la benda, e gli ornamenti [reali], e fu dichiarato re. E Gioiada ed i suoi figliuoli l'unsero, e dissero: Viva il re. 014 2CH 023 012 Ed Atalia udì il romore del popolo, de' sergenti, e di quelli che cantavano laudi presso del re; e venne al popolo nella Casa del Signore. 014 2CH 023 013 E riguardò, ed ecco, il re era in piè, sopra il suo pergolo, all'entrata; e i capitani, e i trombettieri, [erano] appresso del re, con tutto il popolo del paese, che si rallegrava, e sonava con le trombe; parimente i cantori, con istrumenti musicali; e i mastri del canto di laudi. Allora Atalia si stracciò le vesti, e disse: Congiura, congiura. 014 2CH 023 014 E il sacerdote Gioiada fece uscir fuori i capi di centinaia, che comandavano a quell'esercito, e disse loro: Menatela fuor degli ordini; e chi le andrà dietro, sia ucciso con la spada. Perciocchè il sacerdote avea detto: Non fatela morire nella Casa del Signore. 014 2CH 023 015 Essi adunque le fecero far largo; e, come ella se ne veniva nella casa del re, per l'entrata della porta de' cavalli, fu quivi uccisa. 014 2CH 023 016 E Gioiada trattò patto fra sè e tutto il popolo, e il re, che sarebbero popolo del Signore. 014 2CH 023 017 E tutto il popolo entrò nel tempio di Baal, e lo disfece, e spezzò gli altari, e le imagini di esso; ed uccise Mattan, sacerdote di Baal, davanti agli altari. 014 2CH 023 018 E Gioiada dispose gli ufficii della Casa del Signore fra le mani de' sacerdoti Leviti, i quali Davide avea costituiti, per certi spartimenti, sopra la Casa del Signore, per offerire olocausti al Signore, secondo ch'è scritto nella Legge di Mosè; [e ciò fu fatto] con allegrezza, e con cantici, secondo la disposizione di Davide. 014 2CH 023 019 Costituì, oltre a ciò, i portinai alle porte della Casa del Signore; acciocchè niuno immondo per qualunque cosa vi entrasse. 014 2CH 023 020 Poi prese i capi delle centinaia, e gli [uomini] illustri, e quelli che aveano il reggimento del popolo, e tutto il popolo del paese; e condusse il re a basso, fuor della Casa del Signore; e [passando] per mezzo la porta alta, vennero nella casa del re, e fecero sedere il re sopra il trono reale. 014 2CH 023 021 E tutto il popolo del paese si rallegrò, e la città fu in quiete, dopo che Atalia fu stata uccisa con la spada. 014 2CH 024 001 GIOAS [era] d'età di sette anni, quando cominciò a regnare; e regnò quarant'anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre [era] Sibia, da Beerseba. 014 2CH 024 002 E Gioas fece quello che piace al Signore tutto il tempo del sacerdote Gioiada. 014 2CH 024 003 E Gioiada gli prese due mogli; ed egli generò figliuoli e figliuole. 014 2CH 024 004 Dopo questo venne in cuore a Gioas di ristorare la Casa del Signore. 014 2CH 024 005 Perciò adunò i sacerdoti e i Leviti, e disse loro: Andate per le città di Giuda, e raccogliete, anno per anno, da tutto Israele, danari per ristorar la Casa dell'Iddio vostro; e voi sollecitate questo affare. Ma i Leviti non [lo] sollecitarono. 014 2CH 024 006 E il re chiamò Gioiada, sommo [sacerdote], e gli disse: Perchè non hai tu usata diligenza, che i Leviti portassero da Giuda, e da Gerusalemme, la colta di Mosè, servitor del Signore, e della raunanza d'Israele, per lo Tabernacolo della Testimonianza? 014 2CH 024 007 (Conciossiachè la scellerata Atalia, [ed] i suoi figliuoli avessero fatte delle rotture nella Casa di Dio; ed anche avessero adoperate per i Baali tutte le cose consacrate della Casa del Signore.) 014 2CH 024 008 Il re adunque comandò che si facesse una cassetta, e che quella si mettesse alla porta della Casa del Signore, di fuori. 014 2CH 024 009 Poi fu fatta una grida per Giuda ed in Gerusalemme, che si portasse al Signore la colta che Mosè, servitor di Dio, [avea fatta] sopra Israele nel deserto. 014 2CH 024 010 E tutti i capi, e tutto il popolo, [la] portavano allegramente, e la gittavano nella cassetta, finchè fu finita [l'opera]. 014 2CH 024 011 Ora, quando la cassetta si portava, per le mani de' Leviti, a quelli ch'erano deputati del re ([il che si faceva], quando vedevano che [vi erano dentro] danari assai), il segretario del re, ed un commessario del sommo sacerdote venivano, e vuotavano la cassetta; poi la riportavano, e la rimettevano nel suo luogo. Così facevano ogni giorno; e raccolsero gran quantità di danari. 014 2CH 024 012 E il re, e Gioiada, davano que' [danari] a quelli che aveano la cura dell'opera [che si faceva] per lo servigio della Casa del Signore; ed essi [ne] prezzolavano scarpellini, e legnaiuoli, per rinnovar la Casa del Signore; ed anche fabbri di ferro e di rame, per ristorarla. 014 2CH 024 013 Coloro adunque che aveano la cura dell'opera, si adoperarono; e l'opera fu ristorata per le lor mani; ed essi rimisero la Casa di Dio nello stato suo, e la rinforzarono. 014 2CH 024 014 E quando ebber finito, portarono davanti al re, e davanti a Gioiada, il rimanente de' danari; ed egli li impiegò in arredi per la Casa del Signore, in arredi per [fare] il servigio, e [per] offerir [sacrificii], ed in coppe, ed [altri] vasellamenti d'oro e d'argento. E nel tempo di Gioiada, furono del continuo offerti olocausti nella Casa del Signore. 014 2CH 024 015 Or Gioiada, essendo diventato vecchio e sazio di giorni, morì. [Egli era] d'età di centotrent'anni, quando morì. 014 2CH 024 016 E fu seppellito nella Città di Davide coi re; perciocchè egli avea fatto bene [assai] inverso Israele, ed inverso Iddio, e la sua Casa. 014 2CH 024 017 E dopo che Gioiada fu morto, i capi di Giuda vennero al re, e si prostesero davanti a lui; allora egli attese a loro. 014 2CH 024 018 Ed essi lasciarono la Casa del Signore Iddio de' lor padri, e servirono a' boschi ed agl'idoli; laonde vi fu indegnazione contro a Giuda, e contro a Gerusalemme, per questa lor colpa. 014 2CH 024 019 E benchè il Signore mandasse loro de' profeti, per convertirli a sè, e ch'essi protestassero loro, non però prestarono l'orecchio. 014 2CH 024 020 E lo Spirito di Dio investì Zaccaria, figliuolo del sacerdote Gioiada. Ed egli, stando in piè disopra al popolo, disse loro: Così ha detto Iddio: Perchè trasgredite voi i comandamenti del Signore? Voi non prospererete: perciocchè voi avete abbandonato il Signore, egli altresì vi abbandonerà. 014 2CH 024 021 Ed essi fecero congiura contro a lui, e lo lapidarono, per comandamento del re, nel cortile della Casa del Signore. 014 2CH 024 022 E il re Gioas non si ricordò della benignità usata da Gioiada, padre di esso, inverso lui; anzi uccise il suo figliuolo. Ora, mentre egli moriva, disse: Il Signore [lo] vegga, e [ne] ridomandi [conto]. 014 2CH 024 023 Ed avvenne, in capo all'anno, che l'esercito de' Siri salì contro a Gioas; e venne in Giuda ed in Gerusalemme; ed ammazzarono d'infra il popolo tutti i capi di esso; e mandarono tutte le spoglie loro al re in Damasco. 014 2CH 024 024 [E] benchè l'esercito de' Siri fosse venuto con poca gente, nondimeno il Signore diede loro nelle mani un esercito grandissimo; perciocchè aveano abbandonato il Signore Iddio de' padri loro; ed [i Siri] eseguirono i giudicii sopra Gioas. 014 2CH 024 025 E, quando si furono partiti da lui, perciocchè l'aveano lasciato in gran languori, i suoi servitori fecero congiura contro a lui, per cagione dell'omicidio de' figliuoli del sacerdote Gioiada, e l'uccisero in sul suo letto. Così morì, e fu seppellito nella Città di Davide, ma non già nelle sepolture dei re. 014 2CH 024 026 Ora, questi [son] quelli che congiurarono contro a lui: Zabad, figliuolo di Simat, [donna] Ammonita; e Iozabad, figliuolo di Simrit, [donna] Moabita. 014 2CH 024 027 Ora, quant'è a' figliuoli di esso, ed alla gran colta [di danari] che fu fatta per lui, ed alla fondazione della Casa di Dio; ecco, queste cose [sono] scritte nella storia del libro dei re. Ed Amasia, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 014 2CH 025 001 AMASIA, essendo d'età di venticinque anni, cominciò a regnare, e regnò ventinove anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre [era] Ioaddan, da Gerusalemme. 014 2CH 025 002 Ed egli fece ciò che piace al Signore, non però di cuore intiero. 014 2CH 025 003 Ora, come egli fu ben fermo nel regno, egli uccise i suoi servitori che aveano percosso il re, suo padre. 014 2CH 025 004 Ma non fece morire i lor figliuoli; anzi [fece] come è scritto nella Legge, nel libro di Mosè, nel quale il Signore ha comandato che i padri non muoiano per li figliuoli, nè i figliuoli per li padri; anzi, che ciascuno muoia per lo suo [proprio] peccato. 014 2CH 025 005 Poi Amasia adunò [que' di] Giuda; e di quelli costituì, secondo le lor famiglie paterne, capi di migliaia, e capi di centinaia, per tutto Giuda e Beniamino; e li annoverò dall'età di vent'anni in su: e trovò ch'erano trecentomila [uomini] di guerra scelti, che portavano lancia e scudo. 014 2CH 025 006 Soldò, oltre a ciò, d'Israele centomila uomini di valore, con cento talenti d'argento. 014 2CH 025 007 Ma un uomo di Dio venne a lui, dicendo: O re, l'esercito d'Israele non vada teco; perciocchè il Signore non [è] con Israele, [nè con] tutti i figliuoli di Efraim. 014 2CH 025 008 Altrimenti, va' pure, e portati valorosamente nella battaglia; Iddio ti farà cadere davanti al nemico; perciocchè Iddio ha il potere di soccorrere, e di far cadere. 014 2CH 025 009 Ed Amasia disse all'uomo di Dio: E che deve farsi de' cento talenti che io ho dati alle schiere d'Israele? E l'uomo di Dio disse: Egli [è] nel [potere del] Signore di darti molto più di questo. 014 2CH 025 010 Amasia dunque separò le schiere ch'erano venute a lui di Efraim, acciocchè se ne andassero al luogo loro; laonde si adirarono gravemente contro a Giuda, e se ne ritornarono alle loro stanze, accesi nell'ira. 014 2CH 025 011 Ed Amasia si fortificò, e condusse la sua gente; e andò alla valle del sale, e percosse i figliuoli di Seir, [in numero di] diecimila. 014 2CH 025 012 I figliuoli di Giuda presero eziandio prigioni diecimila [uomini] vivi, e li menarono in cima di Sela, e li gittarono a basso dalla rupe; e tutti creparono. 014 2CH 025 013 Ma le schiere che Amasia avea rimandate, acciocchè non andassero con lui alla guerra, scorsero sopra le città di Giuda, da Samaria, fino in Bet-horon; e percossero tremila [uomini] di quella, e fecero una gran preda. 014 2CH 025 014 Ed Amasia, ritornando dalla sconfitta degl'Idumei, portò gl'iddii de' figliuoli di Seir, e se li rizzò per dii, e li adorò, e fece loro profumi. 014 2CH 025 015 Laonde l'ira del Signore si accese contro ad Amasia; ed egli gli mandò un profeta a dirgli: Perchè hai tu ricercati gl'iddii di un popolo, i quali non hanno salvato il lor [proprio] popolo dalla tua mano? 014 2CH 025 016 Ma mentre colui parlava al re, egli gli disse: Sei tu stato dato al re per consigliere? resta; perchè saresti ucciso? Il profeta dunque restò; ma pur disse: Io so che il consiglio di Dio è di perderti, perchè tu hai fatto questo, e non hai ubbidito al mio consiglio. 014 2CH 025 017 Or Amasia, re di Giuda, prese consiglio, e mandò a dire a Gioas, figliuolo di Gioachaz, figliuolo di Iehu re d'Israele: Vieni, veggiamoci l'un l'altro in faccia. 014 2CH 025 018 E Gioas, re d'Israele, mandò a dire ad Amasia, re di Giuda: Uno spino del Libano mandò [già] a dire al cedro del Libano: Da' la tua figliuola per moglie al mio figliuolo; ma le fiere del Libano, passando, calpestarono lo spino. 014 2CH 025 019 Tu hai detto: Ecco, io ho percossi gl'Idumei; e però il tuo cuore ti ha innalzato per glorificarti; rimantene ora in casa tua; perchè ti rimescoleresti in un male, per lo quale caderesti tu e Giuda teco? 014 2CH 025 020 Ma Amasia non [gli] diè d'orecchio; perciocchè quella cosa [procedeva] da Dio, per dar que' [di Giuda] in mano de' lor nemici; perciocchè aveano ricercati gl'iddii di Edom. 014 2CH 025 021 Gioas adunque, re d'Israele, salì; ed egli, ed Amasia, re di Giuda, si videro l'un l'altro in faccia, in Bet-semes, [città] di Giuda. 014 2CH 025 022 E Giuda fu sconfitto da Israele; e ciascuno fuggì alle sue stanze. 014 2CH 025 023 E Gioas, re d' Israele, prese prigione Amasia, re di Giuda, figliuolo di Gioas, figliuolo di Gioachaz, in Bet-semes, e lo menò in Gerusalemme; e fece una rottura nel muro di Gerusalemme, dalla porta di Efraim fino alla porta del cantone [lo spazio di] quattrocento cubiti. 014 2CH 025 024 E prese tutto l'oro e l'argento, e tutti i vasellamenti che si trovarono nelle Casa di Dio, appo Obed-Edom, e ne' tesori della Casa del re; prese eziandio stadichi; poi se ne ritornò in Samaria. 014 2CH 025 025 Ed Amasia, figliuolo di Gioas, re di Giuda, visse quindici anni dopo la morte di Gioas, figliuolo di Gioachaz, re d'Israele. 014 2CH 025 026 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Amasia, primi ed ultimi; ecco, non [sono] essi scritti nel libro dei re di Giuda e d'Israele? 014 2CH 025 027 Ora, dal tempo che Amasia si fu rivolto dal Signore, [alcuni] fecero una congiura contro a lui in Gerusalemme, ed egli se ne fuggì in Lachis; ma essi mandarono dietro a lui in Lachis, e quivi lo fecero morire. 014 2CH 025 028 E [di là] fu portato sopra cavalli, e fu seppellito nella città di Giuda co' suoi padri. 014 2CH 026 001 ALLORA tutto il popolo di Giuda prese Uzzia, il quale [era] d'età di sedici anni, e lo costituì re, in luogo di Amasia, suo padre. 014 2CH 026 002 Egli edificò Elot, e la racquistò a Giuda dopo che il re fu giaciuto co' suoi padri. 014 2CH 026 003 Uzzia [era] d'età di sedici anni quando cominciò a regnare; e regnò cinquantadue anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre [era] Iecolia, da Gerusalemme. 014 2CH 026 004 Ed egli fece ciò che piace al Signore; interamente come avea fatto Amasia, suo padre. 014 2CH 026 005 E si diede a ricercare Iddio, mentre visse Zaccaria, uomo intendente nelle visioni di Dio; e mentre egli ricercò il Signore, Iddio lo fece prosperare. 014 2CH 026 006 Ed egli uscì, e fece guerra co' Filistei, e fece delle rotture nelle mura di Gat, e nelle mura di Iabne, e nelle mura di Asdod; ed edificò delle città nel [paese di] Asdod, e degli [altri] Filistei. 014 2CH 026 007 E Iddio gli diede aiuto contro a' Filistei, e contro agli Arabi che abitavano in Gurbaal, e contro a' Maoniti. 014 2CH 026 008 Gli Ammoniti eziandio davano presenti ad Uzzia; e il suo nome andò fino in Egitto; perciocchè egli si fece sommamente potente. 014 2CH 026 009 Uzzia edificò ancora delle torri in Gerusaelemme, alla porta del cantone, e alla porta della valle, ed al cantone; e le fortificò. 014 2CH 026 010 Edificò ancora delle torri nel deserto e [vi] cavò molti pozzi; perciocchè egli avea gran quantitià di bestiame, [come] anche nella campagna, e nella pianura; [avea eziandio] de' lavoratori, e dei vignaiuoli ne' monti, ed in Carmel; perciocchè egli amava l'agricoltura. 014 2CH 026 011 Ed Uzzia avea un esercito di gente di guerra, che andava alla guerra per ischiere, secondo il numero della lor rassegna, [fatta] per mano di Ieiel segretario, e di Maaseia commessario, sotto la condotta di Hanania, l'uno de' capitani del re. 014 2CH 026 012 Tutto il numero de' capi della gente di valore, [distinta] per famiglie paterne, [era di] duemila seicento. 014 2CH 026 013 Ed [essi aveano] sotto la lor condotta un esercito di trecensettemila cinquecento prodi e valorosi guerrieri, per soccorrere il re contro al nemico. 014 2CH 026 014 Ed Uzzia preparò a tutto quell'esercito scudi, e lance, ed elmi, e corazze, ed archi, e frombole a trar pietre. 014 2CH 026 015 Fece, oltre a ciò, in Gerusalemme degl'ingegni d'arte d'ingegnere, per metterli sopra le torri, e sopra i canti, per trar saette e pietre grosse. E la sua fama andò lungi perciocchè egli fu maravigliosamente soccorso, finchè fu fortificato. 014 2CH 026 016 Ma quando egli fu fortificato, il cuor suo s'innalzò, fino a corrompersi; e commise misfatto contro al Signore Iddio suo, ed entrò nel Tempio del Signore, per far profumo sopra l'altar de' profumi. 014 2CH 026 017 Ma il sacerdote Azaria entrò dietro a lui, avendo seco ottanta sacerdoti del Signore, uomini valenti; 014 2CH 026 018 ed essi si opposero al re Uzzia, e gli dissero: Non [istà] a te, o Uzzia, il far profumo al Signore; anzi a' sacerdoti, figliuoli di Aaronne, che son consacrati per far profumi; esci fuori del Santuario; perciocchè tu hai misfatto, e [ciò] non [ti tornerà] in gloria da parte del Signore Iddio. 014 2CH 026 019 Allora Uzzia si adirò, avendo in mano il profumo da incensare; ma mentre si adirava contro a' sacerdoti, la lebbra gli nacque in su la fronte in presenza dei sacerdoti nella Casa del Signore, d'in su l'altar de' profumi. 014 2CH 026 020 E il sommo sacerdote Azaria, e tutti i sacerdoti lo riguardarono, ed ecco, egli [era] lebbroso nella fronte; ed essi lo fecero prestamente uscir di là; ed egli ancora si gittò [fuori] per uscire; perciocchè il Signore l'avea percosso. 014 2CH 026 021 E il re Uzzia fu lebbroso fino al giorno della sua morte, ed abitò [così] lebbroso in una casa in disparte; perciocchè fu separato della Casa del Signore; e Iotam, suo figliuolo, [era] mastro del palazzo reale, e rendeva ragione al popolo del paese. 014 2CH 026 022 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Uzzia, primi ed ultimi, il profeta Isaia, figliuolo di Amos, li ha descritti. 014 2CH 026 023 Ed Uzzia giacque co' suoi padri e fu seppellito co' suoi padri nel campo delle sepolture dei re; perciocchè fu detto: Egli [è] lebbroso. E Iotam, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 014 2CH 027 001 IOTAM [era] d'età di venticinque anni, quando cominciò a regnare, e regnò sedici anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre [era] Ierusa, figliuola di Sadoc. 014 2CH 027 002 Ed egli fece ciò che piace al Signore, interamente come avea fatto Uzzia, suo padre; se non che non entrò nel Tempio del Signore; nondimeno il popolo era ancora corrotto. 014 2CH 027 003 Egli edificò la porta alta della Casa del Signore; edificò ancora assai nel muro di Ofel. 014 2CH 027 004 Edificò eziandio delle città nelle montagne di Giuda, e delle castella, e delle torri ne' boschi. 014 2CH 027 005 E combattè contro al re de' figliuoli di Ammon, e vinse gli Ammoniti. Ed in quell'anno essi gli diedero cento talenti d'argento, e diecimila cori di grano, ed altrettanti d'orzo; cotanto ancora gli pagarono i figliuoli di Ammon il secondo ed il terzo anno. 014 2CH 027 006 Iotam adunque si fortificò; perciocchè egli avea addirizzate le sue vie nel cospetto del Signore Iddio suo. 014 2CH 027 007 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Iotam, e tutte le sue battaglie, e i suoi portamenti; ecco, queste cose [sono] scritte nel libro dei re d'Israele e di Giuda. 014 2CH 027 008 Egli era d'età di venticinque anni, quando cominciò a regnare, e regnò sedici anni in Gerusalemme. 014 2CH 027 009 Poi Iotam giacque co' suoi padri, e fu seppellito nella Città di Davide. Ed Achaz, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 014 2CH 028 001 ACHAZ [era] d'età di vent'anni, quando cominciò a regnare; e regnò sedici anni in Gerusalemme; e non fece ciò che piace al Signore, come Davide, suo padre. 014 2CH 028 002 Anzi camminò per le vie dei re d'Israele; ed anche fece delle statue di getto a' Baali. 014 2CH 028 003 Ed incensò nella valle del figliuolo di Hinnom, e arse de' suoi figliuoli col fuoco, seguendo le abbominazioni delle genti, le quali il Signore avea scacciate d'innanzi a' figliuoli d'Israele. 014 2CH 028 004 Egli sacrificava eziandio, e faceva profumi negli alti luoghi, e sopra i colli, e sotto ogni albero verdeggiante. 014 2CH 028 005 Laonde il Signore Iddio suo lo diede in mano del re de' Siri; ed essi lo sconfissero, e presero prigione una gran moltitudine [della] sua [gente], e [la] menarono in Damasco. Egli fu eziandio dato in mano del re d'Israele, il quale lo sconfisse d'una grande sconfitta. 014 2CH 028 006 E Peca, figliuolo di Remalia, uccise in un giorno cenventimila [uomini] di Giuda, tutti uomini di valore; perciocchè aveano abbandonato il Signore Iddio de' lor padri. 014 2CH 028 007 E Zicri, [uomo] possente di Efraim, uccise Maaseia, figliuolo del re, e Azricam, mastro del palazzo, ed Elcana, la seconda [persona] dopo il re. 014 2CH 028 008 E i figliuoli d'Israele menarono prigioni dugentomila [persone] de' lor fratelli, tra donne, figliuoli e figliuole; e anche fecero sopra loro una gran preda, la quale conducevano in Samaria. 014 2CH 028 009 Or quivi era un profeta del Signore, il cui nome [era] Oded; ed egli uscì incontrò all'esercito, ch'entrava in Samaria; e disse loro: Ecco, il Signore Iddio de' vostri padri, perchè era adirato contro a Giuda, ve li ha dati nelle mani; e voi ne avete uccisi a furore tanti, che [il numero] arriva infino al cielo. 014 2CH 028 010 E pure ancora al presente voi deliberate di sottomettervi per servi, e per serve, i figliuoli di Giuda e di Gerusalemme. Non [è egli vero], che [già] non [v'è] altro in voi, se non colpe contro al Signore Iddio vostro? 014 2CH 028 011 Ora dunque, ascoltatemi, e riconducete i prigioni che avete presi d'infra i vostri fratelli; perciocchè [v'è] ira accesa del Signore contro a voi. 014 2CH 028 012 Allora certi uomini principali de' capi de' figliuoli di Efraim, [cioè: ] Azaria, figliuolo di Iohanan, Berechia, figliuolo di Messillemot, Ezechia, figliuolo di Sallum, ed Amasa, figliuolo di Haldai, si levarono contro a quelli che venivano dalla guerra, e dissero loro: 014 2CH 028 013 Voi non menerete qua entro questi prigioni; perciocchè ciò che voi pensate [fare è] per renderci colpevoli appo il Signore, accrescendo il numero de' nostri peccati e delle nostre colpe; conciossiachè noi siamo grandemente colpevoli, e [vi sia] ira accesa contro ad Israele. 014 2CH 028 014 Allora gli uomini di guerra rilasciarono i prigioni e la preda, in presenza dei capi e di tutta la raunanza. 014 2CH 028 015 E quegli uomini suddetti si levarono, e presero i prigioni, e vestirono delle spoglie tutti [que]' di loro [ch'erano] ignudi; e dopo averli rivestiti e calzati, diedero loro da mangiare e da bere, e li unsero; e ricondussero sopra degli asini quelli d'infra loro che non si potevano reggere; e li menarono in Gerico, città delle palme, appresso i lor fratelli; poi se ne ritornarono in Samaria. 014 2CH 028 016 In quel tempo il re Achaz mandò ai re degli Assiri per soccorso. 014 2CH 028 017 (Or anche gl'Idumei erano venuti, ed aveano percosso Giuda, e [ne] aveano menati de' prigioni. 014 2CH 028 018 Ed anche i Filistei erano scorsi sopra le città della pianura, e della parte meridionale di Giuda, e aveano preso Bet-semes, ed Aialon, e Ghederot, e Soco, e le terre del suo territorio; e Timna, e le terre del suo territorio; e Ghimzo, e le terre del suo territorio; ed abitavano in esse. 014 2CH 028 019 Perciocchè il Signore avea abbassato Giuda per cagione di Achaz, re d'Israele; perciocchè egli avea cagionato una [gran] licenza in Giuda, ed avea commesso ogni sorte di misfatti contro al Signore.) 014 2CH 028 020 E Tillegat-pilneser, re degli Assiri, venne a lui; ma egli lo mise in distretta, e non lo fortificò. 014 2CH 028 021 Perciocchè Achaz prese una parte [de' tesori] della Casa del Signore, e della casa del re, e de' principali [del popolo]; e [li] diede al re degli Assiri, il qual però non gli diede alcuno aiuto. 014 2CH 028 022 Ed al tempo ch'egli era distretto, egli continuava vie più a commetter misfatti contro al Signore; tale [era] il re Achaz. 014 2CH 028 023 E sacrificò agl'iddii di Damasco che l'aveano sconfitto, e disse: Poichè gl'iddii dei re di Siria li aiutano, io sacrificherò loro, acciocchè aiutino ancora me. Ma quelli gli furono cagione di far traboccar lui e tutto Israele. 014 2CH 028 024 Ed Achaz raccolse i vasellamenti della Casa di Dio e [li] spezzò; e serrò le porte della Casa del Signore, e si fece degli altari per tutti i canti di Gerusalemme. 014 2CH 028 025 E fece degli alti luoghi in ogni città di Giuda, per far profumi ad altri dii; ed irritò il Signore Iddio de' suoi padri. 014 2CH 028 026 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Achaz, e tutti i suoi portamenti, primi ed ultimi, ecco, queste cose [sono] scritte nel libro dei re di Giuda e d'Israele. 014 2CH 028 027 Poi Achaz giacque co' suoi padri, e fu seppellito in Gerusalemme, nella città; ma non fu messo nelle sepolture dei re d'Israele. Ed Ezechia, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 014 2CH 029 001 EZECHIA [era] d'età di venticinque anni, quando cominciò a regnare; e regnò ventinove anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre [era] Abia, figliuola di Zaccaria. 014 2CH 029 002 Ed egli fece ciò che piace al Signore, interamente come avea fatto Davide, suo padre. 014 2CH 029 003 Nel primo anno del suo regno, nel primo mese, egli aperse le porte della Casa del Signore, e le ristorò; 014 2CH 029 004 e fece venire i sacerdoti, e i Leviti, e li adunò nella piazza orientale. 014 2CH 029 005 E disse loro: O Leviti, ascoltatemi: santificatevi ora, e santificate la Casa del Signore Iddio dei vostri padri, e traete fuor del Santuario le cose immonde. 014 2CH 029 006 Perciocchè i nostri padri hanno misfatto, e fatto ciò che dispiace al Signore Iddio nostro, e l'hanno abbandonato, ed hanno rivolte le facce loro indietro dal Tabernacolo del Signore, e gli hanno volte le spalle. 014 2CH 029 007 Ed anche hanno serrate le porte del portico, ed hanno spente le lampane, e non hanno fatti profumi, nè offerti olocausti, nel luogo santo, all'Iddio d'Israele. 014 2CH 029 008 Laonde l'indegnazione del Signore è stata sopra Giuda e sopra Gerusalemme; ed egli li ha dati ad essere agitati, desolati e sufolati come voi vedete con gli occhi. 014 2CH 029 009 Ed ecco, i nostri padri son caduti per la spada; ed i nostri figliuoli, e le nostre figliuole, e le nostre mogli, [sono] in cattività per questo. 014 2CH 029 010 Ora, io ho in cuore di far patto col Signore Iddio d'Israele, acciocchè l'ardore della sua ira si storni da noi. 014 2CH 029 011 Figliuoli miei, ora non errate; perciocchè il Signore vi ha eletti, per presentarvi davanti a lui per servirgli, e per essergli ministri, e per fargli profumi. 014 2CH 029 012 Allora i Leviti si levarono, [cioè: ] Mahat, figliuolo di Amasai, e Ioel, figliuolo di Azaria, d'infra i figliuoli de' Chehatiti. E d'infra i figliuoli di Merari: Chis, figliuolo di Abdi, ed Azaria, figliuolo di Iehaleleel. E d'infra i Ghersoniti: Ioa, figliuolo di Zimma, ed Eden, figliuolo di Ioa. 014 2CH 029 013 E d'infra i figliuoli di Elisafan: Simri, e Ieiel; e d'infra i figliuoli di Asaf: Zaccaria e Mattania. 014 2CH 029 014 E d'infra i figliuoli di Heman: Iehiel, e Simi; e d'infra i figliuoli di Iedutun: Semaia ed Uzziel. 014 2CH 029 015 Ed essi adunarono i lor fratelli, e si santificarono, ed entrarono, secondo il comandamento del re, fatto per parole del Signore, per nettare la Casa del Signore. 014 2CH 029 016 Così i sacerdoti entrarono dentro alla Casa del Signore, per nettar[la]; e trassero fuori, nel cortile della Casa del Signore, tutte le cose immonde che trovarono nel Tempio del Signore; ed i Leviti [le] ricevevano per portar[le] fuori al torrente Chidron. 014 2CH 029 017 E cominciarono nel primo [giorno] del primo mese a santificare; e nell'ottavo giorno del medesimo mese vennero al portico del Signore, e santificarono la Casa del Signore, per [lo spazio d]'otto giorni; e nel sestodecimo giorno del medesimo mese ebbero finito. 014 2CH 029 018 Poi vennero al re Ezechia dentro [in casa], e [gli] dissero: Noi abbiamo nettata tutta la Casa del Signore, e l'Altar degli olocausti, e tutti i suoi arredi, e la Tavola dove si dispongono [i pani], con tutti i suoi strumenti. 014 2CH 029 019 Abbiamo eziandio ordinati e santificati tutti i vasellamenti, che il re Achaz avea per suo misfatto rimossi, mentre regnava; ed ecco, sono davanti all'Altare del Signore. 014 2CH 029 020 E il re Ezechia, levatosi la mattina, adunò i principali della città, e salì alla Casa del Signore. 014 2CH 029 021 Ed essi fecero addurre sette giovenchi, e sette montoni, e sette agnelli, e sette becchi [per sacrificio] per lo peccato, per lo regno, e per lo Santuario, e per Giuda. E il re disse a' figliuoli d'Aaronne, sacerdoti, che offerissero quelli sopra l'Altare del Signore. 014 2CH 029 022 Essi adunque scannarono quei buoi; ed i sacerdoti ricevettero il sangue, e [lo] sparsero sopra l'Altare; poi scannarono i montoni, e [ne] sparsero il sangue sopra l'Altare. Scannarono eziandio gli agnelli, e [ne] sparsero il sangue sopra l'Altare. 014 2CH 029 023 Poi fecero accostare i becchi del [sacrificio per lo] peccato davanti al re, e davanti alla raunanza, i quali posarono le mani sopra essi. 014 2CH 029 024 Ed i sacerdoti li scannarono, e sparsero il lor sangue sopra l'altare, come sangue di sacrificio per lo peccato, per fare il purgamento per tutto Israele; perciocchè il re avea detto che [si facesse] questo olocausto, e questo [sacrificio per lo] peccato, per tutto Israele. 014 2CH 029 025 [Il re] ordinò eziandio de' Leviti della Casa del Signore, con cembali, con salteri, e con cetere, secondo il comandamento di Davide, e di Gad, veggente del re, e del profeta Natan; perciocchè questo comandamento [era stato dato] dal Signore per li suoi profeti. 014 2CH 029 026 I Leviti adunque furono [qui] presenti con gl'instrumenti di Davide, ed i sacerdoti con le trombe. 014 2CH 029 027 Allora Ezechia comandò che si offerisse l'olocausto sopra l'Altare. Ed al tempo che si cominciò [ad offerir] l'olocausto, cominciò ancora il canto del Signore, e le trombe, e gli strumenti di Davide, re d'Israele. 014 2CH 029 028 E tutta la raunanza adorava, e si cantavano cantici, e le trombe sonavano; tutto ciò finchè l'olocausto fu compiuto. 014 2CH 029 029 E quando si fu finito di offerir [l'olocausto], il re, e tutti quelli che si ritrovarono con lui s'inchinarono, e adorarono. 014 2CH 029 030 Poi il re Ezechia, e i principali, dissero a' Leviti, che lodassero il Signore, con le parole di Davide, e del veggente Asaf. Ed essi [lo] lodarono con somma letizia, e s'inchinarono, e adorarono. 014 2CH 029 031 Allora Ezechia si mosse a dire: Ora, voi vi siete consacrati al Signore; accostatevi, e presentate i sacrificii, [e le offerte di] laudi, nella Casa del Signore. Così la raunanza presentò sacrificii, ed [offerte di] laudi; e chiunque fu di cuor volenteroso [offerse] olocausti. 014 2CH 029 032 E il numero degli olocausti che la raunanza presentò fu di settanta buoi, di cento montoni, [e] di dugent'agnelli; tutto ciò [in] olocausto al Signore. 014 2CH 029 033 E le [altre bestie] consacrate [furono] seicento buoi, e tremila montoni. 014 2CH 029 034 Ma i sacerdoti erano pochi, talchè non poterono scorticar tutti gli olocausti; e perciò i Leviti, lor fratelli, aiutarono loro, finchè l'opera fu compiuta, e finchè gli [altri] sacerdoti si fossero santificati; perciocchè i Leviti [furono] di cuore più diritto, per santificarsi, che i sacerdoti. 014 2CH 029 035 Ed anche [vi era] gran numero d'olocausti, oltre a' grassi de' sacrificii da render grazie, ed alle offerte da spandere degli olocausti. E così il servigio della Casa del Signore fu ristabilito. 014 2CH 029 036 Ed Ezechia, e tutto il popolo, si rallegrò che Iddio avesse [così] disposto il popolo; perciocchè questa cosa fu fatta subitamente. 014 2CH 030 001 POI Ezechia mandò [a dire] a tutto Israele, ed a Giuda, ed anche scrisse lettere ad Efraim ed a Manasse, che venissero alla Casa del Signore in Gerusalemme, per celebrar la Pasqua al Signore Iddio d'Israele. 014 2CH 030 002 Ora, il re, ed i suoi principali ufficiali, e tutta la raunanza, aveano preso consiglio in Gerusalemme, di celebrar la Pasqua nel secondo mese. 014 2CH 030 003 Conciossiachè non l'avessero potuta celebrare in quel tempo; perciocchè i sacerdoti non si erano santificati in numero sufficiente, ed anche il popolo non era raunato in Gerusalemme. 014 2CH 030 004 E la cosa piacque al re, ed a tutta la raunanza; 014 2CH 030 005 e statuirono di far passare un bando per tutto Israele, da Beerseba fino in Dan, che si venisse a celebrar la Pasqua al Signore Iddio d'Israele, in Gerusalemme; perciocchè [per l'addietro] non l'aveano celebrata con quella frequenza che è scritta. 014 2CH 030 006 I corrieri adunque andarono, con lettere da parte del re, e de' suoi principali ufficiali, per tutto Israele e Giuda, dicendo ancora a bocca, secondo il comandamento del re: Figliuoli d'Israele, convertitevi al Signore Iddio d'Abrahamo, d'Isacco, e d'Israele; ed egli si rivolgerà verso il rimanente di voi, che siete scampati delle mani dei re degli Assiri. 014 2CH 030 007 E non siate come i vostri padri, e come i vostri fratelli, che hanno misfatto contro al Signore Iddio de' lor padri; laonde egli li ha messi in desolazione come voi vedete. 014 2CH 030 008 Ora, non indurate il vostro collo, come [hanno fatto] i vostri padri; porgete le mani al Signore, e venite al suo Santuario, il quale egli ha consacrato in perpetuo, e servite al Signore Iddio vostro; e l'ardor della sua ira si stornerà da voi. 014 2CH 030 009 Perciocchè, se voi vi convertite al Signore, i vostri fratelli ed i vostri figliuoli troveranno pietà appresso quelli che li hanno menati in cattività; eziandio per ritornare in questo paese, perciocchè il Signore Iddio vostro [è] pietoso e misericordioso, e non rivolgerà la [sua] faccia indietro da voi, se voi vi convertite a lui. 014 2CH 030 010 Que' corrieri adunque passarono di città in città, nel paese di Efraim e di Manasse, e fino in Zabulon; ma la gente si faceva beffe di loro, e li scherniva. 014 2CH 030 011 Pur nondimeno [alcuni] uomini di Aser, e di Manasse, e di Zabulon, si umiliarono, e vennero in Gerusalemme. 014 2CH 030 012 La mano di Dio fu eziandio in Giuda, per dar loro un medesimo cuore, per far ciò che il re, ed i principali, aveano comandato, per parola del Signore. 014 2CH 030 013 Così si raunò in Gerusalemme un gran popolo, per celebrar la festa degli Azzimi, nel secondo mese; [e vi fu] una grandissima raunanza. 014 2CH 030 014 Ed essi si levarono, e tolsero via gli altari ch'[erano] in Gerusalemme, tolsero eziandio via tutti gli altari da far profumi, e li gittarono nel torrente Chidron. 014 2CH 030 015 Poi si scannò la Pasqua nel quartodecimo giorno del secondo mese. Or i sacerdoti ed i Leviti si erano vergognati, e s'erano santificati, ed aveano addotti olocausti nella Casa del Signore. 014 2CH 030 016 Laonde essi si presentarono a [fare] il loro ufficio, secondo che è loro ordinato per la Legge di Mosè, uomo di Dio; i sacerdoti spandevano il sangue, [ricevendolo] di man de' Leviti. 014 2CH 030 017 Perciocchè molti [erano] nella raunanza, i quali non si erano santificati; e perciò i Leviti ebbero la cura di scannar gli agnelli della Pasqua per tutti coloro [che] non [erano] netti, per santificar quegli [agnelli] al Signore. 014 2CH 030 018 Perciocchè una gran parte del popolo, molti di Efraim, e di Manasse, e d'Issacar, e di Zabulon, non si erano purificati; anzi mangiarono la Pasqua altrimenti che non è scritto. Ma Ezechia pregò per loro, dicendo: 014 2CH 030 019 Il Signore, [che è] buono, sia placato inverso ciascuno che ha disposto il cuor suo a ricercare Iddio, il Signore Iddio de' suoi padri; benchè [ciò] non [sia stato] secondo la purità del Santuario. 014 2CH 030 020 E il Signore esaudì Ezechia, e sanò il popolo. 014 2CH 030 021 Così i figliuoli d'Israele, che si ritrovarono in Gerusalemme, celebrarono la festa degli Azzimi per sette giorni con grande allegrezza; e cantando i Leviti ed i sacerdoti laudi per ciascun giorno al Signore, [e sonando] con gli strumenti della gloria del Signore. 014 2CH 030 022 Ed Ezechia parlò affettuosamente a tutti i Leviti ch'erano bene intendenti [nelle cose] del [servigio del] Signore; ed essi mangiarono [de' sacrificii] della festa, sette giorni, sacrificando sacrificii da render grazie, e celebrando il Signore Iddio de' lor padri. 014 2CH 030 023 E tutta la raunanza prese consiglio di celebrare altri sette giorni; ed essi li celebrarono [con] allegrezza. 014 2CH 030 024 Perciocchè Ezechia, re di Giuda, presentò alla raunanza mille giovenchi, e settemila pecore; i principali presentarono anch'essi alla raunanza mille giovenchi, e diecimila pecore; e molti sacerdoti si erano santificati. 014 2CH 030 025 E tutta la raunanza di Giuda si rallegrò, come anche i sacerdoti, ed i Leviti, e tutta la raunanza di coloro ch'erano venuti d'Israele, e gli avveniticci ch'erano venuti dal paese d'Israele, ed abitavano in Giuda. 014 2CH 030 026 E vi fu grande allegrezza in Gerusalemme; perciocchè, dal tempo di Salomone, figliuolo di Davide, re d'Israele, non [era avvenuta] cosa tale in Gerusalemme. 014 2CH 030 027 Poi i sacerdoti Leviti si levarono, e benedissero il popolo; e la lor voce fu esaudita, e la loro orazione pervenne fino al cielo, all'abitacolo della santità del Signore. 014 2CH 031 001 Ora, dopo che tutte queste cose furono compiute, tutti gl'Israeliti, che si ritrovarono quivi, uscirono per le città di Giuda, e spezzarono le statue, e tagliarono i boschi, e disfecero gli alti luoghi, e gli altari di tutto Giuda, e Beniamino; [il medesimo fecero] ancora in Efraim, ed in Manasse, senza lasciarne alcuna cosa di resto. Poi tutti i figliuoli d'Israele ritornarono ciascuno alla sua possessione nelle lor terre. 014 2CH 031 002 EZECHIA ristabilì ancora gli spartimenti de' sacerdoti e de' Leviti, secondo gli spartimenti che n'erano stati fatti; ciascuno secondo il suo ministerio, sacerdoti e Leviti, per [offerire] olocausti e sacrificii da render grazie; per ministrare, e per celebrare e cantar laudi; [e per istare] alle porte del campo del Signore. 014 2CH 031 003 Ordinò eziandio la parte che il re [fornirebbe] delle sue facoltà per gli olocausti; per gli olocausti della mattina e della sera; e per gli olocausti de' sabati, delle calendi, e delle feste solenni; come è scritto nella Legge del Signore; 014 2CH 031 004 e disse al popolo, agli abitanti di Gerusalemme, che dessero a' sacerdoti ed ai Leviti la parte loro; acciocchè prendessero animo [di far ciò che] la Legge del Signore [comanda]. 014 2CH 031 005 E quando questo comandamento fu divolgato, i figliuoli d'Israele portarono le primizie del frumento, del vino, e dell'olio, e del miele, e d'ogni frutto della campagna, in gran quantità; portarono ancora le decime d'ogni cosa abbondantemente. 014 2CH 031 006 I figliuoli d'Israele e di Giuda che abitavano nelle città di Giuda, addussero anch'essi le decime del grosso, e del minuto bestiame, e le decime delle cose sacre, consacrate al Signore Iddio loro; e [le] misero per mucchi. 014 2CH 031 007 Al terzo mese cominciarono ad accumulare que' mucchi, ed al settimo mese finirono. 014 2CH 031 008 Ed Ezechia, ed i principali vennero, e videro que' mucchi, e benedissero il Signore, ed il suo popolo Israele. 014 2CH 031 009 Ed Ezechia domandò i sacerdoti, e i Leviti, di que' mucchi. 014 2CH 031 010 Ed Azaria, principal sacerdote, della famiglia di Sadoc, gli disse: Da che si è cominciato a portar questa offerta alla Casa del Signore, noi abbiamo mangiato, e siamo stati saziati; e anche n'è rimasto assai; perciocchè il Signore ha benedetto il suo popolo; e quello ch'è avanzato, [è] questa grande abbondanza. 014 2CH 031 011 Ed Ezechia comandò che mettessero in ordine i cellieri e i granai nella Casa del Signore; ed essi [li] misero in ordine; 014 2CH 031 012 e vi portarono dentro fedelmente le offerte, e le decime, e le cose consacrate; e Conania Levita ebbe la soprantendenza di queste cose; e Simi, suo fratello, [fu] il secondo. 014 2CH 031 013 E Iehiel, ed Azazia, e Nahat, ed Asael, e Ierimot, e Iozabad, ed Eliel, ed Ismachia, e Mahat e Benaia, [erano] commessari sotto Conania, e sotto Simi, suo fratello, per ordine del re Ezechia, e di Azaria, conduttore della Casa di Dio. 014 2CH 031 014 E Core, figliuolo d'Imma, Levita, portinaio verso Oriente, avea la cura delle cose volontariamente offerte a Dio, per fornir le offerte elevate del Signore, e le cose santissime. 014 2CH 031 015 E sotto lui [erano] Eden, e Miniamin, e Iesua, e Semaia, ed Amaria, e Secania, nelle città de' sacerdoti[procedenti] in lealtà, per fornire a' lor fratelli piccoli e grandi, secondo i [loro] spartimenti; 014 2CH 031 016 [cioè], a tutti coloro ch'entravano nella Casa del Signore, secondo il lor ministerio, per le lor mute, conforme a' loro spartimenti, la lor [porzione] giorno per giorno; oltre a' maschi d'infra loro, che furono annoverati per genealogie, dall'età di tre anni in su. 014 2CH 031 017 (Or la descrizione de' sacerdoti e de' Leviti, per le lor genealogie, [distinti] per le lor famiglie paterne, [fu fatta] dall'età di vent'anni in su, per li loro ufficii, secondo i loro spartimenti.) 014 2CH 031 018 [La detta porzione] fu eziandio [data] a tutta la moltitudine di tutte le lor famiglie, mogli, figliuoli e figliuole, descritti per genealogie (perciocchè in su la fede di coloro essi si consacravano alle cose sante). 014 2CH 031 019 Parimente, quant'è a' sacerdoti, figliuoli d'Aaronne, che [stavano] ne' campi de' contadi delle lor città, in ciascuna città [v'erano degli] uomini deputati per nome, per dar le porzioni a tutti i maschi d'infra i sacerdoti; ed [in somma] a chiunque d'infra i Leviti era annoverato per le lor genealogie. 014 2CH 031 020 Così fece Ezechia per tutto Giuda; e fece ciò che [è] buono, e diritto, e leale davanti al Signore Iddio suo. 014 2CH 031 021 E si adoperò con tutto il cuor suo in tutta l'opera ch'egli imprese per lo servigio della Casa di Dio, e nella Legge, e nei comandamenti, ricercando l'Iddio suo; e prosperò. 014 2CH 032 001 DOPO queste cose, e questa fedeltà, Sennacherib, re degli Assiri, venne, ed entrò in Giuda, e pose campo sopra le città forti, e deliberò di sforzarle, [per ridurle] sotto la sua ubbidienza. 014 2CH 032 002 Ed Ezechia, veduto che Sennacherib era venuto, e ch'egli [volgeva] la faccia contro a Gerusalemme, per combatterla; 014 2CH 032 003 si consigliò co' suoi principali ufficiali, e co' suoi uomini di valore, di turar le acque delle fonti ch'[erano] fuor della città; ed essi gli prestarono aiuto. 014 2CH 032 004 Ed un gran popolo si adunò, e turarono tutte le fonti, e il torrente che si spande per mezzo la contrada, dicendo: Perchè i re degli Assiri, venendo, troverebbero essi copia d'acque? 014 2CH 032 005 Egli prese eziandio animo di ristorar tutte le mura rotte, e le alzò fino alle torri; e di fuori [edificò] un altro muro. Egli fortificò ancora Millo, nella Città di Davide; e fece far dardi e scudi in gran quantità. 014 2CH 032 006 Ed ordinò capitani di guerra sopra il popolo, e li adunò appresso di sè nella piazza della porta della città, e li confortò, dicendo: 014 2CH 032 007 Prendete animo, e fortificatevi; non temiate, e non vi spaventate per lo re degli Assiri, nè per tutta la moltitudine che [è] con lui; perciocchè con noi [v'è] uno maggiore che con lui. 014 2CH 032 008 Con lui [è] il braccio della carne; ma con noi [è] il Signore Iddio nostro, per aiutarci, e per combatter le nostre battaglie. E il popolo si rassicurò in su le parole di Ezechia, re di Giuda. 014 2CH 032 009 Dopo questo, Sennacherib, re degli Assiri, essendo sopra Lachis con tutte [le forze del] suo imperio, mandò i suoi servitori in Gerusalemme ad Ezechia, re di Giuda, ed a tutti i Giudei ch'[erano] in Gerusalemme per dir [loro]: 014 2CH 032 010 Così ha detto Sennacherib, re degli Assiri: In che vi confidate voi, per dimorare in Gerusalemme nell'assedio? 014 2CH 032 011 Ezechia non vi seduce egli, per ridurvi a morir di fame e di sete, dicendo: Il Signore Iddio nostro ci salverà dalla mano del re degli Assiri? 014 2CH 032 012 Non ha esso Ezechia tolti via gli alti luoghi, e gli altari di esso [Signore], e detto a Giuda e a Gerusalemme: Adorate solo davanti ad un Altare, e fate sopra esso ardere i vostri sacrificii? 014 2CH 032 013 Non sapete voi quello che io ed i miei padri abbiam fatto a tutti i popoli de' paesi? gl'iddii delle genti dei paesi hanno eglino giammai potuto salvare il lor paese dalla mia mano? 014 2CH 032 014 Quale, d'infra tutti gl'iddii di quelle genti che i miei padri hanno distrutte, ha potuto salvare il suo popolo dalla mia mano, che l'Iddio vostro ve ne possa salvare? 014 2CH 032 015 Ora dunque Ezechia non v'inganni, e non vi seduca in questa maniera; e [voi] non gli prestate fede; perciocchè [poichè] alcun dio d'alcuna gente, o regno, non ha potuto salvare il suo popolo dalla mia mano, nè dalla mano de' miei padri, quanto meno vi salverà l'Iddio vostro dalla mia mano? 014 2CH 032 016 Ed i servitori di esso dissero ancora molte altre cose contro al Signore Iddio, e contro ad Ezechia, suo servitore. 014 2CH 032 017 [Sennacherib] scrisse oltre a ciò lettere, per ischernire il Signore Iddio di Israele, e per parlar contro a lui in questa maniera: Siccome gl'iddii delle genti de' paesi non hanno salvati i lor popoli dalla mia mano, così anche l'Iddio di Ezechia non salverà il suo. 014 2CH 032 018 [Quei servitori] gridarono ancora ad alta voce, in lingua giudaica, al popolo di Gerusalemme, ch'[era] in su le mura, per ispaventarlo, e per conturbarlo; per prendere [in questa maniera] la città. 014 2CH 032 019 E parlarono dell'Iddio di Gerusalemme, come degl'iddii de' popoli della terra, [che sono] opera di mani d'uomini. 014 2CH 032 020 Allora il re Ezechia, e il profeta Isaia, figliuolo d'Amos, fecero orazione per queste cose, e gridarono verso il cielo. 014 2CH 032 021 E il Signore mandò un Angelo, il quale distrusse ogni valente uomo, ed ogni capo e capitano [ch'era] nel campo del re degli Assiri; laonde egli se ne ritornò svergognato al suo paese. Ed essendo entrato nella casa de' suoi dii, di quelli che erano usciti delle sue interiora, l'uccisero quivi con la spada. 014 2CH 032 022 Così il Signore salvò Ezechia, e gli abitanti di Gerusalemme, dalla mano di Sennacherib, re degli Assiri, e dalla mano d'ogni [altro]; e li sollevò d'ogn'intorno. 014 2CH 032 023 E molti portavano offerte al Signore in Gerusalemme, e cose preziose ad Ezechia, re di Giuda. E dopo queste cose, egli fu innalzato appresso tutte le nazioni. 014 2CH 032 024 IN que' giorni, Ezechia infermò fino alla morte; ma egli fece orazione al Signore; ed esso gli parlò, e gli diede un segno. 014 2CH 032 025 Ma Ezechia non fu riconoscente del beneficio ricevuto; perciocchè il suo cuore s'innalzò; laonde vi fu indegnazione contro a lui, contro a Giuda, e contro a Gerusalemme. 014 2CH 032 026 Ma pure Ezechia, con gli abitanti di Gerusalemme, si umiliò di ciò che il suo cuore si era innalzato; e per ciò l'indegnazione del Signore non venne sopra loro al tempo d'Ezechia. 014 2CH 032 027 Ezechia dunque ebbe grandissime ricchezze e gloria; e si fece de' tesori d'argento, e d'oro, e di pietre preziose, e d'aromati, e di scudi, e [d'ogni sorta] di cari arredi. 014 2CH 032 028 [Fece] ancora de' magazzini per l'entrata del grano, e del vino, e dell'olio; e delle stalle, per ogni [sorta di] grosso bestiame; e delle mandre presso di quelle. 014 2CH 032 029 Si fece eziandio delle città; ed [acquistò] molto bestiame, minuto e grosso; perciocchè Iddio gli avea date grandissime ricchezze. 014 2CH 032 030 Ezechia fu eziandio quello che turò la fonte alta delle acque di Ghihon, e condusse quell'[acqua] per diritto sotto terra, dall'Occidente alla città di Davide. Ed Ezechia prosperò in tutte le sue opere. 014 2CH 032 031 E in questo stato, [essendo lui] con gli ambasciatori de' principi di Babilonia, i quali aveano mandato a lui per informarsi del miracolo ch'era avvenuto in terra, Iddio lo lasciò, per far prova di lui, per conoscer tutto [ciò ch'egli avea] nel cuor suo. 014 2CH 032 032 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Ezechia, e le sue pie opere; ecco, queste [cose sono] scritte nella visione del profeta Isaia, figliuolo di Amos, [e] nel libro dei re di Giuda, e d'Israele. 014 2CH 032 033 Poi Ezechia giacque co' suoi padri, e fu seppellito nel più alto delle sepolture de' figliuoli di Davide. E tutto Giuda, e gli abitanti di Gerusalemme, gli fecero onore alla sua morte. E Manasse, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 014 2CH 033 001 MANASSE [era] d'età di dodici anni, quando cominciò a regnare; e regnò cinquantacinque anni in Gerusalemme. 014 2CH 033 002 E fece ciò che dispiace al Signore, secondo le abbominazioni delle genti, le quali il Signore avea scacciate d'innanzi a' figliuoli d'Israele. 014 2CH 033 003 E tornò ad edificare gli alti luoghi, i quali Ezechia, suo padre, avea disfatti; e rizzò degli altari a' Baali, e fece de' boschi, e adorò tutto l'esercito del cielo, e gli servì. 014 2CH 033 004 Edificò ancora degli altari nella Casa del Signore, della quale il Signore avea detto: Il mio Nome sarà in Gerusalemme in perpetuo. 014 2CH 033 005 Ed edificò quegli altari a tutto l'esercito del cielo, ne' due cortili della Casa del Signore. 014 2CH 033 006 Egli fece eziandio passare i suoi figliuoli per lo fuoco, nella valle del figliuolo di Hinnom; ed usò pronostichi, ed augurii, ed incantesimi; e ordinò uno spirito di Pitone, e degl'indovini. Egli fece fino al sommo ciò che dispiace al Signore, per dispettarlo. 014 2CH 033 007 Egli pose eziandio la scultura del simulacro ch'egli avea fatto, nella Casa di Dio, della quale Iddio avea detto a Davide, ed a Salamone, suo figliuolo: Io metterò il mio Nome in perpetuo in questa Casa, ed in Gerusalemme, che io ho eletta d'infra tutte le tribù d'Israele. 014 2CH 033 008 E non farò più muovere il piè d'Israele d'in su la terra, la quale io ho stabilita a' vostri padri; pur solamente ch'essi prendano guardia di far tutto quello che io ho loro comandato, secondo tutta la Legge, e gli statuti, e le ordinazioni [date] per Mosè. 014 2CH 033 009 Manasse adunque sviò Giuda, e gli abitanti di Gerusalemme, per far male, più che le genti che il Signore avea distrutte d'innanzi a' figliuoli d'Israele. 014 2CH 033 010 E il Signore parlò a Manasse, ed al suo popolo; ma essi non porsero l'orecchio. 014 2CH 033 011 Laonde il Signore fece venire contro a loro i capi dell'esercito del re degli Assiri; i quali presero Manasse in certi greppi, e lo legarono con due catene di rame, e lo menarono in Babilonia. 014 2CH 033 012 E quando egli fu in distretta, supplicò al Signore Iddio suo, e si umiliò grandemente davanti all'Iddio de' suoi padri. 014 2CH 033 013 Ed avendogli fatta orazione, egli fu placato inverso lui, ed esaudì la sua supplicazione, e lo ricondusse in Gerusalemme al suo regno. E Manasse conobbe che il Signore è Dio. 014 2CH 033 014 E dopo queste cose, [Manasse] edificò il muro di fuori della Città di Davide, dall'Occidente verso Ghihon, nella valle, fino alla porta de' pesci, e d'ogn'intorno fino ad Ofel; ed alzò grandemente [quel muro]; e mise de' capitani di guerra per tutte le città forti di Giuda; 014 2CH 033 015 e tolse via dalla Casa del Signore gl'iddii degli stranieri, e il simulacro, e tutti gli altari ch'egli avea edificati nel monte della Casa di Dio ed in Gerusalemme; e [li] gittò fuori della città. 014 2CH 033 016 Poi rifece l'Altare del Signore, e sacrificò sopra esso sacrificii da render grazie, e di laude; e comandò a Giuda di servire al Signore Iddio d'Israele. 014 2CH 033 017 Nondimeno il popolo sacrificava ancora negli alti luoghi; ma pure al Signore Iddio suo. 014 2CH 033 018 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Manasse, e l'orazione ch'egli fece all'Iddio suo, e le parole de' veggenti, che gli parlarono a nome del Signore Iddio d'Israele; ecco, queste [cose sono scritte] nel libro dei re d'Israele. 014 2CH 033 019 E quant'è alla sua orazione, e come [Iddio] fu placato inverso lui, e tutto il suo peccato, e il suo misfatto, e i luoghi ne' quali egli edificò degli alti luoghi, e rizzò boschi e sculture, avanti che si fosse umiliato; ecco, queste [cose sono] scritte nel libro di Hozai. 014 2CH 033 020 E Manasse giacque co' suoi padri, e fu seppellito in casa sua. Ed Amon, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 014 2CH 033 021 AMON [era] d'età di ventidue anni, quando cominciò a regnare; e regnò due anni in Gerusalemme. 014 2CH 033 022 E fece ciò che dispiace al Signore, come Manasse, suo padre, avea fatto; e sacrificò, e servì a tutte le sculture, che Manasse, suo padre, avea fatte. 014 2CH 033 023 Ma egli non si umiliò davanti al Signore, come Manasse, suo padre, si era umiliato; anzi esso Amon accrebbe vie più le colpe. 014 2CH 033 024 Or i suoi servitori fecero una congiura contro a lui, e l'uccisero in casa sua. 014 2CH 033 025 E il popolo del paese percosse tutti quelli che aveano fatta congiura contro al re Amon; e costituì re, in luogo di esso, Giosia, suo figliuolo. 014 2CH 034 001 GIOSIA [era] di età di otto anni, quando cominciò a regnare; e regnò trentun'anno in Gerusalemme. 014 2CH 034 002 E fece ciò che piace al Signore, e camminò nelle vie di Davide, suo padre, e non [se ne] rivolse, nè a destra, nè a sinistra. 014 2CH 034 003 E l'anno ottavo del suo regno, [essendo] egli ancora giovanetto, cominciò a ricercar l'Iddio di Davide, suo padre; e l'anno duodecimo cominciò a nettar Giuda e Gerusalemme degli alti luoghi, e de' boschi, e delle sculture, e delle statue di getto. 014 2CH 034 004 E in presenza sua furono disfatti gli altari de' Baali; ed egli troncò i simulacri ch'[erano] al disopra di essi; e spezzò, e tritò i boschi e le sculture, e le statue di getto, e [ne] sparse [la polvere] sopra le sepolture di coloro che aveano loro sacrificato. 014 2CH 034 005 Ed arse le ossa de' sacerdoti sopra gli altari loro; e nettò Gerusalemme e Giuda. 014 2CH 034 006 [Egli fece lo stesso] ancora nelle città di Manasse, e di Efraim, e di Simeone, e fino in Neftali, ne' lor luoghi desolati d'ogn'intorno. 014 2CH 034 007 E disfece gli altari, e spezzò i boschi e le sculture, fino a stritolarle; e troncò tutti i simulacri in tutto il paese d'Israele; poi se ne ritornò in Gerusalemme. 014 2CH 034 008 E l'anno diciottesimo del suo regno, dopo aver nettato il paese e la Casa, mandò Safan, figliuolo di Asalia; e Maaseia, capitano della città; e Ioa, figliuolo di Ioachaz, segretario, per far ristorar la Casa del Signore Iddio suo. 014 2CH 034 009 Essi adunque vennero ad Hilchia, sommo sacerdote, e furono [loro] dati i danari, che erano stati portati nella Casa di Dio; i quali i Leviti, guardiani delle soglie, aveano raccolti da Manasse, e da Efraim, e da tutto il rimanente d'Israele, e da tutto Giuda, e Beniamino; e poi erano ritornati in Gerusalemme. 014 2CH 034 010 Ed [essi li] diedero in mano a coloro che aveano la cura dell'opera, i quali erano costituiti sopra la [fabbrica della] Casa del Signore; e quelli che aveano la cura dell'opera che si faceva nella Casa del Signore davano que' [danari], per racconciare, e per ristorar la Casa. 014 2CH 034 011 E li davano a' fabbri, ed a' muratori; [e] per comperar pietre tagliate, e legname per le travature, e per fare i palchi alle case, le quali i re di Giuda aveano guaste. 014 2CH 034 012 Or quegli uomini si adoperavano fedelmente in quell'opera; e sopra essi [erano] costituiti Iahat, ed Abdia, Leviti, d'infra i figliuoli di Merari; e d'infra i Chehatiti: Zaccaria e Mesullam, per sollecitar [l'opera]. Tutti i maestri degli strumenti musicali [erano] eziandio Leviti; 014 2CH 034 013 [come] ancora [quelli] che comandavano a quelli che portavano i pesi; ed essi aveano la cura di sollecitar tutti quelli che lavoravano all'opera in qualunque servigio; gli scrivani eziandio, ed i commessari, e i portinai, [erano] Leviti. 014 2CH 034 014 Ora, mentre traevano fuori i danari, ch'erano stati portati nella Casa del Signore, il sacerdote Hilchia trovò il libro della Legge del Signore, [data] per Mosè. 014 2CH 034 015 Ed Hilchia parlò al segretario Safan, e gli disse: Io ho trovato il libro della Legge nella Casa del Signore. Ed Hilchia diede il libro a Safan. 014 2CH 034 016 E Safan portò quel libro al re. E, dopo che gli ebbe fatta la sua relazione, dicendo: I tuoi servitori fanno tutto quello ch'è loro stato commesso; 014 2CH 034 017 ed hanno messi insieme i danari che si sono trovati nella Casa del Signore, e li hanno dati in mano a' commessari, ed a quelli che fanno l'opera; 014 2CH 034 018 il segretario Safan rapportò ancora, e disse al re, che il sacerdote Hilchia gli avea dato un libro. E Safan vi lesse dentro in presenza del re. 014 2CH 034 019 E come il re ebbe udite le parole della Legge, stracciò i suoi vestimenti. 014 2CH 034 020 Poi comandò ad Hilchia, e ad Ahicam, figliuolo di Safan, e ad Abdon, figliuolo di Mica, ed al segretario Safan, e ad Asaia, servitor del re, dicendo: 014 2CH 034 021 Andate, domandate il Signore per me, e per lo rimanente d'Israele e di Giuda, intorno alle parole di questo libro ch'è stato ritrovato; perciocchè grande [è] l'ira del Signore, la quale è versata sopra noi; perciocchè i nostri padri non hanno osservata la parola del Signore, per far secondo tutto ciò ch'è scritto in questo libro. 014 2CH 034 022 Hilchia adunque, e gli uomini del re, andarono dalla profetessa Hulda, moglie di Sallum, figliuolo di Tochat, figliuolo di Hasra, guardiano delle vesti, la quale abitava in Gerusalemme, nel secondo [recinto]; e parlarono a lei in quella sentenza. 014 2CH 034 023 Ed ella disse loro: Così ha detto il Signore Iddio d'Israele: Dite all'uomo che vi ha mandati a me: 014 2CH 034 024 Così ha detto il Signore: Ecco, io fo venir del male sopra questo luogo, e sopra i suoi abitatori; tutte le maledizioni che sono scritte nel libro, ch'è stato letto in presenza del re di Giuda. 014 2CH 034 025 Perciocchè essi mi hanno abbandonato, ed hanno fatti profumi ad altri dii, per dispettarmi con tutte le opere delle lor mani; laonde l'ira mia si è versata sopra questo luogo, e non si spegnerà. 014 2CH 034 026 Ma dite così al re di Giuda, che vi ha mandati per domandare il Signore: Così ha detto il Signore Iddio d'Israele: Quant'è alle parole che tu hai udite; 014 2CH 034 027 perciocchè il tuo cuore si è ammollito, e tu ti sei umiliato per timor di Dio, quando tu hai inteso ciò ch'egli ha pronunziato contro a questo luogo, e contro a' suoi abitatori; e ti sei umiliato nel mio cospetto, ed hai stracciati i tuoi vestimenti, ed hai pianto davanti a me; io altresì ti ho esaudito, dice il Signore. 014 2CH 034 028 Ecco, io ti raccoglierò coi tuoi padri, e sarai raccolto nelle tue sepolture in pace; e gli occhi tuoi non vedranno tutto il male che io fo venire sopra questo luogo, e sopra i suoi abitatori. Ed essi rapportarono la cosa al re. 014 2CH 034 029 Allora il re mandò a raunar tutti gli Anziani di Giuda e di Gerusalemme. 014 2CH 034 030 Poi salì nella Casa del Signore, con tutti gli uomini di Giuda, e con gli abitanti di Gerusalemme, insieme co' sacerdoti, e i Leviti, e con tutto il popolo, dal maggiore al minore. Ed egli lesse, in lor presenza, tutte le parole del libro del Patto, il quale era stato trovato nella Casa del Signore. 014 2CH 034 031 E il re stette in piè nel luogo suo ordinario, e fece patto nel cospetto del Signore, [promettendo] di camminare dietro al Signore, e di osservare i suoi comandamenti, e le sue testimonianze, e i suoi statuti, con tutto il cuore, e con tutta l'anima sua; mettendo ad effetto le parole del Patto, scritte in quel libro. 014 2CH 034 032 E fece promettere il medesimo a tutti quelli che furono ritrovati in Gerusalemme, ed in Beniamino; e gli abitanti di Gerusalemme fecero secondo il Patto di Dio, dell'Iddio dei padri loro. 014 2CH 034 033 E Giosia tolse via tutte le abbominazioni da tutte le contrade de' figliuoli d'Israele, e sottopose tutti quelli che si ritrovarono in Israele a servire al Signore Iddio loro. Tutto il tempo della vita di Giosia, essi non si rivolsero indietro dal Signore Iddio de' lor padri. 014 2CH 035 001 OR Giosia fece la Pasqua al Signore in Gerusalemme; e quella fu scannata nel quartodecimo [giorno] del primo mese. 014 2CH 035 002 Ed egli costituì i sacerdoti ne' loro ufficii; e li confortò al servigio della Casa del Signore. 014 2CH 035 003 E disse a' Leviti, che ammaestravano tutto Israele, [ed erano] consacrati al Signore: Lasciate pur l'Arca santa nella Casa, la quale Salomone, figliuolo di Davide, re d'Israele, ha edificata; voi non avete [più] a portar[la] in su le spalle; ora servite al Signore Iddio vostro ed al suo popolo Israele. 014 2CH 035 004 E disponetevi per le case vostre paterne, secondo i vostri spartimenti, come Davide, re d'Israele, e Salomone, suo figliuolo, hanno ordinato per iscritto. 014 2CH 035 005 E state nel [luogo] santo, [per ministrare] a' vostri fratelli del popolo, divisi per case paterne; e ad una parte delle case paterne de' Leviti; 014 2CH 035 006 e scannate la Pasqua; e dopo esservi santificati, apparecchiatela a' vostri fratelli; acciocchè [la] facciano secondo la parola del Signore, [data] per Mosè. 014 2CH 035 007 E Giosia presentò al comun popolo, che si trovò [quivi], del minuto bestiame, agnelli, e capretti, in numero di trentamila, tutti per la Pasqua; e tremila buoi; i quali [erano] delle facoltà proprie del re. 014 2CH 035 008 I suoi principali ufficiali fecero anch'essi liberalmente presenti al popolo, a' sacerdoti, ed a' Leviti. Ed Hilchia, e Zaccaria, e Iehiel, conduttori della Casa di Dio, donarono a' sacerdoti, per la Pasqua, duemila seicento [tra agnelli e capretti], e trecento buoi. 014 2CH 035 009 E Conania, e Semaia, e Natanael, suoi fratelli, ed Hasabia, e Ieiel, e Iozabad, capi de' Leviti, presentarono a' Leviti, per la Pasqua, cinquemila [tra agnelli e capretti], e cinquecento buoi. 014 2CH 035 010 Così, essendo il servigio apprestato, i sacerdoti stettero [vacando] al loro ufficio; ed i Leviti, a' Loro spartimenti, secondo il comandamento del re. 014 2CH 035 011 Poi la Pasqua fu scannata; e i sacerdoti [ricevendo] il sangue dalle mani di coloro [che scannavano], lo spandevano; ed i Leviti scorticavano [gli animali]. 014 2CH 035 012 E, dandoli al comun popolo, diviso per case paterne, levavano l'olocausto, per offerir[lo] al Signore, secondo ch'è scritto nel libro di Mosè. Il simigliante [facevano] ancora dei buoi. 014 2CH 035 013 E poi cossero la Pasqua al fuoco, secondo ch'è ordinatò; ma cossero le [altre vivande] consacrate in caldaie, ed in pentole, ed in pignatte; e [le] mandarono prestamente a tutto il comun popolo. 014 2CH 035 014 E poi essi apparecchiarono per sè e per li sacerdoti; perciocchè i sacerdoti, figliuoli d'Aaronne, [furono occupati] infino alla notte in offerir gli olocausti ed i grassi; perciò, i Leviti apparecchiarono per sè, e per li sacerdoti, figliuoli d'Aaronne. 014 2CH 035 015 I cantori ancora, figliuoli di Asaf, [stavano vacando] all'ufficio loro, secondo il comandamento di Davide, e di Asaf, e di Heman, e di Iedutun, veggente del re; e i portinai [stavano] in ciascuna porta; [e] non accadde loro rimuoversi dal lor ministerio; perciocchè i Leviti, lor fratelli, apparecchiavano loro. 014 2CH 035 016 Così tutto il servigio del Signore fu in quel dì ordinato, per far la Pasqua, e per offerir gli olocausti sopra l'Altare del Signore, secondo il comandamento del re Giosia. 014 2CH 035 017 Ed i figliuoli d'Israele, che si ritrovarono, celebrarono in quel tempo la Pasqua, e la festa degli Azzimi, per sette giorni. 014 2CH 035 018 E giammai non era stata celebrata in Israele Pasqua simile a questa, dal tempo del profeta Samuele; e niuno dei re d'Israele celebrò [giammai] Pasqua tale, qual celebrò Giosia, insieme co' sacerdoti, e co' Leviti, e con tutto Giuda ed Israele, che si ritrovò, e con gli abitanti di Gerusalemme. 014 2CH 035 019 Questa Pasqua fu celebrata l'anno diciottesimo del regno di Giosia. 014 2CH 035 020 DOPO tutte queste cose, quando Giosia ebbe ristabilito l'ordine della Casa del [Signore], Neco, re di Egitto, salì per far guerra in Carchemis, in su l'Eufrate; e Giosia gli andò incontro. 014 2CH 035 021 Ma [Neco] gli mandò messi, a dir[gli: ] Che [vi è egli] fra me e te, re di Giuda? io non [sono] oggi [salito] contro a te; anzi contro alla casa che mi fa guerra; e Iddio [mi] ha detto che mi affrettassi; resta d'[opporti a] Dio, il quale [è] meco; acciocchè egli non ti distrugga. 014 2CH 035 022 Ma Giosia non si volle storre [dal suo proponimento] di andare contro ad esso; anzi si travestì per dargli battaglia; e non attese alle parole di Neco, [procedenti] dalla bocca di Dio; e venne nella campagna di Meghiddo, per dargli battaglia. 014 2CH 035 023 E gli arcieri tirarono al re Giosia. E il re disse a' suoi servitori: Toglietemi [di qui]; perciocchè io son gravemente ferito. 014 2CH 035 024 E i suoi servitori lo tolsero d'in sul carro, e lo misero sopra il suo secondo carro, e lo menarono in Gerusalemme; ed egli morì, e fu seppellito nelle sepolture de' suoi padri. E tutto Giuda e Gerusalemme fecero cordoglio di Giosia. 014 2CH 035 025 Geremia fece anch'egli de' lamenti sopra Giosia. E tutti i cantatori e le cantatrici hanno mentovato Giosia ne' lor lamenti, fino ad oggi; e li hanno dati [a cantare] ad Israele per istatuto; ed ecco, sono scritti nelle Lamentazioni. 014 2CH 035 026 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Giosia, e le sue opere pie, secondo quello ch'è scritto nella Legge del Signore, 014 2CH 035 027 e i suoi fatti primi ed ultimi; ecco, queste [cose sono] scritte nel libro dei re d'Israele e di Giuda. 014 2CH 036 001 ALLORA il popolo del paese prese Gioachaz, figliuolo di Giosia; e lo costituì re in Gerusalemme, in luogo di suo padre. 014 2CH 036 002 Gioachaz [era] d'età di ventitrè anni, quando cominciò a regnare; e regnò tre mesi in Gerusalemme. 014 2CH 036 003 E il re di Egitto lo depose in Gerusalemme; ed impose al paese una ammenda di cento talenti d'argento, e d'un talento d'oro. 014 2CH 036 004 E il re di Egitto costituì re sopra Giuda e Gerusalemme, Eliachim, fratello di Gioachaz, e gli mutò il nome [in] Gioiachim. Poi Neco prese Gioachaz, fratello di esso, e lo menò in Egitto. 014 2CH 036 005 Gioiachim [era] d'età di venticinque anni, quando cominciò a regnare; e regnò undici anni in Gerusalemme; e fece ciò che dispiace al Signore Iddio suo. 014 2CH 036 006 E Nebucadnesar, re di Babilonia, salì contro a lui, e lo legò con due catene di rame, per menarlo in Babilonia. 014 2CH 036 007 Nebucadnesar ne portò ancora degli arredi della Casa del Signore, in Babilonia, e li pose nel suo tempio in Babilonia. 014 2CH 036 008 Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Gioiachim, e le sue abbominazioni ch'egli commise, e ciò che fu trovato in lui; ecco, queste [cose sono] scritte nel libro dei re d'Israele e di Giuda; e Gioiachin, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 014 2CH 036 009 Gioiachin [era] d'età di otto anni, quando cominciò a regnare; e regnò tre mesi e dieci giorni in Gerusalemme; e fece ciò che dispiace al Signore. 014 2CH 036 010 Laonde, in capo dell'anno, il re Nebucadnesar mandò a farlo menare in Babilonia, insieme co' più cari arredi della Casa del Signore; e costituì re sopra Giuda e Gerusalemme Sedechia, fratello di esso. 014 2CH 036 011 SEDECHIA [era] d'età di ventun'anno, quando cominciò a regnare; e regnò undici anni in Gerusalemme; 014 2CH 036 012 e fece ciò che dispiace al Signore Iddio suo, [e] non si umiliò per lo profeta Geremia, [che parlava] da parte della bocca del Signore. 014 2CH 036 013 Ed anch'egli si ribellò dal re Nebucadnesar, che l'avea fatto giurare per [lo Nome di] Dio; e indurò il suo collo, e fermò l'animo suo, per non convertirsi al Signore Iddio d'Israele. 014 2CH 036 014 Tutti i capi de' sacerdoti, e il popolo, commisero anch'essi molti e molti misfatti, secondo tutte le abbominazioni delle genti; e contaminarono la Casa del Signore, la quale egli aveva santificata in Gerusalemme. 014 2CH 036 015 E il Signore Iddio de' lor padri mandava ogni mattina ad [ammonir]li per li suoi messi (conciossiachè egli risparmiasse il suo popolo e il suo abitacolo); 014 2CH 036 016 ma essi si beffavano de' messi di Dio, e sprezzavano le parole di esso, e schernivano i suoi profeti; talchè l'ira del Signore s'infiammò in tal maniera contro al suo popolo, che non [vi fu più] rimedio alcuno. 014 2CH 036 017 Ed egli fece salir contro a loro il re de' Caldei, il quale uccise i lor giovani con la spada, nella casa del lor santuario, e non risparmiò nè giovane, nè vergine, nè vecchio, nè decrepito; egli li diede tutti in mano di quello; 014 2CH 036 018 ed insieme tutti gli arredi della Casa di Dio, piccoli e grandi; e i tesori della Casa del Signore, e i tesori del re, e de' suoi principi. Egli fece portar tutto ciò in Babilonia. 014 2CH 036 019 E [i Caldei] arsero la Casa di Dio, e disfecero le mura di Gerusalemme, e bruciarono col fuoco tutti i suoi palazzi, e guastarono tutti i suoi più cari arredi. 014 2CH 036 020 E [il re de' Caldei] menò in cattività in Babilonia quelli ch'erano scampati dalla spada; e furono servi a lui ed a' suoi figliuoli, finchè il regno di Persia ottenne l'imperio; 014 2CH 036 021 (acciocchè la parola del Signore, [pronunziata] per la bocca di Geremia, si adempiesse; ) mentre la terra si compiaceva ne' suoi sabati; tutto il tempo ch'ella restò desolata, ella si riposò, finchè fossero compiuti settant'anni. 014 2CH 036 022 ORA, nell'anno primo di Ciro, re di Persia (acciocchè si adempiesse la parola del Signore, [pronunziata] per la bocca di Geremia), il Signore eccitò lo spirito di Ciro, re di Persia; ed egli fece andare un bando per tutto il suo regno, eziandio con lettere, dicendo: 014 2CH 036 023 Così ha detto Ciro, re di Persia: Il Signore Iddio del cielo mi ha dati tutti i regni della terra; egli ancora mi ha imposto di edificargli una Casa in Gerusalemme, che [è] in Giudea. Chi, d'infra voi [è] dell'universo suo popolo? il Signore Iddio suo [sia] con lui, e ritornisene. # # BOOK 015 EZR Ezra Esdra 015 EZR 001 001 NELL'anno primo di Ciro, re di Persia (acciocchè si adempiesse la parola del Signore, [pronunziata] per la bocca di Geremia), il Signore eccitò lo spirito di Ciro, re di Persia; ed egli fece andare un bando per tutto il suo regno, eziandio con lettere, dicendo: 015 EZR 001 002 Così ha detto Ciro, re di Persia: Il Signore Iddio del cielo mi ha dati tutti i regni della terra; egli ancora mi ha imposto di edificargli una Casa in Gerusalemme, che [è] in Giudea. 015 EZR 001 003 Chi di voi [è] dell'universo suo popolo? l'Iddio suo sia con lui, e ritornisene in Gerusalemme, ch'[è] in Giudea, ed edifichi la Casa del Signore Iddio d'Israele, [ch]'è l'Iddio che [abita] in Gerusalemme. 015 EZR 001 004 E se vi è alcuno, in qualunque luogo egli dimori, che sia rimasto indietro, sovvengangli le genti del suo luogo, d'oro, e d'argento, e di facoltà, e di bestie da vettura, con qualche volontaria offerta per la Casa di Dio, che [abita] in Gerusalemme. 015 EZR 001 005 Allora i capi delle [famiglie] paterne di Giuda e di Beniamino, e i sacerdoti, e i Leviti, insieme con tutti quelli de' quali Iddio eccitò lo spirito per ritornarsene, per riedificar la Casa del Signore, che [è] in Gerusalemme, si misero in cammino. 015 EZR 001 006 E tutti i lor vicini d'ogn'intorno sovvennero loro di vasellamenti d'argento, d'oro, di facoltà, e di bestie da vettura, e di cose preziose; oltre a tutto quello che fu volontariamente offerto. 015 EZR 001 007 Il re Ciro trasse eziandio fuori gli arredi della Casa del Signore, i quali Nebucadnesar avea tratti fuor di Gerusalemme, e posti nella Casa del suo dio; 015 EZR 001 008 Ciro, re di Persia, li trasse fuori per le mani di Mitredat, tesoriere, e li consegnò a conto a Sesbassar, principe di Giuda. 015 EZR 001 009 E questo [era] il conto di essi: trenta bacini d'oro, mille bacini di argento, ventinove coltelli, 015 EZR 001 010 trenta coppe d'oro, e quattrocento dieci coppe d'argento seconde, e mille altri vasellamenti. 015 EZR 001 011 Tutti questi vasellamenti, [con altri] d'oro e d'argento, [erano in numero di] cinquemila quattrocento. Sesbassar il riportò tutti, nel medesimo tempo che quelli ch'erano in cattività furono ricondotti di Babilonia in Gerusalemme. 015 EZR 002 001 OR questi [sono] gli uomini della provincia, che ritornarono dalla cattività, d'infra la moltitudine che Nebucadnesar, re di Babilonia, avea menata in cattività in Babilonia; e ritornarono in Gerusalemme ed in Giudea, ciascuno alla sua città. 015 EZR 002 002 I quali vennero con Zorobabel, Iesua, Neemia, Seraia, Reelaia, Mardocheo, Bilsan, Mispar, Bigvai, Rehum, [e] Baana. Il numero degli uomini del popolo d'Israele [fu questo: ] 015 EZR 002 003 I figliuoli di Paros [furono] due mila censettantadue; 015 EZR 002 004 i figliuoli di Sefatia trecensettantadue; 015 EZR 002 005 i figliuoli di Ara settecensettantacinque; 015 EZR 002 006 i figliuoli di Pahat-Moab, [divisi] ne' figliuoli di Iesua, [e] di Ioab, duemila ottocento-dodici; 015 EZR 002 007 i figliuoli di Elam mille dugentocinquantaquattro; 015 EZR 002 008 i figliuoli di Zattu novecenquarantacinque; 015 EZR 002 009 i figliuoli di Zaccai settecensessanta; 015 EZR 002 010 i figliuoli di Bani seicenquarantadue; 015 EZR 002 011 i figliuoli di Bebai seicenventitrè; 015 EZR 002 012 i figliuoli di Azgad mille dugenventidue; 015 EZR 002 013 i figliuoli di Adonicam seicensessantasei; 015 EZR 002 014 i figliuoli di Bigvai duemila cinquantasei; 015 EZR 002 015 i figliuoli di Adin quattrocencinquantaquattro; 015 EZR 002 016 i figliuoli di Ater, per Ezechia, novantotto; 015 EZR 002 017 i figliuoli di Besai trecenventitrè; 015 EZR 002 018 i figliuoli di Iora centododici; 015 EZR 002 019 i figliuoli di Hasum dugenventitrè; 015 EZR 002 020 i figliuoli di Ghibbar novantacinque; 015 EZR 002 021 i figliuoli di Bet-lehem cenventitrè; 015 EZR 002 022 gli uomini di Netofa cinquantasei; 015 EZR 002 023 gli uomini di Anatot cenventotto; 015 EZR 002 024 gli uomini di Azmavet quarantadue; 015 EZR 002 025 gli uomini di Chiriat-arim, di Chefira, e di Beerot, settecenquarantatrè; 015 EZR 002 026 gli uomini di Rama e di Gheba, seicenventuno; 015 EZR 002 027 gli uomini di Micmas cenventidue; 015 EZR 002 028 gli uomini di Betel e di Ai dugenventitrè; 015 EZR 002 029 i figliuoli di Nebo cinquantadue; 015 EZR 002 030 i figliuoli di Magbis cencinquantasei; 015 EZR 002 031 i figliuoli d'un altro Elam mille dugencinquantaquattro; 015 EZR 002 032 i figliuoli di Harim trecenventi; 015 EZR 002 033 i figliuoli di Lod, di Hadid, e d'Ono, settecenventicinque; 015 EZR 002 034 i figliuoli di Gerico trecenquarantacinque; 015 EZR 002 035 i figliuoli di Senaa tremila seicentrenta. 015 EZR 002 036 De' sacerdoti: i figliuoli di Iedaia, della famiglia di Iesua, novecensettantatrè; 015 EZR 002 037 i figliuoli d'Immer mille cinquantadue; 015 EZR 002 038 i figliuoli di Pashur mille dugenquarantasette; 015 EZR 002 039 i figliuoli di Harim mille diciassette. 015 EZR 002 040 De' Leviti: i figliuoli di Iesua, e di Cadmiel, d'infra i figliuoli di Hodavia, settantaquattro. 015 EZR 002 041 De' cantori: i figliuoli di Asaf, cenventotto. 015 EZR 002 042 De' figliuoli de' portinai: i figliuoli di Sallum, i figliuoli di Ater, i figliuoli di Talmon, i figliuoli di Accub, i figliuoli di Hatita, i figliuoli di Sobai; in tutto centrentanove. 015 EZR 002 043 De' Netinei: i figliuoli di Siha, i figliuoli di Hasufa, i figliuoli di Tabbaot, 015 EZR 002 044 i figliuoli di Cheros, i figliuoli di Siaha, i figliuoli di Padon. 015 EZR 002 045 I figliuoli di Lebana, i figliuoli di Hagaba, i figliuoli di Accub, 015 EZR 002 046 i figliuoli di Hagab, i figliuoli di Samlai, i figliuoli di Hanan, 015 EZR 002 047 i figliuoli di Ghiddel, i figliuoli di Gahar, i figliuoli di Reaia, 015 EZR 002 048 i figliuoli di Resin, i figliuoli di Necoda, i figliuoli di Gazam, 015 EZR 002 049 i figliuoli di Uzza, i figliuoli di Pasea, i figliuoli di Besai, 015 EZR 002 050 i figliuoli di Asna, i figliuoli di Meunim, i figliuoli di Nefusim, 015 EZR 002 051 i figliuoli di Bacbuc, i figliuoli di Hacusa, i figliuoli di Harhur, 015 EZR 002 052 i figliuoli di Baslut, i figliuoli di Mehida, i figliuoli di Harsa, i figliuoli di Barcos, 015 EZR 002 053 i figliuoli di Sisera, i figliuoli di Tema, 015 EZR 002 054 i figliuoli di Nesia, i figliuoli di Hatifa. 015 EZR 002 055 De' figliuoli de' servi di Salomone: i figliuoli di Sotai, i figliuoli di Soferet, i figliuoli di Peruda, i figliuoli di Iaala, 015 EZR 002 056 i figliuoli di Darcon, i figliuoli di Ghiddel, 015 EZR 002 057 i figliuoli di Sefatia, i figliuoli di Hattil, i figliuoli di Pocheret-hassebaim, i figliuoli di Ami. 015 EZR 002 058 Tutti i Netinei, e i figliuoli de' servi di Salomone[furono] trecennovantadue. 015 EZR 002 059 Or costoro vennero di Telmela, [e di] Telharsa, [cioè: ] Cherub, Addan, [ed] Immer, e non poterono dimostrar la casa loro paterna, nè la lor progenie, se [erano] d'Israele; 015 EZR 002 060 [come anche] i figliuoli di Delaia, i figliuoli di Tobia, i figliuoli di Necoda, [in numero di] seicencinquantadue. 015 EZR 002 061 E de' figliuoli de' sacerdoti, i figliuoli di Abaia, i figliuoli di Cos, i figliuoli di Barzillai, il quale prese per moglie una delle figliuole di Barzillai Galaadita, e fu nominato del nome loro. 015 EZR 002 062 Costoro cercarono i lor nomi fra i rassegnati nelle genealogie; ma non furono trovati; laonde furono appartati dal sacerdozio, come persone non consacrate. 015 EZR 002 063 Ed Hattirsata disse loro che non mangiassero delle cose santissime, finchè si presentasse un sacerdote con Urim e Tummim. 015 EZR 002 064 Questa raunanza, tutta insieme, [era di] quarantaduemila trecensessanta; 015 EZR 002 065 oltre a' lor servi e serve, [in numero di] settemila trecentrentasette, fra i quali [v'erano] dugento cantori e cantatrici. 015 EZR 002 066 I lor cavalli [erano] settecentrentasei, i lor muli dugenquarantacinque, 015 EZR 002 067 i lor cammelli quattrocentrentacinque, gli asini seimila settecenventi. 015 EZR 002 068 Ed [alcuni] d'infra i capi delle [famiglie] paterne, quando furono giunti alla Casa del Signore, che [è] in Gerusalemme, fecero una offerta volontaria per la Casa di Dio, per rimetterla in piè. 015 EZR 002 069 [E] diedero nel tesoro della fabbrica, secondo il lor potere, sessantunmila dramme d'oro, e cinquemila mine d'argento, e cento robe da sacerdoti. 015 EZR 002 070 E i sacerdoti e i Leviti, e que' del popolo, e i cantori, e i portinai, e i Netinei, abitarono nelle lor città; tutto Israele eziandio [abitò] nelle sue città. 015 EZR 003 001 ORA, quando fu giunto il settimo mese, i figliuoli d'Israele [abitando] nelle [lor] città, il popolo si adunò di pari consentimento in Gerusalemme. 015 EZR 003 002 Allora, Iesua, figliuolo di Iosadac, si levò su, co' sacerdoti, suoi fratelli; e Zorobabel, figliuolo di Sealtiel, co' suoi fratelli; e riedificarono l'Altare dell'Iddio d'Israele, per offerire sopra esso gli olocausti, come è scritto nella Legge di Mosè, uomo di Dio. 015 EZR 003 003 E rizzarono l'Altare sopra la sua pianta; perchè aveano spavento de' popoli de' paesi [vicini]; ed offersero sopra esso olocausti al Signore: gli olocausti della mattina e della sera. 015 EZR 003 004 Celebrarono eziandio la festa de' tabernacoli, come è scritto; ed [offersero] olocausti per ciascun giorno in [certo] numero, secondo che è ordinato giorno per giorno. 015 EZR 003 005 E dopo questo [offersero] l'olocausto continuo, e quelli delle calendi, e di tutte le feste solenni del Signore, le quali sono santificate; e quelli di tutti coloro che offerivano alcuna offerta volontaria al Signore. 015 EZR 003 006 Dal primo giorno del settimo mese cominciarono ad offerire olocausti al Signore. Or il Tempio del Signore non era [ancora] fondato. 015 EZR 003 007 Ed essi diedero danari agli scarpellini, ed a' legnaiuoli; diedero eziandio vittuaglia, e bevanda, ed olio, a' Sidonii, e a' Tirii, per portar legname di cedro dal Libano al mar di Iafo, secondo la concessione che Ciro, re di Persia, avea loro fatta. 015 EZR 003 008 E nell'anno secondo, da che furono giunti alla Casa di Dio in Gerusalemme, nel secondo mese, Zorobabel, figliuolo di Sealtiel, e Iesua, figliuolo di Iosadac, e il rimanente de' lor fratelli, sacerdoti, e Leviti, e tutti quelli ch'erano venuti dalla cattività in Gerusalemme, cominciarono [a rifare il Tempio]; e costituirono de' Leviti dall'età di vent'anni in su, per sollecitare il lavoro della Casa del Signore. 015 EZR 003 009 Iesua eziandio, ed i suoi figliuoli e fratelli, [e] Cadmiel, co' suoi figliuoli, figliuoli di Giuda, di pari consentimento erano presenti, per sollecitar quelli che lavoravano all'opera della Casa di Dio; come ancora i figliuoli di Henadad, ed i lor figliuoli, e fratelli. 015 EZR 003 010 Ora, come gli edificatori fondavano il Tempio del Signore, si fecero star [quivi] presenti i sacerdoti, vestiti [delle lor vesti], con trombe; ed i Leviti, figliuoli di Asaf, con cembali per lodare il Signore, secondo l'ordine di Davide, re d'Israele. 015 EZR 003 011 E cantavano a vicenda, lodando, e celebrando il Signore, [dicendo: ] Ch'egli [è] buono, che la sua benignità [è] in eterno sopra Israele. E tutto il popolo gittava gran grida, lodando il Signore, perchè la Casa del Signore si fondava. 015 EZR 003 012 Ma molti de' sacerdoti, e dei Leviti, e de' capi delle [famiglie] paterne, [ch'erano] vecchi, e aveano veduta la primiera Casa in piè, avendo questa Casa davanti agli occhi, piangevano con gran grida, mentre molti [altri] alzavano la voce con grida d'allegrezza. 015 EZR 003 013 E il popolo non poteva discernere la voce delle grida di allegrezza dalla voce del pianto nel popolo; perciocchè il popolo gittava gran grida, e la voce ne fu udita fin da lungi. 015 EZR 004 001 OR i nemici di Giuda e di Beniamino, avendo inteso che quelli ch'erano stati in cattività, riedificavano il Tempio al Signore Iddio d'Israele, 015 EZR 004 002 si accostarono a Zorobabel, ed a' capi delle [famiglie] paterne, e dissero loro: [Lasciate] che noi edifichiamo con voi; perciocchè noi desideriamo ricercar l'Iddio vostro, come voi; ed anche noi gli sacrifichiamo dal tempo di Esar-haddon, re degli Assiri, il qual ci ha fatti venir qua. 015 EZR 004 003 Ma Zorobabel, e Iesua, e gli altri capi delle [famiglie] paterne d'Israele, risposero loro: Ei non vi si conviene di edificar la Casa all'Iddio nostro con noi; ma noi congiuntamente edificheremo [la Casa] al Signore Iddio d'Israele, siccome Ciro, re di Persia, ci ha comandato. 015 EZR 004 004 Ed il popolo del paese rendeva rimesse le mani del popolo di Giuda, e lo spaventava di fabbricare. 015 EZR 004 005 Oltre a ciò davano pensione a certi consiglieri contro a' Giudei, per rompere il lor consiglio; [e questo durò] tutto il tempo di Ciro, re di Persia, e fino al regno di Dario, re di Persia. 015 EZR 004 006 E sotto il regno di Assuero, al principio di esso, scrissero un'accusa contro agli abitanti di Giuda e di Gerusalemme. 015 EZR 004 007 E poi al tempo di Artaserse, Bislam, Mitredat, Tabeel, e gli altri suoi colleghi, scrissero ad Artaserse, re di Persia; e la scrittura e la lingua della lettera [era] siriaca. 015 EZR 004 008 Rehum, presidente del consiglio, e Simsai, segretario, scrissero una lettera al re Artaserse contro a Gerusalemme, di questo tenore. 015 EZR 004 009 Allora Rehum, presidente del consiglio, e Simsai, segretario, e gli altri lor colleghi, i Dinei, e gli Afarsatchei, i Tarpelei, gli Afarsei, gli Archevei, i Babiloni, i Susanchei, i Dehavei, gli Elamiti, 015 EZR 004 010 e gli altri popoli, che il grande e glorioso Osnappar avea tramutati di stanza, e fatti abitar nella città di Samaria, e gli altri di di là dal fiume, ecc. [scrissero al re Artaserse]. 015 EZR 004 011 (Questo è il tenor della lettera che gli mandarono.) Al re Artaserse: i tuoi servitori, gli uomini di qua dal fiume, ecc. 015 EZR 004 012 Il re sappia che i Giudei, che son venuti d'appresso a te a noi, son giunti in Gerusalemme; [e che] riedificano quella città ribella e malvagia; e rifanno interamente le mura, ed hanno [già] racconci i fondamenti. 015 EZR 004 013 Ora sappia il re, che se questa città è riedificata, e se le sue mura son rifatte, essi non pagheranno più tributo, nè taglia, nè gabella; e così [quella città] recherà danno alle entrate reali. 015 EZR 004 014 Ora, conciossiachè noi siamo salariati dal palazzo, e non sia cosa conveniente a noi il vedere che il re sia schernito, perciò abbiamo mandato a fare assapere [la cosa] al re. 015 EZR 004 015 Acciocchè cerchi nel libro delle memorie de' suoi predecessori; e tu vi troverai, e conoscerai che questa città [è] una città ribella, e dannosa ai re ed alle provincie; e che già ab antico vi si fanno dentro congiure; per la qual cagione fu distrutta. 015 EZR 004 016 Noi facciamo assapere al re, che, se questa città è riedificata, e le sue mura son rifatte, la parte [de' suoi stati ch'è] di qua dal fiume, non sarà più sua. 015 EZR 004 017 Il re mandò questa risposta: A Rehum, presidente del consiglio, ed a Simsai, segretario, ed agli altri lor colleghi, abitanti in Samaria; ed a [tutti] gli altri di di là dal fiume, salute ecc. 015 EZR 004 018 La lettera, che voi ci avete mandata, è stata spiegata, [e] letta in presenza mia. 015 EZR 004 019 E per mio comandamento, si è cercato, e trovato che cotesta città già ab antico si solleva contro ai re; che vi si fanno ribellioni e congiure; 015 EZR 004 020 e che già vi furono re potenti in Gerusalemme, i quali signoreggiarono in tutto [il paese ch'è] di là dal fiume; e ch'erano loro pagati tributi, taglie e gabelle. 015 EZR 004 021 Ora [dunque] provvedete di far cessare quelle genti, acciocchè cotesta città non si riedifichi, finchè da me sia [altrimenti] ordinato; 015 EZR 004 022 e guardatevi di far fallo in questo; perchè si lascerebbe crescere il male in detrimento dei re? 015 EZR 004 023 Allora, tosto che il tenor delle lettere del re Artaserse fu letto in presenza di Rehum, e di Simsai, segretario, e de' lor colleghi, essi andarono prestamente in Gerusalemme a' Giudei, e li fecero cessare a mano armata. 015 EZR 004 024 In quel tempo fu tralasciata l'opera della Casa di Dio, che [è] in Gerusalemme, e restò [così] tralasciata fino all'anno secondo del regno di Dario, re di Persia. 015 EZR 005 001 ALLORA il profeta Aggeo, e Zaccaria, figliuolo d'Iddo, profeti, [ch'erano mandati] a' Giudei ch'[erano] in Giuda e in Gerusalemme, profetizzarono loro a Nome dell'Iddio d'Israele. 015 EZR 005 002 E Zorobabel, figliuolo di Sealtiel, e Iesua, figliuolo di Iosadac, si levarono, e ricominciarono ad edificar la Casa di Dio, che [è] in Gerusalemme; e con loro [erano] i profeti di Dio, i quali li confortavano. 015 EZR 005 003 In quel tempo venne a loro Tattenai, governatore di qua dal fiume, e Setarboznai, ed i lor colleghi, e dissero loro così: Chi vi ha ordinato di edificar questa Casa, e di rifar queste mura? 015 EZR 005 004 Allora noi rispondemmo loro sopra ciò, [dicendo loro] i nomi di quelli ch'edificavano questo edificio. 015 EZR 005 005 Ora, [perciocchè] l'occhio dell'Iddio loro [era] sopra gli Anziani de' Giudei, [coloro] non li fecero cessare, finchè la cosa pervenne a Dario; e allora riportarono lettere sopra ciò. 015 EZR 005 006 Tenor delle lettere, le quali Tattenai, governatore di qua dal fiume, e Setarboznai, ed i suoi colleghi Afarsechei, che [erano] di qual dal fiume, mandarono al re Dario; 015 EZR 005 007 [nelle quali] gli mandarono il fatto. E così era scritto in esse: Al re Dario ogni salute. 015 EZR 005 008 Il re sappia che noi siamo andati nella provincia della Giudea, alla Casa del grande Iddio, la quale si edifica di pietre pulite; e [già] i legnami son posti in su le pareti; e questa opera si fa in fretta, e si avanza nelle mani di quella gente. 015 EZR 005 009 [Avendo ciò veduto], abbiamo domandato a quegli Anziani, e abbiam loro detto così: Chi vi ha ordinato di edificar questa Casa, e di rifar queste mura? 015 EZR 005 010 Abbiamo loro eziandio domandati i nomi di coloro, per farteli assapere: acciocchè [ti] scrivessimo i nomi di quelli [che sono] i principali fra loro. 015 EZR 005 011 Ed essi ci hanno data questa risposta, dicendo: Noi siamo servitori dell'Iddio del cielo e della terra; e riedifichiamo la Casa, la quale era già molti anni innanzi stata edificata; la quale un gran re d'Israele avea già edificata e compiuta. 015 EZR 005 012 Ma dopo che i nostri padri ebbero provocato ad ira l'Iddio del cielo, egli li diede nelle mani di Nebucadnesar, re di Babilonia, Caldeo, il qual distrusse questa Casa, e menò in cattività il popolo di essa in Babilonia. 015 EZR 005 013 Ma l'anno primo di Ciro, re di Babilonia, egli ordinò che questa Casa di Dio fosse riedificata. 015 EZR 005 014 Ed anche il re Ciro trasse fuor del tempio di Babilonia i vasellamenti d'oro e d'argento della Casa di Dio, i quali Nebucadnesar avea tratti fuor del Tempio, ch'[era] in Gerusalemme, e portati nel tempio di Babilonia; e quelli furon dati ad uno, nominato Sesbassar, il quale [Ciro] avea costituito governatore. 015 EZR 005 015 E [Ciro] gli disse: Prendi questi vasellamenti, e va', e li riporta al Tempio, che [è] in Gerusalemme; e sia la Casa di Dio riedificata nel suo luogo. 015 EZR 005 016 Allora questo Sesbassar venne, [e] pose i fondamenti della Casa di Dio, che [è] in Gerusalemme; e da quel tempo infino ad ora ella si edifica, e non [è ancora] compiuta. 015 EZR 005 017 Ora dunque, se piace al re, ricerchisi costì nella casa de' tesori del re, [che è] in Babilonia, se egli è [vero] che da Ciro fosse fatto comandamento che questa Casa di Dio fosse riedificata in Gerusalemme; e mandici il re la sua volontà intorno a ciò. 015 EZR 006 001 Allora il re Dario ordinò che si ricercasse nell'archivio, nel luogo dove si riponevano i tesori in Babilonia. 015 EZR 006 002 E fu trovato in Ecbatana, nel palazzo reale, ch'[era] nella provincia di Media, un libro, nel quale era scritto: Memoria: 015 EZR 006 003 L'anno primo del re Ciro, il re Ciro ordinò, intorno alla Casa di Dio in Gerusalemme, ch'essa fosse riedificata, per essere un luogo dove si sacrificassero sacrificii; e che i suoi fondamenti [fossero] saldi e forti; [e che] la sua altezza [fosse] di sessanta cubiti, [e] la sua lunghezza [parimente] di sessanta cubiti; 015 EZR 006 004 e che vi fossero tre ordini di pietre pulite, e un ordine di travatura nuova; e che la spesa fosse fornita dal palazzo del re. 015 EZR 006 005 Ed anche che gli arredi d'oro e d'argento della Casa di Dio, i quali Nebucadnesar avea tratti fuor del Tempio di Gerusalemme, e portati in Babilonia, fossero restituiti, e portati nel luogo loro, nel Tempio di Gerusalemme, e fossero posti nella Casa di Dio. 015 EZR 006 006 Ora [tu], Tattenai, governatore di là dal fiume, [e tu], Setar-boznai, e [voi] lor colleghi Afarsechei, che [siete] di là dal fiume, ritraetevi di là; 015 EZR 006 007 e lasciate [continuar] l'opera di cotesta Casa di Dio. Riedifichino il governatore de' Giudei, e gli Anziani loro, cotesta Casa di Dio nel suo luogo. 015 EZR 006 008 Ed intorno a ciò che voi avete a fare inverso cotesti Anziani de' Giudei, per riedificar cotesta Casa di Dio, io ordino, che delle entrate del re, [che si traggono] da' tributi di di là dal fiume, le spese sieno prontamente fornite a quelle genti; acciocchè non si facciano restare; 015 EZR 006 009 e che sia loro dato giorno per giorno, senza alcun fallo, ciò che sarà necessario: buoi, e montoni, ed agnelli, per [fare] olocausti all'Iddio del cielo; [e] grano, sale, vino, ed olio, secondo che diranno i sacerdoti che [sono] in Gerusalemme. 015 EZR 006 010 Acciocchè offeriscano sacrificii di soave adore all'Iddio del cielo; e preghino per la vita del re, e de' suoi figliuoli. 015 EZR 006 011 Ed anche da me è fatto un decreto, che, se alcuno fa altrimente, una trave sia spiccata della sua casa, e sia rizzata, e ch'egli vi sia fatto morir sopra; e che della sua casa sia fatta una latrina, per questa cagione. 015 EZR 006 012 E Dio, che ha stanziato quivi il suo Nome, distrugga ogni re e popolo che metterà la mano per mutar questo, e per disfar di nuovo cotesta Casa di Dio, che [è] in Gerusalemme. Io Dario ho fatto questo decreto; sia, senza indugio, messo ad esecuzione. 015 EZR 006 013 Allora Tattenai, governatore di qua dal fiume, [e] Setar-boznai, ed i lor colleghi, perciocchè il re Dario avea lor mandato un tal comandamento, prontamente l'eseguirono. 015 EZR 006 014 E gli Anziani de' Giudei edificarono, ed avanzarono [l'opera], secondo la profezia del profeta Aggeo, e di Zaccaria, figliuolo d'Iddo. Essi adunque edificarono, e compierono l'edificio per comandamento dell'Iddio d'Israele, e per ordine di Ciro, di Dario, e di Artaserse, re di Persia. 015 EZR 006 015 E questa Casa fu finita al terzo giorno del mese di Adar, l'anno sesto del regno del re Dario. 015 EZR 006 016 E I figliuoli d'Israele, i sacerdoti, i Leviti, e gli altri d'infra quelli ch'erano stati in cattività, celebrarono la dedicazione di questa Casa di Dio con allegrezza. 015 EZR 006 017 E, per la dedicazione di questa Casa di Dio, offersero cento giovenchi, dugento montoni, e quattrocento agnelli; e [per sacrificio] per lo peccato per tutto Israele, dodici becchi, secondo il numero delle tribù d'Israele. 015 EZR 006 018 E costituirono i sacerdoti nelle lor mute, e i Leviti ne' loro spartimenti, per [fare] il servigio di Dio, che [abita] in Gerusalemme, secondo che è scritto nel libro di Mosè. 015 EZR 006 019 Poi quelli ch'erano stati in cattività fecero la Pasqua al quartodecimo [giorno] del primo mese; 015 EZR 006 020 perciocchè i sacerdoti ed i Leviti si erano purificati di pari consentimento, [ed erano] tutti netti; e scannarono la Pasqua per tutti quelli ch'erano stati in cattività, e per li sacerdoti, lor fratelli, e per sè stessi. 015 EZR 006 021 Così i figliuoli d'Israele, ch'erano ritornati dalla cattività, e tutti quelli che si erano ridotti a loro, separandosi dalla contaminazione delle genti del paese, per cercare il Signore Iddio d'Israele, mangiarono [la Pasqua]. 015 EZR 006 022 E celebrarono la festa degli Azzimi per sette giorni con allegrezza; perciocchè il Signore li avea rallegrati, avendo rivolto verso loro il cuore del re di Assiria, per dar loro aiuto e favore, nell'opera della Casa di Dio, dell'Iddio d'Israele. 015 EZR 007 001 ORA, dopo queste cose, sotto il regno di Artaserse, re di Persia, Esdra, figliuolo di Seraia, figliuolo di Azaria, figliuolo di Hilchia, 015 EZR 007 002 figliuolo di Sallum, figliuolo di Sadoc, figliuolo di Ahitub, 015 EZR 007 003 figliuolo di Amaria, figliuolo di Azaria, figliuolo di Meraiot, 015 EZR 007 004 figliuolo di Zerahia, figliuolo di Uzzi, 015 EZR 007 005 figliuolo di Bucchi, figliuolo di Abisua, figliuolo di Finees, figliuolo di Eleazaro, figliuolo d'Aaronne, sommo sacerdote; 015 EZR 007 006 esso Esdra ritornò in Babilonia (or egli [era] scriba, esercitato nella Legge di Mosè, la quale il Signore Iddio d'Israele avea data), e il re gli diede tutto ciò ch'egli domandò, secondo che la mano del Signore Iddio suo [era] sopra lui. 015 EZR 007 007 E [con lui] ritornarono in Gerusalemme de' figliuoli d'Israele, e de' sacerdoti, e dei Leviti, e de' cantori, e de' portinai, e dei Netinei; l'anno settimo del re Artaserse. 015 EZR 007 008 Ed egli arrivò in Gerusalemme al quinto mese dell'anno settimo del re. 015 EZR 007 009 Perciocchè al primo [giorno] del primo mese fu fermata la dipartita di Babilonia; e al primo [giorno] del quinto mese egli arrivò in Gerusalemme, secondo che la mano del Signore [era] buona sopra lui. 015 EZR 007 010 Conciossiachè Esdra avesse disposto il cuor suo, per ricercar la Legge del Signore, e per eseguirla, e per insegnare gli statuti, e le leggi in Israele. 015 EZR 007 011 Or questo [è] il tenore delle lettere che il re Artaserse diede ad Esdra sacerdote, [e] scriba, scriba delle parole de' comandamenti del Signore, e de' suoi statuti [dati] a Israele: 015 EZR 007 012 Artaserse, re dei re, ad Esdra sacerdote, scriba della Legge dell'Iddio del cielo: compiuta salute, ecc. 015 EZR 007 013 Da me è stato fatto un decreto, che tutti quelli d'infra il popolo d'Israele, e de' sacerdoti loro, e de' Leviti, che nel mio regno si disporranno volontariamente ad andare in Gerusalemme, vadano teco. 015 EZR 007 014 Perciocchè tu sei mandato dal re, e da' suoi sette consiglieri, per informarti in Giudea ed in Gerusalemme, intorno alla Legge dell'Iddio tuo, che tu hai in mano; 015 EZR 007 015 e per portar l'argento e l'oro che il re e i suoi consiglieri hanno volontariamente offerto all'Iddio d'Israele, la cui abitazione [è] in Gerusalemme; 015 EZR 007 016 e tutto l'argento e l'oro che tu troverai in tutta la provincia di Babilonia, insieme con le offerte volontarie del popolo, e de' sacerdoti, le quali faranno per la Casa dell'Iddio loro, che [è] in Gerusalemme. 015 EZR 007 017 Acciocchè con que' danari tu comperi prontamente giovenchi, montoni [ed] agnelli, insieme con le loro offerte di panatica e da spandere; e che tu li offerisca sopra l'Altare della Casa del vostro Dio, che [è] in Gerusalemme. 015 EZR 007 018 E del rimanente dell'oro e dell'argento fatene ciò che parrà a te ed a' tuoi fratelli, secondo la volontà del vostro Dio. 015 EZR 007 019 E quant'è agli arredi che ti son dati per lo servigio della Casa dell'Iddio tuo, rimettili nel cospetto dell'Iddio di Gerusalemme. 015 EZR 007 020 E le altre cose necessarie per la Casa dell'Iddio tuo, le quali ti accaderà fornire, tu le fornirai della camera del re. 015 EZR 007 021 Ed io Artaserse, il re, ordino a tutti voi tesorieri che [siete] di là dal fiume, che tutto quello che il sacerdote Esdra, scriba della Legge dell'Iddio del cielo, vi chiederà, sia incontanente fatto, 015 EZR 007 022 fino a cento talenti d'argento, e fino a cento cori di grano, fino a cento bati di vino, e fino a cento bati d'olio; e del sale senza alcuna prescritta [quantità]. 015 EZR 007 023 Tutto ciò che è del comandamento dell'Iddio del cielo, intorno alla sua Casa, sia prontamente fatto; perchè vi sarebbe egli indegnazione contro al regno, al re, ed a' suoi figliuoli? 015 EZR 007 024 Vi facciamo, oltre a ciò assapere che niuno abbia podestà d'imporre tributo, taglia, o gabella, ad alcun sacerdote, o Levita, o cantore, o portinaio, o Netineo, od [altro] ministro di cotesta Casa di Dio. 015 EZR 007 025 E tu, Esdra, secondo la sapienza dell'Iddio tuo, che tu hai in mano, costituisci rettori, e giudici, i quali rendano ragione a tutto quel popolo che [è] di là dal fiume, [cioè] a tutti coloro che hanno conoscenza delle leggi dell'Iddio tuo; e insegnate[le] a quelli che non [le] sapranno. 015 EZR 007 026 E se v'è alcuno che non metta in opera la Legge dell'Iddio tuo, e la legge del re, siane incontanente fatta giustizia, o per morte, o per bando, o per ammenda in danari, o per prigione. 015 EZR 007 027 Benedetto [sia] il Signore Iddio de' nostri padri, il quale ha messa una tal cosa nel cuor del re, per onorar la Casa del Signore, che è in Gerusalemme; 015 EZR 007 028 ed ha fatto che io ho trovata benignità appo il re, ed appo i suoi consiglieri, ed appo tutti i suoi potenti principi. Io dunque, essendomi fortificato, secondo che la mano del Signore Iddio mio [era] sopra me, adunai i capi d'Israele, acciocchè ritornassero meco. 015 EZR 008 001 OR questi [sono] i capi delle [famiglie] paterne, e questa [è] la descrizione, per le genealogie, di quelli che ritornarono meco di Babilonia, al [tempo del] regno del re Artaserse: 015 EZR 008 002 De' figliuoli di Finees, Ghersom; de' figliuoli d'Itamar, Daniele; de' figliuoli di Davide, Hattus: 015 EZR 008 003 de' figliuoli di Secania, [il quale era] de' figliuoli di Paros, Zaccaria; e con lui, facendo la descrizione della genealogia per maschi, cencinquanta [persone]; 015 EZR 008 004 de' figliuoli di Pahat-Moab, Elioenai, figliuolo di Zerahia, e con lui dugento maschi; 015 EZR 008 005 de' figliuoli di Secania, il figliuolo di Iahaziel, e con lui trecento maschi; 015 EZR 008 006 e de' figliuoli di Adin, Ebed, figliuolo di Gionatan, e con lui cinquanta maschi; 015 EZR 008 007 e de' figliuoli di Elam, Isaia, figliuolo di Atalia, e con lui settanta maschi; 015 EZR 008 008 e de' figliuoli di Sefatia, Zebadia, figliuolo di Micael, e con lui ottanta maschi; 015 EZR 008 009 de' figliuoli di Ioab, Obadia, figliuolo di Iehiel, e con lui dugendiciotto maschi; 015 EZR 008 010 e de' figliuoli di Selomit, il figliuolo di Iosifia, e con lui censessanta maschi; 015 EZR 008 011 e de' figliuoli di Bebai, Zaccaria, figliuolo di Bebai, e con lui ventotto maschi; 015 EZR 008 012 e de' figliuoli di Azgad, Iohanan, figliuolo di Catan, e con lui cendieci maschi; 015 EZR 008 013 e de' figliuoli di Adonicam, gli ultimi, i cui nomi [son] questi: Elifelet, Iehiel, e Semaia, e con loro sessanta maschi; 015 EZR 008 014 e de' figliuoli di Bigvai: Utai, e Zabbud, e con loro sessanta maschi. 015 EZR 008 015 Ed io li adunai presso del fiume, che corre in Ahava; e quivi stemmo accampati lo spazio di tre giorni. Ed avendo fatta la rassegna del popolo e de' sacerdoti, non vi trovai alcuno de' figliuoli di Levi. 015 EZR 008 016 Perciò, mandai Eliezer, Ariel, Semaia, Elnatan, Iarib, Elnatan, Natan, Zaccaria, e Mesullam, [ch'erano] capi; e Ioiarib, ed Elnatan, dottori; 015 EZR 008 017 e comandai loro [che andassero] ad Iddo, capo nel luogo [detto] Casifia; ed ordinai loro quello che aveano a dire ad Iddo ed al suo fratello, Netinei, nel luogo di Casifia, per menarci de' ministri per la Casa dell'Iddio nostro. 015 EZR 008 018 Ed essi ci menarono, secondo che la mano dell'Iddio nostro [era] buona sopra noi, un uomo intendente, de' figliuoli di Mahali, figliuolo di Levi, figliuolo d'Israele, [cioè] Serebia, insieme co' suoi figliuoli, e fratelli, [in numero di] diciotto [persone]; 015 EZR 008 019 ed Hasabia, e con lui, Isaia, d'infra i figliuoli di Merari, co' suoi fratelli, e i lor figliuoli, [in numero di] venti [persone]; 015 EZR 008 020 e de' Netinei, i quali Davide, ed i capi [del popolo] aveano costituiti al ministerio de' Leviti, dugenventi Netinei, che furono tutti nominati per li nomi [loro]. 015 EZR 008 021 Ed io bandii quivi il digiuno presso del fiume di Ahava, per umiliarci nel cospetto dell'Iddio nostro, per chiedergli prospero viaggio per noi, per le nostre famiglie, e per tutte le nostre facoltà. 015 EZR 008 022 Perciocchè io mi vergognava di chiedere al re gente d'arme, o cavalieri, per difenderci da' nemici per lo cammino; conciossiachè noi avessimo detto al re: La mano dell'Iddio nostro [è] in bene sopra tutti quelli che lo cercano; ma la sua potenza, e la sua ira, [è] contro a tutti quelli che l'abbandonano. 015 EZR 008 023 Così noi digiunammo, e facemmo richiesta all'Iddio nostro intorno a ciò, ed egli ci esaudì. 015 EZR 008 024 Allora io misi da parte dodici de' principali sacerdoti, con Serebia, Hasabia, e dieci de' lor fratelli. 015 EZR 008 025 E pesai loro l'argento, e l'oro, ed i vasellamenti, [ch'era] l'offerta ch'era stata fatta per la Casa dell'Iddio nostro, dal re, da' suoi consiglieri, e da' suoi principi, e da tutti gli Israeliti che si ritrovarono. 015 EZR 008 026 Io adunque pesai loro in mano seicencinquanta talenti d'argento, e di vasellamenti di argento cento talenti, [e] cento talenti d'oro; 015 EZR 008 027 e venti coppe d'oro, [che pesavano] mille dramme; e due vasi d'oricalco fino, preziosi come d'oro. 015 EZR 008 028 Ed io dissi loro: Voi [siete persone] sacre al Signore; questi vasellamenti [sono] anch'essi cosa sacra; e quest'argento, e quest'oro, [è] una offerta volontaria [fatta] al Signore Iddio de' vostri padri. 015 EZR 008 029 Guardate[li] vigilantemente, finchè voi [li] pesiate in presenza de' principali d'infra i sacerdoti e Leviti; e de' capi delle [famiglie] paterne d'Israele, in Gerusalemme, nelle camere della Casa del Signore. 015 EZR 008 030 I sacerdoti adunque ed i Leviti ricevettero quell'argento, e quell'oro, e quei vasellamenti, a peso, per portar [tutto ciò] in Gerusalemme, nella Casa dell'Iddio nostro. 015 EZR 008 031 E noi ci partimmo d'appresso al fiume di Ahava al duodecimo [giorno] del primo mese, per andare in Gerusalemme; e la mano dell'Iddio nostro fu sopra noi, ed egli ci liberò dalle mani dei nemici e degl'insidiatori, per lo cammino. 015 EZR 008 032 Ed arrivammo in Gerusalemme; e dopo che fummo quivi stati tre giorni, 015 EZR 008 033 al quarto giorno fu pesato quell'argento, e quell'oro, e que' vasellamenti, nella Casa dell'Iddio nostro, nelle mani di Meremot, figliuolo di Uria sacerdote, col quale [era] Eleazaro, figliuolo di Finees; e con loro [erano] Iozabad, figliuolo di Iesua, e Noadia, figliuolo di Binnui, Leviti. 015 EZR 008 034 Tutto ciò [fu loro dato] a conto ed a peso; e il peso di tutto fu scritto in quello stesso tempo. 015 EZR 008 035 E quelli ch'erano stati in cattività, ed erano ritornati, offersero per olocausto all'Iddio d'Israele, dodici giovenchi per tutto Israele, novantasei montoni, settantasette agnelli, [e] dodici becchi per lo peccato; tutto ciò [fu offerto in] olocausto al Signore. 015 EZR 008 036 Poi diedero i decreti del re a' satrapi del re, ed a' governatori di qua dal fiume; ed essi presero a favoreggiare il popolo, e la Casa di Dio. 015 EZR 009 001 ORA, quando queste cose furono finite, i principali [del popolo] si accostarono a me, dicendo: Il popolo d'Israele, ed i sacerdoti, ed i Leviti, non si son separati da' popoli di questi paesi, da' Cananei, dagli Hittei, da' Ferizzei, da' Gebusei, dagli Ammoniti, da' Moabiti, dagli Egizi, e dagli Amorrei, secondo [che si conveniva fare, per] le loro abbominazioni. 015 EZR 009 002 Perciocchè hanno prese delle lor figliuole per sè, e per li lor figliuoli; laonde la santa progenie si è mescolata co' popoli di questi paesi; e i principali [del popolo], e i rettori, sono stati i primi a commetter questo misfatto. 015 EZR 009 003 E quando io ebbi intesa questa cosa, io stracciai la mia vesta, e il mio mantello, e mi strappai i capelli del capo e della barba, e mi posi a sedere tutto sconsolato. 015 EZR 009 004 Allora tutti quelli che tremavano alle parole dell'Iddio d'Israele si adunarono appresso di me, per lo misfatto di coloro ch'erano stati in cattività; ed io me ne stetti [così] a sedere tutto sconsolato, infino al [tempo] dell' offerta della sera. 015 EZR 009 005 Ed al [tempo del]l'offerta della sera, io mi levai dalla mia afflizione; ed avendo la mia vesta e il mio mantello stracciato, io m'inginocchiai, e spiegai le palme delle mie mani al Signore Iddio mio, e dissi: 015 EZR 009 006 O Dio mio, io mi vergogno, e son confuso di alzare, o Dio mio, la faccia a te; perciocchè le nostre iniquità sono fin disopra al nostro capo, e le nostre colpe son [così] grandi [che arrivano] fino al cielo. 015 EZR 009 007 Dal tempo de' nostri padri infino ad oggi, noi [siamo] in gran colpa; e per le nostre iniquità, noi, i nostri re, i nostri sacerdoti, siamo stati dati nelle mani dei re de' paesi, [per esser messi] a [fil di] spada, menati in cattività, predati, e svergognati, come [appare] al dì d'oggi. 015 EZR 009 008 E pure ora, di subito quasi in un momento, ci è stata fatta grazie dall'Iddio nostro, per far che ci restasse alcun rimanente, e per darci un chiodo nel suo santo luogo; acciocchè l'Iddio nostro ci rischiarasse gli occhi, e ci desse un poco di ristoro nella nostra servitù. 015 EZR 009 009 Conciossiachè noi [siamo] servi; ma l'Iddio nostro non ci ha abbandonati nella nostra servitù; anzi ha fatto che abbiam trovata benignità appo i re di Persia, per darci [qualche] ristoro, affin di rimettere in piè la Casa dell'Iddio nostro, e ristorar le sue ruine, e darci un chiuso in Giuda ed in Gerusalemme. 015 EZR 009 010 Ma ora, o Dio nostro, che diremo noi dopo queste cose? conciossiachè noi abbiamo lasciati i tuoi comandamenti, 015 EZR 009 011 i quali tu desti per mano de' tuoi servitori profeti, dicendo: Il paese, nel quale voi entrate per possederlo, è un paese immondo per l'immondizia de' popoli di que' paese, nelle loro abbominazioni, delle quali l'hanno riempiuto, da un capo all'altro, con le lor contaminazioni. 015 EZR 009 012 Ora dunque, non date le vostre figliuole a' lor figliuoli; e non prendete le lor figliuole per li vostri figliuoli; e non procacciate giammai in perpetuo nè la pace, nè il ben loro; acciocchè siate fortificati, e mangiate i beni del paese, e lasciate quello per eredità a' vostri figliuoli in perpetuo. 015 EZR 009 013 Ora, dopo tutte le cose che ci son sopraggiunte per le nostre opere malvage, e per le nostre gran colpe (benchè, o Dio nostro, tu ti sii rattenuto disotto della nostra iniquità, e ci abbi dato un tal rimanente, quale [è] questo), 015 EZR 009 014 torneremmo noi a rompere i tuoi comandamenti, e ad imparentarci co' popoli [dati a] queste abbominazioni? non ti adireresti tu contro a noi fino all'estremo, talchè non [vi sarebbe più] nè rimanente, nè scampo alcuno? 015 EZR 009 015 Signore Iddio d'Israele, tu [sei] giusto; conciossiachè noi siamo rimasti alcun residuo, come [si vede] al dì d'oggi; eccoci davanti a te con la nostra colpa; perciocchè [altrimenti] sarebbe impossibile di durare davanti alla tua faccia per questo. 015 EZR 010 001 ORA, mentre Esdra faceva orazione, e confessione, piangendo, e prostrato davanti alla Casa di Dio, una grandissima moltitudine d'Israele, d'uomini, e di donne, e di fanciulli, si adunò appresso di lui; perciocchè il popolo piangeva d'un gran pianto. 015 EZR 010 002 Allora Secania, figliuolo di Iehiel, dei figliuoli di Elam, parlò ad Esdra, e gli disse: Noi abbiam misfatto contro all'Iddio nostro, avendo menate donne straniere, d'infra i popoli di questo paese; ma ora vi è pure alcuna speranza ad Israele intorno a questo. 015 EZR 010 003 Ora dunque, patteggiamo con l'Iddio nostro, che noi rimanderemo tutte queste donne, ed i [figliuoli] nati da esse, secondo il consiglio del Signore, e di coloro che tremano al comandamento dell'Iddio nostro; e siane fatto secondo la Legge. 015 EZR 010 004 Levati; perciocchè quest'affare ti appartiene, e noi [saremo] teco; prendi animo, e metti la mano all'opera. 015 EZR 010 005 Allora Esdra si levò, e fece giurare a' principali de' sacerdoti, de' Leviti, e di tutto Israele, che farebbero secondo quelle parole. Ed essi [lo] giurarono. 015 EZR 010 006 Poi Esdra si levò d'innanzi alla Casa di Dio, e andò nella camera di Giohanan, figliuolo di Eliasib; ed essendo entrato dentro, non mangiò pane, nè bevve acqua; perciocchè egli faceva cordoglio per lo misfatto di coloro ch'erano stati in cattività. 015 EZR 010 007 Poi fecero andare un bando per Giuda e per Gerusalemme, che tutti quelli ch'erano stati in cattività si adunassero in Gerusalemme; 015 EZR 010 008 e che chiunque non verrebbe infra tre giorni, secondo il consiglio preso da' principali e dagli Anziani, tutti i suoi beni sarebbero messi all'interdetto, ed egli sarebbe separato dalla raunanza di coloro ch'erano stati in cattività. 015 EZR 010 009 Così tutti gli uomini di Giuda e di Beniamino si adunarono in Gerusalemme infra il terzo giorno; e ciò [fu] il ventesimo [giorno] del nono mese; e tutto il popolo si fermò nella piazza della Casa di Dio, tremando, per questa cosa, e per le gran pioggie. 015 EZR 010 010 Ed il sacerdote Esdra si levò e disse loro: Voi avete misfatto, avendo menate mogli straniere, per accrescer le colpe d'Israele. 015 EZR 010 011 Ora dunque fate confessione al Signore Iddio de' vostri padri, e fate la sua volontà, e separatevi da' popoli del paese, e dalle donne straniere. 015 EZR 010 012 E tutta la raunanza rispose, e disse ad alta voce: Noi siamo obbligati di fare come tu hai detto. 015 EZR 010 013 Ma il popolo [è] in gran numero, e il tempo [è] grandemente piovoso, e non è possibile di star fuori; e l'opera non [è] d'uno, nè di due giorni; perciocchè noi siamo molti che abbiamo misfatto in questo. 015 EZR 010 014 Ora trovinsi [insieme] i capi nostri, [capi] di tutta la raunanza; e con loro [sieno] gli Anziani, ed i giudici di ciascuna città; e che ogni uomo, d'infra tutti quelli che [sono] nelle nostre città, che ha menata moglie straniera, venga a' tempi assegnati; e con loro gli Anziani e i giudici di ciascuna città, finchè abbiamo stornato da noi l'ardore dell'ira dell'Iddio nostro per questa cosa. 015 EZR 010 015 Or Gionatan, figliuolo di Asael, e Iahazia, figliuolo di Ticva, furono costituiti sopra questo affare; e Mesullam, e Sabbetai, Leviti, aiutarono loro. 015 EZR 010 016 E quelli ch'erano stati in cattività fecero così. E il sacerdote Esdra, e i capi delle [famiglie] paterne, secondo le famiglie loro paterne, tutti [nominati] per li nomi [loro], furono messi da parte; e sedettero al primo giorno del decimo mese, per prender conoscenza del fatto; 015 EZR 010 017 ed ebbero finito, con tutti quelli che aveano menate mogli straniere, infra il primo giorno del primo mese. 015 EZR 010 018 E fra i figliuoli de' sacerdoti, si trovarono questi che aveano menate moglie straniere, [cioè], fra i figliuoli di Iesua, figliuolo di Iosadac, e fra i suoi fratelli, Maaseia, ed Eliezer, e Iarib, e Ghedalia; 015 EZR 010 019 ed essi diedero la mano, [promettendo] di mandar via le lor mogli; e, come colpevoli, [offerso] un montone per la lor colpa; 015 EZR 010 020 e de' figliuoli d'Immer, Hanani, e Zebadia; 015 EZR 010 021 e de' figliuoli di Harim, Maaseia, ed Elia, e Semaia, e Iehiel, ed Uzzia; 015 EZR 010 022 e de' figliuoli di Pashur, Elioenai, Maaseia, Ismael, Natanael, Iozabad, ed Elasa. 015 EZR 010 023 E de' Leviti, Iozabad, Simi, e Chelaia (il quale [ancora si chiamava] Chelita), Petahia, Giuda, ed Eliezer. 015 EZR 010 024 E de' cantori, Eliasib. E de' portinai, Sallum, e Telem, ed Uri. 015 EZR 010 025 E degl'Israeliti: de' figliuoli di Paros, Ramia, ed Izzia, e Malchia, e Miamin, ed Eleazaro, e Malchia, e Benaia; 015 EZR 010 026 e de' figliuoli di Elam, Mattania, e Zaccaria, e Iehiel, ed Abdi, e Ieremot, ed Elia; 015 EZR 010 027 e de' figliuoli di Zattu, Elioenai, ed Eliasib, e Mattania, e Ieremot, e Zabad, ed Aziza; 015 EZR 010 028 e de' figliuoli di Bebai, Iohanan, Hanania, Zabbai, ed Atlai; 015 EZR 010 029 e de' figliuoli di Bani, Mesullam, e Malluc, ed Adaia, e Iasub, e Seal, e Ramot; 015 EZR 010 030 e de' figliuoli di Pahat-Moab, Adna, e Chelal, e Benaia, e Maaseia, e Mattania, e Besaleel, e Binnui, e Manasse; 015 EZR 010 031 e [de]' figliuoli di Harim, Eliezer, Issia, Malchia, Semaia, Simeone, 015 EZR 010 032 Beniamino, Malluc, Semaria; 015 EZR 010 033 de' figliuoli di Hasum, Mattenai, Mattatta, Zabad, Elifelet, Ieremai, Manasse, Simi; 015 EZR 010 034 de' figliuoli di Bani, Maadai, Amram ed Uel, 015 EZR 010 035 Benaia, Bedia, Cheluhu, 015 EZR 010 036 Vania, Meremot, Eliasib, 015 EZR 010 037 Mattania, Mettenai e Iaasai, 015 EZR 010 038 Bani, Binnui, Simi, 015 EZR 010 039 Selemia, Natan, Adaia, 015 EZR 010 040 Machnadbai, Sasai, Sarai, 015 EZR 010 041 Azreel, Selemia, Semaria, 015 EZR 010 042 Sallum, Amaria, e Giuseppe; 015 EZR 010 043 e de' figliuoli di Nebo, Ieiel, Mattitia, Zabad, Zebina, Iaddau, Ioel, e Benaia. 015 EZR 010 044 Tutti costoro aveano prese mogli straniere; ed [alcuni] di loro avevano delle mogli delle quali avevano generati figliuoli. # # BOOK 016 NEH Nehemiah Neemia 016 NEH 001 001 IL libro di Neemia, figliuolo di Hacalia. Egli avvenne l'anno ventesimo, al mese di Chisleu, che, essendo io in Susan, 016 NEH 001 002 stanza reale, arrivò di Giudea Hanani, uno de' miei fratelli, con alcuni altri uomini di Giuda. Ed io domandai loro dei Giudei, ch'erano scampati, e rimasti della cattività; [domandai loro] ancora di Gerusalemme. 016 NEH 001 003 Ed essi mi dissero: Quelli che son rimasti della cattività [son] là nella provincia, in gran miseria e vituperio; e le mura di Gerusalemme [restano] rotte, e le sue porte arse col fuoco. 016 NEH 001 004 E quando io ebbi intese quelle parole, io mi posi a sedere, e piansi, e feci cordoglio per [molti] giorni; e digiunai, e feci orazione, davanti all'Iddio del cielo, 016 NEH 001 005 e dissi: Ahi! Signore Iddio del cielo, Dio grande e tremendo, che osservi il patto e la benignità a quelli che t'amano ed osservano i tuoi comandamenti; 016 NEH 001 006 deh! sia l'orecchia tua attenta, e [sieno] gli occhi tuoi aperti, per ascoltar l'orazione del tuo servitore, la quale io fo al presente davanti a te, giorno e notte, per li figliuoli d'Israele, tuoi servitori; facendo anche confessione de' peccati de' figliuoli d'Israele, i quali abbiamo commessi contro a te; io ancora, e la casa di mio padre, abbiam peccato. 016 NEH 001 007 Noi ci siamo del tutto corrotti inverso te, e non abbiamo osservati i comandamenti, gli statuti e le leggi, che tu desti a Mosè, tuo servitore. 016 NEH 001 008 Deh! ricordati della parola che tu ordinasti a Mosè, tuo servitore, di dire: Voi commetterete misfatti, ed io vi dispergerò fra i popoli. 016 NEH 001 009 Ma [se allora] voi vi convertite a me, ed osservate i miei comandamenti, e li mettete in opera; avvegnachè voi foste stati scacciati fino all'estremità del cielo, io vi raccoglierò di là, e vi condurrò al luogo, il quale io avrò eletto per istanziarvi il mio nome. 016 NEH 001 010 Ora, coloro [son] tuoi servitori, e tuo popolo, il quale tu hai riscosso con la tua gran forza, e con la tua possente mano. 016 NEH 001 011 Ahi! Signore; deh! sia l'orecchia tua attenta all'orazione del tuo servitore, ed all'orazione degli [altri] tuoi servitori, i quali hanno buona volontà di temere il tuo Nome; e fa', ti prego, oggi prosperare il tuo servitore, e fa' ch'egli trovi pietà appo quest'uomo. Or io era coppiere del re. 016 NEH 002 001 ED avvenne l'anno ventesimo del re Artaserse, nel mese di Nisan, che, [essendo stato portato] il vino davanti a lui, io presi il vino, e lo porsi al re. Or io non soleva esser mesto nel suo cospetto. 016 NEH 002 002 E il re mi disse: Perchè [è] la tua faccia mesta, non essendo tu infermo? questo non [è] altro se non afflizione di cuore. Ed io ebbi grandissima paura; 016 NEH 002 003 e dissi al re: Possa il re vivere in perpetuo; come non sarebbe la mia faccia mesta, [rimanendo] la città, [che è] il luogo delle sepolture de' miei padri, distrutta, e le sue porte consumate dal fuoco? 016 NEH 002 004 E il re mi disse: Che chiedi tu? Allora io pregai l'Iddio del cielo; 016 NEH 002 005 e dissi al re: Se così piace al re, e se il tuo servitore ti è in grazia, mandami in Giudea, nella città dove sono le sepolture de' miei padri, acciocchè io la riedifichi. 016 NEH 002 006 E il re mi disse, ed anche la [sua] moglie che gli sedeva allato: Quanto tempo metterai alla tua andata, e quando ritornerai? E quando io ebbi detto il tempo al re, egli ebbe a grado di darmi licenza. 016 NEH 002 007 Poi dissi al re: Se così piace al re, sienmi date lettere a' governatori di là dal fiume, acciocchè mi lascino passare, finchè io sia giunto in Giudea. 016 NEH 002 008 Ed anche lettere ad Asaf, guardiano de' boschi del re, acciocchè mi dia legname per fabbricar le porte del palazzo della Casa [di Dio], e per le mura della città, e per la casa nella quale io entrerò. E il re mi diede [quelle lettere], secondo che la mano di Dio [era] buona sopra me. 016 NEH 002 009 Ed io me ne venni a' governatori di qua dal fiume, e diedi loro le lettere del re (or il re avea mandati meco capitani e cavalieri). 016 NEH 002 010 Quando Samballat Horonita; e Tobia, servo Ammonita, ebbero udite [queste cose], ebbero gran dispiacere che fosse venuto alcuno per procacciar del bene a' figliuoli d'Israele. 016 NEH 002 011 Poi giunsi in Gerusalemme; ed essendovi stato tre giorni, 016 NEH 002 012 mi levai di notte, con alcuni pochi uomini, e non dichiarai ad alcuno ciò che l'Iddio mio mi metteva in cuore di fare a Gerusalemme; e non [avea] meco alcun'altra bestia, che quella che io cavalcava. 016 NEH 002 013 Io adunque uscii di notte dalla porta della valle, e [passai] dirincontro alla fontana del dragone, ed alla porta del letame; ed andava considerando le mura di Gerusalemme, come erano rotte, e come le porte di essa erano consumate dal fuoco. 016 NEH 002 014 E [di là] io passai alla porta della fontana, e all'acquidotto del re; e non [vi era] spazio per la [mia] cavalcatura da passar sotto di me. 016 NEH 002 015 E risalendo per lo torrente, mentre era ancora notte, io andava considerando le mura; poi rientrai per la porta della valle, e [così] me ne rivenni. 016 NEH 002 016 Ora i magistrati non sapevano ove io fossi andato, nè ciò che io facessi; ed io fino allora non [l]'avea dichiarato nè ai Giudei, nè a' sacerdoti, nè agli uomini notabili, nè a' magistrati, nè agli altri che aveano la cura dell'opera. 016 NEH 002 017 Allora io dissi loro: Voi vedete la miseria nella quale noi [siamo], come Gerusalemme è distrutta, e le sue porte sono bruciate col fuoco: venite, riedifichiamo le mura di Gerusalemme, acciocchè non siamo più in vituperio. 016 NEH 002 018 Ed io dichiarai loro come la mano dell'Iddio mio era buona sopra me; ed anche le parole del re, che egli mi avea dette. Ed essi dissero: Or mettiamoci ad edificare. Così presero animo a far bene. 016 NEH 002 019 Ma Samballat Horonita, e Tobia, servo Ammonita, e Ghesem Arabo, avendo udito [questo], ci beffavano, e ci sprezzavano, e dicevano: Che cosa [è] questo che voi fate? vi volete voi ribellar contro al re? 016 NEH 002 020 Ed io risposi, e dissi loro: L'Iddio del cielo [è] quel [che] ci farà prosperare; e noi, suoi servitori, ci metteremo ad edificare; ma voi non avete parte, nè diritto, nè memoria alcuna in Gerusalemme. 016 NEH 003 001 ED Eliasib, sommo sacerdote, e i suoi fratelli sacerdoti, si levarono su, ed edificarono la porta delle pecore; essi la santificarono, e posarono le sue porte; e la santificarono, fino alla torre di Cento, [e] fino alla torre di Hananeel. 016 NEH 003 002 Ed allato a lui edificarono gli uomini di Gerico; e allato a loro edificò Zaccur, figliuolo d'Imri. 016 NEH 003 003 Ed i figliuoli di Senaa edificarono la porta de' pesci; essi le fecero i suoi palchi, e posarono le sue porte, i suoi serrami, e le sue sbarre. 016 NEH 003 004 Ed allato a loro ristorò Meremot, figliuolo di Uria, figliuolo di Cos; ed allato a loro ristorò Mesullam, figliuolo di Berechia, figliuolo di Mesezabeel; ed allato a loro ristorò Sadoc, figliuolo di Baana. 016 NEH 003 005 Ed allato a loro ristorarono i Tecoiti; ma i principali d'infra loro non sottomisero il collo al servigio del lor Signore. 016 NEH 003 006 E Gioiada, figliuolo di Pasea, e Mesullam, figliuolo di Besodia, ristorarono la porta vecchia. Essi le fecero i suoi palchi, e posarono le sue porte, i suoi serrami, e le sue sbarre. 016 NEH 003 007 Ed allato a loro ristorarono Melatia Gabaonita, e Iadon Merenotita, [con] que' di Gabaon, e di Mispa, presso al seggio del governatore di qua dal fiume. 016 NEH 003 008 [Ed] allato ad esso ristorò Uzziel, figliuolo di Harhoia, con gli orafi; ed allato a lui ristorò Hanania, ch'[era] de' profumieri. E Gerusalemme fu lasciata [come era], fino in [capo del] muro largo. 016 NEH 003 009 Ed allato a coloro ristorò Refaia, figliuolo di Hur, capitano della metà della contrada di Gerusalemme. 016 NEH 003 010 Ed allato a loro, e dirimpetto alla sua casa, ristorò Iedaia, figliuolo di Harumaf; ed allato a lui ristorò Hattus, figliuolo di Hasabneia. 016 NEH 003 011 Malchia, figliuolo di Harim, ed Hassub, figliuolo di Pahat-Moab, ristorarono un doppio spazio, ed anche la torre de' forni. 016 NEH 003 012 Ed allato a loro ristorò Sallum, figliuolo di Lohes, capitano dell'[altra] metà della contrada di Gerusalemme, con le sue figliuole. 016 NEH 003 013 Ed Hannun, e gli abitanti di Zanoa ristorarono la porta della valle; essi la fabbricarono, e posarono le sue porte, i suoi serrami, e le sue sbarre; ed insieme mille cubiti del muro, fino alla porta del letame. 016 NEH 003 014 E Malchia, figliuolo di Recab, capitano della contrada di Bet-cherem, ristorò la porta del letame; egli la fabbricò, e pose le sue porte, i suoi serrami, e le sue sbarre. 016 NEH 003 015 E Sallum, figliuolo di Col-hoze, capitano della contrada di Mispa, ristorò la porta della fonte; egli la fabbricò, e la coperse, e posò le sue porte, i suoi serrami, e le sue sbarre; e insieme il muro dell'acquidotto di Sela, verso l'orto del re, e fino a' gradi, che scendono dalla Città di Davide. 016 NEH 003 016 Dopo lui Neemia, figliuolo di Azbuc, capitano della metà della contrada di Betsur, ristorò fin dirimpetto alle sepolture di Davide, e fino allo stagno fatto [per arte], e fino alla casa de' prodi. 016 NEH 003 017 Dopo lui ristorarono i Leviti, Rehum, figliuolo di Bani; [ed] allato a lui ristorò Hasabia, capitano della metà della contrada di Cheila, lungo la sua contrada. 016 NEH 003 018 Dopo lui ristorarono i lor fratelli, Bavvai, figliuolo di Henadad, capitano dell'[altra] metà della contrada di Cheila. 016 NEH 003 019 Ed allato a lui Ezer, figliuolo di Iesua, capitano di Mispa, ristorò un doppio spazio, dirimpetto alla salita dell'armeria del cantone. 016 NEH 003 020 Dopo lui Baruc, figliuolo di Zaccai, s'inanimò, e ristorò doppio spazio, dal cantone fino all'entrata della casa di Eliasib, sommo sacerdote. 016 NEH 003 021 Dopo lui Meremot, figliuolo di Uria, figliuolo di Cos, ristorò altresì doppio spazio, dall'entrata della casa di Eliasib, fino all'estremità di essa. 016 NEH 003 022 E dopo lui, ristorarono i sacerdoti che abitavano nella pianura. 016 NEH 003 023 Dopo loro ristorarono Beniamino, ed Hassub, dirimpetto alla lor casa. Dopo loro, Azaria, figliuolo di Maaseia, figliuolo di Anania, ristorò presso alla sua casa. 016 NEH 003 024 Dopo lui, Binnui, figliuolo di Henadad, ristorò doppio spazio, dalla casa di Azaria fino alla rivolta, e fino al canto. 016 NEH 003 025 Palal, figliuolo di Uzai, [ristorò] dalla rivolta, e dalla torre, che sporgeva infuori dall'alta casa del re, ch'[era] presso al cortile della prigione. Dopo lui [ristorò] Pedaia, figliuolo di Paros. 016 NEH 003 026 E i Netinei [che] abitavano in Ofel, ristorarono fino allato della porta delle acque, verso Oriente, e la torre sporta in fuori. 016 NEH 003 027 Dopo loro, i Tecoiti ristorarono doppio spazio, d'allato alla torre grande sporta in fuori, fino al muro di Ofel. 016 NEH 003 028 I sacerdoti ristorarono d'appresso alla porta de' cavalli, ciascuno dirincontro alla sua casa. 016 NEH 003 029 Dopo loro, Sadoc, figliuolo d'Immer, ristorò dirincontro alla sua casa. E dopo lui, ristorò Semaia, figliuolo di Secania, guardiano della porta orientale. 016 NEH 003 030 Dopo lui, Hanania, figliuolo di Selemia, ed Hanun, sesto figliuolo di Salaf, ristorarono doppio spazio. Dopo loro Mesullam, figliuolo di Berechia, ristorò dirincontro alle sue camere. 016 NEH 003 031 Dopo lui, Malchia, figliuolo di un orafo, ristorò fino alla casa de' Netinei, e de' mercantanti d'aromati, allato alla porta della carcere, e fino all'alta sala del cantone. 016 NEH 003 032 E fra l'alta sala del cantone, e la porta delle pecore, ristorarono gli orafi, ed i mercantanti di aromati. 016 NEH 004 001 ORA, quando Samballat udì che noi edificavamo il muro, si adirò, e sdegnò grandemente, e si fece beffe de' Giudei. 016 NEH 004 002 E disse in presenza de' suoi fratelli, e della gente di guerra di Samaria: Che fanno cotesti spossati Giudei? Lasceransi [fare? permetterassi che] sacrifichino? [permetterassi] oggi [che] forniscano [l'opera?] faranno essi risorgere da' mucchi della polvere le pietre che sono state arse? 016 NEH 004 003 E Tobia Ammonita, [ch'era] presso di lui, disse: Avvegnachè edifichino, non ci vuole che una volpe che salga, per rompere il lor muro di pietra. 016 NEH 004 004 Ascolta, o Dio nostro, come noi siamo in isprezzo; e fa' ritornare il lor vituperio in sul capo loro, e mettili in isprezzo in un paese di cattività; 016 NEH 004 005 e non ricoprir la loro iniquità, e non sia il lor peccato cancellato dal tuo cospetto; perciocchè hanno fatto dispetto a quelli che edificavano, [stando] dirincontro a loro. 016 NEH 004 006 Noi adunque riedificammo il muro, e tutto il muro fu riparato delle sue rotture fino alla metà; e il popolo avea grande animo a lavorare. 016 NEH 004 007 Ma quando Samballat, e Tobia, e gli Arabi, e gli Ammoniti, e gli Asdodei, ebbero inteso che le mura di Gerusalemme si ristoravano, [e] che si era cominciato a turar le rotture, n'ebbero grande sdegno; 016 NEH 004 008 e tutti insieme congiurarono di venire a far guerra, a Gerusalemme, e di dare sturbo a Neemia. 016 NEH 004 009 Allora noi pregammo l'Iddio nostro, e ponemmo guardie giorno e notte contro a loro, per guardarci da loro. 016 NEH 004 010 Ed i Giudei dissero: Quelli che portano i pesi sono stanchi, e [vi è] polvere assai; e noi non potremmo lavorare alla fabbrica del muro. Or i nostri nemici aveano detto: 016 NEH 004 011 [Facciamo sì] ch'essi non ne sappian nulla, e che non ci veggano, finchè non siamo entrati per mezzo loro; allora li uccideremo, e faremo cessar l'opera. 016 NEH 004 012 Ma i Giudei che dimoravano fra loro, venendo [a noi], ci dissero per dieci volte: [Guardatevi] da tutti i luoghi per li quali voi andate e venite a noi. 016 NEH 004 013 Allora io disposi il popolo, secondo le [sue] famiglie, con le sue spade, lance, ed archi, nel fondo di que' luoghi, dietro al muro, [e] in su i greppi. 016 NEH 004 014 E dopo ch'ebbi [così] provveduto, mi levai, e dissi agli uomini notabili, ed ai magistrati, ed al rimanente del popolo: Non temiate di loro; ricordatevi del Signore grande e tremendo; e combattete per li vostri fratelli, per li vostri figliuoli e figliuole, e per le vostre mogli, e per le vostre case. 016 NEH 004 015 Ora, quando i nostri nemici ebbero inteso che [la cosa] ci era venuta a notizia, Iddio dissipò il lor consiglio, e tutti noi ritornammo alle mura, ciascuno al suo lavoro. 016 NEH 004 016 E da quel dì innanzi, la metà de' miei fanti lavorava, e l'altra metà stava in armi, con lance, scudi, archi, e corazze; e i capi [erano] dietro ad ogni famiglia di Giuda. 016 NEH 004 017 [Una parte di] coloro che fabbricavano il muro, e quelli che portavano i pesi, e quelli che [li] caricavano, con una delle mani lavoravano all'opera, e con l'altra tenevano un'arme. 016 NEH 004 018 Ed [un'altra parte di] coloro che fabbricavano aveano ciascuno la sua spada cinta in su le reni, e così fabbricavano. E il trombetta [era] appresso di me. 016 NEH 004 019 Ed io dissi agli uomini notabili, ed ai magistrati, ed al rimanente del popolo: Quest'opera [è] grande, e di gran distesa; e noi siamo sparsi in sul muro, lungi l'uno dall'altro. 016 NEH 004 020 Dovunque voi udirete il suon della tromba, adunatevi [là] presso di noi; l'Iddio nostro combatterà per noi. 016 NEH 004 021 Così noi lavoravamo all'opera; e la metà della gente avea le lance in mano, dallo spuntar dell'alba fino all'apparir delle stelle. 016 NEH 004 022 In quel tempo ancora io dissi al popolo: Ciascuno dimori la notte dentro a Gerusalemme, col suo servitore; e di notte servanci per la guardia, e di giorno per l'opera. 016 NEH 004 023 Ed io, ed i miei fratelli, ed i miei servitori, e le guardie che mi seguitavano, non ispogliavamo i nostri vestimenti; ciascuno [andava] per dell'acqua con le sue armi. 016 NEH 005 001 OR vi fu un gran grido del popolo, e delle lor mogli, contro a' Giudei lor fratelli. 016 NEH 005 002 E vi erano di quelli che dicevano: I nostri figliuoli, e le nostre figliuole, [e] noi siamo in gran numero; [facciasi] adunque che riceviamo del grano da mangiare, per vivere. 016 NEH 005 003 Altri vi erano che dicevano: Noi impegnammo i nostri campi, e le nostre vigne, e le nostre case; [facciasi] adunque che riceviamo del grano in questa carestia. 016 NEH 005 004 Altri vi erano che dicevano: Noi abbiamo presi in prestanza, sopra i nostri campi, e sopra le nostre vigne, danari, per [pagare] il tributo del re. 016 NEH 005 005 Ed ora, [benchè] la nostra carne [sia] come la carne de' nostri fratelli, [e] i nostri figliuoli [sieno] come i lor figliuoli; ecco, noi siamo in sul punto di mettere i nostri figliuoli e le nostre figliuole per servi; e [già] alcune delle nostre figliuole sono in servitù; e noi non abbiamo alcun modo in mano; e i nostri campi e le nostre vigne [sono] in [mano di] altri. 016 NEH 005 006 E quando io ebbi udito il grido loro e queste parole, io mi crucciai forte. 016 NEH 005 007 Ed avendo preso consiglio fra me stesso, sgridai gli uomini notabili ed i magistrati, e dissi loro: Riscotete voi [così] i debiti, ciascuno dal suo fratello? Ed io adunai contro a loro la gran raunanza. 016 NEH 005 008 E dissi loro: Noi abbiamo, in quanto è stato in noi, riscattati i nostri fratelli Giudei che erano stati venduti alle genti; e voi vendereste ancora i vostri fratelli; o essi si venderebbero a noi! Allora essi si tacquero, e non sepper che dire. 016 NEH 005 009 Ed io dissi: Ciò che voi fate non [è] buono; non dovete voi camminar nel timor dell'Iddio nostro, per tema del vituperio delle genti nostre nemiche? 016 NEH 005 010 Io ancora, e i miei fratelli, e i miei servitori, abbiamo prestati a costoro danari, e grano; deh! rimettiamo loro questo debito. 016 NEH 005 011 Deh! rendete loro oggi i lor campi, le lor vigne, i loro uliveti, e le lor case; e [rimettete loro] la centesima de' danari, del grano, del vino, e dell'olio, la quale voi riscotete da loro. 016 NEH 005 012 Ed essi dissero: Noi [la] renderemo [loro], e non domanderemo loro [nulla]; noi faremo così come tu dici. Allora io chiamai i sacerdoti, e li feci giurare che farebbero così. 016 NEH 005 013 Oltre a ciò, io scossi il grembo della mia vesta, e dissi: Così scuota Iddio dalla sua [propria] casa, e dalle sue facoltà, chiunque non metterà questa parola ad effetto; e così sia scosso e vuoto. E tutta la raunanza disse: Così sia. E lodarono il Signore. E il popolo fece secondo quella parola. 016 NEH 005 014 Eziandio dal dì che [il re] mi ordinò per esser lor governatore nel paese di Giuda, [cioè], dall'anno ventesimo del re Artaserse, fino all'anno trentaduesimo, [che son] dodici anni, io ed i miei fratelli non mangiammo della provvisione assegnata al governatore. 016 NEH 005 015 Benchè i precedenti governatori ch'[erano stati] davanti a me, avessero gravato il popolo, e avessero presa [quella] da lui, in pane ed in vino; [e] dipoi in quaranta sicli d'argento; e che anche i lor servitori avessero signoreggiato sopra il popolo; ma io non feci così, per lo timor di Dio. 016 NEH 005 016 Ed anche io ristorai la parte mia in questo lavoro delle mura, e non acquistammo alcuna possessione; e tutti i miei servitori [erano] quivi adunati per l'opera. 016 NEH 005 017 Oltre a ciò, cencinquant'uomini de' Giudei e de' magistrati, e quelli che venivano a noi dalle genti ch'[erano] d'intorno a noi, [erano] alla mia tavola. 016 NEH 005 018 Or quello che mi si apparecchiava per giorno [era] un bue [e] sei montoni scelti; mi si apparecchiava ancora dell'uccellame; e di dieci in dieci giorni [queste cose si apparecchiavano] con ogni [sorta di] vini copiosamente; e pure, con [tutto] ciò, io non domandai la provvisione assegnata al governatore; perciocchè quella servitù sarebbe stata grave a questo popolo. 016 NEH 005 019 Ricordati, o Dio mio, di me in bene, [per] tutto quello che io ho fatto inverso questo popolo. 016 NEH 006 001 OR quando Samballat, e Tobia, e Ghesem Arabo, e gli altri nostri nemici, ebbero inteso che io avea riedificate le mura, e che non vi era restata alcuna rottura (quantunque fino a quel tempo io non avessi poste le reggi alle porte), 016 NEH 006 002 Sanballat e Ghesem mi mandarono a dire: Vieni, troviamci insieme in alcuna delle ville della valle di Ono. Or essi macchinavano di farmi del male. 016 NEH 006 003 Ed io mandai loro de' messi, per dir loro: Io fo una grande opera, e non posso [andarvi]; perchè cesserebbe l'opera, tosto che io l'avrei lasciata, e sarei andato da voi? 016 NEH 006 004 Ed essi mi mandarono [a dire] la stessa cosa quattro volte; ed io feci loro la medesima risposta. 016 NEH 006 005 E Sanballat mi mandò il suo servitore [a dirmi] la medesima cosa la quinta volta; e [quel servitore avea] una lettera aperta in mano; 016 NEH 006 006 nella quale [era] scritto: Ei s'intende fra queste genti, e Gasmu dice, che tu e i Giudei deliberate di ribellarvi; [e che] perciò tu riedifichi le mura; e secondo ciò che se ne dice, tu diventi lor re. 016 NEH 006 007 Ed anche, che tu hai costituiti de' profeti, per predicar di te in Gerusalemme, dicendo: Ei [v'è] un re in Giuda. Or queste cose perverranno agli orecchi del re; ora dunque, vieni, e prendiamo consiglio insieme. 016 NEH 006 008 Ma io gli mandai a dire: Queste cose che tu dici non sono; ma tu le fingi da te stesso. 016 NEH 006 009 Perciocchè essi tutti ci spaventavano, dicendo: Le lor mani si rallenteranno, e lasceranno l'opera, sì che non si farà. Ora dunque, [o Dio], fortifica le mie mani. 016 NEH 006 010 Oltre a ciò, essendo io entrato in casa di Semaia, figliuolo di Delaia, figliuolo di Mehetabeel, il quale era rattenuto, egli [mi] disse: Riduciamoci insieme nella Casa di Dio, dentro al Tempio, e serriamo le porte del Tempio; perciocchè coloro vengono per ucciderti; e per questo effetto arriveranno di notte. 016 NEH 006 011 Ma io risposi: Un uomo par mio fuggirebbe egli? e qual [sarebbe] il par mio ch'entrasse nel Tempio, per salvar la sua vita? Io non [vi] entrerò. 016 NEH 006 012 Ed io riconobbi che Iddio non l'avea mandato; perciocchè avea pronunziata quella profezia contro a me; e che Tobia e Sanballat gli davano pensione; 016 NEH 006 013 acciocchè fosse [loro] pensionario, per fare che io mi spaventassi, e facessi così [come egli diceva], e commettessi peccato; onde avessero alcun soggetto di spargere alcuna cattiva fama, per vituperarmi. 016 NEH 006 014 Ricordati, o Dio mio, di Tobia, e di Sanballat, secondo quest'opere di ciascun di loro. [Ricordati] anche della profetessa Noadia, e degli altri profeti che hanno cercato di spaventarmi. 016 NEH 006 015 Or le mura furono finite al venticinquesimo [giorno] di Elul, nello spazio di cinquantadue giorni. 016 NEH 006 016 E, quando tutti i nostri nemici ebbero [ciò] inteso, e tutte le nazioni ch'[erano] d'intorno a noi l'ebber veduto, si videro grandemente scaduti; e riconobbero che quest'opera era stata fatta dall'Iddio nostro. 016 NEH 006 017 A que' dì ancora andavano e venivano lettere di molti notabili di Giuda a Tobia, e di esso a loro. 016 NEH 006 018 Perciocchè molti in Giuda [erano] in giuramento con lui; conciossiachè egli [fosse] genero il Secania, figliuolo di Ara; e Iohanan, suo figliuolo, avea presa per moglie la figliuola di Mesullam, figliuolo di Berechia. 016 NEH 006 019 Ed anche in presenza mia raccontavano le sue virtù, e gli palesavano i miei ragionamenti. [E] Tobia mandava lettere per ispaventarmi. 016 NEH 007 001 Ora, dopo che le mura furono riedificate, e che io ebbi posate le reggi, e che furono costituiti i portinai, i cantori ed i Leviti ne' loro ufficii, 016 NEH 007 002 io commisi [la guardia di] Gerusalemme ad Hanani, mio fratello; e ad Hanania, mastro del palazzo (conciossiachè veramente egli fosse uomo leale, e temesse Iddio più che molti [altri]); 016 NEH 007 003 e dissi loro: Non apransi le porte di Gerusalemme, finchè il sole non si cominci a riscaldare; e mentre quelli [che avranno fatta la guardia] saranno ancora [quivi] presenti, serrinsi le porte, ed abbarratele [voi]; ed oltre a ciò, dispongansi le guardie degli abitanti di Gerusalemme, ciascuno alla sua vicenda, e ciascuno dirimpetto alla sua casa. 016 NEH 007 004 Or la città [era] ampia e grande, e [vi era] poco popolo dentro, e le case non [erano] riedificate. 016 NEH 007 005 E L'IDDIO mio mi mise in cuore d'adunar gli uomini notabili, i magistrati, e il popolo, per descriver[li] secondo le lor genealogie. Ed io trovai il libro della descrizione di quelli che erano ritornati la prima volta; ed in esso trovai scritto [così: ] 016 NEH 007 006 Questi [son] quei della provincia che ritornarono dalla cattività, d'infra i prigioni che Nebucadnesar, re di Babilonia, trasportò; ed i quali se ne rivennero in Gerusalemme, e in Giuda, ciascuno alla sua città; 016 NEH 007 007 i quali vennero con Zorobabel, Iesua, Neemia, Azaria, Raamia, Nahamani, Mardocheo, Bilsan, Misperet, Bigvai, Nehum, [e] Baana. Il numero degli uomini del popolo d'Israele, [era questo: ] 016 NEH 007 008 I figliuoli di Paros [erano] duemila censettantadue; 016 NEH 007 009 i figliuoli di Sefatia, trecensettantadue; 016 NEH 007 010 i figliuoli di Ara, seicencinquantadue; 016 NEH 007 011 i figliuoli di Pahat-Moab, [divisi] ne' figliuoli di Iesua, [e] di Ioab, duemila ottocendiciotto; 016 NEH 007 012 i figliuoli di Elam, mille dugencinquantaquattro; 016 NEH 007 013 i figliuoli di Zattu, ottocenquarantacinque; 016 NEH 007 014 i figliuoli di Zaccai, settecensessanta; 016 NEH 007 015 i figliuoli di Binnui, seicenquarantotto; 016 NEH 007 016 i figliuoli di Bebai, seicenventotto; 016 NEH 007 017 i figliuoli di Azgad, duemila trecenventidue; 016 NEH 007 018 i figliuoli di Adonicam, seicensessantasette; 016 NEH 007 019 i figliuoli di Bigvai, duemila sessantasette; 016 NEH 007 020 i figliuoli di Adin, seicencinquantacinque; 016 NEH 007 021 i figliuoli di Ater, per Ezechia, novantotto; 016 NEH 007 022 i figliuoli di Hasum, trecenventotto; 016 NEH 007 023 i figliuoli di Besai, trecenventiquattro; 016 NEH 007 024 i figliuoli di Harif, centododici; 016 NEH 007 025 i figliuoli di Ghibon, novantacinque; 016 NEH 007 026 gli uomini di Bet-lehem e di Netofa, centottantotto; 016 NEH 007 027 gli uomini di Anatot, cenventotto; 016 NEH 007 028 gli uomini di Bet-azmavet, quarantadue; 016 NEH 007 029 gli uomini di Chiriat-iearim, di Chefira, e di Beerot, settecenquarantatrè; 016 NEH 007 030 gli uomini di Rama e di Gheba, seicenventuno; 016 NEH 007 031 gli uomini di Micmas, cenventidue; 016 NEH 007 032 gli uomini di Betel e d'Ai, cenventitrè; 016 NEH 007 033 gli uomini dell'altra Nebo, cinquantadue; 016 NEH 007 034 i figliuoli d'un altro Elam, mille dugencinquantaquattro; 016 NEH 007 035 i figliuoli di Harim, trecenventi; 016 NEH 007 036 i figliuoli di Gerico, trecenquarantacinque; 016 NEH 007 037 i figliuoli di Lod, di Hadid, e d'Ono, settecenventuno; 016 NEH 007 038 i figliuoli di Senaa, tremila novecentrenta. 016 NEH 007 039 De' sacerdoti: i figliuoli di Iedaia, della famiglia di Iesua, novecensettantatrè; 016 NEH 007 040 i figliuoli d'Immer, mille cinquantadue; 016 NEH 007 041 i figliuoli di Pashur, mille dugenquarantasette; 016 NEH 007 042 i figliuoli di Harim, mille diciassette. 016 NEH 007 043 De' Leviti: i figliuoli di Iesua, [e] di Cadmiel, d'infra i figliuoli di Hodeva, settantaquattro. 016 NEH 007 044 De' cantori: i figliuoli di Asaf, cenquarantotto. 016 NEH 007 045 De' portinai: i figliuoli di Sallum, i figliuoli di Ater, i figliuoli di Talmon, i figliuoli di Accub, i figliuoli di Hatita, ed i figliuoli di Sobai, centrentotto. 016 NEH 007 046 De' Netinei: i figliuoli di Siha, i figliuoli di Hasufa, i figliuoli di Tabbaot, 016 NEH 007 047 i figliuoli di Cheros, i figliuoli di Sia, i figliuoli di Padon, 016 NEH 007 048 i figliuoli di Lebana, i figliuoli di Hagaba, i figliuoli di Salmai, 016 NEH 007 049 i figliuoli di Hanan, i figliuoli di Ghiddel, i figliuoli di Gahar, 016 NEH 007 050 i figliuoli di Reaia, i figliuoli di Resin, i figliuoli di Necoda, 016 NEH 007 051 i figliuoli di Gazzam, i figliuoli di Uzza, i figliuoli di Pasea, 016 NEH 007 052 i figliuoli di Besai, i figliuoli di Meunim, i figliuoli di Nefisesim, 016 NEH 007 053 i figliuoli di Bacbuc, i figliuoli di Hacufa, i figliuoli di Harhur, 016 NEH 007 054 i figliuoli di Baslit, i figliuoli di Mehida, i figliuoli di Harsa, 016 NEH 007 055 i figliuoli di Barcos, i figliuoli di Sisera, i figliuoli di Tema, 016 NEH 007 056 i figliuoli di Nesia, i figliuoli di Hatifa. 016 NEH 007 057 De' figliuoli de' servi di Salomone: i figliuoli di Sotai, i figliuoli di Soferet, i figliuoli di Perida, 016 NEH 007 058 i figliuoli di Iaala, i figliuoli di Darcon, i figliuoli di Ghiddel, 016 NEH 007 059 i figliuoli di Sefatia, i figliuoli di Hattil, i figliuoli di Pocheret-hassebaim, i figliuoli di Amon. 016 NEH 007 060 Tutti i Netinei, e i figliuoli de' servi di Salomone, [erano] trecennovantadue. 016 NEH 007 061 Or costoro, [cioè] Cherub, Addon ed Immer, i quali vennero di Tel-mela, [e di] Tel-harsa, non poterono dimostrar la casa loro paterna, nè la lor progenie se [erano] Israeliti. 016 NEH 007 062 Come anche i figliuoli di Delaia, i figliuoli di Tobia, i figliuoli di Necoda, [in numero di] seicenquarantadue. 016 NEH 007 063 E de' sacerdoti, i figliuoli di Habaia, i figliuoli di Cos, i figliuoli di Barzillai, il quale prese per moglie [una] delle figliuole di Barzillai Galaadita, e si chiamò del nome loro. 016 NEH 007 064 Costoro cercarono il [nome] loro scritto fra quelli ch'erano descritti nelle genealogie, ma non furono trovati; laonde furono appartati dal sacerdozio, come persone non consacrate. 016 NEH 007 065 Ed Hattirsata disse loro che non mangiassero delle cose santissime, finchè si presentasse un sacerdote con Urim e Tummim. 016 NEH 007 066 Questa raunanza, tutta insieme, [era di] quarantaduemila trecensessanta; 016 NEH 007 067 oltre a' lor servi e serve, ch'[erano] settemila trecentrentasette, fra i quali [v'erano] dugenquarantacinque cantori e cantatrici. 016 NEH 007 068 I lor cavalli [erano] settecentrentasei; i lor muli dugenquarantacinque; 016 NEH 007 069 i cammelli quattrocentrentacinque; gli asini seimila settecenventi. 016 NEH 007 070 Or una parte de' capi delle [famiglie] paterne fecero doni per l'opera. Hattirsata diede nel tesoro mille dramme d'oro, cinquanta bacini, e cinquecentrenta robe da sacerdoti. 016 NEH 007 071 Ed [altri] dei capi delle [famiglie] paterne diedero nel tesoro della fabbrica ventimila dramme d'oro, e duemila dugento mine d'argento. 016 NEH 007 072 E ciò che il rimanente del popolo diede, [fu] ventimila dramme d'oro, e duemila mine d'argento, e sessantasette robe da sacerdoti. 016 NEH 007 073 E i sacerdoti, e i Leviti, e i portinai, e i cantori, e que' del popolo, e i Netinei, e [in somma] tutto Israele, abitarono nelle lor città; e il settimo mese essendo giunto, i figliuoli d'Israele [erano] nelle lor città. 016 NEH 008 001 ALLORA tutto il popolo si adunò di pari consentimento nella piazza, che [è] davanti alla porta delle acque; e dissero ad Esdra, scriba, che portasse il libro della Legge di Mosè, la quale il Signore avea data ad Israele. 016 NEH 008 002 E nel primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la Legge davanti alla raunanza, [nella quale erano] uomini e donne, [tutti] quelli ch'erano in [età di] conoscimento, per ascoltare. 016 NEH 008 003 Ed egli lesse nel Libro, in capo della piazza che [è] davanti alla porta delle acque, dallo schiarir del giorno fino a mezzodì, in presenza degli uomini, delle donne, e di coloro ch'erano in [età di] conoscimento; e gli orecchi di tutto il popolo [erano intenti] al libro della Legge. 016 NEH 008 004 Ed Esdra, scriba, stava in piè sopra un pergamo di legname, ch'era stato fatto per questo; ed appresso a lui a man destra stavano Mattitia, e Sema, ed Anaia, ed Uria, ed Hilchia, e Maaseia; e dalla sinistra, Pedaia, e Misael, e Malchia, ed Hasum, ed Hasbedana, [e] Zaccaria, [e] Mesullam. 016 NEH 008 005 Esdra dunque aperse il libro, alla vista di tutto il popolo; perciocchè egli era disopra a tutto il popolo; e come egli l'ebbe aperto, tutto il popolo si levò in piè. 016 NEH 008 006 Poi Esdra benedisse il Signore, il grande Iddio. E tutto il popolo rispose: Amen, Amen, alzando le mani; poi s'inchinarono, e adorarono il Signore, con le facce verso terra. 016 NEH 008 007 E Iesua, Bani, Serebia, Iamin, Accub, Sabbetai, Hodia, Maaseia, Chelita, Azaria, Iozabad, Hanan, Pelaia, e gli [altri] Leviti, dichiaravano al popolo la Legge, stando il popolo nel suo luogo. 016 NEH 008 008 E leggevano nel libro della Legge di Dio distintamente, e chiaramente; e, sponendone il sentimento, davano ad intendere ciò che si leggeva. 016 NEH 008 009 Or Neemia, [che] è Hattirsata, e il sacerdote Esdra, scriba, e i Leviti che ammaestravano il popolo, dissero a tutto il popolo: Questo giorno è sacro all'Iddio nostro; non fate cordoglio, e non piangete; conciossiachè tutto il popolo piangesse, udendo le parole della Legge. 016 NEH 008 010 Poi [Neemia] disse loro: Andate, mangiate [vivande] grasse, e bevete [vini] dolci, e mandate delle porzioni a quelli che non hanno nulla d'apparecchiato; perciocchè questo giorno [è] sacro al Signore nostro, e non vi contristate; conciossiachè l'allegrezza del Signore sia la vostra forza. 016 NEH 008 011 E i Leviti facevano far silenzio a tutto il popolo, dicendo: Tacete; perciocchè questo giorno [è] sacro; e non vi contristate. 016 NEH 008 012 E tutto il popolo se ne andò per mangiare, e per bere, e per mandar messi [di vivande], e per far gran festa; perciocchè aveano intese le parole ch'erano loro state dichiarate. 016 NEH 008 013 E nel secondo giorno [del mese], i capi delle [famiglie] paterne di tutto il popolo, ed i sacerdoti, ed i Leviti, si adunarono appresso d'Esdra, scriba, per essere ammaestrati nelle parole della Legge; 016 NEH 008 014 e trovarono scritto nella Legge, che il Signore avea comandato per Mosè, che i figliuoli d'Israele dimorassero in tabernacoli nella festa solenne, al settimo mese; e che questo si dovea bandire. 016 NEH 008 015 Fecero adunque andare un bando per tutte le città loro, e in Gerusalemme; dicendo: Uscite fuori al monte, e portatene rami di ulivo, e d'[altri] alberi oliosi, e di mirto, e di palma, e d'[altri] alberi folti, per far tabernacoli, come [è] scritto. 016 NEH 008 016 Il popolo adunque uscì fuori, e portò [de' rami], e si fecero de' tabernacoli, ciascuno sopra il suo tetto, e ne' lor cortili, e ne' cortili della Casa di Dio, e nella piazza della porta delle acque, e nella piazza della porta di Efraim. 016 NEH 008 017 E così tutta la raunanza di coloro ch'erano ritornati dalla cattività fece de' tabernacoli, e vi dimorò; perciocchè, dal tempo di Giosuè, figliuolo di Nun, infino a quel giorno, i figliuoli d'Israele, non aveano fatto nulla di simigliante; e vi fu grandissima allegrezza. 016 NEH 008 018 Ed Esdra lesse nel libro della Legge di Dio per ciascun giorno, dal primo giorno fino all'ultimo; e si celebrò la festa per lo spazio di sette giorni, e nell'ottavo giorno [vi fu] raunanza solenne, secondo ch'egli è ordinato. 016 NEH 009 001 ED al ventiquattresimo giorno dell'istesso mese, i figliuoli d'Israele si adunarono con digiuno, e con sacchi, e con terra [sparsa] sopra loro. 016 NEH 009 002 E la progenie d'Israele si separò da tutti gli stranieri, e si presentarono, e fecero confessione de' lor peccati, e dell'iniquità de' lor padri. 016 NEH 009 003 Ed essendosi rizzati in piè nel luogo stesso ove ciascuno si ritrovava, si lesse nel libro della Legge del Signore Iddio loro, una quarta parte del giorno; ed un'[altra] quarta parte fecero confessione, e adorarono il Signore Iddio loro. 016 NEH 009 004 E Iesua, Bani, Cadmiel, Sebania, Bunni, Serebia, Bani, e Chenani, si levarono in piè sopra il palco de' Leviti, e gridarono ad alta voce al Signore Iddio loro. 016 NEH 009 005 E i Leviti Iesua, Cadmiel, Bani, Hasabneia, Serebia, Hodia, Sebania, e Petahia, dissero: Levatevi, benedite il Signore Iddio vostro da un secolo all'altro; e benedicasi, [o Dio], il Nome tuo glorioso, ed esaltato sopra ogni benedizione e laude. 016 NEH 009 006 Tu solo sei il Signore; tu hai fatti i cieli, i cieli de' cieli, e tutto il loro esercito; la terra, e tutto quello che [è] sopra essa; i mari, e tutto quello che [è] in essi; e tu vivifichi tutte queste cose, e l'esercito del cielo ti adora. 016 NEH 009 007 Tu sei il Signore Iddio, ch'eleggesti Abramo, e lo traesti fuori di Ur de' Caldei, e gli ponesti nome Abrahamo. 016 NEH 009 008 E trovasti il cuor suo fedele davanti a te, e facesti patto con lui, [promettendogli] di dare alla sua progenie il paese de' Cananei, degli Hittei, degli Amorrei, de' Ferizzei, de' Gebusei, e de' Ghirgasei; e tu hai messe ad effetto le tue parole; perciocchè tu [sei] giusto. 016 NEH 009 009 E riguardasti all'afflizione de' nostri padri in Egitto, ed esaudisti il lor grido al mar rosso. 016 NEH 009 010 E facesti miracoli e prodigi sopra Faraone, e sopra i suoi servitori, e sopra tutto il popolo del suo paese; perciocchè tu conoscesti ch'erano superbamente proceduti contro a loro; e ti acquistasti un tal Nome quale [è] al dì d'oggi. 016 NEH 009 011 E fendesti il mare davanti a loro, talchè passarono per mezzo il mare per l'asciutto; e gittasti a fondo coloro che li perseguitavano, come una pietra in acque forti. 016 NEH 009 012 E li conducesti di giorno con una colonna di nuvola, e di notte con una colonna di fuoco, per illuminarli nella via per la quale aveano da camminare. 016 NEH 009 013 E scendesti in sul monte di Sinai, e parlasti con loro dal cielo, e desti loro ordinazioni diritte, e leggi veraci, statuti, e comandamenti buoni. 016 NEH 009 014 Ed insegnasti loro il tuo santo sabato, e desti loro comandamenti, statuti, e leggi per Mosè, tuo servitore. 016 NEH 009 015 E desti loro dal cielo del pane per la fame loro, e facesti loro salire dell'acqua dalla rupe per la lor sete; e dicesti loro ch'entrassero per possedere il paese, del quale tu avevi alzata la mano che tu il daresti loro. 016 NEH 009 016 Ma essi e i padri nostri procedettero superbamente, e indurarono il lor collo, e non ubbidirono a' tuoi comandamenti; 016 NEH 009 017 e ricusarono di ubbidire, e non si ricordarono delle tue maraviglie, che tu avevi operate inverso loro; e indurarono il lor collo; e nella lor ribellione si vollero costituire un capo per ritornare alla lor servitù. Ma tu [che sei] l'Iddio de' perdoni, pietoso, misericordioso, lento all'ira, e di gran benignità, non li abbandonasti. 016 NEH 009 018 Eziandio, quando essi si fecero un vitello di getto, e dissero: Questo [è] l'Iddio tuo che ti ha tratto fuor di Egitto; e [ti] fecero di gran dispetti, 016 NEH 009 019 tu pure, per le tue gran misericordie, non li abbandonasti nel deserto; la colonna della nuvola non si dipartì d'in su loro di giorno, per condurli per lo cammino; nè la colonna del fuoco di notte, per alluminarli nella via, per la quale aveano da camminare. 016 NEH 009 020 E desti loro il tuo buono Spirito, per dar loro intelletto; e non ritraesti la tua manna dalla lor bocca, e desti loro dell'acqua per la lor sete. 016 NEH 009 021 E li sostentasti quarant'anni nel deserto, e non mancò loro nulla; i lor vestimenti non si logorarono, e i lor piedi non si calterirono. 016 NEH 009 022 E desti loro regni e popoli; e li dividesti per contrade; ed essi possedettero il paese di Sihon, cioè, il paese del re di Hesbon, e il paese di Og, re di Basan. 016 NEH 009 023 E moltiplicasti i lor figliuoli, come le stelle del cielo, e li introducesti nel paese, del quale tu avevi detto a' lor padri, ch'essi [vi] entrerebbero, per posseder[lo]. 016 NEH 009 024 E così i [lor] figliuoli vi entrarono, e possedettero quel paese; e tu abbassasti davanti a loro i Cananei, abitanti del paese, e li desti nelle lor mani, insieme con i re loro, e co' popoli del paese, per far di loro a lor volontà. 016 NEH 009 025 Talchè presero delle città forti, ed un paese grasso; e possedettero case piene d'ogni bene, pozzi cavati, vigne, uliveti, ed alberi fruttiferi, in abbondanza; e mangiarono, e si saziarono, e s'ingrassarono, e vissero in delizie per li tuoi gran beni. 016 NEH 009 026 Ma essi [ti] provocarono ad ira, e si ribellarono contro a te, e gittarono la tua Legge dietro alle spalle, e uccisero i tuoi profeti che protestavano loro, per convertirli a te; e ti fecero di gran dispetti. 016 NEH 009 027 Laonde tu li desti nelle mani de' lor nemici, i quali li afflissero; ma al tempo della loro afflizione, avendo essi gridato a te, tu [li] esaudisti dal cielo; e, secondo le tue gran misericordie, desti loro de' liberatori, i quali li liberarono di mano de' lor nemici. 016 NEH 009 028 Ma quando aveano riposo, tornavano a far male nel tuo cospetto; laonde tu li abbandonavi nelle mani de' lor nemici, i quali si rendevano lor padroni; poi, quando tornavano a gridare a te, tu [li] esaudivi dal cielo; e così, secondo le tue misericordie, tu li hai più volte salvati. 016 NEH 009 029 Ed hai loro protestato, per convertirli alla tua Legge; ma essi sono superbamente proceduti, e non hanno ubbidito a' tuoi comandamenti, ed hanno peccato contro alle tue leggi, per le quali, chi le metterà ad effetto viverà; e sono stati restii a porger la spalla, ed hanno indurato il lor collo, e non hanno ubbidito. 016 NEH 009 030 E benchè tu indugiassi inverso loro per molti anni, e protestassi loro per lo tuo Spirito, per lo ministerio de' tuoi profeti, non però porsero gli orecchi; laonde tu li desti nelle mani de' popoli de' paesi. 016 NEH 009 031 E pure, per le tue gran misericordie, tu non ne hai fatta una final distruzione, e non li hai abbandonati; perciocchè, tu [sei] un Dio pietoso e misericordioso. 016 NEH 009 032 Ora dunque, o Dio nostro, Dio grande, forte e tremendo, che osservi il patto e la benignità, non sia reputato piccolo appo te tutto il travaglio che è avvenuto a noi, a' nostri re, a' nostri principi, a' nostri sacerdoti, a' nostri profeti, a' nostri padri, e a tutto il tuo popolo, dal tempo dei re degli Assiri, fino ad oggi. 016 NEH 009 033 Ora tu [sei] giusto in tutto quello che ci è avvenuto; perciocchè tu hai operato fedelmente; ma noi siamo proceduti empiamente. 016 NEH 009 034 Nè i nostri re, nè i nostri principi, nè i nostri sacerdoti, nè i nostri padri, non hanno messa in opera la tua Legge, e non hanno atteso a' tuoi comandamenti, nè alle tue testimonianze, con le quali tu hai loro protestato. 016 NEH 009 035 E non ti hanno servito nel lor regno, e ne' gran beni, che tu avevi loro dati, nè in quell'ampio e grasso paese, che tu avevi messo in lor potere; e non si son convertiti dalle loro opere malvage. 016 NEH 009 036 Ecco, oggi noi [siamo] servi; ecco, siamo servi nel paese che tu desti a' nostri padri, per mangiarne i frutti ed i beni. 016 NEH 009 037 Ed esso produce in abbondanza per li re che tu hai costituiti sopra noi, per li nostri peccati, e i quali signoreggiano sopra i nostri corpi, e sopra le nostre bestie, a lor volontà; onde noi [siamo] in gran distretta. 016 NEH 009 038 PER tutto ciò adunque noi facciamo un patto stabile, e [lo] scriviamo; e i nostri capi, e i nostri Leviti, e i nostri sacerdoti hanno cura di suggellarlo. 016 NEH 010 001 Or quelli che aveano la cura d'[apporre] i suggelli [furono] Neemia, Hattirsata, figliuolo di Hacalia, e Sedechia, 016 NEH 010 002 Seraia, Azaria, Geremia, 016 NEH 010 003 Pashur, Amaria, Malchia, 016 NEH 010 004 Hattus, Sebania, Malluc, 016 NEH 010 005 Harim, Meremot, Obadia, 016 NEH 010 006 Daniele, Ghinneton, Baruc, 016 NEH 010 007 Mesullam, Abia, Miamin, 016 NEH 010 008 Maazia, Bilgai, [e] Semaia; costoro [erano] i sacerdoti. 016 NEH 010 009 E i Leviti [furono: ] Iesua, figliuolo di Azania; [e] Binnui, de' figliuoli di Henadad; [e] Cadmiel; 016 NEH 010 010 e i lor fratelli: Sebania, Hodia, 016 NEH 010 011 Chelita, Pelaia, Hanan, Mica, 016 NEH 010 012 Rehob, Hasabia, Zaccur, Serebia, 016 NEH 010 013 Sebania, Hodia, Bani, Beninu. 016 NEH 010 014 I capi del popolo [furono: ] Paros, Pahat-Moab, Elam, Zattu, Bani, 016 NEH 010 015 Bunni, Azgad, 016 NEH 010 016 Bebai, Adonia, Bigvai, Adin 016 NEH 010 017 Ater, Ezechia, Azzur, 016 NEH 010 018 Hodia, Hasum, 016 NEH 010 019 Besai, Harif, Anatot, 016 NEH 010 020 Nebai, Magpias, Mesullam, 016 NEH 010 021 Hezir, Mesezabeel, Sadoc, 016 NEH 010 022 Iaddua, Pelatia, Hanan, Anania, 016 NEH 010 023 Hosea, Hanania, Hassub, 016 NEH 010 024 Lohes, Pilha, Sobec, 016 NEH 010 025 Rehum, Hasabna, Maaseia, 016 NEH 010 026 Ahia, Hanan, Anan, 016 NEH 010 027 Malluc, Harim, Baana. 016 NEH 010 028 E il rimanente del popolo, sacerdoti, Leviti, portinai, cantori, Netinei, e tutti quelli che si erano separati da' popoli de' paesi, per la Legge di Dio, le lor mogli i lor figliuoli, e le lor figliuole, tutti quelli che aveano senno e conoscimento, 016 NEH 010 029 si attennero a' lor fratelli, i più notabili d'infra loro; e convennero per giuramento ed esecrazione, di camminar nella Legge di Dio, la quale fu data per Mosè, servitor di Dio; e di osservare, e di mettere in opera tutti i comandamenti del Signore Iddio nostro, e le sue leggi, ed i suoi statuti. 016 NEH 010 030 E che noi non daremmo le nostre figliuole a' popoli del paese, e che non prenderemmo le lor figliuole per li nostri figliuoli; 016 NEH 010 031 e che noi non prenderemmo nulla in giorno di sabato, o in [altro] giorno sacro, da' popoli del paese, che portano merci, e ogni [sorta di] derrate al giorno del sabato, per vender[le]; e che noi lasceremmo [vacar la terra] ogni settimo anno; ed [in quello] rilasceremmo ogni riscossa di debiti. 016 NEH 010 032 Noi imponemmo eziandio a noi stessi per legge, di pagare ogni anno la terza parte d'un siclo per testa, per lo servigio della Casa dell'Iddio nostro; 016 NEH 010 033 per li pani che si doveano disporre per ordine, e per l'offerta continua, e per l'olocausto continuo; [e per quelli] de' sabati, delle calendi, e delle feste solenni: e per le cose sante, [e] per [li sacrificii] per lo peccato, per fare il purgamento, de' peccati per Israele, e [per] ogni [altra] cosa che si conveniva fare nella Casa dell'Iddio nostro. 016 NEH 010 034 Noi tirammo eziandio le sorti [fra] i sacerdoti, i Leviti, e il popolo, per l'offerta delle legne; acciocchè a' tempi assegnati anno per anno, per le case nostre paterne, [ne] fossero portate alla Casa dell'Iddio nostro, per ardere sopra l'Altar del Signore Iddio nostro, come [è] scritto nella Legge. 016 NEH 010 035 [Noi ordinammo] ancora di portare ogni anno, nella Casa del Signore, le primizie della nostra terra, e le primizie d'ogni frutto di qualunque albero; 016 NEH 010 036 e i primogeniti de' nostri figliuoli, e delle nostre bestie da vettura, secondo [che è] scritto nella Legge; e di menare alla Casa del nostro Iddio, a' sacerdoti che fanno il servigio nella Casa dell'Iddio nostro, i primogeniti del nostro grosso e minuto bestiame; 016 NEH 010 037 ed anche di portar le primizie della nostra pasta, e le nostre offerte, così de' frutti di qualunque albero, come dell'olio e del vino, a' sacerdoti, nelle camere della Casa dell'Iddio nostro; e [di pagar] la decima [della rendita] della nostra terra a' Leviti; e che i Leviti leverebbero le decime in tutte le città dove noi lavoreremmo [la terra]; 016 NEH 010 038 e che un sacerdote, figliuolo d'Aaronne, sarebbe co' Leviti, quando si leverebbe la decima da' Leviti; e che i Leviti porterebbero le decime delle decime nella Casa dell'Iddio nostro, nelle camere, nel luogo de' magazzini 016 NEH 010 039 (conciossiachè i figliuoli d'Israele, e i figliuoli di Levi, abbiano da portar le offerte del frumento, e del vino, e dell'olio, nelle camere, ove [sono] gli arredi del santuario, e i sacerdoti che fanno il servigio, e i portinai, e i cantori); e che noi non abbandoneremmo la Casa dell'Iddio nostro. 016 NEH 011 001 OR i principali del popolo abitarono in Gerusalemme; e il rimanente del popolo tirò le sorti, per trarre delle dieci [parti del popolo] una, che abitasse in Gerusalemme, città santa; e le [altre] nove, nelle [altre] città. 016 NEH 011 002 E il popolo benedisse tutti coloro che volontariamente si presentarono ad abitare in Gerusalemme. 016 NEH 011 003 Or costoro [sono] i principali della provincia, i quali abitarono in Gerusalemme; [gli altri], Israeliti, sacerdoti, Leviti, Netinei, e figliuoli de' servi di Salomone, essendosi ridotti ad abitar nelle città di Giuda, ciascuno nella sua possessione, per le lor città. 016 NEH 011 004 In Gerusalemme adunque abitarono de' figliuoli di Giuda, e de' figliuoli di Beniamino. De' figliuoli di Giuda: Ataia, figliuolo di Uzzia, figliuolo di Zaccaria, figliuolo di Amaria, figliuolo di Sefatia, figliuolo di Mahalaleel, d'infra i figliuoli di Fares; 016 NEH 011 005 e Maaseia, figliuolo di Baruc, figliuolo di Col-hoze, figliuolo di Hazaia, figliuolo di Adaia, figliuolo di Ioiarib, figliuolo di Zaccaria, figliuolo di Siloni; 016 NEH 011 006 tutti i figliuoli di Fares che abitarono in Gerusalemme, [furono] quattrocensessantotto uomini di valore. 016 NEH 011 007 E d'infra i figliuoli di Beniamino, [costoro: ] Sallu, figliuolo di Mesullam, figliuolo di Ioed, figliuolo di Pedaia, figliuolo di Colaia, figliuolo di Maaseia, figliuolo d'Itiel, figliuolo d'Isaia; 016 NEH 011 008 e dopo lui, Gabbai, [e] Sallai; [in tutto] novecenventotto. 016 NEH 011 009 E Ioel, figliuolo di Zicri, [era] costituito sopra loro; e Giuda, figliuolo di Senua, [era] la seconda persona [ordinata] sopra la città. 016 NEH 011 010 De' sacerdoti: Iedaia, figliuolo di Ioiarib, Iachin, 016 NEH 011 011 Seraia, figliuolo di Hilchia, figliuolo di Mesullam, figliuolo di Sadoc, figliuolo di Meraiot, figliuolo di Ahitub, conduttore della Casa di Dio; 016 NEH 011 012 co' lor fratelli che facevano l'opera della Casa, [in numero di] ottocenventidue; ed Adaia, figliuolo di Ieroham, figliuolo di Pelalia, figliuolo di Amsi, figliuolo di Zaccaria, figliuolo di Pashur, figliuolo di Malchia; 016 NEH 011 013 co' suoi fratelli, capi di [famiglie] paterne, [in numero di] dugenquarantadue; ed Amassai, figliuolo di Azareel, figliuolo di Azai, figliuolo di Messillemot, figliuolo d'Immer; 016 NEH 011 014 co' lor fratelli, [uomini] di valore, [in numero di] cenventotto; e Zabdiel, figliuolo di Ghedolim, [era] costituito sopra loro. 016 NEH 011 015 E de' Leviti: Semaia, figliuolo di Hassub, figliuolo di Azricam, figliuolo di Hasabia, figliuolo di Buni; 016 NEH 011 016 e Sabbetai, e Iozabad, d'infra i capi de' Leviti, [erano ordinati] sopra l'opera di fuori della Casa di Dio. 016 NEH 011 017 E Mattania, figliuolo di Mica, figliuolo di Zabdi, figliuolo di Asaf, [era] il capo [dei cantori], il quale intonava le laudi nel tempo dell'orazione; e Bacbuchia, il secondo d'infra i fratelli di quello; ed Abda, figliuolo di Sammua, figliuolo di Galal, figliuolo di Iedutun. 016 NEH 011 018 Tutti i Leviti [che abitarono] nella città santa, [erano] dugentottantaquattro. 016 NEH 011 019 E de' portinai: Accub, Talmon, co' lor fratelli, che facevano la guardia alle porte; [in numero di] censettantadue. 016 NEH 011 020 E il rimanente degl'Israeliti, de' sacerdoti, [e] de' Leviti, [abitò] per tutte le città di Giuda, ciascuno nella sua possessione. 016 NEH 011 021 Ma i Netinei abitarono in Ofel; e Siha, e Ghispa, [erano] sopra i Netinei. 016 NEH 011 022 E colui che avea la soprantendenza sopra i Leviti, in Gerusalemme, [era] Uzzi, figliuolo di Bani, figliuolo di Hasabia, figliuolo di Mattania, figliuolo di Mica. [E] i cantori, de' figliuoli di Asaf, [doveano esser del continuo] presenti all'opera della Casa di Dio. 016 NEH 011 023 Perciocchè [v'era] per li cantori ordine del re, e [vi era] una provvisione assegnata per loro, giorno per giorno. 016 NEH 011 024 E Petahia, figliuolo di Mesezabeel, de' figliuoli di Zera, figliuolo di Giuda, [era] commessario del re, in ogni affare del re col popolo. 016 NEH 011 025 Ora, quant'è alle villate, co' lor contadi, [quelli ch'erano] de' figliuoli di Giuda abitarono in Chiriat-Arba, e [nel]le terre del suo territorio; e in Dibon, e [nel]le terre del suo territorio; e in Iecabseel, e [nel]le sue villate; 016 NEH 011 026 e in Iesua, e in Molada, e in Bet-pelet, 016 NEH 011 027 e in Hasarsual, e in Beerseba, e ne' luoghi del suo territorio; 016 NEH 011 028 e in Siclag, e in Mecona, e ne' luoghi del suo territorio; 016 NEH 011 029 e in Enrimmon, e in Sorea, 016 NEH 011 030 e in Iarmut, [in] Zanoa, [in] Adullam, e [nel]le lor villate; in Lachis, e nel suo contado; in Azeca, e ne' luoghi del suo territorio. E presero le loro stanze da Beerseba fino alla valle di Hinnom. 016 NEH 011 031 E i figliuoli di Beniamino [abitarono] da Gheba, [in] Micmas, [in] Aia, ed [in] Betel, e ne' luoghi del suo territorio; 016 NEH 011 032 [in] Anatot, [in] Nob, [in] Anania, 016 NEH 011 033 [in] Hasor, [in] Rama, [in] Ghittaim, 016 NEH 011 034 [in] Hadid, [in] Seboim, [in] Neballat, 016 NEH 011 035 [in] Lod, ed [in] Ono, valle de' fabbri. 016 NEH 011 036 E i Leviti furono spartiti fra Guida e Beniamino. 016 NEH 012 001 OR questi [sono] i sacerdoti e i Leviti, [che] salirono con Zorobabel, figliuolo di Sealtiel, e [con] Iesua: Seraia, Geremia, 016 NEH 012 002 Esdra, Amaria, Malluc, 016 NEH 012 003 Hattus, Secania, Rehum, 016 NEH 012 004 Meremot, Iddo, Ghinnetoi, 016 NEH 012 005 Abia, Miamin, Maadia, 016 NEH 012 006 Bilga, Semaaia, Ioiarib, 016 NEH 012 007 Iedaia, Sallu, Amoc, Hilchia, Iedaia. Questi erano i capi de' sacerdoti, co' lor fratelli, al tempo di Iesua. 016 NEH 012 008 E i Leviti [erano] Iesua, Binnui, Cadmiel, Serebia, Giuda, e Mattania; il quale, co' suoi fratelli, avea la cura di [cantar le] laudi. 016 NEH 012 009 E Bacbuchia, ed Unni, lor fratelli, [erano] contra[posti] a loro nelle mute del lor servigio. 016 NEH 012 010 Or Iesua generò Ioiachim, e Ioiachim generò Eliasib, ed Eliasib generò Ioiada, 016 NEH 012 011 e Ioiada generò Gionatan, e Gionatan generò Iaddua. 016 NEH 012 012 Ed al tempo di Ioiachim, i sacerdoti, capi delle [famiglie] paterne, erano [questi: ] per Seraia, Meraia; per Geremia, Hanania; 016 NEH 012 013 per Esdra, Mesullam; per Amaria, Iohanan; 016 NEH 012 014 per Melicu, Gionatan; per Sebania, Giuseppe; 016 NEH 012 015 per Harim, Adna; per Meraiot, Helcai; 016 NEH 012 016 per Iddo, Zaccaria; per Ghinneton, Mesullam; 016 NEH 012 017 per Abia, Zicri; per Miniamin, e per Moadia, Piltai; 016 NEH 012 018 per Bilga, Sammua, per Semaia, Gionatan; 016 NEH 012 019 per Ioiarib, Mattenai; per Iedaia, Uzzi; 016 NEH 012 020 per Sallai, Callai; per Amoc, Eber; 016 NEH 012 021 per Hilchia, Hasabia; per Iedaia, Natanaele. 016 NEH 012 022 Quant'è a' Leviti, furono descritti per li capi delle [famiglie] paterne, al tempo di Eliasib, di Ioiada, di Iohanan, e di Iaddua, insieme co' sacerdoti, fino al regno di Dario Persiano. 016 NEH 012 023 I figliuoli di Levi sono descritti per li capi delle [famiglie] paterne, nel libro delle Croniche, fino al tempo di Iohanan, figliuolo di Eliasib. 016 NEH 012 024 Ed i capi de' Leviti [furono] Hasabia, Serebia, e Iesua, figliuoli di Cadmiel; e i lor fratelli, appaiati con loro, per lodare, e per celebrare [Iddio], secondo l'ordine di Davide, uomo di Dio, l'una muta essendo appaiata con l'altra. 016 NEH 012 025 Mattania, Bacbuchia, Obadia, Mesullam, Talmon, Accub, facevano la guardia alla soglia delle porte, [in qualità di] portinai. 016 NEH 012 026 Costoro [furono] al tempo di Ioiachim, figliuolo di Iesua, figliuolo di Iosadac; ed al tempo del governatore Neemia, e del sacerdote Esdra, scriba. 016 NEH 012 027 OR nella dedicazione delle mura di Gerusalemme, si ricercarono i Leviti da tutti i luoghi loro, per farli venire in Gerusalemme, per far la dedicazione con allegrezza, con laudi, e cantici, [con] cembali, e salteri, e cetere. 016 NEH 012 028 E furono adunati i figliuoli de' cantori, così dalla pianura d'intorno a Gerusalemme, come dalle villate de' Netofatiti; 016 NEH 012 029 e da Bet-ghilgal, e da' contadi di Gheba, e d'Azmavet; perciocchè i cantori si aveano edificate delle ville d'intorno a Gerusalemme. 016 NEH 012 030 E i sacerdoti e i Leviti si purificarono; ed anche purificarono il popolo, e le porte, e le mura. 016 NEH 012 031 Poi io feci salire sopra il muro i capi di Giuda, ed ordinai due grandi schiere, che cantavano le laudi di Dio; e l'una di quelle processioni trasse a [man] destra, disopra il muro, verso la porta del letame. 016 NEH 012 032 Ed appresso quelli camminava Hosaia, e la metà de' capi di Giuda, 016 NEH 012 033 ed Azaria, Esdra, Mesullam, Giuda, 016 NEH 012 034 Beniamino, Semaia, e Geremia; 016 NEH 012 035 e de' figliuoli de' sacerdoti, con le trombe: Zaccaria, figliuolo di Gionatan, figliuolo di Semaia, figliuolo di Mattania, figliuolo di Micaia, figliuolo di Zaccur, figliuolo di Asaf; 016 NEH 012 036 co' suoi fratelli, Semaia, Azareel, Milalai, Ghilalai, Maai, Natanaele, Giuda, [ed] Hanani, con gli strumenti musicali di Davide, uomo di Dio, ed Esdra, scriba, [camminava] davanti a loro. 016 NEH 012 037 Ed essendo [giunti] alla porta della fonte, salirono al diritto davanti a loro a' gradi della Città di Davide, per la salita del muro, disopra alla casa di Davide; e pervennero fino alla porta delle acque, verso Oriente. 016 NEH 012 038 E la seconda schiera di quelli che cantavano le laudi [di Dio] camminava dal lato opposto, ed io appresso ad essa, con l'altra metà del popolo, sopra il muro, disopra alla torre de' forni, fino al muro largo; 016 NEH 012 039 e disopra alla porta di Efraim, e disopra alla porta vecchia, ed alla porta de' pesci, ed alla torre di Hananeel, ed alla torre di Cento, fino alla porta delle pecore; e [quella schiera] si fermò alla porta della carcere. 016 NEH 012 040 Poi quelle due schiere di quelli che cantavano le laudi [di Dio] si fermarono nella Casa di Dio; 016 NEH 012 041 ed io ancora, con la metà de' magistrati, e i sacerdoti Eliachim, Maaseia, Miniamin, Micaia, Elioenai, Zaccaria, ed Hanania, con le trombe; 016 NEH 012 042 e Maaseia, e Semaia, ed Eleazaro, ed Uzzi, e Iohanan, e Malchia, ed Elam, ed Ezer. I cantori cantavano anch'essi ad alta voce, ed Israhia [era] il sopraintendente. 016 NEH 012 043 E in quel giorno [il popolo] sacrificò di gran sacrificii, e si rallegrò; perciocchè Iddio gli avea data gran letizia; le donne eziandio, ed i fanciulli, si rallegrarono; talchè l'allegrezza di Gerusalemme fu udita fin da lungi. 016 NEH 012 044 IN quel giorno ancora furono costituiti uomini sopra le camere dei magazzini delle offerte, primizie, e decime, per raccogliere in esse, dal contado della città, le porzioni [assegnate per] la Legge a' sacerdoti, ed a' Leviti; perciocchè Giuda ebbe una grande allegrezza per cagione de' sacerdoti e dei Leviti che stavano al loro ufficio; 016 NEH 012 045 ed aveano osservato ciò che l'Iddio loro avea loro comandato d'osservare, e l'osservanza della purificazione. Come ancora i cantori, e i portinai, secondo il comandamento di Davide, [e] di Salomone, suo figliuolo; 016 NEH 012 046 perciocchè anticamente, al tempo di Davide, e di Asaf, [erano stati costituiti] i capi de' cantori, e la musica da lodare, e celebrare Iddio. 016 NEH 012 047 E però, al tempo di Zorobabel, e al tempo di Neemia, tutto Israele dava le porzioni [assegnate] a' cantori, ed a' portinai, giorno per giorno; così [le] consacravano a' Leviti, e i Leviti [le] consacravano ai figliuoli d'Aaronne. 016 NEH 013 001 IN quel tempo si lesse nel libro di Mosè, in presenza del popolo; e fu trovato scritto in esso, che gli Ammoniti ed i Moabiti non debbono giammai in perpetuo entrare nella raunanza di Dio; 016 NEH 013 002 perciocchè non vennero incontro a' figliuoli d'Israele con pane ed acqua; e prezzolarono contro a loro Balaam, per maledirli; benchè l'Iddio nostro avesse convertita quella maledizione in benedizione. 016 NEH 013 003 Perciò, quando il popolo ebbe intesa quella legge, separò d'Israele ogni mischianza. 016 NEH 013 004 Ora, avanti questo, il sacerdote Eliasib, costituito sopra le camere della Casa dell'Iddio nostro, [essendo] parente di Tobia, 016 NEH 013 005 gli avea acconcia una gran camera ove anticamente si riponevano le offerte, l'incenso, ed i vasellamenti, e le decime del frumento, del vino, e dell'olio, ordinate per li Leviti, per li cantori, e per li portinai, e le porzioni, che se ne levavano per li sacerdoti. 016 NEH 013 006 Ora, mentre [si facevano] tutte queste cose, io non era in Gerusalemme; perciocchè l'anno trentaduesimo di Artaserse, re di Babilonia, io me ne venni al re. Ma in capo d'un anno, io ottenni licenza dal re. 016 NEH 013 007 E giunto in Gerusalemme, intesi il male ch'Eliasib avea fatto intorno a Tobia, avendogli acconcia una camera ne' cortili della Casa di Dio. 016 NEH 013 008 E [la cosa] mi dispiacque grandemente, ed io gittai fuor della camera tutte le masserizie della casa di Tobia. 016 NEH 013 009 E per mio comandamento, quelle camere furono purificate; poi io vi riportai dentro i vasellamenti della Casa di Dio, e le offerte, e l'incenso. 016 NEH 013 010 Io seppi ancora che le porzioni de' Leviti non erano [loro] state date; laonde i Leviti e i cantori che facevano il servigio, se n'erano fuggiti, ciascuno alla sua possessione. 016 NEH 013 011 Ed io contesi co' magistrati, e dissi [loro: ] Perchè si è egli abbandonata la Casa di Dio? Poi raunai i Leviti, e li rimisi ne' loro ufficii. 016 NEH 013 012 E tutto Giuda portò le decime del frumento, del vino, e dell'olio, nei magazzini. 016 NEH 013 013 Sopra i quali io costituii soprastante Selemia, sacerdote, e Sadoc, scriba; e d'infra i Leviti, Pedaia; e sotto loro, Hanan, figliuolo di Zaccur, figliuolo di Mattania; perciocchè erano reputati uomini leali; e la lor cura [era] di distribuir le porzioni a' lor fratelli. 016 NEH 013 014 O Dio mio, ricordati di me per questo; e non iscancellar le opere pie fatte da me intorno alla Casa dell'Iddio mio, ed intorno alle cose che vi si devono osservare. 016 NEH 013 015 In que' giorni io vidi de' Giudei che calcavano ne' torcoli in [giorno di] sabato, ed [altri] che portavano de' fasci [di biade], e le aveano caricate sopra asini, ed anche vino, uve, e fichi, e qualunque [altra] soma; e portavano [quelle cose] in Gerusalemme in [giorno di] sabato. Ed io protestai [loro] nel giorno che si vendevano le vittuaglie, [che non dovessero più farlo]. 016 NEH 013 016 I Tiri ancora, che dimoravano in Gerusalemme, adducevano pesce, ed ogni [altra] derrata, e vendevano [quelle cose] a' figliuoli di Giuda in [giorno di] sabato, e [ciò] dentro a Gerusalemme. 016 NEH 013 017 Laonde io contesi con gli uomini notabili di Giuda, e dissi loro: Quale [è] questo male, che voi fate, profanando il giorno del sabato? 016 NEH 013 018 I vostri padri non fecero essi così, onde l'Iddio nostro ha fatto venir sopra noi, e sopra questa città, tutto questo male? e pure anche voi accrescete l'ira, che è accesa contro ad Israele, profanando il sabato? 016 NEH 013 019 Perciò, [il giorno] avanti il sabato, come prima le ombre cadevano sopra le porte di Gerusalemme, per mio comandamento le porte erano serrate; ed io ordinai che non si aprissero fino [al giorno d]'appresso il sabato; e feci stare alcuni dei miei fanti alle porte, acciocchè non entrasse alcuna soma nel giorno del sabato. 016 NEH 013 020 Ed i merciai, e coloro che vendevano ogni sorta di derrata, stettero la notte fuor di Gerusalemme, una, e due volte. 016 NEH 013 021 Ma io protestai loro [che nol facessero più], e dissi loro: Perchè state voi la notte dirincontro alle mura? Se voi tornate [a farlo], io vi metterò la mano addosso. Da quel tempo innanzi non vennero più nel [giorno del] sabato. 016 NEH 013 022 Io dissi ancora a' Leviti che si purificassero, e venissero a guardar le porte, per santificare il giorno del sabato. Ricordati anche di questo, o Dio mio, in mio favore, e perdonami, secondo la grandezza della tua benignità. 016 NEH 013 023 In que' giorni io vidi ancora de' Giudei, che aveano menate mogli Asdodee, Ammonite, e Moabite. 016 NEH 013 024 E la metà dei lor figliuoli parlava asdodeo, e non sapeva parlar giudaico; anzi [parlavano] il linguaggio di un popolo e di un altro. 016 NEH 013 025 Ed io contesi con loro, e li maledissi, e ne percossi alcuni, e divelsi loro i capelli; poi li feci giurare per [lo Nome di] Dio, che non darebbero le lor figliuole a' figliuoli di que' popoli, e che non prenderebbero delle lor figliuole, nè per li lor figliuoli, nè per sè stessi. 016 NEH 013 026 Salomone, [dissi io], re d'Israele, non peccò egli in questo, benchè fra molte nazioni non sia stato re pari a lui, e ch'egli fosse amato dall'Iddio suo, e che Iddio l'avesse costituito re sopra tutto Israele? E pur le donne straniere lo fecero peccare. 016 NEH 013 027 Ed acconsentiremo noi a voi di far tutto questo gran male, di commetter misfatto contro all'Iddio nostro, menando mogli straniere? 016 NEH 013 028 Or eziandio [uno] de' figliuoli di Gioiada, figliuolo di Eliasib, sommo sacerdote, [era] genero di Samballat Horonita; laonde lo scacciai d'appresso a me. 016 NEH 013 029 Ricordati di loro, o Dio mio; conciossiachè abbiano contaminato il sacerdozio, e il patto del sacerdozio, e de' Leviti. 016 NEH 013 030 Io dunque li nettai da ogni [persona] straniera; e ristabilii le mute de' sacerdoti e de' Leviti, ciascuno secondo il suo ufficio. 016 NEH 013 031 Ed anche [ordinai ciò che si conveniva fare] intorno all'offerta delle legne a' tempi assegnati, ed intorno alle primizie. Ricordati, o Dio mio, di me in bene. # # BOOK 017 EST Esther Ester 017 EST 001 001 ORA avvenne al tempo di Assuero, ch'[era] quell'Assuero che regnava dall'India fino in Etiopia, sopra cenventisette provincie, 017 EST 001 002 che in quel tempo, sedendo il re Assuero sopra il suo trono reale, ch'[era] in Susan, stanza reale, 017 EST 001 003 l'anno terzo del suo regno, egli fece un convito a tutti i suoi principi e servitori, [avendo] davanti a sè l'esercito di Persia e di Media, i baroni, e i governatori delle provincie; 017 EST 001 004 facendo mostra delle ricchezze, e della gloria del suo regno, e dell'eccellenza, e magnificenza della sua grandezza, [e ciò per] molti giorni, [cioè, per] centottanta giorni. 017 EST 001 005 E in capo di que' giorni, il re fece un [altro] convito, per sette giorni, nel cortile dell'orto del palazzo reale, a tutto il popolo che si ritrovò in Susan, stanza reale, dal maggiore al minore. 017 EST 001 006 [Quivi erano] veli bianchi e violati, appesi con anelli d'argento, e funi di bisso, e di scarlatto, e colonne di marmo; i letti [erano] d'oro e d'argento, sopra un lastrico di porfido, e di marmo bianco, di mischio, e di granito. 017 EST 001 007 E si presentava a bere in vasellamenti d'oro, i quali si mutavano di tempo in tempo; e [vi era] del vino reale in abbondanza, secondo il potere di quel re. 017 EST 001 008 E il bere [era] secondo questa legge, che niuno costringeva [a bere]; perciocchè il re avea imposto a tutti i suoi maestri di casa, che ciascuno facesse a sua volontà. 017 EST 001 009 La regina Vasti fece anch'essa un convito alle donne, nella casa reale del re Assuero. 017 EST 001 010 Al settimo giorno, il re avendo il cuore allegro di vino, disse a Mehuman, a Bizta, ad Harbona, a Bigta, ad Abagta, a Zetar, ed a Carcas, i sette eunuchi che erano i ministri ordinari del re Assuero; 017 EST 001 011 che menassero la regina Vasti in presenza del re, con la corona reale, per mostrare a' popoli ed a' signori la sua bellezza; perciocchè ella era bella di aspetto. 017 EST 001 012 Ma la regina Vasti ricusò di venire alla parola del re, [recatale] per gli eunuchi; laonde il re si crucciò forte, e la sua ira si accese in lui. 017 EST 001 013 E il re disse a' savi, che aveano conoscenza de' tempi (perciocchè così erano proposti gli affari del re a tutti coloro ch'erano intendenti delle leggi, e della ragione; 017 EST 001 014 ed [allora erano] appresso di lui Carsenar, Setar, Admata, Tarsis, Meres, Marsena, [e] Memucan, sette principali signori di Persia e di Media, i quali vedevano la faccia del re, ed aveano i primi seggi nel regno): 017 EST 001 015 Che [conviensi egli] fare, secondo la legge, alla regina Vasti, perciocchè non ha fatto il comandamento del re Assuero, [recatole] per gli eunuchi? 017 EST 001 016 Allora Memucan disse in presenza del re e de' principi: La regina Vasti non ha misfatto solo contro al re, ma eziandio contro a tutti i principi, e contro a tutti i popoli, che [sono] in tutte le provincie del re Assuero; 017 EST 001 017 perciocchè quello che la regina ha fatto si spargerà fra tutte le donne, per far [loro] sprezzare i lor mariti; quando si dirà: Il re Assuero avea comandato che si facesse venire la regina Vasti in presenza sua, e pure ella non ci è venuta. 017 EST 001 018 E fin da questo giorno le dame di Persia e di Media che avranno intese le parole della regina, ardiranno parlare a' principi del re; e [vi sarà] troppo grande sprezzo ed indegnazione. 017 EST 001 019 Se [così] par bene al re, sia bandito un decreto reale da parte sua, e sia scritto fra le leggi di Persia e di Media, talchè sia irrevocabile: Che Vasti non verrà [più] in presenza del re Assuero; e che il re darà la dignità reale di essa ad una sua compagna, migliore di lei. 017 EST 001 020 E il decreto che il re avrà fatto, sarà inteso per tutto il suo regno, benchè egli [sia] grande; e tutte le donne renderanno onore a' lor mariti, dal maggiore al minore. 017 EST 001 021 E la cosa piacque al re ed a' principi; e il re fece come Memucan avea detto: 017 EST 001 022 E [ne] mandò lettere a tutte le sue provincie, a ciascuna provincia, secondo la sua maniera di scrivere, ed a ciascun popolo, secondo il suo linguaggio; acciocchè ogni uomo fosse signore in casa sua, e parlasse secondo il linguaggio del suo popolo. 017 EST 002 001 DOPO queste cose, quando l'ira del re Assuero fu racquetata, egli si ricordò di Vasti, e di quello che ella avea fatto, e del decreto ch'era stato fatto contro a lei. 017 EST 002 002 Laonde i servitori del re che gli ministravano, dissero: Cerchinsi al re delle fanciulle vergini le più belle. 017 EST 002 003 Ed ordini il re de' commessari per tutte le provincie del suo reame, i quali adunino tutte le fanciulle vergini, le più belle, in Susan, stanza reale, nell'ostello delle femmine, sotto la cura di Hegai, eunuco del re, guardiano delle femmine; e sieno lor date le cose richieste ad abbellirsi. 017 EST 002 004 E sia la giovane che piacerà al re, fatta regina, in luogo di Vasti. E la cosa piacque al re, ed egli fece così. 017 EST 002 005 [Or] vi era in Susan, stanza reale, un uomo Giudeo, il cui nome [era] Mardocheo, figliuolo di Iair, figliuolo di Simi, figliuolo di Chis, Beniaminita; 017 EST 002 006 il quale era stato menato in cattività da Gerusalemme fra i prigioni, che furono menati in cattività con Ieconia, re di Giuda, il quale Nebucadnesar, re di Babilonia, avea menato in cattività. 017 EST 002 007 Ed egli allevava Hadassa, [la quale] è Ester, figliuola del suo zio; perciocchè ella non avea nè padre nè madre; e la fanciulla era formosa, e bella di aspetto; e dopo la morte di suo padre e di sua madre, Mardocheo se l'avea presa per figliuola. 017 EST 002 008 E, quando la parola del re, e il suo decreto fu inteso, molte fanciulle essendo raunate in Susan, stanza reale, sotto la cura di Hegai, Ester fu anch'essa assunta nella casa del re, sotto la cura di Hegai, guardiano delle femmine. 017 EST 002 009 E la fanciulla piacque ad Hegai, ed acquistò la sua grazia; laonde egli prestamente le diede le cose che si richiedevano per abbellirsi, e i suoi alimenti; le diede ancora le sette più ragguardevoli donzelle della casa del re; poi la tramutò, insieme con le sue donzelle, nella più bella parte dell'ostello delle femmine. 017 EST 002 010 Ora Ester non dichiarò il suo popolo, nè il suo parentado; perciocchè Mardocheo le avea divietato di dichiararlo. 017 EST 002 011 E Mardocheo passeggiava ogni dì davanti al cortile dell'ostello delle femmine, per sapere se Ester stava bene, e ciò che si farebbe di lei. 017 EST 002 012 Ora, quando veniva la volta a ciascuna fanciulla di entrare dal re Assuero, al termine che si era fatto inverso essa, ciò ch'era ordinato intorno alla femmine, [cioè], di dodici mesi (conciossiachè così si compiesse il tempo de' loro abbellimenti: sei mesi con olio di mirra, e sei mesi con odori, e con [altre] cose da abbellir femmine); 017 EST 002 013 allora la fanciulla, entrando in questo stato dal re, tutto ciò che diceva le era dato, per portarlo addosso, dall'ostello delle femmine fino alla casa del re. 017 EST 002 014 Ella entrava la sera, e la mattina ritornava nel secondo ostello delle femmine, sotto la cura di Saasgaz, eunuco del re, guardiano delle concubine; ella non entrava più dal re, se non che il re la volesse, e che fosse chiamata per nome. 017 EST 002 015 Così, quando fu venuta la volta ad Ester, figliuola di Abihail, zio di Mardocheo, il quale se l'avea presa per figliuola, di entrar dal re, ella non chiese nulla se non ciò che Hegai, eunuco del re, guardiano delle femmine, direbbe. Ed Ester acquistò la grazia di chiunque la vide. 017 EST 002 016 Ester adunque fu menata al re Assuero, nel palazzo reale di esso, al decimo mese, [che] è il mese di Tebet, l'anno settimo del regno di esso. 017 EST 002 017 E il re amò Ester sopra tutte le [altre] femmine; ed ella acquistò la sua grazia e benevolenza, più che tutte le [altre] vergini; laonde egli le pose la corona reale in sul capo, e la costituì regina in luogo di Vasti. 017 EST 002 018 E il re fece un gran convito a tutti i suoi baroni e servitori, [cioè], il convito [delle nozze] di Ester; e sgravò le provincie, e fece presenti secondo il poter reale. 017 EST 002 019 Ora, mentre le vergini si adunavano la seconda volta, Mardocheo sedeva alla porta del re. 017 EST 002 020 Ester non dichiarò il suo parentado, nè il suo popolo, secondo che Mardocheo le avea divietato; ed ella faceva ciò che Mardocheo diceva, come quando era allevata appresso di lui. 017 EST 002 021 IN que' dì, sedendo Mardocheo alla porta del re, due eunuchi del re, d'infra i guardiani della soglia, Bigtan e Teres, per alcuno sdegno, cercavano di metter la mano addosso al re Assuero. 017 EST 002 022 Il che essendo venuto a notizia a Mardocheo, egli lo fece assapere alla regina Ester; ed Ester [lo] disse al re da parte di Mardocheo. 017 EST 002 023 Ed essendo fatta inquisizione del fatto, fu trovato [che così era]; laonde amendue furono appiccati ad un legno; e [ciò] fu scritto nel libro delle Croniche, in presenza del re. 017 EST 003 001 DOPO queste cose, il re Assuero ingrandì Haman, figliuolo di Hammedata, Agageo, e l'innalzò, e pose il suo seggio disopra a tutti i principi ch'[erano] con lui. 017 EST 003 002 E tutti i servitori del re ch'erano alla porta del re s'inchinavano, e adoravano Haman; perciocchè il re avea comandato [che si facesse così] inverso lui. Ma Mardocheo non s'inchinava, e non lo adorava. 017 EST 003 003 Ed i servitori del re ch'[erano] alla porta del re, dissero a Mardocheo: Perchè trapassi il comandamento del re? 017 EST 003 004 Ora, come essi glielo dicessero ogni giorno, ed egli non desse loro orecchie, essi [lo] rapportarono ad Haman, per vedere se le parole di Mardocheo sarebbero costanti; perciocchè egli avea lor dichiarato ch'egli [era] Giudeo. 017 EST 003 005 Haman adunque vide che Mardocheo non s'inchinava, e non l'adorava, e fu ripieno di furore. 017 EST 003 006 Ma egli sdegnava di metter la mano sopra Mardocheo solo; anzi, perchè gli era stato dichiarato il popolo di Mardocheo, cercava di distruggere tutti i Giudei, popolo di Mardocheo, ch'[erano] in tutto il regno di Assuero. 017 EST 003 007 E nel primo mese, [che] è il mese di Nisan, nell'anno duodecimo del re Assuero, fu tirata Pur, cioè la sorte, davanti ad Haman, per ciascun giorno, e per ciascun mese; [e la sorte cadde] sul duodecimo mese [che] è il mese di Adar. 017 EST 003 008 Ed Haman disse al re Assuero: Ei v'è un popolo sparso e diviso fra gli [altri] popoli, in tutte le provincie del tuo regno, le cui leggi son differenti da [quelle di] ogni [altro] popolo; ed esso non osserva le leggi del re; talchè non [è] spediente al re di lasciarlo [vivere]. 017 EST 003 009 Se così par bene al re, scrivasi che sia distrutto; ed io pagherò, in mano di coloro che fanno le faccende del re, diecimila talenti di argento, per portarli ne' tesori del re. 017 EST 003 010 Allora il re si trasse il suo anello di mano, e lo diede ad Haman, figliuolo di Hammedata, Agageo, nemico de' Giudei. 017 EST 003 011 E il re disse ad Haman: Quell'argento ti è rimesso in dono; e pur sia fatto a quel popolo come ti parrà bene. 017 EST 003 012 E nel tredicesimo giorno del primo mese, furono chiamati i segretari del re, e furono scritte [lettere], interamente come Haman comandò, a' satrapi del re, e a' governatori di ciascuna provincia, ed a' principi di ciascun popolo; a ciascuna provincia, secondo la sua maniera di scrivere, ed a ciascun popolo, secondo il suo linguaggio. [E quelle furono] scritte a nome del re Assuero, e suggellate con l'anello del re. 017 EST 003 013 E furono mandate, per man de' corrieri, a tutte le provincie del re, per far distruggere, uccidere, e sterminare tutti i Giudei, fanciulli, vecchi, piccoli figliuoli, e femmine, in un medesimo giorno, [cioè], nel tredicesimo [giorno] del duodecimo mese, [ch]'è il mese di Adar, e per predar le loro spoglie. 017 EST 003 014 Il tenore delle lettere [era], che si bandisse un decreto in ciascuna provincia, [sì che fosse] palese a tutti i popoli; acciocchè fosser presti per quel giorno. 017 EST 003 015 I corrieri, sollecitati dal comandamento del re, si misero in cammino; e il decreto fu bandito in Susan, stanza reale. E il re, ed Haman, sedevano bevendo, mentre la città di Susan [era] in gran perplessità. 017 EST 004 001 ORA Mardocheo, avendo saputo tutto quello che si era fatto, si stracciò i vestimenti, e si vestì di un sacco, con cenere; ed uscì fuori per mezzo la città gridando di un grande e amaro grido. 017 EST 004 002 E venne fin davanti alla porta del re; perciocchè non [era lecito] di entrar dentro alla porta del re con vestimento di sacco. 017 EST 004 003 Parimente in ogni provincia, dovunque pervenne la parola del re, e il suo decreto, i Giudei fecero gran cordoglio, con digiuno, e con pianto, e con lamenti; e molti si coricavano in su sacchi, ed in su la cenere. 017 EST 004 004 Or le serventi di Ester, ed i suoi eunuchi, vennero, e gliel rapportarono; e la regina ne fu grandemente dolente, e mandò vestimenti per far rivestir Mardocheo, e per torgli d'addosso il suo sacco; ma egli non [li] accettò. 017 EST 004 005 Allora Ester chiamò Hatac, [uno] degli eunuchi del re, i quali egli avea ordinati per essere al servigio di essa; e lo mandò a Mardocheo, con comandamento di sapere che cosa [fosse], e perchè. 017 EST 004 006 Hatac adunque uscì fuori a Mardocheo, in su la piazza della città, ch'[era] davanti alla porta del re. 017 EST 004 007 E Mardocheo gli dichiarò tutto quello che gli era avvenuto, e quanta fosse la somma de' danari che Haman avea detto di pagare al tesoro del re, contro a' Giudei, acciocchè fossero distrutti; 017 EST 004 008 e gli diede la copia della patente del decreto, il quale era stato bandito in Susan, per distruggere i Giudei; acciocchè [lo] mostrasse ed Ester, e le dichiarasse [il fatto], e le ordinasse di entrar dal re, per domandargli grazia, e per fargli richiesta per lo suo popolo. 017 EST 004 009 Ed Hatac se ne ritornò, e rapportò ad Ester le parole di Mardocheo. 017 EST 004 010 Ed Ester disse ad Hatac, e gli comandò [di andare a dire] a Mardocheo: 017 EST 004 011 Tutti i servitori del re, e il popolo delle provincie di esso, sanno che chi che sia, uomo o donna, entra dal re, nel cortile di dentro, senza esser chiamato, [non vi è che] una legge per lui, ch'egli sia fatto morire; salvo colui, verso cui il re stende la verga d'oro: quello ha la vita salva; or io non sono stata chiamata, per entrar dal re, già [son] trenta giorni. 017 EST 004 012 E quando le parole di Ester furono rapportate a Mardocheo, 017 EST 004 013 egli disse che si rispondesse ad Ester: Non immaginarti nell'animo tuo che tu, d'infra tutti i Giudei, scampi [per esser] nella casa del re. 017 EST 004 014 Perciocchè, se pur tu ti taci in questo tempo, alleggiamento e scampo sorgerà a' Giudei da qualche altro luogo; ma tu e la casa di tuo padre perirete; e chi sa se tu sei pervenuta ad esser regina per un cotal tempo? 017 EST 004 015 Allora Ester comandò che si rispondesse a Mardocheo: 017 EST 004 016 Va', aduna tutti i Giudei che si ritrovano in Susan, e digiunate per me, e non mangiate, nè bevete di tre dì, nè di giorno, nè di notte; io ancora, insieme con le mie serventi, digiunerò simigliantemente; e poi appresso entrerò dal re, benchè ciò non [sia] secondo la legge; e se pur perisco, perirò. 017 EST 004 017 Mardocheo adunque si partì, e fece interamente come Ester gli avea ordinato. 017 EST 005 001 Al terzo giorno adunque, Ester si vestì alla reale, e si presentò nel cortile didentro del palazzo del re, dirimpetto al palazzo del re; e il re sedeva sopra il soglio reale, nel palazzo reale, dirincontro alla porta del palazzo. 017 EST 005 002 E come il re ebbe veduta la regina Ester, in piè nel cortile, ella guadagnò la sua grazia; e il re stese verso Ester la verga d'oro ch'egli [avea] in mano; ed Ester si accostò, e toccò la cima della verga. 017 EST 005 003 E il re le disse: Che hai, o regina Ester? e quale [è] la tua richiesta? [fosse pur] fino alla metà del regno, ti sarà data. 017 EST 005 004 Ed Ester disse: Se piace al re, venga oggi il re con Haman al convito che io gli ho apparecchiato. 017 EST 005 005 E il re disse: Fate prestamente venire Haman, per far ciò che Ester ha detto. Il re adunque venne con Haman al convito che Ester avea apparecchiato. 017 EST 005 006 E il re disse ad Ester, nel convito del vino: Quale [è] la tua richiesta? e ti sarà conceduta; e quale [è] la tua domanda? fosse pur fino alla metà del regno, sarà fatta. 017 EST 005 007 Ed Ester rispose, e disse: La mia richiesta, e domanda, [è: ] 017 EST 005 008 Che se io ho trovata grazia appo il re, e se piace al re di conceder[mi] la mia richiesta, e di far la mia domanda, il re venga con Haman ad un [altro] convito che io farò loro; e domani, io farò secondo la parola del re. 017 EST 005 009 ED Haman uscì in quel dì fuori, allegro, e col cuor lieto. Ma quando vide Mardocheo alla porta del re, il qual non si levava, nè si moveva per lui, fu ripieno di furore contro a lui. 017 EST 005 010 Ma pur si rattenne, e venne in casa sua, e mandò a far venire i suoi amici, e Zeres, sua moglie. 017 EST 005 011 Ed Haman raccontò loro la sua gloria, e le sue ricchezze, e la moltitudine de' suoi figliuoli; ed in quanti modi il re l'avea ingrandito, e come egli l'avea innalzato sopra i principi, e sopra i servitori del re. 017 EST 005 012 Poi soggiunse: Eziandio la regina Ester non ha fatto venir col re, al convito ch'ella ha fatto, altri che me, ed anche per domani son da lei invitato col re. 017 EST 005 013 Ma tutto questo non mi contenta, mentre io veggo quel Giudeo Mardocheo sedere alla porta del re. 017 EST 005 014 E Zeres, sua moglie, e tutti i suoi amici, gli dissero: Apprestisi un legno alto cinquanta cubiti; e domattina di' al re che vi si appicchi Mardocheo; poi va' col re allegro al convito. E ciò piacque ad Haman, e fece apprestare il legno. 017 EST 006 001 In quella notte, avendo il re smarrito il sonno, comandò che si portasse il libro delle memorie de' giornali; e quelle furono lette in presenza del re. 017 EST 006 002 E[d in esse] fu trovato scritto, che Mardocheo avea rivelata l'impresa di Bigtana, e di Teres, due eunuchi del re, de' guardiani della soglia, i quali cercavano di metter la mano addosso al re Assuero. 017 EST 006 003 Allora il re disse: In qual maniera è stato Mardocheo onorato e magnificato per questo? E i famigli del re che gli ministravano dissero: Non gli è stato fatto nulla. 017 EST 006 004 E il re disse: Chi è nel cortile? (Or Haman era venuto nel cortile difuori del palazzo del re, per dire al re che comandasse che Mardocheo fosse appiccato al legno ch'egli avea apprestato per lui.) 017 EST 006 005 Ed i famigli del re gli dissero: Ecco Haman, che sta [aspettando] nel cortile. E il re disse: [Fate] ch'egli entri. 017 EST 006 006 Haman adunque entrò, e il re gli disse: Che [si converrebbe egli] fare ad un uomo che il re volesse onorare? Ed Haman disse fra sè stesso: A cui vorrebbe il re fare onore, se non a me? 017 EST 006 007 Ed Haman disse al re: Se il re volesse onorare alcuno, 017 EST 006 008 si converrebbero recare i vestimenti reali, de' quali il re si veste, e [menare] il cavallo, il quale il re cavalca, e metter la benda reale sopra la testa di esso. 017 EST 006 009 E que' vestimenti, e quel cavallo, si converrebbero dare in mano di un personaggio d'infra i principi del re, [d'infra] i baroni; e colui il quale il re volesse onorare, dovrebbe esser vestito [di que' vestimenti], e farsi cavalcar quel cavallo per le strade della città; e si converrebbe gridar davanti a lui: Così deve farsi a colui, il quale il re vuole onorare. 017 EST 006 010 Allora il re disse ad Haman: Prendi prestamente i vestimenti, e il cavallo, come tu hai detto, e fa' così a Mardocheo, quel Giudeo che siede alla porta del re; non tralasciar nulla di tutto ciò che tu hai detto. 017 EST 006 011 Haman adunque prese i vestimenti, e il cavallo, e vestì Mardocheo, e lo fece cavalcar per le strade della città; e gridava davanti a lui: Così deve farsi a colui che il re vuole onorare. 017 EST 006 012 Poi Mardocheo ritornò alla porta del re; ed Haman si ritrasse ratto in casa sua, dolente, e col capo coperto. 017 EST 006 013 Ed Haman raccontò a Zeres, sua moglie, ed a tutti i suoi amici, tutto ciò che gli era avvenuto. E i suoi savi, e Zeres, sua moglie, gli dissero: Se Mardocheo, davanti al quale tu sei cominciato a scadere, [è] del legnaggio de' Giudei, tu non potrai sopraffarlo; anzi del tutto tu caderai davanti a lui. 017 EST 006 014 MENTRE costoro parlavano ancora con lui, giunsero degli eunuchi del re, e ne menarono prestamente Haman al convito che Ester avea apparecchiato. 017 EST 007 001 Il re adunque venne con Haman, al convito con la regina Ester. 017 EST 007 002 E il re disse ad Ester ancora in questo secondo giorno, nel convito del vino: Quale [è] la tua richiesta, o regina Ester? e ti sarà conceduta; e quale [è] la tua domanda? [fosse pur] fino alla metà del regno, sarà fatta. 017 EST 007 003 Allora la regina Ester rispose, e disse: Se io ho trovata grazia appo te, o re, e se così piace al re, siami donata la mia vita alla mia richiesta, e il mio popolo alla mia domanda. 017 EST 007 004 Perciocchè io e il mio popolo siamo stati venduti per esser distrutti, uccisi e sterminati. Ora, se fossimo stati venduti per servi e per serve, io mi sarei taciuta; [ma ora io ne parlo], perciocchè il nemico non ristora punto il danno del re. 017 EST 007 005 E il re Assuero disse alla regina Ester: Chi è, e ove [è] colui che è stato tanto presuntuoso di far cotesto? 017 EST 007 006 Ed Ester disse: L'avversario e il nemico [è] questo malvagio Haman. Allora Haman fu spaventato per la presenza del re e della regina. 017 EST 007 007 E il re si levò dal convito del vino tutto adirato, [e se ne andò] nell'orto del palazzo; ma Haman si fermò per far richiesta alla regina Ester per la sua vita; perciocchè vedeva che il male era determinato contro a lui da parte del re. 017 EST 007 008 Poi il re ritornò dall'orto del palazzo nella casa del convito del vino. Or Haman s'era gittato in sul letto, sopra il quale [era] Ester. E il re disse: Sforzerebbe egli pure ancora la regina appresso di me in casa? Come quella parola fu uscita della bocca del re, la faccia di Haman fu coperta. 017 EST 007 009 Ed Harbona, uno degli eunuchi, ministri ordinari del re, disse: Ecco ancora il legno che Haman avea apprestato per Mardocheo, il quale diede quel buono avviso al re, è rizzato nella casa di Haman, alto cinquanta cubiti. E il re disse: Appiccatevelo su. 017 EST 007 010 Haman adunque fu appiccato al legno ch'egli avea apprestato per Mardocheo. E l'ira del re si acquetò. 017 EST 008 001 In quello stesso giorno il re Assuero donò alla regina Ester la casa di Haman, nemico de' Giudei. E Mardocheo venne davanti al re; perciocchè Ester gli avea dichiarato ciò ch'egli le [era]. 017 EST 008 002 E il re si trasse il suo anello, il quale egli avea tolto ad Haman, e lo diede a Mardocheo. Ed Ester costituì Mardocheo sopra la casa di Haman. 017 EST 008 003 POI Ester parlò di nuovo in presenza del re, e gli si gittò a' piedi; e piangendo, lo supplicava di far che la malvagità di Haman Agageo, e la sua macchinazione contro a' Giudei, non avesse effetto. 017 EST 008 004 E il re stese la verga d'oro verso Ester. Ed Ester si levò, e si tenne in piè davanti al re; 017 EST 008 005 e disse: Se così piace al re, e se io ho trovata grazia appo lui, e se la cosa gli pare convenevole, e se io gli sono a grado, scrivasi per rivocar le lettere della macchinazione di Haman, figliuol di Hammedata, Agageo; le quali egli avea scritte per distruggere i Giudei, che [sono] per tutte le provincie del re. 017 EST 008 006 Perciocchè, come potrei io [vivere], veggendo il male che avverrebbe al mio popolo? anzi, come potrei io [vivere], veggendo la distruzione del mio parentado? 017 EST 008 007 E il re Assuero disse alla regina Ester, ed a Mardocheo Giudeo: Ecco, io ho donata ad Ester la casa di Haman, ed egli è stato appiccato al legno; perciocchè egli avea voluto metter la mano sopra i Giudei. 017 EST 008 008 Or voi scrivete [lettere] a' Giudei, nella maniera che vi parrà meglio, a nome del re; e suggellate[le] con l'anello del re; perciocchè quello ch'è scritto a nome del re, ed è suggellato col suo anello, non si può rivocare. 017 EST 008 009 Ed in quell'istesso tempo, al ventesimoterzo [giorno] del terzo mese, che [è] il mese di Sivan, furono scritte [lettere], interamente come ordinò Mardocheo, ai Giudei, ed a' satrapi, ed a' governatori, ed a' principi delle provincie, ch'[erano] dall'India fino in Etiopia, [in numero di] cenventisette provincie; a ciascuna provincia, secondo la sua maniera di scrivere, e a ciascun popolo, secondo il suo linguaggio; ed a' Giudei, secondo la lor maniera di scrivere, e secondo il lor linguaggio. 017 EST 008 010 [Mardocheo] adunque scrisse lettere a nome del re Assuero, e [le] suggellò con l'anello del re, e le mandò per corrieri a cavallo, che cavalcano dromedari, muli corsieri, nati di cavalle; 017 EST 008 011 [il cui tenore era: ] Che il re concedeva ai Giudei ch'[erano] in ciascuna città, di raunarsi, e di stare alla difesa della lor vita, per distruggere, per uccidere, e per isterminare ogni moltitudine di gente armata di qualunque popolo, o provincia, che li assalisse; insieme co' piccoli figliuoli, e le mogli; e per predar le loro spoglie; 017 EST 008 012 [e ciò] in un medesimo giorno, per tutte le provincie del re Assuero, [cioè], nel tredicesimo [giorno] del duodecimo mese, [che è] il mese di Adar. 017 EST 008 013 In quelle lettere si conteneva ancora, che si bandisse un decreto per ciascuna provincia, [sì che fosse] palese a tutti i popoli: Che i Giudei stessero presti per quel giorno, per vendicarsi de' lor nemici. 017 EST 008 014 [Così] i corrieri, cavalcando dromedari, [e] muli corsieri, si misero in cammino, affrettati, e sollecitati per lo comandamento del re. Il decreto fu eziandio bandito in Susan, stanza reale. 017 EST 008 015 E Mardocheo uscì d'innanzi al re, con un vestimento reale di color violato e bianco, e [con] una gran corona d'oro, e [con] un ammanto di bisso e di scarlatto; e la città di Susan ne giubilò, e se ne rallegrò. 017 EST 008 016 E per li Giudei vi fu serenità, e allegrezza, e letizia, ed onore. 017 EST 008 017 Parimente, in ciascuna provincia, ed in ciascuna città, dovunque la parola del re e il suo decreto pervenne, [vi fu] allegrezza e letizia per li Giudei, conviti, e giorni lieti; e molti d'infra i popoli della terra si facevano Giudei; perciocchè lo spavento de' Giudei era caduto sopra loro. 017 EST 009 001 NEL duodecimo mese adunque, [che] è il mese di Adar, nel tredicesimo giorno del mese, nel quale scadeva l'esecuzione della parola del re e del suo decreto; nel medesimo giorno che i nemici de' Giudei speravano di averli in lor potere (ma la cosa si rivolse in contrario; conciossiachè i Giudei avessero in lor potere i lor nemici), 017 EST 009 002 i Giudei si raunarono nelle lor città, per tutte le provincie del re Assuero, per metter le mani adosso a coloro che tenterebbero di far loro male; e niuno potè loro stare a fronte; perciocchè lo spavento de' Giudei era caduto sopra tutti i popoli. 017 EST 009 003 E tutti i principi delle provincie, ed i satrapi, ed i governatori, e coloro che facevano le faccende del re, favorivano i Giudei; perciocchè lo spavento di Mardocheo era caduto sopra loro. 017 EST 009 004 Conciossiachè Mardocheo [fosse] grande nella casa del re, e la sua fama si spargesse per tutte le provincie; perchè quell'uomo Mardocheo diventava [ogni dì] vie più grande. 017 EST 009 005 I Giudei adunque percossero tutti i lor nemici, mettendoli a fil di spada, e facendone uccisione e distruzione; e fecero inverso i lor nemici a lor volontà. 017 EST 009 006 Ed in Susan, stanza reale, i Giudei uccisero e distrussero cinquecent'uomini; 017 EST 009 007 uccisero ancora Parsandata, e Dalfon, ed Aspata, e Porata, 017 EST 009 008 ed Adalia, ed Aridata, 017 EST 009 009 e Parmasta, ed Arisai, ed Aridai, e Vaizata, dieci figliuoli di Haman, 017 EST 009 010 figliuolo di Hammedata, nemico de' Giudei; ma non misero le mani alla preda. 017 EST 009 011 In quel giorno il numero di coloro ch'erano stati uccisi in Susan, stanza reale, fu rapportato in presenza del re. 017 EST 009 012 E il re disse alla regina Ester: In Susan, stanza reale, i Giudei hanno uccisi, e distrutti cinquecent'uomini, e i dieci figliuoli di Haman; che avranno essi fatto nelle altre provincie del re? Ma pure, che chiedi tu [ancora?] e ti sarà conceduto; e che domandi tu [ancora?] e sarà fatto. 017 EST 009 013 Ed Ester disse: Se così piace al re, sia ancora domani conceduto a' Giudei, che [sono] in Susan, di fare come era stato ordinato che oggi si facesse; e sieno i dieci figliuoli di Haman appiccati al legno. 017 EST 009 014 E il re ordinò che così fosse fatto; e il decreto ne fu bandito in Susan; e i dieci figliuoli di Haman furono appiccati. 017 EST 009 015 E i Giudei ch'[erano] in Susan, si adunarono ancora nel quartodecimo giorno del mese di Adar, ed uccisero in Susan trecent'uomini; ma non misero le mani alla preda. 017 EST 009 016 Gli altri Giudei ch'[erano] nelle provincie del re, si adunarono anch'essi, e stettero alla difesa della lor vita; ed ebbero riposo de' lor nemici, avendone uccisi settantacinquemila, senza però metter le mani alla preda. 017 EST 009 017 [Questo avvenne] al tredicesimo giorno del mese di Adar; poi al quartodecimo dell'istesso mese si riposarono, e celebrarono quel [giorno, come] giorno di conviti e di letizia. 017 EST 009 018 Ma i Giudei ch'[erano] in Susan, si raunarono al tredicesimo ed al quartodecimo di quel [mese]; poi al quintodecimo si riposarono, e celebrarono quel [giorno, come] giorno di conviti e di letizia. 017 EST 009 019 Perciò, i Giudei delle villate che abitano nelle terre non murate, celebrano il quartodecimo giorno del mese di Adar, con allegrezza, e con conviti, e con festa, e con mandar messi di vivande gli uni agli altri. 017 EST 009 020 E MARDOCHEO scrisse queste cose, e ne mandò lettere a tutti i Giudei ch'[erano] per tutte le provincie del re Assuero, presso, e lungi; 017 EST 009 021 ordinando loro per istatuto che celebrassero il quartodecimo, e il quintodecimo giorno del mese di Adar, ogni anno; 017 EST 009 022 [ch'erano] i giorni, ne' quali i Giudei ebber riposo de' lor nemici; e il mese che fu loro convertito di dolore in letizia, e di duolo in festa; acciocchè li celebrassero, [come] giorni di conviti e di allegrezza, e da mandarsi messi di vivande gli uni agli altri, e doni a' bisognosi. 017 EST 009 023 E i Giudei accettarono di far ciò che aveano cominciato, e ciò che Mardocheo avea loro scritto. 017 EST 009 024 Perciocchè Haman, figliuolo di Hammedata, Agageo, nemico di tutti i Giudei, avea fatta una macchinazione contro a' Giudei, per distruggerli; e avea tirata Pur, cioè la sorte, per isconfiggerli, e per distruggerli. 017 EST 009 025 Ma dopo ch'Ester fu venuta in presenza del re, egli ordinò con lettere, che la scellerata macchinazione che Haman avea fatta contro a' Giudei, fosse rivolta in sul capo di lui stesso; e ch'egli co' suoi figliuoli, fosse appiccato al legno. 017 EST 009 026 Perciò que' giorni furono chiamati Purim, dal nome di Pur; perciò [ancora], secondo tutte le parole di quelle lettere, e secondo quello che aveano veduto intorno a ciò, e quello ch'era pervenuto fino a loro, 017 EST 009 027 i Giudei costituirono, e presero sopra sè, e sopra la lor progenie, e sopra tutti quelli che si aggiungerebbero con loro, per istatuto immutabile, di celebrar que' due giorni, secondo che n'era stato scritto; e [ciò], al tempo loro, ogni anno; e che la memoria di que' giorni sarebbe celebrata, 017 EST 009 028 e che sarebbero solennizzati in ogni età, in ogni famiglia, provincia, e città; e che que' giorni di Purim non trapasserebbero mai, [senza esser celebrati] fra i Giudei, e che la lor memoria non verrebbe mai meno appo la loro posterità. 017 EST 009 029 E la regina Ester, figliuola di Abihail, insieme con Mardocheo Giudeo, scrisse, con ogni instanza, per la seconda volta, per confermar le [prime] lettere intorno a' [giorni di] Purim. 017 EST 009 030 E [Mardocheo] ne mandò [le lettere] a tutti i Giudei, per le cenventisette provincie del regno di Assuero, con parole amorevoli e sincere. 017 EST 009 031 Per fermar [l'osservanza di] que' giorni di Purim a' lor tempi; siccome Mardocheo Giudeo, e le regina Ester, aveano loro ordinato; e come eglino stessi aveano preso sopra sè, e sopra la lor posterità; [insieme co]' digiuni e con le grida che vi si devono usare. 017 EST 009 032 Così il comandamento di Ester confermò l'osservanza di que' giorni di Purim. E ciò fu scritto nel libro. 017 EST 010 001 POI il re Assuero impose un tributo alla terra ed alle isole del mare. 017 EST 010 002 Ora, quant'è a tutti i fatti della sua potenza e forza; e alla dichiarazione della grandezza di Mardocheo, della quale quel re l'ingrandì; queste [cose] non [son] esse scritte nel libro delle Croniche dei re di Media e di Persia? 017 EST 010 003 Perciocchè Mardocheo Giudeo [fu] la seconda persona dopo il re Assuero, e grande appo i Giudei, e grato alla moltitudine de' suoi fratelli, procacciando il bene del suo popolo, e parlando amorevolmente a tutto il suo legnaggio. # # BOOK 018 JOB Job Giobbe 018 JOB 001 001 V'ERA nel paese di Us, un uomo, il cui nome [era] Giobbe; e quell'uomo era intiero e diritto, e temeva Iddio, e si ritraeva dal male. 018 JOB 001 002 E gli erano nati sette figliuoli, e tre figliuole. 018 JOB 001 003 E il suo bestiame era di settemila pecore, e di tremila cammelli, e di cinquecento paia di buoi, e di cinquecento asine, con una molto gran famiglia. E quell'uomo era il più grande di tutti gli orientali. 018 JOB 001 004 Or i suoi figliuoli andavano, e facevano conviti [in] casa di ciascun [di loro], al suo giorno; e mandavano a chiamare le lor tre sorelle, per mangiare, e per bere con loro. 018 JOB 001 005 E quando aveano compiuta la volta de' giorni del convito, Giobbe mandava a santificarli; poi si levava la mattina, ed offeriva olocausti, [secondo] il numero di essi tutti; perciocchè Giobbe diceva: I miei figliuoli avranno forse peccato, ed avranno parlato male di Dio nei cuori loro. Così faceva sempre Giobbe. 018 JOB 001 006 Or avvenne un dì, che i figliuoli di Dio vennero a presentarsi dinanzi al Signore; e Satana venne anch'egli per mezzo loro. 018 JOB 001 007 E il Signore disse a Satana: Onde vieni? E Satana rispose al Signore, e disse: Da aggirar la terra, e da passeggiar per essa. 018 JOB 001 008 E il Signore disse a Satana: Hai tu posto mente al mio servitore Giobbe? come nella terra non [vi è] uomo intiero e diritto, e che tema Iddio, e si ritragga dal male, come esso? 018 JOB 001 009 E Satana rispose al Signore, e disse: Giobbe teme egli Iddio indarno? 018 JOB 001 010 Non hai tu intorniato, come di un riparo, lui, e la casa sua, ed ogni cosa sua? Tu hai benedetta l'opera delle sue mani, e il suo bestiame è sommamente moltiplicato nella terra. 018 JOB 001 011 Ma stendi pur ora la tua mano, e tocca tutte le cose sue, [e vedrai] se non ti maledice in faccia. 018 JOB 001 012 E il Signore disse a Satana: Ecco, tutto quello ch'egli ha [è] in mano tua; sol non metter la mano sopra lui. E Satana si partì dal cospetto del Signore. 018 JOB 001 013 Ed avvenne un dì, mentre i figliuoli e le figliuole di Giobbe mangiavano, e bevevano del vino in casa del lor fratel maggiore, 018 JOB 001 014 che un messo venne a Giobbe, e [gli] disse: I buoi aravano, e le asine pasturavano allato ad essi; 018 JOB 001 015 ed i Sabei sono scorsi, e li hanno rapiti, ed hanno messi a fil di spada i servitori; ed io tutto solo sono scampato per rapportartelo. 018 JOB 001 016 Mentre costui parlava ancora, ne venne un altro, che disse: Il fuoco di Dio è caduto dal cielo, e si è appreso al minuto bestiame, ed a' servitori, e li ha consumati; ed io tutto solvo sono scampato per rapportartelo. 018 JOB 001 017 Mentre costui parlava ancora, ne venne un altro, che disse: De' Caldei, in tre schiere, sono scorsi sopra i cammelli, e li hanno rapiti, ed hanno messi a fil di spada i servitori; ed io tutto solo sono scampato per rapportartelo. 018 JOB 001 018 Mentre costui parlava, ne venne un altro, che disse: I tuoi figliuoli e le tue figliuole mangiavano e bevevano del vino in casa del lor fratel maggiore; 018 JOB 001 019 ed ecco, un gran vento è venuto di là dal deserto, il quale ha dato ne' quattro canti della casa, ed ella è caduta sopra i giovani, onde son morti; ed io tutto solo sono scampato per rapportartelo. 018 JOB 001 020 Allora Giobbe si levò, e stracciò il suo mantello, e si tondè il capo, e si gittò a terra, e adorò. 018 JOB 001 021 E disse: Io sono uscito ignudo del seno di mia madre, ignudo altresì ritornerò là. Il Signore ha dato, il Signore ha tolto; sia benedetto il Nome del Signore. 018 JOB 001 022 In tutto ciò Giobbe non peccò, e non attribuì a Dio nulla di mal fatto. 018 JOB 002 001 Or avvenne un dì, che i figliuoli di Dio vennero a presentarsi davanti al Signore; e Satana venne anch'egli per mezzo loro a presentarsi davanti al Signore. 018 JOB 002 002 E il Signore disse a Satana: Onde vieni? E Satana rispose al Signore, e disse: Da aggirar la terra, e da passeggiar per essa. 018 JOB 002 003 E il Signore disse a Satana: Hai tu posto mente al mio servitore Giobbe? come nella terra non [vi è] uomo intiero e diritto, che tema Iddio, e si ritragga dal male, come esso? ed anche persevera egli nella sua integrità, benchè tu mi abbi incitato contro a lui, per distruggerlo senza cagione. 018 JOB 002 004 E Satana rispose al Signore, e disse: Pelle per pelle; ma l'uomo darà tutto ciò ch'egli ha per la sua vita. 018 JOB 002 005 Ma ora, stendi pur la mano, e tocca le sue ossa, e la sua carne; [e vedrai] se non ti maledice in faccia. 018 JOB 002 006 E il Signore disse a Satana: Eccolo in man tua; sol guardati [di toccar] la sua vita. 018 JOB 002 007 E Satana, partitosi dal cospetto del Signore, percosse Giobbe d'un'ulcera maligna, dalla pianta del piè infino alla sommità del capo. 018 JOB 002 008 Ed egli si prese un testo per grattarsi, ed era assiso per mezzo le ceneri. 018 JOB 002 009 E la sua moglie gli disse: Ancora perseveri tu nella tua integrità? benedici Iddio, e muori. 018 JOB 002 010 Ma egli le disse: Tu parli come una d'infra le donne stolte; sì avremmo noi ricevuto da Dio il bene, e non riceveremmo il male? In tutto ciò Giobbe non peccò con le sue labbra. 018 JOB 002 011 OR tre amici di Giobbe: Elifaz Temanita, Bildad Suhita, e Sofar Naamatita, avendo udito tutto questo male che gli era sopraggiunto, se ne vennero, ciascuno dal suo luogo; e si trovarono insieme, per venire a condolersi con lui, ed a consolarlo. 018 JOB 002 012 E levati gli occhi da lungi, nol riconobbero; e alzarono la voce, e piansero; e ciascun di loro stracciò il suo mantello, e si sparsero della polvere in su la testa, [gittandola] verso il cielo. 018 JOB 002 013 E sedettero con lui in terra per sette giorni, e per sette notti; e niuno gli disse alcuna parola; perciocchè vedevano che la doglia era molto grande. 018 JOB 003 001 DOPO questo, Giobbe aprì la sua bocca, e maledisse il suo giorno. 018 JOB 003 002 E prese a dire: 018 JOB 003 003 Possa perire il giorno nel quale io nacqui, E la notte che fu detto: Un maschio è nato. 018 JOB 003 004 Quel giorno sia tenebroso; Iddio non ne abbia cura da alto, E non risplenda la luce sopra esso. 018 JOB 003 005 Tenebre, ed ombra di morte rendanlo immondo; La nuvola dimori sopra esso; [Queste cose] rendanlo spaventevole, quali [sono] i giorni più acerbi. 018 JOB 003 006 Caligine ingombri quella notte; Non rallegrisi fra i giorni dell'anno, Non sia annoverata fra i mesi. 018 JOB 003 007 Ecco, quella notte sia solitaria, Non facciansi in essa canti alcuni. 018 JOB 003 008 Maledicanla coloro che maledicono i giorni, I quali son [sempre] apparecchiati a far nuovi lamenti. 018 JOB 003 009 Oscurinsi le stelle del suo vespro; Aspetti la luce, ma non ne [venga] alcuna, E non vegga le palpebre dell'alba; 018 JOB 003 010 Perciocchè non serrò gli usci del seno di mia madre, E non fece sì che gli occhi miei non vedessero l'affanno. 018 JOB 003 011 Perchè non morii io dalla matrice? [Perchè] non trapassai come prima uscii del seno? 018 JOB 003 012 Perchè mi furono pòrte le ginocchia? Perchè le mammelle, acciocchè io poppassi? 018 JOB 003 013 Conciossiachè ora giacerei, e mi riposerei; Io dormirei, [e] pezzo fa sarei in riposo, 018 JOB 003 014 Con i re, e con i consiglieri della terra, I quali edificavano i luoghi deserti; 018 JOB 003 015 Ovvero co' principi, che aveano dell'oro, Ed empievano le lor case d'argento; 018 JOB 003 016 Ovvero anche [del tutto] non sarei stato, come un abortivo nascosto, Come il feto che non ha veduta la luce. 018 JOB 003 017 Quivi cessano gli empi di travagliare [altrui], E quivi si riposano gli stanchi. 018 JOB 003 018 Parimente i prigioni hanno requie, [E] non odono [più] la voce del sollecitator delle opere. 018 JOB 003 019 Quivi [è] il piccolo e il grande; E il servo franco del suo signore. 018 JOB 003 020 Perchè dà egli la luce al miserabile, E la vita a coloro che sono in amaritudine d'animo? 018 JOB 003 021 I quali aspettano la morte, e pure ella non [viene]; E la ricercano più che tesori nascosti; 018 JOB 003 022 E si rallegrano, fino a festeggiarne, E gioiscono, quando hanno trovato il sepolcro. 018 JOB 003 023 [Perchè dà egli la luce] all'uomo, la cui via [è] nascosta, E il quale Iddio ha assiepato d'ogn'intorno? 018 JOB 003 024 Conciossiachè, avanti [che io prenda] il mio cibo, il mio sospiro venga, E i miei ruggiti si versino come acqua. 018 JOB 003 025 Perchè ciò di che io avea spavento mi è avvenuto, E mi è sopraggiunto quello di che avea paura. 018 JOB 003 026 Io non ho avuta tranquillità, nè riposo, nè quiete; Ed è venuto il turbamento. 018 JOB 004 001 ED Elifaz Temanita rispose, e disse: 018 JOB 004 002 Se noi imprendiamo a parlarti, ti sarà egli molesto? Ma pur chi potrebbe rattener le parole? 018 JOB 004 003 Ecco, tu correggevi molti, E rinforzavi le mani rimesse. 018 JOB 004 004 I tuoi ragionamenti ridirizzavano quelli che vacillavano, E tu raffermavi le ginocchia che piegavano. 018 JOB 004 005 Ma ora che [il male] ti è avvenuto, tu te ne affanni; [Ora ch'è] giunto fino a te, tu ne sei smarrito. 018 JOB 004 006 La tua pietà non [è] ella [stata] la tua speranza, [E] l'integrità delle tue vie la tua aspettazione? 018 JOB 004 007 Deh! rammemorati, quale innocente perì mai, Ed ove furono gli [uomini] diritti [mai] distrutti? 018 JOB 004 008 Siccome io ho veduto che quelli che arano l'iniquità, E seminano la perversità, la mietono. 018 JOB 004 009 Essi periscono per l'alito di Dio, E son consumati dal soffiar delle sue nari. 018 JOB 004 010 Il ruggito del leone, e il grido del fier leone [son ribattuti]; E i denti de' leoncelli sono stritolati. 018 JOB 004 011 Il vecchio leone perisce per mancamento di preda, E i figli della leonessa son dissipati. 018 JOB 004 012 Or mi è stata di nascosto significata una parola, E l'orecchio mio ne ha ritenuto un poco. 018 JOB 004 013 Fra le immaginazioni delle visioni notturne, Quando il più profondo sonno cade sopra gli uomini, 018 JOB 004 014 Mi è venuto uno spavento ed un tremito, Che ha spaventate tutte quante le mie ossa. 018 JOB 004 015 Ed uno spirito è passato davanti a me, Che mi ha fatto arricciare i peli della mia carne; 018 JOB 004 016 Egli si è fermato, ed io non ho riconosciuto il suo aspetto; Una sembianza è stata davanti agli occhi miei, Ed io ho udita una voce sommessa [che diceva: ] 018 JOB 004 017 L'uomo sarebbe egli giustificato da Dio? L'uomo sarebbe egli giudicato puro dal suo fattore? 018 JOB 004 018 Ecco, egli non si fida ne' suoi servitori, E scorge della temerità ne' suoi Angeli. 018 JOB 004 019 Quanto più in coloro che abitano in case di fango, Il cui fondamento [è] nella polvere, E che son ridotti in polvere, esposti a' vermi? 018 JOB 004 020 Dalla mattina alla sera sono stritolati, E periscono in perpetuo, senza che alcuno vi ponga mente. 018 JOB 004 021 L'eccellenza ch'era in loro non si diparte ella? Muoiono, ma non con sapienza. 018 JOB 005 001 Grida pure, vi sarà egli alcuno che ti risponda? Ed a cui d'infra i santi ti rivolgerai tu? 018 JOB 005 002 Conciossiachè il cruccio uccida il pazzo, E lo sdegno faccia morir lo stolto. 018 JOB 005 003 Io ho veduto il pazzo che si radicava; Ma incontanente ho maledetto il suo abitacolo. 018 JOB 005 004 I suoi figliuoli son lungi dalla salvezza, E sono oppressati nella porta, senza che alcuno li riscuota. 018 JOB 005 005 L'affamato divora la ricolta di esso, E la rapisce di mezzo le spine; E i ladroni trangugiano le sue facoltà. 018 JOB 005 006 Perciocchè la sventura non ispunta dalla polvere, E il dolore non germoglia dalla terra; 018 JOB 005 007 Benchè l'uomo nasca per soffrire, Come le faville delle brace per volare in alto. 018 JOB 005 008 Ma quant'è a me, io ricercherei pure Iddio, Ed addirizzerei il mio ragionamento a Dio; 018 JOB 005 009 Il quale fa cose sì grandi, che non si posson investigare; E tante cose maravigliose, che non si possono annoverare; 018 JOB 005 010 Che manda la pioggia in su la terra, E le acque in su le campagne; 018 JOB 005 011 [Che] innalza i bassi, E fa che quelli ch'erano in duolo sono esaltati per salvazione; 018 JOB 005 012 Che disperde i pensieri degli astuti, E [fa che] le lor mani non possono far nulla di bene ordinato. 018 JOB 005 013 Egli soprapprende i savi nella loro astuzia, E [fa] che il consiglio de' perversi va in ruina. 018 JOB 005 014 Di giorno scontrano tenebre, E in pien mezzodì vanno a tentone come di notte. 018 JOB 005 015 Ma egli salva il bisognoso dalla spada, Dalla gola loro, e dalla mano del possente. 018 JOB 005 016 E vi è qualche speranza per lo misero; Ma l'iniquità ha la bocca turata. 018 JOB 005 017 Ecco, beato [è] l'uomo, il quale Iddio castiga; E però non disdegnar la correzione dell'Onnipotente. 018 JOB 005 018 Perciocchè egli è quel che manda la doglia e altresì [la] fascia; Egli è quel che fa la piaga, e le sue mani altresì guariscono. 018 JOB 005 019 In sei afflizioni egli ti libererà, Ed in sette il male non ti toccherà. 018 JOB 005 020 In [tempo di] fame egli ti riscoterà dalla morte, E in tempo di guerra dalla spada. 018 JOB 005 021 Al [tempo del] flagello della lingua tu sarai nascosto; E non temerai la desolazione, quando verrà. 018 JOB 005 022 Tu riderai del guasto e della carestia; E non temerai delle fiere della terra. 018 JOB 005 023 Perciocchè tu avrai patto eziandio con le pietre de' campi; E le fiere della campagna ti saranno rendute pacifiche. 018 JOB 005 024 E tu conoscerai per prova che il tuo padiglione [non sarà] se non pace, E governerai la tua casa, e nulla ti verrà fallito. 018 JOB 005 025 E riconoscerai che la tua progenie [sarà] molta, E che i tuoi discendenti [saranno] come l'erba della terra. 018 JOB 005 026 Tu entrerai in estrema vecchiezza nel sepolcro, Come la bica delle biade è accumulata al suo tempo. 018 JOB 005 027 Ecco [ciò noi ti diciamo]; noi l'abbiamo investigato; egli [è] così; Ascoltalo, e riconoscilo. 018 JOB 006 001 E GIOBBE rispose e disse: 018 JOB 006 002 Fosse pur lo sdegno mio ben pesato, E fosse parimente la mia calamità levata in una bilancia! 018 JOB 006 003 Perciocchè ora sarebbe [trovata] più pesante che la rena del mare; E però le mie parole vanno all'estremo. 018 JOB 006 004 Perchè le saette dell'Onnipotente [sono] dentro di me, E lo spirito mio ne beve il veleno; Gli spaventi di Dio sono ordinati in battaglia contro a me. 018 JOB 006 005 L'asino salvatico raglia egli presso all'erba? Il bue mugghia egli presso alla sua pastura? 018 JOB 006 006 Una cosa insipida si mangia ella senza sale? Evvi sapore nella chiara ch'è intorno al torlo dell'uovo? 018 JOB 006 007 [Le cose che] l'anima mia avrebbe ricusate pur di toccare Sono ora i miei dolorosi cibi. 018 JOB 006 008 Oh! venisse pur quel ch'io chieggio, E concedesse[mi] Iddio quel ch'io aspetto! 018 JOB 006 009 E piacesse a Dio di tritarmi, Di sciorre la sua mano, e di disfarmi! 018 JOB 006 010 [Questa] sarebbe pure ancora la mia consolazione, Benchè io arda di dolore, [e] ch'egli non mi risparmi, Che io non ho nascoste le parole del Santo. 018 JOB 006 011 Quale [è] la mia forza, per isperare? E quale [è] il termine che mi [è] posto, per prolungar [l'aspettazione del]l'anima mia? 018 JOB 006 012 La mia forza [è] ella [come] la forza delle pietre? La mia carne [è] ella di rame? 018 JOB 006 013 Non [è egli così] che io non ho più alcun ristoro in me? E che ogni modo di sussistere è cacciato lontan da me? 018 JOB 006 014 Benignità [dovrebbe essere usata] dall'amico inverso colui ch'è tutto strutto; Ma esso ha abbandonato il timor dell'Onnipotente, 018 JOB 006 015 I miei fratelli [mi] hanno fallito, a guisa di un ruscello, Come rapidi torrenti [che] trapassano via; 018 JOB 006 016 I quali sono scuri per lo ghiaccio; [E] sopra cui la neve si ammonzicchia; 018 JOB 006 017 [Ma poi], al tempo che corrono, vengono meno, Quando sentono il caldo, spariscono dal luogo loro. 018 JOB 006 018 I sentieri del corso loro si contorcono, Essi si riducono a nulla, e si perdono. 018 JOB 006 019 Le schiere de' viandanti di Tema [li] riguardavano, Le carovane di Seba ne aveano presa speranza; 018 JOB 006 020 [Ma] si vergognano di esservisi fidati; Essendo giunti fin là, sono confusi. 018 JOB 006 021 Perciocchè ora voi siete venuti a niente; Avete veduta la ruina, ed avete avuta paura. 018 JOB 006 022 [Vi] ho io detto: Datemi, E fate presenti delle vostre facoltà per me? 018 JOB 006 023 E liberatemi di man del nemico, E riscuotetemi di man de' violenti? 018 JOB 006 024 Insegnatemi, ed io mi tacerò; E ammaestratemi, se pure ho errato in qualche cosa. 018 JOB 006 025 Quanto son potenti le parole di dirittura! E che potrà in esse riprendere alcun di voi? 018 JOB 006 026 Stimate voi [che] parlare [sia] convincere? E [che] i ragionamenti di un uomo che ha perduta ogni speranza [non sieno altro che] vento? 018 JOB 006 027 E pure ancora voi vi gittate addosso all'orfano, E cercate di far traboccare il vostro amico. 018 JOB 006 028 Ora dunque piacciavi riguardare a me, E se io mento in vostra presenza. 018 JOB 006 029 Deh! ravvedetevi; che non siavi iniquità; Da capo, [il dico], ravvedetevi, io son giusto in questo [affare]. 018 JOB 006 030 Evvi egli iniquità nella mia lingua? Il mio palato non sa egli discerner le cose perverse? 018 JOB 007 001 Non ha l'uomo un termine della sua milizia in su la terra? E [non sono] i suoi giorni simili a quelli di un mercenario? 018 JOB 007 002 Come il servo aspira all'ombra, E il mercenario aspetta il premio della sua opera; 018 JOB 007 003 Così mi sono stati dati per eredità de' mesi molesti; E mi sono state assegnate per parte mia notti penose. 018 JOB 007 004 Se mi son posto a giacere, dico: Quando mi leverò? Quando sarà passata la notte? E mi stanco di dimenarmi fino all'alba. 018 JOB 007 005 La mia carne è rivestita di vermini, e di gromma di terra; La mia pelle si schianta, e si disfa. 018 JOB 007 006 I miei giorni son passati via più leggermente che la spola del tessitore, E son venuti meno senza speranza. 018 JOB 007 007 Ricordati che la mia vita [è] un vento, [Che] l'occhio mio non tornerà [più] a vedere il bene. 018 JOB 007 008 L'occhio di chi mi vede non mi riguarderà [più]; [Se tu rivolgi] gli occhi verso me, io non [sarò] più. 018 JOB 007 009 [Come] la nuvola si dilegua, e se ne va via; Così chi scende nel sepolcro non [ne] salirà [più fuori]. 018 JOB 007 010 Egli non ritornerà più a casa sua, E il luogo suo non lo riconoscerà più. 018 JOB 007 011 Io altresì non ratterrò la mia bocca; Io parlerò nell'angoscia del mio spirito, Io mi lamenterò nell'amaritudine dell'anima mia. 018 JOB 007 012 [Sono] io un mare, o una balena, Che tu mi ponga guardia attorno? 018 JOB 007 013 Quando io dico: La mia lettiera mi darà alleggiamento, Il mio letto solleverà [parte] del mio lamento; 018 JOB 007 014 Allora tu mi sgomenti con sogni, E mi spaventi con visioni. 018 JOB 007 015 Talchè io nell'animo sceglierei innanzi di essere strangolato, E [innanzi vorrei] la morte che le mie ossa. 018 JOB 007 016 Io son tutto strutto; io non viverò in perpetuo; Cessati da me; conciossiachè i miei giorni [non sieno altro che] vanità. 018 JOB 007 017 Che cosa [è] l'uomo, che tu ne faccia sì grande stima, Che tu ponga mente ad esso? 018 JOB 007 018 E che tu lo visiti ogni mattina, E ad ogni momento l'esamini? 018 JOB 007 019 Fino a quando non ti rivolgerai indietro da me, [E] non mi darai alcuna posa, Tanto che io possa inghiottir la mia saliva? 018 JOB 007 020 Io ho peccato; che opererò inverso te, o Guardiano degli uomini? Perchè mi hai posto per tuo bersaglio, E [perchè] sono io grave a me stesso? 018 JOB 007 021 E perchè non perdoni il mio misfatto, E non rimuovi la mia iniquità? Conciossiachè di presente giacerò nella polvere; E, se [poi] tu mi ricerchi, io non sarò [più]. 018 JOB 008 001 E BILDAD Suhita rispose, e disse: 018 JOB 008 002 Infino a quando proferirai tali ragionamenti, E [saranno] le parole della tua bocca [come] un vento impetuoso? 018 JOB 008 003 Iddio pervertirebbe egli il giudicio? L'Onnipotente pervertirebbe egli la giustizia? 018 JOB 008 004 Se i tuoi figliuoli hanno peccato contro a lui, Egli altresì li ha dati in mano del lor misfatto. 018 JOB 008 005 [Ma] quant'è a te, se tu ricerchi Iddio, E chiedi grazia all'Onnipotente; 018 JOB 008 006 Se tu [sei] puro e diritto, Certamente egli si risveglierà di presente in favor tuo, E farà prosperare il tuo giusto abitacolo. 018 JOB 008 007 E la tua condizione di prima sarà stata piccola, E l'ultima diventerà grandissima. 018 JOB 008 008 Perciocchè domanda pur le età primiere, E disponti ad informarti da' padri loro; 018 JOB 008 009 Imperocchè, quant'è a noi, [siamo sol da] ieri in qua, E non abbiamo intendimento; Perchè i nostri giorni [son] come un'ombra sopra la terra; 018 JOB 008 010 Non insegnerannoti essi, [e non] parlerannoti, E non trarranno essi fuori ragionamenti dal cuor loro? 018 JOB 008 011 Il giunco sorgerà egli senza pantano? L'erba de' prati crescerà ella senz'acqua? 018 JOB 008 012 E pure, mentre [è] ancor verde, e non [è] ancora segata, Si secca avanti ogni [altra] erba. 018 JOB 008 013 Tali [son] le vie di tutti quelli che dimenticano Iddio, E [così] perirà la speranza dell'ipocrita; 018 JOB 008 014 La cui speranza sarà troncata, E la cui confidanza [sarà] una casa di ragnolo. 018 JOB 008 015 Egli si appoggerà in su la casa sua, ma quella non istarà ferma; Egli si atterrà ad essa, ma ella non istarà in piè. 018 JOB 008 016 [Egli] è verdeggiante al sole, E i suoi rami si spandono fuori in sul giardino, nel quale è piantato; 018 JOB 008 017 Le sue radici s'intralciano presso alla fonte, Egli mira la casa di pietra. 018 JOB 008 018 Ma, se alcuno lo manderà in ruina, [divellendolo dal luogo suo], [Questo] lo rinnegherà dicendo: Io non ti vidi [giammai]. 018 JOB 008 019 Ecco, tale [è] l'allegrezza della sua via, E dalla polvere ne germoglieranno altri. 018 JOB 008 020 Ecco, Iddio non disdegna l'[uomo] intiero; Ma altresì non presta la mano a' maligni. 018 JOB 008 021 Ancora empierà egli la tua bocca di riso, E le tue labbra di giubilo. 018 JOB 008 022 Quelli che ti odiano saranno vestiti di vergogna; Ma il tabernacolo degli empi non sarà [più]. 018 JOB 009 001 E GIOBBE rispose e disse: 018 JOB 009 002 Veramente io so ch'[egli è] così; E come si giustificherebbe l'uomo appo Iddio? 018 JOB 009 003 Se [Iddio] vuol litigar con lui, Egli non gli potrà rispondere d'infra mille [articoli] ad un solo. 018 JOB 009 004 [Egli è] savio di cuore, e potente di forza; Chi si è [mai] indurato contro a lui, ed è prosperato? 018 JOB 009 005 [Contro a lui], che spianta i monti, Senza che si possa sapere come egli li abbia rivolti sottosopra nella sua ira; 018 JOB 009 006 Che crolla la terra, [e la smuove] dal luogo suo; E [da cui] le colonne di essa sono scosse; 018 JOB 009 007 Che parla al sole, ed esso non si leva; Che tiene suggellate le stelle; 018 JOB 009 008 Che distende tutto solo i cieli, E calca le sommità del mare; 018 JOB 009 009 Che ha fatto i [segni del] Carro, dell'Orione, delle Gallinelle, E quelli [che sono in] fondo all'Austro; 018 JOB 009 010 Che fa cose tanto grandi, che non si possono investigare; E tante cose maravigliose che non si possono annoverare. 018 JOB 009 011 Ecco, egli passerà davanti a me, ed io nol vedrò; Ripasserà, ed io non lo scorgerò. 018 JOB 009 012 Ecco, egli rapirà, [e] chi gli farà far restituzione? Chi gli dirà: Che fai? 018 JOB 009 013 Iddio non raffrena l'ira sua; Sotto lui sono atterrati i bravi campioni. 018 JOB 009 014 Quanto meno gli risponderei io, Ed userei parole scelte contro a lui? 018 JOB 009 015 Io, che quantunque fossi giusto, non risponderei, [Anzi] chiederei grazia al mio Giudice. 018 JOB 009 016 Se io grido, ed egli mi risponde, Pur non potrò credere ch'egli abbia ascoltata la mia voce; 018 JOB 009 017 Conciossiachè egli mi abbia conquiso con un turbo, E mi abbia date di molte battiture senza cagione. 018 JOB 009 018 Egli non mi permette pur di respirare; Perciocchè egli mi sazia di amaritudini. 018 JOB 009 019 Se si tratta di forza, ecco, [egli è] potente; Se di giudicio, chi mi citerà? 018 JOB 009 020 Benchè io sia giusto, la mia bocca mi condannerà; [Quantunque] io [sia] intiero, ella mi dichiarerà perverso. 018 JOB 009 021 [Benchè] io [sia] intiero, io non riconoscerò me stesso; Io avrò a sdegno la vita mia. 018 JOB 009 022 Egli [è] tutt'uno; perciò ho detto: Egli distrugge ugualmente l'[uomo] intiero e l'empio. 018 JOB 009 023 Se [è] un flagello, egli uccide in un momento; [Ma] egli si beffa della prova degl'innocenti. 018 JOB 009 024 La terra è data in mano all'empio, [Il qual] copre la faccia de' giudici di essa. Ora, se [Iddio] non [fa questo], chi [è] egli [dunque?] 018 JOB 009 025 Ma i miei giorni sono stati più leggieri che un corriero; Son fuggiti via, non hanno goduto il bene; 018 JOB 009 026 Son trascorsi come saette, Come un'aquila che vola frettolosa al pasto. 018 JOB 009 027 Se io dico: Io dimenticherò il mio lamento, Io lascerò il mio cruccio, e mi rinforzerò; 018 JOB 009 028 Io sono spaventato di tutti i miei tormenti, Io so che tu non mi reputerai innocente. 018 JOB 009 029 Io sarò reo; Perchè adunque mi affaticherei in vano? 018 JOB 009 030 Quando io mi fossi lavato con acque di neve, E nettatomi le mani col sapone; 018 JOB 009 031 Allora pure tu mi tufferesti in una fossa, E i miei vestimenti mi avrebbero in abbominio. 018 JOB 009 032 Perciocchè egli non [è] un uomo, come [son] io, [perchè] io gli risponda, [E perchè] noi veniamo insieme a giudicio. 018 JOB 009 033 Ei non v'è niuno che possa dar sentenza fra noi, [Che] possa metter la mano sopra amendue noi. 018 JOB 009 034 [Ma] rimuova egli pur la sua verga d'addosso a me, E non mi conturbi il suo spavento. 018 JOB 009 035 [Allora] io parlerò, e non avrò paura di lui; Perciocchè in questo stato io non [sono] in me stesso. 018 JOB 010 001 L'anima mia si annoia della mia vita. Io mi lascerò scorrere addosso il mio lamento; Io parlerò nell'amaritudine dell'anima mia. 018 JOB 010 002 Io dirò a Dio: Non condannarmi; Fammi assapere perchè tu litighi meco. 018 JOB 010 003 Ti par egli ben fatto di oppressare, Di sdegnar l'opera delle tue mani, E di risplendere sopra il consiglio degli empi? 018 JOB 010 004 Hai tu occhi di carne? Vedi tu come vede l'uomo? 018 JOB 010 005 [Sono] i tuoi giorni come i giorni dell'uomo mortale? [Sono] i tuoi anni come l'età umana? 018 JOB 010 006 Che tu faccia inchiesta della mia iniquità, E prenda informazione del mio peccato? 018 JOB 010 007 A te si appartiene di conoscere che io non son reo; E non [vi è] niuno che riscuota dalla tua mano. 018 JOB 010 008 Le tue mani mi hanno formato e composto; E tu mi distruggi tutto quanto d'ogn'intorno. 018 JOB 010 009 Deh! ricordati che tu mi hai formato come dell'argilla; E tu mi fai ritornare in polvere. 018 JOB 010 010 Non mi hai tu colato come latte, E fatto rappigliar come un cacio? 018 JOB 010 011 Tu mi hai vestito di pelle e di carne E mi hai contesto d'ossa e di nervi. 018 JOB 010 012 [Tu mi hai data] la vita, ed hai usata benignità inverso me; E la tua cura ha guardato lo spirito mio. 018 JOB 010 013 E pur tu avevi riposte queste cose nel cuor tuo; Io conosco che questo [era] appo te. 018 JOB 010 014 Se io ho peccato, tu mi hai notato, E non mi hai assolto della mia iniquità. 018 JOB 010 015 Se io sono stato reo, guai a me; E se son giusto, non però alzo il capo, [Essendo] sazio d'ignominia, e veggendo la mia afflizione; 018 JOB 010 016 E se pur l'alzo, tu mi cacci a giusa di fiero leone, E torni a dimostrarti maraviglioso contro a me. 018 JOB 010 017 Tu mi produci in faccia nuovi testimoni tuoi; Tu accresci la tua indegnazione contro a me; Eserciti a muta [sono] sopra me. 018 JOB 010 018 Perchè dunque mi hai tratto fuor della matrice? Io [vi] sarei spirato, e l'occhio d'alcuno non mi avrebbe veduto. 018 JOB 010 019 Io sarei stato come se non avessi giammai avuto essere; Io sarei stato portato dal seno alla sepoltura. 018 JOB 010 020 I miei giorni non [sono] eglino poca cosa? cessa dunque, E rimanti da me, sì che io mi rinforzi un poco; 018 JOB 010 021 Avanti che io me ne vada alla terra delle tenebre, Dell'ombra della morte, onde mai non tornerò; 018 JOB 010 022 Alla terra d'oscurità simile a caligine; D'ombra di morte, [ove] non [è] ordine alcuno; E la quale, [quando] fa chiaro, [è] simile a caligine. 018 JOB 011 001 E SOFAR Naamatita rispose e disse: 018 JOB 011 002 Non risponderebbesi egli ad un uomo di tante parole? Ed un uomo loquace sarebbe egli [per ciò] reputato giusto? 018 JOB 011 003 Faranno le tue ciancie tacer gli uomini? Ti farai tu beffe, senza che alcuno ti faccia vergogna? 018 JOB 011 004 Or tu hai detto: La mia maniera di vita è pura, Ed io sono stato netto davanti agli occhi tuoi. 018 JOB 011 005 Ma volesse pure Iddio parlare, Ed aprir le sue labbra teco; 018 JOB 011 006 E dichiararti i segreti della sapienza; Perciocchè [sono] doppi; E tu conosceresti che Iddio ti fa portar pena minore Che la tua iniquità non merita di ragione. 018 JOB 011 007 Potresti tu trovar modo d'investigare Iddio? Potresti tu trovar l'Onnipotente in perfezione? 018 JOB 011 008 [Queste cose sono] le altezze de' cieli, che [ci] faresti? [Son] più profonde che l'inferno, come [le] conosceresti? 018 JOB 011 009 La [lor] distesa [è] più lunga che la terra, E la [lor] larghezza [è più grande] che il mare. 018 JOB 011 010 Se [Iddio] sovverte, ovvero s'egli serra, E raccoglie, chi ne lo storrà? 018 JOB 011 011 Perciocchè egli conosce gli uomini vani; E veggendo l'iniquità, non [vi] porrebbe egli mente? 018 JOB 011 012 Ma l'uomo [è] scemo di senno, e temerario di cuore; E nasce [simile] a un puledro di un asino salvatico. 018 JOB 011 013 Se tu addirizzi il cuor tuo, E spieghi le palme delle tue mani a lui; 018 JOB 011 014 Se [vi è] iniquità nella tua mano, e tu l'allontani [da te], E non lasci dimorare alcuna perversità ne' tuoi tabernacoli; 018 JOB 011 015 Allora certamente tu alzerai la faccia [netta] di macchia, E sarai stabilito, e non avrai paura [di nulla]; 018 JOB 011 016 Perciocchè tu dimenticherai gli affanni, [E] te ne ricorderai come d'acque trascorse; 018 JOB 011 017 E [ti] si leverà un tempo più [chiaro] che il mezzodì; Tu risplenderai, tu sarai simile alla mattina; 018 JOB 011 018 E sarai in sicurtà; perciocchè vi sarà che sperare; E pianterai [il tuo padiglione, e] giacerai sicuramente; 018 JOB 011 019 E ti coricherai, e niuno [ti] spaventerà; E molti ti supplicheranno. 018 JOB 011 020 Ma gli occhi degli empi verranno meno, Ed [ogni] rifugio sarà perduto per loro; E la loro [unica] speranza [sarà] di render lo spirito. 018 JOB 012 001 E GIOBBE rispose, e disse: 018 JOB 012 002 Sì, veramente voi [siete tutt]'un popolo, E la sapienza morrà con voi. 018 JOB 012 003 Anch'io ho senno come voi; Io non sono da men di voi; Ed appo cui non [sono] cotali cose? 018 JOB 012 004 Io son quell'uomo ch'è schernito dal suo amico; [Ma un tale] invoca Iddio, ed egli gli risponderà; L'uomo giusto ed intiero è schernito. 018 JOB 012 005 Colui che sta per isdrucciolare col piè, [E], per estimazione di chi è felice, un tizzone sprezzato. 018 JOB 012 006 I tabernacoli de' ladroni prosperano, E [v'è] ogni sicurtà per quelli che dispettano Iddio, Nelle cui mani egli fa cadere [ciò che desiderano]. 018 JOB 012 007 E in vero, domandane pur le bestie, ed esse tu [l]'insegneranno; E gli uccelli del cielo, ed essi te [lo] dichiareranno; 018 JOB 012 008 Ovvero, ragiona[ne] con la terra, ed essa te [l]'insegnerà; I pesci del mare eziandio te [lo] racconteranno. 018 JOB 012 009 Fra tutte queste [creature], Quale [è quella che] non sappia che la mano del Signore fa questo? 018 JOB 012 010 Nella cui mano [è] l'anima d'ogni [uomo] vivente, E lo spirito d'ogni carne umana. 018 JOB 012 011 L'orecchio non prova egli le parole, Come il palato assapora le vivande? 018 JOB 012 012 Ne' vecchi [è] la sapienza, E nella grande età [è] la prudenza. 018 JOB 012 013 Appo lui [è] la sapienza e la forza; A lui [appartiene] il consiglio e l'intelligenza. 018 JOB 012 014 Ecco, [se] egli ruina, [la cosa] non può esser riedificata; [Se] serra alcuno, non gli può essere aperto. 018 JOB 012 015 Ecco, [se] egli rattiene le acque, elle si seccano; E [se] le lascia scorrere, rivoltano la terra sottosopra. 018 JOB 012 016 Appo lui [è] forza e ragione; A lui [appartiene] chi erra, e chi fa errare. 018 JOB 012 017 Egli ne mena i consiglieri spogliati, E fa impazzare i giudici. 018 JOB 012 018 Egli scioglie il legame dei re, E stringe la cinghia sopra i lor [propri] lombi. 018 JOB 012 019 Egli ne mena i rettori spogliati, E sovverte i possenti. 018 JOB 012 020 Egli toglie la favella agli eloquenti, E leva il senno a' vecchi. 018 JOB 012 021 Egli spande lo sprezzo sopra i nobili, E rallenta la cintura de' possenti. 018 JOB 012 022 Egli rivela le cose profonde, [traendole] fuor delle tenebre; E mette fuori alla luce l'ombra della morte. 018 JOB 012 023 Egli accresce le nazioni, ed [altesì] le distrugge; Egli sparge le genti, ed [altresì] le riduce insieme. 018 JOB 012 024 Egli toglie il senno a' capi de' popoli della terra, E li fa andar vagando per luoghi deserti, [ove] non [ha] via alcuna. 018 JOB 012 025 Vanno a tentone per le tenebre, senza luce alcuna: Ed egli li fa andare errando come un uomo ebbro. 018 JOB 013 001 Ecco, l'occhio mio ha vedute tutte [queste cose], L'orecchio mio le ha udite, e le ha intese. 018 JOB 013 002 Quanto sapete voi, so anch'io; Io non son da men di voi. 018 JOB 013 003 E pure io parlerò all'Onnipotente; Io avrò a grado di venire a ragione con lui. 018 JOB 013 004 Ma certo, quant'è a voi, voi siete rappezzatori di menzogna; Voi [siete] medici da nulla tutti quanti. 018 JOB 013 005 Oh! vi taceste pur del tutto, Ciò vi sarebbe [reputato] in saviezza! 018 JOB 013 006 Deh! ascoltate la difesa della mia ragione, Ed attendete agli argomenti delle mie labbra. 018 JOB 013 007 Convienvisi in favor di Dio parlar perversamente, E per rispetto suo parlar frodolentemente? 018 JOB 013 008 Convienvisi aver riguardo alla qualità sua? Convienvisi litigar per Iddio? 018 JOB 013 009 [Sarebbe egli] ben [per voi] ch'egli vi esaminasse? Gabberestelo voi come si gabba un uomo? 018 JOB 013 010 Egli del certo vi arguirà, Se di nascosto avete riguardo alla qualità delle persone. 018 JOB 013 011 La sua altezza non vi sgomenterà ella? Lo spavento di lui non vi caderà egli addosso? 018 JOB 013 012 I vostri [detti] memorandi [son] simili a cenere; [Ed] i vostri sublimi [ragionamenti] a mucchi di fango. 018 JOB 013 013 Tacetevi, e lasciatemi stare, ed io parlerò; E passimi addosso che che sia. 018 JOB 013 014 Perchè mi strappo io la carne co' denti, E [perchè] tengo l'anima mia nella palma della mia mano? 018 JOB 013 015 Ecco, uccidami egli pure; sì spererò in lui; Ma tuttavia difenderò le mie vie nel suo cospetto. 018 JOB 013 016 Ed egli stesso mi [sarà] in salvazione; Perciocchè l'ipocrita non gli verrà davanti. 018 JOB 013 017 Ascoltate attentamente il mio ragionamento; Ed [entrivi] negli orecchi la mia dichiarazione. 018 JOB 013 018 Ecco ora, [quando] io avrò esposta per ordine la mia ragione, Io so che sarò trovato giusto. 018 JOB 013 019 Chi è colui che voglia litigar meco? Conciossiachè di presente mi tacerò, e spirerò. 018 JOB 013 020 Sol non farmi due cose, [Ed] allora io non mi nasconderò dal tuo cospetto. 018 JOB 013 021 Allontana la tua mano d'addosso a me, E non mi spaventi il tuo terrore. 018 JOB 013 022 E poi chiama, ed io risponderò; Ovvero, io parlerò, e tu rispondimi. 018 JOB 013 023 Quante iniquità e peccati ho io? Mostrami il mio misfatto, e il mio peccato. 018 JOB 013 024 Perchè nascondi la tua faccia, E mi reputi tuo nemico? 018 JOB 013 025 Stritolerai tu una fronda sospinta? O perseguiterai tu della stoppia secca? 018 JOB 013 026 Che tu mi sentenzii a pene amare, E mi faccia eredar l'iniquità della mia fanciullezza! 018 JOB 013 027 E metta i miei piedi ne' ceppi, E spii tutti i miei sentieri, [E] stampi le tue pedate in su le radici de' miei piedi! 018 JOB 013 028 Onde costui si disfa come del legno intarlato, Come un vestimento roso dalle tignuole. 018 JOB 014 001 L'uomo nato di donna [È] di breve età, e pieno di travagli. 018 JOB 014 002 Egli esce fuori come un fiore, e poi è reciso; E fugge come l'ombra, e non istà fermo. 018 JOB 014 003 E pur tu apri gli occhi tuoi sopra un tale, E mi fai venire a giudicio teco! 018 JOB 014 004 Chi può trarre una cosa monda da una immonda? Niuno. 018 JOB 014 005 Poichè i suoi giorni [son] determinati, [E che] il numero de' suoi mesi [è] appo te, [E che] tu [gli] hai posti i suoi termini, I quali egli non può trapassare, 018 JOB 014 006 Rivolgiti d'addosso a lui, sì ch'egli abbia alcuna posa, Infino a tanto che di buona voglia egli fornisca la sua giornata, come un mercenario. 018 JOB 014 007 Perciocchè quantunque un albero sia tagliato, Pur vi è speranza per lui, ch'egli si rinnoverà ancora, E che i suoi rampolli non mancheranno. 018 JOB 014 008 Benchè la sua radice sia invecchiata nella terra, E il suo tronco sia morto nella polvere; 018 JOB 014 009 Pur nondimeno, tosto ch'egli sentirà l'acqua, rigermoglierà, E produrrà rami come una pianta [novella]. 018 JOB 014 010 Ma l'uomo muore, e si fiacca; E [quando] l'uomo è trapassato, ov'[è] egli? 018 JOB 014 011 Le acque se ne vanno via dal mare, E i fiumi si seccano, e si asciugano; 018 JOB 014 012 Così, [quando] l'uomo giace in terra, egli non risorge; Finchè non [vi sieno più] cieli, [i morti] non si risveglieranno, E non si desteranno dal sonno loro. 018 JOB 014 013 Oh! nascondessimi tu pur sottera, [Ed] occultassimi, finchè l'ira tua fosse racquetata; [E] ponessimi alcun termine, [dopo il quale] tu ti ricordassi di me! 018 JOB 014 014 Se l'uomo muore, può egli tornare in vita? Aspetterò io tutti i giorni del tempo determinato della mia vita, Finchè mi venga mutamento [di condizione?] 018 JOB 014 015 E che tu [mi] chiami, e che io ti risponda, [E] che tu desideri l'opera delle tue mani? 018 JOB 014 016 Perciocchè ora tu conti i miei passi, [E] non riserbi [nulla a punir] del mio peccato. 018 JOB 014 017 I miei misfatti son suggellati in un sacchetto, Tu l'hai cucito sopra le mie iniquità. 018 JOB 014 018 Ma certo, [come] un monte cadendo scoscende, Ed una rupe è divelta dal suo luogo; 018 JOB 014 019 E le acque rodono le pietre, [E] i lor diluvi inondano la polvere dalla terra; Così tu fai perir la speranza dell'uomo. 018 JOB 014 020 Tu lo sopraffai in eterno, ed egli se ne va; Tu gli fai mutar faccia, e lo mandi via. 018 JOB 014 021 [Se poi] i suoi figliuoli sono in onore, egli nol sa; [Se] altresì sono abbassati, egli non vi pon mente. 018 JOB 014 022 La sua carne si duole sol di lui, E l'anima sua fa cordoglio sol di lui. 018 JOB 015 001 ED Elifaz Temanita rispose e disse: 018 JOB 015 002 Deve un uomo savio pronunziare opinioni vane, Ed empiersi il ventre di vento orientale? 018 JOB 015 003 Ed argomentar con parole inutili, E [con] ragionamenti onde non può trarre alcun vantaggio? 018 JOB 015 004 Sì certo, tu annulli il timor [di Dio], Ed impedisci l'orazione [che deve farsi] davanti a lui. 018 JOB 015 005 Perciocchè la tua bocca dimostra la tua iniquità, Poichè tu hai scelto il parlar de' frodolenti. 018 JOB 015 006 La tua bocca ti condanna, e non io; E le tue labbra testificano contro a te. 018 JOB 015 007 [Sei] tu il primiero uomo che sia nato [nel mondo?] O sei tu stato formato avanti i colli? 018 JOB 015 008 Hai tu udito il segreto di Dio, E ne hai tu sottratta a te la sapienza? 018 JOB 015 009 Che sai tu, che noi non sappiamo? [Che] intendi tu, che non sia appo noi? 018 JOB 015 010 Fra noi [vi è] eziandio alcun canuto, alcun molto vecchio, Più attempato che tuo padre. 018 JOB 015 011 [Son] le consolazioni di Dio troppo poca cosa per te? Hai tu alcuna cosa riposta appo te? 018 JOB 015 012 Perchè ti trasporta il cuor tuo? E perchè ammiccano gli occhi tuoi, 018 JOB 015 013 Che tu rivolga il tuo soffio, E proferisca della tua bocca parole contro a Dio? 018 JOB 015 014 Che cosa [è] l'uomo, ch'egli sia puro? E [che cosa è] chi [è] nato di donna, ch'egli sia giusto? 018 JOB 015 015 Ecco, egli non si fida ne' suoi santi, Ed i cieli non son puri nel suo cospetto; 018 JOB 015 016 Quanto più abbominevole e puzzolente [È] l'uomo, che beve l'iniquità come acqua? 018 JOB 015 017 Io ti dichiarerò, ascoltami pure, E ti racconterò ciò che io ho veduto; 018 JOB 015 018 Il che i savi hanno narrato, E non l'hanno celato, [avendolo ricevuto] da' padri loro; 018 JOB 015 019 A' quali soli la terra fu data, E per mezzo [i] cui [paesi] non passò mai straniero. 018 JOB 015 020 L'empio è tormentato tutti i giorni della sua vita; Ed al violento è riposto un piccol numero d'anni. 018 JOB 015 021 [Egli ha] negli orecchi un romor di spaventi; In tempo di pace il guastatore gli sopraggiunge. 018 JOB 015 022 Egli non si fida punto di potere uscir delle tenebre; Egli sta [sempre] in guato, aspettando la spada. 018 JOB 015 023 Egli va tapinando per [cercar] dove [sia] del pane; Egli sa che ha in mano tutto presto il giorno delle tenebre. 018 JOB 015 024 Angoscia e tribolazione lo spaventano; Lo sopraffanno come un re apparecchiato alla battaglia. 018 JOB 015 025 Perciocchè egli ha distesa la sua mano contro a Dio, E si è rinforzato contro all'Onnipotente; 018 JOB 015 026 [E] gli è corso col collo [fermo], Co' suoi spessi e rilevati scudi; 018 JOB 015 027 Perciocchè egli ha coperto il suo viso di grasso, Ed ha fatte delle pieghe sopra i suoi fianchi; 018 JOB 015 028 Ed è abitato in città desolate, in case disabitate, Ch'erano preste ad [esser ridotte in] monti di ruine. 018 JOB 015 029 Egli non arricchirà, e le sue facoltà non saranno stabili, E il suo colmo non si spanderà nella terra. 018 JOB 015 030 Egli non si dipartirà giammai dalle tenebre, La fiamma seccherà i suoi rampolli, Ed egli sarà portato via dal soffio della bocca di Dio. 018 JOB 015 031 Non confidisi già nella vanità, [dalla quale è] sedotto; Perciocchè egli muterà stato, e sarà ridotto al niente. 018 JOB 015 032 [Questo mutamento] si compierà fuor del suo tempo, E i suoi rami non verdeggeranno. 018 JOB 015 033 Il suo agresto sarà rapito come quel d'una vigna, E le sue gemme saranno sbattute come quelle di un ulivo. 018 JOB 015 034 Perciocchè la raunanza de' profani [sarà] deserta, E il fuoco divorerà i tabernacoli di [quelli che prendon] presenti; 018 JOB 015 035 [I quali] concepiscono perversità, e partoriscono iniquità, E il cui ventre macchina fraude. 018 JOB 016 001 E GIOBBE rispose e disse: 018 JOB 016 002 Io ho più volte udite le stesse cose; Voi tutti [siete] consolatori molesti. 018 JOB 016 003 Finiranno mai le parole di vento? Ovvero, di che ti fai forte, che tu replichi [ancora?] 018 JOB 016 004 Se l'anima vostra fosse nello stato dell'anima mia, Anch'io potrei parlar come voi, Mettere insieme parole contro a voi, E scuotervi il capo contra. 018 JOB 016 005 [Ma anzi] io vi conforterei con la mia bocca, E la consolazione delle mie labbra rallenterebbe [il vostro dolore]. 018 JOB 016 006 Se io parlo, il mio dolore non però si rallenta; E se io resto [di parlare], quanto se ne partirà egli da me? 018 JOB 016 007 Certo, egli ora mi ha straccato; E tu mi hai, [o Dio], diserta tutta la mia brigata. 018 JOB 016 008 E mi hai fatto diventar tutto grinzo, [Il che] è un testimonio [del mio male]; La mia magrezza si leva contro a me, [e] mi testifica contra in faccia. 018 JOB 016 009 L'ira sua [mi] ha lacerato, ed egli procede contro a me da avversario; Egli digrigna i denti contro a me; Il mio nemico appunta i suoi occhi in me. 018 JOB 016 010 Hanno aperta la bocca contro a me, Mi hanno battuto in su le guance per vituperio, Si sono adunati insieme contro a me. 018 JOB 016 011 Iddio mi ha messo in poter del perverso, E mi ha fatto cader nelle mani degli empi. 018 JOB 016 012 Io era in istato tranquillo, ed egli mi ha rotto; E presomi per lo collo, mi ha tritato, E mi ha rizzato per suo bersaglio. 018 JOB 016 013 I suoi arcieri mi hanno intorniato; Egli mi trafigge le reni, e non mi risparmia punto; Egli mi ha sparso in terra il mio fiele. 018 JOB 016 014 Egli mi rompe di rottura sopra rottura, Egli mi corre addosso come un possente [uomo]. 018 JOB 016 015 Io ho cucito un sacco sopra la mia pelle, Ed ho lordato il mio splendore nella polvere. 018 JOB 016 016 La mia faccia è sucida di piangere, E l'ombra della morte [è] in su le mie palpebre; 018 JOB 016 017 Quantunque non vi [sia] violenza nelle mie mani, E la mia orazione [sia] pura. 018 JOB 016 018 O terra, non nascondere il sangue sparso da me; E [se così è], il mio grido non abbia luogo. 018 JOB 016 019 Eziandio ora, ecco, il mio testimonio [è] ne' cieli; Il mio testimonio [è] ne' [luoghi] sovrani. 018 JOB 016 020 O miei oratori, o amici miei, L'occhio mio si volge lagrimando a Dio. 018 JOB 016 021 Oh! potesse pur l'uomo piatire con Dio, Come un uomo col suo compagno! 018 JOB 016 022 Perciocchè i [miei] brevi anni se ne vanno forniti; Ed io me ne vo per un sentiero, onde non tornerò più. 018 JOB 017 001 Il mio spirito si dissolve, I miei giorni sono spenti, I sepolcri mi [aspettano]. 018 JOB 017 002 Non ho io appresso di me degli schernitori? E l'occhio mio non dev'egli sopportare le loro provocazioni? 018 JOB 017 003 Deh! metti [pegno], dammi sicurtà [per piatir] teco; Chi [sarà] colui [che] mi toccherà nella mano? 018 JOB 017 004 Perciocchè, [quant'è a costoro], tu hai nascosto il senno al cuor loro, E però tu non li innalzerai. 018 JOB 017 005 Di chi parla fra gli amici per lusinga Anche gli occhi de' figliuoli saranno consumati. 018 JOB 017 006 Egli mi ha posto per servir di proverbio a' popoli, Ed io sono pubblicamente menato attorno in sul tamburo. 018 JOB 017 007 E l'occhio mio è tutto raggrinzato di sdegno, E tutte le mie membra [son] simili ad un'ombra. 018 JOB 017 008 Gli [uomini] diritti stupiranno di questo, E l'innocente se ne commoverà per cagion dell'ipocrita. 018 JOB 017 009 Ma pure il giusto si atterrà alla sua via, E colui ch'è puro di mani vie più si raffermerà. 018 JOB 017 010 Or ravvedetevi pure voi tutti, e [poi] venite; Non troverò io alcun savio fra voi? 018 JOB 017 011 I miei giorni son passati via; I miei disegni, i proponimenti del mio cuore son rotti. 018 JOB 017 012 La notte [mi] è cangiata in giorno, La luce è di presso seguita dalle tenebre. 018 JOB 017 013 Se io mi trattengo di speranza, il sepolcro [sarà] la mia casa, Io farò il mio letto nelle tenebre. 018 JOB 017 014 Già ho gridato alla fossa: Tu [sei] mio padre; Ed a' vermini: [Voi siete] la madre, e la sorella mia. 018 JOB 017 015 Ed ove [è] ora la mia speranza? Sì, la mia speranza? chi la potrà vedere? 018 JOB 017 016 [Le mie speranze] scenderanno nel fondo del sepolcro; Conciossiachè il riposo [di tutti] ugualmente [sia] nella polvere. 018 JOB 018 001 E BILDAD Suhita rispose, e disse: 018 JOB 018 002 Fino a quando non metterete fine a' ragionamenti? Intendete [prima], e poi parleremo [insieme]. 018 JOB 018 003 Perchè siamo noi riputati per bestie? E [perchè] ci avete voi a schifo? 018 JOB 018 004 [O tu], che laceri l'anima tua nel tuo cruccio, Sarà la terra abbandonata per cagion tua, E saranno le roccie trasportate dal luogo loro? 018 JOB 018 005 Sì, la luce degli empi sarà spenta, E niuna favilla del fuoco loro rilucerà. 018 JOB 018 006 La luce sarà oscurata nel lor tabernacolo. E la lor lampana sarà spenta intorno a loro. 018 JOB 018 007 I lor fieri passi saran ristretti, E il lor proprio consiglio li traboccherà abbasso; 018 JOB 018 008 Perciocchè essi si gitteranno nel laccio co' piedi loro, E cammineranno sopra la rete. 018 JOB 018 009 Il laccio prenderà [loro] il calcagno, Il ladrone farà loro forza e violenza. 018 JOB 018 010 La fune sarà loro nascosta in terra, E la trappola in sul sentiero. 018 JOB 018 011 Spaventi li conturberanno d'ogn'intorno, E li faranno fuggire in rotta. 018 JOB 018 012 La lor forza sarà affamata, E la calamità [sarà] loro apparecchiata allato. 018 JOB 018 013 Il primogenito della morte divorerà le membra della lor pelle; Divorerà le membra loro. 018 JOB 018 014 La lor confidanza sarà divelta dal lor tabernacolo; E ciò li farà camminare al re degli spaventi. 018 JOB 018 015 Abiteranno ne' lor tabernacoli che non [saranno più] loro; Ei si spargerà del solfo in su le loro stanze. 018 JOB 018 016 Disotto le lor radici si seccheranno, E disopra i lor rami saranno tagliati. 018 JOB 018 017 La lor memoria perirà d'in su la terra, E non avranno nome alcuno sopra le piazze. 018 JOB 018 018 Saranno spinti dalla luce nelle tenebre, E saranno cacciati fuor del mondo. 018 JOB 018 019 Non avranno figliuoli, nè nipoti fra il lor popolo, Nè alcuno che sopravviva [loro] nelle loro abitazioni. 018 JOB 018 020 La posterità stupirà del lor giorno, Come gli antenati ne avranno avuto orrore. 018 JOB 018 021 Certo tali [saranno] gli abitacoli de' perversi, E tal [sarà] il luogo [di] coloro che non conoscono Iddio. 018 JOB 019 001 E GIOBBE rispose, e disse: 018 JOB 019 002 Infino a quando addoglierete voi l'anima mia, E mi triterete con parole? 018 JOB 019 003 Già dieci volte voi mi avete fatta onta; Non vi vergognate voi di procedere [così] stranamente meco? 018 JOB 019 004 Ma pure, [sia così] certamente che io abbia fallito, Il mio fallo dimorerà meco. 018 JOB 019 005 Se pur volete innalzarvi sopra a me, [E volete] rimproverarmi il mio vituperio, 018 JOB 019 006 Sappiate ora che Iddio mi ha sovvertito, E ch'egli mi ha intorniato della sua rete. 018 JOB 019 007 Ecco, io grido violenza, e non sono esaudito; Io sclamo, e non [mi si fa] ragione. 018 JOB 019 008 Egli ha abbarrata la mia via sì che io non posso passare; Ed ha poste le tenebre sopra i miei sentieri. 018 JOB 019 009 Egli mi ha spogliato della mia gloria, E [mi] ha tolta la corona del mio capo. 018 JOB 019 010 Egli mi ha disfatto d'ogn'intorno, sì che io me ne vo via; Ed ha fatta dileguar la mia speranza, come quella di un albero; 018 JOB 019 011 Ed ha accesa la sua ira contro a me, E mi ha reputato per [uno de]' suoi nemici. 018 JOB 019 012 Le sue schiere son venute tutte insieme, E si hanno spianata la via contro a me, E si sono accampate intorno al mio tabernacolo. 018 JOB 019 013 Egli ha allontanati d'appresso a me i miei fratelli; I miei conoscenti si son del tutto alienati da me. 018 JOB 019 014 I miei prossimi se ne son rimasti, Ed i miei conoscenti mi hanno dimenticato. 018 JOB 019 015 I miei famigliari, e le mie serventi, mi tengono per istraniero; Io paio loro un forestiere. 018 JOB 019 016 Io chiamo il mio servitore, ed egli non risponde, [Quantunque] io lo preghi di mia bocca. 018 JOB 019 017 Il mio fiato è divenuto stranio alla mia moglie, Benchè io [la] supplichi per li figliuoli del mio ventre. 018 JOB 019 018 Fino a' piccoli fanciulli mi disdegnano; [Se] io mi levo, sparlano di me. 018 JOB 019 019 Tutti i miei consiglieri segreti mi abbominano; E quelli che io amava si son rivolti contro a me. 018 JOB 019 020 Le mie ossa sono attaccate alla mia pelle ed alla mia carne; E non mi è rimasto altro di salvo che la pelle d'intorno a' miei denti. 018 JOB 019 021 Abbiate pietà di me, abbiate pietà di me, o voi amici miei; Perciocchè la mano del Signore mi ha toccato. 018 JOB 019 022 Perchè mi perseguitate voi come Iddio, E non vi saziate della mia carne? 018 JOB 019 023 Oh! fosser pur ora scritti i miei ragionamenti! Oh! fosser pure stampati in un libro! 018 JOB 019 024 Oh! fossero in sempiterno intagliati con uno scarpello di ferro E con del piombo, sopra un sasso! 018 JOB 019 025 Ora, quant'è a me, io so che il mio Redentore vive, E che nell'ultimo [giorno] egli si leverà sopra la polvere; 018 JOB 019 026 [E quantunque], dopo la mia pelle, questo [corpo] sia roso, Pur vedrò con la carne mia Iddio; 018 JOB 019 027 Il quale io vedrò, gli occhi miei [lo] vedranno, e non un altro; Le mie reni si consumano in me. 018 JOB 019 028 Anzi dovreste dire: Perchè lo perseguitiamo noi? Poichè la radice della parola si ritrova in me. 018 JOB 019 029 Temiate della spada; Perciocchè il supplicio dell'iniquità [è] la spada; Acciocchè sappiate che [vi è] un giudicio. 018 JOB 020 001 E SOFAR Naamatita rispose, e disse: 018 JOB 020 002 Perciò i miei pensamenti m'incitano a rispondere, E perciò [questa] mia fretta [è] in me. 018 JOB 020 003 Io ho udita la mia vituperosa riprensione; Ma lo spirito [mio] mi spinge a rispondere del mio intendimento. 018 JOB 020 004 Non sai tu questo, [che è stato] d'ogni tempo, Da che l'uomo fu posto sopra la terra; 018 JOB 020 005 Che il trionfo degli empi [è] di breve durata, E che la letizia dell'ipocrita [è sol] per un momento? 018 JOB 020 006 Avvegnachè la sua altezza salisse fino al cielo, E il suo capo giungesse infino alle nuvole; 018 JOB 020 007 Pur perirà egli in perpetuo, come lo sterco suo; Quelli che l'avranno veduto, diranno: Ove [è] egli? 018 JOB 020 008 Egli se ne volerà via come un sogno, e non sarà [più] ritrovato, E si dileguerà come una visione notturna. 018 JOB 020 009 L'occhio [che] l'avrà veduto nol [vedrà] più, E il suo luogo nol mirerà più. 018 JOB 020 010 I suoi figliuoli procacceranno il favor de' poveri, E le sue mani restituiranno quel ch'egli avrà rapito per violenza. 018 JOB 020 011 Le sue ossa saranno ripiene [degli eccessi] della sua gioventù, I quali giaceranno con lui in su la polvere. 018 JOB 020 012 Se il male gli è stato dolce nella bocca, [Se] egli l'ha nascosto sotto la sua lingua; 018 JOB 020 013 [Se] l'ha riserbato, e non l'ha gittato fuori; Anzi l'ha ritenuto in mezzo del suo palato; 018 JOB 020 014 Il suo cibo gli si cangerà nelle sue viscere, E diverrà veleno d'aspido nelle sue interiora. 018 JOB 020 015 Egli avrà trangugiate le ricchezze, ma egli le vomiterà; Iddio gliele caccerà fuor del ventre. 018 JOB 020 016 Egli avrà succiato il veleno dell'aspido, La lingua della vipera l'ucciderà. 018 JOB 020 017 Egli non vedrà i ruscelli, I fiumi, i torrenti del miele e del burro. 018 JOB 020 018 Egli renderà [ciò che con] fatica [avrà acquistato], e non l'inghiottirà; Pari alla potenza [sua sarà] il suo mutamento, e non ne goderà. 018 JOB 020 019 Perciocchè egli ha oppressato [altrui], egli lascerà [dietro a sè] de' bisognosi; [Perciocchè] egli ha rapita la casa [altrui], egli non edificherà [la sua]. 018 JOB 020 020 Perciocchè egli non ha mai sentito riposo nel suo ventre, Non potrà salvar [nulla] delle sue più care cose. 018 JOB 020 021 Nulla gli rimarrà da mangiare, E però egli non avrà più speranza ne' suoi beni. 018 JOB 020 022 Quando egli sarà ripieno a sufficienza, allora sarà distretto; Tutte le mani de' miseri gli verranno contra. 018 JOB 020 023 [Quando] egli sarà per empiersi il ventre, [Iddio] gli manderà addosso l'ardore della sua ira, E [la] farà piovere sopra lui, [e] sopra il suo cibo. 018 JOB 020 024 [Quando egli] fuggirà dalle armi di ferro, Un arco di rame lo trafiggerà. 018 JOB 020 025 [Come prima la saetta] sarà tratta fuori, La punta gli passerà per mezzo il fiele, Dopo esser uscita del suo turcasso; Spaventi gli saranno addosso. 018 JOB 020 026 Tutte le tenebre [saran] nascoste ne' suoi nascondimenti; Un fuoco non soffiato lo divorerà; Chi sopravviverà nel suo tabernacolo, capiterà male. 018 JOB 020 027 I cieli scopriranno la sua iniquità, E la terra si leverà contro a lui. 018 JOB 020 028 La rendita della sua casa sarà trasportata [ad altri]; [Ogni cosa sua] scorrerà via, nel giorno dell'ira di esso, 018 JOB 020 029 Questa [è] la parte [assegnata] da Dio all'uomo empio, E l'eredità [ch'egli riceve] da Dio per le sue parole. 018 JOB 021 001 E GIOBBE rispose, e disse: 018 JOB 021 002 Date udienza al mio ragionamento, E ciò [mi] sarà [in vece delle] vostre consolazioni. 018 JOB 021 003 Comportatemi che io parli; E poichè avrò parlato, beffatevi pure. 018 JOB 021 004 Quant'è a me, il mio lamento [si addirizza] egli ad un uomo? E perchè non sarebbe distretto lo spirito mio? 018 JOB 021 005 Riguardate a me, e stupite, E mettetevi la mano in su la bocca. 018 JOB 021 006 Io stesso, [quando] me ne ricordo, sono tutto attonito, E la carne mia ne prende orrore. 018 JOB 021 007 Perchè vivono gli empi? [Perchè] invecchiano, ed anche son forti e vigorosi? 018 JOB 021 008 La lor progenie [è] stabilita nel lor cospetto, insieme con loro; E i lor discendenti [son] davanti agli occhi loro. 018 JOB 021 009 Le case loro [non sono se non] pace, senza spavento; E la verga di Dio non [è] sopra loro. 018 JOB 021 010 I lor tori ammontano, e non fallano; Le lor vacche figliano, e non isperdono. 018 JOB 021 011 Essi mandano fuori i lor fanciulletti come pecore; E i lor figliuoli van saltellando. 018 JOB 021 012 Essi alzano [la voce] col tamburo e con la cetera; E si rallegrano al suon dell'organo. 018 JOB 021 013 Logorano la loro età in piacere, E poi in un momento scendono nel sepolcro. 018 JOB 021 014 Quantunque abbiano detto a Dio: Dipartiti da noi; Perciocchè noi non prendiam piacere nella conoscenza delle tue vie. 018 JOB 021 015 Che [è] l'Onnipotente, che noi gli serviamo? E che profitto faremo se lo preghiamo? 018 JOB 021 016 Ecco, il ben loro non [è] egli nelle lor mani? ([Sia] il consiglio degli empi lungi da me.) 018 JOB 021 017 Quante volte [avviene egli che] la lampana degli empi sia spenta, E che la lor ruina venga loro addosso, [E che Iddio] dià [loro] tormenti nella sua ira per lor parte? 018 JOB 021 018 [E che] sieno come paglia al vento, E come pula che il turbo invola? 018 JOB 021 019 [E che] Iddio riserbi a' lor figliuoli la violenza da loro usata; O che egli la renda a loro stessi, e ch'essi lo sentano? 018 JOB 021 020 [E che] gli occhi loro veggano la lor ruina, E ch'essi bevano dell'ira dell'Onnipotente? 018 JOB 021 021 Perciocchè [del rimanente], quale affezione avranno essi alle lor case, Da che il numero de' lor mesi sarà stato troncato? 018 JOB 021 022 Potrebbesi insegnar scienza a Dio? Conciossiachè egli sia quel che giudica gli eccelsi. 018 JOB 021 023 Colui muore nel colmo della felicità, In compiuta pace e tranquillità. 018 JOB 021 024 Le sue secchie son piene di latte, E le sue ossa sono abbeverate di midolla. 018 JOB 021 025 E costui muore, [essendo] in amaritudine d'animo, E non avendo [giammai] mangiato con diletto. 018 JOB 021 026 Amendue giacciono nella polvere, E i vermini li coprono. 018 JOB 021 027 Ecco, io conosco i vostri pensamenti, E i malvagi discorsi che voi fate contro a me a torto. 018 JOB 021 028 Perciocchè voi direte: Ove [è] la casa del magnifico? Ed ove [sono] i padiglioni ove abitavano gli empi? 018 JOB 021 029 Non vi siete voi giammai informati da coloro che fanno viaggi? Voi non disdirete già i segnali ch'essi [ne] dànno; 018 JOB 021 030 Che il malvagio [è] riparato al giorno della ruina, Quando le ire sono sparse. 018 JOB 021 031 Chi gli rappresenterà la sua via in faccia? E chi gli farà la retribuzione di ciò ch'egli ha fatto? 018 JOB 021 032 Poi appresso egli è portato ne' sepolcri, E non attende più ad altro che all'avello. 018 JOB 021 033 I cespi della valle gli son dolci; Ed egli si tira dietro tutti gli uomini, Siccome davanti a lui [ne son iti] innumerabili. 018 JOB 021 034 Come dunque mi consolate voi vanamente? Conciossiachè nelle vostre repliche vi sia sempre della prevaricazione. 018 JOB 022 001 ED Elifaz Temanita rispose e disse: 018 JOB 022 002 L'uomo può egli fare alcun profitto a Dio? Anzi a sè stesso fa profitto l'uomo intendente. 018 JOB 022 003 L'Onnipotente [riceve egli] alcun diletto, se tu sei giusto? O alcun guadagno, se tu cammini in integrità? 018 JOB 022 004 Ti castiga egli per paura che abbia di te? O viene egli teco a giudicio? 018 JOB 022 005 La tua malvagità non [è essa] grande? E le tue iniquità non [son esse] senza fine? 018 JOB 022 006 Conciossiachè tu abbi preso pegno da' tuoi fratelli senza cagione, Ed abbi spogliati gl'ignudi de' lor vestimenti. 018 JOB 022 007 Tu non hai pur dato a bere dell'acqua allo stanco, Ed hai rifiutato il pane all'affamato. 018 JOB 022 008 Ma la terra [è stata] per l'uomo possente, E l'uomo di rispetto è abitato in essa. 018 JOB 022 009 Tu hai rimandate le vedove a vuoto, E le braccia degli orfani son [da te] state fiaccate. 018 JOB 022 010 Perciò [tu hai] de' lacci d'intorno, Ed uno spavento di subito ti ha conturbato. 018 JOB 022 011 Tu hai eziandio delle tenebre [d'intorno, sì che] tu non puoi vedere; Ed una piena d'acque ti ha coperto. 018 JOB 022 012 Iddio non [è] egli nell'alto de' cieli? Riguarda il sommo delle stelle, come sono eccelse. 018 JOB 022 013 E pur tu hai detto: Che cosa conosce Iddio? Giudicherà egli per mezzo la caligine? 018 JOB 022 014 Le nuvole gli [sono] un nascondimento, ed egli non vede nulla, E passeggia per lo giro del cielo. 018 JOB 022 015 Hai tu posto mente al cammino Che gli uomini iniqui hanno tenuto d'ogni tempo? 018 JOB 022 016 I quali sono stati ricisi fuor di tempo, E il cui fondamento [è] scorso [come] un fiume; 018 JOB 022 017 I quali dicevano a Dio: Dipartiti da noi. E che avea loro fatto l'Onnipotente? 018 JOB 022 018 Egli avea loro ripiene le case di beni; Per ciò, sia lungi da me il consiglio degli empi. 018 JOB 022 019 I giusti vedranno [queste cose], e se ne rallegreranno; E l'innocente si befferà di coloro. 018 JOB 022 020 Se la nostra sostanza non è stata distrutta, Pure ha il fuoco consumato il lor rimanente. 018 JOB 022 021 Deh! fa' conoscenza con Dio, e rappacificati [con lui]; Per questo mezzo ti avverrà il bene. 018 JOB 022 022 Deh! ricevi la legge dalla sua bocca, E riponi le sue parole nel cuor tuo. 018 JOB 022 023 Se tu ti converti all'Onnipotente, tu sarai ristabilito, Se tu allontani dal tuo tabernacolo l'iniquità; 018 JOB 022 024 E metterai l'oro in su la polvere, [E l'oro di] Ofir in su le selci de' fiumi. 018 JOB 022 025 E l'Onnipotente sarà il tuo oro, E il tuo argento, [e] le tue forze. 018 JOB 022 026 Perciocchè allora tu prenderai diletto nell'Onnipotente, Ed alzerai la tua faccia a Dio. 018 JOB 022 027 Tu gli supplicherai, ed egli ti esaudirà, E tu [gli] pagherai i tuoi voti. 018 JOB 022 028 Quando avrai determinato [di fare] alcuna cosa, Ella ti riuscirà sicuramente, E la luce risplenderà sopra le tue vie. 018 JOB 022 029 Quando quelle saranno abbassate, allora dirai: Esaltazione; E [Iddio] salverà l'uomo con gli occhi chini. 018 JOB 022 030 Egli [lo] libererà, [quantunque] non [sia] innocente; Anzi sarà liberato per la purità delle tue mani. 018 JOB 023 001 E GIOBBE rispose, e disse: 018 JOB 023 002 Ancor oggi il mio lamento [è] ribellione; [Benchè] la mia piaga sia aggravata sopra i miei sospiri. 018 JOB 023 003 Oh! sapessi io pure ove trovare [Iddio!] Io andrei infino al suo trono; 018 JOB 023 004 Io sporrei per ordine la mia ragione nel suo cospetto, Ed empierei la mia bocca di argomenti; 018 JOB 023 005 Io saprei le parole ch'egli mi risponderebbe, E intenderei ciò ch'egli mi direbbe. 018 JOB 023 006 Contenderebbe egli meco con grandezza di forza? No; anzi egli avrebbe riguardo a me. 018 JOB 023 007 Ivi l'uomo diritto verrebbe a ragione con lui, Ed io sarei in perpetuo liberato dal mio giudice. 018 JOB 023 008 Ecco, [se] io vo innanzi, egli non [vi è]; Se indietro, io non lo scorgo; 018 JOB 023 009 [Se a man] sinistra, quando egli opera, io nol veggo; [Se a man] destra, egli si nasconde, ed io non posso vederlo. 018 JOB 023 010 Quando egli avrà conosciuta la mia via, E mi avrà esaminato, io uscirò fuori come oro. 018 JOB 023 011 Il mio piè si è attenuto alle sue pedate; Io ho guardata la sua via, e non me ne son rivolto. 018 JOB 023 012 Ed anche non ho rimosso [d'innanzi a me] il comandamento delle sue labbra; Io ho riposte appo me le parole della sua bocca, Più [caramente] che la mia provvisione ordinaria. 018 JOB 023 013 Ma, [se] egli [è] in un [proponimento], chi ne lo storrà? Se l'anima sua desidera [di fare una cosa], egli la farà. 018 JOB 023 014 Egli certo compierà ciò ch'egli ha statuito di me; E molte tali cose [sono] appo lui. 018 JOB 023 015 Perciò io sono smarrito per cagion di lui; [Se] io ci penso, io ho spavento di lui. 018 JOB 023 016 Certo Iddio mi ha fatto struggere il cuore, E l'Onnipotente mi ha conturbato. 018 JOB 023 017 Perchè non sono io stato troncato, per non veder le tenebre? E [perchè] ha egli nascosta l'oscurità d'innanzi a me? 018 JOB 024 001 Perchè non [dirassi che] i tempi sono occultati dall'Onnipotente, E [che] quelli che lo conoscono, non veggono i suoi giorni? 018 JOB 024 002 [Gli empi] muovono i termini, Rapiscono le gregge, e [le] pasturano; 018 JOB 024 003 Menano via l'asino degli orfani; Prendono in pegno il bue della vedova; 018 JOB 024 004 Fanno torcere i bisognosi dalla via, I poveri della terra si nascondono tutti. 018 JOB 024 005 Ecco, [son simili ad] asini salvatici nel deserto: Escono al lor mestiere, si levano la mattina [per andare] alla preda; La campagna [è] il lor pane, per li [lor] fantini. 018 JOB 024 006 Mietono il campo, E vendemmiano la vigna [che] non [è] loro. 018 JOB 024 007 Fanno passar la notte agl'ignudi senza vestimenti, Sì che non [hanno] con che coprirsi al freddo. 018 JOB 024 008 Sono bagnati dalle acque che traboccano da' monti; E per mancamento di ricetto, abbracciano i sassi. 018 JOB 024 009 Rapiscono l'orfano dalla poppa, E prendono pegno dal povero. 018 JOB 024 010 Fanno andar gl'ignudi senza vestimenti; E quelli che portano [loro] le manelle delle biade soffrono fame. 018 JOB 024 011 [Quelli che] spremono [loro] l'olio intra i lor muri, [E quelli che] calcano ne' torcoli soffrono sete. 018 JOB 024 012 Gli uomini gemono dalla città E l'anima de' feriti a morte sclama; E pure Iddio non appone [loro] alcun fallo. 018 JOB 024 013 Essi son di quelli che son ribelli alla luce, Non conoscono le sue vie, E non si fermano ne' suoi sentieri. 018 JOB 024 014 Il micidiale si leva allo schiarir del dì Uccide il povero, e il bisognoso; E poi la notte opera da ladro. 018 JOB 024 015 Parimente l'occhio dell'adultero osserva la sera, Dicendo: L'occhio [di alcuno] non mi scorgerà; E si nasconde la faccia. 018 JOB 024 016 Di notte sconficcano le case, [Che] si aveano segnate di giorno; Non conoscono la luce, 018 JOB 024 017 Perciocchè la mattina [è] ad essi tutti ombra di morte; Se [alcuno li] riconosce, [hanno] spaventi dell'ombra della morte. 018 JOB 024 018 Fuggono leggermente, [come] in su le acque; La lor parte è maledetta nella terra, Non riguardano alla via delle vigne. 018 JOB 024 019 La secchezza e il caldo involano le acque della neve; [Così] il sepolcro [invola] quelli che hanno peccato. 018 JOB 024 020 La matrice li dimentica, I vermini son loro dolci, Non son più ricordati; Anzi i perversi son rotti come un legno. 018 JOB 024 021 E benchè tormentino la sterile [che non] partorisce, E non facciano alcun bene alla vedova; 018 JOB 024 022 E traggano giù i possenti con la lor forza; [E, quando] si levano, [altri] non si assicuri della vita; 018 JOB 024 023 Pur nondimeno [Iddio] dà loro a che potersi sicuramente appoggiare, E gli occhi suoi [sono] sopra le lor vie. 018 JOB 024 024 Per un poco di tempo sono innalzati, poi non [son] più; Sono abbattuti, [e] trapassano come tutti [gli altri], E son ricisi come la sommità d'una spiga. 018 JOB 024 025 Se ora egli non [è così], chi mi dimentirà, E metterà al niente il mio ragionamento? 018 JOB 025 001 E BILDAD Suhita rispose, e disse: 018 JOB 025 002 La signoria, e lo spavento, [è] con lui; Egli fa in pace [ciò che gli piace] ne' suoi [cieli] altissimi. 018 JOB 025 003 Le sue schiere si posson esse annoverare? E sopra cui non si leva la sua luce? 018 JOB 025 004 Ma come sarà giusto l'uomo appo Iddio? E come sarà puro colui ch'è nato di donna? 018 JOB 025 005 Ecco, fino alla luna non sarà [pura], e non risplenderà; E le stelle non saranno pure nel suo cospetto. 018 JOB 025 006 Quanto meno l'uomo, [che è] un verme, E il figliuol dell'uomo, [che è] un vermicello? 018 JOB 026 001 E GIOBBE rispose, e disse: 018 JOB 026 002 O quanto hai tu [bene] aiutato il debole, Ed hai salvato il braccio fiacco! 018 JOB 026 003 O quanto hai tu [ben] consigliato colui che è privo di sapienza, E [gli] hai largamente dimostrata la ragione! 018 JOB 026 004 A cui hai tu tenuti questi ragionamenti? E lo spirito di cui è uscito di te? 018 JOB 026 005 I giganti sono stati formati [da Dio], E [gli animali] che stanno nelle acque [sono stati formati] sotto esse. 018 JOB 026 006 L'inferno [è] ignudo davanti a lui, E non [vi è] copritura alcuna al [luogo del]la perdizione. 018 JOB 026 007 Egli distende l'Aquilone in sul vuoto, Egli tiene sospesa la terra in su niente. 018 JOB 026 008 Egli serra le acque nelle sue nuvole, E non però si schiantano le nubi sotto esse. 018 JOB 026 009 Egli tavola la superficie del [suo] trono, Egli spande la sua nuvola sopra esso. 018 JOB 026 010 Egli ha con la sesta posto un certo termine intorno alle acque, [Il qual durerà] infino alla fine della luce e delle tenebre. 018 JOB 026 011 Le colonne de' cieli sono scrollate, Ed attonite, quando egli [le] sgrida. 018 JOB 026 012 Egli ha fesso il mare con la sua forza, E col suo senno ha trafitto Rahab. 018 JOB 026 013 Egli ha col suo Spirito adorni i cieli; La sua mano ha formato il serpente guizzante. 018 JOB 026 014 Ecco, queste cose [son solo] alcune particelle delle sue vie; E quanto poco [è] quel che noi [ne] abbiamo udito? E chi potrà intendere il tuono delle sue potenze? 018 JOB 027 001 E GIOBBE riprese il suo ragionamento, e disse: 018 JOB 027 002 [Come] Iddio [che mi] ha tolta la mia ragione, E l'Onnipotente che ha data amaritudine all'anima mia, vive; 018 JOB 027 003 Mentre il mio fiato [sarà] in me, E l'alito di Dio [sarà] nelle mie nari, 018 JOB 027 004 Le mie labbra [giammai] non parleranno perversamente, E la mia lingua [giammai] non ragionerà frodolentemente. 018 JOB 027 005 Tolga, Iddio che [giammai], finchè io muoia, consenta che voi abbiate ragione; Io non mi lascerò toglier la mia integrità. 018 JOB 027 006 Io ho presa in mano la [difesa della] mia giustizia, io non la lascerò; Il cuor mio non [mi] farà vergogna giammai in tempo di vita mia. 018 JOB 027 007 Il mio nemico sia come l'empio, E chi si leva contro a me come il perverso. 018 JOB 027 008 Perciocchè qual [sarà] la speranza dell'ipocrita, Quando, dopo ch'egli avrà ben guadagnato, Iddio gli strapperà fuori l'anima? 018 JOB 027 009 Iddio ascolterà egli il suo grido, Quando tribolazione gli sarà sopraggiunta? 018 JOB 027 010 Prenderà egli il suo diletto nell'Onnipotente? Invocherà egli Iddio in ogni tempo? 018 JOB 027 011 Io vi ammaestrerò intorno alla mano di Dio; Io non [vi] celerò [le cose] che [sono] appo l'Onnipotente. 018 JOB 027 012 Ecco, voi tutti avete vedute [queste cose]; E perchè v'invanite così in vanità? 018 JOB 027 013 Questa [è] la porzione dell'uomo empio, appo Iddio; E l'eredità [che] i violenti ricevono dall'Onnipotente. 018 JOB 027 014 Se i suoi figliuoli moltiplicano, [ciò è] per la spada; E i suoi discendenti non saranno satollati di pane. 018 JOB 027 015 Quelli che gli saranno sopravvivuti saranno sepolti nella morte stessa, E le sue vedove non ne piangeranno. 018 JOB 027 016 Avvegnachè avesse accumulato dell'argento come della polvere, E messi insieme de' vestimenti come del fango; 018 JOB 027 017 Egli [li] avrà messi insieme, ma il giusto se ne vestirà, E l'innocente spartirà l'argento. 018 JOB 027 018 Egli avrà edificato, ma la sua casa sarà come la tignuola, E come la capanna che fa il guardiano [de' frutti]. 018 JOB 027 019 [Avvegnachè sia stato] ricco, giacerà, e non sarà raccolto; Aprirà gli occhi, ma non vi sarà nulla. 018 JOB 027 020 Spaventi lo coglieranno come acque, Il turbo l'involerà di notte. 018 JOB 027 021 Il vento orientale lo porterà via, ed egli se ne andrà; E, tempestando, lo caccerà dal luogo suo. 018 JOB 027 022 [Iddio] adunque gli traboccherà addosso [queste cose], e non lo risparmierà; Egli fuggirà senza restare, [essendo perseguito] dalla mano di esso. 018 JOB 027 023 [Altri] si batterà a palme sopra lui, E [ciascuno] zuffolerà contro a lui dal suo luogo. 018 JOB 028 001 Certo l'argento ha la sua miniera, E l'oro un luogo [dove] è fuso. 018 JOB 028 002 Il ferro si trae dalla polvere, E la pietra liquefatta [rende] del rame. 018 JOB 028 003 [L'uomo] ha posto un termine alle tenebre, E investiga ogni cosa infino al fine; Le pietre che son nell'oscurità e nell'ombra della morte; 018 JOB 028 004 [Ove] i torrenti che il piè avea dimenticati scoppiano fuori, E impediscono che niuno vi stia appresso; Poi scemano, [e] se ne vanno per [opera de]gli uomini. 018 JOB 028 005 La terra, che produce il pane, Disotto è rivolta sottosopra, [e] pare [tutta] fuoco. 018 JOB 028 006 Le pietre di essa [sono] il luogo degli zaffiri, E vi [è] della polvere d'oro. 018 JOB 028 007 Niuno uccello rapace ne sa il sentiero, E l'occhio dell'avvoltoio non riguardò [mai] là. 018 JOB 028 008 I leoncini della leonessa non calcarono giammai [que' luoghi], Il leone non vi passò giammai. 018 JOB 028 009 [L'uomo] mette la mano a' macigni; Egli rivolta sottosopra i monti fin dalla radice. 018 JOB 028 010 Egli fa de' condotti a' rivi per mezzo le rupi; E l'occhio suo vede ogni cosa preziosa. 018 JOB 028 011 Egli tura i fiumi che non gocciolino, E trae fuori in luce le cose nascoste. 018 JOB 028 012 Ma la sapienza, onde si trarrà ella? E dov'è il luogo dell'intelligenza? 018 JOB 028 013 L'uomo non conosce il prezzo di essa; Ella non si trova nella terra de' viventi. 018 JOB 028 014 L'abisso dice: Ella non [è] in me; E il mare dice: Ella non [è] appresso di me. 018 JOB 028 015 Ei non si può dare oro per essa, Nè può pesarsi argento per lo prezzo suo. 018 JOB 028 016 Ella non può essere apprezzata ad oro di Ofir, [Nè] ad onice prezioso, [nè] a zaffiro. 018 JOB 028 017 Nè l'oro, nè il diamante, non posson pareggiarla di prezzo; Ed alcun vasellamento d'oro fino [non può darsi] in iscambio di essa. 018 JOB 028 018 [Appo lei] non si fa menzione di coralli, nè di perle; La valuta della sapienza [è] maggiore che quella delle gemme. 018 JOB 028 019 Il topazio di Etiopia non la può pareggiar di prezzo; Ella non può essere apprezzata ad oro puro. 018 JOB 028 020 Onde viene adunque la sapienza? E dove è il luogo dell'intelligenza? 018 JOB 028 021 Conciossiachè ella sia nascosta agli occhi d'ogni vivente, Ed occulta agli uccelli del cielo. 018 JOB 028 022 [Il luogo del]la perdizione e la morte dicono: Noi abbiamo con gli orecchi [solo] udita la fama [di essa]. 018 JOB 028 023 Iddio [solo] intende la via di essa, E conosce il suo luogo. 018 JOB 028 024 Perciocchè egli riguarda fino all'estremità della terra, Egli vede sotto tutti i cieli. 018 JOB 028 025 Quando egli dava il peso al vento, E pesava le acque a [certa] misura; 018 JOB 028 026 Quando egli poneva il suo ordine alla pioggia, E la via a' lampi de' tuoni; 018 JOB 028 027 Allora egli la vedeva, e la contava; Egli l'ordinava, ed anche l'investigava. 018 JOB 028 028 Ma egli ha detto all'uomo: Ecco, il timor del Signore è la sapienza; E il ritrarsi dal male [è] l'intelligenza. 018 JOB 029 001 E GIOBBE riprese il suo ragionamento, e disse: 018 JOB 029 002 Oh! fossi io pure come a' mesi di prima, Come al tempo che Iddio mi guardava! 018 JOB 029 003 Quando egli faceva rilucere la sua lampana sopra il mio capo, E [quando] io camminava al suo lume, per mezzo le tenebre; 018 JOB 029 004 Come io era al tempo della mia giovanezza, Mentre il consiglio di Dio governava il mio tabernacolo; 018 JOB 029 005 Mentre l'Onnipotente [era] ancora meco, [E] i miei famigli mi [erano] d'intorno; 018 JOB 029 006 Mentre io lavava i miei passi nel burro, E le rocce versavano presso di me de' ruscelli d'olio. 018 JOB 029 007 Quando io andava fuori alla porta per la città, [O] mi faceva porre il mio seggio in su la piazza, 018 JOB 029 008 I fanciulli, veggendomi, si nascondevano; E i vecchi si levavano, e stavano in piè; 018 JOB 029 009 I principali si rattenevano di parlare, E si mettevano la mano in su la bocca; 018 JOB 029 010 La voce de' rettori era celata, E la lor lingua era attaccata al lor palato; 018 JOB 029 011 L'orecchio che [mi] udiva mi celebrava beato; L'occhio che [mi] vedeva mi rendeva testimonianza; 018 JOB 029 012 Perciocchè io liberava il povero che gridava, E l'orfano che non avea chi l'aiutasse. 018 JOB 029 013 La benedizione di chi periva veniva sopra me; Ed io faceva cantare il cuor della vedova. 018 JOB 029 014 Io mi vestiva di giustizia, ed [ella altresì] mi rivestiva; La mia dirittura [mi era] come un ammanto, e come una benda. 018 JOB 029 015 Io era occhi al cieco, E piedi allo zoppo. 018 JOB 029 016 Io [era] padre a' bisognosi, E investigava la causa che mi era sconosciuta. 018 JOB 029 017 E rompeva i mascellari al perverso, E gli faceva gittar la preda d'infra i denti. 018 JOB 029 018 Onde io diceva: Io morrò nel mio nido, E moltiplicherò i [miei] giorni come la rena. 018 JOB 029 019 La mia radice [era] aperta alle acque, E la rugiada era tutta la notte in su i miei rami. 018 JOB 029 020 La mia gloria si rinnovava in me, E il mio arco si rinforzava in mano mia. 018 JOB 029 021 [Altri] mi ascoltava, ed aspettava [che io avessi parlato]; E taceva al mio consiglio. 018 JOB 029 022 Dopo che io avea parlato, niuno replicava; E i miei ragionamenti stillavano sopra loro. 018 JOB 029 023 Essi mi aspettavano come la pioggia, Ed aprivano la bocca, [come] dietro alla pioggia della stagione della ricolta. 018 JOB 029 024 [Se] io rideva verso loro, essi nol credevano, E non facevano scader la chiarezza della mia faccia. 018 JOB 029 025 [Se] mi piaceva d'andar con loro, io sedeva in capo, Ed abitava con loro come un re fra le [sue] schiere, E come una persona che consola quelli che fanno cordoglio. 018 JOB 030 001 Ma ora, quelli che son minori d'età di me si ridono di me, I cui padri io non avrei degnato mettere Co' cani della mia graggia. 018 JOB 030 002 Ed anche, che mi avrebbe giovato la forza delle lor mani? La vecchiezza era perduta per loro. 018 JOB 030 003 Di bisogno e di fame, [Vivevano] in disparte, e solitari; Fuggivano in luoghi aridi, tenebrosi, desolati, e deserti. 018 JOB 030 004 Coglievano la malva presso agli arboscelli, E le radici de' ginepri, per iscaldarsi. 018 JOB 030 005 Erano scacciati d'infra [la gente]; Ei si gridava dietro a loro, come [dietro ad] un ladro. 018 JOB 030 006 Dimoravano ne' dirupi delle valli, Nelle grotte della terra e delle rocce. 018 JOB 030 007 Ruggivano fra gli arboscelli; Si adunavano sotto a' cardi. 018 JOB 030 008 [Erano] gente da nulla, senza nome, Scacciata dal paese. 018 JOB 030 009 Ed ora io son la lor canzone, E il soggetto de' lor ragionamenti. 018 JOB 030 010 Essi mi abbominano, si allontanano da me, E non si rattengono di sputarmi nel viso. 018 JOB 030 011 Perciocchè [Iddio] ha sciolto il mio legame, e mi ha afflitto; Laonde essi hanno scosso il freno, [per non] riverir [più] la mia faccia. 018 JOB 030 012 I giovanetti si levano contro a me dalla [man] destra, mi spingono i piedi, E si appianano le vie contro a me, per [traboccarmi] in ruina; 018 JOB 030 013 Hanno tagliato il mio cammino, si avanzano alla mia perdizione, Niuno li aiuta; 018 JOB 030 014 Sono entrati come per una larga rottura, Si sono rotolati sotto le ruine. 018 JOB 030 015 Spaventi si son volti contro a me, Perseguitano l'anima mia come il vento; E la mia salvezza è passata via come una nuvola. 018 JOB 030 016 Ed ora l'anima mia si versa sopra me, I giorni dell'afflizione mi hanno aggiunto. 018 JOB 030 017 Di notte egli mi trafigge l'ossa addosso; E le mie arterie non hanno alcuna posa. 018 JOB 030 018 La mia vesta è tutta cangiata, per la quantità della marcia [delle piaghe], E mi stringe come la scollatura del mio saio. 018 JOB 030 019 Egli mi ha gittato nel fango, E paio polvere e cenere. 018 JOB 030 020 Io grido a te, e tu non mi rispondi; Io mi presento [davanti a te], e tu non poni mente a me. 018 JOB 030 021 Tu ti sei mutato in crudele inverso me; Tu mi contrasti con la forza delle tue mani. 018 JOB 030 022 Tu mi hai levato ad alto; tu mi fai cavalcar sopra il vento, E fai struggere in me ogni virtù. 018 JOB 030 023 Io so certamente che tu mi ridurrai alla morte, Ed alla casa assegnata ad ogni vivente. 018 JOB 030 024 Pur non istenderà egli la mano nell'avello; [Quelli che vi son dentro] gridano essi, quando egli distrugge? 018 JOB 030 025 Non piangeva io per cagion di colui che menava dura vita? L'anima mia non si addolorava ella per i bisognosi? 018 JOB 030 026 Perchè, avendo io sperato il bene, il mal sia venuto? Ed avendo aspettata la luce, sia giunta la caligine? 018 JOB 030 027 Le mie interiora bollono, e non hanno alcuna posa; I giorni dell'afflizione mi hanno incontrato. 018 JOB 030 028 Io vo bruno attorno, non già del sole; Io mi levo in pien popolo, [e] grido. 018 JOB 030 029 Io son diventato fratello degli sciacalli, E compagno delle ulule. 018 JOB 030 030 La mia pelle mi si è imbrunita addosso, E le mie ossa son calcinate d'arsura. 018 JOB 030 031 E la mia cetera si è mutata in duolo, E il mio organo in voce di pianto. 018 JOB 031 001 Io avea fatto patto con gli occhi miei; Come dunque avrei io mirata la vergine? 018 JOB 031 002 E pur quale [è] la parte che Iddio [mi] ha mandata da alto? E quale [è] l'eredità che l'Onnipotente [mi] ha data da' luoghi sovrani? 018 JOB 031 003 La ruina non [è] ella per lo perverso, E gli accidenti strani per gli operatori d'iniquità? 018 JOB 031 004 Non vede egli le mie vie? E non conta egli tutti i miei passi? 018 JOB 031 005 Se io son proceduto con falsità, E se il mio piè si è affrettato alla fraude, 018 JOB 031 006 Pesimi pure [Iddio] con bilance giuste, E conoscerà la mia integrità. 018 JOB 031 007 Se i miei passi si sono stornati dalla [diritta] via, E se il mio cuore è ito dietro agli occhi miei, E se alcuna macchia mi è rimasta attaccata alla mano; 018 JOB 031 008 Semini pure io, e un altro se lo mangi; E sieno diradicati i miei rampolli. 018 JOB 031 009 Se il mio cuore è stato allettato dietro ad alcuna donna, E se io sono stato all'agguato all'uscio del mio prossimo; 018 JOB 031 010 Macini pur la mia moglie ad un altro, E chininsi altri addosso a lei. 018 JOB 031 011 Perciocchè quello [è] una scelleratezza, Ed una iniquità da giudici. 018 JOB 031 012 Conciossiachè quello [sarebbe stato] un fuoco [Che mi] avrebbe consumato fino a perdizione, E avrebbe diradicata tutta la mia rendita. 018 JOB 031 013 Se io ho disdegnato di [comparire in] giudicio col mio servitore, E con la mia servente, Quando hanno litigato meco; 018 JOB 031 014 E che farei io, quando Iddio si leverà? E quando egli [ne] farà inchiesta, che gli risponderei? 018 JOB 031 015 Colui che mi ha fatto nel seno non ha egli fatto ancora lui? Non è egli un medesimo che ci ha formati nella matrice? 018 JOB 031 016 Se io ho rifiutato a' poveri ciò che desideravano, Ed ho fatti venir meno gli occhi della vedova; 018 JOB 031 017 E [se] ho mangiato tutto solo il mio boccone, E [se] l'orfano non ne ha eziandio mangiato; 018 JOB 031 018 (Conciossiachè dalla mia faciullezza esso sia stato allevato meco, Come [appresso] un padre; Ed io abbia dal ventre di mia madre avuta cura della [vedova]); 018 JOB 031 019 Se ho veduto che alcuno perisse per mancamento di vestimento, E che il bisognoso non avesse nulla da coprirsi; 018 JOB 031 020 Se le sue reni non mi hanno benedetto, E [se egli non] si è riscaldato con la lana delle mie pecore; 018 JOB 031 021 Se io ho levata la mano contro all'orfano, Perchè io vedeva chi mi avrebbe aiutato nella porta; 018 JOB 031 022 Caggiami la paletta della spalla, E sia il mio braccio rotto, [e divelto] dalla [sua] canna. 018 JOB 031 023 Perciocchè io avea spavento della ruina [mandata] da Dio, E che io non potrei [durar] per la sua altezza. 018 JOB 031 024 Se ho posto l'oro per mia speranza; E se ho detto all'oro fino: [Tu sei] la mia confidanza; 018 JOB 031 025 Se mi son rallegrato perchè le mie facoltà [fosser] grandi, E perchè la mia mano avesse acquistato assai; 018 JOB 031 026 Se ho riguardato il sole, quando risplendeva; E la luna facendo il suo corso, chiara e lucente; 018 JOB 031 027 E se il mio cuore è stato di nascosto sedotto, E la mia bocca ha baciata la mia mano; 018 JOB 031 028 Questa ancora [è] una iniquità da giudici; Conciossiachè io avrei rinnegato l'Iddio disopra. 018 JOB 031 029 Se mi son rallegrato della calamità del mio nemico, [Se] mi son commosso [di allegrezza], quando male gli era sopraggiunto, 018 JOB 031 030 Io che non pure ho recato il mio palato a peccare, Per chieder la sua morte con maledizione; 018 JOB 031 031 Se la gente del mio tabernacolo non ha detto: Chi ci darà della sua carne? Noi non ce [ne] potremmo [giammai] satollare… 018 JOB 031 032 Il forestiere non è restato la notte in su la strada; Io ho aperto il mio uscio al viandante. 018 JOB 031 033 Se io ho coperto il mio misfatto, come [fanno] gli uomini, Per nasconder la mia iniquità nel mio seno… 018 JOB 031 034 Quantunque io potessi spaventare una gran moltitudine, Pure i più vili della gente mi facevano paura, Ed io mi taceva, [e] non usciva fuor della porta. 018 JOB 031 035 Oh! avessi io pure chi mi ascoltasse! Ecco, il mio desiderio [è] Che l'Onnipotente mi risponda, O che colui che litiga meco mi faccia una scritta; 018 JOB 031 036 Se io non la porto in su la spalla, E [non] me la lego attorno a guisa di bende. 018 JOB 031 037 Io gli renderei conto di tutti i miei passi, Io mi accosterei a lui come un capitano. 018 JOB 031 038 Se la mia terra grida contro a me, E se parimente i suoi solchi piangono; 018 JOB 031 039 Se ho mangiati i suoi frutti senza pagamento, E se ho fatto sospirar l'anima de' suoi padroni; 018 JOB 031 040 In luogo del grano nasca[mi] il tribolo, E il loglio in luogo dell'orzo. [Qui] finiscono i ragionamenti di Giobbe. 018 JOB 032 001 ORA essendo que' tre uomini restati di rispondere a Giobbe, perchè gli pareva di esser giusto; 018 JOB 032 002 Elihu, figliuolo di Baracheel, Buzita, della nazione di Ram, si accese nell'ira contro a Giobbe, perchè giustificava sè stesso anzi che Iddio; 018 JOB 032 003 e contro a' tre amici di esso, perciocchè non aveano trovata alcuna replica, e pure aveano condannato Giobbe. 018 JOB 032 004 Ora Elihu avea aspettato che Giobbe avesse parlato; perciocchè [egli ed i suoi amici] erano più attempati di lui. 018 JOB 032 005 Ma, veggendo che non [vi era] replica alcuna nella bocca di que' tre uomini, egli si accese nell'ira. 018 JOB 032 006 Ed Elihu, figliuolo di Baracheel, Buzita, parlò, e disse: Io [son] giovane, e [voi siete] molto attempati; Perciò io ho avuta paura, ed ho temuto Di dichiararvi il mio parere. 018 JOB 032 007 Io diceva: L'età parlerà, E la moltitudine degli anni farà conoscere la sapienza. 018 JOB 032 008 Certo lo spirito [è] negli uomini, Ma l'inspirazione dell'Onnipotente li fa intendere. 018 JOB 032 009 I maggiori non son [sempre] savi; E i vecchi [non] intendono [sempre] la dirittura. 018 JOB 032 010 Perciò io ho detto: Ascoltatemi; Ed io ancora dichiarerò il mio parere. 018 JOB 032 011 Ecco, io ho aspettate le vostre parole, Io ho pòrto l'orecchio alle vostre considerazioni, Finchè voi aveste ricercati de' ragionamenti. 018 JOB 032 012 Ma avendo posto mente a voi, Ecco, non [vi è] alcun di voi che convinca Giobbe, Che risponda a' suoi ragionamenti; 018 JOB 032 013 Che talora non diciate: Noi abbiamo trovata la sapienza; Scaccilo ora Iddio, [e] non un uomo. 018 JOB 032 014 Or egli non ha ordinati i [suoi] ragionamenti contro a me; Io altresì non gli risponderò secondo le vostre parole. 018 JOB 032 015 Essi si sono sgomentati, non hanno più risposto; Le parole sono state loro tolte [di bocca]. 018 JOB 032 016 Io dunque ho aspettato; ma perciocchè non parlano [più], Perchè restano [e] non rispondono più; 018 JOB 032 017 Io ancora risponderò per la parte mia; Io ancora dichiarerò il mio parere; 018 JOB 032 018 Perciocchè io son pieno di parole, Lo spirito del mio ventre mi stringe. 018 JOB 032 019 Ecco, il mio ventre [è] come un vino che non ha spiraglio, E schianterebbesi come barili nuovi. 018 JOB 032 020 Io parlerò adunque, ed avrò alcuna respirazione; Io aprirò le mie labbra, e risponderò. 018 JOB 032 021 Già non mi avvenga di aver riguardo alla qualità della persona di alcuno; Io non m'infingerò [parlando] ad un uomo. 018 JOB 032 022 Perciocchè io non so infingermi; Altrimenti, colui che mi ha fatto di subito mi torrebbe via. 018 JOB 033 001 Ora dunque, Giobbe, ascolta, ti prego, i miei ragionamenti, E porgi gli orecchi a tutte le mie parole. 018 JOB 033 002 Ecco, ora io ho aperta la mia bocca, La mia lingua parla nel mio palato. 018 JOB 033 003 Le mie parole [saranno secondo] la dirittura del mio cuore; E le mie labbra proferiranno scienza pura. 018 JOB 033 004 Lo Spirito di Dio mi ha fatto, E l'alito dell'Onnipotente mi ha data la vita. 018 JOB 033 005 Se tu puoi, rispondimi; Mettiti in ordine contro a me, e presentati pure. 018 JOB 033 006 Ecco, io [sono] a Dio, come tu; Anch'io sono stato tratto dal fango. 018 JOB 033 007 Ecco, il mio spavento non ti sgomenterà, E la mia mano non ti sarà grave addosso. 018 JOB 033 008 Tu hai pur detto, udendolo io, Ed io ho intesa la voce delle parole: 018 JOB 033 009 Io [son] puro, senza misfatto; Io [son] netto, e non [vi è] iniquità in me; 018 JOB 033 010 Ecco, egli trova delle occasioni contro a me; Egli mi reputa per suo nemico; 018 JOB 033 011 Egli ha messi i miei piedi ne' ceppi, Egli spia tutti i miei sentieri. 018 JOB 033 012 Ecco, [in] questo tu non sei stato giusto; io ti risponderò; Perciocchè Iddio è vie maggiore che l'uomo. 018 JOB 033 013 Perchè hai tu conteso con lui, Perchè egli non dichiara tutte le sue ragioni? 018 JOB 033 014 [Egli è ben vero], che [talora] Iddio parla una volta, E due, [a chi] non vi ha atteso. 018 JOB 033 015 In sogno, [in] vision notturna, Quando il più profondo sonno cade in su gli uomini, Quando essi son tutti sonnacchiosi sopra i [lor] letti; 018 JOB 033 016 Allora egli apre loro l'orecchio, E suggella il lor castigo; 018 JOB 033 017 Per istorre l'uomo dalle opere [sue], E per far che la superbia dell'uomo non apparisca più; 018 JOB 033 018 Per iscampar l'anima sua dalla fossa, E far che la sua vita non passi per la spada. 018 JOB 033 019 Ma [talora altresì] l'uomo è castigato con dolori sopra il suo letto, E tutte le sue ossa di grave [malattia]; 018 JOB 033 020 E la sua vita gli fa abbominare il cibo, E l'anima sua la vivanda desiderabile; 018 JOB 033 021 La sua carne è consumata, talchè non apparisce più; E le sue ossa, [che prima] non si vedevano, spuntano fuori; 018 JOB 033 022 E l'anima sua si accosta alla fossa, E la vita sua a' [mali] mortali. 018 JOB 033 023 Ma se [allora] vi è appresso di lui alcun messo, un parlatore, Uno d'infra mille, Per dichiarare all'uomo il suo dovere; 018 JOB 033 024 [Iddio] gli farà grazia, e dirà: Riscuotilo, che non iscenda alla fossa; Io ho trovato il riscatto. 018 JOB 033 025 La sua carne diventerà morbida, più che [non è] in fanciullezza; Egli ritornerà a' dì della sua giovanezza. 018 JOB 033 026 Egli supplicherà a Dio, ed egli gli sarà placato, E [gli] farà veder la sua faccia con giubilo, E renderà all'uomo la sua giustizia. 018 JOB 033 027 Ed esso [poi] si volgerà verso gli uomini, e dirà: Io avea peccato, ed avea pervertita la dirittura, E [ciò] non mi ha punto giovato. 018 JOB 033 028 [Così Iddio] riscoterà l'anima sua, che non passi nella fossa, E la vita sua vedrà la luce. 018 JOB 033 029 Ecco, Iddio opera tutte queste cose Due e tre volte inverso l'uomo; 018 JOB 033 030 Per ritrarre l'anima sua dalla fossa, Acciocchè sia illuminata della luce de' viventi. 018 JOB 033 031 Attendi, o Giobbe, ascoltami; Taci, ed io parlerò. 018 JOB 033 032 Se tu hai alcuna cosa da dire, rispondimi; Parla, perciocchè io desidero giustificarti. 018 JOB 033 033 Se no, ascoltami tu; Taci, ed io t'insegnerò la sapienza. 018 JOB 034 001 ED Elihu proseguì a parlare, e disse: 018 JOB 034 002 [Voi] savi, udite i miei ragionamenti; E [voi] intendenti, porgetemi l'orecchio. 018 JOB 034 003 Perciocchè l'orecchio esamina i ragionamenti, Come il palato assapora ciò che si deve mangiare. 018 JOB 034 004 Proponiamoci la dirittura, Giudichiamo fra noi che cosa [sia] bene. 018 JOB 034 005 Conciossiachè Giobbe abbia detto: Io son giusto; Iddio mi ha tolta la mia ragione. 018 JOB 034 006 Mentirei io intorno alla mia ragione? La saetta, con la quale son ferito, [è] dolorosissima, Senza [che vi sia] misfatto [in me]. 018 JOB 034 007 Quale [è] l'uomo simile a Giobbe, [Che] beve lo scherno come acqua? 018 JOB 034 008 E [che] cammina in compagnia con gli operatori d'iniquità, E va con gli uomini empi? 018 JOB 034 009 Perciocchè egli ha detto: L'uomo non fa niun profitto Di rendersi grato a Dio. 018 JOB 034 010 Perciò, uomini di senno, ascoltatemi; Tolga Iddio che vi sia empietà in Dio, O perversità nell'Onnipotente. 018 JOB 034 011 Perciocchè egli rende all'uomo [secondo] l'opera sua, E fa trovare a ciascuno secondo la sua via. 018 JOB 034 012 Sì veramente Iddio non opera empiamente, E l'Onnipotente non perverte la ragione. 018 JOB 034 013 Chi gli ha commesso il governo della terra? E chi [gli] ha imposta [la cura del] mondo tutto intiero? 018 JOB 034 014 Se egli ponesse mente all'uomo, Egli ritrarrebbe a sè il suo alito, ed il suo soffio; 018 JOB 034 015 Ogni carne insieme trapasserebbe, E l'uomo ritornerebbe nella polvere. 018 JOB 034 016 Se pur [tu hai] del senno, ascolta questo; Porgi l'orecchio alla voce de' miei ragionamenti. 018 JOB 034 017 Di vero, colui che odia la dirittura signoreggerebbe egli? E condannerai tu colui che è sommamente giusto? 018 JOB 034 018 Direbbesi egli ad un re: Scellerato? E a' principi: Empio? 018 JOB 034 019 [Quanto meno a colui] che non ha riguardo alla qualità de' principi, Ed [appo cui] non è riconosciuto il possente, Per essere antiposto al povero, Perchè essi tutti [sono] opera delle sue mani? 018 JOB 034 020 Essi muoiono in un momento, E di mezza notte [tutto] un popolo è conquassato, e perisce; E il potente è tolto via senza [opera di] mani. 018 JOB 034 021 Perciocchè gli occhi suoi [son] sopra le vie dell'uomo, Ed egli vede tutti i passi di esso. 018 JOB 034 022 Non [vi è] oscurità, nè ombra di morte alcuna, Ove si possan nascondere gli operatori d'iniquità. 018 JOB 034 023 Perciocchè [Iddio] non ha [più] riguardo all'uomo, Quando esso è per venire in giudicio davanti a lui. 018 JOB 034 024 Egli fiacca i possenti incomprensibilmente, E ne costituisce altri in luogo loro. 018 JOB 034 025 Perciò, conoscendo egli le opere loro, Nel girar d'una notte son fiaccati, 018 JOB 034 026 Egli li sbatte come empi, In luogo di molti spettatori; 018 JOB 034 027 Perciocchè si son rivolti indietro da lui, E non hanno considerate tutte le sue vie; 018 JOB 034 028 Facendo pervenire infino a lui il grido del povero, E facendogli udire lo strido degli afflitti. 018 JOB 034 029 Se egli rimanda in pace, chi condannerà? E [se] nasconde la sua faccia, chi lo riguarderà? O sia una nazione [intiera], o un uomo [solo]; 018 JOB 034 030 Acciocchè l'uomo profano non regni [più] E che il popolo non [sia più tenuto] ne' lacci. 018 JOB 034 031 Certo [ei ti si conveniva indirizzarti] a Dio, dicendo: Io ho portato [la pena]; io non peccherò più. 018 JOB 034 032 [Se vi è alcuna cosa], oltre a ciò che io veggo, mostramelo; Se io ho operato perversamente, io non continuerò più. 018 JOB 034 033 Vorresti tu, ch'egli ti facesse la retribuzione di ciò ch'[è proceduto] da te? Sei tu che rifiuti ed eleggi, non già io; Di' pure ciò che tu sai. 018 JOB 034 034 Gli uomini di senno diranno meco, E l'uomo savio mi acconsentirà, 018 JOB 034 035 Che Giobbe non parla con conoscimento, E che le sue parole non sono con intendimento. 018 JOB 034 036 O padre mio, sia pur Giobbe provato infino all'ultimo, Per cagione delle sue repliche, simili a quelle degli uomini iniqui. 018 JOB 034 037 Perciocchè [altrimenti] egli aggiungerà misfatto al suo peccato, Si batterà a palme fra noi, E moltiplicherà le parole sue contro a Dio. 018 JOB 035 001 ED Elihu proseguì il suo ragionamento, e disse: 018 JOB 035 002 Hai tu stimato che ciò [convenga] alla ragione, [Della quale] tu hai detto: La mia giustizia [è] da Dio, 018 JOB 035 003 Di dire: Che mi gioverà ella? Che profitto ne avrò più che del mio peccato? 018 JOB 035 004 Io ti risponderò, Ed a' tuoi compagni teco. 018 JOB 035 005 Riguarda i cieli, e vedi; E mira le nuvole, quanto sono più alte di te. 018 JOB 035 006 Se tu pecchi, che cosa opererai tu contro a lui? E [se] i tuoi misfatti son moltiplicati, che gli farai tu? 018 JOB 035 007 Se tu sei giusto, che cosa gli darai? Ovvero che prenderà egli dalla tua mano? 018 JOB 035 008 [Come] la tua malvagità [può nuocer solo] ad un uomo simile a te, [Così] anche la tua giustizia [non può giovare] se non ad un figliuolo d'uomo. 018 JOB 035 009 Gli oppressati gridano per la grandezza [dell'oppressione], E dànno alte strida per la violenza de' grandi; 018 JOB 035 010 Ma niuno dice: Ove [è] Dio, mio fattore, Il quale dà materia di cantar di notte? 018 JOB 035 011 Il qual ci ammaestra più che le bestie della terra, E ci rende savi più che gli uccelli del cielo? 018 JOB 035 012 Quivi [adunque] gridano, ed egli non [li] esaudisce, Per la superbia de' malvagi. 018 JOB 035 013 Certamente Iddio non esaudisce la vanità, E l'Onnipotente non la riguarda. 018 JOB 035 014 Quanto meno [esaudirà egli te], che dici che tu nol riguardi? Giudica[ti] nel suo cospetto, e poi aspettalo. 018 JOB 035 015 Certo ora [quello] che l'ira sua ti ha imposto di castigo [è come] nulla; Ed egli non ha preso conoscenza della moltitudine [de' tuoi peccati] molto [innanzi]. 018 JOB 035 016 Giobbe adunque indarno apre la sua bocca, Ed accumula parole senza conoscimento. 018 JOB 036 001 ED Elihu proseguì, e disse: 018 JOB 036 002 Aspettami un poco, ed io ti mostrerò Che [vi sono] ancora [altri] ragionamenti per Iddio. 018 JOB 036 003 Io prenderò il mio discorso da lungi, Ed attribuirò giustizia al mio Fattore. 018 JOB 036 004 Perciocchè di vero il mio parlare non è [con] menzogna; [Tu hai] appresso di te [uno che è] intiero nelle [sue] opinioni. 018 JOB 036 005 Ecco, Iddio [è] potente, [ma] non però disdegna [alcuno]; Potente, [ma] di forza [congiunta con] sapienza. 018 JOB 036 006 Egli non lascia viver l'empio, E fa ragione agli afflitti. 018 JOB 036 007 Egli non rimuove gli occhi suoi d'addosso a' giusti; Anzi [li fa sedere] sopra il trono coi re; Egli [ve] li fa sedere in perpetuo; onde sono esaltati. 018 JOB 036 008 E se pur son messi ne' ceppi, E son prigioni ne' legami dell'afflizione; 018 JOB 036 009 Egli dichiara loro i lor fatti, E come i lor misfatti sono accresciuti. 018 JOB 036 010 Ovvero, apre loro l'orecchio, per [far loro ricevere] correzione; E dice [loro] che si convertano dall'iniquità. 018 JOB 036 011 Se ubbidiscono, e [gli] servono, Finiscono i giorni loro in beni, E gli anni loro in diletti. 018 JOB 036 012 Ma se non ubbidiscono, passano per la spada, E muoiono per mancamento d'intendimento. 018 JOB 036 013 Ma i profani di cuore accrescono l'ira, E non gridano, quando egli li mette ne' legami; 018 JOB 036 014 La lor persona morrà in giovanezza, E la lor vita fra i cinedi. 018 JOB 036 015 Ma egli libera gli afflitti nella loro afflizione, Ed apre loro l'orecchio nell'oppressione. 018 JOB 036 016 Ancora te avrebbe egli ritratto dall'afflizione, [E messo in] luogo largo, [fuori] di ogni distretta; E la tua mensa tranquilla sarebbe ripiena di vivande grasse. 018 JOB 036 017 Ma tu sei venuto al colmo del giudicio di un empio; Il giudicio e la giustizia [ti] tengono preso. 018 JOB 036 018 Perciocchè [egli è] in ira, [guarda] che talora egli non ti atterri con battiture; E con niun riscatto, benchè grande, non ti possa scampare. 018 JOB 036 019 Farà egli alcuna stima delle tue ricchezze? [Egli] non [farà stima] dell'oro, nè di tutta la [tua] gran potenza. 018 JOB 036 020 Non ansar dietro a quella notte, Nella quale i popoli periscono a fondo. 018 JOB 036 021 Guardati che tu non ti rivolga alla vanità; Conciossiachè per l'afflizione tu abbi eletto quello. 018 JOB 036 022 Ecco, Iddio [è] eccelso nella sua potenza; Chi [è] il dottore convenevole a lui? 018 JOB 036 023 Chi gli ha ordinato come egli deve procedere? E chi [gli] può dire: Tu hai operato perversamente? 018 JOB 036 024 Ricordati di magnificar le opere sue, Le quali gli uomini contemplano. 018 JOB 036 025 Ogni uomo le vede, E gli uomini [le] mirano da lungi. 018 JOB 036 026 Ecco, Iddio [è] grande, e noi nol possiamo conoscere; E il numero de' suoi anni è infinito. 018 JOB 036 027 Perciocchè egli rattiene le acque che non istillino; [Ed altresì], al [levar del]la sua nuvola, quelle versano la pioggia; 018 JOB 036 028 La quale le nuvole stillano, [E] gocciolano in su gli uomini copiosamente. 018 JOB 036 029 Oltre a ciò, potrà [alcuno] intender le distese delle nubi, [Ed] i rimbombanti scoppi del suo tabernacolo? 018 JOB 036 030 Ecco, egli spande sopra esso la sua luce, E copre le radici del mare. 018 JOB 036 031 Perciocchè, per queste cose egli giudica i popoli, [Ed altresì] dona il cibo abbondevolmente. 018 JOB 036 032 Egli nasconde la fiamma nelle palme delle [sue] mani, E le ordina quello che deve incontrare. 018 JOB 036 033 Egli le dichiara la sua volontà [se deve incontrar] bestiame, Ovvero anche [cadere] sopra alcuna pianta. 018 JOB 037 001 Il cuor mi trema eziandio di questo, E si muove dal luogo suo. 018 JOB 037 002 Udite pure il suo tremendo tuono, E il mormorare ch'[esce] dalla sua bocca. 018 JOB 037 003 Egli lo lancia sotto tutti i cieli, E la sua fiamma sopra le estremità della terra; 018 JOB 037 004 Dopo la quale rugge il tuono; egli tuona con la voce della sua altezza, E non indugia quelle cose, dopo che la sua voce è stata udita. 018 JOB 037 005 Iddio tuona maravigliosamente con la sua voce; Egli fa cose tanto grandi, che noi non possiam comprenderle. 018 JOB 037 006 Perciocchè egli dice alla neve: Cadi in su la terra; [E parimente] al nembo della pioggia, al nembo delle sue forti piogge. 018 JOB 037 007 Egli rinchiude ogni uomo in casa, [Come] per riconoscer tutti i suoi lavoratori. 018 JOB 037 008 E le fiere se n'entrano ne' [lor] nascondimenti, E dimorano ne' lor ricetti. 018 JOB 037 009 La tempesta viene dall'Austro, E il freddo dal Settentrione. 018 JOB 037 010 Iddio, col suo soffio, produce il ghiaccio, E fa che le acque che si diffondevano [diventano come di] metallo. 018 JOB 037 011 Egli stanca eziandio le nuvole in adacquar [la terra], E disperge le nubi [con] la sua luce. 018 JOB 037 012 Ed esse si rivolgono in [molti] giri, secondo gli ordini suoi Intorno a ciò che hanno a fare, Secondo tutto quello ch'egli comanda loro [di fare] In su la faccia del mondo, nella terra; 018 JOB 037 013 Facendole venire, o per castigo, O per la sua terra, o per alcun beneficio. 018 JOB 037 014 Porgi l'orecchio a questo, o Giobbe; Fermati, e considera le maraviglie di Dio. 018 JOB 037 015 Sai tu, come Iddio dispone di esse, E [come] egli fa risplender la luce della sua nuvola? 018 JOB 037 016 Intendi tu come le nuvole son bilanciate? [Conosci tu] le maraviglie di colui che è perfetto in ogni scienza? 018 JOB 037 017 Come i tuoi vestimenti [son] caldi, Quando egli acqueta l'Austro in su la terra? 018 JOB 037 018 Hai tu con lui distesi i cieli, [I quali son] sodi, come uno specchio di metallo? 018 JOB 037 019 Insegnaci ciò che noi gli diremo; [Poichè], per cagione delle [nostre] tenebre, noi non possiam [bene] ordinare [i nostri ragionamenti]. 018 JOB 037 020 Gli sarebbe egli rapportato quando io avessi parlato? Se [vi fosse] alcuno [che ne] parlasse, certo egli sarebbe abissato. 018 JOB 037 021 Ecco pure [gli uomini] non possono riguardare il sole, [Quando] egli risplende nel cielo, Dopo che il vento è passato, e l'ha spazzato; 018 JOB 037 022 [E] che dal Settentrione è venuta la dorata serenità; [Or] Iddio [ha] intorno a sè una tremenda maestà. 018 JOB 037 023 [Egli è] l'Onnipotente, noi non possiam trovarlo; [Egli è] grande in forza, Ed in giudicio, ed in grandezza di giustizia; Egli non oppressa [alcuno]; 018 JOB 037 024 Perciò gli uomini lo temono; Alcun uomo, benchè savio di cuore, no 'l può vedere. 018 JOB 038 001 ALLORA il Signore rispose a Giobbe da un turbo, e disse: 018 JOB 038 002 Chi [è] costui, che oscura il consiglio Con ragionamenti senza scienza? 018 JOB 038 003 Deh! cigniti i lombi come un valente uomo, Ed io ti farò delle domande, e tu insegnami. 018 JOB 038 004 Ove eri, quando io fondava la terra? Dichiaralo, se hai conoscimento ed intelletto. 018 JOB 038 005 Chi ha disposte le misure di essa, se tu [il] sai? Ovvero chi ha steso il regolo sopra essa? 018 JOB 038 006 Sopra che sono state fondate le sue basi? Ovvero, chi pose la sua pietra angolare? 018 JOB 038 007 Quando le stelle della mattina cantavano tutte insieme, E tutti i figliuoli di Dio giubilavano? 018 JOB 038 008 E [chi] rinchiuse il mare con porte Quando fu tratto fuori, [ed] uscì della matrice? 018 JOB 038 009 Quando io posi le nuvole per suo vestimento, E la caligine per sue fasce, 018 JOB 038 010 E determinai sopra esso il mio statuto, E [gli] posi [attorno] sbarre e porte, 018 JOB 038 011 E dissi: Tu verrai fin qua, e non passerai più innanzi; E qui si fermerà l'alterezza delle tue onde? 018 JOB 038 012 Hai tu, da che tu sei in vita, comandato alla mattina? Ed hai tu mostrato all'alba il suo luogo? 018 JOB 038 013 Per occupar l'estremità della terra, E [far che] gli empi se ne dileguino? 018 JOB 038 014 [E far che la terra] si muti [in diverse forme], come argilla stampata; E che quelle si appresentino [alla vista] come un vestimento? 018 JOB 038 015 E che la luce di queste cose sia divietata agli empi, E che il braccio altiero sia rotto? 018 JOB 038 016 Sei tu entrato infino a' gorghi del mare, E sei tu passeggiato nel fondo dell'abisso? 018 JOB 038 017 Le porte della morte ti son esse scoperte, Ed hai tu vedute le porte dell'ombra della morte? 018 JOB 038 018 Hai tu compresa la larghezza della terra? Dichiaralo, se tu la conosci tutta. 018 JOB 038 019 Quale [è] la via [del luogo ove] dimora la luce? E dov'[è] il luogo delle tenebre? 018 JOB 038 020 Perchè tu vada a prendere essa [luce, e la meni] al termine [del] suo [corso], E conosca i sentieri della sua casa? 018 JOB 038 021 Sì, tu il sai; perciocchè allora nascesti, E il numero de' tuoi giorni [è] grande. 018 JOB 038 022 Sei tu entrato dentro a' tesori della neve, Ed hai tu vedute le conserve della gragnuola, 018 JOB 038 023 La quale io riserbo per lo tempo del nemico, Per lo giorno dell'incontro, e della battaglia? 018 JOB 038 024 Per qual via scoppia la fiamma, E il vento orientale si spande egli in su la terra? 018 JOB 038 025 Chi ha fatti de' condotti alla piena delle acque, E delle vie a' lampi de' tuoni? 018 JOB 038 026 Per far piovere in su la terra, [ove] non [è] niuno; [E in sul] deserto, nel quale non [abita] uomo alcuno? 018 JOB 038 027 Per satollare il luogo desolato e deserto; E per farvi germogliar l'erba pullulante? 018 JOB 038 028 La pioggia ha ella un padre? Ovvero, chi ha generate le stille della rugiada? 018 JOB 038 029 Del cui ventre è uscito il ghiaccio, E chi ha generata la brina del cielo? 018 JOB 038 030 Chi fa che le acque si nascondano, e divengano come una pietra; E che la superficie dell'abisso si rapprenda? 018 JOB 038 031 Puoi tu legare le delizie delle Gallinelle, Ovvero sciogliere le attrazioni dell'Orione? 018 JOB 038 032 Puoi tu fare uscire i segni settentrionali al tempo loro, E condur fuori Arturo co' suoi figli? 018 JOB 038 033 Conosci tu gli ordini costituiti de' cieli? Hai tu stabilito il lor reggimento sopra la terra? 018 JOB 038 034 Puoi tu, alzando la tua voce alla nuvola, Far che una piena d'acqua ti copra? 018 JOB 038 035 Puoi tu mandare i folgori, Sì che vadano e ti dicano: Eccoci? 018 JOB 038 036 Chi ha messa la sapienza nell'interior dell'uomo? Ovvero chi ha dato il senno alla mente di esso? 018 JOB 038 037 Chi annovera le nuvole con sapienza? E chi posa i barili del cielo; 018 JOB 038 038 Dopo che la polvere è stata stemperata, come un metallo fonduto; E le zolle si son rigiunte? 018 JOB 038 039 Andrai tu a cacciar preda per il leone? E satollerai tu la brama de' leoncelli? 018 JOB 038 040 Quando si appiattano ne' [lor] ricetti, E giaccion nelle [lor] caverne, stando in guato. 018 JOB 038 041 Chi apparecchia al corvo il suo pasto, Quando i suoi figli gridano a Dio, [E] vagano per mancamento di cibo? 018 JOB 039 001 Sai tu il tempo che le camozze delle rocce figliano? Hai tu osservato quando le cerve partoriscono? 018 JOB 039 002 Annoveri tu i mesi del termine del lor portato, E sai tu il tempo che devono figliare? 018 JOB 039 003 Elle si chinano, fanno scoppiar fuori il lor feto, Si alleviano delle lor doglie. 018 JOB 039 004 I lor figli son gagliardi, crescono per le biade, Escono fuori, e non ritornano [più] a quelle. 018 JOB 039 005 Chi ne ha mandato libero l'asino salvatico, E chi ha sciolti i suoi legami? 018 JOB 039 006 A cui io ho ordinato il deserto per casa; E per abitazioni, i luoghi salsugginosi. 018 JOB 039 007 Egli si beffa dello strepito della città; Egli non ode gli schiamazzi del sollecitator delle opere. 018 JOB 039 008 I monti, ch'egli va spiando, [sono] il suo pasco; Ed egli va ricercando qualunque verdura. 018 JOB 039 009 Il liocorno ti vorrà egli servire? Si riparerà egli presso alla tua mangiatoia? 018 JOB 039 010 Legherai tu il liocorno con la sua fune, [per farlo arare] al solco? Erpicherà egli le valli dietro a te? 018 JOB 039 011 Ti fiderai tu in lui, perchè la sua forza [è] grande? E gli rimetterai tu il tuo lavoro? 018 JOB 039 012 Ti fiderai tu in lui ch'egli ti renda la [ricolta della] tua sementa, E ch'egli te l'accolga nella tua aia? 018 JOB 039 013 Le ale de' paoni son esse vaghe [per opera tua?] Od [ha da te] lo struzzolo le penne e la piuma? 018 JOB 039 014 [Fai tu] ch'egli abbandoni le sue uova in su la terra, E che le lasci scaldare in su la polvere? 018 JOB 039 015 E che dimentichi che il piè [d'alcuno] le schiaccerà, Ovvero che le fiere della campagna le calpesteranno? 018 JOB 039 016 Egli è spietato inverso i suoi figli, come [se] non [fosser] suoi; Indarno è la sua fatica, [egli è] senza tema; 018 JOB 039 017 Perciocchè Iddio l'ha privo di senno, E non l'ha fatto partecipe d'intendimento. 018 JOB 039 018 Quando egli si solleva in alto, Egli si beffa del cavallo, e di colui che lo cavalca. 018 JOB 039 019 Hai tu data la forza al cavallo? Hai tu adorna la sua gola di fremito? 018 JOB 039 020 Lo spaventerai tu come una locusta? Il suo magnifico nitrire [è] spaventevole. 018 JOB 039 021 Egli raspa nella valle, si rallegra della [sua] forza, Esce ad incontrare le armi. 018 JOB 039 022 Egli si beffa della paura, e non si spaventa, E non si volge indietro per la spada. 018 JOB 039 023 Il turcasso, e la folgorante lancia, E lo spuntone gli risuonano addosso. 018 JOB 039 024 D'impazienza e di stizza [pare ch'egli voglia] trangugiar la terra; E non può credere che [sia] il suon della tromba. 018 JOB 039 025 Come prima la tromba ha sonato, egli dice: Aha, Aha; Da lontano annasa la battaglia, Lo schiamazzo de' capitani; e le grida. 018 JOB 039 026 È per il tuo senno che lo sparviere vola? Che spiega le sue ali verso il mezzodì? 018 JOB 039 027 L'aquila si leva ella ad alto per lo tuo comandamento? E [fai tu] ch'ella faccia il suo nido in luoghi elevati? 018 JOB 039 028 Ella dimora e si ripara nelle rupi, Nelle punte delle rocce, ed in luoghi inaccessibili. 018 JOB 039 029 Di là ella spia il pasto, Gli occhi suoi mirano da lontano. 018 JOB 039 030 I suoi aquilini ancora sorbiscono il sangue, E dove sono corpi morti, quivi ella si ritrova. 018 JOB 040 001 Poi il Signore parlò a Giobbe, e disse: 018 JOB 040 002 Colui che litiga con l'Onnipotente[lo] correggerà egli? Colui che arguisce Iddio risponda a questo. 018 JOB 040 003 E Giobbe rispose al Signore, e disse: 018 JOB 040 004 Ecco, io sono avvilito; che ti risponderei io? Io metto la mia mano in su la bocca. 018 JOB 040 005 Io ho parlato una volta, ma non replicherò più; Anzi due, ma non continuerò più. 018 JOB 040 006 E il Signore parlò di nuovo a Giobbe dal turbo, e disse: 018 JOB 040 007 Cingiti ora i lombi, come un valente uomo; Io ti farò delle domande, e tu insegnami. 018 JOB 040 008 Annullerai tu pure il mio giudicio, E mi condannerai tu per giustificarti? 018 JOB 040 009 Hai tu un braccio simile a quel di Dio? O tuoni tu con la voce come egli? 018 JOB 040 010 Adornati pur di magnificenza e di altezza; E vestiti di maestà e di gloria. 018 JOB 040 011 Spandi i furori dell'ira tua, E riguarda ogni altiero, ed abbassalo; 018 JOB 040 012 Riguarda ogni altiero, ed atterralo; E trita gli empi, e spronfondali; 018 JOB 040 013 Nascondili tutti nella polvere, [E] tura loro la faccia in grotte; 018 JOB 040 014 Allora anch'io ti darò questa lode, Che la tua destra ti può salvare. 018 JOB 040 015 Ecco l'ippopotamo, il quale io ho fatto teco; Egli mangia l'erba come il bue. 018 JOB 040 016 Ecco, la sua forza [è] ne' lombi, E la sua possa nei muscoli del suo ventre. 018 JOB 040 017 Egli rizza la sua coda come un cedro; Ed i nervi delle sue coscie sono intralciati. 018 JOB 040 018 Le sue ossa [son come] sbarre di rame, Come mazze di ferro. 018 JOB 040 019 Egli [è] la principale delle opere di Dio; [Sol] colui che l'ha fatto può accostargli la sua spada. 018 JOB 040 020 Perchè i monti gli producono il pasco, Tutte le bestie della campagna vi scherzano. 018 JOB 040 021 Egli giace sotto gli alberi ombrosi, In ricetti di canne e di paludi. 018 JOB 040 022 Gli alberi ombrosi lo coprono [con] l'ombra loro; I salci de' torrenti l'intorniano. 018 JOB 040 023 Ecco, egli può far forza ad un fiume, [sì che] non corra; Egli si fida di potersi attrarre il Giordano nella gola. 018 JOB 040 024 Prenderallo [alcuno] alla sua vista? Forera[gli] egli il naso, per [mettervi] de' lacci? 018 JOB 041 001 Trarrai tu fuori il leviatan con l'amo, O con una fune che tu gli avrai calata sotto alla lingua? 018 JOB 041 002 Gli metterai tu un uncino al muso? Gli forerai tu le mascelle con una spina? 018 JOB 041 003 Userà egli molti preghi teco? Ti parlerà egli con lusinghe? 018 JOB 041 004 Patteggerà egli teco, Che tu lo prenda per servo in perpetuo? 018 JOB 041 005 Scherzerai tu con lui, come con un uccello? E lo legherai tu [con un filo, per darlo] alle tue fanciulle? 018 JOB 041 006 I compagni ne faranno essi un convito? Lo spartiranno essi fra i mercatanti? 018 JOB 041 007 Gli empirai tu la pelle di roncigli, E la testa di raffi da pescare? 018 JOB 041 008 Pongli pur la mano addosso, Tu non ricorderai mai più la guerra. 018 JOB 041 009 Ecco, la speranza di [pigliar]lo è fallace; Anzi [l'uomo] non sarà egli atterrato, [solo] a vederlo? 018 JOB 041 010 Non [vi è] alcuno [così] feroce, che ardisca risvegliarlo; E chi potrà presentarsi davanti a me? 018 JOB 041 011 Chi mi ha prevenuto [in darmi cosa alcuna?] ed io gliela renderò; [Quello che è] sotto tutti i cieli è mio. 018 JOB 041 012 Io non tacerò le membra di quello, Nè ciò ch'è delle [sue] forze, nè la grazia della sua disposizione. 018 JOB 041 013 Chi scoprirà il disopra della sua coverta? Chi verrà [a lui] con le sue doppie redini? 018 JOB 041 014 Chi aprirà gli usci del suo muso? Lo spavento [è] d'intorno a' suoi denti. 018 JOB 041 015 I [suoi] forti scudi [sono] una cosa superba; [Son] serrati strettamente [come con] un suggello. 018 JOB 041 016 L'uno si attiene all'altro, Talchè il vento non può entrar per entro. 018 JOB 041 017 Sono attaccati gli uni agli altri, ed accoppiati insieme, E non possono spiccarsi l'uno dall'altro. 018 JOB 041 018 I suoi starnuti fanno sfavillar della luce, E i suoi occhi [son] simili alle palpebre dell'alba. 018 JOB 041 019 Della sua gola escono fiaccole, Scintille di fuoco ne sprizzano. 018 JOB 041 020 Delle sue nari esce un fumo, Come d'una pignatta bollente, o [d]'una caldaia. 018 JOB 041 021 L'alito suo accende i carboni, E fiamma esce della sua bocca. 018 JOB 041 022 La possa alberga nel suo collo, E la doglia tresca davanti a lui. 018 JOB 041 023 Le polpe della sua carne son compresse; Egli ha [la carne] addosso soda, e non tremola punto. 018 JOB 041 024 Il cuor suo [è] sodo come una pietra, E massiccio come un pezzo della [macina] disotto. 018 JOB 041 025 I più forti e valenti hanno paura di lui, quando egli si alza; [E] si purgano de' lor peccati, per lo gran fracasso. 018 JOB 041 026 Nè la spada di chi l'aggiunger[à] potrà durare, Nè l'asta, nè lo spuntone, nè la corazza: 018 JOB 041 027 Egli reputa il ferro per paglia, E il rame per legno intarlato. 018 JOB 041 028 La saetta non lo farà fuggire; Le pietre della frombola si mutano inverso lui in istoppia. 018 JOB 041 029 Gli ordigni son da lui riputati stoppia; Ed egli si beffa del vibrare dello spuntone. 018 JOB 041 030 [Egli ha] sotto di sè de' testi pungenti; Egli striscia [come] una trebbia di ferro in sul pantano. 018 JOB 041 031 Egli fa bollire il profondo mare come una caldaia; Egli rende il mare simile a una composizione d'unguentaro. 018 JOB 041 032 Egli fa rilucere dietro a sè un sentiero, [E] l'abisso pare canuto. 018 JOB 041 033 Non [vi è] alcuno animale in su la terra che gli possa essere assomigliato, Che sia stato fatto [per esser] senza paura. 018 JOB 041 034 Egli riguarda ogni cosa eccelsa, [Ed è] re sopra tutte le più fiere belve. 018 JOB 042 001 E GIOBBE rispose al Signore, e disse: 018 JOB 042 002 Io so che tu puoi tutto; E che cosa niuna che tu abbia deliberata, non può essere impedita. 018 JOB 042 003 Chi [è] costui, che oscura il consiglio senza scienza? Perciò, io ho dichiarata [la mia opinione], Ma io non intendeva [ciò ch'io diceva]; [Son cose] maravigliose sopra la mia capacità, Ed io non le posso comprendere. 018 JOB 042 004 Deh! ascolta, ed io parlerò; Ed io ti farò delle domande, e tu insegnami. 018 JOB 042 005 Io avea con gli orecchi udito [parlar] di te; Ma ora l'occhio mio ti ha veduto. 018 JOB 042 006 Perciò io riprovo [ciò che ho detto], e me [ne] pento In su la polvere, ed in su la cenere. 018 JOB 042 007 Ora, dopo che il Signore ebbe dette queste cose a Giobbe, egli disse ancora ad Elifaz Temanita: L'ira mia è accesa contro a te, e contro a' due tuoi compagni; perciocchè voi non mi avete parlato dirittamente, come Giobbe, mio servitore. 018 JOB 042 008 Ora dunque, pigliatevi sette giovenchi, e sette montoni, e andate al mio servitore Giobbe, ed offerite olocausto per voi; e faccia Giobbe, mio servitore, orazione per voi; perciocchè certamente io avrò riguardo a lui, per non farvi portar la pena della [vostra] stoltizia; conciossiachè voi non mi abbiate parlato dirittamente, come Giobbe, mio servitore. 018 JOB 042 009 Ed Elifaz Temanita, e Bildad Suhita, e Sofar Naamatita, andarono, e fecero come il Signore avea loro detto. E il Signore esaudì Giobbe. 018 JOB 042 010 E il Signore trasse Giobbe della sua cattività, dopo ch'egli ebbe fatta orazione per li suoi amici; e il Signore accrebbe a Giobbe al doppio tutto quello ch'egli avea avuto per l'addietro. 018 JOB 042 011 E tutti i suoi fratelli, e tutte le sue sorelle, e tutti i suoi conoscenti di prima, vennero a lui, e mangiarono con lui in casa sua, e si condolsero con lui, e lo consolarono di tutto il male che il Signore avea fatto venir sopra lui; e ciascuno di essi gli donò una pezza di moneta, ed un monile d'oro. 018 JOB 042 012 E il Signore benedisse lo stato ultimo di Giobbe, più che il primiero; talchè egli ebbe quattordicimila pecore, e seimila cammelli, e mille paia di buoi, e mille asine. 018 JOB 042 013 Ed ebbe sette figliuoli e tre figliuole. 018 JOB 042 014 E pose nome alla prima Gemima, e alla seconda Chesia, e alla terza Cheren-happuc. 018 JOB 042 015 E non si trovarono in tutto quel paese donne alcune belle come le figliuole di Giobbe; e il lor padre diede loro eredità per mezzo i lor fratelli. 018 JOB 042 016 E dopo queste cose, Giobbe visse cenquarant'anni, e vide i suoi figliuoli, e i figliuoli de' suoi figliuoli, [infino alla] quarta generazione. 018 JOB 042 017 Poi morì vecchio, e sazio di giorni. # # BOOK 019 PSA Psalms Salmi 019 PSA 001 001 BEATO l'uomo che non è camminato nel consiglio degli empi, E non si è fermato nella via de' peccatori, E non è seduto nella sedia degli schernitori. 019 PSA 001 002 Anzi il cui diletto [è] nella Legge del Signore, E medita in essa giorno e notte. 019 PSA 001 003 Egli sarà come un albero piantato presso a ruscelli d'acque, Il quale rende il suo frutto nella sua stagione, E le cui frondi non appassano; E tutto quello ch'egli farà, prospererà. 019 PSA 001 004 Così non [saranno] già gli empi; Anzi [saranno] come pula sospinta dal vento. 019 PSA 001 005 Perciò gli empi non istaranno ritti nel giudicio, Nè i peccatori nella raunanza de' giusti. 019 PSA 001 006 Perciocchè il Signore conosce la via de' giusti; Ma la via degli empi perirà. 019 PSA 002 001 PERCHÈ tumultuano le genti, E mormorano i popoli cose vane? 019 PSA 002 002 I re della terra si ritrovano, Ed i principi consigliano insieme, Contro al Signore, e contro al suo Unto; 019 PSA 002 003 [Dicendo: ] Rompiamo i lor legami, E gettiam via da noi le lor funi. 019 PSA 002 004 Colui che siede ne' cieli[ne] riderà; Il Signore si befferà di loro. 019 PSA 002 005 Allora parlerà loro nella sua ira, E li renderà smarriti nel suo cruccio acceso; 019 PSA 002 006 [E dirà: ] Pur nondimeno ho io consacrato il mio Re Sopra Sion, monte della mia santità. 019 PSA 002 007 Io spiegherò il decreto; Il Signore mi ha detto: Tu [sei] il mio figliuolo; Oggi io t'ho generato. 019 PSA 002 008 Chiedimi, ed io ti darò [per] eredità le genti, Ed i confini della terra [per] tua possessione. 019 PSA 002 009 Tu le fiaccherai con una verga di ferro; Tu le triterai come un testo di vasellaio. 019 PSA 002 010 Ora dunque, o re, siate savi; Giudici della terra, ricevete correzione. 019 PSA 002 011 Servite al Signore con timore, E gioite con tremore. 019 PSA 002 012 Baciate il figliuolo, che talora egli non si adiri, E che voi non periate [nella vostra] via, Quando l'ira sua si sarà pure un poco accesa. Beati tutti coloro che si confidano in lui. 019 PSA 003 001 Salmo di Davide, [composto] quando egli fuggì per cagione d'Absalom, suo figliuolo O SIGNORE, in quanto gran numero sono i miei nemici! Molti si levano contro a me. 019 PSA 003 002 Molti dicono dell'anima mia: Non [v]'è salute alcuna appo Iddio per lui. (Sela) 019 PSA 003 003 Ma, Signore, tu [sei] uno scudo d'intorno a me; [Tu sei] la mia gloria, e quel che mi sollevi il capo. 019 PSA 003 004 Io ho colla mia voce gridato al Signore, Ed egli mi ha risposto dal monte della sua santità. (Sela) 019 PSA 003 005 Io mi son coricato, e ho dormito; Poi mi son risvegliato; perciocchè il Signore mi sostiene. 019 PSA 003 006 Io non temerei di migliaia di popolo, Quando si fossero accampate contro a me d'ogn'intorno. 019 PSA 003 007 Levati, Signore; salvami, Dio mio; Perciochè tu hai percossa la mascella di tutti i miei nemici; Tu hai rotti i denti degli empi. 019 PSA 003 008 Il salvare [appartiene] al Signore; La tua benedizione [è] sopra il tuo popolo. (Sela) 019 PSA 004 001 Salmo di Davide, [dato] al Capo de' Musici, in su Neghinot QUANDO io grido, rispondimi, o Dio della mia giustizia; Quando io sono stato distretto, tu mi hai messo in largo; Abbi pietà di me, ed esaudisci la mia orazione. 019 PSA 004 002 O uomini principali, infino a quando [sarà] la mia gloria in vituperio? [Infino a quando] amerete vanità, [E] andrete dietro a menzogna? (Sela) 019 PSA 004 003 Or sappiate che il Signore si ha eletto un pietoso; Il Signore [mi] esaudirà quando io griderò a lui. 019 PSA 004 004 Tremate, e non peccate; Ragionate nel cuor vostro, sopra i vostri letti, e restate. (Sela) 019 PSA 004 005 Sacrificate sacrificii di giustizia, E confidatevi nel Signore. 019 PSA 004 006 Molti dicono: Chi ci farà veder del bene? O Signore, alza la luce del tuo volto sopra noi. 019 PSA 004 007 Tu mi hai data maggiore allegrezza nel cuore, che [non hanno quelli] Nel tempo [che] il lor frumento, e il lor mosto è moltiplicato. 019 PSA 004 008 Io mi coricherò in pace, ed [in pace] ancora dormirò; Perciocchè tu solo, Signore, mi fai abitare sicuramente. 019 PSA 005 001 Salmo di Davide, [dato] al Capo de' Musici, in su Nehilot PORGI l'orecchio alle mie parole, o Signore; Intendi la mia meditazione. 019 PSA 005 002 Re mio, e Dio mio, attendi alla voce del mio grido; Perciocchè io t'indirizzo la mia orazione. 019 PSA 005 003 Signore, ascolta da mattina la mia voce; Da mattina io ti spiego [i miei desii], e sto aspettando. 019 PSA 005 004 Perciocchè tu non [sei] un Dio che prenda piacere nell'empietà; Il malvagio non può dimorar teco. 019 PSA 005 005 Gl'insensati non possono comparir davanti agli occhi tuoi; Tu odii tutti gli operatori d'iniquità. 019 PSA 005 006 Tu farai perire tutti quelli che parlano con menzogna; Il Signore abbomina l'uomo di sangue e di frode. 019 PSA 005 007 Ma io, per la grandezza della tua benignità, entrerò nella tua Casa, E adorerò verso il Tempio della tua santità, nel tuo timore. 019 PSA 005 008 Signore, guidami per la tua giustizia, per cagion de' miei insidiatori; Addirizza davanti a me la tua via. 019 PSA 005 009 Perciocchè nella bocca loro non [v'è] dirittura alcuna; L'interior loro [non è altro che] malizie; La lor gola [è] un sepolcro aperto, Lusingano colla lor lingua. 019 PSA 005 010 Condannali, o Dio; Scadano da' lor consigli; Scacciali per la moltitudine de' lor misfatti; Perciocchè si son ribellati contro a te. 019 PSA 005 011 E rallegrinsi tutti quelli che si confidano in te, [E] cantino in eterno, e sii lor protettore; E festeggino in te Quelli che amano il tuo Nome. 019 PSA 005 012 Perciocchè tu, Signore, benedirai il giusto; Tu l'intornierai di benevolenza, come d'uno scudo. 019 PSA 006 001 Salmo di Davide, [dato] al Capo de' Musici, in Neghinot, sopra Seminit SIGNORE, non correggermi nella tua ira, E non gastigarmi nel tuo cruccio. 019 PSA 006 002 Abbi pietà di me, o Signore; perciocchè io [son] tutto fiacco; Sanami, Signore; perciocchè le mie ossa son tutte smarrite. 019 PSA 006 003 L'anima mia eziandio è grandemente smarrita; E tu, Signore, infino a quando? 019 PSA 006 004 Rivolgiti, o Signore; riscuoti l'anima mia; Salvami, per amor della tua benignità. 019 PSA 006 005 Perciocchè nella morte non [v'è] memoria di te; Chi ti celebrerà nel sepolcro? 019 PSA 006 006 Io mi affanno ne' miei sospiri; Io allago tutta notte il mio letto, E bagno la mia lettiera colle mie lagrime. 019 PSA 006 007 L' occhio mio è consumato di fastidio; Egli è invecchiato per cagione di tutti i miei nemici. 019 PSA 006 008 Ritraetevi da me, [voi] tutti operatori d'iniquità; Perciocchè il Signore ha udita la voce del mio pianto. 019 PSA 006 009 Il Signore ha udita la mia supplicazione; Il Signore ha accettata la mia orazione. 019 PSA 006 010 Tutti i miei nemici sieno confusi, e grandemente smarriti; Voltin le spalle, e sieno svergognati in un momento. 019 PSA 007 001 Siggaion di Davide, il quale egli cantò al Signore, sopra le parole di Cus Beniaminita SIGNORE Iddio mio, io mi confido in te; Salvami da tutti quelli che mi perseguitano, e riscuotimi; 019 PSA 007 002 Che talora [il mio nemico] non rapisca l'anima mia come un leone; E [non la] laceri, senza che [vi sia] alcuno che [mi] riscuota. 019 PSA 007 003 Signore Iddio mio, se ho fatto questo, Se vi è perversità nelle mie mani; 019 PSA 007 004 Se ho renduto mal [per bene] a chi viveva in pace meco ([Io], che ho riscosso colui che mi era nemico senza cagione), 019 PSA 007 005 Perseguiti pure il nemico l'anima mia, e [l]'aggiunga, E calpesti la vita mia, [mettendola] per terra; E stanzi la mia gloria nella polvere. (Sela) 019 PSA 007 006 Levati, Signore, nell'ira tua; Innalzati contro a' furori de' miei nemici, E destati in mio favore; tu hai ordinato il giudicio. 019 PSA 007 007 E circonditi la raunanza de' popoli; E torna poi in luogo elevato di sopra ad essa. 019 PSA 007 008 Il Signore giudicherà i popoli; Signore, giudicami; [Giudica] di me secondo la mia giustizia, e la mia integrità. 019 PSA 007 009 Deh! venga meno la malvagità de' malvagi, E stabilisci l'[uomo] giusto; Conciossiachè [tu sii] l'Iddio giusto, che provi i cuori e le reni. 019 PSA 007 010 Il mio scudo [è] in Dio, Che salva quelli che son diritti di cuore. 019 PSA 007 011 Iddio [è] giusto giudice, E un Dio che si adira ogni giorno. 019 PSA 007 012 Se [il mio nemico] non si converte, egli aguzzerà la sua spada; [Già] ha teso l'arco suo, e l'ha preparato. 019 PSA 007 013 Egli ha apparecchiate arme mortali; Egli adopererà le sue saette contro agli ardenti persecutori. 019 PSA 007 014 Ecco, [il mio nemico] partorisce iniquità; Egli ha conceputo affanno, e partorirà inganno. 019 PSA 007 015 Egli ha cavata una fossa, e l'ha affondata; Ma egli stesso è caduto nella fossa [ch'egli] ha fatta. 019 PSA 007 016 Il travaglio ch'egli dà [altrui] gli ritornerà sopra la testa, E la sua violenza gli scenderà sopra la sommità del capo. 019 PSA 007 017 Io loderò il Signore, secondo la sua giustizia; E salmeggerò il Nome del Signore Altissimo. 019 PSA 008 001 Salmo di Davide, [dato] al Capo de' Musici, sopra Ghittit QUANT' [è] magnifico il nome tuo per tutta la terra, O Signore, Signor nostro, Che hai posta la tua maestà sopra i cieli! 019 PSA 008 002 Per la bocca de' piccoli fanciulli, e di quelli che poppano, Tu hai fondata la tua gloria, per cagione de' tuoi nemici, Per far restare il nemico e il vendicatore. 019 PSA 008 003 Quando io veggo i tuoi cieli, [che sono] opera delle tue dita; La luna e le stelle che tu hai disposte; 019 PSA 008 004 [Io dico: ] Che cosa [è] l'uomo, che tu ne abbi memoria? E [che cosa è] il figliuolo dell'uomo, che tu ne prenda cura? 019 PSA 008 005 E che tu l'abbi fatto poco minor degli Angeli, E l'abbi coronato di gloria e d'onore? 019 PSA 008 006 E che tu lo faccia signoreggiare sopra le opere delle tue mani, [Ed] abbi posto ogni cosa sotto i suoi piedi? 019 PSA 008 007 Pecore e buoi tutti quanti, Ed anche le fiere della campagna, 019 PSA 008 008 Gli uccelli del cielo, e i pesci del mare, Che guizzano per li sentieri del mare. 019 PSA 008 009 O Signore, Signor nostro, Quanto [è] magnifico il Nome tuo in tutta la terra! 019 PSA 009 001 Salmo di Davide, [dato] al Capo de' Musici sopra Almut-labben IO celebrerò, o Signore, con tutto il mio cuore; Io narrerò tutte le tue maraviglie. 019 PSA 009 002 Io mi rallegrerò, e festeggerò in te; Io salmeggerò il tuo Nome, o Altissimo; 019 PSA 009 003 Perciocchè i miei nemici hanno volte le spalle; Son caduti, e periti d'innanzi alla tua faccia. 019 PSA 009 004 Conciossiachè tu mi abbi fatta ragione e diritto; Tu ti sei posto a sedere sopra il trono, [come] giusto giudice. 019 PSA 009 005 Tu hai sgridate le nazioni, tu hai distrutto l'empio, Tu hai cancellato il loro nome in sempiterno. 019 PSA 009 006 O nemico, le desolazioni sono finite in perpetuo, E tu hai disfatte le città. È pur perita la memoria di esse. 019 PSA 009 007 Ma il Signore siede in eterno; Egli ha fermato il suo trono per [far] giudicio. 019 PSA 009 008 Ed egli giudicherà il mondo in giustizia, Egli renderà giudicio a' popoli in dirittura. 019 PSA 009 009 E il Signore sarà un alto ricetto al misero; Un alto ricetto a' tempi [ch'egli sarà] in distretta. 019 PSA 009 010 Laonde, o Signore, quelli che conoscono il Nome tuo si confideranno in te; Perciocchè tu non abbandoni quelli che ti cercano. 019 PSA 009 011 Salmeggiate al Signore che abita in Sion; Raccontate fra i popoli i suoi fatti. 019 PSA 009 012 Perciocchè egli ridomanda ragione del sangue, egli se ne ricorda; Egli non dimentica il grido de' poveri afflitti. 019 PSA 009 013 Abbi pietà di me, o Signore, Tu che mi tiri in alto dalle porte della morte, Vedi l'afflizione [che io soffero] da quelli che m'odiano; 019 PSA 009 014 Acciocchè io racconti tutte le tue lodi Nelle porte della figliuola di Sion, [E] festeggi della tua liberazione. 019 PSA 009 015 Le genti sono state affondate nella fossa che avevano fatta; Il lor piè è stato preso nella rete che avevano nascosta. 019 PSA 009 016 Il Signore è stato conosciuto [per] lo giudicio ch'egli ha fatto; L'empio è stato allacciato per l'opera delle sue proprie mani. (Higgaion, Sela) 019 PSA 009 017 Gli empi, tutte le genti [che] dimenticano Iddio, Andranno in volta nell'inferno. 019 PSA 009 018 Perciocchè il povero non sarà dimenticato in sempiterno; La speranza de' poveri non perirà in perpetuo. 019 PSA 009 019 Levati, o Signore; non [lasciar] che l'uomo si rinforzi; Sieno giudicate le genti davanti alla tua faccia. 019 PSA 009 020 Signore, metti spavento in loro; [Fa]' che le genti conoscano, che [non sono altro che] uomini. (Sela) 019 PSA 010 001 O SIGNORE, perchè te ne stai lontano? [Perchè] ti nascondi a' tempi [che siamo] in distretta? 019 PSA 010 002 L'empio colla sua superbia persegue il povero afflitto; [Ma] saranno presi nelle macchinazioni che hanno fatte. 019 PSA 010 003 Perciocchè l'empio si gloria de' desiderii dell'anima sua; E benedice l'avaro, [e] dispetta il Signore. 019 PSA 010 004 L'empio, secondo l'alterezza del suo volto, non si cura [di nulla]; Tutti i suoi pensieri [sono, che] non [vi è] Dio. 019 PSA 010 005 Le sue vie son profane in ogni tempo; I tuoi giudicii gli sono una cosa troppo alta, [per averli] davanti a sè; Egli soffia contro a tutti i suoi nemici. 019 PSA 010 006 Egli dice nel suo cuore: Io non sarò [giammai] smosso; [Egli dice], che in veruna età non caderà in alcun male. 019 PSA 010 007 La sua bocca è piena di esecrazione, e di frodi, e d'inganno; Sotto la lingua sua [vi è] perversità ed iniquità. 019 PSA 010 008 Egli sta negli agguati per le ville; Egli uccide l'innocente in luoghi nascosti; I suoi occhi spiano il povero. 019 PSA 010 009 Egli insidia il povero nel [suo] nascondimento, Come il leone nella sua spelonca; Egli l'insidia per predarlo; Egli preda il povero, traendolo nella sua rete. 019 PSA 010 010 Egli se ne sta quatto e chino; E molti poveri caggiono nelle sue unghie. 019 PSA 010 011 Egli dice nel cuor suo: Iddio l'ha dimenticato; Egli ha nascosta la sua faccia, egli giammai non lo vedrà. 019 PSA 010 012 Levati, Signore; o Dio, alza la tua mano; Non dimenticare i poveri afflitti. 019 PSA 010 013 Perchè l'empio dispetta egli Iddio? [Perchè] dice [egli] nel cuor suo, [che] tu non [ne] ridomanderai ragione? 019 PSA 010 014 Tu [l]'hai pur veduto; perciocchè tu riguardi l'oltraggio e il dispetto, Per prendere [il fatto] in mano. Il povero si rimette in te; Tu sei l'aiutatore dell'orfano. 019 PSA 010 015 Fiacca il braccio dell'empio; E [poi, se] tu ricerchi l'empietà del malvagio, non la troverai [più]. 019 PSA 010 016 Il Signore [è] re in sempiterno; Le genti son perite dalla sua terra. 019 PSA 010 017 O Signore, tu esaudisci il desiderio degli umili; Tu raffermi il cuor loro, le tue orecchie sono attente a loro; 019 PSA 010 018 Per far ragione all'orfano e al povero; Acciocchè l'uomo di terra non continui più ad usar violenza. 019 PSA 011 001 Salmo di Davide, [dato] al Capo de' Musici IO mi confido nel Signore; Come dite voi all'anima mia: Fuggite al vostro monte, [come] un uccelletto? 019 PSA 011 002 Certo, ecco gli empi hanno teso l'arco, Hanno accoccate le lor saette in su la corda, Per tirar[le] contro a' diritti di cuore, in luogo scuro. 019 PSA 011 003 Quando i fondamenti son ruinati, Che ha fatto il giusto? 019 PSA 011 004 Il Signore [è] nel Tempio della sua santità; Il trono del Signore [è] ne' cieli; I suoi occhi veggono, Le sue palpebre esaminano i figliuoli degli uomini. 019 PSA 011 005 Il Signore esamina il giusto, e l'empio; E l'anima sua odia colui che ama la violenza. 019 PSA 011 006 Egli farà piovere in su gli empi Brace, e fuoco, e solfo, E vento tempestoso, per la porzione del lor calice. 019 PSA 011 007 Perciocchè il Signore [è] giusto; egli ama la giustizia; La sua faccia riguarda l'[uomo] diritto. 019 PSA 012 001 Salmo di Davide, [dato] al Capo de' Musici, sopra Seminit SALVA, Signore; perciocchè gli [uomini] pii son venuti meno, Ed i veraci son mancati fra i figliuoli degli uomini. 019 PSA 012 002 Ciascuno parla con menzogna col suo prossimo, Con labbra lusinghiere; Parlano [con] un cuor doppio. 019 PSA 012 003 Il Signore ricida tutte le labbra lusinghiere, La lingua che parla altieramente; 019 PSA 012 004 [Di coloro] che dicono: Noi sarem padroni colle nostre lingue; Le nostre labbra [sono] appo noi; Chi [è] signore sopra noi? 019 PSA 012 005 Per la desolazione de' poveri afflitti, per le strida de' bisognosi, Ora mi leverò, dice il Signore; Io metterò in salvo [quelli] contro a cui [coloro] parlano audacemente. 019 PSA 012 006 Le parole del Signore [son] parole pure, Argento affinato nel fornello di terra, Purgato per sette volte. 019 PSA 012 007 Tu, Signore, guarda coloro; Preservali da questa generazione in perpetuo. 019 PSA 012 008 Gli empi vanno attorno, Quando i più vili d'infra i figliuoli degli uomini sono innalzati. 019 PSA 013 001 Salmo di Davide, [dato] al Capo de' Musici INFINO a quando, o Signore? mi dimenticherai tu in perpetuo? Infino a quando nasconderai la tua faccia da me? 019 PSA 013 002 Infino a quando non farò altro tuttodì che consigliar nell'animo, Ed affannarmi nel cuore? Infino a quando s'innalzerà il mio nemico sopra me? 019 PSA 013 003 Riguarda, rispondimi, Signore Iddio mio; Illumina gli occhi miei, Che talora io non dorma [il sonno del]la morte; 019 PSA 013 004 Che il mio nemico non dica: Io l'ho vinto; E che i miei nemici [non] festeggino, se io caggio. 019 PSA 013 005 Ora, quant'è a me, io mi confido nella tua benignità; Il mio cuore giubilerà nella tua liberazione; 019 PSA 013 006 Io canterò al Signore, perciocchè egli mi avrà fatta la mia retribuzione. 019 PSA 014 001 Salmo di Davide, [dato] al Capo de' Musici LO stolto ha detto nel suo cuore: Non [vi è] Dio. Si son corrotti, son divenuti abbominevoli nelle [loro] opere; Non [vi è] alcuno che faccia bene. 019 PSA 014 002 Il Signore ha riguardato dal cielo in su i figliuoli degli uomini, Per veder se vi fosse alcuno che avesse intelletto, Che cercasse Iddio. 019 PSA 014 003 Tutti son guasti, tutti quanti son divenuti puzzolenti; Non [vi è] alcuno che faccia bene, Non pur uno. 019 PSA 014 004 Tutti questi operatori d'iniquità son essi senza intelletto? Essi mangiano il mio popolo, [come] se mangiassero del pane, [E] non invocano il Signore. 019 PSA 014 005 Là saranno spaventati di [grande] spavento; Perciocchè Iddio [è] colla gente giusta. 019 PSA 014 006 Fate voi onta al consiglio del povero afflitto, Perciocchè il Signore [è] la sua confidanza? 019 PSA 014 007 Oh! venga pur da Sion la salute d'Israele! Quando il Signore ritrarrà di cattività il suo popolo, Giacobbe festeggerà, Israele si rallegrerà. 019 PSA 015 001 Salmo di Davide O SIGNORE, chi dimorerà nel tuo tabernacolo? Chi abiterà nel monte della tua santità? 019 PSA 015 002 Colui che cammina in integrità, e fa ciò che è giusto, E parla il vero di cuore; 019 PSA 015 003 Che non dice male colla sua lingua, [E] non fa male alcuno al suo compagno, E non leva alcun vituperio contro al suo prossimo; 019 PSA 015 004 Appo cui è sprezzato chi deve esser riprovato, E che onora quelli che temono il Signore; [E il quale, se] ha giurato alcuna cosa, [Benchè sia] a [suo] danno, non però la ritratta; 019 PSA 015 005 [Il quale] non dà i suoi danari ad usura. E non prende presenti contro all'innocente. Chi fa queste cose non sarà giammai smosso. 019 PSA 016 001 Orazione di Davide GUARDAMI, o Dio; perciocchè io mi confido in te. 019 PSA 016 002 Io ho detto all'Eterno: Tu [sei] il mio Signore; Io non ho bene all'infuori di te. 019 PSA 016 003 Tutta la mia affezione [è] inverso i santi che sono in terra, E [inverso] gli [uomini] onorati. 019 PSA 016 004 I tormenti di coloro che corrono [dietro ad] altri [dii], saran moltiplicati; Io non farò le loro offerte da spandere, [che son] di sangue; E non mi recherò nelle labbra i nomi loro. 019 PSA 016 005 Il Signore [è] la porzione della mia parte, e il mio calice; Tu, [Signore], mantieni quello che mi [è] scaduto in sorte. 019 PSA 016 006 La sorte mi [è] scaduta in [luoghi] dilettevoli; Una bella eredità mi è pur toccata. 019 PSA 016 007 Io benedirò il Signore, il qual mi consiglia; Eziandio le notti le mie reni mi ammaestrano. 019 PSA 016 008 Io ho sempre posto il Signore davanti agli occhi miei; Perciocchè egli [è] alla mia destra, io non sarò giammai smosso. 019 PSA 016 009 Perciò il mio cuore si rallegra, e la mia lingua festeggia; Anzi pur la mia carne abiterà in sicurtà. 019 PSA 016 010 Perciocchè tu non lascerai l'anima mia nel sepolcro, [E] non permetterai che il tuo Santo senta la corruzione della fossa. 019 PSA 016 011 Tu mi mostrerai il sentier della vita; Sazietà d'ogni gioia [è] col tuo volto; Ogni diletto [è] nella tua destra in sempiterno. 019 PSA 017 001 Mictam di Davide O SIGNORE, ascolta la giustizia, attendi al mio grido, Porgi l'orecchio alla mia orazione, [che io ti fo] senza labbra di frode. 019 PSA 017 002 Proceda il mio giudicio dalla tua presenza; Gli occhi tuoi veggano le diritture. 019 PSA 017 003 Tu hai provato il mio cuore, tu [l]'hai visitato di notte; Tu mi hai messo al cimento, e non hai trovato [nulla]; La mia bocca non trapassa il mio pensiero. 019 PSA 017 004 Nelle opere degli uomini, per la parola della tue labbra, Io mi son guardato dalle vie de' violenti. 019 PSA 017 005 Sostieni i miei passi ne' tuoi sentieri, Acciocchè i miei piedi non vacillino. 019 PSA 017 006 Io t'invoco, o Dio, perciocchè tu mi esaudisci; Inchina a me il tuo orecchio, ascolta le mie parole. 019 PSA 017 007 Dimostra maravigliose le tue benignità, O tu, che, con la tua destra, salvi quelli che si confidano [in te], Da quelli che si levano [contro a loro]. 019 PSA 017 008 Guardami come la pupilla dell'occhio, Nascondimi sotto l'ombra delle tue ale, 019 PSA 017 009 D'innanzi agli empi che mi disertano; E [d'innanzi] a' miei mortali nemici [che] mi circondano. 019 PSA 017 010 Son tutti massicci di grasso, Parlano altieramente colla lor bocca. 019 PSA 017 011 Ora c'intorniano, [seguitandoci] alla traccia; Mirano con gli occhi, per atterrar[ci]; 019 PSA 017 012 Somigliano un leone che brama di lacerare; E un leoncello che dimora in nascondimenti. 019 PSA 017 013 Levati, o Signore, va' loro incontro per affrontarli; abbattili; Riscuoti l'anima mia dall'empio [col]la tua spada; 019 PSA 017 014 O Signore, [riscuotila col]la tua mano dagli uomini, dagli uomini del mondo, La cui parte [è] in [questa] vita, E il cui ventre tu empi delle tue conserve; Onde i [lor] figliuoli son saziati, E lasciano il lor rimanente a' lor piccoli fanciulli. 019 PSA 017 015 Quant'[è] a me, per giustizia vedrò la tua faccia; Io sarò saziato della tua sembianza, quando io mi risveglierò. 019 PSA 018 001 [Salmo] di Davide, servitor del Signore, il qual pronunziò le parole di questo cantico al Signore, nel giorno che il Signore l'ebbe riscosso dalla mano di tutti i suoi nemici, e dalla mano di Saulle; [dato] al Capo de' Musici. Egli adunque disse: O SIGNORE, mia forza, io ti amerò affettuosamente. 019 PSA 018 002 Il Signore [è] la mia rocca, e la mia fortezza, e il mio liberatore, Il mio Dio, la mia rupe; io spererò in lui; Il mio scudo, e il corno della mia salute, il mio alto ricetto. 019 PSA 018 003 Io invocai il Signore, a cui si deve ogni lode; E fui salvato da' miei nemici. 019 PSA 018 004 Doglie di morte mi avevano circondato, E torrenti di scellerati mi avevano spaventato. 019 PSA 018 005 Legami di sepolcro mi avevano intorniato, Lacci di morte mi avevano incontrato. 019 PSA 018 006 Nella mia distretta io invocai il Signore, E gridai all'Iddio mio; [Ed] egli udì la mia voce dal suo Tempio, E il mio grido pervenne davanti a lui a' suoi orecchi. 019 PSA 018 007 Allora la terra fu scossa, e tremò; E i fondamenti de' monti furono smossi E scrollati; perciocchè egli era acceso nell'ira. 019 PSA 018 008 Un fumo gli saliva per le nari, Ed un fuoco consumante per la bocca; Da lui procedevano brace accese. 019 PSA 018 009 Ed egli abbassò i cieli, e discese; E [vi era] una caligine sotto a' suoi piedi. 019 PSA 018 010 E cavalcava sopra Cherubini, e volava; Ed era portato a volo sopra l'ale del vento. 019 PSA 018 011 Egli aveva poste delle tenebre [per] suo nascondimento; [Egli avea] d'intorno a sè il suo padiglione, Oscurità d'acque, nubi dell'aria. 019 PSA 018 012 Le sue nubi si dileguarono per lo splendore [che scoppiava] davanti a lui, Con gragnuola e brace accese. 019 PSA 018 013 E il Signore tuonò nel cielo, E l'Altissimo diede fuori la sua voce, Con gragnuola e brace accese. 019 PSA 018 014 Ed avventò le sue saette, e disperse coloro; Egli lanciò folgori, e li mise in rotta. 019 PSA 018 015 E per lo tuo sgridare, o Signore, [E] per lo soffiar del vento delle tue nari, I canali delle acque apparvero, E i fondamenti del mondo furono scoperti. 019 PSA 018 016 Egli da alto distese [la mano e] mi prese, [E] mi trasse, fuori di grandi acque. 019 PSA 018 017 Egli mi riscosse dal mio potente nemico, E da quelli che mi odiavano; perciocchè erano più forti di [me]. 019 PSA 018 018 Essi erano venuti incontro a me nel giorno della mia calamità; Ma il Signore fu il mio sostegno; 019 PSA 018 019 E mi trasse fuori al largo; Egli mi liberò, perciocchè egli mi gradisce. 019 PSA 018 020 Il Signore mi ha fatta retribuzione secondo la mia giustizia; Egli mi ha renduto secondo la purità delle mie mani; 019 PSA 018 021 Perciocchè io ho osservate le vie del Signore, E non mi sono empiamente rivolto dall'Iddio mio; 019 PSA 018 022 Perciocchè io ho tenute davanti a me tutte le sue leggi, E non ho rimossi d'innanzi a me i suoi statuti. 019 PSA 018 023 E sono stato intiero inverso lui, E mi son guardato dalla mia iniquità. 019 PSA 018 024 E il Signore mi ha renduto secondo la mia giustizia, Secondo la purità delle mie mani nel suo cospetto. 019 PSA 018 025 Tu ti mostri pietoso inverso l'[uomo] pio, Intiero inverso l'uomo intiero. 019 PSA 018 026 Tu ti mostri puro col puro, E procedi ritrosamente col perverso; 019 PSA 018 027 Perciocchè tu sei quel che salvi la gente afflitta, Ed abbassi gli occhi altieri; 019 PSA 018 028 Perciocchè tu sei quel che fai risplendere la mia lampana; Il Signore Iddio mio allumina le mie tenebre; 019 PSA 018 029 Perciocchè per la tua virtù io rompo tutta una schiera; E per la virtù dell'Iddio mio salgo sopra il muro. 019 PSA 018 030 La via di Dio [è] intiera; La parola del Signore [è] purgata col fuoco; Egli [è] lo scudo di tutti coloro che sperano in lui. 019 PSA 018 031 Perciocchè chi [è] Dio, fuor che il Signore? E chi [è] Rocca, fuor che l'Iddio nostro? 019 PSA 018 032 Iddio [è] quel che mi cinge di prodezza, E che ha appianata la mia via. 019 PSA 018 033 Egli rende i miei piedi simili a quelli delle cerve, E mi fa star ritto in su i miei alti luoghi. 019 PSA 018 034 Egli ammaestra le mie mani alla battaglia; E colle mie braccia un arco di rame è rotto. 019 PSA 018 035 Tu mi hai ancora dato lo scudo della tua salvezza; E la tua destra mi ha sostenuto, E la tua benignità mi ha accresciuto. 019 PSA 018 036 Tu hai allargati i miei passi sotto di me; E le mie calcagna non son vacillate. 019 PSA 018 037 Io ho perseguitati i miei nemici, e li ho aggiunti; E non me ne son tornato [indietro], finchè non li abbia distrutti. 019 PSA 018 038 Io li ho rotti, e non son potuti risorgere; Mi son caduti sotto i piedi. 019 PSA 018 039 E tu mi hai cinto di prodezza per la guerra; [Ed] hai abbattuti sotto di me quelli che si levavano contro a me. 019 PSA 018 040 Ed hai fatto voltar le spalle a' miei nemici davanti a me; Ed io ho distrutti quelli che mi odiavano. 019 PSA 018 041 Essi gridarono, ma non [vi fu] chi [li] salvasse; [Gridarono] al Signore, ma egli non rispose loro. 019 PSA 018 042 Ed io li ho tritati, come polvere esposta al vento; Io li ho spazzati via, come il fango delle strade. 019 PSA 018 043 Tu mi hai scampato dalle brighe del popolo; Tu mi hai costituito capo di nazioni; Il popolo [che] io non conosceva mi è stato sottoposto. 019 PSA 018 044 Al solo udir degli orecchi si son ridotti sotto la mia ubbidienza; Gli stranieri si sono infinti inverso me. 019 PSA 018 045 Gli stranieri son divenuti fiacchi, Ed hanno tremato di paura, fin dentro a' lor ripari. 019 PSA 018 046 Viva il Signore, e benedetta [sia] la mia Rocca; E sia esaltato l'Iddio della mia salute; 019 PSA 018 047 Iddio che mi dà [il modo di far le mie] vendette, E [che] mi sottomette i popoli. 019 PSA 018 048 Che mi scampa da' miei nemici, Ed anche mi solleva d'infra quelli che mi assaltano, [E] mi riscuote dall'uomo violento. 019 PSA 018 049 Perciò, o Signore, io ti celebrerò fra le genti, E salmeggerò al tuo Nome; 019 PSA 018 050 Il quale rende magnifiche le vittorie del suo re, Ed usa benignità inverso Davide suo unto, E inverso la sua progenie in perpetuo. 019 PSA 019 001 Salmo di Davide, [dato] al Capo de' Musici I CIELI raccontano la gloria di Dio; E la distesa annunzia l'opera delle sue mani. 019 PSA 019 002 Un giorno dietro all'altro quelli sgorgano parole; Una notte dietro all'altra dichiarano scienza. 019 PSA 019 003 Non [hanno] favella, nè parole; La lor voce non si ode; 019 PSA 019 004 Ma la lor linea esce fuori per tutta la terra, E le lor parole [vanno] infino all'estremità del mondo. [Iddio] ha posto in essi un tabernacolo al sole; 019 PSA 019 005 Ed egli esce fuori, come uno sposo dalla sua camera di nozze; Egli gioisce, come un [uomo] prode a correr l'aringo. 019 PSA 019 006 La sua uscita [è] da una estremità de' cieli, E il suo giro [arriva] infino all'[altra] estremità; E niente è nascosto al suo calore. 019 PSA 019 007 La Legge del Signore [è] perfetta, ella ristora l'anima; La testimonianza del Signore [è] verace, [e] rende savio il semplice. 019 PSA 019 008 Gli statuti del Signore [son] diritti, [e] rallegrano il cuore; Il comandamento del Signore [è] puro, ed illumina gli occhi. 019 PSA 019 009 Il timor del Signore [è] puro, [e] dimora in eterno; I giudicii del Signore [son] verità, tutti quanti son giusti; 019 PSA 019 010 [Sono] più desiderabili che oro, anzi più che gran quantità d'oro finissimo; E più dolci che miele, anzi che quello che stilla da' favi. 019 PSA 019 011 Il tuo servitore è eziandio avvisato per essi; [Vi è] gran mercede in osservarli. 019 PSA 019 012 Chi conosce i [suoi] errori? Purgami di quelli che [mi] sono occulti. 019 PSA 019 013 Rattieni eziandio il tuo servitore dalle superbie, E [fa]'che non signoreggino in me; Allora io sarò intiero, e purgato di gran misfatto. 019 PSA 019 014 Sieno grate nel tuo cospetto le parole della mia bocca, E la meditazione del cuor mio, O Signore, mia Rocca, e mio Redentore. 019 PSA 020 001 Salmo di Davide, [dato] al Capo de' Musici IL Signore ti risponda nel giorno che tu sarai in distretta; Leviti ad alto in salvo il Nome dell'Iddio di Giacobbe; 019 PSA 020 002 Manditi soccorso dal Santuario, E sostengati da Sion; 019 PSA 020 003 Ricordisi di tutte le tue offerte, E riduca in cenere il tuo olocausto. (Sela) 019 PSA 020 004 Diati [ciò che è] secondo il cuor tuo, E adempia ogni tuo consiglio. 019 PSA 020 005 Noi canteremo di allegrezza per la tua vittoria, Ed alzeremo bandiere nel Nome dell'Iddio nostro. Il Signore adempia tutte le tue domande. 019 PSA 020 006 Ora so, che il Signore ha salvato il suo unto; Egli gli risponderà dal cielo della sua santità; La vittoria della sua destra [è] con gran potenza. 019 PSA 020 007 Gli uni [si fidano] in carri, e gli altri in cavalli; Ma noi ricorderemo il Nome del Signore Iddio nostro. 019 PSA 020 008 Quelli sono andati in giù, e son caduti; Ma noi siamo restati in piè, e ci siam rizzati. 019 PSA 020 009 Salva, Signore; Rispondaci il re nel giorno che noi grideremo. 019 PSA 021 001 Salmo di Davide, [dato] al Capo de' Musici SIGNORE, il re si rallegrerà nella tua forza; E quanto festeggerà egli grandemente della tua vittoria! 019 PSA 021 002 Tu gli hai dato il desio del suo cuore, E non [gli] hai rifiutato quel ch'egli ha pronunziato colle sue labbra. (Sela) 019 PSA 021 003 Perciocchè tu gli sei venuto incontro con benedizioni di beni; Tu gli hai posta in sul capo una corona d'oro finissimo. 019 PSA 021 004 Egli ti aveva chiesta vita. [E] tu gli hai dato lunghezza di giorni in perpetuo. 019 PSA 021 005 La sua gloria [è] grande per la tua vittoria; Tu hai messa sopra lui maestà e magnificenza; 019 PSA 021 006 Perciocchè tu l'hai posto [in] benedizioni in perpetuo; Tu l'hai rallegrato di letizia col tuo volto. 019 PSA 021 007 Perciocchè il re si confida nel Signore, E nella benignità dell'Altissimo, egli non sarà [giammai] smosso. 019 PSA 021 008 La tua mano troverà tutti i tuoi nemici; La tua destra troverà quelli che t'odiano. 019 PSA 021 009 Tu li renderai simili ad un forno ardente, Al tempo della tua ira; Il Signore li abisserà nel suo cruccio, E il fuoco li divorerà. 019 PSA 021 010 Tu farai perire il frutto loro d'in sulla terra, E la lor progenie d'infra i figliuoli degli uomini; 019 PSA 021 011 Perciocchè hanno ordito del male contro a te, Ed hanno divisata una malizia, [della quale però] non potranno [venire a capo]. 019 PSA 021 012 Perciocchè tu li metterai per tuo bersaglio; Tu tirerai diritto colle corde [de]'tuoi [archi] contro alla lor faccia. 019 PSA 021 013 Innalzati, Signore, colla tua forza; Noi canteremo, e salmeggeremo la tua potenza. 019 PSA 022 001 Salmo di Davide, [dato] al Capo de' Musici, sopra Aielet-hassahar DIO mio, Dio mio, perchè mi hai lasciato? [Perchè stai] lontano dalla mia salute, [e dalle] parole del mio ruggire? 019 PSA 022 002 O Dio mio, io grido di giorno, e tu non rispondi; Di notte ancora, e non ho posa alcuna. 019 PSA 022 003 E pur tu [sei] il Santo, Il Permanente, le lodi d'Israele. 019 PSA 022 004 I nostri padri si son confidati in te; Si son confidati [in te], e tu li hai liberati. 019 PSA 022 005 Gridarono a te, e furon liberati; In te si confidarono, e non furon confusi. 019 PSA 022 006 Ma io [sono] un verme, e non un uomo; Il vituperio degli uomini, e lo sprezzato fra il popolo. 019 PSA 022 007 Chiunque mi vede, si beffa di me, [Mi] stende il labbro, [e] scuote il capo; 019 PSA 022 008 [Dicendo: ] Egli si rimette nel Signore; liberilo dunque; Riscuotalo, poichè egli lo gradisce. 019 PSA 022 009 Certo, tu [sei quel] che mi hai tratto fuor del seno; Tu mi hai affidato [da che io era] alle mammelle di mia madre. 019 PSA 022 010 Io fui gettato sopra te dalla matrice; Tu [sei] il mio Dio fin dal seno di mia madre. 019 PSA 022 011 Non allontanarti da me; perciocchè l'angoscia [è] vicina, E non [vi è] alcuno che [mi] aiuti. 019 PSA 022 012 Grandi tori mi hanno circondato; Possenti tori di Basan mi hanno intorniato; 019 PSA 022 013 Hanno aperta la lor gola contro a me, [Come] un leone rapace e ruggente. 019 PSA 022 014 Io mi scolo come acqua, E tutte le mie ossa si scommettono; Il mio cuore è come cera, [E] si strugge nel mezzo delle mie interiora. 019 PSA 022 015 Il mio vigore è asciutto come un testo, E la mia lingua è attaccata alla mia gola; Tu mi hai posto nella polvere della morte. 019 PSA 022 016 Perciocchè cani mi hanno circondato; Uno stuolo di maligni mi ha intorniato; Essi mi hanno forate le mani ed i piedi. 019 PSA 022 017 Io posso contar tutte le mie ossa; Essi mi riguardano, [e] mi considerano. 019 PSA 022 018 Si spartiscono fra loro i miei vestimenti, E tranno la sorte sopra la mia vesta. 019 PSA 022 019 Tu dunque, Signore, non allontanarti; [Tu che sei la] mia forza, affrettati a soccorrermi. 019 PSA 022 020 Riscuoti l'anima mia dalla spada, L'unica mia dalla branca del cane. 019 PSA 022 021 Salvami dalla gola del leone, Ed esaudiscimi, [liberandomi] dalle corna de' liocorni. 019 PSA 022 022 Io racconterò il tuo Nome a' miei fratelli; Io ti loderò in mezzo della raunanza. 019 PSA 022 023 [Voi] che temete il Signore, lodatelo; Glorificatelo [voi], tutta la progenie di Giacobbe; E [voi] tutta la generazione d'Israele, abbiate timor di lui. 019 PSA 022 024 Perciocchè egli non ha sprezzata, nè disdegnata l'afflizione dell'afflitto; E non ha nascosta la sua faccia da lui; E quando ha gridato a lui, l'ha esaudito. 019 PSA 022 025 Da te [io ho] l'argomento della mia lode in grande raunanza; Io adempirò i miei voti in presenza di quelli che ti temono. 019 PSA 022 026 I mansueti mangeranno, e saranno saziati; Que' che cercano il Signore lo loderanno; Il vostro cuore viverà in perpetuo. 019 PSA 022 027 Tutte le estremità della terra ne avranno memoria, E si convertiranno al Signore; E tutte le nazioni delle genti adoreranno nel suo cospetto. 019 PSA 022 028 Perciocchè al Signore [appartiene] il regno; Ed [egli è quel] che signoreggia sopra le genti. 019 PSA 022 029 Tutti i grassi della terra mangeranno ed adoreranno; [Parimente] tutti quelli che scendono nella polvere, E che non possono mantenersi in vita, s'inchineranno davanti a lui. 019 PSA 022 030 La [lor] posterità gli servirà; Ella sarà annoverata per generazione al Signore. 019 PSA 022 031 Essi verranno, ed annunzieranno la sua giustizia; [Ed] alla gente che ha da nascere ciò ch'egli avrà operato. 019 PSA 023 001 Salmo di Davide IL Signore [è] il mio pastore: nulla mi mancherà. 019 PSA 023 002 Egli mi fa giacere in paschi erbosi, Mi guida lungo le acque chete. 019 PSA 023 003 Egli mi ristora l'anima; Egli mi conduce per sentieri di giustizia, Per amor del suo Nome. 019 PSA 023 004 Avvegnachè io camminassi nella valle dell'ombra della morte, Io non temerei male [alcuno]; perciocchè tu [sei] meco; La tua bacchetta, e la tua verga mi consolano. 019 PSA 023 005 Tu apparecchi davanti a me la mensa, al cospetto de' miei nemici; Tu ungi il mio capo con olio; la mia coppa trabocca. 019 PSA 023 006 Per certo, beni e benignità mi accompagneranno Tutti i giorni della mia vita; Ed io abiterò nella Casa del Signore Per lunghi giorni. 019 PSA 024 001 Salmo di Davide AL Signore [appartiene] la terra, e tutto quello che [è] in essa; Il mondo, ed i suoi abitanti. 019 PSA 024 002 Perciocchè egli l'ha fondata sopra i mari, E l'ha fermata sopra i fiumi. 019 PSA 024 003 Chi salirà al monte del Signore? E chi starà nel luogo suo santo? 019 PSA 024 004 L' [uomo] innocente di mani, e puro di cuore; Il qual non eleva l'animo a vanità, e non giura con frode. 019 PSA 024 005 Un tale riceverà benedizione dal Signore, E giustizia dall'Iddio della sua salute. 019 PSA 024 006 Tale [è] la generazione di quelli che lo ricercano; [Tale è] Giacobbe che cerca la tua faccia, [o Dio]. (Sela) 019 PSA 024 007 O porte, alzate i vostri capi; E [voi], porte eterne, alzatevi; E il Re di gloria entrerà. 019 PSA 024 008 Chi [è] questo Re di gloria? [Egli è] il Signore forte e possente; Il Signore poderoso in battaglia. 019 PSA 024 009 O porte, alzate i vostri capi; Alzatevi, o porte eterne; E il Re di gloria entrerà. 019 PSA 024 010 Chi è questo Re di gloria? [Egli è] il Signor degli eserciti; Esso [è] il Re di gloria. (Sela) 019 PSA 025 001 Salmo di Davide O SIGNORE, io levo l'anima mia a te. 019 PSA 025 002 Dio mio, io mi confido in te; [fa' che io] non sia confuso, [E] che i miei nemici non facciano festa di me. 019 PSA 025 003 Ed anche che niuno di quelli che sperano in te sia confuso; Sien confusi quelli che si portano dislealmente senza cagione. 019 PSA 025 004 Signore, fammi conoscere le tue vie; Insegnami i tuoi sentieri. 019 PSA 025 005 Inviami nella tua verità, ed ammaestrami; Perciocchè tu [sei] l'Iddio della mia salute; Io ti attendo tuttodì. 019 PSA 025 006 Ricordati, Signore, delle tue compassioni, e delle tue benignità; Perciocchè [sono] ab eterno. 019 PSA 025 007 Non ridurti a memoria i peccati della mia giovanezza, Nè i miei misfatti; Secondo la tua benignità, ricordati di me, O Signore, per amore della tua bontà. 019 PSA 025 008 Il Signore [è] buono e diritto; Perciò egli insegnerà la via a' peccatori. 019 PSA 025 009 Egli invierà i mansueti nella dirittura, Ed insegnerà la sua via agli umili. 019 PSA 025 010 Tutte le vie del Signore [son] benignità e verità, Inverso quelli che guardano il suo patto e le sue testimonianze. 019 PSA 025 011 O Signore, per amor del tuo Nome, Perdonami la mia iniquità; perciocchè ella [è] grande. 019 PSA 025 012 Chi [è] l'uomo che tema il Signore? Egli gl'insegnerà la via ch'egli deve eleggere. 019 PSA 025 013 L'anima sua dimorerà per mezzo i beni, E la sua progenie erederà la terra. 019 PSA 025 014 Il Signore dà a conoscere il suo consiglio ed il suo patto A quelli che lo temono. 019 PSA 025 015 I miei occhi [son] del continuo verso il Signore; Perciocchè egli trarrà i miei piedi della rete. 019 PSA 025 016 Riguarda a me, ed abbi pietà di me; Perciocchè io [son] solo ed afflitto. 019 PSA 025 017 Le angosce del mio cuore si sono aumentate; Trammi delle mie distrette. 019 PSA 025 018 Vedi la mia afflizione ed il mio affanno; E perdonami tutti i miei peccati. 019 PSA 025 019 Vedi i miei nemici; perciocchè son molti, E mi odiano d'un odio [pieno] di violenza. 019 PSA 025 020 Guarda l'anima mia, e riscuotimi; [Fa' che] io non sia confuso; perciocchè io mi confido in te. 019 PSA 025 021 L'integrità e la dirittura mi guardino; Perciocchè io ho sperato in te. 019 PSA 025 022 O Dio, riscuoti Israele da tutte le sue tribolazioni. 019 PSA 026 001 Salmo di Davide GIUDICIAMI, Signore; perciocchè io son camminato nella mia integrità; E mi son confidato nel Signore; io non sarò smosso. 019 PSA 026 002 Provami, Signore, e sperimentami; Metti al cimento le mie reni ed il mio cuore. 019 PSA 026 003 Perciocchè [io ho] davanti agli occhi la tua benignità, E son camminato nella tua verità. 019 PSA 026 004 Io non son seduto con uomini bugiardi, E non sono andato co' dissimulati. 019 PSA 026 005 Io odio la raunanza de' maligni, E non son seduto con gli empi. 019 PSA 026 006 Io lavo le mie mani nell'innocenza, E circuisco il tuo Altare, o Signore; 019 PSA 026 007 Facendo risonar voce di lode, E raccontando tutte le tue maraviglie. 019 PSA 026 008 O Signore, io amo l'abitacolo della tua Casa, E il luogo del tabernacolo della tua gloria. 019 PSA 026 009 Non metter l'anima mia in un fascio co' peccatori, Nè la mia vita con gli uomini di sangue; 019 PSA 026 010 Nelle cui mani [è] scelleratezza, E la cui destra è piena di presenti. 019 PSA 026 011 Ma io camminerò nella mia integrità; Riscuotimi, ed abbi pietà di me. 019 PSA 026 012 Il mio piè sta fermo e ritto in luogo piano. Io benedirò il Signore nelle raunanze. 019 PSA 027 001 Salmo di Davide IL Signore [è] la mia luce e la mia salute; Di chi temerò? Il Signore [è] la forza della mia vita; Di chi avrò paura? 019 PSA 027 002 Quando i maligni mi hanno assalito per divorar la mia carne, Eglino stessi, i miei nemici ed avversari, son traboccati e caduti. 019 PSA 027 003 Avvegnachè [tutto] un campo si accampasse contro a me, Il mio cuore non avrebbe però paura; Benchè una battaglia si levasse contro a me, Io avrei confidanza in questo. 019 PSA 027 004 Io ho chiesta una cosa al Signore, quella procaccerò: Che io dimori nella Casa del Signore tutti i giorni della mia vita, Per mirar la bellezza del Signore, E visitare il suo Tempio. 019 PSA 027 005 Perciocchè egli mi nasconderà nel suo tabernacolo, Nel giorno dell'avversità; Egli mi occulterà nel nascondimento del suo padiglione; Egli mi leverà ad alto sopra una roccia. 019 PSA 027 006 Anzi pure ora il mio capo s'innalzerà sopra i miei nemici [Che son] d'intorno a me; Ed io sacrificherò nel suo tabernacolo sacrificii con giubilo; Io canterò, e salmeggerò al Signore. 019 PSA 027 007 Signore, ascolta la mia voce, [colla quale] io grido; Ed abbi pietà di me, e rispondimi. 019 PSA 027 008 Il mio cuore [mi] dice da parte tua: Cercate la mia faccia. Io cerco la tua faccia, o Signore. 019 PSA 027 009 Non nascondere il tuo volto da me, Non rigettare in ira il tuo servitore; Tu sei stato il mio aiuto; non lasciarmi, e non abbandonarmi, O Dio della mia salute. 019 PSA 027 010 Quantunque mio padre e mia madre mi avessero abbandonato, Pure il Signore mi accoglierà. 019 PSA 027 011 O Signore, insegnami la tua via, E giudami per un sentiero piano, Per cagione de' miei nemici. 019 PSA 027 012 Non darmi alle voglie de' miei nemici; Perciocchè son surti contro a me falsi testimoni, Ed uomini che audacemente parlano di violenza. 019 PSA 027 013 Oh! se non avessi creduto di vedere i beni del Signore, Nella terra de' viventi! 019 PSA 027 014 Attendi il Signore, Fortificati; ed egli conforterà il tuo cuore; Spera pur nel Signore. 019 PSA 028 001 [Salmo] di Davide IO grido a te, Signore; Rocca mia, non tacere, senza rispondermi; Che talora, [se] tu ti taci, Io non sia renduto simile a quelli che scendono nella fossa. 019 PSA 028 002 Ascolta la voce delle mie supplicazioni, mentre io grido a te, Mentre io levo le mani verso l'oracolo della tua santità. 019 PSA 028 003 Non istrascinarmi con gli empi, e con gli operatori d'iniquità, I quali parlano di pace co' lor prossimi, Ma hanno della malizia nel cuore. 019 PSA 028 004 Rendi loro secondo le loro opere, e secondo le malvagità de' lor fatti; Rendi loro secondo le opere delle lor mani; Da' loro la lor retribuzione. 019 PSA 028 005 Perciocchè non considerano i fatti del Signore, Nè l'opere delle sue mani, Egli li distruggerà, e non li edificherà. 019 PSA 028 006 Benedetto [sia] il Signore; Perciocchè egli ha udita la voce delle mie supplicazioni. 019 PSA 028 007 Il Signore [è] la mia forza ed il mio scudo; In lui si è confidato il mio cuore, ed io sono stato soccorso; Onde il mio cuore festeggia Ed io lo celebrerò co' miei cantici. 019 PSA 028 008 Il Signore [è] la forza del suo popolo, Ed è la fortezza delle salvazioni del suo unto. 019 PSA 028 009 Salva il tuo popolo, e benedici la tua eredità; E pascili, e innalzali in perpetuo. 019 PSA 029 001 Salmo di Davide DATE al Signore, o figliuoli de' potenti, Date al Signore gloria e forza. 019 PSA 029 002 Date al Signore la gloria [dovuta] al suo Nome; Adorate il Signore nel magnifico santuario. 019 PSA 029 003 La voce del Signore [è] sopra le acque; L'Iddio di gloria tuona; Il Signore [è] sopra le grandi acque. 019 PSA 029 004 La voce del Signore [è] con potenza; La voce del Signore [è] con magnificenza. 019 PSA 029 005 La voce del Signore rompe i cedri; E il Signore spezza i cedri del Libano; 019 PSA 029 006 E li fa saltellar come un vitello; Il Libano stesso, e Sirion, come il figlio d'un liocorno. 019 PSA 029 007 La voce del Signore sparge, a giusa di schegge, fiamme di fuoco. 019 PSA 029 008 La voce del Signore fa tremare il deserto; Il Signore fa tremare il deserto di Cades. 019 PSA 029 009 La voce del Signore fa partorir le cerve, E sfronda le selve; Ma [intanto] ciascuna predica [la sua] gloria nel suo Tempio. 019 PSA 029 010 Il Signore nel diluvio siede; Anzi il Signore siede re in eterno. 019 PSA 029 011 Il Signore darà forza al suo popolo; Il Signore benedirà il suo popolo in pace. 019 PSA 030 001 Salmo di canto di Davide, sopra la dedicazione della [sua] casa SIGNORE, io ti esalterò; perciocchè tu mi hai tratto ad alto, E non hai rallegrati di me i miei nemici. 019 PSA 030 002 Signore Iddio mio, Io ho gridato a te, e tu mi hai sanato. 019 PSA 030 003 Signore, tu hai fatta salir l'anima mia fuor del sepolcro; Tu mi hai salvata la vita, acciocchè io non iscendessi nella fossa. 019 PSA 030 004 Salmeggite al Signore [voi] suoi santi; E celebrate la memoria della sua santità. 019 PSA 030 005 Perciocchè l'ira sua [dura] solo un momento; Ma la sua benevolenza [dura tutta] una vita; La sera appo noi alberga il pianto, Ma la mattina [vi è] giubilo. 019 PSA 030 006 Quant'è a me, nella mia quiete, io diceva: Io non sarò giammai smosso. 019 PSA 030 007 Signore, tu avevi, per lo tuo favore, stanziata la fortezza nel mio monte; [Ma tosto che] tu hai nascosta la tua faccia, io sono stato smarrito. 019 PSA 030 008 Io ho gridato a te, Signore, Ed ho supplicato al Signore, 019 PSA 030 009 [Dicendo: ] Che utilità [avrai] nel mio sangue, Se io scendo nella fossa? La polvere ti celebrerà ella? Predicherà ella la tua verità? 019 PSA 030 010 Ascolta, Signore, ed abbi pietà di me; Signore, siimi in aiuto. 019 PSA 030 011 Tu hai mutato il mio duolo in festa; Tu hai sciolto il mio cilicio, e mi hai cinto di allegrezza; 019 PSA 030 012 Acciocchè la [mia] gloria ti salmeggi, e non si taccia. Signore Iddio mio, io ti celebrerò in eterno. 019 PSA 031 001 Salmo di Davide, [dato] al Capo de' Musici SIGNORE, io mi son confidato in te; [Fa'] che io non sia giammai confuso; Liberami per la tua giustizia. 019 PSA 031 002 Inchina a me il tuo orecchio, affrettati a liberarmi; Siimi una rocca forte, e un luogo di fortezza, Per salvarmi. 019 PSA 031 003 Perciocchè tu [sei] la mia rocca e la mia fortezza; E, per amor del tuo Nome, guidami, e conducimi. 019 PSA 031 004 Trammi fuor della rete che mi [è] stata tesa di nascosto; Poichè tu [sei] la mia fortezza. 019 PSA 031 005 Io rimetto il mio spirito nelle tue mani; Tu mi hai riscattato, o Signore Iddio di verità. 019 PSA 031 006 Io odio quelli che attendono alle vanità di menzogna; Ma io mi confido nel Signore. 019 PSA 031 007 Io festeggerò, e mi rallegrerò della tua benignità; Perciocchè tu avrai veduta la mia afflizione, Ed avrai presa conoscenza delle tribolazioni dell'anima mia; 019 PSA 031 008 E non mi avrai messo in mano del nemico; Ed avrai fatto star ritti i miei piedi al largo. 019 PSA 031 009 Abbi mercè di me, Signore; perciocchè io sono in distretta; L'occhio mio, l'anima mia, e il ventre mio, son consumati di cordoglio. 019 PSA 031 010 Perciocchè la mia vita si vien meno di noia, Ed i miei anni di sospirare; Le mie forze sono scadute per le mie pene, E le mie ossa son consumate. 019 PSA 031 011 Per cagione di tutti i miei nemici, io sono stato in gran vituperio Eziandio a' miei vicini, e in ispavento a' miei conoscenti; Quelli che mi veggono fuori se ne fuggono lontano da me. 019 PSA 031 012 Io sono stato dimenticato dal cuor [loro] come un morto; Io son simile ad un vaso perduto. 019 PSA 031 013 Perciocchè io ho udito il vituperio di molti; Spavento [è] d'ogn'intorno, Mentre prendono insieme consiglio contro a me, [E] macchinano di tormi la vita. 019 PSA 031 014 Ma io, o Signore, mi confido in te; Io ho detto: Tu [sei] l'Iddio mio. 019 PSA 031 015 I miei tempi [son] nella tua mano; Riscuotimi dalla mano de' miei nemici, e da quelli che mi perseguitano. 019 PSA 031 016 Fa' risplendere il tuo volto sopra il tuo servitore; Salvami per la tua benignità. 019 PSA 031 017 O Signore, [fa]' che io non sia confuso; perciocchè io t'invoco; Sieno confusi gli empi; Abbian la bocca turata, e [sieno posti] nel sepolcro. 019 PSA 031 018 Ammutoliscano le labbra bugiarde, Le quali parlano duramente contro al giusto, Con alterezza, e con isprezzo. 019 PSA 031 019 Quanto grandi [sono] i tuoi beni Che tu hai riposti a quelli che ti temono; [E] che tu fai in presenza de' figliuoli degli uomini, Inverso quelli che si confidano in te! 019 PSA 031 020 Tu li nascondi, nel nascondimento della tua faccia, Dalle superbie degli uomini; Tu li occulti in un tabernacolo, [lungi] dalle brighe delle lingue. 019 PSA 031 021 Benedetto [sia] il Signore; Perciocchè egli ha renduta ammirabile la sua benignità inverso me, [Come se io fossi stato] in una città di fortezza. 019 PSA 031 022 Ora, quant'è a me, nel mio smarrimento, dissi: Io son riciso d'innanzi al tuo cospetto Ma pur tu hai udita la voce delle mie supplicazioni, Quando io ho gridato a te. 019 PSA 031 023 Amate il Signore, [voi] suoi santi tutti; Il Signore guarda i fedeli, E rende la retribuzione a colmo a quelli che procedono alteramente. 019 PSA 031 024 Confortatevi, voi tutti che sperate nel Signore; Ed egli fortificherà il vostro cuore. 019 PSA 032 001 Maschil di Davide BEATO colui la cui trasgressione è rimessa, E il cui peccato è coperto! 019 PSA 032 002 Beato l'uomo a cui il Signore non imputa iniquità, E nel cui spirito non [vi è] frode alcuna! 019 PSA 032 003 Mentre io mi son taciuto, le mie ossa si sono invecchiate, Nel mio ruggire di tutto dì. 019 PSA 032 004 Perciocchè giorno e notte la tua mano era aggravata sopra me, L'umor mio era divenuto simile ad arsure di state. (Sela) 019 PSA 032 005 Io ti ho dichiarato il mio peccato, non ho coperta la mia iniquità, Io ho detto: Io confesserò le mie trasgressioni al Signore; E tu hai rimessa l'iniquità del mio peccato. (Sela) 019 PSA 032 006 Perciò ogni [uomo] pio ti farà orazione Nel tempo che [tu] puoi esser trovato; Nel [tempo] di diluvio di grandi acque, esse non pur perverranno a lui. 019 PSA 032 007 Tu [sei] il mio ricetto, tu mi guarderai di distretta, Tu mi circonderai di canti di liberazione. (Sela) 019 PSA 032 008 Io voglio ammaestrarti ed insegnarti la via, Per la quale devi camminare; E consigliarti, [avendo] l'occhio sopra te. 019 PSA 032 009 Non siate come il cavallo, [nè] come il mulo, [che sono] senza intelletto; La cui bocca conviene frenare con morso e con freno, [Altrimente] non si accosterebbero a te. 019 PSA 032 010 Molti dolori [avverranno] all'empio; Ma benignità intornierà colui che si confida nel Signore. 019 PSA 032 011 Rallegratevi nel Signore, e fate festa, o giusti; E giubilate, [voi tutti che siete] diritti di cuore. 019 PSA 033 001 VOI giusti, giubilate nel Signore; La lode [è] decevole agli [uomini] diritti. 019 PSA 033 002 Celebrate il Signore colla cetera; Salmeggiategli col saltero [e col] decacordo. 019 PSA 033 003 Cantategli un nuovo cantico, Sonate maestrevolmente con giubilo. 019 PSA 033 004 Perciocchè la parola del Signore è diritta; E tutte le sue opere [son fatte] con verità. 019 PSA 033 005 Egli ama la giustizia e la dirittura; La terra è piena della benignità del Signore. 019 PSA 033 006 I cieli sono stati fatti per la parola del Signore, E tutto il loro esercito per lo soffio della sua bocca. 019 PSA 033 007 Egli ha adunate le acque del mare come [in] un mucchio; Egli ha riposti gli abissi [come] in tesori. 019 PSA 033 008 Tutta la terra tema del Signore; Abbianne spavento tutti gli abitanti del mondo. 019 PSA 033 009 Perciocchè egli disse [la parola], e [la cosa] fu; Egli comandò, e [la cosa] surse. 019 PSA 033 010 Il Signore dissipa il consiglio delle genti, Ed annulla i pensieri de' popoli. 019 PSA 033 011 Il consiglio del Signore dimora in eterno; I pensieri del suo cuore [dimorano] per ogni età. 019 PSA 033 012 Beata la gente di cui il Signore [è] l'Iddio; [Beato] il popolo, [il quale] egli ha eletto per sua eredità. 019 PSA 033 013 Il Signore riguarda dal cielo, Egli vede tutti i figliuoli degli uomini. 019 PSA 033 014 Egli mira, dalla stanza del suo seggio, Tutti gli abitanti della terra. 019 PSA 033 015 [Egli è quel] che ha formato il cuor di essi tutti, Che considera tutte le loro opere. 019 PSA 033 016 Il re non è salvato per grandezza di esercito; L' [uomo] prode non iscampa per grandezza di forza. 019 PSA 033 017 Il cavallo [è] cosa fallace per salvare, E non può liberare colla grandezza della sua possa. 019 PSA 033 018 Ecco, l'occhio del Signore [è] inverso quelli che lo temono; Inverso quelli che sperano nella sua benignità; 019 PSA 033 019 Per riscuoter l'anima loro dalla morte, E per conservarli in vita in [tempo di] fame. 019 PSA 033 020 L'anima nostra attende il Signore; Egli [è] il nostro aiuto, e il nostro scudo. 019 PSA 033 021 Certo, il nostro cuore si rallegrerà in lui; Perciocchè noi ci siam confidati nel Nome della sua santità. 019 PSA 033 022 La tua benignità, o Signore, sia sopra noi, Siccome noi abbiamo sperato in te. 019 PSA 034 001 [Salmo] di Davide, intorno a ciò ch'egli si contraffece davanti ad Abimelec; onde esso lo cacciò via, ed egli se ne andò IO benedirò il Signore in ogni tempo; La sua lode [sarà] sempre nella mia bocca. 019 PSA 034 002 L'anima mia si glorierà nel Signore; Gli umili l'udiranno, e si rallegreranno. 019 PSA 034 003 Magnificate meco il Signore, Ed esaltiamo [tutti] insieme il suo Nome. 019 PSA 034 004 Io ho cercato il Signore, ed egli mi ha risposto, E mi ha liberato da tutti i miei spaventi. 019 PSA 034 005 Quelli che hanno riguardato a lui sono stati illuminati, E le lor facce non sono state svergognate. 019 PSA 034 006 Questo povero afflitto ha gridato, e il Signore l'ha esaudito, E l'ha salvato da tutte le sue distrette. 019 PSA 034 007 Gli Angeli del Signore sono accampati intorno a quelli che lo temono, E li liberano. 019 PSA 034 008 Gustate, e vedete quanto il Signore [è] buono; Beato l'uomo [che] spera in lui. 019 PSA 034 009 Temete il Signore, [voi] suoi santi; Poichè nulla manca a quelli che lo temono. 019 PSA 034 010 I leoncelli soffrono necessità e fame; Ma quelli che cercano il Signore non hanno mancamento di alcun bene. 019 PSA 034 011 Venite, figliuoli, ascoltatemi; Io v'insegnerò il timor del Signore. 019 PSA 034 012 Quale [è] l'uomo che abbia voglia di vivere, Che ami [lunghezza di] giorni per veder del bene? 019 PSA 034 013 Guarda la tua lingua dal male, E le tue labbra da parlar frode. 019 PSA 034 014 Ritratti dal male, e fa' il bene; Cerca la pace, e procacciala. 019 PSA 034 015 Gli occhi del Signore [son] verso i giusti, E le sue orecchie [sono attente] al grido loro. 019 PSA 034 016 La faccia del Signore [è] contro a quelli che fanno male, Per isterminare la lor memoria d'in su la terra. 019 PSA 034 017 [I giusti] gridano, e il Signore [li] esaudisce, E li libera da tutte le lor distrette. 019 PSA 034 018 Il Signore [è] presso di quelli che hanno il cuor rotto, E salva quelli che hanno lo spirito contrito. 019 PSA 034 019 Molte [son] le afflizioni del giusto; Ma il Signore lo libererà da tutte. 019 PSA 034 020 Egli guarda tutte le ossa di esso: E niuno ne può esser rotto. 019 PSA 034 021 La malvagità farà morire il malvagio, E quelli che odiano il giusto saran distrutti. 019 PSA 034 022 Il Signore riscatta l'anima de' suoi servitori; E niuno di quelli che sperano in lui sarà distrutto. 019 PSA 035 001 [Salmo] di Davide O SIGNORE, contendi con quelli che contendono meco; Guerreggia con quelli che guerreggiano meco. 019 PSA 035 002 Prendi lo scudo e la targa; E levati in mio aiuto. 019 PSA 035 003 E trai fuori la lancia, e serra il passo a quelli che mi perseguitano; Di' all'anima mia: Io [son] la tua salute. 019 PSA 035 004 Sien confusi e svergognati quelli che cercano l'anima mia; Voltin le spalle, e sieno svergognati Quelli che macchinano del male contro a me. 019 PSA 035 005 Sien come pula al vento, E caccili l'Angelo del Signore. 019 PSA 035 006 Sia la via loro [tutta] tenebre, e sdruccioli; E perseguali l'Angelo del Signore. 019 PSA 035 007 Perciocchè senza cagione hanno fatta una fossa nascosta, Per [tendervi] la lor rete; Senza cagione l'hanno cavata all'anima mia. 019 PSA 035 008 Venga loro una sprovveduta ruina, E sieno presi colla lor propria rete che hanno tesa di nascosto, [E] cadano nella ruina che mi hanno apparecchiata. 019 PSA 035 009 Allora l'anima mia festeggerà nel Signore, [E] si rallegrerà nella sua salute. 019 PSA 035 010 Tutte le ossa mie diranno: O Signore, chi [è] pari a te, Che riscuoti il povero afflitto da chi [è] più forte di lui; Il povero afflitto, e il bisognoso, da chi lo spoglia? 019 PSA 035 011 Falsi testimoni si levano; Mi domandano [cose], delle quali non so nulla. 019 PSA 035 012 Mi rendono male per bene; Rendono sconforto all'anima mia. 019 PSA 035 013 E pure io, quando essi erano infermi, mi vestiva d'un cilicio. Ed affliggeva l'anima mia col digiuno, E la mia orazione mi ritornava in seno. 019 PSA 035 014 Io andava attorno, come [se fosse stato per] un mio amico, ovver fratello; Io andava chino, e vestito a bruno, Come uno che faccia cordoglio di sua madre. 019 PSA 035 015 Ma quando io son zoppicato, essi se ne son rallegrati, E si sono adunati insieme; Gente da nulla si è adunata contro a me, senza che io lo sapessi; [Mi] hanno lacerato, senza mai restare; 019 PSA 035 016 Insieme con profani beffatori giocolari, Digrignando i denti contro di me. 019 PSA 035 017 O Signore, infino a quando vedrai [queste cose?] Ritrai l'anima mia dalle ruine loro, L'unica mia d'infra i leoncelli. 019 PSA 035 018 Io ti celebrerò in gran raunanza; Io ti loderò in mezzo d'un gran popolo. 019 PSA 035 019 Non rallegrinsi di me quelli che mi son nemici a torto; Non ammicchino con gli occhi quelli che mi odiano senza cagione. 019 PSA 035 020 Perciocchè non parlano [giammai] di pace; Anzi macchinano frodi contro a' pacifici della terra. 019 PSA 035 021 Ed allargano la lor bocca contro a me, E dicono: Eia, Eia! l'occhio nostro ha pur veduto [quello che desideravamo]. 019 PSA 035 022 O Signore, tu hai vedute [queste cose]; non tacere; O Signore, non allontanarti da me. 019 PSA 035 023 Risvegliati, e destati, per [far]mi ragione; Dio mio, e Signor mio, [risvegliati] per difendere la mia causa. 019 PSA 035 024 O Signore Iddio mio, giudicami secondo la tua giustizia, E [fa]' ch'essi non si rallegrino di me; 019 PSA 035 025 [E] non dicano nel cuor loro: Ehi! anima nostra; [E] non dicano: Noi l'abbiamo trangugiato. 019 PSA 035 026 Sieno svergognati e confusi tutti quanti Quelli che si rallegrano del mio male; Sieno vestiti di vergogna e di vituperio Quelli che si magnificano contro a me. 019 PSA 035 027 Cantino, e rallegrinsi Quelli che hanno buona affezione alla mia giustizia; E dicano del continuo: Magnificato sia il Signore, Che vuole la pace del suo servitore. 019 PSA 035 028 E la mia lingua risonerà la tua giustizia [E] la tua laude, tuttodì. 019 PSA 036 001 [Salmo] di Davide, servitor del Signore, [dato] al Capo de' Musici IL misfatto dell'empio mi dice dentro al cuore, [Ch'egli] non [ha] timore alcuno di Dio davanti agli occhi. 019 PSA 036 002 Perciocchè egli si lusinga appo sè stesso, Per venire a capo della sua iniquità, [che è pur] da odiare. 019 PSA 036 003 Le parole della sua bocca [sono] iniquità e frode; Egli non ha più intelletto da far bene. 019 PSA 036 004 Egli divisa iniquità sopra il suo letto; Egli si ferma nella via [che] non [è] buona, Egli non abborre il male. 019 PSA 036 005 O Signore, la tua benignità [arriva] infino al cielo, [E] la tua verità infino alle nuvole. 019 PSA 036 006 La tua giustizia [è] simile a monti altissimi; I tuoi giudicii [sono] un grande abisso. O Signore, tu conservi uomini e bestie. 019 PSA 036 007 O Dio, quanto preziosa [è] la tua benignità! Perciò i figliuoli degli uomini si riducono sotto l'ombra delle tue ale; 019 PSA 036 008 Son saziati del grasso della tua Casa; Tu li abbeveri del torrente delle tue delizie. 019 PSA 036 009 Perciocchè appo te [è] la fonte della vita; E per la tua luce noi veggiamo la luce. 019 PSA 036 010 Stendi la tua benignità inverso quelli che ti conoscono, E la tua giustizia inverso quelli che son diritti di cuore. 019 PSA 036 011 Non vengami addosso il piè del superbo; E la mano degli empi non mi smuova. 019 PSA 036 012 [Ecco] là, gli operatori d'iniquità son caduti; Sono stati sospinti, e non son potuti risorgere. 019 PSA 037 001 [Salmo] di Davide NON crucciarti per cagion de' maligni; Non portare invidia a quelli che operano perversamente; 019 PSA 037 002 Perciocchè saran di subito ricisi come fieno, E si appasseranno come erbetta verde. 019 PSA 037 003 Confidati nel Signore, e fa' bene; Tu abiterai nella terra, e [vi] pasturerai [in] confidanza. 019 PSA 037 004 E prendi il tuo diletto nel Signore, Ed egli ti darà le domande del tuo cuore. 019 PSA 037 005 Rimetti la tua via nel Signore; E confidati in lui, ed egli farà [ciò che bisogna]; 019 PSA 037 006 E produrrà fuori la tua giustizia, come la luce; E la tua dirittura, come il mezzodì. 019 PSA 037 007 Attendi il Signore in silenzio; Non crucciarti per colui che prospera nella sua via, Per l'uomo che opera scelleratezza. 019 PSA 037 008 Rimanti dell'ira, e lascia il cruccio; Non isdegnarti, sì veramente, che tu venga a far male. 019 PSA 037 009 Perciocchè i maligni saranno sterminati; Ma coloro che sperano nel Signore possederanno la terra. 019 PSA 037 010 Fra breve spazio l'empio non [sarà più]; E [se] tu poni mente al suo luogo, egli non [vi sarà più]. 019 PSA 037 011 Ma i mansueti possederanno la terra, E gioiranno in gran pace. 019 PSA 037 012 L'empio fa delle macchinazioni contro al giusto, E digrigna i denti contro a lui. 019 PSA 037 013 Il Signore si riderà di lui; Perciocchè egli vede che il suo giorno viene. 019 PSA 037 014 Gli empi hanno tratta la spada, Ed hanno teso il loro arco, Per abbattere il povero afflitto ed il bisognoso; Per ammazzar quelli che camminano dirittamente. 019 PSA 037 015 La loro spada entrerà loro nel cuore, E gli archi loro saranno rotti. 019 PSA 037 016 Meglio [vale] il poco del giusto, Che l'abbondanza di molti empi. 019 PSA 037 017 Perciocchè le braccia degli empi saranno rotte; Ma il Signore sostiene i giusti. 019 PSA 037 018 Il Signore conosce i giorni degli [uomini] intieri; E la loro eredità [sarà] in eterno. 019 PSA 037 019 Essi non saran confusi nel tempo dell'avversità; [E] saranno saziati nel tempo della fame. 019 PSA 037 020 Ma gli empi periranno; Ed i nemici del Signore, come grasso d'agnelli, Saranno consumati, e andranno in fumo. 019 PSA 037 021 L'empio prende in prestanza, e non rende; Ma il giusto largisce, e dona. 019 PSA 037 022 Perciocchè i benedetti dal Signore erederanno la terra; Ma i maledetti da lui saranno sterminati. 019 PSA 037 023 I passi dell'uomo, la cui via il Signore gradisce, Son da lui addirizzati. 019 PSA 037 024 Se cade, non è però atterrato; Perciocchè il Signore gli sostiene la mano. 019 PSA 037 025 Io sono stato fanciullo, e sono eziandio divenuto vecchio, E non ho veduto il giusto abbandonato, Nè la sua progenie accattare il pane. 019 PSA 037 026 Egli tuttodì dona e presta; E la sua progenie [è] in benedizione. 019 PSA 037 027 Ritratti dal male, e fa' il bene; E tu sarai stanziato in eterno. 019 PSA 037 028 Perciocchè il Signore ama la dirittura, E non abbandonerà i suoi santi; Essi saranno conservati in eterno; Ma la progenie degli empi sarà sterminata. 019 PSA 037 029 I giusti erederanno la terra; Ed abiteranno in perpetuo sopra essa. 019 PSA 037 030 La bocca del giusto risuona sapienza, E la sua lingua pronunzia dirittura. 019 PSA 037 031 La Legge dell'Iddio suo [è] nel suo cuore; I suoi passi non vacilleranno. 019 PSA 037 032 L'empio spia il giusto, E cerca di ucciderlo. 019 PSA 037 033 Il Signore non glielo lascerà nelle mani, E non permetterà che sia condannato, quando sarà giudicato. 019 PSA 037 034 Aspetta il Signore, e guarda la sua via, Ed egli t'innalzerà, acciocchè tu eredi la terra; Quando gli empi saranno sterminati, tu lo vedrai. 019 PSA 037 035 Io ho veduto l'empio possente, E che si distendeva come un verde lauro; 019 PSA 037 036 Ma egli è passato via; ed ecco, egli non [è più]; Ed io l'ho cercato, e non si è ritrovato. 019 PSA 037 037 Guarda l'integrità, e riguarda alla dirittura; Perciocchè [vi è] mercede per l'uomo di pace. 019 PSA 037 038 Ma i trasgressori saranno distrutti tutti quanti; Ogni mercede è ricisa agli empi. 019 PSA 037 039 Ma la salute de' giusti [è] dal Signore; Egli [è] la lor fortezza nel tempo dell'afflizione; 019 PSA 037 040 Ed il Signore li aiuta e li libera; Li libera dagli empi, e li salva; Perciocchè hanno sperato in lui. 019 PSA 038 001 Salmo di Davide, da rammemorare SIGNORE, non correggermi nella tua indegnazione; E [non] castigarmi nel tuo cruccio. 019 PSA 038 002 Perciocchè le tue saette son discese in me, E la tua mano mi si è calata addosso. 019 PSA 038 003 Egli non [vi è] nulla di sano nella mia carne, per cagione della tua ira; Le mie ossa non hanno requie alcuna, per cagion del mio peccato. 019 PSA 038 004 Perciocchè le mie iniquità trapassano il mio capo; [Sono] a guisa di grave peso, son pesanti più che io non posso portare. 019 PSA 038 005 Le mie posteme putono, e colano, Per la mia follia. 019 PSA 038 006 Io son tutto travolto e piegato; Io vo attorno tuttodì vestito a bruno; 019 PSA 038 007 Perciocchè i miei fianchi son pieni d'infiammagione; E non [vi è] nulla di sano nella mia carne. 019 PSA 038 008 Io son tutto fiacco e trito; Io ruggisco per il fremito del mio cuore. 019 PSA 038 009 Signore, ogni mio desiderio [è] nel tuo cospetto; Ed i miei sospiri non ti sono occulti. 019 PSA 038 010 Il mio cuore è agitato, la mia forza mi lascia; La luce stessa de' miei occhi non [è più] appo me. 019 PSA 038 011 I miei amici ed i miei compagni se ne stanno di rincontro alla mia piaga; Ed i miei prossimi si fermano da lungi. 019 PSA 038 012 E questi che cercano l'anima mia [mi] tendono delle reti; E quelli che procacciano il mio male parlano di malizie, E ragionano di frodi tuttodì. 019 PSA 038 013 Ma io, come [se fossi] sordo, non ascolto; E [son] come un mutolo che non apre la bocca. 019 PSA 038 014 E son come un uomo che non ode; E [come uno] che non ha replica alcuna in bocca. 019 PSA 038 015 Perciocchè, o Signore, io ti aspetto, Tu risponderai, o Signore Iddio mio. 019 PSA 038 016 Perciocchè io ho detto: [Fa]' che non si rallegrino di me; Quando il mio piè vacilla, essi s'innalzano contro a me. 019 PSA 038 017 Mentre son tutto presto a cadere, E la mia doglia [è] davanti a me del continuo; 019 PSA 038 018 Mentre io dichiaro la mia iniquità, [E] sono angosciato per lo mio peccato; 019 PSA 038 019 I miei nemici vivono, e si fortificano; E quelli che mi odiano a torto s'ingrandiscono. 019 PSA 038 020 Quelli, [dico], che mi rendono mal per bene; Che mi sono avversari, in iscambio di ciò che ho [loro] procacciato del bene. 019 PSA 038 021 Signore, non abbandonarmi; Dio mio, non allontanarti da me. 019 PSA 038 022 Affrettati al mio aiuto, O Signore, mia salute. 019 PSA 039 001 Salmo di Davide, [dato] a Iedutun, Capo de' Musici IO aveva detto: Io prenderò guardia alle mie vie, Che io non pecchi colla mia lingua; Io guarderò la mia bocca con un frenello, Mentre l'empio [sarà] davanti a me. 019 PSA 039 002 Io sono stato mutolo e cheto; Ho [eziandio] taciuto il bene; Ma la mia doglia si è inasprita. 019 PSA 039 003 Il mio cuore si è riscaldato dentro di me; Un fuoco si è acceso, mentre io ravvolgeva [questo] nell'animo mio; [Onde] io ho parlato colla mia lingua, [dicendo: ] 019 PSA 039 004 O Signore, fammi conoscere il mio fine, E quale è il termine de' miei dì; [Fa' ch]'io sappia quanto io ho da vivere [ancora] in questo mondo. 019 PSA 039 005 Ecco tu hai ridotti i miei dì alla misura di un palmo, E il tempo della mia vita [è] come niente appo te; Certo, ogni uomo, quantunque sia in piè, [è] tutta vanità. (Sela) 019 PSA 039 006 Certo l'uomo va e viene in figura; Certo in vano si travagliano tutti, [E] adunano [de' beni] senza sapere chi li raccorrà. 019 PSA 039 007 Ma ora, Signore, che aspetto io? La mia speranza è in te. 019 PSA 039 008 Liberami da tutti i miei misfatti; Non farmi essere il vituperio dello stolto. 019 PSA 039 009 Io ammutolisco, io non aprirò la bocca; Perciocchè tu hai fatto [questo]. 019 PSA 039 010 Toglimi d'addosso la tua piaga; Io mi vengo meno, per la guerra che tu [mi] fai colla tua mano. 019 PSA 039 011 Se tu castighi alcuno con castigamenti d'iniquità, Tu fai struggere tutto ciò che vi è di bello e d'eccellente in lui, Come una tignuola; certo, ogni uomo [è] vanità. (Sela) 019 PSA 039 012 Signore, ascolta la mia orazione, e porgi l'orecchio al mio grido, E non esser sordo alle mie lagrime; Perciocchè io [son] forestiere appo te, [Ed] avveniticcio, come tutti i miei padri. 019 PSA 039 013 Cessati da me, acciocchè io mi rinforzi, Innanzi che io me ne vada, e non [sia più]. 019 PSA 040 001 Salmo di Davide, [dato] al Capo de' Musici IO ho lungamente e pazientemente aspettato il Signore; Ed egli si è inchinato a me, ed ha ascoltato il mio grido; 019 PSA 040 002 E mi ha tratto fuor di una fossa ruinosa, Di un fango pantanoso; Ed ha rizzati i miei piedi sopra una roccia, [Ed] ha fermati i miei passi. 019 PSA 040 003 Ed ha messo nella mia bocca un nuovo cantico [Per] lode dell'Iddio nostro; Molti vedranno [questo], e temeranno, E si confideranno nel Signore. 019 PSA 040 004 Beato l'uomo che ha posto il Signore [per] sua confidanza; E non riguarda a' possenti superbi, Nè a quelli che si rivolgono dietro a menzogna. 019 PSA 040 005 Signore Iddio mio, tu fai grandi le tue maraviglie; E i tuoi pensieri inverso noi Non ponno per alcuna maniera esserti spiegati per ordine; [Se] io imprendo di narrar[li] e di parlar[ne], Son tanti che io non posso annoverarli. 019 PSA 040 006 Tu non prendi piacere in sacrificio, nè in offerta; Tu mi hai forate le orecchie; Tu non hai chiesto, olocausto, nè sacrificio per lo peccato. 019 PSA 040 007 Allora io ho detto: Eccomi venuto; Egli è scritto di me nel volume del Libro. 019 PSA 040 008 Dio mio, io prendo piacere in far la tua volontà; E la tua Legge [è] nel mezzo delle mie interiora. 019 PSA 040 009 Io ho predicata la [tua] giustizia in gran raunanza; Ecco io non ho rattenute le mie labbra; Tu [lo] sai, Signore. 019 PSA 040 010 Io non ho nascosta la tua giustizia dentro al mio cuore; Io ho narrata la tua verità e la tua salute; Io non ho celata la tua benignità, nè la tua verità, In gran raunanza. 019 PSA 040 011 Tu, Signore, non rattenere inverso me le tue compassioni; Guardinmi del continuo la tua benignità e la tua verità. 019 PSA 040 012 Perciocchè mali innumerabili mi hanno circondato; Le mie iniquità mi hanno giunto, E pur non [le] posso vedere; Sono in maggior numero che i capelli del mio capo, Onde il cuor mi vien meno. 019 PSA 040 013 Piacciati, Signore, liberarmi; Signore, affrettati in mio aiuto. 019 PSA 040 014 Quelli che cercano l'anima mia, per farla perire, Sieno confusi, e svergognati tutti quanti; Quelli che prendono piacere nel mio male, Voltino le spalle, e sieno svergognati. 019 PSA 040 015 Quelli che mi dicono: Eia, eia! Sieno distrutti, per ricompensa del vituperio che mi fanno. 019 PSA 040 016 Rallegrinsi, e gioiscano in te tutti quelli chi ti cercano; Quelli che amano la tua salute dicano del continuo: Magnificato sia il Signore. 019 PSA 040 017 Quanto è a me, io [son] povero, e bisognoso; [Ma pure] il Signore ha cura di me; Tu [sei] il mio aiuto e il mio liberatore; O Dio mio, non tardare. 019 PSA 041 001 Salmo di Davide, [dato] al Capo de' Musici BEATO colui che si porta saviamente inverso il povero e misero; Il Signore lo libererà nel giorno dell'avversità. 019 PSA 041 002 Il Signore lo guarderà, e lo manterrà in vita; Egli sarà reso beato in terra; E tu non lo darai, [o Dio], alla voglia de' suoi nemici. 019 PSA 041 003 Il Signore lo sosterrà, quando sarà nel letto d'infermità; Quando sarà in malattia, tu gli rivolterai tutto il suo letto. 019 PSA 041 004 Io ho detto: Signore, abbi pietà di me; Sana l'anima mia; perciocchè io ho peccato contro a te. 019 PSA 041 005 I miei nemici tengono malvagi ragionamenti di me, [dicendo: ] Quando morrà egli mai? e quando sarà perito il suo nome? 019 PSA 041 006 E se [alcun di loro] viene a veder[mi], parla con menzogna; Il suo cuore accoglie iniquità; [E quando] egli è uscito fuori, ne ragiona. 019 PSA 041 007 Tutti quelli che mi odiano bisbigliano insieme contro a me; Pensano del male di me; 019 PSA 041 008 [Dicendo: ] Alcun maligno male gli è attaccato addosso; Egli non si rileverà [giammai del male] onde egli giace. 019 PSA 041 009 Eziandio l'uomo col quale io viveva in buona pace, Sul quale io mi confidava, che mangiava il mio pane, Ha alzato il calcagno contro a me. 019 PSA 041 010 Ma tu, Signore, abbi pietà di me, e rilevami; Ed io farò loro la lor retribuzione. 019 PSA 041 011 Da questo conosco che tu mi gradisci, Che il mio nemico non trionfa di me. 019 PSA 041 012 Anzi tu mi hai sostenuto nella mia integrità, E mi hai stabilito nel tuo cospetto in perpetuo. 019 PSA 041 013 Benedetto [sia] il Signore, l'Iddio d'Israele, Da un secolo infino all'[altro] secolo. Amen, Amen. 019 PSA 042 001 Maschil de' figliuoli di Core, [dato] al Capo de' Musici COME il cervo agogna i rivi dell'acque, Così l'anima mia agogna te, o Dio. 019 PSA 042 002 L'anima mia è assetata di Dio, dell'Iddio vivente. Quando verrò, e comparirò io nel cospetto di Dio? 019 PSA 042 003 Le mie lagrime sono il mio cibo giorno e notte, Mentre mi è detto tuttodì: Dove [è] il tuo Dio? 019 PSA 042 004 Io mi verso addosso l'anima mia [Quando] mi riduco in memoria queste cose; Che io passava in ischiera, E camminava con essa infino alla Casa di Dio, Con voce di canto e di lode, la moltitudine facendo festa. 019 PSA 042 005 Anima mia, perchè ti abbatti, e ti commovi in me? Aspetta Iddio; perciocchè ancora lo celebrerò; Il suo aspetto [è] compiuta salvezza. 019 PSA 042 006 O Dio mio, l'anima mia si abbatte in me; Perciò mi ricordo di te dal paese del Giordano, E [da' monti di] Hermon, dal monte Misar. 019 PSA 042 007 Un abisso chiama l'[altro] abisso, al suon de' tuoi canali; Tutti i tuoi flutti e le tue onde mi son passate addosso. 019 PSA 042 008 Il Signore di giorno manderà la sua benignità, E di notte io avrò appo me i suoi cantici, [Ed] orazione all'Iddio della mia vita. 019 PSA 042 009 Io dirò a Dio, mia Rocca: Perchè mi hai tu dimenticato? Perchè vo io attorno vestito a bruno, Per l'oppression del nemico? 019 PSA 042 010 I miei nemici mi fanno onta, trafiggendomi fino all'ossa, Mentre mi dicono tuttodì: Dove [è] il tuo Dio? 019 PSA 042 011 Anima mia, perchè ti abbatti, e perchè ti commovi in me? Aspetta Iddio; perciocchè ancora lo celebrerò; [Egli è] la compiuta salvezza della mia faccia, e il mio Dio. 019 PSA 043 001 O DIO, fammi ragione, e dibatti la mia lite; Liberami dalla gente spietata, dall'uomo frodolente ed iniquo. 019 PSA 043 002 Perciocchè tu [sei] l'Iddio della mia fortezza; perchè mi hai scacciato? Perchè vo io attorno vestito a bruno, Per l'oppression del nemico? 019 PSA 043 003 Manda la tua luce, e la tua verità; giudinmi esse, [Ed] introducanmi al monte della tua santità, e ne' tuoi tabernacoli. 019 PSA 043 004 Allora verrò all'Altare di Dio, all'Iddio dell'allegrezza del mio giubilo; E ti celebrerò colla cetera, o Dio, Dio mio. 019 PSA 043 005 Perchè ti abbatti, anima mia? e perchè ti commovi in me? Aspetta Iddio; perciocchè ancora lo celebrerò; [Egli è] la compiuta salvezza della mia faccia, e il mio Dio. 019 PSA 044 001 Maschil, [dato] al Capo de' Musici, de' figliuoli di Core O DIO, noi abbiamo udite colle nostre orecchie, I nostri padri ci hanno raccontate Le opere [che] tu operasti a' dì loro, A' dì antichi. 019 PSA 044 002 Tu, [col]la tua mano, scacciasti le genti, e piantasti i nostri padri; Tu disertasti le nazioni, e propagginasti i [nostri padri]. 019 PSA 044 003 Perciocchè essi non conquistarono il paese colla loro spada, E il braccio loro non li salvò; Anzi la tua destra, e il tuo braccio, e la luce del tuo volto; Perciocchè tu li gradivi. 019 PSA 044 004 Tu, o Dio, [sei] lo stesso mio Re; Ordina le salvazioni di Giacobbe. 019 PSA 044 005 Per te noi cozzeremo i nostri nemici; Nel tuo Nome noi calpesteremo coloro che si levano contro a noi. 019 PSA 044 006 Perciocchè io non mi confido nel mio arco, E la mia spada non mi salverà. 019 PSA 044 007 Anzi tu ci salverai da' nostri nemici, E renderai confusi quelli che ci odiano. 019 PSA 044 008 Noi ci glorieremo tuttodì in Dio, E celebreremo il tuo Nome in perpetuo. (Sela) 019 PSA 044 009 E pure tu ci hai scacciati, e ci hai svergognati; E non esci [più] co' nostri eserciti. 019 PSA 044 010 Tu ci hai fatto voltar le spalle dinanzi al nemico; E quelli che ci odiano [ci] hanno predati. 019 PSA 044 011 Tu ci hai ridotti ad esser come pecore da mangiare; E ci hai dispersi fra le genti. 019 PSA 044 012 Tu hai venduto il tuo popolo senza danari, E non hai fatto alcuno avanzo de' lor prezzi. 019 PSA 044 013 Tu ci hai posti [in] vituperio appresso i nostri vicini, [In] beffa, e [in] ischerno a [quelli che stanno] d'intorno a noi. 019 PSA 044 014 Tu ci hai messi ad essere proverbiati fra le genti, Ed hai fatto che ci è scosso il capo contro fra i popoli. 019 PSA 044 015 Il mio vituperio [è] tuttodì davanti a me, E la vergogna della mia faccia mi ha coperto, 019 PSA 044 016 Per la voce del vituperatore e dell'oltraggiatore; Per cagione del nemico e del vendicatore. 019 PSA 044 017 Tutto questo ci è avvenuto, e non però ti abbiamo dimenticato, E non ci siam portati dislealmente contro al tuo patto. 019 PSA 044 018 Il cuor nostro non si è rivolto indietro, E i nostri passi [non] si sono sviati da' tuoi sentieri; 019 PSA 044 019 Quantunque tu ci abbi tritati, [e messi] in luogo di sciacalli; E ci abbi coperti d'ombra di morte. 019 PSA 044 020 Se noi avessimo dimenticato il Nome dell'Iddio nostro, Ed avessimo stese le mani ad alcun dio strano, 019 PSA 044 021 Iddio non ne farebbe egli inchiesta? Conciossiachè egli conosca i segreti del cuore. 019 PSA 044 022 Anzi, per cagion tua siamo uccisi tuttodì, Siam reputati come pecore da macello. 019 PSA 044 023 Risvegliati; perchè dormi, Signore? Destati, non iscacciar[ci] in perpetuo. 019 PSA 044 024 Perchè nascondi la tua faccia? [Perchè] dimentichi la nostra afflizione e la nostra oppressione? 019 PSA 044 025 Conciossiachè la nostra anima sia abbassata fin nella polvere, [E] il nostro ventre sia attaccato alla terra. 019 PSA 044 026 Levati [in] nostro aiuto, E riscuotici, per amor della tua benignità. 019 PSA 045 001 Maschil, cantico d'amori, [dato] al Capo de' Musici, de' figliuoli di Core, sopra Sosannim IL mio cuore sgorga un buon ragionamento; Io recito al Re le mie opere; La mia lingua [sarà come] la penna di un veloce scrittore. 019 PSA 045 002 Tu sei più bello che [alcuno de]' figliuoli degli uomini; Grazia è sparsa sulle tue labbra; Perciò Iddio ti ha benedetto in eterno. 019 PSA 045 003 O prode, cingiti la tua spada al fianco, [Che è] la tua gloria, e la tua magnificenza; 019 PSA 045 004 E prospera [nel]la tua gloria, Cavalca in su la parola di verità, e di mansuetudine, [e] di giustizia; E la tua destra ti farà vedere [opere] tremende. 019 PSA 045 005 Le tue saette [sono] acute; I popoli caderanno sotto a te; [Esse entreranno] nel cuor de' nemici del Re. 019 PSA 045 006 O Dio, il tuo trono [è] in sempiterno; Lo scettro del tuo regno [è] uno scettro di dirittura. 019 PSA 045 007 Tu hai amata la giustizia, ed hai odiata l'empietà; Perciò Iddio, l'Iddio tuo, ti ha unto. D'olio di letizia sopra i tuoi consorti. 019 PSA 045 008 Tutti i tuoi vestimenti [son] mirra, aloe, [e] cassia, [Che spandono il loro odore] da' palazzi d'avorio, [Dal luogo ove] ti è dato diletto. 019 PSA 045 009 Figliuole di re [sono] fra i tuoi onori; La Sposa [è] alla tua man destra, [adorna] d'oro di Ofir. 019 PSA 045 010 Ascolta, fanciulla, e riguarda, e porgi l'orecchio; E dimentica il tuo popolo, e la casa di tuo padre; 019 PSA 045 011 E il Re porrà amore alla tua bellezza; Adoralo adunque, perciocchè egli [è] il tuo Signore. 019 PSA 045 012 E la figliuola di Tiro, [E] i ricchi fra i popoli ti supplicheranno con presenti. 019 PSA 045 013 La figliuola del Re [è] tutta gloriosa dentro; La sua vesta [è] tutta trapunta d'oro. 019 PSA 045 014 Ella sarà condotta al Re in [vesti] ricamate, Avendo dietro a sè le vergini sue compagne, Che ti saranno [eziandio] addotte, [o Re]. 019 PSA 045 015 Ti saranno condotte con letizia, e con gioia; [Ed] entreranno nel palazzo del Re. 019 PSA 045 016 I tuoi figliuoli saranno in luogo de' tuoi padri; Tu li costituirai principi per tutta la terra. 019 PSA 045 017 Io pubblicherò la memoria del tuo Nome, per ogni età; Perciò, ti celebreranno i popoli in sempiterno. 019 PSA 046 001 Cantico, [dato] al Capo de' Musici, de' figliuoli di Core, sopra Alamot IDDIO [è] nostro ricetto, e forza, [Ed] aiuto prontissimo nelle distrette. 019 PSA 046 002 Perciò noi non temeremo, quantunque la terra si tramutasse di luogo, E i monti smossi [fosser sospinti] in mezzo del mare; 019 PSA 046 003 [E] le acque di esso romoreggiassero, [e] s'intorbidassero; [E] i monti fossero scrollati dall'alterezza di esso. (Sela) 019 PSA 046 004 Il fiume, i ruscelli di Dio rallegreranno la sua Città. Il [luogo] santo degli abitacoli dell'Altissimo. 019 PSA 046 005 Iddio [è] nel mezzo di lei, ella non sarà smossa; Iddio la soccorrerà allo schiarir della mattina. 019 PSA 046 006 Le genti romoreggiarono, i regni si commossero; Egli diede fuori la sua voce, la terra si strusse. 019 PSA 046 007 Il Signore degli eserciti [è] con noi; L'Iddio di Giacobbe [è] il nostro alto ricetto. (Sela) 019 PSA 046 008 Venite, mirate i fatti del Signore; Come egli ha operate cose stupende nella terra. 019 PSA 046 009 Egli ha fatte restar le guerre infino all'estremità della terra; Egli ha rotti gli archi, e messe in pezzi le lance, [Ed] arsi i carri col fuoco. 019 PSA 046 010 Restate, e conoscete che io [son] Dio; Io sarò esaltato fra le genti, Io sarò esaltato nella terra. 019 PSA 046 011 Il Signore degli eserciti [è] con noi; L'Iddio di Giacobbe [è] il nostro alto ricetto. (Sela) 019 PSA 047 001 Salmo, [dato] al Capo de' Musici, de' figliuoli di Core BATTETEVI a palme, o popoli tutti; Giubilate a Dio con voce di trionfo. 019 PSA 047 002 Perciocchè il Signore [è] l'Altissimo, il Tremendo, Gran Re sopra tutta la terra. 019 PSA 047 003 Egli ridurrà i popoli sotto noi, E la nazioni sotto i nostri piedi. 019 PSA 047 004 Egli ci ha scelta la nostra eredità, La gloria di Giacobbe, il quale egli ama. (Sela) 019 PSA 047 005 Iddio è salito con giubilo, Il Signore [è salito] con suono di trombe. 019 PSA 047 006 Salmeggiate a Dio, salmeggiate; Salmeggiate al Re nostro, salmeggiate. 019 PSA 047 007 Perciocchè Iddio [è] Re di tutta la terra; Salmeggiate maestrevolmente 019 PSA 047 008 Iddio regna sopra le genti: Iddio siede sopra il trono della sua santità. 019 PSA 047 009 I principi de' popoli si son raunati insieme; Il popolo dell'Iddio d'Abrahamo, Perciocchè a Dio [appartengono] gli scudi della terra; Egli è grandemente esaltato. 019 PSA 048 001 Cantico di Salmo, de' figliuoli di Core IL Signore [è] grande, e molto glorioso Nella Città dell'Iddio nostro, [nel] monte della sua santità. 019 PSA 048 002 Il monte di Sion, il fondo verso il Settentrione, La Città del gran Re [È in] bella contrada, [è] la gioia di tutta la terra. 019 PSA 048 003 Iddio [è] riconosciuto ne' palazzi di essa, per alta fortezza. 019 PSA 048 004 Perciocchè ecco, i re si erano adunati, Ed erano tutti insieme passati oltre. 019 PSA 048 005 Come prima [la] videro, furono attoniti, Si smarrirono, si affrettarono [a fuggire]. 019 PSA 048 006 Tremore li colse quivi; Doglia, come di donna che partorisce. 019 PSA 048 007 [Furono rotti come] per lo vento orientale [Che] rompe le navi di Tarsis. 019 PSA 048 008 Come avevamo udito, così abbiam veduto, Nella Città del Signor degli eserciti, Nella Città dell'Iddio nostro; Iddio la stabilirà in perpetuo. (Sela) 019 PSA 048 009 O Dio, noi abbiamo, chetamente aspettata la tua benignità Dentro al tuo Tempio. 019 PSA 048 010 O Dio, quale [è] il tuo Nome, Tale [è] la tua lode, infino all'estremità della terra; La tua destra è piena di giustizia. 019 PSA 048 011 Il monte di Sion si rallegrerà, Le figliuole di Giuda festeggeranno, per li tuoi giudicii. 019 PSA 048 012 Circuite Sion, e andate attorno a lei, Contate le sue torri. 019 PSA 048 013 Ponete mente alle bastie, Mirate l'altezza de' suoi palazzi; Acciocchè [lo] raccontiate all'età a venire. 019 PSA 048 014 Perciocchè questo Dio [è] il nostro Dio in sempiterno; Egli ci giuderà infino alla morte. 019 PSA 049 001 Salmo, [dato] al Capo de' Musici, de' figliuoli di Core UDITE questo, popoli tutti; Porgete gli orecchi, [voi] tutti gli abitanti del mondo; 019 PSA 049 002 E plebei, e nobili, E ricchi, e bisognosi tutti insieme. 019 PSA 049 003 La mia bocca proferirà [cose di] gran sapienza; E il ragionamento del mio cuore [sarà] di cose di grande intendimento. 019 PSA 049 004 Io inchinerò il mio orecchio alle sentenze; Io spiegherò sopra la cetera i miei detti notevoli. 019 PSA 049 005 Perchè temerò ne' gioni dell'avversità [Quando] l'iniquità che mi è alle calcagna m'intornierà? 019 PSA 049 006 [Ve ne son molti] che si confidano ne' lor beni, E si gloriano della grandezza delle lor ricchezze. 019 PSA 049 007 Niuno però può riscuotere il suo fratello, Nè dare a Dio il prezzo del suo riscatto. 019 PSA 049 008 E il riscatto della lor [propria] anima non può trovarsi, E il [modo ne] mancherà in perpetuo; 019 PSA 049 009 Per fare che continuino a vivere in perpetuo, [E] che non veggano la fossa; 019 PSA 049 010 Conciossiachè veggano [che] i savi muoiono, [E che] parimente i pazzi, e gli stolti periscono, E lasciano i lor beni ad altri. 019 PSA 049 011 Il loro intimo [pensiero è che] le lor case [dimoreranno] in eterno, [E che] le loro abitazioni [dureranno] per ogni età; Impongono i nomi loro a delle terre. 019 PSA 049 012 E pur l'uomo [che è] in onore non [vi] dimora [sempre]; [Anzi] è renduto simile alle bestie [che] periscono. 019 PSA 049 013 Questa lor via [è] loro una pazzia; E pure i lor discendenti si compiacciono a seguire i lor precetti. (Sela) 019 PSA 049 014 Saranno posti sotterra, come pecore; La morte li pasturerà; E gli [uomini] diritti signoreggeranno sopra loro in quella mattina; E il sepolcro consumerà la lor bella apparenza, [Che sarà portata via] dal suo abitacolo. 019 PSA 049 015 Ma Iddio riscuoterà l'anima mia dal sepolcro; 019 PSA 049 016 Non temere, quando alcuno sarà arricchito, Quando la gloria della sua casa sarà accresciuta. 019 PSA 049 017 Perciocchè, quando egli morrà non torrà [seco] nulla; La sua gloria non gli scenderà dietro. 019 PSA 049 018 Benchè egli abbia benedetta l'anima sua in vita sua; E [tali] ti lodino, se tu ti dài piacere, e buon tempo; 019 PSA 049 019 Quella verrà [là ove è] la generazion de' suoi padri; Giammai in eterno non vedranno la luce. 019 PSA 049 020 L'uomo [che è] in istato onorevole, e non ha intelletto, È simile alle bestie [che] periscono. 019 PSA 050 001 Salmo di Asaf IL Signore, l'Iddio degl'iddii, ha parlato, ed ha gridato alla terra, Dal sol Levante, infino al Ponente. 019 PSA 050 002 Iddio è apparito in gloria, Da Sion, [luogo di] compiuta bellezza. 019 PSA 050 003 L'Iddio nostro verrà, e non se ne starà cheto; Egli avrà davanti a sè un fuoco divorante, E d'intorno a sè una forte tempesta. 019 PSA 050 004 Egli griderà da alto al cielo, Ed alla terra, per giudicare il suo popolo; 019 PSA 050 005 [E dirà: ] Adunatemi i miei santi, I quali han fatto meco patto con sacrificio. 019 PSA 050 006 E i cieli racconteranno la sua giustizia; Perciocchè egli [è] Iddio Giudice. (Sela) 019 PSA 050 007 Ascolta, popol mio, ed io parlerò; [Ascolta], Israele, ed io ti farò le mie protestazioni. Io [sono] Iddio, l'Iddio tuo. 019 PSA 050 008 Io non ti riprenderò per li tuoi sacrificii, Nè per li tuoi olocausti che mi [sono] continuamente presentati. 019 PSA 050 009 Io non prenderò giovenchi dalla tua casa, [Nè] becchi dalle tue mandre. 019 PSA 050 010 Perciocchè mie [sono] tutte le bestie delle selve; [Mio è] tutto il bestiame [che è] in mille monti. 019 PSA 050 011 Io conosco tutti gli uccelli de' monti; E le fiere della campagna [sono] a mio comando. 019 PSA 050 012 Se io avessi fame, io non te lo direi; Perciocchè il mondo, e tutto quello ch'è in esso, [è] mio. 019 PSA 050 013 Mangio io carne di tori, O bevo io sangue di becchi? 019 PSA 050 014 Sacrifica lode a Dio, E paga all'Altissimo i tuoi voti. 019 PSA 050 015 E invocami nel giorno della distretta, Ed io te [ne] trarrò fuori, e tu mi glorificherai. 019 PSA 050 016 Ma all'empio Iddio ha detto: Che hai tu da far a raccontare i miei statuti, Ed a recarti il mio patto in bocca? 019 PSA 050 017 Conciossiachè tu odii correzione, E getti dietro a te le mie parole. 019 PSA 050 018 Se tu vedi un ladro, tu prendi piacere d'essere in sua compagnia; E la tua parte [è] con gli adulteri. 019 PSA 050 019 Tu metti la tua bocca al male, E la tua lingua congegna frode. 019 PSA 050 020 Tu siedi, [e] parli contro al tuo fratello, [E] metti biasimo sopra il figliuol di tua madre. 019 PSA 050 021 Tu hai fatte queste cose, ed io mi sono taciuto; [E] tu hai pensato, che del tutto io era simile a te. Io ti arguirò, e te [le] spiegherò in su gli occhi. 019 PSA 050 022 Deh! intendete questo, [voi] che dimenticate Iddio; Che talora io non rapisca, e non [vi sia] alcuno che riscuota. 019 PSA 050 023 Chi sacrifica lode mi glorifica, E chi addirizza la [sua] via, Io gli mostrerò la salute di Dio. 019 PSA 051 001 Salmo di Davide, [dato] al Capo de' Musici; intorno a ciò che il profeta Natan venne a lui, dopo ch'egli fu entrato da Bet-seba ABBI pietà di me, o Dio, secondo la tua benignità; Secondo la moltitudine delle tue compassioni, cancella i miei misfatti. 019 PSA 051 002 Lavami molto e molto della mia iniquità, E nettami del mio peccato. 019 PSA 051 003 Perciocchè io conosco i miei misfatti, E il mio peccato [è] del continuo davanti a me. 019 PSA 051 004 Io ho peccato contro a te solo, Ed ho fatto quello che ti dispiace; [Io lo confesso], acciocchè tu sii riconosciuto giusto nelle tue parole, [E] puro ne' tuoi guidicii. 019 PSA 051 005 Ecco, io sono stato formato in iniquità; E la madre mia mi ha conceputo in peccato. 019 PSA 051 006 Ecco, ti è piaciuto insegnarmi verità nell'interiore, E sapienza nel di dentro. 019 PSA 051 007 Purgami con isopo, e sarò netto; Lavami, e sarò più bianco che neve. 019 PSA 051 008 Fammi udire gioia ed allegrezza; [Fa' che] le ossa che tu hai tritate, festeggino. 019 PSA 051 009 Nascondi la tua faccia da' miei peccati, E cancella tutte le mie iniquità. 019 PSA 051 010 O Dio, crea in me un cuor puro, E rinnovella dentro di me uno spirito diritto. 019 PSA 051 011 Non rigettarmi dalla tua faccia; E non togliermi lo Spirito tuo santo. 019 PSA 051 012 Rendimi l'allegrezza della tua salute; E [fa' che] lo Spirito volontario mi sostenga. 019 PSA 051 013 Io insegnerò le tue vie a' trasgressori; E i peccatori si convertiranno a te. 019 PSA 051 014 Liberami dal sangue, o Dio, Dio della mia salute; La mia lingua canterà con giubilo la tua giustizia. 019 PSA 051 015 Signore, aprimi le labbra; E la mia bocca racconterà la tua lode. 019 PSA 051 016 Perciocchè tu non prendi piacere in sacrificio; Altrimenti io l'avrei offerto; Tu non gradisci olocausto. 019 PSA 051 017 I sacrificii di Dio [sono] lo spirito rotto; O Dio, tu non isprezzi il cuor rotto e contrito. 019 PSA 051 018 Fa' del bene a Sion per la tua benevolenza; Edifica le mura di Gerusalemme. 019 PSA 051 019 Allora prenderai piacere in sacrificii di giustizia, In olocausti, e in offerte da ardere interamente; Allora si offeriranno giovenchi sul tuo Altare. 019 PSA 052 001 Maschil di Davide, [dato] al Capo de' Musici; intorno a ciò che Doeg Idumeo era venuto a rapportare a Saulle che Davide era entrato in casa di Ahimelec O POSSENTE [uomo], perchè ti glorii del male? La benignità del Signore [dura] sempre. 019 PSA 052 002 La tua lingua divisa malizie; [Ella è] come un rasoio affilato, [o tu], operatore d'inganni. 019 PSA 052 003 Tu hai amato il male più che il bene; La menzogna più che il parlare dirittamente. 019 PSA 052 004 Tu hai amate tutte le parole di ruina, O lingua frodolente. 019 PSA 052 005 Iddio altresì ti distruggerà in eterno; Egli ti atterrerà, e ti divellerà dal [tuo] tabernacolo, E ti diradicherà dalla terra de' viventi. (Sela) 019 PSA 052 006 E i giusti lo vedranno, e temeranno; E si rideranno di lui, [dicendo: ] 019 PSA 052 007 Ecco l'uomo [che] non aveva posto Iddio [per] sua fortezza; Anzi si confidava nella grandezza delle sue ricchezze, E si fortificava nella sua malizia. 019 PSA 052 008 Ma io [sarò] come un ulivo verdeggiante nella Casa di Dio; Io mi confido nella benignità di Dio in sempiterno. 019 PSA 052 009 [O Signore], io ti celebrerò in eterno; perciocchè tu avrai operato; E spererò nel tuo Nome, perciocchè [è] buono, [Ed è] presente a' tuoi santi. 019 PSA 053 001 Maschil di Davide, [dato] al Capo de' Musici, sopra Mahalat LO stolto ha detto nel suo cuore: Non [vi è] Dio. Si son corrotti, e resi abbominevoli [in] perversità; Non [vi è] niuno che faccia bene. 019 PSA 053 002 Iddio ha riguardato dal cielo sopra i figliuoli degli uomini. Per vedere se vi fosse alcuno che avesse intelletto, Che cercasse Iddio. 019 PSA 053 003 Tutti son corrotti, tutti son divenuti puzzolenti; Non [vi è] niuno che faccia bene, Non pur uno. 019 PSA 053 004 Non hanno essi alcuno intendimento, questi operatori d'iniquità, Che mangiano il mio popolo, [come se] mangiassero del pane, [E] non invocano Iddio? 019 PSA 053 005 Là saranno spaventati di [grande] spavento, [Ove però] non sarà [cagion di] spavento; Perciocchè il Signore dissipa le ossa di coloro Che si accampano contro a te, [o Sion]; Tu li hai svergognati; perciocchè Iddio li sdegna. 019 PSA 053 006 Oh! vengano pur da Sion le salvazioni d'Israele! Quando Iddio trarrà di cattività il suo popolo, Giacobbe festeggerà, Israele si rallegrerà. 019 PSA 054 001 Maschil di Davide, [dato] al Capo de' Musici, sopra Neghinot. Intorno a ciò che gli Zifei vennero a dire a Saulle: Davide non si nasconde egli appresso di noi? O DIO, salvami per lo tuo Nome, E fammi ragione per la tua potenza. 019 PSA 054 002 O Dio, ascolta la mia orazione; Porgi gli orecchi alle parole della mia bocca. 019 PSA 054 003 Perciocchè degli [uomini] stranieri si son levati contro a me; E degli [uomini] violenti cercano l'anima mia, [I quali] non pongono Iddio davanti agli occhi loro. (Sela) 019 PSA 054 004 Ecco, Iddio [è] il mio aiutatore; Il Signore [è] fra quelli che sostengono l'anima mia. 019 PSA 054 005 Egli renderà il male a' miei nemici. Distruggili per la tua verità. 019 PSA 054 006 Io ti farò sacrificio d'[animo] volonteroso; Signore, io celebrerò il tuo Nome, perciocchè [è] buono. 019 PSA 054 007 Perciocchè esso mi ha tratto fuori d'ogni distretta; E l'occhio mio ha veduto ne' miei nemici [ciò che io desiderava]. 019 PSA 055 001 Maschil di Davide, [dato] al Capo de' Musici, sopra Neghinot O DIO, porgi l'orecchio alla mia orazione; E non nasconderti dalla mia supplicazione. 019 PSA 055 002 Attendi a me, e rispondimi; Io mi lagno nella mia orazione, e romoreggio; 019 PSA 055 003 Per lo gridar del nemico, per l'oppressione dell'empio; Perciocchè essi mi traboccano addosso delle calamità, E mi nimicano con ira. 019 PSA 055 004 Il mio cuore è angosciato dentro di me; E spaventi mortali mi sono caduti addosso. 019 PSA 055 005 Paura e tremito mi è sopraggiunto; E terrore mi ha coperto. 019 PSA 055 006 Onde io ho detto: Oh! avessi io delle ale, come le colombe! Io me ne volerei, e mi riparerei [in alcun luogo]. 019 PSA 055 007 Ecco, io me ne fuggirei lontano; Io dimorerei nel deserto. (Sela) 019 PSA 055 008 Io mi affretterei di scampare Dal vento impetuoso [e] dal turbo. 019 PSA 055 009 Disperdi[li], Signore; dividi le lor lingue; Perciocchè io ho vedute violenze e risse nella città. 019 PSA 055 010 Essa n'è circondata d'intorno alle sue mura, giorno e notte; E in mezzo ad essa [vi è] iniquità ed ingiuria. 019 PSA 055 011 Dentro di essa non [vi è altro che] malizie; Frodi ed inganni non si muovono dalle sue piazze. 019 PSA 055 012 Perciocchè non [è stato] un mio nemico [che] mi ha fatto vituperio; Altrimenti, io l'avrei comportato; Non [è stato] uno che mi avesse in odio [che] si è levato contro a me; Altrimenti, io mi sarei nascosto da lui. 019 PSA 055 013 Anzi, [sei stato] tu, [ch'eri], secondo la mia estimazione, Il mio conduttore, ed il mio famigliare. 019 PSA 055 014 Che comunicavamo dolcemente insieme i [nostri] segreti, [E] andavamo di compagnia nella Casa di Dio. 019 PSA 055 015 Metta loro la morte la mano addosso, Scendano sotterra tutti vivi; Perciocchè nel mezzo di loro, nelle lor dimore, [non vi è altro che] malvagità. 019 PSA 055 016 Quant'è a me, io griderò a Dio, E il Signore mi salverà. 019 PSA 055 017 La sera, la mattina, e in sul mezzodì, io orerò e romoreggerò; Ed egli udirà la mia voce. 019 PSA 055 018 Egli riscuoterà l'anima mia dall'assalto che mi è dato, [E la metterà] in pace; Perciocchè essi son contro a me in gran numero. 019 PSA 055 019 Iddio [mi] udirà, e li abbatterà; Egli, [dico], che dimora in ogni eternità; (Sela) Perciocchè giammai non si mutano, E non temono Iddio. 019 PSA 055 020 Hanno messa la mano addosso a quelli che vivevano in buona pace con loro; Hanno rotto il lor patto. 019 PSA 055 021 Le lor bocche son più dolci che burro; Ma [ne]'cuori loro [vi è] guerra; Le lor parole son più morbide che olio, Ma son tante coltellate. 019 PSA 055 022 Rimetti nel Signore il tuo peso, ed egli ti sosterrà; Egli non permetterà giammai che il giusto caggia. 019 PSA 055 023 Ma tu, o Dio, farai scender coloro nel pozzo della perdizione; Gli uomini di sangue e di frode Non compieranno a mezzo i giorni loro; Ma io mi confiderò in te. 019 PSA 056 001 Mictam di Davide, intorno a ciò che i Filistei lo presero in Gat; [dato] al Capo dei Musici, in su Ionat-elem-rehochim ABBI pietà di me, o Dio; Perciocchè gli uomini a gola aperta sono dietro a me; [I miei] assalitori mi stringono tuttodì. 019 PSA 056 002 I miei nemici son dietro a me a gola aperta tuttodì; Perciocchè gran numero di gente mi assale da alto. 019 PSA 056 003 Nel giorno [che] io temerò, Io mi confiderò in te. 019 PSA 056 004 Coll'[aiuto di] Dio, io loderò la sua parola; Io mi confido in Dio, Io non temerò cosa che mi possa far la carne. 019 PSA 056 005 Tuttodì fanno dolorose le mie parole; Tutti i lor pensieri [son] contro a me a male. 019 PSA 056 006 Si radunano insieme, stanno in agguato; spiano le mie pedate, Come aspettando [di coglier] l'anima mia. 019 PSA 056 007 In vano [sarebbe] il salvar loro [la vita]; O Dio, trabocca i popoli nella [tua] ira. 019 PSA 056 008 Tu hai contate le mie fughe; Riponi le mie lagrime ne' tuoi barili; Non [sono elleno] nel tuo registro? 019 PSA 056 009 Allora i miei nemici volteranno le spalle, nel giorno che io griderò; Questo so io, che Iddio [è] per me. 019 PSA 056 010 Con [l'aiuto di] Dio, io loderò la [sua] parola; Con [l'aiuto del] Signore, io loderò la [sua] parola. 019 PSA 056 011 Io mi confido in Dio; Io non temerò cosa che mi possa far l'uomo. 019 PSA 056 012 [Io ho] sopra me i voti che io ti ho fatti, o Dio; Io ti renderò lodi. 019 PSA 056 013 Conciossiachè tu abbi riscossa l'anima mia dalla morte; Non [hai tu guardati] i miei piedi di ruina, Acciocchè io cammini nel cospetto di Dio nella luce de' viventi? 019 PSA 057 001 Mictam di Davide, intorno a ciò ch'egli se ne fuggì nella spelonca, d'innanzi a Saulle; [dato] al Capo de' Musici, [sopra] Al-tashet ABBI pietà di me, o Dio; abbi pietà di me; Perciocchè l'anima mia si confida in te, Ed io ho la mia speranza nell'ombra delle tue ale, Finchè sieno passate le calamità. 019 PSA 057 002 Io griderò all'Iddio altissimo; A Dio che dà compimento a' fatti miei. 019 PSA 057 003 Egli manderà dal cielo a salvarmi; Egli renderà confuso colui ch'è dietro a me a gola aperta. (Sela) Iddio manderà la sua benignità, e la sua verità. 019 PSA 057 004 L'anima mia [è] in mezzo a' leoni; Io giaccio [fra] uomini incendiari, I cui denti [son] lance, e saette, E la cui lingua [è] spada acuta. 019 PSA 057 005 Innalzati, o Dio, sopra i cieli; [Innalzisi] la tua gloria sopra tutta la terra. 019 PSA 057 006 Essi avevano apparecchiata una rete a' miei passi, [Già] tiravano a basso l'anima mia; Avevano cavata una fossa davanti a me; [Ma] essi vi sono caduti dentro. (Sela) 019 PSA 057 007 Il mio cuore è disposto, o Dio; il mio cuore è disposto; Io canterò, e salmeggerò. 019 PSA 057 008 Gloria mia, destati; destati, saltero, e cetera; Io mi risveglierò all'alba. 019 PSA 057 009 Io ti celebrerò, o Signore, fra i popoli; Io ti salmeggerò fra le nazioni; 019 PSA 057 010 Perciocchè la tua benignità [è] grande infino al cielo, E la tua verità infino alle nuvole. 019 PSA 057 011 Innalzati, o Dio, sopra i cieli; [Innalzisi] la tua gloria sopra tutta la terra. 019 PSA 058 001 Mictam di Davide, [dato] al Capo de' Musici, [sopra] Al-tashet DI vero, parlate voi giustamente? Giudicate voi dirittamente, o figliuoli di uomini? 019 PSA 058 002 Anzi voi fabbricate perversità nel cuor vostro; Voi bilanciate la violenza delle vostre mani in terra. 019 PSA 058 003 [Questi] empi sono stati alienati fin dalla matrice; [Questi] parlatori di menzogna sono stati sviati fin dal seno [della madre]. 019 PSA 058 004 Hanno del veleno simile al veleno del serpente; [Sono] come l'aspido sordo, che si tura le orecchie; 019 PSA 058 005 Il qual non ascolta la voce degl'incantatori, [Nè] di chi è saputo in fare incantagioni. 019 PSA 058 006 O Dio, stritola loro i denti nella lor bocca; O Signore, rompi i mascellari de' leoncelli. 019 PSA 058 007 Struggansi come acque, e vadansene via; Tiri [Iddio] le sue saette, e in uno stante sieno ricisi. 019 PSA 058 008 Trapassino, come una lumaca [che] si disfa; [Come] l'abortivo di una donna, non veggano il sole. 019 PSA 058 009 Avanti che le vostre pignatte sentano [il fuoco] del pruno, Porti via la bufera il verde ed il secco. 019 PSA 058 010 Il giusto si rallegrerà, quando avrà veduta la vendetta; Egli bagnerà i suoi piedi nel sangue dell'empio. 019 PSA 058 011 E ciascuno dirà: Certo egli vi è frutto pel giusto; [Vi è] pure un Dio giudice in terra. 019 PSA 059 001 Mictam di Davide, intorno a ciò che Saulle mandò a guardar la [sua] casa, per ucciderlo; [dato] al Capo de' Musici, [sopra] Al-tashet DIO mio, riscuotimi da' miei nemici; Levami ad alto d'infra quelli che si levano contro a me. 019 PSA 059 002 Riscuotimi dagli operatori d'iniquità, E salvami dagli uomini di sangue. 019 PSA 059 003 Perciocchè, ecco, han posti agguati all'anima mia; [Uomini] possenti si son raunati contro a me; Senza [che vi sia] in me, nè misfatto, nè peccato, o Signore. 019 PSA 059 004 Benchè, non [vi sia] iniquità [in me], pur corrono, e si apparecchiano; Destati per venire ad incontrarmi, e vedi. 019 PSA 059 005 Tu, dico, Signore Iddio degli eserciti, Dio d'Israele, Risvegliati per visitar tutte le genti; Non far grazia a tutti quelli che perfidamente operano iniquità. (Sela) 019 PSA 059 006 La sera vanno e vengono; romoreggiano come cani, E circuiscono la città. 019 PSA 059 007 Ecco, sgorgano [parole] colla lor bocca; Hanno de' coltelli nelle lor labbra; perciocchè [dicono: ] Chi [ci] ode? 019 PSA 059 008 Ma tu, Signore, ti riderai di loro; Tu ti befferai di tutte le genti. 019 PSA 059 009 Io mi guarderò dalla lor forza, [riducendomi] a te; Perciocchè tu, o Dio, [sei] il mio alto ricetto. 019 PSA 059 010 L'Iddio mio benigno mi verrà ad incontrare; Iddio mi farà veder ne' miei nemici [quello che io desidero]. 019 PSA 059 011 Non ucciderli già; che talora il mio popolo non lo dimentichi; Falli, per la tua potenza, andar vagando; ed abbattili, O Signore, scudo nostro; 019 PSA 059 012 [Per] lo peccato della lor bocca, [per] le parole delle lor labbra; E sieno colti per l'orgoglio loro, E [perciocchè] tengono ragionamenti di esecrazioni e di menzogne. 019 PSA 059 013 Distruggi[li] nel [tuo] furore; distruggi[li] sì che non [sieno più]; E sappiano, che Iddio signoreggia in Giacobbe, [Anzi] fino alle estremità della terra. (Sela) 019 PSA 059 014 Vadano pure, e vengano la sera; romoreggino come cani, E circuiscano la città. 019 PSA 059 015 Andranno tapinando per [trovar da] mangiare; Avvegnachè non sieno sazii, pur passeranno [così] la notte. 019 PSA 059 016 Ma io canterò la tua potenza, E la mattina loderò ad alta voce la tua benignità; Perciocchè tu mi sei stato alto ricetto E rifugio, nel giorno che sono stato distretto. 019 PSA 059 017 O mia forza, io ti salmeggerò; Perciocchè Iddio [è] il mio alto ricetto, l'Iddio mio benigno. 019 PSA 060 001 Mictam di Davide, da insegnare; [dato] al Capo de' Musici, sopra Susan-edut; intorno a ciò ch'egli diede il guasto alla Siria di Mesopotamia, ed alla Siria di Soba; e che Ioab, ritornando, sconfisse gl'Idumei nella valle del Sale, [in numero di] dodici mila O DIO, tu ci hai scacciati, tu ci hai dissipati, Tu ti sei adirato; [e poi], tu ti sei rivolto a noi. 019 PSA 060 002 Tu hai scrollata la terra, e l'hai schiantata; Ristora le sue rotture; perciocchè è smossa. 019 PSA 060 003 Tu hai fatte sentire al tuo popolo cose dure; Tu ci hai dato a bere del vino di stordimento. 019 PSA 060 004 [Ma ora], tu hai dato a quelli che ti temono una bandiera, Per alzarla, per amor della [tua] verità. (Sela) 019 PSA 060 005 Acciocchè la tua diletta gente sia liberata, Salva[mi col]la tua destra, e rispondimi. 019 PSA 060 006 Iddio ha parlato per la sua santità: Io trionferò, Io spartirò Sichem, e misurerò la valle di Succot. 019 PSA 060 007 Mio [è] Galaad, e mio [è] Manasse, Ed Efraim [è] la forza del mio capo; Giuda [è] il mio legislatore; 019 PSA 060 008 Moab [è] la caldaia del mio lavatoio; Io getterò le mie scarpe sopra Edom; O Palestina, fammi delle acclamazioni. 019 PSA 060 009 Chi mi condurrà nella città della fortezza? Chi mi menerà fino in Edom? 019 PSA 060 010 Non [sarai desso] tu, o Dio, [che] ci avevi scacciati? E non uscivi [più] fuori, o Dio, co' nostri eserciti? 019 PSA 060 011 Dacci aiuto, [per uscir] di distretta; Perciocchè il soccorso degli uomini [è] vanità. 019 PSA 060 012 In Dio noi faremo prodezze; Ed egli calpesterà i nostri nemici. 019 PSA 061 001 [Salmo] di Davide, [dato] al Capo de' Musici, sopra Neghinot O DIO, ascolta il mio grido; Attendi alla mia orazione. 019 PSA 061 002 Io grido a te dall'estremità della terra, mentre il mio cuore spasima; Conducimi in su la rocca, che è troppo alta da salirvi da me. 019 PSA 061 003 Perciocchè tu mi sei stato un ricetto, Una torre di fortezza d'innanzi al nemico. 019 PSA 061 004 Io dimorerò nel tuo tabernacolo [per molti] secoli; Io mi riparerò nel nascondimento delle tue ale. (Sela) 019 PSA 061 005 Perciocchè tu, o Dio, hai esauditi i miei voti; Tu mi hai data l'eredità di quelli che temono il tuo Nome. 019 PSA 061 006 Aggiungi giorni sopra giorni al re; [Sieno] gli anni suoi a guisa di molte età. 019 PSA 061 007 Dimori in perpetuo nel cospetto di Dio; Ordina benignità e verità [che] lo guardino. 019 PSA 061 008 Così salmeggerò il tuo Nome in perpetuo, Per adempiere ogni giorno i miei voti. 019 PSA 062 001 Salmo di Davide, [dato] al Capo de' Musici, sopra [i figliuoli di] Iedutun L'ANIMA mia si acqueta in Dio solo; Da lui [procede] la mia salute. 019 PSA 062 002 Egli solo [è] la mia rocca e la mia salvezza, Il mio alto ricetto; io non sarò giammai grandemente smosso. 019 PSA 062 003 Infino a quando vi avventerete sopra un uomo? [Voi stessi] sarete uccisi tutti quanti; [E sarete] simili ad una parete chinata, [E ad] un muricciuolo sospinto. 019 PSA 062 004 Essi non consigliano d'altro che di sospinger giù [quest'uomo] dalla sua altezza; Prendono piacere in menzogna; Benedicono colla lor bocca, Ma maledicono nel loro interiore. (Sela) 019 PSA 062 005 Anima mia, acquetati in Dio solo; Perciocchè la mia speranza [pende] da lui. 019 PSA 062 006 Egli solo [è] la mia rocca e la mia salvezza; Egli [è] il mio alto ricetto, io non sarò giammai smosso. 019 PSA 062 007 In Dio [è] la mia salvezza e la mia gloria; In Dio [è] la mia forte rocca, il mio ricetto. 019 PSA 062 008 Confidatevi in lui, o popolo, in ogni tempo; Spandete i vostri cuori nel suo cospetto; Iddio [è] la nostra speranza. (Sela) 019 PSA 062 009 Gli uomini volgari non [sono] altro che vanità, E i nobili [altro che] menzogna; [Se fosser messi] in bilance, Tutti insieme sarebbero pi[ù] leggieri che la vanità stessa. 019 PSA 062 010 Non vi confidate in oppressione, Nè in rapina; non datevi alla vanità; Se le ricchezze abbondano, Non [vi] mettete il cuore. 019 PSA 062 011 Iddio ha parlato una volta, E due volte ho udito lo stesso; Che ogni forza [appartiene] a Dio; 019 PSA 062 012 E che a te, Signore, [appartiene] la benignità; Perciocchè tu renderai la retribuzione a ciascuno secondo le sue opere. 019 PSA 063 001 Salmo di Davide, [composto] quando egli era nel deserto di Giuda O DIO, tu [sei] l'Iddio mio, io ti cerco; L'anima mia è assetata di te; la mia carne ti brama In terra arida ed asciutta, senz'acqua. 019 PSA 063 002 Così ti ho io mirato nel santuario, Riguardando la tua forza, e la tua gloria. 019 PSA 063 003 Perciocchè la tua benignità [è] cosa buona più che la vita, Le mie labbra ti loderanno. 019 PSA 063 004 Così ti benedirò in vita mia; Io alzerò le mie mani nel tuo Nome. 019 PSA 063 005 L'anima mia è saziata come di grasso e di midolla; E la mia bocca ti loderà con labbra giubilanti. 019 PSA 063 006 Quando io mi ricordo di te sul mio letto. Io medito di te nelle veglie della notte. 019 PSA 063 007 Perciocchè tu mi sei stato [in] aiuto, Io giubilo all'ombra delle tue ale. 019 PSA 063 008 L'anima mia è attaccata dietro a te; La tua destra mi sostiene. 019 PSA 063 009 Ma quelli che cercano l'anima mia, per disertarla, Entreranno nelle più basse parti della terra. 019 PSA 063 010 Saranno atterrati per la spada; Saranno la parte delle volpi. 019 PSA 063 011 Ma il re si rallegrerà in Dio; Chiunque giura per lui, si glorierà; Perciocchè la bocca di quelli che parlano falsamente sarà turata. 019 PSA 064 001 Salmo di Davide, [dato] al Capo de' Musici O DIO, ascolta la mia voce, mentre io [fo] la mia orazione; Guarda la vita mia dallo spavento del nemico. 019 PSA 064 002 Nascondimi dal consiglio de' maligni, [E] dalla turba degli operatori d'iniquità; 019 PSA 064 003 I quali hanno aguzzata la lor lingua come una spada; [E in luogo di] saette, hanno tratte parole amare; 019 PSA 064 004 Per saettar l'[uomo] intiero in luoghi nascosti; Di subito improvviso lo saettano, e non hanno timore alcuno. 019 PSA 064 005 Fermano fra loro pensieri malvagi; Divisano di tender di nascosto lacci, Dicono: Chi li vedrà? 019 PSA 064 006 Investigano malizie; ricercano tutto ciò che si può investigare; E [quanto può] l'interior dell'uomo, ed un cuor cupo. 019 PSA 064 007 Ma Iddio li saetterà; Le lor ferite saranno [come di] saetta subitanea. 019 PSA 064 008 E le lor lingue saranno traboccate sopra loro; Chiunque li vedrà fuggirà. 019 PSA 064 009 E tutti gli uomini temeranno, E racconteranno l'opera di Dio; E considereranno quello ch'egli avrà fatto. 019 PSA 064 010 Il giusto si rallegrerà nel Signore, e spererà in lui; E tutti quelli che son diritti di cuore, si glorieranno. 019 PSA 065 001 Salmo di cantico di Davide, [dato] al Capo de' Musici O DIO, lode ti aspetta in Sion; E [quivi] ti saran pagati i voti. 019 PSA 065 002 [O tu] ch'esaudisci i preghi, Ogni carne verrà a te. 019 PSA 065 003 Cose inique mi avevano sopraffatto; Ma tu purghi le nostre trasgressioni. 019 PSA 065 004 Beato colui che tu avrai eletto, ed avrai fatto accostare [a te]. [Acciocchè] abiti ne' tuoi cortili! Noi saremo saziati de' beni della tua Casa, Delle cose sante del tuo Tempio. 019 PSA 065 005 O Dio della nostra salute, Confidanza di tutte le estremità le più lontane della terra e del mare, Rispondici, per la [tua] giustizia, [in] maniere tremende. 019 PSA 065 006 Esso, colla sua potenza, ferma i monti; Egli è cinto di forza. 019 PSA 065 007 Egli acqueta il romor de' mari, lo strepito delle sue onde, E il tumulto de' popoli. 019 PSA 065 008 Onde quelli che abitano nella estremità [della terra] temono de' tuoi miracoli: Tu fai giubilare i luoghi, onde esce la mattina e la sera. 019 PSA 065 009 Tu visiti la terra, e l'abbeveri; Tu l'arricchisci grandemente; I ruscelli di Dio [son] pieni d'acqua; Tu apparecchi agli uomini il lor frumento, dopo che tu l'hai così preparata. 019 PSA 065 010 Tu adacqui le sue porche; tu pareggi i suoi solchi; Tu la stempri colle stille della tua pioggia; tu benedici i suoi germogli; 019 PSA 065 011 Tu coroni de' tuoi beni l'annata; E le tue orbite stillano grasso. 019 PSA 065 012 Le mandrie del deserto stillano; E i colli son cinti di gioia. 019 PSA 065 013 Le pianure son rivestite di gregge, E le valli coperte di biade; Dànno voci di allegrezza, ed anche cantano. 019 PSA 066 001 Cantico di salmo, [dato] al Capo de' Musici DATE voci di allegrezza a Dio, [Voi] tutti [gli abitanti del]la terra; 019 PSA 066 002 Salmeggiate la gloria del suo Nome; Rendete la sua lode gloriosa. 019 PSA 066 003 Dite a Dio: O quanto [son] tremende le tue opere! Per la grandezza della tua forza, i tuoi nemici ti s'infingono. 019 PSA 066 004 Tutta la terra ti adora, e ti salmeggia; Salmeggia il tuo Nome. (Sela) 019 PSA 066 005 Venite, e vedete i fatti di Dio; [Egli è] tremendo [in] opere, sopra i figliuoli degli uomini. 019 PSA 066 006 Egli convertì [già] il mare in asciutto; [Il suo popolo] passò il fiume a piè; Quivi noi ci rallegrammo in lui. 019 PSA 066 007 Egli, colla sua potenza, signoreggia in eterno; I suoi occhi riguardano le genti; I ribelli non s'innalzeranno. (Sela) 019 PSA 066 008 [Voi] popoli, benedite il nostro Dio; E fate risonare il suono della sua lode. 019 PSA 066 009 [Egli è quel] che ha rimessa in vita l'anima nostra; E non ha permesso che i nostri piedi cadessero. 019 PSA 066 010 Perciocchè, o Dio, tu ci hai provati; Tu ci hai posti al cimento, come si pone l'argento. 019 PSA 066 011 Tu ci avevi fatti entrar nella rete; Tu avevi posto uno strettoio a' nostri lombi. 019 PSA 066 012 Tu avevi fatto cavalcar gli uomini in sul nostro capo; Eravamo entrati nel fuoco e nell'acqua; Ma tu ci hai tratti fuori in [luogo di] refrigerio. 019 PSA 066 013 Io entrerò nella tua Casa con olocausti; Io ti pagherò i miei voti; 019 PSA 066 014 I quali le mie labbra han proferiti, E la mia bocca ha pronunziati, mentre io era distretto. 019 PSA 066 015 Io ti offerirò olocausti di [bestie] grasse, Con profumo di montoni; Io sacrificherò buoi e becchi. (Sela) 019 PSA 066 016 Venite, [voi] tutti che temete Iddio, [ed] udite; Io [vi] racconterò quello ch'egli ha fatto all'anima mia. 019 PSA 066 017 Io gridai a lui colla mia bocca, Ed egli fu esaltato sotto la mia lingua. 019 PSA 066 018 Se io avessi mirato ad alcuna iniquità nel mio cuore, Il Signore non [mi] avrebbe ascoltato; 019 PSA 066 019 Ma certo Iddio mi ha ascoltato, Egli ha atteso alla voce della mia orazione. 019 PSA 066 020 Benedetto [sia] Iddio Che non ha rigettata la mia orazione, Nè [ritratta] da me la sua benignità. 019 PSA 067 001 Salmo di cantico, [dato] al Capo de' Musici, sopra Neghinot IDDIO abbia mercè di noi, e ci benedica; [Iddio] faccia risplendere il suo volto verso noi. (Sela) 019 PSA 067 002 Acciocchè la tua via si conosca in terra, [E] la tua salute fra tutte le genti. 019 PSA 067 003 I popoli ti celebreranno, o Dio; I popoli tutti quanti ti celebreranno. 019 PSA 067 004 Le nazioni si rallegreranno, e giubileranno; Perciocchè tu giudicherai i popoli dirittamente, E condurrai le nazioni nella terra. (Sela) 019 PSA 067 005 I popoli ti celebreranno, o Dio; I popoli tutti quanti ti celebreranno. 019 PSA 067 006 La terra produrrà il suo frutto; Iddio, l'Iddio nostro ci benedirà. 019 PSA 067 007 Iddio ci benedirà; E tutte le estremità della terra lo temeranno. 019 PSA 068 001 Salmo di cantico di Davide, [dato] al Capo de' Musici LEVISI Iddio, e i suoi nemici saranno dispersi; E quelli che l'odiano fuggiranno d'innanzi al suo cospetto. 019 PSA 068 002 Tu li dissiperai come si dissipa il fumo; Gli empi periranno per la presenza di Dio, Come la cera è strutta per lo fuoco. 019 PSA 068 003 Ma i giusti si rallegreranno, [e] trionferanno nel cospetto di Dio; E gioiranno con letizia. 019 PSA 068 004 Cantate a Dio, salmeggiate il suo Nome, Rilevate le strade a colui che cavalca per luoghi deserti; Egli si chiama per nome: Il Signore; e festeggiate davanti a lui. 019 PSA 068 005 [Egli è] il padre degli orfani, e il giudice delle vedove; Iddio nell'abitacolo della sua santità; 019 PSA 068 006 Iddio, che fa abitare in famiglia quelli ch'erano soli; Che trae fuori quelli ch'erano prigioni ne' ceppi; Ma [fa' che] i ribelli dimorano in terra deserta. 019 PSA 068 007 O Dio, quando tu uscisti davanti al tuo popolo, Quando tu camminasti per lo deserto; (Sela) 019 PSA 068 008 La terra tremò, i cieli eziandio gocciolarono, per la presenza di Dio; Sinai stesso, per la presenza di Dio, dell'Iddio d'Israele. 019 PSA 068 009 O Dio, tu spandi la pioggia delle liberalità sopra la tua eredità; E, quando è travagliata, tu la ristori. 019 PSA 068 010 In essa dimora il tuo stuolo; O Dio, per la tua bontà, tu [l]'hai apparecchiata per i poveri afflitti. 019 PSA 068 011 Il Signore ha dato materia di parlare; Quelle che hanno recate le buone novelle, sono state una grande schiera. 019 PSA 068 012 Fuggiti, fuggiti se ne sono i re degli eserciti; E quelle che dimoravano in casa hanno spartite le spoglie. 019 PSA 068 013 Quando giacerete in mezzo agli ovili, [Sarete come] le ale di una colomba, coperta d'argento, Le cui penne son gialle d'oro. 019 PSA 068 014 Dopo che l'Onnipotente ebbe dispersi i re in quella, [La terra fu come quando] è nevicato in Salmon. 019 PSA 068 015 O monte di Dio, o monte di Basan, O monte di [molti] gioghi, o monte di Basan! 019 PSA 068 016 Perchè saltellate voi, o monti di [molti] gioghi? Iddio desidera questo monte per sua stanza; Anzi il Signore abiterà [quivi] in perpetuo. 019 PSA 068 017 La cavalleria di Dio [cammina] a doppie decine di migliaia, A doppie migliaia; Il Signore [è] fra essi; Sinai [è] nel santuario. 019 PSA 068 018 Tu sei salito in alto, tu ne hai menato in cattività numero di prigioni; Tu hai presi doni d'infra gli uomini, Eziandio ribelli, per far [ora] una ferma dimora, o Signore Iddio. 019 PSA 068 019 Benedetto [sia] il Signore, [il quale] ogni giorno ci colma [di beni]; [Egli è] l'Iddio della nostra salute. (Sela) 019 PSA 068 020 Iddio [è] l'Iddio nostro, per salvarci; Ed al Signore Iddio [appartengono] le uscite della morte. 019 PSA 068 021 Certo Iddio trafiggerà il capo de' suoi nemici. La sommità del capo irsuto di chi cammina ne' suoi peccati. 019 PSA 068 022 Il Signore ha detto: Io [ti] trarrò di Basan, [Ti] trarrò dal fondo del mare; 019 PSA 068 023 Acciocchè il tuo piè, [e] la lingua de' tuoi cani Si affondi nel sangue de' nemici, e del [capo stesso]. 019 PSA 068 024 O Dio, le tue andature si son vedute; Le andature dell'Iddio, [e] Re mio, nel [luogo] santo. 019 PSA 068 025 Cantori andavano innanzi, e sonatori dietro; E nel mezzo vergini che sonavano tamburi, [dicendo: ] 019 PSA 068 026 Benedite Iddio nelle raunanze; [Benedite] il Signore, [voi che siete] della fonte d'Israele. 019 PSA 068 027 Ivi [era] il piccolo Beniamino, che ha signoreggiato sopra essi; I capi di Giuda, colle loro schiere; I capi di Zabulon, i capi di Neftali. 019 PSA 068 028 L'Iddio tuo ha ordinata la tua fortezza; Rinforza, o Dio, ciò che tu hai operato inverso noi. 019 PSA 068 029 Rinforzalo dal tuo Tempio, di sopra a Gerusalemme; [Fa' che] i re ti portino presenti. 019 PSA 068 030 Disperdi le fiere delle giuncaie, La raunanza de' possenti tori, e i giovenchi d'infra i popoli, I quali si prostrano con monete d'argento; Dissipa i popoli [che] si dilettano in guerre. 019 PSA 068 031 Vengano gran signori di Egitto; Accorrano gli Etiopi a Dio, colle mani [piene]. 019 PSA 068 032 O regni della terra, cantate a Dio; Salmeggiate al Signore; (Sela) 019 PSA 068 033 A colui che cavalca sopra i cieli de' cieli eterni; Ecco, egli tuona potentemente colla sua voce. 019 PSA 068 034 Date gloria a Dio; La sua magnificenza [è] sopra Israele, e la sua gloria ne' cieli. 019 PSA 068 035 O Dio, [tu sei] tremendo da' tuoi santuari; L'Iddio d'Israele è quel che dà valore e forze al popolo. Benedetto [sia] Iddio. 019 PSA 069 001 [Salmo] di Davide, [dato] al Capo de' Musici, sopra Sosannim SALVAMI, o Dio; Perciocchè le acque son pervenute infino all'anima. 019 PSA 069 002 Io sono affondato in un profondo pantano, Ove non [vi è luogo] da fermare [il piè]; Io son giunto alle profondità dell'acqua, e la corrente m'inonda. 019 PSA 069 003 Io sono stanco di gridare, io ho la gola asciutta; Gli occhi mi son venuti meno, aspettando l'Iddio mio. 019 PSA 069 004 Quelli che mi odiano senza cagione Sono in maggior numero che i capelli del mio capo; Quelli che mi disertano, [e] che mi sono nemici a torto, si fortificano; Ecco là, io ho renduto ciò che non aveva rapito. 019 PSA 069 005 O Dio, tu conosci la mia follia; E le mie colpe non ti sono occulte. 019 PSA 069 006 O Signore, Dio degli eserciti, Quelli che sperano in te non sieno confusi per cagion di me; Quelli che ti cercano non sieno svergognati per me, O Dio d'Israele. 019 PSA 069 007 Perciocchè per l'amor di te io soffro vituperio; Vergogna mi ha coperta la faccia. 019 PSA 069 008 Io son divenuto strano a' miei fratelli, E forestiere a' figliuoli di mia madre. 019 PSA 069 009 Perciocchè lo zelo della tua Casa mi ha roso; E i vituperii di quelli che ti fanno vituperio mi caggiono addosso. 019 PSA 069 010 Io ho pianto, [affliggendo] l'anima mia col digiuno; Ma [ciò] mi è tornato in grande obbrobrio. 019 PSA 069 011 Ancora ho fatto d'un sacco il mio vestimento; Ma son loro stato in proverbio. 019 PSA 069 012 Quelli che seggono nella porta ragionano di me; E le canzoni de' bevitori di cervogia [ne] parlano. 019 PSA 069 013 Ma quant'è a me, o Signore, la mia orazione [s'indirizza] a te; [Egli vi è] un tempo di benevolenza; O Dio, per la grandezza della tua benignità, E per la verità della tua salute, rispondimi. 019 PSA 069 014 Tirami fuor del pantano, che io non vi affondi, [E] che io sia riscosso da quelli che mi hanno in odio, Dalle profondità delle acque; 019 PSA 069 015 Che la corrente delle acque non m'inondi, E che il gorgo non mi tranghiotta, E che il pozzo non turi sopra me la sua bocca. 019 PSA 069 016 Rispondimi, o Signore; perciocchè la tua benignità [è] buona; Secondo la grandezza delle tue compassioni riguarda verso me. 019 PSA 069 017 E non nascondere il tuo volto dal tuo servo; Perciocchè io son distretto; affrettati, rispondimi. 019 PSA 069 018 Accostati all'anima mia, riscattala; Riscuotimi, per cagion de' miei nemici. 019 PSA 069 019 Tu conosci il vituperio, l'onta, e la vergogna che mi è fatta; Tutti i miei nemici [son] davanti a te. 019 PSA 069 020 Il vituperio mi ha rotto il cuore, e io son tutto dolente; Ed ho aspettato che alcuno si condolesse meco, ma non [vi è stato] alcuno; Ed [ho aspettati] de' consolatori, ma non [ne] ho trovati. 019 PSA 069 021 Hanno, oltre a ciò, messo del veleno nella mia vivanda; E, nella mia sete, mi hanno dato a bere dell'aceto. 019 PSA 069 022 Sia la lor mensa un laccio [teso] davanti a loro; E le lor prosperità [sieno loro] una trappola. 019 PSA 069 023 Gli occhi loro sieno oscurati, sì che non possano vedere; E fa' loro del continuo vacillare i lombi. 019 PSA 069 024 Spandi l'ira tua sopra loro, E colgali l'ardor del tuo cruccio. 019 PSA 069 025 Sieno desolati i lor palazzi; Ne' lor tabernacoli non vi sia alcuno abitatore. 019 PSA 069 026 Perciocchè hanno perseguitato colui che tu hai percosso, E fatte le lor favole del dolore di coloro che tu hai feriti. 019 PSA 069 027 Aggiugni loro iniquità sopra iniquità; E non abbiano giammai entrata alla tua giustizia. 019 PSA 069 028 Sieno cancellati dal libro della vita; E non sieno scritti co' giusti. 019 PSA 069 029 Ora, quant'è a me, io [sono] afflitto e addolorato; La tua salute, o Dio, mi levi ad alto. 019 PSA 069 030 Io loderò il Nome di Dio con cantici, E lo magnificherò con lode. 019 PSA 069 031 E [ciò] sarà più accettevole al Signore, che bue, [Che] giovenco con corna ed unghie. 019 PSA 069 032 I mansueti, vedendo [ciò], si rallegreranno; Ed il cuor vostro viverà, [o voi] che cercate Iddio. 019 PSA 069 033 Perciocchè il Signore esaudisce i bisognosi, E non isprezza i suoi prigioni. 019 PSA 069 034 Lodinlo i cieli e la terra; I mari, e tutto ciò che in essi guizza. 019 PSA 069 035 Perciocchè Iddio salverà Sion, ed edificherà le città di Giuda; E [coloro] vi abiteranno, e possederanno Sion per eredità. 019 PSA 069 036 E la progenie de' suoi servitori l'erederà; E quelli che amano il suo Nome abiteranno in essa. 019 PSA 070 001 [Salmo] di Davide, da rammemorare; [dato] al Capo de' Musici O DIO, [affrettati] a liberarmi; O Signore, affrettati in mio aiuto. 019 PSA 070 002 Quelli che cercano l'anima mia sien confusi e svergognati; Quelli che prendono piacere nel mio male voltin le spalle, E sieno svergognati. 019 PSA 070 003 Quelli che dicono: Eia, eia! Voltin le spalle, per ricompensa del vituperio che mi fanno. 019 PSA 070 004 Rallegrinsi, e gioiscano in te Tutti quelli che ti cercano; E quelli che amano la tua salute Dicano del continuo: Magnificato sia Iddio. 019 PSA 070 005 Ora, quant'è a me, io son povero e bisognoso; O Dio, affrettati [a venire] a me; Tu [sei] il mio aiuto, ed il mio liberatore; O Signore, non tardare. 019 PSA 071 001 SIGNORE, io mi son confidato in te, [Fa' ch]'io non sia giammai confuso. 019 PSA 071 002 Riscuotimi, e liberami, per la tua giustizia; Inchina a me il tuo orecchio, e salvami. 019 PSA 071 003 Siimi una rocca di dimora, Nella quale io entri sempre; Tu hai ordinata la mia salute; Perciocchè tu [sei] la mia rupe e la mia fortezza. 019 PSA 071 004 O Dio mio, liberami dalla man dell'empio, Dalla mano del perverso e del violento. 019 PSA 071 005 Perciocchè tu [sei] la mia speranza, o Signore Iddio; La mia confidanza fin dalla mia fanciullezza. 019 PSA 071 006 Tu sei stato il mio sostegno fin dal seno [di mia madre]; Tu [sei] quel che mi hai tratto fuori delle interiora di essa; Per te ho avuto del continuo di che lodarti. 019 PSA 071 007 Io sono stato a molti come un mostro; Ma tu [sei] il mio forte ricetto. 019 PSA 071 008 Sia la mia bocca ripiena della tua lode, [E] della tua gloria tuttodì. 019 PSA 071 009 Non rigettarmi al tempo della vecchiezza; Ora, che le forze mi mancano, non abbandonarmi. 019 PSA 071 010 Perciocchè i miei nemici tengono ragionamenti contro a me, E quelli che spiano l'anima mia prendono insieme consiglio. 019 PSA 071 011 Dicendo: Iddio l'ha abbandonato; Perseguitate[lo], e prendetelo; perciocchè non [vi è] alcuno che [lo] riscuota. 019 PSA 071 012 O Dio, non allontanarti da me; Dio mio, affrettati in mio aiuto. 019 PSA 071 013 Sieno confusi, [e] vengano meno gli avversari dell'anima mia; Quelli che procacciano il mio male sieno coperti di onta e di vituperio. 019 PSA 071 014 Ma io spererò del continuo, E sopraggiungerò [ancora altre] lodi a tutte le tue. 019 PSA 071 015 La mia bocca racconterà tuttodì la tua giustizia, [e] la tua salute; Bench[è] io non [ne] sappia il gran numero. 019 PSA 071 016 Io entrerò nelle prodezze del Signore Iddio; Io ricorderò la giustizia di te solo. 019 PSA 071 017 O Dio, tu mi hai ammaestrato dalla mia fanciullezza; Ed io, infino ad ora, ho annunziate le tue maraviglie. 019 PSA 071 018 Non abbandonarmi ancora, o Dio, fino alla vecchiezza, anzi [fino] alla canutezza; Finchè io abbia annunziato il tuo braccio a [questa] generazione, [E] la tua potenza a tutti quelli [che] verranno [appresso]. 019 PSA 071 019 E la tua giustizia, o Dio, [esalterò] sommamente: Perciocchè tu hai fatte [cose] grandi. O Dio, chi [è] pari a te? 019 PSA 071 020 Perciocchè, avendomi fatto sentir molte tribolazioni e mali, Tu mi hai di nuovo resa la vita, E mi hai di nuovo tratto fuor degli abissi della terra. 019 PSA 071 021 Tu hai accresciuta la mia grandezza, E ti sei rivolto, [e] mi hai consolato. 019 PSA 071 022 Io altresì, collo strumento del saltero, celebrerò te, [E] la tua verità, o Dio mio; Io ti salmeggerò colla cetera, o Santo d'Israele. 019 PSA 071 023 Le mie labbra giubileranno, quando io ti salmeggerò; E insieme l'anima mia, la quale tu hai riscattata. 019 PSA 071 024 La mia lingua ancora ragionerà tuttodì della tua giustizia; Perciocchè sono stati svergognati, perchè sono stati confusi quelli che procacciavano il mio male. 019 PSA 072 001 Per Salomone O DIO, da' i tuoi giudicii al re, E la tua giustizia al figliuolo del re. 019 PSA 072 002 Ed egli giudicherà il tuo popolo in giustizia, Ed i tuoi poveri afflitti in dirittura. 019 PSA 072 003 I monti produrranno pace al popolo; E i colli [saranno pieni] di giustizia. 019 PSA 072 004 Egli farà ragione a' poveri afflitti d'infra il popolo; Egli salverà i figliuoli del misero, E fiaccherà l'oppressore. 019 PSA 072 005 Essi ti temeranno per ogni età, Mentre dureranno il sole e la luna. 019 PSA 072 006 Egli scenderà come pioggia sopra erba segata; Come pioggia minuta che adacqua la terra. 019 PSA 072 007 Il giusto fiorirà a' dì d'esso, E [vi sarà] abbondanza di pace, finchè non [vi sia] più luna. 019 PSA 072 008 Ed egli signoreggerà da un mare all'altro, E dal fiume fino alle estremità della terra. 019 PSA 072 009 Quelli che abitano ne' deserti s'inchineranno davanti a lui, Ed i suoi nemici leccheranno la polvere. 019 PSA 072 010 I re di Tarsis e delle isole [gli] pagheranno tributo; I re di Etiopia e di Arabia [gli] porteranno doni. 019 PSA 072 011 E tutti i re l'adoreranno, Tutte le nazioni gli serviranno. 019 PSA 072 012 Perciocchè egli libererà il bisognoso che grida, E il povero afflitto, e [colui che] non [ha] alcuno che lo aiuti. 019 PSA 072 013 Egli avrà compassione del misero e del bisognoso, E salverà le persone de' poveri. 019 PSA 072 014 Egli riscoterà la vita loro da frode e da violenza; E il sangue loro sarà prezioso davanti a lui. 019 PSA 072 015 Così egli viverà, ed [altri] gli darà dell'oro di Etiopia; E pregherà per lui del continuo, e tuttodì lo benedirà. 019 PSA 072 016 Essendo seminata in terra, sulla sommità de' monti, pure una menata di frumento, Quello ch'essa produrrà farà romore come il Libano; E [gli abitanti] delle città fioriranno come l'erba della terra. 019 PSA 072 017 Il suo nome durerà in eterno, Il suo nome sarà perpetuato di generazione in generazione, Mentre vi sarà sole; E tutte le nazioni saranno benedette in lui, [E] lo celebreranno beato. 019 PSA 072 018 Benedetto [sia] il Signore Iddio, l'Iddio d'Israele, Il qual solo fa maraviglie. 019 PSA 072 019 Benedetto [sia] ancora eternamente il Nome suo glorioso; E sia tutta la terra ripiena della sua gloria. Amen, Amen. 019 PSA 072 020 [Qui] finiscono le orazioni di Davide, figliuolo d'Isai. 019 PSA 073 001 Salmo di Asaf CERTAMENTE Iddio [è] buono ad Israele, A [quelli che son] puri di cuore. 019 PSA 073 002 Ora, quant'è a me, quasi che incapparono i miei piedi; Come nulla [mancò] che i miei passi non isdrucciolassero. 019 PSA 073 003 Perciocchè io portava invidia agl'insensati, Veggendo la prosperità degli empi. 019 PSA 073 004 Perciocchè non [vi sono] alcuni legami alla lor morte; E la lor forza [è] prosperosa. 019 PSA 073 005 [Quando] gli [altri] uomini [sono] in travagli, essi non [vi son] punto; E non ricevono battiture col rimanente degli uomini. 019 PSA 073 006 Perciò, la superbia li cinge a giusa di collana; La violenza li involge [come] un vestimento. 019 PSA 073 007 Gli occhi escono loro fuori per lo grasso; Avanzano le immaginazioni del cuor [loro]. 019 PSA 073 008 Son dissoluti, e per malizia ragionano di oppressare; Parlano da alto. 019 PSA 073 009 Mettono la lor bocca dentro al cielo, E la lor lingua passeggia per la terra. 019 PSA 073 010 Perciò, il popolo di Dio riviene a questo, [Veggendo che] l'acqua gli è spremuta a bere a pien [calice], 019 PSA 073 011 E dice: Come [può essere che] Iddio sappia [ogni cosa], E che vi sia conoscimento nell'Altissimo? 019 PSA 073 012 Ecco, costoro [son] empi, e pur godono pace e tranquillità in perpetuo; Ed accrescono le [lor] facoltà. 019 PSA 073 013 Indarno [adunque] in vero ho nettato il mio cuore, Ed ho lavate le mie mani nell'innocenza. 019 PSA 073 014 Poichè son battuto tuttodì, Ed ogni mattina il mio gastigamento [si rinnuova]. 019 PSA 073 015 Se io dico: Io ragionerò così; Ecco, io son disleale inverso la generazione de' tuoi figliuoli. 019 PSA 073 016 Io ho adunque pensato di [volere] intender questo; Ma [la cosa] mi è parsa molto molesta. 019 PSA 073 017 Infino a tanto che sono entrato ne' santuari di Dio; [Ed] ho considerato il fine di coloro. 019 PSA 073 018 Certo, tu li metti in isdruccioli; Tu li trabocchi in ruine. 019 PSA 073 019 Come sono eglino stati distrutti in un momento! [Come] son venuti meno, e sono stati consumati per casi spaventevoli! 019 PSA 073 020 [Son] come un sogno, dopo che [l'uomo] si è destato; O Signore, quando tu [ti] risveglierai, tu sprezzerai la lor vana apparenza. 019 PSA 073 021 Quando il mio cuore era inacerbito, Ed io era punto nelle reni; 019 PSA 073 022 Io [era] insensato, e non aveva conoscimento; Io era inverso te [simile] alle bestie. 019 PSA 073 023 Ma pure io sono stato del continuo teco; Tu mi hai preso per la man destra. 019 PSA 073 024 Tu mi condurrai per lo tuo consiglio, E poi mi riceverai [in] gloria; 019 PSA 073 025 Chi [è] per me in cielo, [fuor che te?] Io non voglio [altri] che te in terra. 019 PSA 073 026 La mia carne ed il mio cuore erano venuti meno: [Ma] Iddio [è] la rocca del mio cuore, e la mia parte in eterno. 019 PSA 073 027 Perciocchè, ecco, quelli che si allontanano da te periranno; Tu distruggerai ogni uomo che fornica[ndo si svia] da te. 019 PSA 073 028 Ma quant'è a me, egli mi [è] buono di accostarmi a Dio; Io ho posta nel Signore Iddio la mia confidanza, Per raccontar tutte le opere sue. 019 PSA 074 001 Maschil di Asaf O DIO, perchè [ci] hai scacciati in perpetuo? [Perchè] fuma l'ira tua contro alla greggia del tuo pasco? 019 PSA 074 002 Ricordati della tua raunanza, [la quale] tu acquistasti anticamente; Della tribù della tua eredità [che] tu riscotesti; Del monte di Sion, nel quale tu abitasti. 019 PSA 074 003 Muovi i passi verso le ruine perpetue, [Verso] tutto il male [che] i nemici han fatto nel [luogo] santo. 019 PSA 074 004 I tuoi nemici han ruggito in mezzo del tuo Tempio; [Vi] hanno poste le loro insegne [per] segnali. 019 PSA 074 005 [Ciò] sarà noto; come chi, [levando] ad alto delle scuri, Le avventa contro a un cespo di legne; 019 PSA 074 006 Così ora hanno essi, con iscuri e martelli, Fracassati tutti quanti gl'intagli di quello. 019 PSA 074 007 Hanno messi a fuoco e fiamma i tuoi santuari, Hanno profanato il tabernacolo del tuo Nome, [gettandolo] per terra. 019 PSA 074 008 Hanno detto nel cuor loro: Prediamoli tutti quanti; Hanno arsi tutti i luoghi delle raunanze di Dio in terra. 019 PSA 074 009 Noi non veggiam [più] i nostri segni; Non [vi è] più profeta, E non abbiam con noi alcuno che sappia infino a quando. 019 PSA 074 010 Infino a quando, o Dio, oltraggerà l'avversario? Il nemico dispetterà egli il tuo Nome in perpetuo? 019 PSA 074 011 Perchè ritiri la tua mano e la tua destra? Non lasciare ch'ella ti dimori più dentro al seno. 019 PSA 074 012 Ora Iddio già ab antico [è] il mio Re. Il quale opera salvazioni in mezzo della terra. 019 PSA 074 013 Tu, colla tua forza, spartisti il mare; Tu rompesti le teste delle balene nelle acque. 019 PSA 074 014 Tu fiaccasti i capi del leviatan, E li desti per pasto al popolo de' deserti. 019 PSA 074 015 Tu facesti scoppiar fonti e torrenti; Tu seccasti fiumi grossi. 019 PSA 074 016 Tuo [è] il giorno, tua eziandio [è] la notte; Tu hai ordinata la luna e il sole. 019 PSA 074 017 Tu hai posti tutti i termini della terra; Tu hai formata la state ed il verno. 019 PSA 074 018 Ricordati di questo: che il nemico ha oltraggiato il Signore, E che il popolo stolto ha dispettato il tuo Nome. 019 PSA 074 019 Non dare alle fiere la vita della tua tortola; Non dimenticare in perpetuo la raunanza de' tuoi poveri afflitti. 019 PSA 074 020 Riguarda al Patto, Perciocchè i luoghi tenebrosi della terra sono ripieni di ricetti di violenza. 019 PSA 074 021 Non ritornisene il misero indietro svergognato; [Fa' che] il povero afflitto e il bisognoso lodino il tuo Nome. 019 PSA 074 022 Levati, o Dio, dibatti la tua lite; Ricordati dell'oltraggio che ti è fatto tuttodì dallo stolto. 019 PSA 074 023 Non dimenticar le grida de' tuoi nemici; Lo strepito di quelli che si levano contro a te sale del continuo [al cielo]. 019 PSA 075 001 Salmo di cantico di Asaf, [dato] al Capo de' Musici, [sopra] Al-tashet NOI ti celebriamo, noi ti celebriamo, o Dio; Perciocchè il tuo Nome [è] vicino; L'uomo racconta le tue maraviglie. 019 PSA 075 002 Al tempo che avrò fissato, Io giudicherò dirittamente. 019 PSA 075 003 Il paese e tutti i suoi abitanti si struggevano; [Ma] io ho rizzate le sue colonne. (Sela) 019 PSA 075 004 Io ho detto agl'insensati: Non siate insensati; Ed agli empi: Non alzate il corno; 019 PSA 075 005 Non levate il vostro corno ad alto; [E non] parlate col collo indurato. 019 PSA 075 006 Perciocchè nè di Levante, nè di Ponente, Nè dal deserto, [viene] l'esaltamento. 019 PSA 075 007 Ma Iddio [è] quel che giudica; Egli abbassa l'uno, ed innalza l'altro. 019 PSA 075 008 Perciocchè il Signore ha in mano una coppa, Il cui vino [è] torbido; Ella [è] piena di mistione, ed egli ne mesce; Certamente tutti gli empi della terra ne succeranno [e] berranno le fecce. 019 PSA 075 009 Ora, quant'è a me, io predicherò [queste cose] in perpetuo, Io salmeggerò all'Iddio di Giacobbe. 019 PSA 075 010 E mozzerò tutte le corna degli empi; E [farò che] le corna de' giusti saranno alzate. 019 PSA 076 001 Salmo di cantico di Asaf, [dato] al Capo de' Musici, sopra Neghinot IDDIO [è] conosciuto in Giuda; Il suo Nome [è] grande in Israele. 019 PSA 076 002 E il suo tabernacolo è in Salem, E la sua stanza in Sion. 019 PSA 076 003 Quivi ha rotte saette, Archi, scudi, e spade, ed arnesi da guerra. (Sela) 019 PSA 076 004 Tu [sei] illustre, potente, Più che i monti dei predatori. 019 PSA 076 005 I magnanimi sono stati spogliati, Hanno dormito il sonno loro; E niuno di [quegli] uomini prodi ha saputo trovar le sue mani. 019 PSA 076 006 O Dio di Giacobbe, E carri e cavalli sono stati stupefatti per lo tuo sgridare. 019 PSA 076 007 Tu [sei] tremendo; tu, [dico]; E chi durerà davanti a te, dacchè tu ti adiri? 019 PSA 076 008 Tu bandisti giudicio dal cielo; La terra temette, e stette cheta. 019 PSA 076 009 Quando Iddio si levò per [far] giudicio, Per salvar tutti i mansueti della terra. (Sela) 019 PSA 076 010 Certamente l'ira degli uomini ti acquista lode; Tu ti cingerai del rimanente dell'ire. 019 PSA 076 011 Fate voti al Signore Iddio vostro, e adempieteli; Tutti quelli [che sono] d'intorno a lui portino doni al Tremendo. 019 PSA 076 012 Egli vendemmia lo spirito de' principi; [Egli è] tremendo ai re della terra. 019 PSA 077 001 Salmo di Asaf, [dato] al Capo de' Musici, de' figliuoli di Iedutun LA mia voce [s'indirizza] a Dio, ed io grido; La mia voce [s'indirizza] a Dio, acciocchè egli mi porga l'orecchio. 019 PSA 077 002 Nel giorno della mia distretta, io ho cercato il Signore; Le mie mani sono state sparse qua e là di notte, E non hanno avuta posa alcuna; L'anima mia ha rifiutato d'essere consolata. 019 PSA 077 003 Io mi ricordo di Dio, e romoreggio; Io mi lamento, e il mio spirito è angosciato. (Sela) 019 PSA 077 004 Tu hai ritenuti gli occhi miei [in continue] vegghie; Io son tutto attonito, e non posso parlare. 019 PSA 077 005 Io ripenso a' giorni antichi, Agli anni da lungo tempo passati. 019 PSA 077 006 Io mi ricordo come [già] io sonava; Io medito nel mio cuore di notte, E lo spirito mio va investigando. 019 PSA 077 007 Il Signore [mi] rigetterà egli in perpetuo? E non [mi] gradirà egli [giammai] più? 019 PSA 077 008 È la sua benignità venuta meno per sempre mai? È la [sua] parola mancata per ogni età? 019 PSA 077 009 Iddio ha egli dimenticato di aver pietà? Ha egli serrate per ira le sue compassioni? (Sela) 019 PSA 077 010 Io ho adunque detto: Se io son fiacco, Egli è perchè la destra dell'Altissimo è mutata. 019 PSA 077 011 Io mi rammemoro le opere del Signore; Perciocchè io mi riduco a memoria le tue maraviglie antiche; 019 PSA 077 012 E medito tutti i tuoi fatti, E ragiono delle tue operazioni. 019 PSA 077 013 O Dio, le tue vie [si veggono] nel Santuario; Chi [è] dio grande, come Iddio? 019 PSA 077 014 Tu [sei] l'Iddio che fai maraviglie; Tu hai fatta conoscere la tua forza fra i popoli. 019 PSA 077 015 Tu hai, col tuo braccio, riscosso il tuo popolo; I figliuoli di Giacobbe e di Giuseppe. (Sela) 019 PSA 077 016 Le acque ti videro, o Dio; Le acque ti videro, [e] furono spaventate; Gli abissi eziandio tremarono. 019 PSA 077 017 Le nubi versarono diluvi d'acque; I cieli tuonarono; I tuoi strali eziandio andarono attorno. 019 PSA 077 018 Il suon de' tuoi tuoni [fu] per lo giro [del cielo]; I folgori alluminarono il mondo; La terra fu smossa, e tremò. 019 PSA 077 019 La tua via [fu] per mezzo il mare, E il tuo sentiero per mezzo le grandi acque; E le tue pedate non furono riconosciute. 019 PSA 077 020 Tu conducesti il tuo popolo, come una greggia, Per man di Mosè e d'Aaronne. 019 PSA 078 001 Maschil di Asaf ASCOLTA, o popol mio, la mia dottrina; Porgete gli orecchi alle parole della mia bocca. 019 PSA 078 002 Io aprirò la mia bocca in sentenza; Io sgorgherò detti notevoli [di cose] antiche; 019 PSA 078 003 Le quali noi abbiamo udite, e sappiamo, E le quali i nostri padri ci han raccontate. 019 PSA 078 004 Noi non [le] celeremo a' lor figliuoli, alla generazione a venire; Noi racconteremo le lodi del Signore, E la sua forza, e le sue maraviglie ch'egli ha fatte. 019 PSA 078 005 Egli ha fermata la testimonianza in Giacobbe, Ed ha posta la Legge in Israele; Le quali egli comandò a' nostri padri di fare assapere a' lor figliuoli; 019 PSA 078 006 Acciocchè la generazione a venire, i figliuoli [che] nascerebbero, [le] sapessero, [E] si mettessero a narrar[le] a' lor figliuoli; 019 PSA 078 007 E ponessero in Dio la loro speranza, E non dimenticassero le opere di Dio. Ed osservassero i suoi comandamenti; 019 PSA 078 008 E non fossero come i lor padri, Generazione ritrosa e ribella; Generazione che non dirizzò il cuor suo, Il cui spirito non [fu] leale inverso Dio. 019 PSA 078 009 I figliuoli di Efraim, gente di guerra, [buoni] arcieri, Voltarono le spalle al dì della battaglia. 019 PSA 078 010 Non avevano osservato il patto di Dio, Ed avevano ricusato di camminar nella sua Legge; 019 PSA 078 011 Ed avevano dimenticate le sue opere, E le maraviglie ch'egli aveva lor fatte vedere. 019 PSA 078 012 Egli aveva fatti miracoli in presenza de' padri loro, Nel paese di Egitto, nel territorio di Soan. 019 PSA 078 013 Egli aveva fesso il mare, e li aveva fatti passare per mezzo; Ed aveva fermate le acque come un mucchio. 019 PSA 078 014 E li aveva condotti di giorno colla nuvola, E tutta notte colla luce del fuoco. 019 PSA 078 015 Egli aveva schiantate le rupi nel deserto, E li aveva copiosamente abbeverati, come di gorghi; 019 PSA 078 016 Ed aveva fatto uscir de' ruscelli della roccia, E colare acque, a guisa di fiumi. 019 PSA 078 017 Ma essi continuarono a peccar contro a lui, Provocando l'Altissimo a sdegno nel deserto; 019 PSA 078 018 E tentarono Iddio nel cuor loro, Chiedendo vivanda a lor voglia; 019 PSA 078 019 E parlarono contro a Dio, [E] dissero: Potrebbe Iddio Metterci tavola nel deserto? 019 PSA 078 020 Ecco, egli percosse la roccia, e ne colarono acque, E ne traboccarono torrenti; Potrebbe egli eziandio dar del pane, [O] apparecchiar della carne al suo popolo? 019 PSA 078 021 Perciò, il Signore, avendoli uditi, si adirò fieramente; Ed un fuoco si accese contro a Giacobbe, Ed anche l'ira [gli] montò contro ad Israele; 019 PSA 078 022 Perciocchè non avevano creduto in Dio, E non si erano confidati nella sua salvazione; 019 PSA 078 023 E pure egli aveva comandato alle nuvole di sopra, Ed aveva aperte le porte del cielo; 019 PSA 078 024 Ed aveva fatta piovere sopra loro la manna da mangiare, Ed aveva loro dato del frumento del cielo. 019 PSA 078 025 L'uomo mangiò del pane degli Angeli; Egli mandò loro della vivanda a sazietà. 019 PSA 078 026 Egli fece levar nel cielo il vento orientale, E per la sua forza addusse l'Austro; 019 PSA 078 027 E fece piover sopra loro della carne, a guisa di polvere; Ed uccelli, a giusa della rena del mare. 019 PSA 078 028 E [li] fece cadere in mezzo al lor campo, D'intorno a' lor padiglioni. 019 PSA 078 029 Ed essi mangiarono, e furono grandemente satollati; E [Iddio] fece lor venire ciò che desideravano. 019 PSA 078 030 Essi non si erano [ancora] stolti dalla lor cupidigia; [Avevano] ancora il cibo loro nella bocca, 019 PSA 078 031 Quando l'ira montò a Dio contro a loro, Ed uccise i più grassi di loro, Ed abbattè la scelta d'Israele. 019 PSA 078 032 Con tutto ciò peccarono ancora, E non credettero alle sue maraviglie. 019 PSA 078 033 Laonde egli consumò i lor giorni in vanità, E gli anni loro in ispaventi. 019 PSA 078 034 Quando egli li uccideva, essi lo richiedevano, E ricercavano di nuovo Iddio. 019 PSA 078 035 E si ricordavano che Iddio [era] la lor Rocca, E [che] l'Iddio altissimo [era] il lor Redentore. 019 PSA 078 036 Ma lo lusingavano colla lor bocca, E gli mentivano colla lor lingua; 019 PSA 078 037 E il cuor loro non [era] diritto inverso lui, E non erano leali nel suo patto. 019 PSA 078 038 E pure egli, [che è] pietoso, purgò la loro iniquità, e non li distrusse; E più e più volte racquetò l'ira sua, e non commosse tutto il suo cruccio; 019 PSA 078 039 E si ricordò ch'erano carne; Un fiato che passa, e non ritorna. 019 PSA 078 040 Quante volte lo provocarono essi a sdegno nel deserto, [E] lo contristarono nella solitudine! 019 PSA 078 041 E tornarono a tentare Iddio, E limitarono il Santo d'Israele. 019 PSA 078 042 Essi non si erano ricordati della sua mano, [Nè] del giorno nel quale li aveva riscossi dal nemico. 019 PSA 078 043 (Come egli aveva eseguiti i suoi segni in Egitto, E i suoi miracoli nel territorio di Soan. 019 PSA 078 044 Ed aveva cangiati i fiumi, e i rivi degli Egizi in sangue, [Talchè] essi non [ne] potevano bere. 019 PSA 078 045 [Ed] aveva mandata contro a loro una mischia [d'insetti] che li mangiarono; E rane, che li distrussero. 019 PSA 078 046 Ed aveva dati i lor frutti a' bruchi, E le lor fatiche alle locuste. 019 PSA 078 047 Ed aveva guastate le lor vigne colla gragnuola, E i lor sicomori colla tempesta. 019 PSA 078 048 Ed aveva dati alla grandine i lor bestiami, E le lor gregge a' folgori. 019 PSA 078 049 [Ed] aveva mandato sopra loro l'ardore della sua ira, Indegnazione, cruccio e distretta; Una mandata d'angeli maligni. 019 PSA 078 050 [Ed] aveva appianato il sentiero alla sua ira, [E] non aveva scampata l'anima loro dalla morte, Ed aveva dato il lor bestiame alla mortalità. 019 PSA 078 051 Ed aveva percossi tutti i primogeniti in Egitto, E le primizie della forza ne' tabernacoli di Cam. 019 PSA 078 052 E [ne] aveva fatto partire il suo popolo, a guisa di pecore; E l'aveva condotto per lo deserto, come una mandra. 019 PSA 078 053 E l'aveva guidato sicuramente, senza spavento; E il mare aveva coperti i lor nemici. 019 PSA 078 054 Ed egli li aveva introdotti nella contrada della sua santità, Nel monte [che] la sua destra ha conquistato. 019 PSA 078 055 Ed aveva scacciate le nazioni d'innanzi a loro, E le aveva fatte [loro] scadere in sorte di eredità, Ed aveva stanziate le tribù d'Israele nelle loro stanze.) 019 PSA 078 056 Ed avevano tentato, e provocato a sdegno l'Iddio altissimo, E non avevano osservate le sue testimonianze. 019 PSA 078 057 Anzi si erano tratti indietro, E si erano portati dislealmente, Come i lor padri; [E] si erano rivolti come un arco fallace; 019 PSA 078 058 E l'avevano provocato ad ira co' loro alti luoghi, E commosso a gelosia colle loro sculture. 019 PSA 078 059 Iddio aveva udite [queste cose], e se n'era gravemente adirato, Ed aveva grandemente disdegnato Israele. 019 PSA 078 060 Ed aveva abbandonato il tabernacolo di Silo; Il padiglione ch'egli aveva piantato per sua stanza fra gli uomini. 019 PSA 078 061 Ed aveva abbandonata la sua forza, [ad esser menata] in cattività, E la sua gloria in man del nemico. 019 PSA 078 062 Ed aveva dato il suo popolo alla spada, E si era gravemente adirato contro alla sua eredità. 019 PSA 078 063 Il fuoco aveva consumati i suoi giovani; E le sue vergini non erano state lodate. 019 PSA 078 064 I suoi sacerdoti erano caduti per la spada; E le sue vedove non avevano pianto. 019 PSA 078 065 Poi il Signore si risvegliò, Come uno che fosse stato addormentato; Come un [uomo] prode, che dà gridi dopo il vino. 019 PSA 078 066 E percosse i suoi nemici da tergo, E mise loro addosso un eterno vituperio. 019 PSA 078 067 Ed avendo riprovato il tabernacolo di Giuseppe, E non avendo eletta la tribù di Efraim; 019 PSA 078 068 Egli elesse la tribù di Giuda; Il monte di Sion, il quale egli ama. 019 PSA 078 069 Ed edificò il suo santuario, a guisa di [palazzi] eccelsi; Come la terra [ch]'egli ha fondata in perpetuo. 019 PSA 078 070 Ed elesse Davide, suo servitore, E lo prese dalle mandre delle pecore. 019 PSA 078 071 Di dietro alle [bestie] allattanti Egli lo condusse a pascer Giacobbe, suo popolo; Ed Israele sua eredità. 019 PSA 078 072 Ed egli li pasturò, secondo l'integrità del suo cuore; E li guidò, secondo il gran senno delle sue mani. 019 PSA 079 001 Salmo di Asaf O DIO, le nazioni sono entrate nella tua eredità, Hanno contaminato il Tempio della tua santità, Hanno ridotta Gerusalemme in monti di ruine. 019 PSA 079 002 Hanno dati i corpi morti de' tuoi servitori Agli uccelli del cielo [per] cibo; [E] la carne de' tuoi santi alle fiere della terra. 019 PSA 079 003 Hanno sparso il sangue loro come acqua Intorno a Gerusalemme; E non [vi è stato] alcuno che [li] seppellisse. 019 PSA 079 004 Noi siamo stati in vituperio a' nostri vicini; In ischerno, e in derisione a quelli che [stanno] d'intorno a noi. 019 PSA 079 005 Infino a quando, Signore, sarai adirato? La tua gelosia arderà ella come un fuoco in perpetuo? 019 PSA 079 006 Spandi l'ira tua sopra le genti che non ti conoscono, E sopra i regni che non invocano il tuo Nome. 019 PSA 079 007 Perciocchè essi hanno divorato Giacobbe, Ed hanno desolata la sua stanza. 019 PSA 079 008 Non ridurti a memoria contro a noi l'iniquità de' passati; Affrettati, venganci incontro le tue compassioni; Perciocchè noi siam grandemente miseri. 019 PSA 079 009 Soccorrici, o Dio della nostra salute, per amor della gloria del tuo Nome, E liberaci; e fa' il purgamento de' nostri peccati, per amor del tuo Nome 019 PSA 079 010 Perchè direbbero le genti: Ove [è] l'Iddio loro? [Fa' che] sia conosciuta fra le genti, nel nostro cospetto, La vendetta del sangue sparso de' tuoi servitori. 019 PSA 079 011 Vengano davanti a te i gemiti de' prigioni; Secondo la grandezza del tuo braccio, Scampa quelli che son condannati a morte. 019 PSA 079 012 E rendi a' nostri vicini in seno, a sette doppi, Il vituperio che ti hanno fatto, o Signore. 019 PSA 079 013 E noi, tuo popolo, e greggia del tuo pasco, Ti celebreremo in perpetuo; [E] racconteremo la tua lode per ogni età. 019 PSA 080 001 Salmo di Asaf, [dato] al Capo de' Musici sopra Sosannim-edut O PASTORE d'Israele, che guidi Giuseppe come una greggia, Porgi gli orecchi; Tu che siedi sopra i Cherubini, Apparisci in gloria. 019 PSA 080 002 Eccita la tua potenza davanti ad Efraim, ed a Beniamino, ed a Manasse; E vieni a nostra salute. 019 PSA 080 003 O Dio, ristoraci; E fa' risplendere il tuo volto, e noi saremo salvati. 019 PSA 080 004 O Signore Iddio degli eserciti, Infino a quando fumerai tu contro all'orazione del tuo popolo? 019 PSA 080 005 Tu li hai cibati di pan di pianto, E li hai abbeverati di lagrime a larga misura. 019 PSA 080 006 Tu ci hai posti [in] contesa co' nostri vicini; E i nostri nemici si fanno beffe [di noi]. 019 PSA 080 007 O Dio degli eserciti, ristoraci; E fa' risplendere il tuo volto, e noi saremo salvati. 019 PSA 080 008 Tu avevi trasportata di Egitto una vigna; Tu avevi cacciate le nazioni, e l'avevi piantata. 019 PSA 080 009 Tu avevi sgomberato davanti a lei [il suo luogo]; Ed avevi fatto ch'ella aveva messe radici, ed aveva empiuta la terra. 019 PSA 080 010 I monti erano coperti della sua ombra, E i suoi tralci [erano come] cedri altissimi. 019 PSA 080 011 Aveva gettati i suoi rami infino al mare, E i suoi rampolli infino al fiume. 019 PSA 080 012 Perchè hai tu rotte le sue chiusure, Sì che tutti i passanti l'han vendemmiata? 019 PSA 080 013 I cinghiali l'hanno guastata, E le fiere della campagna l'hanno pascolata. 019 PSA 080 014 O Dio degli eserciti, rivolgiti, ti prego; Riguarda dal cielo, e vedi, e visita questa vigna. 019 PSA 080 015 E le piante che la tua destra aveva piantate, E le propaggini [che] tu ti avevi fortificate. 019 PSA 080 016 [Quella è] arsa col fuoco, ella è ricisa fino dal piè; [Quelle] periscono per lo sgridar della tua faccia. 019 PSA 080 017 Sia la tua mano sopra l'uomo della tua destra, Sopra il figliuol dell'uomo [che] tu ti avevi fortificato. 019 PSA 080 018 E noi non ci trarremo indietro da te; Mantienci in vita, e noi invocheremo il tuo Nome. 019 PSA 080 019 O Signore Iddio degli eserciti, ristoraci; Fa' risplendere il tuo volto, e noi saremo salvati. 019 PSA 081 001 [Salmo] di Asaf, [dato] al Capo de' Musici, sopra Ghittit CANTATE lietamente a Dio nostra forza; Date grida di allegrezza all'Iddio di Giacobbe. 019 PSA 081 002 Prendete a salmeggiare, ed aggiugnete[vi] il tamburo, La cetera dilettevole, col saltero. 019 PSA 081 003 Sonate colla tromba alle calendi, Nella nuova luna, al giorno della nostra festa. 019 PSA 081 004 Perciocchè questo [è] uno statuto [dato] ad Israele, Una legge dell'Iddio di Giacobbe. 019 PSA 081 005 Egli lo costituì [per] una testimonianza in Giuseppe, Dopo ch'egli fu uscito fuori contro al paese di Egitto; [Allora che] io udii un linguaggio [che] io non intendeva. 019 PSA 081 006 Io ho ritratte, [dice Iddio], le sue spalle da' pesi; Le sue mani si son dipartite dalle corbe. 019 PSA 081 007 [O popol mio], tu gridasti [essendo] in distretta, ed io te [ne] trassi fuori; Io ti risposi, [stando] nel nascondimento del tuono; Io ti provai alle acque di Meriba. (Sela) 019 PSA 081 008 Io [ti dissi]: Ascolta, popol mio, ed io ti farò le mie protestazioni; O Israele, attendessi tu pure a me! 019 PSA 081 009 Non siavi fra te alcun dio strano, E non adorare alcun dio forestiere. 019 PSA 081 010 Io [sono] il Signore Iddio tuo, che ti ho tratto fuor del paese di Egitto; Allarga pur la tua bocca, ed io l'empierò. 019 PSA 081 011 Ma il mio popolo non ha atteso alla mia voce; Ed Israele non mi ha acconsentito. 019 PSA 081 012 Onde io li ho abbandonati alla durezza del cuor loro; [Acciocchè] camminino secondo i lor consigli. 019 PSA 081 013 Oh! avesse pure ubbidito il mio popolo, [E] fosse Israele camminato nelle mie vie! 019 PSA 081 014 Io avrei in uno stante abbattuti i lor nemici, Ed avrei rivolta la mia mano contro a' loro avversari. 019 PSA 081 015 Quelli che odiano il Signore si sarebbero infinti inverso loro; E il tempo loro sarebbe durato in perpetuo. 019 PSA 081 016 E [Iddio] li avrebbe cibati di grascia di frumento; E dalla roccia, [dice egli], io ti avrei satollato di miele. 019 PSA 082 001 Salmo di Asaf IDDIO è presente nella raunanza di Dio; Egli giudica nel mezzo degl'iddii. 019 PSA 082 002 Infino a quando giudicherete voi ingiustamente, Ed avrete riguardo alla qualità delle persone degli empi? (Sela) 019 PSA 082 003 Fate ragione al misero ed all'orfano; Fate diritto all'afflitto ed al povero. 019 PSA 082 004 Liberate il misero ed il bisognoso; Riscotete[lo] dalla mano degli empi. 019 PSA 082 005 Essi non hanno alcun conoscimento, nè senno; Camminano in tenebre; Tutti i fondamenti della terra sono smossi. 019 PSA 082 006 Io ho detto: Voi [siete] dii; E tutti [siete] figliuoli dell'Altissimo. 019 PSA 082 007 Tuttavolta voi morrete come un altro uomo, E caderete come qualunque [altro] de' principi. 019 PSA 082 008 Levati, o Dio, giudica la terra; Perciocchè tu devi essere il possessore di tutte le genti. 019 PSA 083 001 Cantico di Salmo di Asaf O DIO, non istartene cheto; Non tacere, e non riposarti, o Dio. 019 PSA 083 002 Perciocchè ecco, i tuoi nemici romoreggiano; E quelli che ti odiano alzano il capo. 019 PSA 083 003 Hanno preso un cauto consiglio contro al tuo popolo, E si son consigliati contro a quelli che son nascosti appo te. 019 PSA 083 004 Hanno detto: Venite, e distruggiamoli, Sì che non sieno più nazione, E che il nome d'Israele non sia più ricordato. 019 PSA 083 005 Perciocchè si son di pari consentimento consigliati insieme, [Ed] han fatta lega contro a te. 019 PSA 083 006 Le tende di Edom, e gl'Ismaeliti; I Moabiti, e gli Hagareni; 019 PSA 083 007 I Ghebaliti, gli Ammoniti, e gli Amalechiti; I Filistei, insieme con gli abitanti di Tiro; 019 PSA 083 008 Gli Assiri eziandio si son congiunti con loro; Sono stati il braccio de' figliuoli di Lot. (Sela) 019 PSA 083 009 Fa' loro come [tu facesti] a Madian; Come [a] Sisera, come [a] Iabin, al torrente di Chison; 019 PSA 083 010 I [quali] furono sconfitti in Endor, E furono [per] letame alla terra. 019 PSA 083 011 Fa' che i lor principi sieno come Oreb e Zeeb; E tutti i lor signori come Zeba, e Salmunna; 019 PSA 083 012 Perciocchè hanno detto: Conquistiamoci gli abitacoli di Dio. 019 PSA 083 013 Dio mio, falli essere come una palla; Come della stoppia al vento. 019 PSA 083 014 Come il fuoco brucia un bosco, E come la fiamma divampa i monti. 019 PSA 083 015 Così perseguitali colla tua tempesta, E conturbali col tuo turbo. 019 PSA 083 016 Empi le lor facce di vituperio; E [fa' che] cerchino il tuo Nome, o Signore. 019 PSA 083 017 Sieno svergognati, e conturbati in perpetuo; E sieno confusi, e periscano; 019 PSA 083 018 E conoscano che tu, il cui Nome è il Signore, [Sei] il solo Altissimo sopra tutta la terra. 019 PSA 084 001 Salmo de' figliuoli di Core, [dato] al Capo de' Musici, sopra Ghittit OH quanto [sono] amabili i tuoi tabernacoli, O Signor degli eserciti! 019 PSA 084 002 L'anima mia brama i cortili del Signore, e vien meno; Il mio cuore e la mia carne sclamano all'Iddio vivente. 019 PSA 084 003 Anche la passera si trova stanza, E la rondinella nido, ove posino i lor figli Presso a' tuoi altari, o Signor degli eserciti, Re mio, e Dio mio. 019 PSA 084 004 Beati coloro che abitano nella tua Casa, [E] ti lodano del continuo. (Sela) 019 PSA 084 005 Beato l'uomo che ha forza in te; [E coloro] che hanno le [tue] vie nel cuore; 019 PSA 084 006 [I quali], passando per la valle de' gelsi, La riducono in fonti, [Ed] anche in pozze [che] la pioggia empie. 019 PSA 084 007 Camminano di valore in valore. [Finchè] compariscano davanti a Dio in Sion. 019 PSA 084 008 O Signore Iddio degli eserciti, ascolta la mia orazione; Porgi l'orecchio, o Dio di Giacobbe. (Sela) 019 PSA 084 009 O Dio, scudo nostro, vedi, E riguarda la faccia del tuo unto. 019 PSA 084 010 Perciocchè un giorno ne' tuoi cortili val meglio che mille [altrove]; Io eleggerei anzi di essere alla soglia della Casa del mio Dio, Che di abitare ne' tabernacoli di empietà. 019 PSA 084 011 Perciocchè il Signore Iddio [è] sole e scudo; Il Signore darà grazia e gloria; Egli non divieterà il bene a quelli che camminano in integrità. 019 PSA 084 012 O Signor degli eserciti, Beato l'uomo che si confida in te. 019 PSA 085 001 Salmo de' figliuoli di Core, [dato] al Capo de' Musici O SIGNORE, tu sei stato propizio alla tua terra; Tu hai ritratto Giacobbe di cattività. 019 PSA 085 002 Tu hai rimessa al tuo popolo la sua iniquità, Tu hai coperti tutti i lor peccati. (Sela) 019 PSA 085 003 Tu hai acquetato tutto il tuo cruccio; Tu ti sei stolto dall'ardore della tua ira. 019 PSA 085 004 Ristoraci, o Dio della nostra salute, E fa' cessar la tua indegnazione contro a noi. 019 PSA 085 005 Sarai tu in perpetuo adirato contro a noi? Farai tu durar l'ira tua per ogni età? 019 PSA 085 006 Non tornerai tu a darci la vita, Acciocchè il tuo popolo si rallegri in te? 019 PSA 085 007 O Signore, mostraci la tua benignità, E dacci la tua salute. 019 PSA 085 008 Io ascolterò ciò che dirà il Signore Iddio; Certo egli parlerà di pace al suo popolo ed a' suoi santi; E [farà] ch'essi non ritorneranno più a follia. 019 PSA 085 009 Certo, la sua salute [è] vicina a quelli che lo temono; La gloria abiterà nel nostro paese. 019 PSA 085 010 Benignità e verità s'incontreranno insieme; Giustizia e pace si baceranno. 019 PSA 085 011 Verità germoglierà dalla terra; E giustizia riguarderà dal cielo. 019 PSA 085 012 Il Signore eziandio darà il bene; E la nostra terra produrrà il suo frutto. 019 PSA 085 013 Egli farà camminar davanti a sè la giustizia, E [la] metterà nella via de' suoi passi. 019 PSA 086 001 Orazione di Davide O SIGNORE, inchina l'orecchio tuo, [e] rispondimi; Perciocchè io [sono] afflitto e misero. 019 PSA 086 002 Guarda l'anima mia; perciocchè io mi studio a pietà; O tu, Dio mio, salva il tuo servitore che si confida in te. 019 PSA 086 003 O Signore, abbi pietà di me; Perciocchè io grido a te tuttodì. 019 PSA 086 004 Rallegra l'anima del tuo servitore; Perciocchè io levo l'anima mia a te, o Signore. 019 PSA 086 005 Perciocchè tu, Signore, [sei] buono e perdonatore; E di gran benignità inverso tutti quelli che t'invocano. 019 PSA 086 006 O Signore, porgi gli orecchi alla mia orazione; E attendi al grido delle mie supplicazioni. 019 PSA 086 007 Io t'invoco nel giorno della mia distretta; Perciocchè tu mi risponderai. 019 PSA 086 008 Non [vi è] niuno pari a te fra gl'iddii, o Signore; E non [vi sono] alcune opere pari alle tue. 019 PSA 086 009 Tutte le genti le quali tu hai fatte, verranno, E adoreranno nel tuo cospetto, o Signore; E glorificheranno il tuo Nome. 019 PSA 086 010 Perciocchè tu [sei] grande, e facitore di maraviglie; Tu solo [sei] Dio. 019 PSA 086 011 O Signore, insegnami la tua via, [E fa' che] io cammini nella tua verità; Unisci il mio cuore al timor del tuo nome. 019 PSA 086 012 Io ti celebrerò, o Signore Iddio mio, con tutto il mio cuore; E glorificherò il tuo Nome in perpetuo. 019 PSA 086 013 Perciocchè la tua benignità [è] grande sopra me; E tu hai riscossa l'anima mia dal fondo del sepolcro. 019 PSA 086 014 O Dio, [uomini] superbi si son levati contro a me; Ed una raunanza di violenti, I quali non ti pongono davanti agli occhi loro, Cercano l'anima mia. 019 PSA 086 015 Ma tu, Signore, [sei] l'Iddio misericordioso e pietoso, Lento all'ira, e di gran benignità e verità. 019 PSA 086 016 Volgi la tua faccia verso me, ed abbi pietà di me; Da' la tua forza al tuo servitore, E salva il figliuolo della tua servente. 019 PSA 086 017 Opera inverso me qualche miracolo in bene, Sì che quelli che mi odiano lo veggano, e sieno confusi; Perciocchè tu, Signore, mi avrai aiutato, e mi avrai consolato. 019 PSA 087 001 Salmo di Cantico de' figliuoli di Core LA fondazione del Signore[è] ne' monti santi. 019 PSA 087 002 Il Signore ama le porte di Sion, Sopra tutte le stanze di Giacobbe. 019 PSA 087 003 O Città di Dio, Cose gloriose son dette di te. (Sela) 019 PSA 087 004 Io mentoverò, [dice al Signore], Rahab, e Babilonia, Fra quelli che mi conoscono; Ecco, i Filistei ed i Tiri insieme con gli Etiopi, [De' quali si dirà: ] Costui è nato quivi. 019 PSA 087 005 E si dirà di Sion: Questi e quegli è nato in essa; E l'Altissimo stesso la stabilirà. 019 PSA 087 006 Il Signore, rassegnando i popoli, annovererà [coloro], [Dicendo: ] Un tale è nato quivi. (Sela) 019 PSA 087 007 E cantori, e suonatori, E tutte le mie fonti, [saranno] in te. 019 PSA 088 001 Maschil di Heman Ezrahita, [che è] un cantico di salmo, [dato] al Capo de' Musici, dei figliuoli di Core, per cantar[lo] sopra Mahalat O SIGNORE Iddio della mia salute, Io grido di giorno [e] di notte, nel tuo cospetto. 019 PSA 088 002 Venga la mia orazione in tua presenza; Inchina il tuo orecchio al mio grido. 019 PSA 088 003 Perciocchè l'anima mia è sazia di mali; E la mia vita è giunta infino al sepolcro. 019 PSA 088 004 Io son reputato del numero di quelli che scendono nella fossa; Io son simile ad un uomo [che] non [ha più] forza alcuna. 019 PSA 088 005 Io [sono] spacciato fra i morti, Come gli uccisi che giacciono nella sepoltura, De' quali tu non ti ricordi più; E [che] son ricisi dalla tua mano. 019 PSA 088 006 Tu mi hai posto in una fossa bassissima, In tenebre, in [luoghi] profondi. 019 PSA 088 007 L'ira tua si è posata sopra me, E tu [mi] hai abbattuto con tutti i tuoi flutti. (Sela) 019 PSA 088 008 Tu hai allontanati da me i miei conoscenti, Tu mi hai renduto loro grandemente abbominevole; [Io son] serrato, e non posso uscire. 019 PSA 088 009 L'occhio mio è doglioso d'afflizione; O Signore, io grido a te tuttodì, Io spiego a te le palme delle mie mani. 019 PSA 088 010 Opererai tu alcuna maraviglia inverso i morti? I trapassati risorgeranno essi, per celebrarti? (Sela) 019 PSA 088 011 La tua benignità si narrerà ella nel sepolcro? [E] la tua verità nel [luogo del]la perdizione? 019 PSA 088 012 Le tue maraviglie si conosceranno esse nelle tenebre? E la tua giustizia nella terra dell'obblio? 019 PSA 088 013 Ora quant'è a me, o Signore, io grido a te; [E] la mia orazione ti si fa incontro la mattina. 019 PSA 088 014 Perchè scacci, o Signore, l'anima mia? [Perchè] nascondi il tuo volto da me? 019 PSA 088 015 Io [son] povero, e vengo meno fin dalla [mia] giovanezza; Io porto i tuoi spaventi, [e] ne sto in forse. 019 PSA 088 016 Le tue ire mi son passate addosso; I tuoi terrori mi hanno deserto; 019 PSA 088 017 Mi han circondato come acque tuttodì; Tutti quanti mi hanno intorniato. 019 PSA 088 018 Tu hai allontanati da me amici e compagni; I miei conoscenti [son nascosti nelle] tenebre. 019 PSA 089 001 Maschil di Etan Ezrahita IO canterò in perpetuo le benignità del Signore; Io renderò colla mia bocca nota la tua verità per ogni età. 019 PSA 089 002 Perciocchè io ho detto: La [tua] benignità sarà stabile in eterno; Tu hai fermata la tua verità ne' cieli. 019 PSA 089 003 Io ho fatto, [dice il Signore], patto col mio eletto; Io ho giurato a Davide, mio servitore, [dicendo: ] 019 PSA 089 004 Io fonderò la tua progenie in eterno, Ed edificherò il tuo trono per ogni età. (Sela) 019 PSA 089 005 I cieli parimente celebreranno le tue maraviglie, o Signore; La tua verità eziandio [sarà celebrata] nella raunanza de' santi. 019 PSA 089 006 Perciocchè, chi [è] nel cielo [che] pareggi il Signore; [E che] possa essere assomigliato al Signore, fra i figliuoli de' possenti? 019 PSA 089 007 Iddio [è] grandemente spaventevole nel consiglio de' santi, E tremendo sopra tutti quelli che [sono] d'intorno a lui. 019 PSA 089 008 O Signore Iddio degli eserciti, chi [è] potente Signore come [sei] tu? Tu hai, oltre a ciò, intorno a te la tua verità. 019 PSA 089 009 Tu signoreggi sopra l'alterezza del mare; Quando le sue onde s'innalzano, tu l'acqueti. 019 PSA 089 010 Tu hai fiaccato Rahab, a guisa d'uomo ferito a morte; Tu hai, col tuo possente braccio, dispersi i tuoi nemici. 019 PSA 089 011 I cieli [son] tuoi, tua eziandio [è] la terra; Tu hai fondato il mondo, e tutto ciò ch'è in esso. 019 PSA 089 012 Tu hai creato il Settentrione ed il Mezzodì; Tabor ed Hermon trionfano nel tuo Nome. 019 PSA 089 013 Tu hai un braccio forte; La tua mano è potente, la tua destra è esaltata. 019 PSA 089 014 Giustizia e giudicio [son] la ferma base del tuo trono; Benignità e verità vanno davanti alla tua faccia. 019 PSA 089 015 Beato il popolo che sa che cosa è il giubilare; O Signore, essi cammineranno alla chiarezza della tua faccia; 019 PSA 089 016 Festeggeranno tuttodì nel tuo nome, E si esalteranno nella tua giustizia. 019 PSA 089 017 Perchè tu [sei] la gloria della lor forza; E il nostro corno è alzato per lo tuo favore. 019 PSA 089 018 Perciocchè lo scudo nostro [è] del Signore; E il Re nostro [è] del Santo d'Israele. 019 PSA 089 019 Tu parlasti già in visione intorno al tuo Santo, E dicesti: Io ho posto l'aiuto intorno al possente; Io ho innalzato l'eletto d'infra il popolo. 019 PSA 089 020 Io ho trovato Davide, mio servitore; [E] l'ho unto coll'olio mio santo; 019 PSA 089 021 Col quale la mia mano sarà ferma; Il mio braccio eziandio lo fortificherà. 019 PSA 089 022 Il nemico non l'oppresserà; Ed il perverso non l'affliggerà. 019 PSA 089 023 Anzi io fiaccherò i suoi nemici, [cacciandoli] d'innanzi a lui; E sconfiggerò quelli che l'odieranno. 019 PSA 089 024 E la mia verità, e la mia benignità, [saranno] con lui; Ed il suo corno sarà alzato nel mio nome; 019 PSA 089 025 E metterò la sua mano sopra il mare, E la sua destra sopra i fiumi. 019 PSA 089 026 Egli m'invocherà, [dicendo: ] Tu [sei] mio Padre, Il mio Dio, e la Rocca della mia salute. 019 PSA 089 027 Io altresì lo costituirò il primogenito, Il più eccelso dei re della terra. 019 PSA 089 028 Io gli osserverò la mia benignità in perpetuo, Ed il mio patto [sarà] leale inverso lui. 019 PSA 089 029 E renderò la sua progenie eterna, Ed il suo trono simile a' giorni del cielo. 019 PSA 089 030 Se i suoi figliuoli abbandonano la mia Legge, E non camminano ne' miei ordinamenti; 019 PSA 089 031 Se violano i miei statuti, E non osservano i miei comandamenti; 019 PSA 089 032 Io visiterò il lor misfatto con verga, E la loro iniquità con battiture; 019 PSA 089 033 [Ma] non annullerò la mia benignità inverso lui, E non mentirò contro alla mia verità. 019 PSA 089 034 Io non violerò il mio patto, E non muterò quello che è uscito dalle mie labbra. 019 PSA 089 035 Io ho giurato una volta per la mia santità: Se io mento a Davide; 019 PSA 089 036 [Che] la sua progenie sarà in eterno, E che il suo trono [sarà] come il sole nel mio cospetto; 019 PSA 089 037 Che sarà stabile in perpetuo, come la luna; E [di ciò] vi è il testimonio fedele nel cielo. (Sela) 019 PSA 089 038 E pur tu [l]'hai cacciato lungi [da te], e [l]'hai disdegnato; Tu ti sei gravemente adirato contro al tuo unto. 019 PSA 089 039 Tu hai annullato il patto fatto col tuo servitore; Tu hai contaminata la sua benda reale, [gettendola] per terra. 019 PSA 089 040 Tu hai rotte tutte le sue chiusure; Tu hai messe in ruina le sue fortezze. 019 PSA 089 041 Tutti i passanti l'hanno predato; Egli è stato in vituperio a' suoi vicini. 019 PSA 089 042 Tu hai alzata la destra de' suoi avversari; Tu hai rallegrati tutti i suoi nemici. 019 PSA 089 043 Tu hai eziandio rintuzzato il taglio della sua spada, E non l'hai fatto star fermo in piè nella battaglia. 019 PSA 089 044 Tu l'hai spogliato del suo splendore, Ed hai traboccato in terra il suo trono. 019 PSA 089 045 Tu hai scorciati i giorni della sua giovanezza; Tu l'hai coperto di vergogna. (Sela) 019 PSA 089 046 Infino a quando, o Signore, ti nasconderai tu? [Ed] arderà l'ira tua come un fuoco, in perpetuo? 019 PSA 089 047 Ricordati quanto poco tempo io ho da vivere nel mondo; Perchè avresti tu creati in vano tutti i figliuoli degli uomini? 019 PSA 089 048 Chi [è] l'uomo [che] viva, senza veder [mai] la morte? Che scampi la sua vita di man del sepolcro? (Sela) 019 PSA 089 049 Ove [sono], o Signore, le tue benignità antiche, [Le quali] tu giurasti a Davide per la tua verita? 019 PSA 089 050 Ricordati, o Signore, del vituperio fatto a' tuoi servitori, Di quello che io porto in seno; [Del vituperio fattoci da] tutti i grandi popoli. 019 PSA 089 051 Conciossiachè i tuoi nemici abbiano vituperate, o Signore, Abbiano vituperate le vestigie del tuo unto. 019 PSA 089 052 Benedetto [sia] il Signore in eterno. Amen, Amen. 019 PSA 090 001 Orazione di Mosè, uomo di Dio O SIGNORE, tu ci sei stato un abitacolo In ogni età. 019 PSA 090 002 Avanti che i monti fosser nati, E che tu avessi formata la terra ed il mondo; Anzi ab eterno in eterno tu [sei] Dio. 019 PSA 090 003 Tu fai ritornar l'uomo in polvere, E dici: Ritornate, o figliuoli degli uomini. 019 PSA 090 004 Perciocchè mille anni [sono] appo te Come il giorno d'ieri, quando è passato; O [come] una vegghia nella notte. 019 PSA 090 005 Tu porti via gli [uomini], come per una piena d'acque; Essi [non] sono [altro che] un sogno; Son come l'erba che si rinnovella la mattina. 019 PSA 090 006 La mattina ella fiorisce e si rinnovella; E la sera è segata e si secca. 019 PSA 090 007 Perciocchè noi veniam meno per la tua ira; E siam conturbati per lo tuo cruccio. 019 PSA 090 008 Tu metti davanti a te le nostre iniquità, [E] i nostri [peccati] occulti alla luce della tua faccia. 019 PSA 090 009 Conciossiachè tutti i nostri giorni dichinino per la tua ira; Noi abbiam forniti gli anni nostri [così presto] come una parola. 019 PSA 090 010 I giorni de' nostri anni, in alcuni [non sono che] settant'anni; E [in altri], se ve ne sono di [maggiori] forze, [che] ottant'anni; Ed [anche] il fiore di quelli [non è altro che] travaglio e vanità; Perciocchè di subito è riciso, e noi ce ne voliam via. 019 PSA 090 011 Chi conosce la forza della tua ira, E la tua indegnazione, secondo che devi esser temuto? 019 PSA 090 012 Insegna[ci] adunque a contare i nostri dì; Acciocchè acquistiamo un cuor savio. 019 PSA 090 013 Rivolgiti, Signore; infino a quando? E sii rappacificato inverso i tuoi servitori. 019 PSA 090 014 Saziaci [ogni] mattina della tua benignità; Acciocchè giubiliamo, e ci rallegriamo tutti i dì nostri. 019 PSA 090 015 Rallegraci, al par de' giorni che tu ci hai affliti; Degli anni che abbiamo sentito il male. 019 PSA 090 016 Apparisca l'opera tua verso i tuoi servitori, E la tua gloria verso i lor figliuoli. 019 PSA 090 017 E sia il piacevole sguardo del Signore Iddio nostro sopra noi; E addirizza, [o Signore], sopra noi l'opera delle nostre mani. 019 PSA 091 001 CHI dimora nel nascondimento dell'Altissimo, Alberga all'ombra dell'Onnipotente. 019 PSA 091 002 Io dirò al Signore: [Tu sei] il mio ricetto e la mia fortezza; Mio Dio, in cui mi confido. 019 PSA 091 003 Certo egli ti riscoterà dal laccio dell'uccellatore, Dalla pestilenza mortifera. 019 PSA 091 004 Egli ti farà riparo colle sue penne, E tu ti ridurrai in salvo sotto alle sue ale; La sua verità [ti sarà] scudo e targa. 019 PSA 091 005 Tu non temerai di spavento notturno, [Nè] di saetta volante di giorno; 019 PSA 091 006 [Nè] di pestilenza [che] vada attorno nelle tenebre; [Nè] di sterminio [che] distrugga in [pien] mezzodì. 019 PSA 091 007 Mille te [ne] caderanno al lato [manco], E diecimila al destro; [E pur quello] non ti aggiungerà. 019 PSA 091 008 Sol riguarderai con gli occhi, E vedrai la retribuzione degli empi, 019 PSA 091 009 Perciocchè, o Signore, tu [sei] il mio ricetto; Tu hai costituito l'Altissimo [per] tuo abitacolo. 019 PSA 091 010 Male alcuno non ti avverrà, E piaga alcuna non si accosterà al tuo tabernacolo. 019 PSA 091 011 Perciocchè egli comanderà a' suoi Angeli intorno a te, Che ti guardino in tutte le tue vie. 019 PSA 091 012 Essi ti leveranno in palma di mano, Che talora il tuo piè non s'intoppi in alcuna pietra. 019 PSA 091 013 Tu camminerai sopra il leone, e sopra l'aspido; Tu calcherai il leoncello e il dragone. 019 PSA 091 014 Perciocchè egli ha posta in me tutta la sua affezione, [dice il Signore], io lo libererò; [E] lo leverò ad alto, perchè egli conosce il mio Nome. 019 PSA 091 015 Egli m'invocherà, e io gli risponderò; Io [sarò] con lui [quando sarà] in distretta; Io lo riscoterò e lo glorificherò. 019 PSA 091 016 Io lo sazierò di lunga vita, E gli farò veder la mia salute. 019 PSA 092 001 Salmo di cantico per il giorno del sabato EGLI [è] una bella cosa di celebrare il Signore, E di salmeggiare al tuo Nome, o Altissimo; 019 PSA 092 002 Di predicare per [ogni] mattina la tua benignità, E la tua verità [tutte] le notti; 019 PSA 092 003 In sul decacordo, e in sul saltero; Con canto di voce, giunto alla cetera. 019 PSA 092 004 Perciocchè, o Signore, tu mi hai rallegrato colle tue opere; Io giubilo ne' fatti delle tue mani. 019 PSA 092 005 Quanto son grandi, o Signore, le tue opere! I tuoi pensamenti son grandemente profondi. 019 PSA 092 006 L'uomo stolto non conosce, E il pazzo non intende questo: 019 PSA 092 007 Che gli empi germogliano come l'erba, E che tutti gli operatori d'iniquità fioriscono, Per perire in eterno. 019 PSA 092 008 Ma tu, o Signore, [Sei] l'Eccelso in eterno. 019 PSA 092 009 Perciocchè, ecco, i tuoi nemici, o Signore; Perciocchè, ecco, i tuoi nemici periranno; E tutti gli operatori d'iniquità saranno dissipati. 019 PSA 092 010 Ma tu alzerai il mio corno, come [quello di] un liocorno; Io sarò unto d'olio verdeggiante. 019 PSA 092 011 E l'occhio mio riguarderà i miei nemici; E le mie orecchie udiranno [ciò che io desidero] de' maligni Che si levano contro a me. 019 PSA 092 012 Il giusto fiorirà come la palma, Crescerà come il cedro nel Libano. 019 PSA 092 013 Quelli che saran piantati nella Casa del Signore Fioriranno ne' cortili del nostro Dio. 019 PSA 092 014 Nell'estrema vecchiezza ancor frutteranno, E saranno prosperi e verdeggianti; 019 PSA 092 015 Per predicare che il Signore, la mia Rocca, [è] diritto; E che non [vi è] alcuna iniquità in lui. 019 PSA 093 001 IL Signore regna; egli è vestito di maestà; Il Signore è vestito e cinto di forza; Il mondo eziandio è stabilito, e non sarà [giammai] smosso. 019 PSA 093 002 Il tuo trono [è] fermo da tutta eternità; Tu [sei] ab eterno. 019 PSA 093 003 I fiumi hanno alzato, o Signore, I fiumi hanno alzato il lor suono; I fiumi hanno alzate le loro onde; 019 PSA 093 004 [Ma] il Signore, [che è] disopra, [È] più potente che il suono delle grandi acque, Che le possenti onde del mare. 019 PSA 093 005 Le tue testimonianze son sommamente veraci, o Signore; La santità è bella nella tua Casa in perpetuo. 019 PSA 094 001 O SIGNORE Iddio delle vendette; O Dio delle vendette, apparisci in gloria. 019 PSA 094 002 Innalzati, o Giudice della terra; Rendi la retribuzione ai superbi. 019 PSA 094 003 Infino a quando, o Signore, Infino a quando trionferanno gli empi? 019 PSA 094 004 [Infino a quando] sgorgheranno parole dure? [Infino a quando] si vanteranno tutti gli operatori d'iniquità? 019 PSA 094 005 Signore, essi tritano il tuo popolo, Ed affliggono la tua eredità; 019 PSA 094 006 Uccidono la vedova e il forestiere, Ed ammazzano gli orfani; 019 PSA 094 007 E dicono: Il Signore non [ne] vede, E l'Iddio di Giacobbe non [ne] intende [nulla]. 019 PSA 094 008 O [voi] i più stolti del popolo, intendete; E [voi] pazzi, quando sarete savi? 019 PSA 094 009 Colui che ha piantata l'orecchia non udirebbe egli? Colui che ha formato l'occhio non riguarderebbe egli? 019 PSA 094 010 Colui che gastiga le genti, Che insegna il conoscimento agli uomini, non correggerebbe egli? 019 PSA 094 011 Il Signore conosce i pensieri degli uomini, [E sa] che son vanità. 019 PSA 094 012 Beato l'uomo il qual tu correggi, Signore, Ed ammaestri per la tua Legge; 019 PSA 094 013 Per dargli riposo, [liberandolo] da' giorni dell'avversità, Mentre è cavata la fossa all'empio. 019 PSA 094 014 Perciocchè il Signore non lascerà il suo popolo, E non abbandonerà la sua eredità. 019 PSA 094 015 Perciocchè il giudicio ritornerà a giustizia, E dietro a lui [saranno] tutti [quelli che son] diritti di cuore. 019 PSA 094 016 Chi si leverà per me contro a' maligni? Chi si presenterà per me contro agli operatori d'iniquità? 019 PSA 094 017 Se il Signore non [fosse stato] mio aiuto, Per poco l'anima mia sarebbe stata stanziata nel silenzio. 019 PSA 094 018 Quando io ho detto: Il mio piè vacilla; La tua benignità, o Signore, mi ha sostenuto. 019 PSA 094 019 Quando [io sono stato] in gran pensieri dentro di me, Le tue consolazioni han rallegrata l'anima mia. 019 PSA 094 020 Il seggio delle malizie che forma iniquità in luogo di statuti, Potrebbe egli esserti congiunto? 019 PSA 094 021 Essi corrono a schiere contro all'anima del giusto, E condannano il sangue innocente. 019 PSA 094 022 Ma il Signore mi è in vece d'alto ricetto; E l'Iddio mio in vece di rocca di confidanza. 019 PSA 094 023 Ed egli farà lor tornare addosso la loro iniquità, E li distruggerà per la lor [propria] malizia; Il Signore Iddio nostro li distruggerà. 019 PSA 095 001 VENITE, cantiamo lietamente al Signore; Giubiliamo alla Rocca della nostra salute. 019 PSA 095 002 Andiamogli incontro con lodi, Giubiliamogli con salmi. 019 PSA 095 003 Perciocchè il Signore [è] Dio grande, E Re grande sopra tutti gl'iddii. 019 PSA 095 004 Perciocchè egli tiene in mano le profondità della terra; E le altezze de' monti [sono] sue. 019 PSA 095 005 Ed a lui [appartiene] il mare, perchè egli l'ha fatto; E l'asciutto, [perchè] le sue mani [l]'hanno formato. 019 PSA 095 006 Venite, adoriamo, ed inchiniamoci; Inginocchiamoci davanti al Signore che ci ha fatti. 019 PSA 095 007 Perciocchè egli [è] il nostro Dio; E noi [siamo] il popolo del suo pasco, E la greggia della sua condotta. 019 PSA 095 008 Oggi, se udite la sua voce, Non indurate il vostro cuore, come [in] Meriba; Come [al] giorno di Massa, nel deserto; 019 PSA 095 009 Ove i padri vostri mi tentarono, Mi provarono, ed anche videro le mie opere. 019 PSA 095 010 Lo spazio di quarant'anni [quella] generazione mi fu di noia; Onde io dissi: Costoro [sono] un popolo sviato di cuore, E non conoscono le mie vie. 019 PSA 095 011 Perciò giurai nell'ira mia: Se entrano [giammai] nel mio riposo. 019 PSA 096 001 CANTATE al Signore un nuovo cantico; Cantate, o [abitanti di] tutta la terra, al Signore. 019 PSA 096 002 Cantate al Signore, benedite il suo Nome; Predicate di giorno in giorno la sua salute. 019 PSA 096 003 Raccontate fra le genti la sua gloria, E le sue maraviglie fra tutti i popoli. 019 PSA 096 004 Perciocchè il Signore [è] grande, e degno di sovrana lode; Egli [è] tremendo sopra tutti gl'iddii. 019 PSA 096 005 Perciocchè tutti gl'iddii de' popoli [sono] idoli; Ma il Signore ha fatti i cieli. 019 PSA 096 006 Maestà e magnificenza [sono] davanti a lui; Forza e gloria [sono] nel suo santuario. 019 PSA 096 007 Date al Signore, o generazioni de' popoli, Date al Signore gloria e forza. 019 PSA 096 008 Date al Signore la gloria [dovuta] al suo Nome; Portategli offerte, e venite ne' suoi cortili. 019 PSA 096 009 Adorate il Signore nel magnifico santuario; Tremate, o [abitanti di] tutta la terra, per la sua presenza. 019 PSA 096 010 Dite fra le genti: Il Signore regna; Il mondo sarà pure stabilito, [e] non sarà [più] smosso; Egli giudicherà i popoli in dirittura. 019 PSA 096 011 Rallegrinsi i cieli, e gioisca la terra; Risuoni il mare, e quello ch'è in esso. 019 PSA 096 012 Festeggi la campagna, e tutto quello ch'è in essa. Allora tutti gli alberi delle selve daranno voci d'allegrezza, 019 PSA 096 013 Nel cospetto del Signore; perciocchè egli viene, Egli viene per giudicar la terra; Egli giudicherà il mondo in giustizia, Ed i popoli nella sua verità. 019 PSA 097 001 IL Signore regna: gioisca la terra; Rallegrinsi le grandi isole. 019 PSA 097 002 Nuvola e caligine [sono] d'intorno a lui; Giustizia e giudicio [sono] il fermo sostegno del suo trono. 019 PSA 097 003 Fuoco va davanti a lui, E divampa i suoi nemici d'ogn'intorno. 019 PSA 097 004 I suoi folgori alluminano il mondo; La terra [l]'ha veduto, ed ha tremato. 019 PSA 097 005 I monti si struggono come cera per la presenza del Signore, Per la presenza del Signor di tutta la terra. 019 PSA 097 006 I cieli predicano la sua giustizia, E tutti i popoli veggono la sua gloria. 019 PSA 097 007 Tutti quelli che servono alle sculture, Che si gloriano negl'idoli, sien confusi, adoratelo, dii tutti. 019 PSA 097 008 Sion [l]'ha udito, e se [n'è] rallegrata; E le figliuole di Giuda hanno festeggiato Per li tuoi giudicii, o Signore. 019 PSA 097 009 Perciocchè tu [sei] il Signore, l'Eccelso sopra tutta la terra; Tu sei grandemente innalzato sopra tutti gl'iddii. 019 PSA 097 010 [Voi] che amate il Signore, odiate il male; Egli guarda le anime de' suoi santi; [E] le riscuote di man degli empi. 019 PSA 097 011 La luce [è] seminata al giusto; E l'allegrezza a quelli che son diritti di cuore. 019 PSA 097 012 Rallegratevi, o giusti, nel Signore; E celebrate la memoria della sua santità. 019 PSA 098 001 Salmo CANTATE al Signore un nuovo cantico; Perciocchè egli ha fatte maraviglie; La sua destra e il braccio della sua santità gli hanno acquistata salute. 019 PSA 098 002 Il Signore ha fatta conoscer la sua salute; Egli ha manifestata la sua giustizia nel cospetto delle genti. 019 PSA 098 003 Egli si è ricordato della sua benignità, e della sua verità, Verso la casa d'Israele; Tutte le estremità della terra hanno veduta la salute del nostro Dio. 019 PSA 098 004 [O abitanti di] tutta la terra, Giubilate al Signore; Risonate, cantate, e salmeggiate. 019 PSA 098 005 Salmeggiate al Signore colla cetera. Colla cetera giunta alla voce di canto. 019 PSA 098 006 Date voci d'allegrezza con trombe, e suon di corno, Nel cospetto del Re, del Signore. 019 PSA 098 007 Rimbombi il mare, e ciò che è in esso; Il mondo, e i suoi abitanti. 019 PSA 098 008 Battansi i fiumi a palme; Cantino d'allegrezza tutti i monti. 019 PSA 098 009 Nel cospetto del Signore; perciocchè egli viene per giudicar la terra; Egli giudicherà il mondo in giustizia, E i popoli in dirittura. 019 PSA 099 001 IL Signore regna: temino i popoli; Colui che siede sopra i Cherubini[regna: ] la terra tremi. 019 PSA 099 002 Il Signore è grande in Sion, Ed eccelso sopra tutti i popoli. 019 PSA 099 003 Essi celebreranno, [o Signore], il tuo Nome grande e tremendo. Esso [è] santo. 019 PSA 099 004 E la forza del Re ama il giudicio; Tu hai stabilita la dirittura; Tu hai fatto giudicio, e giustizia in Giacobbe. 019 PSA 099 005 Esaltate il Signore Iddio nostro, E adorate davanti allo scannello de' suoi piedi. Egli [è] santo. 019 PSA 099 006 Mosè ed Aaronne [furono] fra i suoi sacerdoti; E Samuele fra quelli che invocarono il suo Nome. Essi invocarono il Signore, ed egli rispose loro. 019 PSA 099 007 Egli parlò loro dalla colonna della nuvola; Essi altresì osservarono le sue testimonianze, E gli statuti [ch]'egli diede loro. 019 PSA 099 008 O Signore Iddio nostro, tu li esaudisti; Tu fosti loro un Dio perdonatore; Ma [altresì] vendicator de' lor fatti. 019 PSA 099 009 Esaltate il Signore Iddio nostro, E adorate nel monte della sua santità; Perciocchè il Signore Iddio nostro [è] santo. 019 PSA 100 001 Salmo di lode VOI tutti [gli abitanti del]la terra, Giubilate al Signore. 019 PSA 100 002 Servite al Signore con allegrezza; Venite nel suo cospetto con canto. 019 PSA 100 003 Riconoscete che il Signore è Iddio; Egli è quel che ci ha fatti, e non noi stessi; [Noi] suo popolo, e greggia del suo pasco. 019 PSA 100 004 Entrate nelle sue porte con ringraziamento, [E] ne' suoi cortili con lode; Celebratelo, benedite il suo Nome. 019 PSA 100 005 Perciocchè il Signore [è] buono; la sua benignità [dura] in eterno, E la sua verità per ogni età. 019 PSA 101 001 Salmo di Davide IO canterò [un cantico] di benignità e di giudicio; Io te [lo] salmeggerò, o Signore. 019 PSA 101 002 Io comporrò una maestrevol canzone intorno alla via intiera. Quando verrai a me? Io camminerò nell'integrità del mio cuore Dentro alla mia casa. 019 PSA 101 003 Io non mi proporrò davanti agli occhi cosa alcuna scellerata; Io odio i fatti degli sviati; [Niuno di essi] mi starà appresso. 019 PSA 101 004 Il cuor perverso si dipartirà da me; Io non conoscerò il malvagio. 019 PSA 101 005 Io sterminerò chi sparlerà in segreto contro al suo prossimo; Io non comporterò l'uomo con gli occhi altieri, E col cuor gonfio. 019 PSA 101 006 Io avrò l'occhio sugli uomini leali della terra A ciò che dimorino meco; Chi cammina per la via intiera mi servirà. 019 PSA 101 007 Chi usa frode nelle sue opere non abiterà dentro alla mia casa; Chi parla menzogne non sarà stabilito davanti agli occhi miei. 019 PSA 101 008 Ogni mattina io distruggerò tutti gli empi del paese; Per isterminar dalla Città del Signore Tutti gli operatori d'iniquità. 019 PSA 102 001 Orazione dell'afflitto, essendo angosciato, e spandendo il suo lamento davanti a Dio SIGNORE, ascolta la mia orazione, E venga il mio grido infino a te. 019 PSA 102 002 Non nasconder la tua faccia da me; Nel giorno che io sono in distretta, inchina a me il tuo orecchio; Nel giorno che io grido, affrettati a rispondermi. 019 PSA 102 003 Perciocchè i miei giorni son venuti meno come fumo, E le mie ossa sono arse come un tizzone. 019 PSA 102 004 Il mio cuore è stato percosso come erba, Ed è seccato; Perciocchè io ho dimenticato di mangiare il mio pane. 019 PSA 102 005 Le mie ossa sono attaccate alla mia carne, Per la voce de' miei gemiti. 019 PSA 102 006 Io son divenuto simile al pellicano del deserto; E son come il gufo delle solitudini. 019 PSA 102 007 Io vegghio, e sono Come il passero solitario sopra il tetto. I miei nemici mi fanno vituperio tuttodì; 019 PSA 102 008 Quelli che sono infuriati contro a me fanno delle esecrazioni di me. 019 PSA 102 009 Perciocchè io ho mangiata la cenere come pane, Ed ho temperata la mia bevanda con lagrime. 019 PSA 102 010 Per la tua indegnazione, e per lo tuo cruccio; Perciocchè, avendomi levato ad alto, tu mi hai gettato [a basso]. 019 PSA 102 011 I miei giorni [son] come l'ombra che dichina; Ed io son secco come erba. 019 PSA 102 012 Ma tu, Signore, dimori in eterno E la tua memoria [è] per ogni età. 019 PSA 102 013 Tu ti leverai, tu avrai compassione di Sion; Perciocchè [egli è] tempo di averne pietà; Perciocchè il termine è giunto. 019 PSA 102 014 Imperocchè i tuoi servitori hanno affezione alle pietre di essa, Ed hanno pietà della sua polvere. 019 PSA 102 015 E le genti temeranno il Nome del Signore, E tutti i re della terra la tua gloria, 019 PSA 102 016 Quando il Signore avrà riedificata Sion, [Quando] egli sarà apparito nella sua gloria, 019 PSA 102 017 Ed avrà volto lo sguardo all'orazione de' desolati, E non avrà sprezzata la lor preghiera. 019 PSA 102 018 Ciò sarà scritto all'età a venire; E il popolo che sarà creato loderà il Signore. 019 PSA 102 019 Perciocchè egli avrà riguardato dall'alto luogo della sua santità; Perciocchè il Signore avrà mirato dal cielo verso la terra; 019 PSA 102 020 Per udire i gemiti de' prigioni; Per isciogliere quelli ch'erano condannati a morte; 019 PSA 102 021 Acciocchè si narri in Sion il Nome del Signore, E la sua lode in Gerusalemme. 019 PSA 102 022 Quando i popoli e i regni saranno raunati insieme, Per servire al Signore. 019 PSA 102 023 Egli ha tra via abbattute le mie forze; Egli ha scorciati i miei giorni. 019 PSA 102 024 Io dirò: O Dio mio, non farmi trapassare al mezzo de' miei dì; I tuoi anni [durano] per ogni età. 019 PSA 102 025 Tu fondasti già la terra; E i cieli [son] l'opera delle tue mani; 019 PSA 102 026 Queste cose periranno, ma tu dimorerai; Ed esse invecchieranno tutte, come un vestimento; Tu le muterai come una vesta, e trapasseranno. 019 PSA 102 027 Ma tu [sei sempre] lo stesso, E gli anni tuoi non finiranno giammai. 019 PSA 102 028 I figliuoli de' tuoi servitori abiteranno, E la progenie loro sarà stabilita nel tuo cospetto. 019 PSA 103 001 [Salmo] di Davide BENEDICI, anima mia, il Signore; E tutte le mie interiora [benedite] il Nome suo santo. 019 PSA 103 002 Benedici, anima mia, il Signore, E non dimenticare alcuno dei suoi beneficii. 019 PSA 103 003 [Egli è quel] che [ti] perdona tutte le tue iniquità; Che sana tutte le tue infermità; 019 PSA 103 004 Che riscuote dalla fossa la tua vita; Che ti corona di benignità e di compassioni; 019 PSA 103 005 Che sazia di beni la tua bocca; Che ti fa ringiovanire come l'aquila. 019 PSA 103 006 Il Signore fa giustizia E ragione a tutti quelli che sono oppressati. 019 PSA 103 007 Egli ha fatte assapere a Mosè le sue vie, [Ed] a' figliuoli d'Israele le sue opere. 019 PSA 103 008 Il Signore [è] pietoso e clemente; Lento all'ira, e di gran benignità. 019 PSA 103 009 Egli non contende in eterno; E non serba [l'ira] in perpetuo. 019 PSA 103 010 Egli non ci ha fatto secondo i nostri peccati; E non ci ha reso la retribuzione secondo le nostre iniquità. 019 PSA 103 011 Perciocchè, quanto sono alti i cieli sopra la terra, [Tanto] è grande la sua benignità inverso quelli che lo temono. 019 PSA 103 012 Quant'è lontano il Levante dal Ponente, [Tanto] ha egli allontanati da noi i nostri misfatti. 019 PSA 103 013 Come un padre è pietoso inverso i figliuoli, [Così] è il Signore pietoso inverso quelli che lo temono. 019 PSA 103 014 Perciocchè egli conosce la nostra natura; Egli si ricorda che noi [siamo] polvere. 019 PSA 103 015 I giorni dell'uomo [son] come l'erba; Egli fiorisce come il fiore del campo. 019 PSA 103 016 [Il quale], se un vento gli passa sopra, non [è] più; E il suo luogo non lo riconosce più. 019 PSA 103 017 Ma la benignità del Signore [è] di secolo in secolo Sopra quelli che lo temono; E la sua giustizia sopra i figliuoli de' figliuoli, 019 PSA 103 018 Di quelli che osservano il suo patto, E che si ricordano de' suoi comandamenti, per metterli in opera. 019 PSA 103 019 Il Signore ha stabilito il suo trono ne' cieli; E il suo regno signoreggia per tutto. 019 PSA 103 020 Benedite il Signore, [voi] suoi Angeli, Possenti di forza, che fate ciò ch'egli dice, Ubbidendo alla voce della sua parola. 019 PSA 103 021 Benedite il Signore, [voi] tutti gli eserciti suoi; [Voi] suoi ministri, che fate ciò che gli piace. 019 PSA 103 022 Benedite il Signore, [voi] tutte l'opere sue, In tutti i luoghi della sua signoria. Anima mia, benedici il Signore. 019 PSA 104 001 BENEDICI, anima mia, il Signore; O Signore Iddio mio, tu sei sommamente grande; Tu sei vestito di gloria e di magnificenza. 019 PSA 104 002 Egli si ammanta di luce come di una vesta; Egli tende il cielo come una cortina. 019 PSA 104 003 Egli fa i palchi delle sue sale nelle acque; Egli pone le nuvole [per] suo carro: Egli passeggia sopra le ale del vento. 019 PSA 104 004 Egli fa i venti suoi Angeli, E il fuoco divampante suoi ministri. 019 PSA 104 005 Egli ha fondata la terra sulle sue basi; Giammai in perpetuo non sarà smossa. 019 PSA 104 006 Tu l'avevi [già] coperta dell'abisso, come d'una vesta; Le acque si erano fermate sopra i monti. 019 PSA 104 007 Esse fuggirono per lo tuo sgridare; Si affrettarono per la voce del tuo tuono; 019 PSA 104 008 Erano salite sopra i monti; [ma] discesero nelle valli, Al luogo che tu hai loro costituito. 019 PSA 104 009 Tu hai [loro] posto un termine, il qual non trapasseranno; [E] non torneranno a coprir la terra. 019 PSA 104 010 [Egli è quel] che manda le fonti per le valli, Onde [esse] corrono fra i monti; 019 PSA 104 011 Abbeverano tutte le bestie della campagna; Gli asini salvatichi spengono la lor sete [con esse]. 019 PSA 104 012 Presso a quelle si riparano gli uccelli del cielo; Fanno sentir di mezzo alle frondi le [lor] voci. 019 PSA 104 013 Egli adacqua i monti dalle sue stanze sovrane; La terra è saziata del frutto delle sue opere. 019 PSA 104 014 Egli fa germogliar l'erba per le bestie; E l'erbaggio per lo servigio dell'uomo, Facendo uscire della terra il pane. 019 PSA 104 015 Egli rallegra il cuor dell'uomo col vino, Egli fa risplender la faccia coll'olio, E sostenta il cuor dell'uomo col pane. 019 PSA 104 016 Gli alberi del Signore [ne] son saziati; I cedri del Libano ch'egli ha piantati; 019 PSA 104 017 Dove gli uccelli si annidano; Gli abeti, [che son] la stanza della cicogna. 019 PSA 104 018 Gli alti monti [sono] per li cavriuoli; Le rocce [sono] il ricetto de' conigli. 019 PSA 104 019 Egli ha fatta la luna per le stagioni; Il sole conosce il suo occaso. 019 PSA 104 020 Tu mandi le tenebre, ed e' si fa notte, Nella quale tutte le fiere delle selve vanno attorno. 019 PSA 104 021 I leoncelli rugghiano dietro alla preda, E per chiedere a Dio il lor pasto. 019 PSA 104 022 [Ma, tosto ch]'è levato il sole, si raccolgono, E giacciono ne' lor ricetti. 019 PSA 104 023 Allora l'uomo esce alla sua opera, Ed al suo lavoro, infino alla sera. 019 PSA 104 024 Quanto grandi sono, o Signore, le tue opere! Tu le hai tutte fatte con sapienza; La terra è piena de' tuoi beni. 019 PSA 104 025 Ecco, il mar grande ed ampio: Quivi son rettili senza numero, Amimali piccoli e grandi. 019 PSA 104 026 Quivi nuotano le navi, E il Leviatan che tu hai formato per ischerzare in esso. 019 PSA 104 027 Tutti [gli animali] sperano in te, Che tu dii loro il lor cibo al suo tempo. 019 PSA 104 028 [Se] tu [lo] dài loro, [lo] ricolgono; [Se] tu apri la tua mano, son saziati di beni. 019 PSA 104 029 [Se] tu nascondi la tua faccia, sono smarriti; [Se] tu ritiri il fiato loro, trapassano, E ritornano nella lor polvere. 019 PSA 104 030 [Se] tu rimandi il tuo spirito son creati; E tu rinnuovi la faccia della terra. 019 PSA 104 031 Sia la gloria del Signore in eterno; Rallegrisi il Signore nelle sue opere; 019 PSA 104 032 Il quale se riguarda verso la terra, ella trema; Se tocca i monti, essi fumano. 019 PSA 104 033 Io canterò al Signore, mentre viverò; Io salmeggerò all'Iddio mio, tanto che io durerò. 019 PSA 104 034 Il mio ragionamento gli sarà piacevole, Io mi rallegrerò nel Signore. 019 PSA 104 035 Vengano meno i peccatori d'in su la terra, E gli empi non sieno più. Anima mia, benedici il Signore. Alleluia. 019 PSA 105 001 CELEBRATE il Signore; predicate il suo Nome; Fate assapere i suoi fatti fra i popoli. 019 PSA 105 002 Cantategli, salmeggiategli, Ragionate di tutte le sue maraviglie. 019 PSA 105 003 Gloriatevi nel Nome della sua santità; Rallegrisi il cuor di coloro che cercano il Signore. 019 PSA 105 004 Cercate il Signore, e la sua forza; Cercate del continuo la sua faccia. 019 PSA 105 005 Ricordate le sue maraviglie ch'egli ha fatte; I suoi miracoli e i giudicii della sua bocca; 019 PSA 105 006 [O voi], progenie d'Abrahamo, suo servitore; Figliuoli di Giacobbe, suoi eletti. 019 PSA 105 007 Egli [è] il Signore Iddio nostro; I suoi giudicii [son] per tutta la terra. 019 PSA 105 008 Egli si ricorda in eterno del suo patto, [E] in mille generazioni della parola [ch]'egli ha comandata; 019 PSA 105 009 [Del suo patto], ch'egli fece con Abrahamo; E del suo giuramento, [ch'egli fece] ad Isacco; 019 PSA 105 010 Il quale egli confermò a Giacobbe per istatuto, [E] ad Israele [per] patto eterno; 019 PSA 105 011 Dicendo: Io ti darò il paese di Canaan, [Per] sorte della vostra eredità. 019 PSA 105 012 Quantunque fosser ben poca gente, E forestieri in esso. 019 PSA 105 013 E [mentre] essi andavano da una gente ad un'[altra], Da un regno ad un altro popolo, 019 PSA 105 014 Egli non permise che alcuno li oppressasse; Anzi gastigò eziandio dei re per amor loro, 019 PSA 105 015 [E disse]: Non toccate i miei unti, E non fate alcun male a' miei profeti. 019 PSA 105 016 Poi egli chiamò la fame sopra la terra; [E] ruppe tutto il sostegno del pane. 019 PSA 105 017 Egli aveva mandato dinanzi a loro un uomo, [Cioè] Giuseppe, [che] fu venduto per servo; 019 PSA 105 018 I cui piedi furono serrati ne' ceppi; La cui persona fu messa ne' ferri. 019 PSA 105 019 La parola del Signore lo tenne al cimento, Fino al tempo che venne ciò ch'egli aveva detto. 019 PSA 105 020 Allora il re mandò a farlo sciorre; Il dominator di popoli [mandò] a largheggiarlo. 019 PSA 105 021 Egli lo costituì padrone sopra la sua casa, E rettore sopra tutto il suo stato; 019 PSA 105 022 Per tenere a freno i suoi principi a suo senno; E per dare ammaestramento a' suoi anziani. 019 PSA 105 023 Poi Israele entrò in Egitto; E Giacobbe dimorò come forestiere nel paese di Cam. 019 PSA 105 024 E [Iddio] fece grandemente moltiplicare il suo popolo; E lo rendè più possente che i suoi nemici. 019 PSA 105 025 Egli rivolse il cuor loro a odiare il suo popolo, A macchinar frode contro a' suoi servitori. 019 PSA 105 026 Egli mandò Mosè, suo servitore; Ed Aaronne, il quale egli aveva eletto. 019 PSA 105 027 Essi eseguirono fra loro i miracoli ch'egli aveva [loro] detti, E i suoi prodigi nella terra di Cam. 019 PSA 105 028 Egli mandò le tenebre, e fece oscurar [l'aria]; Ed essi non furono ribelli alle sue parole. 019 PSA 105 029 Egli cangiò le acque loro in sangue, E fece morire il lor pesce. 019 PSA 105 030 La terra loro produsse rane, [Ch'entrarono fin] nelle camere de' loro re. 019 PSA 105 031 Alla sua parola venne una mischia d'insetti, [E] pidocchi in tutte le lor contrade. 019 PSA 105 032 Egli mutò le lor pioggie in gragnuola, E in fuoco divampante nel lor paese; 019 PSA 105 033 E percosse le lor vigne, e i lor fichi; E fracassò gli alberi della lor contrada. 019 PSA 105 034 Alla sua parola vennero locuste, E bruchi senza numero; 019 PSA 105 035 Che rosero tutta l'erba nel lor paese, E mangiarono il frutto della lor terra. 019 PSA 105 036 Poi egli percosse ogni primogenito nel lor paese, Le primizie d'ogni lor forza. 019 PSA 105 037 E condusse fuori Israele con oro e con argento; E non vi fu alcuno, fra le sue tribù, [che fosse] fiacco. 019 PSA 105 038 Gli Egizi si rallegrarono della lor partita; Perciocchè lo spavento di essi era caduto sopra loro. 019 PSA 105 039 Egli distese la nuvola, per coverta; Ed [accese] un fuoco, per alluminar[li] di notte. 019 PSA 105 040 Alla lor richiesta egli addusse delle quaglie, E li saziò del pane del cielo. 019 PSA 105 041 Egli aperse la roccia, e [ne] colarono acque; Rivi corsero per i luoghi aridi. 019 PSA 105 042 Perciocchè egli si ricordò della parola della sua santità, [Detta] ad Abrahamo, suo servitore; 019 PSA 105 043 E trasse fuori il suo popolo con allegrezza, E i suoi eletti con giubilo; 019 PSA 105 044 E diede loro i paesi delle genti; Ed essi possedettero le fatiche de' popoli; 019 PSA 105 045 Acciocchè osservassero i suoi statuti, E guardassero le sue leggi. Alleluia. 019 PSA 106 001 ALLELUIA. Celebrate il Signore; perciocchè [egli è] buono; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 106 002 Chi potrà raccontar le potenze del Signore? [Chi] potrà pubblicar tutta la sua lode? 019 PSA 106 003 Beati coloro che osservano la dirittura, Che fanno ciò ch'è giusto in ogni tempo. 019 PSA 106 004 Ricordati di me, o Signore, Secondo la [tua] benevolenza verso il tuo popolo; Visitami colla tua salute; 019 PSA 106 005 Acciocchè io vegga il bene de' tuoi eletti, [E] mi rallegri dell'allegrezza della tua gente, [E] mi glorii colla tua eredità. 019 PSA 106 006 Noi, e i nostri padri, abbiam peccato, Abbiamo operato iniquamente ed empiamente. 019 PSA 106 007 I nostri padri in Egitto non considerarono le tue maraviglie, Non si ricordarono della grandezza delle tue benignità; E si ribellarono presso al mare, nel Mar rosso. 019 PSA 106 008 Ma pure [il Signore] li salvò per l'amor del suo Nome, Per far nota la sua potenza; 019 PSA 106 009 E sgridò il Mar rosso, ed esso si seccò; E li fece camminar per gli abissi, come [per] un deserto. 019 PSA 106 010 E li salvò di man di coloro che li odiavano, E li riscosse di man del nemico. 019 PSA 106 011 E le acque copersero i lor nemici; E non ne scampò pure uno 019 PSA 106 012 Allora credettero alle sue parole; Cantarono la sua lode. 019 PSA 106 013 [Ma] presto dimenticarono le sue opere; Non aspettarono il suo consiglio; 019 PSA 106 014 E si accessero di cupidigia nel deserto; E tentarono Iddio nella solitudine. 019 PSA 106 015 Ed egli diede loro ciò che chiedevano; Ma mandò la magrezza nelle lor persone. 019 PSA 106 016 Oltre a ciò furono mossi d'invidia contro a Mosè, nel campo; [E] contro ad Aaronne, il Santo del Signore. 019 PSA 106 017 La terra si aperse, e tranghiottì Datan, E coperse il seguito di Abiram. 019 PSA 106 018 E il fuoco arse la lor raunanza; La fiamma divampò gli empi. 019 PSA 106 019 Fecero un vitello in Horeb, E adorarono una statua di getto; 019 PSA 106 020 E mutarono la lor gloria In una somiglianza di bue che mangia l'erba. 019 PSA 106 021 Dimenticarono Iddio, lor Salvatore, Il quale aveva fatte cose grandi in Egitto; 019 PSA 106 022 Cose maravigliose nel paese di Cam, Tremende al Mar rosso. 019 PSA 106 023 Onde egli disse di sterminarli; Se non che Mosè, suo eletto, si presentò alla rottura davanti a lui, Per istornar l'ira sua che non distruggesse. 019 PSA 106 024 Disdegnarono ancora il paese desiderabile; Non credettero alla sua parola. 019 PSA 106 025 E mormorarono ne' lor tabernacoli; Non attesero alla voce del Signore. 019 PSA 106 026 Onde egli alzò loro la mano, Che li farebbe cader nel deserto; 019 PSA 106 027 E che farebbe cader la lor progenie fra le genti, E che li dispergerebbe per li paesi. 019 PSA 106 028 Oltre a ciò si congiunsero con Baal-peor, E mangiarono de' sacrificii de' morti; 019 PSA 106 029 E dispettarono [Iddio] co' lor fatti, Onde la piaga si avventò a loro. 019 PSA 106 030 Ma Finees si feve avanti, e fece giudicio; E la piaga fu arrestata. 019 PSA 106 031 E ciò gli fu reputato per giustizia, Per ogni età, in perpetuo. 019 PSA 106 032 Provocarono ancora [il Signore] ad ira presso alla acque di Meriba, Ed avvenne del male a Mosè per loro. 019 PSA 106 033 Perciocchè inasprirono il suo spirito; Onde egli parlò disavvedutamente colle sue labbra. 019 PSA 106 034 Essi non distrussero i popoli, Che il Signore aveva lor detto; 019 PSA 106 035 Anzi si mescolarono fra le genti, Ed impararono le loro opere; 019 PSA 106 036 E servirono a' loro idoli, E quelli furono loro per laccio; 019 PSA 106 037 E sacrificarono i lor figluoli. E le lor figliuole a' demoni; 019 PSA 106 038 E sparsero il sangue innocente, Il sangue de' lor figliuoli e delle lor figliuole, I quali sacrificarono agl'idoli di Canaan; E il paese fu contaminato di sangue. 019 PSA 106 039 Ed essi si contaminarono per le loro opere, E fornicarono per li lor fatti. 019 PSA 106 040 Onde l'ira del Signore si accese contro al suo popolo, Ed egli abbominò la sua eredità; 019 PSA 106 041 E li diede in man delle genti; E quelli che li odiavano signoreggiarono sopra loro. 019 PSA 106 042 E i lor nemici li oppressarono; Ed essi furono abbassati sotto alla lor mano. 019 PSA 106 043 Egli li riscosse molte volte; Ma essi lo dispettarono co' lor consigli, Onde furono abbattuti per la loro iniquità. 019 PSA 106 044 E pure egli ha riguardato, quando [sono stati] in distretta; Quando ha udito il lor grido; 019 PSA 106 045 E si è ricordato inverso loro del suo patto, E si è pentito, secondo la grandezza delle sue benignità. 019 PSA 106 046 Ed ha renduti loro pietosi Tutti quelli che li avevano menati in cattività. 019 PSA 106 047 Salvaci, o Signore Iddio nostro, E raccoglici d'infra le genti; Acciocchè celebriamo il Nome della tua santità, [E] ci gloriamo nella tua lode. 019 PSA 106 048 Benedetto [sia] il Signore Iddio d'Israele di secolo in secolo. Or dica tutto il popolo: Amen. Alleluia. 019 PSA 107 001 CELEBRATE il Signore; perciocchè [egli è] buono. Perciocchè la sua benignità [dura] in eterno. 019 PSA 107 002 [Così] dicano quelli che sono stati riscattati dal Signore, I quali egli ha riscossi di distretta. 019 PSA 107 003 E li ha raccolti da' [diversi] paesi, Dal Levante e dal Ponente; dal Settentrione e dal mare. 019 PSA 107 004 Essi andavano errando per deserti, per cammini di solitudine; Non trovavano città abitata. 019 PSA 107 005 [Erano] affamati ed assetati; L'anima loro spasimava in loro. 019 PSA 107 006 Ma, avendo gridato al Signore, mentre erano in distretta, Egli li ha tratti fuor delle loro angosce; 019 PSA 107 007 E li ha condotti per diritto cammino, Per andare in città abitata. 019 PSA 107 008 Celebrino [adunque] appo il Signore la sua benignità, E le sue maraviglie appo i figliuoli degli uomini. 019 PSA 107 009 Perciocchè egli ha saziata l'anima assetata, Ed ha empiuta di beni l'anima affamata. 019 PSA 107 010 [Così dicano] quelli che dimoravano in tenebre ed in ombra di morte, Prigioni, [ritenuti] in afflizione, e ne' ferri. 019 PSA 107 011 Perciocchè erano stati ribelli alle parole del Signore, Ed avevano sprezzato il consiglio dell'Altissimo; 019 PSA 107 012 Onde egli aveva abbattuto il cuor loro con affanni, [Ed] erano caduti; e non [vi era] alcuno che [li] soccorresse. 019 PSA 107 013 Ma, avendo gridato al Signore, mentre erano in distretta, Egli li ha salvati dalle loro angosce; 019 PSA 107 014 [E] li ha tratti fuor delle tenebre, e dell'ombra della morte; Ed ha rotti i lor legami. 019 PSA 107 015 Celebrino [adunque] appo il Signore la sua benignità, E le sue maraviglie appo i figliuoli degli uomini. 019 PSA 107 016 Perciocchè egli ha rotte le porte di rame, Ed ha spezzate le sbarre di ferro. 019 PSA 107 017 [Così dicano] gli stolti, [ch]'erano afflitti per li lor misfatti, Ne' quali camminavano, e per le loro iniquità. 019 PSA 107 018 La cui anima abbominava ogni cibo; Ed erano giunti fino alle porte della morte. 019 PSA 107 019 Ma, avendo gridato al Signore, mentre erano in distretta, Egli li ha salvati dalle loro angosce. 019 PSA 107 020 Egli ha mandata la sua parola, e li ha sanati, E liberati dalle lor malattie mortali. 019 PSA 107 021 Celebrino [adunque] appo il Signore la sua benignità, E le sue maraviglie appo i figliuoli degli uomini. 019 PSA 107 022 E sacrifichino sacrificii di lode, E raccontino le sue opere con giubilo. 019 PSA 107 023 [Così dicano] quelli che scendono nel mare sopra navi, Che fanno traffico su per le grandi acque. 019 PSA 107 024 Essi veggono le opere del Signore, E le sue maraviglie nel profondo [mare]. 019 PSA 107 025 Perciocchè, alla sua parola, egli fa levare il vento di tempesta, Il quale alza le onde di esso. 019 PSA 107 026 Salgono al cielo, [poi] scendono agli abissi; L'anima loro si strugge di male. 019 PSA 107 027 Saltano, e traballano come un ebbro; E perdono tutto il lor senno. 019 PSA 107 028 Ma, gridando al Signore, mentre sono in distretta, Egli li trae fuor delle loro angosce. 019 PSA 107 029 Egli acqueta la tempesta, E le onde loro si fermano. 019 PSA 107 030 Ed essi si rallegrano che sono acquetate; Ed egli li conduce al porto da loro desiderato. 019 PSA 107 031 Celebrino [adunque] appo il Signore la sua benignità, E le sue maraviglie appo i figliuoli degli uomini. 019 PSA 107 032 Ed esaltinlo nella raunanza del popolo, E laudinlo nel concistoro degli anziani. 019 PSA 107 033 Egli riduce i fiumi in deserto, E le vene delle acque in luoghi aridi; 019 PSA 107 034 La terra fertile in salsuggine, Per la malvagità de' suoi abitanti. 019 PSA 107 035 Egli riduce i deserti in guazzi d'acque. E la terra arida in vene d'acque; 019 PSA 107 036 E fa quivi abitar gli affamati, I quali [vi] fondano città da abitare. 019 PSA 107 037 E seminano campi, e piantano vigne, Che producono rendita di frutto. 019 PSA 107 038 Ed egli li benedice, e moltiplicano grandemente; Ed egli non iscema i lor bestiami. 019 PSA 107 039 Poi vengono al meno, e sono abbassati Per distretta, [per] avversità, e [per] affanni. 019 PSA 107 040 Egli spande lo sprezzo sopra i nobili, E li fa andare errando per luoghi deserti, [ove] non [vi è] via alcuna. 019 PSA 107 041 E innalza il bisognoso dalla miseria, E fa che le famiglie [moltiplicano] a guisa di gregge. 019 PSA 107 042 Gli [uomini] diritti, veggendo [queste cose], si rallegrano; Ma ogni iniquità si tura la bocca. 019 PSA 107 043 Chi [è] savio? osservi queste cose, E consideri le benignità del Signore. 019 PSA 108 001 Cantico di Salmo di Davide IL mio cuore è disposto, o Dio, Ed anche la mia gloria; io canterò, e salmeggerò. 019 PSA 108 002 Saltero, e cetera, destati; Io mi risveglierò all'alba. 019 PSA 108 003 Io ti celebrerò fra i popoli, o Signore, E ti salmeggerò fra le nazioni. 019 PSA 108 004 Perciocchè la tua benignità [è] grande, disopra il cielo; E la tua verità [aggiunge] infino alle nuvole. 019 PSA 108 005 Innalzati, o Dio, sopra i cieli; Ed [innalzisi] la tua gloria sopra tutta le terra; 019 PSA 108 006 Acciocchè i tuoi diletti sieno liberati; Salva[mi col]la tua destra, e rispondimi. 019 PSA 108 007 Iddio ha parlato per la sua santità; io trionferò, Io spartirò Sichem, e misurerò la valle di Succot. 019 PSA 108 008 Mio [è] Galaad, mio [è] Manasse; Ed Efraim [è] la forza del mio capo; Giuda [è] il mio legislatore; 019 PSA 108 009 Moab [è] la caldaia del mio lavatoio; Io getterò le mie scarpe sopra Edom; Io trionferò della Palestina con voci di allegrezza. 019 PSA 108 010 Chi mi condurrà nella città della fortezza? Chi mi menerà fino in Edom? 019 PSA 108 011 Non [sarai desso tu], o Dio, [che] ci avevi scacciati, E non uscivi [più] fuori, o Dio, co' nostri eserciti? 019 PSA 108 012 Dacci aiuto, [per uscir] di distretta; Perciocchè il soccorso degli uomini [è] vanità. 019 PSA 108 013 Col[l'aiuto di] Dio noi faremo prodezze; Ed egli calpesterà i nostri nemici. 019 PSA 109 001 Salmo di Davide, [dato] al Capo de' Musici O DIO della mia lode, non tacere; 019 PSA 109 002 Perciocchè la bocca dell'empio e la bocca di frode si sono aperte contro a me; Hanno parlato meco con lingua bugiarda; 019 PSA 109 003 E mi hanno assediato con parole d'odio; E mi hanno fatta guerra senza cagione. 019 PSA 109 004 In vece dell'amore che ho loro portato, mi sono stati avversari; Ed io [ho loro renduta] preghiera. 019 PSA 109 005 Essi mi hanno renduto male per bene, E odio per lo mio amore. 019 PSA 109 006 Costituisci il maligno sopra lui; E fa' che Satana gli stia alla destra. 019 PSA 109 007 Quando sarà giudicato, esca condannato; E la sua preghiera [gli] torni in peccato. 019 PSA 109 008 Sieno i suoi giorni pochi; Un altro prenda il suo ufficio. 019 PSA 109 009 Sieno i suoi figliuoli orfani, E la sua moglie vedova. 019 PSA 109 010 E vadano i suoi figliuoli del continuo vagando; E mendichino, ed accattino, [uscendo fuor] de' lor casolari. 019 PSA 109 011 L'usuraio tenda la rete a tutto ciò ch'egli ha; E rubino gli strani le sue fatiche. 019 PSA 109 012 Non siavi alcuno che stenda la [sua] benignità inverso lui; E non vi sia chi abbia pietà de' suoi orfani. 019 PSA 109 013 Sieno distrutti i suoi discendenti; Sia cancellato il lor nome nella seconda generazione. 019 PSA 109 014 Sia ricordata l'iniquità de' suoi padri appo il Signore; E il peccato di sua madre non sia cancellato. 019 PSA 109 015 Sieno [que' peccati] del continuo nel cospetto del Signore; E stermini egli d'in su la terra la memoria di essi. 019 PSA 109 016 Perciocchè egli non si è ricordato d'usar benignità, Ed ha perseguitato l'uomo povero, ed afflitto, E tribolato di cuore, per uccider[lo]. 019 PSA 109 017 Poichè egli ha amata la maledizione, vengagli; E [poichè] non si è compiaciuto nella benedizione, allontanisi ella da lui. 019 PSA 109 018 E sia vestito di maledizione, come del suo manto; Ed entri quella come acqua nelle sue interiora, E come olio nelle sue ossa. 019 PSA 109 019 Siagli quella a guisa di vestimento, [del quale] egli sia avvolto; Ed a guisa di cintura, della quale sempre sia cinto. 019 PSA 109 020 [Tal] sia, da parte del Signore, la ricompensa de' miei avversari, E di quelli che parlano male contro all'anima mia. 019 PSA 109 021 Ma tu, o Signore Iddio, opera inverso me, per amor del tuo Nome; Liberami, perciocchè la tua benignità [è] buona. 019 PSA 109 022 Perciocchè io sono afflitto, e povero; E il mio cuore è piagato dentro di me. 019 PSA 109 023 Io me ne vo, come l'ombra quando dichina; Io sono agitato come una locusta. 019 PSA 109 024 Le mie ginocchia vacillano per li [miei] digiuni; E la mia carne è dimagrata, e non ha [più] grassezza alcuna. 019 PSA 109 025 Ed anche son loro in vituperio; [Quando] mi veggono, scuotono la testa. 019 PSA 109 026 Aiutami, Signore Iddio mio; Salvami secondo la tua benignità. 019 PSA 109 027 E sappiano che questo [è] la tua mano, [E che] tu, Signore, hai fatto questo. 019 PSA 109 028 Essi malediranno, e tu benedirai; Si sono innalzati, ma saran confusi, Ed il tuo servitore si rallegrerà. 019 PSA 109 029 Sieno i miei avversari vestiti di vituperio, Ed avvolti della lor vergogna, come di un mantello. 019 PSA 109 030 Io celebrerò altamente il Signore colla mia bocca; E lo loderò in mezzo de' grandi. 019 PSA 109 031 Perciocchè egli sta alla destra del povero, Per salvar[lo] da quelli che lo condannano a morte. 019 PSA 110 001 Salmo di Davide IL Signore ha detto al mio Signore; Siedi alla mia destra, Infino a tanto che io abbia posti i tuoi nemici per iscannello de' tuoi piedi. 019 PSA 110 002 Il Signore manderà fuor di Sion lo scettro della tua potenza, [Dicendo: ] Signoreggia in mezzo de' tuoi nemici. 019 PSA 110 003 Il tuo popolo [sarà] tutto volenteroso, Nel giorno [che tu rassegnerai] il tuo esercito, nel magnifico santuario; La rugiada della tua gioventù [ti sarà prodotta] dalla matrice dell'alba. 019 PSA 110 004 Il Signore ha giurato, e non si pentirà: Tu [sei] sacerdote in eterno, Secondo l'ordine di Melchisedec. 019 PSA 110 005 Il Signore [sarà] alla tua destra. [Questo mio Signore] trafiggerà i re nel giorno della sua ira. 019 PSA 110 006 Egli farà giudicio fra le genti, egli empierà [ogni cosa] di corpi morti; Egli trafiggerà il capo [che regna] sopra molti paesi. 019 PSA 110 007 Egli berrà del torrente tra via; E perciò alzerà il capo. 019 PSA 111 001 ALLELUIA. Io celebrerò il Signore con tutto il cuore, Nel consiglio, e nella raunanza degli [uomini] diritti. 019 PSA 111 002 Grandi [son] le opere del Signore, Spiegate davanti a tutti quelli che si dilettano in esse. 019 PSA 111 003 Le sue opere [son] gloria e magnificenza; E la sua giustizia dimora in eterno. 019 PSA 111 004 Egli ha rendute memorabili le sue maraviglie; Il Signore [è] grazioso e pietoso. 019 PSA 111 005 Egli dà da vivere a quelli che lo temono; Egli si ricorda in eterno del suo patto. 019 PSA 111 006 Egli ha dichiarata al suo popolo la potenza delle sue opere, Dandogli l'eredità delle genti. 019 PSA 111 007 Le opere delle sue mani [son] verità e dirittura; Tutti i suoi comandamenti [son] veraci; 019 PSA 111 008 Stabili in sempiterno, Fatti con verità, e con dirittura. 019 PSA 111 009 Egli ha mandata la redenzione al suo popolo; Egli ha ordinato il suo patto in eterno; Il suo Nome [è] santo e tremendo. 019 PSA 111 010 Il principio della sapienza [è] il timor del Signore; Ogni [uomo] che mette in opera i suoi comandamenti, ha buon senno; La sua lode dimora in perpetuo. 019 PSA 112 001 ALLELUIA, Beato l'uomo che teme il Signore, [E] si diletta sommamente ne' suoi comandamenti. 019 PSA 112 002 La sua progenie sarà possente in terra; La generazione degli [uomini] diritti sarà benedetta. 019 PSA 112 003 Facoltà e ricchezze [son] nella sua casa, E la sua giustizia dimora in perpetuo. 019 PSA 112 004 La luce si leva nelle tenebre a quelli che son diritti. [Un tale uomo è] pietoso, misericordioso, e giusto. 019 PSA 112 005 L'uomo da bene dona, e presta; [E] governa i fatti suoi con dirittura. 019 PSA 112 006 Certo egli non sarà giammai smosso; Il giusto sarà in memoria perpetua. 019 PSA 112 007 Egli non temerà di mal grido; Il suo cuore [è] fermo, egli si confida nel Signore. 019 PSA 112 008 Il suo cuore [è] bene appoggiato, egli non avrà paura alcuna, Finchè vegga ne' suoi nemici [ciò ch'egli desidera]. 019 PSA 112 009 Egli ha sparso, egli ha donato a' bisognosi; La sua giustizia dimora in perpetuo, Il suo corno sarà alzato in gloria. 019 PSA 112 010 L'empio [lo] vedrà, e dispetterà; Egli digrignerà i denti, e si struggerà; Il desiderio degli empi perirà. 019 PSA 113 001 ALLELUIA. Lodate, servitori del Signore, Lodate il Nome del Signore. 019 PSA 113 002 Sia benedetto il nome del Signore, Da ora in eterno. 019 PSA 113 003 Il nome del Signore è lodato Dal sol levante, infino al ponente. 019 PSA 113 004 Il Signore [è] eccelso sopra tutte le nazioni, La sua gloria [è] sopra i cieli. 019 PSA 113 005 Chi [è] simile al Signore Iddio nostro, Il quale abita ne' luoghi altissimi? 019 PSA 113 006 Che riguarda abbasso In cielo ed in terra; 019 PSA 113 007 Che rileva il misero dalla polvere, [Ed] innalza il povero dallo sterco; 019 PSA 113 008 Per farlo sedere co' principi, Co' principi del suo popolo; 019 PSA 113 009 Che fa abitare in famiglia la donna sterile, [Facendola] diventar lieta madre di figliuoli? Alleluia. 019 PSA 114 001 QUANDO Israele uscì di Egitto, [E] la casa di Giacobbe d'infra il popolo barbaro; 019 PSA 114 002 Giuda fu consacrato al Signore, Israele [divenne] suo dominio. 019 PSA 114 003 Il mare [lo] vide, e fuggì; Il Giordano si rivolse a ritroso. 019 PSA 114 004 I monti saltarono come montoni, I colli come agnelli. 019 PSA 114 005 Che avesti, o mare, che tu fuggisti? [E tu], Giordano, che ti rivolgesti a ritroso? 019 PSA 114 006 [E voi], monti, [che] saltaste come montoni; [E voi], colli, come agnelli? 019 PSA 114 007 Trema, o terra, per la presenza del Signore; Per la presenza dell'Iddio di Giacobbe; 019 PSA 114 008 Il quale mutò la roccia in guazzo d'acqua, Il macigno in fonte d'acqua. 019 PSA 115 001 NON a noi, Signore, non a noi, Anzi al tuo Nome, da' gloria, Per la tua benignità, e verità. 019 PSA 115 002 Perchè direbbero le genti: Dove [è] ora l'Iddio loro? 019 PSA 115 003 Or l'Iddio nostro [è] pur ne' cieli [E] fa tutto ciò che gli piace. 019 PSA 115 004 Gl'idoli di quelle [sono] oro ed argento; Opera di mani d'uomini; 019 PSA 115 005 Hanno bocca, e non parlano; Hanno occhi, e non veggono; 019 PSA 115 006 Hanno orecchie, e non odono; Hanno naso, e non odorano; 019 PSA 115 007 Hanno mani, e non toccano; Hanno piedi, e non camminano; E non rendono alcun suono dalla lor gola. 019 PSA 115 008 Simili ad essi sieno quelli che li fanno; Chiunque si confida in essi. 019 PSA 115 009 O Israele, confidati nel Signore; Egli [è] l'aiuto, e lo scudo di quelli [che si confidano in lui]. 019 PSA 115 010 O casa d'Aaronne, confidatevi, nel Signore; Egli [è] l'aiuto, e lo scudo di quelli [che si confidano in lui]. 019 PSA 115 011 O [voi] che temete il Signore, confidatevi in lui; Egli [è] l'aiuto, e lo scudo di quelli [che si confidano in lui]. 019 PSA 115 012 Il Signore si ricorda di noi; egli [ci] benedirà; Egli benedirà la casa d'Israele; Egli benedirà la casa d'Aaronne. 019 PSA 115 013 Egli benedirà quelli che lo temono, Piccoli e grandi. 019 PSA 115 014 Il Signore vi accrescerà [le sue grazie], A voi, ed a' vostri figliuoli. 019 PSA 115 015 Voi [siete] benedetti dal Signore Che ha fatto il cielo e la terra. 019 PSA 115 016 Quant'è al cielo, il cielo [è] per lo Signore; Ma egli ha data la terra a' figliuoli degli uomini. 019 PSA 115 017 I morti non loderanno già il Signore, Nè alcun di quelli che scendono nel [luogo del] silenzio. 019 PSA 115 018 Ma noi benediremo il Signore, Da ora in eterno. Alleluia. 019 PSA 116 001 IO amo [il Signore]; perciocchè egli ascolta La mia voce, [e] le mie supplicazioni. 019 PSA 116 002 Poichè egli ha inchinato a me il suo orecchio, Io [lo] invocherò tutti i giorni della mia vita. 019 PSA 116 003 I legami della morte mi avevano circondato, E le distrette del sepolcro mi avevano colto; Io aveva scontrata angoscia e cordoglio. 019 PSA 116 004 Ma io invocai il Nome del Signore, [Dicendo: ] Deh! Signore, libera l'anima mia. 019 PSA 116 005 Il Signore [è] pietoso e giusto; E il nostro Dio è misericordioso. 019 PSA 116 006 Il Signore guarda i semplici; Io era ridotto in misero stato, Ed egli mi ha salvato. 019 PSA 116 007 Ritorna, anima mia, al tuo riposo; Perciocchè il Signore ti ha fatta la tua retribuzione. 019 PSA 116 008 Poichè, [o Signore], tu hai ritratta l'anima mia da morte, Gli occhi miei da lagrime, I miei piedi da caduta; 019 PSA 116 009 Io camminerò nel tuo cospetto Nella terra de' viventi. 019 PSA 116 010 Io ho creduto, [e però] certo io parlerò. Io era grandemente afflitto; 019 PSA 116 011 Io diceva nel mio smarrimento: Ogni uomo [è] bugiardo. 019 PSA 116 012 Che renderò io al Signore? Tutti i suoi beneficii [son] sopra me. 019 PSA 116 013 Io prenderò il calice delle salvazioni, E predicherò il Nome del Signore. 019 PSA 116 014 Io pagherò i miei voti al Signore, Ora in presenza di tutto il suo popolo. 019 PSA 116 015 La morte de' santi del Signore [È] preziosa nel suo cospetto. 019 PSA 116 016 Deh! Signore, [esaudiscimi]; perciocchè io [son] tuo servitore; Io [son] tuo servitore, figliuolo della tua servente; Tu hai sciolti i miei legami. 019 PSA 116 017 Io ti sacrificherò sacrificio di lode, E predicherò il Nome del Signore. 019 PSA 116 018 Io pagherò i miei voti al Signore, Ora in presenza di tutto il suo popolo; 019 PSA 116 019 Ne' cortili della Casa del Signore, In mezzo di te, o Gerusalemme. Alleluia. 019 PSA 117 001 NAZIONI tutte, lodate il Signore; Popoli tutti, celebratelo; 019 PSA 117 002 Perciocchè la sua benignità è grandissima sopra noi; E la sua verità [è] in eterno. Alleluia. 019 PSA 118 001 CELEBRATE il Signore; perciocchè [egli è] buono, Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 118 002 Or dica Israele, Che la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 118 003 Or dica la casa d'Aaronne, Che la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 118 004 Or dicano quelli che temono il Signore, Che la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 118 005 Essendo in distretta, io invocai il Signore; E il Signore mi rispose, [e mi mise] al largo. 019 PSA 118 006 Il Signore [è] per me; io non temerò Ciò che mi possa far l'uomo. 019 PSA 118 007 Il Signore [è] per me, fra quelli che mi soccorrono; E [però] io vedrò [ciò che io desidero] ne' miei nemici. 019 PSA 118 008 Meglio [è] sperar nel Signore, Che confidarsi negli uomini. 019 PSA 118 009 Meglio [è] sperar nel Signore, Che confidarsi ne' principi. 019 PSA 118 010 Nazioni d'ogni parte mi avevano intorniato; Nel nome del Signore [è avvenuto] che io le ho sconfitte. 019 PSA 118 011 Mi avevano circondato, ed anche accerchiao; Nel Nome del Signore [è avvenuto] che io le ho sconfitte. 019 PSA 118 012 Mi avevano intorniato come api; [Ma] sono state spente come fuoco di spine; Nel Nome del Signore [è avvenuto] che io le ho sconfitte. 019 PSA 118 013 Tu mi avevi fieramente sospinto, [o nemico], per farmi cadere; Ma il Signore mi ha soccorso. 019 PSA 118 014 Il Signore [è] la mia forza, ed il [mio] cantico; E mi è stato in salute. 019 PSA 118 015 Voce di giubilo e di vittoria [è] ne' tabernacoli de' giusti; La destra del Signore fa prodezze. 019 PSA 118 016 La destra del Signore è innalzata; La destra del Signore fa prodezze. 019 PSA 118 017 Io non morrò, anzi viverò, E racconterò le opere del Signore. 019 PSA 118 018 Il Signore veramente mi ha gastigato; Ma non mi ha dato alla morte. 019 PSA 118 019 Apritemi le porte di giustizia; Io entrerò per esse, [e] celebrerò il Signore. 019 PSA 118 020 Questa [è] la porta del Signore, I giusti entreranno per essa. 019 PSA 118 021 Io ti celebrerò; perciocchè tu mi hai risposto, E mi sei stato in salute. 019 PSA 118 022 La pietra [che] gli edificatori avevano rigettata, E stata posta in capo del cantone. 019 PSA 118 023 Questo è proceduto dal Signore; [Ed] è cosa maravigliosa davanti agli occhi nostri. 019 PSA 118 024 Questo [è] il giorno [che] il Signore ha operato: Festeggiamo, e rallegriamoci in esso. 019 PSA 118 025 Deh! Signore, ora salva; Deh! Signore, ora prospera. 019 PSA 118 026 Benedetto [sia] colui che viene nel Nome del Signore; Noi vi benediciamo dalla Casa del Signore. 019 PSA 118 027 Il Signore [è] Iddio, e ci ha fatta apparire una chiara luce; Legate con funi [l'ostia del]la solennità Alle corna dell'altare. 019 PSA 118 028 Tu [sei] il mio Dio, io ti celebrerò; [Tu sei] il mio Dio, io ti esalterò. 019 PSA 118 029 Celebrate il Signore; perciocchè [egli è] buono, Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 119 001 BEATI coloro che sono intieri di via, Che camminano nella Legge del Signore. 019 PSA 119 002 Beati coloro che guardano le sue testimonianze, Che lo cercano con tutto il cuore; 019 PSA 119 003 [I quali] eziandio non operano iniquità; [Anzi] camminano nelle sue vie. 019 PSA 119 004 Tu hai ordinato che i tuoi comandamenti Sieno strettamente osservati. 019 PSA 119 005 Oh! sieno pure addirizzate le mie vie, Per osservare i tuoi statuti. 019 PSA 119 006 Allora io non sarò svergognato, Quando io riguarderò a tutti i tuoi comandamenti. 019 PSA 119 007 Io ti celebrerò con dirittura di cuore, Quando io avrò imparate le leggi della tua giustizia. 019 PSA 119 008 Io osserverò i tuoi statuti; Non abbandonarmi del tutto. 019 PSA 119 009 Come renderà il fanciullo la sua via pura? Prendendo guardia [ad essa] secondo la tua parola. 019 PSA 119 010 Io ti ho cercato con tutto il mio cuore; Non lasciarmi deviar da' tuoi comandamenti. 019 PSA 119 011 Io ho riposta la tua parola nel mio cuore; Acciocchè io non pecchi contro a te. 019 PSA 119 012 Tu [sei] benedetto, o Signore; Insegnami i tuoi statuti. 019 PSA 119 013 Io ho colle mie labbra raccontate Tutte le leggi della tua bocca. 019 PSA 119 014 Io gioisco nella via delle tue testimonianze, Come per tutte le ricchezze [del mondo]. 019 PSA 119 015 Io ragiono de' tuoi comandamenti, E riguardo a' tuoi sentieri. 019 PSA 119 016 Io mi diletto ne' tuoi statuti; Io non dimenticherò le tue parole. 019 PSA 119 017 Fa' del bene al tuo servitore, Ed io viverò, ed osserverò la tua parola. 019 PSA 119 018 Apri gli occhi miei, ed io riguarderò Le maraviglie della tua Legge. 019 PSA 119 019 Io [son] forestiere in terra; Non nascondermi i tuoi comandamenti. 019 PSA 119 020 L'anima mia si stritola di affezione Alle tue leggi in ogni tempo. 019 PSA 119 021 Tu sgridi i superbi maledetti Che deviano da' tuoi comandamenti. 019 PSA 119 022 Togli d'addosso a me il vituperio e lo sprezzo; Perciocchè io ho guardate le tue testimonianze. 019 PSA 119 023 Eziandio, [mentre] i principi sedevano, e ragionavano contro a me, Il tuo servitore ha meditato ne' tuoi statuti. 019 PSA 119 024 Ed anche le tue testimonianze [sono] i miei diletti [Ed] i miei consiglieri. 019 PSA 119 025 L'anima mia è attaccata alla polvere; Vivificami secondo la tua parola. 019 PSA 119 026 Io [ti] ho narrate le mie vie, e tu mi hai risposto; Insegnami i tuoi statuti. 019 PSA 119 027 Fammi intender la via de' tuoi comandamenti, Ed io ragionerò delle tue maraviglie. 019 PSA 119 028 L'anima mia stilla di cordoglio; Sollevami secondo le tue parole. 019 PSA 119 029 Rimuovi da me la via della menzogna; E fammi dono della tua Legge. 019 PSA 119 030 Io ho scelta la via della verità; Io [mi] son proposte le tue leggi. 019 PSA 119 031 Io mi son tenuto alle tue testimonianze; Signore, non lasciar che io sia confuso. 019 PSA 119 032 Correrò nella via de' tuoi comandamenti, Quando tu mi avrai allargato il cuore. 019 PSA 119 033 Insegnami, Signore, la via de' tuoi statuti; Ed io la guarderò [infino] al fine. 019 PSA 119 034 Dammi intelletto, ed io guarderò la tua Legge; E l'osserverò con tutto il cuore. 019 PSA 119 035 Conducimi per lo sentiero de' tuoi comandamenti; Perciocchè io mi diletto in esso. 019 PSA 119 036 Inchina il mio cuore alle tue testimonianze, E non a cupidigia. 019 PSA 119 037 Storna gli occhi miei, che non riguardino a vanità; Vivificami nelle tue vie. 019 PSA 119 038 Attieni la tua parola al tuo servitore, Il quale [è tutto] intento al tuo timore. 019 PSA 119 039 Rimuovi [da me] il mio vituperio, del quale io temo; Perciocchè le tue leggi [son] buone. 019 PSA 119 040 Ecco, io desidero affettuosamente i tuoi comandamenti; Vivificami nella tua giustizia. 019 PSA 119 041 Ed avvenganmi le tue benignità, o Signore; [E] la tua salute, secondo la tua parola. 019 PSA 119 042 Ed io risponderò a colui che mi fa vituperio; Perciocchè io mi confido nella tua parola. 019 PSA 119 043 E non ritrarmi del tutto dalla bocca la parola della verità; Perciocchè io spero nelle tue leggi. 019 PSA 119 044 Ed io osserverò la tua Legge del continuo, In sempiterno. 019 PSA 119 045 E camminerò al largo; Perciocchè io ho ricercati i tuoi comandamenti. 019 PSA 119 046 E parlerò delle tue testimonianze davanti ai re, E non sarò svergognato. 019 PSA 119 047 E mi diletterò ne' tuoi comandamenti, I quali io amo. 019 PSA 119 048 Ed alzerò le palme delle mie mani a' tuoi comandamenti, i quali io amo; E mediterò ne' tuoi statuti. 019 PSA 119 049 Ricordati della parola [detta] al tuo servitore, Sopra la quale tu mi hai fatto sperare. 019 PSA 119 050 Questa [è] la mia consolazione nella mia afflizione, Che la tua parola mi ha vivificato. 019 PSA 119 051 I superbi mi hanno grandemente schernito; [Ma] io non mi sono stornato dalla tua Legge. 019 PSA 119 052 Signore, io mi son ricordato de' tuoi giudicii ab antico; E mi son consolato. 019 PSA 119 053 Tremito mi occupa, per gli empi Che abbandonano la tua Legge. 019 PSA 119 054 I tuoi statuti sono stati i miei cantici Nella dimora de' miei pellegrinaggi. 019 PSA 119 055 O Signore, di notte io mi son ricordato del tuo Nome, Ed ho osservata la tua Legge. 019 PSA 119 056 Questo mi è avvenuto, Perciocchè io ho guardati i tuoi comandamenti. 019 PSA 119 057 Il Signore [è] la mia parte; Io ho detto di osservare le tue parole. 019 PSA 119 058 Io ti ho supplicato con tutto il cuore; Abbi pietà di me, secondo la tua parola. 019 PSA 119 059 Io ho fatta ragione delle mie vie; Ed ho rivolti i miei piedi alle tue testimonianze. 019 PSA 119 060 Io mi sono affrettato, e non mi sono indugiato D'osservare i tuoi comandamenti. 019 PSA 119 061 Schiere d'empi mi hanno predato; [Ma però] non ho dimenticata la tua Legge. 019 PSA 119 062 Io mi levo a mezzanotte, per celebrarti, Per le leggi della tua giustizia. 019 PSA 119 063 Io [son] compagno di tutti quelli che ti temono, Ed osservano i tuoi comandamenti. 019 PSA 119 064 Signore, la terra è piena della tua benignità; Insegnami i tuoi statuti. 019 PSA 119 065 Signore, tu hai usata beneficenza inverso il tuo servitore, Secondo la tua parola. 019 PSA 119 066 Insegnami buon senno ed intendimento; Perciocchè io credo a' tuoi comandamenti. 019 PSA 119 067 Avanti che io fossi afflitto, io andava errando; Ma ora osservo la tua parola. 019 PSA 119 068 Tu [sei] buono e benefattore; Insegnami i tuoi statuti. 019 PSA 119 069 I superbi hanno acconciate delle bugie contro a me; [Ma] io con tutto il cuore guarderò i tuoi comandamenti. 019 PSA 119 070 Il cuor loro è condenso come grasso; [Ma] io mi diletto nella tua Legge. 019 PSA 119 071 Egli [è stato] buono per me, che io sono stato afflitto; Acciocchè io impari i tuoi statuti. 019 PSA 119 072 La Legge della tua bocca mi [è] migliore Che le migliaia d'oro e d'argento. 019 PSA 119 073 Le tue mani mi hanno fatto e formato; Dammi intelletto, ed io imparerò i tuoi comandamenti. 019 PSA 119 074 Quelli che ti temono mi vedranno, e si rallegreranno; Perciocchè io ho sperato nella tua parola. 019 PSA 119 075 O Signore, io so che i tuoi giudicii [non sono altro che] giustizia; E [che ciò che] mi hai afflitto [è stato] fedeltà. 019 PSA 119 076 Deh! [sia] la tua benignità per consolarmi, Secondo la tua parola, [detta] al tuo servitore. 019 PSA 119 077 Avvenganmi le tue misericordie, acciocchè io viva; Perciocchè la tua Legge [è] ogni mio diletto. 019 PSA 119 078 Sien confusi i superbi, perciocchè a torto mi sovvertono; [Ma] io medito ne' tuoi comandamenti. 019 PSA 119 079 Rivolgansi a me quelli che ti temono. E quelli che conoscono le tue testimonianze. 019 PSA 119 080 Sia il mio cuore intiero ne' tuoi statuti; Acciocchè io non sia confuso. 019 PSA 119 081 L'anima mia vien meno dietro alla tua salute; Io spero nella tua parola. 019 PSA 119 082 Gli occhi miei vengono meno dietro alla tua parola, Dicendo: Quando mi consolerai tu? 019 PSA 119 083 Perciocchè io son divenuto come un otro al fumo; E [pur] non ho dimenticati i tuoi statuti. 019 PSA 119 084 Quanti [hanno da essere] i giorni del tuo servitore? Quando farai giudicio sopra quelli che mi perseguitano? 019 PSA 119 085 I superbi mi hanno cavate delle fosse; Il che non [è] secondo la tua Legge. 019 PSA 119 086 Tutti i tuoi comandamenti [son] verità; Essi mi perseguitano a torto; soccorrimi. 019 PSA 119 087 Mi hanno pressochè distrutto ed atterrato; [Ma] io non ho abbandonati i tuoi comandamenti. 019 PSA 119 088 Vivificami secondo la tua benignità, Ed io osserverò la testimonianza della tua bocca. 019 PSA 119 089 O Signore, la tua parola [è] in eterno; Ella è stabile ne' cieli. 019 PSA 119 090 La tua verità [è] per ogni età; Tu hai stabilita la terra, ed ella sta ferma. 019 PSA 119 091 [Il cielo e la terra] stanno anche oggi fermi, per li tuoi ordini, Perciocchè ogni cosa [è] al tuo servigio. 019 PSA 119 092 Se la tua Legge [non fosse stata] ogni mio diletto, Io già sarei perito nella mia afflizione. 019 PSA 119 093 Giammai non dimenticherò i tuoi comandamenti; Perciocchè per essi tu mi hai vivificato. 019 PSA 119 094 Io [son] tuo, salvami; Perciocchè io ho ricercati i tuoi comandamenti. 019 PSA 119 095 Gli empi mi hanno atteso, per farmi perire; [Ma] io ho considerate le tue testimonianze. 019 PSA 119 096 Io ho veduto che tutte le cose le più perfette hanno fine; Ma il tuo comandamento [è] d'una grandissima distesa. 019 PSA 119 097 Oh! quanto amo la tua Legge! Ella [è] la mia meditazione di tutti i giorni. 019 PSA 119 098 [Per] li tuoi comandamenti tu mi rendi più savio che i miei nemici; Perciocchè [quelli] in perpetuo [sono] miei. 019 PSA 119 099 Io son più intendente che tutti i miei dottori; Perciocchè le tue testimonianze [son] la mia meditazione. 019 PSA 119 100 Io son più avveduto che i vecchi; Perciocchè io ho guardati i tuoi comandamenti. 019 PSA 119 101 Io ho rattenuti i miei piedi da ogni sentiero malvagio; Acciocchè io osservi la tua parola. 019 PSA 119 102 Io non mi sono stornato dalle tue leggi; Perciocchè tu mi hai ammaestrato. 019 PSA 119 103 Oh! quanto son dolci le tue parole al mio palato! [Son più dolci] che miele alla mia bocca. 019 PSA 119 104 Io son divenuto avveduto per li tuoi comandamenti; Perciò, odio ogni sentiero di falsità. 019 PSA 119 105 La tua parola [è] una lampana al mio piè, Ed un lume al mio sentiero. 019 PSA 119 106 Io ho giurato, e l'atterrò, Di osservare le leggi della tua giustizia. 019 PSA 119 107 Io son sommamente afflitto; O Signore, vivificami secondo la tua parola. 019 PSA 119 108 Deh! Signore, gradisci le offerte volontarie della mia bocca, Ed insegnami le tue leggi. 019 PSA 119 109 Io ho l'anima mia del continuo in palma di mano; E pur non ho dimenticata la tua Legge. 019 PSA 119 110 Gli empi mi hanno tesi de' lacci; E pur non mi sono sviato da' tuoi comandamenti. 019 PSA 119 111 Le tue testimonianze [son] la mia eredità in perpetuo; Perciocchè esse [son] la letizia del mio cuore. 019 PSA 119 112 Io ho inchinato il mio cuore a mettere in opera i tuoi statuti, In perpetuo, infino al fine. 019 PSA 119 113 Io odio i discorsi; Ma amo la tua Legge. 019 PSA 119 114 Tu [sei] il mio nascondimento, ed il mio scudo; Io spero nella tua parola. 019 PSA 119 115 Ritraetevi da me, maligni; Ed io guarderò i comandamenti del mio Dio. 019 PSA 119 116 Sostienmi, secondo la tua parola, ed io viverò; E non rendermi confuso della mia speranza. 019 PSA 119 117 Confortami, ed io sarò salvato; E riguarderò del continuo a' tuoi statuti. 019 PSA 119 118 Tu calpesti tutti quelli che si sviano da' tuoi statuti; Perciocchè la lor frode [è] una cosa falsa. 019 PSA 119 119 Tu riduci al niente tutti gli empi della terra, [come] schiume; Perciò io amo le tue testimonianze. 019 PSA 119 120 La mia carne si raccapriccia tutta per lo spavento di te; Ed io temo de' tuoi giudicii. 019 PSA 119 121 Io ho fatto ciò che è diritto e giusto; Non abbandonarmi a quelli che mi oppressano. 019 PSA 119 122 Da' sicurtà per lo tuo servitore in bene, [E] non [lasciar] che i superbi mi oppressino. 019 PSA 119 123 Gli occhi miei vengono meno dietro alla tua salute, Ed alla parola della tua giustizia. 019 PSA 119 124 Opera inverso il tuo servitore secondo la tua benignità, Ed insegnami i tuoi statuti. 019 PSA 119 125 Io [son] tuo servitore; dammi intelletto; Acciocchè io possa conoscere le tue testimonianze. 019 PSA 119 126 [Egli è] tempo che il Signore operi; Essi hanno annullata la tua Legge. 019 PSA 119 127 Perciò io amo i tuoi comandamenti più che oro; Anzi più che oro finissimo. 019 PSA 119 128 Perciò approvo, come diritti, tutti i tuoi comandamenti intorno ad ogni cosa; [Ed] odio ogni sentiero di menzogna. 019 PSA 119 129 Le tue testimonianze [son] cose maravigliose; Perciò l'anima mia le ha guardate. 019 PSA 119 130 La dichiarazione delle tue parole allumina, [E] dà intelletto a' semplici. 019 PSA 119 131 Io ho aperta la bocca, ed ho ansato; Perciocchè io ho bramati i tuoi comandamenti. 019 PSA 119 132 Riguarda a me, ed abbi pietà di me, Secondo ch'è ragionevole [di fare] inverso quelli che amano il tuo Nome. 019 PSA 119 133 Ferma i miei passi nella tua parola; E non [lasciare] che alcuna iniquità signoreggi sopra me. 019 PSA 119 134 Riscuotimi dall'oppressione degli uomini; Ed io osserverò i tuoi comandamenti. 019 PSA 119 135 Fa' rilucere il tuo volto sopra il tuo servitore; 019 PSA 119 136 Ed insegnami i tuoi statuti. Ruscelli d'acque mi scendono giù dagli occhi; Perciocchè la tua Legge non è osservata. 019 PSA 119 137 O Signore, tu [sei] giusto, E i tuoi giudicii [son] diritti. 019 PSA 119 138 Tu hai strettamente comandata la giustizia, E la verità delle tue testimonianze. 019 PSA 119 139 Il mio zelo mi consuma; Perciocchè i miei nemici hanno dimenticate le tue parole. 019 PSA 119 140 La tua parola [è] sommamente purgata; E però il tuo servitore l'ama. 019 PSA 119 141 Io [son] piccolo e sprezzato; [Ma però] non ho dimenticati i tuoi comandamenti. 019 PSA 119 142 La tua giustizia [è] una giustizia eterna, E la tua Legge [è] verità. 019 PSA 119 143 Tribolazione e distretta mi hanno colto; [Ma] i tuoi comandamenti [sono] i miei diletti. 019 PSA 119 144 Le tue testimonianze sono una giustizia eterna; Dammi intelletto, ed io viverò. 019 PSA 119 145 Io ho gridato con tutto il cuore; rispondimi, Signore; [Ed] io guarderò i tuoi statuti. 019 PSA 119 146 Io ti ho invocato; salvami, Ed io osserverò le tue testimonianze. 019 PSA 119 147 Io mi son fatto avanti all'alba, ed ho gridato; Io ho sperato nella tua parola. 019 PSA 119 148 Gli occhi miei prevengono le vigilie [della notte]. Per meditar nella tua parola. 019 PSA 119 149 Ascolta la mia voce, secondo la tua benignità; O Signore, vivificami, secondo che tu hai ordinato. 019 PSA 119 150 Quelli che vanno dietro a scelleratezza, E si sono allontanati dalla tua Legge, si sono accostati [a me]. 019 PSA 119 151 O Signore, tu [sei] vicino; E tutti i tuoi comandamenti [son] verità. 019 PSA 119 152 Gran tempo è che io so [questo] delle tue testimonianze, Che tu le hai stabilite in eterno. 019 PSA 119 153 Riguarda alla mia afflizione, e tramme[ne] fuori; Perciocchè io non ho dimenticata la tua Legge. 019 PSA 119 154 Dibatti la mia lite, e riscuotimi; Vivificami, secondo la tua parola. 019 PSA 119 155 La salute [è] lungi dagli empi; Perciocchè non ricercano i tuoi statuti. 019 PSA 119 156 Le tue misericordie [son] grandi, Signore; Vivificami secondo ciò che hai ordinato. 019 PSA 119 157 I miei persecutori ed i miei nemici [son] molti; [Ma] io non mi sono deviato dalle tue testimonianze. 019 PSA 119 158 Io ho veduti i disleali, e ne ho sentita gran noia; Perciocchè non osservano la tua parola. 019 PSA 119 159 Vedi quanto amo i tuoi comandamenti! Signore, vivificami, secondo la tua benignità. 019 PSA 119 160 La somma della tua parola [è] verità; E tutte le leggi della tua giustizia [sono] in eterno. 019 PSA 119 161 I principi m'hanno perseguitato senza cagione; Ma il mio cuore ha spavento della tua parola. 019 PSA 119 162 Io mi rallegro per la tua parola, Come una persona che avesse trovate grandi spoglie. 019 PSA 119 163 Io odio ed abbomino la menzogna; [Ma] io amo la tua Legge. 019 PSA 119 164 Io ti lodo sette volte il dì, Per li giudicii della tua giustizia. 019 PSA 119 165 Quelli che amano la tua Legge godono di molta pace; E non [vi è] alcuno intoppo per loro. 019 PSA 119 166 Signore, io ho sperato nella tua salute; Ed ho messi in opera i tuoi comandamenti. 019 PSA 119 167 L'anima mia ha osservate le tue testimonianze; Ed io le ho grandemente amate. 019 PSA 119 168 Io ho osservati i tuoi comandamenti, e le tue testimonianze; Perciocchè tutte le mie vie [sono] nel tuo cospetto. 019 PSA 119 169 Pervenga il mio grido al tuo cospetto, o Signore; Dammi intelletto, secondo la tua parola. 019 PSA 119 170 Venga la mia supplicazione in tua presenza; Riscuotimi, secondo la tua parola. 019 PSA 119 171 Le mie labbra sgorgheranno lode, Quando tu mi avrai insegnati i tuoi statuti. 019 PSA 119 172 La mia lingua ragionerà della tua parola; Perciocchè tutti i tuoi comandamenti [son] giustizia. 019 PSA 119 173 Siami in aiuto la tua mano; Perciocchè io ho eletti i tuoi comandamenti. 019 PSA 119 174 Signore, io ho desiderata la tua salute; E la tua Legge [è] ogni mio diletto. 019 PSA 119 175 Viva l'anima mia, ed ella ti loderà; E soccorranmi i tuoi ordinamenti. 019 PSA 119 176 Io vo errando, come una pecora smarrita; cerca il tuo servitore; Perciocchè io non ho dimenticati i tuoi comandamenti. 019 PSA 120 001 Cantico di Maalot IO ho gridato al Signore, quando sono stato in distretta, Ed egli mi ha risposto. 019 PSA 120 002 O Signore, riscuoti l'anima mia dalle labbra bugiarde, E dalla lingua frodolente. 019 PSA 120 003 Che ti darà, e che ti aggiungerà La lingua frodolente? 019 PSA 120 004 [Ella è simile a] saette acute, [tratte] da un uomo prode; Ovvero anche a brace di ginepro. 019 PSA 120 005 Ahimè! che soggiorno in Mesec, [E] dimoro presso alle tende di Chedar! 019 PSA 120 006 La mia persona è [omai] assai dimorata Con quelli che odiano la pace. 019 PSA 120 007 Io [sono uomo di] pace; ma, quando [ne] parlo, Essi [gridano] alla guerra. 019 PSA 121 001 Cantico di Maalot IO alzo gli occhi a' monti, [Per vedere] onde mi verrà aiuto. 019 PSA 121 002 Il mio aiuto [verrà] dal Signore Che ha fatto il cielo e la terra. 019 PSA 121 003 Egli non permetterà che il tuo piè vacilli; Il tuo Guardiano non sonnecchia. 019 PSA 121 004 Ecco, il Guardiano d'Israele Non sonnecchia, e non dorme. 019 PSA 121 005 Il Signore [è] quel che ti guarda; Il Signore [è] la tua ombra, [egli è] alla tua man destra. 019 PSA 121 006 Di giorno il sole non ti ferirà, Nè la luna di notte. 019 PSA 121 007 Il Signore ti guarderà d'ogni male; Egli guarderà l'anima tua. 019 PSA 121 008 Il Signore guarderà la tua uscita e la tua entrata, Da ora, e fino in eterno. 019 PSA 122 001 Cantico di Maalot, di Davide IO mi son rallegrato di ciò che mi è stato detto: Andiamo alla Casa del Signore. 019 PSA 122 002 O Gerusalemme, I nostri piedi son fermi nelle tue porte. 019 PSA 122 003 Gerusalemme, che sei edificata Come una città che è ben congiunta insieme. 019 PSA 122 004 Là ove salgono le tribù, le tribù del Signore, Alla Testimonianza d'Israele, Per celebrare il Nome del Signore, 019 PSA 122 005 Perciocchè quivi son posti i seggi per lo giudicio, I seggi della Casa di Davide. 019 PSA 122 006 Richiedete la pace di Gerusalemme; [O Gerusalemme], prosperino quelli che ti amano. 019 PSA 122 007 Pace sia nelle tue fortezze, E tranquillità ne' tuoi palazzi. 019 PSA 122 008 Per amor de' miei fratelli e de' miei prossimi, Io dirò ora: Pace [sia] in te. 019 PSA 122 009 Per amor della Casa del Signore Iddio nostro, Io procaccerò il tuo bene. 019 PSA 123 001 Cantico di Maalot IO alzo gli occhi miei a te, Che abiti ne' cieli. 019 PSA 123 002 Ecco, come i servi [hanno] gli occhi alla mano de' lor padroni; Come la serva [ha] gli occhi alla mano della sua padrona, Così noi [abbiamo] gli occhi nostri al Signore Iddio nostro, Infino a tanto ch'egli abbia pietà di noi. 019 PSA 123 003 Abbi pietà di noi, Signore, abbi pietà di noi; Perciocchè noi siamo molto sazii di disprezzo. 019 PSA 123 004 L'anima nostra è grandemente sazia Dello scherno degli [uomini] agiati, dello sprezzo degli altieri. 019 PSA 124 001 Cantico di Maalot, di Davide DICA pure ora Israele: Se non che il Signore fu per noi; 019 PSA 124 002 Se non che il Signore fu per noi, Quando gli uomini si levarono contro a noi; 019 PSA 124 003 Essi ci avrebbero tranghiottiti tutti vivi, Allora che l'ira loro ardeva contro a noi; 019 PSA 124 004 Allora le acque ci avrebbero inondati; Il torrente sarebbe passato sopra l'anima nostra; 019 PSA 124 005 Allora le acque gonfiate Sarebbero passate sopra l'anima nostra. 019 PSA 124 006 Benedetto [sia] il Signore, Che non ci ha dati in preda a' lor denti. 019 PSA 124 007 L'anima nostra è scampata dal laccio degli uccellatori, come un uccelletto; Il laccio è stato rotto, e noi siamo scampati. 019 PSA 124 008 Il nostro aiuto [è] nel Nome del Signore, Che ha fatto il cielo e la terra. 019 PSA 125 001 Cantico di Maalot QUELLI che si confidano nel Signore, [Son] come il monte di Sion, [il quale] non può essere smosso, E che dimora in perpetuo. 019 PSA 125 002 [Come] Gerusalemme è intorniata di monti, Così il Signore [è] intorno al suo popolo, Da ora in eterno. 019 PSA 125 003 Perciocchè la verga d'empietà non riposerà [in perpetuo] Sopra la sorte de' giusti; Acciocchè talora i giusti non mettano le lor mani ad alcuna iniquità. 019 PSA 125 004 O Signore, fa' bene a' buoni, Ed a quelli che son diritti ne' lor cuori. 019 PSA 125 005 Ma, quant'è a quelli che deviano dietro alle loro obliquità, Scaccili il Signore con gli operatori d'iniquità. Pace [sia] sopra Israele. 019 PSA 126 001 Cantico di Maalot QUANDO il Signore ritrasse Sion di cattività, Egli ci pareva di sognare. 019 PSA 126 002 Allora fu ripiena la nostra bocca di riso, E la nostra lingua di giubilo; Allora fu detto fra le nazioni: Il Signore ha fatte cose grandi inverso costoro. 019 PSA 126 003 Il Signore ha fatte cose grandi inverso noi; Noi siamo stati ripieni di letizia. 019 PSA 126 004 Signore, ritiraci di cattività; [Il che sarà] come correnti rivi in terra meridionale. 019 PSA 126 005 Quelli che seminano con lagrime, Mieteranno con canti. 019 PSA 126 006 Ben vanno piangendo, mentre portano la semenza comprata a prezzo; [Ma] certo torneranno con canti, portando i lor fasci. 019 PSA 127 001 Cantico di Maalot, di Salomone SE il Signore non edifica la casa, In vano vi si affaticano gli edificatori; Se il Signore non guarda la città, In vano vegghiano le guardie. 019 PSA 127 002 [Voi] che vi levate la mattina a buon'ora, [e] tardi vi posate, [E] mangiate il pane di doglie, in vano [il fate]; In luogo di ciò, Iddio dà il sonno a colui ch'egli ama. 019 PSA 127 003 Ecco, i figliuoli [sono] una eredità del Signore; Il frutto del ventre [è] un premio. 019 PSA 127 004 Quali [son] le saette in mano d'un valent'[uomo], Tali [sono] i figliuoli in giovanezza. 019 PSA 127 005 Beato l'uomo che ne ha il suo turcasso pieno; [Tali] non saranno confusi, Quando parleranno co' [lor] nemici nella porta. 019 PSA 128 001 Cantico di Maalot BEATO chiunque teme il Signore, [E] cammina nelle sue vie. 019 PSA 128 002 Perciocchè tu mangerai della fatica delle tue mani; Tu [sarai] beato, ed egli ti [sarà] bene. 019 PSA 128 003 La tua moglie [sarà] dentro della tua casa Come una vigna fruttifera; I tuoi figliuoli [saranno] d'intorno alla tua tavola, Come piante novelle di ulivi. 019 PSA 128 004 Ecco, certamente così sarà benedetto L'uomo che teme il Signore. 019 PSA 128 005 Il Signore ti benedirà di Sion; E tu vedrai il bene di Gerusalemme Tutti i giorni della tua vita; 019 PSA 128 006 E vedrai i figliuoli de' tuoi figliuoli. Pace [sia] sopra Israele. 019 PSA 129 001 Cantico di Maalot OR dica Israele: Mi hanno molte volte assalito dalla mia fanciullezza; 019 PSA 129 002 Mi hanno spesse volte assalito dalla mia fanciullezza; [E pure] ancora non hanno potuto vincermi. 019 PSA 129 003 Degli aratori hanno arato sopra il mio dosso; [V]'hanno tirati i lor solchi. 019 PSA 129 004 Il Signore [è] giusto; Egli ha tagliate le funi degli empi. 019 PSA 129 005 Tutti quelli che odiano Sion Sieno confusi, e voltin le spalle. 019 PSA 129 006 Sieno come l'erba de' tetti, Che si secca avanti che sia tratta; 019 PSA 129 007 Della quale il mietitore non empie la sua mano, Nè il suo grembo colui che lega le manelle; 019 PSA 129 008 [Per la quale] eziandio i passanti non dicono: La benedizione del Signore [sia] sopra voi; Noi vi benediciamo nel Nome del Signore. 019 PSA 130 001 Cantico di Maalot SIGNORE, io grido a te di luoghi profondi. 019 PSA 130 002 Signore, ascolta il mio grido; Sieno le tue orecchie attente Alla voce delle mie supplicazioni. 019 PSA 130 003 Signore, se tu poni mente alle iniquità, Chi potrà durare, o Signore? 019 PSA 130 004 Ma appo te [vi è] perdono, Acciocchè tu sii temuto. 019 PSA 130 005 Io ho aspettato il Signore; l'anima mia [l]'ha aspettato, Ed io ho sperato nella sua parola. 019 PSA 130 006 L'anima mia riguarda al Signore, Più che le guardie [non riguardano] alla mattina, Stando a guardar [quando verrà] la mattina. 019 PSA 130 007 Aspetti Israele il Signore; Perciocchè appo il Signore [vi è] benignità, E molta redenzione. 019 PSA 130 008 Ed egli riscatterà Israele Di tutte le sue iniquità. 019 PSA 131 001 Cantico di Maalot, di Davide SIGNORE, il mio cuore non è elevato, e gli occhi miei non sono altieri; E non cammino in cose più grandi, E più ardue che a me non si conviene, 019 PSA 131 002 Se non ho composta ed acchetata l'anima mia, A guisa di fanciullo novellamente spoppato appresso sua madre; [Se] l'anima mia [non è stata] in me, A guisa di fanciullo novellamente spoppato. 019 PSA 131 003 Israele speri nel Signore Da ora in eterno. 019 PSA 132 001 Cantico di Maalot RICORDATI, Signore, di Davide, E di tutte le sue afflizioni. 019 PSA 132 002 Come egli giurò al Signore, [E] fece voto al Possente di Giacobbe, [dicendo: ] 019 PSA 132 003 Se io entro nel tabernacolo della mia casa, Se salgo sopra la lettiera del mio letto; 019 PSA 132 004 Se do alcun sonno agli occhi miei, [O] alcun sonnecchiare alle mie palpebre; 019 PSA 132 005 Infino a tanto che io abbia trovato un luogo al Signore, Degli abitacoli al Possente di Giacobbe. 019 PSA 132 006 Ecco, noi abbiamo udito [che l'Arca era stata] nella [contrada] Efratea; [Poi] la trovammo ne' campi di Iaar. 019 PSA 132 007 Entriamo negli abitacoli del Signore; Adoriamo allo scannello de' suoi piedi. 019 PSA 132 008 Levati, Signore; Tu, e l'Arca della tua forza, [per entrar] nel tuo riposo. 019 PSA 132 009 I tuoi sacerdoti sieno rivestiti di giustizia, E giubilino i tuoi santi. 019 PSA 132 010 Per amor di Davide, tuo servitore, Non negare al tuo unto la sua richiesta. 019 PSA 132 011 Il Signore giurò verità a Davide, E non [la] rivocherà, [dicendo]: Io metterò sopra il tuo trono del frutto del tuo ventre. 019 PSA 132 012 Se i tuoi figliuoli osservano il mio patto, E la mia testimonianza, che io insegnerò loro; [Essi], e i lor figliuoli in perpetuo, Sederanno sopra il tuo trono. 019 PSA 132 013 Perciocchè il Signore ha eletta Sion; Egli l'ha gradita per sua stanza, dicendo: 019 PSA 132 014 Questo [è] il mio riposo in perpetuo, Qui abiterò; perciocchè [questo è il luogo che] io ho desiderato. 019 PSA 132 015 Io benedirò largamente la sua vittuaglia; Io sazierò di pane i suoi poveri. 019 PSA 132 016 E vestirò i suoi sacerdoti [di vesti] di liberazione; E i suoi santi giubileranno in gran letizia. 019 PSA 132 017 Quivi farò germogliare un corno a Davide; E terrò accesa una lampana al mio unto. 019 PSA 132 018 Io vestirò i suoi nemici di vergogna; E la sua benda reale fiorirà sopra lui. 019 PSA 133 001 Cantico di Maalot, di Davide ECCO, quant'[è] buono, e quant'è piacevole, Che fratelli dimorino insieme! 019 PSA 133 002 [Questo è] come l'olio eccellente, [Che è sparso] sopra il capo d'Aaronne; Il quale gli scende in su la barba, [E poi] cola infino al lembo de' suoi vestimenti. 019 PSA 133 003 Come la rugiada di Hermon, Che scende sopra i monti di Sion; Perciocchè il Signore ha ordinata quivi la benedizione, [E] la vita in eterno. 019 PSA 134 001 Cantico di Maalot ECCO, benedite il Signore, [voi] tutti i servitori del Signore, Che state le notti nella Casa del Signore, 019 PSA 134 002 Alzate le vostre mani verso il santuario, E benedite il Signore. 019 PSA 134 003 Benedicati da Sion il Signore, Che ha fatto il cielo e la terra. 019 PSA 135 001 ALLELUIA. Lodate il Nome del Signore; Lodate[lo, voi] servitori del Signore; 019 PSA 135 002 Che state nella Casa del Signore, Ne' cortili della Casa del nostro Dio. 019 PSA 135 003 Lodate il Signore; perciocchè il Signore [è] buono; Salmeggiate al suo Nome, perciocchè [è] amabile. 019 PSA 135 004 Conciossiachè il Signore si abbia eletto Giacobbe [Ed] Israele per suo tesoro riposto. 019 PSA 135 005 Certo io conosco che il Signore [è] grande, E che il nostro Signore [è maggiore] di tutti gl'iddii. 019 PSA 135 006 Il Signore fa tutto ciò che gli piace In cielo ed in terra; Ne' mari, ed [in] tutti gli abissi. 019 PSA 135 007 Egli fa salire i vapori dall'estremità dalle terra; Egli fa i lampi per la pioggia; Egli trae fuori il vento da' suoi tesori. 019 PSA 135 008 [Egli è quel] che percosse i primogeniti di Egitto, Così degli uomini, come degli animali. 019 PSA 135 009 Che mandò segni e prodigi, in mezzo di te, o Egitto; Sopra Faraone, e sopra tutti i suoi servitori. 019 PSA 135 010 Che percosse nazioni grandi, Ed uccise re potenti; 019 PSA 135 011 Sihon, re degli Amorrei, E Og, re di Basan, E i re di tutti i regni di Canaan; 019 PSA 135 012 E diede i lor paesi per eredità, Per eredità ad Israele, suo popolo. 019 PSA 135 013 O Signore, il tuo Nome [è] in eterno; O Signore, la memoria di te [è] per ogni età. 019 PSA 135 014 Quando il Signore avrà fatti i suoi giudicii sopra il suo popolo, Egli si pentirà per amor de' suoi servitori. 019 PSA 135 015 Gl'idoli delle genti[sono] argento ed oro, Opera di mani d'uomini; 019 PSA 135 016 Hanno bocca, e non parlano; Hanno occhi, e non veggono; 019 PSA 135 017 Hanno orecchi, e non odono; [Ed] anche non hanno fiato alcuno nella lor bocca. 019 PSA 135 018 Simili ad essi sieno quelli che li fanno; Chiunque in essi si confida. 019 PSA 135 019 Casa d'Israele, benedite il Signore; Casa d'Aaronne, benedite il Signore. 019 PSA 135 020 Casa di Levi, benedite il Signore; [Voi] che temete il Signore, beneditelo. 019 PSA 135 021 Benedetto [sia] da Sion il Signore, Che abita in Gerusalemme. Alleluia. 019 PSA 136 001 CELEBRATE il Signore; perciocchè [egli è] buono; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 136 002 Celebrate l'Iddio degl'iddii; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 136 003 Celebrate il Signore de' signori; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 136 004 [Celebrate] colui che solo fa maraviglie grandi; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 136 005 Colui che ha fatti i cieli con intendimento; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 136 006 Colui che ha distesa la terra sopra le acque; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 136 007 Colui che fa fatti i gran luminari; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 136 008 Il sole, per [avere] il reggimento del giorno; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 136 009 La luna e le stelle, per [avere] i reggimenti della notte; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 136 010 Colui che percosse gli Egizi ne' lor primogeniti; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 136 011 E trasse fuori Israele del mezzo di loro; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 136 012 Con man potente, e con braccio steso; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 136 013 Colui che spartì il Mar rosso in due; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 136 014 E fece passare Israele per lo mezzo di esso; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 136 015 E traboccò nel Mar rosso Faraone ed il suo esercito; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 136 016 Colui che condusse il suo popolo per lo deserto; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 136 017 Colui per percosse re grandi; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 136 018 Ed uccise re potenti; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 136 019 Sihon, re degli Amorrei; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 136 020 Ed Og, re di Basan; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 136 021 E diede il lor paese in eredità; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 136 022 [In] eredità ad Israele, suo servitore; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 136 023 Il quale, quando siamo stati abbassati, si è ricordato di noi; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 136 024 E ci ha riscossi da' nostri nemici; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 136 025 Il quale dà il cibo ad ogni carne; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 136 026 Celebrate il Signore de' cieli; Perciocchè la sua benignità [è] in eterno. 019 PSA 137 001 ESSENDO presso alle fiumane di Babilonia, Dove noi sedevamo, ed anche piangevamo, Ricordandoci di Sion, 019 PSA 137 002 Noi avevamo appese le nostre cetere A' salci, in mezzo di essa. 019 PSA 137 003 Benchè quelli che ci avevano menati in cattività Ci richiedessero quivi che cantassimo; E quelli che ci facevano urlar piangendo [Ci richiedessero canzoni d]'allegrezza, [dicendo: ] Cantateci delle canzoni di Sion; 019 PSA 137 004 Come avremmo noi cantate le canzoni del Signore In paese di stranieri? 019 PSA 137 005 Se io ti dimentico, o Gerusalemme; [Se] la mia destra [ti] dimentica; 019 PSA 137 006 Resti attaccata la mia lingua al mio palato, Se io non mi ricordo di te; Se non metto Gerusalemme In capo d'[ogni] mia allegrezza 019 PSA 137 007 Ricordati, Signore, de' figliuoli di Edom, I quali, nella giornata di Gerusalemme, Dicevano: Spianate, spianate, Fino a' fondamenti. 019 PSA 137 008 O figliuola di Babilonia, che devi esser distrutta, Beato chi ti farà la retribuzione Del male che tu ci hai fatto! 019 PSA 137 009 Beato chi piglierà i tuoi piccoli figliuoli, E li sbatterà al sasso. 019 PSA 138 001 [Salmo] di Davide IO ti celebrerò con tutto il mio cuore; Io ti salmeggerò davanti agli Angeli. 019 PSA 138 002 Io adorerò verso il Tempio della tua santità, E celebrerò il tuo Nome, per la tua benignità, e per la tua verità; Perciocchè tu hai magnificata la tua parola, sopra ogni tua fama. 019 PSA 138 003 Nel giorno che io ho gridato, tu mi hai risposto; Tu mi hai accresciuto di forze nell'anima mia. 019 PSA 138 004 Tutti i re della terra ti celebreranno, Signore, Quando avranno udite le parole della tua bocca; 019 PSA 138 005 E canteranno delle vie del Signore; Conciossiachè grande [sia] la gloria del Signore. 019 PSA 138 006 Perciocchè il Signore [è] eccelso, e riguarda le cose basse; E conosce da lungi l'altiero. 019 PSA 138 007 Se io cammino in mezzo di distretta, tu mi manterrai in vita; Tu stenderai la mano sopra la faccia de' miei nemici, E la tua destra mi salverà. 019 PSA 138 008 Il Signore compierà [l'opera sua] intorno a me; O Signore, la tua benignità [è] in eterno; Non lasciar le opere delle tue mani. 019 PSA 139 001 Salmo di Davide, [dato] al Capo de' Musici SIGNORE, tu mi hai investigato, e tu [mi] conosci. 019 PSA 139 002 Tu vedi quando mi seggo, e quando mi alzo; Tu intendi da lungi il mio pensiero. 019 PSA 139 003 Tu aggiri i miei sentieri e il mio ricetto; E sei usato a tutte le mie vie. 019 PSA 139 004 Perciocchè non [essendo ancora] la parola sopra la mia lingua, Ecco, Signore, tu sai già il tutto. 019 PSA 139 005 Tu mi strigni dietro e davanti; E mi metti la mano addosso. 019 PSA 139 006 La [tua] conoscenza [è] tanto maravigliosa che io non posso sottrarmene; [E tanto] eccelsa, che appo lei non posso nulla. 019 PSA 139 007 Dove me ne andrò d'innanzi al tuo Spirito? E dove me ne fuggirò dal tuo cospetto? 019 PSA 139 008 Se io salgo in cielo, tu vi [sei]; E [se] mi metto a giacere ne' luoghi bassi sotterra, eccoviti. 019 PSA 139 009 [Se] prendo le ale dell'alba, E vo a dimorar nell'estremità del mare; 019 PSA 139 010 Anche quivi mi condurrà la tua mano, E la tua destra mi prenderà. 019 PSA 139 011 E [se] dico: Certo, le tenebre mi appiatteranno, La notte [sarà] luce d'intorno a me. 019 PSA 139 012 Le tenebre stesse non possono oscurarti nulla; Anzi la notte [ti] risplende come il giorno; E le tenebre e la luce [ti son] tutt'uno. 019 PSA 139 013 Conciossiachè tu possegga le mie reni; Tu mi hai composto nel seno di mia madre. 019 PSA 139 014 Io ti celebrerò; perciocchè io sono stato maravigliosamente formato In maniere stupende; Le tue opere [son] maravigliose, E l'anima mia [lo] sa molto bene. 019 PSA 139 015 La fabbrica delle mie ossa non ti fu celata, Quando io fui fatto in occulto, [E] lavorato nelle basse parti delle terra. 019 PSA 139 016 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo; E tutte queste cose erano scritte nel tuo libro, Nel tempo che si formavano, Quando niuna di esse [era ancora]. 019 PSA 139 017 Oh! quanto mi sono, o Dio, preziosi i tuoi pensamenti! Quanto son grandi le somme di essi! 019 PSA 139 018 Se io li voglio annoverare, sono in maggior numero che la rena; [Quando] io mi risveglio, io [sono] ancora teco. 019 PSA 139 019 Certo, o Dio, tu ucciderai l'empio; Perciò, uomini di sangue, dipartitevi da me. 019 PSA 139 020 Perciocchè i tuoi nemici ti hanno nominato a scelleratezza; Hanno preso [in bocca] il tuo Nome in vano. 019 PSA 139 021 O Signore, non odio io quelli che t'odiano? E non mi accuoro io per quelli che si levano contro a te? 019 PSA 139 022 Io li odio d'un odio perfetto; Io li ho per nemici. 019 PSA 139 023 O Dio, investigami, e conosci il mio cuore; Provami, e conosci i miei pensieri; 019 PSA 139 024 E vedi se [vi è] in me alcuna via iniqua; E giudami per la via del mondo. 019 PSA 140 001 Salmo di Davide, [dato] al Capo de' Musici RISCUOTIMI, o Signore, dall'uomo malvagio; Guardami dall'uomo violento; 019 PSA 140 002 I quali macchinano de' mali nel cuore, [E] tuttodì muovono guerre. 019 PSA 140 003 Aguzzano la lor lingua come il serpente; Veleno d'aspido [è] sotto alle lor labbra. (Sela) 019 PSA 140 004 Preservami, o Signore, dalle mani dell'empio; Guardami dall'uomo violento; Che hanno macchinato di far cadere i miei piedi. 019 PSA 140 005 I superbi mi hanno nascosto un laccio, e delle funi; Mi hanno tesa una rete sul sentiero; Mi hanno poste delle trappole. (Sela) 019 PSA 140 006 Io ho detto al Signore: Tu [sei] il mio Dio; O Signore, porgi l'orecchio al grido delle mie supplicazioni. 019 PSA 140 007 O Signore Iddio, [che sei] la forza della mia salute, Tu hai coperto il mio capo nel giorno dell'armi; 019 PSA 140 008 O Signore, non concedere agli empi ciò che desiderano; Non dar compimento a' lor disegni, [onde] s'innalzino. (Sela) 019 PSA 140 009 [Fa]'che la perversità delle labbra Di coloro che m'intorniano copra loro la testa. 019 PSA 140 010 Caggiano loro addosso carboni accesi; Trabocchili [Iddio] nel fuoco. In fosse profonde, [onde] non possano risorgere. 019 PSA 140 011 Non sia l'uomo maldicente stabilito in terra; Il male cacci l'uomo violento in precipizii. 019 PSA 140 012 Io so che il Signore farà ragione all'afflitto, [E] diritto a' poveri. 019 PSA 140 013 Certo, i giusti celebreranno il tuo Nome; Gli uomini diritti abiteranno appresso alla tua faccia. 019 PSA 141 001 Salmo di Davide O SIGNORE, io t'invoco; affrettati [a rispondermi]; Porgi l'orecchio alla mia voce, mentre io grido a te. 019 PSA 141 002 La mia orazione sia addirizzata al tuo cospetto, [come] l'incenso; E il mio alzar delle mani [come] l'offerta della sera. 019 PSA 141 003 O Signore, poni guardia alla mia bocca; Guarda l'uscio delle mie labbra. 019 PSA 141 004 Non lasciar che il mio cuore s'inchini a cosa alcuna malvagia, Per darmi a commettere opere empie, Con gli uomini operatori d'iniquità; E [fa]' che io non mangi delle lor delizie. 019 PSA 141 005 Pestimi pure il giusto, [ciò mi sarà] benignità; E riprendami, [ciò mi sarà] olio eccellente, [Il qual] non mi fiaccherà il capo; Anzi più ch'egli [lo farà], più pregherò [per loro] nelle loro avversità. 019 PSA 141 006 I rettori di costoro furono abbandonati dentro alla roccia, E pure udirono le mie parole ch'erano piacevoli. 019 PSA 141 007 Le nostre ossa sono sparse su la bocca del sepolcro, Come [quando] altri spezza, e schianta [legne] per terra. 019 PSA 141 008 Perciocchè, o Signore Iddio, gli occhi miei [sono intenti] a te, [Ed] io spero in te; non privar di riparo l'anima mia. 019 PSA 141 009 Guardami dal laccio [che] mi è stato teso, [Dal]le trappole degli operatori d'iniquità. 019 PSA 141 010 Caggiano gli empi nelle lor reti tutti quanti, Mentre io passerò oltre. 019 PSA 142 001 Maschil di Davide; orazione [ch'egli fece], quando era nella spelonca IO grido colla mia voce al Signore; Io supplico al Signore colla mia voce. 019 PSA 142 002 Io spando la mia orazione davanti a lui; Io racconto davanti a lui la mia tribolazione, 019 PSA 142 003 Mentre lo spirito mio spasima in me. Or tu, [Signore], conosci il mio sentiero. Essi mi hanno nascosto un laccio In su la via, per la quale ho da camminare. 019 PSA 142 004 Io riguardo a destra, e miro; E non [vi è] alcuno che mi riconosca; [Ogni] rifugio è perduto per me; Non [vi è] alcuno che abbia cura dell'anima mia. 019 PSA 142 005 O Signore, io grido a te; Io dico: Tu [sei] il mio ricetto, La mia parte nella terra de' viventi. 019 PSA 142 006 Attendi al mio gridare; Perciocchè io son ridotto in molto misero stato; Riscuotimi da quelli che mi perseguitano; Perciocchè son più possenti di me. 019 PSA 142 007 Tira fuor di carcere l'anima mia, Acciocchè io celebri il tuo Nome; I giusti m'intonieranno, Quando tu mi avrai fatta la mia retribuzione. 019 PSA 143 001 Salmo di Davide SIGNORE, ascolta la mia orazione, Porgi l'orecchio alle mie supplicazioni; Per la tua verità, [e] per la tua giustizia, rispondimi. 019 PSA 143 002 E non venire a giudicio col tuo servitore; Perciocchè niun vivente sarà trovato giusto nel tuo cospetto. 019 PSA 143 003 Perciocchè il nemico perseguita l'anima mia; Egli ha fiaccata, ed atterrata la mia vita; Egli mi fa giacere in luoghi tenebrosi, Come quelli che son morti già da lungo tempo. 019 PSA 143 004 E lo spirito mio spasima in me; Il mio cuore è tutto smarrito dentro di me. 019 PSA 143 005 Io mi rammemoro i giorni antichi; Io medito tutti i tuoi fatti; Io ragiono delle opere delle tue mani. 019 PSA 143 006 Io spiego a te le mie mani; L'anima mia [è intenta] a te, come terra asciutta. (Sela) 019 PSA 143 007 Affrettati a rispondermi, Signore; Lo spirito mio vien meno; Non nasconder da me la tua faccia, Sì che io sia renduto simile a quelli che scendono nella fossa. 019 PSA 143 008 Fammi sentir la mattina la tua benignità, Perciocchè io mi confido in te; Fammi conoscer la via per la quale ho da camminare, Perciocchè io levo l'anima mia a te. 019 PSA 143 009 Signore, riscuotimi da' miei nemici; Io mi riduco a te per nascondermi. 019 PSA 143 010 Insegnami a far la tua volontà; Perciocchè tu [sei] il mio Dio; Il tuo buono Spirito mi giudi nella terra della dirittura. 019 PSA 143 011 O Signore, vivificami, per amor del tuo Nome; Tira fuor di distretta l'anima mia, per la tua giustizia. 019 PSA 143 012 E per la tua benignità, distruggi i miei nemici, E fa' perir tutti quelli che affliggono l'anima mia; Perciocchè io [son] tuo servitore. 019 PSA 144 001 [Salmo] di Davide BENEDETTO [sia] il Signore, mia Rocca, Il quale ammaestra le mie mani alla battaglia, [E] le mie dita alla guerra. 019 PSA 144 002 [Egli] è la mia benignità e la mia fortezza; Il mio alto ricetto ed il mio liberatore; [Egli è] il mio scudo, ed io mi confido in lui; [Egli è] quello che abbatte i popoli sotto me. 019 PSA 144 003 O Signore, che cosa [è] l'uomo, che tu ne abbi cura? [Che cosa è] il figliuol dell'uomo, che tu ne faccia conto? 019 PSA 144 004 L'uomo [è] simile a vanità; I suoi giorni [son] come l'ombra che passa. 019 PSA 144 005 Signore, abbassa i tuoi cieli, e scendi; Tocca i monti, e [fa' che] fumino. 019 PSA 144 006 Vibra il folgore, e dissipa quella gente; Avventa le tua saette, e mettili in rotta. 019 PSA 144 007 Stendi le tue mani da alto, [E] riscuotimi, e trammi fuor di grandi acque, Di man degli stranieri; 019 PSA 144 008 La cui bocca parla menzogna; E la cui destra [è] destra di frode. 019 PSA 144 009 O Dio, io ti canterò un nuovo cantico; Io ti salmeggerò in sul saltero [ed] in sul decacordo. 019 PSA 144 010 [Tu], che dài vittoria ai re; Che riscuoti Davide, tuo servitore, dalla spada scellerata; 019 PSA 144 011 Liberami, e riscuotimi dalla mano degli stranieri. La cui bocca parla menzogna, E la cui destra [è] destra di frode. 019 PSA 144 012 Acciocchè i nostri figliuoli [sieno] come piante novelle, [Bene] allevate nella lor giovanezza; [E] le nostre figliuole [sieno] come i cantoni intagliati Dell'edificio d'un palazzo; 019 PSA 144 013 E le nostre celle [sieno] piene, [E] porgano ogni specie [di beni]; [E] le nostre gregge moltiplichino a migliaia, e a diecine di migliaia, Nelle nostre campagne; 019 PSA 144 014 [E] i nostri buoi [sieno] grossi e possenti; [E] non [vi sia] per le nostre piazze nè assalto, Nè uscita, nè grido alcuno. 019 PSA 144 015 Beato il popolo che [è] in tale stato; Beato il popolo, di cui il Signore è l'Iddio. 019 PSA 145 001 [Salmo di] lode, di Davide O DIO mio, Re mio, io ti esalterò; E benedirò il tuo Nome in sempiterno. 019 PSA 145 002 Io ti benedirò tuttodì; E loderò il tuo Nome in sempiterno. 019 PSA 145 003 Il Signore [è] grande, e degno di somma lode; E la sua grandezza non può essere investigata. 019 PSA 145 004 Un'età dopo l'altra predicherà le lodi delle tue opere; E gli uomini racconteranno le tue prodezze. 019 PSA 145 005 Io ragionerò della magnificenza della gloria della tua maestà, E delle tue maraviglie. 019 PSA 145 006 E [gli uomini] diranno la potenza delle tue [opere] tremende; Ed io narrerò la tua grandezza. 019 PSA 145 007 Essi sgorgheranno la ricordanza della tua gran bontà, E canteranno con giubilo la tua giustizia. 019 PSA 145 008 Il Signore [è] grazioso, e pietoso; Lento all'ira, e di gran benignità. 019 PSA 145 009 Il Signore [è] buono inverso tutti; E le sue compassioni [son] sopra tutte le sue opere. 019 PSA 145 010 O Signore, tutte le tue opere ti celebreranno; E i tuoi santi ti benediranno: 019 PSA 145 011 Diranno la gloria del tuo regno; E narreranno la tua forza; 019 PSA 145 012 Per far note le tue prodezze, E la magnificenza della gloria del tuo regno a' figliuoli degli uomini. 019 PSA 145 013 Il tuo regno [è] un regno di tutti i secoli, E la tua signoria [è] per ogni età. 019 PSA 145 014 Il Signore sostiene tutti quelli che cadono, E rileva tutti quelli che dichinano. 019 PSA 145 015 Gli occhi di tutti sperano in te; E tu dài loro il lor cibo al suo tempo. 019 PSA 145 016 Tu apri la tua mano, E sazii di benevolenza ogni vivente 019 PSA 145 017 Il Signore [è] giusto in tutte le sue vie, E benigno in tutte le sue opere. 019 PSA 145 018 Il Signore [è] presso di tutti quelli che l'invocano, Di tutti quelli che l'invocano in verità. 019 PSA 145 019 Egli adempie il desiderio di quelli che lo temono, E ode il lor grido, e li salva. 019 PSA 145 020 Il Signore guarda tutti quelli che l'amano; E distruggerà tutti gli empi. 019 PSA 145 021 La mia bocca narrerà la lode del Signore; E ogni carne benedirà il Nome della sua santità In sempiterno. 019 PSA 146 001 ALLELUIA. Anima mia, loda il Signore. 019 PSA 146 002 Io loderò il Signore, mentre viverò; Io salmeggerò al mio Dio, mentre durerò. 019 PSA 146 003 Non vi confidate in principi, [Nè] in alcun figliuol d'uomo, che non ha modo di salvare. 019 PSA 146 004 Il suo fiato uscirà, ed egli se ne ritornerà nella sua terra; In quel dì periranno i suoi disegni. 019 PSA 146 005 Beato colui che ha l'Iddio di Giacobbe in suo aiuto, La cui speranza [è] nel Signore Iddio suo 019 PSA 146 006 Il quale ha fatto il cielo e la terra, Il mare, e tutto ciò ch'[è] in essi; Che osserva la fede in eterno; 019 PSA 146 007 Il qual fa ragione agli oppressati; [E] dà del cibo agli affamati. Il Signore scioglie i prigioni. 019 PSA 146 008 Il Signore apre [gli occhi] a' ciechi; Il Signore rileva quelli che son chinati; Il Signore ama i giusti. 019 PSA 146 009 Il Signore guarda i forestieri; Egli solleva l'orfano e la vedova; E sovverte la via degli empi. 019 PSA 146 010 Il Signore regna in eterno, E il tuo Dio, o Sion, per ogni età. Alleluia. 019 PSA 147 001 LODATE il Signore; Perciocchè egli [è] cosa buona e dilettevole di salmeggiar l'Iddio nostro; La lode [è] decevole. 019 PSA 147 002 Il Signore è quel ch'edifica Gerusalemme; Egli raccoglierà i dispersi d'Israele. 019 PSA 147 003 [Egli è quel] che guarisce quelli che hanno il cuor rotto, E fascia le lor doglie; 019 PSA 147 004 Che conta il numero delle stelle; Che le chiama tutte per li nomi [loro]. 019 PSA 147 005 Il nostro Signore [è] grande, e di gran forza; La sua intelligenza [è] infinita. 019 PSA 147 006 Il Signore solleva i mansueti; Ed abbatte gli empi fino a terra. 019 PSA 147 007 Cantate al Signore con lode; Salmeggiate colla cetera all'Iddio nostro; 019 PSA 147 008 Il qual copre il cielo di nuvole, Ed apparecchia la pioggia alla terra, [E] fa che i monti producono l'erba. 019 PSA 147 009 Che dà la sua pastura al bestiame. A' figli de' corvi, che gridano. 019 PSA 147 010 Egli non si compiace nella forza del cavallo; Egli non gradisce le gambe dell'uomo. 019 PSA 147 011 Il Signore gradisce quelli che lo temono, Quelli che sperano nella sua benignità. 019 PSA 147 012 Gerusalemme, celebra il Signore; Sion, loda il tuo Dio. 019 PSA 147 013 Perciocchè egli rinforza le sbarre delle tue porte; Egli benedice i tuoi figliuoli in mezzo di te. 019 PSA 147 014 [Egli è quel] che mantiene il tuo paese in pace; Che ti sazia di grascia di frumento; 019 PSA 147 015 Che manda il suo dire in terra; [E] la sua parola corre velocissimamente; 019 PSA 147 016 Che manda la neve a guisa di lana; Che sparge la brina a guisa di cenere; 019 PSA 147 017 Che getta il suo ghiaccio come [per] pezzi; [E] chi potrà durar davanti al suo freddo? 019 PSA 147 018 Egli manda la sua parola, e fa struggere quelle cose; Egli fa soffiare il suo vento, [è] le acque corrono. 019 PSA 147 019 Egli annunzia le sue parole a Giacobbe; I suoi statuti e le sue leggi ad Israele. 019 PSA 147 020 Egli non ha fatto così a tutte le genti; Ed esse non conoscono le [sue] leggi. Alleluia. 019 PSA 148 001 ALLELUIA. Lodate il Signore dal cielo; Lodatelo ne' [luoghi] altissimi. 019 PSA 148 002 Lodatelo [voi], suoi Angeli tutti. Lodatelo [voi], suoi eserciti. 019 PSA 148 003 Lodatelo, sole e luna; Lodatelo [voi], stelle lucenti tutte. 019 PSA 148 004 Lodatelo [voi], cieli de' cieli; E [voi], acque che [siete] di sopra al cielo. 019 PSA 148 005 [Tutte queste cose] lodino il nome del Signore; Perciocchè al suo comandamento furono create. 019 PSA 148 006 Ed egli le ha stabilite per sempre [ed] in perpetuo; Egli ne ha fatto uno statuto, il qual non trapasserà giammai. 019 PSA 148 007 Lodate il Signore della terra. Balene, ed abissi tutti; 019 PSA 148 008 Fuoco, e gragnuola; neve, e vapore, [E] vento tempestoso ch'eseguisce la sua parola; 019 PSA 148 009 Monti, e colli tutti; Alberi fruttiferi, e cedri tutti; 019 PSA 148 010 Fiere, e bestie domestiche tutte; Rettili, ed uccelli alati; 019 PSA 148 011 Re della terra, e popoli tutti; Principi, e rettori della terra tutti; 019 PSA 148 012 Giovani, ed anche vergini; Vecchi, e fanciulli; 019 PSA 148 013 Lodino il Nome del Signore; Perciocchè il Nome di lui solo è innalzato; La sua maestà [è] sopra la terra, e [sopra] il cielo. 019 PSA 148 014 Ed ha alzato un corno al suo popolo, Il che [è materia di] lode a tutti i suoi santi: A' figliuoli d'Israele, suo popolo prossimo. Alleluia. 019 PSA 149 001 ALLELUIA. Cantate al Signore un nuovo cantico; [Cantate] la sua lode nella raunanza de' santi. 019 PSA 149 002 Rallegrisi Israele nel suo Fattore; Festiggino i figliuoli di Sion nel Re loro. 019 PSA 149 003 Lodino il suo Nome sul flauto; Salmeggingli col tamburo e colla cetera. 019 PSA 149 004 Perciocchè il Signore gradisce il suo popolo; Egli glorificherà i mansueti per la [sua] salute. 019 PSA 149 005 I santi festeggeranno con gloria, Canteranno sopra i lor letti; 019 PSA 149 006 Avranno nella lor gola le esaltazioni di Dio, E nelle mani spade a due tagli; 019 PSA 149 007 Per far vendetta fra le genti, [E] castigamenti fra i popoli. 019 PSA 149 008 Per legare i loro re con catene, E gli onorati d'infra loro con ceppi di ferro; 019 PSA 149 009 Per mandare ad esecuzione sopra loro il giudicio scritto; Il che [sarà] gloria a tutti i suoi santi. Alleluia. 019 PSA 150 001 ALLELUIA. Lodate Iddio nel suo santuario; Lodatelo nella distesa della sua gloria. 019 PSA 150 002 Lodatelo per le sue prodezze; Lodatelo secondo la sua somma grandezza. 019 PSA 150 003 Lodatelo col suon della tromba; Lodatelo col saltero e [col]la cetera. 019 PSA 150 004 Lodatelo col tamburo e [col] flauto; Lodatelo coll'arpicordo e [col]l'organo. 019 PSA 150 005 Lodatelo con cembali sonanti; Lodatelo con cembali squillanti. 019 PSA 150 006 Ogni [cosa che ha] fiato lodi il Signore. Alleluia. # # BOOK 020 PRO Proverbs Proverbi 020 PRO 001 001 I PROVERBI di Salomone, figliuolo di Davide, Re d'Israele; 020 PRO 001 002 Per conoscere sapienza ed ammaestramento, Per intendere i detti di senno; 020 PRO 001 003 Per ricevere ammaestramento di buon senno, Di giustizia, di giudicio e di dirittura; 020 PRO 001 004 Per dare avvedimento a' semplici. [E] conoscenza, ed accorgimento a' fanciulli. 020 PRO 001 005 Il savio [li] udirà, e [ne] accrescerà la [sua] scienza; E l'[uomo] intendente [ne] acquisterà buoni consigli, e governo; 020 PRO 001 006 Per comprender le sentenze ed i bei motti, Le parole de' savi ed i lor detti oscuri. 020 PRO 001 007 IL timor del Signore [è] il capo della scienza; [Ma] gli stolti sprezzano la sapienza e l'ammaestramento. 020 PRO 001 008 Ascolta, figliuol mio l'ammaestramento di tuo padre; E non lasciar l'insegnamento di tua madre; 020 PRO 001 009 Perciocchè saranno un fregio grazioso al tuo capo, E collane al tuo collo. 020 PRO 001 010 Figliuol mio, se i peccatori ti vogliono sedurre, Non acconsentir [loro]. 020 PRO 001 011 Se dicono: Vieni con noi, poniamo agguati al sangue, Insidiamo di nascosto l'innocente impunitamente; 020 PRO 001 012 Tranghiottiamoli tutti vivi, come il sepolcro; E tutti intieri, a guisa di quelli che scendono nella fossa; 020 PRO 001 013 Noi troveremo ogni [sorte di] preziosi beni, Noi empieremo le nostre case di spoglie; 020 PRO 001 014 Tu trarrai la tua sorte con noi; Fra noi [non] vi sarà [che] una sola borsa; 020 PRO 001 015 Figliuol mio, non inviarti con loro; Rattieni il tuo piè dal lor sentiero. 020 PRO 001 016 Perciocchè i lor piedi corrono al male, E si affrettano a spandere il sangue. 020 PRO 001 017 Perciocchè invano si tende la rete Dinanzi agli occhi d'ogni uccello; 020 PRO 001 018 Ma essi pongono agguati al lor [proprio] sangue, Ed insidiano nascosamente l'anima loro. 020 PRO 001 019 Tali [sono] i sentieri d'ogni uomo dato all'avarizia; Ella coglie l'anima di coloro in cui ella si trova. 020 PRO 001 020 LA somma Sapienza grida di fuori; Ella fa sentir la sua voce per le piazze; 020 PRO 001 021 Ella grida in capo de' luoghi delle turbe; Ella pronunzia i suoi ragionamenti nell'entrate delle porte, nella città, 020 PRO 001 022 [Dicendo: ] Infino a quando, o scempi, amerete la scempietà? Ed [infino a quando] gli schernitori prenderanno piacere in ischernire, Ed i pazzi avranno in odio la scienza? 020 PRO 001 023 Convertitevi alla mia riprensione; Ecco, io vi sgorgherò lo spirito mio; Io vi farò assapere le mie parole. 020 PRO 001 024 Perciocchè io ho gridato, e voi avete ricusato [di ascoltare]; Io ho distesa la mano, e niuno ha porto attenzione; 020 PRO 001 025 Ed avete lasciato ogni mio consiglio, E non avete gradita la mia correzione; 020 PRO 001 026 Io altresì riderò della vostra calamità; Io mi farò beffe, quando il vostro spavento sarà venuto; 020 PRO 001 027 Quando il vostro spavento sarà venuto, a guisa di ruina, E la vostra calamità sarà giunta, a guisa di turbo; Quando angoscia e distretta vi sarà sopraggiunta. 020 PRO 001 028 Allora essi grideranno a me, ma io non risponderò; Mi ricercheranno sollecitamente, ma non mi troveranno; 020 PRO 001 029 Perciocchè hanno odiata la scienza, E non hanno eletto il timor del Signore; 020 PRO 001 030 E non hanno gradito il mio consiglio, [Ed] hanno disdegnata ogni mia correzione. 020 PRO 001 031 Perciò mangeranno del frutto delle lor vie, E saranno saziati de' lor consigli. 020 PRO 001 032 Perciocchè lo sviamento degli scempi li uccide, E l'error degli stolti li fa perire. 020 PRO 001 033 Ma chi mi ascolta abiterà in sicurtà, E viverà in riposo, fuor di spavento di male. 020 PRO 002 001 FIGLIUOL mio, se tu ricevi i miei detti, E riponi appo te i miei comandamenti, 020 PRO 002 002 Rendendo il tuo orecchio attento alla Sapienza; [Se] tu inchini il tuo cuore all'intendimento, 020 PRO 002 003 E se tu chiami la prudenza, [E] dài fuori la tua voce all'intendimento; 020 PRO 002 004 Se tu la cerchi come l'argento, E l'investighi come i tesori; 020 PRO 002 005 Allora tu intenderai il timor del Signore, E troverai la conoscenza di Dio. 020 PRO 002 006 Perciocchè il Signore dà la sapienza; Dalla sua bocca [procede] la scienza e l'intendimento. 020 PRO 002 007 Egli riserba la ragione a' diritti; [Egli è] lo scudo di quelli che camminano in integrità; 020 PRO 002 008 Per guardare i sentieri di dirittura, E custodire la via de' suoi santi. 020 PRO 002 009 Allora tu intenderai giustizia, giudicio, E dirittura, [ed] ogni buon sentiero. 020 PRO 002 010 Quando la sapienza sarà entrata nel cuor tuo, E la scienza sarà dilettevole all'anima tua; 020 PRO 002 011 L'avvedimento ti preserverà, La prudenza ti guarderà; 020 PRO 002 012 Per liberarti dalla via malvagia, Dagli uomini che parlano di cose perverse; 020 PRO 002 013 I quali lasciano i sentieri della dirittura, Per camminar per le vie delle tenebre; 020 PRO 002 014 I quali si rallegrano di far male, [E] festeggiano nelle perversità di malizia; 020 PRO 002 015 I quali [son] torti nelle lor vie, E traviati ne' lor sentieri. 020 PRO 002 016 Per iscamparti [ancora] dalla donna straniera; Dalla forestiera [che] parla vezzosamente; 020 PRO 002 017 La quale ha abbandonato il conduttor della sua giovanezza, Ed ha dimenticato il patto del suo Dio. 020 PRO 002 018 Conciossiachè la casa di essa dichini alla morte, Ed i suoi sentieri a' morti. 020 PRO 002 019 Niuno di coloro ch'entrano da essa non ne ritorna, E non riprende i sentieri della vita. 020 PRO 002 020 Acciocchè [ancora] tu cammini per la via de' buoni, Ed osservi i sentieri de' giusti. 020 PRO 002 021 Perciocchè gli [uomini] diritti abiteranno la terra, E gli [uomini] intieri rimarranno in essa. 020 PRO 002 022 Ma gli empi saranno sterminati dalla terra, E i disleali ne saranno divelti. 020 PRO 003 001 Figliuol mio, non dimenticare il mio insegnamento; E il cuor tuo guardi i miei comandamenti; 020 PRO 003 002 Perchè ti aggiungeranno lunghezza di giorni, Ed anni di vita, e prosperità. 020 PRO 003 003 Benignità e verità non ti abbandoneranno; Legateli in su la gola, scrivili in su la tavola del tuo cuore; 020 PRO 003 004 E tu troverai grazia e buon senno Appo Iddio, ed appo gli uomini. 020 PRO 003 005 Confidati nel Signore con tutto il tuo cuore; E non appoggiarti in su la tua prudenza. 020 PRO 003 006 Riconoscilo in tutte le tue vie, Ed egli addirizzerà i tuoi sentieri. 020 PRO 003 007 Non reputarti savio appo te stesso; Temi il Signore, e ritratti dal male. 020 PRO 003 008 [Ciò] sarà una medicina al tuo bellico, Ed un inaffiamento alle tue ossa. 020 PRO 003 009 Onora il Signore con le tue facoltà, E con le primizie d'ogni tua rendita; 020 PRO 003 010 Ed i tuoi granai saran ripieni di beni in ogni abbondanza, E le tue tina traboccheranno di mosto. 020 PRO 003 011 Figliuol mio, non disdegnar la correzione del Signore; E non ti rincresca il suo gastigamento; 020 PRO 003 012 Perciocchè il Signore gastiga chi egli ama; Anzi come un padre il figliuolo [ch]'egli gradisce. 020 PRO 003 013 Beato l'uomo che ha trovata sapienza, E l'uomo che ha ottenuto intendimento. 020 PRO 003 014 Perciocchè il traffico di essa [è] migliore che il traffico dell'argento, E la sua rendita [è migliore] che l'oro. 020 PRO 003 015 Ella [è] più preziosa che le perle; E tutto ciò che tu hai di più caro non la pareggia. 020 PRO 003 016 Lunghezza di giorni è alla sua destra; Ricchezza e gloria alla sua sinistra. 020 PRO 003 017 Le sue vie [son] vie dilettevoli, E tutti i suoi sentieri [sono] pace. 020 PRO 003 018 Ella [è] un albero di vita a quelli che si appigliano ad essa; E beati coloro che la ritengono. 020 PRO 003 019 Il Signore ha fondata la terra con sapienza; Egli ha stabiliti i cieli con intendimento. 020 PRO 003 020 Per lo suo conoscimento gli abissi furono fessi, E l'aria stilla la rugiada. 020 PRO 003 021 Figliuol mio, non dipartansi giammai [queste cose] dagli occhi tuoi; Guarda la ragione e l'avvedimento; 020 PRO 003 022 E quelle saranno vita all'anima tua, E grazia alla tua gola. 020 PRO 003 023 Allora camminerai sicuramente per la tua via, Ed il tuo piè non incapperà. 020 PRO 003 024 Quando tu giacerai, non avrai spavento; E [quando] tu ti riposerai, il tuo sonno sarà dolce. 020 PRO 003 025 Tu non temerai di subito spavento, Nè della ruina degli empi, quando ella avverrà. 020 PRO 003 026 Perciocchè il Signore sarà al tuo fianco, E guarderà il tuo piè, che non sia preso. 020 PRO 003 027 Non negare il bene a quelli a cui è dovuto, Quando è in tuo potere di far[lo]. 020 PRO 003 028 Non dire al tuo prossimo: Va', e torna, E domani te [lo] darò, se tu [l]'hai appo te. 020 PRO 003 029 Non macchinare alcun male contro al tuo prossimo Che abita in sicurtà teco. 020 PRO 003 030 Non litigar con alcuno senza cagione, S'egli non ti ha fatto alcun torto. 020 PRO 003 031 Non portare invidia all'uomo violento, E non eleggere alcuna delle sue vie. 020 PRO 003 032 Perciocchè l'[uomo] perverso [è] cosa abbominevole al Signore; Ma [egli comunica] il suo consiglio con gli [uomini] diritti. 020 PRO 003 033 La maledizione del Signore [è] nella casa dell'empio; Ma egli benedirà la stanza de' giusti. 020 PRO 003 034 Se egli schernisce gli schernitori, Dà altresì grazia agli umili. 020 PRO 003 035 I savi possederanno la gloria; Ma gli stolti se ne portano ignominia. 020 PRO 004 001 FIGLIUOLI, ascoltate l'ammaestramento del padre; E siate attenti, per conoscer la prudenza. 020 PRO 004 002 Perciocchè io vi ho data buona dottrina, Non lasciate la mia legge. 020 PRO 004 003 Perciocchè io ancora sono stato figliuol di mio padre, Tenero, ed unico appresso mia madre. 020 PRO 004 004 Ed esso mi ammaestrava, e mi diceva: Il tuo cuore ritenga le mie parole; Osserva i miei comandamenti, e tu viverai. 020 PRO 004 005 Acquista sapienza, acquista prudenza; Non dimenticare i detti della mia bocca, e non rivolgertene indietro. 020 PRO 004 006 Non abbandonar la [sapienza], ed ella ti preserverà; Amala, ed ella ti guarderà. 020 PRO 004 007 La sapienza [è] la principal cosa; acquista la sapienza; Ed al prezzo di tutti i tuoi beni, acquista la prudenza. 020 PRO 004 008 Esaltala, ed ella ti innalzerà; Ella ti glorificherà, quando tu l'avrai abbracciata. 020 PRO 004 009 Ella ti metterà in sul capo un fregio di grazia; [E] ti darà una corona d'ornamento. 020 PRO 004 010 Ascolta, figliuol mio, e ricevi i miei detti; Ed anni di vita ti saranno moltiplicati. 020 PRO 004 011 Io ti ho ammaestrato nella via della sapienza; Io ti ho inviato ne' sentieri della dirittura. 020 PRO 004 012 Quando tu camminerai, i tuoi passi non saran ristretti; E se tu corri, tu non incapperai. 020 PRO 004 013 Attienti all'ammaestramento, non lasciar[lo]; Guardalo, perciocchè esso [è] la tua vita. 020 PRO 004 014 Non entrare nel sentiero degli empi; E non camminar per la via de' malvagi. 020 PRO 004 015 Schifala, non passar per essa; Stornatene, e passa oltre. 020 PRO 004 016 Perciocchè essi non possono dormire, se non hanno fatto qualche male; E il sonno s'invola loro, se non hanno fatto cader qualcuno. 020 PRO 004 017 Conciossiachè mangino il pane dell'empietà, E bevano il vino delle violenze. 020 PRO 004 018 Ma il sentiero de' giusti [è] come la luce che spunta, La quale va vie più risplendendo, finchè sia chiaro giorno. 020 PRO 004 019 La via degli empi [è] come una caligine; Essi non sanno in che incappano. 020 PRO 004 020 Figliuol mio, attendi alle mie parole; Inchina l'orecchio tuo a' miei detti. 020 PRO 004 021 Non dipartansi quelli [giammai] dagli occhi tuoi; Guardali in mezzo del tuo cuore; 020 PRO 004 022 Perciocchè son vita a quelli che li trovano, E sanità a tutta la lor carne. 020 PRO 004 023 Sopra ogni guardia, guarda il tuo cuore; Perciocchè da esso procede la vita. 020 PRO 004 024 Rimuovi da te la perversità della bocca, Ed allontana da te la perversità delle labbra. 020 PRO 004 025 Gli occhi tuoi riguardino diritto davanti [a te], E le tue palpebre dirizzino la lor mira dinanzi a te. 020 PRO 004 026 Considera attentamente il sentiero de' tuoi piedi, E sieno addirizzate tutte le tue vie. 020 PRO 004 027 Non dichinar nè a destra, nè a sinistra; Rimuovi il tuo piè dal male. 020 PRO 005 001 Figliuol mio, attendi alla mia sapienza, Inchina il tuo orecchio al mio intendimento; 020 PRO 005 002 Acciocchè tu osservi gli avvedimenti, E che le tue labbra conservino la scienza. 020 PRO 005 003 Perciocchè le labbra della [donna] straniera stillano favi di miele. E il suo palato [è] più dolce che olio; 020 PRO 005 004 Ma il fine di essa [è] amaro come assenzio, Acuto come una spada a due tagli. 020 PRO 005 005 I suoi piedi scendono alla morte; I suoi passi fanno capo all'inferno. 020 PRO 005 006 I suoi sentieri sono vaganti, senza che essa sappia ove va, Perchè non considera attentamente la via della vita. 020 PRO 005 007 Ora dunque, figliuoli, ascoltatemi, E non vi dipartite da' detti della mia bocca. 020 PRO 005 008 Allontana la tua via da essa, E non accostarti all'uscio della sua casa; 020 PRO 005 009 Che talora tu non dia il tuo onore agli stranieri, E gli anni tuoi al crudele; 020 PRO 005 010 Che talora i forestieri non si sazino delle tue facoltà; E che le tue fatiche [non vadano] nella casa dello strano; 020 PRO 005 011 [E che tu non] gema alla fine, Quando la tua carne ed il tuo corpo saranno consumati; 020 PRO 005 012 E non dica: Come ebbi io in odio l'ammaestramento? E come rigettò il mio cuore la correzione? 020 PRO 005 013 E [come] non ascoltai la voce di quelli che mi ammaestravano, E non inchinai il mio orecchio a quelli che m'insegnavano? 020 PRO 005 014 Quasi che sono stato in ogni male, In mezzo della raunanza e della congregazione. 020 PRO 005 015 Bevi delle acque della tua cisterna, E de' ruscelli di mezzo della tua fonte. 020 PRO 005 016 Spandansi le tue fonti fuori, Ed i ruscelli delle [tue] acque per le piazze. 020 PRO 005 017 Sieno [quelle acque] a te solo, E a niuno strano teco. 020 PRO 005 018 Sia la tua fonte benedetta; E rallegrati della moglie della tua giovanezza. 020 PRO 005 019 [Siati ella] una cerva amorosa, ed una cavriuola graziosa; Inebbrinti le sue mammelle in ogni tempo; Sii del continuo invaghito del suo amore. 020 PRO 005 020 E perchè, figliuol mio, t'invaghiresti della straniera, Ed abbracceresti il seno della forestiera? 020 PRO 005 021 Conciossiachè le vie dell'uomo [sieno] davanti agli occhi del Signore, E ch'egli consideri tutti i suoi sentieri. 020 PRO 005 022 Le iniquità dell'empio lo prenderanno, Ed egli sarà ritenuto con le funi del suo peccato. 020 PRO 005 023 Egli morrà per mancamento di correzione; E andrà errando per la molta sua pazzia. 020 PRO 006 001 FIGLIUOL mio, se tu hai fatta sicurtà al tuo prossimo, [Se] tu hai toccata la mano allo strano, 020 PRO 006 002 Tu sei allacciato con le parole della tua bocca, Tu sei preso con le parole della tua bocca. 020 PRO 006 003 Ora fa' questo, figliuol mio, e riscuotiti; Poichè tu sei caduto in man del tuo prossimo, Va', gittati a' piedi de' tuoi amici, e sollecitali. 020 PRO 006 004 Non lasciar dormire gli occhi tuoi, Nè sonnecchiar le tue palpebre. 020 PRO 006 005 Riscuotiti, come un cavriuolo di mano [del cacciatore], E come un uccello di mano dell'uccellatore. 020 PRO 006 006 Va', pigro, alla formica; Riguarda le sue vie, e diventa savio; 020 PRO 006 007 Conciossiachè ella non abbia nè capitano, Nè magistrato, nè signore; 020 PRO 006 008 [E pure] ella apparecchia nella state il suo cibo, [E] raduna nella ricolta il suo mangiare. 020 PRO 006 009 Infino a quando, o pigro, giacerai? Quando ti desterai dal tuo sonno? 020 PRO 006 010 Dormendo un poco, sonnecchiando un poco, Piegando un poco le braccia per riposare; 020 PRO 006 011 La tua povertà verrà come un viandante, E la tua necessità come uno scudiere. 020 PRO 006 012 L'uomo scellerato, l'uomo da nulla, Procede con perversità di bocca. 020 PRO 006 013 Egli ammicca con gli occhi, parla co' piedi, Accenna con le dita; 020 PRO 006 014 Egli ha delle perversità nel suo cuore, Egli macchina del male in ogni tempo; Egli commette contese. 020 PRO 006 015 Perciò in un momento verrà la sua ruina; Egli di subito sarà fiaccato, senza rimedio. 020 PRO 006 016 Il Signore odia queste sei cose; Anzi [queste] sette [son] cosa abbominevole all'anima sua; 020 PRO 006 017 Gli occhi altieri, la lingua bugiarda, E la mani che spandono il sangue innocente, 020 PRO 006 018 Il cuore che divisa pensieri d'iniquità, I piedi che si affrettano per correre al male, 020 PRO 006 019 Il falso testimonio che sbocca menzogne, E colui che commette contese tra fratelli. 020 PRO 006 020 FIGLIUOL mio, guarda il comandamento di tuo padre, E non lasciar l'insegnamento di tua madre; 020 PRO 006 021 Tienli del continuo legati in sul tuo cuore, [Ed] avvinti in su la tua gola. 020 PRO 006 022 Quando tu camminerai, quello ti guiderà; Quando tu giacerai, farà la guardia intorno a te; E quando tu ti risveglierai, ragionerà teco; 020 PRO 006 023 Perciocchè il comandamento [è] una lampana, E l'insegnamento [è] una luce, E le correzioni di disciplina [son] la via della vita; 020 PRO 006 024 Per guardarti dalla femmina malvagia, Dalle lusinghe della lingua della straniera. 020 PRO 006 025 Non invaghirti nel tuo cuore della sua bellezza; E non prendati ella con le sue palpebre. 020 PRO 006 026 Perciocchè per una donna meretrice [si viene] fino ad un pezzo di pane; E la donna vaga d'uomini va a caccia dietro alle anime preziose. 020 PRO 006 027 Alcuno prenderà egli del fuoco in seno, Senza che i suoi vestimenti ne sieno arsi? 020 PRO 006 028 Alcuno camminerà egli sopra le brace, Senza bruciarsi i piedi? 020 PRO 006 029 Così [avviene] a chi entra dalla moglie del suo prossimo; Chiunque la tocca non sarà innocente. 020 PRO 006 030 Ei non si scusa il ladro, quando egli ruba Per saziarsi, avendo fame; 020 PRO 006 031 Anzi, [se] è colto, restituisce [il furto] a sette doppi, Egli dà tutta la sostanza di casa sua. 020 PRO 006 032 Chi commette adulterio con una donna [è] scemo di senno; Chi vuol perder l'anima sua faccia tal cosa. 020 PRO 006 033 Egli troverà ferite ed ignominia; E il suo vituperio non sarà [giammai] cancellato. 020 PRO 006 034 Perciocchè la gelosia [è] un furor dell'uomo; Ed egli non risparmierà nel giorno della vendetta. 020 PRO 006 035 Egli non avrà riguardo ad alcun riscatto; Ed avvegnachè tu moltiplichi i presenti, non però li accetterà. 020 PRO 007 001 Figliuol mio, guarda i miei detti, E riponi appo te i miei comandamenti. 020 PRO 007 002 Guarda i miei comandamenti, e tu viverai; E [guarda] il mio insegnamento, come la pupilla degli occhi tuoi. 020 PRO 007 003 Legateli alle dita, Scrivili in su la tavola del tuo cuore. 020 PRO 007 004 Di' alla sapienza: Tu [sei] mia sorella; E chiama la prudenza [tua] parente; 020 PRO 007 005 Acciocchè esse ti guardino dalla donna straniera, Dalla forestiera che parla vezzosamente. 020 PRO 007 006 Perciocchè io riguardava [una volta] per la finestra della mia casa, Per li miei cancelli; 020 PRO 007 007 E vidi tra gli scempi, [E] scorsi tra i fanciulli, un giovanetto scemo di senno; 020 PRO 007 008 Il qual passava per la strada, presso al cantone [della casa] d'una tal donna; E camminava traendo alla casa di essa; 020 PRO 007 009 In su la sera, in sul vespro del dì. In su l'imbrunire ed oscurar della notte; 020 PRO 007 010 Ed ecco, una donna gli [venne] incontro, In assetto da meretrice, e cauta d'animo; 020 PRO 007 011 Strepitosa, e sviata; I cui piedi non si fermavano in casa; 020 PRO 007 012 Essendo ora fuori, or per le piazze; E stando agli agguati presso ad ogni cantone. 020 PRO 007 013 Ed essa lo prese, e lo baciò, E sfacciatamente gli disse: 020 PRO 007 014 Io avea sopra me [il voto di] sacrificii da render grazie; Oggi ho pagati i miei voti. 020 PRO 007 015 Però ti sono uscita incontro, Per cercarti, e ti ho trovato. 020 PRO 007 016 Io ho acconcio il mio letto con capoletti Di lavoro figurato a cordicelle [di fil] di Egitto. 020 PRO 007 017 Io ho profumato il mio letto Con mirra, con aloe, e con cinnamomo. 020 PRO 007 018 Vieni, inebbriamoci d'amori infino alla mattina, Sollaziamoci in amorosi piaceri. 020 PRO 007 019 Perciocchè il marito non [è] in casa sua; Egli è andato in viaggio lontano; 020 PRO 007 020 Egli ha preso in mano un sacchetto di danari; Egli ritornerà a casa sua a nuova luna. 020 PRO 007 021 Ella lo piegò con le molte sue lusinghe, E lo sospinse con la dolcezza delle sue labbra. 020 PRO 007 022 [Ed] egli andò dietro a lei subitamente, Come il bue viene al macello, E come i ceppi [son] per gastigamento dello stolto; 020 PRO 007 023 Come l'uccello si affretta al laccio, Senza sapere che è contro alla vita sua, Finchè la saetta gli trafigga il fegato. 020 PRO 007 024 Ora dunque, figliuoli, ascoltatemi, Ed attendete a' detti della mia bocca. 020 PRO 007 025 Il cuor tuo non dichini alle vie d'una tal donna; Non isviarti ne' suoi sentieri. 020 PRO 007 026 Perciocchè ella ne ha fatti cader molti uccisi; E pur tutti coloro ch'ella ha morti [eran] possenti. 020 PRO 007 027 La sua casa [è] la via dell'inferno, Che scende a' più interni luoghi della morte. 020 PRO 008 001 LA Sapienza non grida ella? E la Prudenza non dà ella fuori la sua voce? 020 PRO 008 002 Ella sta in piè in capo de' luoghi elevati, in su la via, Ne' crocicchi. 020 PRO 008 003 Ella grida presso alle porte, alla bocca della città, All'entrata degli usci [delle case], 020 PRO 008 004 [Dicendo]: Io grido a voi, o uomini principali; E la mia voce [s'indirizza] ancora al volgo. 020 PRO 008 005 Semplici, intendete [che cosa sia] avvedimento; E [voi] stolti, intendete [che cosa sia] buon senno. 020 PRO 008 006 Ascoltate; perciocchè io proporrò cose eccellenti; L'aprir delle mie labbra [sarà] di cose diritte. 020 PRO 008 007 Conciossiachè il mio palato ragionerà di verità; Ma l'empietà [è] ciò che le mie labbra abbominano. 020 PRO 008 008 Tutti i detti della mia bocca [son] con giustizia; In essi non [vi è] nulla di torto o di perverso. 020 PRO 008 009 Essi tutti [son] diritti agl'intendenti, E bene addirizzati a coloro che hanno trovata la scienza. 020 PRO 008 010 Ricevete il mio ammaestramento, e non dell'argento; E scienza, anzi che oro eletto. 020 PRO 008 011 Perciocchè la sapienza [è] migliore che le perle; E tutte le cose le più care non l'agguagliano. 020 PRO 008 012 Io, la Sapienza, abito nell'avvedimento, E trovo la conoscenza de' buoni avvisi. 020 PRO 008 013 Il timor del Signore [è] odiare il male; Io odio la superbia, e l'alterezza, e la via della malvagità, E la bocca perversa. 020 PRO 008 014 A me [appartiene] il consiglio e la buona ragione; Io [son] la prudenza; a me [appartiene] la forza. 020 PRO 008 015 Per me regnano i re, Ed i rettori fanno statuti di giustizia. 020 PRO 008 016 Per me signoreggiano i signori, Ed i principi, [e] tutti i giudici della terra. 020 PRO 008 017 Io amo quelli che mi amano; E quelli che mi cercano mi troveranno. 020 PRO 008 018 Ricchezze e gloria [son] meco; Beni permanenti e giustizia. 020 PRO 008 019 Il mio frutto [è] migliore che oro, anzi che oro finissimo; E la mia rendita [migliore] che argento eletto. 020 PRO 008 020 Io cammino per la via della giustizia, In mezzo de' sentieri della dirittura; 020 PRO 008 021 Per fare eredare il [vero] essere a quelli che mi amano, Ed empiere i lor tesori. 020 PRO 008 022 IL Signore mi possedeva al principio della sua via, Avanti le sue opere, ab eterno. 020 PRO 008 023 Io sono stata costituita in principato ab eterno, Dal principio, avanti che la terra fosse. 020 PRO 008 024 Avanti che [fossero] abissi, Nè fonti, nè gorghi d'acque, io fui prodotta. 020 PRO 008 025 Io fui prodotta innanzi che i monti fossero profondati, Avanti i colli; 020 PRO 008 026 Mentre egli non avea [ancora] fatta la terra, nè le campagne, Nè la sommità del terreno del mondo. 020 PRO 008 027 Quando egli ordinava i cieli, io v'[era]; Quando egli disegnava il giro sopra la superficie dell'abisso; 020 PRO 008 028 Quando egli fermava il cielo disopra; Quando egli fortificava le fonti dell'abisso; 020 PRO 008 029 Quando egli poneva il suo termine al mare, Talchè le acque non possono trapassare il suo comandamento; Quando egli poneva i fondamenti della terra; 020 PRO 008 030 Ed era appo lui[come] un allievo, Ed era le [sue] delizie tuttodì; Io mi sollazzava in ogni tempo nel suo cospetto. 020 PRO 008 031 Io mi sollazzo nella parte abitata della sua terra; Ed i miei diletti [sono] co' figliuoli degli uomini. 020 PRO 008 032 Ora dunque, figliuoli, ascoltatemi: Beati [coloro che] osservano le mie vie. 020 PRO 008 033 Ascoltate l'ammaestramento, e diventate savi, E non [lo] schifate. 020 PRO 008 034 Beato l'uomo che mi ascolta, Per vegliar tuttodì presso a' miei usci; Per istare a guardia agli stipiti delle mie porte. 020 PRO 008 035 Perciocchè chi mi trova trova la vita, Ed ottiene benevolenza dal Signore. 020 PRO 008 036 Ma chi pecca contro a me fa ingiuria all'anima sua; Tutti quelli che mi odiano amano la morte. 020 PRO 009 001 LA somma Sapienza ha edificata la sua casa, Ella ha tagliate le sue colonne [in numero di] sette; 020 PRO 009 002 Ella ha ammazzati i suoi animali, ha temperato il suo vino. Ed anche ha apparecchiata la sua mensa. 020 PRO 009 003 Ella ha mandate le sue serventi a gridare D'in su i poggiuoli degli alti luoghi della città: 020 PRO 009 004 Chi [è] scempio? riducasi qua. E a dire a quelli che sono scemi di senno: 020 PRO 009 005 Venite, mangiate del mio pane, E bevete del vino [che] io ho temperato. 020 PRO 009 006 Lasciate le scempietà, e voi viverete; E camminate per la via della prudenza. 020 PRO 009 007 Chi corregge lo schernitore [ne] riceve vituperio; E chi riprende l'empio [ne riceve] macchia. 020 PRO 009 008 Non riprender lo schernitore, Che talora egli non ti odii; Riprendi il savio, ed egli ti amerà. 020 PRO 009 009 Insegna al savio, ed egli diventerà più savio; Ammaestra il giusto, ed egli crescerà in dottrina. 020 PRO 009 010 Il principio della sapienza [è] il timor del Signore; E la scienza de' santi [è] la prudenza. 020 PRO 009 011 Perciocchè per me ti saranno moltiplicati i giorni, E ti saranno aggiunti anni di vita. 020 PRO 009 012 Se sei savio, sarai savio per te; Se [altresì] sei schernitore, tu solo [ne] porterai [la pena]. 020 PRO 009 013 La donna stolta, strepitosa, Scempia, e che non ha alcuno intendimento, 020 PRO 009 014 Siede anch'essa all'entrata della sua casa, In seggio, ne' luoghi elevati della città. 020 PRO 009 015 Per gridare a coloro che passano per la via, Che vanno a dirittura a lor cammino: 020 PRO 009 016 Chi [è] scempio? riducasi qua. E se vi [è] alcuno scemo di senno, gli dice: 020 PRO 009 017 Le acque rubate son dolci, E il pane [preso] di nascosto è dilettevole. 020 PRO 009 018 Ed egli non sa che là [sono] i morti; [E che] quelli ch'ella ha convitati [son] nel fondo dell'inferno. 020 PRO 010 001 LE sentenze di Salomone. Il figliuol savio rallegra il padre; Ma il figliuolo solto [è] il cordoglio di sua madre. 020 PRO 010 002 I tesori d'empietà non giovano; Ma la giustizia riscuote da morte. 020 PRO 010 003 Il Signore non lascerà aver fame all'anima del giusto; Ma egli sovverte la sostanza degli empi. 020 PRO 010 004 La man rimessa fa impoverire; Ma la mano de' diligenti arricchisce. 020 PRO 010 005 Chi raccoglie nella state [è] un figliuolo avveduto; [Ma] chi dorme nella ricolta [è] un figliuolo che fa vituperio. 020 PRO 010 006 Benedizioni [sono] sopra il capo del giusto; Ma la violenza coprirà la bocca degli empi. 020 PRO 010 007 La memoria del giusto [è] in benedizione; Ma il nome degli empi marcirà. 020 PRO 010 008 Il savio di cuore riceve i comandamenti; Ma lo stolto di labbra andrà in precipizio. 020 PRO 010 009 Chi cammina in integrità cammina in sicurtà; Ma chi perverte le sue vie sarà fiaccato. 020 PRO 010 010 Chi ammicca con l'occhio reca molestia; Ma lo stolto di labbra andrà in precipizio. 020 PRO 010 011 La bocca del giusto [è] una fonte viva; Ma la violenza coprirà la bocca degli empi. 020 PRO 010 012 L'odio muove contese; Ma la carità ricopre ogni misfatto. 020 PRO 010 013 La sapienza si trova nelle labbra dell'intendente; Ma il bastone [è] per lo dosso di chi [è] scemo di senno. 020 PRO 010 014 I savi ripongono [appo loro] la scienza; Ma la bocca dello stolto [è] una ruina vicina. 020 PRO 010 015 Le facoltà del ricco [son] la sua forte città; [Ma] la povertà de' bisognosi [è] il loro spavento. 020 PRO 010 016 Le opere de' giusti [sono] a vita; [Ma] quello che l'empio produce [è] a peccato. 020 PRO 010 017 Chi osserva l'ammaestramento [è] un cammino a vita; Ma chi lascia la correzione fa traviare. 020 PRO 010 018 Chi copre l'odio [è uomo di] labbra bugiarde; E chi sbocca infamia [è] stolto. 020 PRO 010 019 In moltitudine di parole non manca misfatto; Ma chi rattiene le sue labbra [è] prudente. 020 PRO 010 020 La lingua del giusto [è] argento eletto; [Ma] il cuor degli empi [è] ben poca cosa. 020 PRO 010 021 Le labbra del giusto pascono molti; Ma gli stolti muoiono per mancamento di senno. 020 PRO 010 022 La benedizione del Signore [è] quella che arricchisce; E la fatica non le sopraggiugne nulla. 020 PRO 010 023 Il commettere scelleratezza [è] allo stolto come uno scherzare; Così [è] la sapienza all'uomo d'intendimento. 020 PRO 010 024 Egli avverrà all'empio ciò ch'egli teme; Ma [Iddio] darà a' giusti ciò che desiderano. 020 PRO 010 025 Come il turbo passa via [di subito], così l'empio non [è più]; Ma il giusto [è] un fondamento perpetuo. 020 PRO 010 026 Quale [è] l'aceto a' denti, e il fumo agli occhi, Tale [è] il pigro a quelli che lo mandano. 020 PRO 010 027 Il timor del Signore accresce i giorni; Ma gli anni degli empi saranno scorciati. 020 PRO 010 028 L'aspettar de' giusti [è] letizia; Ma la speranza degli empi perirà. 020 PRO 010 029 La via del Signore [è] una fortezza all'[uomo] intiero; Ma [ella è] spavento agli operatori d'iniquità. 020 PRO 010 030 Il giusto non sarà giammai in eterno scrollato; Ma gli empi non abiteranno la terra. 020 PRO 010 031 La bocca del giusto produce sapienza; Ma la lingua perversa sarà troncata. 020 PRO 010 032 Le labbra del giusto conoscono ciò che [è] gradevole; Ma la bocca dell'empio [non è altro che] perversità. 020 PRO 011 001 Le bilance false [sono] cosa abbominevole al Signore; Ma il peso giusto gli [è] cosa grata. 020 PRO 011 002 Venuta la superbia, viene l'ignominia; Ma la sapienza [è] con gli umili. 020 PRO 011 003 L'integrità degli [uomini] diritti li conduce; Ma la perversità de' disleali di distrugge. 020 PRO 011 004 Le ricchezze non gioveranno al giorno dell'indegnazione; Ma la giustizia riscoterà da morte. 020 PRO 011 005 La giustizia dell'[uomo] intiero addirizza la via di esso; Ma l'empio caderà per la sua empietà. 020 PRO 011 006 La giustizia degli [uomini] diritti li riscoterà; Ma i disleali saranno presi per la lor propria malizia. 020 PRO 011 007 Quando l'uomo empio muore, la sua aspettazione perisce; E la speranza [ch'egli aveva concepita] delle [sue] forze è perduta. 020 PRO 011 008 Il giusto è tratto fuor di distretta; Ma l'empio viene in luogo suo. 020 PRO 011 009 L'ipocrito corrompe il suo prossimo con la [sua] bocca; Ma i giusti [ne] son liberati per conoscimento. 020 PRO 011 010 La città festeggia del bene de' giusti; Ma [vi è] giubilo quando gli empi periscono. 020 PRO 011 011 La città è innalzata per la benedizione degli [uomini] diritti; Ma è sovvertita per la bocca degli empi. 020 PRO 011 012 Chi sprezza il suo prossimo [è] privo di senno; Ma l'uomo prudente tace. 020 PRO 011 013 Colui che va sparlando palesa il segreto; Ma chi è leale di spirito cela la cosa. 020 PRO 011 014 Il popolo cade in ruina dove non [son] consigli; Ma [vi è] salute in moltitudine di consiglieri. 020 PRO 011 015 L'uomo certamente sofferirà del male, se fa sicurtà per lo strano; Ma chi odia i mallevadori [è] sicuro. 020 PRO 011 016 La donna graziosa otterrà gloria, Come i possenti ottengono ricchezze. 020 PRO 011 017 L'uomo benigno fa bene a sè stesso; Ma il crudele conturba la sua [propria] carne. 020 PRO 011 018 L'empio fa un'opera fallace; Ma [vi è] un premio sicuro per colui che semina giustizia. 020 PRO 011 019 Così [è] la giustizia a vita, Come chi procaccia il male lo procaccia alla sua morte. 020 PRO 011 020 I perversi di cuore [sono] un abbominio al Signore; Ma quelli che sono intieri di via [son] ciò che gli è grato. 020 PRO 011 021 Il malvagio d'ora in ora non resterà impunito; Ma la progenie de' giusti scamperà. 020 PRO 011 022 Una donna bella, ma scema di senno, [È] un monile d'oro nel grifo d'un porco. 020 PRO 011 023 Il desiderio de' giusti non [è] altro che bene; [Ma] la speranza degli empi [è] indegnazione. 020 PRO 011 024 Vi è tale che spande, e pur vie più diventa ricco; E tale che risparmia oltre al diritto, e [pur] ne diventa sempre più povero. 020 PRO 011 025 La persona liberale sarà ingrassata; E chi annaffia sarà anch'esso annaffiato. 020 PRO 011 026 Il popolo maledirà chi serra il grano; Ma benedizione [sarà] sopra il capo di chi [lo] vende. 020 PRO 011 027 Chi cerca il bene procaccia benevolenza; Ma il male avverrà a chi lo cerca. 020 PRO 011 028 Chi si confida nelle sue ricchezze caderà; Ma i giusti germoglieranno a guisa di frondi. 020 PRO 011 029 Chi dissipa la sua casa possederà del vento; E lo stolto [sarà] servo a chi è savio di cuore. 020 PRO 011 030 Il frutto del giusto [è] un albero di vita; E il savio prende le anime. 020 PRO 011 031 Ecco, il giusto riceve la sua retribuzione in terra; Quanto più [la riceverà] l'empio e il peccatore? 020 PRO 012 001 Chi ama la correzione ama la scienza; Ma chi odia la riprensione [è] insensato. 020 PRO 012 002 L'uomo da bene ottiene benevolenza dal Signore; Ma egli condannerà l'uomo malizioso. 020 PRO 012 003 L'uomo non sarà stabilito per empietà; E la radice de' giusti non sarà smossa. 020 PRO 012 004 La donna di valore [è] la corona del suo marito; Ma quella che reca vituperio gli [è] come un tarlo nelle ossa. 020 PRO 012 005 I pensieri de' giusti [son] dirittura; [Ma] i consigli degli empi [son] frode. 020 PRO 012 006 La parole degli empi [tendono] ad insidiare al sangue; Ma la bocca degli [uomini] diritti li riscoterà. 020 PRO 012 007 In un voltar degli empi, essi non [saranno più]; Ma la casa de' giusti starà in piè. 020 PRO 012 008 L'uomo sarà lodato secondo il suo senno; Ma chi è stravolto d'animo sarà in isprezzo. 020 PRO 012 009 Meglio [è] colui del quale non si fa stima, e pure ha un servitore, Che colui che fa il borioso, ed ha mancamento di pane. 020 PRO 012 010 [L'uomo] giusto ha cura della vita della sua bestia; Ma le viscere degli empi [son] crudeli. 020 PRO 012 011 Chi lavora la sua terra sarà saziato di pane; Ma chi va dietro agli uomini oziosi [è] scemo d'intelletto. 020 PRO 012 012 L'empio appetisce la rete de' malvagi; Ma la radice de' giusti mette fuori. 020 PRO 012 013 Il laccio del malvagio [è] nella dislealtà delle labbra; Ma il giusto uscirà di distretta. 020 PRO 012 014 L'uomo sarà saziato di beni per lo frutto della [sua] bocca; E [Dio] renderà all'uomo la retribuzione [dell'opere] delle sue mani. 020 PRO 012 015 La via dello stolto [è] diritta al suo parere; Ma chi ascolta consiglio [è] savio. 020 PRO 012 016 Il cruccio dello stolto è conosciuto lo stesso giorno; Ma l'avveduto copre il vituperio. 020 PRO 012 017 Chi parla verità rapporta il giusto; Ma il falso testimonio [rapporta] frode. 020 PRO 012 018 Ei vi è tale che pronunzia [parole] simile a coltellate; Ma la lingua de' savi [è] medicina. 020 PRO 012 019 Il labbro verace sarà stabile in perpetuo; Ma la lingua bugiarda [sarà sol] per un momento. 020 PRO 012 020 Inganno [è] nel cuor di coloro che macchinano del male; Ma [vi è] allegrezza per quelli che consigliano pace. 020 PRO 012 021 Niuna molestia avverrà al giusto; Ma gli empi saranno ripieni di male. 020 PRO 012 022 Le labbra bugiarde [son] cosa abbominevole al Signore; Ma coloro che operano in verità son graditi da lui. 020 PRO 012 023 L'uomo avveduto copre la scienza; Ma il cuor degli stolti pubblica la follia. 020 PRO 012 024 La mano de' diligenti signoreggerà; Ma la pigra sarà tributaria. 020 PRO 012 025 Il cordoglio nel cuor dell'uomo l'abbatte; Ma la buona parola lo rallegra. 020 PRO 012 026 Il giusto abbonda [in beni] più che il suo prossimo; Ma la via degli empi li fa andare errando. 020 PRO 012 027 Il pigro non arrostisce la sua cacciagione; Ma i beni dell'uomo diligente [sono] preziosi. 020 PRO 012 028 Nella via della giustizia [vi è] vita; E [nel] cammino de' [suoi] sentieri non [vi è] morte. 020 PRO 013 001 Il figliuol savio [ascolta] l'ammaestramento di suo padre; Ma lo schernitore non ascolta riprensione. 020 PRO 013 002 L'uomo mangerà del bene del frutto delle sue labbra; Ma l'anima degli scellerati [mangerà del frutto di] violenza. 020 PRO 013 003 Chi guarda la sua bocca preserva l'anima sua; [Ma] ruina [avverrà] a chi apre disordinatamente le sue labbra. 020 PRO 013 004 L'anima del pigro appetisce, e non [ha] nulla; Ma l'anima de' diligenti sarà ingrassata. 020 PRO 013 005 Il giusto odia la parola bugiarda; Ma l'empio si rende puzzolente ed infame. 020 PRO 013 006 La giustizia guarda colui che [è] intiero di via; Ma l'empietà sovverte il peccatore. 020 PRO 013 007 Vi è tale che si fa ricco, e non [ha] nulla; Tale [altresì] che si fa povero, ed ha di gran facoltà. 020 PRO 013 008 Le ricchezze dell'uomo [sono] il riscatto della sua vita; Ma il povero non ode alcuna minaccia. 020 PRO 013 009 La luce de' giusti sarà lieta; Ma la lampana degli empi sarà spenta. 020 PRO 013 010 Per orgoglio non si produce altro che contese; Ma la sapienza [è] con quelli che si consigliano. 020 PRO 013 011 Le ricchezze [procedenti] da vanità scemeranno; Ma chi raduna con la mano [le] accrescerà. 020 PRO 013 012 La speranza prolungata fa languire il cuore; Ma il desiderio adempiuto [è] un albero di vita. 020 PRO 013 013 Chi sprezza la parola andrà in perdizione; Ma chi riverisce il comandamento riceverà retribuzione. 020 PRO 013 014 L'insegnamento di un savio [è] una fonte di vita, Per ritrarsi da' lacci della morte. 020 PRO 013 015 Buon senno reca grazia; Ma il procedere de' perfidi [è] duro. 020 PRO 013 016 L' [uomo] avveduto fa ogni cosa con conoscimento; Ma il pazzo spande follia. 020 PRO 013 017 Il messo malvagio caderà in male; Ma l'ambasciator fedele reca sanità. 020 PRO 013 018 Povertà ed ignominia [avverranno] a chi schifa la correzione; Ma chi osserva la riprensione sarà onorato. 020 PRO 013 019 Il desiderio adempiuto è cosa soave all'anima; Ed agli stolti [è] cosa abbominevole lo stornarsi dal male. 020 PRO 013 020 Chi va co' savi diventerà savio; Ma il compagno degli stolti diventerà malvagio. 020 PRO 013 021 Il male perseguita i peccatori; Ma [Iddio] renderà il bene a' giusti. 020 PRO 013 022 L'uomo da bene lascerà la [sua] eredità a' figliuoli de' figliuoli; Ma le facoltà del peccatore [son] riserbate al giusto. 020 PRO 013 023 Il campo lavorato de' poveri [produce] abbondanza di cibo; Ma vi è tale che è consumato per mancamento di buon governo. 020 PRO 013 024 Chi risparmia la sua verga odia il suo figliuolo; Ma chi l'ama gli procura correzione per tempo. 020 PRO 013 025 Il giusto mangerà a sazietà dell'anima sua; Ma il ventre degli empi avrà mancamento. 020 PRO 014 001 Le donne savie edificano le lor case; Ma la stolta la sovverte con le sue mani. 020 PRO 014 002 Chi cammina nella sua dirittura riverisce il Signore; Ma chi è stravolto nelle sue vie lo sprezza. 020 PRO 014 003 Nella bocca dello stolto [è] la bacchetta dell'alterezza; Ma le labbra de' savi li guardano. 020 PRO 014 004 Dove non [son] buoi, il granaio [è] vuoto; Ma l'abbondanza della ricolta [è] per la forza del bue. 020 PRO 014 005 Il testimonio verace non mente; Ma il falso testimonio sbocca bugie. 020 PRO 014 006 Lo schernitore cerca la sapienza, e non [la trova] punto; Ma la scienza agevolmente [si acquista] dall'[uomo] intendente. 020 PRO 014 007 Vattene via d'innanzi all'uomo stolto, E [d'innanzi a colui, nel quale] non avrai conosciute labbra di scienza. 020 PRO 014 008 La sapienza dell'uomo [è] di considerar la sua via; Ma la follia degli stolti [è] inganno. 020 PRO 014 009 Gli stolti si fanno beffe del [commetter] misfatto; Ma fra gli [uomini] diritti [è] la benevolenza. 020 PRO 014 010 Il cuore di ciascuno conosce l'amaritudine dell'anima sua; Ed altresì alcuno strano non è mescolato nella sua allegrezza. 020 PRO 014 011 La casa degli empi sarà distrutta; Ma il tabernacolo degli [uomini] diritti fiorirà. 020 PRO 014 012 Vi è tal via che pare diritta all'uomo, Il fine della quale [son] le vie della morte. 020 PRO 014 013 Come di [troppo] ridere duole il cuore, Così la fine dell'allegrezza [è] dolore. 020 PRO 014 014 Chi è sviato di cuore sarà saziato delle sue vie; E più ch'esso [lo sarà] l'uomo da bene delle sue. 020 PRO 014 015 Lo scempio crede ogni cosa; Ma l'avveduto considera i suoi passi. 020 PRO 014 016 Il savio teme, e si ritrae dal male; Ma lo stolto trascorre, e si tien sicuro. 020 PRO 014 017 Chi è pronto all'ira commette follia; E l'uomo malizioso è odiato. 020 PRO 014 018 Gli scempi erederanno la stoltizia; Ma i prudenti coroneranno [il lor capo] di scienza. 020 PRO 014 019 I malvagi saranno abbassati davanti a' buoni; E gli empi [saranno] alle porte del giusto. 020 PRO 014 020 Il povero è odiato eziandio dal suo prossimo; Ma molti son gli amici del ricco. 020 PRO 014 021 Chi sprezza il suo prossimo pecca; Ma beato chi ha pietà de' poveri. 020 PRO 014 022 Quelli che macchinano del male non sono eglino traviati? Ma benignità e verità [sarà usata inverso] coloro che pensano del bene. 020 PRO 014 023 In ogni fatica vi è del profitto; Ma il parlar delle labbra [torna] solo in inopia. 020 PRO 014 024 Le ricchezze de' savi [sono] la lor corona; [Ma] la follia degli stolti [è sempre] follia. 020 PRO 014 025 Il testimonio verace libera le anime; Ma il falso sbocca bugie. 020 PRO 014 026 Nel timor del Signore vi è confidanza fortissima; E vi sarà un ricetto per li figliuoli di colui [che teme Iddio]. 020 PRO 014 027 Il timor del Signore [è] una fonte di vita, Per ritrarsi da' lacci della morte. 020 PRO 014 028 La magnificenza del re [è] nella moltitudine del popolo; Ma la ruina del principe [è] nel mancamento della gente. 020 PRO 014 029 Chi è lento all'ira [è] di gran prudenza; Ma chi è pronto al cruccio eccita la follia. 020 PRO 014 030 Il cuor sano [è] la vita delle carni; Ma l'invidia [è] il tarlo delle ossa. 020 PRO 014 031 Chi oppressa il povero fa onta a colui che l'ha fatto; Ma chi ha pietà del bisognoso l'onora. 020 PRO 014 032 L'empio sarà traboccato per la sua malvagità; Ma il giusto spera [eziandio] nella sua morte. 020 PRO 014 033 La sapienza riposa nel cuore dell'[uomo] intendente, Ed è riconosciuta in mezzo degli stolti. 020 PRO 014 034 La giustizia innalza la nazione; Ma il peccato [è] il vituperio de' popoli. 020 PRO 014 035 Il favor del re [è] verso il servitore intendente; Ma la sua indegnazione [è] contro a quello che reca vituperio. 020 PRO 015 001 La risposta dolce acqueta il cruccio; Ma la parola molesta fa montar l'ira. 020 PRO 015 002 La scienza adorna la lingua de' savi; Ma la bocca degli stolti sgorga follia. 020 PRO 015 003 Gli occhi del Signore [sono] in ogni luogo; Riguardando i malvagi ed i buoni. 020 PRO 015 004 La medicina della lingua [è] un albero di vita; Ma la sovversione [che avviene] per essa [è simile ad] un fracasso [fatto] dal vento. 020 PRO 015 005 Lo stolto disdegna la correzion di suo padre; Ma chi osserva la riprensione diventerà avveduto. 020 PRO 015 006 Nella casa del giusto [vi sono] di gran facoltà; Ma [vi è] dissipazione nell'entrate dell'empio. 020 PRO 015 007 Le labbra de' savi spandono scienza; Ma non [fa già] così il cuor degli stolti. 020 PRO 015 008 Il sacrificio degli empi [è] cosa abbominevole al Signore; Ma l'orazione degli [uomini] diritti gli [è] cosa grata. 020 PRO 015 009 La via dell'empio [è] cosa abbominevole al Signore; Ma egli ama chi procaccia giustizia. 020 PRO 015 010 La correzione [è] spiacevole a chi lascia la [diritta] via; Chi odia la riprensione morrà. 020 PRO 015 011 L'inferno e il luogo della perdizione [son] davanti al Signore; Quanto più i cuori de' figliuoli degli uomini! 020 PRO 015 012 Lo schernitore non ama che altri lo riprenda, [E] non va a' savi. 020 PRO 015 013 Il cuore allegro abbellisce la faccia; Ma per lo cordoglio lo spirito è abbattuto. 020 PRO 015 014 Il cuor dell'[uomo] intendente cerca la scienza; Ma la bocca degli stolti si pasce di follia. 020 PRO 015 015 Tutti i giorni dell'afflitto [son] cattivi; Ma chi è allegro di cuore [è come in] un convito perpetuo. 020 PRO 015 016 Meglio [vale] poco col timor del Signore, Che gran tesoro con turbamento. 020 PRO 015 017 Meglio [vale] un pasto d'erbe, ove [sia] amore, Che di bue ingrassato, ove [sia] odio. 020 PRO 015 018 L'uomo iracondo muove contese; Ma chi è lento all'ira acqueta le risse. 020 PRO 015 019 La via del pigro [è] come una siepe di spine; Ma la via degli [uomini] diritti [è] elevata. 020 PRO 015 020 Il figliuol savio rallegra il padre; Ma l'uomo stolto sprezza sua madre. 020 PRO 015 021 La follia [è] allegrezza al[l'uomo] scemo di senno; Ma l'uomo intendente cammina dirittamente. 020 PRO 015 022 I disegni son renduti vani dove non [è] consiglio; Ma sono stabili dove [è] moltitudine di consiglieri. 020 PRO 015 023 L'uomo riceve allegrezza della risposta della sua bocca; E quant'[è] buona una parola [detta] al suo tempo! 020 PRO 015 024 La via della vita [va] in su all'uomo intendente, Per ritrarsi dall'inferno [che è] a basso. 020 PRO 015 025 Il Signore spianta la casa de' superbi; Ma stabilisce il confine della vedova. 020 PRO 015 026 I pensieri malvagi [son] cosa abbominevole al Signore; Ma i detti [che gli son] piacevoli [sono] i puri. 020 PRO 015 027 Chi è dato a cupidigia dissipa la sua casa; Ma chi odia i presenti viverà. 020 PRO 015 028 Il cuor del giusto medita [ciò che ha] da rispondere; Ma la bocca degli empi sgorga cose malvage. 020 PRO 015 029 Il Signore [è] lontano dagli empi; Ma egli esaudisce l'orazione de' giusti. 020 PRO 015 030 La luce degli occhi rallegra il cuore; La buona novella ingrassa le ossa. 020 PRO 015 031 L'orecchio che ascolta la riprensione della vita Dimorerà per mezzo i savi. 020 PRO 015 032 Chi schifa la correzione disdegna l'anima sua; Ma chi ascolta la riprensione acquista senno. 020 PRO 015 033 Il timor del Signore [è] ammaestramento di sapienza; E l'umiltà [va] davanti alla gloria. 020 PRO 016 001 Le disposizioni dell'animo [son] dell'uomo; Ma la risposta della lingua [è] dal Signore. 020 PRO 016 002 Tutte le vie dell'uomo gli paiono pure; Ma il Signore pesa gli spiriti. 020 PRO 016 003 Rimetti le tue opere nel Signore, E i tuoi pensieri saranno stabiliti. 020 PRO 016 004 Il Signore ha fatto ogni cosa per sè stesso; Eziandio l'empio per lo giorno del male. 020 PRO 016 005 Chiunque è altiero d'animo [è] abbominevole al Signore; D'ora in ora egli non resterà impunito. 020 PRO 016 006 L'iniquità sarà purgata con benignità, e [con] verità; E per lo timor del Signore l'uomo si ritrae dal male. 020 PRO 016 007 Quando il Signore gradisce le vie dell'uomo, Pacifica con lui eziandio i suoi nemici. 020 PRO 016 008 Meglio [vale] poco con giustizia, Che grandi entrate senza dirittura. 020 PRO 016 009 Il cuor dell'uomo delibera della sua via; Ma il Signore dirizza i suoi passi. 020 PRO 016 010 Indovinamento [è] nelle labbra del re; La sua bocca non falla nel giudicio. 020 PRO 016 011 La stadera, e le bilance giuste [son] del Signore; Tutti i pesi del sacchetto [son] sua opera. 020 PRO 016 012 Operare empiamente [è] abbominevole ai re; Perciocchè il trono sarà stabilito per giustizia. 020 PRO 016 013 Le labbra giuste [son] quelle che i re gradiscono; Ed essi amano chi parla dirittamente. 020 PRO 016 014 L'ira del re [son] messi di morte; Ma l'uomo savio la placherà. 020 PRO 016 015 Nella chiarezza della faccia del re [vi è] vita; E la sua benevolenza [è] come la nuvola della pioggia della stagione della ricolta. 020 PRO 016 016 Quant'[è] egli cosa migliore acquistar sapienza che oro! E [quant'è] egli cosa più eccellente acquistar prudenza che argento! 020 PRO 016 017 La strada degli [uomini] diritti [è] di stornarsi dal male; Chi osserva la sua via guarda l'anima sua. 020 PRO 016 018 La superbia [viene] davanti alla ruina, E l'alterezza dello spirito davanti alla caduta. 020 PRO 016 019 Meglio [è] essere umile di spirito co' mansueti, Che spartir le spoglie con gli altieri. 020 PRO 016 020 Chi è intendente nella parola troverà bene; E beato chi si confida nel Signore. 020 PRO 016 021 Il savio di cuore sarà chiamato intendente; E la dolcezza delle labbra aggiugnerà dottrina. 020 PRO 016 022 Il senno [è] una fonte di vita in coloro che ne son dotati; Ma l'ammaestramento degli stolti [è] stoltizia. 020 PRO 016 023 Il cuor del[l'uomo] savio rende avveduta la sua bocca, E aggiunge dottrina alle sue labbra. 020 PRO 016 024 I detti soavi [sono] un favo di miele, Dolcezza all'anima, e medicina alle ossa. 020 PRO 016 025 Vi è tal via che pare diritta all'uomo, Il fine della quale [son] le vie della morte. 020 PRO 016 026 L'anima di chi si affatica si affatica per lui stesso; Perciocchè la sua bocca lo preme. 020 PRO 016 027 L'uomo scellerato apparecchia del male; E in su le sue labbra [vi è] come un fuoco ardente. 020 PRO 016 028 L'uomo perverso commette contese; E chi va sparlando disunisce gli amici. 020 PRO 016 029 L'uomo violento seduce il suo compagno, E lo conduce per una via [che] non [è] buona. 020 PRO 016 030 Chi chiude gli occhi macchinando perversità, Dimena le labbra [quando] ha compiuto il male. 020 PRO 016 031 La canutezza [è] una corona gloriosa; Ella si troverà nella via della giustizia. 020 PRO 016 032 Meglio vale chi è lento all'ira, che il forte; E [meglio vale] chi signoreggia il suo cruccio, che un prenditor di città. 020 PRO 016 033 La sorte è gittata nel grembo; Ma dal Signore [procede] tutto il giudicio di essa. 020 PRO 017 001 Migliore [è] un boccon di [pane] secco, con quiete, Che una casa piena di animali ammazzati, con rissa. 020 PRO 017 002 Il servitore intendente signoreggerà sopra il figliuolo che reca vituperio, E spartirà l'eredità tra i fratelli. 020 PRO 017 003 La coppella [è] per l'argento, e il fornello per l'oro; Ma il Signore prova i cuori. 020 PRO 017 004 L'uomo maligno presta gli orecchi alle labbra inique; E l'ingannatore ascolta la lingua maliziosa. 020 PRO 017 005 Chi beffa il povero fa onta a colui che l'ha fatto; Chi si rallegra della calamità [altrui] non resterà impunito. 020 PRO 017 006 I figliuoli de' figliuoli [son] la corona de' vecchi; E i padri [son] la gloria de' figliuoli. 020 PRO 017 007 Il parlar magnifico non è decevole all'uomo da nulla; Quanto meno al principe il labbro falso! 020 PRO 017 008 Il presente [è], appo chi è dato a ricever presenti, una gioia graziosa; Dovunque si volge produce effetto. 020 PRO 017 009 Chi copre il fallo procaccia amicizia; Ma chi [lo] ridice disunisce gli amici. 020 PRO 017 010 La riprensione scende [più addentro] nell'[uomo] intendente, Che cento percosse date allo stolto. 020 PRO 017 011 Il malvagio non cerca altro che ribellione; Ma l'angelo crudele sarà mandato contro a lui. 020 PRO 017 012 Scontrisi pure in un uomo un'orsa, a cui sieno stati tolti i suoi figli, Anzi che un pazzo nella sua pazzia. 020 PRO 017 013 Il male non si dipartirà giammai dalla casa Di chi rende il mal per lo bene. 020 PRO 017 014 Chi comincia la contesa [è come] chi dà apritura alle acque; Però avanti che si venga alle contumelie, lascia la questione. 020 PRO 017 015 Chi assolve il reo, e chi condanna il giusto, [Sono] amendue ugualmente abbominevoli al Signore. 020 PRO 017 016 A che [serve] il prezzo in mano allo stolto, Da comperar sapienza, poichè egli non [ha] alcun senno? 020 PRO 017 017 L'amico ama in ogni tempo, E il fratello nasce per l'afflizione. 020 PRO 017 018 L'uomo scemo di senno tocca la mano, [E] fa sicurtà al suo prossimo. 020 PRO 017 019 Chi ama contesa ama misfatto; Chi alza la sua porta cerca ruina. 020 PRO 017 020 L' [uomo] perverso di cuore non troverà il bene; E l'[uomo] stravolto nel suo parlare caderà nel male. 020 PRO 017 021 Chi genera un pazzo [lo genera] a suo cordoglio; E il padre dello stolto non si rallegrerà. 020 PRO 017 022 Il cuore allegro giova, [come] una medicina; Ma lo spirito afflitto secca le ossa. 020 PRO 017 023 L'empio prende il presente dal seno, Per pervertir le vie del giudicio. 020 PRO 017 024 La sapienza [è] nel cospetto dell'intendente; Ma gli occhi dello stolto [riguardano] alle estremità della terra. 020 PRO 017 025 Il figliuolo stolto [è] sdegno a suo padre, Ed amaritudine a colei che l'ha partorito. 020 PRO 017 026 Egli non [è] bene di condannare il giusto, non pure ad ammenda, [Nè] che i principi battano [alcuno] per dirittura. 020 PRO 017 027 Chi rattiene i suoi detti [è] dotato di conoscimento; [E] chi [è di] spirito riservato [è] uomo intendente. 020 PRO 017 028 Lo stolto stesso è reputato savio, quando si tace; [E] prudente, quando tiene le labbra chiuse. 020 PRO 018 001 Colui che si separa cerca le sue cupidità, E schernisce ogni legge e ragione. 020 PRO 018 002 Lo stolto non si diletta nella prudenza, Ma in ciò che il cuor suo si manifesti. 020 PRO 018 003 Quando viene un empio, viene anche lo sprezzo, E il vituperio con ignominia. 020 PRO 018 004 Le parole della bocca dell'uomo eccellente sono acque profonde; La fonte di sapienza [è] un torrente che sgorga. 020 PRO 018 005 Egli non [è] bene d'aver riguardo alla qualità dell'empio, Per far torto al giusto nel giudicio. 020 PRO 018 006 Le labbra dello stolto entrano in contesa, E la sua bocca chiama le percosse. 020 PRO 018 007 La bocca dello stolto [è] la sua ruina, E le sue labbra [sono] il laccio dell'anima sua. 020 PRO 018 008 Le parole di chi va bisbigliando paiono lusinghevoli; Ma scendono fin nell'interiora del ventre. 020 PRO 018 009 Chi si porta rimessamente nel suo lavoro, [È] fratello dell'uomo dissipatore. 020 PRO 018 010 Il Nome del Signore [è] una forte torre; Il giusto vi ricorrerà, e sarà in salvo in luogo elevato. 020 PRO 018 011 I beni del ricco [son] la sua città di fortezza, E come un alto muro alla sua immaginazione. 020 PRO 018 012 Il cuor dell'uomo s'innalza avanti la ruina; Ma l'umiltà [va] davanti alla gloria. 020 PRO 018 013 Chi fa risposta prima che abbia udito, Ciò gli [è] pazzia e vituperio. 020 PRO 018 014 Lo spirito dell'uomo sostiene l'infermità di esso; Ma chi solleverà lo spirito afflitto? 020 PRO 018 015 Il cuor dell'[uomo] intendente acquista scienza; E l'orecchio de' savi cerca conoscimento. 020 PRO 018 016 Il presente dell'uomo gli fa far largo, E lo conduce davanti a' grandi. 020 PRO 018 017 Chi [è] il primo a [piatir] la sua causa ha ragione; Ma il suo compagno vien [poi], ed esamina quello [ch'egli ha detto]. 020 PRO 018 018 La sorte fa cessar le liti, E fa gli spartimenti fra i potenti. 020 PRO 018 019 Il fratello offeso [è più inespugnabile] che una forte città; E le contese [tra fratelli son] come le sbarre di un palazzo. 020 PRO 018 020 Il ventre dell'uomo sarà saziato del frutto della sua bocca; Egli sarà saziato della rendita delle sue labbra. 020 PRO 018 021 Morte e vita [sono] in poter della lingua; E chi l'ama mangerà del frutto di essa. 020 PRO 018 022 Chi ha trovata moglie ha trovata una buona cosa, Ed ha ottenuto favor del Signore. 020 PRO 018 023 Il povero parla supplichevolmente; Ma il ricco risponde duramente. 020 PRO 018 024 Un uomo che ha degli amici deve portarsi da amico; E vi è tale amico, che è più congiunto che un fratello. 020 PRO 019 001 Il povero, che cammina nella sua integrità, Val meglio che il perverso di labbra, il quale [è] stolto. 020 PRO 019 002 Come chi è frettoloso di piedi incappa; Così non [vi è] alcun bene, quando l'anima è senza conoscimento. 020 PRO 019 003 La stoltizia dell'uomo perverte la via di esso; E pure il suo cuore dispetta contro al Signore. 020 PRO 019 004 Le ricchezze aggiungono amici in gran numero; Ma il misero è separato dal suo intimo amico. 020 PRO 019 005 Il falso testimonio non resterà impunito, E chi sbocca menzogne non iscamperà. 020 PRO 019 006 Molti riveriscono il principe; Ma ognuno [è] amico del donatore. 020 PRO 019 007 Tutti i fratelli del povero l'odiano; Quanto più si dilungheranno i suoi amici da lui! Egli [con] parole [li] supplica, ma essi se ne vanno. 020 PRO 019 008 Chi acquista senno ama l'anima sua; Chi osserva l'intendimento troverà del bene. 020 PRO 019 009 Il falso testimonio non resterà impunito, E chi sbocca menzogne perirà. 020 PRO 019 010 I diletti non si convengono allo stolto; Quanto meno [conviensi] al servo signoreggiar sopra i principi! 020 PRO 019 011 Il senno dell'uomo rallenta l'ira di esso; E la sua gloria [è] di passar sopra le offese. 020 PRO 019 012 L'indegnazione del re [è] come il ruggito del leoncello; Ma il suo favore [è] come la rugiada sopra l'erba. 020 PRO 019 013 Il figliuolo stolto [è] una grande sciagura a suo padre; E le risse della moglie [sono] un gocciolar continuo. 020 PRO 019 014 Casa e sostanza [sono] l'eredità de' padri; Ma dal Signore [viene] la moglie prudente. 020 PRO 019 015 La pigrizia fa cadere in profondo sonno; E la persona negligente avrà fame. 020 PRO 019 016 Chi osserva il comandamento guarda l'anima sua; [Ma] chi trascura le sue vie morrà. 020 PRO 019 017 Chi dona al povero presta al Signore; Ed [egli] gli farà la sua retribuzione. 020 PRO 019 018 Gastiga il tuo figliuolo, mentre vi è ancora della speranza; Ma non imprender già di ucciderlo. 020 PRO 019 019 Chi [è] grandemente iracondo [ne] porterà la pena; Che se tu [lo] scampi, tu lo renderai vie più [iracondo]. 020 PRO 019 020 Ascolta consiglio, e ricevi correzione, Acciocchè tu diventi savio alla fine. 020 PRO 019 021 [Vi sono] molti pensieri nel cuor dell'uomo; Ma il consiglio del Signore [è] quello che sarà stabile. 020 PRO 019 022 La benignità dell'uomo [è] il suo ornamento; E meglio vale il povero, che l'uomo bugiardo. 020 PRO 019 023 Il timor del Signore [è] a vita; [E chi lo teme] passerà la notte sazio, [e] non sarà visitato da alcun male. 020 PRO 019 024 Il pigro nasconde la mano nel seno, E non la ritrae fuori, non pure [per recarsela] alla bocca. 020 PRO 019 025 Percuoti lo schernitore, e il semplice ne diventerà avveduto; E se tu correggi l'[uomo] intendente, egli intenderà la scienza. 020 PRO 019 026 Il figliuolo che fa vergogna e vituperio, Ruina il padre, [e] scaccia la madre. 020 PRO 019 027 Figliuol mio, ascoltando l'ammaestramento, Rimanti di deviare da' detti di scienza. 020 PRO 019 028 Il testimonio scellerato schernisce la dirittura; E la bocca degli empi trangugia l'iniquità. 020 PRO 019 029 I giudicii sono apparecchiati agli schernitori, E le percosse al dosso degli stolti. 020 PRO 020 001 Il vino [è] schernitore, e la cervogia [è] tumultuante; E chiunque ne è vago non è savio. 020 PRO 020 002 Il terrore del re [è] come il ruggito del leoncello; Chi lo provoca ad indegnazione pecca [contro a] sè stesso. 020 PRO 020 003 [Egli è] gloria all'uomo di rimanersi di contesa; Ma chiunque è stolto si fa schernire. 020 PRO 020 004 Il pigro non ara per cagion del freddo; [E poi] nella ricolta va accattando, e [non trova] nulla. 020 PRO 020 005 Il consiglio nel cuor dell'uomo [è] un'acqua profonda; E l'uomo intendente l'attignerà. 020 PRO 020 006 Il più degli uomini predicano ciascuno la sua benignità; Ma chi troverà un uomo verace? 020 PRO 020 007 I figliuoli del giusto, che cammina nella sua integrità, [Saranno] beati dopo di lui. 020 PRO 020 008 Il re, sedendo sopra il trono del giudicio, Dissipa ogni male con gli occhi suoi. 020 PRO 020 009 Chi può dire: Io ho purgato il mio cuore, Io son netto del mio peccato? 020 PRO 020 010 Doppio peso, e doppio staio, [Sono] amendue cosa abbominevole al Signore. 020 PRO 020 011 Fin da fanciullo [l'uomo] è riconosciuto da' suoi atti, Se egli [sarà] puro, e se le sue opere [saranno] diritte. 020 PRO 020 012 Il Signore ha fatte amendue queste cose: E l'orecchio che ode, e l'occhio che vede. 020 PRO 020 013 Non amare il sonno, che tu non impoverisca; Tieni gli occhi aperti, [e] sarai saziato di pane. 020 PRO 020 014 Chi compera dice: [Egli è] cattivo, [egli è] cattivo; Ma quando se n'è andato, allora si vanta. 020 PRO 020 015 Vi è dell'oro, e delle perle assai; Ma le labbra di scienza [sono] un vaso prezioso. 020 PRO 020 016 Prendi pure il vestimento di chi ha fatta sicurtà per lo strano; Prendi pegno da lui per gli stranieri. 020 PRO 020 017 Il pane acquistato con frode è soave all'uomo; Ma poi la sua bocca si trova piena di ghiaia. 020 PRO 020 018 I disegni son renduti stabili con consiglio; Fa' dunque la guerra con prudenti deliberazioni. 020 PRO 020 019 Chi va sparlando palesa il segreto: Non rimescolarti adunque con chi è allettante di labbra. 020 PRO 020 020 La lampana di chi maledice suo padre, o sua madre, Sarà spenta nelle più oscure tenebre. 020 PRO 020 021 L'eredità acquistata di subito da principio Non sarà benedetta alla fine. 020 PRO 020 022 Non dire: Io renderò il male; Aspetta il Signore, ed egli ti salverà. 020 PRO 020 023 Doppio peso [è] cosa abbominevole al Signore; E le bilance fallaci non [sono] buone. 020 PRO 020 024 I passi dell'uomo [sono] dal Signore; E come intenderà l'uomo la sua via? 020 PRO 020 025 Dire inconsideratamente: [Questa è] cosa sacra; E riflettere dopo aver fatti i voti, è un laccio all'uomo. 020 PRO 020 026 Il re savio dissipa gli empi, E rimena la ruota sopra loro. 020 PRO 020 027 L'anima dell'uomo [è] una lampana del Signore, Che investiga tutti i segreti nascondimenti del ventre. 020 PRO 020 028 Benignità e verità guardano il re; Ed egli ferma il suo trono per benignità. 020 PRO 020 029 La forza de' giovani [è] la lor gloria; E l'onor de' vecchi [è] la canutezza. 020 PRO 020 030 I lividori delle battiture, e le percosse che penetrano addentro nel ventre [Sono] una lisciatura nel malvagio. 020 PRO 021 001 Il cuor del re [è] nella mano del Signore come ruscelli di acque; Egli lo piega a tutto ciò che gli piace. 020 PRO 021 002 Tutte le vie dell'uomo gli paiono diritte; Ma il Signore pesa i cuori. 020 PRO 021 003 Far giustizia e giudicio [È] cosa più gradita dal Signore, che sacrificio. 020 PRO 021 004 Gli occhi altieri, e il cuor gonfio, [Che son] la lampana degli empi, [son] peccato. 020 PRO 021 005 I pensieri dell'[uomo] diligente [producono] di certo abbondanza; Ma l'uomo disavveduto [cade] senza fallo in necessità. 020 PRO 021 006 Il far tesori con lingua di falsità [è] una cosa vana, Sospinta [in qua ed in là; e si appartiene] a quelli che cercan la morte. 020 PRO 021 007 Il predar degli empi li trarrà in giù; Perciocchè hanno rifiutato di far ciò che [è] diritto. 020 PRO 021 008 La via stravolta dell'uomo [è] anche strana; Ma l'opera di chi [è] puro [è] diritta. 020 PRO 021 009 Meglio [è] abitare sopra un canto di un tetto, Che [con] una moglie rissosa in casa comune. 020 PRO 021 010 L'anima dell'empio desidera il male; Il suo amico stesso non trova pietà appo lui. 020 PRO 021 011 Quando lo schernitore è gastigato, il semplice [ne] diventa savio; E quando si ammonisce il savio, egli apprende scienza. 020 PRO 021 012 Il giusto considera la casa dell'empio; Ella trabocca l'empio nel male. 020 PRO 021 013 Chi tura l'orecchio, per non udire il grido del misero, Griderà anch'egli, e non sarà esaudito. 020 PRO 021 014 Il presente [dato] di nascosto acqueta l'ira; E il dono [porto] nel seno [acqueta] il forte cruccio. 020 PRO 021 015 Il far ciò che è diritto [è] letizia al giusto; Ma [è] uno spavento agli operatori d'iniquità. 020 PRO 021 016 L'uomo che devia dal cammino del buon senno Riposerà in compagnia de' morti. 020 PRO 021 017 L'uomo che ama godere [sarà] bisognoso; Chi ama il vino e l'olio non arricchirà. 020 PRO 021 018 L'empio [sarà per] riscatto del giusto; E il disleale [sarà] in iscambio degli [uomini] diritti. 020 PRO 021 019 Meglio [è] abitare in terra deserta, Che [con] una moglie rissosa e stizzosa. 020 PRO 021 020 Nell'abitacolo del savio [vi è] un tesoro di cose rare, e d'olii [preziosi]; Ma l'uomo stolto dissipa [tutto] ciò. 020 PRO 021 021 Chi va dietro a giustizia e benignità Troverà vita, giustizia, e gloria. 020 PRO 021 022 Il savio sale nella città de' valenti, Ed abbatte la forza di essa. 020 PRO 021 023 Chi guarda la sua bocca e la sua lingua Guarda l'anima sua d'afflizioni. 020 PRO 021 024 Il nome del superbo presuntuoso [è: ] schernitore; Egli fa [ogni cosa] con furor di superbia. 020 PRO 021 025 Il desiderio del pigro l'uccide; Perciocchè le sue mani rifiutano di lavorare. 020 PRO 021 026 [L'uomo dato a] cupidigia appetisce tuttodì; Ma il giusto dona, e non risparmia. 020 PRO 021 027 Il sacrificio degli empi [è] cosa abbominevole; Quanto più se l'offeriscono con scelleratezza! 020 PRO 021 028 Il testimonio mendace perirà; Ma l'uomo che ascolta parlerà in perpetuo. 020 PRO 021 029 L'uomo empio si rende sfacciato; Ma l'[uomo] diritto addirizza le sue vie. 020 PRO 021 030 Non [vi è] sapienza, nè prudenza, Nè consiglio, incontro al Signore. 020 PRO 021 031 Il cavallo è apparecchiato per lo giorno della battaglia; Ma il salvare [appartiene] al Signore. 020 PRO 022 001 La fama [è] più a pregiare che grandi ricchezze; E la buona grazia più che argento, e che oro. 020 PRO 022 002 Il ricco e il povero si scontrano l'un l'altro; Il Signore [è] quello che li ha fatti tutti. 020 PRO 022 003 L' [uomo] avveduto vede il male, e si nasconde; Ma gli scempi passano oltre, e ne portano pena. 020 PRO 022 004 Il premio della mansuetudine [e] del timor del Signore [È] ricchezze, e gloria, e vita. 020 PRO 022 005 Spine [e] lacci [son] nella via del[l'uomo] perverso; Chi guarda l'anima sua sarà lungi da queste cose. 020 PRO 022 006 Ammaestra il fanciullo, secondo la via ch'egli ha da tenere; Egli non si dipartirà da essa, non pur quando sarà diventato vecchio. 020 PRO 022 007 Il ricco signoreggia sopra i poveri; E chi prende in prestanza [è] servo del prestatore. 020 PRO 022 008 Chi semina iniquità mieterà vanità; E la verga della sua indegnazione verrà meno. 020 PRO 022 009 [L'uomo che è] d'occhio benigno sarà benedetto; Perciocchè egli ha dato del suo pane al povero. 020 PRO 022 010 Caccia lo schernitore, e le contese usciranno fuori; E le liti, ed i vituperi cesseranno. 020 PRO 022 011 Chi ama la purità del cuore Avrà il re per amico, per la grazia delle sue labbra. 020 PRO 022 012 Gli occhi del Signore guardano [l'uomo dotato di] conoscimento; Ma egli sovverte i fatti del disleale. 020 PRO 022 013 Il pigro dice: Il leone [è] fuori; Io sarei ucciso per le campagne. 020 PRO 022 014 La bocca delle [donne] straniere[è] una fossa profonda; Colui contro a cui il Signore è indegnato vi caderà dentro. 020 PRO 022 015 La follia [è] attaccata al cuor del fanciullo; La verga della correzione la dilungherà da lui. 020 PRO 022 016 Chi fa torto al povero, per accrescere il suo, E chi dona al ricco, di certo [caderà] in inopia. 020 PRO 022 017 INCHINA il tuo orecchio, ed ascolta le parole de' Savi, E reca il tuo cuore alla dottrina. 020 PRO 022 018 Perciocchè [ti sarà] cosa soave, se tu le guardi nel tuo cuore, E [se] tutte insieme sono adattate in su le tue labbra. 020 PRO 022 019 Io te [le] ho pur fatte assapere, Acciocchè la tua confidanza sia nel Signore. 020 PRO 022 020 Non ti ho io scritto cose eccellenti In consigli e in dottrina? 020 PRO 022 021 Per farti conoscere la certezza delle parole di verità; Acciocchè tu possa rispondere parole di verità a quelli che ti manderanno. 020 PRO 022 022 Non predare il povero, perchè egli [è] povero; E non oppressar l'afflitto nella porta; 020 PRO 022 023 Perciocchè il Signore difenderà la causa loro, Ed involerà l'anima di coloro che li avranno involati. 020 PRO 022 024 Non accompagnarti con l'uomo collerico; E non andar con l'uomo iracondo; 020 PRO 022 025 Che talora tu non impari i suoi costumi, E non prenda un laccio all'anima tua. 020 PRO 022 026 Non esser di quelli che percuotono nella palma della mano, [Nè] di quelli che fanno sicurtà per debiti. 020 PRO 022 027 Per qual cagione, se tu non avessi da pagare, Ti si torrebbe egli il letto di sotto? 020 PRO 022 028 Non rimuovere il termine antico, Che i tuoi padri hanno posto. 020 PRO 022 029 Hai tu mai veduto un uomo spedito nelle sue faccende? Un tale comparirà nel cospetto del re, [E] non comparirà davanti a gente bassa. 020 PRO 023 001 Quando tu sederai [a tavola] con alcun signore, Per mangiar con lui, Considera attentamente quello che [sarà] dinanzi a te; 020 PRO 023 002 [Altrimenti], se tu [sei] ingordo, Tu ti metterai un coltello alla gola. 020 PRO 023 003 Non appetire le sue delizie; Perciocchè sono un cibo fallace. 020 PRO 023 004 Non affaticarti per arricchire; Rimanti della tua prudenza. 020 PRO 023 005 In un batter d'occhio [le ricchezze] non [sono più]; Perciocchè ad un tratto si fanno delle ale; [E sono] come un'aquila, che se ne vola in aria. 020 PRO 023 006 Non mangiare il pan dell'uomo che è d'occhio maligno, E non appetire le sue delizie. 020 PRO 023 007 Perciocchè, come egli è villano nell'anima sua, Così egli ti dirà: Mangia, e bevi; Ma il cuor son non [sarà] teco. 020 PRO 023 008 Tu vomiterai il boccone [che ne] avrai mangiato, Ed avrai perduti i tuoi ragionamenti piacevoli. 020 PRO 023 009 Non parlare in presenza dello stolto; Perciocchè egli sprezzerà il senno de' tuoi ragionamenti. 020 PRO 023 010 Non rimuovere il termine antico; E non entrare ne' campi degli orfani. 020 PRO 023 011 Perciocchè il lor riscotitore [è] potente; Egli difenderà la causa loro contro a te. 020 PRO 023 012 Porgi il tuo cuore all'ammaestramento, E le tue orecchie a' detti della scienza. 020 PRO 023 013 Non risparmiare la correzione al fanciullo; Benchè tu lo batti con la verga, non [però] morrà. 020 PRO 023 014 Tu lo batterai con la verga, E libererai l'anima sua dall'inferno. 020 PRO 023 015 Figliuol mio, se il tuo cuore è savio, Il mio cuore altresì se ne rallegrerà. 020 PRO 023 016 E le mie reni gioiranno, Quando le tue labbra parleranno cose diritte. 020 PRO 023 017 Il cuor tuo non porti invidia a' peccatori; Anzi [attienti] sempre al timore del Signore. 020 PRO 023 018 Perciocchè, se vi è premio, La tua speranza non sarà troncata. 020 PRO 023 019 Ascolta, figliuol mio, e sii savio; E addirizza il tuo cuore nella [diritta] via. 020 PRO 023 020 Non esser de' bevitori di vino; [Nè] de' ghiotti mangiatori di carne. 020 PRO 023 021 Perciocchè l'ubbriaco ed il ghiotto impoveriranno; Ed il sonnecchiare farà vestire stracci. 020 PRO 023 022 Ubbidisci a tuo padre, il qual ti ha generato; E non isprezzar tua madre, quando sarà divenuta vecchia. 020 PRO 023 023 Compera verità, e non vender[la], [Compera] sapienza, ammaestramento, ed intendimento. 020 PRO 023 024 Il padre del giusto gioirà grandemente; E chi avrà generato un savio, ne avrà allegrezza. 020 PRO 023 025 [Fa]' che tuo padre e tua madre si rallegrino; E che quella che ti ha partorito gioisca. 020 PRO 023 026 Figliuol mio, recami il tuo cuore, E gli occhi tuoi guardino le mie vie. 020 PRO 023 027 Perciocchè la meretrice [è] una fossa profonda, E la straniera un pozzo stretto. 020 PRO 023 028 Ed anche ella sta agli agguati, come un ladrone; Ed accresce [il numero de]'malfattori fra gli uomini. 020 PRO 023 029 A cui [avvengono] i guai? a cui i lai? A cui le contese? a cui i rammarichi? A cui le battiture senza cagione? a cui il rossore degli occhi? 020 PRO 023 030 A quelli che si fermano lungamente appresso il vino; A quelli che vanno cercando da mescere. 020 PRO 023 031 Non riguardare il vino, quando rosseggia, Quando sfavilla nella coppa, [E] cammina diritto. 020 PRO 023 032 Egli morderà alla fine come il serpente, E pungerà come l'aspido. 020 PRO 023 033 [Allora] gli occhi tuoi vedranno cose strane, E il tuo cuore parlerà cose stravolte. 020 PRO 023 034 E tu sarai come chi giace in mezzo al mare, E come chi dorme in su la cima dell'albero della nave. 020 PRO 023 035 [Tu dirai: ] Altri mi ha battuto, ed io non ne ho sentita la doglia; Altri mi ha pesto, [ed] io non me ne sono avveduto; Quando mi risveglierò? io tornerò a cercarlo ancora. 020 PRO 024 001 Non portare invidia agli uomini malvagi, E non desiderare di esser con loro. 020 PRO 024 002 Perciocchè il cuor loro macchina rapina, E le lor labbra parlano d'iniquità. 020 PRO 024 003 La casa sarà edificata per sapienza, E sarà stabilita per prudenza. 020 PRO 024 004 E per conoscimento le camere saranno ripiene Di beni preziosi e dilettevoli, d'ogni maniera. 020 PRO 024 005 L'uomo savio [è] forte; E l'uomo intendente è possente di forza. 020 PRO 024 006 Perciocchè con prudenti consigli tu farai la guerra; E la salute [è posta] in moltitudine di consiglieri. 020 PRO 024 007 Le sapienze [son] troppo alte per lo stolto; Egli non aprirà la bocca nella porta. 020 PRO 024 008 Chi divisa far male Sarà chiamato uomo malizioso. 020 PRO 024 009 Il pensiero di stoltizia [è] peccato; E lo schernitore [è] l'abbominio degli uomini. 020 PRO 024 010 [Se] tu ti rallenti nel giorno della distretta, Le tue forze [saranno] corte. 020 PRO 024 011 Se tu ti rattieni dal riscuoter quelli che son tratti alla morte, E quelli che stanno in forse di essere uccisi, 020 PRO 024 012 Dicendo: Ecco noi non ne sappiamo nulla; Colui che pesa i cuori non [vi] porrà egli mente? E il guardiano dell'anima tua [non] lo conoscerà egli, E non renderà egli a ciascuno secondo le sue opere? 020 PRO 024 013 Figliuol mio, mangia pure del miele; Perciocchè [egli è] buono; E del favo [del miele, che è] dolce al tuo palato; 020 PRO 024 014 Tal [sarà] la conoscenza della sapienza all'anima tua, Quando tu l'avrai trovata; e vi sarà premio, E la tua speranza non sarà troncata. 020 PRO 024 015 O empio, non insidiar l'abitacolo del giusto, Non guastare il suo ricetto. 020 PRO 024 016 Perciocchè il giusto cade sette volte, e si rileva; Ma gli empi ruinano nel male. 020 PRO 024 017 Non rallegrarti, quando il tuo nemico sarà caduto; E quando egli sarà ruinato, il cuor tuo non [ne] gioisca; 020 PRO 024 018 Che talora il Signore nol vegga, e che [ciò] non gli dispiaccia, E ch'egli non istorni l'ira sua d'addosso a lui. 020 PRO 024 019 Non adirarti per li maligni; Non portare invidia agli empi. 020 PRO 024 020 Perciocchè non vi sarà premio alcuno per lo malvagio; La lampana degli empi sarà spenta. 020 PRO 024 021 Figliuol mio, temi il Signore e il re; Non rimescolarti co' rapportatori. 020 PRO 024 022 Perciocchè in un momento sorgerà la loro calamità; E chi conosce la ruina [procedente] d'amendue loro? 020 PRO 024 023 Queste cose ancora [son] per li Savi. Ei non [è] bene di aver riguardo alla qualità delle persone in giudicio. 020 PRO 024 024 I popoli malediranno, [e] le nazioni esecreranno Colui che dice all'empio: Tu [sei] giusto. 020 PRO 024 025 Ma quelli che lo gastigano saranno grati; E benedizione di bene verrà sopra loro. 020 PRO 024 026 Chi risponde parole diritte Bacia le labbra. 020 PRO 024 027 Ordina le tue faccende fuori, E mettile in assetto ne' tuoi campi; E poi edificherai la tua casa. 020 PRO 024 028 Non essere testimonio contro al tuo prossimo senza cagione; E vorresti tu subornare alcuno con le tue labbra? 020 PRO 024 029 Non dire: Come egli ha fatto a me, così farò a lui; Io renderò a costui secondo l'opera sua. 020 PRO 024 030 Io passai [già] presso al campo del pigro, E presso alla vigna dell'uomo scemo di senno; 020 PRO 024 031 Ed ecco, [amendue] erano tutti montati in ortiche, I cardi ne aveano coperto il disopra, E la lor chiusura di pietre era ruinata. 020 PRO 024 032 Ed io, riguardando [ciò, vi] posi mente; Veduto[lo, ne] presi ammaestramento. 020 PRO 024 033 Dormendo un poco, sonnecchiando un poco, Piegando un poco le mani per riposare; 020 PRO 024 034 La tua povertà verrà [come] un viandante, E la tua inopia come uno scudiere. 020 PRO 025 001 QUESTE ancora [son] sentenze di Salomone, le quali gli uomini di Ezechia, re di Giuda, raccolsero. 020 PRO 025 002 La gloria di Dio [è] di celar la cosa; Ma la gloria dei re [è] d'investigare la cosa. 020 PRO 025 003 L'altezza del cielo, e la profondità della terra, E il cuor dei re, non si possono investigare. 020 PRO 025 004 Togli le schiume dell'argento, E ne riuscirà un vaso all'orafo. 020 PRO 025 005 Rimuovi l'empio d'innanzi al re, E il trono di esso sarà stabilito con giustizia. 020 PRO 025 006 Non fare il vanaglorioso in presenza del re, E non istar nel luogo de' grandi; 020 PRO 025 007 Perciocchè val maglio che ti si dica: Sali qua; Che se tu fossi abbassato davanti al principe, Che gli occhi tuoi hanno veduto. 020 PRO 025 008 Non uscir subitamente alla contesa; Che talora alla fin d'essa tu non faccia qualche cosa, Quando il tuo prossimo ti avrà fatta vergogna. 020 PRO 025 009 Dibatti la tua lite col tuo prossimo; Ma non palesare il segreto di un altro; 020 PRO 025 010 Che talora chi ti ode non ti vituperi, E che la tua infamia non possa essere riparata. 020 PRO 025 011 La parola detta in modi convenevoli [È] simile a pomi d'oro tra figure d'argento. 020 PRO 025 012 Il savio riprenditore ad un orecchio ubbidiente [È] un monile d'oro, ed un ornamento d'oro finissimo. 020 PRO 025 013 Il messo fedele [è], a quelli che lo mandano, Come il fresco della neve in giorno di ricolta; E ristora l'anima de' suoi padroni. 020 PRO 025 014 L'uomo che si gloria falsamente di liberalità [È simile] alle nuvole, ed al vento senza pioggia. 020 PRO 025 015 Il principe si piega con sofferenza, E la lingua dolce rompe le ossa. 020 PRO 025 016 [Se] tu trovi del miele, mangia[ne] quanto ti basta; Che talora, se tu te ne satolli, tu nol vomiti fuori. 020 PRO 025 017 Metti di rado il piè in casa del tuo prossimo; Che talora egli non si sazii di te, e ti odii. 020 PRO 025 018 Un uomo che dice falsa testimonianza contro al suo prossimo [È come] un martello, una spada, ed una saetta acuta. 020 PRO 025 019 La confidanza che si pone nel disleale [è], in giorno di afflizione, Un dente rotto, ed un piè dislogato. 020 PRO 025 020 Chi canta canzoni presso di un cuor dolente [È come] chi [si] toglie la vesta [d'addosso] in giorno di freddo, [E come] l'aceto sopra il nitro. 020 PRO 025 021 Se colui che ti odia ha fame, dagli da mangiar del pane; E se ha sete, dagli da bere dell'acqua; 020 PRO 025 022 Perciocchè [così] tu gli metterai delle brace in su la testa; E il Signore te [ne] farà la retribuzione. 020 PRO 025 023 Il vento settentrionale dissipa la pioggia; E il viso sdegnoso la lingua [che sparla] di nascosto. 020 PRO 025 024 Meglio [vale] abitare sopra il canto di un tetto, Che [con] una moglie rissosa in casa comune. 020 PRO 025 025 Una buona novella di lontan paese [È come] acqua fresca alla persona stanca ed assetata. 020 PRO 025 026 Il giusto che vacilla davanti all'empio, [È] una fonte calpestata, ed una vena d'acque guasta. 020 PRO 025 027 Il mangiar troppo miele non [è] bene, E l'investigar [colui che è] la gloria degli [uomini è] cosa gloriosa. 020 PRO 025 028 L'uomo, il cui animo non ha ritegno alcuno, [È] una città sfasciata, senza mura. 020 PRO 026 001 Come la neve [non si conviene] alla state, Nè la pioggia al tempo della ricolta, Così la gloria non si conviene allo stolto. 020 PRO 026 002 Come il passero vaga, e la rondinella vola, Così la maledizione [data] senza cagione non avverrà. 020 PRO 026 003 La sferza al cavallo, ed il capestro all'asino, E il bastone al dosso degli stolti. 020 PRO 026 004 Non rispondere allo stolto secondo la sua follia; Che talora anche tu non gli sii agguagliato. 020 PRO 026 005 Rispondi allo stolto, come si conviene alla sua follia; Che talora non gli paia d'esser savio. 020 PRO 026 006 Chi [si] taglia i piedi [ne] beve l'ingiuria; Così avviene a chi manda a far de' messi per uno stolto. 020 PRO 026 007 Lo zoppo zoppica delle sue due gambe; Così [fa] la sentenza nella bocca degli stolti. 020 PRO 026 008 Chi dà gloria allo stolto [Fa] come [chi gittasse] una pietra preziosa in un mucchio di sassi. 020 PRO 026 009 La sentenza nella bocca degli stolti [È come] una spina, che sia caduta in mano ad un ebbro. 020 PRO 026 010 I grandi tormentano ognuno, E prezzolano stolti, e salariano passanti. 020 PRO 026 011 Come il cane ritorna al suo vomito, [Così] lo stolto reitera la sua follia. 020 PRO 026 012 Hai tu veduto un uomo che si reputi savio? [Vi è] maggiore speranza d'uno stolto che di lui. 020 PRO 026 013 Il pigro dice: Il leopardo [è] in su la strada, Il leone [è] per le campagne. 020 PRO 026 014 [Come] l'uscio si volge sopra i suoi arpioni, Così [si volge] il pigro sopra il suo letto. 020 PRO 026 015 Il pigro nasconde la mano nel seno; Egli dura fatica a trarla fuori [per recarsela] alla bocca. 020 PRO 026 016 Al pigro par di esser savio, Più che sette che dànno risposte di prudenza. 020 PRO 026 017 Colui che passando trascorre in ira per una questione che non gli [tocca], [È come] chi afferra un cane per gli orecchi. 020 PRO 026 018 Quale [è] colui che, infingendosi di scherzare, avventa razzi, Saette, e cose mortifere; 020 PRO 026 019 Tale [è] colui [che] inganna il suo prossimo, E dice: Non ischerzo io? 020 PRO 026 020 Il fuoco si spegne, quando mancano legne; Così le contese si acquetano, quando non vi [son] rapportatori. 020 PRO 026 021 Il carbone [è] per [far] brace, e le legne per [far] fuoco; E l'uomo rissoso per accender contese. 020 PRO 026 022 Le parole del rapportatore paiono lusinghevoli; Ma scendono fin dentro al ventre. 020 PRO 026 023 Le labbra ardenti, e il cuor malvagio, [Son come] schiuma d'argento impiastrata sopra un testo. 020 PRO 026 024 Chi odia s'infinge nel suo parlare, Ma cova la frode nel suo interiore; 020 PRO 026 025 Quando egli parlerà di una voce graziosa, non fidartici; Perciocch[è] egli ha sette scelleratezze nel cuore. 020 PRO 026 026 L'odio si copre con inganno; [Ma] la sua malignità sarà palesata in piena raunanza. 020 PRO 026 027 Chi cava una fossa caderà in essa; E se alcuno rotola una pietra ad alto, ella gli tornerà addosso. 020 PRO 026 028 La lingua bugiarda odia quelli ch'ella ha fiaccati; E la bocca lusinghiera produce ruina. 020 PRO 027 001 Non gloriarti del giorno di domani; Perciocchè tu non sai ciò che il giorno partorirà. 020 PRO 027 002 Loditi lo strano, e non la tua propria bocca; Lo straniero, e non le tue proprie labbra. 020 PRO 027 003 Le pietre [son] pesanti, e la rena [è] grave; Ma l'ira dello stolto [è] più pesante che amendue quelle cose. 020 PRO 027 004 La collera [è] una cosa crudele, e l'ira una cosa strabocchevole; E chi potrà durar davanti alla gelosia? 020 PRO 027 005 Meglio vale riprensione palese, Che amore occulto. 020 PRO 027 006 Le ferite di chi ama [son] leali; Ma i baci di chi odia [sono] simulati. 020 PRO 027 007 La persona satolla calca il favo [del miele]; Ma alla persona affamata ogni cosa amara [è] dolce. 020 PRO 027 008 Quale [è] l'uccelletto, che va ramingo fuor del suo nido, Tale [è] l'uomo che va vagando fuor del suo luogo. 020 PRO 027 009 L'olio odorifero [e] il profumo rallegrano il cuore; Così [fa] la dolcezza dell'amico dell'uomo per consiglio cordiale. 020 PRO 027 010 Non lasciare il tuo amico, nè l'amico di tuo padre; E non entrare in casa del tuo fratello nel giorno della tua calamità; Meglio [vale] un vicino presso, che un fratello lontano. 020 PRO 027 011 Figliuol mio, sii savio, e rallegra il mio cuore; Ed io avrò che rispondere a colui che mi farà vituperio. 020 PRO 027 012 L' [uomo] avveduto, veggendo il male, si nasconde; [Ma] gli scempi passano oltre, e ne portano la pena. 020 PRO 027 013 Prendi pure il vestimento di chi ha fatta sicurtà per lo strano; E prendi pegno da lui per la straniera. 020 PRO 027 014 Chi benedice il suo prossimo ad alta voce, Levandosi la mattina a buon'ora, [Ciò] gli sarà reputato in maledizione. 020 PRO 027 015 Un gocciolar continuo in giorno di gran pioggia, E una donna rissosa, è tutt'uno. 020 PRO 027 016 Chi vuol tenerla serrata, pubblica di [voler] serrar del vento, E dell'olio nella sua man destra. 020 PRO 027 017 Il ferro si pulisce col ferro; Così l'uomo pulisce la faccia del suo prossimo. 020 PRO 027 018 Chi guarda il fico ne mangia il frutto; Così chi guarda il suo signore sarà onorato. 020 PRO 027 019 Come l'acqua [rappresenta] la faccia alla faccia; Così il cuor dell'uomo [rappresenta l'uomo] all'uomo. 020 PRO 027 020 Il sepolcro, e il luogo della perdizione, non son giammai satolli; Così anche giammai non si saziano gli occhi dell'uomo. 020 PRO 027 021 La coppella [è] per l'argento, e il fornello per l'oro; Ma l'uomo [è provato] per la bocca che lo loda. 020 PRO 027 022 Avvegnachè tu pestassi lo stolto in un mortaio, Col pestello, per mezzo del grano infranto, La sua follia non si dipartirebbe però da lui. 020 PRO 027 023 Abbi diligentemente cura delle tue pecore, Metti il cuor tuo alle mandre. 020 PRO 027 024 Perciocchè i tesori non [durano] in perpetuo; E la corona [è ella] per ogni età? 020 PRO 027 025 Il fieno nasce, e l'erbaggio spunta, E le erbe de' monti son raccolte. 020 PRO 027 026 Gli agnelli [son] per lo tuo vestire, E i becchi [sono] il prezzo di un campo. 020 PRO 027 027 E l'abbondanza del latte delle capre è per tuo cibo, [E] per cibo di casa tua, E per lo vitto delle tue serventi. 020 PRO 028 001 Gli empi fuggono, senza che alcuno li perseguiti; Ma i giusti stanno sicuri, come un leoncello. 020 PRO 028 002 [Come] il paese, per li suoi misfatti, cangia spesso di principe; Così, per amor degli uomini savi ed intendenti, [Il principe] vive lungamente. 020 PRO 028 003 L'uomo povero, che oppressa i miseri, [È come] una pioggia strabocchevole, che fa che non vi è del pane. 020 PRO 028 004 Coloro che lasciano la Legge lodano gli empi; Ma coloro che la guardano fanno loro la guerra. 020 PRO 028 005 Gli uomini dati al male non intendono la dirittura; Ma quelli che cercano il Signore intendono ogni cosa. 020 PRO 028 006 Meglio [vale] il povero che cammina nella sua integrità, Che il perverso [che cammina] per due vie, benchè egli [sia] ricco. 020 PRO 028 007 Chi guarda la Legge [è] figliuolo intendente; Ma chi è compagno de' ghiottoni fa vergogna a suo padre. 020 PRO 028 008 Chi accresce i suoi beni con usura e con interesse, Li aduna per colui che dona a' poveri. 020 PRO 028 009 Chi rivolge indietro l'orecchio, per non udir la Legge, La sua orazione altresì [sarà] in abbominio. 020 PRO 028 010 Chi travia gli [uomini] diritti per via cattiva. Caderà egli stesso nella sua fossa; Ma gli [uomini] intieri erederanno il bene. 020 PRO 028 011 Il ricco si reputa savio; Ma il povero intendente l'esamina. 020 PRO 028 012 Quando i giusti trionfano, la gloria [è] grande; Ma quando gli empi sorgono, gli uomini son ricercati. 020 PRO 028 013 Chi copre i suoi misfatti non prospererà; Ma chi [li] confessa, e [li] lascia, otterrà misericordia. 020 PRO 028 014 Beato l'uomo che si spaventa del continuo; Ma chi indura il suo cuore caderà nel male. 020 PRO 028 015 Un signore empio, [che signoreggia] sopra un popolo povero, [È] un leon ruggente, ed un orso affamato. 020 PRO 028 016 Un rettore privo di ogni prudenza fa anche molte storsioni; [Ma] quel che odia l'avarizia prolungherà i [suoi] giorni. 020 PRO 028 017 L'uomo che fa violenza nel sangue alle persone, Fuggirà fino alla fossa, e niuno lo potrà sostenere. 020 PRO 028 018 Chi cammina in integrità sarà salvo; Ma il perverso, [che cammina] per due vie, caderà in un tratto. 020 PRO 028 019 Chi lavora la sua terra sarà saziato di pane; Ma chi va dietro agli uomini da nulla sarà saziato di povertà. 020 PRO 028 020 L'uomo leale [avrà] molte benedizioni; Ma chi si affretta di arricchire non sarà tenuto innocente. 020 PRO 028 021 [Egli] non [è] bene di aver riguardo alla qualità delle persone; E per un boccon di pane l'uomo commette misfatto. 020 PRO 028 022 Chi si affretta di arricchire [è] uomo d'occhio maligno, E non sa che povertà gli avverrà. 020 PRO 028 023 Chi riprende alcuno [ne] avrà in fine maggior grazia Che chi lo lusinga con la lingua. 020 PRO 028 024 Chi ruba suo padre e sua madre, E dice: Non [vi è] misfatto alcuno, [È] compagno del ladrone. 020 PRO 028 025 Chi ha l'animo gonfio muove contese; Ma chi si confida nel Signore sarà ingrassato. 020 PRO 028 026 Chi si confida nel suo cuore è stolto; Ma chi cammina in sapienza scamperà. 020 PRO 028 027 Chi dona al povero non [avrà] alcun bisogno; Ma chi nasconde gli occhi [da esso] avrà molte maledizioni. 020 PRO 028 028 Quando gli empi sorgono, gli uomini si nascondono; Ma quando periscono, i giusti moltiplicano. 020 PRO 029 001 L'uomo, il quale, essendo spesso ripreso, indura il suo collo, Di subito sarà fiaccato, senza rimedio. 020 PRO 029 002 Quando i giusti sono aggranditi, il popolo si rallegra; Ma quando gli empi signoreggiano, il popolo geme. 020 PRO 029 003 L'uomo, che ama sapienza, rallegra suo padre; Ma il compagno delle meretrici dissipa i [suoi] beni. 020 PRO 029 004 Il re mantiene il paese con dirittura; Ma chi è dato a' presenti lo distrugge. 020 PRO 029 005 L'uomo che lusinga il suo prossimo, Tende una rete davanti a' passi di esso. 020 PRO 029 006 Nel misfatto dell'uomo malvagio [vi è] un laccio; Ma il giusto canterà, e si rallegrerà. 020 PRO 029 007 Il giusto prende conoscenza della causa de' miseri; [Ma] l'empio non intende alcun conoscimento. 020 PRO 029 008 Gli uomini schernitori allacciano la città; Ma i savi stornano l'ira. 020 PRO 029 009 L'uomo savio che litiga con un uomo stolto, Or si adira, or ride, e non [ha] alcuna requie. 020 PRO 029 010 Gli uomini di sangue odiano l'[uomo] intiero; Ma gli [uomini] diritti hanno cura della vita di esso. 020 PRO 029 011 Lo stolto sfoga tutta la sua ira; Ma il savio [la] racqueta [e la rattiene] indietro. 020 PRO 029 012 Tutti i ministri del principe, Che attende a parole di menzogna, [sono] empi. 020 PRO 029 013 Il povero e l'usuraio si scontrano l'un l'altro; Il Signore [è] quello che allumina gli occhi di amendue. 020 PRO 029 014 Il trono del re, che fa ragione a' miseri in verità, Sarà stabilito in perpetuo. 020 PRO 029 015 La verga e la correzione dànno sapienza; Ma il fanciullo lasciato in abbandono fa vergogna a sua madre. 020 PRO 029 016 Quando gli empi crescono, cresce il misfatto; Ma i giusti vedranno la ruina di quelli. 020 PRO 029 017 Gastiga il tuo figliuolo, e tu ne sarai in riposo; Ed egli darà di gran diletti all'anima tua. 020 PRO 029 018 Quando non [vi è] visione, il popolo è dissipato; Ma beato chi guarda la Legge. 020 PRO 029 019 Il servo non si corregge con parole; Benchè intenda, non però risponderà. 020 PRO 029 020 Hai tu [mai] veduto un uomo precipitoso nel suo parlare? [Vi è] maggiore speranza d'uno stolto che di lui. 020 PRO 029 021 Se alcuno alleva delicatamente da fanciullo il suo servo, Quello sarà figliuolo alla fine. 020 PRO 029 022 L'uomo iracondo muove contese, E l'uomo collerico [commette] molti misfatti. 020 PRO 029 023 L'alterezza dell'uomo l'abbassa; Ma chi è umile di spirito otterrà gloria. 020 PRO 029 024 Chi partisce col ladro odia l'anima sua; Egli udirà l'esecrazione, e non però manifesterà [il fatto]. 020 PRO 029 025 Lo spavento dell'uomo [gli] mette un laccio; Ma chi si confida nel Signore sarà levato ad alto in salvo. 020 PRO 029 026 Molti cercano la faccia di colui che signoreggia; Ma dal Signore [procede] il giudicio di ciascuno. 020 PRO 029 027 L'uomo iniquo [è] l'abbominio de' giusti; E l'uomo che cammina dirittamente [è] l'abbominio dell'empio. 020 PRO 030 001 Le parole di Agur, figliuolo d'Iache; il sermone profetico che quell'uomo pronunziò ad Itiel; ad Itiel, e ad Ucal. 020 PRO 030 002 CERTO io [son] troppo idiota, per esser gran personaggio; E non ho pur l'intendimento d'un uomo volgare; 020 PRO 030 003 E non ho imparata sapienza; Ma io so la scienza de' santi. 020 PRO 030 004 Chi è salito in cielo, e [n'è] disceso? Chi ha raccolto il vento nelle sue pugna? Chi ha serrate le acque nella sua vesta? Chi ha posti tutti i confini della terra? Quale [è] il suo nome, o quale [è] il nome del suo figliuolo, Se tu [il] sai? 020 PRO 030 005 Ogni parola di Dio [è] purgata col fuoco; Egli [è] scudo a coloro che sperano in lui. 020 PRO 030 006 Non aggiungere alle sue parole; Che talora egli non ti arguisca, e che tu non sii trovato bugiardo. 020 PRO 030 007 Io ti ho chieste due cose, [o Dio]; Non rifiutarme[le] avanti che io muoia: 020 PRO 030 008 Allontana da me vanità e parole di bugia; Non mandarmi povertà, nè ricchezze; Cibami del mio pane quotidiano; 020 PRO 030 009 Che talora io non mi satolli, [e ti] rinneghi, E dica: Chi [è] il Signore? Che talora altresì io non impoverisca, e rubi, Ed usi indegnamente il Nome dell'Iddio mio. 020 PRO 030 010 Non dir male del servo appo il suo padrone; Che talora egli non ti maledica, e tu ti renda colpevole. 020 PRO 030 011 [Vi è] una generazione [d'uomini che] maledice suo padre; E non benedice sua madre. 020 PRO 030 012 [Vi è] una generazione [d'uomini che] si reputa netta, E non è lavata della sua lordura. 020 PRO 030 013 [Vi è] una generazione [d'uomini] che ha gli occhi grandemente elevati, E le palpebre alzate. 020 PRO 030 014 [Vi è] una generazione [d'uomini] i cui denti [sono] spade, Ed i mascellari coltelli, Per divorare i poveri d'in su la terra, Ed i bisognosi d'infra gli uomini. 020 PRO 030 015 La mignatta ha due figliuole, [che dicono: ] Apporta, apporta. Queste tre cose non si saziano giammai; [Anzi queste] quattro non dicono [giammai: ] Basta! 020 PRO 030 016 Il sepolcro, la matrice sterile, La terra [che] non si sazia [giammai] d'acqua, E il fuoco, [che giammai] non dice: Basta! 020 PRO 030 017 I corvi del torrente trarranno, E i figli dell'aquila mangeranno gli occhi Di chi beffa suo padre, E sprezza di ubbidire a sua madre. 020 PRO 030 018 Queste tre cose mi sono occulte; [Anzi], io non conosco [queste] quattro: 020 PRO 030 019 La traccia dell'aquila nell'aria, La traccia del serpente sopra il sasso, La traccia della nave in mezzo del mare, La traccia dell'uomo nella giovane. 020 PRO 030 020 Tale [è] il procedere della donna adultera; Ella mangia, e si frega la bocca, E dice: Io non ho commessa alcuna iniquità. 020 PRO 030 021 Per tre cose la terra trema; Anzi per quattro, [ch]'ella non può comportare: 020 PRO 030 022 Per lo servo, quando regna; E [per] l'uomo stolto, quando è satollo di pane; 020 PRO 030 023 Per la [donna] odiosa, quando si marita; E [per] la serva, quando è erede della sua padrona. 020 PRO 030 024 Queste quattro cose [son] delle più piccole della terra, E pur [son] savie, [e] molto avvedute: 020 PRO 030 025 Le formiche, [che sono] un popolo senza forze, E pure apparecchiano di state il lor cibo; 020 PRO 030 026 I conigli, [che sono] un popolo senza potenza, E pur fanno i lor ricetti nelle roccie; 020 PRO 030 027 Le locuste, [che] non hanno re, E pure escono fuori tutte a stormo, divise per ischiere; 020 PRO 030 028 Il ramarro, [che] si aggrappa con le mani, Ed è ne' palazzi dei re. 020 PRO 030 029 Queste tre cose hanno un bel passo; Anzi queste quattro hanno una bella andatura: 020 PRO 030 030 Il leone, la più forte delle bestie, Che non si volge indietro per tema di alcuno; 020 PRO 030 031 Il gallo compresso di fianchi, e il becco, E il re, appresso al quale niuno [può] levare [il capo]. 020 PRO 030 032 Se tu hai fatto qualche follia, innalzandoti; Ovvero, se hai divisato alcun male, [mettiti] la mano in su la bocca. 020 PRO 030 033 Perciocchè, [come] chi rimena il latte [ne] fa uscir del burro; E chi stringe il naso, [ne] fa uscir del sangue; Così ancora chi preme l'ira [ne] fa uscir contesa. 020 PRO 031 001 Le parole del re Lemuel; il sermone profetico, col quale sua madre l'ammaestrò. 020 PRO 031 002 CHE, figliuol mio? Che, figliuolo del seno mio? E che, figliuolo de' miei voti? 020 PRO 031 003 Non dar la tua forza alle donne, Nè i tuoi costumi [a ciò che è] per distruggere i re. 020 PRO 031 004 Ei non [si conviene] ai re, o Lemuel, Ei non si conviene ai re d'esser bevitori di vino, Nè a' principi [d'esser bevitori] di cervogia; 020 PRO 031 005 Che talora eglino, avendo bevuto, non dimentichino gli statuti, E non pervertano il diritto di qualunque povero afflitto. 020 PRO 031 006 Date la cervogia al miserabile, E il vino a quelli che sono in amaritudine d'animo; 020 PRO 031 007 [Acciocchè] bevano, e dimentichino la lor miseria, E non si ricordino più de' lor travagli. 020 PRO 031 008 Apri la tua bocca per lo mutolo, Per [mantenere] la ragion di tutti quelli che sono in pericolo di perire. 020 PRO 031 009 Apri la tua bocca; giudica giustamente; Fa' diritto al povero ed al bisognoso. 020 PRO 031 010 Chi troverà una donna di valore? Il prezzo di essa avanza di gran lunga [quello del]le perle. 020 PRO 031 011 Il cuor del suo marito si fida in lei; Ed egli non avrà giammai mancamento di veste. 020 PRO 031 012 Ella gli fa del bene, e non del male, Tutto il tempo della sua vita. 020 PRO 031 013 Ella cerca della lana e del lino, E lavora delle sue mani con diletto. 020 PRO 031 014 Ella è come le navi de' mercatanti: Ella fa venire il suo pane da lungi. 020 PRO 031 015 Ella si leva, mentre [è] ancora notte, E dà il cibo alla sua famiglia, Ed ordina alle sue serventi il lor lavoro. 020 PRO 031 016 Ella considera un campo, e l'acquista; Ella pianta una vigna del frutto delle sue mani. 020 PRO 031 017 Ella si cinge i lombi di forza, E fortifica le sue braccia. 020 PRO 031 018 Perciocchè il suo traffico [è] buono, ella [lo] gusta; La sua lampana non si spegne di notte. 020 PRO 031 019 Ella mette la mano al fuso, E le sue palme impugnano la conocchia. 020 PRO 031 020 Ella allarga la mano all'afflitto, E porge le mani al bisognoso. 020 PRO 031 021 Ella non teme della neve per la sua famiglia; Perciocchè tutta la sua famiglia è vestita a doppio. 020 PRO 031 022 Ella si fa de' capoletti; Fin lino, e porpora [sono] il suo vestire. 020 PRO 031 023 Il suo marito [è] conosciuto nelle porte, Quando egli siede con gli anziani del paese. 020 PRO 031 024 Ella fa de' veli, e [li] vende; E delle cinture, [le quali] ella dà a' mercatanti. 020 PRO 031 025 Ella è vestita di gloria e d'onore; E ride del giorno a venire. 020 PRO 031 026 Ella apre la bocca con sapienza, E la legge della benignità [è] sopra la sua lingua. 020 PRO 031 027 Ella considera gli andamenti della sua casa, E non mangia il pan di pigrizia. 020 PRO 031 028 I suoi figliuoli si levano, e la predicano beata, Il suo marito [anch'egli], e la loda; 020 PRO 031 029 [Dicendo: ] Molte donne si son portate valorosamente; Ma tu le sopravanzi tutte. 020 PRO 031 030 La grazia [è] cosa fallace, e la bellezza [è] cosa vana; [Ma] la donna [che ha] il timor del Signore [sarà] quella che sarà lodata. 020 PRO 031 031 Datele del frutto delle sue mani; E lodinla le sue opere nelle porte. # # BOOK 021 ECC Ecclesiastes Ecclesiaste 021 ECC 001 001 Le parole del Predicatore, figliuolo di Davide, re in Gerusalemme. 021 ECC 001 002 VANITÀ delle vanità, dice il Predicatore; vanità delle vanità; ogni cosa [è] vanità. 021 ECC 001 003 Che profitto ha l'uomo di tutta la sua fatica nella quale egli si affatica sotto il sole? 021 ECC 001 004 Una età va via, un'[altra] età viene; e la terra resta in perpetuo. 021 ECC 001 005 Il sole si leva anch'esso, e poi tramonta; e, ansando, trae verso il luogo suo, ove egli si deve levare. 021 ECC 001 006 Il vento trae verso il Mezzodì, e poi gira verso il Settentrione; egli va sempre girando, e ritorna a' suoi giri. 021 ECC 001 007 Tutti i fiumi corrono nel mare, e il mare non s'empie; i fiumi ritornano [sempre] a correre al luogo dove sogliono correre. 021 ECC 001 008 Ogni cosa si affatica [più che] l'uomo non può dire; l'occhio non si sazia giammai di vedere, e l'orecchio non si riempie di udire. 021 ECC 001 009 Quello che è stato è lo stesso che sarà; e quello che è stato fatto è lo stesso che si farà; e non [vi è] nulla di nuovo sotto il sole. 021 ECC 001 010 Evvi cosa alcuna, della quale altri possa dire: Vedi questo, egli [è] nuovo? già è stato ne' secoli che sono stati avanti a noi. 021 ECC 001 011 Non [vi è] alcuna memoria delle cose che sono state innanzi; così ancora non vi sarà memoria delle cose che saranno nel tempo a venire, fra coloro che verranno appresso. 021 ECC 001 012 Io, il Predicatore, sono stato re sopra Israele, in Gerusalemme; 021 ECC 001 013 ed ho recato il mio cuore a ricercare, e ad investigare, con sapienza, tutto ciò che si fa sotto il cielo; il che [è] una occupazione molesta, [la quale] Iddio ha data a' figliuoli degli uomini, per occuparvisi. 021 ECC 001 014 Io ho vedute tutte le cose che si fanno sotto il sole; ed ecco, tutto ciò [è] vanità, e tormento di spirito. 021 ECC 001 015 Le cose torte non si possono dirizzare; e i difetti non si possono annoverare. 021 ECC 001 016 Io parlava nel cuor mio, dicendo: Ecco, io mi sono aggrandito, ed accresciuto in sapienza, più che tutti quelli che sono stati innanzi a me sopra Gerusalemme; e il cuor mio ha veduta molta sapienza e scienza; 021 ECC 001 017 ed ho recato il mio cuore a conoscere la sapienza; ed anche a conoscere le pazzie e la stoltizia; [ed] ho riconosciuto che questo ancora è un tormento di spirito. 021 ECC 001 018 Perciocchè, dove [è] molta sapienza, [vi è] molta molestia; e chi accresce la scienza accresce il dolore. 021 ECC 002 001 IO ho detto nel cuor mio: Va' ora, io ti proverò con allegrezza, e tu goderai del bene; ma ecco, questo ancora [è] vanità. 021 ECC 002 002 Io ho detto al riso: [Tu sei] insensato; ed all'allegrezza: Che cosa [è] quel che tu fai? 021 ECC 002 003 Io ho nel mio cuore ricercato il modo di passar dolcemente la vita mia in continui conviti; e, reggendo il mio cuore con sapienza, di attenermi a stoltizia; finchè vedessi che cosa fosse bene a' figliuoli degli uomini di fare sotto il cielo, tutti i giorni della vita loro. 021 ECC 002 004 Io ho fatte dell'opere magnifiche; io mi ho edificate delle case; io mi ho piantate delle vigne. 021 ECC 002 005 Io mi ho fatti degli orti e de' giardini; ed ho piantati in essi degli alberi fruttiferi di ogni maniera. 021 ECC 002 006 Io mi ho fatte delle pescine d'acqua, per adacquar con esse il bosco ove crescono gli alberi. 021 ECC 002 007 Io ho acquistati de' servi e delle serve, ed ho avuti de' servi nati ed allevati in casa; ho eziandio avuto molto grosso e minuto bestiame, più che tutti quelli che sono stati innanzi a me in Gerusalemme. 021 ECC 002 008 Io mi ho eziandio adunato dell'argento, e dell'oro, e delle cose le più care dei re, e delle provincie; io mi ho acquistato de' cantori e delle cantatrici; ed ho avute delle delizie degli uomini, [d'ogni maniera: ] musica semplice, e musica di concerto. 021 ECC 002 009 E mi sono aggrandito ed accresciuto più che tutti quelli che sono stati innanzi a me in Gerusalemme; la mia sapienza eziandio mi è restata. 021 ECC 002 010 E non ho sottratta agli occhi miei cosa alcuna che abbiano chiesta; [e] non ho divietato il mio cuore da niuna allegrezza; anzi il mio cuore si è rallegrato d'ogni mia fatica; e questo è stato quello che mi è tocco in parte d'ogni mia fatica. 021 ECC 002 011 Ma, avendo considerate tutte le mie opere che le mie mani aveano fatte; e la fatica che io avea durata a far[le], ecco, tutto ciò [era] vanità, e tormento di spirito; e non [vi è di ciò] profitto alcuno sotto il sole. 021 ECC 002 012 Laonde mi son rivolto a vedere la sapienza, e le follie, e la stoltizia; perciocchè, che cosa [sono] gli [altri] uomini, per poter seguitare il re? essi fanno ciò che [hanno] già [fatto]. 021 ECC 002 013 Ed ho veduto che la sapienza è più eccellente che la stoltizia; siccome la luce è più eccellente che le tenebre. 021 ECC 002 014 Il savio ha i suoi occhi nel capo, e lo stolto cammina in tenebre; ma pure eziandio ho conosciuto che un medesimo avvenimento avviene ad essi tutti. 021 ECC 002 015 Laonde ho detto nel cuor mio: Egli avverrà anche a me il medesimo avvenimento che allo stolto; che mi gioverà egli adunque allora d'essere stato più savio? perciò ho detto nel cuor mio che ciò ancora [è] vanità. 021 ECC 002 016 Perciocchè non [vi sarà] giammai [più] memoria del savio, come nè anche dello stolto; conciossiachè nei giorni vegnenti ogni cosa sarà già dimenticata. E come muore il savio così muore anche lo stolto. 021 ECC 002 017 Perciò ho odiata questa vita; imperocchè le opere che si fanno sotto il sole mi son dispiaciute; perchè ogni cosa [è] vanità, e tormento di spirito. 021 ECC 002 018 Ho eziando odiata ogni mia fatica che io ho durata sotto il sole, la quale io lascerò a colui che sarà dopo di me. 021 ECC 002 019 E chi sa s'egli sarà savio, o stolto? e pure egli sarà signore d'ogni mia fatica, intorno alla quale mi sarò affaticato, ed avrò adoperata la mia sapienza sotto il sole. Anche questo [è] vanità. 021 ECC 002 020 Perciò, mi son rivolto a far perdere al mio cuore la speranza d'ogni fatica, intorno alla quale io mi sono affaticato sotto il sole. 021 ECC 002 021 Perciocchè vi è tale uomo, la cui fatica [sarà stata] con sapienza, con conoscimento, e con dirittura; il quale pur la lascia per parte a chi non s'è affaticato intorno. Anche questo [è] vanità, e gran molestia. 021 ECC 002 022 Perciocchè, che cosa ha un tale uomo di tutta la sua fatica, e del tormento del suo spirito, con che egli si affatica sotto il sole? 021 ECC 002 023 Conciossiachè tutti i suoi giorni [non sieno altro che] dolori, e le sue occupazioni [altro che] molestia; anche non pur di notte il cuor suo non riposa. Questo ancora è vanità. 021 ECC 002 024 Non [è] egli cosa buona nell'uomo, ch'egli mangi e beva, e faccia goder di beni l'anima sua, con la sua fatica? Anche questo ho veduto esser dalla mano di Dio. 021 ECC 002 025 (Perciocchè, chi mangerebbe, e chi goderebbe, se io nol facessi?) 021 ECC 002 026 Conciossiachè [Iddio] dia all'uomo, che gli è grato, sapienza, conoscimento ed allegrezza; ed al peccatore, egli dà occupazione di adunare e di ammassare, per dare a colui che è grato a Dio. Questo ancora [è] vanità, e tormento di spirito. 021 ECC 003 001 OGNI cosa ha la [sua] stagione, ed ogni azione sotto il cielo ha il [suo] tempo. 021 ECC 003 002 [Vi è] tempo di nascere, e tempo di morire; tempo di piantare, e tempo di divellere ciò che è piantato; 021 ECC 003 003 tempo di uccidere, e tempo di sanare; tempo di distruggere, e tempo di edificare; 021 ECC 003 004 tempo di piangere, e tempo di ridere; tempo di far cordoglio, e tempo di saltare; 021 ECC 003 005 tempo di spargere le pietre, e tempo di raccorle; tempo di abbracciare, e tempo di allontanarsi dagli abbracciamenti; 021 ECC 003 006 tempo di procacciare, e tempo di perdere; tempo di guardare, e tempo di gittar via; 021 ECC 003 007 tempo di stracciare, e tempo di cucire; tempo di tacere, e tempo di parlare; 021 ECC 003 008 tempo di amare, e tempo di odiare; tempo di guerra, e tempo di pace. 021 ECC 003 009 Che profitto [ha] chi fa [alcuna cosa], di quello intorno a che egli si affatica? 021 ECC 003 010 Io ho veduta questa occupazione, che Iddio ha data a' figliuoli degli uomini, acciocchè si occupino in essa. 021 ECC 003 011 Egli ha fatta ogni cosa bella nella sua stagione: ha eziandio posto l'eternità nel cuor degli [uomini], senza che però l'uomo possa giammai rinvenir l'opere che Iddio ha fatte, da capo al fine. 021 ECC 003 012 Io ho conosciuto che fra essi non [vi è] altro bene, che di rallegrarsi, e di far bene in vita sua. 021 ECC 003 013 Ed anche che ogni uomo mangi e beva; e, con ogni sua fatica, goda del bene, [è] dono di Dio. 021 ECC 003 014 Io ho conosciuto che tutto quello che Iddio fa è in perpetuo; a ciò niente si può aggiungere, e niente se ne può diminuire; e Dio [il] fa, acciocchè [gli uomini] lo temano. 021 ECC 003 015 Ciò che è stato era già prima, e ciò che ha da essere già è stato; e Iddio ricerca quello che è passato. 021 ECC 003 016 Avendo, oltre a ciò, veduto sotto il sole, che nel'luogo del giudicio vi [è] l'empietà; che nelluogo della giustizia vi [è] l'empietà; 021 ECC 003 017 io ho detto nel mio cuore: Iddio giudicherà il giusto e l'empio; perciocchè, là, [vi è] un tempo per ogni cosa e per ogni opera. 021 ECC 003 018 Io ho detto nel mio cuore, intorno alla condizione de' figliuoli degli uomini, [ch'egli sarebbe da desiderare] che Iddio li chiarisse, e ch'essi vedessero che da loro stessi [non] sono [altro che] bestie. 021 ECC 003 019 Perciocchè ciò che avviene a' figliuoli degli uomini è ciò che avviene alle bestie; [vi è] un medesimo avvenimento per essi [tutti]; come muore l'uno, così muore l'altro, e tutti hanno un medesimo fiato; e l'uomo non ha vantaggio alcuno sopra le bestie; perciocchè tutti [son] vanità. 021 ECC 003 020 Tutti vanno in un medesimo luogo; tutti sono stati [fatti] di polvere, e tutti ritornano in polvere. 021 ECC 003 021 Chi sa che lo spirito de' figliuoli degli uomini salga in alto, e quel delle bestie scenda a basso sotterra? 021 ECC 003 022 Io ho dunque veduto che non [vi è altro] bene, se non che l'uomo si rallegri nelle sue opere; conciossiachè questa [sia] la sua parte; perciocchè chi lo rimenerà, per veder quello che sarà dopo lui? 021 ECC 004 001 MA di nuovo io ho vedute tutte le oppressioni che si fanno sotto il sole; ed ecco, le lagrime degli oppressati i quali non hanno alcun consolatore, nè forza [da potere scampar] dalle mani de' loro oppressatori; non hanno, [dico], alcun consolatore. 021 ECC 004 002 Onde io pregio i morti, che già son morti, più che i viventi, che sono in vita fino ad ora. 021 ECC 004 003 Anzi più felice che gli uni, e che gli altri, [giudico] colui che fino ad ora non è stato; il qual non ha vedute le opere malvage che si fanno sotto il sole. 021 ECC 004 004 Oltre a ciò, ho veduto che in ogni fatica, ed in ogni opera ben fatta, l'uomo è invidiato dal suo prossimo. Ciò ancora [è] vanità, e tormento di spirito. 021 ECC 004 005 Lo stolto piega le mani, e mangia la sua carne, [dicendo: ] 021 ECC 004 006 Meglio [è] una menata con riposo, che amendue i pugni pieni [con] travaglio, e [con] tormento di spirito. 021 ECC 004 007 Ma di nuovo ho veduta un'[altra] vanità sotto il sole. 021 ECC 004 008 Vi è tale, [che è] solo, e non ha alcun secondo; [ed] anche non ha figliuoli, nè fratello, e pure egli si affatica senza fine, [ed] anche l'occhio suo non è giammai sazio di ricchezze; e [non pensa: ] Per chi mi affatico, e privo la mia persona di bene? Questo ancora [è] vanità, ed un mal affare. 021 ECC 004 009 Due valgono meglio che un [solo]; conciossiachè essi abbiano un buon premio della lor fatica. 021 ECC 004 010 Perciocchè, se l'uno cade, l'altro rileva il suo compagno; ma guai a chi è solo! perciocchè [se] cade, non [vi è] alcun secondo per rilevarlo. 021 ECC 004 011 Oltre a ciò, se due dormono insieme, si riscalderanno; ma un [solo] come potrà egli riscaldarsi? 021 ECC 004 012 E se alcuno fa forza all'uno, i due gli resisteranno; anche il cordone a tre fili non si rompe prestamente. 021 ECC 004 013 Meglio vale il fanciullo povero e savio, che il re vecchio e stolto, il qual non sa più essere ammonito. 021 ECC 004 014 Perciocchè [tale] esce di carcere, per regnare; tale altresì, che è nato nel suo reame, diventa povero. 021 ECC 004 015 Io ho veduto che tutti i viventi sotto il sole vanno col fanciullo, [che è] la seconda persona, che ha da succedere al re. 021 ECC 004 016 Tutto il popolo senza fine [va con lui, come aveano fatto] tutti coloro che erano stati davanti a loro; quelli eziandio che verranno appresso, non si rallegreranno di lui. Certo, questo ancora [è] vanità, e tormento di spirito. 021 ECC 005 001 GUARDA il tuo piè, quando tu andrai nella Casa di Dio; ed appressati per ascoltare, anzi che [per dar quello che dànno] gli stolti, [cioè], sacrificio; perciocchè essi, facendo male, non però se ne avveggono. 021 ECC 005 002 Non esser precipitoso nel tuo parlare, e il tuo cuore non si affretti a proferire alcuna parola nel cospetto di Dio; perciocchè Iddio, [è] nel cielo, e tu [sei] in terra; però sieno le tue parole poche; 021 ECC 005 003 perciocchè dalla moltitudine delle occupazioni procede il sogno, e dalla moltitudine delle parole [procede] la voce stolta. 021 ECC 005 004 Quando avrai votato a Dio alcun voto, non indugiare di adempierlo; perciocchè gli stolti non [gli] son punto grati; adempi ciò che avrai votato. 021 ECC 005 005 Meglio [è] che tu non voti, che se tu voti, e non adempi. 021 ECC 005 006 Non recar la tua bocca a far peccar la tua persona; e non dire davanti all'Angelo, che è stato errore; perchè si adirerebbe Iddio per la tua voce, e dissiperebbe l'opera delle tue mani? 021 ECC 005 007 Certo, in moltitudine di sogni [vi sono] ancora delle vanità [assai]; così ancora [ve ne son] molte in [molte] parole; ma tu, temi Iddio. 021 ECC 005 008 Se tu vedi nella provincia l'oppression del povero, e la ruberia del giudicio e della giustizia, non maravigliarti di questa cosa; perciocchè [vi è] uno Eccelso di sopra all'eccelso, che vi prende guardia; anzi, [vi sono] degli eccelsi sopra essi [tutti]. 021 ECC 005 009 Ora la terra [è] la più profittevole di tutte l'[altre] cose; il re [stesso è] sottoposto al campo. 021 ECC 005 010 CHI ama l'argento non è saziato con l'argento; e chi ama i gran tesori [è] senza rendita. Anche questo [è] vanità. 021 ECC 005 011 Dove son molti beni, sono anche molti mangiatori di essi; e che pro ne torna al padrone di essi, salvo la vista degli occhi? 021 ECC 005 012 Il sonno del lavoratore [è] dolce, poco o assai ch'egli mangi; ma la sazietà del ricco non lo lascia dormire. 021 ECC 005 013 Vi è una mala doglia, [la quale] io ho veduta sotto il sole, [cioè: che vi son] delle ricchezze, conservate a' lor padroni per lor male. 021 ECC 005 014 Ed esse ricchezze periscono per mal affare, sì che, [se il padrone di esse] ha generato un figliuolo, [non gliene riman] nulla in mano. 021 ECC 005 015 [Un tale] se ne torna ignudo, come è uscito del seno di sua madre, andandosene come è venuto; e non prende nulla della sua fatica, ch'egli se ne porti via nella mano. 021 ECC 005 016 Anche questo [è] una mala doglia; conciossiachè egli se ne vada come egli è venuto; e che profitto ha egli di essersi affaticato per del vento? 021 ECC 005 017 Ed anche tutti i giorni della sua vita egli avrà mangiato in tenebre, con molta tristezza, e doglia, e cruccio. 021 ECC 005 018 Ecco ciò che io ho veduto: ch'egli [è] una buona e bella cosa che l'uomo mangi, e beva, e goda del bene con tutta la sua fatica ch'egli dura sotto il sole, tutti i giorni della sua vita, i quali Iddio gli ha dati; perchè questo [è] la sua parte. 021 ECC 005 019 Ed anche quando Iddio, avendo date a chi che sia ricchezze e facoltà, gli dà ancora il potere di mangiarne, e di prender[ne] la sua parte, e di rallegrarsi della sua fatica: ciò è un dono di Dio. 021 ECC 005 020 Perciocchè [un tale] non si ricorderà molto dei giorni della sua vita; conciossiachè Iddio gli risponda per l'allegrezza del suo cuore. 021 ECC 006 001 VI è un male che io ho veduto sotto il sole, ed è frequente fra gli uomini; 021 ECC 006 002 [cioè: che vi è] tal uomo, a cui Iddio ha date ricchezze, e facoltà, e gloria, talchè nulla manca all'anima sua, di tutto ciò ch'egli può desiderare; e pure Iddio non gli dà il potere di mangiarne, anzi uno strano le mangia. Questo [è] vanità, ed una mala doglia. 021 ECC 006 003 Avvegnachè alcuno generi cento [figliuoli], e viva molti anni, talchè il tempo della sua vita sia grande, se l'anima sua non è saziata di bene, e [se] non ha pur sepoltura, io dico che la condizione di un abortivo [è] migliore che la sua. 021 ECC 006 004 Perciocchè quell'[abortivo] è venuto in vano, e se ne va nelle tenebre, e il suo nome è coperto di tenebre. 021 ECC 006 005 [Ed] avvegnachè non abbia veduto il sole, nè avuto alcun conoscimento, pure ha più riposo di quell'[altro]. 021 ECC 006 006 Il quale, benchè egli vivesse duemila anni, se non gode del bene, [che vantaggio ne ha egli?] non vanno essi tutti in un medesimo luogo? 021 ECC 006 007 Tutta la fatica dell'uomo [è] per la sua bocca; e pur l'anima sua non è [giammai] sazia. 021 ECC 006 008 Perciocchè, qual vantaggio ha il savio sopra lo stolto? qual [vantaggio] ha il povero intendente? di camminare davanti a' viventi. 021 ECC 006 009 Meglio [è] il veder con gli occhi, che andar vagando qua e là con l'anima. Anche questo [è] vanità, e tormento di spirito. 021 ECC 006 010 Già fu posto nome [all'uomo] ciò ch'egli è; ed egli è noto ch'esso [nome fu] Adamo; ed egli non può litigar con colui che [è] più forte di lui. 021 ECC 006 011 Quando vi son cose assai, esse accrescono la vanità; [e] che vantaggio [ne] ha l'uomo? 021 ECC 006 012 Perciocchè, chi sa qual cosa [sia] buona all'uomo in [questa] vita, tutti i giorni della vita della sua vanità, i quali egli passa come un'ombra? imperocchè, chi dichiarerà all'uomo ciò che sarà dopo lui sotto il sole? 021 ECC 007 001 LA [buona] fama [val] meglio che il buon olio [odorifero], e il giorno della morte [meglio] che il giorno della natività. 021 ECC 007 002 Meglio [vale] andare in una casa di duolo, che andare in una casa di convito; perciocchè quello [è] il fine d'ogni uomo; e chi vive vi pon mente. 021 ECC 007 003 Meglio [vale] la tristezza che il riso; perciocchè il cuore migliora per la mestizia del volto. 021 ECC 007 004 Il cuore de' savi [è] nella casa del duolo; e il cuor degli stolti [è] nella casa dell'allegrezza. 021 ECC 007 005 Meglio [vale] udir lo sgridar del savio, che se alcuno ode il cantar de' pazzi. 021 ECC 007 006 Perciocchè, quale [è] il romore delle spine sotto la caldaia, tale [è] il ridere dello stolto. Anche questo [è] vanità. 021 ECC 007 007 Certo l'oppressione fa impazzare il savio, e il presente fa perdere il senno. 021 ECC 007 008 Meglio [vale] il fin della cosa, che il principio di essa; meglio [vale] chi è di spirito paziente, che chi è di spirito altiero. 021 ECC 007 009 Non esser subito nell'animo tuo ad adirarti; perciocchè l'ira riposa nel seno degli stolti. 021 ECC 007 010 Non dire: Che vuol dire che i giorni di prima sono stati migliori di questi? perciocchè tu non domanderesti di ciò per sapienza. 021 ECC 007 011 La sapienza [è] buona come una eredità; e quelli che veggono il sole han del vantaggio. 021 ECC 007 012 Perciocchè la sapienza [è] all'ombra, [e] i danari [sono] all'ombra; ma la scienza della sapienza [ha questo] vantaggio, [ch]'ella fa vivere quelli che ne son dotati. 021 ECC 007 013 Riguarda le opere di Dio; perciocchè chi potrà ridirizzare ciò ch'egli avrà travolto? 021 ECC 007 014 Nel giorno del bene sta' in allegrezza; e nel giorno dell'avversità, ponvi mente; ancora ha fatto Iddio l'uno contrapposto all'altro, per [questa] cagione, che l'uomo non troverà nulla dopo sè. 021 ECC 007 015 Io ho veduto tutto questo a' giorni della mia vanità. Vi è tal giusto, che perisce per la sua giustizia; e vi è tal empio, che prolunga [la sua vita] con la sua malvagità. 021 ECC 007 016 Non esser troppo giusto, e non farti savio oltre misura; perchè ti diserteresti? 021 ECC 007 017 Non esser troppo empio, nè stolto; perchè morresti fuor del tuo tempo? 021 ECC 007 018 [Egli è] bene che tu ti attenga ad una cosa, sì però che tu non allenti la mano dall'altra; perciocchè, chi teme Iddio esce d'ogni cosa. 021 ECC 007 019 La sapienza rinforza il savio, più che dieci rettori [non fanno] la città nella quale sono. 021 ECC 007 020 Certo non [vi è] niun uomo giusto in terra, il quale faccia bene, e non pecchi. 021 ECC 007 021 Tu altresì non por mente a tutte le parole che [altri] dirà; anzi non pure ascoltare il tuo servo che ti maledice. 021 ECC 007 022 Perciocchè il tuo cuore sa che tu ancora ne hai maledetti altri, eziandio più volte. 021 ECC 007 023 Io ho provate tutte queste cose per sapienza; [onde] ho detto: Io son savio; ma la sapienza [è] longi da me. 021 ECC 007 024 Chi troverà una cosa che è cotanto lontana, ed [è] profondissima? 021 ECC 007 025 Io mi sono aggirato con l'anima mia, per conoscere, per investigare, e [per] ricercar sapienza, e come si deve ben giudicar delle cose; e per conoscere l'empietà della stoltizia, e la follia delle pazzie; 021 ECC 007 026 ed ho trovata una cosa più amara che la morte, [cioè: ] quella donna che non è altro che reti, e il cui cuore non [è] altro che giacchi, [e] le cui mani [son tanti] lacci; l'uomo gradevole a Dio scamperà da essa; ma il peccatore sarà preso da lei. 021 ECC 007 027 Vedi, io ho trovato questo, dice il Predicatore, [cercando ogni cosa] ad una ad una, per trovare come si deve ben giudicar delle cose; 021 ECC 007 028 il che ancora cerca l'anima mia, e non l'ho trovato ([ben] ho trovato un uomo fra mille; ma fra altrettante donne, non ne ho trovata neppur una). 021 ECC 007 029 Sol ecco ciò che io ho trovato: che Iddio ha fatto l'uomo diritto; ma [gli uomini] hanno ricercati molti discorsi. 021 ECC 008 001 CHI [è] come il savio? e chi conosce la dichiarazione delle cose? la sapienza dell'uomo gli rischiara il volto, e la durezza della sua faccia [ne] è mutata. 021 ECC 008 002 Io [ti ammonisco] che tu osservi il comandamento del re; eziandio per cagione del giuramento [fatto nel Nome] di Dio. 021 ECC 008 003 Non affrettarti a partirti dal suo cospetto; [ed anche] non presentarti [a lui] con qualche cosa malvagia; perciocchè egli farà tutto quello che gli piacerà. 021 ECC 008 004 Perciocchè la parola del re [è con] imperio; e chi gli dirà: Che fai? 021 ECC 008 005 Chi osserva il comandamento non proverà alcun malvagio accidente; e il cuor dell'uomo savio conosce il tempo e il buon modo, che si deve tenere. 021 ECC 008 006 Conciossiachè a qual si voglia affare vi sia tempo e modo; perciocchè gran mali soprastanno all'uomo. 021 ECC 008 007 Perchè egli non sa quello che avverrà; imperocchè, chi gli dichiarerà come [le cose] saranno? 021 ECC 008 008 Niun uomo ha potere sopra il vento, per rattenere il vento; e non [vi è] potere alcuno contro al giorno della morte, e nella battaglia non [vi è] licenza; così l'empietà non lascerà scampar quelli ne' quali ella si trova. 021 ECC 008 009 Io ho veduto tutto questo; e ponendo mente a tutte le cose che si fanno sotto il sole, [ho veduto che vi è tal] tempo, che l'uomo signoreggia sopra l'uomo, a danno di esso. 021 ECC 008 010 Ed allora ho veduto degli empi, esser sepolti, e venire [al loro riposo]; e di quelli che s'erano portati con dirittura, andarsene dal luogo santo, ed esser dimenticati nella città. Anche questo [è] vanità. 021 ECC 008 011 PERCIOCCHÈ la sentenza non è prontamente data contro alle opere malvage, però il cuor de' figliuoli degli uomini è pieno dentro di loro [di voglia] di mal fare. 021 ECC 008 012 Conciossiachè il peccatore faccia male cento volte, e pur [la pena] gli è prolungata; ma pure ancora so io che bene sarà a coloro che temono Iddio, perchè riveriscono la sua faccia. 021 ECC 008 013 E che bene non sarà all'empio, e ch'egli non prolungherà i [suoi] giorni, [che se ne andranno] come l'ombra; perciocchè egli non riverisce la faccia di Dio. 021 ECC 008 014 Vi è una vanità che avviene sopra la terra; [cioè: ] che vi son de' giusti, a' quali avviene secondo l'opera degli empi; e vi son degli empi, a' quali avviene secondo l'opera de' giusti. Io ho detto che anche questo [è] vanità. 021 ECC 008 015 Perciò, io ho lodata l'allegrezza; conciossiachè l'uomo non abbia altro bene sotto il sole, se non di mangiare, e di bere, e di gioire, e questo è quello ch'egli, con la sua fatica, ha in presto a' dì della sua vita, che Iddio gli ha dati sotto il sole. 021 ECC 008 016 Quando io ho recato il cuor mio a conoscer la sapienza, ed a veder gli affari che si fanno sopra la terra (perciocchè nè giorno nè notte esso [mio cuore] non vede sonno degli occhi suoi); 021 ECC 008 017 io ho veduto, [quant'è] a tutte le opere di Dio, che l'uomo non può rinvenir le opere che si fanno sotto il sole; intorno alle quali egli si affatica, cercando[le], e non le trova; ed avvegnachè il savio dica di aver conoscimento, non però [le] può trovare. 021 ECC 009 001 PERCIOCCHÈ io mi ho recate tutte queste cose al cuore, eziandio per chiarir tutto questo: come i giusti e i savi, e i fatti loro, [essendo] nella man di Dio, gli uomini non conoscono nè l'amore, nè l'odio: tutto [è] davanti a loro. 021 ECC 009 002 Tutte le cose [avvengono] simigliantemente a tutti; un medesimo avvenimento [avviene] al giusto, ed all'empio; al buono e puro, ed all'immondo; a chi sacrifica, ed a chi non sacrifica; quale [è] il buono, tale [è] il peccatore; [tal] chi giura, qual chi teme di giurare. 021 ECC 009 003 Quest'[è] una cosa molesta, fra tutte quelle che si fanno sotto il sole, che un medesimo avvenimento [avviene] a tutti; ed anche, [che] mentre i figliuoli degli uomini sono in vita, il cuor loro è pien di male, ed hanno delle follie al cuore; e dopo ciò, [vanno] a' morti. 021 ECC 009 004 Perciocchè, chi è che faccia eccezione? Vi è qualche speranza per tutti quelli che sono in vita; conciossiachè la condizione d'un can vivo sia migliore che quella d'un leone morto. 021 ECC 009 005 Perciocchè i viventi sanno che morranno; ma i morti non sanno nulla, e non vi è più alcun premio per loro; perciocchè la lor memoria è dimenticata. 021 ECC 009 006 Già e il loro amore, e il loro odio, e la loro invidia è perita; e non hanno giammai più parte alcuna in tutto quello che si fa sotto il sole. 021 ECC 009 007 Va', mangia il tuo pane allegramente, e bevi il tuo vino di cuore lieto; se pure Iddio gradisce le tue opere. 021 ECC 009 008 Sieno in ogni tempo i tuoi vestimenti bianchi; e l'olio [odorifero] non venga meno in sul tuo capo. 021 ECC 009 009 Godi della vita con la moglie che tu ami, tutti i giorni della vita della tua vanità, i quali [Iddio] ti ha dati sotto il sole, tutto il tempo della tua vanità; perciocchè questa è la tua parte nella [tua] vita, e [il frutto] della tua fatica, che tu duri sotto il sole. 021 ECC 009 010 Fa' a tuo potere tutto quello che avrai modo di fare; perciocchè sotterra, ove tu vai, non vi [è] nè opera, nè ragione, nè conoscimento, nè sapienza alcuna. 021 ECC 009 011 DI nuovo, io ho veduto sotto il sole, che il correre non [è in poter] de' leggieri, nè il far la guerra [in poter] de' prodi, nè [l'aver del] pane [in poter] de' savi, nè [l'acquistar] ricchezze [in poter] de' prudenti, nè [d'essere in] grazia [in poter] degl'intendenti; conciossiachè ad essi tutti avvengano tempi e casi. 021 ECC 009 012 Perciocchè l'uomo non pur conosce il suo tempo. Come i pesci, che son presi con la mala rete; e come gli uccelli, che son colti col laccio; così sono allacciati i figliuoli degli uomini, al tempo dell'avversità, quando cade loro di subito addosso. 021 ECC 009 013 Pure ancora ho veduta questa sapienza sotto il sole, che mi è paruta grande: 021 ECC 009 014 [vi era] una piccola città con pochi uomini dentro; ed un gran re venne contro ad essa, e l'intorniò, e fece di gran bastie contro ad essa; 021 ECC 009 015 e in essa si trovò un povero uomo savio, il qual liberò la città con la sua sapienza, benchè niuno si ricordasse di quel povero uomo. 021 ECC 009 016 Allora io dissi: Meglio val sapienza che forza; benchè la sapienza del povero sia sprezzata, e che le sue parole non sieno ascoltate. 021 ECC 009 017 Le parole de' savi devono esser più quietamente ascoltate, che la grida d'un signore fra gli stolti. 021 ECC 009 018 La sapienza val meglio che gli strumenti bellici; ma un sol peccatore fa perire un gran bene. 021 ECC 010 001 LE mosche morte fanno putire, e ribollir l'olio [odorifero] del profumiere; [così] un poco di stoltizia [guasta] il pregio della sapienza [e] della gloria. 021 ECC 010 002 [L'uomo] savio ha il suo cuore alla sua destra, e lo stolto l'ha alla sua sinistra. 021 ECC 010 003 Lo stolto, eziandio mentre egli cammina per la via, è scemo di senno, e dice a tutti ch'egli [è] stolto. 021 ECC 010 004 Se il principe monta in ira contro a te, non lasciar però il tuo luogo; perciocchè la dolcezza fa perdonar di gran peccati. 021 ECC 010 005 Vi è un male [che] io ho veduto sotto il sole, simile all'errore che procede dal principe. 021 ECC 010 006 [Cioè: ] che la stoltizia è posta in grandi altezze, ed i ricchi seggono in luoghi bassi. 021 ECC 010 007 Io ho veduti i servi a cavallo, ed i ricchi camminare a piè come servi. 021 ECC 010 008 Chi cava la fossa caderà in essa; e chi rompe la chiusura il serpente lo morderà. 021 ECC 010 009 Chi rimuove le pietre ne sarà offeso; chi spezza delle legne ne sarà in pericolo. 021 ECC 010 010 Se il ferro è rintuzzato, e non se ne arrota il taglio, bisogna raddoppiar la forza; ma la sapienza [è] cosa eccellente, per addirizzar [le cose]. 021 ECC 010 011 Se il serpente morde, non essendo incantato, niente meglio vale il maldicente. 021 ECC 010 012 Le parole della bocca del savio [non sono altro che] grazia; ma le labbra dello stolto lo distruggono. 021 ECC 010 013 Il principio delle parole della sua bocca [è] stoltizia, ed il fine del suo parlare è mala pazzia. 021 ECC 010 014 Benchè lo stolto moltiplichi le parole, l'uomo pur non sa ciò che ha da essere; e chi gli dichiarerà ciò che sarà dopo lui? 021 ECC 010 015 La fatica degli stolti li stanca; perciocchè non sanno [la via per] andare alla città. 021 ECC 010 016 Guai a te, o paese, il cui re [è] fanciullo, ed i cui principi mangiano [fin dal]la mattina! 021 ECC 010 017 Beato te, o paese, il cui re [è] di legnaggio nobile, ed i cui principi mangiano a tempo convenevole, per ristoro, e non per ebbrezza! 021 ECC 010 018 Per la pigrizia di ambe [le mani] il solaio scade, e per le mani spenzolate gocciola in casa. 021 ECC 010 019 I conviti si fanno per gioire, e il vino rallegra i viventi; ed i danari rispondono a tutto. 021 ECC 010 020 Non dir male del re, non pur nel tuo pensiero; e non dir male del ricco nella camera dove tu giaci; perciocchè alcun uccello del cielo potrebbe portar[ne] la voce, ed alcun [animale] alato rapportar[ne] le parole. 021 ECC 011 001 GITTA il tuo pane sopra le acque; perciocchè tu lo ritroverai lungo tempo appresso. 021 ECC 011 002 Fanne parte a sette, anzi ad otto; perciocchè tu non sai qual male avverrà sopra la terra. 021 ECC 011 003 Quando le nuvole son piene, versano la pioggia in su la terra; e quando l'albero cade, o verso il Mezzodì, o verso il Settentrione, ove egli cade quivi resta. 021 ECC 011 004 Chi pon mente al vento non seminerà; e chi riguarda alle nuvole non mieterà. 021 ECC 011 005 Come tu non sai qual [sia] la via del vento, [nè] come [si formino] l'ossa dentro al seno della [donna] gravida; così tu non conosci le opere di Dio, il qual fa tutte queste cose. 021 ECC 011 006 Semina la mattina la tua semenza, e la sera non lasciar posar le tue mani; perciocchè tu non sai ciò che riuscirà meglio, questo, o quello; o se l'uno e l'altro sarà ugualmente buono. 021 ECC 011 007 Ben [è] la luce cosa dolce, e il vedere il sole cosa piacevole agli occhi. 021 ECC 011 008 Ma pure, se l'uomo, vivendo molti anni sempre in allegrezza, si ricorda che i giorni delle tenebre saranno molti, tutto quello che [gli] sarà avvenuto [sarà] vanità. 021 ECC 011 009 RALLEGRATI pure, o giovane, nella tua fanciullezza; e tengati lieto il cuor tuo a' dì della tua giovenezza, e cammina nelle vie del cuor tuo, e secondo lo sguardo degli occhi tuoi; ma sappi che per tutte queste cose Iddio ti farà venire in giudicio. 021 ECC 011 010 E togli dal cuor tuo la tristizia, e rimuovi il cordoglio dalla tua carne; perciocchè la fanciullezza e la giovanezza [sono] una cosa vana. 021 ECC 012 001 Ma ricordati del tuo Creatore ai dì della tua giovanezza, avanti che sieno venuti i cattivi giorni, e giunti gli anni, de' quali tu dirai: Io non vi ho alcun diletto. 021 ECC 012 002 Avanti che il sole, e la luce, e la luna, e le stelle sieno oscurate; e che le nuvole ritornino dopo la pioggia; 021 ECC 012 003 allora che le guardie della casa tremeranno, ed i possenti si piegheranno, e le macinatrici cesseranno, perchè saranno diminuite; e quelli che riguardono per le finestre saranno oscurati; 021 ECC 012 004 e i due usci d'in su la piazza saranno serrati con abbassamento del suon della macina; e [l'uomo] si leverà al suon dell'uccelletto, e tutte le cantatrici saranno abbassate; 021 ECC 012 005 ed anche [l'uomo] temerà dei luoghi elevati, ed avrà spaventi, [camminando] per la strada; e il mandorlo fiorirà, e la locusta si aggraverà, e l'appetito scaderà; perciocchè l'uomo se ne va alla sua casa perpetua; e quelli che fanno cordoglio [gli] andranno d'intorno per le strade. 021 ECC 012 006 Avanti che la fune d'argento si rompa, e la secchia d'oro si spezzi, e il vaso si fiacchi in su la fonte, e la ruota vada in pezzi sopra la cisterna; 021 ECC 012 007 e la polvere ritorni in terra, come era [prima]; e lo spirito ritorni a Dio, che l'ha dato. 021 ECC 012 008 VANITÀ delle vanità, dice il Predicatore; ogni cosa [è] vanità. 021 ECC 012 009 Più il Predicatore è stato savio, più ha insegnata scienza al popolo, e [gliel]'ha fatta intendere, ed ha investigate, [e] composte molte sentenze. 021 ECC 012 010 Il Predicatore ha cercato, per trovar cose approvate; e ciò che è scritto [è] dirittura, parole di verità. 021 ECC 012 011 Le parole de' savi [son] come gli steccati, e come i pali piantati de' mandriani che stabbiano; [e] sono state date da uno stesso Pastore. 021 ECC 012 012 Perciò, figliuol mio, guardati [da quello che è] oltre ad esse; non [vi è] fine alcuno al far molti libri; e molto studiare [è] fatica alla carne. 021 ECC 012 013 La conclusione del ragionamento, ogni cosa udita, [è]: Temi Iddio, ed osserva i suoi comandamenti; perchè questo [è] il tutto dell'uomo. 021 ECC 012 014 Perciocchè Iddio farà venire ogni opera, buona e malvagia, al giudicio, [ch'egli farà] d'ogni cosa occulta. # # BOOK 022 SOL Song of Solomon Cantico dei Cantici 022 SOL 001 001 Il Cantico de' cantici di Salomone. 022 SOL 001 002 BACIMI egli de' baci della sua bocca; Perciocchè i tuoi amori [son] migliori che il vino. 022 SOL 001 003 Per l'odore de' tuoi preziosi olii [odoriferi], (Il tuo nome [è] un olio [odorifero] sparso), Ti amano le fanciulle. 022 SOL 001 004 Tirami, noi correremo dietro a te; Il re mi ha introdotta nelle sue camere; Noi gioiremo, e ci rallegreremo in te; Noi ricorderemo i tuoi amori, anzi che il vino; Gli [uomini] diritti ti amano. 022 SOL 001 005 O figliuole di Gerusalemme, io [son] bruna, ma bella; Come le tende di Chedar, come i padiglioni di Salomone. 022 SOL 001 006 Non riguardate che io [son] bruna; Perciocchè il sole mi ha tocca co' suoi raggi; I figliuoli di mia madre si sono adirati contro a me; Mi hanno posta guardiana delle vigne; Io non ho guardata la mia vigna, che [è] mia. 022 SOL 001 007 O [tu], il qual l'anima mia ama, dichiarami Ove tu pasturi [la greggia], [Ed] ove tu [la] fai posare in sul mezzodì; Perciocchè, perchè sarei io come una [donna] velata Presso alle mandre de' tuoi compagni? 022 SOL 001 008 Se tu nol sai, o la più bella d'infra le femmine, Esci seguendo la traccia delle pecore, E pastura le tue caprette. Presso alle tende de' pastori. 022 SOL 001 009 AMICA mia, io ti assomiglio alle cavalle [Che sono] a' carri di Faraone. 022 SOL 001 010 Le tue guance son belle ne' [lor] fregi, E il tuo collo ne' [suoi] monili. 022 SOL 001 011 Noi ti faremo de' fregi d'oro Con punti d'argento. 022 SOL 001 012 Mentre il re [è] nel suo convito, Il mio nardo ha renduto il suo odore. 022 SOL 001 013 Il mio amico m'[è] un sacchetto di mirra, Che passa la notte sul mio seno. 022 SOL 001 014 Il mio amico m'[è] un grappolo di cipro Delle vigne di En-ghedi. 022 SOL 001 015 Eccoti bella, amica mia, eccoti bella; I tuoi occhi [somigliano quelli de]' colombi. 022 SOL 001 016 Eccoti bello, amico mio, ed anche piacevole; Il nostro letto eziandio [è] verdeggiante. 022 SOL 001 017 Le travi delle nostre case [son] di cedri, I nostri palchi [son] di cipressi. 022 SOL 002 001 Io [son] la rosa di Saron, Il giglio delle valli. 022 SOL 002 002 Quale [è] il giglio fra le spine, Tale [è] l'amica mia fra le fanciulle. 022 SOL 002 003 Quale [è] il melo fra gli alberi d'un bosco, Tale [è] il mio amico fra i giovani; Io ho desiderato [d'esser all]'ombra sua, E mi [vi] son posta a sedere; E il suo frutto [è stato] dolce al mio palato. 022 SOL 002 004 Egli mi ha condotta nella casa del convito, E l'insegna ch'egli mi alza [è: ] Amore. 022 SOL 002 005 Confortatemi con delle schiacciate d'uva, Sostenetemi con de' pomi, Perciocchè io languisco d'amore. 022 SOL 002 006 [Sia] la sua man sinistra sotto al mio capo, Ed abbraccimi la sua destra. 022 SOL 002 007 IO vi scongiuro, o figliuole di Gerusalemme, Per le cavriuole, e per le cerve della campagna, Che voi non isvegliate l'amor [mio], e non le rompiate il sonno, Finchè non le piaccia. 022 SOL 002 008 [Ecco] la voce del mio amico; Ecco, egli ora viene Saltando su per i monti, Saltellando su per i colli. 022 SOL 002 009 L'amico mio è simile ad un cavriuolo, O ad un cerbiatto; Ecco ora sta dietro alla nostra parete, Egli riguarda per le finestre, Egli si mostra per i cancelli. 022 SOL 002 010 Il mio amico [mi] ha fatto motto, e mi ha detto: Levati, amica mia, bella mia, e vientene. 022 SOL 002 011 Perciocchè, ecco, il verno è passato; Il tempo delle gran piogge è mutato, [ed] è andato via; 022 SOL 002 012 I fiori si veggono sulla terra; Il tempo del cantare è giunto, E s'ode la voce della tortola nella nostra contrada. 022 SOL 002 013 Il fico ha messi i suoi ficucci, E le viti fiorite rendono odore; Levati, amica mia, bella mia, e vientene. 022 SOL 002 014 O colomba mia, [che stai] nelle fessure delle rocce, Ne' nascondimenti de' balzi, Fammi vedere il tuo aspetto, Fammi udir la tua voce; Perciocchè la tua voce [è] soave, e il tuo aspetto [è] bello. 022 SOL 002 015 Pigliateci le volpi, Le piccole volpi che guastano le vigne, Le nostre vigne fiorite. 022 SOL 002 016 Il mio amico [è] mio, ed io [son] sua; Di lui, che pastura [la greggia] fra i gigli. 022 SOL 002 017 Ritornatene, amico mio, A guisa di cavriuolo o di cerbiatto, Sopra i monti di Beter, Finchè spiri [l'aura del] giorno, E che le ombre se ne fuggano. 022 SOL 003 001 Io ho cercato nel mio letto, nelle notti, Colui che l'anima mia ama; Io l'ho cercato, e non l'ho trovato. 022 SOL 003 002 Ora mi leverò, e andrò attorno per la città, Per le strade, e per le piazze; Io cercherò colui che l'anima mia ama; Io l'ho cercato, ma non l'ho trovato. 022 SOL 003 003 Le guardie che vanno attorno alla città, mi hanno trovata; [Ed io ho detto loro]: Avete voi punto veduto colui che l'anima mia ama? 022 SOL 003 004 Di poco li avea passati, Ed io trovai colui che l'anima mia ama; Io lo presi, e nol lascerò, Finchè io non l'abbia menato in casa di mia madre, E nella camera di quella che mi ha partorita. 022 SOL 003 005 Io vi scongiuro, figliuole di Gerusalemme, Per le cavriuole, e per le cerve della campagna, Che voi non isvegliate l'amor [mio], e non le rompiate il sonno, Finchè le piaccia. 022 SOL 003 006 CHI [è] costei che sale dal deserto, Simile a colonne di fumo, Profumata di mirra, e d'incenso, [E] d'ogni polvere di profumiere? 022 SOL 003 007 Ecco il letto di Salomone, Intorno al quale [sono] sessant'[uomini] valenti, De' prodi d'Israele. 022 SOL 003 008 Essi tutti maneggiano la spada, [E] sono ammaestrati nell'arme; Ciascuno ha la sua spada al fianco, Per gli spaventi notturni. 022 SOL 003 009 Il re Salomone si ha fatta una lettiera Di legno del Libano. 022 SOL 003 010 Egli ha fatte le sue colonne d'argento, Il suo capezzale d'oro, Il suo cielo di porpora, E il mezzo di essa figurato a lavoro di mosaico [Dell'effigie] di colei ch'egli ama, Fra le figliuole di Gerusalemme. 022 SOL 003 011 Figliuole di Sion, uscite fuori, e vedete Il re Salomone Con la corona, della quale sua madre l'ha coronato, Nel giorno delle sue sponsalizie, E nel giorno dell'allegrezza del suo cuore. 022 SOL 004 001 Eccoti bella, amica mia, eccoti bella; I tuoi occhi, per entro la tua chioma, Somigliano que' de' colombi; I tuoi capelli [son] come una mandra di capre lisce, Del monte di Galaad. 022 SOL 004 002 I tuoi denti [son] come una mandra di [pecore] tutte uguali, Che salgono fuor del lavatoio, [Ed] hanno tutte due gemelli, Senza che [ve ne sia] alcuna senza figlio. 022 SOL 004 003 Le tue labbra somigliano un filo tinto in iscarlatto, E il tuo parlare [è] grazioso; La tua tempia, per entro la tua chioma, Pare un pezzo di melagrana. 022 SOL 004 004 Il tuo collo somiglia la torre di Davide, Edificata per gli esercizii dell'armi, Alla quale sono appiccati mille scudi, Tutte le targhe de' prodi. 022 SOL 004 005 I tuoi due seni [Son] come due cavrioletti gemelli, Che pasturano fra i gigli. 022 SOL 004 006 Finchè spiri [l'aura del] giorno, E che le ombre se ne fuggano, Io me ne andrò al monte della mirra, Ed al colle dell'incenso. 022 SOL 004 007 Tu [sei] tutta bella, amica mia, E non vi è difetto alcuno in te. 022 SOL 004 008 [Vieni] meco dal Libano, o Sposa, Vieni meco dal Libano; Riguarda dalla sommità di Amana, Dalla sommità di Senir, e di Hermon, Da' ricetti de' leoni, Da' monti de' pardi. 022 SOL 004 009 Tu mi hai involato il cuore, o Sposa, sorella mia; Tu mi hai involato il cuore con uno de' tuoi occhi, Con uno de' monili del tuo collo. 022 SOL 004 010 Quanto son belli i tuoi amori, o Sposa, sorella mia! Quanto son migliori i tuoi amori che il vino! E l'odor de' tuoi olii [odoriferi] più [eccellenti] che tutti gli aromati! 022 SOL 004 011 O Sposa, le tue labbra stillano favi [di miele]; Miele e latte [è] sotto alla tua lingua; E l'odor de' tuoi vestimenti [è] come l'odor del Libano. 022 SOL 004 012 O Sposa, sorella mia, [tu sei] un orto serrato, Una fonte chiusa, una fontana suggellata. 022 SOL 004 013 Le tue piante novelle [sono] un giardino di melagrani, E [d'altri alberi] di frutti deliziosi; Di piante di cipro e di nardo; 022 SOL 004 014 Di nardo e di gruogo; di canna odorosa, e di cinnamomo, E d'ogni albero d'incenso; Di mirra, e d'aloe, E d'ogni più eccellente aromato. 022 SOL 004 015 O fonte degli orti, O pozzo d'acque vive, O ruscelli [correnti giù] dal Libano! 022 SOL 004 016 Levati, Aquilone, e vieni, Austro; Spira per l'orto mio, e fa' che i suoi aromati stillino. Venga l'amico mio nel suo orto, E mangi il frutto delle sue delizie. 022 SOL 005 001 O Sposa, sorella mia, io son venuto nell'orto mio; Io ho colta la mia mirra ed i miei aromati; Io ho mangiato il mio favo ed il mio miele; Io ho bevuto il mio vino ed il mio latte. Amici, mangiate, bevete, ed inebbriatevi d'amori. 022 SOL 005 002 IO dormiva, ma il mio cuore vegliava; [Ed io udii] la voce del mio amico, il quale, picchiando, [diceva: ] Aprimi, sorella mia, amica mia, Colomba mia, compiuta mia; Perciocchè il mio capo è pieno di rugiada, [E] le mie chiome delle stille della notte. 022 SOL 005 003 [Ed io risposi: ] Io ho spogliata la mia gonna, come la rivestirei? Io mi ho lavati i piedi, come li brutterei? 022 SOL 005 004 L'amico mio mise la mano per lo buco [dell'uscio], E le mie interiora si commossero per amor di lui. 022 SOL 005 005 Io mi levai, per aprire al mio amico; E le mie mani stillarono mirra, E le mie dita mirra schietta, Sopra la maniglia della serratura. 022 SOL 005 006 Io apersi all'amico mio; Ma l'amico mio già si era ritratto, ed era passato oltre. Io era fuor di me, quando egli parlava; Io lo cercai, ma non lo trovai; Io lo chiamai, ma egli non mi rispose. 022 SOL 005 007 Le guardie, che vanno attorno alla città, mi trovarono, Mi batterono, mi ferirono; Le guardie delle mura mi levarono il mio velo d'addosso. 022 SOL 005 008 Io vi scongiuro, figliuole di Gerusalemme, Se trovate il mio amico, Che gli rapporterete? [Rapportategli] che io languisco di amore. 022 SOL 005 009 Che è il tuo amico, più che [un altro] amico, O la più bella d'infra le femmine? Che [è] il tuo amico, più che [un altro] amico, Che tu ci hai così scongiurate? 022 SOL 005 010 Il mio amico [è] bianco e vermiglio, Portando la bandiera fra diecimila. 022 SOL 005 011 Il suo capo [è] oro finissimo, Le sue chiome [sono] crespe, Brune come un corvo. 022 SOL 005 012 I suoi occhi paiono colombe presso a ruscelli d'acque; E sono come lavati in latte, Posti [come] dentro i castoni [d'un anello]. 022 SOL 005 013 Le sue guance [son] simili ad un'aia d'aromati, Ad aiuole di fiori odorosi; Le sue labbra [paiono] gigli, E stillano mirra schietta. 022 SOL 005 014 Le sue mani [paiono] anelli d'oro, Ne' quali sono incastonati berilli; Il suo corpo [è] avorio pulito, Coperto di zaffiri. 022 SOL 005 015 Le sue gambe [son come] colonne di marmo, Fondate sopra piedistalli d'oro fino; Il suo aspetto [è] simile al Libano, Eccellente come i cedri. 022 SOL 005 016 Il suo palato [è tutto] dolcezze, Ed egli [è] tutto amorevolezze. Tale [è] l'amor mio, tale [è] l'amico mio, O figliuole di Gerusalemme. 022 SOL 006 001 Ove è andato il tuo amico, O la più bella d'infra le femmine? Dove si è volto l'amico tuo, E noi lo cercheremo teco? 022 SOL 006 002 Il mio amico è disceso nel suo orto, All'aie degli aromati, Per pasturar [la sua greggia] negli orti, E per coglier gigli. 022 SOL 006 003 Io [son] dell'amico mio; e l'amico mio, Che pastura [la sua greggia] fra i gigli, [è] mio. 022 SOL 006 004 Amica mia, tu [sei] bella come Tirsa, Vaga come Gerusalemme, Tremenda come [campi] a bandiere spiegate. 022 SOL 006 005 Rivolgi gli occhi tuoi, che non mi guardino fiso; Perciocchè essi mi sopraffanno; I tuoi capelli [son] come una mandra di capre Che pendono dai fianchi di Galaad. 022 SOL 006 006 I tuoi denti [son] simili ad una mandra di pecore Che salgono fuor del lavatoio, Le quali hanno tutte due gemelli, E fra esse non ve n'è alcuna senza figlio. 022 SOL 006 007 La tua tempia, per entro la tua chioma, [È] simile ad un pezzo di melagrana. 022 SOL 006 008 Vi son sessanta regine, ed ottanta concubine, E fanciulle senza numero; 022 SOL 006 009 [Ma] la colomba mia, la compiuta mia, [È] unica; ella [è] unica a sua madre, E singolare a quella che l'ha partorita; Le fanciulle l'hanno veduta, e l'hanno celebrata beata; Le regine altresì, e le concubine, e l'hanno lodata. 022 SOL 006 010 Chi [è] costei, che apparisce simile all'alba, Bella come la luna, pura come il sole, Tremenda come [campi] a bandiere spiegate? 022 SOL 006 011 Io son discesa al giardino delle noci, Per veder le piante verdeggianti della valle, Per veder se le viti mettevano le lor gemme, [E] i melagrani le lor bocce. 022 SOL 006 012 Io non mi sono avveduta che il mio desiderio mi ha renduta simile A' carri di Amminadab. 022 SOL 006 013 Ritorna, ritorna, o Sullamita; Ritorna, ritorna, che noi ti miriamo. Perchè mirate la Sullamita Come una danza a due schiere? 022 SOL 007 001 O figliuola di principe, quanto son belli i tuoi piedi nel [lor] calzamento! Le giunture delle tue membra [son] come monili Di lavoro di mani d'artefice. 022 SOL 007 002 Il tuo seno [è] come una tazza rotonda, Nella quale non manchi mai il vino profumato; Il tuo corpo [è] un mucchio di grano, Intorniato di gigli. 022 SOL 007 003 I tuoi due seni Paiono due cavrioletti gemelli. 022 SOL 007 004 Il tuo collo pare una torre d'avorio; [E] gli occhi tuoi le pescine [che sono] in Hesbon, Presso alla porta di Bat-rabbim; Il tuo naso pare la Torre del Libano Che riguarda verso Damasco. 022 SOL 007 005 Il tuo capo sopra te pare un Carmel, E la chioma del tuo capo sembra di porpora, Il re è tenuto prigione dalle [tue] treccie. 022 SOL 007 006 Quanto sei bella, e quanto sei piacevole, O amor [mio], fra [tutte] le delizie! 022 SOL 007 007 Questa tua statura [è] simile ad una palma, Ed i tuoi seni a grappoli [d'uva]. 022 SOL 007 008 Io ho detto: Io salirò sopra la palma, E mi appiglierò a' suoi rami; Ed i tuoi seni saranno ora come grappoli di vite, E l'odor del tuo alito come quello de' pomi; 022 SOL 007 009 E la tua bocca [sarà] come il buon vino, Che cola dolcemente per il mio amico, E scivola fra le labbra de' dormenti. 022 SOL 007 010 Io [son] del mio amico, E il suo desiderio [è] verso me. 022 SOL 007 011 Vieni, amico mio, usciamo a' campi, Passiam la notte nelle ville. 022 SOL 007 012 Leviamoci la mattina, [per andare] alle vigne; Veggiamo se la vite è fiorita, se l'agresto si scopre, [Se] i melagrani hanno messe le lor bocce; Quivi ti darò i miei amori. 022 SOL 007 013 Le mandragole rendono odore, E in su gli usci nostri [vi son] delizie d'ogni sorta, E nuove, e vecchie, [Le quali] io ti ho riposte, amico mio. 022 SOL 008 001 Oh fossi tu pur come un mio fratello, Che ha poppato le mammelle di mia madre! Trovandoti io fuori, ti bacerei, E pur non [ne] sarei sprezzata. 022 SOL 008 002 Io ti menerei, e ti condurrei in casa di mia madre; Tu mi ammaestreresti, Ed io ti darei a bere del vino aromatico, Del mosto del mio melagrano. 022 SOL 008 003 [Sia] la sua man sinistra sotto al mio capo, Ed abbraccimi la sua destra. 022 SOL 008 004 Io vi scongiuro, figliuole di Gerusalemme, Che non destiate l'amor [mio] e non le rompiate il sonno, Finchè non le piaccia. 022 SOL 008 005 CHI [è] costei, che sale dal deserto, Che si appoggia vezzosamente sopra il suo amico? Io ti ho svegliato sotto un melo, Dove tua madre ti ha partorito, Là dove quella che ti ha partorito si è sgravidata di te. 022 SOL 008 006 Mettimi come un suggello in sul tuo cuore, Come un suggello in sul tuo braccio; Perciocchè l'amore [è] forte come la morte, La gelosia [è] dura come l'inferno. Le sue brace [son] brace di fuoco, [Son] fiamma dell'Eterno. 022 SOL 008 007 Molte acque non potrebbero spegnere quest'amore, Nè fiumi inondarlo; Se alcuno desse tutta la sostanza di casa sua per quest'amore, Non se ne farebbe stima alcuna. 022 SOL 008 008 Noi abbiamo una piccola sorella, La quale non ha ancora mammelle; Che faremo noi alla nostra sorella, Quando si terrà ragionamento di lei? 022 SOL 008 009 Se ella [è] un muro, Noi vi edificheremo sopra un palazzo d'argento; E se [è] un uscio, Noi la rinforzeremo di tavole di cedro. 022 SOL 008 010 Io [sono] un muro, Ed i miei seni [son] come torri; Allora sono stata nel suo cospetto come quella che ha trovata pace. 022 SOL 008 011 Salomone avea una vigna in Baal-hamon, Ed egli la diede a de' guardiani, [Con patti che] ciascun [di loro gli] portasse mille [sicli] d'argento Per lo frutto di essa. 022 SOL 008 012 La mia vigna, che [è] mia, [è] davanti a me. [Sieno] i mille [sicli] tuoi, o Salomone; Ed abbianne i guardiani del frutto di essa dugento. 022 SOL 008 013 O tu, che dimori ne' giardini, I compagni attendono alla tua voce; Famme[la] udire. 022 SOL 008 014 Riduciti prestamente, o amico mio, A guisa di cavriuolo, o di cerbiatto, Sopra i monti degli aromati. # # BOOK 023 ISA Isaiah Isaia 023 ISA 001 001 La visione d'Isaia, figliuolo di Amos, la quale egli vide intorno a Giuda ed a Gerusalemme, a' dì di Uzzia, di Iotam, di Achaz, [e] di Ezechia, re di Giuda. 023 ISA 001 002 ASCOLTATE, cieli; e [tu], terra, porgi gli orecchi; percicocchè il Signore ha parlato, [dicendo]: Io ho allevati de' figiuoli, e [li] ho cresciuti; ma essi si son ribellati contro a me. 023 ISA 001 003 Il bue conosce il suo possessore, e l'asino la mangiatoia del suo padrone; [ma] Israele non ha conoscimento, il mio popolo non ha intelletto. 023 ISA 001 004 Guai alla nazione peccatrice, al popolo carico d'iniquità, alla schiatta de' maligni, a' figliuoli perduti! Hanno abbandonato il Signore; hanno dispettato il Santo d'Israele; si sono alienati [e rivolti] indietro. 023 ISA 001 005 A che sareste ancora percossi? voi aggiungereste rivolta a rivolta; ogni capo [è] infermo, e ogni cuore [è] languido. 023 ISA 001 006 Dalla pianta del piè infino alla testa non [vi è] sanità alcuna in esso; [tutto è] ferita, e lividore, e piaga colante; [le quali] non sono state rasciugate, nè fasciate, nè allenite con unguento. 023 ISA 001 007 Il vostro paese [è] desolato, le vostre città sono arse col fuoco; i forestieri divorano il vostro paese, in presenza vostra; e [questa] desolazione [è] come una sovversione [fatta] da strani. 023 ISA 001 008 E la figliuola di Sion resta come un frascato in una vigna, come una capanna in un cocomeraio, come una città assediata. 023 ISA 001 009 Se il Signor degli eserciti non ci avesse lasciato alcun piccolo rimanente, noi saremmo stati come Sodoma, saremmo stati simili a Gomorra. 023 ISA 001 010 Ascoltate, rettori di Sodoma, la parola del Signore; popolo di Gomorra, porgete le orecchie alla Legge dell'Iddio nostro. 023 ISA 001 011 Che ho io da far della moltitudine de' vostri sacrificii? dice il Signore; io son satollo d'olocausti di montoni, e di grasso di bestie grasse; e il sangue de' giovenchi, e degli agnelli, e de' becchi, non mi è a grado. 023 ISA 001 012 Quando voi venite per comparir nel mio cospetto, chi ha richiesto questo di man vostra, che voi calchiate i miei cortili? 023 ISA 001 013 Non continuate [più] a portare offerte da nulla; i profumi mi son cosa abbominevole; quant'è alle calendi, a' sabati, al bandir raunanze, io non posso [portare] iniquità, e festa solenne [insieme]. 023 ISA 001 014 L'anima mio odia le vostre calendi, e le vostre solennità; mi son di gravezza; io sono stanco di portar[le]. 023 ISA 001 015 Perciò, quando voi spiegherete le palme delle mani, io nasconderò gli occhi miei da voi; eziandio, quando moltiplicherete le orazioni, io non le esaudirò; le vostre mani son piene di sangue. 023 ISA 001 016 Lavatevi, nettatevi, rimovete la malvagità delle opere vostre d'innanzi agli occhi miei. 023 ISA 001 017 Restate di far male; imparate a far bene; cercate la dirittura, ridirizzate l'oppressato, fate ragione all'orfano, mantenete il diritto della vedova. 023 ISA 001 018 Venite pur ora, dice il Signore, e litighiamo insieme. Quando i vostri peccati fossero come lo scarlatto, saranno imbiancati come la neve; quando fosser rossi come la grana, diventeranno come la lana. 023 ISA 001 019 Se voi volete ubbidire, mangerete i beni della terra. 023 ISA 001 020 Ma se ricusate, e siete ribelli, sarete consumati dalla spada; perciocchè la bocca del Signore ha parlato. 023 ISA 001 021 Come è la città fedele divenuta meretrice? ella era piena di dirittura; giustizia dimorava in essa; ma ora [son tutti] micidiali. 023 ISA 001 022 Il tuo argento è divenuto schiuma; la tua bevanda è mescolata con acqua; 023 ISA 001 023 i tuoi principi [son] ribelli, e compagni di ladri; essi tutti amano i presenti, e procacciano le ricompense; non fanno ragione all'orfano, e la causa della vedova non viene davanti a loro. 023 ISA 001 024 Perciò, il Signore, il Signor degli eserciti, il Possente d'Israele, dice: Oh! io mi appagherò pur sopra i miei nemici, e mi vendicherò de' miei avversari. 023 ISA 001 025 Poi rimetterò la mano sopra te, e ti purgherò delle tue schiume, come [nel] ceneraccio; e rimoverò tutto il tuo stagno; 023 ISA 001 026 e ristabilirò i tuoi rettori, come [erano] da principio; ed i tuoi consiglieri, come [erano] al cominciamento; dopo questo tu sarai chiamata: Città di giustizia, Città fedele. 023 ISA 001 027 Sion sarà riscattata per giudicio, e quelli che vi ritorneranno per giustizia. 023 ISA 001 028 Ma i ribelli ed i peccatori [saranno] tutti quanti fiaccati, e quelli che abbandonano il Signore saranno consumati. 023 ISA 001 029 Perciocchè voi sarete svergognati per le querce che avete amate, e confusi per li giardini che avete scelti. 023 ISA 001 030 Perciocchè voi sarete come una quercia di cui son cascate le foglie, e come un giardino senza acqua. 023 ISA 001 031 E il forte diventerà stoppa, e l'opera sua favilla; e amendue saranno arsi insieme, e non [vi sarà] niuno che spenga [il fuoco]. 023 ISA 002 001 La parola che Isaia, figliuolo di Amos, ebbe in visione, intorno a Giuda ed a Gerusalemme. 023 ISA 002 002 OR avverrà negli ultimi giorni, che il monte della Casa del Signore sarà fermato nel sommo de' monti, e sarà alzato sopra i colli; e tutte le genti concorreranno ad esso. 023 ISA 002 003 E molti popoli andranno, e diranno: Venite, saliamo al monte del Signore, alla Casa dell'Iddio di Giacobbe; ed egli ci ammaestrerà intorno alle sue vie, e noi cammineremo ne' suoi sentieri; perciocchè la Legge uscirà di Sion, e la Parola del Signore di Gerusalemme. 023 ISA 002 004 Ed egli farà giudicii fra le genti, e castigamenti sopra molti popoli; ed essi delle loro spade fabbricheranno zappe, e delle lor lance falci; una nazione non alzerà [più] la spada contro all'[altra] nazione, e non impareranno più la guerra. 023 ISA 002 005 O casa di Giacobbe, venite, e camminiamo nella luce del Signore. 023 ISA 002 006 Perciocchè tu, [Signore], hai abbandonato il tuo popolo, la casa di Giacobbe; perchè son pieni d'Oriente, e [son] pronosticatori come i Filistei; dànno la mano a' figliuoli de' forestieri. 023 ISA 002 007 E il lor paese si è riempiuto d'argento e d'oro, talchè hanno tesori senza fine; il lor paese si è eziandio riempiuto di cavalli, ed hanno carri senza fine. 023 ISA 002 008 Oltre a ciò, il lor paese si è riempiuto d'idoli; hanno adorata l'opera delle lor mani, ciò che le lor dita hanno fatto. 023 ISA 002 009 E la gente vile si è inchinata, e parimente gli uomini onorati si son bassati; perciò non perdonar loro. 023 ISA 002 010 Entra nella roccia, e nasconditi nella polvere, per lo spavento del Signore, e per la gloria della sua altezza. 023 ISA 002 011 Gli occhi altieri dell'uomo saranno abbassati, e l'altezza degli uomini sarà depressa; e il Signore solo sarà esaltato in quel giorno. 023 ISA 002 012 Perciocchè [vi è] un giorno del Signore degli eserciti contro ad ogni superbo ed altiero; e contro a chiunque s'innalza; ed egli sarà abbassato; 023 ISA 002 013 e contro a tutti i cedri alti ed elevati del Libano, e contro a tutte le querce di Basan; 023 ISA 002 014 e contro a tutti gli alti monti, e contro a tutti i colli elevati; 023 ISA 002 015 e contro ad ogni torre eccelsa, e contro ad ogni muro forte; 023 ISA 002 016 e contro a tutte le navi di Tarsis, e contro a tutti i be' disegni. 023 ISA 002 017 E l'altezza degli uomini sarà depressa, e la sublimità degli uomini sarà abbassata; e il Signore solo sarà esaltato in quel giorno. 023 ISA 002 018 Ed egli sterminerà del tutto gl'idoli. 023 ISA 002 019 E [gli uomini] entreranno nelle spelonche delle rocce, e nelle grotte della terra, per lo spavento del Signore, e per la gloria della sua altezza, quando egli si leverà per fiaccar la terra. 023 ISA 002 020 In quel giorno l'uomo gitterà alle talpe, ed a' vipistrelli, gl'idoli del suo argento, e gl'idoli del suo oro, i quali altri gli avrà fatti, per adorarli; 023 ISA 002 021 entrando nelle buche delle rocce, e nelle caverne de' sassi, per lo spavento del Signore, e per la gloria della sua altezza, quando egli si leverà per fiaccar la terra. 023 ISA 002 022 Rimanetevi di [fidarvi nell]'uomo il cui alito [è] nelle nari; perciocchè, di quanto pregio e valore è egli? 023 ISA 003 001 Perciocchè, ecco, il Signore, il Signor degli eserciti, toglie via di Gerusalemme e di Giuda [ogni] sostegno ed appoggio; ogni sostegno di pane, ed ogni sostegno di acqua; 023 ISA 003 002 il forte e il guerriero; il giudice e il profeta; e l'indovino e l'anziano; 023 ISA 003 003 il capitano di cinquantina, e l'uomo d'autorità, e il consigliere, e l'artefice industrioso, e l'[uomo] intendente nelle parole segrete. 023 ISA 003 004 Ed io farò, che de' giovanetti saranno lor principi, e che de' fanciulli li signoreggeranno. 023 ISA 003 005 E il popolo sarà oppressato l'uno dall'altro, e ciascuno dal suo prossimo; il fanciullo superbirà contro al vecchio, e il vile contro all'onorevole. 023 ISA 003 006 Se alcuno prende un suo fratello, della casa di suo padre, [dicendo: ] Tu hai una veste, sii nostro principe, e [sia] questa ruina sotto alla tua mano, 023 ISA 003 007 egli giurerà in quel giorno, dicendo: Io non sarò signore; e in casa mia non [vi è] nè pane, nè vestimento; non mi costituite principe del popolo. 023 ISA 003 008 Perciocchè Gerusalemme è traboccata, e Giuda è caduto; perchè la lingua e le opere loro [son] contro al Signore, per provocare ad ira gli occhi della sua gloria. 023 ISA 003 009 Ciò che si riconosce loro nella faccia testifica contro a loro; ed essi pubblicano il lor peccato come Sodoma, [e] non lo celano. Guai alle anime loro! perciocchè fanno male a sè stessi. 023 ISA 003 010 Dite al giusto, che [gli avverrà] bene; perciocchè [i giusti] mangeranno il frutto delle loro opere. 023 ISA 003 011 Guai all'empio! male [gli avverrà]; perciocchè gli sarà fatta la retribuzione delle sue mani. 023 ISA 003 012 Gli oppressatori del mio popolo [sono] fanciulli, e donne lo signoreggiano. Popol mio, quelli che ti predicano beato [ti] fanno traviare, e fanno andare in perdizione la via de' tuoi sentieri. 023 ISA 003 013 Il Signore comparisce, per contendere; e si presenta, per giudicare i popoli. 023 ISA 003 014 Il Signore verrà in giudicio contro agli anziani del suo popolo, e contro a' principi di esso; voi siete pur quelli che avete guasta la vigna; la preda del povero [è] nelle vostre case. 023 ISA 003 015 Perchè tritate il mio popolo, e pestate le facce dei poveri? dice il Signore, il Signor degli eserciti. 023 ISA 003 016 Oltre a ciò, il Signore ha detto: Perciocchè le figliuole di Sion si sono innalzate, e son camminate a gola stesa, ed ammiccando con gli occhi; [e] son camminate carolando, ed hanno fatto tintinno co' lor piedi; 023 ISA 003 017 il Signore pelerà la sommità del capo delle figliuole di Sion, e il Signore scoprirà le lor vergogne. 023 ISA 003 018 In quel giorno il Signore torrà via l'ornamento delle pianelle, i calzamenti fatti ad occhietti, e le lunette; 023 ISA 003 019 le collane, e i monili, e le maniglie; 023 ISA 003 020 i fregi, e i legaccioli da gamba, e le bende, e i bossoli d'odori, e gli orecchini; 023 ISA 003 021 gli anelli, e i monili pendenti in sul naso; 023 ISA 003 022 le robe da festa, e i mantelletti, e i veli, e gli spilletti; 023 ISA 003 023 gli specchi, e gli zendadi, e le mitrie, e le gonne. 023 ISA 003 024 Ed avverrà che, in luogo di buono odore, vi sarà marcia; e in luogo di cintura, squarciatura; e in luogo d'increspatura [di capelli], calvezza; e in luogo di fascia da petto, cinto di sacco; e in luogo di bellezza, arsura. 023 ISA 003 025 I tuoi uomini cadranno per la spada, e i tuoi uomini prodi nella battaglia. 023 ISA 003 026 E le porte di Gerusalemme si lamenteranno, e faranno cordoglio; ed ella, dopo essere stata vuotata, giacerà per terra. 023 ISA 004 001 E in quel giorno sette donne prenderanno un uomo, dicendo: Noi mangeremo il nostro pane, e ci vestiremo dei nostri vestimenti; sol che siamo chiamate del tuo nome; togli via il nostro vituperio. 023 ISA 004 002 In quel giorno il Germoglio del Signore sarà ad onore ed a gloria; e il frutto della terra ad altezza, ed a magnificenza a que' d'Israele, che saranno scampati. 023 ISA 004 003 E avverrà, che chi sarà restato in Sion, e rimasto in Gerusalemme, sarà chiamato santo; [e] che chiunque è scritto a vita[sarà] in Gerusalemme; 023 ISA 004 004 quando il Signore avrà lavate le brutture delle figliuole di Sion, ed avrà nettato il sangue di Gerusalemme del mezzo di essa, in ispirito di giudicio, ed in ispirito di ardore. 023 ISA 004 005 E il Signore creerà sopra ogni stanza del monte di Sion, e sopra le sue raunanze, di giorno, una nuvola con fumo; e di notte, uno splendore di fuoco fiammeggiante: perciocchè [vi sarà] una coverta sopra tutta la gloria. 023 ISA 004 006 E vi sarà una tenda per ombra di giorno, [per ripararsi] dal caldo; per ricetto e nascondimento dal nembo e dalla pioggia. 023 ISA 005 001 OR io canterò all'amico mio il cantico del mio amico, intorno alla sua vigna. Il mio amico avea una vigna, in un [luogo grasso, come] un corno d'olio. 023 ISA 005 002 E le fece attorno una chiusura, e ne tolse via le pietre, e la piantò di viti eccellenti, ed edificò una torre in mezzo di essa, ed anche vi fabbricò un torcolo; or egli aspettava ch'ella facesse delle uve, ed ha fatte delle lambrusche. 023 ISA 005 003 Or dunque, abitanti di Gerusalemme, ed uomini di Giuda, giudicate fra me e la mia vigna. 023 ISA 005 004 Chi si dovea più fare alla mia vigna che io non vi abbia fatto? perchè ho io aspettato che facesse delle uve, ed ha fatte delle lambrusche? 023 ISA 005 005 Or dunque, io vi farò assapere ciò che io son per fare alla mia vigna. Io torrò via la sua siepe, e sarà pascolata; io romperò la sua chiusura, e sarà calpestata. 023 ISA 005 006 E la ridurrò in deserto; non sarà potata, nè zappata; e le vepri e i pruni [vi] monteranno; divieterò ancora alle nuvole che non ispandano pioggia sopra essa. 023 ISA 005 007 Certo, la vigna del Signore degli eserciti [è] la casa d'Israele, e gli uomini di Giuda [son] le piante delle sue delizie; egli [ne] ha aspettata dirittura, ed ecco lebbra; giustizia, ed ecco grido. 023 ISA 005 008 Guai a coloro che congiungono casa a casa, [ed] accozzano campo a campo, finchè non [vi sia più] luogo, e che voi soli siate stanziati in mezzo della terra! 023 ISA 005 009 Il Signor degli eserciti mi ha [detto] all'orecchio: Se le case magnifiche non son ridotte in desolazione; [e] le grandi e belle, ad esser disabitate; 023 ISA 005 010 quando dieci bifolche di vigna faranno [solo] un bato, e la sementa di un homer farà [solo] un efa. 023 ISA 005 011 Guai a coloro che si levano la mattina a buon'ora, per andar dietro alla cervogia, [e] la sera dimorano lungamente [a bere, finchè il] vino li riscaldi! 023 ISA 005 012 E ne' cui conviti vi è la cetera e il saltero; il tamburo, e il flauto, col vino; e non riguardano all'opera del Signore, e non veggono i fatti delle sue mani! 023 ISA 005 013 Perciò, il mio popolo è menato in cattività, perchè non ha conoscimento; e la sua nobiltà si muor di fame, e il suo popolazzo è arido di sete. 023 ISA 005 014 Perciò, il sepolcro si è allargato, ed ha aperta la sua gola smisuratamente; e la nobiltà di Gerusalemme, ed il suo popolazzo, e la sua turba, e coloro che in essa festeggiano, vi scenderanno. 023 ISA 005 015 E la gente vile sarà depressa, e [parimente] gli uomini onorati saranno abbattuti, e gli occhi degli altieri saranno abbassati. 023 ISA 005 016 E il Signor degli eserciti sarà esaltato per giudicio, e l'Iddio santo sarà santificato per giustizia. 023 ISA 005 017 E gli agnelli pastureranno presso alle lor mandre; e i pellegrini mangeranno i luoghi deserti delle [bestie] grasse. 023 ISA 005 018 Guai a coloro che tirano l'iniquità con funi di vanità, e il peccato come con corde di carro! 023 ISA 005 019 I quali dicono: Affrettisi pure, e solleciti l'opera sua, acciocchè, noi [la] veggiamo; ed accostisi, e venga pure il consiglio del Santo d'Israele, acciocchè noi [lo] conosciamo. 023 ISA 005 020 Guai a coloro che dicono del male bene, e del bene male; i quali fanno delle tenebre luce, e della luce tenebre; i quali fanno dell'amaro il dolce, e del dolce l'amaro! 023 ISA 005 021 Guai a coloro che si reputano savi, e [che sono] intendenti appo loro stessi. 023 ISA 005 022 Guai a coloro che son valenti a bere il vino, e prodi a mescer la cervogia! 023 ISA 005 023 A coloro che giustificano l'empio per presenti, e tolgono a' giusti la lor ragione! 023 ISA 005 024 Perciò, siccome la fiamma del fuoco divora la stoppia, e la vampa consuma la paglia, [così] la lor radice sarà come una cosa marcia, e i lor germogli se ne andran via come la polvere; perciocchè hanno sprezzata la Legge del Signor degli eserciti, ed han disdegnata la parola del Santo d'Israele. 023 ISA 005 025 Perciò, l'ira del Signore si è accesa contro al suo popolo; ed egli ha stesa la sua mano contro ad esso, e l'ha percosso; e i monti [ne] hanno tremato; e i lor corpi morti sono stati a giusa di letame in mezzo delle strade. Per tutto ciò l'ira del Signore non si è racquetata; ma la sua mano [è] ancora stesa. 023 ISA 005 026 Ed egli alzerà la bandiera alle nazioni lontane, e fischierà loro dall'estremità della terra; ed ecco, prestamente [e] leggermente verranno. 023 ISA 005 027 Fra esse non [vi sarà] alcuno stanco, nè fiacco; non saranno sonnacchiosi, nè addormentati; e la cintura de' lombi loro non sarà sciolta, nè la correggia delle scarpe rotta. 023 ISA 005 028 Le lor saette [saranno] acute, e tutti i loro archi tesi; l'unghie de' lor cavalli saranno reputate come selci, e le ruote [de]'lor [carri] come un turbo. 023 ISA 005 029 Avranno un ruggito simile a quel del leone, e ruggiranno come leoncelli; fremeranno, e daranno di piglio alla preda, e [la] rapiranno, senza che alcuno [la] riscuota. 023 ISA 005 030 E in quel giorno fremeranno contro al popolo, come freme il mare; ed egli guarderà verso la terra, ed ecco tenebre, [e] distretta, [che si rinnovellerà] col dì; [e] nel cielo di essa farà scuro. 023 ISA 006 001 NELL'anno che morì il re Uzzia, io vidi il Signore, che sedeva sopra un alto ed elevato trono; e il lembo [della] sua [veste] riempieva il Tempio. 023 ISA 006 002 I Serafini stavano di sopra ad esso; e ciascun d'essi avea sei ale; con due copriva la sua faccia, e con due copriva i suoi piedi, e con due volava. 023 ISA 006 003 E l'uno gridava all'altro, e diceva: Santo, Santo, Santo [è] il Signor degli eserciti; Tutta la terra è piena della sua gloria. 023 ISA 006 004 E gli stipiti delle soglie furono scrollati per la voce di colui che gridava, e la Casa fu ripiena di fumo. 023 ISA 006 005 Ed io dissi: Ahi! lasso me! perciocchè io son deserto; conciossiachè io [sia] uomo immondo di labbra, ed abiti in mezzo di un popolo immondo di labbra; e pur gli occhi miei hanno veduto il Re, il Signor degli eserciti. 023 ISA 006 006 Ed uno de' Serafini volò a me, avendo in mano un carbone acceso, [il quale] egli avea preso con le molle d'in su l'Altare. 023 ISA 006 007 E l'accostò alla mia bocca, e disse: Ecco, questo ha toccate le tue labbra; or sarà la tua iniquità rimossa, e il tuo peccato purgato. 023 ISA 006 008 Poi io udii la voce del Signore che diceva: Chi manderò? e chi andrà per noi? Ed io dissi: Eccomi, manda me. 023 ISA 006 009 Ed egli disse: Va', e di' a questo popolo: Ascoltate pure, ma non intendiate; e riguardate pure, ma non conosciate. 023 ISA 006 010 Ingrassa il cuore di questo popolo, ed aggravagli le orecchie, e turagli gli occhi; acciocchè non vegga co' suoi occhi, e non oda colle sue orecchie, e non intenda col suo cuore; e ch'egli non si converta, e che [Iddio] non lo guarisca. 023 ISA 006 011 E io dissi: Infino a quando, Signore? Ed egli disse: Finchè le città sieno state desolate, senza abitatore; e che le case [sieno] senza uomini; e che la terra sia ridotta in deserto, e desolazione; 023 ISA 006 012 e che il Signore abbia allontanati gli uomini; e che la solitudine sia stata lungo tempo in mezzo della terra. 023 ISA 006 013 Ma pure ancora [vi resterà] in essa una decima parte; ma quella di nuovo sarà consumata. Come i roveri, e le quercie, che [sono] tagliati hanno [ancora] il tronco, [così] il seme santo [sarà] il tronco di essa. 023 ISA 007 001 OR avvenne a' dì di Achaz, figliuolo di Iotam, figliuolo di Uzzia, re di Giuda, che Resin, re di Siria, e Peca, figliuolo di Remalia, re d'Israele, salirono a mano armata contro a Gerusalemme; ma non poterono espugnarla. 023 ISA 007 002 Or ciò fu rapportato alla Casa di Davide, dicendo: La Siria si [è] riposata sopra Efraim. E il cuor di Achaz, e del suo popolo, fu commosso, come gli alberi di un bosco si muovono per lo vento. 023 ISA 007 003 Allora il Signore disse ad Isaia: Esci ora incontro ad Achaz, tu, e Seariasub, tuo figliuolo, al capo del condotto della pescina alta, verso la strada del campo del purgator di panni. 023 ISA 007 004 E digli. Prendi guardia che tu te ne stii queto; non temere, e non avviliscasi il cuor tuo per queste due code di tizzoni fumanti; per l'ardente ira di Resin, e della Siria, e del figliuolo di Remalia. 023 ISA 007 005 Perciocchè la Siria, Efraim, e il figliuolo di Remalia, hanno preso un consiglio di male contro a te, dicendo: 023 ISA 007 006 Saliamo contro alla Giudea, e dividiamola in parti, e spartiamola fra noi, e costituiamo re in mezzo di essa il figliuolo di Tabeal. 023 ISA 007 007 Così ha detto il Signore Iddio: [Questo] non avrà effetto, e non sarà. 023 ISA 007 008 Perciocchè Damasco [è] il capo della Siria, e Resin [è] il capo di Damasco; e infra i sessantacinque anni, Efraim sarà fiaccato, sì che non sarà più popolo. 023 ISA 007 009 E Samaria [è] il capo di Efraim, e il figliuolo di Remalia il capo di Samaria. Non credete voi, perchè non siete accertati? 023 ISA 007 010 E il Signore continuò a parlare ad Achaz, dicendo: 023 ISA 007 011 Domandati un segno al Signore Iddio tuo; domanda[lo] da alto, o da basso. 023 ISA 007 012 Ed Achaz disse: Io non [lo] domanderò, e non tenterò il Signore. 023 ISA 007 013 Ed [Isaia] disse: Ascoltate ora, casa di Davide: [Evvi] egli troppo poca cosa di travagliar gli uomini, che anche travagliate l'Iddio mio? 023 ISA 007 014 Perciò, il Signore stesso vi darà un segno: Ecco, la Vergine concepirà, e partorirà un Figliuolo; e tu chiamerai il suo nome Emmanuele. 023 ISA 007 015 Egli mangerà burro e miele, finchè egli sappia riprovare il male, ed eleggere il bene. 023 ISA 007 016 Perciocchè, avanti che questo fanciullo sappia riprovare il male ed eleggere il bene, la terra che tu abbomini sarà abbandonata dalla presenza de' suoi due re. 023 ISA 007 017 Il Signore farà venir sopra te, e sopra il tuo popolo, e sopra la casa di tuo padre, de' giorni, quali non son [giammai] venuti, dal giorno che Efraim si dipartì da Giuda; [cioè: ] il re degli Assiri. 023 ISA 007 018 Ed avverrà che, in quel giorno, il Signore fischierà alle mosche che [sono] all'estremità de' fiumi di Egitto; ed alle api, che [son] nel paese di Assiria. 023 ISA 007 019 E quelle verranno, e si riposeranno tutte nelle valli deserte, e nelle caverne delle rocce, e sopra ogni spino, e sopra ogni arboscello. 023 ISA 007 020 In quel giorno il Signore raderà, col rasoio tolto a prezzo, [che è] di là dal Fiume, [cioè], col re di Assiria, il capo, e i peli de' piedi; e anche la barba tutta interamente. 023 ISA 007 021 Ed avverrà in quel giorno, che, se alcuno avrà salvata una vitella e due pecore, 023 ISA 007 022 per l'abbondanza del latte che faranno, egli mangerà del burro; perciocchè chi sarà restato in mezzo della terra, mangerà burro e miele. 023 ISA 007 023 Ed avverrà in quel giorno, che ogni luogo, dove saranno state mille viti, [del prezzo] di mille [sicli] d'argento, sarà ridotto in vepri ed in pruni. 023 ISA 007 024 Vi si entrerà dentro con saette, e con arco; perciocchè tutta la terra non sarà altro che vepri e pruni. 023 ISA 007 025 E in tutti i monti che solevano arroncarsi col roncone, non verrà timore alcuno di vepri, nè di pruni; ma saranno per mandarvi [a pascere] i buoi, e per esser calcati dalle pecore. 023 ISA 008 001 E IL Signore mi disse: Prenditi un gran rotolo, e scrivi sopra esso con istile d'uomo: Egli si affretterà a spogliare, egli solleciterà di predare. 023 ISA 008 002 Ed io presi per testimonio [di ciò] de' testimoni fedeli, [cioè: ] il sacerdote Uria, e Zaccaria, figliuolo di Ieberechia. 023 ISA 008 003 Oltre a ciò, essendomi accostato alla profetessa, ed ella avendo conceputo, e poi partorito un figliuolo, il Signore mi disse: Pongli nome: Maher-salal-has-baz. 023 ISA 008 004 Perciocchè, avanti che il fanciullo sappia gridare: Padre mio, e Madre mia, le ricchezze di Damasco, e le spoglie di Samaria saranno portate via, davanti al re di Assiria. 023 ISA 008 005 E il Signore continuò ancora a parlarmi, dicendo: 023 ISA 008 006 Perciocchè questo popolo ha sprezzate le acque di Siloe, che corrono quetamente, e si è rallegrato di Resin, e del figliuolo di Remalia; 023 ISA 008 007 perciò, ecco altresì il Signore fa salir sopra loro le acque del fiume, forti e grandi, [cioè: ] il re di Assiria, e tutta la sua gloria; ed esso salirà sopra tutti i lor ruscelli, e passerà sopra tutte le loro rive; 023 ISA 008 008 e spingerà innanzi fino in Giuda, [e l]'inonderà, e travalicherà, ed arriverà infino al collo; e le ale di esso si stenderanno per tutta quanta la larghezza della tua terra, o Emmanuele. 023 ISA 008 009 Fate pur lega tra voi, o popoli, sì sarete fiaccati; voi tutti che siete di lontani paesi, porgete gli orecchi; apparecchiatevi pure, sì sarete fiaccati; apparecchiatevi pure, sì sarete fiaccati. 023 ISA 008 010 Prendete pur consiglio, sì sarà ridotto al niente; dite pur la parola, sì non avrà effetto; perciocchè Iddio [è] con noi. 023 ISA 008 011 Perciocchè, così mi ha detto il Signore, con fortezza di mano; e mi ha ammaestrato a non andar per la via di questo popolo, dicendo: 023 ISA 008 012 Non dite lega, di tutto ciò che questo popolo dice lega; e non temiate ciò ch'egli teme, e non vi spaventate. 023 ISA 008 013 Santificate il Signor degli eserciti; e [sia] egli il vostro timore e il vostro spavento. 023 ISA 008 014 Ed egli sarà per santuario; ma altresì per pietra d'intoppo, e per sasso d'incappamento alle due case d'Israele; per laccio, e per rete agli abitanti di Gerusalemme. 023 ISA 008 015 E molti di essi traboccheranno, e caderanno, e saranno rotti, e saranno allacciati e presi. 023 ISA 008 016 Serra la testimonianza, suggella la Legge fra i miei discepoli. 023 ISA 008 017 Io dunque aspetterò il Signore, il quale nasconde la sua faccia dalla casa di Giacobbe; e spererò in lui. 023 ISA 008 018 Ecco me, e questi piccoli fanciulli, i quali il Signore mi ha dati per segni e per prodigi in Israele; [questo procede] dal Signore degli eserciti, il quale abita nel monte di Sion. 023 ISA 008 019 E se vi si dice: Domandate gli spiriti di Pitone e gl'indovini, i quali bisbigliano e mormorano, [rispondete: ] Il popolo non domanderebbe egli l'Iddio suo? [andrebbe egli] a' morti per i viventi? 023 ISA 008 020 Alla Legge ed alla Testimonianza; se alcuno non parla secondo questa parola, certo non [vi è] in lui alcuna aurora. 023 ISA 008 021 Ed egli andrà attorno per lo paese, aggravato ed affamato; ed avendo fame, dispetterà, e maledirà il suo re, e il suo Dio; e riguarderà ad alto. 023 ISA 008 022 Poi rivolgerà lo sguardo verso la terra, ed ecco, distretta, ed oscurità, [e] tenebre di angoscia; ed egli sarà sospinto nella caligine. 023 ISA 009 001 Perciocchè colei che fu afflitta, non sarà [più] ravvolta in tenebre. Come al tempo di prima [Iddio] avvilì il paese di Zabulon, e il paese di Neftali, così, nel tempo posteriore, egli riempirà di gloria [il paese] dalla parte del mare, di là dal Giordano, la Galilea de' Gentili. 023 ISA 009 002 IL popolo che camminava nelle tenebre, ha veduta una gran luce; la luce è risplenduta a quelli che abitavano nella terra dell'ombra della morte. 023 ISA 009 003 Tu hai moltiplicata la nazione, tu gli hai accresciuta l'allegrezza; essi si son rallegrati nel tuo cospetto, come l'uomo si rallegra nella ricolta, come altri festeggia quando si spartiscono le spoglie. 023 ISA 009 004 Perciocchè tu hai spezzato il giogo del quale egli era caricato, e la verga con la quale gli erano battute le spalle, [e] il bastone di chi lo tiranneggiava, come al giorno di Madian. 023 ISA 009 005 Conciossiachè ogni saccheggiamento di saccheggiatori [sia] con istrepito e tumulto; e i vestimenti son voltolati nel sangue; poi sono arsi, e divengon pastura del fuoco. 023 ISA 009 006 Perciocchè il Fanciullo ci è nato, il Figliuolo ci è stato dato; e l'imperio è stato [posto] sopra le sue spalle; e il suo Nome sarà chiamato: L'Ammirabile, il Consigliere, l'Iddio forte, il Padre dell'eternità, il Principe della pace. 023 ISA 009 007 [Vi sarà] senza fine accrescimento d'imperio e di pace, sopra il trono di Davide, e sopra il suo regno; per istabilirlo, e per fermarlo in giudicio, e in giustizia, da ora fino in eterno. La gelosia del Signor degli eserciti farà questo. 023 ISA 009 008 IL Signore ha mandata una parola contro a Giacobbe, ed ella caderà sopra Israele. 023 ISA 009 009 E tutto il popolo [la] saprà; Efraim, e gli abitanti di Samaria, i quali dicono con superbia, e con grandigia di cuore; 023 ISA 009 010 I mattoni son caduti, ma noi edificheremo di pietre pulite; i sicomori sono stati tagliati, ma noi [li] muteremo [in] cedri. 023 ISA 009 011 [Quando] adunque il Signore avrà innalzati i nemici di Resin sopra lui, farà anche muovere alla mescolata i nemici d'Israele: 023 ISA 009 012 i Siri dall'Oriente, i Filistei dall'Occidente; ed essi divoreranno Israele a piena bocca. Per tutto ciò la sua ira non si racqueterà; anzi la sua mano [sarà] ancora stesa. 023 ISA 009 013 E [perchè] il popolo non si sarà convertito a colui che lo percuote, e non avrà ricercato il Signor degli eserciti, 023 ISA 009 014 il Signore riciderà in un medesimo giorno da Israele il capo e la coda, il ramo ed il giunco. 023 ISA 009 015 L'anziano e l'uomo d'autorità [sono] il capo; e il profeta che insegna menzogna [è] la cosda. 023 ISA 009 016 E quelli che predicano beato questo popolo saranno seduttori, e quelli d'infra esso che si persuadono d'esser beati saranno distrutti. 023 ISA 009 017 Perciò, il Signore non prenderà alcun diletto ne' giovani di esso, e non avrà pietà de' suoi orfani, nè delle sue vedove; perchè tutti [son] profani e maligni; ed ogni bocca parla cose vituperose. Per tutto ciò l'ira sua non si racqueterà; anzi la sua mano [sarà] ancora stesa. 023 ISA 009 018 Perciocchè l'empietà arderà come un fuoco, divorerà le vepri ed i pruni, e si accenderà negli alberi più folti del bosco, e quelli se ne andranno a viluppi, come si alza il fumo. 023 ISA 009 019 Per l'indegnazione del Signor degli eserciti la terra scurerà, e il popolo sarà come l'esca del fuoco; l'uomo non risparmierà il suo fratello; 023 ISA 009 020 anzi strapperà a destra, e pure avrà fame; e divorerà a sinistra, e pur non sarà saziato; ciascuno mangerà la carne del suo braccio. 023 ISA 009 021 Manasse [divorerà] Efraim, ed Efraim Manasse; [benchè] sieno insieme contro a Giuda. Per tutto ciò l'ira sua non si racqueterà; anzi la sua mano [sarà] ancora stesa. 023 ISA 010 001 Guai a quelli che fanno decreti iniqui e dettano l'ingiuria, la quale eglino stessi hanno [innanzi] scritta; 023 ISA 010 002 per fare scadere i miseri dal giudicio, e per rapire il diritto a' poveri del mio popolo; acciocchè le vedove sieno le loro spoglie, e per predar gli orfani! 023 ISA 010 003 E che farete voi al giorno della visitazione, e nella desolazione [che] verrà da lontano? a chi rifuggirete per aiuto? ed ove lascerete la vostra gloria? 023 ISA 010 004 [Che farete voi], se non che [gli uni] si chineranno sotto i prigioni, e [gli altri] caderanno sotto gli uccisi? Per tutto ciò la sua ira non si racqueterà; anzi la sua mano [sarà] ancora stessa. 023 ISA 010 005 GUAI ad Assur, verga della mia ira, il cui bastone, che hanno in mano, [è] la mia indegnazione! 023 ISA 010 006 Io lo manderò contro alla gente profana, e gli darò commissione contro al popolo del mio cruccio; per ispogliar spoglie, per predar preda, e per render quello calcato, come il fango delle strade. 023 ISA 010 007 Ma egli non penserà già così, e il suo cuore non istimerà già così; anzi [penserà] nel cuor suo di distruggere, e di sterminar genti non poche. 023 ISA 010 008 Perciocchè dirà: I miei principi non [son] eglino re tutti quanti? 023 ISA 010 009 Non [è] Calno come Carchemis? non [è] Hamat come Arpad? non [è] Samaria come Damasco? 023 ISA 010 010 Siccome la mia mano ha ritrovati i regni degl'idoli, le cui sculture [erano] in maggior numero, e di più [valore], che [quelle di] Gerusalemme e [di] Samaria; 023 ISA 010 011 non farei io a Gerusalemme, ed a' suoi idoli, come ho fatto a Samaria, ed a' suoi idoli? 023 ISA 010 012 Egli avverrà dunque, quando il Signore avrà compiuta tutta l'opera sua nel monte di Sion, ed in Gerusalemme, che io farò, [dice egli], la punizione del frutto della grandigia del cuore del re degli Assiri, e della gloria dell'alterezza degli occhi suoi. 023 ISA 010 013 Perciocchè egli avrà detto: Io ho fatte [queste cose] per la forza delle mie mani, e per la mia sapienza; conciossiachè io sia intendente; ed ho rimossi i confini de' popoli, ed ho predati i lor tesori; e, come possente, ho posti giù quelli ch'erano a seder [sopra troni]. 023 ISA 010 014 E la mia mano ha ritrovate, come un nido, le ricchezze de' popoli; e come si raccolgono le uova lasciate, così ho raccolta tutta la terra; e non vi è stato alcuno che abbia mossa l'ala, od aperto il becco e pigolato. 023 ISA 010 015 Glorierassi la scure contro a colui che taglia con essa? magnificherassi la sega contro a colui che la mena? come se la verga movesse quelli che l'alzano, [e] come se il bastone si elevasse [da sè, quasi come] non [fosse] legno. 023 ISA 010 016 Perciò, il Signore, il Signor degli eserciti, manderà la magrezza ne' grassi di esso; e sotto la sua gloria accenderà un incendio, simile ad un incendio di fuoco. 023 ISA 010 017 E la luce d'Israele sarà come un fuoco, e il suo Santo come una fiamma; e arderà, e divorerà le vepri, ed i pruni di esso, in un giorno. 023 ISA 010 018 Ed anche consumerà la gloria del suo bosco, e il suo Carmel; [consumerà ogni cosa], dall'anima infino alla carne; e sarà [di lui] come quando il banderaro è messo in rotta. 023 ISA 010 019 E il rimanente degli alberi del suo bosco sarà in [piccol] numero, ed un fanciullo potrà metter[ne il conto] in iscritto. 023 ISA 010 020 Ed avverrà che, in quel giorno, il rimanente d'Israele, e quelli della casa di Giacobbe, che saranno scampati, non continueranno più ad appoggiarsi sopra colui che li percoteva; anzi si appoggeranno sopra il Signore, il Santo d'Israele, in verità. 023 ISA 010 021 Il rimanente si convertirà; il rimanente di Giacobbe [si convertirà] all'Iddio forte. 023 ISA 010 022 Perciocchè, avvegnachè il tuo popolo, o Israele, fosse come la rena del mare, il [sol] rimanente di esso si convertirà; una distruzione [è] determinata, [e] farà inondare la giustizia. 023 ISA 010 023 Perciocchè il Signore Iddio degli eserciti manda ad esecuzione una sentenza finale, ed una determinazione in mezzo di tutta la terra. 023 ISA 010 024 Perciò, il Signore Iddio degli eserciti ha detto così: Popol mio, che abiti in Sion, non temer dell'Assiro; egli ti percoterà con la verga, ed alzerà il suo bastone sopra te, nella medesima maniera [che l'alzò] l'Egitto. 023 ISA 010 025 Perciocchè fra qui e ben poco tempo l'indegnazione sarà venuta meno; e la mia ira [sarà] alla distruzione di quelli. 023 ISA 010 026 E il Signor degli eserciti ecciterà contro a lui un flagello, qual [fu] la piaga di Madian, alla pietra di Oreb; e la sua verga [sarà] sopra il mare, ed egli l'alzerà nella medesima maniera [ch'egli l'alzò] in Egitto. 023 ISA 010 027 Ed avverrà, in quel giorno, che il suo incarico sarà rimosso d'in su la tua spalla, e il suo giogo d'in sul tuo collo; e il giogo sarà rotto per cagion dell'unzione. 023 ISA 010 028 Egli è venuto in Aiat, egli è passato in Migron, ha riposti in Micmas i suoi arnesi; 023 ISA 010 029 hanno passato il passo; Gheba [è stato] un alloggiamento, [dove] sono alloggiati; Rama ha tremato, Ghibea di Saul è fuggita. 023 ISA 010 030 Strilla con la tua voce, o figliuola di Gallim; [e tu], povera Anatot, riguarda attentamente verso Lais. 023 ISA 010 031 Madmena si è messa in fuga; gli abitanti di Ghebim si son salvati in fretta. 023 ISA 010 032 Egli si fermerà ancora quel giorno in Nob; [e] moverà la sua mano [contro] al monte della figliuola di Sion, e [contro al] colle di Gerusalemme. 023 ISA 010 033 Ecco, il Signore, il Signor degli eserciti, troncherà i rami con violenza, e i più elevati [saran] ricisi, 023 ISA 010 034 e gli eccelsi saranno abbassati. Ed egli taglierà dal piè col ferro i più folti alberi del bosco, e il Libano caderà per [la man di] un possente. 023 ISA 011 001 ED uscirà un Rampollo del tronco d'Isai, ed una pianterella spunterà dalle sue radici. 023 ISA 011 002 E lo Spirito del Signore riposerà sopra esso; lo Spirito di sapienza e d'intendimento; lo Spirito di consiglio e di fortezza; lo Spirito di conoscimento e di timor del Signore. 023 ISA 011 003 E il suo diletto [sarà] nel timor del Signore, ed egli non giudicherà secondo la veduta de' suoi occhi, e non renderà ragione secondo l'udita de' suoi orecchi. 023 ISA 011 004 Anzi giudicherà i poveri in giustizia, e renderà ragione in dirittura ai mansueti della terra; e percoterà la terra con la verga della sua bocca, ed ucciderà l'empio col fiato delle sue labbra. 023 ISA 011 005 E la giustizia sarà la cintura de' suoi lombi, e la verità la cintura de' suoi fianchi. 023 ISA 011 006 E il lupo dimorerà con l'agnello, e il pardo giacerà col capretto; e il vitello, e il leoncello, e la bestie ingrassata [staranno] insieme; ed un piccol fanciullo li guiderà. 023 ISA 011 007 E la vacca e l'orsa pasceranno insieme; [e] i lor figli giaceranno insieme; e il leone mangerà lo strame come il bue. 023 ISA 011 008 E il bambino di poppa si trastullerà sopra la buca dell'aspido, e lo spoppato stenderà la mano sopra la tana del basilisco. 023 ISA 011 009 [Queste bestie], in tutto il monte della mia santità, non faran danno, nè guasto; perciocchè la terra sarà ripiena della conoscenza del Signore, a guisa che le acque coprono il mare. 023 ISA 011 010 Ed avverrà che in quel giorno, le genti ricercheranno la radice d'Isai, che sarà rizzata per bandiera de' popoli; e il suo riposo sarà [tutto] gloria. 023 ISA 011 011 Oltre a ciò, avverrà in quel giorno, che il Signore metterà di nuovo la mano per la seconda volta a racquistare il rimanente del suo popolo, che sarà rimasto di Assur, e di Egitto, e di Patros, e di Cus, e di Elam, e di Sinar, e di Hamat, e delle isole del mare. 023 ISA 011 012 Ed alzerà la bandiera alle nazioni, e adunerà gli scacciati d'Israele, ed accoglierà le dispersioni di Giuda, da' quattro canti della terra. 023 ISA 011 013 E la gelosia di Efraim sarà tolta via, e i nemici di Giuda saran distrutti; Efraim non avrà [più] gelosia a Giuda, e Giuda non sarà [più] nemico di Efraim. 023 ISA 011 014 Anzi, congiuntamente voleranno addosso a' Filistei, verso Occidente; [e] prederanno insieme i figliuoli di Oriente; metteranno la mano sopra Edom, e sopra Maob; e i figliuoli di Ammon ubbidiranno loro. 023 ISA 011 015 E il Signore seccherà la lingua del mar di Egitto, e scoterà la sua mano sopra il fiume, nella forza del suo Spirito; e lo percoterà ne' [suoi] sette rami, e farà che [vi] si camminerà con le scarpe. 023 ISA 011 016 Vi sarà eziandio una strada, per lo rimanente del suo popolo che sarà rimasto di Assur, siccome ve ne fu [una] per Israele, nel giorno ch'egli salì fuor del paese di Egitto. 023 ISA 012 001 E tu dirai in quel giorno: Io ti celebrerò, o Signore; perciocchè tu sei stato adirato contro a me; [ma] l'ira tua si è racquetata, e tu mi hai consolato. 023 ISA 012 002 Ecco, Iddio [è] la mia salute; io avrò confidanza, e non sarò spaventato; perciocchè il Signore Iddio [è] la mia forza e il [mio] cantico; e mi è stato in salute. 023 ISA 012 003 E voi attingerete, con allegrezza, le acque dalle fonti della salute; 023 ISA 012 004 e direte in quel giorno: Celebrate il Signore, predicate il suo Nome, fate noti i suoi fatti fra i popoli, rammemorate che il suo Nome [è] eccelso. 023 ISA 012 005 Salmeggiate il Signore; perciocchè egli ha fatte cose eccelse; questo è conosciuto per tutta la terra. 023 ISA 012 006 Abitatrice di Sion, strilla d'allegrezza, e canta; perciocchè il Santo d'Israele [è] grande in mezzo di te. 023 ISA 013 001 Il carico di Babilonia, il quale Isaia figliuolo di Amos vide. 023 ISA 013 002 LEVATE la bandiera sopra un alto monte, alzate la voce a coloro, scotete la mano, e [dite] che entrino nelle porte dei principi. 023 ISA 013 003 Io ho data commissione a' miei deputati; ed anche, per [eseguir] l'ira mia, ho chiamati i miei [uomini] prodi, gli uomini trionfanti della mia altezza. 023 ISA 013 004 [Vi è] un romore di moltitudine sopra i monti, simile a quello di un gran popolo; [vi è] un romore risonante de' regni delle nazioni adunate; il Signor degli eserciti rassegna l'esercito [della gente] di guerra. 023 ISA 013 005 Il Signore e gli strumenti della sua indegnazione vengono di lontan paese, dall'estremità del cielo, per distrugger tutta la terra. 023 ISA 013 006 Urlate; perciocchè il giorno del Signore [è] vicino; egli verrà come un guastamento [fatto] dall'Onnipotente. 023 ISA 013 007 Perciò, tutte le mani diventeranno fiacche, ed ogni cuor d'uomo si struggerà. 023 ISA 013 008 Ed essi saranno smarriti; tormenti e doglie li coglieranno; sentiranno dolori, come la donna che partorisce; saranno tutti sbigottiti, [riguardandosi] l'un l'altro; le lor facce [saranno come] facce divampate dalle fiamme. 023 ISA 013 009 Ecco, il giorno del Signore viene, [giorno] crudele, e d'indegnazione, e d'ira accesa, per metter la terra in desolazione, e per distrugger da essa i suoi peccatori. 023 ISA 013 010 Perciocchè le stelle dei cieli, e gli astri di quelli non faranno lucere la lor luce; il sole scurerà, quando si leverà; e la luna non farà risplendere la sua luce. 023 ISA 013 011 Ed io, [dice il Signore], punirò il mondo della [sua] malvagità, e gli empi della loro iniquità; e farò cessar l'alterezza de' superbi, ed abbatterò l'orgoglio de' violenti. 023 ISA 013 012 Io farò che un uomo sarà più pregiato che oro fino, e una persona più che oro di Ofir. 023 ISA 013 013 Perciò, io crollerò il cielo, e la terra tremerà, [e sarà smossa] dal suo luogo, per l'indegnazione del Signor degli eserciti, e per lo giorno dell'ardor dell'ira sua. 023 ISA 013 014 Ed essi saranno come un cavriuolo cacciato, e come pecore che niuno accoglie; ciascuno si volterà verso il suo popolo, e ciascuno fuggirà al suo paese. 023 ISA 013 015 Chiunque sarà trovato sarà trafitto, e chiunque si sarà aggiunto [con loro] caderà per la spada. 023 ISA 013 016 E i lor fanciulletti saranno schiacciati davanti agli occhi loro; le lor case saranno rubate, e le lor mogli violate. 023 ISA 013 017 Ecco, io eccito contro a loro i Medi, i quali non faranno stima alcuna dell'argento, e non vorranno oro. 023 ISA 013 018 E con gli archi [loro] atterreranno i fanciulli, e non avranno pietà del frutto del ventre; e l'occhio loro non risparmierà i figlioletti. 023 ISA 013 019 E Babilonia, la gloria de' regni, la magnificenza della superbia dei Caldei, sarà [sovvertita], come Iddio sovvertì Sodoma e Gomorra. 023 ISA 013 020 Ella non sarà giammai [più] in piè, nè sarà abitata per alcuna età, nè pur vi pianteranno gli Arabi i lor padiglioni, nè vi stabbieranno i pastori. 023 ISA 013 021 Ma quivi giaceranno le fiere de' deserti; e le lor case saranno piene di gran serpenti, e l'ulule vi abiteranno, e vi salteranno i demoni. 023 ISA 013 022 E i gufi canteranno nelle lor case grandi, e i dragoni ne' [lor] palazzi di diletto. Or il tempo di essa viene, ed [è] vicino, e i suoi giorni non saran prolungati. 023 ISA 014 001 Perciocchè il Signore avrà pietà di Giacobbe, ed eleggerà ancora Israele, e li farà riposar sopra la lor terra; e gli stranieri si aggiungeranno con loro, e si accompagneranno con la casa di Giacobbe. 023 ISA 014 002 E i popoli li prenderanno, e li condurranno al luogo loro; e la casa d'Israele li possederà nella terra del Signore, per servi e per serve; e terranno in cattività quelli che li aveano tenuti in cattività, e signoreggeranno sopra i loro oppressatori. 023 ISA 014 003 Ed avverrà che nel giorno che il Signore ti avrà dato riposo del tuo affanno, del tuo commovimento, e della dura servitù, nella quale altri ti avrà fatto servire, 023 ISA 014 004 tu proverbierai così il re di Babilonia, e dirai: Come è restato l'esattore? [come] è cessato il tributo? 023 ISA 014 005 Il Signore ha rotto il bastone degli empi, la verga de' dominatori. 023 ISA 014 006 Colui che con furore percoteva i popoli di percosse, che non si potevano schivare, il qual signoreggiava le genti con ira, [ora è] perseguito, senza che possa difendersi. 023 ISA 014 007 Tutta la terra è in riposo, e quieta; [gli uomini] fanno risonar grida di allegrezza. 023 ISA 014 008 Gli abeti ancora [e] i cedri del Libano si son rallegrati di te, [dicendo: ] Da che tu sei stato atterrato, niuno è salito contro a noi, per tagliarci. 023 ISA 014 009 L'inferno disotto si è commosso per te, [per andarti] incontro alla tua venuta; egli ha fatti muovere i giganti, tutti i principi della terra, per te; egli ha fatti levare d'in su i lor troni tutti i re delle nazioni. 023 ISA 014 010 Essi tutti ti faranno motto, e diranno: Anche tu sei stato fiaccato come noi, [e] sei divenuto simile a noi. 023 ISA 014 011 La tua alterezza è stata posta giù nell'inferno, [al] suono de' tuoi salteri; e si è fatto sotto te un letto di vermini, e i lombrici son la tua coverta. 023 ISA 014 012 Come sei caduto dal cielo, o stella mattutina, figliuol dell'aurora? [come] sei stato riciso [ed abbattuto] in terra? come sei caduto sopra le genti, tutto spossato? 023 ISA 014 013 E pur tu dicevi nel cuor tuo: Io salirò in cielo, io innalzerò il mio trono sopra le stelle di Dio, e sederò nel monte della raunanza, ne' lati di verso il Settentrione. 023 ISA 014 014 Io salirò sopra i luoghi eccelsi delle nuvole, io mi farò somigliante all'Altissimo. 023 ISA 014 015 Pur sei stato calato nell'inferno nel fondo della fossa. 023 ISA 014 016 Quelli che ti vedranno ti riguarderanno, [e] ti considereranno [dicendo: È] costui quell'uomo che facea tremare la terra, che scrollava i regni? 023 ISA 014 017 Il quale ha ridotto il mondo come in un deserto, ed ha distrutte le sue città, [e] non ha sciolti i suoi prigioni, [per rimandarli] a casa? 023 ISA 014 018 Tutti quanti i re delle genti giacciono in gloria, ciascuno in casa sua. 023 ISA 014 019 Ma tu sei stato gittato via dalla tua sepoltura, come un rampollo abbominevole; [come] veste di uccisi, trafitti dalla spada, che scendono alle pietre della fossa; come un corpo morto calpestato. 023 ISA 014 020 Tu non sarai aggiunto con coloro nella sepoltura; perciocchè tu hai guasta la tua terra, tu hai ucciso il tuo popolo; la progenie dei malfattori non sarà nominata in perpetuo. 023 ISA 014 021 Preparate l'uccisione a' suoi figliuoli, per l'iniquità de' lor padri; acciocchè non si levino, e non posseggano la terra, e non empiano di città la superficie del mondo. 023 ISA 014 022 Io mi leverò contro a loro, dice il Signor degli eserciti; e sterminerò a Babilonia nome e rimanente, figliuolo e nipote, dice il Signore. 023 ISA 014 023 E la ridurrò in possession di civette, e in paludi di acque; e la spazzerò con iscope di distruzione, dice il Signor degli eserciti. 023 ISA 014 024 IL Signor degli eserciti ha giurato, dicendo: Se egli non avviene così come io ho pensato; e [se] la cosa non è messa ad effetto, secondo il consiglio che io ho preso; 023 ISA 014 025 [che è], di romper l'Assiro nella mia terra, e di calcarlo sopra i miei monti; talchè il suo giogo sia rimosso da essi, e il suo incarico d'in su le loro spalle. 023 ISA 014 026 Quest'[è] il consiglio preso contro a tutta la terra; e questa [è] la mano stesa contro a tutte le genti. 023 ISA 014 027 Perciocchè il Signor degli eserciti [ne] ha preso il consiglio; e chi l'annullerebbe? e la sua mano [è] quella che è stesa; e chi la farebbe rivolgere? 023 ISA 014 028 Questo carico fu [rivelato] nell'anno che morì il re Achaz. 023 ISA 014 029 NON rallegrarti, o Palestina tutta, di ciò che la verga di colui che ti batteva è stata rotta; perciocchè dalla radice della serpe uscirà un basilisco; e il suo frutto [sarà] un serpente ardente, [e] volante. 023 ISA 014 030 E i primogeniti de' poveri pastureranno, e i bisognosi giaceranno in sicurtà; ma io farò morir di fame la tua radice, e colui ucciderà il tuo rimanente. 023 ISA 014 031 Urla, o porta; grida, o città; stuggiti, o Palestina tutta; perciocchè viene un fumo dal Settentrione; e niuno [se ne starà] in disparte a' tempi ordinati di esso. 023 ISA 014 032 E che risponderassi agli ambasciatori delle nazioni? Che il Signore ha fondata Sion, e che in essa i poveri afflitti del suo popolo si riducono in salvo. Il carico di Moab. 023 ISA 015 001 CERTO, Ar di Moab è stato saccheggiato, [e] distrutto di notte; certo di notte è stato saccheggiato, [e] distrutto Chir di Moab. 023 ISA 015 002 Egli è salito al tempio, e Dibon [è salito] agli alti luoghi, per piangere; Moab urlerà per Nebo, e per Medeba; tutte le teste di esso saranno pelate, ed ogni barba sarà rasa. 023 ISA 015 003 Essi si cingeranno di sacchi per le sue strade; tutti quanti urleranno sopra i suoi tetti, e nelle sue piazze, struggendosi in pianto. 023 ISA 015 004 Hesbon ed Eleale han gridato; la lor voce è stata udita infino a Iahas; perciò, la gente di guerra di Moab ha fatto un gran gridare; l'anima loro si è rammaricata. 023 ISA 015 005 Il cuor mio sclama per Moab; i suoi fuggenti [se ne son fuggiti] infino a Soar, [come] una giovenca di tre anni; percioccè si salirà per la salita di Luhit con pianto, e si leverà un grido di fracasso nella via di Horonaim. 023 ISA 015 006 Perciocchè le acque di Nimrim saranno [ridotte in] luoghi deserti; e l'erba si seccherà, e l'erbaggio mancherà, [e] non vi sarà [più] alcuna verdura. 023 ISA 015 007 Perciò, quello ch'egli avrà riserbato, e ciò che avranno riposto, sarà portato nella valle degli Arabi. 023 ISA 015 008 Perciocchè le grida han circondati i confini di Moab, il suo urlo [è andato] infino ad Eglaim, il suo urlo [è andato] infino a Beer-elim. 023 ISA 015 009 E le acque di Dimon sono state ripiene di sangue; perciocchè io aggiungerò [mali sopra mali] a Dimon; [io manderò] il leone contro quelli che saranno scampati di Moab, e contro al rimanente del paese. 023 ISA 016 001 Mandate l'agnello di colui che domina nel paese, da Sela, [che è] inverso il deserto, al monte della figliuola di Sion. 023 ISA 016 002 Ed egli avverrà, che le figliuole di Moab saranno a' guadi dell'Arnon, come un uccello ramingo, come una nidiata scacciata. 023 ISA 016 003 Prendi un consiglio, [o Moab], fa' un decreto; fa' che la tua ombra, in pien mezzodì, sia come la notte; nascondi quelli che sono scacciati, non palesare i fuggitivi. 023 ISA 016 004 Que' del mio popolo che sono scacciati, dimorino appresso di te; o Moab, sii loro un nascondimento dal guastatore; perciocchè colui che usava storsioni verrà meno, e il guastamento finirà, [e] coloro che calpestavano [gli altri] saran consumati d'in su la terra. 023 ISA 016 005 E il trono sarà stabilito in benignità; e sopra quello sederà stabilmente, nel tabernacolo di Davide, uno che giudicherà, e ricercherà la ragione, e sarà pronto a far giustizia. 023 ISA 016 006 Noi abbiamo intesa la superbia di Moab, grandemente superbo; il suo orgoglio, e la sua alterezza, e la sua indegnazione; le sue menzogne non [saranno] cosa ferma. 023 ISA 016 007 Perciò, l'un Moabita urlerà all'altro; tutti quanti urleranno; voi gemerete per li fondamenti di Chir-hareset, essendo voi stessi feriti. 023 ISA 016 008 Perciocchè le campagne di Hesbon, [e] le vigne di Sibma languiscono; i padroni delle nazioni hanno tritate le viti eccellenti di essa, [le quali] arrivavano infino a Iazer, [e] scorrevano qua e là per lo deserto; [e] le sue propaggini, [che si] spandevano, e passavano di là dal mare. 023 ISA 016 009 Perciò, io piangerò le vigne di Sibma del pianto di Iazer; o Hesbon, ed Eleale, io ti righerò delle mie lagrime; perciocchè le grida di allegrezza per li tuoi frutti di state, e per la tua ricolta, son venute meno. 023 ISA 016 010 E la letizia, e la festa è tolta via dal campo fertile; e non si canta, nè si giubila [più] nelle vigne; il pigiatore non pigia [più] il vino ne' tini; io ho fatte cessare, [dice il Signore], le grida da inanimare. 023 ISA 016 011 Perciò, le mie viscere romoreggeranno a guisa di cetera, per cagion di Moab; e le mie interiora, per cagion di Chir-heres. 023 ISA 016 012 Ed avverrà che, quantunque Moab si presenti, [e] si affatichi sopra il [suo] alto luogo, e venga al suo santuario, per fare orazione; pur non potrà [avanzar nulla]. 023 ISA 016 013 Quest'[è] la parola che il Signore ha detta contro a Moab, ab antico. 023 ISA 016 014 Ed ora il Signore ha parlato, dicendo: Infra tre anni, quale [è il termine] degli anni d'un servitore tolto a prezzo, la gloria di Moab sarà avvilita, insieme con tutta la [sua] gran moltitudine di popolo; e il rimanente [sarà] in poco numero, piccolo, e non grande. Il carico di Damasco 023 ISA 017 001 ECCO, Damasco è tolto via, e ridotto a non essere più città; e sarà un monte di ruine. 023 ISA 017 002 Le città di Aroer [saranno] abbandonate; saranno per le mandre, le quali [vi] giaceranno; e non [vi sarà] alcuno che [le] spaventi. 023 ISA 017 003 E le fortezze verranno meno in Efraim, e il regno in Damasco, e nel rimanente della Siria; saranno come la gloria de' figliuoli d'Israele, dice il Signor degli eserciti. 023 ISA 017 004 Ed avverrà in quel giorno che la gloria di Giacobbe sarà scemata, e la grassezza della sua carne dimagrerà. 023 ISA 017 005 Ed avverrà [loro], come quando il mietitore raccoglie le biade, e col suo braccio miete le spighe; avverrà, [dico], come quando si raccolgono le spighe ad una ad una nella valle de' Rafei. 023 ISA 017 006 E pur vi resteranno in esso alcuni grappoli; come quando si scuote l'ulivo, [restano] due [o] tre ulive nella cima delle vette, [e] quattro [o] cinque ne' rami madornali, dice il Signore Iddio d'Israele. 023 ISA 017 007 In quel giorno l'uomo riguarderà a colui che l'ha fatto, e gli occhi suoi guarderanno verso il Santo d'Israele. 023 ISA 017 008 E non riguarderà [più] verso gli altari, opera delle sue mani; e non guarderà a quello che le sue dita avranno fatto, nè a' boschi, nè a' simulacri. 023 ISA 017 009 In quel giorno, le sue città forti saranno come rami e vette abbandonate; perciocchè saranno abbandonate dalla presenza de' figliuoli d'Israele; e vi sarà desolazione. 023 ISA 017 010 Perciocchè tu hai dimenticato l'Iddio della tua salute, e non ti sei ricordato della Rocca della tua fortezza; perciò, pianterai piante bellissime, e porrai magliuoli forestieri. 023 ISA 017 011 Di giorno farai crescere quello che avrai piantato, e la mattina farai germogliar quello che avrai posto; ma i rami [ne] saranno scossi al giorno del fiaccamento, e della doglia incurabile. 023 ISA 017 012 GUAI alla turba de' gran popoli [i quali] romoreggiano come i mari; ed alla turba risonante delle nazioni, [che] risuonano a guisa di acque grosse! 023 ISA 017 013 Le nazioni risuonano a guisa di grandi acque; ma [Iddio] le sgriderà, e fuggiranno lontano, e saranno perseguite come la pula de' monti dinanzi al vento, e come una palla dinanzi al turbo. 023 ISA 017 014 Al tempo della sera ecco turbamento, [e] innanzi alla mattina non saranno [più]. Quest'[è] la parte di quelli che ci predano, e la sorte di quelli che ci rubano. 023 ISA 018 001 GUAI al paese che fa ombra con le ale, [che è] di là da' fiumi d'Etiopia! 023 ISA 018 002 Che manda messi per lo mare, e in vaselli di giunchi sopra le acque, [dicendo]; Andate, messi leggieri, alla gente di lunga statura, e dipelata; al popolo spaventevole, [che è] più oltre di quella; alla gente sparsa qua e là, e calpestata, la cui terra i fiumi predano. 023 ISA 018 003 [Voi] tutti gli abitatori del mondo, e [voi] gli abitanti della terra, quando si leverà la bandiera sopra i monti, riguardate; e quando si sonerà la tromba, ascoltate. 023 ISA 018 004 Perciocchè, così mi ha detto il Signore: Io me ne starò cheto, e riguarderò, [dimorando] nella mia stanza, a guisa di un calor chiaro più che il sole; come una nuvola rugiadosa nel calore della ricolta. 023 ISA 018 005 Perciocchè, avanti la mietitura, dopo che [la vite] avrà finito di metter le gemme, e che il fiore sarà divenuto agresto, che si andrà maturando, [Iddio] taglierà i magliuoli con falci, e torrà via i tralci, [e li] riciderà. 023 ISA 018 006 Saranno tutti quanti lasciati in abbandono agli uccelli de' monti, ed alle bestie della terra; e gli uccelli passeranno la state sopra essi, ed ogni bestia della terra vi passerà il verno. 023 ISA 018 007 In quel tempo sarà portato presente al Signor degli eserciti [da parte del] popolo di lunga statura, e dipelato; e da parte del popolo spaventevole, [che è] più oltre di quello; e della gente sparsa qua e là, e calpestata, la cui terra i fiumi predano; al luogo del Nome del Signor degli eserciti, al monte di Sion. Il carico di Egitto. 023 ISA 019 001 ECCO il Signore, cavalcando una nuvola leggiera, entrerà in Egitto; e gl'idoli di Egitto fuggiranno d'innanzi a lui, e il cuor degli Egizi si struggerà in mezzo di loro. 023 ISA 019 002 Ed io farò, [dice il Signore], venire alla mischia Egizi contro ad Egizi; e ciascuno combatterà contro al suo fratello, e ciascuno contro al suo prossimo; città contro a città, regno contro a regno. 023 ISA 019 003 E lo spirito dell'Egitto verrà meno nel mezzo di esso; ed io dissiperò il lor consiglio; ed essi domanderanno gl'idoli, e i magi, e gli spiriti di Pitone, e gl'indovini. 023 ISA 019 004 Ed io metterò gli Egizi in mano d'un signore duro, ed un re violento signoreggerà sopra loro, dice il Signore, il Signor degli eserciti. 023 ISA 019 005 E le acque del mare mancheranno, e il fiume sarà seccato ed asciutto. 023 ISA 019 006 E i fiumi si ritrarranno, e i rivi del forte paese scemeranno, e si seccheranno; le canne e i giunchi si appasseranno. 023 ISA 019 007 Le praterie che son presso al fiume, in su la bocca del fiume, e tutti i seminati del fiume si seccheranno, [e] saranno dissipati e non saranno [più]. 023 ISA 019 008 E i pescatori si lamenteranno, e tutti quelli che gittano l'amo nel rivo piangeranno, e coloro che stendono la rete sopra le acque languiranno. 023 ISA 019 009 E quelli che fanno lavori di lino finissimo, e che tessono le fine tele bianche, saranno confusi. 023 ISA 019 010 E gli argini di Egitto, di tutti coloro che fanno chiusure per vivai, [saranno] rotti. 023 ISA 019 011 Certo, i principi di Soan [son] pazzi; i più savi d'infra i consiglieri di Faraone [sono] un consiglio insensato; come dite voi a Faraone: Io [son] figliuolo di savi; io [son] figliuolo di re antichi? 023 ISA 019 012 Dove [sono] ora i tuoi savi? dichiarinti ora, e sappiano qual consiglio il Signor degli eserciti ha preso contro all'Egitto. 023 ISA 019 013 I principi di Soan sono impazzati, i principli di Nof sono stati sedotti, ed i capi delle tribù di Egitto l'han traviato. 023 ISA 019 014 Il Signore ha mesciuto in mezzo di esso uno spirito di stordimento, ed essi hanno fatto errar l'Egitto in tutte le sue opere; come l'ubbriaco va errando nel suo vomito. 023 ISA 019 015 E niuna opera, che faccia il capo o la coda, il ramo o il giunco, gioverà all'Egitto. 023 ISA 019 016 In quel giorno gli Egizi saranno come donne; e tremeranno, e saranno spaventati per lo scuotere della mano del Signor degli eserciti, la quale egli scoterà sopra loro. 023 ISA 019 017 E la terra di Giuda sarà in ispavento all'Egitto; chiunque si ricorderà di essa si spaventerà in sè stesso, per lo consiglio del Signor degli eserciti, il quale egli ha preso contro a quello. 023 ISA 019 018 In quel giorno vi saranno cinque città nel paese di Egitto, che parleranno il linguaggio di Canaan, e giureranno al Signor degli eserciti; una [di quella] sarà chiamata: Città del sole. 023 ISA 019 019 In quel giorno vi sarà, in mezzo del paese di Egitto, un altare [consacrato] al Signore; e un piliere [rizzato] al Signore, presso al suo confine. 023 ISA 019 020 E quello sarà per segnale, e per testimonianza al Signor degli eserciti, nel paese di Egitto. Quando [gli Egizi] grideranno al Signore per li loro oppressatori, egli manderà loro un Salvatore, ed un Grande, che li riscoterà. 023 ISA 019 021 E il Signore sarà conosciuto all'Egitto; e in quel giorno gli Egizi conosceranno il Signore, e faranno il servigio di sacrificii e di offerte; e faranno voti al Signore, e [li] adempieranno. 023 ISA 019 022 Così il Signore percosterà gli Egizi; e dopo averli percossi, li guarirà; ed essi si convertiranno al Signore, ed egli sarà placato inverso loro, e li sanerà. 023 ISA 019 023 In quel giorno vi sarà una strada di Egitto in Assiria; e l'Assiro verrà in Egitto, e l'Egizio in Assiria; e gli Egizi con gli Assiri serviranno [al Signore]. 023 ISA 019 024 In quel giorno Israele sarà il terzo con l'Egizio e con l'Assiro; [vi sarà] benedizione in mezzo della terra. 023 ISA 019 025 Perciocchè il Signor degli eserciti li benedirà, dicendo: Benedetto [sia] Egitto, mio popolo, ed Assur, opera delle mie mani, ed Israele, mia eredità. 023 ISA 020 001 NELL'anno che Tartan, mandato da Sargon, re degli Assiri, venne contro ad Asdod, e la combattè, e la prese; 023 ISA 020 002 in quel tempo il Signore parlò per Isaia, figliuolo di Amos, dicendo: Va', e sciogli il sacco d'in su i tuoi lombi, e tratti le scarpe da' piedi. Ed egli fece così, camminando nudo e scalzo. 023 ISA 020 003 E il Signore disse: Siccome Isaia, mio servitore, è camminato nudo e scalzo; [il che è] un segno, e prodigio di tre anni, sopra l'Egitto, e sopra l'Etiopia; 023 ISA 020 004 così il re di Assiria ne menerà gli Egizi prigioni, e gli Etiopi in cattività; fanciulli, e vecchi, nudi e scalzi, e con le natiche scoperte, [per] vituperio all'Egitto. 023 ISA 020 005 E saranno spaventati e confusi, per l'Etiopia, alla quale riguardavano; e per l'Egitto, [ch'era] la lor gloria. 023 ISA 020 006 Ed in quel giorno gli abitatori di questo paese deserto diranno: Ecco, così [è avvenuto a colui], a cui noi riguardavamo, dove noi eravamo fuggiti per soccorso, per esser liberati dal re degli Assiri; e come scamperemmo noi? Il carico del deserto del mare. 023 ISA 021 001 COLUI vien dal deserto, dal paese spaventevole, a guisa di turbini, [che] passano nel paese del Mezzodì. 023 ISA 021 002 Una dura visione mi è stata annunziata. Il disleale [ha trovato] un disleale; il guastatore [ha trovato] un guastatore. Sali, Elam; Media, assedia; io ho fatto cessare ogni gemito. 023 ISA 021 003 Perciò i miei lombi son pieni di doglia; dolori mi hanno colto, simili a' dolori della donna che partorisce; io mi sono scontorto, per ciò che ho udito; e mi sono smarrito, per ciò che ho veduto. 023 ISA 021 004 Il mio cuore è smarrito, orrore mi ha conturbato, il vespro de' miei diletti mi è stato cangiato in ispavento. 023 ISA 021 005 Mentre la tavola sarà apparecchiata, [e] le guardie staranno alla veletta, [e] si mangerà, e si berra; levatevi, capitani, ungete lo scudo. 023 ISA 021 006 Percioechè così mi ha detto il Signore: Va', metti uno alla veletta, [ed] annunzii ciò ch'egli vedrà. 023 ISA 021 007 Ed egli vide carri, coppie di cavalieri, carri tirati da asini, [e] carri tirati da cammelli; e considerò [tutto ciò] molto attentamente. 023 ISA 021 008 E gridò, [come] un leone: Io sto, Signore, del continuo nella veletta di giorno, e sto in piè nella mia guardia tutte le notti. 023 ISA 021 009 Ed ecco, son venuti carri d'uomini, coppie di cavalieri. Ed egli rispose, e disse: Caduta, caduta è Babilonia, e tutte le sculture de' suoi dii sono state spezzate, [egittate] a terra. 023 ISA 021 010 [Ella è] ciò che io ho adunato nella mia aia, per trebbiarlo. Io vi ho annunziato ciò che io ho udito dal Signor degli eserciti, dall'Iddio d'Israele. 023 ISA 021 011 Il carico di Duma. EI si grida a me di Seir: Guardia, che [hai tu veduto] dopo la notte? Guardia, che [hai tu veduto] dopo la notte? 023 ISA 021 012 La guardia ha detto: La mattina è venuta, e poi anche la notte; se voi [ne] domandate, domandate pure, ritornate, venite. 023 ISA 021 013 Il carico contro all'Arabia. VOI passerete la notte nelle selve di Arabia, o carovane di Dedanei. 023 ISA 021 014 Ei si è portato dell'acqua incontro agli assetati; gli abitanti del paese di Tema son venuti col loro pane incontro a' fuggenti. 023 ISA 021 015 Perciocchè son fuggiti d'innanzi alle spade, d'innanzi alla spada tratta, d'innanzi all'arco teso, e d'innanzi allo sforzo della battaglia. 023 ISA 021 016 Perciocchè il Signore mi ha detto così: Infa un anno, quale [è il termine de]gli anni di un servitore tolto a prezzo, tutta la gloria di Chedar verrà meno. 023 ISA 021 017 E il rimanente del numero de' forti arcieri de' figliuoli di Chedar sarà poco; perciocchè il Signore Iddio d'Israele ha parlato. Il carico della Valle della visione. 023 ISA 022 001 CHE hai ora, che sei tutta salita sopra i tetti? 023 ISA 022 002 O [città] piena di strepiti, città romoreggiante, città trionfante! I tuoi uccisi non sono stati uccisi con la spada, e non son morti in guerra. 023 ISA 022 003 I tuoi capitani se ne son fuggiti tutti quanti, sono stati fatti prigioni dagli arcieri; quelli de' tuoi che sono stati ritrovati sono stati fatti prigioni tutti quanti, [benchè] fossero fuggiti lontano. 023 ISA 022 004 Perciò, io ho detto: Ritraetevi da me, [ed] io piangerò amaramente; non vi studiate di consolarmi intorno al guastamento della figliuola del mio popolo. 023 ISA 022 005 Perciocchè [quest'è] il giorno del fiaccamento, e del calpestamento, e della perplessità, da parte del Signore Iddio degli eserciti, nella Valle della visione; ed egli diroccherà le mura, e le grida [andranno] infino al monte. 023 ISA 022 006 Ed Elam si è messo indosso il turcasso; sopra i carri degli uomini [vi sono] de' cavalieri, e Chir ha scoperto lo scudo. 023 ISA 022 007 Ed è avvenuto che le tue scelte valli sono state piene di carri e di cavalieri; hanno posto campo in su la porta. 023 ISA 022 008 E la coverta di Giuda è stata rimossa, e tu hai in quel giorno riguardato alle armi della casa del bosco. 023 ISA 022 009 E voi avete provveduto alle rotture della città di Davide, perciocchè erano grandi: ed avete raccolte le acque della pescina disotto; 023 ISA 022 010 ed avete annoverate le case di Gerusalemme, ed avete diroccate delle case per fortificar le mura; 023 ISA 022 011 ed avete fatto fra le due mura un raccolto delle acque della pescina vecchia; ma non avete riguardato a colui che ha fatto questo, e non avete rivolti gli occhi a colui che ab antico l'ha formato. 023 ISA 022 012 E il Signore Iddio degli eserciti ha chiamato in quel giorno a pianto, ed a cordoglio; a trarsi i capelli, ed a cignersi di sacco; 023 ISA 022 013 ed ecco allegrezza, e letizia; ammazzar buoi, e scannar pecore; mangiar carni, e ber vino, [dicendo]: Mangiamo, e beviamo; perciocchè domani morremo. 023 ISA 022 014 E ciò è pervenuto agli orecchi di me, [che sono] il Signor degli eserciti. Se mai è fatto per voi purgamento di questa iniquità, finchè muoiate, dice il Signore Iddio degli eserciti. 023 ISA 022 015 COSÌ ha detto il Signore Iddio degli eserciti: Va', entra da questo tesoriere, da Sebna, mastro del palazzo; [e digli]: 023 ISA 022 016 Che hai da far qui? e chi [è] qui de' tuoi che tu ti tagli qui una sepoltura? ([or] egli tagliava il suo sepolcro in un luogo rilevato, [e] si disegnava un ostello nella roccia.) 023 ISA 022 017 Ecco, o uomo, il Signore ti caccerà lontano, e ti turerà affatto [il volto]. 023 ISA 022 018 Egli ti voltolerà sottosopra come una palla per terra larga e spaziosa; quivi morrai, e quivi [saranno] i carri della tua gloria, o vituprio della casa del tuo signore. 023 ISA 022 019 Ed io ti sospingerò giù dal tuo grado, e ti sovvertirò dal tuo stato. 023 ISA 022 020 Ed avverrà in quel giorno, che io chiamerò Eliachim, mio servitore, figliuolo di Hilchia. 023 ISA 022 021 E lo vestirò della tua veste, e lo fortificherò con la tua cintura, e gli darò in mano la tua podestà; ed egli sarà per padre agli abitanti di Gerusalemme, ed alla casa di Giuda. 023 ISA 022 022 E metterò la chiave della casa di Davide sopra la sua spalla; ed egli aprirà, e niuno serrerà; e serrerà, e niuno aprirà. 023 ISA 022 023 E lo ficcherò, [come] un chiodo, in un luogo fermo; ed egli sarà per trono di gloria alla casa di suo padre. 023 ISA 022 024 E si appenderà a quel [chiodo] tutta la gloria della casa di suo padre, rampolli, e piantoni; tutti gli arredi minori, da' vasellamenti delle coppe fino a tutti i vasellamenti delle guastade. 023 ISA 022 025 In quel giorno, dice il Signor degli eserciti, sarà tolto il chiodo, il quale era stato fitto in luogo fermo; e sarà riciso, e caderà; e il carico che [riposava] sopra esso andrà in ruina; perciocchè il Signore ha parlato. Il carico di Tiro. 023 ISA 023 001 URLATE, navi di Tarsis; perciocchè ella è guasta, per modo che non vi sarà più casa, e non vi si verrà più. Questo è apparito loro dal paese di Chittim. 023 ISA 023 002 Tacete, abitanti dell'isola. I mercatanti di Sidon, quelli che fanno viaggi in sul mare, ti riempievano. 023 ISA 023 003 E la sua entrata [era] la sementa del Nilo; la ricolta del fiume, [portata] sopra grandi acque; ed ella era il mercato delle nazioni. 023 ISA 023 004 Sii confusa, Sidon; perciocchè il mare, la fortezza del mare, ha detto così: Io non partorisco, nè genero, nè cresco [più] giovani; [non] allevo [più] vergini. 023 ISA 023 005 Quando il grido [ne sarà pervenuto] agli Egizi, saranno addolorati, secondo ciò che udiranno di Tiro. 023 ISA 023 006 Passate in Tarsis, urlate, abitanti dell'isola. 023 ISA 023 007 E questa la vostra [città] trionfante, la cui antichità [è] fin dal tempo antico? i suoi piedi la porteranno a dimorar come straniera in lontano [paese]. 023 ISA 023 008 Chi ha preso questo consiglio contro a Tiro, la coronata, i cui mercatanti [erano] principi, e i cui negozianti [erano] i più onorati della terra? 023 ISA 023 009 Il Signor degli eserciti ha preso questo consiglio, per abbatter vituperosamente l'alterezza di ogni nobiltà, per avvilire i più onorati della terra. 023 ISA 023 010 Passa fuori del tuo paese, come un rivo, o figliuola di Tarsis; non [vi è] più cintura. 023 ISA 023 011 Il Signore ha stesa la sua mano sopra il mare, egli ha fatti tremare i regni; egli ha dato comandamento contro a' Cananei, che si distruggano le fortezze di quella. 023 ISA 023 012 Ed ha detto: Tu non continuerai più a trionfare, o vergine, figliuola di Sidon, che hai da essere oppressata; levati, passa in Chittim; ancora quivi non avrai riposo. 023 ISA 023 013 Ecco il paese de' Caldei; questo popolo non era [ancora, quando] Assur fondò quello per coloro che dimoravano ne' deserti; essi aveano rizzate le sue torri, aveano alzati i suoi palazzi; [e pure] egli è stato messo in ruina. 023 ISA 023 014 Urlate, navi di Tarsis; perciocchè la vostra fortezza è stata guasta. 023 ISA 023 015 E in quel giorno avverrà che Tiro sarà dimenticata per settant'anni, secondo i giorni d'un re; [ma], in capo di settant'anni Tiro avrà [in bocca] come una canzone di meretrice. 023 ISA 023 016 Prendi la cetera, va' attorno alla città, o meretrice dimenticata; suona pur bene, canta pur forte, acciocchè altri si ricordi di te. 023 ISA 023 017 E in capo di settant'anni, avverrà che il Signore visiterà Tiro, ed ella ritornerà al suo guadagno; e fornicherà, con tutti i regni del mondo, sopra la faccia della terra. 023 ISA 023 018 Ma, [alla fine], il suo traffico, e il suo guadagno, [sarà] consacrato al Signore; egli non sarà riposto, nè serrato; anzi la sua mercatanzia sarà per quelli che abitano nel cospetto del Signore, per mangiare a sazietà, e per esser coperti di vestimenti durabili. 023 ISA 024 001 ECCO, il Signore vuota il paese, e lo deserta; e ne guasta la faccia, e ne disperge gli abitatori. 023 ISA 024 002 E il sacerdote sarà come il popolo, il padrone come il servo, la padrona come la serva, chi compera come chi vende, chi presta come chi prende in presto, chi dà ad usura come chi prende ad usura. 023 ISA 024 003 Il paese sarà del tutto vuotato, e del tutto predato; perciocchè il Signore ha pronunziata questa parola. 023 ISA 024 004 La terra fa cordoglio, ed è scaduta; il mondo langue, [ed] è scaduto; i più eccelsi del popolo del paese languiscono. 023 ISA 024 005 E la terra è stata contaminata sotto i suoi abitatori; perciocchè hanno trasgredite le leggi, hanno mutati gli statuti, hanno rotto il patto eterno. 023 ISA 024 006 Perciò, l'esecrazione ha divorato il paese, e gli abitanti di esso sono stati desolati; perciò, sono stati arsi gli abitanti del paese, e pochi uomini ne son rimasti. 023 ISA 024 007 Il mosto fa cordoglio, la vigna langue; tutti quelli ch'erano di cuore allegro gemono. 023 ISA 024 008 L'allegrezza de' tamburi è cessata, lo strepito de' festeggianti è venuto meno, la letizia della cetera è restata. 023 ISA 024 009 Ei non si berrà più vino con canti, la cervogia sarà amara a quelli che la berranno. 023 ISA 024 010 La città è ruinata e ridotta in solitudine; ogni casa è serrata, sì che non [vi] si entra più. 023 ISA 024 011 [Vi è] grido per le piazze, per mancamento del vino; ogni allegrezza è scurata, la gioia del paese è andata in cattività. 023 ISA 024 012 Nella città [non] è rimasto [altro che] la desolazione; e le porte sono rotte e ruinate. 023 ISA 024 013 Perciocchè avverrà in mezzo del paese, fra i popoli, come quando si scuotono gli ulivi; come, finita la vendemmia, si racimola. 023 ISA 024 014 Quelli che [saran così rimasti] alzeranno la lor voce, [e] canteranno di allegrezza; e strilleranno fin dal mare, per l'altezza del Signore. 023 ISA 024 015 Perciò, glorificate il Signore nel [paese de]gli Urei, il Nome del Signore Iddio d'Israele nelle isole del mare. 023 ISA 024 016 Noi abbiamo uditi cantici dall'estremità della terra, [che dicevano: ] Gloria al giusto. Ed io ho detto: Ahi lasso me! ahi lasso me! guai a me! i disleali procedono dislealmente; anzi procedono dislealmente, della dislealtà de' più disleali. 023 ISA 024 017 Lo spavento, la fossa, e il laccio, ti soprastano, o abitante del paese. 023 ISA 024 018 Ed avverrà, che chi fuggirà per lo grido dello spavento caderà nella fossa; e chi salirà fuor di mezzo della fossa sarà preso col laccio; perciocchè le cateratte da alto saranno aperte, e i fondamenti della terra tremeranno. 023 ISA 024 019 La terra si schianterà tutta, la terra si disfarà tutta, la terra tremerà tutta. 023 ISA 024 020 La terra vacillerà tutta come un ebbro, e sarà mossa dal suo luogo come una capanna; e il suo misfatto si aggraverà sopra lei; ed ella caderà, e non risorgerà più. 023 ISA 024 021 E in quel giorno avverrà, che il Signore farà, ne' luoghi sovrani, punizione sopra l'esercito de' luoghi sovrani; e sopra la terra, [punizione] dei re della terra. 023 ISA 024 022 E saranno adunati insieme, come si adunano i prigioni in una fossa; e saranno rinchiusi in un serraglio; e dopo un lungo tempo, saranno visitati. 023 ISA 024 023 E la luna si vergognerà, e il sole sarà confuso, quando il Signor degli eserciti regnerà nel monte di Sion, e in Gerusalemme; e [vi sarà] gloria davanti agli anziani di essa. 023 ISA 025 001 SIGNORE, tu [sei] il mio Dio, io ti esalterò; io celebrerò il tuo Nome; perciocchè tu hai fatte cose maravigliose; i [tuoi] consigli, [presi] da lungo [tempo, son] verità [e] fermezza. 023 ISA 025 002 Perciocchè tu hai ridotte le città in mucchi, le città forti in ruine, le città in castelli di stranieri; giammai [più] non saranno riedificate. 023 ISA 025 003 Perciò, popoli possenti ti glorificheranno; città di nazioni forti ti temeranno. 023 ISA 025 004 Perciocchè tu sei stato fortezza al povero, fortezza al bisognoso, nella sua distretta; ricetto dall'inondazione, ombra contro all'arsura; perciocchè l'ira dei violenti [è] come un'inondazione [che percuote] un muro. 023 ISA 025 005 Tu abbasserai il tumulto degli stranieri, come un ardore in luogo arido; [come] un ardore, con l'ombra d'una nuvola; il canto de' violenti sarà umiliato. 023 ISA 025 006 E il Signor degli eserciti farà a tutti i popoli, in questo monte, un convito di [vivande] grasse, un convito d'ottimi vini; di [vivande] grasse, piene di midolla; d'ottimi e finissimi vini. 023 ISA 025 007 E dissiperà in questo monte il disopra della coverta, che è posta sopra tutti i popoli, e il velame che è steso sopra tutte le nazioni. 023 ISA 025 008 Egli abisserà la morte in eterno; e il Signore Iddio asciugherà le lagrime d'in su ogni faccia, e torrà via l'onta del suo popolo d'in su la terra; perciocchè il Signore ha parlato. 023 ISA 025 009 E si dirà in quel giorno: Ecco, questo [è] il nostro Dio; noi l'abbiamo aspettato, egli ci salverà: questo [è] il Signore; noi l'abbiamo atteso; noi trionferemo, e ci rallegreremo nella sua salute. 023 ISA 025 010 Perciocchè la mano del Signore riposerà sopra questo monte; e Moab sarà trebbiato sotto lui, come si trebbia la paglia [per farne] del letame. 023 ISA 025 011 Ed egli stenderà le sue mani in mezzo di esso, come chi nuota stende [le mani] per nuotare; [ed] abbasserà la sua alterezza, co' colpi rovesci delle sue mani. 023 ISA 025 012 Ed abbasserà, abbatterà, gitterà a terra, fin nella polvere, la fortezza delle tue alte mura, [o Moab]. 023 ISA 026 001 In quel giorno si canterà questo cantico nel paese di Giuda: Noi abbiamo una città forte; [Iddio vi] ha posta salute, per muro, e per riparo. 023 ISA 026 002 Aprite le porte, ed entri la gente giusta che osserva ogni lealtà. 023 ISA 026 003 [Questo è] un pensiero fermo; tu [le] manterrai la pace, la pace, perciocchè si confida in te. 023 ISA 026 004 Confidatevi nel Signore in perpetuo; perciocchè nel Signore Iddio [è] la Rocca eterna. 023 ISA 026 005 Perciocchè egli ha abbassati quelli che abitavano in luoghi alti, in città elevata; egli ha abbattuta quella [città]; egli l'ha abbattuta fino in terra, e l'ha messa fin nella polvere. 023 ISA 026 006 Il piè la calpesterà, i piedi de' poveri, le piante dei miseri. 023 ISA 026 007 Il cammino del giusto [è] tutto piano; tu addirizzi, e livelli il sentiero del giusto. 023 ISA 026 008 Noi ti abbiamo aspettato, o Signore, eziandio nella via de' tuoi giudicii; il desiderio dell'anima [nostra è stato intento] al tuo Nome, ed alla tua ricordanza. 023 ISA 026 009 Di notte io ti ho desiderato nell'anima mia; eziandio in sul far del giorno ti ho ricercato con lo spirito mio [che è] dentro di me; perciocchè, secondo che i tuoi giudicii [sono] in terra, gli abitanti del mondo imparano giustizia. 023 ISA 026 010 [Se] si fa grazia all'empio, egli non impara però giustizia; [anzi] opera perversamente nella terra della dirittura, e non riguarda all'altezza del Signore. 023 ISA 026 011 O Signore, la tua mano è eccelsa, [ed] essi nol veggono; [ma lo] vedranno, e saranno confusi; la gelosia per lo [tuo] popolo, anzi il fuoco [apparecchiato] a' tuoi nemici, li divorerà. 023 ISA 026 012 O Signore, disponci la pace; perciocchè eziandio tu sei quello che hai fatti tutti i fatti nostri. 023 ISA 026 013 O Signore Iddio nostro, [altri] signori che te ci hanno signoreggiati; [ma] per te solo noi ricordiamo il tuo Nome. 023 ISA 026 014 [Quelli son] morti, non torneranno [più] a vita; son trapassati, non risusciteranno più; perciò tu li hai visitati, e li hai sterminati, ed hai fatta perire ogni lor memoria. 023 ISA 026 015 O Signore, tu hai accresciuta la [tua] gente; tu l'hai accresciuta; tu sei stato glorificato, tu hai allargati tutti i confini del paese. 023 ISA 026 016 O Signore, [quando sono stati] in distretta, si son ricordati di te; hanno sparso un basso lamento, [mentre] il tuo castigamento [è stato] sopra loro. 023 ISA 026 017 Come la donna gravida, [quando] si avvicina al parto, si duole, e grida ne' suoi dolori; così siamo stati noi, per cagione di te, o Signore. 023 ISA 026 018 Noi abbiam conceputo, ed abbiam sentiti dolori di parto; [ma non abbiamo fatto altro che] come se avessimo partorito del vento; noi non abbiamo operata salute alcuna alla terra, e gli abitatori del mondo non son caduti. 023 ISA 026 019 I tuoi morti torneranno a vita, il mio corpo morto [anch'esso, e] risusciteranno. Risvegliatevi, e giubilate, voi che abitate nella polvere; perciocchè, [quale è] la rugiada all'erbe, [tal sarà] la tua rugiada, e la terra gitterà fuori i trapassati. 023 ISA 026 020 Va', popol mio, entra nelle tue camerette, e serra il tuo uscio dietro te; nasconditi, come per un piccol momento di tempo, finchè sia passata l'indegnazione. 023 ISA 026 021 Perciocchè, ecco, il Signore esce del suo luogo, per far punizione dell'iniquità degli abitanti della terra contro a lui; e la terra rivelerà il suo sangue, e non coprirà più i suoi uccisi. 023 ISA 027 001 IN quel giorno il Signore farà punizione, con la sua dura, grande, e forte spada, di Leviatan, serpente guizzante, e di Leviatan, serpente torto; ed ucciderà la balena che [è] nel mare. 023 ISA 027 002 In quel giorno, cantate della vigna del vin vermiglio. 023 ISA 027 003 Io, il Signore, la guardo; io l'adacquerò ad ogni momento; io la guarderò giorno e notte, acciocchè niun la danneggi. 023 ISA 027 004 Niuna ira [è] in me. Chi metterà in battaglia contro a me vepri [e] pruni? io li calcherò, e li abbrucerò tutti quanti. 023 ISA 027 005 Arresterebbe [alcuno] la mia forza? faccia pur pace meco, faccia pur pace meco. 023 ISA 027 006 [Ne' giorni] a venire Giacobbe metterà radice, Israele fiorirà, e germoglierà; ed empieranno di frutto la faccia del mondo. 023 ISA 027 007 L'ha egli percosso secondo le percosse di quelli ch'egli percuote? è egli stato ucciso secondo l'uccisione di quelli ch'egli uccide? 023 ISA 027 008 Tu contenderai con lei con misura, quando tu la manderai via; egli l'ha cacciata col suo vento impetuoso, nel giorno del vento orientale. 023 ISA 027 009 In questo modo adunque sarà purgata l'iniquità di Giacobbe, e questo [sarà] tutto il frutto; [cioè: ] che il suo peccato sarà tolto via, quando egli avrà ridotte tutte le pietre degli altari come pietre di calcina stritolate; ed i boschi e le statue non saranno [più] in piè. 023 ISA 027 010 Perciocchè le città forti [saranno] solitarie, e le case [saranno] abbandonate, e lasciate come un deserto; ivi pasturerà il vitello, ed ivi giacerà, e mangerà interamente i rami che vi saranno. 023 ISA 027 011 Quando i rami che vi saranno, saranno secchi, saranno rotti, e le donne verranno, e li arderanno; conciossiachè questo [popolo] non [sia] un popolo d'intendimento; perciò colui che l'ha fatto non ne avrà pietà, e colui che l'ha formato non ne avrà mercè. 023 ISA 027 012 In quel giorno adunque avverrà che il Signore scoterà dal letto del fiume, fino al torrente di Egitto; e voi, figliuoli d'Israele, sarete raccolti ad uno ad uno. 023 ISA 027 013 Ma in quel giorno avverrà che si sonerà con una gran tromba, e quelli ch'erano stati perduti nel paese di Assiria, e quelli ch'erano stati scacciati nel paese di Egitto verranno, e adoreranno il Signore, nel monte santo, in Gerusalemme. 023 ISA 028 001 GUAI alla corona della superbia degli ubbriachi di Efraim; la gloria della cui magnificenza [è] un fiore che si appassa; i quali [abitano] nel sommo delle valli grasse, e sono storditi di vino! 023 ISA 028 002 Ecco, il Signore ha appo sè un [uomo] forte e potente, [che sarà] come un nembo di gragnuola, [come] un turbo fracassante; egli atterrerà [ogni cosa] con la mano, a guisa d'una piena di grandi acque traboccanti. 023 ISA 028 003 La corona della superbia, gli ubbriachi di Efraim, saranno calpestati co' piedi; 023 ISA 028 004 e la gloria della magnificenza di colui che [abita] nel sommo delle valli grasse, sarà [come] un fiore che si appassa; come un frutto primaticcio avanti la state, il qual tosto che alcuno ha veduto, lo trangugia, come prima l'ha in mano. 023 ISA 028 005 In quel giorno il Signor degli eserciti sarà per corona di gloria, e per benda di magnificenza, al rimanente del suo popolo; 023 ISA 028 006 e [sarà] per ispirito di giudicio a colui che siede sopra il [seggio del] giudicio; e per forza a quelli che fanno nella battaglia voltar le spalle [a' nemici] fino alla porta. 023 ISA 028 007 Or anche costoro si sono invaghiti del vino, e son traviati nella cervogia; il sacerdote e il profeta si sono invaghiti della cervogia, sono stati perduti per lo vino, [e] traviati per la cervogia; hanno errato nella visione, si sono intoppati nel giudicio. 023 ISA 028 008 Perciocchè tutte le tavole son piene di vomito [e] di lordure; non [vi è più] luogo [netto]. 023 ISA 028 009 A cui s'insegnerebbe la scienza, ed a cui si farebbe intender la dottrina? [costoro son come] bambini spoppati, svezzati dalle mammelle. 023 ISA 028 010 Perciocchè [bisogna dar loro] insegnamento dopo insegnamento, insegnamento dopo insegnamento; linea dopo linea, linea dopo linea; un poco qui, un poco là. 023 ISA 028 011 Conciossiachè [Iddio] parli a questo popolo con labbra balbettanti, e in lingua straniera. 023 ISA 028 012 Perciocchè egli avea lor detto: Questo [è] il riposo; date riposo allo stanco; questa [è] la quiete; ma essi non hanno voluto ascoltare. 023 ISA 028 013 La parola del Signore adunque sarà loro [a guisa] d'insegnamento dopo insegnamento, d'insegnamento dopo insegnamento; di linea dopo linea, di linea dopo linea; un poco qui, un poco là; acciocchè vadano, e cadano a ritroso, e sieno fiaccati, e sieno allacciati, e presi. 023 ISA 028 014 Perciò, ascoltate la parola del Signore, uomini schernitori, che signoreggiate questo popolo, che [è] in Gerusalemme. 023 ISA 028 015 Perciocchè voi avete detto: Noi abbiam fatto patto con la morte, ed abbiam fatta lega col sepolcro; quando il flagello inondante passerà, egli non giungerà infino a noi; conciossiachè noi abbiam posta la menzogna per nostro ricetto, e ci siam nascosti nella falsità; 023 ISA 028 016 perciò, così ha detto il Signore Iddio: Ecco, io [son quel] che ho posta in Sion una pietra, una pietra a prova, [pietra di] cantone preziosa, un fondamento [ben] fondato; chi crederà non si smarrirà. 023 ISA 028 017 E metterò il giudicio al regolo, e la giustizia al livello; e la gragnuola spazzerà via il ricetto di menzogna, e le acque ne inonderanno il nascondimento. 023 ISA 028 018 E il vostro patto con la morte sarà annullato, e la vostra lega col sepolcro non sarà ferma; quando il flagello inondante passerà, voi ne sarete calpestati. 023 ISA 028 019 Da che passerà, egli vi porterà via; perciocchè passerà mattina dopo mattina, di giorno e di notte; e il sentirne il grido non produrrà altro che commovimento. 023 ISA 028 020 Perciocchè il letto sarà troppo corto, da potervisi distender dentro; e la coverta troppo stretta, per avvilupparsene. 023 ISA 028 021 Perciocchè il Signore si leverà, come nel monte di Perasim, [e] si commoverà come nella valle di Gabaon, per far la sua opera, la sua opera strana; e per eseguire la sua operazione, la sua operazione straordinaria. 023 ISA 028 022 Ora dunque, non vi fate beffe; che talora i vostri legami non sieno rinforzati; perciocchè io ho udita da parte del Signore Iddio degli eserciti una sentenza finale, ed una determinazione contro a tutto il paese. 023 ISA 028 023 Porgete le orecchie, ed ascoltate la mia voce; state attenti, ed ascoltate il mio ragionamento. 023 ISA 028 024 L'aratore ara egli ogni giorno per seminare? non rompe, e non erpica egli la sua terra? 023 ISA 028 025 Quando ne ha appianato il disopra, non [vi] sparge egli la veccia, e non vi semina egli il comino, e non vi pone egli il frumento a certa misura, e l'orzo a certi segni, e la spelta nel suo proprio spazio? 023 ISA 028 026 E l'Iddio suo l'ammaestra, e gl'insegna l'ordine che deve guardare. 023 ISA 028 027 Conciossiachè non si trebbi la veccia con la trebbia, e non si ravvolga la ruota del carro sopra il comino; anzi si scuote la veccia con la bacchetta, e il comino con la mazza. 023 ISA 028 028 [Ma] il frumento è trebbiato; perciocchè [altrimenti] egli non lo batterebbe giammai abbastanza. Così lo trebbia con le ruote del suo carro, ma non lo frange già coi denti del suo rastrello. 023 ISA 028 029 Questo altresì procede dal Signor degli eserciti, [il quale] è maraviglioso in consiglio, e grande in sapienza. 023 ISA 029 001 GUAI ad Ariel; ad Ariel, alla città [dove] risedette Davide! aggiungete anno ad anno, scanninsi i sacrificii delle feste. 023 ISA 029 002 Ed io metterò Ariel in distretta; e [la città non] sarà [altro che] tristizia e cordoglio; e mi sarà come Ariel. 023 ISA 029 003 Ed io mi porrò, a campo contro a te a tondo, e ti assedierò con edificii, e rizzerò contro a te delle fortezze, e de' ripari. 023 ISA 029 004 E tu sarai abbassata, tu parlerai da terra, e il tuo parlare, [venendo] dalla polvere, sarà sommesso; e la tua voce, [procedente] dalla terra, sarà come [quella di] uno spirito di Pitone, e il tuo parlare bisbiglierà dalla polvere. 023 ISA 029 005 E la moltitudine de' tuoi stranieri sarà come polvere minuta, e il gran numero de' bravi guerrieri come pula che trapassa, e quella non sarà se non per un piccol momento. 023 ISA 029 006 Ella sarà visitata dal Signor degli eserciti, con tuono, con tremoto, e con gran romore; con turbo, e con tempesta, e con fiamma di fuoco divorante. 023 ISA 029 007 E la moltitudine di tutte le genti che guerreggeranno contro ad Ariel, e tutti quelli che combatteranno la città, e le sue fortezze; e quelli che l'assedieranno, saranno come un sogno d'una vision notturna. 023 ISA 029 008 Ed avverrà che, come chi ha fame si sogna che, ecco, mangia; ma, [quando] è risvegliato, l'anima sua [è] vuota; e come chi ha sete si sogna che, ecco, beve; ma, [quando] è desto, ecco, egli è stanco, e l'anima sua è assetata; così sarà la moltitudine di tutte le genti, che guerreggeranno contro al monte di Sion. 023 ISA 029 009 Fermatevi, e vi maravigliate; sclamate, e gridate: essi sono ebbri, e non di vino; vacillano, e non di cervogia. 023 ISA 029 010 Perciocchè il Signore ha versato sopra voi uno spirito di profondo sonno, e vi ha chiusi gli occhi, [ed] ha appannati [gli occhi de]'profeti, e de' veggenti, vostri capi. 023 ISA 029 011 E la visione, intorno a quai si voglia cosa, vi sarà come le parole di lettere suggellate, le quali fossero date ad uno che sapesse leggere, dicendo[gli]: Deh! leggi questo; il quale dicesse: 023 ISA 029 012 Non posso, perchè è suggellato. Ovvero, come se si dessero lettere ad uno che non sapesse leggere, dicendo[gli: ] Deh! leggi questo; il quale dicesse: Io non so leggere. 023 ISA 029 013 Oltre a ciò, il Signore ha detto: Perciocchè questo popolo, accostandosi, mi onora con la sua bocca, e con le sue labbra, e il suo cuore è lungi da me; e il timore, del quale egli mi teme, è un comandamento degli uomini, che è stato loro insegnato; 023 ISA 029 014 perciò, ecco, io continuerò a fare inverso questo popolo maraviglie grandi, e stupende; e la sapienza de' suoi savi perirà, e l'intendimento de' suoi intendenti si nasconderà. 023 ISA 029 015 Guai a quelli che si nascondono profondamente dal Signore, per prender segreti consigli; e le cui opere son nelle tenebre; e [che] dicono: Chi ci vede, e chi ci scorge? 023 ISA 029 016 Oh vostra perversità! sarebbe il vasellaio reputato come l'argilla? l'opera direbbe ella del suo fattore: Egli non mi ha fatta? e la cosa formata direbbe ella del suo formatore: Egli non [l]'ha intesa? 023 ISA 029 017 Non sarà il Libano fra ben poco tempo mutato in Carmel? e Carmel reputato come una selva? 023 ISA 029 018 E in quel giorno i sordi udiranno le parole del libro, e gli occhi de' ciechi vedranno, [essendo liberati] di caligine, e di tenebre. 023 ISA 029 019 Ed i mansueti avranno allegrezza sopra allegrezza, nel Signore; e i poveri d'infra gli uomini gioiranno nel Santo d'Israele. 023 ISA 029 020 Perciocchè il violento sarà mancato, e non vi sarà più schernitore, e saranno stati distrutti tutti quelli che si studiano ad iniquità. 023 ISA 029 021 I quali fanno peccar gli uomini in parole, e tendono lacci a chi li riprende nella porta, e traboccano il giusto in confusione. 023 ISA 029 022 Perciò, il Signore, che ha riscattato Abrahamo, dice così della casa di Giacobbe: Ora Giacobbe non sarà [più] confuso, e la sua faccia non impallidirà [più]. 023 ISA 029 023 Quando pur vedrà in mezzo di sè i suoi figliuoli, opera delle mie mani; [i quali] santificheranno il mio Nome; santificheranno il Santo di Giacobbe, e temeranno l'Iddio d'Israele. 023 ISA 029 024 E quelli ch'erano traviati di spirito comprenderanno l'intendimento, ed i mormoratori impareranno la dottrina. 023 ISA 030 001 GUAI a' figliuoli ribelli, dice il Signore, i quali prendono consiglio, [e] non da me, e fanno delle imprese, [e] non dallo Spirito mio; per sopraggiunger peccato a preccato; 023 ISA 030 002 i quali si mettono in cammino, per iscendere in Egitto, senza aver[ne] domandata la mia bocca; per fortificarsi della forza di Faraone, e per ridursi in salvo all'ombra dell'Egitto! 023 ISA 030 003 Or la forza di Faraone vi sarà in vergogna, e il ridurvi all'ombra di Egitto in ignominia. 023 ISA 030 004 Quando i principi d'esso saranno stati in Soan, e i suoi ambasciatori saranno venuti in Hanes; 023 ISA 030 005 tutti saranno confusi per lo popolo [che] non gioverà loro [nulla, e] non [sarà] di aiuto, nè di giovamento alcuno; anzi di vergogna, ed anche d'ignominia. 023 ISA 030 006 Il carico delle bestie del Mezzodì: Essi porteranno in sul dosso degli asinelli le lor ricchezze, e sopra la gobba de' cammelli i lor tesori, attraverso un paese di distretta e d'angoscia dal quale viene il leone e il leopardo, la vipera e il serpente ardente, e volante, ad un popolo che non giova a nulla. 023 ISA 030 007 E gli Egizi [li] soccerreranno in vano, ed a vuoto; per questo io l'ho chiamato: Rahab, che se ne sta tranquilla. 023 ISA 030 008 Ora vieni, scrivi questo davanti a loro sopra una tavola, e descrivilo in un libro, acciocchè resti nel tempo a venire, in perpetuo. 023 ISA 030 009 Perciocchè [questo è] un popolo ribelle, [son] figliuoli bugiardi; figliuoli [che] non hanno voluto ascoltar la Legge del Signore. 023 ISA 030 010 I quali han detto a' veggenti: Non veggiate; ed a quelli che hanno delle visioni: Non ci veggiate visioni diritte; parlateci cose piacevoli, vedete delle illusioni; 023 ISA 030 011 ritraetevi dalla via, stornatevi dal sentiero, fate cessare il Santo d'Israele dal nostro cospetto. 023 ISA 030 012 Perciò, così ha detto il Santo d'Israele: Perciocchè voi avete rigettata questa parola, e vi siete confidati in oppressione, ed in modi distorti, e vi siete appoggiati sopra ciò; 023 ISA 030 013 perciò questa iniquità vi sarà come una rottura cadente, [come] un ventre in un alto muro, la cui ruina viene di subito, in un momento. 023 ISA 030 014 E [il Signore] la romperà come si rompe un testo di vasellaio, che si trita senza risparmiar[lo], tanto che fra il rottame di esso non si trova alcun testolino da prender del fuoco dal focolare, nè da attingere dell'acqua dalla fossa. 023 ISA 030 015 Perciocchè così avea detto il Signore Iddio, il Santo d'Israele: Voi sarete salvati per quiete, e riposo; la vostra forza sarà in quiete, ed in confidanza; ma voi non avete voluto. 023 ISA 030 016 Anzi avete detto: No; ma fuggiremo sopra cavalli; perciò, voi fuggirete; e cavalcheremo sopra [cavalcature] veloci; perciò, veloci [altresì] saranno quelli che vi perseguiranno. 023 ISA 030 017 Un migliaio [fuggirà] alla minaccia di un solo; alla minaccia di cinque voi fuggirete [tutti]; finchè restiate come un albero di nave sopra la sommità di un monte, e come un'antenna sopra un colle. 023 ISA 030 018 E però il Signore indugerà ad aver mercè di voi; e però altresì egli sarà esaltato, avendo pietà di voi; perciocchè il Signore [è] l'Iddio del giudicio. Beati tutti coloro che l'attendono. 023 ISA 030 019 Perciocchè il popolo dimorerà in Sion, in Gerusalemme; tu non piangerai [più]; per certo egli ti farà grazia, udendo la voce del tuo grido; tosto ch'egli ti avrà udito, egli ti risponderà. 023 ISA 030 020 E il Signore vi darà ben del pane di distretta, e dell'acqua di oppressione, ma i tuoi dottori non si dilegueranno più; anzi i tuoi occhi vedranno [del continuo] i tuoi dottori. 023 ISA 030 021 E le tue orecchie udiranno dietro a te una parole che dirà: Questa [è] la via: camminate per essa, o che andiate a destra, o che andiate a sinistra. 023 ISA 030 022 E voi contaminerete la coverta delle sculture del vostro argento, e l'ammanto delle statue di getto del vostro oro; tu le gitterai via come un panno lordato; tu dirai loro: Esci fuori. 023 ISA 030 023 E [il Signore] darà la pioggia, che si conviene alla tua semenza, che tu avrai seminata in terra; e [darà] il pane del frutto della terra, il qual sarà dovizioso, e grasso; in quel giorno il tuo bestiame pasturerà in paschi spaziosi. 023 ISA 030 024 Ed i buoi, e gli asinelli, che lavorano la terra, mangeranno biada saporita, la quale sarà sventolata, col vaglio, e con la ventola. 023 ISA 030 025 E vi saranno de' rivi, [e] de' condotti d'acque sopra ogni alto monte, e sopra ogni colle elevato, nel giorno della grande uccisione, quando le torri caderanno. 023 ISA 030 026 E la luce della luna sarà come la luce del sole, e la luce del sole sarà sette volte maggiore, come [sarebbe] la luce di sette giorni [insieme]; nel giorno che il Signore avrà fasciata la rottura del suo popolo, e risanata la ferita della sua percossa. 023 ISA 030 027 Ecco, il Nome del Signore viene da lontano, la sua ira [è] ardente, ed il [suo] carico [è] pesante; le sue labbra son piene d'indegnazione, e la sua lingua [è] come un fuoco divorante; 023 ISA 030 028 ed il suo Spirito [è] come un torrente traboccato, che arriva infino a mezzo il collo, per isbatter le genti d'uno sbattimento tale, che sieno ridotte a nulla; ed [è] come un freno nelle mascelle de' popoli, che [li] fa andar fuor di via. 023 ISA 030 029 Voi avrete [in bocca] un cantico, come nella notte che si santifica la solennità; e letizia al cuore, come chi cammina con flauti, per venire al monte del Signore, alla Rocca d'Israele. 023 ISA 030 030 E il Signore farà udire la maestà della sua voce; e mostrerà come egli colpisce sol suo braccio nell'indegnazione della [sua] ira, e con fiamma di fuoco divorante; con iscoppi, con nembo, e con pietre di gragnuola. 023 ISA 030 031 Perciocchè Assur, [che] soleva percuoter col bastone, sarà fiaccato dalla voce del Signore. 023 ISA 030 032 Ed ogni passaggio della verga determinata, la quale il Signore farà riposar sopra lui, sarà [accompagnato] da tamburi, e da cetere, dopo ch'egli avrà combattuto contro a loro battaglie a mano alzata. 023 ISA 030 033 Perciocchè Tofet è già apparecchiato, egli è preparato eziandio per lo re; egli [l]'ha fatto profondo, e largo; la sua stipa [è] fuoco, e gran quantità di legne; il fiato del Signore [sarà] come un torrente di zolfo che l'accenderà. 023 ISA 031 001 GUAI a coloro che scendono in Egitto per soccorso, e si appoggiano sopra cavalli, e si confidano in carri, perchè [son] molti; e in cavalieri, perchè sono in grandissimo numero; e non riguardano al Santo d'Israele, e non cercano il Signore! 023 ISA 031 002 E pure anch'egli [è] savio, ed ha fatto venire il male, e non ha rivocate le sue parole, e si è levato contro alla casa de' maligni, e contro al soccorso degli operatori di iniquità. 023 ISA 031 003 Ma gli Egizi [sono] uomini, e non Dio; ed i lor cavalli [son] carne, e non ispirito. E il Signore stenderà la sua mano; onde l'aiutatore traboccherà, e l'aiutato caderà; e tutti insieme saran consumati. 023 ISA 031 004 Ma, così mi ha detto il Signore: Siccome il leone ed il leoncello freme sopra la preda; e benchè si raduni a grida una moltitudine di pastori contro a lui, non però si spaventa per le lor grida, e non si umilia per lo strepito loro; così scenderà il Signor degli eserciti, per guerreggiare per lo monte di Sion, e per lo colle di essa. 023 ISA 031 005 Come gli uccelli, volando, [coprono i lor figli], così il Signor degli eserciti farà riparo a Gerusalemme; facendo[le] riparo, e riscotendo[la]; passando, e salvando[la]. 023 ISA 031 006 Convertitevi a colui, dal quale i figliuoli di Israele si sono profondamente rivolti. 023 ISA 031 007 Perciocchè in quel giorno ciascuno avrà a schifo gl'idoli del suo argento, e gl'idoli del suo oro, i quali le vostre mani vi hanno fatti [a] peccato. 023 ISA 031 008 Ed Assur caderà per la spada, non di un uomo; e il coltello, non di una persona umana, lo divorerà; ed egli se ne fuggirà d'innanzi alla spada, e i suoi giovani saran disfatti. 023 ISA 031 009 Ed egli passerà nella sua rocca per paura, e i suoi principi saranno spaventati per la bandiera, dice il Signore, il cui fuoco [è] in Sion, e la fornace in Gerusalemme. 023 ISA 032 001 ECCO, un re regnerà in giustizia; e quant'è a' principi, signoreggeranno in dirittura. 023 ISA 032 002 E quell'uomo sarà come un ricetto dal vento, e [come] un nascondimento dal nembo; come rivi d'acque in luogo arido, come l'ombra d'una gran roccia in terra asciutta. 023 ISA 032 003 E gli occhi di quelli che veggono non saranno [più] abbagliati, e le orecchie di quelli che odono staranno attente. 023 ISA 032 004 E il cuore degl'inconsiderati intenderà scienza, e la lingua de' balbettanti parlerà speditamente e nettamente. 023 ISA 032 005 Lo stolto non sarà più chiamato principe, e l'avaro non sarà [più] detto magnifico. 023 ISA 032 006 Perciocchè l'uomo da nulla parla scelleratezza, e il suo cuore opera iniquità, usando ipocrisia, e pronunziando parole di disviamento contro al Signore; per render vuota l'anima dell'affamato, e far mancar da bere all'assetato. 023 ISA 032 007 E gli strumenti dell'avaro [sono] malvagi, [ed] egli prende scellerati consigli, per distruggere i poveri, con parole di falsità, eziandio quando il bisognoso parla dirittamente. 023 ISA 032 008 Ma il principe prende consigli da principe, e si leva per far cose degne di principe. 023 ISA 032 009 Donne agiate, levatevi, udite la mia voce; fanciulle, che vivete sicure, porgete gli orecchi al mio ragionamento. 023 ISA 032 010 Un anno dopo l'altro voi sarete in gran turbamento, o [voi], che vivete sicure; perciocchè sarà mancata la vendemmia, la ricolta non verrà [più]. 023 ISA 032 011 O donne agiate, abbiate spavento; tremate, [voi] che vivete sicure; spogliatevi ignude, e cingetevi [di sacchi] sopra i lombi; 023 ISA 032 012 percotendovi le mammelle, per li be' campi, per le vigne fruttifere. 023 ISA 032 013 Spine e pruni cresceranno sopra la terra del mio popolo; anzi sopra ogni casa di diletto, [e sopra] la città trionfante. 023 ISA 032 014 Perciocchè i palazzi saranno abbandonati, la città piena di popolo sarà lasciata; i castelli e le fortezze saranno [ridotte] in perpetuo in caverne, in sollazzo d'asini salvatici, in paschi di gregge. 023 ISA 032 015 Finchè lo Spirito sia sparso sopra noi da alto, e che il deserto divenga un Carmel, e Carmel sia reputato per una selva. 023 ISA 032 016 Allora il giudicio abiterà nel deserto, e la giustizia dimorerà in Carmel. 023 ISA 032 017 E la pace sarà l'effetto della giustizia; e ciò che la giustizia opererà [sarà] riposo e sicurtà, in perpetuo. 023 ISA 032 018 E il mio popolo abiterà in una stanza di pace, e in tabernacoli sicurissimi, e in luoghi tranquilli di riposo; 023 ISA 032 019 ma egli grandinerà, con caduta della selva; e la città sarà abbassata ben basso. 023 ISA 032 020 Beati voi, che seminate lungo ogni acqua, [e che] lasciate andar libero il piè del bue, e dell'asino! 023 ISA 033 001 GUAI a [te] che predi, e non sei stato predato; e a [te], o disleale, che non sei stato trattato dislealmente! quando avrai finito di predare, sarai predato; quando avrai cessato di operar dislealmente, sarai trattato dislealmente. 023 ISA 033 002 O Signore, abbi pietà di noi, noi ti abbiamo aspettato; sii il braccio di costoro per ogni mattina; ed anche la nostra salute al tempo della distretta. 023 ISA 033 003 I popoli se ne son fuggiti per lo suon dello strepito; le genti sono state disperse per lo tuo innalzamento. 023 ISA 033 004 E la vostra preda sarà raccolta [come] si raccolgono i bruchi; ogli scorrerà per mezzo loro, come scorrono le locuste. 023 ISA 033 005 Il Signore [è] innalzato; perciocchè egli abita un luogo eccelso; egli empierà Sion di giudicio e di giustizia. 023 ISA 033 006 E la fermezza de' tuoi tempi, [e] la forza delle [tue] liberazioni [sarà] sapienza, e scienza; il timor del Signore sarà il suo tesoro. 023 ISA 033 007 Ecco, i loro araldi hanno gridato di fuori; i messi della pace hanno pianto amaramente. 023 ISA 033 008 Le strade son deserte, i viandanti son cessati. Egli ha rotto il patto, ha disdegnata le città, non ha fatta alcuna stima degli uomini. 023 ISA 033 009 La terra fa cordoglio, [e] languisce; il Libano è confuso, [e] tagliato; Saron è divenuto come un deserto; e Basan e Carmel sono stati scossi. 023 ISA 033 010 Ora mi leverò, dirà il Signore; ora m'innalzerò, ora sarò esaltato. 023 ISA 033 011 Voi concepirete della pula, [e] partorirete della stoppia; la vostra ira [sarà] un fuoco [che] vi divorerà. 023 ISA 033 012 E i popoli saranno [come] fornaci da calcina; saranno arsi col fuoco [come] spine tagliate. 023 ISA 033 013 Ascoltate, lontani, ciò che io ho fatto; e [voi], vicini, conoscete la mia forza. 023 ISA 033 014 I peccatori saranno spaventati in Sion, tremito occuperà gl'ipocriti, [e diranno: ] Chi di nio dimorerà col fuoco divorante? Chi di noi dimorerà con gli ardori eterni? 023 ISA 033 015 Colui che cammina in ogni giustizia, e parla cose diritte; che disdegna il guadagno di storsioni; che scuote le sue mani, per non prender presenti; che tura gli orecchi, per non udire omicidii; e chiude gli occhi, per non vedere il male; 023 ISA 033 016 esso abiterà in luoghi eccelsi; le fortezze delle rocce [saranno] il suo alto ricetto; il suo pane gli [sarà] dato, la sua acqua non fallirà. 023 ISA 033 017 Gli occhi tuoi mireranno il re nella sua bellezza, vedranno la terra lontana. 023 ISA 033 018 Il tuo cuore mediterà lo spavento, [e dirai: ] Dove [è] il commessario della rassegna? dove [è] il pagatore? dove [è] colui che tiene i registri delle torri? 023 ISA 033 019 [Ma] tu non vedrai il popolo fiero, popolo di linguaggio oscuro, che non s'intende; di lingua balbettante, che non si comprende. 023 ISA 033 020 Riguarda Sion, città delle nostre feste solenni; gli occhi tuoi veggano Gerusalemme, stanza tranquilla, tabernacolo che non sarà giammai trasportato [altrove], i cui piuoli giammai non saranno rimossi, nè rotta alcuna delle sue funi; 023 ISA 033 021 anzi quivi sarà il Signore magnifico inverso noi; [quello sarà] un luogo di fiumi, di rivi larghi, al quale non potrà giunger nave da remo, nè grosso navilio passarvi. 023 ISA 033 022 Perciocchè il Signore [è] il nostro Giudice, il Signore [è] il nostro Legislatore, il Signore [è] il nostro Re; egli ci salverà. 023 ISA 033 023 Le tue corde son rallentate; esse non potranno tener fermamente diritto l'albero della lor nave, nè spiegar la vela; allora sarà spartita la preda di grandi spoglie; gli zoppi [stessi] prederanno la preda. 023 ISA 033 024 E gli abitanti non diranno più: Io sono infermo; il popolo che abiterà in quella [sarà un popolo], al quale l'iniquità sarà perdonata. 023 ISA 034 001 ACCOSTATEVI, nazioni, per ascoltare; e voi, popoli, siate attenti; ascolti la terra, e ciò che è in essa; il mondo, e tutto ciò che in esso è prodotto. 023 ISA 034 002 Perciocchè [vi è] indegnazione del Signore sopra tutte le nazioni, ed ira ardente sopra tutti i loro eserciti; egli le ha condannate a sterminio, egli le ha date ad uccisione. 023 ISA 034 003 E i loro uccisi saranno gittati via; e la puzza de' lor corpi morti salirà, e i monti si struggeranno, [essendo stemperati] nel lor sangue. 023 ISA 034 004 E tutto l'esercito del cielo si dissolverà, e i cieli si ripiegheranno, come un libro; e tutto l'esercito loro cascherà, come casca una foglia di vite, e come cascano [le foglie] dal fico. 023 ISA 034 005 Perciocchè la mia spada è inebbriata nel cielo; ecco, scenderà in giudicio sopra Edom, e sopra il popolo ch'io ho destinato ad isterminio. 023 ISA 034 006 La spada del Signore è piena di sangue, è ingrassata di grasso; di sangue d'agnelli, e di becchi; di grasso d'arnioni di montoni; perciocchè il Signore fa un sacrificio in Bosra, ed una grande uccisione nel paese di Edom. 023 ISA 034 007 E i liocorni andranno a basso con loro, ed i giovenchi, insieme co' tori; e il lor paese sarà inebbriato di sangue, e la lor polvere sarà ingrassata di grasso. 023 ISA 034 008 Perciocchè [vi è] un giorno di vendetta appo il Signore, un anno di retribuzioni, per [mantener] la casa di Sion. 023 ISA 034 009 E i torrenti di quella saranno convertiti in pece, e la sua polvere in zolfo, e la sua terra sarà cangiata in pece ardente. 023 ISA 034 010 Non sarà giammai spenta, nè giorno, nè notte; il suo fumo salirà in perpetuo; sarà desolata per ogni età: non vi sarà niuno che passi per essa in alcun secolo. 023 ISA 034 011 E il pellicano e la civetta la possederanno; e la nottola, e il corvo; [e il Signore] stenderà sopra essa il regolo della desolazione, e il livello del disertamento. 023 ISA 034 012 Il regno chiamerà i nobili di essa, e non ve ne [sarà] quivi [più] alcuno, e tutti i suoi principi saran mancati. 023 ISA 034 013 Le spine cresceranno ne' suoi palazzi; [e] l'ortica e il cardo nelle sue fortezze; ed essa sarà un ricetto di sciacalli, un cortile di ulule. 023 ISA 034 014 E [quivi] si scontreranno le fiere de' deserti co' gufi; ed un demonio griderà all'altro; quivi eziandio si poserà l'uccello della notte e si troverà luogo di riposo. 023 ISA 034 015 Quivi si anniderà il serpente e partorirà le sue uova, e [le] farà spicciare, covandole alla propria ombra; quivi eziandio si raduneranno gli avoltoi l'un con l'altro. 023 ISA 034 016 Ricercate nel libro del Signore, e leggete; pure un di quelli non [vi] mancherà, e l'uno non troverà fallar l'altro; perciocchè la sua bocca [è] quella che [l]'ha comandato, ed il suo spirito [è] quel che li ha radunati. 023 ISA 034 017 Ed egli stesso ha loro tratta la sorte, e la sua mano ha loro spartita quello [terra] col regolo; essi la possederanna in perpetuo, [ed] abiteranno in essa per ogni età. 023 ISA 035 001 IL deserto, e il luogo asciutto si rallegreranno di queste cose; e la solitudine festeggerà, e fiorirà come una rosa. 023 ISA 035 002 Fiorirà largamente, e festeggerà, eziandio con giubilo, e grida di allegrezza; la gloria del Libano, la magnificenza di Carmel, e di Saron, le sarà data; [quei luoghi] vedranno la gloria del Signore, la magnificenza del nostro Dio. 023 ISA 035 003 Confortate le mani fiacche, e fortificate le ginocchia vacillanti. 023 ISA 035 004 Dite a quelli che sono smarriti d'animo: Confortatevi, non temiate; ecco l'Iddio vostro; la vendetta verrà, la retribuzione di Dio; egli stesso verrà, e vi salverà. 023 ISA 035 005 Allora saranno aperti gli occhi de' ciechi, e le orecchie de' sordi saranno disserrate. 023 ISA 035 006 Allora lo zoppo salterà come un cervo, e la lingua del mutolo canterà; perciocchè acque scoppieranno nel deserto, e torrenti nella solitudine. 023 ISA 035 007 E il luogo arido diventerà uno stagno, e la terra asciutta vene di acque; il ricetto che accoglieva gli sciacalli diventerà un luogo da canne e giunchi. 023 ISA 035 008 E quivi sarà una strada, ed una via, che sarà chiamata: La via santa; gl'immondi non vi passeranno; anzi ella [sarà] per coloro; i viandanti e gli stolti non andranno [più] errando. 023 ISA 035 009 Ivi non sarà leone, ed alcuna delle fiere rapaci non vi salirà, niuna vi se ne troverà; e quelli che saranno stati riscattati cammineranno [per essa]. 023 ISA 035 010 E quelli che dal Signore saranno stati riscattati ritorneranno, e verranno in Sion con canto; ed allegrezza eterna [sarà] sopra il capo di loro; otterranno gioia e letizia; e il dolore ed i gemiti fuggiranno. 023 ISA 036 001 OR avvenne, l'anno quartodecimo del re Ezechia, che Sennacherib, re di Assiria, salì contro a tutte le città forti di Giuda, e le prese. 023 ISA 036 002 Poi il re di Assiria mandò Rab-sache, da Lachis in Gerusalemme, al re Ezechia, con un grande stuolo. Ed esso si fermò presso dell'acquidotto dello stagno disopra, nella strada del campo del purgator di panni. 023 ISA 036 003 Ed Eliachim, figliuolo di Hilchia, mastro del palazzo, e Sebna, segretario, e Ioa, figliuolo di Asaf, cancelliere, uscirono fuori a lui. 023 ISA 036 004 E Rab-sache disse loro: Or dite ad Ezechia: Così ha detto il gran re, il re di Assiria: Quale [è] questa confidanza, che tu hai avuta? 023 ISA 036 005 Io ho detto, [dici tu], che il consiglio, e la forza per la guerra, [non sono altro] che parole di labbra; or pure, in cui ti sei confidato, che tu ti sei ribellato contro a me? 023 ISA 036 006 Ecco, tu ti sei confidato in quel sostegno di canna rotta, sopra il quale se alcuno si appoggia, esso gli entra nella mano, e la fora; tale [è] Faraone, re di Egitto, a tutti coloro che si confidano in lui. 023 ISA 036 007 E se pur tu mi dici: Noi ci confidiamo nel Signore Iddio nostro; non [è] egli quello, del quale Ezechia ha tolti via gli alti luoghi, e gli altari; ed ha detto a Giuda, ed a Gerusalemme: Adorate dinanzi a questo altare? 023 ISA 036 008 Deh! scommetti ora col mio signore, re di Assiria, ed io ti darò duemila cavalli, se tu potrai dare [altrettanti uomini] che li cavalchino. 023 ISA 036 009 E come faresti tu voltar faccia all'uno de' capitani d'infra i minimi servitori del mio signore? Ma tu ti sei confidato nell'Egitto, per de' carri e per della gente a cavallo. 023 ISA 036 010 Ora, sono io forse salito contro a questo paese per guastarlo, senza il Signore? il Signore mi ha detto: Sali contro a quel paese, e guastalo. 023 ISA 036 011 Allora Eliachim, e Sebna, e Ioa, dissero a Rab-sache: Deh! parla a' tuoi servitori in lingua siriaca; perciocchè noi l'intendiamo; e non parlarci in lingua giudaica, udente il popolo, che [è] sopra le mura. 023 ISA 036 012 Ma Rab-sache disse: Il mio signore mi ha egli mandato a dir queste parole al tuo signore, od a te? Non [mi ha egli mandato] a coloro che stanno in sul muro, [per protestar loro] che mangeranno il loro sterco, e berranno la loro urina, insieme con voi? 023 ISA 036 013 Poi Rab-sache si rizzò in piè, e gridò ad alta voce, in lingua giudaica, e disse: Ascoltate le parole del gran re, del re di Assiria: 023 ISA 036 014 Così ha detto il re: Ezechia non v'inganni; perciocchè egli non potrà liberarvi. 023 ISA 036 015 E non facciavi Ezechia confidar nel Signore, dicendo: Il Signore per certo ci libererà; questa città non sarà data nelle mani del re di Assiria. 023 ISA 036 016 Non ascoltate Ezechia; perciocchè così ha detto il re di Assiria: Fate pace meco, ed uscite a me; e ciascun di voi mangi della sua vite, e del suo fico, e beva dell'acqua della sua cisterna; 023 ISA 036 017 finchè io venga, e vi meni in un paese simile al vostro; in un paese di frumento e di mosto, in un paese di pane e di vigne. 023 ISA 036 018 [Guardatevi] che Ezechia non vi seduca, dicendo: Il Signore ci libererà. Ha alcuno degl'iddii delle genti potuto liberare il suo paese dalla mano del re di Assiria? 023 ISA 036 019 Dove [son] gl'iddii di Hamat, e di Arpad? Dove gl'iddii di Sefarvaim? ed hanno pure essi liberata Samaria di mano mia? 023 ISA 036 020 Quali [son quei dii], fra tutti gl'iddii di que' paesi, che abbiano liberato il lor paese di mano mia, che il Signore abbia da liberare Gerusalemme di mano mia? 023 ISA 036 021 Ed [il popolo] tacque, e non gli rispose nulla; perciocchè tale era il comandamento del re: Non gli rispondete nulla. 023 ISA 036 022 Ed Eliachim, figliuolo di Hilchia, mastro del palazzo, e Sebna, segretario, e Ioa, figliuolo di Asaf, cancelliere, vennero ad Ezechia, con le vesti stracciate, e gli rapportarono le parole di Rab-sache. 023 ISA 037 001 E QUANDO il re Ezechia ebbe intese queste cose, stracciò le sue vesti, e si coprì di un sacco ed entrò nella Casa del Signore. 023 ISA 037 002 E mandò Eliachim, mastro del palazzo, e Sebna, segretario, e i più vecchi de' sacerdoti, coperti di sacchi, al profeta Isaia, figliuolo di Amos. 023 ISA 037 003 Ed essi gli dissero: Così ha detto Ezechia: Questo [è] un giorno di angoscia, di rimprovero, e di bestemmia; perciocchè i figliuoli son venuti fino all'apritura della matrice, ma non [vi è] forza da partorire. 023 ISA 037 004 Forse che il Signore Iddio tuo avrà intese le parole di Rab-sache, il quale il re di Assiria, suo signore, ha mandato, per oltraggiar l'Iddio vivente, e per fargli rimprovero con le parole che il Signore Iddio tuo ha udite; perciò mettiti a fare orazione per lo rimanente [del popolo] che si ritrova. 023 ISA 037 005 Così i servitori del re Ezechia vennero ad Isaia. 023 ISA 037 006 Ed Isaia disse loro: Dite così al vostro signore: Così ha detto il Signore: Non temere per le parole che tu hai udite, con le quali i servitori del re degli Assiri mi hanno oltraggiato. 023 ISA 037 007 Ecco, io di presente metterò un [tale] spirito in lui, che, avendo inteso un certo grido, egli ritornerà al suo paese, ed io ho farò cader per la spada nel suo paese. 023 ISA 037 008 Or essendosene Rab-sache ritornato, e andato a trovare il re di Assiria, che combatteva Libna (perciocchè egli avea inteso ch'egli s'era partito di Lachis); 023 ISA 037 009 esso ebbe novelle di Tirhaca, re di Etiopia, che dicevano: Egli è uscito fuori per darti battaglia. Ed avendo [ciò] udito, mandò messi ad Ezechia, dicendo: 023 ISA 037 010 Dite così ad Ezechia, re di Giuda: Il tuo Dio, nel qual tu ti confidi, non t'inganni, dicendo: Gerusalemme non sarà data nelle mani del re di Assiria. 023 ISA 037 011 Ecco, tu hai inteso quello che i re degli Assiri hanno fatto a tutti gli [altri] paesi, distruggendoli; e tu scamperesti? 023 ISA 037 012 Gl'Iddii delle genti, che i miei padri distrussero, [cioè: ] di Gozan, di Haran, di Resef, e de' figliuoli di Eden, che [sono] in Telasar, le hanno essi liberate? 023 ISA 037 013 Dove [è] il re di Hamat, e il re di Arpad, e il re della città di Sefarvaim, di Hena, e di Ivva? 023 ISA 037 014 Quando Ezechia ebbe ricevute quelle lettere, per mano di que' messi, e le ebbe lette, salì alla Casa del Signore, e le spiegò davanti al Signore. 023 ISA 037 015 Ed Ezechia fece orazione al Signore, dicendo: 023 ISA 037 016 O Signore degli eserciti, Iddio d'Israele, che siedi sopra i Cherubini, tu solo sei l'Iddio di tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra. 023 ISA 037 017 O Signore, inchina il tuo orecchio, e odi; o Signore, apri i tuoi occhi, e vedi; ed ascolta tutte le parole di Sennacherib, ch'egli ha mandate [a dire], per oltraggiar l'Iddio vivente. 023 ISA 037 018 [Egli è] vero, Signore, che i re degli Assiri hanno distrutti tutti que' paesi, e le lor terre; 023 ISA 037 019 ed hanno gettati nel fuoco gl'iddii loro; perciocchè non erano dii, anzi opera di mani d'uomini, pietra, e legno; onde li hanno distrutti. 023 ISA 037 020 Ma ora, o Signore Iddio nostro, liberaci dalla sua mano; acciocchè tutti i regni della terra conoscano che tu solo [sei] il Signore. 023 ISA 037 021 Allora Isaia, figliuolo di Amos, mandò a dire ad Ezechia: Così ha detto il Signore Iddio d'Israele: Quant'è a ciò, di che tu mi hai fatta orazione intorno a Sennacherib, re degli Assiri; 023 ISA 037 022 questa [è] la parola, che il Signore ha pronunziata contro a lui: La vergine, figliuola di Sion, ti ha sprezzato, e ti ha beffato; la figliuola di Gerusalemme ha scossa la testa dietro a te. 023 ISA 037 023 Chi hai tu schernito ed oltraggiato? e contro a chi hai tu alzata la voce, e levati in alto gli occhi tuoi? contro al Santo d'Israele. 023 ISA 037 024 Tu hai schernito il Signore per li tuoi servitori; ed hai detto; Con la moltitudine de' miei carri, io son salito in cima de' monti fino al sommo del Libano; io taglierò i suoi più alti cedri, e i suoi più scelti abeti; e perverrò infino all'alto della sua cima, al bosco del suo Carmel. 023 ISA 037 025 Io ho cavati [dei pozzi], e ne ho bevute le acque; ed ho asciutti con le piante de' miei piedi tutti i rivi de' luoghi assediati. 023 ISA 037 026 Non hai tu inteso [che] già da lungo tempo io ho fatto questo, [e] l'ho formato ab antico? [ed] ora l'ho fatto venire, ed [è] stato per desolare, [e per ridurre] in mucchi di ruine le città forti. 023 ISA 037 027 E gli abitanti di esse, scemi di forza, sono stati spaventati e confusi; sono stati [come] l'erba de' campi, e [come] la verzura dell'erbetta, e [come] il fieno de' tetti, e [come] le biade riarse, avanti che sieno salite in ispiga. 023 ISA 037 028 Ma io conosco il tuo stare, e il tuo uscire, e il tuo andare, e il tuo furore contro a me. 023 ISA 037 029 Perciocchè tu sei infuriato contro a me, e il tuo romoreggiare è salito a' miei orecchi; io ti metterò il mio raffio nelle nari, e il mio freno nelle mascelle; e ti farò ritornare indietro per la via stessa, per la quale sei venuto. 023 ISA 037 030 E questo, [o Ezechia], te [ne sarà] il segno: Quest'anno si mangerà quel che sarà nato de' granelli caduti [nella ricolta precedente]; e l'anno seguente quello che sarà nato da sè stesso; ma l'anno terzo voi seminerete, e mieterete; e pianterete vigne, e mangerete del frutto loro. 023 ISA 037 031 E quello che sarà restato della casa di Giuda, e sarà scampato, continuerà a far radici di sotto, ed a portar frutto di sopra. 023 ISA 037 032 Perciocchè di Gerusalemme uscirà un rimanente, e del monte di Sion un residuo. La gelosia del Signore degli eserciti farà questo. 023 ISA 037 033 Perciò, il Signore ha detto così intorno al re degli Assiri: Egli non entrerà in questa città, e non vi tirerà dentro alcuna saetta, e non verrà all'assalto contro ad essa con iscudi, e non farà alcun argine contro ad essa. 023 ISA 037 034 Egli se ne ritornerà per la medesima via, per la quale è venuto, e non entrerà in questa città, dice il Signore. 023 ISA 037 035 Ed io sarà protettor di questa città, per salvarla, per amor di me stesso, e di Davide, mio servitore. 023 ISA 037 036 Or un Angelo del Signore uscì, e percosse centottantacinquemila [uomini] nel campo degli Assiri; e [quando] si furono levati la mattina, ecco non [si vedeva] altro che corpi morti. 023 ISA 037 037 E Sennacherib, re degli Assiri, si partì, e se ne andò, e ritornò in Ninive, e vi dimorò. 023 ISA 037 038 Ed avvenne che mentre egli adorava nella casa di Nisroc, suo dio, Adrammelec, e Sareser, suoi figliuoli lo percossero con la spada, e poi scamparono nel paese di Ararat. Ed Esar-haddon, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 023 ISA 038 001 IN quel tempo, Ezechia infermò a morte. E il profeta Isaia, figliuolo di Amos, venne a lui, e gli disse: Il Signore ha detto così: Disponi della tua casa; perciocchè tu [sei] morto, e non viverai [più]. 023 ISA 038 002 Allora [Ezechia] voltò la faccia verso la parete, e fece orazione al Signore. 023 ISA 038 003 E disse: Deh! Signore, ricordati ora che io son camminato nel tuo cospetto in verità, e di cuore intiero; ed ho fatto quello che ti [è] a grado. Ed Ezechia pianse di un gran pianto. 023 ISA 038 004 Allora la parola del Signore fu [indirizzata] ad Isaia, dicendo: 023 ISA 038 005 Va', e di' ad Ezechia: Così ha detto il Signore Iddio di Davide, tuo padre: Io ho udita la tua orazione, io ho vedute le tue lagrime; ecco, io aggiungerò quindici anni al tempo della tua vita. 023 ISA 038 006 E libererò te, e questa città, dalla mano del re degli Assiri; e sarò protettore di questa città. 023 ISA 038 007 E questo ti [sarà], da parte del Signore, il segno ch'egli adempierà questa parola, ch'egli ha pronunziata: 023 ISA 038 008 Ecco, [dice il Signore], io di presente farò ritornar l'ombra dell'orologio, la quale è già discesa nell'orologio dal sole di Achaz, indietro di dieci gradi. E il sole ritornò indietro di dieci gradi, per li gradi, per li quali già era disceso. 023 ISA 038 009 [Quest'è] quel che scrisse Ezechia, re di Giuda, dopo che fu stato infermo, e fu guarito della sua infermità: 023 ISA 038 010 Io diceva allora che i miei giorni erano ricisi: Io me ne vol alle porte del sepolcro; Io son privato del rimanente de' miei anni. 023 ISA 038 011 Io diceva: Io non vedrò [più] il Signore, Il Signore, nella terra de' viventi; Io non riguarderò più alcun uomo Con gli abitanti del mondo. 023 ISA 038 012 La mia età è passata, ella è andata via, [Toltami] come la tenda di un pastore; Io ho tagliata la mia vita, a guisa di un tessitore; Egli mi ha tagliato, mentre io era sol mezzo tessuto; Dalla mattina alla sera, tu avrai fatto fine di me. 023 ISA 038 013 Io faceva conto che infra la mattina egli mi avrebbe fiaccate tutte le ossa, come un leone; Dalla mattina alla sera, tu avrai fatto fine di me. 023 ISA 038 014 Io garriva come la gru, o la rondine; Io gemeva come la colomba; I miei occhi erano scemati, [riguardando] ad alto; [Io diceva: ] O Signore, ei mi si fa forza, Da' sicurtà per me. 023 ISA 038 015 Che dirò io? Conciossiachè egli mi abbia parlato, Ed egli stesso abbia operato. Io me ne andrò pian piano tutti gli anni della mia vita A cagion dell'amaritudine dell'anima mia. 023 ISA 038 016 O Signore, [altri] vivono oltre a questo [numero d]'anni; Ma in tutti questi, ne' quali [è terminata] la vita del mio spirito, Tu mi manterrai in sanità ed in vita. 023 ISA 038 017 Ecco, in [tempo di] pace, mi [è giunta] amaritudine amarissima; Ma tu hai amata l'anima mia, [Per trarla] fuor della fossa della corruzione; Perciocchè tu hai gittati dietro alle tue spalle tutti i miei peccati. 023 ISA 038 018 Perciocchè il sepolcro non ti celebrerà, La morte [non] ti loderà; Quelli che scendono nella fossa non ispereranno nella tua verità. 023 ISA 038 019 I viventi, i viventi saran quelli che ti celebreranno, Come io [fo] al dì d'oggi; Il padre farà assapere a' figliuoli la tua verità. 023 ISA 038 020 Il Signore mi salvera, E noi soneremo i miei cantici, Tutto il tempo della vita nostra, Nella Casa del Signore. 023 ISA 038 021 Or Isaia avea detto: Piglisi una massa di fichi secchi, e facciasene un impiastro sopra l'ulcera, ed egli guarirà. 023 ISA 038 022 Ed Ezechia avea detto: Quale [è] il segno, che io salirò alla Casa del Signore? 023 ISA 039 001 IN quel tempo, Merodac-bala-dan, figliuolo di Baladan, re di Babilonia, mandò lettere e presenti ad Ezechia; perciocchè avea inteso ch'era stato infermo, e ch'era guarito. 023 ISA 039 002 Ed Ezechia si rallegrò di loro, e mostrò loro la casa delle sue cose preziose, l'argento, e l'oro, e gli oromati, e gli olii odoriferi, e la casa di tutti i suoi arredi, e tutto quello che si ritrovava ne' suoi tesori; non vi fu cosa alcuna in casa, ovvero in tutto il dominio di Ezechia, ch'egli non mostrasse loro. 023 ISA 039 003 E il profeta Isaia venne al re Ezechia, e gli disse: Che hanno detto quegli uomini? e donde son venuti a te? Ed Ezechia disse: Son venuti a me di paese lontano, di Babilonia. 023 ISA 039 004 Ed [Isaia] disse: Che hanno veduto in casa tua? Ed Ezechia disse: Hanno veduto tutto quello che [è] in casa mia; non vi [è] nulla ne' miei tesori, che io non abbia lor mostrato. 023 ISA 039 005 Ed Isaia disse ad Ezechia: Ascolta la parola del Signor degli eserciti: 023 ISA 039 006 Ecco, i giorni vengono, che tutto quello che [è] in casa tua, e quello che i tuoi padri hanno raunato in tesoro infino a questo giorno, sarà portato in Babilonia; non ne sarà lasciata di resto cosa veruna, dice il Signore. 023 ISA 039 007 Ed anche si prenderanno de' tuoi figliuoli, i quali saranno usciti di te, i quali tu avrai generati; e saranno eunuchi nel palazzo del re di Babilonia. 023 ISA 039 008 Ed Ezechia disse ad Isaia: La parola del Signore, che tu hai pronunziata, [è] buona. Poi disse: Noi vi sarà egli pur pace e sicurtà, a' miei dì? 023 ISA 040 001 CONSOLATE, consolate il mio popolo, dirà il vostro Dio. 023 ISA 040 002 Parlate al cuor di Gerusalemme, e predicatele che il suo termine è compiuto, che la sua iniquità è quietata; perchè ella ha ricevuto dalla mano del Signore [il castigo] di tutti i suoi peccati al doppio. 023 ISA 040 003 [Vi è] una voce d'uno che grida: Acconciate nel deserto la via del Signore, addirizzate per la solitudine la strada all'Iddio nostro. 023 ISA 040 004 Ogni valle sia alzata, ed ogni monte e colle sia abbassato; e sieno i luoghi distorti ridirizzati, e i luoghi erti ridotti in pianura. 023 ISA 040 005 E la gloria del Signore si manifesterà, ed ogni carne [la] vedrà; perciocchè la bocca del Signore ha parlato. 023 ISA 040 006 [Vi è] una voce che dice: Grida. Ed è stato detto: Che griderò? [Grida, che] ogni carne [è] fieno, e che tutto il bene ch'ella fa [è] come un fiore della campagna. 023 ISA 040 007 Il fieno si secca, il fiore si appassa, quando lo Spirito del Signore vi soffia contra; in verità il popolo [non è altro che] fieno. 023 ISA 040 008 Il fieno si secca, il fiore si appassa; ma la parola di Dio dimora in eterno. 023 ISA 040 009 O Sion, che rechi le buone novelle, sali sopra un alto monte; o Gerusalemme, che rechi le buone novelle, alza di forza la tua voce; alzala, non temere; di' alle città di Giuda: Ecco l'Iddio vostro. 023 ISA 040 010 Ecco, il Signore Iddio verrà contro al forte, e il suo braccio lo signoreggerà; ecco, la sua mercede [è] con lui, e la sua opera [è] dinanzi alla sua faccia. 023 ISA 040 011 Egli pasturerà la sua greggia, a guisa di pastore; egli si accoglierà gli agnelli in braccio, e [li] torrà in seno; egli condurrà pian piano le pregne. 023 ISA 040 012 CHI ha misurate le acque col pugno, e chi ha fatto il conto [dello spazio] del cielo con la spanna, ed ha compresa la polvere della terra in una misura, ed ha pesati i monti con la stadera, e i colli con la bilancia? 023 ISA 040 013 Chi ha addirizzato lo Spirito del Signore? [o chi è stato] suo consigliere, e chi gli ha insegnata [alcuna cosa]? 023 ISA 040 014 Con chi si [è] egli consigliato, e [chi] l'ha avvisato, o [chi] l'ha ammaestrato nel sentier del giudicio? e [chi] gli ha insegnata scienza, o mostrata la via degl'intendimenti? 023 ISA 040 015 Ecco, le genti [sono] come una gocciola della secchia, e son reputate come la polvere minuta delle bilance; ecco, egli può trasportar le isole di luogo in luogo, come polvere minuta. 023 ISA 040 016 E il Libano non basterebbe per lo fuoco, e le bestie che sono in quello non basterebbero per l'olocausto. 023 ISA 040 017 Tutte le genti [sono] come un niente nel suo cospetto; son da lui reputate men di nulla, e per una vanità. 023 ISA 040 018 Ed a cui assomigliereste Iddio, e qual sembianza gli adattereste? 023 ISA 040 019 Il fabbro fonde la scultura, e l'orafo vi distende su l'oro, da coprirla; e le fonde de' cancelli di argento. 023 ISA 040 020 Colui che fa povera offerta sceglie un legno [che] non intarli; egli si cerca un artefice industrioso, per formargli una scultura che non si muove. 023 ISA 040 021 Non avete voi alcun conoscimento? non ascoltate voi? [la cosa] non vi è ella stata dichiarata fin dal principio? non intendete voi come la terra è stata fondata? 023 ISA 040 022 [Egli è quel] che siede sopra il globo della terra, ed [a cui] gli abitanti di essa [sono] come locuste; che stende i cieli come una tela, e li tende come una tenda da abitare; 023 ISA 040 023 che riduce i principi a niente, [e] fa che i rettori della terra son come una cosa vana; 023 ISA 040 024 [come se] non fossero pure stati piantati, nè pur seminati, o che il lor ceppo non fosse pure stato radicato in terra; sol che soffi contro a loro, si seccano, e il turbo li porta via come stoppia. 023 ISA 040 025 A cui dunque mi assomigliereste? o [a cui] sarei io agguagliato? dice il Santo. 023 ISA 040 026 Levate ad alto gli occhi vostri, e vedete; chi ha create quelle cose? [chi] fa uscire l'esercito loro a conto? [chi] le chiama tutte per nome, per la grandezza della [sua] forza, e, perciocchè egli è potente in virtù, senza che ne manchi pure una? 023 ISA 040 027 Perchè diresti, o Giacobbe; e [perchè], o Israele, parleresti [così: ] La mia via è occulta al Signore, e la mia ragione non viene più davanti all'Iddio mio? 023 ISA 040 028 Non sai tu, non hai tu udito? Il Signore [è] l'Iddio eterno, che ha create le estremità della terra; egli non si stanca, e non si affatica; il suo intendimento [è] infinito. 023 ISA 040 029 Egli dà forza allo stanco, ed accresce vigore a chi è senza forze. 023 ISA 040 030 I giovani si stancano, e si affaticano; e i più scelti giovani traboccano, e cadono. 023 ISA 040 031 Ma quelli che sperano nel Signore acquistano [del continuo] nuove forze; salgono con l'ale, come l'aquile; corrono, e non si affaticano; camminano, e non si stancano. 023 ISA 041 001 ISOLE, fatemi silenzio; e rinforzinsi le nazioni; accostinsi, [ed] allora parlino; veniamo insieme a giudicio. 023 ISA 041 002 Chi ha eccitata la giustizia dall'Oriente? [chi] l'ha chiamata, perchè lo seguiti a passo a passo? [chi] mette davanti a sè le genti, e signoreggia i re, [e] rende le spade loro come polvere, [e] i loro archi come stoppia agitata? 023 ISA 041 003 Egli li persegue, [e] passa oltre pacificamente, per una strada, per la quale non è venuto coi suoi piedi. 023 ISA 041 004 Chi ha operato, e fatto [questo?] Colui, che fin dal principio chiama le generazoni; io, il Signore, che [sono] il primiero, ed [anche son] con gli ultimi; io son desso. 023 ISA 041 005 Le isole hanno veduto, ed hanno temuto; le estremità della terra hanno tremato, si sono appressate, e son venute. 023 ISA 041 006 Ciascuno aiuta il suo prossimo, e dice al suo fratello: Fa' animo. 023 ISA 041 007 Il fabbro conforta l'orafo; colui che tocca [l'opera] col martello [conforta] colui che colpisce su l'incudine; [l'uno] dice: Quest'è buono per esser saldato; [l'altro] ferma [il lavoro] con chiodi, [acciocchè] non si smuova. 023 ISA 041 008 Ma tu, Israele, mio servitore; [e tu], Giacobbe, che io ho eletto; progenie d'Abrahamo, mio amico 023 ISA 041 009 (conciossiachè io ti abbia preso dalle estremità della terra, e ti abbia chiamato d'infra i maggiori di essa, e ti abbia detto: Tu [sei] mio servitore; io ti ho eletto, e non ti ho riprovato); 023 ISA 041 010 non temere, perciocchè io [son] teco; non ismarrirti, perciocchè io [sono] il tuo Dio; io t'ho fortificato, anzi aiutato, anzi sostenuto con la destra della mia giustizia. 023 ISA 041 011 Ecco, tutti quelli che sono attizzati contro a te saranno svergognati e confusi; i tuoi avversari saranno ridotti a nulla, e periranno. 023 ISA 041 012 Tu cercherai quelli che contendono teco, e non li troverai; quelli che ti fanno guerra saranno ridotti a nulla, e consumati. 023 ISA 041 013 Perciocchè io [sono] il Signore Iddio tuo, che ti tengo per la man destra; che ti dico: Non temere, io ti aiuto. 023 ISA 041 014 Non temere, o verme di Giacobbe, uomini d'Israele; io ti aiuto, dice il Signore; e il tuo Redentore [è] il Santo d'Israele. 023 ISA 041 015 Ecco, io ti farò essere come una trebbia, [come] una erpice a denti nuova; tu trebbierai i monti, e [li] triterai; e renderai i colli simili a della pula. 023 ISA 041 016 Tu li sventolerai, e il vento li porterà via, e li turbo li dispergerà; ma tu giubilerai nel Signore, tu ti glorierai nel Santo d'Israele. 023 ISA 041 017 Quant'è a' poveri e bisognosi, che cercano dell'acque, e non [ne trovano] alcune; la cui lingua spasima di sete; io, il Signore, li esaudirò; [io], l'Iddio d'Israele, non li abbandonerà. 023 ISA 041 018 Io farò sorgere de' fiumi sopra i luoghi eccelsi, e delle fonti in mezzo delle campagne; io ridurrò il deserto in istagna d'acque, e la terra asciutta in rampolli d'acque. 023 ISA 041 019 Io metterò nel deserto il cedro, l'acacia, ed il mirto, e l'ulivo; il metterò nella solitudine l'abete, l'olmo, e il busso insieme. 023 ISA 041 020 Acciocchè tutti insieme veggano, e conoscano, e considerino, ed intendano, che la mano del Signore ha fatto questo, e che il Santo d'Israele l'ha creato. 023 ISA 041 021 Producete la vostra lite, dirà il Signore; recate le ragioni, delle quali voi vi fortificate, dirà il Re di Giacobbe. 023 ISA 041 022 Facciano pure accostare [i lor dii], e ci annunzino essi le cose che avverranno; annunziate quali saranno le primiere, e noi [vi] porrem mente, e conosceremo le cose che seguiranno dopo quelle; ovvero anche, fateci intendere quelle che verranno appresso. 023 ISA 041 023 Annunziate le cose che avverranno ne' tempi appresso, e noi conosceremo che [siete] dii; ovvero anche fate qualche bene, o qualche male, e noi lo mireremo con diletto, e lo vedremo tutti insieme. 023 ISA 041 024 Ecco, voi [siete] di niente, e l'opera vostra [è] di nulla; [chi] vi elegge [è] abbominazione. 023 ISA 041 025 Io ho suscitato [colui] dall'Aquilone, ed egli verrà; egli prediccherà il mio Nome dal sol levante; egli calpesterà i potentati come fango, ed a guisa che il vasellaio calca l'argilla. 023 ISA 041 026 Chi ha annunziate [queste cose] da principio, e noi [lo] riconosceremo? ed ab antico, e noi [lo] pronunzieremo giusto? Ma certo non [vi è stato] alcuno che [le] abbia dichiarate, nè che [le] abbia pur fatte intendere; ed anche non [vi è] alcuno che ne abbia uditi i vostri ragionamenti. 023 ISA 041 027 Il primiero[verrà] a Sion, [dicendo: ] Ecco, ecco quelle cose; ed io manderò a Gerusalemme un messo di buone novelle. 023 ISA 041 028 Or io ho riguardato, e non [vi è] alcuno; eziandio fra coloro, e non [vi è] alcuno che dia consiglio, il quale, quando io lo domando, dia alcuna risposta. 023 ISA 041 029 Ecco, essi tutti [son] vanità; le opere loro [son] nulla; le loro statue di getto [son] vento, e cosa vana. 023 ISA 042 001 ECCO il mio Servitore, io lo sosterrò; il mio Eletto, [in cui] l'anima mia si è compiaciuta; io ho messo il mio Spirito sopra lui, egli recherà fuori giudicio alle genti. 023 ISA 042 002 Egli non griderà, e non alzerà, nè farà udir la sua voce per le piazze. 023 ISA 042 003 Egli non triterà la canna rotta, e non ispegnerà il lucignolo fumante; egli proferirà giudicio secondo verità. 023 ISA 042 004 Egli stesso non sarà oscurato, e non sarà rotto, finchè abbia messo il giudicio sulla terra; e le isole aspetteranno la sua Legge. 023 ISA 042 005 Così ha detto il Signore Iddio, che ha creati i cieli, e li ha distesi; che ha appianata la terra, e le cose ch'ella produce; che dà l'alito al popolo [ch'è] sopra essa, e lo spirito a quelli che camminano in essa; 023 ISA 042 006 io, il Signore, ti ho chiamato in giustizia, e ti prenderò per la mano, e ti guarderò, e ti costituirò per patto del popolo, per luce delle genti; 023 ISA 042 007 per aprire gli occhi de' ciechi, per trarre di carcere i prigioni, [e] quelli che giacciono nelle tenebre dalla casa della prigione. 023 ISA 042 008 Io [sono] il Signore, questo [è] il mio Nome; ed io non darò la mia gloria ad alcun altro, nè la mia lode alle sculture. 023 ISA 042 009 Ecco, le prime cose son venute, ed io ne annunzio delle nuove; io ve [le] fo intendere, avanti che sieno prodotte. 023 ISA 042 010 Cantate al Signore un nuovo cantico; [cantate] la sua lode fin dall'estremità della terra; quelli che scendono nel mare, e tutto quello ch'è dentro esso; le isole, e gli abitanti di esse. 023 ISA 042 011 Il deserto, e le sue città, elevino [la lor voce]; e le villate ancora [dove] dimora Chedar; cantino quelli che abitano nelle rocce, dieno voci d'allegrezza dalla sommità de' monti. 023 ISA 042 012 Dieno gloria al Signore, ed annunzino la sua lode nelle isole. 023 ISA 042 013 Il Signore uscirà fuori, a guisa d'[uomo] prode; egli desterà la [sua] gelosia, come un guerriero; egli sclamerà, anzi alzerà delle grida; egli si renderà vittorioso sopra i suoi nemici. 023 ISA 042 014 Io mi son taciuto già da lungo tempo, me ne sono stato cheto, e mi son rattenuto; [ma ora] griderò, come la donna che è sopra parto; distruggerò, ed abisserò insieme. 023 ISA 042 015 Io deserterò i monti ed i colli; io seccherò tutta l'erba loro; e ridurrò i fiumi in isole, ed asciugherò gli stagni. 023 ISA 042 016 E farò camminare i ciechi per una via [che] non conoscono; io li condurrò per sentieri, [i quali] non sanno; io convertirò le tenebre dinanzi a loro in luce, e i luoghi distorti in [cammin] diritto. Queste cose farò loro, e non li abbandonerò. 023 ISA 042 017 Volgano pur le spalle, [e] sien confusi di [gran] confusione quelli che si confidano nelle sculture; quelli che dicono alle statue di getto: Voi [siete] i nostri dii. 023 ISA 042 018 O sordi, ascoltate; e [voi] ciechi, riguardate per vedere. 023 ISA 042 019 Chi [è] cieco, se non il mio servitore? e sordo, come il messo [che] io ho mandato? chi è cieco, come il compiuto? anzi, [chi] è cieco, come il servitor del Signore? 023 ISA 042 020 Tu vedi molte cose, ma non poni mente [a nulla]; egli apre gli orecchi, ma non ascolta. 023 ISA 042 021 Il Signore [già] si compiaceva [in lui], per amor della sua giustizia; egli magnificava, e rendeva illustre la Legge. 023 ISA 042 022 [Ma ora] egli è un popolo rubato, e predato; tutti quanti son legati nelle grotte, e son nascosti nelle prigioni; sono in preda, e non [vi è] niuno che [li] riscuota; son rubati, e non [vi è] niuno che dica: Rendi. 023 ISA 042 023 Chi di voi porgerà gli orecchi a questo? [chi di voi] attenderà, ed ascolterà per l'avvenire? 023 ISA 042 024 Chi ha dato Giacobbe in preda, ed Israele a' rubatori? non [è egli stato] il Signore, contro la quale noi abbiamo peccato, e nelle cui vie essi non son voluti camminare, ed alla cui Legge non hanno ubbidito? 023 ISA 042 025 Laonde egli ha sparso sopra lui l'ardor della sua ira, e forte guerra; e l'ha divampato d'ogni intorno, ma egli non l'ha conosciuto; e l'ha arso, ma egli non [vi] ha posta mente. 023 ISA 043 001 MA ora, così ha detto il Signore, tuo Creatore, o Giacobbe, e tuo Formatore, o Israele: Non temere; perciocchè io ti ho riscattato, io ti ho chiamato per lo tuo nome; tu [sei] mio. 023 ISA 043 002 Quando tu passerai per le acque, io [sarò] teco; e [quando passerai] per li fiumi, non ti affogheranno; quando camminerai per lo fuoco non sarai arso, e la fiamma non ti divamperà. 023 ISA 043 003 Perciocchè io [sono] il Signore Iddio tuo, il Santo d'Israele, tuo Salvatore; io ho dato l'Egitto per tuo riscatto, [e] l'Etiopia, e Seba, in luogo tuo. 023 ISA 043 004 Conciossiachè tu mi sii stato caro, e pregiato, ed io ti abbia amato; io ho dati degli uomini per te, e de' popoli per l'anima tua. 023 ISA 043 005 Non temere; perciocchè io [son] teco; io farò venir la tua progenie di Levante, e ti raccoglierò di Ponente. 023 ISA 043 006 Io dirò al Settentrione: Da'; ed al Mezzodì: Non divietare; adduci i miei figliuoli di lontano, e le mie figliuole dalle estremità della terra; 023 ISA 043 007 tutti quelli che si chiamano del mio Nome, e i quali io ho creati alla mia gloria, ho formati, anzi fatti; 023 ISA 043 008 traendo fuori il popolo ch'è cieco, benchè abbia degli occhi; e quelli che sono sordi, benchè abbiano degli orecchi. 023 ISA 043 009 Sieno tutte le genti radunate insieme, e raccolti i popoli; chi, d'infra loro, ha annunziato questo? e chi ci ha fatte intender le cose di prima? producano i lor testimoni, e sieno giustificati; ovvero, ascoltino eglino stessi, e dicano: [Quest'è] la verità. 023 ISA 043 010 Voi, insieme col mio Servitore, il quale io ho eletto, mi [siete] testimoni, dice il Signore; acciocchè sappiate, e mi crediate, ed intendiate, che io [son] desso; avanti me non fu formato alcun dio, e dopo me non [ne] sarà [alcuno]. 023 ISA 043 011 Io, io [sono] il Signore, e fuor di me non [vi è] alcun Salvatore. 023 ISA 043 012 Io ho annunziato, e salvato, e fatto intendere; e fra voi non [vi è stato] alcun [dio] strano; e voi mi [siete] testimoni, dice il Signore; ed io [sono] Iddio. 023 ISA 043 013 Eziandio da che il giorno fu, già [era] io desso; e non [vi è] niuno che possa liberare dalla mia mano. [Se] io opero, chi potrà impedir [l'opera mia] 023 ISA 043 014 Così ha detto il Signore, vostro Redentore, il Santo d'Israele: Per amor di voi io ho mandato contro a Babilonia, e li ho fatti tutti scendere in fuga; anche i Caldei, nelle navi di cui si gloriano. 023 ISA 043 015 Io [sono] il Signore, il vostro Santo, il Creatore d'Israele, il vostro Re. 023 ISA 043 016 Così ha detto il Signore, il qual [già] fece una via nel mare, ed un sentiero nelle acque impetuose; 023 ISA 043 017 il qual fece uscire carri, e cavalli, esercito, e forza; tutti quanti furono atterrati, senza poter rilevarsi; furono estinti, furono spenti come un lucignolo. 023 ISA 043 018 Non ricordate le cose di prima, e non istate a mirare le cose antiche. 023 ISA 043 019 Ecco, io fo una cosa nuova, ora sarà prodotta; non la riconoscerete voi? Io metterò ancora una via nel deserto, [e] de' fiumi nella solitudine. 023 ISA 043 020 Le fiere della campagna, gli sciacalli, e le ulule mi glorificheranno; perciocchè io avrò messe dell'acque nel deserto, [e] de' fiumi nella solitudine, per dar bere al mio popolo, al mio eletto. 023 ISA 043 021 Il popolo che io m'ho formato, racconterà la mia lode. 023 ISA 043 022 Ma, quant'è a te, o Giacobbe, tu non mi hai invocato; ti sei tu pure affaticato per me, o Israele? 023 ISA 043 023 Tu non m'hai presentate le pecore de' tuoi olocausti, e non m'hai onorato co' tuoi sacrificii; io non t'ho tenuto in servitù intorno ad offerte, nè faticato intorno ad incenso. 023 ISA 043 024 Tu non m'hai comperata con danari canna [odorosa], e non m'hai inebbriato col grasso de' tuoi sacrificii; anzi tu hai tenuto me in servitù co' tuoi peccati, e m'hai faticato con le tue iniquità. 023 ISA 043 025 Io, io [son] quel che cancello i tuoi misfatti, per amor di me stesso; e non ricorderò [più] i tuoi peccati, 023 ISA 043 026 Riducimi a memoria, litighiamo insieme; narra tu [le tue ragioni], acciocchè tu ti giustifichi. 023 ISA 043 027 Il tuo primo padre ha peccato, ed i tuoi oratori han commesso misfatto contro a me. 023 ISA 043 028 Perciò, io tratterò come profani i principi del santuario, e metterò Giacobbe in isterminio, ed Israele in obrobrii. 023 ISA 044 001 ORA dunque ascolta, o Giacobbe, mio servitore; e [tu], Israele, [che] io ho eletto. 023 ISA 044 002 Così ha detto il Signore, tuo Fattore, e tuo Formatore fin dal ventre, [il qual] ti aiuta: Non temere, o Giacobbe, mio servitore; e [tu], Iesurun, [che] io ho eletto. 023 ISA 044 003 Perciocchè io spanderò dell'acque sopra l'assetato, e dei rivi sopra la [terra] asciutta; io spanderò il mio Spirito sopra la tua progenie, e la mia benedizione sopra quelli che usciranno di te. 023 ISA 044 004 Ed essi germoglieranno fra l'erba, come salci presso a' rivi delle acque. 023 ISA 044 005 L'uno dirà: Io [son] del Signore; e l'altro si nominerà del nome di Giacobbe; e l'altro si sottoscriverà di sua mano del Signore, e si soprannominerà del nome d'Israele. 023 ISA 044 006 Così ha detto il Signore, il Re d'Israele, e suo Redentore, il Signor degli eserciti: Io [sono] il primiero, ed io [son] l'ultimo; e non [vi è] Dio alcuno fuor che me. 023 ISA 044 007 E chi [è] come me, che abbia chiamato, e dichiarato, e ordinato [quello], da che io stabilii il popolo antico? annunzino loro [que' dii] le cose future, e quelle che avverranno. 023 ISA 044 008 Non vi spaventate, e non vi smarrite; non ti ho io fatte intendere, e dichiarate [queste cose] ab antico? e voi me [ne siete] testimoni; evvi alcun Dio, fuor che me? non [vi è] alcun'[altra] Rocca, io non [ne] conosco alcuna. 023 ISA 044 009 Gli artefici delle sculture [son] tutti quanti vanità; e i lor cari [idoli] non giovano nulla; ed essi [son] testimoni a sè stessi che quelli non vedono, e non conoscono; acciocchè sieno confusi. 023 ISA 044 010 Chi ha formato un dio? e chi ha fusa una scultura? Ella non gioverà nulla. 023 ISA 044 011 Ecco, tutti i compagni di un tale uomo saranno confusi, e insieme gli artefici, [che] son fra gli uomini; aduninsi pure, [e] presentinsi tutti quanti; sì, saranno tutti insieme spaventati, e confusi. 023 ISA 044 012 Il ferraiuolo [adopera] la lima, e lo scarpello, e lavora col carbone, e forma [la scultura] co' martelli; ed anche, [mentre] la lavora con la forza del suo braccio, ha fame, e le forze [gli] mancano; egli non beve acqua, e si stanca. 023 ISA 044 013 Il legnaiuolo stende il regolo, disegna [la scultura] con la sinopia, la lavora con asce, e la disegna con la sesta, e la fa alla somiglianza umana, secondo la gloria dell'uomo; acciocchè dimori in casa. 023 ISA 044 014 Tagliando de' cedri, egli prende un elce, ed una quercia, e li lascia fortificar fra gli alberi di una selva; egli pianta un frassino salvatico, [il qual] la pioggia fa crescere. 023 ISA 044 015 E [quegli alberi] servono all'uomo per bruciare; ed egli ne prende una parte, e se ne scalda; ed anche ne accende [del fuoco], e [ne] cuoce del pane; ed anche [ne] fa un dio, e l'adora; ne fa una scultura, e le s'inchina. 023 ISA 044 016 Egli ne avrà bruciata la metà al fuoco, col mezzo dell'altra metà egli avrà mangiata della carne, [ed] avrà arrostito l'arrosto, e si sarà saziato; ed anche, dopo essersi scaldato, dirà: Eia! io mi sono scaldato; io ho veduto il fuoco. 023 ISA 044 017 Poi impiega il rimanente a [fare] un dio, in una sua scultura, alla quale egli s'inchina, e [l]'adora, e gli fa orazione, e dice: Liberami; perciocchè tu [sei] il mio dio. 023 ISA 044 018 Essi non hanno conoscimento, nè intendimento alcuno; perciocchè i loro occhi sono incrostati, per non vedere; [e i] lor cuori, per non intendere. 023 ISA 044 019 E non si recano [la cosa] al cuore, e non [hanno] conoscimento, nè intendimento alcuno, per dire: Io ho arsa col fuoco la metà di questo, ed anche ho cotto del pane su le brace di esso: io [ne] ho arrostita della carne, e [l]'ho mangiata; farei io del rimanente di esso una cosa abbominevole? m'inchinerei io davanti ad un tronco di legno? 023 ISA 044 020 Essi si pascono di cenere, il cuor sedotto li travia; e non rinfrancano [mai] l'anima loro, e non dicono: [Questo che io ho] nella destra, non [è egli] una cosa falsa? 023 ISA 044 021 RICORDATI di queste cose, o Giacobbe, e Israele; perciocchè tu [sei] mio servitore, io ti ho formato, tu [sei] mio servitore; Israele, non dimenticarmi. 023 ISA 044 022 Io ho cancellati i tuoi misfatti, a guisa di una nuvola; ed i tuoi peccati, a guisa di una nube; convertiti a me, perciocchè io ti ho riscattato. 023 ISA 044 023 Cantate, o cieli; perciocchè il Signore ha operato; giubilate, luoghi bassi della terra; risonate grida di allegrezza, monti, selve, e tutti gli alberi [che sono] in esse; perciocchè il Signore ha riscattato Giacobbe, e si è reso glorioso in Israele. 023 ISA 044 024 Così ha detto il Signore, tuo Redentore, e tuo Formatore fin dal ventre: Io [sono] il Signore, che ho fatta ogni cosa, che ho distesi i cieli solo, [ed] ho appianata la terra, senza che alcuno [sia stato] meco; 023 ISA 044 025 che annullo i segni de' bugiardi, e fo impazzar gl'indovini; che fo andare a ritroso i savi, e rendo stolto il loro conoscimento; 023 ISA 044 026 che confermo la parola del mio servitore, e adempio il consiglio de' miei Angeli; che dico a Gerusalemme: Tu sarai abitata; ed alle città di Giuda: Voi sarete riedificate; ed io ridirizzerò le sue ruine; 023 ISA 044 027 che dico al profondo [mare: ] Seccati; e che asciugherò i suoi fiumi; 023 ISA 044 028 che dico a Ciro: Mio pastore; e [fo] ch'egli adempierà tutta la mia volontà, per dire a Gerusalemme: Tu sarai riedificata; ed al tempio: Tu sarai [di nuovo] fondato. 023 ISA 045 001 Così ha detto il Signore a Ciro, suo unto, ed il quale io ho preso, [dice egli], per la man destra, per atterrar davanti a lui le genti, e sciogliere i lombi dei re; per aprir gli usci dinanzi a lui, e [far] che le porte non [gli] sieno serrate: 023 ISA 045 002 Io andrò dinanzi a te, e dirizzerò le [vie] distorte; io romperò le porte di rame, e spezzerò le sbarre di ferro. 023 ISA 045 003 E ti darò i tesori [riposti] in luoghi tenebrosi, e le cose nascoste in luoghi segreti; acciocchè tu conosca che io [sono] il Signore, l'Iddio d'Israele, che ti ho chiamato per lo tuo nome; 023 ISA 045 004 per amor di Giacobbe, mio servitore, e d'Israele, mio eletto; anzi ti ho chiamato per lo tuo nome, [e] ti ho soprannominato, benchè tu non mi conoscessi. 023 ISA 045 005 Io [sono] il Signore, e non [ve n'è] alcun altro; non [vi è] Dio alcuno fuor che me; io ti ho cinto, benchè tu non mi conoscessi; 023 ISA 045 006 acciocchè si conosca dal sol levante, e dal Ponente, che [non vi è] alcun [Dio] fuor che me. Io [sono] il Signore, e non [ve n'è] alcun altro; 023 ISA 045 007 che formo la luce, e creo le tenebre; che fo la pace, e creo il male. Io [sono] il Signore, che fo tutte queste cose. 023 ISA 045 008 Cieli, gocciolate da alto, e stillino le nuvole la giustizia; aprasi la terra, e fruttino la salute, e la giustizia; faccia[le quella] germogliare insieme. Io, il Signore, ho creato questo. 023 ISA 045 009 Guai a chi contende col suo Formatore! [contenda] il testo co' testi di terra; l'argilla dirà ella al suo formatore: Che fai? non [vi è] alcuna [opera di] mani nel tuo lavoro. 023 ISA 045 010 Guai a chi dice al padre: Che generi? ed alla donna: Che partorisci? 023 ISA 045 011 Così ha detto il Signore, il Santo d'Israele, e suo Formatore: Domandatemi delle cose avvenire; ordinatemi [ciò che io ho da fare] intorno a' miei figliuoli, ed all'opera delle mie mani. 023 ISA 045 012 Io ho fatta la terra, ed ho creati gli uomini che [sono] sopra essa; le mie mani hanno distesi i cieli, ed io ho dati gli ordini a tutto il loro esercito. 023 ISA 045 013 Io ho suscitato quell'uomo in giustizia, e addirizzerò tutte le sue imprese; egli riedificherà la mia città, e rimanderà il mio popolo, che sarà stato in cattività, senza prezzo, e senza presente, ha detto il Signor degli eserciti. 023 ISA 045 014 Così ha detto il Signore: La fatica dell'Egitto, e il traffico degli Etiopi, e de' Sabei, uomini di grande statura, passeranno a te, e saranno tuoi, [o Gerusalemme; que' popoli] cammineranno dietro a te, passeranno co' ceppi, e s'inchineranno dinanzi a te; ti supplicheranno, [dicendo: ] Certo in te [è] Iddio; e fuor d'Iddio, non [vi è] alcun altro [Dio]. 023 ISA 045 015 Veramente tu [sei] l'Iddio, che ti nascondi, l'Iddio d'Israele, il Salvatore. 023 ISA 045 016 Essi tutti sono stati confusi e svergognati; gli artefici degl'idoli se ne sono andati tutti quanti con vituperio. 023 ISA 045 017 [Ma] Israele è stato salvato dal Signore, di una salute eterna; voi [Israeliti] non sarete giammai in eterno confusi, nè svergognati. 023 ISA 045 018 Perciocchè, così ha detto il Signore che ha creati i cieli; l'Iddio, che ha formata la terra, e l'ha fatta, [e] l'ha stabilita, [e] non l'ha creata per restar vacua, [anzi] l'ha formata per essere abitata: Io [sono] il Signore, e non [ve n'è] alcun altro. 023 ISA 045 019 Io non ho parlato di nascosto, [nè] in luogo tenebroso della terra; io non ho detto alla progenie di Giacobbe in vano: Cercatemi; io [sono] il Signore, che parlo [in] giustizia, [ed] annunzio cose diritte. 023 ISA 045 020 Adunatevi, e venite; accostatevi tutti quanti [voi] che siete scampati d'infra le genti. Quelli che portano il legno della loro scultura, e fanno orazione ad un dio [che] non può salvare, non hanno conoscimento alcuno. 023 ISA 045 021 Annunziate [loro], e fateli appressare, [ed] anche prendano consiglio insieme; chi ha fatto intender questo ab antico, chi l'ha annunziato già da lungo tempo? non [son] desso io, il Signore, fuor del quale non [vi è] alcun altro Dio? l'Iddio giusto, e Salvatore; fuor di me non [ve n'è] alcun altro. 023 ISA 045 022 Riguardate a me, [voi] tutti i termini della terra, e siate salvati; perciocchè io [sono] Iddio, e non [ve n'è] alcun altro. 023 ISA 045 023 Io ho giurato per me stesso, una parola è uscita della mia bocca, [in] giustizia, e non sarà revocata: Che ogni ginocchio si piegherà davanti a me, [ed] ogni lingua giurerà [per me]. 023 ISA 045 024 Ei si dirà di me: Veramente nel Signore [è] ogni giustizia e forza; tutti quelli che sono accesi d'ira contro a lui verranno a lui, e saranno confusi. 023 ISA 045 025 Tutta la progenie d'Israele sarà giustificata nel Signore, e si glorierà [in lui]. 023 ISA 046 001 BEL è andato giù, Nebo è caduto boccone, i loro idoli sono stati [posti] sopra bestie, e sopra giumenti; i vostri somieri sono stati caricati d'una soma, fino a stanchezza. 023 ISA 046 002 Essi son caduti boccone, e sono andati giù tutti quanti; non hanno potuto salvar [quella] soma; e le lor persone stesse sono andate in cattività. 023 ISA 046 003 Ascoltatemi, o casa di Giacobbe, e [voi], tutto il rimanente della casa d'Israele, de' quali io mi son caricato fin dal ventre, [e] li ho portati fin dalla matrice; 023 ISA 046 004 ed anche infino alla [vostra] vecchiezza sarò lo stesso; e vi porterò fino alla [vostra] canutezza; io [vi] ho fatti, ed altresì [vi] porterò; io stesso mi caricherò [di voi], e [vi] salverò. 023 ISA 046 005 A cui mi assomigliereste? ed a cui mi agguagliereste? a cui mi pareggereste, per essere par suo? 023 ISA 046 006 Coloro che hanno tratto dell'oro di borsa, ed han pesato dell'argento alla stadera; che han prezzolato un orafo, il quale ne ha fatto un dio; [poi gli] s'inchinano, ed anche [l]'adorano; 023 ISA 046 007 lo levano in ispalla, lo portano; poi lo posano nel suo luogo, [ove] egli sta fermo, senza muoversi; benchè gridino a lui, non però risponde, [e] non li salva dalla lor distretta. 023 ISA 046 008 Ricordatevi di questo, e fondatevi bene; trasgressori, recateve[lo] al cuore. 023 ISA 046 009 Ricordatevi delle cose di prima, [che furono] già ab antico; perciocchè io [sono] Iddio, e non [vi è] alcun altra Dio, e niuno [è] pari a me; 023 ISA 046 010 che annunzio da principio la fine, e ab antico le cose che non sono ancoro fatte; che dico: Il mio consiglio sarà stabile, ed io metterò ad effetto tutta la mia volontà; 023 ISA 046 011 che chiamo dal Levante un uccello, e da terra lontana l'uomo del mio consiglio; io ho parlato, ed altresì farò venire ciò [che io ho detto]; io ho formata [la cosa], ed altresì la farò. 023 ISA 046 012 Ascoltatemi, [voi] indurati di cuore, che [siete] lontani di giustizia; 023 ISA 046 013 io ho fatta appessar la mia giustizia, ella non si allontanerà; e la mia salute non tarderà; io metterò la salute in Sion, e [farò vedere] la mia gloria ad Israele. 023 ISA 047 001 SCENDI, e siedi sopra la polvere, vergine, figliuola di Babilonia; siedi in terra; non [vi è più] trono, o figliuola de' Caldei; certo, tu non continuerai più ad esser chiamata: 023 ISA 047 002 Morbida e delicata. Metti la mano alle macine, e macina la farina; scopri la tua chioma, scalzati, scopriti la coscia, passa i fiumi. 023 ISA 047 003 Le tue vergogne saranno scoperte, ed anche la tua turpitudine sarà veduta; io prenderò vendetta, [e] non [ti] verrò incontro da uomo. 023 ISA 047 004 Il nome del nostro Redentore [è] il Signore degli eserciti, il Santo d'Israele. 023 ISA 047 005 Siedi tacita, ed entra nelle tenebre, figliuola de' Caldei; perciocchè tu non sarai più chiamata: La Signora de' regni. 023 ISA 047 006 Io mi adirai gravemente contro al mio popolo, io profanai la mia eredità, e li diedi in man tua: tu non usasti alcuna misericordia inverso loro; tu aggravasti grandemente il tuo giogo sopra il vecchio. 023 ISA 047 007 E dicesti: Io sarò signora in perpetuo; fin là, que [giammai] non ti mettesti queste cose in cuore, tu non ti ricordasti di ciò che avverrebbe alla fine. 023 ISA 047 008 Ora dunque, ascolta questo, o deliziosa, che abiti in sicurtà, che dici nel cuor tuo: Io [son dessa], e non [vi è] altri che me; io non sederò vedova, e non saprò che cosa sia l'essere orbata di figliuoli; ascolta questo: 023 ISA 047 009 Queste due cose ti avverranno in un momento, in un [medesimo] giorno; orbezza di figliuoli, e vedovità; ti verranno appieno addosso, con tutta la moltitudine delle tue malie, con tutta la gran forza delle tue incantagioni. 023 ISA 047 010 E pur tu ti sei confidata nella tua malizia, [ed] hai detto: Non [vi è] niuno che mi vegga; la tua sapienza e la tua scienza ti hanno sedotta. E tu hai detto nel tuo cuore: Io [son dessa], e non [vi è] altri che me. 023 ISA 047 011 Perciò, un male ti verrà addosso, del quale tu non saprai il primo nascimento; e ti caderà addosso una ruina, la quale tu non potrai stornare; e ti sopraggiungerà di subito una desolazione, della quale tu non ti avvedrai. 023 ISA 047 012 Sta' ora in piè con le tue incantagioni, e con la moltitudine delle tue malie, intorno alle quali tu ti sei affaticata fin dalla tua fanciullezza; forse potrai far qualche giovamento, forse ti fortificherai. 023 ISA 047 013 Tu ti sei stancata nella moltitudine de' tuoi consigli; ora dunque presentinsi gli astrologhi, che contemplano le stelle, e di mese in mese fanno de' pronostichi; e salvinti da' [mali] che ti sopraggiungeranno. 023 ISA 047 014 Ecco, son divenuti come stoppia; il fuoco li ha arsi; non hanno potuto scampar le lor persone dalla fiamma; non [ne rimarrà] alcuna bracia da scaldarsi, nè alcun fuoco per sedervi davanti. 023 ISA 047 015 Tali ti sono state le cose, intorno alle quali tu ti sei affaticata. [Quant'è a]'tuoi mercatanti, [coi quali tu hai mercatantato] fin dalla tua fanciullezza, son fuggiti chi qua, chi là, ciascuno alle sue parti; non [vi è] niuno che ti salvi. 023 ISA 048 001 ASCOLTATE questo, o casa di Giacobbe, che siete nominati del nome d'Israele, e siete usciti delle acque di Giuda; che giurate per lo Nome del Signore, e mentovate l'Iddio d'Israele; [benchè] non in verità, nè in giustizia. 023 ISA 048 002 Perciocchè essi si nominano della città santa, si appoggiano sopra l'Iddio d'Israele, il cui Nome è: Il Signor degli eserciti. 023 ISA 048 003 Io annunziai già ab antico le cose di prima, e quelle uscirono della mia bocca, ed io le feci intendere; [poi] di subito [le] ho fatte, e sono avvenute. 023 ISA 048 004 Perciocchè io so che tu [sei] indurato, e che il tuo collo è un nerbo di ferro, e che la tua fronte [è] di rame. 023 ISA 048 005 Perciò ti annunziai [quelle cose] già anticamente; io te [le] feci intendere, avanti che fossero avvenute; che talora tu non dicessi: Il mio idolo le ha fatte, e la mia scultura, e la mia statua di getto le ha ordinate. 023 ISA 048 006 Tu hai udite tutte queste cose, considerale; e non le annunziereste voi? da ora io ti ho fatte intendere cose nuove, e riserbate, le quali tu non sapevi. 023 ISA 048 007 Ora sono state create, e non ab antico, nè avanti [questo] giorno; e tu non [ne] avevi udito nulla; che talora tu non dica: Ecco, io le sapeva. 023 ISA 048 008 Tu non [le] hai nè udite, nè sapute; [ed] anche in alcun tempo non ti è stato aperto l'orecchio; perciocchè io sapeva che del tutto tu ti porteresti dislealmente, e che tu sei chiamato: Prevaricator fin dal ventre. 023 ISA 048 009 Per amor del mio Nome, io rallenterò la mia ira; e [per amor del]la mia lode, io mi ratterrò inverso te, per non distruggerti. 023 ISA 048 010 Ecco, io ti ho posto al cimento, ma non già come l'argento; io ti ho affinato nel fornello dell'afflizione. 023 ISA 048 011 Per amor di me stesso, per amor di me stesso, io farò [questo]; perciocchè, come sarebbe profanato [il mio Nome] ed io non darò la mia gloria ad alcun altro. 023 ISA 048 012 Ascoltami, o Giacobbe, e [tu], o Israele, che sei chiamato da me. Io [son] desso; io [sono] il primo; io [sono] anche l'ultimo. 023 ISA 048 013 La mia mano ha eziandio fondata la terra, e la mia destra ha misurati i cieli col palmo; quando io li chiamo, tutti quanti compariscono. 023 ISA 048 014 Voi tutti, adunatevi, ed ascoltate: Chi, d'infra coloro, ha annunziate queste cose? Il Signore ha amato colui; egli metterà ad esecuzione la sua volontà contro a Babilonia, e il suo braccio sopra i Caldei. 023 ISA 048 015 Io, io ho parlato, ed anche l'ho chiamato; io l'ho fatto venire, e le sue imprese son prosperate. 023 ISA 048 016 Accostatevi a me, [ed] ascoltate questo; dal principio io non ho parlato di nascosto; dal tempo che la cosa è stata io vi [sono stato]; ed ora il Signore Iddio, e il suo Spirito, mi ha mandato. 023 ISA 048 017 Così ha detto il Signore, il tuo Redentore, il Santo d'Israele: Io [sono] il Signore Iddio tuo, che ti ammaestro per util tuo, che ti guido per la via, [per la quale] tu devi camminare. 023 ISA 048 018 Oh avessi tu pure atteso a' miei comandamenti! la tua pace sarebbe stata come un fiume, e la tua giustizia come le onde del mare. 023 ISA 048 019 E la tua progenie sarebbe stata come la rena, e quelli che sarebbero usciti delle tue interiora come la ghiaia di quello; il suo nome non sarebbe stato sterminato, nè spento dal mio cospetto. 023 ISA 048 020 Uscite di Babilonia, fuggitevene dai Caldei, con voce di giubilo; annunziate, bandite questo; datene fuori voce fino alle estremità della terra; dite: Il Signore ha riscattato Giacobbe, suo servitore. 023 ISA 048 021 Ed essi non hanno avuto sete, [mentre] egli li ha condotti per li deserti; egli ha fatta loro stillar dell'acqua dalla roccia; egli ha fesso il sasso, e ne è colata dell'acqua. 023 ISA 048 022 Non [vi è] alcuna pace per gli empi, ha detto il Signore. 023 ISA 049 001 ASCOLTATEMI, isole; e state attenti, o popoli lontani. Il Signore mi ha chiamato infin dal ventre, egli ha mentovato il mio nome infin dalle interiora di mia madre. 023 ISA 049 002 Ed ha renduta la mia bocca simile ad una spada acuta; egli mi ha nascosto all'ombra della sua mano, e mi ha fatto essere a guisa di saetta forbita; egli mi ha riposto nel suo turcasso; 023 ISA 049 003 e mi ha detto: Tu [sei] il mio Servitore; Israele [è] quello, nel quale io mi glorificherò in te. 023 ISA 049 004 Ed io ho detto: Io mi sono affaticato a vuoto; invano, ed indarno ho consumata la mia forza; ma pur certo la mia ragione [è] appo il Signore, e l'opera mia appo l'Iddio mio. 023 ISA 049 005 Ora dunque, avendo[mi] detto il Signore, che mi ha formato infin dal ventre, acciocchè gli [sia] servitore, che io gli riconduca Giacobbe; benchè Israele non si raccolga, pur sarò glorificato appo il Signore, e l'Iddio mio sarà la mia forza. 023 ISA 049 006 Ed egli [mi] ha detto: Egli è leggier cosa che tu mi sii servitore, per ridirizzare le tribù di Giacobbe, e per ricondurre i riserbati d'Israele; perciò, io ti ho dato per luce delle genti; per esser la mia salute infino alle estremità della terra. 023 ISA 049 007 Così ha detto il Signore, il Rendentore d'Israele, il suo Santo, a colui ch'è sprezzato della persona, [ed] abbominevole alla nazione, al servo di quelli che signoreggiano: I re [ti] vedranno, e si leveranno; i principi ancora, e s'inchineranno; per cagion del Signore, ch'[è] fedele, del Santo d'Israele, che ti ha eletto. 023 ISA 049 008 Così ha detto il Signore: Io ti ho esaudito nel tempo della benevolenza, e ti ho aiutato nel giorno della salute; anche ti guarderò, e ti darò per patto del popolo, per ristabilir la terra, per far possedere le eredità desolate; 023 ISA 049 009 per dire a' prigioni: Uscite, [ed] a quelli che [sono] nelle tenebre: Mostratevi. Essi pastureranno in su le vie, ed il lor pasco [sarà] sopra ogni luogo elevato. 023 ISA 049 010 Non avranno fame, nè sete; e l'arsura ed il sole non li percoterà; perciocchè colui che ha misericordia di loro li condurrà, e li menerà alle fonti delle acque. 023 ISA 049 011 Ed io ridurrò tutti i miei monti in cammini, e le mie strade saranno rilevate. 023 ISA 049 012 Ecco, gli uni verranno da lontano; ed ecco, gli altri [verranno] dal Settentrione, e dall'Occidente; e gli altri dal paese de' Sinei. 023 ISA 049 013 Giubilate, o cieli; e [tu], terra, festeggia; e [voi], monti, risonate grida di allegrezza; perciocchè il Signore ha consolato il suo popolo, ed ha avuta pietà de' suoi poveri afflitti. 023 ISA 049 014 Or Sion ha detto: Il Signore mi ha abbandonata, ed il Signore mi ha dimenticata. 023 ISA 049 015 Dimenticherà la donna il suo figliuolino che poppa, per non aver pietà del figliuol del suo seno? ma, avvegnachè [le madri] dimenticassero [i lor figliuoli], non però ti dimenticherò io. 023 ISA 049 016 Ecco, io ti ho scolpita sopra le palme delle mani; le tue mura [son] del continuo nel mio cospetto. 023 ISA 049 017 I tuoi figliuoli verranno in fretta; e quelli che ti distruggevano, e disertavano, usciranno fuor di te. 023 ISA 049 018 Alza d'ogn'intorno i tuoi occhi, e vedi; tutti costoro si son radunati, [e] son venuti a te. [Come] io vivo, dice il Signore, tu ti rivestirai di costoro come di un ornamento, e te ne fregerai a guisa di sposa. 023 ISA 049 019 Perciocchè le tue ruine, ed i tuoi luoghi deserti, ed il tuo paese distrutto, anzi [tu stessa], sarai allora troppo stretta per gli abitatori; e quelli che ti divoravano si allontaneranno. 023 ISA 049 020 Ancora ti diranno i figliuoli che tu avrai, dopo che sarai stata orbata [degli altri] Questo luogo [è] troppo stretto per me; fattimi in là, che io possa abitare. 023 ISA 049 021 E tu dirai nel cuor tuo: Chi mi ha generati costoro? conciossiachè io fossi rimasta orbata di figliuoli, e sola, in cattività, ed in esilio; e chi mi ha allevati costoro? ecco, io era rimasta tutta sola, [e] costoro dove erano? 023 ISA 049 022 Così ha detto il Signore Iddio: Ecco, io leverò la mia mano alle genti ed alzerò la mia bandiera a' popoli; ed essi ti porteranno i tuoi figliuoli in braccio, e le tue figliuole saranno portate in ispalla. 023 ISA 049 023 E i re saranno i tuoi balii, e le principesse, lor [mogli], le tue balie; essi s'inchineranno a te, [bassando] la faccia a terra, e leccheranno la polvere de' tuoi piedi; e tu conoscerai che io [sono] il Signore, [e] che quelli che sperano in me non saranno giammai confusi. 023 ISA 049 024 La preda sarebbe ella tolta all'[uomo] prode? ed i prigioni [presi] giustamente possono eglino esser riscossi? 023 ISA 049 025 Conciossiachè così abbia detto il Signore: Eziandio i prigioni del[l'uomo] prode [gli] saran tolti, e la preda del possente sarà riscossa; ed io contenderò con quelli che contendono teco, e salverò i tuoi figliuoli. 023 ISA 049 026 E farò che i tuoi oppressatori mangeranno la lor propria carne, e s'inebbrieranno del lor proprio sangue, a guisa di mosto; ed ogni carne saprà che io [sono] il Signore, tuo Salvatore, e tuo Redentore, il Possente di Giacobbe. 023 ISA 050 001 Così ha detto il Signore: Dove [è] la lettera del divorzio di vostra madre, per la quale io l'abbia mandata via? ovvero, chi [è] colui de' miei creditori, a cui io vi abbia venduti? Ecco, voi siete stati venduti per le vostre iniquità, e la madre vostra è stata mandata via per li vostri misfatti. 023 ISA 050 002 Perchè, essendo io venuto, non si [è trovato] alcuno? Ed avendo io chiamato, niuno ha risposto? È forse la mia mano per alcuna maniera accorciata, da non poter riscuotere? O non [vi è egli] in me forza alcuna, da poter liberare? Ecco, col mio sgridare io secco il mare, io riduco i fiumi in deserto, [sì che] il pesce loro diventa puzzolente, per mancamento di acqua, essendo morto di sete. 023 ISA 050 003 Io rivesto i cieli di caligine, e metto un cilicio per lor coverta. 023 ISA 050 004 IL Signore Iddio mi ha data la lingua de' dotti, per saper parlare opportunamente allo stanco; egli mi desta ogni mattina l'orecchio, per udire come i dotti. 023 ISA 050 005 Il Signore Iddio mi ha operto l'orecchio, ed io non sono stato ribello, non mi son tratto indietro. 023 ISA 050 006 Io ho porto il mio corpo a' percotitori, e le mie guance a quelli che [mi] strappavano i capelli; io non ho nascosta la mia faccia dalle onte, nè dallo sputo. 023 ISA 050 007 Ma il Signore Iddio è stato in mio aiuto; perciò, non sono stato confuso; perciò, ho resa la mia faccia simile ad un macigno, e so che non sarò svergognato. 023 ISA 050 008 Colui che mi giustifica [è] prossimo; chi contenderà meco? presentiamoci pure amendue insieme; chi è mio avversario? accostisi pure a me. 023 ISA 050 009 Ecco, il Signore Iddio è in mio aiuto; chi mi condannerà? ecco, tutti coloro saran logorati come un vestimento; la tignuola li roderà. 023 ISA 050 010 Chi [è] colui, d'infra voi, che tema il Signore, [che] ascolti la voce del suo Servitore? Benchè cammini in tenebre, e non abbia chiarezza alcuna, pur confidisi nel Nome del Signore, ed appoggisi sopra l'Iddio suo. 023 ISA 050 011 Ecco, voi tutti che accendete del fuoco, e vi attorniate di faville, camminate alla luce del vostro fuoco, ed alle faville [che] avete accese. Questo vi è avvenuto dalla mia mano; voi giacerete in tormento. 023 ISA 051 001 ASCOLTATEMI, [voi] che procacciate la giustizia, che cercate il Signore; riguardate alla roccia [onde] siete stati tagliati, e alla buca della cava [onde] siete stati cavati. 023 ISA 051 002 Riguardate ad Abrahamo, vostro padre, ed a Sara, [che] vi ha partoriti; perciocchè io lo chiamai solo, e lo benedissi, e lo moltiplicai. 023 ISA 051 003 Perciocchè il Signore consolerà Sion, egli consolerà tutte le sue ruine, e renderà il suo deserto simile ad Eden, e la sua solitudine simile al giardino del Signore; in essa si troverà gioia ed allegrezza; lode, e voce di canto. 023 ISA 051 004 Attendi a me, popol mio; e [tu], mia nazione, porgimi gli orecchi; perciocchè la Legge procederà da me, ed io assetterò il mio giudicio, per luce de' popoli. 023 ISA 051 005 La mia giustizia [è] vicina; la mia salute è uscita fuori, e le mie braccia giudicheranno i popoli; le isole mi aspetteranno, e spereranno nel mio braccio. 023 ISA 051 006 Alzate gli occhi vostri al cielo, e riguardate in terra abbasso; perciocchè i cieli si dissolveranno a guisa di fumo, e la terra sarà logorata come un vestimento, ed i suoi abitanti similmente morranno; ma la mia salute sarà in eterno, e la mia giustizia non iscaderà. 023 ISA 051 007 Ascoltatemi, [voi] che conoscete la giustizia; e [tu], o popolo, nel cui cuore [è] la mia Legge. Non temiate delle onte degli uomini, e non vi sgomentate per li loro oltraggi. 023 ISA 051 008 Perciocchè la tignuola li roderà come un vestimento, e la tarma li mangerà come lana; ma la mia giustizia sarà in eterno, e la mia salute per ogni età. 023 ISA 051 009 O braccio del Signore, risvegliati, risvegliati, rivestiti di forza, risvegliati come a' giorni antichi, [come nel]le età dei secoli [passati]. Non sei tu quel che tagliasti a pezzi Rahab, [che] uccidesti il dragone? 023 ISA 051 010 Non sei tu quel che seccasti il mare, le acque del grande abisso? Che riducesti le profondità del mare in un cammino, acciocchè i riscattati passassero? 023 ISA 051 011 Quelli adunque che dal Signore saranno stati riscattati ritorneranno, e verranno in Sion con canto; ed allegrezza eterna [sarà] sopra il capo loro; otterranno gioia e letizia; il dolore ed il gemito fuggiranno. 023 ISA 051 012 Io, io [son] quel che vi consolo; chi [sei] tu che temi dell'uomo[che] morrà, del figliuol dell'uomo [che] diverrà simile a fieno? 023 ISA 051 013 Ed hai dimenticato il Signore che ti ha fatto, che ha distesi i cieli, e fondata la terra; ed hai del continuo, tuttodì, avuto paura dell'indegnazione di colui che [ti] stringeva, quando egli si apparecchiava per distruggere; ora, dove [è] l'indegnazione di colui che [ti] stringeva? 023 ISA 051 014 Colui che è stato menato in cattività si affretta a sciogliersi, acciocchè non muoia nella fossa, e che non gli manchi il pane. 023 ISA 051 015 Or io [sono] il Signore Iddio tuo, che muovo il mare, e [fo che] le sue onde romoreggiano; il cui Nome [è: ] Il Signor degli eserciti. 023 ISA 051 016 Ed ho messe le mie parole nella tua bocca, e ti ho coperto con l'ombra della mia mano, per piantare i cieli, e per fondar la terra, e per dire a Sion: Tu [sei] il mio popolo. 023 ISA 051 017 Risvegliati, risvegliati, levati, o Gerusalemme, che hai bevuta dalla mano del Signore la coppa della sua indegnazione; tu hai bevuta, [anzi] succiata la feccia della coppa di stordimento. 023 ISA 051 018 Infra tutti i figliuoli [ch'ella] ha partoriti, non [vi è] alcuno che la guidi; nè, fra tutti i figliuoli [che] ha allevati, alcuno che la prenda per la mano. 023 ISA 051 019 Queste due cose ti sono avvenute; chi se ne conduole teco? Guastamento e ruina; spada e fame; [per] chi ti consolerei io? 023 ISA 051 020 I tuoi figliuoli son venuti meno, son giaciuti in capo d'ogni strada, come un bue salvatico [che è] ne' lacci, pieni dell'indegnazione del Signore, dello sgridar dell'Iddio tuo. 023 ISA 051 021 Perciò ascolta ora questo, o [tu] afflitta ed ebbra, e non di vino; 023 ISA 051 022 così ha detto il tuo Signore, il Signore, e l'Iddio tuo, [che] difende la causa del suo popolo: Ecco, io ti ho tolta di mano la coppa di stordimento, la feccia della coppa della mia indegnazione; tu non [ne] berrai più per l'innanzi. 023 ISA 051 023 Ed io la metterò in mano a quelli che ti affliggono, che han detto all'anima tua: Inchinati, e noi [ti] passeremo [addosso: ] laonde tu hai posto il tuo corpo come terra, e come una strada a' passanti. 023 ISA 052 001 Risvegliati, risvegliati; rivestiti della tua gloria, o Sion; rivestiti de' vestimenti della tua magnificenza, o Gerusalemme, città santa; perciocchè l'incirconciso, e l'immondo, non entreranno più in te per l'innanzi. 023 ISA 052 002 Scuotiti la polvere d'addosso; levati, ed assettati, o Gerusalemme; sciogliti i legami che hai in collo, o figliuola di Sion, che sei in cattività. 023 ISA 052 003 Perciocchè, così ha detto il Signore: Voi siete stati venduti senza prezzo, e sarete altresì riscattati senza danari. 023 ISA 052 004 Perciocchè, così ha detto il Signore Iddio: Il mio popolo discese anticamente in Egitto per dimorarvi; ma Assur l'ha oppressato per nulla. 023 ISA 052 005 Ed ora, che ho io a far qui, dice il Signore, perchè il mio popolo sia stato menato via per nulla? quelli che lo signoreggiano [lo] fanno urlare, dice il Signore; ed il mio Nome del continuo, tuttodì, è bestemmiato. 023 ISA 052 006 Perciò, il mio popolo conoscerà il mio Nome; perciò, egli [conoscerà] in quel giorno che io son quel che parlo; eccomi. 023 ISA 052 007 O quanto son belli sopra questi monti i piedi di colui che porta le buone novelle, che annunzia la pace; di colui che porta le novelle del bene, che annunzia la salute, che dice a Sion: Il tuo Dio regna! 023 ISA 052 008 [Vi è] un grido delle tue guardie, che hanno alzata la voce, che hanno tutte insieme dati gridi d'allegrezza; perciocchè hanno veduto con gli occhi che il Signore ha ricondotta Sion. 023 ISA 052 009 Risonate, giubilate, ruine di Gerusalemme, tutte quante; perciocchè il Signore ha consolato il suo popolo, ha riscattata Gerusalemme. 023 ISA 052 010 Il Signore ha tratto fuori il braccio della sua santità, alla vista di tutte le genti; e tutte le estremità della terra hanno veduta la salute del nostro Dio. 023 ISA 052 011 Dipartitevi, dipartitevi, uscite di là, non toccate cosa alcuna immonda; uscite del mezzo di quella; purificatevi, [voi] che portate i vasi del Signore. 023 ISA 052 012 Perciocchè voi non uscirete in fretta, e non camminerete in fuga; imperocchè il Signore andrà dinanzi a voi, e l'Iddio d'Israele [sarà] la vostra retroguardia. 023 ISA 052 013 ECCO, il mio Servitore prospererà, egli sarà grandemente innalzato, esaltato, e reso eccelso. 023 ISA 052 014 Siccome molti sono stati stupefatti di te, (tanto l'aspetto di esso era sformato, in maniera che non [somigliava più] un uomo; ed il suo sembiante, in maniera ch'egli non [somigliava più] uno d'infra i figliuoli degli uomini); 023 ISA 052 015 così egli cospergerà molte genti; i re si tureranno la bocca sopra lui; perciocchè vedranno ciò che non era [giammai] stato loro raccontato, ed intenderanno ciò che [giammai] non aveano udito. 023 ISA 053 001 Chi ha creduto alla nostra predicazione? ed a cui è stato rivelato il braccio del Signore? 023 ISA 053 002 Or egli è salito, a guisa di rampollo, dinanzi a lui, ed a guisa di radice da terra arida; non [vi è stata] in lui forma, nè bellezza alcuna; e noi l'abbiamo veduto, e non [vi era] cosa alcuna ragguardevole, perchè lo desiderassimo. 023 ISA 053 003 [Egli è stato] sprezzato, fino a non esser più tenuto nel numero degli uomini; [è stato] uomo di dolori, ed esperto in languori; [è stato] come uno dal quale ciascuno nasconde la faccia; [è stato] sprezzato, talchè noi non ne abbiam fatta alcuna stima. 023 ISA 053 004 Veramente egli ha portati i nostri languori, e si è caricato delle nostre doglie; ma noi abbiamo stimato ch'egli fosse percosso, battuto da Dio, ed abbattuto. 023 ISA 053 005 Ma egli è stato ferito per li nostri misfatti, fiaccato per le nostre iniquità; il gastigamento della nostra pace [è stato] sopra lui; e per li suoi lividori noi abbiamo ricevuta guarigione. 023 ISA 053 006 Noi tutti eravamo erranti, come pecore; ciascun di noi si era volto alla sua via; ma il Signore ha fatta avvenirsi in lui l'iniquità di tutti noi. 023 ISA 053 007 Egli è stato oppressato, ed anche afflitto, e pur non ha aperta la bocca; è stato menato all'uccisione, come un agnello; ed [è stato] come una pecora mutola davanti a quelli che la tosano, e non ha aperta la bocca. 023 ISA 053 008 Egli è stato assunto fuor di distretta, e di giudicio; e chi potrà narrar la sua età, dopo ch'egli sarà stato reciso dalla terra dei viventi; [e] che, per li misfatti del mio popolo, egli sarà stato carico di piaghe? 023 ISA 053 009 Or la sua sepoltura era stata ordinata co' malfattori; ma egli [è stato] col ricco nella sua morte, [la quale egli ha sofferta], senza ch'egli avesse commessa alcuna violenza, e chi [vi fosse] alcuna frode nella sua bocca. 023 ISA 053 010 Ma il Signore l'ha voluto fiaccare, [e] l'ha addogliato. Dopo che l'anima sua si sarà posta per sacrificio per la colpa, egli vedrà progenie, prolungherà i giorni, e il beneplacito del Signore prospererà nella sua mano. 023 ISA 053 011 Egli vedrà [il frutto del]la fatica dell'anima sua, [e ne] sarà saziato; il mio Servitor giusto ne giustificherà molti per la sua conoscenza, ed egli stesso si caricherà delle loro iniquità. 023 ISA 053 012 Perciò, io gli darò parte fra i grandi, ed egli partirà le spoglie co' potenti; perciocchè avrà esposta l'anima sua alla morte, e sarà stato annoverato co' trasgressori, ed avrà portato il peccato di molti, e sarà interceduto per i trasgressori. 023 ISA 054 001 GIUBILA, o sterile, [che] non partorivi; fa' risonar grida di allegrezza, e strilla, [o tu, che] non avevi dolori di parto; perciocchè i figliuoli della desolata [saranno] in maggior numero che quelli della maritata, ha detto il Signore. 023 ISA 054 002 Allarga il luogo del tuo padiglione, e sieno tesi i teli de' tuoi tabernacoli; non divietar[lo: ] allunga le tue corde, e ferma i tuoi piuoli. 023 ISA 054 003 Perciocchè tu moltiplicherai, traboccando a destra ed a sinistra; e la tua progenie possederà le genti, e renderà abitate le città deserte. 023 ISA 054 004 Non temere, perciocchè, tu non sarai confusa; e non vergognarti, perciocchè tu non sarai adontata; anzi dimenticherai la vergogna della tua fanciullezza, e non ti ricorderai [più] del vituperio della tua vedovità. 023 ISA 054 005 Perciocchè il tuo marito [è] quel che ti ha fatta; il suo Nome [è: ] Il Signor degli eserciti; e il tuo Redentore [è] il Santo d'Israele, il [quale] sarà chiamato l'Iddio di tutta la terra. 023 ISA 054 006 Perciocchè il Signore ti ha chiamata, come una donna abbandonata, e tribolata di spirito; e [come] una moglie sposata in giovanezza, che sia stata mandata via, ha detto il tuo Dio. 023 ISA 054 007 Io ti ho lasciata per un piccol momento, ma ti raccoglierò per grandi misericordie. 023 ISA 054 008 Io ho nascosta la mia faccia da te per un momento, nello stante dell'indegnazione; ma ho avuta pietà di te per benignità eterna, ha detto il Signore, tuo Redentore. 023 ISA 054 009 Perciocchè questo mi [sarà come] le acque di Noè; conciossiachè, [come] io giurai che le acque di Noè non passerebbero più sopra la terra, così ho giurato che non mi adirerò [più] contro a te, e non ti sgriderò [più]. 023 ISA 054 010 Avvegnachè i monti si dipartissero [dal luogo loro], e i colli si smovessero; pur non si dipartirà la mia benignità da te, e il patto della mia pace non sarà smosso; ha detto il Signore, che ha pietà di te. 023 ISA 054 011 O afflitta, tempestata, sconsolata; ecco, io poserò le tue pietre sopra marmo fino, e ti fonderò sopra zaffiri. 023 ISA 054 012 E farò le tue finestre di rubini e le tue porte di pietre di carbonchi, e tutto il tuo recinto di pietre preziose. 023 ISA 054 013 E tutti i tuoi figliuoli [saranno] insegnati dal Signore; e la pace de' tuoi figliuoli [sarà] grande. 023 ISA 054 014 Tu sarai stabilita in giustizia, tu sarai lontana d'oppressione, sì che non [la] temerai; e di ruina, sì ch'ella non si accosterà a te. 023 ISA 054 015 Ecco, ben si faranno delle raunate, [ma] non da parte mia; chi si radunerà contro a te, [venendo]ti addosso, caderà. 023 ISA 054 016 Ecco, io ho creato il fabbro che soffia il carbone nel fuoco, e che trae fuori lo strumento, per fare il suo lavoro; ed io ancora ho creato il guastatore, per distruggere. 023 ISA 054 017 Niun'arme fabbricata contro a te prospererà; e tu condannerai ogni lingua [che] si leverà contro a te in giudicio. Quest'[è] l'eredità de' servitori del Signore, e la lor giustizia da parte mia, dice il Signore. 023 ISA 055 001 O [VOI] tutti che siete assetati, venite alle acque; e [voi] che non avete alcuni danari, venite, comperate, e mangiate; venite, dico, comperate, senza danari, e senza prezzo, vino, e latte. 023 ISA 055 002 Perchè spendete danari in ciò che non è pane, e la vostra fatica in ciò che non può saziare? ascoltatemi pure, e voi mangerete del buono, e l'anima vostra goderà del grasso. 023 ISA 055 003 Inchinate il vostro orecchio, e venite a me; ascoltate, e l'anima vostra viverà; ed io farò con voi un patto eterno, [secondo] le benignità stabili, [promesse] a Davide. 023 ISA 055 004 Ecco, io l'ho dato per testimonio delle nazioni; per conduttore, e comandatore a' popoli. 023 ISA 055 005 Ecco, tu chiamerai la gente che tu non conoscevi, e la nazione che non ti conosceva correrà a te, per cagion del Signore Iddio tuo, e del Santo d'Israele; perciocchè egli ti avrà glorificato. 023 ISA 055 006 Cercate il Signore, mentre egli si trova; invocatelo, mentre egli è vicino. 023 ISA 055 007 Lasci l'empio la sua via, e l'uomo iniquo i suoi pensieri; e convertasi al Signore, ed egli avrà pietà di lui; ed all'Iddio nostro, perciocchè egli è gran perdonatore. 023 ISA 055 008 Perciocchè i miei pensieri non [sono] i vostri pensieri, nè le mie vie le vostre vie, dice il Signore. 023 ISA 055 009 Conciossiachè, [quanto] i cieli son più alti che la terra, tanto sieno più alte le mie vie che le vostre vie, ed i miei pensieri che i vostri pensieri. 023 ISA 055 010 Perciocchè, siccome la pioggia e la neve scende dal cielo, e non vi ritorna; anzi adacqua la terra, e la fa produrre e germogliare, talchè ella dà sementa da seminare, e pane de mangiare; 023 ISA 055 011 così sarà la mia parola, che sarà uscita della mia bocca; ella non ritornerà a me a vuoto; anzi opererà ciò che io avrò voluto, e prospererà in ciò per che l'avrò mandata. 023 ISA 055 012 Perciocchè voi uscirete con allegrezza, e sarete condotti in pace; i monti, e i colli risoneranno grida di allegrezza davanti a voi; e tutti gli alberi della campagna si batteranno a palme. 023 ISA 055 013 In luogo dello spino crescerà l'abete, in luogo dell'ortica crescerà il mirto; e [ciò] sarà al Signore in fama, in segno eterno, [che] non verrà [giammai] meno. 023 ISA 056 001 COSÌ ha detto il Signore: Osservate quel ch'è diritto, e fate quel ch'è giusto; perciocchè la mia salute è vicina a venire, e la mia giustizia ad essere rivelata. 023 ISA 056 002 Beato l'uomo [che] farà questo, e il figliuol dell'uomo [che] vi si atterrà; che osserverà il sabato, per non profanarlo; e guarderà la sua mano, per non fare alcun male. 023 ISA 056 003 E non dica il figliuol del forestiere, che si sarà aggiunto al Signore: Il Signore mi ha del tutto separato dal suo popolo; e non dica l'eunuco: Ecco, io [sono] un albero secco. 023 ISA 056 004 Perciocchè, così ha detto il Signore intorno agli eunuchi: Quelli che osserveranno i miei sabati, ed eleggeranno [di far] ciò che mi piace, e si atterranno al mio patto; 023 ISA 056 005 io darò loro nella mia Casa, e dentro delle mie mura, un luogo ed un nome, migliore che di figliuoli e di figliuole; io darò loro un nome eterno, il quale giammai non sarà sterminato. 023 ISA 056 006 E quant'è ai figliuoli del forestiere, che si saranno aggiunti al Signore, per servirgli, e per amare il Nome del Signore, per essergli servitori; tutti quelli che osserveranno il sabato, per non profanarlo, e che si atterranno al mio patto; 023 ISA 056 007 io li condurrò al monte della mia santità, e li rallegrerò nella mia Casa d'orazione; gli olocausti loro, e i sacrificii loro [mi saranno] a grado in sul mio Altare; perciocchè la mia Casa sarà chiamata: Casa d'orazione per tutti i popoli. 023 ISA 056 008 Il Signore Iddio, che raccoglie gli scacciati d'Israele, dice: Ancora [ne] accoglierò [degli altri] a lui, oltre a quelli de' suoi che saranno già raccolti. 023 ISA 056 009 VENITE per mangiare, [voi] tutte le bestie della campagna, tutte le fiere delle selve. 023 ISA 056 010 Tutte le sue guardie [son] cieche, non hanno alcun conoscimento; essi tutti [son] cani mutoli, non sanno abbaiare; vaneggiano, giacciono, amano il sonnecchiare. 023 ISA 056 011 E questi cani ingordi non sanno che cosa sia l'esser satollo, e questi pastori non sanno che cosa sia intendimento; ciascun di loro si è volto alla sua via, ciascuno alla sua cupidigia, dal canto suo. 023 ISA 056 012 Venite, [dicono], io recherò del vino, e noi c'inebbrieremo di cervogia; e il giorno di domani sarà come questo, [anzi] vie più grande. 023 ISA 057 001 Il giusto muore, e non [vi è] alcuno che [vi] ponga mente; e gli uomini da bene son raccolti, senza che alcuno consideri che il giusto è raccolto d'innanzi al male. 023 ISA 057 002 Chi cammina nella sua dirittura se ne andrà in pace, si riposeranno sopra i lor letti. 023 ISA 057 003 Ma voi, figliuoli dell'incantatrice, progenie adultera, [che] non fai altro che fornicare, accostatevi qua. 023 ISA 057 004 Sopra cui vi sollazzate voi? sopra cui allargate la bocca, [ed] allungate la lingua? non siete voi figliuoli di misfatto, progenie di falsità? 023 ISA 057 005 [Voi], che vi riscaldate dietro alle querce, sott'ogni albero verdeggiante, che scannate i figliuoli nelle valli, sotto alle caverne delle rocce. 023 ISA 057 006 La tua parte [è] nelle [pietre] pulite de' torrenti; quelle, quelle [son] la tua sorte; a quelle eziandio hai sparse offerte da spandere, e presentate oblazioni; con tutte queste cose potrei io esser rappacificato? 023 ISA 057 007 Tu hai posto il tuo letto sopra i monti alti ed elevati; e sei eziandio salita là, per sacrificar sacrificii. 023 ISA 057 008 Ed hai messa la tua ricordanza dietro all'uscio, e dietro allo stipite; conciossiachè tu ti sii scoperta, [sviandoti] da me; e sii salita, [ed] abbi allargato il tuo letto, ed abbi fatto patto con [alcuni] di coloro; tu hai amata la lor giacitura, tu hai spiato il luogo. 023 ISA 057 009 Ed hai portati al Re presenti d'olii odoriferi, con gran quantità delle tue composizioni aromatiche; ed hai mandati i tuoi ambasciatori fino in paese lontano, e ti sei abbassata fino all'inferno. 023 ISA 057 010 Tu ti sei affaticata nella lunghezza del tuo cammino; tu non hai detto: [La cosa è] disperata; tu hai ritrovata la vita della tua mano, perciò tu non ti sei stancata. 023 ISA 057 011 E di cui hai tu avuta paura? chi hai tu temuto? conciossiachè tu abbi mentito, e non ti sii ricordata di me, [e] non te ne sii curata? non mi sono io taciuto, anzi già da lungo tempo? e pur tu non mi hai temuto. 023 ISA 057 012 Io dichiarerò la tua giustizia, e le tue opere, che non ti gioveranno nulla. 023 ISA 057 013 Quando tu griderai, liberinti quelli che tu aduni; ma il vento li porterà via tutti quanti, un soffio [li] torrà via; ma chi spera in me possederà la terra, ed erederà il monte della mia santità. 023 ISA 057 014 Ed ei si dirà: Rilevate, rilevate le strade, acconciatele; togliete via gl'intoppi dal cammino del mio popolo. 023 ISA 057 015 Perciocchè, così ha detto l'Alto, e l'Eccelso, che abita l'eternità, e il cui Nome [è] il Santo: Io abito in [luogo] alto, e santo, e col contrito, ed umile di spirito; per vivificar lo spirito degli umili, e per vivificare il cuor de' contriti. 023 ISA 057 016 Conciossiachè io non centenda in perpetuo, e non mi adiri in eterno; perciocchè [altrimenti ogni] spirito, e le anime [che] io ho fatte, verrebber meno per la mia presenza. 023 ISA 057 017 Io sono stato adirato per l'iniquità della sua cupidigia, e l'ho percosso; io [mi] son nascosto, e sono stato indegnato; ma pur [quel] ribello è andato per la via del suo cuore. 023 ISA 057 018 Io ho vedute le sue vie, e pur lo guarirò, e lo ricondurrò, e restituirò consolazioni a lui, ed a quelli d'infra lui che fanno cordoglio. 023 ISA 057 019 Io creo ciò ch'è proferito con le labbra; pace, pace al lontano, ed al vincino, dice il Signore; ed io lo guarirò. 023 ISA 057 020 Ma gli empi [sono] come il mare sospinto, il quale non può quietare, e le cui acque cacciano fuori pantano e fango. 023 ISA 057 021 Non [vi è] niuna pace per gli empi; ha detto l'Iddio mio. 023 ISA 058 001 GRIDA con la gola, non rattenerti: alza la tua voce a guisa di tromba, e dichiara al mio popolo i suoi misfatti, ed alla casa di Giacobbe i suoi peccati. 023 ISA 058 002 Ben mi cercano ogni giorno, e prendono piacere di saper le mie vie, a giusa di gente che si adoperi a giustizia, e non abbia lasciata la Legge dell'Iddio suo; mi domandano de' giudicii di giustizia, prendono piacere di accostarsi a Dio. 023 ISA 058 003 [Poi dicono: ] Perchè abbiamo digiunato e tu non [vi] hai avuto riguardo? [perchè] abbiamo afflitte le anime nostre, e tu non [vi] hai posta mente? Ecco nel giorno del vostro digiuno, voi trovate del diletto, e riscotete tutte le vostre rendite. 023 ISA 058 004 Ecco, voi digiunate a liti, ed a contese, e per percuotere empiamente col pugno; non digiunate più come [fate] oggi, se voi volete che la vostra voce sia esaudita da alto. 023 ISA 058 005 Il digiuno [che] io approvo, e il giorno che l'uomo deve affliggere l'anima sua è egli tale? nominerai tu questo digiuno, e giorno accettevole al Signore, che l'uomo chini il capo come un giunco, e si corichi nel cilicio, e nella cenere? 023 ISA 058 006 Non è questo il digiuno [che] io approvo: che si sciolgano i legami di empietà, che si sleghino i fasci del giogo, e che si lascino andar franchi quelli che son fiaccati, e che voi rompiate ogni giogo? 023 ISA 058 007 E che tu rompi il tuo pane a chi ha fame, e che tu raccolga in casa i poveri erranti; che quando tu vedi alcuno ignudo, tu lo copri, e non ti nascondi dalla tua carne? 023 ISA 058 008 Allora la tua luce spunterà fuori come l'alba, e il tuo ristoro germoglierà subitamente; e la tua giustizia andrà davanti a te, [e] la gloria del Signore sarà la tua retroguardia. 023 ISA 058 009 Allora tu invocherai, e il Signore [ti] risponderà, e dirà: Eccomi. Se tu togli del mezzo di te il giogo, l'alzare il dito, e il parlare iniquità; 023 ISA 058 010 ed apri l'anima tua a colui che ha fame, e sazii la persona afflitta; la tua luce si leverà nelle tenebre, e la tua oscurità [sarà] come il mezzodì. 023 ISA 058 011 Ed il Signore ti condurrà del continuo, e sazierà l'anima tua nell'arsure, ed empierà di midolla le tue ossa; e tu sarai come un orto adacquato, e come una fonte d'acqua, la cui acqua non fallisce. 023 ISA 058 012 E [quelli che usciranno] di te riedificheranno i luoghi già ab antico deserti; tu ridirizzerai i fondamenti di molte età [addietro]; e sarai chiamato: Ristorator delle ruine, Racconciator de' sentieri, da potere abitare. 023 ISA 058 013 Se tu ritrai il tuo piè, per non far le tue volontà nel sabato, nel mio giorno santo; e se tu chiami il sabato delizie, [e] quello ch'è santo al Signore onorevole; e [se] tu l'onori senza operar [secondo] le tue vie, senza ritrovar le tue volontà, e [senza] dir parola; 023 ISA 058 014 allora tu prenderai i tuoi diletti nel Signore, ed io ti farò cavalcare sopra gli alti luoghi della terra; e ti darò mangiare l'eredità di Giacobbe, tuo padre; perciocchè la bocca del Signore ha parlato. 023 ISA 059 001 ECCO, la mano del Signore non è raccorciata, per non poter salvare; e la sua orecchia non è aggravata, per non potere udire. 023 ISA 059 002 Ma le vostre iniquità sono quelle che han fatta separazione tra voi e l'Iddio vostro; e i vostri peccati han fatta nasconder la [sua] faccia da voi, per non ascoltare. 023 ISA 059 003 Conciossiachè le vostre mani sieno contaminate di sangue, e le vostre dita d'iniquità; e le vostre labbra hanno proferita falsità, la vostra lingua ha ragionata perversità. 023 ISA 059 004 Non [vi è] niuno che gridi per la giustizia, nè che litighi per la verità; si confidano in cose di nulla, e parlano falsità; concepiscono perversità, e partoriscono iniquità. 023 ISA 059 005 Fanno spicciare uova d'aspido, e tessono tele di ragnoli; chi avrà mangiato delle loro uova [ne] morrà; e schiacciandosene alcuno, ne scoppierà una vipera. 023 ISA 059 006 Le lor tele non saranno da vestimenti, ed eglino stessi non si copriranno del lor lavoro; il lor lavoro [è] lavoro d'iniquità, e [vi sono] opere di violenza nelle lor mani. 023 ISA 059 007 I lor piedi corrono al male, e si affrettano per [andare a] spandere il sangue innocente; i lor pensieri [son] pensieri d'iniquità; nelle loro strade [vi è] guastamento e ruina. 023 ISA 059 008 Non conoscono il cammino della pace, e nelle lor vie non [vi è] alcuna dirittura; si hanno distorti i lor sentieri; chiunque cammina per essi non sa che cosa sia pace. 023 ISA 059 009 Perciò, il giudicio si è allontanato da noi, e la giustizia non ci ha aggiunti; noi abbiamo aspettata luce, ed ecco tenebre; splendore, [ed ecco] camminiamo in caligine. 023 ISA 059 010 Noi siamo andati brancolando intorno alla parete, come ciechi; siamo andati brancolando, come quelli che non hanno occhi; noi ci siamo intoppati nel mezzodì, come in sul vespro; noi [siamo stati] in luoghi ermi e solitari, come morti. 023 ISA 059 011 Noi tutti fremiamo come orsi, e gemiamo continuamente come colombe; abbiamo aspettato il giudicio, e non [ve n'è] punto; la salute, [ed] ella si dilunga da noi. 023 ISA 059 012 Perciocchè i nostri misfatti son moltiplicati dinanzi a te, ed i nostri peccati testificano contro a noi; conciossiachè i nostri misfatti [sieno] appo noi, e noi conosciamo le nostre iniquità; 023 ISA 059 013 [che sono: ] prevaricare, e mentire contro al Signore, e trarsi indietro dall'Iddio nostro; parlar di oppressione, e di rivolta; concepire, e ragionar col cuore parole di falsità. 023 ISA 059 014 Perciò, il giudicio si è tratto indietro, e la giustizia si è fermata lontano; perciocchè la verità è caduta nella piazza, e la dirittura non è potuta entrare. 023 ISA 059 015 E la verità è mancata, e chi si ritrae dal male è stato in preda. Or il Signore ha veduto [questo], e gli è dispiaciuto che non [vi era] dirittura alcuna. 023 ISA 059 016 E veduto che non [vi era] uomo alcuno, e maravigliatosi che non [vi era] alcuno che s'interponesse, il suo braccio gli ha operata salute, e la sua giustizia l'ha sostenuto. 023 ISA 059 017 E si è vestito di giustizia a guisa di corazza, e l'elmo della salute [è stato] sopra il suo capo; e, [per] vestimento, egli si è vestito degli abiti di vendetta, e si è ammantato di gelosia a guisa di ammanto; 023 ISA 059 018 come per [far] retribuzioni, come per rendere ira a' suoi nemici, retribuzione a' suoi avversari; per render la ricompensa alle isole. 023 ISA 059 019 Laonde il Nome del Signore sarà temuto dal Ponente, e la sua gloria dal Levante; perciocchè il nemico verrà a guisa di fiume; [ma] lo Spirito del Signore leverà lo stendardo contro a lui. 023 ISA 059 020 E il Redentore verrà a Sion, ed a quelli di Giacobbe che si convertiranno da' misfatti, dice il Signore. 023 ISA 059 021 E quant'è a me, dice il Signore, questo [sarà] il mio patto [che io farò] con loro: Il mio Spirito, che [è] sopra te, e le mie parole che io ho messe nella tua bocca, non si partiranno giammai dalla tua bocca, nè dalla bocca della tua progenie, nè dalla bocca della progenie della tua progenie, da ora fino in eterno, ha detto il Signore. 023 ISA 060 001 LEVATI, sii illuminata; perciocchè la tua luce è venuta, e la gloria del Signore si è levata sopra te. 023 ISA 060 002 Perciocchè ecco, le tenebre copriranno la terra, e la caligine [coprirà] i popoli; ma il Signore si leverà sopra te, e la sua gloria apparirà sopra te. 023 ISA 060 003 E le genti cammineranno alla tua luce, e i re allo splendor [della luce] del tuo levare. 023 ISA 060 004 Alza gli occhi tuoi d'ogn'intorno, e vedi; tutti costoro si son radunati, [e] son venuti a te; i tuoi figliuoli verran da lontano, e le tue figliuole saran portate sopra i fianchi dalle lor balie. 023 ISA 060 005 Allora tu riguarderai, e sarai illuminata; e il tuo cuore sbigottirà, e si allargherà; perciocchè la piena del mare sarà rivolta a te, la moltitudine delle nazioni verrà a te. 023 ISA 060 006 Stuoli di cammelli ti copriranno, dromedari di Madian, e di Efa; quelli di Seba verranno tutti quanti, porteranno oro, ed incenso; e predicheranno le lodi del Signore. 023 ISA 060 007 Tutte le gregge di Chedar si raduneranno appresso di te, i montoni di Nebaiot saranno al tuo servigio; saranno offerti sopra il mio Altare a grado, ed io glorificherò la Casa della mia gloria. 023 ISA 060 008 Chi [son] costoro [che] volano come nuvole, e come colombi ai loro sportelli? 023 ISA 060 009 Perciocchè le isole mi aspetteranno, e le navi di Tarsis imprima; per ricondurre i tuoi figliuoli di lontano, [ed] insieme con loro il loro argento, e il loro oro, al Nome del Signore Iddio tuo, ed al Santo d'Israele, quando egli ti avrà glorificata. 023 ISA 060 010 Ed i figliuoli degli stranieri edificheranno le tue mura, e i loro re ti serviranno; perciocchè, avendoti percossa nella mia indegnazione, io avrò pietà di te nella mia benevolenza. 023 ISA 060 011 Le tue porte ancora saranno del continuo aperte; non saranno serrate nè giorno, nè notte; acciocchè la moltitudine delle genti sia introdotta a te, e che i re loro [ti sieno] menati; 023 ISA 060 012 perciocchè la gente, e il regno che non ti serviranno, periranno; tali genti saranno del tutto distrutte. 023 ISA 060 013 La gloria del Libano verrà a te; l'abete, e il busso, e il pino insieme; per adornare il luogo del mio santuario, ed affin ch'io renda glorioso il luogo de' miei piedi. 023 ISA 060 014 Ed i figliuoli di quelli che ti affliggevano verranno a te, chinandosi; e tutti quelli che ti dispettavano si prosterneranno alle piante dei tuoi piedi; e tu sarai nominata: La Città del Signore, Sion del Santo d'Israele. 023 ISA 060 015 In vece di ciò che tu sei stata abbandonata, e odiata, e che non [vi era] alcuno che passasse [per mezzo di te], io ti costituirò in altezza eterna, [ed in] gioia per ogni età. 023 ISA 060 016 E tu succerai il latte delle genti, e popperai le mammelle dei re; e conoscerai che io, il Signore, [sono] il tuo Salvatore, e che il Possente di Giacobbe [è] il tuo Redentore. 023 ISA 060 017 Io farò venir dell'oro in luogo del rame, e dell'argento in luogo del ferro, e del rame in luogo delle legne, e del ferro in luogo delle pietre; e ti costituirò per prefetti la pace, e per esattori la giustizia. 023 ISA 060 018 Ei non si udirà più violenza nella tua terra; nè guasto, nè fracasso ne' tuoi confini; e chiamerai le tue mura: Salute, e le tue porte: Lode. 023 ISA 060 019 Tu non avrai più il sole per la luce del giorno, e lo splendor della luna non ti illuminerà più; ma il Signore ti sarà per luce eterna, e l'Iddio tuo ti [sarà] per gloria. 023 ISA 060 020 Il tuo sole non tramonterà più, e la tua luna non iscemerà [più]; perciocchè il Signore ti sarà per luce eterna, e i giorni del tuo duolo finiranno. 023 ISA 060 021 E quei del tuo popolo [saran] giusti tutti quanti; erederanno la terra in perpetuo; i rampolli che io avrò piantati, l'opera delle mie mani, [saranno] per glorificar me stesso. 023 ISA 060 022 Il piccolo diventerà un migliaio, ed il minimo una nazione possente. Io, il Signore, metterò prestamente ad effetto questa cosa al suo tempo. 023 ISA 061 001 LO Spirito del Signore Iddio [è] sopra di me; perciocchè il Signore mi ha unto, per annunziar le buone novelle a' mansueti; mi ha mandato, per fasciar quelli che hanno il cuor rotto; per bandir libertà a quelli che sono in cattività, ed apertura di carcere a' prigioni; 023 ISA 061 002 per pubblicar l'anno della benevolenza del Signore, e il giorno della vendetta del nostro Dio; per consolar tutti quelli che fanno cordoglio; 023 ISA 061 003 per proporre a quelli di Sion che fanno cordoglio, che sarà lor data una corona di gloria in luogo di cenere, olio di allegrezza in luogo di duolo, ammanto di lode in luogo di spirito angustiato; e che saranno chiamati: Querce di giustizia, piante che il Signore ha piantate, per glorificar sè stesso. 023 ISA 061 004 E riedificheranno i luoghi desolati già da lungo tempo, [e] ridirizzeranno le ruine antiche, rinnoveranno le città desolate, e i disertamenti di molte età [addietro]. 023 ISA 061 005 E gli stranieri staranno in piè, e pastureranno le vostre gregge; e i figliuoli de' forestieri [saranno] i vostri agricoltori, e i vostri vignaiuoli. 023 ISA 061 006 E voi sarete chiamati: Sacerdoti del Signore, e sarete nominati: Ministri dell'Iddio nostro; voi mangerete le facoltà delle genti, e vi farete magnifici della lor gloria. 023 ISA 061 007 In luogo della vostra confusione, [avrete] il doppio; e [invece dell]'ignominia, giubileranno nella loro porzione; perciò erederanno il doppio nel lor paese [ed] avranno allegrezza eterna. 023 ISA 061 008 Perciocchè io [sono] il Signore, che amo la dirittura, e odio la rapina con l'olocausto; e darò loro il lor premio in verità, e farò con loro un patto eterno. 023 ISA 061 009 E la lor progenie sarà riconosciuta fra le genti, e i lor discendenti in mezzo de' popoli; tutti quelli che li vedranno riconosceranno che quelli [son] la progenie [che il] Signore ha benedetta. 023 ISA 061 010 Io mi rallegrerò di grande allegrezza nel Signore, l'anima mia festeggerà nell'Iddio mio; perciocchè egli mi ha vestita di vestimenti di salute, mi ha ammantata dell'ammanto di giustizia; a guisa di sposo adorno di corona, ed a guisa di sposa acconcia co' suoi corredi. 023 ISA 061 011 Perciocchè, siccome la terra produce il suo germoglio, e come un orto fa germinar le cose che vi son seminate; così il Signore Iddio farà germogliar la giustizia e la lode, nel cospetto di tutte le genti. 023 ISA 062 001 PER amor di Sion, io non mi tacerò, e per amor di Gerusalemme, io non istarò cheto, finchè la sua giustizia esca fuori come uno splendore, e la sue salute lampeggi come una face. 023 ISA 062 002 Allora le genti vedranno la tua giustizia, e tutti i re la tua gloria. E sarai chiamata d'un nome nuovo, che la bocca del Signore avrà nominato; 023 ISA 062 003 e sarai una corona di gloria nella mano del Signore, ed una benda reale nella palma del tuo Dio. 023 ISA 062 004 Tu non sarai più chiamata: Abbandonata, e la tua terra non sarà più nominata: Desolata; anzi sarai chiamata: Il mio diletto [è] in essa; e la tua terra: Maritata; perciocchè il Signore prenderà diletto in te, e la tua terra avrà un marito. 023 ISA 062 005 Imperocchè, [siccome] il giovane sposa la vergine, [così] i tuoi figliuoli ti sposeranno; e [come] uno sposo si rallegra della [sua] sposa, [così] l'Iddio tuo si rallegrerà di te. 023 ISA 062 006 O Gerusalemme, io ho costituite delle guardie sopra le tue mura; quelle non si taceranno giammai, nè giorno, nè notte. [O voi] che ricordate il Signore, non abbiate mai posa; 023 ISA 062 007 e non gli date mai posa, infin che abbia stabilita, e rimessa Gerusalemme in lode nella terra. 023 ISA 062 008 Il Signore ha giurato per la sua destra, e per lo bracci della sua forza: Se io do più il tuo frumento a' tuoi nemici, per mangiarlo; e se i figliuoli degli stranieri bevono [più] il tuo mosto, intorno al quale tu ti sei afaticata. 023 ISA 062 009 Ma quelli che avranno ricolto [il frumento] lo mangeranno, e loderanno il Signore; e quelli che avranno vendemmiato il mosto lo berranno ne'cortili del mio santuario. 023 ISA 062 010 Passate, passate per le porte; acconciate il cammino del popolo; rilevate, rilevate la strada, toglietene le pietre, alzate la bandiera a' popoli. 023 ISA 062 011 Ecco, il Signore ha bandito [questo] infino alle estremità della terra. Dite alla figliuola di Sion: Ecco, [colui ch'è] la tua salute viene; ecco, la sua mercede [è] con lui, e la sua opera [è] davanti a lui. 023 ISA 062 012 E quelli saranno chiamati: Popol santo, Riscattati del Signore; e tu sarai chiamata: Ricercata, città non abbandonata. 023 ISA 063 001 CHI [è] costui, che viene d'Edom, di Bosra, co' vestimenti macchiati? costui, ch'è magnifico nel suo ammanto, che cammina nella grandezza della sua forza? Io [son desso], che parlo in giustizia, [e son] grande per salvare. 023 ISA 063 002 Perchè [vi è] del rosso nel tuo ammanto, e [perchè sono] i tuoi vestimenti come di chi calca nel torcolo? 023 ISA 063 003 Io ho calcato il tino tutto solo, e niuno d'infra i popoli [è stato] meco; ed io li ho calcati nel mio cruccio, e li ho calpestati nella mia ira; ed è sprizzato del lor sangue sopra i miei vestimenti, ed io ho bruttati tutti i miei abiti. 023 ISA 063 004 Perciocchè il giorno della vendetta[è] nel mio cuore, e l'anno dei miei riscattati è venuto. 023 ISA 063 005 Ed io ho riguardato, e non [vi è stato] alcuno che mi aiutasse; ed ho considerato con maraviglia, e non [vi è stato] alcuno che [mi] sostenesse; ma il mio braccio mi ha operata salute, e la mia ira [è] stata quella che mi ha sostenuto. 023 ISA 063 006 Ed io ho calcati i popoli nel mio cruccio, e li ho inebbriati nella mia ira, ed ho sparso il lor sangue a terra. 023 ISA 063 007 IO rammemorerò le benignità del Signore, [e] le sue lodi, secondo tutti i beneficii ch'egli ci ha fatti, e [secondo] il gran bene ch'egli ha fatto alla casa d'Israele, secondo le sue compassioni, e secondo la grandezza delle sue benignità. 023 ISA 063 008 Or egli aveva detto: Veramente essi [son] mio popolo, figliuoli che non traligneranno; e fu loro Salvatore. 023 ISA 063 009 In tutte le lor distrette, egli stesso [fu] in distretta; e l'Angelo della sua faccia li salvò: per lo suo amore, e per la sua clemenza, egli li riscattò, e li levò in ispalla, e li portò in ogni tempo. 023 ISA 063 010 Ma essi furon ribelli, e contristarono lo Spirito della sua santità; onde egli si convertì loro in nemico, egli stesso combattè contro a loro. 023 ISA 063 011 E pure egli si ricordò de' giorni antichi, di Mosè, [e] del suo popolo. [Ma ora], dove [è] colui che li trasse fuor del mare, co' pastori della sua greggia? dove [è] colui che metteva il suo Spirito santo in mezzo di loro? 023 ISA 063 012 Il quale faceva camminare il braccio della sua gloria alla destra di Mosè? il quale fendette le acque davanti a loro, per acquistarsi un nome eterno? 023 ISA 063 013 Il quale li condusse per gli abissi, [ove], come un cavallo per un deserto, non s'intopparono? 023 ISA 063 014 Lo Spirito del Signore li condusse pianamente, a guisa di bestia che scende in una valle; così conducesti il tuo popolo, per acquistarti un nome glorioso. 023 ISA 063 015 Riguarda dal cielo, dalla stanza della tua santità, e della tua gloria, e vedi; dove [è] la tua gelosia, la tua forza, e il commovimento delle tue interiora, e delle tue compassioni? Elle si son ristrette inverso me. 023 ISA 063 016 Certo, tu [sei] nostro Padre, benchè Abrahamo non ci conosca, e che Israele non ci riconosca; tu, Signore, [sei] nostro Padre, e il tuo Nome ab eterno [è: ] Redentor nostro. 023 ISA 063 017 Perchè, o Signore, ci hai traviati dalle tue vie, [ed] hai indurato il cuor nostro, per non temerti? Rivolgiti, per amor de' tuoi servitori, delle tribù della tua eredità. 023 ISA 063 018 Il popolo della tua santità è stato per poco tempo in possessione; i nostri nemici han calpestato il tuo santuario. 023 ISA 063 019 Noi siamo stati [come quelli] sopra i quali tu non hai giammai signoreggiato, [e] sopra i quali il tuo Nome non è invocato. 023 ISA 064 001 Oh! fendessi tu pure i cieli, e scendessi, sì che i monti colassero per la tua presenza! 023 ISA 064 002 a guisa che il fuoco divampa le cose che si fondono, [e] fa bollir l'acqua; per far conoscere il tuo Nome a' tuoi nemici, onde le genti tremassero per la tua presenza! 023 ISA 064 003 Quando tu facesti le cose tremende [che] noi non aspettavamo, tu discendesti, e i monti colarono per la tua presenza. 023 ISA 064 004 E giammai non si [è] udito, nè inteso con gli orecchi; [ed] occhio non ha [giammai] veduto altro Dio, fuor che te, [che] abbia fatte [cotali cose] a quelli che sperano in lui. 023 ISA 064 005 Tu ti facevi incontro a chi si rallegrava, ed operava giustamente; essi si ricorderanno di te nelle tue vie; ecco, tu ti sei gravemente adirato, avendo noi peccato; [noi ci ricorderemo di te] in perpetuo in quelle, e saremo salvati. 023 ISA 064 006 E noi siamo stati tutti quanti come una cosa immonda, e tutte le nostre giustizie [sono state] come un panno lordato; laonde siamo tutti quanti scaduti come una foglia, e le nostre iniquità ci hanno portati via come il vento. 023 ISA 064 007 E non [vi è stato] alcuno che abbia invocato il tuo Nome, che si sia destato per attenersi a te; perciocchè tu hai nascosta la tua faccia da noi, e ci hai strutti per mano delle nostre proprie iniquità. 023 ISA 064 008 Ma ora, o Signore, tu [sei] nostro Padre; noi [siamo] l'argilla, e tu [sei] il nostro formatore; e noi tutti [siamo] l'opera della tua mano. 023 ISA 064 009 O Signore, non essere adirato fino all'estremo, e non ricordarti in perpetuo dell'iniquità; ecco, riguarda, ti prego; noi tutti [siamo] tuo popolo. 023 ISA 064 010 Le città della tua santità son divenute un deserto; Sion è divenuta un deserto, Gerusalemme un luogo desolato. 023 ISA 064 011 La Casa della nostra santità, e della nostra gloria, [dove già] ti lodarono i nostri padri, è stata arsa col fuoco; e tutte le cose nostre più care sono state guaste. 023 ISA 064 012 O Signore, ti ratterrai tu sopra queste cose? tacerai tu, e ci affliggerai tu infino all'estremo? 023 ISA 065 001 IO sono stato ricercato da quelli che non domandavano [di me], io sono stato trovato da quelli che non mi cercavano; io ho detto alla gente che non si chiamava del mio Nome: Eccomi, eccomi. 023 ISA 065 002 Io ho stese tuttodì le mani ad un popolo ribello, il qual cammina per una via che non è buona, dietro a' suoi pensieri; 023 ISA 065 003 [ad] un popolo, che del continuo mi dispetta in faccia, che sacrifica nei giardini, e fa profumi sopra i mattoni. 023 ISA 065 004 Il qual dimora fra i sepolcri, e passa le notti ne' luoghi appartati; che mangia carne di porco, e [ne]'cui vaselli [vi è] del brodo di cose abbominevoli. 023 ISA 065 005 Che dice: Fatti in là, non accostarti a me; perciocchè io son più santo di te. Tali [sono] un fumo al mio naso, un fuoco ardente tuttodì. 023 ISA 065 006 Ecco, [tutto questo è] scritto nel mio cospetto; io non mi tacerò, ma [ne] farò la retribuzione; ne farò loro la retribuzione in seno. 023 ISA 065 007 Le vostre iniquità, e l'iniquità de' vostri padri, che han fatti profumi sopra i monti, e mi hanno villaneggiato sopra i colli, [son] tutte insieme, ha detto il Signore; perciò, io misurerò loro in seno il pagamento di ciò che han fatto fin dal principio. 023 ISA 065 008 Così ha detto il Signore: Siccome, quando si trova del mosto ne' grappoli, si dice: Non guastar la [vigna], perciocchè [vi è] della benedizione; così farò io per amor de' miei servitori, per non guastare ogni cosa. 023 ISA 065 009 E farò uscire di Giacobbe una progenie, e di Giuda de' possessori de' miei monti; ed i miei eletti possederanno la terra, ed i miei servitori abiteranno in essa. 023 ISA 065 010 E Saron sarà per mandra del minuto bestiame, e la valle di Acor per mandra del grosso; per lo mio popolo che mi avrà cercato. 023 ISA 065 011 Ma quant'è a voi che abbandonate il Signore, che dimenticate il monte della mia santità, che apparecchiate la mensa al [pianeta] Gad, e fate a piena coppa offerte da spandere a Meni, 023 ISA 065 012 io vi darò a conto alla spada, e voi tutti sarete messi giù per essere scannati; perciocchè io ho chiamato, e voi non avete risposto; io ho parlato, e voi non avete ascoltato; anzi avete fatto ciò che mi dispiace, ed avete eletto ciò che non mi aggrada. 023 ISA 065 013 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Ecco, i miei servitori mangeranno, e voi sarete affamati; ecco, i miei servitori berranno, e vio sarete assetati; ecco, i miei servitori si rallegreranno, e voi sarete confusi; 023 ISA 065 014 ecco, i miei servitori giubileranno di letizia di cuore, e voi striderete di cordoglio, ed urlerete di rottura di spirito. 023 ISA 065 015 E lascerete il vostro nome a' miei eletti, per [servir d]'esecrazione; e il Signore Iddio ti ucciderà; ma egli nominerà i suoi servitori d'un altro nome. 023 ISA 065 016 Colui che si benedirà nella terra si benedirà nell'Iddio di verità; e colui che giurerà nella terra giurerà per l'Iddio di perità; perciocchè le afflizioni di prima saranno dimenticate, e saranno nascoste dagli occhi miei. 023 ISA 065 017 Perciocchè, ecco, io creo nuovi cieli, e nuova terra; e le cose di prima non saranno [più] rammemorate, e non verranno [più] alla mente. 023 ISA 065 018 Anzi rallegratevi, e festeggiate in perpetuo, per le cose che io son per creare; perciocchè, ecco, io creerò Gerusalemme [per esser tutta] gioia, ed il suo popolo [per esser tutto] letizia. 023 ISA 065 019 Ed io festeggerò di Gerusalemme, e mi rallegrerò del mio popolo; ed in quella non si udirà più voce di pianto, nè voce di strido. 023 ISA 065 020 Non vi sarà più da indi innanzi bambino di [pochi] giorni nè vecchio, che non compia la sua età; perciocchè [chi] morrà d'età di cent'anni [sarà ancora] fanciullo, e il malfattore d'età di cent'anni sarà maledetto. 023 ISA 065 021 Ed edificheranno delle case, e [vi] abiteranno; e pianteranno delle vigne, e ne mangeranno il frutto. 023 ISA 065 022 Ei non avverrà [più] ch'essi edifichino [delle case], e che altri [vi] abiti [dentro]; ch'essi piantino, e che altri mangi [il frutto]; perciocchè i giorni del mio popolo [saranno] come i giorni degli alberi, e i miei eletti faranno invecchiar l'opera delle lor mani. 023 ISA 065 023 Non si affaticheranno [più] in vano, e non genereranno [più] a turbamento; perciocchè [saranno] la progenie de' benedetti del Signore, ed [avran] seco quelli che saranno usciti di loro. 023 ISA 065 024 Ed avverrà che, avanti che abbian gridato, io risponderò; mentre parleranno ancora, io [li] avrò esauditi. 023 ISA 065 025 Il lupo e l'agnello pastureranno insieme; e il leone mangerà lo strame come il bue; e il cibo della serpe [sarà] la polvere; [queste bestie], in tutto il monte della mia santità, non faranno danno, nè guasto; ha detto il Signore. 023 ISA 066 001 COSÌ ha detto il Signore: Il cielo [è] il mio trono, e la terra [è] lo scannello de' miei piedi; dove [è] la Casa che voi mi edifichereste? e dove [è] il luogo del mio riposo? 023 ISA 066 002 E la mia mano ha fatte tutte queste cose, onde tutte sono state [prodotte], dice il Signore; a chi dunque riguarderò io? all'afflitto, ed al contrito di spirito, ed a colui che trema alla mia parola. 023 ISA 066 003 Chi scanna un bue [mi è come se] uccidesse un uomo; chi sacrifica una pecora [mi è come se] tagliasse il collo ad un cane; chi offerisce offerta [mi è come se offerisse] sangue di porco; chi fa profumo d'incenso per ricordanza [mi è come se] benedicesse un idolo. Come essi hanno scelte le lor vie, e l'anima loro ha preso diletto nelle loro abbominazioni, 023 ISA 066 004 io altresì sceglierò i lor modi di fare, e farò venir sopra loro le cose ch'essi temono; perciocchè, io ho gridato, e non [vi è stato] alcuno che rispondesse; io ho parlato, ed essi non hanno ascoltato; anzi hanno fatto quello che mi dispiace, ed hanno scelto ciò che non mi aggrada. 023 ISA 066 005 Ascoltate la parola del Signore, voi che tremate alla sua parola. I vostri fratelli che vi odiano, e vi scacciano per cagion del mio Nome, hanno detto: Apparisca pur glorioso il Signore. Certo egli apparirà in vostra letizia, ed essi saran confusi. 023 ISA 066 006 [Vi è] un suono di strepito [ch'esce] della città, un romore [che esce] del tempio; [ch'è] la voce del Signore, che rende la retribuzione a' suoi nemici. 023 ISA 066 007 Quella ha partorito innanzi che sentisse le doglie del parto; innanzi che le venissero i dolori, si è sgravidata di un figliuol maschio. 023 ISA 066 008 Chi udì mai una cotal cosa? chi vide mai cose simili? potrebbe un paese esser partorito in un giorno? o potrebbe una nazione nascere ad una volta, che Sion abbia sentite le doglie del parto, ed abbia partoriti i suoi figliuoli, come prima ha sentiti i dolori del parto? 023 ISA 066 009 Io, che fo partorire, non potrei io generare? dice il Signore; io, che fo generare, sarei io sterile? dice l'Iddio tuo. 023 ISA 066 010 Rallegratevi con Gerusalemme, e festeggiate in essa, [voi] tutti che l'amate; gioite con lei d'una [gran] gioia, [voi] tutti che facevate cordoglio di lei. 023 ISA 066 011 Acciocchè poppaite, e siate saziati della mammella della sue consolazioni; acciocchè mungiate, e godiate dello splendor della sua gloria. 023 ISA 066 012 Perciocchè, così ha detto il Signore: Ecco, io rivolgo verso lei la pace, a guisa di fiume; e la gloria delle genti, a guisa di torrente traboccato; e voi [la] succerete, [e] sarete portati sopra i fianchi, e sarete sollazzati sopra le ginocchia. 023 ISA 066 013 Io vi consolerò, a guisa di un fanciullo che sua madre consola; e voi sarete consolati in Gerusalemme. 023 ISA 066 014 E voi vedrete, e il vostro cuore si rallegrerà, e le vostre ossa germoglieranno come erba; e la mano del Signore verso i suoi servitori sarà conosciuta; ma egli si adirerà contro a' suoi nemici. 023 ISA 066 015 Perciocchè, ecco, il Signore verrà con fuoco, ed i suoi carri [verranno] a guisa di turbo; per rendere l'ira sua con indegnazione e la sua minaccia con fiamme di fuoco. 023 ISA 066 016 Perciocchè il Signore farà giudicio con fuoco, e con la sua spada, sopra ogni carne; e gli uccisi dal Signore saranno in gran numero. 023 ISA 066 017 Quelli che si santificano, e si purificano ne' giardini, dietro ad Ahad, nel mezzo; che mangiano carne di porco, e cose abbominevoli, e topi, saran consumati tutti quanti, dice il Signore. 023 ISA 066 018 Ora, quant'è a me, [essendo tali] le loro opere, e i lor pensieri, [il tempo] viene che io raccoglierò tutte le genti, e lingue; ed esse verranno, e vedranno la mia gloria. 023 ISA 066 019 E metterò in coloro un segnale, e manderò quelli d'infra loro, che saranno scampati, alle genti, in Tarsis, in Pul, ed in Lud, dove tirano dell'arco; in Tubal, ed in Iavan, ed [al]le isole lontane, che non hanno udita la mia fama, e non hanno veduta la mia gloria; e quelli annunzieranno la mia gloria fra le genti. 023 ISA 066 020 E addurranno tutti i vostri fratelli, d'infra tutte le genti, [per] offerta al Signore, sopra cavalli, in carri, in lettighe, sopra muli, e sopra dromedari, al monte della mia santità, in Gerusalemme, ha detto il Signore; siccome i figliuoli d'Israele portano l'offerta in un vaso netto alla Casa del Signore. 023 ISA 066 021 Ed anche ne prenderò d'infra loro per sacerdoti, [e] Leviti, ha detto il Signore. 023 ISA 066 022 Perciocchè, siccome i nuovi cieli a la nuova terra che io farò, saranno stabili nel mio cospetto, dice il Signore; così ancora sarà stabile la vostra progenie, ed il vostro nome. 023 ISA 066 023 Ed avverrà, che da calendi a calendi, e da sabato a sabato, ogni carne verrà, per adorar nel mio cospetto, ha detto il Signore. 023 ISA 066 024 Ed usciranno, e vedranno i corpi morti degli uomini che saran proceduti dislealmente meco; perciocchè il verme loro non morrà, ed il fuoco loro non sarà spento; e saranno in abbominio ad ogni carne. # # BOOK 024 JER Jeremiah Geremia 024 JER 001 001 Le parole di Geremia, figliuolo di Hilchia, d'infra i sacerdoti [che dimoravano] in Anatot, nella contrada di Beniamino; 024 JER 001 002 al quale fu [indirizzata] la parola del Signore, a' dì di Giosia, figliuolo di Amon, re di Giuda, nell'anno tredicesimo del suo regno. 024 JER 001 003 E fu ancora [appresso] a' dì di Gioiachim, figliuolo di Giosia, re di Giuda: infino al fine dell'anno undecimo di Sedechia, figliuolo di Giosia, re di Giuda; finchè Gerusalemme fu menata in cattività, [che fu] nel quinto mese. 024 JER 001 004 LA parola del Signore adunque mi fu [indirizzata], dicendo: 024 JER 001 005 Io ti ho conosciuto, avanti che ti formassi nel ventre; e avanti che tu uscissi della matrice, io ti ho consecrato, io ti ho costituito profeta alle genti. 024 JER 001 006 Ed io risposi: Ahi! Signore Iddio! ecco, io non so parlare; perciocchè io [son] fanciullo. 024 JER 001 007 E il Signore mi disse: Non dire: Io [son] fanciullo; perciocchè tu andrai dovunque io ti manderò, e dirai tutte le cose che io ti comanderò. 024 JER 001 008 Non temer di loro; conciossiachè io [sia] teco per liberati, dice il Signore. 024 JER 001 009 E il Signore distese la sua mano, e mi toccò la bocca. Poi il Signore mi disse: Ecco, io ho messe le mie parole nella tua bocca. 024 JER 001 010 Vedi, io ti ho oggi costituito sopra le genti, e sopra i regni; per divellere, per diroccare, per disperdere, e per distruggere; [ed altresì] per edificare, e per piantare. 024 JER 001 011 Poi la parola del Signore mi fu [indirizzata], dicendo: Che vedi, Geremia? Ed io dissi: Io veggo una verga di mandorlo. 024 JER 001 012 Ed il Signore mi disse: Bene hai veduto; conciossiachè io sia vigilante, ed intento a mandare ad esecuzione la mia parola. 024 JER 001 013 Poi la parola del Signore mi fu [indirizzata] la seconda volta, dicendo: Che vedi? Ed io dissi: Io veggo una pignatta che bolle, la cui bocca è [volta] verso il Settentrione. 024 JER 001 014 E il Signore mi disse: Dal Settentrione traboccherà il male sopra tutti gli abitanti del paese. 024 JER 001 015 Perciocchè, ecco, io chiamo tutte le nazioni de' regni del Settentrione, dice il Signore; e verranno, e porranno ciascuna il suo seggio reale all'entrata delle porte di Gerusalemme, ed appresso tutte le sue mura d'ogni intorno, ed appresso tutte le città di Giuda. 024 JER 001 016 Ed io pronunzierò i miei giudicii contro a loro, per tutta la lor malvagità per la quale mi hanno abbandonato, ed han fatti profumi ad altri dii, ed hanno adorate le opere delle lor mani. 024 JER 001 017 Tu adunque, cingiti i lombi, e levati, e di' loro tutto ciò che io ti comanderò; non aver spavento di loro, che talora io non ti fiacchi nel lor cospetto. 024 JER 001 018 E quant'è a me, ecco, io ti ho oggi posto come una città di fortezza, e come una colonna di ferro, e come mura di rame, contro a tutto il paese; contro ai re di Giuda, a' suoi principi, a' suoi sacerdoti, ed al popolo del paese. 024 JER 001 019 Ed essi combatteranno contro a te, ma non vi vinceranno; perciocchè io [son] teco, per liberarti, dice il Signore. 024 JER 002 001 LA parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 024 JER 002 002 Va', e grida agli orecchi di Gerusalemme, dicendo: Così ha detto il Signore: Io mi ricordo di te, della benignità [che io usai inverso te] nella tua giovanezza, dell'amore [che io ti portava nel tempo] delle tue sponsalizie, quando tu comminavi dietro a me per lo deserto, per terra non seminata. 024 JER 002 003 Israele [era] una cosa santa al Signore, le primizie della sua rendita; tutti quelli che lo divoravano erano colpevoli, male ne avveniva loro, dice il Signore. 024 JER 002 004 Ascoltate la parola del Signore, casa di Giacobbe, e [voi] tutte le famiglie della casa d'Israele. 024 JER 002 005 Così ha detto il Signore: Quale iniquità hanno trovata i vostri padri in me, che si sono allontanati da me, e sono andati dietro alla vanità, e son divenuti vani? 024 JER 002 006 E non hanno detto: Dove [è] il Signore, che ci ha tratti fuor del paese di Egitto; che ci ha condotti per lo deserto; per un paese di solitudine e di sepolcri; per un paese di aridità, e d'ombra di morte; per un paese, per lo quale non passò mai, ed ove non abitò mai alcuno? 024 JER 002 007 Or io vi ho menati in un paese di Carmel, per mangiar del suo frutto, e de' suoi beni; ma voi, essendovi entrati, avete contaminata la mia terra, ed avete renduta abbominevole la mia eredità. 024 JER 002 008 I sacerdoti non hanno detto: Dove [è] il Signore? e quelli che trattano la Legge non mi han conosciuto, e i pastori hanno commesso misfatto contro a me, ed i profeti hanno profetizzato per Baal, e sono andati dietro a cose che non giovano nulla. 024 JER 002 009 Perciò, io contenderò ancora con voi, dice il Signore; e contenderò co' figliuoli de' vostri figliuoli. 024 JER 002 010 Perciocchè, passate nell'isole di Chittim, e riguardate; mandate in Chedar e considerate bene, e vedete se avvenne mai una cotal cosa. 024 JER 002 011 Evvi gente alcuna che abbia mutati i [suoi] dii, i quali però non [son] dii? ma il mio popolo ha mutata la sua gloria in ciò che non giova nulla. 024 JER 002 012 Cieli, siate attoniti di questo, ed abbiate[ne] orrore; siate[ne] grandemente desolati, dice il Signore. 024 JER 002 013 Perciocchè il mio popolo ha fatti due mali: hanno abbandonato me, fonte d'acqua viva, per cavarsi delle cisterne, cisterne rotte, che non ritengono l'acqua. 024 JER 002 014 Israele [è egli] servo? [è] egli uno [schiavo] nato in casa? perchè [dunque] è egli in preda? 024 JER 002 015 I leoncelli han ruggito, ed hanno messe le lor grida contro a lui, ed hanno ridotto il suo paese in desolazione; le sue città sono state arse, senza che alcuno vi abiti [più]. 024 JER 002 016 Eziandio i figliuoli di Nof, e di Tahafnes, ti fiaccheranno la sommità del capo. 024 JER 002 017 Non sei tu quella che fai questo a te stessa, abbandonando il Signore Iddio tuo, nel tempo ch'egli ti conduce per lo cammino? 024 JER 002 018 Ed ora, che hai tu a fare per lo cammino di Egitto, per bere dell'acque di Sihor? ovvero, che hai tu a fare per lo cammino di Assiria, per bere dell'acque del Fiume? 024 JER 002 019 La tua malvagità ti castigherà, ed i tuoi sviamenti ti condanneranno; e tu saprai, e vedrai ch'egli [è] una mala ed amara cosa, che tu abbia lasciato il Signore Iddio tuo, e che lo spavento di me non [sia] in te, dice il Signore Iddio degli eserciti. 024 JER 002 020 Perciocchè io già ab antico avea spezzato il tuo giogo, [e] rotti i tuoi legami; tu hai detto: Io non sarò [mai più] serva; perciocchè tu scorri fornicando sopra ogni alto colle, e sotto ogni albero verdeggiante. 024 JER 002 021 Or ti avea io piantata di viti nobili, di una generazione vera tutta quanta; e come mi ti sei mutata in tralci tralignanti di vite strana? 024 JER 002 022 Avvegnachè tu ti lavi col nitro, ed usi attorno a te assai erba di purgatori di panni; pure è la tua iniquità suggellata nel mio cospetto, dice il Signore Iddio. 024 JER 002 023 Come diresti: Io non mi sono contaminata? io non sono andata dietro ai Baali? Riguarda il tuo procedere nella valle, riconosci quello che tu hai fatto, o dromedaria leggiera, che involvi le tue vie; 024 JER 002 024 asina salvatica, avvezza [a star] nel deserto, che sorbisce il vento a sua voglia; chi potrebbe stornare una sua opportunità? niuno di quelli che la cercano si stancherà [per trovarla]; la troveranno nel suo mese. 024 JER 002 025 Rattieni il tuo piè, che non sia scalzo; e la tua gola, che non abbia sete; ma tu hai detto: Non vi è rimedio, no; perciocchè io amo gli stranieri, ed andrò dietro a loro. 024 JER 002 026 Come è confuso il ladro, quando è colto, così sarà confusa la casa d'Israele; essi, i loro re, i lor principi, i lor sacerdoti, ed i lor profeti; 024 JER 002 027 che dicono al legno: Tu [sei] mio padre; ed alla pietra: Tu ci hai generati. Conciossiachè mi abbiano volte le spalle, e non la faccia; e pure, al tempo della loro avversità, dicono: Levati, e salvaci. 024 JER 002 028 Ma, dove [sono] i tuoi dii, che tu ti hai fatti? levinsi, se pur ti potranno salvare al giorno della tua avversità; perciocchè, o Giuda, tu hai avuti tanti dii, quante città. 024 JER 002 029 Perchè contendereste meco? voi tutti vi siete portati dislealmente inverso me, dice il Signore. 024 JER 002 030 Indarno ho percossi i vostri figliuoli; non hanno ricevuta correzione; la vostra spada ha divorati i vostri profeti, a guisa d'un leone guastatore. 024 JER 002 031 O generazione, considerate voi stessi la parola del Signore; sono io stato ad Israele un deserto? [sono io stato] una terra caliginosa? perchè ha detto il mio popolo: Noi siamo signori; non verremo più a te? 024 JER 002 032 La vergine dimenticherà ella i suoi ornamenti, [o] la sposa i suoi fregi? ma il mio popolo mi ha dimenticato, già da giorni innumerabili. 024 JER 002 033 Perchè ti rendi [così] vezzosa nel tuo procedere, per procacciare amore? laonde tu hai insegnati i tuoi costumi, eziandio alle malvage femmine. 024 JER 002 034 Oltre a ciò, ne' tuoi lembi si è trovato il sangue delle persone de' poveri innocenti, i quali tu non avevi colti sconficcando; anzi [li hai uccisi] per tutte queste cose. 024 JER 002 035 E pur tu dici: Certo, io sono innocente; l'ira sua si è pure stornata da me. Ecco, io contenderò teco per ciò che tu hai detto: Io non ho peccato. 024 JER 002 036 Perchè trascorri cotanto or qua, or là, mutando il tuo cammino? tu sarai confusa di Egitto, come sei stata confusa di Assur. 024 JER 002 037 Eziandio d'appresso a costui uscirai con le mani in sul capo; perciocchè il Signore riprova le tue confidanze, e tu non prospererai in esse. 024 JER 003 001 Vogliam dire che, se un marito manda via la sua moglie, ed ella, partitasi d'appresso a lui, si marita ad un altro, [quel primo] ritorni più a lei? quella terra, [ove ciò si farebbe], non sarebbe ella del tutto contaminata? Ora, tu hai fornicato con molti amanti; ma pure, ritorna a me, dice il Signore. 024 JER 003 002 Alza gli occhi tuoi verso i luoghi elevati, e riguarda dove tu non sii stata viziata? Tu sedevi in su le vie alla posta di quelli, a guisa d'Arabo nel deserto; e [così] hai contaminato il paese per le tue fornicazioni, e per la tua malvagità. 024 JER 003 003 Laonde le pioggie sono state divietate, e non vi è stata pioggia dell'ultima stagione; e tu hai avuta una fronte di meretrice, tu hai ricusato di vergognarti. 024 JER 003 004 Non griderai tu oramai a me: Padre mio, tu [sei] il conduttor della mia giovanezza? 024 JER 003 005 Ritiene egli [l'ira sua] in perpetuo? [la] guarda egli sempremai? Ecco, tu hai parlato, ma hai fatti tanti mali, quanti hai potuto. 024 JER 003 006 IL Signore mi disse ancora al tempo del re Giosia: Hai tu veduto quel che la sviata Israele ha fatto? [come] ella è andata sopra ogni alto monte, e sotto ogni albero verdeggiante, e quivi ha fornicato? 024 JER 003 007 E pure, dopo ch'ebbe fatte tutte queste cose, io [le] dissi: Convertiti a me; ma ella non si convertì; e [ciò] vide la disleale Giuda, sua sorella. 024 JER 003 008 Ed io ho veduto che con tutto che, avendo la sviata Israele commesso adulterio, io l'avessi mandata via, e le avessi dato il libello del suo ripudio, la disleale Giuda, sua sorella, non ha però temuto; anzi è andata, ed ha fornicato anch'ella. 024 JER 003 009 E per la lubricità delle sue fornicazioni, è avvenuto che il paese è stato contaminato; ed ella ha commesso adulterio con la pietra e col legno. 024 JER 003 010 E pure anche, con tutto ciò, la disleale Giuda, sorella di quell' [altra], non si è convertita a me con tutto il cuor suo; anzi con menzogna, dice il Signore. 024 JER 003 011 E il Signore mi disse: La sviata Israele si è mostrata più giusta che la disleale Giuda. 024 JER 003 012 Va', e grida queste parole verso Aquilone, e di': Convertiti, o sviata Israele, dice il Signore; [ed] io non farò cadere l'ira mia addosso a voi; perciocchè io [son] benigno, dice il Signore; io non guardo [l'ira mia] in perpetuo. 024 JER 003 013 Sol riconosci la tua iniquità; conciossiachè tu abbia commesso misfatto contro al Signore Iddio tuo, e ti sii prostituita agli stranieri sotto ogni albero verdeggiante, e non abbiate atteso alla mia voce, dice il Signore. 024 JER 003 014 Convertitevi, figliuoli ribelli, dice il Signore; perciocchè io vi ho sposati; ed ancora vi prenderò, uno d'una città, e due l'una famiglia, e vi condurrò in Sion. 024 JER 003 015 E vi darò de' pastori secondo il mio cuore, che vi pasceranno di scienza e d'intendimento. 024 JER 003 016 Ed avverrà che quando sarete moltiplicati, ed accresciuti nella terra; in quel tempo, dice il Signore, non si dirà più: L'Arca del patto del Signore; ed essa non verrà [più] a mente, e non ne sarà [più] memoria, e non sarà più ricercata, e non sarà più rifatta. 024 JER 003 017 In quel tempo Gerusalemme sarà chiamata: Il trono del Signore; e tutte le genti si accoglieranno a lei, al Nome del Signore in Gerusalemme; e non andranno più dietro alla durezza del lor cuore malvagio. 024 JER 003 018 In que' giorni, la casa di Giuda andrà alla casa d'Israele, e se ne verranno insieme dal paese d'Aquilone, nel paese che io ho dato in eredità a' vostri padri. 024 JER 003 019 Ma io ho detto: Come ti riporrò io fra i [miei] figliuoli, e ti darò il paese desiderabile, la bella eredità degli eserciti delle genti? Ed io ho detto: Tu mi chiamerai: Padre mio, e non ti rivolgerai indietro da me. 024 JER 003 020 Certo, [siccome] una moglie è disleale al suo consorte, lasciandolo; così voi, o casa d'Israele, siete stati disleali inverso me, dice il Signore. 024 JER 003 021 Una voce è stata udita sopra i luoghi elevati, un pianto di supplicazioni de' figliuoli d'Israele; perchè hanno pervertita la lor via, [ed] hanno dimenticato il Signore Iddio loro. 024 JER 003 022 Convertitevi, figliuoli ribelli, [ed] io guarirò le vostre ribellioni. Ecco, noi veniamo a te, perciocchè tu [sei] il Signore Iddio nostro. 024 JER 003 023 Certo, in vano [si aspetta la salute] dai colli, [dalla] moltitudine de'monti; certo, nel Signore Iddio nostro [è posta] la salute d'Israele. 024 JER 003 024 E quella cosa vergognosa ha consumata la sostanza de' padri nostri, fin dalla nostra fanciullezza; le lor pecore, i lor buoi, i lor figliuoli, e le lor figliuole. 024 JER 003 025 Noi giacciamo nella nostra vergogna, e la nostra ignominia ci copre; perciocchè noi, ed i nostri padri, abbiam peccato contro al Signore Iddio nostro, dalla nostra fanciullezza infino a questo giorno; e non abbiamo ascoltata la voce del Signore Iddio nostro. 024 JER 004 001 O Israele, se tu ti converti, dice il Signore, convertiti a me; e se tu togli dal mio cospetto le tue abbominazioni, e non vai più vagando, 024 JER 004 002 e giuri: Il Signore vive, veracemente, dirittamente, e giustamente; allora, le genti si benediranno in te, e in te si glorieranno. 024 JER 004 003 Perciocchè, così ha detto il Signore a que' di Giuda, e di Gerusalemme: Aratevi il campo novale, e non seminate fra le spine. 024 JER 004 004 Uomini di Giuda, ed abitanti di Gerusalemme, circoncidetevi al Signore, e togliete l'incirconcisione del vostro cuore; che talora l'ira mia non esca a guisa di fuoco, e non arda, e non [vi sia] alcuno che [la] spenga; per la malvagità de' vostri fatti. 024 JER 004 005 ANNUNZIATE in Giuda, e bandite in Gerusalemme, e dite: Sonate la tromba per lo paese, gridate, raunate [il popolo], e dite: Raccoglietevi, ed entriamo nelle città forti. 024 JER 004 006 Alzate la bandiera verso Sion, fiuggite di forza, non restate; perciocchè io fo venir d'Aquilone na calamità, ed una gran ruina. 024 JER 004 007 Il leone è salito fuor del suo ricetto, e il distruggitore delle genti è partito; egli è uscito del suo luogo, per mettere il tuo paese in desolazione, [e per far che] le tue città sieno ruinate, per modo che niuno abiti [più in esse]. 024 JER 004 008 Perciò, cingetevi di sacchi, fate cordoglio, ed urlate; imperocchè l'ardor dell'ira del Signore non si è stornato da noi. 024 JER 004 009 Ed avverrà in quel giorno, dice il Signore, che il cuor del re, e de' principi, verrà meno; e i sacerdoti saranno stupefatti, ed i profeti attoniti. 024 JER 004 010 Ed io ho detto: Ahi! Signore Iddio! hai tu pure ingannato questo popolo, e Gerusalemme, dicendo: Voi avrete pace; e pur la spada è giunta infino all'anima! 024 JER 004 011 In quel tempo si dirà a questo popolo, ed a Gerusalemme: Un vento secco, [qual soffia] ne' luoghi elevati, [soffia] nel deserto, traendo verso la figliuola del mio popolo; [il quale] non [è] da sventolare, nè da nettare; 024 JER 004 012 un vento, più forte che tali [venti], verrà da parte mia; ora anch'io pronunzierò loro i [miei] giudicii. 024 JER 004 013 Ecco, colui salirà a guisa di nuvole, ed i suoi carri [saranno] come un turbo; i suoi cavalli saranno più leggieri che aquile. Guai a noi! perciocchè siamo deserti. 024 JER 004 014 O Gerusalemme, lava il cuor tuo di malvagità, acciocchè tu sii salvata; infino a quando albergherai tu dentro di te i pensieri della tua iniquità? 024 JER 004 015 Conciossiachè [vi sia] na voce, che annunzia che l'iniquità [è maggiore] che in Dan; e bandisce [ch'ella è più grave] che nel monte di Efraim. 024 JER 004 016 Avvertite le genti; ecco, adunate a grida contro a Gerusalemme degli assediatori, che vengano di lontan paese, e mandino fuori le lor grida contro alle città di Giuda. 024 JER 004 017 Essi si son posti contro a Gerusalemme d'ogn'intorno, a guisa delle guardie de' campi; perciocchè ella mi è stata ribella, dice il Signore. 024 JER 004 018 Il tuo procedere, ed i tuoi fatti, ti hanno fatte queste cose; questa tua malvagità [ha fatto] che [ti è avvenuta] amaritudine, e ch'ella ti è giunta infino al cuore. 024 JER 004 019 [Ahi!] le mie interiora, le mie interiora! io sento un gran dolore; [ahi!] il chiuso del mio cuore! il mio cuore romoreggia in me; io non posso racchetarmi; perciocchè, o anima mia, tu hai udito il suon della tromba, lo stormo della guerra. 024 JER 004 020 Una ruina è chiamata dietro all'altra ruina; conciossiachè tutto il paese sia guasto; le mie tende sono state di subito guaste, [ed] i miei teli in un momento. 024 JER 004 021 Infino a quando vedrò la bandiera, [e] udirò il suon della tromba? 024 JER 004 022 [Questo è] perciocchè il mio popolo [è] stolto, [e] non mi conoscono; son figliuoli pazzi, e non hanno alcuno intendimento; ben [sono] cauti a far male, ma non hanno alcun conoscimento da far bene. 024 JER 004 023 Io ho riguardata la terra; ed ecco, [era] una cosa tutta guasta, e deserta; [ho] anche [riguardati] i cieli, e la lor luce non era più. 024 JER 004 024 Ho riguardati i monti; ed ecco, tremavano, e tutti i colli erano scrollati. 024 JER 004 025 Io ho riguardato; ed ecco, gli uomini non [erano più]; ed anche tutti gli uccelli de' cieli si erano dileguati. 024 JER 004 026 Io ho riguardato; ed ecco, Carmel [era] un deserto, e tutte le sue città erano distrutte dal Signore, per l'ardor della sua ira. 024 JER 004 027 Perciocchè, così ha detto il Signore: Tutto il paese sarà desolato, ma non farò [ancora] fine. 024 JER 004 028 Per tanto la terra farà cordoglio, e i cieli di sopra scureranno; perciocchè io ho pronunziata, io ho pensata [la cosa], e non me ne pentirò, nè storrò. 024 JER 004 029 Tutte le città se ne fuggono, per lo strepito de' cavalieri, e de' saettatori; entrano in [boschi] folti, e salgono sopra le rocce; ogni città [è] abbandonata, e niuno vi abita [più]. 024 JER 004 030 E tu, o distrutta, che farai? benchè tu ti vesti di scarlatto, e ti adorni di fregi d'oro, e ti stiri gli occhi col liscio, in vano ti abbellisci; gli amanti ti hanno a schifo, cercano l'anima tua. 024 JER 004 031 Perciocchè io ho udito un grido, come di donna che partorisce; una distretta, come di donna che è sopra parto del suo primogenito; il grido della figliuola di Sion, [che] sospira ansando, ed allarga le palme delle sue mani, [dicendo: ] Ahi lassa me! perciocchè l'anima mi vien meno per gli ucciditori. 024 JER 005 001 Andate attorno per le strade di Gerusalemme, e riguardate ora, e riconoscete, e cercate per le sue piazze, se trovate un [solo] uomo; se vi è alcuno che operi dirittamente, che cerchi la lealtà; ed io le perdonerò. 024 JER 005 002 E se pur dicono: Il Signor vive; certo giurano falsamente. 024 JER 005 003 O Signore, non [sono] gli occhi tuoi [volti] verso la lealtà: tu li hai percossi, e non è lor doluto; tu li hai consumati, [ed] han ricusato di ricevere correzione; hanno indurata la faccia loro, più che un sasso; hanno rifiutato di convertirsi. 024 JER 005 004 Or io diceva: [Questi] son solo i miseri; sono insensati; perciocchè non conoscono la via del Signore, la Legge dell'Iddio loro. 024 JER 005 005 Io me ne andrò a grandi, e parlerò con loro; perciocchè essi conoscono la via del Signore, la Legge dell'Iddio loro; ma essi tutti quanti hanno spezzato il giogo, hanno rotti i legami. 024 JER 005 006 Perciò il leone della selva li ha percossi, il lupo del vespro li ha deserti, il pardo sta in guato presso alle lor città; chiunque ne uscirà sarà lacerato; perciocchè i lor misfatti sono moltiplicati, le lor ribellioni si son rinforzate. 024 JER 005 007 Come ti perdonerei io questo? i tuoi figliuoli mi hanno lasciato, ed han giurato per [quelli che] non [sono] dii; ed avendoli io satollati, han commesso adulterio; e si sono adunati a schiere in casa della meretrice. 024 JER 005 008 Quando si levano la mattina, [son come] cavalli ben pasciuti: ciascun di loro ringhia dietro alla moglie del suo prossimo. 024 JER 005 009 Non farei io punizione di queste cose? dice il Signore; e non vendicherebbesi l'anima mia d'una cotal gente? 024 JER 005 010 Salite su le sue mura, e guastate, e non fate fine; togliete via i suoi ripari; perciocchè non son del Signore. 024 JER 005 011 Conciossiachè la casa d'Israele, e la casa di Giuda, si sieno portate del tutto dislealmente inverso me, dice il Signore. 024 JER 005 012 Han rinnegato il Signore, ed han detto: Egli non [è: ] e male alcuno non ci verrà addosso; e non vedremo spada, nè fame; 024 JER 005 013 e i profeti andranno al vento, e non [vi è] oracolo alcuno in loro; così sarà lor fatto. 024 JER 005 014 Per tanto, così ha detto il Signore Iddio degli eserciti: Perciocchè voi avete proferita questa parola, ecco, io farò che le mie parole saranno nella tua bocca come un fuoco, e questo popolo [sarà] come legne, e [quel fuoco] lo divorerà. 024 JER 005 015 O casa d'Israele, ecco, io fo venir sopra voi, dice il Signore, una gente di lontano; [ella è] una gente poderosa, una gente antica, una gente, della quale tu non saprai la lingua, e non intenderai quel che dirà. 024 JER 005 016 Il suo turcasso [sarà] come un sepolcro aperto, essi tutti [saranno] uomini di valore. 024 JER 005 017 Ed ella mangerà la tua ricolta, ed il tuo pane, [che] i tuoi figliuoli, e le tue figliuole doveano mangiare; mangerà le tue pecore, e i tuoi buoi; mangerà [i frutti del]le tue vigne, e [de]'tuoi fichi; [e] con la spada ridurrà allo stremo le città forti, nelle quali tu ti confidi. 024 JER 005 018 E pure anche in que' giorni, dice il Signore, non farò fine con voi. 024 JER 005 019 Ed avverrà che vio direte: Perchè ci ha il Signore Iddio nostro fatte tutte queste cose? Allora tu di' loro: Siccome voi mi avete lasciato, e avete servito a dii stranieri nel vostro paese, così servirete a stranieri in paese non vostro. 024 JER 005 020 Annunziate questo nella casa di Giacobbe, e banditelo in Giuda, dicendo: 024 JER 005 021 Ascoltate ora questo, o popolo stolto, e che non ha senno; che ha occhi, e non vede; orecchi, e non ode. 024 JER 005 022 Non mi temerete voi? dice il Signore; non avrete voi spavento di me, che ho, per istatuto perpetuo, posta la rena per termine del mare, il quale egli non trapasserà; e [benchè] le sue onde si commuovano, non però verranno al disopra; e [benchè] romoreggino, non però lo trapasseranno? 024 JER 005 023 Ma questo popolo ha un cuor ritroso e ribello; si sono stornati, e se ne sono iti; 024 JER 005 024 e non han detto nel cuor loro: Deh! temiamo il Signore Iddio nostro, che dà la pioggia della prima e dell'ultima stagione, al suo tempo; [che] ci conserva le settimane ordinate per la mietitura. 024 JER 005 025 Le vostre iniquità hanno stornate queste cose, e i vostri peccati vi han divietato il bene. 024 JER 005 026 Perciocchè fra il mio popolo si son trovati degli empi, [che] stanno a guato, a guisa che gli uccellatori se ne stanno cheti; [e] rizzano trappole da prendere uomini. 024 JER 005 027 Come la gabbia è piena di uccelli, così le case loro [son] piene d'inganno; perciò, sono aggranditi, ed arrichiti. 024 JER 005 028 Son divenuti grassi, e lisci; e pure ancora hanno passati di mali accidenti; non fanno ragione alcuna, non pure all'orfano, e pur prosperano; e non fanno diritto a' poveri. 024 JER 005 029 Non farei io punizione di queste cose? dice il Signore; non vendicherebbesi l'anima mia d'una cotal gente? 024 JER 005 030 Cosa stupenda e brutta è avvenuta nella terra: 024 JER 005 031 i profeti han profetizzato con menzogna; e i sacerdoti han signoreggiato, [appoggiandosi] sopra le mani di essi; e il mio popolo l'ha amato così. Ora, che farete voi alla fine? 024 JER 006 001 Fuggite di forza, figliuoli di Beniamino, del mezzo di Gerusalemme; e sonate la tromba in Tecoa, ed alzate il segnale del fuoco sopra Bet-cherem; perciocchè una calamità, e gran ruina, è apparita dal Setentrione. 024 JER 006 002 Io avea fatta la figliuola di Sion simile ad una donna bella e delicata. 024 JER 006 003 Dei pastori verranno contro a lei con le lor mandre; tenderanno d'ogn'intorno contro a lei i [lor] padiglioni; ciascuno pasturerà dal lato suo. 024 JER 006 004 Preparate la battaglia contro a lei, levatevi, e saliamo in pien mezzodì. Guai a noi! perciocchè il giorno è dichinato, e le ombre del vespro si sono allungate. 024 JER 006 005 Levatevi, e saliamo di notte, e guastiamo i suoi palazzi. 024 JER 006 006 Perciocchè, così ha detto il Signor degli eserciti: Tagliate degli alberi, e fate degli argini contro a Gerusalemme; questa [è] la città, [che] ha da essere visitata; ella non [è] altro che oppressione dentro di sè. 024 JER 006 007 Come la fonte del pozzo sgorga le sue acque, così quella sgorga la sua malvagità; violenza e guasto si sentono in lei; [vi è] del continuo davanti alla mia faccia doglia e percossa. 024 JER 006 008 Correggiti, o Gerusalemme, che talora l'animo mio non si divella da te; che talora io non ti riduca in deserto, in terra disabitata. 024 JER 006 009 Così ha detto il Signor degli eserciti: Il rimanente d'Israele sarà del tutto racimolato, come una vigna; rimetti, a guisa di vendemmiatore, la mano a' canestri. 024 JER 006 010 A chi parlerò, a chi protesterò, che ascolti? ecco, l'orecchio loro [è] incirconciso, e non possono attendere; ecco, la parola del Signore è loro in vituperio; non si dilettano in essa. 024 JER 006 011 Per tanto io son pieno dell'ira del Signore, io stento a ritener[la]; io [la] spanderò sopra i piccoli fanciulli per le piazze, e parimente sopra le raunanze de' giovani; perciocchè anche tutti, uomini e donne, vecchi e decrepiti, saranno presi. 024 JER 006 012 E le lor case saran trasportate a stranieri, ed insieme i campi, e le mogli; perciocchè io stenderò la mia mano sopra gli abitanti del paese, dice il Signore. 024 JER 006 013 Conciossiachè essi tutti, dal maggiore al minore, sieno dati all'avarizia; tutti, e profeti, e sacerdoti, commettono falsità. 024 JER 006 014 Ed han curata alla leggiera la rottura della figliuola del mio popolo, dicendo: Pace, pace; benchè non [vi sia] alcuna pace. 024 JER 006 015 Si son eglino vergognati, perchè hanno fatta una cosa abbominevole? non hanno avuta vergogna alcuna, nè si sono saputi vergognare; perciò, caderanno fra i morti, nel giorno che io li visiterò, [e] traboccheranno, ha detto il Signore. 024 JER 006 016 Il Signore avea detto così: Fermatevi in su le vie, e riguardate; e domandate de' sentieri antichi, [per saper] quale [è] la buona strada, e camminate per essa; e voi troverete riposo all'anima vostra. Ma essi han detto: Noi non [vi] cammineremo. 024 JER 006 017 Oltre a ciò, io avea costituite sopra voi delle guardie, [che dicessero: ] Attendete al suon della tromba. Ma essi hanno detto: Noi non [vi] attenderemo. 024 JER 006 018 Perciò, o genti, ascoltate; e [tu], o raunanza, conosci ciò che [è] in loro. 024 JER 006 019 Ascolta, o terra. Ecco, io fo venire un male sopra questo popolo, il frutto de' lor pensieri; perciocchè non hanno atteso alle mie parole, ed hanno rigettata la mia Legge. 024 JER 006 020 A che [offerir]mi l'incenso che vien di Seba, e la buona canna odorosa [che viene] di lontan paese? i vostri olocausti non [mi sono] a grado, e i vostri sacrificii non mi son piacevoli. 024 JER 006 021 Per tanto, così ha detto il Signore: Ecco, io metterò a questo popolo degl'intoppi, ne' quali s'intopperanno, padri e figliuoli insieme; vicini ed amici periranno. 024 JER 006 022 Così ha detto il Signore: Ecco, un popolo viene dal paese di Settentrione, ed una gran gente si muove dal fondo della terra. 024 JER 006 023 Impugneranno l'arco e lo scudo; essi [sono una gente] crudele, e non avranno pietà alcuna; la lor voce romoreggerà come il mare, e cavalcheranno sopra cavalli; [ciascun di loro] sarà in ordine, come un uomo prode, per combattere contro a te, o figliuola di Sion. 024 JER 006 024 Come prima ne avremo sentito il grido, le nostre mani diverranno fiacch; distretta ci coglierà, [e] doglia, come di donna che partorisce. 024 JER 006 025 Non uscite a' campi, e non andate per li cammini; perciocchè la spada del nemico, e lo spavento [è] d'ogn'intorno. 024 JER 006 026 Figliuola del mio popolo, cingiti d'un sacco, e voltolati nella cenere; fa' cordoglio, [come] per un figliuolo unico, ed un lamento amarissimo; perciocchè il guastatore verrà di subito sopra noi. 024 JER 006 027 Io ti ho posto per riparo, e fortezza, nel mio popolo; e tu conoscerai, e proverai la lor via. 024 JER 006 028 Essi tutti [son] ribelli ritrosissimi, vanno sparlando; [son] rame e ferro; tutti son corrotti. 024 JER 006 029 Il mantice è arso, il piombo è consumato dal fuoco; indarno pur sono stati posti al cimento; i mali però non [ne] sono stati separati. 024 JER 006 030 Saranno chiamati: Argento riprovato; perciocchè il Signore li ha riprovati. 024 JER 007 001 LA parola, che fu dal Signore [indirizzata] a Geremia, dicendo: 024 JER 007 002 Fermati alla porta della Casa del Signore, e quivi predica questa parola, e di': Uomini di Giuda tutti quanti, ch'entrate per queste porte, per adorare il Signore, ascoltate la parola del Signore. 024 JER 007 003 Così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Ammendate le vostre vie, e le vostre opere; ed io vi farò abitare in questo luogo. 024 JER 007 004 Non vi fidate in su parole fallaci, dicendo: Questo [è] il Tempio del Signore, il Tempio del Signore, il Tempio del Signore. 024 JER 007 005 Anzi del tutto ammendate le vostre vie, e le vostre opere. Se pur fate [diritto] giudicio fra l'uomo, ed il suo prossimo; 024 JER 007 006 [e] non oppressate il forestiere, nè l'orfano, nè la vedova; e non ispandete sangue innocente in questo luogo; e non andate dietro ad altri dii, a danno vostro; 024 JER 007 007 io altresì farò che abiterete per ogni secolo in questo luogo, nel paese che io ho dato a' vostri padri. 024 JER 007 008 Ecco, voi confidate in su parole fallaci, che non possono recare alcun giovamento. 024 JER 007 009 Rubando, uccidendo, commettendo adulterio, e giurando falsamente, e facendo profumi a Baal, e andando dietro ad altri dii, i quali voi non avete conosciuti; 024 JER 007 010 verreste voi pure ancora, e vi presentereste nel mio cospetto in questa Casa, che si chiama del mio Nome, e direste: Noi siamo stati liberati per far tutte queste cose abbominevoli? 024 JER 007 011 È, e vostro parere, questa Casa, che si chiama del mio Nome, divenuta una spelonca di ladroni? ecco, io altresì [l]'ho veduto, dice il Signore. 024 JER 007 012 Ma andate pure ora al mio luogo, che [fu] in Silo, dove io da prima stanziai il mio Nome; e riguardate quel che io gli ho fatto, per la malvagità del mio popolo Israele. 024 JER 007 013 Ora altresì, perciocchè voi avete fatte tutte queste cose, dice il Signore; e benchè io vi abbia parlato del continuo per ogni mattina, non però avete ascoltato; e benchè io vi abbia chiamati, non però avete risposto; 024 JER 007 014 io farò a questa Casa, che si chiama del mio Nome, nella quale voi vi confidate; ed al luogo, che io ho dato a voi, ed ai vostri padri, come [già] feci a Silo. 024 JER 007 015 E vi scaccerò dal mio cospetto, come ho scacciati i vostri fratelli, tutta la progenie di Efraim. 024 JER 007 016 E tu, non pregar per questo popolo, e non prendere a gridare, o a fare orazione per loro; e non intercedere appo me; perciocchè io non ti esaudirò. 024 JER 007 017 Non vedi tu quel che fanno nelle città di Giuda, e nelle piazze di Gerusalemme? 024 JER 007 018 I figliuoli ricolgono le legne, e i padri accendono il fuoco, e le donne intridono la pasta, per far focacce alla regina del cielo, e per fare offerte da spandere ad altri dii, per dispettarmi. 024 JER 007 019 Fanno essi dispetto a me? dice il Signore; anzi non [fanno essi dispetto] a loro stessi, alla confusion delle lor proprie facce? 024 JER 007 020 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Ecco, la mia ira ed il mio cruccio sarà versato sopra questo luogo, sopra gli uomini, e sopra le bestie, e sopra gli alberi della campagna, e sopra i frutti della terra; ed arderà, e non si spengerà. 024 JER 007 021 Così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Aggiungete pure i vostri olocausti a' vostri sacrificii, e mangiate della carne. 024 JER 007 022 Perciocchè io non parlai a' vostri padri, nè diedi lor comandamento, quando li trassi fuor del paese di Egitto, intorno ad olocausti, ed a sacrificii. 024 JER 007 023 Anzi comandai loro questo, cioè: Ascoltate la mia voce, ed io vi sarò Dio, e voi mi sarete popolo; e camminate in tutte le vie che io vi comando, acciocchè bene vi avvenga. 024 JER 007 024 Ma essi non hanno ascoltato, e non hanno inchinato il loro orecchio; ma son camminati secondo i consigli, [e] la durezza del cuor loro malvagio; e [sono andati] indietro, e non innanzi. 024 JER 007 025 Dal dì che i vostri padri uscirono del paese di Egitto, infino a questo giorno, io vi ho mandati tutti i miei servitori profeti, mandandoli [ogni] giorno, fin dalla mattina; 024 JER 007 026 ma essi non mi hanno ascoltato, e non hanno inchinato il loro orecchio; anzi hanno indurato il lor collo; han fatto peggio che i padri loro. 024 JER 007 027 Pronunzia loro adunque tutte queste parole, ma essi non ti ascolteranno; grida pur loro, ma non ti risponderanno. 024 JER 007 028 E perciò tu dirai loro: Questa [è] la gente, che non ha ascoltata la voce del Signore Iddio suo, e non ha ricevuta correzione; la verità è perita, ed è venuta meno nella bocca loro. 024 JER 007 029 Tonditi la chioma, [o Gerusalemme], e gittala via; prendi a far lamento sopra i luoghi elevati; perciocchè il Signore ha riprovata, ed abbandonata la generazione del suo cruccio. 024 JER 007 030 Perciocchè i figliuoli di Giuda han fatto quel che mi dispiace, dice il Signore; han messe le loro abbominazioni nella Casa, la quale si chiama del mio Nome, per contaminarla. 024 JER 007 031 Ed hanno edificati gli alti luoghi di Tofet, che [è] nella valle del figliuolo di Hinnom, per ardere al fuoco i lor figliuoli, e le lor figliuole; cosa che io non comandai [giammai]; e che non mi entrò [giammai] in cuore. 024 JER 007 032 Per tanto, ecco, i giorni vengono, dice il Signore, che quella non si chiamerà più Tofet, nè valle del figliuolo di Hinnom, ma valle di uccisione; ed [i morti] si seppelliranno in Tofet, finchè non [vi resti] più luogo. 024 JER 007 033 E i corpi morti di questo popolo saranno per cibo agli uccelli del cielo, ed alle bestie della terra; e non [vi sarà] che le spaventi. 024 JER 007 034 Farò eziandio cessare nelle città di Giuda, e nelle piazze di Gerusalemme, la voce d'allegrezza, e la voce di gioia; la voce dello sposo, e la voce della sposa: perciocchè il paese sarà in desolazione. 024 JER 008 001 In quel tempo, dice il Signore, saranno tratte fuor de' lor sepolcri l'ossa dei re di Giuda, e l'ossa de' suoi principi, e l'ossa de' sacerdoti, e l'ossa de' profeti, e l'ossa degli abitanti di Gerusalemme. 024 JER 008 002 E saranno sparse al sole, e alla luna, ed a tutto l'esercito del cielo; le quali cose essi hanno amate, ed hanno lor servito, e sono loro andati dietro, e l'hanno ricercate, e l'hanno adorate; [quell'ossa] non saranno raccolte, nè seppellite; saranno come letame in su la faccia della terra. 024 JER 008 003 E la morte sarà più desiderabile che la vita, a tutto il rimanente di coloro che saranno avanzati di questa nazion malvagia; in tutti i luoghi ove ne saranno rimasti alcuni di resto, ne' quali io li avrò scacciati, dice il Signor degli eserciti. 024 JER 008 004 DI' loro ancora: Così ha detto il Signore: Se alcun cade, non si rileva egli? se si disvia, non ritorna egli [al diritto cammino?] 024 JER 008 005 Perchè si è questo popolo di Gerusalemme sviato d'uno sviamento pertinace? si sono attenuti all'inganno, han ricusato di convertirsi, 024 JER 008 006 io sono stato attento, ed ho ascoltato; non parlano dirittamente, non [vi è] alcuno che si penta del suo male, dicendo: Che cosa ho fatto? ciascun di loro si è volto al suo corso, a guisa di cavallo, che trascorre alla battaglia. 024 JER 008 007 Anche la cicogna nel cielo conosce le sue stagioni; e la tortola, e la gru, e la rondine, osservano il tempo della lor venuta; ma il mio popolo non ha conosciuto il giudicio del Signore. 024 JER 008 008 Come potete dire: Noi [siamo] savi, e la Legge del Signore [è] con noi? ecco pure il falso stile degli scribi si è adoperato a falsità. 024 JER 008 009 I savi sono stati confusi, sono stati spaventati, e presi; ecco, hanno rigettata la parola del Signore; e qual sapienza [sarebbe] in loro? 024 JER 008 010 Perciò, io darò le lor mogli ad altri, [e i] lor poderi ad [altri] possessori; perciocchè tutti, dal maggiore al minore, son dati all'avarizia; tutti, profeti, e sacerdoti, commettono falsità; 024 JER 008 011 ed han curata la rottura della figliuola del mio popolo alla leggiera, dicendo: Pace, pace; benchè non [vi sia] alcuna pace. 024 JER 008 012 Si son eglino vergognati, perchè hanno fatta una cosa abbominevole? non hanno avuta vergogna alcuna, e non son saputi vergognarsi; perciò caderanno fra gli uccisi, nel tempo della lor visitazione, [e] traboccheranno, ha detto il Signore. 024 JER 008 013 Io li consumerò affatto, dice il Signore; non [vi è più] uva nella vite, nè fichi nel fico; le foglie stesse si son appassate; ed anche [ciò] che io darò loro sarà loro tolto. 024 JER 008 014 Perchè ce ne stiamo? ricoglietevi, ed entriamo nelle città forti, ed ivi stiamocene cheti; perciocchè il Signore Iddio nostro ci fa star cheti, e ci abbevera d'acqua di tosco; perciocchè abbiam peccato contro al Signore. 024 JER 008 015 Ei si sta aspettando pace, ma non [vi è] bene alcuno; il tempo della guarigione, ed ecco turbamento. 024 JER 008 016 Il fremito de' suoi cavalli [è] stato udito da Dan; tutta la terra ha tremato per lo suono dell'annitrire de' suoi destrieri; son venuti, ed hanno divorato il paese, e tutto ciò che è in esso; le città, ed i loro abitanti. 024 JER 008 017 Perciocchè, ecco, io mando contro a voi de' serpenti, degli aspidi, contro a' quali non [vi è] alcuna incantagione; e vi morderanno, dice il Signore. 024 JER 008 018 O mio conforto nel cordoglio! il mio cuore langue in me. 024 JER 008 019 Ecco la voce del grido della figliuola del mio popolo, da lontan paese: Non [è] il Signore in Sion? non [vi è] il re d'essa? Perchè mi hanno essi dispettato con le loro sculture, con vanità di stranieri? 024 JER 008 020 La ricolta è passata, la state è finita, e noi non siamo stati salvati. 024 JER 008 021 Io son tutto rotto per la rottura della figliuola del mio popolo; io [ne] vo vestito a bruno; stupore mi ha occupato. 024 JER 008 022 Non [vi è] egli alcun balsamo in Galaad? non vi [è] egli alcun medico? perchè dunque non [è] stata risaldata la piaga della figliuola del mio popolo? 024 JER 009 001 Oh! fosse pur la mia testa acqua, e l'occhio mio una fonte di lagrime! io piangerei giorno e notte gli uccisi della figliuola del mio popolo. 024 JER 009 002 Oh! avessi io pure un alberghetto da viandanti nel deserto! io lascerei il mio popolo, e me ne andrei via da loro; perciocchè essi tutti [sono] adulteri, una raunanza di disleali. 024 JER 009 003 E scoccano falsità dalla lor lingua, [che è] l'arco loro; e non si fortificano in verità nella terra; anzi procedono di male in male, e non mi conoscono, dice il Signore. 024 JER 009 004 Guardatevi ciascuno dal suo compagno, e non vi fidate in alcun fratello; perciocchè ogni fratello non fa altro che usar frodi, ed ogni compagno va sparlando. 024 JER 009 005 Ed ogni uomo gabba il suo compagno, e non parlano verità; hanno ammaestrata la lor lingua a parlar menzogna, si stancano a far male. 024 JER 009 006 La tua dimora [è] in mezzo di frodi; per frode ricusano di conoscermi, dice il Signore. 024 JER 009 007 Perciò, così ha detto il Signor degli eserciti: Ecco, io li metterò al cimento, ed alla prova; perciocchè, come farei [altrimenti], per amor della figliuola del mio popolo? 024 JER 009 008 La lingua loro [è] una saetta tratta, parla frode; ciascuno con la sua bocca, parla di pace co'suoi prossimi; ma nel loro interiore pongono insidie. 024 JER 009 009 Non farei io punizion di loro per queste cose? dice il Signore; non vendicherebbesi l'anima mia d'una cotal gente? 024 JER 009 010 Io prenderò a far pianto, e rammarichio per questi monti, e lamento per le mandre del deserto; perciocchè sono arse, e non vi passa [più] alcuno, e non [vi] si ode [più] la voce del bestiame; e gli uccelli del cielo, e le bestie se ne son fuggite, e sono andate via. 024 JER 009 011 Ed io ridurrò Gerusalemme in monti [di ruine], in ricetto di sciacalli; e metterò le città di Giuda in desolazione, senza che alcuno abiti [più in esse]. 024 JER 009 012 Chi [è] l'uomo savio? sì, ponga mente a questo; e [chi è] colui, al quale la bocca del Signore abbia parlato? sì, annunzilo. Perchè è perita la terra, [ed] è stata desolata come un deserto, senza che alcuno [vi] passi [più]? 024 JER 009 013 Il Signore ha detto: Perciocchè han lasciata la mia Legge, che io avea lor proposta; e non hanno ascoltata la mia voce, e non son camminati secondo quella. 024 JER 009 014 Anzi sono andati dietro alla durezza del cuor loro, e dietro a' Baali; il che i lor padri insegnarono loro. 024 JER 009 015 Perciò, così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Ecco, io ciberò questo popolo di assenzio, e l'abbevererò d'acqua di tosco. 024 JER 009 016 E li dispergerò fra genti, le quali nè essi, nè i lor padri, non han conosciute; e manderò dietro a loro la spada, finchè io li abbia consumati. 024 JER 009 017 Così ha detto il Signor degli eserciti: Considerate, e chiamate delle lamentatrici, [e fate] che vengano; e mandate per delle più avvedute, che vengano; ed affrettinsi, e prendano a fare un rammarichio di noi; 024 JER 009 018 e struggansi i nostri occhi in lagrime, e le nostre palpebre stillino acqua; 024 JER 009 019 perciocchè una voce di lamento è stata unita da Sion: Come siamo stati distrutti? noi siamo grandemente confusi; perciocchè abbiam lasciato il paese, e le nostre stanze ci hanno scacciati. 024 JER 009 020 Perciocchè, o donne, ascoltate la parola del Signore; e riceva il vostro orecchio la parola della sua bocca; ed insegnate dei rammarichii alle vostre figliuole, e de' lamenti, ciascuna alla sua compagna. 024 JER 009 021 Perciocchè la morte è salita per le nostre finestre, è entrata ne' nostri palazzi, per isterminare i piccoli fanciulli d'in su le strade, [ed] i giovani d'in su le piazze. 024 JER 009 022 Parla: Così ha detto il Signore: I corpi morti degli uomini ancora giaceranno come letame su per la campagna, e come una manella di spighe, [lasciata] indietro dal mietitore, la quale niuno raccoglie. 024 JER 009 023 Così ha detto il Signore: Il savio non si glorii della sua saviezza, e il forte non si glorii della sua forza, e il ricco non si glorii delle sue ricchezze; 024 JER 009 024 ma chi si gloria gloriisi di questo, ch'egli ha intendimento, e conosce me; perciocchè io [sono] il Signore, che fo benignità, giudicio, e giustizia in terra; perciocchè, queste cose gradisco, dice il Signore. 024 JER 009 025 Ecco, i giorni vengono, dice il Signore, che io farò punizione d'ogni circonciso che è incirconciso; 024 JER 009 026 d'Egitto, e di Giuda, e di Edom, e de' figliuoli di Ammon, e di Moab, e di tutti quelli che si tondono i canti [delle tempie], i quali abitano nel deserto; perciocchè tutte queste genti sono incirconcise; tutta la casa d'Israele ancora è incirconcisa di cuore. 024 JER 010 001 CASA d'Israele, ascoltate la parola che il Signore vi ha pronunziata. 024 JER 010 002 Così ha detto il Signore: Non imparate [a seguitare] i costumi delle genti, e non abbiate paura de' segni del cielo, perchè le genti ne hanno paura. 024 JER 010 003 Perciocchè gli statuti de' popoli son vanità; conciossiachè si tagli un albero del bosco, [per farne] un lavoro di mani d'artefice con l'ascia. 024 JER 010 004 Quello si adorna con oro, e con argento; e si fa star saldo con chiodi, e con martelli, acciocchè non sia mosso. 024 JER 010 005 Son tratti diritti, a guisa di palma, e non parlano; convien portarli attorno, perchè non possono camminare; non temiate di loro; perciocchè non possono far danno alcuno, ed altresì in lor potere non [è] di fare alcun bene. 024 JER 010 006 Non [vi è] niuno pari a te, o Signore; tu sei grande, ed il tuo Nome [è] grande in forza. 024 JER 010 007 Chi non ti' temerebbe, o Re delle genti? conciossiachè [questa] ti si convenga; perciocchè, fra tutti i savi delle genti, e in tutti i regni loro, non [vi] è alcun pari a te. 024 JER 010 008 E tutti insieme sono insensati, e pazzi; il legno è un ammaestramento di vanità. 024 JER 010 009 L'argento, che si distende col martello, è addotto di Tarsis, e l'oro di Ufaz; [sono] opera di fabbro, e [lavorio di] mani di orafo; il lor vestimento [è] giacinto e porpora; essi tutti [sono] lavoro d' [uomini] industriosi. 024 JER 010 010 Ma il Signore [è] il vero Dio, egli [è] l'Iddio vivente, e il Re eterno; la terra trema per la sua ira, e le genti non possono sostenere il suo cruccio. 024 JER 010 011 Così direte loro: Gl'Iddii, che non hanno fatto il cielo, e la terra, periscano d'in su la terra, e di sotto al cielo. 024 JER 010 012 Colui, che ha fatta la terra con la sua potenza, che ha stabilito il mondo con la sua sapienza, ed ha distesi i cieli col suo intendimento; 024 JER 010 013 tosto ch'egli dà fuori la [sua] voce, [vi è] un romor d'acque nel cielo; egli fa salir vapori dalle estremità della terra, [e] fa i lampi per la pioggia, e trae il vento fuor de' suoi tesori. 024 JER 010 014 Ogni uomo [è] insensato per scienza; ogni orafo [è] renduto infame per le sculture; perciocchè le sue statue di getto [sono] una falsità, e non [vi è] alcuno spirito in loro. 024 JER 010 015 Sono vanità, lavoro d'inganni; periranno nel tempo della lor visitazione. 024 JER 010 016 [Colui che è] la parte di Giacobbe non [è] come queste cose; perciocchè egli [è] il Formator d'ogni cosa, ed Israele [è] la tribù della sua eredità; Il suo Nome [è: ] Il Signor degli eserciti. 024 JER 010 017 O ABITATRICE della fortezza, raccogli la tua mercatanzia, [per portarla] fuor del paese. 024 JER 010 018 Perciocchè, così ha detto il Signore: Ecco, questa volta gitterò via, come con una frombola, gli abitanti del paese, e li metterò in distretta, acciocchè trovino ciò che han meritato. 024 JER 010 019 Ahi lasso me! [dirà il paese], per cagione del mio fiaccamento! la mia piaga è dolorosa; e pure io avea detto: Questa [è] una doglia, che ben potrò sofferire. 024 JER 010 020 Le mie tende son guaste, e tutte le mie corde son rotte; i miei figliuoli sono usciti fuor di me, e non sono [più]; non [vi è] più alcuno che tenda il mio padiglione, nè che rizzi i miei teli. 024 JER 010 021 Perciocchè i pastori son divenuti insensati, e non hanno ricercato il Signore; perciò non son prosperati, e tutte le lor mandre sono state dissipate. 024 JER 010 022 Ecco, una voce di grido viene, con gran commovimento, dal paese di Settentrione, per ridurre le città di Giuda in desolazione, in ricetti di sciacalli. 024 JER 010 023 O Signore, io conosco che la via dell'uomo non [è] in suo potere; e che non [è] in poter dell'uomo che cammina di addirizzare i suoi passi. 024 JER 010 024 O Signore, castigami, ma pur moderatamente; non nell'ira tua, che talora tu non mi faccia venir meno. 024 JER 010 025 Spandi la tua ira sopra le genti che non ti conoscono, e sopra le nazioni che non invocano il tuo Nome; perciocchè han divorato Giacobbe; anzi l'han divorato, e consumato, ed hanno desolata la sua stanza. 024 JER 011 001 LA parola che fu dal Signore [indirizzata] a Geremia, dicendo: 024 JER 011 002 Ascoltate le parole di questo patto, e parlate agli uomini di Giuda, ed agli abitanti di Gerusalemme. 024 JER 011 003 E tu di' loro: Così ha detto il Signore Iddio d'Israele: Maledetto l'uomo, che non ascolterà le parole di questo patto; 024 JER 011 004 il quale io comandai a' padri vostri di osservare, quando li trassi fuor del paese di Egitto, della fornace di ferro, dicendo: Ascoltate la mia voce, e fate queste cose, secondo tutto quello che io vi comando; e voi mi sarete popolo, ed io vi sarò Dio. 024 JER 011 005 Acciocchè io metta ad effetto il giuramento che io feci a' vostri padri, di dar loro un paese stillante latte e miele; come [si vede] al dì d'oggi. Ed io risposi, e dissi: Amen, Signore. 024 JER 011 006 Appresso il Signore mi disse: Predica tutte queste parole nelle città di Giuda, e nelle piazze di Gerusalemme: dicendo: Ascoltate le parole di questo patto, e mettetele ad effetto. 024 JER 011 007 Conciossiachè io abbia fatte di gran protestazioni a' vostri padri, dal dì che io li trassi fuor del paese di Egitto, infino a questo giorno, protestando loro ogni giorno, fin dalla mattina, [e] dicendo: Ascoltate la mia voce. 024 JER 011 008 Ma essi non [l]'hanno ascoltata, e non hanno porto l'orecchio loro, e son camminati ciascuno secondo la durezza del cuor suo malvagio; laonde io ho fatte venir sopra loro tutte le parole di questo patto, il quale io avea [lor] comandato di osservare; ma non [l]'hanno osservato. 024 JER 011 009 Poi il Signore mi disse: Ei si trova una congiura fra gli uomini di Giuda, e fra gli abitanti di Gerusalemme. 024 JER 011 010 Son tornati alle iniquità de' lor padri antichi, i quali ricusarono di ascoltar le mie parole; e sono anch'essi andati dietro ad altri dii, per servirli; la casa d'Israele e la casa di Giuda hanno rotto il mio patto, che io avea fatto co' lor padri. 024 JER 011 011 Perciò, cosi ha detto il Signore: Ecco, io fo venir sopra loro un male, del quale non potranno uscire, e grideranno a me, ma io non li ascolterò. 024 JER 011 012 Allora le città di Giuda, e gli abitanti di Gerusalemme, andranno, e grideranno agl'iddii, a' quali fanno profumi; ma essi non li salveranno in modo alcuno, nel tempo della loro avversità. 024 JER 011 013 Perciocchè, o Giuda, tu hai avuti tanti dii, [quanto è] il numero delle tue città; e voi avete rizzati tanti altari alla cosa vergognosa, [quanto è] il numero delle strade di Gerusalemme; altari da far profumi a Baal. 024 JER 011 014 Tu adunque non pregar per questo popolo, e non prendere a gridare, nè a fare orazion per loro; perciocchè io non [li] esaudirò, quando grideranno a me per la loro avversità. 024 JER 011 015 Che ha da far [più] il mio caro amico nella mia Casa, piochè i maggiori l'impiegano a scelleratezza? Or le carni sacre trapasseranno via da te; perciocchè allora che [tu commetti] il tuo male, tu festeggi. 024 JER 011 016 Il Signore avea chiamato il tuo nome: Ulivo verdeggiante, bello in vaghi frutti; [ma], al suono di un grande stormo, egli ha acceso d'intorno a quello un fuoco, e i suoi rami sono stati consumati. 024 JER 011 017 E il Signor degli eserciti, che ti avea piantata, ha pronunziato contro a te del male, per la malvagità della casa d'Israele, e della casa di Giuda, che han commessa per dispettarmi, facendo profumi a Baal. 024 JER 011 018 OR il Signore mi ha fatti conoscere i lor fatti, ed io li ho conosciuti; allora, [Signore], tu me li hai mostrati. 024 JER 011 019 Ed io [sono stato] come un agnello, [od] un bue, [che] si mena al macello; ed io non sapeva che facessero delle macchinazioni contro a me, [dicendo: ] Attossichiamo il suo cibo, e sterminiamolo dalla terra de' viventi, e non sia il suo nome più ricordato. 024 JER 011 020 Ma, o Signor degli eserciti, giusto Giudice, che provi le reni, e il cuore, [fa]'che io vegga la tua vendetta sopra loro; perciocchè io ti dichiaro la mia ragione. 024 JER 011 021 Perciò, così ha detto il Signore intorno a que' di Anatot, che cercano l'anima tua, dicendo: Non profetizzar nel Nome del Signore, che tu non muoia per le nostre mani; 024 JER 011 022 perciò così ha detto il Signor degli eserciti: Ecco, io ne farò punizione sopra loro; i giovani morranno per la spada; e i lor figliuoli e le lor figliuole morranno di fame. 024 JER 011 023 E non resterà di loro alcun rimanente; perciocchè io farò venire del male sopra que' di Anatot, l'anno della lor visitazione. 024 JER 012 001 Signore, se io litigo teco, tu [sei pur] giusto; nondimeno io [ti] proporrò le mie ragioni: Perchè prospera la via degli empi? [perchè] sono a lor agio tutti quelli che procedono dislealmente? 024 JER 012 002 Tu li hai piantati, ed hanno messa radice; si avanzano, e fruttano; tu [sei] presso della lor bocca, ma lontano dalle lor reni. 024 JER 012 003 Ma, o Signore, tu mi conosci, tu mi vedi, ed hai provato [qual sia] il mio cuore inverso te; strascinali, a guisa di pecore, al macello, e preparali per lo giorno dell'uccisione. 024 JER 012 004 Infino a quando farà cordoglio il paese, e seccherassi l'erba di tutta la campagna, per la malvagità degli abitanti di quello? le bestie, e gli uccelli son venuti meno; perciocchè hanno detto: [Iddio] non vede il nostro fine. 024 JER 012 005 Se, correndo co' pedoni, essi ti hanno stanco, come ti rimescolerai co' cavalli? e [se] hai [sol] fidanza in terra di pace, come farai, quando il Giordano sarà gonfio? 024 JER 012 006 Perciocchè, eziandio i tuoi fratelli, e que' della casa di tuo padre, si son portati dislealmente teco; ed essi ancora hanno a grida radunata la moltitudine dietro a te; non fidarti di loro, quando ti daranno buone parole. 024 JER 012 007 IO ho lasciata la mia Casa, io ho abbandonata la mia eredità; io ho dato l'amor dell'anima mia nelle mani de' suoi nemici. 024 JER 012 008 La mia eredità mi è stata come un leone nel bosco; ha data fuori la sua voce contro a me; perciò l'ho odiata. 024 JER 012 009 La mia eredità mi [è stata] come un uccello vaiolato; o uccelli, [venite] contro a lei d'ogn'intorno; andate, radunatevi, [voi] tutte le fiere della campagna, venite per mangiare. 024 JER 012 010 Molti pastori han guasta la mia vigna, han calpestata la mia possessione, han ridotta la mia cara possessione in un deserto di desolazione. 024 JER 012 011 È stata ridotta in desolazione; e, tutta desolata, ha fatto cordoglio appo me; tutta la terra è desolata, perciocchè non [vi è] alcuno che ponga mente [a queste cose]. 024 JER 012 012 De'guastatori son venuti sopra tutti i luoghi elevati nel deserto; perciocchè la spada del Signore divorerà da una estremità del paese infino all'altra; non [vi è] pace alcuna per veruna carne. 024 JER 012 013 Han seminato del frumento, ed han ricolte delle spine; si sono affannati, e non hanno fatto alcun profitto; voi sarete confusi delle vostre rendite, per l'ardente ira del Signore. 024 JER 012 014 Così ha detto il Signore contro a tutti i suoi malvagi vicini, che toccano l'eredità, la quale egli ha data a possedere ad Israele, suo popolo: Ecco, io li divellerò d'in sul lor paese, e divellerò la casa di Giuda del mezzo di loro. 024 JER 012 015 Ed avverrà che dopo che io li avrò divelti, avrò di nuovo pietà di loro; e li ricondurrò, ciascuno alla sua eredità, e ciascuno alla sua terra. 024 JER 012 016 Ed avverrà che, se pure imparano le vie del mio popolo per giurar per lo mio Nome, [dicendo] il Signore vive (siccome hanno insegnato al mio popolo di giurare per Baal), saranno edificati in mezzo del mio popolo. 024 JER 012 017 Ma se non ubbidiscono, io divellerò una cotal gente, divellendo[la], ed [insieme] distruggendo[la], dice il Signore. 024 JER 013 001 COSÌ mi ha detto il Signore: Va', e comperati una cintura lina, e mettitela in su i lombi, e non metterla nell'acqua. 024 JER 013 002 Io dunque comperai quella cintura, secondo la parola del Signore, e me la misi in su i lombi. 024 JER 013 003 E la parola del Signore mi fu [indirizzata] la seconda volta, dicendo: 024 JER 013 004 Prendi la cintura che tu hai comperata, la quale tu hai in su i lombi, e levati, [e] va' all'Eufrate, e nascondila quivi in una buca di un sasso. 024 JER 013 005 Ed io andai, e la nascosi presso all'Eufrate, siccome il Signore mi avea comandato. 024 JER 013 006 E dopo molti giorni, avvenne che il Signore mi disse: Levati, va' all'Eufrate, e togli di là la cintura, che io ti avea comandato di nascondervi. 024 JER 013 007 Ed io andai all'Eufrate, e cavai, e tolsi la cintura del luogo dove io l'avea nascosta; ed ecco, la cintura era guasta, e non era più buona a nulla. 024 JER 013 008 E la parola del Signore mi fu [indirizzata], dicendo: 024 JER 013 009 Così ha detto il Signore: Così guasterò la magnificenza di Giuda, la gran magnificenza di Gerusalemme; 024 JER 013 010 di questo popolo malva gio, che ricusa di ascoltar le mie parole, che cammina nella durezza del cuor suo, e va dietro ad altri dii, per servirli, e per adorarli; e quella diventerà come questa cintura, che non è [più] buona a nulla. 024 JER 013 011 Perciocchè, siccome la cintura è apposta in su i lombi dell'uomo, così io mi avea congiunta tutta la casa d'Israele, e tutta la casa di Giuda, dice il Signore; acciocchè fosse mio popolo, a fama, ed a lode, ed a gloria; ma essi non hanno ubbidito. 024 JER 013 012 Di' loro adunque questa parola: Così ha detto il Signore, l'Iddio d'Israele: Ogni barile sarà ripieno di vino. Ed essi ti diranno: Non sappiam noi bene, che ogni barile sarà ripieno di vino? 024 JER 013 013 E tu dirai loro: Così ha detto il Signore: Ecco, io empierò d'ebbrezza tutti gli abitatori di questo paese, ed i re [del legnaggio] di Davide, che seggono sopra il suo trono; ed i sacerdoti, ed i profeti, e tutti gli abitanti di Gerusalemme. 024 JER 013 014 E li sbatterò l'uno contro all'altro, padri e figliuoli insieme, dice il Signore; io non risparmierò, e non perdonerò, e non avrò pietà, per non distruggerli. 024 JER 013 015 Ascoltate, e porgete l'orecchio: Non superbite; perciocchè il Signore ha parlato. 024 JER 013 016 Date gloria al Signore Iddio vostro, avanti ch'egli faccia venir le tenebre, e avanti che i vostri piedi s'intoppino sopra i monti di oscurità, e che voi aspettiate la luce, e ch'egli l'abbia cangiata in ombra di morte, e mutata in oscurità. 024 JER 013 017 Che se voi non ascoltate questo, l'anima mia piangerà in segreto, per lo [vostro] orgoglio; e l'occhio mio non resterà di lagrimare, e si struggerà in lagrime; perciocchè la greggia del Signore è menata in cattività. 024 JER 013 018 Di' al re, ed alla regina: Umiliatevi, e sedete [in terra]; perciocchè il vostro principato, la corona della vostra gloria, è caduta a basso. 024 JER 013 019 Le città del Mezzodì sono serrate, e non [vi è] alcuno che le apra; tutto Giuda è menato in cattività, egli [è] menato in una intiera cattività. 024 JER 013 020 Alzate gli occhi vostri, e vedete quelli che vengono di Settentrione; dove [è] la mandra [che] ti era stata data, la greggia della tua gloria? 024 JER 013 021 Che dirai quando egli farà punizion di te? conciossiachè tu stessa abbi loro insegnato ad esser tuoi principi in capo; non ti stringeranno dolori, a guisa di donna che partorisce? 024 JER 013 022 Che se pur dici nel cuor tuo: Perchè mi son avvenute queste cose? Per la grandezza della tua iniquità i tuoi lembi sono stati rimboccati, le tue calcagna sono state calterite. 024 JER 013 023 Potrebbe il moro mutar la sua pelle, o il pardo le sue macchie? potreste altresì voi, assuefatti a far male, far bene? 024 JER 013 024 Io dunque li dispergerò come stoppia, che è trasportata via al [soffiar del] vento del deserto. 024 JER 013 025 Quest'[è] la tua sorte, la parte delle tue misure, da parte mia, dice il Signore; perciocchè tu mi hai dimenticato, e ti sei confidata in menzogna. 024 JER 013 026 Laonde io altresì ti rimboccherò i tuoi lembi in sul viso, e il tuo vituperio apparirà. 024 JER 013 027 I tuoi adulterii, ed il tuo ringhiare, [e] l'infamia del tuo fornicare, [è stata] sopra i colli, per li campi; io ho vedute le tue abbominazioni. Guai a te, Gerusalemme! non ti netterai tu [mai?] dopo quando ancora? 024 JER 014 001 LA parola del Signore che fu [indirizzata] a Geremia intorno al fatto della secchezza. 024 JER 014 002 La Giudea fa cordoglio, e le sue porte languiscono; giacciono per terra in abito lugubre; il grido di Gerusalemme è salito. 024 JER 014 003 Ed i più onorati d'infra loro hanno mandata per dell'acqua la lor piccola gente; ed essa, venuta alle fosse, non ha trovata acqua alcuna; se ne son tornati co' vasi vuoti; hanno avuta vergogna, e sono stati confusi, ed hanno coperto il capo loro. 024 JER 014 004 Conciossiachè la terra sia stata trita, perciocchè non vi è stata alcuna pioggia nel paese; i lavoratori sono stati confusi, [ed] han coperto il capo loro. 024 JER 014 005 Ed anche la cerva, per li campi, avendo figliato, ha abandonati [i suoi cerbiatti]; perciocchè non vi era alcuna erba. 024 JER 014 006 E gli asini salvatici si son fermati sopra i luoghi elevati, [ed] han sorbito il vento, come sciacalli; gli occhi loro son venuti meno; perciocchè non [vi era] erba alcuna. 024 JER 014 007 O Signore, se le nostre iniquità rendono testimonianza contro a noi, opera per amor del tuo Nome; perciocchè le nostre ribellioni son moltiplicate, noi abbiamo peccato contro a te. 024 JER 014 008 O speranza d'Israele, suo Salvatore in tempo di distretta, perchè saresti nel paese a guisa di forestiere, e come un viandante, [che] si riduce in un albergo, per passarvi la notte? 024 JER 014 009 Perchè saresti come un uomo smarrito, come un [uomo] prode [che] non può salvare? Ora, Signore, tu [sei] pur nel mezzo di noi, e il tuo Nome è invocato sopra noi; non abbandonarci. 024 JER 014 010 Così ha detto il Signore a questo popolo: Così hanno preso diletto d'andar vagando, e non hanno rattenuti i lor piedi; perciò il Signore non li gradisce; ora ricorderà la loro iniquità, e farà punizion de' lor peccati. 024 JER 014 011 Poi il Signore mi disse: Non pregare in bene per questo popolo. 024 JER 014 012 Quando digiuneranno, io non ascolterò il grido loro; e quando offeriranno olocausto ed offerta, io non li avrò a grado; anzi li consumerò per la spada, e per la fame, e per la peste. 024 JER 014 013 Ed io dissi: Ahi Signore Iddio! ecco, i profeti dicon loro: Voi non vedrete la spada, e fame non vi avverrà; anzi vi darò ferma pace in questo luogo. 024 JER 014 014 E il Signore mi disse: Que' profeti profetizzano menzogna nel Nome mio; io non li ho mandati, e non ho data loro commessione, e non ho lor parlato; essi vi profetizzano visioni di menzogna, e indovinamento, e vanità, e l'inganno del cuor loro. 024 JER 014 015 Perciò, così ha detto il Signore intorno a que' profeti, che profetizzano nel mio Nome, quantunque io non li abbia mandati, e dicono: Ei non vi sarà nè spada, nè fame, in questo paese; que' profeti saran consumati per la spada, e per la fame. 024 JER 014 016 E il popolo, al quale hanno profetizzato, sarà gittato su per le strade di Gerusalemme, per la fame, e per la spada; e non [vi sarà] alcuno che seppellisca nè loro, nè le lor mogli, nè i lor figliuoli, nè le lor figliuole; ed io spanderò sopra loro la lor malvagità. 024 JER 014 017 Di' loro adunque questa parola: Struggansi gli occhi miei in lagrime giorno e notte, e non abbiano alcuna posa; perciocchè la vergine, figliuola del mio popolo, è stata fiaccata d'un gran fiaccamento, d'una percossa molto dolorosa. 024 JER 014 018 Se io esco fuori a' campi, ecco gli uccisi con la spada; se entro nella città, ecco quelli che languiscono di fame; perciocchè, eziandio i profeti e i sacerdoti, sono andati vagando per lo paese, e non sanno [quel che si facciano]. 024 JER 014 019 Avresti tu pur riprovato Giuda? ed avrebbe l'anima tua Sion in abbominazione? perchè ci hai percossi, senza che abbiamo potuto aver guarigione? Ei si aspetta pace, e non [vi è] alcun bene; e il tempo della guarigione, ed ecco turbamento. 024 JER 014 020 O Signore, noi riconosciamo la nostra malvagità, l'iniquità de' nostri padri; perciocchè noi abbiam peccato contro a te. 024 JER 014 021 Per amor del tuo Nome, non disdegnare, non mettere in vituperio il trono della tua gloria; ricordati del tuo patto con noi; non annullarlo. 024 JER 014 022 Evvi, fra le vanità delle genti, alcuno che faccia piovere? i cieli dànno essi le piogge? non [sei] desso tu, o Signore Iddio nostro? Perciò, noi spereremo in te; perciocchè tu hai fatte tutte queste cose. 024 JER 015 001 Poi il Signore mi disse: Avvegnachè Mosè e Samuele si presentassero davanti alla mia faccia, l'anima mia non sarebbe però inverso questo popolo; manda[li] fuori della mia presenza, ed escansene fuori. 024 JER 015 002 Che se pur ti dicono: Dove usciremo? di' loro: Così ha detto il Signore: Chi [è condannato] alla mortalità, [esca] alla mortalità; chi alla spada, [esca] alla spada; chi alla fame, [esca] alla fame; chi alla cattività, [esca] alla cattività. 024 JER 015 003 Ed io costituirò sopra loro quattro generazioni, dice il Signore: la spada, per uccidere; i cani, per istrascinare; gli uccelli del cielo, e le bestie della terra, per divorare, e per distruggere. 024 JER 015 004 E farò che saranno agitati per tutti i regni della terra, per cagion di Manasse, figliuolo di Ezechia, re di Giuda; per quello ch'egli ha fatto in Gerusalemme. 024 JER 015 005 Perciocchè, o Gerusalemme, chi avrebbe pietà di te? chi si condorrebbe teco? o chi si rivolgerebbe per domandar[ti] del tuo bene stare? 024 JER 015 006 Tu mi hai abbandonato, dice il Signore, e te ne sei ita indietro; io altresì stenderò la mano sopra te, e ti distruggerò; io sono stanco di pentirmi. 024 JER 015 007 Benchè io li abbia sventolati con la ventola nelle porte del paese, [ed] abbia deserto, [e] distrutto il mio popolo, non però si son convertiti dalle lor vie. 024 JER 015 008 Le sue vedove sono state da me moltiplicate, più che la rena de' mari; io ho loro addotto in pien mezzodì un guastatore contro alla madre de' giovani; io ho fatto di subito cader sopra lei turbamento e spaventi. 024 JER 015 009 Quella che avea partoriti sette [figliuoli] è divenuta fiacca, l'anima sua ha ansato io suo sole è tramontato, mentre [era] ancora giorno; è stata confusa e svergognata; ancora darò il lor rimanente alla spada, all'arbitrio de'lor nemici, dice il Signore. 024 JER 015 010 Ahi lasso me! madre mia; perciocchè tu mi hai partorito [per essere] uomo di lite, e di contesa a tutto il paese: io non ho [loro] dato [nulla] in presto, ed essi altresì non mi hanno prestato [nulla; e pur] tutti quanti mi maledicono. 024 JER 015 011 Il Signore ha detto: Se il tuo [sol] rimanente non [è riserbato] per lo bene; se io non fo che il nemico si scontri in te nel tempo dell'avversità, e nel tempo della distretta. 024 JER 015 012 Potrebbesi rompere il ferro, il ferro di Aquilone, e il rame? 024 JER 015 013 Io darò senza prezzo in preda le tue facoltà, e i tuoi tesori, in tutti i tuoi confini; e [ciò] per tutti i tuoi peccati. 024 JER 015 014 E farò passare i tuoi nemici per un paese [che] tu non sai; perciocchè un fuoco si è acceso nella mia ira, il quale si apprenderà sopra voi. 024 JER 015 015 O Signore, tu [il] sai; ricordati di me, e visitami, e vendicami de' miei persecutori; non rapirmi, mentre tu sei lento all'ira; conosci che io soffero vituperio per te. 024 JER 015 016 [Tosto che] le tue parole sono state ritrovate [da me], io le ho mangiate; e la tua parola mi è stata in gioia, e in allegrezza del mio cuore; perciocchè il tuo Nome è invocato sopra me, o Signore Iddio degli eserciti. 024 JER 015 017 Io non son seduto nel consiglio degli schernitori, per far festa, ed allegrezza; io son seduto tutto solo, per cagion della tua mano; perciocchè tu mi hai empiuto d'indegnazione. 024 JER 015 018 Perchè è stato il mio dolore perpetuo, e la mia piaga disperata? perchè ha ella ricusato d'esser guarita? mi saresti tu pure come una cosa fallace, [come] acque che non son perenni? 024 JER 015 019 Perciò così ha detto il Signore: Se tu ti converti, io ti ristorerò, e tu starai davanti a me; e se tu separi il prezioso dal vile, tu sarai come la mia bocca; convertansi eglino a te; ma tu, non convertirti a loro. 024 JER 015 020 Ed io ti farò essere a questo popolo, a guisa d'un muro fortissimo di rame; ed essi combatteranno contro a te, ma non ti vinceranno; perciocchè io [son] teco, per salvarti e per riscuoterti, dice il Signore. 024 JER 015 021 E ti trarrò di man de' maligni, e ti riscoterò di man de' violenti. 024 JER 016 001 POI la parola del Signore mi fu [indirizzata], dicendo: 024 JER 016 002 Non prenderti moglie, e non aver figliuoli, nè figliuole, in questo luogo. 024 JER 016 003 Perciocchè, così ha detto il Signore intorno a' figliuoli, ed alle figliuole, che nasceranno in questo luogo, ed alle madri che li avranno partoriti, ed a' padri che li avranno generati in questo paese: 024 JER 016 004 Morranno di morti dolorose; non se ne farà cordoglio, e non saranno seppelliti; saranno per letame in su la faccia della terra, e saranno consumati per la spada, e per la fame; ed i lor corpi morti saranno per pasto agli uccelli del cielo, ed alle bestie della terra. 024 JER 016 005 Perciocchè, così ha detto il Signore: Non entrare in alcuna casa di convito funerale, e non andar per far cordoglio, e non condolerti con loro; perciocchè io ho ritratta la mia pace da questo popolo, dice il Signore, e la [mia] benignità, e le [mie] compassioni. 024 JER 016 006 E grandi e piccoli morranno in questo paese, senza esser seppelliti; e non si farà cordoglio per loro, e niuno si farà tagliature addosso, nè si raderà per loro; 024 JER 016 007 e non si spartirà loro [pane] per lo duolo, per consolarli del morto; e non si darà loro a bere la coppa delle consolazioni per padre, nè per madre di alcuno. 024 JER 016 008 Parimente non entrare in alcuna casa di convito, per seder con loro, per mangiare e per bere. 024 JER 016 009 Perciocchè, così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Ecco, io fo cessare in questo luogo, davanti agli occhi vostri, e a' dì vostri, la voce di gioia, e la voce di allegrezza, la voce dello sposo, e la voce della sposa. 024 JER 016 010 Or avverrà, quando tu avrai annunziate tutte queste parole a questo popolo, ch'essi ti diranno: Perchè ha il Signore pronunziato contro a noi tutto questo gran male? e quale [è] la nostra iniquità, e quale [è] il nostro peccato, che noi abbiamo commesso contro al Signore Iddio nostro? 024 JER 016 011 E tu dirai loro: Perciocchè i vostri padri mi hanno lasciato, dice il Signore; e sono iti dietro ad altrii dii, e li hanno serviti, ed adorati; ed hanno abbandonato me, e non hanno osservata la mia Legge. 024 JER 016 012 E voi avete fatto vie peggio che i vostri padri; ed ecco, ciascun di voi va dietro alla durezza del cuor suo malvagio, per non ascoltarmi. 024 JER 016 013 Perciò, io vi caccerò fuor di questo paese, in un paese che nè voi, nè i vostri padri, non avete conosciuto; e quivi servirete giorno e notte, ad altri dii; perciocchè io non vi farò grazia. 024 JER 016 014 [Ma] pure, ecco, i giorni vengono, dice il Signore, che non si dirà più: Il Signor vive, il quale ha tratti i figliuoli d'Israele fuor del paese di Egitto; 024 JER 016 015 ma: Il Signore vive, che ha tratti i figliuoli d'Israele fuor del paese di Settentrione, e di tutti gli [altri] paesi, ne' quali egli li avea scacciati; ed io li ricondurrò alla lor terra, che io diedi a' padri loro. 024 JER 016 016 Ecco, io mando a molti pescatori, che li peschino, dice il Signore; e dopo ciò, a molti cacciatori che li caccino sopra ogni monte, e sopra ogni colle, e nelle buche de' sassi. 024 JER 016 017 Perciocchè gli occhi miei [son] sopra tutte le lor vie; quelle non son nascoste dal mio cospetto, e la loro iniquità non è occulta d'innanzi agli occhi miei. 024 JER 016 018 E imprima renderò [loro] al doppio la retribuzione della loro iniquità, e del lor peccato; perciocchè han contaminato il mio paese [ed] hanno empiuta la mia eredità dei carcami delle lor cose esecrabili, e delle loro abbominazioni. 024 JER 016 019 O Signore, mia forza, e mia fortezza, e mio rifugio nel giorno della distretta, le genti verranno a te dalle estremità della terra, e diranno: Veramente i padri nostri hanno posseduta falsità, vanità, e [cose] nelle quali non [era] alcun giovamento. 024 JER 016 020 Farebbesi l'uomo degl'iddii, i quali però non son dii? 024 JER 016 021 Per tanto, ecco io farò lor conoscere questa volta, io farò lor conoscere la mia mano, e la mia forza; e sapranno che il mio Nome [è: ] Il Signore. 024 JER 017 001 Il peccato di Giuda è scritto con uno stile di ferro, con una punta di diamante; egli è scolpito in su la tavola del lor cuore, e nelle corna de' vostri altari. 024 JER 017 002 [Il ricordarsi de]'loro altari, e de' lor boschi, presso agli alberi verdeggianti, sopra gli alti colli, [è loro] come il ricordarsi de' lor propri figliuoli. 024 JER 017 003 O montanaro, [scendi] nella campagna; io darò in preda le tue facoltà, [e] tutti i tuoi tesori; i tuoi alti luoghi [son pieni] di peccato, in tutti i tuoi confini. 024 JER 017 004 E tu, e [quelli che sono] fra te, lascerete vacar la vostra eredità, la quale io vi avea data, [essendone cacciati] fuori; ed io ti farò servire a' tuoi nemici, nel paese che tu non è conosci; perciocchè voi avete acceso un fuoco nella mia ira, [il quale] arderà in perpetuo. 024 JER 017 005 Così ha detto il Signore: Maledetto [sia] l'uomo che si confida nell'uomo, e mette la carne per suo braccio, e il cui cuore si ritrae dal Signore. 024 JER 017 006 Egli sarà come un tamerice in una piaggia; e quando il bene verrà, egli nol vedrà; ed abiterà nel deserto, in luoghi aridi, in terra di salsuggine, e disabitata. 024 JER 017 007 Benedetto [sia] l'uomo che si confida nel Signore, e la cui confidanza [è] il Signore. 024 JER 017 008 Egli sarà come un albero piantato presso alle acque, e [che] stende le sue radici lungo un ruscello; e quando viene l'arsura, egli non [la] sente; anzi le sue fronde verdeggiano; e nell'anno della secchezza non se [ne] affanna, e non resta di far frutto. 024 JER 017 009 Il cuor [dell'uomo è] frodolente sopra ogni [altra] cosa, ed insanabile; chi lo conoscerà? 024 JER 017 010 Io, il Signore, che investigo i cuori, che provo le reni; e [ciò], per rendere a ciascuno la retribuzione secondo le sue vie, secondo il frutto de' suoi fatti. 024 JER 017 011 Chi acquista delle ricchezze, e non dirittamente, [è come] la pernice, [che] cova [l'uova] che non ha fatte; egli le lascerà al mezzo de' suoi dì, ed alla fine sarà [trovato] stolto. 024 JER 017 012 Il luogo del nostro santuario [è] un trono di gloria, un luogo eccelso fin dal principio. 024 JER 017 013 O Signore, speranza d'Israele, tutti quelli che ti lasciano saran confusi; e quelli che si rivoltano indietro da me saranno scritti nella terra; perciocchè hanno abbandonata la fonte delle acque vive, il Signore. 024 JER 017 014 Sanami, Signore, ed io sarò sanato; salvami, ed io sarò salvato; perciocchè tu [sei] la mia lode. 024 JER 017 015 Ecco, costoro mi dicono: Dove [è] la parola del Signore? venga pur ora. 024 JER 017 016 Ora, quant'è a me, io non ho fatta maggiore istanza dietro a te, che [si convenga] ad un pastore; e non ho desiderato il giorno del male insanabile; tu [il] sai, ciò che è uscito delle mie labbra è stato nel tuo cospetto. 024 JER 017 017 Non essermi in ispavento; tu [sei] la mia speranza, e rifugio, nel giorno dell'avversità. 024 JER 017 018 Sieno confusi i miei persecutori, e non io; sieno spaventati, e non io; fa' venire sopra loro il giorno del male, e rompili di doppia rottura. 024 JER 017 019 COSÌ mi ha detto il Signore: Va', e fermati alla porta de' figliuoli del popolo, per la quale entrano ed escono i re di Giuda; ed a tutte le porte di Gerusalemme, e di' loro: 024 JER 017 020 Ascoltate la parola del Signore, re di Giuda, e tutto Giuda, e [voi], tutti gli abitanti di Gerusalemme, ch'entrate per queste porte. 024 JER 017 021 Così ha detto il Signore: Guardatevi, sopra le anime vostre, di portare alcun carico, nè di far[lo] passare per le porte di Gerusalemme, nel giorno del sabato; 024 JER 017 022 e non traete fuor delle vostre case alcun carico, nè fate opera alcuna nei giorno del sabato; ma santificate il giorno del sabato, come io comandai a' padri vostri. 024 JER 017 023 Ma essi non ascoltarono, e non porsero il loro orecchio; anzi indurarono il lor collo per non ascoltare, e per non ricever correzione. 024 JER 017 024 Ed avverrà, se pur mi ascoltate, dice il Signore, per non fare entrare alcun carico per le porte di questa città nel giorno del sabato, e per santificare il giorno del sabato, per non fare in esso alcun lavoro; 024 JER 017 025 che i re ed i principi che seggono sopra il trono di Davide, montati sopra carri e cavalli; i re, dico, e i lor principi, gli uomini di Giuda, e gli abitanti di Gerusalemme, entreranno per le porte di questa città; e questa città sarà abitata in perpetuo. 024 JER 017 026 E si verrà dalle città di Giuda, e da' luoghi circonvicini di Gerusalemme, e dal paese di Beniamino, e dal piano, e dal monte, e dalla parte meridionale, portando olocausti e sacrificii, ed offerte, ed incenso; portando ancora offerte da render grazie, alla Casa del Signore. 024 JER 017 027 Ma, se non mi ascoltate, per santificare il giorno del sabato, e per non portare alcun carico, e per non entrar [con esso] per le porte di Gerusalemme, nel giorno del sabato, io accenderò un fuoco nelle sue porte, il quale consumerà i palazzi di Gerusalemme, e non si spegnerà. 024 JER 018 001 LA parola che fu dal Signore [indirizzata] a Geremia, dicendo: 024 JER 018 002 Levati, e scendi in casa di un vasellaio, e quivi ti farò intender le mie parole. 024 JER 018 003 Io adunque scesi in casa di un vasellaio, ed ecco, egli faceva il [suo] lavorio in su la ruota. 024 JER 018 004 E il vasello ch'egli faceva si guastò, come l'argilla [suol guastarsi] in man del vasellaio; ed egli da capo ne fece un altro vasello, come a [lui] vasellaio parve bene di fare. 024 JER 018 005 Allora la parola del Signore mi fu [indirizzata] dicendo: 024 JER 018 006 Non posso io fare a voi, o casa d'Israele, come [ha fatto] questo vasellaio? dice il Signore; ecco, siccome l'argilla [è] in man del vasellaio, così voi, o casa d'Israele, [siete] in mano mia. 024 JER 018 007 In uno stante io parlerò contro ad una nazione, o contro ad un regno, per divellere, per diroccare, e per distruggere. 024 JER 018 008 Ma se quella nazione, contro alla quale io avrò parlato, si converte dalla sua malvagità, io altresì mi pentirò del male che io avea pensato di farle. 024 JER 018 009 In uno stante parimente, parlerò in favore di una nazione, o di un regno, per piantare, e per edificare. 024 JER 018 010 Ma [se quel regno, o nazione] fa quel che mi dispiace, non ascoltando la mia voce, io altresì mi pentirò del bene che io avea detto di fargli. 024 JER 018 011 Ora dunque, parla pure agli uomini di Giuda, ed agli abitanti di Gerusalemme, dicendo: Così ha detto il Signore: Ecco, io formo contro a voi del male, e penso de' pensieri contro a voi; convertasi ora ciascun di voi dalla sua via malvagia, ed ammendate le vostre vie, ed i vostri fatti. 024 JER 018 012 Ed essi dissero: Non vi è rimedio; perciocchè noi andremo dietro a' nostri pensieri, e faremo ciascuno secondo la durezza del cuor suo malvagio. 024 JER 018 013 Perciò, così ha detto il Signore: Deh! domandate fra le genti; chi ha mai udite cotali cose? la vergine d'Israele ha fatta una cosa molto brutta. 024 JER 018 014 Lascerebbesi per lo sasso di un campo il nevoso Libano? abbandonerebbersi le acque pellegrine, fresche, e correnti? 024 JER 018 015 Conciossiachè il mio popolo mi abbia dimenticato, [ed] abbia fatti profumi a [ciò che non è che] vanità; e sia stato fatto intopparsi nelle sue vie, [ch'erano] sentieri antichi, per camminar per li sentieri di un cammino non appianato; 024 JER 018 016 per mettere il lor paese in desolazione, [e] in zufolo, in perpetuo; onde chiunque passerà per esso stupirà, e scoterà la testa. 024 JER 018 017 Io li dispergerò dinanzi al nemico, a guisa di vento orientale; io mostrerò loro la coppa, e non la faccia, nel giorno della lor calamità. 024 JER 018 018 Ed essi hanno detto: Venite, e facciamo delle macchinazioni contro a Geremia; perciocchè la Legge non verrà giammai meno dal sacerote, nè il consiglio dal savio, nè la parola dal profeta; venite, e percotiamolo con la lingua e non attendiamo a tutte le sue parole. 024 JER 018 019 O Signore, attendi a me, ed ascolta la voce di quelli che contendono meco. 024 JER 018 020 Devesi rendere mal per bene? conciossiachè essi abbiano cavata una fossa all'anima mia. Ricordati che io mi son presentato dinanzi a te, per parlare in favor loro, per istornar l'ira tua da loro. 024 JER 018 021 Perciò, abbandona i lor figliuoli alla fame, e falli cader per la spada; e sieno le lor mogli orbate di figliuoli, e vedove; e sieno i loro uomini uccisi, e morti; [e] sieno i lor giovani percossi dalla spada nella battaglia. 024 JER 018 022 Sieno udite le strida dalle case loro, quando in uno stante tu avrai fatte venir sopra loro delle schiere; perciocchè hanno cavata una fossa, per prendermi; ed hanno di nascosto tesi de' lacci a' miei piedi. 024 JER 018 023 Ma tu, o Signore, conosci tutto il lor consiglio contro a me, [che è] di farmi morire; non fare il purgamento della loro iniquità, e non iscancellare il lor peccato dal tuo cospetto; anzi sieno traboccati davanti a te; opera contro a loro nel tempo della tua ira. 024 JER 019 001 IL Signore ha detto così: Va', insieme con alcuni degli anziani del popolo, e degli anziani de' sacerdoti, e compera un boccale di vasellaio. 024 JER 019 002 Ed esci alla valle del figliuolo di Hinnom, che è all'entrata della porta de' vasellai; e quivi grida le parole che io ti dirò, e di': 024 JER 019 003 Ascoltate la parola del Signore, [voi] re di Giuda, ed abitanti di Gerusalemme: Così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Ecco, io fo venire sopra questo luogo un male, il quale chiunque udirà avrà gli orecchi intronati. 024 JER 019 004 Perciocchè mi hanno lasciato, ed hanno profanato questo luogo, ed hanno in esso fatti profumi ad altri dii, i quali nè essi, nè i lor padri, nè i re di Giuda, non han conosciuti; ed hanno empiuto questo luogo di sangue d'innocenti. 024 JER 019 005 Ed hanno edificati degli alti luoghi a Baal, per bruciar col fuoco i lor figliuoli in olocausto a Baal, il che io non comandai, e non ne parlai giammai, e non mi entrò giammai in cuore; 024 JER 019 006 Perciò, ecco, i giorni vengono, dice il Signore, che questo luogo non sarà più chiamato Tofet, nè valle del figliuolo di Hinnom, ma valle di uccisione. 024 JER 019 007 Ed io metterò al niente il consiglio di Giuda e di Gerusalemme, in questo luogo; e li farò cader per la spada dinanzi a' lor nemici, e [li darò] in man di quelli che cercano l'anima loro; e darò i lor corpi morti per pasto agli uccelli del cielo, ed alle bestie della terra. 024 JER 019 008 E metterò questa città in desolazione, ed in zufolo; chiunque passerà presso di essa stupirà, e zufolerà, per tutte le sue piaghe. 024 JER 019 009 E farò che mangeranno la carne de' lor figliuoli, e la carne delle lor figliuole; e ciascuno mangerà la carne del suo compagno, nell'assedio, e nella distretta, della quale i lor nemici, e quelli che cercano l'anima loro, li stringeranno. 024 JER 019 010 Poi spezza il boccale in presenza di quegli uomini, che saranno andati teco, e di' loro: 024 JER 019 011 Così ha detto il Signor degli eserciti: Così romperò questo popolo, e questa città, come si spezza un vasello di vasellaio, il quale non si può [più] risaldare; e saranno seppelliti in Tofet, finchè non [vi sia più] luogo da seppellire. 024 JER 019 012 Così farò a questo luogo, dice il Signore, ed a' suoi abitanti; e [ciò], per render questa città simile a Tofet. 024 JER 019 013 E le case di Gerusalemme, e le case dei re di Giuda, saranno immonde come il luogo di Tofet; tutte le case, sopra i cui tetti hanno fatti profumi a tutto l'esercito del cielo, e offerte da spandere ad altri dii. 024 JER 019 014 Poi Geremia se ne venne di Tofet, dove il Signore l'avea mandato per profetizzare; e si fermò nel cortile della Casa del Signore, e disse a tutto il popolo: 024 JER 019 015 Così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Ecco, io fo venire sopra questa città, e sopra tutte le terre d'essa, tutto il male che io ho pronunziato contro a lei; perciocchè hanno indurato il lor collo, per non ascoltar le mie parole. 024 JER 020 001 OR Pashur, figliuolo d'Immer, sacerdote, ch'era soprantendente, [e] conduttore nella Casa del Signore, udì Geremia, che profetizzava queste parole. 024 JER 020 002 E Pashur percosse il profeta Geremia, e lo mise nella grotta, ch'[era] nella porta alta di Beniamino, la quale conduceva alla Casa del Signore. 024 JER 020 003 E il giorno seguente, Pashur trasse Geremia fuor della carcere. E Geremia gli disse: Il Signore ti nomina, non Pashur, ma Magor-missabib. 024 JER 020 004 Perciocchè, così ha detto il Signore: Ecco, io ti metterò in ispavento a te stesso, ed a tutti i tuoi amici; ed essi caderanno per la spada de' lor nemici, ed i tuoi occhi [lo] vedranno; e darò tutto Giuda in man del re di Babilonia, il quale li menerà in cattività in Babilonia, e li percoterà con la spada. 024 JER 020 005 E darò tutte le ricchezze di questa città, e tutto il suo guadagno, e tutte le sue cose preziose; e insieme tutti i tesori dei re di Giuda in man dei lor nemici, i quali li prederanno, e li rapiranno, e li porteranno via in Babilonia. 024 JER 020 006 E tu, Pashur, e tutti quelli che abitano in casa tua, andrete in cattività; e tu entrerai in Babilonia, e quivi morrai, e quivi sarai seppellito, tu, e tutti i tuoi amici, a' quali tu hai profetizzato falsamente. 024 JER 020 007 O Signore, tu mi allettasti, ed io mi lasciai allettare; tu mi facesti forza, e mi vincesti; tuttodì sono in derisione, ciascuno si beffa di me. 024 JER 020 008 Perciocchè, da che io parlo, sclamo, e grido violenza, ed assassinamento; imperocchè la parola del Signore mi [è] stata in obbrobrio, ed in ischerno tuttodì. 024 JER 020 009 Laonde io dissi: Io non lo mentoverò più, e non parlerò più nel suo Nome (ma vi è stato nel miò cuore come un fuoco ardente, rinchiuso nelle mie ossa, e mi sono stancato per ritener[lo], e non ho potuto); 024 JER 020 010 perciocchè io ho udito come molti mi hanno infamato; spavento [è] d'ogn'intorno: rapportate, e noi rapporteremo. Tutti quelli co' quali io stava in buona pace mi hanno spiato, se io incappava punto; [ed hanno detto: ] Forse si lascerà egli cogliere per inganno, e voi verremo a capo di lui. 024 JER 020 011 Ma il Signore [è] meco, come un uomo prode, [e] terribile; perciò quelli che mi perseguitano caderanno, e non avranno la vittoria; saranno grandemente confusi, perciocchè non prospereranno; [ciò sarà] loro una ignominia eterna, [che] giammai non sarà dimenticata. 024 JER 020 012 Dunque, o Signor degli eserciti, che provi il giusto, che vedi le reni, e il cuore, [fa]'ch'io vegga la vendetta che tu prenderai di loro; perciocchè io ti ho spiegata la mia ragione. 024 JER 020 013 Cantate al Signore, lodate il Signore; perciocchè egli ha riscossa l'anima del povero dalla mano de' malfattori. 024 JER 020 014 Maledetto [sia] il giorno che io nacqui; il giorno che mia madre mi partorì non sia benedetto. 024 JER 020 015 Maledetto [sia] l'uomo che [ne] portò la novella a mio padre, dicendo: Un figliuol maschio ti è nato; e lo rallegrò grandemente. 024 JER 020 016 E sia quell'uomo come quelle città che il Signore ha sovvertite, senza essersene mai pentito; e oda il grido la mattina, e lo stormo in sul mezzodì. 024 JER 020 017 Conciossiachè [Iddio] non mi abbia fatto morire fin dalla matrice, e [non abbia fatto] che mia madre fosse il mio sepolcro, e che la sua matrice [fosse] in perpetuo gravida. 024 JER 020 018 Perchè son io uscito della matrice, per veder travaglio, e tormento, e per finire i miei giorni in vituperio? 024 JER 021 001 LA parola, che fu dal Signore [indirizzata] a Geremia, quando il re Sedechia mandò a lui Pashur, figliuolo di Malchia, e Sefania, figliuolo di Maaseia, sacerdote, dicendo: 024 JER 021 002 Deh! domanda per noi il Signore; perciocchè Nebucadnesar, re di Babilonia, guerreggia contro a noi; forse il Signore opererà inverso noi secondo tutte le sue maraviglie, e farà ch'egli si ritrarrà da noi. 024 JER 021 003 E Geremia disse loro: Così direte a Sedechia: 024 JER 021 004 Il Signore Iddio d'Israele ha detto così: Ecco, io fo rivolgere indietro gli strumenti bellici, che [son] nelle vostre mani, co' quali voi combattete contro al re di Babilonia, e contro ai Caldei, che vi assediano di fuori delle mura; e li raccoglierò in mezzo di questa città. 024 JER 021 005 Ed io stesso combatterò contro a voi con man distesa, e con possente braccio, in ira, e in cruccio, e in grande indegnazione. 024 JER 021 006 E percoterò gli abitanti di questa città, gli uomini, e gli animali; [e] morranno di gran mortalità. 024 JER 021 007 E poi appresso, dice il Signore, io darò Sedechia, re di Giuda, e i suoi servitori, e il popolo e quelli che saranno scampati in questa città dalla mortalità, e dalla spada, e dalla fame, in man di Nebucadnesar, re di Babilonia, e in mano de' lor nemici, e di quelli che cercano l'anima loro; ed egli li percoterà, [mettendoli] a fil di spada; egli non perdonerà loro e non li risparmierà, e non ne avrà pietà. 024 JER 021 008 Ed a questo popolo di': Così ha detto il Signore: Ecco, io vi propongo la via della vita, e la via della morte. 024 JER 021 009 Coloro che dimoreranno in questa città morranno di spada, o di fame, o di pestilenza; ma quelli che andranno ad arrendersi a' Caldei, i quali vi assediano, viveranno, e l'anima loro sarà loro per ispoglia. 024 JER 021 010 Perciocchè io ho volta la mia faccia contro a questa città, in male, e non in bene, dice il Signore; ella sarà messa in mano del re di Babilonia, ed egli l'arderà col fuoco. 024 JER 021 011 Ed alla casa del re di Giuda [di': ] Ascoltate la parola del Signore: 024 JER 021 012 O casa di Davide, così ha detto il Signore: Da mattina fate ragione, e riscotete di mano dell'oppressore colui a cui è tolto [il suo: ] che talora l'ira mia non esca a guisa di fuoco, ed arda, senza che alcuno la possa spegnere, per la malvagità dei vostri fatti. 024 JER 021 013 Eccomi a te, o abitatrice della valle, della rocca del piano, dice il Signore; a voi che dite: Chi potrebbe scendere sopra noi, e chi potrebbe entrar nelle nostre stanze? 024 JER 021 014 Ed io farò punizione di voi secondo il frutto de' vostri fatti, dice il Signore; ed accenderò un fuoco nella selva di quella, il quale consumerà tutto ciò che è d'intorno a lei. 024 JER 022 001 COSÌ ha detto il Signore: Scendi nella casa del re di Giuda, e pronunzia quivi questa parola, e di': 024 JER 022 002 Ascolta la parola del Signore o re di Giuda, che siedi sopra il trono di Davide; tu, e i tuoi servitori, e il tuo popolo ch'entrate per queste porte. 024 JER 022 003 Così ha detto il Signore: Fate giudicio e giustizia; e riscotete di man dell'oppressore colui a cui è tolto [il suo: ] e non fate torto al forestiere, nè all'orfano, nè alla vedova; non fate violenza, e non ispandete sangue innocente in questo luogo. 024 JER 022 004 Perciocchè, se pur mettete ad affetto questa parola, i re [del legnaggio] di Davide, che seggono sopra il suo trono, entreranno per le porte di questa Casa, montati sopra carri, e sopra cavalli, essi, ed i lor servitori, ed il lor popolo. 024 JER 022 005 Ma se voi non ascoltate queste parole, io giuro per me stesso, dice il Signore, che questa Casa sarà messa in desolazione. 024 JER 022 006 Perciocchè, così ha detto il Signore intorno alla casa del re di Giuda: Tu mi [sei stata come] Galaad, [come] la sommità del Libano; se io non ti riduco in deserto, [in] città disabitate. 024 JER 022 007 Io ordinerò contro a te de' guastatori, che avranno ciascuno le sue armi; e taglieranno la scelta de' tuoi cedri, e li gitteranno nel fuoco. 024 JER 022 008 E molte genti passeranno presso di questa città, e diranno l'uno all'altro: Perchè ha il Signore fatto così a cotesta gran città? 024 JER 022 009 E si dirà: Perciocchè hanno lasciato il patto del Signore Iddio loro, ed hanno adorati altri dii, ed hanno lor servito. 024 JER 022 010 Non piangete per lo morto, e non ve ne condolete; piangete pur per quel che se ne va via; perciocchè egli non ritornerà pi[ù], e non vedrà [più] il suo natio paese. 024 JER 022 011 Perciocchè il Signore ha detto così di Sallum, figliuolo di Giosia, re di Giuda, che ha regnato in luogo di Giosia, suo padre, ed è uscito di questo luogo: Egli non vi ritornerà più; 024 JER 022 012 anzi morrà nel luogo dove è stato menato in cattività, e non vedrà più questo paese. 024 JER 022 013 Guai a colui ch'edifica la sua casa, e non con giustizia; e le sue sale, e non con dirittura; [che] si serve del suo prossimo per nulla, e non gli dà il pagamento dell'opera sua; che dice: 024 JER 022 014 Io mi edificherò una casa grande, e delle sale spaziose; e taglia a quelle delle finestre larghe, e [la fa] tavolata di cedri, e [la] dipinge di minio! 024 JER 022 015 Regnerai tu perchè cerchi d'eccellere co' cedri? non mangiò, e non bevve tuo padre, facendo ciò ch'è diritto, e giusto? [ed] allora bene gli [avvenne]. 024 JER 022 016 Egli fece ragione al povero ed al bisognoso: [ed] allora bene gli avvenne; non [è] ciò conoscermi? dice il Signore. 024 JER 022 017 Ma tu non hai gli occhi, nè il cuore, se non alla tua avarizia, ed a spandere il sangue innocente, e ad oppressione, ed a storsione, per far[la]. 024 JER 022 018 Perciò, il Signore ha detto così di Gioiachim, figliuolo di Giosia, re di Giuda: Ei non se ne farà cordoglio, [dicendo: ] Ahi fratel mio! Ahi sorella! Ei non se ne farà [altresì] cordoglio, [dicendo: ] Ahi Signore! e: Ahi sua maestà! 024 JER 022 019 Egli sarà seppellito della sepoltura di un asino, essendo strascinato, e gettato via lungi dalle porte di Gerusalemme. 024 JER 022 020 Sali pure in sul Libano, e grida; e da' fuori la tua voce in Basan, e grida a [quelli che sono] di là; perciocchè tutti i tuoi amanti sono stati rotti. 024 JER 022 021 Io ti ho parlato nelle tue prosperità; [ma] tu hai detto: Io non ascolterò; questa [è stata] la tua usanza fin dalla tua fanciullezza, che tu non hai [giammai] ascoltata la mia voce. 024 JER 022 022 Il vento si pascerà di tutti i tuoi pastori, ed i tuoi amanti andranno in cattività; allora sarai pure svergognata e confusa, per tutta la tua malvagità. 024 JER 022 023 Tu dimori nel Libano, tu ti annidi sopra i cedri; oh! quanto sarai graziosa, quando ti verranno le doglie del parto; i dolori, come di donna che partorisce! 024 JER 022 024 [Come] io vivo, dice il Signore, avvegnachè tu, Conia, figliuolo di Gioiachim, re di Giuda, fossi un suggello nella mia man destra, pur te ne divellerò; 024 JER 022 025 e ti darò in man di quelli che cercano l'anima tua, e in man di quelli de' quali tu hai spavento, e in man di Nebucadnesar, re di Babilonia, e in man de' Caldei. 024 JER 022 026 E caccerò te, e tua madre che ti ha partorito, in un paese strano, dove non siete nati; e quivi morrete. 024 JER 022 027 E quant'è al paese, al quale essi hanno l'animo intento, per tornarvi, non vi torneranno. 024 JER 022 028 [È] quest'uomo Conia un idolo sprezzato, [e] rotto in pezzi? [è] egli un vaso, del quale non si fa stima alcuna? perchè dunque sono stati cacciati egli, e la sua progenie, e gettati in un paese, che non conoscono? 024 JER 022 029 O paese, o paese, o paese, ascolta la parola del Signore! 024 JER 022 030 Così ha detto il Signore: Scrivete pure [che] quest'uomo [sarà] privo di figliuoli, [e sarà] uomo [che] non prospererà a' suoi dì; [e] che niuno della sua progenie prospererà, sedendo sopra il trono di Davide, e signoreggiando per l'innanzi sopra Giuda. 024 JER 023 001 Guai a' pastori, che disperdono, e dissipano la greggia del mio pasco! dice il Signore. 024 JER 023 002 Perciò, così ha detto il Signore Iddio d'Israele a' pastori che pascono il mio popolo: Voi avete dissipate le mie pecore, e le avete scacciate, e non ne avete avuta cura; ecco, io farò punizione sopra voi della malvagità dei vostri fatti, dice il Signore. 024 JER 023 003 Ed io raccoglierò il rimanente delle mie pecore, da tutti i paesi ne' quali io le avrò scacciate, e le farò tornare alle lor mandre; e frutteranno, e moltiplicheranno. 024 JER 023 004 Ed io costituirò sopra loro de' pastori che le pastureranno; ed esse non avranno più paura, nè spavento, e non ne mancherà alcuna, dice il Signore. 024 JER 023 005 ECCO, i giorni vengono, dice il Signore, che io farò sorgere a Davide un Germoglio giusto, il quale regnerà da re, e prospererà, e farà giudicio, e giustizia nella terra. 024 JER 023 006 A' suoi dì Giuda sarà salvato, ed Israele abiterà in sicurtà; e questo [sarà] il suo Nome, del quale sarà chiamato: IL SIGNORE NOSTRA GIUSTIZIA. 024 JER 023 007 Perciò, ecco, i giorni vengono, dice il Signore, che non si dirà più: Il Signore vive, che ha tratti i figliuoli d'Israele fuor del paese di Egitto; 024 JER 023 008 ma: Il Signore vive, che ha tratta e condotta la progenie della casa d'Israele fuor del paese di Settentrione, e di tutti i paesi dove io li avea scacciati; ed essi abiteranno nella lor terra. 024 JER 023 009 IL mio cuore è rotto dentro di me per cagion de' profeti; tutte le mie ossa [ne] sono scrollate; io son come un uomo ebbro, e come una persona sopraffatta dal vino; per cagion del Signore, e per cagion delle parole della sua santità. 024 JER 023 010 Perciocchè il paese è pieno di adulteri; perciocchè il paese fa cordoglio per l'esecrazioni; i paschi del deserto [ne] son tutti secchi; il corso di costoro [è] malvagio, e la lor forza non è diritta. 024 JER 023 011 Perciocchè e profeti e sacerdoti sono profani; e nella mia Casa stessa ho trovata la lor malvagità, dice il Signore. 024 JER 023 012 Perciò, la lor via sarà come sdruccioli in tenebre; saranno sospinti, e caderanno in esse; perciocchè io farò venir sopra loro del male, l'anno della lor visitazione, dice il Signore. 024 JER 023 013 Ben avea io vedute cose sconvenevoli ne' profeti di Samaria; profetizzavano per Baal, e traviavano il mio popolo Israele; 024 JER 023 014 ma io ho vedute cose nefande ne' profeti di Gerusalemme, commettere adulterii, e procedere in falsità; ed hanno confortate le mani de' malfattori, acciocchè niun di loro si converta dalla sua malvagità; essi tutti mi sono stati come Sodoma, e gli abitanti di quella come Gomorra. 024 JER 023 015 Perciò, il Signor degli eserciti ha detto così di que' profeti: Ecco, io li ciberò di assenzio, e darò loro a bere acque di tosco; perciocchè da' profeti di Gerusalemme è uscita la profanità per tutto il paese. 024 JER 023 016 Così ha detto il Signor degli eserciti: Non ascoltate le parole de' profeti che vi profetizzano; essi vi fanno vaneggiare; propongono le visioni del cuor loro, [che] non [sono uscite] della bocca del Signore. 024 JER 023 017 Non restano di dire a quelli che mi dispettano: Il Signore ha detto: Voi avrete pace; ed a tutti coloro che camminano secondo la durezza del cuor loro: Male alcuno non verrà sopra voi. 024 JER 023 018 Perciocchè, chi è stato presente nel segreto consiglio del Signore? e chi ha veduta, ed intesa la sua parola? chi ha porto l'orecchio alla sua parola, e [l]'ha udita? 024 JER 023 019 Ecco il turbo del Signore, l'ira è uscita, il turbo soprasta, caderà sopra il capo degli empi. 024 JER 023 020 L'ira del Signore non si racqueterà finchè egli non abbia eseguiti e messi ad effetto i pensieri del cuor suo; alla fin de' giorni voi intenderete molto bene la cosa. 024 JER 023 021 Io non ho mandati que' profeti, e son corsi; io non ho lor parlato, ed hanno profetizzato. 024 JER 023 022 Se fossero stati presenti nel mio segreto consiglio, avrebbero fatte intendere le mie parole al mio popolo, e li avrebbero stornati dalla lor cattiva via, e dalla malvagità de' lor fatti. 024 JER 023 023 [Sono] io Dio da presso, dice il Signore, e non Dio da lungi? 024 JER 023 024 Potrebbesi nascondere alcuno in [tali] nascondimenti che io nol vedessi? dice il Signore; non riempio io il cielo, e la terra? dice il Signore. 024 JER 023 025 Io ho udito quel che hanno detto quei profeti, che profetizzano menzogna nel Nome mio, dicendo: Io ho avuto un sogno, io ho avuto un sogno. 024 JER 023 026 Infino a quando è [questo] nel cuore de' profeti che profetizzano menzogna, e [son] profeti dell'inganno del cuor loro? 024 JER 023 027 Essi pensano di far dimenticare il mio Nome al mio popolo, per i lor sogni, i quali raccontano l'uno all'altro, siccome i padri loro dimenticarono il mio Nome per Baal. 024 JER 023 028 Il profeta, appo cui [è] un sogno, racconti quel sogno; e quello, appo cui [è] la mia parola, proponga la mia parola in verità; che ha da far la paglia col frumento? dice il Signore. 024 JER 023 029 Non [è] la mia parola come un fuoco? dice il Signore; e come un martello, che spezza il sasso? 024 JER 023 030 Perciò, eccomi contro a que' profeti, dice il Signore, che rubano le mie parole ciascuno al suo compagno. 024 JER 023 031 Eccomi contro a que' profeti, dice il Signore, che prendono la lor lingua, e dicono: Egli dice. 024 JER 023 032 Eccomi contro a quelli che profetizzano sogni falsi, dice il Signore, e li raccontano, e traviano il mio popolo per le lor bugie, e per la lor temerità; benchè io non li abbia mandati, e non abbia data loro alcuna commessione; e non recheranno alcun giovamento a questo popolo, dice il Signore. 024 JER 023 033 Se questo popolo, o alcun profeta, o sacerdote, ti domanda, dicendo: Quale [è] il carico del Signore? di' loro: Che carico? Io vi abbandonerò, dice il Signore. 024 JER 023 034 E se alcun profeta, o sacerdote, o il popolo dice: Il carico del Signore; io farò punizione sopra quell'uomo, e sopra la sua casa. 024 JER 023 035 Dite così, ciascuno al suo prossimo, e ciascuno al suo fratello: Che ha risposto il Signore? e: Che ha detto il Signore? 024 JER 023 036 E non mentovate più il carico del Signore; perciocchè la parola di ciascuno sarà il suo carico; poscia che voi pervertite le parole dell'Iddio vivente, del Signor degli eserciti, Iddio nostro. 024 JER 023 037 Di' così al profeta: Che ti ha risposto il Signore? e: Che ti ha egli detto? 024 JER 023 038 E pure ancora direte: Il carico del Signore? Perciò, così ha detto il Signore: Perciocchè voi avete detta questa parola: Il carico del Signore; benchè io vi avessi mandato a dire: Non dite [più: ] 024 JER 023 039 Il carico del Signore; perciò, ecco, io vi dimenticherò affatto, ed abbandonerò voi, e questa città, che io diedi a voi, ed a' vostri padri, [cacciandovi] dal mio cospetto. 024 JER 023 040 E vi metterò addosso una infamia eterna, ed un vituperio perpetuo, che non sarà [giammai] dimenticato. 024 JER 024 001 IL Signore mi fece vedere [una visione], dopo che Nebucadnesar, re di Babilonia, ebbe menato di Gerusalemme in cattività Geconia, figliuolo di Gioiachim, re di Giuda, ed i principi di Giuda, e i fabbri, e i ferraiuoli; e li ebbe condotti in Babilonia. Ecco dunque due canestri di fichi, posti davanti al Tempio del Signore. 024 JER 024 002 L'uno de' canestri [era] di fichi molto buoni, quali [sono] i fichi primaticci; e l'altro canestro [era] di fichi molto cattivi, che non si potevano mangiare, per la [lor] cattività. 024 JER 024 003 E il Signore mi disse: Che vedi, Geremia? Ed io dissi: De' fichi, dei quali gli uni, [che son] buoni, [sono] ottimi; e gli altri, [che son] cattivi, [son] pessimi, sì che non si posson mangiare per la [loro] cattività. 024 JER 024 004 E la parola del Signore mi fu [indirizzata], dicendo: 024 JER 024 005 Così ha detto il Signore Iddio d'Israele: Come questi fichi [sono] buoni, così riconoscerò in bene quelli di Giuda che sono stati menati in cattività, i quali io ho mandati fuor di questo luogo, nel paese de' Caldei. 024 JER 024 006 E volgerò l'occhio mio verso loro in bene, e li ricondurrò in questo paese; e li edificherò, e non [li] distruggerò [più]; e li pianterò, e non [li] divellerò [più]. 024 JER 024 007 E darò loro un cuore per conoscermi, che io [sono] il Signore; essi mi saranno popolo, ed io sarò loro Dio; perciocchè si convertiranno a me di tutto il lor cuore. 024 JER 024 008 E come quegli [altri] fichi [sono] tanto cattivi, che non se ne può mangiare, per la [loro] cattività, così altresì ha detto il Signore: Tale renderò Sedechia, re di Giuda, e i suoi principi, e il rimanente di que' di Gerusalemme, che saranno restati in questo paese, o che si saranno ridotti ad abitare nel paese di Egitto; 024 JER 024 009 e farò che saranno agitati, e maltrattati, per tutti i regni della terra; [e che saranno] in vituperio, e in proverbio, e in favola, e in maledizione, in tutti i luoghi, dove li avrò cacciati. 024 JER 024 010 E manderò contro a loro la spada, e la fame, e la pestilenza; finchè io li abbia consumati d'in su la terra che io avea data loro, ed a' lor padri. 024 JER 025 001 LA parola che fu [indirizzata] a Geremia, intorno a tutto il popolo di Giuda, nell'anno quarto di Gioiachim, figliuolo di Giosia, re di Giuda; [ch'era] il primo anno di Nebucadnesar, re di Babilonia, 024 JER 025 002 la quale il profeta Geremia pronunziò a tutto il popolo di Giuda, ed a tutti gli abitanti di Gerusalemme, dicendo: 024 JER 025 003 Dall'anno tredicesimo di Giosia, figliuolo di Amon, re di Giuda, infino a questo giorno, già per lo spazio di ventitre anni, la parola del Signore mi è stata [indirizzata], ed io ho parlato a voi del continuo, per ogni mattina; ma voi non avete ascoltato. 024 JER 025 004 Il Signore vi ha eziandio mandati tutti gli [altri] suoi servitori profeti, del continuo, per ogni mattina (ma voi non avete ubbidito, nè porto l'orecchio vostro per ascoltare), 024 JER 025 005 dicendo: Deh! convertasi ciascun di voi dalla sua cattiva via, e dalla malvagità de' suoi fatti; e voi abiterete per ogni secolo in su la terra che il Signore ha data a voi, ed a' vostri padri. 024 JER 025 006 E non andate dietro ad altri dii, per servirli, e adorarli; e non mi dispettate per le opere delle vostre mani; ed io non vi farò male alcuno. 024 JER 025 007 Ma voi non mi avete ubbidito, dice il Signore, per dispettarmi con le opere delle vostre mani, a danno vostro. 024 JER 025 008 Perciò, così ha detto il Signor degli eserciti: Conciossiachè voi non abbiate ubbidito alle mie parole; 024 JER 025 009 ecco, io manderò per tutte le nazioni di Settentrione, dice il Signore; e per Nebucadnesar, re di Babilonia, mio servitore; e le farò venire contro a questo paese, e contro a' suoi abitanti, e contro a tutte queste genti d'intorno; e le distruggerò, e le metterò in desolazione, e in zufolo, e in disertamenti eterni. 024 JER 025 010 E farò venir meno fra loro la voce di gioia, e la voce d'allegrezza; la voce dello sposo, e la voce della sposa; il romore delle macine, e il lume delle lampane. 024 JER 025 011 E tutto questo paese sarà [ridotto] in deserto, e in desolazione; e queste genti serviranno al re di Babilonia settant'anni. 024 JER 025 012 E quando i settant'anni saran compiuti, io farò punizione sopra il re di Babilonia, e sopra quella gente, dice il Signore, della loro iniquità; ed anche sopra il paese de' Caldei, e lo ridurrò in desolazioni perpetue. 024 JER 025 013 E farò venir sopra quel paese tutte le cose che io ho pronunziate contro ad esso; tutto ciò che è scritto in questo libro, ciò che Geremia ha profetizzato contro a tutte le genti. 024 JER 025 014 Perciocchè anche genti grandi, e re possenti li ridurranno in servitù; ed io renderò loro la retribuzione secondo i fatti loro, e secondo le opere delle lor mani. 024 JER 025 015 Perciocchè il Signore Iddio d'Israele mi ha detto così: Prendi di man mia questa coppa del vino dell'ira, e danne bere a tutte le genti, alle quali io ti mando. 024 JER 025 016 Esse [ne] berranno, e [ne] saranno stordite, e smanieranno, per la spada che io mando fra loro. 024 JER 025 017 Io adunque presi la coppa di man del Signore, e ne diedi bere a tutte le genti, alle quali il Signore mi mandava; 024 JER 025 018 a Gerusalemme, ed alle città di Giuda, ed a' suoi re, ed a' suoi principi; per metterli in istupore, in desolazione, in zufolo, e in maledizione, come [sono] al dì d'oggi; 024 JER 025 019 a Faraone, re di Egitto, ed ai suoi servitori, ed a' suoi principi, ed a tutto il suo popolo; 024 JER 025 020 ed a tutto il [popolo] mischiato, ed a tutti i re del paese di Us, ed a tutti i re del paese de' Filistei, e ad Ascalon, ed a Gaza, e ad Ecron, ed al rimanente di Asdod; 024 JER 025 021 ad Edom, ed a Moab, ed a' figliuoli di Ammon; 024 JER 025 022 ed a tutti i re di Tiro, ed a tutti i re di Sidon, ed ai re delle isole oltre mare; 024 JER 025 023 a Dedan, ed a Tema, ed a Buz, ed a tutti quelli che si radono i canti [delle tempie]; 024 JER 025 024 ed a tutti i re dell'Arabia, ed a tutti i re del [popolo] mischiato, i quali abitano nel deserto; 024 JER 025 025 ed a tutti i re di Zimri, ed a tutti i re di Elam, ed a tutti i re di Media; 024 JER 025 026 ed a tutti i re di Settentrione, vicini, o lontani, dall'uno all'altro; ed a tutti i regni della terra [che son] sopra la faccia di essa; il re di Sesac [ne] berrà anch'egli dopo loro. 024 JER 025 027 Di' loro adunque: Così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Bevete, e inebbriatevi, e vomitate, e lasciatevi cadere, senza poter rilevarvi, per la spada che io mando fra voi. 024 JER 025 028 E se pur ricusano di prender di mano tua la coppa, per bere, di' loro: Così ha detto il Signor degli eserciti: Pur ne berrete. 024 JER 025 029 Perciocchè, ecco, io comincio dalla città che si chiama del mio Nome, a far del male; e sareste voi pure esenti? voi non [ne] sarete esenti; imperocchè io chiamo la spada sopra tutti gli abitanti della terra, dice il Signor degli eserciti. 024 JER 025 030 Tu adunque profetizza loro tutte queste parole, e di' loro: Il Signore ruggirà da alto, e darà fuori la sua voce dall'abitacolo della sua santità; egli ruggirà fieramente contro alla sua stanza; un gran grido, come di quelli che calcano [la vendemmia], risonerà a tutti gli abitatori della terra. 024 JER 025 031 Lo stormo [ne] è andato infino alle estremità della terra; perciocchè il Signore ha lite contro alle genti, egli verrà a giudicio con ogni carne; egli darà gli empi alla spada, dice il Signore. 024 JER 025 032 Così ha detto il Signor degli eserciti: Ecco, il male passerà da una gente all'altra, ed un gran turbo si leverà dal fondo della terra. 024 JER 025 033 E in quel giorno gli uccisi del Signore saranno da una estremità della terra infino all'[altra] estremità; non se ne farà cordoglio, e non saranno raccolti, nè seppelliti; saranno per letame sopra la faccia della terra. 024 JER 025 034 Urlate, pastori, e gridate; e voltolatevi [nella polvere, voi] i principali della greggia; perciocchè il vostro termine, per essere scannati, e il [termine] delle vostre dissipazioni, è compiuto; e voi caderete a guisa di un vaso prezioso. 024 JER 025 035 Ed [ogni] rifugio verrà meno a' pastori, ed [ogni] scampo a' principali della greggia. 024 JER 025 036 [Vi è] una voce di grido de' pastori, ed un urlo de' principali della greggia; perciocchè il Signore guasta il lor pasco. 024 JER 025 037 E le mandre pacifiche saran distrutte, per l'ardor dell'ira del Signore. 024 JER 025 038 Egli ha abbandonato il suo tabernacolo, a guisa di un leoncello che abbandonasse [il suo ricetto]; perciocchè il lor paese è stato messo in desolazione per lo furor dello sforzatore, e per l'ardor dell'ira di esso. 024 JER 026 001 NEL principio del regno di Gioiachim, figliuolo di Giosia, re di Giuda, questa parola [mi] fu dal Signore [indirizzata], dicendo: 024 JER 026 002 Così ha detto il Signore: Presentati nel cortile della Casa del Signore, e pronunzia a tutte le città di Giuda che vengono per adorar nella Casa del Signore, tutte le parole che io ti ho comandato di dir loro; non sottrarne nulla. 024 JER 026 003 Forse ubbidiranno, e si convertiranno ciascuno dalla sua via malvagia; ed io altresì mi pentirò del male, che penso di far loro per la malvagità de' lor fatti. 024 JER 026 004 Di' loro adunque: Così ha detto il Signore: Se voi non mi ubbidite, per camminar nella mia Legge, la quale io vi ho proposta; 024 JER 026 005 per ascoltar le parole dei miei servitori profeti, i quali io vi mando; a' quali, benchè io [li] abbia mandati del continuo per ogni mattina, voi non avete però ubbidito; 024 JER 026 006 io renderò questa Casa simile a Silo, e metterò questa città in maledizione appresso tutte le genti della terra. 024 JER 026 007 Or i sacerdoti, e i profeti, e tutto il popolo, udirono Geremia pronunziando queste parole nella Casa del Signore. 024 JER 026 008 Laonde, dopo che Geremia ebbe fornito di pronunziare tutto ciò che il Signore gli avea comandato di dire a tutto il popolo, i sacerdoti, i profeti, e tutto il popolo lo presero, dicendo: Del tutto tu morrai. 024 JER 026 009 Perchè hai tu profetizzato in Nome del Signore, dicendo: Questa Casa sarà come Silo, e questa città sarà deserta, senza abitatori? E tutto il popolo si adunò appresso di Geremia nella Casa del Signore. 024 JER 026 010 E i principi di Giuda, avendo intese queste cose, salirono dalla casa del re alla Casa del Signore, e sedettero all'entrata della porta nuova [della Casa] del Signore. 024 JER 026 011 E i sacerdoti, e i profeti parlarono a' principi di Giuda, ed a tutto il popolo, dicendo: Quest'uomo deve esser giudicato a morte; perciocchè ha profetizzato contro a questa città, come voi avete udito co' vostri propri orecchi. 024 JER 026 012 E Geremia parlò a tutti i principi, ed a tutto il popolo, dicendo: Il Signore mi ha mandato per profetizzare contro a questa Casa, e contro a questa città, tutte le parole che voi avete udite. 024 JER 026 013 Ora dunque, ammendate le vostre vie, e i vostri fatti, ed ubbidite alla voce del Signore Iddio vostro; e il Signore si pentirà del male ch'egli ha pronunziato contro a voi. 024 JER 026 014 E quant'è a me, eccomi nelle vostre mani; fatemi secondo che vi parrà bene, e diritto. 024 JER 026 015 Ma pur sappiate per certo che se voi mi fate morire, voi mettete del sangue innocente addosso a voi, ed a questa città, ed ai suoi abitanti; perciocchè in verità il Signore mi ha mandato a voi, per pronunziare a' vostri orecchi tutte queste parole. 024 JER 026 016 Allora i principi, e tutto il popolo, dissero a' sacerdoti, ed a' profeti: Non [vi è] cagione di condannare quest'uomo a morte; conciossiachè egli ci abbia parlato in Nome del Signore Iddio nostro. 024 JER 026 017 Ed alcuni degli anziani del paese di levarono, e parlarono a tutta la raunanza del popolo, dicendo: 024 JER 026 018 Michea Morastita profetizzò a' dì di Ezechia, re di Giuda, e parlò a tutto il popolo di Giuda, dicendo: Così ha detto il Signore degli eserciti: Sion sarà arata [come] un campo, e Gerusalemme sarà ridotta in monti [di ruine], e la montagna del Tempio in poggi di boschi. 024 JER 026 019 Ezechia, re di Giuda, e tutto Giuda, lo fecero eglino perciò morire? [anzi] non temette egli il Signore, e non supplicò egli al Signore? Laonde il Signore si pentì del male che egli avea ronunziato contro a loro. Noi dunque facciamo un gran male contro alle anime nostre. 024 JER 026 020 Ben vi fu anche un [altro] uomo, che profetizzò in Nome del Signore, [cioè: ] Uria, figliuolo di Semaia, da Chiriat-iearim; il quale profetizzò contro a questa città, e contro a questo paese, secondo tutte le parole di Geremia. 024 JER 026 021 E il re Gioiachim, e tutti i suoi uomini di valore, e tutti i principi, udirono le parole di esso; e il re procacciò di farlo morire; ma Uria l'intese, e temette, e se ne fuggì, ed entrò in Egitto. 024 JER 026 022 Ma il re Gioiachim mandò degli uomini in Egitto, [cioè] Elnatan, figliuolo di Acbor, ed [altri] personaggi con lui. 024 JER 026 023 Ed essi trassero Uria fuor di Egitto, e lo condussero al re Gioiachim; ed egli lo percosse con la spada, e fece gittare il suo corpo morto fra le sepolture del comun popolo. 024 JER 026 024 Ma la mano di Ahicam, figliuolo di Safan, fu con Geremia, acciocchè non fosse messo in man del popolo, per farlo morire. 024 JER 027 001 NEL principio del regno di Gioiachim, figliuolo di Giosia, re di Giuda, questa parola fu dal Signore [indirizzata] a Geremia, dicendo: 024 JER 027 002 Così mi ha detto il Signore: Fatti dei legami, e de' gioghi; e mettiti gli [uni] in sul collo. 024 JER 027 003 E manda gli [altri] al re di Edom, ed al re di Moab, ed al re de' figliuoli di Ammon, ed al re di Tiro, ed al re di Sidon, per gli ambasciatori che verranno in Gerusalemme, a Sedechia, re di Giuda. 024 JER 027 004 E ingiungi loro che dicano a' lor signori: Così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Dite così a' vostri signori: 024 JER 027 005 Io ho fatta la terra, gli uomini, e le bestie che [sono] sopra la faccia della terra, con la mia gran potenza, e col mio braccio disteso; e do quella a cui mi piace. 024 JER 027 006 Ed ora io ho dati tutti questi paesi in man di Nebucadnesar, re di Babilonia, mio servitore; e gli ho dato eziandio fino alle bestie delle campagna, acciocchè gli servano. 024 JER 027 007 E tutte le nazioni serviranno a lui, ed al suo figliuolo, ed al figliuolo del suo figliuolo, finchè venga ancora il tempo del suo paese; ed [allora] nazioni possenti, e re grandi, ridurranno ancora lui in servitù. 024 JER 027 008 E se alcuna gente, o regno, non vuol servirgli, [cioè], a Nebucadnesar, re di Babilonia, e non vuol sottoporre il collo al giogo del re di Babilonia; io farò punizione di quella gente, dice il Signore, con la spada, e con la fame, e con la pestilenza, finchè io li abbia consumati per mano di esso. 024 JER 027 009 Voi adunque non ascoltate i vostri profeti, nè i vostri indovini, nè i vostri sognatori, nè i vostri pronosticatori, nè i vostri incantatori, che vi dicono: Voi non servirete al re di Babilonia; 024 JER 027 010 perciocchè essi vi profetizzano menzogna, per dilungarvi d'in su la vostra terra; e acciocchè io vi scacci, e periate. 024 JER 027 011 Ma la gente, che sottoporrà il collo al giogo del re di Babilonia, e gli servirà, io la lascerò sopra la sua terra, dice il Signore; ed ella la lavorerà, ed abiterà in essa. 024 JER 027 012 Io parlai ancora a Sedechia, re di Giuda, secondo tutte quelle parole, dicendo: Sottoponete il vostro collo al giogo del re di Babilonia, e servite a lui, ed al suo popolo, e voi viverete. 024 JER 027 013 Perchè morreste, tu e il tuo popolo, per la spada, per la fame, e per la pestilenza, come il Signore ha pronunziato contro alla gente che non servirà al re di Babilonia? 024 JER 027 014 E non ascoltate le parole de' profeti che vi dicono: Voi non servirete al re di Babilonia; perciocchè essi vi profetizzano menzogna. 024 JER 027 015 Conciossiachè io non li abbia mandati, dice il Signore; ma profetizzano in Nome mio falsamente; acciocchè io vi scacci, e periate, voi e i profeti che vi profetizzano. 024 JER 027 016 Io parlai eziandio a' sacerdoti, ed a tutto questo popolo, dicendo: Così ha detto il Signore: Non attendete alle parole de' vostri profeti che vi profetizzano, dicendo: Ecco, ora prestamente saranno riportati di Babilonia gli arredi della Casa del Signore; perciocchè essi vi profetizzano menzogna. 024 JER 027 017 Non li ascoltate; servite al re di Babilonia, e voi viverete; perchè sarebbe questa città messa in desolazione? 024 JER 027 018 Che se pure eglino [son] profeti, e se la parola del Signore è appo loro, intercedano ora appo il Signor degli eserciti, che quegli arredi che son rimasti nella Casa del Signore, e nella casa del re di Giuda, e in Gerusalemme, non vadano in Babilonia. 024 JER 027 019 Perciocchè il Signor degli eserciti ha detto così delle colonne, del mare, e de' basamenti, e del rimanente degli arredi, che son restati in questa città; 024 JER 027 020 i quali Nebucadnesar, re di Babilonia, non prese, quando menò in cattività Geconia, figliuolo di Gioiachim, re di Giuda, di Gerusalemme in Babilonia, insieme con tutti i nobili di Giuda, e di Gerusalemme; 024 JER 027 021 così, dico, ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele, degli arredi, che son rimasti nella Casa del Signore, e nella casa del re di Giuda, ed in Gerusalemme: 024 JER 027 022 Saranno portati in Babilonia, e quivi resteranno, infino al giorno che io li visiterò, dice il Signore; poi li trarrò di là, e li farò riportare in questo luogo. 024 JER 028 001 OR avvenne in quello stesso anno, nel principio del regno di Sedechia, re di Giuda, nell'anno quarto, nel quinto mese, che Anania, figliuolo di Azzur, profeta, ch'[era] da Gabaon, mi parlò nella Casa del Signore, nel cospetto de' sacerdoti, e di tutto il popolo, dicendo: 024 JER 028 002 Così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Io ho rotto il giogo del re di Babilonia. 024 JER 028 003 Infra lo spazio di due anni io farò riportare in questo luogo tutti gli arredi della Casa del Signore, che Nebucadnesar, re di Babilonia, ha tolti di questo luogo, ed ha portati in Babilonia. 024 JER 028 004 Ed io ricondurrò, dice il Signore, in questo luogo, Geconia, figliuolo di Gioiachim, re di Giuda, e tutti que' di Giuda, che sono stati menati in cattività, e son venuti in Babilonia; perciocchè io romperò il giogo del re di Babilonia. 024 JER 028 005 E il profeta Geremia rispose al profeta Anania, nel cospetto de' sacerdoti, e nel cospetto di tutto il popolo, ch'era presente nella Casa del Signore, 024 JER 028 006 e disse: Amen; così faccia il Signore; il Signore metta ad effetto le tue parole, che tu hai profetizzate, facendo tornar di Babilonia in questo luogo gli arredi della Casa del Signore, e tutti quelli che sono stati menati in cattività. 024 JER 028 007 Ma pure, ascolta ora questa parola, la quale io pronunzio in presenza tua ed in presenza di tutto il popolo: 024 JER 028 008 I profeti che sono stati davanti a me, e davanti a te, ab antico, han profetizzato contro a molti paesi, e contro a gran regni, di guerra, e di fame, e di pestilenza. 024 JER 028 009 Quando la parola del profeta, che avrà profetizzato di pace, sarà avvenuta, egli sarà ricnosciuto [essere] il profeta che il Signore avrà mandato in verità. 024 JER 028 010 Ma il profeta Anania prese il giogo d'in sul collo del profeta Geremia, e lo ruppe. 024 JER 028 011 Ed Anania parlò nel cospetto di tutto il popolo, dicendo: Così ha detto il Signore: In questo modo romperò, infra lo spazio di due anni, il giogo di Nebucadnesar, re di Babilonia, d'in sul collo di tutte le nazioni. E il profeta Geremia se ne andò a suo cammino. 024 JER 028 012 E la parola del Signore fu [indirizzata] a Geremia, dopo che il profeta Anania ebbe rotto il giogo d'in sul collo del profeta Geremia, dicendo: 024 JER 028 013 Va', e parla ad Anania, dicendo: Così ha detto il Signore: Tu hai rotti i gioghi di legno; ma fattene, in luogo di quelli, degli altri di ferro. 024 JER 028 014 Perciocchè, così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Io ho messo un giogo di ferro in sul collo di tutte queste nazioni; acciocchè servano a Nebucadnesar, re di Babilonia; e gli serviranno; gli ho eziandio dato fino alle fiere della campagna. 024 JER 028 015 Poi il profeta Geremia disse al profeta Anania: Deh! ascolta, o Anania: Il Signore non ti ha mandato, e tu hai fatto confidar questo popolo in menzogna. 024 JER 028 016 Perciò, così ha detto il Signore: Ecco, io ti scaccio d'in su la faccia della terra; quest'anno tu morrai; perchè tu hai parlato di ribellione contro al Signore. 024 JER 028 017 E il profeta Anania morì quello stesso anno, nel settimo mese. 024 JER 029 001 OR queste [sono] le parole delle lettere che il profeta Geremia mandò di Gerusalemme al rimanente degli anziani di quelli ch'erano stati menati in cattività, ed a' sacerdoti, ed a' profeti, ed a tutto il popolo, che Nebucadnesar avea menato in cattività di Gerusalemme in Babilonia 024 JER 029 002 (dopo che il re Geconia fu uscito di Gerusalemme, insieme con la regina, e con gli eunuchi, e coi principi di Giuda, e di Gerusalemme, e co' fabbri, e ferraiuoli), 024 JER 029 003 per Elasa, figliuolo di Safan, e per Ghemaria, figliuolo di Hilchia (i quali Sedechia, re di Giuda, mandava in Babilonia, a Nebucadnesar, re di Babilonia); cioè: 024 JER 029 004 Così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele, a tutti quelli che sono stati menati in cattività, i quali io ho fatti menare in cattività di Gerusalemme in Babilonia. 024 JER 029 005 Edificate delle case, ed abitate in esse, e piantate de' giardini, e mangiatene il frutto. 024 JER 029 006 Prendete mogli, e generate figliuoli e figliuole; prendete eziandio mogli per li vostri figliuoli, e date a marito le vostre figliuole, e partoriscano figliuoli e figliuole; e moltiplicate quivi, e non diminuite. 024 JER 029 007 E procacciate la pace della città, dove io vi ho fatti andare in cattività; e pregate il Signore per essa: perciocchè nella pace di essa voi avrete pace. 024 JER 029 008 Conciossiachè il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele, abbia detto così: Non seducanvi i vostri profeti, che [sono] fra voi, nè i vostri indovini; e non attendete a' vostri sogni, che voi sognate. 024 JER 029 009 Perciocchè quelli vi profetizzano falsamente in Nome mio; io non li ho mandati, dice il Signore. 024 JER 029 010 Imperocchè così ha detto il Signore: Quando i settant'anni di Babilonia saranno compiuti, io vi visiterò, e metterò ad effetto inverso voi la mia buona parola, per ricondurvi in questo luogo. 024 JER 029 011 Perciocchè io so i pensieri che io penso intorno a voi, dice il Signore; [che son] pensieri di pace, e non a male, per darvi uscita e speranza. 024 JER 029 012 E voi m'invocherete, ed andrete, e mi farete orazione, ed io vi esaudirò. 024 JER 029 013 E voi mi cercherete, e mi troverete, quando mi avrete ricercato di tutti il vostro cuore. 024 JER 029 014 Ed io mi renderò inverso voi agevole a trovare, dice il Signore; e vi ritrarrò della vostra cattività; e vi raccoglierò d'infra tutte le genti, e di tutti i luoghi, dove vi avrò cacciati, dice il Signore; e vi ricondurrò nel luogo, onde vi ho fatti andare in cattività. 024 JER 029 015 Perciocchè voi avete detto: Il Signore ci ha suscitati de' profeti in Babilonia. 024 JER 029 016 [Sappiate] che il Signore ha detto così del re che siede sopra il trono di Davide, e del popolo che abita in questa città, [e de]'vostri fratelli che non sono stati menati in cattività con voi; 024 JER 029 017 così, [dico], ha detto il Signor degli eserciti: Ecco, io mando contro a loro la spada, la fame, e la pestilenza; e li farò essere come fichi marci, che non si possono mangiare, per la [lor] cattività. 024 JER 029 018 E li perseguirò con la spada, con la fame, e con la pestilenza; e farò che saranno agitati per tutti i regni della terra; [e saranno] in esecrazione, e in istupore, e in zufolo, e in vituperio fra tutte le genti, dove li avrò scacciati. 024 JER 029 019 Perciocchè non hanno ubbidito alle mie parole, dice il Signore, che io ho lor mandate [a dire] per li miei servitori profeti, del continuo per ogni mattina; ma essi non hanno ascoltato, dice il Signore. 024 JER 029 020 Voi dunque tutti che siete in cattività, i quali io ho mandati di Gerusalemme in Babilonia, ascoltate la parola del Signore. 024 JER 029 021 Così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele, intorno ad Achab, figliuolo di Colaia, e intorno a Sedechia, figliuolo di Maaseia, che vi profetizzano in Nome mio falsità: Ecco, io do costoro in man di Nebucadnesar, re di Babilonia; ed egli li farà morire davanti agli occhi vostri. 024 JER 029 022 E di loro si prenderà una [forma di] maledizione fra tutti quelli di Giuda che sono in cattività, in Babilonia, dicendo: Il Signore ti renda simile a Sedechia, e ad Achab, i quali il re di Babilonia ha arrostiti al fuoco. 024 JER 029 023 Perciocchè han fatte delle cose nefande in Israele, ed han commesso adulterio con le mogli de' lor prossimi, ed han parlato in Nome mio falsamente; il che io non avea lor comandato; ed io [sono] quel che [ne] son sapevole e testimonio, dice il Signore. 024 JER 029 024 Parla eziandio a Semaia Nehelamita, dicendo: 024 JER 029 025 Così ha detto il Signore degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Perciocchè tu hai mandate in nome tuo lettere a tutto il popolo, che [è] in Gerusalemme, ed a Sofonia, figliuolo di Maaseia, sacerdote, ed a tutti i sacerdoti, dicendo: 024 JER 029 026 Il Signore ti ha costituito sacerdote in luogo del sacerdote Gioiada; acciocchè voi siate sopraintendenti della Casa del Signore, [avendo podestà] sopra ogni uomo forsennato, e che fa il profeta, per metterlo in carcere, e ne' ceppi; 024 JER 029 027 ora dunque, perchè non hai tu sgridato Geremia di Anatot, che fa il profeta fra voi? 024 JER 029 028 Perciocchè egli ci ha mandato a dire in Babilonia: La cosa andrà in lungo; edificate pur delle case, ed abitate [in esse]; piantate de' giardini, e mangiatene il frutto. 024 JER 029 029 (Or il sacerdote Sofonia avea lette queste lettere in presenza del profeta Geremia). 024 JER 029 030 La parola del Signore fu [indirizzata] a Geremia, dicendo: 024 JER 029 031 Manda a dir così a tutti quelli che sono in cattività: Il Signore ha detto così intorno a Semaia Nehelamita: Perciocchè Semaia vi ha profetizzato, benchè io non l'abbia mandato; e vi ha fatti confidare in menzogna; 024 JER 029 032 perciò, così ha detto il Signore: Ecco, io farò punizione di Semaia Nehelamita, e della sua progenie; non vi sarà alcuno de' suoi discendenti che abiti in mezzo di questo popolo; e [nè egli, nè alcuno della sua progenie], non vedrà il bene che io farò al mio popolo, dice il Signore; perciocchè egli ha parlato di ribellione contro al Signore. 024 JER 030 001 LA parola che fu dal Signore [indirizzata] a Geremia, dicendo: 024 JER 030 002 Così ha detto il Signore, l'Iddio d'Israele: Scriviti in un libro tutte le parole che io ti ho dette. 024 JER 030 003 Perciocchè, ecco, i giorni vengono, dice il Signore, che io ritrarrò di cattività il mio popolo, Israele e Giuda, ha detto il Signore; e li ricondurrò nel paese, che io diedi ai padri loro, ed essi lo possederanno. 024 JER 030 004 Or queste [sono] le parole, che il Signore ha pronunziate intorno ad Israele, ed a Giuda. 024 JER 030 005 Perciocchè il Signore ha detto così: Noi abbiamo udito un grido di terrore; spavento, e niuna pace. 024 JER 030 006 Deh! domandate, e vedete se un maschio partorisce; perchè [dunque] ho io veduto ogni uomo con le mani in su i lombi, come una donna che partorisce? e [perchè] son tutte le facce cangiate, e divenute pallide? 024 JER 030 007 Ohimè lasso! quant'[è] pur grande quel giorno! non ne [fu giammai] alcun pari; egli è il tempo della distretta a Giacobbe; ma pure egli ne sarà salvato. 024 JER 030 008 Ed avverrà in quel giorno, dice il Signor degli eserciti, che io spezzerò il giogo di colui d'in sul tuo collo, e romperò i tuoi legami; e gli stranieri non ti terranno più in servitù. 024 JER 030 009 Anzi serviranno al Signore Iddio loro, e a Davide, lor re, che io susciterò loro. 024 JER 030 010 Tu adunque, o Giacobbe, mio servitore, non temere, dice il Signore; e non ispaventarti, o Israele; perciocchè, ecco, io ti salverò di lontano [paese], e la tua progenie dal paese della sua cattività; e Giacobbe ritornerà, e sarà in riposo, e tranquillità; e non [vi sarà] alcuno che [lo] spaventi. 024 JER 030 011 Perciocchè io [son] teco, dice il Signore, per salvarti; e farò una finale esecuzione sopra tutte le genti, dove ti avrò disperso; ma sopra te non farò una finale esecuzione; anzi ti castigherò moderatamente; ma pur non ti lascerò del tutto impunito. 024 JER 030 012 Perciocchè, così ha detto il Signore: Il tuo fiaccamento è senza rimedio, la tua piaga [è] dolorosa. 024 JER 030 013 Non [vi è] alcuno che prenda in mano la tua causa, per guarir [la tua piaga]; tu non hai alcuni medicamenti per risaldar[la]. 024 JER 030 014 Tutti i tuoi amanti ti hanno dimenticata, non ti ricercano; perciocchè io ti ho percossa d'una battitura da nemico, d'un gastigamento da crudele; per la grandezza della tua iniquità, [perchè] i tuoi peccati sono accresciuti. 024 JER 030 015 Perchè gridi per lo tuo fiaccamento? la tua doglia [è] insanabile. Io ti ho fatte queste cose per la grandezza della tua iniquità, [perchè] i tuoi peccati sono accresciuti. 024 JER 030 016 Ma pure, tutti quelli che ti divorano saranno divorati, e tutti i tuoi nemici andranno in cattività, e quelli che ti spogliano saranno spogliati, e darò in preda tutti quelli che ti predano. 024 JER 030 017 Perciocchè io risalderò [la tua piaga], e ti guarirò delle tue ferite, dice il Signore; perciocchè ti hanno chiamata: Scacciata, Sion che niuno ricerca. 024 JER 030 018 Così ha detto il Signore: Ecco, io ritrarrò di cattività i tabernacoli di Giacobbe, ed avrò pietà de' suoi abitacoli; e la città sarà riedificata in sul suo colmo, e il Tempio sarà posto secondo i suoi ordini. 024 JER 030 019 E di quelli uscirà lode, e voce d'uomini festeggianti; ed io li farò moltiplicare, e non iscemeranno; e li accrescerò, e non diminuiranno. 024 JER 030 020 E i suoi figliuoli saranno come anticamente, e la sua raunanza sarà stabilita dinanzi a me; e farò punizione di tutti quelli che l'oppressano. 024 JER 030 021 E colui che avrà autorità sopra lui sarà di lui stesso, e colui che signoreggerà sopra lui uscirà del mezzo di lui; ed io lo farò accostare, ed egli verrà a me; perciocchè chi è colui che pieghi dolcemente il cuor suo, per accostarsi a me? dice il Signore. 024 JER 030 022 E voi mi sarete popolo, ed io vi sarò Dio. 024 JER 030 023 Ecco il turbo del Signore, l'ira è uscita fuori, la tempesta si accoglie; caderà sopra il capo degli empi. 024 JER 030 024 L'ardor dell'ira del Signore non si racqueterà, finchè egli non abbia eseguiti e messi ad effetto i pensieri del cuor suo; alla fin de' giorni voi intenderete la cosa. 024 JER 031 001 In quel tempo, dice il Signore, io sarò Dio a tutte le famiglie d'Israele, ed essi mi saran popolo. 024 JER 031 002 Così ha detto il Signore: Il popolo scampato dalla spada trovò grazia nel deserto, allora che io andava per dar riposo ad Israele. 024 JER 031 003 Anticamente avvenne che il Signore mi appariva. Anzi io ti ho amata d'un amore eterno; perciò anche ho usata continua benignità inverso te. 024 JER 031 004 Ancora ti edificherò, e sarai edificata, o vergine d'Israele; ancora sarai adorna de' tuoi tamburi, ed uscirai con danze d'uomini sollazzanti. 024 JER 031 005 Ancora pianterai delle vigne ne' monti di Samaria; e quelli che le avranno piantate [ne] corranno il frutto per uso loro comune. 024 JER 031 006 Perciocchè vi è un giorno, nel quale le guardie grideranno nel monte di Efraim: Levatevi, e saliamo in Sion, al Signore Iddio nostro. 024 JER 031 007 Perciocchè, così ha detto il Signore: Fate grida di allegrezza per Giacobbe, e strillate in capo delle genti; risonate, cantate lodi, e dite: O Signore, salva il tuo popolo, il rimanente d'Israele. 024 JER 031 008 Ecco, io li adduco dal paese di Settentrione, e li raccolgo dal fondo della terra; fra loro [saranno] ciechi, e zoppi, donne gravide, e donne di parto, tutti insieme; ritorneranno qua [in] gran raunanza. 024 JER 031 009 Saranno andati con pianto; ma io li farò ritornare con supplicazioni; e li condurrò a' torrenti d'acque, per una strada diritta, nella quale non s'intopperanno; perciocchè io son padre ad Israele, ed Efraim è il mio primogenito. 024 JER 031 010 O genti, ascoltate la parola del Signore, e annunziate[la] fra le isole lontane, e dite: Colui che ha sparso Israele lo raccoglierà, e lo guarderà come un pastore la sua mandra; 024 JER 031 011 perciocchè il Signore ha riscattato Giacobbe, e l'ha riscosso di mano d'un più forte di lui. 024 JER 031 012 E verranno e daranno grida di allegrezza nella sommità di Sion, e accorreranno a' beni del Signore, al frumento, ed al mosto, ed all'olio, ed a' frutti del minuto, e del grosso bestiame; e l'anima loro sarà come un orto inaffiato; e non saranno più in continui dolori. 024 JER 031 013 Allora la vergine si rallegrerà nel ballo; e i giovani, e i vecchi tutti insieme; ed io cangerò il lor cordoglio in letizia, e li rallegrerò, e li consolerò del lor dolore. 024 JER 031 014 E inebbrierò l'anima de' sacerdoti di grasso, e il mio popolo sarà saziato de' miei beni, dice il Signore. 024 JER 031 015 Così ha detto il Signore: Una voce è stata udita in Rama, un lamento, un pianto amarissimo: Rachele piange i suoi figliuoli, ha rifiutato d'essere consolata de' suoi figliuoli, perciocchè non [son più]. 024 JER 031 016 Così ha detto il Signore: Ritieni la tua voce di piangere, e i tuoi occhi di lagrimare; perciocchè vi è premio per la tua opera, dice il Signore; ed essi ritorneranno dal paese del nemico. 024 JER 031 017 E vi è ancora speranza per te alla fine, dice il Signore; e i [tuoi] figliuoli ritorneranno a' lor confini. 024 JER 031 018 Io ho pure udito Efraim che si rammaricava, [dicendo: ] Tu mi hai castigato, ed io sono stato castigato, come un toro non ammaestrato; convertimi, ed io mi convertirò; conciossiachè tu [sii] il Signore Iddio mio. 024 JER 031 019 Perciocchè, dopo che sarò stato convertito, io mi pentirò; e dopo che sarò stato ammaestrato a riconoscermi, mi percoterò in su la coscia. Io son confuso, ed anche svergognato; perciocchè io porto il vituperio della mia giovanezza. 024 JER 031 020 [È costui] Efraim, mio figliuolo caro? [è costui] il fanciullo delle [mie] delizie? da che io parlai contro a lui, io mi son pure anche sempre ricordato di lui; perciò, le mie interiora son commosse per lui; io del tutto ne avrò pietà, dice il Signore. 024 JER 031 021 Rizzati de' pilieri, poniti de' monti di pietre per insegne, pon mente alla strada, al cammino che hai fatto; ritornatene, vergine d'Israele; ritorna a queste tue città. 024 JER 031 022 Infino a quando andrai aggirandoti, figliuola ribella? conciossiachè il Signore abbia creata una cosa nuova nella terra: la femmina intornia l'uomo. 024 JER 031 023 Così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Ancora sarà detta questa parola nel paese di Giuda, e nelle sue città, quando io li avrò ritratti di cattività: Il Signore ti benedica, o abitacolo di giustizia, o monte di santità. 024 JER 031 024 E in esso abiteranno [que' di] Giuda, e [que' di] tutte le sue città insieme; i lavoratori, e quelli che vanno qua e là con le lor mandre. 024 JER 031 025 Perciocchè io avrò inebbriata l'anima assetata e stanca, ed avrò saziata ogni anima languente. 024 JER 031 026 Per questo io mi sono svegliato, ed ho riguardato; e il mio sonno mi è stato dolce. 024 JER 031 027 Ecco, i giorni vengono, dice il Signore, che io seminerò la casa d'Israele, e la casa di Giuda, di semenza d'uomini, e di semenza di animali. 024 JER 031 028 Ed avverrà che, siccome io ho vigilato sopra loro, per divellere, e per diroccare, e per distruggere, e per disperdere, e per danneggiare, così vigilerò sopra loro, per edificare, e per piantare, dice il Signore. 024 JER 031 029 In que' giorni non si dirà più: I padri han mangiato l'agresto, e i denti de' figliuoli ne sono allegati. 024 JER 031 030 Ma ognuno morrà per la sua iniquità; chiunque mangerà l'agresto, i denti gli si allegheranno. 024 JER 031 031 ECCO, i giorni vengono, dice il Signore, che io farò un nuovo patto con la casa d'Israele, e con la casa di Giuda. 024 JER 031 032 Non già, qual [fu] il patto che io feci coi padri loro, quando io li presi per la mano, per trarli fuor del paese di Egitto; il qual mio patto essi han rotto; onde io li ho avuti a schifo, dice il Signore. 024 JER 031 033 Perciocchè, questo [è] il patto, che io farò con la casa d'Israele, dopo que' giorni, dice il Signore: Io metterò la mia Legge nel loro interiore, e la scriverò sopra il lor cuore; ed io sarò lor Dio, ed essi mi saranno popolo. 024 JER 031 034 E non insegneranno più ciascuno il suo compagno, e il suo fratello, dicendo: Conoscete il Signore; perciocchè essi tutti, dal minore infino al maggiore di loro, mi conosceranno, dice il Signore; imperocchè io perdonerò [loro] la lor iniquità, e non mi ricorderò più del lor peccato. 024 JER 031 035 Così ha detto il Signore, che ha dato il sole per la luce del dì, [e] gli ordini della luna, e delle stelle, per la luce della notte; che commuove il mare, onde le sue onde romoreggiano; il cui Nome [è: ] Il Signor degli eserciti: 024 JER 031 036 Se quegli ordini sono [giammai] da me cangiati, dice il Signore; anche potrà la progenie d'Israele cessare d'esser nazione davanti a me in perpetuo. 024 JER 031 037 Così ha detto il Signore: Se i cieli di sopra si possono misurare, e i fondamenti della terra di sotto si possono scandagliare, io altresì riproverò tutta la progenie d'Israele, per tutte le cose che hanno fatte, dice il Signore. 024 JER 031 038 Ecco, i giorni vengono, dice il Signore, che questa città sarà riedificata al Signore, dalla torre di Hananeel, infino alla porta del cantone. 024 JER 031 039 E la funicella da misurare sarà ancora tratta lungo il colle di Gareb, e girerà verso Goa. 024 JER 031 040 E tutta la valle de' corpi morti, e delle ceneri, e tutti i campi infino al torrente Chidron, [ed] infino al canto della porta de' cavalli, verso Oriente, [sarà luogo] sacro al Signore; essa non sarà giammai più diroccata, nè distrutta. 024 JER 032 001 LA parola che fu dal Signore [indirizzata] a Geremia, nell'anno decimo di Sedechia, re di Giuda, [che] fu l'anno diciottesimo di Nebucadnesar; 024 JER 032 002 ed allora l'esercito del re di Babilonia assediava Gerusalemme; e il profeta Geremia era rinchiuso nel cortile della prigione, ch'[era] nella casa del re di Giuda. 024 JER 032 003 Perciocchè Sedechia, re di Giuda, l'avea rinchiuso, dicendo: Perchè profetizzi tu, dicendo: Così ha detto il Signore: Ecco, io do questa città in man del re di Babilonia, ed egli la prenderà? 024 JER 032 004 E Sedechia, re di Giuda, non iscamperà dalla mano de' Caldei; anzi per certo sarà dato in man del re di Babilonia; ed egli parlerà a lui a bocca a bocca, e lo vedrà a faccia a faccia. 024 JER 032 005 E menerà Sedechia in Babilonia, ed egli resterà quivi, finchè io lo visiti, dice il Signore. Se voi combattete co' Caldei, non prospererete. 024 JER 032 006 Geremia adunque disse: La parola del Signore mi è stata [indirizzata], dicendo: 024 JER 032 007 Ecco Hanameel, figliuolo di Sallum, tuo zio, viene a te, per dir[ti: ] Compera il mio campo, che [è] in Anatot; perciocchè tu hai per consanguinità la ragion del riscatto, per comperar[lo]. 024 JER 032 008 Ed Hanameel, figliuol del mio zio, venne a me, secondo la parola del Signore, nel cortile della prigione, e mi disse: Deh! compera il mio campo, che [è] in Anatot, nel territorio di Beniamino; perciocchè a te [appartiene] il diritto dell'eredità, e la ragion del riscatto; compera[lo adunque]. Ed io conobbi che ciò [era] parola del Signore. 024 JER 032 009 Ed io comperai quel campo, ch'[era] in Anatot, da Hanameel, figliuol del mio zio; e gli pesai i danari, [cioè: ] diciassette [sicli] d'argento. 024 JER 032 010 Ed io ne feci la scritta, e [la] suggellai, e ne presi testimoni, e pesai i danari nelle bilance. 024 JER 032 011 Poi presi la scritta della compera; quella suggellata, [secondo] la legge e gli statuti, e quella aperta; 024 JER 032 012 e diedi la scritta della compera a Baruc, figliuolo di Neria, figliuolo di Maaseia, in presenza di Hanameel, mio cugino, e in presenza de' testimoni che aveano sottoscritto nella scritta della compera, alla vista di tutti i Giudei, che sedevano nel cortile della prigione. 024 JER 032 013 Poi comandai a Baruc, in lor presenza, dicendo: 024 JER 032 014 Così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Prendi queste scritte, questa scritta di compera, così quella che è suggellata, come quest'[altra] che è aperta; e mettile dentro un vaso di terra, acciocchè durino lungo tempo. 024 JER 032 015 Perciocchè, così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele; Ancora si compereranno case, e campi, e vigne, in questo paese. 024 JER 032 016 E dopo ch'ebbi data la scritta della compera a Baruc, figliuolo di Neria, io feci orazione al Signore, dicendo: 024 JER 032 017 Ahi Signore Iddio! ecco, tu hai fatto il cielo, e la terra, con la tua gran forza, e col tuo braccio steso; niente ti è difficile: 024 JER 032 018 [Tu sei quel] che usi benignità in mille [generazioni], e fai la retribuzione dell'iniquità de' padri nel seno de' lor figliuoli, dopo loro; Iddio grande, potente, il cui Nome [è: ] 024 JER 032 019 Il Signor degli eserciti; grande in consiglio, e potente in opere; i cui occhi [sono] aperti sopra tutte le vie de' figliuoli degli uomini, per rendere ad ognuno secondo le sue vie, e secondo il frutto de' suoi fatti; 024 JER 032 020 che hai, infino al dì d'oggi, fatti miracoli, e prodigi, nel paese di Egitto, e in Israele, e fra [tutti] gli uomini; e ti sei acquistato un Nome, quale [è] oggidì; 024 JER 032 021 e traesti il tuo popolo Israele fuor del paese di Egitto, con miracoli, e prodigi, e man forte, e braccio steso, e con grande spavento; 024 JER 032 022 e desti loro questo paese, il quale tu avevi giurato a' padri loro di dar loro, paese stillante latte, e miele; 024 JER 032 023 nel quale essendo entrati, l'han posseduto; ma non hanno ubbidito alla tua voce, e non son camminati nella tua Legge; non han fatte tutte le cose che tu avevi lor comandate di fare; laonde tu hai lor fatto avvenire tutto questo male. 024 JER 032 024 Ecco, gli argini son giunti fino alla città, per prenderla; e la città è data in man de' Caldei che la combattono, per cagion della spada, e della fame, e della pestilenza; e quello che tu hai detto è avvenuto; ed ecco, tu [il] vedi. 024 JER 032 025 E pure, o Signore Iddio, tu mi hai detto: Comperati quel campo per danari, e prendi[ne] testimoni; avvegnachè la città sia data in man de' Caldei. 024 JER 032 026 Ma la parola del Signore fu [indirizzata] a Geremia, dicendo: 024 JER 032 027 Ecco, io [sono] il Signore, l'Iddio d'ogni carne; emmi cosa alcuna difficile? 024 JER 032 028 Perciò, il Signore ha detto così: Ecco, io do questa città in man de' Caldei, e in man di Nebucadnesar, re di Babilonia; ed egli la prenderà. 024 JER 032 029 E i Caldei, che combattono contro a questa città, [vi] entreranno dentro, e vi metteranno il fuoco, e l'arderanno, insieme con le case, sopra i cui tetti hanno fatti profumi a Baal, ed offerte da spandere ad altri dii, per dispettarmi. 024 JER 032 030 Perciocchè i figliuoli d'Israele, ed i figliuoli di Giuda non hanno, fin dalla lor fanciullezza, fatto altro che quel che mi dispiace; perciocchè i figliuoli d'Israele non fanno altro che dispettarmi con l'opere delle lor mani, dice il Signore. 024 JER 032 031 Conciossiachè questa città mi sia [sempre] stata da [provocar] l'ira mia, e il mio cruccio, dal dì che fu edificata, infino a questo giorno; acciocchè io la tolga via dal mio cospetto; 024 JER 032 032 per tutta la malvagità de' figliuoli d'Israele, e de' figliuoli di Giuda, la quale hanno adoperata per dispettarmi, essi, i lor re, i lor principi, i lor sacerdoti, e i lor profeti, e gli uomini di Giuda, e gli abitanti di Gerusalemme; 024 JER 032 033 e mi han volte le spalle, e non la faccia; e benchè io li abbia ammaestrati del continuo per ogni mattina, non però hanno ubbidito, per ricevere correzione. 024 JER 032 034 Ed han messe le loro abbominazioni nella Casa che si chiama del mio Nome, per contaminarla. 024 JER 032 035 Ed hanno edificati gli alti luoghi di Baal, che [son] nella valle del figliuolo di Hinnom, per far passare i lor figliuoli e le lor figliuole, [per lo fuoco] a Molec; il che io non comandai loro [giammai]; e non mi entrò [giammai] in cuore, che facessero questo cosa abbominevole, per far peccare Giuda. 024 JER 032 036 Ma nondimeno ora, così ha detto il Signore, l'Iddio d'Israele, intorno a questa città, della quale voi dite: Ella è data in man del re di Babilonia, per la spada, e per la fame, e per la pestilenza: 024 JER 032 037 Ecco, io li adunerò da tutti i paesi, dove li avrò scacciati nella mia ira, nel mio cruccio, e nella [mia] grande indegnazione; e li farò ritornare in questo luogo, e li farò abitare in sicurtà. 024 JER 032 038 E mi saranno popolo, ed io sarò loro Dio. 024 JER 032 039 E darò loro uno stesso cuore, ed una stessa via, per temermi in perpetuo, in ben loro, e de' lor figliuoli dopo loro. 024 JER 032 040 E farò con loro un patto eterno, che io non mi ritrarrò giammai indietro da loro, per non far loro bene; e metterò il mio timor nel cuor loro, acciocchè non si dipartano da me. 024 JER 032 041 E mi rallegrerò di loro, facendo loro bene; e li pianterò in questo paese stabilmente, di tutto il mio cuore, e di tutta l'anima mia. 024 JER 032 042 Perciocchè, così ha detto il Signore: Siccome io ho fatto venire sopra questo popolo tutto questo gran male, così farò venire sopra loro tutto il bene che io prometto loro. 024 JER 032 043 E si compereranno [ancora] de' campi in questo paese, del quale voi dite: Egli è deserto, e non [vi è più] uomo, nè bestia; egli è dato in man de' Caldei. 024 JER 032 044 Si compereranno [ancora] de' campi per danari, e se ne faranno scritte, e si suggelleranno, e se ne prenderanno testimoni, nel paese di Beniamino, e ne' luoghi circonvicini di Gerusalemme, e nelle città di Giuda; e nelle città del monte, e nelle città del piano, e nelle città del Mezzodì; perciocchè io li ritrarrò di cattività, dice il Signore. 024 JER 033 001 E la parola del Signore fu [indirizzata] la seconda volta a Geremia, mentre egli [era] ancora rinchiuso nel cortile della prigione, dicendo: 024 JER 033 002 Così ha detto il Signore, che fa questa cosa; il Signore, che la forma, per istabilirla; il cui Nome [è: ] Il Signore: 024 JER 033 003 Grida a me, ed io ti risponderò, e ti dichiarerò cose grandi, e riserbate, che tu non sai. 024 JER 033 004 Perciocchè, così ha detto il Signore Iddio d'Israele, delle case di questa città, e delle case del re di Giuda, che sono state diroccate per li terrapieni, e per le macchine; 024 JER 033 005 le quali sono state impiegate per combattere co' Caldei, e per empierle di corpi morti d'uomini; perciocchè io [li] ho percossi nella mia ira, e nel mio cruccio; e perchè io ho nascosta la mia faccia da questa città, per tutta la lor malvagità: 024 JER 033 006 Ecco, io ristorerò, e rifarò questa [città] e riparerò queste [case], e farò loro apparire abbondanza di pace, e di stabilità. 024 JER 033 007 E ritrarrò di cattività Giuda ed Israele, e li riedificherò come [erano] prima; 024 JER 033 008 e li purgherò di tutta la loro iniquità, per la quale hanno peccato contro a me; e perdonerò loro tutte le loro iniquità, per le quali hanno peccato contro a me; e per le quali hanno misfatto contro a me. 024 JER 033 009 E [questa città] mi sarà in nome di gioia, in lode, e in gloria appresso tutte le nazioni della terra, che udiranno tutto il bene che io farò loro; e saranno spaventate, e tremeranno per tutto il bene, e per tutta la pace, della quale io la farò godere. 024 JER 033 010 Così ha detto il Signore: In questo luogo, del quale voi dite: Egli [è] deserto, e non [vi è più] nè uomo, nè bestia; nelle città di Giuda, e nelle piazze di Gerusalemme, che sono desolate, senza che [vi sia più] nè uomo, nè abitante, nè bestia; 024 JER 033 011 ancora sarà udita voce di gioia, e voce di allegrezza; voce di sposo, e voce di sposa; voce di persone che diranno: Celebrate il Signor degli eserciti; perciocchè il Signore [è] buono; perciocchè la sua benignità [è] in eterno; porteranno offerte di lode alla Casa del Signore; perciocchè io trarrò di cattività il paese, [e lo rimetterò] nello stato ch'era prima, ha detto il Signore. 024 JER 033 012 Così ha detto il Signor degli eserciti: In questo luogo, che è deserto, e dove non [vi sono più] nè uomini, nè bestie; e in tutte le sue città, vi saranno ancora mandre di pastori, che [vi] faranno posar le gregge. 024 JER 033 013 Nelle città del monte, e nelle città del piano, e nelle città del Mezzodì, e nel paese di Beniamino, e ne' luoghi circonvicini di Gerusalemme, e nelle città di Giuda, le pecore passeranno ancora sotto la mano di colui che [le] conta, da detto il Signore. 024 JER 033 014 Ecco, i giorni vengono, dice il Signore, che io metterò ad effetto la buona parola, che io ho pronunziata alla casa d'Israele, ed alla casa di Giuda. 024 JER 033 015 In que' giorni, e in quel tempo, io farò germogliare a Davide il Germoglio di giustizia, il quale farà giudicio e giustizia nella terra. 024 JER 033 016 In que' giorni Giuda sarà salvato, e Gerusalemme abiterà in sicurtà; e questo [è il nome], del quale ella si chiamerà: IL SIGNORE [È] LA NOSTRA GIUSTIZIA. 024 JER 033 017 Perciocchè, così ha detto il Signore: Giammai non verrà meno a Davide, uomo che segga sopra il trono della casa d'Israele; 024 JER 033 018 ed a' sacerdoti Leviti non verrà giammai meno nel mio cospetto, uomo che offerisca olocausto, e che faccia profumo d'offerta, e che faccia sacrificio tutti i giorni. 024 JER 033 019 La parola del Signore fu ancora [indirizzata] a Geremia, dicendo: 024 JER 033 020 Così ha detto il Signore: Se voi potete annullare il mio patto intorno al giorno, e il mio patto intorno alla notte, sì che il giorno e la notte non sieno [più] al tempo loro; 024 JER 033 021 ei si potrà altresì annullare il mio patto con Davide, mio servitore, sì ch'egli non abbia [più] figliuolo che regni sopra il suo trono; e co' sacerdoti Leviti miei ministri. 024 JER 033 022 Perciocchè, come l'esercito del cielo non si può annoverare, e la rena del mare non si può misurare; così accrescerò la progenie di Davide, mio servitore, e i Leviti che fanno il servigio. 024 JER 033 023 La parola del Signore fu ancora [indirizzata] a Geremia, dicendo: 024 JER 033 024 Non hai tu posta mente a ciò che questo popolo ha pronunziato, dicendo: Il Signore ha riprovate le due nazioni, ch'egli avea elette? laonde sprezzano il mio popolo, [come] se non dovesse mai più esser nazione nel lor cospetto. 024 JER 033 025 Così ha detto il Signore: Se io non ho stabilito il mio patto intorno al giorno, ed alla notte, [e] gli statuti del cielo, e della terra; 024 JER 033 026 io altresì riproverò la progenie di Giacobbe, e di Davide, mio servitore; per non prender più del suo legnaggio persone che signoreggino sopra la progenie di Abrahamo, d'Isacco, e di Giacobbe; perciocchè io li ritrarrò di cattività, e avrò pietà di loro. 024 JER 034 001 LA parola, che fu dal Signore [indirizzata] a Geremia, allora che Nebucadnesar, re di Babilonia, e tutto il suo esercito, tutti i regni della terra, sottoposti al suo imperio, e tutti i popoli, combattevano contro a Gerusalemme, e contro a tutte le sue città, dicendo: 024 JER 034 002 Così ha detto il Signore Iddio d'Israele: Va', e parla a Sedechia, re di Giuda, e digli: Così ha detto il Signore: Ecco, io do questa città in man del re di Babilonia, ed egli l'arderà col fuoco, 024 JER 034 003 e tu non iscamperai dalla sua mano; perciocchè per certo sarai preso, e sarai dato in man sua, e vedrai il re di Babilonia a faccia a faccia, ed egli ti parlerà a bocca a bocca, e tu verrai in Babilonia. 024 JER 034 004 Ma pure, o Sedechia, re di Giuda, ascolta la parola del Signore: Il Signore ha detto così di te: Tu non morrai per la spada. 024 JER 034 005 Tu morrai in pace, e ti saranno arsi [aromati], come si è fatto a' tuoi padri, i re precedenti, che sono stati avanti te; e si farà cordoglio di te, [dicendo: ] Ahi Signore! perciocchè io ho pronunziata la parola, dice il Signore. 024 JER 034 006 E il profeta Geremia pronunziò a Sedechia, re di Giuda, tutte queste parole, in Gerusalemme. 024 JER 034 007 Or l'esercito del re di Babilonia combatteva contro a Gerusalemme, e contro a tutte le città di Giuda, ch'erano rimaste, [cioè], contro a Lachis, ed Azeca; perciocchè quelle [sole ch'erano] città forti, erano rimaste d'infra le città. 024 JER 034 008 LA parola che fu dal Signore [indirizzata] a Geremia, dopo che il re Sedechia ebbe fatto patto con tutto il popolo [ch'era] in Gerusalemme, di bandir loro libertà; 024 JER 034 009 per [fare] che ciascuno rimandasse in libertà il suo servo, e la sua serva, Ebreo, ed Ebrea; acciocchè niuno tenesse [più] in servitù alcun suo fratello Giudeo. 024 JER 034 010 Or tutti i principi, e tutto il popolo che si erano convenuti in questo patto, di rimandare in libertà ciascuno il suo servo, e la sua serva, per non tenerli più in servitù, ubbidirono, e [li] rimandarono. 024 JER 034 011 Ma poi appresso fecero di nuovo tornare i servi, e le serve, che aveano rimandati in libertà, e li sforzarono ad [esser] loro servi, e serve. 024 JER 034 012 Laonde la parola del Signore fu dal Signore [indirizzata] a Geremia, dicendo: 024 JER 034 013 Così ha detto il Signore, l'Iddio d'Israele: Io feci patto co' padri vostri, quando li trassi fuor del paese di Egitto, della casa di servitù, dicendo: 024 JER 034 014 Al termine di sette anni rimandi ciascun di voi il suo fratello Ebreo, che si sarà venduto a te; servati sei anni, poi rimandalo in libertà d'appresso a te; ma i vostri padri non mi hanno ubbidito, e non hanno inchinato il loro orecchio. 024 JER 034 015 Or voi vi eravate oggi convertiti, ed avevate fatto ciò che mi piace, in bandir libertà ciascuno al suo prossimo; e avevate fatto patto nel mio cospetto, nella Casa che si chiama del mio Nome. 024 JER 034 016 Ma voi vi siete rivolti, ed avete profanato il mio Nome, e ciascun di voi ha fatto ritornare il suo servo, e la sua serva, che voi avevate rimandati in libertà, a lor volontà; e li avete sforzati ad esservi servi e serve. 024 JER 034 017 Perciò, così ha detto il Signore: Voi non mi avete ubbidito, per bandir libertà ciascuno al suo fratello, e ciascuno al suo prossimo; ecco, io vi bandisco libertà, dice il Signore, alla spada, alla pestilenza, ed alla fame; e farò che sarete agitati per tutti i regni della terra. 024 JER 034 018 E darò gli uomini che han trasgredito il mio patto, e non han messe ad effetto le parole del patto che aveano fatto nel mio cospetto, passando in mezzo delle parti del vitello che aveano tagliato in due, [cioè: ] 024 JER 034 019 i principi di Giuda, ed i principi di Gerusalemme, e gli eunuchi, e i sacerdoti, e tutto il popolo del paese, che son passati in mezzo delle parti del vitello; 024 JER 034 020 li darò, dico, in man de' lor nemici, e in man di quelli che cercano l'anima loro; e i lor corpi morti saran per pasto agli uccelli del cielo, ed alle bestie della terra. 024 JER 034 021 Darò eziandio Sedechia, re di Giuda, e i suoi principi, in mano de' loro nemici, e in man di quelli che cercano l'anima loro, e in man dell'esercito del re di Babilonia, che si è [ora] ritratto da voi. 024 JER 034 022 Ecco, io do loro comandamento, dice il Signore; e li farò ritornare a questa città, ed essi la combatteranno, e la prenderanno, e l'arderanno col fuoco; io metterò eziandio in desolazione le città di Giuda, sì che niuno abiterà [in esse]. 024 JER 035 001 LA parola che fu dal Signore [indirizzata] a Geremia, nel tempo di Gioiachim, figliuol di Giosia, re di Giuda, dicendo: 024 JER 035 002 Va' alla casa de' Recabiti, e parla loro, e menali nella Casa del Signore, in una delle camere, e presenta loro del vino a bere. 024 JER 035 003 Io adunque presi Iaazania, figliuol di Geremia, figliuolo di Habassinia, e i suoi fratelli, e tutti i suoi figliuoli, e tutta la famiglia de' Recabiti. 024 JER 035 004 E li menai nella Casa del Signore, nella camera de' figliuoli di Hanan, figliuolo d'Igdalia, uomo di Dio; la quale [era] appresso della camera dei capi di sopra della camera di Maaseia figliuolo di Sallum, guardiano della soglia. 024 JER 035 005 Ed io misi davanti a' figliuoli della casa de' Recabiti de' nappi pieni di vino, e delle coppe, e dissi loro: Bevete del vino. 024 JER 035 006 Ma essi dissero: Noi non berremo vino; perciocchè Gionadab, figliuolo di Recab, nostro padre, ce l'ha divietato, dicendo: Non bevete giammai in perpetuo vino, nè voi, nè i vostri figliuoli. 024 JER 035 007 E non edificate alcuna casa, e non seminate alcuna semenza, e non piantate vigne, e non ne abbiate alcuna; anzi abitate tutti i giorni della vita vostra in tende; acciocchè viviate per lunghi giorni sopra la terra, nella quale voi siete forestieri. 024 JER 035 008 E noi abbiamo ubbidito alla voce di Gionadab, figliuolo di Recab, nostro padre, in tutto ciò che egli ci ha comandato, per non ber vino tutti i giorni della vita nostra, nè noi, nè le nostre mogli, nè i nostri figliuoli, nè le nostre figliuole; 024 JER 035 009 e per non edificar case da abitarvi; [e] per non aver nè vigna, nè campo, nè sementa alcuna. 024 JER 035 010 E siamo abitati in tende, ed abbiamo ubbidito, e fatto secondo tutto ciò che Gionadab, nostro padre, ci avea comandato. 024 JER 035 011 Or è avvenuto che quando Nebucadnesar, re di Babilonia, è salito contro al paese, noi abbiamo detto: Venite, ed entriamo in Gerusalemme, [per iscampar] d'innanzi all'esercito dei Caldei, e dinanzi all'esercito di Siria; e così siamo dimorati in Gerusalemme. 024 JER 035 012 E la parola del Signore fu [indirizzata] a Geremia, dicendo: 024 JER 035 013 Così ha detto il Signore degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Va', e di' agli uomini di Giuda, e agli abitanti di Gerusalemme: Non riceverete voi correzione, per ubbidire alle mie parole? dice il Signore. 024 JER 035 014 Le parole di Gionadab, figliuolo di Recab, il quale comandò a' suoi figliuoli, che non bevessero vino, sono state messe ad effetto, talchè essi non hanno bevuto vino infino al dì d'oggi; anzi hanno ubbidito al comandamento del padre loro; ed io vi ho parlato del continuo, per ogni mattina; e voi non mi avete ubbidito. 024 JER 035 015 E vi ho mandati, del continuo, per ogni mattina, tutti i miei servitori profeti, per dir[vi: ] Deh! convertasi ciascun di voi dalla sua via malvagia, ed ammendate i vostri fatti, e non andate dietro ad altri dii, per servirli; e voi abiterete nella terra che io ho data a voi, ed a' padri vostri; ma voi non avete porto l'orecchio, e non mi avete ubbidito. 024 JER 035 016 Perciocchè i figliuoli di Gionadab, figliuolo di Recab, hanno messo ad effetto il comandamento che diede loro il lor padre; e questo popolo non ha ubbidito a me; 024 JER 035 017 perciò, il Signore, l'Iddio degli eserciti, l'Iddio d'Israele, ha detto così: Ecco, io fo venire sopra Giuda, e sopra tutti gli abitanti di Gerusalemme, tutto il male, che ho pronunziato contro a loro; perciocchè io ho lor parlato, e non hanno ascoltato; io ho lor gridato, e non hanno risposto. 024 JER 035 018 Ed alla casa de' Recabiti Geremia disse: Così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Perciocchè voi avete ubbidito al comandamento di Gionadab, vostro padre, ed avete osservati tutti i suoi ordini, ed avete fatto secondo tutto quello ch'egli vi avea comandato; 024 JER 035 019 perciò, così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Giammai in perpetuo non verrà meno a Gionadab, figliuolo di Recab, uomo che stia davanti alla mia faccia. 024 JER 036 001 OR avvenne, nell'anno quarto di Gioiachim, figliuolo di Giosia, re di Giuda, che questa parola fu [indirizzata] dal Signore a Geremia, dicendo: 024 JER 036 002 Prenditi un rotolo da scrivere, e scrivi in esso tutte le parole che io ti ho dette contro ad Israele, e contro a Giuda, e contro a tutte le [altre] genti, dal giorno che io cominciai a parlarti, [cioè], dai giorni di Giosia, infino a questo giorno. 024 JER 036 003 Forse ascolterà la casa di Giuda tutto il male che io penso di farle, per convertirsi ciascuno dalla sua via malvagia; ed io perdonerò [loro] la loro iniquità, e il lor peccato. 024 JER 036 004 Geremia adunque chiamò Baruc, figliuolo di Neria; e Baruc scrisse nel rotolo da scrivere, di bocca di Geremia, tutte le parole del Signore, ch'egli avea dette. 024 JER 036 005 Poi Geremia comandò a Baruc, dicendo: Io [son] rattenuto, io non posso entrare nella Casa del Signore. 024 JER 036 006 Ma tu entravi, e leggi in presenza del popolo, nel rotolo che tu hai scritto di mia bocca, le parole del Signore, nella Casa del Signore, nel giorno del digiuno; leggile ancora in presenza di tutti que' di Giuda che saranno venuti dalle lor città. 024 JER 036 007 Forse la lor supplicazione caderà nel cospetto del Signore, e si convertiranno ciascuno dalla sua via malvagia; perciocchè l'ira, e il cruccio che il Signore ha pronunziato contro a questo popolo [è] grande. 024 JER 036 008 Baruc adunque, figliuolo di Neria, fece secondo tutto ciò che il profeta Geremia gli avea comandato, leggendo nel libro le parole del Signore, nella Casa del Signore. 024 JER 036 009 (Or nell'anno quinto di Gioiachim, figliuolo di Giosia, re di Giuda, nel nono mese, tutto il popolo [ch'era] in Gerusalemme, e tutto il popolo ch'era venuto dalle città di Giuda in Gerusalemme, bandirono il digiuno nel cospetto del Signore.) 024 JER 036 010 Baruc, [dico], lesse nel libro le parole di Geremia; nella Casa del Signore, nella camera di Ghemaria, figliuolo di Safan, scriba, nel cortile di sopra, nell'entrata della porta nouva della Casa del Signore, in presenza di tutto il popolo. 024 JER 036 011 E Michea, figliuolo di Ghemaria, figliuolo di Safan, udì tutte le parole del Signore, [lette] fuor del libro. 024 JER 036 012 E scese nella Casa del re, nella camera del segretario; ed ecco, quivi sedevano tutti i principi: Elisama segretario, e Delaia figliuolo di Semaia, ed Elnatan figliuolo di Acbor, e Ghemaria figliuolo di Safan, e Sedechia figliuolo di Hanania, e tutti gli [altri] principi. 024 JER 036 013 E Michea rapportò loro tutte le parole ch'egli aveva udite, mentre Baruc leggeva nel libro, in presenza del popolo. 024 JER 036 014 Allora tutti i principi mandarono Iudi, figliuolo di Netania, figliuolo di Selemia, figliuolo di Cusi, a Baruc, per dir[gli: ] Prendi in mano il rotolo, nel quale tu hai letto in presenza del popolo, e vieni. E Baruc, figliuolo di Neria, prese il rotolo in mano, e se ne venne a loro. 024 JER 036 015 Ed essi gli dissero: Deh! siedi, e leggicelo. E Baruc lo lesse loro. 024 JER 036 016 E quando ebbero intese tutte quelle parole sbigottirono, [riguardandosi] l'un l'altro, poi dissero a Baruc: Noi non mancheremo di rapportar tutte queste parole al re. 024 JER 036 017 Appresso domandarono Baruc, dicendo: Deh! dichiaraci come tu hai scritte tutte queste parole di bocca di Geremia. 024 JER 036 018 E Baruc disse loro: Egli mi dettava di sua bocca tutte queste parole, ed io le scriveva con inchiostro nel libro. 024 JER 036 019 Allora i principi dissero a Baruc: Va', nasconditi tu, e Geremia; e niuno sappia dove voi [siate]. 024 JER 036 020 Ed essi vennero al re, dentro al cortile, e riposero il rotolo nella camera di Elisama, segretario; e rapportarono al re tutte quelle parole. 024 JER 036 021 E il re mandò Iudi, per recare il rotolo. Ed egli lo recò dalla camera di Elisama, segretario. E Iudi lo lesse in presenza del re, e in presenza di tutti i principi, ch'erano in piè d'intorno al re. 024 JER 036 022 Or il re sedeva nella casa del verno, nel nono mese; e dinanzi a lui [vi era] un focolare acceso. E quando Iudi ne ebbe lette tre o quattro facce, 024 JER 036 023 il re lo tagliò col coltellino del segretario, e lo gettò nel fuoco, ch'[era] nel focolare, finchè tutto il rotolo fu consumato sul fuoco, ch'[era] in sul focolare. 024 JER 036 024 E nè il re, nè alcun de' suoi servitori, che udirono tutte quelle parole, si spaventarono, nè stracciarono i lor vestimenti. 024 JER 036 025 E benchè Elnatan e Delaia e Ghemaria intercedessero appo il re, che non bruciasse il libro, egli non li ascoltò. 024 JER 036 026 Anzi il re comandò a Ieremeel, figliuolo di Hammelec, ed a Seraia, figliuolo di Azriel, ed a Selemia, figliuolo di Abdeel, di prender lo scriba Baruc, e il profeta Geremia. Ma il Signore li nascose. 024 JER 036 027 E la parola del Signore fu [indirizzata] a Geremia, dopo che il re ebbe bruciato il rotolo, e le parole che Baruc aveva scitte di bocca di Geremia, dicendo: 024 JER 036 028 Torna a prenderti un altro rotolo e scrivi in quello tutte le parole di prima, ch'erano nel primo rotolo, che Gioiachim, re di Giuda, ha bruciato. 024 JER 036 029 E di' a Gioiachim, re di Giuda: Così ha detto il Signore: Tu hai bruciato quel rotolo, dicendo: Perchè hai scritto in esso, che il re di Babilonia per certo verrà, e guasterà questo paese, e farà che non vi saranno più nè uomini, nè bestie? 024 JER 036 030 Perciò, così ha detto il Signore intorno a Gioiachim, re di Giuda: Egli non avrà alcuno che segga sopra il trono di Davide; e il suo corpo morto giacerà [esposto] al caldo di giorno, e al gelo di notte. 024 JER 036 031 Ed io farò punizione sopra lui, e sopra la sua progenie, e sopra i suoi servitori, della loro iniquità; e farò venire sopra loro, e sopra gli abitanti di Gerusalemme, e sopra gli uomini di Giuda, tutto il male che io ho loro pronunziato, e [che] non hanno ascoltato. 024 JER 036 032 Geremia adunque prese un altro rotolo, e lo diede a Baruc, figliuolo di Neria, scriba; ed egli vi scrisse, di bocca di Geremia, tutte le parole del libro, che Gioiachim, re di Giuda, aveva bruciato al fuoco; alle quali furono ancora aggiunte molte somiglianti parole. 024 JER 037 001 OR il re Sedechia, figliuolo di Giosia, regnò in luogo di Conia, figliuolo di Gioiachim, essendo stato costituito re nel paese di Giuda, da Nebucadnezar, re di Babilonia. 024 JER 037 002 E nè egli, nè i suoi servitori, nè il popolo del paese, non ubbidirono alle parole del Signore, ch'egli aveva pronunziate per lo profeta Geremia. 024 JER 037 003 Or il re Sedechia mandò Iucal, figliuolo di Selemia; e Sefania, figliuolo di Maaseia, sacerdote, al profeta Geremia, per dir[gli: ] Deh! fa' orazione per noi al Signore Iddio nostro. 024 JER 037 004 Or Geremia andava e veniva per mezzo il popolo, e non era ancora stato messo in prigione. 024 JER 037 005 E l'esercito di Faraone era uscito di Egitto; laonde i Caldei che assediavano Gerusalemme, intesone il grido, si erano dipartiti d'appresso a Gerusalemme. 024 JER 037 006 E la parola del Signore fu [indirizzata] al profeta Geremia, dicendo: 024 JER 037 007 Così ha detto il Signore Iddio d'Israele: Dite così al re di Giuda, che vi ha mandati a me, per domandarmi; Ecco, l'esercito di Faraone, ch'era uscito a vostro soccorso, è ritornato nel suo paese, in Egitto. 024 JER 037 008 Ed i Caldei torneranno, e combatteranno contro a questa città, e la prenderanno, e l'arderanno col fuoco. 024 JER 037 009 Così ha detto il Signore: Non v'ingannate voi stessi, dicendo: Per certo i Caldei si dipartiranno da noi; perciocchè essi non se [ne] dipartiranno. 024 JER 037 010 Anzi, avvegnachè voi aveste sconfitto tutto l'esercito de' Caldei, che combattono con voi, e che non ne fossero rimasti se non [alcuni pochi, pur] si leverebbero quelli, ciascuno nella sua tenda, e brucerebbero questa città col fuoco. 024 JER 037 011 Or avvenne che quando l'esercito dei Caldei si fu dipartito d'appresso a Gerusalemme, per cagion dell'esercito di Faraone, 024 JER 037 012 Geremia usciva di Gerusalemme, per andarsene nel paese di Beniamino, per isfuggire di là per mezzo il popolo. 024 JER 037 013 Ma quando fu alla porta di Beniamino, quivi [era] un capitano della guardia, il cui nome [era] Ireia, figliuolo di Selemia, figliuolo di Hanania; il quale prese il profeta Geremia, dicendo: Tu vai ad arrenderti a' Caldei. 024 JER 037 014 E Geremia disse: [Ciò è] falso; io non vo ad arrendermi a' Caldei. Ma colui non l'ascoltò; anzi, lo prese, e lo menò a' principi. 024 JER 037 015 E i principi si adirarono gravemente contro a Geremia, e lo percossero, e lo misero in prigione, in casa di Gionatan, scriba; perciocchè avevano di quella fatta una carcere. 024 JER 037 016 Quando Geremia fu entrato nella fossa, e nelle grotte, vi dimorò molti giorni. 024 JER 037 017 Poi il re Sedechia mandò a farlo trare [di là: ] e il re lo domandò in casa sua di nascosto, e disse: Evvi alcuna parola da parte del Signore? E Geremia disse: [Sì], ve n'è. Poi disse: Tu sarai dato in mano del re di Babilonia. 024 JER 037 018 Oltre a ciò, Geremia disse al re Sedechia: Che peccato ho io commesso contro a te, o contro a' tuoi servitori, o contro a questo popolo, che voi mi avete messo in prigione? 024 JER 037 019 E dove [sono ora] i vostri profeti, che vi profetizzavano, dicendo: Il re di Babilonia non verrà sopra voi, nè sopra questo paese? 024 JER 037 020 Or al presente, ascolta, ti prego, o re, mio signore; deh! caggia la mia supplicazione nel tuo cospetto; non farmi ritornar nella casa di Gionatan, scriba, che io non vi muoia. 024 JER 037 021 E il re Sedechia comandò che Geremia fosse rinchiuso nella corte della prigione, e che gli fosse dato un pezzo di pane per giorno, dalla piazza de' fornai; [il che fu fatto] finchè tutto il pane fu venuto meno nella città. Così Geremia stette nella corte della prigione. 024 JER 038 001 MA Sefatia, figliuolo di Mattan, e Ghedalia, figliuolo di Pashur, e Iucal, figliuolo di Selemia, e Pashur, figliuolo di Malchia, udirono le parole che Geremia pronunziava a tutto il popolo, dicendo: 024 JER 038 002 Così ha detto il Signore: Quelli che dimoreranno in questa città morranno di spada, di fame, e di pestilenza; ma chi se ne uscirà a' Caldei viverà; e l'anima sua gli sarà per ispoglia, ed egli viverà. 024 JER 038 003 Così ha detto il Signore: Questa città sarà per certo data in man dell'esercito del re di Babilonia, ed esso la prenderà. 024 JER 038 004 E i principi dissero al re: Deh! facciasi morir quest'uomo; perciocchè egli rende rimesse le mani della gente di guerra, che è restata in questa città, e le mani di tutto il popolo; tenendo loro cotali ragionamenti; conciossiachè quest'uomo non procacci punto la prosperità di questo popolo, anzi il male. 024 JER 038 005 E il re Sedechia disse: Eccolo in mano vostra; perciocchè il re non può nulla contro a voi. 024 JER 038 006 Essi adunque presero Geremia, e lo gettarono nella fossa di Malchia, figliuolo di Hammelec, ch'[era] nella corte della prigione; e ve lo calarono con delle funi. Or nella fossa non [vi era] acqua, ma del pantano; e Geremia affondò nel pantano. 024 JER 038 007 Ma Ebed-melec Etiopo, eunuco, il quale [era] nella casa del re, avendo udito che avevano messo Geremia nella fossa (ora, il re sedeva [allora] nella porta di Beniamino), 024 JER 038 008 se ne uscì della casa del re, e parlò al re, dicendo: 024 JER 038 009 O re, mio signore, male hanno fatto quegli uomini in tutto ciò che hanno fatto al profeta Geremia, avendolo gettato nella fossa; or [assai] sarebbe egli morto di fame là dove era; conciossiachè non [vi sia] più pane alcuno nella città. 024 JER 038 010 E il re comandò ad Ebed-melec Etiopo, dicendo: Prendi teco di qui trent'uomini, e tira il profeta Geremia fuor della fossa, avanti ch'egli muoia. 024 JER 038 011 Ed Ebed-melec prese quegli uomini seco, ed entrò nella casa del re, di sotto alla tesoreria, e ne tolse de' vecchi stracci, e de' vecchi panni logori, e li calò a Geremia con delle funi nella fossa. 024 JER 038 012 Ed Ebed-melec Etiopo disse a Geremia: Deh! mettiti questi vecchi stracci, e panni logori, sotto le ascelle di sotto alle funi. E Geremia fece così. 024 JER 038 013 Ed essi trassero Geremia con quelle funi, e lo fecero salir fuor della fossa. E Geremia dimorò nella corte della prigione. 024 JER 038 014 Poi il re Sedechia mando a far venire a sè il profeta Geremia all'entrata principale della Casa del Signore. E il re disse a Geremia: Io ti domando una cosa, non celarmi nulla. 024 JER 038 015 E Geremia disse a Sedechia: Quando io te l'avrò dichiarata, non mi farai tu pur morire? se altresì io ti do alcun consiglio, tu non mi ascolterai. 024 JER 038 016 E il re Sedechia giurò in segreto a Geremia, dicendo: [Come] il Signore, che ci ha fatta quest'anima, vive, io non ti farò morire, e non ti darò in man di questi uomini, che cercano l'anima tua. 024 JER 038 017 Allora Geremia disse a Sedechia: Così ha detto il Signore, l'Iddio degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Se pur tu esci fuori a' capitani del re di Babilonia, l'anima tua viverà, e questa città non sarà arsa col fuoco; e viverai, tu, e la casa tua. 024 JER 038 018 Ma, se tu non esci a' capitani del re di Babilonia, questa città sarà data in man de' Caldei, che l'arderanno col fuoco, e tu non iscamperai dalle lor mani. 024 JER 038 019 E il re Sedechia disse a Geremia: Io sono in gran perplessità per que' Giudei, che si son rivolti a parte de' Caldei, che io non sia dato in man loro, e che non mi scherniscano. 024 JER 038 020 E Geremia disse: Tu non [vi] sarai dato. Deh! ascolta la voce del Signore, in ciò che io ti dico; ed egli ti sarà bene, e l'anima tua viverà. 024 JER 038 021 Ma, se tu ricusi d'uscire, quest'[è] quello, che il Signore mi ha fatto vedere: 024 JER 038 022 Ecco, tutte le donne ch'eran rimaste nella casa del re di Giuda, erano tratte fuori a' capitani del re di Babilonia; ed esse dicevano: I tuoi confidenti ti han persuaso e vinto; i tuoi piedi sono stati fitti nel fango, [ed essi] si son tratti addietro. 024 JER 038 023 Così saranno menate tutte le tue mogli, e i tuoi figliuoli, a' Caldei; e tu stesso non iscamperai dalle lor mani; anzi sarai preso, [e dato] in mano del re di Babilonia; e farai, che questa casa sarà arsa col fuoco. 024 JER 038 024 E Sedechia disse a Geremia: Niuno sappia di queste parole, e tu non morrai. 024 JER 038 025 E se pure i principi, avendo udito che io ho parlato teco, vengono a te, e ti dicono: Deh! dichiaraci quel che tu hai detto al re, non celarcelo, e noi non ti faremo morire; e che ti ha detto il re? 024 JER 038 026 Di' loro: Io ho supplicato umilmente al re, che non mi facesse ritornar nella casa di Gionatan, per morir quivi. 024 JER 038 027 Tutti i principi adunque vennero a Geremia, e lo domandarono; ed egli rispose loro secondo tutte le parole che il re [gli] aveva comandate. Ed essi lo lasciarono in pace; perciocchè la cosa non fu divolgata. 024 JER 038 028 E Geremia dimorò nella corte della prigione, infino al giorno che Gerusalemme fu presa; ed egli [vi] era allora che Gerusalemme fu presa. 024 JER 039 001 NELL'anno nono di Sedechia, re di Giuda, nel decimo mese, Nebucadnesar, re di Babilonia, venne con tutto il suo esercito, sopra Gerusalemme, e l'assediò. 024 JER 039 002 Nell'anno undecimo di Sedechia, nel quarto mese, nel nono giorno del mese, [i Caldei] penetrarono dentro alla città. 024 JER 039 003 E tutti i capitani del re di Babilonia [vi] entrarono, e si fermarono alla porta di mezzo, [cioè: ] Nergal-sareser, Samgar-nebu, Sarsechim, Rab-saris, Nergal-sareser, Rab-mag, e tutti gli altri capitani del re di Babilonia. 024 JER 039 004 E quando Sedechia, re di Giuda, e tutta la gente di guerra, [li] ebber veduti, se ne fuggirono, e uscirono di notte della città, traendo verso l'orto del re, per la porta d'infra le due mura; [e il re] uscì traendo verso il deserto. 024 JER 039 005 Ma l'esercito de' Caldei li perseguitò, e raggiunse Sedechia nelle campagne di Gerico; e lo presero, e lo menarono a Nebucadnesar, re di Babilonia, in Ribla, nel paese di Hamat; e [quivi] egli gli pronunziò la sua sentenza. 024 JER 039 006 E il re di Babilonia fece scannare i figliuoli di Sedechia in Ribla, in sua presenza; fece eziandio scannare tutti i nobili di Giuda. 024 JER 039 007 Poi fece abbacinar gli occhi a Sedechia, e lo fece legar di due catene di rame, per menarlo in Babilonia. 024 JER 039 008 E i Caldei arsero col fuoco la casa del re, e le case del popolo e disfecero le mura di Gerusalemme. 024 JER 039 009 E Nebuzaradan, capitano delle guardie, menò in cattività in Babilonia il rimanente del popolo ch'era restato nella città; e quelli che si erano andati ad arrendere a lui, e tutto [l'altro] popolo ch'era restato. 024 JER 039 010 Ma Nebuzaradan, capitano delle guardie, lasciò nel paese di Giuda i più poveri d'infra il popolo, i quali non avevano nulla; e diede loro in quel giorno vigne e campi. 024 JER 039 011 Or Nebucadnesar, re di Babilonia, aveva data commessione a Nebuzaradan, capitano delle guardie, intorno a Geremia, dicendo: 024 JER 039 012 Prendilo, ed abbi cura di lui, e non fargli alcun male; anzi fa' inverso lui come egli ti dirà. 024 JER 039 013 Nebuzaradan adunque, capitano delle guardie, e Nebusazban, Rab-saris, Nergal-sareser, Rab-mag, e tutti gli [altri] capitani del re di Babilonia, 024 JER 039 014 mandarono a far trarre Geremia fuor delle corte della prigione, e lo diedero a Ghedalia, figliuolo di Ahicam, figliuolo di Safan, per condurlo fuori in casa [sua]. Ma egli dimorò per mezzo il popolo. 024 JER 039 015 Or la parola del Signore era stata [indirizzata] a Geremia, mentre egli era rinchiuso nella corte della prigione, dicendo: 024 JER 039 016 Va' e parla ad Ebed-malec Etiopo, dicendo: Così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Ecco, io fo venire le mie parole contro a questa città, in male, e non in bene; e in quel giorno esse avverranno nella tua presenza. 024 JER 039 017 Ma in quel giorno io ti libererò, dice il Signore; e tu non sarai dato in man degli uomini, de' quali tu temi. 024 JER 039 018 Perciocchè io ti scamperò di certo, e tu non caderai per la spada; e l'anima tua ti sarà per ispoglia; conciossiachè tu ti sii confidato in me, dice il Signore. 024 JER 040 001 LA parola che fu dal Signore [indirizzata] a Geremia, dopo che Nebuzaradan, capitano delle guardie, l'ebbe rimandato da Rama, quando lo prese. Or egli era legato di catene in mezzo della moltitudine di que' di Gerusalemme, e di Giuda, ch'erano menati in cattività in Babilonia. 024 JER 040 002 Il capitano delle guardie adunque prese Geremia, e gli disse: Il Signore Iddio tuo aveva pronunziato questo male contro a questo luogo. 024 JER 040 003 Ed il Signore altresì l'ha fatto venire, ed ha fatto secondo ch'egli aveva parlato; perciocchè voi avete peccato contro al Signore, e non avete ubbidito alla sua voce; laonde questo vi è avvenuto. 024 JER 040 004 Or al presente, ecco, io ti sciolgo oggi dalle catene, che tu hai in sulle mani; se ti piace di venir meco in Babilonia, vieni, ed io avrò cura di te; ma, se non ti aggrada di venir meco in Babilonia, rimantene; ecco, tutto il paese [è] al tuo comando; va' dove ti parrà e piacerà. 024 JER 040 005 E [perciocchè] Ghedalia, figliuolo di Ahicam, figliuolo di Safan, il quale il re di Babilonia ha costituito sopra le città di Giuda, non ritornerà ancora, ritorna tu a lui, e dimora con lui in mezzo del popolo; ovvero, va' dovunque ti piacerà. E il capitano delle guardie gli diede provvisione per lo viaggio, ed un presente, e l'accomiatò. 024 JER 040 006 Geremia adunque venne a Ghedalia, figliuolo di Ahicam, in Mispa, e dimorò con lui, in mezzo del popolo, ch'era restato nel paese. 024 JER 040 007 Or tutti i capi della gente di guerra, ch'[erano] per la campagna, colla lor gente, avendo inteso che il re di Babilonia aveva costituito Ghedalia, figliuolo di Ahicam, sopra il paese, e che gli aveva dati in governo uomini, e donne, e piccoli fanciulli; e [questi], de' più poveri del paese, d'infra quelli che non erano stati menati in cattività in Babilonia; 024 JER 040 008 vennero a Ghedalia, in Mispa, [cioè: ] Ismaele, figliuolo di Netania; e Giohanan, e Gionatan, figliuoli di Carea; e Seraia, figliuolo di Tanhumet; e i figliuoli di Efai Netofatita; e Iezania, figliuolo d'un Maacatita, colla lor gente. 024 JER 040 009 E Ghedalia, figliuolo di Ahicam, figliuolo di Safan, giurò loro, ed alla lor gente, dicendo: Non temiate di servire a' Caldei; abitate nel paese, e servite al re di Babilonia, e sarà ben per voi. 024 JER 040 010 E quant'è a me, ecco, io dimoro in Mispa, per presentarmi davanti a' Caldei, che verranno a noi; ma voi ricogliete il vino, i frutti della state, e l'olio, e riponeteli ne' vostri vaselli, ed abitate nelle vostre città che avete occupate. 024 JER 040 011 Parimente ancora tutti i Giudei, che [erano] in Moab, e fra i figliuoli di Ammon, ed in Edom, e quelli ch'[erano] in qualunque [altro] paese, avendo inteso che il re di Babilonia aveva lasciato qualche rimanente a Giuda, e che aveva costituito sopra essi Ghedalia, figliuolo di Ahicam, figliuolo di Safan, 024 JER 040 012 se ne ritornarono da tutti i luoghi, dove erano stati dispersi, e vennero nel paese di Giuda, a Ghedalia, in Mispa; e ricolsero vino, e frutti della state, in molto grande abbondanza. 024 JER 040 013 Or Giohanan, figliuolo di Carea, e tutti i capi della gente di guerra, che [erano] per la campagna, vennero a Ghedalia, in Mispa; 024 JER 040 014 e gli dissero: Sai tu bene, che Baalis, re de' figliuoli di Ammon, ha mandato Ismaele, figliuolo di Netania, per percuoterti a morte? Ma Ghedalia, figliuolo di Ahicam, non credette loro. 024 JER 040 015 Oltre a ciò, Giohanan, figliuolo di Carea, parlò di segreto a Ghedalia, in Mispa, dicendo: Deh! [lascia] che io vada, e percuota Ismaele, figliuolo di Netania, e niuno [lo] risaprà; perchè ti percuoterebbe egli a morte, laonde tutti i Giudei, che si son raccolti appresso di te sarebbero dispersi, e il rimanente di Giuda perirebbe? 024 JER 040 016 E Ghedalia, figliuolo di Ahicam, disse a Giohanan, figliuolo di Carea: Non farlo; perciocchè tu parli falsamente contro ad Ismaele. 024 JER 041 001 OR avvenne nel settimo mese, che Ismaele, figliuolo di Netania, figliuolo di Elisama, del sangue reale, ed alcuni grandi [della corte] del re, e dieci uomini con lui, vennero a Ghedalia, figliuolo di Ahicam, in Mispa; e quivi in Mispa mangiarono insieme. 024 JER 041 002 Poi Ismaele, figliuolo di Netania, si levò, insieme co' dieci uomini ch'erano con lui, e percossero colla spada Ghedalia, figliuolo di Ahicam, figliuolo di Safan. Così lo fece morire; lui, che il re di Babilonia aveva costituito sopra il paese. 024 JER 041 003 Ismaele uccise ancora gli uomini di guerra, d'infra tutti i Giudei, ch'erano con Ghedalia in Mispa, e i Caldei che si ritrovarono quivi. 024 JER 041 004 E il giorno appresso ch'egli ebbe ucciso Ghedalia, avanti che se ne sapesse nulla, 024 JER 041 005 avvenne, che alcuni uomini di Sichem, di Silo, e di Samaria, in numero di ottant'uomini, venivano, avendo le barbe rase, ed i vestimenti stracciati, e delle tagliature [sul corpo]; ed aveano in mano offerte, ed incenso, da presentar nella Casa del Signore. 024 JER 041 006 Ed Ismaele, figliuolo di Netania, uscì di Mispa incontro a loro, e camminava piangendo; e quando li ebbe scontrati, disse loro: Venite a Ghedalia, figliuolo di Ahicam. 024 JER 041 007 Ma quando furono entrati in mezzo della città, Ismaele, figliuolo di Netania, accompagnato dagli uomini, ch'egli aveva seco, li scannò, [e li gettò] in mezzo della fossa. 024 JER 041 008 Or fra quelli si trovarono dieci uomini, che dissero ad Ismaele: Non ucciderci; perciocchè noi abbiamo in sulla campagna delle segrete conserve di grano, e d'orzo, e d'olio, e di miele. Ed egli si ritenne, e non li uccise fra i lor fratelli. 024 JER 041 009 Or la fossa, nella quale Ismaele gettò tutti i corpi morti degli uomini, ch'egli uccise del seguito di Ghedalia, [era] quella che il re Asa aveva fatta per tema di Baasa, re d'Israele; Ismaele, figliuolo di Netania, la riempiè di uccisi. 024 JER 041 010 Poi appresso Ismaele ne menò via prigione tutto il rimanente del popolo, ch'[era] in Mispa: le figliuole del re, e tutto il popolo restato in Mispa, il quale Nebuzaradan, capitan delle guardie, aveva dato in governo a Ghedalia, figliuolo di Ahicam; Ismaele, figliuolo di Netania, li menava via prigioni, e se ne andava per passare a' figliuoli di Ammon. 024 JER 041 011 Ma Giohanan, figliuolo di Carea, e tutti i capi della gente di guerra, ch'[erano] con lui, avendo udito tutto il male, che Ismaele, figliuolo di Netania, aveva fatto, 024 JER 041 012 presero tutta la [lor] gente, e andarono per combattere contro ad Ismaele, figliuolo di Netania; e lo trovarono presso alle grandi acque, che [sono] in Gabaon. 024 JER 041 013 E quando tutto il popolo che [era] con Ismaele vide Giohanan, figliuolo di Carea, e tutti i capi della gente di guerra, che [erano] con lui, si rallegrò. 024 JER 041 014 E tutto il popolo, che Ismaele menava prigione da Mispa, si rivoltò, e se ne ritornò a Giohanan, figliuolo di Carea. 024 JER 041 015 Ma Ismaele, figliuolo di Netania, scampò con otto uomini, d'innanzi a Giohanan, e se ne andò a' figliuoli di Ammon. 024 JER 041 016 Poi Giohanan, figliuolo di Carea, e tutti i capitani della gente di guerra, ch'[erano] con lui, presero tutto il rimanente del popolo, che avevano riscosso da Ismaele, figliuolo di Netania, [e il quale egli ne menava via] da Mispa, dopo aver percosso Ghedalia, figliuolo di Ahicam: uomini, gente di guerra, e donne, e fanciulli, ed eunuchi; e li ricondussero da Gabaon. 024 JER 041 017 Ed andarono, e dimorarono in Gherut-Chimham, che [è] vicin di Bet-lehem, con intenzione di andarsene, e di entrare in Egitto, d'innanzi a' Caldei; 024 JER 041 018 conciossiachè temessero di loro; perciocchè Ismaele, figliuolo di Netania, aveva percosso Ghedalia, figliuolo di Ahicam, il quale il re di Babilonia aveva costituito sopra il paese. 024 JER 042 001 E TUTTI i capi della gente di guerra, e Giohanan, figliuolo di Carea, e Iezania, figliuolo di Osaia, e tutto il popolo, dal minore al maggiore, si accostarono; 024 JER 042 002 e dissero al profeta Geremia: Deh! caggia la nostra supplicazione nel tuo cospetto, e fa' orazione al Signore Iddio tuo per noi, per tutto questo rimanente (perciocchè di molti siamo rimasti pochi, come i tuoi occhi ci veggono), 024 JER 042 003 acciocchè il Signore Iddio tuo ci dichiari la via, per la quale abbiamo da camminare, e ciò che abbiamo a fare. 024 JER 042 004 E il profeta Geremia disse loro: Ho inteso; ecco, io farò orazione al Signore Iddio vostro, come avete detto; ed io vi rapporterò tutto ciò che il Signore vi avrà risposto; io non ve ne celerò nulla. 024 JER 042 005 Ed essi dissero a Geremia: Il Signore sia per testimonio verace e fedele tra noi, se noi non facciamo secondo tutto ciò che il Signore Iddio tuo ti avrà mandato a dirci. 024 JER 042 006 O bene, o mal [che sia], noi ubbidiremo alla voce del Signore Iddio nostro, al quale noi ti mandiamo; acciocchè bene ne avvenga, quando avremo ubbidito alla voce del Signore Iddio nostro. 024 JER 042 007 Ed avvenne, in capo di dieci giorni, che la parola del Signore fu [indirizzata] a Geremia. 024 JER 042 008 Ed egli chiamò Giohanan, figliuolo di Carea, e tutti i capi della gente di guerra, ch'[erano] con lui, e tutto il popolo, dal minore al maggiore. 024 JER 042 009 E disse loro: Così ha detto il Signore, l'Iddio d'Israele, al quale voi mi avete mandato, per presentargli la vostra supplicazione: 024 JER 042 010 Se pur voi dimorate in questo paese, io vi edificherò, e non [vi] distruggerò; io vi pianterò, e non [vi] divellerò; perciocchè io mi pento del male che vi ho fatto. 024 JER 042 011 Non temiate del re di Babilonia, di cui voi avete paura; non temiate di lui, dice il Signore; perciocchè io [sono] con voi, per salvarvi, e per liberarvi dalla sua mano. 024 JER 042 012 E vi farò trovar misericordia, ed egli avrà pietà di voi, e vi rimetterà nel vostro paese. 024 JER 042 013 Ma se voi dite: Noi non dimoreremo in questo paese, non ubbidendo alla voce del Signore Iddio vostro, dicendo: 024 JER 042 014 No; anzi entreremo nel paese di Egitto, acciocchè non veggiamo la guerra, e non udiamo il suon della tromba, e non sofferiamo fame, per mancamento di pane, e quivi abiteremo; 024 JER 042 015 ascoltate ora sopra ciò la parola del Signore, o rimanente di Giuda. Così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Se pur voi rivolgete la faccia per entrare in Egitto, e vi entrate per dimorarvi; 024 JER 042 016 egli avverrà, che la spada della quale temete, vi aggiugnerà là nel paese di Egitto; e parimente la fame, della quale voi avete paura, vi starà attaccata dietro là in Egitto; e quivi morrete. 024 JER 042 017 E tutti gli uomini, che avran volta la faccia per entrare in Egitto, per dimorarvi, vi morranno di spada, di fame, e di pestilenza; niuno di loro scamperà, o si salverà dal male che io fo venir sopra loro. 024 JER 042 018 Perciocchè, così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Siccome la mia ira, e il mio cruccio, si è versato sopra gli abitanti di Gerusalemme, così si verserà la mia ira sopra voi, quando sarete entrati in Egitto; e sarete in esecrazione, e in istupore, e in maledizione, e in vituperio; e giammai più non vedrete questo luogo. 024 JER 042 019 O rimanente di Giuda, il Signore parla a voi: Non entrate in Egitto; sappiate pure che io [ve] lo protesto oggi. 024 JER 042 020 Conciossiachè voi [mi] abiate ingannato contro alle vostre proprie anime, quando mi avete mandato al Signore Iddio vostro, dicendo: Fa' orazione al Signore Iddio nostro per noi; e secondo tutto ciò che il Signore Iddio nostro dirà, fanne la relazione, e noi lo metteremo ad effetto. 024 JER 042 021 Ed oggi io ve [l]'ho dichiarato; ma voi non avete ubbidito alla voce del Signore Iddio vostro, nè a cosa alcuna, che egli abbia mandato a [dir]vi. 024 JER 042 022 Ora dunque, sappiate pure, che voi morrete di spada, di fame, e di pestilenza, nel luogo dove vi piace di entrare, per dimorarvi. 024 JER 043 001 OR avvenne che quando Geremia ebbe finito di pronunziare a tutto il popolo tutte le parole del Signore Iddio loro, le quali il Signore Iddio loro mandava a dir loro per lui, [cioè], tutte quelle parole. 024 JER 043 002 Azaria, figliuolo di Osaia, e Giohanan, figliuolo di Carea, e tutti gli uomini superbi, dissero a Geremia: Tu parli falsamente; il Signore Iddio nostro non ti ha mandato per dire: Non entrate in Egitto, per dimorarvi. 024 JER 043 003 Anzi Baruc, figliuolo di Neria, t'incita contro a noi, per darci in man de' Caldei, per farci morire, o per farci menare in cattività in Babilonia. 024 JER 043 004 Così Giohanan, figliuolo di Carea, e tutti i capi della gente di guerra, e tutto il popolo, non ubbidirono alla voce del Signore, per dimorar nel paese di Giuda. 024 JER 043 005 E Giohanan, figliuolo di Carea, [e] tutti i capi della gente di guerra, presero tutto il rimanente di Giuda, [e] quelli che se n'erano tornati da tutte le nazioni, dove erano stati dispersi, per dimorar nel paese di Giuda: 024 JER 043 006 gli uomini, le donne, i fanciulli, e le figliuole del re, e tutte le persone, che Nebuzaradan, capitano delle guardie, aveva lasciate con Ghedalia, figliuolo di Ahicam, figliuolo di Safan, ed anche il profeta Geremia, e Baruc, figliuolo di Neria; 024 JER 043 007 e se ne vennero nel paese di Egitto; perciocchè non ubbidirono alla voce del Signore; ed arrivarano fino a Tafnes. 024 JER 043 008 E LA parola del Signore fu [indirizzata] a Geremia in Tafnes, dicendo: 024 JER 043 009 Prendi in man tua delle pietre grosse, e nascondile nella malta, nella fornace da mattoni, ch'[è] all'entrata della casa di Faraone in Tafnes, alla vista d'alcuni uomini Giudei. 024 JER 043 010 E di' loro: Così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Ecco, io mando a far venire Nebucadnesar, re di Babilonia, mio servitore; e porrò il suo trono sopra queste pietre, che io ho fatte nascondere; ed egli tenderà il suo padiglione reale sopra esse. 024 JER 043 011 E verrà e percoterà il paese di Egitto, [mettendo] a morte chi [è condannato] a morte; e [menando] in cattività chi [è condannato] a cattività; e [percotendo] colla spada chi [è condannato] alla spada. 024 JER 043 012 Ed io accenderò il fuoco nelle case degl'iddii di Egitto; ed esso le arderà, e menerà quelli in cattività: e si avvilupperà del paese di Egitto, a guisa che il pastore si avviluppa del suo tabarro; ed uscirà di là in pace. 024 JER 043 013 Egli romperà eziandio in pezzi le statue del tempio del sole, che [è] nel paese di Egitto; e brucerà col fuoco le case degl'iddii di Egitto. 024 JER 044 001 LA parola che fu [indirizzata] a Geremia, [per rapportarla] a tutti i Guidei, che dimoravano nel paese di Egitto, in Migdol, e in Tafnes, e in Nof, e nel paese di Patros, dicendo: 024 JER 044 002 Così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Voi avete veduto tutto il male, che io ho fatto venire sopra Gerusalemme, e sopra tutte le città di Giuda; ed ecco, oggi son desolate, 024 JER 044 003 e non [vi è] alcuno che abiti [in esse]; per la lor malvagità, che usarono per dispettarmi; andando a far profumi, [ed] a servire ad altri dii, i quali nè essi, nè voi, nè i vostri padri non avevate conosciuti. 024 JER 044 004 E [benchè] io vi mandassi tutti i miei servitori profeti, del continuo per ogni mattina, dicendo: Deh! non fate questa cosa abbominevole, che io odio; 024 JER 044 005 non però ubbidirono, nè inchinarono il loro orecchio, per istornarsi dalla lor malvagità; per non far profumi ad altri dii. 024 JER 044 006 Laonde il mio cruccio, e la mia ira si è versata, ed ha divampate le città di Giuda e le piazze di Gerusalemme; e sono state deserte e desolate, come [appare] al dì d'oggi. 024 JER 044 007 Ed ora, così ha detto il Signore, l'Iddio degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Perchè fate voi [questo] gran male contro alle anime vostre, per farvi distruggere del mezzo di Giuda, uomini, e donne, e fanciulli, e bambini di poppa, e non lasciarvi alcun rimanente? 024 JER 044 008 dispettandomi colle opere delle vostre mani, facendo profumi ad altri dii, nel paese di Egitto, dove siete venuti per dimorarvi; acciocchè siate sterminati, e siate in maledizione, e in vituperio, appo tutte le nazioni della terra? 024 JER 044 009 Avete voi dimenticati i misfatti de' vostri padri, e i misfatti dei re di Giuda, e i misfatti delle lor mogli, e i vostri propri misfatti, e i misfatti delle vostre mogli, che han commessi nel paese di Giuda, e nelle piazze di Gerusalemme? 024 JER 044 010 Essi non sono stati domi infino al dì d'oggi, e non han temuto, e non son camminati nella mia Legge, e ne' miei statuti, che io avea proposti a voi, ed a' vostri padri. 024 JER 044 011 Perciò, così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Ecco, io metto la mia faccia contro a voi in male, e per distruggere tutto Giuda. 024 JER 044 012 Ed io torrò via quelli che son rimasti di Giuda, i quali han volta la faccia per entrar nel paese di Egitto, per dimorarvi; e saran tutti consumati; caderanno nel paese di Egitto: saran consumati per la spada, e per la fame, dal minore al maggiore; morranno per la spada, e per la fame; e saranno in esecrazione, in istupore, e in maledizione, e in vituperio. 024 JER 044 013 Ed io farò punizione di quelli che abitano nel paese di Egitto, siccome ho fatta punizione di Gerusalemme, per la spada, per la fame, e per la pestilenza. 024 JER 044 014 E non vi sarà alcuno del rimanente di Giuda, di quelli che sono entrati nel paese di Egitto per dimorarvi, che si salvi, o che scampi per ritornar nel paese di Giuda, dove han l'animo intento a ritornare per abitarvi; perciocchè non [vi] ritorneranno, da alcuni infuori che scamperanno. 024 JER 044 015 Or tutti gli uomini, che sapevano che le lor mogli facevano profumi ad altri dii; e parimente tutte le donne quivi presenti, [in] gran raunanza, e tutto il popolo che dimorava nel paes di Egitto, in Patros, risposero a Geremia, dicendo: 024 JER 044 016 Quant'è alla parola che tu ci hai detta a nome del Signore, noi non ti ubbidiremo. 024 JER 044 017 Anzi del tutto metteremo ad effetto tutte le parole che sono uscite della nostra bocca, per far profumi ed offerte da spandere alla regina del cielo; come e noi, e i nostri padri, e i nostri re, e i nostri principi, abbiam fatto [per lo passato], nelle città di Giuda, e nelle piazze di Gerusalemme; e siemo stati saziati di pane, e siamo stati bene, e non abbiamo sentito alcun male. 024 JER 044 018 Là dove, da che siamo restati di far profumi, ed offerte da spandere alla regina del cielo, abbiamo avuto mancamento d'ogni cosa, e siamo stati consumati per la spada, e per la fame. 024 JER 044 019 E quando noi facevamo profumi, ed offerte da spandere alla regina del cielo, le facevamo noi delle focacce, per servirla nella maniera degl'idoli, e dell'offerte da spandere, senza [l'autorità de]'nostri principali? 024 JER 044 020 E Geremia rispose a tutto il popolo, agli uomini, ed alle donne, ed a tutto il popolo che gli avea fatta quella risposta, dicendo: 024 JER 044 021 Non si è il Signore ricordato de' profumi, che voi facevate nelle città di Giuda, e nelle piazze di Gerusalemme, voi, e i vostri padri, i vostri re, e i vostri principi, e il popolo del paese? ciò non gli [è] egli salito al cuore? 024 JER 044 022 E il Signore non [l]'ha più potuto comportare, per la malvagità de' vostri fatti, e per le abbominazioni che voi avete commesse; onde il vostro paese è stato messo in desolazione, e in istupore, e in maledizione, senza che vi abiti [più] alcuno; come [si vede] al dì d'oggi. 024 JER 044 023 Perciocchè voi avete fatti [que]'profumi, ed avete peccato contro al Signore, e non avete ubbidito alla voce del Signore, e non siete camminati nella sua Legge, e ne' suoi statuti, e nelle sue testimonianze; perciò vi è avvenuto questo male, qual [si vede] al dì d'oggi. 024 JER 044 024 Poi Geremia disse a tutto il popolo, ed a tutte le donne: O [voi] tutti, [uomini di] Giuda, che [siete] nel paese di Egitto, ascoltate la parola del Signore. 024 JER 044 025 Così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Voi, e le vostre mogli, avete pronunziato con la bocca ciò che anche avete messo ad effetto con le vostre mani, dicendo: Noi adempieremo pure i nostri voti che abbiam fatti, per far profumi alla regina del cielo, e per farle offerte da spandere. Voi avete adunque adempiuti, e messi ad effetto i vostri voti. 024 JER 044 026 Perciò, ascoltate la parola del Signore, [voi] tutti [uomini di] Giuda che dimorate nel paese di Egitto; Ecco, io ho giurato per lo mio gran Nome, ha detto il Signore, che il mio Nome non sarà più nominato per la bocca d'alcun Giudeo, che dica in tutto il paese di Egitto: Il Signore Iddio vive. 024 JER 044 027 Ecco, io vegghio contro a loro in male, e non in bene; e tutti gli uomini di Giuda, che [sono] nel paese di Egitto, saranno consumati per la spada, e per la fame; finchè sieno del tutto venuti meno. 024 JER 044 028 E quelli che saranno scampati dalla spada ritorneranno dal paese di Egitto nel paese di Giuda, in ben piccol numero; e tutto il rimanente di Giuda, che è entrato in Egitto per dimorarvi, conoscerà la cui parola sarà ferma, la mia, o la loro. 024 JER 044 029 E questo vi [sarà] il segno, dice il Signore, che io farò punizione di voi in questo luogo; acciocchè sappiate che le mie parole saranno del tutto messe ad effetto contro a voi in male. 024 JER 044 030 Così ha detto il Signore: Ecco, io do Faraone Ofra, re di Egitto, in man de' suoi nemici, e in man di quelli che cercano l'anima sua; siccome ho dato Sedechia, re di Giuda, in man di Nebucadnesar, re di Babilonia, suo nemico, e che cercava l'anima sua. 024 JER 045 001 LA parola che il profeta Geremia pronunziò a Baruc, figliuolo di Neria, quando scriveva quelle parole nel libro, di bocca di Geremia, l'anno quarto di Gioiachim, figliuol di Giosia, re di Giuda dicendo: 024 JER 045 002 Così ha detto il Signore, l'Iddio d'Israele, a te, o Baruc: 024 JER 045 003 Tu hai detto: Ahi lasso me! perciocchè il Signore ha sopraggiunta tristizia al mio dolore; io mi affanno ne' miei sospiri, e non trovo alcun riposo. 024 JER 045 004 Digli così tu: Così ha detto il Signore: Ecco, io distruggo ciò che io avea edificato, e divello quello che io avea piantato, cioè, tutto questo paese. 024 JER 045 005 E tu ti cercheresti delle grandezze! non cercar[le]; perciocchè ecco, io fo venir del male sopra ogni carne, dice il Signore; ma io ti darò l'anima tua per ispoglia, in tutti i luoghi ove tu andrai. 024 JER 046 001 LA parola del Signore che fu [indirizzata] al profeta Geremia, contro alle nazioni. 024 JER 046 002 Quant'è all'Egitto, contro all'esercito di Faraone Neco, re di Egitto, ch'era sopra il fiume Eufrate, in Carchemis, il quale Nebucadnesar, re di Babilonia, sconfisse, l'anno quarto di Gioiachim, figliuolo di Giosia, re di Giuda. 024 JER 046 003 Apparecchiate lo scudo e la targa, e venite alla battaglia. 024 JER 046 004 Giugnete i cavalli [a' carri]; e [voi], cavalieri, montate [a cavallo], e presentatevi con gli elmi; forbite le lance, mettetevi indosso le corazze. 024 JER 046 005 Perchè veggo io costoro spaventati, e messi in volta? i loro uomini prodi sono stati rotti, e si son messi in fuga, senza rivolgersi indietro; spavento [è] d'ogn'intorno, dice il Signore. 024 JER 046 006 Il leggier non fugga, e il prode non iscampi; verso il Settentrione, presso alla ripa del fiume Eufrate, son traboccati e caduti. 024 JER 046 007 Chi [è] costui [che] si alza a giusa di rivo, e le cui acque si commuovono come i fiumi? 024 JER 046 008 [Questo è] l'Egitto, [che] si è alzato a guisa di rivo, e le [cui] acque si son commosse come i fiumi; e ha detto: Io salirò, io coprirò la terra, io distruggerò le città, e quelli che abitano in esse. 024 JER 046 009 Salite, cavalli, e smaniate, carri; ed escano fuori gli uomini di valore; [que' di] Cus, e [que' di] Put, che portano scudi; e que' di Lud, che trattano, e tendono archi. 024 JER 046 010 E questo giorno è al Signore Iddio degli eserciti un giorno di vendetta, da vendicarsi de' suoi nemici; e la spada divorerà, e sarà saziata, e inebbriata del sangue loro; perciocchè il Signore Iddio degli eserciti fa un sacrificio nel paese di Settentrione, presso al fiume Eufrate. 024 JER 046 011 Sali in Galaad, e prendi[ne] del balsamo, o vergine, figliuola di Egitto; indarno hai usati medicamenti assai, non [vi è] guarigione alcuna per te. 024 JER 046 012 Le genti hanno udita la tua ignominia, e il tuo grido ha riempiuta la terra; perciocchè il prode è traboccato sopra il prode; amendue son caduti insieme. 024 JER 046 013 La parola che il Signore pronunziò al profeta Geremia, intorno alla venuta di Nebucadnesar, re di Babilonia, per percuotere il paese di Egitto. 024 JER 046 014 Annunziate in Egitto, e bandite in Migdol, e pubblicate in Nof, e in Tafnes; dite: Presentati [alla battaglia], e preparati; perciocchè la spada ha [già] divorati i tuoi luoghi circonvicini. 024 JER 046 015 Perchè sono stati atterrati i tuoi possenti? non son potuti star saldi, perciocchè il Signore li ha sospinti. 024 JER 046 016 Egli ne ha traboccati molti, ed anche l'uno è caduto sopra l'altro; ed han detto: Or su, ritorniamo al nostro popolo, e al nostro natio paese, d'innanzi alla spada di quel disertatore. 024 JER 046 017 Hanno quivi gridato: Faraone, re di Egitto, [è] ruinato; egli ha lasciata passar la stagione. 024 JER 046 018 [Come] io vivo, dice il Re, il cui nome [è: ] Il Signor degli eserciti, colui verrà, a guisa che Tabor [è] fra i monti, e Carmel in sul mare. 024 JER 046 019 Fatti degli arnesi da cattività, o figliuola abitatrice di Egitto; perciocchè Nof sarà [messa] in desolazione, e sarà arsa, e non vi abiterà [più] alcuno. 024 JER 046 020 Egitto [è] una bellissima giovenca; ma dal Settentrione viene, viene lo scannamento. 024 JER 046 021 E benchè la gente che egli avea a suo soldo, [fosse] dentro di esso come vitelli di stia, pur si son messi in volta anch'essi, son fuggiti tutti quanti, non si sono fermati; perciocchè il giorno della lor calamità è sopraggiunto loro, il tempo della lor visitazione. 024 JER 046 022 La voce di esso uscirà, a guisa di [quella della] serpe; perciocchè coloro, cammineranno con poderoso esercito, e verranno contro a lui con iscuri, come tagliatori di legne. 024 JER 046 023 Taglieranno il suo bosco, dice il Signore, il cui conto non poteva rinvenirsi; perciocchè essi saranno in maggior numero che locuste, anzi [saranno], innumerabili. 024 JER 046 024 La figliuola di Egitto [è] svergognata, è data in man del popolo di Settentrione. Il Signor degli eserciti, l'Iddio, d'Israele, ha detto; 024 JER 046 025 Ecco, io fo punizione della moltitudine di No, e di Faraone, e dell'Egitto, e de' suoi dii, e de' suoi re; di Faraone, e di quelli che si confidano in lui. 024 JER 046 026 E li darò in man di quelli che cercano l'anima loro, ed in man di Nebucadnesar re di Babilonia, ed in man de' suoi servitori; ma dopo questo, [l'Egitto] sarà abitato, come ai dì di prima, dice il Signore. 024 JER 046 027 E tu, o Giacobbe, mio servitore, non temere; e tu, o Israele, non ispaventarti; perciocchè ecco, io ti salverò di lontan [paese], e la tua progenie dal paese della sua cattività; e Giacobbe se ne ritornerà, e sarà in riposo, e in tranquillità, e non [vi sarà] alcuno che [lo] spaventi. 024 JER 046 028 Tu, Giacobbe, mio servitore, non temere, dice il Signore; perciocchè io [son] teco; perciocchè ben farò una finale esecuzione sopra le genti, dove ti avrò scacciato; ma sopra te non farò una finale esecuzione; anzi ti castigherò moderatamente; ma pur non [ti] lascerò del tutto impunito. 024 JER 047 001 LA parola del Signore che fu [indirizzata] al profeta Geremia contro a' Filistei, avanti che Faraone percotesse Gaza. 024 JER 047 002 Così ha detto il Signore: Ecco, delle acque salgono di Settentrione, e sono come un torrente che trabocca, e inonderanno la terra, e tutto quello ch'è in essa, le città, e i loro abitanti; e gli uomini grideranno, e tutti gli abitatori del paese urleranno. 024 JER 047 003 Per lo strepito del calpestio delle unghie de' destrieri di esso, per lo romore de' suoi carri, [per] lo fracasso delle sue ruote, i padri non si son rivolti a' figliuoli, per la fiacchezza delle [lor] mani; 024 JER 047 004 per cagion del giorno che viene, per guastar tutti i Filistei, per isterminare a Tiro, e a Sidon, ogni rimanente di aiuto; perciocchè il Signore diserterà i Filistei, il rimanente dell'isola di Caftor. 024 JER 047 005 Raditura di capo è avvenuta a Gaza, Ascalon è perita, [col] rimanente della lor valle. Infino a quando ti farai tu delle tagliature addosso? 024 JER 047 006 Ahi spada del Signore! infino a quando non ti riposerai? ricogliti nel tuo fodero, riposati, e resta. 024 JER 047 007 Come ti riposeresti? conciossiachè il Signore le abbia data commessione, e l'abbia assegnata là, contro ad Ascalon, e contro al lito del mare. 024 JER 048 001 QUANT'è a Moab, così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Guai a Nebo! perciocchè è stata guasta; Chiriataim è stata confusa, [e] presa; la rocca è stata confusa, e spaventata. 024 JER 048 002 Non [vi è] più vanto per Moab in Hesbon; è stato macchinato contro a quella del male, [dicendo: ] Venite, e distruggiamola, che non [sia più] nazione; anche tu, Madmen, perirai; la spada ti perseguiterà. 024 JER 048 003 Una voce di grido [viene] di Horonaim, [voce di] guasto, e di gran rotta. 024 JER 048 004 Moab è rotto, i suoi piccoli figliuoli hanno dati di gran gridi. 024 JER 048 005 Perciocchè un continuo pianto sale per la salita di Luhit; imperocchè hanno uditi i nemici, un grido di rotta, nella discesa di Horonaim. 024 JER 048 006 Fuggite, scampate le vostre persone, e sieno come un tamerice nel deserto. 024 JER 048 007 Perciocchè, perchè tu ti sei confidata nelle tue opere, e ne' tuoi tesori, tu ancora sarai presa; e Chemos andrà in cattività, co' suoi sacerdoti, e co' suoi principi. 024 JER 048 008 E il guastatore entrerà in tutte le città, e niuna città scamperà; e la valle perirà, e la pianura sarà distrutta; perciocchè il Signore l'ha detto. 024 JER 048 009 Date dell'ale a Moab, ch'egli se ne voli via ratto; le sue città saranno [messe] in desolazione, senza che vi abiti [più] alcuno. 024 JER 048 010 Maledetto [sia] colui che farà l'opera del Signore rimessamente, e maledetto [sia] colui che divieterà la sua spada di [spandere] il sangue. 024 JER 048 011 Moab è stato in tranquillità fin dalla sua fanciullezza, e si è riposato sopra la sua feccia, e non è stato [mai] travasato, e non è andato in cattività; perciò il suo sapore gli è restato, e il suo odore non si è mutato. 024 JER 048 012 Perciò, ecco i giorni vengono, dice il Signore, che io gli manderò de' tramutatori, che lo tramuteranno di stanza, e vuoteranno i suoi vaselli, e spezzeranno i suoi barili. 024 JER 048 013 E Moab sarà confuso di Chemos, come la casa d'Israele è stata confusa di Betel, lor confidanza. 024 JER 048 014 Come dite voi: Noi [siam] forti, ed uomini di valore per la guerra? 024 JER 048 015 Moab è deserto, e le sue città son perite, e la scelta de' suoi giovani è scesa all'uccisione, dice il Re, il cui Nome [è: ] Il Signor degli eserciti. 024 JER 048 016 La calamità di Moab [è] presta a venire, e il suo male si affretta molto. 024 JER 048 017 Condoletevi con lui, [voi] suoi circonvicini tutti; e [voi] tutti, che conoscete il suo nome, dite: Come è stato rotto lo scettro di fortezza, la verga di gloria? 024 JER 048 018 O figliuola abitatrice di Dibon, scendi [del seggio] di gloria, e siedi in luogo arido; perciocchè il guastatore di Moab è salito contro a te, egli ha disfatte le tue fortezze. 024 JER 048 019 O abitatrice di Aroer, fermati in su la strada, e riguarda; domanda colui che fugge, e colei che scampa; di': Che cosa è avvenuto? 024 JER 048 020 Moab è confuso, perciocchè è stato rotto; urlate, e gridate; annunziate in su l'Arnon che Moab è stato guasto; 024 JER 048 021 e che il giudicio è venuto sopra la contrada della pianura, sopra Holon, e sopra Iasa, e sopra Mefaat; 024 JER 048 022 e sopra Dibon, e sopra Nebo, e sopra Bet-diblataim; 024 JER 048 023 e sopra Chiriataim, e sopra Bet-gamul, e sopra Bet-meon; 024 JER 048 024 e sopra Cheriot, e sopra Bosra, e sopra tutte le città del paese di Moab, lontane e vicine. 024 JER 048 025 Il corno di Moab è stato troncato, ed il suo braccio è stato rotto, dice il Signore. 024 JER 048 026 Inebbriatelo, perciocchè egli si è innalzato contro al Signore; e dibattasi Moab nel suo vomito, e sia in derisione anch'egli. 024 JER 048 027 Israele non ti è egli stato in derisione? è egli forse stato ritrovato fra i ladri, che ogni volta che tu parli di lui, tu ti commuovi tutto? 024 JER 048 028 Lasciate le città, ed abitate nella rocca, abitatori di Moab; e siate come una colomba, [che] si annida nel didentro della foce d'una grotta. 024 JER 048 029 Noi abbiamo intesa la superbia di Moab, grandemente superbo; il suo orgoglio, la sua superbia, e la sua alterezza, e l'innalzamento del suo cuore. 024 JER 048 030 Io ho conosciuto, dice il Signore, il suo furore; ma non [sarà] cosa ferma; le sue menzogne non produrranno nulla di stabile. 024 JER 048 031 Perciò, io urlerò per cagion di Moab, darò di gran gridi per cagion di tutto quanto Moab; ei si gemerà per que' di Chir-heres. 024 JER 048 032 Io vi piangerò, o vigne di Sibma, del pianto di Iazer; le tue propaggini passavan di là dal mare, ed arrivavano infino al mare di Iazer; il guastatore si è avventato sopra i tuoi frutti di state, e sopra la tua vendemmia. 024 JER 048 033 E la letizia, e la festa è tolta dal campo fertile, e dal paese di Moab; ed io ho fatto venir meno il vino ne' tini; non si pigerà [più con] grida da inanimare; le grida non [saranno più] grida da inanimare. 024 JER 048 034 Per lo grido di Hesbon, [che è pervenuto] infino ad Eleale, hanno messi i lor gridi infino a Iahas, [e] da Soar infino ad Horonaim, [come] una giovenca di tre anni; perciocchè anche le acque di Nimrim sono state ridotte in luoghi deserti. 024 JER 048 035 Ed io farò venir meno a Moab, dice il Signore, ogni uomo che offerisca sacrificio nell'alto luogo, e che faccia profumi a' suoi dii. 024 JER 048 036 Per tanto, il mio cuore romoreggerà per Moab, a guisa di flauti; il mio cuore romoreggerà per la gente di Chir-heres, a guisa di flauti; perciò ancora il loro avanzo, ch'aveano fatto, perirà. 024 JER 048 037 Perciocchè ogni testa sarà pelata, ed ogni barba sarà rasa; sopra tutte le mani [vi saranno] delle tagliature, e de' sacchi sopra i lombi. 024 JER 048 038 Sopra tutti i tetti di Moab, e nelle sue piazze, non [vi sarà] altro che cordoglio; perciocchè io ho rotto Moab, come un vaso del quale non si fa stima alcuna, dice il Signore. 024 JER 048 039 Urleranno, [dicendo: ] Moab come è egli stato messo in rotta? come ha egli volte le spalle? egli è stato confuso, ed è stato in derisione, e in ispavento, a tutti quelli che sono d'intorno a lui. 024 JER 048 040 Perciocchè, così ha detto il Signore: Ecco, [colui] volerà come un'aquila, e spiegherà le sue ale contro a Moab. 024 JER 048 041 Cheriot è stata presa, e le fortezze sono state occupate; in quel giorno il cuor degli [uomini] prodi di Moab sarà come il cuore d'una donna, che è nella distrette [del parto]. 024 JER 048 042 E Moab sarà distrutto, talchè non [sarà più] popolo; perciocchè egli si è innalzato contro al Signore. 024 JER 048 043 Spavento, fossa, e laccio, ti soprastanno, o abitatore di Moab, dice il Signore. 024 JER 048 044 Chi fuggirà per lo spavento caderà nella fossa; e chi salirà fuor della fossa sarà preso col laccio; perciocchè io farò venir sopra lui, sopra Moab, l'anno della lor visitazione, dice il Signore. 024 JER 048 045 Quelli che fuggivano si son fermati all'ombra di Hesbon, perchè le forze son [lor] mancate; ma un fuoco è uscito di Hesbon, ed una fiamma di mezzo [della città] di Sihon, che ha consumati i principi di Moab, e la sommità del capo degli uomini di tumulto. 024 JER 048 046 Guai a te, Moab! il popolo di Chemos è perito; perciocchè i tuoi figliuoli sono andati in cattività, e le tue figliuole in servitù. 024 JER 048 047 Ma pure ancora io ritrarrò Moab di cattività negli ultimi giorni, dice il Signore. Fino a qui [è] il giudicio di Moab. 024 JER 049 001 QUANT'è a' figliuoli di Ammon, così ha detto il Signore: Israele non ha egli alcuni figliuoli? non ha egli alcuno erede? perchè si è Malcam messo in possesso di Gad, e si è il suo popolo stanziato nelle città di esso? 024 JER 049 002 Perciò, ecco i giorni vengono, dice il Signore, che io farò udire in Rabba de' figliuoli di Ammon lo stormo di guerra, ed ella sarà ridotta in un monte di ruine; e le città del suo territorio saranno arse col fuoco; ed Israele possederà quelli che l'aveano posseduto, ha detto il Signore. 024 JER 049 003 Urla, o Hesbon; perciocchè Ai è guasta; o città del territorio di Rabba, gridate, cingetevi di sacchi, fate cordoglio, e andate attorno lungo le chiusure; perciocchè Malcam andrà in cattività, insieme co' suoi sacerdoti, e i suoi principi. 024 JER 049 004 Perchè ti glorii delle valli? la tua valle si è scolata, o figliuola ribelle, che ti confidavi ne' tuoi tesori; [che dicevi: ] Chi verrà contro a me? 024 JER 049 005 Ecco, io fo venir sopra te d'ogn'intorno di te lo spavento, dice il Signore Iddio degli eserciti; e voi sarete scacciati, chi qua, chi là; e non [vi sarà] alcuno che raccolga gli erranti. 024 JER 049 006 Ma pure, dopo queste cose, io ritrarrò di cattività i figliuoli di Ammon, dice il Signore. 024 JER 049 007 QUANT'è ad Edom, il Signor degli eserciti ha detto così: Non [vi è] egli più sapienza alcuna in Teman? il consiglio è egli venuto meno agl'intendenti? la lor sapienza è ella marcita? 024 JER 049 008 Fuggite, o abitanti di Dedan; hanno volte le spalle, e si son riparati in luoghi segreti e profondi, per dimorarvi, perciocchè io ho fatta venir sopra Esaù la sua ruina, il tempo nel quale io voglio visitarlo. 024 JER 049 009 Se ti fosser sopraggiunti dei vendemmiatori, non ti avrebbero essi lasciati alcuni grappoli? se de' ladri fosser venuti contro a te di notte, non avrebbero essi predato quanto fosse lor bastato? 024 JER 049 010 Ma io ho frugato Esaù, io ho scoperti i suoi nascondimenti, ed egli non si è potuto occultare; la sua progenie, e i suoi fratelli, e i suoi vicini, son deserti, ed egli non [è più]. 024 JER 049 011 Lascia i tuoi orfani, io [li] nudrirò; e confidinsi le tue vedove in me. 024 JER 049 012 Perciocchè, così ha detto il Signore: Ecco, coloro a' quali non si apparteneva di ber della coppa, ne hanno pur bevuto; e tu sarestine pure esente? tu non [ne] sarai esente; anzi del tutto ne berrai. 024 JER 049 013 Conciossiachè io abbia giurato per me stesso, dice il Signore, che Bosra sarà [messa] in desolazione, in vituperio, in disertamento, ed in maledizione; e che tutte le sue città saranno ridotte in deserti in perpetuo. 024 JER 049 014 Io ho udito un grido da parte del Signore, e un messo [è] stato mandato fra le genti, [per dire: ] Adunatevi, e venite contro ad essa, e levatevi [per venire] a battaglia. 024 JER 049 015 Perciocchè, ecco, io ti ho fatto piccolo fra le nazioni, sprezzato fra gli uomini. 024 JER 049 016 La tua fierezza, [e] la superbia del cuor tuo ti hanno ingannato, [o tu], che abiti nelle fessure delle rocce, che occupi la sommità degli alti colli; avvegnachè tu avessi elevato il tuo nido a giusa dell'aquila, pur ti gitterò giù di là, dice il Signore. 024 JER 049 017 Ed Edom sarà messo in desolazione; chiunque passerà presso di esso sarà attonito, e zufolerà, per tutte le sue piaghe. 024 JER 049 018 Siccome Sodoma, e Gomorra, e le [città] lor vicine, furono sovvertite, ha detto il Signore; [così] non abiterà [più] quivi alcun uomo, e niun figliuol d'uomo vi dimorerà. 024 JER 049 019 Ecco, colui salirà come un leone, più [violentemente] che la piena del Giordano, contro all'abitacolo forte; perciocchè io lo farò muovere, e lo farò correre sopra l'Idumea; e chi [è] valente uomo scelto? ed io lo rassegnerò contro a lei; perciocchè, chi [è] pari a me? e chi mi sfiderà? e chi [è] il pastore che possa star fermo dinanzi a me? 024 JER 049 020 Perciò, ascoltate il consiglio del Signore, ch'egli ha preso contro all'Idumea, e i pensieri ch'egli ha divisati contro agli abitatori di Teman: Se i [più] piccoli della greggia non li strascinano; se la lor mandra non è deserta insieme con loro. 024 JER 049 021 La terra ha tremato per lo suon della lor caduta; il suono [n'è andato] fino al Mar rosso; il grido di essa è stato [quivi] udito. 024 JER 049 022 Ecco, colui salirà, e volerà come un'aquila, e spiegherà le sue ale contro a Bosra; e il cuor degli [uomini] prodi di Edom in quel giorno sarà come il cuor d'una donna che è nella distretta [del parto]. 024 JER 049 023 QUANT'è a Damasco, Hamat ed Arpad sono confuse; si struggono, perciocchè hanno udita una mala novella; [vi è] spavento nella marina; ella non può racquetarsi. 024 JER 049 024 Damasco è fiacca, si è messa in volta per fuggire, e tremito [l]'ha colta; distretta e dolori l'hanno occupata, come la donna che partorisce. 024 JER 049 025 Come non è stata risparmiata la città famosa, la città della mia allegrezza? 024 JER 049 026 I suoi giovani adunque caderanno nelle sue piazze, e tutta la gente di guerra in quel giorno sarà distrutta, dice il Signor degli eserciti. 024 JER 049 027 Ed io accenderò un fuoco nelle mura di Damasco, che consumerà i palazzi di Ben-hadad. 024 JER 049 028 QUANT'è a Chedar, ed a' regni di Hasor, i quali Nebucadnesar, re di Babilonia, percosse, il Signore ha detto così: Levatevi, salite contro a Chedar, e guastate gli Orientali. 024 JER 049 029 Essi se ne torranno via le lor tende, e le lor gregge; se ne porteran via i lor teli, e tutti i loro arnesi, e ne meneranno i lor cammelli; e d'ogn'intorno daranno contro a loro gridi di spavento. 024 JER 049 030 Fuggite, dileguatevi ben lungi; riducetevi in luoghi segreti e profondi, per dimorar[vi], o abitanti di Hasor, dice il Signore; perciocchè Nebucadnesar, re di Babilonia, ha preso un consiglio contro a voi, ed ha divisato contro a voi un pensiero. 024 JER 049 031 Levatevi, salite contro alla nazione pacifica, che abita in sicurtà, dice il Signore; ella non ha nè porte, nè sbarre; abitano in disparte. 024 JER 049 032 E i lor cammelli saranno in preda, e la moltitudine del lor bestiame in ruberia; ed io dispergerò a tutti i venti quelli che si radono i canti [delle tempie]; e farò venire la lor calamità da ogni lor lato, dice il Signore. 024 JER 049 033 Ed Hasor diverrà un ricetto di sciacalli un luogo deserto in perpetuo: uomo alcuno non vi abiterà, e niun figliuolo d'uomo vi dimorerà. 024 JER 049 034 LA parola del Signore che fu [indirizzata] al profeta Geremia contro ad Elam, nel principio del regno di Sedechia, re di Giuda, dicendo: 024 JER 049 035 Così ha detto il Signor degli eserciti: Ecco, io rompo l'arco di Elam, [che è] la lor principal forza. 024 JER 049 036 E farò venire contro agli Elamiti i quattro venti, dalle quattro estremità del cielo, e li dispergerò a tutti questi venti; e non vi sarà nazione alcuna alla quale non pervengano degli scacciati di Elam. 024 JER 049 037 Ed io spaurirò gli Elamiti dinanzi a' lor nemici, e dinanzi a quelli che cercano l'anima loro; e farò venir sopra loro del male, l'ardor della mia ira, dice il Signore; e manderò dietro a loro la spada, finchè io li abbia consumati. 024 JER 049 038 E metterò il mio trono in Elam, e ne farò perire re e principi, dice il Signore. 024 JER 049 039 Ma pure, negli ultimi tempi avverrà che io ritrarrò gli Elamiti di cattività, dice il Signore. 024 JER 050 001 LA parola che il Signore pronunziò contro a Babilonia, contro al paese de' Caldei, per lo profeta Geremia. 024 JER 050 002 Annunziate fra le genti, e bandite, ed alzate la bandiera; bandite[lo], no[l] celate; dite: Babilonia è stata presa, Bel è confuso, Merodac è rotto in pezzi; le sue immagini sono confuse, i suoi idoli son rotti in pezzi. 024 JER 050 003 Perciocchè una nazione è salita contro a lei dal Settentrione, la quale metterà il paese di quella in desolazione, e non vi sarà [più] alcuno che abiti in lei; uomini, e bestie si son dileguati, se ne sono andati via. 024 JER 050 004 In que' giorni, ed in quel tempo, dice il Signore, i figliuoli d'Israele, ed i figliuoli di Giuda verranno, tutti insieme, e andranno piangendo, e ricercheranno il Signore Iddio loro. 024 JER 050 005 Domanderanno di Sion; per la via avranno volte là le facce; [diranno: ] Venite, e congiungetevi al Signore per un patto eterno, [che giammai] non si dimentichi. 024 JER 050 006 Il mio popolo è stato [a guisa di] pecore smarrite; i lor pastori le hanno fatte andare errando, le han traviate su per li monti; sono andate di monte in colle, hanno dimenticata la lor mandra. 024 JER 050 007 Tutti coloro che le hanno trovate le han divorate; e i lor nemici hanno detto: Noi non saremo colpevoli di misfatto; conciossiachè abbiano peccato contro al Signore, abitacolo di giustizia, e [contro] al Signore, speranza de' lor padri. 024 JER 050 008 Fuggite del mezzo di Babilonia, ed uscite del paese de' Caldei; e siate come becchi dinanzi alla greggia. 024 JER 050 009 Perciocchè, ecco, io eccito, e fo levare contro a Babilonia una raunanza di grandi nazioni del paese di Settentrione; ed esse ordineranno [la battaglia] contro a lei, e sarà presa; le lor saette [saranno] come d'un valente, ed intendente [saettatore che] non ritorna a vuoto. 024 JER 050 010 E la Caldea sarà in preda; tutti quelli che la prederanno saranno saziati, dice il Signore. 024 JER 050 011 Perciocchè voi vi siete rallegrati; perciocchè voi avete trionfato, rubando la mia eredità; perciocchè voi avete ruzzato a guisa di vitella che pastura fra l'erbetta tenera, e avete annitrito come destrieri. 024 JER 050 012 La madre vostra è grandemente confusa; quella che vi ha partoriti è svergognata; ecco, [è] l'ultima delle nazioni, un deserto, un luogo arido, ed una solitudine. 024 JER 050 013 Per l'indegnazione del Signore, ella non sarà [più] abitata, anzi sarà tutta desolata; chiunque passerà presso di Babilonia sarà attonito, e zufolerà, per tutte le sue piaghe. 024 JER 050 014 Ordinate [l'assalto] contro a Babilonia d'ogni intorno, o [voi] arcieri tutti; saettate contro a lei, non risparmiate le saette; perciocchè ella ha peccato contro al Signore. 024 JER 050 015 Date di gran gridi contro a lei d'ogn'intorno; ella porge le mani; i suoi fondamenti caggiono, e le sue mura son diroccate; perciocchè questa [è] la vendetta del Signore; prendete vendetta di lei; fatele siccome ella ha fatto. 024 JER 050 016 Sterminate di Babilonia il seminatore, e colui che tratta la falce nel tempo della mietitura; ritorni ciascuno al suo popolo, e fuggasene ciascuno al suo paese, d'innanzi alla spada dello sforzatore. 024 JER 050 017 Israele [è stato] una pecorella smarrita, i leoni l'hanno cacciata; il primo che la divorò fu il re d'Assiria; ma quest'ultimo, [cioè], Nebucadnesar, re di Babilonia, le ha tritate le ossa. 024 JER 050 018 Perciò, il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele, ha detto così: Ecco, io farò punizione del re di Babilonia, e del suo paese, siccome ho fatta punizione del re di Assiria. 024 JER 050 019 E ricondurrò Israele alla sua mandra, ed egli pasturerà in Carmel, ed in Basan; e l'anima sua sarà saziata nel monte di Efraim, e di Galaad. 024 JER 050 020 In quei giorni, e in quel tempo, dice il Signore, si cercherà l'iniquità d'Israele, ma non [sarà più]; e i peccati di Giuda, ma non si ritroveranno [più: ] perciocchè io perdonerò a quelli che avrò lasciati di resto. 024 JER 050 021 Sali contro al paese di Merataim, e contro agli abitanti di Pecod; deserta, e distruggi [ogni cosa] dietro a loro, dice il Signore; e fa' secondo tutto ciò che io ti ho comandato. 024 JER 050 022 [Vi è] un grido di guerra nel paese, ed una gran rotta. 024 JER 050 023 Come è stato mozzato, e rotto il martello di tutta la terra? come è stata Babilonia ridotta in desolazione fra le genti? 024 JER 050 024 Io ti ho incapestrata, o Babilonia, e tu sei stata presa, senza che tu l'abbia saputo; tu sei stata trovata, ed anche colta; perciocchè tu hai combattuto col Signore. 024 JER 050 025 Il Signore ha aperta la sua armeria, ed ha tratte fuori l'armi della sua indegnazione; perciocchè questa [è] un'opera, che il Signore Iddio degli eserciti [vuole eseguire] nel paese dei Caldei. 024 JER 050 026 Venite contro a lei dall'estremità [del mondo], aprite le sue aie; calcatela come delle manelle [di biade], e distruggetela; non restine alcun rimanente. 024 JER 050 027 Ammazzate con la spada tutti i suoi giovenchi, scendano al macello; guai a loro! perciocchè il giorno loro è venuto, il tempo della lor visitazione. 024 JER 050 028 [Vi è] una voce di genti che fuggono, e scampano dal paese di Babilonia, per annunziare in Sion la vendetta del Signore Iddio nostro, la vendetta del suo Tempio. 024 JER 050 029 Radunate a grida gran numero di genti contro a Babilonia; [voi] tutti che tirate dell'arco, accampatevi contro a lei d'ogn'intorno; niuno ne scampi; rendetele la retribuzione delle sue opere; secondo tutto ciò ch'ella ha fatto, fatele altresì; perciocchè ella è superbita contro al Signore, contro al Santo d'Israele. 024 JER 050 030 Perciò i suoi giovani caderanno nelle sue piazze, e tutti i suoi guerrieri saranno distrutti in quel giorno, dice il Signore. 024 JER 050 031 Eccomiti, o superba, dice il Signore Iddio degli eserciti; perciocchè il tuo giorno è venuto, il tempo che io ti visiterò. 024 JER 050 032 E la superbia traboccherà, e caderà, e non [vi sarà] alcuno che la rilevi; ed io accenderò un fuoco nelle sue città, che consumerà tutti i suoi luoghi circonvicini. 024 JER 050 033 Così ha detto il Signor degli eserciti: I figluoli d'Israele, e i figliuoli di Giuda, sono tutti quanti oppressati; tutti quelli che li hanno menati prigioni li ritengono, hanno ricusato di lasciarli andare. 024 JER 050 034 Il lor Redentore [è] forte, il suo Nome [è: ] Il Signor degli eserciti; egli di certo dibatterà la lor querela, per commuovere la terra, e per mettere in turbamento gli abitatori di Babilonia. 024 JER 050 035 La spada sopra[sta] a' Caldei, dice il Signore, ed agli abitatori di Babilonia, ed a' suoi principi, ed a' suoi savi. 024 JER 050 036 La spada sopra[sta] a' bugiardi indovini d'essa, e [ne] smanieranno; la spada sopra[sta] agli uomini prodi di essa, e [ne] saranno spaventati. 024 JER 050 037 La spada, sopra[sta] a' suoi cavalli, ed a' suoi carri, ed a tutto il popolo mischiato, che [è] in mezzo di essa, e diverranno [come] donne; la spada sopra[sta] a' suoi tesori, e saranno predati. 024 JER 050 038 Disseccamento sopra[sta] alle sue acque, e saranno asciutte, perciocchè ella [è] un paese di sculture, ed essi sono insensati intorno agl'idoli. 024 JER 050 039 Perciò, le fiere, de' deserti avranno [in essa] la loro stanza, insieme co' gufi; e l'ulule vi dimoreranno; e non sarà giammai più abitata; e giammai, per niuna età, non vi si dimorerà più. 024 JER 050 040 Siccome Iddio sovvertì Sodoma, Gomorra, e le [città] lor vicine, dice il Signore; [così] non abiterà [più] quivi uomo alcuno, e niun figliuol d'uomo vi dimorerà [più]. 024 JER 050 041 Ecco, un popolo viene di Settentrione, ed una gran nazione; e re possenti si muovono dal fondo della terra. 024 JER 050 042 Impugneranno l'arco e la lancia; sono crudeli, senza pietà; la voce loro romoreggerà come il mare, e cavalcheranno sopra cavalli; [saranno] in ordine, a guisa d'uomini prodi, per la battaglia, contro a te, o figliuola di Babilonia. 024 JER 050 043 Il re di Babilonia ne ha udito il grido, e le sue mani [ne] son divenute fiacche; angoscia l'ha occupato; dolore, come di donna che partorisce. 024 JER 050 044 Ecco, colui salirà a guisa di leone, più [violentemente] che la piena del Giordano, contro all'abitacolo forte; perciocchè io lo farò correre sopra essa; e chi [è] valent'uomo scelto? ed io lo rassegnerò contro ad essa. Perciocchè, chi [è] pari a me? e chi mi sfiderà? e chi [è] il pastore che possa star fermo davanti a me? 024 JER 050 045 Perciò, ascoltate il consiglio del Signore, ch'egli ha preso contro a Babilonia; e i pensieri ch'egli ha divisati contro al paese de' Caldei: Se i [più] piccoli della greggia non li trascinano; se la lor mandra non è deserta insieme con loro. 024 JER 050 046 La terra ha tremato per lo romore della presa di Babilonia, e il grido se n'è udito fra le genti. 024 JER 051 001 Così ha detto il Signore: Ecco, io fo levare contro a Babilonia, e contro a quelli che abitano nel cuor de' miei nemici, un vento disertante. 024 JER 051 002 E manderò contro a Babilonia degli sventolatori, che la sventoleranno, e vuoteranno il suo paese; perciocchè, nel giorno della calamità, saranno sopra lei d'ogn'intorno. 024 JER 051 003 Tenda l'arciero l'arco contro a chi tende l'arco, e contro a colui che si rizza nella sua corazza; e non risparmiate i giovani di essa, distruggete tutto il suo esercito. 024 JER 051 004 E caggiano uccisi nel paese de' Caldei, e trafitti nelle piazze di Babilonia. 024 JER 051 005 Perciocchè Israele, e Giuda, non [è lasciato] vedovo dall'Iddio suo, dal Signor degli eserciti, dal Santo d'Israele; benchè il lor paese sia pieno di misfatti. 024 JER 051 006 Fuggite di mezzo di Babilonia, e scampi ciascun di voi l'anima sua; non [fate sì che] periate nell'iniquità d'essa; perciocchè questo [è] il tempo della vendetta del Signore; egli le rende la sua retribuzione. 024 JER 051 007 Babilonia [è stata] una coppa d'oro nella mano del Signore, che ha inebbriata tutta la terra; le genti hanno bevuto del suo vino; e [però] son divenute forsennate. 024 JER 051 008 Babilonia è caduta di subito, ed è stata rotta in pezzi; urlate sopra lei, prendete del balsamo per la sua doglia, forse guarirà. 024 JER 051 009 Noi abbiam medicata Babilonia, ma non è guarita; lasciatela, e andiamocene ciascuno al suo paese; perciocchè il suo giudicio è arrivato infino al cielo, e si è alzato infino alle nuvole. 024 JER 051 010 Il Signore ha prodotte le nostre ragioni; venite, e raccontiamo in Sion l'opera del Signore Iddio nostro. 024 JER 051 011 Forbite le saette, imbracciate le targhe; il Signore ha eccitato lo spirito dei re di Media; perciocchè il suo pensiero [è] contro a Babilonia, per distruggerla; conciossiachè questa [sia] la vendetta del Signore, la vendetta del suo Tempio. 024 JER 051 012 Alzate pur la bandiera sopra le mura di Babilonia, rinforzate la guernigione, ponete le guardie, ordinate gli agguati; perciocchè il Signore ha presa una deliberazione, ed anche ha eseguito ciò ch'egli ha detto contro agli abitanti di Babilonia. 024 JER 051 013 O [tu], che abiti sopra grandi acque, abbondante in tesori, il tuo fine è venuto, il colmo della tua avarizia. 024 JER 051 014 Il Signor degli eserciti ha giurato per sè stesso, [dicendo: ] Se io non ti riempio d'uomini, come di bruchi; e se essi non dànno grida da inanimare contro a te. 024 JER 051 015 Egli [è quel] che ha fatta la terra con la sua forza, che ha stabilito il mondo con la sua sapienza, ed ha distesi i cieli col suo intendimento. 024 JER 051 016 Tosto ch'egli dà fuori la sua voce, [vi è] un romore d'acque nel cielo; egli fa salir vapori dalle estremità della terra, e fa lampi per la pioggia, e trae il vento fuor de' suoi tesori. 024 JER 051 017 Ogni uomo è insensato per scienza; ogni orafo è renduto infame per le sculture; perciocchè le sue statue di getto [sono] una falsità, e non [vi è] alcuno spirito in loro. 024 JER 051 018 Son vanità, lavoro d'inganno; periranno nel tempo della lor visitazione. 024 JER 051 019 [Colui che è] la parte di Giacobbe non [è] come queste cose; perciocchè egli è il formator d'ogni cosa, ed [esso è] la tribù della sua eredità; il Nome suo [è: ] Il Signor degli eserciti. 024 JER 051 020 Tu mi [sei stato] un martello, [e] strumenti di guerra; e con te ho fiaccate le nazioni, e con te ho distrutti i regni; 024 JER 051 021 e con te ho fiaccati i cavalli, e quelli che li cavalcavano; e con te ho fiaccati i carri, e quelli ch'eran montati sopra. 024 JER 051 022 E con te ho fiaccati gli uomini, e le donne; e con te ho fiaccati i vecchi, e i fanciulli; e con te ho fiaccati i giovani, e le vergini. 024 JER 051 023 E con te ho fiaccati i pastori, e le lor mandre; e con te ho fiaccati i lavoratori, e i lor buoi accoppiati; e con te ho fiaccati i duci, ed i satrapi. 024 JER 051 024 Ma io farò a Babilonia, ed a tutti gli abitatori di Caldea, la retribuzione di tutta la lor malvagità, che hanno usata inverso Sion, nel vostro cospetto, dice il Signore. 024 JER 051 025 Eccomiti, o monte distruttore, dice il Signore, che distruggi tutta la terra; e stenderò la mia mano contro a te, e ti rotolerò giù dalle rocce, e ti ridurrò in un monte d'incendio. 024 JER 051 026 E non si torrà da te nè pietra da cantone, nè pietra da fondamenti; perciocchè tu sarai desolazioni perpetue, dice il Signore. 024 JER 051 027 Alzate la bandiera nella terra, sonate la tromba fra le genti, mettete in ordine le nazioni contro a lei, radunate a grida contro a lei i regni di Ararat, di Minni, e di Aschenaz; costituite contro a lei un capitano, fate salir cavalli, a guisa di bruchi pilosi. 024 JER 051 028 Mettete in ordine le genti contro a lei, i re di Media, i suoi duci, e tutti i suoi principi, e tutto il paese del suo imperio. 024 JER 051 029 E tremi la terra, e sia angosciata; perciocchè tutti i pensieri del Signore saranno messi ad effetto contro a Babilonia, per ridurre il paese di Babilonia in deserto, senza che niuno [vi] abiti [più]. 024 JER 051 030 Gli uomini prodi di Babilonia si son rimasti di combattere, si son ritenuti nelle fortezze; la lor forza è venuta meno, sono stati [come] donne; le abitazioni di quella sono state arse, le sue sbarre sono state rotte. 024 JER 051 031 Un corriere correrà incontro all'[altro] corriere, ed un messo incontro all'[altro] messo, per rapportare al re di Babilonia che la sua città è presa da un capo; 024 JER 051 032 e che i guadi sono stati occupati, e che le giuncaie sono state arse col fuoco, e che gli uomini di guerra sono stati spaventati; 024 JER 051 033 perciocchè il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele, ha detto così: La figliuola di Babilonia [è] come un'aia; [egli è] tempo di trebbiarla; fra qui a poco le verrà il tempo della mietitura. 024 JER 051 034 Nebucadnesar, re di Babilonia, mi ha divorata, mi ha tritata, mi ha ridotta [ad esser come] un vaso vuoto, mi ha inghiottita come un dragone, ha empiuto il suo ventre delle mie delizie, mi ha scacciata. 024 JER 051 035 La violenza che mi e stata fatta, e la mia carne, [è] sopra Babilonia, dirà l'abitatrice di Sion; e il mio sangue [è] sopra gli abitatori di Caldea, dirà Gerusalemme. 024 JER 051 036 Perciò, così ha detto il Signore: Ecco, io dibatterò la tua querela, e farò la tua vendetta; ed asciugherò il mar di quella, e disseccherò la sua fonte. 024 JER 051 037 E Babilonia sarà ridotta in monti di ruine, in ricetto di sciacalli, in istupore, e in zufolo, senza che [vi] abiti [più] alcuno. 024 JER 051 038 Essi ruggeranno tutti insieme come leoncelli, fremeranno come leoncini di leonesse. 024 JER 051 039 Io farò che i lor conviti si riscalderanno nel modo usato, e li farò inebbriare, acciocchè facciano gran festa, e dormano un eterno sonno, senza risvegliarsi [mai], dice il Signore. 024 JER 051 040 Io li farò scendere al macello, come agnelli, come montoni, e becchi. 024 JER 051 041 Come è stata presa Sesac, ed è stata occupata colei ch'era il vanto di tutta la terra? come è stata ridotta Babilonia in istupore fra le genti? 024 JER 051 042 Il mare è salito sopra Babilonia, ella è stata coperta con la moltitudine delle sue onde. 024 JER 051 043 Le sue città sono state ridotte in desolazione, in paese arido, e in deserto; in terra tale, che in quelle non abiterà [giammai] alcuno, e per quelle non passerà [giammai] alcun figliuolo d'uomo. 024 JER 051 044 Ed io farò punizione di Bel in Babilonia, e gli trarrò dalla gola ciò ch'egli ha trangugiato; e le nazioni non accorreranno più a lui; le mura di Babilonia eziandio caderanno. 024 JER 051 045 O popol mio, uscite di mezzo di quella, e scampi ciascun di voi la sua persona d'innanzi all'ardor dell'ira del Signore. 024 JER 051 046 E [guardatevi] che talora il vostro cuore non si avvilisca, e che voi non siate spaventati per le novelle che si udiranno nel paese; quando novelle verranno un anno, e dopo quello [altre] novelle un altro anno; e [vi sarà] violenza nel paese, dominatore contro a dominatore. 024 JER 051 047 Ecco dunque, i giorni vengono che io farò punizione delle sculture di Babilonia, e tutto il paese di essa sarà confuso, e tutti i suoi uccisi caderanno in mezzo di essa. 024 JER 051 048 E i cieli, e la terra, e tutto ciò ch'[è] in essi, giubileranno di Babilonia; perciocchè di Settentrione le saranno venuti i distruttori, dice il Signore. 024 JER 051 049 Siccome Babilonia [è stata] per [far] cadere gli uccisi d'Israele, così caderanno a Babilonia gli uccisi di tutta la terra. 024 JER 051 050 [O voi] che siete scampati dalla spada, andate, non restate; ricordatevi da lungi del Signore, e Gerusalemme vi venga al cuore. 024 JER 051 051 Noi siamo confusi, perciocchè abbiamo udito vituperio; ignominia ci ha coperta la faccia, perciocchè gli stranieri son venuti contro a' luoghi santi della Casa del Signore. 024 JER 051 052 Perciò, ecco i giorni vengono, dice il Signore, che io farò punizione delle sculture di quella, e per tutto il suo paese gemeranno uomini feriti a morte. 024 JER 051 053 Avvegnachè Babilonia fosse salita in cielo, ed avesse fortificati i luoghi altissimi per sua fortezza, pur le verranno i distruttori da parte mia, dice il Signore. 024 JER 051 054 [S'intende] una voce di strido da Babilonia, e una gran rotta dal paese de' Caldei. 024 JER 051 055 Perciocchè il Signore distrugge Babilonia, e fa perir d'essa il [suo] grande strepito; e le onde di coloro romoreggeranno, lo stormo delle lor grida risonerà a guisa di grandi acque. 024 JER 051 056 Perciocchè sopra lei, sopra Babilonia, è venuto il distruttore, e gli [uomini] valorosi di essa sono stati presi, i loro archi sono stati spezzati; perciocchè il Signore [è] l'Iddio delle retribuzioni; egli non manca di rendere [il giusto pagamento]. 024 JER 051 057 Ed io inebbrierò i principi di quella, e i suoi savi; i suoi duci, e i suoi satrapi, e i suoi uomini prodi, sì che dormiranno un sonno perpetuo, e non si risveglieranno [giammai], dice il Re, il cui Nome [è: ] Il Signor degli eserciti. 024 JER 051 058 Così ha detto il Signor degli eserciti: Le larghe mura di Babilonia saranno spianate infino al suolo, e le sue alte porte saranno arse col fuoco; e i popoli avranno lavorato invano, e le nazioni a pro del fuoco, e si saronno stancati. 024 JER 051 059 La parola della quale il profeta Geremia diede commessione a Seraia, figliuolo di Neria, figliuolo di Maaseia, quando egli andò da parte di Sedechia, re di Giuda, in Babilonia, l'anno quarto del regno di esso. Or Seraia [era] il gran cameriere. 024 JER 051 060 Geremia adunque scrisse in un libro tutto il male, ch'era per avvenire a Babilonia; [cioè], tutte queste parole scritte contro a Babilonia. 024 JER 051 061 Poi Geremia disse a Seraia: Quando tu sarai arrivato in Babilonia, e [l]'avrai veduta, leggi tutte queste parole. 024 JER 051 062 E di': O Signore, tu hai parlato contro a questo luogo, che tu lo distruggeresti, sì che non vi dimorerebbe [più] nè uomo, nè bestia; anzi che sarebbe [ridotto] in desolazioni perpetue. 024 JER 051 063 E quando tu avrai fornito di legger questo libro, lega una pietra sopra esso, e gettalo in mezzo dell'Eufrate, e di': 024 JER 051 064 Così sarà affondata Babilonia, e non risorgerà [giammai], per lo male che io fo venir sopra lei; onde ogni forza mancherà loro. Fin qui [sono] le parole di Geremia. 024 JER 052 001 SEDECHIA [era] d'età di ventun anno, quando cominciò a regnare, e regnò in Gerusalemme undici anni. E il nome di sua madre [era] Hamutal, figliuola di Geremia da Libna. 024 JER 052 002 Ed egli fece quel che dispiace al Signore, del tutto come Gioiachim avea fatto. 024 JER 052 003 Perciocchè l'ira del Signore si accrebbe vie più contro a Gerusalemme, e contro a Giuda, fin là, che li scacciò dal suo cospetto. E Sedechia si ribellò contro al re di Babilonia. 024 JER 052 004 Laonde l'anno nono del suo regno, nel decimo [giorno] del decimo mese, Nebucadnesar, re di Babilonia, venne sopra Gerusalemme, con tutto il suo esercito, e vi si pose a campo, e fabbricò delle bastie contro ad essa, intorno intorno. 024 JER 052 005 E la città fu assediata infino all'anno undecimo del re Sedechia. 024 JER 052 006 Nel nono [giorno] del quarto mese, essendo la fame grave nella città, talchè non vi era [più] pane per lo popolo del paese; 024 JER 052 007 ed essendo [i Caldei] penetrati dentro alla città, tutta la gente di guerra se ne fuggì, e uscì di notte della città, per la via della porta d'infra le due mura, ch'[era volta] verso l'orto del re, [essendo] i Caldei sopra la città d'ogn'intorno; e se ne andavano traendo verso il deserto. 024 JER 052 008 Ma l'esercito de' Caldei perseguitò il re, e raggiunse Sedechia nelle campagne di Gerico; e tutto il suo esercito si disperse d'appresso a lui. 024 JER 052 009 Ed [i Caldei] presero il re, e lo menarono al re di Babilonia, in Ribla, nel paese di Hamat; ed egli gli pronunziò la sua sentenza. 024 JER 052 010 Ed il re di Babilonia fece scannare i figliuoli di Sedechia, davanti ai suoi occhi; fece eziandio scannare tutti i principi di Giuda, in Ribla. 024 JER 052 011 E fece abbacinar gli occhi a Sedechia, e lo fece legar di due catene di rame; e il re di Babilonia lo menò in Babilonia, e lo mise in prigione, [ove stette] infino al giorno della sua morte. 024 JER 052 012 E nel decimo [giorno] del quinto mese, nell'anno diciannovesimo del re Nebucadnesar, re di Babilonia, Nebuzaradan, capitano delle guardie, ministro ordinario di casa del re di Babilonia, essendo entrato in Gerusalemme, 024 JER 052 013 arse la Casa del Signore, e la casa del re, e tutte le case di Gerusalemme; in somma, arse col fuoco tutte le case grandi. 024 JER 052 014 E tutto l'esercito de' Caldei, ch'[era] col capitano delle guardie, disfece tutte le mura di Gerusalemme d'ogn'intorno. 024 JER 052 015 E Nebuzaradan, capitano delle guardie, menò in cattività de' più poveri del popolo, e il rimanente del popolo ch'era restato nella città, e quelli ch'erano andati ad arrendersi al re di Babilonia, e il rimanente del popolazzo. 024 JER 052 016 Ma pur Nebuzaradan, capitano delle guardie, lasciò alcuni de' più poveri del paese, per [esser] vignaiuoli, e lavoratori. 024 JER 052 017 Ed i Caldei spezzarono le colonne di rame, ch'[erano] nella Casa del Signore, e i basamenti, e il mar di rame, ch'[era] nella Casa del Signore; e ne portarono tutto il rame in Babilonia. 024 JER 052 018 Ne portarono eziandio le caldaie, e le palette, e le forcelle, e i bacini, e le coppe, e tutti gli arredi di rame, co' quali si faceva il servigio. 024 JER 052 019 Il capitano delle guardie ne portò eziandio i vasi, e i turiboli, e i bacini, e i calderotti, e i candellieri, e le tazze, e i nappi; ciò [ch'era] d'oro a parte, e ciò [ch'era] d'argento a parte. 024 JER 052 020 Quant'è alle due colonne, al mare, e a' dodici buoi di rame che [vi erano] sotto, [a guisa di] basamenti, le quali cose il re Salomone avea fatte per la Casa del Signore, il peso del rame di tutti que' lavori era senza fine. 024 JER 052 021 Ora, quant è alle colonne, l'una d'esse [era] alta diciotto cubiti, ed un filo di dodici cubiti la circondava; e la sua spessezza [era] di quattro dita, [ed era] vuota. 024 JER 052 022 E sopra essi [vi era] un capitello di rame, e l'altezza del capitello [era] di cinque cubiti; [vi era] ancora sopra il capitello d'ogn'intorno una rete, e delle melegrane; il tutto di rame; le medesime cose [erano] ancora nell'altra colonna, insieme con le melegrane. 024 JER 052 023 E le melegrane, per ciascun lato, erano novantasei; tutte le melegrane sopra la rete d'ogn'intorno [erano in numero di] cento. 024 JER 052 024 Oltre a ciò, il capitano delle guardie prese Seraia, primo sacerdote, e Sofonia, secondo sacerdote, e i tre guardiani della soglia. 024 JER 052 025 Prese eziandio, e ne menò dalla città un eunuco, ch'era commessario della gente di guerra; e sette uomini de' famigliari del re, che furono trovati nella città; e il principale segretario di guerra, il quale faceva le rassegne del popolo del paese, che si trovarono dentro alla città. 024 JER 052 026 Nebuzaradan adunque, capitano delle guardie, li prese, e li menò al re di Babilonia, in Ribla. 024 JER 052 027 Ed il re di Babilonia li percosse, e li fece morire in Ribla, nel paese di Hamat. 024 JER 052 028 Così Giuda fu menato in cattività fuor della sua terra. Questo [è] il popolo che Nebucasnesar menò in cattività: l'anno settimo [del suo regno ne menò] tremila ventitrè Giudei. 024 JER 052 029 L' anno diciottesimo del suo regno, menò in cattività di Gerusalemme, ottocentrentadue anime; 024 JER 052 030 l'anno ventesimoterzo di Nebucadnesar, Nebuzaradan, capitano delle quardie, menò in cattività settecenquarantacinque anime di Giudei. Tutte le anime [furono] quattromila seicento. 024 JER 052 031 Or l'anno trentasettesimo della cattività di Gioiachin, re di Giuda, nel venticinquesimo [giorno] del duodecimo mese, Evilmerodac, re di Babilonia, nell'istesso anno ch'egli cominciò a regnare, facendo la rassegna della sua casa, vi mise Gioiachin, re di Giuda, e lo trasse fuor di prigione. 024 JER 052 032 E parlò benignamente con lui, e innalzò il suo seggio sopra il seggio degli [altri] re ch'[erano] con lui in Babilonia. 024 JER 052 033 E gli mutò i suoi vestimenti di prigione, ed egli mangiò del continuo in presenza del re, tutto il tempo della vita sua. 024 JER 052 034 E del continuo gli era dato, giorno per giorno, il suo piatto, da parte del re di Babilonia, tutto il tempo della vita sua, infino al giorno della sua morte. # # BOOK 025 LAM Lamentations Lamentazioni 025 LAM 001 001 COME siede solitaria, ed è divenuta simile ad una vedova, La città piena di popolo! [Come] è divenuta tributaria Quella ch'era grande fra le genti, signora fra le provincie! 025 LAM 001 002 Ella piange continuamente di notte, e le sue lagrime [son] sopra le sue guance; Ella non ha alcuno, fra tutti i suoi amanti, che la consoli; Tutti i suoi intimi amici si son portati dislealmente inverso lei, Le son divenuti nemici. 025 LAM 001 003 [La nazione di] Giuda è andata fuori del suo paese, Per l'afflizione, e per la gravezza della servitù; Ella dimora fra le genti, non trova riposo; Tutti i suoi persecutori l'hanno sorpresa nelle distrette. 025 LAM 001 004 Le strade di Sion fanno cordoglio; Perciocchè non viene [più] alcuno alle feste solenni; Tutte le sue porte son deserte, i suoi sacerdoti sospirano, Le sue vergini sono addolorate, ed essa è in amaritudine. 025 LAM 001 005 I suoi nemici sono stati posti in capo, I suoi avversari son prosperati; Perciocchè il Signore l'ha afflitta, per la moltitudine de' suoi misfatti; I suoi piccoli fanciulli son iti in cattività davanti al nemico. 025 LAM 001 006 E tutta la gloria della figliuola di Sion è uscita fuor di lei; I suoi principi sono stati come cervi, [Che] non trovan pastura; E son camminati tutti spossati davanti al persecutore. 025 LAM 001 007 Gerusalemme, a' dì della sua afflizione, e de' suoi esilii, Si è ricordata di tutte le sue care cose ch'erano state ab antico; Allora che il suo popolo cadeva per la mano del nemico, Senza che alcuno la soccorresse; I nemici l'hanno veduta, e si son beffati delle sue desolazioni. 025 LAM 001 008 Gerusalemme ha commesso peccato, e però è stata in ischerno; Tutti quelli che l'onoravano l'hanno avuta a vile; Perciocchè hanno vedute le sue vergogne; Anch'essa ne ha sospirato, e si è rivolta indietro. 025 LAM 001 009 La sua lordura [è stata] ne' suoi lembi; non si è ricordata della sua fine; È maravigliosamente scaduta; non ha alcuno che la consoli; Signore, riguarda alla mia afflizione; Perciocchè il nemico si è innalzato. 025 LAM 001 010 Il nemico ha stesa la mano sopra tutte le care cose di essa; Perciocchè ella ha vedute entrar le genti nel suo santuario, Delle quali tu avevi comandato: Non entrino nella tua raunanza. 025 LAM 001 011 Tutto il popolo di essa geme, cercando del pane; Hanno date le lor cose più preziose per del cibo, Da ristorarsi l'anima; Signore, vedi, e riguarda; perciocchè io sono avvilita. 025 LAM 001 012 O viandanti tutti, [questo] non vi [tocca] egli punto? Riguardate, e vedete, se vi è doglia pari alla mia doglia, Ch'è stata fatta a me, Che il Signore ha afflitta nel giorno dell'ardor della sua ira. 025 LAM 001 013 Egli ha da alto mandato un fuoco nelle mie ossa, Il quale si è appreso in esse; Egli ha tesa una rete a' miei piedi, egli mi ha fatta cadere a rovescio; Egli mi ha renduta desolata e dolorosa tuttodì. 025 LAM 001 014 Il giogo de' miei misfatti è stato aggravato dalla sua mano; Quelli sono stati attorti, [e] mi sono stati posti in sul collo; Egli ha fatta traboccar la mia forza; Il Signore mi ha messa nelle mani [di tali], che non posso rilevarmi. 025 LAM 001 015 Il Signore ha atterrati tutti i miei possenti [uomini] in mezzo di me; Egli ha bandito contro a me un termine assegnato, Per rompere i miei giovani; Il Signore ha calcato, come in un tino, la vergine figliuola di Giuda. 025 LAM 001 016 Per queste cose piango; l'occhio, l'occhio mio si strugge in acqua; Perciocchè [ogni] consolatore, che mi ristori l'anima, si è allontanato da me; I miei figliuoli son deserti; Perciocchè il nemico è stato vittorioso. 025 LAM 001 017 Sion distribuisce [il pane] a sè stessa con le sue proprie mani; Non ha niuno che la consoli. Il Signore ha data commessione contro a Giacobbe; I suoi nemici [son] d'intorno a lui; Gerusalemme è in mezzo di essi come una donna immonda. 025 LAM 001 018 Il Signore è giusto; Perciocchè io sono stata ribelle alla sua bocca. Deh! ascoltate, e vedete la mia doglia, o popoli tutti; Le mie vergini, e i miei giovani, sono andati in cattività. 025 LAM 001 019 Io ho chiamati i miei amanti, [ma] essi mi hanno ingannata; I miei sacerdoti, ed i miei anziani sono spirati nella città; Perciocchè si han cercato del cibo, Per ristorar l'anima loro. 025 LAM 001 020 Signore, riguarda; perciocchè io son distretta; Le mie interiora si conturbano; il mio cuore si riversa dentro di me; Perciocchè in vero io sono stata ribelle; La spada ha dipopolato di fuori, e dentro [non vi è stato altro] che morte. 025 LAM 001 021 Altri mi ode sospirare; io non ho alcuno che mi consoli; I miei nemici hanno udito il mio male, [e] se [ne] son rallegrati; Perciocchè tu l'hai fatto; [Quando] tu avrai fatto venire il giorno [che] tu hai pubblicato, saranno simili a me. 025 LAM 001 022 Tutte la lor malvagità venga nel tuo cospetto, E fa' loro come hai fatto a me per tutti i miei misfatti; Perciocchè i miei sospiri [son] molti, E il mio cuore [è] addolorato. 025 LAM 002 001 COME ha il Signore involta, nella sua ira, la figliuola di Sion, Come di una nuvola! [Come] ha gettata a basso di cielo in terra la gloria d'Israele; E non si è ricordato, dello scannello de' suoi piedi, Nel giorno del suo cruccio! 025 LAM 002 002 Il Signore ha distrutte tutte le stanze di Giacobbe, senza risparmiar[le]; Egli ha diroccate le fortezze della figliuola di Giuda, Nella sua indegnazione, [E le] ha abbattute in terra; Egli ha profanato il regno, ed i suoi principi. 025 LAM 002 003 Egli ha troncato, nell'ardor dell'ira, tutto il corno d'Israele; Egli ha ritratta indietro la sua destra d'innanzi al nemico; E si è appreso a Giacobbe, come il fuoco di una fiamma, Ed ha divorato d'ogn'intorno. 025 LAM 002 004 Egli ha teso il suo arco, come un nemico; La sua destra si è presentata a battaglia, a guisa di avversario, Ed ha uccisi tutti i più cari all'occhio; Egli ha sparsa la sua ira, a guisa di fuoco, Sopra il tabernacolo della figliuola di Sion. 025 LAM 002 005 Il Signore è stato come un nemico; Egli ha distrutto Israele; Egli ha distrutti tutti i suoi palazzi, ha guaste le sue fortezze, Ed ha moltiplicato, nella figliuola di Giuda, tristizia e duolo. 025 LAM 002 006 Ed ha tolto via con violenza il suo tabernacolo, come [la capanna] di un orto; Egli ha guasto il luogo della sua raunanza; Il Signore ha fatto dimenticare in Sion festa solenne, e sabato; Ed ha rigettato, nell'indegnazione della sua ira, re e sacerdote. 025 LAM 002 007 Il Signore ha gettato via il suo altare, ha distrutto il suo santuario, Ha messe in man de' nemici le mura de' palazzi di Gerusalemme; Essi hanno messe grida nella Casa del Signore, Come [si soleva fare] a' dì delle solennità. 025 LAM 002 008 Il Signore ha pensato di guastar le mura della figliula di Sion, Egli ha steso il regolo, e non ha rimossa la sua mano da dissipare; Ed ha distrutti ripari, e mura; Tutte quante languiscono. 025 LAM 002 009 Le porte di essa sono affondate in terra; Egli ha disfatte, e spezzate le sue sbarre; Il suo re ed i suoi principi [sono] fra le genti; la Legge non [è più], I profeti di essa eziandio non hanno trovata alcuna visione Da parte del Signore. 025 LAM 002 010 Gli anziani della figliuola di Sion seggono in terra, [e] tacciono; Si son messa della polvere sopra il capo, Si son cinti di sacchi; Le vergini di Gerusalemme bassano il capo in terra. 025 LAM 002 011 Gli occhi mi si son consumati di lagrimare, le mie interiora si son conturbate, Il mio fegato si è versato in terra, Per lo fiaccamento della figliuola del mio popolo, Quando i fanciulli, ed i bambini di poppa spasimavano Per le piazze della città. 025 LAM 002 012 [E] dicevano alle madri loro: Dove [vi è] del frumento e del vino? [E] svenivano, come un ferito per le strade della città, E l'anima loro si versava nel seno delle madri loro. 025 LAM 002 013 Con che ti scongiurerò? a che ti assomiglierò, figliuola di Gerusalemme? A che ti agguaglierò, per consolarti, Vergine, figliuola di Sion? Conciossiachè il tuo fiaccamento [sia] grande come il mare: chi ti medicherà? 025 LAM 002 014 I tuoi profeti ti han vedute [visioni di] vanità, e di cose scempie; E non hanno scoperta la tua iniquità, Per ritrarti di cattività, E ti hanno veduti carichi di vanità, e traviamenti. 025 LAM 002 015 Ogni viandante si è battuto a palme per te; Ha zufolato, e ha scosso il capo contro alla figliuola di Gerusalemme, [Dicendo: ] È questa quella città, che diceva [esser] compiuta in bellezza, La gioia di tutta la terra? 025 LAM 002 016 Tutti i tuoi nemici hanno aperta la lor bocca contro a te; Hanno zufolato, e digrignati i denti; Hanno detto; Noi [l]'abbiamo inghiottita; Questo [è] pur quel giorno che noi aspettavamo, Noi [l]'abbiam trovato, noi [l]'abbiam veduto. 025 LAM 002 017 Il Signore ha fatto ciò ch'egli avea divisato; Egli ha adempiuta la sua parola, ch'egli avea ordinata già anticamente; Egli ha distrutto, senza risparmiare; Ed ha rallegrato di te il nemico, [ed] ha innalzato il corno de' tuoi avversari. 025 LAM 002 018 Il cuor loro ha gridato al Signore: O muro della figliuola di Sion, spandi lagrime giorno e notte, A guisa di torrente; non darti posa alcuna; La pupilla dell'occhio tuo non resti. 025 LAM 002 019 Levati, grida di notte, al principio delle vegghie delle guardie; Spandi il cuor tuo, come acqua, davanti alla faccia del Signore; Alza le tue mani a lui, per l'anima de' tuoi piccoli fanciulli, Che spasimano di fame, ad ogni capo di strada. 025 LAM 002 020 Vedi, Signore, e riguarda a cui tu hai giammai fatto così; Conviensi che le donne mangino il lor frutto, I bambini ch'esse allevano? Conviensi che nel santuario del Signore sieno uccisi sacerdoti e profeti? 025 LAM 002 021 Fanciulli e vecchi son giaciuti per terra [in su] le strade; Le mie vergini, ed i miei giovani son caduti per la spada; Tu hai ucciso nel giorno della tua ira, Tu hai ammazzato, tu non hai risparmiato. 025 LAM 002 022 Tu hai chiamati, d'ogn'intorno, i miei spaventi, Come ad un giorno di solennità; E nel giorno dell'ira del Signore, niuno si è salvato, nè è scampato; Il mio nemico ha consumati quelli che io aveva allevati, e cresciuti. 025 LAM 003 001 IO [son] l'uomo che ha veduta afflizione, Per la verga dell'indegnazion del Signore. 025 LAM 003 002 Egli mi ha condotto, e fatto camminar nelle tenebre, E non nella luce. 025 LAM 003 003 Certo, egli mi ritorna addosso, E rivolge la sua mano [contro a me] tuttodì. 025 LAM 003 004 Egli ha fatta invecchiar la mia carne, e la mia pelle; Egli mi ha fiaccate le ossa. 025 LAM 003 005 Egli ha fatti degli edificii contro a me, E [mi] ha intorniato di tosco e di affanno. 025 LAM 003 006 Egli mi ha fatto dimorare in luoghi tenebrosi, A guisa di quelli che son morti già da lungo tempo. 025 LAM 003 007 Egli mi ha assiepato d'ogn'intorno, sì che non posso uscire; Egli ha aggravati i miei ceppi. 025 LAM 003 008 Eziandio quando grido e sclamo, Egli chiude il passo alla mia orazione, 025 LAM 003 009 Egli ha chiuse le mie vie di pietre conce a scarpello, Ha rinvolti i miei sentieri. 025 LAM 003 010 Egli mi [è stato] un orso all'agguato, Un leone ne' [suoi] nascondimenti. 025 LAM 003 011 Egli ha traviate le mie vie, Mi ha tagliato a pezzi, mi ha renduto desolato. 025 LAM 003 012 Egli ha teso l'arco suo, E mi ha posto come un bersaglio incontro alle saette. 025 LAM 003 013 Egli mi ha fitti nelle reni Gli strali del suo turcasso. 025 LAM 003 014 Io sono in derisione a tutti i popoli, [E son] la lor canzone tuttodì. 025 LAM 003 015 Egli mi ha saziato di amaritudini, Mi ha inebbriato di assenzio. 025 LAM 003 016 Egli mi ha stritolati i denti con della ghiaia, Mi ha voltolato nella cenere. 025 LAM 003 017 E tu hai allontanata l'anima mia dalla pace, Ed io ho dimenticato il bene. 025 LAM 003 018 E ho detto: Il Signore ha fatta perire la mia forza, E la mia speranza. 025 LAM 003 019 Ricordati della mia afflizione, E del mio esilio; del tosco e dell'assenzio. 025 LAM 003 020 L'anima mia se [ne] ricorda del continuo, E se [ne] abbatte in me. 025 LAM 003 021 Questo mi torna alla mente, Perciò spererò [ancora]. 025 LAM 003 022 Se non siamo stati del tutto consumati, [È per] le benignità del Signore; Perciocchè le sue misericordi non son venute meno; 025 LAM 003 023 Si rinnovano ogni mattina; La tua lealtà [è] grande. 025 LAM 003 024 Il Signore [è] la mia parte, ha detto l'anima mia; Perciò spererò in lui. 025 LAM 003 025 Il Signore [è] buono a quelli che l'aspettano, All'anima [che] lo ricerca. 025 LAM 003 026 Buona cosa [è] di aspettare in silenzio La salute del Signore. 025 LAM 003 027 Buona cosa [è] all'uomo di portare il giogo Nella sua giovanezza. 025 LAM 003 028 Sieda egli pur solitario, ed in silenzio, Se Dio gliel'ha imposto! 025 LAM 003 029 Metta pur la sua bocca nella polvere! Forse, ci sarà ancora speranza; 025 LAM 003 030 Porga pur la guancia a chi lo percuote; Si sazî pur di vituperio! 025 LAM 003 031 Poichè il Signore non rigetta in perpetuo; 025 LAM 003 032 Anzi, se affligge, ha altresì compassione, Secondo la moltitudine delle sue benignità. 025 LAM 003 033 Perciocchè s'egli affligge, E addolora i figliuoli degli uomini, Non lo fa volentieri. 025 LAM 003 034 Mentre altri trita sotto i suoi piedi Tutti i prigioni della terra; 025 LAM 003 035 Mentre altri pervertisce la ragion dell'uomo, Nel cospetto dell'Altissimo; 025 LAM 003 036 Mentre altri fa torto all'uomo nella sua lite; Il Signore nol vede egli? 025 LAM 003 037 Chi [è] colui che abbia detta [qualche cosa], e quella sia avvenuta, Che il Signore non l'abbia comandata? 025 LAM 003 038 Non procedono i mali ed i beni Dalla bocca dell'Altissimo? 025 LAM 003 039 Perchè si rammarica l'uomo vivente? [Perchè si rammarica] l'uomo della pena del suo peccato? 025 LAM 003 040 Esaminiamo le nostre vie, E ricerchiamo[le] e convertiamoci al Signore. 025 LAM 003 041 Alziamo i nostri cuori, e le palme delle mani, A Dio ne' cieli, [dicendo: ] 025 LAM 003 042 Noi abbiam misfatto, e siamo stati ribelli; [E] tu non hai perdonato. 025 LAM 003 043 Tu [ci] hai coperti d'ira, e ci hai perseguitati; Tu hai ucciso [e] non hai risparmiato. 025 LAM 003 044 Tu hai distesa una nuvola intorno a te, Acciocchè l'orazione non passasse. 025 LAM 003 045 Tu ci hai fatti essere spazzature, Ed abbominio, per mezzo i popoli. 025 LAM 003 046 Tutti i nostri nemici hanno aperta la bocca contro a noi. 025 LAM 003 047 Noi siamo incorsi in ispavento, ed in fossa; In desolazione, ed in fiaccamento. 025 LAM 003 048 L'occhio mio cola in rivi d'acque, Per lo fiaccamento della figliuola del mio popolo. 025 LAM 003 049 L'occhio mio stilla, senza posa, E non ha alcuna requie; 025 LAM 003 050 Finchè il Signore non riguarda, E non vede dal cielo. 025 LAM 003 051 L'occhio mio affanna l'anima mia, Per tutte le figliuole della mia città. 025 LAM 003 052 Quelli che senza cagione, mi son nemici, Mi han cacciato del continuo, come un uccelletto; 025 LAM 003 053 Hanno troncata la vita mia, e [l'hanno messa] nella fossa; Ed hanno gettate delle pietre sopra me. 025 LAM 003 054 Le acque mi hanno inondato fin sopra il capo; Io ho detto: Io son riciso. 025 LAM 003 055 Io ho invocato il tuo Nome, o Signore, Dalla fossa de' luoghi bassissimi. 025 LAM 003 056 Tu hai udita la mia voce; Non nascondere il tuo orecchio al mio sospiro, ed al mio grido. 025 LAM 003 057 Tu ti sei accostato al giorno che io ti ho invocato; Tu hai detto: Non temere. 025 LAM 003 058 O Signore, tu hai dibattute le querele dell'anima mia; Tu hai riscossa la vita mia. 025 LAM 003 059 O Signore, tu vedi il torto che mi è fatto; Giudica la mia causa. 025 LAM 003 060 Tu vedi tutte le lor vendette, Tutti i lor pensieri contro a me. 025 LAM 003 061 Tu odi, Signore, i loro obbrobri, Tutte le lor macchinazioni contro a me; 025 LAM 003 062 Le parole di quelli che mi si levano incontro, Ed i ragionamenti che tengono contro a me tuttodì. 025 LAM 003 063 Riguarda, quando si seggono, e quando si levano; Io [sono] la lor canzone. 025 LAM 003 064 O Signore, rendi loro la retribuzione, Secondo le opere delle lor mani. 025 LAM 003 065 Da' loro ingombramento di cuore, La tua maledizione. 025 LAM 003 066 Perseguili in ira, E disperdili di sotto al cielo del Signore. 025 LAM 004 001 COME è oscurato l'oro, [Ed] ha mutato [colore] il buon oro fino, [E] sono le pietre del santuario state sparse In capo d'ogni strada! 025 LAM 004 002 Come i nobili figliuoli di Sion, Pregiati al pari dell'ottimo oro, Sono stati reputati quali vaselli di terra, Lavoro di man di vasellaio! 025 LAM 004 003 [Vi sono] anche de' gran pesci marini che porgon le poppe, [E] lattano i lor figli; [Ma] la figliuola del mio popolo è divenuta crudele, Come gli struzzi nel deserto. 025 LAM 004 004 La lingua del bambino di poppa Si è attaccata al suo palato, per la sete; I fanciulli hanno chiesto del pane, E non [vi era] alcuno che [ne] distribuisse loro. 025 LAM 004 005 Quelli che mangiavano cibi delicati Son periti per le strade; Quelli ch'erano stati allevati sopra lo scarlatto Hanno abbracciato il letame. 025 LAM 004 006 E la pena dell'iniquità della figliuola del mio popolo è stata maggiore Che la pena del peccato di Sodoma, Che fu sovvertita come in un momento, Senza che la mano d'alcuno si levasse contro di lei. 025 LAM 004 007 I principi di essa erano più puri che neve, Più candidi che latte, Vermigli del corpo più che gemme, Puliti come zaffiri. 025 LAM 004 008 Il loro sguardo è divenuto fosco più che la nerezza stessa; Non si son riconosciuti per le piazze; La lor pelle si è attaccata alle loro ossa; È seccata, è divenuta come legno. 025 LAM 004 009 Più felici sono stati gli uccisi con la spada, Che quelli che son morti di fame; Perciocchè, essendo traffitti, [il sangue loro] è colato, E non hanno [più avuto bisogno] della rendita del campo. 025 LAM 004 010 Donne pietose, colle proprie mani, Hanno cotti i loro figliuoli: Quelli sono loro stati per cibo, Nella ruina della figliuola del mio popolo. 025 LAM 004 011 Il Signore ha adempiuta la sua ira, Ha sparso l'ardor del suo cruccio, Ed ha acceso un fuoco in Sion, Che ha consumati i fondamenti di essa. 025 LAM 004 012 I re della terra, e tutti gli abitatori del mondo, Non avrebbero mai creduto Ch'entrasse nemico, nè avversario Dentro alle porte di Gerusalemme. 025 LAM 004 013 [Quest'è avvenuto] per i peccati de' profeti di essa, [Per] l'iniquità de' suoi sacerdoti, Che spandevano nel mezzo di essa Il sangue de' giusti. 025 LAM 004 014 I ciechi sono andati vagando per le strade, Si son contaminati di sangue, L'han toccato co' lor vestimenti, Senza poterlo [schivare]. 025 LAM 004 015 Ei si gridava loro: Traetevi addietro; [ciò è] immondo; Traetevi addietro, nol toccate; E pur se ne volavano via, e andavano errando. Ei si è detto fra le genti: Essi non potran più dimorare [nel lor paese]. 025 LAM 004 016 La faccia del Signore li ha dispersi; Egli non continuerà più a riguardarli; Non hanno avuto alcun rispetto a' sacerdoti, Nè pietà de' vecchi. 025 LAM 004 017 Mentre siamo durati, i nostri occhi si son consumati Dietro al nostro soccorso, [che non è stato altro che] vanità; Noi abbiam riguardato nella nostra vedetta Ad una gente [che] non potea salvare. 025 LAM 004 018 Ci hanno cacciati, [seguendo] i nostri passi, Sì che non siam potuti andar per le nostre campagne; Il nostro fine si è avvicinato, i nostri dì son compiuti; Perciocchè il nostro fine è venuto. 025 LAM 004 019 Quelli che ci hanno perseguiti Sono stati più leggieri che le aquile del cielo; Ci son corsi dietro in su i monti, Ci han posti agguati nel deserto. 025 LAM 004 020 Il respiro delle nostre nari, L'Unto del Signore, di cui noi dicevamo: Noi viveremo alla sua ombra fra le genti, È stato preso nelle lor trappole. 025 LAM 004 021 Gioisci pure, e rallegrati, figliuola di Edom; [Tu] che abiti nel paese di Us, Sopra te ancora passerà la coppa; Tu [ne] sarai inebbriata, e ti scoprirai. 025 LAM 004 022 La pena della tua iniquità è finita, figliuola di Sion; Egli non ti farà più menare in cattività; Egli farà punizione della tua iniquità, figliuola di Edom; Egli scoprirà i tuoi peccati. 025 LAM 005 001 RICORDATI, Signore, di quello che ci è avvenuto; Riguarda, e vedi li nostro vituperio. 025 LAM 005 002 La nostra eredità [è] stata trasportata agli stranieri, [E] le nostre case a' forestieri. 025 LAM 005 003 Noi siam divenuti orfani, senza padre; [E] le nostre madri come donne vedove. 025 LAM 005 004 Noi abbiam bevuta la nostra acqua per danari, Le nostre legne ci sono state vendute a prezzo. 025 LAM 005 005 Noi abbiam sofferta persecuzione sopra il nostro collo; Noi ci siamo affannati, e non abbiamo avuto alcun riposo. 025 LAM 005 006 Noi abbiam porta la mano agli Egizi, [Ed] agli Assiri, per saziarci di pane. 025 LAM 005 007 I nostri padri hanno peccato, e non sono [più]; Noi abbiam portate le loro iniquità. 025 LAM 005 008 De' servi ci hanno signoreggiati; Non [vi è stato] alcuno che [ci] abbia riscossi di man loro. 025 LAM 005 009 Noi abbiamo addotta la nostra vittuaglia A rischio della nostra vita, per la spada del deserto. 025 LAM 005 010 La nostra pelle è divenuta bruna come un forno, Per l'arsure della fame. 025 LAM 005 011 Le donne sono state sforzate in Sion, E le vergini nelle città di Giuda. 025 LAM 005 012 I principi sono stati impiccati per man di coloro; Non si è avuta riverenza alle facce de' vecchi. 025 LAM 005 013 I giovani hanno portata la macinatura, E i fanciulli son caduti per le legne. 025 LAM 005 014 I vecchi hanno abbandonato le porte, E i giovani i loro suoni. 025 LAM 005 015 La gioia del nostro cuore è cessata, I nostri balli sono stati cangiati in duolo. 025 LAM 005 016 La corona del nostro capo è caduta; Guai ora a noi! perciocchè abbiam peccato. 025 LAM 005 017 Per questo il cuor nostro è languido; Per queste cose gli occhi nostri sono scurati. 025 LAM 005 018 Egli è perchè il monte di Sion è deserto, [Sì che] le volpi vi passeggiano. 025 LAM 005 019 Tu, Signore, dimori in eterno; Il tuo trono [è stabile] per ogni età. 025 LAM 005 020 Perchè ci dimenticheresti in perpetuo? [Perchè] ci abbandoneresti per lungo tempo? 025 LAM 005 021 O Signore, convertici a te, e noi sarem convertiti: Rinnova i nostri giorni, come [erano] anticamente. 025 LAM 005 022 Perciocchè, ci hai tu del tutto riprovati? Sei tu adirato contro a noi fino all'estremo? # # BOOK 026 EZE Ezekiel Ezechiele 026 EZE 001 001 OR avvenne, nell'anno trentesimo, nel quinto [giorno] del quarto mese, che [essendo] io sopra il fiume Chebar, fra quelli ch'erano stati menati in cattività, i cieli furono aperti, ed io vidi delle visioni di Dio. 026 EZE 001 002 Nel quinto giorno di quel mese di quell'anno, [ch'era] il quinto della cattività del re Gioiachin, 026 EZE 001 003 la parola del Signore fu d'una maniera singolare [indirizzata] ad Ezechiele, figliuolo di Buzi, sacerdote, nel paese de' Caldei, in sul fiume Chebar; e la mano del Signore fu quivi sopra lui. 026 EZE 001 004 Io adunque vidi, ed ecco un vento tempestoso, che veniva dal Settentrione, [ed] una grossa nuvola, ed un fuoco avviluppato, intorno al quale [vi era] uno splendore; e di mezzo di quel fuoco [appariva] come la sembianza di fin rame scintillante. 026 EZE 001 005 Di mezzo di quello ancora [appariva] la sembianza di quattro animali. E tale [era] la lor forma: aveano sembianza d'uomini; 026 EZE 001 006 ed aveano ciascuno quattro facce, e quattro ali. 026 EZE 001 007 Ed i lor piedi [eran] diritti, e la pianta de' lor piedi [era] come la pianta del piè d'un vitello; ed [erano] sfavillanti, quale [è] il colore del rame forbito. 026 EZE 001 008 Ed aveano delle mani d'uomo di sotto alle loro ali, ne' quattro lor lati; e tutti e quattro aveano le lor facce, e le loro ali. 026 EZE 001 009 Le loro ali si accompagnavano l'una l'altra; essi non si volgevano camminando; ciascuno camminava diritto davanti a sè. 026 EZE 001 010 Ora, quant'è alla sembianza delle lor facce, tutti e quattro aveano una faccia d'uomo, ed una faccia di leone, a destra; parimente tutti e quattro aveano una faccia di bue, e una faccia d'aquila, a sinistra. 026 EZE 001 011 E le lor facce, e le loro ali, [erano] divise di sopra; ciascuno avea due ali che si accompagnavano l'una l'altra, e due [altre] che coprivano i lor corpi. 026 EZE 001 012 E ciascun d'essi camminava diritto davanti a sè; camminavano dovunque lo spirito si moveva; mentre camminavano, non si volgevano [qua e là]. 026 EZE 001 013 E quant'è alla sembianza degli animali, il loro aspetto somigliava delle brace di fuoco; ardevano in vista, come fiaccole; quel fuoco andava attorno per mezzo gli animali, dava uno splendore, e del fuoco usciva un folgore. 026 EZE 001 014 E gli animali correvano, e ritornavano, come un folgore in vista. 026 EZE 001 015 E, [come] io ebbi veduti gli animali, ecco una ruota in terra, presso a ciascun animale, dalle quattro lor facce. 026 EZE 001 016 L'aspetto delle ruote, e il lor lavoro, [era] simile al color d'un grisolito; e tutte e quattro aveano una medesima sembianza; e il loro aspetto, e il lor lavoro [era] come se una ruota fosse stata in mezzo di un'[altra] ruota. 026 EZE 001 017 Quando si movevano, si movevano tutte e quattro, ciascuna dal suo lato; elleno non si volgevano [qua e là], movendosi. 026 EZE 001 018 E quant'è a' lor cerchi, [erano] alti spaventevolmente; e tutti e quattro [erano] pieni d'occhi d'ogn'intorno. 026 EZE 001 019 E quando gli animali camminavano, le ruote si movevano allato a loro; e quando gli animali si alzavano da terra, le ruote parimente si alzavano. 026 EZE 001 020 Dovunque lo spirito si moveva, si movevano anch'essi; e le ruote si alzavano allato a quelli; perciocchè lo spirito degli animali [era] nelle ruote. 026 EZE 001 021 Quando quelli camminavano, [le ruote altresì] si movevano; quando quelli si fermavano, [le ruote altresì] si fermavano; e quando si alzavano da terra, [le ruote altresì] si alzavano da terra, allato ad essi; perciocchè lo spirito degli animali [era] nelle ruote. 026 EZE 001 022 E la sembianza [di ciò ch'era] di sopra alle teste degli animali [era d]'una distesa del cielo, simile a cristallo in vista, [molto] spaventevole; ed era distesa di sopra alle lor teste. 026 EZE 001 023 E sotto alla distesa [erano] le loro ali diritte, l'una di rincontro all'altra; ciascuno [ne] avea due [altre] che gli coprivano il corpo. 026 EZE 001 024 Ed io udii il suono delle loro ali, mentre camminavano; ed [era] simile al suono di grandi acque, alla voce dell'Onnipotente; la voce della lor favella [era] come il romore di un campo; quando si fermavano, bassavano le loro ali; 026 EZE 001 025 e quando si fermavano, [e] bassavano le loro ali, [vi era] una voce, [che veniva] d'in su la distesa, ch'[era] sopra le lor teste. 026 EZE 001 026 E di sopra alla distesa, ch'[era] sopra le lor teste, [vi era] la sembianza di un trono, simile in vista ad una pietra di zaffiro, e in su la sembianza del trono [vi era] una sembianza come della figura di un uomo che sedeva sopra esso. 026 EZE 001 027 Poi vidi come un color di rame scintillante, simile in vista a fuoco, indentro di quella [sembianza di trono], d'ogn'intorno, dalla sembianza de' lombi di quell'[uomo] in su; parimente, dalla sembianza dei suoi lombi in giù, vidi come un'apparenza di fuoco, intorno al quale [vi era] uno splendore. 026 EZE 001 028 L'aspetto di quello splendore d'ogn'intorno [era] simile all'aspetto dell'arco, che è nella nuvola in giorno di pioggia. Questo [fu] l'aspetto della somiglianza della gloria del Signore; [la quale] come io ebbi veduta, caddi sopra la mia faccia, e udii la voce d'uno che parlava. 026 EZE 002 001 Ed egli mi disse: Figliuol d'uomo, rizzati in piè, ed io parlerò teco. 026 EZE 002 002 E quando egli mi ebbe parlato, lo Spirito entrò in me, e mi rizzò in piè; ed io udii colui che parlava a me. 026 EZE 002 003 Il qual mi disse: Figliuol d'uomo, io ti mando a' figliuoli d'Israele, a nazioni ribelli, che si son ribellate contro a me: essi, e i lor padri, hanno misfatto contro a me, infino a questo stesso giorno. 026 EZE 002 004 Anzi ti mando a' figliuoli di fronte dura, e di cuore ostinato; acciocchè tu dica a loro: Così ha detto il Signore Iddio. 026 EZE 002 005 E che che sia, o che ti ascoltino, o che se ne rimangano (perciocchè sono una casa ribelle), sì sapranno che vi sarà stato un profeta in mezzo di loro. 026 EZE 002 006 E tu, figliuol d'uomo, non temer di loro, nè delle lor parole; perciocchè tu hai appresso di te degli uomini ritrosi, e delle spine; e tu abiti per mezzo di scorpioni; non temer delle lor parole, e non isgomentarti della lor presenza; perciocchè sono una casa ribelle. 026 EZE 002 007 E pronunzia loro le mie parole, che che sia, o che ti ascoltino, o che se ne rimangano; perciocchè son ribelli. 026 EZE 002 008 Ma tu, figliuol d'uomo, ascolta ciò che io ti dico; non esser ribelle, come questa casa ribelle; apri la bocca, e mangia ciò che io ti do. 026 EZE 002 009 Ed io riguardai, ed ecco una mano, ch'era mandata a me; ed ecco, in essa [vi era] il rotolo di un libro. 026 EZE 002 010 E quella lo spiegò in mia presenza; ed esso era scritto dentro, e di fuori; e in esso erano scritti lamenti, e rammarichii e guai. 026 EZE 003 001 Poi colui mi disse: Figliuol d'uomo, mangia ciò che tu troverai; mangia questo rotolo; poi va', e parla alla casa d'Israele. 026 EZE 003 002 Ed io apersi la mia bocca, ed egli mi fece mangiar quel rotolo. 026 EZE 003 003 E mi disse: Figliuol d'uomo, pasci il tuo ventre, ed empi le tue interiora di questo rotolo che io ti do. Ed io lo mangiai, ed esso mi fu dolce in bocca, come miele. 026 EZE 003 004 Poi egli mi disse: Figliuol d'uomo, vattene alla casa d'Israele, e parla loro con le mie parole. 026 EZE 003 005 Conciossiachè tu non sii mandato ad un popolo di favella sconosciuta, nè di lingua non intelligibile; [anzi] alla casa d'Israele. 026 EZE 003 006 Non a molti popoli di favella sconosciuta, nè di lingua non intelligibile, le cui parole tu non intenda. Se io ti avessi mandato a tali [popoli], non ti ascolterebbero essi? 026 EZE 003 007 Ma la casa d'Israele non vorrà ascoltarti; perciocchè non pur me voglion ascoltare; perchè tutta la casa d'Israele [è] di dura fronte, e di cuore ostinato. 026 EZE 003 008 Ecco, io induro la tua faccia contro alla lor faccia, e la tua fronte contro alla lor fronte. 026 EZE 003 009 Io rendo la tua fronte simile ad un diamante, più dura che una selce; non temerli, e non avere spavento di loro; perciocchè sono una casa ribelle. 026 EZE 003 010 Poi mi disse. Figliuol d'uomo, ricevi nel cuor tuo tutte le mie parole, che io ti dirò, e ascolta[le] con le tue orecchie. 026 EZE 003 011 E vattene a' figliuoli del tuo popolo, che sono in cattività, e parla loro, e di' loro: Così ha detto il Signore Iddio; che che sia, o che ascoltino, o che se ne rimangano. 026 EZE 003 012 E lo Spirito mi levò ad alto, ed io udii dietro a me una voce, [con] un grande scrollamento, [che diceva: ] Benedetta [sia] la gloria del Signore dal suo luogo. 026 EZE 003 013 [Io udii] eziandio il suono dell'ali degli animali, che battevano l'una all'altra; e il suono delle ruote allato a quelle, e il romor di un grande scrollamento. 026 EZE 003 014 Lo Spirito adunque mi levò, e mi prese; ed io andai, [essendo tutto] in amaritudine, per lo sdegno del mio spirito; e la mano del Signore fu forte sopra me. 026 EZE 003 015 E venni a quelli ch'erano in cattività in Tel-abib, che dimoravano presso al fiume Chebar; e mi posi a sedere dove essi sedevano; e dimorai quivi sette giorni, nel mezzo di loro, tutto attonito, e desolato. 026 EZE 003 016 ED in capo di sette giorni, la parola del Signore mi fu [indirizzata], dicendo: 026 EZE 003 017 Figliuol d'uomo, io ti ho costituito guardia alla casa d'Israele; ascolta dunque la [mia] parola, [che esce] della mia bocca, ed ammoniscili da parte mia. 026 EZE 003 018 Quando io avrò detto all'empio: Per certo tu morrai; se tu non l'ammonisci, e non [gli] parli, per avvertirlo [che si ritragga] dalla sua via malvagia, per far ch'egli viva; esso empio morrà per la sua iniquità; ma io ridomanderò il suo sangue dalla tua mano. 026 EZE 003 019 Ma quando tu avrai ammonito l'empio, s'egli non si converte dalla sua empietà, e dalla via sua malvagia, egli morrà per la sua iniquità, ma tu avrai scampata l'anima tua. 026 EZE 003 020 Parimente, se avviene che il giusto si storni dalla sua giustizia, e commetta iniquità; e che io gli ponga innanzi alcun intoppo; e ch'egli muoia, egli morrà nel suo peccato; perciocchè tu non l'avrai ammonito; e le sue opere giuste, ch'egli avrà fatte, non saran [più] ricordate; ma io ridomanderò il suo sangue dalla tua mano. 026 EZE 003 021 Ma quando tu avrai ammonito il giusto, ch'egli non pecchi, se egli non pecca, per certo egli viverà; perciocchè sarà stato ammonito; e tu avrai scampata l'anima tua. 026 EZE 003 022 Poi la mano del Signore fu quivi sopra me; ed egli mi disse: Levati, esci alla campagna, e quivi io parlerò teco. 026 EZE 003 023 Ed io mi levai, ed uscii alla campagna; ed ecco, quivi era ferma la gloria del Signore, simile alla gloria che io avea veduta in sul fiume Chebar; ed io caddi sopra la mia faccia. 026 EZE 003 024 E lo Spirito entrò in me, e mi rizzò in piè, e parlò meco, e mi disse: Entra in casa tua, e rinchiuditi dentro. 026 EZE 003 025 E quant'è a te, figliuol d'uomo, ecco, ti son messe delle funi addosso, e tu sarai legato con esse, e non uscirai fra loro. 026 EZE 003 026 Ed io farò che la tua lingua starà attaccata al tuo palato, e sarai mutolo, e non sarai loro uomo riprenditore; perciocchè [sono] una casa ribelle. 026 EZE 003 027 Ma quando io ti parlerò, ti aprirò la bocca; e tu dirai loro: Così ha detto il Signore Iddio; chi ascolta ascolti; chi se ne rimane se ne rimanga; perciocchè sono una casa ribelle. 026 EZE 004 001 E TU, figliuol d'uomo, prenditi un mattone, e mettitelo davanti, e disegna sopra esso una città, [cioè] Gerusalemme. 026 EZE 004 002 E ponvi l'assedio, e fabbrica delle bastie contro ad essa, e fa' contro a lei un argine, e ponvi campo, e disponi contro a lei d'ogn'intorno dei trabocchi. 026 EZE 004 003 Prenditi eziandio una piastra di ferro, e ponila per muro di ferro fra te, e la città; e ferma la tua faccia contro ad essa, e sia assediata, e tu assediala. Questo [è] un segno alla casa d'Israele. 026 EZE 004 004 Poi giaci sopra il tuo lato sinistro, e metti sopra esso l'iniquità della casa di Israele; tu porterai la loro iniquità per tanto numero di giorni, quanti tu giacerai sopra quello. 026 EZE 004 005 Ed io ti ordino gli anni della loro iniquità, secondo il numero de' giorni [che tu giacerai così, che saranno] trecennovanta giorni; e così porterai l'iniquità della casa d'Israele. 026 EZE 004 006 E, quando tu avrai compiuti questi [giorni], giaci di nuovo sopra il tuo lato destro, e porta l'iniquità della casa di Giuda per quaranta giorni; io ti ordino un giorno per un anno. 026 EZE 004 007 E ferma la tua faccia all'assedio di Gerusalemme, e sbracciati, e profetizza contro ad essa. 026 EZE 004 008 Ed ecco, io ti metto delle funi addosso, e tu non potrai voltarti da un lato in su l'altro, finchè tu non abbi compiuti i giorni del tuo assedio. 026 EZE 004 009 Prenditi eziandio del frumento, e dell'orzo, e delle fave, e delle lenti, e del miglio, e della veccia; e metti quelle cose in un vasello, e fattene del pane, [e] di quello mangia tutti i giorni che tu giacerai sopra il tuo lato, [cioè] trecennovanta giorni. 026 EZE 004 010 E sia il tuo cibo che tu mangerai di peso di venti sicli per giorno; mangialo di tempo in tempo. 026 EZE 004 011 Bevi eziandio l'acqua a misura, la sesta parte d'un hin [per giorno]; bevi di tempo in tempo. 026 EZE 004 012 E mangia una focaccia d'orzo, che sia [cotta] con isterco d'uomo; cuocila in lor presenza. 026 EZE 004 013 E il Signore disse: Così mangeranno i figliuoli d'Israele il pan loro contaminato, fra le genti dove io li scaccerò. 026 EZE 004 014 Ed io dissi: Ahi Signore Iddio! ecco, la mia persona non è stata contaminata, e non ho mai, dalla mia fanciullezza infino ad ora, mangiato [carne di bestia] morta da sè, nè lacerata [dalle fiere]; e non mi è giammai entrata nella bocca alcuna carne abbominevole. 026 EZE 004 015 Ed egli mi disse: Vedi, io ti do sterco di bue, in luogo di sterco d'uomo: cuoci con esso il tuo pane. 026 EZE 004 016 Poi mi disse: Figliuol d'uomo, ecco, io rompo il sostegno del pane in Gerusalemme; ed essi mangeranno il pane a peso, e con angoscia; e berranno l'acqua a misura, e con ismarrimento; 026 EZE 004 017 acciocchè pane ed acqua manchino loro, e sieno smarriti, [riguardandosi] l'un l'altro, e si struggano per la loro iniquità. 026 EZE 005 001 Figliuol d'uomo, prenditi eziandio un coltello tagliente, prenditi un rasoio di barbiere, e fattelo passare sopra il capo, e sopra la barba; poi pigliati delle bilance da pesare, e spartisci [i peli]. 026 EZE 005 002 Ardine la terza parte col fuoco, in mezzo della città, mentre si compieranno i giorni dell'assedio; poi prendine un'[altra] terza parte, [e] percuoti[la] con la spada d'intorno alla [città]; e spargi l'[altra] terza parte al vento; ed io sguainerò la spada dietro a loro. 026 EZE 005 003 Ma pure prendine un piccol numero, e legalo a' lembi [della] tua [vesta]. 026 EZE 005 004 E di questo prendine ancora una parte, e gittala in mezzo del fuoco, e ardila col fuoco. Di quella uscirà un fuoco contro a tutta la casa d'Israele. 026 EZE 005 005 Così ha detto il Signore Iddio: Questa [è] Gerusalemme; io l'avea posta in mezzo delle nazioni, e [vi erano diversi] paesi d'intorno a lei. 026 EZE 005 006 Ma ella ha trasgredite le mie leggi, [per darsi] all'empietà, più che le nazioni; ed ha trasgrediti i miei statuti, più che i paesi ch'[erano] d'intorno a lei; perciocchè han rigettate le mie leggi, e non son camminati ne' miei statuti. 026 EZE 005 007 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Perciocchè voi avete sopravanzate le genti ch'[erano] d'intorno a voi, e non siete camminati ne' miei statuti, e non avete messe ad effetto le mie leggi; anzi non pure avete fatto secondo le usanze delle genti ch'[erano] d'intorno a voi; 026 EZE 005 008 perciò, così ha detto il Signore Iddio: Eccomi altresì contro a te; ed io eseguirò [i miei] giudicii in mezzo di te, nel cospetto delle genti; 026 EZE 005 009 e farò in te ciò che mai non ho fatto, e non farò giammai più, per cagion di tutte le tue abbominazioni. 026 EZE 005 010 Perciò, i padri mangeranno i lor figliuoli in mezzo di te, e i figliuoli mangeranno i lor padri; ed io eseguirò [i miei] giudicii in te, e dispergerò tutto il tuo rimanente a tutti i venti. 026 EZE 005 011 Per tanto, [come] io vivo, dice il Signore Iddio, perchè tu hai contaminato il mio santuario con tutti i tuoi fatti esecrabili, e con tutte le tue abbominazioni, io altresì [ti] raderò, e il mio occhio non perdonerà, ed io ancora non risparmierò. 026 EZE 005 012 Una terza parte di te morrà di pestilenza, e sarà consumata di fame, nel mezzo di te; e un'[altra] terza parte caderà per la spada d'intorno a te; ed io dispergerò a tutti i venti l'[altra] terza parte, e sguainerò la spada dietro a loro. 026 EZE 005 013 E il mio cruccio si adempierà, ed io acqueterò l'ira mia sopra loro, e mi appagherò; ed essi conosceranno che io, il Signore, ho parlato nella mia gelosia, quando avrò adempiuta l'ira mia sopra loro. 026 EZE 005 014 Ed io ti metterò in deserto, e in vituperio, fra le genti che [son] d'intorno a te, alla vista d'ogni passante. 026 EZE 005 015 E il [tuo] vituperio ed obbrobrio, sarà in ammaestramento, e in istupore alle genti, che [son] d'intorno a te; quando io avrò eseguiti [i miei] giudicii sopra te, con ira, con cruccio, e con castigamenti d'indegnazione. Io, il Signore, ho parlato. 026 EZE 005 016 Quando avrò tratte sopra loro le male saette della fame, che saranno mortali, le quali io trarrò per distruggervi; ed avrò aggravata sopra voi la fame, e vi avrò rotto il sostegno del pane; 026 EZE 005 017 ed avrò mandata contro a voi la fame, e le bestie nocive, che ti dipopoleranno; e quando la pestilenza e il sangue saranno passati per mezzo di te; ed io avrò fatta venire sopra te la spada. Io, il Signore, ho parlato. 026 EZE 006 001 POI la parola del Signore mi fu [indirizzata], dicendo: 026 EZE 006 002 Figliuol d'uomo, volgi la tua faccia verso i monti d'Israele, e profetizza contro ad essi; e di': 026 EZE 006 003 Monti d'Israele, ascoltate la parola del Signore Iddio. Così ha detto il Signore Iddio a' monti ed a' colli, alle pendici ed alle valli: Eccomi, io fo venire sopra voi la spada, e distruggerò i vostri alti luoghi. 026 EZE 006 004 E i vostri altari saran desolati, e i vostri simulacri saranno spezzati; ed abbatterò i vostri uccisi davanti a' vostri idoli. 026 EZE 006 005 E metterò i corpi morti de' figliuoli d'Israele davanti ai loro idoli; e dispergerò le vostre ossa intorno a' vostri altari. 026 EZE 006 006 In tutte le vostre abitazioni le città saranno deserte, e gli alti luoghi desolati; acciocchè sieno deserti, e desolati i vostri altari; e che i vostri idoli sieno spezzati, e non sieno più; e che le vostre statue sieno troncate, e che i vostri lavori sieno sterminati. 026 EZE 006 007 E gli uccisi caderanno nel mezzo di voi, e voi conoscerete che io [sono] il Signore. 026 EZE 006 008 Ma pure io [vi] lascerò alcun rimanente, quando [una parte] di voi, che sarà scampata dalla spada, sarà fra le genti; quando voi sarete stati dispersi per li paesi. 026 EZE 006 009 E quelli d'infra voi che saranno scampati si ricorderanno di me fra le genti, dove saranno stati menati in cattività; come io sono stato tribolato col cuor loro fornicatore, che si è stornato da me, e co' loro occhi, che fornicano dietro a' loro idoli; e si accoreranno appo loro stessi, per li mali che hanno commessi in tutte le lor abbominazioni. 026 EZE 006 010 E conosceranno che io [sono] il Signore, [e che] non indarno ho parlato di far loro questo male. 026 EZE 006 011 Così ha detto il Signore Iddio: Battiti a palme, e scalpita [la terra] co' piedi, e di': Ahi lasso! per tutte le scellerate abbominazioni della casa d'Israele; perciocchè caderanno per la spada, e per la fame, e per la peste. 026 EZE 006 012 Chi sarà lontano morirà di peste, e chi sarà vicino caderà per la spada; e chi sarà rimasto, e sarà assediato morrà di fame; ed io adempierò la mia ira sopra loro. 026 EZE 006 013 E voi conoscerete che io [sono] il Signore, quando i loro uccisi saranno in mezzo de' loro idoli intorno a' loro altari, sopra ogni alto colle, sopra tutte le sommità de' monti, e sotto ogni albero verdeggiante, e sotto ogni quercia folta; [che sono] i luoghi dove han fatti soavi odori a tutti i loro idoli. 026 EZE 006 014 Ed io stenderò la mia mano sopra loro, e renderò il paese desolato e deserto, più che non [è] il deserto di verso Dibla, in tutte le loro abitazioni; e conosceranno che io [sono] il Signore. 026 EZE 007 001 LA parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 007 002 Figliuol d'uomo, così ha detto il Signore Iddio alla terra d'Israele: La fine, la fine viene sopra i quattro canti del paese. 026 EZE 007 003 Ora ti sopra[sta] la fine, ed io manderò contro a te le mia ira, e ti giudicherò secondo le tue vie, e ti metterò addosso tutte le tue abbominazioni. 026 EZE 007 004 E l'occhio mio non ti perdonerà, ed io non [ti] risparmierò; anzi ti metterò le tue vie addosso, e le tue abbominazioni saranno nel mezzo di te; e voi conoscerete che io [sono] il Signore. 026 EZE 007 005 Così ha detto il Signore Iddio: Ecco un male, un male viene. 026 EZE 007 006 La fine viene, la fine viene; ella si è destata contro a te; ecco, viene. 026 EZE 007 007 Quel mattutino ti è sopaggiunto, o abitator del paese; il tempo è venuto, il giorno della rotta [è] vicino, che non [sarà] un'eco di monti. 026 EZE 007 008 Ora fra breve spazio io spanderò la mia ira sopra te, e adempierò il mio cruccio in te, e ti giudicherò secondo le tue vie, e ti metterò addosso tutte le tue abbominazioni. 026 EZE 007 009 E l'occhio mio non perdonerà, ed io non risparmierò; io ti darò [la pena] secondo le tue vie, e le tue abbominazioni saranno nel mezzo di te; e voi conoscerete che io, il Signore, [son] quel che percuoto. 026 EZE 007 010 Ecco il giorno, ecco, è venuto; quel mattutino è uscito; la verga è fiorita, la superbia è germogliata. 026 EZE 007 011 La violenza è cresciuta in verga d'empietà; non [più] d'essi, non [più] della lor moltitudine, non [più] della lor turba; e non [facciasi] alcun lamento di loro. 026 EZE 007 012 Il tempo è venuto, il giorno è giunto; chi compera non si rallegri, chi vende non si dolga; perciocchè [vi è] ardor [d'ira] contro a tutta la moltitudine di essa. 026 EZE 007 013 Perciocchè chi vende non ritornerà a ciò ch'egli avrà venduto, benchè [sia] ancora in vita; perciocchè la visione contro a tutta la moltitudine di essa non sarà rivocata; e niuno si potrà fortificare per la sua iniquità, per salvar la vita sua. 026 EZE 007 014 Han sonato con la tromba, ed hanno apparecchiata ogni cosa; ma non [vi è stato] alcuno che sia andato alla battaglia; perciocchè l'ardor della mia ira [è] contro a tutta la moltitudine d'essa. 026 EZE 007 015 La spada [è] di fuori; e la peste e la fame dentro; chi [sarà fuori] a' campi morrà per la spada, e chi [sarà] nella città, la fame e la peste lo divoreranno. 026 EZE 007 016 E quelli d'infra loro che saranno scampati si salveranno, e saranno su per li monti come le colombe delle valli, gemendo tutti, ciascuno per la sua iniquità. 026 EZE 007 017 Tutte le mani diverranno fiacche, e tutte le ginocchia andranno in acqua. 026 EZE 007 018 Ed essi si cingeranno di sacchi, e spavento li coprirà; e [vi sarà] vergogna sopra ogni faccia, e calvezza sopra tutte le lor teste. 026 EZE 007 019 Getteranno il loro argento per le strade, e il loro oro sarà come una immondizia; il loro argento, nè il loro oro non potrà liberarli, nel giorno dell'indegnazion del Signore; essi non ne sazieranno le lor persone, e non n'empieranno le loro interiora; perciocchè quelli [sono stati] l'intoppo della loro iniquità. 026 EZE 007 020 Ed esso ha impiegata la gloria del suo ornamento a superbia, e ne han fatte delle immagini delle loro abbominazioni, le lor cose esecrabili; perciò, farò che quelle cose saranno loro come una immondizia. 026 EZE 007 021 E le darò in preda in man degli stranieri, e per ispoglie agli empi della terra, i quali le contamineranno. 026 EZE 007 022 Ed io rivolgerò la mia faccia indietro da loro; e coloro profaneranno il mio luogo nascosto; e ladroni entreranno in essa, e la profaneranno. 026 EZE 007 023 Fa' una chiusura; perciocchè il paese è pieno di giudicio di sangue, e la città è piena di violenza. 026 EZE 007 024 Ed io farò venire i più malvagi delle genti; ed essi possederanno le case loro; e farò venir meno la superbia de'potenti, e i lor luoghi sacri saran profanati. 026 EZE 007 025 La distruzione viene; cercheranno la pace, ma non [ve ne sarà] alcuna. 026 EZE 007 026 Calamità verrà sopra calamità, e vi sarà romore sopra romore; ed essi ricercheranno qualche visione del profeta; e non vi sarà più legge nel sacerdote, nè consiglio negli anziani. 026 EZE 007 027 Il re farà cordoglio, e i principi si vestiranno di desolazione, e le mani del popolo del paese saranno conturbate; io opererò inverso loro secondo la lor via, e li giudicherò de' giudicii che si convengono loro; e conosceranno che io [sono] il Signore. 026 EZE 008 001 POI avvenne, nell'anno sesto, nel quinto [giorno] del sesto mese, che sedendo io in casa mia, e sedendo gli anziani di Giuda in mia presenza, la mano del Signore Iddio cadde quivi sopra me. 026 EZE 008 002 Ed io riguardai, ed ecco la sembianza [d'un uomo] simile in vista al fuoco; dall'apparenza de' lombi di esso in giù, [vi era] fuoco; e da' lombi in su, [vi era] come l'apparenza d'un grande splendore, simile al colore di fin rame scintillante. 026 EZE 008 003 Ed egli stese una sembianza di mano, e mi prese per la chioma della mia testa; e lo Spirito mi levò fra cielo e terra, e mi menò in Gerusalemme, in visioni di Dio, all'entrata della porta di dentro, che guarda verso il Settentrione, dove [era] la cappella dell'idolo di gelosia, che provoca a gelosia. 026 EZE 008 004 Ed ecco, quivi [era] la gloria dell'Iddio d'Israele, simile alla visione che io avea veduta nella campagna. 026 EZE 008 005 Ed egli mi disse: Figliuol d'uomo, leva ora gli occhi tuoi verso il Settentrione. Ed io levai gli occhi miei verso il Settentrione; ed ecco, dal Settentrione, alla porta dell'altare, all'entrata, [era] quell'idolo di gelosia. 026 EZE 008 006 Ed egli mi disse: Figliuol d'uomo, vedi tu ciò che costoro fanno? le grandi abbominazioni che la casa d'Israele commette qui; acciocchè io [mi] dilunghi dal mio santuario? ma pur di nuovo vedrai ancora [altre] grandi abbominazioni. 026 EZE 008 007 Ed egli mi condusse all'entrata del cortile, ed io riguardai, ed ecco un buco nella parete. 026 EZE 008 008 Ed egli mi disse: Figliuol d'uomo, fa' ora un foro in questa parete. Ed io feci un foro nella parete; ed ecco un uscio. 026 EZE 008 009 Ed egli mi disse: Entra, e vedi le scellerate abbominazioni ch'essi commettono qui. 026 EZE 008 010 Io dunque entrai, e riguardai; ed ecco delle figure di rettili, e d'animali d'ogni specie, cosa abbominevole; e tutti gl'idoli della casa d'Israele, ritratti in su la parete attorno attorno. 026 EZE 008 011 E settant'uomini degli anziani della casa d'Israele, con Iaazania figliuolo di Safan, ch'era in piè per mezzo loro, stavano diritti davanti a quelli, avendo ciascuno il suo turibolo in mano, onde saliva una folta nuvola di profumo. 026 EZE 008 012 Ed egli mi disse: Figliuol d'uomo, hai tu veduto ciò che gli anziani della casa d'Israele fanno in tenebre, ciascuno nella sua cappella d'immagini? perciocchè dicono: Il Signore non ci vede; il Signore ha abbandonato il paese. 026 EZE 008 013 Poi mi disse: Tu vedrai ancora di nuovo [altre] grandi abbominazioni, che costoro commettono. 026 EZE 008 014 Ed egli mi menò all'entrata della porta della Casa del Signore, che [è] verso il Settentrione; ed ecco, quivi sedavano delle donne che piangevano Tammuz. 026 EZE 008 015 Ed egli mi disse: Figliuol d'uomo, hai tu veduto? ancor di nuovo vedrai abbominazioni maggiori di queste. 026 EZE 008 016 Ed egli mi menò nel cortile di dentro della Casa del Signore; ed ecco, all'entrata del Tempio del Signore, fra il portico e l'altare, intorno a venticinque uomini, che aveano le spalle volte alla Casa del Signore, e le facce verso l'Oriente; e adoravano il sole, verso l'Oriente. 026 EZE 008 017 Ed egli mi disse: Hai tu veduto, figliuol d'uomo? È egli cosa leggiera alla casa di Giuda di aver commesse le abbominazioni che hanno commesse qui, che hanno ancora ripieno il paese di violenza, e si son volti a dispettarmi? ma ecco, essi si cacciano il ramo nel volto a loro stessi. 026 EZE 008 018 Io adunque altresì opererò in ira; l'occhio mio non perdonerà, ed io non risparmierò; benchè gridino ad alta voce a' miei orecchi, io non li ascolterò. 026 EZE 009 001 POI egli gridò ad alta voce, udente me, dicendo: Accostatevi voi, che avete commessione contro alla città, avendo ciascuno le sue armi da distruggere in mano. 026 EZE 009 002 Ed ecco sei uomini, che venivano di verso la porta alta, che riguarda verso il Settentrione, avendo ciascuno in mano le sue armi da dissipare; e nel mezzo di loro [vi era] un uomo vestito di panni lini, il quale avea un calamaio di scrivano in su i lombi; ed essi entrarono, e si fermarono presso all'altare di rame. 026 EZE 009 003 E la gloria dell'Iddio d'Israele si elevò d'in su i Cherubini, sopra i quali era; [e trasse] verso la soglia della Casa. E il Signore gridò all'uomo ch'era vestito di panni lini, che avea il calamaio di scrivano in su i lombi, e gli disse: 026 EZE 009 004 Passa per mezzo la città, per mezzo Gerusalemme, e fa' un segno sopra la fronte degli uomini che gemono, e sospirano per tutte le abbominazioni che si commettono nel mezzo di lei. 026 EZE 009 005 Ed agli altri disse, udente me: Passate dietro a lui per la città, e percotete; il vostro occhio non perdoni, e non risparmiate. 026 EZE 009 006 Uccidete ad esterminio vecchi, e giovani, e vergini, e piccoli fanciulli, e donne; ma non vi accostate ad alcuno, sopra cui [sia] il segno; e cominciate dal mio santuario. Essi adunque cominciarono da quegli uomini anziani, ch'[erano] davanti alla Casa. 026 EZE 009 007 Ed egli disse loro: Contaminate la Casa, ed empiete d'uccisi i cortili. [Poi disse loro: ] Uscite. Ed essi uscirono, e andavano percotendo per la città. 026 EZE 009 008 E come essi andavano percotendo, io rimasi [quivi solo], e caddi sopra la mia faccia, e gridai, e dissi: Oimè lasso, Signore Iddio! distruggi tu tutto il rimanente d'Israele, spandendo la tua ira sopra Gerusalemme? 026 EZE 009 009 Ed egli mi rispose: L'iniquità della casa d'Israele, e di Giuda, [è] oltre modo grande; e il paese è pieno di sangue, e la città è piena di sviamento; perciocchè hanno detto: Il Signore ha abbandonato il paese, e il Signore non vede nulla. 026 EZE 009 010 Perciò, l'occhio mio non perdonerà, ed io non risparmierò; io renderò loro la lor via in sul capo. 026 EZE 009 011 Ed ecco, l'uomo ch'era vestito di panni lini, che avea il calamaio sopra i lombi, fece [il suo] rapporto, dicendo: Io ho fatto secondo che tu mi comandasti. 026 EZE 010 001 POI riguardai, ed ecco, sopra la distesa ch'[era] sopra il capo dei Cherubini, [vi era] come una pietra di zaffiro, simigliante in vista ad un trono, [il quale] appariva sopra loro. 026 EZE 010 002 E [colui che sedeva sopra il trono] disse all'uomo ch'era vestito di panni lini: Entra per mezzo le ruote, di sotto a' Cherubini, ed empiti le pugna di brace di fuoco, d'infra i Cherubini, e spargi[le] sopra la città. Ed egli [vi] entrò nel mio cospetto. 026 EZE 010 003 Ed i Cherubini erano fermi dal [lato] destro della Casa, quando quell'uomo entrò [là]; e la nuvola riempiè il cortile di dentro. 026 EZE 010 004 Poi la gloria del Signore si levò d'in su i Cherubini, [traendo] verso la soglia della Casa; e la Casa fu ripiena della nuvola; e il cortile fu ripieno dello splendor della gloria del Signore. 026 EZE 010 005 Ed il suono dell'ali de' Cherubini si udiva fino al cortile di fuori, simile alla voce dell'Iddio onnipotente, quando egli parla. 026 EZE 010 006 Ora, quando colui ebbe comandato all'uomo vestito di panni lini, dicendo: Prendi del fuoco di mezzo delle ruote, d'infra i Cherubini, egli venne, e si fermò presso ad una delle ruote. 026 EZE 010 007 E l'uno de' Cherubini distese la sua mano, d'infra i Cherubini, verso il fuoco, ch'[era] per mezzo i Cherubini, e ne prese, e [lo] diede nelle pugna di colui ch'era vestito di panni lini; il quale lo pigliò, ed uscì fuori. 026 EZE 010 008 Or ne' Cherubini appariva una figura d'una man d'uomo, sotto alle loro ali. 026 EZE 010 009 Ed io riguardai, ed ecco quattro ruote allato a' Cherubini, ciascuna ruota allato a ciascun Cherubino; e le ruote rassomigliavano in vista al color della pietra del grisolito. 026 EZE 010 010 E quant'è alla lor sembianza, tutte e quattro [erano] d'una medesima sembianza; come se una ruota fosse stata in mezzo d'un' [altra] ruota. 026 EZE 010 011 Quando si movevano, si movevano tutte e quattro, ciascuna dal lato suo; e movendosi, non si volgevano [qua e là]; anzi là dove si volgeva il capo, esse si volgevano dietro a lui; movendosi, non si volgevano [qua e là]. 026 EZE 010 012 [Vi era] eziandio tutta la carne de' [Cherubini], e i lor dossi, e le lor mani, e le loro ali; e quant'è alle ruote, le lor quattro ruote [erano] piene d'occhi d'ogn'intorno. 026 EZE 010 013 E fu gridato alle ruote, udente me: O ruote. 026 EZE 010 014 E ciascun [Cherubino] avea quattro facce; la prima faccia [era] faccia di Cherubino; la seconda, faccia d'uomo; la terza, faccia di leone; e la quarta, faccia d'aquila. 026 EZE 010 015 E i Cherubini si alzarono. Questi [erano] i medesimi animali, che io avea veduti presso al fiume Chebar. 026 EZE 010 016 E quando i Cherubini camminavano, le ruote ancora si movevano allato a loro; e quando i Cherubini alzavano le loro ali, per elevarsi da terra, le ruote ancora non si rivolgevano d'appresso a loro. 026 EZE 010 017 Quando quelli si fermavano, [le ruote altresì] si fermavano; quando essi si alzavano, [le ruote] si alzavano insieme con loro; perciocchè lo spirito degli animali [era] in esse. 026 EZE 010 018 Poi la gloria del Signore si partì d'in su la soglia della Casa, stando sopra i Cherubini. 026 EZE 010 019 E i Cherubini, uscendo fuori, alzarono le loro ali, e si elevarono da terra nel mio cospetto; e le ruote [si elevarono] parimente con loro; e quelli si fermarono all'entrata della porta orientale, della Casa del Signore; e la gloria dell'Iddio d'Israele [era] al disopra di loro. 026 EZE 010 020 Questi [erano] gli stessi animali, che io avea veduti sotto l'Iddio d'Israele, presso al fiume Chebar; ed io riconobbi che [erano] Cherubini. 026 EZE 010 021 Ciascun [di loro] avea quattro facce e quattro ali; ed aveano sotto alle loro ali una sembianza di mani d'uomo. 026 EZE 010 022 E quant'è alla sembianza delle lor facce, [erano] le medesime, che io avea vedute presso al fiume Chebar; [erano] i medesimi aspetti di quelli anzi [i Cherubini erano] gli stessi; ciascuno camminava diritto davanti a sè. 026 EZE 011 001 POI lo Spirito mi elevò, e mi menò alla porta orientale della Casa del Signore, che riguarda verso il Levante; ed ecco, all'entrata della porta, venticinque uomini; ed io vidi nel mezzo di loro Iaazania, figliuolo di Azzur, e Pelatia, figliuolo di Benaia, capi del popolo. 026 EZE 011 002 E colui mi disse: Figliuol d'uomo, questi [son] gli uomini, che divisano iniquità, e che tengono consigli di male in questa città; che dicono: 026 EZE 011 003 [La cosa] non [è ancor] vicina; edifichiamo delle case; questa [città è] la pignatta, e noi [saremo] la carne. 026 EZE 011 004 Perciò, profetizza contro a loro; profetizza, o figliuol d'uomo. 026 EZE 011 005 E lo Spirito del Signore cadde sopra me, e mi disse: Di': Così ha detto il Signore: O casa d'Israele, voi avete detto così, ed io conosco le cose che vi salgono nello spirito. 026 EZE 011 006 Voi avete moltiplicati i vostri uccisi in questa città, ed avete ripiene le sue strade d'uccisi. 026 EZE 011 007 Per tanto, così ha detto il Signore Iddio: I vostri uccisi, che voi avete fatti essere in mezzo di lei, son la carne, ed ella [è] la pignatta; ma quant'è a voi, io vi trarrò fuori del mezzo di essa. 026 EZE 011 008 Voi avete avuto timore della spada; ed io farò venir sopra voi la spada, dice il Signore Iddio. 026 EZE 011 009 E vi trarrò fuori del mezzo di essa, e vi darò in man di stranieri, e farò giudicii sopra voi. 026 EZE 011 010 Voi caderete per la spada, io vi giudicherò a' confini d'Israele; e voi conoscerete che io [sono] il Signore. 026 EZE 011 011 Questa [città] non vi [sarà] per pignatta, nè voi sarete nel mezzo di essa a guisa di carne; io vi giudicherò a' confini d'Israele. 026 EZE 011 012 E voi conoscerete che io [sono] il Signore, ne' cui statuti voi non siete camminati, e le cui leggi non avete osservate; anzi avete fatto secondo le usanze delle genti che [son] d'intorno a voi. 026 EZE 011 013 Or avvenne che mentre io profetizzava, Pelatia, figliuolo di Benaia, morì; ed io mi gettai in terra, sopra la mia faccia, e gridai ad alta voce, e dissi: Oimè lasso! Signore Iddio, fai tu una final distruzione del rimanente d'Israele? 026 EZE 011 014 E la parola del Signore mi fu [indirizzata], dicendo: 026 EZE 011 015 Figliuol d'uomo, i tuoi fratelli, i tuoi fratelli, gli uomini del tuo parentado, e tutta quanta la casa d'Israele, [son quelli] a' quali gli abitanti di Gerusalemme hanno detto: Andatevene lontano d'appresso al Signore; a noi è dato il paese in eredità. 026 EZE 011 016 Perciò, di': Così ha detto il Signore Iddio: Benchè io li abbia dilungati fra le genti, e li abbia dispersi fra i paesi, sì sarò loro per santuario, ne' paesi dove saran pervenuti; [e ciò, per] un breve spazio di tempo. 026 EZE 011 017 Per tanto, di': Così ha detto il Signore Iddio: Io vi raccoglierò d'infra i popoli, e vi radunerò da' paesi dove siete stati dispersi, e vi darò la terra d'Israele. 026 EZE 011 018 Ed essi verranno in quella, e ne torranno via tutte le sue cose esecrabili, e tutte le sue abbominazioni. 026 EZE 011 019 Ed io darò loro un medesimo cuore, e metterò un nuovo spirito dentro di loro, e torrò via dalla lor carne il cuor di pietra, e darò loro un cuor di carne; 026 EZE 011 020 acciocchè camminino ne' miei statuti, ed osservino le mie leggi, e le mettano ad effetto; e mi saranno popolo, ed io sarò loro Dio. 026 EZE 011 021 Ma quant'è a quelli, il cui cuore va seguendo l'affetto che hanno alle lor cose esecrabili, ed alle loro abbominazioni, io renderò loro la lor via in sul capo, dice il Signore Iddio. 026 EZE 011 022 Dopo questo, i Cherubini alzarono le loro ali; le ruote altresì [si alzarono] allato a loro; e la gloria dell'Iddio d'Israele [era] di sopra a loro. 026 EZE 011 023 E la gloria del Signore si elevò d'in sul mezzo della città, e si fermò sopra il monte che [è] dall'Oriente della città. 026 EZE 011 024 Poi lo Spirito mi elevò, e mi menò in Caldea, a quelli ch'erano in cattività, in visione, in Ispirito di Dio; e la visione, che io avea veduta, disparve da me. 026 EZE 011 025 Ed io raccontai a quelli ch'erano in cattività tutte le parole del Signore, ch'egli mi avea dette in visione. 026 EZE 012 001 LA parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 012 002 Figliuol d'uomo, tu abiti in mezzo di una casa ribelle, che ha occhi da vedere, e non vede; orecchi da udire, e non ode; perciocchè [è] una casa ribelle. 026 EZE 012 003 Dunque tu, figliuol d'uomo, fatti degli arnesi d'un uomo che vada in paese strano; mettiti in viaggio di giorno nel lor cospetto; e dipartiti dal tuo luogo, [per andare] in un altro, nel lor cospetto; forse vi porranno mente; perciocchè sono una casa ribelle. 026 EZE 012 004 Metti dunque fuori di giorni, nel lor cospetto, i tuoi arnesi, simili a quelli d'un uomo che vada in paese strano; e poi la sera esci fuori in lor presenza, come altri esce, andando in paese strano. 026 EZE 012 005 Fatti un foro nella parete, nel lor cospetto, e per quello porta fuori [que' tuoi arnesi]. 026 EZE 012 006 Portali in su le spalle, nel lor cospetto; porta[li] fuori in su l'imbrunir della notte; copriti la faccia, che tu non vegga la terra; perciocchè io ti ho posto per segno alla casa d'Israele. 026 EZE 012 007 Ed io feci così, come mi era stato comandato; di giorno trassi fuori i miei arnesi, simili a quelli d'un uomo che vada in paese strano; e in su la sera mi feci un foro nella parete con la mano; [e] in su l'imbrunir della notte trassi fuori [quegli arnesi], e li portai in su le spalle, nel lor cospetto. 026 EZE 012 008 E la mattina la parola del Signore mi fu [indirizzata], dicendo: 026 EZE 012 009 Figliuol d'uomo, la casa d'Israele, quella casa ribelle, non ti ha ella detto: Che cosa fai? 026 EZE 012 010 Di' loro: Così ha detto il Signore Iddio: Questo carico [riguarda] al principe [che è] in Gerusalemme, ed a tutta la casa d'Israele, che è in mezzo di essi. 026 EZE 012 011 Di': Io vi [sono] per segno; siccome io ho fatto, così sarà lor fatto; andranno in paese strano in cattività. 026 EZE 012 012 E il principe, che [è] in mezzo di loro, porterà [i suoi arnesi] sopra le spalle, in su l'imbrunir della notte, e se ne uscirà; faranno un foro nel muro per portar fuori per esso [i loro arnesi]; egli si coprirà la faccia, acciocchè non vegga la terra con gli occhi. 026 EZE 012 013 Ma io stenderò la mia rete sopra lui, ed egli sarà preso ne' miei lacci; e lo farò venire in Babilonia, nel paese de' Caldei; ed egli non la vedrà, e pur vi morrà. 026 EZE 012 014 Ed io dispergerò a tutti i venti tutti quelli che gli saranno d'intorno, il suo soccorso, e tutte le sue schiere; e sguainerò la spada dietro a loro. 026 EZE 012 015 E conosceranno che io [sono] il Signore, quando io li avrò dispersi fra le nazioni, e dissipati fra i paesi. 026 EZE 012 016 Ma lascerò d'infra loro alcuni pochi uomini, restati della spada, della fame, e della pestilenza; acciocchè raccontino tutte le loro abbominazioni, fra le nazioni dove perverranno; e conosceranno che io [sono] il Signore. 026 EZE 012 017 La parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 012 018 Figliuolo d'uomo, mangia il tuo pane con tremore, e bevi la tua acqua con ispavento, e con ansietà. 026 EZE 012 019 E di' al popolo del paese: Il Signore Iddio ha detto così intorno a quelli che abitano in Gerusalemme, nella terra d'Israele: Mangeranno il lor pane con ansietà, e berranno la loro acqua con ismarrimento; perciocchè il paese d'essa sarà desolato, [e spogliato] di tutto ciò che vi è, per la violenza di tutti quelli che vi abitano. 026 EZE 012 020 E le città abitate saranno deserte, e il paese sarà desolato; e voi conoscerete che io [sono] il Signore. 026 EZE 012 021 La parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 012 022 Figliuol d'uomo, che proverbio [è] questo, che voi usate intorno al paese d'Israele, dicendo: I giorni saranno prolungati, ed ogni visione è perita? 026 EZE 012 023 Per tanto, di' loro: Così ha detto il Signore Iddio: Io farò cessare questo proverbio, e non si userà più in Israele. Anzi di' loro: I giorni, e la parola d'ogni visione, son vicini. 026 EZE 012 024 Perciocchè per l'innanzi non vi sarà più visione alcuna di vanità, nè alcuno indovinamento di lusinghe, in mezzo della casa d'Israele. 026 EZE 012 025 Perciocchè, io, il Signore, avendo parlato, la cosa che avrò detta sarà messa ad effetto, non sarà più prolungata; anzi, [se] a' dì vostri io pronunzio alcuna parola, o casa ribelle, [a' dì vostri] altresì la metterò ad effetto, dice il Signore Iddio. 026 EZE 012 026 La parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 012 027 Figliuol d'uomo, ecco, la casa d'Israele dice: La visione, che costui vede, [è] per lunghi giorni a venire; ed egli profetizza [di cose] di tempi lontani. 026 EZE 012 028 Perciò, di' loro: Così ha detto il Sigore Iddio: Niuna mia parola sarà più prolungata; la parola che io avrò detta, sarà messa ad effetto, dice il Signore Iddio. 026 EZE 013 001 LA parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 013 002 Figliuol d'uomo, profetizza contro ai profeti d'Israele, che profetizzano; e di' a' profeti [che profetizzano] di lor senno: Ascoltate la parola del Signore. 026 EZE 013 003 Così ha detto il Signore Iddio: Guai ai profeti stolti, che vanno dietro al loro spirito, e dietro a cose che non hanno vedute! 026 EZE 013 004 O Israele, i tuoi profeti sono stati come volpi ne' deserti. 026 EZE 013 005 Voi non siete saliti alle rotture, e [non] avete fatto alcun riparo davanti alla casa d'Israele, per presentarsi a battaglia nel giorno del Signore. 026 EZE 013 006 Han vedute [visioni di] vanità, e indovinamenti di menzogna; [essi son quelli] che dicono: Il Signore dice; benchè il Signore non li abbia mandati; ed hanno data speranza, che la parola sarebbe adempiuta. 026 EZE 013 007 Non avete voi vedute visioni di vanità, e pronunziati indovinamenti di menzogna? e pur dite: Il Signore dice; benchè io non abbia parlato. 026 EZE 013 008 Per tanto, così ha detto il Signore Iddio: Perciocchè voi avete proposta vanità, ed avete vedute [visioni di] falsità; perciò, eccomi contro a voi, dice il Signore Iddio. 026 EZE 013 009 E la mia mano sarà contro a que' profeti, che veggon [visioni di] vanità, e indovinano menzogna; non saran [più] nel consiglio del mio popolo, e non saranno scritti nella rassegna della casa d'Israele; e non verranno nella terra d'Israele; e voi conoscerete che io [sono] il Signore Iddio. 026 EZE 013 010 Perchè, ed appunto perchè essi hanno traviato il mio popolo, dicendo: Pace, benchè non [vi fosse] alcuna pace; e perchè quand'uno edifica una parete, ecco, essi l'hanno smaltata di smalto mal tegnente; 026 EZE 013 011 di' a quelli che smaltano di [smalto] mal tegnente, che [la parete] caderà; verrà una pioggia strabocchevole, e voi, o pietre di grossa gragnuola, caderete; ed un vento tempestoso la schianterà. 026 EZE 013 012 Ed ecco, [quando] la parete sarà caduta, non saravvi egli detto: Dove [è] lo smalto, col quale voi [l]'avete smaltata? 026 EZE 013 013 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Io farò scoppiare un vento tempestoso nella mia ira; e caderà una pioggia strabocchevole, nel mio cruccio; e pietre di grossa gragnuola, nella mia indegnazione, per disperdere interamente. 026 EZE 013 014 Ed io disfarò la parete, che voi avete smaltata di [smalto] mal tegnente, e l'abbatterò a terra, e i suoi fondamenti saranno scoperti; ed ella caderà, e voi sarete consumati in mezzo di essa; e conoscerete che io [sono] il Signore. 026 EZE 013 015 Ed io adempierò la mia ira sopra la parete, e sopra quelli che la smaltano di [smalto] mal tegnente; ed io vi dirò: La parete non [è più]; quelli ancora che l'hanno smaltata non [sono più]; 026 EZE 013 016 [cioè] i profeti d'Israele, che profetizzano a Gerusalemme, e le veggono visioni di pace, benchè non [vi sia] alcuna pace, dice il Signore Iddio. 026 EZE 013 017 Oltre a ciò, tu, figliuol d'uomo, volgi la tua faccia contro alle figliuole del tuo popolo, che profetizzano di lor proprio senno; e profetizza contro a loro; 026 EZE 013 018 e di': Così ha detto il Signore Iddio: Guai a quelle che cuciono de' piumacciuoli a tutte le ascelle, e che fanno de' veli sopra il capo [delle ersone] d'ogni statura, per cacciare alle anime! caccereste voi alle anime del mio popolo, e salvereste le vostre proprie anime? 026 EZE 013 019 E mi profanereste voi inverso il mio popolo, per delle menate d'orzo, e delle fette di pane; facendo morir le anime che non devono morire, e facendo viver l'anime che non devono vivere, mentendo al mio popolo, che ascolta la menzogna? 026 EZE 013 020 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Eccomi contro a' vostri piumacciuoli, dove voi cacciate alle anime, come ad uccelli: e li straccerò d'in su le vostre braccia, e lascerò andar le anime, alle quali voi cacciate, come ad uccelli. 026 EZE 013 021 Straccerò parimente i vostri veli, e libererò il mio popolo dalle vostre mani, ed egli non sarà più nelle vostre mani, per [esser vostra] caccia; e voi conoscerete che io [sono] il Signore. 026 EZE 013 022 Perciocchè voi avete falsamente contristato il cuor del giusto, il quale io non avea contristato; ed avete fortificate le mani dell'empio, acciocchè non si convertisse dalla sua via malvagia, per far ch'egli vivesse. 026 EZE 013 023 Perciò, voi non vedrete più [visioni di] vanità, e non indovinerete più indovinamenti; ed io libererò il mio popolo dalle vostre mani, e voi conoscerete che io [sono] il Signore. 026 EZE 014 001 OR alcuni uomini degli anziani d'Israele vennero a me, e sedettero davanti a me. 026 EZE 014 002 E la parola del Signore mi fu [indirizzata], dicendo: 026 EZE 014 003 Figliuol d'uomo, questi uomini hanno rizzati i loro idoli nel lor cuore, ed han posto l'intoppo della loro iniquità davanti alla lor faccia; sarei io in vero ricercato da loro? 026 EZE 014 004 Perciò, parla loro, e di' loro: Così ha detto il Signore Iddio: Quando chi che sia della casa d'Israele avrà rizzati i suoi idoli nel suo cuore, ed avrà posto davanti alla sua faccia l'intoppo della sua iniquità; e [dopo questo], verrà al profeta; io, il Signore, mi recherò a rispondergli per questo stesso, [cioè], per la moltitudine de' suoi idoli. 026 EZE 014 005 Acciocchè la casa d'Israele sia presa per lo suo proprio cuore; conciossiachè si sieno tutti alienati da me per li loro idoli. 026 EZE 014 006 Perciò, di' alla casa d'Israele: Così ha detto il Signore Iddio: Convertitevi, e ritraetevi da' vostri idoli; e stornate le vostre facce da tutte le vostre abbominazioni. 026 EZE 014 007 Perciocchè, se alcuno della casa d'Israele, o dei forestieri che dimorano in Israele, si separa di dietro a me, e rizza i suoi idoli nel suo cuore, e mette l'intoppo della sua iniquità davanti alla sua faccia; e, [dopo questo], viene al profeta, per domandarmi per lui; io, il Signore, mi recherò a rispondergli per me stesso; 026 EZE 014 008 e volgerò la mia faccia contro a quell'uomo, e lo porrò in segno, e in proverbio; e lo sterminerò di mezzo il mio popolo; e voi conoscerete che io [sono] il Signore. 026 EZE 014 009 E se il profeta è sedotto, e dice alcuna parola, io, il Signore, avrò sedotto quel profeta, e stenderò la mia mano sopra lui, e lo distruggerò di mezzo il popolo d'Israele. 026 EZE 014 010 Ed [amendue] porteranno la [pena della] loro iniquità; la [pena dell]'iniquità del profeta sarà pari a quella di colui che domanda; 026 EZE 014 011 acciocchè la casa d'Israele non si svii più di dietro a me; e ch'essi non si contaminino più in tutti i lor misfatti; e che mi sieno popolo, e che io sia loro Dio, dice il Signore Iddio. 026 EZE 014 012 LA parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 014 013 Figliuolo d'uomo, s'egli avviene che un paese pecchi contro a me, commettendo misfatto, e che io stenda la mano sopra esso, e gli rompa il sostegno del pane, e mandi contro ad esso la fame, e ne stermini uomini e bestie; 026 EZE 014 014 quando questi tre uomini: Noè, Daniele, e Giobbe, fossero in mezzo di quello, essi libererebbero [sol] le lor persone per la lor giustizia, dice il Signore Iddio. 026 EZE 014 015 S'egli avviene che io faccia passar le bestie nocive per lo paese, e ch'esse lo dipopolino, onde sia desolato, senza che [vi] passi alcuno, per cagion delle bestie, 026 EZE 014 016 quando questi tre uomini [fossero] in mezzo di quello, [come] io vivo, dice il Signore Iddio, non libererebbero nè figliuoli, nè figliuole; eglino soli sarebbero liberati, e il paese sarebbe desolato. 026 EZE 014 017 Ovvero s'egli avviene che io faccia venire la spada sopra quel paese, e dica: Spada, passa per quel paese; e che io ne stermini uomini, e bestie, 026 EZE 014 018 quando questi tre uomini [fossero] in mezzo di quello, [come] io vivo, dice il Signore Iddio, essi non libererebbero nè figliuoli, nè figliuole; anzi eglino soli sarebbero liberati. 026 EZE 014 019 Ovvero, s'egli avviene che io mandi la pestilenza contro a quel paese, e spanda la mia ira sopra esso con sangue, per isterminarne uomini e bestie, 026 EZE 014 020 quando Noè, Daniele, e Giobbe, [fossero] in mezzo di quello, [come] io vivo, dice il Signore Iddio, non libererebbero nè figliuolo, nè figliuola; eglino [soli] libererebbero le lor persone per la lor giustizia. 026 EZE 014 021 Perciocchè, così ha detto il Signore Iddio: Quanto meno, [se] io mando i miei quattro gravi giudicii, la spada, e la fame, e le bestie nocive, e la pestilenza, tutti insieme contro a Gerusalemme per isterminarne uomini e bestie! 026 EZE 014 022 Pur nondimeno, ecco, alcuni pochi resteranno in essa; [e] scamperanno figliuoli, e figliuole, che saranno condotti fuori; ecco, escono fuori [per venire] a voi, e voi vedrete la lor via, ed i lor fatti; e sarete racconsolati del male che io avrò fatto venire sopra essa, in tutto ciò che io avrò fatto venir sopra essa. 026 EZE 014 023 Ed essi vi racconsoleranno, quando avrete veduta la lor via, ed i lor fatti; e conoscerete che non senza cagione io avrò fatto tutto ciò che avrò fatto in essa, dice il Signore Iddio. 026 EZE 015 001 LA parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 015 002 Figliuol d'uomo, che cosa [è] il legno della vite, più che qualunque altro legno? [che] cosa [è] ciò ch'è stato tralcio, fra gli alberi della selva? 026 EZE 015 003 Può egli prendersene alcun legno da farne qualche lavorio? può egli pur prendersene un cavigliuolo, da appiccarvi su qualunque arnese? 026 EZE 015 004 Ecco, dopo che sarà stato posto nel fuoco, per esser consumato, e che il fuoco ne avrà consumati i due capi, e che il mezzo ne sarà inarsicciato, varrà egli più nulla da farne alcun lavorio? 026 EZE 015 005 Ecco, mentre è intiero, non se ne può fare alcun lavorio; quanto meno potrassene più fare alcun lavorio, dopo che il fuoco l'avrà consumato, e ch'egli sarà inarsicciato? 026 EZE 015 006 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Quale [è], fra le legne del bosco, il legno della vite, il quale io ho ordinato per pastura del fuoco, tali renderò gli abitanti di Gerusalemme. 026 EZE 015 007 E volgerò la mia faccia contro a loro; quando saranno usciti d'un fuoco, un [altro] fuoco li consumerà; e voi conoscerete che io [sono] il Signore, quando avrò volta la mia faccia contro a loro. 026 EZE 015 008 E renderò il paese desolato; perciocchè hanno commesso misfatto; dice il Signore Iddio. 026 EZE 016 001 LA parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 016 002 Figliuol d'uomo, dichiara a Gerusalemme le sue abbominazioni, e di': 026 EZE 016 003 Così ha detto il Signore Iddio a Gerusalemme: La tua origine, e la tua nazione [è] dal paese de' Cananei; tuo padre [era] Amorreo, e tua madre Hittea. 026 EZE 016 004 E quant'è al tuo nascimento, nel giorno che tu nascesti, il bellico non ti fu tagliato, e non fosti lavata con acqua, per esser nettata; non fosti punto fregata con sale, nè fasciata di fasce. 026 EZE 016 005 L'occhio [d'alcuno] non ebbe pietà di te, per farti alcuna di queste cose, avendo compassione di te; anzi tu fosti gettata sopra la faccia della campagna, per lo sdegno in che altri avea la tua persona, nel giorno che tu nascesti. 026 EZE 016 006 Ed io passai presso di te, e ti vidi che tu giacevi nel tuo sangue; e ti dissi: Vivi nel tuo sangue; e da capo ti dissi: Vivi nel tuo sangue. 026 EZE 016 007 Io ti feci crescere a decine di migliaia, come i germogli della campagna; e tu moltiplicasti, e divenisti grande, e pervenisti a somma bellezza; le poppe [ti] si formarono, e i capelli ti crebbero; ma tu [eri] ignuda, e scoperta. 026 EZE 016 008 Ed io passai presso di te, e ti vidi; ed ecco, la tua età [era] età di amori; ed io stesi il lembo della mia vesta sopra te, e ricopersi la tua nudità; e ti giurai, ed entrai teco in patto, dice il Signore Iddio; e tu divenisti mia. 026 EZE 016 009 Ed io ti lavai con acqua, e tuffandoti [nell'acqua, ti tolsi] il tuo sangue d'addosso, e ti unsi con olio. 026 EZE 016 010 E ti vestii di ricami, e ti calzai [di pelle] di tasso, e ti cinsi di fin lino, e ti copersi di seta; 026 EZE 016 011 e ti adornai di ornamenti, e ti misi delle maniglie nelle mani, ed un collare al collo. 026 EZE 016 012 Ti misi eziandio un monile in sul naso, e degli orecchini agli orecchi, ed una corona di gloria in capo. 026 EZE 016 013 Così fosti adorna d'oro e d'argento; e il tuo vestire [fu] fin lino, e seta, e ricami; tu mangiasti fior di farina, e miele, ed olio; e divenisti sommamente bella, e prosperasti fino a regnare. 026 EZE 016 014 E la fama di te si sparse fra le genti, per la tua bellezza; perciocchè [era] compiuta, per la mia gloria, che io avea messa in te, dice il Signore Iddio. 026 EZE 016 015 Ma tu ti sei confidata nella tua bellezza, ed hai fornicato per la tua fama; ed hai sparse le tue fornicazioni ad ogni passante; in lui era di far [ciò che gli piaceva]. 026 EZE 016 016 Ed hai presi de' tuoi vestimenti, e te ne hai fatti degli alti luoghi variati, ed hai fornicato sopra essi; [cose] le cui simili non avverranno, e non saranno [giammai più]. 026 EZE 016 017 Ed hai presi gli ornamenti della tua gloria, [fatti] del mio oro, e del mio argento, che io ti avea dato, e te [ne] hai fatte delle immagini di maschi, ed hai fornicato con esse. 026 EZE 016 018 Tu hai eziandio presi i vestimenti de' tuoi ricami, ed hai coperte quelle [con essi]; ed hai loro presentato il mio olio, ed il mio profumo. 026 EZE 016 019 Parimente hai loro presentato, in odor soave, il mio pane, che io ti avea dato; e il fior della farina, e l'olio, e il miele, [con che] io ti cibava; e [ciò] è stato, dice il Signore Iddio. 026 EZE 016 020 Oltre a ciò, tu hai presi i tuoi figliuoli, e le tue figliuole, che tu mi avevi partoriti, e li hai sacrificati a quelle per essere consumati. [Era] egli poca cosa delle tue fornicazioni, 026 EZE 016 021 che tu abbi ancora scannati i miei figliuoli, e li abbi dati a quelle, facendoli passare [per lo fuoco?] 026 EZE 016 022 E con tutte le tue abbominazioni e fornicazioni, tu non ti sei ricordata del tempo della tua fanciullezza, quando eri ignuda, e scoperta, [e] giacevi nel tuo sangue. 026 EZE 016 023 Ora, dopo tutta la tua malvagità (guai, guai a te! dice il Signore Iddio), 026 EZE 016 024 tu hai eziandio edificato un bordello, e ti hai fatto un alto luogo in ogni piazza publica. 026 EZE 016 025 In ogni capo di strada, tu hai edificato un tuo alto luogo, ed hai renduta abbominevole la tua bellezza, ed hai allargate le gambe ad ogni passante, ed hai moltiplicate le tue fornicazioni. 026 EZE 016 026 Ed hai fornicato co' figliuoli di Egitto, tuoi vicini, molto membruti; ed hai moltiplicate le tue fornicazioni, per dispettarmi. 026 EZE 016 027 Laonde, ecco, io ho stesa la mia mano sopra te, ed ho diminuita la tua provvisione ordinaria, e ti ho abbandonata alla voglia delle figliuole dei Filistei, che ti hanno in ogio, [ed] hanno vergogna del tuo scellerato procedere. 026 EZE 016 028 Tu hai eziandio fornicato co' figliuoli di Assur; perciocchè non eri ancor sazia; tu hai fornicato con loro, e pure ancora non ti sei saziata. 026 EZE 016 029 Ed hai moltiplicate le tue fornicazioni nel paese di Canaan, fino in Caldea; e pure ancora, con [tutto] ciò, non ti sei saziata. 026 EZE 016 030 Quant'[è stato] il tuo cuor fiacco, dice il Signore Iddio, facendo tutte queste cose, [che sono] opere d'una baldanzosa meretrice! 026 EZE 016 031 edificando il tuo bordello in capo d'ogni strada, e facendo i tuoi alti luoghi in ogni piazza pubblica. Or tu non sei stata come le altre meretrici, in quanto tu hai sprezzato il guadagno, 026 EZE 016 032 o donna adultera, [che] ricevi gli stranieri in luogo del tuo marito! 026 EZE 016 033 Ei si dà premio a tutte le [altre] meretrici; ma tu hai dati i premii a tutti i tuoi amanti, ed hai loro fatti de' presenti; acciocchè venissero a te d'ogn'intorno, per le tue fornicazioni. 026 EZE 016 034 Ed è avvenuto in te, nelle tue fornicazioni, tutto il contrario delle [altre] donne; in quanto niuno ti è stato dietro, per fornicare; ed anche in quanto tu hai dato premio, e premio non è stato dato a te; [e così] sei stata al contrario [delle altre]. 026 EZE 016 035 Perciò, o meretrice, ascolta la parola del Signore. 026 EZE 016 036 Così ha detto il Signore Iddio: Perciocchè le tue lordure sono state sparse; e che, nelle tue fornicazioni, la tua nudità è stata scoperta a' tuoi amanti, e a tutti gl'idoli delle tue abbominazioni; ed anche, per cagion del sangue de' tuoi figliuoli, che tu hai dati a quelli; 026 EZE 016 037 perciò, ecco, io adunerò tutti i tuoi amanti, co' quali hai presi i tuoi diletti; e tutti quelli che tu hai amati, insieme con tutti quelli che hai avuti in odio; e li raccoglierò d'ogn'intorno contro a te, e scoprirò loro la tua nudità, ed essi vedranno tutte le tue vergogne. 026 EZE 016 038 E ti giudicherò de' giudicii delle adultere, e di quelle che spandono il sangue, e ti punirò di pena capitale, in ira, e in gelosia. 026 EZE 016 039 E ti darò nelle lor mani, ed essi disfaranno il tuo bordello, e distruggeranno i tuoi alti luoghi, e ti spoglieranno de' tuoi vestimenti, e ne porteranno via gli ornamenti della tua gloria, e ti lasceranno ignuda e scoperta; 026 EZE 016 040 e faranno venir contro a te una gran raunanza [di gente], e ti lapideranno con pietre, e ti trafiggeranno con le loro spade; 026 EZE 016 041 ed arderanno le tue case col fuoco, ed eseguiranno giudicii sopra te, nel cospetto di molte donne; ed io ti farò rimanere di fornicare, ed anche non darai più premii di fornicazione. 026 EZE 016 042 Ed io acqueterò la mia ira sopra te, e la mia gelosia si rimoverà da te, ed io mi poserò, e non mi adirerò più. 026 EZE 016 043 Perciocchè tu non ti sei ricordata dei giorni della tua fanciullezza, e mi hai provocato ad ira con tutte queste cose; ecco, io altresì ti renderò il tuo procedere in sul capo, dice il Signore Iddio. Ed anche, con tutte queste abbominazioni, tu non hai commessa scelleratezza. 026 EZE 016 044 Ecco, tutti quelli che usano di proverbiare proverbieranno di te, dicendo: Qual [fu] la madre, [tale è] la sua figliuola. 026 EZE 016 045 Tu [sei] figliuola di tua madre, che ebbe a sdegno il suo marito, ed i suoi figliuoli; e [sei] sorella delle tue sorelle, che hanno avuti a sdegno i lor mariti, e i lor figliuoli; la madre vostra [fu] Hittea, e il vostro padre Amorreo. 026 EZE 016 046 Or la tua sorella maggiore è Samaria, con le sue terre, la quale è posta alla tua [man] sinistra; e la tua sorella minore, che è posta alla tua destra, [è] Sodoma, con le sue terra. 026 EZE 016 047 Ed anche non sei camminata nelle lor vie, e non hai fatto secondo le loro abbominazioni, come [se ciò fosse stata] piccola e leggier cosa; anzi ti sei corrotta in tutte le tue vie, più che esse. 026 EZE 016 048 [Come] io vivo, dice il Signore Iddio, Sodoma, tua sorella, con le sue terre, non fecero quanto hai fatto tu, e le tue terre. 026 EZE 016 049 Ecco, questa fu l'iniquità di Sodoma, tua sorella, con le sue terre: ella ebbe gran gloria, [ed] abbondanza di pane, ed agio di riposo; ed ella non diede alcun conforto al povero, ed al bisognoso. 026 EZE 016 050 Ed esse superbirono, e commisero abbominazione nel mio cospetto; laonde io le tolsi via, come vidi [che dovea farsi]. 026 EZE 016 051 E quant'è a Samaria, ella non ha peccato a metà quanto tu; e tu hai moltiplicate le tue abbominazioni, più che l'una e l'altra; ed hai giustificate le tue sorelle con tutte le abbominazioni che hai commesse. 026 EZE 016 052 Tu, che hai giudicate amendue le tue sorelle, porta anche tu il tuo vituperio, per il tuoi peccati, per li quali ti sei renduta più abbominevole di loro; elleno son più giuste di te; ed anche tu sii svergognata, e porta il tuo vituperio, poichè tu giustifichi le tue sorelle. 026 EZE 016 053 [Se] mai il le ritiro di cattività, [cioè] Sodoma e le sue terre, e Samaria e le sue terre, [ritrarrò] te altresì fra loro dalla cattività delle tue cattività. 026 EZE 016 054 Acciocchè, consolandole, tu porti il tuo vituperio, e sii svergognata per tutto ciò che hai fatto. 026 EZE 016 055 E [quando] le tue sorelle, Sodoma e le sue terre, e Samaria e le sue terre ritorneranno al lor primiero stato, allora eziandio tu e le tue terre, ritornerete al vostro primiero stato. 026 EZE 016 056 Or Sodoma, tua sorella, non è stata mentovata dalla bocca tua, nel giorno delle tue magnificenze; 026 EZE 016 057 avanti che la tua malvagità fosse palesata, come [fu] nel tempo del vituperio [che ti fu fatto] dalle figliuole di Siria, e di tutti i suoi luoghi circonvicini; [e] dalle figliuole de' Filistei, che ti predarono d'ogn'intorno. 026 EZE 016 058 Tu porti addosso la tua scelleratezza, e le tue abbominazioni, dice il Signore. 026 EZE 016 059 Perciocchè, così ha detto il Signore Iddio: Io altresì farò inverso te, come tu hai fatto; conciossiachè tu abbi sprezzato il giuramento, per rompere il patto. 026 EZE 016 060 Ma pure, io mi ricorderò del mio patto, [che io feci] teco ne' giorni della tua fanciullezza; e ti fermerò un patto eterno. 026 EZE 016 061 Allor tu ti ricorderai delle tue vie, e sarai confusa, quando riceverai le tue sorelle maggiori, insieme con le minori di te, le quali io ti darò per figliuole; ma non già secondo il tuo patto. 026 EZE 016 062 Ed io fermerò il mio patto teco, e tu conoscerai che io [sono] il Signore; 026 EZE 016 063 acciocchè tu ti ricordi [di queste cose], ed abbi vergogna, e non apra più la bocca, per lo tuo vituperio, dopo che io mi sarà placato inverso te, di tutto ciò che tu avrai fatto, dice il Signore Iddio. 026 EZE 017 001 LA parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 017 002 Figliuol d'uomo, proponi un enimma, ed una parabola alla casa d'Israele; e di': 026 EZE 017 003 Così ha detto il Signore Iddio: Una grande aquila, con grandi ali, e lunghe penne, piena di piuma variata, venne al Libano, e [ne] prese la vetta di un cedro. 026 EZE 017 004 Ella spiccò la sommità de' suoi ramoscelli teneri, e li trasportò in un paese di traffico, e li pose in una città di mercatanti. 026 EZE 017 005 E prese della stirpe del paese, e la pose in un campo da sementa; [e] la portò presso a grandi acque, e la pose [a guisa di] magliuolo. 026 EZE 017 006 E quella germogliò, e divenne vite prospera, bassa di pianta, avendo i suoi tralci rivolti verso l'aquila, e rimanendo le sue radici nel proprio luogo di essa; così divenne vite, e fece de' tralci, e mise dei rami madornali. 026 EZE 017 007 Or vi fu un'[altra] grande aquila, con grandi ali, e con molte penne; ed ecco, quella vite voltò le sue radici ad essa, e stese verso lei i suoi tralci, acciocchè la rigasse co' rigagnoli delle sue piante. 026 EZE 017 008 Quella era piantata in un buon terreno, presso a grandi acque, per metter pampani, e portar frutto, [e] divenire una vite magnifica. 026 EZE 017 009 Di': Così ha detto il Signore Iddio: Prospererebbe ella? [quell'acquila] non divellerà ella le sue radici? e non riciderà ella il suo frutto, sì che si secchi? e non si seccheranno tutte le cime, ed i pampani ch'ella ha messi? e non [farà ella ciò] con grande sforzo, e con molto popolo, per torla via fin dalle radici? 026 EZE 017 010 Ora, eccola piantata; prospererà ella però? non si seccherà ella del tutto, come prima il vento orientale l'avrà tocca? ella si seccherà sopra i rigagnoli che l'avran fatta germogliare. 026 EZE 017 011 Poi la parola del Signore mi fu [indirizzata], dicendo: 026 EZE 017 012 Di' ora a questa casa ribelle: Non conoscete voi, che [si voglion dir] queste cose? Di': Ecco, il re di Babilona venne in Gerusalemme, e prese il re, e i principi d'essa; e li fece venire appresso di sè in Babilonia. 026 EZE 017 013 E prese uno del sangue reale, e fece patto con lui, e lo fece giurare, e prese i possenti del paese; 026 EZE 017 014 acciocchè il reame fosse basso e non si elevasse; e serbasse il patto fatto con lui, acciocchè restasse in piè. 026 EZE 017 015 Ma colui si è ribellato contro a lui, mandando i suoi ambasciatori in Egitto, acciocchè gli fosser dati cavalli, e gran gente. Colui che fa cotali cose prospererebbe egli? scamperebbe egli? avendo rotto il patto, scamperebbe egli pure? 026 EZE 017 016 [Come] io vivo, dice il Signore Iddio, egli morrà in mezzo di Babilonia, luogo del re che l'avea costituito re, [ed] appresso di lui, il cui giuramento egli ha sprezzato, e il cui patto egli ha rotto. 026 EZE 017 017 E Faraone, con grande esercito, e con gran gente radunata, non farà nulla con lui, in guerra; dopo che colui avrà fatti degli argini, ed avrà edificate delle bastie, per distruggere molte anime. 026 EZE 017 018 Poi ch'egli ha sprezzato il giuramento fatto con esecrazione, rompendo il patto, ed ecco, dopo aver data la mano, pure ha fatte tutte queste cose; egli non iscamperà. 026 EZE 017 019 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: [Come] io vivo, io gli renderò in sul capo il mio giuramento ch'egli ha sprezzato, e il mio patto ch'egli ha rotto. 026 EZE 017 020 Ed io stenderò la mia rete sopra lui, ed egli sarà preso ne' miei lacci, ed io lo farò venire in Babilonia, e quivi verrò in giudicio, con lui, del misfatto, ch'egli ha commesso contro a me. 026 EZE 017 021 E tutti quelli delle sue schiere, che fuggiranno, caderanno per la spada; e quelli che rimarranno saran dispersi ad ogni vento; e voi conoscerete che io, il Signore, ho parlato. 026 EZE 017 022 Così ha detto il Signore Iddio: Pur prenderò [una] delle vette di quell'alto cedro, e [la] porrò; io spiccherò un tenero [ramoscello] dalla cima de' suoi rami, e [lo] pianterò sopra un alto ed elevato monte. 026 EZE 017 023 Io lo pianterò nell'alto monte d'Israele, ed egli alzerà i [suoi] rami, e porterà frutto, e diverrà cedro eccellente; e sotto esso, all'ombra dei suoi rami, si ripareranno gli uccelli d'ogni specie. 026 EZE 017 024 E tutti gli alberi della campagna conosceranno che io [sono] il Signore, [che] abbasso gli alberi alti, [e] innalzo gli alberi bassi; [che] dissecco gli alberi verdi, e fo germogliare gli alberi secchi. Io, il Signore, ho parlato, ed altresì metterò [la cosa] ad effetto. 026 EZE 018 001 LA parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 018 002 Che [volete dir] voi, che usate questo proverbio intorno alla terra d'Israele, dicendo: I padri han mangiato l'agresto, e i denti de' figliuoli [ne] sono allegati? 026 EZE 018 003 [Come] io vivo, dice il Signore Iddio, voi non avrete più [cagione] d'usar questo proverbio in Israele. 026 EZE 018 004 Ecco, tutte le anime son mie; siccome l'anima del padre, così ancora l'anima del figliuolo, [è] mia; l'anima che avrà peccato, quella morrà. 026 EZE 018 005 Ma l'uomo che sarà giusto, e farà giudicio, e giustizia; 026 EZE 018 006 e che non avrà mangiato sopra i monti, e non avrà levati gli occhi agl'idoli della casa d'Israele, e non avrà contaminata la moglie del suo prossimo, e non si sarà accostato a donna mentre è appartata; 026 EZE 018 007 e non avrà oppressato alcuno, [ed] avrà renduto il pegno al debitore, e non avrà fatta rapina; [ed] avrà dato del suo pane a colui che ha fame, e avrà ricoperto di vestimento l'ignudo; 026 EZE 018 008 [e] non avrà prestato ad usura, e non avrà preso vantaggio; [ed] avrà ritratta la man sua d'iniquità, [ed] avrà fatto leal giudicio tra un uomo e l'altro; 026 EZE 018 009 [e] sarà camminato ne' miei statuti, ed avrà osservate le mie leggi, per fare opere di lealtà e di verità; un tale [è] giusto; di certo egli viverà, dice il Signore Iddio. 026 EZE 018 010 Ma se egli genera un figliuolo, [che sia] ladrone, che spanda il sangue, o faccia qualche cosa simigliante all'una di quelle; 026 EZE 018 011 e non faccia tutte le cose suddette; anzi, e mangi sopra i monti, e contamini la moglie del suo prossimo; 026 EZE 018 012 [ed] oppressi il povero, e il bisognoso, [e] faccia rapine, [e] non renda il pegno, e levi gli occhi agl'idoli, [e] commetta abbominazione; 026 EZE 018 013 [e] presti ad usura, e prenda vantaggio; viverà egli? egli non viverà; egli ha fatte tutte queste cose abbominevoli; egli di certo sarà fatto morire; il suo sangue sarà sopra lui. 026 EZE 018 014 Ma ecco, se egli genera un figliuolo, il quale, avendo veduti tutti i peccati di suo padre, ch'egli avrà commessi, vi ponga mente, e non faccia cotali cose; 026 EZE 018 015 [e] non mangi sopra i monti, e non levi gli occhi agl'idoli della casa d'Israele, [e] non contamini la moglie del suo prossimo; 026 EZE 018 016 [e] non oppressi alcuno, [e] non prenda pegno, e non faccia rapine, [e] dia del suo pane a colui che ha fame, e ricopra di vestimento l'ignudo; 026 EZE 018 017 [e] ritragga la sua mano dal povero, [e] non prenda nè usura, nè vantaggio, [e] metta ad effetto le mie leggi, [e] cammini ne' miei statuti; esso non morrà per l'iniquità di suo padre; di certo egli viverà. 026 EZE 018 018 Quant'è a suo padre, perchè avrà usate oppressioni, [ed] avrà fatta rapina al suo fratello, e avrà fatto ciò che non [è] bene in mezzo de' suoi popoli; ecco, egli morrà per la sua iniquità. 026 EZE 018 019 E [se pur] dite: Perchè non porta quel figliuolo l'iniquità del padre? Perciocchè quel figliuolo ha fatto giudicio e giustizia, [ed] ha osservati tutti i miei statuti, e li ha messi ad effetto; di certo egli viverà. 026 EZE 018 020 La persona che avrà peccato, quella morrà; il figliuolo non porterà l'iniquità del padre, nè il padre l'iniquità del figliuolo; la giustizia del giusto sarà sopra lui, e l'empietà dell'empio [altresì] sarà sopra lui. 026 EZE 018 021 E quando l'empio si ritrarrà da tutti i suoi peccati, ch'egli avrà commessi; ed osserverà tutti i miei statuti, e farà giudicio e giustizia, egli di certo viverà, egli non morrà. 026 EZE 018 022 Tutti i suoi misfatti, ch'egli avrà commessi, non gli saranno più rammemorati; egli viverà, per la giustizia ch'egli avrà operata. 026 EZE 018 023 Mi diletto io per alcuna maniera nella morte dell'empio? dice il Signore Iddio; non viverà egli, se si converte dalle sue vie? 026 EZE 018 024 Se altresì il giusto si ritrae dalla sua giustizia, e commette iniquità, [e] fa secondo tutte le abbominazioni che l'empio commette, viverà egli? tutte le sue giustizie ch'egli avrà operate, non saranno più ricordate; egli morrà per lo suo misfatto, ch'egli avrà commesso, e per lo suo peccato, ch'egli avrà fatto. 026 EZE 018 025 E direte voi: La via del Signore non è bene addirizzata? Ascoltate ora, o casa d'Israele. Non è la mia via bene addirizzata? [anzi], non [son] le vostre vie [quelle che] non son bene addirizzate? 026 EZE 018 026 Quando il giusto si ritrarrà dalla sua giustizia, e commetterà iniquità, egli morrà per queste cose; egli morrà per l'iniquità ch'egli avrà commessa. 026 EZE 018 027 Quando altresì l'empio si ritrarrà dalla sua empietà ch'egli avrà commessa, e farà giudicio, e giustizia, egli farà vivere l'anima sua. 026 EZE 018 028 Se dunque egli prende guardia, e si ritrae da tutti i suoi misfatti ch'egli avrà commessi, di certo viverà, egli non morrà. 026 EZE 018 029 E pur la casa d'Israele dice: La via del Signore non è bene addirizzata. O casa d'Israele, non son le mie vie bene addirizzate? [anzi], non [son] le vostre vie [quelle che] non sono bene addirizzate? 026 EZE 018 030 Perciò, o casa d'Israele, io vi giudicherò, ciascuno secondo le sue vie, dice il Signore Iddio. Convertitevi, e ritraetevi da tutti i vostri misfatti; e l'iniquità non vi sarà in intoppo. 026 EZE 018 031 Gettate via d'addosso a voi tutti i vostri misfatti, che avete commessi; fatevi un cuor nuovo, ed uno spirito nuovo; e perchè morreste voi, o casa d'Israele? 026 EZE 018 032 Conciossiachè io non mi diletti nella morte di chi muore, dice il Signore Iddio. Convertitevi adunque, e voi viverete. 026 EZE 019 001 OR tu prendi a far lamento dei principi d'Israele. E di': 026 EZE 019 002 Quale [era] tua madre? una leonessa; ella era giaciuta fra i leoni, ella avea allevati i suoi leoncini in mezzo de' leoncelli. 026 EZE 019 003 Or ella avea allevato uno de' suoi leoncini, che divenne leoncello, e imparò a rapir la preda, [e] divorava gli uomini. 026 EZE 019 004 E le nazioni, uditone [il grido, vennero] contro a lui; [ed] egli fu preso nella lor fossa; e lo menarono incatenato nel paese di Egitto. 026 EZE 019 005 Ed ella, quando vide che si era [assai] trattenuta aspettando, [e che] la sua speranza era perduta, prese un [altro] dei suoi leoncini, e ne fece un leoncello. 026 EZE 019 006 Ed egli, essendo divenuto leoncello, andava, e veniva fra i leoni, e imparò a rapir la preda, [e] divorava gli uomini. 026 EZE 019 007 Ed ebbe [sol] cura de' suoi palazzi, e desertò le lor città; e il paese, e tutto ciò che è in esso fu desolato per la voce del suo ruggire. 026 EZE 019 008 E le nazioni delle provincie d'ogn'intorno gli diedero addosso, e tesero contro a lui la lor rete, [ed] egli fu preso nella lor fossa. 026 EZE 019 009 Poi lo misero incatenato in una gabbia, e lo condussero al re di Babilonia; [e] lo misero in certe fortezze, acciocchè la sua voce non si udisse più ne' monti d'Israele. 026 EZE 019 010 La madre tua, quando tu ti fosti taciuto, [divenne] come una vite piantata presso alle acque; divenne fruttifera, e fronzuta, per la copia dell'acqua. 026 EZE 019 011 Ed ebbe delle verghe forti, da scettri di signori; e divenne alta di ceppo, sopra gli alberi folti, fra i quali [ella era], e fu ragguardevole per la sua altezza, per l'abbondanza de' suoi tralci. 026 EZE 019 012 Ma è stata sterpata con ira, è stata gettata in terra, e il vento orientale ha seccato il suo frutto; le sue verghe forti sono state rotte, e non seccate; il fuoco le ha consumate. 026 EZE 019 013 Ed ora, ella è piantata nel deserto, in terra secca ed arida. 026 EZE 019 014 E d'una verga de' suoi rami è uscito un fuoco che ha consumato il frutto di essa, e non vi è [più] in lei verga forte, scettro da signoreggiare. Quest'[è] un lamento, e sarà per lamento. 026 EZE 020 001 OR avvenne nell'anno settimo, nel decimo [giorno] del quinto mese, che alcuni degli anziani d'Israele vennero per domandare il Signore, e si posero a sedere davanti a me. 026 EZE 020 002 E la parola del Signore mi fu [indirizzata], dicendo: 026 EZE 020 003 Figliuol d'uomo, parla agli anziani d'Israele, e di' loro: Così ha detto il Signore Iddio: Venite voi per domandarmi? [come] io vivo, dice il Signore Iddio, io non son ricercato da voi. 026 EZE 020 004 Non li giudicherai tu, figliuol d'uomo, non [li] giudicherai tu? dichiara loro le abbominazioni de' lor padri, e di' loro: 026 EZE 020 005 Così ha detto il Signore Iddio: Nel giorno che io elessi Israele, e levai la mano alla progenie della casa di Giacobbe, e mi diedi loro a conoscere nel paese di Egitto, e levai lor la mano, dicendo: Io [sono] il Signore Iddio vostro; 026 EZE 020 006 in quel medesimo giorno levai lor la mano, che io li trarrei fuor del paese di Egitto, [per introdurli] nel paese che io avea loro scoperto; [che è un paese] stillante latte e miele, la gloria di tutti i paesi. 026 EZE 020 007 E dissi loro: Gettate via ciascuno le abbominazioni de' suoi occhi, e non vi contaminate negl'idoli di Egitto; io [sono] il Signore Iddio vostro. 026 EZE 020 008 Ma essi si ribellarono contro a me, e non vollero ascoltarmi; non gettarono via ciascuno le abbominazioni de' suoi occhi, e non lasciarono gl'idoli di Egitto; laonde io dissi di volere spandere sopra loro l'ira mia, [e] d'adempiere il mio cruccio sopra loro, in mezzo del paese di Egitto. 026 EZE 020 009 Pur nondimeno, per lo mio Nome, acciocchè non fosse profanato nel cospetto delle nazioni, fra le quali essi [erano], nella cui presenza io mi era data loro a conoscere; io operai per trarli fuor del paese di Egitto. 026 EZE 020 010 Io adunque li trassi fuor del paese di Egitto, e li condussi nel deserto. 026 EZE 020 011 E diedi loro i miei statuti, e feci loro assapere le mie leggi, per le quali l'uomo che le metterà ad effetto viverà. 026 EZE 020 012 Oltre a ciò, ordinai loro i miei sabati, per essere un segno fra me e loro; acciocchè conoscessero che io [sono] il Signore, che li santifico. 026 EZE 020 013 Ma la casa d'Israele si ribellò contro a me nel deserto; non camminarono ne' miei statuti, e rigettarono le mie leggi, per le quali l'uomo che le metterà ad effetto viverà; e profanarono grandemente i miei sabati; laonde io dissi di volere spander l'ira mia sopra loro nel deserto, per consumarli. 026 EZE 020 014 Pur nondimeno, io operai, per lo mio Nome; acciocchè non fosse profanato nel cospetto delle genti, davanti a' cui occhi io li avea tratti fuori. 026 EZE 020 015 E benchè io levassi lor la mano nel deserto, che io non li introdurrei nel paese che io ho [loro] dato; [paese] stillante latte e miele, la gloria di tutti i paesi; 026 EZE 020 016 perciocchè aveano rigettate le mie leggi, e non erano camminati ne' miei statuti, ed aveano profanati i miei sabati; conciossiachè il cuor loro andasse dietro a' loro idoli; 026 EZE 020 017 pur nondimeno, l'occhio mio li risparmiò, per non distruggerli; e non ne feci un finale sterminio nel deserto. 026 EZE 020 018 E dissi a' lor figliuoli, nel deserto: Non camminate negli statuti de' vostri padri, e non osservate i lor costumi, e non vi contaminate ne' loro idoli. 026 EZE 020 019 Io [sono] il Signore Iddio vostro; camminate ne' miei statuti, ed osservate le mie leggi, e mettetele ad effetto. 026 EZE 020 020 E santificate i miei sabati, e sieno quelli per un segno fra me, e voi; acciocchè conosciate che io [sono] il Signore Iddio vostro. 026 EZE 020 021 Ma i figliuoli ancora si ribellarono contro a me; non camminarono ne' miei statuti, e non osservarono le mie leggi, per metterle ad effetto, per le quali l'uomo che le metterà ad effetto viverà; profanarono i miei sabati; laonde io dissi di volere spander sopra loro la mia ira, e di adempiere il mio cruccio sopra loro nel deserto. 026 EZE 020 022 Pur nondimeno, io ritrassi la mia mano, ed operai, per l'amor del mio Nome; acciocchè non fosse profanato nel cospetto delle genti, alla vista delle quali io li avea tratti fuori. 026 EZE 020 023 Ma altresì levai lor la mano nel deserto, che io li dispergerei fra le genti, e li sventolerei fra i paesi; 026 EZE 020 024 perciocchè non misero ad effetto le mie leggi, e rigettarono i miei statuti, e profanarono i miei sabati, e i loro occhi furono dietro agli idoli de' lor padri. 026 EZE 020 025 Ed io altresì diedi loro statuti non buoni, e leggi per le quali non viverebbero; 026 EZE 020 026 e li contaminai ne' lor doni, ed offerte, in ciò che fecero passar [per lo fuoco] tutto ciò che apre la matrice; acciocchè io li mettessi in desolazione, affinchè conoscessero che io [sono] il Signore. 026 EZE 020 027 Perciò, figliuol d'uomo, parla alla casa d'Israele, e di' loro: Così ha detto il Signore Iddio: In ciò ancora mi hanno oltraggiato i padri vostri, commettendo misfatto contro a me; 026 EZE 020 028 [cioè: ] che dopo che io li ebbi introdotti nel paese, del quale io avea levata la mano, che io lo darei loro, hanno riguardato ad ogni alto colle, e ad ogni albero folto; e quivi hanno sacrificati i lor sacrificii, e quivi hanno presentata l'irritazione delle loro offerte, e quivi hanno posti gli odori lor soavi, e quivi hanno sparse le loro offerte da spandere. 026 EZE 020 029 Ed io dissi loro: Che cosa [è] l'alto luogo, dove voi andate? egli è pure stato [sempre] chiamato: Alto luogo, fino a questo giorno. 026 EZE 020 030 Per tanto, di' alla casa d'Israele: Così ha detto il Signore Iddio: Mentre voi vi contaminate nella via de' vostri padri, e fornicate dietro alle loro abbominazioni; 026 EZE 020 031 e vi contaminate in tutti i vostri idoli, infino al dì d'oggi, offerendo le vostre offerte, [e] facendo passare i vostri figliuoli per lo fuoco; sarei io di vero ricercato da voi, o casa d'Israele? [come] io vivo, dice il Signore Iddio, io non son ricercato da voi. 026 EZE 020 032 E ciò che v'immaginate nel vostro spirito non avverrà per modo alcuno; in quanto dite: Noi saremo come le genti, come le nazioni de' paesi, servendo al legno, ed alla pietra. 026 EZE 020 033 [Come] io vivo, dice il Signore Iddio, io regnerò sopra voi con man forte, e con braccio steso, e con ira sparsa; 026 EZE 020 034 e vi trarrò fuori d'infra i popoli, e vi raccoglierò da' paesi, dove sarete stati dispersi, con man forte, e con braccio steso, e con ira sparsa. 026 EZE 020 035 E vi condurrò nel deserto de' popoli, e quivi verrò a giudicio con voi, a faccia a faccia. 026 EZE 020 036 Siccome io venni a giudicio co' padri vostri nel deserto del paese di Egitto, così verrò a giudicio con voi, dice il Signore Iddio; 026 EZE 020 037 e vi farò passar sotto la verga, e vi metterò ne' legami del patto; 026 EZE 020 038 e metterò da parte, d'infra voi, i ribelli, e quelli che si rivoltano da me; io li trarrò fuor del paese delle lor dimore, ma pur non entreranno nel paese d'Israele; e voi conoscerete che io [sono] il Signore. 026 EZE 020 039 Voi dunque, o casa d'Israele, così ha detto il Signore Iddio: Andate, servite ciascuno a' vostri idoli; sì, poscia che voi non mi volete ascoltare; e non profanate più il mio santo Nome con le vostre offerte, e co' vostri idoli. 026 EZE 020 040 Perciocchè nel mio monte santo, nell'alto monte d'Israele, dice il Signore Iddio, quivi mi servirà tutta quanta la casa d'Israele, [che sarà] nella terra; quivi li gradirò, e quivi richiederò le vostre offerte, e le primizie de' vostri doni, con tutte le vostre cose consacrate. 026 EZE 020 041 Io vi gradirò co' [vostri] soavi odori, dopo che vi avrò tratti fuori d'infra i popoli, e vi avrò raccolti da' paesi, dove sarete stati dispersi; e mi santificherò in voi nel cospetto delle nazioni. 026 EZE 020 042 E voi conoscerete che io [sono] il Signore, quando vi avrò condotti nella terra d'Israele, nel paese del quale io levai la mano, che io lo darei a' vostri padri. 026 EZE 020 043 E quivi voi vi ricorderete delle vostre vie, e di tutti i vostri fatti, per li quali vi siete contaminati; e vi accorerete appo voi stessi per tutti i mali che avete commessi. 026 EZE 020 044 E conoscerete che io [sono] il Signore, quando avrò operato inverso voi, per l'amor del mio Nome; non secondo le vostre vie malvage, nè secondo i vostri fatti corrotti, o casa d'Israele, dice il Signore Iddio. 026 EZE 020 045 LA parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 020 046 Figliuol d'uomo, volgi la tua faccia verso la parte australe, e parla contro al Mezzodì, e profetizza contro alla selva del campo meridionale; 026 EZE 020 047 e di' alla selva del Mezzodì: Ascolta la parola del Signore: Così ha detto il Signore Iddio: Ecco, io accendo in te un fuoco che consumerà in te ogni albero verde, ed ogni albero secco; la fiamma del suo incendio non si spegnerà, ed ogni faccia ne sarà divampata, dal Mezzodì fino al Settentrione. 026 EZE 020 048 Ed ogni carne vedrà che io, il Signore, avrò acceso quello; egli non si spegnerà. 026 EZE 020 049 Ed io dissi: Ahi lasso me! Signore Iddio; costoro dicon di me: [Quest'uomo] non [è] egli un dicitor di parabole? 026 EZE 021 001 E la parola del Signore mi fu [indirizzata], dicendo: 026 EZE 021 002 Figliuol d'uomo, volgi la tua faccia verso Gerusalemme, e parla contro a' luoghi santi, e profetizza contro alla terra d'Israele; e di' alla terra d'Israele: 026 EZE 021 003 Così ha detto il Signore: Eccomi contro a te; io trarrò la mia spada dal suo fodero, e distruggerò di te il giusto, e l'empio. 026 EZE 021 004 Perciocchè io [ho determinato] di distruggere di te il giusto, e l'empio, perciò sarà tratta la mia spada fuor del suo fodero contro ad ogni carne, dal Mezzodì fino al Settentrione. 026 EZE 021 005 Ed ogni carne conoscerà che io, il Signore, avrò tratta la mia spada, fuor del suo fodero; ella non [vi] sarà più rimessa. 026 EZE 021 006 Oltre a ciò, tu, figliuol d'uomo, sospira; sospira con rottura di lombi, e con amaritudine, nel cospetto loro. 026 EZE 021 007 E quando ti diranno: Perchè sospiri? di': Per lo grido; perciocchè [la cosa] viene; ed ogni cuore si struggerà, e ogni mano diverrà rimessa, ed ogni spirito si verrà meno, e tutte le ginocchia si dissolveranno in acqua; ecco, [la cosa] viene, e sarà messa ad effetto, dice il Signore Iddio. 026 EZE 021 008 Poi la parola del Signore mi fu [indirizzata], dicendo: 026 EZE 021 009 Figliuol d'uomo, profetizza, e di': Così ha detto il Signore: Di': La spada, la spada è aguzzata, ed anche è forbita; 026 EZE 021 010 è aguzzata, per fare una grande uccisione; è forbita, acciocchè folgori; ci portremmo noi rallegrare, o scettro del mio figliuolo, che sprezzi ogni legno? 026 EZE 021 011 E il [Signore] l'ha data a forbire, per impugnarla; è una spada aguzzata, e forbita, per darla in mano d'un ucciditore. 026 EZE 021 012 Grida, ed urla, o figliuol d'uomo; perciocchè ella [è] contro il mio popolo; ella [è] contro a tutti i principi d'Israele; il mio popolo [non] è [altro] che uomini atterrati per la spada; perciò, percuotiti in su la coscia. 026 EZE 021 013 Perciocchè una prova è stata fatta; e che dunque, se anche lo scettro sprezzante non sarà più? dice il Signore Iddio. 026 EZE 021 014 Tu adunque, figliuol d'uomo, profetizza, e battiti a palme; la spada sarà raddoppiata fino a tre volte; essa [è] la spada degli uccisi; la spada del grande ucciso che penetrerà fin dentro alle lor camerette. 026 EZE 021 015 Io ho posto lo spavento della spada sopra tutte le lor porte, per far che [ogni] cuore si strugga, e per moltiplicar le ruine; ahi lasso me! ella è apparecchiata per folgorare; è aguzzata per ammazzare. 026 EZE 021 016 [O spada], giugni a [man] destra, colpisci a sinistra, dovunque la tua faccia sarà dirizzata. 026 EZE 021 017 Io altresì mi batterò a palme, ed acqueterò la mia ira. Io, il Signore, ho parlato. 026 EZE 021 018 La parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 021 019 Or tu, figliuol d'uomo, fatti due vie, dalle quali venga la spada del re di Babilonia; escano amendue d'una stessa terra; ed appiana un certo spazio; appiana[lo] in capo d'una strada di città. 026 EZE 021 020 Fa' una via, per la quale la spada venga contro a Rabba de' figliuoli di Ammon; ed [un'altra, per la quale venga] in Giuda contro a Gerusalemme, [città] forte. 026 EZE 021 021 Perciocchè il re di Babilonia si è fermato in una forca di strada, in un capo di due vie, per prendere augurio; egli ha sparse le saette, ha domandati gl'idoli, ha riguardato nel fegato. 026 EZE 021 022 L'augurio è stato, [ch'egli si volgesse] dalla man destra, [verso] Gerusalemme, per rizzar contro ad essa dei trabocchi, per aprir la bocca con uccisione, per alzar la voce con istormo, per rizzar trabocchi contro alle porte, per fare argini, per edificar bastie. 026 EZE 021 023 Ma ciò è parso un augurio vano a quelli che aveano loro fatti [molti] giuramenti; ma ora egli rammemorerà loro l'iniquità; acciocchè sieno presi. 026 EZE 021 024 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Perciocchè voi riducete a memoria la vostra iniquità; palesandosi i vostri misfatti, e mostrandosi i vostri peccati in tutti i vostri fatti; perciocchè, [dico], voi [la] riducete a memoria, voi sarete presi a [forza di] mano. 026 EZE 021 025 E tu, empio profano, principe d'Israele, il cui giorno è venuto, nel tempo del colmo dell'iniquità; 026 EZE 021 026 così ha detto il Signore Iddio: Togli cotesta benda reale, e leva via cotesta corona; ella non [sarà più] dessa; io innalzerò colui che è basso, ed abbasserò colui che è innalzato. 026 EZE 021 027 Io la riverserò, la riverserò, la riverserò; ed ella non sarà più dessa, fin che venga colui a cui appartiene il giudicio; ed io gliela darò. 026 EZE 021 028 E tu, figliuol d'uomo, profetizza, e di': Così ha detto il Signore Iddio, intorno a' figliuoli di Ammon, ed intorno al lor vituperio: Di' adunque: La spada, la spada è sguainata; ella è forbita per ammazzare, per consumare, per folgorare. 026 EZE 021 029 Mentre ti si veggono [visioni di] vanità, mentre ti s'indovina menzogna, mettendoti sopra il collo degli empi uccisi, il cui giorno è venuto, nel tempo del colmo dell'iniquità; 026 EZE 021 030 rimetterebbesi [quella spada] nel suo fodero? Io ti giudicherò nel luogo stesso ove sei stata creata, nel tuo natio paese; 026 EZE 021 031 e spanderò sopra te il mio cruccio; io soffierò nel fuoco della mia indegnazione contro a te, e ti darò in man d'uomini insensati, artefici di distruzione. 026 EZE 021 032 Tu sarai per pastura del fuoco; il tuo sangue sarà in mezzo del paese; tu non sarai [più] ricordata; perciocchè io, il Signore, ho parlato. 026 EZE 022 001 LA parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 022 002 E tu, figliuol d'uomo, non giudicherai tu, non giudicherai tu la città di sangue, e non le farai tu conoscere tutte le sue abbominazioni? Di' adunque: 026 EZE 022 003 Così ha detto il Signore Iddio: Il tempo della città che spande il sangue dentro di sè, e che fa degl'idoli contro a sè stessa, per contaminarsi, viene. 026 EZE 022 004 Tu ti sei resa colpevole per lo tuo sangue, che tu hai sparso; e ti sei contaminata per li tuoi idoli, che tu hai fatti; ed hai fatti avvicinare i tuoi giorni, e sei giunta al[la fine de]'tuoi anni; perciò, ti ho messa in vituperio appo le nazioni, e in derizione appo tutti i paesi. 026 EZE 022 005 I paesi che son vicini, e quelli che son lontani di te, si faran beffe di te, o [tu] contaminata di fama, grande in ruina. 026 EZE 022 006 Ecco, i principi d'Israele, dentro di te, si son dati a spandere il sangue, ciascuno secondo il suo potere. 026 EZE 022 007 Si è sprezzato in te padre, e madre; si è usata storsione contra il forestiere in mezzo di te; si è oppressato in te l'orfano, e la vedova. 026 EZE 022 008 Tu hai sprezzate le mie cose sante, ed hai profanati i miei sabati. 026 EZE 022 009 Uomini sparlatori, e calunniatori sono stati in mezzo di te, per ispandere il sangue; e si è mangiato in te sopra i monti; si son commesse scelleratezze in mezzo di te. 026 EZE 022 010 Le vergogne del padre si sono scoperte in te; si è sforzata in te la donna appartata per la sua immondizia. 026 EZE 022 011 L'uno ha commessa abbominazione con la moglie del suo prossimo; l'altro ha contaminata la sua nuora con iscelleratezza; e l'altro ha violata la sua sorella, figliuola di suo padre, dentro di te. 026 EZE 022 012 Si son presi presenti in te, per ispandere il sangue; tu hai presa usura, e vantaggio, ed hai frodati i tuoi prossimi con oppressione, e mi hai dimenticato, dice il Signore Iddio. 026 EZE 022 013 Laonde ecco, io mi son battuto a palme, per la tua avarizia, che hai usata; e per lo tuo sangue che è stato in mezzo di te. 026 EZE 022 014 Potrà il cuor tuo esser fermo, o le tue mani esser forti al tempo che io opererò contro a te? Io, il Signore, ho parlato, ed altresì opererò. 026 EZE 022 015 E ti dispergerò fra le nazioni, io ti sventolerò per i paesi, e farò venir meno in te la tua immondizia. 026 EZE 022 016 E tu sarai profanata dentro di te, nel cospetto delle nazioni; e conoscerai che io [sono] il Signore. 026 EZE 022 017 La parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 022 018 Figliuol d'uomo, la casa d'Israele mi è divenuta schiuma; tutti quanti [son] rame, e stagno, e ferro, e piombo, in mezzo d'un fornello; son divenuti schiuma d'argento. 026 EZE 022 019 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Perciocchè voi tutti siete divenuti schiume, però, ecco, io vi raduno in mezzo di Gerusalemme. 026 EZE 022 020 [Come] si raduna l'argento, e il rame, e il ferro, e il piombo, e lo stagno, in mezzo d'un fornello, per soffiarvi su il fuoco per fonder [quelle cose: ] così [vi] raccorrò nella mia ira, e nel mio cruccio, e vi porrò [quivi], e vi struggerò. 026 EZE 022 021 Così vi radunerò, e soffierò sopra voi nel fuoco della mia indegnazione; e voi sarete strutti in mezzo di quella. 026 EZE 022 022 Come l'argento si strugge nel fornello, così sarete strutti in mezzo di quella; e voi conoscerete che io, il Signore, avrò versata l'ira mia sopra voi. 026 EZE 022 023 La parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 022 024 Figliuol d'uomo, dille: Tu [sei] un paese [che] non sei stato nettato, che non sei stato bagnato d'alcuna pioggia nel giorno del cruccio. 026 EZE 022 025 [Vi è] una cospirazione de' suoi profeti in mezzo di lei; han divorate le anime come un leone ruggente, che rapisce la preda; han tolte le facoltà, e le cose preziose; han moltiplicate le vedove in mezzo di essa. 026 EZE 022 026 I suoi sacerdoti han violata la mia Legge, ed han profanate le mie cose sante; non han posta differenza tra la cosa santa, e la profana, e non hanno insegnato a [discerner] tra la cosa monda, e l'immonda; e si sono turati gli occhi, per non prender guardia a' miei sabati, ed io sono stato profanato nel mezzo di loro. 026 EZE 022 027 I suoi principi [sono stati] dentro di essa come lupi che rapiscono la preda, spandendo il sangue, [e] distruggendo le anime, per saziar la loro avarizia. 026 EZE 022 028 E i suoi profeti han fatto loro uno smalto mal tegnente; hanno avute visioni di vanità, ed hanno loro indovinata menzogna, dicendo: Così ha detto il Signore Iddio; benchè il Signore non avesse parlato. 026 EZE 022 029 Il popolo del paese ha fatte delle storsioni, e rapine, ed han fatta violenza al povero, ed al bisognoso; hanno oppressato il forestiere, senza [che gli si sia fatta] ragione. 026 EZE 022 030 Ed io ho cercato d'infra loro alcuno che facesse alcun riparo; e che si presentasse davanti a me alla rottura, per lo paese; acciocchè io non lo desertassi; ma non ne ho trovato alcuno. 026 EZE 022 031 Perciò, io spanderò sopra loro l'ira mia; io li consumerò col fuoco della mia indegnazione; io renderò loro la lor via in sul capo, dice il Signore Iddio. 026 EZE 023 001 LA parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 023 002 Figliuol d'uomo, [vi erano] due donne, figliuole d'una medesima madre, 026 EZE 023 003 le quali fornicarono in Egitto nella lor giovanezza; quivi furono premute le lor mammelle, e quivi fu compresso il seno della lor verginità. 026 EZE 023 004 Or i nomi loro [sono: ] Ohola, la maggiore; ed Oholiba, sua sorella; ma esse divennero mie, e mi partorirono figliuoli, e figliuole; ed i lor nomi [sono: ] d'Ohola, Samaria; e d'Oholiba, Gerusalemme. 026 EZE 023 005 Ed Ohola ha fornicato, [ricevendo altri] in luogo mio, e si è innamorata de' suoi amanti, degli Assiri, [suoi] vicini; 026 EZE 023 006 vestiti di giacinto, principi, e satrapi, giovani vaghi tutti quanti, cavalieri montati sopra cavalli. 026 EZE 023 007 E si è abbondonata a fornicar con loro, [che erano] tutti la scelta de' figliuoli di Assur; e si è contaminata con tutti gl'idoli di coloro, de' quali ella si era innamorata. 026 EZE 023 008 E con tutto ciò, ella non ha lasciate le sue fornicazioni di Egitto; perciocchè [gli Egizi] erano giaciuti con lei nella sua giovanezza, ed aveano compresso il seno della sua verginità, ed aveano sparse le lor fornicazioni sopra lei. 026 EZE 023 009 Perciò, io l'ho data in man de' suoi amanti, in man de' figliuoli di Assur, de' quali ella si era innamorata. 026 EZE 023 010 Essi hanno scoperte le sue vergogne, hanno presi i suoi figliuoli, e le sue figliuole, ed hanno uccisa lei con la spada; ed ella è stata famosa fra le donne, ed essi hanno eseguiti giudicii sopra lei. 026 EZE 023 011 E la sua sorella Oholiba ha veduto ciò, e si è corrotta ne' suoi innamoramenti più di lei; e nelle sue fornicazioni, più che la sua sorella nelle sue. 026 EZE 023 012 Ella si è innamorata de' figliuoli di Assur, suoi vicini, principi, e satrapi, vestiti perfettamente, cavalieri montati sopra cavalli, giovani vaghi tutti quanti. 026 EZE 023 013 Ed io ho veduto ch'ella si era contaminata, che amendue seguivano un medesimo procedere. 026 EZE 023 014 Anzi, che [questa] ha sopraggiunto alle fornicazioni [dell'altra]; perciocchè avendo veduti degli uomini ritratti in su la parete, delle immagini di Caldei, dipinte di minio, 026 EZE 023 015 cinte di cinture sopra i lor lombi, con delle tiare tinte in sul capo, d'aspetto di capitani tutte quante, di' sembianza di figliuoli di Babilonia, del paese de' Caldei, lor terra natia, 026 EZE 023 016 ella se n'è innamorata, per lo sguardo degli occhi suoi, ed ha lor mandati ambasciatori nel [paese dei] Caldei. 026 EZE 023 017 Ed i figliuoli di Babilonia son venuti con lei a giacitura amorosa, e l'hanno contaminata con la lor fornicazione, ed ella si è contaminata con loro; e poi l'animo suo si è stolto da loro. 026 EZE 023 018 Ella adunque ha pubblicate le sue fornicazioni, ed ha scoperte le sue vergogne; laonde l'animo mio si è stolto da lei, siccome si era stolto dalla sua sorella. 026 EZE 023 019 E pure anch'ella ha accresciute le sue fornificazioni, ricordandosi dei giorni della sua giovanezza, quando fornicava nel paese di Egitto; 026 EZE 023 020 e si è innamorata [degli Egizi], più che le lor concubine stesse; perciocchè la lor carne [è] carne d'asini, e il lor flusso [è] flusso di cavalli. 026 EZE 023 021 Così tu sei tornata alla scelleratezza della tua fanciullezza, quando le tue mammelle furon compresse dagli Egizi, a cagione de' tuoi seni di fanciulla. 026 EZE 023 022 Perciò, Oholiba, così ha detto il Signore Iddio: Ecco, io eccito contro a te i tuoi amanti, da' quali l'animo tuo si è stolto; e li farò venire sopra te d'ogni intorno. 026 EZE 023 023 [Cioè: ] i figliuoli di Babilonia, e tutti i Caldei; [que' di] Pecod, di Soa, di Coa, e tutti i figliuoli di Assur con loro, giovani vaghi, principi, e satrapi, tutti quanti; capitani, ed [uomini] famosi, montati sopra cavalli tutti quanti. 026 EZE 023 024 E verranno contro a te [con] carri, [con] carrette, e [con] ruote, e con gran raunata di genti; porranno contro a te d'ogn'intorno scudi, e targhe, ed elmi; ed io metterò in lor potere il [far] giudicio, ed essi ti giudicheranno de' lor giudicii. 026 EZE 023 025 Ed io eseguirò la mia gelosia contro a te, ed essi opereranno inverso te con ira; ti taglieranno il naso, e gli orecchi, e ciò che di te sarà rimasto caderà per la spada; prenderanno i tuoi figliuoli, e le tue figliuole; e il tuo rimanente sarà consumato per lo fuoco. 026 EZE 023 026 E ti spoglieranno dei tuoi vestimenti, e rapiranno gli ornamenti della tua magnificenza. 026 EZE 023 027 Ed io farò venir meno in te la tua scelleratezza, e la tua fornicazione, nel paese di Egitto; e tu non leverai [più] gli occhi a loro, e non ricorderai più l'Egitto. 026 EZE 023 028 Perciocchè, così ha detto il Signore Iddio: Ecco, io ti do in man di coloro che tu odii: in man di coloro da' quali l'animo tuo si è stolto. 026 EZE 023 029 Ed essi procederanno teco con odio, e rapiranno tutti i tuoi beni, e ti lasceranno ignuda, e scoperta; e sarà palesata la turpitudine delle tue fornicazioni, e la tua scelleratezza, e le tue prostituzioni. 026 EZE 023 030 Io ti farò queste cose, perciocchè tu hai fornicato dietro alle genti; perciocchè tu ti sei contaminata co' loro idoli. 026 EZE 023 031 Tu sei camminata nella via della tua sorella; io altresì ti darò in mano la sua coppa. 026 EZE 023 032 Così ha detto il Signore Iddio: Tu berrai la coppa profonda, e larga, della tua sorella; tu sarai in derisione, ed in ischerno; [quella coppa sarà] di gran capacità. 026 EZE 023 033 Tu sarai ripiena di ebbrezza, e di affanno, per la coppa della desolazione, e del disertamento, per la coppa di Samaria, tua sorella. 026 EZE 023 034 E tu la berrai, e la succerai, e ne spezzerai i testi, e ti strapperai le mammelle; perciocchè io ho parlato, dice il Signore Iddio. 026 EZE 023 035 Perciò così ha detto il Signore Iddio: Perciocchè tu mi hai dimenticato, e mi hai gettato dietro alle spalle, tu altresì porta la tua scelleratezza, e le tue fornicazioni. 026 EZE 023 036 Poi il Signore mi disse: Figliuol d'uomo, non giudicherai tu Ohola, ed Oholiba? or dichiara loro le loro abbominazioni. 026 EZE 023 037 Perciocchè han commesso adulterio, e [vi è] del sangue nelle lor mani, ed han commesso adulterio co' loro idoli; ed anche han fatti passar [per lo fuoco] i lor figliuoli, i quali mi aveano partoriti, per consumar[li]. 026 EZE 023 038 Ancor questo mi han fatto: in quel medesimo giorno hanno contaminato il mio santuario, ed han profanati i miei sabati. 026 EZE 023 039 E dopo avere scannati i lor figliuoli a' loro idoli, son venute in quel medesimo giorno nel mio santuario, per profanarlo; ed ecco, così han fatto dentro della mia Casa. 026 EZE 023 040 Ed oltre a ciò, han mandato ad uomini, vegnenti di lontano, i quali, tosto che il messo è stato loro mandato, son venuti; ed alla [giunta] loro, tu ti sei lavata, tu ti sei lisciato il viso, e ti sei adorna di ornamenti. 026 EZE 023 041 E ti sei posta a sedere sopra un letto magnifico, davanti al quale [era] una tavola apparecchiata; e sopra quella tu hai posti i miei profumi, ed i miei olii odoriferi. 026 EZE 023 042 Quivi [è stato] uno strepito di moltitudine sollazzante; ed oltre agli uomini della turba del popolazzo, sono stati introdotti degli ubriachi del deserto; i quali han poste delle maniglie in su le mani di quelle [due donne], ed una corona di gloria sopra le lor teste. 026 EZE 023 043 Ed io ho detto di quella, invecchiata in adulterii: Ora fornicheranno essi con lei a suo modo. 026 EZE 023 044 Altri dunque è venuto a lei, come si viene ad una meretrice; così son venuti coloro ad Ohola, e ad Oholiba, donne scellerate. 026 EZE 023 045 Perciò, gli uomini giusti le giudicheranno, come si giudicano le adultere, e quelle che spandono il sangue; conciossiachè esse [sieno] adultere, ed abbiano del sangue nelle lor mani. 026 EZE 023 046 Perciocchè, così ha detto il Signore Iddio: Io fo venir contro a loro una [gran] raunata [di genti], e le metterò in turbamento ed in preda. 026 EZE 023 047 E [quella] raunata le lapiderà con pietre, e le taglierà a pezzi con le sue spade; ucciderà i lor figliuoli, e le lor figliuole, e brucerà le lor case col fuoco. 026 EZE 023 048 Ed io farò cessar la scelleratezza nel paese; e tutte le donne saranno ammaestrate a non fare secondo le vostre scelleratezze. 026 EZE 023 049 E [coloro] vi metteranno la vostra scelleratezza addosso; e voi porterete i peccati de' vostri idoli, e conoscerete che io [sono] il Signore Iddio. 026 EZE 024 001 OR nell'anno nono, del decimo mese, nel decimo [giorno] del mese, la parola del Signore mi fu [indirizzata] dicendo: 026 EZE 024 002 Figliuol d'uomo, scriviti il nome di questo giorno, di questo stesso giorno; il re di Babilonia si è posto sopra Gerusalemme questo stesso giorno. 026 EZE 024 003 E proponi una parabola a questa casa ribelle, e di' loro: Così ha detto il Signore Iddio: Metti la pignatta [al fuoco]; metti[vela] ed anche versavi dentro dell'acqua. 026 EZE 024 004 Raccogli i suoi pezzi [di carne] dentro di essa, ogni buon pezzo, coscia, e spalla; empi[la] della scelta delle ossa. 026 EZE 024 005 Prendi delle migliori bestie della greggia, e anche disponi le ossa nel fondo di essa; falla bollire a gran bollori, e sieno anche le sue ossa cotte dentro di essa. 026 EZE 024 006 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Guai alla città di sangue, alla pignatta, che ha dentro di sè la sua bruttura, la cui bruttura non è uscita fuori! vuotala a pezzo a pezzo; non traggasi la sorte sopra essa. 026 EZE 024 007 Conciossiachè il suo sangue [sia stato] in mezzo di lei; essa l'ha posto sopra un sasso liscio, non l'ha sparso in terra, per coprirlo di polvere. 026 EZE 024 008 [Io altresì], montando in ira, per far vendetta, metterò il suo sangue sopra un sasso liscio, acciocchè non sia coperto. 026 EZE 024 009 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Guai alla città di sangue! anch'io farò una grande stipa; 026 EZE 024 010 mettendovi legne assai, accendendo il fuoco, e facendo consumar la carne, e riducendo[la ad esser come] una composizione di odori; talchè anche le ossa saranno arse. 026 EZE 024 011 Poi facendola star vuota sopra le sue brace; acciocchè si riscaldi, e sia bruciato il suo rame, e che la sua bruttura sia strutta in mezzo di essa, e che la sua schiuma sia consumata. 026 EZE 024 012 Ella si è affaticata intorno a cose vane, e la sua grossa schiuma non è uscita fuor di lei; la sua schiuma [non è uscita] per lo fuoco. 026 EZE 024 013 [Vi è] scelleratezza nella tua immondizia; perciocchè io ti avea nettata, e tu non sei stata netta; tu non sarai più nettata della tua immondizia, finchè io abbia acquetata l'ira mia sopra te. 026 EZE 024 014 Io, il Signore, ho parlato; [la cosa] avverrà, ed io l'eseguirò; io non la rivocherò, e non risparmierò, e non mi pentirò. Coloro ti giudicheranno secondo le tue vie, e secondo i tuoi fatti, dice il Signore Iddio. 026 EZE 024 015 La parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 024 016 Figliuol d'uomo, ecco, io ti tolgo il desio de' tuoi occhi, per una piaga; e tu, non far[ne] cordoglio, e non pianger[ne], e non ispander[ne] lagrime. 026 EZE 024 017 Rimanti di sospirare, non far duolo di morto; legati la tua tiara in sul capo, e mettiti le tue scarpe ne' piedi, e non velarti il labbro disopra, e non mangiare il pan delle persone afflitte. 026 EZE 024 018 Io parlai adunque la mattina al popolo, e la sera la mia moglie morì; e la mattina [seguente] feci come mi era stato comandato. 026 EZE 024 019 E il popolo mi disse: Non ci dichiarerai tu ciò che ci [significano] queste cose che tu fai? 026 EZE 024 020 Ed io risposi loro: La parola del Signore mi è stata [indirizzata], dicendo: 026 EZE 024 021 Di' alla casa d'Israele: Così ha detto il Signore Iddio: Ecco, io profano il mio santuario, la magnificenza della vostra forza, il desio degli occhi vostri, e la tenerezza delle anime vostre; e i vostri figliuoli, e le vostre figliuole, che voi avete lasciate, caderanno per la spada. 026 EZE 024 022 E voi farete come ho fatto io; voi non vi velerete il labbro di sopra, e non mangerete il pane delle persone afflitte; 026 EZE 024 023 ed avrete le vostre tiare in su la testa, e le vostre scarpe ne' piedi; non farete cordoglio, e non piangerete; ma vi struggerete per le vostre iniquità, e gemerete l'un con l'altro. 026 EZE 024 024 Ed Ezechiele vi sarà per segno; voi farete del tutto come egli ha fatto; quando ciò sarà avvenuto, voi conoscerete che io [sono] il Signore Iddio. 026 EZE 024 025 E quant'è a te, figliuol d'uomo, nel giorno che io torrò loro la lor forza, la gioia della lor gloria, il desio degli occhi loro, e l'intento delle anime loro, i lor figliuoli, e le lor figliuole; 026 EZE 024 026 in quel giorno, colui che sarà scampato non verrà egli a te, per fartene saper le novelle? 026 EZE 024 027 In quel giorno la bocca tua ti sarà aperta, [per parlar] con colui che sarà scampato, e tu parlerai, e non sarai più mutolo, e sarai loro per segno; ed essi conosceranno che io [sono] il Signore. 026 EZE 025 001 LA parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 025 002 Figliuol d'uomo, volgi la tua faccia verso i figliuoli di Ammon, e profetizza contro a loro; 026 EZE 025 003 e di' a' figliuoli di Ammon: Ascoltate la parola del Signore Iddio: Così ha detto il Signore Iddio: Perciocchè tu hai detto: Eia! contro al mio santuario, perchè era profanato; e contro alla terra d'Israele, perchè era desolata; e contro alla casa di Giuda, perchè andavano in cattività; 026 EZE 025 004 perciò, ecco io ti do in eredità a' figliuoli d'Oriente, ed essi porranno i lor castelli in te, e rizzeranno in te i lor padiglioni; essi mangeranno i tuoi frutti, e berranno il tuo latte. 026 EZE 025 005 Ed io ridurrò Rabba in albergo di cammelli, e [il luogo de]'figliuoli di Ammon in mandra di pecore; e voi conoscerete che io [sono] il Signore. 026 EZE 025 006 Imperocchè, così ha detto il Signore Iddio: Perciocchè tu ti sei battuta a palme, ed hai scalpitata [la terra] co' piedi, e oltre a tutto il tuo sprezzo, tu ti sei rallegrata nell'animo per lo paese d'Israele; 026 EZE 025 007 per questo, ecco, io stendo la mia mano sopra te, e ti darò in preda alle nazioni, e ti sterminerò d'infra i popoli, e ti farò perire d'infra i paesi; io ti distruggerò, e tu conoscerai che io [sono] il Signore. 026 EZE 025 008 Così ha detto il Signore Iddio: Perciocchè Moab e Seir hanno detto: Ecco, la casa di Giuda [è] come tutte le [altre] nazioni; 026 EZE 025 009 perciò, ecco, io aprirò il lato di Moab, dal canto delle città, dal canto delle sue città, [che sono] all'estremità del suo paese; il bel paese di Bet-iesimot, di Baal-meon, e di Chiriataim, a' figliuoli d'Oriente; 026 EZE 025 010 oltre al paese dei figliuoli di Ammon, il quale io ho loro dato in eredità; acciocchè i figliuoli di Ammon non sieno più mentovati fra le nazioni. 026 EZE 025 011 E farò giudicii sopra Moab, ed essi conosceranno ch'io [sono] il Signore. 026 EZE 025 012 Così ha detto il Signore Iddio: Per ciò che Edom ha fatto, prendendo vendetta della casa di Guida; perchè si son renduti colpevoli, vendicandosi di loro; 026 EZE 025 013 perciò così ha detto il Signore Iddio: Io stenderò la mia mano sopra Edom, e ne sterminerò uomini e bestie; e lo ridurrò in deserto, fin da Teman; e caderanno per la spada fino a Dedan. 026 EZE 025 014 E farò la mia vendetta sopra Edom, per man del mio popolo Israele; ed essi opereranno contro ad Edom secondo la mia ira, e secondo il mio cruccio; ed essi conosceranno la mia vendetta, dice il Signore Iddio. 026 EZE 025 015 Così ha detto il Signore Iddio: Perciocchè i Filistei son proceduti con vendetta, ed hanno presa vendetta, per isprezzo, con diletto, per distruggere per inimicizia antica; 026 EZE 025 016 perciò, così ha detto il Signore Iddio: Ecco, io stendo la mia mano sopra i Filistei, e sterminerò i Cheretei, e distruggerò il rimanente del lito del mare. 026 EZE 025 017 E farò sopra loro gran vendette, con castighi d'ira; ed essi conosceranno che io [sono] il Signore, quando avrò eseguite le mie vendette sopra loro. 026 EZE 026 001 Ed avvenne, nell'anno undecimo, nel primo [giorno] del mese, che la parola del Signore mi fu [indirizzata], dicendo: 026 EZE 026 002 Figliuol d'uomo, perciocchè Tiro ha detto di Gerusalemme: Eia! [quella che era] la porta de' popoli è ruinata, ella è rivolta a me; io mi empierò, ella è deserta; 026 EZE 026 003 perciò, così ha detto il Signore Iddio: Eccomi contro a te, o Tiro; 026 EZE 026 004 e farò salir contro a te molte genti, come il mare fa salir le sue onde. E quelle guasteranno le mura di Tiro, e diroccheranno le sue torri; ed io ne raschierò la polvere, e la renderò simile ad un sasso ignudo. 026 EZE 026 005 Ella sarà in mezzo del mare un luogo da stendervi le reti da pescare: perciocchè io ho parlato, dice il Signore Iddio; e sarà in preda alle genti. 026 EZE 026 006 E le sue città, che [sono] in terra ferma, saran messe a fil di spada; e conosceranno che io [sono] il Signore. 026 EZE 026 007 Perciocchè, così ha detto il Signore Iddio: Ecco, io fo venire di Settentrione, contro a Tiro, Nebucadnesar, re di Babilonia, re dei re, con cavalli, e con carri, e con cavalieri, e con raunata di gente, e molto popolo. 026 EZE 026 008 Egli metterà a fil di spada le tue città, che [sono] in terra ferma; e rizzerà contro a te delle bastie, e farà contro a te degli argini, e leverà contro a te lo scudo; 026 EZE 026 009 e percoterà le tue mura co' suoi trabocchi, e diroccherà le tue torri co' suoi picconi. 026 EZE 026 010 Cotanto sarà grande la moltitudine dei suoi cavalli, che la lor polvere ti coprirà; per lo strepito de' cavalieri, e delle ruote, e de' carri, le tue mura tremeranno, quando egli entrerà dentro alle tue porte, come si entrà in una città sforzata. 026 EZE 026 011 Egli calcherà tutte le tue strade con le unghie de' suoi cavalli, ucciderà il tuo popolo con la spada, e le statue della tua gloria caderanno a terra. 026 EZE 026 012 Ed essi prederanno le tue facoltà, e ruberanno le tue mercatanzie, e disfaranno le tue mura, e distruggeranno le tue belle case, e getteranno in mezzo delle acque le tue pietre, e il tuo legname, e la tua polvere. 026 EZE 026 013 Ed io farò cessar lo strepito delle tue canzoni, e il suono delle tue cetere non sarà più udito. 026 EZE 026 014 Ed io ti renderò simile ad un sasso ignudo; tu sarai un luogo da stender le reti da pescare, tu non sarai più riedificata; perciocchè io, il Signore, ho parlato, dice il Signore Iddio. 026 EZE 026 015 Così ha detto il Signore Iddio a Tiro: Le isole non tremeranno esse per lo romore della tua caduta, quando i feriti gemeranno, quando l'uccisione si farà in mezzo di te? 026 EZE 026 016 Tutti i principi del mare scenderanno anch'essi d'in su i lor troni, e torranno via i loro ammanti, e spoglieranno i lor vestimenti di ricami; si vestiranno di spaventi, sederanno sopra la terra, e tremeranno ad ogni momento, e saranno attoniti di te. 026 EZE 026 017 E prenderanno a fare un lamento di te, e ti diranno: Come sei perita, tu, che eri abitata da [gente di] marina, città famosa, che eri forte in mare; tu, e i tuoi abitanti, i quali si facevan temere a tutti quelli che dimoravano in te! 026 EZE 026 018 Ora le isole saranno spaventate nel giorno della tua caduta, e le isole [che son] nel mare saranno conturbate per la tua uscita. 026 EZE 026 019 Perciocchè, così ha detto il Signore Iddio: Quando io ti avrò renduta città deserta, come [son] le città disabitate; quando avrò fatto traboccar sopra te l'abisso, e le grandi acque ti avran coperta; 026 EZE 026 020 e ti avrò fatta scendere, con quelli che scendono nella fossa, al popolo antico; e ti avrò stanziata nelle più basse parti della terra, ne' luoghi desolati ab antico, con quelli che scendono nella fossa, acciocchè tu non sii [mai più] abitata, allora rimetterò la gloria nella terra de' viventi. 026 EZE 026 021 Io farò che tu non sarai altro che spaventi, e tu non [sarai] più; e sarai cercata, ma non sarai giammai più in perpetuo trovata, dice il Signore Iddio. 026 EZE 027 001 LA parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 027 002 E tu, figliuol d'uomo, prendi a far lamento di Tiro. 026 EZE 027 003 E di' a Tiro, che è posta all'entrata del mare, che mercanteggia co' popoli in molte isole: Così ha detto il Signore Iddio: O Tiro, tu hai detto: Io [son] compiuta in bellezza. 026 EZE 027 004 I tuoi confini [erano] nel cuor del mare; i tuoi edificatori ti aveano fatta compiutamente bella. 026 EZE 027 005 Fabbricavano tutte le tue [navi di] tavole d'abeti di Senir; prendevano de' cedri del Libano, per farti degli alberi di nave; 026 EZE 027 006 facevano i tuoi remi di querce di Basan; facevano i tuoi tavolati di avorio, e di legno di busso, [che era portato] dalle isole di Chittim. 026 EZE 027 007 Il fin lino di Egitto, lavorato a ricami, era ciò che tu spiegavi in luogo di vela; il giacinto, e la porpora, [venuta] dalle isole di Elisa, erano il tuo padiglione. 026 EZE 027 008 Gli abitanti di Sidon, e di Arvad, erano tuoi vogatori; i tuoi savi, o Tiro, erano in te; erano i tuoi nocchieri. 026 EZE 027 009 Gli anziani di Ghebal, e i suoi savi, erano in te, riparando le tue [navi] sdrucite; tutte le navi del mare, ed i lor marinai, erano in te, per trafficar teco. 026 EZE 027 010 [Que' di] Persia, e di Lud, e di Put, erano tuoi soldati, ne' tuoi eserciti; appiccavano in te lo scudo e l'elmo; essi ti rendevano magnifica. 026 EZE 027 011 I figliuoli di Arvad, e il tuo esercito, [erano] sopra le tue mura, attorno attorno; e i Gammadei erano nelle tue torri, appiccavano le lor targhe alle tue mura d'ogni' intorno; essi aggiungevano perfezione alla tua bellezza. 026 EZE 027 012 [La gente di] Tarsis mercanteggiava teco, con ricchezze d'ogni maniera in abbondanza; frequentavano le tue fiere, con argento, ferro, stagno, e piombo. 026 EZE 027 013 [Que' di] Iavan, di Tubal, e di Mesec, eran tuoi mercatanti; frequentavano i tuoi mercati con anime umane, e vasellamenti di rame. 026 EZE 027 014 [Que' del]la casa di Togarma frequentavano le tue fiere con cavalli, e cavalcatori, e muli. 026 EZE 027 015 I figliuoli di Dedan [erano] tuoi mercatanti; molte isole [passavano per] lo traffico delle tue mani; ti pagavano presenti di denti di avorio, e d'ebano. 026 EZE 027 016 La Siria trafficava teco della moltitudine de' tuoi lavori; frequentava le tue fiere, con ismeraldi, e porpora, e ricami, e bisso, e coralli, e rubini. 026 EZE 027 017 [Que' di] Giuda, e [del] paese d'Israele, erano tuoi mercatanti; frequentavano i tuoi mercati, con grani di Minnit, e Fannag, e miele, e olio, e balsamo. 026 EZE 027 018 Damasco faceva traffico teco della moltitudine de' tuoi lavorii, con robe d'ogni maniera in abbondanza; con vino di Helbon, e con lana candida. 026 EZE 027 019 Dan ancora, e il vagabondo Iavan frequentavano le tue fiere; [e facevano che] ne' tuoi mercati vi era ferro forbito, cassia, e canna odorosa. 026 EZE 027 020 [Que' di] Dedan [erano] tuoi mercatanti, in panni nobili, da cavalli, e da carri, 026 EZE 027 021 Gli Arabi, e tutti i principi di Chedar, negoziavano teco; facevano teco traffico d'agnelli, e di montoni, e di becchi. 026 EZE 027 022 I mercatanti di Seba, e di Raema, trafficavano teco; frequentavano le tue fiere con aromati squisiti, e con pietre preziose d'ogni maniera, e con oro. 026 EZE 027 023 [Que' di] Haran, di Canne, e di Eden, mercatanti di Seba, [e que]'di Assiria, e di Chilmad, trafficavano teco. 026 EZE 027 024 Essi negoziavano teco in grosso, di balle di giacinto, e di ricami, e di casse di vestimenti preziosi, legate di corde, e fatte di legno di cedro. 026 EZE 027 025 Le navi di Tarsis [erano] le tue carovane, ne' tuoi mercati; e tu sei stata ripiena, e grandemente glorificata nel cuor de' mari. 026 EZE 027 026 I tuoi vogatori ti hanno condotta in alto mare; il vento orientale ti ha rotta nel cuor del mare. 026 EZE 027 027 Le tue ricchezze, e le tue fiere, e il tuo traffico, i tuoi marinai, e i tuoi nocchieri, quelli che riparavano le tue navi sdrucite, e i tuoi fattori, e tutta la tua gente di guerra, ch'[era] in te, insieme con tutto il popolo, ch'[era] in mezzo di te, caderanno nel cuor del mare, nel giorno della tua ruina. 026 EZE 027 028 Alla voce del grido de' tuoi nocchieri, le barche tremeranno. 026 EZE 027 029 E tutti quelli che trattano il remo, i marinai, e tutti i nocchieri del mare, smonteranno dalle lor navi, [e] si fermeranno in terra. 026 EZE 027 030 E faranno sentir la lor voce sopra te, e grideranno amaramente, e si getteranno della polvere in sul capo, [e] si voltoleranno nella cenere. 026 EZE 027 031 E per te si dipeleranno, e si cingeranno di sacchi, e piangeranno per te con amaritudine d'animo, con amaro cordoglio. 026 EZE 027 032 E prenderanno a far lamento di te, nelle lor doglianze, e diranno di te ne' lor rammarichii: Chi [era] come Tiro? [chi era] pari a quella che è stata distrutta in mezzo del mare? 026 EZE 027 033 All'uscir delle tue fiere per mare, tu saziavi molti popoli; tu arricchivi i re della terra per l'abbondanza delle tue ricchezze, e del tuo commercio. 026 EZE 027 034 Nel tempo che tu sei stata rotta dal mare, nelle profondità delle acque, la tua mercatanzia, e tutto il tuo popolo son caduti in mezzo di te. 026 EZE 027 035 Tutti gli abitanti delle isole sono stati attoniti di te, e i loro re ne hanno avuto orrore, e ne sono stati conturbati in faccia. 026 EZE 027 036 I mercatanti fra i popoli hanno zufolato sopra te; tu sei divenuta [tutta] spaventi, e tu non [sarai mai più] in perpetuo. 026 EZE 028 001 La parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 028 002 Figliuol d'uomo, di' al principe di Tiro: Così ha detto il Signore Iddio: Perciocchè il tuo cuore si è innalzato, e tu hai detto: Io [son] Dio, io seggo nel seggio di Dio, nel cuor del mare, e pur tu [sei] uomo, e non Dio; ed hai fatto il cuor tuo simile al cuor di Dio; 026 EZE 028 003 ecco, tu [sei] più savio che Daniele; niun segreto ti è nascosto; 026 EZE 028 004 tu hai acquistate [gran] facoltà per la tua sapienza, e per lo tuo intendimento; ed hai adunato oro ed argento ne' tuoi tesori. 026 EZE 028 005 Per la grandezza della tua sapienza, con la tua mercatanzia, tu hai accresciute le tue facoltà; e il cuor tuo si è innalzato per le tue facoltà. 026 EZE 028 006 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Perciocchè tu hai fatto il cuor tuo simile al cuor di Dio; 026 EZE 028 007 perciò, ecco, io fo venir sopra te degli stranieri, i più fieri d'infra le nazioni; ed essi sguaineranno le loro spade contro alla bellezza della tua sapienza, e contamineranno il tuo spendore; 026 EZE 028 008 ti faranno scender nella fossa, e tu morrai delle morti degli uccisi, nel cuor del mare. 026 EZE 028 009 Dirai tu pure: Io [son] Dio, dinanzi a colui che ti ucciderà? ma tu [sarai] pur uomo, e non Dio, nella mano di colui che ti ferirà a morte. 026 EZE 028 010 Tu morrai delle morti degl'incirconcisi, per man di stranieri; perciocchè io ho parlato, dice il Signore Iddio. 026 EZE 028 011 La parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 028 012 Figliuol d'uomo, prendi a far lamento sopra il re di Tiro, e digli: Così ha detto il Signore Iddio: Tu eri al sommo, pieno di sapienza e perfetto in bellezza. 026 EZE 028 013 Tu eri in Eden, giardin di Dio; tu eri coperto di pietre preziose, di rubini, di topazi, di diamanti, di grisoliti, di pietre onichine, di diaspri, di zaffiri, di smeraldi, e di carbonchi, e di oro; l'arte de' tuoi tamburi, e de' tuoi flauti [era] appo te; quella fu ordinata nel giorno che tu fosti creato. 026 EZE 028 014 Tu eri un cherubino unto, protettore; ed io ti avea stabilito; tu eri nel monte santo di Dio, tu camminavi in mezzo alle pietre di fuoco. 026 EZE 028 015 Tu sei stato compiuto nelle tue faccende, dal giorno che tu fosti creato, finchè si è trovata iniquità in te. 026 EZE 028 016 Nella moltitudine del tuo traffico, il didentro di te è stato ripieno di violenza, e tu hai peccato; perciò, io altresì ti ho scacciato, come profano, dal monte di Dio; e ti ho distrutto, o cherubino protettore, di mezzo alle pietre di fuoco. 026 EZE 028 017 Il tuo cuore si è innalzato per la tua bellezza; tu hai corrotta la tua sapienza per lo tuo splendore; io ti ho gettato a terra, io ti ho esposto alla vista dei re, acciocchè ti riguardino. 026 EZE 028 018 Tu hai profanati i tuoi santuari, per la moltitudine della tua iniquità, nella dislealtà della tua mercatanzia; laonde io ho fatto uscir del mezzo di te un fuoco, il quale ti ha divorato; e ti ho ridotto in cenere sopra la terra, nel cospetto di tutti quei che ti veggono. 026 EZE 028 019 Tutti coloro, d'infra i popoli, che ti conoscono, sono stati attoniti di te; tu [non] sei [più] altro che spaventi; giammai in eterno tu non sarai [più]. 026 EZE 028 020 La parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 028 021 Figliuolo d'uomo, volgi la tua faccia verso Sidon, e profetizza contro ad essa, 026 EZE 028 022 e di': Così ha detto il Signore Iddio: Eccomi contro a te, Sidon, e sarò glorificato in mezzo di te; e si conoscerà che io [sono] il Signore, quando avrò eseguiti [i miei] giudicii contro ad essa, e sarò stato santificato in essa. 026 EZE 028 023 E manderò in lei la pestilenza, e il sangue nelle sue strade; e gli uccisi caderanno in mezzo di essa, per la spada, [che sarà] sopra lei d'ogn'intorno; e si conoscerà che io [sono] il Signore. 026 EZE 028 024 Ed essa non sarà più alla casa d'Israele uno stecco pungente, nè una spina dolorosa, più che tutti gli [altri] lor vicini, che li rubano; e si conoscerà che io [sono] il Signore Iddio. 026 EZE 028 025 Così ha detto il Signore Iddio: Quando io avrò raccolti que' della casa d'Israele, d'infra i popoli fra i quali saranno stati dispersi io sarò santificato in loro nel cospetto delle genti, ed essi abiteranno nel lor paese, che io ho dato a Giacobbe, mio servo. 026 EZE 028 026 Ed abiteranno in esso in sicurtà, ed edificheranno case, e pianteranno vigne, ed abiteranno sicuramente, dopo che io avrò eseguiti [i miei] giudicii sopra tutti quelli che li hanno rubati d'ogn'intorno; e conosceranno che io [sono] il Signore Iddio loro. 026 EZE 029 001 NELL'anno decimo, nel duodecimo [giorno] del mese, la parola del Signore mi fu [indirizzato], dicendo: 026 EZE 029 002 Figliuol d'uomo, volgi la tua faccia contro a Faraone, re di Egitto, e profetizza contro a lui, e contro a tutto l'Egitto. 026 EZE 029 003 Parla, e di': Così ha detto il Signore Iddio: Eccomi sopra te, Faraone, re di Egitto, gran coccodrillo, che giaci in mezzo de' tuoi fiumi; che hai detto: Il mio fiume [è] mio; ed io mi son fatto me stesso. 026 EZE 029 004 E ti metterò de' graffi nelle mascelle, e farò che il pesce de' tuoi fiumi si attaccherà alle tue scaglie, e ti trarrò fuor di mezzo de' tuoi fiumi, e tutto il pesce de' tuoi fiumi resterà attaccato alle tue scaglie. 026 EZE 029 005 E ti esporrò in abbandono nel deserto, te, e tutto il pesce dei tuoi fiumi; tu caderai sopra la campagna, tu non sarai nè raccolto, nè ricercato; io ti ho dato per pasto alle fiere della terra, ed agli uccelli del cielo. 026 EZE 029 006 E tutti gli abitatori di Egitto conosceranno che io [sono] il Signore; perciocchè sono stati un sostegno di canna alla casa d'Israele. 026 EZE 029 007 Quando essi ti han preso in mano, tu ti sei rotto, ed hai lor forato tutto il costato; e quando si sono appoggiati sopra te, tu ti sei spezzato, e li hai tutti lasciati star ritti sopra i lombi. 026 EZE 029 008 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Ecco, io fo venir sopra te la spada, e distruggerò di te uomini e bestie. 026 EZE 029 009 E il paese di Egitto sarà ridotto in desolazione, e in deserto; e si conoscerà che io [sono] il Signore; perciocchè egli ha detto: Il fiume [è] mio, ed io [l]'ho fatto. 026 EZE 029 010 Perciò, eccomi contro a te, e contro al tuo fiume; e ridurrò il paese di Egitto in deserto di solitudine, e di desolazione, da Migdol a Sevene, fino al confine di Etiopia. 026 EZE 029 011 Alcun piè, nè d'uomo, nè di bestia, non passerà per esso; e resterà quarant'anni senza essere abitato. 026 EZE 029 012 E ridurrò il paese di Egitto in desolazione, fra i paesi desolati; e le sue città saranno distrutte, fra le città deserte, lo spazio di quarant'anni; ed io dispergerò gli Egizi fra le genti, e li sventolerò fra i paesi. 026 EZE 029 013 Perciocchè, così ha detto il Signore Iddio: In capo di quarant'anni, io raccoglierò gli Egizi d'infra i popoli, dove saranno stati dispersi. 026 EZE 029 014 E ritrarrò di cattività gli Egizi, e li ricondurrò nel paese di Patros, nel lor paese natio; e quivi saranno un regno basso. 026 EZE 029 015 Esso sarà basso, più che alcun altro regno, e non si eleverà più sopra le genti; io li farò piccoli, acciocchè non signoreggino [più] sopra le nazioni. 026 EZE 029 016 E l'[Egitto] non sarà più alla casa d'Israele per confidanza, per far che sia ricordata l'iniquità, [commessa] in ciò ch'esso ha riguardato dietro a loro; e conosceranno che io [sono] il Signore Iddio. 026 EZE 029 017 Or avvenne, nell'anno ventisettesimo, nel primo [giorno] del primo mese, che la parola del Signore mi fu [indirizzata], dicendo: 026 EZE 029 018 Figliuol d'uomo, Nebucadnesar, re di Babilonia, ha adoperato il suo esercito in grave servitù contro a Tiro; ogni testa [n'è stata] dipelata, ed ogni spalla scorticata; e nè egli, nè il suo esercito, non hanno avuto alcun premio per Tiro, della servitù, nella quale si sono adoperati contro ad essa. 026 EZE 029 019 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Ecco, io dono a Nebucadnesar, re di Babilonia, il paese di Egitto; ed egli ne menerà via il popolo, e ne spoglierà le spoglie, e ne prederà la preda; e ciò sarà il premio del suo esercito. 026 EZE 029 020 Io gli ho dato il paese di Egitto, per premio dell'opera sua, nella quale si è adoperato contro ad essa; conciossiachè abbiano operato per me, dice il Signore Iddio. 026 EZE 029 021 In quel giorno, io farò rigermogliare il corno della casa d'Israele, e a te darò, apritura di bocca in mezzo di loro; e conosceranno che io [sono] il Signore. 026 EZE 030 001 LA parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 030 002 Figliuol d'uomo, profetizza, e di': Così ha detto il Signore Iddio: Urlate, [e dite: ] Ohimè lasso! qual giorno [è questo]! 026 EZE 030 003 Perciocchè vicino [è] il giorno, vicino [è] il giorno del Signore; sarà un giorno nuvoloso, il tempo delle nazioni. 026 EZE 030 004 E la spada verrà sopra l'Egitto, e vi sarà spavento in Etiopia, quando gli uccisi caderanno in Egitto, e [quando] si menerà via la sua moltitudine, e [quando] i suoi fondamenti si disfaranno. 026 EZE 030 005 Cus, e Put, e Lud, e tutto il [popolo] mischiato, e Cub, e que' del paese del patto, caderanno con loro per la spada. 026 EZE 030 006 Così ha detto il Signore: Quelli che sostengono l'Egitto caderanno, e l'alterezza della sua forza sarà abbattuta; cadranno in esso per la spada, da Migdol a Sevene, dice il Signore Iddio; 026 EZE 030 007 e saran desolati fra i paesi desolati, e le città d'Egitto saranno fra le città deserte; 026 EZE 030 008 e conosceranno che io [sono] il Signore, quando avrò messo il fuoco in Egitto, e quando tutti i suoi aiutatori saranno stati rotti. 026 EZE 030 009 In quel giorno partiranno de' messi dalla mia presenza sopra navi, per ispaventar l'Etiopia, [che se ne sta] in sicurtà; e vi sarà fra loro lo spavento, come nel giorno di Egitto; perciocchè, ecco, [la cosa] viene. 026 EZE 030 010 Così ha detto il Signore Iddio: Io farò venir meno la moltitudine di Egitto, per man di Nebucadnesar, re di Babilonia. 026 EZE 030 011 Egli, e il suo popolo con lui, [che sono] i più fieri delle genti, saranno condotti a guastare il paese, e sguaineranno le loro spade sopra gli Egizi ed empieranno di uccisi il paese. 026 EZE 030 012 Ed io ridurrò i fiumi in luogo arido, e venderò il paese in man di genti malvage; e distruggerò il paese, e tutto quel che è in esso, per man di stranieri. Io, il Signore, ho parlato. 026 EZE 030 013 Così ha detto il Signore Iddio: Io distruggerò ancora gl'idoli, e farò venir meno i falsi dii di Nof, e non vi sarà più principe [che sia] del paese di Egitto; e metterò spavento nel paese di Egitto. 026 EZE 030 014 E deserterò Patros, e metterò il fuoco in Soan, e farò giudicii in No. 026 EZE 030 015 E spanderò la mia ira sopra Sin, fortezza di Egitto; e sterminerò la moltitudine di No. 026 EZE 030 016 E metterò il fuoco in Egitto; Sin sarà in gran travaglio, e No sarà smantellata, e Nof [non sarà altro che] angosce tuttodì. 026 EZE 030 017 I giovani di Aven, e di Pibeset, caderanno per la spada, e queste [due città] andranno in cattività. 026 EZE 030 018 E il giorno scurerà in Tafnes, quando io romperò quivi le sbarre di Egitto; e l'alterezza della sua forza verrà meno in essa; una nuvola la coprirà; e quant'è alle sue città, andranno in cattività. 026 EZE 030 019 Ed io farò giudicii sopra l'Egitto, ed essi conosceranno che io [sono] il Signore. 026 EZE 030 020 Ora nell'anno undecimo, nel settimo [giorno] del primo mese, la parola del Signore mi fu [indirizzata], dicendo: 026 EZE 030 021 Figliuol d'uomo, io ho rotto il braccio di Faraone, re di Egitto; ed ecco, non è stato curato, applicando[vi] de' medicamenti, [e] ponendo[vi] delle fasce, per fasciarlo, e per fortificarlo, per poter tenere in mano la spada. 026 EZE 030 022 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Eccomi contro a Faraone, re di Egitto, e gli romperò le braccia, così quel ch'è [ancora] saldo, come quel che [già] è rotto; e gli farò cader la spada di mano. 026 EZE 030 023 E dispergerò gli Egizi fra le nazioni, e li sventolerò per li paesi. 026 EZE 030 024 E fortificherò le braccia del re di Babilonia, e gli metterò la mia spada in mano; e romperò le braccia di Faraone, ed egli gemerà davanti a lui, dei gemiti d'un uomo ferito a morte. 026 EZE 030 025 Così fortificherò le braccia del re di Babilonia, e le braccia di Faraone caderanno; e si conoscerà che io [sono] il Signore, quando avrò data la mia spada in man del re di Babilonia, ed egli l'avrà stesa contro al paese di Egitto. 026 EZE 030 026 E dispergerò gli Egizi fra le nazioni, e li sventolerò per li paesi; e conosceranno che io [sono] il Signore. 026 EZE 031 001 AVVENNE, eziandio, nell'anno undecimo, nel primo [giorno] del terzo mese, che la parola del Signore mi fu [indirizzata], dicendo: 026 EZE 031 002 Figliuol d'uomo, di' a Faraone, re di Egitto, ed alla sua moltitudine: A chi sei tu simile nella tua grandezza? 026 EZE 031 003 Ecco l'Assirio; [egli era] un cedro nel Libano, bello di frondi, ed ombroso di rami, e alto di tronco; e la sua cima era fra rami folti. 026 EZE 031 004 Le acque l'aveano fatto crescere, l'abisso l'avea fatto divenir alto; esso, co' suoi fiumi, andava d'intorno alla sua pianta, e rimandava i suoi condotti a tutti gli alberi della campagna. 026 EZE 031 005 Perciò, la sua altezza si era elevata sopra tutti gli alberi della campagna, ed i suoi rami erano moltiplicati, e i suoi ramoscelli si erano allungati, per la copia delle acque, [che l'aveano adacquato], mentre metteva. 026 EZE 031 006 Tutti gli uccelli del cielo si annidavano ne' suoi rami, e tutte le bestie della campagna figliavano sotto a' suoi ramoscelli; e tutte le gran nazioni dimoravano all'ombra sua. 026 EZE 031 007 Egli era adunque bello nella sua grandezza, nella lunghezza de' suoi rami; perciocchè la sua radice era presso a grandi acque. 026 EZE 031 008 I cedri non gli facevano ombra nel giardin di Dio; gli abeti non eran simili pure a' suoi rami; ed i platani non eran pur come i suoi ramoscelli; niun albero, nel giardino del Signore, lo pareggiava di bellezza. 026 EZE 031 009 Io l'avea fatto bello nella moltitudine de' suoi rami; e tutti gli alberi di Eden, ch'[erano] nel giardino di Dio, l'invidiavano. 026 EZE 031 010 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Perciocchè tu ti sei elevato in altezza; e ch'esso ha messe le sue vette di mezzo i rami folti, che il suo cuor si è elevato nella sua altezza; 026 EZE 031 011 io l'ho dato in man del più forte delle nazioni, per far di lui [ad ogni suo volere, e] l'ho scacciato per la sua empietà. 026 EZE 031 012 E stranieri, i più fieri delle nazioni l'hanno tagliato, e l'han lasciato in abbandono; i suoi rami son caduti su per li monti, e per tutte le valli; ed i suoi ramoscelli sono stati rotti per tutte le pendici della terra; e tutti i popoli della terra sono scesi dall'ombra sua, e l'hanno lasciato. 026 EZE 031 013 Tutti gli uccelli del cielo albergano sopra le sue ruine, e tutte le fiere della campagna sono sopra i suoi ramoscelli; 026 EZE 031 014 acciocchè niun albero, innaffiato d'acque, non si elevi nella sua altezza, e non innalzi la sua cima d'infra i rami folti; e che le lor querce, [anzi] tutti [gli alberi] che bevono le acque, non si rizzino nella loro altezza; conciossiachè tutti quanti sieno dati alla morte, [e sieno gettati] nelle più basse parti della terra, per mezzo il comun degli uomini, con quelli che scendono nella fossa. 026 EZE 031 015 Così ha detto il Signore Iddio: Nel giorno ch'egli scese nell'inferno, io [ne] feci far cordoglio; io copersi l'abisso sopra lui, e ritenni i suoi fiumi, e le grandi acque furono arrestate; ed io feci imbrunire il Libano per lui, e tutti gli alberi della campagna si venner meno per lui. 026 EZE 031 016 Io scrollai le nazioni per lo suon della sua ruina, quando lo feci scender nell'inferno, con quelli che scendono nella fossa; e tutti gli alberi di Eden, la scelta, ed i più begli [alberi] del Libano, tutti quelli che erano abbeverati d'acqua, furono racconsolati nelle più basse parti della terra. 026 EZE 031 017 Anch'essi sono scesi con lui nell'inferno, a quelli che sono stati uccisi con la spada; il suo braccio eziandio, alla cui ombra dimoravano fra le genti, [vi è sceso]. 026 EZE 031 018 A cui, d' infra gli alberi di Eden, sei tu simile, in pari gloria e grandezza? ma pur sarai tratto giù con gli [altri] alberi di Eden, nelle più basse parti della terra; tu giacerai per mezzo gl'incirconcisi, con quelli che sono stati uccisi con la spada. Questo [è] Faraone, e tutta la sua moltitudine, dice il Signore Iddio. 026 EZE 032 001 AVVENNE eziandio, nell'anno duodecimo, nel duodecimo mese, nel primo [giorno] del mese, che la parola del Signore mi fu [indirizzata], dicendo: 026 EZE 032 002 Figliuol d'uomo, prendi a fare un lamento di Faraone, re di Egitto, e digli: Tu sei stato simile ad un leoncello fra le nazioni, e come un coccodrillo ne' mari, ed uscivi fuori per li tuoi fiumi, e intorbidavi le acque co' tuoi piedi, e calpestavi i lor fiumi. 026 EZE 032 003 Così ha detto il Signore Iddio: Io altresì stenderò la mia rete sopra te, con raunata di molti popoli, i quali ti trarranno fuori con la mia rete. 026 EZE 032 004 E ti lascerò sopra la terra, e ti getterò sopra la faccia della campagna; e farò albergar sopra te tutti gli uccelli del cielo, e sazierò di te le fiere di tutta la terra. 026 EZE 032 005 E metterò la tua carne su per li monti, ed empierò le valli della tua strage. 026 EZE 032 006 Ed abbevererò del tuo sangue la terra nella quale tu nuoti, fin sopra i monti; e i letti de' fiumi saran ripieni di te. 026 EZE 032 007 E quando ti avrò spento, io coprirò il cielo, e farò imbrunir le stelle loro; io coprirò il sol di nuvoli, e la luna non farà risplendere il suo lume. 026 EZE 032 008 Io farò scurare sopra te tutti i luminari della luce nel cielo, e manderò tenebre sopra il tuo paese, dice il Signore Iddio. 026 EZE 032 009 E farò che il cuore di molti popoli si sdegnerà, quando avrò fatto pervenire [il grido del]la tua ruina fra le genti, in paesi che tu non conosci. 026 EZE 032 010 E farò che molti popoli saranno attoniti di te, e che i loro re avranno orrore per cagion di te, quando io vibrerò la mia spada nel lor cospetto; e ciascun d'essi sarà spaventato ad ogni momento nell'animo suo, nel giorno della tua caduta. 026 EZE 032 011 Perciocchè, così ha detto il Signore Iddio: La spada del re di Babilonia ti sopraggiungerà. 026 EZE 032 012 Io farò cader la tua moltitudine per le spade d'[uomini] possenti, [che son] tutti quanti i più fieri delle nazioni; ed essi guasteranno la magnificenza di Egitto, e tutta la sua moltitudine sarà distrutta. 026 EZE 032 013 Ed io farò perire tutto il suo bestiame d'in su le grandi acque; e niun piè d'uomo, nè unghia di bestia, le intorbiderà più. 026 EZE 032 014 Allora farò che le acque loro si poseranno, e che i lor fiumi correranno a guisa d'olio, dice il Signore Iddio; 026 EZE 032 015 quando avrò ridotto il paese di Egitto in desolazione, e il paese sarà deserto, [e vuoto] di tutto ciò ch'è in esso; quando avrò in esso percossi tutti i suoi abitatori; e si conoscerà che io [sono] il Signore. 026 EZE 032 016 Questo [è] un lamento, il qual si farà; le figliuole delle nazioni lo faranno; lo faranno intorno all'Egitto, e a tutta la sua moltitudine, dice il Signore Iddio. 026 EZE 032 017 AVVENNE eziandio nell'anno duodecimo, nel quintodecimo [giorno] del mese, che la parola del Signore mi fu [indirizzata], dicendo: 026 EZE 032 018 Figliuol d'uomo, intuona una canzon funebre sopra la moltitudine di Egitto, ed accompagna il suo mortorio con le figliuole di nazioni illustri, nelle più basse parti della terra, con quelli che scendono nella fossa. 026 EZE 032 019 Più grazioso di chi sei tu? scendi, e sii posto a giacere con gl'incirconcisi. 026 EZE 032 020 Essi caderanno per mezzo gli uccisi con la spada; la spada è stata data in mano; strascinatela, con tutta la sua moltitudine. 026 EZE 032 021 I capi de' prodi, coloro che gli aveano dato soccorso, che sono scesi, [e] giacciono incirconcisi, uccisi con la spada, parleranno con lui di mezzo il sepolcro, [dicendo: ] 026 EZE 032 022 Ivi [è] l'Assirio, e tutta la sua raunata, le sue sepolture [sono] d'intorno a lui; essi tutti [sono] uccisi, i quali son caduti per la spada. 026 EZE 032 023 Perciocchè le sepolture d'esso sono state poste nel fondo della fossa, e la sua raunata è stata [posta] d'intorno alla sua sepoltura; essi tutti [sono] uccisi, caduti per la spada; perciocchè avean dato spavento nella terra de' viventi. 026 EZE 032 024 Ivi [è] l'Elamita, e tutta la sua moltitudine, d'intorno alla sua sepoltura; essi tutti [sono] uccisi, caduti per la spada, i quali sono scesi incirconcisi nelle più basse parti della terra; perciocchè avean dato spavento di loro nella terra de' viventi; e perciò han portata la loro ignominia, con quelli che scendono nella fossa. 026 EZE 032 025 È stato posto un letto, per mezzo gli uccisi, a lui, ed a tutta la sua moltitudine; le sue sepolture [sono] d'intorno a lui; essi tutti [sono] incirconcisi, uccisi con la spada; perciocchè era stato dato spavento di loro nella terra de' viventi; e perciò han portato il lor vituperio, con quelli che scendono nella fossa; [e] sono stati posti per mezzo gli uccisi. 026 EZE 032 026 Ivi è Mesec, [e] Tubal, e tutta la sua moltitudine; le sue sepolture [sono] d'intorno a lui; essi tutti [sono] incirconcisi, uccisi con la spada; perciocchè avean dato spavento di loro nella terra de' viventi. 026 EZE 032 027 E non giacciono con gli [uomini] prodi, caduti d'infra gl'incirconcisi, i quali sono scesi nell'inferno con le loro armi; e le cui spade sono state poste sotto alle lor teste, e la cui iniquità è stata sopra le loro ossa; perciocchè lo spavento degli [uomini] prodi [è] nella terra de' viventi. 026 EZE 032 028 Così ancora tu sarai fiaccato per mezzo gl'incirconcisi, e giacerai con gli uccisi con la spada. 026 EZE 032 029 Ivi [è] Edom, i suoi re, e tutti i suoi duchi, i quali, con [tutta] la lor forza, sono stati posti fra gli uccisi con la spada; essi giacciono fra gl'incirconcisi, e con quelli che sono scesi nella fossa. 026 EZE 032 030 Ivi [son] tutti i principi del Settentrione, e tutti i Sidonii, i quali sono scesi con gli uccisi, con tutto il loro spavento, confusi della lor forza; e giacciono incirconcisi, con gli uccisi con la spada; ed hanno portata la loro ignominia, con quelli che sono scesi nella fossa. 026 EZE 032 031 Faraone li vedrà, e si racconsolerà di tutta la sua moltitudine; Faraone, [dico], e tutto il suo esercito, che sono stati uccisi con la spada, dice il Signore Iddio. 026 EZE 032 032 Perciocchè io ho dato spavento di me nella terra de' viventi; e Faraone, con tutta la sua moltitudine, sarà posto a giacere per mezzo gl'incirconcisi, con gli uccisi con la spada, dice il Signore Iddio. 026 EZE 033 001 LA parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 033 002 Figliuol d'uomo, parla a' figliuoli del tuo popolo, e di' loro: Quando io farò venire la spada sopra un paese, e il popolo del paese prenderà un uomo d'infra loro, e se lo porrà per vedetta; 026 EZE 033 003 ed esso, veggendo venir la spada sopra il paese, avrà sonato con la tromba, ed avrà avvisato il popolo; 026 EZE 033 004 se alcuno, avendo udito il suon della tromba, non si guarda, e la spada, essendo giunta, lo coglie, il suo sangue sarà sopra il suo capo. 026 EZE 033 005 Egli ha udito il suon della tromba, e non si è guardato; il suo sangue sarà sopra lui; se si fosse guardato, avrebbe scampata la vita sua. 026 EZE 033 006 Ma, se la vedetta vede venir la spada, e non suona con la tromba, e il popolo non è stato avvisato, e la spada viene, e coglie alcuna persona d'infra esso, ben sarà quella stata colta per la sua iniquità; ma io ridomanderò il suo sangue alla vedetta. 026 EZE 033 007 Così, figliuol d'uomo, io ti ho costituito vedetta, alla casa d'Israele; ascolta adunque la parola dalla mia bocca, ed ammoniscili da parte mia. 026 EZE 033 008 Quando io avrò detto all'empio: Empio, di certo tu morrai; e tu non avrai parlato, per ammonir l'empio [che si ritragga] dalla sua via, esso empio morrà per la sua iniquità; ma io ridomanderò il suo sangue dalla tua mano. 026 EZE 033 009 Ma se tu ammonisci l'empio ch'egli si converta dalla sua via, ed egli non se ne converte, egli morrà per la sua iniquità; ma tu avrai scampata l'anima tua. 026 EZE 033 010 Ora, figliuol d'uomo, di' ancora alla casa d'Israele: Voi avete parlato così, dicendo: I nostri peccati, e i nostri misfatti [son] sopra noi; e noi ci siamo strutti per essi; e come potremo noi vivere? 026 EZE 033 011 Di' loro: [Come] io vivo, dice il Signore Iddio, io non prendo diletto nella morte dell'empio: anzi [prendo diletto] che l'empio si converta dalla sua via, e che viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvage: e perchè morreste voi, o casa d'Israele? 026 EZE 033 012 Figliuol d'uomo, di' ancora a' figliuoli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salverà, qualora egli avrà misfatto; ed [altresì] l'empio non caderà per la sua empietà, nel giorno ch'egli si sarà convertito dalla sua empietà; come per essa il giusto non potrà vivere, nel giorno ch'egli avrà peccato. 026 EZE 033 013 Quando io avrò detto al giusto, ch'egli di certo viverà, se egli, confidatosi nella sua giustizia, commette iniquità, tutte le sue giustizie non saranno ricordate; anzi egli morrà per la sua iniquità, ch'egli avrà commessa. 026 EZE 033 014 Quando altresì avrò detto all'empio: Di certo tu morrai; se egli si converte dal suo peccato, e fa giudicio, e giustizia; 026 EZE 033 015 e rende il pegno, [e] restituisce ciò ch'egli ha rapito, [e] cammina negli statuti della vita, per non commettere iniquità; di certo egli viverà, non morrà. 026 EZE 033 016 Tutti i suoi peccati, ch'egli avrà commessi, non gli saranno ricordati; egli ha fatto giudicio e giustizia; egli viverà di certo. 026 EZE 033 017 Ora i figliuoli del tuo popolo han detto: La via del Signore non è bene addirizzata; ma la lor propria via [è quella che] non è bene addirizzata. 026 EZE 033 018 Quando il giusto si ritrarrà dalla sua giustizia, e commetterà iniquità, egli morrà per queste cose. 026 EZE 033 019 Quando altresì l'empio si ritrarrà dalla sua empietà, e farà giudicio, e giustizia, egli viverà per queste cose. 026 EZE 033 020 E voi avete detto: La via del Signore non è bene addirizzata! O casa d'Israele, io vi giudicherò, ciascuno secondo le sue vie. 026 EZE 033 021 OR avvenne che nell'anno duodecimo della nostra cattività, nel quinto [giorno] del decimo mese, venne a me uno ch'era scampato di Gerusalemme, dicendo: La città è stata percossa. 026 EZE 033 022 E la sera avanti la venuta di colui ch'era scampato, la mano del Signore era stata sopra me; ed egli mi avea aperta la bocca, finchè colui venne a me la mattina; e così la mia bocca fu aperta, e non fui più mutolo. 026 EZE 033 023 E la parola del Signore mi fu [indirizzata], dicendo: 026 EZE 033 024 Figliuol d'uomo, gli abitatori di quei luoghi deserti, nel paese d'Israele, dicono: Abrahamo era solo, e pur possedette il paese; e noi [siamo] molti; il paese ci è dato in eredità. 026 EZE 033 025 Perciò, di' loro: Così ha detto il Signore Iddio: Voi mangiate la carne col sangue, e levate gli occhi verso i vostri idoli, e spandete il sangue; possedereste voi il paese? 026 EZE 033 026 Voi vi mantenete in su la vostra spada, voi fate cose abbominevoli, e contaminate ciascuno la moglie del suo prossimo; e possedereste voi il paese? 026 EZE 033 027 Di' loro così: Così ha detto il Signore Iddio: [Come] io vivo, quelli che [sono] in quei luoghi deserti caderanno per la spada; ed io darò coloro che [son] per li campi alle fiere, acciocchè li divorino; e quelli che [son] nelle fortezze e nelle spelonche morranno di pestilenza. 026 EZE 033 028 E metterò il paese in desolazione, e in deserto; e l'alterezza della sua forza verrà meno; e i monti d'Israele saranno deserti, senza che vi passi [più] alcuno. 026 EZE 033 029 Ed essi conosceranno che io [sono] il Signore, quando avrò messo il paese in desolazione, e in deserto, per tutte le loro abbominazioni, che hanno commesse. 026 EZE 033 030 Ora, quant'è a te, figliuol d'uomo, i figliuoli del tuo popolo favellan di te, presso alle pareti, e in su gli usci delle case; e parlano l'un con l'altro, ciascuno col suo fratello, dicendo: Deh! venite, e udite quale [è] la parola ch'è porceduta dal Signore. 026 EZE 033 031 E vengono a te, come [per maniera di] raunanza di popolo; e il mio popolo siede davanti a te, ed ascolta le tue parole, ma non le mette ad effetto; perciocchè egli ne fa de' ragionamenti d'amori nella sua bocca; [ma] il cuor suo va dietro alla sua avarizia. 026 EZE 033 032 Ed ecco, tu [sei] loro a guisa d'una canzone di amori, [d'uno che abbia] bella voce, e suoni bene; ed essi ascoltano le tue parole, ma non le metton punto ad effetto. 026 EZE 033 033 Ma quando [la cosa] sarà avvenuta (ecco viene!), essi conosceranno che vi è stato un profeta in mezzo di loro. 026 EZE 034 001 LA parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 034 002 Figliuol d'uomo, profetizza contro ai pastori d'Israele; profetizza, e di' a quei pastori: Così ha detto il Signore Iddio: Guai a' pastori d'Israele, che si son pasciuti loro stessi! non [è] la greggia quella che i pastori debbono pascere? 026 EZE 034 003 Voi mangiate il grasso, e vi vestite della lana; voi ammazzate la [pecora] grassa, voi non pascete la greggia. 026 EZE 034 004 Voi non avete confortate le inferme, e non avete medicate le malate, e non avete fasciate le fiaccate, e non avete ricondotte le smarrite, e non avete ricercate le perdute; e le avete signoreggiate per forza, e con asprezza. 026 EZE 034 005 Ed esse sono state disperse, per mancamento di pastore, e sono state per pasto a tutte le fiere della campagna, e sono state dissipate. 026 EZE 034 006 Le mie pecore son ite errando per tutti i monti, e per ogni alto colle; e sono state disperse sopra tutta la faccia della terra, e non [vi è stato] alcuno che [ne] domandasse, o che [le] ricercasse. 026 EZE 034 007 Perciò, pastori, ascoltate la parola del Signore: 026 EZE 034 008 [Come] io vivo, dice il Signore Iddio, [io farò questo]; perciocchè le mie pecore sono state in preda, e per pasto ad ogni fiera della campagna, per mancamento di pastore; e i miei pastori non han ricercate le mie pecore, anzi i pastori si son pasciuti loro stessi, e non han pasciute le mie pecore; 026 EZE 034 009 perciò, pastori, ascoltate la parola del Signore. 026 EZE 034 010 Così ha detto il Signore Iddio: Eccomi a que' pastori; ed io ridomanderò le mie pecore dalle lor mani e li farò rimanersi di pascer la greggia, e i pastori non pasceranno più loro stessi; anzi io riscoterò le mie pecore dalla lor bocca, e non saranno più loro per pasto. 026 EZE 034 011 Perciocchè, così ha detto il Signore Iddio: Eccomi, e ridomanderò le mie pecore, e le ricercherò. 026 EZE 034 012 Siccome il pastore ricerca la sua mandra, qualora egli è in mezzo delle sue pecore disperse, così ricercherò le mie pecore, e le riscoterò da tutti i luoghi, dove sono state disperse nel giorno di nuvola e di caligine. 026 EZE 034 013 E le ritrarrò d'infra i popoli, e le raccoglierò da' paesi, e le ricondurrò nella lor terra, e le pascerò sopra i monti d'Israele, nelle pendici, e in tutte le dimore del paese. 026 EZE 034 014 Io le pasturerò in buoni paschi, e la lor mandra sarà negli alti monti d'Israele; quivi giaceranno in buona mandra, e pastureranno in paschi grassi, ne' monti d'Israele. 026 EZE 034 015 Io stesso pascerò le mie pecore, e le farò posare, dice il Signore Iddio. 026 EZE 034 016 Io ricercherò la perduta, e ricondurrò la smarrita, e fascerò la fiaccata, e conforterò l'inferma; ma distruggerò la grassa e la forte; io le pasturerò con giudicio. 026 EZE 034 017 E quant'è a voi, pecore mie, così ha detto il Signore Iddio: Ecco, io giudicherò fra pecora e pecora, fra montoni e becchi. 026 EZE 034 018 Evvi egli troppo poca cosa, che pasturiate in buoni paschi, che voi calpestate co' piedi il rimanente della vostra pastura? e che beviate acque chiare, che voi intorbidate co' piedi quelle che restano? 026 EZE 034 019 Onde le mie pecore si pascono di ciò che avete calpestato co' piedi, e bevono ciò che avete intorbidato co' piedi. 026 EZE 034 020 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Eccomi, e giudicherò fra la pecora grassa, e la magra. 026 EZE 034 021 Perciocchè voi avete sospinte col fianco, e con la spalla; e con le corna avete cozzate tutte le inferme, tanto che le avete disperse, e cacciate fuori. 026 EZE 034 022 Io salverò le mie pecore, e non saranno più in preda; e giudicherò fra pecora e pecora. 026 EZE 034 023 E susciterò sopra loro un Pastore, che le pasturerà, [cioè: ] Davide, mio servitore; egli le pasturerà, e sarà loro per pastore. 026 EZE 034 024 Ed io, il Signore, sarò loro Dio; e Davide, mio servitore, [sarà] principe in mezzo di esse. Io, il Signore, ho parlato. 026 EZE 034 025 E farò con loro un patto di pace, e farò venir meno nel paese le bestie nocive; ed esse dimoreranno sicuramente nel deserto, e dormiranno nelle selve. 026 EZE 034 026 E farò ch'esse, e tutti i luoghi d'intorno al mio colle, non saranno altro che benedizione; e farò scender la pioggia al suo tempo; [e quelle piogge] saran piogge di benedizioni. 026 EZE 034 027 E gli alberi dalla campagna produrranno i lor frutti, e la terra darà la sua rendita; e quelle saranno in sicurtà sopra la lor terra; e conosceranno che io [sono] il Signore, quando avrò rotte le sbarre del lor giogo, e le avrò riscosse dalla man di coloro che le tenevano in servitù. 026 EZE 034 028 E non saranno più in preda alle genti, e le fiere della campagna non le divoreranno [più]; anzi abiteranno in sicurtà, e non [vi sarà] alcuno che [le] spaventi. 026 EZE 034 029 Ed io farò loro sorgere una pianta, [per esser loro] in nome, e fama; e non saranno più consumate per fame nella terra, e non porteranno più il vituperio delle genti. 026 EZE 034 030 E conosceranno che io, il Signore Iddio loro, [sono] con loro; e ch'esse, [cioè] la casa d'Israele, [sono] il mio popolo, dice il Signore Iddio. 026 EZE 034 031 Or voi, greggia mia, pecore del mio pasco, siete uomini, e io [son] l'Iddio vostro, dice il Signore Iddio. 026 EZE 035 001 LA parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 035 002 Figliuol d'uomo, volgi la tua faccia verso il monte di Seir, e profetizza contro ad esso, e digli: 026 EZE 035 003 Così ha detto il Signore Iddio: Eccomi a te, o monte di Seir, e stenderò la mia mano sopra te, e ti ridurrò in desolazione, e in deserto. 026 EZE 035 004 Io metterò le tue città in deserto, e tu sarai desolato, e conoscerai che io [sono] il Signore. 026 EZE 035 005 Perciocchè tu hai avuta nimicizia antica, ed hai atterrati i figliuoli d'Israele per la spada, nel tempo della lor calamità, nel tempo del colmo dell'iniquità. 026 EZE 035 006 Perciò, [come] io vivo, dice il Signore Iddio, io ti metterò tutto in sangue, e il sangue ti perseguiterà; se tu non hai avuto in odio il sangue, il sangue altresì ti perseguiterà. 026 EZE 035 007 E metterò il monte di Seir in desolazione, e in deserto; e farò che non vi sarà più chi vada, nè chi venga. 026 EZE 035 008 Ed empierò i suoi monti de' suoi uccisi; gli uccisi con la spada caderanno sopra i tuoi colli, nelle tue valli, e per tutte le tue pendici. 026 EZE 035 009 Io ti ridurrò in deserti eterni, e le tue città non saranno [giammai più] ristorate; e voi conoscerete che io [sono] il Signore. 026 EZE 035 010 Perciocchè tu hai detto: Quelle due nazioni, e que' due paesi saranno miei; e noi le possederemo (benchè il Signore sia stato quivi); 026 EZE 035 011 perciò, [come] io vivo, dice il Signore Iddio, io opererò secondo la tua ira, e secondo la tua gelosia, onde hai prodotti gli effetti, per lo grande odio tuo contro a loro; e sarò conosciuto fra loro, quando ti avrò giudicato. 026 EZE 035 012 E tu conoscerai che io, il Signore, ho udito tutti i tuoi oltraggi, che tu hai detti contro a' monti d'Israele, dicendo: Eglino son deserti, ci son dati per divorar[li]; 026 EZE 035 013 e che altresì ho udito [come] voi vi siete magnificati contro a me con la vostra bocca, e avete moltiplicate le vostre parole contro a me. 026 EZE 035 014 Così ha detto il Signore Iddio: Quando tutta la terra si rallegrerà, io ti ridurrò in desolazione. 026 EZE 035 015 Siccome tu ti sei rallegrato per l'eredità della casa d'Israele, per ciò ch'era deserta; così ancora io opererò inverso te; tu sarai desolato, o monte di Seir; anzi Edom tutto quanto; e si conoscerà che io [sono] il Signore. 026 EZE 036 001 E TU figliuol d'uomo, profetizza a' monti d'Israele, e di': Monti d'Israele, ascoltate la parola del Signore. 026 EZE 036 002 Così ha detto il Signore Iddio: Perciocchè il nemico ha detto di voi: Eia! i colli eterni son divenuti nostra possessione! 026 EZE 036 003 Perciò, profetizza, e di': Così ha detto il Signore Iddio: Perciocchè voi siete stati distrutti, e tranghiottiti d'ogn'intorno, per divenir possessione delle altre genti; e siete passati per le labbra di maldicenza, e per l'infamia de' popoli; 026 EZE 036 004 perciò, o monti d'Israele, ascoltate la parola del Signore Iddio: Così ha detto il Signore Iddio a' monti ed a' colli, alle pendici ed alle valli; a' luoghi desolati, ridotti in deserti, ed alle città abbandonate, che sono state in preda, e in beffa alle altre genti, che [son] d'ogn'intorno; 026 EZE 036 005 perciò, così ha detto il Signore Iddio: Se io non ho parlato nel fuoco della mia gelosia contro altre genti, e contro a tutta quanta l'Idumea, le quali hanno fatto del mio paese la lor possessione, con allegrezza di tutto il cuore, [e] con isprezzo dell'animo, per iscacciar[ne gli abitatori, acciocchè ella fosse] in preda. 026 EZE 036 006 Perciò, profetizza alla terra d'Israele, e di' a' monti, ed a' colli, alle pendici, ed alle valli: Così ha detto il Signore Iddio: Ecco, io ho parlato nella mia gelosia, e nella mia ira. Perciocchè voi avete portato il vituperio delle genti. 026 EZE 036 007 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Io ho alzata la mano: Se le genti, che [son] d'intorno a voi, non portano il lor vituperio. 026 EZE 036 008 Ma voi, o monti d'Israele, gitterete i vostri rami, e porterete il vostro frutto al mio popolo Israele; perciocchè egli è vicino a venire. 026 EZE 036 009 Perciocchè, eccomi a voi, e mi rivolgerò a voi, e sarete lavorati, e seminati. 026 EZE 036 010 Ed io farò moltiplicare in voi gli uomini, la casa d'Israele tutta quanta; e le città saranno abitate, e i luoghi deserti saranno edificati. 026 EZE 036 011 E farò moltiplicare in voi uomini, ed animali; ed essi moltiplicheranno, e frutteranno; e farò che sarete abitati, come a' dì vostri antichi; e [vi] farò del bene più che ne' vostri primi tempi; e voi conoscerete che io [sono] il Signore. 026 EZE 036 012 E farò camminar sopra voi degli uomini, [cioè] il mio popolo Israele, i quali vi possederanno, e voi sarete loro per eredità; e voi non li farete [più] morire. 026 EZE 036 013 Così ha detto il Signore Iddio: Perciocchè si dice di voi: Tu [sei un paese] che divora gli uomini, e tu hai [sempre] fatte morir le tue genti; 026 EZE 036 014 perciò, tu non divorerai più gli uomini, e non farai più morir le tue genti, dice il Signore Iddio. 026 EZE 036 015 E non ti farò più udire l'onte delle nazioni, e tu non porterai più il vituperio de' popoli, e non farai più morir le tue genti, dice il Signore Iddio. 026 EZE 036 016 LA parola del Signore mi fu ancora [indirizzata], dicendo: 026 EZE 036 017 Figliuol d'uomo, que' della casa d'Israele, dimorando nella lor terra, l'hanno contaminata col lor procedere, e co' lor fatti; il lor procedere è stato nel mio cospetto, come la lordura della donna immonda. 026 EZE 036 018 Laonde io ho sparsa la mia ira sopra loro, per lo sangue che aveano sparso sopra la terra; e perciocchè l'aveano contaminata co' loro idoli. 026 EZE 036 019 E li ho dispersi fra le genti, e sono stati sventolati fra i paesi; io li ho giudicati secondo il lor procedere, e secondo i lor fatti. 026 EZE 036 020 Ma essendo giunti fra le genti, dove son venuti, han profanato il mio Nome santo; essendo detto di loro: Costoro [sono] il popolo di Dio, e sono usciti del suo paese. 026 EZE 036 021 Ed io ho avuto riguardo al mio santo Nome, il quale la casa d'Israele ha profanato fra le nazioni, dove son venuti. 026 EZE 036 022 Perciò, di' alla casa d'Israele: Così ha detto il Signore Iddio: Io opero, non per cagion di voi, o casa d'Israele; anzi, per amor del mio santo Nome, il quale voi avete profanato fra le genti, dove siete venuti. 026 EZE 036 023 E santificherò il mio gran Nome, ch'è stato profanato fra le genti, il qual voi avete profanato in mezzo di esse; e le genti conosceranno che io [sono] il Signore, dice il Signore Iddio; quando io mi sarò santificato in voi, nel cospetto loro. 026 EZE 036 024 E vi ritrarrò d'infra le genti, e vi raccoglierò da tutti i paesi, e vi ricondurrò nella vostra terra. 026 EZE 036 025 E spanderò sopra voi delle acque nette, e sarete nettati; io vi netterò di tutte le vostre brutture, e di tutti i vostri idoli. 026 EZE 036 026 E vi darò un cuor nuovo, e metterò uno spirito nuovo dentro di voi; e rimoverò il cuor di pietra dalla vostra carne, e vi darò un cuor di carne. 026 EZE 036 027 E metterò il mio Spirito dentro di voi, e farò che camminerete ne' miei statuti, e che osserverete, e metterete ad effetto le mie leggi. 026 EZE 036 028 E voi abiterete nel paese, che io ho dato a' vostri padri; e mi sarete popolo, ed io vi sarò Dio. 026 EZE 036 029 E vi salverò, di tutte le vostre brutture; e chiamerò il frumento, e lo farò moltiplicare; e non manderò più sopra voi la fame. 026 EZE 036 030 Ed accrescerò i frutti degli alberi, e la rendita de' campi; acciocchè non riceviate più vituperio fra le genti, per la fame. 026 EZE 036 031 E voi vi ricorderete delle vostre vie malvage, e de' vostri fatti, che non [sono stati] buoni; e vi accorerete appo voi stessi, per le vostre iniquità, e per le vostre abbominazioni. 026 EZE 036 032 Egli non è per amor di voi che io opero, dice il Signore Iddio; siavi pur noto; vergognatevi, e siate confusi delle voster vie, o casa d'Israele. 026 EZE 036 033 Così ha detto il Signore Iddio: Nel giorno che io vi netterò di tutte le vostre iniquità, io farò che le città saranno abitate, e che i luoghi deserti saranno riedificati. 026 EZE 036 034 E la terra desolata sarà lavorata, in luogo ch'ella era tutta deserta, alla vista d'ogni passante. 026 EZE 036 035 E si dirà: Questa terra ch'era desolata, è divenuta simile al giardino di Eden; e queste città ch'eran distrutte, deserte, e ruinate, [ora] son murate, [ed] abitate. 026 EZE 036 036 E le nazioni che saran rimaste d'intorno a voi, conosceranno che io, il Signore, avrò riedificati i luoghi ruinati, [e] piantata la [terra] deserta. Io, il Signore, ho parlato, ed altresì metterò [la cosa] ad effetto. 026 EZE 036 037 Così ha detto il Signore Iddio: Ancora sarò io richiesto dalla casa d'Israele, di far loro questo, [cioè], di farli moltiplicar d'uomini, a guisa di pecore. 026 EZE 036 038 A guisa delle gregge delle [bestie] consacrate, a guisa delle gregge di Gerusalemme, nelle sue feste solenni; così saranno le città deserte piene di gregge d'uomini; e si conoscerà che io [sono] il Signore. 026 EZE 037 001 LA mano del Signore fu sopra me, e il Signore mi menò fuori in ispirito, e mi posò in mezzo d'una campagna, la quale [era] piena d'ossa. 026 EZE 037 002 E mi fece passar presso di esse, attorno attorno; ed ecco, [erano] in grandissimo numero sopra la campagna; ed ecco, [erano] molto secche. 026 EZE 037 003 E mi disse: Figliuol d'uomo, potrebbero quest'ossa rivivere? Ed io dissi: Signore Iddio, tu il sai. 026 EZE 037 004 Ed egli mi disse: Profetizza sopra queste ossa, e di' loro: Ossa secche, ascoltate la parola del Signore. 026 EZE 037 005 Così ha detto il Signore Iddio a quest'ossa: Ecco, io fo entrare in voi lo spirito, e voi riviverete; 026 EZE 037 006 e metterò sopra voi de' nervi, e farò venir sopra voi della carne, e vi ricoprirò di pelle; poi metterò lo spirito in voi, e riviverete; e conoscerete che io [sono] il Signore. 026 EZE 037 007 Ed io profetizzai, come mi era stato comandato; e come io profetizzava, si fece un suono; ed ecco un tremoto; e le ossa si accostarono, ciascun osso al suo. 026 EZE 037 008 Ed io riguardai; ed ecco, sopra quelle vennero de' nervi, e della carne, e furono ricoperte di sopra di pelle; ma non [vi era ancora] spirito alcuno in loro. 026 EZE 037 009 E [il Signore] mi disse: Profetizza allo spirito; profetizza, figliuol d'uomo, e di' allo spirito: Così ha detto il Signore Iddio: Vieni, o spirito, da' quattro venti, e soffia in questi uccisi, acciocchè rivivano. 026 EZE 037 010 Ed io profetizzai, come egli mi avea comandato; e lo spirito entrò in essi, e ritornarono in vita, e si rizzarono in piè, [ed erano] un grandissimo esercito. 026 EZE 037 011 Ed egli mi disse: Figliuol d'uomo queste ossa son tutta la casa d'Israele; ecco, essi dicono: Le nostre ossa son secche, e la nostra speranza è perita; e, quant'è a noi, siamo sterminati. 026 EZE 037 012 Perciò, profetizza, e di' loro: Così ha detto il Signore Iddio: Ecco, io apro i vostri sepolcri, e vi trarrò fuor delle vostre sepolture, o popol mio; e vi ricondurrò nel paese d'Israele. 026 EZE 037 013 E voi conoscerete che io [sono] il Signore, quando avrò aperti i vostri sepolcri, e vi avrò tratti fuor delle vostre sepolture, o popol mio. 026 EZE 037 014 E metterò lo Spirito mio in voi, e voi ritornerete in vita; e vi poserò sopra la vostra terra; e voi conoscerete che io, il Signore, ho parlato, e che altresì ho messa la cosa ad effetto, dice il Signore. 026 EZE 037 015 Poi la parola del Signore mi fu [indirizzata], dicendo: 026 EZE 037 016 Figliuol d'uomo, prenditi ancora un pezzo di legno, e scrivi sur esso: Per Giuda, e per li figliuoli d'Israele, suoi congiunti; poi prenditi un [altro] pezzo di legno, e scrivi sur esso: Per Giuseppe, il legno di Efraim, e di tutta la casa d'Israele, suoi congiunti. 026 EZE 037 017 Poi accostali l'uno all'altro, come [se non fossero] che un sol pezzo di legno; e sieno così congiunti nella tua mano. 026 EZE 037 018 E quando i figliuoli del tuo popolo ti diranno: Non ci dichiarerai tu che cosa vuoi dire per queste cose? 026 EZE 037 019 di' loro: Così ha detto il Signore Iddio: Ecco, io prendo il pezzo di legno di Giuseppe, che [è] in mano di Efraim, e quel delle tribù d'Israele, sue congiunte; e lo metterò sopra questo, [cioè], sopra il pezzo di legno di Giuda; e ne farò un medesimo pezzo di legno, e saranno una stessa cosa nella mia mano. 026 EZE 037 020 Tieni adunque que' due pezzi di legno, sopra i quali avrai scritto, nella tua mano, nel lor cospetto; 026 EZE 037 021 e di' loro: Così ha detto il Signore Iddio: Ecco, io ritrarrò i figliuoli d'Israele di mezzo delle genti, dove sono andati, e li raccoglierò d'ogn'intorno, e li ricondurrò nella lor terra. 026 EZE 037 022 E ne farò una medesima nazione, nella terra, nei monti d'Israele; ed un solo re sarà lor re a tutti; e non saranno più due nazioni, e non saranno più divisi in due regni. 026 EZE 037 023 E non si contamineranno più co' loro idoli, nè con le loro abbominazioni, nè con tutti i lor misfatti; ed io li salverò di tutte le loro abitazioni, nelle quali hanno peccato; e li netterò, e mi saran popolo, ed io sarò loro Dio. 026 EZE 037 024 E il mio servitore Davide [sarà] re sopra loro, ed essi tutti avranno un medesimo Pastore, e cammineranno nelle mie leggi, ed osserveranno i miei statuti, e li metteranno in opera. 026 EZE 037 025 Ed abiteranno nel paese che io ho dato a Giacobbe, mio servitore; nel quale i padri vostri abitarono; ed abiteranno in quello, essi, e i lor figliuoli, e i figliuoli de' lor figliuoli, in perpetuo; e il mio servitore Davide [sarà] lor principe in eterno. 026 EZE 037 026 Ed io farò con loro un patto di pace; vi sarà un patto eterno con loro; e li stanzierò, e li accrescerò, e metterò il mio santuario in mezzo di loro in perpetuo. 026 EZE 037 027 E il mio tabernacolo sarà appresso di loro; ed io sarò loro Dio, ed essi mi saran popolo. 026 EZE 037 028 E le genti conosceranno che io [sono] il Signore, che santifico Israele, quando il mio santuario sarà in mezzo di loro in perpetuo. 026 EZE 038 001 POI la parola del Signore mi fu [indirizzata], dicendo: 026 EZE 038 002 Figliuol d'uomo, volgi la tua faccia verso Gog, [verso il] paese di Magog, principe, [e] capo di Mesec, e di Tubal; e profetizza contro a lui; e di': 026 EZE 038 003 Così ha detto il Signore Iddio: Eccomi a te, o Gog, principe [e] capo di Mesec, e di Tubal. 026 EZE 038 004 E ti farò tornare indietro, e ti metterò de' graffi nelle mascelle, e ti trarrò fuori, con tutto il tuo esercito, cavalli, e cavalieri, tutti quanti perfettamente ben vestiti, gran raunata di [popolo, con] targhe, e scudi, i quali trattano le spade tutti quanti. 026 EZE 038 005 [E] con loro le gente di Persia, di Cus, e di Put, tutti [con] iscudi, ed elmi; 026 EZE 038 006 Gomer, e tutte le sue schiere; la casa di Togarma, dal fondo del Settentrione, insieme con tutte le sue schiere; molti popoli teco. 026 EZE 038 007 Mettiti in ordine, ed apparecchiati, tu, e tutta la tua gente, che si è radunata appresso di te; e sii loro per salvaguardia. 026 EZE 038 008 Tu sarai visitato dopo molti giorni; in su la fin degli anni tu verrai nel paese [del popolo] riscosso dalla spada, e raccolto da molti popoli, ne' monti d'Israele, i quali erano stati ridotti in deserto perpetuo; allora che [il popolo di] quel [paese], essendo stato ritratto d'infra i popoli, abiterà tutto in sicurtà. 026 EZE 038 009 E salirai, [e] verrai a guisa di ruinosa tempesta; tu sarai a giusa di nuvola, da coprir la terra; tu, e tutte le tue schiere, e molti popoli teco. 026 EZE 038 010 Così ha detto il Signore Iddio: Egli avverrà in quel giorno, che [molte] cose ti saliranno nel cuore, e penserai un malvagio pensiero. 026 EZE 038 011 E dirai: Io salirò contro al paese delle villate; io verrò sopra la gente quieta, che abita in sicurtà (eglino abitano tutti in [luoghi] senza mura, e non han nè sbarre, nè porte); 026 EZE 038 012 per ispogliare spoglie, e per predar preda; rimettendo la tua mano sopra i luoghi deserti, [di nuovo] abitati; e sopra il popolo raccolto dalle genti, che si adopererà intorno al bestiame, ed alle [sue] facoltà; [ed] abiterà nel bellico del paese. 026 EZE 038 013 Seba, e Dedan, e i mercatanti di Tarsis, e tutti i suoi leoncelli, ti diranno: Sei tu venuto per ispogliare spoglie? hai tu fatta la tua raunata per predar preda, per portarne via argento ed oro; per rapir bestiame, e facoltà; per ispogliar molte spoglie? 026 EZE 038 014 Perciò, figliuol d'uomo, profetizza, e di' a Gog: Così ha detto il Signore Iddio: In quel giorno, quando il mio popolo Israele abiterà in sicurtà, nol saprai tu? 026 EZE 038 015 E tu verrai dal tuo luogo, dal fondo del Settentrione; tu, e molti popoli teco, tutti montati sopra cavalli, gran raunata, e grosso esercito. 026 EZE 038 016 E salirai contro al mio popolo Israele, a guisa di nuvola, per coprir la terra; tu sarai in su la fine de' giorni, ed io ti farò venir sopra la mia terra; acciocchè le genti mi conoscano, quando io mi sarò santificato in te, nel cospetto loro, o Gog. 026 EZE 038 017 Così ha detto il Signore Iddio: Non [sei] tu quello, del quale io parlai a' tempi antichi, per li profeti d'Israele, miei servitori, i quali profetizzarono in quei tempi, per [molti] anni, che io ti farei venir contro a loro? 026 EZE 038 018 Ma egli avverrà in quel giorno, nel giorno che Gog sarà venuto sopra il paese d'Israele, dice il Signore Iddio, che l'ira mi salirà nelle nari. 026 EZE 038 019 Ed io ho parlato nella mia gelosia, nel fuoco della mia indegnazione: Se in quel giorno non [vi] è un gran tremoto nel paese d'Israele. 026 EZE 038 020 E i pesci del mare, e gli uccelli del cielo, e le fiere della campagna, ed ogni rettile che va serpendo sopra la terra, ed ogni uomo che [è] sopra la terra, tremeranno per la mia presenza; e i monti saranno diroccati e i balzi caderanno, e ogni muro ruinerà a terra. 026 EZE 038 021 Ed io chiamerò la spada contro a lui, per tutti i miei monti, dice il Signore Iddio; la spada di ciascun [di loro] sarà contro al suo fratello. 026 EZE 038 022 E verrò a giudicio con lui con pestilenza, e con sangue; e farò piover sopra lui, e sopra le sue schiere, e sopra i molti popoli, che [saranno] con lui, una pioggia strabocchevole, pietre di gragnuola, fuoco, e zolfo. 026 EZE 038 023 Ed io mi magnificherò, e mi santificherò, e sarò conosciuto nel cospetto di molte genti; e conosceranno che io [sono] il Signore. 026 EZE 039 001 Tu adunque, figliuol d'uomo, profetizza contro a Gog, e di: Così ha detto il Signore Iddio: Eccomi a te, o Gog, principe [e] capo di Mesec, e di Tubal. 026 EZE 039 002 E ti farò tornare indietro, e ti farò andare errando, dopo che ti avrò tratto dal fondo del Settentrione, e ti avrò fatto venir sopra i monti d'Israele. 026 EZE 039 003 E scoterò l'arco tuo dalla tua man sinistra, e farò cader le tue saette dalla tua destra. 026 EZE 039 004 Tu caderai sopra i monti d'Israele, tu, e tutte le tue schiere, e i popoli che [saranno] teco; io ti ho dato per pasto agli uccelli, e agli uccelletti d'ogni specie, ed alle fiere della campagna. 026 EZE 039 005 Tu sarai atterrato su per la campagna; perciocchè io ho parlato, dice il Signore Iddio. 026 EZE 039 006 Ed io manderò un fuoco in Magog, e sopra quelli che abitano nelle isole in sicurtà; e conosceranno che io [sono] il Signore. 026 EZE 039 007 E farò che il mio Nome santo sarà conosciuto in mezzo del mio popolo Israele, e non lascerò più profanare il mio santo Nome; e le genti conosceranno che io [sono] il Signore, il Santo in Israele. 026 EZE 039 008 Ecco, [la cosa] è avvenuta, ed è stata fatta, dice il Signore Iddio; questo [è] quel giorno, del quale io ho parlato. 026 EZE 039 009 E gli abitanti delle città d'Israele usciranno fuori, ed accenderanno un fuoco, ed arderanno armi, e targhe, e scudi, ed archi, e saette, e dardi maneschi, e lance; e con quelle terranno il fuoco acceso lo spazio di sett'anni. 026 EZE 039 010 E non recheranno legne dalla campagna, e non ne taglieranno ne' boschi; anzi faranno fuoco di quelle armi; e spoglieranno quelli che li aveano spogliati, e prederanno quelli che li aveano predati, dice il Signore Iddio. 026 EZE 039 011 Ed avverrà in quel giorno, che io darò quivi in Israele un luogo da sepoltura a Gog, [cioè: ] la Valle de' viandanti, dal Levante del mare; ed ella sarà turata a' viandanti; e quivi sarà seppellito Gog, e tutta la sua moltitudine; e quel luogo si chiamerà: La Valle della moltitudine di Gog. 026 EZE 039 012 E que' della casa d'Israele li seppelliranno per sette mesi, per nettare il paese. 026 EZE 039 013 E tutto il popolo del paese li seppellirà, e [questo] sarà loro per fama, nel giorno che io mi sarò glorificato, dice il Signore Iddio. 026 EZE 039 014 E metteranno da parte degli uomini, i quali del continuo andranno attorno per lo paese, [e] seppelliranno, insieme co' viandanti, quelli che saranno rimasti su la faccia della terra, per nettarla; in capo di sette mesi [ne] ricercheranno [ancora]. 026 EZE 039 015 E chiunque passerà per lo paese, e vedrà un ossa d'uomo, rizzerà presso d'esso un segnale, finchè i sotterratori l'abbiano seppellito nella Valle della moltitudine di Gog. 026 EZE 039 016 Ed anche il nome della città [sarà: ] Hamona; e così netteranno il paese. 026 EZE 039 017 Oltre a ciò, figliuol d'uomo, così ha detto il Signore Iddio: Di' agli uccelli d'ogni maniera, ed a tutte le fiere della campagna: Adunatevi, e venite; raccoglietevi d'ogn'intorno all'uccisione che io vi fo; alla grande uccisione che io fo sopra i monti d'Israele; e voi mangerete della carne, e berrete del sangue. 026 EZE 039 018 Mangerete carne d'[uomini] prodi, e berrete sangue di principi della terra; tutti montoni, agnelli, e becchi, giovenchi, [bestie] grasse di Basan. 026 EZE 039 019 E mangerete del grasso a sazietà, e berrete del sangue fino ad ebbrezza, della mia uccisione, che io vi ho fatto. 026 EZE 039 020 E sarete saziati, sopra la mia tavola, di cavalli, di [bestie da] carri, d'[uomini] prodi, e d'uomini di guerra d'ogni maniera, dice il Signore Iddio. 026 EZE 039 021 Ed io metterò la mia gloria fra le genti, e tutte le nazioni vedranno il mio giudicio, che io avrò eseguito; e la mia mano che io avrò messa sopra quelli. 026 EZE 039 022 E da quel giorno innanzi, la casa d'Israele conoscerà che io [sono] il Signore Iddio loro. 026 EZE 039 023 E le genti conosceranno che la casa d'Israele era stata menata in cattività per la sua iniquità; perciocchè avea misfatto contro a me; laonde io avea nascosta la mia faccia da loro, e li avea dati in man de' lor nemici; ed erano tutti caduti per la spada. 026 EZE 039 024 Io avea operato inverso loro secondo la lor contaminazione, e secondo i lor mifatti; ed avea nascosta la mia faccia da loro. 026 EZE 039 025 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Ora ritrarrò Giacobbe di cattività, ed avrò pietà di tutta la casa d'Israele, e sarò geloso del mio santo Nome; 026 EZE 039 026 dopo che avranno portato il lor vituperio, e [la pena di] tutti i lor misfatti, che aveano commessi contro a me, mentre dimoravano sopra la lor terra in sicurtà, senza che alcuno [li] spaventasse; 026 EZE 039 027 quando io li ricondurrò d'infra i popoli, e li raccoglierò da' paesi de' lor nemici, e mi santificherò in loro, nel cospetto di molte genti. 026 EZE 039 028 E conosceranno che io [sono] il Signore Iddio loro, quando, dopo averli fatti menare in cattività fra le genti, li avrò [poi] raccolti nella lor terra, senza averne quivi lasciato alcun di resto. 026 EZE 039 029 E non nasconderò più la mia faccia da loro; perciocchè avrò sparso il mio Spirito sopra la casa d'Israele, dice il Signore Iddio. 026 EZE 040 001 NELL'anno venticinquesimo della nostra cattività, nel principio dell'anno, nel decimo [giorno] del mese, nell'anno quartodecimo da che la città fu percossa; in quell'istesso giorno la mano del Signore fu sopra me, ed egli mi menò là. 026 EZE 040 002 Egli mi menò nel paese d'Israele, in visioni di Dio; e mi posò sopra un monte altissimo, sopra il quale, dal Mezzodì, [vi era] come un edificio di città. 026 EZE 040 003 E come egli mi ebbe menato là, ecco un uomo, il cui sembiante pareva di rame, ed avea in mano un fil di lino, ed una canna da misurare; ed egli stava in piè in su la porta. 026 EZE 040 004 E quell'uomo parlò a me, [dicendo: ] Figliuol d'uomo, riguarda con gli occhi, ed ascolta con le orecchie, e pon mente a tutte le cose che io ti mostro; perciocchè tu sei stato menato qua, per fartele vedere; fa' assapere alla casa d'Israele tutte le cose che tu vedi. 026 EZE 040 005 Or ecco un muro di fuori della casa d'ogn'intorno. E quell'uomo, avendo in mano una canna da misurare, di sei cubiti e d'un palmo, misurò la larghezza di quell'edificio, [ed era] d'una canna; e l'altezza, [ed era parimente] di una canna. 026 EZE 040 006 Poi venne ad una porta che guardava verso il Levante, e salì per li gradi di essa, e misurò l'un degli stipiti della porta, [ed era] d'una canna di larghezza; poi l'altro, [ed era parimente] d'una canna di larghezza. 026 EZE 040 007 [Poi misurò] le logge, [e ciascuna d'esse era] d'una canna di lunghezza, e d'una canna di larghezza; [e] fra l'una loggia e l'altra [vi era lo spazio] di cinque cubiti; poi [misurò] il limitar della porta d'appresso al portale della casa di dentro, [ed era] d'una canna. 026 EZE 040 008 Poi egli misurò il portale della porta di dentro, [ed era] d'una canna. 026 EZE 040 009 Poi misurò [ancora] il portale della porta, [ed era] d'otto cubiti; e le sue fronti, [ed erano] di due cubiti; e l'antiporto della porta [era] indentro. 026 EZE 040 010 E le logge della porta, verso il Levante, [erano] tre di qua, e tre di là; tutte e tre [erano] d'una medesima misura; parimente d'una stessa misura [erano] le fronti di qua, e di là. 026 EZE 040 011 Poi egli misurò la larghezza del vano della porta, [ed era] di dieci cubiti; e la lunghezza della porta, [ed era] di tredici cubiti. 026 EZE 040 012 E [vi era] una chiusura davanti alle logge, d'un cubito; [e parimente una chiusura] d'un cubito dall'altro lato; ed ogni loggia avea sei cubiti di qua, e sei di là. 026 EZE 040 013 Poi egli misurò la porta, dal tetto d'una delle logge a quel dell'[altra opposta; e vi era] la larghezza di venticinque cubiti; gli usci [di quelle essendo] l'uno dirincontro all'altro. 026 EZE 040 014 Poi impiegò in pilastrate sessanta cubiti; e la porta d'ogn'intorno [era] al pari d'una delle pilastrate del cortile. 026 EZE 040 015 E dalla facciata anteriore della porta fino alla facciata del portale della porta di dentro, [vi erano] cinquanta cubiti. 026 EZE 040 016 E [vi erano] delle finestre fatte a cancelli nelle logge, e ne' loro archi di dentro della porta d'ogn'intorno; e così [era] in [tutti] i corridori [delle porte; vi erano] delle finestre indentro, d'ogn'intorno; e delle palme alle fronti. 026 EZE 040 017 Poi egli mi menò nel cortile di fuori; ed ecco delle camere, ed un lastrico lavorato d'ogn'intorno del cortile; di sopra a quel lastrico [vi erano] trenta camere. 026 EZE 040 018 E quel lastrico, [ch'era] allato alle porte, al pari della lunghezza d'esse, [era] il suolo da basso. 026 EZE 040 019 Poi egli misurò uno spazio, dalla facciata della porta di sotto, fino alla facciata di fuori del cortile di dentro, di larghezza di cento cubiti, verso l'Oriente, e verso il Settentrione. 026 EZE 040 020 Egli misurò eziandio la porta del cortile di fuori, la quale riguardava verso il Settentrione per la sua lunghezza, e per la sua larghezza; 026 EZE 040 021 e le sue logge, [ch'erano] tre di qua, e tre di là; [egli misurò] eziandio le sue fronti, e le sue pilastrate, [ed] esse erano della medesima misura [di quelle] della prima porta; [misurò eziandio] la lunghezza di questa [porta, ed era] di cinquanta cubiti; e la sua larghezza, [ed era] di venticinque cubiti. 026 EZE 040 022 [Misurò] eziandio le sue finestre, e i suoi archi, e le sue palme, [ed erano] secondo la misura della porta che riguardava verso il Levante, e si saliva ad essa per sette scaglioni; e gli archi di quella [porta erano] in faccia a quelli [scaglioni]. 026 EZE 040 023 E la porta del cortile di dentro [era] dirincontro all'[altra] porta del Settentrione, come dal lato del Levante; ed egli misurò da porta a porta, e [vi erano] cento cubiti. 026 EZE 040 024 Poi egli mi menò verso il Mezzodì; ed ecco una porta, che riguardava verso il Mezzodì; ed egli misurò le fronti, e le pilastrate di essa, [ed erano] secondo le misure [precedenti]. 026 EZE 040 025 E [vi erano] delle finestre in essa, e ne' suoi archi d'ogni' intorno, simili a quelle finestre [precedenti]; la lunghezza [d'essa porta era] di cinquanta cubiti, e la larghezza di venticinque cubiti. 026 EZE 040 026 E i suoi gradi [erano] di sette scaglioni, e i suoi archi [erano] in faccia a quelli; ella avea eziandio delle palme alle sue fronti, una di qua, ed un'altra di là di ciascuna di esse. 026 EZE 040 027 [Vi era] eziandio una porta nel cortile di dentro, che riguardava verso il Mezzodì; ed egli misurò da porta a porta, dal lato del Mezzodì, [e vi erano] cento cubiti. 026 EZE 040 028 Poi egli mi menò al cortile di dentro per la porta meridionale; ed egli misurò la porta meridionale, [ed era] secondo le misure [precedenti]. 026 EZE 040 029 E le sue logge, e le sue fronti, e le sue pilastrate, [erano] secondo quelle misure [precedenti]; e [vi erano] in essa, e ne' suoi archi, delle finestre d'ogn'intorno; la lunghezza [d'essa porta era] di cinquanta cubiti, e la larghezza di venticinque cubiti. 026 EZE 040 030 E le pilastrate d'ogn'intorno [erano] di venticinque cubiti di lunghezza, e di cinque cubiti di larghezza. 026 EZE 040 031 E i suoi archi [riguardavano] verso il cortile di fuori, e [vi erano] delle palme alle sue fronti; e i suoi gradi erano di otto scaglioni. 026 EZE 040 032 Poi egli mi menò nel cortile di dentro dal Levante, e misurò la [porta; ed essa era] secondo le misure [precedenti]. 026 EZE 040 033 E le sue logge, e le sue fronti, e le sue pilastrate, [erano] secondo quelle misure [precedenti]; e [vi erano] in essa e nelle sue pilastrate, d'ogn'intorno, delle finestre; la lunghezza [d'essa porta era] di cinquanta cubiti. 026 EZE 040 034 E i suoi archi [riguardavano] verso il cortile di fuori, e [vi erano] delle palme alle sue fronti, di qua, e di là; e i suoi gradi erano di otto scaglioni. 026 EZE 040 035 Poi egli mi menò alla porta settentrionale, e [la] misurò secondo quelle misure [precedenti]; 026 EZE 040 036 [insieme] con le sue logge, e le sue fronti, e le sue pilastrate; e vi erano delle finestre d'ogn'intorno; la lunghezza [d'essa porta era] di cinquanta cubiti, e la larghezza di cinquanta cubiti. 026 EZE 040 037 E le sue fronti [riguardavano] verso il cortile di fuori; e [vi erano] delle palme alle sue fronti di qua, e di là; e i suoi gradi [erano] di otto scaglioni. 026 EZE 040 038 E fra le pilastrate di quelle porte [vi erano] delle logge, co' loro usci; quivi si lavavano gli olocausti. 026 EZE 040 039 E presso al portale dell'una di quelle porte [vi erano] due tavole da un lato, e due dall'altro, da scannar sopra esse gli olocausti, e i sacrificii per lo peccato, e per la colpa. 026 EZE 040 040 E parimente dall'uno de' lati, di fuori della soglia dell'entrata dell'[altra] porta, [cioè] della settentrionale, [vi erano] due tavole; e dall'altro lato del portale di essa porta, due [altre] tavole. 026 EZE 040 041 [Così vi erano] quattro tavole di qua, e quattro di là, a' lati di [ciascuna] porta, [che erano in tutto] otto tavole, sopra le quali si scannavano [i sacrificii]. 026 EZE 040 042 E le quattro tavole, [che erano] per gli olocausti, [erano] di pietra pulita; la lunghezza [di ciascuna era] d'un cubito e mezzo, e la larghezza d'un cubito e mezzo; e l'altezza d'un cubito; e sopra quelle si riponevano gli strumenti, co' quali si scannavano gli olocausti ed i sacrificii. 026 EZE 040 043 Vi erano eziandio degli arpioni d'un palmo, messi per ordine d'ogn'intorno della casa; e sopra le tavola [si metteva] la carne delle offerte. 026 EZE 040 044 E di fuori della porta di dentro [vi erano] le camere de' cantori, nel cortile di dentro, le quali [erano] allato alla porta settentrionale; e le lor facce [erano] verso il Mezzodì. [Ve n'era] una allato della porta orientale, traendo verso il Settentrione. 026 EZE 040 045 E quell'uomo mi parlò, [dicendo: ] Questa camera, che riguarda verso il Mezzodì, [è] per li sacerdoti che fanno l'ufficio della casa. 026 EZE 040 046 E quell'[altra] camera, che riguarda verso il Settentrione, [è] per li sacerdoti che fanno l'ufficio dell'altare. Essi [sono] i figliuoli di Sadoc, i quali, d'infra i figliuoli di Levi, si accostarono al Signore, per fare il suo servigio. 026 EZE 040 047 Poi misurò il cortile, [ed era] di cento cubiti di lunghezza, e di cento di larghezza, quadro; e l'altare [era] a diritto davanti alla casa. 026 EZE 040 048 Poi egli mi menò al portico della casa, e misurò gli stipiti del portico, [ed erano] di cinque cubiti di qua, e di cinque di là; poi la larghezza della porta, [ed era] di tre cubiti di qua, e di tre di là. 026 EZE 040 049 La lunghezza del portico [era] di venti cubiti, e la larghezza di undici cubiti, oltre allo spazio de' gradi, per li quali si saliva ad esso; e le colonne [erano] presso degli stipiti, l'una di qua, l'altra di là. 026 EZE 041 001 POI egli mi menò nel Tempio, e misurò gli stipiti, [ed erano] di sei cubiti di larghezza di qua, e di sei cubiti di larghezza di là; [quanta era] la larghezza del tabernacolo. 026 EZE 041 002 E la larghezza della porta [era] di sei cubiti, e le spalle della porta [erano] di cinque cubiti di qua, e di cinque cubiti di là. Poi egli misurò la lunghezza del Tempio, [ed era] di quaranta cubiti; e la larghezza, [ed era] di venti cubiti. 026 EZE 041 003 Poi entrò nella parte interiore, e misurò lo stipite della porta, [ed era] di due cubiti; e poi la porta, [ed era] di sei cubiti; ed oltre alla larghezza della porta, [vi erano] sette cubiti. 026 EZE 041 004 Poi misurò la lunghezza di questa [parte interiore, ed era] di venti cubiti; e la larghezza, [ed era] di venti cubiti, in faccia al Tempio. Poi egli disse: Questo [è] il Luogo santissimo. 026 EZE 041 005 Poi egli misurò il muro della casa, [ed era] di sei cubiti; e la larghezza di ciascuna pila, [ed era] di quattro cubiti, d'ogn'intorno della casa. 026 EZE 041 006 E queste pile, [accozzando] una pila con l'altra, [erano] di trentatrè piedi; e [vi erano] delle ritratte nelle pareti di dentro delle pile d'ogn'intorno, per servir di sostegni [alle travi], e acciocchè [le travi] non si attenessero al muro della casa. 026 EZE 041 007 Or [vi era] in quelle pile uno spazio, per lo quale si saliva sopra al giro; perciocchè si saliva per una scala a lumaca nella casa d'ogn'intorno; e perciò [vi era quello spazio] nella casa fino in cima; e così dal solaio da basso si saliva al sommo, per quel di mezzo. 026 EZE 041 008 E riguardando l'altezza della casa d'ogn'intorno, [io vidi che] le fondamenta delle pile [erano] d'una canna intiera, [cioè], di sei gran cubiti. 026 EZE 041 009 La larghezza del muro, [ch'era] alle pile in fuori, [era] di cinque cubiti; come anche ciò ch'era stato lasciato di vuoto fra le pile della casa. 026 EZE 041 010 Or fra le camere [vi era] uno spazio di venti cubiti di larghezza, d'ogn'intorno della casa. 026 EZE 041 011 E [vi era] una porta in [ciascuna] pila, [per entrare in quello spazio] ch'era stato lasciato vuoto; una porta, dico, verso il Settentrione, ed un'[altra] porta verso il Mezzodì; e la larghezza dello spazio, lasciato vuoto [era] di cinque cubiti d'ogni intorno. 026 EZE 041 012 E l'edificio, [che era] allato al corpo del Tempio dall'un lato, [e dall'altro], traendo verso l'Occidente, avea settanta cubiti nella sua larghezza; e il muro dell'edificio avea cinque cubiti di larghezza d'ogn'intorno; e novanta cubiti di lunghezza. 026 EZE 041 013 Poi egli misurò la casa, [ed era] di lunghezza di cento cubiti; il corpo del Tempio, l'edificio, e i suoi muri, tutto insieme [era] di lunghezza di cento cubiti. 026 EZE 041 014 E la piazza davanti alla casa, ed al corpo del Tempio, dall'Oriente, [era] di cento cubiti. 026 EZE 041 015 Poi egli misurò la lunghezza dell'edificio [ch'era] dirimpetto al corpo del Tempio, nella parte di dietro di esso, co' suoi portici di qua, e di là; [ed era] di cento cubiti. [Così egli misurò] il Tempio di dentro, e le pilastrate del cortile; 026 EZE 041 016 gli stipiti, e le finestre fatte a cancelli, e i portici d'intorno, da' lor tre [lati], opposti a' palchi [del Tempio, i quali erano] coperti di legname d'ogn'intorno. Or il terrazzo arrivava fino alle finestre, e le finestre [erano] coperte, 026 EZE 041 017 dal disopra della porta fino alla casa, di dentro e di fuori, e [in somma] per tutto il muro d'intorno, di dentro, e di fuori, a misure [uguali]. 026 EZE 041 018 E [vi era] un lavoro di Cherubini, e di palme; ed una palme [era] fra un Cherubino e l'altro; e ciascun Cherubino avea due facce. 026 EZE 041 019 E la faccia dell'uomo [era volta] verso una palma, da un lato; e la faccia del leoncello [era volta] verso un'[altra] palma, dall'altro lato. [Questo] lavoro [era] per tutta la casa attorno attorno. 026 EZE 041 020 Da terra fin di sopra alla porta, [vi erano] de' Cherubini, e delle palme lavorate. E [tali erano] le pareti del Tempio. 026 EZE 041 021 Gli stipiti, e il limitar della porta del Tempio, [erano] quadri; e la faccia del santuario era del medesimo aspetto che quella [del Tempio]. 026 EZE 041 022 L'altare [era] di legno, di tre cubiti d'altezza, e di due cubiti di lunghezza; ed avea i suoi cantoni; e la sua tavola, e i suoi lati [erano] di legno. E [quell'uomo] mi disse: Quest'è la mensa, che [è] davanti al Signore. 026 EZE 041 023 Or il Tempio, e il santuario, aveano due reggi agli usci loro. 026 EZE 041 024 E quelle due reggi erano di due pezzi, che si ripiegavano; e così ciascuna regge era di due pezzi. 026 EZE 041 025 E sopra gli usci del Tempio [vi era] un lavoro di Cherubini, e di palme, simile al lavoro delle pareti; e [vi era] una travatura di legno nella facciata del portico di fuori. 026 EZE 041 026 [Vi erano] eziandio delle finestre fatte a cancelli, e delle palme di qua, e di là, alle spalle del portico, come alle pile della casa ed alle travature. 026 EZE 042 001 POI [quell'uomo] mi menò fuori al cortile di fuori, per la via [che traeva] verso il Settentrione; e mi condusse nelle camere, ch' [erano] dirimpetto al corpo del Tempio, e dell'edificio, verso il Settentrione; 026 EZE 042 002 in fronte alla lunghezza di cento cubiti della porta settentrionale, ed alla larghezza di cinquanta cubiti; 026 EZE 042 003 dirimpetto a' venti [cubiti] del cortile di dentro, ed al lastrico, ch'[era] nel cortile di fuori; un portico [riscontrandosi] con l'altro da tre parti. 026 EZE 042 004 E davanti alle camere [vi era] un corridoio, largo dieci cubiti, [ritratto] in dentro d'un cubito; e gli usci delle camere [erano] verso il Settentrione. 026 EZE 042 005 Or le camere del solaio più alto [erano] raccorciate; perciocchè i pilastri di quello erano più piccoli che que' degli altri, [cioè], che que' del solaio basso, e del mezzano dell'edificio. 026 EZE 042 006 Perciocchè quelle [camere erano] a tre solai, e quelle non aveano colonne, come quelle de' cortili; e perciò, quell'alto solaio era raccorciato più che il basso, e il mezzano da terra. 026 EZE 042 007 E la chiusura, ch'[era] in fuori, davanti alle camere, traendo verso il cortile di fuori, dirincontro alle camere, [era] di cinquanta cubiti di lunghezza. 026 EZE 042 008 Perciocchè la lunghezza delle camere, ch'[erano] nel cortile di fuori, [era] di cinquanta cubiti. Ed ecco, davanti al Tempio [vi era uno spazio di] cento cubiti. 026 EZE 042 009 E disotto a quelle camere [vi era] una entrata dal lato d'Oriente, entrando in esse dal cortile di fuori. 026 EZE 042 010 Nella larghezza del procinto del cortile, traendo verso l'Oriente, dirimpetto al corpo del Tempio, ed all'edificio, [vi erano] delle camere. 026 EZE 042 011 E [vi era] un corridoio davanti a quelle, di simil forma come quello delle camere ch'[erano] verso il Settentrione; esse [erano] d'una medesima lunghezza, e d'una medesima larghezza; ed aveano tutte le medesime uscite, ed i medesimi ordini, e le medesime porte. 026 EZE 042 012 E quali [erano] le porte delle camere ch'[erano] verso il Mezzodì, [tale era altresì] la porta [ch'era] in fondo al corridoio, che faceva capo alla chiusura del parapetto, [ch'era] dall'Oriente, quando si entrava in esse. 026 EZE 042 013 E [quell'uomo] mi disse: Le camere settentrionali, [e] le camere meridionali, [che sono] dirimpetto al corpo del Tempio, son le camere sante, dove i sacerdoti che si accostano al Signore devono mangiar le cose santissime; quivi eziandio devono riporre le cose santissime, e le offerte di panatica, e i sacrificii per lo peccato, e per la colpa; perciocchè quel luogo [è] santo. 026 EZE 042 014 Quando i sacerdoti saranno entrati nel Luogo santo, non usciranno di quello nel cortile di fuori; anzi poseranno quivi i lor vestimenti, co' quali fanno il servigio, e vestiranno altri vestimenti; ed [allora] potranno venire nel cortile del popolo. 026 EZE 042 015 Poi [quell'uomo], avendo finito di misurar la casa di dentro, mi menò fuori per la via della porta che guardava verso Oriente; e misurò il ricinto d'ogn'intorno. 026 EZE 042 016 Egli misurò il lato orientale con la canna da misurare; [e vi erano] cinquecento canne, alla canna da misurare, d'ogn'intorno. 026 EZE 042 017 [Poi] misurò il lato settentrionale [e vi erano] cinquecento canne, alla canna da misurare, d'ogn'intorno. 026 EZE 042 018 [Poi] misurò il lato meridionale; [e vi erano] cinquecento canne, alla canna da misurare, d'ogn'intorno. 026 EZE 042 019 [Poi] egli si rivolse verso il lato occidentale, [e lo] misurò; [ed era] di cinquecento canne, alla canna da misurare. 026 EZE 042 020 Egli misurò la casa da' quattro venti; ed ella avea un muro d'ogn'intorno, di lunghezza di cinquecento [cubiti], e di larghezza di cinquecento [cubiti: ] per separare il luogo santo dal profano. 026 EZE 043 001 POI egli mi condusse alla porta, che riguardava verso il Levante. 026 EZE 043 002 Ed ecco la gloria dell'Iddio d'Israele, che veniva di verso il Levante; e la sua voce [era] simile al suon di grandi acque; e la terra risplendeva della sua gloria. 026 EZE 043 003 E la visione che io vidi [era] nell'aspetto simigliante alla visione che io vidi, quando venni per distrugger la città; e le sembianze [erano] le medesime con quelle che io avea vedute presso al fiume Chebar; ed io caddi sopra la mia faccia. 026 EZE 043 004 E la gloria del Signore entrò nella casa, per la via della porta, che riguardava verso il Levante. 026 EZE 043 005 E lo Spirito mi elevò, e mi menò nel cortile di dentro; ed ecco, la casa [era] ripiena della gloria del Signore. 026 EZE 043 006 Ed io udii [uno] che parlava a me dalla casa; ed un uomo fu quivi in piè appresso di me. 026 EZE 043 007 E mi disse: Figliuol d'uomo, ecco il luogo del mio trono, e il luogo delle piante de' miei piedi, dove io abiterò fra i figliuoli d'Israele in perpetuo; e la casa d'Israele non contaminerà più il mio santo Nome, nè essi nè i lor re, con le lor fornicazioni, e con le carcasse de' lor re, [e co]'loro alti luoghi. 026 EZE 043 008 [Come hanno fatto], quando hanno posta la lor soglia presso della mia soglia, e il loro stipite presso del mio stipite, talchè [vi era sol] la parete fra me e loro; e così hanno contaminato il mio Nome santo, con le loro abbominazioni, che hanno commesse; onde io li ho consumati nella mia ira. 026 EZE 043 009 Ora allontaneranno da me le lor fornicazioni, e le carcasse de'lor re; ed io abiterò in mezzo di loro in perpetuo. 026 EZE 043 010 TU, figliuol d'uomo, dichiara alla casa d'Israele [il disegno di] questa Casa; e sieno confusi delle loro iniquità; poi misurino la pianta [di essa]. 026 EZE 043 011 E quando si saranno vergognati di tutto quello che hanno fatto, fa' loro assapere la forma di questa casa, e la sua disposizione, e le sue uscite, e le sue entrate, e tutte le sue figure, e tutti i suoi ordini, e tutte le sue forme, e tutte le sue regole; e disegnale davanti agli occhi loro; acciocchè osservino tutta la sua forma, e tutti i suoi ordini, e li mettano in opera. 026 EZE 043 012 Quest'[è] l'ordine della Casa: Sopra la sommità del monte, tutto il suo ricinto d'ogn'intorno [sarà] un [luogo] santissimo. Ecco, quest'[è] l'ordine della Casa. 026 EZE 043 013 E queste [son] le misure dell'altare, a cubiti, de' quali ciascuno [è] d'un cubito e d'un palmo: Il [suo] seno [era] d'un cubito, [ed altresi] d'un cubito di larghezza; e il ricinto, ch' [era] sopra l'orlo di quello d'ogn'intorno, [era] d'una spanna; e quello era il suolo dell'altare. 026 EZE 043 014 Or dal seno, ch'era in terra, fino alla sportatura da basso [vi erano] due cubiti; e [quella sportatura avea] un cubito di larghezza; e dalla più piccola sportatura, fino alla maggiore, [vi erano] quattro cubiti; e la larghezza [della maggiore era] d'un cubito. 026 EZE 043 015 E l'Ariel [era alto] quattro cubito, e dall'Ariel in su [vi erano] le quattro corna. 026 EZE 043 016 E l'Ariel[avea di] lunghezza dodici [cubiti], e altrettanti di larghezza; [ed era] quadro per ogni verso. 026 EZE 043 017 E la sportatura [avea di] lunghezza quattordici cubiti, ed altrettanti di larghezza, da tutti e quattro i suoi lati; e l'orlo, [ch'era] d'intorno a questa [parte dell'altare, era] d'un mezzo cubito; e il seno, ch'[era] presso all'[altra, era] d'un cubito d'ogni intorno; e i suoi gradi erano volti verso il Levante. 026 EZE 043 018 E [quell'uomo] mi disse: Figliuol d'uomo, così ha detto il Signore Iddio: Questi [son] gli ordini dell'altare, nel giorno che sarà fatto, per offerire sopra esso gli olocausti, e per ispandere sopra esso il sangue. 026 EZE 043 019 Ed allora tu darai a' sacerdoti Leviti, che son della progenie di Sadoc, i quali si accostano a me, dice il Signore Iddio, per ministrarmi, un giovenco, per [sacrificio per lo] peccato. 026 EZE 043 020 E prenderai del sangue di esso, e ne metterai sopra le quattro corna dell'altare, ed ai quattro canti della sportatura, e sopra l'orlo, attorno attorno. Così netterai l'altare, e farai purgamento per esso. 026 EZE 043 021 Poi prenderai il giovenco del [sacrificio per lo] peccato, e quello sarà arso in un luogo della Casa appartato, fuori del Luogo santo. 026 EZE 043 022 E il secondo giorno tu offerirai, per [sacrificio per lo] peccato, un becco, senza difetto; e [con esso] si farà il purgamento per l'altare, come si sarà fatto col giovenco. 026 EZE 043 023 Quando tu avrai finito di far [quel] purgamento, tu offerirai un giovenco dell'armento, senza difetto; e un montone della greggia, senza difetto. 026 EZE 043 024 E tu li offerirai davanti al Signore, e i sacerdoti getteranno del sale sopra, e li offeriranno in olocausto al Signore. 026 EZE 043 025 Per lo spazio di sette giorni, tu sacrificherai un becco per giorno, per lo peccato; e [i sacerdoti] sacrificheranno un giovenco dell'armento, ed un montone della greggia, senza difetto. 026 EZE 043 026 Per lo spazio di sette giorni, essi faranno il purgamento per l'altare, e lo purificheranno; ed essi si consacreranno nel lor ministerio. 026 EZE 043 027 E compiuti que' giorni, dall'ottavo giorno innanzi, quando i sacerdoti sacrificheranno sopra l'altare i vostri olocausti, e i vostri sacrificii da render grazie, io vi gradirò, dice il Signore Iddio. 026 EZE 044 001 POI egli mi ricondusse verso la porta di fuori del Luogo santo, la quale riguardava verso il Levante; ed essa [era] chiusa. 026 EZE 044 002 E il Signore mi disse: Questa porta sarà chiusa, [e] non si aprirà, e niuno entrerà per essa; perciocchè il Signore Iddio d'Israele è entrato per essa; perciò resterà chiusa. 026 EZE 044 003 [Ella è] per lo principe; il principe sederà in essa per mangiar davanti al Signore; egli entrerà per la via del portale di questa porta, e per la via di quello stesso se ne uscirà. 026 EZE 044 004 Ed egli mi menò, per la via della porta settentrionale, davanti alla casa; ed io riguardai, ed ecco, la gloria del Signore avea ripiena la Casa del Signore; ed io caddi sopra la mia faccia. 026 EZE 044 005 E il Signore mi disse: Figliuol d'uomo, considera col cuore, e riguarda con gli occhi, ed ascolta con gli orecchi, tutte le cose che io ti dico, intorno a tutti gli ordini della Casa del Signore, ed a tutte le regole di essa; considera ancora l'entrate della casa, per tutte le uscite del santuario. 026 EZE 044 006 E di' a quella ribelle, alla casa d'Israele: Così ha detto il Signore Iddio: Bastinvi tutte le vostre abbominazioni, o casa d'Israele. 026 EZE 044 007 Allora che avete introdotti gli stranieri, incirconcisi di cuore, e incirconcisi di carne, per esser nel mio santuario, per profanar la mia Casa; ed avete offerti i miei cibi, grasso e sangue, mentre quelli violavano il mio patto in tutte le vostre abbominazioni; 026 EZE 044 008 e non avete osservata l'osservanza delle mie cose sante; anzi avete costituite, a vostro senno, persone, per guardie delle mie osservanze, nel mio santuario. 026 EZE 044 009 Così ha detto il Signore Iddio: Niun figliuolo di straniere, incirconciso di cuore, e incirconciso di carne, d'infra tutti i figliuoli degli stranieri, che [sono] nel mezzo de' figliuoli d'Israele, entrerà nel mio santuario. 026 EZE 044 010 Ma i [sacerdoti] Leviti, che si sono allontanati da me, quando Israele si è sviato, [e] che si sono sviati da me, dietro a' loro idoli, porteranno la loro iniquità. 026 EZE 044 011 E saranno [sol] ministri nel mio santuario, costituiti alla guardia delle porte della casa, e facendo i servigi della casa; essi scanneranno gli olocausti, e i sacrificii al popolo, e saranno in piè davanti a lui, per servirgli. 026 EZE 044 012 Perciocchè han loro servito davanti ai loro idoli, e sono stati alla casa d'Israele per intoppo d'iniquità; perciò, io ho alzata la mia mano contro a loro, dice il Signore Iddio, che porteranno la loro iniquità. 026 EZE 044 013 E non si accosteranno [più] a me, per esercitarmi il sacerdozio, nè per accostarsi ad alcuna delle mie cose sante, [cioè] alle mie cose santissime; anzi porteranno la loro ignominia, e [la pena del]le abbominazioni che hanno commesse; 026 EZE 044 014 e li porrò per guardiani della casa, e per [fare] ogni servigio di essa, e tutto ciò che vi si deve fare. 026 EZE 044 015 Ma quant'è a' sacerdoti Leviti, figliuoli di Sadoc, i quali hanno osservata l'osservanza del mio santuario, quando i figliuoli d'Israele si sono sviati da me, essi si accosteranno a me, per ministrarmi; e staranno in piè davanti a me, per offerirmi grasso e sangue, dice il Signore Iddio. 026 EZE 044 016 Essi entreranno nel mio santuario, ed essi si accosteranno alla mia mensa, per ministrarmi; ed osserveranno ciò che io ho comandato che si osservi. 026 EZE 044 017 Ora, quando entreranno nelle porte del cortile di dentro, sieno vestiti di panni lini; e non abbiano addosso lana alcuna, quando ministreranno nelle porte del cortile di dentro, e più innanzi. 026 EZE 044 018 Abbiano in capo delle tiare line, e delle calze line sopra i lor lombi, non cingansi dove si suda. 026 EZE 044 019 E quando usciranno ad alcuno de' cortili di fuori, al popolo, spoglino i lor vestimenti, ne' quali avranno fatto il servigio, e riponganli nelle camere sante, e vestano altri vestimenti, acciocchè non santifichino il popolo coi lor vestimenti. 026 EZE 044 020 E non radansi il capo, nè nudrichino la chioma; tondansi schiettamente il capo. 026 EZE 044 021 E niun sacerdote beva vino, quando entrerà nel cortile di dentro. 026 EZE 044 022 E non prendansi per moglie alcuna vedova, nè ripudiata; anzi una vergine della progenie della casa d'Israele; ovvero una vedova, che sia vedova di un sacerdote. 026 EZE 044 023 Ed ammaestrino il mio popolo a discernere tra la cosa santa, e la profana, e dichiaringli [la differenza che vi è] tra la cosa monda, e l'immonda. 026 EZE 044 024 E soprastieno alle liti, per giudicare; dien giudicio secondo le mie leggi; ed osservino le mie leggi, ed i miei statuti, in tutte le mie solennità; e santifichino i miei sabati. 026 EZE 044 025 E non entri [alcun sacerdote] dove sia un morto, per contaminarsi; pur si potrà contaminare per padre, e per madre, e per figliuolo, e per figliuola, e per fratello, e per sorella, che non abbia avuto marito. 026 EZE 044 026 E dopo ch'egli sarà stato nettato, continglisi sette giorni; 026 EZE 044 027 e nel giorno ch'egli entrerà nel Luogo santo, nel cortile di dentro, per ministrar nel Luogo santo, offerisca il suo [sacrificio per lo] peccato, dice il Signore Iddio. 026 EZE 044 028 E [queste cose] saranno loro per loro eredità; io [sono] la loro eredità; e voi non darete loro alcuna possessione in Israele; io [son] la lor possessione. 026 EZE 044 029 Essi mangeranno le offerte di panatica, e i [sacrificii per lo] peccato, e [per] la colpa; parimente, ogn'interdetto in Israele sarà loro. 026 EZE 044 030 E le primizie di tutti i primi frutti d'ogni cosa, e tutte le offerte elevate di qualunque cosa, d'infra tutte le vostre offerte, saranno de' sacerdoti; parimente voi darete al sacerdote le primizie delle vostre paste, per far riposar la benedizione sopra le case vostre. 026 EZE 044 031 Non mangino i sacerdoti alcun carname di uccello, o di bestia morta da sè, o lacerata [dalle fiere]. 026 EZE 045 001 ORA, quando voi spartirete a sorte il paese per eredità, offerite, per offerta al Signore, una porzione consacrata del paese, di lunghezza di venticinquemila [cubiti], e di larghezza di diecimila. Quello [spazio sarà] santo, per tutti i suoi confini, d'ogn'intorno. 026 EZE 045 002 Di esso prendansi per lo Luogo santo cinquecento [cubiti per lungo], ed altrettanti [per largo], in quadro d'ogn'intorno; e cinquanta cubiti per le pertinenze di fuori d'ogn'intorno. 026 EZE 045 003 Misura adunque [uno spazio] di questa misura, [cioè], di lunghezza di venticinquemila [cubiti], e di larghezza di diecimila; ed in quello [spazio] sarà il santuario, il Luogo santissimo. 026 EZE 045 004 Esso [è] una porzione santificata del paese; essa sarà per i sacerdoti, ministri del santuario che si accostano al Signore, per ministrargli; sarà loro un luogo da case; oltre al Luogo santo per lo santuario. 026 EZE 045 005 Poi [misura un altro spazio di] venticinquemila [cubiti] di lunghezza, e di diecimila di larghezza; [quello] sarà per i Leviti, ministri della Casa, per lor possessione, [con] venti camere. 026 EZE 045 006 Poi ordinate, [per] la possession della città, cinquemila [cubiti] in larghezza, e venticinquemila in lunghezza, allato all'offerta la casa d'Israele. 026 EZE 045 007 Poi assegnate [la parte] al principe, di qua, e di là della santa offerta, e della possession della città, allato alla santa offerta, ed alla possession della città, dall'Occidente, e fino all'estremità occidentale; e dall'Oriente, fino all'estremità orientale; e la lunghezza [sia] uguale ad una di quelle parti, dall'estremità occidentale fino all'orientale. 026 EZE 045 008 Egli avrà [quello] del paese per sua possessione in Israele; ed i miei principi non oppresseranno più il mio popolo, e lasceranno il [rimanente del] paese alla casa d'Israele, per le lor tribù. 026 EZE 045 009 Così ha detto il Signore Iddio: Bastivi, principi d'Israele; togliete via la violenza, e la rapina; e fate giustizia, e giudicio; levate le vostre storsioni d'addosso al mio popolo, dice il Signore Iddio. 026 EZE 045 010 Abbiate bilance giuste, ed efa giusto, e bat giusto. 026 EZE 045 011 Sia l'efa, e il bat, d'una medesima misura, prendendo il bat per la decima parte d'un homer, e l'efa similmente per la decima parte d'un homer; sia la misura dell'uno e dell'altro a ragion dell'homer; 026 EZE 045 012 e [sia] il siclo di venti oboli; [e] siavi la mina di venti sicli, di venticinque sicli, [e] di quindici sicli. 026 EZE 045 013 QUEST' [è] l'offerta che voi offerirete: la sesta parte d'un efa dell'homer del frumento; voi darete parimente la sesta parte d'un efa dell'homer dell'orzo. 026 EZE 045 014 E lo statuto dell'olio (il bat [è la misura] dell'olio) [è che si dia] la decima parte d'un bat, per coro, [che è] l'homer di dieci bati; conciossiachè l'homer [sia] di dieci bati. 026 EZE 045 015 E del minuto bestiame [lo statuto è che si dia] di dugento [bestie] una dei luoghi grassi d'Israele; e quest'offerta [sarà] per le offerte di panatica, e per gli olocausti, e per li sacrificii da render grazie, per far purgamento per essi, dice il Signore Iddio. 026 EZE 045 016 Tutto il popolo del paese sarà tenuto a quell'offerta, [la quale egli darà] al principe [che sarà] in Israele. 026 EZE 045 017 Ed al principe si apparterrà [di fornir] gli olocausti, e le offerte di panatica, e le offerte da spandere, nelle feste solenni, e nelle calendi, e ne' sabati, in tutte le solennità della casa d'Israele; egli fornirà [i sacrificii per] lo peccato, e le offerte di panatica, e gli olocausti, e i sacrificii da render grazie, per far purgamento per la casa d'Israele. 026 EZE 045 018 Così ha detto il Signore Iddio: Nel primo [mese], nel primo [giorno] del mese, prendi un giovenco senza difetto, e purifica il santuario, sacrificando [questo giovenco] per lo peccato. 026 EZE 045 019 E prenda il sacerdote del sangue di questo [sacrificio per lo] peccato, e mettalo sopra gli stipiti della casa, e sopra i quattro canti delle sportature dell'altare, e sopra gli stipiti della porta del cortile di dentro. 026 EZE 045 020 Fa' il simigliante nel settimo [giorno] del medesimo mese, per colui che avrà peccato per errore, e per lo scempio; e [così] purgherete la casa. 026 EZE 045 021 Nel primo [mese], nel quartodecimo giorno del mese, siavi la Pasqua; [sia] una festa solenne di sette giorni, [ne' quali] manginsi pani azzimi. 026 EZE 045 022 E in quel giorno sacrifichi il principe, per sè, e per tutto il popolo del paese, un giovenco per [sacrificio per lo] peccato. 026 EZE 045 023 E ne' sette giorni della festa, sacrifichi, [per] olocausto al Signore, sette giovenchi, e sette montoni, senza difetto, per ciascuno di que' sette giorni; e, [per sacrificio per lo] peccato, un becco per giorno. 026 EZE 045 024 Offerisca eziandio per offerta di panatica, un efa [di fior di farina], per giovenco; e parimente un efa per montone, e un hin d'olio per efa. 026 EZE 045 025 Nel settimo [mese], nel quintodecimo giorno del mese, nella festa solenne, offerisca le medesime cose per sette giorni, il medesimo [sacrificio per lo] peccato, il medesimo olocausto, la medesima offerta di panatica, ed il medesimo olio. 026 EZE 046 001 COSI ha detto il Signore Iddio: La porta del cortile di dentro, la quale riguarda verso il Levante, sia chiusa i sei giorni di lavoro; ma aprasi nel giorno del sabato; aprasi parimente nel giorno delle calendi. 026 EZE 046 002 Ed entri[vi] il principe per la via del portale della porta di fuori, e fermisi allo stipite della porta, mentre i sacerdoti offeriranno il suo olocausto, e i suoi sacrificii da render grazie; e adori sopra la soglia della porta, poi escasene fuori; e non serrisi la porta infino alla sera. 026 EZE 046 003 E adori il popolo del paese davanti al Signore, all'entrata di quella porta, ne' sabati, e nelle calendi. 026 EZE 046 004 Or l'olocausto, che il principe offerirà al Signore, nel giorno del sabato, [sia di] sei agnelli senza difetto, e d'un montone senza difetto. 026 EZE 046 005 E l'offerta di panatica [sia] d'un efa [di fior di farina], per lo montone; e, per gli agnelli, quanto egli vorrà donare; e d'un hin d'olio per efa. 026 EZE 046 006 E nel giorno delle calendi sia [il suo olocausto] d'un giovenco senza difetto; e di sei agnelli, e d'un montone, senza difetto. 026 EZE 046 007 Ed offerisca, per offerta di panatica, un [efa di fior di farina], per lo giovenco; ed un efa per lo montone; e per gli agnelli, quanto gli verrà a mano; ed un hin d'olio per efa. 026 EZE 046 008 E quando il principe entrerà [nel tempio], entri per la via del portale di quella porta, e per quella stessa via esca fuori. 026 EZE 046 009 Ma quando il popolo del paese verrà davanti al Signore nelle feste solenni, chi sarà entrato per la via della porta settentrionale per adorare, esca per la via della porta meridionale; e chi sarà entrato per la via della porta meridionale, esca per la via della porta settentrionale; non ritorni per la via della porta, per la quale [sarà] entrato; anzi esca [per quella che è] dirincontro. 026 EZE 046 010 E quant'[è] al principe, entri con loro, quando quello entrerà; ed esca, quando quello uscirà. 026 EZE 046 011 E nelle feste, e nelle solennità, sia l'offerta di panatica d'un efa [di fior di farina] per giovenco, e [parimente] d'un efa per montone; e di quanto [il principe] vorrà dare, per gli agnelli; e d'un hin d'olio per efa. 026 EZE 046 012 E quando il principe farà una offerta volontaria, olocausto, o sacrificci da render grazie, [per] offerta volontaria al Signore, apraglisi allora la porta che riguarda verso il Levante, e faccia il suo olocausto, e i suoi sacrificii da render grazie, siccome egli suol fare nel giorno del sabato; poi esca fuori; e dopo ch'egli sarà uscito, serrisi la porta. 026 EZE 046 013 Or tu sacrificherai ogni giorno al Signore in olocausto un agnello di un anno, senza difetto; sacrificalo ogni mattina. 026 EZE 046 014 Offerisci parimente ogni mattina con esso, per offerta di panatica, la sesta parte d'un efa [di fior di farina], e la terza d'un hin d'olio, per istemperare il fior di farina. Quest'[è] la continua offerta di panatica, [che si deve presentare] al Signore, [per] istatuti perpetui. 026 EZE 046 015 Offeriscasi adunque quell'agnello, e quell'offerta di panatica, e quell'olio, ogni mattina, [per] olocausto continuo. 026 EZE 046 016 COSI ha detto il Signore Iddio: Quando il principe avrà fatto alcun dono ad alcuno de' suoi figliuoli, quello [è] sue eredità; quel [dono] appartenga a' suoi figliuoli; quella [è] lor possessione, per ragion d'eredità. 026 EZE 046 017 Ma quando avrà fatto un dono della sua eredità ad uno de' suoi servitori, sia quel [dono] suo fino all'anno della liberta; poi ritorni al principe; ma la sua eredità [appartiene] a' suoi figliuoli; sia loro. 026 EZE 046 018 E il principe non prenda [nulla] dell'eredità del popolo, per dispodestarlo con oppressione della sua possessione; egli lascerà eredità a' suoi figliuoli della sua propria possessione, acciocchè alcuno del mio popolo non sia disperso, [essendo scacciato] ciascuno dalla sua possessione. 026 EZE 046 019 POI egli mi menò, per l'entrata che [era] allato alla porta, nelle camere sante, [ch'erano] per li sacerdoti, le quali riguardavano verso il Settentrione; ed ecco, quivi [era] un certo luogo, nel fondo, verso il Ponente. 026 EZE 046 020 Ed egli mi disse: Quest'[è] il luogo, dove i sacerdoti coceranno [le carni de' sacrificii per] la colpa, e [per] lo peccato; [e] dove coceranno le offerte di panatica, per non portar[le] fuori, al cortile di fuori; onde il popolo sia santificato. 026 EZE 046 021 Poi egli mi menò fuori, al cortile di fuori, e mi fece passare a' quattro canti del cortile; ed ecco un cortile in un canto del cortile, [ed un altro] cortile in un altro canto del cortile. 026 EZE 046 022 Ai quattro canti del cortile [vi erano] de' cortili, co' [lor] fumaiuoli, di quaranta [cubiti] di lunghezza, e di trenta di larghezza; tutti e quattro [erano] d'una medesima misura, [ed erano] a' canti. 026 EZE 046 023 E in tutti e quattro [vi era] un ordine [di volte] d'intorno; e disotto a quelle volte [vi erano] i focolari disposti d'ogn'intorno. 026 EZE 046 024 Ed egli mi disse: Queste [son] le cucine, dove i ministri della casa coceranno i sacrificii del popolo. 026 EZE 047 001 POI egli mi rimenò all'entrata della Casa; ed ecco, delle acque uscivano di sotto alla soglia della Casa, verso il Levante; perciocchè la casa era verso il Levante; e quelle acque scendevano disotto, dal lato destro della Casa, dalla parte meridionale dell'altare. 026 EZE 047 002 Poi egli mi menò fuori, per la via della porta settentrionale, e mi fece girare per la via di fuori, traendo verso il Levante; ed ecco, quelle acque sorgevano dal lato destro. 026 EZE 047 003 Quando quell'uomo uscì verso il Levante, egli avea in mano una cordicella, e misurò mille cubiti, e mi fece valicar quelle acque; [ed esse] mi giungevano [solo] alle calcagna. 026 EZE 047 004 Poi misurò [altri] mille [cubiti], e mi fece valicar quelle acque; [ed esse] mi giungevano fino alle ginocchia. Poi misurò [altri] mille [cubiti], e mi fece valicar [quelle acque; ed esse] mi giungevano fino a' lombi. 026 EZE 047 005 Poi misurò [altri] mille [cubiti, e quelle acque erano] un torrente, il quale io non poteva valicare [co' piedi]; perciocchè le acque erano cresciute [tanto ch'erano] acque che conveniva passare a nuoto; un torrente [che] non si poteva guadare. 026 EZE 047 006 Allora egli mi disse: Hai tu veduto, figliuol d'uomo? Poi mi menò [più innanzi], e mi fece ritornare alla riva del torrente. 026 EZE 047 007 E quando [vi] fui tornato, ecco un grandissimo numero d'alberi in su la riva del torrente di qua e di là. 026 EZE 047 008 Ed egli mi disse: Quest'acque hanno il lor corso verso il confine orientale [del paese], e scendono nella pianura, ed entrano nel mare; e quando saranno nel mare, le acque [di esso] saranno rendute sane. 026 EZE 047 009 Ed avverrà che ogni animale rettile vivente, dovunque verranno que' due torrenti, viverà; e il pesce vi sarà in grandissima copia; quando quest'acque saranno venute là, [le altre] saranno rendute sane; e ogni animale viverà, dove quel torrente sarà venuto. 026 EZE 047 010 Avverrà parimente che presso di esso [mare] staranno pescatori; da En-ghedi fino ad En-eglaim, sarà un luogo da stendervi reti da pescare; il pesce di que' [luoghi] sarà, secondo le sue specie, in grandissimo numero, come il pesce del mar grande. 026 EZE 047 011 Le paludi d'esso, e le sue lagune non saranno rendute sane; saranno abbandonate a salsuggine. 026 EZE 047 012 E presso al torrente, in su la riva d'esso, di qua e di là, cresceranno alberi fruttiferi d'ogni maniera; le cui frondi non si appasseranno, ed il cui frutto non verrà giammai meno; a' lor mesi produrranno i lor frutti primaticci; perciocchè le acque di quello usciranno del santuario; e il frutto loro sarà per cibo, e le lor frondi per medicamento. 026 EZE 047 013 COSI ha detto il Signore Iddio: Questi [sono] i confini del paese, il quale voi spartirete per eredità alle dodici tribù d'Israele, avendone Giuseppe [due] parti. 026 EZE 047 014 E [tutti], l'uno al par dell'altro, possederete quel [paese], del quale io alzai la mano, che io lo darei a' padri vostri; ed esso paese vi scaderà per eredità. 026 EZE 047 015 Questi [sono] adunque i confini del paese: Dal lato settentrionale, dal mar grande, traendo verso Hetlon, finchè si giunge in Sedad: 026 EZE 047 016 Hamat, Berota, Sibraim, che [è] fra i confini di Damasco, e i confini di Hamat; Haser-hatticon, che [è] a' confini di Hauran. 026 EZE 047 017 Così i confini saranno dal mare, Haser-enon, confine di Damasco, e lungo il Settentrione, onde il confine [sarà] Hamat. E [questo sarà] il lato settentrionale. 026 EZE 047 018 E il lato orientale [sarà] d'infra Hauran, e Damasco, [e passerà] fra Galaad, e il paese d'Israele lungo il Giordano. Misurate dal confine fino al mare orientale. E [questo sarà] il lato orientale. 026 EZE 047 019 E il lato meridionale, di verso l'Austro, [sarà] da Tamar fino alle acque delle contese di Cades, lungo il torrente fino al mar grande. E [questo sarà] il lato meridionale, di verso l'Austro. 026 EZE 047 020 E il lato occidentale [sarà] il mar grande, dal confine [del paese], fin dirincontro all'entrata di Hamat. E questo [sarà] il lato occidentale. 026 EZE 047 021 E voi spartirete fra voi questo paese, secondo le tribù d'Israele. 026 EZE 047 022 Or dividetelo in eredità fra voi, e i forestieri che dimoreranno nel mezzo di voi, i quali avranno generati figliuoli nel mezzo di voi; e sienvi quelli come i natii d'infra i figliuoli d'Israele; ed entrino con voi in parte dell'eredità, fra le tribù d'Israele. 026 EZE 047 023 Date al forestiere la sua eredità, nella tribù, nella quale egli dimorerà, dice il Signore Iddio. 026 EZE 048 001 OR questi [sono] i nomi delle tribù: Dall'estremità di verso il Settentrione, lungo la via di Hetlon, fino all'entrata di Hamat, Hasar-enon, confine di Damasco, verso il Settentrione, allato ad Hamat, [vi sarà] una [parte per] Dan; e di essa saranno l'estremità orientale, e l'occidentale. 026 EZE 048 002 E allato al confine di Dan, dall'estremità orientale fino all'occidentale, [vi sarà] una [parte per] Aser. 026 EZE 048 003 E allato al confine di Aser, dall'estremità orientale, [vi sarà] una [parte per] Neftali. 026 EZE 048 004 E allato il confine di Neftali, dall'estremità orientale fino all'occidentale, [vi sarà] una [parte per] Manasse. 026 EZE 048 005 E allato al confine di Manasse, dall'estremità orientale fino all'occidentale, [vi sarà] una [parte per] Efraim. 026 EZE 048 006 E allato al confine di Efraim, dall'estremità orientale fino all'occidentale, [vi sarà] una [parte per] Ruben. 026 EZE 048 007 E allato al confine di Ruben, dall'estremità orientale fino all'occidentale, [vi sarà] una [parte per] Giuda. 026 EZE 048 008 E allato al confine di Giuda, dall'estremità orientale fino all'occidentale, vi sarà la parte che voi offerirete per offerta, di venticinquemila [cubiti] di larghezza, e di lunghezza uguale all'una delle [altre] parti, dall'estremità orientale fino all'occidentale; e il santuario sarà nel mezzo di essa. 026 EZE 048 009 La parte, che voi offerite al Signore, [sarà] di venticinquemila cubiti di lunghezza, e di diecimila di larghezza. 026 EZE 048 010 E la parte dell'offerta santa [sarà] per costoro, [cioè], per li sacerdoti; e [avrà] dal Settentrione venticinquemila [cubiti di] lunghezza, e dall'Occidente diecimila di larghezza; e parimente diecimila [di larghezza] dall'Oriente, e venticinquemila di lunghezza dal Mezzodì; e il santuario del Signore sarà nel mezzo di essa. 026 EZE 048 011 [Ella sarà] per li sacerdoti consacrati, d'infra i figliuoli di Sadoc, i quali hanno osservato ciò che io ho comandato, [e] non si sono sviati, come gli [altri] Leviti, quando i figliuoli d'Israele si sono sviati. 026 EZE 048 012 E quella sarà loro una offerta [levata] dell'offerta del paese, una cosa santissima; [ella sarà] allato al confine de' Leviti. 026 EZE 048 013 E [la parte de]'Leviti [sarà] allato al confine de' sacerdoti, di lunghezza di venticinquemila [cubiti], e di larghezza di diecimila; tutta la lunghezza [sarà] di venticinquemila [cubiti], e la larghezza di diecimila. 026 EZE 048 014 Ed essi non potranno venderne nulla; ed anche [non potranno] nè scambiare, nè trasportare [ad altri] queste primizie del paese; perciocchè [sono] cosa sacra al Signore. 026 EZE 048 015 E i cinquemila [cubiti], che saranno di resto nella larghezza, sopra venticinquemila di lunghezza, [saranno] un luogo non consacrato, per la città, così per l'abitazione, come per li contorni [di essa]; e la città sarà nel mezzo di quello. 026 EZE 048 016 E queste [saranno] le misure della città: Dal lato settentrionale, ella avrà quattromila cinquecento [cubiti]; e dal lato meridionale quattromila cinquecento; e dal lato orientale, quattromila cinquecento; e dal lato occidentale, quattromila cinquecento. 026 EZE 048 017 E la città avrà un contorno di dugencinquanta [cubiti] dal Settentrione, e di dugencinquanta dal Mezzodì, e di dugencinquanta dall'Oriente, e di dugencinquanta dall'Occidente. 026 EZE 048 018 E quant'è allo spazio che sarà di resto nella lunghezza, allato all'offerta santa [del paese, che sarà] di diecimila cubiti verso l'Oriente, e di diecimila verso l'Occidente, allato altresì all'offerta santa, l'entrata di esso sarà per lo nutrimento de' ministri della città. 026 EZE 048 019 Or i ministri della città saran presi al servigio di essa d'infra tutte le tribù d'Israele. 026 EZE 048 020 Tutta la parte offerta [sarà] di venticinquemila [cubiti], sopra altri venticinquemila; voi leverete la quarta parte di quest'offerta santa, per la possessione della città. 026 EZE 048 021 E ciò che sarà di resto, di qua e di là della santa offerta, e della possessione della città, dirincontro a que' venticinquemila [cubiti] dell'offerta, fino al confine orientale [del paese]; e dall'Occidente, dirincontro a venticinquemila [cubiti], fino al confine occidentale [del paese], allato alle [altre] parti, [sarà] per lo principe; e l'offerta santa, e il santuario della Casa, [saranno] nel mezzo di quello spazio. 026 EZE 048 022 E [ciò che sarà] della possessione de' Leviti, e della possessione della città, sarà nel mezzo di ciò che apparterrà al principe; [ciò che sarà] fra il confine di Giuda, e quello di Beniamino, sarà del principe. 026 EZE 048 023 E quant'[è] alle altre tribù, [vi sarà] una [parte per] Beniamino, dall'estremità orientale fino all'occidentale. 026 EZE 048 024 E allato al confine di Beniamino, dall'estremità orientale fino all'occidentale, [vi sarà] una [parte per] Simeone. 026 EZE 048 025 E allato al confine di Simeone, dall'estremità orientale fino all'occidentale, [vi sarà] una [parte per] Issacar. 026 EZE 048 026 E allato al confine d'Issacar, dall'estremità orientale fino all'occidentale, [vi sarà] una [parte per] Zabulon. 026 EZE 048 027 E allato al confine di Zabulon, dall'estremità orientale fino all'occidentale, [vi sarà] una [parte per] Gad. 026 EZE 048 028 E a' confini di Gad, dal lato australe, verso il Mezzodì, sarà il confine [del paese], da Tamar fino alle acque delle contese di Cades, lungo il torrente, fino al mar grande. 026 EZE 048 029 Quest'[è] il paese, che voi spartirete in eredità alle tribù d'Israele, dal [detto] torrente: e queste [sono] le lor parti, dice il Signore Iddio. 026 EZE 048 030 Or queste [son] le uscite della città: Dal lato settentrionale [vi saranno] quattromila cinquecento [cubiti] di misura. 026 EZE 048 031 E le porte della città, saranno [nominate] de' nomi delle tribù d'Israele; [vi saranno] tre porte verso il Settentrione; una [detta: ] Porta di Ruben; un'[altra detta: ] Porta di Giuda; un' [altra detta: ] Porta di Levi. 026 EZE 048 032 E dal lato verso il Levante [vi saranno] quattromila cinquecento [cubiti], e tre porte; una [detta: ] Porta di Giuseppe; un'[altra detta: ] Porta di Beniamino; un'[altra detta: ] Porta di Dan. 026 EZE 048 033 E dal lato verso il Mezzodì [vi saranno] quattromila cinquecento [cubiti] di misura, e tre porte; una [detta: ] Porta di Simeone; un'[altra detta: ] Porta d'Issacar; un'[altra detta: ] Porta di Zabulon. 026 EZE 048 034 E dal lato verso il Ponente [vi saranno] quattromila cinquecento [cubiti, con] le lor tre porte; una [detta: ] Porta di Gad; un' [altra detta: ] Porta di Aser; un'[altra detta: ] Porta di Neftali. 026 EZE 048 035 La città girerà diciottomila [cubiti], e da quel giorno innanzi il nome della città[sarà: ] Il Signore [è] quivi. # # BOOK 027 DAN Daniel Daniele 027 DAN 001 001 NELL'anno terzo del regno di Gioiachim, re di Giuda, Nebucadnesar, re di Babilonia, venne contro a Gerusalemme, e l'assediò. 027 DAN 001 002 E il Signore diede in man sua Gioiachim, re di Giuda, ed una parte degli arredi della Casa di Dio; ed egli li condusse nel paese di Sinear, nella casa de' suoi dii; e portò quegli arredi nella casa del tesoro de' suoi dii. 027 DAN 001 003 E il re disse ad Aspenaz, capo de' suoi eunuchi, che, d'infra i figliuoli d'Israele, e del sangue reale, e de' principi, 027 DAN 001 004 ne menasse de' fanciulli, in cui non [fosse] alcun difetto, belli d'aspetto, e intendenti in ogni sapienza, e saputi in iscienza, e dotati d'avvedimento, e di conoscimento, e prodi della persona, per istare nel palazzo del re; e che s'insegnassero loro le lettere, e la lingua de' Caldei. 027 DAN 001 005 E il re assegnò loro una certa provvisione per giorno, delle vivande reali, e del vino del suo bere; e [ordinò] ancora che si allevassero lo spazio di tre anni, in capo de' quali stessero davanti al re. 027 DAN 001 006 Or fra essi furono, de' figliuoli di Giuda, Daniele, Anania, Misael, ed Azaria. 027 DAN 001 007 Ma il capo degli eunuchi pose loro [altri] nomi: a Daniele pose nome Beltsasar; e ad Anania, Sadrac; ed a Misael, Mesac; e ad Azaria, Abed-nego. 027 DAN 001 008 Or Daniele si mise in cuore di non contaminarsi con le vivande del re, nè col vino del suo bere; e richiese il capo degli eunuchi [che gli fosse permesso] di non contaminarsi. 027 DAN 001 009 E Iddio fece trovare a Daniele grazia, e pietà appresso il capo degli eunuchi. 027 DAN 001 010 Ma il capo degli eunuchi disse a Daniele: Io temo il re, mio signore, il quale ha ordinato il vostro cibo, e le vostre bevande; imperocchè, perchè s'egli vedesse le vostre facce più triste [di quelle] degli [altri] fanciulli, pari vostri, vorreste voi rendermi colpevole di fallo capitale inverso il re? 027 DAN 001 011 Ma Daniele disse al Melsar, il quale il capo degli eunuchi avea costituito sopra Daniele, Anania, Misael, ed Azaria: 027 DAN 001 012 Deh! fa' prova dei tuoi servitori lo spazio di dieci giorni; e sienci dati de' legumi da mangiare, e dell'acqua da bere. 027 DAN 001 013 E poi sieno riguardate in presenza tua le nostre facce, e quelle de' fanciulli che mangiano delle vivande reali; e allora fa' co' tuoi servitori, come tu avviserai. 027 DAN 001 014 Ed egli acconsentì loro, e fece prova di essi per dieci giorni. 027 DAN 001 015 E in capo de' dieci giorni, le lor facce apparvero più belle, e più piene di carne, che quelle di tutti gli [altri] fanciulli che mangiavano le vivande reali. 027 DAN 001 016 Laonde il Melsar [da quel dì innanzi] prendeva le lor vivande, e il vino del lor bere, e dava lor de' legumi. 027 DAN 001 017 E Iddio donò a tutti e quattro quei fanciulli conoscimento, e intendimento in ogni letteratura e sapienza; e rendette Daniele intendente in ogni visione, ed in sogni. 027 DAN 001 018 E in capo del tempo, che il re avea detto che [que' fanciulli] gli fosser menati, il capo degli eunuchi li menò nel cospetto di Nebucadnesar. 027 DAN 001 019 E il re parlò con loro; ma fra essi tutti non si trovò alcuno simile a Daniele, ad Anania, a Misael, e ad Azaria; ed essi stettero nella presenza del re. 027 DAN 001 020 E in ogni affare di sapienza, e d'intendimento, del quale il re li domandasse, li trovò sopravanzar per dieci volte tutti i magi, [e] gli astrologi, ch'[erano] in tutto il suo regno. 027 DAN 001 021 E Daniele fu [così] fino all'anno primo del re Ciro. 027 DAN 002 001 OR Nebucadnesar, nell'anno, secondo del suo regno, sognò de' sogni, e il suo spirito [ne] fu sbigottito, e il suo sonno fu rotto. 027 DAN 002 002 E il re disse che si chiamassero i magi, e gli astrologi, e gl'incantatori, e i Caldei, per dichiarare al re i suoi sogni. Ed essi vennero, e si presentarono davanti al re. 027 DAN 002 003 E il re disse loro: Io ho sognato un sogno, e il mio spirito è sbigottito, [desiderando pure] di sapere il sogno. 027 DAN 002 004 E i Caldei dissero al re, in lingua siriaca: O re, possa tu vivere in perpetuo! di' il sogno a' tuoi servitori, e noi ne dichiareremo l'interpretazione. 027 DAN 002 005 Il re rispose, e disse a' Caldei: La cosa mi è fuggita [di mente]; se voi non mi fate assapere il sogno, e la sua interpretazione, sarete squartati, e le vostre case saranno ridotte in latrine. 027 DAN 002 006 Ma se voi [mi] dichiarate il sogno, e la sua interpretazione, riceverete da me doni, presenti, e grandi onori; dichiaratemi adunque il sogno, e la sua interpretazione. 027 DAN 002 007 Essi risposero per la seconda volta, e dissero: Il re dica il sogno a' suoi servitori, e noi ne dichiareremo l'interpretazione. 027 DAN 002 008 Il re rispose, e disse: Io conosco per fermo che voi volete guadagnar tempo; perciocchè avete veduto che la cosa mi è fuggita [di mente]. 027 DAN 002 009 Che se vio non mi dichiarate il sogno, vi è una [sola] sentenza per voi. Or voi vi eravate preparati a dire in mia presenza alcuna cosa falsa, e perversa, finchè il tempo fosse mutato; perciò, ditemi il sogno, ed io conoscerò che voi me ne dichiarerete l'interpretazione. 027 DAN 002 010 I Caldei risposero in presenza del re, e dissero: Non vi è uomo alcuno sopra la terra, che possa dichiarare al re ciò ch'egli richiede; perciò anche alcun re, nè grande, nè signore, non domandò mai cotal cosa ad alcun mago, astrologo, o Caldeo. 027 DAN 002 011 E la cosa che il re richiede [è] tanto ardua, che non vi è alcun altro che la possa dichiarare al re, se non gl'iddii, la cui abitazione non è con la carne. 027 DAN 002 012 Perciò, il re si adirò, e si crucciò gravemente, e comandò che tutti i savi di Babilonia fosser fatti morire. 027 DAN 002 013 E il decreto uscì fuori, e i savi erano uccisi; e si cercò Daniele, e i suoi compagni per farli morire. 027 DAN 002 014 Allora Daniele stolse l'[esecuzione del] decreto, e della sentenza, [commessa] ad Arioc, capitano delle guardie del re, ch'era uscito per uccidere i savi di Babilonia. 027 DAN 002 015 E fece motto ad Arioc, ufficiale del re, e gli disse: Qual è la cagione, che il re ha dato un decreto [tanto] affrettato? Allora Arioc fece assapere il fatto a Daniele. 027 DAN 002 016 E Daniele entrò dal re, e lo richiese che gli desse tempo, e ch'egli dichiarerebbe l'interpretazione [del sogno] al re. 027 DAN 002 017 Allora Daniele andò a casa sua, e fece assaper la cosa ad Anania, a Misael, e ad Azaria, suoi compagni. 027 DAN 002 018 Ed essi chiesero misericordia all'Iddio del cielo, intorno a questo segreto; acciocchè Daniele, e i suoi compagni non fosser messi a morte con gli altri savi di Babilonia. 027 DAN 002 019 Allora il segreto fu rivelato a Daniele, in vision notturna. In quello stante Daniele benedisse l'Iddio del cielo. 027 DAN 002 020 [E] Daniele prese a dire: Sia il Nome di Dio benedetto di secolo in secolo; perciocchè a lui si appartiene la sapienza, e la potenza; 027 DAN 002 021 ed egli muta i tempi, e le stagioni; egli rimuove i re, e [altresì] li stabilisce; egli dà la sapienza a' savi, e il conoscimento a quelli che son dotati d'intendimento. 027 DAN 002 022 Egli palesa le cose profonde ed occulte; egli conosce quel ch' [è] nelle tenebre, e la luce abita appo lui. 027 DAN 002 023 O Dio de' miei padri, io ti rendo gloria, e lode, che tu mi hai data sapienza, e forza; e mi hai ora dichiarato quel che noi ti abbiam domandato, avendoci fatto assapere ciò che il re richiede. 027 DAN 002 024 Per tanto, Daniele entrò da Arioc, al quale, il re avea data commissione di far morire i savi di Babilonia; [e] andò, e gli disse così: Non far morire i savi di Babilonia; menami davanti al re, ed io gli dichiarerò l'interpretazione [del sogno]. 027 DAN 002 025 Allora Arioc menò prestamente Daniele davanti al re, e gli disse così: Io ho trovato un uomo, d'infra i Giudei, che sono in cattività, il quale dichiarerà al re l'interpretazione [del suo sogno]. 027 DAN 002 026 Il re prese a dire a Daniele, il cui nome [era] Beltsasar: Mi puoi tu dichiarare il sogno, che io ho veduto, e la sua interpretazione? 027 DAN 002 027 Daniele rispose davanti al re, e disse: Il segreto, che il re domanda, nè savi, nè astrologi, nè magi, nè indovini, non possono dichiararlo al re. 027 DAN 002 028 Ma vi è un Dio in cielo, che rivela i segreti, ed ha fatto assapere al re Nebucadnesar quello che deve avvenire nella fine de' tempi. Il tuo sogno, e le visioni del tuo capo, in sul tuo letto, erano queste: 027 DAN 002 029 O re, de' pensieri ti son saliti sopra il tuo letto, che cosa avverrebbe da questo tempo innanzi, e colui che rivela i segreti ti ha fatto assapere ciò che deve avvenire. 027 DAN 002 030 Ora, quant'è a me, questo segreto mi è stato rivelato, non per sapienza, che sia in me sopra tutti i viventi; ma acciocchè l'interpretazione ne sia dichiarata al re, e che tu intenda i pensieri del cuor tuo. 027 DAN 002 031 Tu, o re, riguardavi, ed ecco una grande statua. Questa statua grande, e il cui splendore [era] eccellente, era in piè dirincontro a te; e il suo aspetto [era] spaventevole. 027 DAN 002 032 Il capo di questa statua [era] d'oro fino; il suo petto, e le sue braccia, d'argento; il suo ventre, e le sue cosce, di rame; 027 DAN 002 033 le sue gambe, di ferro; [e] i suoi piedi, in parte di ferro, in parte di argilla. 027 DAN 002 034 Tu stavi riguardando, finchè fu tagliata una pietra, senza opera di mani, la qual percosse la statua in su i piedi, ch'[erano] di ferro, e d'argilla; e li tritò. 027 DAN 002 035 Allora furono insieme tritati il ferro, l'argilla, il rame, l'argento, e l'oro, e divennero come la pula della aie di state, e il vento li portò via, e non si trovò luogo alcuno per loro; e la pietra che avea percossa la statua divenne un gran monte, ed empiè tutta la terra. 027 DAN 002 036 Quest'[è] il sogno; ora ne diremo l'interpretazione davanti al re. 027 DAN 002 037 Tu, o re, [sei] il re dei re; conciossiachè l'Iddio del cielo ti abbia dato regno, potenza, e forza, e gloria. 027 DAN 002 038 E dovunque dimorano i figliuoli degli uomini, le bestie della campagna, e gli uccelli del cielo, egli te li ha dati in mano, e ti ha fatto signore sopra essi tutti. Tu [sei] quel capo d'oro. 027 DAN 002 039 E dopo te sorgerà un altro regno, più basso del tuo; e poi anche un terzo regno, [ch'è quel] del rame, il quale signoreggerà sopra tutta la terra. 027 DAN 002 040 Poi vi sarà un quarto regno, duro come ferro; conciossiachè il ferro triti, e fiacchi ogni cosa: e come il ferro trita tutte quelle cose, [quello] triterà, e romperà [tutto]. 027 DAN 002 041 E quant'è a ciò che tu hai veduti i piedi, e le lor dita, in parte d'argilla di vasellaio, e in parte di ferro, [ciò significa che] il regno sarà diviso; ed anche che vi sarà in esso della durezza del ferro; conciossiachè tu abbi veduto il ferro mescolato con l'argilla di vasellaio. 027 DAN 002 042 E quant'è a ciò che le dita dei piedi [erano] in parte di ferro, e in parte d'argilla, [ciò significa che] il regno in parte sarà duro, in parte sarà frale. 027 DAN 002 043 E quant'è a ciò che tu hai veduto il ferro mescolato con l'argilla di vasellaio, [ciò significa che] coloro si mescoleranno per seme umano, ma non potranno unirsi l'un con l'altro; siccome il ferro non può mescolarsi con l'argilla. 027 DAN 002 044 E a' dì di questi re, l'Iddio del cielo farà sorgere un regno, il quale giammai in eterno non sarà distrutto; e quel regno non sarà lasciato ad un altro popolo; esso triterà, e consumerà tutti que' regni; ma esso durerà in eterno. 027 DAN 002 045 Conciossiachè tu abbi veduto che dal monte è stata tagliata una pietra, senza opera di mani, la quale ha tritato il ferro, il rame, l'argilla, l'argento, e l'oro. Il grande Iddio ha fatto assapere al re ciò che avverrà da questo tempo innanzi; e il sogno [è] verace, e la sua interpretazione [è] fedele. 027 DAN 002 046 Allora il re Nebucadnesar cadde sopra la sua faccia, e adorò Daniele; e comandò che gli si offerissero offerte e profumi. 027 DAN 002 047 [E] il re fece motto a Daniele, e [gli] disse: Di vero il vostro Dio è l'Iddio degl'iddii, e il Signore dei re, e il rivelatore de' segreti; poichè tu hai potuto rivelar questo segreto. 027 DAN 002 048 Allora il re aggrandì Daniele, e gli donò molti gran presenti, e lo costituì rettore sopra tutta la provincia di Babilonia, e capo de' magistrati, sopra tutti i savi di Babilonia. 027 DAN 002 049 E alla richiesta di Daniele, il re costituì sopra gli affari della provincia di Babilonia, Sadrac, Mesac, ed Abed-nego; ma Daniele [stava] alla porta del re. 027 DAN 003 001 IL re Nebucadnesar fece una statua d'oro, d'altezza di sessanta cubiti, e di larghezza di sei cubiti; [e] la rizzò nella pianura di Dura, nella provincia di Babilonia. 027 DAN 003 002 E il re Nebucadnesar mandò a radunare i satrapi, i magistrati, e i duchi, i giudici, i tesorieri, i senatori, i presidenti, e tutti i rettori delle provincie, per venire alla dedicazione della statua, che il re Nebucadnesar avea rizzata. 027 DAN 003 003 Allora furono radunati i satrapi, i magistrati, e i duchi, i giudici, i tesorieri, i senatori, i presidenti, e tutti i rettori delle provincie, alla dedicazione della statua, che il re Nebucadnesar avea rizzata. Ed essi erano in piè dinanzi alla statua, che Nebucadnesar avea rizzata. 027 DAN 003 004 E un banditore gridò di forza, dicendo: O popoli, nazioni, e lingue, a voi si dice, 027 DAN 003 005 che nell'ora, che voi udirete il suon del corno, del flauto, della cetera, dell'arpicordo, del salterio, della sampogna, e d'ogni specie [di strumenti] di musica, vi gettiate [in terra], e adoriate la statua d'oro, che il re Nebucadnesar ha rizzata. 027 DAN 003 006 E chiunque non si getterà [in terra], e [non l]'adorerà, in quella stessa ora sarà gettato nel mezzo d'una fornace di fuoco ardente. 027 DAN 003 007 Per la qual cosa, tutti i popoli, nazioni, e lingue, in quello stante ch'ebbero udito il suon del corno, del flauto, della cetera, dell'arpicordo, del salterio, e d'ogni specie [di strumenti] di musica, si gettarono [in terra], e adorarono la statua d'oro, che il re Nebucadnesar avea rizzata. 027 DAN 003 008 Perciò, in quel punto alcuni uomini Caldei si fecero avanti, ed accusarono i Giudei. 027 DAN 003 009 [E] fecero motto al re Nebucadnesar, e gli dissero: O re, possa tu vivere in perpetuo. 027 DAN 003 010 Tu, o re, hai fatto un decreto: che ogni uomo che avrà udito il suon del corno, del flauto, della cetera, dell'arpicordo, del salterio, della sampogna, e d'ogni specie [di strumenti] di musica, si getti [in terra], ed adori la statua d'oro; 027 DAN 003 011 e che chiunque non si getterà [in terra] e [non] l'adorerà, sia gettato nel mezzo d'una fornace di fuoco ardente. 027 DAN 003 012 [Or] vi son degli uomini Giudei, che tu hai costituiti sopra gli affari della provincia di Babilonia, [cioè: ] Sadrac, Mesac, ed Abed-nego; questi uomini non fanno conto di te, o re; non servono a' tuoi dii, e non adorano la statua d'oro, che tu hai rizzata. 027 DAN 003 013 Allora Nebucadnesar, con ira e cruccio, comandò che si menassero Sadrac, Mesac, ed Abed-nego. In quello stante quegli uomini furono menati alla presenza del re. 027 DAN 003 014 [E] Nebucadnesar fece loro motto, e disse loro: È egli vero, Sadrac, Mesac, ed Abed-nego, che voi non servite a' miei dii, e non adorate la statua d'oro che io ho rizzata? 027 DAN 003 015 Or, non siete voi presti, qualora udirete il suon del flauto, della cetera, dell'arpicordo, del salterio, della sampogna, e d'ogni specie [di strumenti] di musica, a gettarvi [in terra], e adorar la statua che io ho fatta? Chè, se non l'adorate, in quell'istessa ora sarete gettati nel mezzo d'una fornace di fuoco ardente; e quale [è] quel dio, che vi riscuota di man mia? 027 DAN 003 016 Sadrac, Mesac, ed Abed-nego risposero, e dissero al re: O Nebucadnesar, noi non abbiamo bisogno di darti risposta intorno a questo. 027 DAN 003 017 Ecco, l'Iddio nostro, al qual serviamo, è potente per liberarci; [ora], o re, liberi[ci] egli dalla fornace del fuoco ardente, e dalla tua mano, 027 DAN 003 018 o no, sappi pure, o re, che noi non serviremo a' tuoi dii, e che non adoreremo la statua d'oro, che tu hai rizzata. 027 DAN 003 019 Allora Nebucadnesar fu ripieno d'ira, e il sembiante della sua faccia si alterò contro a Sadrac, Mesac, ed Abed-nego; e prese a dire che si accendesse la fornace sette volte più dell'usato. 027 DAN 003 020 Poi comandò a certi uomini de' più possenti del suo esercito, di legare Sadrac, Mesac, ed Abed-nego, per gettar[li] nella fornace del fuoco ardente. 027 DAN 003 021 Allora furono legati quegli uomini, con le lor giubbe, le lor calze, le lor tiare, e [tutti] i lor vestimenti, e furono gettati nel mezzo della fornace del fuoco ardente. 027 DAN 003 022 [E] perciocchè la parola del re affrettava, e la fornace era sommamente accesa, le faville del fuoco uccisero quegli uomini, che [vi] aveano gettati [dentro] Sadrac, Mesac, ed Abed-nego. 027 DAN 003 023 E que' tre uomini, Sadrac, Mesac, ed Abed-nego, caddero legati nel mezzo della fornace del fuoco ardente. 027 DAN 003 024 Allora il re Nebucadnesar sbigottì, e si levò prestamente, e fece motto a' suoi consiglieri, e disse loro: Non abbiamo noi gettati tre uomini legati nel mezzo della fornace del fuoco ardente? Essi risposero, e dissero al re: Egli [è] vero, o re. 027 DAN 003 025 [Ed] egli rispose, e disse: Ecco, io veggo quattro uomini sciolti, i quali camminano nel mezzo del fuoco, e non vi è nulla di guasto in loro; e l'aspetto del quarto è somigliante ad un figliuolo di Dio. 027 DAN 003 026 Allora Nebucadnesar si accostò alla bocca della fornace del fuoco ardente, e prese a dire: Sadrac, Mesac, ed Abed-nego, servitori dell'Iddio altissimo, uscite, e venite. Allora Sadrac, Mesac, ed Abed-nego uscirono del mezzo del fuoco. 027 DAN 003 027 E i satrapi, i magistrati, i duchi, e i consiglieri del re, si adunarono, [e] riguardavano quegli uomini, sopra i cui corpi il fuoco non avea avuto alcun potere; talchè non pure un capello del lor capo era stato arso, e le lor giubbe non erano mutate, e l'odor del fuoco non era penetrato in loro. 027 DAN 003 028 [E] Nebucadnesar prese a dire: Benedetto [sia] l'Iddio di Sadrac, di Mesac, e di Abed-nego, il quale ha mandato il suo Angelo, ed ha liberati i suoi servitori, che si son confidati in lui, ed hanno trapassato il comandamento del re, ed hanno esposti i lor corpi, per non servire, nè adorare alcun [altro] dio, che il lor Dio. 027 DAN 003 029 Perciò, da me è fatto un decreto: che chiunque, di qual popolo, nazione, o lingua egli si sia, proferirà bestemmia contro all'Iddio di Sadrac, di Mesac, e di Abed-nego, sia squartato, e la sua casa ridotta in latrina; conciossiachè non vi sia alcun altro Dio, che possa liberare in questa maniera. 027 DAN 003 030 Allora il re avanzò Sadrac, Mesac, ed Abed-nego, nella provincia di Babilonia. 027 DAN 004 001 IL re Nebucadnesar, a tutti i popoli, nazioni, e lingue, che abitano in tutta la terra: La vostra pace sia accresciuta. 027 DAN 004 002 Ei mi è paruto bene di dichiarare i segni, ed i miracoli, che l'Iddio altissimo ha fatti verso me. 027 DAN 004 003 O quanto [son] grandi i suoi segni! e quanto [son] potenti i suoi miracoli! il suo regno [è] un regno eterno, e la sua signoria [è] per ogni età. 027 DAN 004 004 Io, Nebucadnesar, era quieto in casa mia, e fioriva nel mio palazzo. 027 DAN 004 005 Io vidi un sogno che mi spaventò; e le immaginazioni [ch'ebbi] in sul mio letto, e le visioni del mio capo, mi conturbarono. 027 DAN 004 006 E da me fu fatto un comandamento, che tutti i savi di Babilonia fossero menati davanti a me, per dichiararmi l'interpretazione del sogno. 027 DAN 004 007 Allora vennero i magi, gli astrologi, i Caldei, e gl'indovini; ed io dissi loro il sogno; ma non me ne poterono dichiarare l'interpretazione. 027 DAN 004 008 Ma all'ultimo venne in mia presenza Daniele, il cui nome [è] Beltsasar, secondo il nome del mio dio, e in cui [è] lo spirito degl'iddii santi; ed io raccontai il sogno davanti a lui, [dicendo: ] 027 DAN 004 009 O Beltsasar, capo de' magi; conciossiachè io sappia che lo spirito degl'iddii santi [è] in te, e che niun segreto ti è difficile; di' le visioni del mio sogno, che io veduto, cioè, la sua interpretazione. 027 DAN 004 010 Or le visioni del mio capo, in sul mio letto, [erano tali: ] Io riguardava, ed ecco un albero, in mezzo della terra, la cui altezza [era] grande. 027 DAN 004 011 Quell'albero [era] grande, e forte, e la sua cima giungeva al cielo, e i suoi rami si stendevano fino all'estremità della terra. 027 DAN 004 012 I suoi rami [eran] belli, e il suo frutto [era] copioso, e [vi era] in quello da mangiar per tutti; le bestie de' campi si riparavano all'ombra sotto ad esso, e gli uccelli del cielo albergavano ne' suoi rami, e d'esso era nudrita ogni carne. 027 DAN 004 013 Io riguardava nelle visioni del mio capo, in sul mio letto; ed ecco, un vegghiante, e santo, discese dal cielo. 027 DAN 004 014 [E] gridò di forza, e disse così: Tagliate l'albero, e troncate i suoi rami; scotete le sue frondi, e spargete il suo frutto; dileguinsi le bestie di sotto ad esso, e gli uccelli da' suoi rami; 027 DAN 004 015 ma pure, lasciate in terra il ceppo delle sue radici, e [sia legato] di legami di ferro, e di rame, fra l'erba della campagna; e sia bagnato della rugiada del cielo, e la sua parte [sia] con le bestie, nell'erba della terra. 027 DAN 004 016 Sia il suo cuore mutato, e in luogo di cuor d'uomo siagli dato cuor di bestia; e sette stagioni passino sopra lui. 027 DAN 004 017 La cosa [è determinata] per la sentenza de' vegghianti, e la deliberazione è stata conchiusa per la parola de' santi; acciocchè i viventi conoscano che l'Altissimo signoreggia sopra il regno degli uomini, e ch'egli lo dà a cui gli piace, e costituisce sopra esso l'infimo d'infra gli uomini. 027 DAN 004 018 Questo è il sogno, che io, re Nebucadnesar, ho veduto. Or tu, Beltsasar, din[ne] l'interpretazione; conciossiachè fra tutti i savi del mio regno niuno me [ne] possa dichiarare l'interpretazione; ma tu puoi [farlo]; perciocchè lo spirito degl'iddii santi [è] in te. 027 DAN 004 019 Allora Daniele, il cui nome [è] Beltsasar, restò stupefatto lo spazio di un'ora, e i suoi pensieri lo spaventavano. [Ma] il re gli fece motto, e disse: O Beltsasar, non turbiti il sogno, nè la sua interpretazione. Beltsasar rispose, e disse: Signor mio, [avvenga] il sogno a' tuoi nemici, e la sua interpretazione a' tuoi avversari. 027 DAN 004 020 L'albero che tu hai veduto, il quale era grande, e forte, e la cui cima giungeva fino al cielo, e i cui rami [si stendevano] per tutta la terra; 027 DAN 004 021 e le cui frondi [erano] belle, e il frutto copioso, e nel quale [vi era] da mangiar per tutti; sotto il quale dimoravano le bestie della campagna, e ne' cui rami albergavano gli uccelli del cielo; 027 DAN 004 022 [sei] tu stesso, o re, che sei divenuto grande, e forte, e la cui grandezza è cresciuta, ed è giunta al cielo, e la cui signoria [è pervenuta] fino all'estremità della terra. 027 DAN 004 023 E quant'è a quello che il re ha veduto un vegghiante, e santo, che scendeva dal cielo, e diceva: Tagliate l'albero, e guastatelo; ma pure, lasciate il ceppo delle sue radici in terra, [legato] con legami di ferro, e di rame, fra l'erba della campagna; e sia bagnato della rugiada del cielo, e [sia] la sua parte con le bestie della campagna, finchè sette stagioni sieno passate sopra lui; 027 DAN 004 024 questa, o re, [ne è] l'interpretazione, e questo [è] il decreto dell'Altissimo, che deve essere eseguito sopra il mio signore: 027 DAN 004 025 Tu sarai scacciato d'infra gli uomini, e la tua dimora sarà con le bestie della campagna, e pascerai l'erba come i buoi, e sarai bagnato della rugiada del cielo, e sette stagioni passeranno sopra te, infino a tanto che tu riconosca che l'Altissimo signoreggia sopra il regno degli uomini, e ch'egli lo dà a cui gli piace. 027 DAN 004 026 E ciò ch'è stato detto, che si lasciasse il ceppo delle radici dell'albero, [significa che] il tuo regno ti sarà ristabilito, da che avrai riconosciuto che il cielo signoreggia. 027 DAN 004 027 Perciò, o re, gradisci il mio consiglio, e poni un termine ai tuoi peccati con la giustizia, ed alle tue iniquità con la misericordia inverso gli afflitti; ecco, forse la tua prosperità sarà prolungata. 027 DAN 004 028 Tutte queste cose avvennero al re Nebucadnesar. 027 DAN 004 029 In capo di dodici mesi egli passeggiava sopra il palazzo reale di Babilonia. 027 DAN 004 030 [E] il re prese a dire: Non è questa la gran Babilonia, che io ho edificata per istanza reale, e per gloria della mia magnificenza, con la forza della mia potenza? 027 DAN 004 031 Il re avea ancora la parola in bocca, quando una voce discese dal cielo: Ei ti si dice, o re Nebucadnesar: Il regno ti è tolto. 027 DAN 004 032 E sarai scacciato d'infra gli uomini, e la tua dimora [sarà] con le bestie della campagna, [e] pascerai l'erba come i buoi, e sette stagioni passeranno sopra te, infino a tanto che tu riconosca che l'Altissimo signoreggia sopra il regno degli uomini, e ch'egli lo dà a cui gli piace. 027 DAN 004 033 In quella stessa ora fu adempiuta quella parola sopra Nebucadnesar; ed egli fu scacciato d'infra gli uomini, e mangiò l'erba come i buoi, e il suo corpo fu bagnato della rugiada del cielo; tanto che il pelo gli crebbe, come [le penne] alle aquile, e le unghie, come agli uccelli. 027 DAN 004 034 Ma, in capo di quel tempo, io Nebucadnesar levai gli occhi al cielo, e il mio conoscimento ritornò in me, e benedissi l'Altissimo; e lodai, e glorificai colui che vive in eterno, la cui podestà [è] una podestà eterna, e il cui regno [è] per ogni generazione. 027 DAN 004 035 Ed [appo cui] tutti gli abitatori della terra son riputati come niente; e il quale opera come gli piace, nell'esercito del cielo, e con gli abitatori della terra; e non vi è alcuno che lo percuota in su la mano, e gli dica: Che cosa fai? 027 DAN 004 036 In quel tempo il mio conoscimento tornò in me; e, con la gloria del mio regno, mi fu restituita la mia maestà, e il mio splendore; e i miei principi mi ricercarono; ed io fui ristabilito nel mio regno, e mi fu aggiunta maggior grandezza. 027 DAN 004 037 Al presente io Nebucadnesar lodo, esalto, e glorifico il Re del cielo, tutte le cui opere [son] verità, e le vie giudicio; e il quale può abbassar quelli che procedono con superbia. 027 DAN 005 001 IL re Belsasar fece un gran convito a mille de' suoi grandi, e bevea del vino in presenza di que' mille. 027 DAN 005 002 [E] Belsasar, avendo assaporato il vino, comandò che fossero portati i vasi d'oro e d'argento, che Nebucadnesar, suo padre, avea tratti fuor del Tempio, ch'[era] in Gerusalemme, acciocchè il re, e i suoi grandi, le sue mogli, e le sue concubine, vi bevessero dentro. 027 DAN 005 003 Allora furono portati i vasi d'oro, ch'erano stati tratti fuor del Tempio della Casa del Signore, ch'[era] in Gerusalemme. E il re, e i suoi grandi, le sue mogli, e le sue concubine, vi bevvero dentro. 027 DAN 005 004 Essi beveano del vino, e lodavano gl'iddii d'oro, e d'argento, di rame, di ferro, di legno, e di pietra. 027 DAN 005 005 In quella stessa ora uscirono delle dita di man d'uomo, le quali scrivevano dirincontro al candelliere, in su lo smalto della parete del palazzo reale; e il re vide quel pezzo di mano che scriveva. 027 DAN 005 006 Allora il color della faccia del re si mutò, e i suoi pensieri lo spaventarono, e i cinti de' suoi lombi si sciolsero, e le sue ginocchia si urtarono l'un contro all'altro. 027 DAN 005 007 [E] il re gridò di forza che si facesser venire gli astrologi, i Caldei, e gl'indovini. [E] il re prese a dire a' savi di Babilonia: Chiunque leggerà questa scrittura, e me ne dichiarerà l'interpretazione, sarà vestito di porpora, e porterà una collana d'oro in collo, e sarà il terzo signore nel regno. 027 DAN 005 008 Allora entrarono tutti i savi del re; ma non poterono leggere quella scrittura, nè dichiararne al re l'interpretazione. 027 DAN 005 009 Allora il re Belsasar fu grandemente spaventato, e il color della sua faccia si mutò in lui; i suoi grandi ancora furono smarriti. 027 DAN 005 010 La regina, alle parole del re, e de' suoi grandi, entrò nel luogo del convito, e fece motto [al re], e [gli] disse: O re, possi tu vivere in perpetuo; i tuoi pensieri non ti spaventino, e il colore della tua faccia non si muti. 027 DAN 005 011 Vi è un uomo nel tuo regno, in cui [è] lo spirito degl'iddii santi; e al tempo di tuo padre si trovò in lui illuminazione, ed intendimento, e sapienza, pari alla sapienza degl'iddii; e il re Nebucadnesar, tuo padre, o re, lo costituì capo de' magi, degli astrologi, de' Caldei, [e] degl'indovini. 027 DAN 005 012 Conciossiachè in lui, [che è] Daniele, a cui il re avea posto nome Beltsasar, fosse stato trovato uno spirito eccellente, e conoscimento, e intendimento, per interpretar sogni, e per dichiarar detti oscuri, e per isciogliere enimmi. Ora chiamisi Daniele, ed egli dichiarerà l'interpretazione. 027 DAN 005 013 Allora Daniele fu menato davanti al re. [E] il re fece motto a Daniele, e gli disse: [Sei] tu quel Daniele, che è de' Giudei che sono in cattività, i quali il re, mio padre, condusse di Giudea? 027 DAN 005 014 Io ho inteso [dir] di te, che lo spirito degl'iddii santi è in te, e che si è trovata in te illuminazione, e intendimento, e sapienza eccellente. 027 DAN 005 015 Or al presente i savi, e gli astrologi, sono stati menati davanti a me, affin di leggere questa scrittura, e dichiararmi la sua interpretazione; ma non possono dichiarar l'interpretazione della cosa. 027 DAN 005 016 Ma io ho udito [dir] di te, che tu puoi dare interpretazioni, e sciogliere enimmi. Ora, se tu puoi legger questa scrittura, e dichiararmene l'interpretazione, tu sarai vestito di porpora, e [porterai] una collana d'oro in collo, e sarai il terzo signore nel regno. 027 DAN 005 017 Allora Daniele rispose, e disse in presenza del re: Tienti i tuoi doni, e da' ad un altro i tuoi presenti; pur nondimeno io leggerò la scrittura al re, e gliene dichiarerò l'interpretazione. 027 DAN 005 018 O tu re, l'Iddio altissimo avea dato regno, e grandezza, e gloria, e magnificenza, a Nebucadnesar, tuo padre; 027 DAN 005 019 e per la grandezza, ch'egli gli avea data, tutti i popoli, nazioni, e lingue, tremavano, e temevano della sua presenza; egli uccideva chi egli voleva, ed altresì lasciava in vita chi egli voleva; egli innalzava chi gli piaceva, ed altresì abbassava chi gli piaceva. 027 DAN 005 020 Ma, quando il cuor suo s'innalzò, e il suo spirito s'indurò, per superbire, fu tratto giù dal suo trono reale, e la sua gloria gli fu tolta. 027 DAN 005 021 E fu scacciato d'infra gli uomini, e il cuor suo fu renduto simile a quel delle bestie, e la sua dimora [fu] con gli asini salvatichi; egli pascè l'erba come i buoi, e il suo corpo fu bagnato della rugiada del cielo, finchè riconobbe che l'Iddio altissimo signoreggia sopra il regno degli uomini, e ch'egli stabilisce sopra quello chi gli piace. 027 DAN 005 022 Or tu, Belsasar, suo figliuolo, non hai umiliato il tuo cuore, con tutto che tu sapessi tutto ciò. 027 DAN 005 023 Anzi ti sei innalzato contro al Signore del cielo, e sono stati portati davanti a te i vasi della sua Casa, e in quelli avete bevuto, tu, e i tuoi grandi, e le tue mogli, e le tue concubine; e tu hai lodati gl'iddii d'argento, d'oro, di rame, di ferro, di legno, e di pietra, i quali non veggono, e non odono, e non hanno conoscimento alcuno; e non hai glorificato Iddio, nella cui mano [è] l'anima tua, ed a cui [appartengono] tutte le tue vie. 027 DAN 005 024 Allora da parte sua è stato mandato quel pezzo di mano, ed è stata disegnata quella scrittura. 027 DAN 005 025 Or quest'[è] la scrittura ch'è stata disegnata: MENE, MENE, TECHEL, UPHARSIN. 027 DAN 005 026 Questa è l'interpretazione delle parole: MENE: Iddio ha fatto ragione del tuo regno, e l'ha saldata. 027 DAN 005 027 TECHEL: tu sei stato pesato alle bilance, e sei stato trovato mancante. 027 DAN 005 028 PERES: il tuo regno è messo in pezzi, ed è dato a' Medi, ed a' Persiani. 027 DAN 005 029 Allora, per comandamento di Belsasar, Daniele fu vestito di porpora, e portò in collo una collana d'oro; e per bando pubblico egli fu dichiarato il terzo signore nel regno. 027 DAN 005 030 In quella stessa notte Belsasar, re dei Caldei, fu ucciso. 027 DAN 005 031 E Dario Medo ricevette il regno, [essendo] d'età d'intorno a sessantadue anni. 027 DAN 006 001 EI piacque a Dario di costituire sopra il regno cenventi satrapi, i quali fossero per tutto il regno; 027 DAN 006 002 e sopra essi tre presidenti, de' quali Daniele [era] l'uno, a' quali que' satrapi rendessero ragione; acciocchè il re non sofferisse danno. 027 DAN 006 003 Or quel personaggio Daniele sopravanzava gli [altri] presidenti, e satrapi; perciocchè in lui [era] uno spirito eccellente, onde il re pensava di costituirlo sopra tutto il regno. 027 DAN 006 004 Perciò, i presidenti, e i satrapi, cercavano il modo di trovar qualche cagione contro a Daniele, intorno agli affari del regno; ma non potevano trovare alcuna cagione, nè misfatto; perciocchè egli [era] fedele, e non si trovava in lui alcun fallo, nè misfatto. 027 DAN 006 005 Allora quegli uomini dissero: Noi non possiamo trovar cagione alcuna contro a questo Daniele, se non la troviamo contro a lui intorno alla legge del suo Dio. 027 DAN 006 006 Allora que' presidenti, e satrapi, si radunarono appresso del re, e gli dissero così: Re Dario, possa tu vivere in perpetuo. 027 DAN 006 007 Tutti i presidenti del regno, i magistrati, e i satrapi, i consiglieri, e i duchi, han preso consiglio di formare uno statuto reale, e fare uno stretto divieto che chiunqu farà richiesta alcuna a qualunque dio, od uomo, fra qui e trenta giorni, salvo che a te, o re, sia gettato nella fossa dei leoni. 027 DAN 006 008 Ora, o re, fa' il divieto, e scrivi[ne] lettere patenti, che non si possano mutare; quali [son] le leggi di Media, e di Persia, che sono irrevocabili. 027 DAN 006 009 Il re Dario adunque scrisse le lettere patenti, e il divieto. 027 DAN 006 010 Or Daniele, quando seppe che le lettere erano scritte, entrò in casa sua; e, lasciando le finestre della sua sala aperte verso Gerusalemme, a tre tempi del giorno si poneva inginocchioni, e faceva orazione, e rendeva grazie davanti al suo Dio; perciocchè [così] era uso di fare per addietro. 027 DAN 006 011 Allora quegli uomini si radunarono, e trovarono Daniele orando, e supplicando davanti al suo Dio. 027 DAN 006 012 Ed in quello stante vennero al re, e dissero in sua presenza, intorno al divieto reale: Non hai tu scritto il divieto, che chiunque farà alcuna richiesta a qualunque dio, od uomo, di qui a trenta giorni, salvo che a te, o re, sia gettato nella fossa de' leoni? Il re rispose, e disse: La cosa [è] ferma, nella maniera delle leggi di Media, e di Persia, che sono irrevocabili. 027 DAN 006 013 Allora essi risposero, e dissero in presenza del re: Daniele, che [è] di quelli che sono stati menati in cattività di Giudea, non ha fatto conto alcuno di te, o re, nè del divieto che tu hai scritto; anzi a tre tempi del giorno fa le sue orazioni. 027 DAN 006 014 Allora, come il re ebbe intesa la cosa, ne fu molto dolente, e pose cura di liberar Daniele; e fino al tramontar del sole, fece suo sforzo, per iscamparlo. 027 DAN 006 015 In quel punto quegli uomini si radunarono appresso del re, e gli dissero: Sappi, o re, che i Medi, e i Persiani hanno una legge, che alcun divieto, o statuto, che il re abbia fermato, non si possa mutare. 027 DAN 006 016 Allora il re comandò che si menasse Daniele, e che si gettasse nella fossa de' leoni. [E] il re fece motto a Daniele, e gli disse: L'Iddio tuo, al qual tu servi con perseveranza, sarà quello che ti libererà. 027 DAN 006 017 E fu portata una pietra, che fu posta sopra la bocca della fossa; e il re la suggellò col suo anello, e con l'anello de' suoi grandi; acciocchè non si mutasse nulla intorno a Daniele. 027 DAN 006 018 Allora il re andò al suo palazzo, e passò la notte senza cena, e non si fece apparecchiar la mensa, e perdette il sonno. 027 DAN 006 019 Poi il re si levò la mattina a buon'ora, in su lo schiarir del dì, e andò in fretta alla fossa de' leoni. 027 DAN 006 020 E come fu presso della fossa, chiamò Daniele con voce dolorosa, [E] il re prese a dire a Daniele: Daniele, servitore dell'Iddio vivente, il tuo Dio, al qual tu servi con perseveranza, avrebbe egli pur potuto scamparti da' leoni? 027 DAN 006 021 Allora Daniele parlò al re, [dicendo: ] O re, possi tu vivere in perpetuo. 027 DAN 006 022 L'Iddio mio ha mandato il suo Angelo, il quale ha turata la bocca de' leoni, talchè non mi hanno guasto; perciocchè io sono stato trovato innocente nel suo cospetto; ed anche inverso te, o re, non ho commesso alcun misfatto. 027 DAN 006 023 Allora il re si rallegrò molto di lui, e comandò che Daniele fosse tratto fuor della fossa; e Daniele fu tratto fuor della fossa, e non si trovò in lui lesione alcuna; perciocchè egli si era confidato nel suo Dio. 027 DAN 006 024 E per comandamento del re, furon menati quegli uomini che aveano accusato Daniele, e furon gettati nella fossa de' leoni, essi, i lor figliuoli, e le lor mogli; e non erano ancor giunti al fondo della fossa, che i leoni furono loro addosso, e fiaccaron loro tutte le ossa. 027 DAN 006 025 Allora il re Dario scrisse a tutti i popoli, nazioni, e lingue, che abitano per tutta la terra, [lettere dell'infrascritto tenore: ] La vostra pace sia accresciuta. 027 DAN 006 026 Da parte mia è fatto un decreto: che in tutto l'imperio del mio regno si riverisca, e tema l'Iddio di Daniele; perciocchè egli [è] l'Iddio vivente, e che dimora in eterno; e il suo regno [è un regno] che non sarà giammai distrutto, e la sua signoria [durerà] infino al fine. 027 DAN 006 027 Egli riscuote, e libera, e fa segni, e miracoli in cielo, ed in terra; [egli è quel] che ha Daniele riscosso dalle branche dei leoni. 027 DAN 006 028 Or questo [personaggio] Daniele prosperò nel regno di Dario, e nel regno di Ciro Persiano. 027 DAN 007 001 NELL'anno primo di Belsasar, re di Babilonia, Daniele vide un sogno, e delle visioni del suo capo, sopra il suo letto. Allora egli scrisse il sogno, [e] dichiarò la somma delle cose. 027 DAN 007 002 Daniele [adunque] prese a dire: Io riguardava nella mia visione, di notte, ed ecco, i quattro venti del cielo salivano impetuosamente in sul mar grande. 027 DAN 007 003 E quattro gran bestie salivano fuor del mare, differenti l'una dall'altra. 027 DAN 007 004 La prima [era] simile ad un leone, ed avea delle ale d'aquila; io stava riguardando, finchè le furono divelte le ale, e fu fatta levar da terra, e che si rizzò in piè, a guisa d'uomo; e le fu dato cuor d'uomo. 027 DAN 007 005 Poi, ecco un'altra seconda bestia, simigliante ad un orso, la quale si levò da un lato, ed avea tre costole in bocca, fra i suoi denti. E le fu detto così: Levati, mangia molta carne. 027 DAN 007 006 Poi io riguardava, ed eccone un'altra, simigliante ad un pardo, la quale avea quattro ale d'uccello in sul dosso; e quella bestia avea quattro teste, e le fu data la signoria. 027 DAN 007 007 Appresso, io riguardava nelle visioni di notte, ed ecco una quarta bestia, spaventevole, terribile, e molto forte, la quale avea di gran denti di ferro; ella mangiava, e tritava e calpestava il rimanente co' piedi; ed era differente da tutte le bestie, ch'[erano state] davanti a lei, ed avea dieci corna. 027 DAN 007 008 Io poneva mente a queste corna, ed ecco un altro corno piccolo saliva fra quelle, e tre delle prime corna furono divelte d'innanzi a quello; ed ecco, quel corno avea degli occhi simiglianti agli occhi d'un uomo, ed una bocca che proferiva cose grandi. 027 DAN 007 009 Io stava riguardando, finchè i troni furono posti, e che l'Antico de' giorni si pose a sedere; il suo vestimento [era] candido come neve, e i capelli del suo capo [erano] simili a lana netta, [e] il suo trono [era a guisa] di scintille di fuoco, [e] le ruote d'esso [simili a] fuoco ardente. 027 DAN 007 010 Un fiume di fuoco traeva, ed usciva dalla sua presenza; mille migliaia gli ministravano, e diecimila decine di migliaia stavano davanti a lui; il giudicio si tenne, e i libri furono aperti. 027 DAN 007 011 Allora io riguardai, per la voce delle grandi parole, che quel corno proferiva; e riguardai, finchè la bestia fu uccisa, e il suo corpo fu distrutto, e fu dato ad essere arso col fuoco. 027 DAN 007 012 La signoria fu eziandio tolta alle altre bestie, e fu loro dato prolungamento di vita, fino ad un tempo, e termine costituito. 027 DAN 007 013 Io riguardava nelle visioni notturne, ed ecco, con le nuvole del cielo, veniva [uno], simile ad un figliuol d'uomo; ed egli pervenne fino all'Antico de' giorni, e fu fatto accostar davanti a lui. 027 DAN 007 014 Ed esso gli diede signoria, e gloria, e regno; e tutti i popoli, nazioni, e lingue, devono servirgli; la sua signoria [è] una signoria eterna, la qual non trapasserà [giammai]; e il suo regno [è un regno] che non sarà [giammai] distrutto. 027 DAN 007 015 Quant'è a me Daniele lo spirito mi venne meno in mezzo del corpo, e le visioni del mio capo mi conturbarono. 027 DAN 007 016 E mi accostai ad uno de' circostanti, e gli domandai la verità intorno a tutte queste cose; ed egli me [la] disse, e mi dichiarò l'interpretazione delle cose, [dicendo: ] 027 DAN 007 017 Queste quattro gran bestie[significano] quattro re, [che] sorgeranno dalla terra. 027 DAN 007 018 E [poi] i santi dell'Altissimo riceveranno il regno, e lo possederanno in perpetuo, ed in sempiterno. 027 DAN 007 019 Allora io desiderai di sapere la verità intorno alla quarta bestia, ch'era differente da tutte [le altre, ed era] molto terribile; i cui denti [erano] di ferro, e le unghie di rame; che mangiava, tritava, e calpestava il rimanente co' piedi; 027 DAN 007 020 e intorno alle dieci corna ch'ella avea in capo, e intorno a quell'ultimo, che saliva, e d'innanzi al quale tre erano cadute; e intorno a ciò che quel corno avea degli occhi, e una bocca che proferiva cose grandi; e che l'aspetto di esso [era] maggiore [di quello] de' suoi compagni. 027 DAN 007 021 Io avea riguardato, e quel corno faceva guerra co' santi, e li vinceva; 027 DAN 007 022 finchè l'Antico de' giorni venne, e il giudicio fu dato a' santi dell'Altissimo; e venne il tempo che i santi doveano possedere il regno. 027 DAN 007 023 [E colui mi] disse così: La quarta bestia [significa] un quarto regno[che] sarà in terra, il qual sarà differente da tutti quegli [altri] regni, e divorerà tutta le terra, e la calpesterà, e la triterà. 027 DAN 007 024 E le dieci corna [significano] dieci re, [che] sorgeranno di quel regno; ed un altro sorgerà dopo loro, il qual sarà differente da' precedenti, ed abbatterà tre re. 027 DAN 007 025 E proferirà parole contro all'Altissimo, e distruggerà i santi dell'Altissimo; e penserà di mutare i tempi, e la Legge; e [i santi] gli saran dati nelle mani fino ad un tempo, più tempi, e la metà d'un tempo. 027 DAN 007 026 Poi si terrà il giudicio, e la sua signoria [gli] sarà tolta; [ed] egli sarà sterminato, e distrutto fino all'estremo. 027 DAN 007 027 E il regno, e la signoria, e la grandezza de' regni, [che sono] sotto tutti i cieli, sarà data al popolo de' santi dell'Altissimo; il regno d'esso [sarà] un regno eterno, e tutti gl'imperi gli serviranno, ed ubbidiranno. 027 DAN 007 028 Qui [è] la fine delle parole. Quant'è a me Daniele, i miei pensieri mi spaventarono forte, e il color del mio volto fu mutato in me; e conservai la cosa nel mio cuore. 027 DAN 008 001 NELL'anno terzo del regno del re Belsasar, una visione apparve a me, Daniele, dopo [quella che] mi era apparita al principio. 027 DAN 008 002 Io adunque riguardava in visione (or io [era], quando vidi [quella visione], in Susan, stanza reale, ch'[è] nella provincia di Elam); riguardava, [dico], in visione, essendo in sul fiume Ulai. 027 DAN 008 003 Ed alzai gli occhi, e riguardai, ed ecco un montone stava in piè dirincontro al fiume, il quale avea due corna, e quelle due corna [erano] alte; me l'uno [era] più alto dell'altro, e il più alto saliva l'ultimo. 027 DAN 008 004 Io vidi che quel montone cozzava verso l'Occidente, verso il Settentrione, e verso il Mezzodì; e niuna bestia poteva durar davanti a lui; e non [vi era] alcuno che riscotesse di man sua, e faceva ciò che gli piaceva, e divenne grande. 027 DAN 008 005 Ed io posi mente, ed ecco un becco veniva d'Occidente, sopra la faccia di tutta la terra, e non toccava punto la terra; e questo becco avea un corno ritorto in mezzo degli occhi. 027 DAN 008 006 Ed esso venne fino al montone che avea quelle due corna, il quale io avea veduto stare in piè, dirincontro al fiume; e corse sopra lui nel furor della sua forza. 027 DAN 008 007 Ed io vidi che, essendo presso del montone, egli infellonì contro a lui, e cozzò il montone, e fiaccò le sue due corna, e non vi fu forza nel montone da durar davanti a lui; laonde lo gettò per terra, e lo calpestò; e non vi fu chi scampasse il montone di man sua. 027 DAN 008 008 E il becco divenne sommamente grande; ma come egli si fu fortificato, quel gran corno fu rotto; e in luogo di quello, sorsero quattro [altre corna] ritorte, verso i quattro venti del cielo. 027 DAN 008 009 E dell'uno d'essi uscì un piccol corno, il quale divenne molto grande verso il Mezzodì, e verso il Levante, e verso il [paese della] bellezza; 027 DAN 008 010 e divenne grande fino all'esercito del cielo, ed abbattè in terra [una parte] di quell'esercito, e delle stelle, e le calpestò. 027 DAN 008 011 Anzi si fece grande fino al capo dell'esercito; e da quel [corno] fu tolto via il [sacrificio] continuo e fu gettata a basso la stanza del santuario d'esso. 027 DAN 008 012 E l'esercito fu esposto a misfatto contro al [sacrificio] continuo; ed egli gettò la verità in terra, ed operò, e prosperò. 027 DAN 008 013 Ed io udii un santo, che parlava; e un [altro] santo disse a quel tale che parlava: Fino a quando [durerà] la visione intorno al [servigio] continuo, ed al misfatto che devasta? [infino a quando] saranno il santuario, e l'esercito, esposti ad esser calpestati? 027 DAN 008 014 Ed egli mi disse: Fino a duemila trecento [giorni di] sera, e mattina; poi il santuario sarà giustificato. 027 DAN 008 015 Ora, quando io Daniele ebbi veduta la visione, ne richiesi l'intendimento; ed ecco, davanti a me stava come la sembianza di un uomo. 027 DAN 008 016 Ed io udii la voce d'un uomo, nel mezzo di Ulai, il qual gridò, e disse: Gabriele, dichiara a costui la visione. 027 DAN 008 017 Ed esso venne presso del luogo dove io stava; e quando fu venuto, io fui spaventato, e caddi sopra la mia faccia; ed egli mi disse: Intendi, figliuol d'uomo; perciocchè questa visione [è] per lo tempo della fine. 027 DAN 008 018 E mentre egli parlava a me, mi addormentai profondamente, con la faccia in terra; ma egli mi toccò, e mi fece rizzare in piè, nel luogo dove io stava. 027 DAN 008 019 E disse: Ecco, io ti farò assapere ciò che avverrà, alla fine dell'indegnazione; perciocchè [vi sarà] una fine al tempo ordinato. 027 DAN 008 020 Il montone con due corna, che tu hai veduto, [significa] i re di Media, e di Persia. 027 DAN 008 021 E il becco irsuto[significa] il re di Iavan; e il gran corno, ch'[era] in mezzo de' suoi occhi, è il primo re. 027 DAN 008 022 E ciò che quello è stato rotto, e quattro son sorti in luogo di esso[significa che] quattro regni sorgeranno della [medesima] nazione, ma non già con medesima possanza di quello. 027 DAN 008 023 Ed alla fine del lor regno, quando gli scellerati saranno venuti al colmo, sorgerà un re audace, e sfacciato, ed intendente in sottigliezze. 027 DAN 008 024 E la sua potenza si fortificherà, ma non già per la sua forza; ed egli farà di strane ruine, e prospererà, ed opererà, e distruggerà i possenti, e il popolo de' santi. 027 DAN 008 025 E per lo suo senno, la frode prospererà in man sua; ed egli si magnificherà nel cuor suo, e in pace ne distruggerà molti; e si eleverà contro al Principe de' principi; ma sarà rotto senza [opera di] mani. 027 DAN 008 026 E la visione de' giorni di sera, e mattina, ch'è stata detta, è verità; or tu, serra la visione; perciocchè [è di cose che avverranno] di qui a molto tempo. 027 DAN 008 027 Ed io Daniele fui tutto disfatto, e languido per [molti] giorni; poi mi levai, e feci gli affari del re; ed io stupiva della visione; ma niuno se ne avvide. 027 DAN 009 001 NELL'anno primo di Dario, figliuol di Assuero, della progenie di Media, il quale era stato costituito re sopra il regno de' Caldei; 027 DAN 009 002 nell'anno primo di esso, io Daniele avendo inteso per i libri che il numero degli anni, de' quali il Signore avea parlato al profeta Geremia, ne' quali si dovevano compiere le desolazioni di Gerusalemme, [era] di settant'anni; 027 DAN 009 003 volsi la mia faccia verso il Signore Iddio, con digiuno, con sacco, e con cenere, per dispormi ad orazione, e supplicazione; e fece orazione, e confessione al Signore Iddio mio, e dissi: 027 DAN 009 004 Ahi! Signore, Dio grande, e tremendo, che osservi il patto, e la benignità, a quelli che ti amano, ed osservano i tuoi comandamenti; 027 DAN 009 005 noi abbiam peccato, ed abbiamo operato iniquamente, ed empiamente; e siamo stati ribelli, e ci siam rivolti da' tuoi comandamenti, e dalle tue leggi. 027 DAN 009 006 E non abbiamo ubbidito a' profeti tuoi servitori, i quali hanno, in Nome tuo, parlato a' nostri re, a' nostri principi, ed a' nostri padri, ed a tutto il popolo del paese. 027 DAN 009 007 A te [appartiene] la giustizia, o Signore; ed a noi la confusion di faccia, come [appare] al dì d'oggi; agli uomini di Giuda, agli abitanti di Gerusalemme, ed a tutto Israele, vicini, e lontani, in tutti i paesi dove tu li hai scacciati per lo misfatto loro, che han commesso contro a te. 027 DAN 009 008 O Signore, a noi [appartiene] la confusion di faccia, a' nostri re, a' nostri principi, e a' nostri padri; conciossiachè abbiam peccato contro a te. 027 DAN 009 009 Al Signore Iddio nostro [appartengono] le misericordie, e i perdoni; perciocchè noi ci siam ribellati contro a lui; 027 DAN 009 010 e non abbiamo ubbidito alla voce del Signore Iddio nostro, per camminar nelle sue leggi, ch'egli ci ha proposte per li profeti suoi servitori. 027 DAN 009 011 E tutto Israele ha trasgredita la tua Legge, e si è tratto indietro, per non ascoltar la tua voce; laonde è stata versata sopra noi l'esecrazione, e il giuramento, scritto nella Legge di Mosè, servitor di Dio; perciocchè noi abbiam peccato contro a lui. 027 DAN 009 012 Ed egli ha messe ad effetto le sue parole, ch'egli avea pronunziate contro a noi, e contro a' nostri rettori, che ci han retti, facendo venir sopra noi un mal grande; talchè giammai, sotto tutti i cieli, non avvenne cosa simile a quello ch'è avvenuto in Gerusalemme. 027 DAN 009 013 Tutto questo male è venuto sopra noi, secondo quello ch'è scritto nella Legge di Mosè; e pur noi non abbiam supplicato al Signore Iddio nostro, convertendoci dalle nostre iniquità, e attendendo alla tua verità. 027 DAN 009 014 E il Signore ha vigilato sopra questo male, e l'ha fatto venir sopra noi; perciocchè il Signore Iddio nostro [è] giusto in tutte le sue opere ch'egli ha fatte; conciossiachè noi non abbiamo ubbidito alla sua voce. 027 DAN 009 015 Or dunque, o Signore Iddio nostro, che traesti il tuo popolo fuoro del paese di Egitto, con man forte, e ti acquistasti un Nome, qual' [è] al dì d'oggi; noi abbiam peccato, noi abbiamo operato empiamente. 027 DAN 009 016 Signore, secondo tutte le tue giustizie, racquetisi, ti prego, l'ira tua, e il tuo cruccio, inverso Gerusalemme, tua città; [inverso] il monte tuo santo; conciossiachè, per li nostri peccati, e per l'iniquità de' nostri padri, Gerusalemme, e il tuo popolo, [sieno] in vituperio appo tutti quelli che sono d'intorno a noi. 027 DAN 009 017 Ed ora, ascolta, o Dio nostro, l'orazione del tuo servitore, e le sue supplicazioni; e per amor del Signore, fa' risplendere il tuo volto sopra il tuo santuario, che è desolato. 027 DAN 009 018 Inchina, o Dio mio, il tuo orecchio, ed ascolta; apri gli occhi, e vedi le nostre desolazioni, e la città che si chiama del tuo Nome; perciocchè noi non presentiamo le nostre supplicazioni nel tuo cospetto, [fondati] sopra le nostre giustizie, anzi sopra le tue grandi misericordie. 027 DAN 009 019 Signore, esaudisci; Signore, perdona; Signore, attendi, ed opera, senza indugio, per amor di te stesso, o Dio mio; perciocchè la tua città, e il tuo popolo, si chiamano del tuo Nome. 027 DAN 009 020 Ora, [mentre] io parlava ancora, e faceva orazione, e confessione del mio peccato, e del peccato del mio popolo Israele; e presentava la mia supplicazione davanti al Signore Iddio mio, per lo monte santo dell'Iddio mio; 027 DAN 009 021 [mentre] io parlava ancora, orando, quell'uomo Gabriele, il quale io avea veduto in visione al principio, volò ratto, e mi toccò, intorno al tempo dell'offerta della sera. 027 DAN 009 022 Ed egli [m]'insegnò, e parlò meco, e disse: Daniele, io sono ora uscito per darti ammaestramento, ed intendimento. 027 DAN 009 023 Fin dal cominciamento delle tue supplicazioni, la parola è uscita; ed io son venuto per annunziar[tela]; perciocchè tu sei [uomo] gradito; ora dunque pon mente alla parola, e intendi la visione. 027 DAN 009 024 Vi sono settanta settimane determinate sopra il tuo popolo, e sopra la tua santa città, per terminare il misfatto, e per far venir meno i peccati, e per far purgamento per l'iniquità, e per addurre la giustizia eterna, e per suggellar la visione, ed i profeti; e per ungere il Santo de' santi. 027 DAN 009 025 Sappi adunque, ed intendi, che da che sarà uscita la parola, che Gerusalemme sia riedificata, infino al Messia, Capo dell'esercito, [vi saranno] sette settimaane, e [altre] sessantadue settimane, [nelle quali] saranno di nuovo edificate le piazze, e le mura, e i fossi; e [ciò], in tempi angosciosi. 027 DAN 009 026 E dopo quelle sessantadue settimane, essendo sterminato il Messia senza, che gli [resti più] nulla, il popolo del Capo dell'esercito a venire distruggerà la città, e il santuario; e la fine di essa sarà con inondazione, e [vi saranno] desolazioni determinate infino al fine della guerra. 027 DAN 009 027 Ed esso confermerà il patto a molti in una settimana; e nella metà della settimana farà cessare il sacrificio, e l'offerta; poi [verrà] il desertatore sopra le ale abbominevoli; e fino alla finale e determinata perdizione, [quell'inondazione] sarà versata sopra il [popolo] desolato. 027 DAN 010 001 NELL'anno terzo di Ciro, re di Persia, fu rivelata una parola a Daniele, il cui nome si chiamava Beltsasar; e la parola [è] verità, e l'esercito [era] grande. Ed egli comprese la parola, ed ebbe intelligenza della visione. 027 DAN 010 002 In quel tempo io Daniele feci cordoglio lo spazio di tre settimane. 027 DAN 010 003 Io non mangiai cibo di diletto, e non mi entrò in bocca carne, nè vino, e non mi unsi punto, finchè fu compiuto il termine di tre settimane. 027 DAN 010 004 E nel ventesimoquarto giorno del primo mese, essendo io in su la ripa del gran fiume, [che] è Hiddechel, 027 DAN 010 005 alzai gli occhi, e riguardai, ed ecco un uomo vestito di panni lini, avendo sopra i lombi una cintura di fino oro di Ufaz. 027 DAN 010 006 E il suo corpo somigliava un grisolito, e la sua faccia [era] come l'aspetto del folgore; e i suoi occhi [eran] simili a torchi accesi; e le sue braccia, e i suoi piedi, somigliavano in vista del rame forbito, e il suono delle sue parole pareva il romore d'una moltitudine. 027 DAN 010 007 Ed io Daniele solo vidi la visione, e gli uomini ch'erano meco non la videro; anzi gran terrore cadde sopra loro, e fuggirono per nascondersi. 027 DAN 010 008 Ed io rimasi solo, e vidi quella gran visione, e non restò in me forza alcuna, e il mio bel colore fu mutato in ismorto, e non ritenni alcun vigore. 027 DAN 010 009 Ed io udii la voce delle parole di colui; e quando ebbi udita la voce delle sue parole, mi addormentai profondamente sopra la mia faccia, col viso in terra. 027 DAN 010 010 Ed ecco, una mano mi toccò, e mi fece muovere, [e stare] sopra le ginocchia, e sopra le palme delle mani. 027 DAN 010 011 E mi disse: O Daniele, uomo gradito, intendi le parole che io ti ragiono, e rizzati in piè nel luogo dove stai; perciocchè ora sono stato mandato a te. E quando egli mi ebbe detta quella parola, io mi rizzai in piè tutto tremante. 027 DAN 010 012 Ed egli mi disse: Non temere, o Daniele: perciocchè, dal primo dì che tu recasti il cuor tuo ad intendere, e ad affliggerti nel cospetto dell'Iddio tuo, le tue parole furono esaudite, ed io son venuto per le tue parole. 027 DAN 010 013 Ma il principe del regno di Persia mi ha contrastato ventun giorno; ma ecco, Micael, l'uno de' primi principi, è venuto per aiutarmi. Io dunque son rimasto quivi appresso i re di Persia. 027 DAN 010 014 Ed [ora] son venuto per farti intendere ciò che avverrà al tuo popolo nella fine de' giorni; perciocchè [vi è] ancora visione per quei giorni. 027 DAN 010 015 E mentre egli parlava meco in questa maniera, io misi la mia faccia in terra, ed ammutolii. 027 DAN 010 016 Ed ecco [uno], che avea la sembianza d'un figliuol d'uomo, mi toccò in su le labbra; allora io apersi la mia bocca, e parlai, e dissi a colui ch'era in piè davanti a me: Signor mio, le mie giunture son tutte svolte in me in questa visione, e non ho ritenuto alcun vigore. 027 DAN 010 017 E come portrebbe il servitore di cotesto mio Signore parlar con cotesto mio Signore? conciossiachè fino ad ora non sia restato fermo in me alcun vigore, e non sia rimasto in me alcun fiato. 027 DAN 010 018 Allora di nuovo una sembianza come d'un uomo mi toccò, e mi fortificò, 027 DAN 010 019 e disse: Non temere, uomo gradito; abbi pace, fortificati, e confortati. E come egli parlava meco, io mi fortificai, e dissi: Parli il mio Signore; perciocchè tu mi hai fortificato. 027 DAN 010 020 E colui disse: Sai tu perchè io son venuto a te? Or di presente io ritornerò per guerreggiar col principe di Persia; poi uscirò, ed ecco, il principe di Iavan verrà. 027 DAN 010 021 Ma pure io ti dichiarerò ciò ch'è stampato nella scrittura della verità; or non [vi è] niuno che si porti valorosamente meco in queste cose, se non Micael, vostro principe. 027 DAN 011 001 Or io, nell'anno primo di Dario Medo, sono stato presente per confortarlo, e per fortificarlo. 027 DAN 011 002 Ed ora, io ti dichiarerò cose vere. Ecco, vi saranno ancora tre re in Persia; poi il quarto acquisterà di gran ricchezze sopra tutti [gli altri]; e come egli si sarà fortificato nelle sue ricchezze, egli farà muover tutti contro al regno di Iavan. 027 DAN 011 003 Poi sorgerà un re possente, e valoroso; il quale possederà un grande imperio, e farà ciò ch'egli vorrà. 027 DAN 011 004 Ma tosto ch'egli sarà sorto, il suo regno sarà rotto, e sarà diviso per li quattro venti del cielo, e non alla sua progenie; e quello non [sarà] pari all'imperio che esso avrà posseduto; perciocchè il suo regno sarà stirpato, e [sarà] di altri, oltre a coloro. 027 DAN 011 005 E il re del Mezzodì si fortificherà, ed [un altro] de' capitani d'esso; [costui] si fortificherà sopra [quell'altro], e regnerà, [e] il suo imperio [sarà] grande. 027 DAN 011 006 E in capo d'alcuni anni, si congiungeranno insieme, e la figliuola del re del Mezzodì verrà al re del Settentrione, per far [loro] accordi; ma ella non potrà rattener la forza del braccio; e nè colui, nè il suo braccio, non potrà durare; e colei, insieme con quelli che l'avranno condotta, e il figliuolo di essa, e chi terrà la parte sua, saranno dati [a morte] in que' tempi. 027 DAN 011 007 Ma d'un rampollo delle radici di essa sorgerà [uno, nel]lo stato di colui, il qual verrà con esercito, e verrà contro alle fortezze del re del Settentrione, e farà di gran fatti contro ad esse, e se [ne] impadronirà; 027 DAN 011 008 ed anche menerà in cattività in Egitto i lor dii, co' lor principi, e co' lor preziosi arredi d'oro, e d'argento; ed egli durerà per [alquanti anni], senza [tema del] re del Settentrione. 027 DAN 011 009 E il re del Mezzodì verrà nel suo regno, e se ne ritornerà al suo paese. 027 DAN 011 010 Poi i figliuoli di colui entreranno in guerra, e aduneranno una moltitudine di grandi eserciti; e [l'un d'essi] verrà di subito, e inonderà, e passerà oltre; poi ritornerà ancora, e darà battaglia, [e perverrà] fino alla fortezza del re del Mezzodì. 027 DAN 011 011 E il re del Mezzodì, inasprito, uscirà fuori, e combatterà con lui, [cioè] col re del Settentrione, il qual leverà una gran moltitudine; ma quella moltitudine sarà data in man del [re del Mezzodì]. 027 DAN 011 012 E dopo ch'egli avrà disfatta quella moltitudine, il cuor suo s'innalzerà; onde, benchè abbia abbattute delle decine di migliaia, non però sarà fortificato. 027 DAN 011 013 E il re del Settentrione leverà di nuovo una moltitudine maggiore della primiera; e in capo di qualche tempo, [ed] anni, egli verrà con grosso esercito, e con grande apparecchio. 027 DAN 011 014 E in quei tempi molti si leveranno contro al re del Mezzodì; e degli uomini ladroni d'infra il tuo popolo si eleveranno, per adempier la visione; e caderanno. 027 DAN 011 015 E il re del Settentrione verrà, e farà degli argini, e prenderà le città delle fortezze; e le braccia del Mezzodì, e la scelta del suo popolo non potranno durare, e non [vi sarà] forza alcuna da resistere. 027 DAN 011 016 E colui che sarà venuto contro ad esso farà ciò che gli piacerà; e non [vi sarà] alcuno che gli possa stare a fronte; poi egli si fermerà nel paese della bellezza, il quale sarà consumato per man sua. 027 DAN 011 017 Poi egli imprenderà di venire con le forze di tutto il suo regno, offerendo condizioni d'accordo, onde egli verrà a capo; e darà a quell'altro una figliuola per moglie, corrompendola; ma ella non sarà costante, e non terrà per lui. 027 DAN 011 018 Poi egli volgerà la faccia alle isole, e ne prenderà molte; ma un capitano farà cessare il vituperio fattogli da colui; e, oltre a ciò, renderà a lui stesso il suo vituperio. 027 DAN 011 019 Poi egli volgerà la faccia alle fortezze del suo paese, e traboccherà, e caderà, e sarà rotto, e non sarà più trovato. 027 DAN 011 020 Poi sorgerà nello stato di esso, [con] maestà reale, uno che manderà attorno esattori: ma fra alquanti dì sarà rotto, non in ira, nè in guerra. 027 DAN 011 021 Appresso sorgerà nel suo stato uno sprezzato, al qual non sarà imposta la gloria reale; ma egli verrà quetamente, ed occuperà il regno per lusinghe. 027 DAN 011 022 E le braccia del paese inondato saranno inondate da lui, e saranno rotte, come anche il capo del patto. 027 DAN 011 023 E dopo l'accordo fatto con quell'[altro], egli procederà con frode, e salirà, e si fortificherà con poca gente. 027 DAN 011 024 Egli entrerà nel riposo, e nei luoghi grassi della provincia, e farà cose, che i suoi padri, nè i padri de' suoi padri, non avranno mai fatte; egli spargerà alla [sua] gente preda, spoglie, e richezze; e farà delle imprese contro alle fortezze; e [ciò] fino ad un tempo. 027 DAN 011 025 Poi egli moverà le sue forze, e il cuor suo, contro al re del Mezzodì, con grande esercito; e il re del Mezzodì, verrà a battaglia, con grande e potentissimo esercito; ma non potrà durare; perciocchè si faranno delle macchinazioni contro a lui. 027 DAN 011 026 E quelli che mangeranno il suo piatto lo romperanno; e l'esercito di colui inonderà [il paese], e molti caderanno uccisi. 027 DAN 011 027 E il cuore di que' due re [sarà volto] ad offender [l'un l'altro], e in una medesima tavola parleranno insieme con menzogna; ma [ciò] non riuscirà bene; perciocchè [vi sarà] ancora una fine, al tempo determinato. 027 DAN 011 028 E colui se ne ritornerà al suo paese con gran ricchezze; e il suo cuore [sarà] contro al Patto santo; ed egli far[à di gran cose: ] e poi se ne ritornerà al suo paese. 027 DAN 011 029 Al tempo determinato, egli verrà di nuovo contro al paese del Mezzodi; ma [la cosa] non riuscirà quest'ultima volta come la prima. 027 DAN 011 030 E verranno contro a lui delle navi di Chittim, ed egli ne sarà contristato, e se ne ritornerà, e indegnerà contro al Patto santo, e farà [di gran cose: ] poi ritornerà, e porgerà le orecchie a quelli che avranno abbandonato il Patto santo. 027 DAN 011 031 E le braccia terranno la parte sua, e profaneranno il santuario della fortezza, e torranno via il [sacrificio] continuo, e [vi] metteranno l'abbominazione disertante. 027 DAN 011 032 E per lusinghe egli indurrà a contaminarsi quelli che avran misfatto contro al Patto; ma il popolo di quelli che conoscono l'Iddio loro si fortificherà, e si porterà valorosamente. 027 DAN 011 033 E gl'intendenti d'infra il popolo ne ammaestreranno molti; e caderanno per la spada, e per le fiamme, [e andranno] in cattività, e [saranno] in preda, [per molti] giorni. 027 DAN 011 034 Ma mentre caderanno [così], saranno soccorsi di un po' di soccorso; e molti si aggiungeranno con loro con bei sembianti infinti. 027 DAN 011 035 Di quegl'intendenti adunque ne caderanno [alcuni: ] acciocchè fra loro [ve ne sieno di quelli] che sieno posti al cimento, e purgati, e imbiancati, fino al tempo della fine; perciocchè [vi sarà] ancora [una fine], al tempo determinato. 027 DAN 011 036 Questo re adunque farà ciò che gli piacerà, e s'innalzerà, e si magnificherà sopra ogni dio; e proferirà cose strane contro all'Iddio degl'iddii; e prospererà, finchè l'indegnazione sia venuta meno; conciossiachè una determinazione ne sia stata fatta. 027 DAN 011 037 Ed egli non si curerà degl'iddii de' suoi padri, nè d'amor di donne, nè di dio alcuno; perciocchè egli si magnificherà sopra ogni cosa. 027 DAN 011 038 Ed egli onorerà un dio delle fortezze sopra il suo seggio; egli onorerà, con oro, e con argento, e con gemme, e con cose preziose, un dio, il quale i suoi padri non avranno conosciuto. 027 DAN 011 039 Ed egli verrà a capo de' luoghi muniti delle fortezze, con quell'iddio strano; egli accrescerà d'onore quelli ch'egli riconoscerà, e li farà signoreggiar sopra molti, e spartirà la terra per prezzo. 027 DAN 011 040 Or in sul tempo della fine, il re del Mezzodì cozzerà con lui; e il re del Settentrione gli verrà addosso, a guisa di turbo, con carri, e con cavalieri, e con molto naviglio; ed entrerà ne' paesi d'esso, e inonderà e passerà a traverso; 027 DAN 011 041 ed entrerà nel paese della bellezza, e molti [paesi] ruineranno; e questi scamperanno dalla sua mano: Edom, Moab, e la principal parte de' figliuoli di Ammon. 027 DAN 011 042 Così egli metterà la mano sopra [molti] paesi, e il paese di Egitto non iscamperà. 027 DAN 011 043 E si farà padrone de' tesori d'oro, e d'argento, e di tutte le cose preziose di Egitto; e i Libii, e gli Etiopi [saranno] al suo seguito. 027 DAN 011 044 Ma rumori dal Levante e dal Settentrione lo turberanno; ed egli uscirà con grande ira, per distruggere, e per disperder molti. 027 DAN 011 045 E pianterà le tende del suo padiglione reale fra i mari, presso del santo monte di bellezza; poi, come sarà pervenuto al suo fine, non [vi sarà] alcun che l'aiuti. 027 DAN 012 001 Or in quel tempo si leverà Micael, quel gran principe, che sta per li figliuoli del tuo popolo; e vi sarà un tempo di distretta, quel non fu giammai, da che [questo popolo] è stato nazione, fino a quel tempo; ed in quel tempo d'infra il tuo popolo sarà salvato chiunque si troverà scritto nel libro. 027 DAN 012 002 E la moltitudine di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglierà; gli uni a vita eterna, e gli altri a vituperii, e ad infamia eterna. 027 DAN 012 003 E gl'intendenti risplenderanno come lo splendor della distesa; e quelli che avranno giustificati molti, [risplenderanno] come le stelle in sempiterno. 027 DAN 012 004 Or tu, Daniele, serra queste parole, e suggella questo libro, infino al tempo della fine; [allora] molti andranno attorno, e la conoscenza sarà accresciuta. 027 DAN 012 005 Poi io Daniele riguardai, ed ecco, altri due, che stavano ritti in piè; l'uno di qua sopra l'una delle ripe del fiume; l'altro di là, sopra l'altra. 027 DAN 012 006 E [l'uno d'essi] disse all'uomo vestito di panni lini, il quale [era] sopra le acque del fiume: Quando [sarà] infine il compimento di queste maraviglie? 027 DAN 012 007 Ed io udii l'uomo vestito di panni lini, ch'[era] sopra le acque del fiume, il quale, levata la man destra, e la sinistra, al cielo, giurò per Colui che vive in eterno, che tutte queste cose sarebbero compiute, infra un tempo, de' tempi, e la metà [di un tempo]; ed allora che [colui] avrebbe finito di dissipar le forze del popolo santo. 027 DAN 012 008 Ed io udii ben ciò, ma non [l]'intensi. E dissi: Signor mio, qual [sarà] la fine di queste cose? 027 DAN 012 009 Ed egli [mi] disse: Va', Daniele; perciocchè queste parole [son] nascoste, e suggellate, infino al tempo della fine. 027 DAN 012 010 Molti saranno purificati, e imbiancati, e posti al cimento; ma gli empi opereranno empiamente; e niuno degli empi intenderà [queste cose: ] ma gli intendenti [le] intenderanno. 027 DAN 012 011 Ora, del tempo che sarà stato tolto il [sacrificio] continuo, e sarà stata posta l'abbominazione desertante, [vi saranno] mille dugennovanta giorni. 027 DAN 012 012 Beato chi aspetterà pazientemente, e giungerà a mille trecentrentacinque giorni! 027 DAN 012 013 Ma quant'è a te, vattene al [tuo] fine; or tu avrai riposo, e dimorerai nella tua condizione fino alla fine de' tuoi dì. # # BOOK 028 HOS Hosea Osea 028 HOS 001 001 La parola del Signore, che fu [indirizzata] ad Osea, figliuolo di Beeri, a' dì di Uzzia, di Iotam, di Achaz, [e] di Ezechia, re di Giuda; e a' dì di Geroboamo, figliuolo di Gioas, re d'Israele. 028 HOS 001 002 NEL principio, quando il Signore parlò per Osea, il Signore disse ad Osea: Va', prenditi per moglie una meretrice, e [genera] de' figliuoli di fornicazione; perciocchè il paese fornica senza fine, [sviandosi] dal Signore. 028 HOS 001 003 Ed egli andò, e prese Gomer, figliuola di Diblaim, ed ella concepette, e gli partorì un figliuolo. 028 HOS 001 004 E il Signore gli disse: Pongli nome Izreel, perciocchè fra qui a poco tempo farò punizione del sangue d'Izreel, sopra la casa di Iehu; e farò venir meno il regno della casa d'Israele. 028 HOS 001 005 E in quel giorno avverrà che io romperò l'areo d'Israele nella valle d'Izreel. 028 HOS 001 006 Poi ella concepette ancora, e partorì una figliuola. E [il Signore] disse ad Osea: Ponle nome Lo-ruhama; perciocchè io non continuerò più a far misericordia alla casa d'Israele, ma li torrò del tutto via. 028 HOS 001 007 Ma farò misericordia alla casa di Giuda, e li salverò per lo Signore Iddio loro; e non li salverò per arco, nè per ispada, nè per battaglia, nè per cavalli, nè per cavalieri. 028 HOS 001 008 Poi ella spoppò Lo-ruhama, e concepette, e partorì un figliuolo. 028 HOS 001 009 E [il Signore] disse [ad Osea: ] Pongli nome Lo-ammi; perciocchè voi non [siete] mio popolo, ed io altresì non sarò vostro. 028 HOS 001 010 Pur nondimeno il numero de' figliuoli d'Israele sarà come la rena del mare, che non si può nè misurare, nè annoverare; ed avverrà che in luogo che sarà loro stato detto: Voi non [siete] mio popolo; si dirà loro: Figliuoli dell'Iddio vivente. 028 HOS 001 011 E i figliuoli di Giuda, e i figliuoli d'Israele, si raduneranno insieme, e si costituiranno un capo, e saliranno dalla terra; perciocchè il giorno d'Izreel [sarà] grande. 028 HOS 002 001 Dite a' vostri fratelli: Ammi; ed alle vostre sorelle: Ruhama. 028 HOS 002 002 Contendete con la madre vostra, contendete, [dicendole] ch'ella non [è più] mia moglie, e che io non [sono più] suo marito; e che tolga le sue fornicazioni dalla sua faccia, e i suoi adulterii d'infra le sue mammelle. 028 HOS 002 003 Che talora io non la spogli tutta nuda, e non la metta nello stato ch'era nel giorno che nacque; e non la renda simile ad un deserto, e non la riduca ad essere come una terra arida, e non la faccia morir di sete. 028 HOS 002 004 E non abbia pietà de' suoi figliuoli; perciocchè son figliuoli di fornicazione. 028 HOS 002 005 Conciossiachè la madre loro abbia fornicato; quella che li ha partoriti è stata svergognata; perciocchè ha detto: Io andrò dietro a' miei amanti, che mi dànno il mio pane, e la mia acqua, la mia lane, e il mio lino, il mio olio, e le mie bevande. 028 HOS 002 006 Perciò, ecco, io assieperò la sua via di spine, e [le] farò una chiusura [attorno], ed ella non ritroverà i suoi sentieri. 028 HOS 002 007 Ed andrà dietro a' suoi amanti, ma non li aggiungerà; e li ricercherà, ma non li troverà; laonde dirà: Io andrò, e ritornerò al mio primiero marito; perciocchè allora io stava meglio che al presente. 028 HOS 002 008 Or ella non ha riconosciuto che io le avea dato il frumento, e il mosto, e l'olio, e che io le avea accresciuto l'argento, e l'oro, [il quale] essi hanno impiegato intorno a Baal. 028 HOS 002 009 Perciò, io ripiglierò il mio frumento nel suo tempo, e il mio mosto nella sua stagione; e riscoterò la mia lana, e il mio lino, [ch'erano] per coprir le sue vergogne. 028 HOS 002 010 Ed ora io scoprirò le sue vergogne, alla vista de' suoi amanti; e niuno la riscoterà di man mia. 028 HOS 002 011 E farò venir meno tutte le sue letizie, le sue feste, le sue calendi, e i suoi sabati, e tutte le sue solennità. 028 HOS 002 012 E deserterò le sue viti, e i suoi fichi, dei quali ella diceva: Queste cose [sono] il mio premio, che i miei amanti mi hanno donato; ed io li ridurrò in bosco, e le fiere della campagna li mangeranno. 028 HOS 002 013 E farò punizione sopra lei de' giorni dei Baali, ne' quali ella ha fatti loro profumi, e si è adorna de' suoi pendenti, e monili, ed è andata dietro a' suoi amanti, e mi ha dimenticato, dice il Signore. 028 HOS 002 014 Perciò, ecco, io l'attrarrò, e la farò camminare per lo deserto, e la racconsolerò; 028 HOS 002 015 e le darò le sue vigne, da quel luogo; e la valle di Acor, per entrata di speranza; ed ella canterà quivi, come ai dì della sua fanciullezza, e come quando salì fuor del paese di Egitto. 028 HOS 002 016 E in quel giorno avverrà, dice il Signore, che tu mi chiamerai: Marito mio; e non mi chiamerai più: Baal mio. 028 HOS 002 017 Ed io torrò via dalla sua bocca i Baali, e quelli non saranno più ricordati per li nomi loro. 028 HOS 002 018 E in quel tempo farò che avran patto con le fiere della campagna, e con gli uccelli del cielo, e co' rettili della terra; e romperò archi, e spade, e [strumenti di] guerra, e farò che verranno meno nel paese; e li farò giacere in sicurtà. 028 HOS 002 019 Ed io ti sposerò in eterno; e ti sposerò in giustizia, e in giudicio, e in benignità, e in compassioni. 028 HOS 002 020 Anzi ti sposerò in verità; e tu conoscerai il Signore. 028 HOS 002 021 Ed avverrà in quel giorno, che io risponderò, dice il Signore, risponderò al cielo, ed esso risponderà alla terra. 028 HOS 002 022 E la terra risponderà al frumento, ed al mosto, ed all'olio; e queste cose risponderanno ad Izreel. 028 HOS 002 023 Ed io me la seminerò nella terra, ed avrò pietà di Lo-ruhama; e dirò a Lo-ammi: Tu [sei] mio popolo; ed egli mi dirà: Dio mio. 028 HOS 003 001 Poi il Signore mi disse: Va' ancora [ed] ama una donna, la quale, essendo, amata dal [suo] marito, sia adultera; secondo che il Signore ama i figliuoli di Israele, ed essi riguardano ad altri dii, ed amano le schiacciate d'uva. 028 HOS 003 002 Io adunque mi acquistai [quella donna] per quindici [sicli] d'argento, e per un homer, ed un letec di orzo. 028 HOS 003 003 Poi le dissi: Rimantimi [così] per molti giorni; non fornicare, e non maritarti ad alcuno; ed io altresì [aspetterò] dietro a te. 028 HOS 003 004 Perciocchè i figliuoli d'Israele se ne staranno molti giorni senza re, e senza principe; senza sacrificio, e senza statua; senza efod, e senza idoli. 028 HOS 003 005 Poi i figliuoli d'Israele ricercheranno di nuovo il Signore Iddio loro, e Davide lor re; e con timore si ridurranno al Signore, ed alla sua bontà, nella fine de' giorni. 028 HOS 004 001 ASCOLTATE la parola del Signore, figliuoli d'Israele; perciocchè il Signore ha una lite con gli abitanti del paese; perchè non [vi è] nè verità, nè benignità, nè conoscenza alcuna di Dio nel paese. 028 HOS 004 002 [Non fanno altro] che spergiurare, e mentire, ed uccidere, e furare, e commettere adulterio; sono straboccati, un sangue tocca l'altro. 028 HOS 004 003 Perciò, il paese farà cordoglio, e chiunque abita in esso languirà, insieme con le bestie della campagna, e con gli uccelli del cielo; ed anche i pesci del mare morranno. 028 HOS 004 004 Pur nondimeno niuno litighi, e niuno riprenda; conciossiachè il tuo popolo somigli quelli che contendono col sacerdote. 028 HOS 004 005 Perciò, tu caderai di giorno, ed anche il profeta caderà di notte; ed io distruggerò tua madre. 028 HOS 004 006 Il mio popolo perisce per mancamento di conoscenza; perciocchè tu hai sdegnata la conoscenza, io altresì ti sdegnerò, acciocchè tu non mi eserciti il sacerdozio; e, perciocchè tu hai dimenticata la Legge dell'Iddio tuo, io altresì dimenticherò i tuoi figliuoli. 028 HOS 004 007 Al pari che son cresciuti, han peccato contro a me; io muterò la lor gloria in vituperio. 028 HOS 004 008 Mangiano i peccati del mio popolo, ed hanno l'animo intento alla sua iniquità. 028 HOS 004 009 Perciò, il sacerdote sarà come il popolo; ed io farò punizione sopra lui delle sue vie, e gli renderò la retribuzione dei suoi fatti. 028 HOS 004 010 E mangeranno, ma non si sazieranno; fornicheranno, ma non moltiplicheranno; perciocchè han lasciato il servigio del Signore. 028 HOS 004 011 La fornicazione, e il vino, e il mosto, tolgono il senno. 028 HOS 004 012 Il mio popolo domanda il suo legno, e il suo bastone gli dà avviso; perciocchè lo spirito delle fornicazioni fa traviare; ed essi fornicano, sottraendosi dall'Iddio loro. 028 HOS 004 013 Sacrificano sopra le sommità de' monti, e fan profumi sopra i colli, sotto le querce, e i pioppi, e gli olmi; perciocchè la loro ombra [è] bella; perciò, le vostre figliuole fornicheranno, e le vostre nuore commetteranno adulterio. 028 HOS 004 014 Io non farò punizione delle vostre figliuole, quando avran fornicato; nè delle vostre nuore, quando avranno commesso adulterio: perciocchè essi si separono con le meretrici, e sacrificano con le cortigiane, perciò, il popolo che non ha intendimento caderà. 028 HOS 004 015 O Israele, se tu fornichi, Giuda [almeno] non rendasi colpevole; e non venite in Ghilgal, e non salite in Bet-aven; e non giurate: Il Signore vive. 028 HOS 004 016 Perciocchè Israele è divenuto ritroso, a guisa di giovenca ritrosa; ora li pasturerà il Signore, a guisa di agnello in luogo spazioso. 028 HOS 004 017 Efraim è congiunto con gl'idoli, lascialo. 028 HOS 004 018 La lor bevanda si è rivolta, hanno fornicato senza fine; amano il Porgete; i rettori di questa [nazione sono] vituperosi. 028 HOS 004 019 Il vento se la legherà nelle ale, ed essi saranno svergognati de' lor sacrificii. 028 HOS 005 001 ASCOLTATE questo, o sacerdoti, e siate attenti, o casa d'Israele, e porgete l'orecchio, o casa del re; conciossiachè a voi [appartenga] il giudicio; perciocchè voi siete stati un laccio in Mispa, e una rete tesa sopra Tabor. 028 HOS 005 002 Ed essi hanno di nascosto scannati quelli che si stornano [dalla strada maestra: ] ma io [sarò] correzione ad essi tutti. 028 HOS 005 003 Io conosco Efraim, e Israele non mi è nascosto; conciossiachè ora, o Efraim, tu abbi fornicato, e Israele si sia contaminato. 028 HOS 005 004 Essi non dispongono le loro opere a convertirsi all'Iddio loro; perciocchè lo spirito delle fornicazioni [è] dentro loro, e non conoscono il Signore. 028 HOS 005 005 E la superbia d'Israele testimonia contro a lui in faccia; laonde Israele ed Efraim caderanno per la loro iniquità; Giuda ancora caderà con loro. 028 HOS 005 006 Andranno con le lor pecore, e co' lor buoi, a cercare il Signore; ma non lo troveranno; egli si è sottratto da loro. 028 HOS 005 007 Essi si sono dislealmente portati inverso il Signore; conciossiachè abbiano generati figliuoli bastardi; ora li divorerà un mese, con le lor possessioni. 028 HOS 005 008 Sonate col corno in Ghibea, [e] con la tromba in Rama; sonate a stormo [in] Bet-aven, dietro a te, o Beniamino. 028 HOS 005 009 Efraim sarà messo in desolazione, nel giorno del castigamento; io ho fatto assapere una cosa certa fra le tribù d'Israele. 028 HOS 005 010 I principi di Giuda son simili a quelli che muovono i termini, io spanderò la mia indegnazione sopra loro, a guisa d'acqua. 028 HOS 005 011 Efraim è oppressato, egli è fiaccato per giudicio; perciocchè volontariamente è ito dietro al comandamento. 028 HOS 005 012 Perciò, io [sarò] ad Efraim come una tignuola, e come un tarlo alla casa di Giuda. 028 HOS 005 013 Or Efraim, avendo veduta la sua infermità, e Giuda la sua piaga, Efraim è andato ad Assur, e [Giuda] ha mandato ad un re, che difendesse la sua causa; ma egli non potrà risanarvi, e non vi guarirà della vostra piaga. 028 HOS 005 014 Perciocchè io [sarò] come un leone ad Efraim, e come un leoncello alla casa di Giuda; io, io rapirò, e me ne andrò; io porterò via, e non [vi sarà] alcuno che riscuota. 028 HOS 005 015 Io me ne andrò, e me ne ritornerò al mio luogo, finchè si riconoscano colpevoli, e cerchino la mia faccia. Quando saranno in distretta, mi ricercheranno. 028 HOS 006 001 VENITE, e convertiamoci al Signore; perciocchè egli ha lacerato, ed altresì ci risanerà; egli ha percosso, altresì ci fascerà [le piaghe]. 028 HOS 006 002 Infra due giorni egli ci avrà rimessi in vita; nel terzo giorno egli ci avrà risuscitati, e noi viveremo nel suo cospetto. 028 HOS 006 003 E conoscendo il Signore, proseguiremo a conoscerlo ancora; la sua uscita [sarà] stabilmente ordinata, come [quella del]l'alba; ed egli verrà a noi come la pioggia, come la pioggia della stagion della ricolta, [che] innaffia la terra. 028 HOS 006 004 Che ti farò, o Efraim? che ti farò, o Giuda? conciossiachè la vostra pietà [sia] simile ad una nuvola mattutina, ed alla rugiada, la qual viene la mattina, [e poi] se ne va via. Perciò, io [li] ho asciati per li profeti; 028 HOS 006 005 li ho uccisi per le parole della mia bocca; e i tuoi giudicii, [o Israele, ti sono stati pronunziati] al levar del sole. 028 HOS 006 006 Perciocchè io gradisco benignità, e non sacrificio; e il conoscere Iddio, anzi che olocausti. 028 HOS 006 007 Ma essi hanno trasgredito il patto, come Adamo; ecco là, si son portati dislealmente inverso me. 028 HOS 006 008 Galaad [è] una città di operatori d'iniquità; è segnata di sangue. 028 HOS 006 009 E come gli scherani aspettano gli uomini, così la compagnia de' sacerdoti uccide [le persone] in su la strada, verso Sichem; perciocchè han commesse scelleratezze. 028 HOS 006 010 Io ho veduto nella casa d'Israele una cosa orribile; ivi [è] la fornicazione di Efraim, Israele si è contaminato. 028 HOS 006 011 Ancora porrà Giuda delle piante in te, quando io ritrarrò di cattività il mio popolo. 028 HOS 007 001 MENTRE io ho medicato Israele, l'iniquità di Efraim, e le malvagità di Samaria si sono scoperte; perciocchè fanno il mestiere della falsità; e il ladro entra, e lo scherano spoglia di fuori. 028 HOS 007 002 E non han detto nel cuor loro, che io serbo la memoria di tutta la lor malvagità; ora li intorniano i lor fatti; quelli sono nel mio cospetto. 028 HOS 007 003 Essi rallegrano il re con la loro malvagità, e i principi con le lor falsità. 028 HOS 007 004 Essi tutti commettono adulterio; [sono] come un forno scaldato dal fornaio, [quando] è restato di destare, dopo che la pasta è stata intrisa, finchè sia levitata. 028 HOS 007 005 Nel giorno del nostro re, i principi l'han sopraffatto con l'ardore del vino; egli ha stesa la sua mano co'giullari. 028 HOS 007 006 Quando recano il cuor loro, [che è] simile ad un forno, alle lor insidie, il lor fornaio dorme tutta la notte, [e] la mattina [il forno] è acceso come fuoco di vampa. 028 HOS 007 007 Tutti quanti son riscaldati come un forno, e divorano i lor rettori; tutti i lor re son caduti; non [vi è] fra loro alcuno che gridi a me. 028 HOS 007 008 Efraim si rimescola co' popoli; Efraim è una focaccia che non è voltata. 028 HOS 007 009 Stranieri han divorata la sua forza, ed egli non vi ha posta mente; ed anche egli è faldellato di capelli bianchi, ed egli non l'ha riconosciuto. 028 HOS 007 010 Perciò, la superbia d'Israele testimonierà contro a lui in faccia; conciossiachè non si sieno convertiti al Signore Iddio loro, e non l'abbiano cercato per tutto ciò. 028 HOS 007 011 Ed Efraim è stato come una colomba scempia, senza senno; han chiamato l'Egitto, sono andati in Assiria. 028 HOS 007 012 Quando [vi] andranno, io spanderò la mia rete sopra loro; io li trarrò giù come uccelli del cielo; io li gastigherò, secondo ch'è stato predicato alla lor raunanza. 028 HOS 007 013 Guai a loro! perciocchè si sono deviati da me; guastamento [avverrà] loro, perciocchè han misfatto contro a me; ed io li ho riscossi, ma essi mi hanno parlato con menzogne. 028 HOS 007 014 E non hanno gridato a me col cuor loro; anzi hanno urlato sopra i lor letti; si son radunati per lo frumento, e per lo mosto; si son rivolti contro a me. 028 HOS 007 015 Quando io [li] ho castigati, ho fortificate le lor braccia; ma essi han macchinato del male contro a me. 028 HOS 007 016 Essi si rivolgono, non all'Altissimo; sono stati come un arco fallace; i lor principi caderanno per la spada, per lo furor della lor lingua. Ciò [sarà] il loro scherno nel paese di Egitto. 028 HOS 008 001 METTITI una tromba al palato. [Colui viene] contro alla Casa del Signore, come un'aquila; perciocchè han trasgredito il mio patto, ed han misfatto contro alla mia Legge. 028 HOS 008 002 Israele griderà a me: [Tu sei] l'Iddio mio, noi ti abbiam conosciuto. 028 HOS 008 003 Israele ha allontanato [da sè] il bene; il nemico lo perseguirà. 028 HOS 008 004 Hanno costituiti dei re, non da parte mia; e creati de' principi senza mia saputa; si hanno, del loro argento, e del loro oro, fatti degl'idoli; acciocchè sieno sterminati. 028 HOS 008 005 O Samaria, il tuo vitello ti ha scacciata: la mia ira è accesa contro a loro; fino a quando non potranno esser nettati? 028 HOS 008 006 Certo quel [vitello] è anch'esso d'Israele; un fabbro l'ha fatto, e non è Dio; il vitello di Samaria sarà ridotto in scintille. 028 HOS 008 007 Perciocchè han seminato del vento, mieteranno un turbo, non avranno biade; i germogli non faranno farina; se pur ne faranno, gli stranieri la trangugeranno. 028 HOS 008 008 Israele è divorato; ora sono fra le nazioni, come un vaso di cui non si fa alcuna stima. 028 HOS 008 009 Perciocchè essi sono saliti ad Assur, [che è] un asino salvatico, che se ne sta in disparte da per sè; Efraim ha dati presenti ad amanti. 028 HOS 008 010 Ora altresì, perciocchè han dati presenti [ad amanti] fra le genti, io radunerò quegli [amanti: ] e fra poco si dorranno per la gravezza del re de' principi. 028 HOS 008 011 Perciocchè Efraim ha moltiplicati gli altari per peccare, egli ha avuti altari da peccare. 028 HOS 008 012 Io gli avea scritte le cose grandi della mia Legge; [ma] sono state reputate come cosa strana. 028 HOS 008 013 Quant'è a' sacrificii delle mie offerte, sacrificano della carne, e [la] mangiano; il Signore non li gradisce; ora si ricorderà egli della loro iniquità, e farà punizione de' lor peccati; essi ritorneranno in Egitto. 028 HOS 008 014 Or Israele ha dimenticato il suo Fattore, e ha edificati de' tempii, e Giuda ha fatte molte città forti; ma io manderò fuoco nelle città dell'uno, ed esso consumerà i tempii dell'altro. 028 HOS 009 001 NON rallegrarti, o Israele, per festeggiar come gli [altri] popoli; perciocchè tu hai fornicato, lasciando l'Iddio tuo; tu hai amato il prezzo delle fornicazioni, sopra tutte le aie del frumento. 028 HOS 009 002 L'aia e il tino non li pasceranno; e il mosto fallirà loro. 028 HOS 009 003 Non abiteranno nel paese del Signore; anzi Efraim tornerà in Egitto, e mangeranno [cibi] immondi in Assiria. 028 HOS 009 004 Le loro offerte da spandere di vino non son fatte da loro al Signore; e i lor sacrificii non gli son grati; [sono] loro come cibo di cordoglio; chiunque ne mangia si contamina; perciocchè il lor cibo [è] per le lor persone, esso non entrerà nella casa del Signore. 028 HOS 009 005 Che farete voi a' dì delle solennità, e a' giorni delle feste del Signore? 028 HOS 009 006 Conciossiachè, ecco, se ne sieno andati via, per lo guasto; Egitto li accoglierà, Mof li seppellirà; le ortiche erederanno i luoghi di diletto, comperati da' lor danari; le spine cresceranno ne' lor tabernacoli. 028 HOS 009 007 I giorni della visitazione son venuti, i giorni della retribuzione son venuti; Israele [lo] conoscerà; i profeti [sono] stolti, gli uomini d'ispirazione [son] forsennati: per la grandezza della tua iniquità, l'odio altresì [sarà] grande. 028 HOS 009 008 Le guardie di Efraim [sono] con l'Iddio mio; i profeti [sono] un laccio d'uccellatore sopra tutte le vie di esso; essi [sono la cagione] dell'odio contro alla Casa dell'Iddio loro. 028 HOS 009 009 Essi si son profondamente corrotti, come a' dì di Ghibea; [Iddio] si ricorderà della loro iniquità, farà punizione de' lor peccati. 028 HOS 009 010 Io trovai Israele, come delle uve nel deserto; io riguardai i vostri padri, come i frutti primaticci nel fico, nel suo principio. Essi entrarono da Baal-peor, e si separarono dietro a quella cosa vergognosa, e divennero abbominevoli, come ciò che amavano. 028 HOS 009 011 La gloria di Efraim se ne volerà via come un uccello, dal nascimento, dal ventre, e dalla concezione. 028 HOS 009 012 Che se pure allevano i lor figliuoli, io li priverò [d'essi][, togliendoli] d'infra gli uomini; perciocchè, guai pure a loro, quando io mi sarò ritratto da loro! 028 HOS 009 013 Efraim, mentre io l'ho riguardato, [è stato simile] a Tiro, piantato in una stanza piacevole; ma Efraim menerà fuori i suoi figliuoli all'ucciditore. 028 HOS 009 014 O Signore, da' loro; che darai? da' loro una matrice sperdente, e delle mammelle asciutte. 028 HOS 009 015 Tutta la lor malvagità [è] in Ghilgal; quivi certo li ho avuti in odio; per la malizia de' lor fatti, io li scaccerò dalla mia Casa; io non continuerò più ad amarli; tutti i lor principi son ribelli. 028 HOS 009 016 Efraim è stato percosso, la lor radice è seccata, non faranno più frutto; avvegnachè generino, io farò morire i cari [frutti] del lor ventre. 028 HOS 009 017 L'Iddio mio li sdegnerà, perciocchè non gli hanno ubbidito; e saranno vagabondi fra le genti. 028 HOS 010 001 Israele [è stato] una vigna deserta; [pur nondimeno] egli ha ancora portato del frutto; ma, al pari che il suo frutto ha abbondato, egli ha fatti molti altari; al pari che la sua terra ha ben [risposto], egli ha adorne le statue. 028 HOS 010 002 [Iddio] ha diviso il lor cuore; ora saranno desolati; egli abbatterà i loro altari, guasterà le loro statue. 028 HOS 010 003 Perciocchè ora diranno: Noi non abbiamo alcun re, perchè non abbiamo temuto il Signore; ed anche: Che ci farebbe un re? 028 HOS 010 004 Han proferite delle parole, giurando falsamente, facendo patto; perciò, il giudicio germoglierà come tosco sopra i solchi dei campi. 028 HOS 010 005 Gli abitanti di Samaria saranno spaventati per le vitelle di Bet-aven; perciocchè il popolo del [vitello] farà cordoglio di esso; e i suoi Camari, che solevano festeggiar d'esso, [faranno cordoglio] della sua gloria; perciocchè si sarà dipartita da lui. 028 HOS 010 006 Ed egli stesso sarà portato in Assiria, per presente al re protettore; Efraim riceverà vergogna, e Israele sarà confuso del suo consiglio. 028 HOS 010 007 Il re di Samaria perirà, come la schiuma in su l'acqua. 028 HOS 010 008 E gli alti luoghi di Aven, [che sono] il peccato d'Israele, saran distrutti; spine, e triboli cresceranno sopra i loro altari, ed essi diranno a' monti: Copriteci; ed a' colli: Cadeteci addosso. 028 HOS 010 009 O Israele, tu hai peccato da' giorni di Ghibea; là si presentarono [in battaglia], la quale non li colse in Ghibea, coi figliuoli d'iniquità. 028 HOS 010 010 Io li castigherò secondo il mio desiderio; e i popoli saran radunati contro a loro, quando saranno legati a' lor due peccati. 028 HOS 010 011 Or Efraim [è] una giovenca ammaestrata, che ama di trebbiare; ma io passerò sopra la bellezza del suo collo; io farò tirar la carretta ad Efraim, Giuda arerà, Giacobbe erpicherà. 028 HOS 010 012 Fatevi [sementa] di giustizia, e mieterete ricolta di benignità; aratevi il campo novale; [egli è] pur tempo di cercare il Signore, finchè egli venga, e vi faccia piover giustizia. 028 HOS 010 013 Voi avete arata empietà, [ed] avete mietuta iniquità; voi avete mangiato il frutto di menzogna; conciossiachè tu ti sii confidato nelle tue vie, nella moltitudine de' tuoi [uomini] prodi. 028 HOS 010 014 Perciò, si leverà uno stormo contro a' tuoi popoli, e tutte le tue fortezze saranno distrutte; siccome Salman ha distrutto Bet-arbel, nel giorno della battaglia; la madre sarà schiacciata sopra i figliuoli. 028 HOS 010 015 Così vi farà Betel, per cagion della malvagità della vostra malizia; il re d'Israele perirà del tutto all'alba. 028 HOS 011 001 QUANDO Israele [era] fanciullo, io l'amai, e chiamai il mio figliuolo fuor di Egitto. 028 HOS 011 002 Al pari che sono stati chiamati, se ne sono iti d'innanzi a quelli [che li chiamavano]; hanno sacrificato a' Baali, ed han fatti profumi alle sculture. 028 HOS 011 003 Ed io ho insegnato ad Efraim a camminare, prendendolo per le braccia; ma essi non han conosciuto che io li ho sanati. 028 HOS 011 004 Io li ho tratti con corde umane, con funi di amorevolezza; e sono loro stato a guisa di chi levasse loro il giogo d'in su le mascelle, ed ho loro porto da mangiare. 028 HOS 011 005 Egli non ritornerà nel paese di Egitto, anzi l'Assiro sarà suo re; perciocchè han ricusato di convertirsi. 028 HOS 011 006 E la spada si fermerà sopra le sue città, e consumerà le sue sbarre, e le divorerà, per cagion de' lor consigli. 028 HOS 011 007 Or il mio popolo è dedito a sviarsi da me; ed egli è richiamato all'Altissimo; ma non vi è niuno, di quanti sono, che lo esalti. 028 HOS 011 008 O Efraim, come ti darò; o Israele, [come] ti metterò in man [de' tuoi nemici?] come ti renderò simile ad Adma, [e] ti ridurrò nello stato di Seboim? il mio cuore si rivolta sottosopra in me, tutte le mie compassioni si commuovono. 028 HOS 011 009 Io non eseguirò l'ardor della mia ira, io non tornerò a distruggere Efraim; perciocchè io [sono] Dio, e non uomo; [io sono] il Santo in mezzo di te; io non verrò [più] contro alla città. 028 HOS 011 010 Andranno dietro al Signore, [il qual] ruggirà come un leone; quando egli ruggirà, i figliuoli accorreranno con timore dal mare. 028 HOS 011 011 Accorreranno con timore di Egitto, come uccelletti; e dal paese di Assiria, come colombe; ed io li farò abitare nelle lor case, dice il Signore. 028 HOS 011 012 EFRAIM mi ha intorniato di menzogna, e la casa d'Israele di frode; ma Giuda signoreggia ancora, [congiunto] con Dio; ed [è] fedele, [congiunto] co' santi. 028 HOS 012 001 Efraim si pasce di vento, e va dietro al vento orientale; tuttodì moltiplica menzogna, e rapina; e fanno patto con l'Assiro, ed olii odoriferi son portati in Egitto. 028 HOS 012 002 Il Signore ha bene anche lite con Giuda; ma egli farà punizione sopra Giacobbe, secondo le sue vie; egli gli renderà la retribuzione secondo le sue opere. 028 HOS 012 003 Nel ventre egli prese il calcagno del suo fratello, e con la sua forza fu vincitore, [lottando] con Iddio. 028 HOS 012 004 Egli fu vincitore, [lottando] con l'Angelo, e prevalse; egli pianse, e gli supplicò; lo trovò in Betel e quivi egli parlò con noi. 028 HOS 012 005 Or il Signore [è] l'Iddio degli eserciti; la sua ricordanza [è: ] IL SIGNORE. 028 HOS 012 006 Tu adunque, convertiti all'Iddio tuo; osserva benignità, e dirittura; e spera sempre nell'Iddio tuo. 028 HOS 012 007 [Efraim è] un Cananeo, egli ha in mano bilance false, egli ama far torto. 028 HOS 012 008 Ed Efraim ha detto: Io son pure arricchito; io mi sono acquistate delle facoltà; tutti i miei acquisti non mi hanno cagionata iniquità, che sia peccato. 028 HOS 012 009 Pur nondimeno io [sono] il Signore Iddio tuo, fin dal paese di Egitto; ancora ti farò abitare in tabernacoli, come a' dì della festa solenne. 028 HOS 012 010 E parlerò a' profeti, e moltiplicherò le visioni, e proporrò parabole per li profeti. 028 HOS 012 011 Certo, Galaad [è tutto] iniquità; non [sono] altro che vanità; sacrificano buoi in Ghilgal; ed anche i loro altari [son] come mucchi di pietre su per li solchi de' campi. 028 HOS 012 012 Or Giacobbe se ne fuggì nella contrada di Siria, e Israele servì per una moglie, e per una moglie fu guardiano [di greggia]. 028 HOS 012 013 E il Signore, per lo profeta, trasse Israele fuor di Egitto, ed Israele fu guardato per lo profeta. 028 HOS 012 014 Efraim ha provocato il suo Signore ad ira acerbissima; perciò, egli gli lascerà addosso il suo sangue, e gli renderà il suo vituperio. 028 HOS 013 001 QUANDO Efraim parlava, si tremava; egli si era innalzato in Israele; ma egli si è renduto colpevole intorno a Baal, ed è morto. 028 HOS 013 002 Ed ora continuano a peccare, e si fanno delle statue di getto del loro argento; [e] degl'idoli, con la loro industria, i quali [son] tutti quanti lavoro di artefici. Essi dicono loro: Gli uomini che sacrificano bacino i vitelli. 028 HOS 013 003 Perciò, saranno come una nuvola mattutina, e come la rugiada che cade la mattina [e poi] se ne va via; come pula portata via dall'aia da un turbo, e come fumo [ch'esce] dal fumaiuolo. 028 HOS 013 004 Or io [sono] il Signore Iddio tuo, fin dal paese di Egitto; e tu non devi riconoscere altro Dio che me; e non [vi è] Salvatore alcuno fuori che me. 028 HOS 013 005 Io ti conobbi nel deserto, in terra aridissima. 028 HOS 013 006 Secondo [ch'è stato] il lor pasco, così si son satollati; si son satollati, e il lor cuore si è innalzato; perciò mi hanno dimenticato. 028 HOS 013 007 Laonde io son loro stato come un leone; io [li] ho spiati in su la strada, a guisa di pardo. 028 HOS 013 008 Io li ho incontrati a guisa di un'orsa che abbia perduti i suoi orsacchi; ed ho loro lacerato il chiuso del cuore; e quivi li ho divorati, a guisa di leone, o d'[altra] fiera della campagna, [che] li avesse squarciati. 028 HOS 013 009 O Israele, tu sei stato perduto; ma il tuo aiuto [è] in me. 028 HOS 013 010 Dove [è] ora il tuo re? salviti egli in tutte le tue città; [dove è] egli, e i tuoi rettori, de' quali tu dicesti: Dammi un re, e de' principi? 028 HOS 013 011 Io li ho dato un re nella mia ira, e lo torrò nella mia indegnazione. 028 HOS 013 012 L'iniquità di Efraim [è] legata in un fascio, il suo peccato è riposto. 028 HOS 013 013 Dolori, [come] di donna che partorisce, gli verranno; egli [è] un figliuolo non savio; perciocchè [altrimenti] egli non si fermerebbe [tanto] tempo nell'apritura della matrice. 028 HOS 013 014 Io li riscatterei dal sepolcro, io li riscoterei dalla morte; dove [sarebbero], o morte, le tue pestilenze? dove [sarebbe], o sepolcro, il tuo sterminio? il pentirsi sarebbe nascosto dagli occhi miei. 028 HOS 013 015 Quando egli sarà moltiplicato fra i [suoi] fratelli, il vento orientale, vento del Signore, che sale dal deserto, verrà; e la vena di esso sarà asciutta, e la sua fonte sarà seccata; esso prederà il tesoro di tutti i cari arredi. 028 HOS 013 016 Samaria sarà desolata, perciocchè si è ribellata contro all'Iddio suo; caderanno per la spada; i lor piccoli fanciulli saranno schiacciati, e le lor [donne] gravide saranno fesse. 028 HOS 014 001 ISRAELE, convertiti al Signore Iddio tuo; conciossiachè tu sii caduto per la tua iniquità. 028 HOS 014 002 Prendete con voi delle parole, e convertitevi al Signore; ditegli: Togli tutta l'iniquità, e ricevi il bene; e noi [ti] renderemo de' giovenchi, con le nostre labbra. 028 HOS 014 003 Assur non ci salverà, noi non cavalcheremo [più] sopra cavalli; e non diremo più all'opera delle nostre mani: Dio nostro; conciossiachè l'orfano ottenga misericordia appo te. 028 HOS 014 004 Io guarirò la lor ribellione, io li amerò di buona volontà; perciocchè la mia ira si sarà rivolta da loro. 028 HOS 014 005 Io sarò come la rugiada ad Israele; egli fiorirà come il giglio, e getterà le sue radici come [gli alberi del] Libano. 028 HOS 014 006 I suoi rampolli si spanderanno, e la sua bellezza sarà come [quella] dell'ulivo, e renderà odore come il Libano. 028 HOS 014 007 Ritorneranno, [e] sederanno all'ombra di esso; germoglieranno come il frumento, e fioriranno come la vite; la ricordanza di esso [sarà] come il vino del Libano. 028 HOS 014 008 O Efraim, che ho io più da far con gl'idoli? Io [l]'esaudirò, e lo riguarderò; io [gli sarò] come un abete verdeggiante; per me si troverà il tuo frutto. 028 HOS 014 009 Chi [è] savio? ponga mente a queste cose; [chi è] intendente? le riconosca; conciossiachè le vie del Signore [sieno] diritte, e i giusti cammineranno in esse; ma i trasgressori vi caderanno. # # BOOK 029 JOE Joel Gioele 029 JOE 001 001 La parola del Signore, la quale fu [indirizzata] a Gioele, figliuolo di Petuel. 029 JOE 001 002 UDITE questo, o vecchi; e [voi], tutti gli abitanti del paese, porgete l'orecchio. Avvenne egli mai a' dì vostri, o mai a' dì de' padri vostri, una cotal cosa? 029 JOE 001 003 Raccontatela a' vostri figliuoli; e [raccontinla] i vostri figliuoli a' lor figliuoli, e i lor figliuoli alla generazione seguente. 029 JOE 001 004 La locusta ha mangiato il rimanente della ruca, e il bruco ha mangiato il rimanente della locusta, e il grillo ha mangiato il rimanente del bruco. 029 JOE 001 005 Destatevi, ubbriachi, e piangete; e [voi] bevitori di vino tutti, urlate per lo mosto; perciocchè egli vi è del tutto tolto di bocca. 029 JOE 001 006 Perciocchè è salita contro al mio paese, una nazione possente e innumerabile; i suoi denti [son] denti di leone, ed ha de' mascellari di fiero leone. 029 JOE 001 007 Ha deserte le mie viti, e scorzati i miei fichi: li ha del tutto spogliati, e lasciati in abbandono; i lor rami son divenuti tutti bianchi. 029 JOE 001 008 Lamentati, come una vergine cinta di un sacco per lo marito della sua fanciullezza. 029 JOE 001 009 L'offerta di panatica, e da spandere, è del tutto mancata nella Casa del Signore; i sacerdoti, ministri del Signore, fanno cordoglio. 029 JOE 001 010 I campi son guasti, la terra fa cordoglio; perciocchè il frumento è stato guasto, il mosto è seccato, l'olio è venuto meno. 029 JOE 001 011 Lavoratori, siate confusi; urlate, vignaiuoli, per lo frumento, e per l'orzo; perciocchè la ricolta de' campi è perita. 029 JOE 001 012 La vite è seccata, e il fico langue; il melagrano, [ed] anche la palma, e il melo, [e] tutti gli [altri] alberi della campagna son secchi; certo la letizia è seccata d'infra i figliuoli degli uomini. 029 JOE 001 013 Cingetevi [di sacchi], e piangete, o sacerdoti; urlate, ministri dell'altare; venite, passate la notte in sacchi, ministri dell'Iddio mio; perciocchè l'offerta di panatica, e da spandere, è divietata dalla Casa dell'Iddio vostro. 029 JOE 001 014 Santificate il digiuno, bandite la solenne raunanza, radunate gli anziani, [e] tutti gli abitanti del paese, nella Casa del Signore Iddio vostro, e gridate al Signore: 029 JOE 001 015 Ahi lasso! [l'orribil] giorno! perciocchè il giorno del Signore [è] vicino, e verrà come un guasto [fatto] dall'Onnipotente. 029 JOE 001 016 Non è il cibo del tutto riciso d'innanzi agli occhi nostri? la letizia, e la gioia [non è ella recisa] dalla Casa dell'Iddio nostro? 029 JOE 001 017 Le granella son marcite sotto alle loro zolle; le conserve son deserte, i granai son distrutti; perciocchè il frumento è perito per la siccità. 029 JOE 001 018 Quanto hanno sospirato le bestie! [e quanto] sono state perplesse le mandre de' buoi, perciocchè non [vi è] alcun pasco per loro! anche le gregge delle pecore sono state desolate. 029 JOE 001 019 O Signore, io grido a te; perciocchè il fuoco ha consumati i paschi del deserto, e la fiamma ha divampati tutti gli alberi della campagna. 029 JOE 001 020 Anche le bestie della campagna hanno agognato dietro a te; perciocchè i rivi delle acque son seccati, e il fuoco ha consumati i paschi del deserto. 029 JOE 002 001 Sonate con la tromba n Sion, e date di gran gridi nel monte mio santo, sieno commossi tutti gli abitanti del paese; perciocchè il giorno del Signore viene, perciocchè egli [è] presso; 029 JOE 002 002 giorno di tenebre e di caligine; giorno di nuvola e di folta oscurità, che si spande su per li monti, come l'alba; un grande, e possente popolo [viene], il cui simile non fu giammai nè sarà dopo lui in alcuna età. 029 JOE 002 003 Davanti a lui un fuoco divora, e dietro a lui una fiamma divampa; la terra [è] davanti a lui come il giardino di Eden, e dietro a lui [è] un deserto di desolazione; ed anche egli non lascia nulla di resto. 029 JOE 002 004 Il suo aspetto [è] come l'aspetto de' cavalli, e corrono come cavalieri. 029 JOE 002 005 Saltano su per le cime de' monti, facendo strepito come carri; come fiamma di fuoco, che arde della stoppia; come un gran popolo apparecchiato alla battaglia. 029 JOE 002 006 I popoli saranno angosciati veggendolo, ogni faccia ne impallidirà. 029 JOE 002 007 Correranno come [uomini] prodi, saliranno sopra le mura come uomini di guerra; e cammineranno ciascuno nell'ordine suo, e non torceranno i lor sentieri. 029 JOE 002 008 E l'uno non incalzerà l'altro, ciascuno camminerà per la sua strada, e si avventeranno per mezzo le spade, [e] non saranno feriti. 029 JOE 002 009 Andranno attorno per la città, correranno sopra le mura, saliranno nelle case, entreranno per le finestre, come un ladro. 029 JOE 002 010 La terra tremerà davanti a loro, il cielo [ne] sarà scrollato; il sole e la luna [ne] saranno oscurati, e le stelle sottrarranno il loro splendore. 029 JOE 002 011 E il Signore darà fuori la sua voce in capo al suo esercito; perciocchè il suo campo [sarà] grandissimo; perciocchè l'esecutor della sua parola [sarà] possente; perciocchè il giorno del Signore [sarà] grande, e grandemente spaventevole; e chi lo potrà sostenere? 029 JOE 002 012 Ma pure anche, dice il Signore, ora convertitevi a me di tutto il cuor vostro, e con digiuno, e con pianto, e con cordoglio. 029 JOE 002 013 E stracciate i vostri cuori, e non i vostri vestimenti; e convertitevi al Signore Iddio vostro; perciocchè egli [è] misericordioso e pietoso, lento all'ira, e di gran benignità, e si pente del male. 029 JOE 002 014 Chi sa se egli si rivolgerà, e si pentirà, e lascerà dietro a sè qualche benedizione, qualche offerta di panatica, e da spandere, [da fare] al Signore Iddio vostro? 029 JOE 002 015 Sonate la tromba in Sion, santificate il digiuno, bandite la solenne raunanza; 029 JOE 002 016 adunate il popolo, santificate la raunanza, congregate i vecchi, accogliete i piccoli fanciulli, e quelli che lattano ancora le mammelle; esca lo sposo della sua camera, e la sposa del suo letto di nozze. 029 JOE 002 017 Piangano i sacerdoti, ministri del Signore, fra il portico e l'altare, e dicano: Perdona, Signore, al tuo popolo; e non esporre la tua eredità a vituperio, [facendo] che le genti la signoreggino; perchè si direbbe egli fra i popoli: Dove [è] l'Iddio loro? 029 JOE 002 018 OR è il Signore ingelosito per lo suo paese, ed ha avuta compassione del suo popolo. 029 JOE 002 019 E il Signore ha risposto, ed ha detto al suo popolo: Ecco, io vi mando del frumento, del mosto, e dell'olio; e voi ne sarete saziati; e non vi esporrò più a vituperio fra le genti; 029 JOE 002 020 ed allontanerò da voi il Settentrionale, e lo sospingerò in un paese arido e deserto; la parte dinnanzi di esso verso il mare orientale, e quella di dietro verso il mare occidentale; e la puzza di esso salirà, e l'infezione ne monterà dopo ch'egli avrà fatte cose grandi. 029 JOE 002 021 Non temere, o terra; festeggia, e rallegrati; perciocchè il Signore ha fatte cose grandi. 029 JOE 002 022 Non temiate, bestie della campagna; perciocchè i paschi del deserto hanno germogliato, e gli alberi hanno portato il lor frutto; il fico e la vite han prodotta la lor virtù. 029 JOE 002 023 E [voi], figliuoli di Sion, festeggiate, e rallegratevi nel Signore Iddio vostro; perciocchè egli vi ha data la pioggia giustamente, e vi ha fatta scender la pioggia della prima, e dell'ultima stagione, nel primo [mese]. 029 JOE 002 024 E le aie saranno ripiene di frumento; e i tini traboccheranno di mosto e di olio. 029 JOE 002 025 Ed io vi ristorerò delle annate che la locusta, il bruco, il grillo, e la ruca, quel mio grande esercito, che io avea mandato contro a voi, avranno mangiate. 029 JOE 002 026 E voi mangerete abbondantemente, e sarete saziati; e loderete il Nome del Signore Iddio vostro, il quale avrà operato maravigliosamente inverso voi; e il mio popolo non sarà giammai [più] confuso. 029 JOE 002 027 E vio vonoscerete che io [sono] in mezzo d'Israele; e che io [sono] il Signore Iddio vostro; e che non [ve n'è] alcun altro; e il mio popolo non sarà giammai [più] confuso. 029 JOE 002 028 ED avverrà, dopo queste cose, che io spanderò il mio Spirito sopra ogni carne, e i vostri figliuoli e le vostre figliuole profetizzeranno; i vostri vecchi sogneranno de' sogni, i vostri giovani vedranno delle visioni. 029 JOE 002 029 E in quei giorni spanderò il mio Spirito eziandio sopra i servi e le serve; 029 JOE 002 030 e farò prodigi in cielo ed in terra; sangue, e fuoco, e colonne di fumo. 029 JOE 002 031 Il sole sarà mutato in tenebre, e la luna diventerà sanguigna; avanti che venga il grande e spaventevole giorno del Signore. 029 JOE 002 032 Ma egli avverrà, che chiunque invocherà il Nome del Signore sarà salvato; perciocchè nel monte di Sion, e in Gerusalemme, vi sarà salvezza, come ha detto il Signore; e fra i rimasti, che il Signore avrà chiamati. 029 JOE 003 001 PERCIOCCHÈ, ecco, in que' giorni, e in quel tempo, quando avrò tratto Giuda e Gerusalemme di cattività; 029 JOE 003 002 io radunerò tutte le nazioni, e le farò scendere nella valle di Giosafat; e verrò quivi a giudicio con esse, per lo mio popolo, e per Israele, mia eredità; il quale essi hanno disperso fra le genti, ed hanno spartito il mio paese. 029 JOE 003 003 Ed han tratta la sorte sopra il mio popolo, ed han dato un fanciullo per una meretrice, e venduta una fanciulla per del vino che hanno bevuto. 029 JOE 003 004 Ed anche, che mi [siete] voi, o Tiro, e Sidon, e tutte le contrade della Palestina? mi fareste voi pagamento? mi ricompensereste voi? tosto e prestamente, io vi renderò la vostra retribuzione in sul capo. 029 JOE 003 005 Perciocchè voi avete predato il mio oro e il mio argento; ed avete portato dentro i vostri tempii il meglio, e il più bello delle mie cose preziose. 029 JOE 003 006 Ed avete venduti i figliuoli di Giuda, e i figliuoli di Gerusalemme, a' figliuoli de' Greci, per allontanarli dalla lor contrada. 029 JOE 003 007 Ecco, io li farò muovere dal luogo, dove [saranno andati, dopo che] voi li avrete venduti; e vi renderò la vostra retribuzione in sul capo. 029 JOE 003 008 E venderò i vostri figliuoli, e le vostre figliuole, in man dei figliuoli di Giuda; ed essi li venderanno a' Sabei, [per esser condotti] ad una nazione lontana; perciocchè il Signore ha parlato. 029 JOE 003 009 Bandite questo fra le genti, dinunziate la guerra, fate muover gli [uomini] prodi; accostinsi, e salgano tutti gli uomini di guerra. 029 JOE 003 010 Fabbricate spade delle vostre zappe, e lance delle vostre falci; dica il fiacco: Io [son] forte. 029 JOE 003 011 Adunatevi, e venite, o nazioni tutte, d'ogn'intorno, e accoglietevi insieme; o Signore, fa' quivi scendere i tuoi prodi. 029 JOE 003 012 Muovansi, e salgano le nazioni alla valle di Giosafat; perciocchè quivi sederò per guidicar tutte le nazioni d'ogn'intorno. 029 JOE 003 013 Mettete la falce [nelle biade]; perciocchè la ricolta è matura; venite, scendete; perciocchè il torcolo è pieno, i tini traboccano; conciossiachè la lor malvagità [sia] grande. 029 JOE 003 014 Turbe, turbe, alla valle del giudicio finale; perciocchè il giorno del Signore, nella valle del giudicio finale, [è] vicino. 029 JOE 003 015 Il sole e la luna sono oscurati, e le stelle hanno sottratto il loro splendore. 029 JOE 003 016 E il Signore ruggirà da Sion, e manderà fuori la sua voce da Gerusalemme; e il cielo e la terra tremeranno; ma il Signore [sarà] un ricetto al suo popolo, e una fortezza a' figliuoli d'Israele. 029 JOE 003 017 E voi conoscerete che io [sono] il Signore Iddio vostro, che abito in Sion, monte mio santo; e Gerusalemme [sarà] tutta santità, e gli stranieri non passeranno più per essa. 029 JOE 003 018 Ed avverrà in quel giorno, che i monti stilleranno mosto, e i colli si struggeranno in latte, e per tutti i rivi di Giuda correranno acque; ed una fonte uscirà della Casa del Signore, e adacquerà la valle di Sittim. 029 JOE 003 019 Egitto sarà messo in desolazione, ed Edom sarà ridotto in deserto di desolazione, per la violenza [fatta] a' figliuoli di Giuda; perciocchè hanno sparso il sangue innocente nel lor paese. 029 JOE 003 020 Ma Giuda sarà stanziato in eterno, e Gerusalemme per ogni età. 029 JOE 003 021 Ed io netterò il lor sangue, [il quale] io non avea nettato; e il Signore abiterà in Sion. # # BOOK 030 AMO Amos Amos 030 AMO 001 001 Le parole di Amos, che era de' mandriali di Tecoa; le quali gli furono rivelate in visione intorno ad Israele, a' di di Uzzia, re di Giuda; e a' dì di Geroboamo, figliuolo di Gioas, re d'Israele; due anni avanti il tremoto. 030 AMO 001 002 EGLI disse adunque: Il Signore ruggirà da Sion, e darà fuori la sua voce da Gerusalemme; ed i paschi de' pastori faranno cordoglio, e la sommità di Carmel si seccherà. 030 AMO 001 003 Così ha detto il Signore: Per tre misfatti di Damasco, nè per quattro, io non gli renderò la sua retribuzione; [ma], perciocchè hanno tritato Galaad con trebbie di ferro. 030 AMO 001 004 E manderò un fuoco nella casa di Hazael, il quale consumerà i palazzi di Ben-hadad. 030 AMO 001 005 Ed io romperò le sbarre di Damasco, e sterminerò della valle di Aven gli abitanti, e della casa di Eden colui che tiene lo scettro; e il popolo di Siria andrà in cattività in Chir, ha detto il Signore. 030 AMO 001 006 Così ha detto il Signore: Per tre misfatti di Gaza, nè per quattro, io non le renderò la sua retribuzione; [ma], perciocchè hanno tratto [il mio popolo] in cattività intiera, mettendo[lo] in mano di Edom. 030 AMO 001 007 E manderò un fuoco nelle mura di Gaza, il quale consumerà i suoi palazzi; 030 AMO 001 008 e sterminerò di Asdod gli abitanti, e di Aschelon colui che tiene lo scettro; poi rivolterò la mia mano sopra Ecron, e il rimanente de' Filistei perirà, ha detto il Signore Iddio. 030 AMO 001 009 Così ha detto il Signore: Pre tre misfatti di Tiro, nè per quattro, io non gli renderò la sua retribuzione; [ma], perciocchè hanno messo [il mio popolo] in man di Edom, in cattività intiera; e non si son ricordati del patto fraterno. 030 AMO 001 010 E manderò un fuoco nelle mura di Tiro, il quale consumerà i suoi palazzi. 030 AMO 001 011 Così ha detto il Signore: Per tre misfatti di Edom, nè per quattro, io non gli renderò la sua retribuzione; [ma], perciocchè egli ha perseguitato con la spada il suo fratello, ed ha violate le sue compassioni; e la sua ira lacera perpetuamente, ed egli serba la sua indegnazione senza fine. 030 AMO 001 012 E manderò un fuoco in Teman, il quale consumerà i palazzi di Bosra. 030 AMO 001 013 Così ha detto il Signore: Per tre misfatti de' figliuoli di Ammon, nè per quattro, io non renderò loro la lor retribuzione; [ma], perciocchè hanno fesse le [donne] gravide di Galaad, per allargare i lor confini. 030 AMO 001 014 E accenderò un fuoco nelle mura di Rabba, il quale consumerà i suoi palazzi, con istormo nel giorno della battaglia, e con turbo nel giorno della tempesta. 030 AMO 001 015 E Malcam andrà in cattività, con tutti i suoi principi, ha detto il Signore. 030 AMO 002 001 Così ha detto il Signore: Per tre misfatti di Moab, nè per quattro, io non gli renderò la sua retribuzione; [ma], perciocchè ha arse le ossa del re di Edom, fino a calcinarle. 030 AMO 002 002 E manderò un fuoco in Moab, il quale consumerà i palazzi di Cheriot; e Moab morrà con fracasso, con istormo, e con suon di tromba. 030 AMO 002 003 Ed io sterminerò del mezzo di quella il rettore, ed ucciderò con lui i principi di essa, ha detto il Signore. 030 AMO 002 004 Così ha detto il Signore: Per tre misfatti di Giuda, nè per quattro, io non gli renderò la sua retribuzione; [ma], perciocchè hanno sprezzata la Legge del Signore, e non hanno osservati i suoi statuti; e le lor menzogne, dietro alle quali andarono già i lor padri, li hanno traviati. 030 AMO 002 005 E manderò un fuoco in Giuda, il quale consumerà i palazzi di Gerusalemme. 030 AMO 002 006 Così ha detto il Signore: Per tre misfatti d'Israele, nè per quattro, io non gli renderò la sua retribuzione; [ma], perciocchè hanno venduto il giusto per danari; e il bisognoso, per un paio di scarpe. 030 AMO 002 007 Essi, che anelano di veder la polvere della terra sul capo de' poveri, e pervertono la via degli umili; e un uomo, e suo padre, vanno [amendue] a una [stessa] fanciulla, per profanare il Nome mio santo. 030 AMO 002 008 E si coricano sopra i vestimenti tolti in pegno, presso ad ogni altare; e bevono il vino delle ammende, nelle case de' loro iddii. 030 AMO 002 009 Or io distrussi [già] d'innanzi a loro gli Amorrei, ch'erano alti come cedri, e forti come querce; e distrussi il lor frutto di sopra, e le lor radici di sotto. 030 AMO 002 010 Ed io vi trassi fuor del paese di Egitto, e vi condussi per lo deserto, lo spazio di quarant'anni, a possedere il paese degli Amorrei. 030 AMO 002 011 Oltre a ciò, io ho suscitati de' vostri figliuoli per profeti, e de' vostri giovani per Nazirei. Non [è] egli [vero], o figliuoli d'Israele? dice il Signore. 030 AMO 002 012 Ma voi avete dato a bere del vino a' Nazirei, ed avete fatto divieto a' profeti, dicendo: Non profetizzate. 030 AMO 002 013 Ecco, io vi stringerò ne' vostri luoghi, come si stringe un carro, pieno di fasci di biade. 030 AMO 002 014 Ed [ogni] modo di fuggire verrà meno al veloce, e il forte non potrà rinforzar le sue forze, nè il prode scampar la sua vita. 030 AMO 002 015 E chi tratta l'arco non potrà star fermo, nè il leggier di piedi scampare, nè chi cavalca cavallo salvar la vita sua. 030 AMO 002 016 E il più animoso d'infra gli [uomini] prodi se ne fuggirà nudo, in quel giorno, dice il Signore. 030 AMO 003 001 FIGLIUOLI d'Israele, udite questa parola, che il Signore ha pronunziata contro a voi; contro a tutta la nazione che io trassi fuor del paese di Egitto, dicendo: 030 AMO 003 002 Voi soli ho conosciuti d'infra tutte le nazioni della terra; perciò, farò punizione sopra voi di tutte le vostre iniquità. 030 AMO 003 003 Due cammineranno essi insieme, se [prima] non si son convenuti l'uno con l'altro? 030 AMO 003 004 Il leone ruggirà egli nel bosco, senza che egli abbia alcuna preda? il leoncello darà egli fuori la sua voce dal suo ricetto, senza che prenda nulla? 030 AMO 003 005 L'uccello caderà egli nel laccio in terra, se non gli [è stato teso] alcuna rete? il laccio sarà egli levato da terra, senza aver preso nulla? 030 AMO 003 006 La tromba sonerà ella nella città, senza che il popolo accorra tutto spaventato? saravvi alcun male nella città, che il Signore non l'abbia fatto? 030 AMO 003 007 Perciocchè il Signore Iddio non fa nulla, ch'egli non abbia rivelato il suo segreto a' profeti, suoi servitori. 030 AMO 003 008 Se il leone rugge, chi non temerà? [se] il Signore Iddio ha parlato, chi non profetizzerà? 030 AMO 003 009 Bandite sopra i palazzi di Asdod, e sopra i castelli del paese di Egitto, e dite: Radunatevi sopra i monti di Samaria, e vedete i gran disordini [che sono] in mezzo di essa; e gli oppressati [che son] dentro di essa. 030 AMO 003 010 Essi non sanno operar dirittamente, dice il Signore; [essi], che fanno tesoro di violenza, e di rapina nei lor palazzi. 030 AMO 003 011 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: [Ecco] il nemico; egli è d'intorno al paese, e trarrà giù da te la tua forza, e i tuoi palazzi saranno predati. 030 AMO 003 012 Così ha detto il Signore: Come il pastore riscuote dalla bocca del leone due garetti, od un pezzo d'orecchio, così scamperanno i figliuoli d'Israele, che abitano in Samaria, in un canto di letto, o nelle cortine di una lettiera. 030 AMO 003 013 Ascoltate, e protestate contro alla casa di Giacobbe, dice il Signore Iddio, l'Iddio degli eserciti: 030 AMO 003 014 Che nel giorno che io farò punizione sopra Israele dei suoi misfatti, farò ancora punizione sopra gli altari di Betel. E le corna dell'altare saranno mozzate, e caderanno in terra. 030 AMO 003 015 E percoterò le case del verno, insieme con le case della state; e le case d'avorio saranno distrutte, e le case grandi periranno, dice il Signore. 030 AMO 004 001 Ascoltate questa parola, vacche di Basan, che [siete] nella montagna di Samaria, che oppressate i miseri, che fiaccate i poveri, che dite a' vostri signori: Recate, acciocchè beviamo. 030 AMO 004 002 Il Signore Iddio ha giurato per la sua santità, che ecco, i giorni vi vengono addosso, ch'egli vi trarrà fuori con uncini, e il vostro rimanente con ami da pescare. 030 AMO 004 003 E voi uscirete per le rotture, ciascuna dirincontro a sè; e lascerete in abbandono i palazzi, dice il Signore. 030 AMO 004 004 Venite pure in Betel, e commettete misfatto, moltiplicate i vostri misfatti in Ghilgal, e adducete ogni mattina i vostri sacrificii, [e] le vostre decime a' tre giorni. 030 AMO 004 005 E fate ardere per profumo del pane levitato, per offerta di lode; e bandite a grida le offerte volontarie; poichè così amate [di fare], o figliuoli d'Israele, dice il Signore Iddio. 030 AMO 004 006 E benchè io vi abbia data nettezza di denti in tutte le vostre città, e mancamento di pane in tutti i luoghi vostri; non però vi siete convertiti a me, dice il Signore. 030 AMO 004 007 E benchè io vi abbia divietata la pioggia, tre mesi intieri avanti la mietitura, ed abbia fatto piovere sopra una città, e non sopra l'altra; e un campo sia stato adacquato di pioggia, ed un altro, sopra il quale non è piovuto, sia seccato; 030 AMO 004 008 e due, e tre città si sieno mosse verso una città, per bere dell'acqua, e non si sieno saziate; non però vi siete convertiti a me, dice il Signore. 030 AMO 004 009 Io vi ho percossi di arsura, e di rubigine; le ruche hanno mangiata la moltitudine de' vostri giardini, e delle vostre vigne, e de' vostri fichi, e de' vostri ulivi; e pur voi non vi siete convertiti a me, dice il Signore. 030 AMO 004 010 Io ho mandata fra voi la pestilenza, nella via di Egitto; io ho uccisi con la spada i vostri giovani, oltre alla presa de' vostri cavalli; ed ho fatto salire il puzzo de' vostri eserciti, fino alle vostre nari; e pur voi non vi siete convertiti a me, dice il Signore. 030 AMO 004 011 Io vi ho sovvertit, come Iddio sovvertì Sodoma e Gomorra; e siete stati come un tizzone salvato da un incendio; e pur voi non vi siete convertiti a me, dice il Signore. 030 AMO 004 012 Perciò, io ti farò così, o Israele; [e] perciocchè io ti farò questo, preparati allo scontro dell'Iddio tuo, o Israele. 030 AMO 004 013 Perciocchè, ecco colui che ha formati i monti, e che crea il vento, e che dichiara all'uomo qual [sia] il suo pensiero; che fa dell'alba oscurità, e che cammina sopra gli alti luoghi della terra; il cui Nome [è: ] Il Signore Iddio degli eserciti. 030 AMO 005 001 ASCOLTATE questa parola, il lamento che io prendo a far di voi, o casa d'Israele. 030 AMO 005 002 La vergine d'Israele è caduta, ella non risorgerà più; è abbandonata sopra la sua terra, non [vi è] niuno che la rilevi. 030 AMO 005 003 Perciocchè, così ha detto il Signore Iddio: Nella città onde ne uscivano mille, ne resteranno [sol] cento; e in quella onde ne uscivano cento, ne resteranno [sol] dieci, alla casa d'Israele. 030 AMO 005 004 Perciocchè, così ha detto il Signore alla casa d'Israele: Cercatemi, e voi viverete. 030 AMO 005 005 E non cercate Betel, e non entrate in Ghilgal e non passate in Beerseba; perciocchè Ghilgal del tutto sarà menato in cattività, e Betel sarà ridotto al niente. 030 AMO 005 006 Cercate il Signore, e voi viverete; che talora egli non si avventi sopra la casa di Giuseppe, a guisa di fuoco, e non [la] consumi, senza che Betel abbia chi spenga [il fuoco], 030 AMO 005 007 [o voi], che mutate il giudicio in assenzio, e lasciate in terra la giustizia! 030 AMO 005 008 [Cercate] colui che ha fatte le Gallinelle e l'Orione, e che muta l'ombra della morte in mattutino, e fa scurare il giorno [come] la notte; che chiama le acque del mare, e le spande sopra la faccia della terra; il cui Nome [è: ] Il Signore: 030 AMO 005 009 che fa sorger subita ruina sopra il forte, talchè la distruzione occupa la fortezza. 030 AMO 005 010 Essi odiano nella porta chi [li] riprende, ed abbominano chi parla con integrità. 030 AMO 005 011 Laonde, perciocchè voi aggravate il povero, e prendete da lui la soma del frumento: voi avete edificate delle case di pietre pulite, ma non abiterete in esse; voi avete piantate delle vigne belle, ma non ne berrete il vino. 030 AMO 005 012 Perciocchè io conosco i vostri misfatti, [che son] molti, e i vostri peccati, [che son] gravi; oppressatori del giusto, prenditori di taglia, e sovvertitori [della ragione] de' poveri nella porta. 030 AMO 005 013 Perciò, l'[uomo] prudente in quel tempo tacerà; perciocchè sarà un cattivo tempo. 030 AMO 005 014 Cercate il bene, e non il male, acciocchè viviate; e il Signore Iddio degli eserciti sarà con voi, come avete detto. 030 AMO 005 015 Odiate il male, ed amate il bene, e stabilite il giudicio nella porta; forse avrà il Signore Iddio d'Israele pietà del rimanente di Giuseppe. 030 AMO 005 016 Perciò, così ha detto il Signore Iddio degli eserciti, il Signore: [Vi sarà] pianto in tutte le piazze; e si dirà in tutte le strade: Ahi lasso! Ahi lasso! e si chiameranno i lavoratori al duolo, ed al lamento quelli che sono intendenti in lamenti lugubri. 030 AMO 005 017 In tutte le vigne ancora [vi sarà] pianto; perciocchè io passerò nel mezzo di te, ha detto il Signore. 030 AMO 005 018 Guai a [voi], che desiderate il giorno del Signore! perchè [desiderate] così il giorno del Signore? esso [sarà giorno di] tenebre, e non [di] luce. 030 AMO 005 019 Come se un uomo fuggisse d'innanzi ad un leone, ed un orso lo scontrasse; ovvero entrasse in casa, ed appoggiasse la mano alla parete, ed una serpe lo mordesse. 030 AMO 005 020 Il giorno del Signore non [sarà] egli tenebre, e non luce? e caligine, senza alcuno splendore? 030 AMO 005 021 Io odio, io sdegno le vostre feste; e non odorerò [più] le vostre solenni raunanze. 030 AMO 005 022 Che se mi offerite olocausti, e le vostre offerte, io non [le] gradirò; e non riguarderò a' sacrificii da render grazie, [fatti] delle vostre bestie grasse. 030 AMO 005 023 Toglimi d'appresso lo strepito delle tue canzoni, [e fa]'ch'io non oda il concento de' tuoi salterii. 030 AMO 005 024 Anzi corra il giudicio, a guisa d'acque; e la giustizia, a giusa di rapido torrente. 030 AMO 005 025 O casa d'Israele, mi offeriste voi sacrificii ed offerte nel deserto, per lo spazio di quarant'anni? 030 AMO 005 026 Anzi voi portaste il tabernacolo del vostro Melec, e l'effigie delle vostre immagini; la stella dei vostri dii, che voi vi avevate fatti. 030 AMO 005 027 Perciò, io vi farò andare in cattività di là da Damasco, ha detto il Signore, il cui Nome [è: ] L'Iddio degli eserciti. 030 AMO 006 001 GUAI a quelli che sono agiati in Sion, e che se ne stanno sicuri nel monte di Samaria, [luoghi] famosi per capi di nazioni, a' quali va la casa d'Israele! 030 AMO 006 002 Passate in Calne, e vedete; e di là andate in Hamat la grande; poi scendete in Gat de' Filistei; non valevano que' [regni] meglio di questi? non [erano] i lor confini maggiori de' vostri? 030 AMO 006 003 [Voi], che allontanate il giorno malvagio, e fate accostare il seggio della violenza; 030 AMO 006 004 che giacete sopra letti di avorio, e lussuriate sopra le vostre lettiere; e mangiate gli agnelli della greggia, e i vitelli [tolti] di mezzo della stia; 030 AMO 006 005 che fate concento al suon del salterio; che vi divisate degli strumenti musicali, come Davide; 030 AMO 006 006 che bevete il vino in bacini, e vi ungete de' più eccellenti olii odoriferi; e non sentite alcuna doglia della rottura di Giuseppe. 030 AMO 006 007 Perciò, ora andranno in cattività, in capo di quelli che andranno in cattività; e i conviti de' lussurianti cesseranno. 030 AMO 006 008 Il Signore Iddio ha giurato per l'anima sua, dice il Signore Iddio degli eserciti: Io abbomino l'alterezza di Giacobbe, e odio i suoi palazzi, e darò in man [del nemico] la città, e tutto ciò che vi è dentro. 030 AMO 006 009 Ed avverrà che se pur dieci uomini rimangono in una casa, morranno. 030 AMO 006 010 E lo zio, o il cugin loro li torrà, e li brucerà, per trarre le ossa fuor della casa; e dirà a colui che [sarà] in fondo della casa: [Evvi] ancora [alcuno] teco? Ed esso dirà: Niuno. E colui gli dirà: Taci; perciocchè egli non [è tempo] di ricordare il Nome del Signore. 030 AMO 006 011 Perciocchè, ecco, il Signore dà commissione di percuotere le case grandi di ruine, e le case piccole di rotture. 030 AMO 006 012 I cavalli romperanno essi le zolle su per le rocce? o [vi si] arerà co' buoi? conciossiachè voi abbiate cangiato il giudicio in veleno, e il frutto della giustizia in assenzio; 030 AMO 006 013 [voi], che vi rallegrate di cose da nulla; che dite: Non abbiamo noi acquistate delle corna con la nostra forza? 030 AMO 006 014 Perciocchè, ecco, io fo sorgere contro a voi, o casa d'Israele, una nazione, che vi oppresserà dall'entrata di Hamat, fino al torrente del deserto, dice il Signore Iddio degli eserciti. 030 AMO 007 001 IL Signore Iddio mi fece vedere una cotal [visione: ] Ecco, egli formava delle locuste, in sul principio dello spuntar del guaime; ed ecco del guaime, dopo le segature del re. 030 AMO 007 002 E come quelle finivano di mangiar l'erba della terra, io dissi: Deh! Signore Iddio, perdona; quale [è] Giacobbe, ch'egli possa risorgere? conciossiachè egli [sia già tanto] piccolo. 030 AMO 007 003 Il Signore si pentì di ciò. [Questo] non avverrà, disse il Signore. 030 AMO 007 004 [Poi] il Signore Iddio mi fece vedere una cotal [visione: ] Ecco, il Signore bandiva di [voler] contendere col fuoco; e [il fuoco] consumò il grande abisso; consumò anche una parte [del paese]. 030 AMO 007 005 Ed io dissi: Deh! Signore Iddio, resta; quale [è] Giacobbe, ch'egli possa risorgere? conciossiachè egli [sia già tanto] piccolo. 030 AMO 007 006 Il Signore si pentì di ciò. Ancora questo non avverrà, disse il Signore. 030 AMO 007 007 [Poi] egli mi fece vedere una cotal [visione: ] Ecco, il Signore stava sopra un muro, [fatto] all'archipenzolo; ed avea in mano un archipenzolo. 030 AMO 007 008 E il Signore mi disse: Che vedi, Amos? Ed io dissi: Un archipenzolo. E il Signore disse: Ecco, io pongo l'archipenzolo per mezzo il mio popolo Israele; io non glielo passerò più. 030 AMO 007 009 E gli alti luoghi d'Isacco saranno distrutti, e i santuarii d'Israele saranno deserti; ed io mi leverò con la spada contro alla casa di Geroboamo. 030 AMO 007 010 ALLORA Amasia, sacerdote di Betel, mandò a dire a Geroboamo, re d'Israele: Amos ha fatta congiura contro a te, in mezzo della casa d'Israele; il paese non potrà portare tutte le sue parole. 030 AMO 007 011 Perciocchè, così ha detto Amos: Geroboamo morrà per la spada, e Israele sarà del tutto menato in cattività d'in su la sua terra. 030 AMO 007 012 Poi Amasia disse ad Amos: Veggente, va', fuggitene nel paese di Giuda; e quivi mangia del pane, e quivi profetizza. 030 AMO 007 013 E non profetizzar più in Betel; perciocchè è il santuario del re, ed una stanza reale. 030 AMO 007 014 Ma Amos rispose, e disse ad Amasia: Io non [era] profeta, nè figliuol di profeta; anzi [era] mandriale, e andava cogliendo de' sicomori; 030 AMO 007 015 e il Signore mi prese di dietro alla greggia, e mi disse: Va', profetizza al mio popolo Israele. 030 AMO 007 016 Ora dunque, ascolta la parola del Signore. Tu dici: Non profetizzar contro ad Israele, e non istillar sopra la casa d'Isacco. 030 AMO 007 017 Perciò, così ha detto il Signore: La tua moglie fornicherà nella città, e i tuoi figliuoli, e le tue figliuole caderanno per la spada; e la tua terra sarà spartita con la cordicella, e tu morrai in terra immonda, e Israele sarà del tutto menato in cattività, d'in su la sua terra. 030 AMO 008 001 IL Signore Iddio mi fece vedere una cotal [visione: ] Ecco un canestro di frutti di state. 030 AMO 008 002 Ed egli [mi] disse: Che vedi, Amos? Ed io dissi: Un canestro di frutti di state. E il Signore mi disse: Lo statuito fine è giunto al mio popolo Israele; io non glielo passerò più. 030 AMO 008 003 E in quel giorno i canti del palazzo saranno urli, dice il Signore Iddio; [vi sarà] gran numero di corpi morti; in ogni luogo [si udirà: ] Getta via, [e] taci. 030 AMO 008 004 Ascoltate questo, [voi] che tranghiottite il bisognoso, e fate venir meno i poveri del paese; 030 AMO 008 005 dicendo: Quando saranno passate le calendi, e noi venderemo la vittuaglia? e il sabato, e noi apriremo [i granai del] frumento? (scemando l'efa, ed accrescendo il siclo, e falsando le bilance, per ingannare; 030 AMO 008 006 comperando i poveri per danari, e il bisognoso per un paio di scarpe); e noi venderemo la vagliatura del frumento? 030 AMO 008 007 Il Signore ha giurato per la gloria di Giacobbe: Se mai in perpetuo io dimentico tutte le loro opere. 030 AMO 008 008 La terra non sarà ella commossa per questo? ogni suo abitatore non ne farà egli cordoglio? e non salirà ella tutta come un fiume? e non ne sarà ella portata via, e sommersa, come per lo fiume di Egitto? 030 AMO 008 009 Ed avverrà in quel giorno, dice il Signore Iddio, che io farò tramontare il sole nel mezzodì, e spanderò le tenebre sopra la terra in giorno chiaro. 030 AMO 008 010 E cangerò le vostre feste in duolo, e tutti i vostri canti in lamento; e farò che si porrà il sacco sopra tutti i lombi, e che ogni testa sarà rasa; e metterò [il paese] in cordoglio, quale [è] quel che si fa per lo [figiuolo] unico; e la sua fine [sarà] come un giorno amaro. 030 AMO 008 011 Ecco, i giorni vengono, dice il Signore Iddio, che io manderò la fame nel paese; non la fame di pane, nè la sete d'acqua; anzi d'udire le parole del Signore. 030 AMO 008 012 Ed essi si moveranno da un mare all'altro, e dal Settentrione fino all'Oriente; andranno attorno, cercando la parola del Signore, e non [la] troveranno. 030 AMO 008 013 In quel giorno le belle vergini, e i giovani verranno meno di sete; 030 AMO 008 014 i quali giurano per lo misfatto di Samaria, e dicono: [Come] l'Iddio tuo vive, o Dan; e: [Come] vive il rito di Beerseba; e caderanno, e non risorgeranno mai più. 030 AMO 009 001 IO vidi il Signore che stava in piè sopra l'altare. Ed egli disse: Percuoti il frontispicio, e sieno scrollati gli stipiti; trafiggi il capo ad essi tutti quanti; perciocchè io ucciderò con la spada il lor rimanente; niun di loro potrà salvarsi con la fuga, nè scampare. 030 AMO 009 002 Avvegnachè cavassero ne' luoghi più bassi sotterra, la mia mano li prenderà di là; ed avvegnachè salissero in cielo, io li trarrò giù di là. 030 AMO 009 003 Ed avvegnachè si nascondessero in su la sommità di Carmel, io li investigherò e li torrò di là; ed avvegnachè si occultassero dal mio cospetto nel fondo del mare, di là comanderò al serpente che li morda. 030 AMO 009 004 E se vanno in cattività davanti a' lor nemici, di là darò commissione alla spada che li uccida; e metterò l'occhio mio sopra loro in male, e non in bene. 030 AMO 009 005 Or il Signore Iddio degli eserciti [è] quel che, [quando] tocca la terra, ella si strugge, e tutti gli abitanti di essa fanno cordoglio; ed essa sale tutta, come un fiume; ed è sommersa, come per lo fiume di Egitto; 030 AMO 009 006 che edifica ne' cieli le sue sale, e che ha fondata la sua fabbrica sopra la terra; che chiama le acque del mare, e le spande sopra la faccia della terra; il cui Nome [è: ] Il Signore. 030 AMO 009 007 Non mi siete vio, o figliuoli d'Israele, come i figliuoli degli Etiopi? dice il Signore: [come] io trassi Israele fuor del paese di Egitto, non ho io altresì [tratti] i Filistei di Caftor, e i Siri di Chir? 030 AMO 009 008 Ecco, gli occhi del Signore Iddio [sono] sopra il regno peccatore, ed io lo distruggerò d'in su la faccia della terra; salvo che io non distruggerò del tutto la casa di Giacobbe, dice il Signore. 030 AMO 009 009 Perciocchè, ecco, per lo mio comandamento farò che la casa d'Israele sarà agitata fra tutte le genti, siccome [il grano] è dimenato nel vaglio, senza che ne caggia pure un granello in terra. 030 AMO 009 010 Tutti i peccatori, d'infra il mio popolo, morranno per la spada; i quali dicono: Il male non ci giugnerà, e non c'incontrerà. 030 AMO 009 011 In quel giorno io ridirizzerò il tabernacolo di Davide, che sarà stato abbattuto; e riparerò le lor rotture, e ridirizzerò le lor ruine, e riedificherò quello, come [era] a' dì antichi. 030 AMO 009 012 Acciocchè quelli che si chiamano del mio nome posseggano il rimanente di Edom, e tutte le nazioni, dice il Signore, che fa questo. 030 AMO 009 013 Ecco, i giorni vengono, dice il Signore, che l'aratore giungerà il mietitore, e il calcator delle uve il seminatore; e i monti stilleranno mosto, e tutti i colli si struggeranno. 030 AMO 009 014 Ed io ritrarrò di cattività il mio popolo Israele, ed essi riedificheranno le città desolate, e [vi] abiteranno; e pianteranno delle vigne, e ne berranno il vino; e lavoreranno de' giardini, e ne mangeranno il frutto. 030 AMO 009 015 Ed io li pianterò in su la lor terra, e non saranno più divelti d'in su la lor terra, che io ho loro data, ha detto il Signore Iddio tuo. # # BOOK 031 OBA Obadiah Abdia 031 OBA 001 001 La visione di Abdia. COSÌ ha detto il Signore Iddio ad Edom: Noi abbiamo udito un grido da parte del Signore, ed un ambasciatore è stato mandato fra le genti, [dicendo: ] Movetevi, e leviamoci i contro a lei in battaglia. 031 OBA 001 002 Ecco, io ti ho fatto piccolo fra le genti; tu [sei] grandemente sprezzato. 031 OBA 001 003 La superbia del cuor tuo ti ha ingannato, [o tu] che abiti nelle fessure delle rocce, [che son] l'alta tua stanza; che dici nel cuor tuo: Chi mi trarrà giù in terra? 031 OBA 001 004 Avvegnachè tu avessi innalzato il tuo nido come l'aquila, e l'avessi posto fra le stelle; pur ti trarrò giù di là, dice il Signore. 031 OBA 001 005 Se quelli che son venuti a te fosser ladri, o ladroni notturni, come saresti stato distrutto? non avrebbero essi rubato quanto fosse lor bastato? se de' vendemmiatori fosser venuti a te, non ti avrebbero essi lasciati alcuni grappoli? 031 OBA 001 006 Come sono stati investigati, e ricercati i nascondimenti di Esaù! 031 OBA 001 007 Tutti i tuoi collegati ti hanno accompagnato fino a' confini; quelli co' quali tu vivevi in buona pace ti hanno ingannato, e ti hanno vinto; hanno messo il tuo pane per una trappola sotto di te; non [vi è] in lui alcuno intendimento. 031 OBA 001 008 In quel giorno, dice il Signore, non farò io perir di Edom i savi, e del monte di Esaù l'intendimento? 031 OBA 001 009 I tuoi [uomini] prodi saranno eziandio spaventati, o Teman; acciocchè sia sterminato [ogni] uomo dal monte di Esaù, per uccisione. 031 OBA 001 010 Per la violenza [fatta] al tuo fratello Giacobbe, vergogna ti coprirà, e sarai sterminato in perpetuo. 031 OBA 001 011 Nel giorno, che tu gli stavi dirincontro; nel giorno, che gli stranieri menavano in cattività il suo esercito, e i forestieri entravano dentro alle sue porte, e traevano le sorti sopra Gerusalemme, anche tu [eri] come l'un di loro. 031 OBA 001 012 Or non istare a riguardare, nel giorno del tuo fratello, nel giorno ch'egli è condotto in terra strana; e non rallegrarti de' figliuoli di Giuda, nel giorno che periscono; e non allargar la bocca, nel giorno della [lor] distretta. 031 OBA 001 013 Non entrar nella porta del mio popolo, nel giorno della loro calamità; e non istare ancora tu a riguardare il suo male, nel giorno della sua calamità; e non metter [le mani] sopra i suoi beni, nel giorno della sua calamità. 031 OBA 001 014 E non istartene in su le forche delle strade, per ammazzar quelli d'esso che si salvano; e non mettere in mano [de' nemici] quelli d'esso che scampano, nel giorno della distretta. 031 OBA 001 015 Perciocchè il giorno del Signore contro a tutte le nazioni [è] vicino; come tu hai fatto, così sarà fatto a te; la tua retribuzione ti ritornerà in sul capo. 031 OBA 001 016 Perciocchè, siccome voi avete bevuto in sul monte mio santo, così berranno tutte le nazioni continuamente; anzi berranno, e inghiottiranno, e saranno come se non fossero state. 031 OBA 001 017 Ma nel monte di Sion vi sarà qualche scampo, e quello [sarà] santo; e la casa di Giacobbe possederà le sue possessioni. 031 OBA 001 018 E la casa di Giacobbe sarà un fuoco, e la casa di Giuseppe una fiamma; e la casa di Esaù [sarà] come stoppia; essi si apprenderanno in loro, e li consumeranno; e la casa di Esaù non avrà alcuno che resti in vita; perciocchè il Signore ha parlato. 031 OBA 001 019 E possederanno la parte meridionale col monte di Esaù; e il piano col [paese de]'Filistei; possederanno ancora il territorio di Efraim, e il territorio di Samaria; e Beniamino con Galaad. 031 OBA 001 020 E questo esercito de' figliuoli d'Israele, che è stato menato in cattività, [possederà] quello ch'[era] de'Cananei, fino in Sarepta; e que' di Gerusalemme, che sono stati menati in cattività, che [sono] in Sefarad, possederanno le città del Mezzodì. 031 OBA 001 021 E de' liberatori saliranno nel monte di Sion, per giudicare il monte di Esaù; e il regno sarà del Signore. # # BOOK 032 JON Jonah Giona 032 JON 001 001 LA parola del Signore fu [indirizzata] a Giona, figliuolo di Amittai, dicendo: 032 JON 001 002 Levati, va' in Ninive, la gran città, e predica contro ad essa; perciocchè la lor malvagità è salita nel mio cospetto. 032 JON 001 003 Ma Giona si levò, per fuggirsene in Tarsis, dal cospetto del Signore; e scese in Iafo, ove trovò una nave, che andava in Tarsis; ed egli, pagato il nolo, vi entrò, per andarsene con la gente [della nave] in Tarsis, lungi dal cospetto del Signore. 032 JON 001 004 Ma il Signore lanciò un gran vento nel mare, e vi fu una gran tempesta in mare, talchè la nave si credette rompere. 032 JON 001 005 E i marinai temettero, e gridarono ciascuno al suo dio, e gettarono gli arredi ch'[erano] nella nave in mare, per alleviarsene. Or Giona era sceso nel fondo della nave, e giaceva, ed era profondamente addormentato. 032 JON 001 006 E il nocchiero si accostò a lui, e gli disse: Che fai tu, dormitore? Levati, grida all'Iddio tuo; forse Iddio si darà pensier di noi, e non periremo. 032 JON 001 007 Poi dissero l'uno all'altro: Venite, e tiriamo le sorti, e sappiamo chi è cagione che questo male ci [è avvenuto]. Trassero adunque le sorti, e la sorte cadde sopra Giona. 032 JON 001 008 Allora essi gli dissero: Deh! dichiaraci chi è cagione che questo male ci [è avvenuto]; quale [è] il tuo mestiere? ed onde vieni? quale è il tuo paese? e di qual popolo sei? 032 JON 001 009 Ed egli disse loro: Io [sono] Ebreo, e temo il Signore Iddio del cielo, che ha fatto il mare e l'asciutto. 032 JON 001 010 E quegli uomini temettero di gran timore, e gli dissero: Che hai tu fatto? Conciossiachè quegli uomini sapessero ch'egli se ne fuggiva dal cospetto del Signore; perciocchè egli [l]'avea lor dichiarato. 032 JON 001 011 Ed essi gli dissero: Che ti faremo, acciocchè il mare si acqueti, lasciandoci in riposo? conciossiachè la tempesta del mare andasse vie più crescendo. 032 JON 001 012 Ed egli disse loro: Prendetemi, e gettatemi nel mare, e il mare si acqueterà lasciandovi in riposo; perciocchè io conosco che per cagion mia questa gran tempesta vi è sopraggiunta. 032 JON 001 013 E quegli uomini a forza di remi si studiavano di ammainare a terra; ma non potevano, perciocchè la tempesta del mare andava vie più crescendo contro a loro. 032 JON 001 014 Allora gridarono al Signore, e dissero: Ahi Signore! deh! non [far] che periamo per la vita di quest'uomo; e non metterci addosso il sangue innocente; conciossiachè tu Signore, abbi operato come ti è piaciuto. 032 JON 001 015 E presero Giona, e lo gettarono in mare; e il mare si fermò, [cessando] dal suo cruccio. 032 JON 001 016 E quegli uomini temettero di gran timore il Signore; e sacrificarono sacrificii al Signore, e votarono voti. 032 JON 001 017 OR il Signore avea preparato un gran pesce, per inghiottir Giona; e Giona fu nelle interiora del pesce tre giorni, e tre notti. 032 JON 002 001 E Giona fece orazione al Signore Iddio suo, dentro alle interiora del pesce. 032 JON 002 002 E disse: Io ho gridato al Signore dalla mia distretta, Ed egli mi ha risposto; Io ho sclamato dal ventre del sepolcro, [E] tu hai udita la mia voce. 032 JON 002 003 Tu mi hai gettato al fondo, nel cuor del mare; E la corrente mi ha circondato; Tutti i tuoi flutti, e le tue onde, mi son passate addosso. 032 JON 002 004 Ed io ho detto: Io sono scacciato d'innanzi agli occhi tuoi; Ma pure io vedrò ancora il Tempio della tua santità. 032 JON 002 005 Le acque mi hanno intorniato infino all'anima, L'abisso mi ha circondato, L'alga mi si è avvinghiata intorno al capo. 032 JON 002 006 Io son disceso fino alle radici de' monti; Le sbarre della terra [son] sopra me in perpetuo; Ma tu hai tratta fuor della fossa la vita mia, O Signore Iddio mio. 032 JON 002 007 Quando l'anima mia si veniva meno in me, Io ho ricordato il Signore; E la mia orazione è pervenuta a te, Nel Tempio della tua santità. 032 JON 002 008 Quelli che osservano le vanità di menzogna Abbandonano la lor pietà; 032 JON 002 009 Ma io, con voce di lode, ti sacrificherò; Io adempierò i voti che ho fatti; Il salvare [appartiene] al Signore. 032 JON 002 010 Il Signore disse al pesce, che sgorgasse Giona in su l'asciutto; e così fece. 032 JON 003 001 E LA parola del Signore fu [indirizzata] a Giona, la seconda volta, dicendo: 032 JON 003 002 Levati, va' in Ninive, la gran città, e predicale la predicazione che io ti dichiaro. 032 JON 003 003 E Giona si levò, e se ne andò in Ninive, secondo la parola del Signore. Or Ninive [era] una grandissima città, di tre giornate di cammino. 032 JON 003 004 E Giona cominciò ad andar per la città il cammino d'una giornata, e predicò, e disse: Infra quaranta giorni Ninive sarà sovvertita. 032 JON 003 005 E i Niniviti credettero a Dio, e bandirono il digiuno, e si vestirono di sacchi, dal maggiore fino al minor di loro. 032 JON 003 006 Anzi, essendo quella parola pervenuta al re di Ninive, egli si levò su dal suo trono, e si tolse d'addosso il suo ammanto, e si coperse di un sacco, e si pose a sedere in su la cenere. 032 JON 003 007 E fece andare una grida, e dire in Ninive: Per decreto del re, e de' suoi grandi, vi si fa assapere, che nè uomo, nè bestia, nè minuto, nè grosso bestiame, non assaggi nulla, [e] non pasturi, e non beva acqua; 032 JON 003 008 e che si coprano di sacchi gli uomini, e le bestie; e che si gridi di forza a Dio; e che ciascuno si converta dalla sua via malvagia, e dalla violenza ch'è nelle sue mani. 032 JON 003 009 Chi sa se Iddio si rivolgerà, e si pentirà, e si storrà dall'ardor della sua ira; sì che noi non periamo? 032 JON 003 010 E Iddio vide le loro opere; come si erano convertiti dalla lor via malvagia; ed egli si pentì del male, ch'egli avea detto di far loro, e non [lo] fece. 032 JON 004 001 MA [ciò] dispiacque forte a Giona, ed egli se ne sdegnò; e fece orazione al Signore, e disse: 032 JON 004 002 Ahi! Signore, non [è] questo ciò che io diceva, mentre era ancora nel mio paese? perciò, anticipai di fuggirmene in Tarsis; conciossiachè io sapessi che tu [sei] un Dio misericordioso, e pietoso, lento all'ira, e di gran benignità; e che ti penti del male. 032 JON 004 003 Ora dunque, Signore, togli da me, ti prego, l'anima mia; perciocchè meglio [è] per me di morire che di vivere. 032 JON 004 004 Ma il Signore [gli] disse: È egli ben fatto di sdegnarti [in questa maniera?] 032 JON 004 005 E Giona uscì della città, e si pose a sedere dal levante della città; e si fece quivi un frascato, e sedette sotto esso all'ombra, finchè vedesse ciò che avverrebbe nella città. 032 JON 004 006 E il Signore Iddio preparò una pianta di ricino, e la fece salire di sopra a Giona, per fargli ombra sopra il capo, per trarlo della sua noia. E Giona si rallegrò di grande allegrezza per quel ricino. 032 JON 004 007 Ma il giorno seguente, all'apparir dell'alba, Iddio preparò un verme, il qual percosse il ricino, ed esso si seccò. 032 JON 004 008 E quando il sole fu levato, Iddio preparò un vento orientale sottile; e il sole ferì sopra il capo di Giona, ed egli si veniva meno, e richiese fra sè stesso di morire, e disse: Meglio [è] per me di morire che di vivere. 032 JON 004 009 E Iddio disse a Giona: È egli ben fatto, di sdegnarti [in questa maniera] per lo ricino? Ed egli disse: [Sì], egli è ben fatto, di essermi sdegnato fino alla morte. 032 JON 004 010 E il Signore [gli] disse: Tu hai voluto risparmiare il ricino, intorno al quale tu non ti sei affaticato, e il quale tu non hai cresciuto; che è nato in una notte, e in una notte altresì è perito. 032 JON 004 011 E non risparmierei io Ninive, quella gran città, nella quale sono oltre a dodici decine di migliaia di creature umane, che non sanno [discernere] fra la lor man destra, e la sinistra; e molte bestie? # # BOOK 033 MIC Micah Michea 033 MIC 001 001 LA parola del Signore, che fu [indirizzata] a Michea Morastita, a' dì di Giotam, di Achaz, [e] di Ezechia, re di Giuda, la quale gli fu rivelata in visione, contro a Samaria, e contro a Gerusalemme. 033 MIC 001 002 O POPOLI tutti, ascoltate; sii attenta, o terra, con tutto ciò ch'è in te; e il Signore Iddio sarà testimonio contro a voi; il Signore, [dico], dal Tempio della sua santità. 033 MIC 001 003 Perciocchè, ecco, il Signore esce del suo luogo, e scenderà, e camminerà sopra gli alti luoghi della terra. 033 MIC 001 004 E i monti si struggeranno sotto lui, e le valli si schianteranno; come la cera [si strugge] al fuoco, come le acque si spandono per una pendice. 033 MIC 001 005 Tutto questo [avverrà] per lo misfatto di Giacobbe, e per li peccati della casa d'Israele. Quale [è] il misfatto di Giacobbe? non [è] egli Samaria? E [quali sono] gli alti luoghi di Giuda? non [sono] eglino Gerusalemme? 033 MIC 001 006 Perciò, io ridurrò Samaria in un luogo desolato di campagna da piantar vigne; e verserò le sue pietre nella valle, e scoprirò i suoi fondamenti. 033 MIC 001 007 E tutte le sue sculture saranno tritate, e tutti i suoi premii di fornicazioni saranno arsi col fuoco, ed io metterò in desolazione tutti i suoi idoli; perciocchè ella ha adunate [quelle cose] di prezzo di meretrice, torneranno altresì [ad esser] prezzo di meretrice. 033 MIC 001 008 Perciò, io lamenterò, ed urlerò; io andrò spogliato e nudo; io farò un lamento, [gridando] come gli sciacalli; e un cordoglio, [urlando] come l'ulule. 033 MIC 001 009 Perciocchè le piaghe di essa [sono] insanabili; perciocchè son pervenute fino a Giuda, son giunte fino alla porta del mio popolo, fino a Gerusalemme. 033 MIC 001 010 Non l'annunziate in Gat, non piangete punto; io mi son voltolato nella polvere a Bet-Leafra. 033 MIC 001 011 Passatene, o abitatrice di Safir, con le vergogne nude; l'abitatrice di Saanan non è uscita; la casa di Bet-haesel [è piena di] lamento; egli ha tolta da voi la sua difesa. 033 MIC 001 012 Perciocchè l'abitatrice di Marot è dolente per li [suoi] beni; perciocchè il male è sceso da parte del Signore, fino alla porta di Gerusalemme. 033 MIC 001 013 Metti i corsieri al carro, o abitatrice di Lachis; ella [è stata] il principio di peccato alla figliuola di Sion; conciossiachè in te si sieno trovati i misfatti d'Israele. 033 MIC 001 014 Perciò, manda pur presenti a Moreset-Gat; le case di Aczib [saranno] fallaci ai re d'Israele. 033 MIC 001 015 Ancora ti addurrò un erede, o abitatrice di Maresa; egli perverrà fino ad Adullam, [fino alla] gloria d'Israele. 033 MIC 001 016 Dipelati, e tosati, per li figliuoli delle tue delizie; allarga la tua calvezza, come un'aquila; perciocchè quelli sono stati menati via da te in cattività. 033 MIC 002 001 Guai a quelli che divisano iniquità, e macchinano del male sopra i lor letti, [e] lo mettono ad effetto allo schiarir della mattina; perciocchè [ne] hanno il potere in mano! 033 MIC 002 002 Desiderano de' campi, e [li] rapiscono; [desiderano] delle case, e [le] tolgono; ed oppressano l'uomo, e la sua casa; e la persona, e la sua eredità. 033 MIC 002 003 Perciò, così ha detto il Signore: Ecco, io diviso del male contro a questa nazione, dal quale voi non potrete ritrarre il collo; e non camminerete [più] alteramente; perciocchè [sarà] un tempo malvagio. 033 MIC 002 004 In quel giorno [gli uni] prenderanno a far di voi un proverbio, e [gli altri] un lamento lamentevole, [e] diranno: Noi siamo del tutto guasti; egli ha trasportata ad altri la parte del mio popolo; come mi avrebbe egli tolte, [ed] avrebbe spartite le mie possessioni, per restituir[mele?] 033 MIC 002 005 Perciò, tu non avrai alcuno che tiri la cordicella, per [far] delle parti a sorte, nella raunanza del Signore. 033 MIC 002 006 Non profetizzate; pure profetizzeranno; non profetizzeranno a costoro; e non riceveranno vituperio. 033 MIC 002 007 [È] questo da dirsi, o casa di Giacobbe? è lo Spirito del Signore raccorciato? [son] queste le sue opere? non son le mie parole buone inverso chi cammina dirittamente? 033 MIC 002 008 Oltre a ciò, per addietro il mio popolo si levava contro al nemico; [ma ora], voi, [stando] agli agguati contro ai vestimenti, spogliate del loro ammanto i passanti che se ne stanno in sicurtà, essendo in riposo della guerra. 033 MIC 002 009 Voi scacciate le donne del mio popolo fuor delle case delle lor delizie, voi togliete in perpetuo la mia gloria d'in su i lor piccoli figliuoli. 033 MIC 002 010 Levatevi, e camminate; perciocchè questo non [è] il [luogo del] riposo; conciossiachè sia contaminato, egli [vi] dissiperà, ed anche d'una dissipazione violenta. 033 MIC 002 011 Se [vi è] alcuno che proceda per ispirazioni, e menta falsamente, [dicendo: ] Io ti profetizzerò di vino, e di cervogia; colui è il profeta di questo popolo. 033 MIC 002 012 Per certo, io ti raccoglierò, o Giacobbe, tutto quanto; per certo io radunerò il rimanente d'Israele; io lo metterò insieme, come pecore di Bosra, come una greggia in mezzo della sua mandra; vi sarà una gran calca per [la moltitudine de]gli uomini. 033 MIC 002 013 Lo sforzatore salirà davanti a loro; essi sforzeranno [gli ostacoli], e passeranno; [sforzeranno] la porta, ed usciranno per essa; e il lor re passerà davanti a loro, e il Signore [sarà] in capo di essi. 033 MIC 003 001 OR io ho detto: Deh! ascoltate, capi di Giacobbe, e voi conduttori della casa d'Israele: Non vi [si appartiene] egli di conoscer la dirittura? 033 MIC 003 002 Essi odiano il bene, ed amano il male; scorticano il mio popolo, e gli strappano la carne d'in su le ossa. 033 MIC 003 003 E ciò che mangiano [è] la carne del mio popolo, e gli traggono la pelle d'addosso, e gli fiaccano le ossa; e tagliano quella a pezzi, come [per metterla] in una pignatta; ed a guisa di carne, [che si mette] in mezzo d'una pentola. 033 MIC 003 004 Allora grideranno al Signore, ma egli non risponderà loro; anzi, in quel tempo egli nasconderà la sua faccia da loro, secondo che hanno malvagiamente operato. 033 MIC 003 005 Così ha detto il Signore contro a' profeti, che traviano il mio popolo; che predicando pace, mordono co' lor denti; e se alcuno non dà loro nulla in bocca, bandiscono contro a lui la guerra; 033 MIC 003 006 perciò, [ei] vi [si farà] notte e non [vedrete più] alcuna visione; e vi si farà scuro, e non potrete [più] indovinare; e il sole tramonterà a questi profeti, e il giorno scurerà loro. 033 MIC 003 007 E i vedenti saranno svergognati, e gl'indovini confusi; e tutti quanti si veleranno il labbro di sopra; perciocchè non [vi sarà] risposta alcuna di Dio. 033 MIC 003 008 Ma quant'è a me, io son ripieno di forza, per lo Spirito del Signore; e di dirittura, e di prodezza, per dichiarare a Giacobbe il suo misfatto, e ad Israele il suo peccato. 033 MIC 003 009 Deh! udite questo, capi della casa di Giacobbe, e rettori della casa d'Israele, che abbominate la ragione, e pervertite ogni dirittura; 033 MIC 003 010 che edificate Sion di sangue, e Gerusalemme d'iniquità: 033 MIC 003 011 I capi d'essa giudicano per presenti, e i suoi sacerdoti insegnano per prezzo, e i suoi profeti indovinano per danari; e pure [ancora] si appoggiano in sul Signore, dicendo: Non [è] il Signore nel mezzo di noi? male alcuno non ci sopraggiungerà. 033 MIC 003 012 Perciò, per cagion vostra Sion sarà arata [come] un campo, e Gerusalemme sarà ridotta in mucchi [di ruine], e il monte del tempio in alti luoghi di selva. 033 MIC 004 001 MA egli avverrà negli ultimi tempi che il monte della Casa del Signore sarà fermato in su la sommità dei monti, e sarà alzato sopra i colli; e i popoli accorreranno ad esso. 033 MIC 004 002 E molte genti andranno, e diranno: Venite, e saliamo al monte del Signore, ed alla Casa dell'Iddio di Giacobbe; ed egli ci ammaestrerà nelle sue vie, e noi cammineremo ne' suoi sentieri; perciocchè la Legge uscirà di Sion, e la parola del Signore di Gerusalemme. 033 MIC 004 003 Ed egli farà giudicio fra molti popoli, e castigherà nazioni possenti, fin ben lontano; e quelle delle loro spade fabbricheranno zappe, e delle lor lance falci; l'una nazione non leverà più la spada contro all'altra, e non impareranno più la guerra. 033 MIC 004 004 Anzi sederanno ciascuno sotto alla sua vite, e sotto al suo fico; e non [vi sarà] alcuno che li spaventi; perciocchè la bocca del Signor degli eserciti ha parlato. 033 MIC 004 005 Poichè tutti i popoli camminano ciascuno nel nome dell'iddio suo, noi ancora cammineremo nel Nome del Signore Iddio nostro, in sempiterno. 033 MIC 004 006 In quel giorno, dice il Signore, io raccoglierò le [pecore] zoppe, e ricetterò le scacciate, e quelle che io avea afflitte; 033 MIC 004 007 e farò che le zoppe saranno per un riserbo, e che le allontanate diverranno una possente nazione; e il Signore regnerà sopra loro nel monte di Sion; da quell'ora fino in sempiterno. 033 MIC 004 008 E tu, torre della mandra, rocca della figliuola di Sion, quelle verranno a te; verrà parimente [a te] la dominazione antica, il regno della figliuola di Gerusalemme. 033 MIC 004 009 Ora, perchè dài tu di gran gridi? [vi è] egli alcun re in te? i tuoi consiglieri sono eglino periti, che dolore ti ha colta, come la donna che partorisce? 033 MIC 004 010 Senti pur doglie, e premiti, figliuola di Sion, come la donna che partorisce; perciocchè ora uscirai della città, ed abiterai per li campi, e perverrai fino in Babilonia; [ma] quivi sarai riscossa, quivi ti riscatterà il Signore di man de' tuoi nemici. 033 MIC 004 011 Or al presente molte nazioni si son radunate contro a te, le quali dicono: Sia profanata; e vegga l'occhio nostro in Sion [ciò che desidera]. 033 MIC 004 012 Ma esse non conoscono i pensieri del Signore, e non intendono il suo consiglio; conciossiachè egli le abbia raccolte, a guisa di mannelle nell'aia. 033 MIC 004 013 Levati, e trebbia, figliuola di Sion; perciocchè io renderò di ferro il tuo corno, e di rame le tue unghie, e tu stritolerai molti popoli; ed io consacrerò, a guisa d'interdetto, il lor guadagno al Signore, e le lor facoltà al Signore di tutta le terra. 033 MIC 005 001 Radunati ora a schiere, figliuola di scherani; l'assedio è stato posto contro a noi; il rettore d'Israele è stato percosso con una bacchetta in su la guancia. 033 MIC 005 002 MA di te, o Betlehem Efrata, benchè tu sii il minimo de' migliai di Giuda, mi uscirà colui che sarà il Signore in Israele; le cui uscite [sono] ab antico, da' tempi eterni. 033 MIC 005 003 Perciò, egli li darà [in man de' lor nemici], fino al tempo che colei che ha da partorire, abbia partorito; allora il rimanente dei suoi fratelli ritornerà a' figliuoli d'Israele. 033 MIC 005 004 E [colui] starà ritto, e [li] pasturerà nella forza del Signore, nell'altezza del Nome del Signore Iddio suo; ed essi giaceranno; perciocchè ora egli si farà grande fino agli estremi termini della terra. 033 MIC 005 005 E costui sarà la pace; quando l'Assiro entrerà nel nostro paese, e quando metterà il piè ne' nostri palazzi, noi ordineremo contro a lui sette pastori, e otto principi [d'infra il comun] degli uomini. 033 MIC 005 006 Ed essi deserteranno il paese degli Assiri con la spada, e il paese di Nimrod con le sue proprie coltella; ed egli ci riscoterà dagli Assiri, quando saranno entrati nel nostro paese, ed avranno messo il piè ne' nostri confini. 033 MIC 005 007 E il rimanente di Giacobbe sarà, in mezzo di molti popoli, come la rugiada [mandata] dal Signore, come pioggia minuta sopra l'erba, che non aspetta l'uomo, e non ispera ne' figliuoli degli uomini. 033 MIC 005 008 Il rimanente di Giacobbe sarà eziandio fra le genti, in mezzo di molti popoli, come un leone fra il bestiame delle selve; come un leoncello fra le mandre delle pecore; il quale, se passa [in alcun luogo], calpesta e lacera; e non [vi è] alcuno che possa riscuotere. 033 MIC 005 009 La tua mano sarà alzata sopra i tuoi avversari, e tutti i tuoi nemici saranno sterminati. 033 MIC 005 010 Ed avverrà in quel giorno, dice il Signore, che io distruggerò i tuoi cavalli del mezzo di te, e farò perire i tuoi carri; 033 MIC 005 011 e distruggerò le città del tuo paese, e manderò in ruina tutte le tue fortezze. 033 MIC 005 012 Sterminerò eziandio di man tua gl'incantesimi, e tu non avrai [più] alcuni pronosticatori. 033 MIC 005 013 E distruggerò del mezzo di te le tue sculture, e le tue statue; e tu non adorerai più l'opera delle tue mani. 033 MIC 005 014 E stirperò i tuoi boschi del mezzo di te, e disfarò le tue città. 033 MIC 005 015 E farò vendetta, con ira, e con cruccio, sopra le genti che non avranno ascoltato. 033 MIC 006 001 DEH! ascoltate ciò che dice il Signore: Levati, litiga appo i monti, e odano i colli la tua voce. 033 MIC 006 002 Udite, o monti, e [voi] saldi fondamenti della terra, la lite del Signore; perciocchè il Signore ha una lite col suo popolo, e vuol contendere con Israele. 033 MIC 006 003 O popol mio, che t'ho io fatto? e in che t'ho io travagliato? testimonia pur contro a me. 033 MIC 006 004 Conciossiachè io t'abbia tratto fuor del paese di Egitto, e riscosso della casa di servitù; ed abbia mandati davanti a te Mosè, Aaronne, e Maria. 033 MIC 006 005 Deh! popol mio, ricordati qual consiglio prese Balac, re di Moab; e qual risposta gli diede Balaam, figliuolo di Beor; [di ciò che ti avvenne] da Sittim fino in Ghilgal; acciocchè tu riconosca le giustizie del Signore. 033 MIC 006 006 Con che verrò io davanti al Signore? [con che] m'inchinerò io all'Iddio altissimo? gli verrò io davanti con olocausti, con vitelli di un anno? 033 MIC 006 007 Il Signore avrà egli a grado le migliaia de' montoni, le decine delle migliaia [delle bestie] delle valli grasse? darò il mio primogenito [per] lo mio misfatto? il frutto del mio ventre [per] lo peccato dell'anima mia? 033 MIC 006 008 O uomo, egli ti ha dichiarato ciò ch'è buono; e che richiede il Signore da te, se non che tu faccia ciò che è diritto, e ami benignità, e cammini in umiltà col tuo Dio? 033 MIC 006 009 La voce del Signore grida alla città (e colui ch'è savio temerà il tuo Nome): Ascoltate la verga, e colui che l'ha fatta venire. 033 MIC 006 010 Non vi son eglino ancora nella casa dell'empio de' tesori d'empietà, e l'efa scarso, [che è] cosa abbominevole? 033 MIC 006 011 Sarei io innocente, avendo bilance false, ed un sacchetto di pesi ingannevoli? 033 MIC 006 012 Perciocchè i ricchi di essa son ripieni di violenza, e i suoi abitanti ragionano falsità, e la lor lingua [non è altro che] frode nella lor bocca. 033 MIC 006 013 Perciò, io altresì ti renderò dolente, percotendoti, [e] desolandoti per li tuoi peccati. 033 MIC 006 014 Tu mangerai, e non sarai saziato; e il tuo abbassamento [sarà] dentro di te; tu darai di piglio, ma non salverai; e ciò che tu avrai salvato io lo darò alla spada. 033 MIC 006 015 Tu seminerai, e non mieterai; tu pesterai le ulive, e non ti ungerai dell'olio; e il mosto, e non berrai il vino. 033 MIC 006 016 Oltre a ciò, gli statuti di Omri, e tutte le opere della casa di Achab, sono state osservate; e voi siete camminati ne'lor consigli; acciocchè io vi metta in desolazione, e gli abitanti di Gerusalemme in zufolo; e acciocchè voi portiate il vituperio del mio popolo. 033 MIC 007 001 AHI lasso me! perciocchè io son divenuto come [quando si son fatte] le ricolte [de' frutti] della state; come [quando] si è racimolato dopo la vendemmia; non [vi è più] grappolo da mangiare; l'anima mia ha desiderato un frutto primaticcio. 033 MIC 007 002 [L'uomo] pio [è] venuto meno in terra, e non [vi è più] alcun [uomo] diritto fra gli uomini; tutti quanti insidiano al sangue, ognuno caccia con la rete al suo fratello. 033 MIC 007 003 Ambe le mani [sono intente] a far male a più potere; il principe chiede, e il giudice [giudica] per ricompensa, e il grande pronunzia la perversità dell'anima sua, ed essi l'intrecciano. 033 MIC 007 004 Il miglior di loro [è] come una spina, il [più] diritto [è] peggior che una siepe; il giorno delle tue guardie, la tua punizione è venuta; ora sarà la lor perplessità. 033 MIC 007 005 Non credete al famigliare amico, non vi confidate nel conduttore; guarda gli usci della tua bocca da colei che ti giace in seno. 033 MIC 007 006 Perciocchè il figliuolo villaneggia il padre, la figliuola si leva contro alla madre, [e] la nuora contro alla suocera; i famigliari di ciascuno [sono] i suoi nemici. 033 MIC 007 007 Ma io starò alla veletta, riguardando al Signore; io aspetterò l'Iddio della mia salute; l'Iddio mio mi esaudirà. 033 MIC 007 008 Non rallegrarti di me, nemica mia; se son caduta, io mi rileverò; se seggo nelle tenebre, il Signore mi [sarà] luce. 033 MIC 007 009 Io porterò l'indegnazione del Signore; perciocchè io ho peccato contro a lui, finchè egli dibatta la mia lite, e mi faccia ragione, [e] mi tragga fuori alla luce; finchè io vegga la sua giustizia. 033 MIC 007 010 Allora la mia nemica [lo] vedrà, e vergogna la coprirà; [essa] che mi diceva: Dov'è il Signore Iddio tuo? gli occhi miei vedranno in lei [ciò che desiderano]; ora sarà ridotta ad esser calpestata, come il fango delle strade. 033 MIC 007 011 Nel giorno stesso che le tue chiusure saranno riedificate, l'editto si allontanerà. 033 MIC 007 012 In quel tempo si verrà a te fin dall'Assiria; e dalle città del paese della fortezza; e dal paese della fortezza fino al fiume, e da un mare fino all'altro, e da un monte fino all'altro. 033 MIC 007 013 Ma pure il paese sarà messo in desolazione, per cagion de' suoi abitanti, per lo frutto de' lor fatti. 033 MIC 007 014 Pastura il tuo popolo con la tua verga; la greggia della tua eredità, che se ne sta solitaria nelle selve, in mezzo di Carmel; pasturi ella in Basan, ed in Galaad, come a' dì antichi. 033 MIC 007 015 Io le farò veder cose maravigliose, come a' dì che tu uscisti del paese di Egitto. 033 MIC 007 016 Le genti vedranno [queste cose], e saranno svergognate di tutta la lor potenza; si metteranno la mano in su la bocca, le loro orecchie saranno assordate. 033 MIC 007 017 Leccheranno la polvere, come la biscia, come i rettili della terra; tremeranno da' lor ricetti, [e] si verranno ad arrendere al Signore Iddio nostro, con ispavento; e temeranno di te. 033 MIC 007 018 Chi [è] l'Iddio pari a te, che perdoni l'iniquità, e passi di sopra al misfatto del rimanente della tua eredità? egli non ritiene in perpetuo l'ira sua; perciocchè egli prende piacere in benignità. 033 MIC 007 019 Egli avrà di nuovo pietà di noi, egli metterà le nostre iniquità sotto i piedi, e getterà nel fondo del mare tutti i nostri peccati. 033 MIC 007 020 Tu atterrai a Giacobbe la verità, [e] ad Abrahamo la benignità, la quale tu giurasti a' nostri padri già anticamente. # # BOOK 034 NAH Nahum Nahum 034 NAH 001 001 Il carico di Ninive; il libro della visione di Nahum Elcoseo. 034 NAH 001 002 IL Signore [è] un Dio geloso, e vendicatore; il Signore [è] vendicatore, e che sa adirarsi; il Signore [è] vendicatore a' suoi avversari, e serba [l'ira] a' suoi nemici. 034 NAH 001 003 Il Signore [è] lento all'ira, e grande in forza, e non tiene punto [il colpevole] per innocente; il camminar del Signore [è] con turbo, e con tempesta; e le nuvole [sono] la polvere de' suoi piedi. 034 NAH 001 004 Egli sgrida il mare, e lo fa seccare; ed asciuga tutti i fiumi; Basan, e Carmel [ne] languiscono; [ne] languisce parimente il fior del Libano. 034 NAH 001 005 Egli fa tremare i monti, e struggere i colli; e la terra, e il mondo, e tutti i suoi abitanti son divampati dalla sua presenza. 034 NAH 001 006 Chi durerà davanti alla sua indegnazione? e chi starà fermo nell'ardor della sua ira? il suo cruccio si spande come fuoco, ed egli fa scoscendere le rocce. 034 NAH 001 007 Il Signore [è] buono; [egli è] per fortezza in tempo di distretta; ed egli conosce quelli che sperano in lui. 034 NAH 001 008 Ma egli farà una final distruzione del luogo di quella, con inondazione che non potrà esser sostenuta; e tenebre perseguiranno i suoi nemici. 034 NAH 001 009 Che delibererete voi contro al Signore? egli farà una final distruzione; la distretta non sorgerà a due riprese. 034 NAH 001 010 Perciocchè, mentre saranno intralciati [come] spine, e gli ubbriachi s'inebbrieranno, saranno consumati come una stipa di stoppia secca. 034 NAH 001 011 Di te è uscito uno che ha divisato del male contro al Signore, un consigliere scellerato. 034 NAH 001 012 Così ha detto il Signore: Quando saran pervenuti al colmo, come già saran grandi, così saranno segati, e trapasseranno. Or io ti ho afflitta, [ma] non ti affliggerò più. 034 NAH 001 013 Anzi ora spezzerò il suo giogo d'addosso a te, e romperò i tuoi legami. 034 NAH 001 014 Ma contro a te il Signore ha ordinato che non vi sia più posterità del tuo nome; io sterminerò della casa de' tuoi dii le sculture, e le statue di getto; io farò [di quella] il tuo sepolcro, perciocchè tu sei degno di spezzo. 034 NAH 001 015 Ecco sopra i monti i piedi del messo delle buone novelle, di colui che annunzia la pace; celebra pure, o Giudea, le tue feste; adempi i tuoi voti; perciocchè gli scellerati non passeranno più per te; tutti son distrutti. 034 NAH 002 001 IL dissipatore è salito contro a te, [o Ninive]; guarda pur ben la fortezza, considera le vie, rinforzati i lombi, fortifica grandemente la [tua] forza. 034 NAH 002 002 Perciocchè il Signore ha restituita a Giacobbe la [sua] gloria, quale [è] la gloria d'Israele; conciossiachè de' vendemmiatori li abbiano vendemmiati, ed abbiano guasti i lor tralci. 034 NAH 002 003 Gli scudi degli uomini prodi di colui [son] tinti di rosso, i [suoi] uomini di guerra son vestiti di scarlatto; nel giorno ch'egli ordinerà la battaglia, i carri [si muoveranno] con fuoco di faci, e gli abeti saranno scossi. 034 NAH 002 004 I carri smanieranno per le strade, e faranno un grande scalpiccio per le piazze; gli aspetti di coloro [saran] simili a torchi accesi, essi scorreranno come folgori. 034 NAH 002 005 Egli chiamerà per nome i suoi bravi [guerrieri], essi s'intopperanno camminando, correranno in fretta al muro di essa, e la difesa sarà apparecchiata. 034 NAH 002 006 Le cateratte de' fiumi saranno aperte, e i palazzi scoscenderanno. 034 NAH 002 007 E [le dame del] serraglio saran menate in cattività, [e] tratte fuori; e le lor serventi le accompagneranno con voci, simili a quelle delle colombe, picchiandosi i petti come tamburi. 034 NAH 002 008 Or Ninive [è stata], dal tempo che è [in essere], come un vivaio di acque; ora fuggono essi. Fermatevi, fermatevi; ma niuno si rivolge. 034 NAH 002 009 Predate l'argento, predate l'oro; [vi è] apparecchio senza fine; [predate] la gloria degli arredi preziosi d'ogni sorta. 034 NAH 002 010 Ella è vuotata, e spogliata, e desolata; ed [ogni] cuore è strutto, e tutte le ginocchia si battono, e [vi è] doglia in tutti i lombi, e le facce di tutti sono impallidite. 034 NAH 002 011 Dov'[è] il ricetto de' leoni, e quel ch'era il pasco de' leoncelli, dove andava il leone, il fiero leone, [e] il leoncello, senza che alcuno [li] spaventasse? 034 NAH 002 012 [Quivi] rapiva il leone per li suoi leoncelli abbastanza, e strangolava per le sue leonesse; ed empieva le sue grotte di preda, e i suoi ricetti di rapina. 034 NAH 002 013 Eccomi a te, dice il Signor degli eserciti; io arderò, [e ridurrò] in fumo i tuoi carri, e la spada divorerà i tuoi leoncelli; e sterminerò dalla terra la tua preda, e la voce de' tuoi messi non sarà più udita. 034 NAH 003 001 GUAI alla città di sangue, che [è] tutta piena di menzogna, [e] di storsione! dalla quale il predare non si diparte giammai. 034 NAH 003 002 Suon di sferza, e fracasso di ruote, e cavalli scalpitanti, e carri saltellanti; 034 NAH 003 003 cavalieri balzanti, fiammeggiar di spade, e folgorar di lance, e moltitudine di uccisi, e gran numero di corpi morti, e cadaveri senza fine; l'uomo s'intopperà ne' lor corpi morti. 034 NAH 003 004 Per la moltitudine delle fornicazioni della graziosa meretrice, maestra d'incantesimi; che fa mercatanzia delle genti per le sue fornicazioni, e delle nazioni per li suoi incantesimi, 034 NAH 003 005 eccomi a te, dice il Signore degli eserciti; io ti rimboccherò i tuoi lembi in su la faccia, e farò vedere alle genti le tue vergogne, e a' regni la tua turpitudine. 034 NAH 003 006 E ti getterò addosso cose abbominevoli, e ti villaneggerò, e ti ridurrò ad esser come dello sterco. 034 NAH 003 007 E tutti quelli che ti vedranno fuggiranno lungi da te, e diranno: Ninive è stata guasta; chi si condorrà seco? onde ti cercherei de' consolatori? 034 NAH 003 008 Vali tu meglio di No, piena di popolo, situata fra i rivi, intorniata d'acque, il cui antimuro [era] il mare, [e] le cui mura [sorgevano] dal mare? 034 NAH 003 009 Cus, ed Egitto, ed [altri popoli] senza fine, [erano] la sua forza; que' di Put, e i Libii erano in tuo aiuto, [o No]. 034 NAH 003 010 E pure ella è stata trasportata, è andata in cattività; e pure i suoi piccoli fanciulli sono stati schiacciati in capo d'ogni strada, e si son tratte le sorti sopra i suoi personaggi onorati, e tutti i suoi grandi sono stati incatenati, [e messi] ne' ceppi. 034 NAH 003 011 Anche tu sarai inebbriato, [e] ti nasconderai; anche tu cercherai qualche luogo forte, [da salvarti] dal nemico. 034 NAH 003 012 Tutte le tue fortezze [saranno come] fichi, e frutti primaticci; i quali, essendo scossi, caggiono in bocca di chi [li] vuol mangiare. 034 NAH 003 013 Ecco, il tuo popolo [sarà] come tante donne, dentro di te; le porte del tuo paese saranno tutte aperte a' tuoi nemici; il fuoco consumerà le tue sbarre. 034 NAH 003 014 Attigniti pur dell'acqua per l'assedio, fortifica le tue fortezze, entra nella malta, e intridi l'argilla; rifa' la fornace da mattoni. 034 NAH 003 015 Quivi ti consumerà il fuoco, la spada ti distruggerà; [il fuoco] ti consumerà, a guisa di bruchi; adunati pure in gran numero, a guisa di bruchi; adunati pure in gran numero, a guisa di locuste. 034 NAH 003 016 Tu hai moltiplicati i tuoi mercatanti sopra [il numero del]le stelle del cielo; il bruco è scorso, e [poi] se ne è volato via. 034 NAH 003 017 I tuoi coronati [son] come locuste, e i tuoi capitani [son] come le maggiori locuste, che si accampano nelle chiusure, in tempo di freddo; e quando il sole è levato, si dileguano, e non si riconosce [più] il loro luogo, dove [erano]. 034 NAH 003 018 O re di Assur, i tuoi pastori sono addormentati; i tuoi bravi guerrieri si son ritratti in casa loro; il tuo popolo è disperso su per li monti, e non [vi è] alcuno che [lo] raccolga. 034 NAH 003 019 La tua rottura non si può risaldare in modo alcuno; la tua piaga è dolorosa; tutti quelli che udiranno il grido di te si batteranno a palme di te; perciocchè, sopra cui non è del continuo passata la tua malvagità? # # BOOK 035 HAB Habakkuk Abacuc 035 HAB 001 001 Il carico che il profeta Abacuc vide. 035 HAB 001 002 INFINO a quando, o Signore, griderò io, e tu non [mi] esaudirai? [infino a quando] sclamerò a te: Violenza! e tu non salverai? 035 HAB 001 003 Perchè mi fai tu veder l'iniquità, e mi fai spettatore della perversità? e [perchè vi è] davanti a me rapina, e violenza? [e] vi è [chi] muove lite, e contesa? 035 HAB 001 004 Perciò, la legge è indebolita, e il giudicio non esce giammai fuori; perciocchè l'empio intornia il giusto; perciò esce il giudicio tutto storto. 035 HAB 001 005 Vedete fra le genti, e riguardate, e maravigliatevi, [e] siate stupefatti; perciocchè io fo un'opera a' dì vostri, [la quale] voi non crederete, quando sarà raccontata. 035 HAB 001 006 Perciocchè ecco, io fo muovere i Caldei, quell'aspra e furiosa nazione, che cammina per tutta la larghezza della terra, per impodestarsi di stanze [che] non [son] sue. 035 HAB 001 007 Ella [è] fiera, e spaventevole; la sua ragione, e la sua altezza procede da lei stessa. 035 HAB 001 008 E i suoi cavalli saran più leggieri che pardi, e più rapaci che lupi in sul vespro; e i suoi cavalieri si spanderanno; e, venendo di lontano, voleranno, a guisa d'aquila che si affretta al pasto. 035 HAB 001 009 Ella verrà tutta per rapire; lo scontro delle lor facce [sarà] come un vento orientale; ed ella accoglierà prigioni a guisa di rena. 035 HAB 001 010 E si farà beffe dei re, ed i principi le [saranno] in derisione; si riderà d'ogni fortezza, e farà de' terrati, e la prenderà. 035 HAB 001 011 [Ma] allora il vento si muterà, ed essa trapasserà, e sarà distrutta. Questa sarà la forza [che] le [sarà data] dal suo dio. 035 HAB 001 012 Non [sei] tu ab eterno, o Signore Iddio mio, Santo mio? noi non morremo. O Signore, tu l'hai posta per [far] giudicio; e tu, o Rocca, l'hai fondata per castigare. 035 HAB 001 013 Tu hai gli occhi troppo puri per vedere il male, e non puoi riguardare l'iniquità; perchè [dunque] riguardi i disleali? [perchè] taci, mentre l'empio tranghiottisce colui che [è] più giusto di lui? 035 HAB 001 014 E [perchè] hai renduti gli uomini simili a' pesci del mare, a' rettili che non hanno signore? 035 HAB 001 015 Egli li ha tutti tratti fuori con l'amo, egli li ha accolti nel suo giacchio, e li ha radunati nella sua rete: Perciò, egli si rallegra, e trionfa. 035 HAB 001 016 Perciò, sacrifica al suo giacchio, e fa profumo alla sua rete; perciocchè per essi la sua parte [è] grassa, e la sua vivanda opima. 035 HAB 001 017 Voterà egli perciò il suo giacchio, e non resterà egli giammai di uccider le genti del continuo? 035 HAB 002 001 IO me ne stava nella mia vedetta, e mi teneva in piè nella fortezza, e considerava, per veder ciò che [il Signore] mi direbbe, e ciò che io potrei rispondere a quello che mi sarebbe opposto. 035 HAB 002 002 E il Signore mi rispose, e disse: Scrivi la visione, e distendi[la] chiaramente sopra delle tavole; acciocchè si possa leggere speditamente. 035 HAB 002 003 Perciocchè [vi è] ancora visione fino ad un certo tempo, e [il Signore] parlerà [ancora delle cose che avverranno] alla fine, e non mentirà; se tarda, aspettalo, perciocchè egli per certo verrà, e non indugerà. 035 HAB 002 004 Ecco, l'anima di colui che si sottrae non è diritta in lui; ma il giusto viverà per la sua fede. 035 HAB 002 005 E inoltre, il vino è perfido; [e] l'uomo superbo non sussisterà; perciocchè egli ha allargata l'anima sua, a guisa del sepolcro; ed [e stato] come la morte, e non si è saziato, ed ha accolte a sè tutte le genti, ed ha radunati a sè tutti i popoli. 035 HAB 002 006 Tutti questi [popoli] non prenderanno essi a proverbiarlo, ed a motteggiarlo, e a dire: Guai a chi accumula [ciò che] non [è] suo? infino a quando si ammasserà egli addosso dello spesso fango? 035 HAB 002 007 Non si leveranno eglino di subito di quelli che ti morderanno? e non si desteranno eglino di quelli che ti scrolleranno, ed a cui tu sarai in preda? 035 HAB 002 008 Perciocchè tu hai spogliate molte genti, tutto il rimanente de' popoli ti spoglierà; per gli omicidii degli uomini, e per la violenza [fatto] alla terra, alle città, ed a tutti i loro abitanti. 035 HAB 002 009 Guai a colui che è acceso di malvagia cupidigia per la sua casa, per mettere il suo nido in luogo alto, per iscampar dal male! 035 HAB 002 010 Tu hai preso un consiglio [che sarà] di confusione alla tua casa: di tagliare a pezzi molti popoli; ed hai peccato contro all'anima tua. 035 HAB 002 011 Perciocchè la pietra griderà dalla parete, e il mattone testimonierà di ciò d'infra il legname. 035 HAB 002 012 Guai a colui che edifica la città con sangue, e che la fonda con iniquità! 035 HAB 002 013 Ecco, [questo] non [procede egli] dal Signor degli eserciti, che i popoli si sieno faticati per lo fuoco, e le nazioni si sieno stancate [intorno ad un lavoro che dovea esser ridotto] al niente? 035 HAB 002 014 Conciossiachè la terra abbia da esser ripiena della gloria del Signore, siccome le acque coprono il [fondo del] mare; acciocchè quella sia riconosciuta. 035 HAB 002 015 Guai a colui che dà bere a' suoi compagni! [guai] a te, che versi loro il tuo veleno e li innebbrii, per riguardare le lor vergogne! 035 HAB 002 016 Tu sarai saziato di vituperio, [e spogliato] di gloria; bevi ancora tu, e scopri le tue vergogne; la coppa della destra del Signore si rivolgerà a te, e [vi sarà] vomito vituperoso sopra [il seggio del]la tua gloria. 035 HAB 002 017 Perciocchè la violenza [usata contro] al Libano ti coprirà, e il guasto fatto dalle bestie ti spaventerà; per cagione del sangue degli uomini, e della violenza [usata] contro alla terra, alle città, ed a tutti i loro abitanti. 035 HAB 002 018 Che giova la scultura, perchè il suo formatore la scolpisca? [che giova] la statua di getto, e il dottor di menzogna, perchè l'artefice si confidi nel suo lavoro, facendo degl'idoli mutoli? 035 HAB 002 019 Guai a colui che dice al legno: Risvegliati! [ed] alla pietra mutola: Destati! potrebbe quella insegnar [cosa alcuna?] Ecco, ella è coperta d'oro, e d'argento; e non [vi è] dentro di lei spirito alcuno. 035 HAB 002 020 Ma il Signore [è] nel Tempio della sua santità; fa' silenzio per la sua presenza, o terra tutta. 035 HAB 003 001 L'orazione del profeta Abacuc, sopra Sighionot. 035 HAB 003 002 O SIGNORE, io ho udito ciò che tu [mi] hai fatto udire; Signore, timore mi ha occupato; Conserva viva l'opera tua in mezzo degli anni, In mezzo degli anni [che] tu [ci] hai notificati; Nell'ira, ricordati di aver pietà. 035 HAB 003 003 Iddio venne [già] di Teman; E il Santo, dal monte di Paran; (Sela) La sua gloria coperse i cieli, E la terra fu ripiena della sua lode. 035 HAB 003 004 Ed egi avea [intorno a sè] uno splendore simile al sole, E de' raggi a' suoi lati; E quivi [era] il nascondimento della sua gloria. 035 HAB 003 005 Davanti a lui camminava la pestilenza, E folgori uscivano dietro a lui. 035 HAB 003 006 Egli si fermò, e misurò la terra; Egli riguardò, e rendette le genti fiacche; E i monti eterni furono scossi, [E] i colli antichi furono abbassati; Le andature eterne [son] sue. 035 HAB 003 007 Io ho veduto che le tende di Cusan, I padiglioni del paese di Madian, Tremarono di affanno. 035 HAB 003 008 Il Signore s'era egli adirato contro a' fiumi? [Era] il tuo cruccio contro alle fiumane? [Era] la tua indegnazione contro al mare? Quando tu cavalcavi sopra i tuoi cavalli, I tuoi carri [erano] salvazione. 035 HAB 003 009 Il tuo arco fu tratto fuori, Il [tuo] parlare [era] esecrazioni, e dardi (Sela) Tu fendesti la terra in fiumi; 035 HAB 003 010 I monti ti videro, [e] tremarono; Una piena d'acque passò; L'abisso diede la sua voce, Egli levò in alto le sue mani. 035 HAB 003 011 Il sole [e] la luna si fermarono nel [loro] abitacolo; Ei si camminò alla luce delle tue saette, Allo splendor del folgorar della tua lancia. 035 HAB 003 012 Tu camminasti sopra la terra con indegnazione, Tu trebbiasti le genti con ira. 035 HAB 003 013 Tu uscisti fuori in salute del tuo popolo, In salute [sua] col tuo Unto; Tu trafiggesti il capo della casa dell'empio, Spianando[la] da cima a fondo. (Sela) 035 HAB 003 014 Tu trafiggesti, co' suoi dardi stessi, il capo delle villate di esso; Essi venivano a guisa di turbo, per dissiparmi; Il lor trionfo [era] come di [genti apparecchiate] a divorare il povero di nascosto. 035 HAB 003 015 Tu camminasti co' tuoi cavalli sopra il mare, Sopra il mucchio delle grandi acque. 035 HAB 003 016 Or io ho udito, e le mie viscere si sono commosse, Le mie labbra han tremato a [quella] voce, Un tarlo mi è entrato nelle ossa, Io son tutto spaventato in me stesso; Come avrei io riposo nel giorno della distretta, Quando colui che darà il guasto al popolo salirà contro a lui? 035 HAB 003 017 Perciocchè il fico non germoglierà, E non [vi sarà] frutto alcuno nelle viti; La rendita dell'ulivo fallirà, E i campi non produrranno cibo; Le gregge verranno meno nelle mandre, E non [vi saranno più] buoi nelle stalle. 035 HAB 003 018 Ma pure, io trionferò nel Signore, Io festeggerò nell'Iddio della mia salute. 035 HAB 003 019 Il Signore Iddio mio è la mia forza, E renderà i miei piedi simili a que' delle cerve, E mi condurrà sopra i miei alti luoghi. [Dato] al Capo de' Musici, sopra Neghinot. # # BOOK 036 ZEP Zephaniah Sofonia 036 ZEP 001 001 La parola del Signore, che fu [indirizzata] a Sofonia, figliuolo di Cusi, figliuolo di Ghedalia, figliuolo di Amaria, figliuolo di Ezechia, a' dì di Giosia, figliuolo di Amon, re di Giuda. 036 ZEP 001 002 IO farò del tutto perire ogni cosa d'in su la faccia della terra, dice il Signore. 036 ZEP 001 003 Io farò perir gli uomini, e gli animali; io farò perir gli uccelli del cielo, e i pesci del mare; e gl'intoppi, insieme con gli empi; e sterminerò gli uomini d'in su la faccia della terra, dice il Signore. 036 ZEP 001 004 E stenderò la mia mano sopra Giuda, e sopra tutti gli abitanti di Gerusalemme; e sterminerò di questo luogo il rimanente de' Baali, il nome de' Camari, insieme co' sacerdoti. 036 ZEP 001 005 E quelli parimente che adorano l'esercito del cielo sopra i tetti; e quelli ancora che adorano il Signore, e gli giurano; e quelli che giurano per Malcam; 036 ZEP 001 006 e quelli che si ritraggono indietro dal Signore, e quelli che non cercano il Signore, e non lo richieggono. 036 ZEP 001 007 Silenzio, per la presenza del Signore Iddio! conciossiachè il giorno del Signore [sia] vicino; perciocchè il Signore ha apparecchiato un sacrificio, egli ha ordinati i suoi convitati. 036 ZEP 001 008 Ed avverrà, nel giorno del sacrificio del Signore, che io farò punizione de' principi, e de' figliuoli del re, e di tutti quelli che si vestono di vestimenti strani. 036 ZEP 001 009 In quel giorno ancora farò punizione di tutti coloro che saltano sopra la soglia; che riempiono le case de' lor signori di rapina, e di frode. 036 ZEP 001 010 E in quel giorno, dice il Signore, vi sarà una voce di grido verso la porta de' pesci, ed un urlo verso la seconda [porta], ed un gran fracasso verso i colli. 036 ZEP 001 011 Urlate, abitanti del Mortaio; perciocchè tutto il popolo de' mercatanti è perito, tutti i portatori di danari sono sterminati. 036 ZEP 001 012 Ed avverrà in quel tempo, che io investigherò Gerusalemme con delle lucerne, e farò punizione degli uomini che si sono rappresi sopra le lor fecce; che dicono nel cuor loro: Il Signore non fa nè bene nè male. 036 ZEP 001 013 E le lor facoltà saranno in preda, e le lor case in desolazione; ed avranno edificate delle case, e non [vi] abiteranno; e piantate delle vigne, e non ne berranno il vino. 036 ZEP 001 014 Il gran giorno del Signore [è] vicino; egli [è] vicino, e si affretta molto; la voce del giorno del Signore [sarà] di [persone] che grideranno amaramente. 036 ZEP 001 015 I capitani [sono già] là. Quel giorno [sarà] giorno d'indegnazione; giorno di distretta, e d'angoscia; giorno di tumulto, e di fracasso; giorno di tenebre, e di caligine; giorno di nebbia, e di folta oscurità; 036 ZEP 001 016 giorno di tromba, e di stormo, sopra le città forti, e sopra gli alti cantoni. 036 ZEP 001 017 Ed io metterò gli uomini in distretta, e cammineranno come ciechi; perciocchè han peccato contro al Signore; e il lor sangue sarà sparso come polvere, e la lor carne come sterchi. 036 ZEP 001 018 Nè il loro argento, nè il loro oro, non li potrà scampare nel giorno dell'indegnazione del Signore; e tutto il paese sarà consumato per lo fuoco della sua gelosia; perciocchè egli farà una finale, ed anche affrettata distruzione di tutti gli abitanti del paese. 036 ZEP 002 001 ADUNATEVI come della stoppia; adunatevi, o nazione rincrescevole. 036 ZEP 002 002 Avanti che il decreto partorisca, [e] il giorno sia passato a guisa di pula; avanti che venga sopra voi l'ardor dell'ira del Signore; avanti che venga sopra voi il giorno dell'ira del Signore; 036 ZEP 002 003 [voi], tutti i mansueti del paese, che fate ciò ch'egli ordina, cercate il Signore; cercate giustizia, procacciate mansuetudine; forse sarete nascosti nel giorno dell'ira del Signore. 036 ZEP 002 004 Perciocchè Gaza sarà abbandonata, ed Aschelon [sarà messa] in desolazione; Asdod sarà scacciata in pien mezzodì, ed Ecron sarà diradicato. 036 ZEP 002 005 Guai a quelli che abitano nella contrada della marine, alla nazione de' Cheretei! la parola del Signore [è] contro a voi, o Cananei, o paese de' Filistei; ed io ti distruggerò, talchè in te non abiterà più alcuno. 036 ZEP 002 006 E la contrada della marina sarà tutta mandre, e capanne di pastori, e stabbi di gregge. 036 ZEP 002 007 E quella contrada [sarà] per lo rimanente della casa di Giuda; essi pastureranno in que' luoghi; la sera giaceranno nelle case di Aschelon; perciocchè il Signore Iddio loro li visiterà, e li ritrarrà di cattività. 036 ZEP 002 008 Io ho udito il vituperio di Moab, e gli oltraggi de' figliuoli di Ammon, i quali han fatto vituperio al mio popolo, e si sono ingranditi sopra i lor confini. 036 ZEP 002 009 Perciò, [come] io vivo, dice il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele, Moab sarà come Sodoma, e i figliuoli di Ammon come Gomorra: un luogo abbandonato alle lappole, e una salina, e un deserto in perpetuo; il rimanente del mio popolo li prederà, e il resto della mia nazione li possederà. 036 ZEP 002 010 Questo [avverrà] loro per la loro alterezza; perciocchè han fatto vituperio al popolo del Signor degli eserciti, e si sono elevati contro a lui. 036 ZEP 002 011 Il Signore [sarà] terribile contro a loro; perciocchè egli farà venir meno tutti gl'iddii della terra; e ciascuno dal suo luogo l'adorerà, tutte le isole delle genti. 036 ZEP 002 012 Anche voi, Etiopi, sarete uccisi con la mia spada. 036 ZEP 002 013 Egli stenderà eziandio le sua mano sopra il Settentrione, e distruggerà Assur, e metterà Ninive in desolazione, in luogo arido, come un deserto. 036 ZEP 002 014 E le gregge, tutte le bestie delle genti giaceranno nel mezzo di lei; e il pellicano, e la civetta albergheranno ne' frontispizii de' lor portali; canteranno con la [lor] voce sopra le finestre; desolazione sarà nelle soglie; perciocchè quella sarà spogliata de' suoi cedri. 036 ZEP 002 015 Tal [sarà] la città trionfante, che abitava in sicurtà, che diceva nel cuor suo: Io [son dessa], e non [vi] è altri che me. Come è ella stata ridotta in desolazione, in ricetto di bestie! chiunque passerà presso di essa zufolerà, [e] moverà la mano. 036 ZEP 003 001 GUAI alla ribella, e contaminata; alla città d'oppressione! 036 ZEP 003 002 Ella non ha ascoltata la voce, non ha ricevuta correzione, non si è confidata nel Signore, non si è accostata al suo Dio. 036 ZEP 003 003 I suoi principi [son] dentro di lei leoni ruggenti; i suoi rettori [son] lupi della sera, [che] non han la mattina rotto alcun osso; 036 ZEP 003 004 i suoi profeti [son] temerari, uomini dislealissimi; i suoi sacerdoti han contaminate le cose sante, han fatta violenza alla Legge. 036 ZEP 003 005 Il Signore giusto è nel mezzo di lei; egli non fa alcuna iniquità; ogni mattina egli reca fuori alla luce il suo giudicio, egli non manca; ma il perverso non sa vergognarsi. 036 ZEP 003 006 Io ho sterminate le genti, le lor fortezze sono state distrutte; io ho deserte le loro strade, talchè non vi passa più alcuno; le lor città sono state desolate, talchè non [vi è più] alcuno, non vi è [più] abitatore. 036 ZEP 003 007 Io diceva: Tu mi temerai pure, tu riceverai pur correzione; e la sua stanza non sarà distrutta, con tutta la punizione che io ho fatta di lei; ma essi si son levati da mattina, hanno corrotte tutte le loro opere. 036 ZEP 003 008 Tuttavolta, aspettatemi, dice il Signore, nel giorno che io mi leverò per ispogliare; conciossiachè il mio decreto [sia] di adunar le genti, di raccogliere i regni, per ispander sopra loro la mia indegnazione, tutto l'ardore della mia ira; perciocchè tutta la terra sarà consumata per lo fuoco della mia gelosia. 036 ZEP 003 009 Perciocchè allora muterò [le labbra] de' popoli in labbra pure; acciocchè tutti quanti invochino il Nome del Signore, [e] lo servano di pari consentimento. 036 ZEP 003 010 Di là da' fiumi d'Etiopia i miei supplicanti, la moltitudine de' miei dispersi, porteranno le mie offerte. 036 ZEP 003 011 In quel giorno tu non sarai confusa per tutte le tue opere, con le quali hai misfatto contro a me; perciocchè allora io torrò del mezzo di te i tuoi superbi trionfanti, e tu non superbirai più per lo monte mio santo; 036 ZEP 003 012 e lascerò di resto dentro di te un popolo umile, e povero, il quale spererà nel Nome del Signore. 036 ZEP 003 013 Il rimanente d'Israele non commetterà iniquità, e non proferirà menzogna, e non si troverà nella lor bocca lingua frodolente; perciocchè pastureranno, e giaceranno, e non [vi sarà] alcuno che [li] spaventi. 036 ZEP 003 014 Giubila, figliuola di Sion; da' voci d'allegrezza, o Israele; rallegrati, e festeggia di tutto il cuor tuo, figliuola di Gerusalemme. 036 ZEP 003 015 Il Signore ha rimossi i tuoi giudicii, ha sgombrati i tuoi nemici; il Re d'Israele, il Signore, [è] dentro di te, tu non vedrai più il male. 036 ZEP 003 016 In quel giorno si dirà a Gerusalemme: Non temere; Sion, non sieno le tue mani rimesse. 036 ZEP 003 017 Il Signore Iddio tuo, [che è] dentro di te, il Possente, ti salverà; egli gioirà di te di [grande] allegrezza: egli si acqueterà nel suo amore, egli festeggerà di te con grida di allegrezza. 036 ZEP 003 018 Io raccoglierò quelli [che] essendo [dilungati] da te, erano attristati per le solennità, [di ciò che], in luogo di offerte, [non vi era] se non obbrobrio. 036 ZEP 003 019 Ecco, in quel tempo io fiaccherò tutti quelli che ti avranno afflitta; e salverò le zoppe, e raccoglierò le scacciate; e le porrò in lode, e in fama, in tutti i paesi dove saranno state in vituperio. 036 ZEP 003 020 In quel tempo io vi ricondurrò, e in quello stesso tempo vi raccoglierò; perciocchè io vi metterò in fama, e in lode, fra tutti i popoli della terra; quando io vi avrò tratti di cattività, davanti agli occhi vostri, ha detto il Signore. # # BOOK 037 HAG Haggai Aggeo 037 HAG 001 001 NELL'anno secondo del re Dario, nel sesto mese, nel primo giorno del mese, la parola del Signore fu [indirizzata], per lo profeta Aggeo, a Zorobabel, figliuolo di Sealtiel, governatore di Giuda, ed a Iosua, figliuolo di Iosadac, sommo sacerdote, dicendo: 037 HAG 001 002 Così ha detto il Signor degli eserciti: Questo popolo ha detto: Il tempo non è ancora venuto, il tempo che la Casa del Signore ha da esser riedificata. 037 HAG 001 003 E perciò la parola del Signore fu [rivelata] per lo profeta Aggeo, dicendo: 037 HAG 001 004 [È] egli ben tempo per voi di abitar nelle vostre case intavolate, mentre questa Casa [resta] deserta? 037 HAG 001 005 Ora dunque, così ha detto il Signor degli eserciti: Ponete mente alle vie vostre. 037 HAG 001 006 Voi avete seminato assai, ed avete riposto poco; avete mangiato, e non vi siete potuti saziare; avete bevuto, e non vi siete potuti inebbriare; siete stati vestiti, e [niuno] si è potuto riscaldare; e colui che si è messo a servire per prezzo, l'ha fatto [per mettere il suo salario] in un sacco forato. 037 HAG 001 007 Così ha detto il Signore degli eserciti: Ponete mente alle vie vostre. 037 HAG 001 008 Salite al monte, e adducetene del legname, ed edificate questa Casa; ed io mi compiacerò in essa, e mi glorificherò, ha detto il Signore. 037 HAG 001 009 Voi avete riguardato ad assai, ed ecco, [ciò si è ridotto] a poco; ed avete menato in casa, ed io ho soffiato sopra. Perchè? dice il Signor degli eserciti. Per la mia Casa, che è deserta; laddove ciascun di voi corre per la sua casa. 037 HAG 001 010 Perciò, il cielo è stato serrato sopra voi, per non [dar] rugiada la terra eziandio ha ristretta la sua rendita. 037 HAG 001 011 Ed io ho chiamata la secchezza sopra la terra, e sopra i monti, e sopra il frumento, e sopra il mosto, e sopra l'olio, e sopra [tutto] ciò che la terra produce; e sopra gli uomini, e sopra le bestie, e sopra tutta la fatica delle mani. 037 HAG 001 012 Or Zorobabel, figliuolo di Sealtiel, e Iosua, figliuolo di Iosadac, sommo sacerdote, e tutto il rimanente del popolo, ubbidirono alla voce del Signore Iddio loro, ed alle parole del profeta Aggeo, secondo che il Signore Iddio loro l'avea mandato; e il popolo temette del Signore. 037 HAG 001 013 Ed Aggeo, messo del Signore, disse al popolo, per commission del Signore: Io [son] con voi, dice il Signore. 037 HAG 001 014 Il Signore adunque destò lo spirito di Zorobabel, figliuolo di Sealtiel governatore di Giuda, e lo spirito di Iosua, figliuolo di Iosadac, sommo sacerdote, e lo spirito di tutto il rimanente del popolo; e vennero, e lavorarono intorno alla Casa del Signor degli eserciti, loro Dio. 037 HAG 001 015 [Ciò fu] nel ventesimoquarto giorno del sesto mese, nell'anno secondo del re Dario. 037 HAG 002 001 NEL settimo [mese], nel ventesimoprimo giorno del mese, la parola del Signore fu [rivelata] per lo profeta Aggeo, dicendo: 037 HAG 002 002 Parla ora a Zorobabel, figliuolo di Sealtiel, governatore di Giuda, ed a Iosua, figliuolo di Iosadac, sommo sacerdote, ed al rimanente del popolo, dicendo: 037 HAG 002 003 Chi di voi è rimasto, che abbia veduta questa Casa nella sua primiera gloria? e qual la vedete voi al presente? non [è] essa, appo quella, come nulla agli occhi vostri? 037 HAG 002 004 Ma pure, fortificati ora, o Zorobabel, dice il Signore; fortificati parimente, o Iosua, figliuolo di Iosadac, sommo sacerdote; fortificatevi ancora voi, o popol tutto del paese, dice il Signore; e mettetevi all'opera; perciocchè io [sono] con voi, dice il Signor degli eserciti; 037 HAG 002 005 secondo la parola che io patteggiai con voi, quando usciste di Egitto; e il mio Spirito dimorerà nel mezzo di voi; non temiate. 037 HAG 002 006 Perciocchè, così ha detto il Signor degli eserciti: Ancora una volta, fra poco, io scrollerò il cielo, e la terra, e il mare, e l'asciutto; 037 HAG 002 007 scrollerò ancora tutte le genti, e la scelta di tutte le nazioni verrà; ed io empierò questa Casa di gloria, ha detto il Signor degli eserciti. 037 HAG 002 008 L'argento [è] mio, e l'oro [è] mio, dice il Signor degli eserciti. 037 HAG 002 009 Maggiore [sarà] la gloria di questa seconda Casa, che la [gloria della] primiera, ha detto il Signor degli eserciti; ed io metterò la pace in questo luogo, dice il Signor degli eserciti. 037 HAG 002 010 NEL ventesimoquarto [giorno] del nono [mese], nell'anno secondo di Dario, la parola del Signore fu [rivelata] per lo profeta Aggeo, dicendo: 037 HAG 002 011 Così ha detto il Signor degli eserciti: Domanda ora i sacerdoti, intorno alla Legge, dicendo: 037 HAG 002 012 Se un uomo porta della carne consacrata nel lembo del suo vestimento, e tocca col suo lembo del pane, o della polta, o del vino, o dell'olio, o qualunque [altra] vivanda, sarà [quella] santificata? E i sacerdoti risposero, e dissero: No. 037 HAG 002 013 Poi Aggeo disse: Se alcuno, essendo immondo per un morto, tocca qualunque di queste cose, non sarà ella immonda? E i sacerdoti risposero, e dissero: Sì, ella sarà immonda. 037 HAG 002 014 Ed Aggeo rispose, e disse: Così [è] questo popolo, e così, [è] questa nazione, nel mio cospetto, dice il Signore; e così [è] ogni opera delle lor mani; anzi quello stesso che offeriscono quivi è immondo. 037 HAG 002 015 Or al presente, ponete mente, [come], da questo giorno addietro, avanti che fosse posta pietra sopra pietra nel Tempio del Signore; 037 HAG 002 016 da che le cose sono andate così, [altri] è venuto ad un mucchio di venti [misure], e ve ne sono state [sol] dieci; [altri] è venuto al tino per attingere cinquanta barili, e ve ne sono stati [sol] venti. 037 HAG 002 017 Io vi ho percossi d'arsura, e di rubigine, e di gragnuola, in tutte le opere delle vostre mani; ma voi non vi siete curati di convertirvi a me, dice il Signore. 037 HAG 002 018 Ora considerate, avanti questo giorno, [che è] il ventesimoquarto del nono [mese: ] considerate dal giorno che il Tempio del Signore è stato fondato. 037 HAG 002 019 [Vi era egli] più grano ne' granai? fino alla vite, e al fico, e al melagrano e all'ulivo, nulla ha portato; [ma] da questo giorno innanzi io [vi] benedirò. 037 HAG 002 020 E LA parola del Signore fu [indirizzata] la seconda volta ad Aggeo, nel ventesimoquarto [giorno] del mese, dicendo: 037 HAG 002 021 Parla a Zorobabel, governatore di Giuda, dicendo: Io scrollerò il cielo, e la terra; 037 HAG 002 022 e sovvertirò il trono de' regni, e distruggerò la forza de' reami delle genti; e sovvertirò i carri, e quelli che saranno montati sopra; e i cavalli, e i lor cavalieri, saranno abbattuti, ciascuno per la spada del suo fratello. 037 HAG 002 023 In quel giorno, dice il Signor degli eserciti, io ti prenderò, o Zorobabel, figliuolo di Sealtiel, mio servitore, dice il Signore; e ti metterò come un suggello; perciocchè io ti ho eletto, dice il Signor degli eserciti. # # BOOK 038 ZEC Zechariah Zaccaria 038 ZEC 001 001 NELL'ottavo mese, nell'anno secondo di Dario, la parola del Signore fu [indirizzata] al profeta Zaccaria, figliuolo di Berechia, figliuolo di Iddo, dicendo: 038 ZEC 001 002 Il Signore è stato gravemente adirato contro a' vostri padri; 038 ZEC 001 003 ma tu di' loro: Così ha detto il Signor degli eserciti: Convertitevi a me, dice il Signor degli eserciti, ed io mi rivolgerò a voi, ha detto il Signor degli eserciti. 038 ZEC 001 004 Non siate come i vostri padri, a' quali i profeti dei tempi passati gridavano, dicendo: Così ha detto il Signor degli eserciti: Deh! convertitevi dalle vostre vie malvage, e dalle vostre malvage opere; ma essi non [mi] ubbidirono, e non mi porsero le orecchie, dice il Signore. 038 ZEC 001 005 I vostri padri dove son eglino? e que' profeti potevano essi vivere in perpetuo? 038 ZEC 001 006 Le mie parole, e i miei statuti, de' quali io avea data commissione a' profeti, miei servitori, non aggiunsero esse pure i padri vostri? laonde essi si son convertiti, ed han detto: Come il Signore degli eserciti avea pensato di farci, secondo le nostre vie, e secondo le nostre opere, così ha egli operato inverso noi. 038 ZEC 001 007 NEL ventesimoquarto giorno dell'undecimo mese, [che] è il mese di Sebat, nell'anno secondo di Dario, la parola del Signore fu [indirizzata] al profeta Zaccaria, figliuolo di Berechia, figliuolo di Iddo, dicendo: 038 ZEC 001 008 Io ho avuta di notte una visione, ed ecco un uomo, montato sopra un cavallo sauro, il quale se ne stava fra delle mortine, ch'[erano] in un luogo basso; e dietro a lui [vi erano] de' cavalli sauri, e de' vaiolati, e de' bianchi. 038 ZEC 001 009 Ed io dissi: Che voglion dire queste cose, Signor mio? E l'Angelo che parlava meco, mi disse: Io ti mostrerò che vogliono dir queste cose. 038 ZEC 001 010 E l'uomo, che stava fra le mortine, rispose, e disse: Costoro [son] quelli che il Signore ha mandati, per andare attorno per la terra. 038 ZEC 001 011 E quelli fecero motto all'Angelo del Signore, che stava fra le mortine, e dissero: Noi siamo andati attorno per la terra; ed ecco, tutta la terra si riposa, e gode di quiete. 038 ZEC 001 012 E l'Angelo del Signore si fece a dire: O Signor degli eserciti, infino a quando non avrai tu pietà di Gerusalemme, e delle città di Giuda, contro alle quali tu sei stato gravemente adirato, lo spazio di questi settant'anni? 038 ZEC 001 013 E il Signore rispose all'Angelo, che parlava meco, buone parole, parole di consolazione. 038 ZEC 001 014 E l'Angelo, che parlava meco, mi disse: Grida, dicendo: Così ha detto il Signor degli eserciti: Io sono ingelosito di gran gelosia per Gerusalemme, e per Sion. 038 ZEC 001 015 E sono adirato di grande ira contro alle nazioni che godono di agio, e di quiete; perciocchè io era un poco adirato, ma esse hanno aiutato al male. 038 ZEC 001 016 Perciò, così ha detto il Signore: Io mi son rivolto verso Gerusalemme in compassione; la mia Casa sarà in essa riedificata, dice il Signor degli eserciti; e il regolo sarà disteso sopra Gerusalemme. 038 ZEC 001 017 Grida ancora, dicendo: Così ha detto il Signor degli eserciti: Ancora traboccheranno di beni le mie città; e il Signore consolerà ancora Sion, ed eleggerà ancora Gerusalemme. 038 ZEC 001 018 POI io alzai gli occhi, e riguardai, ed ecco quattro corna. 038 ZEC 001 019 Ed io dissi all'Angelo che parlava meco: Che [voglion dire] queste [corna?] Ed egli disse: Queste [son] le corna, che han dissipato Giuda, Israele, e Gerusalemme. 038 ZEC 001 020 Poi il Signore mi fece veder quattro fabbri. 038 ZEC 001 021 Ed io dissi: Che vengono a far costoro? Ed egli rispose, e disse: Quelle [son] le corna, che han dissipato Giuda, secondo che niuno ha alzato il capo; ma costoro son venuti per dar loro lo spavento; per abbatter le corna delle genti, che hanno alzato il corno contro al paese di Giuda per dissiparlo. 038 ZEC 002 001 POI io alzai gli occhi, e riguardai; ed ecco un uomo, che avea in mano una cordicella da misurare. 038 ZEC 002 002 Ed io [gli] dissi: Dove vai? Ed egli mi disse: [Io vo] a misurar Gerusalemme, per veder qual [sia] la sua larghezza, e quale la sua lunghezza. 038 ZEC 002 003 Ed ecco, l'Angelo che parlava meco uscì; e un altro Angelo gli uscì incontro. 038 ZEC 002 004 Ed egli gli disse: Corri, parla a quel giovane, dicendo: Gerusalemme sarà abitata per villate; per la moltitudine degli uomini, e delle bestie, [che saranno] in mezzo di lei. 038 ZEC 002 005 Ed io le sarò, dice il Signore, un muro di fuoco d'intorno, e sarò per gloria in mezzo di lei. 038 ZEC 002 006 Oh! oh! fuggite dal paese di Settentrione, dice il Signore; perciocchè io vi ho sparsi per li quattro venti del cielo, dice il Signore. 038 ZEC 002 007 O Sion, scampa; [tu], che abiti con la figliuola di Babilonia. 038 ZEC 002 008 Perciocchè, così ha detto il Signor degli eserciti: Dietro alla gloria! Egli mi ha mandato contro alle genti che vi hanno spogliati; perciocchè chi vi tocca, tocca la pupilla dell'occhio suo. 038 ZEC 002 009 Perciocchè, ecco, io levo la mano contro a loro, ed esse saranno in preda a' lor servi; e voi conoscerete che il Signor degli eserciti mi ha mandato. 038 ZEC 002 010 Giubila, e rallegrati, figliuola di Sion; perciocchè ecco, io vengo, ed abiterò in mezzo di te, dice il Signore. 038 ZEC 002 011 E molte nazioni si aggiungeranno al Signore in quel giorno, e mi saranno per popolo; ed io abiterò in mezzo di te, e tu conoscerai che il Signore degli eserciti mi ha mandato a te. 038 ZEC 002 012 E il Signore possederà Giuda, per sua parte, nella terra santa; ed eleggerà ancora Gerusalemme. 038 ZEC 002 013 Silenzio, ogni carne, per la presenza del Signore; perciocchè egli si [è] destato dalla stanza della sua santità. 038 ZEC 003 001 POI [il Signore] mi fece veder Iosua, sommo sacerdote, che stava ritto in piè davanti all'Angelo del Signore; e Satana stava alla sua destra, per essergli contra, come parte avversa. 038 ZEC 003 002 E il Signore disse a Satana: Sgriditi il Signore, o Satana; sgriditi il Signore, che ha eletta Gerusalemme; non [è] costui un tizzone scampato dal fuoco? 038 ZEC 003 003 Or Iosua era vestito di vestimenti sozzi, e stava ritto in piè davanti all'Angelo. 038 ZEC 003 004 E [l'Angelo] prese a dire in questa maniera a quelli che stavano ritti davanti a lui: Toglietegli d'addosso quei vestimenti sozzi. Poi gli disse: Vedi, io ho rimossa d'addosso a te la tua iniquità, e t'ho vestito di vestimenti nuovi. 038 ZEC 003 005 Ho parimente detto: Mettaglisi una tiara netta in sul capo. Coloro adunque gli misero un tiara netta in sul capo, e lo vestirono di vestimenti [nuovi]. Or l'Angelo del Signore stava in piè. 038 ZEC 003 006 E l'Angelo del Signore protestò a Iosua, dicendo: 038 ZEC 003 007 Così ha detto il Signor degli eserciti: Se tu cammini nelle mie vie, ed osservi ciò che io ho ordinato che si osservi, tu giudicherai la mia Casa, e guarderai i miei cortili; ed io ti darò di camminare fra costoro che son [qui] presenti. 038 ZEC 003 008 Or ascolta, Iosua, sommo sacerdote, tu, e i tuoi compagni, che seggono nel tuo cospetto; perciocchè voi siete uomini di prodigio; perciocchè, ecco, io adduco il mio Servitore, il Germoglio. 038 ZEC 003 009 Perciocchè, ecco, la pietra, che io ho posta davanti a Iosua; sopra [quell]'una pietra [vi sono] sette occhi: ecco, io scolpisco la scultura di essa, dice il Signor degli eserciti; e torrò via l'iniquità di questo paese in un giorno. 038 ZEC 003 010 In quel giorno, dice il Signor degli eserciti, voi chiamerete ciascuno il suo compagno sotto alla vite, e sotto al fico. 038 ZEC 004 001 POI l'Angelo che parlava meco ritornò, e mi destò, a guisa d'uomo che è destato dal suo sonno. 038 ZEC 004 002 Ed egli mi disse: Che vedi? Ed io dissi: Io ho riguardato, ed ecco un candelliere tutto d'oro, di sopra al quale vi è un bacino, e sopra il candelliere [vi son] sette sue lampane; e [vi son] sette colatoi, per le lampane, che [sono] in cima del candelliere. 038 ZEC 004 003 [Vi sono] ancora due ulivi di sopra ad esso; l'uno dalla destra del bacino, e l'altro dalla sinistra. 038 ZEC 004 004 Ed io feci motto all'Angelo che parlava meco, e gli dissi: Che [voglion dire] queste cose, signor mio? 038 ZEC 004 005 E l'Angelo che parlava meco rispose, e mi disse: Non sai tu che [voglion dire] queste cose? Ed io dissi: No, signor mio. 038 ZEC 004 006 Ed egli rispose, e mi disse in questa maniera: Quest'[è] la parola del Signore a Zorobabel: Non per esercito, nè per forza; ma per lo mio Spirito, ha detto il Signor degli eserciti. 038 ZEC 004 007 Chi [sei] tu, o gran monte, davanti a Zorobabel? [tu sarai ridotto] in piano; e la pietra del capo sarà tratta fuori, con rimbombanti acclamazioni: Grazia, grazia ad essa. 038 ZEC 004 008 Poi la parola del Signore mi fu [indirizzata], dicendo: 038 ZEC 004 009 Le mani di Zorobabel han fondata questa Casa, e le sue mani altresì la compieranno; e tu conoscerai che il Signor degli eserciti mi ha mandato a voi. 038 ZEC 004 010 Perciocchè chi è colui che ha sprezzato il giorno delle piccole [cose]? Pur si rallegreranno; e quei sette [che son] gli occhi del Signore, che vanno attorno per tutta la terra, riguarderanno la pietra del piombino in mano di Zorobabel. 038 ZEC 004 011 Ed io risposi, e gli disse: Che [voglion dire] questi due ulivi, [che sono] dalla destra e dalla sinistra del candelliere? 038 ZEC 004 012 E presi di nuovo a dirgli: Che [voglion dire] questi due ramoscelli d'ulivo, che [sono] allato a' due doccioni d'oro, che versano in giù l'oro? 038 ZEC 004 013 Ed egli mi disse: Non sai tu che [voglion dire] queste cose? Ed io dissi: No, signor mio. 038 ZEC 004 014 Ed egli disse: Questi [ramoscelli sono] i due figliuoli dell'olio, che stanno ritti appresso il Signor di tutta la terra. 038 ZEC 005 001 POI alzai di nuovo gli occhi, e riguardai; ed ecco un rotolo volante. 038 ZEC 005 002 E [l'Angelo] mi disse: Che vedi? Ed io dissi: Io veggo un rotolo volante, la cui lunghezza [è] di venti cubiti, e la larghezza di dieci cubiti. 038 ZEC 005 003 Ed egli mi disse: Quest'[è] l'esecrazione, che è uscita fuori sopra la faccia di tutta la terra; perciocchè da un lato, ogni ladro è stato riciso, secondo quella; e dall'altro, ogni uomo che giura [falsamente] è stato riciso, secondo quella. 038 ZEC 005 004 Io l'ho messa fuori, dice il Signor degli eserciti, ed è venuta contro alla casa del ladro, e contro alla casa di chi giura per lo mio Nome falsamente; ed è dimorata in mezzo della sua casa, e l'ha consumata, insieme col suo legname, e le sue pietre. 038 ZEC 005 005 POI l'Angelo che parlava meco uscì, e mi disse: Deh! alza gli occhi, e riguarda che cosa [è] questa che esce fuori. 038 ZEC 005 006 Ed io dissi: Che cosa è? Ed egli disse: Quest'[è] un moggio, che esce. Poi disse: Quest'[è] l'occhio loro, [che va] per tutta la terra. 038 ZEC 005 007 Ed ecco, una massa di piombo fu portata; ed ecco una donna, che sedeva in mezzo del moggio. 038 ZEC 005 008 Ed egli disse: Quest'[è] l'empietà. Ed egli la gettò in mezzo del moggio; poi gettò la massa del piombo in su la bocca di esso. 038 ZEC 005 009 Poi, io alzai gli occhi, e riguardai; ed ecco, due donne uscivano, le quali aveano il vento nelle loro ale; ed aveano delle ale somiglianti alle ale di una cicogna; ed esse levarono il moggio fra cielo e terra. 038 ZEC 005 010 Ed io dissi all'Angelo che parlava meco: Dove portano esse il moggio? 038 ZEC 005 011 Ed egli mi disse: Nel paese di Sinear per edificargli quivi una casa; e quivi sarà stanziato, e posato sopra la sua base. 038 ZEC 006 001 POI alzai di nuovo gli occhi, e riguardai; ed ecco quattro carri, che uscivano d'infra due monti; e quei monti [erano] monti di rame. 038 ZEC 006 002 Nel primo carro [vi erano] cavalli sauri, e nel secondo carro cavalli morelli; 038 ZEC 006 003 e nel terzo carro cavalli bianchi, e nel quarto carro cavalli sauri, faldellati di bianco. 038 ZEC 006 004 Ed io presi a dire all'Angelo che parlava meco: Che [voglion dire] queste cose, signor mio? 038 ZEC 006 005 E l'Angelo rispose, e mi disse: Questi [sono] i quattro spiriti del cielo, che escono dalla presenza del Signore di tutta la terra, dove stanno. 038 ZEC 006 006 [Il carro], nel qual [sono] i cavalli morelli, esce verso il paese del Settentrione; ed i bianchi escono dietro a loro; ma i faldellati di bianco escono verso il paese del Mezzodì. 038 ZEC 006 007 Poi uscirono i sauri, e richiesero di andare a scorrere per la terra. Ed egli disse [loro: ] Andate, scorrete per la terra. Essi adunque scorsero per la terra. 038 ZEC 006 008 Poi egli mi chiamò, e mi parlò, dicendo: Vedi, quelli che escono verso il paese del Settentrione hanno acquetata l'ira mia nel paese del Settentrione. 038 ZEC 006 009 POI la parola del Signore mi fu [indirizzata], dicendo: 038 ZEC 006 010 Prendi, d'infra quelli che sono stati in cattività; da Heldai, da Tobia, e da Iedaia; vieni anche in quello stesso giorno, ed entra in casa di Giosia, figliuolo di Sefania, i quali son venuti di Babilolonia; 038 ZEC 006 011 prendi, [dico, da loro] dell'argento, e dell'oro, e fanne delle corone; e metti[le] sopra il capo di Iosua, figliuolo di Iosadac, sommo sacerdote. 038 ZEC 006 012 E parla a lui, dicendo: Così ha detto il Signor degli eserciti: Ecco un uomo, il cui nome [è: ] Il Germoglio; ed egli germoglierà sotto di sè, ed edificherà il tempio del Signore. 038 ZEC 006 013 Ed egli sarà quel ch'edificherà il tempio del Signore, e porterà la gloria; e sederà, e signoreggerà sopra il suo trono, e insieme sarà Sacerdote sopra il suo seggio; e consiglio di pace sarà fra questi due. 038 ZEC 006 014 E quant'[è] alle corone, sieno per Helem, e per Tobia, e per Iedaia, e per Hen, figliuolo di Sefania; per ricordanza nel tempio del Signore. 038 ZEC 006 015 E que' che son lontani verranno, ed edificheranno nel tempio del Signore; e voi conoscerete che il Signor degli eserciti mi ha mandato a voi; e [questo] avverrà, se pure ascoltate la voce del Signore Iddio vostro. 038 ZEC 007 001 POI avvenne nell'anno quarto del re Dario, che la parola del Signore fu [indirizzata] a Zaccaria, nel quarto [giorno] del nono mese, [cioè], di Chisleu; 038 ZEC 007 002 quando [que' del]la Casa di Dio ebbero mandati Sareser, e Reghemmelec, e i lor principali, per far supplicazione nel cospetto del Signore; 038 ZEC 007 003 [e] per dire a' sacerdoti della Casa del Signor degli eserciti, ed a' profeti, in questa maniera: Piangerò io nel quinto mese, separandomi, come ho fatto già per tanti anni? 038 ZEC 007 004 E la parola del Signore mi fu [indirizzata], dicendo: 038 ZEC 007 005 Parla a tutto il popolo del paese, ed ai sacerdoti, dicendo: Quando voi avete digiunato, e pianto, nel quinto, e nel settimo [mese], lo spazio di settant'anni, avete voi pur digiunato a me? 038 ZEC 007 006 [E] quando voi mangiate, e quando bevete, non [siete] voi quelli che mangiate, e che bevete? 038 ZEC 007 007 Non [son queste] le parole che il Signore ha fatte predicare per li profeti de' tempi passati, mentre Gerusalemme era abitata, e tranquilla, insieme con le sue città d'intorno; ed era parimente abitata la parte meridionale, e la pianura? 038 ZEC 007 008 Poi la parola del Signore fu [indirizzata] a Zaccaria, dicendo: 038 ZEC 007 009 Così disse [già] il Signor degli eserciti: Fate fedel giudicio, ed usate benignità, e pietà, ciascuno inverso il suo fratello. 038 ZEC 007 010 E non oppressate la vedova, nè l'orfano, nè il forestiere nè il povero; e non macchinate nel vostro cuore male alcuno l'un contro all'altro. 038 ZEC 007 011 Ma essi ricusarono di attendere, e porsero una spalla ritrosa, ed aggravarono le loro orecchie, per non ascoltare; 038 ZEC 007 012 e rendettero il cuor loro simile ad un diamante, per non ascoltar la Legge, nè le parole che il Signor degli eserciti mandava [a dir loro] per lo suo Spirito, per lo ministerio de' profeti de' tempi passati; laonde vi è stata grande indegnazione da parte del Signor degli eserciti. 038 ZEC 007 013 Ed è avvenuto che, come quando egli chiamava, essi non ascoltarono; così, quando hanno gridato, io non [li] ho ascoltati, ha detto il Signor degli eserciti. 038 ZEC 007 014 Ed io li ho dissipati fra tutte le genti, le quali essi non conoscevano; e il paese è stato desolato dietro a loro, senza che alcuno andasse, o venisse [più] per esso; ed essi han messo il paese dilettissimo in desolazione. 038 ZEC 008 001 LA parola del Signor degli eserciti [mi] fu ancora [indirizzata], dicendo: 038 ZEC 008 002 Così ha detto il Signor degli eserciti: Io sono ingelosito di gran gelosia per amor di Sion, e sono stato geloso per essa con grande ira. 038 ZEC 008 003 Così ha detto il Signore: Io son ritornato in Sion, ed abiterò in mezzo di Gerusalemme; e Gerusalemme sarà chiamata: Città di verità, e: Monte del Signor degli eserciti, Monte santo. 038 ZEC 008 004 Così ha detto il Signor degli eserciti: Ancora vi saranno de' vecchi, e delle vecchie, che sederanno nelle piazze di Gerusalemme; e ciascuno avrà in mano il suo bastone, per la grande età. 038 ZEC 008 005 E le piazze della città saran ripiene di fanciulli, e di fanciulle, che si sollazzeranno per le piazze di essa. 038 ZEC 008 006 Così ha detto il Signor degli eserciti: Se ciò par maraviglioso al rimanente di questo popolo in que' giorni, sarà egli però impossibile appo me? dice il Signor degli eserciti. 038 ZEC 008 007 Così ha detto il Signor degli eserciti: Ecco, io salvo il mio popolo dal paese del Levante, e dal paese del Ponente; 038 ZEC 008 008 e li condurrò, ed abiteranno in mezzo di Gerusalemme, e mi saranno popolo; ed io sarò loro Dio, in verità, e in giustizia. 038 ZEC 008 009 Così ha detto il Signor degli eserciti: Sieno le vostre mani rinforzate, [o voi], che udite queste parole in questi tempi, dalla bocca de' profeti, che [sono stati] nel giorno che la Casa del Signor degli eserciti, il tempio, è stata fondata, per esser riedificata. 038 ZEC 008 010 Perciocchè, avanti questi giorni, non vi era alcun premio nè per uomini, nè per bestie e non [vi era] alcuna pace a chi andava, e veniva, per cagion del nemico; ed io mandava tutti gli uomini l'uno contro all'altro; 038 ZEC 008 011 ma ora, io non [sarà] al rimanente di questo popolo, come [sono stato] ne' tempi addietro, dice il Signor degli eserciti. 038 ZEC 008 012 Perciocchè [vi sarà] sementa di pace; la vite porterà il suo frutto, e la terra produrrà la sua rendita, e i cieli daranno la lor rugiada; ed io farò eredar tutte queste cose al rimanente di questo popolo. 038 ZEC 008 013 Ed avverrà che, come voi, o casa di Giuda, e casa d'Israele, siete stati in maledizione fra le genti, così vi salverò e sarete [in] benedizione; non temiate, sieno le vostre mani rinforzate. 038 ZEC 008 014 Perciocchè, così ha detto il Signore degli eserciti: Siccome io pensai d'affliggervi, quando i vostri padri mi provocarono a indegnazione, ha detto il Signor degli eserciti, e non me ne son pentito; 038 ZEC 008 015 così in contrario in questi tempi ho pensato di far del bene a Gerusalemme, ed alla casa di Giuda; non temiate. 038 ZEC 008 016 Queste [son] le cose che avete a fare: parlate in verità, ciascuno col suo compagno; fate giudicio di verità, e di pace, nelle vostre porte. 038 ZEC 008 017 E non macchinate nel vostro cuore male alcuno l'un contro all'altro, e non amate il giuramento falso; perciocchè tutte queste cose [son] quelle che io odio. 038 ZEC 008 018 Poi la parola del Signor degli eserciti mi fu [indirizzata], dicendo: 038 ZEC 008 019 Così ha detto il Signor degli eserciti: Il digiuno del quarto, e il digiuno del quinto, e il digiuno del settimo, e il digiuno del decimo [mese], sarà [convertito] alla casa di Giuda in letizia, ed allegrezza, e in buone feste; amate dunque la verità, e la pace. 038 ZEC 008 020 Così ha detto il Signor degli eserciti: Ancora [avverrà] che popoli, ed abitanti di molte città, verranno; 038 ZEC 008 021 e che gli abitanti d'una [città] andranno all'altra, dicendo: Andiam pure a far supplicazione al Signore, ed a ricercare il Signor degli eserciti; anch'io [vi] andrò. 038 ZEC 008 022 E gran popoli, e possenti nazioni, verranno, per cercare il Signor degli eserciti, in Gerusalemme, e per far supplicazione al Signore. 038 ZEC 008 023 Così ha detto il Signor degli eserciti: In que' tempi avverrà che dieci uomini, di tutte le lingue delle genti, prenderanno un uomo Giudeo per lo lembo [della] sua [vesta], dicendo: Noi andremo con voi; perciocchè abbiamo udito che Iddio [è] con voi. 038 ZEC 009 001 IL carico della parola del Signore contro al paese di Hadrac, e [contro a] Damasco, luogo del suo riposo: Perciocchè al Signore [si volge] l'occhio degli uomini, e di tutte le tribù d'Israele. 038 ZEC 009 002 Ed egli porrà eziandio i termini ad Hamat, [e] a Tiro, ed a Sidon; benchè [quelle città] sieno grandemente savie; 038 ZEC 009 003 e che Tiro si sia edificata una fortezza, ed abbia ammassato dell'argento, a guisa del fango delle strade. 038 ZEC 009 004 Ecco, il Signore la scaccerà, e percoterà i suoi ripari, e li getterà nel mare, ed ella sarà consumata col fuoco. 038 ZEC 009 005 Aschelon [lo] vedrà, e temerà; Gaza anch'ella, e sentirà gran doglia; come anche Ecron; perciocchè quella a cui ella riguardava sarà confusa; e il re perirà di Gaza, ed Aschelon non sarà [più] abitata. 038 ZEC 009 006 E de' bastardi abiteranno in Asdod, ed io distruggerò l'alterezza dei Filistei. 038 ZEC 009 007 E torrò il lor sangue dalla lor bocca, e le loro abbominazioni d'infra i lor denti; e ciò che sarà rimasto [apparterrà] anch'esso all'Iddio nostro, e sarà come un capo in Giuda; ma Ecron [sarà] come il Gebuseo. 038 ZEC 009 008 Ed io mi accamperò intorno alla mia Casa, [per difenderla] da esercito, da chi va e viene; e l'oppressore non passerà più a loro; perciocchè ora io [l]'ho riguardata con gli occhi miei. 038 ZEC 009 009 Festeggia grandemente, o figliuola di Sion; giubila, figliuola di Gerusalemme. Ecco, il tuo Re, giusto, e Salvatore, umile, e montato sopra un asino, anzi sopra un puledro d'infra le asine, verrà a te. 038 ZEC 009 010 Ed io sterminerò di Efraim i carri, e di Gerusalemme i cavalli; e gli archi di guerra saran distrutti; e [quel Re] parlerà di pace alle nazioni; e la sua signoria [sarà] da un mare all'altro, e dal Fiume fino agli estremi termini della terra. 038 ZEC 009 011 Quant'è a te, ancora, [o Sion], per lo sangue del tuo patto, io ho messi in libertà i tuoi prigioni fuor della fossa, ove non [era] acqua alcuna. 038 ZEC 009 012 Ritornate alla fortezza, o prigioni di speranza; ancor oggi ti annunzio che io ti renderò [de' beni] al doppio. 038 ZEC 009 013 Perciocchè io mi ho teso Giuda, [come] un arco; io ho impugnato Efraim a piena mano, ed ho destati i tuoi figliuoli, o Sion, contro a' tuoi figliuoli, o Iavan; e ti ho renduta simile alla spada di un [uomo] prode. 038 ZEC 009 014 E il Signore apparirà di sopra a loro, e le sue saette saranno tratte, a guisa di folgori; e il Signore Iddio sonerà con la tromba, e camminerà co' turbini dell'Austro. 038 ZEC 009 015 Il Signor degli eserciti sarà lor protettore; ed essi mangeranno, e ribatteranno le pietre delle frombole; e berranno, [e] romoreggeranno, come [per] lo vino; e saran ripieni, come il bacino, come i canti dell'altare. 038 ZEC 009 016 E il Signore Iddio loro li salverà in quel giorno, come la greggia del suo popolo; perciocchè pietre coronate saran rizzate per insegne sopra la sua terra. 038 ZEC 009 017 Perciocchè quanta [sarà] la sua bontà? e quanta la sua bellezza? il frumento farà crescere e fiorire i giovani, e il mosto le fanciulle. 038 ZEC 010 001 DOMANDATE al Signore la pioggia nel tempo della stagione della ricolta; il Signore manderà lampi, e darà loro nembi di pioggia, [ed] a ciascuno dell'erba nel [suo] campo. 038 ZEC 010 002 Conciossiachè gl'idoli abbian detta menzogna, e gl'indovini abbian vedute [visioni di] falsità, e i sognatori abbian detta vanità, [ed] abbian date vane consolazioni; perciò [il popolo] se n'è andato qua e là, a guisa di pecore, ed è stato oppressato; perciocchè non [vi era] alcun pastore. 038 ZEC 010 003 La mia ira si è accesa contro a quei pastori, ed io ho fatta punizione sopra i becchi. Dopo che il Signor degli eserciti ha visitata la sua mandra, la casa di Giuda, egli li ha fatti essere come il suo cavallo di gloria, nella guerra. 038 ZEC 010 004 Da lui [è] il cantone, da lui il chiodo, da lui l'arco della guerra; da lui parimente procede ogni oppressore. 038 ZEC 010 005 E saranno simili ad [uomini] prodi, calpestanti nella battaglia [i nemici, come] il fango delle strade; e combatteranno, perciocchè il Signore [sarà] con loro; e quelli che saran montati sopra cavalli saranno confusi. 038 ZEC 010 006 Ed io fortificherò la casa di Giuda, e salverò la casa di Giuseppe, e li ricondurrò in casa loro; perciocchè io avrò pietà di loro; e saranno come se io non li avessi mai scacciati lontano; perciocchè io [sono] il Signore Iddio loro, e li esaudirò. 038 ZEC 010 007 E que' di Efraim saranno come un [uomo] prode, e il cuor loro si rallegrerà, come [per] lo vino; e i lor figliuoli [lo] vedranno, e si rallegreranno; il cuor loro festeggerà nel Signore. 038 ZEC 010 008 Io fischierò loro, e li raccoglierò, quando li avrò riscattati; e moltiplicheranno, come [già] moltiplicarono. 038 ZEC 010 009 E dopo che io li avrò seminati fra i popoli, si ricorderanno di me in paesi lontani; e viveranno co' lor figliuoli, e se ne ritorneranno. 038 ZEC 010 010 Ed io li ricondurrò dal paese di Egitto, e li raccoglierò di Assiria, e li menerò nel paese di Galaad, e nel Libano; e quello non basterà loro. 038 ZEC 010 011 Ed egli passerà per lo stretto del mare, e percoterà le onde nel mare, e tutte le profondità del fiume saran seccate; e l'alterezza di Assur sarà abbattuta, e lo scettro di Egitto sarà tolto via. 038 ZEC 010 012 Ed io lo fortificherò nel Signore, ed essi cammineranno nel suo Nome, dice il Signore. 038 ZEC 011 001 APRI, o Libano, le tue porte, e il fuoco consumerà i tuoi cedri. 038 ZEC 011 002 Urlate, abeti; perciocchè i cedri son caduti, e gli [alberi] nobili sono stati guasti; urlate, querce di Basan; perciocchè la selva chiusa è stata abbattuta. 038 ZEC 011 003 [Vi è] un grido d'urlo de' pastori, perciocchè la lor gloria è stata guasta; [vi è] un grido di ruggito de' leoncelli, perciocchè l'altezza del Giordano è stata guasta. 038 ZEC 011 004 Così ha detto il Signore Iddio mio: Pastura le pecore esposte ad uccisione; 038 ZEC 011 005 i cui comperatori le uccidono, e non ne son tenuti colpevoli; ed i cui venditori dicono: Benedetto [sia] il Signore; io son pure arricchito; ed i cui pastori non le risparmiano punto. 038 ZEC 011 006 Perciocchè io non risparmierò più gli abitanti del paese, dice il Signore; anzi ecco, io farò cader gli uomini nelle mani l'un dell'altro, e nelle mani del loro re; ed essi metteranno il paese in conquasso, ed io non [li] riscoterò dalle lor mani. 038 ZEC 011 007 Io adunque pasturai le pecore esposte ad uccisione, [che son] veramente le più povere della greggia; e mi presi due verghe; all'una posi nome: Piacevolezza, e all'altra posi nome: Vincoli; e pasturai la greggia. 038 ZEC 011 008 Ed io sterminai tre pastori in un mese; ma l'anima mia si accorò per essi, ed anche l'anima loro mi ebbe a sdegno. 038 ZEC 011 009 Ed io dissi: Io non vi pasturerò [più]; quella che muore muoia, quella che perisce perisca, e quelle che rimangono mangino la carne l'una dell'altra. 038 ZEC 011 010 Ed io presi la mia verga, [detta] Piacevolezza, e la spezzai; annullando il mio patto, che io avea fatto con tutti i popoli. 038 ZEC 011 011 E quello fu annullato in quel giorno, e i poveri d'infra la greggia che mi osservavano conobbero che ciò [era] parola del Signore. 038 ZEC 011 012 Ed io dissi loro: Se così vi piace, datemi il mio premio; se no, rimanetevene. Ed essi mi pesarono trenta [sicli] d'argento per lo mio premio. 038 ZEC 011 013 E il Signore mi disse: Gettali via, [perchè sien dati] ad un vasellaio; [quest'è] il prezzo onorevole, nel quale io sono stato da loro apprezzato. Io presi adunque i trenta [sicli] d'argento, e li gettai nella Casa del Signore, [per esser dati] ad un vasellaio. 038 ZEC 011 014 Poi ruppi la mia seconda verga, [detta] Vincoli, rompendo la fratellanza fra Giuda ed Israele. 038 ZEC 011 015 E il Signore mi disse: Prenditi ancora gli arnesi d'un pazzo pastore. 038 ZEC 011 016 Perciocchè, ecco, io farò sorgere nel paese un pastore, il qual non avrà cura delle [pecore] che periranno; egli non cercherà le disperse, e non risanerà le fiaccate, e non sostenterà quelle che stanno ancora in piè; anzi mangerà la carne delle grasse, e schianterà loro le unghie. 038 ZEC 011 017 Guia al pastore da nulla, che abbandona la greggia; la spada soprasta al suo braccio, ed al suo occhio destro; il suo braccio si seccherà del tutto, ed il suo occhio destro sarà del tutto oscurato. 038 ZEC 012 001 IL carico della parola del Signore intorno ad Israele. Il Signore che ha stesi i cieli, ed ha fondata la terra; e che forma lo spirito dell'uomo dentro di esso; dice: 038 ZEC 012 002 Ecco, io farò che Gerusalemme sarà una coppa di stordimento a tutti i popoli d'intorno; eziandio, quando avran posto l'assedio a Gerusalemme, facendo guerra contro a Giuda. 038 ZEC 012 003 E avverrà in quel giorno che io farò che Gerusalemme sarà una pietra pesante a tutti i popoli; tutti coloro che se la caricheranno addosso saran del tutto lacerati. E tutte le nazioni della terra si raduneranno contro a lei. 038 ZEC 012 004 [Ma] in quel giorno, dice il Signore, io percoterò tutti i cavalli di smarrimento, e i lor cavalcatori di smania; ed aprirò i miei occhi sopra la casa di Giuda, e percoterò di cecità tutti i cavalli de' popoli. 038 ZEC 012 005 Ed i capi di Giuda diranno nel cuor loro: Oh! sienmi fortificati gli abitanti di Gerusalemme, nel Signor degli eserciti, loro Dio. 038 ZEC 012 006 In quel giorno farò che i capi di Giuda saranno come un focolare fra delle legne, e come una fiaccola accesa fra delle mannelle di biade; e consumeranno a destra, ed a sinistra, tutti i popoli d'intorno; e Gerusalemme sarà ancora abitata nel luogo suo, in Gerusalemme. 038 ZEC 012 007 E il Signore salverà imprima i tabernacoli di Giuda; acciocchè la gloria della casa di Davide, e la gloria degli abitanti di Gerusalemme, non s'innalzi sopra Giuda. 038 ZEC 012 008 In quel giorno il Signore sarà protettore degli abitanti di Gerusalemme; e colui d'infra loro che vacillerà sarà in quel giorno simile a Davide; e la casa di Davide [sarà] come un Dio, come un Angelo del Signore, davanti a loro. 038 ZEC 012 009 Ed avverrà in quel giorno che io cercherò tutte le nazioni che verranno contro a Gerusalemme, per distrugger[le]. 038 ZEC 012 010 E spanderò sopra la casa di Davide, e sopra gli abitanti di Gerusalemme, lo Spirito di grazia, e di supplicazioni; e riguarderanno a me che avranno trafitto; e ne faran cordoglio, simile al cordoglio [che si fa] per lo figliuolo unico; e ne saranno in amaritudine, come per un primogenito. 038 ZEC 012 011 In quel giorno vi sarà un gran cordoglio in Gerusalemme, quale è il cordoglio di Hada-rimmon, nella campagna di Meghiddon. 038 ZEC 012 012 E il paese farà cordoglio, ciascuna nazione a parte; la nazione della casa di Davide a parte, e le lor mogli a parte; la nazione della casa di Natan a parte, e le lor mogli a parte; 038 ZEC 012 013 la nazione della casa di Levi a parte, e le lor mogli a parte; la nazione della casa di Simi a parte, e le lor mogli a parte; 038 ZEC 012 014 tutte le nazioni rimaste ciascuna a parte, e le lor mogli a parte. 038 ZEC 013 001 In quel giorno vi sarà una fonte aperta alla casa di Davide, ed agli abitanti di Gerusalemme, per lo peccato, e per l'immondizia. 038 ZEC 013 002 Ed avverrà in quel giorno, dice il Signor degli eserciti, che io sterminerò i nomi degl'idoli dal paese, ed essi non saran più ricordati; ed ancora torrò via dal paese i profeti, e lo spirito immondo. 038 ZEC 013 003 E avverrà che quando alcuno profetizzerà ancora, suo padre, e sua madre, che l'avran generato, gli diranno: Tu non viverai; conciossiachè tu abbi proferita menzogna nel Nome del Signore; e suo padre, e sua madre, che l'avran generato, lo trafiggeranno, mentre egli profetizzerà. 038 ZEC 013 004 Ed avverrà in quel giorno, che i profeti saran confusi, ciascuno della visione ch'egli avrà proposta, quando egli profetizzava; e non si vestiranno più d'ammanto velloso, per mentire. 038 ZEC 013 005 E [ciascun di loro] dirà: Io non [son] profeta, io [son] lavorator di terra; perciocchè altri mi ha fatto andar dietro al bestiame fin dalla mia giovanezza. 038 ZEC 013 006 E gli si dirà: Che [voglion dire] quelle ferite, che tu hai in mezzo delle mani? Ed egli dirà: [Son] quelle che mi sono state date nella casa de' miei amici. 038 ZEC 013 007 O SPADA, destati contro al mio Pastore, contro all'uomo [che è] mio prossimo, dice il Signor degli eserciti; percuoti il Pastore, e le pecore saran disperse; ma pure io volgerò la mia mano sopra i piccoli. 038 ZEC 013 008 Ed avverrà in tutta la terra, dice il Signore, che le due parti ne saranno sterminate, [e] morranno; e la terza dimorerà [sol] di resto in esse. 038 ZEC 013 009 E ancora metterò quella terza nel fuoco, e nel cimento, come si mette l'argento; e li proverò, come si prova l'oro; essi invocheranno il mio Nome, ed io risponderò loro, e dirò: Essi [sono] mio popolo; e ciascun di loro dirà: Il Signore [è] l'Iddio mio. 038 ZEC 014 001 Ecco, un giorno viene, [mandato] dal Signore, nel quale le tue spoglie saranno spartite nel mezzo di te, [o Gerusalemme]. 038 ZEC 014 002 Ed io adunerò tutte le nazioni contro a Gerusalemme in battaglia, e la città sarà presa, e le case saranno predate, e le donne sforzate; e la metà della città andrà in cattività; ma il rimanente del popolo non sarà sterminato dalla città. 038 ZEC 014 003 Poi il Signore uscirà, e combatterà contro alle nazioni, come nel giorno che egli combattè, nel giorno della battaglia. 038 ZEC 014 004 E i suoi piedi si fermeranno in quel giorno sopra il monte degli Ulivi, che [è] dirincontro a Gerusalemme, dal Levante; e il monte degli Ulivi sarà fesso per la metà, dal Levante al Ponente; [e vi si farà] una grandissima valle; e la metà del monte si ritrarrà verso il Settentrione, e l'[altra] sua metà verso il Mezzodì. 038 ZEC 014 005 E voi fuggirete nella valle de' miei monti; perciocchè la valle di que' monti giungerà fino ad Asal; e fuggirete come fuggiste per lo tremoto a' dì di Uzzia, re di Giuda; e il Signore Iddio mio verrà; [e] tutti i santi [saranno] teco. 038 ZEC 014 006 Ed avverrà in quel giorno che la luce non sarà serenità e caligine. 038 ZEC 014 007 E vi sarà un giorno unico, [che] è conosciuto al Signore, [che] non [sarà composto di] giorno, e [di] notte; ed al tempo della sera vi sarà luce. 038 ZEC 014 008 E in quel giorno avverrà che delle acque vive usciranno di Gerusalemme; la metà delle quali trarrà verso il mare orientale, e l'[altra] metà verso il mare occidentale; [e quelle] dureranno state, e verno. 038 ZEC 014 009 E il Signore sarà re sopra tutta la terra. In quel giorno non [vi sarà altri] che il Signore, e il Nome del Signore. 038 ZEC 014 010 Tutto il paese sarà mutato in una pianura, da Gheba fino a Rimmon, [che è] dal Mezzodì di Gerusalemme; e [Gerusalemme] sarà esaltata, ed abitata nel luogo suo, dalla porta di Beniamino fino al luogo della prima porta, [e] fino alla porta de' cantoni; e [dal]la torre di Hananeel fino a' torcoli del re. 038 ZEC 014 011 E si abiterà in essa, e non vi sarà più distruzione a modo d'interdetto; e Gerusalemme sarà abitata in sicurtà. 038 ZEC 014 012 E questa sarà la piaga, della quale il Signore percoterà tutti i popoli che avran guerreggiato contro a Gerusalemme: egli farà struggere la loro carne, mentre se ne stanno in piedi; i loro occhi eziandio si struggeranno ne' lor bucchi, e la loro lingua si struggerà loro in bocca. 038 ZEC 014 013 E avverrà, in quel giorno, che il fracasso del Signore sarà grande fra loro; e ciascun di loro prenderà la mano del suo compagno, e metterà la mano sopra la mano del suo compagno. 038 ZEC 014 014 Giuda eziandio guerreggerà contro a Gerusalemme; e le ricchezze di tutte le nazioni saran radunate d'ogn'intorno: oro, ed argento, e vestimenti, in grandissima quantità. 038 ZEC 014 015 La piaga ancora de' cavalli, de' muli, de' cammelli, e degli asini, e di tutte le bestie, che saranno in quegli accampamenti, [sarà] come quella. 038 ZEC 014 016 Ed avverrà che tutti quelli che saran rimasti di tutte le nazioni, che saran venute contro a Gerusalemme, saliranno d'anno in anno, per adorare il Re, il Signor degli eserciti; e per celebrar la festa de' tabernacoli. 038 ZEC 014 017 Ed avverrà che se alcuni delle nazioni della terra non salgono in Gerusalemme, per adorare il Re, il Signor degli eserciti, e' non caderà sopra loro alcuna pioggia. 038 ZEC 014 018 E se la nazione di Egitto non [vi] sale, e non [vi] viene, eziandio sopra loro non [caderà alcuna pioggia]; vi sarà la piaga, della quale il Signore percoterà le nazioni che non saranno salite per celebrar la festa de' tabernacoli. 038 ZEC 014 019 Tal sarà [la punizione del] peccato di Egitto, e [la punizione del] peccato di tutte le nazioni, che non saliranno per celebrar la festa de' tabernacoli. 038 ZEC 014 020 In quel giorno vi sarà sopra le borchie de' cavalli: SANTITÀ AL SIGNORE; e le caldaie nella Casa del Signore saranno come i bacini davanti all'altare. 038 ZEC 014 021 Ed ogni caldaia, in Gerusalemme, e in Giuda, sarà consacrata al Signor degli eserciti; e tutti quelli che sacrificheranno verranno, e prenderanno di quelle [caldaie], e coceranno in esse; e non vi sarà più Cananeo alcuno nella Casa del Signore degli eserciti, in quel giorno. # # BOOK 039 MAL Malachi Malachia 039 MAL 001 001 Il carico della parola del Signore, [indirizzata] ad Israele, per Malachia. 039 MAL 001 002 IO vi ho amati, ha detto il Signore. E voi avete detto: In che ci hai amati? Non [era] Esaù fratello di Giacobbe? dice il Signore. Or io ho amato Giacobbe; 039 MAL 001 003 ed ho odiato Esaù, ed ho messi i suoi monti in desolazione, ed [ho abbandonata] la sua eredità agli sciacalli del deserto. 039 MAL 001 004 Se pure Edom dice: Noi siamo impoveriti, ma torneremo a edificare i luoghi deserti; coseì ha detto il Signor degli eserciti: Essi edificheranno, ma io distruggerò; e saranno chiamati: Contrada d'empietà; e: Popolo contro al quale il Signore è indegnato in perpetuo. 039 MAL 001 005 E gli occhi vostri [lo] vedranno, e voi direte: Il Signore sia magnificato dalla contrada d'Israele. 039 MAL 001 006 Il figliuolo deve onorare il padre, e il servitore il suo signore; se dunque io [son] Padre, ov'[è] il mio onore? e se [son] Signore, ov'[è] il mio timore? ha detto il Signor degli eserciti a voi, o sacerdoti che sprezzate il mio Nome. E pur dite: In che abbiamo noi sprezzato il tuo Nome? 039 MAL 001 007 Voi offerite sul mio altare del cibo contaminato. E pur dite: In che ti abbiamo noi contaminato? In ciò, che voi dite: La mensa del Signore è spregevole. 039 MAL 001 008 E quando adducete un [animale] cieco, per sacrificar[lo], non [vi è] male alcuno? parimente, quando adducete un [animale] zoppo, o infermo, non [vi è] male alcuno? presentalo pure al tuo governatore; te ne saprà egli grado, o gli sarai tu accettevole? ha detto il Signor degli eserciti. 039 MAL 001 009 Ora dunque, supplicate pure a Dio, ch'egli abbia pietà di noi; questo essendo prodeduto dalle vostre mani, sarebbegli alcun di voi accettevole? ha detto il Signor degli eserciti. 039 MAL 001 010 Chi [è] eziandio d'infra voi colui che serri le porte? E pur voi non accendete il fuoco sopra il mio altare per nulla. Io non vi gradisco, ha detto il Signor degli eserciti; e non accetterò alcuna offerta dalle vostre mani. 039 MAL 001 011 Ma dal sol levante fino al ponente, il mio Nome [sarà] grande fra le genti; e in ogni luogo si offerirà al mio Nome profumo, ed offerta pura; perciocchè il mio Nome [sarà] grande fra le genti, ha detto il Signor degli eserciti. 039 MAL 001 012 Ma quant'è a voi, voi lo profanate, dicendo: La mensa del Signore è contaminata; e quant'è alla sua rendita, il suo cibo [è] spregevole. 039 MAL 001 013 Voi avete eziandio detto: Ecco, [quanta] fatica! E pure a lui avete dato l'affanno, ha detto il Signor degli eserciti; mentre adducete [animali] rapiti, e zoppi, ed infermi; e [li] adducete [per] offerta, li gradirei io dalla vostra mano? ha detto il Signore. 039 MAL 001 014 Or maledetto [sia] il frodolente, il quale, avendo nella sua mandra un maschio, vota, e sacrifica al Signore un [animale] difettoso; conciossiachè io [sia] il gran Re, ha detto il Signor degli eserciti; e il mio Nome [sia] tremendo fra le genti. 039 MAL 002 001 Or dunque, o sacerdoti, a voi [s'indirizza] questo comandamento: 039 MAL 002 002 Se voi non ubbidite, e non vi mettete in cuore di dar gloria al mio Nome, ha detto il Signor degli eserciti, io manderò contro a voi la maledizione, e maledirò le vostre benedizioni; ed anche, [già] le ho maledette, perciocchè voi non vi mettete [questo] in cuore. 039 MAL 002 003 Ecco, io sgriderò le vostre sementi, e verserò dello sterco sopra le vostre facce, lo sterco delle vostre feste; e sarete portati via nel [luogo di] quello. 039 MAL 002 004 E voi conoscerete che io vi avea mandato questo comandamento, acciocchè il mio patto fosse con Levi, ha detto il Signor degli eserciti. 039 MAL 002 005 Il mio patto fu [già] con lui, di vita, e di pace; e gli diedi quelle cose, [per] lo timore del quale egli mi temette; e [perciocchè] egli ebbe spavento del mio Nome. 039 MAL 002 006 La Legge della verità fu nella sua bocca, e non si trovò alcuna iniquità nelle sue labbra; egli camminò meco in pace, e in dirittura, e convertì molti dall'iniquità. 039 MAL 002 007 Conciossiachè le labbra del sacerdote abbiano a conservar la scienza, e si abbia da cercar la Legge dalla sua bocca; percicochè egli è l'Angelo del Signor degli eserciti. 039 MAL 002 008 Ma voi vi siete stornati dalla via, voi ne avete fatti intoppar molti nella Legge, voi avete violato il patto di Levi, ha detto il Signor degli eserciti. 039 MAL 002 009 Laonde altresì vi ho resi vili, ed abbietti appo tutto il popolo; siccome voi non osservate le mie vie, ed avete riguardo alla qualità delle persone [spiegando] la Legge. 039 MAL 002 010 NON abbiam noi tutti uno stesso Padre? non ci ha uno stesso Dio creati? perchè usa dislealtà l'uno inverso l'altro, violando il patto de' nostri padri? 039 MAL 002 011 Giuda ha usata dislealtà; ed abominazione è stata commessa in Israele ed in Gerusalemme; conciossiachè Giuda abbia profanata la santità del Signore che [l]'ha amato, ed abbia sposate delle figliuole di dii stranieri. 039 MAL 002 012 Il Signore sterminerà da' tabernacoli di Giuda, l'uomo che avrà ciò fatto, colui che veglia, e colui che canta, e colui che presenta offerte al Signor degli eserciti. 039 MAL 002 013 E in secondo luogo voi fate questo: Voi coprite di lagrime, di pianto, e di strida, l'altar del Signore, talchè egli non riguarda più alle offerte, e non riceva [più] dalle vostre mani cosa alcuna a grado. 039 MAL 002 014 E pur dite: Perchè? Perciocchè il Signore è stato testimonio fra te, e la moglie della tua giovanezza, inverso la quale tu usi dislealtà; benchè ella [sia] tua consorte, e la moglie del tuo patto. 039 MAL 002 015 Or non fece egli un [sol uomo]? e pure egli avea abbondanza di spirito; e che [vuol dir] quell'un [solo?] Egli cercava una progenie di Dio. Guardatevi adunque sopra lo spirito vostro, che [niun di voi] usi dislealtà inverso la moglie della sua giovanezza. 039 MAL 002 016 Che se pur [l]'odia, rimandi[la], ha detto il Signore Iddio d'Israele; e copra la violenza col suo vestimento, ha detto il Signor degli eserciti. Guardatevi adunque sopra lo spirito vostro, che non usiate dislealtà. 039 MAL 002 017 VOI avete travagliato il Signore con le vostre parole; e pur dite: In che [l]'abbiamo travagliato? In ciò che voi dite: Chiunque fa male piace al Signore, ed egli prende diletto in tali; ovvero: Ov'[è] l'Iddio del giudicio? 039 MAL 003 001 Ecco, io mando il mio Angelo, ed egli acconcerà la via davanti a me; e subito il Signore, il qual voi cercate, e l'Angelo del Patto, il qual voi desiderate, verrà nel suo tempio; ecco, egli viene, ha detto il Signor degli eserciti. 039 MAL 003 002 E chi sosterrà il giorno della sua venuta? e chi durerà, quando egli apparirà? perciocchè egli [è] come il fuoco di chi fonde [i metalli], e come l'erba de' purgatori di panni. 039 MAL 003 003 Ed egli sederà, struggendo, e purgando l'argento; e netterà i figliuoli di Levi, e li affinerà a guisa dell'oro, e dell'argento; ed essi offeriranno al Signore offerte in giustizia. 039 MAL 003 004 E l'offerta di Giuda, e di Gerusalemme, sarà piacevole al Signore, come a' dì antichi, e come negli anni di prima. 039 MAL 003 005 Ed io mi accosterò a voi in giudicio; e sarò testimonio pronto contro agl'incantatori, e contro agli adulteri, e contro a quelli che giurano falsamente, e contro a quelli che fraudano il mercenario della sua mercede; ed oppressano la vedova, e l'orfano; e pervertono il [diritto del] forestiere, e non mi temono, ha detto il Signor degli eserciti. 039 MAL 003 006 Perciocchè io [sono] il Signore [che] non mi muto, voi, figliuoli di Giacobbe, non siete stati consumati. 039 MAL 003 007 FIN dal tempo de' vostri padri, voi vi siete stornati da' miei statuti, e non [li] avete osservati. Convertitevi a me, ed io mi rivolgerò a voi, ha detto il Signor degli eserciti. E pur voi dite: In che ci convertiremo? 039 MAL 003 008 L'uomo deve egli rubare Iddio, che voi mi rubate? E pur dite: In che ti abbiam noi rubato? Nelle decime, e nelle offerte. 039 MAL 003 009 Voi [sarete] maledetti di maledizione, perciocchè mi rubate, o nazione tutta quanta. 039 MAL 003 010 Portate tutte le decime nelle conserve, e siavi del cibo nella mia Casa; e fin da ora provatemi in questo, ha detto il Signor degli eserciti, se io non vi apro le cateratte del cielo, e non vi verso tanta benedizione che non le basterete. 039 MAL 003 011 Io sgriderò, olte a ciò, per amor vostro, [le bestie] divoranti, ed esse non guasteranno [più] i frutti della terra, e le vostre viti non isperderanno [più] ne' campi, ha detto il Signor degli eserciti. 039 MAL 003 012 E tutte le genti vi predicheranno beati; perciocchè voi sarete un paese di diletto, ha detto il Signor degli eserciti. 039 MAL 003 013 Voi avete usate parole dure contro a me, ha detto il Signore. E pur dite: Che abbiamo noi detto contro a te? 039 MAL 003 014 Voi avete detto: In vano si serve a Dio; e che abbiamo noi guadagnato, mentre abbiamo osservato ciò ch'egli ha comandato che si osservi, e mentre siam camminati [vestiti] a bruno, per lo Signor degli eserciti? 039 MAL 003 015 Or dunque noi reputiamo beati i superbi; benchè operino empiamente, pur sono edificati; benchè tentino il Signore, pur sono scampati. 039 MAL 003 016 Allora coloro che temono il Signore han parlato l'uno all'altro, e il Signore è stato attento, e [l]'ha udito; ed un libro di memoria è stato scritto nel suo cospetto, per coloro che temono il Signore, e che pensano al suo Nome. 039 MAL 003 017 E quelli mi saranno, ha detto il Signor degli eserciti, nel giorno che io opererò, un tesoro riposto; ed io li risparmierò, come un uomo risparmia il suo figliuolo che lo serve. 039 MAL 003 018 E se pur voi vi convertite, voi vedrete [qual differenza vi è] tra il giusto e l'empio; tra colui che serve Iddio, e colui che non lo serve. 039 MAL 004 001 Perciocchè, ecco, quel giorno viene, ardente come un forno; e tutti i superbi, e chiunque opera empiamente, saran [come] stoppia; e il giorno che viene li divamperà, ha detto il Signor degli eserciti; talchè non lascerà loro nè radice, nè ramo. 039 MAL 004 002 Ma a voi, che temete il mio Nome, si leverà il Sole della giustizia, e guarigione [sarà] nelle sue ale; e voi uscirete, e saltellerete a guisa di vitelli di stia. 039 MAL 004 003 E calpesterete gli empi; perciocchè saran [come] cenere sotto la pianta de' vostri piedi, nel giorno che io opererò, ha detto il Signor degli eserciti. 039 MAL 004 004 Ricordatevi della Legge di Mosè, mio servitore; al quale io ordinai, in Horeb, statuti e leggi, per tutto Israele. 039 MAL 004 005 Ecco, io vi mando il profeta Elia, avanti che venga quel grande e spaventevole giorno del Signore. 039 MAL 004 006 Ed egli convertirà il cuor de' padri a' figliuoli, e il cuor de' figliuoli a' lor padri; che talora io non venga, e non percuota la terra di sterminio a modo d'interdetto. # # BOOK 040 MAT Matthew Matteo 040 MAT 001 001 LIBRO della generazione di Gesù Cristo, figliuolo di Davide, figliuolo di Abrahamo. 040 MAT 001 002 Abrahamo generò Isacco; ed Isacco generò Giacobbe; e Giacobbe generò Giuda, ed i suoi fratelli. 040 MAT 001 003 E Giuda generò Fares, e Zara, di Tamar; e Fares generò Esrom; ed Esrom generò Aram. 040 MAT 001 004 Ed Aram generò Aminadab; ed Aminadab generò Naasson; e Naasson generò Salmon. 040 MAT 001 005 E Salmon generò Booz, di Rahab; e Booz generò Obed, di Rut; ed Obed generò Iesse. 040 MAT 001 006 E Iesse generò il re Davide. E il re Davide generò Salomone, di quella [ch'era stata] di Uria. 040 MAT 001 007 E Salomone generò Roboamo; e Roboamo generò Abia; ed Abia generò Asa. 040 MAT 001 008 Ed Asa generò Giosafat; e Giosafat generò Gioram; e Gioram generò Hozia. 040 MAT 001 009 E Hozia generò Ioatam; e Ioatam generò Achaz; ed Achaz generò Ezechia. 040 MAT 001 010 Ed Ezechia generò Manasse; e Manasse generò Amon; ed Amon generò Giosia. 040 MAT 001 011 E Giosia generò Ieconia, e i suoi fratelli [che furono] al [tempo del]la cattività di Babilonia. 040 MAT 001 012 E, dopo la cattività di Babilonia, Ieconia generò Salatiel; e Salatiel generò Zorobabel. 040 MAT 001 013 E Zorobabel generò Abiud; ed Abiud generò Eliachim; ed Eliachim generò Azor. 040 MAT 001 014 Ed Azor generò Sadoc; e Sadoc generò Achim; ed Achim generò Eliud. 040 MAT 001 015 Ed Eliud generò Eleazaro; ed Eleazaro generò Mattan; e Mattan generò Giacobbe. 040 MAT 001 016 E Giacobbe generò Giuseppe, marito di Maria, della quale è nato Gesù, che è nominato Cristo. 040 MAT 001 017 Così tutte le generazioni, da Abrahamo fino a Davide, [son] quattordici generazioni; e da Davide fino alla cattività di Babilonia, altresì quattordici; e dalla cattività di Babilonia fino a Cristo, altresì quattordici. 040 MAT 001 018 OR la natività di Gesù Cristo avvenne in questo modo. Maria, sua madre, essendo stata sposata a Giuseppe, avanti che fossero venuti a stare insieme si trovò gravida; [il che era] dello Spirito Santo. 040 MAT 001 019 E Giuseppe, suo marito, essendo [uomo] giusto, e non volendola pubblicamente infamare, voleva occultamente lasciarla. 040 MAT 001 020 Ma, avendo queste cose nell'animo, ecco, un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: Giuseppe, figliuol di Davide, non temere di ricever Maria, tua moglie; perciocchè, ciò che in essa è generato è dello Spirito Santo. 040 MAT 001 021 Ed ella partorirà un figliuolo, e tu gli porrai nome Gesù; perciocchè egli salverà il suo popolo da' lor peccati. 040 MAT 001 022 Or tutto ciò avvenne, acciocchè si adempiesse quello ch'era stato detto dal Signore, per lo profeta, dicendo: 040 MAT 001 023 Ecco, la Vergine sarà gravida, e partorirà un figliuolo, il qual sarà chiamato Emmanuele; il che, interpretato, vuol dire: Dio con noi. 040 MAT 001 024 E Giuseppe, destatosi dal sonno, fece secondo che l'angelo del Signore gli avea comandato, e ricevette la sua moglie. 040 MAT 001 025 Ma egli non la conobbe, finchè ebbe partorito il suo figliuol primogenito. Ed ella gli pose nome Gesù. 040 MAT 002 001 ORA, essendo Gesù nato in Betleem di Giudea, a' dì del re Erode, ecco, de' magi d'Oriente arrivarono in Gerusalemme, dicendo: 040 MAT 002 002 Dov'è il Re de' Giudei, che è nato? Poichè noi abbiamo veduta la sua stella in Oriente, e siam venuti per adorarlo. 040 MAT 002 003 E il re Erode, udito [questo], fu turbato, e tutta Gerusalemme con lui. 040 MAT 002 004 Ed egli, raunati tutti i principali sacerdoti, e gli scribi del popolo, s'informò da loro dove il Cristo dovea nascere. 040 MAT 002 005 Ed essi gli dissero: In Betleem di Giudea; perciocchè così è scritto per lo profeta: 040 MAT 002 006 E tu, Betleem, terra di Giuda, non sei punto la minima fra i capi di Giuda; perciocchè di te uscirà un Capo, il qual pascerà il mio popolo Israele. 040 MAT 002 007 Allora Erode, chiamati di nascosto i magi, domandò loro del tempo appunto, che la stella era apparita. 040 MAT 002 008 E, mandandoli in Betleem, disse [loro: ] Andate, e domandate diligentemente del fanciullino; e quando l'avrete trovato, rapportatemelo, acciocchè ancora io venga, e l'adori. 040 MAT 002 009 Ed essi, udito il re, andarono; ed ecco, la stella che aveano veduta in Oriente, andava dinanzi a loro, finchè giunta di sopra al luogo dov'era il fanciullino, vi si fermò. 040 MAT 002 010 Ed essi, veduta la stella, si rallegrarono di grandissima allegrezza. 040 MAT 002 011 Ed entrati nella casa, trovarono il fanciullino, con Maria, sua madre; e gettatisi [in terra], adorarono quello; ed aperti i lor tesori, gli offerirono doni: oro, incenso, e mirra. 040 MAT 002 012 Ed avendo avuta una rivelazione divina in sogno, di non tornare ad Erode, per un'altra strada si ridussero nel lor paese. 040 MAT 002 013 ORA, dopo che si furono dipartiti, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe, dicendo: Destati, e prendi il fanciullino, e sua madre, e fuggi in Egitto, e sta' quivi finch'io non tel dica; perciocchè Erode cercherà il fanciullino, per farlo morire. 040 MAT 002 014 Egli adunque, destatosi, prese il fanciullino, e sua madre, di notte, e si ritrasse in Egitto. 040 MAT 002 015 E stette quivi fino alla morte di Erode; acciocchè si adempiesse quello che fu detto dal Signore per lo profeta, dicendo: Io ho chiamato il mio figliuolo fuori di Egitto. 040 MAT 002 016 Allora Erode, veggendosi beffato dai magi, si adirò gravemente, e mandò a fare uccidere tutti i fanciulli che [erano] in Betleem, ed in tutti i suoi confini, d'età da due anni in giù, secondo il tempo, del quale egli si era diligentemente informato da' magi. 040 MAT 002 017 Allora si adempiè quello che fu detto dal profeta Geremia, dicendo: 040 MAT 002 018 Un grido è stato udito in Rama, un lamento, un pianto, ed un gran rammarichìo; Rachele piange i suoi figliuoli, e non è voluta esser consolata, perciocchè non son [più]. 040 MAT 002 019 ORA, dopo che Erode fu morto, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe, in Egitto, dicendo: 040 MAT 002 020 Destati, e prendi il fanciullino, e sua madre, e vattene nel paese d'Israele; perciocchè coloro che cercavano la vita del fanciullino son morti. 040 MAT 002 021 Ed egli, destatosi, prese il fanciullino, e sua madre, e venne nel paese d'Israele. 040 MAT 002 022 Ma, avendo udito che Archelao regnava in Giudea, in luogo di Erode, suo padre, temette di andar là; ed avendo avuta una rivelazione divina in sogno, si ritrasse nelle parti della Galilea. 040 MAT 002 023 Ed essendo venuto là, abitò in una città detta Nazaret, acciocchè si adempiesse quello che fu detto da' profeti, ch'egli sarebbe chiamato Nazareo. 040 MAT 003 001 OR in que' giorni venne Giovanni Battista, predicando nel deserto della Giudea, e dicendo: 040 MAT 003 002 Ravvedetevi, perciocchè il regno de' cieli è vicino. 040 MAT 003 003 Perciocchè questo [Giovanni] è quello del qual fu parlato dal profeta Isaia, dicendo: [Vi è] una voce d'uno che grida nel deserto: Acconciate la via del Signore, addirizzate i suoi sentieri. 040 MAT 003 004 Or esso Giovanni avea il suo vestimento di pel di cammello, ed una cintura di cuoio intorno a' lombi, e il suo cibo erano locuste e miele salvatico. 040 MAT 003 005 Allora Gerusalemme, e tutta la Giudea, e tutta la contrada d'intorno al Giordano, uscirono a lui. 040 MAT 003 006 Ed erano battezzati da lui nel Giordano, confessando i lor peccati. 040 MAT 003 007 Or egli, veggendo molti de' Farisei e de' Sadducei venire al suo battesimo, disse loro: Progenie di vipere, chi vi ha mostrato di fuggir dall'ira a venire? 040 MAT 003 008 Fate adunque frutti degni dal ravvedimento. 040 MAT 003 009 E non pensate di dir fra voi stessi: Noi abbiamo Abrahamo per padre; perciocchè io vi dico, che Iddio può, eziandio da queste pietre, far sorgere dei figliuoli ad Abrahamo. 040 MAT 003 010 Or già è ancora posta la scure alla radice degli alberi; ogni albero adunque che non fa buon frutto, sarà di presente tagliato, e gettato nel fuoco. 040 MAT 003 011 Ben vi battezzo io con acqua, a ravvedimento; ma colui che viene dietro a me è più forte di me, le cui suole io non son degno di portare; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e col fuoco. 040 MAT 003 012 Egli ha la sua ventola in mano, e monderà interamente l'aia sua, e raccoglierà il suo grano nel granaio; ma arderà la paglia col fuoco inestinguibile. 040 MAT 003 013 ALLORA venne Gesù di Galilea al Giordano a Giovanni, per esser da lui battezzato. 040 MAT 003 014 Ma Giovanni lo divietava forte, dicendo: Io ho bisogno di esser battezzato da te, e tu vieni a me! 040 MAT 003 015 E Gesù, rispondendo, gli disse: Lascia al presente; perciocchè così ci conviene adempiere ogni giustizia. Allora egli lo lasciò [fare]. 040 MAT 003 016 E Gesù, tosto che fu battezzato, salì fuor dell'acqua; ed ecco, i cieli gli si apersero, ed egli vide lo Spirito di Dio scendere in somiglianza di colomba, e venire sopra di esso. 040 MAT 003 017 Ed ecco una voce dal cielo, che disse: Questo è il mio diletto Figliuolo, nel quale io prendo il mio compiacimento. 040 MAT 004 001 ALLORA Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per esser tentato dal diavolo. 040 MAT 004 002 E dopo che ebbe digiunato quaranta giorni, e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 040 MAT 004 003 E il tentatore, accostatoglisi, disse: Se pur tu sei Figliuol di Dio, di' che queste pietre divengano pani. 040 MAT 004 004 Ma egli, rispondendo, disse: Egli è scritto: L'uomo non vive di pan solo, ma d'ogni parola che procede dalla bocca di Dio. 040 MAT 004 005 Allora il diavolo lo trasportò nella santa città, e lo pose sopra l'orlo del tetto del tempio. 040 MAT 004 006 E gli disse: Se pur sei Figliuol di Dio, gettati giù; perciocchè egli è scritto: Egli darà ordine a' suoi angeli intorno a te; ed essi ti torranno nelle lor mani, che talora tu non t'intoppi del piè in alcuna pietra. 040 MAT 004 007 Gesù gli disse: Egli è altresì scritto: Non tentare il Signore Iddio tuo. 040 MAT 004 008 Di nuovo il diavolo lo trasportò sopra un monte altissimo, e gli mostrò tutti i regni del mondo, e la lor gloria, e gli disse: 040 MAT 004 009 Io ti darò tutte queste cose, se, gettandoti [in terra], tu mi adori. 040 MAT 004 010 Allora Gesù gli disse: Va', Satana; poichè egli è scritto: Adora il Signore Iddio tuo, e servi a lui solo. 040 MAT 004 011 Allora il diavolo lo lasciò; ed ecco, degli angeli vennero a lui, e gli ministravano. 040 MAT 004 012 OR Gesù, avendo udito che Giovanni era stato messo in prigione, si ritrasse in Galilea. 040 MAT 004 013 E, lasciato Nazaret, venne ad abitare in Capernaum, [città] posta in su la riva del mare, a' confini di Zabulon e di Neftali; 040 MAT 004 014 acciocchè si adempiesse quello che fu detto dal profeta Isaia, dicendo: 040 MAT 004 015 Il paese di Zabulon e di Neftali, che trae verso il mare, [la contrada d]'oltre il Giordano, la Galilea de' Gentili; 040 MAT 004 016 il popolo che giaceva in tenebre, ha veduta una gran luce; ed a coloro che giacevano nella contrada e nell'ombra della morte, si è levata la luce. 040 MAT 004 017 Da quel tempo Gesù cominciò a predicare, e a dire: Ravvedetevi, perciocchè il regno de' cieli è vicino. 040 MAT 004 018 Or Gesù, passeggiando lungo il mare della Galilea, vide due fratelli: Simone, detto Pietro, e Andrea, suo fratello, i quali gettavano la rete nel mare, perciocchè erano pescatori. 040 MAT 004 019 E disse loro: Venite dietro a me, ed io vi farò pescatori d'uomini. 040 MAT 004 020 Ed essi, lasciate prontamente le reti, lo seguitarono. 040 MAT 004 021 Ed egli, passato più oltre, vide due altri fratelli: Giacomo, il [figliuolo] di Zebedeo, e Giovanni, suo fratello, in una navicella, con Zebedeo, lor padre, i quali racconciavano le lor reti; e li chiamò. 040 MAT 004 022 Ed essi, lasciata prestamente la navicella, e il padre loro, lo seguitarono. 040 MAT 004 023 E Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle lor sinagoghe, e predicando l'evangelo del regno, e sanando ogni malattia, ed ogni infermità fra il popolo. 040 MAT 004 024 E la sua fama andò per tutta la Siria; e gli erano presentati tutti quelli che stavano male, tenuti di varie infermità e dolori: gl'indemoniati, e i lunatici, e i paralitici; ed egli li sanava. 040 MAT 004 025 E molte turbe lo seguitarono di Galilea, e di Decapoli, e di Gerusalemme, e della Giudea, e d'oltre il Giordano. 040 MAT 005 001 ED egli, vedendo le turbe, salì sopra il monte; e postosi a sedere, i suoi discepoli si accostarono a lui. 040 MAT 005 002 Ed egli, aperta la bocca, li ammaestrava, dicendo: 040 MAT 005 003 Beati i poveri in ispirito, perciocchè il regno de' cieli è loro. 040 MAT 005 004 Beati coloro che fanno cordoglio, perciocchè saranno consolati. 040 MAT 005 005 Beati i mansueti, perciocchè essi erederanno la terra. 040 MAT 005 006 Beati coloro che sono affamati ed assetati della giustizia, perciocchè saranno saziati. 040 MAT 005 007 Beati i misericordiosi, perciocchè misericordia sarà loro fatta. 040 MAT 005 008 Beati i puri di cuore, perciocchè vedranno Iddio. 040 MAT 005 009 Beati i pacifici, perciocchè saranno chiamati figliuoli di Dio. 040 MAT 005 010 Beati coloro che son perseguitati per cagion di giustizia, perciocchè il regno de' cieli è loro. 040 MAT 005 011 Voi sarete beati, quando [gli uomini] vi avranno vituperati, e perseguitati; e, mentendo, avran detto contro a voi ogni mala parola per cagion mia. 040 MAT 005 012 Rallegratevi, e giubilate; perciocchè il vostro premio è grande ne' cieli; perciocchè così hanno perseguitati i profeti che [sono stati] innanzi a voi. 040 MAT 005 013 VOI siete il sale della terra; ora, se il sale diviene insipido, con che lo si salerà egli? non val più a nulla, se non ad esser gettato via, e ad essere calpestato dagli uomini. 040 MAT 005 014 Voi siete la luce del mondo; la città posta sopra un monte non può esser nascosta. 040 MAT 005 015 Parimente, non si accende la lampana, e si mette sotto il moggio; anzi [si mette] sopra il candelliere, ed ella luce a tutti coloro che [sono] in casa. 040 MAT 005 016 Così risplenda la vostra luce nel cospetto degli uomini, acciocchè veggano le vostre buone opere, e glorifichino il Padre vostro che [è] ne' cieli. 040 MAT 005 017 NON pensate ch'io sia venuto per annullar la legge od i prefeti; io non son venuto per annullarli; anzi per adempierli. 040 MAT 005 018 Perciocchè, io vi dico in verità, che, finchè sia passato il cielo e la terra, non pure un iota, od una punta della legge trapasserà, che ogni cosa non sia fatta. 040 MAT 005 019 Chi adunque avrà rotto uno di questi minimi comandamenti, ed avrà così insegnati gli uomini, sarà chiamato il minimo nel regno de' cieli; ma colui che [li] metterà ad effetto, e [li] insegnerà, sarà chiamato grande nel regno de' cieli. 040 MAT 005 020 Perciocchè io vi dico che se la vostra giustizia non abbonda più che [quella de]gli Scribi e de' Farisei, voi non entrerete punto nel regno de' cieli. 040 MAT 005 021 Voi avete udito che fu detto agli antichi: Non uccidere; e: Chiunque ucciderà sarà sottoposto al giudizio. 040 MAT 005 022 Ma io vi dico che chiunque si adira contro al suo fratello, senza cagione, sarà sottoposto al giudizio; e chi gli avrà detto: Raca, sarà sottoposto al concistoro; e chi gli avrà detto: Pazzo, sarà sottoposto alla geenna del fuoco. 040 MAT 005 023 Se dunque tu offerisci la tua offerta sopra l'altare, e quivi ti ricordi che il tuo fratello ha qualche cosa contro a te, 040 MAT 005 024 lascia quivi la tua offerta dinanzi all'altare, e va', e riconciliati prima col tuo fratello; ed allora vieni, ed offerisci la tua offerta. 040 MAT 005 025 Fa' presto amichevole accordo col tuo avversario, mentre sei tra via con lui; che talora il [tuo] avversario non ti dia in mano del giudice, e il giudice ti dia in mano del sergente, e sii cacciato in prigione. 040 MAT 005 026 Io ti dico in verità, che tu non uscirai di là, finchè tu non abbia pagato l'ultimo quattrino. 040 MAT 005 027 Voi avete udito che fu detto agli antichi: Non commettere adulterio. 040 MAT 005 028 Ma io vi dico che chiunque riguarda una donna, per appetirla, già ha commesso adulterio con lei nel suo cuore. 040 MAT 005 029 Ora, se l'occhio tuo destro ti fa intoppare, cavalo, e gettalo via da te; perciocchè egli val meglio per te che un de' tuoi membri perisca, che non che tutto il tuo corpo sia gettato nella geenna. 040 MAT 005 030 E se la tua man destra ti fa intoppare, mozzala, e gettala via da te; perciocchè egli val meglio per te che un de' tuoi membri perisca, che non che tutto il tuo corpo sia gettato nella geenna. 040 MAT 005 031 Or egli fu detto, che chiunque ripudierà la sua moglie, le dia la scritta del divorzio. 040 MAT 005 032 Ma io vi dico, che chiunque avrà mandata via la sua moglie, salvo che per cagion di fornicazione, la fa essere adultera; e chiunque avrà sposata colei ch'è mandata via commette adulterio. 040 MAT 005 033 Oltre a ciò, voi avete udito che fu detto agli antichi: Non ispergiurarti; anzi attieni al Signore le cose che avrai giurate. 040 MAT 005 034 Ma io vi dico: Del tutto non giurate; nè per lo cielo, perciocchè è il trono di Dio; 040 MAT 005 035 nè per la terra, perciocchè è lo scannello de' suoi piedi; nè per Gerusalemme, perciocchè è la città del gran Re. 040 MAT 005 036 Non giurare eziandio per lo tuo capo, conciossiachè tu non possa fare un capello bianco, o nero. 040 MAT 005 037 Anzi, sia il vostro parlare: Sì, sì; no, no; ma ciò che è di soverchio sopra queste [parole], procede dal maligno. 040 MAT 005 038 Voi avete udito che fu detto: Occhio per occhio, e dente per dente. 040 MAT 005 039 Ma io vi dico: Non contrastate al male; anzi, se alcuno ti percuote in su la guancia destra, rivolgigli ancor l'altra. 040 MAT 005 040 E se alcuno vuol contender teco, e torti la tonica, lasciagli eziandio il mantello. 040 MAT 005 041 E se alcuno ti angaria un miglio, vanne seco due. 040 MAT 005 042 Da' a chi ti chiede, e non rifiutar la domanda di chi vuol prendere [alcuna cosa] in prestanza da te. 040 MAT 005 043 Voi avete udito ch'egli fu detto: Ama il tuo prossimo, e odia il tuo nemico. 040 MAT 005 044 Ma io vi dico: Amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate bene a coloro che vi odiano, e pregate per coloro che vi fanno torto, e vi perseguitano; 040 MAT 005 045 acciocchè siate figliuoli del Padre vostro, che [è] ne' cieli; poichè egli fa levare il suo sole sopra i buoni, e sopra i malvagi; e piovere sopra i giusti, e sopra gl'ingiusti. 040 MAT 005 046 Perciocchè, se voi amate coloro che vi amano, che premio ne avrete? non fanno ancora i pubblicani lo stesso? 040 MAT 005 047 E se fate accoglienza solo a' vostri amici, che fate di singolare? non fanno ancora i pubblicani il simigliante? 040 MAT 005 048 Voi adunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro, che [è] ne' cieli. 040 MAT 006 001 GUARDATEVI dal praticare la vostra giustizia nel cospetto degli uomini, per esser da loro riguardati; altrimenti, voi non ne avrete premio appo il Padre vostro, che [è] ne' cieli. 040 MAT 006 002 Quando adunque tu farai limosina, non far sonar la tromba dinanzi a te, come fanno gl'ipocriti nelle sinagoghe e nelle piazze, per essere onorati dagli uomini; io vi dico in verità, che ricevono il premio loro. 040 MAT 006 003 Ma quando tu fai limosina, non sappia la tua sinistra quello che fa la destra, 040 MAT 006 004 acciocchè la tua limosina si faccia in segreto; e il Padre tuo, che riguarda in segreto, te ne renderà la retribuzione in palese. 040 MAT 006 005 E quando tu farai orazione, non esser come gl'ipocriti; perciocchè essi amano di fare orazione, stando ritti in piè, nelle sinagoghe, e ne' canti delle piazze, per esser veduti dagli uomini; io vi dico in verità, che ricevono il loro premio. 040 MAT 006 006 Ma tu, quando farai orazione, entra nella tua cameretta, e serra il tuo uscio, e fa' orazione al Padre tuo, che [è] in segreto; e il Padre tuo, che riguarda in segreto, ti renderà la tua retribuzione in palese. 040 MAT 006 007 Ora, quando farete orazione, non usate soverchie dicerie, come i pagani; perciocchè pensano di essere esauditi per la moltitudine delle lor parole. 040 MAT 006 008 Non li rassomigliate adunque; perciocchè il Padre vostro sa le cose di che voi avete bosogno, innanzi che gliele chiediate. 040 MAT 006 009 Voi adunque orate in questa maniera: PADRE NOSTRO che [sei] ne' cieli, sia santificato il tuo nome. 040 MAT 006 010 Il tuo regno venga. La tua volontà sia fatta in terra come in cielo. 040 MAT 006 011 Dacci oggi il nostro pane cotidiano. 040 MAT 006 012 E rimettici i nostri debiti, come noi ancora [li] rimettiamo a' nostri debitori. 040 MAT 006 013 E non indurci in tentazione, ma liberaci dal maligno; perciocchè tuo è il regno, e la potenza, e la gloria, in sempiterno. Amen. 040 MAT 006 014 Perciocchè, se voi rimettete agli uomini i lor falli, il vostro Padre celeste rimetterà ancora a voi [i vostri]. 040 MAT 006 015 Ma se voi non rimettete agli uomini i lor falli, il Padre vostro altresì non vi rimetterà i vostri. 040 MAT 006 016 Ora, quando digiunerete, non siate mesti di aspetto, come gl'ipocriti; perciocchè essi si sformano le facce, acciocchè apparisca agli uomini che digiunano; io vi dico in verità, che ricevono il loro premio. 040 MAT 006 017 Ma tu, quando digiuni, ungiti il capo, e lavati la faccia; 040 MAT 006 018 acciocchè non apparisca agli uomini che tu digiuni, ma al Padre tuo, il quale [è] in segreto; e il Padre tuo, che riguarda in segreto, ti renderà la tua retribuzione in palese. 040 MAT 006 019 NON vi fate tesori in sulla terra, ove la tignuola e la ruggine guastano, e dove i ladri sconficcano e rubano. 040 MAT 006 020 Anzi, fatevi tesori in cielo, ove nè tignuola, nè ruggine guasta; ed ove i ladri non sconficcano, e non rubano. 040 MAT 006 021 Perciocchè, dove è il vostro tesoro, quivi eziandio sarà il vostro cuore. 040 MAT 006 022 La lampana del corpo è l'occhio; se dunque l'occhio tuo è puro, tutto il tuo corpo sarà illuminato. 040 MAT 006 023 Ma se l'occhio tuo è viziato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso; se dunque il lume ch'[è] in te è tenebre, quante [saranno] le tenebre stesse? 040 MAT 006 024 Niuno può servire a due signori; perciocchè, o ne odierà l'uno, ed amerà l'altro; ovvero, si atterrà all'uno, e sprezzerà l'altro; voi non potete servire a Dio ed a Mammona. 040 MAT 006 025 Perciò, io vi dico: Non siate con ansietà solleciti per la vita vostra, di che mangerete, o di che berrete; nè per lo vostro corpo, di che vi vestirete; non è la vita più che il nutrimento, e il corpo più che il vestire? 040 MAT 006 026 Riguardate agli uccelli del cielo; come non seminano, e non mietono, e non accolgono in granai; e pure il Padre vostro veleste li nudrisce; non siete voi da molto più di loro? 040 MAT 006 027 E chi è colui di voi, che, con la sua sollecitudine, possa aggiungere alla sua statura pure un cubito? 040 MAT 006 028 Ed intorno al vestire, perchè siete con ansietà solleciti? considerate come crescono i gigli della campagna; essi non faticano, e non filano; 040 MAT 006 029 e pure io vi dico che Salomone stesso, con tutta la sua gloria, non fu vestito al pari dell'un di loro. 040 MAT 006 030 Or se Iddio riveste in questa maniera l'erba de' campi, che oggi è, e domani è gettata nel forno, non [vestirà egli] molto più voi, o uomini di poca fede? 040 MAT 006 031 Non siate adunque con ansietà solleciti, dicendo: Che mangeremo, o che berremo, o di che saremo vestiti? 040 MAT 006 032 Poichè i pagani son quelli che procacciano tutte queste cose; perciocchè il Padre vostro celeste sa che voi avete bisogno di tutte queste cose. 040 MAT 006 033 Anzi, cercate in prima il regno di Dio, e la sua giustizia; e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte. 040 MAT 006 034 Non siate adunque con ansietà solleciti del [giorno di] domani; perciocchè il [giorno di] domani sarà sollecito delle cose sue; basta a ciascun giorno il suo male. 040 MAT 007 001 NON giudicate, acciocchè non siate giudicati. 040 MAT 007 002 Perciocchè, di qual giudizio voi giudicherete, sarete giudicati; e della misura che voi misurerete, sarà altresì misurato a voi. 040 MAT 007 003 E che guardi tu il fuscello ch'[è] nell'occhio del tuo fratello? e non iscorgi la trave ch'[è] nell'occhio tuo? 040 MAT 007 004 Ovvero, come dici al tuo fratello: Lascia che io ti tragga dell'occhio il fuscello, ed ecco, la trave è nell'occhio tuo? 040 MAT 007 005 Ipocrita, trai prima dell'occhio tuo la trave, e poi ci vedrai bene per trarre dell'occhio del tuo fratello il fuscello. 040 MAT 007 006 Non date ciò che è santo a' cani, e non gettate le vostre perle dinanzi a' porci; che talora non le calpestino co' piedi, e rivoltisi, non vi lacerino. 040 MAT 007 007 Chiedete, e vi sarà dato; cercate, e troverete; picchiate, e vi sarà aperto. 040 MAT 007 008 Perciocchè, chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e sarà aperto a chi picchia. 040 MAT 007 009 Evvi egli alcun uomo fra voi, il quale, se il suo figliuolo gli chiede del pane, gli dia una pietra? 040 MAT 007 010 Ovvero anche, se gli chiede un pesce, gli porga un serpente? 040 MAT 007 011 Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dar buoni doni a' vostri figliuoli, quanto maggiormente il Padre vostro, che [è] ne' cieli, darà egli cose buone a coloro che lo richiederanno? 040 MAT 007 012 Tutte le cose adunque, che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele altresì voi a loro; perciocchè questa è la legge ed i profeti. 040 MAT 007 013 Entrate per la porta stretta, perciocchè larga è la porta, e spaziosa la via, che mena alla perdizione; e molti son coloro che entran per essa. 040 MAT 007 014 Quanto [è] stretta la porta, ed angusta la via che mena alla vita! e pochi son coloro che la trovano. 040 MAT 007 015 Ora, guardatevi da' falsi profeti, i quali vengono a voi in abito di pecore; ma dentro son lupi rapaci. 040 MAT 007 016 Voi li riconoscerete da' frutti loro; colgonsi uve dalle spine, o fichi da' triboli? 040 MAT 007 017 Così, ogni buon albero fa buoni frutti; ma l'albero malvagio fa frutti cattivi. 040 MAT 007 018 L'albero buono non può far frutti cattivi, nè l'albero malvagio far frutti buoni. 040 MAT 007 019 Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato, e gettato nel fuoco. 040 MAT 007 020 Voi adunque li riconoscerete da' loro frutti. 040 MAT 007 021 Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno de' cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio, che [è] ne' cieli. 040 MAT 007 022 Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiam noi profetizzato in nome tuo, e in nome tuo cacciati demoni, e fatte, in nome tuo, molte potenti operazioni? 040 MAT 007 023 Ma io allora protesterò loro: Io non vi conobbi giammai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d'iniquità. 040 MAT 007 024 Perciò, io assomiglio chiunque ode queste mie parole, e le mette ad effetto, ad un uomo avveduto, il quale ha edificata la sua casa sopra la roccia. 040 MAT 007 025 E [quando] è caduta la pioggia, e son venuti i torrenti, e i venti hanno soffiato, e si sono avventati a quella casa, ella non è però caduta; perciocchè era fondata sopra la roccia. 040 MAT 007 026 Ma chiunque ode queste parole, e non le mette ad effetto, sarà assomigliato ad un uomo pazzo, il quale ha edificata la sua casa sopra la rena. 040 MAT 007 027 E [quando] la pioggia è caduta, e son venuti i torrenti, e i venti hanno soffiato, e si sono avventati a quella casa, ella è caduta, e la sua ruina è stata grande. 040 MAT 007 028 Ora, quando Gesù ebbe finiti questi ragionamenti, le turbe stupivano della sua dottrina; 040 MAT 007 029 perciocchè egli le ammaestrava, come avendo autorità, e non come gli Scribi. 040 MAT 008 001 ORA, quando egli fu sceso dal monte, molte turbe lo seguitarono. 040 MAT 008 002 Ed ecco, un lebbroso venne, e l'adorò, dicendo: Signore, se tu vuoi, tu puoi nettarmi. 040 MAT 008 003 E Gesù, distesa la mano, lo toccò, dicendo: Sì, io lo voglio, sii netto. E in quello stante la lebbra di esso fu nettata. 040 MAT 008 004 E Gesù gli disse: Guarda che tu nol dica ad alcuno; ma va', mostrati al sacerdote, ed offerisci l'offerta che Mosè ordinò, in testimonianza a loro. 040 MAT 008 005 ORA, quando egli fu entrato in Capernaum, un centurione venne a lui, pregandolo, e dicendo: 040 MAT 008 006 Signore, il mio famiglio giace in casa paralitico, gravemente tormentato. 040 MAT 008 007 E Gesù gli disse: Io verrò, e lo sanerò. 040 MAT 008 008 Ed il centurione, rispondendo, disse: Signore, io non son degno che tu entri sotto al mio tetto; ma solamente di' la parola, ed il mio famiglio sarà guarito. 040 MAT 008 009 Perciocchè io son uomo sotto[posto] alla podestà [altrui], ed ho sotto di me de' soldati; e [pure, se] dico all'uno: Va', egli va; e [se] all'altro: Vieni, egli viene; e [se dico] al mio servitore: Fa' questo, egli [lo] fa. 040 MAT 008 010 E Gesù, avendo udite [queste cose], si maravigliò, e disse a coloro che lo seguitavano: Io vi dico in verità, che non pure in Israele ho trovata cotanta fede. 040 MAT 008 011 Or io vi dico, che molti verranno di Levante e di Ponente, e sederanno a tavola con Abrahamo, con Isacco, e con Giacobbe, nel regno de' cieli. 040 MAT 008 012 Ed i figliuoli del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. Quivi sarà il pianto, e lo stridor de' denti. 040 MAT 008 013 E Gesù disse al centurione: Va'; e come hai creduto, siati fatto. Ed il suo famiglio fu guarito in quello stante. 040 MAT 008 014 POI Gesù, entrato nella casa di Pietro, vide la suocera di esso che giaceva in letto con la febbre. 040 MAT 008 015 Ed egli le toccò la mano, e la febbre la lasciò; ed ella si levò, e ministrava loro. 040 MAT 008 016 Ora, fattosi sera, gli furono presentati molti indemoniati; ed egli, con la parola, cacciò fuori gli spiriti, e sanò tutti i malati; 040 MAT 008 017 acciocchè si adempiesse ciò che fu detto dal profeta Isaia dicendo: Egli ha prese sopra di sè le nostre infermità, ed ha portate le nostre malattie. 040 MAT 008 018 OR Gesù, vedendo d'intorno a sè molte turbe, comandò che si passasse all'altra riva. 040 MAT 008 019 Allora uno Scriba, accostatosi, gli disse: Maestro, io ti seguirò, dovunque tu andrai. 040 MAT 008 020 E Gesù gli disse: Le volpi hanno delle tane, e gli uccelli del cielo de' nidi; ma il Figliuol dell'uomo non ha pur dove posare il capo. 040 MAT 008 021 Poi un altro, [ch'era] de' suoi discepoli, gli disse: Signore, permettimi che prima io vada, e seppellisca mio padre. 040 MAT 008 022 Ma Gesù gli disse: Seguitami, e lascia i morti seppellire i loro morti. 040 MAT 008 023 ED essendo egli entrato nella navicella, i suoi discepoli lo seguitarono. 040 MAT 008 024 Ed ecco, avvenne in mare un gran movimento, talchè la navicella era coperta dalle onde; or egli dormiva. 040 MAT 008 025 E i suoi discepoli, accostatisi, lo svegliarono, dicendo: Signore, salvaci, noi periamo. 040 MAT 008 026 Ed egli disse loro: Perchè avete voi paura, o [uomini] di poca fede? E destatosi, sgridò i venti e il mare, e si fece gran bonaccia. 040 MAT 008 027 E la gente si maravigliò, dicendo: Qual [uomo] è costui, che eziandio il mare ed i venti gli ubbidiscono? 040 MAT 008 028 E QUANDO egli fu giunto all'altra riva, nella contrada de' Ghergheseni, gli si fecero incontro due indemoniati, usciti de' monumenti, fieri oltre modo, talchè niuno poteva passar per quella via. 040 MAT 008 029 Ed ecco, gridarono, dicendo: Che [vi è] tra noi e te, o Gesù, Figliuol di Dio? sei tu venuto qua, per tormentarci innanzi il tempo? 040 MAT 008 030 Or lungi da essi vi era una greggia di molti porci, che pasceva. 040 MAT 008 031 E i demoni lo pregavono, dicendo: Se tu ci cacci, permettici di andare in quella greggia di porci. 040 MAT 008 032 Ed egli disse loro: Andate. Ed essi, usciti, se ne andarono in quella greggia di porci; ed ecco, tutta quella greggia di porci si gettò per lo precipizio nel mare, e quelli morirono nelle acque. 040 MAT 008 033 E coloro che [li] pasturavano fuggirono; e, andati nella città, riferirono tutte queste cose, ed anche il fatto degli indemoniati. 040 MAT 008 034 Ed ecco, tutta la città uscì incontro a Gesù; ed avendolo veduto, lo pregarono che si dipartisse da' lor confini. 040 MAT 009 001 Ed egli, entrato nella navicella, passò all'altra riva, e venne nella sua città. 040 MAT 009 002 ED ecco, gli fu presentato un paralitico che giaceva in letto. E Gesù, veduta la fede loro, disse al paralitico: Figliuolo, sta' di buon cuore, i tuoi peccati ti son rimessi. 040 MAT 009 003 Ed ecco, alcuni degli Scribi dicevano fra sè stessi: Costui bestemmia. 040 MAT 009 004 E Gesù, veduti i lor pensieri, disse: Perchè pensate voi cose malvage ne' vostri cuori? 040 MAT 009 005 Perciocchè, quale è più agevole, dire: I tuoi peccati ti son rimessi, ovver dire: Levati, e cammina? 040 MAT 009 006 Ora, acciocchè voi sappiate che il Figliuol dell'uomo ha autorità in terra di rimettere i peccati: Tu, levati (disse egli allora al paralitico), togli il tuo letto, e vattene a casa tua. 040 MAT 009 007 Ed egli, levatosi, se ne andò a casa sua. 040 MAT 009 008 E le turbe, veduto [ciò], si maravigliarono, e glorificarono Iddio, che avea data cotal podestà agli uomini. 040 MAT 009 009 POI Gesù, passando oltre, vide un uomo che sedeva al banco della gabella, chiamato Matteo; ed egli gli disse: Seguitami. Ed egli, levatosi, lo seguitò. 040 MAT 009 010 Ed avvenne che, essendo Gesù a tavola in casa, ecco, molti pubblicani e peccatori vennero, e si misero a tavola con Gesù, e co' suoi discepoli. 040 MAT 009 011 E i Farisei, vedendo [ciò], dissero a' discepoli di esso: Perchè mangia il vostro maestro co' pubblicani e co' peccatori? 040 MAT 009 012 E Gesù, avendo[li] uditi, disse loro: Coloro che stanno bene non hanno bisogno di medico, ma i malati. Or andate, e imparate che cosa è: 040 MAT 009 013 Io voglio misericordia, e non sacrifizio; perciocchè io non son venuto per chiamare a ravvedimento i giusti, anzi i peccatori. 040 MAT 009 014 ALLORA si accostarono a lui i discepoli di Giovanni, dicendo: Perchè noi ed i Farisei digiuniamo noi spesso, e i tuoi discepoli non digiunano? 040 MAT 009 015 E Gesù disse loro: Que' della camera delle nozze posson eglino far cordoglio, mentre lo sposo è con loro? ma verranno i giorni, che lo sposo sarà loro tolto, ed allora digiuneranno. 040 MAT 009 016 Or niuno mette un pezzo di panno rozzo in un vestimento vecchio; perciocchè quel ripieno porta via [un pezzo] del vestimento, e la rottura si fa peggiore. 040 MAT 009 017 Parimente, non si mette vin nuovo in otri vecchi; altrimenti gli otri si rompono, e il vino si spande, e gli otri si perdono; ma si mette il vin nuovo in otri nuovi, e amendue si conservano. 040 MAT 009 018 MENTRE egli ragionava loro queste cose, ecco, uno de' capi [della sinagoga] venne, e gli s'inchinò, dicendo: La mia figliuola è pur ora trapassata; ma vieni, e metti la mano sopra di lei, ed ella viverà. 040 MAT 009 019 E Gesù, levatosi, lo seguitò, insieme co' suoi discepoli. 040 MAT 009 020 Ed ecco, una donna, inferma di flusso di sangue già da dodici anni, si accostò di dietro, e toccò il lembo della sua vesta. 040 MAT 009 021 Perciocchè ella diceva fra sè stessa: Se sol tocco la sua vesta, sarò liberata. 040 MAT 009 022 E Gesù, rivoltosi, e vedutala, le disse: Sta' di buon cuore, figliuola; la tua fede ti ha salvata. E da quell'ora la donna fu liberata. 040 MAT 009 023 E quando Gesù fu venuto in casa del capo [della sinagoga], ed ebbe veduti i sonatori, e la moltitudine che romoreggiava, disse loro; 040 MAT 009 024 Ritraetevi; perciocchè la fanciulla non è morta, ma dorme. Ed essi si ridevano di lui. 040 MAT 009 025 Ma quando la moltitudine fu messa fuori, egli entrò, e prese la fanciulla per la mano, ed ella si destò. 040 MAT 009 026 E la fama di ciò andò per tutto quel paese. 040 MAT 009 027 E PARTENDOSI Gesù di là, due ciechi lo seguitarono, gridando e dicendo: Abbi pietà di noi, Figliuolo di Davide. 040 MAT 009 028 E quando egli fu venuto in casa, que' ciechi si accostarono a lui. E Gesù disse loro: Credete voi che io possa far cotesto? Essi gli risposero: Sì certo, Signore. 040 MAT 009 029 Allora egli toccò gli occhi loro, dicendo: Siavi fatto secondo la vostra fede. 040 MAT 009 030 E gli occhi loro furono aperti; e Gesù fece loro un severo divieto, dicendo: 040 MAT 009 031 Guardate che niuno lo sappia. Ma essi, usciti fuori, pubblicarono la fama di esso per tutto quel paese. 040 MAT 009 032 Ora, come que' [ciechi] uscivano, ecco, gli fu presentato un uomo mutolo, indemoniato. 040 MAT 009 033 E quando il demonio fu cacciato fuori, il mutolo parlò, e le turbe si maravigliavano, dicendo: Giammai non si vide cotal cosa in Israele. 040 MAT 009 034 Ma i Farisei dicevano: Egli caccia i demoni per lo principe de' demoni. 040 MAT 009 035 E GESÙ andava attorno per tutte le città, e per le castella, insegnando nelle lor sinagoghe, e predicando l'evangelo del regno, e sanando ogni malattia, ed ogni infermità, fra il popolo. 040 MAT 009 036 E, vedendo le turbe, n'ebbe compassione, perciocchè erano stanchi e dispersi, a guisa di pecore che non hanno pastore. 040 MAT 009 037 Allora egli disse a' suoi discepoli: Ben [è] la ricolta grande, ma pochi [sono] gli operai. 040 MAT 009 038 Pregate adunque il Signore della ricolta, ch'egli spinga degli operai nella sua ricolta. 040 MAT 010 001 POI, chiamati a sè i suoi dodici discepoli, diede lor podestà sopra gli spiriti immondi, da cacciarli fuori, e da sanare qualunque malattia, e qualunque infermità. 040 MAT 010 002 Ora i nomi de' dodici apostoli son questi: Il primo [è] Simone, detto Pietro, ed Andrea suo fratello; Giacomo di Zebedeo, e Giovanni, suo fratello; 040 MAT 010 003 Filippo, e Bartolomeo; Toma, e Matteo, il pubblicano; Giacomo di Alfeo, e Lebbeo, chiamato per soprannome Taddeo; 040 MAT 010 004 Simone Cananita, e Giuda Iscariot, quel che [poi] ancora lo tradì. 040 MAT 010 005 Questi dodici mandò Gesù, dando loro questi ordini: Non andate a' Gentili, e non entrate in alcuna città de' Samaritani; 040 MAT 010 006 ma andate più tosto alle pecore perdute della casa d'Israele. 040 MAT 010 007 E andate, e predicate, dicendo: Il regno de' cieli è vicino. 040 MAT 010 008 Sanate gl'infermi, nettate i lebbrosi, risuscitate i morti, cacciate i demoni; in dono l'avete ricevuto, in dono datelo. 040 MAT 010 009 Non fate provvisione nè di oro, nè di argento, nè di moneta nelle vostre cinture; 040 MAT 010 010 nè di tasca per lo viaggio, nè di due toniche, nè di scarpe, nè di bastone; perciocchè l'operaio [è] degno del suo nutrimento. 040 MAT 010 011 Or in qualunque città, o castello voi sarete entrati, ricercate chi in quello è degno, e quivi dimorate finchè partiate. 040 MAT 010 012 E quando entrerete nella casa, salutatela, dicendo: Pace [sia] a questa casa. 040 MAT 010 013 E se quella è degna, venga la pace vostra sopra di essa; ma, se non è degna, la vostra pace ritorni a voi. 040 MAT 010 014 E se alcuno non vi riceve, e non ascolta le vostre parole, uscendo di quella casa, o di quella città, scotete la polvere de' vostri piedi. 040 MAT 010 015 Io vi dico in verità che [quei] del paese di Sodoma e di Gomorra saranno più tollerabilmente trattati nel giorno del giudizio, che quella città. 040 MAT 010 016 Ecco, io vi mando come pecore in mezzo de' lupi; siate dunque prudenti come serpenti, e semplici come colombe. 040 MAT 010 017 Or guardatevi dagli uomini; perciocchè essi vi metteranno in man de' concistori, ed essi vi sferzeranno nelle lor sinagoghe. 040 MAT 010 018 Ed anche sarete menati davanti a' rettori, e davanti ai re, per cagion mia, in testimonianza a loro, ed ai Gentili. 040 MAT 010 019 Ma, quando essi vi metteranno nelle [lor] mani, non siate in sollecitudine come o che parlerete; perciocchè, in quella stessa ora, vi sarà dato ciò che avrete a parlare. 040 MAT 010 020 Poichè non siete voi quelli che parlate, ma lo Spirito del Padre vostro [è] quel che parla in voi. 040 MAT 010 021 Ora il fratello darà il fratello alla morte, e il padre il figliuolo; e i figliuoli si leveranno contro a' lor padri e madri, e li faran morire. 040 MAT 010 022 E sarete odiati da tutti per lo mio nome; ma chi avrà sostenuto fino alla fine, sarà salvato. 040 MAT 010 023 Ora, quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra; perciocchè io vi dico in verità, che non avrete finito [di circuire] le città d'Israele, che il Figliuol dell'uomo non sia venuto. 040 MAT 010 024 Il discepolo non è da più del maestro, nè il servitore da più del suo signore. 040 MAT 010 025 Basta al discepolo di essere come il suo maestro, e al servitore [di essere] come il suo signore; se hanno chiamato il padron della casa Beelzebub, quanto più [chiameranno così] i suoi famigliari? 040 MAT 010 026 Non li temiate adunque; poichè niente è nascosto, che non abbia ad essere scoperto; nè occulto, che non abbia a venire a notizia. 040 MAT 010 027 Quello che io vi dico nelle tenebre, ditelo voi nella luce; e ciò che udite [detto] all'orecchio predicatelo sopra i tetti. 040 MAT 010 028 E non temiate di coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccider l'anima; ma temete più tosto colui che può far perire l'anima e il corpo nella geenna. 040 MAT 010 029 Due passeri non si vendon eglino [solo] un quattrino? pur nondimeno l'un d'essi non può cadere in terra, senza il [volere del] Padre vostro. 040 MAT 010 030 Ma, quant'è a voi, eziandio i capelli del vostro capo son tutti annoverati. 040 MAT 010 031 Non temiate adunque; voi siete da più di molti passeri. 040 MAT 010 032 Ogni uomo adunque che mi avrà riconosciuto davanti agli uomini, io altresì lo riconoscerò davanti al Padre mio, che [è] ne' cieli. 040 MAT 010 033 Ma chiunque mi avrà rinnegato davanti agli uomini, io altresì lo rinnegherò davanti al Padre mio che [è] ne' cieli. 040 MAT 010 034 Non pensate ch'io sia venuto a metter pace in terra; io non son venuto a metter[vi] la pace, anzi la spada. 040 MAT 010 035 Perciocchè io son venuto a mettere in discordia il figliuolo contro al padre, e la figliuola contro alla madre, e la nuora contro alla suocera. 040 MAT 010 036 E i nemici dell'uomo [saranno] i suoi famigliari stessi. 040 MAT 010 037 Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; e chi ama figliuolo o figliuola più di me non è degno di me. 040 MAT 010 038 E chi non prende la sua croce, e [non] viene dietro a me, non è degno di me. 040 MAT 010 039 Chi avrà trovata la vita sua la perderà; e chi avrà perduta la vita sua per cagion mia, la troverà. 040 MAT 010 040 Chi vi riceve, riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato. 040 MAT 010 041 Chi riceve un profeta, in nome di profeta, riceverà premio di profeta; e chi riceve un giusto, in nome di giusto, riceverà premio di giusto. 040 MAT 010 042 E chiunque avrà dato da bere solo un bicchier d'[acqua] fredda, ad uno di questi piccoli, in nome di discepolo, io vi dico in verità, ch'egli non perderà punto il suo premio. 040 MAT 011 001 E DOPO che Gesù ebbe finito di dare istruzioni a' suoi dodici discepoli, egli si partì di là, per insegnare, e per predicar nelle loro città. 040 MAT 011 002 Or Giovanni, avendo nella prigione udite le opere di Gesù, mandò due dei suoi discepoli, a dirgli: 040 MAT 011 003 Sei tu colui che ha da venire, o pur ne aspetteremo noi un altro? 040 MAT 011 004 E Gesù, rispondendo, disse loro: Andate, e rapportate a Giovanni le cose che voi udite, e vedete: 040 MAT 011 005 I ciechi ricoverano la vista, e gli zoppi camminano; i lebbrosi son mondati, e i sordi odono; i morti risuscitano, e l'evangelo è annunziato a' poveri. 040 MAT 011 006 E beato è colui che non si sarà scandalezzato di me. 040 MAT 011 007 Ora, come essi se ne andavano, Gesù prese a dire alle turbe intorno a Giovanni: Che andaste voi a veder nel deserto? una canna dimenata dal vento? 040 MAT 011 008 Ma pure, che andaste a vedere? un uomo vestito di vestimenti morbidi? ecco, coloro che portano [vestimenti] morbidi son nelle case dei re. 040 MAT 011 009 Ma pure, che andaste a vedere? un profeta? sì certo, vi dico, e più che profeta. 040 MAT 011 010 Perciocchè costui è quello di cui è scritto: Ecco, io mando il mio angelo davanti alla tua faccia, il quale acconcerà il tuo cammino dinanzi a te. 040 MAT 011 011 Io vi dico in verità, che fra quelli che son nati di donne, non sorse giammai alcuno maggiore di Giovanni Battista; ma il minimo nel regno de' cieli è maggior di lui. 040 MAT 011 012 Ora, da' giorni di Giovanni Battista infino ad ora, il regno de' cieli è sforzato, ed i violenti lo rapiscono. 040 MAT 011 013 Poichè tutti i profeti, e la legge, hanno profetizzato infino a Giovanni. 040 MAT 011 014 E se voi [lo] volete accettare, egli è Elia, che dovea venire. 040 MAT 011 015 Chi ha orecchie per udire, oda. 040 MAT 011 016 Or a chi assomiglierò io questa generazione? Ella è simile a' fanciulli, che seggono nelle piazze, e gridano a' lor compagni; e dicono: 040 MAT 011 017 Noi vi abbiamo sonato, e voi non avete ballato; vi abbiam cantate lamentevoli canzoni, e voi non avete fatto cordoglio. 040 MAT 011 018 Poichè Giovanni è venuto, non mangiando, nè bevendo; ed essi dicevano: Egli ha il demonio. 040 MAT 011 019 Il Figliuol dell'uomo è venuto, mangiando, e bevendo; ed essi dicono: Ecco un mangiatore, e bevitor di vino; amico de' pubblicani, e de' peccatori; ma la Sapienza è stata giustificata da' suoi figliuoli. 040 MAT 011 020 ALLORA egli prese a rimproverare alle città, nelle quali la maggior parte delle sue potenti operazioni erano state fatte, che esse non si erano ravvedute, dicendo: 040 MAT 011 021 Guai a te, Chorazin! Guai a te, Betsaida! perciocchè, se in Tiro e Sidon fossero state fatte le potenti operazioni, che sono state fatte in voi, si sarebbero già anticamente pentite, con sacco e cenere. 040 MAT 011 022 Ma pure io vi dico che Tiro e Sidon saranno più tollerabilmente trattate nel dì del giudizio, che voi. 040 MAT 011 023 E tu, o Capernaum, che sei stata innalzata infino al cielo, sarai abbassata fin nell'inferno; perciocchè, se in Sodoma fossero state fatte le potenti operazioni, che sono state fatte in te, ella sarebbe durata infino al dì d'oggi. 040 MAT 011 024 Ma pure io vi dico, che il paese di Sodoma sarà più tollerabilmente trattato nel giorno del giudizio, che tu. 040 MAT 011 025 IN quel tempo Gesù prese a dire: Io ti rendo gloria e lode, o Padre, Signor del cielo e della terra, che tu hai nascoste queste cose a' savi e intendenti, e le hai rivelate a' piccoli fanciulli. 040 MAT 011 026 Sì certo, o Padre, perciocchè così ti è piaciuto. 040 MAT 011 027 Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio, e niuno conosce il Figliuolo, se non il Padre; parimente, niuno conosce il Padre, se non il Figliuolo, e colui, a cui il Figliuolo avrà voluto rivelarlo. 040 MAT 011 028 Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, ed io vi darò riposo. 040 MAT 011 029 Togliete sopra voi il mio giogo, ed imparate da me ch'io son mansueto, ed umil di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre. 040 MAT 011 030 Perciocchè il mio giogo [è] dolce, e il mio carico è leggiero. 040 MAT 012 001 IN quel tempo, Gesù camminava, in giorno di sabato, per li seminati; or i suoi discepoli ebber fame, e presero a svellere delle spighe, ed a mangiarle. 040 MAT 012 002 E i Farisei, veduto [ciò], gli dissero: Ecco, i tuoi discepoli fan quello che non è lecito di fare in [giorno di] sabato. 040 MAT 012 003 Ma egli disse loro: Non avete voi letto ciò che fece Davide, quando ebbe fame, egli e coloro [ch'erano] con lui? 040 MAT 012 004 Come egli entrò nella casa di Dio, e mangiò i pani di presentazione i quali non gli era lecito di mangiare, nè a coloro [ch'eran] con lui, anzi a' sacerdoti soli? 040 MAT 012 005 Ovvero non avete voi letto nella legge, che nel tempio, i sacerdoti, ne' giorni del sabato, violano il sabato, eppur non ne sono colpevoli? 040 MAT 012 006 Or io vi dico, che qui vi [è] alcuno maggior del tempio. 040 MAT 012 007 Ora, se voi sapeste che cosa è: Io voglio misericordia e non sacrificio, voi non avreste condannati gl'innocenti. 040 MAT 012 008 Perciocchè, il Figliuol dell'uomo è Signore eziandio del sabato. 040 MAT 012 009 POI, partitosi di là, venne nella lor sinagoga; 040 MAT 012 010 ed ecco, [quivi] era una uomo che avea la mano secca. Ed essi fecero una domanda a Gesù, dicendo: È egli lecito di guarire [alcuno] in giorno di sabato? per poterlo accusare. 040 MAT 012 011 Ed egli disse loro: Chi è l'uomo fra voi, il quale avendo una pecora, se quella cade in giorno di sabato in una fossa, non la prenda, e non la rilevi? 040 MAT 012 012 Ora, da quanto più è un uomo, che una pecora? Egli è dunque lecito di far del bene in giorno di sabato. 040 MAT 012 013 Allora egli disse a quell'uomo: Distendi la tua mano. Ed egli la distese, e fu resa sana come l'altra. 040 MAT 012 014 Ma i Farisei, usciti fuori, presero consiglio contro a lui, come lo farebbero morire. 040 MAT 012 015 Ma Gesù, conoscendo [ciò], si ritrasse di là; e molte turbe lo seguitarono, ed egli li guarì tutti. 040 MAT 012 016 E divietò loro severamente, che nol palesassero; 040 MAT 012 017 acciocchè si adempiesse ciò che fu detto dal profeta Isaia, dicendo: 040 MAT 012 018 Ecco, il mio Servitore, il quale io ho eletto; l'amato mio in cui l'anima mia ha preso il suo compiacimento; io metterò lo Spirito mio sopra lui, ed egli annunzierà giudizio alle genti. 040 MAT 012 019 Egli non contenderà, e non griderà; e niuno udirà la sua voce per le piazze. 040 MAT 012 020 Egli non triterà la canna rotta, e non ispegnerà il lucignolo fumante; finchè abbia messo fuori il giudizio in vittoria. 040 MAT 012 021 E le genti spereranno nel suo nome. 040 MAT 012 022 ALLORA gli fu presentato un indemoniato, cieco, e mutolo; ed egli lo sanò; talchè colui che prima era cieco, e mutolo, parlava e vedeva. 040 MAT 012 023 E tutte le turbe stupivano, e dicevano: Non è costui il Cristo, il Figliuol di Davide? 040 MAT 012 024 Ma i Farisei, udendo [ciò], dicevano: Costui non caccia i demoni, se non per Beelzebub, principe de' demoni. 040 MAT 012 025 E Gesù, conoscendo i lor pensieri, disse loro: Ogni regno, diviso in sè stesso in parti contrarie, è deserto; parimente, ogni città, o casa, divisa in sè stessa in parti contrarie, non può durare. 040 MAT 012 026 Ora, se Satana caccia Satana, egli è diviso in parti contrarie; come adunque può durare il suo regno? 040 MAT 012 027 E se io caccio i demoni per Beelzebub, per cui li cacciano i vostri figliuoli? Perciò, essi saranno i vostri giudici. 040 MAT 012 028 Ma, se io caccio i demoni per lo Spirito di Dio, il regno di Dio è pur pervenuto a voi. 040 MAT 012 029 Ovvero, come può alcuno entrar nella casa d'un possente uomo, e rapirgli le sue masserizie, se prima non ha legato quel possente uomo? allora veramente gli prederà la casa. 040 MAT 012 030 Chi non è meco è contro a me, e chi non raccoglie meco, sparge. 040 MAT 012 031 Perciò, io vi dico: Ogni peccato e bestemmia sarà rimessa agli uomini; ma la bestemmia contro allo Spirito non sarà loro rimessa. 040 MAT 012 032 Ed a chiunque avrà detta alcuna parola contro al Figliuol dell'uomo, sarà perdonato; ma a niuno che [l]'abbia detta contro allo Spirito Santo, sarà perdonato, nè in questo secolo, nè nel futuro. 040 MAT 012 033 FATE l'albero buono, e il suo frutto [sarà] buono; o fate l'albero malvagio, e il suo frutto [sarà] malvagio; poichè dal frutto si conosce l'albero. 040 MAT 012 034 Progenie di vipere, come potete parlar cose buone, essendo malvagi? poichè la bocca parla di ciò che soprabbonda nel cuore. 040 MAT 012 035 L'uomo buono, dal buon tesoro del cuore, reca fuori cose buone; ma l'uomo malvagio, dal malvagio tesoro [del cuore], reca fuori cose malvage. 040 MAT 012 036 Or io vi dico che gli uomini renderanno ragione, nel giorno del giudizio, eziandio d'ogni oziosa parola che avranno detta. 040 MAT 012 037 Perciocchè, per le tue parole tu sarai giustificato, ed [altresì] per le tue parole sarai condannato. 040 MAT 012 038 ALLORA alcuni degli Scribi e Farisei [gli] fecero motto, dicendo: Maestro, noi vorremmo veder da te qualche segno. 040 MAT 012 039 Ma egli, rispondendo, disse loro: La malvagia, e adultera generazione richiede un segno; ma niun segno le sarà dato, se non il segno del profeta Giona. 040 MAT 012 040 Perciocchè, siccome Giona fu tre giorni, e tre notti, nel ventre della balena, così sarà il Figliuol dell'uomo tre giorni, e tre notti, nel cuor della terra. 040 MAT 012 041 I Niniviti risorgeranno nel giudizio con questa generazione, e la condanneranno; perciocchè essi si ravvidero alla predicazion di Giona; ed ecco qui [è uno che è] più che Giona. 040 MAT 012 042 La regina del Mezzodì risusciterà nel giudizio con questa generazione, e la condannerà; perciocchè ella venne dagli estremi termini della terra, per udir la sapienza di Salomone; ed ecco, qui [è uno che è] più che Salomone. 040 MAT 012 043 Ora, quando lo spirito immondo è uscito d'un uomo, egli va attorno per luoghi aridi, cercando riposo, e non lo trova. 040 MAT 012 044 Allora dice: Io me ne tornerò a casa mia, onde sono uscito; e se, quando egli [vi] viene, la trova vuota, spazzata, ed adorna; 040 MAT 012 045 allora va, e prende seco sette altri spiriti, peggiori di lui, i quali entrano, ed abitano quivi; e l'ultima condizione di quell'uomo diviene peggiore della prima. Così anche avverrà a questa malvagia generazione. 040 MAT 012 046 ORA, mentre egli parlava ancora alle turbe, ecco, sua madre, ed i suoi fratelli, fermatisi di fuori, cercavano di parlargli. 040 MAT 012 047 Ed alcuno gli disse: Ecco tua madre, ed i tuoi fratelli, sono là fuori cercando di parlarti. 040 MAT 012 048 Ma egli, rispondendo, disse a colui che gli avea [ciò] detto: Chi è mia madre, e chi sono i miei fratelli? 040 MAT 012 049 E distesa la mano verso i suoi discepoli, disse: Ecco la madre mia, ed i miei fratelli. 040 MAT 012 050 Perciocchè, chiunque avrà fatta la volontà del Padre mio, che [è] ne' cieli, esso è mio fratello, sorella, e madre. 040 MAT 013 001 ORA in quel giorno stesso, Gesù, uscito di casa, si pose a sedere presso del mare. 040 MAT 013 002 E molte turbe si raunarono appresso di lui, talchè egli, entrato in una navicella, si pose a sedere; e tutta la moltitudine stava in piè in su la riva. 040 MAT 013 003 Ed egli ragionava loro molte cose, in parabole, dicendo: Ecco, un seminatore uscì fuori a seminare. 040 MAT 013 004 E mentre egli seminava, una parte [della semenza] cadde lungo la strada, e gli uccelli vennero, e la mangiarono tutta. 040 MAT 013 005 Ed un'altra cadde in luoghi pietrosi, ove non avea molta terra, e subito nacque, perciocchè non avea profondo terreno; 040 MAT 013 006 ma, essendo levato il sole, fu riarsa; e, perciocchè non avea radice, si seccò. 040 MAT 013 007 Ed un'altra cadde sopra le spine, e le spine crebbero, e l'affogarono. 040 MAT 013 008 Ed un'altra cadde in buona terra, e portò frutto, qual [granel] cento, qual sessanta, qual trenta. 040 MAT 013 009 Chi ha orecchie da udire, oda. 040 MAT 013 010 Allora i discepoli, accostatisi, gli dissero: Perchè parli loro in parabole? 040 MAT 013 011 Ed egli, rispondendo, disse loro: Perciocchè a voi è dato di conoscere i misteri del regno de' cieli, ma a loro non è dato. 040 MAT 013 012 Perciocchè, a chiunque ha, sarà dato, ed egli soprabbonderà; ma, a chiunque non ha, eziandio quel ch'egli ha gli sarà tolto. 040 MAT 013 013 Perciò, parlo io loro in parabole, perchè veggendo non veggono, udendo non odono, e non intendono. 040 MAT 013 014 E si adempie in loro la profezia d'Isaia, che dice: Bene udirete, ma non intenderete; ben riguarderete, ma non vedrete. 040 MAT 013 015 Perciocchè il cuore di questo popolo è ingrassato, e odono gravemente con gli orecchi, e chiudono gli occhi; acciocchè non veggano con gli occhi, e non odano con gli orecchi, e non intendano col cuore, e non si convertano, ed io non li sani. 040 MAT 013 016 Ma, beati gli occhi vostri, perchè veggono; e le vostre orecchie, perchè odono. 040 MAT 013 017 Perciocchè, io vi dico in verità, che molti profeti e giusti hanno desiderato di veder le cose che voi vedete e non [le] hanno vedute; e di udir le cose che voi udite, e non [le] hanno udite. 040 MAT 013 018 Voi dunque intendete la parabola del seminatore. 040 MAT 013 019 Quando alcuno ode la parola del regno, e non l'intende, il maligno viene, e rapisce ciò ch'era stato seminato nel cuor di esso. Un tale è la [semenza] seminata lungo la strada. 040 MAT 013 020 E colui che è seminato in luoghi pietrosi è colui che ode la parola, e subito con allegrezza la riceve; 040 MAT 013 021 ma non ha radice in sè, anzi è di corta durata: ed avvenendo tribolazione, o persecuzione, per la parola, incontanente è scandalezzato. 040 MAT 013 022 E colui che è seminato fra le spine è colui che ode la parola; ma la sollecitudine di questo secolo e l'inganno delle ricchezze, affogano la parola; ed essa diviene infruttuosa. 040 MAT 013 023 Ma colui che è seminato nella buona terra è colui che ode la parola, e l'intende; il quale ancora frutta, e fa qual cento, qual sessanta, qual trenta. 040 MAT 013 024 EGLI propose loro un'altra parabola, dicendo: Il regno de' cieli è simile ad un uomo che seminò buona semenza nel suo campo. 040 MAT 013 025 Ma, mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico, e seminò delle zizzanie per mezzo il grano, e se ne andò. 040 MAT 013 026 E quando l'erba fu nata, ed ebbe fatto frutto, allora apparvero eziandio le zizzanie. 040 MAT 013 027 E i servitori del padron di casa vennero a lui, e gli dissero: Signore, non hai tu seminata buona semenza nel tuo campo? onde avvien dunque che vi son delle zizzanie? 040 MAT 013 028 Ed egli disse loro: Un uomo nemico ha ciò fatto. E i servitori gli dissero: Vuoi dunque che andiamo, e le cogliamo? 040 MAT 013 029 Ma egli disse: No; che talora, cogliendo le zizzanie, non diradichiate insieme con esse il grano. 040 MAT 013 030 Lasciate crescere amendue insieme, infino alla mietitura; e nel tempo della mietitura, io dirò a' mietitori: Cogliete prima le zizzanie, e legatele in fasci, per bruciarle; ma accogliete il grano nel mio granaio. 040 MAT 013 031 EGLI propose loro un'altra parabola, dicendo: Il regno de' cieli è simile ad un granel di senape, il quale un uomo prende, e lo semina nel suo campo. 040 MAT 013 032 Esso è bene il più piccolo di tutti i semi; ma quando è cresciuto è la maggiore di tutte l'erbe, e divien albero, talchè gli uccelli del cielo vengono, e si riparano ne' suoi rami. 040 MAT 013 033 Egli disse loro un'altra parabola: Il regno de' cieli è simile al lievito, il quale una donna prende, e lo ripone dentro tre staia di farina, finchè tutta sia levitata. 040 MAT 013 034 Tutte queste cose ragionò Gesù in parabole alle turbe; e non parlava loro senza parabola; 040 MAT 013 035 acciocchè si adempiesse ciò che fu detto dal profeta: Io aprirò la mia bocca in parabole; io sgorgherò cose occulte fin dalla fondazione del mondo. 040 MAT 013 036 ALLORA Gesù, licenziate le turbe, se ne ritornò a casa, e i suoi discepoli gli si accostarono, dicendo: Dichiaraci la parabola delle zizzanie del campo. 040 MAT 013 037 Ed egli, rispondendo, disse loro: Colui che semina la buona semenza è il Figliuol dell'uomo. 040 MAT 013 038 E il campo è il mondo, e la buona semenza sono i figliuoli del regno, e le zizzanie sono i figliuoli del maligno. 040 MAT 013 039 E il nemico che le ha seminate è il diavolo, e la mietitura è la fin del mondo, e i mietitori son gli angeli. 040 MAT 013 040 Siccome adunque si colgono le zizzanie, e si bruciano col fuoco, così ancora avverrà nella fin del mondo. 040 MAT 013 041 Il Figliuol dell'uomo manderà i suoi angeli, ed essi raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali, e gli operatori d'iniquità; 040 MAT 013 042 e li getteranno nella fornace del fuoco. Ivi sarà il pianto e lo stridor de' denti. 040 MAT 013 043 Allora i giusti risplenderanno come il sole, nel regno del Padre loro. Chi ha orecchie da udire, oda. 040 MAT 013 044 DI nuovo, il regno de' cieli è simile ad un tesoro nascosto in un campo, il quale un uomo, avendolo trovato, nasconde; e per l'allegrezza che ne ha, va, e vende tutto ciò ch'egli ha, e compera quel campo. 040 MAT 013 045 Di nuovo, il regno de' cieli è simile ad un uomo mercatante, il qual va cercando di belle perle. 040 MAT 013 046 E trovata una perla di gran prezzo, va, e vende tutto ciò ch'egli ha, e la compera. 040 MAT 013 047 Di nuovo, il regno de' cieli è simile ad una rete gettata in mare, la qual raccoglie d'ogni maniera [di cose]. 040 MAT 013 048 E quando è piena, i pescatori la traggono fuori in sul lito; e postisi a sedere, raccolgono le cose buone ne' [lor] vasi, e gettan via ciò che non val nulla. 040 MAT 013 049 Così avverrà nella fin del mondo: gli angeli usciranno, e metteranno da parte i malvagi d'infra i giusti; 040 MAT 013 050 e li getteranno nella fornace del fuoco. Ivi sarà il pianto e lo stridor de' denti. 040 MAT 013 051 Gesù disse loro: Avete voi intese tutte queste cose? Essi gli dissero: Sì, Signore. 040 MAT 013 052 Ed egli disse loro: Perciò ogni Scriba, ammaestrato per lo regno de' cieli, è simile ad un padrone di casa, il qual trae fuori dal suo tesoro cose vecchie, e nuove. 040 MAT 013 053 ORA, quando Gesù ebbe finite queste parabole si dipartì di là. 040 MAT 013 054 Ed essendo venuto nella sua patria, li insegnava nella lor sinagoga, talchè essi stupivano, e dicevano: Onde [viene] a costui cotesta sapienza, e coteste potenti operazioni? 040 MAT 013 055 Non è costui il figliuolo del falegname? sua madre non si chiama ella Maria? e i suoi fratelli Giacomo, e Iose, e Simone, e Giuda? 040 MAT 013 056 E non son le sue sorelle tutte appresso di noi? onde [vengono] dunque a costui tutte queste cose? 040 MAT 013 057 Ed erano scandalezzati di lui. E Gesù disse loro: Niun profeta è sprezzato, se non nella sua patria, e in casa sua. 040 MAT 013 058 Ed egli non fece quivi molte potenti operazioni, per la loro incredulità. 040 MAT 014 001 IN quel tempo, Erode il tetrarca udì la fama di Gesù. E disse ai suoi servitori: 040 MAT 014 002 Costui è Giovanni Battista; egli è risuscitato da' morti; e però le potenze operano in lui. 040 MAT 014 003 Perciocchè Erode avea preso Giovanni, e l'avea messo ne' legami, e l'avea incarcerato, a motivo di Erodiada, moglie di Filippo, suo fratello. 040 MAT 014 004 Perciocchè Giovanni gli diceva: Ei non ti è lecito di ritenere costei. 040 MAT 014 005 E volendolo far morire, pure temette il popolo; perciocchè essi lo teneano per profeta. 040 MAT 014 006 Ora, celebrandosi il giorno della natività di Erode, la figliuola di Erodiada avea ballato [ivi] in mezzo, ed era piaciuta ad Erode. 040 MAT 014 007 Onde egli le promise, con giuramento, di darle tutto ciò ch'ella chiederebbe. 040 MAT 014 008 Ed ella, indotta prima da sua madre, disse: Dammi qui in un piatto la testa di Giovanni Battista. 040 MAT 014 009 E il re se ne attristò; ma pure, per li giuramenti, e per rispetto di coloro ch'erano con lui a tavola, comandò che [le] fosse data. 040 MAT 014 010 E mandò a far decapitar Giovanni Battista in prigione. 040 MAT 014 011 E la sua testa fu portata in un piatto, e data alla fanciulla; ed ella [la] portò a sua madre. 040 MAT 014 012 E i discepoli d'esso vennero, e tolsero il corpo, e lo seppellirono; poi vennero, e rapportarono [il fatto] a Gesù. 040 MAT 014 013 E GESÙ, udito [ciò], si ritrasse di là sopra una navicella, in un luogo deserto, in disparte. E la turbe uditolo, lo seguitarono a piè, dalle città. 040 MAT 014 014 E Gesù, essendo smontato [dalla navicella], vide una gran moltitudine, e fu mosso a compassione inverso loro, e sanò gl'infermi d'infra loro. 040 MAT 014 015 E, facendosi sera, i suoi discepoli gli si accostarono, dicendo: Questo luogo è deserto, e l'ora è già passata; licenzia le turbe, acciocchè vadano per le castella, e si comperino da mangiare. 040 MAT 014 016 Ma Gesù disse loro: Non han bisogno di andarsene; date lor voi da mangiare. 040 MAT 014 017 Ed essi gli dissero: Noi non abbiam qui se non cinque pani, e due pesci. 040 MAT 014 018 Ed egli disse: Recatemeli qua. 040 MAT 014 019 E comandò che le turbe si coricassero sopra l'erba; poi prese i cinque pani, e i due pesci; e levati gli occhi al cielo, fece la benedizione; e, rotti i pani, li diede a' discepoli, e i discepoli alle turbe. 040 MAT 014 020 E tutti mangiarono, e furon saziati; poi [i discepoli] levarono l'avanzo de' pezzi, [e ve ne furono] dodici corbelli pieni. 040 MAT 014 021 Or coloro che aveano mangiato erano intorno a cinquemila uomini, oltre alle donne ed i fanciulli. 040 MAT 014 022 INCONTANENTE appresso, Gesù costrinse i suoi discepoli a montare in su la navicella, ed a passare innanzi a lui all'altra riva, mentre egli licenziava le turbe. 040 MAT 014 023 Ed egli, dopo aver licenziate le turbe, salì in sul monte in disparte, per orare. E, fattosi sera, era quivi tutto solo. 040 MAT 014 024 E la navicella era già in mezzo del mare, travagliata dalle onde; perciocchè il vento era contrario. 040 MAT 014 025 E nella quarta vigilia della notte, Gesù se ne andò a loro, camminando sopra il mare. 040 MAT 014 026 E i discepoli, vedendolo camminar sopra il mare, si turbarono, dicendo: Egli è un fantasma. E di paura gridarono. 040 MAT 014 027 Ma subito Gesù parlò loro, dicendo: Rassicuratevi; sono io, non temiate. 040 MAT 014 028 E Pietro, rispondendogli, disse: Signore, se sei tu, comanda che io venga a te sopra le acque. 040 MAT 014 029 Ed egli disse: Vieni. E Pietro, smontato dalla navicella, camminava sopra le acque, per venire a Gesù. 040 MAT 014 030 Ma, vedendo il vento forte, ebbe paura; e, cominciando a sommergersi, gridò, dicendo: Signore, salvami. 040 MAT 014 031 E incontanente Gesù distese la mano, e lo prese, e gli disse: O [uomo] di poca fede, perchè hai dubitato? 040 MAT 014 032 Poi, quando furono entrati nella navicella, il vento si acquetò. 040 MAT 014 033 E coloro ch' [erano] nella navicella vennero, e l'adorarono, dicendo: Veramente tu sei il Figliuol di Dio. 040 MAT 014 034 Poi, essendo passati all'altra riva, vennero nella contrada di Gennesaret. 040 MAT 014 035 E gli uomini di quel luogo, avendolo riconosciuto, mandarono [a farlo sapere] per tutta quella contrada circonvicina; e gli presentarono tutti i malati; 040 MAT 014 036 e lo pregavano che potessero sol toccare il lembo della sua vesta; e tutti quelli che [lo] toccarono furono sanati. 040 MAT 015 001 ALLORA gli Scribi ed i Farisei di Gerusalemme vennero a Gesù, dicendo: 040 MAT 015 002 Perchè trasgrediscono i tuoi discepoli la tradizion degli anziani? poichè non si lavano le mani, quando prendono cibo. 040 MAT 015 003 Ma egli, rispondendo, disse loro: E voi, perchè trasgredite il comandamento di Dio per la vostra tradizione? 040 MAT 015 004 Poichè Iddio ha comandato in questa maniera: Onora padre, e madre; e: Chi maledice padre, o madre, muoia di morte. 040 MAT 015 005 Ma voi dite: Chiunque avrà detto al padre, o alla madre: Tutto ciò, di che tu potresti esser da me sovvenuto, [è] offerta [a Dio; ] 040 MAT 015 006 può non [più] onorar suo padre, e sua madre. Ed avete annullato il comandamento di Dio con la vostra tradizione. 040 MAT 015 007 Ipocriti, ben di voi profetizzò Isaia, dicendo: 040 MAT 015 008 Questo popolo si accosta a me con la bocca, e mi onora con le labbra; ma il cuor loro è lungi da me. 040 MAT 015 009 Ma invano mi onorano insegnando dottrine, [che son] comandamenti d'uomini. 040 MAT 015 010 Poi, chiamata a sè la moltitudine, le disse: Ascoltate, ed intendete: 040 MAT 015 011 Non ciò che entra nella bocca contamina l'uomo; ma ben lo contamina ciò che esce dalla bocca. 040 MAT 015 012 Allora i suoi discepoli, accostatisi, gli dissero: Sai tu che i Farisei, udito questo ragionamento, sono stati scandalezzati? 040 MAT 015 013 Ed egli, rispondendo, disse: Ogni pianta che il padre mio celeste non ha piantata sarà diradicata. 040 MAT 015 014 Lasciateli; son guide cieche di ciechi; ora, se un cieco guida un [altro] cieco amendue cadranno nella fossa. 040 MAT 015 015 E Pietro, rispondendo, gli disse: Dichiaraci quella parabola. 040 MAT 015 016 E Gesù disse: Siete voi eziandio ancor privi d'intelletto? 040 MAT 015 017 Non intendete voi ancora che tutto ciò che entra nella bocca se ne va nel ventre, e poi è gettato fuori nella latrina? 040 MAT 015 018 Ma le cose che escono dalla bocca procedono dal cuore, ed esse contaminano l'uomo. 040 MAT 015 019 Poichè dal cuore procedono pensieri malvagi, omicidii, adulterii, fornicazioni, furti, false testimonianze, maldicenze. 040 MAT 015 020 Queste son le cose che contaminano l'uomo; ma il mangiare con mani non lavate non contamina l'uomo. 040 MAT 015 021 POI Gesù, partitosi di là, si ritrasse nelle parti di Tiro, e di Sidon. 040 MAT 015 022 Ed ecco, una donna Cananea, uscita di que' confini, gli gridò, dicendo: Abbi pietà di me, o Signore, figliuol di Davide! la mia figliuola è malamente tormentata dal demonio. 040 MAT 015 023 Ma egli non le rispondeva nulla. E i suoi discepoli, accostatisi, lo pregavano, dicendo: Licenziala, perciocchè ella grida dietro a noi. 040 MAT 015 024 Ma egli, rispondendo, disse: Io non son mandato se non alle pecore perdute della casa d'Israele. 040 MAT 015 025 Ed ella venne, e l'adorò, dicendo: Signore, aiutami. 040 MAT 015 026 Ma egli, rispondendo, disse: Non è cosa onesta prendere il pan de' figliuoli, e gettarlo a' cagnuoli. 040 MAT 015 027 Ed ella disse: Ben dici, Signore; poichè anche i cagnuoli mangiano delle miche che cadono dalla tavola de' lor padroni. 040 MAT 015 028 Allora Gesù, rispondendo, le disse: O donna, grande [è] la tua fede; siati fatto come tu vuoi. E da quell'ora, la sua figliuola fu sanata. 040 MAT 015 029 E GESÙ, partendo di là, venne presso al mar della Galilea; e salito sopra il monte, si pose quivi a sedere. 040 MAT 015 030 E molte turbe si accostarono a lui, le quali aveano con loro degli zoppi, dei ciechi, de' mutoli, de' monchi, ed altri molti; e li gettarono a' piedi di Gesù, ed egli li sanò; 040 MAT 015 031 talchè le turbe si maravigliavano, vedendo i mutoli parlare, i monchi esser sani, gli zoppi camminare, e i ciechi vedere; e glorificarono l'Iddio d'Israele. 040 MAT 015 032 E Gesù, chiamati a sè i suoi discepoli, disse: Io ho gran pietà della moltitudine; perciocchè già tre giorni continui dimora appresso di me, e non ha di che mangiare; e pure io non voglio licenziarli digiuni, che talora non vengano meno tra via. 040 MAT 015 033 E i suoi discepoli gli dissero: Onde avremmo in un luogo deserto tanti pani, che bastassero a saziare una cotanta moltitudine? 040 MAT 015 034 E Gesù disse loro: Quanti pani avete? Ed essi dissero: Sette, e alcuni pochi pesciolini. 040 MAT 015 035 Ed egli comandò alle turbe che si mettessero a sedere in terra. 040 MAT 015 036 Poi prese i sette pani, e i pesci, e rese grazie, [li] ruppe, e [li] diede a' suoi discepoli; e i discepoli alla moltitudine. 040 MAT 015 037 E tutti [ne] mangiarono, e furon saziati; poi levaron l'avanzo de' pezzi, [e ve ne furono] sette panieri pieni. 040 MAT 015 038 Or coloro che avean mangiato erano quattromila uomini, oltre alle donne e i fanciulli. 040 MAT 015 039 Poi, licenziate le turbe, egli montò nella navicella, e venne ne' confini di Magdala. 040 MAT 016 001 ED accostatisi a lui i Farisei, e i Sadducei, tentando[lo], lo richiesero di mostrar loro un segno dal cielo. 040 MAT 016 002 Ma egli, rispondendo, disse loro: Quando si fa sera, voi dite: Farà tempo sereno, perciocchè il cielo rosseggia. 040 MAT 016 003 E la mattina [dite: ] Oggi [sarà] tempesta, perciocchè il cielo tutto mesto rosseggia. Ipocriti, ben sapete discernere l'aspetto del cielo, e non potete [discernere] i segni de' tempi! 040 MAT 016 004 La gente malvagia ed adultera richiede un segno, ma segno alcuno non le sarà dato, se non il segno del profeta Giona. E, lasciatili, se ne andò. 040 MAT 016 005 E quando i suoi discepoli furon giunti all'altra riva, ecco, aveano dimenticato di prender del pane. 040 MAT 016 006 E Gesù disse loro: Vedete, guardatevi dal lievito de' Farisei, e de' Sadducei. 040 MAT 016 007 Ed essi ragionavano fra loro, dicendo: Noi non abbiam preso del pane. 040 MAT 016 008 E Gesù, conosciuto [ciò], disse loro: Perchè questionate fra voi, o [uomini] di poca fede, di ciò che non avete preso del pane? 040 MAT 016 009 Ancora siete voi senza intelletto, e non vi ricordate dei cinque pani de' cinquemila [uomini], e quanti corbelli ne levaste? 040 MAT 016 010 Nè de' sette pani de' quattromila [uomini], e quanti panieri ne levaste? 040 MAT 016 011 Come non intendete voi, che non del pane vi dissi che vi guardaste dal lievito de' Farisei, e de' Sadducei? 040 MAT 016 012 Allora intesero ch'egli non avea detto che si guardassero dal lievito del pane, ma della dottrina dei Farisei, e de' Sadducei. 040 MAT 016 013 POI Gesù, essendo venuto nelle parti di Cesarea di Filippo, domandò i suoi discepoli: Chi dicono gli uomini che io, il Figliuol dell'uomo, sono? 040 MAT 016 014 Ed essi dissero: Alcuni, Giovanni Battista; altri, Elia; altri, Geremia, od uno de' profeti. 040 MAT 016 015 [Ed] egli disse loro: E voi, chi dite che io sono? 040 MAT 016 016 E Simon Pietro, rispondendo, disse: Tu sei il Cristo, il Figliuol dell'Iddio vivente. 040 MAT 016 017 E Gesù, rispondendo, gli disse: Tu sei beato, o Simone, figliuol di Giona, poichè la carne ed il sangue non t'hanno rivelato [questo], ma il Padre mio che è ne' cieli. 040 MAT 016 018 Ed io altresì ti dico, che tu sei Pietro, e sopra questa pietra io edificherò la mia chiesa, e le porte dell'inferno non la portranno vincere. 040 MAT 016 019 Ed io ti darò le chiavi del regno dei cieli; e tutto ciò che avrai legato in terra sarà legato ne' cieli, e tutto ciò che avrai sciolto in terra sarà sciolto ne' cieli. 040 MAT 016 020 Allora egli divietò a' suoi discepoli, che non dicessero ad alcuno ch'egli fosse Gesù, il Cristo. 040 MAT 016 021 Da quell'ora Gesù cominciò a dichiarare a' suoi discepoli, che gli conveniva andare in Gerusalemme, e sofferir molte cose dagli anziani, e da' principali sacerdoti, e dagli Scribi, ed essere ucciso, e risuscitare nel terzo giorno. 040 MAT 016 022 E Pietro, trattolo da parte, cominciò a riprenderlo, dicendo: Signore, tolga ciò Iddio; questo non ti avverrà punto. 040 MAT 016 023 Ma egli, rivoltosi, disse a Pietro: Vattene indietro da me, Satana; tu mi sei in iscandalo, perciocchè tu non hai il senso alle cose di Dio, ma alle cose degli uomini. 040 MAT 016 024 ALLORA Gesù disse a' suoi discepoli: Se alcuno vuol venir dietro a me, rinunzi a sè stesso, e tolga la sua croce, e mi segua. 040 MAT 016 025 Perciocchè, chi avrà voluto salvar la vita sua la perderà; ma chi avrà perduta la vita sua, per amor di me, la troverà. 040 MAT 016 026 Perciocchè, che giova egli all'uomo, se guadagna tutto il mondo, e fa perdita dell'anima sua? ovvero, che darà l'uomo in iscambio dell'anima sua? 040 MAT 016 027 Perciocchè il Figliuol dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, co' suoi angeli; ed allora egli renderà la retribuzione a ciascuno secondo i suoi fatti. 040 MAT 016 028 Io vi dico in verità, che alcuni di coloro che son qui presenti non gusteranno la morte, che non abbiano veduto il Figliuol dell'uomo venir nel suo regno. 040 MAT 017 001 E SEI giorni appresso, Gesù prese seco Pietro, e Giacomo, e Giovanni, suo fratello, e li condusse sopra un alto monte, in disparte. 040 MAT 017 002 E fu trasfigurato in lor presenza, e la sua faccia risplendè come il sole, e i suoi vestimenti divenner candidi come la luce. 040 MAT 017 003 Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che ragionavano con lui. 040 MAT 017 004 E Pietro fece motto a Gesù, e gli disse: Signore, egli è bene che noi stiam qui; se tu vuoi, facciam qui tre tabernacoli; uno a te, uno a Mosè, ed uno ad Elia. 040 MAT 017 005 Mentre egli parlava ancora, ecco, una nuvola lucida li adombrò; ed ecco, una voce [venne] dalla nuvola, dicendo: Questo è il mio diletto Figliuolo, in cui ho preso il mio compiacimento; ascoltatelo. 040 MAT 017 006 E i discepoli, udito [ciò], caddero sopra le lor facce, e temettero grandemente. 040 MAT 017 007 Ma Gesù, accostatosi, li toccò, e disse: Levatevi, e non temiate. 040 MAT 017 008 Ed essi, alzati gli occhi, non videro alcuno, se non Gesù tutto solo. 040 MAT 017 009 Poi, mentre scendevano dal monte, Gesù diede loro [questo] comandamento: Non dite la visione ad alcuno, finchè il Figliuol dell'uomo sia risuscitato dai morti. 040 MAT 017 010 E i suoi discepoli lo domandarono dicendo: Come adunque dicono gli Scribi che convien che prima venga Elia? 040 MAT 017 011 E Gesù, rispondendo, disse loro: Elia veramente deve prima venire, e ristabilire ogni cosa. 040 MAT 017 012 Ma io vi dico, che Elia è già venuto, ed essi non l'hanno riconosciuto, anzi hanno fatto inverso lui ciò che hanno voluto; così ancora il Figliuol dell'uomo sofferirà da loro. 040 MAT 017 013 Allora i discepoli intesero ch'egli avea loro detto [ciò] di Giovanni Battista. 040 MAT 017 014 E QUANDO furon venuti alla moltitudine, un uomo gli si accostò, inginocchiandosi davanti a lui, 040 MAT 017 015 e dicendo: Signore, abbi pietà del mio figliuolo, perciocchè egli [è] lunatico, e malamente tormentato; poichè spesso cade nel fuoco, e spesso nell'acqua. 040 MAT 017 016 Ed io l'ho presentato a' tuoi discepoli, ma essi non l'hanno potuto guarire. 040 MAT 017 017 E Gesù, rispondendo, disse: Ahi! generazione incredula e perversa! infino a quando mai sarò con voi? infino a quando mai vi comporterò? conducetemelo qua. 040 MAT 017 018 E Gesù sgridò il demonio, ed egli uscì fuor di lui; e da quell'ora il fanciullo fu guarito. 040 MAT 017 019 Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, dissero: Perchè non abbiam noi potuto cacciarlo? 040 MAT 017 020 E Gesù disse loro: Per la vostra incredulità; perciocchè io vi dico in verità, che se avete di fede quant'è un granel di senape, voi direte a questo monte: Passa di qui a là, ed esso vi passerà; e niente vi sarà impossibile. 040 MAT 017 021 Or questa generazione [di demoni] non esce fuori, se non per orazione, e per digiuno. 040 MAT 017 022 Ora, mentre essi conversavano nella Galilea, Gesù disse loro: Egli avverrà che il Figliuol dell'uomo sarà dato nelle mani degli uomini; ed essi l'uccideranno; 040 MAT 017 023 ma nel terzo giorno egli risusciterà. Ed essi ne furono grandemente contristati. 040 MAT 017 024 E QUANDO furon venuti in Capernaum, coloro che ricoglievano le didramme vennero a Pietro, e dissero: Il vostro Maestro non paga egli le didramme? 040 MAT 017 025 Egli disse: Sì. E quando egli fu entrato in casa, Gesù lo prevenne, dicendo: Che ti pare, Simone? da cui prendono i re della terra i tributi, o il censo? da' figliuoli loro, o dagli stranieri? 040 MAT 017 026 Pietro gli disse: Dagli stranieri. Gesù gli disse: Dunque i figliuoli son franchi. 040 MAT 017 027 Ma, acciocchè noi non li scandalezziamo, vattene al mare, e getta l'amo, e togli il primo pesce che salirà fuori, ed aprigli la gola, e tu vi troverai uno statere; prendilo e dallo loro, per te, e per me. 040 MAT 018 001 IN quell'ora i discepoli vennero a Gesù dicendo: Deh! chi è il maggiore nel regno de' cieli? 040 MAT 018 002 E Gesù, chiamato a sè un piccol fanciullo, lo pose nel mezzo di loro, e disse: 040 MAT 018 003 Io vi dico in verità, che se non siete mutati, e non divenite come i piccoli fanciulli, voi non entrerete punto nel regno de' cieli. 040 MAT 018 004 Ogni uomo adunque, che si sarà abbassato, come questo piccol fanciullo, è il maggiore nel regno de' cieli. 040 MAT 018 005 E chiunque riceve un tal piccol fanciullo, nel nome mio, riceve me. 040 MAT 018 006 Ma chi avrà scandalezzato uno di questi piccoli che credono in me, meglio per lui sarebbe che gli fosse appiccata una macina da asino al collo, e che fosse sommerso nel fondo del mare. 040 MAT 018 007 Guai al mondo per gli scandali! perciocchè, bene è necessario che scandali avvengano; ma nondimeno, guai a quell'uomo per cui lo scandalo avviene! 040 MAT 018 008 Ora, se la tua mano, o il tuo piè, ti fa intoppare, mozzali, e getta[li] via da te; meglio è per te d'entrar nella vita zoppo, o monco, che, avendo due mani, e due piedi, esser gettato nel fuoco eterno. 040 MAT 018 009 Parimente, se l'occhio tuo ti fa intoppare, cavalo, e gettalo via da te; meglio è per te d'entrar nella vita, avendo un occhio solo, che, avendone due, esser gettato nella geenna del fuoco. 040 MAT 018 010 Guardate che non isprezziate alcuno di questi piccoli; perciocchè io vi dico che gli angeli loro vedono del continuo ne' cieli la faccia del Padre mio, che [è] ne' cieli. 040 MAT 018 011 Poichè il Figliuol dell'uomo è venuto per salvar ciò che era perito. 040 MAT 018 012 Che vi par egli? Se un uomo ha cento pecore, ed una di esse si smarrisce, non lascerà egli le novantanove, e non andrà egli su per i monti cercando la smarrita? 040 MAT 018 013 E se pure avviene ch'egli la trovi, io vi dico in verità, che egli più si rallegra di quella, che delle novantanove, che non si erano smarrite. 040 MAT 018 014 Così, la volontà del Padre vostro ch' [è] ne' cieli è, che neppur uno di questi piccoli perisca. 040 MAT 018 015 ORA, se il tuo fratello ha peccato contro a te, va' e riprendilo fra te e lui solo; se egli ti ascolta, tu hai guadagnato il tuo fratello. 040 MAT 018 016 Ma, se non ti ascolta, prendi teco ancora uno o due, acciocchè ogni parola sia confermata per la bocca di due, o di tre testimoni. 040 MAT 018 017 E s'egli disdegna di ascoltarli, dillo alla chiesa; e se disdegna eziandio di ascoltar la chiesa, siati come il pagano, o il pubblicano. 040 MAT 018 018 Io vi dico in verità, che tutte le cose che voi avrete legate sopra la terra saranno legate nel cielo, e tutte le cose che avrete sciolte sopra la terra saranno sciolte nel cielo. 040 MAT 018 019 Oltre a ciò, io vi dico, che, se due di voi consentono sopra la terra, intorno a qualunque cosa chiederanno, quella sarà lor fatta dal Padre mio, che [è] ne' cieli. 040 MAT 018 020 Perciocchè, dovunque due, o tre, son raunati nel nome mio, quivi son io nel mezzo di loro. 040 MAT 018 021 Allora Pietro, accostatoglisi, disse: Signore, quante volte, peccando il mio fratello contro a me, gli perdonerò io? fino a sette volte? 040 MAT 018 022 Gesù gli disse: Io non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. 040 MAT 018 023 Perciò, il regno de' cieli è assomigliato ad un re, il qual volle far ragione co' suoi servitori. 040 MAT 018 024 Ed avendo cominciato a far ragione, gli fu presentato uno, [ch'era] debitore di diecimila talenti. 040 MAT 018 025 E non avendo egli da pagare, il suo signore comandò ch'egli, e la sua moglie, e i suoi figliuoli, e tutto quanto avea, fosse venduto, e che [il debito] fosse pagato. 040 MAT 018 026 Laonde il servitore, gettatosi a terra, si prostese davanti a lui, dicendo: Signore, abbi pazienza inverso me, ed io ti pagherò tutto. 040 MAT 018 027 E il signor di quel servitore, mosso da compassione, lo lasciò andare, e gli rimise il debito. 040 MAT 018 028 Ma quel servitore, uscito fuori, trovò uno de' suoi conservi, il qual gli dovea cento denari: ed egli lo prese, e lo strangolava, dicendo: Pagami ciò che tu mi devi. 040 MAT 018 029 Laonde il suo conservo, gettatoglisi a' piedi, lo pregava, dicendo: Abbi pazienza inverso me, ed io ti pagherò tutto. 040 MAT 018 030 Ma egli non volle, anzi andò, e lo cacciò in prigione, finchè avesse pagato il debito. 040 MAT 018 031 Or i suoi conservi, veduto il fatto, ne furono grandemente contristati, e vennero al lor signore, e gli dichiararono tutto il fatto. 040 MAT 018 032 Allora il suo signore lo chiamò a sè, e gli disse: Malvagio servitore, io ti rimisi tutto quel debito, perciocchè tu me ne pregasti. 040 MAT 018 033 Non ti si conveniva egli altresì aver pietà del tuo conservo, siccome io ancora avea avuta pietà di te? 040 MAT 018 034 E il suo signore, adiratosi, lo diede in man de' sergenti, da martoriarlo, infino a tanto ch'egli avesse pagato tutto ciò che gli era dovuto. 040 MAT 018 035 Così ancora vi farà il vostro Padre celeste, se voi non rimettete di cuore ognuno al suo fratello i suoi falli. 040 MAT 019 001 E QUANDO Gesù ebbe finiti questi ragionamenti, si dipartì di Galilea, e venne ne' confini della Giudea, lungo il Giordano. 040 MAT 019 002 E molte turbe lo seguitarono, ed egli li sanò quivi. 040 MAT 019 003 E i Farisei si accostarono a lui, tentandolo, e dicendogli: È egli lecito all'uomo di mandar via la sua moglie per qualunque cagione? 040 MAT 019 004 Ed egli, rispondendo, disse loro: Non avete voi letto che Colui, che da principio fece [ogni cosa], fece gli [uomini] maschio e femmina? 040 MAT 019 005 E disse: Perciò, l'uomo lascerà il padre e la madre, e si congiungerà con la sua moglie, e i due diverranno una stessa carne. 040 MAT 019 006 Talchè, non son più due, anzi una stessa carne; ciò dunque che Iddio ha congiunto l'uomo nol separi. 040 MAT 019 007 Essi gli dissero: Perchè dunque comandò Mosè che si desse la scritta del divorzio, e che [così] si mandasse via [la moglie]? 040 MAT 019 008 Egli disse loro: Ben vi permise Mosè, per la durezza de' vostri cuori, di mandar via le vostre mogli; ma da principio non era così. 040 MAT 019 009 Or io vi dico che chiunque manda via la sua moglie, salvochè per cagion di fornicazione, e ne sposa un'altra, commette adulterio; ed altresì chi sposa colei che è mandata via commette adulterio. 040 MAT 019 010 I suoi discepoli gli dissero: Se così sta l'affare dell'uomo con la moglie, non è spediente maritarsi. 040 MAT 019 011 Ma egli disse loro: Non tutti son capaci di questa cosa che voi dite, ma [sol] coloro a cui è dato. 040 MAT 019 012 Perciocchè vi son degli eunuchi, i quali son nati così dal seno della madre; e vi son degli eunuchi, i quali sono stati fatti eunuchi dagli uomini; e vi son degli eunuchi, i quali si son fatti eunuchi loro stessi per lo regno de' cieli. Chi può esser capace [di queste cose], sialo. 040 MAT 019 013 ALLORA gli furono presentati dei piccoli fanciulli, acciocchè imponesse loro le mani, ed orasse; ma i discepoli sgridavano coloro [che li presentavano]. 040 MAT 019 014 Ma Gesù disse: Lasciate quei piccoli fanciulli, e non li divietate di venire a me; perciocchè di tali è il regno de' cieli. 040 MAT 019 015 Ed imposte loro le mani, si partì di là. 040 MAT 019 016 ED ecco, un certo, accostatosi, gli disse: Maestro buono, che bene farò io per aver la vita eterna? 040 MAT 019 017 Ed egli gli disse: Perchè mi chiami buono? niuno [è] buono, se non un solo, [cioè: ] Iddio. Ora, se tu vuoi entrar nella vita, osserva i comandamenti. 040 MAT 019 018 Colui gli disse: Quali? E Gesù disse: Questi: Non uccidere. Non commettere adulterio. Non rubare. Non dir falsa testimonianza. 040 MAT 019 019 Onora tuo padre e tua madre, ed ama il tuo prossimo come te stesso. 040 MAT 019 020 Quel giovane gli disse: Tutte queste cose ho osservate fin dalla mia giovanezza; che mi manca egli ancora? 040 MAT 019 021 Gesù gli disse: Se tu vuoi esser perfetto, va', vendi ciò che tu hai, e donalo a' poveri, e tu avrai un tesoro nel cielo; poi vieni, e seguitami. 040 MAT 019 022 Ma il giovane, udita quella parola, se ne andò contristato; perciocchè egli avea molte ricchezze. 040 MAT 019 023 E Gesù disse a' suoi discepoli: Io vi dico in verità, che un ricco malagevolmente entrerà nel regno de' cieli. 040 MAT 019 024 E da capo vi dico: Egli è più agevole che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio. 040 MAT 019 025 E i suoi discepoli, udito [ciò], sbigottirono forte, dicendo: Chi adunque può esser salvato? 040 MAT 019 026 E Gesù, riguardatili, disse loro: Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio ogni cosa è possibile. 040 MAT 019 027 Allora Pietro, rispondendo, gli disse: Ecco, noi abbiamo abbandonato ogni cosa, e ti abbiam seguitato; che ne avremo dunque? 040 MAT 019 028 E Gesù disse loro: Io vi dico in verità, che nella nuova creazione, quando il Figliuol dell'uomo sederà sopra il trono della sua gloria, voi ancora che mi avete seguitato sederete sopra dodici troni, giudicando le dodici tribù d'Israele. 040 MAT 019 029 E chiunque avrà abbandonato casa, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o moglie, o figliuoli, o possessioni, per lo mio nome, ne riceverà cento cotanti, ed erederà la vita eterna. 040 MAT 019 030 Ma molti primi saranno ultimi, e [molti] ultimi [saranno] primi. 040 MAT 020 001 PERCIOCCHÈ, il regno de' cieli è simile ad un padron di casa, il quale, in sul far del dì, uscì fuori, per condurre e prezzo de' lavoratori, per [mandarli] nella sua vigna. 040 MAT 020 002 E convenutosi co' lavoratori in un denaro al dì, li mandò nella sua vigna. 040 MAT 020 003 Poi, uscito intorno alle tre ore, ne vide altri che stavano in su la piazza scioperati. 040 MAT 020 004 Ed egli disse loro: Andate voi ancora nella vigna, ed io vi darò ciò che sarà ragionevole. Ed essi andarono. 040 MAT 020 005 Poi, uscito ancora intorno alle sei, ed alle nove ore, fece il simigliante. 040 MAT 020 006 Ora, uscito ancora intorno alle undici ore, ne trovò degli altri che se ne stavano scioperati, ed egli disse loro: Perchè ve ne state qui tutto il dì scioperati? 040 MAT 020 007 Essi gli dissero: Perciocchè niuno ci ha condotti a prezzo. Egli disse loro: Andate voi ancora nella vigna, e riceverete ciò che sarà ragionevole. 040 MAT 020 008 Poi, fattosi sera, il padron della vigna disse al suo fattore: Chiama i lavoratori, e paga loro il salario, cominciando dagli ultimi fino a' primi. 040 MAT 020 009 Allora quei delle undici ore vennero, e ricevettero un denaro per uno. 040 MAT 020 010 Poi vennero i primi, i quali pensavano di ricever più, ma ricevettero anch'essi un denaro per uno. 040 MAT 020 011 E, ricevuto[lo], mormoravano contro al padron di casa, dicendo: 040 MAT 020 012 Questi ultimi han lavorato [solo] un'ora, e tu li hai fatti pari a noi, che abbiam portata la gravezza del dì, e l'arsura. 040 MAT 020 013 Ma egli, rispondendo, disse all'un di loro: Amico, io non ti fo alcun torto; non ti convenisti tu meco in un denaro? 040 MAT 020 014 Prendi ciò che ti appartiene, e vattene; ma io voglio dare a quest'ultimo quanto a te. 040 MAT 020 015 Non mi è egli lecito di far ciò che io voglio del mio? l'occhio tuo è egli maligno, perciocchè io son buono? 040 MAT 020 016 Così, gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi; perciocchè molti son chiamati, ma pochi eletti. 040 MAT 020 017 POI Gesù, salendo in Gerusalemme, tratti da parte i suoi dodici discepoli nel cammino, disse loro: 040 MAT 020 018 Ecco, noi saliamo in Gerusalemme, e il Figliuol dell'uomo sarà dato in man dei principali sacerdoti, e degli Scribi, ed essi lo condanneranno a morte. 040 MAT 020 019 E lo metterano nelle mani de' Gentili, da schernirlo, e flagellarlo, e crocifiggerlo, ma egli risusciterà nel terzo giorno. 040 MAT 020 020 Allora la madre de' figliuoli di Zebedeo si accostò a lui, co' suoi figliuoli, adorandolo, e chiedendogli qualche cosa. 040 MAT 020 021 Ed egli le disse: Che vuoi? Ella gli disse: Ordina che questi miei due figliuoli seggano l'uno alla tua destra, l'altro alla sinistra, nel tuo regno. 040 MAT 020 022 E Gesù, rispondendo, disse: Voi non sapete ciò che vi chieggiate; potete voi bere il calice che io berrò, ed essere battezzati del battesimo del quale io sarò battezzato? Essi gli dissero: Sì, lo possiamo. 040 MAT 020 023 Ed egli disse loro: Voi certo berrete il mio calice, e sarete battezzati del battesimo del quale io sarò battezzato; ma, quant'è al sedere alla mia destra, o alla sinistra, non istà a me il darlo; ma [sarà dato] a coloro a cui è preparato dal Padre mio. 040 MAT 020 024 E gli [altri] dieci, avendo [ciò] udito, furono indegnati di que' due fratelli. 040 MAT 020 025 E Gesù, chiamatili a sè, disse: Voi sapete che i principi delle genti le signoreggiano, e che i grandi usano podestà sopra esse. 040 MAT 020 026 Ma non sarà così fra voi; anzi chiunque fra voi vorrà divenir grande sia vostro ministro; 040 MAT 020 027 e chiunque fra voi vorrà esser primo sia vostro servitore. 040 MAT 020 028 Siccome il Figliuol dell'uomo non è venuto per esser servito, anzi per servire, e per dar l'anima sua per prezzo di riscatto per molti. 040 MAT 020 029 OR uscendo essi di Gerico, una gran moltitudine lo seguitò. 040 MAT 020 030 Ed ecco, due ciechi, che sedevano presso della via, avendo udito che Gesù passava, gridarono, dicendo: Abbi pietà di noi, Signore, Figliuol di Davide! 040 MAT 020 031 Ma la moltitudine li sgridava, acciocchè tacessero; ma essi vie più gridavano, dicendo: Abbi pietà di noi, Signore, Figliuolo di Davide. 040 MAT 020 032 E Gesù, fermatosi, li chiamò, e disse: Che volete ch'io vi faccia? 040 MAT 020 033 Essi gli dissero: Signore, che gli occhi nostri sieno aperti. 040 MAT 020 034 E Gesù, mosso a pietà, toccò gli occhi loro, e incontanente gli occhi loro ricoverarono la vista, ed essi lo seguitarono. 040 MAT 021 001 E QUANDO furon vicino a Gerusalemme, e furon venuti in Betfage, presso al monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli, 040 MAT 021 002 dicendo loro: Andate nel castello che è dirimpetto a voi; e subito troverete un'asina legata, ed un puledro con essa; scioglieteli, e menatemeli. 040 MAT 021 003 E se alcuno vi dice nulla, dite che il Signore ne ha bisogno; e subito li manderà. 040 MAT 021 004 Or tutto ciò fu fatto, acciocchè si adempiesse ciò che fu detto dal profeta, dicendo: 040 MAT 021 005 Dite alla figliuola di Sion: Ecco, il tuo Re viene a te, mansueto, e montato sopra un asino, ed un puledro, figlio di un'asina che porta il giogo. 040 MAT 021 006 E i discepoli andarono, e fecero come Gesù avea loro imposto. 040 MAT 021 007 E menaron l'asina, ed il puledro; e misero sopra quelli le lor veste, e [Gesù] montò sopra il puledro. 040 MAT 021 008 Ed una grandissima moltitudine distese le sue veste nella via; ed altri tagliavano de' rami dagli alberi, e li distendevano nella via. 040 MAT 021 009 E le turbe che andavano davanti, e che venivano dietro gridavano, dicendo: Osanna al Figliuolo di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna ne' luoghi altissimi! 040 MAT 021 010 Ed essendo egli entrato in Gerusalemme, tutta la città fu commossa, dicendo: 040 MAT 021 011 Chi è costui? E le turbe dicevano: Costui è Gesù, il Profeta che è da Nazaret di Galilea. 040 MAT 021 012 E GESÙ entrò nel tempio di Dio, e cacciò fuori tutti coloro che vendevano, e comperavano nel tempio; e riversò le tavole de' cambiatori, e le sedie di coloro che vendevano i colombi. 040 MAT 021 013 E disse loro: Egli è scritto: La mia Casa sarà chiamata Casa d'orazione, ma voi ne avete fatta una spelonca di ladroni. 040 MAT 021 014 Allora vennero a lui de' ciechi, e degli zoppi, nel tempio, ed egli li sanò. 040 MAT 021 015 Ma i principali sacerdoti, e gli Scribi, vedute le maraviglie ch'egli avea fatte, ed i fanciulli che gridavano nel tempio: Osanna al Figliuolo di Davide! furono indegnati. 040 MAT 021 016 E gli dissero: Odi tu ciò che costoro dicono? E Gesù disse loro: Sì. Non avete voi mai letto: Dalla bocca de' fanciulli, e di que' che poppano, tu hai stabilita la [tua] lode? 040 MAT 021 017 E lasciatili, uscì della città verso Betania, e quivi albergò. 040 MAT 021 018 E LA mattina ritornando nella città, ebbe fame. 040 MAT 021 019 E, vedendo un fico in su la strada, andò ad esso, ma non vi trovò nulla, se non delle foglie. Ed egli gli disse: Giammai più in eterno non nasca frutto alcuno da te. E subito il fico si seccò. 040 MAT 021 020 E i discepoli, veduto [ciò], si maravigliarono, dicendo: Come si è di subito seccato il fico? 040 MAT 021 021 E Gesù, rispondendo, disse loro: Io vi dico in verità, che, se avete fede e non dubitate, non sol farete la cosa del fico, ma ancora se dite a questo monte: Togliti [di là], e gettati nel mare, sarà fatto. 040 MAT 021 022 E tutte le cose, le quali con orazione richiederete, credendo, voi [le] riceverete. 040 MAT 021 023 POI, quando egli fu venuto nel tempio, i principali sacerdoti, e gli anziani del popolo, si accostarono a lui mentre egli insegnava, dicendo: Di quale autorità fai tu queste cose? e chi ti ha data cotesta autorità? 040 MAT 021 024 E Gesù, rispondendo, disse loro: Ancora io vi domanderò una cosa, la qual se voi mi dite io altresì vi dirò di quale autorità fo queste cose. 040 MAT 021 025 Il battesimo di Giovanni onde era egli? dal cielo o dagli uomini? Ed essi ragionavan tra loro, dicendo: Se diciamo [che era] dal cielo, egli ci dirà: Perchè dunque non gli credeste? 040 MAT 021 026 Se altresì diciamo [che era] dagli uomini noi temiamo la moltitudine perciocchè tutti tengono Giovanni per profeta. 040 MAT 021 027 E risposero a Gesù, e dissero: Noi non sappiamo. Egli altresì disse loro: Ed io ancora non vi dirò di quale autorità io fo queste cose. 040 MAT 021 028 ORA, che vi par egli? Un uomo avea due figliuoli; e, venuto al primo, disse: Figliuolo, va', lavora oggi nella mia vigna. 040 MAT 021 029 Ma egli, rispondendo, disse: Non voglio, pur nondimeno, poi appresso, ravvedutosi, [vi] andò. 040 MAT 021 030 Poi, venuto al secondo, [gli] disse il simigliante. Ed egli, rispondendo, disse: Sì, lo farò, signore, e pur non [vi] andò. 040 MAT 021 031 Qual de' due fece il voler del padre? Essi gli dissero: Il primo. Gesù disse loro: Io vi dico in verità, che i pubblicani, e le meretrici vanno innanzi a voi nel regno de' cieli. 040 MAT 021 032 Perciocchè Giovanni è venuto a voi per la via della giustizia, e voi non gli avete creduto; ma i pubblicani e le meretrici gli hanno creduto; e pur voi, veduto [ciò], non vi siete poi appresso ravveduti, per credergli. 040 MAT 021 033 UDITE un'altra parabola: Vi era un padre di famiglia, il quale piantò una vigna e le fece una siepe attorno, e cavò in essa un luogo da calcar la vendemmia, e vi edificò una torre; poi allogò quella a certi lavoratori, e se ne andò in viaggio. 040 MAT 021 034 Ora, quando venne il tempo de' frutti, egli mandò i suoi servitori a' lavoratori, per ricevere i frutti di quella. 040 MAT 021 035 Ma i lavoratori, presi que' servitori, ne batterono l'uno, e ne uccisero l'altro, e ne lapidarono l'altro. 040 MAT 021 036 Da capo egli mandò degli altri servitori, in maggior numero che i primi; e quelli fecero loro il simigliante. 040 MAT 021 037 Ultimamente, egli mandò loro il suo figliuolo, dicendo: Avran riverenza al mio figliuolo. 040 MAT 021 038 Ma i lavoratori, veduto il figliuolo, disser fra loro: Costui è l'erede; venite, uccidiamolo, ed occupiamo la sua eredità. 040 MAT 021 039 E presolo, lo cacciarono fuor della vigna, e l'uccisero. 040 MAT 021 040 Quando adunque il padron della vigna sarà venuto, che farà egli a que' lavoratori? 040 MAT 021 041 Essi gli dissero: Egli li farà perir malamente, quegli scellerati, ed allogherà la vigna ad altri lavoratori, i quali gli renderanno i frutti a' suoi tempi. 040 MAT 021 042 Gesù disse loro: Non avete voi mai letto nelle Scritture: La pietra che gli edificatori hanno riprovata è divenuta il capo del cantone; ciò è stato fatto dal Signore, ed è cosa maravigliosa agli occhi nostri? 040 MAT 021 043 Perciò, io vi dico, che il regno di Dio vi sarà tolto, e sarà dato ad una gente che farà i frutti di esso. 040 MAT 021 044 E chi caderà sopra questa pietra sarà tritato, ed ella fiaccherà colui sopra cui ella caderà. 040 MAT 021 045 E i principali sacerdoti, e i Farisei, udite le sue parabole, si avvidero ch'egli diceva di loro. 040 MAT 021 046 E cercavano di pigliarlo; ma temettero le turbe, perciocchè quelle lo tenevano per profeta. 040 MAT 022 001 E GESÙ, messosi a parlare, da capo ragionò loro in parabole, dicendo: 040 MAT 022 002 Il regno de' cieli è simile ad un re, il qual fece le nozze al suo figliuolo. 040 MAT 022 003 E mandò i suoi servitori a chiamar gl'invitati alle nozze, ma essi non vollero venire. 040 MAT 022 004 Di nuovo mandò altri servitori, dicendo: Dite agl'invitati: Ecco, io ho apparecchiato il mio desinare, i miei giovenchi, e i miei animali ingrassati sono ammazzati, ed ogni cosa è apparecchiata; venite alle nozze. 040 MAT 022 005 Ma essi non curando[sene], se ne andarono, chi alla sua possessione, chi alla sua mercatanzia. 040 MAT 022 006 E gli altri, presi i suoi servitori, li oltraggiarono ed uccisero. 040 MAT 022 007 E quel re, udito ciò, si adirò, e mandò i suoi eserciti, e distrusse que' micidiali, ed arse la lor città. 040 MAT 022 008 Allora egli disse a' suoi servitori: Ben son le nozze apparecchiate, ma i convitati non n'erano degni. 040 MAT 022 009 Andate adunque in su i capi delle strade, e chiamate alle nozze chiunque troverete. 040 MAT 022 010 E quei servitori, usciti in su le strade, raunarono tutti coloro che trovarono, cattivi e buoni, e [il luogo del]le nozze fu ripieno di persone ch'erano a tavola. 040 MAT 022 011 Or il re, entrato per vedere quei che erano a tavola, vide quivi un uomo che non era vestito di vestimento da nozze. 040 MAT 022 012 E gli disse: Amico, come sei entrato qua, senza aver vestimento da nozze? E colui ebbe la bocca chiusa. 040 MAT 022 013 Allora il re disse a' servitori: Legategli le mani e i piedi, e toglietelo, e gettatelo nelle tenebre di fuori. Ivi sarà il pianto, e lo stridor dei denti. 040 MAT 022 014 Perciocchè molti son chiamati, ma pochi eletti. 040 MAT 022 015 ALLORA i Farisei andarono, e tenner consiglio come lo sorprenderebbero in fallo nelle sue parole. 040 MAT 022 016 E gli mandarono i lor discepoli, con gli Erodiani, a dirgli: Maestro, noi sappiamo che tu sei verace, e che insegni la via di Dio in verità, e che non ti curi d'alcuno; perciocchè tu non riguardi alla qualità delle persone degli uomini. 040 MAT 022 017 Dicci adunque: Che ti par egli? È egli lecito di dare il censo a Cesare, o no? 040 MAT 022 018 E Gesù, riconosciuta la lor malizia, disse: Perchè mi tentate, o ipocriti? 040 MAT 022 019 Mostratemi la moneta del censo. Ed essi gli porsero un denaro. 040 MAT 022 020 Ed egli disse loro: Di chi è questa figura, e questa soprascritta? 040 MAT 022 021 Essi gli dissero: Di Cesare. Allora egli disse loro: Rendete dunque a Cesare le cose che appartengono a Cesare, e a Dio le cose che appartengono a Dio. 040 MAT 022 022 Ed essi, udito [ciò], si maravigliarono, e, lasciatolo, se ne andarono. 040 MAT 022 023 IN quell'istesso giorno vennero a lui i Sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e lo domandarono, dicendo: 040 MAT 022 024 Maestro, Mosè ha detto: Se alcuno muore senza figliuoli, sposi il suo fratello per ragione d'affinità la moglie di esso, e susciti progenie al suo fratello. 040 MAT 022 025 Or appo noi vi erano sette fratelli; e il primo, avendo sposata moglie, morì; e, non avendo progenie, lasciò la sua moglie al suo fratello. 040 MAT 022 026 Simigliantemente ancora il secondo, e il terzo, fino a tutti e sette. 040 MAT 022 027 Ora, dopo tutti, morì anche la donna. 040 MAT 022 028 Nella risurrezione adunque, di cui d'infra i sette sarà ella moglie? poichè tutti l'hanno avuta. 040 MAT 022 029 Ma Gesù, rispondendo, disse loro: Voi errate, non intendendo le Scritture, nè la potenza di Dio. 040 MAT 022 030 Perciocchè nella risurrezione non si prendono, nè si dànno mogli; anzi [gli uomini] son nel cielo come angeli di Dio. 040 MAT 022 031 E quant'è alla risurrezione de' morti, non avete voi letto ciò che vi fu detto da Dio, quando disse: 040 MAT 022 032 Io son l'Iddio d'Abrahamo, e l'Iddio d'Isacco, e l'Iddio di Giacobbe? Iddio non è l'Iddio de' morti, ma de' viventi. 040 MAT 022 033 E le turbe, udite queste cose, stupivano della sua dottrina. 040 MAT 022 034 ED i Farisei, udito ch'egli avea chiusa la bocca a' Sadducei, si raunarono insieme. 040 MAT 022 035 E un dottor della legge lo domandò, tentandolo, e dicendo: 040 MAT 022 036 Maestro, quale è il maggior comandamento della legge? 040 MAT 022 037 E Gesù gli disse: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l'anima tua, e con tutta la mente tua. 040 MAT 022 038 Quest'è il primo, e il gran comandamento. 040 MAT 022 039 E il secondo, simile ad esso, [è: ] Ama il tuo prossimo come te stesso. 040 MAT 022 040 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge, ed i profeti. 040 MAT 022 041 ED essendo i Farisei raunati, Gesù domandò loro, dicendo: 040 MAT 022 042 Che vi par egli del Cristo? di chi è egli figliuolo? Essi gli dicono: Di Davide. 040 MAT 022 043 Egli disse loro: Come adunque Davide lo chiama egli in ispirito Signore, dicendo: 040 MAT 022 044 Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finchè io abbia posti i tuoi nemici [per] iscannello de' tuoi piedi? 040 MAT 022 045 Se dunque Davide lo chiama Signore, come [è] egli suo figliuolo? 040 MAT 022 046 E niuno poteva rispondergli nulla; niuno eziandio ardì più, da quel dì innanzi, fargli alcuna domanda. 040 MAT 023 001 ALLORA Gesù parlò alle turbe, ed a' suoi discepoli, dicendo: 040 MAT 023 002 Gli Scribi e i Farisei seggono sopra la sedia di Mosè. 040 MAT 023 003 Osservate adunque, e fate tutte le cose che vi diranno che osserviate; ma non fate secondo le opere loro; perchè dicono, ma non fanno. 040 MAT 023 004 Perciocchè legano pesi gravi ed importabili, e li mettono sopra le spalle degli uomini; ma essi non li vogliono pur muovere col dito. 040 MAT 023 005 E fanno tutte le loro opere per esser riguardati dagli uomini; ed allargano le lor filatterie, ed allungano le fimbrie delle lor veste. 040 MAT 023 006 Ed amano i primi luoghi a tavola ne' conviti, e i primi seggi nelle raunanze; 040 MAT 023 007 e le salutazioni nelle piazze; e d'esser chiamati dagli uomini: Rabbi, Rabbi. 040 MAT 023 008 Ma voi, non siate chiamati Maestro; perciocchè un solo è il vostro Dottore, [cioè] Cristo; e voi tutti siete fratelli. 040 MAT 023 009 E non chiamate alcuno sopra la terra vostro padre; perciocchè un solo è vostro Padre, [cioè], quel ch' [è] ne' cieli. 040 MAT 023 010 E non siate chiamati dottori; perciocchè un solo è il vostro Dottore, [cioè] Cristo. 040 MAT 023 011 E il maggior di voi sia vostro ministro. 040 MAT 023 012 Or chiunque si sarà innalzato, sarà abbassato; e chiunque si sarà abbassato, sarà innalzato. 040 MAT 023 013 Ora, guai a voi, Scribi e Farisei ipocriti! perciocchè voi serrate i regno dei cieli davanti agli uomini; poichè voi non entrate, nè lasciate entrar coloro ch'erano per entrare. 040 MAT 023 014 Guai a voi, Scribi e Farisei ipocriti! perciocchè voi divorate le case delle vedove; e [ciò], sotto specie di far lunghe orazioni; perciò, voi riceverete maggior condannazione. 040 MAT 023 015 Guai a voi, Scribi e Farisei ipocriti! perciocchè voi circuite il mare e la terra, per fare un proselito; e, quando egli è fatto, voi lo fate figliuol della geenna il doppio più di voi. 040 MAT 023 016 Guai a voi, guide cieche! che dite: Se alcuno ha giurato per lo tempio, non è nulla; ma se ha giurato per l'oro del tempio, è obbligato. 040 MAT 023 017 Stolti e ciechi! perciocchè, quale è maggiore, l'oro, o il tempio che santifica l'oro? 040 MAT 023 018 Parimente, se alcuno ha giurato per l'altare, non è nulla; ma se ha giurato per l'offerta che [è] sopra esso, è obbligato. 040 MAT 023 019 Stolti e ciechi! perciocchè, quale è maggiore, l'offerta, o l'altare che santifica l'offerta? 040 MAT 023 020 Colui adunque che giura per l'altare giura per esso, e per tutte le cose che [son] sopra esso. 040 MAT 023 021 E chi giura per lo tempio giura per esso, e per colui che l'abita. 040 MAT 023 022 E chi giura per lo cielo giura per lo trono di Dio, e per colui che siede sopra esso. 040 MAT 023 023 Guai a voi, Scribi e Farisei ipocriti! perciocchè voi decimate la menta, e l'aneto, e il comino, e lasciate le cose più gravi della legge: il giudizio, e la misericordia, e la fede; ei si conveniva far queste cose, e non lasciar quelle altre. 040 MAT 023 024 Guide cieche! che colate la zanzara, e inghiottite il cammello. 040 MAT 023 025 Guai a voi, Scribi e Farisei ipocriti! perciocchè voi nettate il difuori della coppa e del piatto; ma dentro quelli son pieni di rapina e d'intemperanza. 040 MAT 023 026 Fariseo cieco! netta prima il didentro della coppa e del piatto; acciocchè il difuori ancora sia netto. 040 MAT 023 027 Guai a voi, Scribi e Farisei ipocriti! perciocchè voi siete simili a' sepolcri scialbati, i quali di fuori appaiono belli, ma dentro son pieni d'ossami di morti, e d'ogni bruttura. 040 MAT 023 028 Così ancora voi apparite giusti di fuori agli uomini; ma dentro, siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità. 040 MAT 023 029 Guai a voi, Scribi e Farisei ipocriti! perciocchè voi edificate i sepolcri de' profeti, e adornate i monumenti de' giusti; e dite: 040 MAT 023 030 Se noi fossimo stati a' dì de' padri nostri, non saremmo già stati lor compagni nell'uccisione de' profeti. 040 MAT 023 031 Talchè voi testimoniate contro a voi stessi, che siete figliuoli di coloro che uccisero i profeti. 040 MAT 023 032 Voi ancora empiete pur la misura de' vostri padri. 040 MAT 023 033 Serpenti, progenie di vipere! come fuggirete dal giudizio della geenna? 040 MAT 023 034 Perciò, ecco, io vi mando de' profeti, e de' savi, e degli Scribi; e di loro ne ucciderete e crocifiggerete alcuni, altri ne flagellerete nelle vostre raunanze, e li perseguiterete di città in città. 040 MAT 023 035 Acciocchè vi venga addosso tutto il sangue giusto sparso in terra, dal sangue del giusto Abele, infino al sangue di Zaccaria, figliuol di Barachia, il qual voi uccideste fra il tempio e l'altare. 040 MAT 023 036 Io vi dico in verità, che tutte queste cose verranno sopra questa generazione. 040 MAT 023 037 Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti, e lapidi coloro che ti son mandati! quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figliuoli, nella maniera che la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ale, e voi non avete voluto! 040 MAT 023 038 Ecco, la vostra casa vi è lasciata deserta. 040 MAT 023 039 Perciocchè io vi dico, che da ora innanzi voi non mi vedrete, finchè diciate: Benedetto colui che viene nel nome del Signore. 040 MAT 024 001 E GESÙ, essendo uscito, se ne andava fuor del tempio; e i discepoli gli si accostarono, per mostrargli gli edifici del tempio. 040 MAT 024 002 Ma Gesù disse loro: Non vedete voi tutte queste cose? Io vi dico in verità, che non sarà qui lasciata pietra sopra pietra che non sia diroccata. 040 MAT 024 003 Poi, essendosi egli posto a sedere sopra il monte degli Ulivi, i discepoli gli si accostarono da parte, dicendo: Dicci, quando avverranno queste cose? e qual [sarà] il segno della tua venuta, e della fin del mondo? 040 MAT 024 004 E Gesù, rispondendo, disse loro: Guardatevi che niun vi seduca. 040 MAT 024 005 Perciocchè molti verranno sotto il mio nome, dicendo: Io sono il Cristo; e ne sedurranno molti. 040 MAT 024 006 Or voi udirete guerre, e romori di guerre; guardatevi, non vi turbate; perciocchè conviene che tutte queste cose avvengano; ma non sarà ancor la fine. 040 MAT 024 007 Perciocchè una gente si leverà contro all'altra; ed un regno contro all'altro; e vi saranno pestilenze, e fami, e tremoti in ogni luogo. 040 MAT 024 008 Ma tutte queste cose [saranno sol] principio di dolori. 040 MAT 024 009 Allora vi metteranno nelle mani [altrui], per essere afflitti, e vi uccideranno; e sarete odiati da tutte le genti per lo mio nome. 040 MAT 024 010 Ed allora molti si scandalezzeranno, e si tradiranno, e odieranno l'un l'altro. 040 MAT 024 011 E molti falsi profeti sorgeranno, e ne sedurranno molti. 040 MAT 024 012 E perciocchè l'iniquità sarà moltiplicata, la carità di molti si raffredderà. 040 MAT 024 013 Ma chi sarà perseverato infino al fine sarà salvato. 040 MAT 024 014 E questo evangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, in testimonianza a tutte le genti; ed allora verrà la fine. 040 MAT 024 015 QUANDO adunque avrete veduta l'abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele, posta nel luogo santo (chi legge pongavi mente); 040 MAT 024 016 allora coloro che [saranno] nella Giudea fuggansene sopra i monti. 040 MAT 024 017 Chi [sarà] sopra il tetto della casa non iscenda, per toglier cosa alcuna di casa sua. 040 MAT 024 018 E chi [sarà] nella campagna non torni addietro, per toglier la sua vesta. 040 MAT 024 019 Or guai alle gravide, ed a quelle che latteranno in que' dì! 040 MAT 024 020 E pregate che la vostra fuga non sia di verno, nè [in giorno di] sabato; 040 MAT 024 021 perciocchè allora vi sarà grande afflizione, qual non fu giammai, dal principio del mondo infino ad ora; ed anche giammai [più] non sarà. 040 MAT 024 022 E se que' giorni non fossero abbreviati, niuna carne scamperebbe; ma per gli eletti que' giorni saranno abbreviati. 040 MAT 024 023 ALLORA, se alcuno vi dice: Ecco, il Cristo [è] qui, o là, nol crediate. 040 MAT 024 024 Perciocchè falsi cristi, e falsi profeti sorgeranno, e faranno gran segni, e miracoli; talchè sedurrebbero, se [fosse] possibile, eziandio gli eletti. 040 MAT 024 025 Ecco, io ve [l]'ho predetto. Se dunque vi dicono: Ecco, egli è nel deserto, non vi andate; 040 MAT 024 026 ecco, egli [è] nelle camerette segrete, no[l] crediate. 040 MAT 024 027 Perciochè, siccome il lampo esce di Levante, ed apparisce fino in Ponente, tale ancora sarà la venuta del Figliuol dell'uomo. 040 MAT 024 028 Perciocchè dovunque sarà il carname, quivi si accoglieranno le aquile. 040 MAT 024 029 Ora, subito dopo l'afflizione di quei giorni, il sole scurerà, e la luna non darà il suo splendore, e le stelle caderanno dal cielo, e le potenze de' cieli saranno scrollate. 040 MAT 024 030 Ed allora apparirà il segno del Figliuol dell'uomo, nel cielo; allora ancora tutte le nazioni della terra faranno cordoglio, e vedranno il Figliuol dell'uomo venir sopra le nuvole del cielo, con potenza, e gran gloria. 040 MAT 024 031 Ed egli manderà i suoi angeli, con tromba, e gran grido; ed essi raccoglieranno i suoi eletti da' quattro venti, dall'un de' capi del cielo infino all'altro. 040 MAT 024 032 Ora imparate dal fico questa similitudine: Quando già i suoi rami sono in succhio, e le frondi germogliano, voi sapete che la state [è] vicina; 040 MAT 024 033 così ancora voi, quando avrete vedute tutte queste cose, sappiate ch'egli è vicino, in su la porta. 040 MAT 024 034 Io vi dico in verità, che questa età non passerà, finchè tutte queste cose non sieno avvenute. 040 MAT 024 035 Il cielo e la terra trapasseranno, ma le mie parole non trapasseranno. 040 MAT 024 036 MA quant'è a quel giorno, e a quell'ora, niuno [la] sa, non pur gli angeli de' cieli; ma il mio Padre solo. 040 MAT 024 037 Ora, come [erano] i giorni di Noè, così ancora sarà la venuta del Figliuol dell'uomo. 040 MAT 024 038 Perciocchè, siccome [gli uomini] erano, a' dì che furono avanti il diluvio, mangiando e bevendo, prendendo e dando mogli, sino al giorno che Noè entrò nell'arca; 040 MAT 024 039 e non si avvidero [di nulla], finchè venne il diluvio e [li] portò tutti via; così ancora sarà la venuta del Figliuol dell'uomo. 040 MAT 024 040 Allora due saranno nella campagna; l'uno sarà preso, e l'altro lasciato. 040 MAT 024 041 Due [donne] macineranno nel mulino; l'una sarà presa, e l'altra lasciata. 040 MAT 024 042 Vegliate adunque, perciocchè voi non sapete a qual'ora il vostro Signore verrà. 040 MAT 024 043 Ma sappiate ciò, che se il padre di famiglia sapesse a qual vigilia [della notte] il ladro deve venire, egli veglierebbe, e non lascerebbe sconficcar la sua casa. 040 MAT 024 044 Perciò, voi ancora siate presti; perciocchè, nell'ora che non pensate, il Figliuol dell'uomo verrà. 040 MAT 024 045 QUALE è pur quel servitor leale, ed avveduto, il quale il suo signore abbia costituito sopra i suoi famigliari, per dar loro il nutrimento al suo tempo? 040 MAT 024 046 Beato quel servitore, il quale il suo signore, quando egli verrà, troverà facendo così. 040 MAT 024 047 Io vi dico in verità, ch'egli lo costituirà sopra tutti i suoi beni. 040 MAT 024 048 Ma, se quel servitore, [essendo] malvagio, dice nel cuor suo: Il mio signore mette indugio a venire; 040 MAT 024 049 e prende a battere i suoi conservi, ed a mangiare, ed a bere con gli ubbriachi; 040 MAT 024 050 il signor di quel servitore verrà, nel giorno ch'egli non [l]'aspetta, e nell'ora ch'egli non sa; 040 MAT 024 051 e lo riciderà, e metterà la sua parte con gl'ipocriti. Ivi sarà il pianto, e lo stridor de' denti. 040 MAT 025 001 ALLORA il regno de' cieli sarà simile a dieci vergini, le quali, prese le lor lampane, uscirono fuori incontro allo sposo. 040 MAT 025 002 Or cinque d'esse erano avvedute, e cinque pazze. 040 MAT 025 003 Le pazze, prendendo le lor lampane, non aveano preso seco dell'olio; 040 MAT 025 004 ma le avvedute aveano, insieme con le lor lampane, preso seco dell'olio ne' loro vasi. 040 MAT 025 005 Ora, tardando lo sposo, tutte divennero sonnacchiose, e si addormentarono. 040 MAT 025 006 E in su la mezza notte si fece un grido: Ecco, lo sposo viene, uscitegli incontro. 040 MAT 025 007 Allora tutte quelle vergini si destarono, ed acconciarono le lor lampane. 040 MAT 025 008 E le pazze dissero alle avvedute: Dateci dell'olio vostro, perciocchè le nostre lampane si spengono. 040 MAT 025 009 Ma le avvedute risposero, e dissero: [Noi nol faremo; ] che talora non ve ne sia assai per noi, e per voi; andate più tosto a coloro che [lo] vendono, e compratene. 040 MAT 025 010 Ora, mentre quelle andavano a comprarne, venne lo sposo; e quelle ch'erano apparecchiate entrarono con lui nelle nozze; e la porta fu serrata. 040 MAT 025 011 Poi appresso, vennero anche le altre vergini, dicendo: Signore, signore, aprici. 040 MAT 025 012 Ma egli rispondendo, disse: Io vi dico in verità, che io non vi conosco. 040 MAT 025 013 Vegliate adunque, poichè non sapete nè il giorno, nè l'ora, che il Figliuol dell'uomo verrà. 040 MAT 025 014 PERCIOCCHÈ egli [è] come un uomo, il quale, andando fuori in viaggio, chiamò i suoi servitori, e diede loro in mano i suoi beni. 040 MAT 025 015 Ed all'uno diede cinque talenti, ed all'altro due, ed all'altro uno: a ciascuno secondo la sua capacità; e subito si partì. 040 MAT 025 016 Or colui che avea ricevuti i cinque talenti andò, e trafficò con essi, e ne guadagnò altri cinque. 040 MAT 025 017 Parimente ancora colui [che avea ricevuti] i due ne guadagnò altri due. 040 MAT 025 018 Ma colui che ne avea ricevuto uno andò, e fece una buca in terra, e nascose i danari del suo signore. 040 MAT 025 019 Ora, lungo tempo appresso, venne il signore di que' servitori, e fece ragion con loro. 040 MAT 025 020 E colui che avea ricevuti i cinque talenti venne, e ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, tu mi desti in mano cinque talenti; ecco, sopra quelli ne ho guadagnati altri cinque. 040 MAT 025 021 E il suo signore gli disse: Bene sta, buono e fedel servitore; tu sei stato leale in poca cosa; io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore. 040 MAT 025 022 Poi, venne anche colui che avea ricevuti i due talenti, e disse: Signore, tu mi desti in mano due talenti; ecco, sopra quelli ne ho guadagnati altri due. 040 MAT 025 023 Il suo signore gli disse: Bene sta, buono e fedel servitore; tu sei stato leale in poca cosa; io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore. 040 MAT 025 024 Poi, venne ancora colui che avea ricevuto un sol talento, e disse: Signore, io conosceva che tu sei uomo aspro, che mieti ove non hai seminato, e ricogli ove non hai sparso; 040 MAT 025 025 laonde io temetti, e andai, e nascosi il tuo talento in terra; ecco, tu hai il tuo. 040 MAT 025 026 E il suo signore, rispondendo, gli disse: Malvagio e negligente servitore, tu sapevi che io mieto ove non ho seminato e ricolgo ove non ho sparso; 040 MAT 025 027 perciò ei ti si conveniva mettere i miei danari in man di banchieri; e quando io sarei venuto, avrei riscosso il mio con frutto. 040 MAT 025 028 Toglietegli adunque il talento, e datelo a colui che ha i dieci talenti. 040 MAT 025 029 Perciocchè, a chiunque ha, sarà dato, ed egli soprabbonderà; ma chi non ha, eziandio quel ch'egli ha, gli sarà tolto. 040 MAT 025 030 E cacciate il servitor disutile nelle tenebre di fuori. Ivi sarà il pianto, e lo stridor de' denti. 040 MAT 025 031 ORA, quando il Figliuol dell'uomo sarà venuto nella sua gloria con tutti i santi angeli, allora egli sederà sopra il trono della sua gloria. 040 MAT 025 032 E tutte le genti saranno radunate davanti a lui; ed egli separerà gli uomini gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore da' capretti. 040 MAT 025 033 E metterà le pecore alla sua destra, e i capretti alla sinistra. 040 MAT 025 034 Allora il Re dirà a coloro che [saranno] alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio; eredate il regno che vi è stato preparato fino dalla fondazion del mondo. 040 MAT 025 035 Perciocchè io ebbi fame, e voi mi deste a mangiare; io ebbi sete, e voi mi deste a bere; io fui forestiere, e voi mi accoglieste. 040 MAT 025 036 [Io fui] ignudo, e voi mi rivestiste; io fui infermo, e voi mi visitaste; io fui in prigione, e voi veniste a me. 040 MAT 025 037 Allora i giusti gli risponderanno, dicendo: Signore, quando ti abbiam noi veduto aver fame, e ti abbiam dato a mangiare? ovvero, aver sete, e [ti] abbiam dato a bere? 040 MAT 025 038 E quando ti abbiam veduto forestiere, e [ti] abbiamo accolto? o ignudo, e [ti] abbiam rivestito? 040 MAT 025 039 E quando ti abbiam veduto infermo, o in prigione, e siamo venuti a te? 040 MAT 025 040 E il Re, rispondendo, dirà loro: Io vi dico in verità, che in quanto [l]'avete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, voi l'avete fatto a me. 040 MAT 025 041 Allora egli dirà ancora a coloro che [saranno] a sinistra: Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, ch'è preparato al diavolo, ed a' suoi angeli. 040 MAT 025 042 Perciocchè io ebbi fame, e voi non mi deste a mangiare; ebbi sete, e non mi deste a bere. 040 MAT 025 043 Io fui forestiere, e non mi accoglieste; ignudo, e non mi rivestiste; infermo, ed in prigione, e non mi visitaste. 040 MAT 025 044 Allora quelli ancora gli risponderanno, dicendo: Signore, quando ti abbiam veduto aver fame, o sete, o esser forestiere, o ignudo, o infermo, o in prigione, e non ti abbiam sovvenuto? 040 MAT 025 045 Allora egli risponderà loro, dicendo: Io vi dico in verità, che in quanto non l'avete fatto ad uno di questi minimi, nè anche l'avete fatto a me. 040 MAT 025 046 E questi andranno alle pene eterne, e i giusti nella vita eterna. 040 MAT 026 001 ED avvenne che, quando Gesù ebbe finiti tutti questi ragionamenti, disse a' suoi discepoli: 040 MAT 026 002 Voi sapete che fra due giorni è la pasqua; e il Figliuol dell'uomo sarà dato in mano [del magistrato], per essere crocifisso. 040 MAT 026 003 Allora si raunarono i principali sacerdoti, e gli Scribi, e gli anziani del popolo, nella corte del sommo sacerdote, detto Caiafa; 040 MAT 026 004 e presero insieme consiglio di pigliar Gesù con inganno, e di farlo morire. 040 MAT 026 005 Ma dicevano: Non [convien farlo] nella festa; acciocchè non si faccia tumulto fra il popolo. 040 MAT 026 006 ORA, essendo Gesù in Betania, in casa di Simone lebbroso, 040 MAT 026 007 era venuta a lui una donna, avendo un alberello d'olio odorifero di gran prezzo; ed ella l'avea sparso sopra il capo di Cristo, mentre era a tavola. 040 MAT 026 008 E i suoi discepoli, avendo [ciò] veduto, furono indegnati, dicendo: A che [far] questa perdita? 040 MAT 026 009 Poichè quest'olio si sarebbe potuto vendere un gran [prezzo], e quello darsi a' poveri. 040 MAT 026 010 Ma Gesù, conosciuto [ciò], disse loro: Perchè date voi noia a questa donna? poichè ella ha fatta una buona opera inverso me. 040 MAT 026 011 Perciocchè sempre avete i poveri con voi; ma me non mi avete sempre. 040 MAT 026 012 Poichè costei, versando quest'olio sopra il mio corpo, l'ha fatto per imbalsamarmi. 040 MAT 026 013 Io vi dico in verità, che dovunque sarà predicato quest'evangelo, in tutto il mondo, si racconterà eziandio ciò che costei ha fatto, in memoria di lei. 040 MAT 026 014 ALLORA uno de' dodici, detto Giuda Iscariot, andò a' principali sacerdoti, e disse loro: 040 MAT 026 015 Che mi volete dare, ed io ve lo darò nelle mani? Ed essi gli pesarono trenta [sicli] d'argento. 040 MAT 026 016 E da quell'ora egli cercava opportunità di tradirlo. 040 MAT 026 017 OR nel primo [giorno] degli azzimi, i discepoli vennero a Gesù, dicendogli: Ove vuoi che noi ti apparecchiamo da mangiar la pasqua? 040 MAT 026 018 Ed egli disse: Andate nella città ad un tale, e ditegli: Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; io farò la pasqua in casa tua, coi miei discepoli. 040 MAT 026 019 E i discepoli fecero come Gesù avea loro ordinato, ed apparecchiarono la pasqua. 040 MAT 026 020 E quando fu sera, egli si mise a tavola co' dodici. 040 MAT 026 021 E mentre mangiavano, disse: Io vi dico in verità, che un di voi mi tradirà. 040 MAT 026 022 Ed essendone eglino grandemente attristati, ciascun di loro prese a dirgli: Son io desso, Signore? 040 MAT 026 023 Ed egli, rispondendo, disse: Colui che intinge con la mano meco nel piatto mi tradirà. 040 MAT 026 024 Il Figliuol dell'uomo certo se ne va, secondo ch'è scritto di lui; ma, guai a quell'uomo per lo quale il Figliuol dell'uomo è tradito! meglio sarebbe stato per lui di non esser mai nato. 040 MAT 026 025 E Giuda che lo tradiva prese a dire: Maestro, son io desso? Egli gli disse: Tu l'hai detto. 040 MAT 026 026 Ora, mentre mangiavano, Gesù, preso il pane, e fatta la benedizione, [lo] ruppe, e [lo] diede a' discepoli, e disse: Prendete, mangiate; quest'è il mio corpo. 040 MAT 026 027 Poi, preso il calice, e rendute le grazie, [lo] diede loro, dicendo: Bevetene tutti. 040 MAT 026 028 Perciocchè quest'è il mio sangue, [ch'è il sangue] del nuovo patto, il quale è sparso per molti, in remission de' peccati. 040 MAT 026 029 Or io vi dico, che da ora io non berrò più di questo frutto della vigna, fino a quel giorno che io lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio. 040 MAT 026 030 E DOPO ch'ebbero cantato l'inno, se ne uscirono al monte degli Ulivi. 040 MAT 026 031 Allora Gesù disse loro: Voi tutti sarete scandalezzati in me questa notte; perciocchè egli è scritto: Io percoterò il Pastore, e le pecore della greggia saranno disperse. 040 MAT 026 032 Ma, dopo che io sarò risuscitato, andrò dinanzi a voi in Galilea. 040 MAT 026 033 Ma Pietro, rispondendo, gli disse: Avvegnachè tutti sieno scandalezzati in te, io non sarò giammai scandalezzato. 040 MAT 026 034 Gesù gli disse: Io ti dico in verità, che questa stessa notte, innanzi che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte. 040 MAT 026 035 Pietro gli disse: Benchè mi convenisse morir teco, non però ti rinnegherò. Il simigliante dissero eziandio tutti i discepoli. 040 MAT 026 036 ALLORA [Gesù] venne con loro in una villa, detta Ghetsemane, e disse a' discepoli: Sedete qui, finchè io sia andato là, ed abbia orato. 040 MAT 026 037 E preso seco Pietro, e i due figliuoli di Zebedeo, cominciò ad esser contristato, e gravemente angosciato. 040 MAT 026 038 Allora egli disse loro: L'anima mia è occupata di tristizia infino alla morte; dimorate qui, e vegliate meco. 040 MAT 026 039 E andato un poco innanzi, si gettò sopra la sua faccia, orando, e dicendo: Padre mio, se egli è possibile, trapassi da me questo calice; ma pure, non come io voglio, ma come tu vuoi. 040 MAT 026 040 Poi venne a' discepoli, e li trovò che dormivano, e disse a Pietro: Così non avete potuto vegliar pure un'ora meco? 040 MAT 026 041 Vegliate, ed orate, che non entriate in tentazione; perciocchè lo spirito [è] pronto, ma la carne [è] debole. 040 MAT 026 042 Di nuovo, la seconda volta, egli andò, ed orò, dicendo: Padre mio, se egli non è possibile che questo calice trapassi da me, che io nol beva, la tua volontà sia fatta. 040 MAT 026 043 Poi, essendo di nuovo venuto, li trovò che dormivano; perciocchè i loro occhi erano aggravati. 040 MAT 026 044 E, lasciatili, andò di nuovo, ed orò la terza volta, dicendo le medesime parole. 040 MAT 026 045 Allora egli venne a' suoi discepoli, e disse loro: Dormite pure da ora innanzi, e riposatevi; ecco, l'ora è giunta, e il Figliuol dell'uomo è dato nelle mani dei peccatori. 040 MAT 026 046 Levatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino. 040 MAT 026 047 E MENTRE egli parlava ancora, ecco, Giuda, uno de' dodici, venne, e con lui un grande stuolo, con ispade, ed aste, [mandato] da' principali sacerdoti, e dagli anziani del popolo. 040 MAT 026 048 Or colui che lo tradiva avea loro dato un segnale, dicendo: Colui il quale io avrò baciato è desso; pigliatelo. 040 MAT 026 049 E in quello stante, accostatosi a Gesù, gli disse: Bene stii, Maestro; e baciollo. 040 MAT 026 050 E Gesù gli disse: Amico, a che far sei tu qui? Allora [coloro], accostatisi a Gesù, gli posero le mani addosso, e lo presero. 040 MAT 026 051 Ed ecco, un di coloro ch' [erano] con Gesù, distesa la mano, trasse fuori la spada, e percosse il servitore del sommo sacerdote, e gli spiccò l'orecchio. 040 MAT 026 052 Allora Gesù gli disse: Riponi la tua spada nel suo luogo; perciocchè tutti coloro che avranno presa la spada, periranno per la spada. 040 MAT 026 053 Pensi tu forse che io non potessi ora pregare il Padre mio, il qual mi manderebbe subito più di dodici legioni d'angeli? 040 MAT 026 054 Come dunque sarebbero adempiute le Scritture, [le quali dicono] che conviene che così avvenga? 040 MAT 026 055 In quella stessa ora Gesù disse alle turbe: Voi siete usciti con ispade e con aste, come contro a un ladrone, per prendermi; io tuttodì sedeva appresso di voi, insegnando nel tempio; e voi non mi avete preso. 040 MAT 026 056 Ma tutto ciò è avvenuto, acciocchè le Scritture de' profeti fossero adempiute. Allora tutti i discepoli, lasciatolo, se ne fuggirono. 040 MAT 026 057 OR coloro che aveano preso Gesù lo menarono a Caiafa, sommo sacerdote, ove gli Scribi e gli anziani erano raunati. 040 MAT 026 058 E Pietro lo seguitava da lungi infino alla corte del sommo sacerdote; ed entrato dentro, si pose a seder co' sergenti, per veder la fine. 040 MAT 026 059 Or i principali sacerdoti, e gli anziani, e tutto il concistoro, cercavano qualche falsa testimonianza contro a Gesù, per farlo morire; 040 MAT 026 060 ma non ne trovarono alcuna; eziandio dopo che molti falsi testimoni si furono fatti avanti, non [ne] trovavano [però, alcuna; ] ma, alla fine, vennero due falsi testimoni; 040 MAT 026 061 i quali dissero: Costui ha detto: Io posso disfare il tempio di Dio, e infra tre giorni riedificarlo. 040 MAT 026 062 Allora il sommo sacerdote, levatosi, gli disse: Non rispondi tu nulla? che testimoniano costoro contro a te? 040 MAT 026 063 Ma Gesù taceva. E il sommo sacerdote replicò, e gli disse: Io ti scongiuro per l'Iddio vivente, che tu ci dica se tu sei il Cristo, il Figliuol di Dio. 040 MAT 026 064 Gesù gli disse: Tu l'hai detto. Anzi io vi dico, che da ora innanzi voi vedrete il Figliuol dell'uomo sedere alla destra della Potenza, e venir sopra le nuvole del cielo. 040 MAT 026 065 Allora il sommo sacerdote stracciò i suoi vestimenti, dicendo: Egli ha bestemmiato; che abbiamo noi più bisogno di testimoni? ecco, ora voi avete udita la sua bestemmia. 040 MAT 026 066 Che vi par egli? Ed essi, rispondendo, dissero: Egli è reo di morte. 040 MAT 026 067 Allora gli sputarono nel viso, e gli diedero delle guanciate; ed altri gli diedero delle bacchettate, 040 MAT 026 068 dicendo: O Cristo, indovinaci chi ti ha percosso. 040 MAT 026 069 OR Pietro sedeva di fuori nella corte; ed una fanticella si accostò a lui, dicendo: Anche tu eri con Gesù il Galileo. 040 MAT 026 070 Ma egli lo negò davanti a tutti, dicendo: Io non so ciò che tu ti dici. 040 MAT 026 071 E, come egli fu uscito fuori all'antiporto, un'altra lo vide, e disse a coloro ch' [erano] quivi: Anche costui era con Gesù il Nazareo. 040 MAT 026 072 Ma egli di nuovo lo negò con giuramento, [dicendo: ] Io non conosco quell'uomo. 040 MAT 026 073 E poco appresso, quelli ch'erano presenti, accostatisi, dissero a Pietro: Di vero anche tu sei di quelli; perciocchè la tua favella ti fa manifesto. 040 MAT 026 074 Allora egli cominciò a maledirsi, ed a giurare, [dicendo: ] Io non conosco quell'uomo. E in quello stante il gallo cantò. 040 MAT 026 075 Allora Pietro si ricordò della parola di Gesù, il quale gli avea detto: Innanzi che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte. Ed egli uscì, e pianse amaramente. 040 MAT 027 001 POI, venuta la mattina, tutti i principali sacerdoti, e gli anziani del popolo, tenner consiglio contro a Gesù per farlo morire. 040 MAT 027 002 E, legatolo, lo menarono, e misero nelle mani di Ponzio Pilato governatore. 040 MAT 027 003 Allora Giuda, che l'avea tradito, vedendo ch'egli era stato condannato, si pentì, e tornò i trenta [sicli] d'argento a' principali sacerdoti, ed agli anziani, dicendo: 040 MAT 027 004 Io ho peccato, tradendo il sangue innocente. Ma essi dissero: Che tocca questo a noi? pensavi tu. 040 MAT 027 005 Ed egli, gettati [i sicli] d'argento nel tempio, si ritrasse, e se ne andò, e si strangolò. 040 MAT 027 006 E i principali sacerdoti presero quei denari, e dissero: Ei non è lecito di metterli nel tesoro del tempio; poichè sono prezzo di sangue. 040 MAT 027 007 E, preso consiglio, comperarono di quelli il campo del vasellaio, per luogo di sepoltura agli stranieri. 040 MAT 027 008 Perciò, quel campo è stato, infino al dì d'oggi, chiamato: Campo di sangue. 040 MAT 027 009 Allora si adempiè ciò che fu detto dal profeta Geremia, dicendo: Ed io presi i trenta [sicli] d'argento, il prezzo di colui che è stato apprezzato, il quale hanno apprezzato d'infra i figliuoli d'Israele; 040 MAT 027 010 e li diedi, per [comperare] il campo del vasellaio, secondo che il Signore mi avea ordinato. 040 MAT 027 011 OR Gesù comparve davanti al governatore; e il governatore lo domandò, dicendo: Sei tu il Re de' Giudei? E Gesù gli disse: Tu il dici. 040 MAT 027 012 Ed essendo egli accusato da' principali sacerdoti, e dagli anziani, non rispose nulla. 040 MAT 027 013 Allora Pilato gli disse: Non odi tu quante cose testimoniano contro a te? 040 MAT 027 014 Ma egli non gli rispose a nulla; talchè il governatore si maravigliava grandemente. 040 MAT 027 015 Or il governatore soleva ogni festa liberare un prigione alla moltitudine, quale ella voleva. 040 MAT 027 016 E allora aveano un prigione segnalato, detto Barabba. 040 MAT 027 017 Essendo essi adunque raunati, Pilato disse loro: Qual volete che io vi liberi, Barabba ovvero Gesù, detto Cristo? 040 MAT 027 018 Perciocchè egli sapeva che glielo aveano messo nelle mani per invidia. 040 MAT 027 019 (Ora, sedendo egli in sul tribunale, la sua moglie gli mandò a dire: Non aver da far nulla con quel giusto, perciocchè io ho sofferto oggi molto per lui in sogno). 040 MAT 027 020 Ma i principali sacerdoti, e gli anziani, persuasero le turbe che chiedessero Barabba, e che facessero morir Gesù. 040 MAT 027 021 E il governatore, replicando, disse loro: Qual de' due volete che io vi liberi? Ed essi dissero: Barabba. 040 MAT 027 022 Pilato disse loro: Che farò dunque di Gesù, detto Cristo? Tutti gli dissero: Sia crocifisso. 040 MAT 027 023 E il governatore disse: Ma pure che male ha egli fatto? Ed essi vie più gridavano, dicendo: Sia crocifisso. 040 MAT 027 024 E Pilato, vedendo che non profittava nulla, anzi, che si sollevava un tumulto, prese dell'acqua, e si lavò le mani nel cospetto della moltitudine, dicendo: Io sono innocente del sangue di questo giusto; pensatevi voi. 040 MAT 027 025 E tutto il popolo, rispondendo, disse: [Sia] il suo sangue sopra noi, e sopra i nostri figliuoli. 040 MAT 027 026 Allora egli liberò loro Barabba; e dopo aver flagellato Gesù, lo diede [loro] nelle mani, acciocchè fosse crocifisso. 040 MAT 027 027 Allora i soldati del governatore, avendo tratto Gesù dentro al pretorio, raunarono attorno a lui tutta la schiera. 040 MAT 027 028 E, spogliatolo, gli misero attorno un saio di scarlatto. 040 MAT 027 029 E, contesta una corona di spine, gliela misero sopra il capo, ed una canna nella man destra; e, inginocchiatiglisi davanti, lo beffavano, dicendo: Ben ti sia, o Re de' Giudei. 040 MAT 027 030 Poi, sputatogli addosso, presero la canna, e gliene percotevano il capo. 040 MAT 027 031 E, dopo che l'ebbero schernito, lo spogliarono di quel saio, e lo rivestirono de' suoi vestimenti; poi lo menarono a crocifiggere. 040 MAT 027 032 ORA, uscendo, trovarono un Cireneo, chiamato per nome Simone, il quale angariarono a portar la croce di Gesù. 040 MAT 027 033 E, venuti nel luogo detto Golgota, che vuol dire: Il luogo del teschio; 040 MAT 027 034 gli diedero a bere dell'aceto mescolato con fiele; ma egli avendolo gustato, non volle berne. 040 MAT 027 035 Poi, avendolo crocifisso, spartirono i suoi vestimenti, tirando la sorte; acciocchè fosse adempiuto ciò che fu detto dal profeta: Hanno spartiti fra loro i miei vestimenti, ed hanno tratta la sorte sopra la mia veste. 040 MAT 027 036 E, postisi a sedere, lo guardavano quivi. 040 MAT 027 037 Gli posero ancora, di sopra al capo, il maleficio che gli era apposto, scritto [in questa maniera: ] COSTUI È GESÙ, IL RE DE' GIUDEI. 040 MAT 027 038 Allora furono crocifissi con lui due ladroni: l'uno a destra, l'altro a sinistra. 040 MAT 027 039 E coloro che passavano [ivi] presso, l'ingiuriavano, scotendo il capo; e dicendo: 040 MAT 027 040 Tu che disfai il tempio, e in tre giorni [lo] riedifichi, salva te stesso; se sei Figliuolo di Dio, scendi giù di croce. 040 MAT 027 041 Simigliantemente ancora i principali sacerdoti, con gli Scribi, e gli anziani, e Farisei, facendosi beffe, dicevano: 040 MAT 027 042 Egli ha salvati gli altri, [e] non può salvare sè stesso; se egli è il re d'Israele, scenda ora giù di croce, e noi crederemo in lui. 040 MAT 027 043 Egli si è confidato in Dio; liberilo ora, se pur lo gradisce; poichè egli ha detto: Io son Figliuolo di Dio. 040 MAT 027 044 Lo stesso gli rimproveravano ancora i ladroni, ch'erano stati crocifissi con lui. 040 MAT 027 045 Ora, dalle sei ore si fecero tenebre sopra tutta la terra, insino alle nove. 040 MAT 027 046 E intorno alle nove, Gesù gridò con gran voce, dicendo: Eli, Eli, lamma sabactani? cioè: Dio mio, Dio mio, perchè mi hai lasciato? 040 MAT 027 047 Ed alcuni di coloro ch'erano ivi presenti, udito [ciò], dicevano: Costui chiama Elia. 040 MAT 027 048 E in quello stante un di loro corse, e prese una spugna, e l'empiè d'aceto; e messala intorno ad una canna, gli diè da bere. 040 MAT 027 049 E gli altri dicevano: Lascia, vediamo se Elia verrà a salvarlo. 040 MAT 027 050 E Gesù, avendo di nuovo gridato con gran voce, rendè lo spirito. 040 MAT 027 051 Ed ecco, la cortina del tempio si fendè in due, da cima a fondo; e la terra tremò, e le pietre si schiantarono; 040 MAT 027 052 e i monumenti furono aperti e molti corpi de' santi, che dormivano, risuscitarono. 040 MAT 027 053 E quelli, essendo usciti de' monumenti dopo la risurrezion di Gesù, entrarono nella santa città, ed apparvero a molti. 040 MAT 027 054 Ora il centurione, e coloro ch' [erano] con lui, guardando Gesù, veduto il tremoto, e le cose avvenute, temettero grandemente, dicendo: Veramente costui era Figliuol di Dio. 040 MAT 027 055 Or quivi erano molte donne, riguardando da lontano, le quali aveano seguitato Gesù da Galilea, ministrandogli; 040 MAT 027 056 fra le quali era Maria Maddalena, e Maria madre di Giacomo e di Iose; e la madre de' figliuoli di Zebedeo. 040 MAT 027 057 POI, in su la sera, venne un uomo ricco di Arimatea, [chiamato] per nome Giuseppe, il quale era stato anch'egli discepolo di Gesù. 040 MAT 027 058 Costui venne a Pilato, e chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato comandò che il corpo [gli] fosse reso. 040 MAT 027 059 E Giuseppe, preso il corpo, lo involse in un lenzuolo netto. 040 MAT 027 060 E lo pose nel suo monumento nuovo, il quale egli avea fatto tagliar nella roccia; ed avendo rotolato una gran pietra in su l'apertura del monumento, se ne andò. 040 MAT 027 061 Or Maria Maddalena, e l'altra Maria, erano quivi, sedendo di rincontro al sepolcro. 040 MAT 027 062 E il giorno seguente, ch'era il [giorno] d'appresso la preparazione, i principali sacerdoti, e i Farisei si raunarono appresso di Pilato, 040 MAT 027 063 dicendo: Signore, ei ci ricorda che quel seduttore, mentre viveva ancora, disse: Io risusciterò infra tre giorni. 040 MAT 027 064 Ordina adunque che il sepolcro sia sicuramente guardato, fino al terzo giorno; che talora i suoi discepoli non vengano di notte, e nol rubino, e dicano al popolo: Egli è risuscitato dai morti; onde l'ultimo inganno sia peggiore del primiero. 040 MAT 027 065 Ma Pilato disse loro: Voi avete la guardia; andate, assicurate[lo] come l'intendete. 040 MAT 027 066 Essi adunque, andati, assicurarono il sepolcro, suggellando la pietra, oltre la guardia. 040 MAT 028 001 ORA, finita la settimana, quando il primo [giorno] della settimana cominciava a schiarire, Maria Maddalena, e l'altra Maria, vennero a vedere il sepolcro. 040 MAT 028 002 Ed ecco, si fece un gran tremoto, perciocchè un angelo del Signore, sceso dal cielo, venne, e rotolò la pietra dall'apertura [del sepolcro], e si pose a seder sopra essa. 040 MAT 028 003 E il suo aspetto era come un folgore, e il suo vestimento [era] bianco come neve. 040 MAT 028 004 E per timor d'esso, le guardie tremarono, e divennero come morti. 040 MAT 028 005 Ma l'angelo fece motto alle donne, e disse loro: Voi, non temiate; perciocchè io so che cercate Gesù, il quale è stato crocifisso. 040 MAT 028 006 Egli non è qui, perciocchè egli è risuscitato, come egli avea detto; venite, vedete il luogo dove il Signore giaceva. 040 MAT 028 007 E andate prestamente, e dite a' suoi discepoli ch'egli è risuscitato dai morti; ed ecco, egli va innanzi a voi in Galilea; quivi lo vedrete; ecco, io ve [l]'ho detto. 040 MAT 028 008 Esse adunque uscirono prestamente del monumento, con ispavento, ed allegrezza grande; e corsero a rapportar [la cosa] a' discepoli di esso. 040 MAT 028 009 Ed ecco, Gesù venne loro incontro, dicendo: Ben vi sia. Ed esse, accostatesi gli presero i piedi, e l'adorarono. 040 MAT 028 010 Allora Gesù disse loro: Non temiate; andate, rapportate a' miei fratelli, che vadano in Galilea, e che quivi mi vedranno. 040 MAT 028 011 E MENTRE esse andavano, ecco, alcuni della guardia vennero nella città, e rapportarono a' principali sacerdoti tutte le cose ch'erano avvenute. 040 MAT 028 012 Ed essi, raunatisi con gli anziani, presero consiglio di dar buona somma di danari a' soldati, 040 MAT 028 013 dicendo: Dite: I suoi discepoli son venuti di notte, e l'han rubato, mentre noi dormivamo. 040 MAT 028 014 E se pur questo viene alle orecchie del governatore, noi l'appagheremo con parole, e vi metteremo fuor di pena. 040 MAT 028 015 Ed essi, presi i danari, fecero come erano stati ammaestrati; e quel dire è stato divolgato fra i Giudei, infino al dì d'oggi. 040 MAT 028 016 MA gli undici discepoli andarono in Galilea, nel monte ove Gesù avea loro ordinato. 040 MAT 028 017 E vedutolo, l'adorarono; ma pure alcuni dubitarono. 040 MAT 028 018 E Gesù, accostatosi, parlò loro, dicendo: Ogni podestà mi è data in cielo, ed in terra. 040 MAT 028 019 Andate adunque, ed ammaestrate tutti i popoli; battezzandoli nel nome del Padre, e del Figliuolo, e dello Spirito Santo; 040 MAT 028 020 insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandate. Or ecco, io son con voi in ogni tempo, infino alla fin del mondo. Amen. # # BOOK 041 MAR Mark Marco 041 MAR 001 001 IL principio dell'evangelo di Gesù Cristo, Figliuol di Dio. 041 MAR 001 002 Secondo ch'egli è scritto ne' profeti: Ecco, io mando il mio Angelo davanti alla tua faccia, il qual preparerà la tua via d'innanzi a te. 041 MAR 001 003 [Vi è] una voce d'uno che grida nel deserto: Acconciate la via del Signore, addirizzate i suoi sentieri. 041 MAR 001 004 Giovanni battezzava nel deserto, e predicava il battesimo della penitenza, in remission de' peccati. 041 MAR 001 005 E tutto il paese della Giudea, e que' di Gerusalemme, uscivano a lui, ed eran tutti battezzati da lui nel fiume Giordano, confessando i lor peccati. 041 MAR 001 006 Or Giovanni era vestito di pel di cammello, [avea] una cintura di cuoio intorno a' lombi, e mangiava locuste, e miele salvatico. 041 MAR 001 007 E predicava, dicendo: Dietro a me vien colui ch'è più forte di me, di cui io non son degno, chinandomi, di sciogliere il correggiuol delle scarpe. 041 MAR 001 008 Io vi ho battezzati con acqua, ma esso vi battezzerà con lo Spirito Santo. 041 MAR 001 009 ED avvenne in que' giorni, che Gesù venne di Nazaret di Galilea, e fu battezzato da Giovanni, nel Giordano. 041 MAR 001 010 E subito, come egli saliva fuor dell'acqua, vide fendersi i cieli, e lo Spirito scendere sopra esso in somiglianza di colomba. 041 MAR 001 011 E venne una voce dal cielo, [dicendo: ] Tu sei il mio diletto Figliuolo, nel quale io ho preso il mio compiacimento. 041 MAR 001 012 E tosto appresso, lo Spirito lo sospinse nel deserto. 041 MAR 001 013 E fu quivi nel deserto quaranta giorni, tentato da Satana; e stava con le fiere, e gli angeli gli ministravano. 041 MAR 001 014 ORA, dopo che Giovanni fu messo in prigione, Gesù venne in Galilea, predicando l'evangelo del regno di Dio; e dicendo: 041 MAR 001 015 Il tempo è compiuto, e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi, e credete all'evangelo. 041 MAR 001 016 Ora, passeggiando lungo il mar della Galilea, egli vide Simone, e Andrea, fratello d'esso Simone, che gettavano la lor rete in mare; perciocchè erano pescatori. 041 MAR 001 017 E Gesù disse loro: Venite dietro a me, ed io vi farò esser pescatori d'uomini. 041 MAR 001 018 Ed essi, lasciate prestamente le lor reti, lo seguitarono. 041 MAR 001 019 Poi, passando un poco più oltre di là, vide Giacomo di Zebedeo, e Giovanni, suo fratello, i quali racconciavan le lor reti nella navicella; 041 MAR 001 020 e subito li chiamò; ed essi, lasciato Zebedeo lor padre, nella navicella, con gli operai, se ne andarono dietro a lui. 041 MAR 001 021 ED entrarono in Capernaum, e subito, in giorno di sabato, egli entrò nella sinagoga, ed insegnava. 041 MAR 001 022 E [gli uomini] stupivano della sua dottrina, perciocchè egli li ammaestrava come avendo autorità, e non come gli Scribi. 041 MAR 001 023 Ora, nella lor sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito immondo, il qual diede un grido, 041 MAR 001 024 dicendo: Ahi! che [vi] è fra te e noi, o Gesù Nazareno? sei tu venuto per mandarci in perdizione? io so chi tu sei: il Santo di Dio. 041 MAR 001 025 Ma Gesù lo sgridò dicendo: Ammutolisci, ed esci fuori di lui. 041 MAR 001 026 E lo spirito immondo, straziatolo, e gridando con gran voce, uscì fuori di lui. 041 MAR 001 027 E tutti sbigottirono, talchè domandavan fra loro: Che cosa è questa? quale [è] questa nuova dottrina? poichè egli con autorità comanda eziandio agli spiriti immondi, ed essi gli ubbidiscono. 041 MAR 001 028 E la sua fama andò subito per tutta la contrada circonvicina della Galilea. 041 MAR 001 029 E TOSTO appresso, essendo usciti della sinagoga, vennero, con Giacomo e Giovanni, in casa di Simone e di Andrea. 041 MAR 001 030 Or la suocera di Simone giaceva in letto, con la febbre; ed essi subito gliene parlarono. 041 MAR 001 031 Ed egli, accostatosi, la prese per la mano, e la sollevò; e subito la febbre la lasciò, ed ella ministrava loro. 041 MAR 001 032 Poi, fattosi sera, quando il sole andava sotto, gli menarono tutti coloro che stavan male, e gl'indemoniati. 041 MAR 001 033 E tutta la città era raunata all'uscio. 041 MAR 001 034 Ed egli ne guarì molti che stavan male di diverse malattie, e cacciò molti demoni; e non permetteva a' demoni di parlare, perciocchè sapevano chi egli era. 041 MAR 001 035 Poi, la mattina, essendo ancor molto buio, Gesù si levò, e se ne andò in luogo deserto, e quivi orava. 041 MAR 001 036 E Simone, e gli [altri] ch' [eran] con lui gli andarono dietro. 041 MAR 001 037 E, trovatolo, gli dissero: Tutti ti cercano. 041 MAR 001 038 Ed egli disse loro: Andiamo alle castella vicine, acciocchè io predichi ancora là; poichè è per questo che io sono uscito. 041 MAR 001 039 Ed egli andava predicando nelle lor sinagoghe, per tutta la Galilea, e cacciando i demoni. 041 MAR 001 040 ED un lebbroso venne a lui, pregandolo, ed inginocchiandosi davanti a lui, e dicendogli: Se tu vuoi, tu puoi mondarmi. 041 MAR 001 041 E Gesù, mosso a pietà, distese la mano, e lo toccò, e gli disse: Sì, io lo voglio, sii mondato. 041 MAR 001 042 E come egli ebbe detto [questo], subito la lebbra si partì da lui, e fu mondato. 041 MAR 001 043 E [Gesù], avendogli fatti severi divieti, lo mandò prestamente via; 041 MAR 001 044 e gli disse: Guarda che tu nol dica ad alcuno; anzi va', mostrati al sacerdote, ed offerisci per la tua purificazione le cose che Mosè ha ordinate in testimonianza a loro. 041 MAR 001 045 Ma egli, essendo uscito, cominciò a predicare, e a divolgar grandemente la cosa, talchè [Gesù] non poteva più palesemente entrar nella città; anzi se ne stava di fuori in luoghi deserti, e d'ogni luogo si veniva a lui. 041 MAR 002 001 ED [alquanti] giorni appresso, egli entrò di nuovo in Capernaum; e s'intese ch'egli era in casa. 041 MAR 002 002 E subito si raunò gran numero di gente, talchè non pure i contorni della porta li potevan più contenere; ed egli annunziava loro la parola. 041 MAR 002 003 Allora vennero a lui [alcuni] che menavano un paralitico, portato da quattro. 041 MAR 002 004 E, non potendosi accostare a lui, per la calca, scopersero il tetto [della casa] dove era [Gesù]; e, foratolo, calarono il letticello, in sul quale giaceva il paralitico. 041 MAR 002 005 E Gesù, veduta la lor fede, disse al paralitico: Figliuolo, i tuoi peccati ti son rimessi. 041 MAR 002 006 Or alcuni d'infra gli Scribi sedevano quivi, e ragionavan ne' lor cuori, [dicendo: ] 041 MAR 002 007 Perchè pronunzia costui bestemmie in questa maniera? chi può rimettere i peccati, se non il solo Dio? 041 MAR 002 008 E Gesù, avendo subito conosciuto, per lo suo Spirito, che ragionavan così fra sè stessi, disse loro: Perchè ragionate voi coteste cose ne' vostri cuori? 041 MAR 002 009 Quale è più agevole, dire al paralitico: I tuoi peccati ti son rimessi; ovver dire: Levati, togli il tuo letticello, e cammina? 041 MAR 002 010 Ora, acciocchè voi sappiate che il Figliuol dell'uomo ha podestà di rimettere i peccati in terra, 041 MAR 002 011 io ti dico (disse egli al paralitico): Levati, togli il tuo letticello, e vattene a casa tua. 041 MAR 002 012 Ed egli prestamente si levò; e, caricatosi addosso il suo letticello, uscì in presenza di tutti; talchè tutti stupivano, e glorificavano Iddio, dicendo: Giammai non vedemmo cotal cosa. 041 MAR 002 013 POI appresso [Gesù] uscì di nuovo lungo il mare; e tutta la moltitudine veniva a lui, ed egli li ammaestrava. 041 MAR 002 014 E passando, vide Levi, il [figliuol] di Alfeo, che sedeva al banco della gabella. Ed egli gli disse: Seguitami. Ed egli, levatosi, lo seguitò. 041 MAR 002 015 Ed avvenne che, mentre Gesù era a tavola in casa d'esso, molti pubblicani e peccatori erano anch'essi a tavola con lui, e co' suoi discepoli; perciocchè eran molti, e l'aveano seguitato. 041 MAR 002 016 E gli Scribi e i Farisei, vedutolo mangiar co' pubblicani e co' peccatori, dissero a' suoi discepoli: Che vuol dir ch'egli mangia e beve co' pubblicani e co' peccatori? 041 MAR 002 017 E Gesù, udito [ciò], disse loro: I sani non hanno bisogno di medico, ma i malati; io non son venuto per chiamare i giusti, anzi i peccatori, a penitenza. 041 MAR 002 018 OR i discepoli di Giovanni, e quei de' Farisei, digiunavano. E [quelli] vennero a Gesù, e gli dissero: Perchè digiunano i discepoli di Giovanni, e quei de' Farisei, e i tuoi discepoli non digiunano? 041 MAR 002 019 E Gesù disse loro: Que' della camera delle nozze possono eglino digiunare, mentre lo sposo è con loro? quanto tempo hanno seco lo sposo non possono digiunare. 041 MAR 002 020 Ma verranno i giorni, che lo sposo sarà loro tolto, ed allora in que' giorni digiuneranno. 041 MAR 002 021 Niuno eziandio cuce una giunta di panno nuovo sopra un vestimento vecchio; altrimenti, quel nuovo ripieno strappa del vecchio, e la rottura si fa peggiore. 041 MAR 002 022 Parimente, niuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti, il vin nuovo rompe gli otri, e il vino si spande, e gli otri si perdono; anzi conviensi mettere il vino nuovo in otri nuovi. 041 MAR 002 023 ED avvenne, in un giorno di sabato, ch'egli camminava per li seminati, e i suoi discepoli presero a svellere delle spighe, camminando. 041 MAR 002 024 E i Farisei gli dissero: Vedi, perchè fanno essi ciò che non è lecito in giorno di sabato? 041 MAR 002 025 Ed egli disse loro: Non avete voi mai letto ciò che fece Davide, quando ebbe bisogno, ed ebbe fame, egli, e coloro [ch'erano] con lui? 041 MAR 002 026 Come egli entrò nella casa di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiatar, e mangiò i pani di presentazione, i quali non è lecito di mangiare, se non a' sacerdoti, e ne diede ancora a coloro ch'eran con lui? 041 MAR 002 027 Poi disse loro: Il sabato è fatto per l'uomo, e non l'uomo per il sabato. 041 MAR 002 028 Dunque il Figliuol dell'uomo è Signore eziandio del sabato. 041 MAR 003 001 POI egli entrò di nuovo nella sinagoga, e quivi era un uomo che avea la mano secca. 041 MAR 003 002 Ed essi l'osservavano se lo sanerebbe in giorno di sabato, per accusarlo. 041 MAR 003 003 Ed egli disse all'uomo che avea la mano secca: Levati là nel mezzo. 041 MAR 003 004 Poi disse loro: È egli lecito di far bene o male; di salvare una persona, o di ucciderla, in giorno di sabato? Ma essi tacevano. 041 MAR 003 005 Allora, avendoli guardati attorno con indegnazione, contristato per l'induramento del cuor loro, disse a quell'uomo: Distendi la tua mano. Ed egli la distese. E la sua mano fu restituita sana come l'altra. 041 MAR 003 006 E i Farisei, essendo usciti, tenner subito consiglio con gli Erodiani contro a lui, come lo farebber morire. 041 MAR 003 007 Ma Gesù, co' suoi discepoli, si ritrasse al mare, e gran moltitudine lo seguitò, 041 MAR 003 008 da Galilea, e da Giudea, e da Gerusalemme, e da Idumea, e da oltre il Giordano; parimente, una gran moltitudine da' contorni di Tiro, e di Sidon, avendo udite le gran cose ch'egli faceva, venne a lui. 041 MAR 003 009 Ed egli disse a' suoi discepoli, che vi fosse sempre una navicella appresso di lui, per la moltitudine; che talora non l'affollasse. 041 MAR 003 010 Perciocchè egli ne avea guariti molti; talchè tutti coloro che aveano qualche flagello si avventavano a lui, per toccarlo. 041 MAR 003 011 E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, si gettavano davanti a lui, e gridavano, dicendo: Tu sei il Figliuol di Dio. 041 MAR 003 012 Ma egli li sgridava forte acciocchè nol manifestassero. 041 MAR 003 013 POI egli montò in sul monte, e chiamò a sè coloro ch'egli volle; ed essi andarono a lui. 041 MAR 003 014 Ed egli ne ordinò dodici, per esser con lui, e per mandarli a predicare; 041 MAR 003 015 e per aver la podestà di sanare le infermità, e di cacciare i demoni. 041 MAR 003 016 Il primo [fu] Simone, al quale ancora pose nome Pietro. 041 MAR 003 017 Poi Giacomo [figliuol] di Zebedeo; e Giovanni, fratello di Giacomo, a' quali pose nome Boanerges, che vuol dire: Figliuoli di tuono; 041 MAR 003 018 e Andrea, e Filippo, e Bartolomeo, e Matteo, e Toma, e Giacomo [figliuol] di Alfeo; e Taddeo, e Simone Cananeo; 041 MAR 003 019 e Giuda Iscariot, il quale anche lo tradì. 041 MAR 003 020 POI vennero in casa. Ed una moltidune si raunò di nuovo; talchè non potevano pur prender cibo. 041 MAR 003 021 Or i suoi, udite [queste cose], uscirono per pigliarlo, perciocchè dicevano: Egli è fuori di sè. 041 MAR 003 022 Ma gli Scribi ch'eran discesi di Gerusalemme, dicevano: Egli ha Beelzebub; e per lo principe de' demoni, caccia i demoni. 041 MAR 003 023 Ma egli, chiamatili a sè, disse loro in similitudine: Come può Satana cacciar Satana? 041 MAR 003 024 E se un regno è diviso in parti contrarie, egli non può durare. 041 MAR 003 025 E, se una casa è divisa in parti contrarie, ella non può durare. 041 MAR 003 026 Così, se Satana si leva contro a sè stesso, ed è diviso in parti contrarie, egli non può durare, anzi vien meno. 041 MAR 003 027 Niuno può entrar nella casa d'un uomo possente, e rapirgli le sue masserizie, se prima non l'ha legato; allora veramente gli prederà la casa. 041 MAR 003 028 Io vi dico in verità, che a' figliuoli degli uomini sarà rimesso qualunque peccato, e qualunque bestemmia avranno detta. 041 MAR 003 029 Ma chiunque avrà bestemmiato contro allo Spirito Santo, giammai in eterno non ne avrà remissione; anzi sarà sottoposto ad eterno giudicio. 041 MAR 003 030 [Or egli diceva questo], perciocchè dicevano: Egli ha lo spirito immondo. 041 MAR 003 031 I SUOI fratelli adunque, e sua madre, vennero; e, fermatisi di fuori, mandarono a chiamarlo. 041 MAR 003 032 Or la moltitudine sedeva d'intorno a lui, e gli disse: Ecco, tua madre, e i tuoi fratelli [son] là di fuori, [e] ti cercano. 041 MAR 003 033 Ma egli rispose loro, dicendo: Chi [è] mia madre, o [chi sono] i miei fratelli? 041 MAR 003 034 E, guardati in giro coloro che gli sedevano d'intorno, disse: Ecco mia madre, e i miei fratelli. Perciocchè, 041 MAR 003 035 chiunque avrà fatta la volontà di Dio, esso è mio fratello e mia sorella, e [mia] madre. 041 MAR 004 001 POI prese di nuovo ad insegnare, presso al mare; ed una gran moltitudine si raunò presso a lui, talchè egli, montato nella navicella, sedeva [in essa] sul mare; e tutta la moltitudine era in terra, presso del mare. 041 MAR 004 002 Ed egli insegnava loro molte cose in parabole, e diceva loro nella sua dottrina: 041 MAR 004 003 Udite: Ecco, un seminatore uscì a seminare. 041 MAR 004 004 Ed avvenne che mentre egli seminava, una parte cadde lungo la via, e gli uccelli del cielo vennero, e la mangiarono. 041 MAR 004 005 Ed un'altra cadde in luoghi pietrosi, ove non avea molta terra; e subito nacque, perciocchè non avea terreno profondo; 041 MAR 004 006 ma quando il sole fu levato, fu riarsa; e, perciocchè non avea radice, si seccò. 041 MAR 004 007 Ed un'altra cadde fra le spine, e le spine crebbero, e l'affogarono, e non fece frutto. 041 MAR 004 008 Ed un'altra cadde in buona terra, e portò frutto, il quale montò, e crebbe; e portò l'uno trenta, l'altro sessanta e l'altro cento. 041 MAR 004 009 Poi egli disse: Chi ha orecchie da udire, oda. 041 MAR 004 010 Ora, quando egli fu in disparte coloro che lo seguitavano, co' dodici, lo domandarono della parabola. 041 MAR 004 011 Ed egli disse loro: A voi è dato di conoscere il misterio del regno di Dio; ma a coloro che son di fuori tutte queste cose si propongono per parabole. 041 MAR 004 012 Acciocchè riguardino bene, ma non veggano; e odano bene, ma non intendano; che talora non si convertano, ed i peccati non sien loro rimessi. 041 MAR 004 013 Poi disse loro: Non intendete voi questa parabola? e come intenderete tutte le [altre] parabole? 041 MAR 004 014 Il seminatore [è colui che] semina la parola. 041 MAR 004 015 Or questi son coloro che ricevono la semenza lungo la strada, [cioè], coloro ne' quali la parola è seminata, e dopo che l'hanno udita, subito viene Satana, e toglie via la parola seminata ne' loro cuori. 041 MAR 004 016 E simigliantemente questi son coloro che ricevono la semenza in luoghi pietrosi, [cioè], coloro i quali, quando hanno udita la parola, prestamente la ricevono con allegrezza. 041 MAR 004 017 Ma non hanno in sè radice, anzi son di corta durata; e poi, avvenendo tribolazione, o persecuzione per la parola, subito sono scandalezzati. 041 MAR 004 018 E questi son coloro che ricevono la semenza fra le spine, [cioè], coloro che odono la parola. 041 MAR 004 019 Ma le sollecitudini di questo secolo, e l'inganno delle ricchezze, e le cupidità delle altre cose, entrate, affogano la parola, onde diviene infruttuosa. 041 MAR 004 020 Ma questi son coloro che hanno ricevuta la semenza in buona terra, [cioè], coloro i quali odono la parola, e la ricevono, e portano frutto, l'un trenta, e l'altro sessanta, e l'altro cento. 041 MAR 004 021 DISSE loro ancora: È la lampana recata, acciocchè si ponga sotto il moggio, o sotto il letto? non [è ella recata], acciocchè sia posta sopra il candelliere? 041 MAR 004 022 Poichè nulla è occulto, che non debba esser manifestato; ed anche nulla è restato occulto [per lo passato: ] ma è convenuto che fosse palesato. 041 MAR 004 023 Se alcuno ha orecchie da udire, oda. 041 MAR 004 024 Disse loro ancora: Ponete mente a ciò che voi udite. Della misura che misurate, vi sarà misurato; ed a voi che udite sarà sopraggiunto. 041 MAR 004 025 Perciocchè a chiunque ha, sarà dato; ma chi non ha, eziandio quel ch'egli ha gli sarà tolto. 041 MAR 004 026 OLTRE a ciò disse: Il regno di Dio è come se un uomo avesse gettata la semenza in terra; 041 MAR 004 027 e dormisse, e si levasse di giorno, e di notte; ed [intanto] la semenza germogliasse, e crescesse nella maniera ch'egli non sa. 041 MAR 004 028 Poichè la terra da sè stessa produce prima erba, poi spiga, poi grano compiuto nella spiga. 041 MAR 004 029 E quando il frutto è maturo, subito vi si mette la falce, perciocchè la mietitura è venuta. 041 MAR 004 030 DICEVA ancora: A che assomiglieremo il regno di Dio? o con qual similitudine lo rappresenteremo? 041 MAR 004 031 [Egli è] simile ad un granel di senape, il quale, quando è seminato in terra, è il più piccolo di tutti i semi che [son] sopra la terra; 041 MAR 004 032 ma, dopo che è stato seminato, cresce, e si fa la maggiore di tutte l'erbe, e fa rami grandi, talchè gli uccelli del cielo possono ripararsi sotto l'ombra sua. 041 MAR 004 033 E per molte tali parabole proponeva loro la parola, secondo che potevano udire. 041 MAR 004 034 E non parlava loro senza similitudine; ma, in disparte, egli dichiarava ogni cosa a' suoi discepoli. 041 MAR 004 035 OR in quello stesso giorno, fattosi sera, disse loro: Passiamo all'altra riva. 041 MAR 004 036 E [i discepoli], licenziata la moltitudine, lo raccolsero, così come egli era, nella navicella. Or vi erano delle altre navicelle con lui. 041 MAR 004 037 Ed un gran turbo di vento si levò, e cacciava le onde dentro alla navicella, talchè quella già si empieva. 041 MAR 004 038 Or egli era a poppa, dormendo sopra un guanciale. Ed essi lo destarono, e gli dissero: Maestro, non ti curi tu che noi periamo? 041 MAR 004 039 Ed egli, destatosi, sgridò il vento, e disse al mare: Taci, e sta' cheto. E il vento si acquetò, e si fece gran bonaccia. 041 MAR 004 040 Poi disse loro: Perchè siete voi così timidi? come non avete voi fede? 041 MAR 004 041 Ed essi temettero di gran timore, e dicevano gli uni agli altri: Chi è pur costui, cui il vento ed il mare ubbidiscono? 041 MAR 005 001 E GIUNSERO all'altra riva del mare nella contrada de' Gadareni. 041 MAR 005 002 E, come Gesù fu uscito della navicella, subito gli venne incontro da' monumenti, un uomo posseduto da uno spirito immondo. 041 MAR 005 003 Il quale avea la sua dimora fra i monumenti, e niuno potea tenerlo attaccato, non pur con catene. 041 MAR 005 004 Perciocchè spesso era stato attaccato con ceppi, e con catene; e le catene eran da lui state rotte, e i ceppi spezzati, e niuno potea domarlo. 041 MAR 005 005 E del continuo, notte e giorno, fra i monumenti, e su per li monti, andava gridando, e picchiandosi con pietre. 041 MAR 005 006 Ora, quando egli ebbe veduto Gesù da lungi, corse e l'adorò. 041 MAR 005 007 E dato un gran grido, disse: Che [vi è] fra me e te, Gesù, Figliuol dell'Iddio altissimo? Io ti scongiuro nel nome di Dio, che tu non mi tormenti. 041 MAR 005 008 Perciocchè egli gli diceva: Spirito immondo, esci di quest'uomo. 041 MAR 005 009 E [Gesù] gli domandò: Quale è il tuo nome? Ed esso rispose, dicendo: Io ho nome Legione, perciocchè siam molti. 041 MAR 005 010 Ed esso lo pregava molto che non li mandasse fuori di quella contrada. 041 MAR 005 011 Or quivi presso al monte era una gran greggia di porci che pasceva. 041 MAR 005 012 E tutti que' demoni lo pregavano, dicendo: Mandaci in que' porci, acciocchè entriamo in essi. 041 MAR 005 013 E Gesù prontamente lo permise loro; laonde quegli spiriti immondi, usciti, entraron ne' porci; e quella greggia si gettò per lo precipizio nel mare (or erano intorno a duemila), ed affogaron nel mare. 041 MAR 005 014 E coloro che pasturavano i porci fuggirono, e rapportaron [la cosa] nella città, e per li campi; e [la gente] uscì fuori, per vedere ciò che era avvenuto. 041 MAR 005 015 E venne a Gesù, e vide l'indemoniato che sedeva, ed era vestito; e colui che avea avuta la legione essere in buon senno; e temette. 041 MAR 005 016 E coloro che avean veduta [la cosa] raccontaron loro come era avvenuto all'indemoniato, e il fatto de' porci. 041 MAR 005 017 Ed essi presero a pregarlo che se ne andasse da' lor confini. 041 MAR 005 018 E come egli fu entrato nella navicella, colui ch'era stato indemoniato lo pregava di poter stare con lui. 041 MAR 005 019 Ma Gesù non gliel permise: anzi gli disse: Va' a casa tua a' tuoi, e racconta loro quanto gran cose il Signore ti ha fatte, e [come] egli ha avuta pietà di te. 041 MAR 005 020 Ed egli andò, e prese a predicare in Decapoli quanto gran cose Gesù gli avea fatte. E tutti si maravigliavano. 041 MAR 005 021 ED essendo Gesù di nuovo passato all'altra riva, in su la navicella, una gran moltitudine si raunò appresso di lui; ed egli se ne stava appresso del mare. 041 MAR 005 022 Ed ecco, un de' capi della sinagoga, [chiamato] per nome Iairo, venne; e vedutolo, gli si gittò a' piedi. 041 MAR 005 023 E lo pregava molto instantemente, dicendo: La mia figliolina è all'estremo; deh! vieni, e metti le mani sopra lei acciocchè sia salvata, ed ella viverà. 041 MAR 005 024 Ed egli se ne andò con lui, e gran moltitudine lo seguitava, e l'affollava. 041 MAR 005 025 Or una donna, che avea un flusso di sangue già da dodici anni, 041 MAR 005 026 ed avea sofferte molte cose da molti medici, ed avea speso tutto il suo, senza alcun giovamento, anzi più tosto era peggiorata; 041 MAR 005 027 avendo udito [parlar] di Gesù, venne di dietro, nella turba, e toccò il suo vestimento. 041 MAR 005 028 (Perciocchè diceva: Se sol tocco i suoi vestimenti, sarò salva.) 041 MAR 005 029 E in quello stante il flusso del suo sangue si stagnò; ed ella si avvide nel [suo] corpo ch'ella era guarita di quel flagello. 041 MAR 005 030 E subito Gesù, conoscendo in se stesso la virtù ch'era proceduta da lui, rivoltosi nella turba, disse: Chi mi ha toccati i vestimenti? 041 MAR 005 031 Ed i suoi discepoli gli dissero: Tu vedi la turba che ti affolla, e dici: Chi mi ha toccato? 041 MAR 005 032 Ma egli guardava pure attorno, per veder colei che avea ciò fatto. 041 MAR 005 033 E la donna, paurosa, e tremante, sapendo ciò ch'era stato fatto in lei, venne, e gli si gittò [a' piedi], e gli disse tutta la verità. 041 MAR 005 034 Ma egli le disse: Figliuola, la tua fede ti ha salvata; vattene in pace, e sii guarita del tuo flagello. 041 MAR 005 035 Mentre egli parlava ancora, vennero [alcuni] di casa del capo della sinagoga, dicendo: La tua figliuola è morta; perchè dài più molestia al Maestro? 041 MAR 005 036 Ma subito Gesù, udito ciò che si diceva, disse al capo della sinagoga: Non temere, credi solamente. 041 MAR 005 037 E non permise che alcuno lo seguitasse, se non Pietro, e Giacomo, e Giovanni, fratel di Giacomo. 041 MAR 005 038 E venne in casa del capo della sinagoga, e vide quivi un grande strepito, gente che piangevano, e facevano un grande urlare. 041 MAR 005 039 Ed entrato dentro, disse loro: Perchè fate [tanto] romore, e [tanti] pianti? la fanciulla non è morta, ma dorme. 041 MAR 005 040 Ed essi si ridevan di lui. Ma egli, messi fuori tutti, prese seco il padre e la madre della fanciulla, e coloro [ch'erano] con lui, ed entrò là dove la fanciulla giaceva. 041 MAR 005 041 E presa la fanciulla per la mano, le disse: Talita cumi; il che, interpretato, vuol dire: Fanciulla (io tel dico), levati. 041 MAR 005 042 E subito la fanciullina si levò, e camminava; perciocchè era [d'età] di dodici anni. Ed essi sbigottirono di grande sbigottimento. 041 MAR 005 043 Ed egli comandò loro molto strettamente, che niuno lo sapesse; e ordinò che si desse da mangiare alla fanciulla. 041 MAR 006 001 POI, egli si partì di là, e venne nella sua patria, e i suoi discepoli lo seguitarono. 041 MAR 006 002 E venuto il sabato, egli si mise ad insegnar nella sinagoga; e molti, udendolo, sbigottivano, dicendo: Onde ha costui queste cose? e quale [è] questa sapienza che gli è data? ed [onde è] che cotali potenti operazioni son fatte per mano sua? 041 MAR 006 003 Non è costui quel falegname, figliuol di Maria, fratel di Giacomo, di Iose, di Giuda, e di Simone? e non sono le sue sorelle qui appresso di noi? Ed erano scandalezzati in lui. 041 MAR 006 004 Ma Gesù disse loro: Niun profeta è disonorato, se non nella sua patria, e fra i suoi parenti, e in casa sua. 041 MAR 006 005 E non potè quivi fare alcuna potente operazione, salvo che, poste le mani sopra alcuni pochi infermi, [li] sanò. 041 MAR 006 006 E si maravigliava della loro incredulità; e andava attorno per le castella, insegnando. 041 MAR 006 007 ED egli chiamò a sè i dodici, e prese a mandarli a due a due; e diede loro podestà sopra gli spiriti immondi. 041 MAR 006 008 E comandò loro che non prendessero nulla per lo viaggio, se non solo un bastone; non tasca, non pane, non moneta nelle [lor] cinture. 041 MAR 006 009 E che fossero [sol] calzati di sandali, e non portassero due toniche indosso. 041 MAR 006 010 Disse loro ancora: Dovunque sarete entrati in alcuna casa, dimorate in quella, finchè usciate di quel luogo. 041 MAR 006 011 E se alcuni non vi ricevono, e non vi ascoltano, partitevi di là, e scotete la polvere di sotto a' vostri piedi, in testimonianza contro a loro. Io vi dico in verità, che Sodoma e Gomorra saranno più tollerabilmente trattate nel giorno del giudizio, che quella città. 041 MAR 006 012 Essi adunque, partitisi, predicavano che [gli uomini] si ravvedessero. 041 MAR 006 013 E cacciavano molti demoni, ed ungevano d'olio molti infermi e [li] sanavano. 041 MAR 006 014 OR il re Erode udì [parlar di Gesù], perciocchè il suo nome era divenuto chiaro, e diceva: Quel Giovanni che battezzava è risuscitato da' morti; e perciò le potenze operano in lui. 041 MAR 006 015 Altri dicevano: Egli è Elia; ed altri: Egli è un profeta, pari ad un de' profeti. 041 MAR 006 016 Ma Erode, udite [quelle cose], disse: Egli è quel Giovanni, che io ho decapitato; esso è risuscitato da' morti. 041 MAR 006 017 Perciocchè esso Erode avea mandato a prender Giovanni, e l'avea messo nei legami in prigione, a motivo di Erodiada, moglie di Filippo, suo fratello; perciocchè egli l'avea sposata, 041 MAR 006 018 e Giovanni avea detto ad Erode: Ei non ti è lecito di aver la moglie del tuo fratello. 041 MAR 006 019 Ed Erodiada gliene avea [mal talento]; e volentieri l'avrebbe fatto morire, ma non poteva. 041 MAR 006 020 Perciocchè Erode temeva Giovanni, conoscendolo uomo giusto, e santo; e l'osservava; ed avendolo udito, faceva molte cose, e volentieri l'udiva. 041 MAR 006 021 Ora, venuto un giorno opportuno, che Erode, nel giorno della sua natività, feceva un convito a' suoi grandi, e capitani, ed a' principali della Galilea; 041 MAR 006 022 la figliuola di essa Erodiada entrò, e ballò, e piacque ad Erode, ed a coloro ch'erano con lui a tavola. E il re disse alla fanciulla: Domandami tutto ciò che vorrai, ed io tel donerò. 041 MAR 006 023 E le giurò, [dicendo: ] Io ti donerò tutto ciò che mi chiederai, fino alla metà del mio regno. 041 MAR 006 024 Ed essa uscì e disse a sua madre: Che chiederò? Ed ella disse: La testa di Giovanni Battista. 041 MAR 006 025 E subito rientrò frettolosamente al re, e gli fece la domanda, dicendo: Io desidero che subito tu mi dia in un piatto la testa di Giovanni Battista. 041 MAR 006 026 E benchè il re se ne attristasse grandemente, [pur nondimeno] per li giuramenti, e per rispetto di coloro ch'eran con lui a tavola, non gliel volle disdire. 041 MAR 006 027 E subito, mandato un sergente, comandò che fosse recata la testa di esso. 041 MAR 006 028 E quello andò e lo decapitò in prigione, e portò la sua testa in un piatto, e la diede alla fanciulla, e la fanciulla la diede a sua madre. 041 MAR 006 029 E i discepoli di esso, udito [ciò], vennero e tolsero il suo corpo morto, e lo posero in un monumento. 041 MAR 006 030 OR gli Apostoli si accolsero appresso di Gesù, e gli rapportarono ogni cosa, tutto ciò che avean fatto ed insegnato. 041 MAR 006 031 Ed egli disse loro: Venite voi in disparte, in qualche luogo solitario, e riposatevi un poco; perciocchè coloro che andavano e venivano erano in gran numero, talchè quelli non aveano pur agio di mangiare. 041 MAR 006 032 E se ne andarono in su la navicella in un luogo solitario in disparte. 041 MAR 006 033 E la moltitudine li vide partire, e molti lo riconobbero; ed accorsero là a piè da tutte le città, e giunsero avanti loro, e si accolsero appresso di lui. 041 MAR 006 034 E Gesù smontato, vide una gran moltitudine, e si mosse a compassione inverso loro; perciocchè erano come pecore che non hanno pastore; e si mise ad insegnar loro molte cose. 041 MAR 006 035 Ed essendo già tardi, i suoi discepoli vennero a lui, e gli dissero: Questo luogo è deserto, e già [è] tardi. 041 MAR 006 036 Licenzia questa gente, acciocchè vadano per le villate, e per le castella d'intorno, e si comperino del pane, perciocchè non hanno nulla da mangiare. 041 MAR 006 037 Ma egli, rispondendo, disse loro: Date lor voi da mangiare. Ed essi gli dissero: Andremmo noi a comperar per dugento denari di pane, e darem loro da mangiare? 041 MAR 006 038 Ed egli disse loro: Quanti pani avete? andate, e vedete. Ed essi, dopo essersene accertati, dissero: Cinque, e due pesci. 041 MAR 006 039 Ed egli comandò loro che il facesser tutti coricar sopra l'erba verde, per brigate. 041 MAR 006 040 Ed essi si coricarono per cerchi, a cento, ed a cinquanta, [per cerchio]. 041 MAR 006 041 Poi prese i cinque pani, e i due pesci, e levò gli occhi al cielo, e fece la benedizione; poi ruppe i pani, e li diede a' suoi discepoli, acciocchè li mettessero davanti a loro: egli spartì eziandio i due pesci a tutti. 041 MAR 006 042 E tutti mangiarono, e furon saziati. 041 MAR 006 043 E [i discepoli] levaron de' pezzi [de' pani] dodici corbelli pieni, ed anche [qualche rimanente] de' pesci. 041 MAR 006 044 Or coloro che avean mangiato di que' pani erano cinquemila uomini. 041 MAR 006 045 E TOSTO appresso egli costrinse i suoi discepoli a montar nella navicella, ed a trarre innanzi [a lui] all'altra riva, verso Betsaida, mentre egli licenziava la moltitudine. 041 MAR 006 046 Poi, quando l'ebbe accommiatata, se ne andò in sul monte, per orare. 041 MAR 006 047 E, fattosi sera, la navicella era in mezzo del mare, ed egli [era] in terra tutto solo. E vide i discepoli che travagliavano nel vogare, 041 MAR 006 048 perciocchè il vento era loro contrario; e intorno alla quarta vigilia della notte, egli venne a loro, camminando sopra il mare; e voleva passar oltre a loro. 041 MAR 006 049 Ma essi, vedutolo camminar sopra il mare, pensarono che fosse una fantasima, e sclamarono. Perciocchè tutti lo videro, e furon turbati; 041 MAR 006 050 ma egli tosto parlò con loro, e disse: State di buon cuore, son io, non temiate. 041 MAR 006 051 E montò a loro nella navicella, e il vento si acquetò; ed essi vie più sbigottirono in loro stessi, e si maravigliarono. 041 MAR 006 052 Perciocchè non aveano posto mente al fatto de' pani; perciocchè il cuor loro era stupido. 041 MAR 006 053 E, passati all'altra riva, vennero nella contrada di Gennesaret, e presero terra. 041 MAR 006 054 E, quando furono smontati dalla navicella, subito [la gente] lo riconobbe. 041 MAR 006 055 E, correndo qua e là per tutta quella contrada circonvicina, prese a portare attorno in letticelli i malati, là dove udiva ch'egli fosse. 041 MAR 006 056 E dovunque egli entrava, in castella, o in città, o in villate, [la gente] metteva gl'infermi nelle piazze, e lo pregava che sol potessero toccare il lembo della sua vesta; e tutti quelli che lo toccavano erano guariti. 041 MAR 007 001 ALLORA si raunarono appresso di lui i Farisei, ed alcuni degli Scribi, ch'eran venuti di Gerusalemme. 041 MAR 007 002 E veduti alcuni de' discepoli di esso prender cibo con le mani contaminate, cioè, non lavate, ne fecer querela. 041 MAR 007 003 Perciocchè i Farisei, anzi tutti i Giudei, non mangiano, se non si sono più volte lavate le mani, tenendo [così] la tradizion degli anziani. 041 MAR 007 004 Ed anche, [venendo] d'in su la piazza, non mangiano, se non si son lavati [tutto il corpo]. Vi sono eziandio molte altre cose, che hanno ricevute da osservare: lavamenti di coppe, d'orciuoli, di vasellamenti di rame, e di lettiere. 041 MAR 007 005 Poi i Farisei, e gli Scribi, lo domandarono, [dicendo: ] Perchè non procedono i tuoi discepoli secondo la tradizione degli anziani, anzi prendon cibo senza lavarsi le mani? 041 MAR 007 006 Ma egli, rispondendo, disse loro: Ben di voi, ipocriti, profetizzò Isaia, siccome è scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il cuor loro è lungi da me. 041 MAR 007 007 Ma invano mi onorano, insegnando dottrine [che son] comandamenti d'uomini. 041 MAR 007 008 Avendo lasciato il comandamento di Dio, voi tenete la tradizione degli uomini, i lavamenti degli orciuoli e delle coppe, e fate assai altre simili cose. 041 MAR 007 009 Disse loro ancora: Bene annullate voi il comandamento di Dio, per osservar la vostra tradizione. 041 MAR 007 010 Perciocchè Mosè ha detto: Onora tuo padre, e tua madre; e: Chi maledice padre, o madre, muoia di morte. 041 MAR 007 011 Ma voi dite: Se un uomo dice a suo padre, od a sua madre: Tutto ciò, onde tu potresti esser sovvenuto da me, [sia] Corban ([cioè] offerta [a Dio]), 041 MAR 007 012 voi non gli lasciate più far cosa alcuna per suo padre, o per sua madre; 041 MAR 007 013 annullando così la parola di Dio con la vostra tradizione, la quale voi avete ordinata. E fate assai cose simili. 041 MAR 007 014 Poi, chiamata a sè tutta la moltitudine, le disse: Ascoltatemi tutti, ed intendete: 041 MAR 007 015 Non vi è nulla di fuor dell'uomo, che, entrando in lui, possa contaminarlo; ma le cose che escon di lui son quelle che lo contaminano. 041 MAR 007 016 Se alcuno ha orecchie da udire, oda. 041 MAR 007 017 Poi, quando egli fu entrato in casa, lasciando la moltitudine, i suoi discepoli lo domandarono intorno alla parabola. 041 MAR 007 018 Ed egli disse loro: Siete voi ancora così privi d'intelletto? non intendete voi che tutto ciò che di fuori entra nell'uomo non può contaminarlo? 041 MAR 007 019 Poichè non gli entra nel cuore, anzi nel ventre, e poi se ne va nella latrina, purgando tutte le vivande. 041 MAR 007 020 Ma, diceva egli, ciò che esce dall'uomo è quel che lo contamina. 041 MAR 007 021 Poichè di dentro, cioè, dal cuore degli uomini, procedono pensieri malvagi, adulterii, fornicazioni, omicidii, furti, 041 MAR 007 022 cupidigie, malizie, frodi, lascivie, occhio maligno, bestemmia, alterezza, stoltizia. 041 MAR 007 023 Tutte queste cose malvagie escon di dentro l'uomo, e lo contaminano. 041 MAR 007 024 POI appresso, levatosi di là, se ne andò a' confini di Tiro e di Sidon; ed entrato in una casa, non voleva che alcun lo sapesse; ma non potè esser nascosto. 041 MAR 007 025 Perciocchè una donna, la cui figliuoletta avea uno spirito immondo, udito parlar di Gesù, venne, e gli si gettò ai piedi; 041 MAR 007 026 (or quella donna era Greca, Sirofenice di nazione); e lo pregava che cacciasse il demonio fuor della sua figliuola. 041 MAR 007 027 Ma Gesù le disse: Lascia che prima i figliuoli sieno saziati; perciocchè non è onesto prendere il pan de' figliuoli, e gettar[lo] a' cagnuoli. 041 MAR 007 028 Ma ella rispose, e gli disse: Dici bene, o Signore: poichè anche i cagnuoli, di sotto alla tavola, mangiano delle miche de' figliuoli. 041 MAR 007 029 Ed egli le disse: Per cotesta parola, va', il demonio è uscito dalla tua figliuola. 041 MAR 007 030 Ed ella, andata in casa sua, trovò il demonio essere uscito, e la figliuola coricata sopra il letto. 041 MAR 007 031 POI [Gesù], partitosi di nuovo dai confini di Tiro e di Sidon, venne presso al mar della Galilea, per mezzo i confini di Decapoli. 041 MAR 007 032 E gli fu menato un sordo scilinguato; e fu pregato che mettesse la mano sopra lui. 041 MAR 007 033 Ed egli, trattolo da parte d'infra la moltitudine, gli mise le dita nelle orecchie; ed avendo sputato, gli toccò la lingua: 041 MAR 007 034 poi, levati gli occhi al cielo, sospirò, e gli disse: Effata, che vuol dire: Apriti. 041 MAR 007 035 E subito le orecchie di colui furono aperte, e gli si sciolse lo scilinguagnolo, e parlava bene. 041 MAR 007 036 E [Gesù] ordinò loro, che nol dicessero ad alcuno; ma più lo divietava loro, più lo predicavano. 041 MAR 007 037 E stupivano sopra modo, dicendo: Egli ha fatta ogni cosa bene; egli fa udire i sordi, e parlare i mutoli. 041 MAR 008 001 IN que' giorni, essendo la moltitudine grandissima, e non avendo da mangiare, Gesù, chiamati a sè i suoi discepoli, disse loro: 041 MAR 008 002 Io ho pietà di questa moltitudine; perciocchè già tre giorni continui dimora appresso di me, e non ha da mangiare. 041 MAR 008 003 E se io li rimando digiuni a casa, verranno meno tra via, perciocchè alcuni di loro son venuti di lontano. 041 MAR 008 004 E i suoi discepoli gli risposero: Onde potrebbe alcuno saziar costoro di pane qui in luogo deserto? 041 MAR 008 005 Ed egli domandò loro: Quanti pani avete? Ed essi dissero: Sette. 041 MAR 008 006 Ed egli ordinò alla moltitudine che si coricasse in terra; e presi i sette pani, [e] rese grazie, [li] ruppe, e [li] diede a' suoi discepoli, acciocchè [li] ponessero dinanzi alla moltitudine; ed essi glieli posero dinanzi. 041 MAR 008 007 Aveano ancora alcuni pochi pescetti; ed avendo fatta la benedizione, comandò di porre, quelli ancora dinanzi a loro. 041 MAR 008 008 Ed essi mangiarono, e furon saziati; e [i discepoli] levarono degli avanzi de' pezzi sette panieri; 041 MAR 008 009 (or que' che aveano mangiato erano intorno a quattromila), poi li licenziò. 041 MAR 008 010 ED in quello stante egli entrò nella navicella co' suoi discepoli, e venne nelle parti di Dalmanuta. 041 MAR 008 011 E i Farisei uscirono, e si misero a disputar con lui, chiedendogli un segno dal cielo, tentandolo. 041 MAR 008 012 Ma egli, dopo aver sospirato nel suo spirito, disse: Perchè questa generazione chiede ella un segno? Io vi dico in verità, che alcun segno non sarà dato a questa generazione. 041 MAR 008 013 E lasciatili, montò di nuovo nella navicella, e passò all'altra riva. 041 MAR 008 014 Or [i discepoli] aveano dimenticato di prender del pane, e non aveano seco nella navicella se non un pane solo. 041 MAR 008 015 Ed egli dava lor de' precetti, dicendo: Vedete, guardatevi dal lievito de' Farisei, e dal lievito di Erode. 041 MAR 008 016 Ed essi disputavan fra loro, dicendo: Noi non abbiamo pane. 041 MAR 008 017 E Gesù, conosciuto [ciò], disse loro: Perchè disputate fra voi, perciocchè non avete pane? Siete voi ancora senza conoscimento, e senza intendimento? avete voi ancora il vostro cuore stupido? 041 MAR 008 018 Avendo occhi, non vedete voi? e avendo orecchie, non udite voi? e non avete memoria alcuna? 041 MAR 008 019 Quando io distribuii que' cinque pani fra que' cinquemila [uomini], quanti corbelli pieni di pezzi ne levaste? Essi dissero: Dodici. 041 MAR 008 020 E quando [distribuii] que' sette [pani] fra que' quattromila [uomini], quanti panieri pieni di pezzi ne levaste? 041 MAR 008 021 Ed essi dissero: Sette. Ed egli disse loro: Come [dunque] non avete voi intelletto? 041 MAR 008 022 POI venne in Betsaida, e gli fu menato un cieco, e fu pregato che lo toccasse. 041 MAR 008 023 Ed egli, preso il cieco per la mano, lo menò fuor del castello; e sputatogli negli occhi, e poste le mani sopra lui, gli domandò se vedeva cosa alcuna. 041 MAR 008 024 Ed esso, levati gli occhi in su, disse: Io veggo camminar gli uomini, che paiono alberi. 041 MAR 008 025 Poi di nuovo mise le sue mani sopra gli occhi di esso, e lo fece riguardare in su; ed egli ricoverò [la vista], e vedeva tutti chiaramente. 041 MAR 008 026 E [Gesù] lo rimandò a casa sua, dicendo: Non entrar nel castello, e non dir[lo] ad alcuno nel castello. 041 MAR 008 027 POI Gesù, co' suoi discepoli, se ne andò nelle castella di Cesarea di Filippo; e per lo cammino domandò i suoi discepoli, dicendo loro: Chi dicono gli uomini che io sono? 041 MAR 008 028 Ed essi risposero: [Alcuni, che tu sei] Giovanni Battista; ed altri, Elia; ed altri, un de' profeti. 041 MAR 008 029 Ed egli disse loro: E voi, chi dite che io sono? E Pietro, rispondendo, gli disse: Tu sei il Cristo. 041 MAR 008 030 Ed egli divietò loro severamente che a niuno dicessero [ciò] di lui. 041 MAR 008 031 Poi prese ad insegnar loro, che conveniva che il Figliuol dell'uomo sofferisse molte cose, e fosse riprovato dagli anziani, e da' principali sacerdoti, e dagli Scribi; e fosse ucciso, e in capo di tre giorni risuscitasse. 041 MAR 008 032 E ragionava queste cose apertamente. E Pietro, trattolo da parte, cominciò a riprenderlo. 041 MAR 008 033 Ma egli, rivoltosi, e riguardando i suoi discepoli, sgridò Pietro, dicendo: Vattene indietro da me, Satana; perciocchè tu non hai il senso alle cose di Dio, ma alle cose degli uomini. 041 MAR 008 034 E CHIAMATA a sè la moltitudine, coi suoi discepoli, disse loro: Chiunque vuol venir dietro a me, rinunzi a sè stesso, e tolga la sua croce, e mi segua. 041 MAR 008 035 Perciocchè, chiunque avrà voluto salvar la vita sua la perderà; ma, chi avrà perduta la vita sua, per amor di me, e dell'evangelo, esso la salverà. 041 MAR 008 036 Perciocchè, che gioverà egli all'uomo se guadagna tutto il mondo, e fa perdita dell'anima sua? 041 MAR 008 037 Ovvero, che darà l'uomo in iscambio dell'anima sua? 041 MAR 008 038 Perciocchè, se alcuno ha vergogna di me, e delle mie parole, fra questa generazione adultera e peccatrice, il Figliuol dell'uomo altresì avrà vergogna di lui, quando sarà venuto nella gloria del Padre suo, co' santi angeli. 041 MAR 009 001 Oltre a ciò disse loro: Io vi dico in verità, che alcuni di coloro che son qui presenti non gusteranno la morte, che non abbian veduto il regno di Dio, venuto con potenza. 041 MAR 009 002 E SEI giorni appresso, Gesù prese seco Pietro, e Giacomo, e Giovanni, e li condusse soli, in disparte, sopra un alto monte; e fu trasfigurato in lor presenza. 041 MAR 009 003 E i suoi vestimenti divennero risplendenti, e grandemente candidi, come neve; quali niun purgator di panni potrebbe imbiancar sopra la terra. 041 MAR 009 004 Ed Elia apparve loro, con Mosè; ed essi ragionavano con Gesù. 041 MAR 009 005 E Pietro fece motto a Gesù, e gli disse: Maestro, egli è bene che noi stiamo qui; facciamo adunque tre tabernacoli, uno a te, uno a Mosè, ed uno ad Elia. 041 MAR 009 006 Perciocchè non sapeva ciò ch'egli si dicesse, perchè erano spaventati. 041 MAR 009 007 E venne una nuvola, che li adombrò; e dalla nuvola venne una voce, che disse: Quest'è il mio diletto Figliuolo; ascoltatelo. 041 MAR 009 008 E in quello stante, guardando essi attorno, non videro più alcuno, se non Gesù tutto solo con loro. 041 MAR 009 009 Ora, come scendevano dal monte, [Gesù] divietò loro che non raccontassero ad alcuno le cose che avean vedute, se non quando il Figliuol dell'uomo sarebbe risuscitato da' morti. 041 MAR 009 010 Ed essi ritennero quella parola in loro stessi, domandando fra loro che cosa fosse quel risuscitar da' morti. 041 MAR 009 011 Poi lo domandarono, dicendo: Perchè dicono gli Scribi, che convien che prima venga Elia? 041 MAR 009 012 Ed egli, rispondendo, disse loro: Elia veramente deve venir prima, e ristabilire ogni cosa; e siccome egli è scritto del Figliuol dell'uomo, [conviene] che patisca molte cose, e sia annichilato. 041 MAR 009 013 Ma io vi dico che Elia è venuto, e gli hanno fatto tutto ciò che hanno voluto; siccome era scritto di lui. 041 MAR 009 014 POI, venuto a' discepoli, vide una gran moltitudine d'intorno a loro, e degli Scribi, che quistionavan con loro. 041 MAR 009 015 E subito tutta la moltitudine, vedutolo, sbigottì; ed accorrendo, lo salutò. 041 MAR 009 016 Ed egli domandò gli Scribi: Che quistionate fra voi? 041 MAR 009 017 Ed uno della moltitudine, rispondendo, disse: Maestro, io ti avea menato il mio figliuolo, che ha uno spirito mutolo. 041 MAR 009 018 E dovunque esso lo prende, lo atterra; ed allora egli schiuma, e stride de' denti, e divien secco; or io avea detto a' tuoi discepoli che lo cacciassero, ma non hanno potuto. 041 MAR 009 019 Ed egli, rispondendogli, disse: O generazione incredula, infino a quando omai sarò con voi? infino a quando omai vi comporterò? menatemelo. 041 MAR 009 020 Ed essi glielo menarono; e quando egli l'ebbe veduto, subito lo spirito lo scosse con violenza; e [il figliuolo] cadde in terra, e si rotolava schiumando. 041 MAR 009 021 E [Gesù] domandò il padre di esso: Quanto tempo è che questo gli è avvenuto? Ed egli disse: Dalla sua fanciullezza. 041 MAR 009 022 E spesse volte l'ha gettato nel fuoco, e nell'acqua, per farlo perire; ma, se tu [ci] puoi nulla, abbi pietà di noi, ed aiutaci. 041 MAR 009 023 E Gesù gli disse: Se tu puoi credere, ogni cosa è possibile a chi crede. 041 MAR 009 024 E subito il padre del fanciullo, sclamando con lagrime, disse: Io credo, Signore; sovvieni alla mia incredulità. 041 MAR 009 025 E Gesù, veggendo che la moltitudine concorreva a calca, sgridò lo spirito immondo, dicendogli: Spirito mutolo e sordo, esci fuori di lui (io tel comando), e giammai più non entrare in lui. 041 MAR 009 026 E [il demonio], gridando, e straziandolo forte, uscì fuori; e [il fanciullo] divenne come morto; talchè molti dicevano: Egli è morto. 041 MAR 009 027 Ma Gesù, presolo per la mano, lo levò, ed egli si rizzò in piè. 041 MAR 009 028 E quando [Gesù] fu entrato in casa, i suoi discepoli lo domandarono in disparte: Perchè non abbiam noi potuto cacciarlo? 041 MAR 009 029 Ed egli disse loro: Questa generazion [di demoni] non esce per alcun altro modo, che per orazione, e per digiuno. 041 MAR 009 030 POI, essendosi partiti di là, passarono per la Galilea; ed egli non voleva che alcun lo sapesse. 041 MAR 009 031 Perciocchè egli ammaestrava i suoi discepoli, e diceva loro: Il Figliuol dell'uomo sarà tosto dato nelle mani degli uomini, ed essi l'uccideranno; ma, dopo che sarà stato ucciso, risusciterà nel terzo giorno. 041 MAR 009 032 Ma essi non intendevano questo ragionamento, e temevano di domandarlo. 041 MAR 009 033 Poi venne in Capernaum; e quando egli fu in casa, domandò loro: Di che disputavate fra voi per lo cammino? 041 MAR 009 034 Ed essi tacquero; perciocchè per lo cammino aveano fra loro disputato chi [di loro dovesse essere] il maggiore. 041 MAR 009 035 Ed egli, postosi a sedere, chiamò i dodici, e disse loro: Se alcuno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti, e il servitor di tutti. 041 MAR 009 036 E preso un piccolo fanciullo, lo pose in mezzo di loro; poi recatoselo in braccio, disse loro: 041 MAR 009 037 Chiunque riceve uno di tali piccoli fanciulli nel mio nome, riceve me; e chiunque mi riceve, non riceve me, ma colui che mi ha mandato. 041 MAR 009 038 ALLORA Giovanni gli fece motto, dicendo: Maestro, noi abbiam veduto uno che cacciava i demoni nel nome tuo, il qual non ci seguita; e perciocchè egli non ci seguita, [glielo] abbiam divietato. 041 MAR 009 039 Ma Gesù disse: Non [gliel] divietate; imperocchè niuno può far potente operazione nel nome mio, e tosto appresso dir male di me. 041 MAR 009 040 Perciocchè chi non è contro a noi è per noi. 041 MAR 009 041 Imperocchè, chiunque vi avrà dato a bere pure un bicchier d'acqua, nel nome mio, perciocchè siete di Cristo, io vi dico in verità, ch'egli non perderà punto il suo premio. 041 MAR 009 042 E CHIUNQUE avrà scandalezzato uno di questi piccoli che credono in me, meglio per lui sarebbe che gli fosse messa intorno al collo una pietra da macina, e ch'egli fosse gettato in mare. 041 MAR 009 043 Ora, se la tua mano ti fa intoppare, mozzala; meglio è per te entrar monco nella vita, che, avendo due mani, andar nella geenna, nel fuoco inestinguibile, 041 MAR 009 044 ove il verme loro non muore, e il fuoco non si spegne. 041 MAR 009 045 E se il tuo piede ti fa intoppare, mozzalo; meglio è per te entrar zoppo nella vita, che, avendo due piedi, esser gettato nella geenna, nel fuoco inestinguibile, 041 MAR 009 046 ove il verme loro non muore, e il fuoco non si spegne. 041 MAR 009 047 Parimente, se l'occhio tuo ti fa intoppare, cavalo; meglio è per te entrar con un occhio solo nella vita, che, avendone due, esser gettato nella geenna del fuoco, 041 MAR 009 048 ove il verme loro non muore, e il fuoco non si spegne. 041 MAR 009 049 Perciocchè ognuno deve esser salato con fuoco, ed ogni sacrificio deve esser salato con sale. 041 MAR 009 050 Il sale [è] buono, ma, se il sale diviene insipido, con che lo condirete? Abbiate del sale in voi stessi, e state in pace gli uni con gli altri. 041 MAR 010 001 POI, levatosi di là, venne ne' confini della Giudea, lungo il Giordano; e di nuovo si raunarono appresso di lui delle turbe; ed egli di nuovo le ammaestrava, come era usato. 041 MAR 010 002 E i Farisei, accostatisi, lo domandarono, tentandolo: È egli lecito al marito di mandar via la [moglie?] 041 MAR 010 003 Ed egli, rispondendo, disse loro: Che vi comandò Mosè? 041 MAR 010 004 Ed essi dissero: Mosè permise di scrivere la scritta del divorzio, e di mandar via la [moglie]. 041 MAR 010 005 E Gesù, rispondendo disse loro: Egli vi scrisse quel comandamento per la durezza del vostro cuore. 041 MAR 010 006 Ma dal principio della creazione, Iddio fece gli [uomini] maschio e femmina. 041 MAR 010 007 E disse: Perciò l'uomo lascerà suo padre, e sua madre, e si congiungerà con la sua moglie; 041 MAR 010 008 e i due diverranno una stessa carne; talchè non son più due, ma una stessa carne. 041 MAR 010 009 Ciò adunque che Iddio ha congiunto, l'uomo nol separi. 041 MAR 010 010 E in casa i suoi discepoli lo domandaron di nuovo intorno a quello stesso. 041 MAR 010 011 Ed egli disse loro: Chiunque manda via la sua moglie, e ne sposa un'altra, commette adulterio contro ad essa. 041 MAR 010 012 Parimente, se la moglie lascia il suo marito, e si marita ad un altro, commette adulterio. 041 MAR 010 013 ALLORA gli furono presentati dei piccoli fanciulli, acciocchè li toccasse; ma i discepoli sgridavan coloro che [li] presentavano. 041 MAR 010 014 E Gesù, veduto [ciò], s'indegnò, e disse loro: Lasciate i piccoli fanciulli venire a me, e non li divietate; perciocchè di tali è il regno di Dio. 041 MAR 010 015 Io vi dico in verità, che chiunque non avrà ricevuto il regno di Dio come piccolo fanciullo, non entrerà in esso. 041 MAR 010 016 E recatiseli in braccio, [ed] imposte loro le mani, li benedisse. 041 MAR 010 017 OR come egli usciva fuori, [per mettersi] in cammino, un tale corse a lui; e inginocchiatosi davanti a lui, lo domandò: Maestro buono, che farò per ereditare la vita eterna? 041 MAR 010 018 E Gesù gli disse: Perchè mi chiami buono? niuno [è] buono, se non un solo, [cioè] Iddio. 041 MAR 010 019 Tu sai i comandamenti: Non commettere adulterio. Non uccidere. Non furare. Non dir falsa testimonianza. Non far danno [ad alcuno]. Onora tuo padre e tua madre. 041 MAR 010 020 Ed egli rispondendo, gli disse: Maestro, tutte queste cose ho osservate fin dalla mia giovanezza. 041 MAR 010 021 E Gesù, riguardatolo in viso, l'amò, e gli disse: Una cosa ti manca; va', vendi tutto ciò che tu hai, e dallo a' poveri; e tu avrai un tesoro nel cielo; poi vieni, e tolta la tua croce, seguitami. 041 MAR 010 022 Ma egli, attristato di quella parola, se ne andò dolente; perciocchè avea di gran beni. 041 MAR 010 023 E Gesù, riguardatosi attorno, disse ai suoi discepoli: Quanto malagevolmente coloro che hanno delle ricchezze entreranno nel regno di Dio! 041 MAR 010 024 E i discepoli sbigottirono per le sue parole. E Gesù da capo replicò, e disse loro: Figliuoli, quanto malagevol cosa è, che coloro che si confidano nelle ricchezze entrino nel regno di Dio! 041 MAR 010 025 Egli è più agevole che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio. 041 MAR 010 026 Ed essi vie più stupivano, dicendo fra loro: Chi può adunque esser salvato? 041 MAR 010 027 E Gesù, riguardatili, disse: Agli uomini è impossibile, ma non a Dio, perciocchè ogni cosa è possibile a Dio. 041 MAR 010 028 E Pietro prese a dirgli: Ecco, noi abbiamo lasciata ogni cosa, e ti abbiam seguitato. 041 MAR 010 029 E Gesù, rispondendo, disse: Io vi dico in verità, che non vi è alcuno che abbia lasciata casa, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o moglie, o figliuoli, o possessioni, per amor di me, e dell'evangelo, 041 MAR 010 030 che ora, in questo tempo, non ne riceva cento cotanti: case, e fratelli, e sorelle, e madri, e figliuoli, e possessioni, con persecuzioni; e, nel secolo a venire, la vita eterna. 041 MAR 010 031 Ma, molti primi saranno ultimi, e [molti] ultimi [saranno] primi. 041 MAR 010 032 OR essi erano per cammino, salendo in Gerusalemme; e Gesù andava innanzi a loro, ed essi erano spaventati, e lo seguitavano con timore. Ed [egli], tratti di nuovo da parte i dodici, prese a dir loro le cose che gli avverrebbero, [dicendo: ] 041 MAR 010 033 Ecco, noi saliamo in Gerusalemme; e il Figliuol dell'uomo sarà dato nelle mani de' principali sacerdoti, e degli Scribi; ed essi lo condanneranno a morte, e lo metteranno nelle mani de' Gentili; 041 MAR 010 034 i quali lo scherniranno, e lo flagelleranno, e gli sputeranno addosso, e l'uccideranno; ma nel terzo giorno egli risusciterà. 041 MAR 010 035 E Giacomo, e Giovanni, figliuoli di Zebedeo si accostarono a lui, dicendo: Maestro, noi desideriamo che tu ci faccia ciò che chiederemo. 041 MAR 010 036 Ed egli disse loro: Che volete che io vi faccia? 041 MAR 010 037 Ed essi gli dissero: Concedici che nella tua gloria, noi sediamo, l'uno alla tua destra, l'altro alla tua sinistra. 041 MAR 010 038 E Gesù disse loro: Voi non sapete ciò che vi chieggiate; potete voi bere il calice il quale io berrò, ed esser battezzati del battesimo del quale io sarò battezzato? Ed essi gli dissero: Sì, lo possiamo. 041 MAR 010 039 E Gesù disse loro: Voi certo berrete il calice che io berrò, e sarete battezzati del battesimo del quale io sarò battezzato; 041 MAR 010 040 ma, quant'è al sedermi a destra ed a sinistra, non istà a me il darlo; ma [sarà dato] a coloro a cui è preparato. 041 MAR 010 041 E gli [altri] dieci, udito [ciò], presero ad indegnarsi di Giacomo e di Giovanni. 041 MAR 010 042 Ma Gesù, chiamatili a sè, disse loro: Voi sapete che coloro che si reputano principi delle genti le signoreggiano, e che i lor grandi usano podestà sopra esse. 041 MAR 010 043 Ma non sarà così fra voi; anzi chiunque vorrà divenir grande fra voi sia vostro ministro; 041 MAR 010 044 e chiunque fra voi vorrà essere il primo, sia servitor di tutti. 041 MAR 010 045 Poichè anche il Figliuol dell'uomo non è venuto per esser servito; anzi per servire, e per dar l'anima sua per prezzo di riscatto per molti. 041 MAR 010 046 POI vennero in Gerico; e come egli usciva di Gerico, co' suoi discepoli, e gran moltitudine, [un certo] figliuol di Timeo, Bartimeo il cieco, sedeva presso della strada, mendicando. 041 MAR 010 047 Ed avendo udito che [colui che passava] era Gesù il Nazareno, prese a gridare, e a dire: Gesù, Figliuol di Davide, abbi pietà di me! 041 MAR 010 048 E molti lo sgridavano, acciocchè tacesse; ma egli vie più gridava: Figliuol di Davide, abbi pietà di me! 041 MAR 010 049 E Gesù, fermatosi, disse che si chiamasse. Chiamarono adunque il cieco, dicendogli: Sta' di buon cuore, levati, egli ti chiama. 041 MAR 010 050 Ed egli, gettatasi d'addosso la sua veste, si levò, e venne a Gesù. 041 MAR 010 051 E Gesù gli fece motto, e disse: Che vuoi tu ch'io ti faccia? E il cieco gli disse: Rabboni, che io ricoveri la vista. 041 MAR 010 052 E Gesù gli disse: Va', la tua fede ti ha salvato. E in quello stante egli ricoverò la vista, e seguitò Gesù per la via. 041 MAR 011 001 E QUANDO furon giunti vicino a Gerusalemme, in Betfage, e Betania, presso al monte degli Ulivi, [Gesù] mandò due de' suoi discepoli. 041 MAR 011 002 E disse loro: Andate nel castello ch' [è] dirimpetto a voi; e subito, come entrerete là, troverete un puledro [d'asino] attaccato, sopra il quale non montò mai alcuno; scioglietelo, e menatemelo. 041 MAR 011 003 E se alcuno vi dice: Perchè fate questo? dite: Il Signore ne ha bisogno. E subito lo manderà qua. 041 MAR 011 004 Essi adunque andarono, e trovarono il puledro attaccato di fuori ad una porta, presso ad un capo di strada, e lo sciolsero. 041 MAR 011 005 Ed alcuni di coloro ch'eran quivi presenti dissero loro: Che fate voi in isciogliere il puledro? 041 MAR 011 006 Ed essi dissero loro come Gesù avea ordinato. Ed essi li lasciarono andare. 041 MAR 011 007 Ed essi menarono il puledro a Gesù, e gettarono sopra quello le lor vesti; ed egli montò sopra esso. 041 MAR 011 008 E molti distendevano le lor vesti nella via, ed altri tagliavan de' rami dagli alberi, e li distendevano nella via. 041 MAR 011 009 E coloro che andavan davanti, e coloro che venivan dietro, gridavano, dicendo: Osanna! Benedetto [sia] colui che viene nel nome del Signore! 041 MAR 011 010 Benedetto [sia] il regno di Davide, nostro padre, il quale viene nel nome del Signore. Osanna ne' luoghi altissimi! 041 MAR 011 011 E Gesù, entrato in Gersualemme, venne nel tempio; ed avendo riguardata ogni cosa attorno attorno, essendo già l'ora tarda, uscì verso Betania, co' dodici. 041 MAR 011 012 ED il giorno seguente, quando furono usciti di Betania, egli ebbe fame. 041 MAR 011 013 E veduto di lontano un fico che avea delle foglie, andò [a vedere] se vi troverebbe cosa alcuna; ma, venuto a quello, non vi trovò nulla, se non delle foglie; perciocchè non era la stagion de' fichi. 041 MAR 011 014 E Gesù prese a dire al fico: Niuno mangi mai più in perpetuo frutto da te. E i suoi discepoli l'udirono. 041 MAR 011 015 E vennero in Gerusalemme. E Gesù, entrato nel tempio, prese a cacciar fuori coloro che vendevano, e che comperavano nel tempio; e riversò le tavole dei cambiatori, e le sedie di coloro che vendevano i colombi. 041 MAR 011 016 E non permetteva che alcuno portasse alcun vaso attraverso al tempio. 041 MAR 011 017 Ed insegnava, dicendo loro: Non è egli scritto: La mia casa sarà chiamata: Casa d'orazione, per tutte le genti? ma voi ne avete fatta una spelonca di ladroni. 041 MAR 011 018 Or gli Scribi, e i principali sacerdoti udirono [queste cose], e cercavano il modo di farlo morire; perchè lo temevano; perciocchè tutta la moltitudine era rapita in ammirazione della sua dottrina. 041 MAR 011 019 E quando fu sera, [Gesù] se ne uscì fuori della città. 041 MAR 011 020 E la mattina [seguente], come essi passavano presso del fico, lo videro seccato fin dalle radici. 041 MAR 011 021 E Pietro, ricordatosi, gli disse: Maestro, ecco, il fico che tu maledicesti è seccato. 041 MAR 011 022 E Gesù, rispondendo, disse loro: Abbiate fede in Dio. 041 MAR 011 023 Perciocchè io vi dico in verità, che chi avrà detto a questo monte: Togliti [di là], e gettati nel mare; e non avrà dubitato nel cuor suo, anzi avrà creduto che ciò ch'egli dice avverrà; ciò ch'egli avrà detto gli sarà fatto. 041 MAR 011 024 Perciò io vi dico: Tutte le cose che voi domanderete pregando, crediate che le riceverete, e voi le otterrete. 041 MAR 011 025 E quando vi presenterete per fare orazione, se avete qualche cosa contro ad alcuno, rimettetegliela; acciocchè il Padre vostro ch' [è] ne' cieli vi rimetta anch'egli i vostri falli. 041 MAR 011 026 Ma, se voi non perdonate, il Padre vostro ch' [è] ne' cieli non vi perdonerà i vostri falli. 041 MAR 011 027 POI vennero di nuovo in Gerusalemme; e mentre egli passeggiava per lo tempio, i principali sacerdoti, e gli Scribi, e gli anziani vennero a lui, e gli dissero: 041 MAR 011 028 Di quale autorità fai queste cose? e chi ti ha data cotesta autorità da far queste cose? 041 MAR 011 029 E Gesù, rispondendo, disse loro: Anch'io vi domanderò una cosa; rispondetemi adunque, ed io vi dirò di quale autorità io fo queste cose. 041 MAR 011 030 Il battesimo di Giovanni era egli dal cielo, o dagli uomini? rispondetemi. 041 MAR 011 031 Ed essi ragionavan tra loro, dicendo: Se diciamo: Dal cielo, egli dirà: Perchè dunque non gli credeste? 041 MAR 011 032 Ma [se] diciamo: Dagli uomini, noi temiamo il popolo (perciocchè tutti tenevano che Giovanni era veramente profeta); 041 MAR 011 033 perciò, rispondendo, dissero a Gesù: Noi non sappiamo. E Gesù, rispondendo, disse loro: Io ancora non vi dirò di quale autorità fo queste cose. 041 MAR 012 001 POI egli prese a dir loro in parabole: Un uomo piantò una vigna, e le fece attorno una siepe, e cavò in essa un luogo da calcar la vendemmia, e vi edificò una torre, e l'allogò a certi lavoratori; e poi se ne andò in viaggio. 041 MAR 012 002 E nella stagion [de' frutti], mandò a que' lavoratori un servitore, per ricever da loro del frutto della vigna. 041 MAR 012 003 Ma essi, presolo, lo batterono, e lo rimandarono vuoto. 041 MAR 012 004 Ed egli di nuovo vi mandò un altro servitore; [ma essi], tratte anche a lui delle pietre, lo ferirono nel capo, e lo rimandarono vituperato. 041 MAR 012 005 Ed egli da capo ne mandò un altro, e quello uccisero; poi molti altri, de' quali alcuni batterono, alcuni uccisero. 041 MAR 012 006 Perciò, avendo ancora un suo diletto figliuolo, mandò loro anche quello in ultimo, dicendo: Avranno riverenza al mio figliuolo. 041 MAR 012 007 Ma que' lavoratori disser tra loro: Costui è l'erede, venite, uccidiamolo, e l'eredità sarà nostra. 041 MAR 012 008 E, presolo, l'uccisero, e lo gettaron fuor della vigna. 041 MAR 012 009 Che farà dunque il padron della vigna? Egli verrà, e distruggerà que' lavoratori, e darà la vigna ad altri. 041 MAR 012 010 Non avete ancor letta questa scrittura: La pietra, che gli edificatori hanno riprovata, è divenuta il capo del cantone; 041 MAR 012 011 ciò è stato fatto dal Signore, ed è cosa maravigliosa agli occhi nostri? 041 MAR 012 012 Ed essi cercavano di pigliarlo; perciocchè si avvidero ch'egli avea detta quella parabola contro a loro; ma temettero la moltitudine; e, lasciatolo, se ne andarono. 041 MAR 012 013 POI gli mandarono alcuni de' Farisei, e degli Erodiani, acciocchè lo cogliessero in parole. 041 MAR 012 014 Ed essi, venuti, gli dissero: Maestro, noi sappiamo che tu sei verace, e che tu non ti curi di alcuno; perciocchè tu non hai riguardo alla qualità delle persone degli uomini, ma insegni la via di Dio in verità. È egli lecito di dare il censo a Cesare o no? glielo dobbiamo noi dare, o no? 041 MAR 012 015 Ma egli, conosciuta la loro ipocrisia, disse loro: Perchè mi tentate? portatemi un denaro, che io lo vegga. 041 MAR 012 016 Ed essi gliel portarono. Ed egli disse loro: Di chi [è] questa figura, e questa soprascritta? Ed essi gli dissero: Di Cesare. 041 MAR 012 017 E Gesù, rispondendo, disse loro: Rendete a Cesare le cose di Cesare, e a Dio le cose di Dio. Ed essi si maravigliarono di lui. 041 MAR 012 018 POI vennero a lui de' Sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione; e lo domandarono, dicendo: 041 MAR 012 019 Maestro, Mosè ci ha scritto, che se il fratello di alcuno muore, e lascia moglie senza figliuoli, il suo fratello prenda la sua moglie, e susciti progenie al suo fratello. 041 MAR 012 020 Vi erano sette fratelli; e il primo prese moglie; e, morendo, non lasciò progenie. 041 MAR 012 021 E il secondo la prese, e morì; ed esso ancora non lasciò progenie; simigliantemente ancora il terzo. 041 MAR 012 022 E tutti e sette la presero, e non lasciarono progenie; ultimamente, dopo tutti, morì anche la donna. 041 MAR 012 023 Nella risurrezione adunque, quando saranno risuscitati, di chi di loro sarà ella moglie? poichè tutti e sette l'hanno avuta per moglie. 041 MAR 012 024 Ma Gesù, rispondendo, disse loro: Non errate voi per ciò che ignorate le scritture, e la potenza di Dio? 041 MAR 012 025 Perciocchè, quando [gli uomini] saranno risuscitati da' morti, non prenderanno, nè daranno mogli; ma saranno come gli angeli che [son] ne' cieli. 041 MAR 012 026 Ora, quant'è a' morti, che essi risuscitino, non avete voi letto nel libro di Mosè, come Iddio gli parlò nel pruno, dicendo: Io [son] l'Iddio d'Abrahamo, l'Iddio d'Isacco, e l'Iddio di Giacobbe? 041 MAR 012 027 Iddio non è Dio de' morti, ma Dio de' viventi. Voi adunque errate grandemente. 041 MAR 012 028 ALLORA uno degli Scribi, avendoli uditi disputare, [e] riconoscendo ch'egli avea loro ben risposto, si accostò e lo domandò: Quale è il primo comandamento di tutti? 041 MAR 012 029 E Gesù gli rispose: Il primo di tutti i comandamenti [è: ] Ascolta Israele: Il Signore Iddio nostro è l'unico Signore; 041 MAR 012 030 e: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l'anima tua, e con tutta la mente tua, e con tutta la tua forza. Quest' [è] il primo comandamento. E il secondo, simile, [è questo: ] 041 MAR 012 031 Ama il tuo prossimo come te stesso. Non vi è altro comandamento maggior di questi. 041 MAR 012 032 E lo Scriba gli disse: Maestro, bene hai detto secondo verità, che vi è un [solo] Iddio, e che fuor di lui non ve ne è alcun altro; 041 MAR 012 033 e che amarlo con tutto il cuore, e con tutta la mente, e con tutta l'anima, e con tutta la forza; ed amare il suo prossimo come sè stesso, [è] più che tutti gli olocausti, e sacrificii. 041 MAR 012 034 E Gesù, vedendo che egli avea avvedutamente risposto, gli disse: Tu non sei lontano dal regno di Dio. E niuno ardiva più fargli alcuna domanda. 041 MAR 012 035 E GESÙ, insegnando nel tempio, prese a dire: Come dicono gli Scribi, che il Cristo è Figliuol di Davide? 041 MAR 012 036 Poichè Davide stesso, per lo Spirito Santo, ha detto: Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finchè io abbia posti i tuoi nemici per iscannello de' tuoi piedi. 041 MAR 012 037 Davide stesso adunque lo chiama Signore; come adunque è egli il suo figliuolo? E la maggior parte della moltitudine l'udiva volentieri. 041 MAR 012 038 ED egli diceva loro nella sua dottrina: Guardatevi dagli Scribi, i quali amano di passeggiare in robe lunghe, e le salutazioni nelle piazze, 041 MAR 012 039 ed i primi seggi nelle raunanze, ed i primi luoghi ne' conviti. 041 MAR 012 040 I quali divorano le case delle vedove, e [ciò], sotto specie di lunghe orazioni; essi ne riceveranno maggior condannazione. 041 MAR 012 041 E GESÙ, postosi a sedere di rincontro alla cassa delle offerte, riguardava come il popolo gettava denari nella cassa; e molti ricchi [vi] gettavano assai. 041 MAR 012 042 Ed una povera vedova venne, e [vi] gettò due piccioli, che sono un quattrino. 041 MAR 012 043 E [Gesù], chiamati a sè i suoi discepoli, disse loro: Io vi dico in verità, che questa povera vedova ha gettato più di tutti quanti hanno gettato nella cassa delle offerte. 041 MAR 012 044 Poichè tutti [gli altri vi] hanno gettato di ciò che soprabbonda loro; ma essa, della sua inopia, [vi] ha gettato tutto ciò ch'ella avea, tutta la sua sostanza. 041 MAR 013 001 E COME egli usciva del tempio, uno de' suoi discepoli gli disse: Maestro, vedi quali pietre, e quali edifici! 041 MAR 013 002 E Gesù, rispondendo, gli disse: Vedi tu questi grandi edifici? ei non sarà lasciata pietra sopra pietra, che non sia diroccata. 041 MAR 013 003 Poi, sedendo egli sopra il monte degli Ulivi, di rincontro al tempio, Pietro, e Giacomo, e Giovanni, e Andrea lo domandarono in disparte, [dicendo: ] 041 MAR 013 004 Dicci, quando avverranno queste cose? e qual [sarà] il segno del tempo, nel quale tutte queste cose avranno fine? 041 MAR 013 005 E Gesù, rispondendo loro, prese a dire: Guardate che nessun vi seduca. 041 MAR 013 006 Perciocchè molti verranno sotto il mio nome, dicendo: Io son desso; e ne sedurranno molti. 041 MAR 013 007 Ora, quando udirete guerre, e romori di guerre, non vi turbate; perciocchè conviene che [queste cose] avvengano; ma non [sarà] ancora la fine. 041 MAR 013 008 Perciocchè una gente si leverà contro all'altra, ed un regno contro all'altro; e vi saranno tremoti in ogni luogo, e fami, e turbamenti. 041 MAR 013 009 Queste cose [saranno solo] principii di dolori; or prendete guardia a voi stessi; perciocchè sarete messi in man de' concistori, e sarete battuti nelle raunanze; e sarete fatti comparire davanti a' rettori, ed ai re, per cagion mia, in testimonianza a loro. 041 MAR 013 010 (E conviene che prima l'evangelo sia predicato fra tutte le genti). 041 MAR 013 011 Ora, quando vi meneranno, per mettervi nelle [lor] mani, non istate innanzi in sollecitudine di ciò che avrete a dire, e non lo premeditate; anzi, dite ciò che vi sarà dato in quello stante; perciocchè non siete voi que' che parlate, anzi lo Spirito Santo. 041 MAR 013 012 Ora il fratello darà il fratello alla morte, e il padre il figliuolo; e i figliuoli si leveranno contro a' padri e le madri, e li faranno morire. 041 MAR 013 013 E voi sarete odiati da tutti per lo mio nome; ma chi avrà sostenuto infino al fine sarà salvato. 041 MAR 013 014 ORA, quando avrete, veduta l'abbominazion della desolazione, detta dal profeta Daniele, posta dove non si conviene (chi legge pongavi mente), allora coloro che [saranno] nella Giudea fuggansene a' monti. 041 MAR 013 015 E chi [sarà] sopra il tetto della casa non iscenda in casa, e non vi entri, per toglier cosa alcuna di casa sua. 041 MAR 013 016 E chi sarà per la campagna non torni addietro, per toglier la sua veste. 041 MAR 013 017 Or guai alle gravide, ed a quelle che latteranno in que' dì! 041 MAR 013 018 E pregate che la vostra fuga non sia di verno. 041 MAR 013 019 Perciocchè in que' giorni vi sarà afflizione tale, qual non fu giammai, dal principio della creazion delle cose che Iddio ha create, infino ad ora; ed anche giammai non sarà. 041 MAR 013 020 E, se il Signore non avesse abbreviati que' giorni, niuna carne scamperebbe; ma, per gli eletti, i quali egli ha eletti, il Signore ha abbreviati que' giorni. 041 MAR 013 021 Ed allora, se alcuno vi dice: Ecco qui il Cristo; ovvero: Eccolo là; nol crediate. 041 MAR 013 022 Perciocchè falsi cristi, e falsi profeti sorgeranno, e faranno segni e miracoli, per sedurre, se fosse possibile, eziandio gli eletti. 041 MAR 013 023 Ma voi, guardatevi; ecco, io vi ho predetta ogni cosa. 041 MAR 013 024 MA in que' giorni, dopo quell'afflizione, il sole scurerà, e la luna non darà il suo splendore. 041 MAR 013 025 E le stelle del cielo caderanno, e le potenze che [son] ne' cieli saranno scrollate. 041 MAR 013 026 Ed allora [gli uomini] vedranno il Figliuol dell'uomo venir nelle nuvole, con gran potenza, e gloria. 041 MAR 013 027 Ed egli allora manderà i suoi angeli, e raccoglierà i suoi eletti da' quattro venti, dall'estremo termine della terra, infino all'estremo termine del cielo. 041 MAR 013 028 Or imparate dal fico questa similitudine: Quando già i suoi rami son divenuti teneri, e le sue frondi germogliano, voi conoscete che la state è vicina. 041 MAR 013 029 Così ancora voi, quando vedrete avvenir queste cose, sappiate ch'egli è vicino, in su la porta. 041 MAR 013 030 Io vi dico in verità, che questa età non passerà, che prima tutte queste cose non sieno avvenute. 041 MAR 013 031 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. 041 MAR 013 032 MA, quant'è a quel giorno, ed a quell'ora, niuno [li] sa, non pur gli angeli che [son] nel cielo, nè il Figliuolo, ma solo il Padre. 041 MAR 013 033 Prendete guardia; vegliate, ed orate; perciocchè voi non sapete quando sarà quel tempo. 041 MAR 013 034 Come se un uomo, andando in viaggio, lasciasse la sua casa, e desse [sopra essa] podestà a' suoi servitori, ed a ciascuno l'opera sua, e comandasse al portinaio che vegliasse. 041 MAR 013 035 Vegliate adunque, perciocchè voi non sapete quando il padron di casa verrà; la sera, o alla mezza notte, o al cantar del gallo, o la mattina. 041 MAR 013 036 Che talora, venendo egli di subito improvviso, non vi trovi dormendo. 041 MAR 013 037 Ora, ciò che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate. 041 MAR 014 001 ORA, due giorni appresso, era la pasqua, e [la festa de]gli azzimi; e i principali sacerdoti, e gli Scribi, cercavano il modo di pigliar Gesù con inganno, e di ucciderlo. 041 MAR 014 002 Ma dicevano: Non [lo facciam] nella festa, che talora non vi sia qualche tumulto del popolo. 041 MAR 014 003 OR essendo egli in Betania, in casa di Simone lebbroso, mentre era a tavola, venne una donna, avendo un alberello d'olio odorifero di nardo schietto, di gran prezzo; e, rotto l'alberello, glielo versò sopra il capo. 041 MAR 014 004 Ed alcuni indegnarono tra sè stessi, e dissero: Perchè si è fatta questa perdita di quest'olio? 041 MAR 014 005 Poichè si sarebbe potuto venderlo più di trecento denari, e quelli darli a' poveri. E fremevano contro a lei. 041 MAR 014 006 Ma Gesù disse: Lasciatela; perchè le date voi noia? ella ha fatta una buona opera inverso me. 041 MAR 014 007 Perciocchè, sempre avete i poveri con voi; e quando vorrete, potete far loro del bene; ma me non mi avete sempre. 041 MAR 014 008 Ella ha fatto ciò che per lei si poteva; ella ha anticipato d'ungere il mio corpo, per una imbalsamatura. 041 MAR 014 009 Io vi dico in verità, che per tutto il mondo, dovunque questo evangelo sarà predicato, sarà eziandio raccontato ciò che costei ha fatto, in memoria di lei. 041 MAR 014 010 ALLORA Giuda Iscariot, l'un dei dodici, andò a' principali sacerdoti, per darlo lor nelle mani. 041 MAR 014 011 Ed essi, udito [ciò], si rallegrarono, e promisero di dargli denari. Ed egli cercava il modo di tradirlo opportunamente. 041 MAR 014 012 ORA, nel primo giorno [della festa] degli azzimi, quando si sacrificava la pasqua, i suoi discepoli gli dissero: Dove vuoi che andiamo ad apparecchiarti da mangiar la pasqua? 041 MAR 014 013 Ed egli mandò due de' suoi discepoli, e disse loro: Andate nella città, e voi scontrerete un uomo, portando un testo [pieno] d'acqua; seguitelo. 041 MAR 014 014 E, dovunque egli sarà entrato, dite al padron della casa: Il Maestro dice: Ov'è la stanza, dov'io mangerò la pasqua co' miei discepoli? 041 MAR 014 015 Ed egli vi mostrerà una gran sala acconcia, tutta presta; preparateci quivi [la pasqua]. 041 MAR 014 016 E i suoi discepoli andarono, e vennero nella città, e trovarono come egli avea lor detto; ed apparecchiarono la pasqua. 041 MAR 014 017 Ed egli, quando fu sera, venne co' dodici. 041 MAR 014 018 E, mentre erano a tavola, e mangiavano, Gesù disse: Io vi dico in verità, che l'un di voi, il qual mangia meco, mi tradirà. 041 MAR 014 019 Ed essi presero ad attristarsi, e a dirgli ad uno ad uno: [Sono] io desso? 041 MAR 014 020 Ed egli, rispondendo, disse loro: [Egli è] uno de' dodici, il quale intinge meco nel piatto. 041 MAR 014 021 Certo, il Figliuol dell'uomo se ne va, siccome egli è scritto di lui; ma guai a quell'uomo, per cui il Figliuol dell'uomo è tradito! ben sarebbe stato per lui di non esser mai nato. 041 MAR 014 022 E mentre essi mangiavano, Gesù prese del pane; e fatta la benedizione, lo ruppe, e [lo] diede loro, e disse: Prendete, mangiate; quest'è il mio corpo. 041 MAR 014 023 Poi, preso il calice, e rese grazie, [lo] diede loro; e tutti ne bevvero. 041 MAR 014 024 Ed egli disse loro: Quest'è il mio sangue, che [è il sangue] del nuovo patto, il quale è sparso per molti. 041 MAR 014 025 Io vi dico in verità, che io non berrò più del frutto della vigna, fino a quel giorno che io lo berrò nuovo nel regno di Dio. 041 MAR 014 026 E dopo ch'ebbero cantato l'inno, se ne uscirono al monte degli Ulivi. 041 MAR 014 027 E GESÙ disse loro: Voi tutti sarete scandalezzati in me questa notte; perciocchè egli è scritto: Io percoterò il Pastore, e le pecore saranno disperse. 041 MAR 014 028 Ma dopo che sarò risuscitato, io andrò dinanzi a voi in Galilea. 041 MAR 014 029 E Pietro gli disse: Avvegnachè tutti [gli altri] sieno scandalezzati di te, io però non lo sarò. 041 MAR 014 030 E Gesù gli disse: Io ti dico in verità, che oggi, in questa stessa notte, avanti che il gallo abbia cantato due volte, tu mi rinnegherai tre volte. 041 MAR 014 031 Ma egli vie più fermamente diceva: Quantunque mi convenisse morir teco, non però ti rinnegherò. Il simigliante dicevano ancora tutti [gli altri]. 041 MAR 014 032 POI vennero in un luogo detto Ghetsemane; ed egli disse a' suoi discepoli: Sedete qui, finchè io abbia orato. 041 MAR 014 033 E prese seco Pietro, e Giacomo, e Giovanni; e cominciò ad essere spaventato e gravemente angosciato. 041 MAR 014 034 E disse loro: L'anima mia è occupata di tristizia infino alla morte; dimorate qui, e vegliate. 041 MAR 014 035 E andato un poco innanzi, si gettò in terra, e pregava che, se era possibile, quell'ora passasse oltre da lui. 041 MAR 014 036 E disse: Abba, Padre, ogni cosa ti [è] possibile; trasporta via da me questo calice; ma pure, non ciò che io voglio, ma ciò che tu [vuoi]. 041 MAR 014 037 Poi venne, e trovò [i discepoli] che dormivano, e disse a Pietro: Simone, dormi tu? non hai tu potuto vegliar pure un'ora? 041 MAR 014 038 Vegliate, ed orate, che non entriate in tentazione; bene [è] lo spirito pronto, ma la carne [è] debole. 041 MAR 014 039 E di nuovo andò, ed orò, dicendo le medesime parole. 041 MAR 014 040 E tornato, trovò [i discepoli], che di nuovo dormivano; perciocchè i loro occhi erano aggravati; e non sapevano che rispondergli. 041 MAR 014 041 Poi venne la terza volta, e disse loro: Dormite pur da ora innanzi, e riposatevi; basta! l'ora è venuta; ecco, il Figliuol dell'uomo è dato nelle mani dei peccatori. 041 MAR 014 042 Levatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino. 041 MAR 014 043 ED in quello stante, mentre egli parlava ancora, giunse Giuda, l'uno de' dodici, e con lui una gran turba, con ispade, ed aste, da parte de' principali sacerdoti, degli Scribi, e degli anziani. 041 MAR 014 044 Or colui che lo tradiva avea dato loro un segnale, dicendo: Colui il quale io avrò baciato è desso; pigliatelo, menatelo sicuramente. 041 MAR 014 045 E come fu giunto, subito si accostò a lui, e disse: Ben ti sia, Maestro! e lo baciò. 041 MAR 014 046 Allora coloro gli misero le mani addosso, e lo presero. 041 MAR 014 047 Ed un di coloro ch'erano quivi presenti trasse la spada, e percosse il servitore del sommo sacerdote, e gli spiccò l'orecchio. 041 MAR 014 048 E Gesù fece lor motto, e disse: Voi siete usciti con ispade, e con aste, come contro ad un ladrone, per pigliarmi. 041 MAR 014 049 Io era tuttodì appresso di voi insegnando nel tempio, e voi non mi avete preso: ma [ciò è avvenuto], acciocchè le scritture sieno adempiute. 041 MAR 014 050 E tutti, lasciatolo, se ne fuggirono. 041 MAR 014 051 Ed un certo giovane lo seguitava, involto d'un panno lino sopra la [carne] ignuda, e i fanti lo presero. 041 MAR 014 052 Ma egli, lasciato il panno, se ne fuggì da loro, ignudo. 041 MAR 014 053 ED essi ne menarono Gesù al sommo sacerdote; appresso il quale si raunarono insieme tutti i principali sacerdoti, e gli anziani, e gli Scribi. 041 MAR 014 054 E Pietro lo seguitava da lungi, fin dentro alla corte del sommo sacerdote; ove si pose a sedere co' sergenti, e si scaldava al fuoco. 041 MAR 014 055 Or i principali sacerdoti, e tutto il concistoro, cercavan testimonianza contro a Gesù, per farlo morire; e non ne trovavano alcuna. 041 MAR 014 056 Perciocchè molti dicevano falsa testimonianza contro a lui; ma le loro testimonianze non eran conformi. 041 MAR 014 057 Allora alcuni, levatisi, disser falsa testimonianza contro a lui, dicendo: 041 MAR 014 058 Noi l'abbiamo udito che diceva: Io disfarò questo tempio, fatto d'opera di mano, e in tre giorni ne riedificherò un altro, che non sarà fatto d'opera di mano. 041 MAR 014 059 Ma, non pur così la lor testimonianza era conforme. 041 MAR 014 060 Allora il sommo sacerdote, levatosi in piè quivi in mezzo, domandò a Gesù, dicendo: Non rispondi tu nulla? che testimoniano costoro contro a te? 041 MAR 014 061 Ma egli tacque, e non rispose nulla. Da capo il sommo sacerdote lo domandò, e gli disse: Sei tu il Cristo, il Figliuol del Benedetto? 041 MAR 014 062 E Gesù disse: [Sì], io [lo] sono; e voi vedrete il Figliuol dell'uomo sedere alla destra della Potenza, e venire con le nuvole del cielo. 041 MAR 014 063 E il sommo sacerdote, stracciatesi le vesti, disse: Che abbiam noi più bisogno di testimoni? 041 MAR 014 064 Voi avete udita la bestemmia; che ve [ne] pare? E tutti lo condannarono, [pronunziando] ch'egli era reo di morte. 041 MAR 014 065 Ed alcuni presero a sputargli addosso, ed a velargli la faccia, e a dargli delle guanciate, e a dirgli: Indovina. Ed i sergenti gli davan delle bacchettate. 041 MAR 014 066 ORA, essendo Pietro nella corte di sotto, venne una delle fanti del sommo sacerdote. 041 MAR 014 067 E veduto Pietro che si scaldava, lo riguardò in viso, e disse: Ancora tu eri con Gesù Nazareno. 041 MAR 014 068 Ma egli lo negò, dicendo: Io non [lo] conosco, e non so ciò che tu ti dica. Ed uscì fuori all'antiporto, e il gallo cantò. 041 MAR 014 069 E la fante, vedutolo di nuovo, cominciò a dire a quelli ch'eran quivi presenti: Costui è di quelli. 041 MAR 014 070 Ma egli da capo lo negò. E poco stante, quelli ch'eran quivi disser di nuovo a Pietro: Veramente tu sei di quelli; perciocchè tu sei Galileo, e la tua favella ne ha la somiglianza. 041 MAR 014 071 Ma egli prese a maledirsi, ed a giurare: Io non conosco quell'uomo che voi dite. 041 MAR 014 072 E il gallo cantò la seconda volta; e Pietro si ricordò della parola che Gesù gli avea detta: Avanti che il gallo canti due volte, tu mi rinnegherai tre volte. E si mise a piangere. 041 MAR 015 001 E SUBITO la mattina, i principali sacerdoti, con gli anziani, e gli Scribi, e tutto il concistoro, tenuto consiglio, legarono Gesù, e lo menarono, e lo misero in man di Pilato. 041 MAR 015 002 E Pilato gli domandò: Sei tu il Re de' Giudei? Ed egli, rispondendo, gli disse: Tu lo dici. 041 MAR 015 003 E i principali sacerdoti l'accusavano di molte cose; ma egli non rispondeva nulla. 041 MAR 015 004 E Pilato da capo lo domandò, dicendo: Non rispondi tu nulla? vedi quante cose [costoro] testimoniano contro a te. 041 MAR 015 005 Ma Gesù non rispose nulla di più, talchè Pilato se ne maravigliava. 041 MAR 015 006 Or ogni festa egli liberava loro un prigione, qualunque chiedessero. 041 MAR 015 007 Or vi era colui, ch'era chiamato Barabba, ch'era prigione co' suoi compagni di sedizione, i quali avean fatto omicidio nella sedizione. 041 MAR 015 008 E la moltitudine, gridando, cominciò a domandare [che facesse] come sempre avea lor fatto. 041 MAR 015 009 E Pilato rispose loro, dicendo: Volete che io vi liberi il Re de' Giudei? 041 MAR 015 010 (Perciocchè riconosceva bene che i principali sacerdoti glielo aveano messo nelle mani per invidia). 041 MAR 015 011 Ma i principali sacerdoti incitarono la moltitudine [a chieder] che più tosto liberasse loro Barabba. 041 MAR 015 012 E Pilato, rispondendo, da capo disse loro: Che volete adunque che io faccia di colui che voi chiamate Re de' Giudei? 041 MAR 015 013 Ed essi di nuovo gridarono: Crocifiggilo. 041 MAR 015 014 E Pilato disse loro: Ma pure, che male ha egli fatto? Ed essi vie più gridavano: Crocifiggilo. 041 MAR 015 015 Pilato adunque, volendo soddisfare alla moltitudine, liberò loro Barabba. E dopo aver flagellato Gesù, lo diede [loro] in mano, per esser crocifisso. 041 MAR 015 016 Allora i soldati lo menarono dentro alla corte, che è il Pretorio, e raunarono tutta la schiera. 041 MAR 015 017 E lo vestirono di porpora; e contesta una corona di spine, gliela misero intorno [al capo]. 041 MAR 015 018 Poi presero a salutarlo, e a dire: Ben ti sia, Re de' Giudei. 041 MAR 015 019 E gli percotevano il capo con una canna, e gli sputavano addosso; e postisi inginocchioni, l'adoravano. 041 MAR 015 020 E dopo che l'ebbero schernito, lo spogliarono della porpora, e lo rivestirono de' suoi propri vestimenti, e lo menarono fuori, per crocifiggerlo. 041 MAR 015 021 ED angariarono a portar la croce di esso, un certo passante, [detto] Simon Cireneo, padre di Alessandro e di Rufo, il qual tornava da' campi. 041 MAR 015 022 E menarono Gesù al luogo [detto] Golgota; il che, interpretato, vuol dire: Il luogo del teschio. 041 MAR 015 023 E gli dieder da bere del vino condito con mirra; ma egli non [lo] prese. 041 MAR 015 024 E dopo averlo crocifisso, spartirono i suoi vestimenti, tirando la sorte sopra essi, [per saper] ciò che ne torrebbe ciascuno. 041 MAR 015 025 Or era l'ora di terza, quando lo crocifissero. 041 MAR 015 026 E la soprascritta del maleficio che gli era apposto era scritta di sopra [a lui, in questa maniera: ] IL RE DE' GIUDEI. 041 MAR 015 027 Crocifissero ancora con lui due ladroni, l'un dalla sua destra, e l'altro dalla sinistra. 041 MAR 015 028 E si adempiè la scrittura che dice: Ed egli è stato annoverato fra i malfattori. 041 MAR 015 029 E coloro che passavano ivi presso l'ingiuriavano, scotendo il capo, e dicendo: Eia! tu che disfai il tempio, ed in tre giorni lo riedifichi, 041 MAR 015 030 salva te stesso, e scendi giù di croce. 041 MAR 015 031 Simigliantemente ancora i principali sacerdoti, con gli Scribi, beffandosi, dicevano l'uno all'altro: Egli ha salvati gli altri, e non può salvar sè stesso. 041 MAR 015 032 Scenda ora giù di croce il Cristo, il Re d'Israele; acciocchè noi [lo] vediamo, e crediamo. Coloro ancora ch'erano stati crocifissi con lui l'ingiuriavano. 041 MAR 015 033 Poi, venuta l'ora sesta, si fecero tenebre per tutta la terra, infino all'ora di nona. 041 MAR 015 034 Ed all'ora di nona, Gesù gridò con gran voce, dicendo: Eloi, Eloi, lamma sabactani? il che, interpretato, vuol dire: Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato? 041 MAR 015 035 Ed alcuni di coloro ch'eran quivi presenti, udito [ciò], dicevano: Ecco, egli chiama Elia. 041 MAR 015 036 E un di loro corse; ed empiuta una spugna d'aceto, e postala intorno ad una canna, gli diè da bere, dicendo: Lasciate; vediamo se Elia verrà, per trarlo giù. 041 MAR 015 037 E Gesù, gettato un gran grido, rendè lo spirito. 041 MAR 015 038 E la cortina del tempio si fendè in due, da cima a fondo. 041 MAR 015 039 E il centurione, ch'era quivi presente di rincontro a Gesù, veduto che dopo aver così gridato, egli avea reso lo spirito, disse: Veramente quest'uomo era Figliuol di Dio. 041 MAR 015 040 Or [quivi] erano ancora delle donne, riguardando da lontano; fra le quali era Maria Maddalena, e Maria [madre] di Giacomo il piccolo, e di Iose, e Salome; 041 MAR 015 041 le quali, eziandio mentre egli era nella Galilea, l'aveano seguitato, e gli aveano ministrato; e molte altre, le quali erano salite con lui in Gerusalemme. 041 MAR 015 042 POI, essendo già sera (perciocchè era la preparazione, cioè l'antisabato), 041 MAR 015 043 Giuseppe, da Arimatea, consigliere onorato, il quale eziandio aspettava il regno di Dio, venne, e, preso ardire, entrò da Pilato, e domandò il corpo di Gesù. 041 MAR 015 044 E Pilato si maravigliò ch'egli fosse già morto. E chiamato a sè il centurione, gli domandò se era gran tempo ch'egli era morto; 041 MAR 015 045 e, saputo [il fatto] dal centurione, donò il corpo a Giuseppe. 041 MAR 015 046 Ed egli, comperato un panno lino, e tratto Gesù giù di croce, l'involse nel panno, e lo pose in un monumento, che era tagliato dentro una roccia; e rotolò una pietra all'apertura del monumento. 041 MAR 015 047 E Maria Maddalena, e Maria [madre] di Iose, riguardavano ove egli sarebbe posto. 041 MAR 016 001 ORA, passato il sabato, Maria Maddalena, e Maria [madre] di Giacomo, e Salome, avendo comperati degli aromati, per venire ad imbalsamar Gesù, 041 MAR 016 002 la mattina del primo giorno della settimana, molto per tempo, vennero al monumento, in sul levar del sole. 041 MAR 016 003 E dicevan fra loro: Chi ci rotolerà la pietra dall'apertura del monumento? 041 MAR 016 004 E riguardando, vedono che la pietra era stata rotolata, perciocchè era molto grande. 041 MAR 016 005 Ed essendo entrate nel monumento, videro un giovanetto, che sedeva dal lato destro, vestito d'una roba bianca; e furono spaventate. 041 MAR 016 006 Ed egli disse loro: Non vi spaventate; voi cercate Gesù, il Nazareno, ch'è stato crocifisso; egli è risuscitato, egli non è qui; ecco il luogo ove l'aveano posto. 041 MAR 016 007 Ma andate, e dite a' suoi discepoli ed a Pietro, ch'egli va innanzi a voi in Galilea; quivi lo vedrete, come egli vi ha detto. 041 MAR 016 008 Ed esse, uscite prontamente, se ne fuggirono dal monumento; perciocchè tremito e spavento le avea occupate; e non dissero nulla ad alcuno, perciocchè aveano paura. 041 MAR 016 009 (note: The most reliable and earliest manuscripts do not include Mark 16:9-20.) OR Gesù, essendo risuscitato la mattina del primo [giorno] della settimana, apparve prima a Maria Maddalena, della quale avea cacciati sette demoni. 041 MAR 016 010 Ed ella andò, e [l]'annunziò a coloro ch'erano stati con lui, i quali facevan cordoglio, e piangevano. 041 MAR 016 011 Ed essi, udito ch'egli viveva, e ch'era stato veduto da lei, no[l] credettero. 041 MAR 016 012 Ora, dopo queste cose, apparve in altra forma a due di loro, i quali erano in cammino, andando a' campi. 041 MAR 016 013 E quelli andarono, e [l]'annunziarono agli altri; [ma] quelli ancora non credettero. 041 MAR 016 014 Ultimamente, apparve agli undici, mentre erano a tavola; e rimproverò [loro] la loro incredulità, e durezza di cuore; perciocchè non avean creduto a coloro che l'avean veduto risuscitato. 041 MAR 016 015 Ed egli disse loro: Andate per tutto il mondo, e predicate l'evangelo ad ogni creatura. 041 MAR 016 016 Chi avrà creduto, e sarà stato battezzato, sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato. 041 MAR 016 017 Or questi segni accompagneranno coloro che avranno creduto: Cacceranno i demoni nel mio nome; parleranno nuovi linguaggi; 041 MAR 016 018 torranno via i serpenti; ed avvegnachè abbiano bevuta alcuna cosa mortifera, quella non farà loro alcun nocimento; metteranno le mani sopra gl'infermi, ed essi staranno bene. 041 MAR 016 019 Il Signore adunque, dopo ch'ebbe lor parlato, fu raccolto nel cielo, e sedette alla destra di Dio. 041 MAR 016 020 Ed essi, essendo usciti, predicarono in ogni luogo, operando insieme il Signore, e confermando la parola per i segni che seguivano. # # BOOK 042 LUK Luke Luca 042 LUK 001 001 POICHÈ molti hanno impreso d'ordinare la narrazion delle cose, delle quali siamo stati appieno accertati; 042 LUK 001 002 secondo che ce l'hanno tramandate quelli che da principio le videro essi stessi, e furon ministri della parola; 042 LUK 001 003 a me ancora è parso, dopo aver dal capo rinvenuta ogni cosa compiutamente, di scrivertene per ordine, eccellentissimo Teofilo; 042 LUK 001 004 acciocchè tu riconosca la certezza delle cose che ti sono state insegnate. 042 LUK 001 005 A' DÌ di Erode, re di Giudea, vi era un certo sacerdote, [chiamato] per nome Zaccaria, della muta di Abia; e la sua moglie [era] delle figliuole di Aaronne, e il nome di essa [era] Elisabetta. 042 LUK 001 006 Or amendue eran giusti nel cospetto di Dio, camminando in tutti i comandamenti e leggi del Signore, senza biasimo. 042 LUK 001 007 E non aveano figliuoli, perciocchè Elisabetta era sterile; ed amendue eran già avanzati in età. 042 LUK 001 008 Or avvenne che esercitando Zaccaria il sacerdozio, davanti a Dio, nell'ordine della sua muta; 042 LUK 001 009 secondo l'usanza del sacerdozio, gli toccò a sorte d'entrar nel tempio del Signore, per fare il profumo. 042 LUK 001 010 E tutta la moltitudine del popolo era di fuori, orando, nell'ora del profumo. 042 LUK 001 011 Ed un angelo del Signore gli apparve, stando in piè dal lato destro dell'altar de' profumi. 042 LUK 001 012 E Zaccaria, vedutolo, fu turbato, e timore cadde sopra lui. 042 LUK 001 013 Ma l'angelo gli disse: Non temere, Zaccaria, perciocchè la tua orazione è stata esaudita, ed Elisabetta, tua moglie, ti partorirà un figliuolo, al quale porrai nome Giovanni. 042 LUK 001 014 Ed egli ti sarà in allegrezza e gioia, e molti si rallegreranno del suo nascimento. 042 LUK 001 015 Perciocchè egli sarà grande nel cospetto del Signore; e non berrà nè vino, nè cervogia; e sarà ripieno dello Spirito Santo, fin dal seno di sua madre. 042 LUK 001 016 E convertirà molti de' figliuoli d'Israele al Signore Iddio loro. 042 LUK 001 017 E andrà innanzi a lui, nello Spirito e virtù d'Elia, per convertire i cuori de' padri a' figliuoli, e i ribelli alla prudenza de' giusti; per apparecchiare al Signore un popolo ben composto. 042 LUK 001 018 E Zaccaria disse all'angelo: A che conoscerò io questo? poichè io son vecchio, e la mia moglie è bene avanti nell'età. 042 LUK 001 019 E l'angelo, rispondendo, gli disse: Io son Gabriele, che sto davanti a Dio; e sono stato mandato per parlarti, ed annunziarti queste buone novelle. 042 LUK 001 020 Ed ecco, tu sarai mutolo, e non potrai parlare, infino al giorno che queste cose avverranno; perciocchè tu non hai creduto alle mie parole, le quali si adempieranno al tempo loro. 042 LUK 001 021 Or il popolo stava aspettando Zaccaria, e si maravigliava ch'egli tardasse [tanto] nel tempio. 042 LUK 001 022 E quando egli fu uscito, egli non poteva lor parlare; ed essi riconobbero ch'egli avea veduta una visione nel tempio; ed egli faceva loro cenni, e rimase mutolo. 042 LUK 001 023 Ed avvenne che quando furon compiuti i giorni del suo ministerio, egli se ne andò a casa sua. 042 LUK 001 024 Ora, dopo que' giorni, Elisabetta, sua moglie, concepette, e si tenne nascosta cinque mesi, dicendo: 042 LUK 001 025 Così mi ha pur fatto il Signore ne' giorni ne' quali ha avuto riguardo a togliere il mio vituperio fra gli uomini. 042 LUK 001 026 ED al sesto mese, l'angelo Gabriele fu da Dio mandato in una città di Galilea, detta Nazaret; 042 LUK 001 027 ad una vergine, sposata ad un uomo, il cui nome [era] Giuseppe, della casa di Davide; e il nome della vergine [era] Maria. 042 LUK 001 028 E l'angelo, entrato da lei, disse: Ben ti sia, o tu cui grazia è stata fatta; il Signore [è] teco; benedetta tu [sei] fra le donne. 042 LUK 001 029 Ed ella, avendolo veduto, fu turbata delle sue parole; e discorreva in sè stessa qual fosse questo saluto. 042 LUK 001 030 E l'angelo le disse: Non temere, Maria, perciocchè tu hai trovata grazia presso Iddio. 042 LUK 001 031 Ed ecco tu concepirai nel seno, e partorirai un figliuolo, e gli porrai nome GESÙ. 042 LUK 001 032 Esso sarà grande, e sarà chiamato Figliuol dell'Altissimo; e il Signore Iddio gli darà il trono di Davide, suo padre. 042 LUK 001 033 Ed egli regnerà sopra la casa di Giacobbe, in eterno; e il suo regno non avrà mai fine. 042 LUK 001 034 E Maria disse all'angelo: Come avverrà questo, poichè io non conosco uomo? 042 LUK 001 035 E l'angelo, rispondendo, le disse: Lo Spirito Santo verrà sopra te, e la virtù dell'Altissimo ti adombrerà; per tanto ancora ciò che nascerà da te Santo sarà chiamato Figliuol di Dio. 042 LUK 001 036 Ed ecco, Elisabetta, tua cugina, ha eziandio conceputo un figliuolo nella sua vecchiezza; e questo è il sesto mese a lei ch'era chiamata sterile. 042 LUK 001 037 Poichè nulla è impossibile a Dio. 042 LUK 001 038 E Maria disse: Ecco la serva del Signore; siami fatto secondo le tue parole. E l'angelo si partì da lei. 042 LUK 001 039 OR in que' giorni, Maria si levò, e andò in fretta nella contrada delle montagne, nella città di Giuda; 042 LUK 001 040 ed entrò in casa di Zaccaria, e salutò Elisabetta. 042 LUK 001 041 Ed avvenne che, come Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il fanciullino le saltò nel seno; ed Elisabetta fu ripiena dello Spirito Santo. 042 LUK 001 042 E sclamò ad alta voce, e disse: Benedetta tu [sei] fra le donne, e benedetto [è] il frutto del tuo seno. 042 LUK 001 043 E donde mi [vien] questo, che la madre del mio Signore venga a me? 042 LUK 001 044 Poichè, ecco, come prima la voce del tuo saluto mi è pervenuta agli orecchi, il fanciullino è saltato d'allegrezza nel mio seno. 042 LUK 001 045 Ora, beata [è] colei che ha creduto; perciocchè le cose, dettele da parte del Signore, avranno compimento. 042 LUK 001 046 E Maria disse: L'ANIMA mia magnifica il Signore; 042 LUK 001 047 E lo spirito mio festeggia in Dio, mio Salvatore. 042 LUK 001 048 Poichè egli ha riguardato alla bassezza della sua servente Perciocchè, ecco, da ora innanzi tutte le età mi predicheranno beata. 042 LUK 001 049 Poichè il Potente mi ha fatte cose grandi; E santo è il suo nome. 042 LUK 001 050 E la sua misericordia [è] per ogni età, Inverso coloro che lo temono. 042 LUK 001 051 Egli ha operato potentemente col suo braccio; Egli ha dissipati i superbi per lo [proprio] pensier del cuor loro. 042 LUK 001 052 Egli ha tratti giù da' troni i potenti, Ed ha innalzati i bassi. 042 LUK 001 053 Egli ha ripieni di beni i famelici, E ne ha mandati vuoti i ricchi. 042 LUK 001 054 Egli ha sovvenuto Israele, suo servitore, Per aver memoria della sua misericordia; 042 LUK 001 055 Siccome egli avea parlato a' nostri padri; Ad Abrahamo, ed alla sua progenie, in perpetuo. 042 LUK 001 056 E Maria rimase con Elisabetta intorno a tre mesi; poi se ne tornò a casa sua. 042 LUK 001 057 OR si compiè il termine di Elisabetta, per partorire, e partorì un figliuolo. 042 LUK 001 058 E i suoi vicini e parenti, avendo udito che il Signore avea magnificata la sua misericordia inverso lei, se ne rallegravan con essa. 042 LUK 001 059 Ed avvenne che nell'ottavo giorno vennero per circoncidere il fanciullo, e lo chiamavano Zaccaria, del nome di suo padre. 042 LUK 001 060 Ma sua madre prese a dire: No; anzi sarà chiamato Giovanni. 042 LUK 001 061 Ed essi le dissero: Non vi è alcuno nel tuo parentado che si chiami per questo nome. 042 LUK 001 062 E con cenni domandarono al padre di esso, come voleva ch'egli fosse nominato. 042 LUK 001 063 Ed egli, chiesta una tavoletta, scrisse in questa maniera: Il suo nome è Giovanni. E tutti si maravigliarono. 042 LUK 001 064 E in quello stante la sua bocca fu aperta, e la sua lingua sciolta; e parlava, benedicendo Iddio. 042 LUK 001 065 E spavento ne venne su tutti i lor vicini; e tutte queste cose si divolgarono per tutta la contrada delle montagne della Giudea. 042 LUK 001 066 E tutti coloro che le udirono le riposero nel cuor loro, dicendo: Chi sarà mai questo fanciullo? E la mano del Signore era con lui. 042 LUK 001 067 E Zaccaria, suo padre, fu ripieno dello Spirito Santo, e profetizzò, dicendo: 042 LUK 001 068 BENEDETTO [sia] il Signore Iddio d'Israele; Percicochè egli ha visitato, e riscattato il suo popolo; 042 LUK 001 069 E ci ha rizzato il corno della salvazione Nella casa di Davide, suo servitore, 042 LUK 001 070 Secondo ch'egli [ci] avea promesso Per la bocca de' suoi santi profeti, che [sono stati] d'ogni secolo; 042 LUK 001 071 Salvazione da' nostri nemici, E di man di tutti coloro che ci odiano; 042 LUK 001 072 Per usar misericordia inverso i nostri padri, E ricordarsi del suo santo patto: 042 LUK 001 073 [Secondo] il giuramento fatto ad Abrahamo, nostro padre. 042 LUK 001 074 Di concederci che, liberati di man de' nostri nemici, Gli servissimo senza paura; 042 LUK 001 075 In santità, ed in giustizia, nel suo cospetto, Tutti i giorni della nostra vita. 042 LUK 001 076 E tu, o piccol fanciullo, sarai chiamato Profeta dell'Altissimo; Perciocchè tu andrai davanti alla faccia del Signore, Per preparar le sue vie; 042 LUK 001 077 Per dare al suo popolo conoscenza della salute, In remission de' lor peccati, 042 LUK 001 078 Per le viscere della misericordia dell'Iddio nostro, Per le quali l'Oriente da alto, ci ha visitati, 042 LUK 001 079 Per rilucere a coloro che giacevano nelle tenebre, E nell'ombra della morte; Per indirizzare i nostri piedi nella via della pace. 042 LUK 001 080 E il piccol fanciullo cresceva, e si fortificava in ispirito; e stette ne' deserti, infino al giorno ch'egli si dovea mostrare ad Israele. 042 LUK 002 001 OR in que' dì avvenne che un decreto uscì da parte di Cesare Augusto, che si facesse la rassegna di tutto il mondo. 042 LUK 002 002 (Questa rassegna fu la prima che fu fatta, sotto Quirinio, governator della Siria.) 042 LUK 002 003 E tutti andavano, per esser rassegnati, ciascuno nella sua città. 042 LUK 002 004 Or anche Giuseppe salì di Galilea, della città di Nazaret, nella Giudea, nella città di Davide, che si chiama Betleem; perciocchè egli era della casa, e nazione di Davide; 042 LUK 002 005 per esser rassegnato con Maria, ch' [era] la moglie che gli era stata sposata, la quale era gravida. 042 LUK 002 006 Or avvenne che, mentre eran quivi, il termine nel quale ella dovea partorire si compiè. 042 LUK 002 007 Ed ella partorì il suo figliuolo primogenito, e lo fasciò, e lo pose a giacer nella mangiatoia; perciocchè non vi era luogo per loro nell'albergo. 042 LUK 002 008 OR nella medesima contrada vi erano de' pastori, i quali dimoravano fuori a' campi, facendo le guardie della notte intorno alla lor greggia. 042 LUK 002 009 Ed ecco, un angelo del Signore si presentò a loro, e la gloria del Signore risplendè d'intorno a loro; ed essi temettero di gran timore. 042 LUK 002 010 Ma l'angelo disse loro: Non temiate; perciocchè io vi annunzio una grande allegrezza, che tutto il popolo avrà; 042 LUK 002 011 [cioè] che oggi, nella città di Davide, vi è nato il Salvatore, che è Cristo, il Signore. 042 LUK 002 012 E questo ve [ne sarà] il segno: voi troverete il fanciullino fasciato, coricato nella mangiatoia. 042 LUK 002 013 E in quello stante vi fu con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, lodando Iddio, e dicendo: 042 LUK 002 014 Gloria a Dio ne' luoghi altissimi, Pace in terra, Benivoglienza inverso gli uomini, 042 LUK 002 015 Ed avvenne che quando gli angeli se ne furono andati da loro al cielo, que' pastori disser fra loro: Or passiam fino in Betleem, e veggiamo questa cosa ch'è avvenuta, la quale il Signore ci ha fatta assapere. 042 LUK 002 016 E vennero in fretta, e trovarono Maria, e Giuseppe, e il fanciullino, che giaceva nella mangiatoia. 042 LUK 002 017 E vedutolo, divolgarono ciò ch'era loro stato detto di quel piccolo fanciullo. 042 LUK 002 018 E tutti coloro che li udirono si maravigliarono delle cose ch'eran lor dette da' pastori. 042 LUK 002 019 E Maria conservava in sè tutte queste parole, conferendole insieme nel cuor suo. 042 LUK 002 020 E i pastori se ne ritornarono, glorificando e lodando Iddio di tutte le cose che aveano udite e vedute, secondo ch'era loro stato parlato. 042 LUK 002 021 E QUANDO gli otto giorni, in capo de' quali egli dovea esser circonciso, furon compiuti, gli fu posto nome GESÙ, secondo ch'era stato nominato dall'angelo, innanzi che fosse conceputo nel seno. 042 LUK 002 022 E quando i giorni della loro purificazione furon compiuti secondo la legge di Mosè, portarono il [fanciullo] in Gerusalemme, per presentarlo al Signore 042 LUK 002 023 (come egli è scritto nella legge del Signore: Ogni maschio che apre la matrice sarà chiamato Santo al Signore); 042 LUK 002 024 e per offerire il sacrificio, secondo ciò ch'è detto nella legge del Signore, d'un paio di tortole, o di due pippioni. 042 LUK 002 025 OR ecco, vi era in Gerusalemme un uomo il cui nome [era] Simeone; e quell'uomo [era] giusto, e religioso, ed aspettava la consolazione d'Israele; e lo Spirito Santo era sopra lui. 042 LUK 002 026 E gli era stato divinamente rivelato dallo Spirito Santo, ch'egli non vedrebbe la morte, che prima non avesse veduto il Cristo del Signore. 042 LUK 002 027 Egli adunque, per [movimento dello] Spirito, venne nel tempio; e, come il padre e la madre [vi] portavano il fanciullo Gesù, per far di lui secondo l'usanza della legge, 042 LUK 002 028 egli sel recò nelle braccia, e benedisse Iddio, e disse: 042 LUK 002 029 Ora, Signore, ne mandi il tuo servitore in pace, Secondo la tua parola; 042 LUK 002 030 Perciocchè gli occhi miei hanno veduta la tua salute; 042 LUK 002 031 La quale tu hai preparata, [per metterla] davanti a tutti i popoli; 042 LUK 002 032 Luce da illuminar le Genti, E la gloria del tuo popolo Israele. 042 LUK 002 033 E Giuseppe, e la madre d'esso, si maravigliavano delle cose ch'erano dette da lui. 042 LUK 002 034 E Simeone li benedisse, e disse a Maria, madre di esso: Ecco, costui è posto per la ruina, e per lo rilevamento di molti in Israele; e per segno al quale sarà contradetto 042 LUK 002 035 (ed una spada trafiggerà a te stessa l'anima); acciocchè i pensieri di molti cuori sieno rivelati. 042 LUK 002 036 Vi era ancora Anna profetessa, figliuola di Fanuel, della tribù di Aser; la quale era molto attempata, essendo vissuta sett'anni col suo marito dopo la sua verginità. 042 LUK 002 037 Ed [era] vedova [d'età] d'intorno ad ottantaquattro anni; e non si partiva mai dal tempio, servendo [a Dio], notte e giorno, in digiuni ed orazioni. 042 LUK 002 038 Ella ancora, sopraggiunta in quell'ora, lodava il Signore, e parlava di quel [fanciullo] a tutti coloro che aspettavano la redenzione in Gerusalemme. 042 LUK 002 039 ORA, quando ebber compiute tutte le cose che [si convenivano fare] secondo la legge del Signore, ritornarono in Galilea, in Nazaret, lor città. 042 LUK 002 040 E il fanciullo cresceva, e si fortificava in ispirito, essendo ripieno di sapienza; e la grazia di Dio era sopra lui. 042 LUK 002 041 Or suo padre e sua madre andavano ogni anno in Gerusalemme, nella festa della Pasqua. 042 LUK 002 042 E come egli fu [d'età] di dodici anni, essendo essi saliti in Gerusalemme, secondo l'usanza della festa; ed avendo compiuti i giorni [d'essa], 042 LUK 002 043 quando se ne tornavano, il fanciullo Gesù rimase in Gerusalemme, senza la saputa di Giuseppe, nè della madre di esso. 042 LUK 002 044 E stimando ch'egli fosse fra la compagnia, camminarono una giornata; ed allora si misero a cercarlo fra i [lor] parenti, e fra i [lor] conoscenti. 042 LUK 002 045 E, non avendolo trovato, tornarono in Gerusalemme, cercandolo. 042 LUK 002 046 Ed avvenne che tre giorni appresso, lo trovaron nel tempio, sedendo in mezzo de' dottori, ascoltandoli, e facendo loro delle domande. 042 LUK 002 047 E tutti coloro che l'udivano stupivano del suo senno, e delle sue risposte. 042 LUK 002 048 E quando essi lo videro, sbigottirono. E sua madre gli disse: Figliuolo, perchè ci hai fatto così? ecco, tuo padre ed io ti cercavamo, essendo in gran travaglio. 042 LUK 002 049 Ma egli disse loro: Perchè mi cercavate? non sapevate voi ch'egli mi conviene attendere alle cose del Padre mio? 042 LUK 002 050 Ed essi non intesero le parole ch'egli avea lor dette. 042 LUK 002 051 Ed egli discese con loro, e venne in Nazaret, ed era loro soggetto. E sua madre riserbava tutte queste parole nel suo cuore. 042 LUK 002 052 E Gesù si avanzava in sapienza, e in istatura, e in grazia dinanzi a Dio, e dinanzi gli uomini. 042 LUK 003 001 OR nell'anno quintodecimo dell'imperio di Tiberio Cesare, essendo Ponzio Pilato governator della Giudea; ed Erode tetrarca della Galilea; e Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturea, e della contrada Traconitida; e Lisania tetrarca di Abilene; 042 LUK 003 002 sotto Anna, e Caiafa, sommi sacerdoti; la parola di Dio fu [indirizzata] a Giovanni, figliuol di Zaccaria, nel deserto. 042 LUK 003 003 Ed egli venne per tutta la contrada d'intorno al Giordano, predicando il battesimo del ravvedimento, in remission de' peccati. 042 LUK 003 004 Siccome egli è scritto nel libro delle parole del profeta Isaia, dicendo: [Vi è] una voce d'uno, che grida nel deserto: Acconciate la via del Signore, addirizzate i suoi sentieri. 042 LUK 003 005 Sia ripiena ogni valle, e sia abbassato ogni monte, ed ogni colle; e sieno ridirizzati i [luoghi] distorti, e le vie aspre appianate. 042 LUK 003 006 Ed ogni carne vedrà la salute di Dio. 042 LUK 003 007 Egli adunque diceva alle turbe, che uscivano per esser da lui battezzate: Progenie di vipere, chi vi ha mostrato a fuggir dall'ira a venire? 042 LUK 003 008 Fate adunque frutti degni del ravvedimento; e non prendete a dir fra voi stessi: Noi abbiamo Abrahamo per padre; perciocchè io vi dico che Iddio può, eziandio da queste pietre, far sorgere de' figliuoli ad Abrahamo. 042 LUK 003 009 Or già è posta la scure alla radice degli alberi; ogni albero adunque che non fa buon frutto è tagliato, e gettato nel fuoco. 042 LUK 003 010 E le turbe lo domandarono, dicendo: Che faremo noi dunque? 042 LUK 003 011 Ed egli, rispondendo, disse loro: Chi ha due vesti ne faccia parte a chi non [ne] ha; e chi ha da mangiare faccia il simigliante. 042 LUK 003 012 Or vennero ancora de' pubblicani, per essere battezzati, e gli dissero: Maestro, che dobbiam noi fare? 042 LUK 003 013 Ed egli disse loro: Non riscotete nulla più di ciò che vi è stato ordinato. 042 LUK 003 014 I soldati ancora lo domandarono, dicendo: E noi, che dobbiam fare? Ed egli disse loro: Non fate storsione ed alcuno, e non oppressate alcuno per calunnia; e contentatevi del vostro soldo. 042 LUK 003 015 Ora, stando il popolo in aspettazione, e ragionando tutti ne' lor cuori, intorno a Giovanni, se egli sarebbe punto il Cristo; 042 LUK 003 016 Giovanni rispose, dicendo a tutti: Ben vi battezzo io con acqua; ma colui ch'è più forte di me, di cui io non son degno di sciogliere il correggiuol delle scarpe, viene; esso vi battezzerà con lo Spirito Santo, e col fuoco. 042 LUK 003 017 Egli ha la sua ventola in mano, e netterà interamente l'aia sua, e raccoglierà il grano nel suo granaio; ma arderà la paglia col fuoco inestinguibile. 042 LUK 003 018 Così egli evangelizzava al popolo, esortandolo per molti altri [ragionamenti]. 042 LUK 003 019 Or Erode il tetrarca, essendo da lui ripreso a motivo di Erodiada, moglie di Filippo, suo fratello; e per tutti i mali ch'egli avea commessi; 042 LUK 003 020 aggiunse ancora questo a tutti [gli altri], ch'egli rinchiuse Giovanni in prigione. 042 LUK 003 021 ORA avvenne che mentre tutto il popolo era battezzato, Gesù ancora, essendo stato battezzato, ed orando, il cielo si aperse; 042 LUK 003 022 e lo Spirito Santo scese sopra di lui, in forma corporale, a guisa di colomba; e venne una voce dal cielo, dicendo: Tu sei il mio diletto Figliuolo; in te ho preso il mio compiacimento. 042 LUK 003 023 E GESÙ, quando cominciò [ad insegnare], avea circa trent'anni; figliuolo, com'era creduto, di Giuseppe, 042 LUK 003 024 [figliuolo] di Eli; [figliuol] di Mattat, [figliuol] di Levi, [figliuol] di Melchi, [figliuol] di Ianna, [figliuol] di Giuseppe, 042 LUK 003 025 [figliuol] di Mattatia, [figliuol] di Amos, [figliuol] di Naum, [figliuol] di Esli, [figliuol] di Nagghe, 042 LUK 003 026 [figliuol] di Maat, [figliuol] di Mattatia, [figliuol] di Semei, [figliuol] di Giuseppe, [figliuol] di Giuda, 042 LUK 003 027 [figliuol] di Ioanna, [figliuol] di Resa, [figliuol] di Zorobabel, [figliuol] di Sealtiel, [figliuol] di Neri, 042 LUK 003 028 [figliuol] di Melchi, [figliuol] di Addi, [figliuol] di Cosam, [figliuol] di Elmodam, [figliuol] di Er, 042 LUK 003 029 [figliuol] di Iose, [figliuol] di Eliezer, [figliuol] di Iorim, [figliuol] di Mattat, 042 LUK 003 030 [figliuol] di Levi, [figliuol] di Simeone, [figliuol] di Giuda, [figliuol] di Giuseppe, [figliuol] di Ionan, [figliuol] di Eliachim, 042 LUK 003 031 [figliuol] di Melea, [figliuol] di Mena, [figliuol] di Mattata, [figliuol] di Natan, [figliuol] di Davide, 042 LUK 003 032 [figliuol] di Iesse, [figliuol] di Obed, [figliuol] di Booz, [figliuol] di Salmon, [figliuol] di Naasson, 042 LUK 003 033 [figliuol] di Aminadab, [figliuol] di Aram, [figliuol] di Esrom, [figliuol] di Fares, [figliuol] di Giuda, 042 LUK 003 034 [figliuol] di Giacobbe, [figliuol] d'Isacco, [figliuol] d'Abrahamo, [figliuol] di Tara, [figliuol] di Nahor, 042 LUK 003 035 [figliuol] di Saruc, [figliuol] di Ragau, [figliuol] di Faleg, [figliuol] di Eber, [figliuol] di Sala, 042 LUK 003 036 [figliuol] di Arfacsad, [figliuol] di Sem, [figliuol] di Noè, 042 LUK 003 037 [figliuol] di Lamec, [figliuol] di Matusala, [figliuol] di Enoc, [figliuol] di Iared, [figliuol] di Maleleel, 042 LUK 003 038 [figliuol] di Cainan, [figliuol] di Enos, [figliuol] di Set, [figliuol] di Adamo, [che fu] di Dio. 042 LUK 004 001 OR Gesù, ripieno dello Spirito Santo, se ne ritornò dal Giordano; e fu sospinto dallo Spirito nel deserto. 042 LUK 004 002 E fu [quivi] tentato dal diavolo quaranta giorni; e in que' giorni non mangiò nulla; ma, dopo che quelli furon compiuti, infine egli ebbe fame. 042 LUK 004 003 E il diavolo gli disse: Se tu sei Figliuol di Dio, di' a questa pietra che divenga pane. 042 LUK 004 004 E Gesù gli rispose, dicendo: Egli è scritto: L'uomo non vive di pan solo, ma d'ogni parola di Dio. 042 LUK 004 005 E il diavolo, menatolo sopra un alto monte, gli mostrò in un momento di tempo tutti i regni del mondo. 042 LUK 004 006 E il diavolo gli disse: Io ti darò tutta la podestà [di] questi [regni], e la gloria loro; perciocchè ella mi è stata data in mano, ed io la do a cui voglio. 042 LUK 004 007 Se dunque tu mi adori, tutta sarà tua. 042 LUK 004 008 Ma Gesù, rispondendo, gli disse: Vattene indietro da me, Satana. Egli è scritto: Adora il Signore Iddio tuo, e servi a lui solo. 042 LUK 004 009 Egli lo menò ancora in Gerusalemme; e lo pose sopra l'orlo del tetto del tempio, e gli disse: Se tu sei il Figliuol di Dio, gettati giù di qui; 042 LUK 004 010 perciocchè egli è scritto: Egli ordinerà a' suoi angeli, che ti guardino; 042 LUK 004 011 ed essi ti leveranno nelle lor mani, che talora tu non t'intoppi del piè in alcuna pietra. 042 LUK 004 012 E Gesù, rispondendo, gli disse: Egli è stato detto: Non tentare il Signore Iddio tuo. 042 LUK 004 013 E il diavolo, finita tutta la tentazione, si partì da lui, infino ad un certo tempo. 042 LUK 004 014 E GESÙ nella virtù dello Spirito, se ne tornò in Galilea; e la fama di esso andò per tutta la contrada circonvicina. 042 LUK 004 015 Ed egli insegnava nelle lor sinagoghe, essendo onorato da tutti. 042 LUK 004 016 E venne in Nazaret, ove era stato allevato; ed entrò, come era usato, in giorno di sabato, nella sinagoga; e si levò per leggere. 042 LUK 004 017 E gli fu dato in mano il libro del profeta Isaia; e, spiegato il libro, trovò quel luogo dove era scritto: 042 LUK 004 018 Lo Spirito del Signore [è] sopra me; perciocchè egli mi ha unto; egli mi ha mandato per evangelizzare a' poveri, per guarire i contriti di cuore; 042 LUK 004 019 per bandir liberazione a' prigioni, e racquisto della vista a' ciechi; per mandarne in libertà i fiaccati, e per predicar l'anno accettevole del Signore. 042 LUK 004 020 Poi, ripiegato il libro, e rendutolo al ministro, si pose a sedere; e gli occhi di tutti coloro [ch'erano] nella sinagoga erano affissati in lui. 042 LUK 004 021 Ed egli prese a dir loro: Questa scrittura è oggi adempiuta ne' vostri orecchi. 042 LUK 004 022 E tutti gli rendevano testimonianza, e si maravigliavano delle parole di grazia che procedevano dalla sua bocca, e dicevano: Non è costui il figliuol di Giuseppe? 042 LUK 004 023 Ed egli disse loro: Del tutto voi mi direte questo proverbio: Medico, cura te stesso; fa' eziandio qui, nella tua patria, tutte le cose che abbiamo udite essere state fatte in Capernaum. 042 LUK 004 024 Ma egli disse: Io vi dico in verità, che niun profeta è accetto nella sua patria. 042 LUK 004 025 Io vi dico in verità, che a' dì di Elia, quando il cielo fu serrato tre anni e sei mesi, talchè vi fu gran fame in tutto il paese, vi erano molte vedove in Israele; 042 LUK 004 026 e pure a niuna d'esse fu mandato Elia; anzi ad una donna vedova in Sarepta di Sidon. 042 LUK 004 027 Ed al tempo del profeta Eliseo vi erano molti lebbrosi in Israele; e pur niun di loro fu mondato; ma Naaman Siro. 042 LUK 004 028 E tutti furono ripieni d'ira nella sinagoga, udendo queste cose. 042 LUK 004 029 E levatisi, lo cacciarono della città, e lo menarono fino al margine della sommità del monte, sopra il quale la lor città era edificata, per traboccarlo giù. 042 LUK 004 030 Ma egli passò per mezzo loro, e se ne andò. 042 LUK 004 031 E scese in Capernaum, città della Galilea; ed insegnava la gente ne' sabati. 042 LUK 004 032 Ed essi stupivano della sua dottrina; perciocchè la sua parola era con autorità. 042 LUK 004 033 OR nella sinagoga vi era un uomo, che avea uno spirito d'immondo demonio; ed esso diede un gran grido, dicendo: Ahi! 042 LUK 004 034 che [vi è] fra te e noi, o Gesù Nazareno? sei tu venuto per mandarci in perdizione? io so chi tu sei: il Santo di Dio. 042 LUK 004 035 Ma Gesù lo sgridò, dicendo: Ammutolisci, ed esci fuor di lui. E il demonio, gettatolo quivi in mezzo, uscì da lui, senza avergli fatto alcun nocimento. 042 LUK 004 036 E spavento nacque in tutti; e ragionavan fra loro, dicendo: Quale [è] questa parola ch'egli, con autorità, e potenza, comandi agli spiriti immondi, ed essi escano fuori? 042 LUK 004 037 E il grido di esso andò per tutti i luoghi del paese circonvicino. 042 LUK 004 038 POI [Gesù], levatosi della sinagoga, entrò nella casa di Simone. Or la suocera di Simone era tenuta d'una gran febbre; e lo richiesero per lei. 042 LUK 004 039 Ed egli, stando di sopra a lei, sgridò la febbre, ed essa la lasciò; ed ella, levatasi prontamente, ministrava loro. 042 LUK 004 040 E in sul tramontar del sole, tutti coloro che aveano degl'infermi di diverse malattie li menarono a lui; ed egli, imposte le mani sopra ciascun di loro, li guarì. 042 LUK 004 041 I demoni ancora uscivano di molti, gridando, e dicendo: Tu sei il Cristo, il Figliuol di Dio. Ma egli li sgridava, e non permetteva loro di parlare; perciocchè sapevano ch'egli era il Cristo. 042 LUK 004 042 Poi, fattosi giorno, egli uscì, e andò in un luogo deserto; e le turbe lo cercavano, e vennero infino a lui, e lo ritenevano; acciocchè non si partisse da loro. 042 LUK 004 043 Ma egli disse loro: Ei mi conviene evangelizzare il regno di Dio eziandio alle altre città; perciocchè a [far] questo sono stato mandato. 042 LUK 004 044 E andava predicando per le sinagoghe della Galilea. 042 LUK 005 001 OR avvenne che, essendogli la moltitudine addosso, per udir la parola di Dio, e stando egli in piè presso del lago di Gennesaret; 042 LUK 005 002 vide due navicelle ch'erano presso [della riva] del lago, delle quali erano smontati i pescatori, e lavavano le lor reti. 042 LUK 005 003 Ed essendo montato in una di quelle, la quale era di Simone, lo pregò che si allargasse un poco lungi da terra. E postosi a sedere, ammaestrava le turbe d'in su la navicella. 042 LUK 005 004 E come fu restato di parlare, disse a Simone: Allargati in acqua, e calate le vostre reti per pescare. 042 LUK 005 005 E Simone, rispondendo, gli disse: Maestro, noi ci siamo affaticati tutta la notte, e non abbiam preso nulla; ma pure, alla tua parola, io calerò la rete. 042 LUK 005 006 E fatto questo, rinchiusero gran moltitudine di pesci; e la lor rete si rompeva. 042 LUK 005 007 Ed accennarono a' lor compagni, ch' [erano] nell'altra navicella, che venissero per aiutarli. Ed essi vennero, ed empierono amendue le navicelle, talchè affondavano. 042 LUK 005 008 E Simon Pietro, veduto [questo], si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: Signore, dipartiti da me; perciocchè io son uomo peccatore. 042 LUK 005 009 Poichè spavento aveva occupato lui, e tutti coloro che [eran] con lui, per la presa de' pesci che aveano fatta. 042 LUK 005 010 Simigliantemente ancora Giacomo, e Giovanni, figliuol di Zebedeo, ch'eran compagni di Simone. E Gesù disse a Simone: Non temere; da ora innanzi tu sarai prenditore d'uomini vivi. 042 LUK 005 011 Ed essi, condotte le navicelle a terra, lasciarono ogni cosa, e lo seguitarono. 042 LUK 005 012 OR avvenne che mentre egli era in una di quelle città, ecco un uomo pien di lebbra, il quale, veduto Gesù, e gettatosi sopra la faccia in terra, lo pregò, dicendo: Signore, se tu vuoi, tu puoi mondarmi. 042 LUK 005 013 Ed egli, distesa la mano, lo toccò, dicendo: Sì, io lo voglio, sii netto. E subito la lebbra si partì da lui. 042 LUK 005 014 Ed egli gli comandò di non dirlo ad alcuno; anzi va', [diss'egli], mostrati al sacerdote, ed offerisci, per la tua purificazione, secondo che Mosè ha ordinato in testimonianza a loro. 042 LUK 005 015 E la fama di lui si spandeva vie più; e molte turbe si raunavano per udirlo, e per esser da lui guarite delle loro infermità. 042 LUK 005 016 Ma egli si sottraeva ne' deserti, ed orava. 042 LUK 005 017 ED avvenne un di que' giorni, ch'egli insegnava; e [quivi] sedevano de' Farisei, e de' dottori della legge, i quali eran venuti di tutte le castella della Galilea, e della Giudea, e di Gerusalemme; e la virtù del Signore era [quivi presente], per sanarli. 042 LUK 005 018 Ed ecco certi uomini, che portavano sopra un letto un uomo paralitico, e cercavano di portarlo dentro, e di metterlo davanti a lui. 042 LUK 005 019 E non trovando onde lo potessero metter dentro, per la moltitudine, salirono sopra il tetto della casa, e lo calaron pe' tegoli, insieme col letticello, [ivi] in mezzo, davanti a Gesù. 042 LUK 005 020 Ed egli, veduta la lor fede, disse a colui: Uomo, i tuoi peccati ti son rimessi. 042 LUK 005 021 E gli Scribi e i Farisei presero a ragionare, dicendo: Chi è costui che pronunzia bestemmie? chi può rimettere i peccati, se non Iddio solo? 042 LUK 005 022 Ma Gesù, riconosciuti i lor ragionamenti, fece lor motto, e disse: Che ragionate voi ne' vostri cuori? 042 LUK 005 023 Quale è più agevole, dire: I tuoi peccati ti son rimessi, ovver dire: Levati, e cammina? 042 LUK 005 024 Ora, acciocchè voi sappiate che il Figliuol dell'uomo ha autorità in terra di rimettere i peccati: Io ti dico (disse egli al paralitico): Levati, e togli il tuo letticello, e vattene a casa tua. 042 LUK 005 025 Ed egli, in quello stante, levatosi nel lor cospetto, e tolto [in su le spalle] ciò sopra di che giaceva, se ne andò a casa sua, glorificando Iddio. 042 LUK 005 026 E stupore occupò tutti, e glorificavano Iddio, ed eran pieni di paura, dicendo: Oggi noi abbiam vedute cose strane. 042 LUK 005 027 E DOPO queste cose, egli uscì, e vide un pubblicano, [detto] per nome Levi, che sedeva al banco della gabella, e gli disse: Seguitami. 042 LUK 005 028 Ed egli, lasciato ogni cosa, si levò, e lo seguitò. 042 LUK 005 029 E Levi gli fece un gran convito in casa sua; e la moltitudine di pubblicani, e di altri, ch'eran con loro a tavola, era grande. 042 LUK 005 030 E gli Scribi e i Farisei di quel luogo mormoravano contro a' discepoli di Gesù, dicendo: Perchè mangiate, e bevete co' pubblicani, e co' peccatori? 042 LUK 005 031 E Gesù, rispondendo, disse loro: I sani non han bisogno di medico, ma i malati. 042 LUK 005 032 Io non son venuto per chiamare i giusti, anzi i peccatori, a ravvedimento. 042 LUK 005 033 ED essi gli dissero: Perchè i discepoli di Giovanni, e simigliantemente que' de' Farisei, digiunano eglino, e fanno spesso orazioni, ed i tuoi mangiano, e bevono? 042 LUK 005 034 Ed egli disse loro: Potete voi far digiunare quei della camera delle nozze, mentre lo sposo è con loro? 042 LUK 005 035 Ma i giorni verranno, che lo sposo sarà loro tolto, ed allora in que' giorni digiuneranno. 042 LUK 005 036 Disse loro, oltre a ciò, una similitudine: Niuno straccia un pezzo da un vestimento nuovo per metterlo sopra un vestimento vecchio; altrimenti, egli straccia quel nuovo, e la pezza [tolta] dal nuovo non si confà al vecchio. 042 LUK 005 037 Parimente, niuno mette vin nuovo in otri vecchi; altrimenti, il vin nuovo rompe gli otri, ed esso si spande, e gli otri si perdono. 042 LUK 005 038 Ma convien mettere il vin nuovo in otri nuovi, ed amendue si conserveranno. 042 LUK 005 039 Niuno ancora, avendo bevuto del [vin] vecchio, vuol subito del nuovo; perciocchè egli dice: Il vecchio val meglio. 042 LUK 006 001 OR avvenne, nel primo sabato dal dì appresso [la pasqua], ch'egli camminava per le biade; e i suoi discepoli svellevano delle spighe, e [le] mangiavano, sfregandole con le mani. 042 LUK 006 002 Ed alcuni de' Farisei disser loro: Perchè fate ciò che non è lecito di fare nei giorni di sabato? 042 LUK 006 003 E Gesù, rispondendo, disse loro: Non avete voi pur letto ciò che fece Davide, quando ebbe fame, egli, e coloro ch'eran con lui? 042 LUK 006 004 Come egli entrò nella casa di Dio, e prese i pani di presentazione, e [ne] mangiò, e [ne] diede ancora a coloro ch' [eran] con lui; i quali però non è lecito di mangiare, se non a' sacerdoti soli? 042 LUK 006 005 Poi disse loro: Il Figliuol dell'uomo è Signore eziandio del sabato. 042 LUK 006 006 OR avvenne, in un altro sabato, ch'egli entrò nella sinagoga, ed insegnava; e quivi era un uomo, la cui man destra era secca. 042 LUK 006 007 E i Farisei e gli Scribi l'osservavano, se lo guarirebbe nel sabato; per trovar di che accusarlo. 042 LUK 006 008 Ma egli conosceva i lor pensieri, e disse all'uomo che avea la man secca: Levati, e sta' in piè [ivi] in mezzo. Ed egli, levatosi, stette in piè. 042 LUK 006 009 Gesù adunque disse loro: Io vi domando: Che? è egli lecito di far bene o male, ne' sabati? di salvar una persona, o d'ucciderla? 042 LUK 006 010 E guardatili tutti d'intorno, disse a quell'uomo: Distendi la tua mano. Ed egli fece così. E la sua mano fu resa sana come l'altra. 042 LUK 006 011 Ed essi furono ripieni di furore, e ragionavano fra loro, che cosa farebbero a Gesù. 042 LUK 006 012 OR avvenne, in que' giorni, ch'egli uscì al monte, per orare, e passò la notte in orazione a Dio. 042 LUK 006 013 E quando fu giorno, chiamò a sè i suoi discepoli, e ne elesse dodici, i quali ancora nominò Apostoli; 042 LUK 006 014 [cioè: ] Simone, il quale ancora nominò Pietro, ed Andrea, suo fratello; Giacomo, e Giovanni; Filippo, e Bartolomeo; 042 LUK 006 015 Matteo, e Toma; Giacomo di Alfeo, e Simone, chiamato Zelote; 042 LUK 006 016 Giuda, [fratel] di Giacomo, e Giuda Iscariot, il quale ancora fu traditore. 042 LUK 006 017 POI, sceso con loro, si fermò in una pianura, con la moltitudine dei suoi discepoli, e con gran numero di popolo di tutta la Giudea, e di Gerusalemme, e della marina di Tiro, e di Sidon, i quali eran venuti per udirlo, e per esser guariti delle loro infermità; 042 LUK 006 018 insieme con coloro ch'erano tormentati da spiriti immondi; e furon guariti. 042 LUK 006 019 E tutta la moltitudine cercava di toccarlo, perciocchè virtù usciva di lui, e [li] sanava tutti. 042 LUK 006 020 Ed egli, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: Beati [voi], poveri, perciocchè il regno di Dio è vostro. 042 LUK 006 021 Beati [voi], che ora avete fame, perciocchè sarete saziati. Beati [voi], che ora piangete, perciocchè voi riderete. 042 LUK 006 022 Voi sarete beati, quando gli uomini vi avranno odiati, e vi avranno scomunicati, e vituperati, ed avranno bandito il vostro nome, come malvagio, per cagion del Figliuol dell'uomo. 042 LUK 006 023 Rallegratevi, e saltate di letizia in quel giorno; perciocchè, ecco, il vostro premio è grande nei cieli; poichè il simigliante fecero i padri loro a' profeti. 042 LUK 006 024 Ma, guai a voi, ricchi! perciocchè voi avete la vostra consolazione. 042 LUK 006 025 Guai a voi, che siete ripieni! perciocchè voi avrete fame. Guai a voi, che ora ridete! perciocchè voi farete cordoglio, e piangerete. 042 LUK 006 026 Guai [a voi], quando tutti gli uomini diranno bene di voi! poichè il simigliante fecero i padri loro a' falsi profeti. 042 LUK 006 027 Ma io dico a voi che udite: Amate i vostri nemici; fate bene a coloro che vi odiano; 042 LUK 006 028 benedite coloro che vi maledicono; e pregate per coloro che vi molestano. 042 LUK 006 029 Se alcuno ti percuote su di una guancia, porgi[gli] eziandio l'altra; e non divietar colui che ti toglie il mantello [di prendere] ancora la tonica. 042 LUK 006 030 E da' a chiunque ti chiede; e se alcuno ti toglie il tuo, non ridomandarglielo. 042 LUK 006 031 E, come voi volete che gli uomini vi facciano, fate ancor loro simigliantemente. 042 LUK 006 032 E se amate coloro che vi amano, che grazia ne avrete? poichè i peccatori ancora amano coloro che li amano. 042 LUK 006 033 E se fate bene a coloro che fan bene a voi, che grazia ne avrete? poichè i peccatori fanno il simigliante. 042 LUK 006 034 E se prestate a coloro da' quali sperate riaverlo, che grazie ne avrete? poichè i peccatori prestano a' peccatori, per riceverne altrettanto. 042 LUK 006 035 Ma voi, amate i vostri nemici, e fate bene, e prestate, non isperandone nulla; e il vostro premio sarà grande, e sarete i figliuoli dell'Altissimo; poichè egli è benigno inverso gl'ingrati, e malvagi. 042 LUK 006 036 Siate adunque misericordiosi, siccome ancora il Padre vostro è misericordioso. 042 LUK 006 037 E non giudicate, e non sarete giudicati; non condannate, e non sarete condannati; rimettete, e vi sarà rimesso. 042 LUK 006 038 Date, e vi sarà dato; buona misura, premuta, scossa, e traboccante, vi sarà data in seno; perciocchè, di qual misura misurate, sarà altresì misurato a voi. 042 LUK 006 039 Or egli disse loro una similitudine. Può un cieco guidar per la via un [altro] cieco? non caderanno essi amendue nella fossa? 042 LUK 006 040 Niun discepolo è da più del suo maestro; ma ogni [discepolo] perfetto dev'essere come il suo maestro. 042 LUK 006 041 Ora, che guardi tu il fuscello ch' [è] nell'occhio del tuo fratello, e non iscorgi la trave ch' [è] nell'occhio tuo proprio? 042 LUK 006 042 Ovvero, come puoi dire al tuo fratello: Fratello, lascia che io ti tragga il fuscello ch' [è] nell'occhio tuo; non veggendo tu stesso la trave ch' [è] nell'occhio tuo proprio? Ipocrita, trai prima dell'occhio tuo la trave, ed allora ci vedrai bene per trarre il fuscello, ch' [è] nell'occhio del tuo fratello. 042 LUK 006 043 Perciocchè non vi è buon albero, che faccia frutto cattivo; nè albero cattivo, che faccia buon frutto. 042 LUK 006 044 Perciocchè ogni albero è riconosciuto dal proprio frutto; poichè non si colgono fichi dalle spine, e non si vendemmiano uve dal pruno. 042 LUK 006 045 L'uomo buono, dal buon tesoro del suo cuore, reca fuori il bene; e l'uomo malvagio, dal malvagio tesoro del suo cuore, reca fuori il male; perciocchè la sua bocca parla di ciò che gli soprabbonda nel cuore. 042 LUK 006 046 Ora, perchè mi chiamate Signore, e non fate le cose che io dico? 042 LUK 006 047 Chiunque viene a me, e ode le mie parole, e le mette ad effetto, io vi mostrerò a cui egli è simile. 042 LUK 006 048 Egli è simile ad un uomo che edifica una casa, il quale ha cavato, e profondato, ed ha posto il fondamento sopra la pietra; ed essendo venuta una piena, il torrente ha urtata quella casa, e non l' ha potuta scrollare, perciocchè era fondata in su la pietra. 042 LUK 006 049 Ma chi le ha udite, e non le ha messe ad effetto, è simile ad un uomo che ha edificata una casa sopra la terra, senza fondamento; la quale il torrente avendo urtata, ella è di subito caduta, e la sua ruina è stata grande. 042 LUK 007 001 ORA, dopo ch'egli ebbe finiti tutti questi suoi ragionamenti, udente il popolo, entrò in Capernaum. 042 LUK 007 002 E il servitore di un certo centurione, il quale gli era molto caro, era malato, e stava per morire. 042 LUK 007 003 Or [il centurione], avendo udito [parlar] di Gesù, gli mandò degli anziani de' Giudei, pregandolo che venisse, e salvasse il suo servitore. 042 LUK 007 004 Ed essi, venuti a Gesù, lo pregarono instantemente, dicendo: Egli è degno che tu gli conceda questo; 042 LUK 007 005 perciocchè egli ama la nostra nazione, ed egli è quel che ci ha edificata la sinagoga. 042 LUK 007 006 E Gesù andava con loro. E come egli già era non molto lungi dalla casa, il centurione gli mandò degli amici, per dirgli: Signore, non faticarti, perciocchè io non son degno che tu entri sotto al mio tetto. 042 LUK 007 007 Perciò ancora, non mi son reputato degno di venire a te ma comanda [solo] con una parola, e il mio servitore sarà guarito. 042 LUK 007 008 Perciocchè io sono uomo sottoposto alla podestà [altrui], ed ho sotto di me de' soldati; e pure, se dico all'uno: Va', egli va; se all'altro: Vieni, egli viene; e [se dico] al mio servitore: Fa' questo, egli [lo] fa. 042 LUK 007 009 E Gesù, udite queste cose, si maravigliò di lui, e rivoltosi, disse alla moltitudine che lo seguitava: Io vi dico, che non pure in Israele ho trovata una cotanta fede. 042 LUK 007 010 E quando coloro ch'erano stati mandati furon tornati a casa, trovarono il servitore ch'era stato infermo esser sano. 042 LUK 007 011 ED avvenne nel [giorno] seguente, che egli andava in una città, detta Nain; e i suoi discepoli, in gran numero, e una gran moltitudine andavano con lui. 042 LUK 007 012 E come egli fu presso della porta della città, ecco, si portava a seppellire un morto, figliuolo unico di sua madre, la quale ancora era vedova, e gran moltitudine della città [era] con lei. 042 LUK 007 013 E il Signore, vedutala, ebbe pietà di lei, e le disse: Non piangere. 042 LUK 007 014 Ed accostatosi, toccò la bara (or i portatori si fermarono), e disse: Giovanetto, io tel dico, levati. 042 LUK 007 015 E il morto si levò a sedere, e cominciò a parlare. E [Gesù] lo diede a sua madre. 042 LUK 007 016 E spavento li occupò tutti, e glorificavano Iddio, dicendo: Un gran profeta è sorto fra noi; Iddio ha visitato il suo popolo. 042 LUK 007 017 E questo ragionamento intorno a lui si sparse per tutta la Giudea, e per tutto il paese circonvicino. 042 LUK 007 018 OR i discepoli di Giovanni gli rapportarono tutte queste cose. 042 LUK 007 019 Ed egli, chiamati a sè due de' suoi discepoli, li mandò a Gesù, a dir[gli: ] Sei tu colui che ha da venire, o pur ne aspetteremo noi un altro? 042 LUK 007 020 Quegli uomini adunque, essendo venuti a Gesù, [gli] dissero: Giovanni Battista ci ha mandati a te, a dir[ti: ] Sei tu colui che ha da venire, o pur ne aspetteremo noi un altro? 042 LUK 007 021 (Or in quella stessa ora egli ne guarì molti d'infermità, e di flagelli, e di spiriti maligni; ed a molti ciechi donò il vedere) 042 LUK 007 022 E Gesù, rispondendo, disse loro: Andate, e rapportate a Giovanni le cose che avete vedute ed udite: che i ciechi ricoverano la vista, che gli zoppi camminano, che i lebbrosi son nettati, che i sordi odono, che i morti sono risuscitati, che l'evangelo è annunziato a' poveri. 042 LUK 007 023 E beato è chi non sarà stato scandalezzato in me. 042 LUK 007 024 E quando i messi di Giovanni se ne furono andati, egli prese a dire alle turbe, intorno a Giovanni: Che andaste voi a veder nel deserto? una canna dimenata dal vento? 042 LUK 007 025 Ma pure che andaste voi a vedere? un uomo vestito di vestimenti morbidi? ecco, coloro che usano vestimenti magnifici, [e vivono] in delizie, stanno ne' palazzi dei re. 042 LUK 007 026 Ma pure, che andaste voi a vedere? un profeta? certo, io vi dico, uno eziandio più che profeta. 042 LUK 007 027 Egli è quello del quale è scritto: Ecco, io mando il mio messo davanti alla tua faccia, il quale preparerà il tuo cammino dinanzi a te. 042 LUK 007 028 Perciocchè io vi dico che fra coloro che son nati di donna, non vi [è] profeta alcuno maggior di Giovanni Battista; ma il minimo nel regno di Dio è maggior di lui. 042 LUK 007 029 E tutto il popolo, e i pubblicani ch'erano stati battezzati del battesimo di Giovanni, udite [queste cose], giustificarono Iddio. 042 LUK 007 030 Ma i Farisei, e i dottori della legge, che non erano stati battezzati da lui, rigettarono a lor danno il consiglio di Dio. 042 LUK 007 031 E il Signore disse: A chi dunque assomiglierò gli uomini di questa generazione? ed a chi sono essi simili? 042 LUK 007 032 Son simili a' fanciulli che seggono in su la piazza, e gridano gli uni agli altri, e dicono: Noi vi abbiamo sonato, e voi non avete ballato; vi abbiamo cantate canzoni lamentevoli, e voi non avete pianto. 042 LUK 007 033 Perciocchè Giovanni Battista è venuto, non mangiando pane, nè bevendo vino, e voi avete detto: Egli ha il demonio. 042 LUK 007 034 Il Figliuol dell'uomo è venuto, mangiando, e bevendo, e voi dite: Ecco un uomo mangiatore, e bevitor di vino, amico di pubblicani, e di peccatori. 042 LUK 007 035 Ma la Sapienza è stata giustificata da tutti i suoi figliuoli. 042 LUK 007 036 OR uno de' Farisei lo pregò a mangiare in casa sua; ed egli, entrato in casa del Fariseo, si mise a tavola. 042 LUK 007 037 Ed ecco, [vi era] in quella città una donna ch'era stata peccatrice, la quale, avendo saputo ch'egli era a tavola in casa del Fariseo, portò un alberello d'olio odorifero. 042 LUK 007 038 E stando a' piedi di esso, di dietro, piangendo, prese a rigargli di lagrime i piedi, e li asciugava co' capelli del suo capo; e gli baciava i piedi, e [li] ungeva con l'olio. 042 LUK 007 039 E il Fariseo che l'avea convitato, avendo veduto [ciò], disse fra sè medesimo: Costui, se fosse profeta, conoscerebbe pur chi, e quale [sia] questa donna che lo tocca; perciocchè ella è una peccatrice. 042 LUK 007 040 E Gesù gli fece motto, e disse: Simone, io ho qualche cosa a dirti. Ed egli disse: Maestro, di' pure. 042 LUK 007 041 [E Gesù gli disse: ] Un creditore avea due debitori; l'uno gli dovea cinquecento denari, e l'altro cinquanta. 042 LUK 007 042 E non avendo essi di che pagare, egli rimise il debito ad amendue. Di' adunque, qual di loro l'amerà più? 042 LUK 007 043 E Simone, rispondendo, disse: Io stimo colui a cui egli ha più rimesso. E Gesù gli disse: Tu hai dirittamente giudicato. 042 LUK 007 044 E rivoltosi alla donna, disse a Simone: Vedi questa donna; io sono entrato in casa tua, [e] tu non mi hai dato dell'acqua a' piedi; ma ella mi ha rigati di lagrime i piedi, e li ha asciugati coi capelli del suo capo. 042 LUK 007 045 Tu non mi hai dato neppure un bacio; ma costei, da che è entrata, non è mai restata di baciarmi i piedi. 042 LUK 007 046 Tu non mi hai unto il capo d'olio; ma ella mi ha unti i piedi d'olio odorifero. 042 LUK 007 047 Per tanto, io ti dico, che i suoi peccati, che sono in gran numero, le son rimessi, perchè ella ha molto amato; ma a chi poco è rimesso poco ama. 042 LUK 007 048 Poi disse a colei: I tuoi peccati ti son rimessi. 042 LUK 007 049 E coloro ch'eran con lui a tavola presero a dire fra loro stessi: Chi è costui, il quale eziandio rimette i peccati? 042 LUK 007 050 Ma [Gesù] disse alla donna: La tua fede ti ha salvata; vattene in pace. 042 LUK 008 001 ED avvenne poi appresso, ch'egli andava attorno di città in città, e di castello in castello, predicando, ed evangelizzando il regno di Dio, avendo seco i dodici. 042 LUK 008 002 Ed anche certe donne, le quali erano state guarite da spiriti maligni, e da infermità, [cioè: ] Maria, detta Maddalena, della quale erano usciti sette demoni; 042 LUK 008 003 e Giovanna, moglie di Cuza, procurator di Erode; e Susanna, e molte altre; le quali gli ministravano, [sovvenendolo] delle lor facoltà. 042 LUK 008 004 ORA, raunandosi gran moltitudine, e andando la gente di tutte le città a lui, egli disse in parabola: 042 LUK 008 005 Un seminatore uscì a seminar la sua semenza; e mentre egli seminava, una parte cadde lungo la via, e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono tutta. 042 LUK 008 006 Ed un'altra cadde sopra la pietra; e come fu nata, si seccò; perciocchè non avea umore. 042 LUK 008 007 Ed un'altra cadde per mezzo le spine; e le spine, nate insieme, l'affogarono. 042 LUK 008 008 Ed un'altra cadde in buona terra; ed essendo nata, fece frutto, cento [per uno]. Dicendo queste cose, gridava: Chi ha orecchie da udire, oda. 042 LUK 008 009 E i suoi discepoli lo domandarono, che voleva dir quella parabola. 042 LUK 008 010 Ed egli disse: A voi è dato di conoscere i misteri del regno di Dio; ma agli altri [quelli son proposti] in parabole, acciocchè veggendo non veggano, e udendo non intendano. 042 LUK 008 011 Or questo è [il senso del]la parabola: La semenza è la parola di Dio. 042 LUK 008 012 E coloro [che son seminati] lungo la via son coloro che odono [la parola]; ma poi viene il diavolo, e toglie via la parola dal cuor loro; acciocchè non credano, e non sieno salvati. 042 LUK 008 013 E coloro [che son seminati] sopra la pietra [son coloro] i quali, quando hanno udita la parola, la ricevono con allegrezza; ma costoro non hanno radice, non credendo se non a tempo; ed al tempo della tentazione si ritraggono indietro. 042 LUK 008 014 E la parte ch'è caduta fra le spine son coloro che hanno udita [la parola]; ma, quando se ne sono andati, sono affogati dalle sollecitudini, e dalle ricchezze, e da' piaceri di questa vita, e non fruttano. 042 LUK 008 015 Ma la parte [che è caduta] nella buona terra son coloro i quali, avendo udita la parola, la ritengono in un cuore onesto e buono, e fruttano con perseveranza. 042 LUK 008 016 OR niuno, accesa una lampana, la copre con un vaso, o [la] mette sotto il letto; anzi [la] mette sopra il candelliere; acciocchè coloro ch'entrano veggano la luce. 042 LUK 008 017 Poichè non v'è nulla di nascosto, che non abbia a farsi manifesto; nè di segreto, che non abbia a sapersi, ed a venire in palese. 042 LUK 008 018 Guardate adunque come voi udite; perciocchè a chiunque ha, sarà dato; ma a chi non ha, eziandio quel ch'egli pensa di avere gli sarà tolto. 042 LUK 008 019 OR sua madre e i suoi fratelli vennero a lui, e non potevano avvicinarglisi per la moltitudine. 042 LUK 008 020 E [ciò] gli fu rapportato, dicendo [alcuni: ] Tua madre, e i tuoi fratelli, son là fuori, volendoti vedere. 042 LUK 008 021 Ma egli, rispondendo, disse loro: La madre mia, e i miei fratelli, son quelli che odono la parola di Dio, e la mettono ad effetto. 042 LUK 008 022 ED avvenne un di que' dì, ch'egli montò in una navicella, co' suoi discepoli, e disse loro: Passiamo all'altra riva del lago. Ed essi vogarono in alta acqua. 042 LUK 008 023 E mentre navigavano, egli si addormentò; ed un turbo di vento calò nel lago, talchè [la] lor [navicella] si empieva; e pericolavano. 042 LUK 008 024 Ed essi, accostatisi, lo svegliarono, dicendo: Maestro, Maestro, noi periamo. Ed egli, destatosi, sgridò il vento, e il fiotto dell'acqua, e quelli si acquetarono, e si fece bonaccia. 042 LUK 008 025 E [Gesù] disse a' suoi discepoli: Ov'è la vostra fede? Ed essi, impauriti, si maravigliarono, dicendo l'uno all'altro: Chi è pur costui, ch'egli comanda eziandio al vento ed all'acqua, ed essi gli ubbidiscono? 042 LUK 008 026 E NAVIGARONO alla contrada de' Gadareni, ch'è di rincontro alla Galilea. 042 LUK 008 027 E quando egli fu smontato in terra, gli venne incontro un uomo di quella città, il quale, già da lungo tempo, avea i demoni, e non era vestito d'alcun vestimento; e non dimorava in casa alcuna, ma dentro i monumenti. 042 LUK 008 028 E, quando ebbe veduto Gesù, diede un gran grido, e gli si gettò a' piedi, e disse con gran voce: Gesù, Figliuol dell'Iddio altissimo, che vi è egli fra te e me? io ti prego, non tormentarmi. 042 LUK 008 029 Perciocchè egli comandava allo spirito immondo di uscir di quell'uomo; perchè già da lungo tempo se n'era impodestato; e benchè fosse guardato, legato con catene, e con ceppi, rompeva i legami, ed era trasportato dal demonio ne' deserti. 042 LUK 008 030 E Gesù lo domandò, dicendo: Qual'è il tuo nome? Ed esso disse: Legione; perciocchè molti demoni erano entrati in lui. 042 LUK 008 031 Ed essi lo pregavano che non comandasse loro di andar nell'abisso. 042 LUK 008 032 Or quivi presso era una greggia di gran numero di porci, che pasturavan sul monte; e [que' demoni] lo pregavano che permettesse loro d'entrare in essi. Ed egli [lo] permise loro. 042 LUK 008 033 E que' demoni, usciti di quell'uomo, entrarono ne' porci; e quella greggia si gettò per lo precipizio nel lago, ed affogò. 042 LUK 008 034 E quando coloro che [li] pasturavano videro ciò ch'era avvenuto, se ne fuggirono, e andarono, e lo rapportarono nella città, e per lo contado. 042 LUK 008 035 E [la gente] uscì fuori, per veder ciò ch'era avvenuto; e venne a Gesù, e trovò l'uomo, del quale i demoni erano usciti, che sedeva a' piedi di Gesù, vestito, e in buon senno; e temette. 042 LUK 008 036 Coloro ancora che [l]'aveano veduto, raccontaron loro come l'indemoniato era stato liberato. 042 LUK 008 037 E tutta la moltitudine del paese circonvicino dei Gadareni richiese Gesù che si dipartisse da loro; perciocchè erano occupati di grande spavento. Ed egli, montato nella navicella, se ne ritornò. 042 LUK 008 038 Or quell'uomo, del quale erano usciti i demoni, lo pregava di poter stare con lui. Ma Gesù lo licenziò, dicendo: 042 LUK 008 039 Ritorna a casa tua, e racconta quanto gran cose Iddio ti ha fatte. Ed egli se ne andò per tutta la città, predicando quanto gran cose Gesù gli avea fatte. 042 LUK 008 040 OR avvenne, quando Gesù fu ritornato, che la moltitudine l'accolse; perciocchè tutti l'aspettavano. 042 LUK 008 041 Ed ecco un uomo, il cui nome [era] Iairo, il quale era capo della sinagoga, venne, e gettatosi a' piedi di Gesù, lo pregava che venisse in casa sua. 042 LUK 008 042 Perciocchè egli avea una figliuola unica, d'età d'intorno a dodici anni, la qual si moriva. Or mentre egli vi andava, la moltitudine l'affollava. 042 LUK 008 043 Ed una donna, la quale avea un flusso di sangue già da dodici anni, ed avea spesa ne' medici tutta la sua sostanza, [e] non era potuta esser guarita da alcuno; 042 LUK 008 044 accostatasi di dietro, toccò il lembo della vesta di esso; e in quello stante il flusso del suo sangue si stagnò. 042 LUK 008 045 E Gesù disse: Chi mi ha toccato? E negandolo tutti, Pietro, e coloro ch' [eran] con lui, dissero: Maestro, le turbe ti stringono, e ti affollano, e tu dici: Chi mi ha toccato? 042 LUK 008 046 Ma Gesù disse: Alcuno mi ha toccato, perciocchè io ho conosciuto che virtù è uscita di me. 042 LUK 008 047 E la donna, veggendo ch'era scoperta, tutta tremante venne; e, gettataglisi a' piedi, gli dichiarò, in presenza di tutto il popolo, per qual cagione l'avea toccato, e come in quello stante era guarita. 042 LUK 008 048 Ed egli le disse: Sta' di buon cuore, figliuola; la tua fede ti ha salvata; vattene in pace. 042 LUK 008 049 Ora, mentre egli parlava ancora, venne uno di casa del capo della sinagoga, dicendogli: La tua figliuola è morta; non dar molestia al Maestro. 042 LUK 008 050 Ma Gesù, udito [ciò], gli fece motto, e disse: Non temere; credi solamente, ed ella sarà salva. 042 LUK 008 051 Ed entrato nella casa, non permise che alcuno vi entrasse, se non Pietro, e Giovanni, e Giacomo, e il padre, e la madre della fanciulla. 042 LUK 008 052 Or tutti piangevano, e facevan cordoglio di lei. Ma egli disse: Non piangete; ella non è morta, ma dorme. 042 LUK 008 053 Ed essi si ridevano di lui, sapendo ch'ella era morta. 042 LUK 008 054 Ma egli, avendo messi fuori tutti, e presala per la mano, gridò, dicendo: Fanciulla, levati. 042 LUK 008 055 E il suo spirito ritornò [in lei], ed ella si levò prontamente; ed egli comandò che le si desse da mangiare. 042 LUK 008 056 E il padre, e la madre di essa, sbigottirono. E [Gesù] comandò loro, che non dicessero ad alcuno ciò ch'era stato fatto. 042 LUK 009 001 ORA, chiamati tutti insieme i suoi dodici discepoli, diede loro potere, ed autorità sopra tutti i demoni, e di guarir le malattie. 042 LUK 009 002 E li mandò a predicare il regno di Dio, ed a guarire gl'infermi. 042 LUK 009 003 E disse loro: Non togliete nulla per lo cammino: nè bastoni, nè tasca, nè pane, nè danari; parimente, non abbiate ciascuno due vesti. 042 LUK 009 004 E in qualunque casa sarete entrati, in quella dimorate, e di quella partite. 042 LUK 009 005 E se alcuni non vi ricevono, uscite di quella città, e scotete eziandio la polvere dai vostri piedi, in testimonianza contro a loro. 042 LUK 009 006 Ed essi, partitisi, andavano attorno per le castella, evangelizzando, e facendo guarigioni per tutto. 042 LUK 009 007 OR Erode il tetrarca udì tutte le cose fatte da Gesù, e n'era perplesso; perciocchè si diceva da alcuni, che Giovanni era risuscitato da' morti; 042 LUK 009 008 e da altri, che Elia era apparito; e da altri, che uno de' profeti antichi era risuscitato. 042 LUK 009 009 Ed Erode disse: Io ho decapitato Giovanni; chi è dunque costui, del quale io odo cotali cose? E cercava di vederlo. 042 LUK 009 010 E GLI apostoli, essendo ritornati, raccontarono a Gesù tutte le cose che aveano fatte. Ed egli, avendoli presi seco, si ritrasse in disparte, in un luogo deserto della città detta Betsaida. 042 LUK 009 011 Ma le turbe, avendo[lo] saputo, lo seguitarono; ed egli, accoltele, ragionava loro del regno di Dio, e guariva coloro che avean bisogno di guarigione. 042 LUK 009 012 Or il giorno cominciava a dichinare; e i dodici, accostatisi, gli dissero: Licenzia la moltitudine, acciocchè se ne vadano per le castella, e il contado d'intorno; ed alberghino, e trovino da mangiare; perciocchè noi siam qui in luogo deserto. 042 LUK 009 013 Ma egli disse loro: Date lor voi da mangiare. Ed essi dissero: Noi non abbiam altro che cinque pani e due pesci; se già non andassimo a comperar della vittuaglia per tutto questo popolo. 042 LUK 009 014 Perciocchè erano intorno a cinquemila uomini. Ma egli disse a' suoi discepoli: Fateli coricare in terra per cerchi, a cinquanta [per cerchio]. 042 LUK 009 015 Ed essi fecero così, e [li] fecero coricar tutti. 042 LUK 009 016 Ed egli prese i cinque pani, e i due pesci; e levati gli occhi al cielo, li benedisse, e [li] ruppe, e [li] diede a' suoi discepoli, per metter[li] davanti alla moltitudine. 042 LUK 009 017 E tutti mangiarono, e furono saziati; e si levò de' pezzi, ch'eran loro avanzati, dodici corbelli. 042 LUK 009 018 OR avvenne che, essendo egli in orazione in disparte, i discepoli erano con lui. Ed egli li domandò, dicendo: Chi dicono le turbe che io sono? 042 LUK 009 019 Ed essi, rispondendo, dissero: [Alcuni], Giovanni Battista, ed altri, Elia, ed altri, che uno de' profeti antichi è risuscitato. 042 LUK 009 020 Ed egli disse loro: E voi, chi dite ch'io sono? E Pietro, rispondendo, disse: Il Cristo di Dio. 042 LUK 009 021 Ed egli divietò loro strettamente che nol dicessero ad alcuno; 042 LUK 009 022 dicendo: Ei conviene che il Figliuol dell'uomo patisca molte cose, e sia riprovato dagli anziani, e da' principali sacerdoti, e dagli Scribi; e sia ucciso, e risusciti al terzo giorno. 042 LUK 009 023 DICEVA, oltre a ciò, a tutti: Se alcuno vuol venir dietro a me, rinunzii a sè stesso, e tolga ogni dì la sua croce in ispalla, e mi seguiti. 042 LUK 009 024 Perciocchè, chi avrà voluto salvar la vita sua la perderà; ma chi avrà perduta la vita sua, per me, la salverà. 042 LUK 009 025 Perciocchè, che giova egli all'uomo, se guadagna tutto il mondo, e perde sè stesso, ovvero è punito [nella vita?] 042 LUK 009 026 Perciocchè, se alcuno ha vergogna di me, e delle mie parole, il Figliuol dell'uomo altresì avrà vergogna di lui, quando egli verrà nella gloria sua, e del Padre suo, e de' santi angeli. 042 LUK 009 027 Or io vi dico in verità, che alcuni di coloro che son qui presenti non gusteranno la morte, che prima non abbiano veduto il regno di Dio. 042 LUK 009 028 OR avvenne che, intorno ad otto giorni appresso questi ragionamenti, egli prese seco Pietro, Giovanni, e Giacomo, e salì in sul monte per orare. 042 LUK 009 029 E mentre egli orava, il sembiante della sua faccia fu mutato, e la sua veste divenne candida folgorante. 042 LUK 009 030 Ed ecco, due uomini parlavano con lui, i quali erano Mosè ed Elia. 042 LUK 009 031 I quali, appariti in gloria, parlavano della fine di esso, la quale egli doveva compiere in Gerusalemme. 042 LUK 009 032 Or Pietro, e coloro ch' [eran] con lui, erano aggravati di sonno; e quando si furono svegliati, videro la gloria di esso, e que' due uomini, ch'eran con lui. 042 LUK 009 033 E come essi si dipartivano da lui, Pietro disse a Gesù: Maestro, egli è bene che noi stiamo qui; facciamo adunque tre tabernacoli: uno a te, uno a Mosè, ed uno ad Elia; non sapendo ciò ch'egli si dicesse. 042 LUK 009 034 Ma, mentre egli diceva queste cose, venne una nuvola, che adombrò quelli; e [i discepoli] temettero, quando quelli entrarono nella nuvola. 042 LUK 009 035 Ed una voce venne dalla nuvola, dicendo: Quest'è il mio diletto Figliuolo; ascoltatelo. 042 LUK 009 036 E in quello stante che si facea quella voce, Gesù si trovò tutto solo. Or essi tacquero, e non rapportarono in quei giorni ad alcuno nella delle cose che aveano vedute. 042 LUK 009 037 OR avvenne il giorno seguente, che, essendo scesi dal monte, una gran moltitudine venne incontro a Gesù. 042 LUK 009 038 Ed ecco, un uomo d'infra la moltitudine sclamò, dicendo: Maestro, io ti prego, riguarda al mio figliuolo; perciocchè egli mi è unico. 042 LUK 009 039 Ed ecco, uno spirito lo prende, ed egli di subito grida; e [lo spirito] lo dirompe, ed egli schiuma; e quello a fatica si parte da lui, fiaccandolo. 042 LUK 009 040 Ed io ho pregati i tuoi discepoli che lo cacciassero, ma non hanno potuto. 042 LUK 009 041 E Gesù, rispondendo, disse: O generazione incredula e perversa, infino a quando omai sarò con voi, e vi comporterò? Mena qua il tuo figliuolo. 042 LUK 009 042 E come egli era ancora tra via, il demonio lo diruppe, e lo straziò. Ma Gesù sgridò lo spirito immondo, e guarì il fanciullo, e lo rendè a suo padre. 042 LUK 009 043 E tutti sbigottivano della grandezza di Dio. Ora, mentre tutti si maravigliavano di tutte le cose che Gesù faceva, egli disse a' suoi discepoli: 042 LUK 009 044 Voi, riponetevi queste parole nelle orecchie; perciocchè il Figliuol dell'uomo sarà dato nelle mani degli uomini. 042 LUK 009 045 Ma essi ignoravano quel detto, ed era loro nascosto; per modo che non l'intendevano, e temevano di domandarlo intorno a quel detto. 042 LUK 009 046 POI si mosse fra loro una quistione: chi di loro fosse il maggiore. 042 LUK 009 047 E Gesù, veduto il pensier del cuor loro, prese un piccol fanciullo, e lo fece stare appresso di sè. 042 LUK 009 048 E disse loro: Chi riceve questo piccol fanciullo, nel nome mio, riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato; perciocchè chi è il minimo di tutti voi, esso è grande. 042 LUK 009 049 OR Giovanni gli fece motto, e disse: Maestro, noi abbiam veduto uno che cacciava i demoni nel nome tuo, e glielo abbiam divietato, perciocchè egli non [ti] seguita con noi. 042 LUK 009 050 Ma Gesù gli disse: Non gliel divietate, perciocchè chi non è contro a noi è per noi. 042 LUK 009 051 OR avvenne che, compiendosi il tempo ch'egli dovea essere accolto [in cielo], egli si mise risolutamente in via per andare a Gerusalemme. 042 LUK 009 052 E mandò davanti a sè de' messi, i quali essendo partiti, entrarono in un castello de' Samaritani, per apparecchiargli [albergo]. 042 LUK 009 053 Ma [que' del castello] non lo voller ricevere, perciocchè al suo aspetto pareva ch'egli andasse in Gerusalemme. 042 LUK 009 054 E Giacomo, e Giovanni, suoi discepoli, avendo [ciò] veduto, dissero: Signore, vuoi che diciamo che scenda fuoco dal cielo, e li consumi, come anche fece Elia? 042 LUK 009 055 Ma egli, rivoltosi, li sgridò, e disse: Voi non sapete di quale spirito voi siete. 042 LUK 009 056 Poichè il Figliuol dell'uomo non è venuto per perder le anime degli uomini, anzi per salvarle. E andarono in un altro castello. 042 LUK 009 057 OR avvenne che mentre camminavano per la via, alcuno gli disse; Signore, io ti seguiterò dovunque tu andrai. 042 LUK 009 058 E Gesù gli disse: Le volpi hanno delle tane, e gli uccelli del cielo de' nidi; ma il Figliuol dell'uomo non ha pure ove posi il capo. 042 LUK 009 059 Ma egli disse ad un altro: Seguitami. Ed egli disse: Signore, permettimi che io prima vada, e seppellisca mio padre. 042 LUK 009 060 Ma Gesù gli disse: Lascia i morti seppellire i lor morti; ma tu, va', ed annunzia il regno di Dio. 042 LUK 009 061 Or ancora un altro [gli] disse: Signore, io ti seguiterò, ma permettimi prima d'accomiatarmi da que' di casa mia. 042 LUK 009 062 Ma Gesù gli disse: Niuno, il quale, messa la mano all'aratro, riguarda indietro, è atto al regno di Dio. 042 LUK 010 001 ORA, dopo queste cose, il Signore ne ordinò ancora altri settanta, e li mandò a due a due dinanzi a sè, in ogni città, e luogo, ove egli avea da venire. 042 LUK 010 002 Diceva loro adunque: Bene è la ricolta grande, ma gli operai [son] pochi; pregate adunque il Signor della ricolta che spinga degli operai nella sua ricolta. 042 LUK 010 003 Andate; ecco, io vi mando come agnelli in mezzo de' lupi. 042 LUK 010 004 Non portate borsa, nè tasca, nè scarpe; e non salutate alcuno per lo cammino. 042 LUK 010 005 Ed in qualunque casa sarete entrati, dite imprima: Pace [sia] a questa casa. 042 LUK 010 006 E se quivi è alcun figliuolo di pace, la vostra pace si poserà sopra esso; se no, ella ritornerà a voi. 042 LUK 010 007 Ora, dimorate in quella stessa casa, mangiando, e bevendo di quello che vi sarà; perciocchè l'operaio è degno del suo premio; non passate di casa in casa. 042 LUK 010 008 E in qualunque città sarete entrati, se vi ricevono, mangiate di ciò che vi sarà messo davanti. 042 LUK 010 009 E guarite gl'infermi, che [saranno] in essa, e dite loro: Il regno di Dio si è avvicinato a voi. 042 LUK 010 010 Ma in qualunque città sarete entrati, se non vi ricevono, uscite nelle piazze di quella, e dite: 042 LUK 010 011 Noi vi spazziamo eziandio la polvere che si è attaccata a noi dalla vostra città; ma pure sappiate questo, che il regno di Dio si è avvicinato a voi. 042 LUK 010 012 Or io vi dico, che in quel giorno Sodoma sarà più tollerabilmente trattata che quella città. 042 LUK 010 013 Guai a te, Chorazin! guai a te, Betsaida! perciocchè, se in Tiro, ed in Sidon, fossero state fatte le potenti operazioni che sono state fatte in voi, già anticamente, giacendo in sacco, e cenere, si sarebbero pentite. 042 LUK 010 014 Ma pure Tiro e Sidon, saranno più tollerabilmente trattate nel giudicio, che voi. 042 LUK 010 015 E tu, Capernaum, che sei stata innalzata infino al cielo, sarai abbassata fin nell'inferno. 042 LUK 010 016 Chi ascolta voi ascolta me, chi sprezza voi sprezza me, e chi sprezza me sprezza colui che mi ha mandato. 042 LUK 010 017 Or que' settanta tornarono con allegrezza, dicendo: Signore, anche i demoni ci son sottoposti nel nome tuo. 042 LUK 010 018 Ed egli disse loro: Io riguardava Satana cader del cielo, a guisa di folgore. 042 LUK 010 019 Ecco, io vi do la podestà di calcar serpenti, e scorpioni; [vi do] eziandio [potere] sopra ogni potenza del nemico; e nulla vi offenderà. 042 LUK 010 020 Ma pure non vi rallegrate di ciò che gli spiriti vi son sottoposti; anzi rallegratevi che i vostri nomi sono scritti ne' cieli. 042 LUK 010 021 In quella stessa ora, Gesù giubilò in ispirito, e disse: Io ti rendo onore, e lode, o Padre, Signor del cielo e della terra, che tu hai nascoste queste cose ai savi, ed intendenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli; sì certo, o Padre, perciocchè così ti è piaciuto. 042 LUK 010 022 Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e niuno conosce chi è il Figliuolo, se non il Padre; nè chi è il Padre, se non il Figliuolo; e colui a cui il Figliuolo avrà voluto rivelar[lo]. 042 LUK 010 023 E rivoltosi a' discepoli, disse [loro] in disparte: Beati gli occhi che veggono le cose che voi vedete; 042 LUK 010 024 perciocchè io vi dico, che molti profeti, e re, hanno desiderato di veder le cose che voi vedete, e non le hanno vedute, e di udir le cose che voi udite, e non le hanno udite. 042 LUK 010 025 ALLORA ecco, un certo dottor della legge si levò, tentandolo, e dicendo: Maestro, facendo che, erediterò la vita eterna? 042 LUK 010 026 Ed egli gli disse: Nella legge che è egli scritto? come leggi? 042 LUK 010 027 E colui, rispondendo, disse: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l'anima tua, e con tutta la forza tua, e con tutta la mente tua; e il tuo prossimo come te stesso. 042 LUK 010 028 Ed egli gli disse: Tu hai dirittamente risposto; fa' ciò, e viverai. 042 LUK 010 029 Ed egli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: E chi è mio prossimo? 042 LUK 010 030 E Gesù, replicando, disse: Un uomo scendeva di Gerusalemme in Gerico, e si abbattè in ladroni; i quali, spogliatolo, ed anche dategli di molte ferite, se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 042 LUK 010 031 Or a caso un sacerdote scendeva per quella stessa via; e, veduto colui, passò oltre di rincontro. 042 LUK 010 032 Simigliantemente ancora, un Levita, essendo venuto presso di quel luogo, e, veduto[lo], passò oltre di rincontro. 042 LUK 010 033 Ma un Samaritano, facendo viaggio, venne presso di lui; e, vedutolo, n'ebbe pietà. 042 LUK 010 034 Ed accostatosi, fasciò le sue piaghe, versandovi sopra dell'olio, e del vino; poi lo mise sopra la sua propria cavalcatura, e lo menò nell'albergo, e si prese cura di lui. 042 LUK 010 035 E il giorno appresso, partendo, trasse fuori due denari, e li diede all'oste, e gli disse: Prenditi cura di costui; e tutto ciò che spenderai di più, io tel renderò quando io ritornerò. 042 LUK 010 036 Quale adunque di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che si abbattè ne' ladroni? 042 LUK 010 037 Ed egli disse: Colui che usò misericordia inverso lui. Gesù adunque gli disse: Va', e fa' tu il simigliante. 042 LUK 010 038 ORA, mentre essi erano in cammino, avvenne ch'egli entrò in un castello; ed una certa donna, [chiamata] per nome Marta, lo ricevette in casa sua. 042 LUK 010 039 Or ella avea una sorella, chiamata Maria, la quale ancora, postasi a sedere a' piedi di Gesù, ascoltava la sua parola. 042 LUK 010 040 Ma Marta era occupata intorno a molti servigi. Ed ella venne, e disse: Signore, non ti cale egli che la mia sorella mi ha lasciata sola a servire? dille adunque che mi aiuti. 042 LUK 010 041 Ma Gesù, rispondendo, le disse: Marta, Marta, tu sei sollecita, e ti travagli intorno a molte cose. 042 LUK 010 042 Or d'una sola cosa fa bisogno. Ma Maria ha scelta la buona parte, la qual non le sarà tolta. 042 LUK 011 001 ED avvenne che, essendo egli in un certo luogo, orando, come fu restato, alcuno de' suoi discepoli gli disse: Signore, insegnaci ad orare, siccome, ancora Giovanni ha insegnato a' suoi discepoli. 042 LUK 011 002 Ed egli disse loro: Quando orerete, dite: PADRE NOSTRO, che [sei] ne' cieli, sia santificato il tuo nome, il tuo regno venga, la tua volontà sia fatta in terra, come in cielo. 042 LUK 011 003 Dacci di giorno in giorno il nostro pane cotidiano. 042 LUK 011 004 E rimettici i nostri peccati; perciocchè ancor noi rimettiamo [i debiti] ad ogni nostro debitore; e non indurci in tentazione, ma liberaci dal maligno. 042 LUK 011 005 POI disse loro: Chi è colui d'infra voi che abbia un amico, il quale vada a lui alla mezzanotte, e gli dica: 042 LUK 011 006 Amico, prestami tre pani; perciocchè mi è giunto di viaggio in casa un mio amico, ed io non ho che mettergli dinanzi? 042 LUK 011 007 Se pur colui di dentro risponde, e dice: Non darmi molestia; già è serrata la porta, e i miei fanciulli son meco in letto; io non posso levarmi, e darteli; 042 LUK 011 008 io vi dico che, avvegnachè non si levi, e non glieli dia, perchè è suo amico; pure per l'importunità di esso egli si leverà, e gliene darà quanti ne avrà di bisogno. 042 LUK 011 009 Io altresì vi dico: Chiedete, e vi sarà dato; cercate, e troverete; picchiate, e vi sarà aperto. 042 LUK 011 010 Perciocchè, chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, ed è aperto a chi picchia. 042 LUK 011 011 E chi è quel padre tra voi, il quale, se il figliuolo gli chiede del pane, gli dia una pietra? ovvero anche un pesce, e in luogo di pesce, gli dia una serpe? 042 LUK 011 012 Ovvero anche, se gli domanda un uovo, gli dia uno scorpione? 042 LUK 011 013 Se voi dunque, essendo malvagi, sapete dar buoni doni ai vostri figliuoli, quanto più il vostro Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo domanderanno? 042 LUK 011 014 Or egli cacciava un demonio, il quale era mutolo; ed avvenne che quando il demonio fu uscito, il mutolo parlò; e le turbe si maravigliarono. 042 LUK 011 015 Ma alcuni di quelle dissero: Egli caccia i demoni per Beelzebub, principe de' demoni. 042 LUK 011 016 Ed altri, tentandolo, chiedevano da lui un segno dal cielo. 042 LUK 011 017 Ma egli, conoscendo i lor pensieri, disse loro: Ogni regno diviso in parti contrarie è deserto; parimente, ogni casa [divisa] in parti contrarie, ruina. 042 LUK 011 018 Così anche, se Satana è diviso in parti contrarie, come può durare il suo regno? poichè voi dite che io caccio i demoni per Beelzebub. 042 LUK 011 019 E, se io caccio i demoni per Beelzebub, per cui li cacciano i vostri figliuoli? perciò, essi saranno vostri giudici. 042 LUK 011 020 Ma, se io, per lo dito di Dio, caccio i demoni, il regno di Dio è adunque giunto a voi. 042 LUK 011 021 Quando un possente uomo bene armato guarda il suo palazzo, le cose sue sono in pace. 042 LUK 011 022 Ma se uno, più potente di lui, sopraggiunge, e lo vince, esso gli toglie le sue armi, nelle quali si confidava, e spartisce le sue spoglie. 042 LUK 011 023 Chi non è meco, è contro a me; e chi non raccoglie meco, sparge. 042 LUK 011 024 Quando lo spirito immondo è uscito d'alcun uomo, egli va attorno per luoghi aridi, cercando riposo; e, non trovando[ne], dice: Io ritornerò a casa mia, onde io uscii. 042 LUK 011 025 E [se], essendo[vi] venuto, [la] trova spazzata, ed adorna; 042 LUK 011 026 allora va, e prende seco sette altri spiriti, peggiori di lui; e quelli entrano là, e vi abitano; e l'ultima condizion di quell'uomo è peggiore della primiera. 042 LUK 011 027 Or avvenne che, mentre egli diceva queste cose, una donna della moltitudine alzò la voce, e gli disse: Beato il seno che ti portò, e le mammelle che tu poppasti. 042 LUK 011 028 Ma egli disse: Anzi, beati coloro che odono la parola di Dio, e l'osservano. 042 LUK 011 029 ORA, raunandosi le turbe, egli prese a dire: Questa generazione è malvagia; ella chiede un segno; ma segno alcuno non le sarà dato, se non il segno del profeta Giona. 042 LUK 011 030 Perciocchè, siccome Giona fu segno a' Niniviti, così ancora il Figliuol dell'uomo sarà [segno] a questa generazione. 042 LUK 011 031 La regina del Mezzodì risusciterà nel giudicio con gli uomini di questa generazione, e li condannerà; perciocchè ella venne dagli estremi termini della terra, per udir la sapienza di Salomone; ed ecco, qui [è alcuno da] più di Salomone. 042 LUK 011 032 I Niniviti risorgeranno nel giudicio con questa generazione, e la condanneranno; perciocchè essi si ravvidero alla predicazione di Giona; ed ecco, qui [è alcuno da] più di Giona. 042 LUK 011 033 OR niuno, avendo accesa una lampana, [la] mette in [luogo] nascosto, nè sotto il moggio; anzi sopra il candelliere, acciocchè coloro che entrano veggan la luce. 042 LUK 011 034 La lampana del corpo è l'occhio, se dunque l'occhio tuo è puro, tutto il tuo corpo sarà illuminato; ma se l'occhio tuo è viziato, tutto il tuo corpo ancora sarà tenebroso. 042 LUK 011 035 Riguarda adunque, se la luce che [è] in te non è tenebre. 042 LUK 011 036 Se dunque tutto il tuo corpo è illuminato, non avendo parte alcuna tenebrosa, tutto sarà rischiarato, come quando la lampana ti illumina col [suo] splendore. 042 LUK 011 037 ORA, mentre egli parlava, un certo Fariseo lo pregò che desinasse in casa sua. Ed egli vi entrò, e si mise a tavola. 042 LUK 011 038 E il Fariseo, veduto che prima, avanti il desinare, egli non si era lavato, se ne maravigliò. 042 LUK 011 039 E il Signore gli disse: Ora voi Farisei nettate il difuori della coppa e del piatto; ma il didentro di voi è pieno di rapina e di malvagità. 042 LUK 011 040 Stolti, non ha colui che ha fatto il difuori, fatto eziandio il didentro? 042 LUK 011 041 Ma date per limosina quant'è in poter vostro; ed ecco, ogni cosa vi sarà netta. 042 LUK 011 042 Ma, guai a voi, Farisei! perciocchè voi decimate la menta, e la ruta, ed ogni erba, e lasciate addietro il giudicio, e la carità di Dio; ei si conveniva far queste cose, e non lasciar quell'altre. 042 LUK 011 043 Guai a voi, Farisei! perciocchè voi amate i primi seggi nelle raunanze, e le salutazioni nelle piazze. 042 LUK 011 044 Guai a voi, Scribi, e Farisei ipocriti! perciocchè voi siete come i sepolcri che non si vedono; e gli uomini che ci camminan di sopra non ne sanno nulla. 042 LUK 011 045 Allora uno de' dottori della legge, rispondendo, gli disse: Maestro, dicendo queste cose, tu ingiurii ancor noi. 042 LUK 011 046 Ed egli gli disse: Guai ancora a voi, dottori della legge! perciocchè voi caricate gli uomini di pesi importabili, e voi non toccate que' pesi pur con l'uno de' vostri diti. 042 LUK 011 047 Guai a voi! perciocchè voi edificate i monumenti de' profeti; e i vostri padri li uccisero. 042 LUK 011 048 Voi dunque testimoniate de' fatti de' vostri padri, e li approvate; perciocchè essi uccisero i profeti, e voi edificate i lor monumenti. 042 LUK 011 049 Perciò ancora la sapienza di Dio ha detto: Io manderò loro de' profeti e degli apostoli; ed essi ne uccideranno [gli uni], e ne perseguiteranno [gli altri]. 042 LUK 011 050 Acciocchè sia ridomandato a questa generazione il sangue di tutti i profeti, che è stato sparso fin dalla fondazione del mondo; 042 LUK 011 051 dal sangue di Abele, infino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l'altare e il tempio; certo, io vi dico, che sarà ridomandato a questa generazione. 042 LUK 011 052 Guai a voi, dottori della legge! perciocchè avete tolta la chiave della scienza; voi medesimi non siete entrati, ed avete impediti coloro che entravano. 042 LUK 011 053 Ora, mentre egli diceva lor queste cose, gli Scribi e i Farisei cominciarono ad esser fieramente inanimati contro a lui, ed a trargli di bocca risposta intorno a molte cose; 042 LUK 011 054 spiandolo, e cercando di coglierlo in qualche cosa che gli uscirebbe di bocca, per accusarlo. 042 LUK 012 001 Intanto, essendosi raunata la moltitudine a migliaia, talchè si calpestavano gli uni gli altri, [Gesù] prese a dire a' suoi discepoli: Guardatevi imprima dal lievito de' Farisei, ch'è ipocrisia. 042 LUK 012 002 Or niente è coperto, che non abbia a scoprirsi; nè occulto, che non abbia a venire a notizia. 042 LUK 012 003 Perciò, tutte le cose che avete dette nelle tenebre saranno udite alla luce; e ciò che avete detto all'orecchio nelle camerette sarà predicato sopra i tetti delle case. 042 LUK 012 004 OR a voi, miei amici, dico: Non temiate di coloro che uccidono il corpo, e, dopo ciò, non possono far altro di più. 042 LUK 012 005 Ma io vi mostrerò chi dovete temere: temete colui, il quale, dopo aver ucciso, ha la podestà di gettar nella geenna; certo, io vi dico, temete lui. 042 LUK 012 006 Cinque passere non si vendono elleno per due quattrini? e pur niuna di esse è dimenticata appo Iddio. 042 LUK 012 007 Anzi eziandio i capelli del vostro capo son tutti annoverati; non temiate adunque; voi siete da più di molte passere. 042 LUK 012 008 Or io vi dico: Chiunque mi avrà riconosciuto davanti agli uomini, il Figliuol dell'uomo altresì lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio. 042 LUK 012 009 Ma chi mi avrà rinnegato davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio. 042 LUK 012 010 Ed a chiunque avrà detta alcuna parola contro al Figliuol dell'uomo sarà perdonato; ma, a chi avrà bestemmiato contro allo Spirito Santo non sarà perdonato. 042 LUK 012 011 Ora, quando vi avranno condotti davanti alle raunanze, e a' magistrati, ed alle podestà, non istate in sollecitudine come, o che avrete a rispondere a vostra difesa, o che avrete a dire. 042 LUK 012 012 Perciocchè lo Spirito Santo, in quell'ora stessa, v'insegnerà ciò che vi converrà dire. 042 LUK 012 013 OR alcuno della moltitudine gli disse: Maestro, di' a mio fratello che partisca meco l'eredità. 042 LUK 012 014 Ma egli disse: O uomo, chi mi ha costituito sopra voi giudice, o partitore? 042 LUK 012 015 Poi disse loro: Badate, e guardatevi dall'avarizia; perciocchè, benchè alcuno abbondi, egli non ha però la vita per li suoi beni. 042 LUK 012 016 Ed egli disse loro una parabola: Le possessioni d'un uomo ricco fruttarono copiosamente. 042 LUK 012 017 Ed egli ragionava fra sè medesimo, dicendo: Che farò? poichè io non ho ove riporre i miei frutti. 042 LUK 012 018 Poi disse: Questo farò: io disfarò i miei granai, e ne edificherò di maggiori, e quivi riporrò tutte le mie entrate, e i miei beni. 042 LUK 012 019 E dirò all'anima mia: Anima, tu hai molti beni, riposti per molti anni, quietati, mangia, bevi, e godi. 042 LUK 012 020 Ma Iddio gli disse: Stolto, questa stessa notte, l'anima tua ti sarà ridomandata; e di cui saranno le cose che tu hai apparecchiate? 042 LUK 012 021 Così [avviene] a chi fa tesoro a sè stesso, e non è ricco in Dio. 042 LUK 012 022 POI disse a' suoi discepoli: Perciò io vi dico: Non siate solleciti per la vita vostra, che mangerete; nè per lo corpo [vostro], di che sarete vestiti. 042 LUK 012 023 La vita è più che il nudrimento, e il corpo più che il vestimento. 042 LUK 012 024 Ponete mente a' corvi, perciocchè non seminano, e non mietono, e non hanno conserva, nè granaio; e pure Iddio li nudrisce; da quanto siete voi più degli uccelli? 042 LUK 012 025 E chi di voi può, con la sua sollecitudine, aggiungere alla sua statura pure un cubito? 042 LUK 012 026 Se dunque non potete pur ciò ch' [è] minimo, perchè siete solleciti del rimanente? 042 LUK 012 027 Considerate i gigli, come crescono; essi non lavorano, e non filano; e pure io vi dico, che Salomone stesso, con tutta la sua gloria, non fu vestito al par dell'uno di essi. 042 LUK 012 028 Ora, se Iddio riveste così l'erba che oggi è nel campo, e domani è gettata nel forno, quanto maggiormente [rivestirà egli] voi, o [uomini] di poca fede? 042 LUK 012 029 Voi ancora non ricercate che mangerete, o che berrete, e non ne state sospesi. 042 LUK 012 030 Perciocchè le genti del mondo procacciano tutte queste cose, ma il Padre vostro sa che voi ne avete bisogno. 042 LUK 012 031 Anzi, cercate il regno di Dio, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte. 042 LUK 012 032 Non temere, o piccola greggia, perciocchè al Padre vostro è piaciuto di darvi il regno. 042 LUK 012 033 Vendete i vostri beni, e fatene limosina; fatevi delle borse che non invecchiano; un tesoro in cielo, che non vien giammai meno; ove il ladro non giunge, ed [ove] la tignuola non guasta. 042 LUK 012 034 Perciocchè, dov'è il vostro tesoro, quivi eziandio sarà il vostro cuore. 042 LUK 012 035 I VOSTRI lombi sieno cinti, e le [vostre] lampane accese. 042 LUK 012 036 E voi, [siate] simili a coloro che aspettano il lor signore, quando egli ritornerà dalle nozze; acciocchè, quando egli verrà, e picchierà, subito gli aprano. 042 LUK 012 037 Beati quei servitori, i quali il Signore troverà vegliando, quando egli verrà. Io vi dico in verità, ch'egli si cingerà, e li farà mettere a tavola, ed egli stesso verrà a servirli. 042 LUK 012 038 E s'egli viene nella seconda vigilia, o nella terza, e [li] trova in questo stato, beati que' servitori. 042 LUK 012 039 Or sappiate questo, che se il padron della casa sapesse a quale ora il ladro verrà, egli veglierebbe, e non si lascerebbe sconficcar la casa. 042 LUK 012 040 Ancora voi dunque siate presti, perciocchè, nell'ora che voi non pensate, il Figliuol dell'uomo verrà. 042 LUK 012 041 E Pietro gli disse: Signore, dici tu a noi questa parabola, ovvero anche a tutti? 042 LUK 012 042 E il Signore disse: Qual è pur quel dispensator leale ed avveduto, il quale il [suo] signore abbia costituito sopra i suoi famigliari, per dar [loro] a suo tempo la porzione del viver [loro] 042 LUK 012 043 Beato quel servitore il quale il suo signore troverà facendo così, quando egli verrà. 042 LUK 012 044 Io vi dico in verità, ch'egli lo costituirà sopra tutti i suoi beni. 042 LUK 012 045 Ma, se quel servitore dice nel cuor suo: Il mio signore mette indugio a venire; e prende a battere i servitori, e le serventi; 042 LUK 012 046 ed a mangiare, ed a bere, e ad inebriarsi, il signore di quel servitore verrà nel giorno ch'egli non [l]'aspetta, e nell'ora ch'egli non sa; e lo riciderà, e metterà la sua parte con gl'infedeli. 042 LUK 012 047 Or il servitore che ha saputa la volontà del suo signore, e non si è disposto a far secondo la volontà d'esso, sarà battuto di molte [battiture]. 042 LUK 012 048 Ma colui che non [l]'ha saputa, se fa cose degne di battitura, sarà battuto di poche [battiture]; ed a chiunque è stato dato assai sarà ridomandato assai; ed appo cui è stato messo assai in deposito, da lui ancora sarà tanto più richiesto. 042 LUK 012 049 IO son venuto a mettere il fuoco in terra; e che voglio, se già è acceso? 042 LUK 012 050 Or io ho ad esser battezzato d'un battesimo; e come son io distretto, finchè sia compiuto! 042 LUK 012 051 Pensate voi che io sia venuto a metter pace in terra? No, vi dico, anzi discordia. 042 LUK 012 052 Perciocchè, da ora innanzi cinque saranno in una casa, divisi tre contro a due, e due contro a tre. 042 LUK 012 053 Il padre sarà diviso contro al figliuolo, e il figliuolo contro al padre; la madre contro alla figliuola, e la figliuola contro alla madre; la suocera contro alla sua nuora, e la nuora contro alla sua suocera. 042 LUK 012 054 OR egli disse ancora alle turbe: Quando voi vedete la nuvola che si leva dal Ponente, subito dite: La pioggia viene; e così è. 042 LUK 012 055 E quando [sentite] soffiar l'Austro, dite: Farà caldo; e [così] avviene. 042 LUK 012 056 Ipocriti! voi sapete discerner l'aspetto del cielo e della terra, e come non discernete voi questo tempo? 042 LUK 012 057 E perchè da voi stessi non giudicate ciò ch'è giusto? 042 LUK 012 058 Perciocchè, quando tu vai col tuo avversario al rettore, tu dei dare opera per cammino che tu sii liberato da lui; che talora egli non ti tragga al giudice, e il giudice ti dia in man del sergente, e il sergente ti cacci in prigione. 042 LUK 012 059 Io ti dico, che tu non ne uscirai, finchè tu abbia pagato fino all'ultimo picciolo. 042 LUK 013 001 IN quello stesso tempo furono quivi alcuni, i quali gli fecer rapporto de' Galilei, il cui sangue Pilato avea mescolato co' lor sacrificii. 042 LUK 013 002 E Gesù, rispondendo, disse loro: Pensate voi che que' Galilei fossero i maggiori peccatori di tutti i Galilei, perciocchè hanno sofferte cotali cose? 042 LUK 013 003 No, vi dico, anzi, se voi non vi ravvedete, tutti perirete simigliantemente. 042 LUK 013 004 Ovvero, pensate voi che que' diciotto, sopra i quali cadde la torre in Siloe, e li uccise fossero i più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? 042 LUK 013 005 No, vi dico, anzi, se voi non vi ravvedete, tutti perirete simigliantemente. 042 LUK 013 006 OR disse questa parabola: Un uomo avea un fico piantato nella sua vigna; e venne cercandovi del frutto, e non [ne] trovò. 042 LUK 013 007 Onde disse al vignaiuolo: Ecco, già son tre anni che io vengo, cercando del frutto in questo fico, e non [ve ne] trovo; taglialo; perchè rende egli ancora inutile la terra? 042 LUK 013 008 Ma egli, rispondendo, gli disse: Signore, lascialo ancora quest'anno, finchè io l'abbia scalzato, e vi abbia messo del letame; 042 LUK 013 009 e se pur fa frutto, [bene]; se no, nell'avvenire tu lo taglierai. 042 LUK 013 010 OR egli insegnava in una delle sinagoghe, in giorno di sabato. 042 LUK 013 011 Ed ecco, [quivi] era una donna che avea uno spirito d'infermità già per ispazio di diciotto anni, ed era tutta piegata, e non poteva in alcun modo ridirizzarsi. 042 LUK 013 012 E Gesù, vedutala, la chiamò a sè, e le disse: Donna, tu sei liberata dalla tua infermità. 042 LUK 013 013 E pose le mani sopra lei, ed ella in quello stante fu ridirizzata, e glorificava Iddio. 042 LUK 013 014 Ma il capo della sinagoga, sdegnato che Gesù avesse fatta guarigione in giorno di sabato, prese a dire alla moltitudine: Vi son sei giorni, ne' quali convien lavorare; venite adunque in que' [giorni], e siate guariti; e non nel giorno del sabato. 042 LUK 013 015 Laonde il Signore gli rispose, e disse: Ipocriti! ciascun di voi non iscioglie egli dalla mangiatoia, in giorno di sabato, il suo bue, o il suo asino, e li mena a bere? 042 LUK 013 016 E non conveniva egli scioglier da questo legame, in giorno di sabato, costei, ch'è figliuola d'Abrahamo, la qual Satana avea tenuta legata lo spazio di diciotto anni? 042 LUK 013 017 E mentre egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari erano confusi; ma tutta la moltitudine si rallegrava di tutte le [opere] gloriose che si facevano da lui. 042 LUK 013 018 OR egli disse: A che è simile il regno di Dio, ed a che l'assomiglierò io? 042 LUK 013 019 Egli è simile ad un granel di senape, il quale un uomo ha preso, e l'ha gettato nel suo orto; e poi è cresciuto, ed è divenuto albero grande; e gli uccelli del cielo si son ridotti al coperto ne' suoi rami. 042 LUK 013 020 E di nuovo disse: A che assomiglierò il regno di Dio? 042 LUK 013 021 Egli è simile al lievito, il quale una donna prende, e lo ripone in tre staia di farina, finchè tutta sia levitata. 042 LUK 013 022 POI egli andava attorno per le città, e per le castella, insegnando, e facendo cammino verso Gerusalemme. 042 LUK 013 023 Or alcuno gli disse: Signore, sono eglino pochi coloro che son salvati? 042 LUK 013 024 Ed egli disse loro: Sforzatevi d'entrar per la porta stretta, perciocchè io vi dico che molti cercheranno d'entrare, e non potranno. 042 LUK 013 025 Ora, da che il padron della casa si sarà levato, ed avrà serrato l'uscio, voi allora, stando difuori, comincerete a picchiare alla porta, dicendo: Signore, Signore, aprici. Ed egli, rispondendo, vi dirà: Io non so d'onde voi siate. 042 LUK 013 026 Allora prenderete a dire: Noi abbiam mangiato, e bevuto in tua presenza; e tu hai insegnato nelle nostre piazze. 042 LUK 013 027 Ma egli dirà: Io vi dico che non so d'onde voi siate; dipartitevi da me, [voi] tutti gli operatori d'iniquità. 042 LUK 013 028 Quivi sarà il pianto e lo stridor de' denti, quando vedrete Abrahamo, Isacco, e Giacobbe, e tutti i profeti, nel regno di Dio; e che voi ne sarete cacciati fuori. 042 LUK 013 029 E che ne verranno d'Oriente, e d'Occidente, e di Settentrione, e di Mezzodì, i quali sederanno a tavola nel regno di Dio. 042 LUK 013 030 Ed ecco, ve ne son degli ultimi che saranno i primi, e de' primi che saranno gli ultimi. 042 LUK 013 031 IN quello stesso giorno vennero alcuni Farisei, dicendogli: Partiti, e vattene di qui, perciocchè Erode ti vuol far morire. 042 LUK 013 032 Ed egli disse loro: Andate, e dite a quella volpe: Ecco, io caccio i demoni, e compio di far guarigioni oggi, e domani, e nel terzo giorno perverrò al mio fine. 042 LUK 013 033 Ma pure, mi convien camminare oggi, domani, e posdomani; poichè non conviene che alcun profeta muoia fuor di Gerusalemme. 042 LUK 013 034 Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti, e lapidi coloro che ti son mandati! quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figliuoli, come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ale, e voi non avete voluto! 042 LUK 013 035 Ecco, la vostra casa vi è lasciata deserta. Or io vi dico, che voi non mi vedrete più, finchè venga [il tempo] che diciate: Benedetto colui che viene nel nome del Signore! 042 LUK 014 001 OR avvenne che, essendo egli entrato in casa d'uno de' principali de' Farisei, in giorno di sabato, a mangiare, essi l'osservavano. 042 LUK 014 002 Ed ecco, un certo uomo idropico era [quivi] davanti a lui. 042 LUK 014 003 E Gesù prese a dire a' dottori della legge, ed a' Farisei: È egli lecito di guarire alcuno in giorno di sabato? 042 LUK 014 004 Ed essi tacquero. Allora, preso [colui] per la mano, lo guarì, e [lo] licenziò. 042 LUK 014 005 Poi fece lor motto, e disse: Chi è colui di voi, che, se il suo asino, o bue, cade in un pozzo, non lo ritragga prontamente fuori nel giorno del sabato? 042 LUK 014 006 Ed essi non gli potevan risponder nulla in contrario a queste cose. 042 LUK 014 007 ORA, considerando come essi eleggevano i primi luoghi a tavola, propose questa parabola agl'invitati, dicendo: 042 LUK 014 008 Quando tu sarai invitato da alcuno a nozze, non metterti a tavola nel primo luogo, che talora alcuno più onorato di te non sia stato invitato dal medesimo. 042 LUK 014 009 E che colui che avrà invitato te e lui, non venga, e ti dica: Fa' luogo a costui; e che allora tu venga con vergogna a tener l'ultimo luogo. 042 LUK 014 010 Ma, quando tu sarai invitato, va', mettiti nell'ultimo luogo, acciocchè, quando colui che t'avrà invitato verrà, ti dica: Amico, sali più in su. Allora tu ne avrai onore appresso coloro che saranno teco a tavola. 042 LUK 014 011 Perciocchè chiunque s'innalza sarà abbassato, e chi si abbassa sarà innalzato. 042 LUK 014 012 Or egli disse a colui che l'avea invitato: Quando tu farai un desinare, o una cena, non chiamare i tuoi amici, nè i tuoi fratelli, nè i tuoi parenti, nè i tuoi vicini ricchi; che talora essi a vicenda non t'invitino, e ti sia reso il contraccambio. 042 LUK 014 013 Anzi, quando fai un convito, chiama i mendici, i monchi, gli zoppi, i ciechi. 042 LUK 014 014 E sarai beato; perciocchè essi non hanno il modo di rendertene il contraccambio; ma la retribuzione te ne sarà resa nella risurrezion dei giusti. 042 LUK 014 015 OR alcun di coloro ch'erano insieme a tavola, udite queste cose, disse: Beato chi mangerà del pane nel regno di Dio. 042 LUK 014 016 E Gesù gli disse: Un uomo fece una gran cena, e v'invitò molti. 042 LUK 014 017 Ed all'ora della cena, mandò il suo servitore a dire agl'invitati: Venite, perciocchè ogni cosa è già apparecchiata. 042 LUK 014 018 Ma in quel medesimo punto tutti cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: Io ho comperata una possessione, e di necessità mi conviene andar fuori a vederla; io ti prego abbimi per iscusato. 042 LUK 014 019 Ed un altro disse: Io ho comperate cinque paia di buoi, e vo a provarli; io ti prego abbimi per iscusato. 042 LUK 014 020 Ed un altro disse: Io ho sposata moglie, e perciò non posso venire. 042 LUK 014 021 E quel servitore venne e rapportò queste cose al suo signore. Allora il padron di casa, adiratosi, disse al suo servitore: Vattene prestamente per le piazze, e per le strade della città, e mena qua i mendici, ed i monchi, e gli zoppi, ed i ciechi. 042 LUK 014 022 Poi il servitore [gli] disse: Signore, egli è stato fatto come tu ordinasti, ed ancora vi è luogo. 042 LUK 014 023 E il signore disse al servitore: Va' fuori per le vie, e per le siepi, e costringili ad entrare, acciocchè la mia casa sia ripiena. 042 LUK 014 024 Perciocchè io vi dico che niuno di quegli uomini ch'erano stati invitati assaggerà della mia cena. 042 LUK 014 025 OR molte turbe andavano con lui; ed egli, rivoltosi, disse loro: 042 LUK 014 026 Se alcuno viene a me, e non odia suo padre, e [sua] madre, e la moglie, e i figliuoli, e i fratelli, e le sorelle, anzi ancora la sua propria vita, non può esser mio discepolo. 042 LUK 014 027 E chiunque non porta la sua croce, e non vien dietro a me, non può esser mio discepolo. 042 LUK 014 028 Perciocchè, chi [è colui] d'infra voi, il quale, volendo edificare una torre, non si assetti prima, e non faccia ragion della spesa, se egli ha da poterla finire? 042 LUK 014 029 Che talora, avendo posto il fondamento, e non potendola finire, tutti coloro che [la] vedranno non prendano a beffarlo, dicendo: 042 LUK 014 030 Quest'uomo cominciò ad edificare, e non ha potuto finire. 042 LUK 014 031 Ovvero, qual re, andando ad affrontarsi in battaglia con un altro re, non si assetta prima, e prende consiglio, se può con diecimila incontrarsi con quell' [altro], che vien contro a lui con ventimila? 042 LUK 014 032 Se no, mentre quel l' [altro] è ancora lontano, gli manda un'ambasciata, e lo richiede di pace. 042 LUK 014 033 Così adunque, niun di voi, il qual non rinunzia a tutto ciò ch'egli ha, può esser mio discepolo. 042 LUK 014 034 Il sale [è] buono, ma se il sale diviene insipido, con che lo si condirà egli? 042 LUK 014 035 Egli non è atto nè per terra, nè per letame; egli è gettato via. Chi ha orecchie da udire, oda. 042 LUK 015 001 OR tutti i pubblicani e peccatori, si accostavano a lui, per udirlo. 042 LUK 015 002 Ed i Farisei e gli Scribi ne mormoravano, dicendo: Costui accoglie i peccatori, e mangia con loro. 042 LUK 015 003 Ed egli disse loro questa parabola. 042 LUK 015 004 Chi è l'uomo d'infra voi, il quale, avendo cento pecore, se ne perde una, non lasci le novantanove nel deserto, e non vada dietro alla perduta, finchè l'abbia trovata? 042 LUK 015 005 Ed avendola trovata, non se la metta sopra le spalle tutto allegro? 042 LUK 015 006 E venuto a casa, non chiami insieme gli amici, e i vicini, dicendo: Rallegratevi meco, perciocchè io ho trovata la mia pecora, ch'era perduta? 042 LUK 015 007 Io vi dico, che così vi sarà letizia in cielo per un peccatore ravveduto, più che per novantanove giusti, che non hanno bisogno di ravvedimento. 042 LUK 015 008 Ovvero, qual'è la donna, che, avendo dieci dramme, se ne perde una, non accenda la lampana, e non ispazzi la casa, e non cerchi studiosamente, finchè l'abbia trovata? 042 LUK 015 009 E quando [l]'ha trovata, non chiami insieme le amiche, e le vicine, dicendo: Rallegratevi meco, perciocchè io ho trovata la dramma, la quale io avea perduta? 042 LUK 015 010 Così, vi dico, vi sarà allegrezza fra gli angeli di Dio, per un peccatore ravveduto. 042 LUK 015 011 DISSE ancora: Un uomo avea due figliuoli. 042 LUK 015 012 E il più giovane di loro disse al padre: Padre, dammi la parte de' beni che mi tocca. E [il padre] spartì loro i beni. 042 LUK 015 013 E, pochi giorni appresso, il figliuol più giovane, raccolto ogni cosa, se ne andò in viaggio in paese lontano, e quivi dissipò le sue facoltà, vivendo dissolutamente. 042 LUK 015 014 E, dopo ch'egli ebbe speso ogni cosa, una grave carestia venne in quel paese, talchè egli cominciò ad aver bisogno. 042 LUK 015 015 E andò, e si mise con uno degli abitatori di quella contrada, il qual lo mandò a' suoi campi, a pasturare i porci. 042 LUK 015 016 Ed egli desiderava d'empiersi il corpo delle silique, che i porci mangiavano, ma niuno gliene dava. 042 LUK 015 017 Ora, ritornato a sè medesimo, disse: Quanti mercenari di mio padre hanno del pane largamente, ed io mi muoio di fame! 042 LUK 015 018 Io mi leverò, e me ne andrò a mio padre, e gli dirò: Padre, io ho peccato contro al cielo, e davanti a te; 042 LUK 015 019 e non son più degno d'esser chiamato tuo figliuolo; fammi come uno de' tuoi mercenari. 042 LUK 015 020 Egli adunque si levò, e venne a suo padre; ed essendo egli ancora lontano, suo padre lo vide, e n'ebbe pietà; e corse, e gli si gettò al collo, e lo baciò. 042 LUK 015 021 E il figliuolo gli disse: Padre, io ho peccato contro al cielo, e davanti a te, e non son più degno d'esser chiamato tuo figliuolo. 042 LUK 015 022 Ma il padre disse a' suoi servitori: Portate qua la più bella vesta, e vestitelo, e mettetegli un anello in dito, e delle scarpe ne' piedi. 042 LUK 015 023 E menate fuori il vitello ingrassato, ed ammazzatelo, e mangiamo, e rallegriamoci; 042 LUK 015 024 perciocchè questo mio figliuolo era morto, ed è tornato a vita; era perduto, ed è stato ritrovato. E si misero a far gran festa. 042 LUK 015 025 Or il figliuol maggiore di esso era a' campi; e come egli se ne veniva, essendo presso della casa, udì il concento e le danze. 042 LUK 015 026 E, chiamato uno de' servitori, domandò che si volesser dire quelle cose. 042 LUK 015 027 Ed egli gli disse: Il tuo fratello è venuto, e tuo padre ha ammazzato il vitello ingrassato, perciocchè l'ha ricoverato sano e salvo. 042 LUK 015 028 Ma egli si adirò, e non volle entrare; laonde suo padre uscì, e lo pregava [d'entrare]. 042 LUK 015 029 Ma egli, rispondendo, disse al padre: Ecco, già tanti anni io ti servo, e non ho giammai trapassato alcun tuo comandamento; e pur giammai tu non mi hai dato un capretto, per rallegrarmi co' miei amici. 042 LUK 015 030 Ma, quando questo tuo figliuolo, che ha mangiati i tuoi beni con le meretrici, è venuto, tu gli hai ammazzato il vitello ingrassato. 042 LUK 015 031 Ed egli gli disse: Figliuolo, tu sei sempre meco, e ogni cosa mia è tua. 042 LUK 015 032 Or conveniva far festa, e rallegrarsi, perciocchè questo tuo fratello era morto, ed è tornato a vita, era perduto, ed è stato ritrovato. 042 LUK 016 001 OR egli disse ancora a' suoi discepoli: Vi era un uomo ricco, che avea un fattore; ed esso fu accusato dinanzi a lui, come dissipando i suoi beni. 042 LUK 016 002 Ed egli lo chiamò, e gli disse: Che cosa [è] questo [che] io odo di te? rendi ragione del tuo governo, perciocchè tu non puoi più essere [mio] fattore. 042 LUK 016 003 E il fattore disse fra sè medesimo: Che farò? poichè il mio signore mi toglie il governo; io non posso zappare, e di mendicar mi vergogno. 042 LUK 016 004 Io so ciò che io farò, acciocchè, quando io sarò rimosso dal governo, [altri] mi riceva in casa sua. 042 LUK 016 005 Chiamati adunque ad uno ad uno i debitori del suo signore, disse al primo: 042 LUK 016 006 Quanto devi al mio signore? Ed egli disse: Cento bati d'olio. Ed egli gli disse: Prendi la tua scritta, e siedi, e scrivine prestamente cinquanta. 042 LUK 016 007 Poi disse ad un altro: E tu, quanto devi? Ed egli disse: Cento cori di grano. Ed egli gli disse: Prendi la tua scritta, e scrivine ottanta. 042 LUK 016 008 E il signore lodò l'ingiusto fattore, perciocchè avea fatto avvedutamente; poichè i figliuoli di questo secolo [sono] più avveduti, nella lor generazione, che i figliuoli della luce. 042 LUK 016 009 Io altresì vi dico: Fatevi degli amici delle ricchezze ingiuste; acciocchè quando verrete meno, vi ricevano ne' tabernacoli eterni. 042 LUK 016 010 Chi è leale nel poco, è anche leale nell'assai; e chi [è] ingiusto nel poco, è anche ingiusto nell'assai. 042 LUK 016 011 Se dunque voi non siete stati leali nelle ricchezze ingiuste, chi vi fiderà le vere? 042 LUK 016 012 E se non siete stati leali nell'altrui, chi vi darà il vostro? 042 LUK 016 013 Niun famiglio può servire a due signori; perciocchè, o ne odierà l'uno, ed amerà l'altro; ovvero, si atterrà all'uno, e sprezzerà l'altro; voi non potete servire a Dio, ed a Mammona. 042 LUK 016 014 OR i Farisei, ch'erano avari, udivano anch'essi tutte queste cose, e lo beffavano. 042 LUK 016 015 Ed egli disse loro: Voi siete que' che giustificate voi stessi davanti agli uomini, ma Iddio conosce i vostri cuori; perciocchè quel ch'è eccelso appo gli uomini è cosa abominevole nel cospetto di Dio. 042 LUK 016 016 La legge e i profeti [sono stati] infino a Giovanni; da quel tempo il regno di Dio è evangelizzato, ed ognuno vi entra per forza. 042 LUK 016 017 Or egli è più agevole che il cielo e la terra passino, che non che un sol punto della legge cada. 042 LUK 016 018 Chiunque manda via la sua moglie, e ne sposa un'altra, commette adulterio; e chiunque sposa la donna mandata via dal marito commette adulterio. 042 LUK 016 019 OR vi era un uomo ricco, il qual si vestiva di porpora e di bisso, ed ogni giorno godeva splendidamente. 042 LUK 016 020 Vi era altresì un mendico, chiamato Lazaro, il quale giaceva alla porta d'esso, pieno d'ulceri. 042 LUK 016 021 E desiderava saziarsi delle miche che cadevano dalla tavola del ricco; anzi ancora i cani venivano, e leccavano le sue ulceri. 042 LUK 016 022 Or avvenne che il mendico morì, e fu portato dagli angeli nel seno d'Abrahamo; e il ricco morì anch'egli, e fu seppellito. 042 LUK 016 023 Ed essendo ne' tormenti nell'inferno, alzò gli occhi, e vide da lungi Abrahamo, e Lazaro nel seno d'esso. 042 LUK 016 024 Ed egli, gridando, disse: Padre Abrahamo, abbi pietà di me, e manda Lazaro, acciocchè intinga la punta del dito nell'acqua; e mi rinfreschi la lingua; perciocchè io son tormentato in questa fiamma. 042 LUK 016 025 Ma Abrahamo disse: Figliuolo, ricordati che tu hai ricevuti i tuoi beni in vita tua, e Lazaro altresì i mali; ma ora egli è consolato, e tu sei tormentato. 042 LUK 016 026 Ed oltre a tutto ciò, fra noi e voi è posta una gran voragine, talchè coloro che vorrebbero di qui passare a voi non possono; parimente coloro che [son] di là non passano a noi. 042 LUK 016 027 Ed egli disse: Ti prego adunque, o padre, che tu lo mandi in casa di mio padre; 042 LUK 016 028 perciocchè io ho cinque fratelli; acciocchè testifichi loro; che talora anch'essi non vengano in questo luogo di tormento. 042 LUK 016 029 Abrahamo gli disse: Hanno Mosè i profeti, ascoltin quelli. 042 LUK 016 030 Ed egli disse: No, padre Abrahamo; ma, se alcun de' morti va a loro, si ravvedranno. 042 LUK 016 031 Ed egli gli disse: Se non ascoltano Mosè e i profeti, non pur crederanno, avvegnachè alcun de' morti risusciti. 042 LUK 017 001 OR egli disse a' suoi discepoli: Egli è impossibile che non avvengano scandali; ma, guai a colui per cui avvengono! 042 LUK 017 002 Meglio per lui sarebbe che una macina d'asino gli fosse appiccata al collo, e che fosse gettato nel mare, che di scandalezzare uno di questi piccoli. 042 LUK 017 003 Prendete guardia a voi. Ora, se il tuo fratello ha peccato contro a te, riprendilo; e se si pente, perdonagli. 042 LUK 017 004 E benchè sette volte il dì pecchi contro a te, se sette volte il dì ritorna a te, dicendo: Io mi pento, perdonagli. 042 LUK 017 005 Allora gli apostoli dissero al Signore: Accrescici la fede. 042 LUK 017 006 E il Signore disse: Se voi avete pur tanta fede quant'è un granel di senape, voi potreste dire a questo moro: Diradicati, e piantati nel mare, ed esso vi ubbidirebbe. 042 LUK 017 007 Ora, chi è colui d'infra voi, il quale, avendo un servo che ari, o che pasturi [il bestiame], quando esso, [tornando] dai campi, entra [in casa], subito gli dica: Passa qua, mettiti a tavola? 042 LUK 017 008 Anzi, non gli dice egli: Apparecchiami da cena, e cingiti, e servimi, finchè io abbia mangiato e bevuto, poi mangerai e berrai tu? 042 LUK 017 009 Tiene egli in grazia da quel servo, ch'egli ha fatte le cose che gli erano stato comandate? Io nol penso. 042 LUK 017 010 Così ancora voi, quando avrete fatte tutte le cose che vi son comandate, dite: Noi siam servi disutili; poichè abbiam fatto ciò ch'eravamo obbligati di fare. 042 LUK 017 011 OR avvenne che, andando in Gerusalemme, egli passava per mezzo la Samaria e la Galilea. 042 LUK 017 012 E come egli entrava in un certo castello, dieci uomini lebbrosi gli vennero incontro, i quali si fermarono da lungi. 042 LUK 017 013 E levarono la voce, dicendo: Maestro Gesù, abbi pietà di noi. 042 LUK 017 014 Ed egli, veduti[li], disse loro: Andate, mostratevi a' sacerdoti. Ed avvenne, che come essi andavano, furon mondati. 042 LUK 017 015 Ed un di loro, veggendo ch'era guarito, ritornò, glorificando Iddio ad alta voce. 042 LUK 017 016 E si gettò sopra la sua faccia ai piedi di Gesù, ringraziandolo. Or colui era Samaritano. 042 LUK 017 017 E Gesù prese a dire: I dieci non son eglino stati nettati? e dove [sono] i nove? 042 LUK 017 018 Ei non se n'è trovato alcuno, che sia ritornato per dar gloria a Dio, se non questo straniero? 042 LUK 017 019 E disse a colui: Levati, e vattene; la tua fece ti ha salvato. 042 LUK 017 020 ORA, essendo domandato da' Farisei, quando verrebbe il regno di Dio, rispose loro, e disse: Il regno di Dio non verrà in maniera che si possa osservare. 042 LUK 017 021 E non si dirà: Eccolo qui, o eccolo là; perciocchè ecco, il regno di Dio è dentro di voi. 042 LUK 017 022 Or egli disse ancora a' suoi discepoli: I giorni verranno che voi desidererete vedere un de' giorni del Figliuol dell'uomo, e non [lo] vedrete. 042 LUK 017 023 E vi si dirà: Eccolo qui, o eccolo là; non [vi] andate, e non [li] seguitate. 042 LUK 017 024 Perciocchè, quale [è] il lampo, il quale, lampeggiando, risplende da una [parte] di sotto al cielo infino all'altra, tale ancora sarà il Figliuol dell'uomo, nel suo giorno. 042 LUK 017 025 Ma conviene ch'egli prima sofferisca molte cose, e sia rigettato da questa generazione. 042 LUK 017 026 E come avvenne a' dì di Noè, così ancora avverrà a' dì del Figliuol dell'uomo. 042 LUK 017 027 [Gli uomini] mangiavano, beveano, sposavano mogli, e si maritavano, infino al giorno che Noè entrò nell'arca; e il diluvio venne, e [li] fece tutti perire. 042 LUK 017 028 Parimente ancora, come avvenne a' dì di Lot: [la gente] mangiava, bevea, comperava, vendeva, piantava ed edificava; 042 LUK 017 029 ma, nel giorno che Lot uscì di Sodoma, piovve dal cielo fuoco e zolfo, e li fece tutti perire. 042 LUK 017 030 Tal sarà il giorno, nel quale il Figliuol dell'uomo apparirà. 042 LUK 017 031 In quel giorno, colui che sarà sopra il tetto della casa, ed [avrà] le sue masserizie dentro la casa, non iscenda per toglierle; e parimente che [sarà] nella campagna non torni addietro. 042 LUK 017 032 Ricordatevi della moglie di Lot. 042 LUK 017 033 Chiunque avrà cercato di salvar la vita sua la perderà; ma chi l'avrà perduta farà ch'ella viverà. 042 LUK 017 034 Io vi dico che in quella notte due saranno in un letto; l'uno sarà preso, e l'altro lasciato. 042 LUK 017 035 Due [donne] macineranno insieme; l'una sarà presa, e l'altra lasciata. 042 LUK 017 036 Due saranno nella campagna; l'uno sarà preso, e l'altro lasciato. 042 LUK 017 037 E [i discepoli], rispondendo, gli dissero: Dove, Signore? Ed egli disse loro: Dove [sarà] il carname, quivi ancora si accoglieranno le aquile. 042 LUK 018 001 OR propose loro ancora una parabola, per [mostrare] che convien del continuo orare, e non istancarsi, 042 LUK 018 002 dicendo: Vi era un giudice in una città, il quale non temeva Iddio, e non avea rispetto ad alcun uomo. 042 LUK 018 003 Or in quella stessa città vi era una vedova, la qual venne a lui, dicendo: Fammi ragione del mio avversario. 042 LUK 018 004 Ed egli, per un tempo, non volle farlo; ma pur poi appresso disse fra sè medesimo: Quantunque io non tema Iddio, e non abbia rispetto ad alcun uomo, 042 LUK 018 005 nondimeno, perciocchè questa vedova mi dà molestia, io le farò ragione; che talora non venga tante volte che alla fine mi stanchi. 042 LUK 018 006 E il Signore disse: Ascoltate ciò che dice il giudice iniquo. 042 LUK 018 007 E Iddio non vendicherà egli i suoi eletti, i quali giorno e notte gridano a lui; benchè sia lento ad adirarsi per loro? 042 LUK 018 008 Certo, io vi dico, che tosto li vendicherà. Ma, quando il Figliuol dell'uomo verrà, troverà egli pur la fede in terra? 042 LUK 018 009 DISSE ancora questa parabola a certi, che si confidavano in loro stessi d'esser giusti, e sprezzavano gli altri. 042 LUK 018 010 Due uomini salirono al tempio, per orare; l'uno [era] Fariseo, e l'altro pubblicano. 042 LUK 018 011 Il Fariseo, stando in piè, orava in disparte, in questa maniera: O Dio, io ti ringrazio che io non son come gli altri uomini: rapaci, ingiusti, adulteri; nè anche come quel pubblicano. 042 LUK 018 012 Io digiuno due volte la settimana, io pago la decima di tutto ciò che posseggo. 042 LUK 018 013 Ma il pubblicano, stando da lungi, non ardiva neppure d'alzar gli occhi al cielo; anzi si batteva il petto, dicendo: O Dio, sii placato inverso me peccatore. 042 LUK 018 014 Io vi dico, che costui ritornò in casa sua giustificato, più tosto che quell'altro; perciocchè chiunque s'innalza sarà abbassato, e chi si abbassa sarà innalzato. 042 LUK 018 015 OR gli furono presentati ancora dei piccoli fanciulli, acciocchè li toccasse; e i discepoli, veduto [ciò], sgridavano coloro [che li presentavano]. 042 LUK 018 016 Ma Gesù, chiamati a sè i fanciulli, disse: Lasciate i piccoli fanciulli venire a me, e non li divietate; perciocchè di tali è il regno di Dio. 042 LUK 018 017 Io vi dico in verità, che chi non avrà ricevuto il regno di Dio come piccol fanciullo, non entrerà in esso. 042 LUK 018 018 ED un certo de' principali lo domandò, dicendo: Maestro buono, facendo che, erederò la vita eterna? 042 LUK 018 019 E Gesù gli disse: Perchè mi chiami buono? niuno [è] buono, se non un solo, [cioè] Iddio. 042 LUK 018 020 Tu sai i comandamenti: Non commettere adulterio. Non uccidere. Non furare. Non dir falsa testimonianza. Onora tuo padre e tua madre. 042 LUK 018 021 E colui disse: Tutte queste cose ho osservate fin dalla mia giovanezza. 042 LUK 018 022 E Gesù, udito questo, gli disse: Una cosa ti manca ancora: vendi tutto ciò che tu hai, e distribuisci[lo] a' poveri, ed avrai un tesoro nel cielo; poi vieni, e seguitami. 042 LUK 018 023 Ma egli, udite queste cose, ne fu grandemente attristato, perciocchè era molto ricco. 042 LUK 018 024 E Gesù, veduto ch'egli si era attristato, disse: O quanto malagevolmente coloro che hanno delle ricchezze entreranno nel regno di Dio! 042 LUK 018 025 Perciocchè, egli è più agevole che un cammello entri per la cruna d'un ago, che non che un ricco entri nel regno di Dio. 042 LUK 018 026 E coloro che l'udirono dissero: Chi adunque può esser salvato? 042 LUK 018 027 Ed egli disse: Le cose impossibili agli uomini son possibili a Dio. 042 LUK 018 028 E Pietro disse: Ecco, noi abbiam lasciato ogni cosa, e ti abbiam seguitato. 042 LUK 018 029 Ed egli disse loro: Io vi dico in verità, che non vi è alcuno, che abbia lasciato casa, o padre e madre, o fratelli, o moglie, o figliuoli, per lo regno di Dio; 042 LUK 018 030 il qual non ne riceva molti cotanti in questo tempo, e nel secolo a venire la vita eterna. 042 LUK 018 031 POI, presi seco i dodici, disse loro: Ecco, noi saliamo in Gerusalemme, e tutte le cose scritte da' profeti intorno al Figliuol dell'uomo saranno adempiute. 042 LUK 018 032 Perciocchè egli sarà dato in man de' Gentili, e sarà schernito, ed oltraggiato; e gli sarà sputato nel volto. 042 LUK 018 033 Ed essi, dopo averlo flagellato, l'uccideranno; ma egli risusciterà al terzo giorno. 042 LUK 018 034 Ed essi non compresero nulla di queste cose; anzi questo ragionamento era loro occulto, e non intendevano le cose ch'eran [loro] dette. 042 LUK 018 035 ORA, come egli s'avvicinava a Gerico, un certo cieco sedeva presso della via, mendicando. 042 LUK 018 036 E udita la moltitudine che passava, domandò che cosa ciò fosse. 042 LUK 018 037 E gli fu fatto assapere che Gesù il Nazareo passava. 042 LUK 018 038 Ed egli gridò, dicendo: Gesù, Figliuol di Davide, abbi pietà di me. 042 LUK 018 039 E coloro che andavano avanti lo sgridavano, acciocchè tacesse; ma egli vie più gridava: Figliuol di Davide, abbi pietà di me. 042 LUK 018 040 E Gesù, fermatosi, comandò che gli fosse menato. E come fu presso di lui, lo domandò, dicendo: 042 LUK 018 041 Che vuoi che io ti faccia? Ed egli disse: Signore, che io ricoveri la vista. 042 LUK 018 042 E Gesù gli disse: Ricovera la vista; la tua fede ti ha salvato. 042 LUK 018 043 Ed egli in quello stante ricoverò la vista, e lo seguitava, glorificando Iddio. E tutto il popolo, veduto [ciò], diede lode a Dio. 042 LUK 019 001 E [GESÙ], essendo entrato in Gerico, passava per la città. 042 LUK 019 002 Ed ecco un uomo, detto per nome Zaccheo, il quale era il capo de' pubblicani, ed era ricco; 042 LUK 019 003 e cercava di veder Gesù, [per saper] chi egli era; ma non poteva per la moltitudine, perciocchè egli era piccolo di statura. 042 LUK 019 004 E corse innanzi, e salì sopra un sicomoro, per vederlo; perciocchè egli avea da passare per quella [via]. 042 LUK 019 005 E come Gesù fu giunto a quel luogo, alzò gli occhi, e lo vide, e gli disse: Zaccheo, scendi giù prestamente, perciocchè oggi ho ad albergare in casa tua. 042 LUK 019 006 Ed egli scese prestamente, e lo ricevette con allegrezza. 042 LUK 019 007 E tutti, veduto [ciò], mormoravano, dicendo: Egli è andato ad albergare in casa d'un uomo peccatore. 042 LUK 019 008 E Zaccheo, presentatosi al Signore, gli disse: Signore, io dono la metà di tutti i miei beni a' poveri; e se ho frodato alcuno, io gliene fo la restituzione a quattro doppi. 042 LUK 019 009 E Gesù gli disse: Oggi è avvenuta salute a questa casa; poichè anche costui è figliuol d'Abrahamo. 042 LUK 019 010 Perciocchè il Figliuol dell'uomo è venuto per cercare, e per salvare ciò ch'era perito. 042 LUK 019 011 OR ascoltando essi queste cose, [Gesù] soggiunse, e disse una parabola; perciocchè egli era vicino a Gerusalemme, ed essi stimavano che il regno di Dio apparirebbe subito in quello stante. Disse adunque: 042 LUK 019 012 Un uomo nobile andò in paese lontano, per prender [la possession d]'un regno, e poi tornare. 042 LUK 019 013 E chiamati a sè dieci suoi servitori, diede loro dieci mine, e disse loro: Trafficate, finchè io venga. 042 LUK 019 014 Or i suoi cittadini l'odiavano, e gli mandarono dietro un'ambasciata, dicendo: Noi non vogliamo che costui regni sopra di noi. 042 LUK 019 015 Ed avvenne che quando egli fu ritornato, dopo aver presa [la possessione] del regno, comandò che gli fosser chiamati que' servitori, a' quali avea dati i denari, acciocchè sapesse quanto ciascuno avea guadagnato trafficando. 042 LUK 019 016 E il primo si presentò, dicendo: Signore, la tua mina ne ha guadagnate altre dieci. 042 LUK 019 017 Ed egli gli disse: Bene sta, buon servitore; perciocchè tu sei stato leale in cosa minima, abbi podestà sopra dieci città. 042 LUK 019 018 Poi venne il secondo, dicendo: Signore, la tua mina ne ha guadagnate cinque. 042 LUK 019 019 Ed egli disse ancora a costui: E tu sii sopra cinque città. 042 LUK 019 020 Poi ne venne un altro, che disse: Signore, ecco la tua mina, la quale io ho tenuta riposta in uno sciugatoio. 042 LUK 019 021 Perciocchè io ho avuto tema di te, perchè tu sei uomo aspro, [e] togli ciò che non hai messo, e mieti ciò che non hai seminato. 042 LUK 019 022 E [il suo signore] gli disse: Io ti giudicherò per la tua propria bocca, malvagio servitore; tu sapevi che io sono uomo aspro, che tolgo ciò che non ho messo, e mieto ciò che non ho seminato; 042 LUK 019 023 perchè dunque non desti i miei denari a' banchieri, ed io, al mio ritorno, li avrei riscossi con frutto? 042 LUK 019 024 Allora egli disse a coloro ch'erano ivi presenti: Toglietegli la mina, e datela a colui che ha le dieci mine. 042 LUK 019 025 (Ed essi gli dissero: Signore, egli ha dieci mine). 042 LUK 019 026 Perciocchè io vi dico, che a chiunque ha sarà dato; ma, a chi non ha, eziandio quel ch'egli ha gli sarà tolto. 042 LUK 019 027 Oltre a ciò, menate qua que' miei nemici, che non hanno voluto che io regnassi sopra loro, e scannateli in mia presenza. 042 LUK 019 028 ORA, avendo dette queste cose, egli andava innanzi, salendo in Gerusalemme. 042 LUK 019 029 E come egli fu vicin di Betfage, e di Betania, presso al monte detto degli Ulivi, mandò due de' suoi discepoli, dicendo: 042 LUK 019 030 Andate nel castello, che è qui di rincontro; nel quale essendo entrati, troverete un puledro [d'asino] legato, sopra il quale niun uomo giammai montò; scioglietelo, e menatemelo. 042 LUK 019 031 E se alcun vi domanda perchè voi lo sciogliete, ditegli così: Perciocchè il Signore ne ha bisogno. 042 LUK 019 032 E coloro ch'erano mandati andarono, e trovarono come egli avea lor detto. 042 LUK 019 033 E come essi scioglievano il puledro, i padroni d'esso dissero loro: Perchè sciogliete voi quel puledro? 042 LUK 019 034 Ed essi dissero: Il Signore ne ha bisogno. 042 LUK 019 035 E lo menarono a Gesù; e gettaron le lor vesti sopra il puledro, e vi fecero montar Gesù sopra. 042 LUK 019 036 E mentre egli camminava, stendevan le lor veste nella via. 042 LUK 019 037 E come egli già era presso della scesa del monte degli Ulivi, tutta la moltitudine de' discepoli con allegrezza prese a lodare Iddio con gran voce, per tutte le potenti operazioni che avean vedute; 042 LUK 019 038 dicendo: Benedetto [sia] il Re che viene nel nome del Signore; pace in cielo, e gloria ne' luoghi altissimi! 042 LUK 019 039 Ed alcuni de' Farisei d'infra la moltitudine gli dissero: Maestro, sgrida i tuoi discepoli! 042 LUK 019 040 Ed egli, rispondendo, disse loro: Io vi dico che se costoro si tacciono, le pietre grideranno. 042 LUK 019 041 E come egli fu presso della città, veggendola, pianse sopra lei, dicendo: 042 LUK 019 042 Oh! se tu ancora, almeno in questo giorno, avessi riconosciute le cose [appartenenti] alla tua pace! ma ora, esse son nascoste agli occhi tuoi. 042 LUK 019 043 Perciocchè ti sopraggiungeranno giorni, ne' quali i tuoi nemici ti faranno degli argini attorno, e ti circonderanno, e ti assedieranno d'ogn'intorno. 042 LUK 019 044 Ed atterreranno te, e i tuoi figliuoli dentro di te; e non lasceranno in te pietra sopra pietra; perciocchè tu non hai riconosciuto il tempo della tua visitazione. 042 LUK 019 045 POI, entrato nel tempio, prese a cacciare coloro che vendevano, e che comperavano in esso; 042 LUK 019 046 dicendo loro: Egli è scritto: La casa mia è casa di orazione; ma voi ne avete fatta una spelonca di ladroni. 042 LUK 019 047 Ed ogni giorno egli insegnava nel tempio. Ed i principali sacerdoti, e gli Scribi, e i capi del popolo cercavano di farlo morire. 042 LUK 019 048 E non trovavano che cosa potesser fare, perciocchè tutto il popolo pendeva [dalla sua bocca], ascoltandolo. 042 LUK 020 001 ED avvenne un di que' giorni, che, mentre egli insegnava il popolo nel tempio, ed evangelizzava, i principali sacerdoti, e gli Scribi, con gli anziani, sopraggiunsero. 042 LUK 020 002 E gli dissero: Dicci di quale autorità tu fai coteste cose; o, chi è colui che ti ha data cotesta autorità. 042 LUK 020 003 Ed egli, rispondendo, disse loro: Anch'io vi domanderò una cosa; e voi ditemela: 042 LUK 020 004 Il battesimo di Giovanni era egli dal cielo, o dagli uomini? 042 LUK 020 005 Ed essi ragionavan fra loro, dicendo: Se diciamo [che era] dal cielo, egli ci dirà: Perchè dunque non gli credeste? 042 LUK 020 006 Se altresì diciamo [che era] dagli uomini, tutto il popolo ci lapiderà; perciocchè egli è persuaso che Giovanni era profeta. 042 LUK 020 007 Risposero adunque che non sapevano onde [egli fosse]. 042 LUK 020 008 E Gesù disse loro: Io ancora non vi dirò di quale autorità io fo queste cose. 042 LUK 020 009 POI prese a dire al popolo questa parabola. Un uomo piantò una vigna, e l'allogò a certi lavoratori, e se ne andò in viaggio, e dimorò fuori lungo tempo. 042 LUK 020 010 E nella stagione mandò un servitore a que' lavoratori, acciocchè gli desser del frutto della vigna; ma i lavoratori, battutolo, lo rimandarono vuoto. 042 LUK 020 011 Ed egli di nuovo vi mandò un altro servitore; ma essi, battuto ancora lui, e vituperatolo, lo rimandarono vuoto. 042 LUK 020 012 Ed egli ne mandò ancora un terzo; ma essi, ferito ancora costui, lo cacciarono. 042 LUK 020 013 E il signor della vigna disse: Che farò? io vi manderò il mio diletto figliuolo; forse, quando lo vedranno, gli porteranno rispetto. 042 LUK 020 014 Ma i lavoratori, vedutolo, ragionaron fra loro, dicendo: Costui è l'erede; venite, uccidiamolo, acciocchè l'eredità divenga nostra. 042 LUK 020 015 E, cacciatolo fuor della vigna, l'uccisero. Che farà loro adunque il signor della vigna? 042 LUK 020 016 Egli verrà, e distruggerà que' lavoratori, e darà la vigna ad altri. Ma essi, udito [ciò], dissero: Così non sia. 042 LUK 020 017 Ed egli, riguardatili in faccia, disse: Che cosa adunque è questo ch'è scritto: La pietra che gli edificatori hanno riprovata è divenuta il capo del cantone? 042 LUK 020 018 Chiunque caderà sopra quella pietra sarà fiaccato, ed ella triterà colui sopra cui ella caderà. 042 LUK 020 019 ED i principali sacerdoti, e gli Scribi, cercavano in quella stessa ora di mettergli le mani addosso, perciocchè riconobbero ch'egli avea detta quella parabola contro a loro; ma temettero il popolo. 042 LUK 020 020 E, spiandolo, gli mandarono degl'insidiatori, che simulassero d'esser giusti, per soprapprenderlo in parole; per darlo in man della signoria, ed alla podestà del governatore. 042 LUK 020 021 E quelli gli fecero una domanda, dicendo: Maestro, noi sappiamo che tu parli ed insegni dirittamente, e che non hai riguardo alla qualità delle persone, ma insegni la via di Dio in verità; 042 LUK 020 022 ecci egli lecito di pagare il tributo a Cesare, o no? 042 LUK 020 023 Ed egli, avvedutosi della loro astuzia, disse loro: Perchè mi tentate? 042 LUK 020 024 Mostratemi un denaro; di cui porta egli la figura, e la soprascritta? Ed essi, rispondendo, dissero: Di Cesare. 042 LUK 020 025 Ed egli disse loro: Rendete adunque a Cesare le cose di Cesare, e a Dio le cose di Dio. 042 LUK 020 026 E non lo poterono soprapprendere in parole davanti al popolo; e, maravigliatisi della sua risposta, si tacquero. 042 LUK 020 027 OR alcuni de' Sadducei, i quali pretendono non esservi risurrezione, accostatisi, lo domandarono, dicendo: 042 LUK 020 028 Maestro, Mosè ci ha scritto, che se il fratello d'alcuno muore avendo moglie, e muore senza figliuoli, il suo fratello prenda la moglie, e susciti progenie al suo fratello. 042 LUK 020 029 Or vi furono sette fratelli; e il primo, presa moglie, morì senza figliuoli. 042 LUK 020 030 E il secondo prese quella moglie, e morì anch'egli senza figliuoli. 042 LUK 020 031 Poi il terzo la prese; e simigliantemente tutti e sette; e morirono senza aver lasciati figliuoli. 042 LUK 020 032 Ora, dopo tutti, morì anche la donna. 042 LUK 020 033 Nella risurrezione adunque, di chi di loro sarà ella moglie? poichè tutti e sette l'hanno avuta per moglie. 042 LUK 020 034 E Gesù, rispondendo, disse loro: I figliuoli di questo secolo sposano, e son maritati; 042 LUK 020 035 ma coloro che saranno reputati degni d'ottener quel secolo, e la risurrezion de' morti, non isposano, e non son maritati. 042 LUK 020 036 Perciocchè ancora non possono più morire; poichè siano pari agli angeli; e son figliuoli di Dio, essendo figliuoli della risurrezione. 042 LUK 020 037 Or che i morti risuscitino, Mosè stesso lo dichiarò presso al pruno, quando egli nomina il Signore l'Iddio d'Abrahamo, e l'Iddio d'Isacco, e l'Iddio di Giacobbe. 042 LUK 020 038 Or egli non è Dio de' morti, anzi de' viventi; poichè tutti vivono per lui. 042 LUK 020 039 Ed alcuni degli Scribi gli fecer motto, e dissero: Maestro, bene hai detto. 042 LUK 020 040 E non ardirono più fargli alcuna domanda. 042 LUK 020 041 ED egli disse loro: Come dicono che il Cristo sia figliuolo di Davide? 042 LUK 020 042 E pur Davide stesso, nel libro de' Salmi, dice: Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, 042 LUK 020 043 finchè io abbia posti i tuoi nemici per iscannello de' tuoi piedi. 042 LUK 020 044 Davide adunque lo chiama Signore. E come è egli suo figliuolo? 042 LUK 020 045 ORA, mentre tutto il popolo stava ascoltando, egli disse a' suoi discepoli. 042 LUK 020 046 Guardatevi dagli Scribi, i quali volentieri passeggiano in vesti lunghe, ed amano le salutazioni nelle piazze, e i primi seggi nelle raunanze, e i primi luoghi ne' conviti. 042 LUK 020 047 I quali divorano le case delle vedove, eziandio sotto specie di far lunghe orazioni; essi ne riceveranno maggior condannazione. 042 LUK 021 001 OR [Gesù], riguardando, vide i ricchi che gettavano i lor doni nella cassa delle offerte. 042 LUK 021 002 Vide ancora una vedova poveretta, la qual vi gettava due piccioli. 042 LUK 021 003 E disse: Io vi dico in verità, che questa povera vedova ha gettato più di tutti gli altri. 042 LUK 021 004 Perciocchè tutti costoro hanno gettato nelle offerte di Dio di ciò che soprabbonda loro; ma costei [vi] ha gettato della sua inopia, tutta la sostanza ch'ella avea. 042 LUK 021 005 POI appresso, dicendo alcuni del tempio, ch'esso era adorno di belle pietre, e d'offerte, egli disse: 042 LUK 021 006 Quant'è a queste cose che voi riguardate, verranno i giorni, che non sarà lasciata pietra sopra pietra che non sia diroccata. 042 LUK 021 007 Ed essi lo domandarono, dicendo: Maestro, quando avverranno dunque queste cose? e qual [sarà] il segno del tempo, nel qual queste cose devono avvenire? 042 LUK 021 008 Ed egli disse: Guardate che non siate sedotti; perciocchè molti verranno sotto il mio nome, dicendo: Io son [desso]; e: Il tempo è giunto. Non andate adunque dietro a loro. 042 LUK 021 009 Ora, quando udirete guerre, e turbamenti, non siate spaventati; perciocchè conviene che queste cose avvengano prima; ma non però subito [appresso sarà] la fine. 042 LUK 021 010 Allora disse loro: Una gente si leverà contro all'altra gente, ed un regno contro all'altro. 042 LUK 021 011 E in ogni luogo vi saranno gran tremoti, e fami, e pestilenze; vi saranno eziandio de' prodigi spaventevoli, e dei gran segni dal cielo. 042 LUK 021 012 Ma, avanti tutte queste cose, metteranno le mani sopra voi, e [vi] perseguiranno, dando[vi] in man delle raunanze, e mettendo[vi] in prigione; traendo[vi] ai re, ed a' rettori, per lo mio nome. 042 LUK 021 013 Ma ciò vi riuscirà in testimonianza. 042 LUK 021 014 Mettetevi adunque in cuore di non premeditar come risponderete a vostra difesa. 042 LUK 021 015 Perciocchè io vi darò bocca, e sapienza, alla quale non potranno contradire, nè contrastare tutti i vostri avversari. 042 LUK 021 016 Or voi sarete traditi, eziandio da padri, e da madri, e da fratelli, e da parenti, e da amici; e ne faran morir di voi. 042 LUK 021 017 E sarete odiati da tutti per lo mio nome. 042 LUK 021 018 Ma pure un capello del vostro capo non perirà. 042 LUK 021 019 Possederete le anime vostre per la vostra pazienza. 042 LUK 021 020 ORA, quando vedrete Gerusalemme circondata d'eserciti, sappiate che allora la sua distruzione è vicina. 042 LUK 021 021 Allora coloro che [saranno] nella Giudea fuggano a' monti; e coloro che [saranno] dentro d'essa dipartansi; e coloro che [saranno] su per li campi non entrino in essa. 042 LUK 021 022 Perciocchè que' [giorni] saranno giorni di vendetta; acciocchè tutte le cose che sono scritte sieno adempiute. 042 LUK 021 023 Ora, guai alle gravide, ed a quelle che latteranno a que' dì! perciocchè vi sarà gran distretta nel paese, ed ira sopra questo popolo. 042 LUK 021 024 E caderanno per lo taglio della spada, e saranno menati in cattività fra tutte le genti; e Gerusalemme sarà calpestata da' Gentili, finchè i tempi de' Gentili sieno compiuti. 042 LUK 021 025 POI appresso, vi saranno segni nel sole, e nella luna, e nelle stelle; e in terra, angoscia delle genti con ismarrimento; rimbombando il mare e il fiotto; 042 LUK 021 026 gli uomini, spasimando di paura, e d'aspettazion delle cose che sopraggiungeranno al mondo; perciocchè le potenze de' cieli saranno scrollate. 042 LUK 021 027 Ed allora vedranno il Figliuol dell'uomo venire in una nuvola, con potenza, e gran gloria. 042 LUK 021 028 Ora, quando queste cose cominceranno ad avvenire, riguardate ad alto, e alzate le vostre teste; perciocchè la vostra redenzione è vicina. 042 LUK 021 029 E disse loro una similitudine: Riguardate il fico, e tutti gli alberi. 042 LUK 021 030 Quando già hanno germogliato, voi, veggendolo, riconoscete da voi stessi che già la state è vicina. 042 LUK 021 031 Così ancora voi, quando vedrete avvenir queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. 042 LUK 021 032 Io vi dico in verità, che questa età non passerà, finchè tutte [queste] cose non sieno avvenute. 042 LUK 021 033 Il cielo e la terra passeranno; ma le mie parole non passeranno. 042 LUK 021 034 OR guardatevi, che talora i vostri cuori non sieno aggravati d'ingordigia, nè d'ebbrezza, nè delle sollecitudini di questa vita; e che quel giorno di subito improvviso non vi sopravvenga. 042 LUK 021 035 Perciocchè, a guisa di laccio, egli sopraggiungerà a tutti coloro che abitano sopra la faccia di tutta la terra. 042 LUK 021 036 Vegliate adunque, orando in ogni tempo, acciocchè siate reputati degni di scampar tutte le cose che devono avvenire; e di comparire davanti al Figliuol dell'uomo. 042 LUK 021 037 Or di giorno egli insegnava nel tempio, e le notti, uscito fuori, dimorava in sul monte detto degli Ulivi. 042 LUK 021 038 E tutto il popolo, la mattina a buon'ora, veniva a lui, nel tempio, per udirlo. 042 LUK 022 001 OR la festa degli azzimi, detta la pasqua, si avvicinava. 042 LUK 022 002 E i principali sacerdoti, e gli Scribi, cercavano come lo farebbero morire, perciocchè temevano il popolo. 042 LUK 022 003 Or Satana entrò in Giuda, detto per soprannome Iscariot, il quale era del numero de' dodici. 042 LUK 022 004 Ed egli andò, e ragionò co' principali sacerdoti, e co' capitani, come egli lo metterebbe loro nelle mani. 042 LUK 022 005 Ed essi se ne rallegrarono, e patteggiarono con lui di dargli danari. 042 LUK 022 006 Ed egli promise di darglielo nelle mani; e cercava opportunità di farlo senza tumulto. 042 LUK 022 007 OR venne il giorno degli azzimi, nel qual conveniva sacrificar la pasqua. 042 LUK 022 008 E [Gesù] mandò Pietro e Giovanni, dicendo: Andate, apparecchiateci la pasqua, acciocchè [la] mangiamo. 042 LUK 022 009 Ed essi gli dissero: Ove vuoi che [l]'apparecchiamo? 042 LUK 022 010 Ed egli disse loro: Ecco, quando sarete entrati nella città, voi scontrerete un uomo, portando un testo [pien] d'acqua; seguitatelo nella casa ov'egli entrerà. 042 LUK 022 011 E dite al padron della casa: Il Maestro ti manda a dire: Ov'è la stanza, nella quale io mangerò la pasqua co' miei discepoli? 042 LUK 022 012 Ed esso vi mostrerà una gran sala acconcia; quivi apparecchiate [la pasqua]. 042 LUK 022 013 Essi dunque, andati, trovaron come egli avea lor detto, ed apparecchiaron la pasqua. 042 LUK 022 014 E quando l'ora fu venuta, egli si mise a tavola, co' dodici apostoli. 042 LUK 022 015 Ed egli disse loro: Io ho grandemente desiderato di mangiar questa pasqua con voi, innanzi che io soffra. 042 LUK 022 016 Perciocchè io vi dico che non ne mangerò più, finchè [tutto] sia compiuto nel regno di Dio. 042 LUK 022 017 Ed avendo preso il calice, rendè grazie, e disse: Prendete questo [calice], e distribuite[lo] tra voi; 042 LUK 022 018 perciocchè, io vi dico che non berrò più del frutto della vigna, finchè il regno di Dio sia venuto. 042 LUK 022 019 Poi, avendo preso il pane, rendè grazie, e [lo] ruppe, e lo diede loro, dicendo: Quest'è il mio corpo, il quale è dato per voi; fate questo in rammemorazione di me. 042 LUK 022 020 Parimente ancora, dopo aver cenato, [diede loro] il calice, dicendo: Questo calice [è] il nuovo patto nel mio sangue, il quale è sparso per voi. 042 LUK 022 021 Nel rimanente, ecco, la mano di colui che mi tradisce [è] meco a tavola. 042 LUK 022 022 E il Figliuol dell'uomo certo se ne va, secondo ch'è determinato; ma, guai a quell'uomo per cui egli è tradito! 042 LUK 022 023 Ed essi cominciarono a domandarsi gli uni gli altri, chi fosse pur quel di loro che farebbe ciò. 042 LUK 022 024 OR nacque ancora fra loro una contesa, chi di loro paresse che fosse il maggiore. 042 LUK 022 025 Ma egli disse loro: I re delle genti le signoreggiano, e coloro che hanno podestà sopra esse son chiamati benefattori. 042 LUK 022 026 Ma non già così voi; anzi, il maggiore fra voi sia come il minore, e quel che regge come quel che ministra. 042 LUK 022 027 Perciocchè, quale è il maggiore, colui ch'è a tavola, o pur colui che serve? non [è] egli colui ch'è a tavola? or io sono in mezzo di voi come colui che serve. 042 LUK 022 028 Or voi siete quelli che siete perseverati meco nelle mie tentazioni. 042 LUK 022 029 Ed io altresì vi dispongo il regno, siccome il Padre mio me l'ha disposto; 042 LUK 022 030 acciocchè voi mangiate, e beviate, alla mia tavola, nel mio regno; e sediate sopra de' troni, giudicando le dodici tribù d'Israele. 042 LUK 022 031 IL Signore disse ancora: Simone, Simone, ecco, Satana ha richiesto di vagliarvi, come [si vaglia] il grano. 042 LUK 022 032 Ma io ho pregato per te, acciocchè la tua fede non venga meno; e tu, quando un giorno sarai convertito, conferma i tuoi fratelli. 042 LUK 022 033 Ma egli disse: Signore, io son presto ad andar teco, e in prigione, ed alla morte. 042 LUK 022 034 Ma Gesù disse: Pietro, io ti dico che il gallo non canterà oggi, prima che tu non abbi negato tre volte di conoscermi. 042 LUK 022 035 POI disse loro: Quando io vi ho mandati senza borsa, e [senza] tasca, e [senza] scarpe, avete voi avuto mancamento di cosa alcuna? Ed essi dissero: Di niuna. 042 LUK 022 036 Disse loro adunque: Ma ora, chi ha una borsa tolgala; parimente ancora una tasca; e chi non ne ha venda la sua vesta, e comperi una spada. 042 LUK 022 037 Perciocchè, io vi dico che conviene che eziandio questo ch'è scritto sia adempiuto in me: Ed egli è stato annoverato fra i malfattori. Perciocchè le cose, che [sono scritte] di me, hanno [il lor] compimento. 042 LUK 022 038 Ed essi dissero: Signore, ecco qui due spade. Ed egli disse loro: Basta. 042 LUK 022 039 POI, essendo uscito, andò, secondo la [sua] usanza, al monte degli Ulivi; e i suoi discepoli lo seguitavano anch'essi. 042 LUK 022 040 E giunto al luogo, disse loro: Orate, che non entriate in tentazione. 042 LUK 022 041 Allora egli fu divelto da loro, quasi per una gettata di pietra; 042 LUK 022 042 e postosi in ginocchioni, orava, dicendo: Padre, oh! volessi tu trasportar da me questo calice! ma pure, non la mia volontà, me la tua sia fatta. 042 LUK 022 043 Ed un angelo gli apparve dal cielo confortandolo. 042 LUK 022 044 Ed egli, essendo in agonia, orava vie più intentamente; e il suo sudore divenne simile a grumoli di sangue, che cadevano in terra. 042 LUK 022 045 Poi, levatosi dall'orazione, venne ai suoi discepoli, e trovò che dormivano di tristizia. 042 LUK 022 046 E disse loro: Perchè dormite? levatevi, ed orate, che non entriate in tentazione. 042 LUK 022 047 ORA, mentre egli parlava ancora, ecco una turba; e colui che si chiamava Giuda, uno de' dodici, andava davanti a loro, e si accostò a Gesù per baciarlo; perciocchè egli avea loro dato questo segno: Colui chi io bacerò è desso. 042 LUK 022 048 E Gesù gli disse: Giuda, tradisci tu il Figliuol dell'uomo con un bacio? 042 LUK 022 049 E coloro [ch'erano] della compagnia di Gesù, veggendo che cosa era per avvenire, dissero: Signore, percoteremo noi con la spada? 042 LUK 022 050 Ed un certo di loro percosse il servitore del sommo sacerdote, e gli spiccò l'orecchio destro. 042 LUK 022 051 Ma Gesù fece [lor] motto, e disse: Lasciate, basta! E, toccato l'orecchio di colui, lo guarì. 042 LUK 022 052 E Gesù disse a' principali sacerdoti, ed a' capi del tempio, ed agli anziani, che eran venuti contro a lui: Voi siete usciti contro a me con ispade, e con aste, come contro ad un ladrone. 042 LUK 022 053 Mentre io era con voi tuttodì nel tempio, voi non metteste mai le mani sopra me; ma quest'è l'ora vostra, e la podestà delle tenebre. 042 LUK 022 054 ED essi lo presero, e lo menarono, e lo condussero dentro alla casa del sommo sacerdote; e Pietro [lo] seguitava da lungi. 042 LUK 022 055 Ed avendo essi acceso del fuoco in mezzo della corte, ed essendosi posti a sedere insieme, Pietro si sedette nel mezzo di loro. 042 LUK 022 056 Or una certa fanticella, vedutolo seder presso del fuoco, e guardatolo fiso, disse: Anche costui era con lui. 042 LUK 022 057 Ma egli lo rinnegò, dicendo: Donna, io nol conosco. 042 LUK 022 058 E, poco appresso, un altro, vedutolo, gli disse: Anche tu sei di quelli. Ma Pietro disse: O uomo, non sono. 042 LUK 022 059 E, infraposto lo spazio quasi d'un'ora, un certo altro affermava [lo stesso], dicendo: In verità, anche costui era con lui; perciocchè egli è Galileo. 042 LUK 022 060 Ma Pietro disse: O uomo, io non so quel che tu dici. E subito, parlando egli ancora, il gallo cantò. 042 LUK 022 061 E il Signore, rivoltosi, riguardò Pietro. E Pietro si rammentò la parola del Signore, come egli gli avea detto: Avanti che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte. 042 LUK 022 062 E Pietro se ne uscì, e pianse amaramente. 042 LUK 022 063 E COLORO che tenevano Gesù lo schernivano, percotendo[lo]. 042 LUK 022 064 E velatigli [gli occhi], lo percotevano in su la faccia; e lo domandavano, dicendo: Indovina chi è colui che ti ha percosso. 042 LUK 022 065 Molte altre cose ancora dicevano contro a lui, bestemmiando. 042 LUK 022 066 Poi, come fu giorno, gli anziani del popolo, i principali sacerdoti, e gli Scribi, si raunarono, e lo menarono nel lor concistoro. 042 LUK 022 067 E gli dissero: Sei tu il Cristo? diccelo. Ed egli disse loro: Benchè io vel dica, voi nol crederete. 042 LUK 022 068 E se altresì io [vi] fo qualche domanda, voi non mi risponderete, e non [mi] lascerete andare. 042 LUK 022 069 Da ora innanzi il Figliuol dell'uomo sederà alla destra della potenza di Dio. 042 LUK 022 070 E tutti dissero: Sei tu adunque il Figliuol di Dio? Ed egli disse loro: Voi [lo] dite, perciocchè io [lo] sono. 042 LUK 022 071 Ed essi dissero: Che abbiam più bisogno di testimonianza? poichè noi stessi [l]'abbiamo udito dalla sua propria bocca. 042 LUK 023 001 ALLORA tutta la moltitudine di loro si levò, e lo menò a Pilato. 042 LUK 023 002 E cominciarono ad accusarlo, dicendo: Noi abbiam trovato costui sovvertendo la nazione, e divietando di dare i tributi a Cesare, dicendo sè esser il Cristo, il Re. 042 LUK 023 003 E Pilato lo domandò, dicendo: Sei tu il Re de' Giudei? Ed egli, rispondendogli, disse: Tu lo dici. 042 LUK 023 004 E Pilato disse a' principali sacerdoti, ed alle turbe: Io non trovo maleficio alcuno in quest'uomo. 042 LUK 023 005 Ma essi facevan forza, dicendo: Egli commuove il popolo, insegnando per tutta la Giudea, avendo cominciato da Galilea fin qua. 042 LUK 023 006 Allora Pilato, avendo udito [nominar] Galilea, domandò se quell'uomo era Galileo. 042 LUK 023 007 E, risaputo ch'egli era della giurisdizione di Erode, lo rimandò ad Erode, il quale era anche egli in Gerusalemme a que' dì. 042 LUK 023 008 Ed Erode, veduto Gesù, se ne rallegrò grandemente; perciocchè da molto [tempo] desiderava di vederlo; perchè avea udite molte cose di lui, e sperava veder fargli qualche miracolo. 042 LUK 023 009 E lo domandò per molti ragionamenti; ma egli non gli rispose nulla. 042 LUK 023 010 Ed i principali sacerdoti, e gli Scribi, comparvero [quivi], accusandolo con grande sforzo. 042 LUK 023 011 Ma Erode, co' suoi soldati, dopo averlo sprezzato, e schernito, lo vestì d'una veste bianca, e lo rimandò a Pilato. 042 LUK 023 012 Ed Erode e Pilato divennero amici insieme in quel giorno; perciocchè per l'addietro erano stati in inimicizia fra loro. 042 LUK 023 013 E Pilato, chiamati insieme i principali sacerdoti, ed i magistrati, e il popolo, disse loro: 042 LUK 023 014 Voi mi avete fatto comparir quest'uomo davanti, come se egli sviasse il popolo; ed ecco, avendolo io in presenza vostra esaminato, non ho trovato in lui alcun maleficio di quelli de' quali l'accusate. 042 LUK 023 015 Ma non pure Erode; poichè io vi ho mandati a lui; ed ecco, non gli è stato fatto nulla, [onde egli sia giudicato] degno di morte. 042 LUK 023 016 Io adunque lo castigherò, e poi lo libererò. 042 LUK 023 017 Or gli conveniva di necessità liberar loro uno, ogni dì di festa. 042 LUK 023 018 E tutta la moltitudine gridò, dicendo: Togli costui, e liberaci Barabba. 042 LUK 023 019 Costui era stato incarcerato per una sedizione, fatta nella città, con omicidio. 042 LUK 023 020 Perciò Pilato da capo parlò [loro], desiderando liberar Gesù. 042 LUK 023 021 Ma essi gridavano in contrario, dicendo: Crocifiggilo, crocifiggilo. 042 LUK 023 022 Ed egli, la terza volta, disse loro: Ma pure, che male ha fatto costui? io non ho trovato in lui maleficio alcuno degno di morte. Io adunque lo castigherò, e poi lo libererò. 042 LUK 023 023 Ma essi facevano istanza con gran grida, chiedendo che fosse crocifisso; e le lor grida e quelle de' principali sacerdoti, si rinforzavano. 042 LUK 023 024 E Pilato pronunziò che fosse fatto ciò che chiedevano. 042 LUK 023 025 E liberò loro colui ch'era stato incarcerato per sedizione, e per omicidio, il quale essi aveano chiesto; e rimise Gesù alla lor volontà. 042 LUK 023 026 E COME essi lo menavano, presero un certo Simon Cireneo, che veniva da' campi, e gli misero addosso la croce, per portarla dietro a Gesù. 042 LUK 023 027 Or una gran moltitudine di popolo, e di donne, lo seguitava, le quali ancora facevano cordoglio, e lo lamentavano. 042 LUK 023 028 Ma Gesù, rivoltosi a loro, disse: Figliuole di Gerusalemme, non piangete per me; anzi, piangete per voi stesse, e per li vostri figliuoli. 042 LUK 023 029 Perciocchè, ecco, i giorni vengono che altri dirà: Beate le sterili! e [beati] i corpi che non hanno partorito, e le mammelle che non hanno lattato! 042 LUK 023 030 Allora prenderanno a dire ai monti: Cadeteci addosso; ed a' colli: Copriteci. 042 LUK 023 031 Perciocchè, se fanno queste cose al legno verde, che sarà egli fatto al secco? 042 LUK 023 032 Or due altri ancora, [ch'erano] malfattori, erano menati con lui, per esser fatti morire. 042 LUK 023 033 E QUANDO furono andati al luogo, detto del Teschio, crocifissero quivi lui, e i malfattori, l'uno a destra, e l'altro a sinistra. 042 LUK 023 034 E Gesù diceva: Padre, perdona loro, perciocchè non sanno quel che fanno. Poi, avendo fatte delle parti de' suoi vestimenti, trassero le sorti. 042 LUK 023 035 E il popolo stava [quivi], riguardando; ed anche i rettori, insiem col popolo, lo beffavano, dicendo: Egli ha salvati gli altri, salvi sè stesso, se pur costui è il Cristo, l'Eletto di Dio. 042 LUK 023 036 Or i soldati ancora lo schernivano, accostandosi, e presentandogli dell'aceto; e dicendo: 042 LUK 023 037 Se tu sei il Re de' Giudei, salva te stesso. 042 LUK 023 038 Or vi era anche [questo] titolo, di sopra al suo capo, scritto in lettere greche, romane, ed ebraiche: COSTUI È IL RE DE' GIUDEI. 042 LUK 023 039 Or l'uno de' malfattori appiccati lo ingiuriava, dicendo: Se tu sei il Cristo, salva te stesso, e noi. 042 LUK 023 040 Ma l'altro, rispondendo, lo sgridava, dicendo: Non hai tu timore, non pur di Dio, essendo nel medesimo supplizio? 042 LUK 023 041 E noi di vero [vi siam] giustamente, perciocchè riceviamo la condegna pena de' nostri fatti; ma costui non ha commesso alcun misfatto. 042 LUK 023 042 Poi disse a Gesù: Signore, ricordati di me, quando sarai venuto nel tuo regno. 042 LUK 023 043 E Gesù gli disse: Io ti dico in verità, che oggi tu sarai meco in paradiso. 042 LUK 023 044 Or era intorno delle sei ore, e si fecer tenebre sopra tutta la terra, infino alle nove. 042 LUK 023 045 E il sole scurò, e la cortina del tempio si fendè per lo mezzo. 042 LUK 023 046 E Gesù, dopo aver gridato con gran voce, disse: Padre, io rimetto lo spirito mio nelle tue mani. E detto questo, rendè lo spirito. 042 LUK 023 047 E il centurione, veduto ciò ch'era avvenuto, glorificò Iddio, dicendo: Veramente quest'uomo era giusto. 042 LUK 023 048 E tutte le turbe, che si erano raunate a questo spettacolo, vedute le cose ch'erano avvenute, se ne tornarono, battendosì il petto. 042 LUK 023 049 ORA, tutti i suoi conoscenti, e le donne che l'aveano insieme seguitato da Galilea, si fermarono da lontano, riguardando queste cose. 042 LUK 023 050 Ed ecco un certo uomo, [chiamato] per nome Giuseppe, ch'era consigliere, uomo da bene, e diritto; 042 LUK 023 051 il qual non avea acconsentito al consiglio, nè all'atto loro; [ed era] da Arimatea, città de' Giudei; ed aspettava anch'egli il regno di Dio; 042 LUK 023 052 costui venne a Pilato, e chiese il corpo di Gesù. 042 LUK 023 053 E trattolo giù [di croce], l'involse in un lenzuolo, e lo mise in un monumento tagliato in una roccia, nel quale niuno era stato ancora posto. 042 LUK 023 054 Or quel giorno era la preparazion [della festa], e il sabato soprastava. 042 LUK 023 055 E le donne, le quali eran venute insieme da Galilea con Gesù, avendo seguitato [Giuseppe], riguardarono il monumento, e come il corpo d'esso vi era posto. 042 LUK 023 056 Ed essendosene tornate, apparecchiarono degli aromati, e degli olii odoriferi, e si riposarono il sabato, secondo il comandamento. 042 LUK 024 001 E NEL primo [giorno] della settimana, la mattina molto per tempo, esse, e certe [altre] con loro, vennero al monumento, portando gli aromati che aveano preparati. 042 LUK 024 002 E trovarono la pietra rotolata dal monumento. 042 LUK 024 003 Ed entrate dentro, non trovarono il corpo del Signore Gesù. 042 LUK 024 004 E mentre stavano perplesse di ciò, ecco, due uomini sopraggiunsero loro, in vestimenti folgoranti. 042 LUK 024 005 I quali, essendo esse impaurite, e chinando la faccia a terra, disser loro: Perchè cercate il vivente tra i morti? 042 LUK 024 006 Egli non è qui, ma è risuscitato; ricordatevi come egli vi parlò, mentre era ancora in Galilea; 042 LUK 024 007 dicendo che conveniva che il Figliuol dell'uomo fosse dato nelle mani degli uomini peccatori, e fosse crocifisso, ed al terzo giorno risuscitasse. 042 LUK 024 008 Ed esse si ricordarono delle parole di esso. 042 LUK 024 009 Ed essendosene tornate dal monumento, rapportarono tutte queste cose agli undici, ed a tutti gli altri. 042 LUK 024 010 Or quelle che dissero queste cose agli apostoli erano Maria Maddalena, e Giovanna, e Maria, [madre] di Giacomo; e le altre [ch'eran] con loro. 042 LUK 024 011 Ma le lor parole parvero loro un vaneggiare, e non credettero loro. 042 LUK 024 012 Ma pur Pietro, levatosi, corse al monumento; ed avendo guardato dentro, non vide altro che le lenzuola, che giacevano [quivi]; e se ne andò, maravigliandosi tra sè stesso di ciò ch'era avvenuto. 042 LUK 024 013 OR ecco, due di loro in quello stesso giorno andavano in un castello, il cui nome [era] Emmaus, distante da Gerusalemme sessanta stadi. 042 LUK 024 014 Ed essi ragionavan fra loro di tutte queste cose, ch'erano avvenute. 042 LUK 024 015 Ed avvenne che mentre ragionavano e discorrevano insieme, Gesù si accostò, e si mise a camminar con loro. 042 LUK 024 016 Or gli occhi loro erano ritenuti, per non conoscerlo. 042 LUK 024 017 Ed egli disse loro: Quali [son] questi ragionamenti, che voi tenete tra voi, camminando? e perchè siete mesti? 042 LUK 024 018 E l'uno, il cui nome [era] Cleopa, rispondendo, gli disse: Tu solo, dimorando in Gerusalemme, non sai le cose che in essa sono avvenute in questi giorni? 042 LUK 024 019 Ed egli disse loro: Quali? Ed essi gli dissero: Il fatto di Gesù Nazareno, il quale era un uomo profeta, potente in opere, e in parole, davanti a Dio, e davanti a tutto il popolo. 042 LUK 024 020 E come i principali sacerdoti, ed i nostri magistrati l'hanno dato ad esser giudicato a morte, e l'hanno crocifisso. 042 LUK 024 021 Or noi speravamo ch'egli fosse colui che avesse a riscattare Israele; ma ancora, oltre a tutto ciò, benchè sieno tre giorni che queste cose sono avvenute, 042 LUK 024 022 certe donne d'infra noi ci hanno fatti stupire; perciocchè, essendo andate la mattina a buon'ora al monumento, 042 LUK 024 023 e non avendo trovato il corpo d'esso, son venute, dicendo d'aver veduta una visione d'angeli, i quali dicono ch'egli vive. 042 LUK 024 024 Ed alcuni de' nostri sono andati al monumento, ed hanno trovato così, come le donne avean detto; ma non han veduto Gesù. 042 LUK 024 025 Allora egli disse loro: O insensati, e tardi di cuore a credere a tutte le cose che i profeti hanno dette! 042 LUK 024 026 Non conveniva egli che il Cristo sofferisse queste cose, e [così] entrasse nella sua gloria? 042 LUK 024 027 E cominciando da Mosè, e [seguendo] per tutti i profeti, dichiarò loro in tutte le scritture le cose [ch'erano] di lui. 042 LUK 024 028 Ed essendo giunti al castello, ove andavano, egli fece vista d'andar più lungi. 042 LUK 024 029 Ma essi gli fecer forza, dicendo: Rimani con noi, perciocchè ei si fa sera, e il giorno è già dichinato. Egli adunque entrò [nell'albergo], per rimaner con loro. 042 LUK 024 030 E quando egli si fu messo a tavola con loro, prese il pane, e fece la benedizione; e rotto[lo, lo] distribuì loro. 042 LUK 024 031 E gli occhi loro furono aperti, e lo riconobbero; ma egli sparì da loro. 042 LUK 024 032 Ed essi dissero l'uno all'altro: Non ardeva il cuor nostro in noi, mentre egli ci parlava per la via, e ci apriva le scritture? 042 LUK 024 033 E in quella stessa ora si levarono, e ritornarono in Gerusalemme, e trovarono raunati gli undici, e quelli [ch'erano] con loro. 042 LUK 024 034 I quali dicevano: Il Signore è veramente risuscitato, ed è apparito a Simone. 042 LUK 024 035 Ed essi ancora raccontarono le cose [avvenute loro] per la via, e come egli era stato riconosciuto da loro nel rompere il pane. 042 LUK 024 036 ORA, mentre essi ragionavano queste cose, Gesù stesso comparve nel mezzo di loro, e disse loro: Pace a voi. 042 LUK 024 037 Ma essi, smarriti, ed impauriti, pensavano vedere uno spirito. 042 LUK 024 038 Ed egli disse loro: Perchè siete turbati? e perchè salgono ragionamenti ne' cuori vostri? 042 LUK 024 039 Vedete le mie mani, e i miei piedi; perciocchè io son desso; palpatemi, e vedete; poichè uno spirito non ha carne, nè ossa, come mi vedete avere. 042 LUK 024 040 E detto questo, mostrò loro le mani, e i piedi. 042 LUK 024 041 Ma, non credendo essi ancora per l'allegrezza, e maravigliandosi, egli disse loro: Avete voi qui alcuna cosa da mangiare? 042 LUK 024 042 Ed essi gli diedero un pezzo di pesce arrostito, e di un fiale di miele. 042 LUK 024 043 Ed egli presolo, mangiò in lor presenza. 042 LUK 024 044 Poi disse loro: Questi sono i ragionamenti che io vi teneva, essendo ancora con voi: che conveniva che tutte le cose scritte di me nella legge di Mosè, e ne' profeti, e ne' salmi, fossero adempiute. 042 LUK 024 045 Allora egli aperse loro la mente, per intendere le scritture. 042 LUK 024 046 E disse loro: Così è scritto, e così conveniva che il Cristo sofferisse, ed al terzo giorno risuscitasse da' morti; 042 LUK 024 047 e che nel suo nome si predicasse ravvedimento, e remission dei peccati, fra tutte le genti, cominciando da Gerusalemme. 042 LUK 024 048 Or voi siete testimoni di queste cose. 042 LUK 024 049 Ed ecco, io mando sopra voi la promessa del Padre mio; or voi, dimorate nella città di Gerusalemme, finchè siate rivestiti della virtù da alto. 042 LUK 024 050 POI li menò fuori fino in Betania; e, levate le mani in alto, li benedisse. 042 LUK 024 051 Ed avvenne che mentre egli li benediceva, si dipartì da loro, ed era portato in su nel cielo. 042 LUK 024 052 Ed essi, adoratolo, ritornarono in Gerusalemme con grande allegrezza. 042 LUK 024 053 Ed erano del continuo nel tempio, lodando, e benedicendo Iddio. Amen. # # BOOK 043 JOH John Giovanni 043 JOH 001 001 NEL principio la Parola era, e la Parola era appo Dio, e la Parola era Dio. 043 JOH 001 002 Essa era nel principio appo Dio. 043 JOH 001 003 Ogni cosa è stata fatta per mezzo di essa; e senz'essa niuna cosa fatta è stata fatta. 043 JOH 001 004 In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini. 043 JOH 001 005 E la luce riluce nelle tenebre, e le tenebre non l'hanno compresa. 043 JOH 001 006 Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome [era] Giovanni. 043 JOH 001 007 Costui venne per testimonianza, affin di testimoniar della Luce, acciocchè tutti credessero per mezzo di lui. 043 JOH 001 008 Egli non era la Luce, anzi [era mandato] per testimoniar della Luce. 043 JOH 001 009 [Colui, che è] la Luce vera, la quale illumina ogni uomo che viene nel mondo, era. 043 JOH 001 010 Era nel mondo, e il mondo è stato fatto per mezzo d'esso; ma il mondo non l'ha conosciuto. 043 JOH 001 011 Egli è venuto in casa sua, ed i suoi non l'hanno ricevuto. 043 JOH 001 012 Ma, a tutti coloro che l'hanno ricevuto, i quali credono nel suo nome, egli ha data questa ragione, d'esser fatti figliuoli di Dio; 043 JOH 001 013 i quali, non di sangue, nè di volontà di carne, nè di volontà d'uomo, ma son nati di Dio. 043 JOH 001 014 E la Parola è stata fatta carne, ed è abitata fra noi (e noi abbiam contemplata la sua gloria, gloria, come dell'unigenito [proceduto] dal Padre), piena di grazia, e di verità. 043 JOH 001 015 GIOVANNI testimoniò di lui, e gridò, dicendo: Costui è quel di cui io diceva: Colui che viene dietro a me mi è antiposto, perciocchè egli era prima di me. 043 JOH 001 016 E noi tutti abbiamo ricevuto della sua pienezza, e grazia per grazia. 043 JOH 001 017 Perciocchè la legge è stata data per mezzo di Mosè, [ma] la grazia, e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo. 043 JOH 001 018 Niuno vide giammai Iddio; l'unigenito Figliuolo, ch'è nel seno del Padre, è quel che l'ha dichiarato. 043 JOH 001 019 E questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei da Gerusalemme mandarono de' sacerdoti, e de' Leviti, per domandargli: Tu chi sei? 043 JOH 001 020 Ed egli riconobbe [chi egli era], e nol negò; anzi lo riconobbe, [dicendo: ] Io non sono il Cristo. 043 JOH 001 021 Ed essi gli domandarono: Che [sei] dunque? Sei tu Elia? Ed egli disse: Io nol sono. Sei tu il Profeta? Ed egli rispose: No. 043 JOH 001 022 Essi adunque gli dissero Chi sei? acciocchè rendiamo risposta a coloro che ci hanno mandati; che dici tu di te stesso? 043 JOH 001 023 Egli disse: Io [son] la voce di colui che grida nel deserto: Addirizzate la via del Signore, siccome il profeta Isaia ha detto. 043 JOH 001 024 Or coloro ch'erano stati mandati erano d'infra i Farisei. 043 JOH 001 025 Ed essi gli domandarono, e gli dissero: Perchè dunque battezzi, se tu non sei il Cristo, nè Elia, nè il profeta? 043 JOH 001 026 Giovanni rispose loro, dicendo: Io battezzo con acqua; ma nel mezzo di voi è presente uno, il qual voi non conoscete. 043 JOH 001 027 Esso è colui che vien dietro a me, il qual mi è stato antiposto, di cui io non son degno di sciogliere il correggiuol della scarpa. 043 JOH 001 028 Queste cose avvennero in Betabara, di là dal Giordano, ove Giovanni battezzava. 043 JOH 001 029 Il giorno seguente, Giovanni vide Gesù che veniva a lui, e disse: Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo. 043 JOH 001 030 Costui è quel del quale io diceva: Dietro a me viene un uomo, il qual mi è antiposto; perciocchè egli era prima di me. 043 JOH 001 031 E quant'è a me, io nol conosceva; ma, acciocchè egli sia manifestato ad Israele, per ciò son venuto, battezzando con acqua. 043 JOH 001 032 E Giovanni testimoniò, dicendo: Io ho veduto lo Spirito, ch'è sceso dal cielo in somiglianza di colomba, e si è fermato sopra lui. 043 JOH 001 033 E quant'è a me, io nol conosceva; ma colui che mi ha mandato a battezzar con acqua mi avea detto: Colui sopra il quale tu vedrai scender lo Spirito, e fermarsi, è quel che battezza con lo Spirito Santo. 043 JOH 001 034 Ed io l'ho veduto, e testifico che costui è il Figliuol di Dio. 043 JOH 001 035 IL giorno seguente, Giovanni di nuovo si fermò, con due de' suoi discepoli. 043 JOH 001 036 Ed avendo riguardato in faccia Gesù che camminava, disse: Ecco l'Agnello di Dio. 043 JOH 001 037 E i due discepoli l'udirono parlare, e seguitarono Gesù. 043 JOH 001 038 E Gesù, rivoltosi, e veggendo che [lo] seguitavano, disse loro: Che cercate? Ed essi gli dissero: Rabbi (il che, interpretato, vuol dire: Maestro), dove dimori? 043 JOH 001 039 Egli disse loro: Venite, e vedete[lo]. Essi [adunque] andarono, e videro ove egli dimorava, e stettero presso di lui quel giorno. Or era intorno le dieci ore. 043 JOH 001 040 Andrea, fratello di Simon Pietro, era uno de' due, che aveano udito [quel ragionamento] da Giovanni, ed avean seguitato Gesù. 043 JOH 001 041 Costui trovò il primo il suo fratello Simone, e gli disse: Noi abbiam trovato il Messia; il che, interpretato, vuol dire: Il Cristo; e lo menò da Gesù. 043 JOH 001 042 E Gesù, riguardatolo in faccia, disse: Tu sei Simone, figliuol di Giona; tu sarai chiamato Cefa, che vuol dire: Pietra. 043 JOH 001 043 Il giorno seguente, [Gesù] volle andare in Galilea, e trovò Filippo, e gli disse: Seguitami. 043 JOH 001 044 Or Filippo era da Betsaida, della città d'Andrea e di Pietro. 043 JOH 001 045 Filippo trovò Natanaele, e gli disse: Noi abbiam trovato colui, del quale Mosè nella legge, ed i profeti hanno scritto; [che è] Gesù, figliuol di Giuseppe, che [è] da Nazaret. 043 JOH 001 046 E Natanaele gli disse: Può egli esservi bene alcuno da Nazaret? Filippo gli disse: Vieni, e vedi. 043 JOH 001 047 Gesù vide venir Natanaele a sè, e disse di lui: Ecco veramente un Israelita, nel quale non vi è frode alcuna. 043 JOH 001 048 Natanaele gli disse: Onde mi conosci? Gesù rispose, e gli disse: Avanti che Filippo ti chiamasse, quando tu eri sotto il fico, io ti vedeva. 043 JOH 001 049 Natanaele rispose, e gli disse: Maestro, tu sei il Figliuol di Dio; tu sei il Re d'Israele. 043 JOH 001 050 Gesù rispose, e gli disse: Perciocchè io ti ho detto ch'io ti vedeva sotto il fico, tu credi; tu vedrai cose maggiori di queste. 043 JOH 001 051 Poi gli disse: In verità, in verità, io vi dico, che da ora innanzi voi vedrete il cielo aperto, e gli angeli di Dio salienti, e discendenti sopra il Figliuol dell'uomo. 043 JOH 002 001 E TRE giorni [appresso], si fecero delle nozze in Cana di Galilea, e la madre di Gesù era quivi. 043 JOH 002 002 Or anche Gesù, co' suoi discepoli, fu chiamato alle nozze. 043 JOH 002 003 Ed essendo venuto meno il vino, la madre di Gesù gli disse: Non hanno più vino. 043 JOH 002 004 Gesù le disse: Che [v'è] fra te e me, o donna? l'ora mia non è ancora venuta. 043 JOH 002 005 Sua madre disse ai servitori: Fate tutto ciò ch'egli vi dirà. 043 JOH 002 006 Or quivi erano sei pile di pietra, poste secondo l'usanza della purificazion dei Giudei, le quali contenevano due, o tre misure grandi per una. 043 JOH 002 007 Gesù disse loro: Empiete d'acqua le pile. Ed essi le empierono fino in cima. 043 JOH 002 008 Poi egli disse loro: Attingete ora, e portatelo allo scalco. Ed essi [gliel] portarono. 043 JOH 002 009 E come lo scalco ebbe assaggiata l'acqua ch'era stata fatta vino (or egli non sapeva onde [quel vino] si fosse, ma ben lo sapevano i servitori che aveano attinta l'acqua), chiamò lo sposo, e gli disse: 043 JOH 002 010 Ogni uomo presenta prima il buon vino; e dopo che si è bevuto largamente, il men buono; [ma] tu hai serbato il buon vino infino ad ora. 043 JOH 002 011 Gesù fece questo principio di miracoli in Cana di Galilea, e manifestò la sua gloria; e i suoi discepoli credettero in lui. 043 JOH 002 012 Dopo questo discese in Capernaum, egli, e sua madre, e i suoi fratelli, e i suoi discepoli, e stettero quivi non molti giorni. 043 JOH 002 013 OR la pasqua de' Giudei era vicina; e Gesù salì in Gerusalemme. 043 JOH 002 014 E trovò nel tempio coloro che vendevano buoi, e pecore, e colombi; e i cambiatori che sedevano. 043 JOH 002 015 Ed egli, fatta una sferza di cordicelle, li cacciò tutti fuor del tempio, insieme co' buoi, e le pecore; e sparse la moneta de' cambiatori, e riversò le tavole. 043 JOH 002 016 Ed a coloro che vendevano i colombi disse: Togliete di qui queste cose; non fate della casa del Padre mio una casa di mercato. 043 JOH 002 017 E i suoi discepoli si ricordarono ch'egli è scritto: Lo zelo della tua casa mi ha roso. 043 JOH 002 018 Perciò i Giudei gli fecer motto, e dissero: Che segno ci mostri, che tu fai coteste cose? 043 JOH 002 019 Gesù rispose, e disse loro: Disfate questo tempio, e in tre giorni io lo ridirizzerò. 043 JOH 002 020 Laonde i Giudei dissero: Questo tempio è stato edificato in quarantasei anni, e tu lo ridirizzeresti in tre giorni? 043 JOH 002 021 Ma egli diceva del tempio del suo corpo. 043 JOH 002 022 Quando egli adunque fu risuscitato da' morti, i suoi discepoli si ricordarono ch'egli avea lor detto questo; e credettero alla scrittura, ed alle parole che Gesù avea dette. 043 JOH 002 023 ORA, mentre egli era in Gerusalemme nella pasqua, nella festa, molti credettero nel suo nome, veggendo i suoi miracoli ch'egli faceva. 043 JOH 002 024 Ma Gesù non fidava loro sè stesso, perciocchè egli conosceva tutti; 043 JOH 002 025 e perciocchè egli non avea bisogno che alcuno gli testimoniasse dell'uomo, poichè egli stesso conosceva quello ch'era nell'uomo. 043 JOH 003 001 Or v'era un uomo, d'infra i Farisei, il cui nome [era] Nicodemo, rettor de' Giudei. 043 JOH 003 002 Costui venne a Gesù di notte, e gli disse: Maestro, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; poichè niuno può fare i segni che tu fai, se Iddio non è con lui. 043 JOH 003 003 Gesù rispose, e gli disse: In verità, in verità, io ti dico, che se alcuno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio. 043 JOH 003 004 Nicodemo gli disse: Come può un uomo, essendo vecchio, nascere? può egli entrare una seconda volta nel seno di sua madre, e nascere? 043 JOH 003 005 Gesù rispose: In verità, in verità, io ti dico, che se alcuno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 043 JOH 003 006 Ciò che è nato dalla carne è carne; ma ciò che è nato dallo Spirito è spirito. 043 JOH 003 007 Non maravigliarti ch'io ti ho detto che vi convien nascer di nuovo. 043 JOH 003 008 Il vento soffia ove egli vuole, e tu odi il suo suono, ma non sai onde egli viene, nè ove egli va; così è chiunque è nato dello Spirito. 043 JOH 003 009 Nicodemo rispose, e gli disse: Come possono farsi queste cose? 043 JOH 003 010 Gesù rispose, e gli disse: Tu sei il dottore d'Israele, e non sai queste cose? 043 JOH 003 011 In verità, in verità, io ti dico, che noi parliamo ciò che sappiamo, e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non ricevete la nostra testimonianza. 043 JOH 003 012 Se io vi ho dette le cose terrene, e non credete, come crederete, se io vi dico le cose celesti? 043 JOH 003 013 Or niuno è salito in cielo, se non colui ch'è disceso dal cielo, [cioè] il Figliuol dell'uomo, ch'è nel cielo. 043 JOH 003 014 E come Mosè alzò il serpente nel deserto, così conviene che il Figliuol dell'uomo sia innalzato; 043 JOH 003 015 acciocchè chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. 043 JOH 003 016 Perciocchè Iddio ha tanto amato il mondo, ch'egli ha dato il suo unigenito Figliuolo, acciocchè chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. 043 JOH 003 017 Poichè Iddio non ha mandato il suo Figliuolo nel mondo, acciocchè condanni il mondo, anzi, acciocchè il mondo sia salvato per mezzo di lui. 043 JOH 003 018 Chi crede in lui non sarà condannato, ma chi non crede già è condannato, perciocchè non ha creduto nel nome dell'unigenito Figliuol di Dio. 043 JOH 003 019 Or questa è la condannazione: che la luce è venuta nel mondo, e gli uomini hanno amate le tenebre più che la luce, perciocchè le loro opere erano malvage. 043 JOH 003 020 Poichè chiunque fa cose malvage odia la luce, e non viene alla luce, acciocchè le sue opere non sieno palesate. 043 JOH 003 021 Ma colui che fa opere di verità viene alla luce, acciocchè le opere sue sieno manifestate, perciocchè son fatte in Dio. 043 JOH 003 022 DOPO queste cose, Gesù, co' suoi discepoli, venne nel paese della Giudea, e dimorò quivi con loro, e battezzava. 043 JOH 003 023 Or Giovanni battezzava anch'egli in Enon, presso di Salim, perciocchè ivi erano acque assai; e [la gente] veniva, ed era battezzata. 043 JOH 003 024 Poichè Giovanni non era ancora stato messo in prigione. 043 JOH 003 025 Laonde fu mossa da' discepoli di Giovanni una quistione co' Giudei, intorno alla purificazione. 043 JOH 003 026 E vennero a Giovanni e gli dissero: Maestro, ecco, colui che era teco lungo il Giordano, a cui tu rendesti testimonianza, battezza, e tutti vengono a lui. 043 JOH 003 027 Giovanni rispose e disse: L'uomo non può ricever nulla, se non gli è dato dal cielo. 043 JOH 003 028 Voi stessi mi siete testimoni ch'io ho detto: Io non sono il Cristo; ma ch'io son mandato davanti a lui. 043 JOH 003 029 Colui che ha la sposa è lo sposo, ma l'amico dello sposo, che è presente, e l'ode, si rallegra grandemente della voce dello sposo; perciò, questa mia allegrezza è compiuta. 043 JOH 003 030 Conviene ch'egli cresca, e ch'io diminuisca. 043 JOH 003 031 Colui che vien da alto è sopra tutti; colui ch'è da terra è di terra, e di terra parla; colui che vien dal cielo è sopra tutti; 043 JOH 003 032 e testifica ciò ch'egli ha veduto ed udito; ma niuno riceve la sua testimonianza. 043 JOH 003 033 Colui che ha ricevuta la sua testimonianza ha suggellato che Iddio è verace. 043 JOH 003 034 Perciocchè, colui che Iddio ha mandato parla le parole di Dio; poichè Iddio non [gli] dia lo Spirito a misura. 043 JOH 003 035 Il Padre ama il Figliuolo, e gli ha data ogni cosa in mano. 043 JOH 003 036 Chi crede nel Figliuolo ha vita eterna, ma chi non crede al Figliuolo, non vedrà la vita, ma l'ira di Dio dimora sopra lui. 043 JOH 004 001 QUANDO adunque il Signore ebbe saputo che i Farisei aveano udito, che Gesù faceva, e battezzava [più] discepoli che Giovanni 043 JOH 004 002 (quantunque non fosse Gesù che battezzava, ma i suoi discepoli); 043 JOH 004 003 lasciò la Giudea, e se ne andò di nuovo in Galilea. 043 JOH 004 004 Or gli conveniva passare per [il paese di] Samaria. 043 JOH 004 005 Venne adunque ad una città [del paese] di Samaria, detta Sichar, [che è] presso della possessione, la quale Giacobbe diede a Giuseppe, suo figliuolo. 043 JOH 004 006 Or quivi era la fontana di Giacobbe. Gesù adunque, affaticato dal cammino, sedeva così in su la fontana; [or] era intorno alle sei ore. 043 JOH 004 007 [Ed] una donna di Samaria venne, per attinger dell'acqua. [E] Gesù le disse: Dammi da bere. 043 JOH 004 008 (Perciocchè i suoi discepoli erano andati nella città, per comperar da mangiare.) 043 JOH 004 009 Laonde la donna Samaritana gli disse: Come, essendo Giudeo, domandi tu da bere a me, che son donna Samaritana? Poichè i Giudei non usano co' Samaritani. 043 JOH 004 010 Gesù rispose, e le disse: Se tu conoscessi il dono di Dio, e chi è colui che ti dice: Dammi da bere, tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell'acqua viva. 043 JOH 004 011 La donna gli disse: Signore, tu non hai pure alcun vaso da attingere, ed il pozzo è profondo: onde adunque hai quell'acqua viva? 043 JOH 004 012 Sei tu maggiore di Giacobbe, nostro padre, il qual ci diede questo pozzo, ed egli stesso ne bevve, e i suoi figliuoli, e il suo bestiame? 043 JOH 004 013 Gesù rispose, e le disse: Chiunque beve di quest'acqua, avrà ancor sete; 043 JOH 004 014 ma, chi berrà dell'acqua ch'io gli darò, non avrà giammai in eterno sete; anzi, l'acqua ch'io gli darò diverrà in lui una fonte d'acqua saliente in vita eterna. 043 JOH 004 015 La donna gli disse: Signore, dammi cotest'acqua, acciocchè io non abbia [più] sete, e non venga [più] qua ad attingerne. 043 JOH 004 016 Gesù le disse: Va', chiama il tuo marito, e vieni qua. 043 JOH 004 017 La donna rispose, e gli disse: Io non ho marito. Gesù le disse: Bene hai detto: Non ho marito. 043 JOH 004 018 Perciocchè tu hai avuti cinque mariti, e quello che tu hai ora non è tuo marito; questo hai tu detto con verità. 043 JOH 004 019 La donna gli disse: Signore, io veggo che tu sei profeta. 043 JOH 004 020 I nostri padri hanno adorato in questo monte; e voi dite che in Gerusalemme è il luogo ove conviene adorare. 043 JOH 004 021 Gesù le disse: Donna, credimi che l'ora viene, che voi non adorerete il Padre nè in questo monte, nè in Gerusalemme. 043 JOH 004 022 Voi adorate ciò che non conoscete; noi adoriamo ciò che noi conosciamo; poichè la salute è dalla parte de' Giudei. 043 JOH 004 023 Ma l'ora viene, e già al presente è, che i veri adoratori adoreranno il Padre in ispirito e verità; perciocchè anche il Padre domanda tali che l'adorino; 043 JOH 004 024 Iddio è Spirito; perciò, conviene che coloro che l'adorano, l'adorino in ispirito e verità. 043 JOH 004 025 La donna gli disse: Io so che il Messia, il quale è chiamato Cristo, ha da venire; quando egli sarà venuto, ci annunzierà ogni cosa. 043 JOH 004 026 Gesù le disse: Io, che ti parlo, son desso. 043 JOH 004 027 E in su quello, i suoi discepoli vennero, e si maravigliarono ch'egli parlasse con una donna; ma pur niuno disse: Che domandi? o: Che ragioni con lei? 043 JOH 004 028 La donna adunque, lasciata la sua secchia, se ne andò alla città, e disse alla gente: 043 JOH 004 029 Venite, vedete un uomo che mi ha detto tutto ciò ch'io ho fatto; non è costui il Cristo? 043 JOH 004 030 Uscirono adunque della città, e vennero a lui. 043 JOH 004 031 OR in quel mezzo i suoi discepoli lo pregavano, dicendo: Maestro, mangia. 043 JOH 004 032 Ma egli disse loro: Io ho da mangiare un cibo, il qual voi non sapete. 043 JOH 004 033 Laonde i discepoli dicevano l'uno all'altro: Gli ha punto alcuno portato da mangiare? 043 JOH 004 034 Gesù disse loro: Il mio cibo è ch'io faccia la volontà di colui che mi ha mandato, e ch'io adempia l'opera sua. 043 JOH 004 035 Non dite voi che vi sono ancora quattro mesi infino alla mietitura? ecco, io vi dico: Levate gli occhi vostri, e riguardate le contrade, come già son bianche da mietere. 043 JOH 004 036 Or il mietitore riceve premio, e ricoglie frutto in vita eterna; acciocchè il seminatore, e il mietitore si rallegrino insieme. 043 JOH 004 037 Poichè in questo quel dire è vero: L'uno semina, l'altro miete. 043 JOH 004 038 Io vi ho mandati a mieter ciò intorno a che non avete faticato; altri hanno faticato, e voi siete entrati nella lor fatica. 043 JOH 004 039 Or di quella città molti de' Samaritani credettero in lui, per le parole della donna che testimoniava: Egli mi ha dette tutte le cose che io ho fatte. 043 JOH 004 040 Quando adunque i Samaritani furon venuti a lui, lo pregarono di dimorare presso di loro; ed egli dimorò quivi due giorni. 043 JOH 004 041 E più assai credettero in lui per la sua parola. 043 JOH 004 042 E dicevano alla donna: Noi non crediamo più per le tue parole; perciocchè noi stessi [l]'abbiamo udito, e sappiamo che costui è veramente il Cristo, il Salvator del mondo. 043 JOH 004 043 ORA, passati que' due giorni, egli si partì di là, e se ne andò in Galilea. 043 JOH 004 044 Poichè Gesù stesso avea testimoniato che un profeta non è onorato nella sua propria patria. 043 JOH 004 045 Quando adunque egli fu venuto in Galilea, i Galilei lo ricevettero, avendo vedute tutte le cose ch'egli avea fatte in Gerusalemme nella festa; perciocchè anche essi eran venuti alla festa. 043 JOH 004 046 Gesù adunque venne di nuovo in Cana di Galilea, dove avea fatto dell'acqua vino. Or v'era un certo ufficial reale, il cui figliuolo era infermo in Capernaum. 043 JOH 004 047 Costui, avendo udito che Gesù era venuto di Giudea in Galilea, andò a lui, e lo pregò che scendesse, e guarisse il suo figliuolo; perciocchè egli stava per morire. 043 JOH 004 048 Laonde Gesù gli disse: Se voi non vedete segni e miracoli, voi non crederete. 043 JOH 004 049 L'ufficial reale gli disse: Signore, scendi prima che il mio fanciullo muoia. 043 JOH 004 050 Gesù gli disse: Va', il tuo figliuolo vive. E quell'uomo credette alla parola che Gesù gli avea detta; e se ne andava. 043 JOH 004 051 Ora, come egli già scendeva, i suoi servitori gli vennero incontro, e gli rapportarono, e dissero: Il tuo figliuolo vive. 043 JOH 004 052 Ed egli domandò loro dell'ora ch'egli era stato meglio. Ed essi gli dissero: Ieri a sette ora la febbre lo lasciò. 043 JOH 004 053 Laonde il padre conobbe ch' [era] nella stessa ore, che Gesù gli avea detto: Il tuo figliuolo vive; e credette egli, e tutta la sua casa. 043 JOH 004 054 Questo secondo segno fece di nuovo Gesù, quando fu venuto di Giudea in Galilea. 043 JOH 005 001 DOPO queste cose v'era una festa de' Giudei; e Gesù salì in Gerusalemme. 043 JOH 005 002 Or in Gerusalemme, presso della [porta] delle pecore, v'è una pescina, detta in Ebreo Betesda, che ha cinque portici. 043 JOH 005 003 In essi giaceva gran moltitudine d'infermi, di ciechi, di zoppi, di secchi, aspettando il movimento dell'acqua. 043 JOH 005 004 Perciocchè di tempo in tempo un angelo scendeva nella pescina, ed intorbidava l'acqua; e il primo che vi entrava, dopo l'intorbidamento dell'acqua, era sanato, di qualunque malattia egli fosse tenuto. 043 JOH 005 005 Or quivi era un certo uomo, ch'era stato infermo trentotto anni. 043 JOH 005 006 Gesù, veduto costui giacere, e sapendo che già lungo tempo era stato [infermo], gli disse: Vuoi tu esser sanato? 043 JOH 005 007 L'infermo gli rispose: Signore, io non ho alcuno che mi metta nella pescina, quando l'acqua è intorbidata; e quando io [vi] vengo, un altro [vi] scende prima di me. 043 JOH 005 008 Gesù gli disse: Levati, togli il tuo letticello, e cammina. 043 JOH 005 009 E in quello stante quell'uomo fu sanato, e tolse il suo letticello, e camminava. Or in quel giorno era sabato. 043 JOH 005 010 Laonde i Giudei dissero a colui ch'era stato sanato: Egli è sabato; non ti è lecito di togliere il tuo letticello. 043 JOH 005 011 Egli rispose loro: Colui che mi ha sanato mi ha detto: Togli il tuo letticello, e cammina. 043 JOH 005 012 Ed essi gli domandarono: Chi è quell'uomo che ti ha detto: Togli il tuo letticello, e cammina? 043 JOH 005 013 Or colui ch'era stato sanato non sapeva chi egli fosse; perciocchè Gesù s'era sottratto dalla moltitudine ch'era in quel luogo. 043 JOH 005 014 Di poi Gesù lo trovò nel tempio, e gli disse: Ecco, tu sei stato sanato; non peccar più, che peggio non ti avvenga. 043 JOH 005 015 Quell'uomo se ne andò, e rapportò ai Giudei che Gesù era quel che l'avea sanato. 043 JOH 005 016 E PERCIÒ i Giudei perseguivano Gesù, e cercavano d'ucciderlo, perciocchè avea fatte quelle cose in sabato. 043 JOH 005 017 Ma Gesù rispose loro: Il Padre mio opera infino ad ora, ed io ancora opero. 043 JOH 005 018 Perciò adunque i Giudei cercavano vie più d'ucciderlo, perciocchè non solo violava il sabato, ma ancora diceva Iddio [esser] suo Padre, facendosi uguale a Dio. 043 JOH 005 019 Laonde Gesù rispose, e disse loro: In verità, in verità, io vi dico, che il Figliuolo non può far nulla da sè stesso, ma [fa] ciò che vede fare al Padre, perciocchè le cose ch'esso fa, il Figliuolo le fa anch'egli simigliantemente. 043 JOH 005 020 Poichè il Padre ama il Figliuolo, e gli mostra tutte le cose ch'egli fa; ed anche gli mostrerà opere maggiori di queste, acciocchè voi vi maravigliate. 043 JOH 005 021 Perciocchè, siccome il Padre suscita i morti, e li vivifica, così ancora il Figliuolo vivifica coloro ch'egli vuole. 043 JOH 005 022 Poichè il Padre non giudica alcuno, ma ha dato tutto il giudicio al Figliuolo; 043 JOH 005 023 acciocchè tutti onorino il Figliuolo, come onorano il Padre; chi non onora il Figliuolo, non onora il Padre che l'ha mandato. 043 JOH 005 024 In verità, in verità, io vi dico, che chi ode la mia parola, e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudicio; anzi è passato dalla morte alla vita. 043 JOH 005 025 In verità, in verità, io vi dico, che l'ora viene, e [già] al presente è, che i morti udiranno la voce del Figliuol di Dio, e coloro che l'avranno udita viveranno. 043 JOH 005 026 Perciocchè, siccome il Padre ha vita in sè stesso, 043 JOH 005 027 così ha dato ancora al Figliuolo d'aver vita in sè stesso; e gli ha data podestà eziandio di far giudicio, in quanto egli è Figliuol d'uomo. 043 JOH 005 028 Non vi maravigliate di questo; perciocchè l'ora viene, che tutti coloro che [son] ne' monumenti udiranno la sua voce; 043 JOH 005 029 ed usciranno, coloro che avranno fatto bene, in risurrezion di vita; e coloro che avranno fatto male, in risurrezion di condannazione. 043 JOH 005 030 Io non posso da me stesso far cosa alcuna; io giudico secondo che io odo; e il mio giudicio è giusto, perciocchè io non cerco la mia volontà, me la volontà del Padre che mi ha mandato. 043 JOH 005 031 Se io testimonio di me stesso, la mia testimonianza non è verace. 043 JOH 005 032 V'è un altro che rende testimonianza di me, ed io so che la testimonianza ch'egli rende di me è verace. 043 JOH 005 033 Voi mandaste a Giovanni, ed egli rendette testimonianza alla verità. 043 JOH 005 034 Or io non prendo testimonianza da uomo alcuno, ma dico queste cose, acciocchè siate salvati. 043 JOH 005 035 Esso era una lampana ardente, e lucente; e voi volentieri gioiste, per un breve tempo, alla sua luce. 043 JOH 005 036 Ma io ho la testimonianza maggiore di quella di Giovanni, poichè le opere che il Padre mi ha date ad adempiere, quelle opere, [dico], le quali io fo, testimoniano di me, che il Padre mio mi ha mandato. 043 JOH 005 037 Ed anche il Padre stesso che mi ha mandato ha testimoniato di me; voi non udiste giammai la sua voce, nè vedeste la sua sembianza; 043 JOH 005 038 e non avete la sua parola dimorante in voi, perchè non credete a colui ch'egli ha mandato. 043 JOH 005 039 Investigate le scritture, perciocchè voi pensate per esse aver vita eterna; ed esse son quelle che testimoniano di me. 043 JOH 005 040 Ma voi non volete venire a me, acciocchè abbiate vita. 043 JOH 005 041 Io non prendo gloria dagli uomini. 043 JOH 005 042 Ma io vi conosco, che non avete l'amor di Dio in voi. 043 JOH 005 043 Io son venuto nel nome del Padre mio, e voi non mi ricevete; se un altro viene nel suo proprio nome, quello riceverete. 043 JOH 005 044 Come potete voi credere, poichè prendete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che [viene] da un solo Dio? 043 JOH 005 045 Non pensate che io vi accusi appo il Padre; v'è chi vi accusa, [cioè] Mosè, nel qual voi avete riposta la vostra speranza. 043 JOH 005 046 Perciocchè, se voi credeste a Mosè, credereste ancora a me; poichè egli ha scritto di me. 043 JOH 005 047 Ma se non credete agli scritti d'esso, come crederete alle mie parole? 043 JOH 006 001 DOPO queste cose, Gesù se ne andò all'altra riva del mar della Galilea, [che è il mar] di Tiberiade. 043 JOH 006 002 E gran moltitudine lo seguitava, perciocchè vedevano i miracoli ch'egli faceva negl'infermi. 043 JOH 006 003 Ma Gesù salì in sul monte, e quivi sedeva co' suoi discepoli. 043 JOH 006 004 Or la pasqua, la festa de' Giudei, era vicina. 043 JOH 006 005 Gesù adunque, alzati gli occhi, e veggendo che gran moltitudine veniva a lui, disse a Filippo: Onde comprerem noi del pane, per dar da mangiare a costoro? 043 JOH 006 006 (Or diceva questo, per provarlo, perciocchè egli sapeva quel ch'era per fare.) 043 JOH 006 007 Filippo gli rispose: Del pane per dugento denari non basterebbe loro, perchè ciascun d'essi ne prendesse pure un poco. 043 JOH 006 008 Andrea, fratello di Simon Pietro, l'uno de' suoi discepoli, gli disse: 043 JOH 006 009 V'e qui un fanciullo, che ha cinque pani d'orzo, e due pescetti; ma, che è ciò per tanti? 043 JOH 006 010 E Gesù disse: Fate che gli uomini si assettino. Or v'era in quel luogo erba assai. La gente adunque si assettò, ed erano in numero d'intorno a cinquemila. 043 JOH 006 011 E Gesù prese i pani, e, rese grazie, li distribuì a' discepoli, e i discepoli alla gente assettata; il simigliante fece dei pesci, quanti ne volevano. 043 JOH 006 012 E dopo che furon saziati, [Gesù] disse a' suoi discepoli: Raccogliete i pezzi avanzati, che nulla se ne perda. 043 JOH 006 013 Essi adunque li raccolsero, ed empierono dodici corbelli di pezzi di que' cinque pani d'orzo, ch'erano avanzati a coloro che aveano mangiato. 043 JOH 006 014 Laonde la gente, avendo veduto il miracolo che Gesù avea fatto, disse: Certo costui è il profeta, che deve venire al mondo. 043 JOH 006 015 Gesù adunque, conoscendo che verrebbero, e lo rapirebbero per farlo re, si ritrasse di nuovo in sul monte, tutto solo. 043 JOH 006 016 E QUANDO fu sera, i suoi discepoli discesero verso il mare. 043 JOH 006 017 E montati nella navicella, traevano all'altra riva del mare, verso Capernaum; e già era scuro, e Gesù non era venuto a loro. 043 JOH 006 018 E perchè soffiava un gran vento, il mare era commosso. 043 JOH 006 019 Ora, quando ebbero vogato intorno a venticinque o trenta stadi, videro Gesù che camminava in sul mare, e si accostava alla navicella, ed ebbero paura. 043 JOH 006 020 Ma egli disse loro: Son io, non temiate. 043 JOH 006 021 Essi adunque volonterosamente lo ricevettero dentro la navicella; e subitamente la navicella arrivò là dove essi traevano. 043 JOH 006 022 IL giorno seguente, la moltitudine ch'era restata all'altra riva del mare, avendo veduto che quivi non v'era altra navicella che quell'una nella quale erano montati i discepoli di Gesù, e ch'egli non v'era montato con loro; anzi che i suoi discepoli erano partiti soli 043 JOH 006 023 (or altre navicelle eran venute di Tiberiade, presso del luogo, ove, avendo il Signore rese grazie, aveano mangiato il pane); 043 JOH 006 024 la moltitudine, [dico], come ebbe veduto che Gesù non era quivi, nè i suoi discepoli, montò anch'ella in quelle navicelle, e venne in Capernaum, cercando Gesù. 043 JOH 006 025 E trovatolo di là dal mare, gli disse: Maestro, quando sei giunto qua? 043 JOH 006 026 Gesù rispose loro, e disse: In verità, in verità, io vi dico, che voi mi cercate, non perciocchè avete veduti miracoli; ma, perciocchè avete mangiato di quei pani, [e] siete stati saziati. 043 JOH 006 027 Adoperatevi, non intorno al cibo che perisce, ma intorno al cibo che dimora in vita eterna, il quale il Figliuol dell'uomo vi darà; perciocchè esso ha il Padre, [cioè] Iddio, suggellato. 043 JOH 006 028 Laonde essi gli dissero: Che faremo, per operar le opere di Dio? 043 JOH 006 029 Gesù rispose, e disse loro: Questa è l'opera di Dio: che voi crediate in colui ch'egli ha mandato. 043 JOH 006 030 Laonde essi gli dissero: Qual segno fai tu adunque, acciocchè noi [lo] veggiamo, e ti crediamo? che operi? 043 JOH 006 031 I nostri padri mangiarono la manna nel deserto, come è scritto: Egli diè loro a mangiare del pan celeste. 043 JOH 006 032 Allora Gesù disse loro: In verità, in verità, io vi dico, che Mosè non vi ha dato il pane celeste; ma il Padre mio vi dà il vero pane celeste. 043 JOH 006 033 Perciocchè il pan di Dio è quel che scende dal cielo, e dà vita al mondo. 043 JOH 006 034 Essi adunque gli dissero: Signore, dacci del continuo cotesto pane. 043 JOH 006 035 E Gesù disse loro: Io sono il pan della vità; chi viene a me non avrà fame, e chi crede in me non avrà giammai sete. 043 JOH 006 036 Ma io vi ho detto che, benchè mi abbiate veduto, non però credete. 043 JOH 006 037 Tutto quello che il Padre mi dà verrà a me, ed io non caccerò fuori colui che viene a me. 043 JOH 006 038 Perciocchè io son disceso del cielo, non acciocchè io faccia la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. 043 JOH 006 039 Ora questa è la volontà del Padre che mi ha mandato: ch'io non perda niente di tutto ciò ch'egli mi ha dato; anzi, ch'io lo riscusciti nell'ultimo giorno. 043 JOH 006 040 Ma altresì la volontà di colui che mi ha mandato è questa: che chiunque vede il Figliuolo, e crede in lui, abbia vita eterna; ed io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 043 JOH 006 041 I Giudei adunque mormoravano di lui, perciocchè egli avea detto: Io sono il pane ch'è disceso dal cielo. 043 JOH 006 042 E dicevano: Costui non è egli Gesù, figliuol di Giuseppe, di cui noi conosciamo il padre e la madre? come adunque dice costui: Io son disceso dal cielo? 043 JOH 006 043 Laonde Gesù rispose, e disse loro: Non mormorate tra voi. 043 JOH 006 044 Niuno può venire a me, se non che il Padre che mi ha mandato lo tragga; ed io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 043 JOH 006 045 Egli è scritto ne' profeti: E tutti saranno insegnati da Dio. Ogni uomo dunque che ha udito dal Padre, ed ha imparato, viene a me. 043 JOH 006 046 Non già che alcuno abbia veduto il Padre, se non colui ch'è da Dio; esso ha veduto il Padre. 043 JOH 006 047 In verità, in verità, io vi dico: Chi crede in me ha vita eterna. 043 JOH 006 048 Io sono il pan della vita. 043 JOH 006 049 I vostri padri mangiarono la manna nel deserto, e morirono. 043 JOH 006 050 Quest'è il pane ch'è disceso dal cielo, acciocchè chi ne avrà mangiato non muoia. 043 JOH 006 051 Io sono il vivo pane, ch'è disceso dal cielo; se alcun mangia di questo pane viverà in eterno; or il pane che io darò è la mia carne, la quale io darò per la vita del mondo. 043 JOH 006 052 I Giudei adunque contendevan fra loro, dicendo: Come può costui darci a mangiar la sua carne? 043 JOH 006 053 Perciò Gesù disse loro: In verità, in verità, io vi dico, che se voi non mangiate la carne del Figliuol dell'uomo, e non bevete il suo sangue, voi non avete la vita in voi. 043 JOH 006 054 Chi mangia la mia carne, e beve il mio sangue, ha vita eterna; ed io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 043 JOH 006 055 Perciocchè la mia carne è veramente cibo, ed il mio sangue è veramente bevanda. 043 JOH 006 056 Chi mangia la mia carne, e beve il mio sangue, dimora in me, ed io in lui. 043 JOH 006 057 Siccome il vivente Padre mi ha mandato, ed io vivo per il Padre, così, chi mi mangia viverà anch'egli per me. 043 JOH 006 058 Quest'è il pane ch'è disceso dal cielo; non quale era la manna che i vostri padri mangiarono, e morirono; chi mangia questo pane viverà in eterno. 043 JOH 006 059 Queste cose disse nella sinagoga, insegnando in Capernaum. 043 JOH 006 060 LAONDE molti de' suoi discepoli, udito[lo], dissero: Questo parlare è duro, chi può ascoltarlo? 043 JOH 006 061 E Gesù, conoscendo in sè stesso che i suoi discepoli mormoravan di ciò, disse loro: Questo vi scandalezza egli? 043 JOH 006 062 [Che sarà] dunque, quando vedrete il Figliuol dell'uomo salire ove egli era prima? 043 JOH 006 063 Lo spirito è quel che vivifica, la carne non giova nulla; le parole che io vi ragiono sono spirito e vita. 043 JOH 006 064 Ma ve ne sono alcuni di voi, i quali non credono (poichè Gesù conosceva fin dal principio chi erano coloro che non credevano, e chi era colui che lo tradirebbe). 043 JOH 006 065 E diceva: Perciò vi ho detto che niuno può venire a me se non gli è dato dal Padre mio. 043 JOH 006 066 Da quell'ora molti de' suoi discepoli si trassero indietro, e non andavano più attorno con lui. 043 JOH 006 067 Laonde Gesù disse a' dodici: Non ve ne volete andare ancor voi? 043 JOH 006 068 E Simon Pietro gli rispose: Signore, a chi ce ne andremmo? tu hai le parole di vita eterna. 043 JOH 006 069 E noi abbiamo creduto, ed abbiamo conosciuto che tu sei il Cristo, il Figliuol dell'Iddio vivente. 043 JOH 006 070 Gesù rispose loro: Non ho io eletti voi dodici? e pure un di voi è diavolo. 043 JOH 006 071 Or egli diceva [ciò] di Giuda Iscariot, [figliuol] di Simone; perciocchè esso era per tradirlo, quantunque fosse uno de' dodici. 043 JOH 007 001 DOPO queste cose, Gesù andava attorno per la Galilea, perciocchè non voleva andare attorno per la Giudea; perchè i Giudei cercavano di ucciderlo. 043 JOH 007 002 Or la festa de' Giudei, [cioè] la solennità de' tabernacoli, era vicina. 043 JOH 007 003 Laonde i suoi fratelli gli dissero: Partiti di qui, e vattene nella Giudea, acciocchè i tuoi discepoli ancora veggano le opere che tu fai. 043 JOH 007 004 Perchè niuno che cerca d'esser riconosciuto in pubblico fa cosa alcuna in occulto; se tu fai coteste cose, palesati al mondo. 043 JOH 007 005 Perciocchè non pure i suoi fratelli credevano in lui. 043 JOH 007 006 Laonde Gesù disse loro; Il mio tempo non è ancora venuto; ma il vostro tempo sempre è presto. 043 JOH 007 007 Il mondo non vi può odiare, ma egli mi odia, perciocchè io rendo testimonianza d'esso, che le sue opere son malvage. 043 JOH 007 008 Salite voi a questa festa; io non salgo ancora a questa festa, perciocchè il mio tempo non è ancora compiuto. 043 JOH 007 009 E dette loro tali cose, rimase in Galilea. 043 JOH 007 010 ORA, dopo che i suoi fratelli furon saliti alla festa, allora egli ancora vi salì, non palesemente, ma come di nascosto. 043 JOH 007 011 I Giudei adunque lo cercavano nella festa, e dicevano: Ov'è colui? 043 JOH 007 012 E v'era gran mormorio di lui fra le turbe; gli uni dicevano: Egli è da bene; altri dicevano: No; anzi egli seduce la moltitudine. 043 JOH 007 013 Ma pur niuno parlava di lui apertamente, per tema de' Giudei. 043 JOH 007 014 Ora, essendo già passata mezza la festa, Gesù salì nel tempio, ed insegnava. 043 JOH 007 015 E i Giudei si maravigliavano, dicendo: Come sa costui lettere, non essendo stato ammaestrato? 043 JOH 007 016 Laonde Gesù rispose loro, e disse: La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato. 043 JOH 007 017 Se alcuno vuol far la volontà d'esso, conoscerà se questa dottrina è da Dio, o pur se io parlo da me stesso. 043 JOH 007 018 Chi parla da sè stesso cerca la sua propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che l'ha mandato, esso è verace, ed ingiustizia non è in lui. 043 JOH 007 019 Mosè non v'ha egli data la legge? e pur niuno di voi mette ad effetto la legge; perchè cercate di uccidermi? 043 JOH 007 020 La moltitudine rispose, e disse: Tu hai il demonio; chi cerca di ucciderti? 043 JOH 007 021 Gesù rispose, e disse loro: Io ho fatta un'opera, e tutti siete maravigliati. 043 JOH 007 022 E pur Mosè vi ha data la circoncisione (non già ch'ella sia da Mosè, anzi da' padri); e voi circoncidete l'uomo in sabato. 043 JOH 007 023 Se l'uomo riceve la circoncisione in sabato, acciocchè la legge di Mosè non sia rotta, vi adirate voi contro a me, ch'io abbia sanato tutto un uomo in sabato? 043 JOH 007 024 Non giudicate secondo l'apparenza, ma fate giusto giudicio. 043 JOH 007 025 Laonde alcuni di que' di Gerusalemme dicevano: Non è costui quel ch'essi cercano di uccidere? 043 JOH 007 026 E pure, ecco, egli parla liberamente, ed essi non gli dicono nulla; avrebbero mai i rettori conosciuto per vero che costui è il Cristo? 043 JOH 007 027 Ma pure, noi sappiamo onde costui è; ma, quando il Cristo verrà, niuno saprà onde egli sia. 043 JOH 007 028 Laonde Gesù gridava nel tempio, insegnando, e dicendo: E voi mi conoscete, e sapete onde io sono, ed io non son venuto da me stesso; ma colui che mi ha mandato è verace, il qual voi non conoscete. 043 JOH 007 029 Ma io lo conosco, perciocchè io son [proceduto] da lui, ed egli mi ha mandato. 043 JOH 007 030 Perciò cercavano di pigliarlo; ma niuno gli mise la mano addosso; perciocchè la sua ora non era ancora venuta. 043 JOH 007 031 E molti della moltitudine credettero in lui, e dicevano: Il Cristo, quando sarà venuto, farà egli più segni che costui non ha fatti? 043 JOH 007 032 I Farisei udirono la moltitudine che bisbigliava queste cose di lui; e i Farisei, e i principali sacerdoti, mandarono de' sergenti per pigliarlo. 043 JOH 007 033 Perciò Gesù disse loro: Io son con voi ancora un poco di tempo: poi me ne vo a colui che mi ha mandato. 043 JOH 007 034 Voi mi cercherete, e non [mi] troverete; e dove io sarò, voi non potrete venire. 043 JOH 007 035 Laonde i Giudei dissero fra loro: Dove andrà costui, che noi nol troveremo? andrà egli a coloro che son dispersi fra i Greci, ad insegnare i Greci? 043 JOH 007 036 Quale è questo ragionamento ch'egli ha detto: Voi mi cercherete, e non [mi] troverete; e: Dove io sarò, voi non potrete venire? 043 JOH 007 037 Or nell'ultimo giorno, [ch'era] il gran [giorno] della festa, Gesù, stando in piè, gridò, dicendo: Se alcuno ha sete, venga a me, e beva. 043 JOH 007 038 Chi crede in me, siccome ha detto la scrittura, dal suo seno coleranno fiumi d'acqua viva. 043 JOH 007 039 Or egli disse questo dello Spirito, il qual riceverebbero coloro che credono in lui; perchè lo Spirito Santo non era ancora [stato mandato]; perciocchè Gesù non era ancora stato glorificato. 043 JOH 007 040 Molti adunque della moltitudine, udito quel ragionamento, dicevano: Costui è veramente il profeta. 043 JOH 007 041 Altri dicevano: Costui è il Cristo. Altri dicevano: Ma il Cristo verrà egli di Galilea? 043 JOH 007 042 La scrittura non ha ella detto, che il Cristo verrà della progenie di Davide, e di Betleem, castello ove dimorò Davide? 043 JOH 007 043 Vi fu adunque dissensione fra la moltitudine a motivo di lui. 043 JOH 007 044 Ed alcuni di loro volevan pigliarlo, ma pur niuno mise le mani sopra lui. 043 JOH 007 045 I sergenti adunque tornarono a' principali sacerdoti, ed a' Farisei; e quelli dissero loro: Perchè non l'avete menato? 043 JOH 007 046 I sergenti risposero: Niun uomo parlò giammai come costui. 043 JOH 007 047 Laonde i Farisei risposer loro: Siete punto ancora voi stati sedotti? 043 JOH 007 048 Ha alcuno dei rettori, o de' Farisei, creduto in lui? 043 JOH 007 049 Ma questa moltitudine, che non sa la legge, è maledetta. 043 JOH 007 050 Nicodemo, quel che venne di notte a lui, il quale era un di loro, disse loro: 043 JOH 007 051 La nostra legge condanna ella l' uomo, avanti ch'egli sia stato udito, e che sia conosciuto ciò ch'egli ha fatto? 043 JOH 007 052 Essi risposero, e gli dissero: Sei punto ancor tu di Galilea? investiga, e vedi che profeta alcuno non sorse mai di Galilea. 043 JOH 007 053 E ciascuno se ne andò a casa sua. 043 JOH 008 001 E GESÙ se ne andò al monte degli Ulivi. 043 JOH 008 002 E in sul far del giorno, venne di nuovo nel tempio, e tutto il popolo venne a lui; ed egli, postosi a sedere, li ammaestrava. 043 JOH 008 003 Allora i Farisei, e gli Scribi, gli menarono una donna, ch'era stata colta in adulterio; e fattala star in piè [ivi] in mezzo, 043 JOH 008 004 dissero a Gesù: Maestro, questa donna è stata trovata in sul fatto, commettendo adulterio. 043 JOH 008 005 Or Mosè ci ha comandato nella legge, che cotali si lapidino; tu adunque, che [ne] dici? 043 JOH 008 006 Or dicevano questo, tentandolo, per poterlo accusare. Ma Gesù chinatosi in giù, scriveva col dito in terra. 043 JOH 008 007 E come essi continuavano a domandarlo, egli, rizzatosi, disse loro: Colui di voi ch'è senza peccato getti il primo la pietra contro a lei. 043 JOH 008 008 E chinatosi di nuovo in giù, scriveva in terra. 043 JOH 008 009 Ed essi, udito [ciò], e convinti dalla coscienza, ad uno ad uno se ne uscirono fuori, cominciando da' più vecchi infino agli ultimi; e Gesù fu lasciato solo con la donna, che era [ivi] in mezzo. 043 JOH 008 010 E Gesù, rizzatosi, e non veggendo alcuno, se non la donna, le disse: Donna, ove sono que' tuoi accusatori? niuno t'ha egli condannata? 043 JOH 008 011 Ed ella disse: Niuno, Signore. E Gesù le disse: Io ancora non ti condanno; vattene, e da ora innanzi non peccar più. 043 JOH 008 012 E GESÙ di nuovo parlò loro, dicendo: Io son la luce del mondo; chi mi seguita non camminerà nelle tenebre, anzi avrà la luce della vita. 043 JOH 008 013 Laonde i Farisei gli dissero: Tu testimonii di te stesso; la tua testimonianza non è verace. 043 JOH 008 014 Gesù rispose, e disse loro: Quantunque io testimonii di me stesso, pure è la mia testimonianza verace; perciocchè io so onde io son venuto, ed ove io vo; ma voi non sapete nè onde io vengo, nè ove io vo. 043 JOH 008 015 Voi giudicate secondo la carne; io non giudico alcuno. 043 JOH 008 016 E benchè io giudicassi, il mio giudicio sarebbe verace, perciocchè io non son solo; anzi [son] io, e il Padre che mi ha mandato. 043 JOH 008 017 Or anche nella vostra legge è scritto, che la testimonianza di due uomini è verace. 043 JOH 008 018 Io son quel che testimonio di me stesso; e il Padre ancora, che mi ha mandato, testimonia di me. 043 JOH 008 019 Laonde essi gli dissero: Ove è il Padre tuo? Gesù rispose: Voi non conoscete nè me, nè il Padre mio; se voi conosceste me, conoscereste ancora il Padre mio. 043 JOH 008 020 Questi ragionamenti tenne Gesù in quella parte, dov'era la cassa delle offerte, insegnando nel tempio; e niuno lo pigliò, perciocchè la sua ora non era ancora venuta. 043 JOH 008 021 Gesù adunque disse loro di nuovo: Io me ne vo, e voi mi cercherete, e morrete nel vostro peccato; là ove io vo, voi non potete venire. 043 JOH 008 022 Laonde i Giudei dicevano: Ucciderà egli sè stesso, ch'egli dice: Dove io vo, voi non potete venire? 043 JOH 008 023 Ed egli disse loro: Voi siete da basso, io son da alto; voi siete di questo mondo, io non son di questo mondo. 043 JOH 008 024 Perciò vi ho detto che voi morrete ne' vostri peccati, perciocchè, se voi non credete ch'io son [desso], voi morrete ne' vostri peccati. 043 JOH 008 025 Laonde essi gli dissero: Tu chi sei? E Gesù disse loro: [Io sono] quel che vi dico dal principio. 043 JOH 008 026 Io ho molte cose a parlare, ed a giudicar di voi; ma colui che mi ha mandato è verace, e le cose che io ho udite da lui, quelle dico al mondo. 043 JOH 008 027 Essi non conobbero che parlava loro del Padre. 043 JOH 008 028 Gesù adunque disse loro: Quando voi avrete innalzato il Figliuol dell'uomo, allora conoscerete che io son [desso], e che non fo nulla da me stesso; ma che parlo queste cose, secondo che il Padre mi ha insegnato. 043 JOH 008 029 E colui che mi ha mandato è meco: il Padre non mi ha lasciato solo; poichè io del continuo fo le cose che gli piacciono. 043 JOH 008 030 Mentre egli ragionava queste cose, molti credettero in lui. 043 JOH 008 031 E Gesù disse a' Giudei che gli aveano creduto: Se voi perseverate nella mia parola, voi sarete veramente miei discepoli; 043 JOH 008 032 e conoscerete la verità, e la verità vi francherà. 043 JOH 008 033 Essi gli risposero: Noi siam progenie d'Abrahamo, e non abbiam mai servito ad alcuno; come dici tu: Voi diverrete franchi? 043 JOH 008 034 Gesù rispose loro: In verità, in verità, io vi dico, che chi fa il peccato è servo del peccato. 043 JOH 008 035 Or il servo non dimora in perpetuo nella casa; il figliuolo [vi] dimora in perpetuo. 043 JOH 008 036 Se dunque il Figliuolo vi franca, voi sarete veramente franchi. 043 JOH 008 037 Io so che voi siete progenie d'Abrahamo; ma voi cercate d'uccidermi, perciocchè la mia parola non penetra in voi. 043 JOH 008 038 Io parlo ciò che ho veduto presso il Padre mio; e voi altresì fate le cose che avete vedute presso il padre vostro. 043 JOH 008 039 Essi risposero, e gli dissero: Il padre nostro è Abrahamo. Gesù disse loro: Se voi foste figliuoli d'Abrahamo, fareste le opere d'Abrahamo. 043 JOH 008 040 Ma ora voi cercate d'uccider me, uomo, che vi ho proposta la verità ch'io ho udita da Dio; ciò non fece già Abrahamo. Voi fate le opere del padre vostro. 043 JOH 008 041 Laonde essi gli dissero: Noi non siam nati di fornicazione; noi abbiamo un [solo] Padre, [che è] Iddio. 043 JOH 008 042 E Gesù disse loro: Se Iddio fosse vostro Padre, voi mi amereste; poichè io sono proceduto, e vengo da Dio; perciocchè io non son venuto da me stesso, anzi esso mi ha mandato. 043 JOH 008 043 Perchè non intendete voi il mio parlare? perchè voi non potete ascoltar la mia parola. 043 JOH 008 044 Voi siete dal diavolo, [che è vostro] padre; e volete fare i desideri del padre vostro; egli fu micidiale dal principio, e non è stato fermo nella verità; poichè verità non è in lui; quando proferisce la menzogna, parla del suo proprio; perciocchè egli è mendace, e il padre della menzogna. 043 JOH 008 045 Ma, quant'è a me, perciocchè io dico la verità, voi non mi credete. 043 JOH 008 046 Chi di voi mi convince di peccato? e se io dico verità, perchè non mi credete voi? 043 JOH 008 047 Chi è da Dio ascolta le parole di Dio; perciò, voi non l'ascoltate, perciocchè non siete da Dio. 043 JOH 008 048 Laonde i Giudei risposero, e gli dissero: Non diciamo noi bene che tu sei Samaritano, e che hai il demonio? 043 JOH 008 049 Gesù rispose: Io non ho demonio, ma onoro il Padre mio, e voi mi disonorate. 043 JOH 008 050 Or io non cerco la mia gloria; v'è chi [la] cerca, e [ne] giudica. 043 JOH 008 051 In verità, in verità, io vi dico che se alcuno guarda la mia parola, non vedrà giammai in eterno la morte. 043 JOH 008 052 Laonde i Giudei gli dissero: Ora conosciamo che tu hai il demonio. Abrahamo, ed i profeti son morti; e tu dici: Se alcuno guarda la mia parola, egli non gusterà giammai in eterno la morte. 043 JOH 008 053 Sei tu maggiore del padre nostro Abrahamo, il quale è morto? i profeti ancora son morti; che fai te stesso? 043 JOH 008 054 Gesù rispose: Se io glorifico me stesso, la mia gloria non è nulla; v'è il Padre mio che mi glorifica, che voi dite essere vostro Dio. 043 JOH 008 055 E pur voi non l'avete conosciuto; ma io lo conosco; e, se io dicessi che io non lo conosco, sarei mendace, simile a voi; ma io lo conosco, e guardo la sua parola. 043 JOH 008 056 Abrahamo, vostro padre, giubilando, desiderò di vedere il mio giorno, e lo vide, e se ne rallegrò. 043 JOH 008 057 I Giudei adunque gli dissero: Tu non hai ancora cinquant'anni, ed hai veduto Abrahamo? 043 JOH 008 058 Gesù disse loro: In verità, in verità, io vi dico, che avanti che Abrahamo fosse nato, io sono. 043 JOH 008 059 Essi adunque levarono delle pietre, per gettar[le] contro a lui; ma Gesù si nascose, ed uscì del tempio, essendo passato per mezzo loro; e così se ne andò. 043 JOH 009 001 E PASSANDO, vide un uomo [che era] cieco dalla [sua] natività. 043 JOH 009 002 E i suoi discepoli lo domandaron, dicendo: Maestro, chi ha peccato, costui, o suo padre e sua madre, perchè egli sia nato cieco? 043 JOH 009 003 Gesù rispose: Nè costui, nè suo padre, nè sua madre hanno peccato; anzi [ciò è avvenuto], acciocchè le opere di Dio sieno manifestate in lui. 043 JOH 009 004 Conviene che io operi l'opere di colui che mi ha mandato, mentre è giorno; la notte viene che niuno può operare. 043 JOH 009 005 Mentre io son nel mondo, io son la luce del mondo. 043 JOH 009 006 Avendo dette queste cose, sputò in terra, e fece del loto con lo sputo, e ne impiastrò gli occhi del cieco. 043 JOH 009 007 E gli disse: Va', lavati nella pescina di Siloe (il che s'interpreta: Mandato); egli adunque vi andò, e si lavò, e ritornò vedendo. 043 JOH 009 008 Laonde i vicini, e coloro che innanzi l'avean veduto cieco, dissero: Non è costui quel che sedeva, e mendicava? 043 JOH 009 009 Gli uni dicevano: Egli è l'istesso. Gli altri: Egli lo rassomiglia. Ed egli diceva: Io son [desso]. 043 JOH 009 010 Gli dissero adunque: Come ti sono stati aperti gli occhi? 043 JOH 009 011 Egli rispose, e disse: Un uomo, detto Gesù, fece del loto, e me ne impiastrò gli occhi, e mi disse: Vattene alla pescina di Siloe, e lavati. Ed io, essendovi andato, e lavatomi, ho ricuperata la vista. 043 JOH 009 012 Ed essi gli dissero: Ov'è colui? Egli disse: Io non so. 043 JOH 009 013 [Ed] essi condussero a' Farisei colui che già [era stato] cieco. 043 JOH 009 014 Or era sabato, quando Gesù fece il loto, ed aperse gli occhi d'esso. 043 JOH 009 015 I Farisei adunque da capo gli domandarono anch'essi, come egli avea ricoverata la vista. Ed egli disse loro: Egli mi mise del loto in su gli occhi, ed io mi lavai, e veggo. 043 JOH 009 016 Alcuni adunque de' Farisei dicevano: Quest'uomo non è da Dio, perciocchè non osserva il sabato. Altri dicevano: Come può un uomo peccatore far cotali miracoli? E v'era dissensione fra loro. 043 JOH 009 017 Dissero adunque di nuovo al cieco: Che dici tu di lui, ch'egli ti ha aperti gli occhi? Egli disse: Egli è profeta. 043 JOH 009 018 Laonde i Giudei non credettero di lui, ch'egli fosse stato cieco, ed avesse ricoverata la vista; finchè ebbero chiamati il padre, e la madre di quell'uomo che avea ricoverata la vista. 043 JOH 009 019 E [quando furon venuti], li domandarono, dicendo: È costui il vostro figliuolo, il qual voi dite esser nato cieco? come dunque vede egli ora? 043 JOH 009 020 E il padre, e la madre di esso risposero loro, e dissero: Noi sappiamo che costui è nostro figliuolo, e ch'egli è nato cieco. 043 JOH 009 021 Ma, come egli ora vegga, o chi gli abbia aperti gli occhi, noi nol sappiamo; egli è già in età, domandateglielo; egli parlerà di sè stesso. 043 JOH 009 022 Questo dissero il padre, e la madre d'esso; perciocchè temevano i Giudei; poichè i Giudei avevano già costituito che se alcuno lo riconosceva il Cristo, fosse sbandito dalla sinagoga. 043 JOH 009 023 Perciò, il padre e la madre d'esso dissero: Egli è già in età, domandate lui stesso. 043 JOH 009 024 Essi adunque chiamarono di nuovo quell'uomo ch'era stato cieco, e gli dissero: Da' gloria a Dio; noi sappiamo che quest'uomo è peccatore. 043 JOH 009 025 Laonde colui rispose, e disse: Se egli è peccatore, io nol so; una cosa so, che, essendo io stato cieco, ora veggo. 043 JOH 009 026 Ed essi da capo gli dissero: Che ti fece egli? come ti aperse egli gli occhi? 043 JOH 009 027 Egli rispose loro: Io ve l'ho già detto, e voi non [l]'avete ascoltato; perchè volete udirlo di nuovo? volete punto ancora voi divenir suoi discepoli? 043 JOH 009 028 Perciò essi l'ingiuriarono, e dissero: Sii tu discepolo di colui; ma, quant'è a noi, siam discepoli di Mosè. 043 JOH 009 029 Noi sappiamo che Iddio ha parlato a Mosè; ma, quant'è a costui, non sappiamo onde egli sia. 043 JOH 009 030 Quell'uomo rispose, e disse loro: V'è ben di vero da maravigliarsi in ciò che voi non sapete onde egli sia; e pure egli mi ha aperti gli occhi. 043 JOH 009 031 Or noi sappiamo che Iddio non esaudisce i peccatori; ma, se alcuno è pio verso Iddio, e fa la sua volontà, quello esaudisce egli. 043 JOH 009 032 Ei non si [è] giammai udito che alcuno abbia aperti gli occhi ad uno che sia nato cieco. 043 JOH 009 033 Se costui non fosse da Dio, non potrebbe far nulla. 043 JOH 009 034 Essi risposero, e gli dissero: Tu sei tutto quanto nato in peccati, e ci ammaestri! E lo cacciarono fuori. 043 JOH 009 035 Gesù udì che l'aveano cacciato fuori; e trovatolo, gli disse: Credi tu nel Figliuol di Dio? 043 JOH 009 036 Colui rispose, e disse: E chi è egli, Signore, acciocchè io creda in lui? 043 JOH 009 037 E Gesù gli disse: Tu l'hai veduto, e quel che parla teco è desso. 043 JOH 009 038 Allora egli disse: Io credo, Signore, e l'adorò. 043 JOH 009 039 Poi Gesù disse: Io son venuto in questo mondo per [far] giudicio, acciocchè coloro che non veggono veggano, e coloro che veggono divengan ciechi. 043 JOH 009 040 Ed [alcuni] de' Farisei ch'eran con lui udirono queste cose, e gli dissero: Siamo ancora noi ciechi? 043 JOH 009 041 Gesù disse loro: Se voi foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma ora voi dite: Noi veggiamo; perciò il vostro peccato rimane. 043 JOH 010 001 IN verità, in verità, io vi dico, che chi non entra per la porta nell'ovile delle pecore, ma vi sale altronde, esso è rubatore, e ladrone. 043 JOH 010 002 Ma chi entra per la porta è pastor delle pecore. 043 JOH 010 003 A costui apre il portinaio, e le pecore ascoltano la sua voce, ed egli chiama le sue pecore per nome, e le conduce fuori. 043 JOH 010 004 E quando ha messe fuori le sue pecore, va davanti a loro, e le pecore lo seguitano, perciocchè conoscono la sua voce. 043 JOH 010 005 Ma non seguiteranno lo straniero, anzi se ne fuggiranno da lui, perciocchè non conoscono la voce degli stranieri. 043 JOH 010 006 Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non riconobbero quali fosser le cose ch'egli ragionava loro. 043 JOH 010 007 Laonde Gesù da capo disse loro: In verità, in verità, io vi dico, che io son la porta delle pecore. 043 JOH 010 008 Tutti quanti coloro che son venuti sono stati rubatori, e ladroni; ma le pecore non li hanno ascoltati. 043 JOH 010 009 Io son la porta; se alcuno entra per me, sarà salvato, ed entrerà, ed uscirà, e troverà pastura. 043 JOH 010 010 Il ladro non viene se non per rubare, ed ammazzare, e distrugger [le pecore; ma] io son venuto acciocchè abbiano vita, ed abbondino. 043 JOH 010 011 Io sono il buon pastore; il buon pastore mette la sua vita per le pecore. 043 JOH 010 012 Ma il mercenario, e quel che non è pastore, e di cui non son le pecore, [se] vede venire il lupo, abbandona le pecore, e sen fugge; e il lupo le rapisce, e disperge le pecore. 043 JOH 010 013 Or il mercenario se ne fugge, perciocchè egli è mercenario, e non si cura delle pecore. 043 JOH 010 014 Io sono il buon pastore, e conosco le mie [pecore], e son conosciuto dalle mie. 043 JOH 010 015 Siccome il Padre mi conosce, ed io conosco il Padre; e metto la mia vita per le [mie] pecore. 043 JOH 010 016 Io ho anche delle altre pecore, che non son di quest'ovile; quelle ancora mi conviene addurre, ed esse udiranno la mia voce; e vi sarà una sola greggia, [ed] un sol pastore. 043 JOH 010 017 Per questo mi ama il Padre, perciocchè io metto la vita mia, per ripigliarla poi. 043 JOH 010 018 Niuno me la toglie, ma io da me stesso la dipongo; io ho podestà di diporla, ed ho altresì podestà di ripigliarla; questo comandamento ho ricevuto dal Padre mio. 043 JOH 010 019 Perciò nacque di nuovo dissensione tra i Giudei, per queste parole. 043 JOH 010 020 E molti di loro dicevano: Egli ha il demonio, ed è forsennato; perchè l'ascoltate voi? 043 JOH 010 021 Altri dicevano: Queste parole non son d'un indemoniato; può il demonio aprir gli occhi de' ciechi? 043 JOH 010 022 OR la [festa della] dedicazione si fece in Gerusalemme, ed era di verno. 043 JOH 010 023 E Gesù passeggiava nel tempio, nel portico di Salomone. 043 JOH 010 024 I Giudei adunque l'intorniarono, e gli dissero: Infino a quando terrai sospesa l'anima nostra? Se tu sei il Cristo, diccelo apertamente. 043 JOH 010 025 Gesù rispose loro: Io ve [l]'ho detto, e voi nol credete; le opere, che io fo nel nome del Padre mio, son quelle che testimoniano di me. 043 JOH 010 026 Ma voi non credete, perciocchè non siete delle mie pecore, come io vi ho detto. 043 JOH 010 027 Le mie pecore ascoltano la mia voce, ed io le conosco, ed esse mi seguitano. 043 JOH 010 028 Ed io do loro la vita eterna, e giammai in eterno non periranno, e niuno le rapirà di man mia. 043 JOH 010 029 Il Padre mio, che me [le] ha date, è maggior di tutti; e niuno [le] può rapire di man del Padre mio. 043 JOH 010 030 Io ed il Padre siamo una stessa cosa. 043 JOH 010 031 Perciò i Giudei levarono di nuovo delle pietre, per lapidarlo. 043 JOH 010 032 Gesù rispose loro: Io vi ho fatte veder molte buone opere, [procedenti] dal Padre mio; per quale di esse mi lapidate voi? 043 JOH 010 033 I Giudei gli risposero, dicendo: Noi non ti lapidiamo per alcuna buona opera, anzi per bestemmia, perciocchè tu, essendo uomo, ti fai Dio. 043 JOH 010 034 Gesù rispose loro: Non è egli scritto nella vostra legge: Io ho detto: Voi siete dii? 043 JOH 010 035 Se chiama dii coloro, a' quali la parola di Dio è stata [indirizzata]; e la scrittura non può essere annullata; 043 JOH 010 036 dite voi che io, il quale il Padre ha santificato, ed ha mandato nel mondo, bestemmio, perciocchè ho detto: Io son Figliuolo di Dio? 043 JOH 010 037 Se io non fo le opere del Padre mio, non crediatemi. 043 JOH 010 038 Ma, s'io [le] fo, benchè non crediate a me, credete alle opere, acciocchè conosciate, e crediate che il Padre è in me, e ch'io [sono] in lui. 043 JOH 010 039 Essi adunque di nuovo cercavano di pigliarlo; ma egli uscì dalle lor mani. 043 JOH 010 040 E se ne andò di nuovo di là dal Giordano, al luogo ove Giovanni prima battezzava; e quivi dimorò. 043 JOH 010 041 E molti vennero a lui, e dicevano: Giovanni certo non fece alcun miracolo; ma pure, tutte le cose che Giovanni disse di costui eran vere. 043 JOH 010 042 E quivi molti credettero in lui. 043 JOH 011 001 OR v'era un certo Lazaro, di Betania, del castello di Maria, e di Marta, sua sorella, [il quale era] infermo. 043 JOH 011 002 (Or Maria era quella che unse d'olio odorifero il Signore, ed asciugò i suoi piedi co' suoi capelli; della quale il fratello Lazaro era infermo.) 043 JOH 011 003 Le sorelle adunque mandarono a dire a Gesù: Signore, ecco, colui che tu ami è infermo. 043 JOH 011 004 E Gesù, udito [ciò], disse: Questa infermità non è a morte, ma per la gloria di Dio, acciocchè il Figliuol di Dio sia glorificato per essa. 043 JOH 011 005 Or Gesù amava Marta, e la sua sorella, e Lazaro. 043 JOH 011 006 Come dunque egli ebbe inteso ch'egli era infermo, dimorò ancora nel luogo ove egli era due giorni. 043 JOH 011 007 Poi appresso disse a' suoi discepoli: Andiam di nuovo in Giudea. 043 JOH 011 008 I discepoli gli dissero: Maestro, i Giudei pur ora cercavan di lapidarti, e tu vai di nuovo là? 043 JOH 011 009 Gesù rispose: Non vi son eglino dodici ore del giorno? se alcuno cammina di giorno, non s'intoppa, perciocchè vede la luce di questo mondo. 043 JOH 011 010 Ma, se alcuno cammina di notte, s'intoppa, perciocchè egli non ha luce. 043 JOH 011 011 Egli disse queste cose; e poi appresso disse loro: Lazaro, nostro amico, dorme; ma io vo per isvegliarlo. 043 JOH 011 012 Laonde i suoi discepoli dissero: Signore, se egli dorme, sarà salvo. 043 JOH 011 013 Or Gesù avea detto della morte di esso; ma essi pensavano ch'egli avesse detto del dormir del sonno. 043 JOH 011 014 Allora adunque Gesù disse loro apertamente: Lazaro è morto. 043 JOH 011 015 E per voi, io mi rallegro che io non v'era, acciocchè crediate; ma andiamo a lui. 043 JOH 011 016 Laonde Toma, detto Didimo, disse a' discepoli, suoi compagni: Andiamo ancor noi, acciocchè muoiamo con lui. 043 JOH 011 017 Gesù adunque, venuto, trovò che Lazaro era già da quattro giorni nel monumento. 043 JOH 011 018 Or Betania era vicin di Gerusalemme intorno a quindici stadi. 043 JOH 011 019 E molti dei Giudei eran venuti a Marta, e Maria, per consolarle del lor fratello. 043 JOH 011 020 Marta adunque, come udì che Gesù veniva, gli andò incontro, ma Maria sedeva in casa. 043 JOH 011 021 E Marta disse a Gesù: Signore, se tu fossi stato qui, il mio fratello non sarebbe morto. 043 JOH 011 022 Ma pure, io so ancora al presente che tutto ciò che tu chiederai a Dio, egli te lo darà. 043 JOH 011 023 Gesù le disse: Il tuo fratello risusciterà. 043 JOH 011 024 Marta gli disse: Io so ch'egli risusciterà nella risurrezione, nell'ultimo giorno. 043 JOH 011 025 Gesù le disse: Io son la risurrezione e la vita; chiunque crede in me, benchè sia morto, viverà. 043 JOH 011 026 E chiunque vive, e crede in me, non morrà giammai in eterno. Credi tu questo? 043 JOH 011 027 Ella gli disse: Sì, Signore; io credo che tu sei il Cristo, il Figliuol di Dio, che avea da venire al mondo. 043 JOH 011 028 E, detto questo, se ne andò, e chiamò di nascosto Maria, sua sorella, dicendo: Il Maestro è qui, e ti chiama. 043 JOH 011 029 Essa, come ebbe [ciò] udito, si levò prestamente, e venne a lui. 043 JOH 011 030 (Or Gesù non era ancor giunto nel castello; ma era nel luogo ove Marta l'avea incontrato.) 043 JOH 011 031 Laonde i Giudei ch'eran con lei in casa, e la consolavano, veggendo che Maria s'era levata in fretta, ed era uscita fuori, la seguitarono, dicendo: Ella se ne va al monumento, per pianger quivi. 043 JOH 011 032 Maria adunque, quando fu venuta là ove era Gesù, vedutolo, gli si gittò ai piedi, dicendogli: Signore, se tu fossi stato qui, il mio fratello non sarebbe morto. 043 JOH 011 033 Gesù adunque, come vide che ella, e i Giudei ch'eran venuti con lei, piangevano, fremè nello spirito, e si conturbò. 043 JOH 011 034 E disse: Ove l'avete voi posto? Essi gli dissero: Signore, vieni, e vedi. 043 JOH 011 035 [E] Gesù lagrimò. 043 JOH 011 036 Laonde i Giudei dicevano: Ecco, come l'amava! 043 JOH 011 037 Ma alcuni di loro dissero: Non poteva costui, che aperse gli occhi al cieco, fare ancora che costui non morisse? 043 JOH 011 038 Laonde Gesù, fremendo di nuovo in sè stesso, venne al monumento; or quello era una grotta, e v'era una pietra posta disopra. 043 JOH 011 039 E Gesù disse: Togliete via la pietra. Ma Marta, la sorella del morto, disse: Signore, egli pute già; perciocchè [egli] è [morto] già da quattro giorni. 043 JOH 011 040 Gesù le disse: Non t'ho io detto che, se tu credi, tu vedrai la gloria di Dio? 043 JOH 011 041 Essi adunque tolsero via la pietra [dal luogo] ove il morto giaceva. E Gesù, levati in alto gli occhi, disse: Padre, io ti ringrazio che tu mi hai esaudito. 043 JOH 011 042 Or ben sapeva io che tu sempre mi esaudisci; ma io ho detto [ciò] per la moltitudine qui presente, acciocchè credano che tu mi hai mandato. 043 JOH 011 043 E detto questo, gridò con gran voce: Lazaro, vieni fuori. 043 JOH 011 044 E il morto uscì, avendo le mani e i piedi fasciati, e la faccia involta in uno sciugatoio. Gesù disse loro: Scioglietelo, e lasciate[lo] andare. 043 JOH 011 045 Laonde molti de' Giudei che eran venuti a Maria, vedute tutte le cose che Gesù avea fatte, credettero in lui. 043 JOH 011 046 MA alcuni di loro andarono a' Farisei, e disser loro le cose che Gesù avea fatte. 043 JOH 011 047 E perciò i principali sacerdoti, e i Farisei, raunarono il concistoro, e dicevano: Che facciamo? quest'uomo fa molti miracoli. 043 JOH 011 048 Se noi lo lasciamo così, tutti crederanno in lui, e i Romani verranno, e distruggeranno e il nostro luogo, e la nostra nazione. 043 JOH 011 049 Ed un di loro, [cioè] Caiafa, ch'era sommo sacerdote di quell'anno, disse loro: Voi non avete alcun conoscimento; 043 JOH 011 050 e non considerate ch'egli ci giova che un uomo muoia per lo popolo, e che tutta la nazione non perisca. 043 JOH 011 051 Or egli non disse questo da sè stesso; ma, essendo sommo sacerdote di quell'anno, profetizzò che Gesù morrebbe per la nazione; 043 JOH 011 052 e non solo per quella nazione, ma ancora per raccogliere in uno i figliuoli di Dio dispersi. 043 JOH 011 053 Da quel giorno adunque presero insieme consiglio d'ucciderlo. 043 JOH 011 054 Laonde Gesù non andava più apertamente attorno tra i Giudei; ma se ne andò di là nella contrada vicina del deserto, in una città detta Efraim, e quivi se ne stava co' suoi discepoli. 043 JOH 011 055 Or la pasqua de' Giudei era vicina; e molti di quella contrada salirono in Gerusalemme, innanzi la pasqua, per purificarsi. 043 JOH 011 056 Cercavano adunque Gesù; ed essendo nel tempio, dicevano gli uni agli altri: Che vi par egli? non verrà egli alla festa? 043 JOH 011 057 Or i principali sacerdoti, e i Farisei avean dato ordine che, se alcuno sapeva ove egli fosse, lo significasse, acciocchè lo pigliassero. 043 JOH 012 001 GESÙ adunque, sei giorni avanti la pasqua, venne in Betania ove era Lazaro, quel ch'era stato morto, il quale egli avea suscitato da' morti. 043 JOH 012 002 E quivi gli fecero un convito; e Marta ministrava, e Lazaro era un di coloro ch'eran con lui a tavola. 043 JOH 012 003 E Maria prese una libbra d'olio odorifero di nardo schietto, di gran prezzo, e ne unse i piedi di Gesù, e li asciugò co' suoi capelli, e la casa fu ripiena dell'odor dell'olio. 043 JOH 012 004 Laonde un de' discepoli d'esso, [cioè] Giuda Iscariot, [figliuol] di Simone, il quale era per tradirlo, disse: 043 JOH 012 005 Perchè non si è venduto quest'olio trecento denari, e non si è [il prezzo] dato a' poveri? 043 JOH 012 006 Or egli diceva questo, non perchè si curasse de' poveri, ma perciocchè era ladro, ed avea la borsa, e portava ciò che vi si metteva dentro. 043 JOH 012 007 Gesù adunque disse: Lasciala; ella l'avea guardato per lo giorno della mia imbalsamatura. 043 JOH 012 008 Perciocchè sempre avete i poveri con voi, ma me non avete sempre. 043 JOH 012 009 Una gran moltitudine dunque de' Giudei seppe ch'egli era quivi; e vennero, non sol per Gesù, ma ancora per veder Lazaro, il quale egli avea suscitato dai morti. 043 JOH 012 010 Or i principali sacerdoti preser consiglio d'uccidere eziandio Lazaro; 043 JOH 012 011 perciocchè per esso molti de' Giudei andavano, e credevano in Gesù. 043 JOH 012 012 IL giorno seguente, una gran moltitudine, ch'era venuta alla festa, udito che Gesù veniva in Gerusalemme, 043 JOH 012 013 prese de' rami di palme, ed uscì incontro a lui, e gridava: Osanna! benedetto [sia] il Re d'Israele, che viene nel nome del Signore. 043 JOH 012 014 E Gesù, trovato un asinello, vi montò su, secondo ch'egli è scritto: 043 JOH 012 015 Non temere, o figliuola di Sion; ecco, il tuo Re viene, montato sopra un puledro d'asina. 043 JOH 012 016 Or i suoi discepoli non intesero da prima queste cose; ma, quando Gesù fu glorificato, allora si ricordarono che queste cose erano scritte di lui, e ch'essi gli avean fatte queste cose. 043 JOH 012 017 La moltitudine adunque ch'era con lui testimoniava ch'egli avea chiamato Lazaro fuori del monumento, e l'avea suscitato da' morti. 043 JOH 012 018 Perciò ancora la moltitudine gli andò incontro, perciocchè avea udito che egli avea fatto questo miracolo. 043 JOH 012 019 Laonde i Farisei disser tra loro: Vedete che non profittate nulla? ecco, il mondo gli va dietro. 043 JOH 012 020 OR v'erano certi Greci, di quelli che salivano per adorar nella festa. 043 JOH 012 021 Costoro adunque, accostatisi a Filippo, ch' [era] di Betsaida, [città] di Galilea, lo pregarono, dicendo: Signore, noi vorremmo veder Gesù. 043 JOH 012 022 Filippo venne, e lo disse ad Andrea; e di nuovo Andrea e Filippo [lo] dissero a Gesù. 043 JOH 012 023 E Gesù rispose loro, dicendo: L'ora è venuta, che il Figliuol dell'uomo ha da esser glorificato. 043 JOH 012 024 In verità, in verità, io vi dico che, se il granel del frumento, caduto in terra, non muore, riman solo; ma, se muore, produce molto frutto. 043 JOH 012 025 Chi ama la sua vita la perderà, e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà in vita eterna. 043 JOH 012 026 Se alcun mi serve, seguitimi; ed ove io sarò, ivi ancora sarà il mio servitore; e se alcuno mi serve, il Padre l'onorerà. 043 JOH 012 027 Ora è turbata l'anima mia; e che dirò? Padre, salvami da quest'ora; ma, per questo sono io venuto in quest'ora. 043 JOH 012 028 Padre, glorifica il tuo nome. Allora venne una voce dal cielo, [che disse: ] E [l]'ho glorificato, e [lo] glorificherò ancora. 043 JOH 012 029 Laonde la moltitudine, ch'era [quivi] presente, ed avea udita [la voce], diceva essersi fatto un tuono. Altri dicevano: Un angelo gli ha parlato. 043 JOH 012 030 E Gesù rispose, e disse: Questa voce non si è fatta per me, ma per voi. 043 JOH 012 031 Ora è il giudicio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo. 043 JOH 012 032 Ed io, quando sarò levato in su dalla terra, trarrò tutti a me. 043 JOH 012 033 Or egli diceva questo, significando di qual morte egli morrebbe. 043 JOH 012 034 La moltitudine gli rispose: Noi abbiamo inteso dalla legge che il Cristo dimora in eterno; come dunque dici tu che convien che il Figliuol dell'uomo sia elevato ad alto? chi è questo Figliuol dell'uomo? 043 JOH 012 035 Gesù adunque disse loro: Ancora un poco [di tempo] la Luce è con voi; camminate, mentre avete la luce, che le tenebre non vi colgano; perciocchè, chi cammina nelle tenebre non sa dove si vada. 043 JOH 012 036 Mentre avete la Luce, credete nella Luce, acciocchè siate figliuoli di luce. Queste cose ragionò Gesù; e poi se ne andò, e si nascose da loro. 043 JOH 012 037 E, benchè avesse fatti cotanti segni davanti a loro, non però credettero in lui; 043 JOH 012 038 acciocchè la parola che il profeta Isaia ha detta s'adempiesse: Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione? ed a cui è stato rivelato il braccio del Signore? 043 JOH 012 039 Per tanto non potevano credere, perciocchè Isaia ancora ha detto: 043 JOH 012 040 Egli ha accecati loro gli occhi, ed ha indurato loro il cuore, acciocchè non veggano con gli occhi, e non intendano col cuore, e non si convertano, ed io non li sani. 043 JOH 012 041 Queste cose disse Isaia, quando vide la gloria d'esso, e d'esso parlò. 043 JOH 012 042 Pur nondimeno molti, eziandio dei principali, credettero in lui; ma, per [tema de]' Farisei, non lo confessavano, acciocchè non fossero sbanditi dalla sinagoga. 043 JOH 012 043 Perciocchè amarono più la gloria degli uomini, che la gloria di Dio. 043 JOH 012 044 Or Gesù gridò, e disse: Chi crede in me non crede in me, ma in colui che mi ha mandato. 043 JOH 012 045 E chi vede me vede colui che mi ha mandato. 043 JOH 012 046 Io, [che son] la Luce, son venuto nel mondo, acciocchè chiunque crede in me non dimori nelle tenebre. 043 JOH 012 047 E se alcuno ode le mie parole, e non crede, io non lo giudico; perciocchè io non son venuto a giudicare il mondo, anzi a salvare il mondo. 043 JOH 012 048 Chi mi sprezza, e non riceve le mie parole, ha chi lo giudica; la parola che io ho ragionata sarà quella che lo giudicherà nell'ultimo giorno. 043 JOH 012 049 Perciocchè io non ho parlato da me medesimo; ma il Padre che mi ha mandato è quello che mi ha ordinato ciò ch'io debbo dire e parlare. 043 JOH 012 050 Ed io so che il suo comandamento è vita eterna; le cose adunque ch'io ragiono, così le ragiono come il Padre mi ha detto. 043 JOH 013 001 OR avanti la festa di Pasqua, Gesù, sapendo che la sua ora era venuta, da passar di questo mondo al Padre; avendo amati i suoi che [erano] nel mondo, li amò infino alla fine. 043 JOH 013 002 E finita la cena (avendo già il diavolo messo nel cuor di Giuda Iscariot, [figliuol] di Simone, di tradirlo), 043 JOH 013 003 Gesù, sapendo che il Padre gli avea dato ogni cosa in mano, e ch'egli era proceduto da Dio, e se ne andava a Dio; 043 JOH 013 004 si levò dalla cena, e pose giù la sua vesta; e preso uno sciugatoio, se [ne] cinse. 043 JOH 013 005 Poi mise dell'acqua in un bacino, e prese a lavare i piedi de' discepoli, e ad asciugarli con lo sciugatoio, del quale egli era cinto. 043 JOH 013 006 Venne adunque a Simon Pietro. Ed egli disse: Signore, mi lavi tu i piedi? 043 JOH 013 007 Gesù rispose, e gli disse: Tu non sai ora quel ch'io fo, ma lo saprai appresso. 043 JOH 013 008 Pietro gli disse: Tu non mi laverai giammai i piedi. Gesù gli disse: Se io non ti lavo, tu non avrai parte alcuna meco. 043 JOH 013 009 Simon Pietro gli disse: Signore, non solo i piedi, ma anche le mani, e il capo. 043 JOH 013 010 Gesù gli disse: Chi è lavato non ha bisogno se non di lavare i piedi, ma è tutto netto; voi ancora siete netti, ma non tutti. 043 JOH 013 011 Perciocchè egli conosceva colui che lo tradiva; perciò disse: Non tutti siete netti. 043 JOH 013 012 Dunque, dopo ch'egli ebbe loro lavati i piedi, ed ebbe ripresa la sua vesta, messosi di nuovo a tavola, disse loro: Sapete voi quel ch'io vi ho fatto? 043 JOH 013 013 Voi mi chiamate Maestro, e Signore, e dite bene, perciocchè [io lo] sono. 043 JOH 013 014 Se dunque io, [che sono] il Signore, e il Maestro, v'ho lavati i piedi, voi ancora dovete lavare i piedi gli uni agli altri. 043 JOH 013 015 Perchè io vi ho dato esempio, acciocchè, come ho fatto io, facciate ancor voi. 043 JOH 013 016 In verità, in verità, io vi dico, che il servitore non è maggior del suo signore, nè il messo maggior di colui che l'ha mandato. 043 JOH 013 017 Se sapete queste cose, voi siete beati se le fate. 043 JOH 013 018 Io non dico di voi tutti; io so quelli che io ho eletti; ma [conviene] che s'adempia questa scrittura: Colui che mangia il pane meco ha levato contro a me il suo calcagno. 043 JOH 013 019 Fin da ora io ve[l] dico, avanti che sia avvenuto; acciocchè, quando sarà avvenuto, crediate ch'io son [desso]. 043 JOH 013 020 In verità, in verità, io vi dico, che, se io mando alcuno, chi lo riceve riceve me, e chi riceve me riceve colui che mi ha mandato. 043 JOH 013 021 DOPO che Gesù ebbe dette queste cose, fu turbato nello spirito; e protestò, e disse: In verità, in verità, io vi dico, che l'un di voi mi tradirà. 043 JOH 013 022 Laonde i discepoli si riguardavano gli uni gli altri, stando in dubbio di chi dicesse. 043 JOH 013 023 Or uno de' discepoli, il quale Gesù amava, era coricato in sul seno d'esso. 043 JOH 013 024 Simon Pietro adunque gli fece cenno, che domandasse chi fosse colui, del quale egli parlava. 043 JOH 013 025 E quel [discepolo], inchinatosi sopra il petto di Gesù, gli disse: Signore, chi [è colui?] Gesù rispose: 043 JOH 013 026 Egli è colui, al quale io darò il boccone, dopo averlo intinto. Ed avendo intinto il boccone, lo diede a Giuda Iscariot, [figliuol] di Simone. 043 JOH 013 027 Ed allora, dopo quel boccone, Satana entrò in lui. Laonde Gesù gli disse: Fa' prestamente quel che tu fai. 043 JOH 013 028 Ma niun di coloro ch'erano a tavola intese perchè gli avea detto [quello]. 043 JOH 013 029 Perciocchè alcuni stimavano, perchè Giuda avea la borsa, che Gesù gli avesse detto: Comperaci le cose che ci bisognano per la festa; ovvero, che desse qualche cosa ai poveri. 043 JOH 013 030 Egli adunque, preso il boccone, subito se ne uscì. Or era notte. 043 JOH 013 031 QUANDO fu uscito, Gesù disse: Ora è glorificato il Figliuol dell'uomo, e Dio è glorificato in lui. 043 JOH 013 032 E se Dio è glorificato in lui, egli altresì lo glorificherà in sè medesimo, e tosto lo glorificherà. 043 JOH 013 033 Figliuoletti, io sono ancora un poco di tempo con voi; voi mi cercherete, ma come ho detto a' Giudei, che là ove io vo essi non posson venire, così altresì dico a voi al presente. 043 JOH 013 034 Io vi do un nuovo comandamento: che voi vi amiate gli uni gli altri; acciocchè, come io vi ho amati, voi ancora vi amiate gli uni gli altri. 043 JOH 013 035 Da questo conosceranno tutti che voi siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri. 043 JOH 013 036 Simon Pietro gli disse: Signore, dove vai? Gesù gli rispose: Là ove io vo, tu non puoi ora seguitarmi; ma mi seguiterai poi appresso. 043 JOH 013 037 Pietro gli disse: Signore, perchè non posso io ora seguitarti? io metterò la vita mia per te. 043 JOH 013 038 Gesù gli rispose: Tu metterai la vita tua per me? in verità, in verità, io ti dico che il gallo non canterà, che tu non mi abbi rinnegato tre volte. 043 JOH 014 001 Il vostro cuore non sia turbato; voi credete in Dio, credete ancora in me. 043 JOH 014 002 Nella casa del Padre mio vi son molte stanze; se no, io ve [l]'avrei detto; io vo ad apparecchiarvi il luogo. 043 JOH 014 003 E quando io sarò andato, e vi avrò apparecchiato il luogo, verrò di nuovo, e vi accoglierò appresso di me, acciocchè dove io sono, siate ancora voi. 043 JOH 014 004 Voi sapete ove io vo, e sapete anche la via. 043 JOH 014 005 Toma gli disse: Signore, noi non sappiamo ove tu vai; come dunque possiamo saper la via? 043 JOH 014 006 Gesù gli disse: Io son la via, la verità, e la vita; niuno viene al Padre se non per me. 043 JOH 014 007 Se voi mi aveste conosciuto, conoscereste anche il Padre; e fin da ora lo conoscete, e l'avete veduto. 043 JOH 014 008 Filippo gli disse: Signore, mostraci il Padre, e [ciò] ci basta. 043 JOH 014 009 Gesù gli disse: Cotanto tempo sono io già con voi, e tu non mi hai conosciuto, Filippo? chi mi ha veduto ha veduto il Padre; come dunque dici tu: Mostraci il Padre? 043 JOH 014 010 Non credi tu che io [son] nel Padre, e che il Padre è in me? le parole che io vi ragiono, non le ragiono da me stesso; e il Padre, che dimora in me, è quel che fa le opere. 043 JOH 014 011 Credetemi ch'io [son] nel Padre, e che il Padre è in me; se no, credetemi per esse opere. 043 JOH 014 012 In verità, in verità, io vi dico, che chi crede in me farà anch'egli le opere le quali io fo; anzi ne farà delle maggiori di queste, perciocchè io me ne vo al Padre. 043 JOH 014 013 Ed ogni cosa che voi avrete chiesta nel nome mio, quella farò; acciocchè il Padre sia glorificato nel Figliuolo. 043 JOH 014 014 Se voi chiedete cosa alcuna nel nome mio, io [la] farò. 043 JOH 014 015 Se voi mi amate, osservate i miei comandamenti. 043 JOH 014 016 Ed io pregherò il Padre, ed egli vi darà un altro Consolatore, che dimori con voi in perpetuo. 043 JOH 014 017 [Cioè] lo Spirito della verità, il quale il mondo non può ricevere; perciocchè non lo vede, e non lo conosce; ma voi lo conoscete; perciocchè dimora appresso di voi, e sarà in voi. 043 JOH 014 018 Io non vi lascerò orfani; io tornerò a voi. 043 JOH 014 019 Fra qui ed un poco [di tempo], il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete; 043 JOH 014 020 perciocchè io vivo, e voi ancora vivrete. In quel giorno voi conoscerete che io [son] nel Padre mio, e che voi [siete] in me, ed io in voi. 043 JOH 014 021 Chi ha i miei comandamenti, e li osserva, esso è quel che mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio; ed io ancora l'amerò, e me gli manifesterò. 043 JOH 014 022 Giuda, non l'Iscariot, gli disse: Signore, che vuol dire che tu ti manifesterai a noi, e non al mondo? Gesù rispose, e gli disse: 043 JOH 014 023 Se alcuno mi ama, osserverà la mia parola, e il Padre mio l'amerà; e noi verremo a lui, e faremo dimora presso lui. 043 JOH 014 024 Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola che voi udite, non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. 043 JOH 014 025 Io vi ho ragionate queste cose, dimorando appresso di voi. 043 JOH 014 026 Ma il Consolatore, [cioè] lo Spirito Santo, il quale il Padre manderà nel nome mio, esso v'insegnerà ogni cosa, e vi rammemorerà tutte le cose che io vi ho dette. 043 JOH 014 027 Io vi lascio pace, io vi do la mia pace: io non ve [la] do, come il mondo [la] dà; il vostro cuore non sia turbato, e non si spaventi. 043 JOH 014 028 Voi avete udito che io vi ho detto: Io me ne vo, e tornerò a voi; se voi mi amaste, certo voi vi rallegrereste di ciò che ho detto: Io me ne vo al Padre; poichè il Padre è maggiore di me. 043 JOH 014 029 Ed ora, io ve [l]'ho detto, innanzi che sia avvenuto; acciocchè, quando sarà avvenuto, voi crediate. 043 JOH 014 030 Io non parlerò più molto con voi; perciocchè il principe di questo mondo viene, e non ha nulla in me. 043 JOH 014 031 Ma [quest'è], acciocchè il mondo conosca che io amo il Padre, e che fo come il Padre mi ha ordinato. Levatevi, andiamcene di qui. 043 JOH 015 001 IO son la vera vite, e il Padre mio è il vignaiuolo. 043 JOH 015 002 Egli toglie via ogni tralcio che in me non porta frutto; ma ogni tralcio che porta frutto egli lo rimonda, acciocchè ne porti vie più. 043 JOH 015 003 Già siete voi mondi, per la parola che io vi ho detta. 043 JOH 015 004 Dimorate in me, ed io [dimorerò] in voi; siccome il tralcio non può portar frutto da sè stesso, se non dimora nella vite, così nè anche voi, se non dimorate in me. 043 JOH 015 005 Io son la vite, voi [siete] i tralci; chi dimora in me, ed io in lui, esso porta molto frutto, poichè fuor di me non potete far nulla. 043 JOH 015 006 Se alcuno non dimora in me, è gettato fuori, come il sermento, e si secca; poi [cotali sermenti] son raccolti, e son gettati nel fuoco, e si bruciano. 043 JOH 015 007 Se voi dimorate in me, e le mie parole dimorano in voi, voi domanderete ciò che vorrete, e vi sarà fatto. 043 JOH 015 008 In questo è glorificato il Padre mio, che voi portiate molto frutto; e [così] sarete miei discepoli. 043 JOH 015 009 Come il Padre mi ha amato, io altresì ho amati voi; dimorate nel mio amore. 043 JOH 015 010 Se voi osservate i miei comandamenti, voi dimorerete nel mio amore; siccome io ho osservati i comandamenti del Padre mio, e dimoro nel suo amore. 043 JOH 015 011 Queste cose vi ho io ragionate, acciocchè la mia allegrezza dimori in voi, e la vostra allegrezza sia compiuta. 043 JOH 015 012 Quest'è il mio comandamento: Che voi vi amiate gli uni gli altri, come io ho amati voi. 043 JOH 015 013 Niuno ha maggiore amor di questo: di metter la vita sua per i suoi amici. 043 JOH 015 014 Voi sarete miei amici, se fate tutte le cose che io vi comando. 043 JOH 015 015 Io non vi chiamo più servi, perciocchè il servo non sa ciò che fa il suo signore; ma io vi ho chiamati amici, perciocchè vi ho fatte assaper tutte le cose che ho udite dal Padre mio. 043 JOH 015 016 Voi non avete eletto me, ma io ho eletti voi; e vi ho costituiti, acciocchè andiate, e portiate frutto, e il vostro frutto sia permanente; acciocchè qualunque cosa chiederete al Padre nel mio nome, egli ve la dia. 043 JOH 015 017 Io vi comando queste cose, acciocchè vi amiate gli uni gli altri. 043 JOH 015 018 Se il mondo vi odia, sappiate che egli mi ha odiato prima di voi. 043 JOH 015 019 Se voi foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che sarebbe suo; ma, perciocchè voi non siete del mondo, anzi io vi ho eletti dal mondo, perciò vi odia il mondo. 043 JOH 015 020 Ricordatevi delle parole che io vi ho dette: Che il servitore non è da più del suo signore; se hanno perseguito me, perseguiranno ancora voi; se hanno osservate le mie parole, osserveranno ancora le vostre. 043 JOH 015 021 Ma vi faranno tutte queste cose per lo mio nome; perciocchè non conoscono colui che mi ha mandato. 043 JOH 015 022 Se io non fossi venuto, e non avessi lor parlato, non avrebbero alcun peccato; ma ora non hanno scusa alcuna del lor peccato. 043 JOH 015 023 Chi odia me, odia eziandio il Padre mio. 043 JOH 015 024 Se io non avessi fatte tra loro opere quali niuno altro ha fatte, non avrebbero alcun peccato; ma ora essi le hanno vedute, ed hanno odiato me, ed il Padre mio. 043 JOH 015 025 Ma [questo è] acciocchè si adempia la parola scritta nella lor legge: M'hanno odiato senza cagione. 043 JOH 015 026 Ma, quando sarà venuto il Consolatore, il quale io vi manderò dal Padre, [che è] lo Spirito della verità, il qual procede dal Padre mio, esso testimonierà di me. 043 JOH 015 027 E voi ancora ne testimonierete, poichè dal principio siete meco. 043 JOH 016 001 IO vi ho dette queste cose, acciocchè non siate scandalezzati. 043 JOH 016 002 Vi sbandiranno dalle sinagoghe; anzi l'ora viene che chiunque vi ucciderà penserà far servigio a Dio. 043 JOH 016 003 E vi faranno queste cose, perciocchè non hanno conosciuto il Padre, nè me. 043 JOH 016 004 Ma io vi ho dette queste cose, acciocchè, quando quell'ora sarà venuta, voi vi ricordiate ch'io ve le ho dette; or da principio non vi dissi queste cose, perciocchè io era con voi. 043 JOH 016 005 Ma ora io me ne vo a colui che mi ha mandato; e niun di voi mi domanda: Ove vai? 043 JOH 016 006 Anzi, perciocchè io vi ho dette queste cose, la tristizia vi ha ripieno il cuore. 043 JOH 016 007 Ma pure io vi dico la verità: Egli v'è utile ch'io me ne vada, perciocchè, se io non me ne vo, il Consolatore non verrà a voi; ma se io me ne vo, io ve lo manderò. 043 JOH 016 008 E quando esso sarà venuto, convincerà il mondo di peccato, di giustizia e di giudicio. 043 JOH 016 009 Di peccato, perciocchè non credono in me; 043 JOH 016 010 di giustizia, perciocchè io me ne vo al Padre mio, e voi non mi vedrete più; 043 JOH 016 011 di giudicio, perciocchè il principe di questo mondo è [già] giudicato. 043 JOH 016 012 Io ho ancora cose assai a dirvi, ma voi non le potete ora portare. 043 JOH 016 013 Ma, quando colui sarà venuto, [cioè] lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni verità; perciocchè egli non parlerà da sè stesso, ma dirà tutte le cose che avrà udite, e vi annunzierà le cose a venire. 043 JOH 016 014 Esso mi glorificherà, perciocchè prenderà del mio, e ve [l]'annunzierà. 043 JOH 016 015 Tutte le cose che ha il Padre son mie: perciò ho detto ch'egli prenderà del mio, e ve [l]'annunzierà. 043 JOH 016 016 Fra poco voi non mi vedrete; e di nuovo, fra poco voi mi vedrete; perciocchè io me ne vo al Padre. 043 JOH 016 017 Laonde [alcuni] de' suoi discepoli dissero gli uni agli altri: Che cosa è questo ch'egli ci dice: Fra poco voi non mi vedrete; e di nuovo: Fra poco mi vedrete? e: Perciocchè io me ne vo al Padre? 043 JOH 016 018 Dicevano adunque: Che cosa è questo fra poco, ch'egli dice? noi non sappiam ciò ch'egli si dica. 043 JOH 016 019 Gesù adunque conobbe che lo volevano domandare, e disse loro: Domandate voi gli uni gli altri di ciò ch'io ho detto: Fra poco voi non mi vedrete? e di nuovo: Fra poco voi mi vedrete? 043 JOH 016 020 In verità, in verità, io vi dico, che voi piangerete, e farete cordoglio; e il mondo si rallegrerà, e voi sarete contristati; ma la vostra tristizia sarà mutata in letizia. 043 JOH 016 021 La donna, quando partorisce, sente dolori, perciocchè il suo termine è venuto; ma, dopo che ha partorito il fanciullino, ella non si ricorda più dell'angoscia, per l'allegrezza che sia nata una creatura umana al mondo. 043 JOH 016 022 Voi dunque altresì avete ora tristizia, ma io vi vedrò di nuovo, e il vostro cuore si rallegrerà, e niuno vi torrà la vostra letizia. 043 JOH 016 023 E in quel giorno voi non mi domanderete di nulla. In verità, in verità, io vi dico, che tutte le cose che domanderete al Padre, nel nome mio, egli ve [le] darà. 043 JOH 016 024 Fino ad ora voi non avete domandato nulla nel nome mio; domandate e riceverete, acciocchè la vostra letizia sia compiuta. 043 JOH 016 025 Io vi ho ragionate queste cose in similitudini; ma l'ora viene che io non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi ragionerò del Padre. 043 JOH 016 026 In quel giorno voi chiederete nel nome mio; ed io non vi dico ch'io pregherò il Padre per voi. 043 JOH 016 027 Perciocchè il Padre stesso vi ama; perciocchè voi mi avete amato, ed avete creduto ch'io son proceduto da Dio. 043 JOH 016 028 Io son proceduto dal Padre, e son venuto nel mondo; di nuovo io lascio il mondo, e vo al Padre. 043 JOH 016 029 I suoi discepoli gli dissero: Ecco, tu parli ora apertamente, e non dici alcuna similitudine. 043 JOH 016 030 Or noi sappiamo che tu sai ogni cosa, e non hai bisogno che alcun ti domandi; perciò crediamo che tu sei proceduto da Dio. 043 JOH 016 031 Gesù rispose loro: Ora credete voi? 043 JOH 016 032 Ecco, l'ora viene, e già è venuta, che sarete dispersi, ciascuno in casa sua, e mi lascerete solo; ma io non son solo, perciocchè il Padre è meco. 043 JOH 016 033 Io vi ho dette queste cose, acciocchè abbiate pace in me; voi avrete tribolazione nel mondo; ma state di buon cuore, io ho vinto il mondo. 043 JOH 017 001 QUESTE cose disse Gesù; poi alzò gli occhi al cielo, e disse: Padre, l'ora è venuta; glorifica il tuo Figliuolo, acciocchè altresì il Figliuolo glorifichi te, 043 JOH 017 002 secondo che tu gli hai data podestà sopra ogni carne, acciocchè egli dia vita eterna a tutti coloro che tu gli hai dati. 043 JOH 017 003 Or questa è la vita eterna, che conoscano te, [che sei] il solo vero Iddio, e Gesù Cristo, che tu hai mandato. 043 JOH 017 004 Io ti ho glorificato in terra; io ho adempiuta l'opera che tu mi hai data a fare. 043 JOH 017 005 Ora dunque, tu, Padre, glorificami appo te stesso, della gloria che io ho avuta appo te, avanti che il mondo fosse. 043 JOH 017 006 Io ho manifestato il nome tuo agli uomini, i quali tu mi hai dati del mondo; erano tuoi, e tu me li hai dati, ed essi hanno osservata la tua parola. 043 JOH 017 007 Ora hanno conosciuto che tutte le cose che tu mi hai date son da te. 043 JOH 017 008 Perciocchè io ho date loro le parole che tu mi hai date, ed essi le hanno ricevute, ed hanno veramente conosciuto che io son proceduto da te, ed hanno creduto che tu mi hai mandato. 043 JOH 017 009 Io prego per loro; io non prego per lo mondo, ma per coloro che tu mi hai dati, perciocchè sono tuoi. 043 JOH 017 010 E tutte le cose mie sono tue, e le cose tue [sono] mie; ed io sono in essi glorificato. 043 JOH 017 011 Ed io non sono più nel mondo, ma costoro son nel mondo, ed io vo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, essi che tu mi hai dati, acciocchè sieno una stessa cosa come noi. 043 JOH 017 012 Quand'io era con loro nel mondo, io li conservava nel nome tuo; io ho guardati coloro che tu mi hai dati, e niun di loro è perito, se non il figliuol della perdizione, acciocchè la scrittura fosse adempiuta. 043 JOH 017 013 Or al presente io vengo a te, e dico queste cose nel mondo, acciocchè abbiano in loro la mia allegrezza compiuta. 043 JOH 017 014 Io ho loro data la tua parola, e il mondo li ha odiati, perciocchè non son del mondo, siccome io non son del mondo. 043 JOH 017 015 Io non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che tu li guardi dal maligno. 043 JOH 017 016 Essi non son del mondo, siccome io non son del mondo. 043 JOH 017 017 Santificali nella tua verità; la tua parola è verità. 043 JOH 017 018 Siccome tu mi hai mandato nel mondo, io altresì li ho mandati nel mondo. 043 JOH 017 019 E per loro santifico me stesso; acciocchè essi ancora sieno santificati in verità. 043 JOH 017 020 Or io non prego sol per costoro, ma ancora per coloro che crederanno in me per la lor parola. 043 JOH 017 021 Acciocchè tutti sieno una stessa cosa, come tu, o Padre, [sei] in me, ed io [sono] in te; acciocchè essi altresì sieno una stessa cosa in noi; affinchè il mondo creda che tu mi hai mandato. 043 JOH 017 022 Ed io ho data loro la gloria che tu hai data a me, acciocchè sieno una stessa cosa, siccome noi siamo una stessa cosa. 043 JOH 017 023 Io [sono] in loro, e tu [sei] in me; acciocchè essi sieno compiuti in una stessa cosa, ed acciocchè il mondo conosca che tu mi hai mandato, e che tu li hai amati, come tu hai amato me. 043 JOH 017 024 Padre, io voglio che dove son io, sieno ancor meco coloro che tu mi hai dati, acciocchè veggano la mia gloria, la quale tu mi hai data; perciocchè tu mi hai amato avanti la fondazion del mondo. 043 JOH 017 025 Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto; ma io ti ho conosciuto, e costoro hanno conosciuto che tu mi hai mandato. 043 JOH 017 026 Ed io ho loro fatto conoscere il tuo nome, e [lo] farò conoscere [ancora], acciocchè l'amore, del quale tu mi hai amato, sia in loro, ed io in loro. 043 JOH 018 001 GESÙ, avendo dette queste cose, uscì co' suoi discepoli, e [andò] di là dal torrente di Chedron, ove era un orto, nel quale entrò egli ed i suoi discepoli. 043 JOH 018 002 Or Giuda, che lo tradiva, sapeva anch'egli il luogo; perciocchè Gesù s'era molte volte accolto là co' suoi discepoli. 043 JOH 018 003 Giuda adunque, presa la schiera, e de' sergenti, da' principali sacerdoti, e da' Farisei, venne là con lanterne, e torce, ed armi. 043 JOH 018 004 Laonde Gesù, sapendo tutte le cose che gli avverrebbero, uscì, e disse loro: Chi cercate? 043 JOH 018 005 Essi gli risposero: Gesù il Nazareo. Gesù disse loro: Io son [desso]. Or Giuda che lo tradiva era anch'egli presente con loro. 043 JOH 018 006 Come adunque egli ebbe detto loro: Io son [desso], andarono a ritroso, e caddero in terra. 043 JOH 018 007 Egli adunque di nuovo domandò loro: Chi cercate? Essi dissero: Gesù il Nazareo. 043 JOH 018 008 Gesù rispose: Io vi ho detto ch'io son [desso]; se dunque cercate me, lasciate andar costoro. 043 JOH 018 009 Acciocchè si adempiesse ciò ch'egli avea detto: Io non ho perduto alcuno di coloro che tu mi hai dati. 043 JOH 018 010 E Simon Pietro, avendo una spada, la trasse, e percosse il servitore del sommo sacerdote, e gli ricise l'orecchio destro; or quel servitore avea nome Malco. 043 JOH 018 011 E Gesù disse a Pietro: Riponi la tua spada nella guaina; non berrei io il calice il quale il Padre mi ha dato? 043 JOH 018 012 LA schiera adunque, e il capitano, e i sergenti de' Giudei, presero Gesù, e lo legarono. 043 JOH 018 013 E prima lo menarono ad Anna; perciocchè egli era suocero di Caiafa, il quale era sommo sacerdote di quell'anno; ed Anna lo rimandò legato a Caiafa, sommo sacerdote. 043 JOH 018 014 Or Caiafa era quel che avea consigliato a' Giudei, ch'egli era utile che un uomo morisse per lo popolo. 043 JOH 018 015 Or Simon Pietro ed un altro discepolo seguitavano Gesù; e quel discepolo era noto al sommo sacerdote, laonde egli entrò con Gesù nella corte del sommo sacerdote. 043 JOH 018 016 Ma Pietro stava di fuori alla porta. Quell'altro discepolo adunque, ch'era noto al sommo sacerdote, uscì, e fece motto alla portinaia, e fece entrar Pietro. 043 JOH 018 017 E la fante portinaia disse a Pietro: Non sei ancor tu de' discepoli di quest'uomo? Egli disse: Non sono. 043 JOH 018 018 Ora i servitori, e i sergenti, stavano quivi ritti, avendo accesi de' carboni, e si scaldavano, perciocchè faceva freddo; e Pietro stava in piè con loro, e si scaldava. 043 JOH 018 019 Or il sommo sacerdote domandò Gesù intorno a' suoi discepoli, ed alla sua dottrina. 043 JOH 018 020 Gesù gli rispose: Io ho apertamente parlato al mondo; io ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, ove i Giudei si raunano d'ogni luogo, e non ho detto niente in occulto. 043 JOH 018 021 Perchè mi domandi tu? domanda coloro che hanno udito ciò ch'io ho lor detto; ecco, essi sanno le cose ch'io ho dette. 043 JOH 018 022 Ora quando Gesù ebbe dette queste cose, un de' sergenti, ch'era quivi presente, gli diede una bacchettata, dicendo: Così rispondi tu al sommo sacerdote? 043 JOH 018 023 Gesù gli rispose: Se io ho mal parlato, testimonia del male; ma, se [ho parlato] bene, perchè mi percuoti? 043 JOH 018 024 Anna adunque l'avea rimandato legato a Caiafa, sommo sacerdote. 043 JOH 018 025 E Simon Pietro era quivi presente, e si scaldava. Laonde gli dissero: Non sei ancor tu de' suoi discepoli? Ed egli lo negò, e disse: Non sono. 043 JOH 018 026 [Ed] uno dei servitori del sommo sacerdote, parente di colui a cui Pietro avea tagliato l'orecchio, disse: Non ti vidi io nell'orto con lui? 043 JOH 018 027 E Pietro da capo lo negò, e subito il gallo cantò. 043 JOH 018 028 POI menarono Gesù da Caiafa nel palazzo; or era mattina, ed essi non entrarono nel palazzo, per non contaminarsi, ma per poter mangiar la pasqua. 043 JOH 018 029 Pilato adunque uscì a loro, e disse: Quale accusa portate voi contro a quest'uomo? 043 JOH 018 030 Essi risposero, e gli dissero: Se costui non fosse malfattore, noi non te l'avremmo dato nelle mani. 043 JOH 018 031 Laonde Pilato disse loro: Pigliatelo voi, e giudicatelo secondo la vostra legge. Ma i Giudei gli dissero: A noi non è lecito di far morire alcuno. 043 JOH 018 032 Acciocchè si adempiesse quello che Gesù avea detto, significando di qual morte morrebbe. 043 JOH 018 033 Pilato adunque rientrò nel palazzo, e chiamò Gesù, e gli disse: Se' tu il Re de' Giudei? 043 JOH 018 034 Gesù gli rispose: Dici tu questo da te stesso, o pur te l'hanno altri detto di me? 043 JOH 018 035 Pilato gli rispose: Son io Giudeo? la tua nazione, e i principali sacerdoti ti hanno messo nelle mie mani; che hai tu fatto? 043 JOH 018 036 Gesù rispose: Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei ministri contenderebbero, acciocchè io non fossi dato in man de' Giudei; ma ora il mio regno non è di qui. 043 JOH 018 037 Laonde Pilato gli disse: Dunque sei tu Re? Gesù rispose: Tu il dici; perciocchè io son Re; per questo sono io nato, e per questo son venuto nel mondo, per testimoniar della verità; chiunque è della verità ascolta la mia voce. 043 JOH 018 038 Pilato gli disse: Che cosa è verità? E detto questo, di nuovo uscì a' Giudei, e disse loro: Io non trovo alcun misfatto in lui. 043 JOH 018 039 Or voi avete una usanza ch'io vi liberi uno nella pasqua; volete voi adunque ch'io vi liberi il Re de' Giudei? 043 JOH 018 040 E tutti gridarono di nuovo, dicendo: Non costui, anzi Barabba. Or Barabba era un ladrone. 043 JOH 019 001 Allora adunque Pilato prese Gesù, e [lo] flagellò. 043 JOH 019 002 Ed i soldati, contesta una corona di spine, gliela posero in sul capo, e gli misero attorno un ammanto di porpora, e dicevano: 043 JOH 019 003 Ben ti sia, o Re de' Giudei; e gli davan delle bacchettate. 043 JOH 019 004 E Pilato uscì di nuovo, e disse loro: Ecco, io ve lo meno fuori, acciocchè sappiate ch'io non trovo in lui alcun maleficio. 043 JOH 019 005 Gesù adunque uscì, portando la corona di spine, e l'ammanto di porpora. E [Pilato] disse loro: Ecco l'uomo. 043 JOH 019 006 Ed i principali sacerdoti, ed i sergenti, quando lo videro, gridarono, dicendo: Crocifiggilo, crocifiggilo. Pilato disse loro: Prendetelo voi, e crocifiggetelo, perciocchè io non trovo alcun maleficio in lui. 043 JOH 019 007 I Giudei gli risposero: Noi abbiamo una legge; e secondo la nostra legge, egli deve morire; perciocchè egli si è fatto Figliuol di Dio. 043 JOH 019 008 Pilato adunque, quando ebbe udite quelle parole, temette maggiormente. 043 JOH 019 009 E rientrò nel palazzo, e disse a Gesù: Onde sei tu? Ma Gesù non gli diede alcuna risposta. 043 JOH 019 010 Laonde Pilato gli disse: Non mi parli tu? non sai tu ch'io ho podestà di crocifiggerti, e podestà di liberarti? 043 JOH 019 011 Gesù rispose: Tu non avresti alcuna podestà contro a me, se ciò non ti fosse dato da alto; perciò, colui che mi t'ha dato nelle mani ha maggior peccato. 043 JOH 019 012 Da quell'ora Pilato cercava di liberarlo; ma i Giudei gridavano, dicendo: Se tu liberi costui, tu non sei amico di Cesare: chiunque si fa re si oppone a Cesare. 043 JOH 019 013 Pilato adunque, avendo udite queste parole, menò fuori Gesù, e si pose a sedere in sul tribunale, nel luogo detto Lastrico, ed in Ebreo Gabbata 043 JOH 019 014 (or era la preparazione della pasqua, ed era intorno all'ora sesta); e disse a' Giudei: Ecco il vostro Re. 043 JOH 019 015 Ma essi gridarono: Togli, togli, crocifiggilo. Pilato disse loro: Crocifiggerò io il vostro Re? I principali sacerdoti risposero: Noi non abbiamo altro re che Cesare. 043 JOH 019 016 Allora adunque egli lo diede lor nelle mani, acciocchè fosse crocifisso. Ed essi presero Gesù, e lo menarono via. 043 JOH 019 017 ED egli, portando la sua croce, uscì al luogo detto del Teschio, il quale in Ebreo si chiama Golgota. 043 JOH 019 018 E quivi lo crocifissero, e con lui due altri, l'uno di qua, e l'altro di là, e Gesù in mezzo. 043 JOH 019 019 Or Pilato scrisse ancora un titolo, e lo pose sopra la croce; e v'era scritto: GESÙ IL NAZAREO, IL RE DE' GIUDEI. 043 JOH 019 020 Molti adunque de' Giudei lessero questo titolo, perciocchè il luogo ove Gesù fu crocifisso era vicin della città; e quello era scritto in Ebreo, in Greco, [e] in Latino. 043 JOH 019 021 Laonde i principali sacerdoti de' Giudei dissero a Pilato: Non iscrivere: Il Re de' Giudei; ma che costui ha detto: Io sono il Re de' Giudei. 043 JOH 019 022 Pilato rispose: Io ho scritto ciò ch'io ho scritto. 043 JOH 019 023 Or i soldati, quando ebber crocifisso Gesù, presero i suoi panni, e [ne] fecero quattro parti, una parte per ciascun soldato, e la tonica. 043 JOH 019 024 Or la tonica era senza cucitura, tessuta tutta al di lungo fin da capo; laonde dissero gli uni agli altri: Non la stracciamo, ma tiriamone le sorti, a cui ella ha da essere, acciocchè si adempiesse la scrittura, che dice: Hanno spartiti fra loro i miei panni, ed hanno tratta la sorte sopra la mia vesta. I soldati adunque fecero queste cose. 043 JOH 019 025 Or presso della croce di Gesù stava sua madre, e la sorella di sua madre, Maria di Cleopa, e Maria Maddalena. 043 JOH 019 026 Laonde Gesù, veggendo quivi presente sua madre, e il discepolo ch'egli amava, disse a sua madre: Donna, ecco il tuo figliuolo! 043 JOH 019 027 Poi disse al discepolo: Ecco tua madre! E da quell'ora quel discepolo l'accolse in casa sua. 043 JOH 019 028 Poi appresso, Gesù, sapendo che ogni cosa era già compiuta, acciocchè la scrittura si adempiesse, disse: Io ho sete. 043 JOH 019 029 Or [quivi] era posto un vaso pien d'aceto. Coloro adunque, empiuta di quell'aceto una spugna, e postala intorno a dell'isopo, gliela porsero alla bocca. 043 JOH 019 030 Quando adunque Gesù ebbe preso l'aceto, disse: [Ogni cosa] è compiuta. E chinato il capo, rendè lo spirito. 043 JOH 019 031 Or i Giudei pregarono Pilato che si fiaccasser loro le gambe, e che si togliesser via; acciocchè i corpi non restassero in su la croce nel sabato, perciocchè era la preparazione; e quel giorno del sabato era un gran [giorno]. 043 JOH 019 032 I soldati adunque vennero, e fiaccarono le gambe al primo, e poi anche all'altro, ch'era stato crocifisso con lui. 043 JOH 019 033 Ma essendo venuti a Gesù, come videro che egli già era morto, non gli fiaccarono le gambe. 043 JOH 019 034 Ma uno de' soldati gli forò il costato con una lancia, e subito ne uscì sangue ed acqua. 043 JOH 019 035 E colui che l'ha veduto ne rendè testimonianza, e la sua testimonianza è verace; ed esso sa che egli dice cose vere, acciocchè voi crediate. 043 JOH 019 036 Perciocchè queste cose sono avvenute, acciocchè la scrittura fosse adempiuta: Niun osso d'esso sarà fiaccato. 043 JOH 019 037 Ed ancora un'altra scrittura dice: Essi vedranno colui che han trafitto. 043 JOH 019 038 DOPO queste cose, Giuseppe da Arimatea, il quale era discepolo di Gesù, ma occulto, per tema de' Giudei, chiese a Pilato di poter togliere il corpo di Gesù, e Pilato [gliel] permise. Egli adunque venne, e tolse il corpo di Gesù. 043 JOH 019 039 Or venne anche Nicodemo, che al principio era venuto a Gesù di notte, portando intorno a cento libbre d'una composizione di mirra, e d'aloe. 043 JOH 019 040 Essi adunque presero il corpo di Gesù, e l'involsero in lenzuoli, con quegli aromati; secondo ch'è l'usanza de' Giudei d'imbalsamare. 043 JOH 019 041 Or nel luogo, ove egli fu crocifisso, era un orto, e nell'orto un monumento nuovo, ove niuno era stato ancora posto. 043 JOH 019 042 Quivi adunque posero Gesù, per cagion della preparazion de' Giudei, perciocchè il monumento era vicino. 043 JOH 020 001 OR il primo giorno della settimana, la mattina, essendo ancora scuro, Maria Maddalena venne al monumento, e vide che la pietra era stata rimossa dal monumento. 043 JOH 020 002 Laonde ella se ne corse, e venne a Simon Pietro ed all'altro discepolo, il qual Gesù amava, e disse loro: Hanno tolto dal monumento il Signore, e noi non sappiamo ove l'abbian posto. 043 JOH 020 003 Pietro adunque, e l'altro discepolo uscirono fuori, e vennero al monumento. 043 JOH 020 004 Or correvano amendue insieme; ma quell'altro discepolo corse innanzi più prestamente che Pietro, e venne il primo al monumento. 043 JOH 020 005 E chinatosi vide le lenzuola che giacevano [nel monumento]; ma non vi entrò. 043 JOH 020 006 E Simon Pietro, che lo seguitava, venne, ed entrò nel monumento, e vide le lenzuola che giacevano, 043 JOH 020 007 e lo sciugatoio ch'era sopra il capo di Gesù, il qual non giaceva con le lenzuola, ma era involto da parte in un luogo. 043 JOH 020 008 Allora adunque l'altro discepolo ch'era venuto il primo al monumento, vi entrò anch'egli, e vide, e credette. 043 JOH 020 009 Perciocchè essi non aveano ancora conoscenza della scrittura: che conveniva ch'egli risuscitasse da' morti. 043 JOH 020 010 I discepoli adunque se ne andarono di nuovo a casa loro. 043 JOH 020 011 MA Maria se ne stava presso al monumento, piangendo di fuori; e mentre piangeva, si chinò dentro al monumento. 043 JOH 020 012 E vide due angeli, [vestiti] di bianco, i quali sedevano, l'uno dal capo, l'altro da' piedi [del luogo] ove il corpo di Gesù era giaciuto. 043 JOH 020 013 Ed essi le dissero: Donna, perchè piangi? Ella disse loro: Perciocchè hanno tolto il mio Signore, ed io non so ove l'abbiano posto. 043 JOH 020 014 E detto questo, ella si rivolse indietro e vide Gesù, che stava [quivi] in piè; ed ella non sapeva ch'egli fosse Gesù. 043 JOH 020 015 Gesù le disse: Donna, perchè piangi? chi cerchi? Ella, pensando ch'egli fosse l'ortolano, gli disse: Signore, se tu l'hai portato via, dimmi ove tu l'hai posto, ed io lo torrò. 043 JOH 020 016 Gesù le disse: Maria! Ed ella, rivoltasi, gli disse: Rabboni! che vuol dire: Maestro. 043 JOH 020 017 Gesù le disse: Non toccarmi, perciocchè io non sono ancora salito al Padre mio; ma va' a' miei fratelli, e di' loro, ch'io salgo al Padre mio, ed al Padre vostro; ed all'Iddio mio, ed all'Iddio vostro. 043 JOH 020 018 Maria Maddalena venne, annunziando a' discepoli ch'ella avea veduto il Signore, e ch'egli aveale dette quelle cose. 043 JOH 020 019 ORA, quando fu sera, in quell'istesso giorno [ch'era] il primo della settimana; ed essendo le porte [del luogo], ove erano raunati i discepoli, serrate per tema de' Giudei, Gesù venne, e si presentò [quivi] in mezzo, e disse loro: Pace a voi! 043 JOH 020 020 E detto questo, mostrò loro le sue mani, ed il costato. I discepoli adunque, veduto il Signore, si rallegrarono. 043 JOH 020 021 E Gesù di nuovo disse loro: Pace a voi! come il Padre mi ha mandato, così vi mando io. 043 JOH 020 022 E detto questo, soffiò [loro nel viso]; e disse loro: Ricevete lo Spirito Santo. 043 JOH 020 023 A cui voi avrete rimessi i peccati saran rimessi, ed a cui li avrete ritenuti saran ritenuti. 043 JOH 020 024 Or Toma, detto Didimo, l'un de' dodici, non era con loro, quando Gesù venne. 043 JOH 020 025 Gli altri discepoli adunque gli dissero: Noi abbiam veduto il Signore. Ma egli disse loro: Se io non veggo nelle sue mani il segnal de' chiodi, e se non metto il dito nel segnal de' chiodi, e la mano nel suo costato, io non [lo] crederò. 043 JOH 020 026 Ed otto giorni appresso, i discepoli eran di nuovo dentro [la casa], e Toma [era] con loro. E Gesù venne, essendo le porte serrate, e si presentò [quivi] in mezzo, e disse: Pace a voi! 043 JOH 020 027 Poi disse a Toma: Porgi qua il dito, e vedi le mie mani; porgi anche la mano, e mettila nel mio costato; e non sii incredulo, anzi credente. 043 JOH 020 028 E Toma rispose, e gli disse: Signor mio, e Iddio mio! 043 JOH 020 029 Gesù gli disse: Perciocchè tu hai veduto, Toma, tu hai creduto; beati coloro che non hanno veduto, ed hanno creduto. 043 JOH 020 030 Or Gesù fece ancora, in presenza dei suoi discepoli, molti altri miracoli, i quali non sono scritti in questo libro. 043 JOH 020 031 Ma queste cose sono scritte, acciocchè voi crediate che Gesù [è] il Cristo, il Figliuol di Dio; ed acciocchè, credendo, abbiate vita nel nome suo. 043 JOH 021 001 DOPO queste cose, Gesù si fece vedere di nuovo a' discepoli presso al mar di Tiberiade; e si fece vedere in questa maniera. 043 JOH 021 002 Simon Pietro, e Toma detto Didimo, e Natanaele, ch' [era] da Cana di Galilea, ed i [figliuoli] di Zebedeo, e due altri dei discepoli d'esso, erano insieme. 043 JOH 021 003 Simon Pietro disse loro: Io me ne vo a pescare. Essi gli dissero: Ancor noi veniam teco. [Così] uscirono, e montarono prestamente nella navicella, e in quella notte non presero nulla. 043 JOH 021 004 Ma, essendo già mattina, Gesù si presentò in su la riva; tuttavia i discepoli non conobbero ch'egli era Gesù. 043 JOH 021 005 E Gesù disse loro: Figliuoli, avete voi alcun pesce? Essi gli risposero: No. 043 JOH 021 006 Ed egli disse loro: Gettate la rete al lato destro della navicella, e [ne] troverete. Essi adunque [la] gettarono, e non potevano più trarla, per la moltitudine dei pesci. 043 JOH 021 007 Laonde quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: Egli è il Signore. E Simon Pietro, udito ch'egli era il Signore, succinse la sua veste (perciocchè egli era nudo), e si gettò nel mare. 043 JOH 021 008 Ma gli altri discepoli vennero in su la navicella (perciocchè non erano molto lontan dalla terra, ma [solo] intorno a dugento cubiti), traendo la rete [piena] di pesci. 043 JOH 021 009 Come adunque furono smontati in terra, videro delle brace poste, e del pesce messovi su, e del pane. 043 JOH 021 010 Gesù disse loro: Portate qua de' pesci che ora avete presi. 043 JOH 021 011 Simon Pietro montò [nella navicella], e trasse la rete in terra, piena di cencinquantatre grossi pesci; e benchè ve ne fossero tanti, la rete però non si stracciò. 043 JOH 021 012 Gesù disse loro: Venite, [e] desinate. Or niuno de' discepoli ardiva domandarlo: Tu chi sei? sapendo ch'egli era il Signore. 043 JOH 021 013 Gesù adunque venne, e prese il pane, e ne diede loro; e del pesce simigliantemente. 043 JOH 021 014 Questa fu già la terza volta che Gesù si fece vedere a' suoi discepoli, dopo che fu risuscitato da' morti. 043 JOH 021 015 Ora, dopo ch'ebbero desinato, Gesù disse a Simon Pietro: Simon di Giona, m'ami tu più che costoro? Egli gli disse: Veramente, Signore, tu sai ch'io t'amo. Gesù gli disse: Pasci i miei agnelli. 043 JOH 021 016 Gli disse ancora la seconda volta: Simon di Giona, m'ami tu? Egli gli disse: Veramente, Signore, tu sai ch'io t'amo. [Gesù] gli disse: Pasci le mie pecore. 043 JOH 021 017 Gli disse la terza volta: Simon di Giona, m'ami tu? Pietro s'attristò ch'egli gli avesse detto fino a tre volte: M'ami tu? E gli disse: Signore, tu sai ogni cosa, tu sai ch'io t'amo. Gesù gli disse: Pasci le mie pecore. 043 JOH 021 018 In verità, in verità, io ti dico, che quando tu eri giovane, tu ti cingevi, e andavi ove volevi; ma, quando sarai vecchio, tu stenderai le tue mani, ed un altro ti cingerà, e ti condurrà là ove tu non vorresti. 043 JOH 021 019 Or disse ciò, significando di qual morte egli glorificherebbe Iddio. E detto questo, gli disse: Seguitami. 043 JOH 021 020 Or Pietro, rivoltosi, vide venir dietro a sè il discepolo che Gesù amava, il quale eziandio nella cena era coricato in sul petto di Gesù, ed avea detto: Signore, chi è colui che ti tradisce? 043 JOH 021 021 Pietro, avendolo veduto, disse a Gesù: Signore, e costui, che? 043 JOH 021 022 Gesù gli disse: Se io voglio ch'egli dimori finch'io venga, che [tocca ciò] a te? tu seguitami. 043 JOH 021 023 Laonde questo dire si sparse tra i fratelli, che quel discepolo non morrebbe; ma Gesù non avea detto a Pietro ch'egli non morrebbe; ma: Se io voglio ch'egli dimori finch'io venga, che [tocca ciò] a te? 043 JOH 021 024 Quest'è quel discepolo, che testimonia di queste cose, e che ha scritte queste cose; e noi sappiamo che la sua testimonianza è verace. 043 JOH 021 025 Or vi sono ancora molte altre cose, che Gesù ha fatte, le quali, se fossero scritte ad una ad una, io non penso che nel mondo stesso capissero i libri che se [ne] scriverebbero. Amen. # # BOOK 044 ACT Acts Atti 044 ACT 001 001 IO ho fatto il primo trattato, o Teofilo, intorno a tutte le cose che Gesù prese a fare, e ad insegnare, 044 ACT 001 002 infino al giorno ch'egli fu accolto in alto, dopo aver dati mandamenti per lo Spirito Santo agli apostoli, i quali egli avea eletti. 044 ACT 001 003 A' quali ancora, dopo aver sofferto, si presentò vivente, con molte certe prove, essendo da loro veduto per quaranta giorni, e ragionando delle cose [appartenenti] al regno di Dio. 044 ACT 001 004 E, ritrovandosi con [loro], ordinò loro che non si dipartissero di Gerusalemme; ma che aspettassero la promessa del Padre, la quale, [diss'egli], voi avete udita da me. 044 ACT 001 005 Perciocchè Giovanni battezzò con acqua, ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo, fra qui e non molti giorni. 044 ACT 001 006 Essi adunque, essendo raunati, lo domandarono, dicendo: Signore, sarà egli in questo tempo, che tu restituirai il regno ad Israele? 044 ACT 001 007 Ma egli disse loro: Egli non istà a voi di sapere i tempi, e le stagioni, le quali il Padre ha messe nella sua propria podestà. 044 ACT 001 008 Ma voi riceverete la virtù dello Spirito Santo, il qual verrà sopra voi; e mi sarete testimoni, e in Gerusalemme, e in tutta la Giudea, e in Samaria, infino all'estremità della terra. 044 ACT 001 009 E, dette queste cose, fu elevato, essi veggendolo; ed una nuvola lo ricevette, e lo tolse d'innanzi agli occhi loro. 044 ACT 001 010 E come essi aveano gli occhi fissi in cielo, mentre egli se ne andava, ecco, due uomini si presentarono loro in vestimenti bianchi. 044 ACT 001 011 I quali ancora dissero: Uomini Galilei, perchè vi fermate riguardando verso il cielo? Questo Gesù, il quale è stato accolto in cielo d'appresso voi, verrà nella medesima maniera che voi l'avete veduto andare in cielo. 044 ACT 001 012 Allora essi ritornarono in Gerusalemme, dal monte chiamato dell'Uliveto, il quale è presso di Gerusalemme la lunghezza del cammin del sabato. 044 ACT 001 013 E come furono entrati [nella casa], salirono nell'alto solaio, dove dimoravano Pietro, e Giacomo, e Giovanni, ed Andrea, e Filippo, e Toma, e Bartolomeo, e Matteo, e Giacomo d'Alfeo, e Simone il Zelote, e Giuda di Giacomo. 044 ACT 001 014 Tutti costoro perseveravano di pari consentimento in orazione, e in preghiera, con le donne, e con Maria, madre di Gesù, e co' fratelli di esso. 044 ACT 001 015 ED in que' giorni, Pietro, levatosi in mezzo de' discepoli, disse (or la moltitudine delle persone tutte insieme era d'intorno a centoventi persone): 044 ACT 001 016 Uomini fratelli, ei conveniva che questa scrittura si adempiesse, la qual lo Spirito Santo predisse per la bocca di Davide, intorno a Giuda, che fu la guida di coloro che presero Gesù. 044 ACT 001 017 Perciocchè egli era stato assunto nel nostro numero, ed avea ottenuta la sorte di questo ministerio. 044 ACT 001 018 Egli adunque acquistò un campo del premio d'ingiustizia; ed essendosi precipitato, crepò per lo mezzo, e tutte le sue interiora si sparsero. 044 ACT 001 019 E [ciò] è venuto a notizia a tutti gli abitanti di Gerusalemme; talchè quel campo, nel lor proprio linguaggio, è stato chiamato Acheldama, che vuol dire: Campo di sangue. 044 ACT 001 020 Perciocchè egli è scritto nel libro de' Salmi: Divenga la sua stanza deserta, e non vi sia chi abiti in essa; e: Un altro prenda il suo ufficio. 044 ACT 001 021 Egli si conviene adunque, che d' infra gli uomini che sono stati nella nostra compagnia, in tutto il tempo che il Signor Gesù è andato e venuto fra noi, 044 ACT 001 022 cominciando dal battesimo di Giovanni, fino al giorno ch'egli fu accolto in alto d'appresso noi, un d'essi sia fatto testimonio con noi della risurrezione d'esso. 044 ACT 001 023 E ne furono presentati due: Giuseppe, detto Barsaba, il quale era soprannominato Giusto, e Mattia. 044 ACT 001 024 Ed orando, dissero: Tu, Signore, che conosci i cuori di tutti, mostra qual di questi due tu hai eletto, 044 ACT 001 025 per ricever la sorte di questo ministerio ed apostolato, dal quale Giuda si è sviato, per andare al suo luogo. 044 ACT 001 026 E trassero le sorti loro, e la sorte cadde sopra Mattia, ed egli fu per comuni voti aggiunto agli undici apostoli. 044 ACT 002 001 E COME il giorno della Pentecosta fu giunto, tutti erano insieme di pari consentimento. 044 ACT 002 002 E di subito si fece dal cielo un suono, come di vento impetuoso che soffia, ed esso riempiè tutta la casa, dove essi sedevano. 044 ACT 002 003 Ed apparvero loro delle lingue spartite, come di fuoco; e [ciascuna d'esse] si posò sopra ciascun di loro. 044 ACT 002 004 E tutti furono ripieni dello Spirito Santo, e cominciarono a parlar lingue straniere, secondo che lo Spirito dava loro a ragionare. 044 ACT 002 005 Or in Gerusalemme dimoravano dei Giudei, uomini religiosi, d'ogni nazione di sotto il cielo. 044 ACT 002 006 Ora, essendosi fatto quel suono, la moltitudine si radunò, e fu confusa; perciocchè ciascun di loro li udiva parlar nel suo proprio linguaggio. 044 ACT 002 007 E tutti stupivano, e si maravigliavano, dicendo gli uni agli altri: Ecco, tutti costoro che parlano non son eglino Galilei? 044 ACT 002 008 Come adunque li udiam noi [parlare] ciascuno nel nostro proprio natio linguaggio? 044 ACT 002 009 Noi Parti, e Medi, ed Elamiti, e quelli che abitiamo in Mesopotamia, in Giudea, ed in Cappadocia, in Ponto, e nell'Asia; 044 ACT 002 010 nella Frigia, e nella Panfilia; nell'Egitto, e nelle parti della Libia ch' [è] di rincontro a Cirene; e noi avveniticci Romani; 044 ACT 002 011 e Giudei, e proseliti; Cretesi, ed Arabi; li udiamo ragionar le cose grandi di Dio ne' nostri linguaggi. 044 ACT 002 012 E tutti stupivano, e ne stavan sospesi, dicendo l'uno all'altro: Che vuol esser questo? 044 ACT 002 013 Ma altri, cavillando, dicevano: Son pieni di vin dolce. 044 ACT 002 014 MA Pietro, levatosi in piè, con gli undici, alzò la sua voce, e ragionò loro, [dicendo: ] Uomini Giudei, e [voi] tutti che abitate in Gerusalemme, siavi noto questo, e ricevete le mie parole ne' vostri orecchi. 044 ACT 002 015 Perciocchè costoro non son ebbri, come voi stimate, poichè non sono più che le tre ore del giorno. 044 ACT 002 016 Ma quest'è quello che fu detto dal profeta Gioele: 044 ACT 002 017 Ed avverrà negli ultimi giorni, dice Iddio, che io spanderò del mio Spirito sopra ogni carne; e i vostri figliuoli, e le vostre figliuole profetizzeranno; e i vostri giovani vedranno delle visioni, e i vostri vecchi sogneranno de' sogni. 044 ACT 002 018 E in quei giorni io spanderò dello Spirito mio sopra i miei servitori, e sopra le mie serventi; e profetizzeranno. 044 ACT 002 019 E farò prodigi di sopra nel cielo, e segni di sotto in terra, sangue, e fuoco, e vapor di fumo. 044 ACT 002 020 Il sole sarà mutato in tenebre, e la luna in sangue; innanzi che quel grande ed illustre giorno del Signore venga. 044 ACT 002 021 Ed avverrà, che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvo. 044 ACT 002 022 Uomini Israeliti, udite queste parole: Gesù il Nazareo, uomo di cui Iddio vi ha date delle prove certe con potenti operazioni, e prodigi, e segni, i quali Iddio fece per lui fra voi, come ancora voi sapete; 044 ACT 002 023 esso, [dico], per lo determinato consiglio, e la provvidenza di Dio, vi fu dato nelle mani, e voi lo pigliaste, e per mani d'iniqui lo conficcaste [in croce], e l'uccideste. 044 ACT 002 024 Il quale Iddio ha suscitato, avendo sciolte le doglie della morte; poichè non era possibile ch'egli fosse da essa ritenuto. 044 ACT 002 025 Perciocchè Davide dice di lui: Io ho avuto del continuo il Signore davanti agli occhi; perciocchè egli è alla mia destra, acciocchè io non sia smosso. 044 ACT 002 026 Perciò si è rallegrato il cuor mio, ed ha giubilato la lingua mia, ed anche la mia carne abiterà in isperanza. 044 ACT 002 027 Perciocchè tu non lascerai l'anima mia ne' luoghi sotterra, e non permetterai che il tuo Santo vegga corruzione. 044 ACT 002 028 Tu mi hai fatte conoscer le vie della vita, tu mi riempirai di letizia colla tua presenza. 044 ACT 002 029 Uomini fratelli, ben può liberamente dirvisi intorno al patriarca Davide, che egli è morto, ed è stato seppellito; e il suo monumento è presso noi infino a questo giorno. 044 ACT 002 030 Egli adunque, essendo profeta, e sapendo che Iddio gli avea con giuramento promesso, che del frutto dei suoi lombi, secondo la carne, susciterebbe il Cristo, per far[lo] seder sopra il suo trono; 044 ACT 002 031 antivedendo [le cose avvenire], parlò della risurrezion di Cristo, [dicendo] che l'anima sua non è stata lasciata ne' luoghi sotterra, e che la sua carne non ha veduta corruzione. 044 ACT 002 032 Esso Gesù ha Iddio suscitato, di che noi tutti siam testimoni. 044 ACT 002 033 Egli adunque, essendo stato innalzato dalla destra di Dio, ed avendo ricevuta dal Padre la promessa dello Spirito Santo, ha sparso quello che ora voi vedete, ed udite. 044 ACT 002 034 Poichè Davide non è salito in cielo; anzi egli stesso dice: Il Signore ha detto al mio Signore: 044 ACT 002 035 Siedi alla mia destra, finchè io abbia posti i tuoi nemici [per] iscannello de' tuoi piedi. 044 ACT 002 036 Sappia adunque sicuramente tutta la casa d'Israele, che quel Gesù, che voi avete crocifisso, Iddio l'ha fatto Signore, e Cristo. 044 ACT 002 037 OR essi, avendo udite [queste cose], furon compunti nel cuore, e dissero a Pietro, ed agli altri apostoli: Fratelli, che dobbiam fare? 044 ACT 002 038 E Pietro disse loro: Ravvedetevi, e ciascun di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, in remission de' peccati; e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. 044 ACT 002 039 Perciocchè a voi è [fatta] la promessa, ed a' vostri figliuoli, ed a coloro che [verranno] per molto [tempo] appresso; a quanti il Signore Iddio nostro ne chiamerà. 044 ACT 002 040 E con molte parole protestava [loro], e [li] confortava, dicendo: Salvatevi da questa perversa generazione. 044 ACT 002 041 Coloro adunque, i quali volonterosamente ricevettero la sua parola, furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte intorno a tremila persone. 044 ACT 002 042 Or erano perseveranti nella dottrina degli apostoli, e nella comunione, e nel rompere il pane, e nelle orazioni. 044 ACT 002 043 Ed ogni persona avea timore; e molti segni e miracoli si facevano dagli apostoli. 044 ACT 002 044 E tutti coloro che credevano erano insieme, ed aveano ogni cosa comune; 044 ACT 002 045 e vendevano le possessioni, ed i beni; e li distribuivano a tutti, secondo che ciascuno ne avea bisogno. 044 ACT 002 046 E perseveravano di pari consentimento ad esser tutti i giorni nel tempio; e rompendo il pane di casa in casa, prendevano il cibo insieme, con letizia, e semplicità di cuore, 044 ACT 002 047 lodando Iddio, ed avendo grazia presso tutto il popolo. E il Signore aggiungeva alla chiesa ogni giorno coloro che erano salvati. 044 ACT 003 001 OR Pietro e Giovanni salivano insieme al tempio, in su l'ora nona, [che è] l'ora dell'orazione. 044 ACT 003 002 E si portava un certo uomo, zoppo dal seno di sua madre, il quale ogni giorno era posto alla porta del tempio detta Bella, per chieder limosina a coloro che entravano nel tempio. 044 ACT 003 003 Costui, avendo veduto Pietro e Giovanni, che erano per entrar nel tempio, domandò [loro] la limosina. 044 ACT 003 004 E Pietro, con Giovanni, affissati in lui gli occhi, disse: Riguarda a noi. 044 ACT 003 005 Ed egli li riguardava intentamente, aspettando di ricever qualche cosa da loro. 044 ACT 003 006 Ma Pietro disse: Io non ho nè argento, nè oro; ma quel ch'io ho io tel dono: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareo, levati, e cammina. 044 ACT 003 007 E presolo per la man destra, lo levò; ed in quello stante, le sue piante e caviglie si raffermarono. 044 ACT 003 008 Ed egli d'un salto si rizzò in piè, e camminava; ed entrò con loro nel tempio, camminando, e saltando, e lodando Iddio. 044 ACT 003 009 E tutto il popolo lo vide camminare, e lodare Iddio. 044 ACT 003 010 E lo riconoscevano, che egli era quel che sedeva in su la Bella porta del tempio, per [chieder] limosina; e furono ripieni di sbigottimento, e di stupore, per ciò che gli era avvenuto. 044 ACT 003 011 E mentre quello zoppo ch'era stato sanato teneva abbracciato Pietro e Giovanni; tutto il popolo attonito concorse a loro al portico detto di Salomone. 044 ACT 003 012 E Pietro, veduto [ciò], parlò al popolo, [dicendo: ] Uomini Israeliti, perchè vi maravigliate di questo? ovvero, che fissate in noi gli occhi, come se per la nostra propria virtù, o santità, avessimo fatto che costui cammini? 044 ACT 003 013 L'Iddio di Abrahamo, e d'Isacco, e di Giacobbe, l'Iddio dei nostri padri, ha glorificato il suo Figliuol Gesù, il qual voi metteste in man di Pilato, e rinnegaste davanti a lui, benchè egli giudicasse ch'egli dovesse esser liberato. 044 ACT 003 014 Ma voi rinnegaste il Santo, e il Giusto, e chiedeste che vi fosse donato un micidiale. 044 ACT 003 015 Ed uccideste il Principe della vita, il quale Iddio ha suscitato da' morti; di che noi siam testimoni. 044 ACT 003 016 E per la fede nel nome d'esso, il nome suo ha raffermato costui il qual voi vedete, e conoscete; e la fede ch' [è] per esso gli ha data questa intiera disposizion di membra, in presenza di tutti voi. 044 ACT 003 017 Ma ora, fratelli, io so che lo faceste per ignoranza, come anche i vostri rettori. 044 ACT 003 018 Ma Iddio ha adempiute in questa maniera le cose ch'egli avea innanzi annunziate per la bocca di tutti i suoi profeti, [cioè: ] che il suo Cristo sofferirebbe. 044 ACT 003 019 Ravvedetevi adunque, e convertitevi; acciocchè i vostri peccati sien cancellati, e tempi di refrigerio vengano dalla presenza del Signore, 044 ACT 003 020 ed egli vi mandi Gesù Cristo, che vi è stato destinato; 044 ACT 003 021 il qual conviene che il cielo tenga accolto, fino a' tempi del ristoramento di tutte le cose; de' quali Iddio ha parlato per la bocca di tutti i suoi santi profeti, fin dal principio del mondo. 044 ACT 003 022 Perciocchè Mosè stesso disse a' padri: Il Signore Iddio vostro vi susciterà un profeta, d'infra i vostri fratelli, come me; ascoltatelo in tutte le cose ch'egli vi dirà. 044 ACT 003 023 Ed avverrà che ogni anima, che non avrà ascoltato quel profeta, sarà distrutta d'infra il popolo. 044 ACT 003 024 Ed anche tutti i profeti, fin da Samuele, e ne' [tempi] seguenti, quanti hanno parlato hanno eziandio annunziati questi giorni. 044 ACT 003 025 Voi siete i figliuoli de' profeti, e del patto che Iddio fece co' nostri padri, dicendo ad Abrahamo: E nella tua progenie tutte le nazioni della terra saranno benedette. 044 ACT 003 026 A voi per i primi, Iddio, dopo aver suscitato Gesù suo Servitore, l'ha mandato per benedirvi, convertendo ciascuno [di voi] dalle sue malvagità. 044 ACT 004 001 ORA, mentre essi parlavano al popolo, i sacerdoti, e il capo del tempio, e i Sadducei, sopraggiunsero loro; 044 ACT 004 002 essendo molto crucciosi, perchè ammaestravano il popolo, ed annunziavano in Gesù la risurrezione de' morti. 044 ACT 004 003 E misero loro le mani addosso, e li posero in prigione, fino al giorno seguente, perciocchè già era sera. 044 ACT 004 004 Or molti di coloro che aveano udita la parola credettero; e il numero degli uomini divenne intorno a cinquemila. 044 ACT 004 005 E il dì seguente, i rettori, anziani, e Scribi, si raunarono in Gerusalemme; 044 ACT 004 006 insieme con Anna, sommo sacerdote; e Caiafa, e Giovanni, ed Alessandro, e tutti quelli che erano del legnaggio sacerdotale. 044 ACT 004 007 E fatti comparir quivi in mezzo [Pietro e Giovanni], domandaron loro: Con qual podestà, o in nome di chi avete voi fatto questo? 044 ACT 004 008 Allora Pietro, ripieno dello Spirito Santo, disse loro: Rettori del popolo, ed anziani d'Israele; 044 ACT 004 009 poichè oggi noi siamo esaminati intorno ad un beneficio [fatto] ad un uomo infermo, [per saper] come egli è stato sanato; 044 ACT 004 010 sia noto a tutti voi, ed a tutto il popolo d'Israele, che [ciò è stato fatto] nel nome di Gesù Cristo il Nazareo, che voi avete crocifisso, e il quale Iddio ha suscitato da' morti; in [virtù d]'esso comparisce quest'uomo in piena sanità in presenza vostra. 044 ACT 004 011 Esso è quella pietra, che è stata da voi edificatori sprezzata, la quale è divenuta il capo del cantone. 044 ACT 004 012 E in niun altro è la salute; poichè non vi è alcun altro nome sotto il cielo, che sia dato agli uomini, per lo quale ci convenga esser salvati. 044 ACT 004 013 Or essi, veduta la franchezza di Pietro e di Giovanni; ed avendo inteso ch'erano uomini senza lettere, e idioti, si maravigliavano, e riconoscevan bene che erano stati con Gesù. 044 ACT 004 014 E veggendo quell'uomo ch'era stato guarito [quivi] presente con loro, non potevano dir nulla incontro. 044 ACT 004 015 Ed avendo lor comandato di uscire dal concistoro, conferivan fra loro, dicendo: 044 ACT 004 016 Che faremo a questi uomini? poichè egli è noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme che un evidente miracolo è da loro stato fatto; e noi nol possiamo negare. 044 ACT 004 017 Ma, acciocchè [questo] non si spanda maggiormente fra il popolo, divietiam loro con severe minacce, che non parlino più ad alcun uomo in questo nome. 044 ACT 004 018 Ed avendoli chiamati, ingiunser loro che del tutto non parlassero, e non insegnassero nel nome di Gesù. 044 ACT 004 019 Ma Pietro, e Giovanni, rispondendo, dissero loro: Giudicate voi, s'egli è giusto nel cospetto di Dio, di ubbidire a voi, anzi che a Dio. 044 ACT 004 020 Poichè, quant'è a noi, non possiam non parlare le cose che abbiam vedute, ed udite. 044 ACT 004 021 Ed essi, minacciatili di nuovo, li lasciarono andare, non trovando nulla da poterli castigare, per cagion del popolo; poichè tutti glorificavano Iddio di ciò ch'era stato fatto. 044 ACT 004 022 Perciocchè l'uomo, in cui era stato fatto quel miracolo della guarigione, era d'età di più di quarant'anni. 044 ACT 004 023 Or essi, essendo stati rimandati, vennero a' loro, e rapportaron [loro] tutte le cose che i principali sacerdoti, e gli anziani avean lor dette. 044 ACT 004 024 Ed essi, udite[le], alzaron di pari consentimento la voce a Dio, e dissero: Signore, tu [sei] l'Iddio che hai fatto il cielo, e la terra, e il mare, e tutte le cose che [sono] in essi; 044 ACT 004 025 che hai, per lo Spirito Santo, detto per la bocca di Davide, tuo servitore: Perchè hanno fremuto le genti, ed hanno i popoli divisate cose vane? 044 ACT 004 026 I re della terra son compariti, e i principi si son raunati insieme contro al Signore, e contro al suo Cristo. 044 ACT 004 027 Poichè veramente, contro al tuo santo Figliuolo, il quale tu hai unto, si sono raunati Erode, e Ponzio Pilato, insiem co' Gentili, e co' popoli d'Israele; 044 ACT 004 028 per far tutte le cose, che la tua mano, e il tuo consiglio aveano innanzi determinato che fosser fatte. 044 ACT 004 029 Or al presente, Signore, riguarda alle lor minacce, e concedi ai tuoi servitori di parlar la tua parola con ogni franchezza; 044 ACT 004 030 porgendo la tua mano, acciocchè si faccian guarigioni, e segni, e prodigi, per lo nome del tuo santo Figliuolo Gesù. 044 ACT 004 031 E dopo ch'ebbero orato, il luogo ove erano raunati tremò; e furon tutti ripieni dello Spirito Santo, e parlavano la parola di Dio con franchezza. 044 ACT 004 032 E LA moltitudine di coloro che aveano creduto avea uno stesso cuore, ed una stessa anima; e niuno diceva alcuna cosa, di ciò ch'egli avea, esser sua; ma tutte le cose erano loro comuni. 044 ACT 004 033 E gli apostoli con gran forza rendevan testimonianza della risurrezion del Signor Gesù; e gran grazia era sopra tutti loro. 044 ACT 004 034 Poichè non vi era alcun bisognoso fra loro; perciocchè tutti coloro che possedevan poderi, o case, vendendole, portavano il prezzo delle cose vendute, 044 ACT 004 035 e lo mettevano a' piedi degli apostoli; e poi era distribuito a ciascuno, secondo ch'egli avea bisogno. 044 ACT 004 036 Or Giuseppe, soprannominato dagli apostoli Barnaba (il che, interpretato, vuol dire: Figliuol di consolazione), Levita, Cipriota di nazione, 044 ACT 004 037 avendo un campo, [lo] vendè, e portò i danari, e [li] pose a' piedi degli apostoli. 044 ACT 005 001 Ma un certo uomo, [chiamato] per nome Anania, con Saffira, sua moglie, vendè una possessione; 044 ACT 005 002 e frodò del prezzo, con saputa della sua moglie; e, portatane una parte, [la] pose a' piedi degli apostoli. 044 ACT 005 003 Ma Pietro disse: Anania, perchè ha Satana riempito il cuor tuo, per mentire allo Spirito Santo, e frodar del prezzo della possessione? 044 ACT 005 004 S'ella restava, non restava ella a te? ed essendo venduta, non era ella in tuo potere? perchè ti sei messo in cuore questa cosa? tu non hai mentito agli uomini, ma a Dio. 044 ACT 005 005 Ed Anania, udendo queste parole, cadde, e spirò. E gran paura venne a tutti coloro che udirono queste cose. 044 ACT 005 006 E i giovani, levatisi, lo tolsero via; e, portatolo fuori, lo seppellirono. 044 ACT 005 007 Or avvenne intorno a tre ore appresso, che la moglie d'esso, non sapendo ciò che era avvenuto, entrò. 044 ACT 005 008 E Pietro le fece motto, [dicendo: ] Dimmi, avete voi cotanto venduta la possessione? Ed ella rispose: Sì, cotanto. 044 ACT 005 009 E Pietro le disse: Perchè vi siete convenuti insieme di tentar lo Spirito del Signore? ecco, i piedi di coloro che hanno seppellito il tuo marito [sono] all'uscio, ed essi ti porteranno via. 044 ACT 005 010 Ed ella in quello stante cadde ai piedi d'esso e spirò. E i giovani, entrati, la trovarono morta; e, portatala via, la seppellirono presso al suo marito. 044 ACT 005 011 E gran paura ne venne alla chiesa, e a tutti coloro che udivano queste cose. 044 ACT 005 012 E molti segni e prodigi eran fatti fra il popolo per le mani degli apostoli; ed essi tutti di pari consentimento si ritrovavano nel portico di Salomone. 044 ACT 005 013 E niuno degli altri ardiva aggiungersi con loro; ma il popolo li magnificava. 044 ACT 005 014 E di più in più si aggiungevano [persone] che credevano al Signore, uomini e donne, in gran numero. 044 ACT 005 015 Talchè portavan gl'infermi per le piazze, e li mettevano sopra letti, e letticelli; acciocchè, quando Pietro venisse, l'ombra sua almeno adombrasse alcun di loro. 044 ACT 005 016 La moltitudine ancora delle città circonvicine accorreva in Gerusalemme, portando i malati, e coloro ch'erano tormentati dagli spiriti immondi; i quali tutti erano sanati. 044 ACT 005 017 OR il sommo sacerdote si levò, insieme con tutti coloro ch' [erano] con lui, ch'era la setta de' Sadducei, essendo ripieni d'invidia; 044 ACT 005 018 e misero le mani sopra gli apostoli, e li posero nella prigion pubblica. 044 ACT 005 019 Ma un angelo del Signore di notte aperse le porte della prigione; e, condottili fuori, disse [loro: ] 044 ACT 005 020 Andate, e presentatevi nel tempio, e ragionate al popolo tutte le parole di questa vita. 044 ACT 005 021 Ed essi, avendo [ciò] udito, entrarono in su lo schiarir del dì nel tempio, ed insegnavano. Or il sommo sacerdote, e coloro che [erano] con lui, vennero e raunarono il concistoro, e tutti gli anziani de' figliuoli d'Israele, e mandarono nella prigione, per far menar [davanti a loro] gli [apostoli]. 044 ACT 005 022 Ma i sergenti, giunti alla prigione, non ve li trovarono; laonde ritornarono, e fecero il [lor] rapporto, dicendo: 044 ACT 005 023 Noi abbiam ben trovata la prigione serrata con ogni diligenza, e le guardie in piè avanti le porte; ma, avendo[le] aperte, non vi abbiamo trovato alcuno dentro. 044 ACT 005 024 Ora, come il sommo sacerdote, e il capo del tempio, e i principali sacerdoti ebbero udite queste cose, erano in dubbio di loro, che cosa ciò potesse essere. 044 ACT 005 025 Ma un certo uomo sopraggiunse, il qual rapportò, e disse loro: Ecco, quegli uomini che voi metteste in prigione, son nel tempio, e stanno [quivi], ammaestrando il popolo. 044 ACT 005 026 Allora il capo [del tempio], co' sergenti, andò [là], e li menò, non però con violenza; perciocchè temevano il popolo, che non fossero lapidati. 044 ACT 005 027 E, avendoli menati, li presentarono al concistoro; e il sommo sacerdote li domandò, dicendo: 044 ACT 005 028 Non vi abbiam noi del tutto vietato d'insegnare in cotesto nome? e pure ecco, voi avete ripiena Gerusalemme della vostra dottrina, e volete trarci addosso il sangue di cotesto uomo. 044 ACT 005 029 Ma Pietro, e gli [altri] apostoli, rispondendo, dissero: Conviene ubbidire anzi a Dio che agli uomini. 044 ACT 005 030 L'Iddio de' padri nostri ha suscitato Gesù, il qual voi uccideste, avendolo appiccato al legno. 044 ACT 005 031 [Ma] Iddio l'ha esaltato con la sua destra, [e l'ha fatto] Principe e Salvatore, per dar ravvedimento ad Israele, e remission de' peccati. 044 ACT 005 032 E noi gli siam testimoni di queste cose che diciamo; ed anche lo Spirito Santo, il quale Iddio ha dato a coloro che gli ubbidiscono. 044 ACT 005 033 Ma essi, avendo udite [queste cose], scoppiavano [d'ira], e consultavano d'ucciderli. 044 ACT 005 034 Ma un certo Fariseo, [chiamato] per nome Gamaliele, dottor della legge, onorato presso tutto il popolo, levatosi in piè nel concistoro, comandò che gli apostoli fosser un poco messi fuori. 044 ACT 005 035 Poi disse a que' [del concistoro: ] Uomini Israeliti, prendete guardia intorno a questi uomini, che cosa voi farete. 044 ACT 005 036 Perciocchè, avanti questo tempo sorse Teuda, dicendosi esser qualche gran cosa, presso al quale si accolsero intorno a quattrocento uomini; ed egli fu ucciso, e tutti coloro che gli aveano prestata fede furon dissipati, e ridotti a nulla. 044 ACT 005 037 Dopo lui sorse Giuda il Galileo, a' dì della rassegna, il quale sviò dietro a sè molto popolo; ed egli ancora perì, e tutti coloro che gli aveano prestata fede furon dispersi. 044 ACT 005 038 Ora dunque, io vi dico, non vi occupate più di questi uomini, e lasciateli; perciocchè, se questo consiglio, o quest'opera è dagli uomini, sarà dissipata; 044 ACT 005 039 ma, se pure è da Dio, voi non la potete dissipare; e [guardatevi] che talora non siate ritrovati combattere eziandio con Dio. 044 ACT 005 040 Ed essi gli acconsentirono. E, chiamati gli apostoli, li batterono, ed ingiunsero loro che non parlassero nel nome di Gesù; poi li lasciarono andare. 044 ACT 005 041 Ed essi se ne andarono dalla presenza del concistoro, rallegrandosi d'essere stati reputati degni d'esser vituperati per lo nome di Gesù. 044 ACT 005 042 Ed ogni giorno, nel tempio, e per le case, non restavano d'insegnare, e d'evangelizzar Gesù Cristo. 044 ACT 006 001 OR in que' giorni, moltiplicando i discepoli, avvenne un mormorio de' Greci contro agli Ebrei, perciocchè le lor vedove erano sprezzate nel ministerio cotidiano. 044 ACT 006 002 E i dodici, raunata la moltitudine de' discepoli, dissero: Egli non è convenevole che noi, lasciata la parola di Dio, ministriamo alle mense. 044 ACT 006 003 Perciò, fratelli, avvisate [di trovar] fra voi sette uomini, de' quali si abbia buona testimonianza, pieni di Spirito Santo, e di sapienza, i quali noi costituiamo sopra quest'affare. 044 ACT 006 004 E quant'è a noi, noi persevereremo nelle orazioni, e nel ministerio della parola. 044 ACT 006 005 E questo ragionamento piacque a tutta la moltitudine; ed elessero: Stefano, uomo pieno di fede, e di Spirito Santo, e Filippo, e Procoro, e Nicanor, e Timon, e Parmena, e Nicolao, proselito Antiocheno. 044 ACT 006 006 I quali presentarono davanti agli apostoli; ed essi, dopo avere orato, imposero lor le mani. 044 ACT 006 007 E la parola di Dio cresceva, e il numero de' discepoli moltiplicava grandemente in Gerusalemme; gran moltitudine eziandio de' sacerdoti ubbidiva alla fede. 044 ACT 006 008 OR Stefano, pieno di fede, e di potenza, faceva gran prodigi, e segni, fra il popolo. 044 ACT 006 009 Ed alcuni di que' della sinagoga, detta de' Liberti, e de' Cirenei, e degli Alessandrini, e di que' di Cilicia, e d'Asia, si levarono, disputando con Stefano. 044 ACT 006 010 E non potevano resistere alla sapienza, ed allo Spirito, per lo quale egli parlava. 044 ACT 006 011 Allora suscitarono degli uomini che dicessero: Noi l'abbiamo udito tener ragionamenti di bestemmia, contro a Mosè, e contro a Dio. 044 ACT 006 012 E commossero il popolo, e gli anziani, e gli Scribi; e venutigli addosso, lo rapirono, e lo menarono al concistoro. 044 ACT 006 013 E presentarono de' falsi testimoni, che dicevano: Quest'uomo non resta di tener ragionamenti di bestemmia contro a questo santo luogo, e la legge. 044 ACT 006 014 Perciocchè noi abbiamo udito ch'egli diceva, che questo Gesù il Nazareo distruggerà questo luogo, e muterà i riti che Mosè ci ha dati. 044 ACT 006 015 E tutti coloro che sedevano nel concistoro, avendo affissati in lui gli occhi, videro la sua faccia simile alla faccia di un angelo. 044 ACT 007 001 E il sommo sacerdote [gli] disse: Stanno queste cose in questa maniera? 044 ACT 007 002 Ed egli disse: Uomini fratelli, e padri, ascoltate: L'Iddio della gloria apparve ad Abrahamo, nostro padre, mentre egli era in Mesopotamia, innanzi che abitasse in Carran; 044 ACT 007 003 e gli disse: Esci dal tuo paese, e dal tuo parentado, e vieni in un paese il quale io ti mostrerò. 044 ACT 007 004 Allora egli uscì dal paese de' Caldei, ed abitò in Carran; e di là, dopo che suo padre fu morto, [Iddio] gli fece mutare stanza, e venire in questo paese, nel quale ora voi abitate. 044 ACT 007 005 E non gli diede alcuna eredità in esso, non pure un piè di terra. Or gli avea promesso di darlo in possessione a lui, ed alla sua progenie dopo lui, allora ch'egli non avea ancora alcun figliuolo. 044 ACT 007 006 Ma Iddio parlò così, che la sua progenie dimorerebbe come forestiera in paese strano; e che [quivi] sarebbe tenuta in servitù, e maltrattata quattrocent'anni. 044 ACT 007 007 Ma, disse Iddio, io farò giudicio della nazione alla quale avranno servito; e poi appresso usciranno, e mi serviranno in questo luogo. 044 ACT 007 008 E gli diede il patto della circoncisione; e così [Abrahamo] generò Isacco; e lo circoncise nell'ottavo giorno; ed Isacco [generò] Giacobbe, e Giacobbe i dodici patriarchi. 044 ACT 007 009 E i patriarchi, portando invidia a Giuseppe, [lo] venderono [per esser menato] in Egitto; e Iddio era con lui. 044 ACT 007 010 E lo liberò di tutte le sue afflizioni, e gli diede grazia, e sapienza davanti a Faraone, re di Egitto, il qual lo costituì governatore sopra l'Egitto, e sopra tutta la sua casa. 044 ACT 007 011 Or soppravvenne una fame, e gran distretta a tutto il paese d'Egitto, e di Canaan; e i nostri padri non trovavano vittuaglia. 044 ACT 007 012 E Giacobbe, avendo udito che in Egitto v'era del grano, vi mandò la prima volta i nostri padri. 044 ACT 007 013 E nella seconda, Giuseppe fu riconosciuto da' suoi fratelli, e il legnaggio di Giuseppe fu fatto manifesto a Faraone. 044 ACT 007 014 E Giuseppe mandò a chiamar Giacobbe, suo padre, e tutto il suo parentado, [ch'era] di settantacinque anime. 044 ACT 007 015 E Giacobbe scese in Egitto, e morì egli, e i padri nostri. 044 ACT 007 016 E furono trasportati in Sichem, e posti nel sepolcro, il quale Abrahamo avea per prezzo di danari comperato da' figliuoli d'Emmor, [padre] di Sichem. 044 ACT 007 017 Ora, come si avvicinava il tempo della promessa, la quale Iddio avea giurata ad Abrahamo, il popolo crebbe, e moltiplicò in Egitto. 044 ACT 007 018 Finchè sorse un altro re in Egitto, il qual non avea conosciuto Giuseppe. 044 ACT 007 019 Costui, procedendo cautamente contro al nostro legnaggio, trattò male i nostri padri, facendo [loro] esporre i lor piccoli fanciulli, acciocchè non allignassero. 044 ACT 007 020 In quel tempo nacque Mosè ed era divinamente bello; e fu nudrito tre mesi in casa di suo padre. 044 ACT 007 021 Poi appresso, essendo stato esposto, la figliuola di Faraone lo raccolse, e se l'allevò per figliuolo. 044 ACT 007 022 E Mosè fu ammaestrato in tutta la sapienza degli Egizi; ed era potente ne' suoi detti e fatti. 044 ACT 007 023 E, quando egli fu pervenuto all'età di quarant'anni, gli montò nel cuore d'andare a visitare i suoi fratelli, i figliuoli d'Israele. 044 ACT 007 024 E, veduto[ne] uno a cui era fatto torto, egli [lo] soccorse; e fece la vendetta dell'oppressato, uccidendo l'Egizio. 044 ACT 007 025 Or egli stimava che i suoi fratelli intendessero che Iddio era per dar loro salute per man sua; ma essi non [l]'intesero. 044 ACT 007 026 E il giorno seguente egli comparve fra loro, mentre contendevano; ed egli li incitò a pace, dicendo: O uomini, voi siete fratelli, perchè fate torto gli uni agli altri? 044 ACT 007 027 Ma colui che faceva torto al [suo] prossimo lo ributtò, dicendo: Chi ti ha costituito principe, e giudice sopra noi? 044 ACT 007 028 Vuoi uccidere me, come ieri uccidesti l'Egizio? 044 ACT 007 029 E a questa parola Mosè fuggì, e dimorò come forestiere nel paese di Madian, ove generò due figliuoli. 044 ACT 007 030 E in capo a quarant'anni, l'angelo del Signore gli apparve nel deserto del monte Sina in una fiamma di fuoco d'un pruno. 044 ACT 007 031 E Mosè, avendo[la] veduta, si maravigliò di quella visione; e come egli si accostava per considerar [che cosa fosse], la voce del Signore gli fu [indirizzata, dicendo: ] 044 ACT 007 032 Io [son] l'Iddio de' tuoi padri, l'Iddio d'Abrahamo, e l'Iddio d'Isacco, e l'Iddio di Giacobbe. E Mosè, divenuto tutto tremante, non ardiva por mente [che cosa fosse]. 044 ACT 007 033 E il Signore gli disse: Sciogli il calzamento de' tuoi piedi, perciocchè il luogo nel qual tu stai è terra santa. 044 ACT 007 034 Certo, io ho veduta l'afflizion del mio popolo ch' [è] in Egitto, ed ho uditi i lor sospiri, e son disceso per liberarli; or dunque, vieni, io ti manderò in Egitto. 044 ACT 007 035 Quel Mosè, il quale aveano rinnegato, dicendo: Chi ti ha costituito principe, e giudice? esso mandò [loro] Iddio per rettore, e liberatore, per la man dell'angelo, che gli era apparito nel pruno. 044 ACT 007 036 Esso li condusse fuori, avendo fatti segni, e prodigi nel paese di Egitto, e nel mar Rosso, e nel deserto, lo spazio di quarant'anni. 044 ACT 007 037 Quel Mosè, il qual disse a' figliuoli d'Israele: Il Signore Iddio vostro vi susciterà un Profeta d'infra i vostri fratelli, come me; ascoltatelo; 044 ACT 007 038 esso è quel che nella raunanza nel deserto, fu con l'angelo che parlava a lui nel monte Sina, e [co]' padri nostri; e ricevette le parole viventi, per darcele. 044 ACT 007 039 Al quale i padri nostri non vollero essere ubbidienti; anzi [lo] ributtarono, e si rivoltarono co' lor cuori all'Egitto; 044 ACT 007 040 dicendo ad Aaronne: Facci degl'iddii, che vadano davanti a noi; perciocchè quant'è a questo Mosè, che ci ha condotti fuor del paese di Egitto, noi non sappiamo quel che gli sia avvenuto. 044 ACT 007 041 E in que' giorni fecero un vitello, ed offersero sacrificio all'idolo, e si rallegrarono nelle opere delle lor mani. 044 ACT 007 042 E Iddio si rivoltò indietro, e li diede a servire all'esercito del cielo; come egli è scritto nel libro de' profeti: Casa d'Israele, mi offeriste voi sacrificii, ed offerte, lo spazio di quarant'anni nel deserto? 044 ACT 007 043 Anzi, voi portaste il tabernacolo di Moloc, e la stella del vostro dio Refan; le figure, le quali voi avevate fatte per adorarle; perciò, io vi trasporterò di là da Babilonia. 044 ACT 007 044 Il tabernacolo della testimonianza fu appresso i nostri padri nel deserto, come avea comandato colui che avea detto a Mosè, che lo facesse secondo la forma ch'egli avea veduta. 044 ACT 007 045 Il quale ancora i padri nostri ricevettero, e lo portarono con Giosuè, nel paese ch'era stato posseduto da' Gentili, i quali Iddio scacciò d'innanzi a' padri nostri; [e quivi dimorò] fino a' giorni di Davide. 044 ACT 007 046 Il qual trovò grazia nel cospetto di Dio, e chiese di trovare una stanza all'Iddio di Giacobbe. 044 ACT 007 047 Ma Salomone fu quello che gli edificò una casa. 044 ACT 007 048 Ma l'Altissimo non abita in templi fatti per opera di mani; siccome dice il profeta: 044 ACT 007 049 Il cielo [è] il mio trono, e la terra lo scannello de' miei piedi; qual casa mi edifichereste voi? dice il Signore; o qual [sarebbe] il luogo del mio riposo? 044 ACT 007 050 Non ha la mia mano fatte tutte queste cose? 044 ACT 007 051 [Uomini] di collo duro, ed incirconcisi di cuore e di orecchi, voi contrastate sempre allo Spirito Santo; come [fecero] i padri vostri, [così fate] ancora voi. 044 ACT 007 052 Qual de' profeti non perseguitarono i padri vostri? Uccisero eziandio coloro che innanzi annunziavano la venuta del Giusto, del qual voi al presente siete stati traditori, ed ucciditori. 044 ACT 007 053 [Voi], che avete ricevuta la legge, facendone gli angeli le pubblicazioni, e non l'avete osservata. 044 ACT 007 054 Or essi, udendo queste cose, scoppiavano ne' lor cuori, e digrignavano i denti contro a lui. 044 ACT 007 055 Ma egli, essendo pieno dello Spirito Santo, affissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio, e Gesù che stava alla destra di Dio. 044 ACT 007 056 E disse: Ecco, io veggo i cieli aperti, ed il Figliuol dell'uomo che sta alla destra di Dio. 044 ACT 007 057 Ma essi, gettando di gran gridi, si turarono gli orecchi, e tutti insieme di pari consentimento si avventarono sopra lui. 044 ACT 007 058 E cacciatolo fuor della città, [lo] lapidavano; ed i testimoni miser giù le lor veste a' piedi d'un giovane, chiamato Saulo. 044 ACT 007 059 E lapidavano Stefano, che invocava [Gesù], e diceva: Signore Gesù, ricevi il mio spirito. 044 ACT 007 060 Poi, postosi in ginocchioni, gridò ad alta voce: Signore, non imputar loro questo peccato. E detto questo, si addormentò. 044 ACT 008 001 OR Saulo era consenziente alla morte d'esso. Ed in quel tempo vi fu gran persecuzione contro alla chiesa ch' [era] in Gerusalemme; e tutti furono dispersi per le contrade della Giudea, e della Samaria, salvo gli apostoli. 044 ACT 008 002 Ed alcuni uomini religiosi portarono a seppellire Stefano, e fecero gran cordoglio di lui. 044 ACT 008 003 Ma Saulo disertava la chiesa, entrando di casa in casa; e trattine uomini e donne, li metteva in prigione. 044 ACT 008 004 Coloro adunque che furono dispersi andavano attorno, evangelizzando la parola. 044 ACT 008 005 E Filippo discese nella città di Samaria, e predicò loro Cristo. 044 ACT 008 006 E le turbe di pari consentimento attendevano alle cose dette da Filippo, udendo, e veggendo i miracoli ch'egli faceva. 044 ACT 008 007 Poichè gli spiriti immondi uscivano di molti che li aveano, gridando con gran voce; molti paralitici ancora, e zoppi, erano sanati. 044 ACT 008 008 E vi fu grande allegrezza in quella città. 044 ACT 008 009 Or in quella città era prima stato un uomo, [chiamato] per nome Simone, che esercitava le arti magiche, e seduceva la gente di Samaria, dicendosi esser qualche grand'uomo. 044 ACT 008 010 E tutti, dal maggiore al minore, attendevano a lui, dicendo: Costui è la gran potenza di Dio. 044 ACT 008 011 Ora attendevano a lui, perciocchè già da lungo tempo li avea dimentati con le [sue] arti magiche. 044 ACT 008 012 Ma, quando ebbero creduto a Filippo, il quale evangelizzava le cose [appartenenti] al regno di Dio, ed al nome di Gesù Cristo, furono battezzati [tutti], uomini e donne. 044 ACT 008 013 E Simone credette anch'egli; ed essendo stato battezzato, si riteneva del continuo con Filippo; e, veggendo le potenti operazioni, ed i segni ch'erano fatti, stupiva. 044 ACT 008 014 Ora, gli apostoli ch' [erano] in Gerusalemme, avendo inteso che Samaria avea ricevuta la parola di Dio, mandarono loro Pietro e Giovanni. 044 ACT 008 015 I quali, essendo discesi [là], orarono per loro, acciocchè ricevessero lo Spirito Santo. 044 ACT 008 016 (Perciocchè esso non era ancor caduto sopra alcun di loro; ma solamente erano stati battezzati nel nome del Signor Gesù). 044 ACT 008 017 Allora imposero loro le mani, ed essi ricevettero lo Spirito Santo. 044 ACT 008 018 Or Simone, veggendo che per l'imposizion delle mani degli apostoli, lo Spirito Santo era dato, proferse lor danari, dicendo: 044 ACT 008 019 Date ancora a me questa podestà, che colui al quale io imporrò le mani riceva lo Spirito Santo. 044 ACT 008 020 Ma Pietro gli disse: Vadano i tuoi danari teco in perdizione, poichè tu hai stimato che il dono di Dio si acquisti con danari. 044 ACT 008 021 Tu non hai parte, nè sorte alcuna in questa parola; perciocchè il tuo cuore non è diritto davanti a Dio. 044 ACT 008 022 Ravvediti adunque di questa tua malvagità; e prega Iddio, se forse ti sarà rimesso il pensier del tuo cuore. 044 ACT 008 023 Perciocchè io ti veggo essere in fiele d'amaritudine, e in legami d'iniquità. 044 ACT 008 024 E Simone, rispondendo, disse: Fate voi per me orazione al Signore, che nulla di ciò che avete detto venga sopra me. 044 ACT 008 025 Essi adunque, dopo aver testificata, ed annunziata la parola del Signore, se ne ritornarono in Gerusalemme; ed evangelizzarono a molte castella de' Samaritani. 044 ACT 008 026 OR un angelo del Signore parlò a Filippo, dicendo: Levati, e vattene verso il mezzodì, alla via che scende di Gerusalemme in Gaza, la quale è deserta. 044 ACT 008 027 Ed egli, levatosi, vi andò; ed ecco un uomo Etiopo, eunuco, barone di Candace, regina degli Etiopi, ch'era soprantendente di tutti i tesori d'essa, il quale era venuto in Gerusalemme per adorare. 044 ACT 008 028 Or egli se ne tornava; e, sedendo sopra il suo carro, leggeva il profeta Isaia. 044 ACT 008 029 E lo Spirito disse a Filippo: Accostati, e giungi questo carro. 044 ACT 008 030 E Filippo accorse, ed udì ch'egli leggeva il profeta Isaia, e [gli] disse: Intendi tu le cose che tu leggi? 044 ACT 008 031 Ed egli disse: E come potrei io [intenderle], se non che alcuno mi giudi? E pregò Filippo che montasse, e sedesse con lui. 044 ACT 008 032 Or il luogo della scrittura ch'egli leggeva era questo: Egli è stato menato all'uccisione, come una pecora; ed a guisa d'agnello che è mutolo dinanzi a colui che lo tosa, così egli non ha aperta la sua bocca. 044 ACT 008 033 Per lo suo abbassamento la sua condannazione è stata tolta; ma chi racconterà la sua età? poichè la sua vita è stata tolta dalla terra. 044 ACT 008 034 E l'eunuco fece motto a Filippo, e disse: Di cui, ti prego, dice questo il profeta? [lo dice] di sè stesso, o pur d'un altro? 044 ACT 008 035 E Filippo, avendo aperta la bocca, e cominciando da questa scrittura, gli evangelizzò Gesù. 044 ACT 008 036 E, mentre andavano al [lor] cammino, giunsero ad una cert'acqua. E l'eunuco disse: Ecco dell'acqua, che impedisce che io non sia battezzato? 044 ACT 008 037 E Filippo disse: Se tu credi con tutto il cuore, egli è lecito. Ed egli, rispondendo, disse: Io credo che Gesù Cristo è il Figliuol di Dio. 044 ACT 008 038 E comandò che il carro si fermasse; ed amendue, Filippo e l'eunuco, disceser nell'acqua; e [Filippo] lo battezzò. 044 ACT 008 039 E quando furono saliti fuori dell'acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo, e l'eunuco nol vide più; perciocchè egli andò a suo cammino tutto allegro. 044 ACT 008 040 E Filippo si ritrovò in Azot; e, passando, evangelizzò a tutte le città, finchè venne in Cesarea. 044 ACT 009 001 OR Saulo, sbuffando ancora minacce ed uccisione contro a' discepoli del Signore, venne al sommo sacerdote; 044 ACT 009 002 e gli chiese lettere alle sinagoghe in Damasco, acciocchè, se pur ne trovava alcuni di questa setta, uomini, o donne, li menasse legati in Gerusalemme. 044 ACT 009 003 Ora, mentre era in cammino, avvenne che, avvicinandosi a Damasco, di subito una luce dal cielo gli folgorò d'intorno. 044 ACT 009 004 Ed essendo caduto in terra, udì una voce che gli diceva: Saulo, Saulo, perchè mi perseguiti? 044 ACT 009 005 Ed egli disse: Chi sei, Signore? E il Signore disse: Io son Gesù, il qual tu perseguiti; egli ti è duro di ricalcitrar contro agli stimoli. 044 ACT 009 006 Ed [egli], tutto tremante, e spaventato, disse: Signore, che vuoi tu ch'io faccia? E il Signore gli [disse: ] Levati, ed entra nella città, e ti sarà detto ciò che ti convien fare. 044 ACT 009 007 Or gli uomini che facevano il viaggio con lui ristettero attoniti, udendo ben la voce, ma non veggendo alcuno. 044 ACT 009 008 E Saulo si levò da terra; ed aprendo gli occhi, non vedeva alcuno; e [coloro], menandolo per la mano, lo condussero in Damasco. 044 ACT 009 009 E fu tre giorni senza vedere, [ne' quali] non mangiò, e non bevve. 044 ACT 009 010 Or in Damasco v'era un certo discepolo, [chiamato] per nome Anania, al quale il Signore disse in visione: Anania. Ed egli disse: Eccomi, Signore. 044 ACT 009 011 E il Signore gli [disse: ] Levati, e vattene nella strada detta Diritta; e cerca, in casa di Giuda, un uomo [chiamato] per nome Saulo, da Tarso; perciocchè, ecco, egli fa orazione. 044 ACT 009 012 (Or egli avea veduto in visione un uomo, [chiamato] per nome Anania, entrare, ed imporgli la mano, acciocchè ricoverasse la vista.) 044 ACT 009 013 Ed Anania rispose: Signore, io ho udito da molti di quest'uomo, quanti mali egli ha fatti a' tuoi santi in Gerusalemme. 044 ACT 009 014 E qui eziandio ha podestà da' principali sacerdoti di far prigioni tutti coloro che invocano il tuo nome. 044 ACT 009 015 Ma il Signore gli disse: Va', perciocchè costui mi è un vaso eletto, da portare il mio nome davanti alle genti, ed ai re, ed a' figliuoli d'Israele. 044 ACT 009 016 Perciocchè io gli mostrerò quante cose gli convien patire per lo mio nome. 044 ACT 009 017 Anania adunque se ne andò, ed entrò in quella casa; ed avendogli imposte le mani, disse: Fratello Saulo, il Signore Gesù, che ti è apparito per lo cammino, per lo qual tu venivi, mi ha mandato, acciocchè tu ricoveri la vista, e sii ripieno dello Spirito Santo. 044 ACT 009 018 E in quello stante gli cadder dagli occhi come delle scaglie; e subito ricoverò la vista; poi si levò, e fu battezzato. 044 ACT 009 019 Ed avendo preso cibo, si riconfortò. E SAULO stette alcuni giorni co' discepoli [ch'erano] in Damasco. 044 ACT 009 020 E subito si mise a predicar Cristo nelle sinagoghe, [insegnando] ch'egli è il Figliuol di Dio. 044 ACT 009 021 E tutti coloro che [l]'udivano, stupivano, e dicevano: Non è costui quel che ha distrutti in Gerusalemme quelli che invocano questo nome? e per questo è egli eziandio venuto qua, per menarli prigioni a' principali sacerdoti. 044 ACT 009 022 Ma Saulo vie più si rinforzava, e confondeva i Giudei che abitavano in Damasco, dimostrando che questo [Gesù] è il Cristo. 044 ACT 009 023 Ora, passati molti giorni, i Giudei presero insieme consiglio di ucciderlo. 044 ACT 009 024 Ma le loro insidie vennero a notizia a Saulo. Or essi facevan la guardia alle porte, giorno e notte, acciocchè lo potessero uccidere. 044 ACT 009 025 Ma i discepoli, presolo di notte, lo calarono a basso per il muro in una sporta. 044 ACT 009 026 E Saulo, quando fu giunto in Gerusalemme, tentava d'aggiungersi co' discepoli; ma tutti lo temevano, non potendo credere ch'egli fosse discepolo. 044 ACT 009 027 Ma Barnaba lo prese, e [lo] menò agli apostoli, e raccontò loro come per cammino egli avea veduto il Signore, e come egli gli avea parlato, e come in Damasco avea francamente parlato nel nome di Gesù. 044 ACT 009 028 Ed egli fu con loro in Gerusalemme, andando, e venendo, e parlando francamente nel nome del Signor Gesù. 044 ACT 009 029 Egli parlava eziandio, e disputava coi Greci; ed essi cercavano d'ucciderlo. 044 ACT 009 030 Ma i fratelli, avendo[lo] saputo, lo condussero in Cesarea, e [di là] lo mandarono in Tarso. 044 ACT 009 031 Così la chiesa, per tutta la Giudea, Galilea, e Samaria, avea pace, essendo edificata; e, camminando nel timor del Signore, e nella consolazion dello Spirito Santo, moltiplicava. 044 ACT 009 032 Or avvenne che Pietro, andando attorno da tutti, venne eziandio a' santi, che abitavano in Lidda. 044 ACT 009 033 E quivi trovò un uomo, [chiamato] per nome Enea, il qual già da otto anni giacea in un letticello, essendo paralitico. 044 ACT 009 034 E Pietro gli disse: Enea, Gesù, [che è] il Cristo, ti sana; levati, e rifatti [il letticello]. Ed egli in quello stante si levò. 044 ACT 009 035 E tutti gli abitanti di Lidda, e di Saron, lo videro, e si convertirono al Signore. 044 ACT 009 036 Or in Ioppe v'era una certa discepola, chiamata Tabita; il qual [nome], interpretato, vuol dire Cavriuola; costei era piena di buone opere, e di limosine, le quali ella faceva. 044 ACT 009 037 Ed in que' giorni avvenne ch'ella infermò, e morì. E dopo che fu stata lavata, fu posta in una sala. 044 ACT 009 038 E, perciocchè Lidda era vicin di Ioppe, i discepoli, udito che Pietro vi era, gli mandarono due uomini, per pregarlo che senza indugio venisse fino a loro. 044 ACT 009 039 Pietro adunque si levò, e se ne venne con loro. E, come egli fu giunto, lo menarono nella sala; e tutte le vedove si presentarono a lui, piangendo, e mostrandogli tutte le robe, e le veste, che la Cavriuola faceva, mentre era con loro. 044 ACT 009 040 E Pietro, messi tutti fuori, si pose inginocchioni, e fece orazione. Poi, ricoltosi al corpo, disse: Tabita, levati. Ed ella aperse gli occhi; e, veduto Pietro, si levò a sedere. 044 ACT 009 041 Ed egli le diè la mano, e la sollevò; e, chiamati i santi e le vedove, la presentò [loro] in vita. 044 ACT 009 042 E [ciò] fu saputo per tutta Ioppe, e molti credettero nel Signore. 044 ACT 009 043 E Pietro dimorò molti giorni in Ioppe, in casa d'un certo Simone coiaio. 044 ACT 010 001 OR v'era in Cesarea un certo uomo [chiamato] per nome Cornelio, centurione della schiera detta Italica. 044 ACT 010 002 Esso, [essendo uomo] pio e temente Iddio, con tutta la sua casa, e facendo molte limosine al popolo, e pregando Iddio del continuo, 044 ACT 010 003 vide chiaramente in visione, intorno l'ora nona del giorno, un angelo di Dio, che entrò a lui, e gli disse: Cornelio. 044 ACT 010 004 Ed egli, riguardatolo fiso, e tutto spaventato, disse: Che v'è, Signore? E [l'angelo] gli disse: Le tue orazioni, e le tue limosine, son salite davanti a Dio per una ricordanza. 044 ACT 010 005 Or dunque, manda uomini in Ioppe, e fa' chiamare Simone, il quale è soprannominato Pietro. 044 ACT 010 006 Egli alberga appo un certo Simone coiaio, che ha la casa presso del mare; esso ti dirà ciò ch'ei ti convien fare. 044 ACT 010 007 Ora, come l'angelo che parlava a Cornelio se ne fu partito, egli, chiamati due de' suoi famigli, ed un soldato di que' che si ritenevano del continuo appresso di lui, [uomo] pio, 044 ACT 010 008 e raccontata loro ogni cosa, li mandò in Ioppe. 044 ACT 010 009 E il giorno seguente, procedendo essi al lor cammino, ed avvicinandosi alla città, Pietro salì in sul tetto della casa, intorno l'ora sesta, per fare orazione. 044 ACT 010 010 Or avvenne ch'egli ebbe gran fame, e desiderava prender cibo; e come que' [di casa] gliene apparecchiavano, gli venne un ratto di mente. 044 ACT 010 011 E vide il cielo aperto, ed una vela simile ad un gran lenzuolo, che scendeva sopra lui, legato per li quattro capi, e calato in terra; 044 ACT 010 012 nella quale vi erano degli animali terrestri a quattro piedi, e delle fiere, e de' rettili, e degli uccelli del cielo d'ogni maniera. 044 ACT 010 013 Ed una voce gli fu [indirizzata, dicendo: ] Levati, Pietro, ammazza, e mangia. 044 ACT 010 014 Ma Pietro disse: In niun modo, Signore, poichè io non ho giammai mangiato nulla d'immondo, nè di contaminato. 044 ACT 010 015 E la voce gli [disse] la seconda volta: Le cose che Iddio ha purificate, non farle tu immonde. 044 ACT 010 016 Or questo avvenne fino a tre volte; e poi la vela fu ritratta in cielo. 044 ACT 010 017 E come Pietro era in dubbio in sè stesso che cosa potesse esser quella visione ch'egli avea veduta, ecco, gli uomini mandati da Cornelio, avendo domandato della casa di Simone, furono alla porta. 044 ACT 010 018 E chiamato [alcuno], domandarono se Simone, soprannominato Pietro, albergava ivi entro. 044 ACT 010 019 E come Pietro era pensoso intorno alla visione, lo Spirito gli disse: Ecco, tre uomini ti cercano. 044 ACT 010 020 Levati adunque, e scendi, e va' con loro, senza farne difficoltà, perciocchè io li ho mandati. 044 ACT 010 021 E Pietro, sceso agli uomini che gli erano stati mandati da Cornelio, disse loro: Ecco, io son quello che voi cercate; quale è la cagione per la qual siete qui? 044 ACT 010 022 Ed essi dissero: Cornelio, centurione, uomo giusto e temente Iddio, e del quale rende [buona] testimonianza tutta la nazion de' Giudei, è stato divinamente avvisato da un santo angelo di farti chiamare in casa sua, e d'udir ragionamenti da te. 044 ACT 010 023 Pietro adunque, avendoli convitati [d'entrare in casa], li albergò; poi, il giorno seguente, andò con loro; ed alcuni de' fratelli di que' di Ioppe l'accompagnarono. 044 ACT 010 024 E il giorno appresso entrarono in Cesarea. Or Cornelio li aspettava, avendo chiamati i suoi parenti ed i suoi intimi amici. 044 ACT 010 025 E come Pietro entrava, Cornelio, fattoglisi incontro, gli si gittò a' piedi, e l'adorò. 044 ACT 010 026 Ma Pietro lo sollevò, dicendo: Levati, io ancora sono uomo. 044 ACT 010 027 E ragionando con lui, entrò, e trovò molti, che si erano [quivi] raunati. 044 ACT 010 028 Ed egli disse loro: Voi sapete come non è lecito ad un uomo Giudeo aggiungersi con uno strano, od entrare in casa sua; ma Iddio mi ha mostrato di non chiamare alcun uomo immondo, o contaminato. 044 ACT 010 029 Perciò ancora, essendo stato mandato a chiamare, io son venuto senza contradire. Io vi domando adunque: Per qual cagione mi avete mandato a chiamare? 044 ACT 010 030 E Cornelio disse: Quattro giorni sono, che io fino a quest'ora era digiuno, ed alle nove ore io faceva orazione in casa mia; ed ecco, un uomo si presentò davanti a me, in vestimento risplendente, e disse: 044 ACT 010 031 Cornelio, la tua orazione è stata esaudita, e le tue limosine sono state ricordate nel cospetto di Dio. 044 ACT 010 032 Manda adunque in Ioppe, e chiama di là Simone, soprannominato Pietro; egli alberga in casa di Simone coiaio, presso del mare; quando egli sarà venuto, egli ti parlerà. 044 ACT 010 033 Perciò, in quello stante io mandai a te, e tu hai fatto bene di venire; ed ora noi siamo tutti qui presenti davanti a Dio, per udir tutte le cose che ti sono da Dio state ordinate. 044 ACT 010 034 Allora Pietro, aperta la bocca, disse: In verità io comprendo, che Iddio non ha riguardo alla qualità delle persone; 044 ACT 010 035 anzi che in qualunque nazione, chi lo teme, ed opera giustamente, gli è accettevole; 044 ACT 010 036 [secondo] la parola ch'egli ha mandata a' figliuoli d'Israele, evangelizzando pace per Gesù Cristo, ch'è il Signor di tutti. 044 ACT 010 037 Voi sapete ciò che è avvenuto per tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo che Giovanni predicò: 044 ACT 010 038 come Iddio ha unto di Spirito Santo, e di potenza, Gesù di Nazaret, il quale andò attorno facendo beneficii, e sanando tutti coloro che erano posseduti dal diavolo, perciocchè Iddio era con lui. 044 ACT 010 039 E noi siamo testimoni, di tutte le cose ch'egli ha fatte nel paese de' Giudei, e in Gerusalemme; il quale ancora essi hanno ucciso, appiccandolo al legno. 044 ACT 010 040 Esso ha Iddio risuscitato nel terzo giorno, ed ha fatto che egli è stato manifestato. 044 ACT 010 041 Non già a tutto il popolo, ma a' testimoni prima da Dio ordinati, [cioè] a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui, dopo ch'egli fu risuscitato da' morti. 044 ACT 010 042 Ed egli ci ha comandato di predicare al popolo, e di testimoniare ch'egli è quello che da Dio è stato costituito Giudice de' vivi e de'morti. 044 ACT 010 043 A lui rendono testimonianza tutti i profeti: che chiunque crede in lui, riceve remission de' peccati per lo nome suo. 044 ACT 010 044 Mentre Pietro teneva ancora questi ragionamenti, lo Spirito Santo cadde sopra tutti coloro che udivano la parola. 044 ACT 010 045 E tutti i fedeli della circoncisione, i quali eran venuti con Pietro, stupirono che il dono dello Spirito Santo fosse stato sparso eziandio sopra i Gentili. 044 ACT 010 046 Poichè li udivano parlar [diverse] lingue, e magnificare Iddio. 044 ACT 010 047 Allora Pietro prese a dire: Può alcuno vietar l'acqua, che non sieno battezzati costoro che hanno ricevuto lo Spirito Santo, come ancora noi? 044 ACT 010 048 Ed egli comandò che fossero battezzati nel nome del Signore Gesù. Allora essi lo pregarono che dimorasse [quivi] alquanti giorni. 044 ACT 011 001 OR gli apostoli, ed i fratelli ch'erano per la Giudea, intesero che i Gentili aveano anch'essi ricevuta la parola di Dio. 044 ACT 011 002 E quando Pietro fu salito in Gerusalemme, que' della circoncisione quistionavano con lui, dicendo: 044 ACT 011 003 Tu sei entrato in casa d'uomini incirconcisi, ed hai mangiato con loro. 044 ACT 011 004 Ma Pietro, cominciato [da capo], dichiarò loro per ordine [tutto il fatto], dicendo: 044 ACT 011 005 Io era nella città di Ioppe, orando; ed in ratto di mente vidi una visione, [cioè] una certa vela, simile ad un gran lenzuolo, il quale scendeva, essendo per li quattro capi calato giù dal cielo; ed esso venne fino a me. 044 ACT 011 006 Ed io, riguardando fiso in esso, scorsi, e vidi degli animali terrestri a quattro piedi, delle fiere, dei rettili, e degli uccelli del cielo. 044 ACT 011 007 E udii una voce che mi diceva: Pietro, levati, ammazza e mangia. 044 ACT 011 008 Ma io dissi: Non già, Signore; poichè nulla d'immondo, o di contaminato, mi è giammai entrato in bocca. 044 ACT 011 009 E la voce mi rispose la seconda volta dal cielo: Le cose che Iddio ha purificate, tu non farle immonde. 044 ACT 011 010 E ciò avvenne per tre volte; poi ogni cosa fu di nuovo ritratta in cielo. 044 ACT 011 011 Ed ecco, in quello stante tre uomini furono alla casa ove io era, mandati a me da Cesarea. 044 ACT 011 012 E lo Spirito mi disse che io andassi con loro, senza farne alcuna difficoltà. Or vennero ancora meco questi sei fratelli, e noi entrammo nella casa di quell'uomo. 044 ACT 011 013 Ed egli ci raccontò come egli avea veduto in casa sua un angelo, che si era presentato [a lui], e gli avea detto: Manda uomini in Ioppe, e fa' chiamare Simone, che è soprannominato Pietro; 044 ACT 011 014 il quale ti ragionerà delle cose, per le quali sarai salvato tu, e tutta la casa tua. 044 ACT 011 015 Ora, come io avea cominciato a parlare, lo Spirito Santo cadde sopra loro, come era caduto ancora sopra noi dal principio. 044 ACT 011 016 Ed io mi ricordai della parola del Signore, come egli diceva: Giovanni ha battezzato con acqua, ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo. 044 ACT 011 017 Dunque, poichè Iddio ha loro dato il dono pari come a noi ancora, che abbiam creduto nel Signore Gesù Cristo, chi era io da potere impedire Iddio? 044 ACT 011 018 Allora essi, udite queste cose, si acquetarono, e glorificarono Iddio, dicendo: Iddio adunque ha dato il ravvedimento eziandio a' Gentili, per [ottener] vita? 044 ACT 011 019 OR coloro ch'erano stati dispersi per la tribolazione avvenuta per Stefano, passarono fino in Fenicia, in Cipri, e in Antiochia, non annunziando ad alcuno la parola, se non a' Giudei soli. 044 ACT 011 020 Or di loro ve n'erano alcuni Ciprioti, e Cirenei, i quali, entrati in Antiochia, parlavano a' Greci, evangelizzando il Signore Gesù. 044 ACT 011 021 E la mano del Signore era con loro; e gran numero [di gente], avendo creduto, si convertì al Signore. 044 ACT 011 022 E la fama di loro venne agli orecchi della chiesa ch' [era] in Gerusalemme; laonde mandarono Barnaba, acciocchè passasse fino in Antiochia. 044 ACT 011 023 Ed esso, essendovi giunto, e veduta la grazia del Signore, si rallegrò; e confortava tutti di attenersi al Signore, con [fermo] proponimento di cuore. 044 ACT 011 024 Perciocchè egli era uomo da bene, e pieno di Spirito Santo, e di fede. E gran moltitudine fu aggiunta al Signore. 044 ACT 011 025 Poi Barnaba si partì, [per andare] in Tarso, a ricercar Saulo; ed avendolo trovato, lo menò in Antiochia. 044 ACT 011 026 Ed avvenne che per lo spazio di un anno intiero, essi si raunarono nella chiesa, ed ammaestrarono un gran popolo; e i discepoli primieramente in Antiochia furono nominati Cristiani. 044 ACT 011 027 Or in que' giorni certi profeti scesero di Gerusalemme in Antiochia. 044 ACT 011 028 E un di loro, [chiamato] per nome Agabo, levatosi, significò per lo Spirito che una gran fame sarebbe in tutto il mondo; la quale ancora avvenne sotto Claudio Cesare. 044 ACT 011 029 Laonde i discepoli, ciascuno secondo le sue facoltà, determinarono di mandar a [fare] una sovvenzione a' fratelli che abitavano nella Giudea; 044 ACT 011 030 il che ancora fecero, mandando [quella] agli anziani per le mani di Barnaba e di Saulo. 044 ACT 012 001 OR intorno a quel tempo il re Erode mise le mani a straziare alcuni di que' della chiesa. 044 ACT 012 002 E fece morir con la spada Giacomo, fratel di Giovanni. 044 ACT 012 003 E veggendo che [ciò] era grato a' Giudei, aggiunse di pigliare ancora Pietro (or erano i giorni degli azzimi). 044 ACT 012 004 E presolo, lo mise in prigione, dandolo a guardare a quattro mute di soldati di quattro l'una; volendone, dopo la Pasqua, dare uno spettacolo al popolo. 044 ACT 012 005 Pietro adunque era guardato nella prigione; ma continue orazioni erano fatte della chiesa per lui a Dio. 044 ACT 012 006 Or la notte avanti che Erode ne facesse un pubblico spettacolo, Pietro dormiva in mezzo di due soldati, legato di due catene; e le guardie davanti alla porta guardavano la prigione. 044 ACT 012 007 Ed ecco, un angelo del Signore sopraggiunse, ed una luce risplendè nella casa; e [l'angelo], percosso il fianco a Pietro, lo svegliò, dicendo: Levati prestamente. E le catene gli caddero dalle mani. 044 ACT 012 008 E l'angelo gli disse: Cingiti, e legati le scarpe. Ed egli fece così. Poi gli disse: Mettiti la tua veste attorno, e seguitami. 044 ACT 012 009 [Pietro] adunque, essendo uscito, lo seguitava, e non sapeva che fosse vero quel che si faceva dall'angelo; anzi pensava vedere una visione. 044 ACT 012 010 Ora, com'ebbero passata la prima e la seconda guardia, vennero alla porta di ferro che conduce alla città, la qual da sè stessa si aperse loro; ed essendo usciti, passarono una strada, e in quello stante l'angelo si dipartì da lui. 044 ACT 012 011 E Pietro, ritornato in sè, disse: Ora per certo conosco, che il Signore ha mandato il suo angelo, e mi ha liberato di man d'Erode, e di tutta l'aspettazion del popolo de' Guidei. 044 ACT 012 012 E considerando [la cosa], venne in casa di Maria, madre di Giovanni, soprannominato Marco, ove molti fratelli erano raunati, ed oravano. 044 ACT 012 013 Ed avendo Pietro picchiato all'uscio dell'antiporto, una fanticella, [chiamata] per nome Rode, si accostò chetamente per sottascoltare. 044 ACT 012 014 E, riconosciuta la voce di Pietro, per l'allegrezza non aperse la porta; anzi, corse dentro, e rapportò che Pietro stava davanti all'antiporto. 044 ACT 012 015 Ma essi le dissero: Tu farnetichi. Ed ella pure affermava che così era. Ed essi dicevano: Egli è il suo angelo. 044 ACT 012 016 Or Pietro continuava a picchiare. Ed essi, avendo[gli] aperto, lo videro, e sbigottirono. 044 ACT 012 017 Ma egli, fatto lor cenno con la mano che tacessero, raccontò loro come il Signore l'avea tratto fuor di prigione. Poi disse: Rapportate queste cose a Giacomo, ed ai fratelli. Ed essendo uscito, andò in un altro luogo. 044 ACT 012 018 Ora, fattosi giorno, vi fu non piccol turbamento fra i soldati, che cosa Pietro fosse divenuto. 044 ACT 012 019 Ed Erode, ricercatolo, e non avendolo trovato, dopo avere esaminate le guardie, comandò che fosser menate al supplicio. Poi discese di Giudea in Cesarea, e [quivi] dimorò [alcun tempo]. 044 ACT 012 020 Or Erode era indegnato contro a' Tirii, e Sidonii, ed avea nell'animo di far lor guerra; ma essi di pari consentimento si presentarono a lui; e, persuaso Blasto, cameriere del re, chiedevano pace; perciocchè il lor paese era nudrito di quel del re. 044 ACT 012 021 E in un certo giorno assegnato, Erode, vestito d'una vesta reale, e sedendo sopra il tribunale, arringava loro. 044 ACT 012 022 E il popolo [gli] fece delle acclamazioni, [dicendo: ] Voce di Dio, e non d'uomo. 044 ACT 012 023 E in quello stante un angelo del Signore lo percosse, perciocchè non avea data gloria a Dio; e morì, roso da' vermini. 044 ACT 012 024 Ora la parola di Dio cresceva, e moltiplicava. 044 ACT 012 025 E Barnaba, e Saulo, compiuto il servigio, ritornarono di Gerusalemme in Antiochia, avendo preso ancora seco Giovanni soprannominato Marco. 044 ACT 013 001 OR in Antiochia, nella chiesa che vi era, v'eran certi profeti, e dottori, [cioè: ] Barnaba, e Simeone, chiamato Niger, e Lucio Cireneo, e Manaen, figliuol della nutrice di Erode il tetrarca, e Saulo. 044 ACT 013 002 E mentre facevano il pubblico servigio del Signore, e digiunavano, lo Spirito Santo disse: Appartatemi Barnaba e Saulo, per l'opera, alla quale io li ho chiamati. 044 ACT 013 003 Allora, dopo aver digiunato, e fatte orazioni, imposer loro le mani, e li accommiatarono. 044 ACT 013 004 Essi adunque, mandati dallo Spirito Santo, scesero in Seleucia, e di là navigarono in Cipri. 044 ACT 013 005 E giunti in Salamina, annunziarono la parola di Dio nelle sinagoghe de' Giudei; or aveano ancora Giovanni per ministro. 044 ACT 013 006 Poi, traversata l'isola fino in Pafo, trovarono [quivi] un certo mago, falso profeta Giudeo, che avea nome Bar-Gesù. 044 ACT 013 007 Il quale era col proconsolo Sergio Paolo, uomo prudente. Costui, chiamati a sè Barnaba e Saulo, richiese d'udir la parola di Dio. 044 ACT 013 008 Ma Elima, il mago (perciocchè così s'interpreta il suo nome), resisteva loro, cercando di stornare il proconsolo dalla fede. 044 ACT 013 009 E Saulo, il quale ancora [fu nominato] Paolo, essendo ripieno dello Spirito Santo, ed avendo affissati in lui gli occhi, disse: 044 ACT 013 010 O pieno d'ogni frode, e d' ogni malizia, figliuol del diavolo, nemico di ogni giustizia! non resterai tu mai di pervertir le diritte vie del Signore? 044 ACT 013 011 Ora dunque, ecco, la mano del Signore [sarà] sopra te, e sarai cieco, senza vedere il sole, fino ad un [certo] tempo. E in quello stante caligine e tenebre caddero sopra lui; e andando attorno, cercava chi lo menasse per la mano. 044 ACT 013 012 Allora il proconsolo, veduto ciò ch'era stato fatto, credette, essendo sbigottito della dottrina del Signore. 044 ACT 013 013 OR Paolo, e i suoi compagni si partiron di Pafo, ed arrivaron per mare in Perga di Panfilia; e Giovanni, dipartitosi da loro, ritornò in Gerusalemme. 044 ACT 013 014 Ed essi, partitisi da Perga, giunsero in Antiochia di Pisidia; ed entrati nella sinagoga nel giorno del sabato, si posero a sedere. 044 ACT 013 015 E dopo la lettura della legge e de' profeti, i capi della sinagoga mandarono loro a dire: Fratelli, se voi avete alcun ragionamento d'esortazione [a fare] al popolo, ditelo. 044 ACT 013 016 Allora Paolo, rizzatosi, e fatto cenno con la mano, disse: Uomini Israeliti, e [voi] che temete Iddio, ascoltate. 044 ACT 013 017 L'Iddio di questo popolo Israele elesse i nostri padri, ed innalzò il popolo nella [sua] dimora nel paese di Egitto; e poi con braccio elevato lo trasse fuor di quello. 044 ACT 013 018 E per lo spazio d'intorno a quarant'anni, comportò i modi loro nel deserto. 044 ACT 013 019 Poi, avendo distrutte sette nazioni nel paese di Canaan, distribuì loro a sorte il paese di quelle. 044 ACT 013 020 E poi appresso, per lo spazio d'intorno a quattrocencinquant'anni, diede [loro] de' Giudici, fino al profeta Samuele. 044 ACT 013 021 E da quell'ora domandarono un re; e Iddio diede loro Saulle, figliuol di Chis, uomo della tribù di Beniamino; [e così passarono] quarant'anni. 044 ACT 013 022 Poi [Iddio], rimossolo, suscitò loro Davide per re; al quale eziandio egli rendette testimonianza, e disse: Io ho trovato Davide, il [figliuolo] di Iesse, uomo secondo il mio cuore, il qual farà tutte le mie volontà. 044 ACT 013 023 Della progenie di esso ha Iddio, secondo la [sua] promessa, suscitato ad Israele il Salvatore Gesù; 044 ACT 013 024 avendo Giovanni, avanti la venuta di lui, predicato il battesimo del ravvedimento a tutto il popolo d'Israele. 044 ACT 013 025 E come Giovanni compieva il [suo] corso disse: Chi pensate voi che io sia? io non son [desso]; ma ecco, dietro a me viene [uno], di cui io non son degno di sciogliere i calzari de' piedi. 044 ACT 013 026 Uomini fratelli, figliuoli della progenie d'Abrahamo, e que' d'infra voi che temete Iddio, a voi è stata mandata la parola di questa salute. 044 ACT 013 027 Perciocchè gli abitanti di Gerusalemme, e i lor rettori, non avendo riconosciuto questo [Gesù], condannandolo, hanno adempiuti i detti de' profeti, che si leggono ogni sabato. 044 ACT 013 028 E benchè non trovassero [in lui] alcuna cagion di morte, richiesero Pilato che fosse fatto morire. 044 ACT 013 029 E, dopo ch'ebbero compiute tutte le cose che sono scritte di lui, egli fu tratto giù dal legno, e fu posto in un sepolcro. 044 ACT 013 030 Ma Iddio lo suscitò da' morti. 044 ACT 013 031 Ed egli fu veduto per molti giorni da coloro ch'erano con lui saliti di Galilea in Gerusalemme, i quali sono i suoi testimoni presso il popolo. 044 ACT 013 032 E noi ancora vi evangelizziamo la promessa fatta a' padri; 044 ACT 013 033 [dicendovi], che Iddio l'ha adempiuta inverso noi, lor figliuoli, avendo risuscitato Gesù, siccome ancora è scritto nel salmo secondo: Tu sei il mio Figliuolo, oggi ti ho generato. 044 ACT 013 034 E perciocchè egli l'ha suscitato da' morti, per non tornar più nella corruzione, egli ha detto così: Io vi darò le fedeli benignità [promesse] a Davide. 044 ACT 013 035 Perciò ancora egli dice in un altro [luogo: ] Tu non permetterai che il tuo Santo vegga corruzione. 044 ACT 013 036 Poichè veramente Davide, avendo servito al consiglio di Dio nella sua età, si è addormentato, ed è stato aggiunto a' suoi padri, ed ha veduta corruzione. 044 ACT 013 037 Ma colui che Iddio ha risuscitato non ha veduta corruzione. 044 ACT 013 038 Siavi adunque noto, fratelli, che per costui vi è annunziata remission de' peccati. 044 ACT 013 039 E che di tutte le cose, onde per la legge di Mosè non siete potuti esser giustificati, chiunque crede è giustificato per mezzo di lui. 044 ACT 013 040 Guardatevi adunque, che non venga sopra voi ciò che è detto ne' profeti: 044 ACT 013 041 Vedete, o sprezzatori, e maravigliatevi; e riguardate, e siate smarriti; perciocchè io fo un'opera a' dì vostri, la quale voi non crederete, quando alcuno ve [la] racconterà. 044 ACT 013 042 Ora, quando furono usciti dalla sinagoga de' Giudei, i Gentili[li] pregarono che infra la settimana le medesime cose fosser loro proposte. 044 ACT 013 043 E dopo che la raunanza si fu dipartita, molti d'infra i Giudei, e i proseliti religiosi, seguitarono Paolo e Barnaba; i quali, ragionando loro, persuasero loro di perseverar nella grazia di Dio. 044 ACT 013 044 E il sabato seguente, quasi tutta la città si raunò per udir la parola di Dio. 044 ACT 013 045 Ma i Giudei, veggendo la moltitudine, furono ripieni d'invidia, e contradicevano alle cose dette da Paolo, contradicendo e bestemmiando. 044 ACT 013 046 E Paolo, e Barnaba, usando franchezza nel lor parlare, dissero: Egli era necessario che a voi prima si annunziasse, la parola di Dio; ma, poichè la ributtate, e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco, noi ci volgiamo a' Gentili. 044 ACT 013 047 Perciocchè così ci ha il Signore ingiunto, [dicendo: ] Io ti ho posto per [esser] luce delle Genti, acciocchè tu sii in salute fino all'estremità della terra. 044 ACT 013 048 E i Gentili, udendo [queste cose], si rallegrarono, e glorificavano la parola di Dio; e tutti coloro ch'erano ordinati a vita eterna credettero. 044 ACT 013 049 E la parola del Signore si spandeva per tutto il paese. 044 ACT 013 050 Ma i Giudei instigarono le donne religiose ed onorate, e i principali della città, e commossero persecuzione contro a Paolo, e contro a Barnaba, e li scacciarono da' lor confini. 044 ACT 013 051 Ed essi, scossa la polvere de' lor piedi contro a loro, se ne vennero in Iconio. 044 ACT 013 052 E i discepoli eran ripieni di allegrezza, e di Spirito Santo. 044 ACT 014 001 OR avvenne che in Iconio entrarono parimente nella sinagoga de' Giudei, e parlarono in maniera, che una gran moltitudine di Giudei e di Greci, credette. 044 ACT 014 002 Ma i Giudei increduli commossero, ed inasprirono gli animi de' Gentili contro a' fratelli. 044 ACT 014 003 Essi adunque dimorarono [quivi] molto tempo, parlando francamente nel Signore, il qual rendeva testimonianza alla parola della sua grazia, concedendo che per le lor mani si facesser segni e prodigi. 044 ACT 014 004 E la moltitudine della città fu divisa; e gli uni tenevano co' Giudei, e gli altri con gli apostoli. 044 ACT 014 005 Ma, fattosi uno sforzo de' Gentili, e de' Giudei, coi lor rettori, per fare ingiuria agli [apostoli], e per lapidarli, 044 ACT 014 006 essi, intesa la cosa se ne fuggirono nelle città di Licaonia, Listra, e Derba, e nel paese d'intorno. 044 ACT 014 007 E quivi evangelizzavano. 044 ACT 014 008 Or in Listra vi era un uomo impotente de' piedi, il quale [sempre] sedeva, essendo zoppo dal seno di sua madre, e non avea giammai camminato. 044 ACT 014 009 Costui udì parlar Paolo; il quale affissati in lui gli occhi, e veggendo ch'egli avea fede d'esser sanato, 044 ACT 014 010 disse ad alta voce: Io ti dico, nel nome del Signor Gesù Cristo, levati ritto in piè. Ed egli saltò su, e camminava. 044 ACT 014 011 E le turbe, avendo veduto ciò che Paolo avea fatto, alzarono la lor voce, dicendo in lingua licaonica: Gl'iddii, fattisi simili agli uomini, son discesi a noi. 044 ACT 014 012 E chiamavano Barnaba, Giove; e Paolo, Mercurio; perciocchè egli era il primo a parlare. 044 ACT 014 013 E il sacerdote di Giove, il cui [tempio] era davanti alla lor città, menò all'antiporto de' tori, con ghirlande, e voleva sacrificare con le turbe. 044 ACT 014 014 Ma gli apostoli, Barnaba e Paolo, udito [ciò], si stracciarono i vestimenti, e saltarono per mezzo la moltitudine, sclamando, e dicendo: 044 ACT 014 015 Uomini, perchè fate queste cose? ancora noi siamo uomini sottoposti a medesime passioni come voi; e vi evangelizziamo che da queste cose vane vi convertiate all'Iddio vivente, il quale ha fatto il cielo, e la terra, e il mare, e tutte le cose che [sono] in essi. 044 ACT 014 016 Il quale nell'età addietro ha lasciato camminar nelle lor vie tutte le nazioni. 044 ACT 014 017 Benchè egli non si sia lasciato senza testimonianza, facendo del bene, dandoci dal cielo pioggie, e stagioni fruttifere; ed empiendo i cuori nostri di cibo e di letizia. 044 ACT 014 018 E, dicendo queste cose, appena fecero restar le turbe, che non sacrificasser loro. 044 ACT 014 019 Ora, facendo essi [quivi] qualche dimora, ed insegnando, sopraggiunsero certi Giudei d'Antiochia, e d'Iconio i quali persuasero le turbe, e lapidarono Paolo, e lo trascinarono fuor della città, pensando ch'egli fosse morto. 044 ACT 014 020 Ma, essendosi i discepoli raunati d'intorno a lui, egli si levò, ed entrò nella città. E il giorno seguente egli partì con Barnaba, [per andare] in Derba. 044 ACT 014 021 Ed avendo evangelizzato a quella città, e fatti molti discepoli, se ne ritornarono in Listra, in Iconio, e in Antiochia, 044 ACT 014 022 confermando gli animi de' discepoli, [e] confortando[li] di perseverar nella fede, ed [ammonendoli] che per molte afflizioni ci conviene entrare nel regno di Dio. 044 ACT 014 023 E dopo che ebbero loro per ciascuna chiesa ordinati per voti comuni degli anziani, avendo orato con digiuni, li raccomandarono al Signore, nel quale aveano creduto. 044 ACT 014 024 E, traversata la Pisidia, vennero in Panfilia. 044 ACT 014 025 E dopo avere annunziata la parola in Perga, discesero in Attalia. 044 ACT 014 026 E di là navigarono in Antiochia, onde erano stati raccomandati alla grazia di Dio, per l'opera che aveano compiuta. 044 ACT 014 027 Ed essendo[vi] giunti, raunarono la chiesa, e rapportarono quanto gran cose Iddio avea fatte con loro, e come egli avea aperta a' Gentili la porta della fede. 044 ACT 014 028 E dimorarono quivi non poco tempo co' discepoli. 044 ACT 015 001 OR alcuni, discesi di Giudea, insegnavano i fratelli: Se voi non siete circoncisi, secondo il rito di Mosè, voi non potete esser salvati. 044 ACT 015 002 Onde essendo nato turbamento e quistione non piccola di Paolo e di Barnaba contro a loro, fu ordinato che Paolo, e Barnaba, ed alcuni altri di loro, salissero in Gerusalemme agli apostoli, ed anziani, per questa quistione. 044 ACT 015 003 Essi adunque, accompagnati dalla chiesa [fuor della città], traversarono la Fenicia, e la Samaria, raccontando la conversion dei Gentili; e portarono grande allegrezza a tutti i fratelli. 044 ACT 015 004 Ed essendo giunti in Gerusalemme, furono accolti dalla chiesa, e dagli apostoli, e dagli anziani; e rapportarono quanto gran cose Iddio avea fatte con loro. 044 ACT 015 005 Ma, [dicevano], alcuni della setta de' Farisei, i quali hanno creduto, si son levati, dicendo che convien circoncidere i [Gentili], e comandar [loro] d'osservar la legge di Mosè. 044 ACT 015 006 Allora gli apostoli e gli anziani si raunarono, per provvedere a questo fatto. 044 ACT 015 007 Ed essendosi mossa una gran disputazione, Pietro si levò in piè, e disse loro: Fratelli, voi sapete che già da' primi tempi Iddio elesse fra noi [me], acciocchè per la mia bocca i Gentili udissero la parola dell'evangelo, e credessero. 044 ACT 015 008 E Iddio, che conosce i cuori, ha reso loro testimonianza, dando loro lo Spirito Santo, come ancora a noi. 044 ACT 015 009 E non ha fatta alcuna differenza tra noi e loro; avendo purificati i cuori loro per la fede. 044 ACT 015 010 Ora dunque, perchè tentate Iddio, mettendo un giogo sopra il collo de' discepoli, il qual nè i padri nostri, nè noi, non abbiam potuto portare? 044 ACT 015 011 Ma crediamo di esser salvati per la grazia del Signor Gesù Cristo, come essi ancora. 044 ACT 015 012 E tutta la moltitudine si tacque, e stavano ad ascoltar Barnaba, e Paolo, che narravano quanti segni e prodigi Iddio avea fatti per loro fra i Gentili. 044 ACT 015 013 E dopo ch'essi si furon taciuti, Giacomo prese a dire: 044 ACT 015 014 Fratelli, ascoltatemi. Simeone ha narrato come Iddio ha primieramente visitati i Gentili, per di quelli prendere un popolo nel suo nome. 044 ACT 015 015 Ed a questo si accordano le parole de' profeti, siccome egli è scritto: 044 ACT 015 016 Dopo queste cose, io edificherò di nuovo il tabernacolo di Davide, che è caduto; e ristorerò le sue ruine, e lo ridirizzerò. 044 ACT 015 017 Acciocchè il rimanente degli uomini, e tutte le genti che si chiamano del mio nome, ricerchino il Signore, dice il Signore, che fa tutte queste cose. 044 ACT 015 018 A Dio son note ab eterno tutte le opere sue. 044 ACT 015 019 Per la qual cosa io giudico che non si dia molestia a coloro che d'infra i Gentili si convertono a Dio. 044 ACT 015 020 Ma, che si mandi loro che si astengano dalle cose contaminate per gl'idoli, dalla fornicazione, dalle cose soffogate, e dal sangue. 044 ACT 015 021 Perciocchè, quant'è a Mosè, già dalle età antiche egli ha persone che lo predicano per ogni città, essendo ogni sabato letto nelle sinagoghe. 044 ACT 015 022 Allora parve bene agli apostoli, ed agli anziani, con tutta la chiesa, di mandare in Antiochia, con Paolo e Barnaba, certi uomini eletti d'infra loro, [cioè: ] Giuda, soprannominato Barsaba, e Sila, uomini principali tra i fratelli; 044 ACT 015 023 scrivendo per lor mani queste cose: Gli apostoli, e gli anziani, e i fratelli, a' fratelli d'infra i Gentili, che [sono] in Antiochia, in Siria, ed in Cilicia, salute. 044 ACT 015 024 Perciocchè abbiamo inteso che alcuni, partiti d'infra noi, vi hanno turbati con parole, sovvertendo le anime vostre, dicendo che conviene che siate circoncisi, ed osserviate la legge; a' quali però non [ne] avevamo data alcuna commissione; 044 ACT 015 025 essendoci raunati, siamo di pari consentimento convenuti in questo parere, di mandarvi certi uomini eletti, insieme co' cari nostri Barnaba, e Paolo; 044 ACT 015 026 uomini, che hanno esposte le vite loro per lo nome del Signor nostro Gesù Cristo. 044 ACT 015 027 Abbiamo adunque mandati Giuda, e Sila, i quali ancora a bocca vi faranno intendere le medesime cose. 044 ACT 015 028 Perciocchè è parso allo Spirito Santo, ed a noi, di non imporvi alcuno altro peso, se non quel ch'è necessario; [che è] di queste cose: 044 ACT 015 029 Che vi asteniate dalle cose sacrificate agl'idoli, dal sangue, dalle cose soffogate, e dalla fornicazione; dalle quali cose farete ben di guardarvi. State sani. 044 ACT 015 030 Essi adunque, essendo stati accommiatati, vennero in Antiochia; e, raunata la moltitudine, renderono la lettera. 044 ACT 015 031 E quando [que' di Antiochia] l'ebber letta, si rallegrarono della consolazione. 044 ACT 015 032 E Giuda, e Sila, essendo anch'essi profeti, con molte parole confortarono i fratelli, e [li] confermarono. 044 ACT 015 033 E dopo che furono dimorati [quivi alquanto] tempo, furono da' fratelli rimandati in pace agli apostoli. 044 ACT 015 034 Ma parve bene a Sila di dimorar quivi. 044 ACT 015 035 OR Paolo e Barnaba rimasero qualche tempo in Antiochia, insegnando, ed evangelizzando, con molti altri, la parola del Signore. 044 ACT 015 036 Ed alcuni giorni appresso, Paolo disse a Barnaba: Torniamo ora, e visitiamo i nostri fratelli in ogni città, dove abbiamo annunziata la parola del Signore, [per veder] come stanno. 044 ACT 015 037 Or Barnaba consigliava di prender con loro Giovanni detto Marco. 044 ACT 015 038 Ma Paolo giudicava che non dovessero prender con loro colui che si era dipartito da loro da Panfilia e non era andato con loro all'opera. 044 ACT 015 039 Laonde vi fu dell'acerbità, talchè si dipartirono l'un dall'altro; e Barnaba, preso Marco, navigò in Cipri. 044 ACT 015 040 MA Paolo, eletto [per suo compagno] Sila, se ne andò, raccomandato da' fratelli alla grazia di Dio. 044 ACT 015 041 E andava attorno per la Siria, e Cilicia, confermando le chiese. 044 ACT 016 001 Or egli giunse in Derba, ed in Listra; ed ecco, quivi era un certo discepolo, [chiamato] per nome Timoteo, figliuol d'una donna Giudea fedele, ma di padre Greco; 044 ACT 016 002 del quale i fratelli, ch' [erano] in Listra, ed in Iconio, rendevan [buona] testimonianza. 044 ACT 016 003 Costui volle Paolo che andasse seco; e presolo, lo circoncise, per cagion de' Giudei ch' erano in quei luoghi; perciocchè tutti sapevano che il padre d'esso era Greco. 044 ACT 016 004 E passando essi per le città, ordinavano loro d'osservar gli statuti determinati dagli apostoli, e dagli anziani, ch' [erano] in Gerusalemme. 044 ACT 016 005 Le chiese adunque erano confermate nella fede, e di giorno in giorno crescevano in numero. 044 ACT 016 006 Poi, avendo traversata la Frigia, e il paese della Galazia, essendo divietati dallo Spirito Santo d'annunziar la parola in Asia, 044 ACT 016 007 vennero in Misia, e tentavano d'andare in Bitinia; ma lo Spirito di Gesù nol permise loro. 044 ACT 016 008 E passata la Misia, discesero in Troas. 044 ACT 016 009 ED una visione apparve di notte a Paolo. Un uomo Macedone [gli] si presentò, pregandolo, e dicendo: Passa in Macedonia, e soccorrici. 044 ACT 016 010 E quando egli ebbe veduta quella visione, presto noi procacciammo di passare in Macedonia, tenendo per certo che il Signore ci avea chiamati là, per evangelizzare a que' [popoli]. 044 ACT 016 011 E perciò, partendo di Troas, arrivammo per diritto corso in Samotracia, e il giorno seguente a Napoli; 044 ACT 016 012 e di là a Filippi, ch'è la prima città di quella parte di Macedonia, [ed è] colonia; e dimorammo in quella città alquanti giorni. 044 ACT 016 013 E nel giorno del sabato andammo fuor della città, presso del fiume, dove era il luogo ordinario [dell]'orazione; e postici a sedere, parlavamo alle donne ch'erano [quivi] raunate. 044 ACT 016 014 Ed una certa donna, [chiamata] per nome Lidia, mercatante di porpora, della città di Tiatiri, la qual serviva a Dio, stava ad ascoltare. E il Signore aperse il suo cuore, per attendere alle cose dette da Paolo. 044 ACT 016 015 E, dopo che fu battezzata ella e la sua famiglia, [ci] pregò dicendo: Se voi mi avete giudicata esser fedele al Signore, entrate in casa mia, e dimorate[vi]. E ci fece forza. 044 ACT 016 016 Or avvenne, come noi andavamo all'orazione, che noi incontrammo una fanticella, che avea uno spirito di Pitone, la quale con indovinare facea gran profitto a' suoi padroni. 044 ACT 016 017 Costei, messasi a seguitar Paolo e noi, gridava, dicendo: Questi uomini son servitori dell'Iddio altissimo, e vi annunziano la via della salute. 044 ACT 016 018 E fece questo per molti giorni; ma, essendo[ne] Paolo annoiato, si rivoltò, e disse allo spirito: Io ti comando, nel nome di Gesù Cristo, che tu esca fuor di lei. Ed egli uscì in quello stante. 044 ACT 016 019 Or i padroni d'essa, veggendo che la speranza del lor guadagno era svanita, presero Paolo, e Sila, e li trassero alla corte a' rettori. 044 ACT 016 020 E presentatili a' pretori, dissero: Questi uomini turbano la nostra città; perciocchè son Giudei; 044 ACT 016 021 ed annunziano dei riti, i quali non è lecito a noi, che siam Romani, di ricevere, nè di osservare. 044 ACT 016 022 La moltitudine ancora si levò tutta insieme contro a loro; e i pretori, stracciate loro le vesti, comandarono che fosser frustati. 044 ACT 016 023 E dopo aver loro data una gran battitura, [li] misero in prigione, comandando al carceriere di guardarli sicuramente. 044 ACT 016 024 Il quale, ricevuto un tal comandamento, li mise nella prigione più addentro, e serrò loro i piedi ne' ceppi. 044 ACT 016 025 Or in su la mezzanotte, Paolo e Sila, facendo orazione, cantavono inni a Dio; e i prigioni li udivano. 044 ACT 016 026 E di subito si fece un gran tremoto, talchè i fondamenti della prigione furono scrollati; e in quello stante tutte le porte si apersero, e i legami di tutti si sciolsero. 044 ACT 016 027 E il carceriere, destatosi, e vedute le porte della prigione aperte, trasse fuori la spada, ed era per uccidersi, pensando che i prigioni se ne fosser fuggiti. 044 ACT 016 028 Ma Paolo gridò ad alta voce, dicendo: Non farti male alcuno; perciocchè noi siam tutti qui. 044 ACT 016 029 Ed egli, chiesto un lume, saltò dentro; e tutto tremante, si gettò a' piedi di Paolo e di Sila. 044 ACT 016 030 E menatili fuori, disse: Signori, che mi conviene egli fare per esser salvato? 044 ACT 016 031 Ed essi dissero: Credi nel Signor Gesù Cristo, e sarai salvato tu, e la casa tua. 044 ACT 016 032 Ed essi annunziarono la parola del Signore a lui, ed a tutti coloro ch'erano in casa sua. 044 ACT 016 033 Ed egli, presili in quell'istessa ora della notte, lavò [loro] le piaghe. Poi in quell'istante fu battezzato egli, e tutti i suoi. 044 ACT 016 034 Poi, menatili in casa sua, mise loro la tavola; e giubilava d'avere, con tutta la sua casa, creduto a Dio. 044 ACT 016 035 Ora, come fu giorno, i pretori mandarono i sergenti a dire [al carceriere: ] Lascia andar quegli uomini. 044 ACT 016 036 E il carceriere rapportò a Paolo queste parole, [dicendo: ] I pretori hanno mandato a dire che siate liberati; ora dunque uscite, e andatevene in pace. 044 ACT 016 037 Ma Paolo disse loro: Dopo averci pubblicamente battuti, senza essere stati condannati in giudicio, [noi] che siam Romani, ci hanno messi in prigione; ed ora celatamente ci mandano fuori! [La cosa] non [andrà così]; anzi, vengano eglino stessi, e ci menino fuori. 044 ACT 016 038 E i sergenti rapportarono queste parole a' pretori; ed essi temettero, avendo inteso ch'erano Romani. 044 ACT 016 039 E vennero, e li pregarono [di perdonar loro]; e menati[li] fuori, [li] richiesero d'uscir della città. 044 ACT 016 040 Ed essi, usciti di prigione, entrarono in casa di Lidia; e, veduti i fratelli, li consolarono, e [poi] si dipartirono. 044 ACT 017 001 ED essendo passati per Anfipoli, e per Apollonia, vennero in Tessalonica, dove era la sinagoga de' Giudei; 044 ACT 017 002 e Paolo, secondo la sua usanza, entrò da loro; e per tre sabati tenne loro ragionamenti [tratti] dalle scritture, 044 ACT 017 003 dichiarando, e proponendo [loro], ch'era convenuto che il Cristo sofferisse, e risuscitasse da' morti; e ch'esso (il quale, [disse egli], io vi annunzio) era Gesù il Cristo. 044 ACT 017 004 Ed alcuni di loro credettero, e si aggiunsero con Paolo e Sila; come anche gran numero di Greci religiosi, e delle donne principali non poche. 044 ACT 017 005 Ma i Giudei, ch'erano increduli, mossi d'invidia, preser con loro certi uomini malvagi della gente di piazza; e, raccolta una turba, commossero a tumulto la città; ed avendo assalita la casa di Giasone, cercavano di trarli fuori al popolo. 044 ACT 017 006 Ma, non avendoli trovati, trassero Giasone, ed alcuni de' fratelli, a' rettori della città, gridando: Costoro che hanno messo sottosopra il mondo sono eziandio venuti qua. 044 ACT 017 007 E Giasone li ha raccolti; ed essi tutti fanno contro agli statuti di Cesare, dicendo esservi un altro re, [cioè] Gesù. 044 ACT 017 008 E commossero il popolo, e i rettori della città, che udivano queste cose. 044 ACT 017 009 Ma pure essi, ricevuta cauzione da Giasone e dagli altri, li lasciarono andare. 044 ACT 017 010 E i fratelli subito di notte mandarono via Paolo e Sila, in Berrea; ed essi, essendovi giunti, andarono nella sinagoga de' Giudei. 044 ACT 017 011 Or costoro furon più generosi che gli altri ch' [erano] in Tessalonica; e con ogni prontezza ricevettero la parola, esaminando tuttodì le scritture, [per vedere] se queste cose stavano così. 044 ACT 017 012 Molti adunque di loro credettero, e non piccol numero di donne Greche onorate, e d'uomini. 044 ACT 017 013 Ma, quando i Giudei di Tessalonica ebbero inteso che la parola di Dio era da Paolo stata annunziata eziandio in Berrea, vennero anche là, commovendo le turbe. 044 ACT 017 014 Ma allora i fratelli mandarono prontamente fuori Paolo, acciocchè se ne andasse, facendo vista [di andare] al mare; e Sila, e Timoteo rimasero quivi. 044 ACT 017 015 E COLORO che aveano la cura di por Paolo in salvo, lo condussero sino in Atene; e, ricevuta [da lui] commission [di dire] a Sila, ed a Timoteo, che quanto prima venissero a lui, si partirono. 044 ACT 017 016 Ora, mentre Paolo li aspettava in Atene, lo spirito suo s'inacerbiva in lui, veggendo la città piena d'idoli. 044 ACT 017 017 Egli adunque ragionava nella sinagoga coi Giudei, e con le persone religiose, ed ogni dì in su la piazza con coloro che si scontravano. 044 ACT 017 018 Ed alcuni de' filosofi Epicurei, e Stoici, conferivan con lui. Ed alcuni dicevano: Che vuol dire questo cianciatore? E gli altri: Egli pare essere annunziatore di dii stranieri; perciocchè egli evangelizzava loro Gesù, e la risurrezione. 044 ACT 017 019 E lo presero, e lo menarono nell'Areopago, dicendo: Potrem noi sapere qual [sia] questa nuova dottrina, la qual tu proponi? 044 ACT 017 020 Perciocchè tu ci rechi agli orecchi cose strane; noi vogliamo dunque sapere che cosa si vogliano coteste cose. 044 ACT 017 021 Or tutti gli Ateniesi, e i forestieri che dimoravano [in quella città], non passavano il tempo ad altro, che a dire, o ad udire alcuna cosa di nuovo. 044 ACT 017 022 E Paolo, stando in piè in mezzo dell'Areopago, disse: Uomini Ateniesi, io vi veggo quasi troppo religiosi in ogni cosa. 044 ACT 017 023 Perciocchè, passando, e considerando le vostre deità, ho trovato eziandio un altare, sopra il quale era scritto: ALL'IDDIO SCONOSCIUTO. Quello adunque il qual voi servite, senza conoscerlo, io ve l'annunzio. 044 ACT 017 024 L'Iddio che ha fatto il mondo, e tutte le cose che [sono] in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in tempii fatti d'opera di mani. 044 ACT 017 025 E non è servito per mani d'uomini, [come] avendo bisogno d'alcuna cosa; egli che dà a tutti e la vita, e il fiato, ed ogni cosa. 044 ACT 017 026 Ed ha fatto d'un medesimo sangue tutta la generazion degli uomini, per abitar sopra tutta la faccia della terra, avendo determinati i tempi prefissi, ed i confini della loro abitazione; 044 ACT 017 027 acciocchè cerchino il Signore, se pur talora potessero, [come] a tastone, trovarlo: benchè egli non sia lungi da ciascun di noi. 044 ACT 017 028 Poichè in lui viviamo, e ci moviamo, e siamo; siccome ancora alcuni de' vostri poeti hanno detto: Perciocchè noi siamo eziandio sua progenie. 044 ACT 017 029 Essendo noi adunque progenie di Dio, non dobbiamo stimar che la Deità sia simigliante ad oro, o ad argento, od a pietra; a scoltura d'arte, e d'invenzione umana. 044 ACT 017 030 Avendo Iddio adunque dissimulati i tempi dell'ignoranza, al presente dinunzia per tutto a tutti gli uomini che si ravveggano. 044 ACT 017 031 Perciocchè egli ha ordinato un giorno, nel quale egli giudicherà il mondo in giustizia, per quell'uomo, il quale egli ha stabilito; di che ha fatta fede a tutti, avendolo suscitato da' morti. 044 ACT 017 032 Quando udirono [mentovar] la risurrezion de' morti, altri se ne facevano beffe, altri dicevano: Noi ti udiremo un'altra volta intorno a ciò. 044 ACT 017 033 E così Paolo uscì del mezzo di loro. 044 ACT 017 034 Ed alcuni si aggiunsero con lui, e credettero; fra i quali [fu] anche Dionigio l'Areopagita, ed una donna [chiamata] per nome Damaris, ed altri con loro. 044 ACT 018 001 ORA, dopo queste cose, Paolo si partì d'Atene, e venne in Corinto. 044 ACT 018 002 E, trovato un certo Giudeo, [chiamato] per nome Aquila, di nazione Pontico, nuovamente venuto d'Italia, insieme con Priscilla, sua moglie (perciocchè Claudio avea comandato che tutti i Giudei si partissero di Roma), si accostò a loro. 044 ACT 018 003 E perciocchè egli era della medesima arte, dimorava in casa loro, e lavorava; perciocchè l'arte loro era di far padiglioni. 044 ACT 018 004 Ed ogni sabato faceva un sermone nella sinagoga, e induceva alla fede Giudei e Greci. 044 ACT 018 005 Ora, quando Sila e Timoteo furon venuti di Macedonia, Paolo era sospinto dallo Spirito, testificando a' Giudei che Gesù [è] il Cristo. 044 ACT 018 006 Ma, contrastando eglino, e bestemmiando, egli scosse i [suoi] vestimenti, e disse loro: Il sangue vostro [sia] sopra il vostro capo, io [ne son] netto; da ora innanzi io andrò a' Gentili. 044 ACT 018 007 E partitosi di là, entrò in casa d'un certo [chiamato] per nome Giusto, il qual serviva a Dio; la cui casa era contigua alla sinagoga. 044 ACT 018 008 Or Crispo, capo della sinagoga, credette al Signore, con tutta la sua famiglia; molti ancora de' Corinti, udendo [Paolo], credevano, ed erano battezzati. 044 ACT 018 009 E il Signore disse di notte in visione a Paolo: Non temere; ma parla, e non tacere. 044 ACT 018 010 Perciocchè io son teco, e niuno metterà le mani sopra te, per offenderti; poichè io ho un gran popolo in questa città. 044 ACT 018 011 Egli adunque dimorò [quivi] un anno, e sei mesi, insegnando fra loro la parola di Dio. 044 ACT 018 012 Poi, quando Gallione fu proconsolo d'Acaia, i Giudei di pari consentimento si levarono contro a Paolo, e lo menarono al tribunale, dicendo: 044 ACT 018 013 Costui persuade agli uomini di servire a Dio contro alla legge. 044 ACT 018 014 E come Paolo era per aprir la bocca, Gallione disse a' Giudei: Se si trattasse di alcuna ingiustizia o misfatto, o Giudei, io vi udirei pazientemente, secondo la ragione. 044 ACT 018 015 Ma, se la quistione è intorno a parole, e a nomi, e alla vostra legge, provvedeteci voi; perciocchè io non voglio esser giudice di coteste cose. 044 ACT 018 016 E li scacciò dal tribunale. 044 ACT 018 017 E tutti i Greci presero Sostene, capo della sinagoga, e lo battevano davanti al tribunale; e Gallione niente si curava di queste cose. 044 ACT 018 018 Ora, quando Paolo fu dimorato [quivi] ancora molti giorni, prese commiato dai fratelli, e navigò in Siria, con Priscilla, ed Aquila; essendosi fatto tondere il capo in Cencrea, perciocchè avea voto. 044 ACT 018 019 Ed essendo giunto in Efeso, li lasciò quivi. Or egli entrò nella sinagoga, e fece un sermone a' Giudei. 044 ACT 018 020 Ed essi lo pregavano di dimorare appresso di loro più lungo tempo; ma egli non acconsentì; 044 ACT 018 021 anzi prese commiato da loro, dicendo: Del tutto mi conviene far la festa prossima in Gerusalemme; ma io ritornerò ancora a voi, se piace a Dio. Così si partì per mare da Efeso. 044 ACT 018 022 Ed essendo disceso in Cesarea, salì [in Gerusalemme]; poi, dopo aver salutata la chiesa, scese in Antiochia. 044 ACT 018 023 Ed essendo [quivi] dimorato alquanto tempo, si partì, andando attorno di luogo in luogo per lo paese di Galazia, e di Frigia, confermando tutti i discepoli. 044 ACT 018 024 OR un certo Giudeo, [il cui] nome [era] Apollo, di nazione Alessandrino, uomo eloquente, [e] potente nelle scritture, arrivò in Efeso. 044 ACT 018 025 Costui era ammaestrato ne' principii della via del Signore; e, fervente di spirito, parlava, ed insegnava diligentemente le cose del Signore, avendo sol conoscenza del battesimo di Giovanni. 044 ACT 018 026 E prese a parlar francamente nella sinagoga. Ed Aquila, e Priscilla, uditolo, lo presero con loro, e gli esposero più appieno la via di Dio. 044 ACT 018 027 Poi, volendo egli passare in Acaia, i fratelli [vel] confortarono, e scrissero ai discepoli che l'accogliessero. Ed egli, essendo giunto là, conferì molto a coloro che avean creduto per la grazia. 044 ACT 018 028 Perciocchè con grande sforzo convinceva pubblicamente i Giudei, dimostrando per le scritture che Gesù è il Cristo. 044 ACT 019 001 OR avvenne, mentre Apollo era in Corinto, che Paolo, avendo traversate le provincie alte, venne in Efeso; e trovati [quivi] alcuni discepoli, disse loro: 044 ACT 019 002 Avete voi ricevuto lo Spirito Santo, dopo che avete creduto? Ed essi gli dissero: Anzi non pure abbiamo udito se vi è uno Spirito Santo. 044 ACT 019 003 E [Paolo] disse loro: In che dunque siete stati battezzati? Ed essi dissero: Nel battesimo di Giovanni. 044 ACT 019 004 E Paolo disse: Certo, Giovanni battezzò del battesimo del ravvedimento, dicendo al popolo che credessero in colui che veniva dopo lui, [cioè] in Cristo Gesù. 044 ACT 019 005 E, udito [questo], furono battezzati nel nome del Signore Gesù. 044 ACT 019 006 E, dopo che Paolo ebbe loro imposte le mani, lo Spirito Santo venne sopra loro, e parlavano lingue [strane], e profetizzavano. 044 ACT 019 007 Or tutti questi uomini erano intorno di dodici. 044 ACT 019 008 Poi egli entrò nella sinagoga, e parlava francamente, ragionando per lo spazio di tre mesi, e persuadendo le cose [appartenenti] al regno di Dio. 044 ACT 019 009 Ma, come alcuni s'induravano, ed erano increduli, dicendo male di quella professione, in presenza della moltitudine, [egli], dipartitosi da loro, separò i discepoli, facendo ogni dì sermone nella scuola d'un certo Tiranno. 044 ACT 019 010 E questo continuò lo spazio di due anni; talchè tutti coloro che abitavano nell'Asia, Giudei e Greci, udirono la parola del Signor Gesù. 044 ACT 019 011 E Iddio faceva delle non volgari potenti operazioni per le mani di Paolo. 044 ACT 019 012 Talchè eziandio d'in sul suo corpo si portavano sopra gl'infermi degli sciugatoi, e de' grembiuli; e le infermità si partivano da loro, e gli spiriti maligni uscivan di loro. 044 ACT 019 013 Or alcuni degli esorcisti Giudei, che andavano attorno, tentarono d'invocare il nome del Signor Gesù sopra coloro che aveano gli spiriti maligni, dicendo: Noi vi scongiuriamo per Gesù, il quale Paolo predica. 044 ACT 019 014 E coloro che facevano questo eran certi figliuoli di Sceva, Giudeo, principal sacerdote, [in numero] di sette. 044 ACT 019 015 Ma lo spirito maligno, rispondendo, disse: Io conosco Gesù, e so [chi è] Paolo; ma voi chi siete? 044 ACT 019 016 E l'uomo che avea lo spirito maligno si avventò a loro; e sopraffattili, fece loro forza; talchè se ne fuggiron di quella casa, nudi e feriti. 044 ACT 019 017 E questo venne a notizia a tutti i Giudei e Greci che abitavano in Efeso; e timore cadde sopra tutti loro, e il nome del Signor Gesù era magnificato. 044 ACT 019 018 E molti di coloro che aveano creduto venivano, confessando e dichiarando le cose che aveano fatte. 044 ACT 019 019 Molti ancora di coloro che aveano esercitate le arti curiose, portarono insieme i libri, e li arsero in presenza di tutti; e fatta ragion del prezzo di quelli, si trovò che ascendeva a cinquantamila [denari] d'argento. 044 ACT 019 020 Così la parola di Dio cresceva potentemente, e si rinforzava. 044 ACT 019 021 Ora, dopo che queste cose furono compiute, Paolo si mise nell'animo di andare in Gerusalemme, passando per la Macedonia, e per l'Acaia, dicendo: Dopo che io sarò stato quivi, mi conviene ancora veder Roma. 044 ACT 019 022 E mandati in Macedonia due di coloro che gli ministravano, [cioè] Timoteo ed Erasto, egli dimorò ancora [alquanto] tempo in Asia. 044 ACT 019 023 Or in quel tempo nacque non piccol turbamento a proposito della via [del Signore]. 044 ACT 019 024 Perciocchè un certo [chiamato] per nome Demetrio, intagliator d'argento, che faceva de' [piccoli] tempii di Diana d'argento, portava gran profitto agli artefici. 044 ACT 019 025 Costui, raunati quelli, e tutti gli [altri] che lavoravano di cotali cose, disse: Uomini, voi sapete che dall'esercizio di quest'arte viene il nostro guadagno. 044 ACT 019 026 Or voi vedete ed udite, che questo Paolo, con le sue persuasioni, ha sviata gran moltitudine, non solo in Efeso, ma quasi in tutta l'Asia, dicendo che quelli non son dii, che son fatti di [lavoro di] mani. 044 ACT 019 027 E non vi è solo pericolo per noi, che quest'arte particolare sia discreditata; ma ancora che il tempio della gran dea Diana sia reputato per nulla; e che la maestà d'essa, la qual tutta l'Asia, anzi tutto il mondo adora, non sia abbattuta. 044 ACT 019 028 Ed essi, udite [queste cose], ed essendo ripieni d'ira, gridarono, dicendo: Grande [è] la Diana degli Efesi. 044 ACT 019 029 E tutta la città fu ripiena di confusione; e tratti a forza Gaio, ed Aristarco, Macedoni, compagni del viaggio di Paolo, corsero di pari consentimento a furore nel teatro. 044 ACT 019 030 Or Paolo voleva presentarsi al popolo; ma i discepoli non gliel permisero. 044 ACT 019 031 Alcuni eziandio degli Asiarchi, che gli erano amici, mandarono a lui, pregandolo che non si presentasse nel teatro. 044 ACT 019 032 Gli uni adunque gridavano una cosa, gli altri un'altra; perciocchè la raunanza era confusa; ed i più non sapevano per qual cagione fosser raunati. 044 ACT 019 033 Ora, d'infra la moltitudine fu prodotto Alessandro, spingendolo i Giudei innanzi. Ed Alessandro, fatto cenno con la mano, voleva arringare al popolo a [lor] difesa. 044 ACT 019 034 Ma, quando ebber riconosciuto ch'egli era Giudeo, si fece un grido da tutti, che gridarono lo spazio d'intorno a due ore: Grande [è] la Diana degli Efesi. 044 ACT 019 035 Ma il cancelliere, avendo acquetata la turba, disse: Uomini Efesi, chi è pur l'uomo, che non sappia che la città degli Efesi è la sagrestana della gran dea Diana, e dell' [immagine] caduta da Giove? 044 ACT 019 036 Essendo adunque queste cose fuor di contradizione, conviene che voi vi acquetiate, e non facciate nulla di precipitato. 044 ACT 019 037 Poichè avete menati [qua] questi uomini, i quali non sono nè sacrileghi, nè bestemmiatori della vostra dea. 044 ACT 019 038 Se dunque Demetrio, e gli artefici che [son] con lui, hanno alcuna cosa contro ad alcuno, si tengono le corti, e vi sono i proconsoli; facciansi eglino citar gli uni gli altri. 044 ACT 019 039 E se richiedete alcuna cosa intorno ad altri affari, [ciò] si risolverà nella raunanza legittima. 044 ACT 019 040 Perciocchè noi siamo in pericolo d'essere accusati di sedizione per lo [giorno] d'oggi; non essendovi ragione alcuna, per la quale noi possiamo render conto di questo concorso. 044 ACT 019 041 E, dette queste cose, licenziò la raunanza. 044 ACT 020 001 ORA, dopo che fu cessato il tumulto, Paolo, chiamati a sè i discepoli, ed abbracciatili, si partì per andare in Macedonia. 044 ACT 020 002 E, dopo esser passato per quelle parti, ed averli con molte parole confortati, venne in Grecia. 044 ACT 020 003 [Dove] quando fu dimorato tre mesi, essendogli poste insidie da' Giudei, se fosse navigato in Siria, il parer fu che ritornasse per la Macedonia. 044 ACT 020 004 Or Sopatro Berreese l'accompagnò fino in Asia; e de' Tessalonicesi, Aristarco, e Secondo, e Gaio Derbese, e Timoteo; e di que' d'Asia, Tichico, e Trofimo. 044 ACT 020 005 Costoro, andati innanzi, ci aspettarono in Troas. 044 ACT 020 006 E noi, dopo i giorni degli azzimi, partimmo da Filippi, e in capo di cinque giorni arrivammo a loro in Troas, dove dimorammo sette giorni. 044 ACT 020 007 E nel primo [giorno] della settimana, essendo i discepoli raunati per rompere il pane, Paolo, dovendo partire il giorno seguente, fece loro un sermone, e distese il ragionamento sino a mezzanotte. 044 ACT 020 008 Or nella sala, ove eravamo raunati, vi erano molte lampane. 044 ACT 020 009 Ed un certo giovanetto, [chiamato] per nome Eutico, sedendo sopra la finestra, sopraffatto da profondo sonno, mentre Paolo tirava il suo ragionamento in lungo, traboccato dal sonno, cadde giù dal terzo solaio, e fu levato morto. 044 ACT 020 010 Ma Paolo, sceso a basso, si gettò sopra lui, e l'abbracciò, e disse: Non tumultuate; perciocchè l'anima sua è in lui. 044 ACT 020 011 Poi, essendo risalito, ed avendo rotto il pane, e preso cibo, dopo avere ancora lungamente ragionato sino all'alba, si dipartì così. 044 ACT 020 012 Or menarono [quivi] il fanciullo vivente, onde furono fuor di modo consolati. 044 ACT 020 013 E noi, andati alla nave, navigammo in Asso, con intenzione di levar di là Paolo; perciocchè egli avea così determinato, volendo egli far quel cammino per terra. 044 ACT 020 014 Ed avendolo scontrato in Asso, lo levammo, e venimmo a Mitilene. 044 ACT 020 015 E, navigando di là, arrivammo il [giorno] seguente di rincontro a Chio; e il [giorno] appresso ammainammo verso Samo; e fermatici in Trogillio, il [giorno] seguente giungemmo a Mileto. 044 ACT 020 016 Perciocchè Paolo avea deliberato di navigare oltre ad Efeso, per non avere a consumar tempo in Asia; poichè egli si affrettava per essere, se gli era possibile, al giorno della Pentecosta in Gerusalemme. 044 ACT 020 017 E DA Mileto mandò in Efeso, a far chiamare gli anziani della chiesa. 044 ACT 020 018 E quando furono venuti a lui, egli disse loro: Voi sapete in qual maniera, dal primo giorno che io entrai nell'Asia, io sono stato con voi in tutto quel tempo; 044 ACT 020 019 servendo al Signore, con ogni umiltà e con molte lagrime, e prove, le quali mi sono avvenute nelle insidie de' Giudei. 044 ACT 020 020 Come io non mi son ritratto d'annunziarvi, ed insegnarvi, in pubblico, e per le case, cosa alcuna di quelle che son giovevoli; 044 ACT 020 021 testificando a' Giudei, ed a' Greci, la conversione a Dio, e la fede nel Signor nostro Gesù Cristo. 044 ACT 020 022 Ed ora, ecco, io, cattivato dallo Spirito, vo in Gerusalemme, non sapendo le cose che mi avverranno in essa. 044 ACT 020 023 Se non che lo Spirito Santo mi testifica per ogni città, dicendo che legami e tribolazioni mi aspettano. 044 ACT 020 024 Ma io non fo conto di nulla; e la mia propria vita non mi è cara, purchè io adempia con allegrezza il mio corso, e il ministerio il quale ho ricevuto dal Signore Gesù, [che è] di testificar l'evangelo della grazia di Dio. 044 ACT 020 025 Ed ora, ecco, io so che voi tutti, fra i quali io sono andato e venuto, predicando il regno di Dio, non vedrete più la mia faccia. 044 ACT 020 026 Perciò ancora, io vi protesto oggi, che io son netto del sangue di tutti. 044 ACT 020 027 Perciocchè io non mi son tratto indietro da annunziarvi tutto il consiglio di Dio. 044 ACT 020 028 Attendete dunque a voi stessi, ed a tutta la greggia, nella quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascer la chiesa di Dio, la quale egli ha acquistata col proprio sangue. 044 ACT 020 029 Perciocchè io so questo: che dopo la mia partita, entreranno fra voi de' lupi rapaci, i quali non risparmieranno la greggia. 044 ACT 020 030 E che d'infra voi stessi sorgeranno degli uomini che proporrano cose perverse, per trarsi dietro i discepoli. 044 ACT 020 031 Perciò, vegliate, ricordandovi che per lo spazio di tre anni, giorno e notte, non son restato d' ammonir ciascuno con lagrime. 044 ACT 020 032 Ed al presente, fratelli, io vi raccomando a Dio, e alla parola della grazia di lui, il quale è potente da continuar d'edificarvi, e da darvi l'eredità con tutti i santificati. 044 ACT 020 033 Io non ho appetito l'argento, nè l'oro, nè il vestimento di alcuno. 044 ACT 020 034 E voi stessi sapete che queste mani hanno sovvenuto a' bisogni miei, e di coloro ch'erano meco. 044 ACT 020 035 In ogni cosa vi ho mostrato che affaticandosi, si convengono così sopportar gl'infermi; e ricordarsi delle parole del Signore Gesù, il qual disse che più felice cosa è il dare che il ricevere. 044 ACT 020 036 E quando ebbe dette queste cose, si pose in ginocchioni, ed orò con tutti loro. 044 ACT 020 037 E si fece da tutti un gran pianto; e gettatisi al collo di Paolo, lo baciavano; 044 ACT 020 038 dolenti principalmente per la parola ch'egli avea detta, che non vedrebbero più la sua faccia. E l'accompagnarono alla nave. 044 ACT 021 001 ORA, dopo che ci fummo con gran pena separati da loro, navigammo, e per diritto corso arrivammo a Coo, e il [giorno] seguente a Rodi, e di là a Patara. 044 ACT 021 002 E trovata una nave che passava in Fenicia, vi montammo su, e facemmo vela. 044 ACT 021 003 E, scoperto Cipri, e lasciatolo a man sinistra, navigammo in Siria, ed arrivammo a Tiro; perciocchè quivi si dovea scaricar la nave. 044 ACT 021 004 E, trovati i discepoli, dimorammo quivi sette giorni; ed essi, per lo Spirito, dicevano a Paolo, che non salisse in Gerusalemme. 044 ACT 021 005 Ora, dopo che avemmo passati [quivi] que' giorni, partimmo, e ci mettemmo in cammino, accompagnati da tutti [loro], con le mogli, e figliuoli, fin fuor della città; e postici in ginocchioni in sul lito, facemmo orazione. 044 ACT 021 006 Poi, abbracciatici gli uni gli altri, montammo in su la nave; e quelli se ne tornarono alle case loro. 044 ACT 021 007 E noi, compiendo la navigazione, da Tiro arrivammo a Ptolemaida; e, salutati i fratelli, dimorammo un giorno appresso di loro. 044 ACT 021 008 E il [giorno] seguente, essendo partiti, arrivammo a Cesarea; ed entrati in casa di Filippo l'evangelista, ch'era [l'uno] de' sette, dimorammo appresso di lui. 044 ACT 021 009 Or egli avea quattro figliuole vergini, le quali profetizzavano. 044 ACT 021 010 E, dimorando noi [quivi] molti giorni, un certo profeta, [chiamato] per nome Agabo, discese di Giudea. 044 ACT 021 011 Ed egli, essendo venuto a noi, e presa la cintura di Paolo, se [ne] legò le mani ed i piedi, e disse: Questo dice lo Spirito Santo: Così legheranno i Giudei in Gerusalemme l'uomo di cui è questa cintura, e [lo] metteranno nelle mani de' Gentili. 044 ACT 021 012 Ora, quando udimmo queste cose, e noi, e que' del luogo, lo pregavamo che non salisse in Gerusalemme. 044 ACT 021 013 Ma Paolo rispose: Che fate voi, piangendo, e macerandomi il cuore? poichè io sia tutto pronto, non solo ad esser legato, ma eziandio a morire in Gerusalemme, per lo nome del Signor Gesù. 044 ACT 021 014 E, non potendo egli esser persuaso, noi ci acquetammo, dicendo: La volontà del Signore sia fatta. 044 ACT 021 015 E, dopo que' giorni, ci mettemmo in ordine, e salimmo in Gerusalemme. 044 ACT 021 016 E con noi vennero eziandio [alcuni] de' discepoli di Cesarea, menando con loro un certo Mnason Cipriota, antico discepolo, presso il quale dovevamo albergare. 044 ACT 021 017 Ora, come fummo giunti in Gerusalemme, i fratelli ci accolsero lietamente. 044 ACT 021 018 E il giorno seguente, Paolo entrò con noi da Giacomo; e tutti gli anziani vi si trovarono. 044 ACT 021 019 E [Paolo], salutatili, raccontò loro ad una ad una le cose che il Signore avea fatte fra i Gentili, per lo suo ministerio. 044 ACT 021 020 Ed essi, udite[le], glorificavano Iddio; poi dissero a Paolo: Fratello, tu vedi quante migliaia vi sono de' Giudei che hanno creduto; e tutti son zelanti della legge. 044 ACT 021 021 Or sono stati informati intorno a te, che tu insegni tutti i Giudei, che [son] fra i Gentili, di rivoltarsi da Mosè, dicendo che non circoncidano i figliuoli, e non camminino secondo i riti. 044 ACT 021 022 Che devesi adunque [fare?] del tutto conviene che la moltitudine si raduni, perciocchè udiranno che tu sei venuto. 044 ACT 021 023 Fa' dunque questo che ti diciamo. Noi abbiamo quattro uomini, che hanno un voto sopra loro. 044 ACT 021 024 Prendili teco, e purificati con loro, e fa' la spesa con loro; acciocchè si tondano il capo, e tutti conoscano che non è nulla di quelle cose delle quali sono stati informati intorno a te; ma che tu ancora procedi osservando la legge. 044 ACT 021 025 Ma, quant'è a' Gentili che hanno creduto, noi ne abbiamo scritto, avendo statuito che non osservino alcuna cosa tale; ma solo che si guardino dalle cose sacrificate agl'idoli, e dal sangue, e dalle cose soffocate, e dalla fornicazione. 044 ACT 021 026 Allora Paolo, presi seco quegli uomini, il giorno seguente, dopo essersi con loro purificato, entrò con loro nel tempio, pubblicando i giorni della purificazione esser compiuti, infino a tanto che l'offerta fu presentata per ciascun di loro. 044 ACT 021 027 Ora, come i sette giorni erano presso che compiuti, i Giudei dell'Asia, vedutolo nel tempio, commossero tutta la moltitudine, e gli misero le mani addosso, 044 ACT 021 028 gridando: Uomini Israeliti, venite al soccorso; costui è quell'uomo, che insegna per tutto a tutti [una dottrina che è] contro al popolo, e contro alla legge, e contro a questo luogo; ed oltre a ciò, ha eziandio menati de' Greci dentro al tempio, ed ha contaminato questo santo luogo. 044 ACT 021 029 (Perciocchè dinanzi avean veduto Trofimo Efesio nella città con Paolo, e pensavano ch'egli l'avesse menato dentro al tempio.) 044 ACT 021 030 E tutta la città fu commossa, e si fece un concorso di popolo; e, preso Paolo, lo trassero fuor del tempio; e subito le porte furon serrate. 044 ACT 021 031 Ora, com'essi cercavano d'ucciderlo, il grido salì al capitano della schiera, che tutta Gerusalemme era sottosopra. 044 ACT 021 032 Ed egli in quello stante prese de' soldati, e de' centurioni, e corse a' Giudei. Ed essi, veduto il capitano, e i soldati, restarono di batter Paolo. 044 ACT 021 033 E il capitano, accostatosi, lo prese, e comandò che fosse legato di due catene; poi domandò chi egli era, e che cosa avea fatto. 044 ACT 021 034 E gli uni gridavano una cosa, e gli altri un'altra, nella moltitudine; laonde, non potendone egli saper la certezza, per lo tumulto, comandò ch'egli fosse menato nella rocca. 044 ACT 021 035 Ed avvenne, quando egli fu sopra i gradi, ch'egli fu portato da' soldati, per lo sforzo della moltitudine. 044 ACT 021 036 Poichè la moltitudine del popolo lo seguitava, gridando: Toglilo. 044 ACT 021 037 OR Paolo, come egli era per esser menato dentro alla rocca, disse al capitano: Emmi egli lecito di dirti qualche cosa? Ed egli disse: Sai tu Greco? 044 ACT 021 038 Non sei tu quell'Egizio, il quale a' dì passati suscitò, e menò nel deserto que' quattromila ladroni? 044 ACT 021 039 E Paolo disse: Quant'è a me, io son uomo Giudeo, da Tarso, cittadino di quella non ignobile città di Cilicia; or io ti prego che tu mi permetta di parlare al popolo. 044 ACT 021 040 Ed avendoglielo egli permesso, Paolo, stando in piè sopra i gradi, fece cenno con la mano al popolo. E, fattosi gran silenzio, parlò [loro] in lingua ebrea, dicendo: 044 ACT 022 001 Uomini fratelli, e padri, ascoltate ciò che ora vi dico a mia difesa. 044 ACT 022 002 Ora, quando ebbero udito ch'egli parlava loro in lingua ebrea, tanto più fecero silenzio. Poi disse: 044 ACT 022 003 Io certo son uomo Giudeo, nato in Tarso di Cilicia, ed allevato in questa città a' piedi di Gamaliele, ammaestrato secondo l'isquisita maniera della legge de' padri, zelatore di Dio, come voi tutti siete oggi. 044 ACT 022 004 Ed ho perseguitata questa professione sino alla morte, mettendo ne' legami, ed in prigione uomini e donne. 044 ACT 022 005 Come mi son testimoni il sommo sacerdote, e tutto il concistoro degli anziani; da cui eziandio avendo ricevute lettere a' fratelli, io andava in Damasco, per menar prigioni in Gerusalemme quegli ancora ch'erano quivi, acciocchè fosser puniti. 044 ACT 022 006 Or avvenne che, mentre io era in cammino, e mi avvicinava a Damasco, in sul mezzodì, di subito una gran luce mi folgorò d'intorno dal cielo. 044 ACT 022 007 Ed io caddi in terra, ed udii una voce che mi disse: Saulo, Saulo, perchè mi perseguiti? 044 ACT 022 008 Ed io risposi: Chi sei, Signore? Ed egli mi disse: Io son Gesù il Nazareo, il qual tu perseguiti. 044 ACT 022 009 Or coloro che eran meco videro ben la luce, e furono spaventati; ma non udiron la voce di colui che parlava meco. 044 ACT 022 010 Ed io dissi: Signore, che debbo io fare? E il Signor mi disse: Levati, e va' in Damasco; e quivi ti sarà parlato di tutte le cose che ti sono ordinate di fare. 044 ACT 022 011 Ora, perciocchè io non vedeva nulla, per la gloria di quella luce, fui menato per la mano da coloro ch'erano meco; e così entrai in Damasco. 044 ACT 022 012 Or un certo Anania, uomo pio secondo la legge, al quale tutti i Giudei che abitavano in Damasco rendevano [buona] testimonianza, venne a me, 044 ACT 022 013 ed essendo appresso a me, disse: Fratello Saulo, ricovera la vista. E in quello stante io ricoverai la vista, e lo riguardai. 044 ACT 022 014 Ed egli [mi] disse: L'Iddio de' nostri padri ti ha preordinato a conoscer la sua volontà, ed a vedere il Giusto, e ad udire una voce dalla sua bocca. 044 ACT 022 015 Perciocchè tu gli devi essere presso tutti gli uomini testimonio delle cose che tu hai vedute, ed udite. 044 ACT 022 016 Ed ora, che indugi? levati, e sii battezzato, e lavato de' tuoi peccati, invocando il nome del Signore. 044 ACT 022 017 Or avvenne che, dopo che io fui ritornato in Gerusalemme, orando nel tempio, mi venne un ratto di mente. 044 ACT 022 018 E vidi esso [Signore] che mi diceva: Affrettati, ed esci prestamente di Gerusalemme; perciocchè essi non riceveranno la tua testimonianza intorno a me. 044 ACT 022 019 Ed io dissi: Signore, eglino stessi sanno che io incarcerava, e batteva per le raunanze coloro che credono in te. 044 ACT 022 020 E quando si spandeva il sangue di Stefano, tuo martire, io ancora era presente, e acconsentiva alla sua morte, e guardava i vestimenti di coloro che l'uccidevano. 044 ACT 022 021 Ed egli mi disse: Vattene, perciocchè io ti manderò lungi a' Gentili. 044 ACT 022 022 Or essi l'ascoltarono fino a questa parola; ma [poi] alzarono la lor voce, dicendo: Togli via di terra un tal uomo; perciocchè ei non conviene ch'egli viva. 044 ACT 022 023 E, come essi gridavano, e gettavano i [lor] vestimenti, e mandavano la polvere in aria, 044 ACT 022 024 il capitano comandò che [Paolo] fosse menato dentro alla rocca, ordinando che si facesse inquisizion di lui per flagelli, per sapere per qual cagione gridavano così contro a lui. 044 ACT 022 025 Ma, come l'ebbero disteso con le coregge, Paolo disse al centurione ch'era [quivi] presente: Evvi egli lecito di flagellare un uomo Romano, e non condannato? 044 ACT 022 026 E il centurione, udito [ciò], venne, e lo rapportò al capitano, dicendo: Guarda ciò che tu farai, perciocchè quest'uomo è Romano. 044 ACT 022 027 E il capitano venne a Paolo, e gli disse: Dimmi, sei tu Romano? 044 ACT 022 028 Ed egli disse: Sì, certo. E il capitano rispose: Io ho acquistata questa cittadinanza per gran somma [di danari]. E Paolo disse: Ma io l'ho anche di nascita. 044 ACT 022 029 Laonde coloro che doveano far l'inquisizion di lui si ritrassero subito da lui; e il capitano stesso ebbe paura, avendo saputo ch'egli era Romano; perciocchè egli l'avea legato. 044 ACT 022 030 E IL giorno seguente, volendo saper la certezza di ciò onde egli era accusato da' Giudei, lo sciolse da' legami, e comandò a' principali sacerdoti, ed a tutto il lor concistoro, di venire. E, menato Paolo a basso, lo presentò davanti a loro. 044 ACT 023 001 E Paolo, affissati gli occhi nel concistoro, disse: Fratelli, io, fino a questo giorno, ho conversato presso Iddio con ogni buona coscienza. 044 ACT 023 002 E il sommo sacerdote Anania comandò a coloro ch'eran presso di lui di percuoterlo in su la bocca. 044 ACT 023 003 Allora Paolo gli disse: Iddio ti percoterà, parete scialbata; tu siedi per giudicarmi secondo la legge, e trapassando la legge, comandi ch'io sia percosso! 044 ACT 023 004 E coloro ch'erano quivi presenti dissero: Ingiurii tu il sommo sacerdote di Dio? 044 ACT 023 005 E Paolo disse: Fratelli, io non sapeva ch'egli fosse sommo sacerdote; perciocchè egli è scritto: Tu non dirai male del principe del tuo popolo. 044 ACT 023 006 Or Paolo, sapendo che l'una parte era di Sadducei, e l'altra di Farisei, sclamò nel concistoro: Uomini fratelli, io son Fariseo, figliuol di Fariseo; io son giudicato per la speranza, e per la risurrezione de' morti. 044 ACT 023 007 E, come egli ebbe detto questo, nacque dissensione tra i Farisei, e i Sadducei; e la moltitudine si divise. 044 ACT 023 008 Perciocchè i Sadducei dicono che non vi è risurrezione, nè angelo, nè spirito; ma i Farisei confessano e l'uno e l'altro. 044 ACT 023 009 E si fece un gridar grande. E gli Scribi della parte de' Farisei, levatisi, contendevano, dicendo: Noi non troviamo male alcuno in quest'uomo; che se uno spirito, o un angelo, ha parlato a lui, non combattiamo contro a Dio. 044 ACT 023 010 Ora, facendosi grande la dissensione, il capitano, temendo che Paolo non fosse da loro messo a pezzi, comandò a' soldati che scendessero giù, e lo rapissero del mezzo di loro, e lo menassero nella rocca. 044 ACT 023 011 E la notte seguente, il Signore si presentò a lui, e [gli] disse: Paolo, sta' di buon cuore, perciocchè, come tu hai resa testimonianza di me in Gerusalemme, così convienti renderla ancora a Roma. 044 ACT 023 012 E, QUANDO fu giorno, certi Giudei fecero raunata, e sotto esecrazione si votarono, promettendo di non mangiare, nè bere, finchè non avessero ucciso Paolo. 044 ACT 023 013 E coloro che avean fatta questa congiura erano più di quaranta; 044 ACT 023 014 i quali vennero a' principali sacerdoti, ed agli anziani, e dissero: Noi ci siamo sotto esecrazione votati di non assaggiar cosa alcuna, finchè non abbiamo ucciso Paolo. 044 ACT 023 015 Or dunque, voi comparite davanti al capitano col concistoro, [pregandolo] che domani vel mani, come per conoscer più appieno del fatto suo; e noi, innanzi ch'egli giunga, siam pronti per ucciderlo. 044 ACT 023 016 Ma il figliuolo della sorella di Paolo, udite queste insidie, venne; ed entrato nella rocca, rapportò [il fatto] a Paolo. 044 ACT 023 017 E Paolo, chiamato a sè uno de' centurioni, disse: Mena questo giovane al capitano, perciocchè egli ha alcuna cosa da rapportargli. 044 ACT 023 018 Egli adunque, presolo, lo menò al capitano, e disse: Paolo, quel prigione, mi ha chiamato, e mi ha pregato ch'io ti meni questo giovane, il quale ha alcuna cosa da dirti. 044 ACT 023 019 E il capitano, presolo per la mano, e ritrattosi in disparte, [lo] domandò: Che cosa hai da rapportarmi? 044 ACT 023 020 Ed egli disse: I Giudei si son convenuti insieme di pregarti che domani tu meni giù Paolo nel concistoro, come per informarsi più appieno del fatto suo. 044 ACT 023 021 Ma tu non prestar loro fede, perciocchè più di quarant'uomini di loro gli hanno poste insidie, essendosi sotto esecrazione votati di non mangiare, nè bere, finchè non l'abbiano ucciso; ed ora son presti, aspettando che tu [lo] prometta loro. 044 ACT 023 022 Il capitano adunque licenziò il giovane, ordinandogli di non palesare ad alcuno che gli avesse fatte assaper queste cose. 044 ACT 023 023 Poi, chiamati due de' centurioni, disse [loro: ] Tenete presti fin dalle tre ore della notte dugento soldati, e settanta cavalieri, e dugento sergenti, per andar fino in Cesarea. 044 ACT 023 024 [Disse loro ancora] che avessero delle cavalcature pronte, per farvi montar su Paolo, e condurlo salvamente al governatore Felice. 044 ACT 023 025 [Al quale] egli scrisse una lettera dell'infrascritto tenore: 044 ACT 023 026 Claudio Lisia, all'eccellente governatore Felice: salute. 044 ACT 023 027 Quest'uomo, essendo stato preso dai Giudei, ed essendo in sul punto d'esser da loro ucciso io son sopraggiunto coi soldati, e l'ho riscosso, avendo inteso ch'egli era Romano. 044 ACT 023 028 E, volendo sapere il maleficio del quale l'accusavano, l'ho menato nel lor concistoro. 044 ACT 023 029 Ed ho trovato ch'egli era accusato intorno alle quistioni della lor legge; e che non vi era in lui maleficio alcuno degno di morte, nè di prigione. 044 ACT 023 030 Ora, essendomi state significate le insidie, che sarebbero da' Giudei poste a quest'uomo, in quello stante l'ho mandato a te, ordinando eziandio a' [suoi] accusatori di dir davanti a te le cose [che hanno] contro a lui. Sta' sano. 044 ACT 023 031 I soldati adunque, secondo ch'era loro stato ordinato, presero con loro Paolo, e lo condussero di notte in Antipatrida. 044 ACT 023 032 E il giorno seguente, lasciati i cavalieri per andar con lui, ritornarono alla rocca. 044 ACT 023 033 E quelli, giunti in Cesarea, e consegnata la lettera al governatore, gli presentarono ancora Paolo. 044 ACT 023 034 E il governatore, avendo letta [la lettera], e domandato [a Paolo] di qual provincia egli era, e inteso ch'egli era di Cilicia, gli disse: 044 ACT 023 035 Io ti udirò, quando i tuoi accusatori saranno venuti anch'essi. E comandò che fosse guardato nel palazzo di Erode. 044 ACT 024 001 ORA, cinque giorni appresso, il sommo sacerdote Anania discese, insieme con gli anziani, e con un certo Tertullo, oratore; e comparvero davanti al governatore contro a Paolo. 044 ACT 024 002 Ed esso essendo stato chiamato, Tertullo cominciò ad accusarlo, dicendo: 044 ACT 024 003 Godendo per te di molta pace, ed essendo molti buoni ordini stati fatti da te a questa nazione, per lo tuo provvedimento, noi in tutto e per tutto [lo] riconosciamo con ogni ringraziamento, eccellentissimo Felice. 044 ACT 024 004 Or acciocchè io non ti dia più lungamente impaccio, io ti prego che secondo la tua equità, tu ascolti quello che abbiamo a dirti in breve. 044 ACT 024 005 [Che è], che noi abbiam trovato quest'uomo [essere] una peste, e commuover sedizione fra tutti i Giudei che [son] per lo mondo, ed [essere] il capo della setta de' Nazarei. 044 ACT 024 006 Il quale ha eziandio tentato di profanare il tempio; onde noi, presolo, lo volevam giudicare secondo la nostra legge. 044 ACT 024 007 Ma il capitano Lisia sopraggiunto, con grande sforzo, ce [l]'ha tratto delle mani, e [l]'ha mandato a te; 044 ACT 024 008 comandando eziandio che gli accusatori d'esso venissero a te; da lui potrai tu stesso, per l'esaminazione che tu ne farai, saper [la verità] di tutte le cose delle quali non l'accusiamo. 044 ACT 024 009 E i Giudei acconsentirono anch'essi a queste cose, dicendo che stavan così. 044 ACT 024 010 E Paolo, dopo che il governatore gli ebbe fatto cenno che parlasse, rispose: Sapendo che tu già da molti anni sei stato giudice di questa nazione, più animosamente parlo a mia difesa. 044 ACT 024 011 Poichè tu puoi venire in notizia che non vi son più di dodici giorni, che io salii in Gerusalemme per adorare. 044 ACT 024 012 Ed essi non mi hanno trovato nel tempio disputando con alcuno, nè facendo raunata di popolo nelle sinagoghe, nè per la città. 044 ACT 024 013 Nè anche possono provare le cose, delle quali ora mi accusano. 044 ACT 024 014 Ora, ben ti confesso io questo, che, secondo la professione, la quale essi chiamano setta, così servo all'Iddio de' padri, credendo a tutte le cose che sono scritte nella legge, e ne' profeti; 044 ACT 024 015 avendo speranza in Dio, che la risurrezione de' morti, così giusti come ingiusti, la quale essi ancora aspettano, avverrà. 044 ACT 024 016 E intanto, io esercito me stesso in aver del continuo la coscienza senza offesa inverso Iddio, e inverso gli uomini. 044 ACT 024 017 Ora, in capo di molti anni, io son venuto per far limosine, ed offerte alla mia nazione. 044 ACT 024 018 Le quali facendo, alcuni Giudei dell'Asia mi hanno trovato purificato nel tempio, senza turba, e senza tumulto. 044 ACT 024 019 A loro conveniva di comparire davanti a te, e d'accusarmi, se aveano cosa alcuna contro a me. 044 ACT 024 020 Ovvero, dicano questi stessi, se hanno trovato alcun misfatto in me, quando io mi son presentato davanti al concistoro. 044 ACT 024 021 Se non [è] di questa sola parola, che io gridai, essendo in piè fra loro: Io sono oggi giudicato da voi intorno alla risurrezione de' morti. 044 ACT 024 022 Or Felice, udite queste cose, li rimise ad un altro tempo, dicendo: Dopo che io sarò più appieno informato di questa professione, quando il capitano Lisia sarà venuto, io prenderò conoscenza dei fatti vostri. 044 ACT 024 023 E ordinò al centurione che Paolo fosse guardato, ma che fosse largheggiato, e ch'egli non divietasse ad alcun de' suoi di servirlo, o di venire a lui. 044 ACT 024 024 Or alcuni giorni appresso, Felice, venuto con Drusilla, sua moglie, la quale era Giudea, mandò a chiamar Paolo, e l'ascoltò intorno alla fede in Cristo Gesù. 044 ACT 024 025 E, ragionando egli della giustizia, e della temperanza, e del giudizio a venire, Felice, tutto spaventato, rispose: Al presente vattene; ma un'altra volta, quando io avrò opportunità, io ti manderò a chiamare. 044 ACT 024 026 Sperando insieme ancora che gli sarebber dati danari da Paolo, acciocchè lo liberasse; per la qual cosa ancora, mandandolo spesso a chiamare, ragionava con lui. 044 ACT 024 027 ORA, in capo di due anni, Felice ebbe per successore Porcio Festo; e Felice volendo far cosa grata ai Giudei, lasciò Paolo prigione. 044 ACT 025 001 Festo adunque, essendo entrato nella provincia, tre giorni appresso salì di Cesarea in Gerusalemme. 044 ACT 025 002 E il sommo sacerdote, ed i principali de' Giudei, comparvero dinanzi a lui, contro a Paolo. 044 ACT 025 003 E lo pregavano, chiedendo una grazia contro a lui, che egli lo facesse venire in Gerusalemme, ponendo insidie, per ucciderlo per lo cammino. 044 ACT 025 004 Ma Festo rispose, che Paolo era guardato in Cesarea; e che egli tosto [vi] andrebbe. 044 ACT 025 005 Quegli adunque di voi, disse egli, che potranno, scendano meco; e se vi è in quest'uomo alcun misfatto, accusinlo. 044 ACT 025 006 Ed essendo dimorato appresso di loro non più di otto o di dieci giorni discese in Cesarea; e il giorno seguente, postosi a sedere in sul tribunale, comandò che Paolo [gli] fosse menato [davanti]. 044 ACT 025 007 E, quando egli fu giunto, i Giudei che erano discesi di Gerusalemme, [gli] furono d'intorno, portando contro a Paolo molte e gravi accuse, le quali però essi non potevano provare. Dicendo lui a sua difesa: 044 ACT 025 008 Io non ho peccato nè contro alla legge de' Giudei, nè contro al tempio, nè contro a Cesare. 044 ACT 025 009 Ma Festo, volendo far cosa grata ai Giudei, rispose a Paolo, e disse: Vuoi tu salire in Gerusalemme, ed ivi esser giudicato davanti a me intorno a queste cose? 044 ACT 025 010 Ma Paolo disse: Io comparisco davanti al tribunal di Cesare, ove mi conviene esser giudicato; io non ho fatto torto alcuno a' Giudei, come tu stesso lo riconosci molto bene. 044 ACT 025 011 Perciocchè se pure ho misfatto, o commessa cosa alcuna degna di morte, non ricuso di morire; ma, se non è nulla di quelle cose, delle quali costoro mi accusano, niuno può donarmi loro nelle mani; io mi richiamo a Cesare. 044 ACT 025 012 Allora Festo, tenuto parlamento col consiglio, rispose: Tu ti sei richiamato a Cesare? a Cesare andrai. 044 ACT 025 013 E DOPO alquanti giorni, il re Agrippa, e Bernice, arrivarono in Cesarea, per salutar Festo. 044 ACT 025 014 E, facendo quivi dimora per molti giorni, Festo raccontò al re l'affare di Paolo, dicendo: Un certo uomo è stato lasciato prigione da Felice. 044 ACT 025 015 Per lo quale, quando io fui in Gerusalemme, comparvero [davanti a me] i principali sacerdoti, e gli anziani de' Giudei, chiedendo sentenza di condannazione contro a lui. 044 ACT 025 016 A' quali risposi che non è l'usanza de' Romani di donare alcuno, per farlo morire, avanti che l'accusato abbia gli accusatori in faccia e gli sia stato dato luogo di purgarsi dell'accusa. 044 ACT 025 017 Essendo eglino adunque venuti qua, io, senza indugio, il [giorno] seguente, sedendo in sul tribunale, comandai che quell'uomo [mi] fosse menato [davanti]. 044 ACT 025 018 Contro al quale gli accusatori, essendo compariti, non proposero alcuna accusa delle cose che io sospettava. 044 ACT 025 019 Ma aveano contro a lui certe quistioni intorno alla lor superstizione, ed intorno ad un certo Gesù morto, il qual Paolo dicea esser vivente. 044 ACT 025 020 Ora, stando io in dubbio come io procederei nell'inquisizion di questo fatto, [gli] dissi se voleva andare in Gerusalemme, e quivi esser giudicato intorno a queste cose. 044 ACT 025 021 Ma, essendosi Paolo richiamato ad Augusto, per esser riserbato al giudicio d'esso, io comandai ch'egli fosse guardato, finchè io lo mandassi a Cesare. 044 ACT 025 022 Ed Agrippa disse a Festo: Ben vorrei ancor io udir cotest'uomo. Ed egli disse: Domani l'udirai. 044 ACT 025 023 Il giorno seguente adunque, essendo venuti Agrippa e Bernice, con molta pompa, ed entrati nella sala dell'udienza, co' capitani, e co' principali della città, per comandamento di Festo, Paolo fu menato [quivi]. 044 ACT 025 024 E Festo disse: Re Agrippa, e voi tutti che siete qui presenti con noi, voi vedete costui, al quale tutta la moltitudine de' Giudei ha dato querela davanti a me, ed in Gerusalemme, e qui, gridando che non convien che egli viva più. 044 ACT 025 025 Ma io, avendo trovato ch'egli non ha fatta cosa alcuna degna di morte, ed egli stesso essendosi richiamato ad Augusto, io son deliberato di mandarglielo. 044 ACT 025 026 E, perciocchè io non ho nulla di certo da scriverne al mio signore, l'ho menato qui davanti a voi, e principalmente davanti a te, o re Agrippa, acciocchè, fattane l'inquisizione, io abbia che scrivere. 044 ACT 025 027 Perciocchè mi par cosa fuor di ragione di mandare un prigione, e non significar le accuse [che son] contro a lui. 044 ACT 026 001 Ed Agrippa disse a Paolo: Ei ti si permette di parlar per te medesimo. Allora Paolo, distesa la mano, parlò a sua difesa [in questa maniera: ] 044 ACT 026 002 Re Agrippa, io mi reputo felice di dover oggi purgarmi davanti a te di tutte le cose, delle quali sono accusato da' Giudei. 044 ACT 026 003 Principalmente, sapendo che tu hai conoscenza di tutti i riti, e quistioni, che [son] fra i Giudei; perciò ti prego che mi ascolti pazientemente. 044 ACT 026 004 Quale adunque sia stata, dalla [mia] giovanezza, la mia maniera di vivere, fin dal principio, per mezzo la mia nazione in Gerusalemme, tutti i Giudei [lo] sanno. 044 ACT 026 005 Poichè mi hanno innanzi conosciuto fin dalla mia prima età, [e sanno] (se voglion renderne testimonianza), che secondo la più squisita setta della nostra religione, son vissuto Fariseo. 044 ACT 026 006 Ed ora, io sto a giudicio per la speranza della promessa fatta da Dio a' padri. 044 ACT 026 007 Alla quale le nostre dodici tribù, servendo del continuo [a Dio], giorno e notte, sperano di pervenire; per quella speranza sono io, o re Agrippa, accusato da' Giudei. 044 ACT 026 008 Che? è egli da voi giudicato incredibile che Iddio risusciti i morti? 044 ACT 026 009 Ora dunque, quant'è a me, ben avea pensato che mi conveniva far molte cose contro al nome di Gesù il Nazareo. 044 ACT 026 010 Il che eziandio feci in Gerusalemme; ed avendone ricevuta la podestà da' principali sacerdoti, io serrai nelle prigioni molti de' santi; e, quando erano fatti morire, io [vi] diedi la mia voce. 044 ACT 026 011 E spesse volte, per tutte le sinagoghe, con pene li costrinsi a bestemmiare; ed infuriato oltre modo contro a loro, li perseguitai fin nelle città straniere. 044 ACT 026 012 Il che facendo, come io andava eziandio in Damasco, con la podestà, e commissione da parte de' principali sacerdoti, io vidi, o re, per lo cammino, di mezzo giorno, 044 ACT 026 013 una luce maggiore dello splendor del sole, la quale dal cielo lampeggiò intorno a me, ed a coloro che facevano il viaggio meco. 044 ACT 026 014 Ed essendo noi tutti caduti in terra, io udii una voce che mi parlò, e disse in lingua ebrea: Saulo, Saulo, perchè mi perseguiti? [ei] ti [è] duro di ricalcitrar contro agli stimoli. 044 ACT 026 015 Ed io dissi: Chi sei tu, Signore? Ed egli disse: Io son Gesù, il qual tu perseguiti. 044 ACT 026 016 Ma levati, e sta' in piedi; perciocchè per questo ti sono apparito, per ordinarti ministro, e testimonio delle cose, le quali tu hai vedute; e di quelle ancora, per le quali io ti apparirò, 044 ACT 026 017 riscotendoti dal popolo, e dai Gentili, a' quali ora ti mando; 044 ACT 026 018 per aprir loro gli occhi, e convertirli dalle tenebre alla luce, e dalla podestà di Satana a Dio; acciocchè ricevano, per la fede in me, remission de' peccati, e sorte fra i santificati. 044 ACT 026 019 Perciò, o re Agrippa, io non sono stato disubbidiente alla celeste apparizione. 044 ACT 026 020 Anzi, prima a que' di Damasco, e poi in Gerusalemme, e per tutto il paese della Giudea, ed a' Gentili, ho annunziato che si ravveggano, e si convertano a Dio, facendo opere convenevoli al ravvedimento. 044 ACT 026 021 Per queste cose i Giudei, avendomi preso nel tempio, tentarono d'uccidermi. 044 ACT 026 022 Ma, per l'aiuto di Dio, son durato fino a questo giorno, testificando a piccoli ed a grandi; non dicendo nulla, dalle cose infuori che i profeti e Mosè hanno dette dovere avvenire. 044 ACT 026 023 [Cioè: ] che il Cristo sofferirebbe; e ch'egli, [ch'è] il primo della risurrezion de' morti, annunzierebbe luce al popolo, ed a' Gentili. 044 ACT 026 024 Ora, mentre [Paolo] diceva queste cose a sua difesa, Festo disse ad alta voce: Paolo, tu farnetichi; le molte lettere ti mettono fuor del senno. 044 ACT 026 025 Ma egli disse: Io non farnetico, eccellentissimo Festo; anzi ragiono parole di verità, e di senno ben composto. 044 ACT 026 026 Perciocchè il re, al quale ancora parlo francamente, sa bene [la verità] di queste cose; imperocchè io non posso credere che alcuna di queste cose gli sia occulta; poichè questo non è stato fatto in un cantone. 044 ACT 026 027 O re Agrippa, credi tu a' profeti? io so che tu [ci] credi. 044 ACT 026 028 Ed Agrippa disse a Paolo: Per poco che tu mi persuadi di divenir Cristiano. 044 ACT 026 029 E Paolo disse: Piacesse a Dio che, e per poco, ed affatto, non solamente tu, ma ancora tutti coloro che oggi mi ascoltano, divenissero tali quali son io, da questi legami infuori. 044 ACT 026 030 E dopo ch'egli ebbe dette queste cose, il re si levò, e insieme il governatore, e Bernice, e quelli che sedevano con loro. 044 ACT 026 031 E ritrattisi in disparte, parlavano gli uni agli altri, dicendo: Quest'uomo non ha fatto nulla che meriti morte, o prigione. 044 ACT 026 032 Ed Agrippa disse a Festo: Quest'uomo poteva esser liberato, se non si fosse richiamato a Cesare. 044 ACT 027 001 ORA, dopo che fu determinato che noi navigheremmo in Italia, Paolo, e certi altri prigioni, furono consegnati ad un centurione, [chiamato] per nome Giulio, della schiera Augusta. 044 ACT 027 002 E, montati sopra una nave Adramittina, noi partimmo, con intenzion di costeggiare i luoghi dell'Asia, avendo con noi Aristarco Macedone Tessalonicese. 044 ACT 027 003 E il [giorno] seguente arrivammo a Sidon; e Giulio, usando umanità inverso Paolo, gli permise di andare a' suoi amici, perchè avesser cura di lui. 044 ACT 027 004 Poi, essendo partiti di là, navigammo sotto Cipri; perciocchè i venti erano contrari. 044 ACT 027 005 E, passato il mar di Cilicia, e di Panfilia, arrivammo a Mira di Licia. 044 ACT 027 006 E il centurione, trovata qui una nave Alessandrina che faceva vela in Italia, ci fece montar sopra. 044 ACT 027 007 E, navigando per molti giorni lentamente, ed appena pervenuti di rincontro a Gnido, per l'impedimento che ci dava il vento, navigammo sotto Creti, di rincontro a Salmona. 044 ACT 027 008 E, costeggiando quella con gran difficoltà, venimmo in un certo luogo, detto Belli porti, vicin del quale era la città [di] Lasea. 044 ACT 027 009 Ora, essendo già passato molto tempo, ed essendo la navigazione omai pericolosa; poichè anche il digiuno era già passato, Paolo ammonì que' [della nave], dicendo loro: 044 ACT 027 010 Uomini, io veggo che la navigazione sarà con offesa, e grave danno, non solo del carico, e della nave, ma anche delle nostre proprie persone. 044 ACT 027 011 Ma il centurione prestava più fede al padron della nave, ed al nocchiero, che alle cose dette da Paolo. 044 ACT 027 012 E, perchè il porto non era ben posto da vernare, i più furono di parere di partirsi di là, per vernare in Fenice, porto di Creti, che riguarda verso il vento Libeccio, e Maestro; se pure in alcun modo potevano arrivarvi. 044 ACT 027 013 Ora, messosi a soffiar l'Austro, pensando esser venuti a capo del lor proponimento, levate [le ancore], costeggiavano Creti più da presso. 044 ACT 027 014 Ma, poco stante, un vento turbinoso, che si domanda Euroclidone percosse [l'isola]. 044 ACT 027 015 Ed essendo la nave portata via, e non potendo reggere al vento, noi [la] lasciammo in abbandono; [e così] eravamo portati. 044 ACT 027 016 E scorsi sotto una isoletta, chiamata Clauda, appena potemmo avere in nostro potere lo schifo. 044 ACT 027 017 Il quale avendo pur tratto sopra [la nave, i marinari] usavano [tutti] i ripari, cingendo la nave di sotto; e, temendo di percuoter nella secca, calarono le vele, ed erano così portati. 044 ACT 027 018 Ed essendo noi fieramente travagliati dalla tempesta, il [giorno] seguente fecero il getto. 044 ACT 027 019 E tre giorni appresso, con le nostre proprie mani gettammo [in mare] gli arredi della nave. 044 ACT 027 020 E non apparendo nè sole, nè stelle, già per molti giorni, e soprastando non piccola tempesta, omai era tolta ogni speranza di scampare. 044 ACT 027 021 Ora, dopo che furono stati lungamente senza prender pasto, Paolo si levò in mezzo di loro, e disse: Uomini, ben conveniva credermi, e non partir di Creti; e risparmiar quest'offesa, e questa perdita. 044 ACT 027 022 Ma pure, al presente vi conforto a star di buon cuore, perciocchè non vi sarà perdita della vita d'alcun di voi, ma sol della nave. 044 ACT 027 023 Perciocchè un angelo dell'Iddio, di cui sono, ed al qual servo, mi è apparito questa notte, dicendo: 044 ACT 027 024 Paolo, non temere; ei ti conviene comparir davanti a Cesare; ed ecco, Iddio ti ha donati tutti coloro che navigan teco. 044 ACT 027 025 Perciò, o uomini, state di buon cuore, perciocchè io ho fede in Dio che così avverrà, come mi è stato detto. 044 ACT 027 026 Or ci bisogna percuotere in un'isola. 044 ACT 027 027 E la quartadecima notte essendo venuta, mentre eravamo portati qua e là nel [mare] Adriatico, in su la mezzanotte i marinari ebbero opinione ch'erano vicini di qualche terra. 044 ACT 027 028 E, calato lo scandaglio, trovarono venti braccia; ed essendo passati un poco più oltre, ed avendo scandagliato di nuovo, trovarono quindici braccia. 044 ACT 027 029 E temendo di percuotere in luoghi scogliosi, gettarono dalla poppa quattro ancore, aspettando con desiderio che si facesse giorno. 044 ACT 027 030 Ora, cercando i marinari di fuggir dalla nave, ed avendo calato lo schifo in mare, sotto specie di voler calare le ancore dalla proda. 044 ACT 027 031 Paolo disse al centurione, ed a' soldati: Se costoro non restano nella nave, voi non potete scampare. 044 ACT 027 032 Allora i soldati tagliarono le funi dello schifo, e lo lasciarono cadere. 044 ACT 027 033 Ed aspettando che si facesse giorno, Paolo confortava tutti a prender cibo, dicendo: Oggi sono quattordici giorni che voi dimorate digiuni, aspettando, senza prender nulla. 044 ACT 027 034 Perciò, io vi esorto di prender cibo: perciocchè, questo farà la vostra salute; imperocchè non caderà pur un capello dal capo d'alcun di voi. 044 ACT 027 035 E, dette queste cose, prese del pane, e rendè grazie a Dio, in presenza di tutti; poi rottolo, cominciò a mangiare. 044 ACT 027 036 E tutti, fatto buon animo, presero anch'essi cibo. 044 ACT 027 037 Or noi eravamo in su la nave fra tutti dugensettantasei persone. 044 ACT 027 038 E quando furono saziati di cibo, alleviarono la nave, gittando il frumento in mare. 044 ACT 027 039 E, quando fu giorno, non riconoscevano il paese; ma scorsero un certo seno che avea lito, nel qual presero consiglio di spinger la nave, se potevano. 044 ACT 027 040 Ed avendo ritratte le ancore, ed insieme sciolti i legami de' timoni, si rimisero alla mercè del mare; ed alzata la vela maestra al vento, traevano al lito. 044 ACT 027 041 Ma, incorsi in una piaggia, che avea il mare da amendue i lati, vi percossero la nave; e la proda, ficcatasi [in quella], dimorava immobile; ma la poppa si sdruciva per lo sforzo delle onde. 044 ACT 027 042 Or il parer de' soldati era d'uccidere i prigioni, acciocchè niuno se ne fuggisse a nuoto. 044 ACT 027 043 Ma il centurione, volendo salvar Paolo, li stolse da quel consiglio, e comandò che coloro che potevano nuotare si gettassero i primi, e scampassero in terra. 044 ACT 027 044 E gli altri, chi sopra tavole, chi sopra alcuni [pezzi] della nave; e così avvenne che tutti si salvarono in terra. 044 ACT 028 001 E, DOPO che furono scampati, allora conobbero che l'isola si chiamava Malta. 044 ACT 028 002 E i Barbari usarono inverso noi non volgare umanità; perciocchè, acceso un gran fuoco, ci accolsero tutti, per la pioggia che faceva, e per lo freddo. 044 ACT 028 003 Or Paolo, avendo adunata una quantità di sermenti, e postala in sul fuoco, una vipera uscì fuori per lo caldo, e gli si avventò alla mano. 044 ACT 028 004 E, quando i Barbari videro la bestia che gli pendeva dalla mano, dissero gli uni agli altri: Quest'uomo del tutto è micidiale, poichè essendo scampato dal mare, pur la vendetta [divina] non lo lascia vivere. 044 ACT 028 005 Ma Paolo, scossa la bestia nel fuoco, non ne sofferse male alcuno. 044 ACT 028 006 Or essi aspettavano ch'egli enfierebbe, o caderebbe di subito morto; ma, poichè ebbero lungamente aspettato, ed ebber veduto che non gliene avveniva alcuno inconveniente, mutarono parere, e dissero ch'egli era un dio. 044 ACT 028 007 Or il principale dell'isola, [chiamato] per nome Publio, avea le [sue] possessioni in que' contorni; ed esso ci accolse, e [ci] albergò tre giorni amichevolmente. 044 ACT 028 008 E s'imbattè che il padre di Publio giacea [in letto], malato di febbre, e di dissenteria; e Paolo andò a trovarlo; ed avendo fatta l'orazione, ed impostegli le mani, lo guarì. 044 ACT 028 009 Essendo adunque avvenuto questo, ancora gli altri che aveano delle infermità nell'isola venivano, ed eran guariti. 044 ACT 028 010 I quali ancora ci fecero grandi onori; e, quando ci partimmo, ci fornirono delle cose necessarie. 044 ACT 028 011 E, TRE mesi appresso, noi ci partimmo sopra una nave Alessandrina, che avea per insegna Castore e Polluce, la quale era vernata nell'isola. 044 ACT 028 012 Ed arrivati a Siracusa, [vi] dimorammo tre giorni. 044 ACT 028 013 E di là girammo, ed arrivammo a Reggio. Ed un giorno appresso, levatosi l'Austro, in due giorni arrivammo a Pozzuoli. 044 ACT 028 014 Ed avendo quivi trovati de' fratelli, fummo pregati di dimorare presso a loro sette giorni. E così venimmo a Roma. 044 ACT 028 015 Or i fratelli di là, avendo udite le novelle di noi, ci vennero incontro fino al Foro Appio, ed alle Tre Taverne; e Paolo, quando li ebbe veduti, rendè grazie a Dio, e prese animo. 044 ACT 028 016 E, quando fummo giunti a Roma, il centurione mise i prigioni in man del capitan maggiore della guardia; ma a Paolo fu conceduto d'abitar da sè, col soldato che lo guardava. 044 ACT 028 017 E, tre giorni appresso, Paolo chiamò i principali de' Giudei; e, quando furono raunati, disse loro: Uomini fratelli, senza che io abbia fatta cosa alcuna contro al popolo, nè contro a' riti de' padri, sono stato da Gerusalemme fatto prigione, e dato in man de' Romani. 044 ACT 028 018 I quali avendomi esaminato, volevano liberarmi; perciocchè non vi era in me alcuna colpa degna di morte. 044 ACT 028 019 Ma, opponendosi i Giudei, io fui costretto di richiamarmi a Cesare; non già come se io avessi da accusar la mia nazione d'alcuna cosa. 044 ACT 028 020 Per questa cagione adunque vi ho chiamati, per vedervi, e per parlarvi; perciocchè per la speranza d'Israele son circondato di questa catena. 044 ACT 028 021 Ma essi gli dissero: Noi non abbiam ricevute alcune lettere di Giudea intorno a te; nè pure è venuto alcun de' fratelli, che abbia rapportato, o detto alcun male di te. 044 ACT 028 022 Ben chiediamo intender da te ciò che tu senti, perciocchè, quant'è a cotesta setta, ci è noto che per tutto è contradetta. 044 ACT 028 023 Ed avendogli dato un giorno, vennero a lui nell'albergo in gran numero; ed egli esponeva, e testificava loro il regno di Dio; e per la legge di Mosè, e per li profeti, dalla mattina fino alla sera, persuadeva loro le cose di Gesù. 044 ACT 028 024 Ed alcuni credettero alle cose [da lui] dette, ma gli altri non credevano. 044 ACT 028 025 Ed essendo in discordia gli uni con gli altri, si dipartirono, avendo [loro] Paolo detta [questa] unica parola: Ben parlò lo Spirito Santo a' nostri padri per lo profeta Isaia, dicendo: 044 ACT 028 026 Va' a questo popolo, e di[gli]: Voi udirete bene, ma non intenderete; voi riguarderete bene, ma non vedrete. 044 ACT 028 027 Perciocchè il cuor di questo popolo è ingrassato, ed odono gravemente con gli orecchi, e chiudono gli occhi; che talora non veggano con gli occhi, e non odano con gli orecchi, e non intendano col cuore, e non si convertano, ed io li sani. 044 ACT 028 028 Sappiate adunque che questa salute di Dio è mandata a' Gentili, i quali ancora l'ascolteranno. 044 ACT 028 029 E, quando egli ebbe dette queste cose, i Giudei se ne andarono, avendo gran quistione fra loro stessi. 044 ACT 028 030 E Paolo dimorò due anni intieri in una sua casa tolta a fitto, ed accoglieva tutti coloro che venivano a lui; 044 ACT 028 031 predicando il regno di Dio, ed insegnando le cose di Gesù Cristo, con ogni franchezza, senza divieto. # # BOOK 045 ROM Romans Romani 045 ROM 001 001 PAOLO, servo di Gesù Cristo, chiamato [ad essere] apostolo, 045 ROM 001 002 appartato per l'Evangelo di Dio, il quale egli avea innanzi promesso, per li suoi profeti, nelle scritture sante, 045 ROM 001 003 intorno al suo Figliuolo, Gesù Cristo, nostro Signore; 045 ROM 001 004 fatto del seme di Davide, secondo la carne; dichiarato Figliuol di Dio in potenza, secondo lo Spirito della santità, per la risurrezione da' morti; 045 ROM 001 005 per lo quale noi abbiam ricevuta grazia ed apostolato, all'ubbidienza di fede fra tutte le genti, per lo suo nome; 045 ROM 001 006 fra le quali siete ancora voi, chiamati da Gesù Cristo; 045 ROM 001 007 a voi tutti che siete in Roma, amati da Dio, santi chiamati: grazia, e pace da Dio, nostro Padre, e dal Signor Gesù Cristo. 045 ROM 001 008 IMPRIMA io rendo grazie all'Iddio mio per Gesù Cristo, per tutti voi, che la vostra fede è pubblicata per tutto il mondo. 045 ROM 001 009 Perciocchè Iddio, al quale io servo nello spirito mio, nell'evangelo del suo Figliuolo, mi è testimonio, ch'io non resto mai di far menzione di voi; 045 ROM 001 010 pregando del continuo nelle mie orazioni di poter venire a voi; se pure, per la volontà di Dio, in fine una volta mi sarà porta la comodità di fare il viaggio. 045 ROM 001 011 Perciocchè io desidero sommamente di vedervi, per comunicarvi alcun dono spirituale, acciocchè siate confermati. 045 ROM 001 012 E questo è, per esser congiuntamente consolato in voi, per la fede comune fra noi, vostra e mia. 045 ROM 001 013 Ora, fratelli, io non voglio che ignoriate che molte volte io ho proposto di venire a voi, acciocchè io abbia alcun frutto fra voi, come ancora fra le altre genti; ma sono stato impedito infino ad ora. 045 ROM 001 014 Io son debitore a' Greci, ed ai Barbari; a' savi, ed a' pazzi. 045 ROM 001 015 Così, quant'è a me, [io son] pronto ad evangelizzare eziandio a voi che [siete] in Roma. 045 ROM 001 016 PERCIOCCHÈ io non mi vergogno dell'evangelo di Cristo; poichè esso è la potenza di Dio in salute ad ogni credente; al Giudeo imprima, [poi] anche al Greco. 045 ROM 001 017 Perciocchè la giustizia di Dio è rivelata in esso, di fede in fede; secondo ch'egli è scritto: E il giusto viverà per fede. 045 ROM 001 018 POICHÈ l'ira di Dio si palesa dal cielo sopra ogni empietà, ed ingiustizia degli uomini, i quali ritengono la verità in ingiustizia. 045 ROM 001 019 Imperocchè, ciò che si può conoscer dì Dio è manifesto in loro, perciocchè Iddio l'ha manifestato loro. 045 ROM 001 020 Poichè le cose invisibili d'esso, la sua eterna potenza, e deità, essendo fin dalla creazion del mondo intese per le opere [sue], si veggono chiaramente, talchè sono inescusabili. 045 ROM 001 021 Perciocchè, avendo conosciuto Iddio, non però l'hanno glorificato, nè ringraziato, come Dio; anzi sono invaniti nei lor ragionamenti, e l'insensato lor cuore è stato intenebrato. 045 ROM 001 022 Dicendosi esser savi, son divenuti pazzi. 045 ROM 001 023 Ed hanno mutata la gloria dell'incorruttibile Iddio nella simiglianza dell'immagine dell'uomo corruttibile, e degli uccelli, e delle bestie a quattro piedi, e de' rettili. 045 ROM 001 024 Perciò ancora Iddio li ha abbandonati a bruttura, nelle concupiscenze de' lor cuori, da vituperare i corpi loro gli uni con gli altri. 045 ROM 001 025 [Essi], che hanno mutata la verità di Dio in menzogna, ed hanno adorata e servita la creatura, lasciato il Creatore, che è benedetto in eterno. Amen. 045 ROM 001 026 Perciò, Iddio li ha abbandonati ad affetti infami; poichè anche le lor femmine hanno mutato l'uso naturale in quello che è contro a natura. 045 ROM 001 027 E simigliantemente i maschi, lasciato l'uso natural della femmina, si sono accesi nella lor libidine gli uni inverso gli altri, commettendo maschi con maschi la disonestà, ricevendo in loro stessi il pagamento del loro errore qual si conveniva. 045 ROM 001 028 E, siccome non hanno fatta stima di riconoscere Iddio, [così] li ha Iddio abbandonati ad una mente reproba, da far le cose che non si convengono; 045 ROM 001 029 [essendo] ripieni d'ogni ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d'invidia, d'omicidio, di contesa, di frode, di malignità; 045 ROM 001 030 cavillatori, maldicenti, nemici di Dio, ingiuriosi, superbi, vanagloriosi, inventori di mali, disubbidienti a padri ed a madri; 045 ROM 001 031 insensati, senza fede ne' patti, senza affezion naturale, implacabili, spietati. 045 ROM 001 032 I quali, avendo riconosciuto il diritto di Dio, che coloro che fanno cotali cose son degni di morte, non solo le fanno, ma ancora acconsentono a coloro che [le] commettono. 045 ROM 002 001 PERCIÒ, o uomo, chiunque tu sii, che giudichi, tu sei inescusabile; perciocchè, in ciò che giudichi altrui, tu condanni te stesso; poichè tu che giudichi fai le medesime cose. 045 ROM 002 002 Or noi sappiamo che il giudicio di Dio è, secondo verità, sopra coloro che fanno cotali cose. 045 ROM 002 003 E stimi tu questo, o uomo, che giudichi coloro che fanno cotali cose, e le fai, che tu scamperai il giudicio di Dio? 045 ROM 002 004 Ovvero, sprezzi tu le ricchezze della sua benignità, e della [sua] pazienza, e lentezza ad adirarsi; non conoscendo che la benignità di Dio ti trae a ravvedimento? 045 ROM 002 005 Là dove tu, per la tua durezza, e cuore che non sa ravvedersi, ti ammassi a guisa di tesoro ira, nel giorno dell'ira, e della manifestazione del giusto giudicio di Dio. 045 ROM 002 006 Il quale renderà a ciascuno secondo le sue opere; 045 ROM 002 007 [cioè: ] la vita eterna a coloro che, con perseveranza in buone opere, procaccian gloria, onore, ed immortalità. 045 ROM 002 008 Ma a coloro che [son] contenziosi, e non ubbidiscono alla verità, anzi ubbidiscono all'ingiustizia, [soprastà] indegnazione ed ira. 045 ROM 002 009 Tribolazione, ed angoscia [soprastà] ad ogni anima d' uomo che fa il male; del Giudeo primieramente, e poi anche del Greco. 045 ROM 002 010 Ma gloria, ed onore, e pace, [sarà] a chiunque fa il bene; al Giudeo primieramente, poi anche al Greco. 045 ROM 002 011 Perciocchè presso a Dio non v'è riguardo alla qualità delle persone. 045 ROM 002 012 Imperocchè tutti coloro che avranno peccato, senza la legge, periranno senza la legge; e tutti coloro che avranno peccato, avendo la legge, saranno giudicati per la legge. 045 ROM 002 013 (Perciocchè, non gli uditori della legge [son] giusti presso a Dio, ma coloro che mettono ad effetto la legge saranno giustificati. 045 ROM 002 014 Perciocchè, poichè i Gentili, che non hanno la legge, fanno di natura le cose della legge, essi, non avendo legge, son legge a sè stessi; 045 ROM 002 015 i quali mostrano, [che] l'opera della legge [è] scritta ne' lor cuori per la testimonianza che rende loro la lor coscienza; e perciocchè i lor pensieri infra sè stessi si scusano, od anche si accusano.) 045 ROM 002 016 [Ciò si vedrà] nel giorno che Iddio giudicherà i segreti degli uomini, per Gesù Cristo, secondo il mio evangelo. 045 ROM 002 017 ECCO, tu sei nominato Giudeo, e ti riposi in su la legge, e ti glorii in Dio; 045 ROM 002 018 e conosci la [sua] volontà, e discerni le cose contrarie, essendo ammaestrato dalla legge; 045 ROM 002 019 e ti dài a credere d'esser guida de' ciechi, lume di coloro [che son] nelle tenebre; 045 ROM 002 020 educator degli scempi, maestro de' fanciulli, [e] d'avere la forma della conoscenza, e della verità nella legge. 045 ROM 002 021 [Tu] adunque, che ammestri gli altri, non ammaestri te stesso? [tu], che predichi che non convien rubare, rubi? 045 ROM 002 022 [Tu], che dici che non convien commettere adulterio, commetti adulterio? [tu], che abbomini gl'idoli, commetti sacrilegio? 045 ROM 002 023 [Tu], che ti glorii nella legge, disonori Iddio per la trasgression della legge? 045 ROM 002 024 Poichè il nome di Dio è per voi bestemmiato fra i Gentili, siccome è scritto. 045 ROM 002 025 Perciocchè ben giova la circoncisione, se tu osservi la legge; ma, se tu sei trasgreditor della legge, la tua circoncisione divien incirconcisione. 045 ROM 002 026 Se dunque gl'incirconcisi osservano gli statuti della legge, non sarà la loro incirconcisione reputata circoncisione? 045 ROM 002 027 E se la incirconcisione ch'[è] di natura, adempie la legge, non giudicherà egli te, che, con la lettera e con la circoncisione, sei trasgreditor della legge? 045 ROM 002 028 Perciocchè non [è] Giudeo colui che [l'è] in palese; e non [è] circoncisione quella che [è] in palese nella carne. 045 ROM 002 029 Ma Giudeo [è] colui che [l'è] in occulto; e la circoncisione [è] quella del cuore in ispirito, non in lettera; e d'un tal [Giudeo] la lode non è dagli uomini, ma da Dio. 045 ROM 003 001 QUALE è dunque il vantaggio del Giudeo? o quale è l'utilità della circoncisione? 045 ROM 003 002 Grande per ogni maniera; imprima invero, in ciò che gli oracoli di Dio furon loro fidati. 045 ROM 003 003 Perciocchè, che [è egli], se alcuni sono stati increduli? la loro incredulità annullerà essa la fedeltà di Dio? 045 ROM 003 004 [Così] non sia; anzi, sia Iddio verace, ed ogni uomo bugiardo; siccome è scritto: Acciocchè tu sii giustificato nelle tue parole, e vinca quando sei giudicato. 045 ROM 003 005 Ora, se la nostra ingiustizia commenda la giustizia di Dio, che diremo? Iddio è egli ingiusto, quando egli impone punizione? Io parlo umanamente. 045 ROM 003 006 [Così] non sia; altrimenti, come giudicherebbe Iddio il mondo? 045 ROM 003 007 Imperocchè, se la verità di Dio per la mia menzogna è soprabbondata alla sua gloria, perchè sono io ancor condannato come peccatore? 045 ROM 003 008 E non [dirassi] (come siamo infamati, e come alcuni dicono che noi diciamo): Facciamo i mali, acciocchè ne avvengano i beni? (de' quali la condannazione è giusta). 045 ROM 003 009 CHE dunque? abbiamo noi qualche eccellenza? del tutto no; poichè innanzi abbiamo convinti tutti, così Giudei, come Greci, ch'essi sono sotto peccato; 045 ROM 003 010 siccome è scritto: Non v'è alcun giusto, non pure uno. 045 ROM 003 011 Non v'è alcuno che abbia intendimento, non v'è alcuno che ricerchi Iddio. 045 ROM 003 012 Tutti son deviati, tutti quanti son divenuti da nulla; non v'è alcuno che faccia bene, non pure uno. 045 ROM 003 013 La lor gola è un sepolcro aperto; hanno usata frode con le lor lingue; [v'è] un veleno d'aspidi sotto alle lor labbra; 045 ROM 003 014 la lor bocca è piena di maledizione e d'amaritudine; 045 ROM 003 015 i lor piedi [son] veloci a spandere il sangue; 045 ROM 003 016 nelle lor vie [v'è] ruina e calamità; 045 ROM 003 017 e non hanno conosciuta la via della pace; 045 ROM 003 018 il timor di Dio non è davanti agli occhi loro. 045 ROM 003 019 Or noi sappiamo che, qualunque cosa dica la legge, parla a coloro che [son] nella legge, acciocchè ogni bocca sia turata, e tutto il mondo sia sottoposto al giudicio di Dio. 045 ROM 003 020 Perciocchè niuna carne sarà giustificata dinanzi a lui per le opere della legge; poichè per la legge [è data] conoscenza del peccato. 045 ROM 003 021 MA ora, senza la legge, la giustizia di Dio è manifestata, alla quale rendon testimonianza la legge ed i profeti; 045 ROM 003 022 la giustizia, dico, di Dio, per la fede in Gesù Cristo, inverso tutti, e sopra tutti i credenti, perciocchè non v'è distinzione. 045 ROM 003 023 Poichè tutti hanno peccato, e son privi della gloria di Dio. 045 ROM 003 024 Essendo gratuitamente giustificati per la grazia d'esso, per la redenzione ch' [è] in Cristo Gesù. 045 ROM 003 025 Il quale Iddio ha innanzi ordinato, [per] purgamento col suo sangue, mediante la fede; per mostrar la sua giustizia, per la remission de' peccati, che sono stati innanzi, nel [tempo del]la pazienza di Dio. 045 ROM 003 026 Per mostrare, [dico], la sua giustizia nel tempo presente, acciocchè egli sia giusto e giustificante colui [che è] della fede di Gesù. 045 ROM 003 027 Dov'è adunque il vanto? Egli è escluso. Per qual legge? Delle opere? No; anzi, per la legge della fede. 045 ROM 003 028 Noi adunque conchiudiamo che l'uomo è giustificato per fede senza le opere della legge. 045 ROM 003 029 Iddio [è egli Dio] solo de' Giudei? non [lo è egli] eziandio de' Gentili? certo, [egli lo è] eziandio de' Gentili. 045 ROM 003 030 Poichè [v'è] un solo Iddio, il quale giustificherà la circoncisione dalla fede, e l'incirconcisione per la fede. 045 ROM 003 031 Annulliamo noi dunque la legge per la fede? [Così] non sia; anzi stabiliamo la legge. 045 ROM 004 001 CHE diremo adunque che il padre nostro Abrahamo abbia ottenuto secondo la carne? 045 ROM 004 002 Perciocchè, se Abrahamo è stato giustificato per le opere, egli ha di che gloriarsi; ma egli non [ha nulla di che gloriarsi] appo Iddio. 045 ROM 004 003 Imperocchè, che dice la scrittura? Or Abrahamo credette a Dio, e [ciò] gli fu imputato a giustizia. 045 ROM 004 004 Ora, a colui che opera, il premio non è messo in conto per grazia, ma per debito. 045 ROM 004 005 Ma, a colui che non opera, anzi crede in colui che giustifica l'empio, la sua fede gli è imputata a giustizia. 045 ROM 004 006 Come ancora Davide dice la beatitudine [esser] dell'uomo, a cui Iddio imputa la giustizia, senza opere, [dicendo]: 045 ROM 004 007 Beati coloro, le cui iniquità son rimesse, e i cui peccati son coperti. 045 ROM 004 008 Beato l'uomo, a cui il Signore non avrà imputato peccato. 045 ROM 004 009 Ora dunque, questa beatitudine [cade] ella [sol] nella circoncisione, ovvero anche nell'incirconcisine? poichè noi diciamo che la fede fu imputata ad Abrahamo a giustizia. 045 ROM 004 010 In che modo dunque [gli] fu [ella] imputata? mentre egli era nella circoncisione, o [mentre era] nell'incirconcisione? non [mentre era] nella circoncisione, anzi nell'incirconcisione. 045 ROM 004 011 Poi ricevette il segno della circoncisione, suggello della giustizia della fede, [la quale egli avea avuta, mentre egli era] nell'incirconcisione, affin d'esser padre di tutti coloro che credono, [essendo] nell'incirconcisione, acciocchè ancora a loro sia imputata la giustizia; 045 ROM 004 012 e padre della circoncisione, a rispetto di coloro che non solo son della circoncisione, ma eziandio seguono le pedate della fede del padre nostro Abrahamo, la quale [egli ebbe mentre era] nell'incirconcisione. 045 ROM 004 013 Perciocchè la promessa d'essere erede del mondo non [fu fatta] ad Abrahamo, od alla sua progenie per la legge, ma per la giustizia della fede. 045 ROM 004 014 Poichè, se coloro [che son] della legge [sono] eredi, la fede [è] svanita, e la promessa annullata; 045 ROM 004 015 perciocchè la legge opera ira; ma dove non è legge, eziandio non [vi è] trasgressione. 045 ROM 004 016 Perciò, è per fede affin d'esser per grazia; acciocchè la promessa sia ferma a tutta la progenie; non a quella solamente [ch'è] della legge, ma eziandio a quella [ch'è] della fede d'Abrahamo; il quale (secondo che è scritto: 045 ROM 004 017 Io ti ho costituito padre di molte nazioni), è padre di tutti noi davanti a Dio, a cui egli credette, il qual fa vivere i morti, e chiama le cose che non sono, come se fossero. 045 ROM 004 018 Il quale contro a speranza in isperanza credette; per divenir padre di molte nazioni, secondo che [gli] era stato detto: Così sarà la tua progenie. 045 ROM 004 019 E, non essendo punto debole nella fede, non riguardò al suo corpo già ammortito, essendo egli d'età presso di cent'anni; nè all'ammortimento della matrice di Sara. 045 ROM 004 020 E non istette in dubbio per incredulità intorno alla promessa di Dio; anzi fu fortificato per la fede, dando gloria a Dio. 045 ROM 004 021 Ed essendo pienamente accertato che ciò ch'egli avea promesso, era anche potente da farlo. 045 ROM 004 022 Laonde ancora [ciò] gli fu imputato a giustizia. 045 ROM 004 023 Ora, non per lui solo è scritto che gli fu imputato. 045 ROM 004 024 Ma ancora per noi, ai quali sarà imputato; i quali crediamo in colui che ha suscitato da' morti Gesù, nostro Signore. 045 ROM 004 025 Il quale è stato dato per le nostre offese, ed è risuscitato per la nostra giustificazione. 045 ROM 005 001 GIUSTIFICATI adunque per fede, abbiam pace presso Iddio, per Gesù Cristo, nostro Signore. 045 ROM 005 002 Per lo quale ancora abbiamo avuta, per la fede, introduzione in questa grazia, nella quale sussistiamo, e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio. 045 ROM 005 003 E non sol [questo], ma ancora ci gloriamo nelle afflizioni, sapendo che l'afflizione opera pazienza; 045 ROM 005 004 e la pazienza sperienza, e la sperienza speranza. 045 ROM 005 005 Or la speranza non confonde, perciocchè l'amor di Dio è sparso ne' cuori nostri per lo Spirito Santo che ci è stato dato. 045 ROM 005 006 Perchè, mentre eravamo ancor senza forza, Cristo è morto per gli empi, nel suo tempo. 045 ROM 005 007 Perciocchè, appena muore alcuno per un giusto; ma pur per un uomo da bene forse ardirebbe alcuno morire. 045 ROM 005 008 Ma Iddio commenda l'amor suo verso noi, in ciò che mentre eravamo ancor peccatori, Cristo è morto per noi. 045 ROM 005 009 Molto maggiormente adunque, essendo ora giustificati nel suo sangue, saremo per lui salvati dall'ira. 045 ROM 005 010 Perciocchè se, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per la morte del suo Figliuolo; molto maggiormente, essendo riconciliati, sarem salvati per la vita d'esso. 045 ROM 005 011 E non sol [questo], ma ancora ci gloriamo in Dio, per lo Signor nostro Gesù Cristo, per lo quale ora abbiam ricevuta la riconciliazione. 045 ROM 005 012 PERCIÒ, siccome per un uomo il peccato è entrato nel mondo, e per il peccato la morte; ed in questo modo la morte è trapassata in tutti gli uomini, perchè tutti hanno peccato; 045 ROM 005 013 (perciocchè fino alla legge il peccato era nel mondo; or il peccato non è imputato, se non vi è legge; 045 ROM 005 014 nondimeno la morte regnò da Adamo infino a Mosè, eziandio sopra coloro che non aveano peccato alla somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale è figura di colui che dovea venire. 045 ROM 005 015 Ma pure la grazia non è come l'offesa; perciocchè, se per l'offesa dell'uno que' molti son morti, molto più è abbondata inverso quegli [altri] molti la grazia di Dio, e il dono, per la grazia dell'un uomo Gesù Cristo. 045 ROM 005 016 Ed anche non [è] il dono come [ciò ch'è venuto] per l'uno che ha peccato; perciocchè il giudicio [è] di una [offesa] a condannazione; ma la grazia [è] di molte offese a giustizia. 045 ROM 005 017 Perciocchè, se, per l'offesa di quell'uno, la morte ha regnato per esso uno; molto maggiormente coloro che ricevono l'abbondanza della grazia, e del dono della giustizia, regneranno in vita, per l'uno, [che è] Gesù Cristo). 045 ROM 005 018 Siccome adunque per una offesa [il giudicio è passato] a tutti gli uomini, in condannazione, così ancora per un atto di giustizia la grazia [è passata] a tutti gli uomini, in giustificazione di vita. 045 ROM 005 019 Perciocchè, siccome per la disubbidienza dell'un uomo que' molti sono stati costituiti peccatori, così ancora per l'ubbidienza dell'uno quegli [altri] molti saranno costituiti giusti. 045 ROM 005 020 Or la legge intervenne, acciocchè l'offesa abbondasse; ma, dove il peccato è abbondato, la grazia è soprabbondata; 045 ROM 005 021 acciocchè, siccome il peccato ha regnato nella morte, così ancora la grazia regni per la giustizia, a vita eterna, per Gesù Cristo, nostro Signore. 045 ROM 006 001 CHE diremo adunque? rimarremo noi nel peccato, acciocchè la grazia abbondi? 045 ROM 006 002 [Così] non sia: [noi], che siam morti al peccato, come viveremo ancora in esso? 045 ROM 006 003 Ignorate voi, che noi tutti, che siamo stati battezzati in Gesù Cristo, siamo stati battezzati nella sua morte? 045 ROM 006 004 Noi siamo adunque stati con lui seppelliti per lo battesimo, a morte; acciocchè, siccome Cristo è risuscitato da' morti per la gloria del Padre, noi ancora simigliantemente camminiamo in novità di vita. 045 ROM 006 005 Perciocchè, se siamo stati innestati con [Cristo] alla conformità della sua morte, certo lo saremo ancora a [quella] della [sua] risurrezione. 045 ROM 006 006 Sapendo questo: che il nostro vecchio uomo è stato con [lui] crocifisso, acciocchè il corpo del peccato sia annullato, affinchè noi non serviamo più al peccato. 045 ROM 006 007 Poichè colui che è morto è sciolto dal peccato. 045 ROM 006 008 Ora, se siam morti con Cristo, noi crediamo che altresì viveremo con lui. 045 ROM 006 009 Sapendo che Cristo, essendo risuscitato da' morti, non muore più; la morte non signoreggia più sopra lui. 045 ROM 006 010 Perciocchè, in quanto egli è morto, è morto al peccato una volta; ma in quanto egli vive, vive a Dio. 045 ROM 006 011 Così ancora voi reputate che ben siete morti al peccato; ma che vivete a Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore. 045 ROM 006 012 Non regni adunque il peccato nel vostro corpo mortale, per ubbidirgli nelle sue concupiscenze. 045 ROM 006 013 E non prestate le vostre membra [ad essere] armi d'iniquità al peccato; anzi presentate voi stessi a Dio, come di morti [fatti] viventi; e le vostre membra [ad essere] armi di giustizia a Dio. 045 ROM 006 014 Perciocchè il peccato non vi signoreggerà; poichè non siete sotto la legge, ma sotto la grazia. 045 ROM 006 015 Che dunque? peccheremo noi, perciocchè non siamo sotto la legge, ma sotto la grazia? [Così] non sia. 045 ROM 006 016 Non sapete voi, che a chiunque vi rendete servi per ubbidirgli, siete servi a colui a cui ubbidite, o di peccato a morte, o d'ubbidienza a giustizia? 045 ROM 006 017 Ora, ringraziato sia Iddio, ch'eravate servi del peccato; ma avete di cuore ubbidito alla forma della dottrina, nella quale siete stati tramutati. 045 ROM 006 018 Ora, essendo stati francati dal peccato, voi siete stati fatti servi della giustizia. 045 ROM 006 019 (Io parlo nella maniera degli uomini, per la debolezza della vostra carne.) Perciocchè, siccome già prestaste le vostre membra [ad esser] serve alla bruttura, ed all'iniquità, per [commetter] l'iniquità; così ora dovete prestare le vostre membra [ad esser] serve alla giustizia, a santificazione. 045 ROM 006 020 Perciocchè, allora che voi eravate servi del peccato, voi eravate franchi della giustizia. 045 ROM 006 021 Qual frutto adunque avevate allora nelle cose, delle quali ora vi vergognate? poichè la fin d'esse [è] la morte. 045 ROM 006 022 Ma ora, essendo stati francati dal peccato, e fatti servi a Dio, voi avete il vostro frutto a santificazione, ed alla fine vita eterna. 045 ROM 006 023 Perciocchè il salario del peccato [è] la morte, ma il dono di Dio [è] la vita eterna, in Cristo Gesù, nostro Signore. 045 ROM 007 001 IGNORATE voi, fratelli (perciocchè io parlo a persone che hanno conoscenza della legge), che la legge signoreggia l'uomo per tutto il tempo ch'egli è in vita? 045 ROM 007 002 Poichè la donna maritata è, per la legge, obbligata al marito, mentre egli vive; ma, se il marito muore, ella è sciolta dalla legge del marito. 045 ROM 007 003 Perciò, mentre vive il marito, ella sarà chiamata adultera, se divien [moglie] di un altro marito; ma, quando il marito è morto, ella è liberata da quella legge; talchè non è adultera, se divien [moglie] di un altro marito. 045 ROM 007 004 Così adunque, fratelli miei, ancora voi siete divenuti morti alla legge, per lo corpo di Cristo, per essere ad un altro, che è risuscitato da' morti, acciocchè noi fruttifichiamo a Dio. 045 ROM 007 005 Perciocchè, mentre eravam nella carne, le passioni de' peccati, le quali [erano mosse] per la legge, operavano nelle nostre membra, per fruttificare alla morte. 045 ROM 007 006 Ma ora siamo sciolti della legge, essendo morti a quello, nel quale eravam ritenuti; talchè serviamo in novità di spirito, e non in vecchiezza di lettera. 045 ROM 007 007 Che diremo adunque? che la legge sia peccato? [Così] non sia; anzi, io non avrei conosciuto il peccato, se non per la legge; perciocchè io non avrei conosciuta la concupiscenza, se la legge non dicesse: Non concupire. 045 ROM 007 008 Ma il peccato, presa occasione per questo comandamento, ha operata in me ogni concupiscenza. 045 ROM 007 009 Perciocchè, senza la legge, il peccato è morto. E tempo fu, che io, senza la legge, era vivente; ma, essendo venuto il comandamento, il peccato rivisse, ed io morii. 045 ROM 007 010 Ed io trovai che il comandamento, che [è] a vita, esso mi [tornava] a morte. 045 ROM 007 011 Perciocchè il peccato, presa occasione per lo comandamento, m'ingannò, e per quello [mi] uccise. 045 ROM 007 012 Talchè, ben è la legge santa, e il comandamento santo, e giusto, e buono. 045 ROM 007 013 Mi è dunque ciò che è buono divenuto morte? [Così] non sia; anzi il peccato [mi è divenuto morte], acciocchè apparisse [esser] peccato, operandomi la morte per quello che è buono; affinchè, per lo comandamento, il peccato sia reso estremamente peccante. 045 ROM 007 014 Perciocchè noi sappiamo che la legge è spirituale; ma io son carnale, venduto[ad esser] sotto[posto] al peccato. 045 ROM 007 015 Poichè io non riconosco ciò che io opero; perciocchè, non ciò che io voglio quello fo, ma, ciò che io odio quello fo. 045 ROM 007 016 Ora, se ciò che io non voglio, quello [pur] fo, io acconsento alla legge ch' [ella è] buona. 045 ROM 007 017 Ed ora non più io opero quello, anzi [l'opera] il peccato che abita in me. 045 ROM 007 018 Perciocchè io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene; poichè ben è in me il volere, ma di compiere il bene, io non [ne] trovo [il modo]. 045 ROM 007 019 Perciocchè, il bene che io voglio, io nol fo; ma il male che io non voglio, quello fo. 045 ROM 007 020 Ora, se ciò che io non voglio quello fo, non più io opero quello, anzi [l'opera] il peccato che abita in me. 045 ROM 007 021 Io mi trovo adunque sotto questa legge: che volendo fare il bene, il male è presso a me. 045 ROM 007 022 Perciocchè io mi diletto nella legge di Dio, secondo l'uomo di dentro. 045 ROM 007 023 Ma io veggo un'altra legge nelle mie membra, che combatte contro alla legge della mia mente, e mi trae in cattività sotto alla legge del peccato, che è nelle mie membra. 045 ROM 007 024 Misero me uomo! chi mi trarrà di questo corpo di morte? 045 ROM 007 025 Io rendo grazie a Dio, per Gesù Cristo, nostro Signore. Io stesso adunque, con la mente, servo alla legge di Dio; ma, con la carne, alla legge del peccato. 045 ROM 008 001 ORA dunque non [vi è] alcuna condannazione per coloro [che sono] in Cristo Gesù, i quali non camminano secondo la carne, ma secondo lo Spirito. 045 ROM 008 002 Perciocchè la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù, mi ha francato dalla legge del peccato, e della morte. 045 ROM 008 003 Imperocchè (ciò che era impossibile alla legge in quanto che per la carne era senza forza), Iddio, avendo mandato il suo proprio Figliuolo, in forma simigliante alla carne del peccato, ed a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne. 045 ROM 008 004 Acciocchè la giustizia della legge si adempia in noi, i quali non camminiamo secondo la carne, ma secondo lo Spirito. 045 ROM 008 005 Perciocchè coloro che son secondo la carne, pensano, ed hanno l'animo alle cose della carne; ma coloro che [son] secondo lo Spirito, alle cose dello Spirito. 045 ROM 008 006 Imperocchè ciò a che la carne pensa, ed ha l'animo, [è] morte; ma ciò a che lo Spirito pensa, ed ha l'animo, [è] vita e pace. 045 ROM 008 007 Poichè il pensiero, e l'affezion della carne [è] inimicizia contro a Dio; perciocchè ella non si sottomette alla legge di Dio; imperocchè non pure anche può. 045 ROM 008 008 E coloro che son nella carne non possono piacere a Dio. 045 ROM 008 009 Or voi non siete nella carne, anzi nello Spirito, se pur lo Spirito di Dio abita in voi; ma, se alcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non è di lui. 045 ROM 008 010 E se Cristo [è] in voi, ben [è] il corpo morto per lo peccato; ma lo Spirito è vita per la giustizia. 045 ROM 008 011 E, se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù da' morti abita in voi, colui che risuscitò Cristo da' morti vivificherà ancora i vostri corpi mortali, per lo suo Spirito, che abita in voi. 045 ROM 008 012 Perciò, fratelli, noi siamo debitori, non alla carne, per viver secondo la carne. 045 ROM 008 013 Perciocchè, se voi vivete secondo la carne, voi morrete; ma, se per lo Spirito mortificate gli atti del corpo, voi viverete. 045 ROM 008 014 Poichè, tutti coloro che son condotti per lo Spirito di Dio, sono figliuoli di Dio. 045 ROM 008 015 Perciocchè voi non avete di nuovo ricevuto lo spirito di servitù, a timore; anzi avete ricevuto lo Spirito d'adottazione, per lo quale gridiamo: Abba, Padre. 045 ROM 008 016 Quel medesimo Spirito rende testimonianza allo spirito nostro, che noi siam figliuoli di Dio. 045 ROM 008 017 E se [siam] figliuoli, [siamo] ancora eredi, eredi di Dio, e coeredi di Cristo; se pur sofferiamo con [lui], acciocchè ancora con [lui] siamo glorificati. 045 ROM 008 018 PERCIOCCHÈ io fo ragione che le sofferenze del tempo presente non [son] punto da agguagliare alla gloria che sarà manifestata inverso noi. 045 ROM 008 019 Poichè l'intento, e il desiderio del mondo creato aspetta la manifestazione dei figliuoli di Dio. 045 ROM 008 020 Perciocchè il mondo creato è stato sottoposto alla vanità (non di sua propria inclinazione, ma per colui che l'ha sottoposto [ad essa]), 045 ROM 008 021 con la speranza che il mondo creato ancora sarà liberato dalla servitù della corruzione, [e messo] nella libertà della gloria de' figliuoli di Dio. 045 ROM 008 022 Perciocchè noi sappiamo che fino ad ora tutto il mondo creato geme insieme, e travaglia. 045 ROM 008 023 E non solo [esso], ma ancora noi stessi, che abbiamo le primizie dello Spirito; noi stessi, [dico], gemiamo, in noi medesimi, aspettando l'adottazione, la redenzion del nostro corpo. 045 ROM 008 024 Perciocchè noi siamo salvati per isperanza; or la speranza la qual si vede non è speranza; perciocchè, perchè spererebbe altri ancora ciò ch'egli vede? 045 ROM 008 025 E se speriamo quello che non veggiamo, noi l'aspettiamo con pazienza. 045 ROM 008 026 Parimente ancora lo Spirito solleva le nostre debolezze; perciocchè noi non sappiamo ciò che dobbiam pregare, come si conviene; ma lo Spirito interviene egli stesso per noi con sospiri ineffabili. 045 ROM 008 027 E colui che investiga i cuori conosce qual sia il sentimento, e l'affetto dello Spirito; poichè esso interviene per li santi, secondo Iddio. 045 ROM 008 028 Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene, a coloro che amano Iddio; i quali son chiamati secondo il [suo] proponimento. 045 ROM 008 029 Perciocchè coloro che egli ha innanzi conosciuti, [li] ha eziandio predestinati[ad esser] conformi all'immagine del suo Figliuolo; acciocchè egli sia il primogenito fra molti fratelli. 045 ROM 008 030 E coloro ch'egli ha predestinati, essi ha eziandio chiamati; e coloro ch'egli ha chiamati, essi ha eziandio giustificati; e coloro ch'egli ha giustificati, essi ha eziandio glorificati. 045 ROM 008 031 CHE diremo noi adunque a queste cose? Se Iddio [è] per noi, chi [sarà] contro a noi? 045 ROM 008 032 Colui certo, che non ha risparmiato il suo proprio Figliuolo, anzi l'ha dato per tutti noi, come non ci donerebbe egli ancora tutte le cose con lui? 045 ROM 008 033 Chi farà accusa contro agli eletti di Dio? Iddio [è] quel che giustifica. 045 ROM 008 034 Chi [sarà] quel che [li] condanni? Cristo [è] quel che è morto, ed oltre a ciò ancora è risuscitato; il quale eziandio è alla destra di Dio, il quale eziandio intercede per noi. 045 ROM 008 035 Chi ci separerà dall'amor di Cristo? [sarà egli] afflizione, o distretta, o persecuzione, o fame, o nudità, o pericolo, o spada? 045 ROM 008 036 (Siccome è scritto: Per amor di te tuttodì siamo fatti morire; noi siamo stati reputati come pecore del macello). 045 ROM 008 037 Anzi, in tutte queste cose noi siam di gran lunga vincitori per colui che ci ha amati. 045 ROM 008 038 Perciocchè io son persuaso, che nè morte, nè vita, nè angeli, nè principati, nè podestà, nè cose presenti, nè cose future; 045 ROM 008 039 nè altezza, nè profondità, nè alcuna altra creatura, non potrà separarci dall'amor di Dio, ch' [è] in Cristo Gesù, nostro Signore. 045 ROM 009 001 IO dico verità in Cristo, io non mento, rendendomene insieme testimonianza la mia coscienza per lo Spirito Santo: 045 ROM 009 002 che io ho gran tristezza, e continuo dolore nel cuor mio. 045 ROM 009 003 Perciocchè desidererei d'essere io stesso anatema, [riciso] da Cristo, per li miei fratelli, miei parenti secondo la carne; 045 ROM 009 004 i quali sono Israeliti, de' quali [è] l'adottazione, e la gloria, e i patti, e la costituzion della legge, e il servigio divino, e le promesse; 045 ROM 009 005 de' quali [sono] i padri, e de' quali [è uscito], secondo la carne, il Cristo, il quale è sopra tutti Iddio benedetto in eterno. Amen. 045 ROM 009 006 TUTTAVIA non è che la parola di Dio sia caduta [a terra]; poichè non tutti coloro che [son] d'Israele, [sono] Israele. 045 ROM 009 007 Ed anche, perchè son progenie d'Abrahamo, non [sono però] tutti figliuoli; anzi: In Isacco ti sarà nominata progenie. 045 ROM 009 008 Cioè: non quelli che sono i figliuoli della carne, son figliuoli di Dio; ma i figliuoli della promessa son reputati per progenie. 045 ROM 009 009 Perciocchè questa [fu] la parola della promessa: In questa medesima stagione io verrò, e Sara avrà un figliuolo. 045 ROM 009 010 E non solo [Abrahamo], ma ancora Rebecca, avendo conceputo d'un medesimo, [cioè] d'Isacco nostro padre, [udì questo]. 045 ROM 009 011 Perciocchè, non essendo ancor nati [i figliuoli], e non avendo fatto bene o male alcuno (acciocchè il proponimento di Dio secondo l'elezione dimorasse fermo, non per le opere, ma per colui che chiama), le fu detto: 045 ROM 009 012 Il maggiore servirà al minore, 045 ROM 009 013 secondo ch'egli è scritto: Io ho amato Giacobbe, ed ho odiato Esaù. 045 ROM 009 014 Che diremo adunque? [Evvi egli] iniquità in Dio? [Così] non sia. 045 ROM 009 015 Perciocchè egli dice a Mosè: Io avrò mercè di chi avrò mercè, e farò misericordia a chi farò misericordia. 045 ROM 009 016 Egli non è adunque di chi vuole, nè di chi corre, ma di Dio che fa misericordia. 045 ROM 009 017 Poichè la scrittura dice a Faraone: Per questo stesso ti ho suscitato, per mostrare in te la mia potenza, ed acciocchè il mio nome sia predicato per tutta la terra. 045 ROM 009 018 Così, egli fa misericordia a chi egli vuole, e indura chi egli vuole. 045 ROM 009 019 Tu mi dirai adunque: Perchè si cruccia egli ancora? perciocchè, chi può resistere alla sua volontà? 045 ROM 009 020 Anzi, o uomo, chi sei tu, che replichi a Dio? la cosa formata dirà ella al formatore: Perchè mi hai fatta così? 045 ROM 009 021 Non ha il vasellaio la podestà sopra l'argilla, da fare d'una medesima massa un vaso ad onore, ed un altro a disonore? 045 ROM 009 022 Quanto meno se, volendo Iddio mostrar la [sua] ira, e far conoscere il suo potere, pure ha comportati con molta pazienza i vasi dell'ira, composti a perdizione? 045 ROM 009 023 Acciocchè ancora facesse conoscere le ricchezze della sua gloria sopra i vasi della misericordia, i quali egli ha innanzi preparati a gloria? 045 ROM 009 024 I quali eziandio ha chiamati, [cioè] noi, non sol d'infra i Giudei, ma anche d'infra i Gentili. 045 ROM 009 025 Siccome ancora egli dice in Osea: Io chiamerò Mio popolo, quel che non è mio popolo; ed Amata, quella che non è amata. 045 ROM 009 026 Ed avverrà che là dove era loro stato detto: Voi non [siete] mio popolo, saranno chiamati Figliuoli dell'Iddio vivente. 045 ROM 009 027 Ma Isaia sclama intorno ad Israele: Avvegnachè il numero de' figliuoli d'Israele fosse come la rena del mare, il rimanente [solo] sarà salvato. 045 ROM 009 028 Perciocchè [il Signore] definisce e decide il fatto con giustizia; il Signore farà una decisione sopra la terra. 045 ROM 009 029 E come Isaia avea innanzi detto: Se il Signor degli eserciti non ci avesse lasciato [qualche] seme, saremmo divenuti come Sodoma, e simili a Gomorra. 045 ROM 009 030 Che diremo adunque? Che i Gentili, che non procacciavano la giustizia, hanno ottenuta la giustizia; anzi la giustizia che [è] per la fede. 045 ROM 009 031 Ma che Israele, che procacciava la legge della giustizia non è pervenuto alla legge della giustizia. 045 ROM 009 032 Perchè? perciocchè egli non [l'ha procacciata] per la fede, ma come per le opere della legge; perciocchè si sono intoppati nella pietra dell'intoppo. 045 ROM 009 033 Siccome è scritto: Ecco, io pongo in Sion una pietra d'intoppo, ed un sasso d'incappo; ma chiunque crede in esso non sarà svergognato. 045 ROM 010 001 FRATELLI, l'affezion del mio cuore, e la preghiera [che io fo] a Dio per Israele, è a [sua] salute. 045 ROM 010 002 Perciocchè io rendo loro testimonianza che hanno lo zelo di Dio, ma non secondo conoscenza. 045 ROM 010 003 Poichè, ignorando la giustizia di Dio, e cercando di stabilir la lor propria giustizia, non si sono sottoposti alla giustizia di Dio. 045 ROM 010 004 Perciocchè il fin della legge [è] Cristo, in giustizia ad ogni credente. 045 ROM 010 005 Poichè Mosè descrive [così] la giustizia che [è] per la legge: Che l'uomo, che avrà fatte quelle cose, vivrà per esse. 045 ROM 010 006 Ma la giustizia, che [è] per la fede, dice così: Non dir nel cuor tuo: Chi salirà in cielo? Quest'è trarre Cristo a basso. 045 ROM 010 007 Ovvero: Chi scenderà nell'abisso? Quest'è ritrarre Cristo da' morti. 045 ROM 010 008 Ma, che dice ella? La parola è presso di te, nella tua bocca, e nel tuo cuore. Quest'è la parola della fede, la qual noi predichiamo. 045 ROM 010 009 Che se tu confessi con la tua bocca il Signore Gesù, e credi nel tuo cuore che Iddio l'ha risuscitato da' morti, sarai salvato. 045 ROM 010 010 Poichè col cuore si crede a giustizia, e con la bocca si fa confessione a salute. 045 ROM 010 011 Perciocchè la scrittura dice: Chiunque crede in lui non sarà svergognato. 045 ROM 010 012 Poichè non vi è distinzione di Giudeo, e di Greco; perciocchè uno stesso [è] il Signor di tutti, ricco inverso tutti quelli che l'invocano. 045 ROM 010 013 Imperocchè, chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato. 045 ROM 010 014 Come adunque invocheranno essi colui, nel quale non hanno creduto? e come crederanno in colui, del quale non hanno udito [parlare?] e come udiranno, se non v'è chi predichi? 045 ROM 010 015 E come predicherà altri, se non è mandato? Siccome è scritto: Quanto [son] belli i piedi di coloro che evangelizzano la pace, che evangelizzano le cose buone! 045 ROM 010 016 Ma tutti non hanno ubbidito all'evangelo; perciocchè Isaia dice: Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione? 045 ROM 010 017 La fede adunque [è] dall'udito, e l'udito [è] per la parola di Dio. 045 ROM 010 018 Ma io dico: Non hanno eglino udito? Anzi, il lor suono è uscito per tutta la terra; e le lor parole fino agli estremi termini del mondo. 045 ROM 010 019 Ma io dico: Israele non ha egli avuto alcun conoscimento? Mosè dice il primo: Io vi moverò a gelosia per [una nazione che] non [è] nazione; io vi provocherò a sdegno per una gente stolta. 045 ROM 010 020 E Isaia arditamente dice: Io sono stato trovato da coloro che non mi cercavano; son chiaramente apparito a coloro che non mi domandavano. 045 ROM 010 021 Ma, intorno ad Israele, dice: Io ho tutto il dì stese le mani verso un popolo disubbidiente e contradicente. 045 ROM 011 001 IO dico adunque: Ha Iddio rigettato il suo popolo? [Così] non sia; perciocchè io ancora sono Israelita, della progenie d'Abrahamo, della tribù di Beniamino. 045 ROM 011 002 Iddio non ha rigettato il suo popolo, il quale egli ha innanzi conosciuto. Non sapete voi ciò che la scrittura dice nella [storia di] Elia? come egli si richiama a Dio contro ad Israele, dicendo: 045 ROM 011 003 Signore, hanno uccisi i tuoi profeti, ed hanno distrutti i tuoi altari, ed io son rimasto solo; ed anche cercano l'anima mia? 045 ROM 011 004 Ma, che gli disse la voce divina? Io mi son riserbato settemila uomini, che non han piegato il ginocchio all' [idolo] di Baal. 045 ROM 011 005 Così adunque ancora nel tempo presente è stato lasciato alcun rimanente, secondo l'elezion della grazia. 045 ROM 011 006 E se [è] per grazia, non [è] più per opere; altrimenti, grazia non è più grazia; ma, se [è] per opere, non è più grazia; altrimenti, opera non è più opera. 045 ROM 011 007 Che dunque? Israele non ha ottenuto quel ch'egli cerca; ma l'elezione l'ha ottenuto, e gli altri sono stati indurati, infino a questo giorno. 045 ROM 011 008 Secondo ch'egli è scritto: Iddio ha loro dato uno spirito di stordimento, occhi da non vedere, ed orecchi da non udire. 045 ROM 011 009 E Davide dice: Sia la lor mensa loro in laccio, ed in rete, ed in intoppo, ed in retribuzione. 045 ROM 011 010 Sieno i loro occhi oscurati da non vedere, e piega loro del continuo il dosso. 045 ROM 011 011 Io dico adunque: Si son eglino intoppati acciocchè cadessero? [Così] non sia; anzi, per la lor caduta [è avvenuta] la salute a' Gentili, per provocarli a gelosia. 045 ROM 011 012 Ora, se la lor caduta è la ricchezza del mondo, e la lor diminuzione la ricchezza de' Gentili, quanto più [lo sarà] la lor pienezza? 045 ROM 011 013 Perciocchè io parlo a voi Gentili; in quanto certo sono apostolo de' Gentili, io onoro il mio ministerio; 045 ROM 011 014 [per provare] se in alcuna maniera posso provocare a gelosia [que' del]la mia carne, e salvare alcuni di loro. 045 ROM 011 015 Perciocchè, se il lor rigettamento [è] la riconciliazione del mondo, qual [sarà] la [loro] ammissione, se non vita da' morti? 045 ROM 011 016 Ora, se le primizie [son] sante, la massa ancora [è santa]; e se la radice è santa, i rami ancora [son santi]. 045 ROM 011 017 E se pure alcuni de' rami sono stati troncati, e tu, essendo ulivastro, sei stato innestato in luogo loro, e fatto partecipe della radice, e della grassezza dell'ulivo; 045 ROM 011 018 non gloriarti contro a' rami; e se pur tu ti glorii contro a [loro], tu non porti la radice, ma la radice [porta] te. 045 ROM 011 019 Forse adunque dirai: I rami sono stati troncati, acciocchè io fossi innestato. 045 ROM 011 020 Bene; sono stati troncati per l'incredulità, e tu stai ritto per la fede; non superbir nell'animo tuo, ma temi. 045 ROM 011 021 Perciocchè, se Iddio non ha risparmiati i rami naturali, [guarda] che talora te ancora non risparmi. 045 ROM 011 022 Vedi adunque la benignità, e la severità di Dio: la severità, sopra coloro che son caduti; e la benignità, inverso te, se pur tu perseveri nella benignità; altrimenti, tu ancora sarai reciso. 045 ROM 011 023 E quelli ancora, se non perseverano nell'incredulità, saranno innestati; perciocchè Iddio è potente da innestarli di nuovo. 045 ROM 011 024 Imperocchè, se tu sei stato tagliato dall'ulivo che di natura [era] salvatico, e sei fuor di natura stato innestato nell'ulivo domestico; quanto più costoro, che son [rami] naturali, saranno innestati nel proprio ulivo? 045 ROM 011 025 Perciocchè io non voglio, fratelli, che ignoriate questo misterio (acciocchè non siate presuntuosi in voi stessi), che induramento è avvenuto in parte ad Israele, finchè la pienezza de' Gentili sia entrata. 045 ROM 011 026 E così tutto Israele sarà salvato, secondo ch'egli è scritto: Il Liberatore verrà di Sion, e torrà [d'innanzi a sè] l'empietà di Giacobbe. 045 ROM 011 027 E questo [sarà] il patto [che avranno] da me, quando io avrò tolti via i lor peccati. 045 ROM 011 028 Ben [son] essi nemici, quant'è all'evangelo, per voi; ma quant'è all'elezione, [sono] amati per i padri. 045 ROM 011 029 Perciocchè i doni, e la vocazione di Dio son senza pentimento. 045 ROM 011 030 Imperocchè, siccome ancora voi già eravate disubbidienti a Dio; ma ora avete ottenuta misericordia, per la disubbidienza di costoro; 045 ROM 011 031 così ancora costoro al presente sono stati disubbidienti; acciocchè, per la misericordia che vi è stata fatta, essi ancora ottengano misericordia. 045 ROM 011 032 Perciocchè Iddio ha rinchiusi tutti in disubbidienza, acciocchè faccia misericordia a tutti. 045 ROM 011 033 O PROFONDITÀ di ricchezze, e di sapienza, e di conoscimento di Dio! quanto è impossibile di rinvenire i suoi giudicii, e d'investigar le sue vie! 045 ROM 011 034 Perciocchè chi ha conosciuta la mente del Signore? o chi è stato suo consigliere? 045 ROM 011 035 O chi gli ha dato il primiero, e glie[ne] sarà fatta retribuzione? 045 ROM 011 036 Poichè da lui, e per lui, e per amor di lui, [sono] tutte le cose. A lui [sia] la gloria in eterno. Amen. 045 ROM 012 001 IO vi esorto adunque, fratelli, per le compassioni di Dio, che voi presentiate i vostri corpi, il vostro razional servigio, [in] ostia vivente, santa, accettevole a Dio. 045 ROM 012 002 E non vi conformiate a questo secolo, anzi siate trasformati per la rinnovazion della vostra mente; acciocchè proviate qual [sia] la buona, accettevole, e perfetta volontà di Dio. 045 ROM 012 003 Perciocchè io, per la grazia che mi è stata data, dico a ciascuno che è fra voi: che non abbia alcun sentimento sopra ciò che conviene avere; anzi senta a sobrietà, secondo che Iddio ha distribuita a ciascuno la misura della fede. 045 ROM 012 004 Perciocchè, siccome in uno stesso corpo abbiam molte membra, e tutte le membra non hanno una medesima operazione, 045 ROM 012 005 così [noi, che siam] molti, siamo un medesimo corpo in Cristo; e ciascun [di noi è] membro l'uno dell'altro. 045 ROM 012 006 Ora, avendo noi doni differenti, secondo la grazia che ci è stata data, se [abbiam] profezia, [profetizziamo] secondo la proporzion della fede; 045 ROM 012 007 se ministerio, [attendiamo] al ministerio; parimente il dottore [attenda] all'insegnare; 045 ROM 012 008 e colui che esorta, [attenda] all'esortare; colui che distribuisce, [faccialo] in semplicità; colui che presiede, con diligenza; colui che fa opere pietose, con allegrezza. 045 ROM 012 009 LA carità [sia] senza simulazione; abborrite il male, ed attenetevi fermamente al bene. 045 ROM 012 010 [Siate] inclinati ed avervi gli uni agli altri affezione per amor fraterno; prevenite gli uni gli altri nell'onore. 045 ROM 012 011 Non [siate] pigri nello zelo; [siate] ferventi nello Spirito, serventi al Signore; 045 ROM 012 012 allegri nella speranza, pazienti nell'afflizione, perseveranti nell'orazione; 045 ROM 012 013 comunicanti a' bisogni de' santi, procaccianti l'ospitalità. 045 ROM 012 014 Benedite quelli che vi perseguitano; benedite[li], e non [li] maledite. 045 ROM 012 015 Rallegratevi con quelli che sono allegri, piangete con quelli che piangono. 045 ROM 012 016 Abbiate fra voi un medesimo sentimento; non abbiate l'animo alle cose alte, ma accomodatevi alle basse; non siate savi secondo voi stessi. 045 ROM 012 017 Non rendete ad alcuno male per male; procurate cose oneste nel cospetto di tutti gli uomini. 045 ROM 012 018 S' [egli è] possibile, e quanto [è] in voi, vivete in pace con tutti gli uomini. 045 ROM 012 019 Non fate le vostre vendette, cari [miei]; anzi date luogo all'ira [di Dio]; perciocchè egli è scritto: A me la vendetta, io renderò la retribuzione, dice il Signore. 045 ROM 012 020 Se dunque il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; perciocchè, facendo questo, tu raunerai de' carboni accesi sopra il suo capo. 045 ROM 012 021 Non esser vinto dal male, anzi vinci il male per il bene. 045 ROM 013 001 OGNI persona sia sottoposta alle podestà superiori; perciocchè non vi è podestà se non da Dio; e le podestà che sono, son da Dio ordinate. 045 ROM 013 002 Talchè chi resiste alla podestà, resiste all'ordine di Dio; e quelli che [vi] resistono ne riceveranno giudicio sopra loro. 045 ROM 013 003 Poichè i magistrati non sono di spavento alle buone opere, ma alle malvage; ora, vuoi tu non temer della podestà? fa' ciò che è bene, e tu avrai lode da essa. 045 ROM 013 004 Perciocchè [il magistrato] è ministro di Dio per te, nel bene; ma, se tu fai male, temi, perciocchè egli non porta indarno la spada; poichè egli è ministro di Dio, vendicatore in ira contro a colui che fa ciò che è male. 045 ROM 013 005 Perciò convien di necessità essergli soggetto, non solo per l'ira, ma ancora per la coscienza. 045 ROM 013 006 Poichè per questa cagione ancora pagate i tributi; perciocchè essi son ministri di Dio, vacando del continuo a questo stesso. 045 ROM 013 007 Rendete adunque a ciascuno il debito; il tributo, a chi [dovete] il tributo; la gabella, a chi la gabella; il timore, a chi il timore; l'onore, a chi l'onore. 045 ROM 013 008 NON dobbiate nulla ad alcuno, se non di amarvi gli uni gli altri; perciocchè, chi ama altrui ha adempiuta la legge. 045 ROM 013 009 Poichè [questi comandamenti]: Non commettere adulterio, Non uccidere, Non rubare, Non dir falsa testimonianza, Non concupire, e se [v'è] alcun altro comandamento, sono sommariamente compresi in questo detto: Ama il tuo prossimo come te stesso. 045 ROM 013 010 La carità non opera male alcuno contro al prossimo; l'adempimento adunque della legge [è] la carità. 045 ROM 013 011 E questo [vie più dobbiam fare], veggendo il tempo; perciocchè egli è ora che noi ci risvegliamo omai dal sonno; poichè la salute [è] ora più presso di noi, che quando credemmo. 045 ROM 013 012 La notte è avanzata, e il giorno è vicino; gettiamo adunque via le opere delle tenebre, e siam vestiti degli arnesi della luce. 045 ROM 013 013 Camminiamo onestamente, come di giorno; non in pasti, ed ebbrezze; non in letti, e lascivie; non in contesa, ed invidia. 045 ROM 013 014 Anzi siate rivestiti del Signor Gesù Cristo, e non abbiate cura della carne a concupiscenze. 045 ROM 014 001 OR accogliete quel che è debole in fede; [ma] non già a quistioni di dispute. 045 ROM 014 002 L'uno crede di [poter] mangiar d'ogni cosa; ma l' [altro, che è] debole, mangia dell'erbe. 045 ROM 014 003 Colui che mangia non isprezzi colui che non mangia, e colui che non mangia non giudichi colui che mangia; poichè Iddio l'ha preso a sè. 045 ROM 014 004 Chi sei tu, che giudichi il famiglio altrui? egli sta ritto, o cade, al suo proprio Signore, ma sarà raffermato, perciocchè Iddio è potente da raffermarlo. 045 ROM 014 005 L'uno stima un giorno più che l'altro; e l'altro stima tutti i giorni [pari]; ciascuno sia appieno accertato nella sua mente. 045 ROM 014 006 Chi ha divozione al giorno [ve] l'ha al Signore; e chi non ha alcuna divozione al giorno non [ve] l'ha al Signore. E chi mangia, mangia al Signore; perciocchè egli rende grazie a Dio; e chi non mangia non mangia al Signore, e pur rende grazie a Dio. 045 ROM 014 007 Poichè niun di noi vive a sè stesso, nè muore a sè stesso. 045 ROM 014 008 Perciocchè, se pur viviamo, viviamo al Signore; e se moriamo, moriamo al Signore; dunque, o che viviamo, o che moriamo, siamo del Signore. 045 ROM 014 009 Imperocchè a questo [fine] Cristo è morto, e risuscitato, e tornato a vita, acciocchè egli signoreggi e sopra i morti, e sopra e vivi. 045 ROM 014 010 Or tu, perchè giudichi il tuo fratello? ovvero tu ancora, perchè sprezzi il tuo fratello? poichè tutti abbiamo a comparire davanti al tribunal di Cristo. 045 ROM 014 011 Perciocchè egli è scritto: [Come] io vivo, dice il Signore, ogni ginocchio si piegherà davanti a me, ed ogni lingua darà gloria a Dio. 045 ROM 014 012 Così adunque ciascun di noi renderà ragion di sè stesso a Dio. 045 ROM 014 013 PERCIÒ, non giudichiamo più gli uni gli altri; ma più tosto giudicate questo, di non porre intoppo, o scandalo al fratello. 045 ROM 014 014 Io so, e son persuaso nel Signor Gesù, che niuna cosa per sè stessa è immonda; ma, a chi stima alcuna cosa essere immonda, ad esso [è] immonda. 045 ROM 014 015 Ma, se il tuo fratello è contristato per lo cibo, tu non cammini più secondo carità; non far, col tuo cibo, perir colui per cui Cristo è morto. 045 ROM 014 016 Il vostro bene adunque non sia bestemmiato. 045 ROM 014 017 Perciocchè il regno di Dio non è vivanda, nè bevanda; ma giustizia, e pace, e letizia nello Spirito Santo. 045 ROM 014 018 Perciocchè, chi in queste cose serve a Cristo [è] grato a Dio, ed approvato dagli uomini. 045 ROM 014 019 Procacciamo adunque le cose [che son] della pace, e della scambievole edificazione. 045 ROM 014 020 Non disfar l'opera di Dio per la vivanda; ben [sono] tutte le cose pure; ma [vi è] male per l'uomo che mangia con intoppo. 045 ROM 014 021 [Egli è] bene non mangiar carne, e non ber vino, e non [far] cosa alcuna, nella quale il tuo fratello s'intoppa, o è scandalezzato, o è debole. 045 ROM 014 022 Tu, hai tu fede? abbila in te stesso, davanti a Dio; beato chi non condanna sè stesso in ciò ch'egli discerne. 045 ROM 014 023 Ma colui che sta in dubbio, se mangia, è condannato; perciocchè non [mangia] con fede; or tutto ciò che non [è] di fede è peccato. 045 ROM 015 001 OR noi, che siam forti, dobbiam comportare le debolezze de' deboli, e non compiacere a noi stessi. 045 ROM 015 002 Ciascun di noi compiaccia al prossimo, nel bene, ad edificazione. 045 ROM 015 003 Poichè Cristo ancora non ha compiaciuto a sè stesso, anzi [ha fatto] come è scritto: Gli oltraggi di coloro che ti oltraggiano son caduti sopra me. 045 ROM 015 004 Perciocchè tutte le cose, che furono già innanzi scritte, furono scritte per nostro ammaestramento; acciocchè, per la pazienza, e per la consolazione delle scritture, noi riteniamo la speranza. 045 ROM 015 005 Or l'Iddio della pazienza, e della consolazione, vi dia d'avere un medesimo sentimento fra voi, secondo Cristo Gesù. 045 ROM 015 006 Acciocchè, di pari consentimento, d'una stessa bocca, glorifichiate Iddio, [che è] Padre del nostro Signor Gesù Cristo. 045 ROM 015 007 Perciò, accoglietevi gli uni gli altri, siccome ancora Cristo ci ha accolti nella gloria di Dio. 045 ROM 015 008 Or io dico, che Cristo è stato ministro della circoncisione, per [dimostrar] la verità di Dio, compiendo le promesse fatte a' padri. 045 ROM 015 009 E perchè i Gentili glorifichino Iddio per la sua misericordia, siccome è scritto: Per questo io ti celebrerò fra le Genti, e salmeggerò al tuo nome. 045 ROM 015 010 Ed altrove [la scrittura] dice: Rallegratevi, o Genti, col suo popolo. 045 ROM 015 011 Ed altrove: Tutte le Genti, lodate il Signore; e [voi], popoli tutti, celebratelo. 045 ROM 015 012 Ed altrove Isaia dice: Vi sarà la radice di Iesse, e colui che sorgerà per regger le Genti; le nazioni spereranno in lui. 045 ROM 015 013 Or l'Iddio della speranza vi riempia d'ogni allegrezza e pace, credendo; acciocchè abbondiate nella speranza, per la forza dello Spirito Santo. 045 ROM 015 014 ORA, fratelli miei, io stesso son persuaso di voi, che voi ancora siete pieni di bontà, ripieni d'ogni conoscenza, sufficienti eziandio ad ammonirvi gli uni gli altri. 045 ROM 015 015 Ma, fratelli, io vi ho scritto alquanto più arditamente, come per ricordo, per la grazia che mi è stata data da Dio, 045 ROM 015 016 per esser ministro di Gesù Cristo presso i Gentili, adoperandomi nel sacro servigio dell'evangelo di Dio, acciocchè l'offerta de' Gentili sia accettevole, santificata per lo Spirito Santo. 045 ROM 015 017 Io ho adunque di che gloriarmi in Cristo Gesù, nelle cose che [appartengono] al [servigio di] Dio. 045 ROM 015 018 Perciocchè io non saprei dir cosa che Cristo non abbia operata per me, per l'ubbidienza de' Gentili, per parola e per opera; 045 ROM 015 019 con potenza di segni e di prodigi; con la virtù dello Spirito di Dio; talchè, da Gerusalemme, e da' [luoghi] d'intorno infino all'Illirico, io ho compiuto il [servigio dell]'evangelo di Cristo. 045 ROM 015 020 Avendo ancora in certo modo l'ambizione di evangelizzare, non dove fosse già stata fatta menzion di Cristo; per non edificar sopra il fondamento altrui. 045 ROM 015 021 Ma, come è scritto: Coloro a' quali non è stato annunziato [nulla] di lui [lo] vedranno; e coloro che non ne hanno udito [parlare l]'intenderanno. 045 ROM 015 022 Per la qual cagione ancora sono spesse volte stato impedito di venire a voi. 045 ROM 015 023 Ma ora, non avendo più luogo in queste contrade, ed avendo già da molti anni gran desiderio di venire a voi, 045 ROM 015 024 quando andrò in Ispagna, verrò a voi; perciocchè io spero, passando, di vedervi, e d'esser da voi accompagnato fin là, dopo che prima mi sarò in parte saziato di voi. 045 ROM 015 025 Ora al presente io vo in Gerusalemme, per sovvenire a' santi. 045 ROM 015 026 Perciocchè a [que' di] Macedonia, e [d]'Acaia, è piaciuto di far qualche contribuzione per li poveri d'infra i santi, che [sono] in Gerusalemme. 045 ROM 015 027 È, dico, lor piaciuto di farlo; ed anche son loro debitori, perciocchè, se i Gentili hanno partecipato ai lor beni spirituali, debbono altresì sovvenir loro ne' carnali. 045 ROM 015 028 Appresso adunque che io avrò compiuto questo, ed avrò lor consegnato questo frutto, io andrò in Ispagna, [passando] da voi. 045 ROM 015 029 Or io so che, venendo a voi, verrò con pienezza di benedizione dell'evangelo di Cristo. 045 ROM 015 030 Or io vi prego, fratelli, per lo Signor nostro Gesù Cristo, e per la carità dello Spirito, che combattiate meco presso Iddio per me, nelle [vostre] orazioni; 045 ROM 015 031 acciocchè io sia liberato da' ribelli, [che son] nella Giudea; e che il mio ministerio, che [è] per Gerusalemme, sia accettevole a' santi. 045 ROM 015 032 Acciocchè se piace a Dio, io venga con allegrezza a voi, e sia ricreato con voi. 045 ROM 015 033 Or l'Iddio della pace [sia] con tutti voi. Amen. 045 ROM 016 001 OR io vi raccomando Febe, nostra sorella, che è diaconessa della chiesa che [è] in Cencrea. 045 ROM 016 002 Acciocchè voi l'accogliate nel Signore, come si conviene a' santi, e le sovveniate in qualunque cosa avrà bisogno di voi; perciocchè ella è stata protettrice di molti, e di me stesso ancora. 045 ROM 016 003 Salutate Priscilla, ed Aquila, miei compagni d'opera in Cristo Gesù. 045 ROM 016 004 I quali hanno, per la vita mia, esposto il lor proprio collo; a' quali non io solo, ma ancora tutte le chiese de' Gentili, rendono grazie. 045 ROM 016 005 [Salutate] ancora la chiesa che [è] nella lor casa, salutate il mio caro Epeneto, il quale è le primizie dell'Acaia in Cristo. 045 ROM 016 006 Salutate Maria, la quale si è molto affaticata per noi. 045 ROM 016 007 Salutate Andronico e Giunia, miei parenti, e miei compagni di prigione, i quali son segnalati fra gli apostoli, ed anche sono stati innanzi a me in Cristo. 045 ROM 016 008 Salutate Amplia, caro mio nel Signore. 045 ROM 016 009 Salutate Urbano, nostro compagno d'opera in Cristo; e il mio caro Stachi. 045 ROM 016 010 Salutate Apelle, che è approvato in Cristo. Salutate que' di casa di Aristobulo. 045 ROM 016 011 Salutate Erodione, mio parente. Salutate que' di casa di Narcisso che son nel Signore. 045 ROM 016 012 Salutate Trifena, e Trifosa, le quali si affaticano nel Signore. Salutate la cara Perside, la quale si è molto affaticata nel Signore. 045 ROM 016 013 Salutate Rufo, che è eletto nel Signore, e la madre sua, e mia. 045 ROM 016 014 Salutate Asincrito, Flegonte, Erma, Patroba, Erme, e i fratelli che [son] con loro. 045 ROM 016 015 Salutate Filologo, e Giulia, e Nereo, e la sua sorella; ed Olimpa, e tutti i santi che [son] con loro. 045 ROM 016 016 Salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio; le chiese di Cristo vi salutano. 045 ROM 016 017 Or io vi esorto, fratelli, che prendiate guardia a coloro che commettono le dissensioni, e gli scandali, contro alla dottrina, la quale avete imparata; e che vi ritiriate da essi. 045 ROM 016 018 Perciocchè tali non servono al nostro Signor Gesù Cristo, ma al proprio ventre; e con dolce e lusinghevol parlare, seducono i cuori de' semplici. 045 ROM 016 019 Poichè la vostra ubbidienza è divolgata fra tutti; laonde io mi rallegro per cagion vostra; or io desidero che siate savi al bene; e semplici al male. 045 ROM 016 020 Or l'Iddio della pace triterà tosto Satana sotto a' vostri piedi. La grazia del Signor nostro Gesù Cristo [sia] con voi. Amen. 045 ROM 016 021 Timoteo, mio compagno d'opera, e Lucio, e Giason, e Sosipatro, miei parenti, vi salutano. 045 ROM 016 022 Io Terzio, che ho scritta [questa] epistola, vi saluto nel Signore. 045 ROM 016 023 Gaio, albergator mio, e di tutta la chiesa, vi saluta. Erasto, il camarlingo della città, e il fratello Quarto, vi salutano. 045 ROM 016 024 La grazia del nostro Signor Gesù Cristo [sia] con tutti voi. Amen. 045 ROM 016 025 Or a colui che vi può raffermare, secondo il mio evangelo, e la predicazione di Gesù Cristo, secondo la rivelazion del misterio, celato per molti secoli addietro, 045 ROM 016 026 ed ora manifestato, e dato a conoscere fra tutte le Genti, per le scritture profetiche, secondo il comandamento dell'eterno Dio, all'ubbidienza della fede; 045 ROM 016 027 a Dio, sol savio, [sia] la gloria in eterno, per Gesù Cristo. Amen. # # BOOK 046 1CO 1 Corinthians 1 Corinzi 046 1CO 001 001 PAOLO, chiamato [ad essere] apostolo di Gesù Cristo, per la volontà di Dio, e il fratello Sostene; 046 1CO 001 002 alla chiesa di Dio, la quale [è] in Corinto, a' santificati in Gesù Cristo, chiamati santi; insieme con tutti coloro, i quali in qualunque luogo invocano il nome di Gesù Cristo, Signor di loro, e di noi; 046 1CO 001 003 grazia, e pace a voi, da Dio, nostro Padre, e dal Signor Gesù Cristo. 046 1CO 001 004 Io del continuo rendo grazie di voi all'Iddio mio, per la grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù. 046 1CO 001 005 Perciocchè in lui siete stati arricchiti in ogni cosa, in ogni [dono di] parola, e in ogni conoscenza; 046 1CO 001 006 secondo che la testimonianza di Cristo è stata confermata fra voi. 046 1CO 001 007 Talchè non vi manca dono alcuno, aspettando la manifestazione del Signor nostro Gesù Cristo; 046 1CO 001 008 il quale eziandio vi confermerà infino al fine, [acciocchè siate] senza colpa nel giorno del nostro Signor Gesù Cristo. 046 1CO 001 009 Fedele [è] Iddio, dal quale siete stati chiamati alla comunione del suo Figliuolo Gesù Cristo, nostro Signore. 046 1CO 001 010 ORA, fratelli, io vi esorto, per lo nome del nostro Signor Gesù Cristo, che abbiate tutti un medesimo parlare, e che non vi sieno fra voi scismi; anzi che siate uniti insieme in una medesima mente, e in un medesimo sentire. 046 1CO 001 011 Perciocchè, fratelli miei, mi è stato di voi significato da que' di casa Cloe, che vi son fra voi delle contenzioni. 046 1CO 001 012 Or questo voglio dire, che ciascun di voi dice: Io son di Paolo, ed io di Apollo, ed io di Cefa ed io di Cristo. 046 1CO 001 013 Cristo è egli diviso? Paolo è egli stato crocifisso per voi? ovvero siete voi stati battezzati nel nome di Paolo? 046 1CO 001 014 Io ringrazio Iddio, che io non ho battezzato alcun di voi, fuori che Crispo e Gaio; 046 1CO 001 015 acciocchè alcuno non dica ch'io abbia battezzato nel mio nome. 046 1CO 001 016 Ho battezzata ancora la famiglia di Stefana; nel rimanente, non so se ho battezzato alcun altro. 046 1CO 001 017 PERCIOCCHÈ Cristo non mi ha mandato per battezzare, ma per evangelizzare; non in sapienza di parlare, acciocchè la croce di Cristo non sia resa vana. 046 1CO 001 018 Perciocchè la parola della croce è ben pazzia a coloro che periscono; ma a noi, che siam salvati, è la potenza di Dio. 046 1CO 001 019 Poichè egli è scritto: Io farò perir la sapienza dei savi, ed annullerò l'intendimento degl'intendenti. 046 1CO 001 020 Dov' [è] alcun savio? dov' [è] alcuno scriba? dov' [è] alcun ricercatore di questo secolo? non ha Iddio resa pazza la sapienza di questo mondo? 046 1CO 001 021 Perciocchè, poichè nella sapienza di Dio, il mondo non ha conosciuto Iddio per la sapienza, è piaciuto a Dio di salvare i credenti per la pazzia della predicazione. 046 1CO 001 022 Poichè e i Giudei chieggono segno, e i Greci cercano sapienza. 046 1CO 001 023 Ma noi predichiamo Cristo crocifisso, [che è] scandalo a' Giudei, e pazzia a' Greci. 046 1CO 001 024 Ma a coloro che son chiamati, Giudei e Greci, [noi predichiam] Cristo, potenza di Dio, e sapienza di Dio. 046 1CO 001 025 Poichè la pazzia di Dio è più savia che gli uomini, e la debolezza di Dio più forte che gli uomini. 046 1CO 001 026 Perciocchè, fratelli, vedete la vostra vocazione; che non [siete] molti savi secondo la carne, non molti potenti, non molti nobili. 046 1CO 001 027 Anzi Iddio ha scelte le cose pazze del mondo, per isvergognare le savie. E Iddio ha scelte le cose deboli del mondo, per isvergognare le forti. 046 1CO 001 028 E Iddio ha scelte le cose ignobili del mondo, e le cose spregevoli, e le cose che non sono, per ridurre al niente quelle che sono. 046 1CO 001 029 Acciocchè niuna carne si glorii nel cospetto di Dio. 046 1CO 001 030 Or da lui voi siete in Cristo Gesù, il quale ci è stato fatto da Dio sapienza, e giustizia, e santificazione, e redenzione; 046 1CO 001 031 acciocchè, siccome è scritto: Chi si gloria, si glorii nel Signore. 046 1CO 002 001 ED io, fratelli, quando venni a voi, venni, non con eccellenza di parlare, o di sapienza, annunziandovi la testimonianza di Dio. 046 1CO 002 002 Perciocchè io non mi era proposto di sapere altro fra voi, se non Gesù Cristo, ed esso crocifisso. 046 1CO 002 003 Ed io sono stato presso di voi con debolezza, e con timore, e gran tremore. 046 1CO 002 004 E la mia parola, e la mia predicazione non [è stata] con parole persuasive dell'umana sapienza; ma con dimostrazione di Spirito e di potenza. 046 1CO 002 005 Acciocchè la vostra fede non sia in sapienza d'uomini, ma in potenza di Dio. 046 1CO 002 006 Or noi ragioniamo sapienza fra gli [uomini] compiuti; ed una sapienza, che non è di questo secolo, nè de' principi di questo secolo, i quali son ridotti al niente. 046 1CO 002 007 Ma ragioniamo in misterio la sapienza di Dio occulta, la quale Iddio ha innanzi i secoli determinata a nostra gloria. 046 1CO 002 008 La quale niuno de' principi di questo secolo ha conosciuta; perciocchè, se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signor della gloria. 046 1CO 002 009 Ma [egli] è come è scritto: Le cose che occhio non ha vedute, ed orecchio non ha udite, e non son salite in cuor d'uomo, [son] quelle che Iddio ha preparate a quelli che l'amano. 046 1CO 002 010 Ma Iddio [le] ha rivelate a noi per lo suo Spirito; perciocchè lo Spirito investiga ogni cosa, eziandio le cose profonde di Dio. 046 1CO 002 011 Perciocchè, fra gli uomini, chi conosce le cose dell'uomo, se non lo spirito dell'uomo, che' [è] in lui? così ancora, niuno conosce le cose di Dio, se non lo Spirito di Dio. 046 1CO 002 012 Or noi abbiam ricevuto, non lo spirito del mondo, ma lo Spirito, il quale [è] da Dio; acciocchè conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio. 046 1CO 002 013 Le quali ancora ragioniamo, non con parole insegnate della sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito Santo; adattando cose spirituali a cose spirituali. 046 1CO 002 014 Or l'uomo animale non comprende le cose dello Spirito di Dio, perciocchè gli sono pazzia, e non [le] può conoscere; perchè si giudicano spiritualmente. 046 1CO 002 015 Ma lo spirituale giudica d'ogni cosa, ed egli non è giudicato da alcuno. 046 1CO 002 016 Perciocchè, chi ha conosciuto la mente del Signore, per poterlo ammaestrare? or noi abbiamo la mente di Cristo. 046 1CO 003 001 OR io, fratelli, non ho potuto parlare a voi, come a spirituali, anzi [vi ho parlato] come a carnali, come a fanciulli in Cristo. 046 1CO 003 002 Io vi ho dato a bere del latte, e non [vi ho dato] del cibo, perciocchè voi non potevate ancora [portarlo]; anzi neppure ora potete, perchè siete carnali. 046 1CO 003 003 Imperocchè, poichè fra voi [vi è] invidia, e contenzione, e divisioni, non siete voi carnali, e non camminate voi secondo l'uomo? 046 1CO 003 004 Perciocchè, quando l'uno dice: Quant'è a me, io son di Paolo; e l'altro: [Ed] io d'Apollo; non siete voi carnali? 046 1CO 003 005 Chi è adunque Paolo? e chi è Apollo? se non ministri, per i quali voi avete creduto, e [ciò] secondo che il Signore ha dato a ciascuno? 046 1CO 003 006 Io ho piantato, Apollo ha adacquato, ma Iddio ha fatto crescere. 046 1CO 003 007 Talchè, nè colui che pianta, nè colui che adacqua, non è nulla; ma [non vi è altri che] Iddio, il quale fa crescere. 046 1CO 003 008 Ora, e colui che pianta, e colui che adacqua, sono una medesima cosa; e ciascuno riceverà il suo proprio premio, secondo la sua fatica. 046 1CO 003 009 POICHÈ noi siamo operai nell'opera di Dio; voi siete il campo di Dio, l'edificio di Dio. 046 1CO 003 010 Io, secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come savio architetto, ho posto il fondamento, ed altri edifica sopra; ora ciascun riguardi come egli edifica sopra. 046 1CO 003 011 Perciocchè niuno può porre altro fondamento che quello ch'è stato posto, il quale è Gesù Cristo. 046 1CO 003 012 Ora, se alcuno edifica sopra questo fondamento oro, argento, pietre preziose, [ovvero] legno, fieno, stoppia, 046 1CO 003 013 l'opera di ciascuno sarà manifestata; perciocchè il giorno [la] paleserà; poichè ha da esser manifestata per fuoco; e il fuoco farà la prova qual sia l'opera di ciascuno. 046 1CO 003 014 Se l'opera d'alcuno, la quale egli abbia edificata sopra [il fondamento], dimora, egli [ne] riceverà premio. 046 1CO 003 015 Se l'opera d'alcuno è arsa, egli farà perdita; ma egli sarà salvato, per modo però, che [sarà] come per fuoco. 046 1CO 003 016 Non sapete voi che siete il tempio di Dio, e che lo Spirito di Dio abita in voi? 046 1CO 003 017 Se alcuno guasta il tempio di Dio, Iddio guasterà lui; perciocchè il tempio del Signore è santo, il quale siete voi. 046 1CO 003 018 Niuno inganni sè stesso; se alcuno fra voi si pensa esser savio in questo secolo, divenga pazzo, acciocchè diventi savio. 046 1CO 003 019 Perciocchè la sapienza di questo mondo è pazzia presso Iddio; poichè è scritto: [Egli è quel] che prende i savi nella loro astuzia. 046 1CO 003 020 Ed altrove: Il Signore conosce i pensieri de' savi, [e sa] che son vani. 046 1CO 003 021 Perciò, niuno si glorii negli uomini, perciocchè ogni cosa è vostra. 046 1CO 003 022 E Paolo, ed Apollo, e Cefa, e il mondo, e la vita, e la morte, e le cose presenti, e le cose future; ogni cosa è vostra. 046 1CO 003 023 E voi [siete] di Cristo, e Cristo [è] di Dio. 046 1CO 004 001 COSÌ faccia l'uomo stima di noi, come di ministri di Cristo, e di dispensatori de' misteri di Dio. 046 1CO 004 002 Ma nel resto ei si richiede ne' dispensatori, che ciascuno sia trovato fedele. 046 1CO 004 003 Ora, quant'è a me, io tengo per cosa minima d'esser giudicato da voi, o da alcun giudicio umano; anzi, non pur mi giudico me stesso. 046 1CO 004 004 Perciocchè non mi sento nella coscienza colpevole di cosa alcuna; tuttavolta, non per questo sono giustificato; ma il Signore è quel che mi giudica. 046 1CO 004 005 Perciò, non giudicate di nulla innanzi al tempo, finchè sia venuto il Signore, il quale metterà in luce le cose occulte delle tenebre, e manifesterà i consigli de' cuori; e allora ciascuno avrà la [sua] lode da Dio. 046 1CO 004 006 ORA, fratelli, io ho rivolte queste cose, per una cotal maniera di parlare, in me, e in Apollo, per amor vostro, acciocchè impariate in noi a non esser savi sopra ciò ch'è scritto; affin di non gonfiarvi l'un per l'altro contro ad altrui. 046 1CO 004 007 Perciocchè, chi ti discerne? e che hai tu che tu non lo abbi ricevuto? e se pur tu [l]'hai ricevuto, perchè ti glorii, come non avendo[lo] ricevuto? 046 1CO 004 008 Già siete saziati, già siete arricchiti, [già] siete divenuti re senza noi; e fosse pur così, che voi foste divenuti re, acciocchè noi ancora regnassimo con voi. 046 1CO 004 009 Perciocchè io stimo che Iddio ci ha menati in mostra, noi gli ultimi apostoli, come uomini dannati a morte; poichè noi siamo stati fatti un pubblico spettacolo al mondo, agli angeli, ed agli uomini. 046 1CO 004 010 Noi [siam] pazzi per Cristo, e voi [siete] savi in Cristo; noi [siam] deboli, e voi forti; voi [siete] gloriosi, e noi disonorati. 046 1CO 004 011 Infino ad ora sofferiamo fame, e sete, e nudità; e siam battuti di guanciate, e non abbiamo alcuna stanza ferma. 046 1CO 004 012 E ci affatichiamo, lavorando con le proprie mani; ingiuriati, benediciamo, perseguitati, comportiamo; 046 1CO 004 013 biasimati, supplichiamo; noi siamo divenuti come le spazzature del mondo, [e come] la lordura di tutti infino ad ora. 046 1CO 004 014 Io non scrivo queste cose per farvi vergogna, ma [vi] ammonisco come miei cari figli. 046 1CO 004 015 Perciocchè, avvegnachè voi aveste diecimila pedagoghi in Cristo, non però [avreste] molti padri; poichè io vi ho generati in Cristo Gesù, per l'evangelo. 046 1CO 004 016 Io vi esorto adunque che siate miei imitatori. 046 1CO 004 017 Per questo vi ho mandato Timoteo, che è mio figliuol diletto, e fedele nel Signore, il qual vi rammemorerà quali [son] le mie vie in Cristo, come io insegno per tutto in ogni chiesa. 046 1CO 004 018 Or alcuni si son gonfiati, come se io non dovessi venire a voi. 046 1CO 004 019 Ma tosto verrò a voi, se piace al Signore; e conoscerò, non il parlar di coloro che si son gonfiati, ma la potenza. 046 1CO 004 020 Perciocchè il regno di Dio non [consiste] in parlare, ma in potenza. 046 1CO 004 021 Che volete? verrò io a voi con la verga? ovvero con amore, e con ispirito di mansuetudine? 046 1CO 005 001 DEL tutto si ode [che vi è] fra voi fornicazione; e tal fornicazione, che non pur fra i Gentili è nominata, [cioè], che alcuno si tien la moglie del padre. 046 1CO 005 002 E pure ancora voi siete gonfi, e più tosto non avete fatto cordoglio, acciocchè colui che ha commesso questo fatto fosse tolto del mezzo di voi. 046 1CO 005 003 Poichè io, come assente del corpo, ma presente dello spirito, ho già giudicato, come presente, che colui che ha commesso ciò in questa maniera 046 1CO 005 004 (voi, e lo spirito mio essendo raunati nel nome del nostro Signor Gesù Cristo, con la podestà del Signor nostro Gesù Cristo); 046 1CO 005 005 che il tale, [dico], sia dato in mano di Satana, alla perdizion della carne, acciocchè lo spirito sia salvato nel giorno del Signor Gesù. 046 1CO 005 006 Il vostro vanto non [è] buono; non sapete voi che un poco di lievito levita tutta la pasta? 046 1CO 005 007 Purgate adunque il vecchio lievito, acciocchè siate nuova pasta, secondo che siete senza lievito; poichè la nostra pasqua, [cioè] Cristo, è stata immolata per noi. 046 1CO 005 008 Perciò facciam la festa, non con vecchio lievito, nè con lievito di malvagità, e di nequizia, ma con azzimi di sincerità, e di verità. 046 1CO 005 009 Io vi ho scritto in quell'epistola che voi non vi mescoliate co' fornicatori; 046 1CO 005 010 non però del tutto co' fornicatori di questo secolo, o con gli avari, o co' rapaci, o con gl'idolatri; perciocchè altrimenti vi converrebbe uscire del mondo. 046 1CO 005 011 Ma ora, [ecco coloro co' quali] vi ho scritto che non vi mescoliate, [cioè], che se alcuno, che si nomina fratello, [è] o fornicatore, o avaro, o idolatra, o ubbriaco, o maldicente, o rapace, non pur mangiate con un tale. 046 1CO 005 012 Perciocchè che ho io da far di giudicar que' di fuori? non giudicate voi que' di dentro? 046 1CO 005 013 Or Iddio giudica que' di fuori; ma togliete il malvagio d'infra voi stessi. 046 1CO 006 001 ARDISCE alcun di voi, avendo qualche affare con un altro, chiamarlo in giudizio davanti agl'iniqui, e non davanti a' santi? 046 1CO 006 002 Non sapete voi che i santi giudicheranno il mondo? e se il mondo è giudicato per voi, siete voi indegni de' minimi giudicii? 046 1CO 006 003 Non sapete voi che noi giudicheremo gli angeli? quanto più [possiamo giudicar] delle cose di questa vita? 046 1CO 006 004 Dunque, se avete delle liti per cose di questa vita, fate seder [per giudici] quelli che nella chiesa sono i più dispregevoli. 046 1CO 006 005 Io [lo] dico per [farvi] vergogna. Così non vi è egli pur un savio fra voi, il qual possa dar giudicio fra l'uno de' suoi fratelli e [l'altro?] 046 1CO 006 006 Ma fratello con fratello litiga, e ciò davanti agl'infedeli. 046 1CO 006 007 Certo adunque già vi è del tutto del difetto in voi, in ciò che voi avete delle liti gli uni con gli altri; perchè non sofferite voi più tosto che torto vi sia fatto? perchè non vi lasciate più tosto far qualche danno? 046 1CO 006 008 Ma voi fate torto, e danno; e ciò a' fratelli. 046 1CO 006 009 Non sapete voi che gl'ingiusti non erederanno il regno di Dio? Non v'ingannate; nè i fornicatori, nè gl'idolatri, nè gli adulteri, nè i molli, nè quelli che usano co' maschi; 046 1CO 006 010 nè i ladri, nè gli avari, nè gli ubbriachi, nè gli oltraggiosi, nè i rapaci, non erederanno il regno di Dio. 046 1CO 006 011 Or tali eravate già alcuni; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati, nel nome del Signore Gesù, e per lo Spirito dell'Iddio nostro. 046 1CO 006 012 OGNI cosa mi è lecita, ma ogni cosa non è utile; ogni cosa mi è lecita, ma non però sarò per cosa alcuna reso soggetto. 046 1CO 006 013 Le vivande [son] per il ventre, ed il ventre per le vivande; e Iddio distruggerà e quello, e queste; ma il corpo non [è] per la fornicazione, anzi per lo Signore, e il Signore per lo corpo. 046 1CO 006 014 Or Iddio, come egli ha risuscitato il Signore, così ancora risusciterà noi, per la sua potenza. 046 1CO 006 015 Non sapete voi che i vostri corpi son membra di Cristo? torrò io adunque le membra di Cristo, e faronne membra d'una meretrice? [Così] non sia. 046 1CO 006 016 Non sapete voi che chi si congiunge con una meretrice è uno stesso corpo [con essa?] perciocchè i due, dice [il Signore], diverranno una stessa carne. 046 1CO 006 017 Ma chi è congiunto col Signore è uno stesso spirito [con lui]. 046 1CO 006 018 Fuggite la fornicazione; ogni [altro] peccato che l'uomo commette è fuor del corpo; ma chi fornica, pecca contro al suo proprio corpo. 046 1CO 006 019 Non sapete voi che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo ch' [è] in voi, il quale avete da Dio? e che non siete a voi stessi? 046 1CO 006 020 Poichè siete stati comperati con prezzo; glorificate adunque Iddio col vostro corpo, e col vostro spirito, i quali sono di Dio. 046 1CO 007 001 ORA, quant'è alle cose delle quali mi avete scritto, [egli sarebbe] bene per l'uomo di non toccar donna. 046 1CO 007 002 Ma, per le fornicazioni, ogni uomo abbia la sua moglie, ed ogni donna il suo proprio marito. 046 1CO 007 003 Il marito renda alla moglie la dovuta benivoglienza; e parimente la moglie al marito. 046 1CO 007 004 La moglie non ha podestà sopra il suo proprio corpo, ma il marito; parimente ancora il marito non ha podestà sopra il suo proprio corpo, ma la moglie. 046 1CO 007 005 Non frodate l'un l'altro, se pur non è di consentimento, per un tempo, per vacare a digiuno, e ad orazione; poi di nuovo tornate a stare insieme, acciocchè Satana non vi tenti per la vostra incontinenza. 046 1CO 007 006 Or io dico questo per concessione, non per comandamento. 046 1CO 007 007 Perciocchè io vorrei che tutti gli uomini fossero come [son] io; ma ciascuno ha il suo proprio dono da Dio: l'uno in una maniera, l'altro in un'altra. 046 1CO 007 008 Or io dico a quelli che non son maritati, ed alle vedove, ch'egli è bene per loro che se ne stieno come [me ne sto] io ancora. 046 1CO 007 009 Ma, se non si contengono, maritinsi, perciocchè meglio è maritarsi, che ardere. 046 1CO 007 010 Ma a' maritati ordino, non io, ma il Signore, che la moglie non si separi dal marito. 046 1CO 007 011 E se pure ella si separa, rimanga senza maritarsi, o si riconcilii col marito. Il marito altresì non lasci la moglie. 046 1CO 007 012 Ma agli altri dico io, non il Signore: Se alcun fratello ha moglie infedele, ed ella consente d'abitar con lui, non la lasci. 046 1CO 007 013 Parimente ancora la donna che ha un marito infedele, se egli consente d'abitar con lei, non lo lasci. 046 1CO 007 014 Perciocchè il marito infedele è santificato nella moglie, e la moglie infedele è santificata nel marito; altrimenti, i vostri figliuoli sarebbero immondi; ma ora son santi. 046 1CO 007 015 Che se l'infedele si separa, separisi; in tal caso il fratello, o la sorella, non son sottoposti a servitù; ma Iddio ci ha chiamati a pace. 046 1CO 007 016 Perciocchè, che sai tu, moglie, se tu salverai il marito? ovvero tu, marito, che sai se tu salverai la moglie? 046 1CO 007 017 Ad ogni modo, secondo che Iddio ha distribuito a ciascuno, secondo che il Signore ha chiamato ciascuno, così cammini; e così ordino in tutte le chiese. 046 1CO 007 018 Alcuno è egli stato chiamato, [essendo] circonciso? non voglia sembrare incirconciso; alcuno è egli stato chiamato, [essendo] incirconciso? non circoncidasi. 046 1CO 007 019 La circoncisione è nulla, e l'incirconcisione è nulla; ma [il tutto è] l'osservanza dei comandamenti a Dio. 046 1CO 007 020 Ciascuno rimanga nella vocazione, nella quale è stato chiamato. 046 1CO 007 021 Sei tu stato chiamato, [essendo] servo? non curartene; ma se pur puoi divenir libero, usa più tosto [quella comodità]. 046 1CO 007 022 Perciocchè colui che è chiamato nel Signore, [essendo] servo, è servo francato del Signore; parimente ancora colui ch'è chiamato, [essendo] libero, è servo di Cristo. 046 1CO 007 023 Voi siete stati comperati con prezzo, non divenite servi degli uomini. 046 1CO 007 024 Fratelli, ognun rimanga dinnanzi a Dio nella [condizione], nella quale egli è stato chiamato. 046 1CO 007 025 Or intorno alle vergini, io non ne ho comandamento dal Signore; ma ne do avviso, come avendo ottenuta misericordia dal Signore d'esser fedele. 046 1CO 007 026 Io stimo adunque ciò esser bene per la soprastante necessità; perciocchè egli è bene per l'uomo di starsene così. 046 1CO 007 027 Sei tu legato a moglie? non cercar d'essere sciolto; sei tu sciolto da moglie? non cercar moglie. 046 1CO 007 028 Che se pure ancora prendi moglie, tu non pecchi; e se la vergine si marita, non pecca; ma tali persone avranno tribolazione nella carne; or io vi risparmio. 046 1CO 007 029 Ma questo dico, fratelli, che il tempo è omai abbreviato; acciocchè, e coloro che hanno mogli sieno come se non [l]'avessero; 046 1CO 007 030 e coloro che piangono, come se non piangessero; e coloro che si rallegrano, come se non si rallegrassero; e coloro che comperano, come se non dovessero possedere; 046 1CO 007 031 e coloro che usano questo mondo, come non abusandolo; perciocchè la figura di questo mondo passa. 046 1CO 007 032 Or io desidero che voi siate senza sollecitudine. Chi non è maritato, ha cura delle cose del Signore, come egli sia per piacere al Signore; 046 1CO 007 033 ma colui che è maritato ha cura delle cose del mondo, come egli sia per piacere alla sua moglie. 046 1CO 007 034 Vi è differenza tra la donna e la vergine; quella che non è maritata ha cura delle cose del Signore, acciocchè sia santa di corpo e di spirito; ma la maritata ha cura delle cose del mondo, come ella sia per piacere al marito. 046 1CO 007 035 Ora, questo dico io per la vostra propria comodità; non per mettervi addosso un laccio, ma per ciò che è decente, e convenevole da attenervi costantemente al Signore, senza esser distratti. 046 1CO 007 036 Ma, se alcuno stima far cosa disonorevole inverso la sua vergine, se ella trapassa il fior dell'età, e che così pur si debba fare, faccia ciò ch'egli vuole, egli non pecca; sieno maritate. 046 1CO 007 037 Ma chi sta fermo nel [suo] cuore, e non ha necessità, ed è padrone della sua volontà, ed ha determinato questo nel cuor suo, di guardar la sua vergine, fa bene. 046 1CO 007 038 Perciò, chi marita [la sua] vergine fa bene, e chi non la marita, fa meglio. 046 1CO 007 039 La moglie è legata per la legge, tutto il tempo che il suo marito vive; ma, se il marito muore, ella è libera di maritarsi a cui vuole, purchè nel Signore. 046 1CO 007 040 Nondimeno, ella è più felice, secondo il mio avviso, se rimane così; or penso d'avere anch'io lo Spirito di Dio. 046 1CO 008 001 ORA, quant'è alle cose sacrificate agl'idoli, noi sappiamo che tutti abbiam conoscenza; la conoscenza gonfia, ma la carità edifica. 046 1CO 008 002 Ora, se alcuno si pensa saper qualche cosa, non sa ancora nulla, come si convien sapere. 046 1CO 008 003 Ma, se alcuno ama Iddio, esso è da lui conosciuto. 046 1CO 008 004 Perciò, quant'è al mangiar delle cose sacrificate agl'idoli, noi sappiamo che l'idolo non è nulla nel mondo, e che non [vi è] alcun altro Dio, se non uno. 046 1CO 008 005 Perciocchè, benchè ve ne sieno, ed in cielo, ed in terra, di quelli che son nominati dii (secondo che vi son molti dii, e molti signori), 046 1CO 008 006 nondimeno, quant'è a noi, abbiamo un [solo] Iddio, il Padre; dal quale [son] tutte le cose, e noi in lui; ed un [sol] Signor Gesù Cristo, per lo quale [son] tutte le cose, e noi per lui. 046 1CO 008 007 Ma la conoscenza non [è] in tutti; anzi alcuni mangiano [quelle cose] infino ad ora, con coscienza dell'idolo, come cosa sacrificata all'idolo; e la lor coscienza, essendo debole, [è] contaminata. 046 1CO 008 008 Ora il mangiare non ci commenda a Dio; perciocchè, avvegnachè noi mangiamo, non abbiamo però nulla di più; e avvegnachè non mangiamo, non abbiamo però nulla di meno. 046 1CO 008 009 Ma, guardate che talora questa vostra podestà non divenga intoppo a' deboli. 046 1CO 008 010 Perciocchè, se alcuno vede te, che hai conoscenza, essere a tavola nel tempio degl'idoli, non sarà la coscienza d'esso, che è debole, edificata a mangiar delle cose sacrificate agl'idoli? 046 1CO 008 011 E così, per la tua conoscenza, perirà il fratello debole, per cui Cristo è morto? 046 1CO 008 012 Ora, peccando così contro a' fratelli, e ferendo la lor coscienza debole, voi peccate contro a Cristo. 046 1CO 008 013 Per la qual cosa, se il mangiare dà intoppo al mio fratello, giammai in perpetuo non mangerò carne, acciocchè io non dia intoppo al mio fratello. 046 1CO 009 001 NON sono io apostolo? non sono io libero? non ho io veduto il nostro Signor Gesù Cristo? non siete voi l'opera mia nel Signore? 046 1CO 009 002 Se io non sono apostolo agli altri, pur lo sono a voi; poichè voi siete il suggello del mio apostolato nel Signore. 046 1CO 009 003 Quest'è quel ch'io dico a mia difesa a coloro che mi accusano. 046 1CO 009 004 Non abbiamo noi podestà di mangiare e di bere? 046 1CO 009 005 Non abbiamo noi podestà di menare attorno una donna sorella, come ancora gli altri apostoli, e i fratelli del Signore, e Cefa? 046 1CO 009 006 Ovvero, io solo, e Barnaba, non abbiam noi podestà di non lavorare? 046 1CO 009 007 Chi guerreggia mai al suo proprio soldo? chi pianta una vigna, e non ne mangia del frutto? o chi pastura una greggia, e non mangia del latte della greggia? 046 1CO 009 008 Dico io queste cose secondo l'uomo? la legge non dice ella eziandio queste cose? 046 1CO 009 009 Poichè nella legge di Mosè è scritto: Non metter la museruola in bocca al bue che trebbia. Ha Iddio cura dei buoi? 046 1CO 009 010 Ovvero, dice egli del tutto [ciò] per noi? certo, [queste cose] sono scritte per noi, perciocchè, chi ara deve arare con isperanza, e chi trebbia [deve trebbiare] con isperanza d' esser fatto partecipe di ciò ch'egli spera. 046 1CO 009 011 Se noi vi abbiam seminate le cose spirituali, è egli gran cosa se mietiamo le vostre carnali? 046 1CO 009 012 Se gli altri hanno parte a questa podestà sopra voi, non l'avremmo noi molto più? ma noi non abbiamo usata questa podestà; anzi sofferiamo ogni cosa, per non dare alcuno sturbo all'evangelo di Cristo. 046 1CO 009 013 Non sapete voi che coloro che fanno il servigio sacro mangiano [delle cose] del tempio? [e] che coloro che vacano all'altare partecipano con l'altare? 046 1CO 009 014 Così ancora il Signore ha ordinato a coloro che annunziano l'evangelo, che vivano dell'evangelo. 046 1CO 009 015 MA pure io non ho usata alcuna di queste cose; ed anche non ho scritto questo, acciocchè così sia fatto inverso me; perciocchè, meglio è per me morire, che non che alcuno renda vano il mio vanto. 046 1CO 009 016 Perciocchè, avvegnachè io evangelizzi, non ho però da gloriarmi; poichè necessità me [ne] è imposta; e guai a me, se io non evangelizzo! 046 1CO 009 017 Perciocchè, se io lo facessi volontariamente, meriterei un premio; ma, se [lo fo] non di mia volontà, è un ministerio che m'è stato confidato. 046 1CO 009 018 Qual premio [ne] ho io adunque? [questo], che, predicando l'evangelo, io faccia che l'evangelo di Cristo non costi nulla; e non usi della podestà che ho dall'evangelo. 046 1CO 009 019 Perciocchè, benchè io sia libero da tutti, pur mi son fatto servo a tutti, per guadagnarne il maggior numero. 046 1CO 009 020 E sono stato a' Giudei come Giudeo, per guadagnare i Giudei; a coloro [che son] sotto la legge, come [se io fossi] sotto la legge, per guadagnare quei [che son] sotto la legge; 046 1CO 009 021 a quanti son senza la legge, come se [io fossi] senza la legge (benchè io non sia a Dio senza la legge, ma a Cristo sotto la legge), per guadagnar quanti sono senza la legge. 046 1CO 009 022 Io sono stato come debole a' deboli, per guadagnare i deboli; a tutti sono stato ogni cosa, per salvarne del tutto alcuni. 046 1CO 009 023 Or io fo questo per l'evangelo, acciocchè ne sia partecipe io ancora. 046 1CO 009 024 Non sapete voi che coloro che corrono nell'arringo, corrono ben tutti, ma un solo ne porta il palio? correte per modo, che ne portiate [il palio]. 046 1CO 009 025 Ora, chiunque si esercita ne' combattimenti è temperato in ogni cosa; e que' tali [fanno ciò], per ricevere una corona corruttibile; ma noi [dobbiam farlo per riceverne] una incorruttibile. 046 1CO 009 026 Io dunque corro per modo, che non [corra] all'incerto; così schermisco, come non battendo l'aria; 046 1CO 009 027 anzi, macero il mio corpo, e [lo] riduco in servitù; acciocchè talora, avendo predicato agli altri, io stesso non sia riprovato. 046 1CO 010 001 ORA, fratelli, io non voglio che ignoriate che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, e che tutti passarono per lo mare; 046 1CO 010 002 e che tutti furono battezzati in Mosè, nella nuvola, e nel mare; 046 1CO 010 003 e che tutti mangiarono il medesimo cibo spirituale; 046 1CO 010 004 e che tutti bevvero la medesima bevanda spirituale; perciocchè bevevano della pietra spirituale, che [li] seguitava; or quella pietra era Cristo. 046 1CO 010 005 Ma Iddio non gradì la maggior parte di loro; perciocchè furono abbattuti nel deserto. 046 1CO 010 006 Or queste cose furon figure a noi; acciocchè noi non appetiamo cose malvage, siccome anch'essi [le] appetirono. 046 1CO 010 007 E che non diveniate idolatri, come alcuni di loro; secondo ch'egli è scritto: Il popolo si assettò per mangiare, e per bere, poi si levò per sollazzare. 046 1CO 010 008 E non fornichiamo, come alcuni di loro fornicarono, onde [ne] caddero in un giorno ventitremila. 046 1CO 010 009 E non tentiamo Cristo, come ancora alcuni di loro [lo] tentarono, onde perirono per li serpenti. 046 1CO 010 010 E non mormoriate, come ancora alcuni di loro mormorarono, onde perirono per lo distruttore. 046 1CO 010 011 Or tutte queste cose avvennero loro per [servir di] figure; e sono scritte per ammonizion di noi, ne' quali si sono scontrati gli ultimi termini de' secoli. 046 1CO 010 012 Perciò, chi si pensa star ritto, riguardi che non cada. 046 1CO 010 013 Tentazione non vi ha [ancora] colti, se non umana; or Iddio [è] fedele, il qual non lascerà che siate tentati sopra le vostre forze; ma con la tentazione darà l'uscita, acciocchè [la] possiate sostenere. 046 1CO 010 014 PERCIÒ, cari miei, fuggite dall'idolatria. 046 1CO 010 015 Io parlo come ad intendenti; giudicate voi ciò che io dico. 046 1CO 010 016 Il calice della benedizione, il qual noi benediciamo, non è egli la comunione del sangue di Cristo? il pane, che noi rompiamo, non è egli la comunione del corpo di Cristo? 046 1CO 010 017 Perciocchè [vi è] un [medesimo] pane, [noi, benchè] molti, siamo un [medesimo] corpo; poichè partecipiamo tutti un [medesimo] pane. 046 1CO 010 018 Vedete l'Israele secondo la carne; non hanno coloro che mangiano i sacrificii comunione con l'altare? 046 1CO 010 019 Che dico io adunque? che l'idolo sia qualche cosa? o che ciò che è sacrificato agl'idoli sia qualche cosa? 046 1CO 010 020 Anzi [dico], che le cose che i Gentili sacrificano, [le] sacrificano a' demoni, e non a Dio; or io non voglio che voi abbiate comunione co' demoni. 046 1CO 010 021 Voi non potete bere il calice del Signore, e il calice de' demoni; voi non potete partecipar la mensa del Signore, e la mensa de' demoni. 046 1CO 010 022 Vogliamo noi provocare il Signore a gelosia? siamo noi più forti di lui? 046 1CO 010 023 OGNI cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è utile; ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa edifica. 046 1CO 010 024 Niuno cerchi il suo proprio, ma ciascuno [cerchi] ciò che è per altrui. 046 1CO 010 025 Mangiate di tutto ciò che si vende nel macello, senza farne scrupolo alcuno per la coscienza; 046 1CO 010 026 perciocchè del Signore è la terra, e tutto ciò che ella contiene. 046 1CO 010 027 E se alcuno degl'infedeli vi chiama, e volete andarvi, mangiate di tutto ciò che vi è posto davanti, senza farne scrupolo alcuno per la coscienza. 046 1CO 010 028 Ma, se alcuno vi dice: Questo è delle cose sacrificate agl'idoli, non ne mangiate, per cagion di colui che [ve] l'ha significato, e per la coscienza. 046 1CO 010 029 Or io dico coscienza, non la tua propria, ma quella d'altrui; perciocchè, perchè sarebbe la mia libertà giudicata dalla coscienza altrui? 046 1CO 010 030 Che se per grazia io posso usar [le vivande], perchè sarei biasimato per ciò di che io rendo grazie? 046 1CO 010 031 Così adunque, o che mangiate, o che beviate, o che facciate alcun'altra cosa, fate tutte le cose alla gloria di Dio. 046 1CO 010 032 Siate senza dare intoppo nè a' Giudei, nè a' Greci, nè alla chiesa di Dio. 046 1CO 010 033 Siccome io ancora compiaccio a tutti in ogni cosa, non cercando la mia propria utilità, ma quella di molti, acciocchè sieno salvati. 046 1CO 011 001 Siate miei imitatori, siccome io ancora [lo son] di Cristo. 046 1CO 011 002 OR io vi lodo, fratelli, di ciò che vi ricordate di me in ogni cosa; e che ritenete gli ordinamenti, secondo che io ve li ho dati. 046 1CO 011 003 Ma io voglio che sappiate, che il capo d'ogni uomo è Cristo, e che il capo della donna [è] l'uomo, e che il capo di Cristo [è] Iddio. 046 1CO 011 004 Ogni uomo, orando, o profetizzando, col capo coperto, fa vergogna al suo capo. 046 1CO 011 005 Ma ogni donna, orando, o profetizzando, col capo scoperto, fa vergogna al suo capo; perciocchè egli è una medesima cosa che se fosse rasa. 046 1CO 011 006 Imperocchè, se la donna non si vela, si tagli anche i capelli! Ora se è cosa disonesta per la donna il tagliarsi i capelli, o il radersi il capo, si veli. 046 1CO 011 007 Poichè, quant'è all'uomo, egli non deve velarsi il capo, essendo l'immagine, e la gloria di Dio; ma la donna è la gloria dell'uomo. 046 1CO 011 008 Perciocchè l'uomo non è dalla donna, ma la donna dall'uomo. 046 1CO 011 009 Imperocchè ancora l'uomo non fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo. 046 1CO 011 010 Perciò, la donna deve, per cagion degli angeli, aver sul capo [un segno del]la podestà [da cui dipende]. 046 1CO 011 011 Nondimeno, nè l'uomo [è] senza la donna, nè la donna senza l'uomo, nel Signore. 046 1CO 011 012 Perciocchè, siccome la donna [è] dall'uomo, così ancora l'uomo [è] per la donna; ed ogni cosa [è] da Dio. 046 1CO 011 013 Giudicate fra voi stessi: è egli convenevole che la donna faccia orazione a Dio, senza esser velata? 046 1CO 011 014 La natura stessa non v'insegna ella ch'egli è disonore all'uomo se egli porta chioma? 046 1CO 011 015 Ma, se la donna porta chioma, che [ciò] le è onore? poichè la chioma le è data per velo. 046 1CO 011 016 Ora, se alcuno vuol parer contenzioso, noi, nè le chiese di Dio, non abbiamo una tale usanza. 046 1CO 011 017 OR io non vi lodo in questo, ch'io [vi] dichiaro, [cioè], che voi vi raunate non in meglio, ma in peggio. 046 1CO 011 018 Perciocchè prima, intendo che quando vi raunate nella chiesa, vi son fra voi delle divisioni; e ne credo qualche parte. 046 1CO 011 019 Poichè bisogna che vi sieno eziandio delle sette fra voi, acciocchè coloro che sono accettevoli, sien manifestati fra voi. 046 1CO 011 020 Quando adunque voi vi raunate insieme, [ciò che fate] non è mangiar la Cena del Signore. 046 1CO 011 021 Perciocchè, nel mangiare, ciascuno prende innanzi la sua propria cena; e l'uno ha fame, e l'altro è ebbro. 046 1CO 011 022 Perciocchè, non avete voi delle case per mangiare, e per bere? ovvero, sprezzate voi la chiesa di Dio, e fate vergogna a quelli che non hanno? che dirovvi? loderovvi in ciò? io non vi lodo. 046 1CO 011 023 Poichè io ho dal Signore ricevuto ciò che ancora ho dato a voi, [cioè: ] che il Signore Gesù, nella notte ch'egli fu tradito, prese del pane; 046 1CO 011 024 e dopo aver rese grazie, lo ruppe, e disse: Pigliate, mangiate; quest'è il mio corpo, il qual per voi è rotto; fate questo in rammemorazione di me. 046 1CO 011 025 Parimente ancora [prese] il calice, dopo aver cenato, dicendo: Questo calice [è] il nuovo patto nel sangue mio; fate questo, ogni volta che voi [ne] berrete, in rammemorazione di me. 046 1CO 011 026 Perciocchè, ogni volta che voi avrete mangiato di questo pane, o bevuto di questo calice, voi annunzierete la morte del Signore, finchè egli venga. 046 1CO 011 027 Perciò, chiunque avrà mangiato questo pane, o bevuto il calice del Signore, indegnamente, sarà colpevole del corpo, e del sangue del Signore. 046 1CO 011 028 Or provi l'uomo sè stesso, e così mangi di questo pane, e beva di questo calice. 046 1CO 011 029 Poichè chi [ne] mangia, e beve indegnamente, mangia e beve giudicio a sè stesso, non discernendo il corpo del Signore. 046 1CO 011 030 Perciò fra voi vi [son] molti infermi, e malati; e molti dormono. 046 1CO 011 031 Perciocchè, se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati. 046 1CO 011 032 Ora, essendo giudicati, siamo dal Signore corretti, acciocchè non siamo condannati col mondo. 046 1CO 011 033 Per tanto, fratelli miei, raunandovi per mangiare, aspettatevi gli uni gli altri. 046 1CO 011 034 E se alcuno ha fame, mangi in casa; acciocchè non vi rauniate in giudicio. Or quant'è alle altre cose, io [ne] disporrò, quando sarà venuto. 046 1CO 012 001 ORA, intorno a' [doni] spirituali, fratelli, io non voglio che siate in ignoranza. 046 1CO 012 002 Voi sapete che eravate Gentili, trasportati dietro agl'idoli mutoli, secondo che eravate menati. 046 1CO 012 003 Perciò, io vi fo assapere che niuno, parlando per lo Spirito di Dio, dice Gesù[essere] anatema; e che altresì niuno può dire Gesù [esser il] Signore, se non per lo Spirito Santo. 046 1CO 012 004 Or vi sono diversità di doni; ma non vi è se non un medesimo Spirito. 046 1CO 012 005 Vi sono ancora diversità di ministeri; ma non vi è se non un medesimo Signore. 046 1CO 012 006 Vi son parimente diversità d'operazioni; ma non vi è se non un medesimo Iddio, il quale opera tutte le cose in tutti. 046 1CO 012 007 Ora a ciascuno è data la manifestazion dello Spirito per ciò che è utile e spediente. 046 1CO 012 008 Poichè ad uno è data, per lo Spirito, parola di Sapienza; e ad un altro, secondo il medesimo Spirito, parola di scienza; 046 1CO 012 009 e ad un altro fede, nel medesimo Spirito; e ad un altro doni delle guarigioni, per lo medesimo Spirito; e ad un altro l'operar potenti operazioni; e ad un altro profezia; e ad un altro discernere gli spiriti; 046 1CO 012 010 e ad un altro diversità di lingue; e ad un altro l'interpretazion delle lingue. 046 1CO 012 011 Or tutte queste cose opera quell'uno e medesimo Spirito, distribuendo particolarmente [i suoi doni] a ciascuno, come egli vuole. 046 1CO 012 012 PERCIOCCHÈ, siccome il corpo è un [solo corpo], ed ha molte membra, e tutte le membra di quel corpo, [che è] un [solo], benchè sieno molte, sono uno stesso corpo, così ancora [è] Cristo. 046 1CO 012 013 Poichè in uno stesso Spirito noi tutti siamo stati battezzati, per [essere] un medesimo corpo; e Giudei, e Greci; e servi, e franchi; e tutti siamo stati abbeverati in un medesimo Spirito. 046 1CO 012 014 Perciocchè ancora il corpo non è un [sol] membro, ma molti. 046 1CO 012 015 Se il piè dice: Perciocchè io non son mano, io non son del corpo, non è egli però del corpo? 046 1CO 012 016 E se l'orecchio dice: Perciocchè io non son occhio, io non son del corpo; non è egli però del corpo? 046 1CO 012 017 Se tutto il corpo [fosse] occhio, ove [sarebbe] l'udito? se tutto [fosse] udito, ove [sarebbe] l'odorato? 046 1CO 012 018 Ma ora Iddio ha posto ciascun de' membri nel corpo, siccome egli ha voluto. 046 1CO 012 019 Che se tutte le [membra] fossero un [sol] membro, dove [sarebbe] il corpo? 046 1CO 012 020 Ma ora, ben [vi son] molte membra, ma [vi è] un [sol] corpo. 046 1CO 012 021 E l'occhio non può dire alla mano: Io non ho bisogno di te; nè parimente il capo [dire] a' piedi: Io non ho bisogno di voi. 046 1CO 012 022 Anzi, molto più necessarie [che le altre] son le membra del corpo, che paiono essere le più deboli. 046 1CO 012 023 Ed a quelle, che noi stimiamo esser le mano onorevoli del corpo, mettiamo attorno più onore, e le [parti] nostre meno oneste son più onestamente adorne. 046 1CO 012 024 Ma le [parti] nostre oneste non [ne] hanno bisogno; anzi Iddio ha temperato il corpo, dando maggiore onore alla [parte] che [ne] avea mancamento; 046 1CO 012 025 acciocchè non vi sia dissensione nel corpo, anzi le membra abbiano tutte una medesima cura le une per le altre. 046 1CO 012 026 E se pure un membro patisce, tutte le membra patiscono con lui; e se un membro è onorato, tutte le membra ne gioiscono insieme. 046 1CO 012 027 Or voi siete il corpo di Cristo, e membra di [esso], ciascuno per parte sua. 046 1CO 012 028 E Iddio ne ha costituiti nella chiesa alcuni, prima apostoli, secondamente profeti, terzamente dottori; poi [ha ordinate] le potenti operazioni; poi i doni delle guarigioni, i sussidii, i governi, le diversità delle lingue. 046 1CO 012 029 Tutti [sono eglino] apostoli? tutti [sono eglino] profeti? tutti [sono eglino] dottori? 046 1CO 012 030 Tutti [hanno eglino il dono del]le potenti operazioni? tutti hanno eglino i doni delle guarigioni? parlano tutti [diverse] lingue? tutti sono eglino interpreti? 046 1CO 012 031 Or appetite, come a gara, i doni migliori; e ancora io ve [ne] mostrerò una via eccellentissima. 046 1CO 013 001 QUAND'anche io parlassi [tutti] i linguaggi degli uomini e degli angeli se non ho carità, divengo un rame risonante, ed un tintinnante cembalo. 046 1CO 013 002 E quantunque io avessi profezia, e intendessi tutti i misteri, e tutta la scienza; e benchè io avessi tutta la fede, talchè io trasportassi i monti, se non ho carità, non son nulla. 046 1CO 013 003 E quand'anche io spendessi in nudrire [i poveri] tutte le mie facoltà, e dessi il mio corpo ad essere arso; se non ho carità, quello niente mi giova. 046 1CO 013 004 La carità è lenta all'ira, è benigna; la carità non invidia, non procede perversamente, non si gonfia. 046 1CO 013 005 Non opera disonestamente, non cerca le cose sue proprie, non s'inasprisce, non divisa il male. 046 1CO 013 006 Non si rallegra dell'ingiustizia, ma congioisce della verità. 046 1CO 013 007 Scusa ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. 046 1CO 013 008 La carità non iscade giammai; ma le profezie saranno annullate, e le lingue cesseranno, e la scienza sarà annullata. 046 1CO 013 009 Poichè noi conosciamo in parte, ed in parte profetizziamo. 046 1CO 013 010 Ma, quando la perfezione sarà venuta, allora quello [che è solo] in parte sarà annullato. 046 1CO 013 011 Quando io era fanciullo, io parlava come fanciullo, io avea senno da fanciullo, io ragionava come fanciullo; ma, quando son divenuto uomo, io ho dismesse le cose da fanciullo, come non essendo più d'alcuno uso. 046 1CO 013 012 Perciocchè noi veggiamo ora per ispecchio, in enimma; ma allora [vedremo] a faccia a faccia; ora conosco in parte, ma allora conoscerò come ancora sono stato conosciuto. 046 1CO 013 013 Or queste tre cose durano al presente; fede, speranza, e carità; ma la maggiore di esse [è] la carità. 046 1CO 014 001 PROCACCIATE la carità, ed appetite, come a gara, [i doni] spirituali; ma principalmente che voi profetizziate. 046 1CO 014 002 Perciocchè, chi parla [in] linguaggio [strano] non parla agli uomini, ma a Dio; poichè niuno l'intende, ma egli ragiona misteri in ispirito. 046 1CO 014 003 Ma chi profetizza ragiona agli uomini, [in] edificazione, ed esortazione, e consolazione. 046 1CO 014 004 Chi parla [in] linguaggio [strano] edifica sè stesso; ma chi profetizza edifica la chiesa. 046 1CO 014 005 Or io voglio bene che voi tutti parliate linguaggi; ma molto più che profetizziate; perciocchè maggiore è chi profetizza che chi parla linguaggi, se non ch'egli interpreti, acciocchè la chiesa ne riceva edificazione. 046 1CO 014 006 Ed ora, fratelli, se io venissi a voi parlando in linguaggi [strani], che vi gioverei, se non che io vi parlassi o in rivelazione, o in scienza, o in profezia, o in dottrina? 046 1CO 014 007 Le cose inanimate stesse che rendono suono, o flauto, o cetera, se non dànno distinzione a' suoni, come si riconoscerà ciò che è sonato in sul flauto, o in su la cetera? 046 1CO 014 008 Perciocchè, se la tromba dà un suono sconosciuto, chi si apparecchierà alla battaglia? 046 1CO 014 009 Così ancor voi, se per lo linguaggio non proferite un parlare intelligibile, come s'intenderà ciò che sarà detto? perciocchè voi sarete come se parlaste in aria. 046 1CO 014 010 Vi sono, per esempio, cotante maniere di favelle nel mondo, e niuna [nazione] fra gli [uomini è] mutola. 046 1CO 014 011 Se dunque io non intendo ciò che vuol dir la favella, io sarò barbaro a chi parla, e chi parla [sarà] barbaro a me. 046 1CO 014 012 Così ancor voi, poichè siete desiderosi de' doni spirituali, cercate d'abbondarne, per l'edificazion della chiesa. 046 1CO 014 013 Perciò, chi parla linguaggio [strano], preghi di potere interpretare. 046 1CO 014 014 Perciocchè, se io fo orazione in linguaggio [strano], ben fa lo spirito mio orazione, ma la mia mente è infruttuosa. 046 1CO 014 015 Che [si deve] adunque [fare?] io farò orazione con lo spirito, ma la farò ancora con la mente; salmeggerò con lo spirito, ma salmeggerò ancora con la mente. 046 1CO 014 016 Poichè, se tu benedici con lo spirito, come dirà colui che occupa il luogo dell'idiota Amen al tuo ringraziamento, poichè egli non intende ciò che tu dici? 046 1CO 014 017 Perciocchè tu rendi ben grazie, ma altri non è edificato. 046 1CO 014 018 Io ringrazio l'Iddio mio, che io ho più [di questo dono di] parlar [diverse] lingue che tutti voi. 046 1CO 014 019 Ma nella chiesa io amo meglio dir cinque parole per la mia mente, acciocchè io ammaestri ancora gli altri, che diecimila in lingua [strana]. 046 1CO 014 020 Fratelli, non siate fanciulli di senno; ma siate bambini in malizia, e [uomini] compiuti in senno. 046 1CO 014 021 Egli è scritto nella legge: Io parlerò a questo popolo per [genti] di lingua strana, e per labbra straniere; e non pur così mi ascolteranno, dice il Signore. 046 1CO 014 022 Per tanto, i linguaggi son per segno, non a' credenti, anzi agli infedeli; ma la profezia non [è] per gl'infedeli, anzi per li credenti. 046 1CO 014 023 Se dunque, quando tutta la chiesa è raunata insieme, tutti parlano linguaggi [strani], ed entrano degl'idioti, o degl'infedeli, non diranno essi che voi siete fuori del senno? 046 1CO 014 024 Ma, se tutti profetizzano, ed entra alcun infedele, o idiota, egli è convinto da tutti, è giudicato da tutti. 046 1CO 014 025 E così i segreti del suo cuore son palesati; e così, gettandosi in terra sopra la sua faccia, egli adorerà Iddio, pubblicando che veramente Iddio è fra voi. 046 1CO 014 026 CHE [convien] dunque [fare], fratelli? Quando voi vi raunate, avendo ciascun di voi, chi salmo, chi dottrina, chi linguaggio, chi rivelazione, chi interpretazione, facciasi ogni cosa ad edificazione. 046 1CO 014 027 Se alcuno parla linguaggio [strano, facciasi questo] da due, o da tre al più; e l'un dopo l'altro; ed uno interpreti. 046 1CO 014 028 Ma, se non vi è alcuno che interpreti, tacciasi nella chiesa [colui che parla linguaggi strani]; e parli a sè stesso, e a Dio. 046 1CO 014 029 Parlino due o tre profeti, e gli altri giudichino. 046 1CO 014 030 E se ad un altro che siede è rivelata [alcuna cosa], tacciasi il precedente. 046 1CO 014 031 Poichè tutti ad uno ad uno potete profetizzare; acciocchè tutti imparino, e tutti sieno consolati. 046 1CO 014 032 E gli spiriti de' profeti son sottoposti a' profeti. 046 1CO 014 033 Perciocchè Iddio non è [Dio] di confusione, ma di pace; e così [si fa] in tutte le chiese de' santi. 046 1CO 014 034 Tacciansi le vostre donne nelle raunanze della chiesa, perciocchè non è loro permesso di parlare, ma [debbono] esser soggette, come ancora la legge dice. 046 1CO 014 035 E se pur vogliono imparar qualche cosa, domandino i lor propri mariti in casa; perciocchè è cosa disonesta alle donne di parlare in chiesa. 046 1CO 014 036 La parola di Dio è ella proceduta da voi? ovvero è ella pervenuta a voi soli? 046 1CO 014 037 Se alcuno si stima esser profeta, o spirituale, riconosca che le cose che io vi scrivo son comandamenti del Signore. 046 1CO 014 038 E se alcuno è ignorante, sialo. 046 1CO 014 039 Così dunque, fratelli miei, appetite, come a gara, il profetizzare, e non divietate il parlar linguaggi. 046 1CO 014 040 Facciasi ogni cosa onestamente, e per ordine. 046 1CO 015 001 ORA, fratelli, io vi dichiaro l'evangelo, il quale io vi ho evangelizzato, il quale ancora avete ricevuto, e nel quale state ritti. 046 1CO 015 002 Per lo quale ancora siete salvati, se [lo] ritenete nella maniera, che io ve [l]'ho evangelizzato; se non che abbiate creduto in vano. 046 1CO 015 003 Poichè imprima io vi ho dato ciò che ancora ho ricevuto: che Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le scritture. 046 1CO 015 004 E ch'egli fu seppellito, e che risuscitò al terzo giorno, secondo le scritture. 046 1CO 015 005 E ch'egli apparve a Cefa, e dipoi a' dodici. 046 1CO 015 006 Appresso apparve ad una volta a più di cinquecento fratelli, dei quali la maggior parte resta infino ad ora; ed alcuni ancora dormono. 046 1CO 015 007 Poi apparve a Giacomo, e poi a tutti gli apostoli [insieme]. 046 1CO 015 008 E dopo tutti, è apparito ancora a me, come all'abortivo. 046 1CO 015 009 Perciocchè io sono il minimo degli apostoli, e non son pur degno d'esser chiamato apostolo, perciocchè io ho perseguitata la chiesa di Dio. 046 1CO 015 010 Ma, per la grazia di Dio, io son quel che sono; e la grazia sua, ch' [è stata] verso me, non è stata vana; anzi ho vie più faticato che essi tutti; or non già io, ma la grazia di Dio, la quale [è] meco. 046 1CO 015 011 Ed io adunque, ed essi, così predichiamo, e così avete creduto. 046 1CO 015 012 Ora, se si predica che Cristo è risuscitato da' morti, come dicono alcuni fra voi che non vi è risurrezione de' morti? 046 1CO 015 013 Ora, se non vi è risurrezione de' morti, Cristo ancora non è risuscitato. 046 1CO 015 014 E se Cristo non è risuscitato, vana [è] adunque la nostra predicazione, vana è ancora la vostra fede. 046 1CO 015 015 E noi ancora siamo trovati falsi testimoni di Dio; poichè abbiamo testimoniato di Dio, ch'egli ha risuscitato Cristo; il quale egli non ha risuscitato, se pure i morti non risuscitano. 046 1CO 015 016 Perciocchè, se i morti non risuscitano, Cristo ancora non è risuscitato. 046 1CO 015 017 E se Cristo non è risuscitato, vana è la vostra fede, voi siete ancora ne' vostri peccati. 046 1CO 015 018 Quelli adunque ancora che dormono in Cristo son periti. 046 1CO 015 019 Se noi speriamo in Cristo solo in questa vita, noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini. 046 1CO 015 020 Ma ora Cristo è risuscitato da' morti; [egli] è stato fatto le primizie di coloro che dormono. 046 1CO 015 021 Perciocchè, poichè per un uomo [è] la morte, per un uomo altresì [è] la risurrezione de' morti. 046 1CO 015 022 Imperocchè, siccome in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti saranno vivificati. 046 1CO 015 023 Ma ciascuno nel suo proprio ordine: Cristo [è] le primizie; poi, nel suo avvenimento, [saranno vivificati] coloro che [son] di Cristo. 046 1CO 015 024 Poi [sarà] la fine, quando egli avrà rimesso il regno in man di Dio Padre; dopo ch'egli avrà ridotta al niente ogni signoria, ed ogni podestà, e potenza. 046 1CO 015 025 Poichè conviene ch'egli regni, finchè egli abbia messi tutti i nemici sotto i suoi piedi. 046 1CO 015 026 Il nemico, che sarà distrutto l'ultimo, [è] la morte. 046 1CO 015 027 Perciocchè [Iddio] ha posta ogni cosa sotto i piedi di esso; ora, quando dice che ogni cosa [gli] è sottoposta, è cosa chiara che [ciò è detto] da colui infuori, che gli ha sottoposta ogni cosa. 046 1CO 015 028 Ora, dopo che ogni cosa gli sarà stata sottoposta, allora il Figliuolo sarà anch'egli sottoposto a colui che gli ha sottoposta ogni cosa, acciocchè Iddio sia ogni cosa in tutti. 046 1CO 015 029 Altrimenti, che faranno coloro che son battezzati per li morti? se del tutto i morti non risuscitano, perchè son eglino ancora battezzati per li morti? 046 1CO 015 030 Perchè siamo noi ancora ad ogni ora in pericolo? 046 1CO 015 031 Io muoio tuttodì; sì, per la gloria di voi, ch'io ho in Cristo Gesù, nostro Signore. 046 1CO 015 032 Se, secondo l'uomo, io ho combattuto con le fiere in Efeso, che utile ne ho io? se i morti non risuscitano, mangiamo e beviamo, perciocchè domani morremo. 046 1CO 015 033 Non errate: cattive compagnie corrompono i buoni costumi. 046 1CO 015 034 Svegliatevi giustamente, e non peccate; perciocchè alcuni sono ignoranti di Dio; io [lo] dico per [farvi] vergogna. 046 1CO 015 035 Ma dirà alcuno: Come risuscitano i morti, e con qual corpo verranno? 046 1CO 015 036 Pazzo! quel che tu semini non è vivificato, se [prima] non muore. 046 1CO 015 037 E quant'è a quel che tu semini, tu non semini il corpo che ha da nascere; ma un granello ignudo, secondo che accade, o di frumento, o d'alcun altro [seme]. 046 1CO 015 038 E Iddio, secondo che ha voluto, gli dà il corpo; a ciascuno de' semi il [suo] proprio corpo. 046 1CO 015 039 Non ogni carne [è] la stessa carne; anzi, altra [è la carne] degli uomini, altra la carne delle bestie, altra [la carne] de' pesci, altra [la carne] degli uccelli. 046 1CO 015 040 [Vi sono] ancora de' corpi celesti, e de' corpi terrestri; ma altra [è] la gloria de' celesti, altra quella de' terrestri. 046 1CO 015 041 Altro [è] lo splendore del sole, ed altro lo splendor della luna, ed altro lo splendor delle stelle; perciocchè un astro è differente dall' [altro] astro in isplendore. 046 1CO 015 042 Così ancora [sarà] la risurrezione dei morti; [il corpo] è seminato in corruzione, [e] risusciterà in incorruttibilità. 046 1CO 015 043 Egli è seminato in disonore, [e] risusciterà in gloria; egli è seminato in debolezza, [e] risusciterà in forza; egli è seminato corpo animale, [e] risusciterà corpo spirituale. 046 1CO 015 044 Vi è corpo animale, e vi è corpo spirituale. 046 1CO 015 045 Così ancora è scritto: Il primo uomo Adamo fu fatto in anima vivente; ma l'ultimo Adamo in ispirito vivificante. 046 1CO 015 046 Ma lo spirituale non [è] prima; ma [prima è] l'animale, poi lo spirituale. 046 1CO 015 047 Il primiero uomo, [essendo] di terra, [fu] terreno; il secondo uomo, [che è] il Signore, [è] dal cielo. 046 1CO 015 048 Qual [fu] il terreno, tali [sono] ancora i terreni; e quale [è] il celeste, tali ancora [saranno] i celesti. 046 1CO 015 049 E come noi abbiam portata l'immagine del terreno, porteremo ancora l'immagine del celeste. 046 1CO 015 050 Or questo dico, fratelli, che la carne e il sangue, non possono eredare il regno di Dio; parimente, la corruzione non ereda l'incorruttibilità. 046 1CO 015 051 Ecco, io vi dico un misterio: non già tutti morremo, ma ben tutti saremo mutati; in un momento, in un batter d'occhio, al [sonar dell]'ultima tromba. 046 1CO 015 052 Perciocchè la tromba sonerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo mutati. 046 1CO 015 053 Poichè conviene che questo corruttibile rivesta incorruttibilità, e che questo mortale rivesta immortalità. 046 1CO 015 054 E quando questo corruttibile avrà rivestita incorruttibilità, e che questo mortale avrà rivestita immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: La morte è stata abissata in vittoria. 046 1CO 015 055 O morte, ov' [è] il tuo dardo? o inferno, ov' [è] la tua vittoria? 046 1CO 015 056 Or il dardo della morte [è] il peccato, e la forza del peccato [è] la legge. 046 1CO 015 057 Ma ringraziato sia Iddio, il qual ci dà la vittoria per lo Signor nostro Gesù Cristo. 046 1CO 015 058 Perciò, fratelli miei diletti, state saldi, immobili, abbondanti del continuo nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore. 046 1CO 016 001 ORA, quant'è alla colletta che [si fa] per i santi, come ne ho ordinato alle chiese della Galazia, così ancor fate voi. 046 1CO 016 002 Ogni primo [giorno] della settimana ciascun di voi riponga appresso di sè ciò che gli sarà comodo; acciocchè, quando io sarò venuto, le collette non si abbiano [più] a fare. 046 1CO 016 003 E quando io sarò giunto, io manderò coloro che voi avrete approvati per lettere a portar la vostra liberalità in Gerusalemme. 046 1CO 016 004 E se converrà ch'io stesso ci vada, essi verranno meco. 046 1CO 016 005 OR io verrò a voi, dopo che sarò passato per la Macedonia, perciocchè io passerò per la Macedonia. 046 1CO 016 006 E forse farò qualche dimora appresso di voi, ovvero ancora ci vernerò; acciocchè voi mi accompagniate dovunque io andrò. 046 1CO 016 007 Perciocchè io non voglio questa volta vedervi di passaggio; ma spero dimorar qualche tempo appresso di voi, se il Signore lo permette. 046 1CO 016 008 Or io resterò in Efeso fino alla Pentecosta. 046 1CO 016 009 Perciocchè una grande ed efficace porta mi è aperta; e [vi son] molti avversari. 046 1CO 016 010 Ora, se Timoteo viene, vedete ch'egli stia sicuramente appresso di voi; perciocchè egli si adopera nell'opera del Signore, come io stesso. 046 1CO 016 011 Niuno adunque lo sprezzi, anzi accompagnatelo in pace, acciocchè egli venga a me; perciocchè io l'aspetto co' fratelli. 046 1CO 016 012 Ora, quant'è al fratello Apollo, io l'ho molto confortato di andare a voi co' fratelli; ma egli del tutto non ha avuta volontà di andarvi ora; ma pur [vi] andrà, quando avrà l'opportunità. 046 1CO 016 013 Vegliate, state fermi nella fede, portatevi virilmente, fortificatevi. 046 1CO 016 014 Tutte le cose vostre facciansi con carità. 046 1CO 016 015 Ora, fratelli, io vi esorto che (voi conoscete la famiglia di Stefana, [e sapete] che è le primizie dell'Acaia e che si son dedicati al servigio de' santi) 046 1CO 016 016 voi ancora vi sottomettiate a tali, ed a chiunque si adopera, e s'affatica nell'opera comune. 046 1CO 016 017 Or io mi rallegro della venuta di Stefana, e di Fortunato, e d'Acaico; poichè hanno supplito alla vostra assenza. 046 1CO 016 018 Perciocchè hanno ricreato lo spirito mio, ed il vostro; riconoscete adunque coloro che son tali. 046 1CO 016 019 Le chiese dell'Asia vi salutano; Aquila, e Priscilla, insieme con la chiesa [che è] nella lor casa, vi salutano molto nel Signore. 046 1CO 016 020 Tutti i fratelli vi salutano; salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio. 046 1CO 016 021 Il saluto di man [propria] di me Paolo. 046 1CO 016 022 Se alcuno non ama il Signor Gesù Cristo, sia anatema! Maranata. 046 1CO 016 023 La grazia del Signor Gesù Cristo [sia] con voi. 046 1CO 016 024 La mia carità [sia] con tutti voi, in Cristo Gesù. Amen. # # BOOK 047 2CO 2 Corinthians 2 Corinzi 047 2CO 001 001 PAOLO, apostolo di Gesù Cristo, per la volontà di Dio; e il fratello Timoteo; alla chiesa di Dio, ch'è in Corinto, con tutti i santi, che sono in tutta l'Acaia; 047 2CO 001 002 grazia, e pace a voi, da Dio nostro Padre, e dal Signor Gesù Cristo. 047 2CO 001 003 BENEDETTO [sia] Iddio, e Padre del nostro Signor Gesù Cristo, il Padre delle misericordie, e l'Iddio d'ogni consolazione, 047 2CO 001 004 il qual ci consola in ogni nostra afflizione; acciocchè, per la consolazione, con la quale noi stessi siamo da Dio consolati, possiamo consolar coloro [che sono] in qualunque afflizione. 047 2CO 001 005 Perciocchè, come le sofferenze di Cristo abbondano in noi, così ancora per Cristo abbonda la nostra consolazione. 047 2CO 001 006 Ora, sia che siamo afflitti, [ciò è] per la vostra consolazione e salute; sia che altresì siamo consolati, [ciò è] per la vostra consolazione, la quale opera efficiacemente nel vostro sostenere le medesime sofferenze, le quali ancora noi patiamo. 047 2CO 001 007 E la nostra speranza di voi [è] ferma, sapendo che come siete partecipi delle sofferenze, così ancora [sarete partecipi] della consolazione. 047 2CO 001 008 Perciocchè, fratelli, non vogliamo che ignoriate la nostra afflizione, che ci è avvenuta in Asia: come siamo stati sommamente gravati sopra le [nostre] forze; talchè siamo stati in gran dubbio, eziandio della vita. 047 2CO 001 009 Anzi avevamo già in noi stessi la sentenza della morte; acciocchè noi non ci confidiamo in noi stessi, ma in Dio, il qual risuscita i morti; 047 2CO 001 010 il qual ci ha liberati, e libera da un sì gran [pericolo di] morte; nel quale speriamo che ancora [per l'avvenire] ce [ne] libererà; 047 2CO 001 011 sovvenendoci ancora voi congiuntamente con l'orazione; acciocchè del beneficio che ci sarà [avvenuto] per [l'orazione] di molte persone, grazie sieno rese da molti per noi. 047 2CO 001 012 PERCIOCCHÈ questo è il nostro vanto, [cioè] la testimonianza della nostra coscienza, che in semplicità, e sincerità di Dio, non in sapienza carnale, ma nella grazia di Dio, siam conversati nel mondo, e vie più ancora fra voi. 047 2CO 001 013 Perciocchè noi non vi scriviamo altre cose, se non quelle che discernete, ovvero ancora riconoscete; 047 2CO 001 014 ed io spero che [le] riconscerete eziandio infino al fine. Siccome ancora ci avete in parte riconosciuti, che noi siamo il vostro vanto, come altresì voi [siete] il nostro, [il quale avremo] nel giorno del Signor nostro Gesù Cristo. 047 2CO 001 015 Ed in questa confidanza io voleva innanzi venire a voi, acciocchè aveste una seconda grazia. 047 2CO 001 016 E [passando] da voi, venire in Macedonia; e poi di nuovo di Macedonia venire a voi, e da voi essere accompagnato in Giudea. 047 2CO 001 017 Facendo adunque questa deliberazione, ho io usata leggerezza? ovvero, le cose che io delibero, [le] delibero io secondo la carne, talchè vi sia in me sì, sì; e no, no? 047 2CO 001 018 Ora, [come] Iddio è fedele, la nostra parola inverso voi non è stata sì, e no. 047 2CO 001 019 Perciocchè il Figliuol di Dio, Gesù Cristo, che è stato fra voi predicato da noi, [cioè] da me, da Silvano, e da Timoteo, non è stato sì, e no; ma è stato sì in lui. 047 2CO 001 020 Poichè tutte le promesse di Dio [sono] in lui sì ed Amen; alla gloria di Dio, per noi. 047 2CO 001 021 Or colui, che ci conferma con voi in Cristo, e il quale ci ha unti, [è] Iddio; 047 2CO 001 022 il quale ancora ci ha suggellati, e [ci] ha data l'arra dello Spirito nei cuori nostri. 047 2CO 001 023 Or io chiamo Iddio per testimonio sopra l'anima mia, che per risparmiarvi, non sono ancora venuto a Corinto. 047 2CO 001 024 Non già che noi signoreggiamo la vostra fede, ma siamo aiutatori della vostra allegrezza: perchè voi state ritti per la fede. 047 2CO 002 001 Or io avea determinato in me stesso di non venir di nuovo a voi con tristizia. 047 2CO 002 002 Perciocchè, se io vi contristo, chi sarà dunque colui che mi rallegrerà, se non colui stesso che sarà stato da me contristato? 047 2CO 002 003 E quello stesso vi ho io scritto, acciocchè quando verrò, io non abbia tristezza sopra tristezza da coloro, dai quali io dovea avere allegrezza; confidandomi di tutti voi, che la mia allegrezza è [quella] di tutti voi. 047 2CO 002 004 Perciocchè di grande afflizione, e distretta di cuore, io vi scrissi con molte lagrime; non acciocchè foste contristati, ma acciocchè conosceste la carità, che io ho abbondantissima inverso voi. 047 2CO 002 005 E se alcuno ha contristato, non ha contristato me, anzi in parte, per non aggravar[lo], voi tutti. 047 2CO 002 006 Al tale basta quella riprensione, che [gli è stata fatta] dalla raunanza. 047 2CO 002 007 Talchè, in contrario, più tosto vi [convien] perdonar[gli], e consolar[lo]; che talora quell'uomo non sia assorto dalla troppa tristezza. 047 2CO 002 008 Perciò, io vi prego di ratificare inverso lui la carità. 047 2CO 002 009 Perciocchè a questo fine ancora vi ho scritto, acciocchè io conosca la prova di voi, se siete ubbidienti ad ogni cosa. 047 2CO 002 010 Or a chi voi perdonate alcuna cosa, [perdono] io ancora; perciocchè io altresì, se ho perdonata cosa alcuna, a chi l'ho perdonata, [l'ho fatto] per amor vostro, nel cospetto di Cristo, acciocchè noi non siamo soverchiati da Satana. 047 2CO 002 011 Perciocchè noi non ignoriamo le sue macchinazioni. 047 2CO 002 012 Ora, essendo venuto in Troas per l'Evangelo di Cristo, ed essendomi aperta una porta nel Signore, non ho avuta alcuna requie nello spirito mio, per non avervi trovato Tito, mio fratello. 047 2CO 002 013 Anzi, essendomi da loro accommiatato, me ne sono andato in Macedonia. 047 2CO 002 014 OR ringraziato [sia] Iddio, il qual fa che sempre trionfiamo in Cristo, e manifesta per noi in ogni luogo l'odor della sua conoscenza. 047 2CO 002 015 Perciocchè noi siamo il buono odore di Cristo a Dio, fra coloro che son salvati, e fra coloro che periscono; 047 2CO 002 016 a questi veramente, odor di morte a morte; ma a quelli, odor di vita a vita. (E chi è sufficiente a queste cose?) 047 2CO 002 017 Poichè noi non falsifichiamo la parola di Dio, come molti altri; ma come di sincerità, ma come da parte di Dio, parliamo in Cristo, nel cospetto di Dio. 047 2CO 003 001 Cominciamo noi di nuovo a raccomandar noi stessi? ovvero, abbiam noi bisogno, come alcuni, di lettere raccomandatorie a voi, o di raccomandatorie da voi? 047 2CO 003 002 Voi siete la nostra lettera, scritta ne' cuori nostri, intesa e letta da tutti gli uomini; 047 2CO 003 003 essendo manifesto che voi siete la lettera di Cristo, amministrata da noi; scritta, non con inchiostro, ma con lo Spirito dell'Iddio vivente; non in tavole di pietra, ma nelle tavole di carne del cuore. 047 2CO 003 004 Or una tal confidanza abbiamo noi per Cristo presso Iddio. 047 2CO 003 005 Non già che siamo da noi stessi sufficienti pure a pensar cosa alcuna, come da noi stessi; ma la nostra sufficienza è da Dio; 047 2CO 003 006 il quale ancora ci ha resi sufficienti [ad esser] ministri del nuovo patto, non di lettera, ma di spirito; poichè la lettera uccide, ma lo spirito vivifica. 047 2CO 003 007 Ora, se il ministerio della morte, [che non era se non] in lettere, scolpito in pietre, fu glorioso, talchè i figliuoli d'Israele non potevano riguardar fiso nel volto di Mosè, per la gloria del suo volto (la qual [però] dovea essere annullata), 047 2CO 003 008 come non sarà più tosto con gloria il ministerio dello Spirito? 047 2CO 003 009 Perciocchè, se il ministerio della condannazione [fu con] gloria, molto più abbonderà in gloria il ministerio della giustizia. 047 2CO 003 010 Per questo rispetto, ciò che fu glorificato non fu reso glorioso a cagione di questa che è gloria più eccellente. 047 2CO 003 011 Perciocchè, se quel che ha da essere annullato [fu] per gloria; molto maggiormente [ha da essere] in gloria ciò che ha da durare. 047 2CO 003 012 Avendo adunque questa speranza, usiamo gran libertà di parlare. 047 2CO 003 013 E non [facciamo] come Mosè, [il quale] si metteva un velo su la faccia; acciocchè i figliuoli d'Israele non riguardassero fiso nella fine di quello che avea ad essere annullato. 047 2CO 003 014 Ma le lor menti son divenute stupide; poichè sino ad oggi, nella lettura del vecchio testamento, lo stesso velo dimora senza esser rimosso; il quale è annullato in Cristo. 047 2CO 003 015 Anzi, infino al [dì] d'oggi, quando si legge Mosè, il velo è posto sopra il cuor loro. 047 2CO 003 016 Ma, quando [Israele] si sarà convertito al Signore; il velo sarà rimosso. 047 2CO 003 017 Or il Signore è quello Spirito; e dove [è] lo Spirito del Signore, ivi [è] libertà. 047 2CO 003 018 E noi tutti, contemplando a faccia scoperta, come in uno specchio, la gloria del Signore, siam trasformati nella stessa immagine, di gloria, come per lo Spirito del Signore. 047 2CO 004 001 PERCIÒ, avendo questo ministerio, secondo che ci è stata fatta misericordia, noi non veniam meno dell'animo. 047 2CO 004 002 Anzi abbiam rinunziato a' nascondimenti della vergogna, non camminando con astuzia, e non falsando la parola di Dio; anzi rendendoci approvati noi stessi da ogni coscienza degli uomini, davanti a Dio, per la manifestazion della verità. 047 2CO 004 003 Che se il nostro evangelo ancora è coperto, egli è coperto fra coloro che periscono; 047 2CO 004 004 fra i quali l'Iddio di questo secolo ha accecate le menti degl'increduli, acciocchè la luce dell'evangelo della gloria di Cristo, il quale è l'immagine dell'invisibile Iddio, non risplenda loro. 047 2CO 004 005 Poichè non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù, il Signore; e noi [siamo] vostri servitori, per Gesù. 047 2CO 004 006 Perciocchè Iddio, che disse che la luce risplendesse dalle tenebre, [è quel] che ha fatto schiarire il suo splendore ne' cuori nostri, per illuminarci nella conoscenza della gloria di Dio, [che splende] sul volto di Gesù Cristo. 047 2CO 004 007 Or noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, acciocchè l'eccellenza di questa potenza sia di Dio, e non da noi. 047 2CO 004 008 Essendo per ogni maniera afflitti, ma non però ridotti ad estreme distrette; perplessi, ma non però disperati; 047 2CO 004 009 perseguiti, ma non però abbandonati; abbattuti, ma non però perduti. 047 2CO 004 010 Portando del continuo nel [nostro] corpo la mortificazione del Signor Gesù; acciocchè ancora si manifesti la vita di Gesù nel nostro corpo. 047 2CO 004 011 Poichè noi che viviamo siamo del continuo esposti alla morte per Gesù; acciocchè ancora la vita di Gesù si manifesti nella nostra carne mortale. 047 2CO 004 012 Talchè la morte opera in noi, ma la vita in voi. 047 2CO 004 013 Ma pure, avendo noi lo stesso spirito della fede, secondo che è scritto: Io ho creduto, perciò ho parlato; noi ancora crediamo, perciò eziandio parliamo. 047 2CO 004 014 Sapendo che colui che ha risuscitato il Signor Gesù, risusciterà ancora noi per Gesù, e ci farà comparire con voi. 047 2CO 004 015 Perciocchè tutte queste cose [son] per voi; acciocchè la grazia, essendo abbondata, soprabbondi, per lo ringraziamento di molti, alla gloria di Dio. 047 2CO 004 016 PERCIÒ noi non veniam meno dell'animo; ma, benchè il nostro uomo esterno si disfaccia, pur si rinnova l'interno di giorno in giorno. 047 2CO 004 017 Perciocchè la leggiera nostra afflizione, che è sol per un momento, ci produce un sopra modo eccellente peso eterno di gloria; 047 2CO 004 018 mentre non abbiamo il riguardo fisso alle cose che si veggono, ma a quelle che non si veggono; poichè le cose che si veggono [sono] sol per un tempo; ma quelle che non si veggono [sono] eterne. 047 2CO 005 001 Perciocchè noi sappiamo che, se il nostro terrestre albergo di questa tenda è disfatto, noi abbiamo da Dio un edificio, [che è] una casa fatta senza opera di mano, eterna ne' cieli. 047 2CO 005 002 Poichè in questa tenda ancora sospiriamo, desiderando d'esser sopravvestiti della nostra abitazione, che [è] celeste. 047 2CO 005 003 Se pur saremo trovati vestiti, [e] non ignudi. 047 2CO 005 004 Perciocchè [noi], che siamo in questa tenda, sospiriamo, essendo aggravati; e perciò non desideriamo già d'essere spogliati, ma sopravvestiti; acciocchè ciò che è mortale sia assorbito dalla vita. 047 2CO 005 005 Or colui che ci ha formati a questo stesso, [è] Iddio, il quale ancora ci ha data l'arra dello Spirito. 047 2CO 005 006 Noi adunque abbiamo sempre confidanza; e sappiamo che, mentre dimoriamo come forestieri nel corpo, siamo in pellegrinaggio, [assenti] dal Signore. 047 2CO 005 007 Poichè camminiamo per fede, e non per aspetto. 047 2CO 005 008 Ma noi abbiamo confidanza, ed abbiamo molto più caro di partire dal corpo, e di andare ad abitar col Signore. 047 2CO 005 009 Perciò ancora ci studiamo, e dimorando come forestieri [nel corpo], e partendone, d'essergli grati. 047 2CO 005 010 Poichè bisogna che noi tutti compariamo davanti al tribunal di Cristo, acciocchè ciascuno riceva la propria [retribuzione del]le cose ch'egli [avrà fatte quand'era] nel corpo; secondo ch'egli avrà operato, o bene, o male. 047 2CO 005 011 SAPENDO adunque lo spavento del Signore, noi persuadiamo gli uomini, e siamo manifesti a Dio; or io spero che siamo manifesti eziandio alle vostre coscienze. 047 2CO 005 012 Perciocchè noi non ci raccomandiamo di nuovo a voi, ma vi diamo cagione di gloriarvi di noi; acciocchè abbiate [di che gloriarvi] inverso coloro che si gloriano di faccia, e non di cuore. 047 2CO 005 013 Imperocchè, se noi siam fuori del senno, [lo siamo] a Dio; se altresì siamo in buon senno, [lo siamo] a voi. 047 2CO 005 014 Poichè l'amor di Cristo ci possiede. 047 2CO 005 015 Avendo fatta questa determinazione: che, se uno è morto per tutti, tutti adunque erano morti; e ch'egli è morto per tutti, acciocchè coloro che vivono non vivano più per l'innanzi a sè stessi, ma a colui che è morto, e risuscitato per loro. 047 2CO 005 016 Talchè noi da quest'ora non conosciamo alcuno secondo la carne; e se abbiam conosciuto Cristo secondo la carne, pur ora non [lo] conosciamo più. 047 2CO 005 017 Se adunque alcuno [è] in Cristo, [egli è] nuova creatura; le cose vecchie son passate; ecco, tutte le cose son fatte nuove. 047 2CO 005 018 Or il tutto [è] da Dio, che ci ha riconciliati a sè, per Gesù Cristo; e ha dato a noi il ministerio della riconciliazione. 047 2CO 005 019 Poichè Iddio ha riconciliato il mondo a sè in Cristo, non imputando agli uomini i lor falli; ed ha posta in noi la parola della riconciliazione. 047 2CO 005 020 Noi adunque facciam l'ambasciata per Cristo, come se Iddio esortasse per noi; [e vi] esortiamo per Cristo: Siate riconciliati a Dio. 047 2CO 005 021 Perciocchè egli ha fatto [esser] peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato; acciocchè noi fossimo fatti giustizia di Dio in lui. 047 2CO 006 001 OR essendo operai nell'opera [sua, vi] esortiamo ancora che non abbiate ricevuta la grazia di Dio in vano 047 2CO 006 002 (perciocchè egli dice: Io ti ho esaudito nel tempo accettevole, e ti ho aiutato nel giorno della salute. Ecco ora il tempo accettevole, ecco ora il giorno della salute); 047 2CO 006 003 non dando intoppo alcuno in cosa veruna, acciocchè il ministerio non sia vituperato. 047 2CO 006 004 Anzi, rendendoci noi stessi approvati in ogni cosa, come ministri di Dio, in molta sofferenza, in afflizioni, in necessità, in distrette, 047 2CO 006 005 in battiture, in prigioni, in turbamenti, in travagli, in vigilie, in digiuni; 047 2CO 006 006 in purità, in conoscenza, in pazienza, in benignità, in Ispirito Santo, in carità non finta; 047 2CO 006 007 in parola di verità, in virtù di Dio, con le armi di giustizia a destra ed a sinistra; 047 2CO 006 008 per gloria, e per ignominia; per buona fama, e per infamia; 047 2CO 006 009 come seduttori, e [pur] veraci; come sconosciuti, e [pur] riconosciuti; come morenti, e [pure] ecco viviamo; come castigati, ma [pure] non messi a morte; 047 2CO 006 010 come contristati, e [pur] sempre allegri; come poveri, e [pure] arricchendo molti; come non avendo nulla, e [pur] possedendo ogni cosa. 047 2CO 006 011 LA nostra bocca è aperta inverso voi, o Corinti; il cuor nostro è allargato. 047 2CO 006 012 Voi non siete allo stretto in noi, ma ben siete stretti nelle vostre viscere. 047 2CO 006 013 Ora, per [far] par pari, io parlo come a figliuoli, allargatevi ancora voi. 047 2CO 006 014 Non vi accoppiate con gl'infedeli; perciocchè, che partecipazione [vi è] egli tra la giustizia e l'iniquità? e che comunione [vi è] egli della luce con le tenebre? 047 2CO 006 015 E che armonia [vi è] egli di Cristo con Belial? o che parte ha il fedele con l'infedele? 047 2CO 006 016 E che accordo [vi è] egli del tempio di Dio con gl'idoli? poichè voi siete il tempio dell'Iddio vivente; siccome Iddio disse: Io abiterò nel mezzo di loro, e camminerò fra [loro]; e sarò lor Dio, ed essi mi saranno popolo. 047 2CO 006 017 Perciò, dipartitevi del mezzo di loro, e separatevene, dice il Signore; e non toccate nulla d'immondo, ed io vi accoglierò; 047 2CO 006 018 e vi sarò per padre, e voi mi sarete per figliuoli e per figliuole, dice il Signore Onnipotente. 047 2CO 007 001 Avendo adunque queste promesse, cari miei, purghiamoci d'ogni contaminazione di carne, e di spirito, compiendo la [nostra] santificazione nel timor di Dio. 047 2CO 007 002 DATECI luogo in voi; noi non abbiam fatto torto ad alcuno, non abbiamo corrotto alcuno, non abbiamo frodato alcuno. 047 2CO 007 003 Io non [lo] dico a [vostra] condannazione; perciocchè già innanzi ho detto che voi siete ne' cuori nostri, da morire insieme, e da vivere insieme. 047 2CO 007 004 Io ho gran libertà di parlare inverso voi, io ho molto di che gloriarmi di voi; io son ripieno di consolazione, io soprabbondo di letizia in tutta la nostra afflizione. 047 2CO 007 005 Perciocchè, essendo noi venuti in Macedonia, la nostra carne non ha avuta requie alcuna; ma siamo stati afflitti in ogni maniera: combattimenti di fuori, spaventi di dentro. 047 2CO 007 006 Ma Iddio, che consola gli umiliati, ci ha consolati per la venuta di Tito. 047 2CO 007 007 E non sol per la venuta d'esso, ma ancora per la consolazione della quale è stato consolato appresso di voi; rapportandoci la vostra grande affezione, il vostro pianto, il vostro zelo per me; talchè io me ne son molto maggiormente rallegrato. 047 2CO 007 008 Perciocchè, benchè io vi abbia contristati per quell'epistola, [ora] non me ne pento, benchè io me [ne] fossi pentito; poichè io vedo che quell'epistola, quantunque per un breve tempo, vi ha contristati. 047 2CO 007 009 Or mi rallegro, non perchè siate stati contristati, ma perchè siete stati contristati a ravvedimento; perciocchè voi siete stati contristati secondo Iddio, acciocchè in cosa alcuna voi non riceveste alcun danno da noi. 047 2CO 007 010 Poichè la tristizia secondo Iddio produce ravvedimento a salute, del quale l'uomo non si pente mai; ma la tristizia del mondo produce la morte. 047 2CO 007 011 Perciocchè, ecco, questo stesso [fatto] che voi siete stati contristati secondo Iddio, quanta premura ha prodotta in voi, qual giustificazione, quale indegnazione, qual timore, qual grande affezione, quale zelo, qual punizione! per ogni maniera voi avete dimostrato che siete puri in quest'affare. 047 2CO 007 012 Benchè adunque io vi abbia scritto, io non [l'ho fatto], nè per colui che ha fatta l'ingiuria, nè per colui a cui è stata fatta; ma, acciocchè fosse manifestato fra voi, davanti a Dio, lo studio nostro, che noi [abbiamo] per voi. 047 2CO 007 013 Perciò, noi siamo stati consolati; ed oltre alla consolazione che noi abbiamo avuta di voi, vie più ci siam rallegrati per l'allegrezza di Tito, perciocchè il suo spirito è stato ricreato da voi tutti. 047 2CO 007 014 Perciocchè, se mi sono presso lui gloriato di voi in cosa alcuna, non sono stato confuso; ma, come vi abbiam parlato [in] tutte le cose in verità, così ancora ciò di che ci eravamo gloriati a Tito si è trovato verità. 047 2CO 007 015 Laonde ancora egli è vie più sviscerato inverso voi, quando si ricorda dell'ubbidienza di voi tutti, come l'avete ricevuto con timore, e tremore. 047 2CO 007 016 Io mi rallegro adunque che in ogni cosa io mi posso confidar di voi. 047 2CO 008 001 ORA, fratelli, noi vi facciamo assapere la grazia di Dio, ch'è stata data nelle chiese della Macedonia; 047 2CO 008 002 [cioè: ] che in molta prova d'afflizione, l'abbondanza della loro allegrezza, e la lor profonda provertà è abbondata nelle ricchezze della loro liberalità. 047 2CO 008 003 Poichè, secondo il poter [loro], io [ne] rendo testimonianza, anzi, sopra il poter [loro, sono stati] volonterosi. 047 2CO 008 004 Pregandoci, con molti conforti, d'accettar la grazia, e la comunione di questa sovvenzione che [è] per li santi. 047 2CO 008 005 Ed [hanno fatto], non [solo] come speravamo; ma imprima si son donati loro stessi al Signore; ed a noi, per la volontà di Dio. 047 2CO 008 006 Talchè noi abbiamo esortato Tito che, come innanzi ha cominciato, così ancora compia eziandio presso voi questa grazia. 047 2CO 008 007 Ma, come voi abbondate in ogni cosa, in fede, e in parola, ed in conoscenza, e in ogni studio, e nella carità vostra inverso noi; [fate] che abbondiate ancora in questa grazia. 047 2CO 008 008 Io non [lo] dico per comandamento; ma per lo studio degli altri, facendo prova ancora della schiettezza della vostra carità. 047 2CO 008 009 Perciocchè voi sapete la grazia del Signor nostro Gesù Cristo, come, essendo ricco, si è fatto povero per voi; acciocchè voi arricchiste per la sua povertà. 047 2CO 008 010 E do consiglio in questo; perciocchè questo è utile a voi, i quali non soltanto avete cominciato a fare, ma già ne avevate l'intenzione, fin dall'anno passato. 047 2CO 008 011 Ora, compiete dunque eziandio il fare; acciocchè, come [vi è stata] la prontezza del volere, così ancora [vi sia] il compiere secondo il [vostro] avere. 047 2CO 008 012 Perciocchè, se vi è la prontezza dell'animo, uno è accettevole secondo ciò ch'egli ha, e non secondo ciò ch'egli non ha. 047 2CO 008 013 Poichè [questo] non [si fa] acciocchè vi sia alleggiamento per altri, ed aggravio per voi; ma, per far par pari, al tempo presente le vostra abbondanza [sarà impiegata a] sovvenire alla loro inopia. 047 2CO 008 014 Acciocchè altresì la loro abbondanza sia [impiegata a sovvenire] alla vostra inopia; affinchè vi sia ugualità; secondo che è scritto: 047 2CO 008 015 Chi [ne avea raccolto] assai, non n'ebbe di soverchio; e chi poco, non n'ebbe mancamento. 047 2CO 008 016 Ora, ringraziato sia Iddio, che ha messo nel cuor di Tito lo stesso studio per voi. 047 2CO 008 017 Poichè egli ha accettata l'esortazione; e in gran diligenza si è volonterosamente messo in cammino, [per andare] a voi. 047 2CO 008 018 Or noi abbiam mandato con lui questo fratello, la cui lode nell'evangelo [è] per tutte le chiese. 047 2CO 008 019 E non sol [questo]; ma ancora è stato dalle chiese eletto, [per esser] nostro compagno di viaggio con questa sovvenzione, ch'è da noi amministrata alla gloria del Signore stesso, ed al [servigio del]la prontezza dell'animo vostro; 047 2CO 008 020 schivando noi questo: che niuno ci biasimi in quest'abbondanza, che è da noi amministrata; 047 2CO 008 021 procurando cose oneste, non solo nel cospetto del Signore, ma ancora nel cospetto degli uomini. 047 2CO 008 022 Or noi abbiam mandato con loro questo nostro fratello, il quale abbiamo spesse volte, in molte cose, sperimentato esser diligente, ed ora lo è molto più, per la molta confidanza [che si ha] di voi. 047 2CO 008 023 Quant'è a Tito, [egli è] mio consorte, e compagno d'opera inverso voi; quant'è a' fratelli, [sono] apostoli delle chiese, gloria di Cristo. 047 2CO 008 024 Dimostrate adunque inverso loro, nel cospetto delle chiese, la prova della vostra carità, e di ciò che ci gloriamo di voi. 047 2CO 009 001 Perciocchè della sovvenzione, che è per i santi, mi è soverchio scrivervene. 047 2CO 009 002 Poichè io conosco la prontezza dell'animo vostro, per la quale io mi glorio di voi presso i Macedoni, [dicendo] che l'Acaia è pronta fin dall'anno passato; e lo zelo da parte vostra ne ha provocati molti. 047 2CO 009 003 Or io ho mandati questi fratelli, acciocchè il nostro vanto di voi non riesca vano in questa parte; affinchè, come io dissi, siate presti. 047 2CO 009 004 Che talora, se, quando i Macedoni saranno venuti meco, non vi trovano presti, non siamo svergognati noi (per non dir voi), in questa ferma confidanza del [nostro] vanto. 047 2CO 009 005 Perciò ho reputato necessario d'esortare i fratelli, che vadano innanzi a voi, e prima dieno compimento alla già significata vostra benedizione; acciocchè sia presta, pur come benedizione, e non avarizia. 047 2CO 009 006 Or questo [è ciò che è detto]: Chi semina scarsamente, mieterà altresì scarsamente; e chi semina liberalmente, mieterà altresì in benedizione. 047 2CO 009 007 Ciascuno [faccia] come è deliberato nel cuor [suo], non di mala voglia, nè per necessità; perciocchè Iddio ama un donatore allegro. 047 2CO 009 008 Or Iddio [è] potente, da fare abbondare in voi ogni grazia; acciocchè, avendo sempre ogni sufficienza in ogni cosa, voi abbondiate in ogni buona opera; 047 2CO 009 009 siccome è scritto: Egli ha sparso, egli ha donato a' poveri; la sua giustizia dimora in eterno. 047 2CO 009 010 Or colui che fornisce di semenza il seminatore, e di pane da mangiare, ve [ne] fornisca altresì, e moltiplichi la vostra semenza, ed accresca i frutti della vostra giustizia; 047 2CO 009 011 in maniera che del tutto siate arricchiti ad ogni liberalità, la quale per noi produce rendimento di grazie a Dio. 047 2CO 009 012 Poichè l'amministrazione di questo servigio sacro non solo supplisce le necessità de' santi, ma ancora ridonda inverso Iddio per molti ringraziamenti. 047 2CO 009 013 In quanto che, per la prova di questa somministrazione, glorificano Iddio, di ciò che vi sottoponete alla confessione dell'evangelo di Cristo, e comunicate liberalmente con loro, e con tutti. 047 2CO 009 014 E con le loro orazioni per voi vi dimostrano singolare affezione per l'eccellente grazia di Dio sopra voi. 047 2CO 009 015 Or ringraziato sia Iddio del suo ineffabile dono. 047 2CO 010 001 OR io Paolo vi esorto per la benignità, e mansuetudine di Cristo; [io dico], che fra voi [presente] in persona ben [sono] umile; ma, assente, sono ardito inverso voi. 047 2CO 010 002 E [vi] prego che, essendo presente, non mi convenga procedere animosamente con quella confidanza, per la quale son reputato audace, contro ad alcuni che fanno stima di noi, come se camminassimo secondo la carne. 047 2CO 010 003 Poichè, camminando nella carne, non guerreggiamo secondo la carne 047 2CO 010 004 (perciocchè le armi della nostra guerra non [son] carnali, ma potenti a Dio alla distruzione delle fortezze), 047 2CO 010 005 sovvertendo i discorsi, ed ogni altezza che si eleva contro alla conoscenza di Dio; e cattivando ogni mente all'ubbidienza di Cristo. 047 2CO 010 006 Ed avendo presta in mano la punizione d'ogni disubbidienza, quando la vostra ubbidienza sarà compiuta. 047 2CO 010 007 Riguardate voi alle cose [che sono] in apparenza? se alcuno si confida in sè stesso d'esser di Cristo, reputi altresì da sè medesimo questo: che, siccome egli [è] di Cristo, così ancora noi [siam] di Cristo. 047 2CO 010 008 Perciocchè, benchè io mi gloriassi ancora alquanto più della nostra podestà, che il Signore ci ha data, ed edificazione, e non a distruzion vostra, io non [ne] sarei svergognato. 047 2CO 010 009 Ora, non facciasi stima di me, come se vi spaventassi per lettere. 047 2CO 010 010 Perciocchè, ben sono, dice [alcuno], le lettere gravi e forti; ma la presenza del corpo [è] debole, e la parola dispregevole. 047 2CO 010 011 Il tale reputi questo: che, quali siamo assenti, in parola, per lettere; tali [saremo] ancora presenti, in fatti. 047 2CO 010 012 Perciocchè noi non osiamo aggiungerci, nè paragonarci con alcuni di coloro che si raccomandano loro stessi; ma essi, misurandosi per sè stessi, e paragonandosi con sè stessi, non hanno alcuno intendimento. 047 2CO 010 013 Ma, quant'è a noi, non ci glorieremo all'infinito; anzi, secondo la misura del limite che Iddio ci ha spartito come misura [del nostro lavoro, ci glorieremo] d'esser pervenuti infino a voi. 047 2CO 010 014 Perciocchè noi non ci distendiamo oltre [il convenevole], come se non fossimo pervenuti infino a voi; poichè siam pervenuti eziandio fino a voi nel[la predicazione del]l'evangelo di Cristo; 047 2CO 010 015 non gloriandoci all'infinito delle fatiche altrui; ma avendo speranza, che crescendo la fede vostra, saremo in voi abbondantemente magnificati, secondo i limiti assegnatici. 047 2CO 010 016 Ed anche che noi evangelizzeremo ne' [luoghi], che [son] di là da voi; [e] non ci glorieremo nei limiti assegnati ad altrui, di cose preparate [per altri]. 047 2CO 010 017 Ora, chi si gloria, gloriisi nel Signore. 047 2CO 010 018 Poichè, non colui che raccomanda sè stesso [è] approvato, ma colui che il Signore raccomanda. 047 2CO 011 001 OH quanto desidererei che voi comportaste un poco la mia follia! ma sì, comportatemi. 047 2CO 011 002 Poichè io son geloso di voi d'una gelosia di Dio; perciocchè io vi ho sposati ad un marito, per presentare una casta vergine a Cristo. 047 2CO 011 003 Ma io temo che come il serpente sedusse Eva, con la sua astuzia; così talora le vostre menti non sieno corrotte, [e sviate] dalla semplicità che [deve essere] inverso Cristo. 047 2CO 011 004 Perciocchè se uno viene a voi a predicarvi un altro Gesù che noi non abbiam predicato, o se voi da esso ricevete un altro Spirito che non avete ricevuto, o un vangelo diverso da quello che avete accettato; voi lo tollerate. 047 2CO 011 005 Or io stimo di non essere stato da niente meno di cotesti apostoli sommi. 047 2CO 011 006 Che se pur [sono] idiota nel parlare, non [lo son] già nella conoscenza; anzi, del tutto siamo stati manifestati presso voi in ogni cosa. 047 2CO 011 007 Ho io commesso peccato, in ciò che mi sono abbassato me stesso, acciocchè voi foste innalzati? inquanto che gratuitamente vi ho evangelizzato l'evangelo di Dio? 047 2CO 011 008 Io ho predate le altre chiese, prendendo salario per servire a voi. 047 2CO 011 009 Ed anche, essendo appresso di voi, ed avendo bisogno, non sono stato grave ad alcuno; perciocchè i fratelli, venuti di Macedonia, hanno supplito al mio bisogno; ed in ogni cosa mi son conservato senza esservi grave, ed anche [per l'avvenire] mi conserverò. 047 2CO 011 010 La verità di Cristo è in me, che questo vanto non sarà turato in me nelle contrade dell'Acaia. 047 2CO 011 011 Perchè? [forse] perciocchè io non v'amo? Iddio lo sa. 047 2CO 011 012 Anzi ciò che io fo, [lo] farò ancora, per toglier l'occasione a coloro che desiderano occasione; acciocchè in ciò che si gloriano sieno trovati quali noi ancora. 047 2CO 011 013 Perciocchè tali falsi apostoli[sono] operai frodolenti, trasformandosi in apostoli di Cristo. 047 2CO 011 014 E non [è] maraviglia; perciocchè Satana stesso si trasforma in angelo di luce. 047 2CO 011 015 Ei non [è] dunque gran cosa, se i suoi ministri ancora si trasformano in ministri di giustizia; de' quali la fine sarà secondo le loro opere. 047 2CO 011 016 IO [lo] dico di nuovo: Niuno mi stimi esser pazzo; se no, ricevetemi eziandio come pazzo; acciocchè io ancora mi glorii un poco. 047 2CO 011 017 Ciò ch'io ragiono in questa ferma confidanza di vanto, non [lo] ragiono secondo il Signore, ma come in pazzia. 047 2CO 011 018 Poichè molti si gloriano secondo la carne, io ancora mi glorierò. 047 2CO 011 019 Poichè voi, così savi, volentieri comportate i pazzi. 047 2CO 011 020 Perciocchè, se alcuno vi riduce in servitù, se alcuno [vi] divora, se alcuno prende, se alcuno s'innalza, se alcuno vi percuote in sul volto, voi [lo] tollerate. 047 2CO 011 021 Io [lo] dico a nostro vituperio, noi siamo stati deboli; e pure, in qualunque cosa alcuno si vanta, io [lo] dico in pazzia, mi vanto io ancora. 047 2CO 011 022 Sono eglino Ebrei? io ancora; sono eglino Israeliti? io ancora; sono eglino progenie di Abrahamo? io ancora. 047 2CO 011 023 Sono eglino ministri di Cristo? io parlo da pazzo, io [lo son] più [di loro]; in travagli molto più; in battiture senza comparazione più; in prigioni molto più; in morti molte volte [più]. 047 2CO 011 024 Da' Giudei ho ricevute cinque volte quaranta [battiture] meno una. 047 2CO 011 025 Io sono stato battuto di verghe tre volte, sono stato lapidato una volta, tre volte ho rotto in mare, ho passato un giorno ed una notte nell'abisso. 047 2CO 011 026 Spesse volte [sono stato in] viaggi, in pericoli di fiumi, [in] pericoli di ladroni, [in] pericoli della [mia] nazione, [in] pericoli da' Gentili, [in] pericoli in città, [in] pericoli in solitudine, [in] pericoli in mare, [in] pericoli fra falsi fratelli; 047 2CO 011 027 in fatica, e travaglio; sovente in veglie, in fame, ed in sete; in digiuni spesse volte; in freddo, e nudità. 047 2CO 011 028 Oltre alle cose che [son] di fuori, ciò che si solleva tuttodì contro a me, [è] la sollecitudine per tutte le chiese. 047 2CO 011 029 Chi è debole, ch'io ancora non sia debole? chi è scandalezzato, ch'io non arda? 047 2CO 011 030 Se convien gloriarsi, io mi glorierò delle cose della mia debolezza. 047 2CO 011 031 Iddio e Padre del nostro Signor Gesù Cristo, il quale è benedetto in eterno, sa ch'io non mento. 047 2CO 011 032 In Damasco, il governatore del re Areta avea poste guardie nella città de' Damasceni, volendomi pigliare; 047 2CO 011 033 ma io fui calato dal muro per una finestra, in una sporta; e [così] scampai dalle sue mani. 047 2CO 012 001 CERTO, il gloriarmi non mi è spediente; nondimeno io verrò alle visioni e rivelazioni del Signore. 047 2CO 012 002 Io conosco un uomo in Cristo, il quale, son già passati quattordici anni, fu rapito (se [fu] col corpo, o senza il corpo, io nol so, Iddio il sa) fino al terzo cielo. 047 2CO 012 003 E so che quel tal uomo (se [fu] col corpo, o senza il corpo, io nol so, Iddio il sa) 047 2CO 012 004 fu rapito in paradiso, e udì parole ineffabili, le quali non è lecito ad uomo alcuno di proferire. 047 2CO 012 005 Io mi glorierò di quel tale; ma non mi glorierò di me stesso, se non nelle mie debolezze. 047 2CO 012 006 Perciocchè, benchè io volessi gloriarmi, non però sarei pazzo; poichè direi verità; ma io me ne rimango, acciocchè niuno stimi di me sopra ciò ch'egli mi vede [essere], ovvero ode da me. 047 2CO 012 007 Ed anche, acciocchè io non m'innalzi sopra modo per l'eccellenza delle rivelazioni, mi è stato dato uno stecco nella carne, un angelo di Satana, per darmi delle guanciate; acciocchè io non m'innalzi sopra modo. 047 2CO 012 008 Per la qual cosa ho pregato tre volte il Signore, che [quello] si dipartisse da me. 047 2CO 012 009 Ma egli mi ha detto: La mia grazia ti basta; perciocchè la mia virtù si adempie in debolezza. Perciò molto volentieri mi glorierò più tosto nelle mie debolezze, acciocchè la virtù di Cristo mi ripari. 047 2CO 012 010 Perciò, io mi diletto in debolezze, in ingiurie, in necessità, in persecuzioni, in distrette per Cristo; perciocchè, quando io sono debole, allora son forte. 047 2CO 012 011 IO son divenuto pazzo, gloriandomi; voi mi [ci] avete costretto; poichè da voi doveva io essere commendato; perciocchè io non sono stato da nulla meno di cotesti apostoli sommi, benchè io non sia niente. 047 2CO 012 012 Certo i segni dell'apostolo sono stati messi in opera fra voi, in ogni sofferenza; in segni, e prodigi, e potenti operazioni. 047 2CO 012 013 Perciocchè, in che siete voi stati da meno delle altre chiese, se non ch'io non vi sono stato grave? perdonatemi questo torto. 047 2CO 012 014 Ecco, questa [è] la terza volta ch'io son pronto a venire a voi, e non vi sarò grave; perchè io non cerco i vostri beni, ma voi; perciocchè i figliuoli non debbono far tesoro a' padri ed alle madri, ma i padri e le madri ai figliuoli. 047 2CO 012 015 E quant'è a me, molto volentieri spenderò, anzi sarò speso per le anime vostre; quantunque, amandovi io sommamente, sia meno amato. 047 2CO 012 016 Ora, sia [pur così] ch'io non vi abbia gravati; ma forse, essendo astuto, vi ho presi per frode. 047 2CO 012 017 Ho io, per alcun di coloro che ho mandati a voi, fatto profitto di voi? 047 2CO 012 018 Io ho pregato Tito, ed ho con lui mandato questo fratello. Tito ha egli fatto profitto di voi? non siamo noi camminati d'un medesimo spirito, per medesime pedate? 047 2CO 012 019 PENSATE voi di nuovo, che noi ci giustifichiamo presso a voi? noi parliamo davanti a Dio, in Cristo; e tutto ciò, diletti, per la vostra edificazione. 047 2CO 012 020 Perciocchè io temo che talora, quando io verrò, io non vi trovi quali io vorrei; e ch'io altresì sia da voi ritrovato quale voi non vorreste; che talora, non [vi sieno] contese, gelosie, ire, risse, detrazioni, bisbigli, gonfiamenti, tumulti. 047 2CO 012 021 [E] che, essendo di nuovo venuto, l'Iddio mio non m'umilii presso voi; e ch'io non pianga molti di coloro che innanzi hanno peccato, e non si son ravveduti dell'immondizia, e della fornicazione, e della dissoluzione che hanno commessa. 047 2CO 013 001 Ecco, questa è la terza volta ch'io vengo a voi; ogni parola è confermata per la bocca di due, o di tre testimoni. 047 2CO 013 002 Già [l]'ho detto innanzi tratto, e [lo] dico ancora, come presente; anzi, essendo assente, ora scrivo a coloro che hanno innanzi peccato, e tutti gli altri: che se io vengo di nuovo, non risparmierò [alcuno]. 047 2CO 013 003 Poichè voi cercate la prova di Cristo che parla in me, il quale inverso voi non è debole, ma è potente in voi. 047 2CO 013 004 Perciocchè, se egli è stato crocifisso per debolezza, pur vive egli per la potenza di Dio; perciocchè ancora noi siam deboli in lui, ma viveremo con lui, per la potenza di Dio, inverso voi. 047 2CO 013 005 Provate voi stessi, se siete nella fede; fate sperienza di voi stessi; non vi riconoscete voi stessi, che Gesù Cristo è in voi? se già non siete riprovati. 047 2CO 013 006 Ed io spero che voi riconoscerete che noi non siam riprovati. 047 2CO 013 007 Or io prego Iddio che voi non facciate alcun male; non acciocchè noi appaiamo approvati, ma acciocchè voi facciate quel che è bene, e noi siamo come riprovati. 047 2CO 013 008 Perciocchè noi non possiam nulla contro alla verità, ma [tutto ciò che possiamo è] per la verità. 047 2CO 013 009 Poichè ci rallegriamo quando siam deboli, e voi siete forti; ma ben desideriamo ancora questo, [cioè] il vostro intiero ristoramento. 047 2CO 013 010 Perciò, io scrivo queste cose, essendo assente; acciocchè, essendo presente, io non proceda rigidamente, secondo la podestà, la quale il Signore mi ha data, a edificazione, e non a distruzione. 047 2CO 013 011 Nel rimanente, fratelli, rallegratevi, siate ristorati, siate consolati, abbiate un medesimo sentimento, e state in pace; e l'Iddio della carità, e della pace sarà con voi. 047 2CO 013 012 Salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio; 047 2CO 013 013 tutti i santi vi salutano. 047 2CO 013 014 La grazia del Signor Gesù Cristo, e la carità di Dio, e la comunione dello Spirito Santo, [sia] con tutti voi. Amen. # # BOOK 048 GAL Galatians Galati 048 GAL 001 001 PAOLO apostolo (non dagli uomini, nè per alcun uomo, ma per Gesù Cristo, e Iddio Padre, che l'ha suscitato da' morti), 048 GAL 001 002 e tutti i fratelli, che [sono] meco, alle chiese della Galazia. 048 GAL 001 003 Grazia a voi, e pace, da Dio Padre, e dal Signor nostro Gesù Cristo. 048 GAL 001 004 Il quale ha dato sè stesso per i nostri peccati, per ritrarci dal presente malvagio secolo, secondo la volontà di Dio, nostro Padre. 048 GAL 001 005 Al quale [sia] la gloria ne' secoli de' secoli. Amen. 048 GAL 001 006 IO mi maraviglio che, sì tosto, da Cristo che vi ha chiamati in grazia, voi siate trasportati ad un altro evangelo. 048 GAL 001 007 Non che ce ne sia un altro; ma vi sono alcuni che vi turbano, e vogliono pervertir l'evangelo di Cristo. 048 GAL 001 008 Ma, quand'anche noi, od un angelo del cielo, vi evangelizzassimo oltre a ciò che vi abbiamo evangelizzato, sia anatema. 048 GAL 001 009 Come già abbiam detto, da capo ancora dico al presente: Se alcuno vi evangelizza oltre a ciò che avete ricevuto, sia anatema. 048 GAL 001 010 Perciocchè, induco io ora a credere agli uomini, ovvero a Dio? o cerco io di compiacere agli uomini? poichè, se compiacessi ancora agli uomini, io non sarei servitor di Cristo. 048 GAL 001 011 Ora, fratelli, io vi fo assapere, che l'evangelo, che è stato da me evangelizzato, non è secondo l'uomo. 048 GAL 001 012 Perciocchè ancora io non l'ho ricevuto, nè imparato da alcun uomo; ma per la rivelazione di Gesù Cristo. 048 GAL 001 013 Imperocchè voi avete udita [qual fu] già la mia condotta nel Giudaesimo: come io perseguiva a tutto potere la chiesa di Dio, e la disertava. 048 GAL 001 014 Ed avanzava nel Giudaesimo, sopra molti di pari età nella mia nazione, essendo stremamente zelante delle tradizioni dei miei padri. 048 GAL 001 015 Ma, quando piacque a Dio (il qual mi ha appartato fin dal seno di mia madre, e mi ha chiamato per la sua grazia), 048 GAL 001 016 di rivelare in me il suo Figliuolo, acciocchè io l'evangelizzassi fra i Gentili; subito, senza conferir più innanzi con carne, e sangue; 048 GAL 001 017 anzi, senza salire in Gerusalemme a quelli ch' [erano stati] apostoli davanti a me, me ne andai in Arabia, e di nuovo ritornai in Damasco. 048 GAL 001 018 Poi, in capo a tre anni, salii in Gerusalemme, per visitar Pietro; e dimorai appresso di lui quindici giorni. 048 GAL 001 019 E non vidi alcun altro degli apostoli, se non Giacomo, fratello del Signore. 048 GAL 001 020 Ora, quant'è alle cose che io vi scrivo, ecco, nel cospetto di Dio, io non mento. 048 GAL 001 021 Poi venni nelle contrade della Siria, e della Cilicia. 048 GAL 001 022 Or io era sconosciuto di faccia alle chiese della Giudea, che [sono] in Cristo; 048 GAL 001 023 ma solo aveano udito: Colui, che già ci perseguiva, ora evangelizza la fede, la quale egli già disertava. 048 GAL 001 024 E glorificavano Iddio in me. 048 GAL 002 001 Poi, in capo a quattordici anni, io salii di nuovo in Gerusalemme, con Barnaba, avendo preso meco ancora Tito. 048 GAL 002 002 Or [vi] salii per rivelazione; e narrai a que' [di Gerusalemme] l'evangelo che io predico fra i Gentili; e in particolare, a coloro che sono in maggiore stima; acciocchè in alcuna maniera io non corressi, o non fossi corso in vano. 048 GAL 002 003 Ma, non pur Tito, ch' [era] meco, essendo Greco, fu costretto d'essere circonciso. 048 GAL 002 004 E [ciò], per i falsi fratelli, intromessi sotto mano, i quali erano sottentrati per ispiar la nostra libertà, che noi abbiamo in Cristo Gesù, affin di metterci in servitù. 048 GAL 002 005 A' quali non cedemmo per soggezione pur un momento; acciocchè la verità dell'evangelo dimorasse ferma fra voi. 048 GAL 002 006 Ma [non ricevei nulla] da coloro che son reputati essere qualche cosa; quali già sieno stati niente m'importa; Iddio non ha riguardo alla qualità d'alcun uomo; perciocchè quelli che sono in maggiore stima non [mi] sopraggiunsero nulla. 048 GAL 002 007 Anzi, in contrario, avendo veduto che m'era stato commesso l'evangelo dell'incirconcisione, come a Pietro quel della circoncisione 048 GAL 002 008 (perciocchè colui che avea potentemente operato in Pietro per l'apostolato della circoncisione, avea eziandio potentemente operato in me inverso i Gentili), 048 GAL 002 009 e Giacomo, e Cefa, e Giovanni, che son reputati esser colonne, avendo conosciuta la grazia che m'era stata data, diedero a me, ed a Barnaba, la mano di società; acciocchè noi [andassimo] a' Gentili, ed essi alla circoncisione. 048 GAL 002 010 Sol [ci raccomandarono] che ci ricordassimo de' poveri; e ciò eziandio mi sono studiato di fare. 048 GAL 002 011 Ora, quando Pietro fu venuto in Antiochia, io gli resistei in faccia; poichè egli era da riprendere. 048 GAL 002 012 Perciocchè, avanti che certi fosser venuti d'appresso a Giacomo, egli mangiava co' Gentili; ma, quando coloro furon venuti, si sottrasse, e si separò, temendo quei della circoncisione. 048 GAL 002 013 E gli altri Giudei s'infingevano anch'essi con lui; talchè eziandio Barnaba era insieme trasportato per la loro simulazione. 048 GAL 002 014 Ma, quando io vidi che non camminavano di piè diritto, secondo la verità dell'evangelo, io dissi a Pietro, in presenza di tutti: Se tu, essendo Giudeo, vivi alla gentile, e non alla giudaica, perchè costringi i Gentili a giudaizzare? 048 GAL 002 015 Noi, di nascita Giudei, e non peccatori d'infra i Gentili, 048 GAL 002 016 sapendo che l'uomo non è giustificato per le opere della legge, ma per la fede di Gesù Cristo, abbiamo ancora noi creduto in Cristo Gesù, acciocchè fossimo giustificati per la fede di Cristo, e non per le opere della legge; perciocchè niuna carne sarà giustificata per le opere della legge. 048 GAL 002 017 Or se, cercando d'esser giustificati in Cristo, siam trovati ancor noi peccatori, [è pur] Cristo ministro del peccato? [Così] non sia. 048 GAL 002 018 Perciocchè, se io edifico di nuovo le cose che ho distrutte, io costituisco me stesso trasgressore. 048 GAL 002 019 Poichè per una legge io son morto ad un' [altra] legge, acciocchè io viva a Dio. 048 GAL 002 020 Io son crocifisso con Cristo; e vivo, non più io, ma Cristo vive in me; e ciò che ora vivo nella carne, vivo nella fede del Figliuol di Dio, che mi ha amato, e ha dato sè stesso per me. 048 GAL 002 021 Io non annullo la grazia di Dio; perciocchè, se la giustizia [è] per la legge, Cristo dunque è morto in vano. 048 GAL 003 001 O GALATI insensati! chi vi ha ammaliati per non ubbidire alla verità, [voi], a' quali Gesù Cristo è stato prima ritratto davanti agli occhi [come se fosse stato] crocifisso fra voi? 048 GAL 003 002 Questo solo desidero saper da voi: avete voi ricevuto lo Spirito per le opere della legge, o per la predicazion della fede? 048 GAL 003 003 Siete voi così insensati, che, avendo cominciato per lo Spirito, vogliate finire ora per la carne? 048 GAL 003 004 Avete voi sofferte cotante cose in vano? se pure ancora in vano. 048 GAL 003 005 Colui adunque che vi dispensa lo Spirito, ed opera fra voi potenti operazioni, [lo fa egli] per le opere della legge, o per la predicazion della fede? 048 GAL 003 006 Siccome Abrahamo credette a Dio, e [ciò] gli fu imputato a giustizia; 048 GAL 003 007 voi sapete pure, che coloro che [son] della fede son figliuoli di Abrahamo. 048 GAL 003 008 E la scrittura, antivedendo che Iddio giustifica le nazioni per la fede, evangelizzò innanzi ad Abrahamo: Tutte le nazioni saranno benedette in te. 048 GAL 003 009 Talchè coloro che [son] della fede son benedetti col fedele Abrahamo. 048 GAL 003 010 Poichè tutti coloro che son delle opere della legge, sono sotto maledizione; perciocchè egli è scritto: Maledetto chiunque non persevera in tutte le cose scritte nel libro della legge, per farle. 048 GAL 003 011 Ora, che per la legge niuno sia giustificato presso Iddio, è manifesto, perciocchè: Il giusto viverà di fede. 048 GAL 003 012 Ma la legge non è di fede; anzi: L'uomo che avrà fatte queste cose viverà per esse. 048 GAL 003 013 Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo per noi fatto maledizione (perciocchè egli è scritto: Maledetto [è] chiunque è appiccato al legno); 048 GAL 003 014 acciocchè la benedizione di Abrahamo avvenga alle nazioni in Cristo Gesù; affinchè per la fede riceviamo la promessa dello Spirito. 048 GAL 003 015 Fratelli, io parlo nella maniera degli nomini: se un patto è fermato, benchè sia un patto d'uomo, niuno l'annulla, o vi sopraggiunge [cosa alcuna]. 048 GAL 003 016 Or le promesse furono fatte ad Abrahamo, ed alla sua progenie; non dice: Ed alle progenie, come [parlando] di molte; ma come d'una: Ed alla tua progenie, che è Cristo. 048 GAL 003 017 Or questo dico io: La legge, venuta quattrocentrent'anni appresso, non annulla il patto fermato prima da Dio in Cristo, per ridurre al niente la promessa. 048 GAL 003 018 Perciocchè, se l'eredità [è] per la legge, non [è] più per la promessa. Or Iddio donò [quella] ad Abrahamo per la promessa. 048 GAL 003 019 Perchè dunque [fu data] la legge? fu aggiunta per le trasgressioni, finchè fosse venuta la progenie, alla quale era stata fatta la promessa; essendo pubblicata dagli angeli, per mano d'un mediatore. 048 GAL 003 020 Or il mediatore non è d'uno; ma Iddio è uno. 048 GAL 003 021 La legge [è] ella dunque [stata data] contro alle promesse di Dio? [Così] non sia; perciocchè, se fosse stata data la legge, che potesse vivificare, veramente la giustizia sarebbe per la legge. 048 GAL 003 022 Ma la scrittura ha rinchiuso ogni cosa sotto peccato, acciocchè la promessa fosse data a' credenti per la fede di Gesù Cristo. 048 GAL 003 023 Ora, avanti che fosse venuta la fede, noi eravamo guardati sotto la legge, essendo rinchiusi, [aspettando] la fede che dovea essere rivelata. 048 GAL 003 024 Talchè la legge è stata nostro pedagogo, [aspettando] Cristo, acciocchè fossimo giustificati per fede. 048 GAL 003 025 Ma, la fede essendo venuta, noi non siam più sotto pedagogo. 048 GAL 003 026 Perciocchè tutti siete figliuoli di Dio per la fede in Cristo Gesù. 048 GAL 003 027 Poichè voi tutti, che siete stati battezzati in Cristo, avete vestito Cristo. 048 GAL 003 028 Non vi è nè Giudeo, nè Greco; non vi è nè servo, nè libero; non vi è nè maschio, nè femmina. 048 GAL 003 029 Perciocchè voi tutti siete uno in Cristo Gesù. Ora, se [siete] di Cristo, siete adunque progenie d'Abrahamo, ed eredi secondo la promessa. 048 GAL 004 001 ORA, io dico che in tutto il tempo che l'erede è fanciullo, non è punto differente dal servo, benchè egli sia signore di tutto. 048 GAL 004 002 Anzi egli è sotto tutori e curatori, fino al tempo ordinato innanzi dal padre. 048 GAL 004 003 Così ancora noi, mentre eravamo fanciulli, eravamo tenuti in servitù sotto gli elementi del mondo. 048 GAL 004 004 Ma, quando è venuto il compimento del tempo, Iddio ha mandato il suo Figliuolo, fatto di donna, sottoposto alla legge; 048 GAL 004 005 affinchè riscattasse coloro ch' [eran] sotto la legge, acciocchè noi ricevessimo l'adottazione. 048 GAL 004 006 Ora, perciocchè voi siete figliuoli, Iddio ha mandato lo Spirito del suo Figliuolo ne' cuori vostri, che grida: Abba, Padre. 048 GAL 004 007 Talchè tu non sei più servo, ma figliuolo; e se tu [sei] figliuolo, [sei] ancora erede di Dio, per Cristo. 048 GAL 004 008 Ma allora [voi], non conoscendo Iddio, servivate a coloro che di natura non sono dii. 048 GAL 004 009 Ed ora, avendo conosciuto Iddio; anzi più tosto essendo stati conosciuti da Dio, come vi rivolgete di nuovo a' deboli e poveri elementi, a' quali, [tornando] addietro, volete di nuovo servire? 048 GAL 004 010 Voi osservate giorni, e mesi, e stagioni, ed anni. 048 GAL 004 011 Io temo di voi, ch'io non abbia faticato invano inverso voi. 048 GAL 004 012 Siate come [sono] io, perciocchè io ancora [son] come voi; fratelli, io ve [ne] prego, voi non mi avete fatto alcun torto. 048 GAL 004 013 Ora, voi sapete come per l'addietro io vi evangelizzai con infermità della carne. 048 GAL 004 014 E voi non isprezzaste, nè schifaste la mia prova, che [era] nella mia carne; anzi mi accoglieste come un angelo di Dio, come Cristo Gesù stesso. 048 GAL 004 015 Che cosa adunque vi faceva così predicar beati? poichè io vi rendo testimonianza che se [fosse stato] possibile, voi vi sareste cavati gli occhi, e me li avreste dati. 048 GAL 004 016 Son io dunque divenuto vostro nemico, proponendovi la verità? 048 GAL 004 017 [Coloro] sono zelanti per voi, non onestamente; anzi vi vogliono distaccare da noi, acciocchè siate zelanti per loro. 048 GAL 004 018 Or egli [è] bene d'esser sempre zelanti in bene, e non solo quando io son presente fra voi. 048 GAL 004 019 [Deh!] figlioletti miei, i quali io partorisco di nuovo, finchè Cristo sia formato in voi! 048 GAL 004 020 Or io desidererei ora esser presente fra voi, e mutar la mia voce, perciocchè io son perplesso di voi. 048 GAL 004 021 DITEMI, [voi] che volete essere sotto la legge, non udite voi la legge? 048 GAL 004 022 Poichè egli è scritto, che Abrahamo ebbe due figliuoli: uno della serva, e uno della franca. 048 GAL 004 023 Or quel che [era] della serva fu generato secondo la carne; ma quel che [era] della franca [fu generato] per la promessa. 048 GAL 004 024 Le quali cose hanno un senso allegorico; poichè quelle [due donne] sono i due patti: l'uno dal monte Sina, che genera a servitù, il quale è Agar. 048 GAL 004 025 Perciocchè Agar è Sina, monte in Arabia; e corrisponde alla Gerusalemme del tempo presente; ed è serva, co' suoi figliuoli. 048 GAL 004 026 Ma la Gerusalemme di sopra è franca; la quale è madre di tutti noi. 048 GAL 004 027 Poichè egli è scritto: Rallegrati, o sterile che non partorivi; prorompi, e grida, tu che non sentivi doglie di parto; perciocchè più [saranno] i figliuoli della lasciata, che di colei che avea il marito. 048 GAL 004 028 Or noi, fratelli, nella maniera d'Isacco, siamo figliuoli della promessa. 048 GAL 004 029 Ma come allora quel che era generato secondo la carne, perseguiva quel [che era generato] secondo lo spirito, così ancora [avviene] al presente. 048 GAL 004 030 Ma, che dice la scrittura? Caccia fuori la serva, e il suo figliuolo; perciocchè il figliuol della serva non sarà erede col figliuol della franca. 048 GAL 004 031 Così adunque, fratelli, noi non siamo figliuoli della serva, ma della franca. 048 GAL 005 001 STATE adunque fermi nella libertà, della quale Cristo ci ha francati, e non siate di nuovo ristretti sotto il giogo della servitù. 048 GAL 005 002 Ecco, io Paolo vi dico che se siete circoncisi, Cristo non vi gioverà nulla. 048 GAL 005 003 E da capo testifico ad ogni uomo che si circoncide, ch'egli è obbligato ad osservar tutta la legge. 048 GAL 005 004 O [voi], che siete giustificati per la legge, Cristo non ha più alcuna virtù in voi; voi siete scaduti dalla grazia. 048 GAL 005 005 Perciocchè noi, in Ispirito, per fede, aspettiamo la speranza della giustizia. 048 GAL 005 006 Poichè in Cristo Gesù nè la circoncisione, nè l'incirconcisione non è d'alcun valore; ma la fede operante per carità. 048 GAL 005 007 Voi correvate bene; chi vi ha dato sturbo per non prestar fede alla verità? 048 GAL 005 008 Questa persuasione non [è] da colui che vi chiama. 048 GAL 005 009 Un poco di lievito lievita tutta la pasta. 048 GAL 005 010 Io mi confido di voi nel Signore, che non avrete altro sentimento; ma colui che vi turba[ne] porterà la pena, chiunque egli si sia. 048 GAL 005 011 Ora, quant'è a me, fratelli, se io predico ancora la circoncisione, perchè sono ancora perseguito? lo scandalo della croce è pur tolto via. 048 GAL 005 012 Oh! fosser pur eziandio ricisi coloro che vi turbano! 048 GAL 005 013 Poichè voi siete stati chiamati a libertà, fratelli; sol non [prendete] questa libertà per un'occasione alla carne; ma servite gli uni agli altri per la carità. 048 GAL 005 014 Perciocchè tutta la legge si adempie in questa unica parola: Ama il tuo prossimo, come te stesso. 048 GAL 005 015 Che se voi vi mordete, e divorate gli uni gli altri, guardate che non siate consumati gli uni dagli altri. 048 GAL 005 016 OR io dico: Camminate secondo lo Spirito, e non adempiete la concupiscenza della carne. 048 GAL 005 017 Poichè la carne appetisce contro allo Spirito, e lo Spirito contro alla carne; e queste cose son ripugnanti l'una all'altra; acciocchè non facciate qualunque cosa volete. 048 GAL 005 018 Che se siete condotti per lo Spirito, voi non siete sotto la legge. 048 GAL 005 019 Ora, manifeste son le opere della carne, che sono: adulterio, fornicazione, immondizia, dissoluzione, 048 GAL 005 020 idolatria, avvelenamento, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, dissensioni, 048 GAL 005 021 sette, invidie, omicidii, ebbrezze, ghiottonerie, e cose a queste simiglianti; delle quali cose vi predico, come ancora già ho predetto, che coloro che fanno cotali cose non erederanno il regno di Dio. 048 GAL 005 022 Ma il frutto dello Spirito è: carità, allegrezza, pace, lentezza all'ira, benignità, bontà, fedeltà, mansuetudine, continenza. 048 GAL 005 023 Contro a cotali cose non vi è legge. 048 GAL 005 024 Or coloro che [son] di Cristo hanno crocifissa la carne con gli affetti, e con le concupiscenze. 048 GAL 005 025 Se noi viviamo per lo Spirito, camminiamo altresì per lo Spirito. 048 GAL 005 026 Non siamo vanagloriosi, provocandoci gli uni gli altri, invidiandoci gli uni gli altri. 048 GAL 006 001 FRATELLI, benchè alcuno sia soprappreso in alcun fallo, voi, gli spirituali, ristorate un tale con ispirito di mansuetudine; prendendo guardia a te stesso, che ancora tu non sii tentato. 048 GAL 006 002 Portate i carichi gli uni degli altri, e così adempiete la legge di Cristo. 048 GAL 006 003 Perciocchè, se alcuno si stima esser qualche cosa, non essendo nulla, inganna sè stesso nell'animo suo. 048 GAL 006 004 Ora provi ciascuno l'opera sua, ed allora avrà il vanto per riguardo di sè stesso solo, e non per riguardo d'altri. 048 GAL 006 005 Perciocchè ciascuno porterà il suo proprio peso. 048 GAL 006 006 Or colui che è ammaestrato nella parola, faccia parte d'ogni [suo] bene a colui che [lo] ammaestra. 048 GAL 006 007 Non v'ingannate: Iddio non si può beffare; perciocchè ciò che l'uomo avrà seminato, quello ancora mieterà. 048 GAL 006 008 Imperocchè colui che semina alla sua carne, mieterà della carne corruzione; ma, chi semina allo Spirito, mieterà dello Spirito vita eterna. 048 GAL 006 009 Or non veniam meno dell'animo facendo bene; perciocchè, se non ci stanchiamo, noi mieteremo nella sua propria stagione. 048 GAL 006 010 Mentre adunque abbiam tempo, facciam bene a tutti; ma principalmente a' domestici della fede. 048 GAL 006 011 Voi vedete quanto gran lettere vi ho scritte di mia propria mano. 048 GAL 006 012 Tutti coloro che voglion piacere nella carne, per bel sembiante, vi costringono d'essere circoncisi; solo acciocchè non sieno perseguiti per la croce di Cristo. 048 GAL 006 013 Poichè eglino stessi, che son circoncisi, non osservano la legge; ma vogliono che siate circoncisi, acciocchè si gloriino della vostra carne. 048 GAL 006 014 Ma, quant'è a me, tolga Iddio ch'io mi glorii in altro che nella croce del Signor nostro Gesù Cristo, per la quale il mondo è crocifisso a me, ed io al mondo. 048 GAL 006 015 Perciocchè in Cristo Gesù nè la circoncisione, nè l'incirconcisione non è di alcun valore; ma la nuova creatura. 048 GAL 006 016 E sopra tutti coloro che cammineranno secondo questa regola [sia] pace, e misericordia; e sopra l'Israele di Dio. 048 GAL 006 017 Nel rimanente, niuno mi dia molestia, perciocchè io porto nel mio corpo le stimmate del Signor Gesù. 048 GAL 006 018 Fratelli, [sia] la grazia del Signor nostro Gesù Cristo con lo spirito vostro. Amen. # # BOOK 049 EPH Ephesians Efesini 049 EPH 001 001 PAOLO, apostolo di Gesù Cristo, per la volontà di Dio, a' santi che sono in Efeso, e fedeli in Cristo Gesù. 049 EPH 001 002 Grazia a voi, e pace, da Dio, Padre nostro, e dal Signor Gesù Cristo. 049 EPH 001 003 BENEDETTO [sia] Iddio, Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il qual ci ha benedetti d'ogni benedizione spirituale nei [luoghi] celesti in Cristo. 049 EPH 001 004 In lui ci ha Dio eletti avanti la fondazione del mondo, acciocchè siamo santi, ed irreprensibili nel suo cospetto, in carità; 049 EPH 001 005 avendoci predestinati ad adottarci per Gesù Cristo, a sè stesso, secondo il beneplacito della sua volontà, 049 EPH 001 006 alla lode della gloria della sua grazia, per la quale egli ci ha resi graditi [a sè], in colui che è l'amato. 049 EPH 001 007 In cui noi abbiamo la redenzione per lo suo sangue, la remission de' peccati, secondo le ricchezze della sua grazia. 049 EPH 001 008 Della quale egli [è] stato abbondante inverso noi in ogni sapienza, ed intelligenza; 049 EPH 001 009 avendoci dato a conoscere il misterio della sua volontà secondo il suo beneplacito, il quale egli avea determinato in sè stesso. 049 EPH 001 010 [Che è] di raccogliere, nella dispensazione del compimento de' tempi, sotto un capo, in Cristo, tutte le cose, così quelle [che son] nei cieli, come quelle [che son] sopra la terra. 049 EPH 001 011 In lui siamo stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proponimento di colui che opera tutte le cose secondo il consiglio della sua volontà; 049 EPH 001 012 acciocchè siamo alla lode della sua gloria, noi che prima abbiamo sperato in Cristo. 049 EPH 001 013 In lui anche voi, avendo udita la parola della verità, l'evangelo della vostra salute; in lui [dico] anche voi, avendo creduto, siete stati suggellati con lo Spirito Santo della promessa. 049 EPH 001 014 Il quale è l'arra della nostra eredità, [mentre aspettiamo] la redenzione di quelli che Dio si è acquistati, alla lode della gloria d'esso. 049 EPH 001 015 Perciò, io ancora, udita la fede vostra nel Signor Gesù, e la carità [vostra] inverso tutti i santi, 049 EPH 001 016 non resto mai di render grazie per voi, facendo di voi memoria nelle mie orazioni. 049 EPH 001 017 Acciocchè l'Iddio del Signor nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia lo Spirito di sapienza, e di rivelazione, per la conoscenza d'esso. 049 EPH 001 018 Ed illumini gli occhi della mente vostra, acciocchè sappiate quale [è] la speranza della sua vocazione, e quali [son] le ricchezze della gloria della sua eredità, nè luoghi santi. 049 EPH 001 019 E quale [è], inverso noi che crediamo, l'eccellente grandezza della sua potenza; secondo la virtù della forza della sua possanza. 049 EPH 001 020 La quale egli ha adoperata in Cristo, avendolo suscitato da' morti, e fatto[lo] sedere alla sua destra ne' [luoghi] celesti; 049 EPH 001 021 di sopra ad ogni principato, e podestà, e potenza, e signoria, ed ogni nome che si nomina non solo in questo secolo, ma ancora nel [secolo] avvenire; 049 EPH 001 022 avendogli posta ogni cosa sotto a' piedi, ed avendolo dato per capo sopra ogni cosa, alla Chiesa; 049 EPH 001 023 la quale è il corpo d'esso, il compimento di colui che compie tutte le cose in tutti. 049 EPH 002 001 [E V'HA risuscitati] ancor voi, che eravate morti ne' falli, e ne' peccati. 049 EPH 002 002 Ne' quali già camminaste, seguendo il secolo di questo mondo, secondo il principe della podestà dell'aria, dello spirito che opera al presente ne' figliuoli della disubbidienza. 049 EPH 002 003 Fra i quali ancora noi tutti vivemmo già nelle concupiscenze della nostra carne, adempiendo le voglie della carne, e de' pensieri; ed eravam di natura figliuoli d'ira, come ancora gli altri. 049 EPH 002 004 Ma Iddio, che è ricco in misericordia, per la sua molta carità, della quale ci ha amati; 049 EPH 002 005 eziandio mentre eravamo morti ne' falli, ci ha vivificati in Cristo (voi siete salvati per grazia); 049 EPH 002 006 e ci ha risuscitati con [lui], e con [lui] ci ha fatti sedere ne' [luoghi] celesti, in Cristo Gesù. 049 EPH 002 007 Acciocchè mostrasse ne' secoli avvenire l'eccellenti ricchezze della sua grazia, in benignità inverso noi, in Cristo Gesù. 049 EPH 002 008 Perciocchè voi siete salvati per la grazia, mediante la fede, e ciò non [è] da voi, [è] il dono di Dio. 049 EPH 002 009 Non per opere, acciocchè niuno si glorii. 049 EPH 002 010 Poichè noi siamo la fattura d'esso, essendo creati in Cristo Gesù a buone opere, le quali Iddio ha preparate, acciocchè camminiamo in esse. 049 EPH 002 011 PERCIÒ, ricordatevi che già voi Gentili nella carne, che siete chiamati Incirconcisione da quella che è chiamata Circoncisione nella carne, fatta con la mano; 049 EPH 002 012 in quel tempo eravate senza Cristo, alieni dalla repubblica d'Israele, e stranieri de' patti della promessa, non avendo speranza, ed essendo senza Dio nel mondo. 049 EPH 002 013 Ma ora, in Cristo Gesù, voi, che già eravate lontani, siete stati approssimati per il sangue di Cristo. 049 EPH 002 014 Perciocchè egli è la nostra pace, il quale ha fatto de' due [popoli] uno; e avendo disfatta la parete di mezzo che facea la separazione, 049 EPH 002 015 ha nella sua carne annullata l'inimicizia, la legge de' comandamenti, [posta] in ordinamenti; acciocchè creasse in sè stesso i due in un uomo nuovo, facendo la pace; 049 EPH 002 016 e li riconciliasse amendue in un corpo a Dio, per la croce, avendo uccisa l'inimicizia in sè stesso. 049 EPH 002 017 Ed essendo venuto, ha evangelizzato pace a voi che [eravate] lontani, e a quelli [che eran] vicini. 049 EPH 002 018 Perciocchè per esso abbiamo gli uni e gli altri introduzione al Padre, in uno Spirito. 049 EPH 002 019 Voi dunque non siete più forestieri, nè avveniticci; ma concittadini de' santi, e membri della famiglia di Dio. 049 EPH 002 020 Essendo edificati sopra il fondamento degli apostoli e de'profeti, essendo Gesù Cristo stesso la pietra del capo del cantone; 049 EPH 002 021 in cui tutto l'edificio ben composto cresce in tempio santo nel Signore. 049 EPH 002 022 Nel quale ancor voi siete insieme edificati, per [essere] un abitacolo di Dio, in Ispirito. 049 EPH 003 001 PER questa cagione io Paolo, il prigione di Cristo Gesù per voi Gentili; 049 EPH 003 002 (Se pure avete udita la dispensazion della grazia di Dio, che mi è stata data inverso voi. 049 EPH 003 003 Come per rivelazione egli mi ha fatto conoscere il misterio; siccome avanti in breve scrissi. 049 EPH 003 004 A che potete, leggendo, conoscere [qual sia] la mia intelligenza nel misterio di Cristo. 049 EPH 003 005 Il quale non fu dato a conoscere nell'altre età a' figliuoli degli uomini, come ora è stato rivelato a' santi apostoli, e profeti d'esso, in Ispirito; 049 EPH 003 006 acciocchè i Gentili sieno coeredi, e d'un medesimo corpo, e partecipi della promessa d'esso in Cristo, per l'evangelo. 049 EPH 003 007 Del quale io sono stato fatto ministro, secondo il dono della grazia di Dio, che mi è stata data, secondo la virtù della sua potenza. 049 EPH 003 008 A me, [dico], il minimo di tutti i santi, è stata data questa grazia d'evangelizzar fra i Gentili le non investigabili ricchezze di Cristo; 049 EPH 003 009 e di manifestare a tutti, quale [è] la dispensazion del misterio, il quale da' secoli è stato occulto in Dio, che ha create tutte le cose per Gesù Cristo; 049 EPH 003 010 acciocchè nel tempo presente sia data a conoscere ai principati, e alle podestà, ne' [luoghi] celesti, per la chiesa, la molto varia sapienza di Dio, 049 EPH 003 011 secondo il proponimento eterno, il quale egli ha fatto in Cristo Gesù, nostro Signore. 049 EPH 003 012 In cui noi abbiamo la libertà, e l'introduzione in confidanza, per la fede d'esso. 049 EPH 003 013 Per la qual cosa io richieggo che non veniate meno dell'animo per le mie tribolazioni, [che soffro] per voi; il che è la vostra gloria.) 049 EPH 003 014 Per questa cagione, [dico], io piego le mie ginocchia al Padre del Signor nostro Gesù Cristo; 049 EPH 003 015 dal quale è nominata tutta la famiglia, ne' cieli, e sopra la terra; 049 EPH 003 016 ch'egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, d'esser fortificati in virtù, per lo suo Spirito, nell'uomo interno; 049 EPH 003 017 [e] che Cristo abiti ne' vostri cuori per la fede. 049 EPH 003 018 Acciocchè, essendo radicati, e fondati in carità, possiate comprendere, con tutti i santi, qual [sia] la larghezza, e la lunghezza, e la profondità, e l'altezza, 049 EPH 003 019 e conoscer la carità di Cristo, che sopravanza [ogni] conoscenza; acciocchè siate ripieni fino a tutta la pienezza di Dio. 049 EPH 003 020 Or a colui che può, secondo la potenza che opera in noi, fare infinitamente sopra ciò che noi chieggiamo, o pensiamo; 049 EPH 003 021 a lui [sia] la gloria nella Chiesa, in Cristo Gesù, per tutte le generazioni del secolo de' secoli. Amen. 049 EPH 004 001 IO adunque, il prigione, vi esorto nel Signore, che camminiate condegnamente alla vocazione, della quale siete stati chiamati; 049 EPH 004 002 con ogni umiltà, e mansuetudine; con pazienza, comportandovi gli uni gli altri in carità; 049 EPH 004 003 studiandovi di serbar l'unità dello Spirito per il legame della pace. 049 EPH 004 004 [V'è] un corpo unico, e un unico Spirito; come ancora voi siete stati chiamati in un'unica speranza della vostra vocazione. 049 EPH 004 005 [V'è] un unico Signore, una fede, un battesimo; 049 EPH 004 006 un Dio unico, e Padre di tutti, il quale [è] sopra tutte le cose, e fra tutte le cose, e in tutti voi. 049 EPH 004 007 Ma a ciascun di noi è stata data la grazia, secondo la misura del dono di Cristo. 049 EPH 004 008 Per la qual cosa dice: Essendo salito in alto, egli ha menata in cattività moltitudine di prigioni, e ha dati de' doni agli uomini. 049 EPH 004 009 Or quello: È salito, che cosa è [altro], se non che prima ancora era disceso nelle parti più basse della terra? 049 EPH 004 010 Colui che è disceso è quello stesso, il quale ancora è salito di sopra a tutti i cieli, acciocchè empia tutte le cose. 049 EPH 004 011 Ed egli stesso ha dati gli uni apostoli, e gli altri profeti, e gli altri evangelisti, e gli altri pastori, e dottori; 049 EPH 004 012 per lo perfetto adunamento de' santi, per l'opera del ministerio, per l'edificazione del corpo di Cristo; 049 EPH 004 013 finchè ci scontriamo tutti nell'unità della fede, e della conoscenza del Figliuol di Dio, in uomo compiuto, alla misura della statura perfetta del corpo di Cristo. 049 EPH 004 014 Acciocchè non siam più bambini, fiottando e trasportati da ogni vento di dottrina, per la baratteria degli uomini, per la [loro] astuzia all'artificio, ed insidie dell'inganno. 049 EPH 004 015 Ma che, seguitando verità in carità, cresciamo in ogni cosa in colui che è il capo, [cioè in] Cristo. 049 EPH 004 016 Dal quale tutto il corpo ben composto, e commesso insieme per tutte le giunture di cui è fornito, secondo la virtù [che è] nella misura di ciascun membro, prende il suo accrescimento alla propria edificazione in carità. 049 EPH 004 017 QUESTO dico adunque, e protesto nel Signore, che voi non camminiate più come camminano ancora gli altri Gentili, nella vanità della lor mente; 049 EPH 004 018 intenebrati nell'intelletto, alieni dalla vita di Dio, per l'ignoranza che [è] in loro, per l'induramento del cuor loro. 049 EPH 004 019 I quali, essendo divenuti insensibili ad ogni dolore, si sono abbandonati alla dissoluzione, da operare ogni immondizia, con insaziabile cupidità. 049 EPH 004 020 Ma voi non avete così imparato Cristo; 049 EPH 004 021 se pur l'avete udito, e siete stati in lui ammaestrati, secondo che la verità è in Gesù: 049 EPH 004 022 di spogliare, quant'è alla primiera condotta, l'uomo vecchio, il qual si corrompe nelle concupiscenze della seduzione; 049 EPH 004 023 e d'essere rinnovati per lo Spirito della vostra mente; 049 EPH 004 024 e d'esser vestiti dell'uomo nuovo, creato, secondo Iddio, in giustizia, e santità di verità. 049 EPH 004 025 Perciò, deposta la menzogna, parlate in verità ciascuno col suo prossimo; poichè noi siam membra gli uni degli altri. 049 EPH 004 026 Adiratevi, e non peccate; il sole non tramonti sopra il vostro cruccio. 049 EPH 004 027 E non date luogo al diavolo. 049 EPH 004 028 Chi rubava non rubi più; anzi più tosto fatichi, facendo qualche buona opera con le proprie mani, acciocchè abbia di che far parte a colui che ha bisogno. 049 EPH 004 029 Niuna parola malvagia esca dalla vostra bocca; ma, se [ve n'è] alcuna buona ad edificazione, secondo il bisogno; acciocchè conferisca grazia agli ascoltanti. 049 EPH 004 030 E non contristate lo Spirito Santo di Dio, col quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione. 049 EPH 004 031 Sia tolta via da voi ogni amaritudine, ed ira, e cruccio, e grido, e maldicenza, con ogni malizia. 049 EPH 004 032 Ma siate gli uni inverso gli altri benigni, misericordiosi, perdonandovi gli uni gli altri, siccome ancora Iddio vi ha perdonati in Cristo. 049 EPH 005 001 Siate adunque imitatori di Dio, come figliuoli diletti. 049 EPH 005 002 E camminate in carità, siccome ancora Cristo ci ha amati, e ha dato sè stesso per noi, in offerta e sacrificio a Dio, in odor soave. 049 EPH 005 003 E come si conviene a santi, fornicazione, e niuna immondizia, ed avarizia, non sia pur nominata fra voi; 049 EPH 005 004 nè disonestà, nè stolto parlare, o buffoneria, le quali cose non si convengono; ma più tosto, ringraziamento. 049 EPH 005 005 Poichè voi sapete questo: che niun fornicatore, nè immondo, nè avaro, il quale è idolatra, ha eredità nel regno di Cristo, e di Dio. 049 EPH 005 006 Niuno vi seduca con vani ragionamenti; perciocchè per queste cose vien l'ira di Dio, sopra i figliuoli della disubbidienza. 049 EPH 005 007 Non siate adunque loro compagni. 049 EPH 005 008 Perciocchè già eravate tenebre, ma ora [siete] luce nel Signore; camminate come figliuoli di luce 049 EPH 005 009 (poichè il frutto dello Spirito[è] in ogni bontà, e giustizia, e verità), 049 EPH 005 010 provando ciò che è accettevole al Signore. 049 EPH 005 011 E non partecipate le opere infruttuose delle tenebre, anzi più tosto ancora riprendetele. 049 EPH 005 012 Perciocchè egli è disonesto pur di dire le cose che si fanno da coloro in occulto. 049 EPH 005 013 Ma tutte le cose, che sono condannate sono manifestate dalla luce; perciocchè tutto ciò che è manifestato è luce. 049 EPH 005 014 Perciò dice: Risvegliati, tu che dormi, e risorgi da' morti, e Cristo ti risplenderà. 049 EPH 005 015 Riguardate adunque come voi camminate con diligente circospezione; non come stolti, ma come savi; 049 EPH 005 016 ricomperando il tempo, perciocchè i giorni sono malvagi. 049 EPH 005 017 Perciocchè, non siate disavveduti, ma intendenti qual [sia] la volontà del Signore. 049 EPH 005 018 [E] non v'inebbriate di vino, nel quale vi è dissoluzione; ma siate ripieni dello Spirito; 049 EPH 005 019 parlando a voi stessi con salmi, ed inni, e canzoni spirituali, cantando, e salmeggiando col cuor vostro al Signore. 049 EPH 005 020 Rendendo del continuo grazie d'ogni cosa a Dio e Padre, nel nome del Signor nostro Gesù Cristo. 049 EPH 005 021 Sottoponendovi gli uni agli altri nel timor di Cristo. 049 EPH 005 022 MOGLI, siate soggette a' vostri mariti, come al Signore. 049 EPH 005 023 Poichè il marito è capo della donna, siccome ancora Cristo [è] capo della Chiesa, ed egli stesso è Salvatore del corpo. 049 EPH 005 024 Ma altresì, come la Chiesa è soggetta a Cristo, così le mogli [debbono esser soggette] a' lor mariti in ogni cosa. 049 EPH 005 025 Mariti, amate le vostre mogli, siccome ancora Cristo ha amata la Chiesa, e ha dato sè stesso per lei; 049 EPH 005 026 acciocchè, avendo[la] purgata col lavacro dell'acqua, la santificasse per la parola; 049 EPH 005 027 per farla comparire davanti a sè, gloriosa, non avendo macchia, nè crespa, nè cosa alcuna tale; ma santa ed irreprensibile. 049 EPH 005 028 Così debbono i mariti amare le loro mogli, come i lor propri corpi: chi ama la sua moglie ama sè stesso. 049 EPH 005 029 Perciocchè niuno giammai ebbe in odio la sua carne, anzi la nudrisce, e la cura teneramente, siccome ancora il Signore la Chiesa. 049 EPH 005 030 Poichè noi siamo membra del suo corpo, della sua carne, e delle sue ossa. 049 EPH 005 031 Perciò, l'uomo lascerà suo padre, e sua madre, e si congiungerà con la sua moglie, e i due diverranno una stessa carne. 049 EPH 005 032 Questo mistero è grande; or io dico, a riguardo di Cristo, e della Chiesa. 049 EPH 005 033 Ma ciascun di voi così ami la sua moglie, come sè stesso; ed altresì la moglie riverisca il marito. 049 EPH 006 001 Figliuoli, ubbidite nel Signore a' vostri padri e madri, perciocchè ciò è giusto. 049 EPH 006 002 Onora tuo padre, e tua madre (che è il primo comandamento con promessa), 049 EPH 006 003 acciocchè ti sia bene, e tu sii di lunga vita sopra la terra. 049 EPH 006 004 E [voi], padri, non provocate ad ira i vostri figliuoli; ma allevateli in disciplina, ed ammonizion del Signore. 049 EPH 006 005 Servi, ubbidite a' [vostri] signori secondo la carne, con timore, e tremore, nella semplicità del cuor vostro, come a Cristo. 049 EPH 006 006 Non servendo all'occhio, come per piacere agli uomini; ma, come servi di Cristo, facendo il voler di Dio d'animo; 049 EPH 006 007 servendo con benivoglienza, come a Cristo, e non come agli uomini; 049 EPH 006 008 sapendo che del bene che ciascuno, o servo o franco ch'egli sia, avrà fatto, egli ne riceverà la retribuzion dal Signore. 049 EPH 006 009 E [voi], signori, fate par pari inverso loro, rallentando le minacce; sapendo che il Signore, e vostro, e loro, è ne' cieli; e che dinanzi a lui non v' [è] riguardo alla qualità delle persone. 049 EPH 006 010 NEL rimanente, fratelli miei, fortificatevi nel Signore, e nella forza della sua possanza. 049 EPH 006 011 Vestite tutta l'armatura di Dio, per poter dimorar ritti, e fermi contro alle insidie del diavolo. 049 EPH 006 012 Poichè noi non abbiamo il combattimento contro a sangue e carne; ma contro a' principati, contro alle podestà, contro a' rettori del mondo, e delle tenebre di questo secolo, contro agli spiriti maligni, ne' [luoghi] celesti. 049 EPH 006 013 Perciò, prendete tutta l'armatura di Dio, acciocchè possiate contrastare nel giorno malvagio; e dopo aver compiuta ogni cosa, restar ritti in piè. 049 EPH 006 014 Presentatevi adunque al combattimento, cinti di verità intorno a' lombi, e vestiti dell'usbergo della giustizia; 049 EPH 006 015 ed avendo i piedi calzati della preparazione dell'evangelo della pace. 049 EPH 006 016 Sopra tutto, prendendo lo scudo della fede, col quale possiate spegnere tutti i dardi infocati del maligno. 049 EPH 006 017 Pigliate ancora l'elmo della salute; e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio. 049 EPH 006 018 Orando in ogni tempo, con ogni maniera di preghiera, e supplicazione, in Ispirito; ed a questo stesso vegliando, con ogni perseveranza, ed orazione per tutti i santi. 049 EPH 006 019 E per me ancora, acciocchè mi sia data parola con apertura di bocca, per far conoscere con libertà il misterio dell'evangelo. 049 EPH 006 020 Per lo quale io sono ambasciatore in catena; acciocchè io l'annunzii francamente, come mi convien parlare. 049 EPH 006 021 OR acciocchè ancora voi sappiate lo stato mio, e ciò che io fo, Tichico, il caro fratello, e fedel ministro nel Signore, vi farà assapere il tutto. 049 EPH 006 022 Il quale io ho mandato a voi a questo stesso fine, acciocchè voi sappiate lo stato nostro, e ch'egli consoli i cuori vostri. 049 EPH 006 023 Pace a' fratelli, e carità con fede, da Dio Padre, e dal Signor Gesù Cristo. 049 EPH 006 024 La grazia [sia] con tutti quelli che amano il Signor nostro Gesù Cristo, in purità incorruttibile. Amen. # # BOOK 050 PHI Philippians Filippesi 050 PHI 001 001 PAOLO, e Timoteo, servitori di Gesù Cristo, a tutti i santi in Cristo Gesù, che sono in Filippi, co' vescovi e diaconi. 050 PHI 001 002 Grazia a voi e pace, da Dio nostro Padre, e dal Signor Gesù Cristo. 050 PHI 001 003 IO rendo grazie all'Iddio mio, di tutta la memoria che io ho di voi 050 PHI 001 004 (facendo sempre, con allegrezza, preghiera per tutti voi, in ogni mia orazione); 050 PHI 001 005 per la vostra comunione nell'evangelo, dal primo dì infino ad ora. 050 PHI 001 006 Avendo di questo stesso fidanza: che colui che ha cominciata in voi l'opera buona, la compierà fino al giorno di Cristo Gesù. 050 PHI 001 007 Siccome è ragionevole che io senta questo di tutti voi; perciocchè io vi ho nel cuore, voi tutti che siete miei consorti nella grazia, così ne' miei legami, come nella difesa, e confermazione dell'evangelo. 050 PHI 001 008 Perciocchè Iddio m'è testimonio, come io vi amo tutti affettuosamente con la tenerezza di Gesù Cristo. 050 PHI 001 009 E di questo prego che la vostra carità abbondi sempre di più in più in conoscenza, ed in ogni intendimento. 050 PHI 001 010 Affinchè discerniate le cose migliori; acciocchè siate sinceri, e senza intoppo, per lo giorno di Cristo; 050 PHI 001 011 ripieni di frutti di giustizia, che [son] per Gesù Cristo; alla gloria, e lode di Dio. 050 PHI 001 012 ORA, fratelli, io voglio che sappiate che i fatti miei son riusciti a maggiore avanzamento dell'evangelo; 050 PHI 001 013 talchè i miei legami son divenuti palesi in Cristo, in tutto il pretorio, e a tutti gli altri. 050 PHI 001 014 E molti de' fratelli nel Signore, rassicurati per i miei legami, hanno preso vie maggiore ardire di proporre la parola di Dio senza paura. 050 PHI 001 015 Vero è, che [ve ne sono] alcuni che predicano anche Cristo per invidia e per contenzione, ma pure ancora altri che [lo predicano] per buona affezione. 050 PHI 001 016 Quelli certo annunziano Cristo per contenzione, non puramente; pensando aggiungere afflizione a' miei legami. 050 PHI 001 017 Ma questi [lo fanno] per carità, sapendo che io son posto per la difesa dell'evangelo. 050 PHI 001 018 Ma che? pure è ad ogni modo, o per pretesto o in verità, Cristo annunziato; e di questo mi rallegro, anzi [ancora] me ne rallegrerò [per l'avvenire]. 050 PHI 001 019 Poichè io so che ciò mi riuscirà a salute, per la vostra orazione, e per la somministrazione dello Spirito di Gesù Cristo; 050 PHI 001 020 secondo l'intento e la speranza mia, che io non sarò svergognato in cosa alcuna; ma che, con ogni franchezza, come sempre, così ancora al presente, Cristo sarà magnificato nel mio corpo, o per vita, o per morte. 050 PHI 001 021 Perciocchè a me il vivere [è] Cristo, e il morire guadagno. 050 PHI 001 022 Or io non so se il vivere in carne mi [è] vantaggio, nè ciò che io debbo eleggere. 050 PHI 001 023 Perciocchè io son distretto da' due [lati]; avendo il desiderio di partire di quest'albergo, e di esser con Cristo, [il che mi sarebbe] di gran lunga migliore; 050 PHI 001 024 ma il rimanere nella carne [è] più necessario per voi. 050 PHI 001 025 E questo so io sicuramente: che io rimarrò, e dimorerò appresso di voi tutti, all'avanzamento vostro, e all'allegrezza della [vostra] fede. 050 PHI 001 026 Acciocchè il vostro vanto abbondi in Cristo Gesù, per me, per la mia presenza di nuovo fra voi. 050 PHI 001 027 SOL conversate condegnamente all'evangelo di Cristo; acciocchè, o ch'io venga, e vi vegga, o ch'io sia assente, io oda de' fatti vostri, che voi state fermi in uno Spirito, combattendo insieme d'un medesimo animo per la fede dell'evangelo; 050 PHI 001 028 e non essendo in cosa alcuna spaventati dagli avversari; il che a loro è una dimostrazione di perdizione, ma a voi di salute; e ciò da Dio. 050 PHI 001 029 Poichè a voi è stato di grazia dato per Cristo, non sol di credere in lui, ma ancora di patir per lui; 050 PHI 001 030 avendo lo stesso combattimento, il quale avete veduto in me, ed ora udite [essere] in me. 050 PHI 002 001 Se dunque [vi è] alcuna consolazione in Cristo, se alcun conforto di carità, se alcuna comunione di Spirito, se alcune viscere e misericordie, 050 PHI 002 002 rendete compiuta la mia allegrezza, avendo un medesimo sentimento, ed una medesima carità; [essendo] d'un animo, sentendo una stessa cosa; 050 PHI 002 003 non [facendo] nulla per contenzione, o vanagloria; ma per umiltà, ciascun di voi pregiando altrui più che sè stesso. 050 PHI 002 004 Non riguardate ciascuno al suo proprio, ma ciascuno [riguardi] eziandio all'altrui. 050 PHI 002 005 Perciocchè conviene che in voi sia il medesimo sentimento, il quale ancora [è stato] in Cristo Gesù. 050 PHI 002 006 Il quale, essendo in forma di Dio, non reputò rapina l'essere uguale a Dio. 050 PHI 002 007 E pure annichilò sè stesso, presa forma di servo, fatto alla somiglianza degli uomini; 050 PHI 002 008 e trovato nell'esteriore simile ad un uomo, abbassò sè stesso, essendosi fatto ubbidiente infino alla morte, e la morte della croce. 050 PHI 002 009 Per la qual cosa ancora Iddio lo ha sovranamente innalzato, e gli ha donato un nome, che [è] sopra ogni nome; 050 PHI 002 010 acciocchè nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio delle [creature] celesti, e terrestri, e sotterranee; 050 PHI 002 011 e che ogni lingua confessi che Gesù Cristo [è] il Signore, alla gloria di Dio Padre. 050 PHI 002 012 Perciò, cari miei, come sempre mi avete ubbidito, non sol come nella mia presenza, ma ancora molto più al presente nella mia assenza, compiete la vostra salute con timore, e tremore. 050 PHI 002 013 Poichè Iddio è quel che opera in voi il volere e l'operare, per il [suo] beneplacito. 050 PHI 002 014 Fate ogni cosa senza mormorii, e quistioni; 050 PHI 002 015 acciocchè siate irreprensibili, e sinceri, figliuoli di Dio senza biasimo, in mezzo della perversa e storta generazione, fra la quale risplendete come luminari nel mondo, portando [innanzi a quella] la parola della vita; 050 PHI 002 016 acciocchè io abbia di che gloriarmi nel giorno di Cristo, ch'io non son corso in vano, nè in vano ho faticato. 050 PHI 002 017 E se pure anche sono, a guisa d'offerta da spandere, sparso sopra l'ostia e il sacrificio della fede vostra, io [ne] gioisco, e [ne] congioisco con tutti voi. 050 PHI 002 018 Gioite[ne] parimente voi, e congioite[ne] meco. 050 PHI 002 019 OR io spero nel Signore Gesù di mandarvi tosto Timoteo, acciocchè io ancora, avendo saputo lo stato vostro, sia inanimato. 050 PHI 002 020 Perciocchè io non ho alcuno d'animo pari [a lui], il quale sinceramente abbia cura de' fatti vostri. 050 PHI 002 021 Poichè tutti cercano il lor proprio, non ciò che è di Cristo Gesù. 050 PHI 002 022 Ma voi conoscete la prova d'esso; come egli ha servito meco nell'evangelo, nella maniera che un figliuolo [serve] al padre. 050 PHI 002 023 Io spero adunque mandarlo, subito che avrò veduto come andranno i fatti miei. 050 PHI 002 024 Or io ho fidanza nel Signore ch'io ancora tosto verrò. 050 PHI 002 025 Ma ho stimato necessario di mandarvi Epafrodito, mio fratello, e compagno d'opera, e di milizia, e vostro apostolo, e ministro de' miei bisogni. 050 PHI 002 026 Perciocchè egli desiderava molto [vedervi] tutti; ed era angosciato per ciò che avevate udito ch'egli era stato infermo. 050 PHI 002 027 Perciocchè certo egli è stato infermo, ben vicin della morte; ma Iddio ha avuta pietà di lui; e non solo di lui, ma di me ancora, acciocchè io non avessi tristizia sopra tristizia. 050 PHI 002 028 Perciò vie più diligentemente l'ho mandato, acciocchè, veggendolo, voi vi rallegriate di nuovo, e ch'io stesso sia men contristato. 050 PHI 002 029 Accoglietelo adunque nel Signore con ogni allegrezza, ed abbiate tali in istima. 050 PHI 002 030 Perciocchè egli è stato ben presso della morte per l'opera di Cristo, avendo esposta a rischio la propria vita, per supplire alla mancanza del vostro servigio inverso me. 050 PHI 003 001 QUANT'è al rimanente, fratelli miei, rallegratevi nel Signore. A me certo non [è] grave scrivervi le medesime cose, e per voi [è] sicuro. 050 PHI 003 002 Guardatevi da' cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi dal ricidimento. 050 PHI 003 003 Poichè la circoncisione siam noi, noi che serviamo in Ispirito a Dio, e ci gloriamo in Cristo Gesù, e non ci confidiamo nella carne. 050 PHI 003 004 Benchè eziandio nella carne io avrei di che confidarmi; se alcun altro si pensa aver di che confidarsi nella carne, io [l'ho] molto più. 050 PHI 003 005 [Io, che sono stato] circonciso l'ottavo giorno, che sono della nazione d'Israele, della tribù di Beniamino, Ebreo di Ebrei; quant'è alla legge, Fariseo; 050 PHI 003 006 quant'è alla zelo, essendo stato persecutor della chiesa; quant'è alla giustizia, che [è] nella legge, essendo stato irreprensibile. 050 PHI 003 007 Ma le cose che mi eran guadagni, quelle ho reputate danno, per Cristo. 050 PHI 003 008 Anzi pure ancora reputo tutte [queste] cose esser danno, per l'eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale io ho fatta perdita di tutte queste cose, e le reputo [tanti] sterchi, acciocchè io guadagni Cristo. 050 PHI 003 009 E sia trovato in lui, non già avendo la mia giustizia, che [è] dalla legge; ma quella che [è] per la fede di Cristo: la giustizia che [è] da Dio, mediante la fede; 050 PHI 003 010 per conoscere esso [Cristo], e la virtù della sua risurrezione, e la comunione delle sue sofferenze, essendo reso conforme alla sua morte; 050 PHI 003 011 [per provare] se una volta perverrò alla risurrezione de' morti. 050 PHI 003 012 Non già ch'io abbia ottenuto [il premio], o che già sia pervenuto alla perfezione; anzi proseguo, per procacciar di ottenere [il premio]; per la qual cagione ancora sono stato preso da Gesù Cristo. 050 PHI 003 013 Fratelli, io non reputo d'avere ancora ottenuto [il premio]; 050 PHI 003 014 ma una cosa [fo: ] dimenticando le cose che sono dietro, e distendendomi alle cose che son davanti, proseguo [il corso] verso il segno, al palio della superna vocazione di Dio, in Cristo Gesù. 050 PHI 003 015 Perciò, quanti [siamo] compiuti, abbiam questo sentimento; e se voi sentite altrimente in alcuna cosa, Iddio vi rivelerà quello ancora. 050 PHI 003 016 Ma pur camminiamo d'una stessa regola, [e] sentiamo una stessa cosa, in ciò a che siam pervenuti. 050 PHI 003 017 Siate miei imitatori, fratelli; e considerate coloro che camminano così, come avete noi per esempio. 050 PHI 003 018 Percioccchè molti camminano, de' quali molte volte vi ho detto, ed ancora al presente lo dico piangendo, [che sono] i nemici della croce di Cristo, 050 PHI 003 019 il cui fine [è] perdizione, il cui Dio [è] il ventre, e la [cui] gloria [è] in ciò che torna alla confusione loro; i quali hanno il pensiero, e l'affetto alle cose terrestri. 050 PHI 003 020 Poichè noi viviamo ne' cieli, come nella nostra città: onde ancora aspettiamo il Salvatore, il Signor Gesù Cristo. 050 PHI 003 021 Il quale trasformerà il nostro corpo vile, acciocchè sia reso conforme al suo corpo glorioso, secondo la virtù per la quale può eziandio sottoporsi ogni cosa. 050 PHI 004 001 Perciò fratelli miei cari e desideratissimi, allegrezza e corona mia, state in questa maniera fermi nel Signore, diletti. 050 PHI 004 002 Io esorto Evodia, esorto parimente Sintiche, d'avere un medesimo sentimento nel Signore. 050 PHI 004 003 Io prego te ancora, leal consorte, sovvieni a queste [donne], le quali hanno combattuto meco nell'evangelo, insieme con Clemente, e gli altri miei compagni d'opera, i cui nomi [sono] nel libro della vita. 050 PHI 004 004 Rallegratevi del continuo nel Signore; da capo dico, rallegratevi. 050 PHI 004 005 La vostra mansuetudine sia nota a tutti gli uomini, il Signore [è] vicino. 050 PHI 004 006 Non siate con ansietà solleciti di cosa alcuna; ma sieno in ogni cosa le vostre richieste notificate a Dio, per l'orazione e per la preghiera, con ringraziamento. 050 PHI 004 007 E la pace di Dio, la qual sopravanza ogni intelletto, guarderà i vostri cuori, e le vostre menti, in Cristo Gesù. 050 PHI 004 008 Quant'è al rimanente, fratelli, tutte le cose che son veraci, tutte le cose [che sono] oneste, tutte le cose [che son] giuste, tutte le cose [che sono] pure, tutte le cose [che sono] amabili, tutte le cose [che son] di buona fama, se [vi è] alcuna virtù, e se [vi è] alcuna lode, a queste cose pensate. 050 PHI 004 009 Le quali ancora avete imparate, e ricevute, e udite [da me], e vedute in me; fate queste cose, e l'Iddio della pace sarà con voi. 050 PHI 004 010 OR io mi son grandemente rallegrato nel Signore, che omai voi siete rinverditi ad aver cura di me; di cui ancora avevate cura, ma vi mancava l'opportunità. 050 PHI 004 011 Io no[l] dico, perchè io abbia mancamento; perciocchè io ho imparato ad esser contento nello stato nel qual mi trovo. 050 PHI 004 012 Io so essere abbassato, so altresì abbondare; in tutto, e per tutto sono ammaestrato ad esser saziato, e ad aver fame; ad abbondare, ed a sofferir mancamento. 050 PHI 004 013 Io posso ogni cosa in Cristo, che mi fortifica. 050 PHI 004 014 Tuttavolta, voi avete fatto bene d'aver dal canto vostro preso parte alla mia afflizione. 050 PHI 004 015 Or voi ancora, o Filippesi, sapete che nel principio dell'evangelo, quando io partii di Macedonia, niuna chiesa mi comunicò nulla, per conto del dare e dell'avere, se non voi soli. 050 PHI 004 016 Poichè ancora in Tessalonica mi avete mandato, una e due volte, quel che mi era bisogno. 050 PHI 004 017 Non già ch'io ricerchi i doni, anzi ricerco il frutto che abbondi a vostra ragione. 050 PHI 004 018 Or io ho ricevuto il tutto, ed abbondo; io son ripieno, avendo ricevuto da Epafrodito ciò che mi è stato [mandato] da voi, [che è] un odor soave, un sacrificio accettevole, piacevole a Dio. 050 PHI 004 019 Or l'Iddio mio supplirà ogni vostro bisogno, secondo le ricchezze sue in gloria, in Cristo Gesù. 050 PHI 004 020 Or all'Iddio, e Padre nostro, [sia] la gloria ne' secoli de' secoli. Amen. 050 PHI 004 021 Salutate tutti i santi in Cristo Gesù. 050 PHI 004 022 I fratelli che [son] meco vi salutano; tutti i santi vi salutano, e massimamente quei della casa di Cesare. 050 PHI 004 023 La grazia del Signor nostro Gesù Cristo [sia] con tutti voi. Amen. # # BOOK 051 COL Colossians Colossesi 051 COL 001 001 PAOLO, apostolo di Gesù Cristo, per la volontà di Dio, e il fratello Timoteo; 051 COL 001 002 a' santi, e fedeli fratelli in Cristo, che [sono] in Colosse. Grazia a voi, e pace, da Dio nostro Padre, e dal Signor Gesù Cristo. 051 COL 001 003 NOI rendiam grazie a Dio, e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, facendo del continuo orazione per voi; 051 COL 001 004 avendo udita la fede vostra in Cristo Gesù, e la vostra carità inverso tutti i santi; 051 COL 001 005 per la speranza che vi è riposta ne' cieli, la quale innanzi avete udita nella parola della verità dell'evangelo. 051 COL 001 006 Il quale è pervenuto a voi, come ancora per tutto il mondo; e fruttifica, e cresce, siccome ancora fra voi, dal dì che voi udiste, e conosceste la grazia di Dio in verità. 051 COL 001 007 Come ancora avete imparato da Epafra, nostro caro conservo, il quale è fedel ministro di Cristo per voi. 051 COL 001 008 Il quale ancora ci ha dichiarata la vostra carità in Ispirito. 051 COL 001 009 Perciò ancora noi, dal dì che abbiamo [ciò] udito, non restiamo di fare orazione per voi e di richiedere che siate ripieni della conoscenza della volontà d'esso in ogni sapienza, ed intelligenza spirituale. 051 COL 001 010 Acciocchè camminiate condegnamente al Signore, per compiacer[gli] in ogni cosa, fruttificando in ogni opera buona, e crescendo nella conoscenza di Dio; 051 COL 001 011 essendo fortificati in ogni forza, secondo la possanza della sua gloria, ad ogni sofferenza e pazienza, con allegrezza; 051 COL 001 012 rendendo grazie a Dio, e Padre, che ci ha fatti degni di partecipar la sorte de' santi nella luce. 051 COL 001 013 Il quale ci ha riscossi dalla podestà delle tenebre, e ci ha trasportati nel regno del Figliuolo dell'amor suo. 051 COL 001 014 In cui abbiamo la redenzione per lo suo sangue, la remission de' peccati. 051 COL 001 015 EGLI è l'immagine dell'Iddio invisibile, il primogenito d'ogni creatura. 051 COL 001 016 Poichè in lui sono state create tutte le cose, quelle [che son] ne' cieli, e quelle [che son] sopra la terra; le cose visibili e le invisibili; e troni, e signorie, e principati, e podestà; tutte le cose sono state create per lui, e per cagione di lui. 051 COL 001 017 Ed egli è avanti ogni cosa, e tutte le cose consistono in lui. 051 COL 001 018 Ed egli stesso è il capo del corpo della chiesa; [egli, dico], che è il principio, il primogenito da' morti; acciocchè in ogni cosa tenga il primo grado. 051 COL 001 019 Perciocchè è piaciuto [al Padre] che tutta la pienezza abiti in lui; 051 COL 001 020 ed avendo fatta la pace per il sangue della croce d'esso, riconciliarsi per lui tutte le cose; così quelle che [sono] sopra la terra, come quelle che [sono] ne' cieli. 051 COL 001 021 E voi stessi, che già eravate alieni, e nemici con la mente, nelle opere malvage; 051 COL 001 022 pure ora vi ha riconciliati nel corpo della sua carne, per la morte, per farvi comparire davanti a sè santi, ed irreprensibili, e senza colpa. 051 COL 001 023 Se pure perseverate nella fede, essendo fondati e fermi; e non essendo smossi dalla speranza dell'evangelo che voi avete udito, il quale è stato predicato fra ogni creatura che [è] sotto il cielo; del quale io Paolo sono stato fatto ministro. 051 COL 001 024 ORA mi rallegro nelle mie sofferenza per voi, e per mia vicenda compio nella mia carne ciò che resta ancora a compiere delle afflizioni di Cristo, per lo corpo d'esso, che è la chiesa. 051 COL 001 025 Della quale io sono stato fatto ministro, secondo la dispensazione di Dio, che mi è stata data inverso voi, per compiere [il servigio del]la parola di Dio. 051 COL 001 026 Il misterio, che è stato occulto da secoli ed età; ed ora è stato manifestato a' santi d'esso. 051 COL 001 027 A' quali Iddio ha voluto far conoscere quali [sieno] le ricchezze della gloria di questo misterio inverso i Gentili, che è Cristo in voi, speranza di gloria. 051 COL 001 028 Il quale noi annunziamo, ammondendo, ed ammaestrando ogni uomo in ogni sapienza; acciocchè presentiamo ogni uomo compiuto in Cristo Gesù. 051 COL 001 029 A che ancora io fatico, combattendo secondo la virtù d'esso, la quale opera in me con potenza. 051 COL 002 001 PERCIOCCHÈ io voglio che sappiate quanto gran combattimento io ho per voi, e [per] quelli [che sono] in Laodicea, e [per] tutti quelli che non hanno veduta la mia faccia in carne. 051 COL 002 002 Acciocchè i lor cuori sieno consolati, essendo eglino congiunti in carità, ed in tutte le ricchezze del pieno accertamento dell'intelligenza, alla conoscenza del misterio di Dio e Padre, e di Cristo. In cui son nascosti tutti i tesori della sapienza, 051 COL 002 003 e della conoscenza. 051 COL 002 004 Or questo dico, acciocchè niuno v'inganni per parlare acconcio a persuadere. 051 COL 002 005 Perciocchè, benchè di carne io sia assente, pur son con voi di spirito, rallegrandomi, e veggendo il vostro ordine, e la fermezza della vostra fede in Cristo. 051 COL 002 006 Come dunque voi avete ricevuto il Signor Cristo Gesù, [così] camminate in esso, 051 COL 002 007 essendo radicati, ed edificati in lui, e confermati nella fede; siccome siete stati insegnati, abbondando in essa con ringraziamento. 051 COL 002 008 Guardate che non vi sia alcuno che vi tragga in preda per la filosofia, e vano inganno, secondo la tradizione degli uomini, secondo gli elementi del mondo, e non secondo Cristo. 051 COL 002 009 Poichè in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità. 051 COL 002 010 E voi siete ripieni in lui, che è il capo d'ogni principato, e podestà. 051 COL 002 011 Nel quale ancora siete stati circoncisi d'una circoncisione fatta senza mano, nello spogliamento del corpo de' peccati della carne, nella circoncisione di Cristo. 051 COL 002 012 Essendo stati con lui seppelliti nel battesimo; in cui ancora siete insieme risuscitati, per la fede della virtù di Dio, che ha risuscitato lui da' morti. 051 COL 002 013 Ed ha con lui vivificati voi, che eravate morti ne' peccati, e nell'incirconcisione della vostra carne; avendovi perdonati tutti i peccati; 051 COL 002 014 avendo cancellata l'obbligazione [che era] contro a noi negli ordinamenti, la quale ci era contraria; e quella ha tolta via, avendola confitta nella croce. 051 COL 002 015 Ed avendo spogliate le podestà, e i principati, [li] ha pubblicamente menati in ispettacolo, trionfando d'essi in esso. 051 COL 002 016 Niuno adunque vi giudichi in mangiare, od in bere, o per rispetto di festa, o di calendi, o di sabati. 051 COL 002 017 Le quali cose son ombra di quelle che dovevano avvenire; ma il corpo [è] di Cristo. 051 COL 002 018 Niuno vi condanni a suo arbitrio, in umiltà, e servigio degli angeli, ponendo il piè nelle cose che non ha vedute, essendo temerariamente gonfio dalla mente della sua carne. 051 COL 002 019 E non attenendosi al Capo, dal quale tutto il corpo, fornito, e ben commesso insieme per le giunture, ed i legami, prende l'accrescimento di Dio. 051 COL 002 020 Se dunque, essendo morti con Cristo, siete [sciolti] dagli elementi del mondo, perchè, come se viveste nel mondo, vi s'impongono ordinamenti? 051 COL 002 021 Non toccare, non assaggiare, non maneggiare 051 COL 002 022 (le quali cose tutte periscono per l'uso), secondo i comandamenti, e le dottrine degli uomini? 051 COL 002 023 Le quali cose hanno bene alcuna apparenza di sapienza, in religion volontaria, ed in umiltà, e in non risparmiare il corpo [in ciò che è] per satollar la carne; non in onore alcuno. 051 COL 003 001 SE dunque voi siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di sopra, dove Cristo è a sedere alla destra di Dio. 051 COL 003 002 Pensate alle cose di sopra, non a quelle [che son] sopra la terra. 051 COL 003 003 Perciocchè voi siete morti, e la vita vostra è nascosta con Cristo in Dio. 051 COL 003 004 Quando Cristo, [che è] la vita vostra, apparirà, allora ancor voi apparirete con lui in gloria. 051 COL 003 005 Mortificate adunque le vostre membra che [son] sopra la terra; fornicazione, immondizia, lussuria nefanda, mala concupiscenza, ed avarizia, che è idolatria. 051 COL 003 006 Per le quali cose viene l'ira di Dio sopra i figliuoli della disubbidienza. 051 COL 003 007 Nelle quali già camminaste ancor voi, quando vivevate in esse. 051 COL 003 008 Ma ora deponete ancora voi tutte queste cose: ira, cruccio, malizia, [e] fuor della vostra bocca maldicenza, e parlar disonesto. 051 COL 003 009 Non mentite gli uni agli altri, avendo spogliato l'uomo vecchio co' suoi atti; 051 COL 003 010 e vestito il nuovo, che si rinnova a conoscenza, secondo l'immagine di colui che l'ha creato. 051 COL 003 011 Dove non vi è Greco e Giudeo, circoncisione e incirconcisione, Barbaro e Scita, servo e franco; ma Cristo [è] ogni cosa, ed in tutti. 051 COL 003 012 Vestitevi adunque, come eletti di Dio, santi, e diletti, di viscere di misericordia, di benignità, d'umiltà, di mansuetudine, di pazienza; 051 COL 003 013 comportandovi gli uni gli altri, e perdonandovi, se alcuno ha qualche querela contro ad un altro; come Cristo ancora vi ha perdonati, [fate] voi altresì il simigliante. 051 COL 003 014 E per tutte queste cose, [vestitevi] di carità, che è il legame della perfezione. 051 COL 003 015 Ed abbia la presidenza ne' cuori vostri la pace di Dio, alla quale ancora siete stati chiamati in un corpo; e siate riconoscenti. 051 COL 003 016 La parola di Cristo abiti in voi doviziosamente, in ogni sapienza; ammaestrandovi, ed ammonendovi gli uni gli altri, con salmi, ed inni, e canzoni spirituali; cantando con grazia del cuor vostro al Signore. 051 COL 003 017 E qualunque cosa facciate, in parola, o in opera, [fate] ogni cosa nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie a Dio, e Padre, per lui. 051 COL 003 018 MOGLI, siate soggette a' mariti, come si conviene nel Signore. 051 COL 003 019 Mariti, amate le mogli, e non v'inasprite contro a loro. 051 COL 003 020 Figliuoli, ubbidite a' padri e madri, in ogni cosa; poichè questo è accettevole al Signore. 051 COL 003 021 Padri, non provocate ad ira i vostri figliuoli, acciocchè non vengan meno dell'animo. 051 COL 003 022 Servi, ubbidite in ogni cosa a [quelli che son vostri] signori secondo la carne; non servendo all'occhio, come per piacere agli uomini; ma in semplicità di cuore, temendo Iddio. 051 COL 003 023 E qualunque cosa facciate, operate d'animo, [facendolo] come al Signore, e non agli uomini; 051 COL 003 024 sapendo che dal Signore riceverete la retribuzione dell'eredità; poichè voi servite a Cristo, il Signore. 051 COL 003 025 Ma chi fa torto riceverà [la retribuzione del] torto ch'egli avrà fatto, e non vi è riguardo a qualità di persona. 051 COL 004 001 Signori, fate ciò che è giusto, e ragionevole inverso i servi, sapendo che ancora voi avete un Signore ne' cieli. 051 COL 004 002 PERSEVERATE nell'orazione, vegliando in essa con ringraziamento. 051 COL 004 003 Pregando insieme ancora per noi, acciocchè Iddio apra eziandio a noi la porta della parola, per annunziare il misterio di Cristo, per lo quale anche sono prigione; 051 COL 004 004 acciocchè io lo manifesti, come mi convien parlare. 051 COL 004 005 Procedete con sapienza inverso quei di fuori; ricomperando il tempo. 051 COL 004 006 Il vostro parlare [sia] sempre con grazia, condito con sale; per sapere come vi si convien rispondere a ciascuno. 051 COL 004 007 TICHICO, il caro fratello, e fedel ministro, e [mio] conservo nel Signore, vi farà assapere tutto lo stato mio. 051 COL 004 008 Il quale io ho mandato a voi a questo stesso fine, acciocchè sappia lo stato vostro, e consoli i cuori vostri, 051 COL 004 009 insieme col fedele, e caro fratello Onesimo, il quale è de' vostri; [essi] vi faranno assaper tutte le cose di qua. 051 COL 004 010 Aristarco, prigione meco, vi saluta; così ancora Marco, il cugino di Barnaba; intorno al quale avete ricevuto ordine; se viene a voi, accoglietelo. 051 COL 004 011 E Gesù, detto Giusto, i quali son della circoncisione; questi soli [son] gli operai nell'opera del regno di Dio, i quali mi sono stati di conforto. 051 COL 004 012 Epafra, [che è] de' vostri, servo di Cristo, vi saluta; combattendo sempre per voi nelle orazioni, acciocchè stiate fermi, perfetti, e compiuti in tutta la volontà di Dio. 051 COL 004 013 Perciocchè io gli rendo testimonianza, ch'egli ha un gran zelo per voi, e per quelli [che sono] in Laodicea, e per quelli [che sono] in Ierapoli. 051 COL 004 014 Il diletto Luca, il medico, e Dema, vi salutano. 051 COL 004 015 Salutate i fratelli [che sono] in Laodicea, e Ninfa, e la chiesa [che è] in casa sua. 051 COL 004 016 E quando quest'epistola sarà stata letta fra voi, fate che sia ancor letta nella chiesa de' Laodicesi; e che ancora voi leggiate quella [che vi sarà mandata] da Laodicea. 051 COL 004 017 E dite ad Archippo: Guarda al ministerio che tu hai ricevuto nel Signore, acciocchè tu l'adempia. 051 COL 004 018 Il saluto, [scritto] di mano [propria] di me Paolo. Ricordatevi de' miei legami. La grazia [sia] con voi. Amen. # # BOOK 052 1TH 1 Thessalonians 1 Tessalonicesi 052 1TH 001 001 PAOLO, e Silvano, e Timoteo, alla chiesa de' Tessalonicesi, [che è] in Dio Padre, e nel Signor Gesù Cristo. Grazia a voi e pace, da Dio nostro Padre, e dal Signor Gesù Cristo. 052 1TH 001 002 NOI rendiamo del continuo grazie a Dio per tutti voi, facendo di voi menzione nelle nostre orazioni; 052 1TH 001 003 rammemorandoci continuamente l'opera della vostra fede, e la fatica della [vostra] carità, e la sofferenza della speranza [che voi avete] nel Signor nostro Gesù Cristo; nel cospetto di Dio, nostro Padre; 052 1TH 001 004 sapendo, fratelli amati di Dio, la vostra elezione. 052 1TH 001 005 Poichè il nostro evangelo non è stato inverso voi in parola solamente, ma ancora in virtù, e in Ispirito Santo, e in molto accertamento; siccome voi sapete quali siamo stati fra voi per amor vostro. 052 1TH 001 006 E voi siete stati imitatori nostri, e del Signore, avendo ricevuta la parola in molta afflizione, con allegrezza dello Spirito Santo. 052 1TH 001 007 Talchè siete stati esempi a tutti i credenti in Macedonia, ed in Acaia. 052 1TH 001 008 Perciocchè non sol da voi è risonata la parola del Signore nella Macedonia, e nell'Acaia; ma ancora la fede vostra, la quale [avete] inverso Iddio, è stata divolgata in ogni luogo; talchè non abbiam bisogno di dirne cosa alcuna. 052 1TH 001 009 Poichè eglino stessi raccontano di noi, quale entrata noi abbiamo avuta tra voi, e come vi siete convertiti dagl'idoli a Dio, per servire all'Iddio vivente, e vero; 052 1TH 001 010 e per aspettar da' cieli il suo Figliuolo, il quale egli ha risuscitato da' morti, [cioè] Gesù, che ci libera dall'ira a venire. 052 1TH 002 001 PERCIOCCHÈ voi stessi sapete, fratelli, che la nostra entrata fra voi non è stata vana. 052 1TH 002 002 Anzi, benchè prima avessimo, come sapete, patito, e fossimo stati ingiuriati in Filippi, pur ci siamo francamente inanimati nell'Iddio nostro, da annunziarvi l'evangelo di Dio, con molto combattimento. 052 1TH 002 003 Poichè la nostra esortazione non [procede] da inganno, nè da impurità; e non [è] con frode. 052 1TH 002 004 Anzi, come siamo stati approvati da Dio, per fidarci l'Evangelo; così parliamo, non come per piacere agli uomini, ma a Dio che prova i nostri cuori. 052 1TH 002 005 Perciocchè ancora noi non abbiamo giammai usato parlar lusinghevole, come voi sapete, nè occasione d'avarizia; Iddio [ne è] testimonio. 052 1TH 002 006 Nè [abbiamo] cercato gloria dagli uomini, nè da voi, nè da altri, benchè potessimo usar gravità, come apostoli di Cristo. 052 1TH 002 007 Ma siamo stati mansueti fra voi, come una balia, che alleva teneramente i suoi propri figliuoli. 052 1TH 002 008 In questa maniera, avendovi sommamente cari, eravamo mossi di buona volontà a comunicarvi, non sol l'evangelo di Dio, ma ancora le nostre proprie anime; perchè ci eravate diletti. 052 1TH 002 009 Perciocchè, fratelli, voi vi ricordate della nostra fatica, e travaglio; poichè, lavorando giorno e notte, per non gravare alcun di voi, abbiam predicato in mezzo a voi l'Evangelo di Dio. 052 1TH 002 010 Voi [siete] testimoni, e Dio ancora, come ci siam portati santamente, e giustamente, e senza biasimo, inverso voi che credete. 052 1TH 002 011 Siccome voi sapete che, come un padre i suoi figliuoli, noi abbiamo esortato, e consolato ciascun di voi; 052 1TH 002 012 e protestato che camminiate condegnamente a Dio, che vi chiama al suo regno e gloria. 052 1TH 002 013 Perciò ancora, noi non restiamo di render grazie a Dio, di ciò che, avendo ricevuta da noi la parola della predicazione di Dio, voi l'avete raccolta, non [come] parola d'uomini; ma, siccome è veramente, [come] parola di Dio, la quale ancora opera efficacemente in voi che credete. 052 1TH 002 014 Poichè voi, fratelli, siete divenuti imitatori delle chiese di Dio, che son nella Giudea, in Cristo Gesù; perciocchè ancora voi avete sofferte da quei della vostra nazione le medesime cose ch'essi da' Giudei. 052 1TH 002 015 I quali ed hanno ucciso il Signor Gesù, e i lor propri profeti; e ci hanno scacciati, e non piacciono a Dio, e [son] contrari a tutti gli uomini; 052 1TH 002 016 divietandoci di parlare a' Gentili, acciocchè sieno salvati; affin di colmar sempre [la misura de] 'lor peccati; or l'ira è venuta sopra loro fino all'estremo. 052 1TH 002 017 OR noi, fratelli, orbati di voi per un momento di tempo, di faccia, e non di cuore, ci siam vie più studiati di veder la vostra faccia, con molto desiderio. 052 1TH 002 018 Perciò, siam voluti, io Paolo almeno, una e due volte, venire a voi; ma Satana ci ha impediti. 052 1TH 002 019 Perciocchè, quale [è] la nostra speranza, o allegrezza, o corona di gloria? non [siete dessa] ancora voi, nel cospetto del Signor nostro Gesù Cristo, nel suo avvenimento? 052 1TH 002 020 Poichè voi siete la nostra gloria ed allegrezza. 052 1TH 003 001 Perciò, non potendo più sofferire, avemmo a grado d'esser lasciati soli in Atene; 052 1TH 003 002 E mandammo Timoteo, nostro fratello, e ministro di Dio, e nostro compagno d'opera nell'evangelo di Cristo, per confermarvi, e confortar[vi] intorno alla vostra fede. 052 1TH 003 003 Acciocchè niuno fosse commosso in queste afflizioni; poichè voi stessi sapete che noi siam posti a questo. 052 1TH 003 004 Perciocchè, eziandio quando eravamo fra voi, vi predicevamo, che saremmo afflitti; siccome ancora è avvenuto, e voi [il] sapete. 052 1TH 003 005 Perciò ancora, non potendo più sofferire, io [lo] mandai, per conoscer la fede vostra; che talora il tentatore non vi avesse tentati, e la nostra fatica non fosse riuscita vana. 052 1TH 003 006 Or al presente, essendo Timoteo venuto da voi a noi, ed avendoci rapportate liete novelle della vostra fede, e carità; e che voi avete del continuo buona ricordanza di noi, desiderando grandemente di vederci, siccome ancora noi voi; 052 1TH 003 007 perciò, fratelli, noi siamo stati consolati di voi, in tutta la nostra afflizione, e necessità, per la vostra fede. 052 1TH 003 008 Poichè ora viviamo, se voi state fermi nel Signore. 052 1TH 003 009 Perciocchè, quali grazie possiam noi render di voi a Dio, per tutta l'allegrezza, della quale ci rallegriamo per voi, nel cospetto dell'Iddio nostro? 052 1TH 003 010 Pregando intentissimamente, notte e giorno, di poter vedere la vostra faccia, e compier le cose che mancano ancora alla fede vostra. 052 1TH 003 011 Or Iddio stesso, Padre nostro, e il Signor nostro Gesù Cristo, addirizzi il nostro cammino a voi. 052 1TH 003 012 E il Signore vi accresca, e faccia abbondare in carità gli uni inverso gli altri, e inverso tutti; come noi ancora [abbondiamo] inverso voi; 052 1TH 003 013 per raffermare i vostri cuori, [acciocchè sieno] irreprensibili in santità, nel cospetto di Dio, Padre nostro, all'avvenimento del Signor nostro Gesù Cristo, con tutti i suoi santi. Amen. 052 1TH 004 001 NEL rimanente adunque, fratelli, noi vi preghiamo, ed esortiamo nel Signore Gesù, che, come avete da noi ricevuto come vi convien camminare, e piacere a Dio, [in ciò] vie più abbondiate. 052 1TH 004 002 Perciocchè voi sapete quali comandamenti vi abbiamo dati per lo Signore Gesù. 052 1TH 004 003 Poichè questa è la volontà di Dio, [cioè: ] la vostra santificazione; acciocchè vi asteniate dalla fornicazione; 052 1TH 004 004 [e] che ciascun di voi sappia possedere il suo vaso in santificazione, ed onore; 052 1TH 004 005 non in passione di concupiscenza, come i Gentili, i quali non conoscono Iddio. 052 1TH 004 006 [E] che niuno oppressi il suo prossimo, nè gli faccia frode negli affari [di questa vita]; perciocchè il Signore [è] il vendicator di tutte queste cose; siccome ancora vi abbiamo innanzi detto, e protestato. 052 1TH 004 007 Poichè Iddio non ci ha chiamati ad immondizia, ma a santificazione. 052 1TH 004 008 Perciò chi sprezza [queste cose] non isprezza un uomo, ma Iddio, il quale ancora ha messo il suo Spirito Santo in noi. 052 1TH 004 009 Ora, quant'è all'amor fraterno, voi non avete bisogno ch'io ve [ne] scriva; perciocchè voi stessi siete insegnati da Dio ad amarvi gli uni gli altri. 052 1TH 004 010 Perciocchè lo stesso fate voi ancora inverso tutti i fratelli, che [sono] in tutta la Macedonia; or vi esortiamo, fratelli, che [in ciò] vie più abbondiate. 052 1TH 004 011 E procacciate studiosamente di vivere in quiete, e di fare i fatti vostri, e di lavorar colle proprie mani, siccome vi abbiamo ordinato. 052 1TH 004 012 Acciocchè camminiate onestamente inverso que' di fuori, e non abbiate bisogno di cosa alcuna. 052 1TH 004 013 ORA, fratelli, noi non vogliamo che siate in ignoranza intorno a quelli che dormono; acciocchè non siate contristati, come gli altri che non hanno speranza. 052 1TH 004 014 Poichè, se crediamo che Gesù è morto, ed è risuscitato, Iddio ancora addurrà con lui quelli che dormono in Gesù. 052 1TH 004 015 Perciocchè noi vi diciamo questo per parola del Signore: che noi viventi, che sarem rimasti fino alla venuta del Signore, non andremo innanzi a coloro che dormono. 052 1TH 004 016 Perciocchè il Signore stesso, con acclamazion di conforto, con voce di arcangelo, e con tromba di Dio, discenderà dal cielo; e quelli che son morti in Cristo risusciteranno primieramente. 052 1TH 004 017 Poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo insieme con loro rapiti nelle nuvole, a scontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre col Signore. 052 1TH 004 018 Consolatevi adunque gli uni gli altri con queste parole. 052 1TH 005 001 Ora, quant'è a' tempi, ed alle stagioni, fratelli, voi non avete bisogno che ve ne sia scritto. 052 1TH 005 002 Poichè voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte. 052 1TH 005 003 Perciocchè, quando diranno: Pace e sicurtà, allora di subito sopraggiungerà loro perdizione, come i dolori del parto alla donna gravida; e non iscamperanno punto. 052 1TH 005 004 Ma voi, fratelli, non siete in tenebre, sì che quel giorno vi colga, a guisa di ladro. 052 1TH 005 005 Voi tutti siete figliuoli di luce, e figliuoli di giorno; noi non siam della notte, nè delle tenebre. 052 1TH 005 006 Perciò, non dormiamo, come gli altri; ma vegliamo, e siamo sobri. 052 1TH 005 007 Perciocchè coloro che dormono dormono di notte, e coloro che s'inebbriano s'inebbriano di notte. 052 1TH 005 008 Ma noi, essendo figliuoli del giorno, siamo sobri, vestiti dell'usbergo della fede, e della carità; e [per] elmo, della speranza della salute. 052 1TH 005 009 Poichè Iddio non ci ha posti ad ira, ma ad acquisto di salute, per lo Signor nostro Gesù Cristo; 052 1TH 005 010 il quale è morto per noi, acciocchè, o che vegliamo, o che dormiamo, viviamo insieme con lui. 052 1TH 005 011 Perciò, consolatevi gli uni gli altri, ed edificate l'un l'altro, come ancora fate. 052 1TH 005 012 ORA, fratelli, non vi preghiamo di riconoscer coloro che fra voi faticano, e che vi son preposti nel Signore, e che vi ammoniscono; 052 1TH 005 013 e d'averli in somma stima in carità, per l'opera loro. Vivete in pace fra voi. 052 1TH 005 014 Ora, fratelli, noi vi esortiamo che ammoniate i disordinati, confortiate i pusillanimi, sostentiate i deboli, siate pazienti inverso tutti. 052 1TH 005 015 Guardate che niuno renda male per male ad alcuno; anzi procacciate sempre il bene, così gli uni inverso gli altri, come inverso tutti. 052 1TH 005 016 Siate sempre allegri. 052 1TH 005 017 Non restate mai d'orare. 052 1TH 005 018 In ogni cosa rendete grazie, perciocchè tale [è] la volontà di Dio in Cristo Gesù inverso voi. 052 1TH 005 019 Non ispegnete lo Spirito. 052 1TH 005 020 Non isprezzate le profezie. 052 1TH 005 021 Provate ogni cosa, ritenete il bene. 052 1TH 005 022 Astenetevi da ogni apparenza di male. 052 1TH 005 023 Or l'Iddio della pace vi santifichi egli stesso tutti intieri; e sia conservato intiero il vostro spirito, e l'anima, e il corpo, senza biasimo, all'avvenimento del Signor nostro Gesù Cristo. 052 1TH 005 024 Fedele[è] colui che vi chiama, il quale ancora [lo] farà. 052 1TH 005 025 Fratelli, pregate per noi. 052 1TH 005 026 Salutate tutti i fratelli con un santo bacio. 052 1TH 005 027 Io vi scongiuro per lo Signore, che questa epistola sia letta a tutti i santi fratelli. 052 1TH 005 028 La grazia del Signor nostro Gesù Cristo [sia] con voi. Amen. # # BOOK 053 2TH 2 Thessalonians 2 Tessalonicesi 053 2TH 001 001 PAOLO, e Silvano, e Timoteo, alla chiesa de' Tessalonicesi, [che è] in Dio, nostro Padre; e nel Signor Gesù Cristo. 053 2TH 001 002 Grazia a voi, e pace, da Dio nostro Padre, e dal Signor Gesù Cristo. 053 2TH 001 003 NOI siamo obbligati di render sempre grazie di voi a Dio, fratelli, come egli è ben convenevole; perciocchè la vostra fede cresce sommamente, e la carità di ciascun di tutti voi abbonda fra voi scambievolmente. 053 2TH 001 004 Talchè noi stessi ci gloriamo di voi, nelle chiese di Dio, per la vostra sofferenza, e fede, in tutte le vostre persecuzioni, ed afflizioni, che voi sostenete. 053 2TH 001 005 [Il che è] una dimostrazione del giusto giudizio di Dio, acciocchè siate reputati degni del regno di Dio, per lo quale ancora patite. 053 2TH 001 006 Poichè è cosa giusta dinnanzi a Dio, di rendere afflizione a coloro che vi affliggono; 053 2TH 001 007 ed a voi, che siete afflitti, requie con noi, quando il Signor Gesù Cristo apparirà dal cielo, con gli angeli della sua potenza; 053 2TH 001 008 con fuoco fiammeggiante, prendendo vendetta di coloro che non conoscono Iddio, e di coloro che non ubbidiscono all'evangelo del Signor nostro Gesù Cristo. 053 2TH 001 009 I quali porteranno la pena, la perdizione eterna, dalla faccia del Signore, e dalla gloria della sua possanza; 053 2TH 001 010 quando egli sarà venuto per esser glorificato ne' suoi santi, e reso maraviglioso in tutti i credenti (poichè alla nostra testimonianza presso voi è stata prestata fede), in quel giorno. 053 2TH 001 011 Per la qual cosa ancora noi preghiamo del continuo per voi, che l'Iddio nostro vi faccia degni di questa vocazione, e compia tutto il beneplacito della [sua] bontà, e l'opera della fede, con potenza. 053 2TH 001 012 Acciocchè sia glorificato il nome del Signor nostro Gesù Cristo in voi, e voi in lui; secondo la grazia dell'Iddio nostro e del Signor Gesù Cristo. 053 2TH 002 001 OR noi vi preghiamo, fratelli, riguardo all'avvenimento del Signor nostro Gesù Cristo, ed al nostro adunamento in lui, 053 2TH 002 002 che non siate tosto smossi della mente, nè turbati, per ispirito, nè per parola, nè per epistola, come da parte nostra, quasi che il giorno di Cristo soprastia vicino. 053 2TH 002 003 Niuno v'inganni per alcuna maniera; perciocchè [quel giorno non verrà], che prima non sia venuta l'apostasia, e non sia manifestato l'uomo del peccato, il figliuol della perdizione. 053 2TH 002 004 L'avversario, che s'innalza sopra chiunque è chiamato dio, o divinità; talchè siede nel tempio di Dio, come Dio; mostrando sè stesso, [e dicendo], ch'egli è Dio. 053 2TH 002 005 Non vi ricordate voi che, essendo ancora fra voi, io vi diceva queste cose? 053 2TH 002 006 Ed ora voi sapete ciò che [lo] ritiene, acciocchè egli sia manifestato al suo tempo. 053 2TH 002 007 Perciocchè già fin da ora opera il misterio dell'iniquità; soltanto colui che lo ritiene al presente dev'esser tolto di mezzo. 053 2TH 002 008 Ed allora sarà manifestato quell'empio, il quale il Signore distruggerà per lo spirito della sua bocca, e ridurrà al niente per l'apparizion del suo avvenimento. 053 2TH 002 009 Del quale [empio] l'avvenimento sarà, secondo l'operazione di Satana, con ogni potenza, e prodigi, e miracoli di menzogna; 053 2TH 002 010 e con ogni inganno d'iniquità, in coloro che periscono, perciocchè non hanno dato luogo all'amor della verità, per esser salvati. 053 2TH 002 011 E però Iddio manderà loro efficacia d'errore, affin che credano alla menzogna; 053 2TH 002 012 acciocchè sieno giudicati tutti coloro che non hanno creduto alla verità, ma si non compiaciuti nell'iniquità. 053 2TH 002 013 Ma noi siamo obbligati di render del continuo grazie di voi a Dio, fratelli amati dal Signore, di ciò che Iddio vi ha eletti dal principio a salute, in santificazion di Spirito, e fede alla verità. 053 2TH 002 014 A che egli vi ha chiamati per il nostro evangelo, all'acquisto della gloria del Signor nostro Gesù Cristo. 053 2TH 002 015 Perciò, fratelli, state saldi, e ritenete gl'insegnamenti che avete imparati per parola, o per epistola nostra. 053 2TH 002 016 Ora, il Signor nostro Gesù Cristo stesso, e l'Iddio e Padre nostro, il qual ci ha amati, e [ci] ha data eterna consolazione, e buona speranza in grazia, 053 2TH 002 017 consoli i cuori vostri, e vi confermi in ogni buona parola, ed opera. 053 2TH 003 001 NEL rimanente, fratelli, pregate per noi, acciocchè la parola del Signore corra, e sia glorificata, come fra voi. 053 2TH 003 002 Ed acciocchè noi siam liberati dagli uomini insolenti, e malvagi; perchè la fede non [è] di tutti. 053 2TH 003 003 Or il Signore è fedele, il quale vi raffermerà, e vi guarderà dal maligno. 053 2TH 003 004 E noi ci confidiam di voi, nel Signore, che voi fate, e farete le cose che vi ordiniamo. 053 2TH 003 005 Or il Signore addirizzi i vostri cuori all'amor di Dio, e alla paziente aspettazione di Cristo. 053 2TH 003 006 Ora, fratelli, noi vi ordiniamo, nel nome del Signor nostro Gesù Cristo, che vi ritiriate da ogni fratello che cammina disordinatamente, e non secondo l'insegnamento che ha ricevuto da noi. 053 2TH 003 007 Perciocchè voi stessi sapete come ci conviene imitare; poichè non ci siam portati disordinatamente fra voi. 053 2TH 003 008 E non abbiam mangiato il pane, [ricevutolo] da alcuno in dono; ma con fatica, e travaglio, lavorando notte e giorno, per non gravare alcun di voi. 053 2TH 003 009 Non già che non [ne] abbiamo la podestà; ma per darvi noi stessi per esempi, acciocchè c'imitiate. 053 2TH 003 010 Perciocchè ancora, quando eravamo fra voi, vi dinunziavamo questo: che chi non vuol lavorare non mangi. 053 2TH 003 011 Imperocchè intendiamo che fra voi ve ne sono alcuni che camminano disordinatamente, non facendo opera alcuna, ma occupandosi in cose vane. 053 2TH 003 012 Or a tali dinunziamo, e [li] esortiamo per lo Signor nostro Gesù Cristo che lavorando quietamente, mangino il pane loro. 053 2TH 003 013 Ma, quant'è a voi, fratelli, non vi stancate facendo bene. 053 2TH 003 014 E se alcuno non ubbidisce alla nostra parola, [significata] per questa epistola, notate un tale, e non vi mescolate con lui, acciocchè si vergogni. 053 2TH 003 015 Ma pur nol tenete per nemico, anzi ammonitelo come fratello. 053 2TH 003 016 Or il Signore stesso della pace vi dia del continuo la pace in ogni maniera. Il Signore [sia] con tutti voi. 053 2TH 003 017 Il saluto di man [propria] di me Paolo, che è un segnale in ogni epistola: così scrivo. 053 2TH 003 018 La grazia del Signor nostro Gesù Cristo [sia] con tutti voi. Amen. # # BOOK 054 1TI 1 Timothy 1 Timoteo 054 1TI 001 001 PAOLO, apostolo di Gesù Cristo, per comandamento di Dio, nostro Salvatore; e del Signor Gesù Cristo, nostra speranza; 054 1TI 001 002 a Timoteo, [mio] vero figliuolo in fede; grazia, misericordia, e pace, da Dio nostro padre, e da Cristo Gesù, nostro Signore. 054 1TI 001 003 SICCOME io ti esortai di rimanere in Efeso, quando io andava in Macedonia, fa' che tu dinunzi ad alcuni che non insegnino dottrina diversa. 054 1TI 001 004 E che non attendano a favole, ed a genealogie senza fine; le quali producono piuttosto quistioni, che edificazion di Dio, che [è] in fede. 054 1TI 001 005 Or il fine del comandamento è carità, di cuor puro, e di buona coscienza, e di fede non finta. 054 1TI 001 006 Dalle quali cose alcuni essendosi sviati, si son rivolti ad un vano parlare; 054 1TI 001 007 volendo esser dottori della legge, non intendendo nè le cose che dicono, nè quelle delle quali affermano. 054 1TI 001 008 Or noi sappiamo che la legge [è] buona, se alcuno l'usa legittimamente. 054 1TI 001 009 Sapendo questo: che la legge non è posta al giusto, ma agl'iniqui, e ribelli, agli empi, e peccatori, agli scellerati, e profani, agli uccisori di padri e madri, 054 1TI 001 010 a' micidiali, a' fornicatori, a quelli che usano co' maschi, a' rubatori d'uomini, a' falsari, agli spergiuratori; e se vi è alcun'altra cosa contraria alla sana dottrina; 054 1TI 001 011 secondo l'evangelo della gloria del beato Iddio, il qual m'è stato fidato. 054 1TI 001 012 E rendo grazie a Cristo nostro Signore, il qual mi fortifica, ch'egli mi ha reputato fedele, ponendo al ministerio [me], 054 1TI 001 013 il quale innanzi era bestemmiatore, e persecutore, ed ingiurioso; ma misericordia mi è stata fatta, perciocchè io [lo] feci ignorantemente, non avendo la fede. 054 1TI 001 014 Ma la grazia del Signor nostro è soprabbondata, con fede e carità, che [è] in Cristo Gesù. 054 1TI 001 015 Certa [è] questa parola, e degna d'essere accettata per ogni maniera: che Cristo Gesù è venuto nel mondo, per salvare i peccatori, de' quali io sono il primo. 054 1TI 001 016 Ma, per questo mi è stata fatta misericordia, acciocchè Gesù Cristo mostrasse in me primieramente tutta la [sua] clemenza, per [essere] esempio a coloro che per l'avvenire crederebbero in lui a vita eterna. 054 1TI 001 017 Or al Re de' secoli, immortale, invisibile, a Dio solo savio, [sia] onore, [e] gloria ne' secoli de' secoli. Amen. 054 1TI 001 018 Io ti raccomando questo comandamento, o figliuol Timoteo: che secondo le profezie che innanzi sono state di te, tu guerreggi, in [virtù d]'esse, la buona guerra. 054 1TI 001 019 Avendo fede, e buona coscienza; la quale avendo alcuni gettata via, hanno fatto naufragio intorno alla fede. 054 1TI 001 020 De' quali è Imeneo, ed Alessandro, i quali io ho dati in man di Satana, acciocchè sieno castigati, ed ammaestrati a non bestemmiare. 054 1TI 002 001 IO esorto adunque, innanzi ad ogni cosa, che si facciano preghiere, orazioni, richieste, [e] ringraziamenti per tutti gli uomini. 054 1TI 002 002 Pei re, e per tutti quelli che sono in dignità; acciocchè possiam menare una tranquilla e quieta vita, in ogni pietà ed onestà. 054 1TI 002 003 Perciocchè quest'[è] buono ed accettevole nel cospetto di Dio, nostro Salvatore. 054 1TI 002 004 Il quale vuole che tutti gli uomini sieno salvati, e che vengano alla conoscenza della verità. 054 1TI 002 005 Perciocchè [v'è] un [sol] Dio, ed anche un [sol] Mediatore di Dio, e degli uomini: Cristo Gesù uomo. 054 1TI 002 006 Il quale ha dato sè stesso per prezzo di riscatto per tutti; [secondo] la testimonianza [riserbata] a' propri tempi. 054 1TI 002 007 A che io sono stato costituito banditore, ed apostolo (io dico verità in Cristo, non mento), dottor de' Gentili in fede, e verità. 054 1TI 002 008 Io voglio adunque che gli uomini facciano orazione in ogni luogo, alzando le mani pure, senza ira e disputazione. 054 1TI 002 009 SIMIGLIANTEMENTE ancora che le donne si adornino d'abito onesto, con verecondia e modestia; non di trecce, o d' oro, o di perle, o di vestimenti preziosi; 054 1TI 002 010 ma come si conviene a donne che fanno professione di servire a Dio per opere buone. 054 1TI 002 011 La donna impari con silenzio, in ogni soggezione. 054 1TI 002 012 Ma io non permetto alla donna d'insegnare, nè d'usare autorità sopra il marito; ma [ordino] che stia in silenzio. 054 1TI 002 013 Perciocchè Adamo fu creato il primo, e poi Eva. 054 1TI 002 014 E Adamo non fu sedotto; ma la donna, essendo stata sedotta, fu in [cagion di] trasgressione. 054 1TI 002 015 Ma pure sarà salvata, partorendo figliuoli, se saranno perseverate in fede, e carità, e santificazione, con onestà. 054 1TI 003 001 CERTA [è] questa parola: Se alcuno desidera l'ufficio di vescovo, desidera una buona opera. 054 1TI 003 002 Bisogna adunque che il vescovo sia irreprensibile, marito d'una [sola] moglie, sobrio, vigilante, temperato, onesto, volonteroso albergator de' forestieri, atto ad insegnare; 054 1TI 003 003 non dato al vino, non percotitore, non disonestamente cupido del guadagno; ma benigno, non contenzioso, non avaro. 054 1TI 003 004 Che governi bene la sua propria famiglia, che tenga i figliuoli in soggezione, con ogni gravità. 054 1TI 003 005 (Ma, se alcuno non sa governar la sua propria famiglia, come avrà egli cura della chiesa di Dio?) 054 1TI 003 006 Che non sia novizio; acciocchè divenendo gonfio, non cada nel giudicio del diavolo. 054 1TI 003 007 Or conviene che egli abbia ancora buona testimonianza da que' di fuori, acciocchè non cada in vituperio, e nel laccio del diavolo. 054 1TI 003 008 Parimente [bisogna che] i diaconi[sieno] gravi, non doppi in parole, non dati a molto vino, non disonestamente cupidi del guadagno. 054 1TI 003 009 Che ritengano il misterio della fede in pura coscienza. 054 1TI 003 010 Or questi ancora sieno prima provati, poi servano, se sono irreprensibili. 054 1TI 003 011 Simigliantemente [sieno] le [lor] mogli gravi, non calunniatrici, sobrie, fedeli in ogni cosa. 054 1TI 003 012 I diaconi sien mariti d'una [sola] moglie, governando bene i figliuoli, e le proprie famiglie. 054 1TI 003 013 Perciocchè coloro che avranno ben servito si acquistano un buon grado, e gran libertà nella fede, ch' [è] in Cristo Gesù. 054 1TI 003 014 Io ti scrivo queste cose, sperando di venir tosto a te. 054 1TI 003 015 E se pur tardo, acciocchè tu sappi come si convien conversar nella casa di Dio, che è la chiesa dell'Iddio vivente, colonna e sostegno della verità. 054 1TI 003 016 E senza veruna contradizione, grande è il misterio della pietà: Iddio è stato manifestato in carne, è stato giustificato in Ispirito, è apparito agli angeli, è stato predicato a' Gentili, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria. 054 1TI 004 001 OR lo Spirito dice espressamente, che negli ultimi tempi alcuni apostateranno dalla fede, attendendo a spiriti seduttori, e a dottrine diaboliche; 054 1TI 004 002 d' [uomini] che proporranno cose false per ipocrisia, cauterizzati nella propria coscienza. 054 1TI 004 003 Che vieteranno il maritarsi, [e comanderanno] d'astenersi da' cibi, che Iddio ha creati, acciocchè i fedeli, e quelli che hanno conosciuta la verità, li usino con rendimento di grazie. 054 1TI 004 004 Poichè ogni cosa creata da Dio [è] buona, e niuna [è] da riprovare, essendo usata con rendimento di grazie; 054 1TI 004 005 perciocchè ella è santificata per la parola di Dio, e per l'orazione. 054 1TI 004 006 RAPPRESENTANDO queste cose a' fratelli, tu sarai buon ministro di Gesù Cristo, nudrito nelle parole della fede, e della buona dottrina, la qual tu hai ben compresa. 054 1TI 004 007 Ma schiva le favole profane, e da vecchie; ed esercitati alla pietà. 054 1TI 004 008 Perciocchè l'esercizio corporale è utile a poca cosa; ma la pietà è utile ad ogni cosa, avendo la promessa della vita presente, e della futura. 054 1TI 004 009 Certa [è] questa parola, a degna d'essere accettata per ogni maniera. 054 1TI 004 010 Poichè per questo travagliamo, e siamo vituperati; perciocchè abbiamo sperato nell'Iddio vivente, il quale è Salvator di tutti gli uomini, principalmente de' fedeli. 054 1TI 004 011 Annunzia queste cose, ed insegna[le]. 054 1TI 004 012 Niuno sprezzi la tua giovanezza; ma sii esempio de' fedeli, in parola, in conversazione, in carità, in ispirito, in fede, in castità. 054 1TI 004 013 Attendi alla lettura, all'esortazione, alla dottrina, finchè io venga. 054 1TI 004 014 Non trascurare il dono che [è] in te, il quale ti è stato dato per profezia, con l'imposizion delle mani del collegio degli anziani. 054 1TI 004 015 Medita queste cose, e datti interamente ad esse; acciocchè il tuo avanzamento sia manifesto fra tutti. 054 1TI 004 016 Attendi a te stesso, e alla dottrina; persevera in queste cose; perciocchè, facendo questo, salverai te stesso, e coloro che ti ascoltano. 054 1TI 005 001 NON isgridar l'uomo attempato, ma esorta[lo] come padre, 054 1TI 005 002 i giovani come fratelli, le [donne] attempate come madri, le giovani come sorelle, in ogni castità. 054 1TI 005 003 Onora le vedove, che [son] veramente vedove. 054 1TI 005 004 Ma, se alcuna vedova ha dei figliuoli, o de' nipoti, imparino essi imprima d'usar pietà inverso que' di casa loro, e rendere il cambio a' loro antenati; perciocchè quest'è buono ed accettevole nel cospetto di Dio. 054 1TI 005 005 Or quella che è veramente vedova, e lasciata sola, spera in Dio, e persevera in preghiere ed orazioni, notte e giorno. 054 1TI 005 006 Ma la voluttuosa, vivendo, è morta. 054 1TI 005 007 Anche queste cose annunzia, acciocchè sieno irreprensibili. 054 1TI 005 008 Che se alcuno non provvede ai suoi, e principalmente a que' di casa [sua], egli ha rinnegata la fede, ed è peggiore che un infedele. 054 1TI 005 009 Sia la vedova assunta nel numero [delle vedove], non di minore età che di sessant'anni, la qual sia stata moglie d'un [sol] marito. 054 1TI 005 010 Che abbia testimonianza d'opere buone: se ha nudriti i suoi figliuoli, se ha albergati i forestieri, se ha lavati i piedi dei santi, se ha sovvenuti gli afflitti, se del continuo è ita dietro ad ogni buona opera. 054 1TI 005 011 Ma rifiuta le vedove più giovani, perciocchè, dopo che hanno lussuriato contro a Cristo, vogliono maritarsi, 054 1TI 005 012 avendo condannazione, perciocchè hanno rotta la prima fede. 054 1TI 005 013 Ed anche, [essendo], oltre a ciò, oziose, imparano ad andare attorno per le case; e non sol [sono] oziose, ma anche cianciatrici e curiose, parlando di cose che non si convengono. 054 1TI 005 014 Io voglio adunque che le giovani vedove si maritino, faccian figliuoli, sieno madri di famiglia, non dieno all'avversario alcuna occasione di maldicenza. 054 1TI 005 015 Poichè già alcune si sono sviate dietro a Satana. 054 1TI 005 016 Se alcun uomo, o donna fedele, ha delle vedove, sovvenga loro, e non sia la chiesa gravata, acciocchè possa bastare a sovvenir quelle che [son] veramente vedove. 054 1TI 005 017 GLI anziani, che fanno bene l'ufficio della presidenza, sien reputati degni di doppio onore; principalmente quelli che faticano nella parola e nella dottrina. 054 1TI 005 018 Perciocchè la scrittura dice: Non metter la museruola in bocca al bue che trebbia; e: L'operaio [è] degno del suo premio. 054 1TI 005 019 Non ricevere accusa contro all'anziano, se non in su due o tre testimoni. 054 1TI 005 020 Riprendi, nel cospetto di tutti, quelli che peccano; acciocchè gli altri ancora abbian timore. 054 1TI 005 021 Io [ti] scongiuro davanti a Dio, e il Signor Gesù Cristo, e gli angeli eletti, che tu osservi queste cose senza pregiudicio, non facendo nulla per parzialità. 054 1TI 005 022 Non imporre tosto le mani ad alcuno, e non partecipare i peccati altrui; conserva te stesso puro. 054 1TI 005 023 Non usar più per l'innanzi acqua [sola] nel tuo bere, ma usa un poco di vino, per lo tuo stomaco, e per le frequenti tue infermità. 054 1TI 005 024 D'alcuni uomini i peccati son manifesti, prima che sian giudicati; ma ve ne sono altri che si vedono solo dopo. 054 1TI 005 025 Le buone opere [d' alcuni] altresì son manifeste; e quelle che sono altrimenti non possono essere occultate. 054 1TI 006 001 TUTTI i servi che son sotto il giogo reputino i lor signori degni d'ogni onore, acciocchè non sia bestemmiato il nome di Dio, e la dottrina. 054 1TI 006 002 E quelli che hanno signori fedeli non [li] sprezzino, perchè son fratelli; anzi molto più [li] servano, perciocchè son fedeli e diletti, i quali hanno ricevuto il beneficio. Insegna queste cose, ed esorta [ad esse]. 054 1TI 006 003 SE alcuno insegna diversa dottrina, e non si attiene alle sane parole del Signor nostro Gesù Cristo, ed alla dottrina [che è] secondo pietà, 054 1TI 006 004 esso è gonfio, non sapendo nulla, ma languendo intorno a quistioni, e risse di parole, dalle quali nascono invidia, contenzione, maldicenze, mali sospetti; 054 1TI 006 005 vane disputazioni d'uomini corrotti della mente e privi della verità, che stimano la pietà esser guadagno; ritratti da tali. 054 1TI 006 006 Or [veramente] la pietà, con contentamento d'animo, è gran guadagno. 054 1TI 006 007 Poichè non abbiam portato nulla nel mondo, [e] chiaro [è] che altresì non ne possiamo portar nulla fuori; 054 1TI 006 008 ma, avendo da nudrirci e da coprirci, saremo di ciò contenti. 054 1TI 006 009 Ma coloro che vogliono arricchire cadono in tentazione, ed in laccio, ed in molte concupiscenze insensate e nocive, le quali affondano gli uomini in distruzione e perdizione. 054 1TI 006 010 Perciocchè la radice di tutti i mali è l'avarizia; alla quale alcuni datisi, si sono smarriti dalla fede, e si son fitti in molte doglie. 054 1TI 006 011 Ma tu, o uomo di Dio, fuggi queste cose; e procaccia giustizia, pietà, fede, carità, sofferenza, mansuetudine. 054 1TI 006 012 Combatti il buon combattimento della fede, afferra la vita eterna, alla quale sei stato chiamato e [ne] hai fatta la buona confessione davanti a molti testimoni. 054 1TI 006 013 Io t'ingiungo nel cospetto di Dio, il qual vivifica tutte le cose, e di Cristo Gesù, che testimoniò davanti a Ponzio Pilato la buona confessione, 054 1TI 006 014 che tu osservi [questo] comandamento, [essendo] immacolato [ed] irreprensibile, fino all'apparizione del Signor nostro Gesù Cristo. 054 1TI 006 015 La quale a' suoi tempi mostrerà il beato e solo Principe, il Re dei re, e il Signor de' signori. 054 1TI 006 016 Il qual solo ha immortalità ed abita una luce inaccessibile; il quale niun uomo ha veduto, nè può vedere; al quale [sia] onore ed imperio eterno. Amen. 054 1TI 006 017 Dinunzia a' ricchi nel presente secolo, che non sieno d'animo altiero, che non pongano la loro speranza nell'incertitudine delle ricchezze; ma nell'Iddio vivente, il qual ci porge doviziosamente ogni cosa, per goderne. 054 1TI 006 018 Che faccian del bene, che sien ricchi in buone opere, pronti a distribuire, comunichevoli; 054 1TI 006 019 facendosi un tesoro d'un buon fondamento per l'avvenire, acciocchè conseguano la vita eterna. 054 1TI 006 020 O Timoteo, guarda il deposito, schivando le profane vanità di parole, e le contradizioni della falsamente nominata scienza; 054 1TI 006 021 della quale alcuni facendo professione, si sono sviati dalla fede. La grazia [sia] teco. Amen. # # BOOK 055 2TI 2 Timothy 2 Timoteo 055 2TI 001 001 PAOLO, apostolo di Gesù Cristo, per la volontà di Dio, secondo la promessa della vita, che [è] in Cristo Gesù, 055 2TI 001 002 a Timoteo, figliuol diletto, grazia, misericordia, [e] pace, da Dio Padre, e [dal] Signor nostro Cristo Gesù. 055 2TI 001 003 IO rendo grazie a Dio, al qual servo fin da' miei antenati, in pura coscienza; che non resto mai di ritener la memoria di te nelle mie orazioni, notte e giorno; 055 2TI 001 004 desideroso di vederti, ricordandomi delle tue lagrime, acciocchè io sia ripieno d'allegrezza; 055 2TI 001 005 riducendomi a memoria la fede non finta [che è] in te, la qual prima abitò in Loide tua avola, ed in Eunice tua madre; or son persuaso [che abita] in te ancora. 055 2TI 001 006 Per la qual cagione io ti rammemoro che tu ravvivi il dono il Dio, il quale è in te per l'imposizione delle mie mani. 055 2TI 001 007 Poichè Iddio non ci ha dato spirito di timore; ma di forza, e d'amore, e di correzione. 055 2TI 001 008 Non recarti adunque a vergogna la testimonianza del Signor nostro, nè me suo prigione; anzi partecipa le afflizioni dell'evangelo, secondo la virtù di Dio. 055 2TI 001 009 Il qual ci ha salvati, e [ci] ha chiamati per santa vocazione; non secondo le nostre opere, ma secondo il proprio proponimento, e grazia, la quale ci è stata data in Cristo Gesù avanti i tempi de' secoli. 055 2TI 001 010 Ed ora è stata manifestata per l'apparizione del Salvator nostro Gesù Cristo, che ha distrutta la morte, ed ha prodotta in luce la vita, e l'immortalità, per l'evangelo. 055 2TI 001 011 A che io sono stato posto banditore, ed apostolo, e dottor de' Gentili. 055 2TI 001 012 Per la qual cagione ancora io soffro queste cose; ma non me ne vergogno; perciocchè io so a cui ho creduto, e son persuaso ch'egli è potente da guardare il mio deposito per quel giorno. 055 2TI 001 013 Ritieni la forma delle sane parole, che tu hai udite da me, in fede, e carità, che [è] in Cristo Gesù. 055 2TI 001 014 Guarda il buon deposito, per lo Spirito Santo, che abita in noi. 055 2TI 001 015 Tu sai questo: che tutti quelli che [son] nell'Asia si son ritratti da me; de' quali è Figello, ed Ermogene. 055 2TI 001 016 Conceda il Signore misericordia alla famiglia di Onesiforo; perciocchè spesse volte egli mi ha ricreato, e non si è vergognato della mia catena. 055 2TI 001 017 Anzi, essendo a Roma, studiosissimamente mi ha cercato, e [mi] ha trovato. 055 2TI 001 018 Concedagli il Signore di trovar misericordia presso il Signore in quel giorno. Quanti servigi ancora egli ha fatti in Efeso, tu il sai molto bene. 055 2TI 002 001 Tu adunque, figliuol mio, fortificati nella grazia che [è] in Cristo Gesù. 055 2TI 002 002 E le cose che tu hai udite da me, in presenza di molti testimoni, commettile ad uomini fedeli, i quali sieno sufficienti ad ammaestrare ancora gli altri. 055 2TI 002 003 Tu adunque soffri afflizioni, come buon guerriero di Gesù Cristo. 055 2TI 002 004 Niuno che va alla guerra s'impaccia nelle faccende della vita, acciocchè piaccia a colui che l'ha soldato. 055 2TI 002 005 Ed anche, se alcuno combatte, non è coronato, se non ha legittimamente combattuto. 055 2TI 002 006 Egli è convenevole che il lavoratore che fatica goda il primo i frutti. 055 2TI 002 007 Considera le cose che io dico; perciocchè [io prego] il Signore [che] ti dia intendimento in ogni cosa. 055 2TI 002 008 Ricordati che Gesù Cristo è risuscitato da' morti, [il quale è] della progenie di Davide, secondo il mio evangelo. 055 2TI 002 009 Nel quale io soffro afflizione fino [ad esser prigione] ne' legami, a guisa di malfattore; ma la parola di Dio non è prigione. 055 2TI 002 010 Perciò io soffro ogni cosa per gli eletti, acciocchè essi ancora ottengano la salute, che [è] in Cristo Gesù, con gloria eterna. 055 2TI 002 011 Certa [è] questa parola; che se moriamo con [lui], con [lui] altresì viveremo. 055 2TI 002 012 Se perseveriamo, con [lui] altresì regneremo; se [lo] rinneghiamo, egli altresì ci rinnegherà. 055 2TI 002 013 Se siamo infedeli, egli pur rimane fedele; egli non può rinnegar sè stesso. 055 2TI 002 014 RAMMEMORA queste cose, protestando, nel cospetto di Dio, che non si contenda di parole, [il che] a nulla [è] utile, [anzi è] per sovvertir gli uditori. 055 2TI 002 015 Studiati di presentar te stesso approvato a Dio, operaio che non abbia ad esser confuso, che tagli dirittamente la parola della verità. 055 2TI 002 016 Ma schiva le profane vanità di voci; perciocchè procederanno innanzi a maggiore empietà. 055 2TI 002 017 E la parola di tali andrà rodendo, a guisa di gangrena; dei quali è Imeneo, e Fileto; 055 2TI 002 018 i quali si sono sviati dalla verità; dicendo che la risurrezione è già avvenuta; e sovvertono la fede d'alcuni. 055 2TI 002 019 Ma pure il fondamento di Dio sta fermo, avendo questo suggello: Il Signore conosce que' che son suoi, e: Ritraggasi dall'iniquità chiunque nomina il nome di Cristo. 055 2TI 002 020 Or in una gran casa non vi sono sol vasi d'oro e d'argento, ma ancora di legno, e di terra; e gli uni [sono] ad onore, gli altri a disonore. 055 2TI 002 021 Se dunque alcuno si purifica da queste cose, sarà un vaso ad onore, santificato ed acconcio al servigio del Signore, preparato ad ogni buona opera. 055 2TI 002 022 Or fuggi gli appetiti giovanili, e procaccia giustizia, fede, carità, pace con quelli che di cuor puro invocano il Signore. 055 2TI 002 023 E schiva le quistioni stolte e scempie, sapendo che generano contese. 055 2TI 002 024 Or non bisogna che il servitor del Signore contenda; ma che sia benigno inverso tutti, atto e pronto ad insegnare, che comporti i mali; 055 2TI 002 025 che ammaestri con mansuetudine quelli che son disposti in contrario, [per provar] se talora Iddio desse loro di ravvedersi, per conoscer la verità; 055 2TI 002 026 in maniera che, tornati a sana mente, uscissero dal laccio del diavolo, dal quale erano stati presi, per [far] la sua volontà. 055 2TI 003 001 OR sappi questo, che negli ultimi giorni sopraggiungeranno tempi difficili. 055 2TI 003 002 Perciocchè gli uomini saranno amatori di loro stessi, avari, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti a padri e madri, ingrati, scellerati; 055 2TI 003 003 senza affezion naturale, mancatori di fede, calunniatori, incontinenti, spietati, senza amore inverso i buoni; 055 2TI 003 004 traditori, temerari, gonfi, amatori della voluttà anzi che di Dio; 055 2TI 003 005 avendo apparenza di pietà, ma avendo rinnegata la forza d'essa; anche tali schiva. 055 2TI 003 006 Perciocchè del numero di costoro son quelli che sottentrano nelle case, e cattivano donnicciuole cariche di peccati, agitate da varie cupidità; 055 2TI 003 007 le quali sempre imparano, giammai non possono pervenire alla conoscenza della verità. 055 2TI 003 008 Ora, come Ianne e Iambre contrastarono a Mosè, così ancora costoro contrastano alla verità; uomini corrotti della mente, riprovati intorno alla fede. 055 2TI 003 009 Ma non procederanno più oltre; perciocchè la loro stoltizia sarà manifesta a tutti, siccome ancora fu quella di coloro. 055 2TI 003 010 ORA, quant'è a te, tu hai ben compresa la mia dottrina, il [mio] procedere, le [mie] intenzioni, la [mia] fede, la [mia] pazienza, la [mia] carità, la [mia] sofferenza; 055 2TI 003 011 le [mie] persecuzioni, le [mie] afflizioni, quali mi sono avvenute in Antiochia, in Iconio, in Listri; [tu sai] quali persecuzioni io ho sostenute; e pure il Signore mi ha liberato, da tutte. 055 2TI 003 012 Ora, tutti quelli ancora, che voglion vivere piamente in Cristo Gesù, saranno perseguitati. 055 2TI 003 013 Ma gli uomini malvagi ed ingannatori, procederanno in peggio, seducendo, ed essendo sedotti. 055 2TI 003 014 Ma tu, persevera nelle cose che hai imparate, e delle quali sei stato accertato, sapendo da chi tu [le] hai imparate; 055 2TI 003 015 e che da fanciullo tu hai conoscenza delle sacre lettere, le quali ti possono render savio a salute, per la fede che [è] in Cristo Gesù. 055 2TI 003 016 Tutta la scrittura [è] divinamente inspirata, ed utile ad insegnare, ad arguire, a correggere, ad ammaestrare in giustizia; 055 2TI 003 017 acciocchè l'uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito per ogni buona opera. 055 2TI 004 001 Io adunque [ti] protesto, nel cospetto di Dio, e del Signor Gesù Cristo, il quale ha da giudicare i vivi ed i morti, nella sua apparizione, e nel suo regno, 055 2TI 004 002 che tu predichi la parola, che tu faccia instanza a tempo, e fuor di tempo; riprendi, sgrida, esorta, con ogni pazienza, e dottrina. 055 2TI 004 003 Perciocchè verrà il tempo, che non comporteranno la sana dottrina; ma, pizzicando loro gli orecchi, si accumuleranno dottori, secondo i lor propri appetiti: 055 2TI 004 004 e rivolteranno le orecchie dalla verità, e si volgeranno alle favole. 055 2TI 004 005 Ma tu sii vigilante in ogni cosa, soffri afflizioni, fa' l'opera d'evangelista, fa' appieno fede del tuo ministerio. 055 2TI 004 006 PERCIOCCHÈ, quant'è a me, ad ora son per essere offerto a guisa d'offerta da spandere, e soprastà il tempo della mia tornata a casa. 055 2TI 004 007 Io ho combattuto il buon combattimento, io ho finito il corso, io ho serbata la fede. 055 2TI 004 008 Nel rimanente, mi è riposta la corona della giustizia, della quale mi farà in quel giorno retribuzione il Signore, il giusto Giudice; e non solo a me, ma a tutti coloro ancora che avranno amata la sua apparizione. 055 2TI 004 009 Studiati di venir tosto a me. 055 2TI 004 010 Perciocchè Dema mi ha lasciato, avendo amato il presente secolo, e se n'è andato in Tessalonica; Crescente in Galazia, Tito in Dalmazia. 055 2TI 004 011 Luca è solo meco; prendi Marco, e menalo teco; perciocchè egli mi è molto utile al ministerio. 055 2TI 004 012 Or io ho mandato Tichico in Efeso. 055 2TI 004 013 Quando tu verrai, porta la cappa che io ho lasciata in Troade, appresso di Carpo; ed i libri, principalmente le pergamene. 055 2TI 004 014 Alessandro, il fabbro di rame, mi ha fatto del male assai; gli renderà il Signore secondo le sue opere. 055 2TI 004 015 Da esso ancora tu guardati; perciocchè egli ha grandemente contrastato alle nostre parole. 055 2TI 004 016 Niuno si è trovato meco nella mia prima difesa; ma tutti mi hanno abbandonato; non sia loro imputato. 055 2TI 004 017 Ma il Signore è stato meco, e mi ha fortificato; acciocchè la predicazione fosse per me appieno accertata, e che tutti i Gentili [l]'udissero; ed io sono stato liberato dalla gola del leone. 055 2TI 004 018 E il Signore mi libererà ancora da ogni mala opera e mi salverà, [e] raccorrà nel suo regno celeste. A lui [sia] la gloria ne' secoli de' secoli. Amen. 055 2TI 004 019 Saluta Priscilla ed Aquila, e la famiglia d'Onesiforo. 055 2TI 004 020 Erasto è rimasto in Corinto, ed io ho lasciato Trofimo infermo in Mileto. 055 2TI 004 021 Studiati di venire avanti il verno. Eubulo, e Pudente, e Lino, e Claudia, e tutti i fratelli ti salutano. 055 2TI 004 022 [Sia] il Signor Gesù Cristo con lo spirito tuo. La grazia [sia] con voi. Amen. # # BOOK 056 TIT Titus Tito 056 TIT 001 001 PAOLO, servitor di Dio, e apostolo di Gesù Cristo, secondo la fede degli eletti di Dio, e la conoscenza della verità, che [è] secondo pietà; 056 TIT 001 002 in isperanza della vita eterna la quale Iddio, che non può mentire, ha promessa avanti i tempi de' secoli; 056 TIT 001 003 ed ha manifestata ai suoi propri tempi la sua parola, per la predicazione che mi [è] stata fidata, per mandato di Dio, nostro Salvatore; 056 TIT 001 004 a Tito, [mio] vero figliuolo, secondo la fede comune; grazia, misericordia, e pace, da Dio Padre, e dal Signor Gesù Cristo, nostro Salvatore. 056 TIT 001 005 PER questo ti ho lasciato in Creta, acciocchè tu dia ordine alle cose che restano, e costituisca degli anziani per ogni città, siccome ti ho ordinato; 056 TIT 001 006 se alcuno è irreprensibile, marito d'una [sola] moglie, che abbia figliuoli fedeli, che non sieno accusati di dissoluzione, nè ribelli. 056 TIT 001 007 Perciocchè conviene che il vescovo sia irreprensibile, come dispensatore della casa di Dio; non di suo senno, non iracondo, non dato al vino, non percotitore, non disonestamente cupido del guadagno; 056 TIT 001 008 anzi volonteroso albergatore de' forestieri, amator de' buoni, temperato, giusto, santo, continente. 056 TIT 001 009 Che ritenga fermamente la fedel parola, che [è] secondo ammaestramento; acciocchè sia sufficiente ad esortar nella sana dottrina, ed a convincere i contradicenti. 056 TIT 001 010 Perciocchè vi son molti ribelli cianciatori, e seduttori di menti; principalmente quei della circoncisione, a cui convien turare la bocca. 056 TIT 001 011 I quali sovverton le case intiere, insegnando le cose che non si convengono, per disonesto guadagno. 056 TIT 001 012 Uno di loro, lor proprio profeta, ha detto: I Cretesi [son] sempre bugiardi, male bestie, ventri pigri. 056 TIT 001 013 Questa testimonianza è verace; per questa cagione riprendili severamente, acciocchè sieno sani nella fede; 056 TIT 001 014 non attendendo a favole giudaiche, nè a comandamenti d'uomini che hanno a schifo la verità. 056 TIT 001 015 Ben [è] ogni cosa pura a' puri; ma a' contaminati ed infedeli, niente [è] puro; anzi e la mente e la coscienza loro [è] contaminata. 056 TIT 001 016 Fanno professione di conoscere Iddio, ma [lo] rinnegano con le opere, essendo abbominevoli e ribelli, e riprovati ad ogni buona opera. 056 TIT 002 001 MA tu, proponi le cose convenienti alla sana dottrina. 056 TIT 002 002 Che i vecchi sieno sobri, gravi, temperati, sani nella fede, nella carità, nella sofferenza. 056 TIT 002 003 Parimente, che le donne attempate abbiano un portamento convenevole a santità; non [sieno] calunniatrici, non serve di molto vino, [ma] maestre d'onestà. 056 TIT 002 004 Acciocchè ammaestrino le giovani ad esser modeste, ad amare i lor mariti, ed i loro figliuoli; 056 TIT 002 005 [ad esser] temperate, caste, a guardar la casa, [ad esser] buone, soggette a' propri mariti; acciocchè la parola di Dio non sia bestemmiata. 056 TIT 002 006 Esorta simigliantemente i giovani che sieno temperati, 056 TIT 002 007 recando te stesso in ogni cosa per esempio di buone opere; [mostrando] nella dottrina integrità incorrotta, gravità, parlar sano, irreprensibile: 056 TIT 002 008 acciocchè l'avversario sia confuso, non avendo nulla di male da dir di voi. 056 TIT 002 009 Che i servi sieno soggetti a' propri signori, compiacevoli in ogni cosa, non contradicenti; 056 TIT 002 010 che non usino frode, ma mostrino ogni buona lealtà; acciocchè in ogni cosa onorino la dottrina di Dio, Salvator nostro. 056 TIT 002 011 PERCIOCCHÈ la grazia salutare di Dio è apparita a tutti gli uomini; 056 TIT 002 012 ammaestrandoci che, rinunziando all'empietà, e alla mondane concupiscenze, viviamo nel presente secolo temperatamente, e giustamente, e piamente; 056 TIT 002 013 aspettando la beata speranza, e l'apparizione della gloria del grande Iddio, e Salvator nostro, Gesù Cristo. 056 TIT 002 014 Il quale ha dato sè stesso per noi, acciocchè ci riscattasse d'ogni iniquità, e ci purificasse[per essergli] un popolo acquistato in proprio, zelante di buone opere. 056 TIT 002 015 Proponi queste cose, ed esorta, e riprendi con ogni autorità di comandare. Niuno ti sprezzi. 056 TIT 003 001 Ricorda loro che sieno soggetti a' principati, ed alle podestà; che sieno ubbidienti, preparati ad ogni buona opera. 056 TIT 003 002 Che non dican male di alcuno; che non sien contenziosi, [ma] benigni, mostrando ogni mansuetudine inverso tutti gli uomini. 056 TIT 003 003 Perciocchè ancora noi eravamo già insensati, ribelli, erranti, servendo a varie concupiscenze, e voluttà; menando la vita in malizia, ed invidia; odiosi, [e] odiando gli uni gli altri. 056 TIT 003 004 Ma, quando la benignità di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore inverso gli uomini è apparito, 056 TIT 003 005 egli ci ha salvati; non per opere giuste, che noi abbiam fatte; ma, secondo la sua misericordia, per lo lavacro della rigenerazione, e per lo rinnovamento dello Spirito Santo; 056 TIT 003 006 il quale egli ha copiosamente sparso sopra noi, per Gesù Cristo, nostro Salvatore. 056 TIT 003 007 Acciocchè, giustificati per la grazia d'esso, siam fatti eredi della vita eterna, secondo la [nostra] speranza. 056 TIT 003 008 Certa [è] questa parola, e queste cose voglio che tu affermi; acciocchè coloro che hanno creduto a Dio abbiano cura d'attendere a buone opere. Queste sono le cose buone ed utili agli uomini. 056 TIT 003 009 Ma fuggi le stolte quistioni, e le genealogie, e le contese e risse intorno alla legge; poichè sono inutili e vane. 056 TIT 003 010 Schiva l'uomo eretico, dopo la prima e la seconda ammonizione; 056 TIT 003 011 sapendo che il tale è sovvertito e pecca, essendo condannato da sè stesso. 056 TIT 003 012 QUANDO io avrò mandato a te Artema, o Tichico, studiati di venire a me in Nicopoli; perciocchè io son deliberato di passar quivi il verno. 056 TIT 003 013 Accommiata studiosamente Zena, il dottor della legge, ed Apollo; acciocchè nulla manchi loro. 056 TIT 003 014 Or imparino ancora i nostri d'attendere a buone opere per gli usi necessari, acciocchè non sieno senza frutto. 056 TIT 003 015 Tutti quelli che [sono] meco ti salutano. Saluta quelli che ci amano in fede. La grazia [sia] con tutti voi. Amen. # # BOOK 057 PHM Philemon Filemone 057 PHM 001 001 PAOLO, prigione di Gesù Cristo, e il fratello Timoteo, a Filemone, nostro diletto, e compagno d'opera; 057 PHM 001 002 ed alla diletta Appia, e ad Archippo, nostro compagno di milizia, ed alla chiesa che [è] in casa tua; 057 PHM 001 003 grazia a voi e pace, da Dio Padre nostro, e [dal] Signor Gesù Cristo. 057 PHM 001 004 Io rendo grazie all'Iddio mio, facendo sempre di te memoria nelle mie orazioni; 057 PHM 001 005 udendo la tua carità, e la fede che tu hai inverso il Signore Gesù, e inverso tutti i santi; 057 PHM 001 006 acciocchè la comunione della tua fede sia efficace, col far riconoscere tutto il bene che [è] in voi, inverso Cristo Gesù. 057 PHM 001 007 Perciocchè noi abbiamo grande allegrezza e consolazione della tua carità; poichè le viscere dei santi siano state per te ricreate, fratello. 057 PHM 001 008 PERCIÒ, benchè io abbia molta libertà in Cristo, di comandarti ciò che è del dovere; 057 PHM 001 009 [pur nondimeno], più tosto [ti] prego per carità così come sono, Paolo, vecchio, ed al presente ancora prigione di Gesù Cristo; 057 PHM 001 010 ti prego, [dico], per lo mio figliuolo Onesimo, il quale io ho generato ne' miei legami. 057 PHM 001 011 Il quale già ti [fu] disutile, ma ora [è] utile a te ed a me. 057 PHM 001 012 Il quale io ho rimandato; or tu accoglilo, cioè, le mie viscere. 057 PHM 001 013 Io lo voleva ritenere appresso di me, acciocchè in vece tua mi ministrasse nei legami dell'evangelo; 057 PHM 001 014 ma non ho voluto far nulla senza il tuo parere; acciocchè il tuo beneficio non fosse come per necessità, ma di spontanea volontà. 057 PHM 001 015 Perciocchè, forse per questa cagione egli si è dipartito [da te] per un breve tempo, acciocchè tu lo ricoveri in perpetuo; 057 PHM 001 016 non più come servo, ma da più di servo, [come] caro fratello, a me sommamente; ora, quanto più a te, ed in carne, e nel Signore? 057 PHM 001 017 Se dunque tu mi tieni per consorte, accoglilo come me stesso. 057 PHM 001 018 Che se ti ha fatto alcun torto, o ti deve [cosa alcuna], scrivilo a mia ragione. 057 PHM 001 019 Io Paolo ho scritto [questo] di man propria, io [lo] pagherò, per non dirti che tu mi devi più di ciò, [cioè] te stesso. 057 PHM 001 020 Deh! fratello, fammi pro [in ciò] nel Signore; ricrea le mie viscere nel Signore. 057 PHM 001 021 Io ti ho scritto, confidandomi della tua ubbidienza, sapendo che tu farai eziandio sopra ciò che io dico. 057 PHM 001 022 OR apparecchiami insieme ancora albergo; perciocchè io spero che per le vostre orazioni vi sarò donato. 057 PHM 001 023 Epafra, prigione meco in Cristo Gesù, 057 PHM 001 024 e Marco, ed Aristarco, e Dema, e Luca, miei compagni d'opera, ti salutano. 057 PHM 001 025 La grazia del Signor nostro Gesù Cristo [sia] con lo spirito vostro. Amen. # # BOOK 058 HEB Hebrews Ebrei 058 HEB 001 001 AVENDO Iddio variamente, ed in molte maniere, parlato già anticamente a' padri, ne' profeti, 058 HEB 001 002 in questi ultimi giorni, ha parlato a noi nel [suo] Figliuolo, il quale egli ha costituito erede d'ogni cosa; per lo quale ancora ha fatti i secoli. 058 HEB 001 003 Il quale, essendo lo splendor della gloria, e l'impronta della sussistenza d'esso; e portando tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver fatto per sè stesso il purgamento de' nostri peccati, si è posto a sedere alla destra della Maestà, ne' luoghi altissimi; 058 HEB 001 004 essendo fatto di tanto superiore agli angeli, quanto egli ha eredato un nome più eccellente ch'essi. 058 HEB 001 005 Perciocchè, a qual degli angeli disse egli mai: Tu sei il mio Figliuolo, oggi io ti ho generato? E di nuovo: Io gli sarò Padre, ed egli mi sarà Figliuolo? 058 HEB 001 006 Ed ancora, quando egli introduce il Primogenito nel mondo, dice: E adorinlo tutti gli angeli di Dio. 058 HEB 001 007 Inoltre, mentre degli angeli egli dice: Il qual fa dei venti suoi angeli, ed una fiamma di fuoco i suoi ministri, 058 HEB 001 008 del Figliuolo [dice]: O Dio, il tuo trono [è] ne' secoli de' secoli; lo scettro del tuo regno [è] uno scettro di dirittura. 058 HEB 001 009 Tu hai amata giustizia, ed hai odiata iniquità; perciò, Iddio, l'Iddio tuo, ti ha unto d'olio di letizia più che i tuoi pari. 058 HEB 001 010 E tu, Signore, nel principio fondasti la terra, ed i cieli son opere delle tue mani. 058 HEB 001 011 Essi periranno, ma tu dimori; ed invecchieranno tutti, a guisa di vestimento. 058 HEB 001 012 E tu li piegherai come una vesta, e saranno mutati; ma tu sei [sempre] lo stesso, e i tuoi anni non verranno [giammai] meno. 058 HEB 001 013 Ed a qual degli angeli disse egli mai: Siedi alla mia destra, finchè io abbia posti i tuoi nemici [per] iscannello de' tuoi piedi? 058 HEB 001 014 Non son eglino tutti spiriti ministratori, mandati a servire, per amor di coloro che hanno ad eredar la salute? 058 HEB 002 001 PERCIÒ, conviene che vie maggiormente ci atteniamo alle cose udite, che talora non ce ne allontaniamo. 058 HEB 002 002 Perciocchè, se la parola pronunziata per gli angeli fu ferma; ed ogni trasgressione e disubbidienza ricevette giusta retribuzione; 058 HEB 002 003 come scamperemo noi, se trascuriamo una cotanta salute, la quale, essendo cominciata ad essere annunziata dal Signore, è stata confermata presso noi da coloro che [lo] aveano udito? 058 HEB 002 004 Rendendo Iddio [a ciò] testimonianza, con segni, e prodigi, e diverse potenti operazioni, e distribuzioni dello Spirito Santo, secondo la sua volontà? 058 HEB 002 005 Infatti non è agli angeli che egli ha sottoposto il mondo a venire, del quale parliamo. 058 HEB 002 006 Ma alcuno ha testimoniato in alcun luogo, dicendo: Che cosa è l'uomo, che tu ti ricordi di lui? o il figliuol dell'uomo, che tu ne abbia cura? 058 HEB 002 007 Tu l'hai fatto per un poco [di tempo] minor degli angeli; tu l'hai coronato di gloria e d'onore, e l'hai costituito sopra le opere delle tue mani; tu gli hai sottoposto ogni cosa sotto i piedi. 058 HEB 002 008 Perciocchè, in ciò ch'egli gli ha sottoposte tutte le cose, non ha lasciato nulla che non gli sia sottoposto. Ma pure ora non vediamo ancora che tutte le cose gli sieno sottoposte. 058 HEB 002 009 Ben vediamo però coronato di gloria e d'onore, per la passione della morte, Gesù, che è stato fatto per un poco [di tempo] minor degli angeli, acciocchè, per la grazia di Dio, gustasse la morte per tutti. 058 HEB 002 010 Perciocchè, egli era convenevole a colui, per cagion di cui, e per cui [son] tutte le cose, di consacrare per sofferenze il principe della salute di molti figliuoli, i quali egli avea da addurre a gloria. 058 HEB 002 011 Perciocchè, e colui che santifica, e coloro che son santificati [son] tutti d'uno; per la qual cagione egli non si vergogna di chiamarli fratelli, dicendo: 058 HEB 002 012 Io predicherò il tuo nome a' miei fratelli, io ti salmeggerò in mezzo della raunanza. 058 HEB 002 013 E di nuovo: Io mi confiderò in lui. E ancora: Ecco me, ed i fanciulli che Iddio mi ha donati. 058 HEB 002 014 Poi dunque che que' fanciulli parteciparono la carne ed il sangue, egli simigliantemente ha partecipate le medesime cose; acciocchè per la morte distruggesse colui che ha l'imperio della morte, cioè il diavolo; 058 HEB 002 015 e liberasse tutti quelli che, per il timor della morte, eran per tutta la [loro] vita soggetti a servitù. 058 HEB 002 016 Poichè certo egli non viene in aiuto agli angeli, ma alla progenie d'Abrahamo. 058 HEB 002 017 Laonde è convenuto ch'egli fosse in ogni cosa simile a' fratelli; acciocchè fosse misericordioso, e fedel sommo sacerdote, nelle cose appartenenti a Dio, per fare il purgamento de' peccati del popolo. 058 HEB 002 018 Perciocchè in quanto ch'egli stesso, essendo tentato, ha sofferto, può sovvenire a coloro che son tentati. 058 HEB 003 001 LAONDE, fratelli santi, che siete partecipi della celeste vocazione, considerate l'apostolo, e il sommo sacerdote della nostra professione, Gesù Cristo; 058 HEB 003 002 che è fedele a colui che lo ha costituito, siccome ancora [fu] Mosè in tutta la casa d'esso. 058 HEB 003 003 Perciocchè, di tanto maggior gloria che Mosè è costui stato reputato degno, quanto maggior gloria ha colui che ha fabbricata la casa, che la casa stessa. 058 HEB 003 004 Poichè ogni casa è fabbricata da alcuno; or colui che ha fabbricate tutte le cose [è] Dio. 058 HEB 003 005 E ben [fu] Mosè fedele in tutta la casa d'esso, come servitore, per testimoniar delle cose che si dovevano dire. 058 HEB 003 006 Ma Cristo [è] sopra la casa sua, come Figliuolo; e la sua casa siamo noi, se pur riteniamo ferma infino al fine la libertà, e il vanto della speranza. 058 HEB 003 007 Perciò, come dice lo Spirito Santo: 058 HEB 003 008 Oggi, se udite la sua voce, non indurate i cuori vostri, come nella ribellione, nel giorno della tentazione, nel deserto; 058 HEB 003 009 dove i vostri padri mi tentarono, fecer prova di me, e videro le mie opere, lo spazio di quarant'anni. 058 HEB 003 010 Perciò, io mi recai a noia quella generazione, e dissi: Sempre errano del cuore; ed anche non hanno conosciute le mie vie; 058 HEB 003 011 talchè giurai nell'ira mia: Se [giammai] entrano nel mio riposo. 058 HEB 003 012 Guardate, fratelli, che talora non vi sia in alcun di voi un cuor malvagio d'incredulità, per ritrarvi dall'Iddio vivente. 058 HEB 003 013 Anzi esortatevi gli uni gli altri tuttodì, mentre è nominato quest'oggi, acciocchè niun di voi sia indurato per inganno del peccato. 058 HEB 003 014 Poichè noi siamo stati fatti partecipi di Cristo, se pur riteniamo fermo infino al fine il principio della [nostra] sussistenza. 058 HEB 003 015 Mentre [ci] è detto: Oggi, se udite la sua voce, non indurate i cuori vostri, come nel dì della ribellione. 058 HEB 003 016 Perciocchè chi, avendo[la] udita, si ribellò? Non [furono eglino] già tutti quelli ch'erano usciti d'Egitto per [opera di] Mosè? 058 HEB 003 017 Ora, chi furon coloro ch'egli si recò a noia lo spazio di quarant'anni? non [furono eglino] coloro che peccarono, i cui corpi caddero nel deserto? 058 HEB 003 018 Ed a' quali giurò egli che non entrerebbero nel suo riposo, se non a quelli che furono increduli? 058 HEB 003 019 E noi vediamo che per l'incredulità non [vi] poterono entrare. 058 HEB 004 001 Temiamo adunque che talora, poichè vi resta una promessa d'entrar nel riposo d'esso, alcun di voi non paia essere stato lasciato addietro. 058 HEB 004 002 Poichè è stato evangelizzato a noi ancora, come a coloro; ma la parola della predicazione non giovò loro nulla, non essendo incorporata per la fede in coloro che [l]'aveano udita. 058 HEB 004 003 Perciocchè noi, che abbiam creduto, entriamo nel riposo (siccome egli disse: Talchè io giurai nell'ira mia: Se [giammai] entrano nel mio riposo); e [questo disse] benchè le sue opere fossero compiute fin dalla fondazione del mondo. 058 HEB 004 004 Poichè egli ha in un certo luogo detto del settimo [giorno]: E Iddio si riposò al settimo giorno da tutte le opere sue. 058 HEB 004 005 E in questo [luogo egli dice] ancora: Se [giammai] entrano nel mio riposo. 058 HEB 004 006 Poichè dunque resta che alcuni entrino in esso, e quelli a cui fu prima evangelizzato per incredulità non [vi] entrarono, 058 HEB 004 007 egli determina di nuovo un giorno: Oggi, in Davide, dicendo, dopo cotanto tempo, come s'è già detto: Oggi, se udite la sua voce, non indurate i cuori vostri. 058 HEB 004 008 Perciocchè, se Giosuè li avesse messi nel riposo, [Iddio] non avrebbe dipoi parlato d'altro giorno. 058 HEB 004 009 Egli resta adunque un riposo di sabato al popolo di Dio. 058 HEB 004 010 Perciocchè colui che entra nel riposo d'esso si riposa anch'egli dalle sue opere, come Iddio dalle sue. 058 HEB 004 011 Studiamoci adunque d'entrare in quel riposo, acciocchè niuno cada per un medesimo esempio d'incredulità. 058 HEB 004 012 Perciocchè la parola di Dio [è] viva, ed efficace, e vie più acuta che qualunque spada a due tagli; e giunge fino alla divisione dell'anima e dello spirito, e delle giunture e delle midolle; ed [è] giudice de' pensieri e delle intenzioni del cuore. 058 HEB 004 013 E non vi è creatura alcuna occulta davanti a colui al quale abbiamo da render ragione; anzi tutte le cose [son] nude e scoperte agli occhi suoi. 058 HEB 004 014 AVENDO adunque un gran sommo sacerdote, ch'è entrato ne' cieli, Gesù, il Figliuol di Dio, riteniamo fermamente la professione[della nostra fede]. 058 HEB 004 015 Perciocchè noi non abbiamo un sommo sacerdote, che non possa compatire alle nostre infermità; anzi, che è stato tentato in ogni cosa simigliantemente, senza peccato. 058 HEB 004 016 Accostiamoci adunque con confidanza al trono della grazia, acciocchè otteniamo misericordia, e troviamo grazia, per soccorso opportuno. 058 HEB 005 001 Perciocchè ogni sommo sacerdote, assunto d'infra gli uomini, è costituito per gli uomini, nelle cose appartenenti a Dio, acciocchè offerisca offerte e sacrificii per li peccati; 058 HEB 005 002 potendo aver convenevol compassione degli ignoranti, ed erranti; poichè egli stesso ancora è circondato d'infermità. 058 HEB 005 003 E per esse [infermità] è obbligato d'offerir [sacrificii] per li peccati, così per sè stesso, come per lo popolo. 058 HEB 005 004 E niuno si prende [da sè stesso] quell'onore; ma colui [l'ha], ch'è chiamato da Dio, come Aaronne. 058 HEB 005 005 Così ancora Cristo non si è glorificato sè stesso, per esser fatto sommo sacerdote; ma [colui l'ha glorificato], che gli ha detto: Tu sei il mio Figliuolo, oggi io ti ho generato. 058 HEB 005 006 Siccome ancora altrove dice: Tu [sei] sacerdote in eterno, secondo l'ordine di Melchisedec. 058 HEB 005 007 Il quale a' giorni della sua carne, avendo, con gran grido, e lagrime, offerte orazioni e supplicazioni, a colui che lo poteva salvar da morte; ed essendo stato esaudito per la sua pietà; 058 HEB 005 008 benchè fosse Figliuolo, pur dalle cose che sofferse imparò l'ubbidienza. 058 HEB 005 009 Ed essendo stato appieno consacrato, è stato fatto cagione di salute eterna a tutti coloro che gli ubbidiscono; 058 HEB 005 010 essendo nominato da Dio sommo sacerdote, secondo l'ordine di Melchisedec. 058 HEB 005 011 Del quale abbiamo a dir cose assai, e malagevoli a dichiarar con parole; perciocchè voi siete divenuti tardi d'orecchi. 058 HEB 005 012 Poichè, là dove voi dovreste esser maestri, rispetto al tempo, avete di nuovo bisogno che vi s'insegnino quali [sieno] gli elementi del principio degli oracoli di Dio; e siete venuti a tale, che avete bisogno di latte, e non di cibo sodo. 058 HEB 005 013 Perciocchè, chiunque usa il latte non ha ancora l'uso della parola della giustizia; poichè egli è un piccolo fanciullo. 058 HEB 005 014 Ma il cibo sodo è per i compiuti, i quali, per l'abitudine, hanno i sensi esercitati a discernere il bene ed il male. 058 HEB 006 001 Perciò, lasciata la parola del principio di Cristo, tendiamo alla perfezione, non ponendo di nuovo il fondamento del rinunziamento alla opere morte, e della fede in Dio; 058 HEB 006 002 [e] della dottrina de' battesimi, e dell'imposizione delle mani, e della risurrezion de' morti, e del giudicio eterno. 058 HEB 006 003 E ciò faremo, se Iddio [lo] permette. 058 HEB 006 004 Perciocchè egli [è] impossibile, che coloro che sono stati una volta illuminati, e che hanno gustato il dono celeste, e sono stati fatti partecipi dello Spirito Santo; 058 HEB 006 005 ed hanno gustata la buona parola di Dio, e le potenze del secolo a venire; 058 HEB 006 006 se cadono, sieno da capo rinnovati a ravvedimento; poichè di nuovo crocifiggono a sè stessi il Figliuol di Dio, e lo espongono ad infamia. 058 HEB 006 007 Perciocchè la terra, che beve la pioggia che viene spesse volte sopra essa, e produce erba comoda a coloro da' quali altresì è coltivata, riceve benedizione da Dio. 058 HEB 006 008 Ma quella che porta spine e triboli, [è] riprovata, e vicina a maledizione; la cui fine è d'essere arsa. 058 HEB 006 009 Ora, diletti, noi ci persuadiamo di voi cose migliori, e che attengono alla salute; benchè parliamo in questa maniera. 058 HEB 006 010 Perciocchè Iddio non [è] ingiusto, per dimenticar l'opera vostra, e la fatica della carità che avete mostrata inverso il suo nome, avendo ministrato, e ministrando [ancora] a' santi. 058 HEB 006 011 Ma desideriamo che ciascun di voi mostri infino al fine il medesimo zelo, alla piena certezza della speranza; 058 HEB 006 012 acciocchè non diveniate lenti; anzi siate imitatori di coloro che per fede e pazienza, eredano le promesse. 058 HEB 006 013 Perciocchè, facendo Iddio le promesse ad Abrahamo, perchè non potea giurare per alcun maggiore, giurò per sè stesso; 058 HEB 006 014 dicendo: Certo, io ti benedirò, e ti moltiplicherò grandemente. 058 HEB 006 015 E così egli, avendo aspettato con pazienza, ottenne la promessa. 058 HEB 006 016 Perciocchè gli uomini giurano bene per un maggiore, e pure il giuramento [è] per loro suprema conferma in ogni contesa. 058 HEB 006 017 Secondo ciò, volendo Iddio vie maggiormente dimostrare agli eredi della promessa come il suo consiglio è immutabile, intervenne con giuramento. 058 HEB 006 018 Acciocchè, per due cose immutabili, nelle quali egli [è] impossibile che Iddio abbia mentito, abbiamo ferma consolazione, [noi], che ci siamo rifugiati [in lui], per ottener la speranza propostaci. 058 HEB 006 019 La quale noi abbiamo, a guisa d'ancora sicura e ferma dell'anima, e che entra fino al didentro della cortina; 058 HEB 006 020 dov'è entrato per noi, [come] precursore, Gesù, fatto in eterno sommo sacerdote, secondo l'ordine di Melchisedec. 058 HEB 007 001 PERCIOCCHÈ, questo Melchisedec [era] re di Salem, sacerdote dell'Iddio Altissimo; il quale venne incontro ad Abrahamo, che ritornava dalla sconfitta dei re, e lo benedisse; 058 HEB 007 002 al quale ancora Abrahamo diede per parte sua la decima d'ogni cosa. E prima è interpretato: Re di giustizia; e poi ancora [egli è nominato: ] Re di Salem, cioè: Re di pace; 058 HEB 007 003 senza padre, senza madre, senza genealogia; non avendo nè principio di giorni, nè fin di vita; anzi, rappresentato simile al Figliuol di Dio, dimora sacerdote in perpetuo. 058 HEB 007 004 Ora, considerate quanto grande [fu] costui, al quale Abrahamo il patriarca diede la decima delle spoglie. 058 HEB 007 005 Or quelli, d'infra i figliuoli di Levi, i quali ottengono il sacerdozio, hanno bene il comandamento, secondo la legge, di prender le decime dal popolo, cioè dai lor fratelli, benchè sieno usciti de' lombi di Abrahamo. 058 HEB 007 006 Ma quel che non trae il suo legnaggio da loro decimò Abrahamo, e benedisse colui che avea le promesse. 058 HEB 007 007 Ora, fuor d'ogni contradizione, ciò che è minore è benedetto da ciò che è più eccellente. 058 HEB 007 008 Oltre a ciò, qui son gli uomini mortali che prendono le decime; ma là [le prende] colui di cui è testimoniato che egli vive. 058 HEB 007 009 E per dir così, in Abrahamo fu decimato Levi stesso, che prende le decime. 058 HEB 007 010 Perchè egli era ancora ne' lombi del padre, quando Melchisedec l'incontrò. 058 HEB 007 011 Se adunque la perfezione era per il sacerdozio levitico (poichè in su quello fu data la legge al popolo), che [era egli] più bisogno che sorgesse un altro sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec, e che non fosse nominato secondo l'ordine d'Aaronne? 058 HEB 007 012 Perciocchè, mutato il sacerdozio, di necessità si fa ancor mutazione di legge. 058 HEB 007 013 Imperocchè colui, al cui riguardo queste cose son dette, è stato d'un'altra tribù, della quale niuno vacò [mai] all'altare. 058 HEB 007 014 Poichè egli [è] notorio che il Signor nostro è uscito di Giuda, per la qual tribù Mosè non disse nulla del sacerdozio. 058 HEB 007 015 E [ciò] è ancora vie più manifesto, poichè sorge un altro sacerdote alla somiglianza di Melchisedec. 058 HEB 007 016 Il quale, non secondo una legge di comandamento carnale, è stato fatto [sacerdote]; ma secondo una virtù di vita indissolubile. 058 HEB 007 017 Perciocchè egli testifica: Tu [sei] sacerdote in eterno, secondo l'ordine di Melchisedec. 058 HEB 007 018 Certo v'ha annullamento del comandamento precedente, per la sua debolezza, ed inutilità. 058 HEB 007 019 Poichè la legge non ha compiuto nulla; e v'ha d'altra parte introduzione d'una migliore speranza, per la quale ci accostiamo a Dio. 058 HEB 007 020 [Ed anche], in quanto [che ciò] non [si è fatto] senza giuramento; perciocchè quelli sono stati fatti sacerdoti senza giuramento. 058 HEB 007 021 Ma questo con giuramento; per colui che gli dice: Il Signore ha giurato, e non se ne pentirà: Tu [sei] sacerdote in eterno, secondo l'ordine di Melchisedec. 058 HEB 007 022 D'un patto cotanto più eccellente è stato fatto Gesù mallevadore. 058 HEB 007 023 Oltre a ciò, coloro sono stati fatti sacerdoti più [in numero]; perciocchè per la morte erano impediti di durare. 058 HEB 007 024 Ma costui, perciocchè dimora in eterno, ha un sacerdozio che non trapassa ad un altro. 058 HEB 007 025 Laonde ancora può salvare appieno coloro, i quali per lui si accostano a Dio, vivendo sempre, per interceder per loro. 058 HEB 007 026 Perciocchè a noi conveniva un tal sommo sacerdote, [che fosse] santo, innocente, immacolato, separato da' peccatori, e innalzato di sopra a' cieli. 058 HEB 007 027 Il qual non abbia ogni dì bisogno, come que' sommi sacerdoti, d'offerir sacrificii, prima per i suoi propri peccati, poi per quelli del popolo; poichè egli ha fatto questo una volta, avendo offerto sè stesso. 058 HEB 007 028 Perciocchè la legge costituisce sommi sacerdoti uomini, che hanno infermità; ma la parola del giuramento fatto dopo la legge [costituisce] il Figliuolo, che è stato appieno consacrato in eterno. 058 HEB 008 001 ORA, fra le cose suddette, il principal capo [è: ] che noi abbiamo un sommo sacerdote, il qual si [è] posto a sedere alla destra del trono della Maestà, ne' cieli; 058 HEB 008 002 ministro del santuario, e del vero tabernacolo, il quale il Signore ha piantato, e non un uomo. 058 HEB 008 003 Perciocchè ogni sommo sacerdote è costituito per offerir doni, e sacrificii; laonde [è] necessario che costui ancora abbia qualche cosa da offerire. 058 HEB 008 004 Ora, se egli fosse sopra la terra, non sarebbe neppure sacerdote, essendovi ancora i sacerdoti che offeriscon le offerte secondo la legge; 058 HEB 008 005 i quali servono alla rappresentazione ed all'ombra delle cose celesti; siccome fu da Dio detto a Mosè, che dovea compiutamente fabbricare il tabernacolo: Ora, guarda, diss'egli, che tu faccia ogni cosa secondo la forma, che ti è stata mostrata sul monte. 058 HEB 008 006 Ma ora [Cristo] ha ottenuto un tanto più eccellente ministerio, quanto egli è mediatore d'un patto migliore, fermato in su migliori promesse. 058 HEB 008 007 Poichè, se quel primo fosse stato senza difetto, non si sarebbe cercato luogo ad un secondo. 058 HEB 008 008 Perciocchè [Iddio], querelandosi di loro, dice: Ecco, i giorni vengono, dice il Signore, ch'io fermerò con la casa d'Israele, e con la casa di Giuda, un patto nuovo. 058 HEB 008 009 Non secondo il patto ch'io feci co' padri loro, nel giorno ch'io li presi per la mano, per trarli fuor del paese di Egitto; poichè essi non hanno perseverato nel mio patto; onde io li ho rigettati, dice il Signore. 058 HEB 008 010 Perciocchè questo [sarà] il patto ch'io farò con la casa d'Israele, dopo que' giorni, dice il Signore: Io porrò le mie leggi nella mente loro, e le scriverò sopra i lor cuori; e sarò loro Dio, ed essi mi saranno popolo. 058 HEB 008 011 E non insegneranno ciascuno il suo prossimo, e ciascuno il suo fratello, dicendo: Conosci il Signore; perciocchè tutti mi conosceranno, dal minore al maggior di loro. 058 HEB 008 012 Perciocchè io perdonerò loro le loro iniquità, e non mi ricorderò più de' lor peccati, e de' lor misfatti. 058 HEB 008 013 Dicendo un nuovo [patto], egli ha anticato il primiero; or quello ch'è anticato, ed invecchia, è vicino ad essere annullato. 058 HEB 009 001 IL primo [patto] adunque ebbe anche esso degli ordinamenti del servigio divino, e il santuario terreno. 058 HEB 009 002 Perciocchè il primo tabernacolo fu fabbricato, nel quale [era] il candelliere, e la tavola, e la presentazione de' pani; il quale è detto: Il Luogo santo. 058 HEB 009 003 E dopo la seconda cortina, [v'era] il tabernacolo, detto: Il Luogo santissimo; 058 HEB 009 004 dov'era un turibolo d'oro, e l'arca del patto, coperta d'oro d'ogn'intorno; nel quale [era ancora] il vaso d'oro dove era la manna, e la verga d'Aaronne, ch'era germogliata, e le tavole del patto. 058 HEB 009 005 E di sopra ad essa [arca], i cherubini della gloria, che abombravano il propiziatorio; delle quali cose non è da parlare ora a parte a parte. 058 HEB 009 006 Or essendo queste cose composte in questa maniera, i sacerdoti entrano bene in ogni tempo nel primo tabernacolo, facendo tutte le parti del servigio divino. 058 HEB 009 007 Ma il solo sommo sacerdote [entra] nel secondo una volta l'anno, non senza sangue, il quale egli offerisce per sè stesso, e per gli errori del popolo. 058 HEB 009 008 Lo Spirito Santo dichiarava [con] questo: che la via del santuario non era ancora manifestata, mentre il primo tabernacolo ancora sussisteva. 058 HEB 009 009 Il quale [è] una figura [corrispondente] al tempo presente, durante il quale si offeriscono doni e sacrificii, che non possono appieno purificare, quanto è alla coscienza, colui che fa il servigio divino; 058 HEB 009 010 [essendo cose, che consistono] solo in cibi, e bevande, e in varii lavamenti, ed ordinamenti per la carne; imposte fino al tempo della riforma. 058 HEB 009 011 Ma Cristo, sommo sacerdote de' futuri beni, essendo venuto, per mezzo del tabernacolo che è maggiore e più perfetto, non fatto con mano, cioè non di questa creazione; 058 HEB 009 012 e non per sangue di becchi e di vitelli; ma per lo suo proprio sangue, è entrato una volta nel santuario, avendo acquistata una redenzione eterna. 058 HEB 009 013 Perciocchè, se il sangue de' tori e de' becchi, e la cenere della giovenca, sparsa sopra i contaminati, santifica alla purità della carne; 058 HEB 009 014 quanto più il sangue di Cristo, il quale per lo Spirito eterno ha offerto sè stesso puro d'ogni colpa a Dio, purificherà egli la vostra coscienza dalle opere morte, per servire all'Iddio vivente? 058 HEB 009 015 E perciò egli è mediatore del nuovo testamento; acciocchè, essendo intervenuta la morte per lo pagamento delle trasgressioni [state] sotto il primo testamento, i chiamati ricevano la promessa della eterna eredità. 058 HEB 009 016 Poichè, dov'è testamento, [è] necessario che intervenga la morte del testatore. 058 HEB 009 017 Perciocchè il testamento [è] fermo dopo la morte; poichè non vale ancora mentre vive il testatore. 058 HEB 009 018 Laonde la dedicazione del primo non fu fatta senza sangue. 058 HEB 009 019 Perciocchè, dopo che tutti i comandamenti, secondo la legge, furono da Mosè stati pronunziati a tutto il popolo; egli, preso il sangue de' vitelli e de' becchi, con acqua, e lana tinta in iscarlatto, ed isopo, [ne] spruzzò il libro stesso, e tutto il popolo; 058 HEB 009 020 dicendo: Questo [è] il sangue del patto, che Iddio ha ordinato esservi presentato. 058 HEB 009 021 Parimente ancora con quel sangue spruzzò il tabernacolo, e tutti gli arredi del servigio divino. 058 HEB 009 022 E presso che ogni cosa si purifica con sangue, secondo la legge; e senza spargimento di sangue non si fa remissione. 058 HEB 009 023 [Egli era] adunque necessario, poichè le cose rappresentanti quelle [che son] ne' cieli sono purificate con queste cose; che anche le celesti stesse [lo fossero] con sacrificii più eccellenti di quelli. 058 HEB 009 024 Poichè Cristo non è entrato in un santuario fatto con mano, figura del vero; ma nel cielo stesso, per comparire ora davanti alla faccia di Dio per noi. 058 HEB 009 025 E non acciocchè offerisca più volte sè stesso, siccome il sommo sacerdote entra ogni anno[una volta] nel santuario con sangue che non è il suo. 058 HEB 009 026 Altrimenti gli sarebbe convenuto soffrir più volte dalla fondazione del mondo; ma ora, una volta, nel compimento de' secoli, è apparito per annullare il peccato, per lo sacrificio di sè stesso. 058 HEB 009 027 E come agli uomini è imposto di morire una volta, e dopo ciò [è] il giudicio; 058 HEB 009 028 così ancora Cristo, essendo stato offerto una volta, per levare i peccati di molti, la seconda volta apparirà non più [per espiare] il peccato, ma a salute a coloro che l'aspettano. 058 HEB 010 001 Perciocchè la legge, avendo l'ombra de' futuri beni, non l'immagine viva stessa delle cose, non può giammai, per que' sacrificii [che sono] gli stessi ogni anno, i quali son del continuo offerti, santificar quelli che si accostano [all'altare]. 058 HEB 010 002 Altrimenti, sarebber restati d'essere offerti; perciocchè coloro che fanno il servigio divino, essendo una volta purificati, non avrebbero più avuta alcuna coscienza di peccati. 058 HEB 010 003 Ma per essi [si fa] ogni anno rammemorazion dei peccati. 058 HEB 010 004 Perciocchè egli è impossibile che il sangue di tori e di becchi, tolga i peccati. 058 HEB 010 005 Perciò, entrando egli nel mondo, dice: Tu non hai voluto sacrificio, nè offerta; ma tu mi hai apparecchiato un corpo. 058 HEB 010 006 Tu non hai gradito olocausti, nè [sacrificii] per lo peccato. 058 HEB 010 007 Allora io ho detto: Ecco, io vengo; egli è scritto di me nel rotolo del libro; [io vengo] per fare, o Dio, la tua volontà. 058 HEB 010 008 Avendo detto innanzi: Tu non hai voluto, nè gradito sacrificio, nè offerta, nè olocausti, nè [sacrificio] per lo peccato (i quali si offeriscono secondo la legge), 058 HEB 010 009 egli aggiunge: Ecco, io vengo, per fare, o Dio, la tua volontà. Egli toglie il primo, per istabilire il secondo. 058 HEB 010 010 E per questa volontà siamo santificati, [noi] che [lo siamo] per l'offerta del corpo di Gesù Cristo, [fatta] una volta. 058 HEB 010 011 E oltre a ciò, ogni sacerdote è in piè ogni giorno ministrando, ed offerendo spesse volte i medesimi sacrificii, i quali giammai non possono togliere i peccati. 058 HEB 010 012 Ma esso, avendo offerto un unico sacrificio per li peccati, si è posto a sedere in perpetuo alla destra di Dio; 058 HEB 010 013 nel rimanente, aspettando finchè i suoi nemici sieno posti [per] iscannello de' suoi piedi. 058 HEB 010 014 Poichè per un'unica offerta, egli ha in perpetuo appieno purificati coloro che sono santificati. 058 HEB 010 015 Or lo Spirito Santo ancora ce [lo] testifica; perciocchè, dopo avere innanzi detto: 058 HEB 010 016 Quest' [è] il patto, che io farò con loro dopo que' giorni; il Signore dice: Io metterò le mie leggi ne' loro cuori, e le scriverò nelle lor menti. 058 HEB 010 017 E non mi ricorderò più de' lor peccati, nè delle loro iniquità. 058 HEB 010 018 Ora, dov' [è] remissione di queste cose, non [vi è] più offerta per lo peccato. 058 HEB 010 019 AVENDO adunque, fratelli, libertà d'entrare nel santuario, in virtù del sangue di Gesù, 058 HEB 010 020 [che è] la via recente, e vivente, la quale egli ci ha dedicata, per la cortina, cioè per la sua carne, 058 HEB 010 021 ed un sommo sacerdote sopra la casa di Dio, 058 HEB 010 022 accostiamoci con un vero cuore, in piena certezza di fede, avendo i cuori cospersi [e netti] di mala coscienza, e il corpo lavato d'acqua pura. 058 HEB 010 023 Riteniamo ferma la confessione della [nostra] speranza; perciocchè fedele[è] colui che ha fatte le promesse. 058 HEB 010 024 E prendiam guardia gli uni agli altri, per incitar[ci] a carità, ed a buone opere; 058 HEB 010 025 non abbandonando la comune nostra raunanza, come alcuni son usi [di fare]; ma esortandoci [gli uni gli altri]; e tanto più, che voi vedete approssimarsi il giorno. 058 HEB 010 026 Perciocchè, se noi pecchiamo volontariamente, dopo aver ricevuta la conoscenza della verità, ei non vi resta più sacrificio per i peccati; 058 HEB 010 027 ma una spaventevole aspettazione di giudizio, ed una infocata gelosia, che divorerà gli avversari. 058 HEB 010 028 Se alcuno ha rotta la legge di Mosè, muore senza misericordia, in sul [dire di] due o tre testimoni. 058 HEB 010 029 Di quanto peggior supplicio stimate voi che sarà reputato degno colui che avrà calpestato il Figliuol di Dio, ed avrà tenuto per profano il sangue del patto, col quale è stato santificato; ed avrà oltraggiato lo Spirito della grazia? 058 HEB 010 030 Poichè noi sappiamo chi è colui che ha detto: A me [appartiene] la vendetta, io farò la retribuzione, dice il Signore. E altrove: Il Signore giudicherà il suo popolo. 058 HEB 010 031 [Egli è] cosa spaventevole di cader nelle mani dell'Iddio vivente. 058 HEB 010 032 Ora, ricordatevi de' giorni di prima, ne' quali, dopo essere stati illuminati, voi avete sostenuto un gran combattimento di sofferenze; 058 HEB 010 033 parte, messi in ispettacolo per vituperii e tribolazioni; parte ancora, essendo fatti compagni di coloro che erano in tale stato. 058 HEB 010 034 Poichè avete ancora patito meco ne' miei legami, ed avete ricevuta con allegrezza la ruberia de' vostri beni, sapendo che avete una sostanza ne' cieli, che è migliore e permanente. 058 HEB 010 035 Non gettate adunque via la vostra franchezza, la quale ha gran retribuzione. 058 HEB 010 036 Perciocchè voi avete bisogno di pazienza; acciocchè, avendo fatta la volontà di Dio, otteniate la promessa. 058 HEB 010 037 Imperocchè, fra qui e ben poco tempo, colui che deve venire verrà, e non tarderà. 058 HEB 010 038 E il giusto viverà per fede; ma se egli si sottrae, l'anima mia non lo gradisce. 058 HEB 010 039 Ora, quant'è a noi, non siamo da sottrarci, a perdizione; ma da credere, per far guadagno dell'anima. 058 HEB 011 001 OR la fede è una sussistenza delle cose che si sperano, ed una dimostrazione delle cose che non si veggono. 058 HEB 011 002 Perciocchè per essa fu resa testimonianza agli antichi. 058 HEB 011 003 Per fede intendiamo che i secoli sono stati composti per la parola di Dio; sì che le cose che si vedono non sono state fatte di cose apparenti. 058 HEB 011 004 Per fede Abele offerse a Dio sacrificio più eccellente che Caino; per la quale fu testimoniato ch'egli era giusto, rendendo Iddio testimonianza delle sue offerte; e per essa, dopo esser morto, parla ancora. 058 HEB 011 005 Per fede Enoc fu trasportato, per non veder la morte, e non fu trovato; perciocchè Iddio l'avea trasportato; poichè, avanti ch'egli fosse trasportato, fu di lui testimoniato ch'egli era piaciuto a Dio. 058 HEB 011 006 Ora, senza fede, è impossibile di piacer[gli]; perciocchè colui che si accosta a Dio deve credere ch'egli è, e che egli è premiatore di coloro che lo ricercano. 058 HEB 011 007 Per fede Noè, ammonito per oracolo delle cose che non si vedevano ancora, avendo temuto, fabbricò, per la salvazione della sua famiglia, l'arca, per la quale egli condannò il mondo, e fu fatto erede della giustizia [ch'è] secondo la fede. 058 HEB 011 008 Per fede Abrahamo, essendo chiamato, ubbidì, per andarsene al luogo che egli avea da ricevere in eredità; e partì, non sapendo dove si andasse. 058 HEB 011 009 Per fede Abrahamo dimorò nel paese della promessa, come in [paese] strano, abitando in tende, con Isacco, e Giacobbe, coeredi della stessa promessa. 058 HEB 011 010 Perciocchè egli aspettava la città che ha i fondamenti, e il cui architetto e fabbricatore [è] Iddio. 058 HEB 011 011 Per fede ancora Sara stessa, essendo sterile, ricevette forza da concepir seme, e partorì fuor d'età; perciocchè reputò fedele colui che avea fatta la promessa. 058 HEB 011 012 Perciò ancora da uno, e quello già ammortato, son nati [discendenti], in moltitudine come le stelle del cielo, e come le rena innumerabile che [è] lungo il lito del mare. 058 HEB 011 013 In fede son morti tutti costoro, non avendo ricevute le cose promesse; ma, avendole vedute di lontano, e credutele, e salutatele; ed avendo confessato ch'erano forestieri, e pellegrini sopra la terra. 058 HEB 011 014 Poichè coloro che dicono tali cose dimostrano che cercano una patria. 058 HEB 011 015 Che se pur si ricordavano di quella onde erano usciti, certo avean tempo da ritornar[vi]. 058 HEB 011 016 Ma ora ne desiderano una migliore, cioè, la celeste; perciò, Iddio non si vergogna di loro, d'esser chiamato lor Dio; poichè egli ha loro preparata una città. 058 HEB 011 017 Per fede Abrahamo, essendo provato, offerse Isacco; e colui che avea ricevute le promesse offerse il suo unigenito. 058 HEB 011 018 [Egli, dico], a cui era stato detto: In Isacco ti sarà nominata progenie. 058 HEB 011 019 Avendo fatta ragione che Iddio [era] potente eziandio da suscitar[lo] da' morti; onde ancora per similitudine lo ricoverò. 058 HEB 011 020 Per fede Isacco benedisse Giacobbe ed Esaù, intorno a cose future. 058 HEB 011 021 Per fede Giacobbe, morendo, benedisse ciascuno de' figliuoli di Giuseppe; e adorò, [appoggiato] sopra la sommità del suo bastone. 058 HEB 011 022 Per fede Giuseppe, trapassando, fece menzione dell'uscita de' figliuoli d'Israele, e diede ordine intorno alle sue ossa. 058 HEB 011 023 Per fede Mosè, essendo nato, fu nascosto da suo padre e da sua madre, lo spazio di tre mesi; perciocchè vedevano il fanciullo bello; e non temettero il comandamento del re. 058 HEB 011 024 Per fede Mosè, essendo divenuto grande, rifiutò d'esser chiamato figliuolo della figliuola di Faraone; 058 HEB 011 025 eleggendo innanzi d'essere afflitto col popol di Dio, che d'aver per un breve tempo godimento di peccato; 058 HEB 011 026 avendo reputato il vituperio di Cristo ricchezza maggiore de' tesori di Egitto; perciocchè egli riguardava alla rimunerazione. 058 HEB 011 027 Per fede lasciò l'Egitto, non avendo temuta l'ira del re; perciocchè egli stette costante, come veggendo l'invisibile. 058 HEB 011 028 Per fede fece la pasqua, e lo spruzzamento del sangue; acciocchè colui che distruggeva i primogeniti non toccasse gli [Ebrei]. 058 HEB 011 029 Per fede passarono il Mar rosso, come per l'asciutto; il che tentando [fare] gli Egizi, furono abissati. 058 HEB 011 030 Per fede caddero le mura di Gerico, essendo state circuite per sette giorni. 058 HEB 011 031 Per fede Raab, la meretrice, avendo accolte le spie in pace, non perì con gli increduli. 058 HEB 011 032 E che dirò io di più? poichè il tempo mi verrebbe meno, se imprendessi a raccontar di Gedeone, e di Barac, e di Sansone, e di Iefte, e di Davide, e di Samuele, e de' profeti. 058 HEB 011 033 I quali per fede vinsero regni, operarono giustizia, ottennero promesse, turarono le gole de' leoni, 058 HEB 011 034 spensero la forza del fuoco, scamparono i tagli delle spade, guarirono d'infermità, divennero forti in guerra, misero in fuga i campi degli stranieri. 058 HEB 011 035 Le donne ricuperarono per risurrezione i lor morti; ed altri furon fatti morire di battiture, non avendo accettata la liberazione, per ottenere una migliore risurrezione. 058 HEB 011 036 Altri ancora provarono scherni e flagelli; ed anche legami e prigione. 058 HEB 011 037 Furon lapidati, furon segati, furon tentati; morirono uccisi con la spada, andarono attorno in pelli di pecore e di capre; bisognosi, afflitti, 058 HEB 011 038 maltrattati (de' quali non era degno il mondo), erranti in deserti, e monti, e spelonche, e nelle grotte della terra. 058 HEB 011 039 E pur tutti costoro, alla cui fede [la scrittura] rende testimonianza, non ottennero la promessa. 058 HEB 011 040 Avendo Iddio provveduto qualche cosa di meglio per noi, acciocchè non pervenissero al compimento senza noi. 058 HEB 012 001 PERCIÒ, ancor noi, avendo intorno a noi un cotanto nuvolo di testimoni, deposto ogni fascio, e il peccato che è atto a dar[ci] impaccio, corriamo con perseveranza il palio propostoci, 058 HEB 012 002 riguardando a Gesù, capo, e compitor della fede; il quale, per la letizia che gli era posta innanzi, sofferse la croce, avendo sprezzato il vituperio; e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio. 058 HEB 012 003 Perciocchè, considerate attentamente [chi è] colui che sostenne una tal contradizione de' peccatori contro a sè; acciocchè, venendo meno nell'animo, non siate sopraffatti. 058 HEB 012 004 Voi non avete ancora contrastato fino al sangue, combattendo contro al peccato. 058 HEB 012 005 Ed avete dimenticata l'esortazione, che vi parla come a figliuoli: Figliuol mio, non far poca stima del castigamento del Signore, e non perdere animo, quando tu sei da lui ripreso. 058 HEB 012 006 Perciocchè il Signore castiga chi egli ama, e flagella ogni figliuolo ch'egli gradisce. 058 HEB 012 007 Se voi sostenete il castigamento, Iddio si presenta a voi come a figliuoli; perciocchè, quale è il figliuolo, che il padre non castighi? 058 HEB 012 008 Che se siete senza castigamento, del qual tutti hanno avuta la parte loro, voi siete dunque bastardi, e non figliuoli. 058 HEB 012 009 Oltre a ciò, ben abbiamo avuti per castigatori i padri della nostra carne, e pur [li] abbiam riveriti; non ci sottoporremo noi molto più al Padre degli spiriti, e viveremo? 058 HEB 012 010 Poichè quelli, per pochi giorni, come parea loro, [ci] castigavano; ma questo [ci castiga] per util [nostro], acciocchè siamo partecipi della sua santità. 058 HEB 012 011 Or ogni castigamento par bene per l'ora presente non esser d'allegrezza anzi di tristizia; ma poi rende un pacifico frutto di giustizia a quelli che sono stati per esso esercitati. 058 HEB 012 012 PERCIÒ, ridirizzate le mani rimesse, e le ginocchia vacillanti. 058 HEB 012 013 E fate diritti sentieri a' piedi vostri; acciocchè ciò che è zoppo non si smarrisca dalla via, anzi più tosto sia risanato. 058 HEB 012 014 Procacciate pace con tutti, e la santificazione, senza la quale niuno vedrà il Signore. 058 HEB 012 015 Prendendo guardia che niuno scada dalla grazia di Dio; che radice alcuna d'amaritudine, germogliando in su, non [vi] turbi; e che per essa molti non sieno infetti. 058 HEB 012 016 Che niuno [sia] fornicatore, o profano, come Esaù, il quale, per una vivanda, vendette la sua ragione di primogenitura. 058 HEB 012 017 Poichè voi sapete che anche poi appresso, volendo eredar la benedizione, fu riprovato; perciocchè non trovò luogo a pentimento, benchè richiedesse quella con lagrime. 058 HEB 012 018 Imperocchè voi non siete venuti al monte che si toccava con la mano, ed al fuoco acceso, ed al turbo, ed alla caligine, ed alla tempesta; 058 HEB 012 019 ed al suon della tromba, ed alla voce delle parole, la quale coloro che l'udirono richiesero che non fosse loro più parlato. 058 HEB 012 020 Perciocchè non potevano portare ciò che era ordinato: che se pure una bestia toccasse il monte, fosse lapidata o saettata. 058 HEB 012 021 E (tanto era spaventevole ciò che appariva) Mosè disse: Io son tutto spaventato e tremante. 058 HEB 012 022 Anzi voi siete venuti al monte di Sion, ed alla Gerusalemme celeste, [che è] la città dell'Iddio vivente; ed alle migliaia degli angeli; 058 HEB 012 023 all'universal raunanza, ed alla chiesa de' primogeniti scritti ne'cieli; e a Dio, giudice di tutti; ed agli spiriti de' giusti compiuti. 058 HEB 012 024 Ed a Gesù mediatore del nuovo patto; ed al sangue dello spargimento, che pronunzia cose migliori che [quello di] Abele. 058 HEB 012 025 Guardate che non rifiutiate colui che parla; perciocchè, se quelli non iscamparono, avendo rifiutato colui che rendeva gli oracoli sopra la terra; quanto meno [scamperemo] noi, se rifiutiamo colui [che parla] dal cielo? 058 HEB 012 026 La cui voce allora commosse la terra; ma ora egli ha dinunziato, dicendo: Ancora una volta io commoverò, non sol la terra, ma ancora il cielo. 058 HEB 012 027 Or quello: Ancora una volta, significa il sovvertimento delle cose commosse, come [essendo state] fatte; acciocchè quelle che non si commovono dimorino ferme. 058 HEB 012 028 Perciocchè, ricevendo il regno che non può esser commosso riteniamo la grazia, per la quale serviamo gratamente a Dio, con riverenza, e timore. 058 HEB 012 029 Perciocchè anche l'Iddio nostro [è] un fuoco consumante. 058 HEB 013 001 L'amor fraterno dimori [fra voi]. Non dimenticate l'ospitalità; 058 HEB 013 002 perciocchè per essa alcuni albergarono già degli angeli, senza saperlo. 058 HEB 013 003 Ricordatevi de' prigioni, come essendo [lor] compagni di prigione; di quelli che sono afflitti, come essendo ancora voi nel corpo. 058 HEB 013 004 Il matrimonio e il letto immacolato [sia] onorevole fra tutti; ma Iddio giudicherà i fornicatori e gli adulteri. 058 HEB 013 005 [Sieno] i costumi [vostri] senza avarizia, essendo contenti delle cose presenti; perciocchè egli stesso ha detto: Io non ti lascerò, e non ti abbandonerò. 058 HEB 013 006 Talchè possiam dire in confidanza: Il Signore è il mio aiuto; ed io non temerò ciò che mi può far l'uomo. 058 HEB 013 007 Ricordatevi de' vostri conduttori, i quali vi hanno annunziata la parola di Dio; la cui fede imitate, considerando la fine della loro condotta. 058 HEB 013 008 Gesù Cristo [è] lo stesso ieri, ed oggi, e in eterno. 058 HEB 013 009 Non siate trasportati qua e là per varie e strane dottrine; perciocchè egli [è] bene che il cuor sia stabilito per grazia, non per vivande; dalle quali non han ricevuto alcun giovamento coloro che sono andati dietro [ad esse]. 058 HEB 013 010 Noi abbiamo un altare, del qual non hanno podestà di mangiar coloro che servono al tabernacolo. 058 HEB 013 011 Perciocchè i corpi degli animali, il cui sangue è portato dal sommo sacerdote dentro al santuario per lo peccato, son arsi fuori del campo. 058 HEB 013 012 Perciò ancora Gesù, acciocchè santificasse il popolo per lo suo proprio sangue, ha sofferto fuor della porta. 058 HEB 013 013 Usciamo adunque a lui fuor del campo, portando il suo vituperio. 058 HEB 013 014 Perciocchè noi non abbiam qui una città stabile, anzi ricerchiamo la futura. 058 HEB 013 015 Per lui adunque offeriamo del continuo a Dio sacrificii di lode, cioè: il frutto delle labbra confessanti il suo nome. 058 HEB 013 016 E non dimenticate la beneficenza, e di far parte [agli altri dei vostri beni]; poichè per tali sacrificii si rende [servigio] grato a Dio. 058 HEB 013 017 Ubbidite a' vostri conduttori, e sottomettetevi [loro]; perchè essi vegliano per le anime vostre, come avendone a render ragione; acciocchè facciano questo con allegrezza, e non sospirando; perciocchè quello non vi [sarebbe] d'alcun utile. 058 HEB 013 018 Pregate per noi; perciocchè noi ci confidiamo d'aver buona coscienza, desiderando di condurci onestamente in ogni cosa. 058 HEB 013 019 E vie più vi prego di far questo, acciocchè più presto io vi sia restituito. 058 HEB 013 020 OR l'Iddio della pace, che ha tratto da' morti il Signor nostro Gesù Cristo, il gran Pastor delle pecore, per il sangue del patto eterno, 058 HEB 013 021 vi renda compiuti in ogni buona opera, per far la sua volontà, operando in voi ciò ch'è grato nel suo cospetto, per Gesù Cristo; al qual [sia] la gloria ne' secoli de' secoli. Amen. 058 HEB 013 022 Ora, fratelli, comportate, vi prego, il ragionamento dell'esortazione; poichè io vi ho scritto brevemente. 058 HEB 013 023 Sappiate che il fratel Timoteo è liberato; col quale, se viene tosto, vi vedrò. 058 HEB 013 024 Salutate tutti i vostri conduttori, e tutti i santi. Quei d'Italia vi salutano. 058 HEB 013 025 La grazia [sia] con tutti voi. Amen. # # BOOK 059 JAM James Giacomo 059 JAM 001 001 GIACOMO, servitor di Dio, e del Signor Gesù Cristo, alle dodici tribù, che [son] nella dispersione; salute. 059 JAM 001 002 REPUTATE compiuta allegrezza, fratelli miei, quando sarete caduti in diverse tentazioni; 059 JAM 001 003 sapendo che la prova della vostra fede produce pazienza. 059 JAM 001 004 Or abbia la pazienza un'opera compiuta; acciocchè voi siate compiuti ed intieri, non mancando di nulla. 059 JAM 001 005 Che se alcun di voi manca di sapienza, chiegga[la] a Dio, che dona a tutti liberalmente, e non fa onta, e gli sarà donata. 059 JAM 001 006 Ma chiegga[la] in fede, senza star punto in dubbio; perciocchè chi sta in dubbio è simile al fiotto del mare, agitato dal vento e dimenato. 059 JAM 001 007 Imperocchè, non pensi già quel tal uomo di ricever nulla dal Signore; 059 JAM 001 008 [essendo] uomo doppio di cuore, instabile in tutte le sue vie. 059 JAM 001 009 Or il fratello che è in basso stato si glorii della sua altezza. 059 JAM 001 010 E il ricco, della sua bassezza; perciocchè egli trapasserà come fior d'erba. 059 JAM 001 011 Imperocchè, [come] quando è levato il sole con l'arsura, egli ha [tosto] seccata l'erba, e il suo fiore è caduto, e la bellezza della sua apparenza è perita, così ancora si appasserà il ricco nelle sue vie. 059 JAM 001 012 Beato l'uomo che sopporta la tentazione; perciocchè, essendosi reso approvato, egli riceverà la corona della vita, la quale il Signore ha promessa a coloro che l'amano. 059 JAM 001 013 Niuno, essendo tentato, dica: Io son tentato da Dio; poichè Iddio non può esser tantato di mali, e altresì non tenta alcuno. 059 JAM 001 014 Ma ciascuno è tentato, essendo attratto e adescato dalla propria concupiscenza. 059 JAM 001 015 Poi appresso, la concupiscenza, avendo conceputo, partorisce il peccato; e il peccato, essendo compiuto, genera la morte. 059 JAM 001 016 Non errate, fratelli miei diletti: 059 JAM 001 017 ogni buona donazione, ed ogni dono perfetto, è da alto, discendendo dal padre dei lumi, nel quale non vi è mutamento, nè ombra di cambiamento. 059 JAM 001 018 Egli ci ha di sua volontà generati per la parola della verità, acciocchè siamo in certo modo le primizie delle sue creature. 059 JAM 001 019 PERCIÒ, fratelli miei diletti, sia ogni uomo pronto all'udire, tardo al parlare, lento all'ira. 059 JAM 001 020 Perciocchè l'ira dell'uomo non mette in opera la giustizia di Dio. 059 JAM 001 021 Perciò, deposta ogni lordura, e feccia di malizia, ricevete con mansuetudine la parola innestata in voi, la quale può salvar le anime vostre. 059 JAM 001 022 E siate facitori della parola, e non solo uditori; ingannando voi stessi. 059 JAM 001 023 Perciocchè, se alcuno è uditor della parola, e non facitore, egli è simile ad un uomo che considera la sua natia faccia in uno specchio. 059 JAM 001 024 Imperocchè, dopo ch'egli si è mirato, egli se ne va, e subito ha dimenticato quale egli fosse. 059 JAM 001 025 Ma chi avrà riguardato bene addentro nella legge perfetta, che [è la legge] della libertà, e sarà perseverato; esso, non essendo uditore dimentichevole, ma facitor dell'opera, sarà beato nel suo operare. 059 JAM 001 026 Se alcuno pare esser religioso fra voi, e non tiene a freno la sua lingua, ma seduce il cuor suo, la religion di quel tale [è] vana. 059 JAM 001 027 La religione pura ed immacolata, dinanzi a Dio e Padre, è questa; visitar gli orfani, e le vedove, nelle loro afflizioni; [e] conservarsi puro dal mondo. 059 JAM 002 001 FRATELLI miei, non abbiate la fede della gloria di Gesù Cristo, Signor nostro, con riguardi alle qualità delle persone. 059 JAM 002 002 Perciocchè, se nella vostra raunanza entra un uomo con l'anel d'oro, in vestimento splendido; e [v]'entra parimente un povero, in vestimento sozzo; 059 JAM 002 003 e voi riguardate a colui che porta il vestimento splendido, e gli dite: Tu, siedi qui onorevolmente; e al povero dite: Tu, stattene quivi in piè, o siedi qui sotto allo scannello de' miei piedi; 059 JAM 002 004 non avete voi fatta differenza in voi stessi? e non siete voi divenuti de' giudici con malvagi pensieri? 059 JAM 002 005 Ascoltate, fratelli miei diletti: non ha Iddio eletti i poveri del mondo, [per esser] ricchi in fede, ed eredi dell'eredità ch'egli ha promessa a coloro che l'amano? 059 JAM 002 006 Ma voi avete disonorato il povero. I ricchi non son eglino quelli che vi tiranneggiano? non [son eglino quelli] che vi traggono alle corti? 059 JAM 002 007 Non son eglino quelli che bestemmiano il buon nome, del quale voi siete nominati? 059 JAM 002 008 Se invero voi adempiete la legge reale, secondo la scrittura: Ama il tuo prossimo, come te stesso, fate bene. 059 JAM 002 009 Ma, se avete riguardo alla qualità delle persone, voi commettete peccato, essendo dalla legge convinti, come trasgressori. 059 JAM 002 010 Perciocchè, chiunque avrà osservata tutta la legge, ed avrà fallito in un sol [capo], è colpevole di tutti. 059 JAM 002 011 Poichè colui che ha detto: Non commettere adulterio; ha ancor detto: Non uccidere; che se tu non commetti adulterio, ma uccidi, tu sei divenuto trasgressor della legge. 059 JAM 002 012 Così parlate, e così operate, come avendo da esser giudicati per la legge della libertà. 059 JAM 002 013 Perciocchè il giudicio senza misericordia [sarà] contro a colui che non avrà usata misericordia; e misericordia si gloria contro a giudicio. 059 JAM 002 014 CHE utilità [vi è], fratelli miei, se alcuno dice d'aver fede, e non ha opere? può la fede salvarlo? 059 JAM 002 015 Che se un fratello, o sorella, son nudi, e bisognosi del nudrimento cotidiano; 059 JAM 002 016 ed alcun di voi dice loro: Andatevene in pace, scaldatevi, e satollatevi; e voi non date loro i bisogni del corpo; qual pro [fate loro]? 059 JAM 002 017 Così ancora la fede a parte, se non ha le opere, è per sè stessa morta. 059 JAM 002 018 Anzi alcuno dirà; Tu hai la fede, ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere, ed io ti mostrerò la fede mia per le mie opere. 059 JAM 002 019 Tu credi che Iddio è un solo; ben fai; i demoni [lo] credono anch'essi, e tremano. 059 JAM 002 020 Ora, o uomo vano, vuoi tu conoscere che la fede senza le opere è morta? 059 JAM 002 021 Non fu Abrahamo, nostro padre, giustificato per le opere, avendo offerto il suo figliuolo Isacco sopra l'altare? 059 JAM 002 022 Tu vedi che la fede operava insieme con le opere d'esso, e che per le opere la fede fu compiuta. 059 JAM 002 023 E fu adempiuta la scrittura, che dice: Ed Abrahamo credette a Dio, e [ciò] gli fu imputato a giustizia; ed egli fu chiamato: Amico di Dio. 059 JAM 002 024 Voi vedete adunque che l'uomo è giustificato per le opere, e non per la fede solamente. 059 JAM 002 025 Simigliantemente ancora non fu Raab, la meretrice, giustificata per le opere, avendo accolti i messi, e mandati[li] via per un altro cammino? 059 JAM 002 026 Poichè, siccome il corpo senza spirito è morto, così ancora la fede senza le opere è morta. 059 JAM 003 001 FRATELLI miei, non siate molti maestri; sapendo che noi ne riceveremo maggior condannazione. 059 JAM 003 002 Poichè tutti falliamo in molte cose; se alcuno non fallisce nel parlare, esso [è] uomo compiuto, [e] può tenere a freno eziandio tutto il corpo. 059 JAM 003 003 Ecco, noi mettiamo i freni nelle bocche de' cavalli, acciocchè ci ubbidiscano, e facciamo volgere tutto il corpo loro. 059 JAM 003 004 Ecco ancora le navi, benchè sieno cotanto grandi, e che sieno sospinte da fieri venti, son volte con un piccolissimo timone, dovunque il movimento di colui che [le] governa vuole. 059 JAM 003 005 Così ancora la lingua è un piccol membro, e si vanta di gran cose. Ecco, un piccol fuoco quante legne incende! 059 JAM 003 006 La lingua altresì [è] un fuoco, [è] il mondo dell'iniquità; così dentro alle nostre membra è posta la lingua, la qual contamina tutto il corpo, e infiamma la ruota della vita, ed è infiammata dalla geenna. 059 JAM 003 007 Poichè ogni generazione di fiere, e d'uccelli, e di rettili, e d'animali marini, si doma ed è stata domata dalla natura umana; 059 JAM 003 008 ma niun uomo può domar la lingua; ella [è] un male che non si può rattenere; [è] piena di mortifero veleno. 059 JAM 003 009 Per essa benediciamo Iddio e Padre; e per essa malediciamo gli uomini, che son fatti alla simiglianza di Dio. 059 JAM 003 010 D'una medesima bocca procede benedizione e maledizione. Non bisogna, fratelli miei, che queste cose si facciano in questa maniera. 059 JAM 003 011 La fonte sgorga ella da una medesima buca il dolce e l'amaro? 059 JAM 003 012 Può, fratelli miei, un fico fare ulive, o una vite fichi? così niuna fonte può gettare acqua salsa, e dolce. 059 JAM 003 013 CHI [è] savio e saputo, fra voi? mostri, per la buona condotta, le sue opere, con mansuetudine di sapienza. 059 JAM 003 014 Ma, se voi avete nel cuor vostro invidia amara e contenzione, non vi gloriate contro alla verità, e non mentite contro ad essa. 059 JAM 003 015 Questa non è la sapienza che discende da alto; anzi [è] terrena, animale, diabolica. 059 JAM 003 016 Perciocchè, dov'[è] invidia e contenzione, ivi [è] turbamento ed opera malvagia. 059 JAM 003 017 Ma la sapienza che [è] da alto prima è pura, poi pacifica, moderata, arrendevole, piena di misericordia e di frutti buoni, senza parzialità, e senza ipocrisia. 059 JAM 003 018 Or il frutto della giustizia si semina in pace da coloro che si adoperano alla pace. 059 JAM 004 001 ONDE [vengon] le guerre, e le contese fra voi? non [è egli] da questo, [cioè] dalle vostre voluttà, che guerreggiano nelle vostre membra? 059 JAM 004 002 Voi bramate, e non avete; voi uccidete, e procacciate a gara, e non potete ottenere; voi combattete e guerreggiate, e non avete; perciocchè non domandate. 059 JAM 004 003 Voi domandate, e non ricevete; perciocchè domandate male, per ispender ne' vostri piaceri. 059 JAM 004 004 Adulteri ed adultere, non sapete voi che l'amicizia del mondo è inimicizia contro a Dio? colui adunque che vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio. 059 JAM 004 005 Pensate voi che la scrittura dica in vano: Lo spirito che abita in voi appetisce ad invidia? 059 JAM 004 006 Ma egli dà vie maggior grazia; perciò dice: Iddio resiste a' superbi, e dà grazia agli umili. 059 JAM 004 007 Sottomettetevi adunque a Dio, contrastate al diavolo, ed egli fuggirà da voi. 059 JAM 004 008 Appressatevi a Dio, ed egli si appresserà a voi: nettate le [vostre] mani o peccatori; e purificate i cuori [vostri], o doppi d'animo. 059 JAM 004 009 Siate afflitti, e fate cordoglio, e piangete; sia il vostro riso convertito in duolo, e l'allegrezza in tristizia. 059 JAM 004 010 Umiliatevi nel cospetto del Signore, ed egli v'innalzerà. 059 JAM 004 011 Non parlate gli uni contro agli altri, fratelli; chi parla contro al fratello, e giudica il suo fratello, parla contro alla legge, e giudica la legge; ora, se tu condanni la legge, tu non sei facitor della legge, ma giudice. 059 JAM 004 012 V'è un [solo] Legislatore, il qual può salvare, e perdere; ma tu, chi sei, che tu condanni altrui? 059 JAM 004 013 OR su, [voi] che dite: Oggi, o domani, andremo in tal città, ed ivi dimoreremo un anno, e mercateremo, e guadagneremo. 059 JAM 004 014 Che non sapete ciò [che sarà] domani; perciocchè, qual' [è] la vita vostra? poich'ella è un vapore, che apparisce per un poco [di tempo], e poi svanisce. 059 JAM 004 015 Invece di dire: Se piace al Signore, e [se] siamo in vita, noi farem questo o quello. 059 JAM 004 016 E pure ora voi vi vantate nelle vostre vane glorie; ogni tal vanto è cattivo. 059 JAM 004 017 Vi è adunque peccato a colui che sa fare il bene, e non [lo] fa. 059 JAM 005 001 OR su al presente, ricchi, piangete, urlando per le miserie vostre, che sopraggiungono. 059 JAM 005 002 Le vostre ricchezze son marcite, e i vostri vestimenti sono stati rosi dalle tignuole. 059 JAM 005 003 L'oro e l'argento vostro è arrugginito e la lor ruggine sarà in testimonianza contro a voi, e divorerà le vostre carni, a guisa di fuoco; voi avete fatto un tesoro per gli ultimi giorni. 059 JAM 005 004 Ecco, il premio degli operai che hanno mietuti i vostri campi, del quale sono stati frodati da voi, grida; e le grida di coloro che hanno mietuto sono entrate nelle orecchie del Signor degli eserciti. 059 JAM 005 005 Voi siete vissuti sopra la terra in delizie e morbidezze; voi avete pasciuti i cuori vostri, come in giorno di solenne convito. 059 JAM 005 006 Voi avete condannato, voi avete ucciso il giusto; egli non vi resiste. 059 JAM 005 007 ORA dunque, fratelli, siete pazienti fino alla venuta del Signore; ecco, il lavoratore aspetta il prezioso frutto della terra con pazienza, finchè quello abbia ricevuta la pioggia della prima e dell'ultima stagione. 059 JAM 005 008 Siate ancor voi pazienti; raffermate i cuori vostri; perciocchè l'avvenimento del Signore è vicino. 059 JAM 005 009 Non sospirate gli uni contro agli altri, fratelli; acciocchè non siate giudicati; ecco il giudice è alla porta. 059 JAM 005 010 Fratelli miei, prendete per esempio d'afflizione e di pazienza, i profeti, i quali hanno parlato nel Nome del Signore. 059 JAM 005 011 Ecco, noi predichiamo beati coloro che hanno sofferto; voi avete udita la pazienza di Giobbe, ed avete veduto il fine del Signore; poichè il Signore è grandemente pietoso e misericordioso. 059 JAM 005 012 Ora, innanzi ad ogni cosa, fratelli miei, non giurate nè per lo cielo, nè per la terra; nè [fate] alcun altro giuramento; anzi sia il vostro sì, sì, il no, no; acciocchè non cadiate in giudicio. 059 JAM 005 013 Evvi alcun di voi afflitto? ori; evvi alcuno d'animo lieto? salmeggi. 059 JAM 005 014 È alcuno di voi infermo? chiami gli anziami della chiesa, ed orino essi sopra lui, ungendolo d'olio, nel nome del Signore. 059 JAM 005 015 E l'orazione della fede salverà il malato, e il Signore lo rileverà; e s'egli ha commessi de' peccati, gli saranno rimessi. 059 JAM 005 016 Confessate i falli gli uni agli altri, ed orate gli uni per gli altri, acciocchè siate sanati; molto può l'orazione del giusto, fatta con efficacia. 059 JAM 005 017 Elia era uomo sottoposto a medesime passioni come noi, e pur per orazione richiese che non piovesse, e non piovve sopra la terra lo spazio di tre anni e sei mesi. 059 JAM 005 018 E di nuovo egli pregò, e il cielo diè della pioggia, e la terra produsse il suo frutto. 059 JAM 005 019 Fratelli, se alcun di voi si svia dalla verità, ed alcuno lo converte; 059 JAM 005 020 sappia colui, che chi avrà convertito un peccatore dall'error della sua via, salverà un'anima da morte, e coprirà moltitudine di peccati. # # BOOK 060 1PE 1 Peter 1 Pietro 060 1PE 001 001 PIETRO, apostolo di Gesù Cristo, a quelli della dispersione di Ponto, di Galazia, di Cappadocia, d'Asia, e di Bitinia; che abitano in que' luoghi come forestieri; 060 1PE 001 002 eletti, secondo la preordinazion di Dio Padre, in santificazione di Spirito, ad ubbidienza, e ad esser cospersi col sangue di Gesù Cristo; grazia e pace vi sia moltiplicata. 060 1PE 001 003 BENEDETTO [sia] Iddio, e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale, secondo la sua gran misericordia, ci ha rigenerati in isperanza viva, per la risurrezione di Gesù Cristo da' morti; 060 1PE 001 004 all'eredità incorruttibile, ed immacolata, e che non può scadere, conservata ne' cieli per noi. 060 1PE 001 005 I quali siamo, nella virtù di Dio, per la fede, guardati per la salute presta ad essere rivelata nell'ultimo tempo. 060 1PE 001 006 Nel che voi gioite, essendo al presente un poco, se così bisogna, contristati in varie tentazioni. 060 1PE 001 007 Acciocchè la prova della fede vostra, molto più preziosa dell'oro che perisce, e pure è provato per lo fuoco, sia trovata a lode, ed onore, e gloria, nell'apparizione di Gesù Cristo. 060 1PE 001 008 Il quale, benchè non l'abbiate veduto, voi amate; nel quale credendo, benchè ora nol veggiate, voi gioite d'un'allegrezza ineffabile e gloriosa; 060 1PE 001 009 ottenendo il fine della fede vostra: la salute delle anime. 060 1PE 001 010 Della qual salute cercarono, e investigarono i profeti, che profetizzarono della grazia [riserbata] per voi; 060 1PE 001 011 investigando qual tempo e quali circostanze volesse significare lo Spirito di Cristo ch' [era] in loro, e che già testimoniava innanzi le sofferenze [che avverrebbero] a Cristo, e le glorie che poi appresso [seguirebbero]. 060 1PE 001 012 Ai quali fu rivelato, che non a sè stessi, ma a noi, ministravano quelle cose, le quali ora vi sono state annunziate da coloro che vi hanno evangelizzato per lo Spirito Santo, mandato dal cielo; nelle quali gli angeli desiderano riguardare addentro. 060 1PE 001 013 PERCIÒ, avendo i lombi della vostra mente cinti, stando sobri, sperate perfettamente nella grazia che vi sarà conferita nell'apparizione di Gesù Cristo; 060 1PE 001 014 come figliuoli di ubbidienza, non conformandovi alle concupiscenze del tempo passato, mentre eravate in ignoranza. 060 1PE 001 015 Anzi, siccome colui che vi ha chiamati è santo, voi altresì siate santi in tutta la [vostra] condotta. 060 1PE 001 016 Poichè egli è scritto: Siate santi, perciocchè io sono santo. 060 1PE 001 017 E, se chiamate Padre colui il quale, senza aver riguardo alla qualità delle persone, giudica secondo l'opera di ciascuno: conducetevi in timore, tutto il tempo della vostra peregrinazione; 060 1PE 001 018 sapendo che, non con cose corruttibili, argento od oro, siete stati riscattati dalla vana condotta vostra, insegnata di mano in mano da' padri; 060 1PE 001 019 ma col prezioso sangue di Cristo, come dell'agnello senza difetto, nè macchia; 060 1PE 001 020 ben preordinato avanti la fondazione del mondo, ma manifestato negli ultimi tempi per voi; 060 1PE 001 021 i quali per lui credete in Dio, che l'ha suscitato da' morti, e gli ha data gloria; acciocchè la vostra fede e speranza fosse in Dio. 060 1PE 001 022 Avendo voi purificate le anime vostre ubbidendo alla verità, per mezzo dello Spirito, per avere fraterna carità non finta, portate amore intenso gli uni agli altri di puro cuore. 060 1PE 001 023 Essendo rigenerati, non di seme corruttibile, ma incorruttibile, per la parola di Dio viva e permanente in eterno. 060 1PE 001 024 Perciocchè ogni carne [è] come erba, ed ogni gloria d'uomo come fior d'erba; l'erba è [tosto] seccata, ed il suo fiore è [tosto] caduto. 060 1PE 001 025 Ma la parola del Signore dimora in eterno; e questa è la parola che vi è stata evangelizzata. 060 1PE 002 001 Deposta adunque ogni malizia, ed ogni frode, e le ipocrisie, ed invidie, ed ogni maldicenza; 060 1PE 002 002 come fanciulli pur ora nati, appetite il latte puro della parola, acciocchè per esso cresciate. 060 1PE 002 003 Se pure avete gustato che il Signore è buono; 060 1PE 002 004 al quale accostandovi, [come alla] pietra viva, riprovata dagli uomini, ma dinanzi a Dio eletta, preziosa; 060 1PE 002 005 ancora voi, come pietre vive, siete edificati, [per essere] una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offerire sacrificii spirituali, accettevoli a Dio per Gesù Cristo. 060 1PE 002 006 Per la qual cosa ancora è contenuto nella scrittura: Ecco, io pongo in Sion la pietra del capo del cantone, eletta, preziosa; e chi crederà in essa non sarà punto svergognato. 060 1PE 002 007 A voi adunque, che credete, [ella è] quella cosa preziosa; ma a' disubbidienti [è, come è detto]: La pietra, che gli edificatori hanno riprovata, è divenuta il capo del cantone, e pietra d'incappo, e sasso d'intoppo. 060 1PE 002 008 I quali s'intoppano nella parola, essendo disubbidienti; a che ancora sono stati posti. 060 1PE 002 009 Ma voi [siete] la generazione eletta; il real sacerdozio, la gente santa, il popolo d'acquisto; acciocchè predichiate le virtù di colui che vi ha dalle tenebre chiamati alla sua maravigliosa luce. 060 1PE 002 010 I quali già non [eravate] popolo, ma ora [siete] popolo di Dio; a' quali [già] non era stata fatta misericordia, ma ora vi è stata fatta misericordia. 060 1PE 002 011 DILETTI, io vi esorto che, come avveniticci e forestieri, vi asteniate dalle carnali concupiscenze, le quali guerreggiano contro all'anima; 060 1PE 002 012 avendo una condotta onesta fra i Gentili; acciocchè, là dove sparlano di voi come di malfattori, glorifichino Iddio, nel giorno della visitazione, per le [vostre] buone opere, che avranno vedute. 060 1PE 002 013 Siate adunque soggetti ad ogni podestà creata dagli uomini, per l'amor del Signore: al re, come al sovrano; 060 1PE 002 014 ed ai governatori, come a [persone] mandate da lui, in vendetta de' malfattori, e in lode di quelli che fanno bene. 060 1PE 002 015 Perciocchè tale è la volontà di Dio: che facendo bene, turiate la bocca all'ignoranza degli uomini stolti; 060 1PE 002 016 come liberi, ma non avendo la libertà per coverta di malizia; anzi, come servi di Dio. 060 1PE 002 017 Onorate tutti, amate la fratellanza, temete Iddio, rendete onore al re. 060 1PE 002 018 SERVI, siate con ogni timore, soggetti a' [vostri] signori; non solo a' buoni, e moderati; ma a' ritrosi ancora. 060 1PE 002 019 Perciocchè questo [è] cosa grata, se alcuno, per la coscienza di Dio, sofferisce molestie, patendo ingiustamente. 060 1PE 002 020 Imperocchè, qual gloria [è egli], se, peccando ed essendo puniti, voi [il] sofferite? ma, se facendo bene, e pur patendo, voi [il] sofferite, ciò [è] cosa grata dinnanzi a Iddio. 060 1PE 002 021 Poichè a questo siete stati chiamati; perciocchè Cristo ha patito anch'egli per noi, lasciandoci un esempio, acciocchè voi seguitiate le sue pedate. 060 1PE 002 022 Il qual non fece alcun peccato, nè fu trovata frode alcuna nella sua bocca. 060 1PE 002 023 Il quale, oltraggiato, non oltraggiava all'incontro; patendo, non minacciava; ma [si] rimetteva in man di colui che giudica giustamente. 060 1PE 002 024 Il quale ha portato egli stesso i nostri peccati nel suo corpo, in sul legno; acciocchè, morti al peccato, viviamo a giustizia; per lo cui lividore voi siete stati sanati. 060 1PE 002 025 Perciocchè voi eravate come pecore erranti; ma ora siete stati convertiti al Pastore, e al Vescovo delle anime vostre. 060 1PE 003 001 PARIMENTE sieno le mogli soggette a' lor mariti; acciocchè, se pur ve ne sono alcuni che non ubbidiscono alla parola, sieno, per la condotta delle mogli, guadagnati senza parola; 060 1PE 003 002 avendo considerata la vostra condotta casta [unita a] timore. 060 1PE 003 003 Delle quali l'ornamento sia, non l'esteriore dell'intrecciatura de' capelli, o di fregi d'oro, o sfoggio di vestiti; 060 1PE 003 004 ma l'uomo occulto del cuore, nell'incorrotta purità dello spirito benigno e pacifico; il quale è di gran prezzo nel cospetto di Dio. 060 1PE 003 005 Perciocchè in questa maniera ancora già si adornavano le sante donne, che speravano in Dio, essendo soggette a' lor mariti. 060 1PE 003 006 Siccome Sara ubbidì ad Abrahamo, chiamandolo signore; della quale voi siete figliuole, se fate ciò che è bene, non temendo alcuno spavento. 060 1PE 003 007 [Voi] mariti, [fate] il simigliante, abitando con [loro] discretamente; portando onore al vaso femminile, come al più debole; come essendo voi ancora coeredi della grazia della vita; acciocchè le vostre orazioni non sieno interrotte. 060 1PE 003 008 E IN somma, [siate] tutti concordi, compassionevoli, fratellevoli, pietosi, benevoglienti; 060 1PE 003 009 non rendendo mal per male, od oltraggio per oltraggio; anzi, al contrario, benedicendo; sapendo che a questo siete stati chiamati, acciocchè erediate la benedizione. 060 1PE 003 010 Perciocchè, chi vuole amar la vita, e veder buoni giorni, rattenga la sua bocca dal male; e le sue labbra, che non proferiscano frode; 060 1PE 003 011 ritraggasi dal male, e faccia il bene; cerchi la pace, e la procacci. 060 1PE 003 012 Perciocchè gli occhi del Signore [son] sopra i giusti, e le sue orecchie [sono intente] alla loro orazione; ma il volto del Signore [è] contro a quelli che fanno male. 060 1PE 003 013 E chi [sarà] colui che vi faccia male, se voi seguite il bene? 060 1PE 003 014 Ma, se pure ancora patite per giustizia, beati [voi]; or non temiate del timor loro, e non vi conturbate. 060 1PE 003 015 Anzi santificate il Signore Iddio ne' cuori vostri; e [siate] sempre pronti a rispondere a vostra difesa a chiunque vi domanda ragione della speranza ch' [è] in voi, con mansuetudine, e timore. Avendo buona coscienza; 060 1PE 003 016 acciocchè, là dove sparlano di voi come di malfattori, sieno svergognati coloro che calunniano la vostra buona condotta in Cristo. 060 1PE 003 017 Perciocchè, meglio [è] che, se pur tale è la volontà di Dio, patiate facendo bene, anzi che facendo male. 060 1PE 003 018 Poichè Cristo ancora ha sofferto una volta per i peccati, [egli] giusto per gl'ingiusti, acciocchè ci adducesse a Dio; essendo mortificato in carne, ma vivificato per lo Spirito. 060 1PE 003 019 Nel quale ancora andò [già], e predicò agli spiriti che [sono] in carcere. 060 1PE 003 020 I quali già furon ribelli, quando la pazienza di Dio aspettava ai giorni di Noè, mentre si apparecchiava l'arca; nella quale poche anime, cioè otto, furon salvate per mezzo l'acqua. 060 1PE 003 021 Alla qual figura corrisponde il battesimo, il quale (non il nettamento delle brutture della carne, ma la domanda di buona coscienza verso Iddio) ora salva ancora noi, per la risurrezione di Gesù Cristo. 060 1PE 003 022 Il quale, essendo andato in cielo, è alla destra di Dio, essendogli sottoposti angeli, e podestà, e potenze. 060 1PE 004 001 POI dunque che Cristo ha sofferto per noi in carne, ancor voi armatevi del medesimo pensiero, che chi ha sofferto in carne, ha cessato dal peccato; 060 1PE 004 002 per vivere il tempo che resta in carne, non più alle concupiscenze degli uomini, ma alla volontà di Dio. 060 1PE 004 003 Perciocchè il tempo passato della vita ci dev'esser bastato per avere operata la volontà de' Gentili, essendo camminati in lascivie, cupidità, ebbrezze, conviti, bevimenti, e nefande idolatrie. 060 1PE 004 004 Laonde [ora] essi stupiscono, come di cosa strana, che voi non concorrete ad una medesima strabocchevol dissoluzione; e [ne] bestemmiano. 060 1PE 004 005 I quali renderanno ragione a colui che è presto a giudicare i vivi ed i morti. 060 1PE 004 006 Poichè per questo è stato predicato l'evangelo ancora a' morti, acciocchè fossero giudicati in carne, secondo gli uomini; ma vivessero in ispirito, secondo Iddio. 060 1PE 004 007 Or la fine d'ogni cosa è vicina; siate adunque temperati, e vigilanti alle orazioni. 060 1PE 004 008 Avendo, innanzi ad ogni cosa, la carità intensa gli uni inverso gli altri; perciocchè la carità coprirà moltitudine di peccati. 060 1PE 004 009 [Siate] volonterosi albergatori gli uni degli altri, senza mormorii. 060 1PE 004 010 Secondo che ciascuno ha ricevuto alcun dono, amministratelo gli uni agli altri, come buoni dispensatori della svariata grazia di Dio. 060 1PE 004 011 Se alcuno parla, [parli] come gli oracoli di Dio; se alcuno ministra, [faccialo] come per lo potere che Iddio fornisce; acciocchè in ogni cosa sia glorificato Iddio per Gesù Cristo, a cui appartiene la gloria e l'imperio, ne' secoli de' secoli. Amen. 060 1PE 004 012 Diletti, non vi smarrite, come se vi avvenisse cosa strana, d'esser messi al cimento; il che si fa per provarvi. 060 1PE 004 013 Anzi, in quanto partecipate le sofferenze di Cristo, rallegratevi; acciocchè ancora nell'apparizione della sua gloria voi vi rallegriate giubilando. 060 1PE 004 014 Se siete vituperati per lo nome di Cristo, beati [voi]; poichè lo Spirito di gloria e di Dio, riposa sopra voi; ben è egli, quant'è a loro, bestemmiato; ma, quant'è a voi, è glorificato. 060 1PE 004 015 Perciocchè, niun di voi patisca come micidiale, o ladro, o malfattore, o curante le cose che non gli appartengono. 060 1PE 004 016 Ma, se [patisce] come Cristiano, non si vergogni; anzi glorifichi Iddio in questa parte. 060 1PE 004 017 Perciocchè, egli [è] il tempo che il giudicio cominci dalla casa di Dio; e se [comincia] prima da noi, qual sarà la fine di coloro che non ubbidiscono all'evangelo di Dio? 060 1PE 004 018 E se il giusto è appena salvato, dove comparirà l'empio e il peccatore? 060 1PE 004 019 Perciò quelli ancora, che patiscono secondo la volontà di Dio, raccomandin[gli] le anime loro, come al fedele Creatore, con far bene. 060 1PE 005 001 IO esorto gli anziani d'infra voi, [io che sono] anziano con loro, e testimonio delle sofferenze di Cristo, ed insieme ancora partecipe della gloria che dev'esser manifestata, 060 1PE 005 002 che voi pasciate la greggia di Dio che [è] fra voi, avendo[ne] la cura, non isforzatamente, ma volontariamente; non per disonesta cupidità del guadagno, ma di animo franco. 060 1PE 005 003 E non come signoreggiando le eredità, ma essendo gli esempi della greggia. 060 1PE 005 004 E, quando sarà apparito il sommo Pastore, voi otterrete la corona della gloria che non si appassa. 060 1PE 005 005 Parimente [voi] giovani, siate soggetti a' più vecchi; e sottomettetevi tutti gli uni agli altri; siate adorni d'umiltà; perciocchè Iddio resiste a' superbi, e dà grazia agli umili. 060 1PE 005 006 Umiliatevi adunque sotto alla potente mano di Dio, acciocchè egli v'innalzi, quando sarà il tempo; 060 1PE 005 007 gettando sopra lui tutta la vostra sollecitudine; perciocchè egli ha cura di voi. 060 1PE 005 008 Siate sobri; vegliate; perciocchè il vostro avversario, il diavolo, a guisa di leon ruggente, va attorno, cercando chi egli possa divorare. 060 1PE 005 009 Al quale resistete, essendo fermi nella fede; sapendo che le medesime sofferenze si compiono nella vostra fratellanza, che [è] per lo mondo. 060 1PE 005 010 OR l'Iddio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua eterna gloria in Cristo Gesù, dopo che avrete sofferto per poco tempo; esso vi renda compiuti, [vi] raffermi, [vi] fortifichi, [vi] fondi. 060 1PE 005 011 A lui [sia] la gloria, e l'imperio, ne' secoli de' secoli. Amen. 060 1PE 005 012 Per Silvano, [che] vi [è] fedel fratello, come io lo giudico, io vi ho scritto brevemente; esortandovi, e protestandovi che la vera grazia di Dio è questa nella quale voi siete. 060 1PE 005 013 La [chiesa] che [è] in Babilonia, eletta come [voi], e Marco, mio figliuolo, vi salutano. 060 1PE 005 014 Salutatevi gli uni gli altri col bacio della carità, Pace [sia] a voi tutti, che [siete] in Cristo Gesù. Amen. # # BOOK 061 2PE 2 Peter 2 Pietro 061 2PE 001 001 SIMON PIETRO, servitore ed apostolo di Gesù Cristo, a coloro che hanno ottenuta fede di pari prezzo che noi, nella giustizia dell'Iddio e Salvator nostro, Gesù Cristo; 061 2PE 001 002 grazia e pace vi sia moltiplicata nella conoscenza di Dio, e di Gesù, nostro Signore. 061 2PE 001 003 SICCOME la sua potenza divina ci ha donate tutte le cose, che [appartengono] alla vita ed alla pietà, per la conoscenza di colui che ci ha chiamati per la sua gloria e virtù; 061 2PE 001 004 per le quali ci son donate le preziose e grandissime promesse; acciocchè per esse voi siate fatti partecipi della natura divina, essendo fuggiti dalla corruzione in concupiscenza, che [è] nel mondo; 061 2PE 001 005 voi ancora simigliantemente, recando [a questo stesso] ogni studio, sopraggiungete alla fede vostra la virtù, e alla virtù la conoscenza; 061 2PE 001 006 e alla conoscenza la continenza, e alla continenza la sofferenza, e alla sofferenza la pietà; 061 2PE 001 007 e alla pietà l'amor fraterno, e all'amor fraterno la carità. 061 2PE 001 008 Perciocchè, se queste cose sono ed abbondano in voi, non [vi] renderanno oziosi, nè sterili nella conoscenza del Signor nostro Gesù Cristo. 061 2PE 001 009 Poichè colui nel quale queste cose non sono, è cieco, di corta vista, avendo dimenticato il purgamento de' suoi vecchi peccati. 061 2PE 001 010 Perciò, fratelli, vie più studiatevi di render ferma la vostra vocazione ed elezione; perciocchè, facendo queste cose, non v'intopperete giammai. 061 2PE 001 011 Imperocchè così vi sarà copiosamente porta l'entrata all'eterno regno del Signor nostro Gesù Cristo. 061 2PE 001 012 Perciò io non trascurerò di rammemorarvi del continuo queste cose; benchè siate già intendenti, e confermati nella presente verità. 061 2PE 001 013 Or io stimo esser cosa ragionevole, che, mentre io sono in questa tenda, io vi risvegli per ricordo; 061 2PE 001 014 sapendo che fra poco la mia tenda ha da essere posta giù; siccome ancora il Signor nostro Gesù Cristo me [l]'ha dichiarato. 061 2PE 001 015 Ma io mi studierò che ancora, dopo la mia partenza, abbiate il modo di rammemorarvi frequentemente queste cose. 061 2PE 001 016 Poichè non vi abbiamo data a conoscer la potenza e l'avvenimento del Signor nostro Gesù Cristo, andando dietro a favole artificiosamente composte; ma essendo stati spettatori della maestà di esso. 061 2PE 001 017 Perciocchè egli ricevette da Dio Padre onore e gloria, essendogli recata una cotal voce dalla magnifica gloria: Questi è il mio diletto Figliuolo, nel quale io ho preso il mio compiacimento. 061 2PE 001 018 E noi udimmo questa voce recata dal cielo, essendo con lui sul monte santo. 061 2PE 001 019 Noi abbiamo ancora la parola profetica più ferma, alla quale fate bene di attendere, come ad una lampana rilucente in un luogo scuro, finchè schiarisca il giorno, e che la stella mattutina sorga ne' cuori vostri; 061 2PE 001 020 sapendo questo imprima, che alcuna profezia della scrittura non è di particolare interpretazione. 061 2PE 001 021 Perciocchè la profezia non fu già recata per volontà umana; ma i santi uomini di Dio hanno parlato, essendo sospinti dallo Spirito Santo. 061 2PE 002 001 OR vi furono ancora de' falsi profeti fra il popolo, come altresì vi saranno fra voi de' falsi dottori, i quali sottintrodurranno eresie di perdizione, e rinnegheranno il Signore che li ha comperati, traendosi addosso subita perdizione. 061 2PE 002 002 E molti seguiteranno le lor lascivie; per i quali la via della verità sarà bestemmiata. 061 2PE 002 003 E per avarizia faranno mercatanzia di voi con parole finte; sopra i quali già da lungo tempo il giudicio non tarda, e la perdizione loro non dorme. 061 2PE 002 004 Perciocchè, se Iddio non ha risparmiati gli angeli che hanno peccato; anzi, avendoli abissati, li ha messi in catene di caligine, [per esser] guardati al giudicio; 061 2PE 002 005 e non risparmiò il mondo antico; ma salvò Noè, predicator di giustizia, [sol] con otto persone, avendo addotto il diluvio sopra il mondo degli empi; 061 2PE 002 006 e condannò a sovversione le città di Sodoma, e di Gomorra, avendole ridotte in cenere, [e] poste per esempio a coloro che per l'avvenire viverebbero empiamente; 061 2PE 002 007 e scampò il giusto Lot, travagliato per la lussuriosa condotta degli scellerati 061 2PE 002 008 (poichè quel giusto, abitando fra loro, per ciò ch'egli vedeva, ed udiva, tormentava ogni dì l'anima [sua] giusta per le scellerate [loro] opere); 061 2PE 002 009 il Signore sa trarre di tentazione i pii, e riserbar gli empi ad esser puniti nel giorno del giudicio; 061 2PE 002 010 massimamente coloro che vanno dietro alla carne, in concupiscenza d'immondizia; e che sprezzano le signorie: [che sono] audaci, di lor senno, [e] non hanno orrore di dir male delle dignità. 061 2PE 002 011 Mentre gli angeli, benchè sieno maggiori di forza e di potenza, non dànno contro ad esse dinanzi al Signore giudicio di maldicenza. 061 2PE 002 012 Ma costoro, come animali senza ragione, andando dietro all'impeto della natura, nati ad esser presi, ed a perire bestemmiando nelle cose che ignorano, periranno del tutto nella lor corruzione, ricevendo il pagamento dell'iniquità. 061 2PE 002 013 [Essi], che reputano [tutto] il lor piacere [consistere] nelle delizie della giornata; [che son] macchie, e vituperii, godendo de' loro inganni, mentre mangiano con voi ne' vostri conviti. 061 2PE 002 014 Avendo gli occhi pieni d'adulterio, e che non restano giammai di peccare; adescando le anime instabili; avendo il cuore esercitato ad avarizia, figliuoli di maledizione. 061 2PE 002 015 I quali, lasciata la diritta strada, si sono sviati, seguitando la via di Balaam, [figliuolo] di Bosor, il quale amò il salario d'iniquità. 061 2PE 002 016 Ma egli ebbe la riprensione della sua prevaricazione; un'asina mutola, avendo parlato in voce umana, represse la follia del profeta. 061 2PE 002 017 Questi son fonti senz'acqua, nuvole sospinte dal turbo, a' quali è riserbata la caligine delle tenebre. 061 2PE 002 018 Perciocchè, parlando cose vane sopra modo gonfie, adescano per concupiscenze della carne, [e] per lascivie, coloro che erano un poco fuggiti da quelli che conversano in errore. 061 2PE 002 019 Promettendo loro libertà, là dove eglino stessi son servi della corruzione; poichè ancora, se altri è vinto da alcuno, diviene suo servo. 061 2PE 002 020 Perciocchè, quelli che son fuggiti dalle contaminazioni del mondo, per la conoscenza del Signore e Salvator Gesù Cristo, se di nuovo essendo in quelle avviluppati, sono vinti, l'ultima condizione è loro peggiore della primiera. 061 2PE 002 021 Imperocchè meglio era per loro non aver conosciuta la via della giustizia, che, dopo aver[la] conosciuta, rivolgersi indietro dal santo comandamento che era loro stato dato. 061 2PE 002 022 Ma egli è avvenuto loro ciò [che si dice] per vero proverbio: Il cane è tornato al suo vomito, e la porca lavata [è tornata] a voltolarsi nel fango. 061 2PE 003 001 DILETTI, questa è già la seconda epistola che io vi scrivo; nel[l'una e nell'altra del]le quali io desto con ricordo la [vostra] sincera mente. 061 2PE 003 002 Acciocchè vi ricordiate delle parole dette innanzi da' santi profeti, e del comandamento di noi apostoli, [che è] del Signore e Salvatore [stesso]. 061 2PE 003 003 Sapendo questo imprima, che negli ultimi giorni verranno degli schernitori, che cammineranno secondo le lor proprie concupiscenze; e diranno: 061 2PE 003 004 Dov'è la promessa del suo avvenimento? poichè, da che i padri si sono addormentati, tutte le cose perseverano in un medesimo stato, fin dal principio della creazione. 061 2PE 003 005 Perciocchè essi ignorano questo volontariamente, che per la parola di Dio, ab antico, i cieli furono [fatti]; e la terra ancora, consistente fuor dell'acqua, e per mezzo l'acqua. 061 2PE 003 006 Per le quali cose il mondo di allora, diluviato per l'acqua, perì. 061 2PE 003 007 Ma i cieli e la terra del tempo presente, per la medesima parola, son riposti; essendo riserbati al fuoco, per il giorno del giudicio, e della perdizione degli uomini empi. 061 2PE 003 008 Or quest'unica cosa non vi sia celata, diletti, che per il Signore un giorno [è] come mille anni, e mille anni come un giorno. 061 2PE 003 009 Il Signore non ritarda [l'adempimento del]la sua promessa, come alcuni reputano tardanza; anzi è paziente inverso noi, non volendo che alcuni periscano, ma che tutti vengano a ravvedimento. 061 2PE 003 010 Ora il giorno del Signore verrà come un ladro di notte; e in quello i cieli passeranno rapidamente, e gli elementi divampati si dissolveranno; e la terra, e le opere che [sono] in essa, saranno arse. 061 2PE 003 011 Poi dunque che tutte queste cose hanno da dissolversi, quali convienvi essere in santa condotta, ed [opere di] pietà? 061 2PE 003 012 Aspettando, e affrettandovi all'avvenimento del giorno di Dio, per il quale i cieli infocati si dissolveranno, e gli elementi infiammati si struggeranno. 061 2PE 003 013 Ora, secondo la promessa d' esso, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, ne' quali giustizia abita. 061 2PE 003 014 Perciò, diletti, aspettando queste cose, studiatevi che da lui siate trovati immacolati e irreprensibili, in pace. 061 2PE 003 015 E reputate per salute la pazienza del Signor nostro; siccome ancora il nostro caro fratello Paolo, secondo la sapienza che gli è stata data, vi ha scritto. 061 2PE 003 016 Come ancora egli [fa] in tutte le [sue] epistole, parlando in esse di questi [punti], nei quali vi sono alcune cose malagevoli ad intendere, le quali gli uomini male ammaestrati ed instabili torcono, come ancora le altre scritture, alla lor propria perdizione. 061 2PE 003 017 Voi adunque, diletti, sapendo [queste cose] innanzi, guardatevi che, trasportati insieme per l'errore degli scellerati, non iscadiate dalla propria fermezza. 061 2PE 003 018 Anzi crescete nella grazia, e conoscenza del Signore e Salvator nostro Gesù Cristo. A lui [sia] la gloria, ed ora, ed in sempiterno. Amen. # # BOOK 062 1JO 1 John 1 Giovanni 062 1JO 001 001 QUELLO che era dal principio, quello che abbiamo udito, quello che abbiam veduto con gli occhi nostri, quello che abbiam contemplato, e che le nostre mani hanno toccato della Parola della vita 062 1JO 001 002 (e la vita è stata manifestata, e noi [l]'abbiam veduta, e [ne] rendiam testimonianza, e vi annunziamo la vita eterna, la quale era presso il Padre, e ci è stata manifestata); 062 1JO 001 003 quello, [dico], che abbiam veduto ed udito, noi ve l'annunziamo; acciocchè ancora voi abbiate comunione con noi, e che la nostra comunione [sia] col Padre, e col suo Figliuol Gesù Cristo. 062 1JO 001 004 E vi scriviamo queste cose, acciocchè la vostra allegrezza sia compiuta. 062 1JO 001 005 OR questo è l'annunzio che abbiamo udito da lui, e il qual vi annunziamo: che Iddio è luce, e che non vi sono in lui tenebre alcune. 062 1JO 001 006 Se noi diciamo che abbiamo comunione con lui, e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo, e non procediamo in verità. 062 1JO 001 007 Ma, se camminiamo nella luce, siccome egli è nella luce, abbiamo comunione egli e noi insieme; e il sangue di Gesù Cristo, suo Figliuolo, ci purga di ogni peccato. 062 1JO 001 008 SE noi diciamo che non v'è peccato in noi, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi. 062 1JO 001 009 Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto, per rimetterci i peccati, e purgarci di ogni iniquità. 062 1JO 001 010 Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo, e la sua parola non è in noi. 062 1JO 002 001 Figliuoletti miei, io vi scrivo queste cose, acciocchè non pecchiate; e se pure alcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre, [cioè] Gesù Cristo giusto; 062 1JO 002 002 ed esso è il purgamento dei peccati nostri; e non solo de' nostri, ma ancora di [quelli di] tutto il mondo. 062 1JO 002 003 E PER questo conosciamo che noi l'abbiamo conosciuto, se osserviamo i suoi comandamenti. 062 1JO 002 004 Chi dice: Io l'ho conosciuto, e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo, e la verità non è nel tale. 062 1JO 002 005 Ma chi osserva la sua parola, l'amor di Dio è veramente compiuto nel tale; per questo conosciamo che noi siamo in lui. 062 1JO 002 006 Chi dice di dimorare in lui, deve, come egli camminò, camminare egli ancora simigliantemente. 062 1JO 002 007 Fratelli, io non vi scrivo un nuovo comandamento; anzi il comandamento vecchio, il quale aveste dal principio; il comandamento vecchio è la parola che voi udiste dal principio. 062 1JO 002 008 Ma pure ancora, io vi scrivo un comandamento nuovo; il che è vero in lui, ed in voi; perciocchè le tenebre passano, e già risplende la vera luce. 062 1JO 002 009 Chi dice d'esser nella luce, e odia il suo fratello, è ancora nelle tenebre. 062 1JO 002 010 Chi ama il suo fratello dimora nella luce, e non vi è intoppo in lui. 062 1JO 002 011 Ma chi odia il suo fratello è nelle tenebre, e cammina nelle tenebre, e non sa ove egli si vada; perciocchè le tenebre gli hanno accecati gli occhi. 062 1JO 002 012 Figlioletti, io vi scrivo, perciocchè vi son rimessi i peccati per lo nome d'esso. 062 1JO 002 013 Padri, io vi scrivo, perciocchè avete conosciuto quello [che è] dal principio. Giovani, io vi scrivo, perciocchè avete vinto il maligno. 062 1JO 002 014 Fanciulli, io vi scrivo, perciocchè avete conosciuto il Padre. Padri, io vi ho scritto, perciocchè avete conosciuto quello [che è] dal principio. Giovani, io vi ho scritto, perciocchè siete forti, e la parola di Dio dimora in voi, ed avete vinto il maligno. 062 1JO 002 015 Non amate il mondo, nè le cose che [son] nel mondo; se alcuno ama il mondo, l'amor del Padre non è in lui. 062 1JO 002 016 Perciocchè tutto quello che [è] nel mondo: la concupiscenza della carne, e la concupiscenza degli occhi, e la superbia della vita, non è dal Padre, ma è dal mondo. 062 1JO 002 017 E il mondo, e la sua concupiscenza, passa via; ma chi fa la volontà di Dio dimora in eterno. 062 1JO 002 018 FANCIULLI, egli è l'ultimo tempo; e come avete inteso che l'anticristo verrà, fin da ora vi son molti anticristi; onde noi conosciamo ch'egli è l'ultimo tempo. 062 1JO 002 019 Sono usciti d'infra noi, ma non eran de' nostri; perciocchè, se fossero stati de' nostri, sarebber rimasti con noi; ma [conveniva] che fosser manifestati; perciocchè non tutti sono de' nostri. 062 1JO 002 020 Ma, quant'è a voi, voi avete l'unzione dal Santo, e conoscete ogni cosa. 062 1JO 002 021 Ciò ch'io vi ho scritto, non è perchè non sappiate la verità; anzi, perciocchè la sapete, e perciocchè niuna menzogna è dalla verità. 062 1JO 002 022 Chi è il mendace, se non colui che nega che Gesù è il Cristo? esso è l'anticristo, il qual nega il Padre, e il Figliuolo. 062 1JO 002 023 Chiunque nega il Figliuolo, nè anche ha il Padre; chi confessa il Figliuolo, ha ancora il Padre. 062 1JO 002 024 Quant'è a voi dunque, dimori in voi ciò che avete udito dal principio; se ciò che avete udito dal principio dimora in voi, ancora voi dimorerete nel Figliuolo, e nel Padre. 062 1JO 002 025 E questa è la promessa, ch'egli ci ha fatta, [cioè: ] la vita eterna. 062 1JO 002 026 Io vi ho scritte queste cose intorno a coloro che vi seducono. 062 1JO 002 027 Ma, quant'è a voi, l'unzione che avete ricevuta da lui dimora in voi, e non avete bisogno che alcuno v'insegni; ma, come la stessa unzione v'insegna ogni cosa, ed essa è verace, e non è menzogna; dimorate in esso, come quella vi ha insegnato. 062 1JO 002 028 Ora dunque, figlioletti, dimorate in lui, acciocchè, quando egli sarà apparito, abbiam confidanza, e non siamo confusi per la sua presenza, nel suo avvenimento. 062 1JO 002 029 Se voi sapete ch'egli è giusto, sappiate che chiunque opera la giustizia è nato da lui. 062 1JO 003 001 VEDETE qual carità ci ha data il Padre, che noi siam chiamati figliuoli di Dio; perciò non ci conosce il mondo, perciocchè non ha conosciuto lui. 062 1JO 003 002 Diletti, ora siamo figliuoli di Dio, ma non è ancora apparito ciò che saremo; ma sappiamo che quando sarà apparito, saremo simili a lui; perciocchè noi lo vedremo come egli è. 062 1JO 003 003 E chiunque ha questa speranza in lui si purifica, com'esso è puro. 062 1JO 003 004 Chiunque fa il peccato fa ancora la trasgressione della legge; e il peccato è la trasgressione della legge. 062 1JO 003 005 E voi sapete ch'egli è apparito, acciocchè togliesse via i nostri peccati; e peccato alcuno non è in lui. 062 1JO 003 006 Chiunque dimora in lui non pecca; chiunque pecca non l'ha veduto, e non l'ha conosciuto. 062 1JO 003 007 Figlioletti, niuno vi seduca: chi opera la giustizia è giusto, siccome esso è giusto. 062 1JO 003 008 Chiunque fa il peccato, è dal Diavolo; poichè il Diavolo pecca dal principio; per questo è apparito il Figliuol di Dio, acciocchè disfaccia le opere del Diavolo. 062 1JO 003 009 Chiunque è nato da Dio, non fa peccato; perciocchè il seme d'esso dimora in lui; e non può peccare, perciocchè è nato da Dio. 062 1JO 003 010 Per questo son manifesti i figliuoli di Dio, e i figliuoli del Diavolo; chiunque non opera la giustizia, e chi non ama il suo fratello, non è da Dio. 062 1JO 003 011 Perciocchè questo è l'annunzio, che voi avete udito dal principio: che noi amiamo gli uni gli altri. 062 1JO 003 012 [E] non [facciamo] come Caino, [il quale] era dal maligno; ed uccise il suo fratello; e per qual cagione l'uccise egli? perciocchè le opere sue erano malvage, e quelle del suo fratello giuste. 062 1JO 003 013 Non vi maravigliate, fratelli miei, se il mondo vi odia. 062 1JO 003 014 Noi, perciocchè amiamo i fratelli, sappiamo che siamo stati trasportati dalla morte alla vita; chi non ama il fratello dimora nella morte. 062 1JO 003 015 Chiunque odia il suo fratello, è micidiale; e voi sapete che alcun micidiale non ha la vita eterna dimorante in sè. 062 1JO 003 016 In questo noi abbiam conosciuto l'amor di Dio; ch'esso ha posta l'anima sua per noi; ancora noi dobbiam porre le anime per i fratelli. 062 1JO 003 017 Ora, se alcuno ha de' beni del mondo, e vede il suo fratello aver bisogno, e gli chiude le sue viscere, come dimora l'amor di Dio in lui? 062 1JO 003 018 Figlioletti miei, non amiamo di parola, nè della lingua; ma d'opera, e in verità. 062 1JO 003 019 E in questo conosciamo che noi siam della verità, ed accerteremo i cuori nostri nel suo cospetto. 062 1JO 003 020 Perciocchè, se il cuor nostro [ci] condanna, Iddio è pur maggiore del cuor nostro, e conosce ogni cosa. 062 1JO 003 021 Diletti, se il cuor nostro non ci condanna, noi abbiam confidanza dinanzi a Iddio. 062 1JO 003 022 E qualunque cosa chiediamo, [la] riceviamo da lui; perciocchè osserviamo i suoi comandamenti, e facciamo le cose che gli son grate. 062 1JO 003 023 E questo è il suo comandamento: che crediamo al nome del suo Figliuol Gesù Cristo, e ci amiamo gli uni gli altri, siccome egli [ne] ha dato il comandamento. 062 1JO 003 024 E chi osserva i suoi comandamenti dimora in lui, ed egli in esso; e per questo conosciamo ch'egli dimora in noi, [cioè: ] dallo Spirito che egli ci ha donato. 062 1JO 004 001 DILETTI, non crediate ad ogni spirito, ma provate gli spiriti, se son da Dio; poichè molti falsi profeti sono usciti fuori nel mondo. 062 1JO 004 002 Per questo si conosce lo Spirito di Dio: ogni spirito, che confessa Gesù Cristo venuto in carne, è da Dio. 062 1JO 004 003 Ed ogni spirito, che non confessa Gesù Cristo venuto in carne, non è da Dio; e quello è [lo spirito] d'anticristo, il quale voi avete udito dover venire; ed ora egli è già nel mondo. 062 1JO 004 004 Voi siete da Dio, figlioletti, e li avete vinti; perciocchè maggiore è colui ch' [è] in voi, che quello che [è] nel mondo. 062 1JO 004 005 Essi sono dal mondo; e per ciò, quello che parlano è del mondo; e il mondo li ascolta. 062 1JO 004 006 Noi siamo da Dio; chi conosce Iddio ci ascolta; chi non è da Dio non ci ascolta; da questo conosciamo lo spirito della verità, e lo spirito dell'errore. 062 1JO 004 007 DILETTI, amiamoci gli uni gli altri; perciocchè la carità è da Dio; e chiunque ama è nato da dio, e conosce Iddio. 062 1JO 004 008 Chi non ama non ha conosciuto Iddio; poichè Iddio è carità. 062 1JO 004 009 In questo si è manifestata la carità di Dio inverso noi: che Iddio ha mandato il suo Unigenito nel mondo, acciocchè per lui viviamo. 062 1JO 004 010 In questo è la carità: non che noi abbiamo amato Iddio, ma ch'egli ha amati noi, ed ha mandato il suo Figliuolo, [per esser] purgamento de' nostri peccati. 062 1JO 004 011 Diletti, se Iddio ci ha così amati, ancor noi [ci] dobbiamo amar gli uni gli altri. 062 1JO 004 012 Niuno vide giammai Iddio; se noi [ci] amiamo gli uni gli altri, Iddio dimora in noi, e la sua carità è compiuta in noi. 062 1JO 004 013 Per questo conosciamo che dimoriamo in lui, ed egli in noi: perciocchè egli ci ha donato del suo Spirito. 062 1JO 004 014 E noi siamo stati spettatori, e testimoniamo che il Padre ha mandato il Figliuolo, [per essere] Salvatore del mondo. 062 1JO 004 015 Chi avrà confessato che Gesù è il Figliuol di Dio, Iddio dimora in lui, ed egli in Dio. 062 1JO 004 016 E noi abbiam conosciuta, e creduta la carità che Iddio ha inverso noi. Iddio è carità; e chi dimora nella carità, dimora in Dio, e Iddio dimora in lui. 062 1JO 004 017 In questo è compiuta la carità inverso noi (acciocchè abbiamo confidanza nel giorno del giudicio): che quale egli è, [tali] siamo ancor noi in questo mondo. 062 1JO 004 018 Paura non è nella carità; anzi la compiuta carità caccia fuori la paura; poichè la paura ha pena; e chi teme non è compiuto nella carità. 062 1JO 004 019 Noi l'amiamo, perciocchè egli ci ha amati il primo. 062 1JO 004 020 Se alcuno dice: Io amo Iddio, ed odia il suo fratello, è bugiardo; perciocchè, chi non ama il suo fratello ch'egli ha veduto, come può amare Iddio ch'egli non ha veduto? 062 1JO 004 021 E questo comandamento abbiam da lui: che chi ama Iddio, ami ancora il suo fratello. 062 1JO 005 001 OGNUNO che crede che Gesù è il Cristo è nato da Dio; e chiunque ama colui che [l]'ha generato, ama ancora colui che è stato generato da esso. 062 1JO 005 002 Per questo conosciamo che amiamo i figliuoli di Dio, quando amiamo Iddio, ed osserviamo i suoi comandamenti. 062 1JO 005 003 Perciocchè questo è l'amore di Dio, che noi osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravi. 062 1JO 005 004 Poichè tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo, [cioè], la fede nostra. 062 1JO 005 005 Chi è colui che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il Figliuolo di Dio? 062 1JO 005 006 Questi è quel che è venuto con acqua, e sangue, [cioè] Gesù Cristo; non con acqua solamente, ma con sangue, e con acqua; e lo Spirito è quel che [ne] rende testimonianza; poichè lo Spirito è la verità. 062 1JO 005 007 Perciocchè tre son quelli che testimoniano nel cielo: il Padre, e la Parola, e lo Spirito Santo; e questi tre sono una stessa cosa. 062 1JO 005 008 Tre ancora son quelli che testimoniano sopra la terra: lo Spirito, e l'acqua, e il sangue; e questi tre si riferiscono a quell'una cosa. 062 1JO 005 009 Se noi riceviamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è pur maggiore; poichè questa è la testimonianza di Dio, la quale egli ha testimoniata del suo Figliuolo. 062 1JO 005 010 Chi crede nel Figliuol di Dio, ha quella testimonianza in sè stesso; chi non crede a Dio, lo fa bugiardo; poichè non ha creduto alla testimonianza, che Iddio ha testimoniata intorno al suo Figliuolo. 062 1JO 005 011 E la testimonianza è questa: che Iddio ci ha data la vita eterna, e che questa vita è nel suo Figliuolo. 062 1JO 005 012 Chi ha il Figliuolo ha la vita; chi non ha il Figliuol di Dio non ha la vita. 062 1JO 005 013 Io ho scritte queste cose a voi che credete nel nome del Figliuol di Dio acciocchè sappiate che avete la vita eterna, ed acciocchè crediate nel nome del Figliuol di Dio. 062 1JO 005 014 E QUESTA è la confidanza che abbiamo in lui: che se domandiamo alcuna cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. 062 1JO 005 015 E, se sappiamo che qualunque cosa chieggiamo, egli ci esaudisce, noi sappiamo che abbiamo le cose che abbiam richieste da lui. 062 1JO 005 016 Se alcuno vede il suo fratello commetter peccato [che] non [sia] a morte, preghi [Iddio], ed egli gli donerà la vita, [cioè], a quelli che peccano, ma non a morte. Vi è un peccato a morte; per quello io non dico che egli preghi. 062 1JO 005 017 Ogni iniquità è peccato; ma v'è alcun peccato [che] non [è] a morte. 062 1JO 005 018 Noi sappiamo che chiunque [è] nato da Dio non pecca; ma chi è nato da Dio conserva sè stesso, e il maligno non lo tocca. 062 1JO 005 019 Noi sappiamo che siam da Dio e che tutto il mondo giace nel maligno. 062 1JO 005 020 Ma noi sappiamo che il Figliuol di Dio è venuto, e ci ha dato intendimento, acciocchè conosciamo colui che è il vero; e noi siamo nel vero, nel suo Figliuol Gesù Cristo; questo è il vero Dio, e la vita eterna. 062 1JO 005 021 Figlioletti, guardatevi dagl'idoli. Amen. # # BOOK 063 2JO 2 John 2 Giovanni 063 2JO 001 001 L'ANZIANO alla signora eletta, ed ai suoi figliuoli, i quali io amo in verità (e non io solo, ma ancora tutti quelli che hanno conosciuta la verità); 063 2JO 001 002 per la verità che dimora in noi, e sarà con noi in eterno. 063 2JO 001 003 Grazia, misericordia, e pace, da Dio Padre, e dal Signor Gesù Cristo, Figliuol del Padre, sia con voi, in verità, e carità. 063 2JO 001 004 IO mi son grandemente rallegrato che ho trovato de' tuoi figliuoli che camminano in verità, secondo che [ne] abbiam ricevuto il comandamento dal Padre. 063 2JO 001 005 Ed ora io ti prego, signora, non come scrivendoti un comandamento nuovo, ma quello che abbiamo avuto dal principio, che amiamo gli uni gli altri. 063 2JO 001 006 E questa è la carità, che camminiamo secondo i comandamenti d'esso. Quest'è il comandamento, siccome avete udito dal principio, che camminiate in quella. 063 2JO 001 007 Poichè sono entrati nel mondo molti seduttori, i quali non confessano Gesù Cristo esser venuto in carne; un tale è il seduttore e l'anticristo. 063 2JO 001 008 Prendetevi guardia, acciocchè non perdiamo le buone opere, che abbiamo operate; anzi riceviamo pieno premio. 063 2JO 001 009 Chiunque si rivolta, e non dimora nella dottrina di Cristo, non ha Iddio; chi dimora nella dottrina di Cristo ha e il Padre, e il Figliuolo. 063 2JO 001 010 Se alcuno viene a voi, e non reca questa dottrina, non lo ricevete in casa, e non salutatelo. 063 2JO 001 011 Perciocchè, chi lo saluta partecipa le malvage opere d'esso. 063 2JO 001 012 Benchè io avessi molte cose da scrivervi, pur non ho voluto [farlo] per carta, e per inchiostro; ma spero di venire a voi, e parlarvi a bocca; acciocchè la vostra allegrezza sia compiuta. 063 2JO 001 013 I figliuoli della tua sorella eletta ti salutano. Amen. # # BOOK 064 3JO 3 John 3 Giovanni 064 3JO 001 001 L'ANZIANO al diletto Gaio, il quale io amo in verità. 064 3JO 001 002 Diletto, io desidero che tu prosperi in ogni cosa e stii sano, siccome l'anima tua prospera. 064 3JO 001 003 Perciocchè io mi son grandemente rallegrato, quando son venuti i fratelli, ed hanno reso testimonianza della tua verità, secondo che tu cammini in verità. 064 3JO 001 004 Io non ho maggiore allegrezza di questa, d'intendere che i miei figliuoli camminano in verità. 064 3JO 001 005 Diletto, tu fai da [vero] fedele, in ciò che tu operi inverso i fratelli, e inverso i forestieri. 064 3JO 001 006 I quali hanno reso testimonianza della tua carità nel cospetto della chiesa; i quali farai bene d'accomiatar degnamente, secondo Iddio. 064 3JO 001 007 Poichè si sono dipartiti da' Gentili per lo suo nome, senza prender nulla; 064 3JO 001 008 noi adunque dobbiamo accoglier que' tali, acciocchè siamo aiutatori alla verità. 064 3JO 001 009 IO ho scritto alla chiesa; ma Diotrefe, il qual procaccia il primato fra loro, non ci riceve. 064 3JO 001 010 Perciò, se io vengo, ricorderò le opere ch'egli fa, cianciando di noi con malvage parole; e, non contento di questo, non solo egli non riceve i fratelli, ma ancora impedisce coloro che [li] vogliono [ricevere], e li caccia fuor della chiesa. 064 3JO 001 011 Diletto, non imitare il male, ma il bene; chi fa bene è da Dio; ma chi fa male non ha veduto Iddio. 064 3JO 001 012 A Demetrio è resa testimonianza da tutti, e dalla verità stessa; ed ancora noi ne testimoniamo, e voi sapete che la nostra testimonianza è vera. 064 3JO 001 013 Io avea molte cose da scrivere, ma non voglio scrivertele con inchiostro, e con penna. 064 3JO 001 014 Ma spero di vederti tosto, ed [allora] ci parleremo a bocca. Pace [sia] teco. Gli amici ti salutano. Saluta gli amici ad uno ad uno. # # BOOK 065 JUD Jude Giuda 065 JUD 001 001 GIUDA, servitore di Gesù Cristo, e fratello di Giacomo, a' chiamati, santificati in Dio Padre, e conservati in Cristo Gesù; 065 JUD 001 002 misericordia, pace, e carità, vi sia moltiplicata. 065 JUD 001 003 DILETTI, poichè io pongo ogni studio in iscrivervi della comune salute, mi è stato necessario scrivervi, per esortarvi di proseguire a combattere per la fede che è stata una volta insegnata a' santi. 065 JUD 001 004 Perciocchè son sottentrati certi uomini, i quali già innanzi ab antico sono stati scritti a questa condannazione; empi, i quali rivolgono la grazia dell'Iddio nostro a lascivia, e negano il solo Dio e Padrone, il Signor nostro Gesù Cristo. 065 JUD 001 005 Or io voglio ricordar [questo] a voi, che avete saputo una volta questo: che il Signore, avendo salvato il [suo] popolo dal paese di Egitto, poi appresso distrusse quelli che non credettero. 065 JUD 001 006 Ed ha messi in guardia sotto caligine, con legami eterni, per il giudicio del gran giorno, gli angeli che non hanno guardata la loro origine, ma hanno lasciata la lor propria stanza. 065 JUD 001 007 Come Sodoma e Gomorra, e le città d'intorno, avendo fornicato nelle medesima maniera che costoro, ed essendo andate dietro ad altra carne, sono state proposte per esempio, portando la pena dell'eterno fuoco. 065 JUD 001 008 E pur simigliantemente ancora costoro, trasognati, contaminano la carne, e sprezzano le signorie, e dicon male delle dignità. 065 JUD 001 009 Là dove l'arcangelo Michele, quando, contendendo col diavolo, disputava intorno al corpo di Mosè, non ardì lanciar contro a lui sentenza di maldicenza; anzi disse: Sgriditi il Signore. 065 JUD 001 010 Ma costoro dicon male di tutte le cose che ignorano; e si corrompono in tutte quelle, le quali, come gli animali senza ragione, naturalmente sanno. 065 JUD 001 011 Guai a loro! perciocchè son camminati per la via di Caino, e si son lasciati trasportare per l'inganno del premio di Balaam, e son periti per la ribellione di Core. 065 JUD 001 012 Costoro son macchie ne' vostri pasti di carità, mentre sono a tavola [con voi], pascendo loro stessi senza riverenza; nuvole senz'acqua, sospinte qua e là da' venti; alberi appassati, sterili, due volte morti, diradicati; 065 JUD 001 013 fiere onde del mare, schiumanti le lor brutture; stelle erranti, a cui è riserbata la caligine delle tenebre in eterno. 065 JUD 001 014 Or a tali ancora profetizzò Enoc, settimo da Adamo, dicendo: Ecco, il Signore è venuto con le sue sante migliaia; 065 JUD 001 015 per far giudicio contro a tutti, ed arguire tutti gli empi d'infra loro, di tutte le opere d'empietà, che hanno commesse; e di tutte le cose felle, che hanno proferite contro a lui gli empi peccatori. 065 JUD 001 016 Costoro son mormoratori, querimoniosi, camminando secondo le loro concupiscenze; e la lor bocca proferisce cose sopra modo gonfie, ammirando le persone per l'utilità. 065 JUD 001 017 Ma voi, diletti, ricordatevi delle parole predette dagli apostoli del Signor nostro Gesù Cristo; 065 JUD 001 018 come vi dicevano, che nell'ultimo tempo vi sarebbero degli schernitori; i quali camminerebbero secondo le concupiscenze delle loro empietà. 065 JUD 001 019 Costoro son quelli che separano sè stessi, [essendo] sensuali, non avendo lo Spirito. 065 JUD 001 020 Ma voi, diletti, edificando voi stessi sopra la vostra santissima fede, orando per lo Spirito Santo, 065 JUD 001 021 conservatevi nell'amor di Dio, aspettando la misericordia del Signor nostro Gesù Cristo, a vita eterna. 065 JUD 001 022 Ed abbiate compassione degli uni, usando discrezione; 065 JUD 001 023 ma salvate gli altri per ispavento, rapendo[li] dal fuoco; odiando eziandio la vesta macchiata dalla carne. 065 JUD 001 024 Or a colui che è potente da conservarvi senza intoppo, e far[vi] comparir davanti alla gloria sua irreprensibili, con giubilo; 065 JUD 001 025 a Dio sol savio, Salvator nostro, [sia] gloria e magnificenza; imperio, e podestà; ed ora e per tutti i secoli. Amen. # # BOOK 066 REV Revelation Apocalisse 066 REV 001 001 LA Rivelazione di Gesù Cristo, la quale Iddio gli ha data, per far sapere a' suoi servitori le cose che debbono avvenire in breve tempo; ed egli [l]'ha dichiarata, avendo[la] mandata per il suo angelo, a Giovanni, suo servitore. 066 REV 001 002 Il quale ha testimoniato della parola di Dio, e della testimonianza di Gesù Cristo, e di tutte le cose che egli ha vedute. 066 REV 001 003 Beato chi legge, e [beati] coloro che ascoltano le parole di questa profezia, e serbano le cose che in essa sono scritte; perciocchè il tempo [è] vicino. 066 REV 001 004 GIOVANNI, alle sette chiese, che [son] nell'Asia: Grazia a voi, e pace, da colui che è, e che era, e che ha da venire; e da' sette spiriti, che son davanti al suo trono; 066 REV 001 005 e da Gesù Cristo, il fedel testimonio, il primogenito dai morti, e il principe dei re della terra. Ad esso, che ci ha amati, e ci ha lavati de' nostri peccati col suo sangue; 066 REV 001 006 e ci ha fatti re, e sacerdoti, a Dio suo Padre; [sia] la gloria e l'imperio, ne' secoli de' secoli. Amen. 066 REV 001 007 Ecco, egli viene con le nuvole, ed ogni occhio lo vedrà, eziandio quelli che l'hanno trafitto: e tutte le nazioni della terra faran cordoglio per lui. Sì, Amen. 066 REV 001 008 Io son l'Alfa, e l'Omega; il principio, e la fine, dice il Signore Iddio, che è, e che era, e che ha da venire, l'Onnipotente. 066 REV 001 009 IO Giovanni, che [son] vostro fratello, ed insieme compagno nell'afflizione, e nel regno, e nella sofferenza di Cristo Gesù, era nell'isola chiamata Patmo, per la parola di Dio, e per la testimonianza di Gesù Cristo. 066 REV 001 010 Io era in ispirito nel giorno della Domenica; e udii dietro a me una gran voce, come d'una tromba, che diceva: 066 REV 001 011 Io son l'Alfa, e l'Omega; il primo, e l'ultimo; e: Ciò che tu vedi scrivilo in un libro, e mandalo alle sette chiese, che [sono] in Asia: ad Efeso, ed a Smirna, ed a Pergamo, ed a Tiatiri, ed a Sardi, ed a Filadelfia, ed a Laodicea. 066 REV 001 012 Ed io in quello mi rivoltai, per veder la voce che avea parlato meco; e rivoltomi, vidi sette candellieri d'oro. 066 REV 001 013 E in mezzo di que' sette candellieri, [uno], simigliante ad un figliuol d'uomo, vestito d'una vesta lunga fino a' piedi, e cinto d'una cintura d'oro all'altezza del seno. 066 REV 001 014 E il suo capo, e i suoi capelli [eran] candidi come lana bianca, a guisa di neve; e i suoi occhi somigliavano una fiamma di fuoco. 066 REV 001 015 E i suoi piedi [eran] simili a del calcolibano, a guisa che fossero stati infocati in una fornace; e la sua voce [era] come il suono di molte acque. 066 REV 001 016 Ed egli avea nella sua man destra sette stelle; e della sua bocca usciva una spada a due tagli, acuta; e il suo sguardo [era] come il sole, [quando] egli risplende nella sua forza. 066 REV 001 017 E quando io l'ebbi veduto, caddi ai suoi piedi come morto. Ed egli mise la sua man destra sopra me, dicendomi: Non temere; io sono il primo, e l'ultimo; 066 REV 001 018 e quel che vive; e sono stato morto, ma ecco, son vivente ne' secoli de' secoli, Amen; ed ho le chiavi della morte, e dell'inferno. 066 REV 001 019 Scrivi adunque le cose che tu hai vedute, e quelle che sono, e quelle che saranno da ora innanzi; 066 REV 001 020 il misterio delle sette stelle, che tu hai vedute sopra la mia destra, e [quello] de' sette candellieri d'oro. Le sette stelle son gli angeli delle sette chiese; e i sette candellieri, che tu hai veduti, sono le sette chiese. 066 REV 002 001 ALL'ANGELO della chiesa d'Efeso scrivi: Queste cose dice colui che tiene le sette stelle nella sua destra, il qual cammina in mezzo de' sette candellieri d'oro: 066 REV 002 002 Io conosco le opere tue, e la tua fatica, e la tua sofferenza, e che tu non puoi sopportare i malvagi; ed hai provati coloro che si dicono essere apostoli, e no[l] sono; e li hai trovati mendaci; 066 REV 002 003 ed hai portato il carico, ed hai sofferenza, ed hai faticato per il mio nome, e non ti sei stancato. 066 REV 002 004 Ma io ho contro a te [questo: ] che tu hai lasciata la tua primiera carità. 066 REV 002 005 Ricordati adunque onde tu sei scaduto, e ravvediti, e fa' le primiere opere; se no, tosto verrò a te, e rimoverò il tuo candelliere dal suo luogo, se tu non ti ravvedi. 066 REV 002 006 Ma tu hai questo: che tu odii le opere dei Nicolaiti, le quali odio io ancora. 066 REV 002 007 Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: A chi vince io darò a mangiare dell'albero della vita, che è in mezzo del paradiso dell'Iddio mio. 066 REV 002 008 E ALL'ANGELO della chiesa di Smirna scrivi: Queste cose dice il primo, e l'ultimo; il quale è stato morto, ed è tornato in vita: 066 REV 002 009 Io conosco le tue opere, e la tua afflizione, e la tua povertà (ma pur tu sei ricco); e la bestemmia di coloro che si dicono esser Giudei, e no[l] sono; anzi [sono] una sinagoga di Satana. 066 REV 002 010 Non temer nulla delle cose che tu soffrirai; ecco, egli avverrà che il Diavolo caccerà [alcuni] di voi in prigione, acciocchè siate provati; e voi avrete tribolazione di dieci giorni; sii fedele infino alla morte, ed io ti darò la corona della vita. 066 REV 002 011 Chi ha orecchio, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: Chi vince non sarà punto offeso dalla morte seconda. 066 REV 002 012 E ALL'ANGELO della chiesa di Pergamo scrivi: Queste cose dice colui che ha la spada a due tagli, acuta: 066 REV 002 013 Io conosco le tue opere, e dove tu abiti, [cioè] là dove [è] il seggio di Satana; e pur tu ritieni il mio nome, e non hai rinnegata la mia fede, a' dì che fu ucciso il mio fedel testimonio Antipa fra voi, là dove abita Satana. 066 REV 002 014 Ma io ho alcune poche cose contro a te, [cioè: ] che tu hai quivi di quelli che tengono la dottrina di Balaam, il quale insegnò a Balac di porre intoppo davanti a' figliuoli d'Israele, acciocchè mangiassero delle cose sacrificate agl'idoli, e fornicassero. 066 REV 002 015 Così hai ancora tu di quelli che tengono la dottrina de' Nicolaiti; il che io odio. 066 REV 002 016 Ravvediti; se no, tosto verrò a te, e combatterò con loro con la spada della mia bocca. 066 REV 002 017 Chi ha orecchio, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: A chi vince io darò a mangiar della manna nascosta, e gli darò un calcolo bianco, e in su quel calcolo un nuovo nome scritto, il qual niuno conosce, se non colui che [lo] riceve. 066 REV 002 018 E ALL'ANGELO della chiesa di Tiatiri scrivi: Queste cose dice il Figliuol di Dio, il quale ha gli occhi come fiamma di fuoco, e i cui piedi [sono] simili a calcolibano: 066 REV 002 019 Io conosco le tue opere, e la tua carità, e la tua fede, e il tuo ministerio, e la tua sofferenza; e che le tue opere ultime sopravanzano le primiere. 066 REV 002 020 Ma ho contro a te alcune poche cose, [cioè: ] che tu lasci che la donna Iezabel, la quale si dice esser profetessa, insegni, e seduca i miei servitori, per fornicare, e mangiar de' sacrificii degl'idoli. 066 REV 002 021 Ed io le ho dato tempo da ravvedersi della sua fornicazione; ma ella non si è ravveduta. 066 REV 002 022 Ecco, io la fo cadere in letto; e quelli che adulterano con lei, in gran tribolazione, se non si ravveggono delle opere loro. 066 REV 002 023 E farò morir di morte i figliuoli di essa; e tutte le chiese conosceranno che io son quello che investigo le reni, ed i cuori, e renderò a ciascun di voi secondo le vostre opere. 066 REV 002 024 Ma a voi altri che [siete] in Tiatiri, che non avete questa dottrina, e non avete conosciute le profondità di Satana, come coloro parlano, io dico: Io non metterò sopra voi altro carico. 066 REV 002 025 Tuttavolta, ciò che voi avete, ritenetelo finchè io venga. 066 REV 002 026 Ed a chi vince, e guarda fino al fine le opere mie, io darò podestà sopra le nazioni; 066 REV 002 027 ed egli le reggerà con una verga di ferro, e saranno tritate come i vasi di terra; siccome io ancora ho ricevuto dal Padre mio. 066 REV 002 028 E gli darò la stella mattutina. 066 REV 002 029 Chi ha orecchio, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. 066 REV 003 001 E ALL'ANGELO della chiesa di Sardi scrivi: Queste cose dice colui che ha i sette spiriti di Dio, e le sette stelle: Io conosco le tue opere; che tu hai nome di vivere, e pur sei morto. 066 REV 003 002 Sii vigilante, e rafferma il rimanente che sta per morire; poichè io non ho trovate le opere tue compiute nel cospetto dell'Iddio mio. 066 REV 003 003 Ricordati adunque quanto hai ricevuto ed udito; e serba[lo], e ravvediti. Che se tu non vegli, io verrò sopra te, a guisa di ladro, e tu non saprai a qual'ora io verrò sopra te. 066 REV 003 004 Ma pur hai alcune poche persone in Sardi, che non hanno contaminate le lor vesti; e quelli cammineranno meco in [vesti] bianche, perciocchè [ne] son degni. 066 REV 003 005 Chi vince sarà vestito di veste bianca, ed io non cancellerò il suo nome dal libro della vita; anzi confesserò il suo nome nel cospetto del Padre mio, e nel cospetto de' suoi angeli. 066 REV 003 006 Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. 066 REV 003 007 E ALL'ANGELO della chiesa di Filadelfia scrivi: Queste cose dice il santo, il verace, colui che ha la chiave di Davide; il quale apre, e niuno chiude; il qual chiude, e niuno apre: 066 REV 003 008 Io conosco le tue opere; ecco, io ti ho posto la porta aperta davanti, la qual niuno può chiudere; perciocchè tu hai un poco di forza, ed hai guardata la mia parola, e non hai rinnegato il mio nome. 066 REV 003 009 Ecco, io riduco [quei] della sinagoga di Satana, che si dicono esser Giudei, e nol sono, anzi mentono, [in tale stato], che farò che verranno, e s'inchineranno davanti a' tuoi piedi, e conosceranno che io t'ho amato. 066 REV 003 010 Perciocchè tu hai guardata la parola della mia pazienza, io altresì ti guarderò dall'ora della tentazione che verrà sopra tutto il mondo, per far prova di coloro che abitano sopra la terra. 066 REV 003 011 Ecco, io vengo in breve; ritieni ciò che tu hai, acciocchè niuno ti tolga la tua corona. 066 REV 003 012 Chi vince io lo farò una colonna nel tempio dell'Iddio mio, ed egli non uscirà mai più fuori; e scriverò sopra lui il nome dell'Iddio mio, e il nome della città dell'Iddio mio, della nuova Gerusalemme, la quale scende dal cielo, d'appresso all'Iddio mio, e il mio nuovo nome. 066 REV 003 013 Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. 066 REV 003 014 E ALL'ANGELO della chiesa di Laodicea scrivi: Queste cose dice l'Amen, il fedel testimonio, e verace; il principio della creazione di Dio: 066 REV 003 015 Io conosco le tue opere; che tu non sei nè freddo, nè fervente; oh fossi tu pur freddo, o fervente! 066 REV 003 016 Così, perciocchè tu sei tiepido, e non sei nè freddo, nè fervente, io ti vomiterò fuor della mia bocca. 066 REV 003 017 Perciocchè tu dici: Io son ricco, e sono arricchito, e non ho bisogno di nulla; e non sai che tu sei quel calamitoso, e miserabile, e povero, e cieco, e nudo. 066 REV 003 018 Io ti consiglio di comperar da me dell'oro affinato col fuoco, acciocchè tu arricchisca; e de' vestimenti bianchi, acciocchè tu sii vestito, e non apparisca la vergogna della tua nudità; e d'ungere con un collirio gli occhi tuoi, acciocchè tu vegga. 066 REV 003 019 Io riprendo, e castigo tutti quelli che io amo; abbi adunque zelo, e ravvediti. 066 REV 003 020 Ecco, io sto alla porta, e picchio; se alcuno ode la mia voce, ed apre la porta, io entrerò a lui, e cenerò con lui, ed egli meco. 066 REV 003 021 A chi vince io donerò di seder meco nel trono mio; siccome io ancora ho vinto, e mi son posto a sedere col Padre mio nel suo trono. 066 REV 003 022 Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. 066 REV 004 001 DOPO queste cose io vidi, ed ecco una porta aperta nel cielo; [ecco] ancora quella prima voce, a guisa di tromba, che io avea udita parlante meco, dicendo: Sali qua, ed io ti mostrerò le cose che debbono avvenire da ora innanzi. 066 REV 004 002 E subito io fui [rapito] in ispirito; ed ecco, un trono era posto nel cielo, e in sul trono [v'era] uno a sedere. 066 REV 004 003 E colui che sedea era nell'aspetto simigliante ad una pietra di diaspro, e sardia; e intorno al trono [v'era] l'arco celeste, simigliante in vista ad uno smeraldo. 066 REV 004 004 E intorno al trono [v'erano] ventiquattro troni, e in su i ventiquattro troni vidi sedere i ventiquattro vecchi, vestiti di vestimenti bianchi; ed aveano in su le lor teste delle corone d'oro. 066 REV 004 005 E dal trono procedevano folgori, e suoni, e tuoni; e [v'erano] sette lampane ardenti davanti al trono, le quali sono i sette spiriti di Dio. 066 REV 004 006 E davanti al trono [v'era] come un mare di vetro, simile a cristallo. E [quivi] in mezzo, [ove era] il trono, e d'intorno ad esso, [v'erano] quattro animali, pieni d'occhi, davanti e dietro. 066 REV 004 007 E il primo animale [era] simile ad un leone, e il secondo animale simile ad un vitello, e il terzo animale avea la faccia come un uomo, e il quarto animale [era] simile ad un'aquila volante. 066 REV 004 008 E i quattro animali aveano per uno sei ale d'intorno, e dentro erano pieni d'occhi; e non restano mai, nè giorno, nè notte, di dire: Santo, Santo, Santo [è] il Signore Iddio, l'Onnipotente che era, che è, che ha da venire! 066 REV 004 009 E quando gli animali rendevano gloria, ed onore, e grazie, a colui che sedeva in sul trono, a colui che vive nei secoli de' secoli; 066 REV 004 010 i ventiquattro vecchi si gettavano giù davanti a colui che sedeva in sul trono, e adoravan colui che vive ne' secoli de' secoli; e gettavano le lor corone davanti al trono, dicendo: 066 REV 004 011 Degno sei, o Signore e Iddio nostro, o Santo, di ricever la gloria, l'onore, e la potenza; perciocchè tu hai create tutte le cose, e per la tua volontà sono, e sono state create. 066 REV 005 001 POI io vidi nella man destra di colui che sedeva in sul trono un libro scritto dentro e di fuori, suggellato con sette suggelli. 066 REV 005 002 E vidi un possente angelo, che bandiva con gran voce: Chi è degno di aprire il libro, e di sciorre i suoi suggelli? 066 REV 005 003 E niuno, nè in cielo, nè sopra la terra, nè di sotto alla terra, poteva aprire il libro, nè riguardarlo. 066 REV 005 004 Ed io piangeva forte, perciocchè niuno era stato trovato degno di aprire, e di leggere il libro; e non pur di riguardarlo. 066 REV 005 005 E uno de' vecchi mi disse: Non piangere; ecco il Leone, che [è] della tribù di Giuda, la Radice di Davide, ha vinto, per aprire il libro, e sciorre i suoi sette suggelli. 066 REV 005 006 Poi io vidi, ed ecco, in mezzo del trono, e de' quattro animali, e in mezzo dei vecchi, un Agnello che stava in piè, che pareva essere stato ucciso, il quale avea sette corna, e sette occhi, che sono i sette spiriti di Dio, mandati per tutta la terra. 066 REV 005 007 Ed esso venne, e prese il libro dalla man destra di colui che sedeva in sul trono. 066 REV 005 008 E quando egli ebbe preso il libro, i quattro animali, e i ventiquattro vecchi, si gettarono giù davanti all'Agnello, avendo ciascuno delle cetere, e delle coppe piene di profumi, che sono le orazioni de' santi. 066 REV 005 009 E cantavano un nuovo cantico, dicendo: Tu sei degno di ricevere il libro, e d'aprire i suoi suggelli perciocchè tu sei stato ucciso, e col tuo sangue ci hai comperati a Dio, d' ogni tribù, e lingua, e popolo, e nazione; 066 REV 005 010 e ci hai fatti re, e sacerdoti all'Iddio nostro; e noi regneremo sopra la terra. 066 REV 005 011 Ed io riguardai, e udii la voce di molti angeli intorno al trono, ed agli animali, ed ai vecchi; e il numero loro era di migliaia di migliaia, e di decine di migliaia di decine di migliaia; 066 REV 005 012 che dicevano con gran voce: Degno è l'Agnello, che è stato ucciso, di ricever la potenza, e le ricchezze, e la sapienza, e la forza, e l'onore, e la gloria, e la benedizione. 066 REV 005 013 Io udii ancora ogni creatura che è nel cielo, e sopra la terra, e di sotto alla terra; e quelle che son nel mare, e tutte le cose che sono in essi, che dicevano: A colui che siede in sul trono, ed all'Agnello, [sia] la benedizione, e l'onore, e la gloria, e la forza, ne' secoli de' secoli. 066 REV 005 014 E i quattro animali dicevano: Amen! e i ventiquattro vecchi si gettarono giù, e adorarono colui che vive ne' secoli dei secoli. 066 REV 006 001 POI vidi, quando l'Agnello ebbe aperto l'uno de' sette suggelli; ed io udii uno de' quattro animali, che diceva, a guisa [che fosse stata] la voce d'un tuono: Vieni, e vedi. 066 REV 006 002 Ed io vidi, ed ecco un caval bianco; e colui che lo cavalcava avea un arco; e gli fu data una corona, ed egli uscì fuori vincitore, ed acciocchè vincesse. 066 REV 006 003 E quando egli ebbe aperto il secondo suggello, io udii il secondo animale, che diceva: Vieni, e vedi. 066 REV 006 004 E uscì fuori un altro cavallo sauro; ed a colui che lo cavalcava fu dato di toglier la pace dalla terra, acciocchè [gli uomini] si uccidessero gli uni gli altri; e gli fu data una grande spada. 066 REV 006 005 E quando egli ebbe aperto il terzo suggello, io udii il terzo animale, che diceva: Vieni, e vedi. Ed io vidi, ed ecco un caval morello; e colui che lo cavalcava avea una bilancia in mano. 066 REV 006 006 Ed io udii una voce, in mezzo de' quattro animali, che diceva; La chenice del frumento per un danaro, e le tre chenici d'orzo per un danaro; e non danneggiare il vino, nè l'olio. 066 REV 006 007 E quando egli ebbe aperto il quarto suggello, io udii la voce del quarto animale che diceva: Vieni, e vedi. 066 REV 006 008 Ed io vidi, ed ecco un caval fulvo; e colui che lo cavalcava avea nome la Morte; e dietro ad essa seguitava l'Inferno; e fu loro data podestà sopra la quarta parte della terra, da uccider con ispada, con fame, e con mortalità, e per le fiere della terra. 066 REV 006 009 E quando egli ebbe aperto il quinto suggello, io vidi disotto all'altare le anime degli uomini uccisi per la parola di Dio, e per la testimonianza dell'Agnello, che avevano resa. 066 REV 006 010 E gridarono con gran voce, dicendo: Infino a quando, o Signore, [che sei] il santo, e il verace, non fai tu giudicio, e non vendichi tu il nostro sangue sopra coloro che abitano sopra la terra? 066 REV 006 011 E furono date a ciascuna d'esse delle stole bianche, e fu loro detto che si riposassero ancora un poco di tempo, infino a tanto che fosse ancora compiuto [il numero de]' lor conservi, e [de]' lor fratelli, che hanno da essere uccisi, com'essi. 066 REV 006 012 Poi vidi quando egli ebbe aperto il sesto suggello; ed ecco, si fece un gran tremoto, e il sole divenne nero, come un sacco di crine; e la luna divenne tutta come sangue; 066 REV 006 013 e le stelle del cielo caddero in terra, come quando il fico, scosso da un gran vento, lascia cadere i suoi ficucci. 066 REV 006 014 E il cielo si ritirò, come una pergamena che si rotola; e ogni montagna ed isola fu mossa dal suo luogo. 066 REV 006 015 E i re della terra, e i grandi, e i capitani, e i ricchi, e i possenti, ed ogni servo, ed ogni libero, si nascosero nelle spelonche, e nelle rocce de' monti. 066 REV 006 016 E dicevano a' monti, ed alle rocce: Cadeteci addosso, e nascondeteci dal cospetto di colui che siede sopra il trono, e dall'ira dell'Agnello; 066 REV 006 017 perciocchè è venuto il gran giorno della sua ira; e chi potrà durare? 066 REV 007 001 E DOPO queste cose, io vidi quattro angeli, che stavano in piè sopra i quattro canti della terra, ritenendo i quattro venti della terra, acciocchè non soffiasse vento alcuno sopra la terra, nè sopra il mare, nè sopra alcun albero. 066 REV 007 002 Poi vidi un altro angelo, che saliva dal sol levante, il quale avea il suggello dell'Iddio vivente; ed egli gridò con gran voce a' quattro angeli, a' quali era dato di danneggiar la terra, ed il mare, dicendo: 066 REV 007 003 Non danneggiate la terra, nè il mare, nè gli alberi, finchè noi abbiam segnati i servitori dell'Iddio nostro in su le fronti loro. 066 REV 007 004 Ed io udii il numero de' segnati, [che era di] cenquarantaquattromila segnati di tutte le tribù de' figliuoli d'Israele. 066 REV 007 005 Della tribù di Giuda, dodicimila segnati; della tribù di Ruben, dodicimila segnati; della tribù di Gad, dodicimila segnati; 066 REV 007 006 della tribù di Aser, dodicimila segnati; della tribù di Neftali, dodicimila segnati; della tribù di Manasse, dodicimila segnati; 066 REV 007 007 della tribù di Simeon, dodicimila segnati; della tribù di Levi, dodicimila segnati; della tribù d'Issacar, dodicimila segnati; 066 REV 007 008 della tribù di Zabulon, dodicimila segnati; della tribù di Giuseppe, dodicimila segnati; della tribù di Beniamino, dodicimila segnati. 066 REV 007 009 DOPO queste cose, io vidi, ed ecco una turba grande, la qual niuno poteva annoverare, di tutte le nazioni, e tribù, e popoli, e lingue, i quali stavano in piè davanti al trono, e davanti all'Agnello, vestiti di stole bianche, ed [aveano] delle palme nelle mani. 066 REV 007 010 E gridavano con gran voce, dicendo: La salute [appartiene] all'Iddio nostro, il quale siede sopra il trono, ed all'Agnello. 066 REV 007 011 E tutti gli angeli stavano in piè intorno al trono, ed a' vecchi, ed a' quattro animali; e si gettarono giù in su le lor facce, davanti al trono; e adorarono Iddio, dicendo: 066 REV 007 012 Amen! la benedizione, e la gloria, e la sapienza, e le grazie e l'onore, e la potenza, e la forza, [appartengono] all'Iddio nostro ne' secoli de' secoli. Amen! 066 REV 007 013 Ed uno de' vecchi mi fece motto, e mi disse: Chi son costoro, che son vestiti di stole bianche? ed onde son venuti? 066 REV 007 014 Ed io gli dissi: Signor mio, tu il sai. Ed egli mi disse: Costoro son quelli che son venuti dalla gran tribolazione, ed hanno lavate le loro stole, e le hanno imbiancate nel sangue dell'Agnello. 066 REV 007 015 Perciò sono davanti al trono di Dio, e gli servono giorno e notte, nel suo tempio; e colui che siede sopra il trono tenderà sopra loro il suo padiglione. 066 REV 007 016 Non avranno più fame, nè sete; e non caderà più sopra loro nè sole, nè arsura alcuna; 066 REV 007 017 perciocchè l'Agnello che è in mezzo del trono li pasturerà, e li guiderà alle vive fonti delle acque; e Iddio asciugherà ogni lagrima dagli occhi loro. 066 REV 008 001 E QUANDO [l'Agnello] ebbe aperto il settimo suggello, si fece silenzio nel cielo lo spazio d'intorno ad una mezz'ora. 066 REV 008 002 Ed io vidi i sette angeli, i quali stavano in piè davanti a Dio, e furono loro date sette trombe. 066 REV 008 003 Ed un altro angelo venne, e si fermò appresso l'altare, avendo un turibolo d'oro; e gli furono dati molti profumi, acciocchè [ne] desse alle orazioni di tutti i santi, sopra l'altar d'oro, che [era] davanti al trono. 066 REV 008 004 E il fumo de' profumi, [dati] alle orazioni de' santi, salì, dalla mano dell'angelo, nel cospetto di Dio. 066 REV 008 005 Poi l'angelo prese il turibolo, e l'empiè del fuoco dell'altare, e [lo] gettò nella terra; e si fecero suoni, e tuoni, e folgori, e tremoto. 066 REV 008 006 E i sette angeli che avean le sette trombe si apparecchiarono per sonare. 066 REV 008 007 E il primo angelo sonò; e venne una gragnuola, e del fuoco, mescolati con sangue; e furon gettati nella terra; e la terza parte della terra fu arsa; la terza parte degli alberi altresì, ed ogni erba verde fu bruciata. 066 REV 008 008 Poi sonò il secondo angelo; e fu gettato nel mare come un gran monte ardente; e la terza parte del mare divenne sangue; 066 REV 008 009 e la terza parte delle creature [che son] nel mare, le quali hanno vita, morì; e la terza parte delle navi perì. 066 REV 008 010 Poi sonò il terzo angelo; e cadde dal cielo una grande stella, ardente come una torcia; e cadde sopra la terza parte de' fiumi, e sopra le fonti delle acque. 066 REV 008 011 E il nome della stella si chiama Assenzio; e la terza parte delle acque divenne assenzio; e molti degli uomini morirono di quelle acque; perciocchè eran divenute amare. 066 REV 008 012 Poi sonò il quarto angelo; e la terza parte del sole fu percossa, e la terza parte della luna, e la terza parte delle stelle, sì che la terza parte loro scurò; e la terza parte del giorno non luceva, nè la notte simigliantemente. 066 REV 008 013 Ed io riguardai, e udii un angelo volante in mezzo del cielo, che disse con gran voce tre volte: Guai, guai, guai a coloro che abitano sopra la terra, per gli altri suoni della tromba de' tre angeli che hanno da sonare! 066 REV 009 001 POI sonò il quinto angelo, ed io vidi una stella caduta dal cielo in terra; e ad esso fu data la chiave del pozzo dell'abisso. 066 REV 009 002 Ed egli aperse il pozzo dell'abisso, e di quel pozzo salì un fumo, simigliante al fumo d'una gran fornace ardente; e il sole e l'aria scurò, per il fumo del pozzo. 066 REV 009 003 E di quel fumo uscirono in terra locuste; e fu loro dato potere, simile a quello degli scorpioni della terra. 066 REV 009 004 E fu lor detto, che non danneggiassero l'erba della terra, nè verdura alcuna, nè albero alcuno; ma solo gli uomini che non hanno il segnale di Dio in su le lor fronti. 066 REV 009 005 E fu loro dato, non di ucciderli, ma di tormentar[li] lo spazio di cinque mesi; e il lor tormento [era] come quello dello scorpione, quando ha ferito l'uomo. 066 REV 009 006 E in que' giorni gli uomini cercheranno la morte, e non la troveranno; e desidereranno di morire, e la morte fuggirà da loro. 066 REV 009 007 Or i sembianti delle locuste [erano] simili a cavalli apparecchiati alla battaglia; ed [aveano] in su le lor teste come delle corone d'oro, e le lor facce [erano] come facce d'uomini. 066 REV 009 008 Ed avean capelli, come capelli di donne: e i lor denti erano come denti di leoni. 066 REV 009 009 Ed aveano degli usberghi, come usberghi di ferro; e il suon delle loro ale [era] come il suono de' carri, [o] di molti cavalli correnti alla battaglia. 066 REV 009 010 Ed aveano delle code simili a [quelle degli] scorpioni, e v'erano delle punte nelle lor code; e il poter loro [era] di danneggiar gli uomini lo spazio di cinque mesi. 066 REV 009 011 Ed aveano per re sopra loro l'angelo dell'abisso, il cui nome in Ebreo [è] Abaddon, ed in Greco Appollion. 066 REV 009 012 Il primo Guaio è passato; ecco, vengono ancora due Guai dopo queste cose. 066 REV 009 013 POI il sesto angelo sonò; ed io udii una voce dalle quattro corna dell'altar d'oro, ch' [era] davanti a Dio; 066 REV 009 014 la quale disse al sesto angelo che avea la tromba: Sciogli i quattro angeli, che son legati in sul gran fiume Eufrate. 066 REV 009 015 E furono sciolti que' quattro angeli, che erano apparecchiati per quell'ora, e giorno, e mese, ed anno; per uccider la terza parte degli uomini. 066 REV 009 016 E il numero degli eserciti della cavalleria [era] di venti migliaia di decine di migliaia; ed io udii il numero loro. 066 REV 009 017 Simigliantemente ancora vidi nella visione i cavalli, e quelli che li cavalcavano, i quali aveano degli usberghi di fuoco, di giacinto, e di zolfo; e le teste de' cavalli [erano] come teste di leoni; e dalle bocche loro usciva fuoco, e fumo, e zolfo. 066 REV 009 018 Da queste tre piaghe: dal fuoco, dal fumo, e dallo zolfo, che usciva delle bocche loro, fu uccisa la terza parte degli uomini. 066 REV 009 019 Perciocchè il poter de' cavalli era nella lor bocca, e nelle lor code; poichè le lor code [erano] simili a serpenti, avendo delle teste, e con esse danneggiavano. 066 REV 009 020 E il rimanente degli uomini, che non furono uccisi di queste piaghe, non si ravvide ancora delle opere delle lor mani, per non adorare i demoni, e gl'idoli d'oro, e d'argento, e di rame, e di pietra, e di legno, i quali non possono nè vedere, nè udire, nè camminare. 066 REV 009 021 Parimente non si ravvidero de' lor omicidii, nè delle lor malie, nè della loro fornicazione, nè de' lor furti. 066 REV 010 001 POI vidi un altro possente angelo, che scendeva dal cielo, intorniato d'una nuvola, sopra il capo del quale [era] l'arco celeste; e la sua faccia [era] come il sole, e i suoi piedi come colonne di fuoco; 066 REV 010 002 ed avea in mano un libretto aperto; ed egli posò il suo piè destro in sul mare, e il sinistro in su la terra; 066 REV 010 003 e gridò con gran voce, nella maniera che rugge il leone; e quando ebbe gridato, i sette tuoni proferirono le lor voci. 066 REV 010 004 E quando i sette tuoni ebbero proferite le lor voci, io era pronto per iscriverle, ma io udii una voce dal cielo, che mi disse: Suggella le cose che i sette tuoni hanno proferite, e non iscriverle. 066 REV 010 005 E l'angelo, il quale io avea veduto stare in piè in sul mare, e in su la terra, levò la man destra al cielo; 066 REV 010 006 e giurò per colui che vive ne' secoli de' secoli, il quale ha creato il cielo, e le cose che [sono] in esso; e la terra, e le cose che [sono] in essa; e il mare, e le cose che [sono] in esso, che non vi sarebbe più tempo. 066 REV 010 007 Ma, che al tempo del suono del settimo angelo, quando egli sonerebbe, si compierebbe il segreto di Dio, il quale egli ha annunziato a' suoi servitori profeti. 066 REV 010 008 E la voce che io avea udita dal cielo parlò di nuovo meco, e disse: Va', prendi il libretto aperto, [che è] in mano dell'angelo, che sta in sul mare, e in su la terra. 066 REV 010 009 Ed io andai a quell'angelo, dicendogli: Dammi il libretto. Ed egli mi disse: Prendi[lo], e divoralo; ed esso ti recherà amaritudine al ventre; ma nella tua bocca sarà dolce come miele. 066 REV 010 010 Ed io presi il libretto di mano dell'angelo, e lo divorai; e mi fu dolce in bocca, come miele; ma, quando l'ebbi divorato, il mio ventre sentì amaritudine. 066 REV 010 011 Ed egli mi disse: Ei ti bisogna di nuovo profetizzare contro a molti popoli, e nazioni, e lingue, e re. 066 REV 011 001 POI mi fu data una canna, simile ad una verga. E l' angelo si presentò [a me], dicendo: Levati, e misura il tempio di Dio, e l'altare, e quelli che adorano in quello; 066 REV 011 002 ma tralascia il cortile di fuori del tempio, e non misurarlo; perciocchè egli è stato dato a' Gentili, ed essi calcheranno la santa città lo spazio di quarantadue mesi. 066 REV 011 003 Ed io darò a' miei due testimoni [di profetizzare]; e profetizzeranno milledugensessanta giorni, vestiti di sacchi. 066 REV 011 004 Questi sono i due ulivi, e i due candellieri, che stanno nel cospetto del Signor della terra. 066 REV 011 005 E se alcuno li vuole offendere, fuoco esce dalla bocca loro, e divora i lor nemici; e se alcuno li vuole offendere, convien ch'egli sia ucciso in questa maniera. 066 REV 011 006 Costoro hanno podestà di chiudere il cielo, che non cada alcuna pioggia a' dì della lor profezia; hanno parimente podestà sopra le acque, per convertirle in sangue; e di percuoter la terra di qualunque piaga, ogni volta che vorranno. 066 REV 011 007 E quando avranno finita la loro testimonianza, la bestia che sale dall'abisso farà guerra con loro, e li vincerà, e li ucciderà. 066 REV 011 008 E i lor corpi morti [giaceranno] in su la piazza della gran città, la quale spiritualmente si chiama Sodoma ed Egitto; dove ancora è stato crocifisso il Signor loro. 066 REV 011 009 E [gli uomini] d'infra i popoli, e tribù, e lingue, e nazioni, vedranno i lor corpi morti lo spazio di tre giorni e mezzo; e non lasceranno che i lor corpi morti sieno posti in monumenti. 066 REV 011 010 E gli abitanti della terra si rallegreranno di loro, e ne faranno festa, e si manderanno presenti gli uni agli altri; perciocchè questi due profeti avranno tormentati gli abitanti della terra. 066 REV 011 011 E in capo di tre giorni e mezzo, lo Spirito della vita, [procedente] da Dio, entrò in loro, e si rizzarono in piè, e grande spavento cadde sopra quelli che li videro. 066 REV 011 012 Ed essi udirono una gran voce dal cielo, che disse loro: Salite qua. Ed essi salirono al cielo nella nuvola; e i lor nemici li videro. 066 REV 011 013 E in quell'ora si fece un gran tremoto, e la decima parte della città cadde, e settemila persone furono uccise in quel tremoto, e il rimanente fu spaventato, e diede gloria all'Iddio del cielo. 066 REV 011 014 Il secondo Guaio è passato; ed ecco, tosto verrà il terzo Guaio. 066 REV 011 015 POI il settimo angelo sonò, e si fecero gran voci nel cielo, che dicevano: Il regno del mondo è venuto ad esser del Signore nostro, e del suo Cristo; ed egli regnerà ne' secoli de' secoli. 066 REV 011 016 E i ventiquattro vecchi, che sedevano nel cospetto di Dio in sui lor troni, si gettarono già sopra le lor facce, e adorarono Iddio, dicendo: 066 REV 011 017 Noi ti ringraziamo, o Signore Iddio onnipotente, che sei, che eri, e che hai da venire; che tu hai presa in mano la tua gran potenza, e ti sei messo a regnare. 066 REV 011 018 E le nazioni si sono adirate; ma l'ira tua è venuta, e il tempo de' morti, nel quale conviene ch'essi sieno giudicati, e che tu dii il premio a' tuoi servitori profeti, ed a' santi, ed a coloro che temono il tuo nome, piccoli e grandi; e che tu distrugga coloro che distruggon la terra. 066 REV 011 019 E il tempio di Dio fu aperto nel cielo, e apparve l'arca del patto d'esso nel suo tempio; e si fecero folgori, e suoni, e tuoni, e tremoto, e gragnuola grande. 066 REV 012 001 POI apparve un gran segno nel cielo: una donna intorniata del sole, di sotto a' cui piedi [era] la luna, e sopra la cui testa era una corona di dodici stelle. 066 REV 012 002 Ed essendo incinta, gridava, sentendo i dolori del parto, e travagliava da partorire. 066 REV 012 003 Apparve ancora un altro segno nel cielo. Ed ecco un gran dragone rosso, che avea sette teste, e dieci corna; e in su le sue teste [v'erano] sette diademi. 066 REV 012 004 E la sua coda strascinava [dietro a sè] la terza parte delle stelle del cielo, ed egli le gettò in terra. E il dragone si fermò davanti alla donna che avea da partorire, acciocchè, quando avesse partorito, egli divorasse il suo figliuolo. 066 REV 012 005 Ed ella partorì un figliuol maschio, il quale ha da reggere tutte le nazioni con verga di ferro; e il figliuol d'essa fu rapito, [e portato] appresso a Dio, ed appresso al suo trono. 066 REV 012 006 E la donna fuggì nel deserto, dove ha un luogo apparecchiato da Dio, acciocchè sia quivi nudrita milledugensessanta giorni. 066 REV 012 007 E si fece battaglia nel cielo; Michele, e i suoi angeli, combatterono col dragone; il dragone parimente, e i suoi angeli, combatterono. 066 REV 012 008 Ma non vinsero, e il luogo loro non fu più trovato nel cielo. 066 REV 012 009 E il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato Diavolo e Satana, il qual seduce tutto il mondo, fu gettato in terra; e furono con lui gettati ancora i suoi angeli. 066 REV 012 010 Ed io udii una gran voce nel cielo, che diceva: Ora è venuta ad esser dell'Iddio nostro la salute, e la potenza, e il regno; e la podestà del suo Cristo; perciocchè è stato gettato a basso l'accusatore de' nostri fratelli, il quale li accusava davanti all'Iddio nostro, giorno e notte. 066 REV 012 011 Ma essi l'hanno vinto per il sangue dell'Agnello, e per la parola della loro testimonianza; e non hanno amata la vita loro; fin [là, che l'hanno esposta] alla morte. 066 REV 012 012 Perciò, rallegratevi, o cieli, e [voi] che abitate in essi. Guai a [voi], terra, e mare! perciocchè il Diavolo è disceso a voi, avendo grande ira, sapendo che egli ha poco tempo. 066 REV 012 013 E quando il dragone vide ch'egli era stato gettato in terra, perseguitò la donna, che avea partorito il [figliuol] maschio. 066 REV 012 014 Ma furono date alla donna due ale della grande aquila, acciocchè se ne volasse d'innanzi al serpente nel deserto, nel suo luogo, per esser quivi nudrita un tempo, de' tempi, e la metà d'un tempo. 066 REV 012 015 E il serpente gettò dalla sua bocca, dietro alla donna, dell'acqua, a guisa di fiume; per far che il fiume la portasse via. 066 REV 012 016 Ma la terra soccorse la donna; e la terra aperse la sua bocca, ed assorbì il fiume, che il dragone avea gettato della sua bocca. 066 REV 012 017 E il dragone si adirò contro alla donna, e se ne andò a far guerra col rimanente della progenie d'essa, che serba i comandamenti di Dio, ed ha la testimonianza di Gesù Cristo. 066 REV 013 001 Ed io mi fermai in su la rena del mare. POI vidi salir dal mare una bestia, che aveva dieci corna e sette teste; e in su le sue corna dieci diademi, e in su le sue teste un nome di bestemmia. 066 REV 013 002 E la bestia ch'io vidi era simigliante ad un pardo, e i suoi piedi [erano] come [piedi] d'orso, e la sua bocca come una bocca di leone; e il dragone le diede la sua potenza, e il suo trono, e podestà grande. 066 REV 013 003 Ed io vidi una delle sue teste come ferita a morte; ma la sua piaga mortale fu sanata; e tutta la terra si maravigliò dietro alla bestia. 066 REV 013 004 E adorarono il dragone, che avea data la podestà alla bestia; adorarono ancora la bestia, dicendo: Chi [è] simile alla bestia, e chi può guerreggiare con lei? 066 REV 013 005 E le fu data bocca parlante cose grandi, e bestemmie, e le fu data podestà di durar quarantadue mesi. 066 REV 013 006 Ed ella aperse la sua bocca in bestemmia contro a Dio, da bestemmiare il suo nome, e il suo tabernacolo, e quelli che abitano nel cielo. 066 REV 013 007 E le fu dato, di far guerra a' santi, e di vincerli; le fu parimente data podestà sopra ogni tribù, e lingua, e nazione. 066 REV 013 008 E tutti gli abitanti della terra, i cui nomi non sono scritti, fin dalla fondazione del mondo, nel libro della vita dell'Agnello, che è stato ucciso, l'adorarono. 066 REV 013 009 Se alcuno ha orecchio, ascolti. 066 REV 013 010 Se alcuno mena in cattività, andrà in cattività; se alcuno uccide con la spada, bisogna che sia ucciso con la spada. Qui è la sofferenza, e la fede dei santi. 066 REV 013 011 POI vidi un'altra bestia, che saliva dalla terra, ed avea due corna simili a quelle dell'Agnello, ma parlava come il dragone. 066 REV 013 012 Ed esercitava tutta la podestà della prima bestia, nel suo cospetto; e facea che la terra, e gli abitanti d'essa adorassero la prima bestia, la cui piaga mortale era stata sanata. 066 REV 013 013 E faceva gran segni; sì che ancora faceva scender fuoco dal cielo in su la terra, in presenza degli uomini. 066 REV 013 014 E seduceva gli abitanti della terra, per i segni che le erano dati di fare nel cospetto della bestia, dicendo agli abitanti della terra, che facessero una immagine alla bestia, che avea [ricevuta] la piaga della spada, ed era tornata in vita. 066 REV 013 015 E le fu dato di dare spirito all'immagine della bestia, sì che ancora l'immagine della bestia parlasse; e di far che tutti coloro che non adorassero l'immagine della bestia fossero uccisi. 066 REV 013 016 Faceva ancora che a tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e servi, fosse posto un marchio in su la lor mano destra, o in su le lor fronti; 066 REV 013 017 e che niuno potesse comperare, o vendere, se non chi avesse il marchio, o il nome della bestia, o il numero del suo nome. 066 REV 013 018 Qui è la sapienza. Chi ha intendimento conti il numero della bestia; poichè è numero d'uomo; e il suo numero [è] seicentosessantasei. 066 REV 014 001 POI vidi, ed ecco l'Agnello, che stava in piè in sul monte di Sion; e con lui [erano] cenquarantaquattromila [persone], che aveano il suo nome, e il nome di suo Padre, scritto in su le lor fronti. 066 REV 014 002 Ed io udii una voce dal cielo, a guisa d'un suono di molte acque, ed a guisa d'un rumore di gran tuono; e la voce che io udii [era] come di ceteratori, che sonavano in su le lor cetere. 066 REV 014 003 E cantavano un cantico nuovo, davanti al trono, e davanti a' quattro animali, e davanti a' vecchi; e niuno poteva imparare il cantico, se non quei cenquarantaquattromila, i quali sono stati comperati dalla terra. 066 REV 014 004 Costoro son quelli che non si sono contaminati con donne; perciocchè son vergini; costoro son quelli che seguono l'Agnello, dovunque egli va; costoro sono stati da Gesù comperati d'infra gli uomini, [per esser] primizie a Dio, ed all'Agnello. 066 REV 014 005 E nella bocca loro non è stata trovata menzogna; poichè sono irreprensibili davanti al trono di Dio. 066 REV 014 006 POI vidi un altro angelo volante per lo mezzo del cielo, avendo l'evangelo eterno, per evangelizzare agli abitanti della terra, e ad ogni nazione, e tribù, e lingua, e popolo, dicendo con gran voce: 066 REV 014 007 Temete Iddio, e dategli gloria; perciocchè l'ora del suo giudicio è venuta; e adorate colui che ha fatto il cielo, e la terra, e il mare, e le fonti delle acque. 066 REV 014 008 Poi seguì un altro angelo, dicendo: Caduta, caduta, è Babilonia, la gran città; perciocchè ella ha dato a bere a tutte le nazioni del vino dell'ira della sua fornicazione. 066 REV 014 009 E dopo quelli, seguitò un terzo angelo, dicendo con gran voce: Se alcuno adora la bestia, e la sua immagine, e prende il [suo] carattere in su la sua fronte, o in su la sua mano; 066 REV 014 010 anch'egli berrà del vino dell'ira di Dio, mesciuto tutto puro nel calice della sua ira; e sarà tormentato con fuoco, e zolfo, nel cospetto de' santi angeli, e dell'Agnello. 066 REV 014 011 E il fumo del tormento loro salirà ne' secoli de' secoli; e non avranno requie, nè giorno, nè notte, coloro che adoran la bestia, e la sua immagine, e chiunque prende il marchio del suo nome. 066 REV 014 012 Qui è la pazienza de' santi; qui [son] coloro che osservano i comandamenti di Dio, e la fede di Gesù. 066 REV 014 013 Poi io udii dal cielo una voce che mi diceva: Scrivi: Beati i morti, che per l'innanzi muoiono nel Signore; sì certo, dice lo Spirito; acciocchè si riposino delle lor fatiche; e le loro opere li seguitano. 066 REV 014 014 ED io vidi, ed ecco una nuvola bianca, e in su la nuvola era a sedere uno, simile a un figliuol d'uomo, il quale avea in sul capo una corona d'oro, e nella mano una falce tagliente. 066 REV 014 015 Ed un altro angelo uscì fuor del tempio, gridando con gran voce a colui che sedeva in su la nuvola: Metti dentro la tua falce, e mieti; perciocchè l'ora del mietere è venuta; poichè la ricolta della terra è secca. 066 REV 014 016 E colui che sedeva in su la nuvola mise la sua falce nella terra, e la terra fu mietuta. 066 REV 014 017 Ed un altro angelo uscì del tempio, che [è] nel cielo, avendo anch'egli un pennato tagliente. 066 REV 014 018 Ed un altro angelo uscì fuor dell'altare, il quale avea podestà sopra il fuoco; e gridò con gran grido a quello che avea il pennato tagliente, dicendo: Metti dentro il tuo pennato tagliente, e vendemmia i grappoli della vigna della terra; poichè le sue uve sono mature. 066 REV 014 019 E l'angelo mise il suo pennato nella terra, e vendemmiò la vigna della terra, e gettò [le uve] nel gran tino dell'ira di Dio. 066 REV 014 020 E il tino fu calcato fuori della città; e del tino uscì sangue, [che giungeva] sino a' freni de' cavalli, per mille seicento stadi. 066 REV 015 001 POI io vidi nel cielo un altro segno grande, e maraviglioso: sette angeli, che aveano le sette ultime piaghe; perciocchè in esse è compiuta l'ira di Dio. 066 REV 015 002 Io vidi adunque come un mare di vetro, mescolato di fuoco; e quelli che aveano ottenuta vittoria della bestia, e della sua immagine, e del suo marchio, e dal numero del suo nome; i quali stavano in piè in sul mare di vetro, avendo delle cetere di Dio. 066 REV 015 003 E cantavano il cantico di Mosè, servitor di Dio, e il cantico dell'Agnello, dicendo: Grandi e maravigliose [son] le opere tue, o Signore Iddio onnipotente; giuste e veraci [son] le tue vie, o Re delle nazioni. 066 REV 015 004 O Signore, chi non ti temerà, [e non] glorificherà il tuo nome? poichè [tu] solo [sei] santo; certo tutte le nazioni verranno, e adoreranno nel tuo cospetto; perciocchè i tuoi giudicii sono stati manifestati. 066 REV 015 005 E dopo queste cose, io vidi, e fu aperto il tempio del tabernacolo della testimonianza nel cielo. 066 REV 015 006 E i sette angeli, che aveano le sette piaghe, usciron del tempio, vestiti di lino puro e risplendente; e cinti intorno al petto di cinture d'oro. 066 REV 015 007 E l'uno de' quattro animali diede a' sette angeli sette coppe d'oro, piene dell'ira dell'Iddio vivente ne' secoli dei secoli. 066 REV 015 008 E il tempio fu ripieno di fumo, [procedente] dalla gloria di Dio, e dalla sua potenza; e niuno poteva entrare nel tempio, finchè non fossero compiute le sette piaghe degli angeli. 066 REV 016 001 Ed io udii una gran voce dal tempio, che diceva a' sette angeli; Andate, versate nella terra le coppe dell'ira di Dio. 066 REV 016 002 E il primo andò, e versò la sua coppa in su la terra; e venne un'ulcera maligna, e dolorosa, agli uomini che aveano il marchio della bestia, ed a quelli che adoravano la sua immagine. 066 REV 016 003 Poi, il secondo angelo versò la sua coppa nel mare; ed esso divenne sangue, come di corpo morto; ed ogni anima vivente morì nel mare. 066 REV 016 004 Poi, il terzo angelo versò la sua coppa ne' fiumi, e nelle fonti dell'acque; e divennero sangue. 066 REV 016 005 Ed io udii l'angelo delle acque, che diceva: Tu sei giusto, o Signore, che sei, e che eri, [che sei] il Santo, d'aver fatti questi giudicii. 066 REV 016 006 Poichè essi hanno sparso il sangue de' santi, e de' profeti, tu hai loro altresì dato a bere del sangue; perciocchè ben [ne] son degni. 066 REV 016 007 Ed io ne udii un altro, dal lato dell'altare, che diceva: Sì certo, Signore Iddio onnipotente, i tuoi giudicii [son] veraci, e giusti. 066 REV 016 008 Poi, il quarto angelo versò la sua coppa sopra il sole; e gli fu dato d'ardere gli uomini con fuoco. 066 REV 016 009 E gli uomini furono arsi di grande arsura; e bestemmiarono il nome di Dio, che ha la podestà sopra queste piaghe; e non si ravvidero, per dargli gloria. 066 REV 016 010 Poi, il quinto angelo versò la sua coppa in sul trono della bestia; e il suo regno divenne tenebroso, e [gli uomini] si mordevano le lingue per l'affanno; 066 REV 016 011 e bestemmiarono l'Iddio del cielo, per i lor travagli, e per le loro ulcere; e non si ravvidero delle loro opere. 066 REV 016 012 Poi, il sesto angelo versò la sua coppa in sul gran fiume Eufrate, e l'acqua di esso fu asciutta; acciocchè fosse apparecchiata la via dei re, che [vengono] dal sol levante. 066 REV 016 013 Ed io vidi [uscir] della bocca del dragone, e della bocca della bestia, e della bocca del falso profeta, tre spiriti immondi, a guisa di rane; 066 REV 016 014 perciocchè sono spiriti di demoni, i quali fan segni, ed escon fuori ai re di tutto il mondo, per raunarli alla battaglia di quel gran giorno dell'Iddio onnipotente. 066 REV 016 015 (Ecco, io vengo come un ladrone; beato chi veglia, e guarda i suoi vestimenti, acciocchè non cammini nudo, e non si veggano le sue vergogne). 066 REV 016 016 Ed essi li raunarono in un luogo, detto in Ebreo Armagheddon. 066 REV 016 017 Poi, il settimo angelo versò la sua coppa nell'aria; e una gran voce uscì dal tempio del cielo, dal trono, dicendo: È fatto. 066 REV 016 018 E si fecero folgori, e tuoni, e suoni, e gran tremoto; tale che non ne fu giammai un simile, [nè] un così grande, da che gli uomini sono stati sopra la terra. 066 REV 016 019 E la gran città fu [divisa] in tre parti, e le città delle genti caddero; Dio si ricordò della gran Babilonia, per darle il calice dell'indegnazione della sua ira. 066 REV 016 020 Ed ogni isola fuggì, e i monti non furon trovati. 066 REV 016 021 E cadde dal cielo, in su gli uomini, una gragnuola grossa come del peso d'un talento; e gli uomini bestemmiarono Iddio per la piaga della gragnuola; perciocchè la piaga d'essa era grandissima. 066 REV 017 001 ED uno de' sette angeli, che aveano le sette coppe, venne, e parlò meco, dicendo: Vieni, io ti mostrerò la condannazione della gran meretrice, che siede sopra molte acque; 066 REV 017 002 con la quale hanno fornicato i re della terra; e del vino della cui fornicazione sono stati inebbriati gli abitanti della terra. 066 REV 017 003 Ed egli mi trasportò in ispirito in un deserto; ed io vidi una donna, che sedeva sopra una bestia di color di scarlatto, piena di nomi di bestemmia, ed avea sette teste, e dieci corna. 066 REV 017 004 E quella donna, ch'era vestita di porpora, e di scarlatto, adorna d'oro, e di pietre preziose, e di perle, avea una coppa d'oro in mano, piena d'abbominazioni, e delle immondizie della sua fornicazione. 066 REV 017 005 E in su la sua fronte [era] scritto un nome: Mistero, Babilonia la grande, la madre delle fornicazioni, e delle abbominazioni della terra. 066 REV 017 006 Ed io vidi quella donna ebbra del sangue dei santi, e del sangue de' martiri di Gesù; ed avendola veduta, mi maravigliai di gran maraviglia. 066 REV 017 007 E l'angelo mi disse: Perchè ti maravigli? Io ti dirò il mistero della donna, e della bestia che la porta, la quale ha le sette teste, e le dieci corna. 066 REV 017 008 La bestia che tu hai veduta, era, e non è [più]; e salirà dell'abisso, e poi andrà in perdizione; e gli abitanti della terra, i cui nomi non sono scritti nel libro della vita, fin dalla fondazione del mondo, si maraviglieranno, veggendo la bestia che era, e non è, e pure è. 066 REV 017 009 Qui [è] la mente, che ha sapienza: le sette teste son sette monti, sopra i quali la donna siede. 066 REV 017 010 Sono ancora sette re; i cinque son caduti, l'uno è, e l'altro non è ancora venuto; e quando sarà venuto, ha da durar poco. 066 REV 017 011 E la bestia che era, e non è [più], è anch'essa un ottavo [re], ed è de' sette, e se ne va in perdizione. 066 REV 017 012 E le dieci corna, che tu hai vedute, son dieci re, i quali non hanno ancora preso il regno; ma prenderanno podestà, come re, in uno stesso tempo con la bestia. 066 REV 017 013 Costoro hanno un medesimo consiglio: e daranno la lor potenza, e podestà alla bestia. 066 REV 017 014 Costoro guerreggeranno con l'Agnello, e l'Agnello li vincerà; perciocchè egli è il Signor de' signori, e il Re dei re; e coloro che [son] con lui[son] chiamati, ed eletti, e fedeli. 066 REV 017 015 Poi mi disse: Le acque che tu hai vedute, dove siede la meretrice, [son] popoli, e moltitudini, e nazioni, e lingue. 066 REV 017 016 E le dieci corna, che tu hai vedute nella bestia, [son] quelli che odieranno la meretrice, e la renderanno deserta, e nuda; e mangeranno le sue carni, e bruceranno lei col fuoco. 066 REV 017 017 Perciocchè Iddio ha messo nel cuor loro di eseguire la sua sentenza, e di prendere un medesimo consiglio, e di dare il lor regno alla bestia; finchè sieno adempiute le parole di Dio. 066 REV 017 018 E la donna, che tu hai veduta, è la gran città, che ha il regno sopra i re della terra. 066 REV 018 001 E DOPO queste cose, vidi un altro angelo, che scendeva dal cielo, il quale avea gran podestà; e la terra fu illuminata dalla gloria d'esso. 066 REV 018 002 Ed egli gridò di forza, con gran voce, dicendo: Caduta, caduta è Babilonia, la grande; ed è divenuta albergo di demoni, e prigione d'ogni spirito immondo, e prigione d'ogni uccello immondo ed abbominevole. 066 REV 018 003 Perciocchè tutte le nazioni hanno bevuto del vino dell'ira della sua fornicazione, e i re della terra hanno fornicato con lei, e i mercatanti della terra sono arricchiti della dovizia delle sue delizie. 066 REV 018 004 Poi udii un'altra voce dal cielo, che diceva: Uscite d'essa, o popol mio; acciocchè non siate partecipi de' suoi peccati, e non riceviate delle sue piaghe. 066 REV 018 005 Perciocchè i suoi peccati son giunti l'un dietro all'altro infino al cielo, e Iddio si è ricordato delle sue iniquità. 066 REV 018 006 Rendetele il cambio, al pari di ciò che ella vi ha fatto; anzi rendetele secondo le sue opere al doppio; nella coppa, nella quale ella ha mesciuto [a voi], mescetele il doppio. 066 REV 018 007 Quanto ella si è glorificata, ed ha lussuriato, tanto datele tormento e cordoglio; perciocchè ella dice nel cuor suo: Io seggo regina, e non son vedova, e non vedrò giammai duolo. 066 REV 018 008 Perciò, in uno stesso giorno verranno le sue piaghe: morte, e cordoglio, e fame; e sarà arsa col fuoco; perciocchè possente è il Signore Iddio, il quale la giudicherà. 066 REV 018 009 E i re della terra, i quali fornicavano, e lussuriavano con lei, la piangeranno, e faranno cordoglio di lei, quando vedranno il fumo del suo incendio; 066 REV 018 010 standosene da lungi, per tema del suo tormento, dicendo: Ahi! ahi! Babilonia la gran città, la possente città; la tua condannazione è pur venuta in un momento! 066 REV 018 011 I mercatanti della terra ancora piangeranno, e faranno cordoglio di lei; perciocchè niuno comprerà più delle lor merci; 066 REV 018 012 merci d'oro e d'argento, e di pietre preziose, e di perle, e di bisso, e di porpora, e di seta, e di scarlatto, e d'ogni sorte di cedro; e d'ogni sorte di vasellamenti d'avorio, e d'ogni sorte di vasellamenti di legno preziosissimo, e di rame, e di ferro, e di marmo; 066 REV 018 013 di cinnamomo, e di odori, e di olii odoriferi, e d'incenso, e di vino, e d'olio, e di fior di farina, e di frumento, e di giumenti, e di pecore, e di cavalli, e di carri, e di schiavi, e d'anime umane. 066 REV 018 014 E i frutti dell'appetito dell'anima tua si son partiti da te; e tutte le cose grasse e splendide ti sono perite, e tu non le troverai giammai più. 066 REV 018 015 I mercatanti di queste cose, i quali erano arricchiti di lei, se ne staranno da lungi, per tema del suo tormento, piangendo, e facendo cordoglio, e dicendo: 066 REV 018 016 Ahi! ahi! la gran città, ch'era vestita di bisso, e di porpora, e di scarlatto, e adorna d'oro, e di pietre preziose, e di perle; una cotanta ricchezza è stata pur distrutta in un momento! 066 REV 018 017 Ogni padrone di nave ancora, ed ogni ciurma di navi, e i marinai, e tutti coloro che fanno arte marinaresca, se ne staranno da lungi; 066 REV 018 018 e sclameranno, veggendo il fumo dell'incendio d'essa, dicendo: Qual [città era] simile a questa gran città? 066 REV 018 019 E si getteranno della polvere in su le teste, e grideranno, piangendo, e facendo cordoglio, e dicendo: Ahi! Ahi! la gran città, nella quale tutti coloro che aveano navi nel mare erano arricchiti della sua magnificenza; ella è pure stata deserta in un momento! 066 REV 018 020 Rallegrati d'essa, o cielo; e [voi] santi apostoli e profeti; poichè Iddio ha giudicata la causa vostra, facendo la vendetta sopra lei. 066 REV 018 021 Poi un possente angelo levò una pietra grande, come una macina; e [la] gettò nel mare, dicendo: Così sarà con impeto gettata Babilonia, la gran città, e non sarà più ritrovata. 066 REV 018 022 E suon di ceteratori, nè di musici, nè di sonatori di flauti, e di tromba, non sarà più udito in te: parimente non sarà più trovato in te artefice alcuno, e non si udirà più in te suono di macina. 066 REV 018 023 E non lucerà più in te lume di lampana; e non si udirà più in te voce di sposo, nè di sposa; perciocchè i tuoi mercatanti erano i principi della terra; perciocchè tutte le genti sono state sedotte per le tue malie. 066 REV 018 024 E in essa è stato trovato il sangue de' profeti, e de' santi, e di tutti coloro che sono stati uccisi sopra la terra. 066 REV 019 001 E DOPO queste cose, io udii nel cielo come una gran voce d'una grossa moltitudine, che diceva: Alleluia! la salute, e la potenza, e la gloria, e l'onore, [appartengono] al Signore Iddio nostro. 066 REV 019 002 Percioccchè veraci e giusti [sono] i suoi giudicii; poichè egli ha fatto giudicio della gran meretrice, che ha corrotta la terra con la sua fornicazione, ed ha vendicato il sangue de' suoi servitori, [ridomandandolo] dalla mano di essa. 066 REV 019 003 E disse la seconda volta: Alleluia! e il fumo d'essa sale ne' secoli de' secoli. 066 REV 019 004 E i ventiquattro vecchi e i quattro animali, si gettarono giù, e adorarono Iddio, sedente in sul trono, dicendo: Amen, Alleluia! 066 REV 019 005 Ed una voce procedette dal trono, dicendo: Lodate l'Iddio nostro, [voi] tutti i suoi servitori, e [voi] che lo temete, piccoli e grandi. 066 REV 019 006 Poi io udii come la voce d'una gran moltitudine, e come il suono di molte acque, e come il romore di forti tuoni, che dicevano: Alleluia! perciocchè il Signore Iddio nostro, l'Onnipotente, ha preso a regnare. 066 REV 019 007 Rallegriamoci, e giubiliamo, e diamo a lui la gloria; perciocchè son giunte le nozze dell'Agnello, e la sua moglie s'è apparecchiata. 066 REV 019 008 E le è stato dato d'esser vestita di bisso risplendente e puro; perciocchè il bisso son le opere giuste de' santi. 066 REV 019 009 E [quella voce] mi disse: Scrivi: Beati coloro che son chiamati alla cena delle nozze dell'Agnello. Mi disse ancora: Queste sono le veraci parole di Dio. 066 REV 019 010 Ed io mi gettai davanti a lui a' suoi piedi, per adorarlo. Ma egli mi disse: Guardati [che tu] nol [faccia]; io son conservo tuo, e de' tuoi fratelli, che hanno la testimonianza di Gesù; adora Iddio; perciocchè la testimonianza di Gesù è lo spirito della profezia. 066 REV 019 011 POI vidi il cielo aperto; ed ecco un caval bianco; e colui che lo cavalcava si chiama il Fedele, e il Verace; ed egli giudica, e guerreggia in giustizia. 066 REV 019 012 E i suoi occhi [erano] come fiamma di fuoco, e in su la sua testa [v'eran] molti diademi; ed egli avea un nome scritto, il qual niuno conosce, se non egli; 066 REV 019 013 ed era vestito d'una vesta tinta in sangue; e il suo nome si chiama: La Parola di Dio. 066 REV 019 014 E gli eserciti che [son] nel cielo lo seguitavano in su cavalli bianchi, vestiti di bisso bianco e puro. 066 REV 019 015 E dalla bocca d'esso usciva una spada a due tagli, acuta, da percuoter con essa le genti; ed egli le reggerà con una verga di ferro, ed egli stesso calcherà il tino del vino dell'indegnazione, e dell'ira dell'Iddio onnipotente. 066 REV 019 016 Ed egli avea in su la sua vesta, e sopra la coscia, questo nome scritto: IL RE DEI RE, E IL SIGNOR DE' SIGNORI. 066 REV 019 017 Poi vidi un angelo in piè nel sole, il qual gridò con gran voce, dicendo a tutti gli uccelli che volano in mezzo del cielo: Venite, raunatevi al gran convito di Dio; 066 REV 019 018 per mangiar carni di re, e carni di capitani, e carni d' [uomini] prodi, e carni di cavalli, e di coloro che li cavalcano; e carni d'ogni sorte di genti, franchi e servi, piccoli e grandi. 066 REV 019 019 Ed io vidi la bestia, e i re della terra, e i loro eserciti, raunati per far guerra con colui che cavalcava quel cavallo, e col suo esercito. 066 REV 019 020 Ma la bestia fu presa, e con lei il falso profeta, che avea fatti i segni davanti ad essa, co' quali egli avea sedotti quelli che aveano preso il marchio della bestia, e quelli che aveano adorata la sua immagine; questi due furon gettati vivi nello stagno del fuoco ardente di zolfo. 066 REV 019 021 E il rimanente fu ucciso con la spada di colui che cavalcava il cavallo, la quale usciva dalla sua bocca; e tutti gli uccelli furono satollati delle lor carni. 066 REV 020 001 POI vidi un angelo, che scendeva dal cielo, ed avea la chiave dell'abisso, ed una grande catena in mano. 066 REV 020 002 Ed egli prese il dragone, il serpente antico, che è il Diavolo e Satana, il qual seduce tutto il mondo, e lo legò per mille anni. 066 REV 020 003 E lo gettò nell'abisso, il quale egli serrò e suggellò sopra esso; acciocchè non seducesse più le genti, finchè fossero compiuti i mille anni; e poi appresso ha da essere sciolto per un poco di tempo. 066 REV 020 004 Poi vidi de' troni, e sopra quelli si misero a sedere [de' personaggi], a' quali fu dato il giudicio; [vidi] ancora le anime di coloro che erano stati decollati per la testimonianza di Gesù, e per la parola di Dio; e che non aveano adorata la bestia, nè la sua immagine; e non aveano preso il suo marchio in su le lor fronti, e in su la lor mano; e costoro tornarono in vita, e regnarono con Cristo que' mille anni. 066 REV 020 005 E il rimanente dei morti non tornò in vita, finchè fossero compiuti i mille anni. Questa è la prima risurrezione. 066 REV 020 006 Beato e santo [è] colui che ha parte nella prima risurrezione; sopra costoro non ha podestà la morte seconda; ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo; e regneranno con lui mille anni. 066 REV 020 007 E QUANDO que' mille anni saranno compiuti, Satana sarà sciolto dalla sua prigione, 066 REV 020 008 ed uscirà per sedurre le genti, che [sono] a' quattro canti della terra, Gog e Magog, per radunarle in battaglia; il numero delle quali [è] come la rena del mare. 066 REV 020 009 E saliranno in su la distesa della terra, e intornieranno il campo de' santi, e la diletta città. Ma dal cielo scenderà del fuoco, [mandato] da Dio, e le divorerà. 066 REV 020 010 E il Diavolo, che le ha sedotte, sarà gettato nello stagno del fuoco, e dello zolfo, dove [è] la bestia, e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, ne' secoli de' secoli. 066 REV 020 011 POI vidi un gran trono bianco, e quel che sedeva sopra esso, d'innanzi a cui fuggì il cielo e la terra; e non fu trovato luogo per loro. 066 REV 020 012 Ed io vidi i morti, grandi e piccoli, che stavano ritti davanti al trono; e i libri furono aperti; e un altro libro fu aperto, che è [il libro] della vita; e i morti furono giudicati dalle cose scritte ne' libri, secondo le opere loro. 066 REV 020 013 E il mare rendè i morti che [erano] in esso; parimente la morte e l'inferno renderono i lor morti; ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le sue opere. 066 REV 020 014 E la morte e l'inferno furon gettati nello stagno del fuoco. Questa è la morte seconda. 066 REV 020 015 E se alcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno del fuoco. 066 REV 021 001 POI vidi nuovo cielo, e nuova terra; perciocchè il primo cielo, e la prima terra erano passati, e il mare non era più. 066 REV 021 002 Ed io Giovanni vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, che scendeva dal cielo, d'appresso a Dio, acconcia come una sposa, adorna per il suo sposo. 066 REV 021 003 Ed io udii una gran voce dal cielo, che diceva: Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini, ed egli abiterà con loro; ed essi saranno suo popolo, e Iddio stesso sarà con essi Iddio loro; 066 REV 021 004 ed asciugherà ogni lagrima dagli occhi loro, e la morte non sarà più; parimente non vi sarà più cordoglio nè grido, nè travaglio; perciocchè le cose di prima sono passate. 066 REV 021 005 E colui che sedeva in sul trono disse: Ecco, io fo ogni cosa nuova. Poi mi disse: Scrivi; perciocchè queste parole son veraci e fedeli. 066 REV 021 006 Poi mi disse: È fatto. Io son l'Alfa e l'Omega; il principio e la fine; a chi ha sete io darò in dono della fonte dell'acqua della vita. 066 REV 021 007 Chi vince, erederà queste cose; ed io gli sarò Dio, ed egli mi sarà figliuolo. 066 REV 021 008 Ma, quant'è a' codardi, ed agl'increduli, ed a' peccatori, ed agli abbominevoli, ed a' micidiali, ed a' fornicatori, ed a' maliosi, ed agli idolatri, ed a tutti i mendaci, la parte loro [sarà] nello stagno ardente di fuoco, e di zolfo, che è la morte seconda. 066 REV 021 009 ALLORA venne uno de' sette angeli, che aveano le sette coppe piene delle sette ultime piaghe; e parlò meco, dicendo: Vieni, io ti mostrerò la sposa, la moglie dell'Agnello. 066 REV 021 010 Ed egli mi trasportò in ispirito sopra un grande ed alto monte; e mi mostrò la gran città, la santa Gerusalemme, che scendeva dal cielo, d'appresso a Dio; 066 REV 021 011 che avea la gloria di Dio; e il suo luminare [era] simile ad una pietra preziosissima, a guisa d'una pietra di diaspro trasparente come cristallo. 066 REV 021 012 Ed avea un grande ed alto muro; ed avea dodici porte, e in su le porte dodici angeli, e de' nomi scritti di sopra, che sono [i nomi] delle dodici tribù dei figliuoli d'Israele. 066 REV 021 013 Dall'Oriente [v'erano] tre porte, dal Settentrione tre porte, dal Mezzodì tre porte, e dall'Occidente tre porte. 066 REV 021 014 E il muro della città avea dodici fondamenti, e sopra quelli [erano] i dodici nomi de' dodici apostoli dell'Agnello. 066 REV 021 015 E colui che parlava meco avea una canna d'oro, da misurar la città, e le sue porte, e il suo muro. 066 REV 021 016 E la città era di figura quadrangolare, e la sua lunghezza [era] uguale alla larghezza; ed egli misurò la città con quella canna, [ed era di] dodicimila stadi; la lunghezza, la larghezza, e l'altezza sua erano uguali. 066 REV 021 017 Misurò ancora il muro d'essa; [ed era] di cenquarantaquattro cubiti, a misura di uomo, che era quella dell'angelo. 066 REV 021 018 E la fabbrica del suo muro era [di] diaspro; e la città [era d]'oro puro, simile a vetro puro. 066 REV 021 019 E i fondamenti del muro della città [erano] adorni d' ogni pietra preziosa; il primo fondamento [era] di diaspro, il secondo di zaffiro, il terzo di calcedonio, il quarto di smeraldo, 066 REV 021 020 il quinto di sardonico, il sesto di sardio, il settimo di grisolito, l'ottavo di berillo, il nono di topazio, il decimo di crisopraso, l'undecimo di giacinto, il duodecimo di ametisto. 066 REV 021 021 E le dodici porte [erano di] dodici perle; ciascuna delle porte era d'una perla; e la piazza della città[era d]'oro puro, a guisa di vetro trasparente. 066 REV 021 022 Ed io non vidi in essa alcun tempio; poichè il Signore Iddio onnipotente, e l'Agnello, è il tempio di essa. 066 REV 021 023 E la città non ha bisogno del sole, nè della luna, acciocchè risplendano in lei; perciocchè la gloria di Dio l'illumina e l'Agnello [è] il suo luminare. 066 REV 021 024 E le genti cammineranno al lume di essa; e i re della terra porteranno la gloria, e l'onor loro in lei. 066 REV 021 025 E le porte d'essa non saranno giammai serrate di giorno, perciocchè ivi non sarà notte alcuna. 066 REV 021 026 E in lei si porterà la gloria, e l' onor delle genti. 066 REV 021 027 E niente d'immondo, o che commetta abbominazione, o falsità, entrerà in lei; ma sol quelli che sono scritti nel libro della vita dell'Agnello. 066 REV 022 001 Poi egli mi mostrò un fiume puro d'acqua di vita, chiaro come cristallo, il qual procedeva dal trono di Dio, e dell'Agnello. 066 REV 022 002 In mezzo della piazza della città, e del fiume, [corrente] di qua e di là, [v'era] l'albero della vita, che fa dodici frutti, rendendo il suo frutto per ciascun mese; e le frondi dell'albero [sono] per la guarigione delle genti. 066 REV 022 003 E quivi non sarà alcuna esecrazione; e in essa sarà il trono di Dio e dell'Agnello; 066 REV 022 004 e i suoi servitori gli serviranno; e vedranno la sua faccia, e il suo nome [sarà] sopra le lor fronti. 066 REV 022 005 E quivi non sarà notte alcuna; e non avranno bisogno di lampana, nè di luce di sole; perciocchè il Signore Iddio li illuminerà, ed essi regneranno ne' secoli de' secoli. 066 REV 022 006 POI mi disse: Queste parole [son] fedeli e veraci; e il Signore Iddio degli spiriti de' profeti ha mandato il suo angelo, per mostrare a' suoi servitori le cose che hanno da avvenire in breve. 066 REV 022 007 Ecco, io vengo tosto; beato chi serba le parole della profezia di questo libro. 066 REV 022 008 Ed io Giovanni [son quel] che ho udite, e vedute queste cose. E quando [le] ebbi udite, e vedute, io mi gettai giù, per adorar davanti a' piedi dell'angelo che mi avea mostrate queste cose. 066 REV 022 009 Ed egli mi disse: Guardati [che tu] nol [faccia: ] io son conservo tuo, e de' tuoi fratelli profeti, e di coloro che serbano le parole di questo libro; adora Iddio. 066 REV 022 010 Poi mi disse: Non suggellar le parole della profezia di questo libro; perciocchè il tempo è vicino. 066 REV 022 011 Chi è ingiusto sialo ancora vie più; e chi è contaminato si contamini vie più; e chi è giusto operi la giustizia ancora vie più; e chi è santo sia santificato vie più. 066 REV 022 012 Ecco, io vengo tosto, e il mio premio [è] meco, per rendere a ciascuno secondo che sarà l'opera sua. 066 REV 022 013 Io son l'Alfa e l'Omega; il principio e la fine; il primo e l'ultimo. 066 REV 022 014 Beati coloro che mettono in opera i comandamenti d'esso, acciocchè abbiano diritto all'albero della vita, ed entrino per le porte nella città. 066 REV 022 015 Fuori i cani, e i maliosi, e i fornicatori, e i micidiali, e gl'idolatri, e chiunque ama, e commette falsità. 066 REV 022 016 Io Gesù ho mandato il mio angelo, per testimoniarvi queste cose nelle chiese. Io son la radice e la progenie di Davide; la stella lucente e mattutina 066 REV 022 017 E lo Spirito, e la sposa dicono: Vieni. Chi ode dica parimente: Vieni. E chi ha sete, venga; e chi vuole, prenda in dono dell'acqua della vita. 066 REV 022 018 Io protesto ad ognuno che ode le parole della profezia di questo libro, che, se alcuno aggiunge a queste cose, Iddio manderà sopra lui le piaghe scritte in questo libro. 066 REV 022 019 E se alcuno toglie delle parole del libro di questa profezia, Iddio gli torrà la sua parte dell'albero della vita, e della santa città, e delle cose scritte in questo libro. 066 REV 022 020 Colui che testimonia queste cose, dice: Certo, io vengo tosto. Amen. Sì, vieni, Signor Gesù. 066 REV 022 021 La grazia del Signor Gesù Cristo [sia] con tutti voi. Amen.